Il genio di Lucia

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Il genio di Lucia
Anno XIII (XXVIII) - N° 9 - SETTEMBRE 1995 - Via Trento n° 4 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. abbonamento post. gr. 111 - n° 144 - inf. 50%
«La Voce» mensile di Montefiascone - Direttore Agostino Ballarotto - Responsabile Angelo Gargiuli - Direzione, redazione, amministrazione: 01027 Montefiascone,
Via Trento, 4 - Tel. 826050 - c.c.p. n° 12158010 intestato a: Parrocchia S. Margherita - 01027 Montefiascone (VT) - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982
Tipo-Lito «Silvio Pellico» s.d.f. di Marroni e C. - Via O. Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. 826297
Il
di
genio
Lucia
Da Palazzo Doria
L'Amministrazione non va in ferie!
diverse categorie di persone della nostra
Si dice, ed è vero, almeno in parte, che durante l'estate l'Italia si ferma. La macchina burocratico-amministrativa, vuoi per il caldo debilitante, vuoi per le assenze
dovute alle ferie, vuoi per il recupero delle energie in vista degli impegni che puntualmente derivano dagli ormai ricorrenti <<autunni caldi», riduce al minimo indispensabile la propria attività operativa.
Così non è per la nostra Amministrazione Comunale che, seppur da poco insediata, ha già messo in cantiere numerose ed importanti opere, alcune delle quali in
fase di conclusione. Le riportiamo così come ci sono state testualmente riferite.
comunità ecclesiale sono un vero dono di
1
Il mese di settembre ravviva in noi il ricordo e la devozione verso S. Lucia Filippini".
La sua festa e la settimana di incontri
destinati a riproporre il suo esempio alle
Dio::una occasione provvidenziale per la
nostra vita cristiana.
Pensando a Lei, mi rendo conto sempre
più di quanto sia attuale Vopera da Lei iniziata. Mi sento di poter dire che Lucia è,
nella Chiesa, uno dei «geni» dell'apostola-
2-
to. E ' davvero geniale la sua dedizione privilegiata alla catechesi ed alla famiglia.
La catechesi
per formare
personalità
cristiane e Vimpegno di suscitare famiglie
cristiane per promuovere una società pie-
5° Lotto funzionale per il restauro
della Rocca dei Papi onde destinare il monumentale complesso a
Museo Territoriale dedicato a Sangallo il Giovane.
corsi e ricorsi della storia, ci ripropongono
l'urgenza di queste due scelte privilegiate
chiede a quanti si
sentono e vogliono essere cristiani.
A livello socia-culturale siamo sommersi
da un fiume di parole. La maggior parte
sono parole inutili. Sta di fatto che un vero
rinnovamento della vita sociale può realizzarsi soltanto attraverso persone oneste e
famiglie unite e sane. Proprio quello che
Lucia Filippini riuscì a suscitare.
Vale la pena di seguirne l'esempio. Ed è
per questo che sento il desiderio ed il bisogno di invitare le parrocchie di Montefiascone e tutta la città a non limitarsi a fe-
Conclusione, entro l'anno corrente,
dell'allaccio fognario del nuovo fabbricato comprendente 18 alloggi di
case popolari di prossima assegnazione.
£. 63.400.000
3-
namente umana. A distanza di tre secoli, i
che il tempo presente
Sostituzione completa del veochio
impianto di illuminazione di via
Bandita con altro più funzionale ed
esteticamente più adeguato al tratto stradale più importante dal punto
di vista panoramico.
£. 82.500.000
£. 3 0 0 . 0 0 0 . 0 0 0 (con contributo regionale)
4Lavori di sistemazione e pavimentazione di zone ed aree adiacenti
alla Rocca, compreso il piazzale.
£. 500.000.000
Sistemazione Piazzale Angelo Frigo, ubicato nel cuore del centro
storico, mediante pavimentazione
a basole e sampietrini con circostante abbellimento di zona verde
ed inferriate artistiche in ferro battuto. Il progetto definitivo è in corso
di elaborazione con gli opportuni
contatti con la famiglia Frigo.
steggiare -S. Lucia una volta l'anno ma a
tener viva la devozione verso di Lei in permanenza. La sua lezione e la sua intercessione saranno un valido aiuto per la nostra
vita umana e cristiana.
+ Fiorino, vescovo
Infine nella riunione del Consiglio Comunale del 10 agosto scorso, una decina di argomenti di normale amministrazione sono stati approvati tranquillamente ad eccezione delle modifiche da apportare al servizio di assistenza per i
lungodegenti della Casa di Riposo e per
le controdeduzioni sulla variante al PRG
per la via di accesso pedonale alla Cripta di S. Lucia Filippini.
Su quest'ultimo argomento la I
opposizione, o meglio due dei
sei componenti, si sono dichiarati assolutamente contrari in quanto il problema, a loro
avviso, non costituirebbe motivo di pubblica utilità e perché
i tre accessi attualmente esistenti sarebbero del tutto sufficienti ed agevoli per chiunque
intenda andare a far visita alla
nostra Santa.
Viene da pensare che lor Signori poche volte o mai siano
saliti o scesi nella Cripta attraverso le «micidiali» scalinate.
E poi: con l'abbattimento delle
barriere architettoniche e la
petizione popolare di oltre
2.000 firme come la mettiamo?!
Comunque la delibera consiliare è passata con tredici voti
favorevoli, due contrari e quattro astenuti.
- Si ha inoltre motivo di sperare che
l'altro grave problema della carenza idrica, avvertita, seppure in maniera minore, anche quest'anno, venga al più presto definitivamente risolto anche per le
zone che più risentono di tale disagio:
Mentuccia, parte alta di Zepponami, Gevi e Pelucche.
(segue a pag. 4)
pag. 20
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
Nostri concittadini in America
Segnalazioni utili
Gent.mo Direttore
chiedo ospitalità sul Suo giornale «La Voce» per segnalare ai Responsabili del nostro
Comune quanto segue:
- Il tratto di strada che va dal numero civico 315 di Via Zepponami al Piazzale della
Stazione Ferroviaria compreso, NON viene mai pulito da nessuno, al contrario di come
avveniva qualche anno fa, ed i rovi, le erbacce e il putridume vario ne fanno da padroni.
L'unico «tombino» esistente è sempre otturato e basta poca acqua piovana per allagare tutto il piazzale.
Questa è la prima immagine per chi arriva col treno (turisti e non) nella nostra amata
Montefiascone.
Caro Don Agostino,
metto questo vaglia per il giornale «La Voce»; non
ha importanza quando arriva, è sempre bello riceverlo!
Per una breve visita sono andata a trovare il caro
amico Emanuele Leonardi e sua moglie.
- In Via Stefanoni, nel tratto che va dal numero civico 28 al numero civico 74, NON è
stata installata la nuova rete di illuminazione pubblica, destando, soprattutto per noi direttamente interessati, perplessità e delusione, in quanto col nuovo impianto si è portata la
luce pubblica in zone boscose, solitarie e prive di ogni tipo di abitazione; mentre invece si
è lasciato al buio, cioè privo della nuova linea elettrica, il tratto di Via Stefanoni che è colmo di civili abitazioni e dove vivono alcune decine di persone.
Si tratta forse di una dimenticanza? Che bello poter leggere magari su «La Voce»,
qualcosa per convincerci, che non è vero che abitiamo, in una zona dimenticata!
Grazie dell'ospitalità, con i più distinti saluti.
Dorindo Romiti
La lingua di mia suocera
Così è intitolata la lettera anonima
che
ci è giunta con preghiera di
pubblicazione
su «La Voce».
Le lettere che ci giungono debbono essere firmate, anche se poi si preferisce
rimanere nell'anonimo
sulla stampa,
mettendo solo una sigla o solo le iniziali del nome, o semplicemente
«lettera
firmata».
Al Direttore del giornale deve
risultare
sempre il nome e la firma.
Ptnsomgg^o
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•Sfi.ttinnbre.'. T è m p i
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MESE
Veriatopi.
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cacciatori
Grazie Signora per le notizie e per il caffè!
Desideri
di tante mamme!
Celebrazione della S. Messa
e nome del defunto
per il quale si applica
Ho fatto celebrare la S. Messa per un mio
defunto e il sacerdote non l'ha ricordato affatto. Mi è dispiaciuto. Come mai ci sono alcuni
sacerdoti che dicono il nome ed altri no?
Un lettore
Un conto è l'applicazione della S. Messa
per un defunto e un conto è dire il nome.
Il Sacerdote è sempre tenuto a fare l'applicazione, quando uno l'ha chiesta ed ha dato la propria offerta. Dire il nome non è obbligatorio. Il Sacerdote può dirlo oppure no.
Sentire il nome del proprio caro giova più ai
presenti che non al defunto.
Sappiamo che altri confratelli dicono il nome anche durante le Messe festive e sono nella regola: è permesso!
Noi - in S. Margherita - non diciamo il nome (è scritto sempre in un cartello sulla porta
della Chiesa) perché alla maggior parte delle
persone presenti non interessa.
Mentre l'applicazione della S. Messa c'è
sempre. Far celebrare una S. Messa perché
giovi in particolare ad un proprio parente è cosa bella e buona. Saper rinunciare - per modo
di dire, perché a S. Margherita c'è il cartello
fuori della porta di Chiesa con scritto il nome del defunto - può essere meritorio anche
per l'anima della persona per cui si prega.
Vorrei ricordare: l'applicazione della S.
Messa in genere si richiede per i defunti, ma si
può fare anche per i vivi e per noi stessi. Pensiamo poco a questo aspetto molto interessante.
Siamo cresciuti alla Porticella.
Metto questa foto così anche i suoi amici lo
vedono, perché tanti mi hanno domandato di
lui quando sono venuta in Italia nel 1993.
Saluti a tutti i collaboratori de «La Voce».
Grazie di nuovo
Maria Gamberi Santucci
P.S. Questo dollaro è per lei, per un caffè...
d i
Z e l i n d o
g i a n l o r e m o
Gent.mo Direttore,
mi permetterà di scrivere ciò che sento nel
mio animo e ciò che ho sperimentato io stessa:
«A tutti quelli che si sentono
sprofondare
nel buio più profondo consiglio di confessarsi.
A quelli che fanno brutti sogni dico loro:
confessatevi.
A quelli che cercano la pace e non la trovano: confessatevi.
A quelli che vogliono aiutare il prossimo;
dite il Santo Rosario almeno una volta al gior-
Gent.mo Direttore,
essere mamma, oggi, è tanto difficile, non
per mettere al mondo i bambini, ma per educarli
bene e non far loro mancare il necessario. Finché sono piccoli... si campa, ma quando iniziano
a crescere, quanti problemi, quanti grattacapi...
non parliamo poi di lavoro... che non si trova!
Ad ogni modo vorrei suggerire tre iniziative
per i nostri ragazzi:
- un negozio di abbigliamento per i giovani,
dove possano trovare robetta adatta a loro,
senza essere troppo costosa;
- una sala cinematografica che sappia
proiettare films seri. Di tre sale cinematografiche non è rimasta nessuna. L'ultima a
chiudere si era ridotta a proiettare films pornografici, frequentata non da giovani, ma da
quattro scapoloni...
I giovani sono «scanzonati» ma anche seri, e
desiderano cose impegnative e proponenti ideali di vita;
- una piscina come c'è in tanti altri paesi
della zona. Sappiamo che c'è quella privata
di Governatori e che il Comune è in trattative
per acquistarla. Sarebbe una cosa bella, da
incoraggiare.
Sono idee... che esprimono il desiderio di
tante mamme, perché si faccia qualcosa per i
giovani. Sono buoni i nostri ragazzi, hanno solo
bisogno d'essere guidati ed incoraggiati.
Una mamma
no.
Fate questo per voi, per gli altri soprattutto,
rivolgendovi
alla nostra
Vergine
Maria
Immacolata. Prima purificate voi stessi, così
sarete forti per aiutare il vostro prossimo. »
Ringrazio di cuore per l'ospitalità nel Suo
interessante giornale.
R.A.
LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
pag. 17
Vecchie foto
Anno scolastico 1941-42
S
1 fila: Menghini Renata, Gamberi Antonio, 2 non
conosciute, Marisa Fabene, Antonio, Gaddi Bruno, +
Diana Sensi, Carelli Marisa, non conosciuto, Marisa
Nevi, non conosciuta.
2S fila: Ugolini Giulia, Roncella Licia, Margherita e
Caterina Sermini, non conosciuto, Gaddi Ornella,
Crocetti Alba ed Anna, Bronzetti Fiorella, Menghini
Maria, non conosc. Teresa Tassoni, non conosc.
3e fila: Piovino Vittoria, 2 non conosc. Fanali Lucia,
Gaddi Linda e Carlo, non conosc. Ciucci Anita e Lelia,
Bartolozzi Albertina, Ferri Margherita, Roncella
Giuseppe, Rossetti Pietro e Lina.
ìfl*
4! fila: Menghini Vincenzo, Torri Carlo Alberto, 4 non
conosc. Scoponi Mario, 2 non conosc.Odoardo e
Francesco.
Il QUARANTOTTO
A
MONTEFIASCONE
di Giancarlo Breccola
Il giorno dopo, 11 febbraio, la Giunta provviIl biennio 1848/1849, pur così fugace e
soria di Pubblica Sicurezza della Provincia di
drammatico, costituì per il Risorgimento italiano
Viterbo, ordinava «Che tutti gli Stemmi del cesuno dei momenti determinanti per la successisato Governo Pontificio (fossero) tolti dai pubva diffusione ed affermazione.
blici, e privati stabilimenti entro un termine di
L'attrazione dell'idealità nazionale costituì
tre giorni.»7.
infatti il fulcro intorno al quale molti progressisti
poterono proiettare le loro esigenze di inconQuindi nel mese di marzo tutti i cittadini,
trarsi con altri italiani, «...di scambiare especon età superiore ai 21 anni, vennero chiamati
rienze, condividere le loro lotte, trarre da loro
alle urne per nominare, con una ostacolatissil'aiuto per liberarsi da una struttura sociale e da
ma elezione, i nuovi consigli comunali.
un tipo di potere, giudicati antiquati e compriA Montefiascone, la Commissione risultò
menti»'.
così composta: presidente - Colombano Cernitori; deputati - Domenico Tassoni, Massimo OliAnche la proclamazione della Repubblica
vieri, Domenico Fapperdue, Carlo Jacopini, SilRomana, scaturita dalla definitiva rottura con la
vano Cernitori; segretario - Francesco Lampapolitica papale, trovò quindi terreno favorevole
ni.
nei diversi movimenti patriottici esistenti nelle
varie località dello Stato Pontificio, e tra queste
Oltre a queste persone, che nel nostro coa Montefiascone.
mune furono quelle politicamente più attive, su
un registro, compilato successivamente dalla
Le prime notizie sulle tensioni esistenti negli
Direzione Generale di Polizia di Viterbo per
altri stati europei, e specialmente in quelli italiaPIO IX
(1846-1878)
conto del ripristinato Governo Pontificio, comni, giunsero nella nostra provincia in occasione
dell'insurrezione di Milano e Venezia contro la Roma, il 29 aprile 1848 pronunciava una allo- paiono altri nomi di aderenti e simpatizzanti
dominazione austriaca «...diffondendosi quasi cuzione con cui, in pratica, separava la questio- della Repubblica Romana e più precisamente
scintilla elettrica in tutti i punti di questa città ne della difesa dei territori dello Stato Pontificio di quegli individui considerati come «Compro(Viterbo), la popolazione prorompeva in liete, e da quella della partecipazione alla guerra con- messi Politici conosciuti nell'anarchia dell'anno
festose acclamazioni di giubilo, per aver desta- tro l'Austria per l'indipendenza italiana, mo- 1849».
In questo elenco, per il Governo di Monteto quei cambiamenti indescrivibile, e concitata strando come l'una fosse, di fatto, in contrasto
fiascone, risultano annotate 34 persone con le
simpatia (...) essendo generale il sentimento di e quindi inconciliabile con l'altra.
9
ravvisare nei fatti popolari di Vienna come assiLe parole del Pontefice romano produssero relative note personali .
(segue)
curato il definitivo, e pacifico risorgimento italia- negli italiani - che per la prima volta, anche se
no...»2.
di fede politica diversa, erano accorsi uniti per
Il 29 marzo 1848, a distanza di una settima- liberare l'Italia dallo straniero - un effetto trau1 - DI PORTO, Bruno, IL PRIMO VENTENNIO DI
na dalla precedente lettera, il Delegato Aposto- matizzante (...). Il Pontefice, divenuto ormai im- VITERBO ITALIANA, VITERBO, 1973.
lico di Viterbo, monsignor Gonnella, inviava al- popolare, (...) mentre il popolo romano non solo
2 - Archivio di Stato di Viterbo (A.SVT.), Delegale Magistrature dei Comuni una circolare in cui manifestava tumultuosamente, ma imponeva zione Apostolica di Viterbo (D.A.VT.), carte di Polizia
comunicava la costituzione di un corpo di vo- violentemente la propria volontà (...) nella not- (C.P.), busta 21, ff. 45-46, lettera inviata al Segretario
di Stato e al Ministro dell'Interno e di Polizia dal Delelontari da avviarsi, sotto il comando del Gene- te tra il 24 ed il 25 novembre 1848 fuggiva da gato Apostolico di Viterbo in data 22 marzo 1848.
rale Andrea Ferrari, a combattere al confine di Roma, rifugiandosi a Gaeta...*
3 - A.SVT., D.A.VT., serie 1, busta 66, f. 446.
4 - A.SVT., D.A.VT., serie 1, busta 66, f. 443.
Modena e nella Lombardia3. La risposta dei
In conseguenza a questi fatti il Delegato A5 - RUSPANTINI, ANGELO, I FATTI E I DOCUgiovani della Provincia fu immediata. Il giorno postolico Gonnella abbandonò la città di ViterMENTI DEL RISORGIMENTO VITERBESE NEGLI
seguente, 30 marzo 1848, un primo gruppo di bo, divenuta ormai ingovernabile, il 5 gennàio ANNI 1848- 1849, VITERBO, 1980.
volontari si avviò dalle terre del Viterbese a 1849, lasciando ogni suo potere nelle mani del
6 - SIGNORELLI, Giuseppe, VITERBO DAL
1789 AL 1870, VITERBO.
quelle della Lombardia e del Veneto."
consigliere Conte F. Venturini.
7 - A.SVT., serie 1, busta 335, f. 293.
Ma passati i primi entusiasmi la realtà della
Il 9 febbraio 1849 l'Assemblea Costituente
8 - A.SVT., D.A.VT, serie 1, busta 40, REGIguerra si rivelò in tutta la sua tristezza.
Romana proclamava ufficialmente la formazio- STRO DEGL'INDIVIDUI CHE DURANTE L'ANAR«Alla impreparazione delle truppe, alla inca- ne della Repubblica Romana e, nel pomeriggio CHIA DEL 1849, SI COMPROMISERO NELLA PROpacità di alcuni generali, alla diffidenza di mol- del giorno successivo, la notizia giunse nella VINCIA DI VITERBO, TRANNE LA CITTA' STESSA
ti, si aggiungeva la parola di Pio IX, il quale ri- città di Viterbo diffondendosi rapidamente in DI VITERBO PER LA QUALE SI E' PROVVEDUTO
CON ALTRO SEPARATO REGISTRO.
6
badendo il carattere della Chiesa Universale di tutta la Provincia .
pag. 20
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
R u b r i c a a c u r a di U m b e r t o R i c c i
Emergenza traffico e parcheggio
Nel corso di questa estate, particolarmente calda e movimentata, si è riproposto, all'attenzione generale, nella sua complessività, il difficile problema
del traffico e del parcheggio, all'interno dell'abitato
di Montefiascone. Nei mesi di luglio ed agosto, è
stata un'impresa assai difficile, anzi, diremo quasi
impossibile, sia circolare con le auto, che trovare
un parcheggio o il posto per una sosta, la più breve
possibile.
Il centro è stato ed ancora lo è, stretto in una
morsa d'acciaio ed il traffico procede a passo d'uomo su tutte le strade, specie sulla Cassia e sulla
Verentana, nei loro tratti interni, così come nelle anguste vie e piazze del centro storico: via Trento,
via S. Lucia Filippini, Corso Cavour e tutte le vie adiacenti. Che dire poi di piazza S. Margherita trasformata in un assurdo garage. Sono tutte strade aperte liberamente alla circolazione, ma di fatto, non
vi circola nulla, se non le imprecazioni degli automobilisti e dei coraggiosi pedoni che vi si avventurano, a rischio della loro incolumità. Il già difficile
problema del traffico e del parcheggio cittadino,
che attanaglia Montefiascone per tutto l'anno, è stato aggravato, questa estate, non solo dall'aumento
dei mezzi circolanti, ma anche e soprattutto dalla
«erosione» delle carreggiate stradali e degli spazi
per sosta e parcheggio da parte dei tavoli e delle
sedie dei bar.
Questo avviene un po' in tutto il centro da Piaz>
za Vittorio Emanuele, al Corso Cavour, a Piazzale
Roma, a via Dante Alighieri. Si è trattato quest'anno, di una corsa selvaggia, all'occupazione di spazi
pubblici, da parte dei vari gestori di locali pubblici,
in modo irrazionale, ma con regolare autorizzazione
da parte del Comune.
E per la sottrazione di questi spazi pubblici, che
dovrebbero essere goduti, sempre, da tutti i cittadini, gli operatori commerciali pagano cifre ridicole,
nell'ordine di poche migliaia di lire. Ed il povero
automobilista, per i cui sacrosanti diritti, qualcuno
dovrà pur spezzare qualche lancia, diventa la vittima sacrificata sull'altare dell'inefficienza di una
classe politica che non ha mai saputo o voluto risolvere i gravissimi problemi del traffico cittadino
che sta andando completamente in tilt. Degli automobilisti, il Comune, come del resto fa lo Stato con
i continui aumenti di carburanti, bolli, assicurazioni^
ecc., si ricorda soltanto quando c'é da piazzare i famigerati Autovelox che, ben nascosti, lo fotografano e lo multano, anche quando va a poco più di 50
Lavoro per i cassaintegrati
I cassaintegrati, brutta parola per indicare i lavoratori che stanno perdendo il
posto di lavoro.o che, comunque, ne sono sospesi, saranno utilizzati dal Comune di Montefiascone per lavori inerenti la loro qualifica o per mansioni da loro esplicabili. Quella di non lasciare inattivi i layoratori, per lo più del settore edile, è
una vecchia idea che aveva in animo di attuare l'ex-sindaco Maurizio Minciotti,
ma che è stata poi vanificata dalle note vicende politiche della fine dello scorso
anno, sfociate con le sue dimissioni.
Ora è stata ripresa dall'attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mario Trapè che l'ha fatta propria e si sta adoperando per realizzarla. Un
ordine del giorno specifico: «Programma per l'utilizzazione temporanea dei lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni», è stato, infatti, approvato in un recente
Consiglio comunale e permetterà l'assunzione, a tempo determinato, di diverse
unità lavorative che si trovano in questa situazione di precarietà. L'iniziativa del
Comune permetterà a tutte le persone assunte di poter integrare il proprio salario fino al raggiungimento di quello reale se fossero stati ancora in servizio.
Per esempio, se un cassaintegrato percepiva un milione e mezzo di stipendio mensile ed ora ne riceve soltanto uno dall'lnps, quel mezzo milione mancante gli sarà corrisposto dal Comune per tutto il tempo in cui resterà alle sue
dipendenze. Per la giunta Trapè si è trattato di utilizzare una specifica legge dello Stato che da facoltà agli Enti Locali: Comune, Provincia, Regione ed altri organismi pubblici, di assumere, temporaneamente e per programmi ben definiti, i
lavoratori in cassa integrazione. A Montefiascone, purtroppo, come del resto in
ogni altro angolo dell'Italia, vi sono diversi operai che hanno perso o stanno perdendo il lavoro.
Dunque la provvidenza di cui trattasi altro non è che un sussidio di solidarietà previsto dalla legge per queste dojorose situazioni e che è definito nel tempo:
uno, due, al massimo tre anni e quindi o c'è la riassunzione o il licenziamento.
Molti operai che si trovano in queste condizioni provengono dalla Centrale di
Montato di Castro e per loro si profila lo spettro della perdita del posto di lavoro,
Km all'ora, il che equivale a come stare fermi. Ma
nessuna colpa, per questo caos, si può imputare ai
Vigili Urbani, che fanno quello che possono. Anzi
c'è da dire che si dimostrano, spesso, anche tolleranti nei confronti di chi ha delle urgenze e lascia,
per pochi minuti, la macchina fuori posto. Si tratta
di scelte politiche sbagliate e di mancanza di infrastrutture. Ma i nodi di questa cattiva amministrazione stanno venendo al pettine.
Gli automobilisti sono esasperati e si va sempre
di più presso uno scontro. Da una parte, la condotta sempre più forzatamente trasgressiva degli automobilisti, che non va certo giustificata, ma capita, e
dall'altra il potere punitivo dell'amministrazione comunale che sopperisce alla sua latitanza ed inefficienza.
Il Comune si deve decidere: o trasforma il centro storico in isola pedonale o butta giù i palazzi per
allargare le strade e reperire i parcheggi.
Ma, al di la dei paradossi, si cominci con il salvaguardare l'interesse della collettività e non quella
delle singole categorie. Per il sindaco Mario Trapè e
per l'assessore al traffico Angelo Ubaldi c'è di che
riflettere. Bisogna che escogitino un sistema più
scorrevole per il traffico e reperiscano dei parcheggi. Ne va anche del turismo come ricordava, nel numero precedente de «La Voce», il simpatico campione del ciclismo dilettante, Ardelio Trapè.
reso ancora più brutto dal fatto che sono agli sgoccioli della integrazione. Ma diciamola tutta. Con l'utilizzo da parte del Comune di molti di questi lavoratori, si
dovrebbe combattere anche il deleterio fenomeno del lavoro nero, diffusissimo
specie tra i cassaintegrati. Tempo fa un muratore, in cassa integrazione dalla
Centrale di Montalto, si vantava di triplicare il suo salario con prestazioni in nero:
lavori sistematici od occasionali che gli rendevano due o trecentomila lire al giorno. Tutto ciò a danno di piccole imprese o di artigiani regolarmente iscritti alla
Camera di Commercio e quindi con tutti gli obblighi fiscali, contributivi e previdenziali che non gravano di certo sul cassaintegrato che fa il lavoro in nero.
Ben venga dunque l'iniziativa del Comune che raggiunge il duplice scopo di
assicurare il giusto salario al lavoratore cassaintegrato e nello stesso tempo gli
impedisce di sottrarre il lavoro a chi, in questo specifico caso, ne ha più diritto.
Inutile dire che se l'operaio che si trova in cassa integrazione rifiuta l'offerta
del Comune, perde, seduta stante, l'integrazione salariale dell'lnps e viene definitivamente licenziato dall'impresa di provenienza.
(dalla prima
pagina)
E' attualmente in preparazione l'appalto del 1° stralcio (£. 1.500
milioni) del nuovo Cimitero per il quale, secondo l'ordine cronologico delle richieste, sono in corso le assegnazioni di fornetti, sarcofaghi ed aree.
Sono stati altresì reperiti nel palazzo Frigo i locali per l'alloggiamento degli uffici del Giudice di pace con annessi Ufficiali Giudiziari, radunando così in un'unica struttura tutti gli uffici di Giustizia.
Nel prendere atto con compiacimento dell'impegno della Amministrazione Comunale per la risoluzione definitiva delle giuste esigenze della collettività, non ci stancheremo mai di raccomandare di
tenere sempre nella massima considerazione il problema dei problemi che è stato e rimane l'occupazione giovanile.
G. Ferlizzi
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r o m e o gigli milano
INSTALLAZIONE ELETTRODOMESTICI DA INCASSO
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pag. 17
LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
NOTE DI AGRICOLTURA
Infezione da HIV e
riproduzione umana
GLI INSETTI
Impronte evanescenti lasciate su antiche rocce, ci danno la prova che gli insetti
popolavano la terra già trecento milioni di
anni fa. In quei tempi così remoti esistevano insetti molto grandi con apertura alare
di circa settanta centimetri. Col passare di
milioni di anni, anche gli insetti si sono evoluti e diversificati. Attualmente sono note
circa settecentomila specie di insetti, ma
gli entomologi sostengono che sulla terra
esistono oltre un milione di specie. Nel cor"so di migliaia di secoli l'evoluzione si è
combinata con una incredibile varietà di adattamenti fisici rendendo questi animaletti
straordinariamente efficienti, Questa massiccia evoluzione ha influenzato e condizionato profondamente sia lo sviluppo del
recjno vegetale che quello del regno animale. La diversificazione stessa degli insetti si è spinta fino al punto che attualmente circa la metà delle specie degli insetti è parassita e predatrice dell'altra metà. Non è raro trovare parassiti dei parassiti o addirittura parassiti dei parassiti dei parassiti. Il modo di vivere degli insetti sbalordisce per il rendimento e precisione superiori a quelli umani. Vi sono insetti che coltivano vegetali o che allevano altri insetti
per ricevere un liquido dolciastro che potremmo paragonare al latte. Esistono ottimi
architetti che costruiscono nidi perfetti riducendo anche in schiavitù altri insetti per avere abbondante manodopera e vivendo in
organizzazioni sociali più complesse della
nostra società. Non esistono luoghi e vegetazioni sul nostro pianeta che non siano
invasi e condizionati dagli insetti. Talune
specie sopportano bene temperature sotto
allo zero e vivono ed altre vivono in sorgenti di acque calde fino a circa cinquanta
gradi centigradi. Si distinguono in una
grande varietà di dimensioni: i più piccoli
misurano circa mezzo millimetro ed i più
grandi, come un tipo di farfalla indiana,
hanno una apertura alare di circa trenta
centimetri. Una formica riesce a trasportare un peso fino a cinquanta volte superiore
al proprio, ma non possiamo fare nessun
paragone con l'uomo perché gli insetti non
hanno la minima affinità con l'uomo.L'uomo è a contatto diretto con il mondo esterno, l'insetto invece è isolato da una specie
di scatola formata dal suo esoscheletro.
Ma in compenso gli insetti sono fomiti di una microscopica peluria che li rende molto
sensibili alle sollecitazioni esterne. Se pro-
vate ad uccidere una mosca con un giornale ripiegato, vi renderete conto che la
manovra difficilmente riesce; la salvezza
della mosca è un fatto automatico giacché
i suoi peluzzi l'avvertono dello spostamento d'aria provocato dal giornale che gli
piomba addosso. La vista degli insetti è
Cicalina del pesco
scarsa, va da un ottavo ad un centesimo
della vista dell'uomo; per i moscerini della
frutta si riduce addirittura ad un millesimo.
Gli occhi sono formati da numerosi elementi esagonali che vanno da sei per le
formiche fino a quarantamila per le mosche domestiche. Gli insetti non possono
ruotare gli occhi, la loro forma convessa gli
permette un'ampia visuale e sono particolarmente adatti ad individuare anche il più
piccolo movimento, perché un oggetto che
si muove impressiona uno dopo l'altro i diversi elementi ricettivi permettendo all'insetto di sfuggire al minimo tentativo di assalto o all'individuazione di una probabile
preda. La maggior parte degli insetti vive
nel più profondo silenzio, essendo sordi.
Pochi insetti emettono suoni e possono
captare vibrazioni sonore, uno di questi è
la cicala che suona il tamburo: nel suo addome vi è una zona vuota e le cicale contraendo alcuni muscoli mettono in vibrazione il rivestimento esterno emettendo il tipico cigolio gracchiante. Solo i maschi adulti
possono emettere questo suono che serve
per richiamare la femmina e per allontanare i rivali. Già ventiquattro secoli fa era conosciuto questo fatto, a tal proposito lo
scrittore di drammi Senarco, ha lasciato
scritto: beati i maschi delle cicale, le cui
femmine sono senza voce.
GIMBERTO
Le prime segnalazioni sulla presenza di
una nuova sindrome denominata AIDS (Acquired Immunodeficiency Syndrome) si ebbero
nel 1981 ad opera di ricercatori Statunitensi.
Nel 1983, due gruppi, uno diretto da L. Montagnier a Parigi, l'altro da R.C. Gallo a Bethesda, diedero la comunicazione dell'avvenuto isolamento del virus responsabile di tale quadro morboso.
L'agente etiologico dell'AIDS è l'HIV, un
virus a RNA appartenente alla famiglia dei retrovirus. Questi microorganismi sono dotati di
un particolare enzima denominato «transcriptasi inversa» che consente loro di convertire il
proprio materiale genetico a base di RNA in
DNA integrandolo nel genoma della cellula ospite. In sostanza, la persistenza del genoma
virale nell'ospite ha una durata indeterminata
e questo fenomeno è di grande rilevanza biologica.
L'HIV è in grado di infettare linfociti B,
macrofagi e cellule nervose ma presenta un
particolare trofismo ed effetto citopatico per la
sottopopolazione dei linfociti «Helper CD4» (àzione, questa, responsabile delle perdite delle
funzioni dell'immunoprotezione).
La trasmissione del virus avviene, come
è stato dimostrato, attraverso 4 principali vie:
rapporti sessuali, contatto con sangue e suoi
derivati, trasmissione verticale materno fetale,
allattamento.
Il rischio di contagio sessuale dipende da
due variabili: il numero ed il tipo «dei rapporti
con partner infetti, per infettarsi è forse sufficiente un solo rapporto; ed anche il tipo di fluido organico cui il partner non infetto viene esposto (sangue, sperma, secrezioni vaginali).
Inizialmente si era ritenuto che l'infezione neonatale riscontrata in soggetti partorienti
da madre HIV-positiva, fosse dovuta ad una
contaminazione durante il passaggio attraverso il canale del parto. In realtà, prove sperimentali, hanno documentato la trasmissione
verticale materno-placento-fetale.
Va ricordata, infine, la possibilità di una
trasmissione postnatale mediata dal latte materno. SPRECHER e COLL hanno dimostrato
l'infettività di un ultrafiltrato di latte materno acellulato testato in vitro su di una coltura linfocitaria, supponendo, quindi, la presenza di
particelle virali libere extracellulari.
Dr. Stefano Pollini
Ginecologo Ostetrico
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
pag. 20
c
Taccuino economico e tributario
a cura del Dott. Franco Radicati
Riprendiamo brevemente il discorso sul concordato fiscale di massa per i lavoratori autonomi, già iniziato nel Taccuino del mese di Agosto, per rivelare che, come previsto,
il Governo - con un decreto approvato il 28 luglio scorso - ha deciso una
riduzione dell'esborso complessivo
per chi dovesse decidere di aderire
alla richiesta fiscale.
Ciò anche a seguito delle critiche
sollevate dalle associazioni di lavoratori autonomi che ritenevano troppo oneroso l'accesso al concordato
per molte categorie.
Con le modifiche, dalla somma richiesta al fisco sono esclusi gli interessi, mentre restano dovute le sanzioni calcolate sulle maggiori imposte richieste; in compenso, è stato
ammorbidito anche il carico previdenziale, dal quale è stato tolto il pagamento delle somme aggiuntive per
interessi, pari al 2 7 , 6 2 5 % annuo.
Complessivamente, pertanto, il beneficio accordato dal Governo risulta
maggiore per le annualità più remote, mentre non ha grande impatto
sulle somme dovute per gli ultimi anni.
«
»
*
Le anticipazioni sull'andamento
del costo della vita manifestano un
incremento del tasso t e n d e n z i a l e
dell'inflazione dal 5 , 6 % in luglio al
5,7% annuo: in Agosto infatti si è avuto un incremento mensile dello
0 , 3 % contro lo 0 , 1 % di Luglio e lo
0,2% di Agosto 1994.
Mentre molti fra gli operatori economici prevedevano un rallentamento dell'inflazione, Agosto ha invece
segnato un peggioramento, non gravissimo, ma che non lascia buone
speranze alle previsioni di fine anno.
I mesi di autunno, Settembre in
testa, sono tradizionalmente mesi
nei quali l'inflazione riprende forza.
Quest'anno le speranze degli operatori sono puntate sull'andamento della nostra moneta, che ha segnato interessanti miglioramenti nel corso
del mese di Agosto.
La riduzione dei rapporti di cambio a favore della lira, infatti potrà
consentire migliori condizioni negli
acquisti di materie prime dall'estero,
che incidono non poco sui prezzi dei
prodotti sul mercato.
Negli ultimi giorni di Agosto si è
potuto assistere e verificare in modo
incontrovertibile quanto più volte affermato in questa rubrica circa lo
stretto collegamento tra la nostra economia e quella del resto del mondo. Due sono gli avvenimenti che si
sono succeduti sulla scena internazionale nel corso di una stessa mattina: il ribasso di mezzo punto del
tasso ufficiale di sconto tedesco da
parte della Bundesbank e la diffusione dei dati sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti d'America. La
prima, di segno positivo per la nostra
economia, ha subito infiammato i
mercati borsistici; a distanza di solo
un'ora, il calo negli ordini USA ha
deluso gli operatori economici riportando la borsa in perdita.
Allo stesso modo, il succedersi
delle notizie suddette ha provocato
anche importanti tensioni nel mercato dei cambi, nel quale la lira - sulla
scia del dollaro - aveva nel corso di
Agosto segnato importanti progressi
rispetto alla valuta tedesca, segnando un progressivo calo fino a raggiungere un cambio di 1.087 lire per
marco, contro le quotazioni dei mesi
precedenti che hanno raggiunto livelli oltre 1.200.
Il peggioramento dello stato dell'economia americana, segnando una crescita di credibilità per quella
tedesca, ha comportato una minore
fiducia nella lira, subito risalita di alcuni punti rispetto ai buoni livelli raggiunti.
E' ovvio che se la nostra moneta
è debole sono favorite le esportazioni, ma nel contempo gli acquisti all'estero - e in particolare il petrolio - sono penalizzati, con forti riflessi sul
costo di produzione e, in definitiva,
sui prezzi al consumo.
*
* •
*
Sempre in Agosto, il Governo ha
iniziato i lavori per la predisposizione
della Legge Finanziaria 1996. Come
i nostri lettori sicuramente sapranno,
con questo provvedimento il Governo fissa i contenuti della manovra ec o n o m i c a per l'anno successivo.
Mentre scriviamo non si hanno ancora anticipazioni attendibili; rinviamo
pertanto l'analisi dei provvedimenti al
prossimo numero di questa Rubrica.
ci
Ci
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Informazioni di difesa delle colture e di politica agraria
a cura del Dott. Agr. Massimo Angeloni
Via Nazionale, 6 - Montefiascone - Tel. 820716
Questo mese voglio tornare a parlare del Reg. CEE 2078/92 per eliminare certe incomprensioni che sono nate attorno a questa agricoltura
ecocompatibile. In particolare è importante impostare bene la misura
A1, cioè la riduzione dei concimi e fitofarmici. Ogni azienda può partecipare a questo programma con qualsiasi tipo di coltura stia realizzando in cambio di un corrispettivo monetario. Cerchiamo di puntualizzare
prima gli obblighi da parte del coltivatore, poi illustreremo i premi a disposizione.
Innanzitutto l'impegno da sottoscrivere riguarda l'intera azienda,
senza esclusione di porzioni (purché non siano costituiti da tare, boschi,
orti familiari, ecc.), e l'impegno dura 5 anni, cioè chi inizia quest'anno finisce l'impegno nel 2000, mentre chi inizia, per esempio, il prossimo anno arriva al 2001.
Un impegno fondamentale è quello di tenere le concimazioni minerali al di sotto di una soglia prestabilita dalla regione Lazio. Per ogni coltura ci sono dei massimali propri da rispettare.
Una stessa coltura annuale non può ritornare sullo stesso appezzamento se non dopo due anni, praticamente sull'appezzamento X se nel
95 ho seminato grano duro, questo posso riseminarlo sullo stesso appezzamento X solo nel 97. Questo non riguarda però le colture poliennali, come per esempio le arboree o i prati. Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria occorre rispettare i trattamenti o almeno i principi attivi
ammessi dal Piano di lotta guidata ed integrata della Regione Lazio.
Un obbligo da parte del coltivatore è quello di tenere un registro di
campagna nel quale vengono segnate tutte le operazioni effettuate sulle
singole colture. In linea di massima questi sono i punti salienti di tutto il
programma.
Per quanto riguarda gli importi relativi alle singole colture, cerchiamo
di essere più chiari possibili. Su tutte le colture che usufruiscono di
un regime di premi (come per esempio il grano duro, il mais, ecc.) il
premio ad ettaro è di 100 ECU (pari a poco più di 200.000 lire), per le
altre colture annuali, per i prati ed i pascoli è di 200 ECU (più di
400.00 lire per ettaro), per gli uliveti specializzati è di 350 ECU per ettaro (più di 700.000) (anche i vecchi oliveti non specializzati vengono presi in considerazione, con una riduzione di superficie), per tutti i frutteti
specializzati invece il premio è di 600 ECU (pari a circa 1.200.000 lire
l'ettaro). Per rendere ancora più chiara l'idea, facciamo un esempio su
un'azienda teorica così composta:
-1.00.00
- 1.00.00
- 4.00.00
-1.00.00
Ha
Ha
Ha
Ha
oliveto
700.000 Lire
vigneto
1.200.000 Lire
seminativo (orzo, grano, ecc.)
800.000 Lire
medicaio
400.000 Lire
Totale
3.100.000 Lire
Per cui soltanto con la 2078/92 questa ipotetica azienda va a incassare per cinque anni, ogni anno (considerando l'importo annuo come
valore medio) 3.100.000 Lire. Naturalmente il Reg. CEE 2078/92 non
prevede soltanto questa misura, ma tante altre che vanno ad integrare
con interventi specifici il reddito agricolo.
Nonostante tutto ciò che se ne dica in giro, questa è una opportunità
che non si può perdere. Certamente non è una decisione da prendere
con molta leggerezza, occorre una certa serietà nell'affrontare sulla singola azienda i vari aspetti, ma con l'assistenza di professionisti seri credo che una valutazione della convenienza sull'adesione si debba fare.
Vi ricordo che la scadenza della domanda scade il 30 novembre 1995.
Cercate di tenervi aggiornati ed informati, una informazione non costa nulla.
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LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
pag. 17
Un coro per Montefiascone... "Lo corale Santa Margherita"
Nel numero di agosto "La Voce", ha pubblicato Un piccolo articolo su alcune manifestazioni a cui ha partecipato la "Corale Santa Margherita", in questo è la Corale che vuole dare delle informazioni sulla propria attività e fare un appello.
Da diversi anni e precisamente dal 1989, a Montefiascone si è costituita un'associazione, legalmentericonosciuta,dal nome "Corale Santa Margherita", composta da circa 45 cantori, tutti dilettanti.
Ha iniziato Mons. Antonio Patrizi, svolgendo attività prevalentemente liturgica; da circa un anno e mezzo è sotto la direzione del Maestro Roberto Aronne, con il quale ha intrapreso lo studio della musica e ha cercato di perfezionarsi nella tecnica del canto, avvalendosi dell'aiuto di un soprano professionista, la signora Saraca Lia. Collabora attivamente, rafforzando la formazione musicale e canora dei vari settori che compongono il coro, il
prof. Settimo Trapè che è anche l'organista ufficiale della corale.
In questo anno e mezzo, la corale ha svolto alcuni concerti in Montefiascone, tra i quali ricordiamo quello di fine anno tenutosi il 26 dicembre 1994 presso la Basilica superiore di
S. Flaviano, il 7 maggio 1995 presso la stessa chiesa per la festa del Card. Barbarigo, il 18
maggio 1995 presso la chiesa della Madonna del Giglio in Zepponami, e quello recente del
25 giugno 1995 presso la Rocca dei Papi.
Si è esibita inoltre in vari paesi della provincia, tra i quali Viterbo, San Lorenzo Nuovo,
Bagnoregio, Graffignano, Blera.
Alcune di queste esibizioni sono state accompagnate da un piccolo gruppo orchestrale. Dopo queste brevi informazioni la Corale vuole rivolgersi a tutti i cittadini montefiasconesi, per precisare che la "Corale Santa Margherita", non è solo la "Schola cantorum" della cattedrale, ma una "CORALE" che è a disposizione di tutti: parrocchie, associazioni benefiche, culturali, sportive ecc. L'attività che si prefigge non è quella di effettuare esclusivamente servizi liturgici, maquelladi SVOLGERE ATTIVITÀ' CONCERTISTICA; infine ^"CO-
RALE" è APERTA a tutti coloro che amano il canto e la musica, pertanto
CHIEDE
à tutti i cittadini Montefiasconesi che abbiano questa passione, di collaborare per rafforzare i vari settori del coro (soprattutto quelli maschili), per creare una GRANDE CORALE DI MONTEFIASCONE.
La musica ed il canto, sono manifestazioni della cultura e se vogliamo farla crescere,
dobbiamo impegnarci seriamente tutti, dando la collaborazione in qualsiasi forma: vocale
(per chi ne è dotato), organizzativa, sostenitiva, economica.
Chiunque voglia entrare a farnepariepuò rivolgersi, telefonando alla sig.ra UgoliniAnna Lisa - Presidente (Tei. 823006), Natale Carelli- Vice Presidente (Tei. 825895), Napoli David - Segretario (Tei. 824260).
Il Consiglio della Corale
Concerto lirico dei 24 luglio 1995
Serata alla grande quella di lunedì 24 luglio u.s. presso
la Rocca dei Papi dove si è tenuto l'annunciato Concerto Lirico dell'Istituto Musicale "G. Carissimi" di Viterbo con il
patrocinio degli Assessorati alla Cultura ed al Turismo del
Comune di Montefiascone in collaborazione con la Pro-Loco.
Pubblico attento che ha riservato scroscianti applausi
ed ovazioni agli esecutori, il soprano Carla Albieri, il tenore Giuliano Di Filippo, il pianista Carlo Podestà nonché
le giovani Elisabetta China, M. Chiara Camponeschi, Elisabetta Corda allieve della classe di canto lirico della
ProLssa Daria Della Croce, che ha presentato il Concerto, presso l'Istituto "Carissimi".
I brani prescelti spaziavano tra le più belle arie d'opere
di Rossini, Verdi, Bellini, Mascagni, Donizetti, Puccini.
II tenore De Filippo, reduce dalla Carmen teletrasmessa dal Festival dei due Mondi di Spoleto ed impegnato nel
Rigoletto a Piazza di Siena a Roma, ed il soprano Albieri,
vincitrice di numerosi concorsi di canto nazionali ed internazionali, hanno letteralmente entusiasmato i presenti; entrambi dotati di stupende qualità vocali e spiccata musicalità hanno proposto duetti di opere e brani solistici, quali: "Caro nome" o "La donna è mobile" dal Rigoletto fino al repertorio verista di Puccini e Mascagni il tutto sapientemente accompagnati dal M° Podestà che ha ancora una volta evidenziato le sue indubbie capacità di pianista e fine musicista. Ottime le interpretazioni delle allieve che il pubblico ha
mostrato gradire quanto gli interpreti principali.
Numerose lerichiestedi bis che il Direttore Artistico
del Concerto, M° Mario Nardi, ha concesso alla fine con il
Brindisi dalla Traviata di Verdi a cui ha preso parte anche il
pubblico.
Oneroso il lavoro del Direttore Artistico, coadiuvato
dalla Segretaria Artistica Delia Porroni, ma portato a ter-
IMPRESA FUNEBRE
mine nel migliore dei modi.
Alla fine della manifestazione il M° Nardi ha ringraziato gli intervenuti e le Autorità presenti, dal sindaco Mario
Trapè, all'Assessore al Turismo Roberto Catasca al Presidente della Pro-Loco Paolo Gianlorenzo.
Il sindaco ha donato fiori ed unricordodi Montefiascone complimentandosi con i musicisti e sottolineando l'impegno che tutta l'Amministrazione Comunale sta mettendo al
servizio della Cultura.
Un momento di commozione si è avuto quando l'Assessore Catasca ha reso omaggio alla memoria della celebre
maestra Emma Raggi Valentini, insegnante di quasi tutti i
cantanti del Concerto, dalla cui scuola sono usciti artisti conosciuti in tutto il mondo come il celeberrimo Luciano Pavarotti. Ci auguriamo che una simile manifestazione non rimanga isolata ma siaripetutaal più presto; questo è quello che tutti hanno affermato.
Concerto d'Estate 1995
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Al Signor Pieretti Bruno, Analista di Montefiascone,
in pensione dopo più di trentanni di lavoro!
Ora riposi, dopo un gran lavoro,
che t'assorbiva con il dì, la notte;
ma ti colmava d'ogni ver tesoro,
pur se sopivi con le ossa rotte.
Sempre eran buoni i giorni pel tuo gran bene
che continuavi per tutti questi anni;
chissà se al lor ricordo ti sovviene
le tante lotte su tutti i lor malanni.
Sempre cortese, ad ognuno bene accetto,
amico pur disposto, a domicilio;
presto al mattino, o lungo il giorno, e a letto
quelli bloccati da unJor triste esilio!
Continuando una quanto mai piacevole iniziativa culturale, la Banca Cattolica, con iipatrocinio dell'Assessorato ai BRUNO ricorda: tutto il tuo Paese
Turismo e Spettacolo delComune diMontefiascone, hapro- ti sei unito in core, come figli;
mosso e sponsorizzato una tema diconcertitenutidalla no- ha conosciuto, con le tue difese
stra Banda Musicale nel mese di Agosto.
tanti mal, tanti duol, tanti scompigli.
Hprimo nella serata del 5 alla Pioppeta dei Lago; iisecondo nella mattinata del 12 al Parco di Prato Giardino ed
iiterzo nel pomeriggio dei24Agosto nel piazzale diBorghe- Quest'ultimo Natal, bene ricordi
rig/ia per la festività di San Bartolomeo Apostolo, vivo ap- gli anni del tuo lavor, chiude felici;
prezzamento è stato espresso nei confronti dei Complesso il Bambinello a Te grazie concordi,
Bandistico diretto dai valente Maestro Roberto Aronne,
unito alla Città e ai tuoi Amici!
dalfoltopubblico intervenuto tra cuinotatalapresenza diS.
P. Tarcisio Toncini
£ // Vescovo, dal Sindaco Trapè e l'Assessore Catasca.
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
pag. 20
MANIFESTAZIONI
ESTIVE
Riunione annuale della classe d'argento 1932 al «Caminetto», trattati in «guanti gialli» dal Sor Cesare
Sua Ecc.za il Vescovo è venuto a darci la
benedizione. E' insieme al sor Cesare, che ci
ha preso per la gola!
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Il gruppo (42 presenti) posa dopo pranzo.
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I ritardatari
hanno dovuto rinunciare per mancanza di posti.
Pazienza!
Una gita che ha ossigenato spirito e corpo (dal 19 al 25 agosto).
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Il gruppo presso I' «Hotel Sporting» al Passo del Tonale
In alta montagna tra i ghiacciai
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LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
pag. 17
Fine della seconda guerra mondiale -18 maggio
Nascita delWrganizz.ne delle Nazioni Unite
Uni
- 26
1945
maggio
1945
II Papa, in un suo messaggio pubblicato su «L'Osservatore Romano» di mercoledì 26 maggio 1995, dopo aver ricordato
con dolore quello che fu il più grande e sanguinoso conflitto della storia dell'umanità, invita tutti gli uomini di buona volontà
ad adoperarsi perché in futuro non ci siano più guerre.
C
i inquant'anni fa, l'8 maggio 1945, si
concludeva sul suolo europeo la seconda guerra mondiale. La fine di quel terribile flagello, mentre ravvivava nei cuori l'attesa del ritomo dei prigionieri, dei deportati e dei rifugiati,
vi suscitava il desiderio di costruire un'Europa
migliore. Il Continente poteva ricominciare a
sperare in un futuro di pace e di democrazia.
A mezzo secolo di distanza, i singoli, le famiglie, i popoli custodiscono ancora il ricordo di
quei sei terribili anni: memorie di paure, di violenze, di penuria estrema, di morte; esperienze
drammatiche di separazioni dolorose, vissute
nella privazione di ogni sicurezza e libertà;
traumi incancellabili dovuti a stermini senza fine
Quel conflitto costò la vita a 60 milioni di
persone.
e conseguenze della seconda guerra
mondiale per la vita delle nazioni e dei
continenti sono state immani. I cimiteri militari
accomunano nel ricordo cristiani e credenti di
altre religioni, militari e civili d'Europa e di altre
regioni del mondo. Anche soldati di paesi non
europei vennero infatti a combattere sul suolo
del vecchio continente: molti caddero sul campo, per altri l'8 maggio segnò la fine di un incubo spaventoso.
Decine di milioni furono gli uomini e le donne uccisi; non si contano i feriti e i dispersi.
Masse enonni di famiglie si sono viste costrette
ad abbandonare terre a cui erano legate da secolare attaccamento; ambienti umani e monumenti carichi di storia sono stati devastati, città
e paesi sconvolti e ridotti in macerie. Mai le popolazioni civili, in particolare donne e bambini,
hanno pagato in un conflitto un prezzo così alto
di morti.
L
Continua il Papa:
Jl A ai sufficientemente si ribadirà che la
IVI seconda guerra mondiale ha dolorosamente trasformato la vita di tanti uomini e di
Purtroppo la guerra non è scomparsa.
tanti popoli. Si è giunti a costruire infernali camTroppi conflitti in diverse parti del mondo
pi di sterminio dove hanno trovato la morte in
condizioni drammatiche milioni di Ebrei, centi- sono ancora oggi aperti.
naia di migliaia di zingari e di altri esseri umani,
E aggiunge: Questo 8 maggio 1995 non è
colpevoli solo di appartenere a popoli diversi.
purtroppo un giorno di pace per alcune regioni
Auschwitz, accanto a tanti altri lager, resta il dell'Europa! Penso in particolare, alle martoriasimbolo drammaticamente eloquente delle con- te terre dei Balcani e del Caucaso, dove ancora
rumoreggiano le armi ed altro sangue umano
seguenze del totalitarismo
continua ad essere versato
Perché si giunse ad un simile grado di anIl Papa ricorda che dall'esperienza della
nientamento dell'uomo e dei popoli? Perché, finita la guerra, non si sono tratte dalla sua ama- guerra è nata la Organizzazione delle Naziora lezione le dovute conseguenze per l'insieme ni Unite (25 aprile - 26 giugno 1945 a S.
Francisco).
del continente Europeo?
La carta dell'O.N.U. comprende 19 capitoli e 111 articoli.
Scopo fondamentale è quello di «mantenere la pace e la sicurezza internazionale»
mediante interventi collettivi e questo per
«preservare le generazioni future dal flagello della guerra che, per due volte nello spazio di una vita umana, ha inflitto all'umanità
delle sofferenze indicibili».
I membri dell'ONU, posti su un piano di.
parità, si impegnano a rispettare gli obblighi
contenuti nella carta, «a regolare le controversie internazionali con mezzi pacifici, senza ricorrere alla minaccia dell'impiego della
forza»: ove ve ne fosse stato bisogno, essi
avrebbero dovuto offrire all'ONU la più leale
collaborazione.
Continua il Papa:
Dal crudele disprezzo per la dignità e per i
(Dal 1945 ad oggi, un periodo definito
pacifico, si sono avuti ben 187 con- diritti delle persone è nata inoltre la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il cinflitti, circa 40 milioni di morti)
quantesimo anniversario delle Nazioni Unite,
Il Papa ne da la risposta.
Il mondo, e in particolare l'Europa, s'av- che si celebra quest'anno, dovrà essere l'occaIviarono verso quell'immane catastrofe per- sione per rafforzare l'impegno della comunità
ché avevano perso l'energia morale necessaria internazionale a sevizio della pace. A tal fine,
per contrastare quanto li spingeva nel vortice occorrerà assicurare all'Organizzazione delle
della guerra. In effetti il totalitarismo distrugge Nazioni Unite gli stmmenti di cui essa ha bisole libertà fondamentali dell'uomo e ne conculca gno per perseguire efficacemente la sua misi diritti. Manipolando l'opinione pubblica con il sione
martellamento incessante della propaganda,
Conclude il Papa:
spinge facilmente a cedere al richiamo della
II pensiero va ai giovani, che non hanno
violenza e delle armi e finisce per demolire il
sperimentato
personalmente gli orrori di quella
senso di responsabilità dell'essere umaguerra.
Ad
essi
dico: cari giovani, ho grande fino
ducia nella vostra capacità di essere autentici
Non si edifica una società umana sulla vio- interpreti del Vangelo.
Sentitevi personalmente impegnati al servilenza; la guerra è incapace di dare la giustizia.
A tale proposito il Papa ricorda le esplosioni a- zio della vita e della pace. Le vittime, i combattomiche che colpirono Hiroshima e Nagasaki tenti ed i martiri del secondo conflitto mondiale
erano in gran parte giovani come voi.
nell'agosto 1945 e scrive:
A cinquant'anni da quel tragico conflitto,
Chiedo a voi, giovani del duemila, di vigilare
f\conclusosi
qualche mese dopo anche attentamente di fronte all'insorgere della cultura
nel Pacifico con le drammatiche vicende di Hi- dell'odio e della morte.
roshima e Nagasaki e a seguito della resa del
Respingete le ideologie ottuse e violente;
Giappone, esso appare con sempre maggiore respingete ogni forma di nazionalismo esaspechiarezza come «un suicidio dell'umanità».
rato e di intolleranza; è per queste vie che si inEsso, infatti, a ben vedere, è una sconfitta troduce insensibilmente la tentazione della violenza e della guerra.
per i vinti come per i vincitori.
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
pag. 20
II Cardinale Marco Antonio Barbarigo e
S. Lucia Filippini:ia "Maestra Santa"
Come introduzione al programma perle feste in onore diS. Lucia Filippini, ci piace riportare, la seconda parte dell'articolo apparso sull'Osservatore Romano dimercoledì26/04/95a firma diMargherita Marchione. E'la presentazione dei due
personaggi che sirichiamano edintegrano a vicenda. Non si comprende la santità e l'attività dell'una (S. Lucia) senza iasantità e l'iniziativa dell'altro (H Cardinale).
Circa un anno dopo la sua elevazione al Cardinalato, divenne ordinario delle diocesi unite di Montefiascone e di
Cometo-Tarquinia. Verso la fine di ottobre 1687 entrò a
Montefiascone.
Durante una delle sue visite pastorali a Tarquinia, gli
venne fatto dal parroco il nome di una giovane tale Lucia Filippini. La Divina Provvidenza fo aveva destinato ad essere il suo padre e la sua guida spirituali, per formarla a quella che egli aveva sempre considerato la sua missione, l'insegnamento della Dottrina cristiana ai giovani e agli adulti,
e per darr.iorme pratiche per una comunità di insegnanti,
sostenendola materialmente e moralmente per tutto il resto
della sua vita. Con discernimento ecumenico e profetico, il
Cardinale Barbarigo continuò a svolgere la sua generosa,
ardente e profonda missione di fede e di carità. Le scuole
che vennero fondate mirarono a promuovere ja dignità
delle donne e a contribuire a una felice vita familiare.
Il Cardinale fu più acuto dei suoi contemporanei. Comprese il crescente bisogno di educazione cattolica e capì
che le donne sarebbero state gli strumenti di trasmissione
della cultura e della tradizione. Affidò a Lucia il compito di
educare le giovani. Oltre ad insegnare loro la Dottrina cristiana, essa si cimentò in una innovazione rivoluzionaria:
leggere e scrivere per i poveri! Trasmise il proprio stile e
i propri metodi alle scuole e con l'aiuto' del Cardinale preparò il primo nucleo di Maestre. Per svolgere l'attività nelle
scuole, tennero corsi e conferenze per le donne, rafforzando la loro fede, esortandole a pregare, a meditare e a operare nel miglior modo possibile. Le maestre vennero anche
formate a soddisfare le necessità dei poveri e dei malati per
offrire a questi ultimi conforto materiale e forza spirituale.
L'apostolato sociale era un ampliamento dell'attività svolta
nelle aule. La storia testimonia il successo di queste iniziative: una rinascita della vita cristiana e dell'educazione incentrata sui valori.
Oggi, in tutto il mondo, nelle scuole della Filippini, l'istruzione è ancora basata sui loro metodi e persistono la stessa bontà e la stessa docilità, lo stesso fervore e lo stesso spirito di adattamento ai tempi. Lo spirito e la grandezza di ciò
che hanno ottenuto continueranno a esistere attraverso una dimensione spirituale che, nel Corpo Mistico della Chiesa, è indipendente dal tempo e dallo spazio.
In questi anni, Lucia e le sue Maestre istituirono undici
scuole nella diocesi di Montefiascone. Le opere più importanti di Barbarigo, capolavori di sollecitudine e di carità, so-
noiSeminari, le Scuole della Dottrina Cristiana, l'Istitutodelle Maestre Pie fondato nel 1692 e l'Istituto del Divino Amore risalente al 1705. Nel suo ministero pastorale diede priorità all'evangelizzazione, alla vita familiare e all'educazione
dei giovani.
Il Cardinale Barbarigo guardava al futuro della Chiesa
con occhio attento e vigile. Diceva spesso: "la Chiesa di Cristo non è un giardino in cui riposarsi, ma una vigna in cui lavorare". Era inoltre molto ingegnoso nell'escogitare modi
sempre nuovi per promuovere la vita morale della società.
Barbarigo traeva la sua forza dalla pratica intensa di
preghiera e di raccoglimento. Scrisse: "Essere Vescovo
consiste nel servire gli altri, aiutare i poveri, estirpare il vizio,
seminare la virtù ed eliminare lo scandalo a costo di soffrire personalmente e di subire persecuzioni, persino al prezzo della propria vita".
Sia il Cardinale Barbarigo sia Lucia Filippini erano consumati dallo stesso amore di Cristo. Egli incoraggiò Lucia
a riunire le donne per la meditazione e per le letture spirituali. La incaricò di provvedere ai loro bisogni materiali e,
se necessario, a fornire letti, a pagare l'affitto e a distribuire loro viveri. Egli si privò letteralmente di tutti i suoi averi per
prendersi cura dei poveri. Prestò particolare attenzione agli
anziani, ai disàbili e ai malati. In un'epoca di disastri - il terremoto del 1695 e l'epidemia che sterminò la flotta veneziana - la cordialità e la carità del Cardinale Barbarigo raggiunsero proporzioni eroiche quando mise a disposizione delle
vittime la propria residenza e fu per esse Pastore, infermiere e padre amoroso.
Generoso con gli altri, il Cardinale Barbarigo era nei
confronti di se stesso parsimonioso e frugale e deciso a non
"spendere nulla per se stesso". Fu allontanato dai suoi parenti e spesso diceva che le sue entrate erano di proprietà
della Chiesa e che potevano essere distribuite solo ai poveri. Con assoluta noncuranza per le proprie necessità, utilizzò tutto il suo patrimonio per il seminario di Montefiascone
che porta ancora il suo nome, per i poveri e le Maestre Pie.
Egli soleva dire che "a un Vescovo rende gloria morire senza avere nulla a proprio nome".
Il Cardinale Barbarigo, come del resto Lucia Filippini,
credeva nel valore dell'educazione e condivideva le attività,
le preoccupazioni e i successi di quest'ultima. Giovani donne' rinnovarono il proprio spirito e divennero lievito di
vita cristiana peri loro contemporanei. Il Cardinale rendeva le Maestre sempre più consapevoli della loro missione di educatrici nella fede, le istruiva e le incoraggiava a per-
severare.
La notizia della morte del Cardinale Marcantonio Barbarigo, avvenuta il 26 maggio 1706, si diffuse ampiamente.
La gente accorse a Montefiascone per rendergli omaggio e
per esprimere il suo affetto pregandolo come padre e guida
spirituale. Si diffuse un certo stato di eccitazione e si parlò
di miracoli. Tutti si resero conto di aver perso un amico e un
protettore. A distanza di trecento anni questi sentimenti restanO'immutati. Vox populi, vox Dei, le autorità, il clero, i religiosi, i giovani, i vecchi della Diocesi di Montefiascone continuano a ritenere che si debba avviare la causa di canonizzazione del Cardinale Barbarigo.
Questo Principe della Chiesa cattolica fu riconosciuto
da autori contemporanei, come Martinelli, De Simone e Andreucci, da cui apprendiamo quale effetto egli ebbe sulla società e la sollecitudine e la saggezza che lo guidarono durante tutta la sua vita esemplare. Fu pastore, buono e vigile del suo gregge, fu Pastore santo. Dieci anni dopo la sua
morte, Giovanni Marangoni scrisse: il vero miracolo è stata
la sua vita!
La celebrazione della sua apoteosi venne condivisa da
Papa Clemente XI che propose al Sacro Collegio dei Cardinali di fare del Cardinale Barbarigo il loro "modello e il loro
ideale".
1119 novembre 1994, nel suo discorso alle Maestre Pie
Filippini Papa Giovanni Paolo II ha ricordato i loro impegni
e ha esortato a dimostrare il coraggio della verità con amore e una particolare attenzione al dialogo aperto e sincero:
"sappiate operare con ardore e atto evangelico nelle famiglie che incontrate nel vostro servizio apostolico!"
Sua Santità ha anche fatto riferimento al loro fondatore: "voi ben conoscete gli avvenimenti che caratterizzano gli
inizi della vostra Famiglia religiosa, voluta dal Cardinale
Marcantonio".
Infatti il Cardinale Barbarigo fu un importante cittadino,
un ingegnoso organizzatore, un apostolo del XVII secolo come San Francesco di Sales, San Carlo Borromeo e San
Gregorio Barbarigo.
Festa del Patrocinio di S. Lucia Filippini
Domenica 17 settembre
ore 11,00: Nella Cripta della Cattedrale Pontificale solenne di
S. E. Mons. Fiorino Tagliaferri.
ore 18,00: Celebrazione dei Vespri, animata dai Seminaristi del
Seminario Diocesano.
Lunedi 18 settembre
CATECHESI FAMILIARE
Nella Cappella della Casa Madre Maestre Filippini:
ore 15,45: Momento di Preghiera.
Relazione e dibattito su:
"La nuova Evangelizzazione passa dalla famiglia".Relatore don Ivo Bruni, responsabile diocesano della Pastorale Familiare.
Martedì 19 settembre
CONVEGNO dei RAGAZZI delle SCUOLE CATECHISTICHE
"Con Lucia proseguiamo il cammino... il Maestro è Gesù"
ore 15,30: Raduno a Piazzale Roma
ore 16,00: Presentazione dei gruppi nella piazza della Cripta
ore 16,30: Inaugurazione dell'anno catechistico.
Mercoledì 20 settembre
INCONTRO dei MALATI
"Gioisce il mio cuore per la tua salvezza" (Sai. 13)
ore 16,00: Nella Cattedrale, celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo. Sono presenti le associazioni:
U.N.I .T.A.L.S.I. di Viterbo - CARITAS di Montefiascone - Vangelo e Carità, Cardinale Barbarigo di Montefiascone.
Segue momento di fraternità.
Giovedì 21 settembre
INCONTRO dei GIOVANI
"Dio, oggi, è ancora Padre Nostro?"
Relatore D. Flavio Valeri (incaricato pastorale giovanile)
ore 15,30: Accoglienza
ore 16,00: Presentazione del tema
ore 17,00: Riflessione per gruppi
ore 17,00: Confronto comunitario con il Vescovo Diocesano
ore 18,00: Momento di preghiera
Sabato 23 settembre
ore 20,45: PROCESSIONE PER LE VIE DELLA CITTA'CON IL
CROCIFISSO DI S. LUCIA:
Cripta - Via Porticella - Via della Rocca - Via Piave Piazza V. Emanuele - Via O. Borghesi - Corso Cavour-Via S. Lucia Filippini
Durante il percorso saranno commentate alcune
stazioni della Via Crucis.
*
*
*
*
Il triduo di preparazionealla festa prevede la Celebrazione della S. Messa nella Cripta alle ore
9,00 nei giorni:
giovedì 14 settembre; venerdì 15 settembre;
sabato 16 settembre
LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
pag.
Nomadelfia: un Popolo Nuovo
Nei giorni 2 e 3 agosto u.s. in occasione della Fiera del Vino, Montefiascone ha vissuto due incontri sull'impronta della fraternità: le
Serate di Nomadelfia.
• "Nomadelfia" è un nome che deriva dal greco e significa "Legge di fraternità".
E' un popolo comunitario di volontari cattolici, che vivono su un
territorio in provincia di Grosseto, in gruppi di famiglie, lavorando all'interno della comunità stessa con l'entusiasmo della fratellanza e
del vivere secondo i principi del Vangelo.
Il fondatore d. Zeno Saltini, ispira
Nomadelfia all'ideale delle prime comunità degli Apostoli, che unanimi e
concordi non consideravano le loro
cose come proprie, ma tutto ciò che
possedevano, lo mettevano insieme
ed a disposizione di tutti.
Con questo ideale, i nomadelfi vivono per gli altri, curando in modo
particolare i minori abbandonati e D. Zeno nel 1981 qualche giorno prima
della sua morte <1S 9ennaio>
creando varie iniziative di Apostolato.
Le "Serate di Nomadelfia" promosse da d. Zeno ed ora portate avanti dai nomadelfi, sono spettacoli ed incontri con la gente, allo scopo di conoscerla e farsi conoscere, ma maggiormente di portare il Vangelo sulle piazze, come un popolo che dà testimonianza
della propria vita. Il Papa stesso, visitando Nomadelfia, ha benedetto tale comunità che riesce a testimoniare con segni visibili, l'amore fraterno come Cristo ha comandato.
•
-C«Al
P««J
In ambedue le serate, si è notata tanta affluenza da parte dei
montefiasconesi; nonostante l'ingresso gratuito allo spettacolo, il
nostro paese ha dimostrato tanta generosità nel sostenere questi ragazzi, come ha rilevato, ringraziando sul palcoscenico, d. Enzo successore di d. Zeno. Così Nomadelfia ha offerto a Montefiascone alcune ore di gioia, con danze internazionali e figurazioni acrobatiche,
eseguite da circa 180 tra bambini e giovani, compresi tra i quattro ed
i trent'anni, tutti ben preparati, con stupendi costumi e coreografie,
ma soprattutto con sorprendente capacità operativa nel montare e
smontare da soli a tempo di record le attrezzature dello spettacolo. E' stato inoltre proiettato un documentario sulla storia e la vita di
questa comunità.
Nomadelfia oltre ad aver offerto un eccellente spettacolo, ci ha
lasciato un grande messaggio: la forza e l'energia che la fraternità
e la solidarietà donano ad una comunità che, vinto il senso dell'egoismo, trova in Cristo e nell'amore la forza di vivere.
Bartoli Anna Vittoria
17
pag. 20
LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
Dichiarazione comune di Papa Giovanni Paolo II
e del Patriarca Ecumenico Bartholomaios I
Nell'ultimo numero de «La Voce» abbiamo riportato la cronistoria dell'incontro
del Papa con Bartholomaios
I
avvenuto nei giorni 27-29 giugno. E' stato un significativo passo verso l'unità compiuto dalle due Chiese consorelle: Chiesa Cattolica e Chiesa
Ortodossa.
Nel congedarsi, la sera del 29 giugno, presso la Torre di San Giovanni in Vaticano, Giovanni Paolo II e Bartholomaios I hanno firmato la seguente
dichiarazione:
«Benedetto sia Iddio e Padre del Signore Nostro Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti in Cristo dall'alto dei cieli con ogni specie di benedizione spirituale» (Et 1,3).
Ringraziamo' Dio anche per questo nostro fraterno incontro, realizzato nel suo nome e con l'umile e convinto intento di obbedire alla sua volontà, affinché i suoi discepoli siano una cosa sola (cfr Gv
17,21). Questo nostro incontro è avvenuto nella scia degli altri grandi avvenimenti che hanno visto le nostre Chiese dichiarare la loro volontà di
relegare nell'oblio le antiche scomuniche e di incamminarsi sulla via della ricomposizione della piena unità. I nostri venerati predecessori Athenagoras I e Paolo VI si sono fatti pellegrini verso Gerusalemme per incontrarsi nel nome del Signore, proprio là dove il Signore, con la sua
morte e resurrezione, ha portato agli uomini il perdono
e la salvezza. In seguito, i loro incontri al Fanar e a Roma hanno aperto questa nuova tradizione di visite frateme per incoraggiare il vero dialogo di carità e di verità. Tale scambio di visite si è ripetuto durante il ministero del Patriarca Dimitrios, quando si è dichiarato, tra
l'altro, aperto il dialogo teologico. La riscoperta fraternità nel nome dell'unico Signore ci ha portato alla
discussione franca, al dialogo che ricerca la comprensione e l'unità.
Un tale spirito dovrebbe incoraggiare cattolici ed ortodossi, soprattutto là dove essi vivono gli uni accanto agli altri, ad una più intensa collaborazione nel campo culturale, spirituale, pastorale, educativo e sociale,
evitando ogni tentazione di indebito zelo per la propria comunità a scapi-
to dell'altra. Che sia il bene della Chiesa di Cristo a prevalere sempre! Il reciproco sostegno e lo scambio dei doni non può che rendere più
efficace la stessa azione pastorale e più trasparente la testimonianza al
vangelo che si vuole annunciare.
Riteniamo che una collaborazione più attiva e concertata potrà anche
facilitare l'influsso della Chiesa per la pace e la giustizia nelle zone del
conflitto per cause politiche o etniche. La fede cristiana ha inedite possibilità di soluzione per le tensioni e le inimicizie dell'umanità.
Questo dialogo - attraverso la Commissione mista
intemazionale - si è mostrato fecondo e ha potuto progredire sostanzialmente.
Ne è emersa una comune
concezione sacramentale della Chiesa, sostenuta e
trasmessa nel tempo dalla successione
apostolica.
Nelle nostre Chiese la successione apostolica è fondamentale per la santificazione e l'unità del popolo di Dio.
Considerando che in ogni Chiesa locale si realizza ii
mistero dell'amore divino, e che in tal modo la Chiesa
di Cristo manifesta la sua presenza operante in ciascuna di esse, la Commissione mista ha potuto dichiarare
che le nostre Chiese si riconoscono come Chiese
sorelle, responsabili insieme della salvaguardia
della Chiesa unica in Dio, nella fedeltà al disegno divino, in modo del tutto speciale per quanto riguarda l'unità. Dal profondo del cuore ringraziamo il Signore
della Chiesa perché con queste affermazioni fatte insieme non soltanto
rende più spedito il cammino per la soluzione delle difficoltà esistenti, ma
sin da ora abilita cattolici ed ortodossi a dare una comune testimonianza
di fede.
Ciò è particolarmente opportuno alla vigilia del terzo millennio,
quando cioè, a duemila anni dalla nascita di Cristo, tutti i cristiani si
apprestano a fare un esame di coscienza sulla vicenda del Suo annuncio di salvezza nella storia e tra gli uomini.
Celebreremo questo grande Giubileo mentre siamo in pellegrinaggio
verso la piena unità e verso quel giorno benedetto, che preghiamo non
sia lontano, quando potremo partecipare allo stesso pane e allo stesso
calice, nell'unica Eucarestia del Signore.
Invitiamo i nostri fedeli a fare spiritualmente insieme questo pellegrinaggio verso il Giubileo. La riflessione, la preghiera, il dialogo, il reciproco perdono e la mutua carità fraterna ci avvicineranno di più al
Signore e ci aiuteranno a comprendere meglio la Sua volontà sulla
Chiesa e sull'umanità.
Il Papa di Roma ed il Patriarca ecumenico, incontrandosi, hanno
pregato per l'unità di tutti i cristiani. Nella loro preghiera hanno incluso tutti coloro che, battezzati, sono incorporati a Cristo ed essi hanno
chiesto per le diverse comunità una fedeltà sempre più profonda al Suo
Vangelo.
Essi portano nel loro cuore la preoccupazione per l'intera umanità,
indipendentemente da ogni discriminazione di razza, colore, lingua, ideologia e religione.
Perciò incoraggiano il dialogo, non soltanto tra le Chiese cristiane, ma anche con le diverse religioni e soprattutto con quelle monoteistiche.
Tutto ciò costituisce, indubbiamente, un contributo e un presupposto
per il consolidamento della pace nel mondo, per la quale le nostre Chiese pregano incessantemente. In questo spirito, dichiariamo, senza esitazioni, di essere a favore della concordia dei popoli e della loro collaborazione, specialmente per ciò che ci riguarda più direttamente; e preghia-
mo per la piena realizzazione, senza ritardi, dell'unione europea, auspicando che i suoi confini siano allargati verso l'Est.
Allo stesso tempo, rivolgiamo un appello affinché tutti, con la più
grande attenzione, si impegnino per l'attuale, scottante problema ecologico, in modo da scongiurare il grande pericolo che il mondo attraversa
oggi per l'uso perverso delle risorse che sono dono di Dio.
Voglia il Signore guarire le piaghe che oggi tormentano l'umanità e ascoltare le nostre preghiere e quelle dei nostri fedeli, per la pace nelle
e a manifestare una ferma volontà che si instauri un nuovo rappor- Chiese e in tutto il mondo.
to di fratellanza e di attiva collaborazione.
29 giugno 1995
In questa prospettiva esortiamo i nostri fedeli, cattolici ed ortodossi, a
rafforzare lo spirito di fraternità che proviene dall'unico battesimo e dalla
partecipazione della vita sacramentale. Nel corso della storia e del più
recente passato vi sono state reciproche offese e atti di sopraffazione;
mentre ci apprestiamo, in questa circostanza, a chiedere al Signore la
sua grande misericordia, invitiamo tutti a perdonarsi
reciprocamente
LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
"LA VOCE" E' GRATA Al SUOI
SOSTENITORI: Carelli Giuseppe e Anna, Perfetti Maria, Pepponi Rosa, Salvatori Paolino,
Saraca Maria Corsetti, Mari Marisa, Narvi Chiara e Paolo, Lozzi Domenico, Poli Vittorina, Saraca Francesco, Cento Sr. Luisa, Giuliani Piera, Famiglia in suffragio di Sportoloni Umberto, lacoponi Giulio, Manconi Rinaldi Paola, Vitangeli Attilio, Vitangeli Leonardo, Petrangeli
Enrico Maria, Moscetti Luigi, Genovesi Bindo, Rinaldi Luigia, Sarchioni Domenica, Brachino Rinaldo, De Grossi Livio, Gentili Leonardi Teresa, Manzi Eralda, Cacalloro Zelindo, Della Casa Maria Gioia, Ciprini Settimia, Paoletti Giorgio, Manente Orazio, Mocini Aldo, Ffanceschetti Climene, Moleschi Fernando, Ferri Gino, Tarantello Adorno, Manzi Agostino, Di
CostanzoCastellani Iolanda, Manzi Amanzio.
AMICI: Baldo Maurizio, Ciucci Oliviero, Laghi Concetta, Paolini Giovanni, Silveri iole, Paradiso Mario, Marianello Roberto, Berardi Paolo, Fanali Filippo, Ribbi Ida e Adele, Vergari
Francesco, Pelecca Angelo, Cartoni Giuseppe, Ceccarelli Giuseppe, Dominici cesare, Santucci Maria, Saraca Maria, Sartaca Anita, Cipriani Quinta.
BENEMERITI: Maurelli Anna, Mezzoprete Margherita, Mezzoprete Sandro, Paoletti Roberto, Trapè Ernesto, Presciuttini Lorenzo, Vannucci Pietro, Zampetta Filippo, Mariani Alba, Fetoni Evandro, Tofanicchio Giancarlo, Massola Roberto, Arcangeli Corrado.
Grazie ed auguri
I coniugi Signori Gaddi Alfredo ed Anita stanno vivendo serenamente in una
accogliente casa di riposo confortati dall'affetto di parenti ed amici.
La loro amicizia ed attaccamento a "La Voce" sono stati recentemente confermati con una generosa offerta.
'
L'intera redazione che ha annoverato in passato il Signor Alfredo fra i suoi collaboratori, nel rinnovargli la stima elasimpatia di sempre, porge agli stessi sentitiringraziamenti e fervidi auguri di lunga e serena vita in buona salute.
^
AMICI DELLA CATTEDRALE
-Sono entrati a far parte degli amici della cattedrale: Romoli Lucci Lionella, Ficari Francesca,
Manzi Ida in Bracoloni, Spessato Giusti Ada, Porroni Assunta, Carelli Giuseppe e Anna, Luzzi Lucia e Clara, Andolfi Ginevra, Simoncini Ada, Benedetti Mario, Bonelli Maria, Cricco Antonio, Pascucci Renato, Scoponi Nunziata, Bartoleschi Angelo, Lanzi Enrico, Brodo Maria
Giulia, Albarosa Emanuele, Rubbi Ida e Adele, Infanti Laura, Presciuttini Daniela, Sensi Luca, Cappannella Fabrizio e Orietta, Domenico e Maria Gigliola Marianello, Moscetti Luca e
Costantini Debora.
ANAGRAFE CITTADINA
NATI: Mencio Francesco di Marcello e Ceccariglia Daniela; Chiaravalle Tamara di Diego
e Ceccarelli Daniela; Torreggiani Michele di Giuseppe e Mancini Anna Rita; Simone Marco di Enio e D'Olimpio Cinzia; Ugolini Emanuela di Sandro e Qontrucci Marzia; Vespucci
Marco di Massimo e Oghittu Luisa; Manzi Giada di Francesco e Pierini Anna; Marroni Ilaria di Maurizio e Catasca Paola; Conti Giovanni di Giuseppe e Mancini Carmela Giuseppa
Maria; Velia Gabriele di Salvatore e Pepponi Rita Maria; Gianlorenzo Emanuela di Valdo
e Burla Patrizia; Cevolo Elena di Filippo e Scoponi Sabrina; Brachini Maria di Renzo e Ceccobelli Pamela.
MATRIMONI: Bologna Pietro e Fiorentini Domenica; Burla Mauro e Silvestri Maddalena;
Bendia Oreste e Chiricotto Silvia; Gaddi Mauro e Miralli Melissa; Meloni Stefano e Severini Danila; Paoletti Gianfranco e Morano Stefania; Cappannella Fabrizio e Silvestri Orietta;
Moscetti Luca e Costantini Debora.
MORTI: Coletta Rosa (1908) 1/8; Scoponi Maria (1908) 11/8; Stefanoni Maria (1924) 20/8;
Castellani Barnaba (1913) 22/8; Stefanoni Pietro (1907) 28/7; Mocini Renato (1917) 28/7;
Scoponi Adele (1914) 7/8; Mecaroni Domenico Benito (1934) 15/8; Piciollo Agostina (1909)
24/8; Borghesi Adriana (1913) 25/8.
PREFETTURA
rnmMm-
DI
VITERBO
Da Moscatelli a Licciardello
Il prefetto dott. Mario Moscatelli lascia la sede di Viterbo per assumere l'incarico di
Prefetto e di Commissario di
Governo a Trieste.
Nel prefetto Mario Moscatelli, la Coltivatori Diretti ha trovato sempre ascolto attento e
sostegno concreto per la soluzione dei problemi della categoria e dell'agricoltura.
Di questa sensibilità e concreta azione la Coltivatori Diretti viterbese gli è grata, e nel
porgergli il saluto cordiale, gli esprime l'augurio più sentito per
il nuovo prestigioso incarico.
Il saluto alla Tuscia
del dottor Licciardello
Il nuovo prefetto, dott. Mario Licbiardello, nel momento del suo insediamento, ha rivolto un saluto "a tutti i concittadini di questa comunità della quale adesso anch'io faccio
parte".
Nel saluto il nuovo prefetto afferma ancora: "Consapevole delle responsabilità
cui dovrò far fronte ogni giorno nello svolgimento del mio
incarico e disponibile ad ogni
iniziativa intesa al perseguimento degli interessi della collettività, sono pronto a dedicare a ciò ogni mia energia.
Nel comune obiettivo di benessere e di progresso, confido che al mio lavoro non mancheranno il sostegno delle istituzioni e il consenso della popolazione".
La Coldiretti viterbese e noi nel ricambiare il saluto, formuliamo i migliori auguri, assicurando, nel rispetto delle competenze, la più aperta collaborazione.
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5-12-1920
Bertuccini Pietro
23-1-1931
23-02-1995
Dopo una vita di lavoro e di sacrifici, era stato commerciante a Montefiascone,
poi custode a Roma, quando ormai poteva
dire di godersi un poco la vita, il Signore
l'ha chiamato a sé improvvisamente, per
dargli pace e gioia eterna.
Nel dolore sono rimaste la sposa Maria
Trapè, la figlia Marina con il marito Silvano Quattrocchi, le due nipoti: Silvia e Sara. «La Voce», di cui Umberto era affezionato lettore e sostenitore, porge ai suoi familiari le più vive condoglianze.
13-9-1994
8-7-1995
E' finita la tua «Croce», o Pietro, croce
che hai portata per lunghi anni, specie dopo l'operazione al cuore, sempre sostenuto e circondato dall'affetto dei tuoi cari: Sesta Notazio, la sposa, le figlie Paola e
Bruna con i generi Domenico Mecali e
Domenico Menghini, i nipoti, di cui andavi fiero: Federico, Sara e Giulia. Ora assisterai e continuerai ad amare tutti dal cielo.
Castellani Barnaba
18-11-1913
22-8-1995
Era lo sposo della signora Eralda, delle Coste. Non lo conoscevamo di persona, ma sappiamo che era un uomo buono, onesto ed operoso, amato e stimato
da tutti. Il Signore, al quale s'è sempre rivolto in vita, l'ha accolto sicuramente nella
felicità eterna.
Grasso Antonio
1-8-1973
6-5-1995
Lozzi Domenico
Sembra ieri ed invece è già un anno
che Domenico è salito al Creatore.
Un uomo giusto, semplice e silenzioso,
che ha dato tutto per la famiglia e per la
Patria. Vorremmo ricordarlo per il coraggio
che ha avuto nei sei anni di servizio militare durante l'ultima guerra, al punto che lo
Stato lo ha ricompensato decorandolo con
due medaglie al valore. Nel periodo più recente molti ragazzi lo ricordano come bidello presso l'Edificio Scolastico, sempre
allegro e amico di tutti. L'anniversario della
morte è il 27 settembre.
Eri il simbolo della pazienza e della
bontà. Gli ultimi due anni li hai trascorsi
accanto alla tua sposa Ludovina Mecali,
con la quale condividevi tutto, gioie e sofferenze. Eri il beniamino di casa, del figlio
Angelo con sua moglie Fernanda, della
nipote Daniela con lo sposo Corrado. La
morte è giunta quasi inaspettata, ma ti ha
permesso di entrare nella felicità del Cielo,
da dove continuerai ad essere l'Angelo tutelare della casa.
Sei ora un angelo in cielo, ma lo eri
anche su questa terra, costretto a vivere
su una carrozzella, sempre sereno, gioviale, capace di infondere coraggio ai tuoi
genitori, a tuo fratello e tua sorella, i quali
tutti ti hanno circondato di tanto affetto ed
amore. Malgrado il tuo stato, eri intelligente e bravo a scuola, avevi conseguito brillantemente la maturità classica e ti accingevi a prendere una laurea, quando il Signore t'ha voluto premiare con una laurea
celeste.
Grazie Antonio, soprattutto per l'esempio che ci hai dato nell'affrontare con serenità la vita e per la tua fedeltà ai doveri
religiosi: sempre presente, quando stavi a
Montefiascone, alla S. Messa festiva.
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LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
Renato Mocini
24-12-1917
28-7-1995
Renato Mocini, da tutti amichevolmente conosciuto come il «Sor Elio» è
venuto a mancare all'affetto dei suoi cari il
28 luglio 1995.
La moglie e i figli lo ricordano con infinito rimpianto e sperano di poterlo un
giorno ritrovare nel cielo che egli ha tante
volte solcato pilotando l'aereo.
Al caro amico Elio Mocini
Sei salito in Cielo per sempre.
E' stato l'ultimo vola.
Quante volte,
solcando lo spazio
con il tuo
apparecchio,
hai sentito Dio Creatore
a te vicino.
Hai ascoltato la Sua voce
ammirando il sole,
il mare, i monti,
i fiumi ed i boschi:
nelle silenziose notti
anche la luna e le stelle.
Sei salito in Cielo
per sempre: ad attenderti
i cari genitori,
la tua diletta sorella.
E' stato il tuo ultimo volo!
E. Cataldi
{
pag. 17
Curiosità sulla Chiesa del Divino Amore
Il turista che in questi giorni di settembre sale il Corso Cavour, che taglia in
mezzo il centro storico di Montefiascone,
trarrà conforto per il corpo e lo spirito, da
una salutare sosta a metà della salita, entrando nella suggestiva chiesa del Divino
Amore.
Restaurata di recente e riaperta al culto soltanto un paio di mesi fa, la chiesa,
dedicata a S. Maria Assunta, è uno di quei
monumenti cittadini tanto preziosi quanto
sconosciuti. Preziosi per la storia di cui sono intrisi e non tanto per opere d'arte che
pure vi sono collocate. Sapiente autore
delle opere di restauro è stato l'arch. Paolo Mezzetti che ha ripreso, in un certo
qual modo, l'opera iniziata da suo padre,
l'ing. Enrico che ne diresse i lavori di ammodernamento e restauro nel corso degli
anni '50.
Nel medioevo la chiesa risultava essere dedicata a S. Giovanni in Borgo, perché
posta «in burgo majori» e quindi, nel '600
cambiò nome in S. Maria della Potenza.
Risale invece al secolo XVIII l'attuale
denominazione. Ma al di là di questi formalismi, la chiesa del Divino Amore, è stata sempre nel cuore dei montefiasconesi,
specie delle donne.
Prima che il Cardinal Barbarigo fondasse l'Istituto del Divino Amore, agli inizi del
'700, il monastero e la chiesa erano affidate ad una Congregazione detta delle Donne penitenti. Altro particolare curioso che
riguarda questo luogo sacro, è dato dal
fatto che, sotto il suo pavimento non vi sono mai state sepolture, come usava in tutte le chiese, ma bensì vi si trova una capace e fresca cantina.
Umberto G. Ricci
All'immagine che domina il colle dell'ex-ONPI
Quanto sei bella, o Vergine;
anche nella pura immagine
che svetta su quel colle
e veglia attenta questa Casa
che si chiama ed esser vuole
«Casa Serena».
Da qui tanti sguardi
si spingon fin lassù!
Tu sei
l'Immacolata;
ma sei la Consolata
che ti fai Consolatrice,
lo non so quanto,
in casa di Giovanni,
avanzarono i tuoi anni.
Ma sai chi son gli anziani!
Tu sai che tante croci,
insieme a tanti affanni,
si posano pesanti
e curvano le spalle
degli ospiti dell'ONPI!
C'è il vuoto
dell'amore?
Sì, cara, lo sguardo da lassù
si posi fin quaggiù.
Tu guarda in questa casa
chi piange e chi è sereno.
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
pag. 20
Cin Cin 500
Un brindisi di successo
Un allegro e simpatico brindisi ha salutato i partecipanti al l° raduno
nazionale degli appassionati della cinquecento tenutosi il 30 luglio nella
nostra cittadina. La manifestazione organizzata in maniera impeccabile
dal Ferrari Club di Montefiascone è sorta per fare omaggio a tutti i possessori della piccola m a mitica vetturetta che ha motorizzato gli italiani e
che resiste nel tempo.
Erano in molti, giovani e meno giovani, che hanno sfilato nel centro
storico portando una nota di allegria e di colore. Ben 127 erano i partecipanti venuti da ogni parte d'Italia, perché la passione per questa piccola
autovettura ce l'hanno in molti e lo si è visto bene!!!
Con la benedizione del carissimo Don Agostino nella piazza del mercato la giornata è stata splendida, all'insegna del bel tempo, dell'allegria
e della simpatia, e dopo un giro panoramico la carovana delle vetture
come un serpentoné si è trasferita al lago per un ricco pranzo a base di
pesce.
E' stata la prima manifestazione dell'estate falisca conclusasi con la
premiazione nei bellissimi giardini della Rocca dei Papi, e altre manifestazioni seguiranno in questa estate di successo.
In molti hanno creduto in questa iniziativa e da questo giornale tutti
debbono essere ringraziati perché le proposte, se ci sono, non le crea una sola persona, m a un «Team» solido, amalgamato bene, e soprattutto
le cui persone si stimano a vicenda.
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qualsiasi parte vengano.
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LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
pag. 17
Frei Renato Fazi O.C.D.
Abbiamo avuto il piacere d'avere in mezzo a noi, durante il mese di
agosto, il Carmelitano P. Renato, da 29 anni missionario in Brasile. E'
legato alla nostra città, perché sua madre era di Montefiascone e vivono
qui tre sue zie materne: Maria, loie e Amalia Bacchiarri.
P. Renato ha studiato ad Anzio, ha frequentato il Liceo e Teologia a
Caprarola, Teologia a Ceprano, Pastorale a Treviso. Poi, andato in Brasile, ha avuto il riconoscimento per la Filosofia, Diritto, Teologia e Storia
Antica a llheus, dove è professore all'Università UESC di Diritto Romano
e Agrario e aiutante di Diritto Civile. Aiuta i poveri come avvocato nelle
cause civili e di lavoro. E' soprattutto Parroco della chiesa di S. Rita di
Cascia a llheus, dove abita.
E' nato il 21-12-1936 da mamma Vincenza e papà Mario Fazi. Ha
passato una parte della sua fanciullezza come «enfant terrible» qui a
Montefiascone.
«Stetti a Montefiascone nell'anno 42-43 quando feci la prima elementare. La mamma era di Montefiascone e studiò dalle Maestre Pie
Filippini. Passando alcuni giorni a Montefiascone desidero che questo
popolo di Dio si senta responsabile della sua fede e che i giovani incontrino nei loro sogni la verità del Cristo, riconoscendo tutti il valore grandioso dei Sacerdoti, lievito essenziale della società.»
- Veronica Angeli, della quale
ricorre il 2° compleanno il 2 settembre, la bella bambina di Fabrizio e Giuseppina, gioia dei
nonni Pietro e Gisella, Piero e
Lorena, nonché dei bisnonni Armando, Giuseppa, Duilio e Armida e dello zio Fabrizio,
e
- Carlotta Paolini, insieme a
mamma Francesca, che l'11 luglio ha festeggiato il 1° compleanno
annunciano
la scoperta
gioiosa
del mondo terreno di:
- S i m o n a B e l l a c a n z o n e c h e ha
mandato in sollucchero papà Luca e
mamma Daniela Trapè dal 18 marzo, non facendo più vivere tranquilli
nonni e zii;
- Emanuele Albarosa, terzogenito
di Umberto e Antonella Villa, che
ha messo in moto - oltre alla sorellina e al fratellino - tutti i parenti, costringendoli a venire dal nord;
- Vanessa Bracoloni, primogenita
di Giorgio e Paola Manzi. Dal 3
marzo, tutti i nonni, gli zii, i cugini,
ma soprattutto nonno Valeriano,
non hanno più pace;
- Laura Infanti, secondogenita, ben
robusta e piazzata, di Maurizio e di
mamma Jaqueline Van Den Brock;
- Silvia Ceccarelli, nata il 7 giugno,
ormai di 5 chili, gioia di papà Lucio
e mamma Lorena Moschini. Diventerà cristiana il 10 settembre;
- Roberta Leonardi, croce e gioia di
mamma Rosella Nencione e di papà Francesco, nata il 21 marzo e diventata cristiana il 3 settembre.
Terminiamo la serie - per ora - con
Alessandra Pelecca, la bella bambina di Angelo, che se la coccola
c o m e non mai, e di Delia Natali.
Pensate: oltre ai 4 giovani nonni:
Mario e Rossana, Angelo e Maria,
ha due bisnonne: Nina Nicoletti e
Angelina, che con questa è giunta
alla quinta pronipote.
Cari genitori, avere dei figli è un
grande dono di Dio, proprio
per
questo dovete cercare di farli crescere ed educarli secondo la Sua
volontà. Auguri e complimenti
a
tutti!
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Nel frattempo ha avuto la gioia di battezzare, il 30 luglio, la pro-nipote Maria Giulia Brodo, nata il 14 aprile, tesoro di papà Mauro e
mamma Anna Maria e del fratellino Emmanuele che, data la vivacità
e ia prontezza, ha tutte le possibilità d'un futuro chierichetto.
E' questo il periodo più propizio
per i matrimoni.
Come facciamo sempre, nominiamo alcune coppie, per porgere i nostri
auguri a tutti coloro che in questo periodo hanno unito le loro vite per
sempre, con la speranza che con l'aiuto di Dio, non vadano incontro a
crisi, ma alla gioia d'una vita a due, rallegrata e cementata da boccioli
azzurri e rosa.
- Il 1° luglio hanno giurato di vivere insieme Fabio Cerci e Carla Stefanoni;
- il 3 luglio: Cappannella Giuseppe e Maria Luisa Femminella;
Alla Rocca dei Papi:
-1'8 luglioi: Fausto Biagini e Filomena Elisei;
- il 9 luglio: Marco Conti e Marina Manzi, Tommaso Maiucci e Caterina Sensi;
- il 22 luglio: Luigi Pallottini e Roberta Trapè;
- a S. Andrea hanno pronunciato il loro sì Luca Sensi e Daniela Prpsciuttini;
- nella Basilica di S. Margherita si sono uniti per sempre: Oreste Bendia
e Silvia Chiricotto il 29 luglio; Stefano Meloni e Daniela Severini il 12
agosto; Luca Moscetti e Debora Costantini il 26 agosto, Enrico Pezzato e Silvia Notazio il 3 settembre;
- alla Capraccia - invece - hanno unito le loro vite Fabrizio Cappannella
e Orietta.
Quante cose vorremmo dire di felicitazione a tutte le coppie!
viaggio di nozze, e buon inizio di vita radiosa a due!
Buon
(Ito
Le foto della gita estiva del 19-25 agosto sulle Dolomiti, sono presso il fotografo Brucchi.
Rivolgersi direttamente a lui.
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LA VOCE - n° 9 - Settembre 1995
pag. 20
Primi Giochi Mondiali Militari •
Dal 6 ai 16 settembre, presso i nostri impianti
sportivi, avremo l'onore di ospitare una eccezionale manifestazione di altissimo interesse sportivo, culturale e folcloristico alla quale prendono
parte le nazionali militari di basket di: Francia, LISA, Russia, Kazakistan, Corea del Sud, Canada,
Olanda, Arabia Saudita, Cina, Croazia, Senegal,
Grecia-e ovviamente l'Italia.
Il giorno 4 settembre, al Palazzetto dello Sport, dove si svolgeranno tutte le gare, manifestazione premondiale tra la Nazionale Militare Italiana e
la Madigan di Pistoia partecipante al Campionato
di Serie A1, il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.
L'incontro, che avrà inizio alle 18,30, si svolge
con il patrocinio del Comune di Montefiascone e
della Banca Coop.va Cattolica. Per tutta la giornata la Compagine Militare Italiana con l'intero staff
al seguito diretto dal Ten. Col. Magrini, responsabile tecnico della formazione, si tratterrà nella nostra città.
Il giorno 5, nella mattinata, perverrà a Montefiascone la fiaccola olimpica che sarà accesa di
rimpetto alla Sede Comunale in Piazza del Plebi-
scito.
Le Gare ufficiali decorreranno dal 7 al 14 settembre con vari incontri giornalieri disputati al Palazzetto dello Sport.
Il giorno 10 in Piazza V. Emanuele, verrà eseguito un Concerto della Banda Militare della 6 !
Flotta USA.
Tutta la manifestazione si svolge sotto l'alto
patronato del Consiglio Internazionale dello Sport
Militare.
Numerosa e continua la presenza di tutti i
mezzi di informazione nazionali ed esteri: radio,
televisione, stampa specializzata e corrispondenti
sportivi dei più importanti periodici.
Hanno offerto la loro cortese disponibilità per
la ambita scelta della nostra città: il Presidente
del Comitato tecnico-organizzativo, Generale di
Divisione Aerea Sandro Ferraguti, responsabile
anche del Torneo Mondiale di Spherma e il Comandante dell'Aeronautica di Viterbo, Col. Giacomo Carulli.
Ad essi va la più viva gratitudine e l'alto apprezzamento della Amministrazione Comunale,
della stampa locale e della intera cittadinanza.
Sosto
Il Comune ha offerto la massima disponibilità
per assicurare alla manifestazione la migliore riuscita; l'Assessore delegato allo Sport Prof. Nando
Fumagalli è l'infaticabile manager dell'organizzazione.
Notizie particolareggiate sullo svolgimento
giornaliero degli incontri verranno tempestivamente diffuse.
Ci piace fin d'ora elencare i nomi degli atleti
che compongono la formazione italiana: Bonora,
Angioini, Bigi, Arvedi, Carra, Meneghin (junior),
Spinetto, Rotasperti, Roteili, Veneri, Tonolli, Monti, Damiao, Frosili, Chiasig.
Lo Staff tecnico è composto da:
- Allenatore: Giovanni Piccini
- Assistente: Maurizio Polidori
• Responsab. Squadra: Ten. Col. Franco Magrini.
Siamo certi che Montefiascone saprà offrire a
tutti gli ospiti il meglio della sua cordiale ospitalità e una numerosa partecipazione a tutte le manifestazioni in programma.
Tuttavia ci si consenta di rivolgere un particolare «in bocca al lupo» alla formazione tricolorel
Giuseppe Ferlizzi
Atletica
Tra le manifestazioni collaterali alla «Fiera del Vino» ha avuto un discreto successo il «3° Trofeo Città
di Montefiascone», gara podistica riservata al settore
giovanile sia maschile che femminile.
E' stata impeccabilmente organizzata dall'Atletica
Giovanile Banca Cattolica con la collaborazione della
Pro-Loco e del Comune - Assessorato allo Sport.
Cinquanta i partecipanti giunti da tutta la provincia; tra
le squadre più numerose, oltre che l'Atletica Banca
Cattolica, quella di Capodimonte, la Fulgor Tuscania, il C.U.S. Viterbo. Cinque le categorie: giovanissimi, esordienti, ragazzi, cadetti e allievi.
S.I.A.L. SOCIETÀ' INDUSTRIE ALTO LAZIO S.r.l.
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Questi giovani hanno gareggiato davanti al parco
Fiera, allestito come al solito nel Giardino davanti al
Piazzale Roma, e nelle vie limitrofe Croce, 0. Borghesi
e Cassia, assiepate da un numeroso pubblico. Due vere ali di folla nel circuito del piazzale. Premi ricchissimi
per tutti: coppe, targhe, medaglie. Dal punto di vista
tecnico-agonistico ci sono state emozioni a non finire,
che hanno trascinato e coinvolto, oltre gli spettatori, i
dirìgenti capeggiati dal Presidente Massimo Gianlorenzo, gli allenatori Massimo Chiovelli e Ferdinando
Fumagalli. Quest'ultimo, in veste anche di consigliere
comunale, con delega particolare allo Sport, ha effettuato la premiazione assieme all'Assessore Catasca.
La gara più entusiasmante è stata quella della categoria cadetti maschile, dove è stato assegnato il primo posto ex-equo al viterbese De Felice e al tuscanese Dos Santos, finiti al fotofinish dopo reciproche
scorrettezze.
La più bella, dal punto di vista tecnico, quella delle
cadette. Al via scattava al comando la montefiasconese Maria Pia Plclollo, sempre più brava, appaiata da
Alessandra De Felice che le ha resistito per buona
parte della gara. All'ultimo giro la Piciollo ha letteralmente ingranato un'altra marcia stroncando la caparbia rivale e involandosi verso la vittoria, colta tra un uragano di applausi.
Una bella manifestazione che ci si augura divenire
una vera classica dell'Atletica.
Il Presidente Gianlorenzo invita i giovani ad iscriversi alla società in vista della preparazione autunnale
che avrà inizio i primi di settembre.
TUTTI I RISULTATI
Giovanissimi Maschile: 1" Andrea Vittori - 2° Domenico
Silvestri - 3° Michele Mari.
Giovanissimi Femminile: 1* Laura Bertuccini - 2- Giulia
Ballarotto.
Esordienti Maschile: 1° Daniele Cadetti - 2° Marco
Giannini - 2° Mirco Cicoria.
Esordienti Femminile: 19 Sara Ferri.
Ragazzi Maschile: 1° Alessandro italiano - 2° Marco
Scarino - 2° Alessandro Taratufoli.
Ragazzi Femminile: 1® Silvia Ferri.
Cadetti Maschile: 1° Federico De Felice - 1 ° Aldo Dos
Santos - 3° Luca Bonini.
Cadetti Femminile: 18 Maria Pia Piciollo - 2e Alessandra De Felice - 3* Giusi Maiola.
Allievi Maschile: 1° Antonio Italiano - 2° Giancarlo Bartocci - 3° Marco Castiglione.
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pag. 17
LA VOCE - n°9 - Settembrel 995
Conferenza Mondiale sulle donne indetta dall'ONU a Pechino (4-15 settembre).
Il Papa, che ha inviato come capo-delegazione della S. Sede la sig.ra
Glendon, nell'Angelus domenicale ha continuato le sue riflessioni:
Domenica 6 agosto:Divario culturale tra u o m o e donna
Carissimi fratelli e Sorelle!
Vorrei oggi introdurre la riflessione sulla missione della
donna,riflessioneche ci accompagna in queste settimane
di preparazione all'incontro di Pechino, con un pensiero del
Servo di Dio Paolo VI, morto qui a Castel Gandolfo esattamente 17 anni or sono. Parlando nel 1960 di Maria Montessori, in occasione del centenario della nascita, egli faceva osservare che il segreto del suo successo, in certo senso le radici stesse dei suoi meriti scientifici, andavano cercate nella sua anima, ossia in quella sensibilità spirituale e
femminile insieme, che le aveva consentito la «scoperta vitale» del bambino, e l'aveva portata a costruire, su tale base, un originale modello educativo (cfr Insegnamenti di Paolo Vi, Vili [1970], 888).
Il nome della Montessori ben rappresenta le tante donne, che hanno dato importanti contributi al progresso della
cultura. Purtroppo, guardando obiettivamente la realtà
storica, è giocoforza constatare, con amarezza, che,
anche a questo livello, le donne hanno risentito di una
sistematica emarginazione. Troppo a lungo si è negato o
ridotto il loro spazio di espressione al di fuori della famiglia,
e grande ha dovuto essere l'intraprendenza di quelle donne che, pur così penalizzate, sono riuscite ad affermarsi.
E' ora, dunque, che il divario di opportunità cultu-
rali tra uomo e donna venga dappertutto colmato. Auspico di cuore che la prossima Conferenza di Pechino dig
un impulso decisivo in tale direzione. Da ciò trarranno vantaggio non soltanto le donne, ma la cultura stessa, giacché
il vasto e molteplice mondo del pensiero e dell'arte ha più
che mai bisogno del loro «genio».
Non sembri, questa, un'affermazione gratuita. L'attività
culturale, chiama in causa la persona umana nella sua interezza nella duplice e complementare sensibilità dell'uomo e della donna. Ciò ha rilievo sempre, ma soprattutto
quando sono in gioco gli interrogativi ultimi dell'esistenza:
chi è l'uomo? Qual'è il suo destino? Qual'è il senso della
vita? Queste domande decisive non trovano adeguata risposta nei laboratori della scienza positiva, ma interpellano
l'uomo nel profondo, ed esigono, a così dire, un pensiero
globale, capace di sintonizzarsi con l'orizzonte del mistero.
Come sottovalutare, a tal fine, il contributo dell'animo femminile? L'ingresso sempre più qualificato delle donne non
soltanto come finitrici, ma come protagoniste, nel mondo
della cultura in tutte le sue branche - dalla filosofia alla teologia, dalle scienze umane a quelle naturali, dalle arti figurative alla musica - è un dato di grande speranza per l'umanità.
Domenica 13 agosto:La donna come angelo di consolazione
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Una lunga storia, in massima parte non scritta, attesta
il ruolo privilegiato da sempre svolto dalle donne nelle
situazioni di sofferenza, di malattia, di emarginazione,
di anzianità, quando l'essere umano si rivela particolarmente fragile e bisognoso di una mano amica.
Si direbbe che, per taluni casi, la vocazione della donna alla maternità la renda più sensibile a cogliere i bisogni,
e geniale nel darvi sollecita risposta. Quando a tali doti naturali si aggiunge anche un consapevole atteggiamento di
altruismo, e soprattutto la forza della fede e della carità evangelica, allora si verificano veri e propri miracoli di dedizione. La storia della Chiesa ne è particolarmente ricca.
Per fare un esempio, mi piace ricordare l'opera svolta tre
secoli or sono da Santa Luisa de Marillac, sulla scia tracciata da San Vincenzo de' Paoli. Nel cuore di questa donna infaticabile, la carità non conosceva limiti. Ammalati,
nullatenenti, vecchi, bambini abbandonati, condannati ai lavori forzati: tutti serviva con l'amore di una madre e la concretezza di rare doti organizzative. Opportunamente Giovanni XXIII, nel 1960, la proclamò celeste patrona di tutti
quelli che si dedicano alle opere sociali cristiane (cfr M S
Lll [1960] 556-568) Ma quante sono, nella comunità cristiana come nella società civile, le donne che si sono
fatte angeli di consolazione per innumerevoli sofferenti? Desidero rinnovare loro il grazie della Chiesa! Grazie
alle donne impegnate accanto ai bambini, ai sofferenti,
agli anziani: nelle famiglie, nelle corsie degli ospedali, nei
dispensari delle missioni, in tante istituzioni pubbliche e private, nel volontariato. In tutti questi ambiti è irrinunciabile la
presenza di donne che sappiano unire alla necessaria professionalità spiccate doti di generosità, di praticità, di intuito, di tenerezza. E' confortante constatare che oggi siano molte le donne dedite alla professione medica, una
di quelle che maggiormente esigono, accanto alla
competenza, una grande dose di umanità. Chi ne ha fatto esperienza sa bene che l'ammalato non si cura solo con
le medicine: molto vale per lui l'accoglienza, la comprensione, l'ascolto, il conforto fraterno. A ciò sono chiamati
quanti si dedicano ai servizi medici e paramedici. Ma come
negare che le donne hanno molto spesso uno speciale talento per gli aspetti più delicati ed umani di così esigente
missione?
Cosa dire di tante infermiere? Nella mia esperienza
dovrei dire tante cose,ringraziandoqueste suore, queste
infermiere, specialmente negli ospedali che ho frequentato.
Penso specialmente a Suor Ausilia.
In questo nostro mondo dove, nonostante il progresso
scientifico ed economico, continua ad esserci tanta povertà
ed emarginazione, occorre veramente un supplemento d'anima. Le donne in tale impegno continuino a restare sempre in prima fila.
Maria Santissima benedica l'immensa schiera di donne operanti nei servizi sociali, sanitari, e nei vari campi dell'umana solidarietà ed ottenga a tutti noi di sperimentare la
gioia del servizio reso con amore.
x
D o m e n i c a 27 agosto:La donna nella vita pubblica
Carissimi Fratelli e Sorelle!
In prossimità ormai della Conferenza di Pechino,
desidero oggi sottolineare l'importanza di una più grande
valorizzazione delle donne nella vita pubblica.
Una lunga tradizione ha visto impegnati in politica soprattutto gli uomini. Oggi le donne vi si affermano sempre
più numerose, anche ai più alti livelli rappresentativi, nazionali e internazionali. E' un processo da incoraggiare. La
politica, infatti, finalizzata com'è alla promozione del bene
comune, non può che trarre vantaggio dai doni complementari dell'uomo e della donna. Certo, sarebbe ingenuo
attendersi, solo da questo, dei «miracoli».
Oltretutto è vero anche per le donne, non meno che
per gli uomini, che la qualità della politica, si misura dall'autenticità dei valori che la ispirano, come pure della competenza, dall'impegno, dalla coerenza morale di quanti si de-
dicano a tale importante servizio.
In ogni caso le donne stanno dimostrando di saper
dare un apporto non meno qualificato di quello degli
uomini, apporto che si prospetta anzi particolarmente
significativo, soprattutto su quei versanti della politica
che toccano gli ambiti umani fondamentali.
Quanto grande, ad esempio, è il ruolo che esse possono svolgere a favore della pace, proprio impegnandosi in
politica, dove in gran parte si decidono i destini dell'umanità. La pace, carissimi Fratelli e Sorelle, è la grande urgenza dei nostri giorni.
Occorre più che mai uno sforzo collettivo di buona volontà per frenare il delirio delle armi. Ma la pace non si limita al silenzio dei cannoni. Essa si sostanzia di giustizia e di
libertà. Ha bisogno di un'atmosfera dello spirito, che sia ricca di alcuni fondamentali elementi, quali il senso di Dio, il
gusto del bello, l'amore per la verità, l'opzione della
solidarietà, la capacità di tenerezza, il coraggio del
perdono. Come nonriconoscerel'apporto prezioso che la
donna può recare alla promozione di una tale atmosfera di
pace! Invochiamo la Vergine Santa; Regina della Pace,
perché volga lo sguardo sui paesi del mondo in cui lo
scatenamento dell'odio sta, da troppo tempo, causando devastazione e morte. In questo contesto, il mio pensiero non può non andare alle migliaia di madri, spose,
figlie, che nei paesi della ex Jugoslavia - siano esse
croate, mussulmane o serbe -, sono ancora costrette
ad abbandonare le loro case ed I loro cari, spesso oggetto di trattamenti disumani ed esposte ad un futuro
molto incerto. Mi affliggono in modo speciale le gravi notizie da Banja Luka. Sono vicino allo zelante e generoso
Vescovo Mons. Franjo Komarica, il quale sta assistendo,
quasi impotente, all'espulsione forzata dei suoi sacerdoti,
religiosi, religiose e fedeli.E' loro diritto e desiderio di poter continuare a vivere nei propri focolari,rimanendoin
quei luoghi quale segno di una auspicata riconciliazione e
di una ancora possibile convivenza tra popoli di diverse
nazionalità e religione.
Aprano gli occhi i responsabili di tanto dolore! Le
donne, specialmente le madri, dei fronti contrapposti
si diano idealmente la mano in una grande catena di
pace, che quasi costringa i governanti, i combattenti, i
popoli, a riprendere fiducia nella validità del negoziato
e nelle prospettive di una pacifica convivenza.
CalendarioParrocchiale
8 settembre: venerdì
Natività della Vergine Maria
Ore 10,00: S. Messa a S. Margherita, celebrata dal Vescovo Mons. Boccadoro che ricorda il suo 44° anniversario di ordinazione episcopale.
Saranno presenti circa 250 giovani
delle Comunità Neocatecumenali
della Liguria.
17 settembre: domenica
Festa del Patrocinio di S. Lucia Filippini.
Ore 11,00: Nella Cripta.
Solenne Pontificale di S.E. Mons.
Fiorino Tagliaferri.
Ore 18,00: Celebrazione dei Vespri, animata
dai seminaristi del Seminario diocesano.
Segue la Settimana di Spiritualità
in onore della Maestra Santa Compatrona Diocesana (vedi programma dettagliato a pag. 10).
23 settembre: sabato
Ore 20,45: Processione per le vie della città
con il Crocifisso di S. Lucia .
24 settembre : domenica
Ore 11,00: Inaugurazione dell'Anno Catechistico a S. Margherita.
Pro Defunctis
8 settembre: Pro Defunctis
22 settembre: Pro Defunctis
23 settembre: Castellani Barnaba
30 settèmbre: Pro Defunctis
6 ottobre : Mocini Renato
7 ottobre : Pro Defunctis
LA V O C E - n° 9 - S e t t e m b r e 1995
pag. 2 0
la pagina
dei
nonni
Vincenzo Trapè
Nato 1*11 settembre 1905, sposato con Silenzi Cesarina, morta il 28-1989 a 79 anni. Ha'avutoquattro figli: Ida, vedova di Durantini Angelo;
Alessandro sposato con Liliana Ciucci e due figli Vincenzo e Andrea;
Giacinta, sposata con Fabbro Manlio e due figli: Luciana sposata con
Angelo Attilio Mancini, con un figlio: Andrea (pro-nipote), e Piero; Mauro, sposato con Trapè Eva, con due figlie: Valentina e Elena.
Rinaldo e Angela Brachino
Era di sabato. Questa è la fotografia di quel giorno. L'8 settembre
del 1945.
E proprio quel giorno ci siamo
sposati davanti all'Altare del Duomo di Bagnoregio, e a sposarci fu
il nostro Curato Don Severo: io,
Rinaldo e mia moglie Angela, dicendo un sincero sì per tutta la vita.
E cosi sono 50 anni che stiamo insieme, non sembra
vero!
Siamo sinceri come il primo giorno
e ringraziamo Dio che ci ha dato la
salute per arrivare a questa età.
Siamo in lutto del nostro Remo,
deceduto poco tempo fa; così ringraziamo Don Agostino per averci
inserito su «La Voce ». Ci ha fatto
molto piacere.
Rinaldo Brachino
Auguri, anche se in ritardo, sig. Giovanni!
Il sig. Vincenzo, che ha portato avanti la sua famiglia con decoro e
senso di responsabilità, che ancora vive da solo nella sua casa di Via
Verentana, ha acquisito, anche dal contatto diretto con la natura, essendo stato sempre agricoltore, la vera sapienza umana. Fedele ai suoi impegni religiosi - ogni domenica è a Messa - sente venir meno le forze,
ma ripete sempre: /a superbia muore un quarto d'ora dopo di noi!
Grazie, sig. Vincenzo, da a tutti, specie ai figli con le loro famiglie, che gli vogliono veramente bene, una bella lezione di umanità
e di vita cristiana.
Neno Bracoloni
E'nato il 5 luglio 1903, per cui ha compiuto ben 92 anni!
E sì, bisogna fare bene i conti con la data
di nascita, perché dall'aspetto e dal suo vigore
certamente non si direbbe che ha tutti questi
anni. Da parte dei figli, del genero, della nuora
e dei nipoti vanno gli auguri più grandi a Giovanni Menghini.
Abbiamo tardato a metterlo su «La Voce» perché speravamo d'ottenere
notizie
più dettagliate, che fin'ora non sono giunte. Pazienza. I nostri auguri, anche se in ritardo, sono sinceri e schietti.
Un pugno in un occhio!
L'amico Neno Bracoloni (il terribile! Ce ne fossero come lui!), ha
compiuto il 19 luglio il suo 90° anno di età.
Guardate un po': un giovincello da far invidia. La sposa Elena è senza denti, ma in gamba anche lei.
Complimenti signori sposi, l'augurio sincero è che possiamo
festeggiare insieme il 100° anno di vita!
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Parrocchia S. Margherita
La giornata, come ormai è tradizione, è stata effettuata il 15 agosto: festa della Assunta. Questi i risultati:
2.000.000
L.
dono d'una signora
500.000
dono d'una signorina
L.
2.815.000
L.
raccolta a S. Margherita
L.
60.000
raccolta ai Fiordini
L.
500.000
raccolta al Divino Amore
L.
200.000
raccolta alle Benedettine
TOTALE
L.
6.075.000
Per comodità dei lettori de «La Voce»
P o t e t e v e r s a r e s u l c . c . n ° 1 8 5 3 / 7 6 p r e s s o la B a n c a
C a t t o l i c a o s u l c . c . n ° 1 0 / 6 1 2 6 8 p r e s s o la C a s s a d i
R i s p a r m i o d i M o n t e f i a s c o n e , p r e o c c u p a n d o v i di mettere il
v o s t r o n o m e p e r e s s e r e inseriti n e l l a r u b r i c a « L a Voce è
grata ai suoi».
La Guerra è cessata da 50 anni, ma per chi transita per Via Orvietana e Via Bastiglia sembra che ci sia ancora! Erano scenari che contemplavamo dopo i bombardamenti, ma siamo costretti a vederli ancora oggi! Di chi la responsabilità? Sicuramente dei proprietari attuali del
vecchio Mulino Borghesi.
Ma le Autorità comunali non si sono mai preoccupate di far eliminare
tale scempio, che oltre tutto costituisce un serio pericolo per i passanti,
ed una reclame negativa per la città di Montefiascone?

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