Pittura Uno CATALOGO - Liceo Statale GB Grassi

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Pittura Uno CATALOGO - Liceo Statale GB Grassi
PITTURA UNO
1984-2015
Torre Viscontea, Piazza XX Settembre 3, Lecco
15 Febbraio – 29 Marzo 2015
Orario apertura al pubblico:
Lunedì e Martedì: chiuso
Mercoledì: 9.00 –13.00
Da Giovedì a Domenica: 15,30 –18,30
Inaugurazione:
sabato 14 febbraio, ore 18
Ingresso libero
Dopo strade diverse e silenziose
l’eco di un ritorno
Lecco, il gran borgo, che tale è rimasto. Come ogni
rispettabile periferia arte e cultura sono opzionali
ma talvolta del tutto innovative e perfino capaci di
qualche collettivo più o meno coeso, più o meno
significativo.
Il primo nasceva in una cittadina piccola dove il paesaggio la faceva ancora da padrona. La Pro Lecco del
1912-1914 sorreggeva quella trentina di dilettanti di
pittura che Igino Maffia, bresciano cresciuto a Brera,
aveva allevato nella scuola serale di disegno tecnico,
alla Stoppani e al primo Parini. Mostre settembrine, tenute a battesimo da illustri artisti come Tallone, Bazzaro, Talamoni, in cui dominava il paesaggio di Luigi
Pizzi, Paolo Solari, Gina Baggioli, ma che non disdegnava le marine futuriste di Italo Crollalanza. Certo era
la pittura della domenica, l’evasione “del cittadino
stanco del lavoro quotidiano”, che si sublimava in un
momento di crisi della vocazione industriale della città.
Occorrerà attendere gli Anni Cinquanta per vedere all’opera il CAF, il Centro Arti Figurative, che riprovava a
tessere un rapporto diretto nelle vie dei cittadini piuttosto che nel chiuso dello studio. Nel 1959 all’albergo
Croce di Malta l’appuntamento dei giovani e meno
giovani, Sora, Bonora, Alquati, Modonesi, Donadelli,
Dell’Oro, Zelioli, Stefanoni, Ferracini e i giovanissimi
Mirella Valsecchi e Alfredo Chiappori, se ben ricordo.
Un incontro con la città durato un breve spazio,
ognuno poi per il proprio impegno.
Ed ecco nel 1984 Pittura Uno, uno che non è primo,
ma uno nella condivisa sensibilità di richiamare i cittadini alla cultura e alla sperimentazione, arte di strada
che non ha gallerie di riferimento né sponsor; arte
tutta di giovani emozionata dalle tensioni degli Anni
Settanta che anche Lecco aveva provato, reazione alle
forze conservatrici fisicamente presenti, affermazione
controcorrente a scontro del nascente CAF, quello politico, quello che propagandava le città da bere e le
città parco d’affari. Sono gli anni delle aggressioni mafiose, dei processi di Milano e Bologna, i tempi delle
latitanze di Gelli, dello Ior e di Sindona, dell’Antimafia
e di Cossiga, delle ultime BR e dell’impero televisivo di
Berlusconi; gli stati socialisti in fermento, Gorbaciov
verso la trasparenza, l’Afganistan verso la guerra civile,
la caduta del muro di Berlino e la guerra in Iraq. La politica di Lecco crea un asse duro DC-PSI, apre il terzo
ponte e spacca il suolo dell’attraversamento, abbatte
Caleotto e Aldè, costruisce il fallito polo artigianale
della Forni e Impianti, avvia la Meridiana, il nuovo
ospedale, con tanto di inchieste andate in fumo: non
vi è più la “città del ferro”.
1984-1991 e il gruppo dei trentenni irrompe al segno
della cultura diffusa, dell’arte come segno e guida delle
trasformazioni, via l’ipocrisia del conformismo e dei
benpensanti. Che c’è per i giovani? Al cinismo, al suicidio, alla droga e al satanismo, 8, 10, 20 propongono
d’improvviso eventi dissacranti ma nel nome sacro
dell’arte di tutti, per tutti e ovunque. Certo si fa quanto
si può. Gli spazi pubblici sono di tutti e dunque via ai
manifesti di protesta e incitamento, alle installazioni
nel Vallo delle mura, all’arte come e con poesia, all’arte
con pittura, con lettura, con recitazione, con musica,
ogni creatività s’irradia in tanti mezzi: fino alla mostra-dialogo che porta in scena il Demone del travaglio
interiore contro il Diavolo dalle multiformi facce moderne, la guerra dal Campo di Marte all’imperialismo
del Golfo, con le voci di studiosi e soprattutto quella
di padre Turoldo. Ci si esprime nel quotidiano favoloso
e sconosciuto anche a se stessi; si interpreta la povertà
della gente e dell’esistenza interiore; si tentano pensieri alti e purificatori. La Biblioteca civica Pozzoli è
l’unico rifugio fra gli spazi negati e lì ogni anno il collettivo si mette alla prova, sfida il Comune, finché la
Giunta Municipale chiude questa libertà.
Che non è di successo e neppure di sfida, ma un atto
di coscienza e di solidarietà con il popolo piegato, incerto, deluso.
Dopo tante strade percorse sempre in coerenza, oggi
ecco qui ancora Pittura Uno, forse un ricordo o forse
un ricorso, forse un nodo generazionale o forse una
ripresa. Sia come sarà, ma l’eco di una voce pura e sincera non può che risuonare di colle in colle alla ricerca
di chi la comprende e accoglie.
Angelo Borghi
Un gruppo storico di artisti lecchesi che dopo
trent’anni torna a riunirsi e a esporre, forse l’unico
movimento che sia stato espresso dalla città di Lecco
nel campo delle arti visive. Un gruppo che ha saputo
animare la vita culturale cittadina negli anni Ottanta,
partendo dal minimo comune denominatore della
pittura per sconfinare in molteplici forme espressive:
mostre, convegni, pubblicazioni, concerti e spettacoli
che hanno fatto discutere e suscitato polemiche.
L’idea di questo evento nasce da un’esposizione allestita nella scorsa primavera negli spazi della Momart
Gallery di Lecco, che è stata l’occasione, per gli esponenti di Pittura Uno, di ritrovarsi e ritrovare la voglia
di compiere insieme un nuovo pezzo di strada. In quel
frangente Enrico Avagnina, Federico Bario, Marzia
Galbusera, Fabrizio Martinelli, Lorena Olivieri, Vito
Pagone, Maurizio Romanò, Luisa Rota Sperti, Massimo
Valenti e Piero Vannucci hanno chiaramente espresso
la loro volontà di raccontare a chi già c’era e a chi era
ancora troppo giovane un frammento importante
della nostra storia.
Il loro auspicio oggi si concretizza con la mostra alla
Torre Viscontea, che ripercorre le vicende di quegli anni
con una ricca documentazione, con manifesti e dipinti
di allora, consentendoci di rivivere e (ri)scoprire una
stagione culturalmente frizzante. Nel percorso espositivo si incontrano anche opere recenti, che ci fanno
capire come questi ex ragazzi siano ancora giovani
nella mente e nello spirito e abbiano ancora il desiderio di scuotere la loro città.
Michele Tavola
Assessore alla Cultura
Pittura Uno
Sopravvissuta al 1984 di George Orwell, trent’anni
dopo Pittura Uno è una leggenda metropolitana.
Pittura Uno. Seguaci a iosa, alcuni irriducibili affezionati - e anche nemici invidiosi, purtroppo.
Se ne parla di nascosto, la si evoca sottovoce.
Pittura Uno.
Un timore superstizioso l’ha raccontata in favolosi
eventi nel corso degli anni con le parole e la nostalgia
dei testimoni.
Ebbene: siamo tornati.
Ascoltiamoli
“Tornerà?”
“Torneranno?”
“E con che cosa questa volta?”
“Vi ricordate di quei manifesti spiazzanti che per almeno 7 anni, dall’autunno del 1984, appunto, si sono
avvicendati sui muri della città? Di quegli eventi che
proponevano non solo l’originale e variegata opera
pittorica di una confraternita di ragazzi un po’ cresciuti, ma nel contempo i convegni a tema, le letture
poetiche, i corsi di tecniche del restauro?
“E dell’uso, caparbio e ribadito, della necessità detta
e sostenuta di utilizzate/occupare gli spazi pubblici
che languivano nel torpore del borgo (la band di Pittura chiese ed ottenne l’uso della sala mostre della Biblioteca Civica U. Pozzoli di Lecco) ve lo ricordate? Di
quella volta, per citarne una in particolare, in cui la
Giunta sfiorò la crisi politica perché certuni assessori
non volevano ospitare la mostra/ convegno ‘Sul Diavolo’?”.
E certo che ce lo ricordiamo - sorridendo ora; ma allora
ci fu un braccio di ferro con la politica istituzionale; la
politica si arrese ai demoni della creatività, e l’evento
fu un ulteriore successo di pubblico.
Pittura Uno. Basta(va) il nome.
Dopo XXX anni XXX siamo di nuovo qui.
Insieme: almeno per qualche istante ancora.
Ognuno di noi nel frattempo ha lavorato – taluni non
poco – in quell’ambito creativo che abbiamo sviluppato per esprimere il desiderio e la volontà di interpretare l’esistenza quotidiana; di raccontare di noi
attraverso le forme e o colori; o anche solo di ribadire
una pensiero puro, qualche istanza di libertà.
Si: di libertà.
Qualcuno è andato via.
Qualcun altro è andato via per sempre.
Siamo qui anche per loro.
Ecco.
Credo che possa bastare.
Buone visioni.
Federico Bario
Enrico Avagnina
Torino, 17 ottobre 1954
Architetto e
insegnante,
appassionato
al segno più che
al colore, alle curve
più che agli angoli,
al riciclo più che
al consumo.
Federico Bario
Lecco, 28 luglio 1955
Il lavoro nel corso degli anni.
Principali esposizioni personali:
• City Bank, Forobonaparte, Milano (consulenza D’Ars)
• Sala Civica F.lli Cernuschi, Merate
• Studio Panigati, Milano
• Centro Nazionale Lepetit, Varese
• Galleria Lesagono, Morbegno
• Galleria “Bovara”, Lecco
• Hôtel de Ville, Macon, Francia
• Villa Sirtori, Olginate
• “Quadreria”, Malgrate
• Installazione “Sul sentiero del viandante”,
Galbusera Bianca, Rovagnate
• Installazione “The Twin Towers List”,
Granaio di Villa Greppi, Monticello Brianza.
In collettiva ha esposto a Lecco:
Biblioteca Civica Pozzoli, Vallo delle Mura e Palazzo Falck.
Inoltre: chiesa di S. Antonio, Morbegno; nelle numerose iniziative
multimediali del gruppo “Pittura Uno”; nella rassegna “Montagna
e Architettura”, Lecco; nella rassegna “Il Silenzio”, Milano; “Qualcosa di Ebraico”, SpazioD, Lecco.
Di lui hanno scritto: Anna Caterina Bellati, Angelo Borghi, Eligio
Cesana, Luigi Erba, Paola Erba, Angelo Fiocchi, Giorgio Gasparotti,
Katia Sala, Enzo Scolari, Gianfranco Scotti, Marco Senaldi, Chiara
Vidali.
Alcune sue opere sono parte di collezioni private.
Per molti anni il suo impegno si è concentrato sulla tragedia della
Shoah, lo sterminio degli ebrei europei da parte dei nazisti, con
iniziative personali e collaborazioni varie tra le quali gli piace ricordare: “Memorie”, diciannove dipinti e due installazioni, con un
contributo di Marilinda Rocca, Garlate, Sale Comunali. “La Memoria. Pitture, immagini e versi per non dimenticare”, con Marilinda Rocca e un intervento di Carmen Carabus e la collaborazione
del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, Villa Manzoni, Lecco;
Centro Culturale Fatebenefratelli, Valmadrera; Sala Esposizioni Biblioteca di Vimercate; Sala Esposizioni del Comune di Macon,
Francia. “La Shoah e la Memoria”, esposizione multimediale, con
Marilinda Rocca e la collaborazione del Museo Statale di Auschwitz-Birkenau: “Quadreria”, Malgrate; Villa Sartirana, Giussano; Villa Sirtori, Olginate.
La mostra “L’Orma di Levi”, sedici opere e tre installazioni, Sala
Esposizione del Santuario della Madonna del Lavello, Calolziocorte; “Quadreria” di Malgrate.
In questo ambito occorre ricordare l’altro impegno di Federico
Bario, e cioè le letture interpretative e le orazioni civili da lui
stesso ideate e condotte. “Dio delle ceneri”; “Il canto di Isacco”;
“La valigia di K.”; “Yossl Rakover si rivolge a Dio” di Zvi Kolitz e
“Raccontare la Memoria”. Queste iniziative sono state possibili
grazie al contributo dell’attrice Mirella Morelli e dei musicisti
Maurizio Aliffi, Cecilia Aliffi, Luigi Castagna, Lionello Colombo,
Luigi Crippa, Mauro Gnecchi, Simone Mauri, Luca Pedeferri, Giovanni Ripamonti.
Con Marilinda Rocca ha curato i volumi “Varcare la soglia” e “A
riveder le stelle” di Fausta Finzi, ebrea milanese deportata nel
Lager di Ravensbrück. Il primo libro per le edizioni ISMLEC Lecco,
2003, e il secondo volume con Gaspari Editore Udine, 2006, con
prefazione dello storico Frediano Sessi.
n Nel 2011 ha realizzato la mostra “Walls”, diciotto opere pittoriche esposte alla “Quadreria” di Malgrate.
n Nel 2012 la mostra “WallsGrotesqueMoloch”, sedici opere pittoriche esposte alla “Quadreria” di Malgrate
n Primavera 2014 "Qualcosa di ebraico" mostra multimediale,
SPAZIO D, Lecco.
Contatto web: www.federicobario.it
In senso orario:
“Wall Grotesque Moloch,
Emiliano Zapata,
il generale nel suo labirinto”,
tecnica mista su tela,
cm.100x100, 2012
“Wall n.8”,
tecnica mista su tela,
cm. 100x100, 2011
“Wall n.9”,
tecnica mista su tela,
cm. 100x150
Marzia Galbusera
Marzia Galbusera, vive a
Mandello del Lario e lavora a Lecco, dove insegna
Discipline Pittoriche al
Liceo Artistico Statale
“Medardo Rosso”.
Nel corso degli anni ha
partecipato a numerose
iniziative nel campo delle
arti visive ; fa parte del
gruppo Pittura Uno, ha
esposto in una personale
alla galleria Antonella
Bensi in via Santo Spirito a Milano, ha preso parte a mostre collettive nelle gallerie d'arte “Bellinzona” e “la Nassa” di Lecco, ha
esposto al Salone Internazionale del Libro di Torino con un lavoro
selezionato dall'Accademia Pictor, ha partecipato a più edizioni
di “Libri mai visti” organizzata dal comune di Russi, in provincia
di Ravenna.
La sua attività in campo artitico è caratterizzata da una costante
ricerca sul segno, sulla forza espressiva del gesto che forma, che
va indagando la materia delle cose portandone in evidenza il carattere, la sintesi, l'essenziale.
Tema ricorrente è il lago e, più recentemente, sono i boschi abbandonati dall'uomo: zone selvatiche ormai senza sentieri, luci
filtranti, sfumature e contrasti che si ripetono ogni volta diversi,
luoghi dove imparare ad orientarsi, tra paure e magia.
Nelle sue opere cerca di ricostruire i segni della natura, per comprenderne i messaggi e per ricostruirne sulla carta l'ordine, l'equilibrio, l'armonia.
“I segni della natura:
boscaglia”,
grafite su carta,
cm.50x70, 2014
Fabrizio Martinelli
Nasce a Lecco nel 1958,
dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia delle
Belle Arti di Brera, Milano
in Pittura nel 1982. Lavora
sulle trasparenze con materiali diversi e a volte di
recupero come, vetro, vetroresina, ferro, legno,
realizzando anche installazioni. Insegna Discipline
Pittoriche presso il Liceo
Artistico “Medardo Rosso”
di Lecco.
n Espone in una prima collettiva nel 1982 a Rondòttanta - Centro
culturale Sesto S.G. Milano, in collaborazione con l’Accademia
di Belle Arti di Brera.
Seguiranno diversi inviti in gallerie private e in spazi pubblici.
n 1987 espone a Màcon in Francia.
n 1989 2^ Biennale di Giovane arte Contemporanea; Castello di
Sartirana Pavia,1990 “Arte in Permanente” Palazzo della Permanente, Milano.
n 1991 ”Arte Giovane in Lombardia”, Biennale città di Cremona,
e nello stesso anno espone in Irlanda, “L’invasione degli ultracorpi” con presentazione di M. Senaldi, Beltable Arts Centre
Limerik - Irlanda.
n Nel 1994, 1995 e 2000 partecipa al Miart Milano. 1994 Installazione “Arte All’Aria”, Piazza dei Mercanti, Milano. Mostra interesse per il libro d’Artista e nel 2001 espone a Torino alla
Fondazione Palazzo Bricherasio, ”Liberazione storia di una collezione”.
n Nel 2002 “Arte come su marte”, Museo Galleria Tappeto Ipogeico Maratea-Vico del Gargano (FG).
n Nel 2004 partecipa ad “Avangardesign” 1^edizione - Galleria
Arte – Fatto, Parco esposizioni di Novegro. Espone presso: Centro culturale Bertolt Brecht, Milan Art Center di Milano, Galleria la Nassa, Galleria Melesi di Lecco, Torre Viscontea (LC).
Partecipa ad alcuni eventi di Mail Art.
n Nel 2007 partecipa alla 52^ Biennale di Venezia, con una installazione relativa al progetto “Camera 312”, sezioni eventi
collaterali, omaggio al critico Pierre Restany.
n Nel 2008-014 –partecipa alla 1^ e 2^ 3^4 5^6^edizione ”6 nel
Castello”, Castello di Lierna - Lc.
n Nel 2009 “Plaza oltre il limite” Installazione - XX anniversario
della caduta del muro di Berlino - Galleria del Corso, Milano Milan Art Center.
n Nel 2010 Villa Pomini Castellanza Varese “Prima o poi ogni
muro cade” a cura di Ruggero Maggi. Stella Cilento Salerno a
cura di Vito Maggio “Stella in summer night”. “Un Promemoria
per le generazioni” galleria di Arti Visive Università del Melo
di Gallarate, Varese. Post.It Art a cura di Ruggero Maggi.
n 2011 Galleria La Nassa -“Intorno al tondo” personale, presentazione di A.M. Isacco. “Varenna fisica Festival”- Personale a
cura di T. Rota - Villa Confalonieri Merate. 54^Biennale di Venezia - Padiglione Tibet - progetto di Ruggero Maggi – Evento
Parallelo Palazzo Cà Zanardi-Venezia. 54^Biennale di Venezia
- Padiglione Italia - “Padiglione Tibet” Palazzo Nervi -Torino.
n Nel 2012 “ruote”-SBLU-spazioalbello- Milano.
n Nel 2013 -“Paesaggio Italiano” Artisolide, Artisti Italiani nel
loro habitat, presso i seguenti spazi museali: Museo Municipale
di Bucarest-Palazzo Sutu; Lower Danube Museum-Calarsi, Romania. Museo di Arti Visive-Galati (Romania); Museo d’ArteCostanza-Romania; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea
-Silistra (Bulgaria).”12 santi bevitori “- Cantine di Lierna, Lc.
“Padiglione Tibet” - Chiesa S. Marta Venezia, a cura di R. Maggi.
”Sere d’estate”, piazza Garibaldi Lecco. MomartGallery “Una
biografia nascosta”, personale, presentazione di Luigi Erba –
Lecco.
n Nel 2014 ”Inventori e invenzioni”, Quadreria di Malgrate-Lc.
“Pittura 1”1984-2014 -MomartGallery-Lc. ”L’animale che è in
te”- Canottieri Lecco. ”Padiglione Tibet” IV Biennale del Fin del
Mundo, Mar del Plata - Argentina.
n 2015-Madre Italy-Art Gallery-Artisti italiani a Londra.
Bibliografia:
S. Pelanconi, Fabrizio Martinelli, tesi monografica. Relatore G. M.
Accame e M. Meneguzzo, Accademia Belle Arti di Brera - Anno
Accademico 1992 / 93 - Mi.
Hanno scritto:
L. Cavadini, E. Cesana, L. Caramel, M. De Stasio, L. Erba, Carla
Chiara Frigo, Monica Gibertini, A. M. Isacco, M. Senaldi, G. Seveso,
Alvaro Spagnesi, Franco Spena, C. B. Bossi, I. Taddeo, G. Campione,
C. Redaelli, Michele Tavola, Matteo Galbiati, A. Maderna, Tiziana
Rota, Daniele Tentori, Katia Angioletti.
“Mezzo pieno e mezzo vuoto”,
ferro di recupero e
vetroresina colorata,
cm.58x98x44, 2013
Lorena Olivieri
Nata a Erba (CO).
Ha frequentato l’Accademia di Brera a Milano,
diplomandosi nel 1982.
Ha insegnato all’Istituto
Statale d’Arte di Vittorio
Veneto (TV).
Attualmente vive e lavora
a Lecco dove insegna
“Discipline Pittoriche” al
Liceo Artistico Statale
“Medardo Rosso”.
Ha partecipato a diverse
rassegne e mostre d’arte,
in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero.
n 1986 - “Campo di Marte”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, Lecco.
Presentazione a cura di Eligio Cesana.
- XI Premio di Arti Plastiche e figurative per giovani artisti,
Lions Club, Villa Reale, Monza.
n 1987 - “Il gioco dei ritratti”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”,
Lecco.
n 1988 - “Sul Diavolo”, Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, LC - Colletiva c/o Centre Culturel, Macon (Francia).
n 1989 - “Mille e una Arte”, Chiesa di S. Antonio, Morbegno (SO).
Presentazione di Marco Senaldi.
n 1990 - Rassegna “Presenze giovani nell’arte 1990” a cura di: A.
Cavaliere, G. Colombo, Dadamaino, G. Ortelli, E. Tadini. c/o Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI);
- “Lavori in corso”, c/o Laboratorio Arti Visive (FG) - “Appuntamenti” con G. Biffi. Galleria “Il Brandale”, Savona.
1991 - Rassegna “Presenze giovani nell’arte”, con Tatavitto,
Mintoy, Galluzzi, E. Reggio c/o Galleria Atelier, Carrara.
- “Fuoricentro”, testi a cura di Luciano Caramel e A. Isacco.
Biblioteca Civica “U. Pozzoli”, Lecco e Erba (CO).
n 1992 - “Presenze variabili”, Palazzo Rondini, Filottrano
(Ancona). Presentazione a cura di Luigi Cavadini.
n 1994 - “Segno e materia”, con Luisa Rotasperti, c/o Circolo
Culturale Bertolt Brecht (MI), a cura di Annamaria Isacco.
n 1995 - ”Pittori lecchesi dal 1945 al 1995”, Lecco Arte Festival,
Torre Viscontea, Lecco. A cura di B. Cattaneo; testi di L. Erba.
n 1996 - “Incanto della Materia” installazioni, pittura e scultura,
c/o Ospedale “A. Manzoni” Lecco, a cura di Monica Gibertini
n 2003 - “Percorsi”, Galleria “La Nassa”, Lecco. -“ Arte per regalo”,
c/o Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI).
n 2004, 2005 - Rassegna “Arteallaria”, Artisti oltre lo specchio Circolo Culturale Bertolt Brecht (MI), a cura di Lorenzo Argentino e Cinzia Bollino Bossi. Sedi espositive: Loggia e Piazza dei
mercanti – Milano. Studio D’Ars, Milano. Centro Civico Agorà
Verde, Pioltello. Centro Culturale Cascina Grande, Rozzano.
n 2005 - “Oggetto d’Artista” collettiva, Galleria “La Nassa”, Lecco.
n 2006, 2007, 2008 - Collettive, c/o Galleria “La Nassa”, Lecco.
n 2008 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - I edizione: Destito C.,
Grossi M., Spagnulo V., Traina A., Martinelli F; a cura di Matteo
Galbiati. - “Geometrie e territorio” (Cartella di serigrafie) –
Galleria “La Nassa”, Lecco, collettiva.
n 2009 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - II edizione: collettiva; a
cura di A. Maderna. - Mostra a invito, Galleria “La Nassa”, LC.
n 2010 - Mostra a invito, Galleria “La Nassa”, LC.
n 2010 - “Sei nel Castello”- Lierna (LC) - III edizione: “Intermittenze sul lago”; a cura di Michele Tavola.
n 2011 – “Lacustre“ IV edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC); mostra invito, Galleria La Nassa, LC.
n 2012 - “Riflessi… di Parole” personale di Lorena Olivieri, Villa
Sirtori Olginate - Lecco.
- “In gioco” V edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC), presentazione a cura di Tiziana Rota.
n 2013 - “Sulle ali della fantasia” - Incontro con Paolo Gulisano,
scrittore, saggista e con Lorena Olivieri – Installazione –
Rassegna Sere d’Estate Duemilatredici – Comune di Lecco - MI
SOL Studio – Piazza Garibaldi, Lecco.
n 2014 - XXX Pittura Uno – Galleria Momart- Lecco.
- VI edizione “Sei nel Castello” Lierna (LC ): “Spiragli”,
curata da Fabrizio Martinelli, collettiva con M. Anghileri, G.
Biffi, C. Bonsanto, M. Domestico, F. Martinelli; presentazione
di Daniele Tentori.
– “L’animale che è in te”, c/o Società Canottieri Lecco, presentazione a cura di Katia Angioletti.
“Senza titolo”,
ferro, ruggine, pigmenti,
2008
Vito Pagone
Nato nel 1957, si laurea in
Architettura presso il Politecnico di Milano.
Dai primi anni Ottanta frequenta l’Accademia di Brera e inizia a
esporre le sue opere anche in spazi non rigorosamente deputati
all’arte.
Cofondatore del gruppo Pittura Uno, opera in modo interdisciplinare spaziando attraverso arte, design e architettura.
Opera individualmente o con gruppi teatrali e cooperative di servizi in qualità di attore-animatore a progetti e laboratori incentrati sulle arti visive.
Disegna decori per mobili, tessuti per la moda e l’arredamento.
Si occupa di progetti ambientali e di interventi urbanistici.
Pubblica: Gli stili del mobile, Sintetica antologia critica di divulgazione sulle tendenze artistiche, Datarocromatismo, oltre a numerosi libri d’artista.
Entra in rapporto professionale e didattico con Marcello Piccardo,
Bruno Munari, Corrado Levi, Antonio Rossetto, Luigi Caccia Dominioni e il musicista Michel Doneda.
Dà vita agli Einbruch from Scratch, gruppo di jazz sperimentale.
Vive, sperimenta ed espone a Berlino, in spazi alternativi ed autogestiti.
Attualmente la sua ricerca è indirizzata verso la decostruzione e
il rimontaggio di immagini e parole.
Ultimi interventi in ordine di tempo sono la partecipazione alla
mostra “Spazio per l’arte che ancora non c’è – carta bianca per
l’arte a venire” (Centro per le arti contemporanee di Roma) e a
quella indetta dall’Assessorato alla cultura della città di Biella
(Fondazione Pistoletto), con un progetto di intervento transitorio
sul corpo della città.
È attualmente docente di Disegno e Storia dell’Arte presso il Liceo
scientifico statale ‘G. B. Grassi’ di Lecco.
Hanno scritto di lui:
E. Cesana, E. Rabozzi, G. Pedote, A. Messerli e L. Rubini.
Contatti: [email protected]
Studio: via Rosmini 2, Lecco
Maurizio Romanò
Nato a Lecco nel 1956,
vive e lavora a Lecco.
Mostre ed esposizioni:
• 1984
• 1985
• 1985
• 1985
• 1986
• 1986
• 1987
• 1987
• 1987
• 1987
• 1988
• 1988
• 1988
• 1989
• 1990
• 1991
• 1992
• 1992
• 1993
• 1994
• 1995
• 1995
• 1997
• 1998
• 2002
• 2004
• 2008
• 2014
Biblioteca civica, Lecco
Galleria 9 colonne, Bergamo
Galleria 9 colonne, Brescia
Biblioteca civica, Lecco
Galleria 9 colonne, New York
Biblioteca civica, Lecco
Vallo delle Mura, Lecco
Biblioteca civica, Lecco
Libreria FMR, Milano
2° premio internazionale di scultura, Cagliari
Centre Culturel, Macon
Mostra internazionale di scultura, Cagliari
Biblioteca civica, Lecco
Biblioteca civica, Lecco
Biblioteca civica, Monticello (Lc)
Biblioteca civica, Lecco
Centro iniziative per le arti visive, Piombino (Li)
Palazzo Rondini, Filottrano (An)
Comune di Arzachena (Ss)
Galleria Bellinzona, Lecco
Forte Crest, San Donato Milanese (Mi)
Galleria Lesagono, Morbegno (So)
Galleria Melesi, Lecco
Galleria Melesi, Lecco
Ex Cotonificio Cantoni, Bellano (Lc)
Dipinti del tempio buddista di Graglia (Bi)
Torre Viscontea, Lecco
Galleria Momart, Lecco
Luisa Rota Sperti
Nata a Lecco nel 1949. Vive e lavora a Mandello.
La sua peculiarità espressiva è l’impiego quasi esclusivo di un
bianco e nero ottenuto con le matite, un mezzo “povero”, che
usato con raffinata sapienza diventa la sua cifra.
Le sue prime opere, fin da subito organizzate in cicli, risalgono
agli anni '70 con il Signore degli anelli. Seguono negli anni ’80
altri gruppi di opere dedicate ad un medesimo tema, fra i quali
uno incentrato sul Buddha e un altro su San Francesco; di questi
anni la presenza in “Pittura Uno”. Negli anni ‘90 seguono Le sacre
montagne, Giro del Pelmo, Meteore e Milarepa.
Il riassunto di questa ricerca spirituale sfocia nei Dieci Tori che
segna un passaggio fondamentale nella sua attività.
Dalla fine del 1999 con i Viaggiatori incantati e pellegrini al Kailash, la sua tematica prevalente diventa la montagna.
Dopo aver esposto dal 1973 al 2000 in varie gallerie (specie Visconti di Romeo Pedroli e Bellinzona di Oreste Bellinzona) dal
2003 le sue mostre sono ospitate da festival di cultura alpina con
i principali cicli; Pino la morte e il Pelmo; Polittico per Casimiro
Ferrari; Cattedrali della Terra, Sass Cavall; Ai confini del cielo;
Montagne Grandi.
E così il Film Festival di Trento, Oltre le Vette di Belluno, il Festival
Cimbro Hoga Zait sull'altipiano di Asiago, il Film Festival della Lessinia, La magnifica terra di Bormio, Monti Sorgenti a Lecco e il
Giardino Buzzati a Belluno vedono l’avvicendarsi delle sue opere.
Dal 2006 inizia la collaborazione con i Messner Mountain Museum, coronata nel 2012 dall’acquisizione di quattro sue opere
nell’esposizione permanente a Castel Firmiano (Bolzano).
Molti suoi quadri sono collocati nei rifugi della Val Fiorentina,
dell'Ampezzano, della Val di Zoldo, nel Bellunese e, naturalmente,
delle sue Grigne.
Nell'anno appena trascorso il suo Uomo-Montagna, ritratto di
Reinhold Messner, viene esposto a Castel Firmiano nella mostra
allestita per celebrarne i 70 anni.
Fra le molte sedi inusuali delle sue opere, l’Ottagono Spazio Montagna (CAI Milano-Galleria Vittorio Emanuele) nel 2009 e il Palamonti del CAI Bergamo nel 2014. Dal 2012 le accompagnano e le
annunciano, a distanza, decine di “spaventa i passeri” realizzati
in collaborazione con Montura, testimonial silenziosi della cultura
dell’outdoor, sparsi nei territori alpini. Ha creato, illustrandole, diverse fiabe per bambini; un suo racconto fu selezionato e pubblicato da “Le montagne incantate” (concorso di scrittori per
l’infanzia a Bolzano). Per Montura Editing ha realizzato la biografia disegnata di Giuseppe (Det) Alippi e il Quaderno di campo per
la forestale della Regione Veneto. Ha illustrato diversi libri di Paola
Favero, collaborando anche alla Biblioteca del Bosco (Riserva di
Somadida in Cadore).
Hanno scritto di lei e per lei, fra gli altri: Silvia Metzeltin Buscaini,
Tona Sironi Diemberger, Alfredo Chiappori, Alberto Benini, Roberto Mantovani, Reinhold Messner, Rolly Marchi, Carlo Caccia.
Da oltre 25 anni dedica la sua attività all’Unità di Psichiatria dell’Ospedale Manzoni di Lecco, attualmente nel laboratorio di
espressione del Reparto, creando con i degenti, arredi per l’ospedale stesso.
Impegno più recente, ma altrettanto amato (in collaborazione col
gruppo Il Torchio di Somana) la creazione e l’animazione di un
piccolo museo incastrato fra le case della sua frazione con vista
sulle Grigne. Da sette anni nel periodo natalizio ospita grandiosi
presepi di corteccia e nel resto dell’anno mostre temporanee.
L'ultimo ciclo, Le montagne grandi si è concluso nel dicembre
2014.
Contatto web: www.luisarotasperti.com
“Le montagne Grandi:
Cho Oyu ‘Dee’ ”,
particolare,
cm.42x93, 2014
Massimo Valenti
Nato a Monza nel 1953,
è illustratore e grafico
dal 1980.
Collabora con agenzie e case editrici
(TBWA, Robilant, Red Cell, Grey ecc.
Paravia Bruno Mondadori,
Cideb-Black Cat, De Agostini,
Edilingua ecc.)
Specializzato nella realizzazione
di immagini digitali per packaging,
design, manifesti, libri, web ecc.
Ha lavorato per: Rete Ferroviaria Italiana,
Alitalia, TSI-Televisione Svizzera Italiana,
Suzuki, Mitsubishi, Mulino Bianco Barilla, Illy caffè,
De Cecco, Epson, yogurt Müller, Stuffer,
Mila, Mentadent, Champion abbigliamento,
Matilde Vicenzi pasticceria ecc.
Ha partecipato a numerose personali e
collettive in Italia e all’estero.
Una serie di 6 lavori sono stati esposti nel 2008
alla Triennale di Milano per la rassegna:
“Classico Manifesto”.
Vive e lavora a Ello (LC)
Sito internet:
www.massimovalenti.it
www.massimovalenti.com (per smartphone)
“Alice e gli Altri”, acrilico su tela, carta e legno, varie misure
Piero Vannucci
Nato a Pistoia ma da
molti anni risiede a
Malgrate in provincia di
Lecco.
Tra i vincitori del premio
di pittura “Arte-Mondadori” 1991, ha al suo attivo varie mostre in Italia
e all’estero ed è stato tra
i fondatori del gruppo
“Pittura Uno” di Lecco.
Oltre che alla pittura si dedica anche alla scrittura. Ha pubblcato:
“Poesie” (1970-1978), “Trespoli per pappagalli” (premio ’Poesie
1989’ e premio ‘Oltre Gutemberg’ 1993), “La luna necessaria”,
“L’Angelo del silenzio”, “Anche Robespierre…” (premio ‘Besana
inedito’ 1990), “Tributo delle labbra e canti erotici” (premio ‘Il
paese che non c'è’ 1992), “Sardegna come argilla caduta di mano”,
“Lettera al Vaticano”, “Dieci commenti apocrifi”, “Torneremo a
Betatakin”, “Piccola parafrasi”, “Consolamentum”, “Diario breve”,
“L’Atanor e l’alchimista”, “La vigna di San Matteo e il deserto del
Tènèrè”, “Appunti e sette poesie”, “Primo quaderno”, “Quaderno
blu”.
Le opere riprodotte nel catalogo sono elaborazioni pittoricofotografiche stampate in unica copia su cartone.
Contatti:
Via Ugo Foscolo, 4
Malgrate
tel. 0341 582926
cell. 335 6632459