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n. 12
ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 29 marzo 2007 - € 1
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Editoriale
Parrocchia del Porto
Senigallia
martedì 3 aprile
ore 21 - in Chiesa
meditazione sul mistero
pasquale con la
‘Via Crucis’
di Franz Liszt
per solisti, voci recitanti,
coro e organo.
Coro San Giovanni Battista
e le voci di Laura Nigro,
Gerardo Giorgini,
Mauro Pierfederici.
All’organo Valeria Picardi,
Direttore Roberta Silvestrini.
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46)
art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
SOCIETÀ
Settimana
Aria di festa in questa Domenica delle Palme che vede
le nostre chiese particolarmente affollate. C’è come
un senso di soddisfazione e
di diverso dalle solite messe
domenicali che infrange la
routine della festa ordinaria
per via di quel ramoscello
di ulivo che riceviamo in
chiesa. E’ la Domenica che
ci introduce nella settimana santa, in cui la storia
di un Dio che ci ama fino
a vestirsi di tutti i nostri
panni sporchi, i più sporchi
possibili, come dimostrerà
nel disprezzo della flagellazione e crocifissione, ma si
farà poi vittoria dell’amore
nella Pasqua. Diciamoci
la verità: fa davvero paura
questa nostra terra con
tante malvagità. Se cadi in
minima disgrazia, c’è subito
chi è pronto a calpestarti,
indifferente ai tuoi diritti,
alla tua dignità, al tuo bisogno di amore, che ricerca
due occhi pietosi capaci di
farsi inondare dal tuo errore
o dolore per restituirti serenità e dignità. Sarà una settimana “santa” perché santi
sono gli avvenimenti che
ricordano gli ultimi giorni di
Cristo. Pur vivendo la nostra
ordinaria quotidianità, non
potremo dimenticare il suo
arrendersi a quanti lo arrestano nel Getsemani, come
fosse uomo da nulla; subire
il più assurdo processo, vero
insulto alla giustizia, perché
processo all’innocenza e
alla verità; farsi flagellare
ed esporsi al ridicolo della
piazza, come il pazzo di
turno; non avere vergogna di
mostrare la sua debolezza
nel salire il Calvario sotto
il peso della croce ed avere
bisogno di un cireneo; ed
infine venire additato, come
l’ultimo degli uomini sulla
croce e morire con la sensazione di essere lasciato solo.
Viviamo la contemplazione
liturgica dell’Ultima Cena
del Giovedì Santo, la croce
del Venerdì, il Sepolcro del
Sabato, fino a giungere alla
gioia della Risurrezione.
Gesualdo Purziani
ARTICOLI SACRI
a SENIGALLIA
DIOCESI
Immigrazione,
i numeri della
integrazione
a cura della Redazione
ARCEVIA
La visita pastorale
a Barbara, incontri
e fraternità
8-9
di Leoanrdo Pasqualini
C’era
una volta
Carosello
7
MUSICA
Quando
il cibo diventa
cultura per tutti
di Umberto Martinelli
11
Il duo Magoni Spinetti anima
la Rotonda
a cura della Redazione
13
P
er i preadolescenti, non più te pressione identitaria esercitata
bambini e non ancora adole- dagli spot sulle ragazze rispetto ai
scenti, la pubblicità è un veicolo di loro coetanei maschi, dato solo in
modelli identitari più che uno stru- parte dovuto all’aumento del numemento di induzione al consumo. E’ ro di protagoniste donne negli spot,
quanto emerge dal Terzo rappor- sia nei ruoli tradizionali che più
to Minori e Tv presentato a Roma trasgressivi. Un’identificazione non
dall’Osservatorio
sull’immagine priva di rischi.
dei minori in collaborazione con “Le bambine sono più permeabili ai
Unicef Italia. L’indagine realizza- modelli che vengono proposti nella
ta dall’Osservatorio, giunto al suo pubblicità – ha dichiarato al propoquarto anno di attività, ha coinvol- sito Anna Maria Ajello, docente di
to 700 ragazzi di tutt’Italia tra i 10 Psicologia dell’Educazione all’Unie i 12 anni, a cui è stato chiesto di versità La Sapienza – Se riflettiamo
esprimere la propria opinione su al- su quali siano i modelli che la pubcuni spot pubblicitari di noti mar- blicità propone, ci rendiamo conto
chi trasmessi in tv in prima serata. del pericolo, del danno che possono
Una scelta che – come ha spiegato costituire per le ragazze nella fase
la coordinatrice dell’Osservatorio di maggiore esposizione come è
Daniela Brancati – parte dalla con- quella adolescenziale”. Per il sociosiderazione che i bambini, i prea- logo Luciano Benadusi, che come la
dolescenti e i ragazzi non guardano Ajello ha preso parte alla tavola rola tv, sottoponendosi ai messaggi tonda organizzata per la presentapubblicitari, solo nelle fasce a loro zione del Rapporto, i ragazzi hanno
dedicate.
“un rapporto di fascinazione verso
L’elemento più rilevante emerso questo mondo che offre loro mesdalla ricerca è che, secondo i giu- saggi che, più di quanto non riescadizi dei ragazzi che mostrano una no a fare altre fonti di comunicamarcata capacità di decodificazione zione, sono particolarmente tarati,
dei messaggi pubblicitari, le storie accordati al loro modo di essere”
raccontate da questi ultimi più che ed è per questo che “la pubblicità
promuovere il prodotto, spingono conferma la propria prerogativa di
verso l’identificazione con i pro- intermediaria fra i bisogni dei giotagonisti. E se da un lato, i ragazzi vani e il mondo degli adulti. Un’innella gran parte dei casi riconosco- termediazione che altre agenzie di
no come impossibile il raggiungi- socializzazione faticano a stabilimento del modello proposto, dal- re”. Compresa la scuola che invece,
l’altro c’è una forte adesione verso come ha sottolineato Elena Pezzoli,
le figure protagoniste degli spot, al coordinatrice scientifica della ricerpunto che l’80 per cento dei prea- ca, potrebbe contribuire a educare
dolescenti intervistati dichiara di i ragazzi a una lettura più consapericonoscersi in questi personaggi. vole dei messaggi pubblicitari come
Di pari passo la spinta verso l’acqui- avviene con qualsiasi altro testo.
sto appare meno rilevante, e secon- “Lo spot pubblicitario, al pari di un
do i dati, per i ragazzi solo il 34 per romanzo, di un brano di letteratura,
cento dei loro acquisti sono orien- di un testo politico – ha sottolineatati dalla pubblicità. Non è forte to la Pezzoli – è prodotto della noneanche la pressione esercitata sui stra cultura e come tale nella scuola
genitori per ottenere un determi- può diventare testo da conoscere,
nato prodotto e pochissimi sono i da condividere, da elaborare. Non
ragazzi che considera il possesso solo. In famiglia può diventare ocdegli oggetti proposti negli spot in- casione di dialogo, confronto, confluente nel farsi accettare dai propri versazione e modo di conoscenza
compagni.
reciproca dei bisogni propri e altri”.
Altro dato rilevante è la più forM.P.
REGIONE I cambiamenti economici e culturali riguardano anche noi, soprattutto il lavoro.
Immaginare e governare il territorio
G
li scenari cambiano rapidamente e occorre un cambio di passo, una spinta verso
uno sviluppo che sia realmente competitivo. Le
Marche si trovano di fronte tre grandi questioni: accrescere la modernizzazione e l’internazionalizzazione, uno sviluppo territoriale non
omogeneo, un elevato indice di disoccupazione
femminile. Questa la premessa della relazione
tenuta dall’assessore regionale all’Istruzione,
Formazione e Lavoro Ugo Ascoli, nel corso del
convegno sul ruolo delle ‘Marche nella competizione europea e internazionale - Lavoro, Formazione, Istruzione e Università’, organizzato
dall’Unione regionale delle Province italiane
presso il Rettorato dell’Università Politecnica
delle Marche.
Tracciando una panoramica sull’attuale fase di
sviluppo della nostra regione, si può dire che
dopo una crisi del manifatturiero che sembra
superata, abbiamo una domanda di lavoro verso
qualifiche medio-basse che è quasi interamente
soddisfatta dai lavoratori immigrati e una domanda di lavoro di qualifiche medio-alte, cioè di
elevate professionalità, che nella nostra regione
stenta a trovare risposte sul mercato.
Altro punto nodale sono i servizi che Ascoli ha
definito ‘il secondo motore di sviluppo dopo il
sistema imprenditoriale. Vi è l’esigenza di imprimere una svolta e di creare un circuito virtuoso
tra turismo-cultura-ambiente-ruralità. Un intervento complesso che ha bisogno di risorse
umane con un’ alta formazione.’
Lo squilibrio territoriale è confermato dagli ultimi dati Istat che evidenziano come ‘la regione
marci a due velocità. Da un parte, uno dei più
bassi tassi di disoccupazione in Italia, il più
basso dell’ultimo decennio: 4,5% (sotto la Toscana che segna 4,8 e l’Umbria con il 5, 1, sopra
l’Emilia Romagna che ha il 3,8%), dall’altra una
disomogeneità tra Province: mentre Pesaro, Ancona e Macerata viaggiano rispettivamente tra il
3,7 e il 4,0 %, Ascoli Piceno registra un tasso di
disoccupazione del 6,5, con una disoccupazione femminile del 10,7 quasi il doppio che nelle
altre Province e addirittura aumentato rispetto
al dato del 2004 (7,9%.) ‘Quindi - ha evidenziato
Ascoli- vanno fatte scelte di policy adeguate, ponendosi delle sfide con le risorse a disposizione
per affrontare un’armonizzazione tra domanda
e offerta, per aumentare l’integrazione scolastica e l’alfabetizzazione degli immigrati - vera
risorsa cruciale per l’equilibrio economico dei
prossimi anni - per mirare alla creazione di alte
professionalità, attraverso il collegamento con
l’alta formazione Ifts, con i poli formativi tecnologici e innovativi e con la formazione continua
dei lavoratori.
2
29 marzo 2007
attualità
anniversariIl 2 aprile è il secondo anniversario della morte di papa Wojtyla
La carezza di un padre
C
i manca il servo di Dio Karol conoscimento della sua santità,
Wojtyla e i due anni trascorsi immediata e superando con un
dalla sua morte non hanno col- colpo d’ala le regole del processo
mato il vuoto, semmai lo hanno canonico, inadeguate all’impaaccresciuto. Ci manca quella sua zienza dei sentimenti, fosse già
voce di padre, su cui avevamo con- stato concesso. La sua santità è
tato per un quarto di secolo, e che “un fatto trasparente che abbiamo
vorremmo tornasse a farsi sentire. tutti riconosciuto”, ha del resto
Manca persino a chi, al suo posto, detto il cardinale Camillo Ruini,
ne ha assunto il peso e la respon- annunciando proprio per il 2 aprisabilità alla guida della Chiesa, che le, in coincidenza con l’anniversaha voluto ricordarlo - fatto inedito rio della morte, la conclusione del
nella storia del Papato - con un li- processo diocesano. Meno di due
bro dedicato all’”amato predeces- anni dall’inizio e dopo che, per desore”. Perché anche lui, Benedetto cisione di Benedetto XVI, erano
XVI, custodisce nel suo cuore il stati evitati i consueti cinque anni
ricordo di quel maestro ed amico di pausa che vengono richiesti per
che ci faceva sentire l’emozione di l’inizio delle cause di beatificazioquanto “è bello essere cristiani”.
ne. E’ probabile che anche la fase
Manca alla Chiesa e manca al successiva del processo, all’interno
mondo quell’amore per l’uomo, della Congregazione per le cause
in ogni sua dimensione, che Gio- dei santi, dove sarà costituita la
vanni Paolo II aveva imparato ad “positio” del servo di Dio e dove
attingere direttamente dall’amore affluiranno i miracoli – si parla
per Cristo. Non abbiate paura! Il di una suora francese guarita dal
grido dell’inizio del Pontificato, morbo di Parkinson – sarà accein quegli anni bui e tristi della lerata. Ma quel “santo subito!” che
guerra fredda che rischiava di di- riecheggiò al momento della sua
ventare ad ogni passo calda non morte continua a farsi sentire con
era solo consolazione, ma certez- insistenza, protagonista l’arciveza sulla fede, fiducia e speranza scovo di Cracovia e suo segretario
di una nuova Gerusalemme per Dziwisz, ma non soltanto lui.
l’umanità.
Sono sentimenti comprensibili,
E’ il Cristo dell’amore il motore soprattutto per chi l’ha conosciuto
della storia, E’ stato ancora il suo e gli ha vissuto accanto, verificancollaboratore-successore Benedet- do in ogni momento persino nei
to XVI a ricordare quanto la sua comportamenti minuti la perfetta
fede profonda avesse segnato il aderenza tra fede e vita vissuta.
suo magistero: “Non si è stancato Eppure per la gran parte dei cridi indicare al mondo – ha osser- stiani questo esigente appello alla
vato nel primo anniversario della santità di Giovanni Paolo II apsua morte – che se l’uomo si lascia pare l’eco di un proprio bisogno,
abbracciare da Cristo non modifi- di un aiuto personale più che la
ca la ricchezza della sua umanità, necessità di onorare con gli altari
se a lui aderisce con tutto il cuore un uomo che li ha meritati. A Gionon gli viene a mancare qualcosa. vanni Paolo II si chiede una “sanAl contrario l’incontro con Cristo tità di servizio”, che cioè anche
rende la nostra vita più attraente”.
dagli altari egli sia visibilmente
Manca la sua voce, ci mancano presente nel mondo, che continui
i suoi gesti e vorremmo che il ri- ad assisterci e ad illuminarci, nelle
articoli firmati
nostre vicende umane, come aveva fatto attraverso il suo magistero terreno. Dagli altari in qualche
modo egli tornerebbe nel mondo
e colmerebbe il vuoto che lasciato
dietro di sé.
Nostalgia di una presenza, bisogno della carezza di un padre. Perché da tutti era stato sentito come
il Papa dell’amore di Cristo, e dunque di un amore che tocca tutti,
che accoglie e non evita, che ha bisogno per esistere di confrontarsi
con l’uomo, dovunque sia. Perché
l’amore di Dio è abbondante, oltre
i nostri bisogni, ma occorre che
gli uomini ne abbiano coscienza. Ecco allora che aveva voluto
incontrare tanti popoli e nazioni, facendosi compagno di strada
di ognuno, sentendone la voce in
diretta. Si era rivolto all’umanità,
ma al mondo aveva chiesto anche
di parlare a lui, cogliendone anche
le novità, interpretando ed incarnando il Concilio Vaticano II.
Non aveva vissuto in tempi facili, Karol Wojtyla, come del resto
non lo sono gli attuali. Perché,
aveva scritto poco prima della
morte, il male è sempre in agguato: “All’umanità che talora sembra
smarrita e dominata dal potere del
male, dell’egoismo e della paura, il
Signore risorto offre in dono il suo
amore che perdona, riconcilia e
apre l’animo alla speranza”.
Quel discorso egli non l’ha mai
pronunciato e per lui l’ha letto
papa Benedetto XVI in una parrocchia romana.
Un testamento spirituale che l’attuale pontefice accoglie nel suo
magistero. Sono parole di speranza, ma insieme un invito a stili e
comportamenti di vita , che Giovanni Paolo II, già santo nel cuore del popolo cristiano, chiede di
tenere ad ognuno di noi.
Silvano Spaccatrosi
riflessioni proposte dagli ‘addetti ai lavori’
il commento dell’economista riccardo moro alla populorum progressio, di grande attualità
L’enciclica che parla dell’oggi
O
stinandosi nella loro avarizia, non potranno che suscitare il giudizio di Dio e la collera dei poveri, con conseguenze imprevedibili”.
Parole forti e inequivocabili che Paolo VI, Papa
mite e di grande rigore, non temeva di usare nella Populorum Progressio, di cui in questi giorni
celebriamo il 40° anniversario, per richiamare il
dovere a lavorare per lo sviluppo dei popoli nella
giustizia e nella pace.
L’enciclica di Paolo VI è uno dei documenti più
alti dell’intero insegnamento papale dell’ultimo
secolo e ha segnato la strada del magistero sociale di Giovanni Paolo II e, oggi, di Benedetto
XVI. Letto a quaranta anni dalla sua pubblicazione il documento mostra una straordinaria e
sorprendente modernità. Dopo un avvio di grande lirismo in cui richiama come “i popoli della
fame interpellano oggi in maniera drammatica i
popoli dell’opulenza” e di come “la Chiesa trasale davanti a questo grido di angoscia”, Paolo VI
esamina i diversi ambiti che nel mondo minano
la dignità umana, ed esamina con chiarezza e lucidità i nodi principali, anticipando anche quelli
che all’epoca non erano ancora al centro del dibattito internazionale.
Nel delineare i “dati del problema” dello squilibrio sociale la Populorum afferma senza giri di
parole che “si è malauguratamente instaurato un
sistema che considerava il profitto come motore
essenziale del progresso economico, la concorrenza come legge suprema dell’economia, la proprietà privata dei mezzi di produzione come un
diritto assoluto, senza limiti né obblighi sociali
corrispondenti... Non si condanneranno mai
abbastanza simili abusi, ricordando ancora una
volta solennemente che l’economia è al servizio
dell’uomo”.
Sono quindi individuati con chiarezza alcuni
nodi di urgente attualità, sui quali la corresponsabilità internazionale è tuttora gravemente carente. Tra questi la corresponsabilità finanziaria:
Paolo VI ricorda l’obbligo a condividere gli sforzi
fin anziari da parte di Paesi ricchi e Paesi poveri
per garantire lo sviluppo di questi ultimi. Viene
anticipato con lucidità il problema del debito internazionale, con un invito esigente ad un dialogo che eviti ai paesi in via di sviluppo “il rischio
di vedersi sopraffatti da debiti, il cui soddisfacimento finisce con l’assorbire il meglio dei loro
guadagni”.
Come è tristemente noto si tratta di una attenzione tuttora molto urgente.
Non mancano chiarissimi riferimenti alla necessità di regolare il commercio internazionale per
evitare che il diverso potere contrattuale dei Paesi possa condurre a risultati iniqui che penalizzano i più poveri. Anche qui parole chiare: “La legge del libero scambio non è più in grado da sola
di reggere le relazioni internazionali”.
E la modernità dell’enciclica non sta solo nella
chiarezza con cui vengono affrontati i nodi economici, o nella intelligenza con cui vengono presentati i temi dell’immigrazione o quelli della comunicazione come nodali per la costruzione di
un futuro di pace, quanto nell’affermare che “lo
sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere sviluppo autentico, dev’essere
integrale, il che vuol dire volto alla promozione
di ogni uomo e di tutto l’uomo”.
A quarant’anni dalla sua pubblicazione la Populorum rimane una guida straordinaria per orientare il cammino contemporaneo. Il suo linguaggio,
che alcuni giudicano politicamente poco corretto, e che susciterebbe forse scandalo se apparisse oggi per la prima volta, ci invita al rigore per
verificare, nel settimo anno, le scelte di giustizia
che come comunità internazionale abbiamo proclamato durante il Giubileo. Cancellazione del
debito, Obiettivi di sviluppo del Millennio per
ridurre la povertà nel pianeta entro il 2015 sono
impegni di giustizia che trovano senso completo
alla luce della Populorum quando afferma che “lo
sviluppo è il nuovo nome della pace”.
Vorremmo che questo messaggio fosse chiaro
a tutti i cittadini e ai responsabili delle nazioni
contemporanee, in un anniversario che felicemente e drammaticamente coincide con quello
dell’assassinio di Mons. Romero e con quello
della firma dei Trattati di Roma che avviarono la
storia di pace dell’Europa odierna.
Esempi diversi e notevoli di promozione della
pace che attendono imitazione oggi. Non sono le
false e interessate polemiche di questi giorni, né
l’arroganza violenta che marca il dibattito nazionale e internazionale gli strumenti che possono
promuovere l’uomo e costruire la pace. Occorrono mitezza e rigore e, come diceva Giovanni
Paolo II ai giovani di Tor Vergata, le “Sentinelle
del mattino”, essere disposti a difendere la pace
anche “pagando di persona”. Come fece Oscar
Romero.
Riccardo Moro
Asteriski
* Benedetto XVI e
l’Europa. Ai vescovi
europei, riuniti per i 50
anni dei trattati di Roma,
il Papa dichiara: Dimenticando le radici cristiane
dell’Europa, si corre il rischio della “apostasia da
se stessa”. La denatalità,
inoltre, la incammina
verso il “congedo dalla
storia”. “Una comunità
che si costruisce senza
rispettare l’autentica dignità dell’essere umano,
dimenticando che ogni
persona è creata a immagine di Dio, finisce per
non fare il bene di nessuno”.
* Prodi e l’Europa. “Mi
sono adoperato lungamente per introdurre il
riferimento alle radici
cristiane nella Costituzione europea. Non esserci
riuscito non vuol dire
però che il testo le disconosca”.
* Salviamo i classici. “Palazzo Gherardi e la scuola media Fagnani, saranno venduti. Questo non
lo possiamo permettere
e per questo abbiamo
deciso di istituire “Salviamo I Classici””. Roberto
Paradisi, consigliere comunale per la lista Civica
“Liberi x Senigallia” non
ci sta a vedere i due palazzi storici senigalliesi
venduti e quindi punta i
piedi. . La denuncia che
Paradisi, insieme al professor Giulio Moraca e al
professor Roberto Coppola muove nei confronti
dell’amministrazione è di
tentar di liquidare il patrimonio architettonico e
culturale della città: “all’interno di quell’edificio,
se non sono stati ancora
trafugati, si celano cimeli
storici che documento la
storia scientifica scolastica - spiega il professor
Coppola. Attraverso questa petizione vogliamo
aprire un dibattito”.
* Patentino ciclomotori
alla Fagnani. Primi esami
il 18 aprile; quelli conclusivi al termine degli esami di terza media. Sono
21 i partecipanti iscritti
ai corsi per il patentino
presso la Scuola Media
“Fagnani”; responsabile il
prof. G.Donatiello. Il giudice di pace Pagliari ha
trattato egregiamente i
temi della convivenza e
della responsabilità. Temi
proprio azzeccati, vista
l’esplosione del bullismo
e delle violenze in tante
scuole.
* La Rassegna Internazionale di Musica Sacra
quest’anno apre i festeggiamenti celebrando i
500 anni della Cappella
Musicale di Loreto, da
Papa Giulio II nel 1507.
La Rassegna si aprirà l’11
aprile fino al 15 mentre
a ottobre si svolgerà il
Convegno Storico internazionale “Cinque secoli
di storia delle Cappelle
Musicali Europee: la musica presso il Santuario di
Loreto”. Stili e forme musicali differenti con i cori
provenienti da Lituania,
Libano, Slovacchia, Filippine, Romania e Italia
che interpreteranno un
repertorio musicale, dal
1500 ad oggi.
Giuseppe Cionchi
29 marzo 2007
attualità
REGIONE Tre protagonisti dell’economia commentano i criteri regionali
Fondi europei, le opportunità
L
e commissioni consiliari della regione ropeo per lo sviluppo gli obiettivi scelti siano progetto, e prima ancora decidere cosa coltiMarche hanno approvato i Piani operati- coerenti con la situazione della nostra regione” vare occorre aver venduto il prodotto”.
vi per l’utilizzo dei fondi europei per gli anni afferma Federico Vitali , membro dell’Unione Angelo Causi, di Confcooperative Marche,
2007-2013, che poi saranno discussi in Con- cristiana imprenditori e dirigenti (Ucid) e pre- che si occupa di formazione con la sociesiglio. Alla regione, che è rientrata nell’Obiet- sidente di Confindustria Marche. Non sembra tà Innovacooper, si augura che nella nuova
tivo europeo di “competitività e innovazione” altrettanto convinto, il presidente, sull’impo- programmazione dei Fondi sociali, rispetto
arriveranno circa 675 milioni di euro, più di stazione data invece ai Fondi sociali europei: al passato, si eviti una polverizzazione degli
quello che si sperava. I finanziamenti sono di- “Gli assi stabiliti per gli investimenti - dice interventi con un numero eccessivo di azioni,
visi tra il Fondo europeo di sviluppo regionale - appaiono troppo generici e caratterizzati da che non si perda tempo per rendere operativi
(Fesr) per le imprese marchigiane, il Program- un eccessivo ideologismo: ci si preoccupa tan- gli assi, che si definiscano con maggiore inma di sviluppo rurale (Psr) e il Fondo sociale to di multiculturalismo, di conciliazione tra cisività i criteri di selezione e si identifichino
europeo (Fse) che viene gestito principalmente vita lavorativa e privata piuttosto che di forma- con estrema chiarezza la visione del territorio
dalle province e sostiene tutto il sistema della zione di alte professionalità, come ad esempio in prospettiva 2013 e, infine, che si rafforzi la
formazione. Ogni fondo è diviso al suo interno esperti in internazionalizzazione o in innova- programmazione operativa, soprattutto per
in “assi” di intervento, in base ai quali vengo- zione e ricerca, esenziali per le nostre aziende. quanto riguarda gli aiuti di stato ed il colleno distribuite le risorse. Per quanto riguarda il L’importante è che i fondi, sia l’Fesr che l’Fse gamento fra formazione e mercato del lavoro.
Fesr, il 43% degli investimenti sarà impegnato siano utilizzati per aumentare veramente la “La capacità della forza lavoro, così come delle
per “innovazione ed economia della cono- capacità di concorrenza delle imprese e non unità produttive - sostiene Causi - di adattarsi
scenza”, il 22% sarà dedicato all’”accessibilità ai siano eccessivamente assorbiti dalle strutture ai cambiamenti del mercato, è un fattore detrasporti ed ai servizi di telecomunicazioni” e che li gestiscono”.
terminante per lo sviluppo, tanto rilevante per
il restante diviso tra energia, protezione del- Giannalberto Luzi, presidente della Coldiretti le prospettive occupazionali e di carriera degli
l’ambiente e valorizzazione dei territori. A dif- Marche, esprime un giudizio positivo sul Por individui, quanto per la competitività dei sisteferenza degli scorsi anni non c’è posto in que- relativo ai fondi per l’agricoltura soprattutto mi economici. Per tale ragione lo sviluppo di
sta programmazione per i classici interventi perché sono stati tolti i limiti troppo alti di sistemi efficaci ed efficienti di offerta di forma“a pioggia”, ma verranno privilegiati i progetti volume d’affari delle aziende agricole per acce- zione continua, oltre che iniziale, va orientato
presentati da più soggetti aggregati, pubblici dere ai fondi. “Tra le priorità del Por - aggiun- in un’ottica di life-long learning (formazione
o privati e trasversali ai vari fondi. Si tratta di ge poi - c’è quella del sostegno all’agricoltura permanente) , uno dei pilastri della strategia di
un metodo nuovo da studiare e capire in una biologica: una delle cose da fare è certamente intervento del Fse post-2006”.
regione che si caratterizza per piccole o me- concentrare le produzioni in certe zone e poi
a cura di Simona Mengascini
die imprese. Per quanto riguarda invece il Psr, curare anche la trasforsi è deciso di intervenire principalmente per mazione e commercializfavorire la competitività del settore agricolo, zazione dei prodotti che
che sarà aiutato a misurarsi con il mercato so- costano ancora troppo.
prattutto grazie alle produzioni di qualità e al L’agricoltura oggi ha molte
biologico. Nell’Fse quasi la metà dei contributi funzioni, tra cui la proteandranno alle politiche attive per l’occupazio- zione del territorio, ma ocne e la formazione, con particolare attenzione corre diversificare le coltuagli immigrati, alle donne, all’invecchiamento re: nei campi dove non ci
dei lavoratori; tra le altre priorità individuate sarà più grano o barbabiequelle dell’ “adattabilità” (dei lavoratori, delle tole da zucchero si potrebimprese, degli imprenditori), in un momento bero impiantare girasoli da
in cui l’economia regionale sta cambiando e utilizzare per la bioenergia
dell’”inclusione sociale”, rivolta alle categorie o sfruttare le foraggiere
più svantaggiate.
per il biogas e le biomas“Credo che per quanto riguarda il Fondo eu- se. L’importante è avere un
Palloncini
e controlli
TEMPI MODERNI
Contro gli incidenti
del sabato sera,
la Regione ha lanciato
la campagna
‘Un soffio salva la vita’
C
ontro le stragi del sabato sera, parte la campagna
promossa della Regione Marche, in collaborazione
con la Polizia stradale e le associazioni del volontariato
di protezione civile e della pubblica assistenza. ‘La campagna - ha affermato il presidente della Regione, Gian
Mario Spacca, incontrando la stampa - intende favorire
un atteggiamento responsabile da parte dei giovani, soprattutto per evitare la guida in condizioni di pericolo. Si
tratta di un gesto piccolo, ma sufficiente a salvare la vita.
Basta, infatti, controllarsi da soli, prima di salire in auto,
per non mettere a rischio se stessi e gli altri’. Il nome
della campagna: ‘Un soffio salva la vita’, richiama immediatamente l’etilotest al quale il giovane può, volontariamente, sottoporsi, all’uscita della discoteca. E’ sufficiente
soffiare in una busta, per controllare, in pochi minuti, il
tasso di alcol nel sangue e verificare, autonomamente, se
si sia nelle condizioni di guidare, evitando rischi per la
propria e l’altrui incolumità, e di incorrere nelle sanzioni
penali e amministrative stabilite dalla legge. E’ prevista
la distribuzione gratuita di diecimila mini-test. La prima fase della campagna ha un carattere sperimentale e
interesserà quattro locali di divertimento, tra i più frequentati dai giovani, delle quattro province marchigiane:
Ancona, Miumiù (Mondolfo) Ascoli Piceno, Zen (Porto
San Giorgio) Macerata, Green Leaves (Porto Recanati) ‘
Pesaro e Urbino, Savana (Gabicce Mare). Nei pressi delle discoteche interessate, i ragazzi troveranno i volontari
Rivoluzioni europee
Bollette al
supermarket
T
ra due anni sarà possibile pagare le
bollette direttamente al supermercato
o con il cellulare. Lo prevede la direttiva
Ue sui servizi di pagamento approvata dai
ministri dell’Economia dell’Unione europea riuniti a Bruxelles per la riunione
mensile dell’Ecofin. E sempre i Ventisette
sono chiamati a dare il via libera definitivo
alla direttiva bancaria messa in cantiere
due anni fa dal commissario Ue al Mercato interno, Charlie McCreevy, sull’onda
del caso Fazio.
Scopo della prima direttiva è quello di
creare un’area unica di pagamento in cui
della protezione civile e agenti della Polizia stradale che
distribuiranno i kit di autocontrollo e forniranno informazioni preventive. Altre pattuglie della stradale, saranno invece operative nei paraggi per le normali attività di
prevenzione e repressione degli abusi. Le quattro unità
della protezione civile presenti all’esterno dei locali di
divertimento avranno a disposizione un’ambulanza ciascuna, con personale medico, della Croce rossa italiana
e dell’Anpass (pubbliche assistenze). Per la campagna
saranno impegnati sanitari, volontari, personale della Polstrada. Lo strumento di prevenzione e controllo è
rappresentato da un kit molto diffuso in Francia e utilizzato dalla Polizia di Stato e dalla Gendarmeria per il
controllo degli automobilisti in moltissime campagne di
prevenzione degli abusi di alcol. E’ facilmente utilizzabile, garantisce la massima igienicità, assicura risultati affidabili. E’ composto da una fialetta contenete il reagente e
un palloncino dotato di boccaglio a valvola per la raccolta del campione di aria espirata.
Il comandante della Polstrada Marche, Italo D’Angelo,
che ha parlato (dati Istat 2005) di 15 morti e 860 feriti al giorno, con un costo sociale di oltre un milione di
euro a vittima. Le Marche promuovono una campagna
di prevenzione e repressione, a tutela della sicurezza
dei ragazzi’. D’Angelo ha fornito anche un indirizzo mail
attraverso il quale i ragazzi possono comunicare con la
Polstrada: [email protected]
valgano le stesse regole e le stesse modalità in tutta l’Unione europea. Una delle
novità principali è l’ingresso nel mercato
dei pagamenti di nuove istituzioni finanziarie. In pratica, per fare un’operazione
d’ordinaria amministrazione - come pagare una bolletta (gas, luce, acqua o telefono) o l’affitto - non si dovrà più fare per
forza riferimento ad una banca o all’ufficio
postale, ma sarà possibile rivolgersi ad altri soggetti, come i supermercati (cosa già
possibile in Gran Bretagna).
Naturalmente i nuovi operatori dovranno
sottostare a regole ben precise e potranno
operare solo se dimostreranno di essere
in grado di rispettare una serie di criteri
di affidabilità e di efficienza. I pagamenti,
poi, potranno essere effettuati anche con
il cellulare.
La direttiva farà sparire le frontiere per i
pagamenti all’interno dell’Ue, con regole e
modalità di lavoro uguali per tutti: bollette
e contravvenzioni potranno essere pagate
anche dall’estero, così come sarà possibile
usare in tutta Europa la propria carta di
credito o il bancomat grazie all’introduzione obbligatoria di chip e codice personale al posto della banda magnetica. I pagamenti transfrontalieri, poi, dovrebbero
essere soggetti a un tempo di esecuzione
massimo di un giorno. Insomma, una liberalizzazione che partirà dal novembre
2009 con l’obiettivo di abbassare i costi dei
pagamenti bancari che, per via della mancanza di uno spazio unico europeo, bruciano ogni anno il 2-3% del Pil europeo.
Intanto l’Adusbef ha denunciato che in
Italia “le banche, nonostante gli impegni
assunti con l’Antitrust, continuano ad
aumentare i costi dei conti correnti, i più
alti del mondo, e le commissioni sui prelevamenti bancomat da altra banca, che
passano da 1,81 euro a 2,10 euro, con un
rincaro secco del 16%”.
3
Block Notes
Cordoni
ombelicali
A Fano nascerà il primo
centro di raccolta di
cordone ombelicale.
Il sangue del cordone
ombelicale è ricco di
cellule staminali: vere
e proprie salvavita per
combattere malattie
del sangue molto gravi.
Su questi principi si
basa la convenzione
tra Regione Marche
e l’Azienda unità
sanitaria
locale
di
Pescara,
per
la
lavorazione
e
conservazione
del
sangue di cordone
ombelicale
nei
reparti di ostetricia
della nostra regione,
presentata
in
conferenza
stampa
dagli
assessori
regionali
Almerino
Mezzolani e Loredana
Pistelli. E’ ormai nota
l’importanza
della
cellula
staminale
perché capace di
ricostruire i tessuti
cellulari.
Questa
però,
per
essere
utilizzata,
deve
essere
compatibile
dal soggetto che la
riceve. La raccolta e
la conservazione delle
cellule staminali del
cordone ombelicale
è fondamentale sia
perché permette di
avere del materiale
biologico compatibile
da utilizzare per le
cure già sperimentate,
ma
principalmente
perché tale materiale
potrebbe
essere
utilizzato per le cure
di nuove patologie ad
alto impatto sociale
quali le malattie
neurodegenerative, la
distrofia muscolare, la
riparazione dell’infarto.
Da questi presupposti
è emersa la necessità
di non incenerire il
cordone ombelicale in
sala parto, ma creare
un patrimonio di
cellule staminali con
la creazione di banche
collegate in rete, in
grado
di
trovare
compatibilità
tra
donatore e recettore
e che possano essere
utilizzate da chiunque
ne abbia bisogno.
L’accordo tra Regione
Marche e Azienda
unità sanitaria locale
di Pescara, banca
importante per le
tante varietà di cellule
che ha conservate,
è stato agevolato
anche dal fatto che le
due regioni distano
poco. In particolare la
convenzione stabilisce
che
la
struttura
sanitaria
abruzzese
metterà a disposizione
i propri professionisti
per formare l’équipe
di Fano e nell’attesa
di creare una banca
anche nelle Marche,
sarà quella di Pescara
a dover conservare
in
appositi
contenitori
separati,
i
c o r d o n i
ombelicali.
4
22 marzo 2007
Senigallia
scuola di pace città Allarme dei pescatori per l’emergenza alghe
città Tanti ciclisti a Senigallia
Elisa Kidané Mucillagini e pesca Bici amica
E
V
enerdì 30 marzo alle ore 21,15, al
Teatro Portone (per indisponibilità dell’Auditorium San Rocco), la
Scuola di Pace propone “Il grido delle donne nel mondo”, incontro con
Elisa Kidané, nell’ambito del corso
Donne di Pace.
Elisa Kidané è eritrea, missionaria
comboniana dal 1980. Partita per
l’America Latina, ha svolto il suo
ministero in Equador, Perù e Costa
Rica, ma praticamente ha girato tutto il mondo, comprese Europa, Africa, Arabia Saudita, Israele e Giordania dove le comboniane hanno le
missioni. A fianco di questi popoli
ha imparato a leggerne le utopie e le
speranze che animano la quotidianità. E’ poetessa, anche se lontana ha
continuato a seguire l’evolversi storico del suo continente e canta nei
suoi versi lineari ed appassionati le
vicende delle donne e degli uomini
delle mille e più afriche.
Attualmente è nel comitato redazionale della rivista Raggio e consigliere regionale dell’ordine delle suore
comboniane. Tra le sue raccolte di
poesie: “Ho visto la speranza danzare (2 edizioni) e “Orme sul cuore
della terra” Venerdì 30 Marzo il Teatro ‘Portone’ di Senigallia, ore 21,
ospiterà la Kidané che parlerà de ‘Il
grido delle donne nel mondo’.
mergenza mucillagini, i pescatori chiedono lo stato di calamità.
Un fenomeno, quello delle mucillagini, diventato ormai un fatto di
ordinaria amministrazione per i pescatori, abituati a conviverci ma non
certo rassegnati alla loro presenza.
Non è più un fatto sporadico come
poteva accadere in passato - dice il
presidente di Lega Pesca, Simone
Cecchettini -, quando ogni tanto comparivano, da fine dicembre
sono state avvistate quasi quotidianamente, la situazione è pesante
perchè sono diventate un appuntamento fisso. La Lega ha anche bussato alle porte della Regione perchè
a rischio è la categoria dei pescatori
a livello regionale. Il nostro obiettivo è fare istituire un fondo di garanzia per i pescatori - aggiunge Cecchettini -, con delle assicurazioni ad
hoc.
Dall’incontro avuto abbiamo colto
un clima di disponibilità e adesso attendiamo di conoscere come
la Regione intenderà muoversi di
fronte a questa urgenza. Nonostante il maltempo degli ultimi giorni le
mucillagini non sono state spazzate
via dalle mareggiate ma si sono sem-
notizie della settimana
plicemente spostate a largo, proprio
nell’aria battuta dai pescatori.
Un problema che si aggiunge a tanti
altri che il settore sta vivendo.
In Italia il mestiere non tira più:
tanta fatica, poco prodotto, troppa
concorrenza. Tanto vale cambiare
rotta, darsi al turismo, al terziario,
alla piccola impresa manifatturiera.
Per chi ha ancora voglia di sfidare il mercato, tunisini, senegalesi e
bangladesi sono il bacino da cui attingere manodopera di bordo. Sui
170.000 ingressi previsti dal decreto
flussi migratori 2006, soltanto 2.500
sono riservati al settore della pesca
marittima, un misero 1,5% che è
tutto un programma.
E non finisce qui. Fotografando i
redditi da lavoro più bassi nel nostro Paese, l’Istat indica nei lavoratori con contratto a termine i più a
rischio: è a basso reddito il 40% di
questi, una misura di oltre 3 volte
superiore all’incidenza dei lavoratori a tempo indeterminato. Oltre
il 50% dei lavoratori a basso reddito
opera nel settore dell’agricoltura e
della pesca e il 42% svolge professioni non qualificate.
L.M.
La via Adriatica al traffico di reperti archeologici. L’hanno scoperta gli investigatori della Squadra
Mobile della Questura sulla scorta di un maxi-sequestro operato
all’inizio dell’anno dagli agenti
di polizia del Commissariato di
Senigallia. Le Marche erano al
centro di questo traffico che partiva dalla Puglia e arrivava fino
a Venezia diramandosi verso l’Appennino in direzione di Perugia e
Frosinone. Otto complessivamente le persone denunciate: il capo
d’imputazione principale è la ricettazione.
Il tesoro dell’operazione “Caveau”
- così è stata chiamata - sono i reperti sequestrati. Sono 69. Per alcuni - circa una ventina - c’è già la
certezza che si tratti di un vero e
proprio tesoro grazie alla perizia
dei tecnici della Sovrintendenza
ai beni archeologici; per gli altri
occorrerà attendere la chiusura
degli accertamenti. Non sono solo
reperti archeologici: ci sono, per
esempio, due lingotti d’oro da 5
chili attribuiti all’oro che i nazisti depredarono agli ebrei. Valore
complessivo inestimabile. Operazione “Caveau” prende il via a
Senigallia, il 5 gennaio quando
gli agenti del Commissariato diretti dal dottor Filippo Materi
hanno fermato, in collaborazione
con i colleghi della polizia stradale, due persone che viaggiavano a
bordo di una Mercedes. I due sono
foggiani, hanno 73 e 58 anni, ma
soprattutto precedenti penali lunghissimi legati al traffico di reperti
archeologici. Il più anziano è il
classico “tombarolo”: razzia nel
territorio, per lo più del Foggiano, l’antica Daunia, e una rete di
relazioni, legato a privati appassionati, per commercializzare i
reperti.
i terrà sabato e domenica all’auditorium San
Rocco di Senigallia l’assemblea nazionale della
Fiab, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta
che raggruppa cento associazioni federate e conta
dodicimila soci sul territorio nazionale. L’iniziativa si
tiene nelle Marche per iniziativa del gruppo Bicipiù
di Chiaravalle, in collaborazione con l’assessorato al
Turismo di Senigallia e con
il patrocinio dalla Regione
Marche, della Provincia di
Ancona e del Comune di
Senigallia.
Saranno presenti, oltre agli
amministratori comunali
senigalliesi,
l’europarlamentare Luciana Sbarbati, il vicepresidente della
Giunta regionale Luciano
Agostini, l’assessore provinciale all’ambiente Lu-
ciano Montesi, l’assessore
all’Ambiente di Chiaravalle Davide Favi, l’architetto
Carlo Brunelli e il presidente del Cis Sergio Cerioni. “Bicipiù - ha spiegato
in una nota il presidente
Massimo Cerioni - è da
anni impegnata sul territorio per la diffusione della
cultura della ciclabilità. C’è
un vasto movimento di associazionismo e di partecipazione che chiede di potersi muovere in sicurezza
sulle nostre strade, e punta
educare le nuove generazioni ad un uso pulito del
territorio, alla riscoperta e
al recupero di strade e ferrovie dismesse. La bicicletta viene sempre più usata
come mezzo alternativo
all’auto negli spostamenti
in città ed un numero crescente di persone decide di
utilizzarla per le vacanze”.
A
li possono acquistare
Chi volesse aderire all’iniziativa può depositare i
propri occhiali da vista nei
contenitori gialli situati davanti alla scuola elementare Pascoli di via Oberdan,
alla scuola media Fagnani
di via Maierini, all’ottica
Sergio Casagrande in Corso
II Giugno, all’ottica Lorella
Casagrande in via Mastai e
davanti alla farmacia Avitabile di viale Garibaldi.
Raccolta occhiali usati
nche a Senigallia è
scattata la gara di solidarietà per la raccolta
di occhiali da vista usati
organizzata dal Lions club
di Senigallia in concomitanza con l’iniziativa che si
svolgerà su tutto il territorio nazionale il 14 ed il 15
aprile prossimi.
Il Lions club chiede di donare i loro occhiali da vista
a quelle persone che, in
ogni parte del mondo, non
ad ancona l’assemblea provinciale
a denti stretti
Succede a Senigallia Tombaroli
* Nella notte tra sabato e domenica. Un ladro
si è introdotto all’interno della concessionaria
Dompè. Forzando la porta è riuscito ad entrare e
ad impossessarsi di un auto non ancora immatricolata, per la precisione di una Alfa 159. I danni che la
concessionaria sono comunque ancora da quantificare. È la prima volta che la concessionaria senigalliese viene presa di mira dai malviventi e l’accaduto
è ora al vaglio dei carabinieri.
* Improvvisa morte a Senigallia presso una azienda in zona Cesano. Presso la azienda “La Stafferia”
in via Foce del Cesano una operaio, Italo Germano
Antonelli ha accusato un malore mentre lavorava.
Era originario di San Severo (Fg).
* I pescatori di Senigallia hanno chiesto all’amministrazione comunale garanzie per la predisposizione di spazi nel nuovo porto da destinare
allo svolgimento delle loro attività, con banchine,
aree di servizio, darsene e zone di mercato per la
vendita del pesce fresco. La richiesta è stata fatta
durante un incontro, che si è svolto nella sede del
Comune, fra il responsabile regionale di Lega Pesca
Marche, Simone Cecchettini, i rappresentanti dell’Associazione produttori Pesca Misa, l’assessore
comunale alle Infrastrutture, Maurizio Mangialardi,
e l’assessore comunale alle Attività produttive e turistiche, Luigi Rebecchini.
* Troppi alticci sulle strade, i vigili invitano i
giovani a non bere troppo prendendo consapevolezza delle conseguenze che l’alzata di gomito può
comportare trovandosi alla guida. Il centro sociale
di Scapezzano, guidato da Marinella Betti, in collaborazione con la Polizia municipale ha proposto
ai ragazzi della frazione una lezione di educazione
stradale in alternativa al pub o alla discoteca. Molti
giovani hanno deciso quindi di “sacrificare” una serata del weekend per trascorrerla insieme ai vigili
urbani.
* Da ben venticinque anni i Ragazzi della Nord
di Senigallia non si perdono neanche una partita casalinga della loro Vigor. E le trasferte sono
sempre ben organizzate e molto partecipate dal
gruppo di supporter che non hanno mai abbandonato la squadra del cuore. Lo storico club dei tifosi
della Vigor Senigallia ha festeggiato proprio in questi giorni il venticinquesimo compleanno. Per l’ occasione è stata organizzata una mostra fotografica
presso la galleria Expo-Ex, nei giardini della Rocca
Roveresca, che racconta la storia del gruppo.
S
Assemblea Avis
S
i è svolta sabato 24
marzo presso l’uditorium S. Totti dell’ospedale di Torrette l’assemblea
dell’Avis Provinciale di
Ancona. Tra le problematiche emerse centrale
è stata la richiesta di un
maggior impegno da parte dell’Azienda Sanitaria.
In particolare l’Avis richiede di attivare quanto
previsto dalle leggi e convenzioni affinché l’Azienda sia in grado di ricevere tutto il sangue raccolto
dall’Avis, facendo fronte
all’evidente deficit di personale nei centri di raccolta; ciò è reso necessario anche dal continuo
aumento di fabbisogno
a cura di
di sangue dovuto all’incremento dell’attività del
Centro Trapianti Regionale.
A ciò si aggiunge la richiesta di un rapido avvio dell’attività del Dipartimento Regionale di
Medicina Trasfusionale,
sulle cui strutture operative non è stata ancora
fatta chiarezza.
Due le proposte presentate durante l’assemblea
previste per il 2007: la
creazione di uno spazio Avis all’interno della
notte bianca di Ancona
e la creazione dell’intercomunale CastelcolonnaMonterado-Ripe.
Claudia Costantini
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• I lavori ai Portici Ercolani hanno fatto
spostare la fermata delle corriere. Per diversi giorni i pendolari sono saliti qualche
metro più indietro rispetto alla precedente sosta, poi sono ritornati alla precedente. Ora però non si capisce bene qual è
quella giusta perché i lavori non sono terminati e così si formano due gruppi. Chi
va al solito punto, chi in quello cambiato,
con il rischio che qualche autista non si
fermi in entrambi. Come si deve fare?
Non sarebbe meglio, come già ribadito
altre volte, che finalmente si possa reperire una sala d’attesa?
• I residenti in Via Rosselli hanno inviato
una petizione al Sindaco di Senigallia in
quanto, benché consapevoli di quelli che
è stato finora effettuato, specialmente
con la riqualificazione di corso Matteotti
ed altre zone della città, è opportuno migliorare anche via Rosselli, che si trova a
poca distanza da corso Matteotti, perché
la strada è piena di buche ed avvallamenti,
pericolosa per la sicurezza dei pedoni. Il
problema è sentito maggiormente dagli
anziani. La seconda parte della via – quella con lo sbocco su via Trieste – è inoltre
priva di marciapiedi. Sarebbe sufficiente
estendere il manto di asfalto fino al confine di ogni singolo edificio in maniera così
da garantire maggior pulizia alla strada.
Però anche la rete fognaria necessiterebbe di un intervento perché le fognature
sono così malridotte che i topi transitano
indisturbati.
• Gli uffici del Centro per l’Impiego, attualmente ubicati nell’ex Hotel Marche,
saranno trasferiti nel prefabbricato dell’ex
Istituto “Corinaldesi” in via Rossini quando ne saranno stati ultimati i lavori. La
struttura dovrebbe tornare allora in vendita, ma col vincolo alberghiero,.
22 marzo 2007
senigallia
economia Intervento della Confartigianato di Senigallia
Tessile da difendere
I
l settore tessile – abbigliamento è la
specializzazione produttiva del Senigalliese. Le aziende che lavorano in
questo comparto erano molto numerose, ma negli ultimi anni sono state
registrate numerose chiusure.
Oggi il sistema moda artigiano del Senigalliese conta 268 aziende. La maggior parte (161 imprese) opera nelle
confezioni – abbigliamento, 38 nella
produzione di lane e tessuti, 42 imprese della maglieria, 25 quelle del settore
calzature ed accessori.
Colpa della crisi, colpa della concorrenza sleale di prodotti a basso costo
che hanno invaso tutto. Negli ultimi
giorni le forze dell’ordine hanno chiuso
nel senigalliese diversi laboratori tessili
clandestini.
Confartigianato torna a chiedere controlli continui per continuare a scovare
le attività illegali che fanno concorrenza sleale alle nostre imprese e invita i
consumatori che possono risollevare le
sorti delle nostre aziende a comprare “
italiano”.
“Ai consumatori del Senigalliese, ai
marchigiani – spiega il dott. Paolo Picchio responsabile del settore moda di
le assemblee nei condomini
S
i avvicina il momento dell’attivaConfartigianato – proponiamo un’alzione del nuovo servizio di raccolta
leanza anti-crisi. Il nostro obiettivo domiciliare dei rifiuti, che avverrà il 16
consiste nel rifondare la cultura del aprile nelle frazioni di Montignano e
made in Italy, inducendo il consumato- Marzocca e poco dopo, il 7 maggio, nelre a scegliere con convinzione i nostri la zona delle Saline.
prodotti, a diffidare delle ‘imitazioni’ a Oltre ai vari incontri pubblici e banchetbasso prezzo. Un consumatore più in- ti informativi organizzati per diffondere
formato, responsabile e consapevole è e promuovere i contenuti di questa vera
l’arma migliore per contrastare i feno- e propria “rivoluzione” del servizio rimeni della concorrenza sleale dei Paesi fiuti, il Cir 33 - Consorzio Intercomuemergenti, delle contraffazioni,.
nale “Vallesina-Misa” ha in programma
Spesso le merci contraffatte vengono anche contatti domiciliari con gli utenti:
importate, ma in molti casi la produ- “Nei prossimi giorni – spiega l’Assessozione avviene in Italia in modo clande- re Maurizio Mangialardi – partiranno
stino, proprio in quei distretti produt- visite dirette presso tutti i condomini
tivi famosi nel mondo per la tipicità e che abbiano un numero di residenze
la qualità delle nostre produzioni.
superiore a quattro. A tutela del loro
I consumatori, possono quindi essere i lavoro e della sicurezza dei cittadini, gli
migliori alleati delle imprese e dei lavo- operatori del Cir si presenteranno muratori per difendere e valorizzare la ca- niti di tesserino di riconoscimento con
pacità produttiva, la professionalità, la fotografia e autorizzazione comunale
creatività, la cultura, i saperi tradizio- chirografata. Nel corso della loro visita
nali e l’innovazione tecnologica propri forniranno tutte le informazioni richiedel tessuto economico dell’artigianato ste e verificheranno assieme agli utenti
e delle piccole imprese.
il miglior posizionamento per i nuovi
Le imprese artigiane e le piccole im- contenitori da utilizzare.”
prese rappresentano quasi il 70% del Sono in programma anche numerototale delle aziende operanti nei settori se assemblee pubbliche (il 4 aprile alla
di punta del made in Italy.
scuola elementare di Montignano; il 5
aprile al Centro Sociale di Marzocca;
il 20 e 26 aprile al Centro Sociale Saline; sempre alle ore 21) per raccogliere
le varie istanze e offrire ogni ragguaglio
sulle nuove modalità per la separazione,
la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.
Per le frazioni di Montignano e Marzocca, ogni informazione può essere ottenuta quotidianamente rivolgendosi al
Centro Sociale “Adriatico” di Marzocca.
domenica 1 aprile una gara sulla spiaggia
Trovare lavoro
A tutta biglia!
a formazione che proponiamo è un percorso
completo di orientamento al
lavoro, ispirato alle metodologie di “life planning” e “career counseling” e che sono
confluite nei primi anni ‘90
in quello che è stato chiamato bilancio delle competenze e nelle tecniche di ricerca
attiva del lavoro.
Il percorso prevede essenzialmente il lavoro su due
grandi aree della consulenza orientativa: 1. il lavoro
sul Sé per la creazione di un
obiettivo professionale, e 2.
il lavoro sulle fonti di conoscenza del mercato del lavoro e sulle tecniche di ricerca
attiva del lavoro.
I contenuti e le metodologie
saranno esperite dai corsisti su 2 livelli: un livello di
autorientamento ed empowerment personale (cosa
farò nella vita e come faccio
a saperlo e a cambiarlo), e
un livello “metaorientativo”,
ovvero di riflessione e di approfondimento teorico sui
modelli che stanno applicando su loro stessi.
Destinatari sono operatori
e consulenti d’orientamento, insegnanti e referenti
d’orientamento, psicologi,
operatori del sociale, addetti
placement-stage, tutor corsi
di formazione professionale, studenti di psicologia,
scienze della comunicazione, sociologia.
Al seminario possono partecipare anche persone “non
addette ai lavori” che desiderino fare un percorso
personale di bilancio delle
competenze e definizione
del proprio obiettivo professionale.
Per informazioni contattare Gianluca Antoni al 328
0058709.
B
11 - 17 giugno: a senigallia c’e radio rai
Rifiuti separti CaterRaduno bis
seminario per operatori di orientamento
L
5
iglie: il primo Gran
Premio di Velluto. Domenica 1 Aprile alle 10 i
migliori giocatori della riviera adriatica lanceranno
a tutta velocità le loro biglie nella pista monumentale che lo staff di www.
pisteperbiglie.it realizzerà
presso i Bagni Roby 26. E’
la prima volta che la scuola
riminese, quella cervese e
quella senigalliese si sfidano sulla Spiaggia di Velluto.
Il Gran Premio di Velluto fa
parte di una serie di eventi
chiamato Formula Steve in
Tour in cui gli appassionati
del gioco delle biglie giocano di volta in volta su una
spiaggia diversa, confrontandosi con le regole e con
i campioni locali.
A Rimini si è appena concluso il campionato invernale. La partecipazione alla
manifestazione è gratuita.
È sufficiente mandare una
email a [email protected] o telefonare al
329.0682286 entro venerdì
30 marzo. Sabato sarà possibile iscriversi solo presso
i bagni 26.
I giocatori possono partecipare con la propria biglia.
Le biglie possono essere
decorate a piacimento e
devono misurare 30 millimetri.
A chi è sprovvisto di biglia
ne verrà fornita una dall’organizzazione.
Il vincitore riceverà la Biglia Rotonda una prestigiosa biglia decorata a mano
da Stefano Ruta raffigurante la Rotonda di Senigallia.
La biglia potrà poi essere
utilizzata nel prossimo
Gran Premio di Velluto e
nelle altre gare del Formula
Steve Tour.
Michele Pinto
C
onferenza stampa di
presentazione della
IX edizione del CaterRaduno: l’ormai tradizionale
festival estivo organizzato
dalla nota trasmissione
di Radio2 Rai, Caterpillar,
che si svolgerà per il secondo anno consecutivo a
Senigallia.
Per illustrare il programma è intervenuta parte del
cast del programma: Filippo Solibello, Marco Ardemagni e Cinzia Poli, presenti alla Rotonda a mare
sabato scorso.
Il CaterRaduno inizierà lunedì 11 Giugno con
due dirette radiofoniche
alle 13 da Piazza Roma ed
alle 18 dai Bagni Arcobaleno, di fianco alla Rotonda: l’appuntamento con le
dirette si ripeterà tutti i
giorni fino al venerdì.
Martedì 12 in Piazza del
Duca iniziano anche gli
eventi con il monologo
La Maglia Nera di Matteo
Caccia, che racconterà la
storia del ciclista Malabrocca, famoso perché al
Giro d’Italia arrivava sempre ultimo!
Mercoledì 13 sempre in
Piazza del Duca è la volta di Marina Senesi con il
monologo Ilaria Alpi, dedicato alla giornalista di
RaiTre uccisa in Somalia.
Giovedì 14 inizia il ciclo
dei concerti del CaterRaduno, con I Nomadi che
si esibiranno al Foro Annonario.
Venerdì 15 Piero Pelù si
esibirà all’alba sulla spiaggia in un concerto con un
trio acustico. Al Foro Annonario sarà presentato il
Progetto Stazioni Lunari,
curato da Ginevra di Marco e Francesco Magnelli,
che vedrà la partecipazione di Cisco (già voce dei
Modena City Ramblers),
Pau e Drigo (voce e chitarrista dei Negrita) e di un
altro grosso ospite - sopr-
resa. Ci sarà anche il concerto - inedito per il CaterRaduno - dello Stefano
Bollani Quintet, a mezzanotte in Piazza del Duca.
Sabato 16, tradizionale
giorno della Caterpillariana, curata da David Riondino e Natalino Balasso, e
del concerto finale dove
interverranno tutti gli artisti affezionati seguaci delle
vecchie edizioni del CaterRaduno: Banda Osiris,
Stefano Bollani, Quartetto
Euphoria, Magoni/Spinetti, Ska-j, e molti altri ospiti
a sorpresa...
Si chiuderà Domenica 17
con la seconda puntata
della Caterpillariana.
Per tutta la settimana a
Palazzo del Duca sarà allestita la Mostra sui 25 anni
della Banda Osiris.
In questa serie di eventi si
è inserito anche il Comune di Senigallia, che grazie
all’Assessore all’Ambiente Ceresoni, ha inventato
una curiosa iniziativa che
Caterpillar ha da subito
sposato ed inserito in calendario: il Primo Rally
Solare Città di Senigallia,
una gara che si snoderà
per le vie cittadine e riservata a tutti i mezzi capaci
di muoversi senza ricorrere a combustibili fossili.
Filippo Solibello ha espresso gratitudine a Senigallia
per aver saputo accogliere
il CaterRaduno ed il suo
popolo, per aver dimostrato calore ed interesse,
per aver saputo affascinarli e convincerli a tornare,
e per aver permesso di
raccogliere lo scorso anno
50.000 euro con la vendita di gadgets ed affini,
che sono stati destinati ad
Emergency.
Quest’anno la raccolta si
replicherà ed i proventi
verranno devoluti a Libera,
l’associazionedi Don Ciotti che si batte contro tutte
le mafie.
foto vivere senigallia
sport Il circolo Acli ‘U. Ravetta’ di Senigallia
Campioni di boccette in gara a Senigallia
A
Senigallia un appuntamento sportivo d’eccezione con
i Campionati Italiani di Biliardo. Dal 10 al 22 aprile i
campioni delle boccette si affronteranno in gare spettacolari. Saranno più di ottocento i partecipanti. Grandi sfide che
si svolgeranno in una location suggestiva, la sede delle finali
sarà infatti la Rotonda a mare dove verranno allestiti i tavoli
verdi. Le altre gare saranno disputate all’hotel Ritz e al circolo Acli.
Giorgio Carbonari, Presidente Circolo Acli “U.Ravetta” di Senigallia
Come è iniziata questa avventura?
L’anno scorso, quando abbiamo fatto l’assemblea dei soci, un
nostro socio ci ha chiesto: ma perché non facciamo anche
una squadra di boccette, visto e considerato che attualmente
alle Acli ci sono solamente le bocce? E ci ha chiesto di fare
questa nuova iniziativa. A dire il vero, inizialmente avevamo
qualche dubbio, però siamo partiti; abbiamo acquistato due
biliardi e l’andamento della società sportiva è stata subito
ottimo perché abbiamo esordito nel campionato provinciale
con due successi immediati; dopodiché è iniziata l’attività
vera e propria e il presidenti della Fibis provinciale di An- goriziana, prova femminile categoria unica. Il 14-15 apricona ci ha poi detto se volevamo organizzare i campionati le abbiamo queste finali alla Rotonda a mare di Senigallia.
italiani di boccette. Inizialmente avevamo dei grossi dubbi Dal 16 al 22 si faranno altre prove di campionati provinciali,
perché iniziando subito una piccola attività e immergersi au- campionati nazionali e campionato italiano over 50. Quindi
tomaticamente in una grossa manifestazione era un po’ un saranno tantissimi i campioni che invaderanno Senigallia in
problema per noi. Però, pensandoci bene e facendo delle riu- queste gare che si disputeranno all’Hotel Ritz, al circolo Acli
nioni, abbiamo poi accettato anche questa proposta.
“Umberto Ravetta” e alla Rotonda a mare le finalissime. TanAvere i campionati italiani qui, sulla spiaggia di velluto tissimi i campioni che saranno qui, sulla spiaggia di velluto.
di Senigallia, con la Rotonda a mare, è sicuramente un Ne citiamo alcuni?
lusso per la vostra società.
Tra questi campioni ci sono: Luca Monduzzi, che ha già vinSicuramente, tanto è vero che quando abbiamo iniziato a to venti campionati italiani, Juri Minocchi che ha vinto difare il giro degli sponsor appena abbiamo detto che la fina- ciotto campionati italiani e in più, questo, anche un titolo
le della prima manifestazione si faceva alla Rotonda a mare mondiale.
non dico che si sono aperte tutte le porte ma quasi.
Le boccette, uno sport poco conosciuto?
Il biliardo io l’ho riscoperto adesso, poco tempo fa; però ho
Paolo Tonelli – Art-director dell’iniziativa
visto che dietro ci sono tanti, tanti circoli, tanti bar che parQual è il programma dell’iniziativa ?
tecipano ai campionati provinciali e questi a livello nazionaL’iniziativa comincia dal 10 aprile e prosegue fino al 22. Nei le. Non immaginavo che a così tanta gente piacesse questo
primi giorni si fa il “1° trofeo spiaggia di velluto” poi si prose- sport.
gue con le altre prove: prova master boccette, prova master
a cura di Michela Gambelli
6
29 marzo 2007
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
Mondolfo: la via crucis animata
Sabato sera 31 marzo con i ragazzi del catechismo a Mondolfo, nella Collegiata di S.Giustina,
per la Sacra Rappresentazione della Via Crucis,
con inizio alle ore 21. “Abbiamo invitato i catechisti a lavorare con i ragazzi per proporre
loro ed alle famiglie un’occasione di preghiera
e di riflessione, con l’aiuto di brani della Parola,
schemi di meditazione, domande, condivisione, immagini e la Via Crucis” Ci dice così Suor
Onelia Bianchin, delle Suore della sacra Famiglia di Spoleto, la cui comunità di Mondolfo è
dedita alla pastorale parrocchiale. “E’ inutile
dire che non solo i ragazzi, ma a volte anche
gli adulti non conoscono i fatti del Venerdì
santo, e allora in questa Quaresima abbiamo
deciso di mettere in preghiera le vicende della via dolorosa, riproponendola in una forma
nuova, direttamente partecipata dai ragazzi”.
Il lavoro è iniziato da lontano. “Indubbiamente, sottolinea un catechista, progettare con i
ragazzi richiede tempo, ma è anche vero che
essi amano particolarmente il genere della sacra rappresentazione, in quando impersonano
direttamente il Vangelo che vanno leggendo”.
Da tempo dunque si lavora. E’ nella Chiesa
parrocchiale che l’intera comunità cristiana di
Mondolfo prega e si raduna, e – nei venerdì di
Quaresima – recita la pia pratica della Via Crucis: anche i ragazzi, dunque, si inseriscono, per
così dire, nella liturgia orante dell’intera parrocchia”. Pure i genitori sono stati ampiamente
coinvolti. “Dobbiamo ringraziare – riprende la
catechista – i genitori che ci danno volentieri
una mano nel preparare i ragazzi. Si tratta di
una pazienza che va dall’insegnare le pagine
del Vangelo all’approntare i vari materiali necessari, comprendendo che la Via Crucis prevede un percorso particolarmente articolato”.
E’ però vero che la stessa Direzione Didattica
del Circolo di Mondolfo, alcuni anni fa, aveva
condotto un progetto per riscoprire antiche
tradizioni, fra le quali quella del Monte Calvario, che aveva coinvolto soggetti diversi, in una
realtà oggi presente solo nella memoria e nei
lavori dei ragazzi di allora.
Alessandro Berluti
Via Crucis coi ‘Tipi loschi’
Una Via Crucis come regalo di compleanno. E’
questa l’iniziativa che la Compagnia dei Tipi
Loschi del Beato Pier Giorgio Frassati, in collaborazione con l’Associazione Pier Giorgio
Frassati e il Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile, sta organizzando per il 6 aprile,
Venerdì Santo e giorno dell’anniversario della
nascita del Beato. La Compagnia dei Tipi Loschi invita chiunque voglia aderire all’iniziativa
“a dar vita a una Via Crucis in un luogo di sofferenza o disagio (ospedali, comunità, carceri,
ospizi), cercando di coinvolgere nella preghiera il numero maggiore di persone sole o nel
bisogno, quelle persone attorno alle quali Pier
Giorgio vedeva ‘una luce particolare, una luce
che noi non abbiamo’”. Per aderire occorre
mandare una mail all’indirizzo info@tipiloschi.
com, specificando il gruppo di appartenenza
dei partecipanti e il luogo in cui si svolgerà la
Via Crucis. Sul sito della Compagnia (www.tipiloschi.com) è possibile scaricare il testo della
Via Crucis con i pensieri del beato Pier Giorgio.
Nuova illuminazione all’Immacolata
I fedeli che si recano la domenica alla Messa
delle e 12 alla Chiesa dell’Immacolata di Senigallia oltre ad ascoltare le voci del canto gregoriano della omonima Schola Cantorum, possono apprezzare il rinnovato splendore dei nuovi
affreschi nella spaziosa abside, grazie al rifacimento del nuovo impianto di illuminazione.
Questa iniziativa di abbellimento svolta nell’ambito dei compiti di custodia affidati dalla Chiesa
Locale al volontariato della stessa Schola Cantorum, può essere additata come valido esempio
di collaborazione laicale. Giova ricordare con
l’occasione un breve cenno sul contenuto delle
maggiori opere. Nella parte centrale della facciata, dietro l’altare, campeggia la rappresentazione della Vergine in mezzo ad una corona di
Angeli, con a sinistra il Papa senigalliese Pio IX°
autore nel 1854 del Dogma dell’Immacolata ed
a destra il francescano Scoto, strenuo difensore
di questo privilegio mariano. L’esecuzione insieme ad altri affreschi (1945/1947), in particolare
nella Cappella dedicata alla Madonna di Loreto,
è stata curata dal Prof. Felice Atzori. Al Centro
del basamento della statua della Madonna di
Loreto, tra l’altro, è stato collocato un frammento autentico di quella originale, incendiatasi in
circostanze misteriose nel 1921.
Alberto Bruschi
idee Incontro sul tema ‘Il piacere è la perfezione dell’atto’ al teatro Portone
La parola amore e noi
D
i sicuro c’è voglia di approfondire, di capire e di confrontarsi. Il
bilancio del ciclo di incontri promossi dalla diocesi di Senigallia e dal Servizio diocesano di pastorale giovanile
ha più che mai dimostrato il desiderio di andare al di là del sentito dire.
Incontri sempre affollati, argomenti
capaci di catturare interesse.
E’ successo anche nell’ultimo appuntamento, quello dedicato all’eros e
all’amore, con la partecipazione professor Umberto Galimberti e della
psicoterapeuta Lucia Pelamatti.
Con “Il piacere è la perfezione dell’atto” il confronto tra il filosofo e la
psicoterapeuta intendeva offrire dei
contributi alla riflessione sulla realtà
dell’amore e della sessualità che permettessero di coglierne l’ampiezza
e la bellezza nella visione cristiana
e non: cosa di meglio allora che far
“aprire” il discorso alla prospettiva
culturale e umanistica della cultura
greca da un filosofo che ha dichiarato
di essere “greco” egli stesso?
Galimberti è stato credibile perché
ha lasciato capire perfettamente che
della prospettiva platonica e socratica
egli aveva sposato ben più che un’idea
vaga. Il professore, del concetto di
amore mediatore tra la follia degli
Dei usurpatori degli uomini e delle
loro esistenze tragiche, della realtà
dell’amore come forza rivelatrice di
sé nella relazione con l’altro perché
suscitatrice della parte folle di noi
stessi contro la parte razionale che da
sola non appaga, è apparso veramente convinto. E si è potuto permettere
anche qualche battutina sarcastica
rivolta alla manìa tutta cattolica di
espiazione dei peccati che, a suo dire,
non ci permette di vivere a pieno la
bellezza dell’amore.
Soprattutto per questo sarebbe stato
bello poter ascoltare un intervento
più puntuale, in grado di dare ragione della grandezza della sessualità in
ottica cristiana. Ma cosi non è stato.
Pur proponendo percorsi credibili e
condivisibili di ‘educazione all’amore’, l’intervento della Pelamatti è parso troppo didascalico e su un piano
troppo distante dall’esperienza e d
sensibilità comuni.
E la domanda con la ‘D’ maiuscola è
rimasta aperta, senza risposta: ma al
prof. Galimberti convince veramente
un amore tutto intriso di ricerca di
ciò che sfugge alla ragione? E’ davvero più appagante di un amore che
passa attraverso il cuore di Dio Padre,
che scomoda categorie come gratuità,
accoglienza, tenerezza?
Alla fine ha rivolto anche un appello
alla Chiesa, ai cristiani: ‘recuperate
la religione dei corpi, quella dell’Incarmazione messa in secondo piano
dalla smania di difendere lo spirito.
La nostra società ha creato angeli che
Dio non ha previsto’.
Con il suo appello a farci carico un
po’ tutti dell’educazione emotiva,
vero antidoto alla pornografia di tutti
i tipi, Galimberti ha implicitamente
ammesso che alla fine abbiamo tutti
bisogno semplicemente di imparare
ad amare. Perché tutti, come la dea
Amore, siamo figli di Penia, la dea
della povertà.
Anna Paola Fabri
il 5 aprile il vescovo orlandoni ricorda i 10 anni di ordinazione episcopale
Un giovedì santo particolare
I
l vescovo Giuseppe invita caldamente
i sacerdoti e i fedeli a prendere parte alle celebrazioni del giovedì santo,
quando in modo particolare vengono
ricordati l’istituzione dell’Eucarestia e
del sacerdozio. Scrivendo ai preti della nostra diocesi, dice: “Alcuni di noi
quest’anno celebrano un anniversario
particolarmente significativo; anch’io,
il Giovedì Santo, 5 aprile, ricordo con
trepidazione e gratitudine il 10° anniversario della mia ordinazione episcopale. Vogliamo ritrovarci tutti insieme
intorno all’altare, nella chiesa madre
della nostra Diocesi, per esprimere la
comunione visibile del presbiterio, ringraziare il Signore per il dono della vocazione e del ministero e rinnovare il
nostro impegno di fedeltà a Lui e alla
Chiesa. Vi attendo, pertanto, il Giovedì
Santo, per la solenne concelebrazione
della Messa Crismale. Vorrei pregarvi
di invitare alla Messa degli Oli i vostri
collaboratori più impegnati e sensibili,
in particolare i Ministri Ausiliari della Comunione (ai quali sarà conferito
o rinnovato il mandato), e i Catechisti.
Sarebbe auspicabile che partecipassero
anche i Cresimandi”.
Quest’anno la celebrazione assume
quindi un tono particolare: il decimo
anno di ministero del vescovo, una
tappa di questo cammino che verrà festeggiata domenica 15 aprile, con una S.
Messa di ringraziamento, alle 18, nella
cattedrale di Senigallia.
Si invitano le parrocchie, i
movimenti, le associazioni,
i lettori a recapitarci
fotografie (cartacee o
digitali) significative che
raccontino avvenimenti
e occasioni vissute con il
Vescovo Giuseppe Orlandoni
in questi dieci anni di
ministero episcopale. Le foto
possono essere consegnate a
mano, in piazza Garibaldi 3
- Senigallia, inviate per posta
o tramite e-mail all’indirizzo:
[email protected]
M.B.
mons. claudio giuliodori sarà ordinato vescovo sabato 31 marzo
Macerata accoglie il suo pastore
I
l nuovo vescovo di Macerata, mons.
Claudio Giuliodori, nominato Pastore di questa Diocesi dal Santo Padre
Benedetto XVI il 22 Febbraio scorso,
sarà ordinato sabato 31 Marzo in piazza della Libertà, con inizio alle ore 11
(in caso di maltempo la celebrazione
avrà luogo in Cattedrale).
L’ordinazione episcopale sarà conferita dal Card. Camillo Ruini, Vicario
Generale del papa per la diocesi di
Roma, i vescovi conconsacranti saranno: Mons. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Cei,
Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona-Osimo e Vice Presidente,
Mons. Luigi Conti, Arcivescovo Metropolita di Fermo e Presidente della Cem,
Mons. Giuseppe Betori, Vescovo titolare di Falerone - Segretario Generale
della Cei. Oltre ai Vescovi marchigiani,
saranno presenti altri Vescovi e molti
sacerdoti. È prevista la partecipazione
di numerosi fedeli che proverranno
dalle parrocchie della diocesi e da varie nario Regionale “Pio XI” di Ancona e
parti della Regione Marche.
dal Seminario Diocesano-missionario
Ai riti di introduzione, seguiranno i “Redemptoris Mater” di Macerata.
saluti dell’Amministratore Diocesano L’animazione musicale è a cura della
Mons. Pietro Spernanzoni che ha gui- Cappella Musicale della Cattedrale di
dato la Diocesi di Macerata-Tolentino- Macerata, diretta dal maestro Carlo
Recanati- Cingoli-Treia fino ad oggi. La Paniccià, e del Coro Diocesano, diretto
cerimonia proseguirà secondo il rito dal maestro Luigi Baldassarri.
previsto (liturgia della parola, liturgia
dell’ordinazione, liturgia eucaristica,
riti di comunione e riti di conclusione).
Durante il Canto del Te Deum, canto
di ringraziamento, il nuovo Vescovo,
scenderà tra i fedeli impartendo loro la
Sua prima benedizione, quindi, dopo
la Benedizione, Mons. Giuliodori si
recherà nella Chiesa Cattedrale per firmare l’atto ufficiale dell’avvenuta ordinazione e dell’inizio del suo ministero
pastorale.
L’animazione liturgica, sotto la direzione di don Gianluca Merlini e con la
collaborazione di don Mauricio Lara
Condo, sarà curata dal Pontificio Semi-
29 marzo 2007
Chiesa
DALLA VISITA PASTORALE
A Barbara l’incontro con il vescovo Giuseppe
In un clima di fraternità
7
agenda
la settimana del Vescovo
Giovedì 29 marzo
ore 9,30: Riunione del Clero con Mons.Elio Sgreccia
ore 17,00: Insegnanti di Religione
Venerdì 30 marzo
ore 21,00: Incontro spirituale con gli amministratori pubblici
Sabato 31 marzo
ore 11,00: Ordinazione episcopale di Mons.C.Giuliodori
ore 19,30: GMG: incontro con i giovani in Cattedrale
Domenica delle Palme 1 aprile
ore 11,15: Benedizione della Palme (Opera Pia M .F.)
ore 11,30: S.Messa in Cattedrale
Lunedì Santo 2 aprile
ore 16,00: S.Messa Casa di Riposo di Ostra
N
on è una visita turistica, né fi- a coinvolgere energie nuove. La vista e a più riprese – prosegue don Stefascale, né di controllo. Sono qui pastorale – puntualizza don Stefano no - si è rivolto ai genitori esortandoli
come successore degli apostoli per – è stata un punto di partenza che ha a svolgere a fondo e con saggezza il
responsabilizzare la partecipazione di evidenziato la presenza ed il dinami- ruolo di educatori, in cui sono insociascuno di voi alla vita parrocchiale”. smo di forze vive. Dove potremo arri- stituibili e che è fondamentale per la
Così il vescovo Giuseppe Orlandoni vare? Molto dipenderà dalla volontà sana crescita dei bambini”. E proprio
ha esordito nelle omelie delle cele- e dalla disponibilità dei singoli. Dal i fanciulli, durante la speciale leziobrazioni eucaristiche per illustrare ai canto suo, in ogni incontro il vesco- ne di catechismo, hanno dato vita ad
fedeli il significato della sua seconda vo ci ha incoraggiato a proseguire nel uno degl’incontri più piacevoli: “Le
visita pastorale alla comunità di Santa cammino, ha spronato ciascuno ad loro domande interessanti, intelligenti,
Maria Assunta, svoltasi da sabato 17 a andare avanti nel proprio ambito di hanno sorpreso anche me; e di sicuvenerdì 23 marzo. Con un programma competenza e a non lasciarsi abbatte- ro – racconta il parroco – sono state
più mirato alle componenti parroc- re dalle difficoltà, sempre presenti in apprezzate anche dal vescovo. Così
chiali di quanto avvenne nell’unico qualunque percorso s’intraprenda. Il come bello è stato il clima di fraterniprecedente, datato novembre 2001: “Si nostro obiettivo è seminare affinché tà che ha caratterizzato l’incontro con
è voluto prestare maggiore attenzione qualcuno in futuro possa raccogliere i componenti del consiglio pastorale”.
– spiega il parroco don Stefano Conigli i frutti del nostro operato, così come In conclusione, quale impressione ha
– al ruolo dei laici e alla valorizzazio- noi oggi stiamo beneficiando dei risul- ricavato dalla seconda visita pastorale
ne dei doni e dei carismi di chi è già tati prodotti da chi in passato ha avuto di mons. Orlandoni?
impegnato nelle attività parrocchiali”. a cuore la parrocchia”.
“Sostanzialmente positivo. Ha mesLasciando ovviamente aperte le por- Che cosa è emerso dai singoli appun- so in luce la presenza di persone già
te a coloro che avessero intenzione tamenti? C’è stato un filo conduttore impegnate in parrocchia e che hanno
di mettere a disposizione parte del che ha attraversato ed accomunato il desiderio di continuare a farlo. Riproprio tempo libero a disposizione gl’incontri del vescovo durante la visi- partiamo da questo dato di fatto, con
della parrocchia: “ E’ stato iniziato un ta pastorale?
l’augurio che nuove idee e risorse si
cammino che si spera sia duraturo e “Ha richiamato i laici alla corresponsa- aggreghino al gruppo”.
costruttivo e che strada facendo riesca bilità all’interno della nostra comunità
Leonardo Pasqualini
IL VENERDÌ SANTO SI RACCOLGONO FONDI PER LA CHIESA
Per la Terra Santa
A
nche quest’anno, con
una lettera rivolta nel
tempo della Quaresima a
tutti i pastori della Chiesa
universale, il cardinale Ignace Moussa I Daoud, prefetto
della Congregazione per le
Chiese Orientali, ha aperto
la “Collecta pro Terra Sancta”. In particolare è la giornata del Venerdì santo che
mette al centro della preghiera e della solidarietà dei
cristiani del mondo la chiesa
che vive nella terra di Gesù.
Ricordando “l’universale e
urgente bisogno di sostenere i fratelli e le sorelle
di quella Terra in qualsiasi
modo, e particolarmente invocando per essi la pace che
viene dall’Alto”, il cardinale
scrive: “La Congregazione
per le Chiese Orientali è
erede di questa premura e
si sente sempre solidale con
i cristiani della Terra Santa
e di tutta la regione mediorientale, ove la crisi politica
ed economica non è ancora
risolta e si registrano ogni
giorno inaudite sofferenze…
E’ grave la responsabilità che
incombe sulla Chiesa universale per la Chiesa Madre
di Gerusalemme.
A tutti i cattolici del mondo si fa, dunque, dovere di
accompagnare con la preghiera e la solidarietà anche
economica le comunità cristiane di quella Terra benedetta,”.
Anche il custode padre Pizzaballa ricorda: “Già san
Paolo, nelle sue lettere, parla di collette per la Chiesa
madre di Gerusalemme, la
più piccola e la più povera.
Dal momento che le radici
della Chiesa sono lì, Gerusalemme non appartiene
alla chiesa locale ma a tutta
la Chiesa. La colletta per i
Luoghi Santi è una forma
concreta di solidarietà e di
unità con la Chiesa madre.
I fondi che vengono raccolti
sono utilizzati per il mantenimento delle opere delle
differenti chiese di Gerusalemme e dei Luoghi Santi,
scuole, santuari, istituti di
carità e di assistenza”.
Le offerte per la Terra Santa vengono raccolte in ogni
parrocchia della Diocesi e
successivamente consegnate alla Custodia francescana
che provvederà a distribuirle in base alle necessità.
L.G.
LE QUATTRO COMUNITÀ CRISTIANE DANNO IL BENVENUTO AL NUOVO GOVERNO
La pace in Irlanda del Nord
I
quattro leader della comunità cristiana
nordirlandese hanno dato il benvenuto al
nuovo accordo raggiunto lunedì scorso tra
Ian Paisley, leader del partito protestante
più radicale e Gerry Adams dello “Sinn Fein”
il partito che rappresenta l’Ira. “Un importante e graditissimo passo nella ricerca di
un futuro stabile per il nord Irlanda”, cosi è
stato definito l’incontro storico dai leader
della Chiesa cattolica, presbiteriana, anglicana e metodista. “Insieme a molti altri
le nostre chiese hanno a lungo incoraggiato i politici della nostra regione a lavorare
per un governo locale per il nord Irlanda e
siamo sicuri che oggi questo verrà realizzato”, hanno detto in una nota firmata dall’arcivescovo Sean Brady, presidente della
Conferenza episcopale cattolica irlandese,
da David Clarke, moderatore della Chiesa
presbiteriana, dall’arcivescovo Alan Harper,
primate della anglicana “Chiesa di Irlanda” e
da Ivan McElhinney, presidente della Chiesa
metodista. “Incoraggiamo tutti a continuare
a pregare per la nostra intera comunità e il
nostro futuro insieme”. “E’ importante che
ognuno di noi continui a costruire un Paese
dove siamo tutti valorizzati, la diversità rispettata e dove pace e armonia possano fiorire”. Per la prima volta nella storia del conflitto Adams e Paisley si sono seduti accanto
l’uno all’altro promettendo di ridare vita al
parlamento di Stormon entro l’otto maggio.
L’incontro è stato il risultato di anni di lavoro da parte di leader religiosi e politici che
hanno portato, 18 anni fa, al primo cessate il
fuoco dell’Ira e alla consegna delle armi.
Giovedì Santo 5 aprile
ore 10,00: S.Messa Crismale in Cattedrale
ore 18,00: S.Messa nella Cena del Signore in Cattedrale
Venerdì Santo 6 aprile
ore 18,00: Celebrazione della Passione del Signore
ore 21,00: Via Crucis
Sabato Santo 7 aprile
ore 11,00: Catecumeni in Cattedrale
ore 22,30: Veglia pasquale in Cattedrale
Domenica di Pasqua 8 aprile
ore 9,00: S.Messa all’Opera Pia Mastai Ferretti
ore 11,30: S.Messa solenne in Cattedrale
Pellegrinaggio a Lourdes
In pellegrinaggio a Lourdes con la diocesi di Senigallia in occasione del decimo anno di ministero episcopale del Vescovo
Giuseppe Orlandoni. Dal 18 al 22 giugno prossimi una significativa esperienza di fede e di comunione diocesana.
Quota del pellegrinaggio: 550 euro, iscrizioni entro il 6 maggio
presso la Cancelleria della Curia di Senigallia, tel. 071 659243.
Il giovedì e il sabato presso la sede Unitalsi a Senigallia, in via
Cavallotti 21, dalle 17 alle 19.
29 marzo 2007
il paginone
29 marzo 2007
il paginone
Le regioni settentrionali, in particolare
l’area nord orientale, confermano di
possedere le condizioni più favorevoli per
l’inserimento degli immigrati.
La Sicilia ultima in classifica. I dati
del quinto ‘’Rapporto sugli indici di
integrazione degli immigrati in Italia’’
L’Italia è ancora priva di un monitoraggio specifico. Per questo è difficile quantificare
gli episodi di razzismo. Intervista a Sara Cerretelli (Cospe): ‘’Il fenomeno non diminuisce, nonostante una maggiore sensibilizzazione’’. Discriminazioni nel mercato del
lavoro e degli alloggi, dei bambini stranieri nelle scuole
Razzismo nostrano
Immigrazione
possibile
Q
uanto siamo razzisti? E’ ancora difficile dire quanto siano diffusi il razzismo
e la discriminazione razziale tra gli italiani.
I tanti episodi di cronaca che sono stati registrati dai media negli ultimi anni ci restituiscono un’immagine preoccupante, ma al
tempo stesso variegata. Dal punto di vista
scientifico è difficile però quantificare il fenomeno e paragonare la situazione dell’Italia
a quella degli altri paesi europei perché da
noi non ci sono ancora sistemi rodati di monitoraggio, fatta eccezione per la creazione
dell’Unar, l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali istituito presso il Dipartimento
delle Pari Opportunità nel 2004. Da parte
sua l’Istat, l’Istituto nazionale di statistica,
effettua un monitoraggio parziale sui dati
forniti dal Ministero della Giustizia relativi
a casi di denuncia e condanne. Sono state
le associazioni e le Ong a farsi carico finora
delle lacune informative. Per questo abbiamo rivolto alcune domande sul tema del
razzismo nostrano a Sara Cerretelli del Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi
emergenti), curatrice con Camilla Bencini
del Rapporto Alternativo Enar 2005 sul razzismo in Italia e del rapporto 2005 del Centro europeo di monitoraggio sui diritti umani
(Eumc) sempre per quanto riguarda l’Italia.
I
l Trentino Alto Adige scavalca il Vene- materia e anche l’affermarsi di un modelto e, nel 2004, è Trento la prima nella lo adriatico di integrazione che dal Friuli
classifica delle province per il più alto po- Venezia Giulia arriva perlomeno fino altenziale d’integrazione degli immigrati.
l’alto Abruzzo”.
E’ la novità del quinto “Rapporto sugli Anche la fascia ad alto potenziale di inindici di integrazione degli immigrati in tegrazione comprende le medesime reItalia” presentato martedì scorso a Roma gioni dell’anno precedente: Valle d’Aosta,
dal Cnel. Curato dall’équipe del Dossier Piemonte e Umbria, con la prima che,
statistico immigrazione Caritas/Migran- nel passaggio da un anno all’altro, ha sotes il rapporto stila la propria classifica pravanzato in classifica le altre due, alle
sulla base di tre fattori (la consistenza quali si aggiunge stavolta anche la Toscadella presenza, la stabilità sociale e l’inse- na, che così lascia la fascia media coperta
rimento lavorativo), ma malgrado l’istitu- solo da tre regioni (Abruzzo, Liguria e
to di ricerca abbia aggiornato gli indici di Lazio, nello stesso ordine del 2003).
riferimento, alcune realtà non sembrano Il Mezzogiorno resta nel V rapporto del
cambiare.
Cnel, come già nel IV, fanalino di coda.
L’indagine infatti conferma che le regioni Tra il 2003 e il 2004 la differenza tra le
settentrionali, in particolare l’area nord aree centro-settentrionali e quelle meorientale, posseggono le condizioni più ridionali-insulari si accentua, mentre il
favorevoli per l’integrazione socio-la- Nord ovest e il Centro elevano il proprio
vorativa degli immigrati. Una tendenza livello complessivo (il primo da alto a
che, d’altra parte, si conferma dagli anni massimo e il secondo da medio ad alto),
duemila nonostante la periodica sostitu- avvicinandosi a quello massimo del Nord
zione di diversi indicatori di base. Tren- est. Le fasce inferiori (potenziale d’inteto prende il posto che l’anno precedente grazione basso e minimo) sono occupate
occupava Treviso, scesa ora al 6°, ma si ancora una volta da tutte le regioni meritratta pur sempre “di una sostituzione dionali e insulari del Paese ad eccezione
tra regioni confinanti e appartenenti alla dell’Abruzzo, la cui ennesima incursione
stessa area”.
in fascia media (è di nuovo 11°) conferma
Il Veneto condivide il secondo posto a “caratteristiche territoriali che sempre
pari merito con la Lombardia, ma la di- più lo distaccano dall’ambito geografico
stanza con la regione prima classificata di riferimento e lo assimilano piuttosto a
è talmente insignificante (2 punti) che contesti dell’Italia centrale”.
secondo il Cnel si può “parlare di un trit- La Sicilia occupa la posizione più bassa
tico di regioni” in cima alla graduatoria che era stata della Campania l’anno pregenerale, le stesse tra l’altro che negli ul- cedente, mentre anche la Puglia scala dal
timi tre anni hanno, a turno, guidato la 15° al 18° posto. Questo malgrado le “nugraduatoria dell’indice complessivo. Così merose e pregevoli” iniziative promosse
come restano in cima alla classifica le e realizzate al Sud sia da associazioni che
stesse sei osservate nel 2003: si trovano enti locali. Secondo l’istituto di ricerca il
a seguire, nell’ordine, Emilia Romagna, meridione soffre “condizioni strutturali
Marche e Friuli Venezia Giulia.
di partenza” che determinano “un quaLa regione Marche scende dal 2° posto dro generale di più ridotta potenzialità”,
al 5°, ma secondo il rapporto “conferma tanto da rappresentare da decenni una
il suo elevato grado di competitività in vera e propria “questione nazionale”.
Immigrati in Italia - Soggiornanti regolari nelle Marche
Dati al 31/12/2005
Province
stima 2005
var.
var.%
di cui minori
Pop. complessiva
v.% su pop.
Ancona
Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino Totale Marche
27.707 19.612
25.530 22.067 94.916 6.139 4.571 6.199 5.174 22.083 22,2 23,3 24,3 23,4 23,3 464.427 380.648 315.065 368.669 1.528.809 6,0
5,2
8,1
6,0
6,2
Italia
3.035.144 586.483 19,3 58.751.711 5,2
Fonte: Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes
Nella nostra regione la maggior parte degli immigrati si sente integrata nel tessuto in cui vive
Le Marche prime per ‘stabilità sociale’
L
a lettura dei dati del “Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia” del Cnel e Caritas/Migrantes
in base ai singoli indici fornisce ulteriori elementi di analisi.
Sono le regioni del Nord a poter vantare il più grande potere di attrazione della popolazione immigrata in particolare
quelle del versante centro-orientale: la Lombardia è al 1° posto come l’anno precedente, seguita a notevole distanza da
Emilia Romagna e Veneto, entrambe al 2°. I migliori segnali
di inserimento sociale e lavorativo si registrano, invece, in
contesti territorialmente più circoscritti: l’Abruzzo e la Sardegna (in fascia alta insieme all’Emilia Romagna) precedono
grandi contesti come Piemonte, Toscana e Lombardia (dal
10° al 12° posto, in fascia media) mentre l’Umbria (14°) distanzia il Lazio (18°). Per l’inserimento occupazionale si distinguono le regioni a statuto speciale che godono di autonomia amministrativa come appunto il Trentino Alto Adige
(1°) e il Friuli Venezia Giulia (2°) e di nuovo Trentino Alto
Adige (2°) e Friuli Venezia Giulia (5°) insieme alla Valle d’Aosta (3°) per l’inserimento sociale. Le Marche sono ancora
prime per ‘’stabilità sociale’’, ruolo che mantengono dal 2003.
Secondo il rapporto dunque la possibilità di sentirsi parte integrante del tessuto in cui si vive, si gioca più facilmente nel
“piccolo”, in contesti “raccolti” anche dal punto di vista amministrativo: vincono la sfida dell’integrazione sociale i comuni medio-piccoli, in cui il rapporto con strutture, servizi e
istituzioni è più immediato e le relazioni umane meno “ano- Trentino Alto Adige (1° per inserimento lavorativo e 2° per
nime”, piuttosto che da grandi agglomerati urbani o metro- stabilità sociale), del Friuli Venezia Giulia (rispettivamente
politani. “Non sempre, tuttavia, questa conformazione socio- 2° e 5°, sempre in fascia massima), del Veneto (4° e sempre
urbanistica caratterizza le aree economicamente più forti e in fascia massima in entrambi gli indici), dell’Emilia Romadalle più promettenti prospettive di inserimento lavorativo; gna (5° e 7°, sempre in fascia alta): in una parola, di tutto il
- sottolinea gli osservatori - anzi, la concentrazione demo- dinamico Nord est, basato sul sistema della Piccola e Media
grafica e l’urbanizzazione, con la conseguente formazione di Impresa (PMI). Anche delle Marche, sebbene con maggiori
periferie e quartieri-dormitorio, sono fenomeni strettamente sbalzi di posizione tra le due graduatorie (7° e fascia alta per
connessi allo sviluppo produttivo-occupazionale di una zona inserimento lavorativo e 1° per stabilità sociale).
e al suo conseguente potere di richiamo. Non senza conse- “Differente è invece il caso delle regioni nord-occidentali delguenze problematiche per l’integrazione, come ha insegnato la vecchia grande industria, - si legeg nel rapporto - in cui
l’esperienza parigina delle banlieu”.
non a caso i fenomeni di urbanizzazione e di espansione meEsiste una corrispondenza tra opportunità d’impiego e po- tropolitana si sono consolidati sin dai decenni delle migratere di attrazione, motivo per cui Lombardia, Veneto, Emi- zioni interne degli italiani del Meridione, a partire al dopolia Romagna e Piemonte si posizionano nella parte alta della guerra: la Lombardia (3° per indice di inserimento lavorativo
graduatoria in entrambi gli indici (rispettivamente dal 3° al 6° e 1° per indice di polarizzazione, entrambi di grado massimo,
posto in quello di inserimento lavorativo e dal 1° al 3°, per le ma solo 12° e di grado medio per indice di inserimento soprime tre, nell’indice di polarizzazione, in cui il Piemonte è ciale) e il Piemonte (6° e a livello alto per inserimento lavoraperò “soltanto” 9°), mentre è più difficile coniugare, per que- tivo, ma 10° per inserimento sociale e 9° per polarizzazione,
ste grandi realtà, possibilità di lavoro e integrazione socia- con un livello mediano di entrambi questi ultimi). sociale:
le. E più un contesto territoriale unisce un ambiente poten- come rilevato in precedenza, se a volte il grado di polarizzialmente favorevole all’inserimento sociale degli immigrati zazione di un’area sembra proporzionale al suo potenziale
a un’adeguata offerta occupazionale, tanto più il suo indice occupazionale, o comunque a un certo equilibrio tra questo
complessivo d’integrazione raggiunge “livelli strutturalmen- indice e quello di stabilità sociale, altre volte sembra prescinte apprezzabili”. E’ questo, ad esempio, il caso dello stesso dere da entrambi.
Solo un terzo delle province ha un potenziale d’integrazione più problematico’. Passano da 11 a 25 le province a maggiore integrazione; quasi tutte del Nord ad eccezione di Prato (3°), Ancona e Macerata (15° e 19°). Palermo fanalino di coda. Soddisfatti
gli osservatori
Le province accoglienti
L
a situazione che il quinto “Rapporto sugli indici di integrazione degli immigrati in Italia” del Cnel e Caritas/Migrantes delinea a livello regionale si rispecchia anche
nella graduatoria generale per province. Rispetto al 2003 aumentano quelle risultate a
massimo potenziale d’integrazione, passando da 11 a 25: oltre alle province autonome
del Trentino Alto Adige, in graduatoria ben
7 delle 11 lombarde (Brescia, seconda, e poi
Lecco, Mantova, Bergamo, Cremona, Milano e Lodi), 2 delle 7 venete (Vicenza, che è
quarta, quindi Treviso), 5 delle 9 emilianoromagnole (Reggio Emilia, che è quinta, e
dopo Parma, Modena, Forlì-Cesena e Piacenza), 3 delle 4 del Friuli Venezia Giulia
(Trieste, che è decima, e quindi Pordenone
e Gorizia) e 3 delle 8 piemontesi (Biella, 18°,
e poi Vercelli e Cuneo). In questo gruppo
di punta le uniche presenze non settentrionali sono quelle di Prato (3°), la cui immigrazione a nettissima componente cinese
presenta caratteristiche del tutto particolari, e delle marchigiane Ancona e Macerata
(rispettivamente 15° e 19°).
Per il resto, se si esclude Bologna (28°) che
si posiziona in fascia alta e proprio a ridosso del gruppo a massimo potenziale, gli
altri grandi capoluoghi di regione si concentrano per lo più a metà graduatoria, tra
i contesti a medio potenziale. Basti notare
che tra il 50° e il 63° posto se ne trovano
ben 6: Torino (50°), Perugia (51°), Roma
(54°), Firenze (55°), Pescara (57°) e Genova
(63°). Un altro terzetto compatto si colloca tra le 17 province a basso potenziale (si
tratta, nell”ordine, di Bari, Cagliari e Napoli, rispettivamente dall’81° all’83° posto)
mentre tra le 18 a potenziale d’integrazione
minimo l’unico capoluogo di regione è Palermo (90°).
“Il quadro tracciato fornisce un sostanziale
motivo di soddisfazione, - commentano gli
osservatori - non solo perché da un anno
all’altro, al mutare delle variabili statistiche
considerate (e quindi degli aspetti dell’integrazione di volta in volta presi in considerazione e messi in gioco), si osserva un
dinamismo interno alla graduatoria che
solo nel suo insieme può rendere ragione
in modo adeguato delle dinamiche “reali”
di ciascun contesto, evitando di assolutizzare risultati strutturalmente parziali (è, ad
esempio, il caso di Napoli, ultima nelle rispettiva graduatoria del 2003 e risalita nel
2004 di ben 20 posizioni, anche in virtù di
indicatori non considerati in precedenza);
ma anche perché, sulla base della rilevazione più recente, si ricava che quasi la metà
delle province italiane (48 su 103) mostra
di possedere le condizioni potenziali per
un’integrazione degli immigrati massimamente o altamente soddisfacente, contro
solo un terzo (35) che ha un potenziale
d’integrazione degli stranieri più problematico (fascia bassa o minima)”.
Allora Sara, cominciano da una valutazione di insieme. Mi pare di capire che è
difficile fare i paragoni tra l’Italia e gli altri paesi e stabilire delle classifiche. Non
è vero?
Il problema è proprio questo: mancano ancora i dati certi. Le cifre del monitoraggio
dell’Istat, che si basa sulle denunce e i procedimenti penali in genere, non ci dicono
ancora niente del fenomeno, o meglio ce ne
trasmettono solo una piccola parte. Come
Cospe, dal 2001, abbiamo cominciato a lavorare a un nostro monitoraggio sul razzismo
anche perché siamo il punto di contatto per
il centro europeo. Abbiamo quindi utilizzato tutte le fonti a disposizione, ma ci siamo
avvalsi soprattutto dei media. E siccome
giornali, radio e televisioni riportano solo
determinati casi, ci rendiamo conto il fenomeno continua ad essere sottostimato. Ora
con l’istituzione dell’Unar le cose potrebbero
migliorare perché è stata introdotta un’altra
fonte: i dati che si ricavano dalle denunce al
numero verde. Su quello si producono nuove stime del fenomeno.
Ma quali sono le forme in cui si manifesta il razzismo. Si tratta solo di episodi di
violenza esplicita?
E’ chiaro che gli episodi di violenza sono
quelli che balzano più facilmente agli occhi.
Ma ci sono tante altre forme di razzismo,
molto più subdole. Per quanto riguarda il
Cospe, noi abbiamo deciso di monitorare
soprattutto tre settori: il mercato del lavoro, il sistema dell’istruzione e gli alloggi, oltre che seguire ovviamente tutti gli sviluppi
della legislazione e della giurisprudenza. Per
quanto riguarda il mercato del lavoro, la
tendenza è sempre la stessa. Esiste cioè (e
persiste) una evidente segregazione occupazionale. Gli immigrati vengono cioè spinti in
determinati settori del mercato del lavoro in
base alle loro provenienze etniche.
Come mai succede questo? Si pensa di
utilizzare le specializzazioni professionali delle varie etnie o è un fatto di vera
discriminazione razziale?
No, le specializzazioni professionali e le
competenze in questo caso non c’entrano
nulla. Si tratta davvero di discriminazioni
e pregiudizi che producono alla fine discriminazione. Se si tratta di persone filippine
è molto probabile che gli unici lavori a disposizione siano nel campo del lavoro domestico o di cura. E questo vale in generale
per quasi tutte le donne immigrate, non solo
per le filippine. Ai sik viene riservato l’allevamento, agli uomini rumeni o albanesi il
settore delle costruzioni. In generale gli immigrati continuano ad essere relegati ai posti più bassi del mercato del lavoro italiano,
con stipendi in media più bassi e con una
collocazione meno importante. La stessa
tendenza la notiamo in tutti gli studi sul lavoro nero e sul sommerso, l’ultimo è quello
pubblicato dall’Ires-Cgil. Ma questa tendenza si è resa evidente anche nei reportage del
giornalista Gatti dell’Espresso per i settori
agricoli. In questi anni c’è stata una sostituzione in determinati settori di fasce di lavoratori italiani con gruppi di immigrati meno
stabili e più ricattabili. In genere la sostituzione avviene per i posti di lavoro anche più
pericolosi (nelle costruzioni per esempio).
Anche questo è un modo per segregare, anche perché ripeto, le capacità professionali e
il livello culturale delle persone singole non
vengono neppure prese in considerazioni.
Conta da dove vieni, non se hai un diploma
o una laurea in tasca.
Quali sono gli aspetti del razzismo e della
discriminazione in altri settori della società?
Abbiamo dati sul sistema dell’istruzione, ce li
fornisce anche il rapporto dello stesso Ministero dell’Istruzione, che ha fatto registrare
un aumento continuo delle discriminazioni
razziali. In particolare è emersa in questi
ultimi anni la tendenza a inserire i bambini immigrati in classi inferiori alla loro età.
Questa scelta viene quasi sempre motivata
con l’incertezza linguistica dei bambini. Ma
questo non si traduce nell’attivazione di corsi paralleli di italiano. A causa della lingua
il bambino straniero si vede collocato nelle
classi inferiori. Magari a 10 anni gli tocca
stare in seconda elementare.
Ma questo chi lo decide? Non mi risulta
che ci siano indicazioni ufficiali, o circolari ministeriali...
No, infatti, non si tratta di indicazioni che
vengono dall’alto. Anzi è lo stesso Ministero che deve ammettere questa tendenza, che
poi però non si riesce a invertire. Le decisioni le prendono i collegi dei docenti delle
singole scuole. C’è anche da dire però che
accanto a questi fenomeni negativi, si sta
sviluppando molto anche la cultura della
multietnicità. Ci sono insomma anche tante buone pratiche nelle scuole italiane. Per
quanto riguarda invece gli episodi di violenza diretta o di discriminazioni che avvengono tra ragazzi italiani e stranieri, a noi risultano solo casi isolati, che forse si possono
inserire nel fenomeno più generale del bullismo. Non abbiamo comunque un’evidenza
di casi di violenza fisica dovuta a questioni
razziali.
Un altro tema molto “caldo” è quello della
casa. Dai vari rapporti, anche quelli europei, risulta che uno dei fattori più discriminanti socialmente rimane ancora
quello dell’accesso all’alloggio. Anche voi
confermate?
Sì, insieme al lavoro, la questione della casa
è quella più palpabile per evidenziare fenomeni di discriminazione e razzismo. C’è una
discriminazione diretta. Basta pensare ai
tanti annunci che escono sui quotidiani e sui
giornali specializzati in cui si dice esplicitamente: “No immigrati”. Oppure a quei casi
in cui i proprietari, venendo a sapere che
chi chiede l’affitto è un immigrato, comincia a inventarsi scuse del tipo: “Mi dispiace
abbiamo già affittato”. Oppure: “Forse per lei
l’affitto è troppo alto”. Ci sono state anche
sentenze di condanna da parte della magistratura per annunci di questo genere. Un
problema analogo è quello che riguarda gli
alloggi delle case popolari. Nelle graduatorie
regionali si evidenziano molto spesso discriminazioni. Esistono perfino leggi regionali,
una è quella della Lombardia, che prevedono clausole discriminatorie nei confronti
degli immigrati. In Lombardia, per esempio,
per poter entrare in graduatoria l’immigrato
deve dimostrare di essere residente da almeno cinque anni. Su questo è intervenuto
anche il Tar lombardo che ha condannato la
legge regionale. Ora però la Regione Lombardia l’ha ripresentata tale e quale e ci sarà
quindi un nuovo ricorso al Tar. Questo fatto è avvenuto anche in altre regioni, ma alla
fine le normative sono state cambiate. La
Lombardia, invece, resiste.
A cura di Paolo Andruccioli
29 marzo 2007
Territorio
arcevia Il mais, la polenta, il pesce, prodotti per un territorio
Il cibo fornato cultura
D
al mais a otto file e dal pandol- e la salvaguardia del territorio sono
ce di Roccacontrada al pesce alla base dell’educazione alimentadel nostro mare. Dalle prelibatezze re, la cui campagna passa anche per
gastronomiche (frutto di tradizione i gemellaggi enogastronomici (vedi
& innovazione) della “Domenica an- i legami con Acqualagna, Talamello,
dando a polenta” al “Tuffo nell’Adria- Morro d’Alba), il sostegno alle azientico”.
de agricole come quella Montalbini
Dalla spinta propulsiva dell’Ammini- di Magnadorsa e la riattivazione destrazione Comunale e della Pro Loco gli storici mulini ad acqua (sul fiume
al discorso sinergico con associazio- Misa c’è quello della famiglia Spoleni, enti ed istituti accademici quali la tini).
Cooperativa Servizi Culturali “Eidos”, Il gioco a tutto campo (sempre vissul’Associazione “Slow Food” dei Ca- to con passione cosciente e sempre
stelli di Jesi, la Cia Marche, l’Univer- più condivisa) inizia dalla Perla dei
sità Politecnica delle Marche - Facol- Monti e finisce con l’immersione neltà di Agraria, la Regione Marche, la le acque senigalliesi.
Provincia di Ancona, l’Assam, la Co- “Un tuffo nell’Adriatico… alla scopermunità Montana Esino-Frasassi.
ta delle specie ittiche” è stato intitoLa valorizzazione dei prodotti tipici lato l’incontro con gli alunni e i genitori, organizzato dalla Provincia di
Ancona - Assessorato all’Agricoltura
- Assessorato alla Pubblica Istruzione in concorso con l’Amministrazione Comunale.
Direttamente coinvolta la Scuola Primaria “A. Anselmi”. Prezioso ed altamente professionale il supporto dell’Istituto Professionale Alberghiero
“A.Panzini” di Senigallia.
Il sindaco Silvio Purgatori focalizza
nessi ed obiettivi: “Arcevia ha aderito volentieri al progetto denominato
‘Le Piazze del Pesce’, che è diretto ad
Agesci e protezione civile
O
gni anno L’Agesci Marche organizza
una serie di “Laboratori” (week end
formativi per l’acquisizione di competenze specifiche su vari settori) per ragazzi e ragazze scout da 16 a 21 anni.
Quest’anno tra i 20 laboratori organizzati il settore Emergenza e protezione
civile dell’Agesci il 17-18 Marzo ha proposto per la terza volta un laboratorio
di “Primo soccorso nelle emergenze” a
Corinaldo in collaborazione con la locale l’Anpas (Associazione Nazionale
Pubblica Assistenza) che per il comprensorio fornisce anche il servizio di 118 al
quale sono pervenute 35 iscrizione da
tutta la regione. Il sabato ci sono state
sessioni teoriche sulle tecniche di primo
soccorso tenute dal: dott. Daniele Auco-
ne speciacilista in ortopedia per la parte
relativa ai traumi. dott. Alfredino Belogi per la parte Medica. dott. Riccardo
Baci e gli istruttori dell’Anpas/118 per
la rianimazione cardio- polmonare. con
sperimentazione pratica individuale su
manichini.
Tecniche di soccorso psicologico per soggetti che hanno subito una Calamità.
Tecniche di radiocomunicazione nelle
emergenze. Sabato Notte e domenica
Mattina, la simulazione di un evento calamitoso nel centro storico di Corinaldo
con messa in pratica di tutte le tecniche
acquisite nella sessione teorica. Questa
simulazione è stata curata dalla “Squadra Truccatori” dell’Anpas che con l’aiuto
di cavie umane hanno reso assolutamente realistiche le varie situazioni di
emergenza sanitaria con l’utilizzo anche
dei mezzi di soccorso.
na visita costruttiva, che ha fornito
ai consiglieri presenti dati utili per le
proprie valutazioni in merito all’evoluzione
estrattiva della Cava della Gola della Rossa”.
Il Presidente del Consiglio regionale Raffaele
Bucciarelli commenta con soddisfazione il
confronto avvenuto la scorsa settimana tra i
vertici del Gruppo Cava Gola della rossa ed
una delegazione di consiglieri invitata a “toccare con mano” la realtà della Cava di Serra
San Quirico. Al centro dell’incontro il Progetto di riconversione industriale e riqualificazione ambientale dell’Area della Gola della
Rossa, che prevede la trasformazione dell’attuale cava a cielo aperto in sito estrattivo in
sotterraneo. Un sistema di estrazione – già
sperimentato in Italia in provincia di Bergamo ed a Vipiteno – che, secondo il Progetto
presentato, lascerà inalterato l’ecosistema
della superficie e consentirà il reinserimento definitivo dell’area della cava nel contesto
territoriale di appartenenza, migliorando
l’impatto delle zone più in vista e creando
le condizioni migliori per l’insediamento
della flora e della fauna autoctone. L’estrazione in sotterraneo avverrà attraverso la
realizzazione di gallerie che entreranno nel
cuore della montagna per 400 metri, garantendo un’estrazione pari ad un milione di
metri cubi di materiale. “In particolare ci
siamo confrontati – ha sottolineato Bucciarelli – sulla concretezza della riqualificazione ambientale che può e dovrà essere anche
Proloco assai vivace
Il compito del settore E.P.C. è quello di
formare scout competenti in situazioni
di emergenza ma l’obbiettivo dei “laboratori” e’ comunque quello di formare
buoni cittadini, sensibili e disponibili
verso il prossimo, preparati ad affrontare con competenza tutte le difficoltà
che nella quotidianità inevitabilmente
si presentano. La parte logistica è stata
curata dal Gruppo Scout Agesci “Pongelli1” di Ostra Vetere ma l’ottima riuscita
dell’evento è stata determinata dalla
completa e lodevole disponibilità dei
volontari Anpas che con la loro professionalità hanno reso possibile la manifestazione e soprattutto hanno saputo
creare un ottimo clima di collaborazione con i partecipanti coinvolgendoli in
modo attivo ed entusiasmante nelle varie simulazioni proposte.
Ilario Taus
Il futuro della cava
U
Corinaldo, rinnovati i vertici del sodalizio
incentivare il consumo di pesce azzurro da parte delle popolazioni residenti nelle zone interne del nostro
territorio. La Provincia di Ancona ha
attuato una serie di iniziative promozionali rivolte alla valorizzazione del
prodotto ittico locale con particolare
riguardo al pesce azzurro attraverso la promozione diretta agli alunni
delle scuole elementari nonché ai
consumatori attraverso iniziative di
piazza favorendo la conoscenza degli
aspetti scientifici e salutistici del prodotto pesce.”
Piena l’interazione con la dirigenza
scolastica dell’Istituto Comprensivo Arcevia-Montecarotto-Serra de’
Conti nella persona della dottoressa
Adriana Siena. Disponibile al massimo la mensa scolastica del Comune.
Il Consorzio Pesca di Ancona ha garantito la fornitura di pesce azzurro
ai rivenditori di pesce e alle mense
scolastiche ad un prezzo agevolato.
Personalità, amministratori e studiosi
hanno sostenuto totalmente l’iniziativa: Carla Virili (assessore Agricoltura - Pubblica Istruzione Provincia
di Ancona), Natale Frega (preside Facoltà di Agraria Univpm di Ancona),
Paolo Paroncini (presidente Consorzio Pesca Ancona).
Umberto Martinelli
visita di una delegazione regionale alla gola della rossa
una riconversione turistica, sulla massima
sicurezza da garantire alle forze lavorative,
sullo sviluppo occupazionale e, non certo da
ultimo, sulla tutela delle fonti di Gorgovivo”.
A tal proposito, in base ad uno studio commissionato dalla Provincia di Ancona alle
Università di Bologna e Trieste, lo sviluppo
in sotterraneo della Cava non provocherà
alcuna conseguenza negativa a Gorgovivo, il
cui sito peraltro è nella zona opposta al futuro sviluppo della cava stessa.
Procaccini, Lippi, Comi, Badiali e Cesaroni.
La visita alla cava ha permesso di conoscere anche i molteplici impieghi del prezioso e
purissimo carbonato di calcio estratto dalla
montagna. Impieghi che vanno dal settore
cosmetico a quello farmaceutico ed a quello
alimentare. I consiglieri hanno anche assistititi ad una proiezione multimediale che ha
simulato e spiegato l’evoluzione in sotteraneo della cava, illustrandone le modalità ed
i tempi.
11
G
iornata intensa quella
di Domenica 18 Marzo
per l’Associazione Pro Corinaldo: all’Assemblea dei Soci
sono state eseguite le elezioni per il rinnovo delle principali cariche dell’organizzazione. I 130 soci dovevano
esprimere 6 preferenze per
quanto riguarda i Consiglieri e 3 per i Sindaci Revisori.
I nuovi Consiglieri sono: Livio Allegrezza, Cristina Arcangeli, Cristina Baruffi, Renato Giovannelli, Massimo
Gradoni, Roberta Magnani,
Alice Mazzarini, Anna Olivi, Luca Paoloni, Roberto
Rossini e Barbara Rotatori.
Il Consiglio dei Sindaci Revisori dei Conti sarà formato da Denise Bracci, Lucia
Giovannelli, Luca Giuliani,
Giuseppe Falcinelli e Serena
Mancinelli. Infine il Collegio
dei Probiviri sarà composto
da Claudio Giuliani, Cesare
Morganti e Riccardo Spallacci.
Sono ben 23 le iniziative
portate a termine nell’anno
solare 2006: un calendario
di rispettosa ed onorevole
importanza per una cittadina come Corinaldo. Un
gruppo di adulti, un gruppo
di ragazzi, ma soprattutto
un gruppo di amici, che ha
sempre lavorato con il sorriso sulle labbra per continuare a migliorare l’immagine del proprio paese sia
all’interno che all’esterno di
Corinaldo.
E forse è stata proprio la
grande amicizia del gruppo
quel valore aggiunto che li
ha fatti arrivare a livelli così
alti! Sette anni di sogni collettivi a cui hanno cercato
di dare la loro realizzazione
più appropriata. Sempre
al massimo, con dedizione
totale e senza momenti di
relax, la Pro Corinaldo ha
cercato di essere in qualche
maniera “innovativa”: in costante movimento e sempre
alla ricerca di un continuo
miglioramento organizza-
tivo, logistico e nella pianificazione di nuovi eventi
ed iniziative. Ogni singola
critica rivolta al direttivo in
questi anni è stata accettata, analizzata ed in seguito
tramutata in una sorta di
positiva energia utile ad affrontare sempre nuove sfide,
nuove emozioni.
Il tutto all’insegna dell’ormai
famoso slogan “Puntiamo
sempre alla Luna, mal che
vada avremo vagabondato
fra le Stelle”, che ha scandito l’ultima, riuscitissima
edizione della Festa delle
Streghe e che è diventato in
seguito il motto della Pro
Corinaldo.
Sono poi intervenuti all’assemblea anche il Sindaco
di Corinaldo Livio Scattolini che ha sottolineato il
consistente impegno del
Presidente e del Consiglio
Direttivo uscente e di tutta
l’Associazione.
Questi cinque anni di forte
ed intensa collaborazione
tra comune, Pro loco e tutte
le altre associazioni cittadine hanno portato il paese
gorettiano ad essere uno dei
fiori all’occhiello del centro
Italia. Ricordiamo semplicemente i riconoscimenti che
Corinaldo può vantare: Bandiera Arancione del Touring
Club, Bandiera Verde per le
politiche agricole, eletto uno
dei Borghi più belli d’Italia.
E’ seguito l’intervento del
Presidente dell’Associazione
Pozzo della Polenta. Il vice
Presidente uscente della Pro
Corinaldo Riccardo Spallacci ha infine consegnato, nel
momento forse più toccante
dell’intera Assemblea, una
targa a Giuseppe Falcinelli per ringraziarlo del suo
impegno a nome di tutti i
membri dell’Associazione.
Termina un ciclo ma l’avventura, comunque sia, continua: la “vecchia guardia”
non ha infatti intenzione di
ritirarsi.
I.T.
un po’ di cronaca
BARBARA - Tra Barbara e la Bielorussia
un ponte non più soltanto solidaristico,
ma anche economico. Nei giorni scorsi, il
sindaco della cittadina dell’hinterland senigalliese, Raniero Serrani, ha ricevuto in
Comune una delegazione di tecnici provenienti appunto dalla repubblica ex sovietica della Bielorussia. I tecnici hanno sostato a Barbara nel quadro di una serie di
rapporti commerciali che legano una ditta
del posto (la AgriWork, già Abagroup, attiva nel settore della produzione di macchine per l’agricoltura) al mercato bielorusso.
RIPE - Favoreggiamento di lavoro clandestino e favoreggiamento di permanenza
di clandestini. sono queste le due accuse
che gravano su C.A., il cittadino di origine cinese arrestato la scorsa settimana.
Costrette a lavorare e vivere in condizioni
di igiene quantomeno precarie C.H. di 23
anni, L.H.L. Di 33 anni e L.X.X. di 22 anni
non erano in possesso di permesso di
soggiorno e tutte e tre erano di nazionalità cinese. Al termine delle operazioni di
accertamento i militari dell’arma hanno
trasferito C.A. di 28 anni nato a Zhejiang
nel carcere di Montacuto e adesso rischia
da uno a cinque anni di prigione. Lo stabilimento incriminato si trova Passo Ripe in
via Galilei n 9 ed era attivo da appena 20
giorni, C.A. aveva già precedenti specifici e
sul suo libro paga oltre al suo nome compariva solo quello del fratello.
.
CASTELLEONE di SUASA - La Giunta Regione Marche ha fissato i criteri e gli indirizzi ai Comuni per la fornitura gratuita o
semigratuita dei libri di testo agli studenti
delle scuole secondarie di 1° e 2° grado
per l’anno scolastico 2007/2008. Per ritirare il modulo da compilare gli interessati
potranno rivolgersi all’Ufficio Segreteria
del Comune di Castelleone di Suasa. Le
istanze andranno poi consegnate entro
l’11 aprile 2007. La Regione Marche individuerà poi con successivo atto la quota
spettante ai singoli Comuni differenziata
per ordine di scuola.
OSTRA VETERE - L’Amministrazione comunale di Ostra Vetere ha anunciato ai cittadini che dal 26 al 31 marzo, il personale
del Consorzio Intercomunale Rifiuti (Cir33
– Nuovo gestore del servizio di igiene urbana) consegnerà direttamente a casa di
tutte le famiglie ed agli operatori economici i kit dei nuovi bidoni e contenitori per
la raccolta dei rifiuti. Conto alla rovescia,
quindi, per l’attivazione del nuovo sistema
di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, che dal prossimo 16 aprile prenderà
ufficialmente il posto di quello fino ad ora
conosciuto dai cittadini non solo ad Ostra
Vetere, ma anche in altri Comuni della
provincia di Ancona. Un sistema nuovo ed
obbligatorio, frutto delle novità legislative
nazionali e regionali in materia, ma anche
effetto dell’attuazione del Piano provinciale dei rifiuti.
12
29 marzo 2007
Cultura
riflessioni La necessità di recuperare il tempo, rispettandone le esigenze, dandoci una chanche
Vivere, senza fretta
T
foto Libero Api
utte le cose hanno un tempo di maturazione. È così in
natura, dove alla posa dei semi
segue lo spuntare dei germogli, poi dei fiori e dei frutti. Ed
è così anche per l’uomo. Con
la differenza che mentre la natura ha nelle stagioni il tempo,
fino ad ora preciso, delle fasi di
vita, nell’uomo il tempo della
maturità, del fiorire, è incerto e
indefinito.
Gli antichi dicevano che “ogni
uomo fiorisce a suo tempo. Basta dargli l’occasione”.
Ma gli antichi avevano una saggezza ed un senso delle cose
che sembrano ormai perdute.
Non c’è più, infatti, la “cultura dell’attesa”. L’essere disposti
a favorire, guidare, stimolare,
aspettare la maturazione degli individui. Si considera e si
giudica una persona per quello
che in un determinato momento manifesta, a livello di pensiero e di comportamento.
Non c’è la sensibilità ad ascolta-
teatro Sperimentazioni e spettacoli curati dall’associazione ‘Teatro terra di nessuno”
Improvvisiamoci attori
L
’associazione Teatro di Javier Cura. Tra le 21.30
Terra di Nessuno par- e le 22.30 saliranno invece
teciperà con ben quattro sul palco gli Improstory,
iniziative alla rassegna la compagnia d’improvvi“Germogli”, promossa dal sazione teatrale di Teatro
Teatro Stabile delle Mar- Terra di Nessuno, porche, esibendosi il 28 mar- tando in scena Killer, uno
zo p.v. presso l’Hangar spettacolo totalmente imCultLab di Ancona.
provvisato. Un giallo “alla
Una serata ricca di eventi Agatha Christie”: quattro
per conoscere le attività indiziati per un efferato
dell’associazione ancone- omicidio e uno scaltro
tana che è sede regionale detective alla ricerca della
della Scuola Nazionale di verità. A concludere la seImprovvisazione teatra- rata, verrà allestito il mile. Dalle 19.00 alle 21.00 cro-evento A cena con gli
Javier Cura, Linda Bufali, artisti, dove gli spettatori
Chiara Caimmi e Giulia potranno intrattenersi con
Cingolati terranno una gli attori in un dibattitolezione di Contact Impro- cena condotto da Matteo
visation aperta a tutto il Antonucci.
pubblico: un’ottima occa- “Germogli – nuove gesione per scoprire questa nerazioni di teatro” è la
forma di danza improvvi- rassegna nata dalle prosata senza una coreografia poste artistiche del grupprefissata, dove la musica po di studenti del corso
non è soltanto un riferi- Ifts Tecnico superiore di
mento ritmico, ma può teatro educativo e sociale,
trasformarsi in un’atmo- promosso dal Teatro Stasfera in cui immergersi o bile delle Marche e partito
creare conflitti.
nel novembre 2006. I 24
A seguire, i ballerini di candidati che sono riusciti
Teatro Terra di Nessuno a superare la selezione lasi esibiranno in Distinti vorano ora con qualificati
Saluti, uno spettacolo di insegnanti, e sono proprio
Teatro Danza con la regia loro gli ideatori, i promo-
tori e gli organizzatori della rassegna “Germogli”.
L’energia dei ragazzi e le
loro associazioni hanno
trovato il sostegno dell’Assessorato alla Cultura, dell’Assessorato alle Politiche
Giovanili del Comune di
Ancona e del Teatro Stabile delle Marche.
Teatro Terra di Nessuno
rappresenta uno spazio
aperto a varie forme di
teatro. Il gruppo nasce nel
maggio 2003 dall’incontro
di alcuni artisti di provenienza e formazione diversa e si prefigge l’obiettivo
di condividere esperienze
e sperimentare nuove forme d’espressione.
La ricerca ha portato a
dare particolare importanza al corpo e alla sua
memoria per ritrovare
e riproporre emozioni e
situazioni. Il corpo è un
grande magazzino che
archivia voci, suoni, gusti, immagini e sensazioni,
e il teatro può utilizzare
queste informazioni dopo
avergli dato il tempo e la
possibilità di cercarle e riconoscerle.
Luca Pantanetti
fotografia Ultimi giorni per partecipare al primo concorso cittadino
Il volto della mia città
I
l Concorso fotografico
dedicato a Senigallia e
rivolto a tutti, che il Centro Sociale Saline organizza con il Gruppo Fotografico F7, e con il sostegno
della Banca del Tempo e
della Coop, si chiuderà il
prossimo sabato 31 marzo. C’è ancora un po’ di
tempo, dunque, per collezionare le proprie opere e
condividerle.
Le fotografie del Concorso “Senigallia: il Volto
della mia Città” devono
essere consegnate presso
il Centro Sociale Saline
(in via dei Gerani 8, sopra
la Coop Saline), aperto
dal lunedì al sabato sia la
mattina (9-12) che il pomeriggio (15-19).
La premiazione si svolgerà in concomitanza con
l’ultimo appuntamento
degli Incontri con la Fotografia, previsto per sabato 20 aprile. Tutte le
opere presentate saranno
esposte presso i locali del
Centro Sociale, mentre le
migliori tre verranno premiate con materiale fotografico e una targa.
M.S.
re, osservare, indagare, studiare
e comprendere, con serenità e
intelligenza, se in chi abbiamo
davanti, ci siano, in nuce , le caratteristiche, gli indizi, per una
predisposizione, un’attitudine
ad un certo tipo di impiego, di
attività, di lavoro.
Limitando, e a volte inibendo,
la possibilità di concedere strumenti, opportunità, situazioni
di conoscenza, di crescita, di
sviluppo, di maturazione, appunto.
Perché l’attesa ha un costo, e
pochi oggi sono disposti ad investire sull’uomo.
Se una persona non è adatta
per una determinata situazione,
rischia di essere messa da parte,
o scartata. Ci si orienta allora
su qualcun altro, fino a quando
questo ci soddisferà. Poi, via
anche lui, e sotto con un altro
ancora, con la conseguente
mortificazione delle potenzialità individuali e la massificazione verso un livello culturale, di
comportamento, e soprattutto
etico, medio basso.
L’occasione di cui parlano gli
antichi, raramente viene concessa. E si perde l’opportunità
di vedere sbocciare quella maturazione che invece, come per
la natura, è la fase più delicata,
magica e fruttifera degli uomini.
L’uomo, il grande capitale dell’umanità. La sua intelligenza,
la sua sensibilità, la sua cultura,
il suo estro, la sua creatività, la
sua forza morale sono il propellente di sviluppo, di elevazione,
della comunità degli esseri.
Lo sono a condizione però che
egli possa “fiorire” serenamente dal suo guscio. Senza fretta,
assimilando la vita che dentro
e accanto gli scorre. Accettando e adoperando quelle occasioni di crescita a lui concesse,
da chi sa che il buon raccolto
ha bisogno del suo tempo.
Romolo Paradiso
idee Sempre di meno, sempre più adultizzati, troppo spesso lasciati soli nella crescita
C’erano i... bambini
I
ritmi odierni sfalsano anche le diverse
stagioni della vita. C’era una volta l’infanzia. Il tempo dei prati fioriti, delle capriole sull’erba, dei sogni incantati, dei
pensieri senza pensieri… C’era una volta
la fanciullezza: l’età dei giochi stupidi ma
geniali, degli scherzi scemi ma felici, dell’ingenuità, della spontaneità, della fantasia… C’erano i … bambini. Ora sempre
più rari, sempre più soli, sempre più adultizzati nei loro comportamenti. Non hanno neppure un numero di anni pari alle
dita di una mano che già sanno tutto sui
computers e sugli apparecchi elettronici;
parlano, gesticolano, vestono da grandi.
Di quelli che ridono, scherzano, fanno
“scemenze” e che guardano il mondo con
occhio stupìto e incantanto… è proprio
difficile trovarne. Figli talvolta gonfiati da
genitori ambiziosi o da insegnanti vanitosi.
E’ davvero difficile trovare in giro un viso
di bambino sorridente, gioiosamente sereno, mentre è facile trovare un bel numero
di ragazzi/e affetti da quel “male oscuro”
di cui è popolato il nostro mondo emotivo. Le statistiche sono lì a mostrare una
schiera sempre più folta di bambini tristi
e depressi. Ci sono sintomi che indicano
la sofferenza interiore. Della folta schiera
di bambini e ragazzi senza sorriso fanno
naturalmente parte coloro che hanno sperimentato sulla loro pelle fatti traumatici
come: la separazione dei genitori, la perdita di uno di questi, malattie ecc. Se nel
bambino la depressione può essere ma-
scherata da vari disturbi psicosomatici,
nell’adolescente può esserlo da continue
crisi di opposizione e di aggressività. Se si
ha in casa un bambino o ragazzo musone,
sempre con il broncio, apatico e privo di
qualsiasi entusiasmo, bisognerà dialogarci
per capire il suo disagio interiore, magari
con l’aiuto di uno psicologo.
Ivo Pasqualini
cultura Incontro organizzato a Monte Porzio dall’associazione culturale
Storia e Gesù di Nazareth
U
ltimo appuntamento per la prima
parte del 2007 organizzato dall’Associazione Monte Porzio cultura domenica
1 aprile, sarà presente Federico Uncini appassionato di storia e archeologia che ha
collaborato già diverse volte con l’Associazione (ricordiamo solo l’ultima conferenza
del 25 febbraio “La via Flaminia tra storia
e ingegneria romana”).
L’argomento della conferenza è di tutto
rispetto “Gesù di Nazareth” nessuno storico mette oggi in dubbio il fatto che Gesù
sia realmente esistito, infatti troppe fonti,
anche molto diverse tra loro, concordano
su questo punto. Quelle che continuano a
mancare sono le prove archeologiche, vale
a dire manufatti, oggetti. Solo ultimamente la situazione sta cambiando. E’ anche
questo uno dei motivi che ha spinto l’Associazione a preparare e presentare questa conferenza. Attraverso decine di slide
si ripercorrerà un viaggio in Palestina tra
nuove testimonianze archeologiche, luoghi dei vangeli, certezze e dubbi sull’operato di Gesù.
L’obiettivo della conferenza è di analizzare la sua vita in tutti gli aspetti e di confermare attraverso le ultime conoscenze
la straordinarietà del personaggio sia dal
punto di vista umano e religioso.
Quindi appuntamento a domenica 1 aprile alle ore 17.00 presso la sala del Consiglio
Comunale del Comune di Monte Porzio.
Ulteriori informazioni si possono trovare
sul sito http://www.monteporziocultura.
it .
29 marzo 2007
Spettacolo
Spigolature
MUSICA Alla Rotonda a mare il duo jazz Magoni & Spinetti
R
La musica denudata
Nico Gori. Il cd 1 si apre con Come Together dei Beatles.
Magoni e Spinetti dimostrano di aver raggiunto un affiatamento musicale e una complicità di intenti naturali. I
tempi sono spazi musicali in cui i due sguazzano a meraviglia. Ognuno conquista una porzione di canzone senza
mai togliere di scena l’altro. Alcuni spazi rimangono vuoti, per scelta.
La Magoni ha detto “perchè ormai siamo abituati a brani infarciti di rumore”. Questo denudamento dell’oggetto
canzone, ci rende più vicini e intimi brani come Never
can say goodbye che eravamo soliti gustare in ascolti, situazioni e colori diversi. Sono due che fanno musica di
alto livello ma che soprattutto si divertono a farla.
E pescano nel vasto repertorio nazionale e internazionale
senza alcuno snobbismo intellettuale. In questa carrellata di hit trovano posto Donatella Rettore con Splendido
l duo Magoni-Spinetti ci ha riprovato. Dopo il fortunato esor- Splendente e Madonna con Like a virgin. Nel secondo cd
dio discografico di Musica Nuda, ecco un’altra schizofrenica troviamo Why Judy why di Billy Joel (con Stefano Bollaraccolta di brani, cover e non, in cui contrabbasso e voce si ci- ni), Modena Park di Ivan Graziani (con Fausto Mesolella),
mentano con divertimento raggiungendo un alto valore artisti- Non arrossire di Giorgio Gaber (con Mirko Guerrini).
co. Rispetto al loro primo lavoro, i due regalano all’ascoltatore Più che un assaggio di queste belle sperimentazioni sarà
un cd numero 2 in cui ospitano interpreti musicali d’eccezione, proposto alla Rotonda a mare di Senigallia, venerdì 30
nonchè loro amici: Stefano Bollani, Fausto Mesolella (chitarrista marzo, alle 21.
Avion Travel), Erik Truffaz, Mirko Guerrini, Monica Demuru e
I
Venerdì 30 marzo, Rotonda a Mare ore 21,00
MAGONI & SPINETTI
Concerto jazz
Petra Magoni voce
Ferruccio Spinetti contrabbasso
Per gli amanti del jazz il duo Magoni & Spinetti in una sorta
di sfida vocale ad esprimere un universo di colori con il solo
accompagnamento del contrabbasso. Il duo che sta letteralmente affascinando il pubblico di mezza Europa, proporrà
un repertorio crossover tra standard jazz, musica leggera e
autori del repertorio classico.
Emilio Marinelli trio al Gratis club
Emilio Marinelli: piano; Gianluca Renzi: contrabbasso; Nicola Angelucci: batteria, venerdì 30 marzo, ore 21.45, al Gratis Club di Senigallia. Il trio presenta brani originali e di cover famose in ambiti non prettamente jazz, smontate e riassemblate al fine di ottenere una
libertà espressiva slegata dalle strutture più classiche alla ricerca di un suono di contemporaneo e contaminato con differenti mondi
musicali. Il pianista Marinelli ha collaborato con numerosi musicisti come Kenny Wheeler,Giulio Gapiozzo, Cameron Brow, Sherman
Irby, Fabio Zeppetella, Xavier Girotto ed è affiancato da una ritmica tra le più affermate nel panorama jazz romano e nazionale come
Gianluca Renzi al basso (2 dischi all’attivo col suo sestetto e prestigiose collaborazioni come Steve Grossmann, Gary Smulyan, Steve
Lacy, Gene Jackson, Mike Melillo,Enrico Rava) e Nicola Angelucci batterista di Enrico Pieranunzi e side-man tra i più richiesti del momento già collaboratore di Fabrizio Bosso Achille Succi, Giovanni Imparato Max Ionata, Rosario Giuliani Tsuyoshi Niwa.
il taccuin
TEATRO
Corinaldo - Venerdì 30 marzo, Teatro Goldoni ore 21,15 - Broken Silence
- Teatro San Leonardo Viterbo/Progetto Mythos La commedia degli errori, di
William Shakespeare, adattamento di
Luca Simonelli con Giuseppe e Micol
Pambieri, regia di Giuseppe Pambieri .
Pesaro - Teatro Rossini, sabato 31 marzo, ore 21- Ert Emilia Romagna Teatro
Fondazione La ballata del carcere di
Reading, di Oscar Wilde con Umberto
Orsini e Giovanna Marini, regia di Elio
De Capitani.
Ostra Vetere - Sabato 31 marzo, Sala
A. Sordi, La Tempesta, ore 21.30 di W.
Shakespeare.
MUSICA
Jesi - Sabato 31marzo, Teatro G.B. Pergolesi, ‘O Fado, l’anima e la musica’, ore
21 con Beppe Servillo.
Senigallia - Concerto di Pasqua, mercoledì 4 aprile, ‘Requiem’ di Gabriel
Faure’ (1845-1924) per soli, coro e
pianoforte. Soprano Ginevra Schiassi,
baritono Giacomo Rocchetti, pianoforte Paolo Zannini, coro “Luigi Tonini
di Tullio Piersantelli
Bossi”, M° collaboratore Stefania Imperiale, direttore Massimo D’Ignazio, ore
21,15, Chiesa della Maddalena.
MOSTRE
Serra de’ Conti - Chiostro di San
Francesco, in Piazza Gramsci, ‘Scassa Arazzi Contemporanei’.
Ancona - Mole Vanvitelliana, I Grandi
marchigiani e l’arte italiana del XX secolo, martedì - venerdì 16.30/20.00 sabato e festivi 10.30/13-16/20, fino al 6
maggio 2007.
Caldarola - Simone De Magistris, un
pittore visionario tra Lotto e El Greco.
A Caldarola dal 5 aprile al 30 settembre
2007.
INCONTRI
Senigallia - Scuola di pace, Venerdì 30
marzo, Teatro Portone, ore 21, Elisa Kidané Le donne per la pace, missionaria
comboniana.
MUSEI
San Marcello - Domenica 1° aprile, alle
ore 10,30 nel Comune di San Marcello
sarà inaugurato il “Museo del telefono”.
IL LIBRO
Etty Hillesum, ‘Pagine mistiche’
ecentemente, a proposito del
Premio di Poesia “Spiaggia di velluto”, ricordavo alcune poesie che
avevano la virtù della “leggerezza” (e
citavo le cinque lezioni americane di
Italo Calvino). Chi conosce la storia
(sono trent’anni di vita) di questo
premio, sa quanto sia ricco di immagini, ispirazioni e ritmi. Incontri
di astrazione e di tangibilità, echi
di ermetismo e neorealismo.
Ma c’è stato un momento in cui i
poeti, pur salvaguardando il contatto con gli uomini e le cose, si
sono espressi nel modo che fu
detto sperimentale.
Ecco Renzo Fregoso, vincitore nel
1981, di cui si trascrivono alcuni
versi:
“ ed una giada
brucia…
abra
cada la brama
carda
brani di lana
e tu òvvia Liù viola d’amore
fa dell’ugola liuto”
Il critico Sandro Genovali parla di
gioco verbale, gusto per l’alliterazione, operazioni di montaggio, al limite giocoso e autoironico.
Anche di Angelo Ferrante, vincitore
nel 1982, il critico Augusto Pettinari
ci fa notare come nel linguaggio ora
onirico, ora enigmatico, si affaccia “il
mito della dissoluzione verbale”, come
si vede in questo verso: “Ti.Ba. Tiba. Ti
ba…cio caramente”.
Questi brevi appunti oltre a soddisfare
la curiosità fine a se stessa, sono anche
significativi, come pensano molti, della
profonda crisi che riguarda il destino
dell’umanità. L’uomo del terzo millennio
ha sgomento del vuoto, del nulla. A che
serve la Parola? Il discorso poetico si disgrega e si affaccia la contestazione ludica, il fatuo divertimento.
Elvio Grossi
Cinema multisala GABBIANO
www.gabbiano.senigallia.biz
[email protected] - tel. 071.65375
da venerdì 23 marzo
LEZIONI DI VOLO
Regia di Francesca Archibugi. Con Giovanna Mezzogiorno. Italia,
Pollo e Curry, due diciottenni romani, dopo essere stati bocciati
all’esame di maturità decidono di partire per l’India alla ricerca di se
stessi. Quella terra magica e l’incontro con Chiara, una dottoressa di
‘Medici senza frontiere’, segneranno per loro il momento dell’iniziazione
nell’età adulta.
venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30
- 22.30; lunedì - martedì: 21.15
IL COLORE DELLA LIBERTA’
Regia di Bille August. Con Joseph Fiennes, Dennis Haysbert, Diane
Kruger. Francia, Germania, Italia. 2007.
Sudafrica 1968. James Gregory arriva come guardia addetta alla
censura (conosce lo Xhosa, la lingua dei neri) nel carcere speciale
di Robben Island. Le convinzioni sue e di sua moglie Gloria sono
decisamente a favore dell’apartheid. A Robben Island avrà modo
di conoscere Nelson Mandela che progressivamente gli farà mutare
atteggiamento nei confronti dei neri, tanto che verrà allontanato dal
suo servizio nella prigione. Bille August dirige Il colore della libertà (in
originale Goodbye Bafana e bafana significa ‘ragazzo’ in lingua Xhosa)
ispirandosi a una storia vera e grazie all’incontro con la moglie del
protagonista (morto nel 2003).
venerdì - sabato: 20.00 - 22.30; domenica: 17.30 - 20.00 - 22.30;
lunedì - martedì: 21.15
IL TOPOLINO MARTY
Cartone animato, domenica ore 16.00
mercoledì 4 aprile - ore 21.15
Frammenti dalla Biennale
FREE ZONE
di Cristiana Dobner
Un testo denso e profondo che presenta Etty come “mistica d’amore”,
in quanto ossessionata dalla vita, dalla gratuità, dalla ricerca della
Bellezza, del Bene che lei concilia col Male in una sorta, appunto, di
unione mistica universale. Pagine Inedite tradotte e commentate da
Cristiana Dobner. Strutturalmente il libro si compone di una presentazione generale seguita da due parti: la prima è un saggio che approfondisce e aiuta
a capire i brani offerti nella seconda parte che è appunto una sezione antologica tratta sia dal Diario che dalle Lettere di Etty. Chiudono un’approfondita bibliografia e la
cronologia della vita di Etty.
Ancora libri - Euro 14,00 - Pagine 158
13
di Amos Gitai. Con Natalie Portman, Hana Laszlo, Carmen Maura.
La pellicola si regge interamente sulla storia di tre donne differenti per
cultura, ambizioni e carattere. Donne lontane, ma capaci di entrare in
comunione, chiuse in un microcosmo di ferro con quattro ruote, un mezzo
per sfuggire al passato e per correre incontro all’avvenire. Tre destini
s’incontrano, intrecciano, amalgamano per poi allontanarsi nuovamente.
Un film profondo, un road movie dell’anima pervaso di poesia, di sentimento, di rabbia repressa che non trova pace. Gitai tesse un percorso
alla ricerca e al recupero della propria identità, identità negata, talvolta
misconosciuta, che si manifesta soltanto in un pianto indimenticabile,
catartico, universale come quello di Natalie Portman. Quella è la Free Zone,
la meta ambita, la terra promessa ove cercare chi si vorrebbe diventare,
o dove scoprire che, in realtà, si è sempre stati cio’ che si è.
AL
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29 marzo 2007
Sport
calcio Un rigore ha sancito il brutto risultato di una partita che poteva risolversi molto meglio
Il vantaggio diminuisce
VIGOR 0 – CIVITANOVESE 1
N
on è la prima volta che la Vigor viene sconfitta su rigore;
in questa partita si è ripetuto lo stesso errore. Purtroppo i ragazzi vigorini, pur impegnandosi a fondo, non sono
più stati in grado di rimettere in parità l’incontro. Le occasioni per ottenere detto risultato sono state tante ma non
sono state sfruttate a dovere dagli attaccanti rossoblu. La
contemporanea mancata presenza in campo di due pedine
fondamentali del centrocampo vigorino: Savelli e Traiani, ha
notevolmente pesato sul rendimento di tutto il complesso.
Montanari si è visto sprecato nel nuovo ruolo di distributore e coordinatore del centrocampo. Tante sono state le palle
sprecate da lui con lanci fuori misura, così pure ha influito la
scarsa vena dei due giovani Paupini e Guerra; per contro, la
Civitanovese - aiutata non poco da una direzione arbitrale
scandalosa - si è limitata a sporadici contropiedi e a impietose simulazioni di falli inesistenti. L’incontro inizia guardingo da entrambe le squadre poi la Vigor si distende in avanti
pressando la difesa ospite. 19°, punizione dal limite ad opera
di Camilletti. La sfera supera la barriera, Sintini la devia ma
Morlacco opera una strepitosa parata deviando la sfera a lato.
Passa appena un minuto (20°) e su un improvviso contropiede, con due ospiti in netto fuorigioco non rilevato dal segnalinee, la difesa vigorina si fa sorprendere. Goldoni recupera
spedendo in corner la sfera, ma nel contempo l’avversario
cade in area: per l’arbitro è rigore e a nulla valgono le proteste da parte rossoblu. 21°, segna Tonici. La Civitanovese, da
questo momento in poi, non fa più verso Moroni per tutto
l’arco dell’incontro. 30°, Morlacchi para due spioventi di Bertozzini. 35°, Camilletti sfiora l’incrocio dei pali. 43°, su passaggio di Montanari, Camilletti fallisce l’aggancio della sfera
da ottima posizione. 48°, Camilletti da pochi passi manda
sopra la traversa; 57°, Montanari tira debolmente su portiere.
73°, Bartoccetti di testa sfiora il montante. 78°, Turchi spedisce sopra la traversa. 85°, Montanari viene trattenuto in area;
l’arbitro lascia correre il rigore netto; 86°, viene espulso Turchi per doppia ammonizione. Ora il vantaggio-salvezza si
riduce a sette punti. Mercoledì si è giocato in trasferta a Recanati: il risultato lo daremo la prossima settimana. Giuliani
a fine incontro dice: con un arbitro simile non poteva che
finire in questo modo. La sua incompetenza l’ha dimostrata
basket senigalliese, b1
Play out assicurati
in campo, meglio è che smetta presto di fare l’arbitro. Domenica incontro casalingo con il Chiaravalle.
Vigor : Moroni 6, Bertozzini 6, Bartoccetti 6, De Filippi 6,
Turchi 5, Goldoni 6, Paupini 5,5 (67° Simic ng), Guerra 5,5
(76° Moschini ng), Sintini 5,5 (46° Morganti 6), Montanari
5,5, Camilletti 6. A disposizione: Memé, Giraldi, Morbidelli,
Nobilini. Allenatore: Giuliani.
Civitanovese : Morlacco, Spinozzi (89° Fiorillo), Colella, Filippini, Pennacchietti, Santoni, Ferretti (73° Angelini), Natalini, Tonici, Crocetti, Bellante (80° Argira). A disposizione:
Vallesi, Monaco, Tartabini, Maiorano. Allenatore: Tudisco.
Arbitro: Capriotti di San Benedetto. Spettatori: 600 circa.
Ammoniti: De Filippi, Goldoni, Spinozzi, Bellante. Espulso
all’85° Turchi. Angoli: 2 a 4. Recupero: 3-5.
Classifica: Fossombrone 57, Recanatese 55, Pian San Lazzaro 53, Cingolana 42, Monturanese 40, Fermignano 40, Jesina
39, Vigor 39, Castelfrettese 39, Urbino 37, Biagio Nazzaro
37, Civitanovese 35, Porto S.Elpidio 32, Montegiorgese 31,
Montegranaro 31, Acqualagna 28, Real Vallesina 23, Caldarola 22.
Giancarlo Mazzotti
ciclismo
Secondo oro alla Triade
GOLDENGAS 91 – GORIZIA 71
soddisfatto, parla così nel dopo partita:
“Abbiamo giocato un buonissimo inconuardare i ragazzi di Bianchi è stato tro; non era facile perché ci mancava il
un piacere: velocità, determinazione, nostro play Filattiera, coordinatore della
inventiva, difesa ermetica e soprattutto nostra manovra.
precisione a canestro. Questo quanto si è Questa sera abbiamo fatto tutto bene, sia
visto nei quaranta minuti regolamentari. in attacco che in difesa; inoltre ho potuto
Tutti sapevano che per l’incontro odierno constatare buone risposte anche a livelli
contro il Gorizia era fondamentale la vit- individuali. Questa vittoria ci dà la certeztoria per avere la certezza matematica di za che ci eviterà la retrocessione diretta
poter partecipare ai play aut. Il risultato ma la partecipazione ai play aut”. Sabato
ha dato ragione ai biancorossi locali che, prossimo, ore 21, si rigioca al Palazzetto
consapevoli del compito che gli spettava, dello Sport contro l’Omegna. Una partihanno giocato una delle migliori partite ta difficile che la squadra affronterà come
di questo campionato.
sempre con determinazione.
La Goldengas è scesa in campo senza il
suo migliore giocatore, vale a dire Filattie- Goldengas: Graziani 14, Grosso 5, Mara, indisponibile per una brutta distorsio- riani 6, Bazzoli 16, Maggio 14, Casagranne alla caviglia, rimediata in allenamen- de 9, Radovanovic 12, Candelaresi, Ramito. I primi due quarti vedono le opposte nelli 15, Catalani. Allenatore: Bianchi.
squadre sempre a stretto contatto nel Gorizia: Galiazzo 17, Batich 4, Menepunteggio, senza eccessive emozioni. Pri- ghin, D.Vecchiet 17, Bagnoli 24, Oeser 3,
mo quarto: 21-21; secondo quarto: 44-40. G.Vecchiet 3, Fornasari 2, Macaro. AlleDopo il riposo, i biancorossi volano in un natore: Beretta. Arbitri: Di Francia e Dal
sol colpo; al 23°: 56-47; al 29: 72 a 54 per Bosco. Spettatori: 800 circa.
terminare il quarto su 72 a 57. Nell’ultimo Classifica: Forlì 42, Venezia 40, Casalquarto la Goldengas gestisce il vantaggio pusterlengo 38, Treviglio 34, Torres 34,
con grande determinazione, aumentan- Omegna 32, Cento 30, Fidenza 28, Ozdo ancora nel punteggio per chiuderlo zano 28, Lumezzane 24, Riva del Garda
sul 91 a 71. Grandi applausi e passerella 24, Vigevano 22, Senigallia 18, Gorizia 14,
finale verso i propri sostenitori, increduli Trieste 12, Ancona 12.
di tanta bravura. Il coach Bianchi, molto
G.M.
G
Foto (di Gianluca Tiburzi):
Francesco De Bonis (sinistra)
al microfono
A
vittoria
conseguita, è totale la gratificazione del dirigenti
Moretti,Trocchianesi, Lattanzi, Bellabarba e di uno
dei mecenati più affezionati e fedeli: il senigalliese
Tommaso Rossi, patron
della SIMAM Servizi Industriali Ambientali .
A rendere preziosa la primavera della grande famiglia di Monturano Civitanova Cascinare (con cui
ha militato anche Andrea
Rossi, oggi priofessionista)
è Francesco De Bonis (a sinistra nella foto di Gianluca Tiburzi), che a Marane
di Sulmona surclassa la
concorrenza degli élite-under 23 (110 al via). Per la
“Triade” si tratta del secondo oro e del quarto metallo
d’annata.
Dopo gli acuti ed i semiacuti di Davide D’Angelo e
Alessio Abbruzzetti, il “terzo uomo” di questo autorevole inizio di stagione aran-
cioblù infila l’anello del 34° Team); 4.Carieri Valentino;
G.P. San Giuseppe, valido 5.Tarasau Artur; 7.Muñoz
quale prova della chalen- Giraldo Julian David (Coge “Il Cappello d’Oro” (che lombia -Massi - Euronics
vede ora al vertice il soda- Cerioni - Nazionale Eletlizio dei tecnici Sandroni, tronica - Tombolini); 9.ViVita, Lattanzi).
sconti Gianfranco (idem).
La marchigianità sale an- Trofeo Prefabbricati Foche sul secondo gradino resi: Rossetti - sprint
del podio con Fabio Ter- La volata gli vale il 300°
renzio, blubianco in forza oro in carriera. Nel 6° Troalla Vega Prefabbricati - feo Prefabbricati Foresi
Acqua & Sapone del presi- – 2° Memorial Enzo Mengo
dente Demetrio Jommi.
sfreccia il diciottenne camSesta piazza ad Anton Sin- pano Enrico Rossetti (Otm
tsov (Calzaturieri - Marini) Club Corridonia). Sul posu Giraldo Julian Muñoz dio salgono Marco Di Gae(Massi - Euronics Cerio- tano ed il corridore di casa,
ni - Nazionale Elettronica- Mirko Pulcini. A Trodica
Tombolini). Nono, un altro di Morrovalle, organizza la
verde “massiano”: Gian- Scap - Prefabbricati Foresi.
franco Visconti.
I diciassettenni-diciottenni
Ordine d’arrivo: 1.De Bo- si avvalgono del perfetto
nis Francesco (Monturano apparato gestito dal preCivitanova Cascinare) km sidente Adriano Pennac135 alla media di 41,430 chioni e dal vice-presidenkm/h; 2.Terrenzio Fabio te Rossano Castagna con
(Vega Prefabbricati Ac- cui collaborano Flamini,
qua & Sapone); 3.Roganti Marcantoni, Garofolo.
Mirko (Valdarno Cycling
Umberto Martinelli
tante soddisfazioni in vasca per l’adriakos nuoto senigallia
basket senigalliese, serie d
La corsa continua
D
MIU J’ADORE 82 – PEDASO 61
opo due sconfitte consecutive, il Marzocca ritorna alla vittoria contro il fanalino di coda Pedaso, confermando la sua
terza posizione in classifica. Partono bene i
biancorossi locali che in un attimo, per merito di Gurini e Bartoli, si portano ad un +
12 rassicurante. La reazione ospite non si fa
attendere, ma sono sempre i marzocchesi
a comandare il gioco. Primo quarto: 21-16;
stessa storia anche nel secondo quarto: 43
a 34. Alla ripresa del gioco, Nobili e Granarelli con i loro canestri tengono lontano gli
irriducibili avversari: 65-53. Ultimo quarto
coi locali sempre pronti a rintuzzare le velleità avversarie per merito di Papa, autore
di 17 punti. Prossima trasferta sabato a Jesi
ore 21,15.
Miù J’Adore: Nobili 21, Papa 17, Patrizio
Bartoli 2, Carboni, Gurini 12, Granarelli 12,
Mosca7, Raffaele Bartoli 8, Paolini 3, Girolimetti. Allenatore: Ligi.
Pedaso: Verdecchia 16, S.Meconi 2, Pazzi,
Lamolinara 19, C.Meconi 2, Accinni 7, Tappatà 2, D’Ercoli, Moretti 15, Albertazzi 8.
Allenatore: Di Salvatore. Arbitri: D’Angelo di
Pesaro e Valleriani di Amandola. Spettatori:
150 circa.
Classifica: Cagli 42, Recanati 40, Marzocca 38, Fabriano 38, Supernova 37, Jesi 32,
San Benedetto 32, Macerata 32, Urbino 22,
Ascoli 19, Ascoli P. 16, Chiaravalle 16, Pisaurum PU 14, S.Severino 12, Pedaso 10, Porto
Potenza Picena 10.
G.M.
Campioni di nuoto e pallanuoto
D
opo i grandi risultati ottenuti dai 140
ragazzi dell’Adrikos sia nel nuoto che
nella pallanuoto è arrivato il momento di
festeggiare. Al ritorno da S. Marino tutti i
ragazzi dell’Adriakos Nuoto si sono ritrovati
nell’accogliente locale “Mangio Mangio”.
Durante la serata ci sono stati i ringraziamenti da parte di Vittorio De Salsi per la costanza con cui il gruppo segue i corsi e gli
allenamenti. Sono state esaltate le prestazioni ottenute alle recenti gare a cui ha partecipato la squadra. Ai Campionati Regionali 12
sono stati i titoli conquistati e precisamente
con: Cenci Maurizio, Zaffini Giorgio nei 100
dorso e nei 100 Stile libero, Monda Claudio,
Bocchini Max, Angelucci Gianfranco nei 100
misti e 50 rana, Micciarelli Giorgio, nei 50 e
200 Stile libero, De Sali Pier Paolo, Stefania
Villacidro, nei 100 Farfalla e 50 Stile libero.
Dodici medaglie d’argento le hanno conqui-
state: Girolimetti Matteo, anche allenatore
delle squadre giovanili di pallanuoto, Federici Francesco, De Salsi Pier Paolo, Bozzi Davis, Cenci Maurizio, Tenenti Gianluca, Fano
Fabrizio, Macrina Sergio, Lignola Filippo,
nei 100 e 200 Misti, Casci Ceccacci Massimo e Rateau Cedric. Nove medaglie di bronzo con: Corigliano Giocanni, nei 50 dorso
e 100 Rana, Bocchini Max, Rateau Cedric,
Tenenti Gianluca, Fano Fabrizio, Federiconi
Fiorenzo, Federici Francesco, Carletti Elisa.
In totale 33 medaglie e ottimi piazzamenti
ottenuti anche da Canapini Lorenzo, Schiaroli Davide, Minardi Andrea, Balducci Andrea. Altro successo è stato ottenuto nel
Meeting di S.Marino con il 23° posto assoluto su ben 107 Società partecipanti e si
sono aggiunte alla comitiva anche Durazzi
Debora e Federica De Salsi per dare il loro
contributo.
29 marzo 2007
penultima
IN BREVE
LA
PAROLA Il Dio debole
DI DIO E
1 APRILE 2007 DOMENICA delle PALME
Is 50,4-7
Salmo 21
Fil 2,6-11
Lc 22,14 - 23,56
(forma breve:
Lc 23,1-49)
di
don Paolo Curtaz
MONTERADO
ccoci, finalmente. Il deserto ci ha richia- contraddizione. Intuisce, Gesù, che quella
mati all’essenziale. Il deserto che è la no- croce resterà divisione? Che molti si gettestra vita frenetica, deserto popolato non di ranno in ginocchio, finalmente vinti ed altri
dune e rocce, di aridità e vento, ma da tan- – ancora e ancora – bestemmieranno? Gesù
genziali e appuntamenti che si susseguono, osa. Gesù accetta. Osa e accetta perché ama,
di stanchezza che secca i desideri e abitudi- osa e accetta perché crede nell’uomo increne che ci rotola addosso. E’ paradossale ma dulo. Eccolo, dunque, Dio: nudo, appeso ad
il silenzio e il troppo rumore si assomigliano. una croce, grondante sangue e disperazione.
Non rimpiangete il silenzio che avreste volu- Finalmente cancellato, finalmente allontanato fare, non sospirate alla preghiera che non to dall’uomo che crede di sapere, che immaè granché migliorata in questi quaranta gior- gina di riuscire. Eccolo: Dio è nudo, svelato,
ni, non iniziate le litanie dei propositi falliti, consegnato, donato, vulnerabile e fragile
Dio non li gradisce. Questo è il nostro deser- come mai. Per amore, per dono.
to, qui e ora possiamo salire al Tabor, nella Venerdì, amici, al lavoro, a scuola, dove sarequotidianità ingombrante portiamo frutto, te, fermatevi e guardate. Talmente abituati a
nei ritagli del nostro tempo scopriamo il tenere tutto in mano (anche la nostra vita di
volto del Padre, con tenacia siamo chiama- fede) sapremo sederci e guardare? Dio ora è
ti a posare le pietre. Inutile rimpiangere un protagonista, altro è il gioco che ora si gioca:
tempo e una volontà che avrebbero permes- vita e morte si affrontano, le tenebre che sfiso di fare una preparazione migliore: qui e gurano l’innocenza degli uomini scatenano
ora dobbiamo vivere e inventare un modo il loro impero. Sapremo sederci e guardare?
diverso di credere. Ed ora entriamo nella Una croce, un crocifisso che svela – a chi ha
grande settimana: dalle Palme alla Resurre- ancora la voglia di capire – il mistero di Dio,
zione, l’ultima settimana di Gesù cola goccia dell’uomo, della vita. Dio muore per amore,
a goccia, minuto dopo minuto così come i Dio è così.
cronisti dell’epoca ci raccontano. Fatti che Luca, di cui leggiamo la Passione quest’anno,
conosciamo, eventi che ancora (mi auguro) lascia emergere tutta la sua esperienza nel
suscitano emozione dentro di noi. L’ingresso racconto: è piena di tenerezza la sua passiotrionfale nella Gerusalemme che ammazza i ne, piena di miracoli (l’orecchio riattaccato
profeti, barlume di riconoscimento messia- del servo, Gesù che consola le donne, Erode
nico destinato ben presto a scomparire, la e Pilato che diventano amici, il buon ladrone
cena consumata con i discepoli al giovedì, la che si converte), senza eccessi, senza traulunga notte di solitudine e angoscia al Get- mi. Luca concentra il dramma al Getsemani,
semani, la croce drammatica che inchioda nella lotta (Agonia viene da agone=battaglia)
ogni speranza e la travolge e la notte di at- tra la luce e le tenebre. Il demonio, ora, è
tesa... Che giorni, amici, stiamo per vivere! presente, è tornato per l’ultima, decisiva
Siate presenti, vi prego, siateci. Non è fol- tentazione, per vincere. Cosa avrà suggerito
clore ciò che ci apprestiamo a vivere, non è all’umanissima angoscia di Cristo, cosa gli
devozione. E’ memoriale, attualizzazione di avrà mai detto per desistere?
ciò che Gesù ha vissuto e vive. Non sono ba- Una cosa sola: è tutto inutile, Gesù. Inutile
state le parole e i miracoli, non le parabole il sacrificio che stai per fare, la gente non
sul vero volto di Dio, non l’inaudita notizia ha capito, né capirà, i tuoi amici più fedeli
di un Dio reso accessibile. Macché, nulla: hanno appena litigato per dividersi la gloria,
l’uomo conserva un cuore duro, difficile da e ora dormono. E’ inutile, perché morire?
capire. Occorre un ultimo drammatico gesto, Luca dice che un angelo venne a consolarlo.
un segno inequivocabile, indiscutibile. La Che gli avrà mai detto? Cosa gli avrà fatto
croce è e resta l’amore infinito che si mani- vedere per convincerlo? Noi, gli avrà fatto
festa, l’unità di misura esagerata per manife- vedere noi. Me, tu che leggi. Noi siamo qui
stare l’amore di Dio. Gesù uomo, splendido per dare coraggio al Signore, a dirgli: non è
uomo, vero uomo, uomo compiuto e fragile inutile, Signore, non è inutile, mi hai salvato,
si appresta a fare una volontà amara, a com- mi hai cambiato la vita. Io sono la consolapiere un gesto estremo che resterà segno di zione di Dio.
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
E’ di nuovo Pasqua
E’ la 2007^ volta che la Chiesa universale
celebra la Pasqua del Signore Gesù, ove
durante l’Ultima Cena vengono ripetute
queste parole: “Fate questo in memoria
di Me”. Parole che sentiamo continuamente, ogni volta che partecipiamo alla
i Lettori scrivono...
celebrazione eucaristica, o detta impropriamente Messa.
Quel fate questo in memoria di Me, non
è certamente un invito rivolto solo ad
una cerchia di persone, ma a tutti i battezzati. Vivere la Pasqua per me e per
ognuno di noi, vuol dire fare della nostra
vita, in unione al sacrificio eucaristico, un
15
memoriale, cioè la riattualizzazione del
mistero pasquale di Gesù, della Sua passione, morte e resurrezione.
E’ la nostra Pasqua che siamo chiamati
a rinnovare ogni domenica, giorno del
Signore, per essere nel mondo uomini e
donne risorti, nel Risorto.
Enrico Greppi - Senigallia
La festa della famiglia ha avuto un successo in crescendo
da qualche anno. Preparata la liturgia con grande
passione da Michela, Rosella, Marilena, Stefania, Valeria, la
celebrazione ha visto “presenti” alcuni volti che non sono
“abituali” in chiesa. Anche l’adorazione, dopo la Messa, è
stata incentrata sulla famiglia, guardando al modello della
famiglia di Nazaret. La convivialità al Centro Sociale, diretta
dal VIP Francesco, è stata eccellente, con oltre180 presenze.
L’intervallo, con alcuni flash sulla famiglia, preparati da
Rosella e letti anche da Tiziana, hanno completato la festa.
Hanno ricordato i loro anniversari le seguenti coppie:
Conti Giorgio e Valeria; Clementi Francesco e Anna Rita;
Paolini Daniele e Gloria; Bellucci Stefano e Rosella; Tonelli
Mauro e Carla; Volpe Claudio e Francesca; Pompili Simone
e Alessia; Conti Maurizio e Catia; Gimignani Lauro e Luisella;
Magi Raul e Marcella; Rossi Giancarlo e Patrizia; Paolini
Virgilio e Donatella; Allegrezza Sauro e Stefania; Nicoletti
Giuliano e Antonella; Palazzesi Luciano e Paola; Ciofi Sauro
e Tiziana; Paolini Marco e Anna Maria; Strizzi Leonardo e
Stefania; Angelucci Tonino e Claudia; Casagrande Paoloni
Fabio e Luciana; Santini Dorino e Natalina; Talotta Giuseppe
e Maria Rosa; Matteucci Giuseppino e Natalina; Montanari
Renato e Graziella; Casagrande Fiorenzo e Loredana; Sorcinelli
Graziano e Elide; Mancini Livio e Maria Luisa; Fraboni Ilario
e Maria Grazia; Guidarelli Domenico e Nicolina; Caraffa
Luigi e Clara; Balducci Vincenzo e Lina; Mazzoli Dovilio e
Elena; Musella Vincenzo e Vincenza; Morbidelli Ferruccio e
Clorinda; Bracci Gino e Maria; Casagrande Paoloni Roberto
e Alberta; Vittoriani Italo e Guglielmina; Bigelli Umberto e
Arduina.
PATENTINO PER GIOVANI CICLOMOTORI
Anche nell’anno scolastico 2006/2007 presso la
scuola Media Fagnani sono stati attivati i corsi per il
conseguimento del patentino per la guida dei ciclomotori.
I ragazzi che hanno diritto a partecipare, sono gli alunni
che compiono il 14° anno di età entro il 31 agosto 2007.
Alla fine dei corsi preparatori sono programmate due
sedute d’esame, la prima è fissata per il 18 aprile 2007
e la seconda al temine degli esami di terza media,
nella prima decade di luglio. Il corso per il patentino
è un altro momento per sviluppare la coscienza civile
attraverso le conoscenze precise sull’uso appropriato e
sicuro del mezzo meccanico e attraverso la riflessione su
tematiche e problematiche fondamentali per la crescita
dei giovani.
SCORRIBANDE VERSO LA FINALE
Blasting Gelatins, Nadesico e The Foolish (categoria brani
propri) accedono alla finale di “Scorribande” 2007 che si
svolgerà il 21 aprile al Gratis Club di Senigallia. Gli altri
tre finalisti già selezionati (categoria cover) sono Monkey
Fighters, Radiofreccia e Scream.
Blasting Gelatins (di Senigallia), Nadesico (di Ancona),
The Foolish (di Pesaro). Sono questi in ordine alfabetico,
i vincitori della seconda semifinale di “Scorribande”
che si è svolta sabato scorso al Gratis Club di Senigallia,
riservata alla categoria brani propri.
I tre gruppi accedono dunque alla finale dell’undicesima
edizione di “Scorribande”, insieme con Monkey Fighters
(Ancona-Castelfidardo), Radiofreccia (Ostra) e Scream
(Arcevia-Fabriano) già finalisti per la categoria cover
Ecco dunque la rosa dei sei gruppi che si contenderanno
la finale del 21 aprile sempre al Gratis club di Senigallia.
Sono stati selezionati performance dopo performance
tra i 30 gruppi emergenti in gara, che da dicembre a oggi
si sono misurati con il pubblico e il palco della ormai
seguitissima manifestazione musicale, organizzata
dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di
Senigallia, in collaborazione con la scuola di musica di
Musikè (Senigallia).
Il museo Pio IX: la stanza natale
N
el cuore di Senigallia sorge il Museo Pio IX. Attiguo
alla Residenza Municipale, ha sede nel Palazzo dei
Conti Mastai Ferretti, laddove il 13 maggio 1792 nacque
Papa Pio IX, appartenente a quell’illustre ed antico casato.
In questa casa museo si conservano antichi arredi, rare testimonianze, preziosi cimeli e ricordi del Papa che per ultimo resse le sorti dello Stato Pontificio.
Nelle prossime festività pasquali, ci possono essere varie
occasioni per mettere in conto una visita a questo significativo edificio. Qui c’è la stanza della nascita del beato. In
questa camera il 13 maggio 1792 nacque Pio IX. Il soffitto
è stato restaurato nel 1946, primo centenario della elezione di Pio IX al pontificato, e dipinto dal pittore Felice Atzari di Alessandria. L’arredo è costituito da: un letto con
baldacchino, regalato dai senigalliesi al Papa nel 1857 in
occasione della sua visita a Senigallia; fu da lui usato e poi
lasciato come ricordo alla famiglia; un cassettone con intarsi in avorio e maniglie in bronzo; un tavolo rotondo con
intarsi in madreperla e avorio; un seggiolone dorato e scol-
pito, veneziano-barocco, tipo “Brustolon”; una poltrona in
stile Luigi Filippo. Su manichino e dentro l’armadio, vesti
appartenute a Pio IX. In una vetrinetta culla con la quale
Pio IX venne portato al fronte battesimale.
Alle pareti ritratti di Pio IX e dei suoi familiari, in particolare: ritratto del Papa, a grandezza naturale, del pittore
C.P.A. Healy, americano (1808-1894); ritratto della contessa Caterina Solazzi madre del Papa; ritratto giovanile di
G.M. Mastai-Ferretti, futuro Papa; ritratto di Vittoria Augusti, moglie di Gabriele, fratello di Pio IX, con due figli;
piccolo ritratto a stampa del conte Girolamo Mastai-Ferretti, padre del Papa (in bella cornice). Nella parete a destra dell’ingresso, in importante cornice, ritratto del conte
Luigi Mastai-Ferretti, nipote di Pio IX e marito della principessa Del Drago; nella parete opposta ritratto di Giuseppe Mastai-Ferretti, fratello del Papa, olio su tela del pittore
anconetano Francesco Podesti (18001895).
Aperto tutti i giorni feriali* dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e
dalle ore 16.00 alle ore 18.00.Prenotazioni al n. 071.60649.
Ida Tomassetti ha 102 anni
Lo scorso 21 marzo grande traguardo all’Opera Pia Mastai - Ferretti: la signora Ida Tomassetti, mamma di don Eldegino
Molinelli, ha compiuto la bella età di 102 anni. La signora Ida ha sempre seguito don Eldegino nel suo ministero pastorale,
prima a Borghetto, poi a San Ginesio, Castiglioni e ora nella residenza per anziani senigalliese. Auguri anche dalla redazione di Voce Misena.
Settimanale della Diocesi
di Senigallia
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Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani
Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli,
Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio
Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,
Simone Mandolini, Roberto Mancini, Leonardo Marcheselli, Vittorio
Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania
Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus,
Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini,
Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro
Scattolini
Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. - Imola (www.galeati.it)
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La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla
Legge 7 agosto 1990, n. 250.
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Diocesi di Senigallia
10 anni di servizio
del nostro Vescovo
Giuseppe
“Per voi
sono pastore,
con voi
sono cristiano”
(S. Agostino)
Cattedrale di Senigallia
Giovedì santo
5 aprile 2007 ore 10
S. Messa Crismale
Domenica
15 aprile 2007 ore 18
S. Messa di ringraziamento