2010 september 15 16 17 18 bologna italy

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2010 september 15 16 17 18 bologna italy
2010
SEPTEMBER
15 16 17 18
BOLOGNA
ITALY
PROGRAM
15 SETTEMBRE
TEATRO COMUNALE
21.00 - 22.00 / Jon Hopkins (UK) (live)
22.00 - 23.30 / Noze band guest Dani Siciliano (FR-USA) (live)
KINDERGARTEN
23.30 - 01.30 / Pasta Boys (IT) (dj)
01.30 - 02.30 / Dani Siciliano (USA) (dj)
02.30 - 04.30 / Noze (FR) (dj)
04.30 - 05.30 / Pasta Boys (IT) (dj)
VJ: The Whiskylls (IT)
SALONE DEL PODESTÀ
20.30 - 21.30 / SEZIONE VIDEO
“Dreams are weapons”, “Pangea”, “Ubermensch” di Emanuele Kabu
“Racconti per una solitudine insonne: la storia dei sogni” di Emilio Rizzo
“V fisik’s hall of shame - V.H.S.(very huge synthoguitarz)” di Riccardo Ponis
“Sonar”, “Gravitè” di Renaud Hallée
21.30 - 22.15 / “Excerpt” di Federica Falancia & Riccardo Balli
(IT) (performance)
22.30 - 23.30 / “Fannullare” di Fannullare (IT-E) (performance)
SALA DEGLI ATTI / SCREENINGS
17.00 - 18.30 / “8 Bit” di Marcin Ramocki e Justin Strawhand (USA)
18.30 - 19.30 / “We Call It Skweee” di Iacopo Patierno e David Giese (S)
19.30 - 21.00 / “Rip! A Remix Manifesto” di Brett Gaylor (CND)
21.00 - 22.30 / “Speaking in Code” di Amy Grill (USA)
22.30 - 23.00 / “Warp 20 - NYC” di Lorenzo Fonda (USA)
CASSERO (serata in collaborazione con Discomobile)
16 SETTEMBRE
PALAZZO RE ENZO
LOGGIA
19.00 - 21.00 / Memoryman & LTJ aka Uovo (IT) e Luca Trevisi (IT) (dj)
21.00 - 22.30 / Anderedo (IT) (dj)
22.30 - 23.30 / Bass Cleff (UK) (live)
CORTILE
Andrea Sartori (IT) (performance)
23.00 - 00.30 / Cevo (IT) (dj)
00.30 - 02.30 / Daniele Baldelli (IT) (dj)
02.30 - 04.00 / Diskjokke (N) (dj)
04.00 - 05.00 / Wavashi (IT) (dj)
VJ: Luca Zanna (IT)
PROGRAM
17 SETTEMBRE
18 SETTEMBRE
PALAZZO RE ENZO
PALAZZO RE ENZO
SALONE DEL PODESTÀ
SALONE DEL PODESTÀ
19.00 - 20.00 / Iommi (IT) (dj)
20.00 - 21.00 / Weight & Treble di Carozzi, Giannini, Suz (IT) (live)
21.00 - 21.30 / “Fannullare” di Fannullare (IT-E) (performance)
21.30 - 22.30 / Robot Koch feat Grace (D) (live)
22.30 - 23.00 / “Celeste Motus” di Abstract Birds (IT) (performance)
23.00 - 00.00 / King Midas Sound (UK) (live)
VJ: Christopher&Mikkel (IT)
19.00 - 20.30 / Echoing (IT) (live)
20.30 - 21.00 “Celeste Motus” di Abstract Birds (IT) (performance)
21.00 - 22.00 / Atom TM (D) (live)
22.00 - 22.30 / “Synthesis” di Micron (IT) (performance)
22.30 - 00.00 / Donnacha Costello (D) (live)
VJ: Christopher&Mikkel (IT)
SALA DEL CAPITANO
18.00 - 20.00 / Calma vs Nmt (IT) (dj)
20.00 - 22.00 / The Electricalz (IT) (dj)
22.00 - 00.00 / Fabrizio Maurizi (IT) (dj)
VJ: Luca Zanna (IT) + Ctrl+Z (IT)
18.00 - 20.00 / Linuz (IT) (dj)
20.00 - 22.00 / Step&Rills (IT) (dj)
22.00 - 23.00 / Unzip Project (IT) (dj)
23.00 - 00.00 / Romano Alfieri (IT) (dj)
VJ: Fatcat (IT) + The Whiskylss (IT)
SALA REDBULL
SALA REDBULL
19.30 - 21.30 / Katzuma (IT) (dj)
21.30 - 22.30 / Tobor Experiment (IT) (live)
22.30 - 23.30 / AD Bourke (IT) (live)
19.30 - 21.30 / Katzuma (IT) (dj)
21.30 - 22.30 / DiCofone (IT) (live)
22.30 - 23.30 / Alan1 (IT) (live)
LINK (serata in collaborazione con Pump This!)
LINK
23.30 - 01.00 / Dance or Die (IT) vs T-Bone (IT) (dj)
01.00 - 03.00 / Jesse Rose (UK) (dj)
03.00 - 04.00 / ElektroGuzzi (A) (live)
04.00 - 06.00 / Cassius (FR) (dj)
VJ: Christopher&Mikkel (IT) + Ctrl+Z (IT)
SALA DEL CAPITANO
23.00 - 01.00 / Alessandro Sensini (IT) (dj)
01.00 - 03.00 / Ilario Alicante (IT) (dj)
03.00 - 04.00 / Reboot (D) (live)
04.00 - 06.00 / Tobi Neumann (D) (dj)
VJ: The Whiskylss (IT) + Christopher&Mikkel (IT) + Fatcat (IT)
PROGRAM
INSTALLAZIONI/VIDEO
WORKSHOP
17 18 SETTEMBRE
17 SETTEMBRE
PALAZZO RE ENZO - SALA RE ENZO
16.00 - 18.00 / Multimedia Art-Estensioni del sistema nervoso
18.00 - 19.00 / Buchla! (in collaborazione Sae Institute)
19.00 - 20.00 / Squatting Supermarket
21.00 - 22.00 / Le etichette di musica elettronica e il mercato nel 2010
“Relational landscape” a cura di Bianco-Valente (IT)
PALAZZO RE ENZO - SALETTE RUBBIANI
“Percorrere strade secondarie + La Foresta incantata” di Fannidada (IT)
“Virtual sequencing” di Victor Zappi (IT)
PALAZZO RE ENZO - CORTILE
“Parallelopipedeo” di Mikkel Garro Martinsen (IT)
LINK - SALONE PRINCIPALE
“Fontana ambulante + Il giardino delle meduse” di Valeria Sacenti (IT)
“Interactive game” di Anis Saraci (IT)
LINK - SALETTA CHILL OUT
“DecompressioneDEcondizionamento” di Roberta Ceresa (IT)
SEZIONE VIDEO
Vedi programma del 16 Settembre Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
18 SETTEMBRE
PALAZZO RE ENZO - SALETTE RUBBIANI
“Watertouch” di D3D (NABA) in collaborazione con Sreamfest 2010
18 SETTEMBRE
16.00 - 17.00 / Info session RedBullAcademy
18.00 - 19.00 / Ibridazione ed Evoluzione
19.00 - 23.00 / Ableton Live (in collaborazione con Backline)
L’evoluzione postumanistica trasforma il
corpo dell’uomo in un grande palcoscenico capace
di accogliere l’espressione libera di una technè che
esorbita l’ispirazione umana e la porta in territori
incogniti. Si aprono spazi profondi per fraseggi ibridi
mai programmabili, emergenze di cooptazioni caotiche
che possiamo solo lasciare emergere. La tecnopoetica
fa così implodere l’esecutore nello spettatore, entra
nella carne quale rete neurale e la fa battere su ritmi e
armonie non umane.
ROBERTO MARCHESINI
ARTISTS
BIOGRAPHY
DANI SICILIANO + NÔZE BAND
15.09 - h 22 / Teatro Comunale
JON HOPKINS
15.09 - h 21 / Teatro Comunale
Brian Eno. Herbie Hancock. I Coldplay. Ecco: non poster da
appendere muro, ma giusto una parte della lista di artisti con cui Jon
Hopkins collabora da pari a pari. Con gente così non suoni e non
lavori se non hai qualcosa di speciale, se non sei uno scienziato pronto
a ricamare prismi del tutto inaspettati e magici. Tuffarsi nella musica di
Hopkins è una vertigine totale. Architetture ritmiche glaciali e spigolose
che si adagiano su aperture melodiche di rara intensità e suggestione.
Echi dubstep che trascolorano in crescendi avvolti attorno all’impeto
della cassa in quattro. Bologna poi potrà assaporare tutto questo in
una veste inedita, perché il suo set al Teatro Comunale sarà speciale,
con tanto di pianoforte a coda oltre alla sua strumentazione abituale.
Semplicemente: imperdibile.
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L’eleganza dello swing contro il furore del free jazz. La stregoneria
elettronica a colpi di laptop contro il calore di una strumentazione
analogica, molto analogica. Il battito in quattro della house pronto
a sfidare il nemico di se stesso, ovvero il gusto dell’improvvisazione.
I due Nôze e la splendida Dani Siciliano, chiamando anche a rinforzo
un po’ di amici musicisti assai in gamba sui versanti jazz e funk, hanno
unito le forze per imbarcarsi in un progetto che ha tutta l’aria
di essere veramente imperdibile: gioia creativa allo stato puro, dove (re)
interpretare gemme del proprio repertorio, grandi classici senza tempo
oppure ancora territori finora esplorati. Tutti invitati, in uno degli eventi
musicali dell’anno. Nella splendida cornice del Teatro Comunale.
PASTABOYS
15.09 - h 23.30 | h 04.30 / Kindergarten
Uovo, Rame, Dino Angioletti: presenti! House, soul, urban blues, classe
assoluta: presenti! Contagioso entusiasmo e flusso ininterrotto di buone
vibre dalla consolle al pubblico: presenti! Conoscenza enciclopedica
dell’alfabeto della club culture e visione globale in grado di abbracciare
uno spettro sonoro che va dagli anni ‘60 fino al millennio prossimo
venturo: presenti! In una terza edizione che per roBOt mette in campo
il tema guida dell’ibridazione, i Pastaboys non potevano mancare perché l’ibridazione non è solo un’affascinante ma fredda avventura
intellettuale, ma anche una calda e avvolgente chiave per tirare fuori
il meglio dai sudori e dai sorrisi di un dancefloor.
11
ARTISTS
DANI SICILIANO
NÔZE
Per anni la musa di Matthew Herbert - era facile conoscere e
riconoscere così l’americana Dani Siciliano, trapiantata ancora anni fa
in Europa, tra Londra e Parigi. Facile, ma limitativo. Perché Dani non
è solo la voce meravigliosa di “Bodily Functions”; è anche un’artista
a tutto tondo, una produttrice dotata di un meraviglioso gusto musicale
(dove far collidere house, jazz, canzone d’autore, citazioni retrò,
innovazioni stilistiche) così come una dj armata di una incredibile
capacità di portare buone vibrazioni in pista. Nella prima veste la
vedremo al Teatro Comunale in un live set esclusivo assolutamente
imperdibile architettato assieme ai francesi Nôze, nella seconda
- più tardi nella notte - al Kindergarten.
Il lato giocoso della house più intelligente. O anche, il lato più
intelligente della house più giocosa. Nicholas Sfintescu ed Ezéchiel
Paillhés sono fin dai loro esordi, datati 2004, una meravigliosa mina
vagante nei campi dell’elettronica e dei dancefloor. In mano loro
la musica e gli stilemi della club culture diventano un alfabeto da
scomporre e ricomporre con piglio quasi dadaista; un piglio spesso
e volentieri geniale ed imprevidibile ma (soprattutto!) dannatamente
funk, sempre e comunque. Un funk sghembo, artigianale, fatto di
scherzi e trovate ingegnose. Trovate che divideranno con Dani
Siciliano nel progetto specialissimo presentato al Teatro Comunale,
e che poi distribuiranno nel dj set al Kindergarten.
15.09 - h 01.30 / Kindergarten
12
BIOGRAPHY
15.09 - h 02.30 / Kindergarten
13
ARTISTS
BIOGRAPHY
ANDREA SARTORI
16.09 / Palazzo Re Enzo (cortile)
L’uomo che tiene un ritratto di Herbie Hancock sul comodino, accanto
al letto. L’uomo che ha assaporato da protagonista Berlino, ma che
forse (e diciamo forse) ha scelto di nuovo Bologna. L’uomo che ha
dato vita assieme ad altri al collettivo e al festival Homework, autentico
marchio di garanzia per chi è in cerca dell’elettronica più interessante,
coraggiosa, innovativa, lontano da facili banalità. L’uomo che con
“Il Tagliacode” (2007), uscito sulla prestigiosa Persona Records, ha
creato uno dei più bei e complessi dischi di jazz/idm mai usciti in
Italia, e non solo in Italia. L’uomo che quest’anno ritorna a roBOt03,
e accidenti è davvero difficile prevedere cosa potrebbe aver preparato
per tutti noi.
MEMORYMAN & LTJ aka &
LUCA TREVISI
16.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (loggia)
Supremi buongustai. Incredibili ed enciclopedici conoscitori delle
radici della musica funk, soul e disco. Marpioni sfrontati della console,
in grado di far ballare anche le sequoie. Uovo dei Pastaboys e Luca
Trevisi sono, ognuno per conto suo, leggenda. Una leggenda di quelle
non appollaiate su un piedistallo, ma una di quelle felici come un
bimbo quando può percorrere in lungo e in largo le delizie house,
soul, funk, rare groove. Per roBOt03 hanno deciso di unire le forze.
Raddoppiano le teste e le mani sul mixer, molto facile raddoppi pure il
divertimento. Per un set che rischia di farsi proprio imperdibile.
14
ANDEREDO
16.09 - h 21 / Palazzo Re Enzo (loggia)
Al secolo, Andrea Giotti ed Edoardo Mazzilli; alla console, due amanti
del lato più funky della minimal techno; in giro per il mondo,
due persone innamorate della club culture. Si tratti di Bologna, Berlino
o Barcellona (…o anche di città che non iniziano per “B”), due convinti
sostenitori di come il clubbing sia tanto uno stato d’animo quanto
una piattaforma per un reale avanzamento culturale: l’importante
è muoversi con mente aperta, si tratti di organizzare eventi, serate
di grande successo (Playhouse) o di suonare al Bar 25 berlinese,
incendiando l’entusiasmo delle folle più bislacche e buongustaie,
così come nei santuari del divertimento italiano.
15
ARTISTS
BASS CLEF
CEVO
“Il trombone è uno strumento strano. Suona per microtonalità,
non ha tasti corrispondenti unicamente a note precise. In questo modo
ogni tanto riesco ad indovinare quella nota, quella frequenza, quella
risonanza che interagisce col pubblico, coll’acustica della location,
con la vibrazione che c’è nell’aria, e tutto diventa all’improvviso
semplicemente pazzesco”. Bene: Ralph Cumbers (aka Bass Clef)
lo infilano spesso nel filone dubstep. Ci sta - per le frequenze basse,
per le sincopi ritmiche, per la visionarietà dello stile, per il credito
nella scena... Ma lui è anche molto di più. Mixer, manopole ma anche
trombone e fiati vari, usati come viaggio interstellare verso
un fenomenale carnevale del terzo millennio.
Fondatore del Discomobile Athletic Party, Cevo inizia la propria attività
di dj sull’onda del suono Electroclash di inizio millenio.
La passione per gli 80’s e la propria naturale attitudine alla ricerca lo
hanno portato ad essere stato uno tra i primi dj di “nuova generazione”
a distinguersi per l’utilizzo di beat disco e di groove old-school elektro
negli anni in cui il dancefloor parlava solamente minimal tech,
tech-house. Sempre attento al continuo mutare del dancefloor, oggi nei
suoi set propone un clash trasversale e divertente, esplorando sonorità
balearic, electro ed italo-disco senza mai perdere il controllo della pista.
16.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (loggia)
16
BIOGRAPHY
16.09 - h 23 / Cassero
17
ARTISTS
DANIELE BALDELLI
DISKJOKKE
Daniele Baldelli è leggenda. No, non avete capito, questa non
è la solita presentazione tronfia e gonfia di retorica in cui anche il dj
che ha azzeccato un paio di brani e mezzo album già può essere
considerato una specie di divinità in terra. Ripetiamo, allora: Daniele
Baldelli è leggenda. Ma lo è davvero. É l’uomo che quando noi tutti
non eravamo ancora nati (e non era nata ancora la club culture,
ufficialmente) già stava anni luce avanti, creando il suono “cosmico”,
mixando l’inimmaginabile, tirando fuori il groove dal Boler di Ravel
così come da cavalcate afro-soul, più miliardi di altre cose ancora. Ok.
Bello. Fantastico. Ma l’avete sentito oggi, Daniele Baldelli? É ancora
incredibile. Gusto infinito. Cultura abissale. Senso del dancefloor totale.
Lui è schivo, non ci marcia sopra, non fa la star. Non ne ha bisogno.
In Norvegia, in musica, sono abituati a pensare strano. In Norvegia,
in musica, sono abituati a pensare bene. Non si danno dei limiti.
Inseguono i loro sogni. Ma lo fanno dopo aver studiato per bene le
radici: ogni innovazione e ogni sfida artistica deve passare da una
profonda conoscenza dei caposaldi del passato. Joachim Dyrdahl lo
sa bene. La sua (nu) disco è un’implementazione spaziofuturista delle
suggestioni disco-cosmiche che hanno reso magici certi dancefloor
pionieristici negli anni ‘80. Lui la cesella con cura e con un talento
pazzesco: tanto che il suo album del 2010, “En Fin Tid”, è uscito per
la prestigiosissima Smalltown Supersound. Dopo Lindstrom e Prins
Thomas, la disco del terzo millennio ha un nuovo campione.
16.09 - h 00.30 / Cassero
18
BIOGRAPHY
16.09 - h 02.30 / Cassero
19
ARTISTS
WAWASHI
NO MORE TROUBLE
Maestro di cerimonie (nel senso di persona gentile). Maestro di follie
(nel senso che potete voi decidere quale). Maestro di disco, nel senso
di italo, nel senso di lustrini, nel senso di ricreare quelle atmosfere
e quelle deviazioni che hanno reso magici certi posti negli anni ‘80,
quanto tutto era ancora (abbastanza) segreto e tutto era ancora
(abbastanza) permesso. Sensazioni che magari si possono ripescare
in questi anni al Cassero, dove non a caso Wawashi è saldamente
in sella da anni come resident. A lui il compito di gestire il lato più
ultracolorato dei dj set italici a roBOt03.
Giancarlo Marignani, Michelangiolo Pucci, Sandro Santucci
e Gianfranco Menin: quattro menti aperte agli stimoli che percorrono
tutta l’Europa, quattro persone pronte ad investire nella loro passione
e nel loro talento, quattro persone che ora cominciano a farsi largo nei
sentieri della club culture italiana utilizzando Bologna come prima base
di partenza. Una base che, negli ormai quattro anni di vita artistica del
progetto, ha già cominciato a dare le prime, corpose soddisfazioni
e che cresce: nell’ultima stagione è stata la volta di NoMoreSoda,
un primo assaggio di residency dove i quattro possono declinare
a piacimento la loro speciale definizione di house music.
16.09 - h 04 / Cassero
20
BIOGRAPHY
17.09 - h 18 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
21
ARTISTS
BIOGRAPHY
IOMMI
17.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Salone Podestà)
Genio e paciosa sregolatezza. Memoria storica ed instancabile
clubber. Enciclopedico nelle sue selezioni, assolutamente coinvolgente
nel percorrere decenni di musica nera con una viscerale predilezione
per la techno detroitiana più elegante. La storia della club culture
a Bologna degli ultimi quindici anni è un vestito che Tommaso Meletti
aka Iommi ha contribuito a disegnare come dj e come organizzatore;
una storia comunque ancora tutta in divenire, perché la curiosità
intellettuale è ancora adesso la sua prima compagna di viaggio
quando si tratta di stilizzare il suono e l’ambiente perfetto.
C.AL.MA
KATZUMA
Carlo, Alessandro e Marco: dai borghi maceratesi, tra iniziali
infatuazioni per chitarre o addirittura violini, via via fino a giocare
da qualche anno a questa parte un ruolo fondamentale nella nuova
scena dance bolognese, a partire dalla residenza guadagnata nelle
serata Playhouse al Kindergarten. Merito di una bella sensibilità nel
declinare gli stilemi della cassa in quattro, sapendo sempre quando
è il caso di andare giù, più a fondo, nei territori scuri, oppure di
seguire colorazioni deep, oppure ancora di abbandonarsi a derive più
felicemente funky. C’erano l’anno scorso, a roBOt, rieccoli quest’anno:
costanza e consistenza hanno la giusta cittadinanza e il giusto
riconoscimento.
Vi sfidiamo a trovare qualcun altro nella scena musicale italiana che
tanto abbia raggiunto come vette artistiche, ma così poco se la tiri:
sei uno dei pionieri del rap italiano, hai creato assieme a Neffa e Gruff
i Sangue Misto (e quindi “SxM”, il capolavoro assoluto dell’hip hop
di casa nostra), sei stato tu la mente musicale di “Aspettando il sole”,
sei stato eroe assoluto dell’underground col progetto Melma&Merda.
Basterebbe un quarto di tutto questo. Invece Deda, aka Katzuma,
è persona tranquilla e cordiale. Ed è uno che ad un certo punto ha dato
sfogo soprattutto al suo amore verso il funk originale, quello che parte
negli anni ‘70 e ancora oggi non fa prigionieri (basta sentire i suoi
album post-rap come “Moonbooty” o il recente “Dr. Know”). Nella sala
Red Bull Music Academy il groove è in mano sua: ci sarà da star bene.
17.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
22
17.09 - h 19.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull)
23
ARTISTS
BIOGRAPHY
WEIGHT & TREBLE
17.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
Due eminenze grigie assolute. Manuel Giannini, già coi Starfuckers
e i Sinistri - la storia dell’avant-noise italiano (con schegge jazz, techno,
rock, quellochevoletevoi). Massimo Carozzi, una delle menti del collettivo
a/v ZimmerFrei nonché a fianco di Emidi Clementi nel progetto El_
Muniria). Mille cose potevano nascere dall’unione dei loro stili e dei loro
talenti. Invece di disperdersi in mille rivoli, i due hanno creato una creatura
meravigliosa, glaciale, che percorre sinuosi i territori di una techno-dub
minimale, che paga tributo ai maestri targati Basic Channel. In questo live
set a roBOt03, anche la presenza speciale della voce di Suz, già ospite di
un roBOt-ini col suo progetto innervato su piste dubstep e trip hop.
THE ELECTRICALZ
17.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
Sono fra i re delle notti migliori a Milano; ma se glielo dite
direttamente, facile che loro scoppino a ridervi in faccia. Lontani
dallo stereotipo del meneghino arrogante e assai poco autoironico,
gli Electricalz sono persone simpatiche assai. Sono organizzatori
che prima nella storica Pergola poi al Leoncavallo, al Tunnel e al
Magnolia e in altri posti ancora hanno portato il meglio del meglio
del clubbing internazionale sotto la Madonnina. Sono dj che quando
suonano guardano il pubblico, lo incitano, ne respirano l’energia e si
comportano di conseguenza. Sono produttori che su etichetta Thisorder
stanno cominciando a farsi conoscere e apprezzare ben bene. Lunga
vita agli Electricalz!
24
ROBOT KOCH feat. GRACE
17.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
“Beh, la mia musica è come la roba della Motown... solo con l’aggiunta
di un sacco di laser”: definizione assai acuta quella che Robert Koch
ama dare della propria musica - peccato che sia molto, troppo riduttiva.
Il producer berlinese, già mente ritmica del progetto Jahcoozi (Bpitch),
è una di quelle menti meravigliose che fanno bene alla scena elettronica:
cita e conosce a meraviglia il soul, il funk, il jazz e l’hip hop più
avanguardista. È legato tanto ai dancefloor quanto al giro Brainfeeder
(la unit creativa guidata da Flying Lotus), parla l’alfabeto dubstep,
odia le cose scontate, sa quanto è potente la cassa in quattro ma anche
quanto può essere altrettanto potente lavorare su altri accenti ritmici.
E il suo “Death Star Droid” è uno degli album migliori degli ultimi tempi.
25
ARTISTS
TOBOR EXPERIMENT + CON_CETTA
FABRIZIO MAURIZI
Due piccoli geni di casa nostra alle prese con quel vero e proprio
Santo Graal della musica sperimentale contemporanea che è il System
200 creato originariamente dall’americano Donald Buchla nel 1963:
sarà un set tutto da scoprire quello offerto da Tobor Experiment (alias
Giorgio Sancristoforo, artista multimediale a trecentosessanta gradi,
docente al SAE di Milano e creatore di software audio di livello
assoluto) e Con_Cetta (alias Giuseppe Cordaro, uscite su Zymogen
e Moteer e una grande attività tanto sonoro quanto organizzativo
per diffondere l’elettronica di ricerca e qualità).
La storia era buona: il ragazzino alle prime armi voglioso di imparare
che assorbe trucchi e impara soluzioni dai veterani della scena
bolognese, fino a tirare fuori qualcosa di dannatamente nuovo,
energetico, bello. Così nuovo, energetico e bello da terminare nei
radar di un po’ di gente che conta, vedi i signori della m_nus, Richie
Hawtin in primis. Bello, no? C’è pure il lieto fine! ...e invece la storia
continua, non è mica finita qui.
Perché oggi Fabrizio non solo si fa apprezzare dai Maestri, ma miete
successi veri, con dj set dove le affluenze sono ormai degne di quelle
dei superstar dj. Ecco, non a caso. Assolutamente non a caso. Provare
per credere.
17.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull)
26
BIOGRAPHY
17.09 - h 22 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
27
ARTISTS
BIOGRAPHY
KING MIDAS SOUND
17.09 - h 23 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
“Waiting For You...”: il titolo dell’ultimo album. Il senso dell’attesa,
le schegge di romanticismo che si insinuano nelle vibrazioni dubstep
sospese tra cupezza, clangori industriali e dolci melodie giamaicane.
La nuova deriva musicale di Kevin Martin è sublime: l’uomo che da
più di un decennio ha un ruolo di primissimo piano nella musica
elettronica più nobile e coraggiosa (col terrorismo industrial targato
Techno Animal, con le vertiginose architetture dubstep a nome The Bug)
ha deciso di chiamare a sé il talento di Hitomi e Roger Robinson. Il loro
ruolo? Smussare i suoi angoli più cattivi. Forse. O forse no. Perché ogni
live di King Midas Sound è un’avventura sospesa tra sogno e incubo.
AD BOURKE
17.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull)
Prendere l’hip hop e portarlo ad un livello superiore, tra schegge
techno, inflessioni dub e disturbi futuristi: scienza complessa da
maneggiare, ma in questo AD Bourke è un maestro totale. Non solo
manipolatore di software, ma pure esperto strumentista (già al fianco
di Francisco e dei Jolly Music) - questo background lo porta a mettere
in campo un approccio molto “fisico” e altamente spettacolare anche
quando deve avere a che fare solo con un semplice campionatore.
In questo modo ogni suo live diventa un piccolo evento. Le ovazioni
raccolto quest’anno al Sonar o l’anno scorso a Dissonanze (o in
qualsiasi sua apparizione live) lo confermano al cento per cento.
28
DANCE OR DIE vs. T.BONE
17.09 - h 23.30 / Link
Il monocolore tech-house, le gloriose tradizioni detroitiane, la nobiltà
electro, la storia assoluta dell’hip hop: a Bologna il panorama dei
suoni che hanno fatto (e fanno) un’epoca è sempre stato piuttosto
affollato. Massimo riconoscimento allora a chi cercando nuovi
stimoli ha spinto con convinzione il suono nu electro, le colorate
e adrenaliniche coordinate della fidget house, l’electro più tendente
al clash e meno a Drexciya, il tutto con disturbi che vanno dal latin
a Kusturica. Una scelta che poteva essere azzardata e che invece
si è rivelata vincente al 100%. Onore al merito (e divertimento nel
dancefloor). E a roBOt 03, i resident della serata arrivano a spiegare
e raccontare in musica gli ingredienti del loro successo.
29
ARTISTS
JESSE ROSE
ELEKTRO GUZZI
Se nasci a Londra, muovi i primi passi a Bristol, torni a Londra e finisci
a Berlino, la tua vita non può essere stata troppo lontana dalla musica
di alta qualità. Se per giunta hai sempre avuto un amore smisurato
per la house di Chicago e la techno di Detroit, ben convinto poi
che il dancefloor sia prima di tutto una religione da officiare molto
accuratamente, e per giunta hai capito fin da subito che la tua strada
era fare il dj e il produttore, quello che hai e che sei oggi non arriva
assolutamente per caso: release su Classic e Dubsided, una label tua
diretta creatura (Made To Play), residenze di prestigio (una delle ultime
in ordine di tempo quella al berlinese Panorama Bar, il Luogo Delle
Delizie per ogni clubber che voglia considerarsi tale).
Preparatevi a vedere ed ascoltare una delle cose più rivoluzionarie in
musica negli ultimi anni. Se chiudete gli occhi, la musica targata Elektro
Guzzi è minimal techno affilatissima, avvolgente, ipnotica, con un groove
a dir poco micidiale e una capacità di introspezione mentale rara.
Se aprite gli occhi, di fronte a voi vedete un classico trio rock: basso,
chitarra e batteria. “Nessun laptop, nessun loop. Completamente banditi.
Quello che usiamo sono solo i nostri strumenti, più giusto qualche effetto e
qualche pedaliera”. Non esiste altra band al mondo in grado di pensare
in modo così diverso (e così affilato) la musica del nuovo millennio. Chi li
ha visti al Sonar 2010, lo sa.
17.09 - h 01 / Link
30
BIOGRAPHY
17.09 - h 03 / Link
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ARTISTS
CASSIUS
LINO PUGLIESE
Philippe Zdar potrebbe permettersi di starsene con le mani in mano, beato,
tanto lui la Storia l’ha già fatta: prima come La Funk Mob (la unit creativa
che ha rivoluzionato l’hip hop europeo ancora vent’anni fa), poi con
Etienne De Crecy nel progetto Motorbass, infine con la creatura Cassius,
fondata assieme al socio di sempre Hubert Blanc-Francard (aka Boom
Bass), uno dei più esplosivi ed elaborati progetti house di tutti i tempi.
Ma Philippe ha ancora un entusiasmo contagioso per la novità,
l’esplorazione e l’euforia da dancefloor, entusiasmo che riversa con
intensità scintillante nei suoi dj set targati Cassius: lontano dall’essere
monumento di se stesso, è uno dei non molti uomini in consolle che ancora
oggi fanno veramente la differenza.
Lino Pugliese, o meglio ancora Linuz, per chi ne segue le sue gesta
djistiche e produttive fin dagli inizi - dalle prime collaborazioni
importanti (quella con Tadeo, per dire), alle sortite in casa Memento,
fino all’ultimo progetto architettato assieme al socio UES, ovvero Pulpyt,
in uscita per una etichetta che ha fatto la storia della house come la
francese Robsoul. In tutti questi casi la rotta è data da house e techno,
perfettamente divise tra attitudine minimal e ricerca di profondità deep.
In una parola: quando la nuda cassa in quattro va alla ricerca delle
soluzioni più stilizzate e più di classe.
17.09 - h 04 / Link
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BIOGRAPHY
18.09 - h 18 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
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ARTISTS
ECHOING
STEP & RILLS
Echoing è il side project di Alessandro Bocci, cofondatore delle
storiche formazioni d’avanguardia Starfuckers e Sinistri e produttore
techno con il moniker M16. Qui si fa affiancare dalla voce di Andrea
Reali, membro di” I/0 “e “Voci ad effetto”. Il risultato è un sound
radicale basato su un beat di derivazione techno e organizzato
su tessiture vocali di matrice jazz e contemporanea. Una ritmica
pulsante, beat regolari, subfrequenze che si agitano ed enfatizzano
l’esecuzione vocale: una visione sonora nata dalle ceneri della musica
dance e modellata su strutture musicali che esplorando la tradizione
decidono di spingersi verso territori ignoti.
Arrivi da Torino, e questo spesso e volentieri è un marchio di qualità:
perché lungo il Po la tradizione è lunga, il panorama è altamente
qualitativo quanto affollato e, insomma, non si scherza. Unisci le
forze col tuo socio. Crei un EP, “Bye Bye”, che riceve i convinti
apprezzamenti di un parterre de roi che va da Laurent Garnier ai
Technasia, da Loco Dice a Chris Carrier - hai detto nulla. Devi avere
qualcosa di speciale, non c’è che dire. Step e Rills ce l’hanno, forgiati
da anni da protagonisti nelle serate targate Xplosiva o The Plug, pronti
ora a portare stile&sostanza anche in terre bolognesi.
18.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
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BIOGRAPHY
18.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
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ARTISTS
ATOM TM
DICOFONE
Uwe Schmidt è un genio. Uno di quei geni irritanti: quelli che si
applicano quando vogliono loro, quelli che invece di stare bravi seduti
e composti sono sempre lì ad irridere la professoressa, quelli che invece
di fare i compiti a modo si mettono lì a creare faccende bislacche e
scoppiettanti. Insomma, cose che se non sei un genio in cinque minuti
ti fanno smettere a suon di schiaffetti correttivi.
Ma Uwe è un genio. Col 2010 sono vent’anni che è in giro, vent’anni
che è semplicemente venerato da chiunque sia un minimo appassionato
di elettronica creativa ed intelligente. Che abbia scelto roBOt03 come
una delle tappe di festeggiamento di questo anniversario,
è semplicemente un onore.
Diego Cofone è una specie di scrigno delle meraviglie vivente.
É l’uomo in grado di riunire le suggestioni intellettuali della musique
concrete novecentesca con le visioni futuristiche della musica
elettronica. É lo strumentista pazzo che sa alternare qualsiasi tipo
di fiati (sassofoni, clarinetti...) col basso, o le tastiere, o la chitarra,
o addirittura pezzi di una lavatrice - sì, avete letto bene.
É l’artista che ha sedotto la Red Bull Music Academy qualche anno fa,
o che nel 2009 ha fatto il suo premio Iceberg per giovani creativi.
É, questo il punto, un musicista di quelli che vi augureremmo sempre
di poter incontrare: quelli da cui non sai mai cosa aspettarti.
18.09 - h 21 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
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BIOGRAPHY
18.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull)
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ARTISTS
UNZIP PROJECT
DONNACHA COSTELLO
Oltre un decennio fa, due salentini alla scoperta di Bologna.
Oggi, figure fondamentali nell’evoluzione della scena elettronica della
città felsinea, dopo una lunga residenza allo storico Link (dividendo
la console col Gotha mondiale di dj e producer) e dopo svariati set in
giro per l’Italia e l’Europa. Un viaggio lungo, che però Marco Ligurgo
e Toni Puglisi hanno percorso sempre con naturalezza e stile, forgiando
attentamente le loro seducenti ricette tra riflessi geometrici berlinesi
da un lato e richiami percussivi più mediterranei dall’altro: un’arma
di divertimento di massa forgiata con cura e amore, che ultimamente
è protagonista in un dancefloor che è leggenda, quello del Cocoricò.
Hai detto nulla. Ma lo spirito, è quello degli esordi.
Tanta gente salta sul carrozzone minimal techno, oggi come oggi.
Tanta. Ma tutti, bravi e meno bravi, dovrebbero inchinarsi di fronte
ad un producer come Donnacha Costello. Irlandese, attivo da oltre
vent’anni, profondo conoscitore non solo dei dancefloor ma anche di
Cage e Stockhausen, da tempo immemore è una dei nomi di maggior
classe che si possano incontrare in giro, punto. Le sue produzioni sono
poesia pura innervata dalla gelida efficacia di architetture ritmiche
in quattro. “Before We Say Goodbye”, uscito quest’anno su Poker
Flat, è solo l’ultimo capitolo nel curriculum vitae di un artista che come
pochissimi altri ha sempre saputo regalare anime profonde ipnotiche
alle sonorità dancefloor.
18.09 - h 22 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
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BIOGRAPHY
18.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà)
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ARTISTS
ALAN1
ROMANO ALFIERI
Nato e cresciuto alla fonte dei suono Warp e dell’electro più visionaria
alla Dopplereffekt, Alan1 è uno dei più grandi talenti in ascesa nella
scena elettronica attuale, italiana e non. Poco più che ventenne, ha
già tenuto la consolle non solo in svariati club di casa nostra ma
anche in posti, come dire?, non proprio secondari come il Panorama
Bar a Berlino o il Sonar a Barcellona. E lo ha fatto non da anonima
comparsa, ma raccogliendo ovazioni e incredibili consensi grazie ad
una maturità tecnica ed espressiva davvero fuori dal comune.
La sua personale sfida - quella di partire dagli anni ‘80 per creare
qualcosa di sporco, pericoloso e trascinante - è già ampiamente vinta.
Ed è solo l’inizio...
Una palestra bella tosta: l’Insomnia, uno dei tempi del clubbing
toscano (e nazionale), un club dove la gente vuole divertirsi e se non
la fai divertire, beh, non ti perdona nulla. Romano se la cava? Eccome.
Se la cava a tal punto che diventa resident mensile, e soprattutto
nell’anno successivo entra a far parte del collettivo Metempsicosi,
una delle realtà più grosse di sempre nel clubbing nazionale. Anni di
costante ascesa, come dj e pure come produttore: in quest’ultima veste
la nuova avventura è Anotherworld Studio, bunker creativo condiviso
con Luca Pechino, Ilario Alicante e Marco Effe. Ci sarà sempre strada
da percorrere, ma quella percorsa finora è già lunga ed esaltante.
18.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull)
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BIOGRAPHY
18.09 - h 23 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano)
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ARTISTS
ALESSANDRO SENSINI
ILARIO ALICANTE
É la AL di C.AL.MA, e già questo è un marchio di qualità, testato in
svariati eventi bolognesi, a partire dalle serate Playhouse. Ma anche
in solitaria Alessandro ha frecce nel proprio arco: se ne è ben accorto
Nick Curly che lo ha accolto nella Cécille Records, un riconoscimento
non da poco per un ragazzo appena venticinquenne. Lui risponde
col lavoro: molte nuove produzioni e remix sono in lavorazione,
muovendosi su traiettorie che parlano di techno, di house, di minimal,
di deep, la medicina perfetta e più ricercata per i dancefloor del nuovo
millennio.
Basta poco. Basta il talento (...hai detto nulla?). In un paese come
l’Italia troppo spesso affetto da gerontocrazia e sclerotizzazione,
storie come quella di Ilario andrebbero prese a modello. Giovanissimo,
poco più che ventenne, ma già un protagonista della scena a livello
europeo, con date sparse su tutto il Continente: il suo amore per il
suono forgiato in santuari come Cocoon e Circoloco (techno e house
minimali con venatura percussive), il suo entusiasmo e la sua etica del
lavoro gli hanno permesso di diventare un player di livello assoluto
ad un’età in cui, nel nostro paese, spesso ti dicono “Non è ancora
il momento, ripassa fra qualche anno”.
18.09 - h 23 / Link
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BIOGRAPHY
18.09 - h 01 / Link
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ARTISTS
REBOOT
TOBI NEUMANN
“Amo le architetture ritmiche complesse”: Frank Heinrich, aka Reboot,
sa dove indirizzare la vostra attenzione, quando si tratta di ascoltare
la sua musica. Che poi, non è questione solo di ritmiche: il dancefloor
disegnato nei suoni da Reboot diventa una creatura organica, con una
cura maniacale dei particolari, tutti!, con un equilibrio fra componenti
assolutamente perfetto. Che il suo nome giri regolarmente negli eventi
targati Cocoon non è un caso (è lui il paladino principale del “New
Sound of Frankfurt”), che il suo album d’esordio “Shunyata” abbia
il destino di uscire per la prestigiosa Cadenza nemmeno.
Ehi, di nuovo Tobi Neumann a roBOt03? Oh sì, di nuovo. Certo.
Perché non possiamo rinunciare alla sua simpatia e alla sua calda
umanità. Non possiamo rinunciare alla sua classe sopraffina, dove gli
accenti tech-house vengono declinati con un impatto ed un’efficacia
che ha davvero pochi eguali oggi. Non possiamo rinunciare alla
scarica di adrenalina e felicità che lui ogni volta, immancabilmente,
regala a tutte le persone che assistono ai suoi set (se c’eravate alle
prime due edizioni di roBOt sapete bene a cosa ci stiamo riferendo).
No, non possiamo rinunciare. L’abbiamo fatto di nuovo.
E siamo dannatamente orgogliosi di averlo fatto.
18.09 - h 03 / Link
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BIOGRAPHY
18.09 - h 04 / Link
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CALL4
ROBOT
IBRIDAZIONE DELLE TECNICHE
ARTISTICHE
PROVE TECNICHE PER IL FUTURO
Le diadi in contrapposizione: presenza/assenza, vecchio/nuovo,
virtuale/corporeo. Le sfide interpretative: cosa è arte cosa non lo è,
cosa è scienza cosa è progresso, cosa è immaginazione cosa è follia.
Le sfide diacroniche: quale passato e quale futuro per l’arte, la
tecnologia, la comunicazione. Le sfide sincroniche: quali sono le
potenzialità della contaminazione fra piani, stili e media diversi.
La sfida definitiva odierna per l’arte e per la società, racchiusa in una
parola: ibridazione.
roBOt ha selezionato progetti inediti per Bologna che indaghino
il rapporto fra le “classiche” tecniche artistiche, dalla pittura alla
performance, dalla fotografia alla scultura, e i ritrovati tecnologici
digitali di nuova generazione, dalle applicazioni i-phone ai software,
al 3d alle installazioni interattive multimediali.
Nuove concezioni. Nuovi concepimenti. Azzardi, esperimenti, vaticini,
nuove proposte per il domani che verrà. Derive stilistiche senza
soluzione di continuità. Vertigini creative. Scintille d’ispirazione da
cercare attraverso la strada della contaminazione e della ricchezza di
stili, mondi e linguaggi.
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EMANUELE KABU
Emanuele Bortoluzzi nato il 31/12/1978 a Belluno. Vive e lavora
a Belluno. Inizia come writer intorno al 1994 e da li sviluppa il suo
interesse per il disegno,l’illustrazione e la pittura. Dal 2003 inizia
a concretizzare il suo interesse nell’animazione realizzando loops
animati e dal 2004 lavora alla realizzazione di cortometraggi.
In contemporanea sviluppa il suo interesse nell’ambito musicale,
dapprima come cantante nel gruppo hardcore Kai Yan Wang e dal
2000 forma con Michele Scariot il gruppo di musica elettronica ENT
con il quale partecipa a numerose compilation e festival nazionali ed
internazionali. Dal 2007 inizia il nuovo progetto solista noise/ambient
GreenMine e dal 2008 il progetto blackmetal sperimentale Rotorvator.
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CALL4
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ROBOT
EMILIO RIZZO
RICCARDO PONIS
Emilio Rizzo, nato a Basilea (Svizzera) il 1981. Si diploma presso
l’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi” di Napoli nella sezione Arte
della Stampa e successivamente all’ Accademia di Belle Arti di Firenze
sezione Pittura. Attualmente vive e lavora all’ombra del Vesuvio.
Riccardo Ponis nasce a Roma. É laureato presso l’università
di Roma La Sapienza. Dal 2002 è attivo come musicista nel progetto
Metibla (www.myspace.com/metibla) e dal 2003 come regista
di cortometraggi e videoclip.
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CALL4
RENAUD HALLÉE
Con base a Montreal lavora su progetti astratti e narrativi in film,
animazioni e composizioni musicali.
Ha diretto due cortometraggi : ‘Gravité’ and ‘Sonar’
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ROBOT
FEDERICA FALANCIA &
RICCARDO BALLI - EXCERPT
L’informazione dev’essere libera. Il nostro ambiente dev’essere sano.
Il nostro modo di influire sulle risorse dell’umanità sostenibile. Temi
importanti. Che Federica Falancia onora al meglio lavorando
attraverso affilato artigianato tecnologico dove il procedimento
è poetica: frame lavorati uno per uno, interazione di immagini riprese
in tempo reale con altre già esistenti, disegno al naturale innervato da
manipolazioni effettuate in presa diretta.
Ad avvolgere il tutto, le sonorizzazioni analogiche e rigorosamente live
affidate all’agitatore sonoro Riccardo Balli, da anni protagonista
a Bologna e non solo.
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CALL4
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ROBOT
FANNULLARE
ABSTRACT BIRDS - CELESTE MOTUS
Cinque ragazzi con base a Bologna (Davide Marchi, Daniele
Giannotta, Francesco Aggazio, Manuel Prat e FornikoOlas).
Svariati oggetti di comune uso domestico.
Improvvise trasformazioni in drone mutanti, tra tessuti ritmici asimmetrici
che emergono da un plasma cangiante.
Una performance audio/video che si muove per visioni minimali,
perverse, pulviscolari, andando ad infilarsi nei vertiginosi (e pericolosi)
corridoi della subliminalità.
Pedro Mari e Natan Sinigaglia sono gli “uccelli astratti”, creature
in grado di navigare nel mondo della performance audio/video
lavorando in tempo reale, gestendo a perfezione spazi e sfumature.
“Celeste Motus” è una suite audiovisuale in tre movimenti, tra il soffio
di strumenti a fiato, le tessiture di un pianoforte, visioni panoramiche
in 4:1 - tutto verso un viaggio che porti verso una profonda, emotiva
crescita della consapevolezza, da costruire passo dopo passo,
movimento dopo movimento.
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CALL4
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ROBOT
RAJAN CRAVERI & SERENA
ZANCONATO (MICRON) SYNTHESIS
FANNIDADA - PERCORRERE
STRADE SECONDARIE
LA FORESTA INCANTATA
Micron fin dalla nascita ha i quattro quarti di nobiltà teatrale, visto
che arriva dalla Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi, e sta
percorrendo questi anni muovendosi in una delle città oggi come oggi
più vivaci e affascinanti, Torino.
Con “Synthesis” la coreografa-danzatrice Serena Zanconato e l’attore
e sperimentatore dei new media Rajan Craveri indagano i sentieri
dell’interattività, creando mondi dove segno pittorico, danza e ricerca
tecnologica si fondono in un’arte visiva dove l’azione lascia un segno,
dove l’azione lancia un segno.
Due ruote di una bicicletta virtuale assolutamente in mano al
pubblico, che può scegliere le direzioni più diverse per percorrere
una videostrada; oppure undici monitor perfettamente in grado di
ricreare, grazie anche al respiro dell’interattività, una foresta dai colori
cangianti e davvero fatati. La unit creativa Fannidada, composta da
Fanni Iseppon e Davide Giaccone, è pronta a dare un tocco di rara
grazia ai percorsi di roBOt03.
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CALL4
VICTOR ZAPPI (feat. MARCO
GAUDINA & DARIO MAZZANTI)
VIRTUAL SEQUENCING
In arrivo da Genova ecco tre ingegneri all’opera, per una installazione
che è quindi inevitabilmente ad alto contenuto tecnologico - ma ha
anche un respiro artistico, vivo, pulsante.
Un sequencer riesce ad essere allo stesso tempo sia uno strumento
in chiave visuals sia controller musicale, il tutto per dare vita ad
una proiezione in stereoscopia interagibile attraverso il “contatto”
(virgolette d’obbligo...) tra la mano dell’utente e gli oggetti virtuali
disposti in scena.
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ROBOT
MIKKEL - GARRO MARTINSEN
PARALLELOPIPEDEO
Per tutti i clubber bolognesi (e non solo bolognesi), Mikkel è una
vecchia conoscenza nonché una garanzia: alcuni fra i migliori visuals
nella storia della club culture di casa nostra sono sue creazioni.
A roBOt03 arriva con un suo progetto speciale: una videoinstallazione
interattiva “site specific” che arricchisce lo spazio di un tessuto video/
luce la cui intensità, colorimetria e ritmo sono determinati dal rumore/
suono dell’ambiente in cui viene installato.
Qui e ora.
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CALL4
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ROBOT
ANIS SARACI - INTERACTIVE GAME
(SNAKE)
ROBERTA CERESA
DEcompressione Econdizionamento
Anis Saraci arriva dall’Albania, ma negli ultimi anni la sua base è
stato lo IUAV a Venezia, una delle sedi universitarie più prestigiose
d’Europa, dove si è specializzato in arti visive e spettacolo.
A roBOt03 porta una sua personalissima interpretazione di Snake, il
videogioco davvero old school che tutti noi almeno una volta nella vita
ci siamo ritrovati a giocare: un videogioco che sotto il trattamento di
Saraci diventa una appassionante esperienza interattiva.
Tutti i segreti di una “dreamchine”. Di che si tratta? Sta a voi scoprirlo.
Sta a voi sperimentare come si possa vivere un’esperienza percettiva
soggettiva attraverso una moltitudine di stimolazioni audiovisive.
Sta a voi vedere che aspetto può avere e che sensazioni può dare
una “camera di decompressione” del nuovo millennio. La mantovana
Roberta Ceresa vi attende al varco, vi attende alla prova.
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CALL4
VALERIA SACENTI - FONTANA
AMBULANTE + IL GIARDINO DELLE
MEDUSE
L’artefice di uno degli snodi fondamentali nella scena artistica
bolognese, “Le Giraffe”; una installazione e una performance da
lei create che esplorano i singulti dell’indispensabilità così come
dell’inutilità, alla ricerche di schegge di rivoluzioni prossime venture.
A realizzare tutto questo una make up artist, Virginia Vittuari, e le
performer Sara Kaufman, Maria Luisa Cedeno e Luce Bottazzo.
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ROBOT
D3D (NABA) - WATERTOUCH
IN COLLABORAZIONE CON STREAMFEST
“Watertouch”: il frutto di un master, a nome D3D, organizzato dalla
prestigiosa Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Un frutto che chiama l’urgenza di una sensibilizzazione verso il tema
della scarsità dell’acqua e del suo consumo non parcellizzato.
Le armi usate, fornire a tutti un metodo di analisi e di interpretazione
critica della miriade di dati esistenti sullo sperpero d’acqua e sulla sua
diminuzione (in futuri per nulla lontani).
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SCREENING
8 BIT
A DOCUMENTARY ABOUT ART AND
VIDEOGAMES
DI MARCIN RAMOCKI E JUSTIN STRAWHAND
Prodotto da: Justin Strawhand / Durata: 73’
8 BIT è un documentario ibrido che esamina l’influenza dei videogiochi
sulla cultura contemporanea. Mélange di rocumentary, arte rivelata
e indagine culturale critica, 8 BIT lega fenomeni apparentemente
scollegati come la scena demo anni 80, la musica chiptune e gli artisti
contemporanei che usano machinima e giochi manipolati. Prodotto
a New York, Los Angeles, Parigi e Tokyo, 8 BIT offre una prospettiva
globale sui nuovi approcci artistici della generazione “Do it yourself”
cresciuta con Atari e Commodore 64. Tra gli artisti presenti in 8 BIT:
Cory Arcangel, Bit Shifter, Bodenstandig 2000, Bubblyfish, Mary
Flanagan, Alex Galloway, Glomag, Paul Johnson, John Klima, Johan
Kotlinski, Nullsleep, Joe McKay, Tom Moody, Akiko Sakaizumi, Eddo
Stern , TEAMTENDO, Treewave e Carlo Zanni. Con l’aiuto del critico dei
media Ed Halter e della scrittrice e curatrice di Nuovi Media Christiane
Paul, queste strategie artistiche vengono inserite in un contesto storico
modernista e postmodernista ed esaminate come esempi possibili di
una transizione in un territorio inesplorato. 8 BIT afferma che nel rock il
21° secolo Game-Boy, machinima e teoria dei giochi vanno assieme e
condividono il patrimonio digitale della Generazione X.
WARP 20 - NYC
DI LORENZO FONDA
Prodotto da: Warp Films / Mighthy8 / Durata: 30’
La Warp Records ha chiesto al regista Lorenzo Fonda di creare
un video che documentasse l’evento, organizzato a New York nel
settembre del 2009, per il 20° anniversario della storica etichetta. Live
performances, interviste e altro ancora da Battles, Jamie Lidell, Flying
Lotus, !!!, Clark, Hudson Mohawke, The Hundred In The Hands, Born
Ruffians e Pivot.
Trailer: http://www.Cerberoleso.It/videos/music/warp-20-nyc
Sito: http://warp.net/directors/lorenzofonda
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SCREENING
RIP! A REMIX MANIFESTO
WE CALL IT SKWEEE
DI BRETT GAYLOR
DI IACOPO PATIERNO E DAVID GIESE
Prodotto da: EyeSteelFilm / Durata: 86’
Il manifesto della “revisione” del concetto di proprietà intellettuale,
film bandiera del copy-left concepito dall’attivista del web Brett
Gaylor. Fondatore del progetto Open Source Cinema, Gaylor ha
raccolto attraverso il sito i contributi di centinaia di utenti che volevano
partecipare al primo film open source della storia. Protagonista
principale di Rip è il dj e “mash-up artist” Girl Talk. Cosa c’è in quella
terra di mezzo tra copyright e copyleft? Che cosa è legale ed entro che
limiti? Il celebre Lawrence Lessig - autore, tra gli altri di Cultura Libera e
Remix e fondatore di Creative Commons - è tra gli intervistati del film,
insieme al media guru e coeditore di Boing Boing Cory Doctorow e a
Gilberto Gil, musicista ed ex Ministro della Cultura in Brasile.
Trailer: http://www.Youtube.Com/watch?V=9oar9glucl0
Prodotto da: GENOME INC. in collab con Atmo / Flogsta Danshall
Harmoenia Records / Durata: 63’ / Formato: HDV
Un film su musica, persone e scandinavia - “Sono elementi basici,
come l’amore, il ballo e onde sinusoidali.” - Eero Johannes.
All’inizio del 2008, il filmmaker italiano Iacopo Patierno arrivò a
Stoccolma per aiutare Erik Gandini nella produzione di “Videocracy”.
Mentre era in Svezia scoprì il suono funk sintentico della Scandinavia:
il nuovo genere musicale chiamato “Skweee” e dopo poco strinse
amicizia con i suoi produttori. Attivo già in Italia in ambito musicale
con il progetto audio/video Bio_Logic, subito subì la fascinazione
verso questo nuovo genere e decise di entrare a fondo nella vita dei
suoi protagonisti. Camera alla mano intraprese un viaggio attraverso i
sobborghi funzionalisti di Stoccolma, attraversando il mar Baltico fino
a Helsinki, fino ad arrivare al leggendario Festival Sonar di Barcellona;
dove 8 artisti Skweee svedesi e fillandesi furono chiamati a presentare
il nuovo genere musicale. We Call It Skweee è la storia di questo
viaggio. “Il film è uno sguardo su una sotto cultura che in molti modi
ho riconosciuto essere quello che spesso definiamo come Scandinavo”
Iacopo Patierno.
Trailer: http://www.Atmo.Se/film-and-tv/skweee/
Sito: http://www.wecallitskweee.com
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SCREENING
SPEAKING IN CODE
EVERYTHING CHANGES WHEN YOU
GET LOST IN MUSIC
DI AMY GRILL
Prodotto da: Squared Productions / Durata: 89’ / Formato: MiniDV
Speaking in Code è un resoconto intimo di persone completamente
perse nella musica. La regista Amy Grill segue una serie di personaggi
per alcuni anni nella loro lotta per il successo mentre altri prosperano
nel mondo della musica elettronica. Il film svela in modo intimo studi di
carattere intrecciati, opinioni e crude verità della nuova musica.
É una finestra sul mondo dei parties nei magazzini, dei concerti senza
fine, dei viaggi internazionali, con i loro rischi, le invenzioni, i trionfi
e le separazioni. I personaggi sono avvincenti come le loro storie: i
Modeselektor, turbolento duo di produttori, vengono liberati dal suonare
in una minuscola stanza negli Stati Uniti per ritrovarsi di fronte a 20.000
persone a Barcellona; il giornalista Philip Sherburne lascia l’America per
trovare una “techno lifestyle” più completa in Europa, The Wighnomy
Brothers sono catapultati dal loro mondo idilliaco nella ex Germania
dell’Est per affrontare il loro punto di rottura di fronte alla telecamera;
Tobias Thomas contempla la sua carriera oramai prossima alla fine,
mentre Monolake, l’inventore del software che quasi tutti i musicisti
elettronici utilizzano per creare la loro musica, procede costantemente
con il suo approccio stravagante a una vita fatta di musica.
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Al suo ritorno negli Stati Uniti David Day (marito della regista Amy
Grill) cerca instancabilmente di trasformare Boston da una città rockcentric ad una centro di vita techno. Purtroppo gli sfrenati sforzi di Day
di rendere popolare la musica elettronica ricadono nel suo matrimonio
con la regista. Una storia strettamente intrecciata sulla scena musicale
elettronica raccontata dal mondo interiore: intima, cruda e vivace. Con
musiche di: Modeselektor, Wighnomy Brothers, Robag Wruhme, Ellen
Allien & Apparat, The Field, Monolake, Michael Mayer, Gas, Jonas
Bering, SCSI-9, Gui Boratto, Superpitcher, Steadycam, Dettinger, Rice
Twins, Reinhard Voigt, Oxia.
Trailer: http://www.Speakingincode.Com/#/video.Html
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WORKSHOP
INFO SESSION
RED BULL MUSIC ACADEMY
CON ATOM TM, ALAN 1 E AD BOURKE
Una delle belle novità di questa edizione: il sapore della Red Bull
Music Academy arriva a roBOt03. Ovvero: il sapore di passare tempo
prezioso coi musicisti faccia a faccia, senza filtri; di sentire i loro
trucchi e i loro aneddoti, di vedere il modo preciso in cui lavorano
e in cui creano, di confrontarsi con loro. Questo infatti è quello che
succederà sabato 18 settembre, alle ore 16: l’immenso Atom TM e i
talentuosissimi Alan1 e AD Bourke saranno non presenze intoccabili su
un palco, ma stretti compagni di viaggio di un’esplorazione attraverso
tutti i segreti che rivestono il ruolo e l’attività del musicista, da quali
software e strumenti si usano a quali sono le associazioni d’idee che
nascono dietro a un disco, una traccia, un ritmo, un campionamento.
Chi ha già partecipato a queste Info Session della Red Bull Music
Academy lo sa - un’esperienza davvero intensa ed invidiabile.
Aperta, in esclusiva, per tutti coloro che saranno a roBOt03.
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MULTIMEDIA ART > ESTENSIONI
DEL SISTEMA NERVOSO
OSPITI: LELIO AIELLO (DIR. ART. WORK.LAB) / BIANCO-VALENTE
(ART.) / SILVIA GRANDI (DOC. ALMA MATER STUDIORUM)) /
ANTONIO PUGLISI (DIR. ART. ROBOT) / PAOLO ROSA (STUDIO
AZZURRO)
La ricerca artistica contemporanea è immersa in un sistema mediale
che ne modifica i linguaggi, le strutture, le poetiche. La constatazione
della funzione protesica della tecnologia è evidente quanto chiara
nella pervasività dei numerosi apparecchi e apparecchietti digitali che
accompagnano le nostre attività quotidiane, amplificando le nostre
facoltà di partecipazione al mondo. Nel contempo, sempre di più la
realtà rivelataci dalla tecnologia sembra essere la realtà da essa stessa
creata. Nel mondo delle reti informatiche viviamo quotidianamente
la simultaneità e la moltiplicazione della nostra presenza, ma con
ciò come si stanno modificando i modi di percezione e conoscenza?
Siamo nel mondo di un’informazione senza sensazione o, attraverso
l’astrazione tecnologica, siamo nella condizione di poter essere ancora
vicini alla sensualità mondana? Lungi dall’essere speculazione da
gnoseologi e massmediologi, la questione coinvolge al confronto la più
attenta ricerca artistica contemporanea, chiamata ad una riflessione
sullo statuto del visivo, nei suoi intrecci con la tecnologia e con i relativi
risvolti più prettamente filosofici. La riflessione sembra infatti essere
quella sulle attuali condizioni dell’esperienza e sui possibili scenari in
serbo per la nostra stessa identità. In questo quadro gli ospiti invitati
affronteranno il tema della relazione fra arte e tecnologia a partire
dalla propria esperienza artistica, pratica o teorica.
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WORKSHOP
BUCHLA!
A CURA DI GIORGIO SANCRISTOFORO E GIUSEPPE CORDARO,
IN COLLABORAZIONE CON SAE INSTITUTE
Tobor Experiment, all’anagrafe Giorgio Sancristoforo, docente
SAE, musicista e programmatore di software audio dal valore
europeo, presenta un evento dedicato alla musica elettroacustica
con il sintetizzatore Buchla: un seminario e una performance di
improvvisazione musicale realizzata assieme a Giuseppe Cordaro
(CON_CETTA - Mooter, UK). Il System 200 Costruito da Donald
Buchla nei 1963, su commissione del San Francisco Tape Music
Center (Morton Subotnick, Ramon Senders, Pauline Oliveros, Steve
Reich, Terry Riley), uno dei luoghi nevralgici della musica elettronica
statunitense, una specie di Santo Graal della musica elettroacustica.
Uno degli strumenti musicali elettronici più sofisticati che siano mai stati
costruiti. Da David Tudor, a Richard Lainhart, da Morton Subotnick
ai Nine Inch Nails, il suono del Buchla ha caratterizzato per quattro
decadi le sperimentazioni più importanti della musica di matrice
statunitense. Dopo quarantesette anni di strabilianti invenzioni musicali,
Don Buchla è tornato con una nuova versione del suo più acclamato
strumento: il System 200e, pronto per essere presentato nelle sue
funzionalità e potenzialità a roBOt03.
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LE ETICHETTE DI MUSICA
ELETTRONICA E IL MERCATO
NEL 2010
LA FIGURA DEL DISCOGRAFICO DELL’ EDITORE DEL DISTRIBUTORE
E DELLO STORE ONLINE
Uno scenario in continua e vertiginosa evoluzione; ed è tale per
la musica elettronica più che per qualsiasi altra scena musicale.
L’avvento delle tecnologie digitali ha drasticamente cambiato
(e continua a cambiare giorno dopo giorno) le regole del gioco:
vale per ciò che concerne il lato creativo della musica, ma vale anche
e soprattutto per tutti quegli aspetti che fanno realmente la differenza
tra il fare musica per hobby e farlo invece a livello professionale vendita, distribuzione, promozione, edizioni. roBOt03 mette
a confronto alcuni fra i massimi esponenti a livello europeo dei vari
profili professionali in gioco, per una visione che sia davvero a 360
gradi, sviscerata da chi ha dimostrato di saper essere un top player
globale.
Moderatore: Pierfrancesco Pacoda (giornalista e saggista)
Relatori: Irma Records/Music Market, Wpp/Was, Inndigital 50Lab
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WORKSHOP
SQUATTING SUPERMARKETS
A CURA DI FAKEPRESS E ART IS OPEN SOURCE, PRESENTANO
SALVATORE IACONESI E ORIANA PERSICO
Versione radicale di marketplace e punto d’acquisto in realtà
aumentata, Squatting Supermarkets narra l’evoluzione del quotidiano
entrando nel cuore vivo e pulsante del consumo: lo shopping.
Guardare i prodotti sugli scaffali, scegliere, pagare, indebitarsi, farsi
convincere e sedurre, relazionarsi con loghi, messaggi, altre persone:
comprare è un’esperienza che riempie le nostre giornate, costruita
attraverso immagini, suggestioni e strategie talmente complesse che
sfuggono sistematicamente alla percezione dell’utente finale.
Le tecnologie, usate per creare nuovi spazi di azione/comunicazione
e sovrapporli alla realtà ordinaria aumentandola, consentono inedite
possibilità di fruizione e interazione: ubique, accessibili,
ma soprattutto emergenti e polifoniche, emozionali e relazionali.
Squatting Supermarkets racconta proprio questa possibilità: uno spazio
in realtà aumentata tecnologicamente sovrapposto alla realtà ordinaria
e un marketplace interstiziale che vive in squat sulle infrastrutture fisiche
e immateriali esistenti (loghi e luoghi del consumo). Il cuore tecnologico
dell’installazione, iSee, è un’applicazione mobile in realtà aumentata
basata sul riconoscimento delle immagini. Inquadrando il logo del
prodotto, l’applicazione lancia il sistema di image processing che
riconosce il logo, consentendo all’utente di accedere a una strato
aggiuntivo di informazioni provenienti da una pluralità di fonti. Il logo
diventa un wiki, un’infrastruttura di comunicazione aperta, un social
network distribuito, un ecosistema p2p.
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A partire dalla storia e dallo sviluppo del progetto, il workshop
analizzerà i fondamenti artistici, politici, scientifici e tecnologici
dell’operazione. Alle immagini, le foto, i-video, le ricerche condotte
dagli studenti del corso di Economia Non Profit di Tor Vergata
(Roma) e del corso di Disegno Industriale dell’Università L. Quaroni
(Roma La Sapienza), si alterneranno dimostrazioni dal vivo sul
funzionamento della tecnologia, sull’evoluzione della piattaforma e
delle rappresentazioni infoestetiche ad essa associate, sul modello di
pubblicazione, sulle pratiche di attivismo legate allo shopping.
La parte finale del workshop coinvolgerà il pubblico in un’azione
fisica, una performance che ricondurrà alla dimensione del corpo
l’approccio teorico esposto.
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WORKSHOP
IBRIDAZIONE ED EVOLUZIONE
A CURA DI ROBERTO MARCHESINI
Le nuove tecnologie, con il loro portato innovativo, stanno approntando
forti cambiamenti rispetto ai concetti di base dell’esistenza umana,
ponendo in evidenza i più importanti fuochi di metamorfosi e gli
slittamenti di significato. Termini come cyborg, morte cerebrale,
intelligenze non umane, clone, avatar, identità mutante mettono
a dura prova le tradizionali coordinate antropologiche e le cornici
epistemologiche chiamate a interpretarli. Ci troviamo di fronte a
una profonda rivoluzione culturale capace di affascinare taluni e
atterrire altri, che richiede però un’attenta riflessione nei suoi prospetti
paradigmatici e nei suoi innumerevoli risvolti.
Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia ha subito un profondo mutamento
nel XX secolo ma anche il concetto di natura ha visto numerosi
slittamenti di significato, a tal punto che oggi molti autori mettono
in discussione la dicotomia naturale/artificiale.
Rispetto alla definizione dei predicati umani si è passati da una lettura
autarchica, le qualità umane come emanazione dell’uomo, a una
ibridativa, le qualità umane come risultato di processi ospitali del nonumano, con una metamorfosi profonda delle coordinate interpretative
dell’ontopoiesi. Secondo questo mutamento di paradigma, definibile
come postumanistico, le qualità umane sono il frutto di un processo
decentrativo e non di dominio. La tecnica dismette perciò il suo ruolo
ancillare di strumento per divenire un partner di nuove avventure verso
dimensioni incognite ove la creatività non è più un atto di volontà ma
un lasciarsi portare.
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ABLETON
A CURA DI GIANCARLO LANZA, IN COLLABORAZIONE
CON BACKLINE
Anche quest’anno Ableton, con la collaborazione della distribuzione
italiana Backline, sarà presente al roBOt03. Il workshop, diviso
in quattro sessioni, è curato dallo specialist Italiano per Ableton
Giancarlo Lanza.
Nella prima parte saranno presentate: tecniche di composizione,
compressione (Sidechain, Parallel compression) e cenni sulla
manipolazione di materiale audio mediante i campionatori nativi.
Si darà spazio alle domande dei partecipanti, per avere risposte
su dubbi personali ed eventuali problemi legati al software.
Nella seconda sessione il relatore Vinci Acunto produttore e direttore
della NuT Academy (Na) mostrerà come utilizzare Melodine DNA,
plugin all’interno di Ableton Live, e le funzioni di base con vari esempi
audio. La terza parte vedrà trattato l’argomento “controllo”, una
panoramica di controller dedicati ad Ableton (e non) con trucchi sulla
gestione delle assegnazioni e strategie per gestire un set, dj o live
controllando ogni aspetto in tempo reale.
La giornata prevede anche un incontro con gli iscritti al gruppo
di Facebook Ableton User Group italia: sarà possibile prenotarsi
per partecipare al workshop direttamente da Facebook, per ulteriori
informazioni basta iscriversi al gruppo.
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PARTNERS
WORK.LAB
17 18 SETTEMBRE
PALAZZO RE ENZO (SALA RE ENZO)
COPRODUZIONE DÉJÀ.VU / ROBOT03
RELATIONAL LANDSCAPE installazione a cura di BIANCO-VALENTE
(Italia) con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire
Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele
Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio
Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti.
BIANCO-VALENTE presentano nella cornice di roBOt03 una
installazione ambientale, frutto di un lavoro laboratoriale con giovani
artisti e studenti provenienti dall’Accademia di Bologna, dal DAMS
e dal Conservatorio. Campo d’azione privilegiato del laboratorio
di Bianco-Valente sarà la città, come scenario nel quale si creano
relazioni fra le persone e fra le persone e gli eventi. Il workshop, tenuto
tra il 7 e l’11 settembre con base operativa negli spazi dell’Accademia
di Belle Arti di Bologna, si situa all’interno del progetto work.lab,
laboratori di ricerca e di sperimentazione espressiva basati sul concetto
di esperienza condivisa e di confronto generazionale, dove artisti
di fama internazionale sono invitati a realizzare un progetto con il
coinvolgimento di giovani creativi emergenti.
Il duo di artisti, attivi dal 1994, predilige l’uso di media digitali con
cui coinvolgere gli spazi in senso installativo, creando opere non
semplicemente da vedere ma da esplorare sinesteticamente, con cui
interagire nel pieno di stimolazioni sensoriali e cognitive.
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Istituzionali
Sponsor
Media
Tecnici
I N S T I T U T E
Network
Official radio
festival internazionale di cultura eco digitale e sperimentazioni audio_visive
www.robotfestival.it