PROGETTI POF as 2011/2012

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PROGETTI POF as 2011/2012
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È un documento in divenire, ogni anno viene
verificato, valutato, aggiornato, tenendo
presente le proposte della componente
docente-genitori e le risorse umane ed
economiche
è il documento fondamentale, costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro
autonomia (art.3 D.P.R 275/99)
2
Per
chi?
ENTI
ISTITUZIONALI
Per un’informazione
trasparente del
servizio scuola
GENITORI
Per una conoscenza
più approfondita
delle attività e
dell’organizzazione
della scuola.
DOCENTI
Per operare scelte
culturali
consapevoli,
condivise e
responsabili
ALUNNI
Per migliorare
l’offerta formativa
3
♦
♦
♦
♦
L. n°59/'97
Legge 440/1997
Regolamento in materia d'Autonomia (D.P.R. n° 275/’99)
D.P.R. 234 del 26/06/2000
“... Il Piano dell'Offerta Formativa è un documento fondamentale costitutivo
dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione
curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano
nell'ambito della loro autonomia”
“...è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi
determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto
culturale, sociale ed economico della realtà locale tenendo conto della programmazione
territoriale dell'offerta formativa... “
“...è elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività
della scuola e delle scelte generali di gestione definiti dal Consiglio di Circolo...”
Il Piano dell'Offerta Formativa è reso pubblico e consegnato alle famiglie che ne fanno
richiesta.
Il Collegio dei Docenti del I Circolo ha formalizzato il POF dopo aver analizzato:
• l’organizzazione ed il sistema di competenze dell’intera Istituzione;
• le macrotendenze socio-culturali della società odierna;
• i bisogni e le risorse locali nelle loro componenti storiche e sociologiche.
Il Piano dell’Offerta Formativa espone, quindi, l’insieme dei bisogni formativi dei bambini e
delle bambine che frequentano la scuola; definisce inoltre i servizi generali che l’istituto
eroga, intende esprimere e realizzare negli anni scolastici 2009-2012.
Il presente documento è corredato da una serie di allegati specifici, disponibili presso ogni
scuola elementare facente parte del Circolo:
•
•
•
•
•
Regolamento interno del Circolo;
Carta dei servizi;
Programmazione Educativa e didattica;
Strumenti per la valutazione degli alunni;
Strumenti per il monitoraggio e la valutazione del servizio e della attività
formativa.
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RISORSE FINANZIARIE
Per la realizzazione del P.O.F. l’istituzione scolastica intende avvalersi delle seguenti risorse
finanziarie presenti o da acquisire, tramite azioni di progettazione, in bilancio:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
fondi ministeriali ordinari e perequativi per funzionamento amministrativo e didattico;
fondi comunali di rotazione per spese amministrative;
fondi per la prevenzione della dispersione scolastica
fondo dell’istituzione scolastica per la retribuzione delle attività aggiuntive del
personale;
fondi L. 440/97 (formazione personale, progetti ampliamento offerta formativa)
fondi L. R. 26/97 per la tutela e la valorizzazione della lingua e cultura sarda
fondi regionali ordinari per il diritto allo studio e per la sperimentazione metodologicodidattica di cui alla ex L.R. 31/84
fondi L.R. 17 per lo sport
RISORSE LEGISLATIVE
1. Legge n. 440 del 18.12.97 Istituzione del Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento
dell'offerta formativa
2. D.P.R. n. 275 dell'8.3.1999 Regolamento in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche.
3. Legge-quadro sull'handicap n. 104/92.
4. Legge n. 496 dell'8.8.94 relativa alla prevenzione e rimozione dei fenomeni di
dispersione scolastica e successiva legge n. 296/06 Progetto Nazionale "Scuole
aperte".
5. C.M. n. 257 del 9.8.94 per l'avvio di piani operativi integrati interistituzionali.
6. Legge n. 285/97 recante disposizioni per la promozione dei diritti e opportunità per
l'infanzia e l'adolescenza.
7. Legge n. 59 del 15.3.1997 relativa al conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed
enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione; D. l.vo n. 112 del 31.3.98.
8. Ultimo Contratto collettivo nazionale comparto scuola 2006-2009
9. Ultimo Contratto collettivo nazionale integrativo e Contrattazione Regionale
10. Legge 26 ( R.A.S.)
11. Legge 25 ( R.A.S.)
12. Legge 17 (R.A.S.)
13. Delibera 47/29 Finanziamenti Regionali sulla dispersione scolastica ***
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Le Scuole del I Circolo Didattico di Assemini , come comunità di Insegnanti,Alunni, Famiglie e
Operatori, sono consapevoli della complessità e pluralità dei luoghi dell’interazione e
socializzazione: famiglia, scuola, mass-media, società…
Per questo s’impegnano a delineare ipotesi di possibili raccordi tra le diverse sedi della
socializzazione, a favorire attivazione e sperimentazione di modelli di cooperazione, a far
emergere i fattori di rischio, a valorizzare le potenzialità positive.
L’obiettivo è perciò quello di fornire agli alunni, gli strumenti per una corretta decodificazione
e una puntuale razionalizzazione dell’incessante flusso comunicativo; di mettere a fuoco il
maggior numero di linguaggi e di integrarli, valorizzando le loro differenti caratterizzazioni.
La proposta formativa amplia il curricolo, promuove l’uguaglianza delle opportunità e la
valorizzazione delle diversità ed ha come punto di partenza e finalità :
IDENTITA’ PERSONALE
SVILUPPO ARMONICO DELLA PERSONALITA’
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ORGANI COLLEGIALI
Gli Organi Collegiali del Circolo concorrono, ciascuno per le proprie competenze, al
raggiungimento dei fini previsti dall’Istituzione Scolastica.
L’attività degli Organi Collegiali deve essere finalizzata a creare le migliori condizioni
educative, ambientali e organizzative per gli alunni, avvalendosi di tutti i mezzi a
disposizione del Circolo.
ORGANIGRAMMA
CONSIGLIO DI CIRCOLO
Presiede un componente dei genitori eletto dal
Consiglio.
• Dirigente scolastico
• Rappresentanti genitori
• Rappresentanti insegnanti
• Rappresentanti personale ATA
Delibera in materia di programma annuale, di
orari, di calendario scolastico, di visite
d’istruzione e di attività extrascolastiche.
CONSIGLIO DI INTERSEZIONE
(Scuola dell’Infanzia)
Presiede il Dirigente scolastico o il coordinatore
di plesso
− Docenti del plesso
− 1 rappresentante dei genitori per ogni
sezione, eletto annualmente
I Consigli di Intersezione si riuniscono per
elaborare proposte in materia didattico –
educativa - organizzativa per il collegio Docenti e
il Consiglio di Circolo.
COLLEGIO DOCENTI
Presiede il Dirigente scolastico
•
Personale di ruolo e non della Scuola
dell’Infanzia
• Personale di ruolo e non della Scuola
Primaria
Si riunisce, in media, ogni bimestre.
Delibera in merito alla didattica, alle scelte educative
e organizzative, alla progettualità.
CONSIGLIO DI INTERCLASSE
(Scuola Primaria)
Il Consiglio di interclasse è formato dai soli insegnanti
nel caso dell’Interclasse Tecnica, dagli insegnanti e dai
genitori
rappresentanti
di
classe
nel
caso
dell’Interclasse Giuridica.
Alle riunioni, presiedute dal Dirigente scolastico o dal
coordinatore di plesso, partecipano:
- Docenti del modulo o del plesso
- 1 rappresentante dei genitori per ogni classe
eletto annualmente
I Consigli di Interclasse si riuniscono per
elaborare proposte in materia didattico – educativa organizzativa per il collegio Docenti e il Consiglio di
Circolo.
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DIRIGENTE SCOLASTICA
Dott.ssa Prof.ssa Marisella Daga
D.S.G.A
Rag. Sanna Barbara
I° Collaboratrice e docente vicaria:
II°Collaboratrice
Dott. Irma De Angelis
Ins. Branca M.Paola
Referenti di plesso
Plesso A. Gramsci Scuola
Primaria Ins. Irma De Angelis
Plesso C.Collodi
Scuola Infanzia
Ins. Ollano Nicoletta
Plesso F. Piras
Scuola Primaria
Ins. Francesca Mameli
Plesso G. Rodari
Scuola
Infanzia Ins. Paola Vacca
Plesso E. De Amicis Scuola
Infanzia Ins. Giuliani Laura
Funzioni Strumentali
P.O.F.: Ins. Angioi Rosanna.
Continuità: Ins. Giuliani
Laura,Nocco Angela,
Matzeu Ivana Solinas
Carmen(Primaria)
Handicap: Ins. Secci Antonina
(Primaria) Vacca Paola (Infanzia)
Responsabile Sicurezza
Protezione e Prevenzione
Ins. Paola Branca
Valutazione: Ins. Murgia
Giovanna,VaccaSandrina,Siciliano
Cristina,Cani Cristina, Asaro
Nerina,Sangermano
(Primaria)Simona (Infanzia)
Sito Web:Ins Tarlà Anna
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Assemini, dista dal capoluogo circa 12 Km, si trova a nord dello Stagno
di Santa Gilla, nella pianura solcata dal rio Cixerri, dal Flumini Mannu e
dal rio Sa Nuxedda.
Nel suo territorio vasto (117,490 Kmq), sono presenti zone di notevole
interesse naturalistico: Monte Arcosu, l'oasi del WWF di Gùtturu
Mannu, la Laguna di S. Gilla. Il contesto socio - economico di Assemini è
caratterizzato dalla presenza, di tutti i settori dell'economia:
Agricola: (serre, allevamenti, aziende floro - vivaiste);
industriale;
servizi,(abbigliamento,calzature gastronomia),
attività di intrattenimento: (sale - giochi, pizzerie, ristoranti,
discoteche);
produzione artigianale di ceramiche artistiche,del legno e del ferro
battuto
Il Comune di Assemini, in seguito alla espansione edilizia degli ultimi
decenni, conta oggi n° 26307 residenti (dato d'anagrafe- Novembre 2007).
In continua crescita demografica e urbana
ha assimilato tutte le
caratteristiche della società odierna:
globalizzazione in tutti i settori della vita sociale;
iper accelerazione dei cambiamenti connessi allo sviluppo delle
tecnologie e delle comunicazioni;
conflitti internazionali che minacciano la sicurezza nel mondo;
comportamenti in rapida evoluzione e spesso in
contrapposizione che hanno modificato valori, idee, eventi e
rapporti interpersonali
Crisi economica in particolare cassa integrazione, licenziamenti
(chiusura fabbriche), assenza di posti di lavoro.
L'immigrazione extra-europea è in continuo aumento,vivono nel territorio
persone provenienti prevalentemente dell'Africa e dell'Est europeo. Ciò ha
comportato una forte eterogeneità della cittadina.. Un problema del quale
la popolazione locale si lamenta è la mancanza di spazi verdi, luoghi di
aggregazione, servizi pubblici necessari.
La scuola si trova quindi a dover fronteggiare bisogni formativi che
richiedono percorsi, strategie e metodologie diversificate.
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Necessità di più attenzione da parte delle istituzioni;
Identificazione delle problematiche da parte delle istituzioni;
Risposte dalle istituzioni sempre più attente e articolate;
Approfondimento della propria identità e cultura;
Conoscenza di altre culture;
Realizzazione del diritto all’inclusione e alle pari opportunità
per tutti i bambini;
Disponibilità al confronto e al dialogo;
Interventi di personale competente per prevenire il disagio
Recupero del potenziale cognitivo degli alunni in via di dispersione;
Conoscenze tecnologiche adeguate al loro utilizzo
Il Comune di Assemini, in seguito alla espansione edilizia degli ultimi decenni, conta
oggi n° 26307 residenti (dato d'anagrafe- Novembre 2007).
In continua crescita demografica e urbana ha assimilato tutte le caratteristiche
della società odierna:
globalizzazione in tutti i settori della vita sociale;
iper accelerazione dei cambiamenti connessi allo sviluppo delle
tecnologie e delle comunicazioni;
conflitti internazionali che minacciano la sicurezza nel mondo;
comportamenti in rapida evoluzione e spesso in
contrapposizione che hanno modificato valori, idee, eventi e
rapporti interpersonali
Crisi economica in particolare cassa integrazione, licenziamenti
(chiusura fabbriche), assenza di posti di lavoro.
L'immigrazione extra-europea è in continuo aumento,vivono nel territorio persone
provenienti prevalentemente dell'Africa e dell'Est europeo. Ciò ha comportato
una forte eterogeneità della cittadina.. Un problema del quale la popolazione
locale si lamenta è la mancanza di spazi verdi, luoghi di aggregazione, servizi
pubblici necessari.
La scuola si trova quindi a dover fronteggiare bisogni formativi che richiedono
percorsi, strategie e metodologie diversific
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La Scuola si configura sempre più come una realtà pienamente integrata nel territorio
in cui "vive" ed opera e dal quale attinge risorse in un rapporto di continuo
interscambio. E' in quest'ottica che le nostre Istituzioni Scolastiche hanno da sempre
cercato o hanno risposto alle proposte di collaborazione dì Enti e di altre realtà
scolastiche presenti nel proprio bacino territoriale, poiché tale collaborazione può
solo migliorare il servizio offerto all'utenza e contribuire alla realizzazione di una
delle nostre principali finalità educative: la formazione integrale dell'individuo.
La collaborazione scuola - territorio si articola in diversi momenti e con diverse
modalità, considerata la pluralità degli interlocutori con cui interagisce.
Tra questi, quello più direttamente chiamato ad essere coinvolto nella "co-gestione"
del processo educativo dei nostri alunni è:
La sua collaborazione è quasi una realtà "obbligata" in quanto tale Ente diventa il
nostro diretto interlocutore per la gestione di alcuni servizi essenziali:
♣ ampliamento e ristrutturazione edifici scolastici;
♣ fornitura e manutenzione degli edifici scolastici comprensivi di arredi e
suppellettili;
♣ fornitura del servizio mensa;
♣ fornitura degli assistenti igienico -sanitari per gli alunni in situazione di
handicap;
♣ compartecipazione o partecipazione diretta ad alcune spese di pubblica
utilità;
♣ collaborazione con i servizi sociali per la gestione dello sportello di
consulenza a genitori e docenti;
♣ collaborazione con Vigili urbani per le attività di vigilanza e di educazione
stradale;
♣ trasporto con scuolabus per la frequenza scolastica e per l’effettuazione di
attività didattiche.
La collaborazione con gli EE. LL. è necessaria in un’ottica di costruzione dei Patti
Formativi/Educativi Territoriali.
Altro importante soggetto coinvolto è la A.S.L. e il Presidio materno infantile.
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La scuola , come luogo esistenziale di incontro tra persone e generazioni, portatrice di
valori, di attese di vissuti, è un itinerario fatto di continuità e discontinuità.
Il bambino che si affaccia alla Scuola Dell’infanzia o alla Scuola Primaria, crea già una
discontinuità con la sua famiglia, con i compagni di sezione o classe con gli insegnanti,
collaboratori scolastici, educatori…
Per governare la discontinuità occorre una strategia efficace di cui l’accoglienza è il
primo tassello.
Accogliere significa fare in modo che i soggetti si adattino alla nuova situazione/
struttura e far sì che ogni individuo sia valorizzato per quello che è , con i propri
bisogni ,richieste, potenzialità e debolezze. Accogliere dunque come riconoscimento
nel bambino della molteplicità di esperienze personali e conoscenze culturali.
Questa accoglienza nella scuola si realizza attraverso:
≈
Attività positive all’entrata nella scuola Primaria
◊
La quotidianità della vita di classe
⌂
L’inserimento di alunni provenienti da altri Paesi
٧
L’inserimento degli alunni diversamente abili
≈
L’inserimento in corso d’anno di alunni provenienti da altre realtà
scolastiche
◊ La collaborazione della Scuola con la Famiglia
⌂ La collaborazione della Scuola con altri Enti per favorire il
superamento del disagio sociale
◊
Percorsi di Continuità con la scuola dell’Infanzia
≈
Percorsi di Continuità con la Scuola Secondaria di
primo grado
⌂
Il potenziamento della collaborazione tra gli
Insegnanti fra loro, nel Plesso, nel Circolo.
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PROGETTO ACCOGLIENZA
Anno scolastico 2011- 2012
ACCOGLIERE
L’accoglienza si pone come primo momento importante e delicato; e’ una fase temporale ben precisa, la fase del primo arrivo, del
primo incontro tra chi arriva e chi abita nel luogo di arrivo.
Questo momento rappresenta una sorta di “ imprinting ” fondamentale, una impronta chiave sulla quale modellare poi le
reciproche rappresentazioni e che segna quindi, in maniera profonda, lo svolgersi dei successivi processi di
relazione interetnica e di inserimento. L'accoglienza pertanto deve intendersi come un continuo processo di crescita e
scambio reciproco.
Accogliere ed essere accolto significa prestare attenzione ai bisogni dell’altro, sviluppare atteggiamenti di apertura, di ascolto e
di reciprocità.
La nostra scuola si propone di favorire l’inserimento degli studenti nella nuova realtà con un atteggiamento di disponibilità,
ascolto, apertura, accettazione, che contribuisca a trasmettere il senso di appartenenza all’istituzione.
Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto collaborativo e costruttivo tra alunni, docenti e
genitori , ciascuno con la propria specificità e il proprio ruolo.
Premessa
La scuola è un luogo di incontro privilegiato tra persone e generazioni portatrici di attese, valori e vissuti personali e peculiari,
tra loro molto diversi.L’esperienza scolastica rappresenta per il bambino l’inizio di un nuovo cammino in un ambiente e in un
contesto relazionale diversi dal suo vissuto familiare. Pertanto il momento dell’accoglienza costituisce una prima efficace
strategia per gestire al meglio
questa fase particolarmente delicata del percorso educativo del bambino.
Un ambiente sereno e gioioso in cui è piacevole ritrovarsi in un clima giusto per giocare e imparare insieme, si rileva un elemento
essenziale per caratterizzare la qualità del percorso educativo.
La finalità di tale progetto è quindi quello di facilitare nel bambino un progressivo adattamento alla realtà scolastica attraverso
l’esplorazione di uno spazio accogliente, sereno e stimolante, luogo di espressione di sé e di socializzazione.
FINALITÀ ’ SPECIFICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Stimolare nel bambino la percezione di essere accolto ed accettato nell’ambiente
scolastico.
Promuovere nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente
che lo accoglie.
Rafforzare l’autonomia, la stima di sé, l’identità personale e quella altrui rispetto a
se stesso.
Favorire l’approccio alle nuove conoscenze attraverso attività ludico-operative, in
continuità con la scuola dell’Infanzia.
Rendere piacevole il ritorno a scuola di quelli che hanno già frequentato.
Accogliere le famiglie e farle sentire partecipi e coinvolte nell’ambiente scolastico.
Favorire relazioni tra genitori e insegnanti.
Stabilire relazioni positive con i bambini e le loro famiglie.
OBIETTIVI
•
Superare il distacco dalle figure parentali.
•
Sentirsi accolto nel nuovo ambiente (nuovi inseriti).
•
Vivere in modo sereno i propri stati affettivi.
•
Rafforzare l’identità personale e l’autostima.
13
•
Acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con coetanei ed adulti.
•
Sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e persone.
•
Imparare e condividere semplici regole di comportamento.
METODOLOGIA
Il percorso di “accoglienza” coinvolgerà tutte le classi e le sezioni del circolo per
rendere festoso il ritorno in classe dei bambini. Soprattutto favorirà un approccio
sereno con la realtà scolastica a quanti fanno il loro ingresso per la prima volta a
Scuola.
ATTIVITA’
SCUOLA DELL’INFANZIA
•
Giochi di conoscenza e di socializzazione.
•
Esplorazione dell’ambiente scolastico.
•
Giochi motori, girotondi, giochi liberi e attività in giardino.
•
Conversazione e ascolto per la conoscenza del gruppo sezione.
•
Disegno libero e attività grafico pittorica.
•
Giochi per imparare e condividere semplici regole di comportamento.
SCUOLA PRIMARIA
•
Giochi motori e ritmici per favorire la socializzazione e la conoscenza.
•
Ascolto di racconti, storie, filastrocche, canti e poesie.
•
Rielaborazione delle esperienze vissute, dei racconti, storie.
•
Rappresentazioni grafico - pittoriche e manipolative, drammatizzazione
•
Esplorazione di spazi e materiali guidata e libera.
•
Giochi individuali e di gruppo.
IPOTESI ORARIO
SCUOLA INFANZIA
1^ Settimana dal 12 al 19 settembre 2011
4enni e 5enni in continuità
ore 8.00 / 13.00
3enni (in alternanza)
1° GRUPPO ore 9.00 /10.30
2° GRUPPO ore 11.00 /12.30
2^ Settimana dal 20 al 23 settembre 2011
4enni e 5enni in continuità
ore 8.00 / 13.00
3enni ore 9.00 / 12.0ù
14
SCUOLA PRIMARIA
1^ Proposta:
Settimana dal 12 al 17 settembre 2011
CLASSI PRIME
Ore 9.00 / 13.00
CLASSI 2^ - 3^ - 4^ - 5^
Ore 8.30 / 13.30
2^ Proposta:
Settimana dal 12 al 17 settembre 2011
CLASSI PRIME
ore 9.30 / 12.30 ( 12/ 13/ 14 settembre)
ore 9.00 / 13.00 (15 /16/ 17 settembre)
CLASSI 2^ - 3^ - 4^ - 5^
Ore 8.30 / 13.30
Durante il periodo dedicato all’accoglienza le attività motorie comprenderanno anche l’intervento dell’esperto come previsto dal
Progetto Sport per i cinquenni della Scuola dell’Infanzia e per le classi prime della Scuola Primaria.
La Scuola dell’Infanzia organizzerà le attività in base alle singole esigenze di ogni plesso.
Per le classi prime l’intervento dell’esperto è previsto nei giorni 13 e 14 settembre 2011.
SCUOLA PRIMARIA
Classi prime.
Gli alunni saranno accolti dagli insegnanti nelle rispettive aule per l’appello e le presentazioni;
successivamente saranno accompagnati all’esterno per svolgere le attività motorie e di gioco previste;
infine gli alunni saranno riaccompagnati nelle aule per proseguire con attività grafico pittoriche e/o di drammatizzazione, ecc…
Altre classi.
L’organizzazione delle giornate prevede la stesse modalità di accoglienza per tutte le classi in continuità, gestite dagli insegnanti
di ciascuna classe.
SCUOLA INFANZIA
Durante la prima settimana in cui sarà attivato il servizio mensa, i bambini neo iscritti che non usufruiranno del servizio
usciranno 15 minuti prima del pasto, invece quelli che ne usufruiscono usciranno subito dopo il pranzo ( dalle 13.00 alle 13.30 e
dalle 13.30 alle 14.00).
La commissione in sede di stesura del presente progetto si è soffermata a riflettere su alcune considerazioni:
•
l’accoglienza non deve essere un avvenimento limitato ad un tempo specifico;
•
il problema dell’accesso ai locali scolastici dovrebbe essere risolto in parte in quanto le classi stando al nuovo assetto
orario non dovrebbero uscire tutte contemporaneamente;
•
nella stesura dell’orario provvisorio le docenti non dovrebbero considerare come giorno libero il lunedì che dà l’avvio
all’inizio delle lezioni per la prima settimana (riflessione condivisa con la commissione orario)
Inoltre la commissione propone “LE GIORNATE DELL’ACCOGLIENZA
(OPEN DAY), in modo da consentire all’utenza di:
visitare l’edificio scolastico;aule,refettorio,laboratori,giardino,ecc;
conoscere le insegnanti dei plessi;
prendere atto delle finalità e delle connotazioni educativo - didattiche
dell’Istituto e delle modalità dell’ambientamento;
conoscere il Progetto Formativo Annuale del Circolo
vivere un momento festoso ,ludico,conviviale
ricevere informazioni ,consigli , risposte alle domande più comuni relative al
eventuale e/o futuro ingresso dei propri figli nella struttura scolastica
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Il progetto educativo si basa
sui seguenti principi fondamentali
1.
Accoglienza ed integrazione.
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei
genitori e degli alunni nella struttura scolastica, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi,
con particolare riguardo alla fase d’ingresso, alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante
necessità (alunni disabili, in situazione di svantaggio socio-culturale, stranieri, degenti in
ospedale).
2.
Partecipazione e responsabilità.
Nella sua opera la scuola ricerca la
collaborazione dei genitori, titolari primi del diritto-dovere di istruire ed educare i propri
figli, su un piano di reciproca responsabilità. Essa sollecita, pertanto, ogni forma di
partecipazione delle famiglie alla vita ed alle scelte educative della scuola, attraverso gli
istituti e le forme previste nell’ambito degli organi collegiali.
3
4.
5.
6.
.
Apertura al territorio.
La scuola si impegna a favorire le attività extra-scolastiche
ponendosi come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo il migliore uso degli
edifici e delle attrezzature anche fuori dall’orario del servizio scolastico.
Efficienza e trasparenza.
L’attività scolastica, configurandosi come pubblico
servizio, si ispira a criteri di efficienza, di efficacia e di flessibilità nell’organizzazione dei
servizi amministrativi e dell’attività didattica. A tal fine promuove la formazione in servizio del
proprio personale e favorisce un rapporto trasparente con l’utenza.
Libertà di insegnamento.
In base all’art. 33 della Costituzione l’insegnamento è
un’attività libera come l’arte e la scienza. Tale libertà viene assicurata nel rispetto della garanzia
di formazione dell’alunno.
Relazione educativa.
Tutte le attività della scuola sono improntate ai valori della
convivenza democratica, della tolleranza, della solidarietà, del rispetto e della valorizzazione
delle diversità nei suoi molteplici aspetti, così come viene enunciato nelle “Indicazioni per il
curricolo”. Tali valori vanno praticati dagli adulti e dai bambini attraverso i comportamenti di
vita quotidiana dentro e fuori la scuola.
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CONTINUAMENTE INSIEME
La prevenzione della dispersione scolastica rappresenta, nell’attuale scenario del nostro paese,
una delle finalità basilari da perseguire. E’fondamentale che il bambino, concepito nella sua
centralità, percorra un cammino, fin dalla scuola dell’infanzia, in un contesto in cui si tenga
conto delle sue peculiarità e si favorisca l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze,
costruendo un climax ecologico che faciliti il processo di co-evoluzione all’interno del sistema. Si
tratta in sostanza di soffermarsi sull’analisi delle risorse di ciascuna scuola presente nel
territorio e proporre un accordo di rete che permetta una partecipazione attiva, e non quindi di
mero supporto, di tutti i soggetti coinvolti. L’esigenza di favorire la continuità educativa e
didattica prescrive di fondare la progettazione curricolare su un disegno unitario di raccordo
nel ciclo primario (curricolo verticale) e su un’idea integrata del curricolo, attraverso relazioni
di collaborazione e di reciprocità con il territorio e le famiglie. Il Piano dell’Offerta Formativa
concepirà la continuità come strategia per combattere il disagio scolastico, il rischio educativo
e la dispersione scolastica.
L’incremento demografico, parallelamente all’insediamento industriale, è andato sempre più
crescendo, trasformando l’originario nucleo storico (di circa 5 mila abitanti) in una cittadina che
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però non sempre tiene conto
dei bisogni di una popolazione che si presenta piuttosto
eterogenea per via della presenza sempre più imponente di comunità multietniche. La
popolazione è costituita per il 74% da giovani di cui il 54% risulta in cerca di occupazione. Per
quanto concerne l’istruzione, emerge che il tasso di analfabeti è pari al 3,7% e che l’abbandono
scolastico è pari al 21% contro una media provinciale del 17,7%. La popolazione straniera
ammonta all’1,6% della popolazione totale e il tasso è in continua crescita.
Dai dati
del servizio sociale
comunale, emergono circa 300 casi di minori segnalati per
irregolarità della condotta, abbandono scolastico e in situazione di disagio. Numerosissime,
inoltre, le segnalazioni da parte delle agenzie formative presenti nel territorio.
Gli alunni che frequentano le scuole presenti nell’istituzione scolastica in esame, hanno un’età
compresa tra i 3 ed i 6 anni (Scuola dell’Infanzia) e tra i 5/6 e gli 11 anni (Scuola Primaria). La
maggior parte è residente, ma vi è una modesta percentuale di alunni provenienti dai paesi
limitrofi per via dell’organizzazione scolastica per cui l’istituzione si caratterizza. Sono infatti
attivate un buon numero di classi organizzate secondo un modello orario a tempo pieno con il
servizio mensa.
Sono presenti alunni di origine straniera di diverse nazionalità (est europea, nord africana,
indiana,ecc..).
Le molteplici problematiche di disagio sociale esposte vedono tutto il personale della scuola
impegnato in strategie di intervento che mirano alla prevenzione della dispersione scolastica, sia
sul piano del recupero strumentale, sia in quello relazionale.
Considerato che lo svantaggio socio-culturale è catalogato come uno stato di sofferenza che con
le giuste strategie può essere contenuto, si ritiene che la scuola debba creare le condizioni
necessarie mediante l’offerta di servizi adeguati ai bisogni.
L'intervento dovrebbe essere rivolto agli alunni partendo dalla valorizzazione delle potenzialità
di ciascuno, utilizzando tutte le risorse che la scuola, in quanto sistema socio-culturale, ha il
dovere di offrire, al fine di limitarne i danni. Pertanto è indispensabile favorire nei bambini
una "disponibilità ad apprendere" nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle capacità, e
prevenire così casi di insuccesso, di dispersione e mortalità scolastica, nonché smisurate
diseguaglianze sul piano sociale.
Diviene indispensabile articolare le attività scolastiche accettando e valorizzando la diversità
per assicurare a tutti gli alunni il conseguimento dei livelli minimi di apprendimento nel rispetto
dei personali tempi di sviluppo e di crescita.
Sulla base dell’analisi dei bisogni l’istituzione scolastica si è attivata in passato, e continuerà ad
impegnarsi, al fine di apportare dei correttivi sulla base delle esperienze pregresse, alle nuove
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attività che porteranno al miglioramento degli interventi e alla ripetibilità delle azioni che hanno
determinato con successo la piena attuazione delle finalità.
Il progetto intende favorire la lotta al disagio e alla dispersione scolastica e promuovere il successo
formativo attraverso un percorso in continuità tra i vari ordini e gradi di istruzione, analizzando e
valorizzando le risorse e le peculiarità presenti nel territorio.
Il progetto propone di:
1. promuovere azioni sinergiche per far fronte al disagio educativo e la dispersione scolastica;
2.promuovere la continuità educativa fra i vari ordini di scuola e l’acquisizione della “memoria”storica;
3.costruire una relazione significativa fra scuola- famiglia-territorio;
4.sperimentare metodologie didattiche comuni per migliorare l’efficacia dei processi di insegnamento apprendimento e l’organizzazione della didattica;
5.favorire il confronto e la diffusione delle buone pratiche didattiche, le sperimentazioni e i vari
modelli organizzativi;
6.attivare servizi coordinati di formazione per i docenti e di collegamento con le istituzioni musicali del
territorio. Nell’accordo di rete saranno coinvolti le scuole primarie e dell’infanzia del Circolo, le scuole
secondarie di 1° grado, il Comune, ed eventuali risorse professionali presenti sul territorio.
Le scuole coinvolte intendono promuovere delle attività laboratoriali
che mirano a contenere
il
fenomeno della dispersione scolastica e del disagio giovanile.
Articolazione delle attività laboratoriali
Laboratorio musicale:
Destinatari: alunni delle classi IV e V della scuola Primaria, alunni classi ad indirizzo musicale della
scuola secondaria di 1° grado.
Docenti coinvolti: docenti in servizio nel corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo
grado. Un docente in servizio per ciascun gruppo coinvolto della scuola primaria.
Laboratorio di educazione psico-motoria
Destinatari: classi II e III della scuola Primaria.
Docenti coinvolti:
i docenti in servizio delle classi/sezioni coinvolte nel progetto che potranno
avvalersi della collaborazione dei docenti della scuola secondaria di 1° grado o di esperti esterni.
Laboratorio di animazione alla lettura e artistico
Destinatari: tutte le sezioni della scuola dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria.
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Docenti coinvolti: i docenti in servizio delle classi/sezioni coinvolte nel progetto che si avvarranno della
collaborazione di esperti esterni.
Il processo si attua in collaborazione con i Servizi territoriali, pubblici e privati, per costruire un
progetto integrato di territorio attraverso la promozione del benessere della comunità scolastica,
intesa come spazio di accoglienza, di riflessione, di condivisione e di aggregazione.
Prevede attività di informazione e sensibilizzazione; la rivitalizzazione della presenza dei genitori
negli OO.CC.; la valorizzazione dei momenti tradizionali di incontro e comunicazione con i genitori; il
coinvolgimento attivo delle famiglie con il ricorso alle collaborazioni con gli EE.LL, con i responsabili
di biblioteche, impianti sportivi, istituzioni educative locali (Scuola di Musica), associazioni
culturali.
Al progetto hanno aderito tutti i docenti del Circolo.
20
Partenariato Multilaterale Comenius
Anni Scolastici 2011-2013
Il partenariato multilaterale Comenius offre ad alunni e insegnanti la possibilità di
lavorare insieme ai coetanei e ai colleghi degli altri Paesi d’Europa partecipanti al
Programma su temi di comune interesse nell’ambito della normale attività scolastica.
L’obiettivo è quello di incrementare la “dimensione europea” dell’istruzione e
promuovere la cooperazione transazionale tra istituti scolastici in Europa
21
SO THAT THE CHILDREN SMILE
Obiettivi del progetto:
Rendere i nostri alunni consapevoli dei problemi ambientali e farli diventare cittadini che
proteggono le risorse naturali e le utilizzano in modo razionale;
Migliorare la qualità dell’ambiente e della vita nel nostro territorio. Dare al nostro progetto una
dimensione internazionale per raggiungere il maggior numero di persone possibile;
Stabilire un ponte fra nazioni e culture per promuovere una buona comunicazione e
cooperazione internazionale tra alunni e docenti;
Promuovere l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione;
Favorire l’utilizzo della lingua inglese e promuovere l’apprendimento delle lingue minoritarie
europee;
Confrontare metodi e strategie didattiche utilizzate nelle differenti scuole per perseguire uno
scopo comune.
Argomenti trattati:
o
o
o
o
Selvicoltura
L’insufficiente coscienza ambientalista
Sporcizia nell’acqua, nell’aria e sulla terra (inquinamento)
L’abitudine all’austerità
Attività previste:
Costruire un modello di albero quale simbolo del progetto;
Dare il nome di un albero ad ogni classe della scuola;
Far preparare agli alunni una rappresentazione teatrale sui problemi ambientali;
Programmare una attività di piantumazione;
Visite guidate per educazione ambientale;
Cartelloni sui problemi ambientali ed esposizione in un’area dedicata;
Gare;
Seminari sull’argomento tenuto da esperti;
Visite nei paesi partner e creare interazione fra gli alunni;
Sfilata di moda realizzata con materiali di riciclo.
I nostri partner:
Çankırı TURCHIA
Nyíregyháza
UNGHERIA
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Presenza alunni stranieri
Negli ultimi anni nei Plessi del Circolo vi è stato l’inserimento di un numero considerevole di
alunni provenienti da Paesi stranieri. Per far fronte alle nuove richieste ci si è adoperati con
strategie educative e didattiche atte a facilitare l’integrazione e la conoscenza della lingua
italiana. Pertanto gli alunni stranieri costituiscono una risorsa fondamentale per valorizzare
l’educazione interculturale.
La scuola individuerà i criteri e le indicazioni relative all’iscrizione degli alunni stranieri
inserendo un numero che non superi i tre per classe.
Al fine di favorire appieno l’integrazione scolastica degli alunni stranieri ci si avvarrà delle
risorse degli Enti Locali presenti nel territorio ( Comune, Provincia, Associazioni ).
Gli obiettivi che si intendono perseguire nel corrente anno scolastico sono i seguenti:
a. facilitare l’ingresso nel nostro sistema scolastico degli allievi appartenenti ad
altre culture;
b. sostenere gli alunni nella fase di adattamento;
c. favorire un clima di accoglienza scolastica relazionale e sociale;
d. proporre modalità di intervento per l’apprendimento della lingua italiana
(attraverso l’elaborazione di una scheda di rilevazione linguistica e la
suddivisione degli alunni per fasce di competenza);
e. costruire un contesto favorevole all’incontro con le altre culture per sviluppare
e/o migliorare il senso di identità e di appartenenza.
Per il conseguimento di questi obiettivi si prevede l’intervento di mediatori culturali sostenuti
dall’Amministrazione comunale.
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“GLI ALTRI SIAMO NOI”
Progetto per l’Immigrazione inserito nell’ambito degli
Interventi di contrasto alla dispersione scolastica (Delibera
Giunta Comunale n. 162 del 06.11.08)
Sportello gestito dalla Dott.ssa Rosalba Onnis
Sintetica descrizione del progetto e degli obiettivi
Motivazioni
Le statistiche relative alla presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane ed europee sono
rappresentative dell’evoluzione della società in senso multiculturale. La scuola, quale agenzia educativa,
è tra le prime istituzioni chiamate a intervenire e a fornire proposte e risposte attendibili al fine di
favorire un’integrazione positiva al suo interno e nel sociale.
La realtà territoriale interessata dal progetto, come dimostrano ormai da anni anche le rilevazioni
statistiche ufficiali, si caratterizza, dal punto di vista del tessuto sociale per la presenza di
problematiche in gran parte tipiche delle grandi aree urbane tra cui rapidi fenomeni migratori, che
ingenerano spesso interruzioni nella rete sociale di riferimento degli individui, e la crescente presenza
di comunità extracomunitarie non integrate nel tessuto sociale.
Il contesto comunale si appresta così, gradualmente, a divenire una società multiculturale. Lo sarà con i
problemi e le difficoltà che ogni diversità razziale, religiosa, sociale ed economica porta con sé. I
concetti di integrazione, di tolleranza, solidarietà diventano un impegno urgente e devono essere
tempestivamente discussi e approfonditi alla luce dei nuovi fenomeni interculturali.
Destinatari
I destinatari del progetto si identificano negli alunni stranieri e nelle loro famiglie, nei docenti e nel
personale della scuola chiamati ad accoglierli e a progettare la loro integrazione. Le richieste di
istruzione da parte delle famiglie immigrate e quindi degli stessi alunni implicano alcune condizioni:
il mantenimento della identità culturale;
la tutela della lingua e della cultura d’origine;
la fruizione di corsi di lingua e cultura italiana;
fruizione di insegnamenti integrativi nella lingua e sulla cultura d’origine;
la messa in atto di concrete operatività cognitive e relazionali di confronto e interazione.
Le loro richieste si concretizzano altresì in una partecipazione attiva col mondo della scuola e in un
rapporto dialogico che li coinvolga in prima persona.
I bisogni emergenti dall’intero contesto scolastico richiamano a nuove modalità di intervento,
all’acquisizione di nuove strategie e buone pratiche capaci di cavalcare l’onda del mutamento.
Il riferimento attiene sia alla possibilità di specifici iter e tematiche affrontate, sia alla possibilità di
operare secondo un agire integrato in un raccordo continuo e sistematico col territorio, così come
evidenziato nella normativa nazionale ed europea.
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Obiettivi generali
valorizzare la presenza di culture nuove e diverse sul territorio;
favorire la diffusione di ambiti di apertura, accoglienza e
curiosità, volti all’integrazione
piena e consapevole;
promuovere le pari opportunità per tutti;
prevenire l’emarginazione, l’insuccesso, l’abbandono scolastico degli alunni stranieri;
dare valore alle differenze proponendole come una ricchezza culturale e sociale;
prevenire il pregiudizio nei confronti dello straniero;
costruire una nuova identità culturale mediante attività che, muovendo dalla conoscenza
pratica del territorio d’appartenenza, giunga alla cultura che le rappresenta;
promuovere attività interculturali e di prima alfabetizzazione aperte anche al nucleo
familiare;
promuovere, in raccordo con le associazioni di volontariato, attività di mediazione.
Obiettivi educativi specifici
acquisire la consapevolezza che ogni persona è portatrice di diversità;
osservare ambienti e culture caratteristiche di altri popoli;
conoscere le tradizioni in rapporto alle altre culture;
conoscere e apprezzare le diversità culturali;
costruire la propria identità culturale in sinergia con l’altro;
favorire il dialogo e la circolarità delle informazioni;
interiorizzare le conoscenze e le esperienze per far scaturire il confronto;
utilizzare a livello comunicativo e nell’operatività quotidiana linguaggi e metodologie
differenziati;
utilizzare strategie mirate alla partecipazione attiva e all’agire consapevole.
Risultati auspicabili
Perseguendo un’attenta progettazione degli obiettivi e una mirata pianificazione degli interventi atti a
trasformare gradualmente le prime modalità di accoglienza nei principi operativi dell’integrazione, ci si
auspica il conseguimento dei seguenti risultati:
sensibilizzazione dell’ambiente scolastico alle problematiche dell’immigrazione;
fattiva integrazione dell’alunno straniero all’interno del contesto scolastico;
25
costruzione di un raccordo insegnanti / genitori costante e partecipato;
conoscenza delle dinamiche familiari e sociali che ne sottintendono i vissuti;
coinvolgimento delle famiglie nel percorso di integrazione e di alfabetizzazione;
programmazione di corsi di prima alfabetizzazione e di nuove prospettive di mediazione;
progettazione di attività curriculari ed extracurriculari mirate al perseguimento di attività
socializzanti rivolte sia al soggetto scolarizzato, sia alla globalità del nucleo;
creazione di spazi e tempi destinati al collegamento nuovo habitat / cultura d’origine;
accrescimento della fiducia nell’altro attraverso la comunicazione e l’interscambio;
costruzione di nuovi modelli interculturali;
consolidamento del rapporto scuola- famiglia-territorio;
Descrizione del progetto
Contenuti operativi:
♦
♦
♦
utilizzo di strategie pedagogiche e didattiche differenziate;
azioni di coinvolgimento e formazione dei genitori;
pianificazione delle attività legate alla scuola in raccordo con le Agenzie territoriali e le
organizzazioni di volontariato del contesto locale;
♦
raccordi periodici con le altre scuole del territorio, in un processo di scambio del proprio knowhow sulla organizzazione e sulla gestione delle esperienze;
♦
contatti costanti con le famiglie onde coordinare e/o sostenere eventuali iniziative comuni;
♦
partecipazione informata di tutto il personale della scuola e in particolare dei referenti per gli
scambi a seminari e ad attività di formazione inerenti l’ intercultura;
♦
presentazione dei materiali didattici sviluppati atti a favorire la circolazione di progetti e di
buone pratiche;
♦
verifica costante e mirata dell'inserimento degli studenti stranieri inseriti nel contesto
scolastico;
♦
curate attività di verifica e valutazione dei processi;
♦
procedere, se necessario, a continui feedback riorganizzativi
Percorsi metodologico-didattici
Adozione di un approccio interculturale e multidisciplinare
Utilizzo di metodologie e pratiche pedagogiche differenziate
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Utilizzo di differenti linguaggi e codici comunicativi e operativi
Creazione di un clima di cooperazione e interscambio
Utilizzo di strategie mirate alla partecipazione attiva e all’agire consapevole.
Monitoraggio e Valutazione
Gli strumenti utilizzati per il controllo e la valutazione saranno:
1. tabelle, griglie e schede di valutazione opportunamente predisposte;
2. osservazione diretta nelle diverse fasi dell’attività;
3. prodotti ed elaborati cartacei e su supporto informatico
Essi daranno conto della circolarità dell’informazione, dell’utilizzo di buone pratiche, dell’elaborazione
dei dati acquisiti, della valutazione della ricaduta.
Tramite le azioni di monitoraggio e valutazione degli interventi in fase iniziale, intermedia e finale si
rileveranno infatti i processi e le ricadute delle azioni tali da permettere una regolazione formativa
delle azioni progettuali ed una valutazione degli esiti
27
Scuola dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di 1^grado
a.s. 2011/2012
L’ obiettivo principale del progetto continuità è rappresentato dalla necessità di realizzare un
collegamento tra
le classi ponte della scuola dell’Infanzia, Primaria
e secondaria di 1° grado, con
l’intento di far acquisire agli alunni una maggiore sicurezza e predisposizione positiva e propositiva nei
confronti della nuova realtà scolastica. Incontrarsi
nell’ambiente di lavoro
favorisce una migliore
conoscenza e comprensione del contesto e della didattica di ciascun ordine di scuola.
28
Conoscere i bambini “al lavoro”, anziché in una relazione o nei brevi giudizi del documento di valutazione,
consente di acquisire informazioni obiettive.
Inoltre, gli incontri rappresentano un’occasione per relazionarsi con i futuri alunni in un contesto a loro
familiare.
Il gruppo di lavoro, F.S. sulla Continuità, auspica di giungere, attraverso la cooperazione tra docenti
della Scuola dell’Infanzia ,Primaria e Superiore di 1° grado, all’acquisizione di strategie utili al
coinvolgimento di tutti i plessi del 1° Circolo Didattico. L'esperienza vorrebbe quindi rappresentare
l’avvio di un progetto di reale incontro e
formativo degli alunni, al fine di
confronto fra docenti che si susseguono nel percorso
giungere
ad
un Progetto di
“Condivisione della Continuità”.
Attraverso un percorso graduale, progressivo e flessibile ci si propone
Trasversalità, in relazione con
di dare un carattere di
le principali Aree di apprendimento (Aree Disciplinari -Campi
d’Esperienza).
Proposta operativa.
•
Incontro osservazione.
Le insegnanti della scuola primaria,
effettuano delle osservazioni sui bambini che entreranno nella
classe prima direttamente alla scuola dell'infanzia. (una nel primo quadrimestre ed una nel secondo).
•
Facilitare le relazioni.
Consentire la conoscenza del nuovo ambiente e delle insegnanti.
Consolidare la conoscenza reciproca.
Favorire l’esperienza di lavoro con tempi e modalità diversi da quelli
conosciuti.
Tempi di realizzazione
Quattro incontri di circa due ore ciascuno nei seguenti periodi:
inizio dicembre, prima delle vacanze natalizie (scuola dell’infanzia –
classe 1a scuola primaria); fine gennaio (scuola dell’infanzia – classe 5a scuola primaria);
incontro a tema carnevalesco (metà febbraio).
Incontro conclusivo aprile/maggio.
Attività
29
Attività didattiche in comune per i bambini di 5 anni e per gli alunni di classe prima della scuola
primaria;
Visite alla scuola primaria da parte dei bambini delle scuole dell’infanzia.
Giochi, attività motoria.
Lettura di una filastrocca.
Conversazione.
Attività grafico – pittorica.
Materiali
•
Libri della storia scelta
•
materiale di facile consumo:
•
colori di vario tipo
•
carte colorate
•
colle
•
fogli di carta da pacco
•
pennarelli punta grossa colorati
•
colori a tempera
•
cartoncini.
Si ipotizza una spesa totale di 200 euro.
Come prima attività, da svolgersi nel periodo fine novembre/inizio dicembre, si propone il gioco della
foresta incantata, di cui si fornirà scheda.
Si propone di realizzare un incontro tra gli insegnanti coinvolti, (a fine giugno)
per l’illustrazione dell’attività didattica svolta dai bambini di 5 anni e per la presentazione dei tratti
caratteristici di ogni bambino. Il momento conclusivo
è previsto all’inizio del nuovo anno, con un’attenta e condivisa analisi valutativa per un funzionale
passaggio delle consegne.
SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Il passaggio tra un ciclo di studi e l’altro, rappresenta per lo studente un’esperienza impegnativa.
il fatto di lasciare un contesto conosciuto per inserirsi in uno nuovo, di apprendere nuove regole
organizzative e di modificare le proprie abitudini di studio e di lavoro, crea in lui una temporanea
disorganizzazione,
e’ necessario
quindi, favorire
questo processo
di
cambiamento
sviluppando
preventivamente nello studente alcune competenze psicosociali.
30
Tale processo viene sostenuto sia con l’applicazione delle varie fasi del progetto, sia con la
realizzazione di attivita’ in continuita’ programmate fra insegnanti dei vari ordini di scuola.
Importante e’ l’idea di condividere con i docenti della scuola secondaria di i grado, l’esigenza che tra i
due ordini si affermi e si consolidi una vera e propria “cultura della continuita”: un’attitudine a
considerare la propria azione docente all’interno di un processo evolutivo che veda come protagonista il
bambino e l’adolescente e che, di conseguenza preveda sempre un collegamento tra un “prima” e un
“dopo”.
FINALITA’
•
Realizzare la continuita’, cioe’ collegare i vari ordini di scuola in un processo culturale e
educativo unitario.
•
Far superare agli alunni le difficolta’ di adattamento che caratterizzano il momento di
passaggio da un ordine di scuola all’altro.
•
Creare per i docenti di ordine di scuola diversi, momenti comuni per la condivisione del
reciproci programmi progettazione e valutazione.
•
Rispettare e valorizzare ogni cultura di origine diversa.
•
Avviare un percorso comune tra le scuole per la conoscenza, l’analisi ed il confronto,
tra l’impostazione metodologica e l’impostazione pedagogica.
•
Favorire gli alunni provenienti da culture diverse.
•
Favorire l’integrazione di alunni diversamente abili
•
Promuovere autostima
OBIETTIVI GENERALI
SCUOLA PRIMARIA-SCUOLA SECONDARIA DI 1°GRADO
•
Promuovere iniziative per qualificare e gestire il passaggio tra i diversi ordini di scuola.
•
Disporre di elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata” in vista della
formazione delle classi.
31
•
Identificare percorsi curricolari continui relativamente ad aree
di
intervento
educativo comune.
•
Promuovere momenti di incontro e attivita’ in comune tra gli alunni delle classi degli anni
“ponte” insieme al loro insegnanti.
CONTENUTI:
-conoscenza dei reciproci programmi
-pianificazione di percorsi laboratoriali
-formulazione di test d’ingresso per gli alunni delle classi quinte considerando i livelli di
conoscenze e competenze raggiunti
-condivisione di criteri per la formazione delle classi prime localizzazione
Le attivita’ che saranno svolte in comune tra alunni di diverso grado di scuola, verranno realizzate
utilizzando gli ambienti e gli spazi della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado:
o
biblioteca
o
palestra
o
aule
TEMPI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE
il progetto si realizzera’ lungo l’arco dell’intero anno scolastico, prevedendo attivita’ che coinvolgano gli
alunni dei diversi gradi di scuola. I docenti coinvolti nel progetto, avranno incontri per fissare le
tematiche, lo svolgimento delle attivita’, e i tempi di attuazione.
Il progetto si realizzera’ attraverso una metodologia interdisciplinare creando collegamento tra le
discipline curriculari e le attivita’ stabilite per il raggiungimento degli obiettivi.
32
Clil è la sigla di :
“ Content and Language Integrated Learning” e significa insegnamento di contenuti disciplinari
attraverso una lingua seconda o straniera.
IL CLIL sembra essere una giusta risposta alla proposta di un apprendimento “naturale” della lingua
straniera nella scuola del’’infanzia e primaria visto che gli alunni possono imparare facendo esperienze
con la lingua straniera, senza un esplicito insegnamento della grammatica a priori, ma nel rispetto di
maggiore “autenticità”.
La lingua straniera diventa un’altra lingua “scolastica” per imparare ad apprendere i contenuti di altre
discipline, a pensare, parlare, comunicare e a fare.
FINALITA'
Superare l’esigenza di coniugare, in particolare nelle ore di compresenza, contenuti e
abilità disciplinari con l’uso veicolare della lingua inglese
Arricchire il piano linguistico, cognitivo e relazionale;
Usare la lingua inglese in modo autentico cioè cognitivamente più profondo;
Migliorare l’offerta formativa della scuola aprendola ad una dimensione Europea;
Promuovere la conoscenza interculturale.
METODOLOGIA
L’insegnante specialista creerà condizioni facilitanti all’insegnamento apprendimento dei contenuti della
disciplina attraverso mirate attività di semplificazione, per rendere l’input comprensibile con strategie
che utilizzano sia L1 che L2:
ripetizione
riformulazione
richieste di conferma di comprensione
ricorso ad esempi concreti
spiegazione di significati
brainstorming per anticipazioni sia in L1 che L2
sintesi del contenuto affrontato precedentemente
forma grafica del contenuto
memorizzazione di parole chiave
attività durante lettura
mappe concettuali / semantiche lessicali
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Progetto di recupero
(delibera della Giunta Regionale numero 28/69 del 24 giugno 2011)
Considerato che lo svantaggio socio-culturale è catalogato come uno stato di sofferenza che con le
giuste strategie può essere contenuto, si ritiene che la scuola debba creare le condizioni necessarie
mediante l’offerta di servizi adeguati ai bisogni.
L'intervento sarà rivolto agli alunni in difficoltà di apprendimento, partendo dalla valorizzazione delle
potenzialità di ciascuno, utilizzando tutte le risorse che la scuola ha il dovere di offrire, al fine di
limitarne i danni e rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno raggiungimento degli obiettivi e
contribuire anche ad arricchire il percorso formativo con elementi pertinenti al contessto sociale,
culturale e storico in cui risiede la scuola
MOTIVAZIONI
L’incremento demografico ha trasformato l’originario nucleo storico in una cittadina che non sempre
tiene conto dei bisogni di una popolazione che si presenta piuttosto eterogenea per via della presenza
sempre più imponente di comunità multietniche. La popolazione è costituita per il 74% da giovani di cui
il 54% risulta in cerca di occupazione; il tasso di analfabetismo è pari al 3,7% e l’abbandono scolastico
è pari al 21% . La popolazione straniera ammonta all’1,6% della popolazione totale e il tasso è in continua
crescita.
Dai dati del servizio sociale comunale, emergono circa 300 casi di minori segnalati per irregolarità
della condotta, abbandono scolastico e in situazione di disagio. Numerosissime, inoltre, le segnalazioni
da parte delle agenzie formative presenti nel territorio.
Elevato numero di alunni stranieri in continuo aumento, con conseguenti problemi di accoglienza,
interazione, alfabetizzazione; problemi di difficoltà di apprendimento, di insuccesso scolastico, di
disagio sociale, con conseguenti rischi di demotivazione, dispersione, devianza.
ARTICOLAZIONE
Le attività proposte si svolgeranno sia in orario curricolare in contemporaneità con i docenti titolari
della classe che in orario extra-curricolare specie per gli alunni di diversa etnia.
CONTENUTI
I contenuti delle attività proposte si rifanno alla programmazione annuale prevista per ciascuna classe
di cui gli alunni in difficoltà fanno parte .Nello specifico si cercherà di garantire:
• il diritto al successo formativo attraverso percorsi che consentano a ciascun alunno di esprimere
le proprie potenzialità;
• la riduzione del disagio attraverso la promozione di esperienze di autoefficacia e autostima;
• la promozione dell’inserimento di alunni in situazione di emarginazione all’interno della scuola;
• la motivazione all’apprendimento con iniziative di sostegno individualizzato inserito nel
gruppo – classe;
•
l’ampliamento
dell’offerta
formativa
giungendo
ad
un’offerta
multipla
basata
sui
piani
esperienziale, espressivo, relazionale, culturale, operativo, orientativo;
• il coinvolgimento delle famiglie.
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Migliorare l’integrazione scolastica degli alunni che si trovano in situazione di handicap senza
o in
attesa di certificazione (Legge 104/92) e degli alunni che presentano un quadro DSA certificato sulla
base dei requisiti della Legge 170/2010.
Promuovere lo sviluppo armonico delle potenzialità delle risorse personali di ciascun bambino per
favorire la progressiva costruzione di un proprio progetto di vita:
• valorizzare le potenzialità di ciascuno;
• costruire l’identità personale;
• acquisire le competenze strumentali;
• acquisire le competenze comunicative nei vari linguaggi;
• acquisire la capacità di risolvere problemi e affrontare cambiamenti
Le principali tecniche di lavoro utilizzate sono quelle ritenute più idonee ad uno sviluppo del senso
critico, dell’autonomia, dell’autorientamento, della pratica della cooperazione, dell’acquisizione di
tecniche comunicative diversificate:
• attività di tutoring alunno-alunno;
• attività laboratoriali,
• attività d’insegnamento individualizzato o per piccoli gruppi di recupero e potenziamento;
• attività per lo sviluppo di abilità metacognitive;
• attività di cooperazione;
• uso di tecniche e metodologie informatiche
• attività interdisciplinari,
• giochi didattici
L’insegnamento individualizzato costituisce all’interno del curricolo una scelta didattica funzionale
per un intervento calibrato sulla specifica situazione di ciascun alunno ed è realizzata attraverso
attività di recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità di base. In tale direzione l’uso
mirato e flessibile delle compresenze consente di programmare attività didattiche modulari,
calibrate sui diversi livelli di apprendimento all’interno del gruppo-classe.
La scuola valorizza le esperienze e gli interessi degli alunni e li pone alla base del processo educativo. I
docenti mirano a sviluppare il proprio rapporto con gli alunni basandolo sul dialogo, lo scambio e la
valorizzazione delle peculiarità e della diversità di ciascuno, adottano metodologie che pongono al
centro del processo d’insegnamento-apprendimento l’alunno con i suoi bisogni e le sue
risorse.Metodologie personalizzate per il recupero degli insuccessi scolastici attraverso
l’individualizzazione dell’insegnamento con personalizzazione dei piani di studio.
Si propongono due laboratori in orario extracurricolare anche con l’ausilio di esperti
.L’uso della lavagna interattiva multimediale con produzione di oggetti multimediali soprattutto nelle
discipline fondanti del curricolo oggetto della valutazione di sistema degli apprendimenti.
Le modalità interne del monitoraggio ai fini di una valutazione efficace terranno conto dei seguenti
punti:
- valutazione dell’impatto e della fattibilità:
- valutazione del gradimento da parte degli alunni e l’efficacia dell’attività proposta per
apportare eventuali modifiche;
- valutazione dell’interesse e dell’impegno;
- verifica delle conoscenze acquisite.
35
“COSI’… PER GIOCO ”2011
PROGETTO DI ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA PER GLI ALUNNI
CINQUENNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA E LE CLASSI PRIME DELLA
SCUOLA PRIMARIA DEL CIRCOLO
Inizio progetto Maggio 2011 - Fase di completamento Settembre- Novembre 2011
Finalità previste:
• Utlizzare la pratica motoria come strumento di continuità didattica tra la
scuola dell’infanzia e primaria
• Instaurare rapporti di collaborazione con personale qualificato ed in possesso
di formazione specifica
• Sperimentare esperienze di gioco-sport per il passaggio da attività ludicomotorie semplici ad attività motorie pre-sportive e sportive
PARTERNS E COLLABORAZIONI: Amm. Comunale Assemini, docenti esperti con
diploma ISEF
FONTE DI FINANZIAMENTO : Delibera della Giunta Comunale n. 200 del 22.11.2010
CONI “GIOCOSPORT – Attività Motoria Integrale” 2012
PROGETTO DI GIOCOSPORT A SCUOLA Del. N. 10 del 11/11/2011
DESTINATARI : classi 2^ A/B/D, 3^ A/C, 4^ C/D, 5^ A/B/C della sc.
primaria A.Gramsci
Finalità previste :
• Sviluppare, attraverso il movimento, capacità motorie adeguate all'età
anagrafica.
• Compiere esperienze di gioco-sport per il passaggio da attività ludico-motorie
semplici ad attività motorie pre-sportive e sportive
36
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
Il presente Piano Annuale delle attività collegiali potrà essere oggetto di successive integrazioni,
qualora le attività didattiche, richiedano, per il loro proficuo svolgimento, ulteriori occasioni di
incontro e di confronto fra gli operatori scolastici.
Piano Attività
A.S. 2011/2012
Settembre
2011
Ottobre
2010
Novembre
2010
Dicembre
2010
Collegio
Docenti
01 (2 ore)
08 (3 ore)
13
(2 ore)
17
(2 ore)
15
(2 ore)
27
(2 ore)
24
(2 ore)
Totale
8 ore
Totale
10 ore
Consigli
intersezione
interclasse
Gennaio
2011
Febbraio
2011
Marzo
2011
Aprile
2011
23
(2 ore)
26
(2 ore)
Maggio
2011
Giugno
2011
10
(2 ore)
15
(2 ore)
Totale
8 ore
Totale
2 ore
12
(2 ore)
Formazione e
aggiornamento
(da predisporre i
tempi e le
modalità di
effettuazione)
Commissioni
Programmazione
settimanale
(ogni martedì)
Totale
6 ore
Totale
6 ore
Totale
8 ore
Totale
8 ore
Totale
8 ore
Totale
6 ore
Colloqui generali
genitori
INFANZIA
14
Totale
3 ore
28
Totale
3 ore
Colloqui generali
genitori
PRIMARIA
15
Totale
3 ore
29
Totale
3 ore
Consegna
documenti di
valutazione
16
Totale
2 ore
Scrutini ed esami
(da definire in
seguito)
2
totale
2 ore
25
2 ore
9
totale
2 ore
37
.
PLESSO
”COLLODI”
Via Pola
Scuola dell’Infanzia
PLESSO
“G. RODARI”
Piazza Don Bosco
Scuola dell’Infanzia
Direzione
Didattica
“A.GRAMSCI”
Via Di Vittorio
Scuola Primaria
Uffici della Direzione,
PLESSO
“DE AMICIS”
” Via Porto Torres
Scuola dell’ Infanzia,
PLESSO
“F. PIRAS”
Via Firenze
Scuola Primaria
38
ORGANIZZAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Piazza Don
Bosco
Gianni
Rodari
Via Pola
COLLODI
Plesso
Servizi
offerti
Tempo pieno
Mensa
Orari
Dalle ore 8.00 alle ore 16.00 Dalle ore 8.00 Dalle ore 8.00 alle ore 16.00
dal lunedì al venerdì
alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì
dal lunedì al
venerdì
Aule
Aule Aule
Salone
didattiche
Salone
Laboratorio
ufficio
Laboratorio
Mensa
cucina Mensa
Giardino
attrezzata con - Giardino
annessi servizi
igienici;
-giardino
con
prato
verde;
-attrezzature
ludiche
nel
giardino
retrostante.
Spazi
Sezioni
Alunni
Alunni
stranieri
Insegnanti
Collaboratori
scolastici
Tempo pieno
Mensa
Via Porto Torres
De Amicis
Tempo pieno
Mensa
4
3
4
98
84
100
3
2
11
8
11
2
2
2
39
ORGANIZZAZIONE
SCUOLA PRIMARIA
VIA FIRENZE
F.Piras
Plesso
Servizi
offerti
Tempo scuola
30
30
30
30
30
h
h
h
h
h
classe IA IB
classe II A
classi III A
classi IV A
classi V A V B
VIA DI VITTORIO
A. Gramsci
Tempo scuola
40 h
30 h
40 h
30 h
40 h
30 h
40 h
40 h
classi IA -I B- I C
ID
classi IIA- IIB- IIC -IID
II E
classi III A- III B -III C
III D
classe IV A- IV B -IV C- IV D
classi V A- V B -V C
Mensa
Trasporto scuolabus
Accoglienza
Orari
dal lunedì al sabato
8.30 – 13.30 (30 ore)
Classi I D - II E -IIID
dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30
(30 ore)
Classi I A-I B – IC- II A - II B- II C
III A -III B -III C -V A- VB -VC
tempo pieno (40 ore)
II D IV A - IV B- IV C IV D
(40 ore)
dal lunedì al venerdì 8.30 –16.30
40
Spazi
Aule
Aula inglese
Aula docenti
Aula rotazione
Palestra
Biblioteca
Laboratorio informatica
Mensa
Giardino
Campo gioco
Aule
Aula inglese
Aula docenti
Palestra
Laboratorio informatica
Lab. Ceramica( Via Porto Torres)
Spazi per teatro( via Porto Torres)
Mensa
Biblioteca
Giardino
Campo calcio erba sintetica
17
Classi
8
Alunni
151
365
2
9
12
37
1
3
Alunni
stranieri
Insegnanti
Collabor.
Scolastici
41
CALENDARIO ATTIVITA’ SCOLASTICHE
Secondo il Calendario Scolastico Regionale l’inizio delle lezioni per l’anno scolastico 2011-2012
è fissato per il 15 settembre 2011 ed il termine per l’ 9 giugno 2012per la scuola primaria,il 30
giugno 2012 per le attività educative della scuola dell’infanzia.
Il numero dei giorni effettivi di attività didattica è 205 (205 rispetto al minimo dei 200
giorni
obbligatori per consentire alla scuola di organizzare l’offerta formativa in modo più
rispondente alle esigenze della comunità di riferimento).
In conformità alle seguenti disposizioni vigenti il calendario delle festività è determinato
come segue:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Tutte le domeniche;
Il 1° Novembre 2011, festa di tutti i Santi;
L’ 8 Dicembre 2011, Immacolata Concezione
Il 25 Dicembre2011 Natale;
Il 26 Dicembre 2011 S.Stefano;
Il 1° Gennaio 2012, Capodanno;
Il 6 Gennaio 2012 , Epifania;
Il 9 aprile 2012 giorno di lunedì dopo Pasqua;
Il 25 Aprile 2012, Anniversario della Liberazione;
Il 1° Maggio 2012, Festa del Lavoro;
Il 2 Giugno 2012 , Festa nazionale della Repubblica;
Festa del Santo Patrono 29 Giugno 2012 SS.Pietro e Paolo
Non si effettueranno lezioni, oltre che in tali giorni riconosciuti come festività nazionali, nei
seguenti giorni:
•
•
•
•
•
il 2 novembre 2011 commemorazione dei defunti
dal 22 Dicembre 2010 al 6 Gennaio 2011, Vacanze di Natale;
il 21 febbraio 2012
dal 5 Aprile 2012 al 10 Aprile 2011, Vacanze Pasquali;
il 28 Aprile 2012 Sa Die de sa Sardigna.
Sentito il Collegio dei Docenti del 7/09/2011; Vista la delibera del Consiglio di Circolo,
l’apertura delle scuole viene anticipata al 12 settembre 2011 per cui non si effettueranno
lezioni nei giorni:
•
•
•
•
•
31 ottobre 2011 lunedì
20 febbraio 2012 lunedì
26 aprile 2012 giovedì
27 aprile 2012 venerdì
30 aprile 2012 lunedì
42
Determinazione organico Scuola dell’Infanzia e
assegnazione alle sezioni a.s.2011/2012
Scuola C.Collodi
via Pola
R.C Ruggiu
Nicoletta
Scuola De Amicis
via Portotorres
R.C Ruggiu
Nicoletta
Scuola G.Rodari
P.zza Don Bosco
R.C Ruggiu
Nicoletta
sezione
insegnante
insegnante
A
B
C
Zucca Annarella
Porceddu Roberta
Pistis Maria Grazia
Podda Rita
Dessì Nicoletta
Salis Stefania
D
Lampis Bonaria
Sangermano Simona
Lampis Bonaria
sezione
insegnante
insegnante
B
D
E
G
Marras Milena
Sotgiu Sabrina
Musa Francesca
Ledda Adalgisa
Cau Francesca
Saba Patrizia
Giuliani Laura
Tammaro
Cristiana
sezione
insegnante
insegnante
A
Passavanti Valentina
C
Vacca Paola
F
Spiga Maria Luisa
Nocco Angela
Maria
Serrenti
Giuseppina
Italiano Rosalia
Insegnante
sostegno
Ollano Nicoletta
Fanais Silvia
Deriu Caterina
Fanais Silvia
Pisu Elena
insegnante
sostegno
Mattana Maura
Deru M.Caterina
43
Determinazione organico Scuola Primaria e assegnazione
alle classi a.s.2011/2012
VIA DI VITTORIO
CLASSE
1^
40 ore
SEZIONE
A
DOCENTE
INGLESE
Garau Paola 22 h
Spano Cristina 15 h
Espis Tiziana 2 h
DISCIPLINA A.A.
R.C.
Stefanelli 1 h
1^
40 ore
B
Putzu Margherita 22 h
Mereu Tonia 15 h
Picciau Rosella
A.A.
R.C.
Mereu Tonia 1 h
1^
40 ore
C
Cani Cristina 21 h
Serra M.Pia 16 h
Espis Tiziana
R.C.
Cani Cristina 1 h
1^
30 ore
D
Sergi Maurizio 22 h
Solinas M.Carmen 5 h
Espis Tiziana
R.C.
Solinas M. Carmen 1 h
2^
40 ore
A
Pinna Rita 22 h
Vacca Sandrina 14 h
Picciau Rosella
R.C.
Tarla’ Anna 2h
2^
40 ore
B
Matzeu Ivana 18 h
Pinna Liliana 18 h
Picciau Rosella
A.A.
R.C.
Matzeu Ivana 2 h
2^
40 ore
C
Farris Gabriella 18 h
Caria Giuseppina 18 h
Marcis Graziella
R.C.
Farris Gabriella 2 h
2^
40 ore
Non istituzionali
D
2^
30 ore
E
Pintori Zelinda 22 h
Contu Paola 14 h
Picciau Rosella
R.C.
Farris Gabriella 2 h
Farci Bonaria 22 h
Garau Rossana 4 h
Espis Tiziana
A.A.
R.C.
Matzeu Ivana 2 h
44
3^
40 ore
A
Siciliano Cristina 19 h
Angioi Rosanna 16 h
Espis Tiziana
R.C.
A.A.
R.C.
A.A.
R.C.
A.A.
Angioi Rosanna 3 h
3^
40 ore
B
Pala Roberta 19 h
Solinas M.Carmen 16 h
Espis Tiziana
Angioi Rosanna 3 h
3^
40 ore
C
De Blasi Monica 19 h
Branca M.Paola 16 h
Espis Tiziana
Branca M.Paola 3 h
3^
30 ore
D
Atzei Paola 10 h
De Angelis Irma 15 h
Marcis Graziella
R.C.
De Angelis Irma 3 h
4^
40 ore
Non istituzionali
A
Murgia Giovanna 22 h
Atzei Paola 11 h
Pinna Liliana 2 h
Espis Tiziana
R.C.
Tarla’ Anna 3 h
4^
40 ore
Non istituzionali
B
4^
40 ore
Non istituzionali
C
Lodde Mariella 21 h
Contu Paola 8 h
Mereu Tonia 6 h
Espis Tiziana
R.C.
A.A.
De Angelis Irma 3h
Solinas Caterina 22h
Vacca Sandrina 8 h
Stefanelli Antonella 5 h
Marcis Graziella
R.C.
Branca M.Paola 3h
4^
40 ore
Non istituzionali
D
Fadda Sonia 22 h
Spano Cristina 7 h
Comparetti Gianna 4 h
Caria Giuseppina 2h
Marcis Graziella
R.C.
Melis Patrizia 3h
45
5^
A
Spugnetti Venera 19 h
Stefanelli Antonella 16 h
Picciau Rosella
R.C.
A.A
Spugnetti Venera 3
h
5^
Secci Antonella 19 h
B
Melis Patrizia 16 h
Espis Tiziana
R.C.
Melis Patrizia 3 h
5^
Comparetti Gianna 18 h
C
Garau Rossana 17 h
Espis Tiziana
R.C.
Tarla’ Anna 3 h
VIA FIRENZE
CLASSE
SEZIONE
1^
A
30 ore
DOCENTE
INGLESE
DISCIPLINA A.A.
Pittau Carla 12 h
Cuscusa Cecilia 9h
Mei 5 h
Marcis Graziella
R.C.
Paone Miriam 1 h
1^
30 ore
B
Cuscusa Cecilia 13h
Pittau Carla 9 h
Redditizi Loredana 5 h
Marcis Graziella
R.C.
Paone Miriam 2 h
2^
30 ore
A
Erriu Loredana 14 h
Mameli Francesca 8 h
Mei 4h
Marcis Graziella
R.C.
TARLA’ Anna 2h
3^
30 ore
A
Mameli Francesca 14 h
Erriu Loredana 8 h
Mei 3 h
Marcis Graziella
R.C.
Tarla’ Anna 3h
4^
30 ore
A
Paone Miriam19 h
Serra M.Pia 6 h
Marcis Graziella
R.C.
Tarla’ Anna 3h
46
Mereu Dolores 13 h
5^
30 ore
A
Asaro Nerina 9 h
Pedditzi Loredana 3 h
Marcis Graziella
R.C.
Tarla’ Anna 3h
5^
30 ore
Asaro Nerina 13 h
B
Mereu Dolores 9 h
Pedditzi Loredana 3 h
Marcis Graziella
R.C.
Tarla’ Anna 3h
47
48
L’ingresso a scuola rappresenta un passaggio importante nel processo di crescita sociale, relazionale ed
emotivo di ogni bambino. E’, una prova impegnativa, spesso determinante per il successo o l’insuccesso
scolastico.
Per il bambino non è solo una nuova esperienza con la quale confrontarsi, ma segna un passaggio denso di
significati, carico di emozioni, di aspettative ma spesso anche di ansie e paure.
Anche i genitori devono accettare la nuova tappa di sviluppo del loro bambino, la sua cresciuta
autonomia, il suo distacco dall’ambiente familiare e domestico. Il buon inserimento scolastico dipende in
larga misura da quanto i genitori accettano
l’ impegno del loro figlio in maniera serena.
E’ muovendo da queste considerazioni che gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia intendono dedicare
una particolare attenzione al momento dell’accoglienza e all’intero periodo dell’inserimento dei bambini a
scuola, al fine di prevenire possibili disagi emotivo-relazionali.
“Accoglienza”, infatti, non è solo il momento dell’ingresso a scuola, ma è la quotidianità dei rapporti che
connotano il clima scolastico e che sono presupposto per la conquista, da parte di ciascun alunno, di
sicurezza e autonomia.
Il “progetto accoglienza” è stato condiviso dai docenti della Scuola dell’Infanzia per curare,
organizzare e monitorare questo delicato momento della vita scolastica, predisponendo le circostanze,
gli atteggiamenti, il clima adatto, che facilitino:
•
l’inserimento dei bambini
•
la serenità dei genitori
•
il lavoro degli insegnanti
Contenuti
Partendo da tali premesse si è deciso di lavorare secondo due direzioni:
con i bambini
con i genitori
favorire l’inserimento nel nuovo contesto dei nuovi iscritti
rendere piacevole il ritorno a scuola di quelli che hanno già frequentato.
Obiettivi
• superare il distacco dalle figure parentali;
• sentirsi accolto nel nuovo ambiente (per i bambini neo iscritti);
• vivere in modo sereno i propri stati affettivi;
• rafforzare l’ identità personale e l’autostima;
• acquisire la capacità di relazionarsi in modo positivo con coetanei ed adulti;
• sviluppare il senso del cambiamento rispetto a cose e persone;
• imparare e condividere semplici regole di comportamento.
Modalità operative:
• Per il raggiungimento di tali obiettivi si intende predisporre un ambiente gradevole dal punto di
vista estetico, colorato e allegro, che incuriosisca e invogli ognuno alla scoperta dei diversi
49
•
ambienti e dei giochi presenti; si intende inoltre strutturare spazi attrezzati e organizzare
orari articolati in maniera flessibile.
Per facilitare l’inserimento nelle diverse sezioni dei bambini nuovi iscritti, si propone di
suddividere i gruppi più numerosi di bambini in gruppi più piccoli (4/5 bambini per volta) da
accogliere a scuola in differenti fasce orarie.
Obiettivi
• conoscere il valore della Scuola dell’Infanzia,
• costruire un rapporto di fiducia verso la scuola del proprio bambino/a,
• capire l’importanza di un inserimento graduale e personalizzato,
• favorire e promuovere unità d’intenti scuola-famiglia, nell’azione educativa.
Modalità operative:
L’attuazione dell’accoglienza porta necessariamente ad organizzare un percorso che coinvolga bambini,
insegnanti e genitori, e preveda i seguenti momenti di incontro:
-
open day nel mese di Gennaio, precede le iscrizioni dei bambini, con:
- descrizione del Piano dell’Offerta Formativa anche con supporti multimediali, cartelloni
esplicativi con foto e documentazione delle attività;
- distribuzione del pieghevole, “il poffino”;
- visita guidata nelle scuole.
-
incontro in assemblea nel mese di Giugno, con i genitori dei bambini nuovi iscritti, in cui le
insegnanti illustrano l’organizzazione del proprio plesso scolastico, la scansione della giornata e
mostrano i locali della scuola.
-
Orario di ingresso e di uscita dei bambini che hanno già frequentato negli anni precedenti:
8.00/8.30 - 12.30/13.00
I gruppo bambini neo iscritti
8.30 - 10.30
II gruppo bambini neo iscritti
10.30 - 12.30
Nelle sezioni in cui i nuovi iscritti fossero in numero ridotto, potranno essere accolti in un unico gruppo
dalle ore 8.00 alle ore 10.30.
Dopo la prima settimana di scuola la frequenza sarà progressivamente aumentata in relazione alle
esigenze del bambino e alla disponibilità della famiglia, sino a raggiungere l’orario completo.
Durante la prima settimana in cui sarà attivato il servizio mensa, i bambini neo iscritti usciranno subito
dopo il pranzo (dalle 13.30 alle 14.00 nei plessi in cui il pranzo si svolge dalle 12.30 alle 13.30; dalle
13.00 alle 13.30 nel plesso in cui il pranzo si svolge dalle 12.00 alle 13.00).
50
ATTIVITA’ DI PROGRAMMAZIONE
PER CAMPI DI ESPERIENZA
La Scuola dell’Infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di
età ed è la risposta al loro diritto all’educazione.
Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
Sviluppare l’identità
significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove
esperienze in un ambiente sociale allargato.
Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire
anche sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o
femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità.
Sviluppare l’autonomia comporta l’acquisizione delle capacità di interpretare e governare il proprio
corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti aver fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le
proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere
con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare realtà e comprendere le regole della vita
quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte
e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione,
l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali
condivise rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi; sviluppare l’attitudine a fare
domande, riflettere, negoziare i significati
Sviluppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di
gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso il dialogo, l’espressione del
proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro e il primo riconoscimento dei diritti e dei
doveri. Significa porre le fondamenta di un abito democratico eticamente orientato, aperto al futuro e
rispettoso del rapporto – natura.
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità e le esplorazioni dei bambini creando
occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno
scoprendo.
L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino,
opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di
simbolizzazione e formalizzazione.
Pur nell’approccio globale che caratterizza la Scuola dell’Infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai
vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti.
Nella Scuola dell’Infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante
orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a
favorire lo sviluppo che a questa età va inteso in modo globale e unitario.
VALUTAZIONE
Nel corso dell’anno scolastico verranno verificati i livelli e i ritmi di apprendimento di ciascun bambino
con osservazioni sistematiche e l’uso di indicatoripresenti nella scheda di valutazione.
51
Le sezioni sono miste per favorire l’ampliamento dei rapporti interpersonali dei bambini e delle bambine
di diverse età.
L’eterogeneità delle sezioni consente di allargare le esperienze e le opportunità di scambio, di
confronto e di arricchimento anche mediante occasioni di aiuto reciproco e di apprendimento
socializzato.
I criteri mirano a raggiungere due obiettivi :
· l'eterogeneità (per età) all'interno di ciascuna sezione
· l'omogeneità tra le sezioni parallele.
Nella formazione delle sezioni si terranno conto dei seguenti criteri:
· Compensazione tra alunni uscenti ed alunni entranti fino al raggiungimento del
numero legale di iscritti;
· Equilibrio numerico tra le diverse età ( 3,4,5 anni);
· Equa distribuzione dei maschi e delle femmine, per quanto possibile;
· Inserimento in sezioni diverse di fratelli e parenti frequentanti;
· Inserimento di bambini stranieri di diversa etnia, in sezioni diverse seguendo i criteri precedenti.
Le sezioni saranno rese ufficiali dopo le osservazioni iniziali e comunque prima dell’inizio delle lezioni.
Il Dirigente Scolastico inserirà gli alunni nelle sezione tenendo presenti i seguenti criteri:
· sentirà il parere del gruppo GLH dell’Istituto
· acquisirà dalle Autorità Superiori l'assicurazione che gli alunni in situazione di handicap grave e di
disabilità saranno seguiti da personale specializzato;
· inserirà gli alunni disabili nella sezione costituita per accogliere l’alunno;
· valuterà l'opportunità di rendere disomogeneo il numero degli alunni delle altre sezioni a favore di
quella in cui è inserito l'alunno disabile sentito anche il parere degli insegnanti interessati.
. Per alcuni bambini certificati, al raggiungimento dell’età per la scuola primaria, Il Dirigente Scolastico,
su richiesta dei genitori, autorizza un ulteriore anno di permanenza nella Scuola Dell’Infanzia, sentito il
parere dei docenti, della Commissione GLH e il parere del Collegio dei Docenti.
Le assenze del bambino, superiori a 60 giorni consecutivi, non giustificate, comportano la decadenza del
posto.
La decadenza è proposta dal Coordinatore del plesso scolastico e disposta dal Dirigente con proprio
atto.
La copertura per rinuncia o per decadenza è predisposta, attingendo dall’elenco della lista d’attesa, nei
dieci giorni successivi all’avvenuta vacanza, dal Dirigente, non oltre il mese di Febbraio.
52
CAMPI D’ESPERIENZA
IL SE’ E L’ALTRO:
le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme.
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
• costruire la propria identità personale entrando in rapporto con gli altri e la
realtà, accrescendo abilità socio-comportamentali;
• consolidare il senso di appartenenza e di autostima con impegno
consapevole e apporto personale;
• percepire la diversità come ricchezza e dimostrare concretamente
disponibilità-accettazione verso l’altro;
• intuire valori (amicizia, solidarietà, fratellanza);
• manifestare autonomia decisionale e operativa.
IL CORPO IN MOVIMENTO: identità, autonomia, salute
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
• raggiungere un buon livello di autonomia personale;
• conoscere il proprio corpo, le differenze di genere;
• acquisire pratiche corrette di cura di sé, d’igiene, di sana alimentazione;
• provare piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza
quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo
che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole, all’interno della scuola e
all’aperto;
• controllare la forza del corpo, valutare il rischio, coordinarsi con gli altri;
• esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed
espressive del corpo;
• conoscere le diverse parti del corpo e rappresentare il corpo in stasi e in
movimento.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE: gestualità, arte, musica,
multimedialità.
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
• provare interesse per spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali,
cinematografici….);
• sviluppare interesse per l’ascolto della musica;
• comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie
possibilità del linguaggio del corpo;
• inventare storie e esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione
e drammatizzazione;
• esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative e
tecniche espressive;
• esplorare i materiali che ha a disposizione e utilizzarli con creatività.
53
I DISCORSI E LE PAROLE: comunicazione, lingua, cultura.
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
• sviluppare la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchire il lessico;
• sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le
proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri
attraverso il linguaggio verbale;
• raccontare, inventare, ascoltare e comprendere le narrazioni e la lettura di
storie, dialogare, discutere, chiedere spiegazioni;
• sviluppare un repertorio linguistico adeguato alle esperienze e agli altri
apprendimenti compiuti nei diversi campi di esperienza;
• formulare ipotesi sulla lingua scritta e sperimentare le prime forme di
comunicazione attraverso la scrittura, nuove utilizzando le tecnologie.
LA CONOSCENZA DEL MONDO: ordine, misura, spazio, tempo, natura.
Traguardi per lo sviluppo della competenza:
• raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare
quantità;
• utilizzare semplici simboli per registrare; compiere misurazioni mediante
semplici strumenti;
• collocare correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone e
rappresentarlo;
• seguire correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; •
orientarsi nel tempo della vita quotidiana;
• riferire eventi del passato recente dimostrando consapevolezza della loro
collocazione temporale;
• cogliere trasformazioni naturali;
• osservare fenomeni naturali e gli organismi viventi.
Nel percorso educativo per il raggiungimento dei traguardi di sviluppo sopra
indicati saranno privilegiate le seguenti strategie metodologiche:
a) il gioco;
b) l’esperienza diretta;
c) i laboratori
54
Rapporti Scuola famiglia
Si ritiene di importanza fondamentale il rapporto scuola-famiglia, poiché è da una sinergia di obiettivi,
di scelte e di comportamenti che scaturisce una proficua collaborazione, punto di partenza per una
formazione completa e coerente degli alunni.
Pertanto l’Istituzione Scolastica garantisce nel corso dell’anno lo svolgimento di n.3 assemblee rivolte a
tutti i genitori per:
condividere il patto educativo (mese di settembre);
illustrare il P.O.F. e le conseguenti scelte progettuali (mese di gennaio);
verificare il P.O.F. (mesi di maggio/giugno).
L’impegnativo tema dei “valori” che il Circolo intende approfondire nell’anno in corso, rende ancora più
necessaria una condivisione di intenti, richiede comportamenti coerenti e condivisi per non trasmettere
agli alunni messaggi contraddittori che potrebbero disorientarli.
La scuola, per favorire il dialogo, organizzerà giornate di apertura (open day), ossia si aprirà ai genitori
degli alunni frequentanti e a quelli degli aspiranti all’iscrizione.
Sono previsti inoltre, a scadenza periodica, colloqui individuali per informare sull’andamento didattico
ed educativo di ogni singolo alunno.
(vedi calendario incontri scuola-famiglia).
Nell’ambito di una reale collaborazione, verranno eventualmente concordati incontri aggiuntivi con le
famiglie, secondo necessità manifestate da queste ultime o dal personale docente.
La scuola intende promuovere momenti di formazione per approfondire tematiche inerenti
l’educazione, la partecipazione scolastica, la qualità delle relazioni tra minori e adulti.
Specifici interventi di formazione rivolti ai genitori che possono essere organizzati anche da
Enti e Associazioni.
Nel concreto è prevista anche per quest’anno scolastico la produzione di:
un pieghevole che, sintetizzando il POF, presenti la nostra scuola alle famiglie degli alunni che
frequenteranno la futura classe prima; tale pieghevole verrà consegnato nel periodo delle iscrizioni
(gennaio 2012).
assemblee destinate alle famiglie dei futuri iscritti
comunicati, locandine ed inviti periodici rivolti alle famiglie, a enti e associazioni, per illustrare
le iniziative di volta in volta attuate a livello di Circolo;
la pubblicazione e la divulgazione, in forma sintetica, del Regolamento di Istituto per informare
gli operatori e l'utenza circa i propri diritti e doveri
documentazione delle attività attraverso pubblicazione di CD – VHS/DVD – fascicoli/libretti…
pubblicizzazione del POF tramite pubblicazione sul sito in fase di nuova elaborazione
Il sito web che la scuola ha realizzato è rivolto agli utenti e agli operatori scolastici con le seguenti
funzioni:
55
informare i visitatori sulle attività del Circolo Didattico,
animare il dibattito culturale sui problemi complessivi della scuola
favorire la documentazione e lo scambio di esperienze didattiche
documentare la scuola e le sue attività.
La scuola intende svolgere compiti di promozione della partecipazione di
orientamento dei rapporti, ma anche di intelligente ed attenta disponibilità ad
ascoltare e ad accogliere le proposte che giungono dall’esterno. In attuazione di quanto sopra
enunciato, i rapporti con le famiglie hanno luogo formalmente,
mediante incontri bimestrali, informalmente quando necessario.
Durante i colloqui i genitori vengono informati sui processi e sugli esiti di apprendimento e di
formazione degli alunni e sono chiamati a condividere il piano complessivo delle attività scolastiche,
delle progettazioni e della loro realizzazione.
Gli incontri saranno così programmati:
Scuola dell’Infanzia
Assemblea di classe
All’inizio dell’anno sono convocate le assemblee dei genitori degli alunni per
presentare loro la proposta formativa della scuola.
Nel corso dell’anno, ogni qualvolta se ne avverte la necessità, si convoca
l’assemblea dei genitori su richiesta di un congruo numero degli stessi, o dei
docenti, o del Dirigente Scolastico.
Assemblea dei genitori
Per particolari problemi di carattere generale viene convocata l’assemblea di
tutti i genitori degli alunni della scuola.
1) incontri informali.
2) Incontri bimestrali d’intersezione con i rappresentanti dei genitori.
Scuola Primaria
Assemblea di classe
All’inizio dell’anno sono convocate le assemblee dei genitori degli alunni per
presentare loro la proposta formativa della scuola.
Nel corso dell’anno, ogni qualvolta se ne avverte la necessità, si convoca
l’assemblea dei genitori su richiesta di un congruo numero degli stessi, o dei
docenti, o del Dirigente Scolastico.
Assemblea dei genitori
Per particolari problemi di carattere generale viene convocata l’assemblea di
tutti i genitori degli alunni della scuola.
Consiglio di classe
Consiglio di classe per la valutazione dell’andamento didattico-educativo
all’inizio in itinere e alla fine dell’anno scolastico. I detti organi si riuniscono
anche per formulare proposte a riguardo della progettazione educativa e per la
scelta dei libri di testo.
Incontro personale con i docenti
I genitori degli alunni vengono ricevuti dai docenti delle classi nelle ore
antimeridiane, in orario stabilito da ciascun docente.
56
Organizzazione Scuola Primaria
L
’organizzazione del Tempo Scuola della scuola Primaria per l’a.s. 2011/2012 è il
seguente:
Via Di Vittorio :
n. 4 classi prime (3 a Tempo pieno, 1 a 30 ore a.m.);
n. 5 classi seconde (3 a Tempo pieno 1 a 40 ore, 1 a 30 ore a.m );
n. 4 classi terze ( 3 a Tempo pieno 1 a 30 ore a.m);
n. 4 classi quarte a (40 ore);
n. 3 classi quinte a Tempo pieno.
Via Firenze :
n. 2 classe (30 ore a.m),
n. 1 classe seconda (30 ore a.m),
n. 1 classe terza (30 ore a.m),
n. 1 classe quarta (30 ore a.m)
n. 2 classi quinte (30 ore a.m)
I
docenti che operano su ogni singola classe a Tempo pieno costituiscono il team
docente e collaborano per l’insegnamento delle seguenti discipline:
INS.1: Italiano – Storia - Cittadinanza e Costituzione - Arte e immagine – Corpo
movimento sport- Musica-Tecnologia – Lingua Inglese (se specializzata)
INS.2: Matematica-Scienze naturali e sperimentali -Tecnologia –Geografia Lingua
Inglese (se specializza) Corpo movimento sport
I docenti che operano sulle 40 ore hanno 1 insegnante prevalente e altri docenti che
hanno ore a disposizione
I docenti che operano sulle 30 1 insegnante prevalente e altri docenti che hanno ore
a disposizione
Dell’ èquipe pedagogica fanno parte anche gli insegnanti di RELIGIONE, di SOSTEGNO e di
LINGUA STRANIERA, se specialista.
L’insegnamento della lingua straniera è affidato, a seconda dei casi, a una docente
specializzata che opera su 2 classi o specialista che opera su più classi
La progettazione educativa e didattica del tempo scuola, adottata dai docenti, depositata in
Direzione e messa a disposizione degli interessati, riporta le scelte operate riguardanti
57
contenuti, metodi, tempi, modalità di verifica e di valutazione.
I Curricoli disciplinari delle Scuole Primarie del Io Circolo sono fondati sull’unitarietà
dell’offerta formativa, che contempla:la contitolarità, la corresponsabilità e la condivisione tra
tutti gli insegnanti del Team della progettazione, dell’attuazione e della documentazione dei
percorsi formativi. l’adozione di modelli temporali organici e strutturati, che tengano conto
della pari dignità delle discipline, poiché tutte concorrono in modo complementare alla
formazione della personalità degli allievi. Il Consiglio di Circolo, su proposta del Collegio Docenti
ed acquisito il consenso delle famiglie, ha deliberato di articolare l’offerta formativa in un
curricolo unitario di complessive 30 ore settimanali, più le ore di mensa, che diventano 35 nelle
classi a Tempo PROLUNGATO e 40 nelle classi a Tempo Pieno. Curricolo disciplinare settimanale
attualmente in corso nei plessi delle scuole primarie del Circolo
Ripartizione oraria delle discipline sulle 27 ore
N. ORE
DISCIPLINA
Italiano
(minimo)
7
Lingue comunitarie
1-2-3
Storia
2
Geografia
2
Cittadinanza e
Costituzione
1
Arte e Immagine
1
Musica
1
N. ORE
(massimo)
DISCIPLINA
N. ORE
N. ORE
(minimo)
(massimo)
Matematica
6
Scienze naturali e
sperimentali
2
Tecnologia
1
Corpo movimento sport
1
58
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
Il collegio dei docenti, annualmente redige le programmazioni disciplinari dell’istituto.
Le discipline che fanno parte integrante della programmazione annuale sono le articolazioni portanti del
curricolo, queste vengono strutturate secondo un modello concordato all’interno dell’istituto e sono il
punto di riferimento per l’attività di insegnamento/apprendimento e per le successive verifiche, a
garanzia di un processo di insegnamento/apprendimento e di valutazione a dimensione comparabile e
rendicontabile.
Di seguito si elencano le discipline e le educazioni, che seppur con tempi diversi nelle varie classi della
scuola Primaria, costituiscono il fulcro della programmazione:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Italiano
Matematica
Scienze
Storia e Geografia
Inglese
Musica
Scienze motorie
Arte e immagine
Religione cattolica
Tecnologia
Cittadinanza e costituzione
Nel corso dell’anno i gruppi disciplinari si riuniscono con cadenza fissa ( novembre, gennaio, marzo,
maggio) per definire gli obiettivi da perseguire che saranno oggetto di verifica e comparazione
all’interno delle classi dell’istituto.
59
La programmazione annuale costituisce la fonte generativa del curricolo.
Il curricolo è il sistema dei saperi rispetto alle singole discipline adeguato sia allo scenario di
riferimento delineato dal POF, sia alla situazione contestualizzata della singola specifica scuola e
particolare corso.
Il curricolo si configura dunque come un vero e proprio progetto che deve caratterizzarsi per praticità,
realizzabilità, modificabilità e valutabilità.
Le programmazioni disciplinari dovranno calarsi nella realtà delle singole classi attraverso la
programmazione di equipe pedagogica strutturata tenendo conto dei seguenti aspetti:
l’analisi della situazione di partenza;
la scelta dei progetti ad arricchimento della didattica curricolare - definizione di obiettivi
interdisciplinari - selezione dei contenuti ;
la definizione delle unità di apprendimento;
l’organizzazione dei tempi (orario settimanale, utilizzo della contemporaneità, flessibilità
oraria);
la pianificazione delle uscite e delle visite guidate;
la personalizzazione dei piani studio (consiste soprattutto nella diversificazione della didattica
nell’ambito della dimensione di classe);
la definizione dei metodi;
la scelta dei materiali;
la riflessione sul curriculum implicito (il sistema delle regole, la relazionalità);
Particolare attenzione viene attribuita alla configurazione del curriculum implicito, che comporta un
coinvolgimento della famiglia come Istituzione educativa primaria. Nel primo incontro scuola – famiglia,
oltre al Piano dell’Offerta Formativa e alle notizie utili riguardo all’organizzazione di plesso, viene
illustrato il Patto Formativo, quale documento contenente gli accordi condivisi, nel rispetto dei diritti e
dei doveri di tutte le parti e le procedure che si intendono attuare per favorire un buon clima
relazionale.
La progettazione disciplinare viene elaborata dai gruppi disciplinari e curata dalla funzione strumentale
della valutazione, il curricolo è a cura delle singole equipe pedagogiche che ne stilano l’impianto nei
documenti di valutazione (agenda della programmazione) entro il mese di ottobre.
In corso d’anno l’équipe apporta adeguamenti alla programmazione in base agli esiti delle prove di
verifica quadrimestrali o, comunque, ogniqualvolta si renda necessario
La progettazione educativa e didattica , adottata dai docenti, depositata in Direzione e messa a
disposizione degli interessati, riporta le scelte operate riguardanti contenuti, metodi, tempi, modalità
di verifica e di valutazione.
Il Consiglio di Circolo, su proposta del Collegio Docenti ed acquisito il consenso delle famiglie, ha
deliberato di articolare l’offerta formativa in un curricolo unitario di complessive 30 ore settimanali,
più le ore di mensa, che diventano 35 nelle classi a Tempo PROLUNGATO e 40 nelle classi a Tempo P
60
INDIRIZZI METODOLOGICI
La programmazione educativa e didattica viene elaborata, a diversi livelli, da vari
organi collegiali (Collegio Docenti, Consiglio di interclasse per soli docenti, per classi
parallele, team - docenti per disciplina; team – docenti di classe) ed ha lo scopo di:
definire i percorsi formativi ed attuarli secondo gli orientamenti metodologici
adottati;
salvaguardare l’unitarietà dell’insegnamento;
garantire l’uniformità degli interventi educativi e didattici.
I percorsi didattici contengono attività finalizzate a:
costruire e garantire un clima sociale favorevole;
promuovere il benessere personale di ogni alunno/a;
far acquisire le regole di convivenza;
valorizzare abilità personali;
sviluppare abilità cognitive, strumentali e organizzative.
Obiettivi formativi e traguardi finali
Nell’impostazione del progetto formativo, la finalità fondamentale della nostra
scuola è quella di incrementare tutte le potenzialità dell’alunno affinché egli sviluppi
la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive, come persona portatrice di valori e
come soggetto consapevole del proprio essere e del proprio agire. Ai bambini e alle
bambine che la frequentano, infatti, viene offerta l’opportunità di sviluppare le
dimensioni cognitive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i
saperi irrinunciabili. Inoltre la scuola ha il compito specifico di promuovere
l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che
costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre
culture con cui veniamo a contatto. Attraverso gli “alfabeti delle discipline”, la scuola
stimola ed esercita le diverse potenzialità della mente, ponendo così le premesse per
lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico.
Sulla base delle “Indicazioni per il curricolo” sono stati delineati degli indicatori di
traguardi in ordine allo sviluppo delle competenze, suddivisi in tre nuclei:
identità;
alfabetizzazione culturale di base;
61
educazione alla cittadinanza.
Tabella dei traguardi
I traguardi indicati sono presi dal Documento delle Indicazioni Nazionali , il quale
enuclea le mete formative per ciascuno degli snodi più significativi del percorso
curricolare; nel caso della Scuola Primaria quelle al termine della classe quinta. I
traguardi delineano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo
sviluppo integrale dell’alunno:
IDENTITA’
Aspetti
Traguardi finali
Conoscenza di sé
Relazione con gli altri
L’alunno riflette sul proprio
comportamento per cogliere gli
aspetti positivi e gli aspetti negativi.
Reagisce in modo adeguato agli
insuccessi.
Controlla la propria emotività, in modo
costruttivo.
Sa adattarsi a situazioni nuove o
impreviste.
L’alunno interagisce con i coetanei e
con gli adulti in modo positivo.
Controlla la propria aggressività
fisica e verbale in situazioni di
conflitto.
Ascolta e rispetta le opinioni altrui.
Coopera con i compagni in modo
propositivo
62
ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
Disciplina
Italiano
Traguardi finali
L’alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti
(conversazione, discussione, scambi epistolari…) attraverso
messaggi semplici, chiari e pertinenti, formulati in un registro il
più possibile adeguato alla situazione. Comprende testi di tipo
diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o svago, di
studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali,
utilizza strategie di lettura funzionali agli scopi.
Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura
dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con
lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi
semplici pareri personali.
Produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati
alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora
testi manipolandoli, parafrasandoli, completandoli, trasformandoli
(parafrasi e riscrittura)
Sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando
dai testi scritti informazioni su un dato argomento utili per
l'esposizione orale e la memorizzazione, acquisendo un primo
nucleo di terminologia specifica, raccogliendo impressioni personali
e/o collettive, registrando opinioni proprie o altrui.
Svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice
o si scrive, si ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni
che si fanno quando si comunica e le diverse scelte determinate
dalla varietà di situazioni in cui la lingua si usa.
Lingua inglese
L’alunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e
semplici testi scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo
le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, stabilisce
relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali
appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. Collabora
attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive
o di gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l’altro; individua
differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua
straniera senza avere atteggiamenti di rifiuto.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad
ambiti familiari (ad esempio informazioni di base sulla persona e
sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Interagisce nel
gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni
immediati.
63
Musica
Arte e immagine
Corpo movimento sport
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e
strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di
forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi
elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi
quelli della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme
rappresentative.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale,
sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa
apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che
si fruisce; applica varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte,
grafiche) all’ascolto di brani musicali, al fine di pervenire a una
comprensione essenziale delle strutture e delle loro funzioni, e di
rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi
interdisciplinari.
L’alunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale
per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie,
manifesti, opere d’arte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati,
video clip, ecc.).
Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in
modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di
strumenti diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali). Legge gli aspetti formali di alcune opere;
apprezza opere d’arte e oggetti di artigianato provenienti da altri paesi
diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio
territorio, e mette in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e
l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e
posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Utilizza il
linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e
apprezzare molteplici discipline sportive.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più
complessa, diverse gestualità tecniche.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di
sicurezza per sé e per gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore
delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la
correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto
di ogni esperienza ludico-sportiva.
64
Matematica
L’alunno sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica,
anche grazie a molte esperienze in contesti significativi, che gli hanno
fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili
per operare nella realtà
Si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali
e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Percepisce e
rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo, utilizzando in particolare strumenti per il
disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di
misura.
Utilizza rappresentazioni di dati adeguati e le sa utilizzare in situazioni
significative per ricavare informazioni.
Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti
vista.
Descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e
utilizza modelli concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i
suoi compagni.
Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti
casi possono ammettere più soluzioni.
Riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti a un
unico ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui
risultati e spiegando a parole il procedimento seguito. Impara a costruire
ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie tesi,
grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla
manipolazione di modelli costruiti con i compagni.
Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni
iniziando a usare le espressioni "è più probabile", “è meno probabile” e, nei
casi più semplici, dando una prima quantificazione.
65
Tecnologia
Religione cattolica
Educazione
alla cittadinanza
L’alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall’uomo, individua le funzioni
di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti e strumenti
coerentemente con le loro funzioni e acquisisce i fondamentali principi di
sicurezza.
Realizza oggetti seguendo una definita metodologia progettuale
cooperando con i compagni e valutando il tipo di materiali in funzione
dell’impiego. Esamina oggetti e processi in relazione all’impatto con
l’ambiente e rileva segni e simboli comunicativi analizzando i prodotti
commerciali.
Rileva le trasformazioni di utensili e processi produttivi e li inquadra nelle
tappe più significative della storia della umanità, osservando oggetti del
passato.
È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per
sviluppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e
anche per potenziare le proprie capacità comunicative.
Utilizza strumenti informatici e di comunicazione in situazioni
significative di gioco e di relazione con gli altri.
L’alunno dimostra di conoscere i contenuti essenziali della Religione
cattolica.
Conosce espressioni,documenti,ed i contenuti essenziali della Religione
Cattolica.
Riconosce, rispetta ed apprezza i valori religiosi ed etici nell’esistenza
delle persone e nella storia dell’umanità.
L’alunno riflette sui propri diritti – doveri.
Rispetta le regole di una corretta convivenza civile con gli altri e con
l’ambiente.
Si comporta in modo corretto nel rispetto del proprio benessere fisico,
psicologico, sociale.
Attiva modalità relazionali positive e costruttive con i compagni e con gli
adulti.
Esprime le proprie emozioni e la propria affettività nel rispetto degli
altri.
66
COMPETENZE IN USCITA
Competenze in uscita tratte dal testo delle Indicazioni per il curricolo per la scuola
dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione - 2007
ALLA FINE DELLA CLASSE PRIMA
•
•
•
•
•
•
•
•
Saper utilizzare alcune tecniche di lettura.
Comprendere e saper produrre semplici testi, orali e scritti, relativi a situazioni e argomenti abituali.
Rispettare le convenzioni di scrittura conosciute.
Narrare brevi esperienze personali e racconti, seguendo un ordine temporale.
Sapersi orientare nello spazio e nel tempo.
Usare il numero per contare, confrontare, ordinare, operare.
Risolvere semplici situazioni problematiche utilizzando addizioni e sottrazioni.
Comprendere semplici istruzioni in lingua inglese, associando parole ad immagini.
ALLA FINE DEL PRIMO BIENNIO ( classi seconde e terze )
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Comprendere e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati, individuando personaggi, luoghi e tempi.
Produrre semplici testi narrativi e descrittivi,rispettando le convenzioni di scrittura conosciute.
Collocare nel tempo fatti ed esperienze vissute, rispettando il rapporto di successione.
Distinguere e confrontare i vari tipi di fonte storica (orale, scritta).
Sapersi orientare nello spazio attraverso i punti di riferimento.
Riconoscere gli elementi fisici ed antropici di un territorio e le modifiche apportate dall’uomo.
Saper contare, confrontare, ordinare i numeri.
Eseguire le quattro operazioni e usarle nell’esecuzione di semplici problemi.
Riconoscere le principali figure geometriche.
Riconoscere le caratteristiche degli esseri viventi.
Utilizzare il computer per eseguire semplici giochi anche didattici.
Individuare luoghi ed oggetti familiari e denominarli in lingua inglese.
ALLA FINE DEL SECONDO BIENNIO (classi quarte e quinte)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Esprimere, attraverso il parlato, stati d’animo e affetti rispettando l’ordine causale e temporale, usando
registri linguistici diversi in relazione al contesto.
Produrre testi coesi e coerenti per raccontare esperienze personali, per esporre argomenti, per esprimere
opinioni e stati d’animo.
Organizzare un breve discorso orale utilizzando scalette mentali o scritte.
Comprendere semplici messaggi in lingua inglese e saperli scrivere.
Individuare elementi di contemporaneità, di sviluppo nel tempo e di durata, nei quadri storici di civiltà
studiati.
Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando piante e carte stradali.
Eseguire le quattro operazioni anche con i numeri decimali.
Analizzare il testo di un problema, organizzare un percorso di soluzione e realizzarlo.
Descrivere il ciclo vitale di una pianta, di un animale e dell’uomo.
Approfondire ed estendere l’uso della videoscrittura.
67
La diversità, nel nostro Circolo, è un valore: essa rafforza alimentandola la scuola e la classe
e offre a tutti maggiori opportunità di apprendimento e di crescita personale e sociale.
Complessivamente nei nostri plessi sono inseriti diciotto alunni diversamente abili: otto nella
Scuola dell'Infanzia e dieci nella Scuola Primaria.
Le problematiche sono varie perché ogni individuo è diverso dall'altro nel vissuto, nelle
potenzialità e nei limiti, nelle motivazioni, nelle modalità cognitive e nelle competenze
acquisite. Consapevoli di questo, ad ognuno garantiamo pari opportunità, nel rispetto dei
principi sanciti dagli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana. Conseguentemente
differenziamo
le
proposte
e
applichiamo
mirate
metodologie
individualizzando
gli
insegnamenti.
Siamo infatti consapevoli che l'integrazione degli alunni diversamente abili è un processo
delicato, continuo e complesso, che richiede competenze, risorse e sinergie con i servizi
pubblici, con le famiglie, con i docenti, in una logica di interscambio, di esperienze e di ricercaazione.
La scuola, elemento centrale di riferimento, collabora per la realizzazione di un ampio
progetto il cui obiettivo principale è la progressiva maturazione della persona nel contesto
delle relazioni sociali in cui vive.
Nei plessi, in cui sono presenti alunni diversamente abili, operano, insieme ai docenti di
classe/sezione,
assumendone
la
contitolarità,
insegnanti
specializzati.
Inoltre,
l’Amministrazione comunale fornisce alla scuola, in casi specifici, gli Assistenti Educativi
Specializzati. L’assistenza alla persona è, invece, affidata ai collaboratori scolastici formati
per tale specifica funzione
68
Realizzare
Accogliere l’alunno
l'integrazione degli
con disabilità e la
alunni con disabilità
sua famiglia in un
nella propria classe-
clima sereno e
sezione e nel plesso
positivo.
di appartenenza.
(professionale
(accogliente,
motivato)
LE NOSTRE
FINALITA'
Favorire
Prevenire l'insuccesso
l'apprendimento e lo
attraverso la
sviluppo globale della
valorizzazione delle
personalità, attraverso
potenzialità ed il
processi
graduale superamento
formativi di
degli ostacoli.
accoglienza, sostegno,
motivazione e
autostima.
69
Conoscere i bisogni,
Garantire il diritto
le problematiche, le
allo studio degli
caratteristiche
alunni con disabilità
dell'utente ( alunno,
assicurando
famiglia).
l'azione educativa
per tutta la durata
del tempo-scuola.
Favorire
Favorire la
programmazioni e
collaborazione tra
I NOSTRI
scuola e famiglia.
OBIETTIVI
progetti didatticoeducativi rispondenti
alle singole esigenze.
Costruire relazioni
Favorire una cultura
positive tra i
dell'accoglienza, del
soggetti nel rispetto
dialogo e
e nell'accettazione
dell'interazione.
della
diversità.
70
Riferimenti
normativi
Art. 3 e 34 della
Costituzione
italiana
LEGGE 17072010
Legge 104/ 92
ALUNNI CON
D.S.A.
71
PROGETTI POF a.s. 2011/2012
AREA PROGETTUALE: PROGETTI DI SUPPORTO ALL’ATTIVITA DIDATTICA.
L’identità curricolare della nostra scuola è stata elaborata nel rispetto delle finalità educative, dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento posti dalle nuove
Indicazioni ministeriali.
Le opportunità offerte agli alunni per consolidare, approfondire, diversificare i percorsi di studio vanno
a completare ed arricchire, dunque, tale identità curricolare all’interno del Piano dell’offerta formativa
della nostra scuola.
I percorsi didattici muovono da ottiche fondanti come la Continuità , la prevenzione dell’abbandono
scolastico e l’Accoglienza, tese a cercare un linguaggio didattico comune, a progettare insieme e
facilitare il raccordo tra i vari ordini di scuola; avente una duplice funzione, informativa in quanto dà
all’alunno le informazioni che gli permettono di leggere la complessa realtà, e formativa, in quanto offre
occasioni di sviluppo della personalità dell’alunno in tutte le direzioni, mediante processi educativi volti
a renderlo man mano consapevole delle caratteristiche della propria personalità, dei propri interessi,
delle proprie attitudini e dei propri limiti.
Tutto ciò mediante una didattica che pone al centro della sua azione l’alunno che apprende, considerato
sia nei suoi vari aspetti (cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo, estetico, etico e spirituale) che lo
caratterizzano, sia nel particolare momento evolutivo che attraversa e nel contesto delle relazioni
scolastiche ed extrascolastiche.
La realizzazione dei progetti curricolari ed extracurricolari è supportata, altresì, dalle funzioni e dai
compiti svolti da coordinatori, referenti, funzioni strumentali, responsabili di progetto anche
attraverso l’organizzazione in commissioni e gruppi di lavoro finalizzati alla corresponsabilità e alla
condivisione.
CRITERI PROGETTI
•
Aderenza del progetto alle linee guida individuate all’interno del progetto area a rischio ed
approvate dal collegio docenti
•
Coinvolgimento nelle attività di docenti e alunni anche di ordini scolastici diversi
•
Condivisibilità del progetto relativamente a : obiettivi, contenuti e operatività
•
Trasversalità dei contenuti e degli obiettivi
•
Chiara definizione dell’alternanza delle figure che intervengono e dell’organizzazione dei gruppi
di lavoro
72
Sc. dell’ Inf. De Amicis
Intercultura“Inter...giocando”
(sez. B/D/E/G)
PROGETTI FIS
2012
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Sc. dell’ Inf. Rodari
Deu seu sardu (sez. A/C/F)
CLIC … GIOCO… IMPARO…
Laboratorio d’informatica
(alunni di 5 anni delle sez.A/C/F)
Sc. dell’ Inf. Collodi
“Alimentazione nel mondo”(95 alunni
3/4/5 anni)
“L’amico mouse”
Laboratorio d’ informatica
(alunni di 5 anni)
73
Gli alimenti canterini (2 A)
Ascolto e…mi muovo (2 B/C)
Immaginiamo in …2^ (2 E)
Una fiaba tutta verde (3 A/B)
Mangiando si impara (3 A/B)
Il cinema fa scuola (3 C)
Creo e imparo (1A/B/C/D)
Bollu pappai beni (3 C)
Incanto di Natale (3 A/B/C/D)
PROGETTI FIS
2012
SCUOLA PRIMARIA
VIA DI VITTORIO
…AB…PC (4 A)
Certificato di sana e robusta
"Costituzione" (5 A)
Le feste (4 A)
Mettiamoci all'…opera (5 A/B/C)
Creiamo in allegria (4 A)
Habla espanol 2 (4 C/D)
74
Leggendo s'impara (1^
A/B)
Bambini in scena (2^A)
Progetto di recupero ?
Progetto di recupero
PROGETTI FIS 2012
SCUOLA PRIMARIA
VIA FIRENZE
Giocare con numeri e parole (3^ A)
Hola amigos (4^ A)
.
Crescere con il teatro, la
musica e la danza: (C'era
una volta l'Olimpo: storie
di Dei e Miti) (5^ A/B)
75
Anno Scolastico 2011 - 2012
Scuola dell'infanzia
Progetti extracurriculari
PLESSO
TITOLO PROGETTO
FINALITA’
Progetto intercultura:
“Inter…giocando”
Il gioco e il giocattolo nelle
specificità proprie delle varie culture,
in continuità con i precedenti anni
scolastici.
E.De Amicis
Via
PortoTorres
Progetto intercultura:
“Alimentazione nel mondo”
Collodi
Via Pola
Progetto informatica:
“L’amico mouse”
76
Progetti FIS Scuola primaria
PLESSO
TITOLO PROGETTO
Creo e imparo (1A/B/C/D)
Gli alimenti canterini (2 A)
A.Gramsci
Via Di
Vittorio
Ascolto e…mi muovo 2
(2 B/C)
DESCRIZIONE PROGETTO
Percorso artistico-creativo in
forma laboratoriale attraverso la
comunicazione grafico-espressiva.
Scoperta dei prodotti del proprio
territorio
con
particolare
attenzione
all'importanza
di
un'alimentazione
sana
e
consapevole, all'apprezzamento dei
cibi attraverso un musical.
La danza permette di avvicinare il
bambino a culture diverse e può
essere vissuta come uno strumento
di comunicazione e socializzazione.
77
Immaginiamo in …2^
(2 E)
Una fiaba tutta verde
(3 A/B)
Mangiando si impara
(3 A/B)
Percorso
artistico-creativo
in
forma
laboratoriale
a
completamento
del
processo
d’inclusione dell’alunna con disabilità
che
evidenzia
una
buona
potenzialità nella comunicazione
grafico-espressiva.
Proposta
educativa
per
la
formazione di coscienze civili,
sensibili
alle
problematiche
ambientali
all’importanza
del
rispetto e della conservazione
dell’ambiente
e
delle
risorse
naturali.
Scoperta dei prodotti del proprio
territorio,
all'importanza
di
un'alimentazione
sana
e
consapevole, all'apprezzamento dei
cibi ed all'interesse della loro
preparazione attraverso esperienze
laboratoriali e di cucina.
78
Il cinema fa scuola
(3 C)
In un’epoca in cui prevale la cultura
dell’immagine
che
i
bambini
recepiscono in modo passivo e
distorto, incapaci di discriminare, il
progetto si propone di dare gli
strumenti per una lettura obiettiva
di tale realtà, come alternativa e
integrazione al solo libro di testo.
Bollu pappai beni (3 C)
La maggior parte dei bambini
dimostra di non aver maturato
corrette abitudini alimentari. Si
tratta, dunque di educare ad
un’alimentazione
corretta;
stimolare il consumo di prodotti
locali.
Incanto di Natale
(3 A/B/C/D)
Poesie e canzoni per festeggiare il
Natale
senza
rinunciare
alla
tradizione ma tenendo conto di una
realtà multiculturale della società
di oggi. Un modo per valorizzare il
messaggio di pace e libertà
condividendolo con tutti i bambini
che si trovano a vivere e crescere
insieme
79
…AB…PC (4 A)
Usare in modo attivo, creativo ed
esplorativo le macchine.
Le feste (4 A)
Il progetto ha come intendimenti
ed obiettivi la possibilità di
sviluppare un clima positivo dal
punto di vista comunicativo e
relazionale,
attraverso
una
maggiore collaborazione, solidarietà
e acquisizione delle primarie regole
di convivenza del gruppo classe.
Creiamo in allegria (4 A)
Sviluppare la creatività artistica
degli alunni nella realizzazione di
oggetti (biglietti augurali, uova in
plastica trasparente e in polistirolo,
campanelle in polistirolo).
80
Habla espanol 2 (4 C/D)
Progetto di alfabetizzazione di
lingua spagnola
Certificato di sana e robusta
"Costituzione" (5 A)
Mettiamoci all'…opera (5 A/B/C)
Il progetto prevede un percorso di
conoscenza del mondo artistico
classico attraverso l’ascolto , la visione
e la rappresentazione rivisitata di
un’opera lirica : la TURANDOT
Rappresentazione finale
81
Leggendo s'impara (1^A/B)
Laboratorio
di
lettura
e
drammatizzazione
con
la
partecipazione dei genitori e dei
nonni.
Bambini in scena (2^A)
Questo progetto laboratoriale è
animato da spirito ludico e creativo,
ispirato all'intento educativo di
Gianni Rodari nella sua opera
“MARIONETTE IN LIBERTA'”
Sc.Pr.
Via
Firenze
Progetto di recupero
Giocare con numeri e parole (3^ A)
82
Hola amigos (4^ A)
Progetto di lingua spagnola che si
propone di potenziare negli alunni il
naturale bisogno di comunicare,
creare un atteggiamento positivo
verso l’apprendimento di un codice
verbale diverso dal proprio.
Crescere con il teatro, la musica e Il progetto proposto cerca di
la danza: (C'era una volta l'Olimpo: integrare
diverse
abilità
storie di Dei e Miti)
comunicative: del corpo, della
(5^ A/B)
musica in un’ottica interdisciplinare
che contribuisca alla crescita,
all’arricchimento culturale e alla
piena integrazione degli alunni.
Questo laboratorio si propone di
imparare e conoscere attraverso il
canto, la recitazione e la danza.
83
Alla base di ogni intervento educativo, nel rispetto del dettato legislativo e nell’autonomia
attribuita alle istituzioni scolastiche, l’operato degli insegnanti è sostenuto da corsi di
formazione e aggiornamento in base a scelte effettuate da Collegio dei Docenti annualmente,
tenendo conto delle necessità e della progettualità in atto.
SCELTE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Anno scolastico 2011/2012
stress
sicurezza
lim
CORSO
Numero
incontri
Da ore
ESPERTO
SEDE
Scuola
A.Gramsci
Scuola
A.Gramsci
84
Ha sede presso la scuola Primaria “ Antonio Gramsci” in via Di Vittorio ad Assemini.
La
Dirigente scolastica, Dott.ssa Prof.ssa Daga Marisella, all’interno dei suoi impegni ed
attività dirigenziali, riserva e dedica tempi per i rapporti con l’esterno, con il Territorio e
prima di tutto con le famiglie attraverso gli organi collegiali.
Inoltre è disponibile ad incontrare i singoli genitori, in orario d’ufficio, ogni qualvolta ne
facciano richiesta, per esigenze urgenti.
Insegnanti: Dott.ssa De Angelis Irma, Ins.Branca M.Paola
♣ Garantiscono il buon funzionamento della Scuola in assenza del Dirigente Scolastico;
♣ Promuovono un clima di attiva collaborazione, suggerendo modalità operative ed
individuando criteri per l’utilizzo degli spazi e del tempo della Scuola;
♣ Assicurano la sistematica veicolazione delle informazioni;
♣ Favoriscono, nelle fasi organizzative il raggiungimento degli obiettivi formativi
programmati;
♣ Curano i rapporti con i Docenti, gli alunni e i genitori, coordinando forme di confronto
fra essi.
♣
I
docenti collaboratori costituiscono il Comitato di Presidenza che assume con il
Preside le decisioni necessarie: i suoi componenti svolgono funzioni gestionali a livello di
vertice, collaborando con il Preside nell’organizzazione e nel monitoraggio delle attività
e nel controllo dei risultati nelle varie aree di lavoro
In ogni plesso viene nominato un docente
Delegato che fa da raccordo tra i docenti, il
Dirigente Scolastico e gli Uffici di Segreteria; i suoi compiti sono organizzativi, di
informazione, di segnalazione e di documentazione.
Docenti Delegate per l’anno scolastico in corso
Scuola dell’Infanzia
Scuola dell’Infanzia
“ Collodi”
Via Pola Ins.Ollano Nicoletta
“De Amicis” Via Portotorres Ins.Giuliani Laura
Scuola dell’Infanzia
“G. Rodari”
Scuola Primaria
“F. Piras”
P.zza Don Bosco
Ins.Vacca Paola
Via Firenze
Ins. Mameli Francesc
85
Funzioni Strumentali al POF
Ins. Angioi Rosanna
Gestione del POF e Progetti (Commissione Progetti)
Stesura del POF 2010-2011;
Acquisizione dei progetti didattici e raccolta proposte delle commissioni per il POF;
Monitoraggio dei progetti;
Presentazione del POF ai genitori degli alunni ;
Collaborazione con le altre funzioni strumentali per la stesura del POF;
Predisposizione formato ridotto del POF 2011/112 (da consegnare ai genitori degli
alunni all’atto dell’iscrizione).
Predisposizione del materiale per il sito web della Scuola;
Predisposizione sintesi del POF 2011-2012 entro il mese di Giugno 2011 (dopo
l’approvazione del Collegio dei Docenti).
Ins. Secci Antonina Vacca Paola
Alunni diversamente abili
Monitoraggio alunni H;
Eventuale stesura di progetti funzionali all’inserimento degli alunni H;
Coordinamento Gruppo GLH d’istituto predisponendo gli incontri con gli specialisti
che lo compongono;
Tenere i contatti con gli specialisti che predispongono le certificazioni degli alunni
H;
Tenere i contatti con le famiglie degli alunni diversamente abili e di coloro che non
possiedono ancora certificazioni per favorire il disbrigo delle pratiche;
Predisporre la documentazione da presentare all’U.S.P. per l’organico di diritto e
per l’organico di fatto;
Collaborazione con le altre funzioni Strumentali funzionali all’incarico da svolgere.
Ins.Tarlà Anna
Sito WEB
Collaborare con le altre funzioni strumentali per la stesura del POF;
86
Ins Vacca Sandrina,Murgia Giovanna Siciliano Cristina Cani Cristina Asaro Nerina
Sangermano Simona
VALUTAZIONE
Costruire il “ curriculum verticale” tra la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e
la Scuola Secondaria di 1° Grado, nel rispetto della Normativa Nazionale;
Predisporre le schede di valutazione degli alunni della Scuola Dell’Infanzia, sentiti i
Docenti;
Presentare al Collegio Docenti un’analisi dei dati e dei risultati della Scuola (serie
storiche relative ai risultati scolastici);
Predisporre griglie di valutazione ,con indicatori, indicando i criteri e voti, per gli
alunni della Scuola Primaria nel rispetto della Normativa Nazionale;
Coordinare le rilevazioni INVALSI nella Scuola e presentare al Collegio Docenti i
risultati della valutazione fatta dalla stessa Agenzia nelle classi interessate ;
Predisporre Questionari di “customer satisfaction” per Studenti, Famiglie, Docenti
e Personale ATA per la valutazione della Scuola.
Ins Giuliani Laura, Nocco Angela, Dessì Nicoletta(infanzia) Matzeu Ivana, Solinas
Carmen, Mereu M.Dolores(primaria)
Continuità
Promozione incontri fra gli insegnanti dei diversi ordini di Scuola
( dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° Grado) ;
Coordinamento dei progetti e/o iniziative volte a collegare le diverse realtà
formative, sia in senso verticale all’interno della Scuola, sia in senso orizzontale tra
Scuola –famiglia –Territorio;
Monitoraggio Progetti “accoglienza”e “continuità” approvati e inseriti nel POF;
Predisposizione con gli Esperti dei calendari per i Corsi di Aggiornamento sulla
continuità e curarne l’organizzazione;
Promuovere processi di pensiero e di progettazione di una Scuola interculturale: nel
progetto, nei metodi, nei contenuti e nell’organizzazione;
Coordinare attività di collaborazione tra ordini di Scuola;
Coordinare attività di accoglienza e conoscenza degli alunni delle future classi
prime della Scuola primaria.
Accompagnare il passaggio degli alunni della classe quinta alla 1^classe della Scuola
Secondaria di 1° Grado.
87
È composta da un direttore dei servizi sig.ra Barbara Sanna e da 4 assistenti amministrativi.
È a disposizione dell’utenza nel seguente orari
Mattino:
dal lunedì al sabato 11,00-12,30
pomeriggio:
martedì 15,30-17,00
L’AMMINISTRAZIONE
A decorrere dal 1 settembre 2000 (D.P.R. N. 275/99) le istituzioni scolastiche svolgono
funzioni precedentemente assegnate all’amministrazione centrale (MINISTERO) e
periferica (UFFICI SCOLASTICI REGIONALI E CENTRI SERVIZI AMMINISTRATIVI). A titolo
esemplificativo provvedono a:
o
tutti gli adempimenti relativi alla carriera scolastica degli alunni; iscrizioni,
frequenza, certificazioni, documentazione, valutazione, riconoscimento degli studi
anche all’estero, partecipazione a progetti territoriali
o
amministrazione e gestione del patrimonio e delle risorse
o
stato giuridico ed economico del personale: congedi e assenze del personale,
provvedimenti relativi al trattamento economico e di carriera, cessazione dal
servizio, provvedimenti pensionistici
o
gestione finanziaria delle risorse
o
stipula di contratti e convenzioni
All’acquisizione di nuove funzioni si è aggiunto il progressivo impoverimento degli organici
(amministrativo e ausiliario).
Si è così determinata una situazione in cui, ad un aumento esponenziale della complessità del
lavoro amministrativo, sia in termini di qualità che di quantità dei procedimenti da espletare,
corrisponde una diminuzione di risorse sia umane che economiche. Unico ausilio è
rappresentato dalle nuove tecnologie informatiche (flussi informativi, rete internet e
intranet, posta elettronica) .
In tale contesto, delineato in estrema sintesi, il Io Circolo Didattico, in considerazione della
centralità rivestita dai servizi amministrativi nel funzionamento dell’istituzione scolastica, ha
organizzato gli uffici secondo una suddivisione di compiti e responsabilità attuata per aree.
88
AREA
ADDETTI
Direttore dei servizi generali
e amministrativi D.S.G.A.
FINANZIARIA
Sig.ra Barbara Sanna
Responsabile del trattamento
dei dati ai sensi del d.lgs.
196/2003:
“Tutela della riservatezza nel
trattamenti di dati
personali”.
Assistente amministrativa
GESTIONE ALUNNI
Sig.ra Mereu Paola
FUNZIONI
Sovrintende e organizza i
servizi generali e
amministrativi e coordina il
relativo personale posto alle
sue dipendenze.
Svolge con autonomia
operativa e responsabilità
diretta attività di istruzione,
predisposizione e
formalizzazione degli atti
amministrativi e contabili.
Cura la gestione finanziaria
delle risorse: predisposizione
Programma
Annuale.Variazioni, Conto
consuntivo. Impegni,
liquidazioni e pagamenti delle
spese,. Accertamenti
riscossioni e versamenti delle
entrate.Adempimenti
contributivi e fiscali. Stipula
di contratti e convenzioni
Iscrizione alunni. Tenuta
fascicoli documenti alunni.
Richieste o trasmissioni
documenti. Gestione
corrispondenza con le
famiglie. Gestione
statistiche. Gestione
tabelloni scrutini.
Certificazioni varie e tenuta
registri. Cedole librarie.
Infortuni alunni.Libri di testo
. Pratiche portatori di
handicap. Elezioni organi
collegiali-organico,
statistichee monitoraggi
relativi ad alunni
89
Assistente amministrativa
AFFARI GENERALI
Sig.ra Carta Mariangela
Assistenti amministrative
PERSONALE
Sig.ra Solinas Laura
Sig.ra Floris Giampaola
Archivio-protocolloAssistenza progetti POFaffari generali(gestione
circolari interne e per
plessi)-Rapporti con gli
E.E.L.L.per manutenzione
plessi-Gestione posta
elettronica
Emissione contratti di lavoro
supplenze brevi e saltuarieCompilazione graduatorie
supplenze- Certificati di
servizio- Inserimento
informatico contratti di
lavoro a tempo determinato
per la D.P.T.- Pratiche
relative a ricostruzione di
carriera- Riscatti servizi
pre-ruolo ai fini della
pensione e buonuscitaInquadramento economico.
Registrazione assenze e
permessi-Visita fiscali e
decreti-Tenuta fascicoli
personali-Richiesta
trasmissione documentiRichiesta piccoli prestiti e
mutui INPDAP
*Tutte le Assistenti Amministrative sono incaricate del trattamento di dati ai sensi del d.lgs.
196/2003 “Tutela della riservatezza nel trattamento di dati personali”
L’insegnante Pistis Francesca è addetta allo svolgimento di attività di Bibliotecaria del
Circolo ,di organizzare visite guidate e viaggi di istruzione.
90
GRUPPO H DI ISTITUTO
Presieduto dal Dirigente scolastico o dall’insegnante collaboratore che si occupa del settore,dalla
Funzione Strumentale A FAVORE DEL SUCCESSO SCOLASTICO IN ALUNNI CON DISABILITA’
È composto dal personale scolastico, della ASL, dai genitori e dagli Enti Locali.
Si interessa di tutti gli aspetti organizzativi e gestionali dell’integrazione degli alunni in situazione di
handicap, in collaborazione con tutte le strutture del territorio.
Componenti:
Dirigente Scolastico Dott.ssa Marisella Daga
Dott.ssa Giagheddu Simonetta A.S.L.8 Decimomannu
Dott.ssa Cabras M.Bonaria Servizi sociali Comune Assemini
Sig.ra Moschino Barbara(genitore)
Sig.ra Camedda M.Bonaria (genitore)
FF.SS Handicap Ins.Secci Antonella Ins.Vacca Paola
Insegnante sostegno scuola primaria Denise Porcu
Insegnante sostegno scuola dell’infanzia Nicoletta Ollano
Insegnante curricolare scuola dell’infanzia Saba Patrizia
Insegnante curricolare
scuola primaria Farci M.Bonaria
GRUPPO H OPERATIVO
Opera nelle singole realtà scolastiche.
È costituito da tutti i docenti che sono direttamente coinvolti nei progetti educativi individuali.
COMITATO VALUTAZIONE
Presieduto dal Dirigente Scolastico, viene eletto ogni anno, è composto da due insegnanti:
scuola primaria Matzeu Ivana, Secci Antonella, Farci M.Bonaria (supplente)
scuola infanzia
Valuta l’operato degli insegnanti nell’anno di prova.
SERVIZIO DI PROTEZIONE E PREVENZIONE
Presieduto dal Dirigente scolastico, è composto da R.S.P.P (responsabile per la sicurezza) e un
responsabile per ogni plesso scola
91
Progetto sicurezza a cura della RSPP Maria Paola
Branca
La sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema molto dibattuto negli ultimi anni. La scuola è
l’ambiente nel quale si formano le nuove generazioni, sulle quali occorre lavorare in modo
coerente al fine di formare una coscienza solida riguardo al problema. Il problema della
sicurezza non riguarda soltanto la prevenzione degli incendi o degli infortuni sul lavoro, ma la
prevenzione di tutti gli incidenti che possono capitare in casa, a scuola, nel luogo di lavoro. La
formazione ad un corretto stile di vita nei confronti dei pericoli può portare, in futuro, anche
ad evitare rischi in quel mondo del lavoro in cui i nostri alunni, prima o poi, dovranno entrare.
Obiettivi
Valorizzare la cultura della prevenzione e del diritto alla salute nei luoghi di lavoro.
Far acquisire la capacità di evitare l’insorgenza di rischi.
Sviluppare la capacità di autocontrollo degli stati emotivi.
Far acquisire la capacità di affrontare nel migliore dei modi i rischi e le emergenze che si
dovessero prospettare.
Modalità
Formazione e informazione:
- formazione del personale, attraverso incontri periodici, anche con l’intervento di
specialisti, riguardo alle tematiche degli infortuni, al primo soccorso, alle situazioni di
emergenza come incendi, alluvioni, terremoti;
- informazione dei collaboratori scolastici riguardo ai rischi connessi alle mansioni
specifiche;
- formazione degli alunni, attraverso attività svolte con il gruppo classe o con più classi,
tenute sia dagli specialisti che dagli stessi docenti di classe riguardo alla sicurezza in
casa, a scuola, per strada, durante il gioco.
Prove di evacuazione dell’edificio scolastico, anche con simulazione di incendio e intervento di
protezione civile e mezzi di soccorso.
Realizzazione di sussidi didattici sul tema della sicurezza e della salute
92
Il Collegio dei Docenti opera attraverso le proprie emanazioni: lo Staff ,Coordinatori del Circolo,
Funzioni Strumentali, Responsabili di Plesso, Commissioni di lavoro, Referenti.
Le Commissioni di lavoro sono coordinate da un referente e/o da una Funzione Strumentale e dovranno
riferire al Collegio dei Docenti sul loro operato.
Per un migliore funzionamento delle stesse sono stati individuati i seguenti criteri organizzativi:
RAPPRESENTIVITA’ : almeno un docente per ordine di scuola
COONDIVISIONE
PERIODICITA’
TRASPARENZA
:
obiettivi comuni
:
:
incontri concordati
diffusione della sintesi del lavoro
Sono state individuate aree di attività a cui corrispondono altrettante Commissioni .
COMMISSIONE ORARIO:Paola Branca, Secci Antonella, Fadda Sonia, Solinas Caterina, Mereu
Dolores
COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI PRIME ( )
COMMISSIONE Progetti Coordinata dalla F.S per il POF :Melis Patrizia Garau Rossana
(primaria) Mattana Maura Podda Rita (infanzia)
COMMISSIONE SPORT Melis Patrizia Mattana Maura
MODALITA’ DI LAVORO
Le Commissioni di lavoro si incontrano periodicamente.
I Referenti di ciascuna Commissione e le Figure Strumentali elaborano una sintesi dei lavori da
distribuire in ogni plesso per la diffusione capillare delle informazioni.
COMMISSIONE Progetti
La Commissione progetti è coordinata dalla Funzione Strumentale Angioi Rosanna
Inserimento della Scuola in progetti Comunali ,Regionali e Nazionali per ampliare l’offerta
formativa;
Elaborare Progetti d’Istituto deliberati dal Collegio Docenti;
Fornitura ai Docenti interessati delle schede di supporto alla progettazione;
Raccolta dei progetti curriculari ed extracurriculari;
Fornitura ai referenti dei progetti della modulistica necessaria per rilevare dati oggettivi
(elenco alunni,calendario delle attività da svolgere, scheda di rendicontazione sulle attività dei
docenti coinvolti nel progetto
Raccolta di proposte di modifica
Riunioni col Dirigente e lo Staff
93
COMMISSIONE ORARIO SCUOLA PRIMARIA
Criteri per la formulazione dell’orario scolastico per la Scuola Primaria per l’anno 2010/11
I criteri sono stati individuati tenendo conto delle esigenze e dei vincoli costituiti dall’uso comune dei
locali della scuola, dalle esigenze dei docenti che prestano servizio in più plessi o più Circoli Didattici.
CRITERI:
1.
Favorire una distribuzione di ore armonica e organica, in maniera tale da garantire la varietà
delle discipline all’interno della giornata ed evitare gli eccessivi cumuli di lavoro nella stessa
giornata o in giorni consecutivi;
2.
Alternare nell’ambito della stessa materia, ore iniziali e finali della mattinata;
3.
Evitare l’eccessiva concentrazione di ore della stessa disciplina in giorni consecutivi;
4.
Garantire, quanto possibile, uguaglianza di trattamento a tutti i docenti sia per il giorno libero a
disposizione sia nella distribuzione degli orari più disagiati;
Le docenti, inoltre, hanno predisposto le tabelle
per la formulazione delle seguenti strutture
orarie:
orario settimanale di 30 ore;
orario settimanale di 40 ore;
94
I concetti fondamentali che la scuola riconosce validi per un percorso di qualità:
La scuola è un’organizzazione di servizio orientata agli utenti
Il servizio-scuola deve essere un servizio di Qualità
La cultura della valutazione è fondata sui principi della rendicontabilità, della trasparenza e del controllo
interno/esterno
Le azioni di valutazione del servizio e di autovalutazione portano ad introdurre miglioramenti continui nella
cultura organizzativa della scuola
Le procedure di sistema attivate tengono sotto controllo i seguenti aspetti:
1.
DOCUMENTAZIONE DELLE ESPERIENZE
2.
CONFRONTO PER VERIFICHE ISPETTIVE INTERNE
3.
GESTIONE NON CONFORMITA’
4.
AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE
5.
COSTRUZIONE E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
6.
ATTIVITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
7.
INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA’
8.
VALUTAZIONE APPRENDIMENTI
9.
COMUNICAZIONE CON L’ESTERNO
10. GESTIONE DELLE ISCRIZIONI
11. GESTIONE VIAGGI ISTRUZIONE
12. GESTIONE DELLA SICUREZZA
13. APPROVVIGIONAMENTO DI PRODOTTI E SERVIZI
14. MONITORAGGIO SODDISFAZIONE UTENTE
Tra i diversi indicatori che delineano la qualità del servizio, la scuola ritiene che i seguenti contenuti possano
essere dei sintomi di un buon modo di far scuola:
♣
Il lavoro collegiale degli insegnanti e la realizzazione dell’unitarietà dell’intervento educativo
♣
La trasversalità culturale per l’integrazione dei diversi saperi
♣
L’orientamento agli utenti (alunni, famiglie e territorio)
♣
La personalizzazione dei percorsi per tutti gli alunni
♣
L’attenzione alle dimensioni affettive e relazionali
♣
La valorizzazione delle persone e delle culture altre
95
♣
La formazione degli insegnanti finalizzata alla crescita della cultura organizzativa del circolo
♣
La condivisione di processi e di strumenti di valutazione
♣
Il raccordo tra i diversi ordini di scuola
♣
La realizzazione di progetti che qualificano e ampliano l’offerta formativa della scuola
♣
La trasparenza delle procedure messe in atto dalla scuola
♣
La gestione di un sistema di controllo per il miglioramento continuo dell’organizzazione
96
Valutazione
Le finalità della valutazione sono molteplici:
sostenere ed accompagnare il processo di autonomia della scuola;
•
migliorare la qualità del servizio, individuando i punti forti e deboli, nell’ottica della imprescindibilità del
binomio qualità-valutazione e della soddisfazione di coloro che usufruiscono del servizio;
•
fornire informazioni alle famiglie ed alla comunità locale;
•
sostenere il lavoro dei docenti in termini di condivisione delle difficoltà e dei problemi;
Il curricolo unitario:
richiama l’idea dell’unitarietà dell’apprendimento che poggia su due principi fondamentali: continuità e
orientamento, attraverso cui promuovere lo sviluppo graduale e armonico della persona;
rende possibile l’incontro tra il fine educativo e gli scopi dell’istruzione, ossia acquisizione di abilità, conoscenze e
competenze;
è il cuore del processo educativo e didattico, si realizza attraverso l’individuazione di Obiettivi formativi mirati
allo sviluppo della persona umana secondo un percorso di continuità verticale che favorisce il passaggio degli alunni
attraverso i tre segmenti della scuola di base e di continuità orizzontale scuola-ambiente di appartenenza, con
particolare riguardo alla famiglia;
si concretizza nella definizione di:
Obiettivi Formativi;
Livelli Essenziali di Apprendimento per ambiti disciplinari;
Obiettivi Specifici di Apprendimento
per giungere a:
unificare le azioni valutative, individuare modalità oggettive per la verifica e la certificazione dei risultati.
Funzioni della Valutazione.
I momenti dedicati alla verifica sono parte integrante del curricolo e svolgono una funzione di controllo, di
sostegno e di indirizzo del lavoro degli insegnanti e degli alunni.
La valutazione ha le seguenti caratteristiche funzionali:
•
diagnostica: rilevazione della situazione di partenza e verifica dei processi di apprendimento, nei loro
momenti chiave, e della relazione educativa;
•
formativa: momento intermedio di controllo sistematico dei processi di apprendimento e di sviluppo
personale nel loro divenire, durante il quale si utilizzeranno guide di osservazione, analisi degli errori,
prove diagnostiche, questionari, colloqui;
•
sommativa (quadrimestrale e finale): bilancio complessivo del livello di maturazione dell’alunno, desunto
attraverso prove oggettive, tenendo conto sia delle condizioni di partenza, sia dei traguardi attesi, in
riferimento a tutte le componenti della personalità.
97
CONTROLLO e VALUTAZIONE
DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO
e APPRENDIMENTO
98
CERTIFICAZIONE DEI LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
99
CERTIFICAZIONE DEI LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
•
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Giudizio
Comportamento
OTTIMO
Pieno rispetto delle cose, degli ambienti, delle strutture.
Pieno rispetto delle regole in ogni circostanza.
Costruttivi rapporti di collaborazione con gli altri.
DISTINTO
Pieno rispetto delle cose, degli ambienti, delle strutture.
Pieno rispetto delle regole in ogni circostanza.
BUONO
Parziale rispetto delle cose, degli ambienti, delle strutture.
Parziale rispetto delle regole in ogni circostanza.
Parziale disponibilità alla collaborazione con gli altri.
SUFFICIENTE
Parziale rispetto delle cose, degli ambienti, delle strutture.
Parziale rispetto delle regole in ogni circostanza.
NON SUFFICIENTE
Parziale rispetto delle cose, degli ambienti, delle strutture.
100
CERTIFICAZIONE DEI LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
VALUTAZIONE RELIGIONE CATTOLICA
(solo per gli alunni che si avvalgono dell’insegnamento).
La valutazione quadrimestrale e finale dei livelli di apprendimento viene espressa con giudizio sintetico
ai sensi della Legge 169/2008 art.3, comma 8.
Giudizio
Livelli di apprendimento
OTTIMO
Piena assimilazione, comprensione, organizzazione, applicazione con
approfondimenti dei contenuti rielaborati in modo personalizzato e
originale.
DISTINTO
Sicura assimilazione, comprensione, organizzazione, rielaborazione,
applicazione e approfondimento dei contenuti.
BUONO
Assimilazione, organizzazione e applicazione dei contenuti
abbastanza sicure; l’esposizione è talvolta guidata.
SUFFICIENTE
Sufficiente assimilazione dei contenuti e/o delle procedure;
permangono carenze nell’organizzazione e/o nell’applicazione.
L’esposizione è spesso guidata e frammentaria.
NON SUFFICIENTE
Assimilazione parziale, superficiale dei contenuti, metodologia
disciplinare non sempre corretta.
Applicazione frammentaria e poco organizzata nei contenuti.
101
VALUTAZIONE INVALSI
SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE
RILEVAZIONE APPRENDIMENTI
a. s. 2011/12
classi II e V primaria
Normativa:
Lettera del PRESIDENTE INVALSI per i Dirigenti Scolastici;
Direttiva Triennale 2008/2010 (n.74) del 15/09/2008;
Direttiva anno 2010/2011(n.67) del 30/07/2010;
Nota Ministeriale MIUR su SNV 2010/2011 del 30/12/2010(pubblicata 11/01/2011);
Nota Ministeriale 20/04/2011 prot. 2792(pubblicata 20/04/2011).
La finalità ultima della misurazione degli apprendimenti consiste nel fornire a ogni scuola uno strumento
di diagnosi per migliorare il proprio lavoro.
La rilevazione avviene nei seguenti giorni:
• 9 maggio 2012: prova di italiano nella II e V primaria
• 10 maggio 2012: prova di matematica nella II e V primaria.
Le classi campione sono la 2^ e la 5^ del plesso di via Di Vittorio.
Per le sole classi campione i risultati delle prove sono registrati dall’osservatore esterno,il
pomeriggio stesso del giorno in cui si svolge la prova,sulle schede-risposta in formato elettronico.
Tuttavia,anche in questo caso,la correzione delle risposte fornite dagli alunni alle domande aperte
va effettuata dagli insegnanti somministratori con l’aiuto degli insegnanti di classe competenti”per
ambito”o per disciplina.
Per quanto riguarda le classi non campione la compilazione delle schede-risposta degli
alunni(predisposte dalla segreteria) può avvenire subito dopo la somministrazione delle prove o in
un altro momento.
Gli alunni delle classi che sosterranno le PROVE INVALSI osserveranno il seguente orario:
ingresso ore 8.30,uscita ore 13.30.
I docenti del turno pomeridiano potranno così iniziare la registrazione dei dati nelle schede-risposta
coadiuvati dai componenti della funzione strumentale valutazione.
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Conclusioni
Il POF, modificabile anche nel corso dell’anno scolastico per far fronte ad esigenze
sopravvenute, offre, un mezzo flessibile per la costante attuazione delle scelte formative.
La Funzione Strumentale POF
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