Brochure per il 50° anniversario della Gestione Governativa

Transcription

Brochure per il 50° anniversario della Gestione Governativa
MINISTERO DEI TRASPORTI
Dipartimento per la Navigazione Marittima ed Aerea
Direzione Generale per il Trasporto Marittimo ed Interno
I 50 ANNI DELLA GESTIONE GOVERNATIVA
NAVIGAZIONE LAGHI
MAGGIORE, GARDA , COMO
PROGETTO EDITORIALE
Dott. Massimo Provinciali direttore della D. G. Trasporto Marittimo e Interno
Dr.ssa Angela Catanese dirigente della divisione trasporto marittimo e interno
Annalisa Trinci divisione trasporto marittimo e interno
Dr.ssa Maria Luisa Gugliemucci responsabile U.R.P.
Dott. Claudio Capaldo responsabile redazione internet
TESTI
- Annalisa Trinci
- Gestione Governativa Navigazione Laghi Maggiore, Garda , Como :
“Una breve storia della navigazione”
Le modalità del concorso.
FOTO
Le fotografie, la locandina del concorso e le schede tecniche dei piroscafi sono state
gentilmente concesse dalla Gestione Governativa Navigazione Laghi Maggiore , di
Garda e di Como.
BIBLIOGRAFIA
- “La navigazione sul Lago Maggiore, Garda , Como”del prof. Ogliari
- Pubblicazioni e articoli a cura della Gestione Governativa Laghi Maggiore ,
Garda, Como
SOMMARIO:
Dalla poesia alle foto: un omaggio ai laghi ……..…………..………………………………….……………. 1
Il concorso fotografico……………………………………………………………………………………………………………………. 6
Una breve storia della navigazione………………………………………………………………………….……….… 10
I piroscafi di inizio ‘900 ancora in navigazione……………………………………………………….…. 12
Uno sguardo al futuro………………………………………………………………………………………………………………...…… 28
Alcune curiosità…………………………………………………………………………………………………………………….…….…… 29
“Che dire del lago Maggiore, delle isole Borromee
compiangere coloro che non ne sono innamorati?”
Stendhal -Promenades dans Rome
1
se
non
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“…Avrei potuto essere fin da questa sera a Verona ma mi si
prometteva allo sguardo un' opera ammirevole della natura: il
meraviglioso lago di Garda.”
da J.W. v. Goethe: Viaggio in Italia - Torbole, 12 settembre 1786
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«Niente nell'universo può essere paragonato al fascino di questi
giorni brucianti d'estate passati su questo lago” (Como)
Stendhal - 1812
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QUEST’ ANNO
LA GESTIONE GOVERNATIVA NAVIGAZIONE LAGHI
MAGGIORE , GARDA , COMO
COMPIE 50 ANNI
6
………….Ma forse non tutti sanno cos’è………
Nei difficili anni del dopoguerra le società private, cui erano affidati i servizi di
navigazione sui nostri maggiori laghi, Como, Garda e Maggiore, si trovarono in grande
difficoltà economiche e con flotte ormai inadeguate a rispondere alle accresciute
richieste di trasporto .
Lo Stato ritenne allora necessario intervenire direttamente attraverso la gestione
commissariale, che in breve tempo ottenne risultati sorprendenti. Per dare ai servizi di
navigazione un assetto definitivo, alla Gestione Commissariale si sostituì quella diretta
del Ministero dei Trasporti -Ispettorato Generale della Motorizzazione Civile e dei
Trasporti in Concessione- attraverso l’istituzione, il 18 luglio 1957 - legge n. 614, della
Gestione Governativa Navigazione Laghi Maggiore , di Garda e di Como.
Sono ormai trascorsi 50 anni ma gli obiettivi che la Gestione ha sempre
perseguito sono rimasti immutati nel tempo: porre sempre in primo piano le esigenze
degli abitanti dei paesi rivieraschi poiché il fine primario è innanzitutto quello di
rendere un servizio pubblico, mantenere una flotta efficiente e moderna ma allo stesso
tempo salvaguardare i vecchi natanti d’inizio secolo ed infine rispettare, con la stessa
cura, cortesia e affidabilità, le richieste del settore turistico.
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Ma che festa sarà?
Questo dipenderà anche da tutti noi. Se avete visitato questi bellissimi laghi,
avete navigato sulle loro acque ed avete voluto portare con voi il ricordo di quei
momenti fotografandoli, vi invitiamo a partecipare al:
II° CONCORSO FOTOGRAFICO
“GESTIONE NAVIGAZIONE LAGHI”
La Gestione Governativa per il Servizio pubblico di navigazione sui laghi
Maggiore, di Garda e di Como, in occasione del CINQUANTENARIO della sua
istituzione, al fine di valorizzare e promuovere la tipicità della flotta aziendale nel
contesto ambientale in cui opera quotidianamente, bandisce, a fronte del grande
successo riscosso dalla precedente edizione, il secondo concorso fotografico sul tema:
“Il Servizio pubblico di navigazione nella incantevole e pittoresca cornice naturalistica
dei Laghi Maggiore, di Garda e di Como”
Il regolamento ed il modulo di domanda per la partecipazione al concorso possono
essere scaricati: dal sito della Gestione Governativa Laghi alla pagina web:
http://www.navigazionelaghi.it/italia/Sede/indicesede.htm
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2° CONCORSO FOTOGRAFICO
CELEBRAZIONE del CINQUANTENARIO
GESTIONE GOVERNATIVA
NAVIGAZIONE LAGHI
MAGGIORE GARDA COMO
Concorso fotografico aperto a dipendenti, ex - dipendenti e
¾
amatori.
¾
Il regolamento del Concorso é disponibile presso la sede di Milano
(via L. Ariosto, 21 - tel 02.4676101 fax 02.46761059)
¾
e presso le Direzioni di Esercizio a: Como, Desenzano ed Arona e
sul sito internet: www.navigazionelaghi.it.
¾
La partecipazione è gratuita, la migliori opere saranno premiate
con trofei e premi in denaro.
¾
Le fotografie dovranno riguardare il tema:“Il Servizio pubblico di
navigazione nella incantevole e pittoresca cornice naturalistica dei Laghi
Maggiore, Garda e di Como”
¾
Le opere dovranno essere presentate entro il 30 giugno 2007
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UNA BREVE STORIA DELLA NAVIGAZIONE
L’inizio dei servizi pubblici di linea di navigazione, a sistema
imprenditoriale privato, sui tre Laghi Maggiore, di Garda e di Como viene
fatto risalire agli anni 1826-1827, in concomitanza con l’avvento dei motori a
vapore ed in rapporto all’ allora insorgente necessità di reperire nuove forme
di trasporto più celere, alternative a quelle del trasporto via terra,
considerato troppo lento ed inadeguato all’ aumentato sviluppo industriale e
commerciale delle locali zone lacuali. In quell’anno, infatti, i due primi
piroscafi a vapore, denominati “Verbano” e “Lario”, di proprietà dell’Impresa
Lombardo-Sardo-Ticinese, furono immessi in servizio, rispettivamente, sul
Lago Maggiore e sul Lago di Como.
Nell’ anno successivo i servizi venivano estesi, ad iniziativa della
medesima Impresa armatrice, anche al Lago di Garda con il varo e la messa
in servizio del piroscafo a vapore denominato “Arciduca Ranieri”.
La conduzione privata di detti servizi continuò così ad esplicarsi, con la
naturale evoluzione dei propri assetti negli anni seguenti, fino al 1948 , anno
in cui, in conseguenza dei gravi danni subiti dalla flotta e dagli impianti fissi
lacuali a seguito degli eventi bellici della Seconda guerra mondiale, le
Società concessionarie dei servizi stessi si videro costrette a rinunciare alla
propria attività nell’impossibilità di poter far fronte alla situazione di grave
disagio finanziario così determinatasi.
Con il conseguente subentro dello Stato, fu possibile assicurare, sia pure
in fase di transizione, il mantenimento dei servizi pubblici di navigazione sui
tre Laghi, fino a giungere al 1957, quando con apposita legge, lo Stato stesso,
e per esso il Ministero dei Trasporti- Direzione Generale della M.C.T.C. (attualmente Dipartimento della Navigazione Marittima), si fece carico della
riorganizzazione dei servizi pubblici di linea in parola, provvedendovi con la
nomina di un Gestore governativo ed avviando, così, il progetto di
risanamento tecnico-economico della nuova Gestione Governativa dei
servizi pubblici di linea di navigazione sui Laghi Maggiore di Garda e di
Como.
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L’incarico di Gestore Governativo dei servizi in argomento é
attualmente affidato al Dott. Renato Poletti.
Direttore Generale della Gestione Governativa Navigazione Laghi
Maggiore , Garda, Como è il dottor Oscar Calaprice.
A seguito di una intensa politica aziendale, tesa alla riqualificazione,
razionalizzazione e miglioramento dei servizi sui tre Laghi con il rinnovo,
l’ampliamento e l’ammodernamento della flotta, la Gestione Governativa, ha
potuto raggiungere la consistente dotazione di 90 navi, tra battelli,
motonavi,traghetti autoveicoli, aliscafi, catamarani ecc., per una portata
complessiva di oltre 30.000 passeggeri, e di 4 cantieri forniti di strutture ed
impianti tecnologici di avanzata concezione per la cantieristica navale.
La Gestione, nella quale la forza lavorativa ha raggiunto circa 700
unità, é costituita da una Direzione Generale con sede a Milano e da tre
dipendenti Direzioni di esercizio, dislocate, una per ciascun Lago, ad Arona
per il Lago Maggiore, a Desenzano per il Lago di Garda e a Como per il Lago
omonimo, interessando i numerosi centri delle Regioni Piemonte, Lombardia
e Veneto, nonchè della Provincia Autonoma di Trento e della Svizzera (per
quella parte del Lago Maggiore situato nel territorio di questo Stato).
Le attuali statistiche fanno ammontare a circa 9.000.000 i passeggeri e
a circa 700.000 gli autoveicoli trasportati annualmente, con risultati che si
attestano, come competitività nel campo del trasporto pubblico, sui migliori
livelli europei. Le elevate condizioni di massimo comforts di cui sono dotate
quasi tutte le motonavi in servizio (bar, ristoranti, sale congressuali con
impianti di diffusione e di registrazione, trattenimenti musicali ecc) hanno
fatto aumentare, con costante progressione il traffico dei viaggiatori, ivi
compresi quelli appartenenti al settore turistico sia nazionale che
internazionale specialmente nei giorni festivi e nei periodi di vacanza estivi.
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I PIROSCAFI DI INIZIO SECOLO ANCORA IN NAVIGAZIONE
Abbiamo voluto completare questo piccolo omaggio ai 50 anni della Gestione
Governativa Navigazione Laghi, raccontando la storia di quei piroscafi che hanno
solcato i nostri laghi fin dai primi anni del 1900 e che sono arrivati ai giorni nostri
perfettamente funzionanti, grazie al particolare spirito di abnegazione che ha sempre
caratterizzato il personale di bordo e le maestranze ed alla volontà e lungimiranza dei
responsabili locali e nazionali del servizio di navigazione.
Ci auguriamo, inoltre, che le pagine che seguono suscitino in chi le legge il
desiderio di visitare e ……………anche di fotografare queste imbarcazioni che, per la
caratteristica linea dello scafo e gli arredamenti così particolari, evocano l’atmosfera
della “Belle Epoque” e rendono ancor più affascinanti le acque dei nostri maggiori
laghi italiani.
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LAGO MAGGIORE
1906
PIROSCAFO REGINA MADRE ORA PIEMONTE
Il piroscafo a salone “Regina Madre” viene commissionato alla famosa ditta
Escher Wyss di Zurigo nel 1904 in considerazione dell’afflusso turistico internazionale
che potrebbe derivare dall’apertura, prevista per il 1906, del traforo ferroviario del
Sempione
Il 24 settembre dello stesso anno entra in esercizio: gli interni sono lussuosissimi
come vuole la regola dei piroscafi d’epoca che, in eleganza, desiderano ricordare gli
arredi delle ville e degli alberghi situati sul lago. Il grande salone di prima classe,
situato sul ponte coperto, è provvisto di panoramiche finestrature che permettono ai
viaggiatori di godere delle bellezze del lago; il ponte superiore, protetto da coperture
amovibili, è arredato con tavoli e panchine.
Dopo la prima guerra mondiale, il costo crescente del carbone ed il numero di
uomini occorrenti per mantenere in attività le macchine a vapore (le caldaie devono
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difatti rimanere sotto pressione anche durante la notte) rendono necessario convertire
il motore dei piroscafi, ma per le grandi imbarcazioni come il “Regina Madre “ questa
trasformazione si ritiene antieconomica. Si decide così di limitare il loro utilizzo
riservandoli a particolari occasioni.
Dopo la II guerra mondiale il “Regina Madre” è ridenominato “Piemonte”.
Negli anni seguenti, ritenendo il suo mantenimento in esercizio troppo oneroso, il
piroscafo è inserito in lista per il disarmo.
Nel 1950 la Gestione Commissariale, subentrata nel 1948 alla società di
navigazione privata, comprendendo il valore storico dell’imbarcazione e nella certezza
che questa iniziativa sarebbe stata apprezzata non solo dai turisti ma anche dagli stessi
abitanti del lago , avvia una ristrutturazione del natante.
Il “Piemonte” torna in servizio nell’aprile dello stesso anno con un nuovo sistema di
alimentazione delle caldaie, da carbone a nafta; tale modifica permette di ridurre
notevolmente la spese necessarie al suo funzionamento e di poterlo così nuovamente
utilizzare per le corse di linea.
Nel 1963 il piroscafo entra nuovamente in cantiere per una revisione della parte
meccanica ed un restauro degli interni.
Dopo due anni, quando rientra in linea, i suoi pavimenti sono in ebano e ulivo, le
piastrelle di maiolica, i corrimani in ottone ed i lampadari in rame e ottone; ha
un’ampia cucina, saloni per conferenze, salotti ed il belvedere è interamente coperto.
Viene anche aperto un oblò per permettere ai passeggeri di osservare il movimento
delle pale.
Proprio per il suo fascino particolare, è destinato ad ospitare feste per matrimoni
ed altre cerimonie, al trasporto di comitive speciali e ad aiutare, nei momenti di
maggior traffico, gli altri battelli nel percorso internazionale Arona-Locarno.
Nel 2003 si effettua un nuovo ammodernamento: il ponte superiore è trasformato
in un’ampia sala panoramica, vetrata e climatizzata, destinata prevalentemente alla
funzione di ristorante di bordo. I ponti sono in legni pregiati quali teak e ciliegio. In
legno anche i capodibanda. Lo scafo e le sovrastrutture sono di colore bianco, con
stacchi in nero e rosso. Il fumaiolo, lungo nove metri, riporta il logo della gestione ed i
colori della bandiera nazionale. Il nome della nave, secondo la tradizione originale, è
dipinto sui tamburi, oltre che sulla poppa.
Nel 2004 se ne festeggiano i 100 anni.
E’ il più antico piroscafo d’Italia ancora in servizio e pare sia anche l’ultimo al
mondo dotato di un particolare tipo di macchina a vapore ancora funzionante!
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LAGO DI GARDA
1903 PIROSCAFO ZANARDELLI
Il piroscafo “Zanardelli”, commissionato nel 1900 alla ditta Escher Wyss di Zurigo
viene varato a Peschiera il 25 settembre 1903, alla presenza del Presidente del
Consiglio dei Ministri Giuseppe Zanardelli, del quale il piroscafo porta il nome. E’ da
evidenziare che questo è un rarissimo caso, se non l’unico, nel quale una nave viene
dedicata ad una personalità ancora in vita.
Questa imbarcazione diviene la nave ammiraglia della flotta: salone, propulsione
a ruote, portata di 800 persone.
Con l’ inizio della I guerra mondiale la navigazione sul lago di Garda diventa
difficile in quanto le sue sponde costituiscono confine tra l’Italia e l’Austria: Riva e
Torbole sono infatti porti austriaci.
La notte del 23 maggio viene dato l’ordine a tutti i piroscafi di rientrare a fari
spenti a Peschiera per essere messi a disposizione dell’esercito italiano.
Il giorno successivo l’Italia entra in guerra e anche lo “Zanardelli” rende il suo
servizio alla Patria: viene difatti armato, dipinto di grigio ed il suo personale, essenziale
per la profonda conoscenza del lago, viene militarizzato.
La fine del conflitto vede il lago di Garda completamente italiano e
gradualmente tutto torna alla normalità.
Il 10 giugno 1940 inizia il II conflitto mondiale e molti alberghi del lago vengono
trasformati in ospedali ma è solo dopo la firma dell’armistizio, con l’istituzione della
Repubblica di Salò, che la navigazione lacuale vive i suoi momenti più tragici.
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Lo” Zanardelli”, come molti altri natanti, viene requisito dai Tedeschi ed è spesso
usato anche per azioni militari. Il 6 novembre 1944, proprio mentre svolge il suo
normale servizio di linea, è oggetto di un violento attacco aereo: raffiche di
mitragliatrice colpiscono il ponte di comando e la parte centrale del natante. Un
marinaio viene ucciso ed il comandante gravemente ferito. Un membro
dell’equipaggio, che si trova nella cabina di comando del piroscafo, riesce ad evitarne
l’affondamento dirigendolo verso la località di Limone dove si arena. A bordo vi sono
ben 12 morti e circa quaranta feriti.
Disincagliato dal piroscafo “Italia”, accorso poco dopo, e apportate riparazioni di
fortuna ai fori presenti sotto la linea di galleggiamento, lo “Zanardelli” si dirige verso
Riva e poi al cantiere di Peschiera per le opportune riparazioni. Il timone, gravemente
danneggiato dai proiettili viene sostituito ma, in segno di memoria e di affetto, si ha
cura di conservarlo ed è tuttora esposto presso la sede della Gestione di Desenzano.
Il 25 aprile 1945 l’Italia è finalmente libera ma quando il piroscafo scende
nuovamente in acqua, nel maggio dello stesso anno, è requisito dalle truppe anglo
americane.
Alla società privata di navigazione, provata dalle gravi difficoltà economiche
derivanti dalla guerra, nel 1948 subentra una gestione commissariale e nel 1957 la
Gestione Governativa Navigazione Laghi.
Nel 1976 il nostro piroscafo è protagonista di un avventura fortunatamente a lieto
fine: a causa di una fitta e improvvisa nebbia, il comandante dello Zanardelli perde la
rotta ma riesce fortunosamente a dirigere la nave verso la riva evitando di pochissimo
una grossa lastra di roccia . L’ episodio viene riportato dai giornali come un miracolo
della “Madonna del Frassino”*.
L’imbarcazione è oggetto di un restauro tecnico e conservativo nel 1982 ed è
attualmente uno dei più bei piroscafi funzionanti sui laghi italiani. Il movimento è
ancora oggi garantito dalle due bellissime ruote a pale azionate da un potente motore
diesel; i suoi interni, sempre molto curati negli allestimenti, comprendono due sale
arredate in stile liberty con materiali originali .
Viene attualmente usato per le crociere estive sul lago che costituiscono una
grande attrazione per i turisti che ogni anno affluiscono sul Lago di Garda.
*Si narra che nel 1510 un contadino, spaventato da un serpente che lo stava per aggredire, invocasse l’aiuto della
Madonna e vedesse comparire sopra un frassino, la statuetta della Vergine Maria. Quella sera portò a casa la
piccola scultura e, perché non fosse rubata, la rinchiuse in un cassettone. La notizia del fatto prodigioso si sparse
un po’ ovunque, la gente accorse numerosa ma allorché il contadino decise di mostrare il «suo tesoro» si accorse
che la statuetta era scomparsa; tornò allora nel luogo dell’apparizione e vide meravigliato che si trovava di nuovo
sul frassino. Si pensò allora di conservarla nella vicina Chiesa della Disciplina ma ancora una volta si ripeté la
miracolosa sparizione. Si costruì allora, intorno alla pianta, una cappella che, negli anni, è stata abbellita e ampliata
ma che ancora conserva, al suo interno, il frassino con la statuetta. Il Santuario della Madonna del Frassino si trova
nelle vicinanze di Peschiera del Garda.
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LAGO DI GARDA
1909
PIROSCAFO ITALIA
Nel 1909 la ditta Odero di Genova riceve la commissione per la costruzione di un
piroscafo che dovrà essere il più grande di tutta la flotta benacense. Ha un nome
importante e significativo: “Italia”. Si ricorda, infatti, che in quel periodo il confine con
l’Austria attraversava il lago e due porti, Riva e Torbole, erano in territorio straniero
anche se un accordo fra i due Stati stabiliva che l’esercizio della navigazione fosse
svolto interamente dal nostro paese.
Il 5 maggio 1909, quando l’imponente piroscafo effettua un viaggio di prova sino
a Riva, il capo della dogana austriaca ne impedisce l’avvicinamento al porto perché
non è stato avvertito di quella corsa fuori orario; c’è, invece, chi preferisce raccontare
che sia stato intimorito dal nome e dalla mole del piroscafo.
L’ “Italia” torna indietro sino a Peschiera e qualche giorno dopo entra
regolarmente in servizio.
Con il nostro ingresso nella I guerra mondiale, tutte le imbarcazioni vengono
messe a disposizione dell’esercito, alcune sono poi riconsegnate alla Società di
navigazione, ed altre, come appunto l’“Italia” e lo “Zanardelli”, armate e poste al
comando di Ufficiali della Marina da Guerra.
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Il 3 novembre 1918, quando il generale Armando Diaz giunge a Villa Giusti per
firmare l’armistizio, quasi tutti i piroscafi navigano fino a Riva. Il lago di Garda è
finalmente tutto italiano!
Lentamente la vita ritorna ai normali ritmi.
Il 10 giugno 1940 inizia per l’Italia la II guerra mondiale ma per la navigazione
dei piroscafi non vi sono particolari cambiamenti. E’ solo con l’instaurarsi della
Repubblica di Salò che per il lago di Garda inizia uno dei periodi più bui della sua
storia; i piroscafi divengono oggetto di violenti bombardamenti da parte delle truppe
anglo americane fino a che, nel novembre 1944, si sospendono i servizi di trasporto
lacuale.
L’ “Italia” viene requisito dal “Kriegs-Lazarett” tedesco di Gardone Riviera e
trasformato in nave ospedale. Nel gennaio del 1945 mentre si trova attraccato al
pontile di Sirmione, nonostante siano issate le prescritte bandiere bianche con croce
rossa, un attacco aereo colpisce il piroscafo in tutte le sue parti e provoca un improvviso
e violento incendio che distrugge rapidamente il ponte di comando e le sottostanti
cabine; l’equipaggio, coadiuvato dai militari, riesce ad evitare che il fuoco si propaghi
a tutta l’imbarcazione.
Il piroscafo viene allora portato al largo allo scopo di evitare ulteriori danni
causati dai continui bombardamenti sul porto, ma nel pomeriggio subisce una nuova
incursione aerea: le raffiche di mitragliatrice causano un nuovo incendio e
danneggiano lo scafo fin sotto linea di galleggiamento provocandone l’affondamento.
Resta visibile la sola ciminiera che emerge dall’acqua per i bassi fondali presenti
in quella zona del lago.
Alla fine della guerra la flotta del Garda è ridotta a solo 4 unità in cattive
condizioni e la Società di navigazione versa in gravi difficoltà economiche. Nel 1948 lo
Stato decide allora di intervenire affidando l’esercizio della navigazione ad una
temporanea Gestione Governativa.
Immediatamente iniziano i lavori di recupero di quei natanti affondati a causa dei
bombardamenti e se ne verifica poi in cantiere il possibile ripristino.
Nel maggio 1949 si compie l’ultima e più difficile impresa: riportare in superficie
l’ammiraglia della flotta, l’ “Italia “, ormai sommersa da quasi cinque anni .
Le operazioni di recupero sono condotte, nonostante la scarsità di mezzi e risorse ,
dalle maestranze della Gestione Governativa avvalendosi di personale del posto:
l’“Italia” torna in superficie nel settembre di quell’anno, dopo ben 4 mesi di duro lavoro.
Il 21 giugno 1952 il piroscafo rientra in servizio.
Rinnovato nel 1999, è oggi dotato di due grandi sale arredate in stile d'epoca e di
zone scoperte a prora ed a poppa con oltre 325 posti a sedere; le cucine sono in grado di
allestire pranzi per oltre 200 persone e il locale del ponte superiore può essere usato
anche per organizzare feste danzanti.
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LAGO DI COMO
1904 - PIROSCAFO MILANO DAL 1926 MOTONAVE
Nel 1904 il piroscafo Milano, commissionato alla ditta ODERO di Sestri Ponente,
arriva smontato a Como in treno e viene allestito dal cantiere della “Lariana”. Ha lo
scafo in acciaio, raggiunge la velocità massima di 25 Km orari, ha una capienza di circa
260 passeggeri ed è quindi leggermente più piccolo degli altri piroscafi in servizio sul
lago.
I suoi interni sono molto lussuosi: il salone di prima classe ha divani di velluto
damascato, le colonne sono in bronzo e alla sommità presentano foglie anch’esse in
bronzo al cui interno sono collocate le lampadine elettriche.
La novità più rilevante in questa nuova imbarcazione riguarda l’allestimento
studiato per la seconda classe: una specie di rotonda coperta particolarmente utile ai
passeggeri in caso di cattivo tempo e sotto di questa, nella saletta della seconda classe,
i divanetti hanno gli schienali ribaltabili che permettono all’equipaggio di
trasformarli in cuccette.
Il piroscafo tuttavia si rivela un’imbarcazione tecnicamente poco riuscita: il suo
timone è troppo piccolo rispetto alle ruote motrici e ciò non rende agevoli le manovre;
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le sue dimensioni non troppo proporzionate lo rendono poco stabile; a causa di ciò
durante la navigazione incorre in diversi incidenti.
Nel 1913 per risolvere tali problemi la Società di Navigazione Lariana progetta
la sua trasformazione in motonave ad elica, ma i lavori si bloccano a causa della guerra
ed il Milano rimane fermo per un lunghissimo periodo.
Il 31 luglio 1926 viene finalmente portata a termine la trasformazione in
motonave ed è anche elegantemente rinnovato. La portata del “Milano”, ad opera di
questa modifica, aumenta e può ospitare fino a 500 persone: diviene la motonave più
grande di tutti i laghi italiani.
E’ anche particolare, perché ha la forma del piroscafo con le due caratteristiche
ruote (anche se ferme) ed il bel fumaiolo non emette alcun fumo. Unico inconveniente
il motore diesel fa vibrare l’imbarcazione e ben presto viene dato alla maestosa
imbarcazione il nome di “Tremarella” .
Durante la seconda guerra mondiale, onde evitare attacchi aerei, la Società
Lariana decide di portare le proprie imbarcazioni lontano dai soliti attracchi.
Il “Milano”, opportunamente coperto da reti e vegetazione, è ormeggiato in un
canale tra l’isola Comacina e il paese di Ossuccio, ed è inoltre dotato di un particolare
dispositivo che, durante la navigazione notturna, impedisce al suo fumaiolo di emettere
scintille. Malgrado ciò viene ugualmente colpito dalle incursioni degli alleati ma non
riporta mai grossi danni.
Alla fine del conflitto, viste le gravi difficoltà economiche della Società Lariana
di Navigazione e lo scadere della Concessione, lo Stato decide di commissariare il
servizio.
La Gestione Commissariale, pur procedendo ad un veloce rinnovamento della
flotta, decide di mantenere in servizio il “vecchio” natante e nel 1955 attua la
sostituzione del motore e restaura gli interni.
Si compiono nel 1966 altre rilevanti modifiche: il “Milano” ritorna in servizio nel
1968 completamente rinnovato e sono riverniciati in rosso le sovrastrutture, il nome e i
parabordi.
Nel 1989 la motonave entra nel cantiere di Tavernola per nuovi interventi più
radicali (di originale rimane solo lo scafo) che la rendono più elegante e rispecchiano
l’epoca alla quale appartiene.
Rientra in servizio nel 1992 e, dalla metà degli anni ’90, viene impiegato con gran
successo in crociere che i turisti apprezzano moltissimo perché la struttura
dell’imbarcazione è tale da favorire una vista panoramica del lago di Como.
Nel 2001 viene dotato di radar. In tale occasione sono anche rinnovati alcuni
particolari degli allestimenti e la banda bianca del fumaiolo viene “scandita” da due
righe blu e dal logo della Gestione Governativa.
Nel 2004 se ne festeggiano i 100 anni.
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LAGO DI COMO
1926
28 OTTOBRE POI CONCORDIA
Il piroscafo “28 Ottobre” è costruito dalla Ditta Odero di Genova in soli due
mesi; nel novembre 1926, dopo il varo, è portato a Tavernola per l’allestimento degli
interni.
Il suo nome vuole ricordare il giorno della marcia su Roma.
E’ un piroscafo a mezzo salone, veloce, snello e capiente e può essere considerato
uno degli ultimi grandi piroscafi italiani, poiché si stavano ormai diffondendo anche
nella navigazione lacustre i motori diesel.
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In seguito alla caduta del regime fascista, il 25 luglio 1943, il presidente della
Lariana comm. Felice Baragiola, per richiesta del Comando di Presidio di Como ma
anche dei cittadini (a Bellagio si tiene addirittura una dimostrazione contro il nome
del piroscafo) decide di cambiare il nome in “Concordia”.
Nell’Italia non ancora liberata, la guerra continua.
Il “Concordia”, per evitare attacchi aerei, è ormeggiato lontano dagli ancoraggi
consueti, opportunamente camuffato da reti e vegetazione, nel canale tra l’isola
Comacina e Ossuccio.
I mitragliamenti aerei di cui è oggetto non comportano al piroscafo danni
ingenti.
Nel dopoguerra, nonostante la gravissima crisi economica, La Società Lariana
riesce a ristrutturare quei natanti ancora in buono stato.
Il “Concordia” nel 1950 rientra in esercizio con un nuovo motore a nafta al posto
del vecchio a carbone; viene inoltre fornito di coperture amovibili per poter chiudere
la sala di coperta nei mesi invernali e, particolare esteticamente molto gradevole, il
fumaiolo viene accorciato di qualche metro.
Nel 1952, la Società Lariana, perdurando le difficoltà economiche, è costretta a
cessare il proprio servizio. Subentra così una Gestione Commissariale , che rileva gran
parte della flotta.
Nel 1974 il piroscafo entra in cantiere per un rimodernamento generale: rientra
in acqua dopo 3 anni con numerosi miglioramenti funzionali ed estetici, di cui i più
rilevanti sono costituiti da una veranda a vetrata sul ponte di poppa ed una
passeggiata che consente di percorrere l’intero piroscafo. Viene destinato soprattutto
al noleggio per cerimonie.
Negli ultimi anni, invece, i suoi impegni sono più faticosi ma anche adeguati ad
un’imbarcazione del suo “livello”: il Concordia è impiegato regolarmente nei servizi di
linea ma anche per crociere estive settimanali, crociere notturne e crociere private.
La Gestione gli ha però riservato un’attenzione particolare, come si conviene ad
un piroscafo della sua classe; nella primavera 1998 ha ricevuto una nuova cabina di
comando munita di radar, l’innalzamento dei parabordi, ed il fumaiolo è stato decorato
con due righe blu e il logo della Gestione Governativa.
Negli anni 2000 è stata rinnovata la veranda, ristrutturato finemente il salone e i
parabordi. L'eleganza di questa imbarcazione la rende ideale per congressi, pranzi di
lavoro, ma anche per serate danzanti e feste speciali.
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e adesso………………….. un tuffo nel presente:
la nuova avveniristica Motonave Passeggeri "Orione" in allestimento presso il Cantiere
Navale di Dervio (LC) della Navigazione Lago di Como.
La linea di questa imbarcazione, completamente diversa dalle altre motonavi in
navigazione, ricorda quella di una piccola nave da crociera. E’ lunga mt. 49,70 e alta
mt. 8,80.
Lo scafo è stato realizzato in acciaio con sovrastrutture in lega d’alluminio.
Ha una capienza di 700 passeggeri. Al suo interno tre sale e due ristoranti che
potranno servire contemporaneamente 260 passeggeri. Naturalmente l’imbarcazione
è dotata di aria condizionata ma con un comodo ascensore si possono raggiungere i
posti all’esterno sul “ponte sole”.
Sarà destinata al servizio di linea ma, date le sue caratteristiche di estremo confort
ed eleganza, potrà anche essere noleggiata per eventi speciali e per organizzare
convegni.
La “Orione” è la prima della serie dedicata alle costellazioni cui seguirà la
gemella “Andromeda” in costruzione sul lago di Garda.
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ALCUNE CURIOSITA’
Dopo l’ultima corsa serale, il personale dei piroscafi dormiva a bordo su amache
oppure in cuccette; solo il 10 gennaio 1966, a seguito di una dura lotta sindacale, entra
in vigore una norma che permette ai dipendenti di dormire in albergo o in stanze prese
in affitto dalla Direzione dell’esercizio.
Nel settembre del 1948 nelle acque del Lago di Como si collauda il
minisommergibile “C. 3” del tecnico Pietro Vassena: è il primo mezzo sottomarino di
grande profondità (raggiunge la profondità di 412 metri) per la ricerca scientifica.
Nel Museo delle Dogane Svizzere si trova un singolare natante artigianale
sequestrato alla fine degli anni ’40 ad un contrabbandiere.
Si tratta di un rudimentale sommergibile usato per passare inosservato i posti di
dogana tra il lago Maggiore e la Svizzera: il suo carico sequestrato conteneva…… una
tonnellata di salame!
Sul lago Maggiore si prova nel 1953 un mezzo che desta molta curiosità, i giornali
parlano di “autobus acquatico “ ma il suo inventore, l’ingegnere tedesco Hans Von
Schertel lo chiama “pescecane volante”. Dovrebbe servire al trasporto veloce poiché
arriva, a carico completo ( 32 persone) e con qualsiasi condizione atmosferica, ad una
velocità di crociera di 75 chilometri orari, contro i 20 chilometri orari dei battelli
normali. La peculiarità del “pescecane” che gli permette di raggiungere velocità così
elevate, è quella di essere dotato di vere e proprie pinne sotto lo scafo, che durante la
corsa consentono di sollevarsi riducendo così l’attrito con l’acqua: è l’aliscafo.
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Si ringraziano :
La Dottoressa Paola Calamani, Dirigente della Divisione 1° - D.G. AA.GG., per aver
consentito la realizzazione e la diffusione di questa brochure;
L’ Ufficio Relazioni con il Pubblico per l’essenziale contributo offerto.
Il Dott. Renato Poletti, il Dott. Oscar Calaprice e la Segreteria della Direzione
Generale Navigazione Laghi Maggiore, Garda, Como, per i preziosi consigli, la
cortesia e la disponibilità dimostrate.
Il Personale del Centro Stampa del Ministero dei Trasporti per la produzione e
pubblicazione dei testi .
Finito di stampare nell’aprile 2007
dal Centro Stampa del Ministero dei Trasporti
Sede di Viale dell’Arte, 16 Roma.