L - Piemunteis.it

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K
1 ^ . . Questa lettera non fa parte dell’alfa- j serrarla a riguardo de'nomi proprj o geograbeto Piem ontese, nel quale se ne esprìme il fici di varie altre n azioni. poiché nel nottr*
suono col C, o CH ; ma è necessario di con- | linguaggio non cambiano ortografia.
LÀ
T A } lettera consonante, e undecima dell’al­
fabeto Piemontese. L , numero romano vale
cinquanta.
L , seguito da apostrofo tiene luogo dell’ar­
ticolo l e , o la , innauzi a parola che co­
minci con vocale lo , la . . . . le , la. Molte
volte adoprasi come 'mero pleonasmo tra due
a monosillabi : a l ’à capirne , egli mi ha
iuteso , cogiialionem meam p e rc e p ii, il m’a
coinpris. ’L preceduto da apostrofo tiene
luogo dell’articolo mascolino e l , o le \ il
. , . . . le.
L a , a r t. fem m in in o , c h e si tro n ca p o n en ­
do l ’apostrofo in vece d e ll’a q u a n d o la p a ­
ro la ch e segue com incia p e r vocale -, la , 1’
. . . . . la , 1’.
' L a , t. di m usica, sesta nota della scala
diatonica , e nome del tuono che ha quella
nota per fondam entale, la , alam irè, tuono
di l a ............... l a , a -m i-la , ton de la.
LA , avverbio di luogo , sì di stato, come
di moto , là , in quel luogo , l ì , quivi ,
c o là , istic , illic , ibi , illue , co , là. Sì e
l à f qua e là , alla rinfusa, Aie et i ll i c , huc
et illu e , confuse , acervatim , cà ét là , La
sii, la g i à , lassù , laggiù , illic , illue , sursum , deorsiuii t là -h a u t, là-bas. D ’ià , V.
D là . Chi è là ? chi v a là ? modo di do­
mandare la persona di cui si ode cenno senza
vederlo, sia cosa in rip oso, ovvero cammi­
ni , chi è là? chi va là ? quis est ? qui va
là? questo avverbio ripetuto prende diverse
significazioni secondo U c a so , e giusta il
LA
tuono con cui si pronuncia : là la , mezza­
namente , mediocremente , così così , là là ,
mediocriter , là là , passablement, pas beau­
coup, médiocrement, V. Lì lì. L à là , servëad esortare , a consolare, su via, orsù, con­
solatevi , fatevi animo , eja , euge , là là ,
rassurez-vous. L à l à , usasi anche per ripren­
sione , e per m inaccia, orsù , basta c o sì,
o là , /tetti , là là , tout beau. Là , e cist-la,
voce con cui i bifolchi eccitano i buoi per
farli camminare a man manca , tfge, p ro ­
p era , hurhaut. V. C is t-s à , e Sà.
Lab arda , od a la b a rd a , arme in asta guernita in cima d'un pezzo di ferro lungo,
largo , tagliente , ed aguzzo , attraversato da
un altro pezzetto di ferro , fatto a foggia di
mezza luna , alabarda , hasta , hallebarde.
Apogïè la labarda , o mange a o fa , V. Ofa.
Laberint , luogo pieno di vie tanto molte­
plici, dubbie, ed intricate, che chi vi enti»
non trova modo ad uscirne , laberinto , la­
birinto , labyrinthas , labyrinthe, dèdale.
Laberint , fig. imbroglio, intrigo, inviluppo,
laberinto, involuenim , labyrinthe, embarra*.
L a b ià l, agg. di alcune lettere dell’alfabeto,
così dette perchè molto giovano le'labbra a
pronunziarle , lab b iale, labiale . . . labial.
L abbè , ghiotto , goloso , gluto , lurco ,
helluo, gulosus, goulu, glouton, gourmand.
L a b o ra to ri , luogo dovè i chimici tengono
i fornelli, le macchine e gli altri arnesi per
le loro operazioni , laboratorio . . . . labo­
ratoire. L aboratòri, prendesi anche per luogo
Li
LA
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lacrym a sim ulate , lacrym a c ro co d ili, larmes feintes , larmes de crocodile. L a crim a ,
dicesi pure fig. delle goccie acquose, gom­
mose , o resinose che stillano da alcune piante,
e principalmente dalla v ite , e talora si con­
densano conservandola forma di lacrim a,
gocciola , gatta , larme. L acrim a d ’ giób ,
X. Fatigòs.
L a bostica! la copa! la focia ! la to rta ! pianta gramínea ed annuale de’ paesi caldi
aorta d ’ interiezioni, di cui ci serviamo per con foglie simili a quelle della meliga , «
mostrare m araviglia, o dispetto, o per farsi che da noi coltivasi nei giardini , .a cagione
beffe di c iò , che altri d ic e , o di non pre­ del suo granello assai duro , liscio, lucido ,
starvi fede , capperi , canchero , cospetto , rossigno quand’ è maturo, grosso quanto un
via , papee ! hui! babee! bon ! o h ! nargue ! pisello, che s’impiega per far corone, o ro­
sarii , ed in Ispagna serve anche d’alimento,
(arare ! dame ! ma foi !
Laca , detta anche impropriamente g o m a - lacrima di Giobbe , idrospermo, lacrym a
la c a , resina di color ro sso-brun o, sem i-dia­ Jobi , coìx lacrym a , lar mille des Indes ,
fana , secca e fragile, deposta sui ram i di Jarme de Job. L a crim a -cristi, sorta di vino
alcuni alberi delle Indie da insetti del genere rosso di n ap oli, lacrima c r i s t i .................ladelle cocciniglie , recata in commercio in la ­ crima-christi.
Lacrimé , versar lacrime senza commozione
grime o lastrette, ed adoprata a far le ver­
nici , la cera lacca , oggettuzzi di m oda , d’animo che mova a p ian to, come quando
nella tintura e nella medicina, lacca, la c c a , l ’occhio è ammalato ; lacrimare , lacrym are,
laque. L a ca , t . di pitt.. pasta form ata con I lacrym as effundere , verser des larmes. L a ­
materie coloranti pr\ina disciolte n ell’a c q u a , crimé , gocciolare , versar gocciole, lacrimare,
9 poi precipitate e ridotte a stato solido lacrym are , effundere humores , dégoutter.
coll’allume od altro sale : havvene di p iù co­ V. P iorè.
Lad en tba , la d rin ta , avv. di luogo, dentro
lori ; ma dicendo laca semplicemente s’ in­
tende la lacca rossa, lacca , p u rp u ris s u m , quel luogo , là-entro , illue intus, là-dedans.
laque. U v a lacci , V . U va .
. L a d é r , colui, che toglie la roba altrui di
Lacbrè , V. Strasse.
nascosto , . od apertamente e con violenza ,
L a c è t , corpo bianco, m olle , glanduloso, ladro , predone, ladrone, la tro , f u r , voleur,
situato sul davanti aH’estrcmità dello sterno larron. R ijrà nen senper lafom n a d e l ladér,
ncH’auimale, e corrispondente al timo n ell’uo­ a lungo andare sono scoperte le tristizie é ca­
mo -, è un cibo di buon sapore tenero e de­ stigate, sempre non ride la moglie del ladro,
licato : animella , tim o, gianduia , ris. Lacèt Jlagitiorum turpis e x ita s , malorum felicitas
d el v itè l , animella di vitello, gianduia v i- non est diutiu-na , les méchans ne rient pas
tidina , ris de veau. L a cèt , per glandola , toujours. L a comodità o Vocasion f a l’óm
Y. Glandola.
la d e r , l ’occasione indùce sovente a peccare ,
l ’occasione fa l’uomo ladro, occasio /tomines
L a c h è , giovane- servitore , destinato a se­
guire il padrone, lacchè, staffiere, a pedibus in dclictum tra h it, l ’occasion. fait le larron.
t u r s o r , laquais.
L ader d ’m ar, corsalo, pirato, ladrone di mare,
p ir a ta , pirate, eorsaire , écumeur de m er,
Lacjnada , o C am isada, V.
. Lacònico, modo di dire o scrìvere in poche forban. Lader d ’B ersa ,d ’P isa, dicesi di coloro
parole, laconico, breve, stringato, laconicus, clic fingono di non esser d’accordo , di non
esser a m ici, e lo sono realmente ad oggetto
laconique , b re f , còncis.
d’ ingannare altrui . . . d’accord, dice il prov.
La-copa , V. L a bostica.
Lacrima , o la g rim a , um ore che distilla fr. ils s’entendent comme larrons en foire. L a ­
dagli occhi dell’uomo e d ’alcuni a n im a li, d e r , o bar a ro ta , giuoco fanciullesco, che ri
nato per lo più da soverchio alFelto , o di fa da molti ragazzi insieme , parte de’ quali
dolore , o d’ allegrezza , lagrim a , lacrim a , dà- la caccia all’altra, e questi toccando
lacryma , lartne. Lacrime d ’cocodrilo , lagri­ bomba ( bara ) che cosi- chiamano il luogo
me del coccodrillo , che uccide l ’u o m o , e dichiarato im m une, non possono essere presi,
poi. lo piange, dicesi in proverbio di colui bomba , giuocare a bomba , carriera, luden«he a bella posta ti fa m a le , e p oi mostra meta , barres bu t, jouer au but. Ladér, fíe.
che gliene incresca, crocodili lacrim a , l a r - prendesi pure per quel lucignolo, che p e n «
mes de crocodile. Lacrime d'fomne., lacrime da una candela accesa ; stoppino, moccolino,
del cocodrilo, lacrime finte, sim ulate, false, eltychniutn, lumiguon.
ove lavorano alcuni artefici , officina , la v o ratojo , officina , atelier, boutique.
Labohios , agg. di persona che m olto la ­
vora , o che è amante del lav o ro , laborioso (
operoso, laboriosus , la b o rie u x , qu i aime le
travail. Laboriòs , che costa molta fatica ,
,
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Là
u
vane , lac novum, lac puerpera , jeune kilt.
L ait e a q u a , latte mescolato con acqua,
latte tagliato , lac immixlurn aqiue , lait
coupé. L a it d ’sòm a , latte d’asina, lac a sininum , v e l e x a s in a , lait d’ànesse. Fibr'
d ’ la it, capo di latte, crem a,f l o s , o spuma
la ctis, crème. D a l a i t , dicesi d’animale eh« '
ancora piglia il latte dalla madre : v ilè l o
pòrss d a l a it , vitello da latte, vihdus lactens,
ladrone , trifur , larron. Bon ladron , cativ veau de lait. L a it e v in tóssi f i n ...............
la d ro n , diconsi quei due ladri che furono vin sur lait c’est souhait , lait sur vin c’est
messi in croce col Nostro Signor Gesù Cristo, venin. L ait e v in e carbonàia , dicesi di
persona di carnagione nerastra . . . . blanc
ladronq, .latrones , larrons.
comme un pruneau relavé. Avèje ’l lait sui
Ladronaia , V. L adraja.
L a d r o t , strumento che h a simiglianza colla
laver , avèi la gréùia atacà a l c iti, V. A vèi
falce , m a p iù piccolo , falciuola , falcetto , la grèuìa atacà a l cui. L a it, dicesi per simil.falcala , fa lcid ila , faucille, serpette. L adrot, il sugo bianco che geme dalle foglie , o dai
chiamasi anche una stadera piccola , senza raipi teneri di alcuni alberi quando sono
coppa , d i cui fanno uso certe persone, che strappati, ovvero ogni liquore bianco che
▼anno qua e là per comprare varie m e r c i, prende somiglianza di latte , lattilicio ,
«om e filo , lino , cenci, ec. staderina, p a rv a latte , succus lacteus , lait. Cosi lait d ’J i ,
quell’umore viscoso', e bianco come latte ,
s falera , petit peson.
che esce dal picciuolo del fico acerbo colto
L a focla , V . L a bostica.
L a g h , raunata grande e naturale d ’acque dal suo albero , e da’ rami teneri , e dal
stagnanti, per lo p iù attraversata o nudrita, gambo delle sue foglie verdi, lanifìcio, suc­
o scemata da acque correnti visibili o sotter­ cus , humor lacteus, lac Jiculnum, o ficidneum,
ranee ; l a g o , lacus , lac. Lagh , per simil. la it, sue blanc du figuier. L ait et m andole,
ran quantità di liqu idi sparso a terra ; la g h latte di mandorle , lac am ygdalim im , lait
’ sangh , la g h d ’ la g rim e , lago di sangue , d’amande. L ait d p o la , bevanda fatta con
lago di lagrim e, s a n g u in is , la c ry m a ru m c o ­ tuorlo d’uovo e zucchero dibattuti neH’acqua;
p i a , un la c , un ruisseau de san g, de larmes. latte di gallina . . . . . lait da poule. L ait
, Ja g o s in , colui che ha in custodia gli. schiavi, (T g a iin a , dicesi di cibo squisito , e quasi
o le persone condannate a pena di lavoro , impossibile a trovarsi., cibus exquisitissimus,
aguzzino , comito , remiguni
m oderator , lait de poule. L ait d?brinda, V. Ciucc.
portisculus, com ite , argousin. L agosin, dicesi
L a ità , parte acquosa del latte , siero, iflper ischerno a colui che ha lo stallile sempre rum , lait clair, petit lait.
m aria per batter coloro che gli sono soggetti,
L a itù a , erba annua poco alta , con bel
staflilatore , plagosus
fouetteur , fesseur.
cespo di foglie color verde pallid o, che ser­
Lagrim a , V. Lacrim a.
vono d’alimento.principalmente in insalata ;
Lagrim è , V. Piorè.
cosi chiamata^ perchè abbonda di latte, lat­
L ag u n a, acqua stagnante, p alud e, laguna, tuga, lactuca, laitue. L aitìia gabusa, lattuga,
lacuna , marais , lagune.
che fa il suo cesto sodo , e raccolto, come
L aicb , colui che non è iniziato, nè fatto
una palla , lattuga cappuccina, lactuca ca­
abile a
maneggiare le cose sacre , laico , pitala , laitue pommée. Laitìia H om aha,
secolare , laicus, laìque , séculier. Laich , lattuga di sapore perfettamente dolce, e le
frate che non è ammesso agli ordini s a c ri, foglie di cui sono più dritte e più lunghe ,
e serve agli altri , frate converso , la icu s, ma non formano un cespo serrato , lattuga
conversus, Jrater qui aliis fam idatu r , lai , Romana . . . chicon , laitue Romaine.
frère lai , convers.
L a ja , V. L am a. L a ja , dicesi per ischerzo
L a it , liquore bianco e zuccherino , p ro ­ la spada, cinquadea, draghinassa, lalus etisis,
dotto dalle m am m elle delle femmine degli rhomphaea , brette.
animali veramente v iv ip a ri, per servire di
L a jë ü l , rettile oviparo con quattro piedi,
rim o alimento a’ loro n ati, latte, la c , lait. capo triangolare , coda articolata e corpo
Wm lait d ia dona dop 'l p a rt , colostro , coperto di squame verdi su l d orso, e di
eolostrum , colostra , colostre. L ait giovo , giallastre al di sotto ; abita ne’ boschi, o fra
lait fre sc h , latte d’ una donna che di fresco le macchie in luoghi ben esposti, e si pasce
si ¿le vata dal p a r to , latte fresco, latte g io- d* insetti , di vermi , o d’ altri rettili , In-
L a d ra ja , la d r o n a ia , moltitudine di ladri,
lad ro n aja, f u r u m , o la tro n u m m a n u s, troupe,
bande de voleurs de brigands. L a d r a j a , per
rib a ld a g lia , razza d i ribaldi,' n e fa rii hom ines,
méchante canaille.
L a d ra rìa , ladroneccio , ruberia , f iir t u m ,
latrocinium , voi , larciu , brigandage.
LÀ-drimta , V . Là-dcnlra.
Ladron , accres. di ladro , ladro famoso ,
S
,
Ì
f
Ï-A
...
eertòlone, ramarro, lacerta v trid ìs , lézard vert.
Lam, contr. di streU, allentato, rilasciato,
remissus, lâche. L a n » , contr. di tira n t, che
non è teso , la x u s , remissus , lâche , r a l­
len ti, pliant.
Lama , o la ja y il ferro d’una sp ad a, d’una
im b o la , d’un coltello , d’un temperino e
a m ili ; e genertlmentè ogni ferro tagliente
da a n o o da due lati, inastato in u n manico,
l a m a , fe r r o , lamina , lame , fer. Lam a
damaschina y lama di spada, di sciabla fo r ­
mata con acciajo di damasco , spada dama­
schina , acinax , v el gladius damasceno
encausto distinctus , inustus , damas , sabre
d’acier de damas. L a m a , diconsi p ure certe
piccole strisele d’oro o d'argento a i cui si
adornano e si ricamano le stoffe , e si fanno
galloni , la m in e tta ............. lam e. L am a ,
parlandosi di terreno, significa una superficie
ben piana , estesa in lunghezza , e poco in
larghezza, e specialmente di prato . . . . .
langue de terre. Lam a d i cavion , t. d i filatojo . . . . filière.
LamS, Y. Arlamè.
Lambkt , gem ito, piaÀto , lamento , lai ,
sospiri d olorosi, gemitus , jlztu s , gémisse­
ment , lamentation.
Lamektassioh , Y. Geremiada.
■ Lamette , querele, doglianze , rim proveri,
querimonia , querela , objectatio , plaintes ,
réclamations, reproches.
Lamjestêsse, dimostrare con voce cordogliosa
, articolata, o inarticolata il dolore che si sente,
lamentarsi, rammaricarsi, lamentavi , queri,
se plaindre, se lamenter, crier, gém ir. L a mentèsse dgam ba sa n a , prov. lamentarsi di
brodo grasso, rammaricarsi di gam ba sana,
uccellare per grassezza , ruzzare, scherzare in
b rig lia , inaniter , sine ratione conqueri , se
• plaindre que la mariée est trop belle , être
a son aise et se p la in d re , crier famine
sur un tas de blé. Lamentèsse d quaicadun, rimproverar altrui i suoi to rti, meno
con dolore che con isdegno, querelarsi, rin­
facciare altrui le sue mancanze , de aliquo
quæri , aliquem culpare , se plaindre de
quelqu’un.
. Lamon , grossa lam a di ferro colla quale
** rinforzano gli oggetti cui si sovrappone ;
«•m era . . . . grosse lam e de fer. Lamon
« ’ i ro ë t , e simili arnesi, cerchio d i ferro
che si mette per saldezza alle teste del mozzo
delle ruote onde non si spacchino , bücola
• « . cordon ,, bandes de fer , frette. L am on ,
m vece di am oh , istrmnento formato di un
sottilissimo ferro adunco munito di un’ esca
per prendere i pesci, a m o. hamus , hameçon.
Toni. t.
LA
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L an a , pelo della pecora é del montone ,
lana , la n a , velltts , la in e , toison. Laña , o
boña la ñ a , per ¡scherno dicesi d ’uomo scal­
trito, fu r b o , volp on e , versipellis , v a fe r , fin,rusé , f o u r b e , tro m p eu r, m aître-gonin.
Lanada , istrumento fo rm a t» d ’un lun gp
manico con capo fornito di setole di p orc o,
e che si adopera p er ispazzare l'an im a dei
c a n n o n i, lanata . . . écouvillon d u 'canon.
Lahbèl, o lanbrion , parte--spiccata, o pen­
dente di arnesi d i stoffa , o d i altri corpi
forniti d i m olle tenacità ; e per lo p iù dicesi
dei vestimenti laceri , stram b e llo , b ra n o ,
brandello , fr a p p a , frustum , haillon , lam b e a u , loque.
Laniìch , vaso di metallo , di terra o di
vetro , form ato d ’un recipiente è d ’un ca­
pitello , e col quale sottoponendo al calor«
le materie che si vogliono distillare, e post«
nel recipiente, se ne fanno innalzare le parti
più fluide nel capitello, e si raccolgono con­
densate in goccie per mezzo di un canaletto
circolare, e d ’un rostro latera le , lambicco ,
/o m ic id a , clibanns a d slillandum , alainbie.
Lanbichèsse ’l sç rv è l , sottilizzare , ghiri­
bizzare , stillarsi , lambiccarsi il cervello , e x ­
torquer e spiritim i, tormentum ingenio a d mo­
vere , s’ala m biquer le cerveau , s’app liquer
à des choses q u i fatiguent l'im agination, se
creuser le c erv e a u , se donner la torture à
l ’esprit.
Lanbrion , V . LanbU.
Lanbrionè , star pendente in aria , penzo­
lare , penzigliare , pendere , pendulum 'esse ,
pendiller ? être pendant.
Lambris , orn am en to , che ricorre intorno
alle stanze nella parte inferiore , fregio . . .
lam bris.
LaNbrosca , vite od uva salvatica, uvizzolo,
abrostino, lam brusca, vitis silvestris, labru­
sca , vigne sauvage, la m b ru c h e , lam brusque.
Landa , o landra , secóla , cosa noiosa ,
lunghiera , seccaggine , molestia , , tædium ,
e n n u i, gêne , importunité. L a n d e , atti pic­
coli e ripetuti d i resistenza al d ov e re , di di­
spetto , s m o r f ie ..............grimaces.
LandnÀ , gnaugnada , miagolam ento , v o x
\felin a , inepta et molesta locutio , hiulcus
verborum concursus , miaulement', jérém iade.
Lasdnè , V . Lim òcia.
Landra , V . Legenda.
Lanè , colui che fab b rica , e vende panni
di lana, la n a ju o lo , lanarius, lan ifex, ouvrier
I
en laine.
Langassa , o angassa , annodam ento , che
tirato l ’un de’capi si scioglie, cappio, noum
, l a x u i , nœud.
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LA
Langna ,• o la n i, pezzo di lana per coprire,
e difendere dal freddo i b a m b in i, pannicello,
panniculus , lange , coucbe.
L ano o s t a , animale m aiino della classe dei
crustacei, dell’ ordine di quelli che han dieci
p ie d i, - somigliante al gam bero per mólti r i­
guardi, frequente nel mediterraneo, e ricercato
come un ottimo cibo , langosta , palinurus ,
lottista , langouste.
L angiugnù , rachitico . . . . . rachitique ,
noué.
Langueht , o languiti , senza forze, flòscio,
languido , languente , affralito , languidus ,
languissant.
Languid , V. Languent.
L an g u ì, andar m ancando, mancar di forze,
infievolire , languire , svanire , languere ,
dvficere , languir , s’aflaiblir.
Lami , V . Langna.
Lambissi , arte di lavorar la lana, e pren­
desi per qualunque lavoro di lan a, lanifìcio,
lanificium , lainage. L anifissi, manifattura in
cui si fanno i tessuti di la n a , drapperia . . . .
d raperie, manufacture de draps.
L anlacio, gamacio, bon a nen, m angiapaà,
v . bassa , e p o p . , uom o inetto , pel apolli ,
hescio , ciondolone , persona d a p p o c o , sparapane , insulsus et inconcinnus , longurio ,
pr'olétaràis , iners homo , dandin , hom m e
q u i n’est bon à rien , lanternier , chipotier.
Lanlacio , tardo , indugiare te , irresoluto ,
lento , desès , lentns , la rd u s , barguigneur.
LanpA , o lanpià , un bicchierone pieno di
V in o , un vasto belli'cone , majus , immane
poculum , lam pée , grand verre de vin. Beive
d 'ia n p à , tincare , cioncare , alzar il fianco ,
incantar la nebbia , sbevazzare, zizzolare ,
prolifere se plenis pateris , la m p e r , boire
de» lampées.
Lampada , o la n p ia , vaso o recipiente ap­
poggiato ad un piede , od atto ad essere
sospeso, nel quale si tiene acceso lu m e d’olio,
sospemdesi per lo più innanzi a cose sacre,
la m p a d e , lampas , lampe. L anpada econo­
mica , lam pada nella quale il recipiènte
dell'olio è collocato lateralm ente, od intorno
al lucign olo, e vi comunica per un cana­
letto , ed è perfezionata sotto alcuni altri
rispetti ; lam pada e c o n o m ic a ..............lam pe
économique.
Lampadari , arnese proprio per sostener
la m p a d i, lucerniere , lu m ie ra , lychnus pensilis , p o ly m ix o s , lampadaire.
Lanpadin , lumicino , lucernuzza , p arva
lucerna , lam pion. Z>’ veder del lanpadin ,
d ia lanpada , piattello di lanpada, lychnus,
lam pion , lamperon.
LA
• Lanpan',' bdnbin d ’F a r à i , y.
pleb .
per­
sona di grosse m em bra poco destra a cnècchessia, e poco dedita a l la v o ro , paffutaccio,
pentolone, prcepinguis , cunctator , deses , le n t u s , gros laln bin .
Lahpaht , add. , risplendente , e fìg. evi­
dente , lam pante, fulgéns, evidens , éclatant,
évident. D nè lanparit , denaro presente ,
contante, denari lam p anti, pecunia prcesens,
argent com ptant, argent sec.
••
LakpÀss , sorta d i drappo di seta., che ci
capita dalle Indie orientali -, latnpasso . . . .
lam pas.
Lanpè , gettare , lanciare , vibrare , sca-i
gliare , jacere , em ittere , lancer.
L an p ia , V. L anpada.
LanpiA, V. Lanpà.
Lanpbè , pesce aeU ’ordine dei condropterig i i , ossia d i qu elli che , come le anguille ,
hanno m olli cartilagini, in vece di spine-, ha
uno sfiatatojo sulla n u c a , e manca di alette
pettorali: ne sono diverse specie ricercate per '
la tavola : quella piccola e p i ù . comune tror
vasi in molti fium i e . ruscelli -, lam preda ,
petrom yzon , lam proyon.
Lanssa , arm a form ata d ’un’asta di legno ,
lun ga intorno a cinque b ra cc ia , con ferro in
punta acuto e tagliente , e im pugnatura da
p i è , lancia , lancea , lance.
Lanssà , colpo o percossa di lancia , lan­
ciata , ictus lancea: , coup- de lance.
Lanssè , gettare con impeto e forza , lan­
ciare , v ibrare , scagliare , avventare , jacere ,
conjiceré , vibrare , la n c e r , jeter. de force.
Lan ssrta, strumento col quale i chirurghi
aprono le vene o le arterie per cavar sangue ,
forano le postème , o scarificano , ^lancetta ,
scalpellus , scalprum chirurgkum , lancette.
Lanssp.ta con l’a r s s ó r t , lancetta, a molla ,
sacttuzza . . . flammettc. Lansseta d a m an esca rd , o Jiam a , lancetta da cavar -sangue
aìle bestie , saetta , scalpellus , flamine.
L astersa , arnese di varia forma, e gros­
sezza , del quale uno o più lati sonò di ve­
tro, di c o rn o , o d ’ altra materia trasparente,
per uso d i chiudervi un lum e che rimane
visibile , e difeso dal v e n to , sia per illu ­
minare le strade in tempo di notte, sia per
portarlo dà un luogo 'in un altro all’aria
aperta , lanterna , latern a , cornu , lanterne ,
fanal. Lanterna , t. ingiurioso, V . Lanterna
magica.
Lanterna-m agica , macchina ottica , col
mezzo della quale alcune piccole immagini
dipinte sopra vetri m obili* e sottili con co­
lori trasparenti, sono rappresentati con luce
di lum e « u l m uro opposto a ’una stanza oscura,
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LA
LA
467
reziose, lapidario , diam antajo, lapidàrius ,
ingrandite sino a quella grossezza che si
ipidaire.
vuole , lanterna m agica, v. dell’u s o ..............
Lapidari , add. adoprato soltanto nella frase
lanterne magique. L anterna, o lanterna­
magica , t. ingiurioso , parlandosi di donna stìl lapidari, stile conciso , grave , e solen­
ne , proprio ad usarsi sui monumenti , stile
. . . . . coquine.
Lahternin, dim. di la n te rn a , arnese, den­ delie iscrizioni sul marmo o sul bro n zo, stile
tro al quale si porta il lume la notte serrato lapidario , stylus lapidarius , style lapidaire.
Lapide , o lapida , pietra posta su d'un
da talco , o vetro , lanternetta , lanternino ,
m onum ent» con iscrizione -, lapide , lapis ,
p a rv a la t e r n a , petite lanterne.
Laktpmioh , accr. di la n te rn a , arnese fatto monumentimi, pierre. Lapide sepolcràl,'pie­
Comunemente di latta , serrato di v e tri, tra che copre la sepoltura , lapide , lapis ,
dentro cui si conserva il lum e per illum inare pierre sép ulcrale, tombe.
Lapidé , percuotere , o uccidere altrui a
le strade, ed altri luoghi in tempo di notte,
lanternone , m agna taterna , f a l o t , réver- sassate; lapidare , aliquem lapidibus obniere,
bère. L a n te rn o n , specie di lanterna in asta, lapider. Lapidé, fig. biasimare , gridar ad­
che si porta nelle processioni , lanternone , dosso ad alcuno , riprenderlo , trovare a r i ­
dire tra molti contro un s o lo , lapidare ,
laterna a s ta ta , falot.
argaere , reprehendere , vituperare , lapider,
Lantìa , lantiòs , Y . Lentia , e Lentiòs.
■ Lanù , pieno di lana , lanoso , lanato , blâm er. Lapidé , importunare , molestare ,
lanuto, lanosiis, laineux. L a n ù , peloso , la­ n o jare , infastidire , molestiam , tædium . a fferre , im portune): , fatiguer , regenter , rom ­
nuto j velloso, hispidus, hirsutus , velu.
Laoré , lao ra n t, laorèra , laorìura , V. pre la tête.
Lapin , piccolo quadrupede del genere della
L a vo ri, L avoroni, ec.
Lapa , piacere , diletto , gioja , contento , lepre e ad essa somigliantissimo, se non che
soddisfazione, gusto, godim ento, uso , usus, ha le gam be e le orecchie più c o rte , ed ha
possessio, delectatio, voluptas , delicice , ju - il pelo quasi sempre grigio e m orbido assai ;
cunditas, gaudium , vrai p laisir, jouissance. vive selvatico, ma si può anche allevare do­
Lapa , pacchiamento, pacciotta, ghiottoraia, mesticamente -, c o n iglio , cuniculus , lapin.
Lapis , minerale ferruginoso argilloso ,
stravizzo , helluatio , convivium , epidce , g o pietra schistosa di color rosso brun o , dura
gaille , gonifrerie, ripaille. Ani cola ca a f è
na bona la p a , in- quella casa si pacchia c compatta , della quale si form ano brunitoj,
b e n e , si carica la balestra, si cava il corpo se è la più d u r a , e matite rosse se lo è
di grinze, si sbasoffia, si mangia a crepa meno ; sanguigna , hœmalites , hématite ,
p e lle , in illa domo quisque se cibis ingur- crayon rouge , ferret d ’Espagne , sanguine.
gitare p o test, midtiplici dape mensa quo- L a p is , altro minerale di ferro misto a car­
iidie construitur, crebra convivia celebrantur, bone , ossia carburo di ferro , del quale si
dans cette maison il y a un repas abondant, formano matite da disegno che tingono in
on nè pense qu’à la bafre. L apa per b aia, color di p iom b o , chiudendone in cannelletti
di legno od i pezzi del minerale stesso ', - od
enea , Y . Cuca. Lapa , per Lapabrèà , Y .
-, ^aìa-bebù , lapa-cosse , lapoiro , lapa , e una pasta formata colla polvere del medesimo
Simili, (m o d i bassi, e p o p .) agg. a persona e con m ucilagine, matita n era , lapis piom ­
leccarda, mangione, ghiottone, leccone , lec- bino , piom baggine , hœmatites , plom bagine,
capestelli, papacchione, parassito, leccapiatti, g rap h ite , mine de p lom b.
Lap is-lasuli , pietra composta di diversi
helluo , gulosus, lurco , popino , gourm an d ,
glouton, friand , b a fre u r, gouliafre , léclie- p rin c ip i!, come selce allum ina , calce carbo­
plat. Lapabrèà , persona inetta, buona a nul­ nata , e f e r r o , pregiata pel suo b e l colore
la , lava-ceci, dappoco, v a p p a , futilis homo, azzurro , e colla quale si scolpiscono diversi
minuti arredi, ed impastandola con olio, cera,
stupide , lourdaua.
™
resine e m astice, si form a il bello ed inal­
Lapard , lapoiro , V . Lapabrèà.
terabile colore azzurro che chiamano oltre­
Lapassa , o L a va ssa , V . L apola.
•k PÈ ’ P '» ^ ar leggiermente colla lingua m are; lap is-laz z u li, pietra d’A rm enia, lapisc ibo, o beveraggio, e dicesi specialmente lazulus , lapis , lapis-lazuli , lapis orientai -,
del cane, e di qualche altro animale , lam ­ lazulite , pierre d’azur.
Lapoiro , V . L a p a b rè à .
bire, la m b e rt, laper. L a p è , fig. mangiare
L a p o la , quel passaggio che si forma a tra­
avidamente ed in fretta , pappare , pacchiare,
verso dei fossi abbassandone le sponde , -e
M i l i a r i , bafrer.
L apidari , sost. artefice che lavora le pietre rialzandone il fondo , per aver adito dalla
E
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m
la
strada al campo, o altro fondo finitimo •, e
ai pratica soltanto a traverso dei fossi scola­
to} , poiché rispetto ai fossi adaquatoi le lapole impedirebbero il libero corso delle acque
destinate all’ irrigazione . . . . levée.
L ap o la , o lavassa , o b a rd a n a , pianta
«he nasce lungo le strade, e ve n’ è di due
sorta, amendue proprie dell’ Europa, e pro­
ducono frutti armati d’uncinetti, che s’appic­
cano facilmente agli abiti di chi vi si accosta,
la qualità detta bardana grande è qualche
volta difficile ad estirpare dai terreni che
ha occupati, le sue radici, le foglie , ed i
semi ne sono creduti m edicinali, lappola ,
bardana, lappa personata , arctium -lappa ,
bardane à tétès glabres , glouteron , nerbe
aux teigneux ; la qualità detta bardana pic­
cola é annuale , comune nei paesi grassi ed
u m id i, ed ha le foglie a foggia di cuore
lappola minore , xanthium slrum arium , pe­
tite bardane , lampourde , glouteron.
Lapon, lapoiro, la p a c o s s e ,\. Lapabrèù.
Lapsus lin gue, e per ischerzo lipsus langue,
un equivoco , un errore , uno sbaglio , un
granchio , error , allucinalio, équivoque ,
qui prò quo. A V a f a i t un lapsus lin gue,
a V a più un qui p rò quo , disse una pa­
rola per un’ altra , scambiò i n o m i, le pa­
role e c ., allucinatus est , erravit periculose , la langue lui a fourché.
>
L ab d , sostanza soda e grassa che ‘ trovasi
immediatamente sotto la cotenna del porco,
e ne è separata e conservata in grosse stri­
sele per adoprarla ad uso di condimento ,
lardo, lardu m , succinta pinguis, lard. F eta
tfla r d . lardello , *la rd i frusluluni , lardon.
( e se è tagliato a lunghe strisce per avvol­
gerne i polli e farli cuocere ) barde. A l'a
n e n 'l la rd da db a i g a t , non è in uno
«tato cosi comodo, che ecc. , cui fortun a est
impensis arctior, il a 'les reins faibles. L a rd
in modo b. per JP alila , V.
L a rd ò ira , strumento di cucina , che serve
a lardellare , lardatoja , acus qua laridum
carnibus inferlur , lardoire.
Larga, sost. usato nelle sole frasi se­
guenti : Dè la larga , sprigionare , mettere
in libertà , e custodia educere , emittere ,
servitole eximcre , in libertatern asserere ,
élargir, mettre en liberté. Dè la larga a le
bestie, V. Larghè le bestie. Piè o aiidè a la
larga , allontanarsi , mettersi , recarsi in
‘ luogo sicuro, e'libero, andar largo, altura
tenere, discedere, prendre le large, s’éloigner.
A la la r g a , stè a la larga , e simili , V.
A la larga.
L a r g h ,‘ sost. larghezza , largo , lalitudo ,
laxitas , largeur, latitude. L argh , fig. a g io }
comodità, divilice, vita? com m oda, opulence ,
aise. Esse a l la rg h , fig. esser negli a g ii,
qffluere opibus , être dans l ’opulence.
L a r g h , add. che significa estensione si nel
semplice che nel fig. largo , ampio , la tu s,
spatiosus , arnplus, large , ampie. Licenssa
tonga , e la r g a , piena libertà , am plissima
facultas y permission . large , pleine , sans
réserve. Largh d ’boca streit cTrnan, che
molto promette e poco attende , qui m ulta
prom itlit et pauca prœ stat , qui promet
beaucoup et ne donne rien. Largh ont la
fa rin a , streit antel br'èn , ch’ ha cura delle
cose minute e di poco rilievo, e trasanda le
cose importanti . . . vetilleux, taquin. Longh ■
e la rg h , V. Longh. L a rg o , in vece di largh,
V. Largo.
L a rg h è , gettare, V. Canpè. Larghe le be­
stie ah p a s tu r a , d è la L arga, far uscire
dalla stalla gli armenti, e condurli al pascolo,
arm enia a d pascua ducere, mener paître le
bétail.
’
Larghçssa , o largor, una delle tre dimen­
sioni del corpo solido , larghezza, ampiezza,
lalitudo , largeur , travers , le large. L a rghessa d el v e s tì, ampiezza , larghezza del
vestito , amictus laxus , flu itan s , ampleur
d’un habit. Larghessa del p an , d ia te ila ,
larghezza del panno , della te la , lalitudo
p a n n i, telœ , laize, largeur d’une étoffe, toile,
entre deux lisières.
L a r g o , usasi in vece di largh in modo
sostantivo o d’avverbio per significare largo
spazio per passare , rispetto , riverenza , e
sim ili, nei modi seguenti : fesse Je largo ,
o f é f è largo , farsi far* largo , farsi strada,
submovere turbam , via m aperire , se faire
jour, ouvrir le chemin au milieu de la foule.
Fesse f è la r g o , fig. farsi aver rispetto, ho­
norem , existim ation em , observanliam sibi
com parare, se faire respecter. L a rg o , largor
fate piazza, scostatevi, lasciate passare, strada,
procul, recedile , ab sis , place, place.
L a r g o , t. di music, il più lento dei mo­
vimenti coi quali si modera il suono od il
canto , ed il più atto ai sentimenti religiosi
maestosi o patetici , largo . . . . largo.
L a r g o r , V. Larghessa , e largura.
L a r g u r a , grande spazio, spaziosità, locus
am piu s, étendue , grand espace.
L arin ge , tubo del corpo animale , com­
posto di cartilagini, muscoli e legamenti ,
che forma la parte superiore, e più grossa,
ovvero il capo della canna dei polm oni, ter«
mina con qúell’etninenza del collo che chiu­
mano pomo d’Adamo , ed è organo della
r
LA
voce ; laringe ,
larynx
,
.
LA
4^9
bronchiti , guttur , ’ndè Vaqua a l p i bass , làssè boje, o lassela
Tarva , ombra , apparenzà vana , larva ,
larva , umbra , spectrum, larve , fantôme.
Lasagra, vivanaa formata con pasta di fari­
na di grano ridotta a strisciò lunghe* e sottili,
lasagna, lagànum, espèce de vermicelle plat,
lazagne. Lasagne del p a p a , cosi dicesi per
ischerzo la pelle del cappone ridotta a brani,
pellis caponis, la peau au chapon.
Lasagnor , legno lungo , e rotondo , su
eui s’avvolge la pasta per ispianarla , e as­
sottigliarla , matterello, spianatojo, cylindrus,
rouleau polir étendre la pâte.
Lasarèt , ospedale d’ appestati , e luogo
chiuso, a poca distanza d’un porto marittimo,
ó d’una strada di comunicazione , dove si
guardano le persone, gli animali, e le robe
sospetti di peste , lazzeretto , Icemocomium,
lazaret, maison de santé.
Lasarola, arbusto spinoso, di legno duro,
die cresce naturalmente nei paesi caldi e
temperati, molto somigliante allo spino bian­
co , ma diverso per le foglie frastagliate e
più grosse -, produce un frutto che porta lo
stesso nome -, lazzcruolo , mespilus azarolus»,
crœtœgus azarolus , azerolier , pommette ,
aéflier-azerole. Lasarola , frutto agrodolce ,
più grosso che le ciliegie, di cui ha l’aspetto;
ve n’ ha de’bianchi, e de’ rossi, e tutti han­
no tre noccioli assai duri : lazzcruola, hypo~
mclis, mespilus azarolus, azerole.
Laschinè, sorta di giuoco, V. Schinè.
Laserta , piccolo rettile , o quadrupede
oviparo , con capo triangolare , coda lunga
articolata, corpo oblungo, squamoso, agile,
di color cenericcio macchiato di nero, lueerta,
lucertola , lacerta , lézard. Laserta , dicesi
«nche per ischerzo la spada, V. L aja.
Lass , legame a foggia di cappio, che
•correndo lega, e stringe subitaneamente ciò
che passandovi il tocca ; laccio, laqueus ,
lacs, lacet, collet, lién. Lass scoròr , sorta
di cappio, che quanto più si tira, più serra,
e che scorre agevolmente ,<* cappio corsojo ,
o scorsojo , laqueus , nœud coulant. L a s s ,
fune con cui s’ impiccano gli uomini, cape­
stro, capistrum , corde. Lass d a piè f o s è j ,
lacciuolo, pediça, tendicula, lacs.
Lassè , lasciare, relinquere, deserere, lais­
ser. Lasse amie strasse , antla bagna , ab­
bandonar alcuno nel maggior suo bisogno ,
nel pericolo, lasciar nelle peste , lasciar in
asso, in pericido inopem consilii et au x ilii
deserere, in m alis, in œriunnis ope et con­
fitto indigenti alicui abesse , laisser seul ,
abandonner, laisser dans le bourbier. Lassè
boje , lasciar andar l'acqua al chino, lasciar
andare le cose secondo la propria loro natila
ra, cuncta fortunes perm iltere, sors v id e n t,
laisser couler l’eau, laisser passer l’eau sous
le pont, laisser le monde comme il est,
prendre le tems comme il vient. Lassè un.
ant la soa bagna , lasciar alcuno nella sua
opinione, lasciarlo far da se, poiché non
vuol aderire all’altrui consiglio , . . laisser '
dans son opinion. Lasse, andè gerb un canp,
un p rà ec. , lasciar incolto, senza coltura un
campo, non dissodarlo , incultum , crudum
f
agrum relinquere , solum omni culiu vacans
relinquere , laisser un champ en friche , m
pas le cultiver. Lassè ah ripòs un canp ,
lasse un canp v è i i id , lasselo an cotura
bianca , lasciar riposare un campo per semi­
narlo Tanno vegnente , lasciar un campo a
maggese, sinere ut arviun requiescat, laisser
reposer de trois années urie terre laboura­
ble , pour être ensuite cultivée et ensemencée
de nouveau, laisser un terrein à jachère, en
friche , en guéret. Lassè antla pium a , tra­
lasciare di scrivere alcuna cosa , silentio
prœterire , oublier, laisser d’écrire quelque
chose. Lassè *n d è , lassè core , scordarsi , di*menticare , tollerare , dissimulare , oblivisci *
dissim ulare, oublier, dissimuler. Lassè core7
lassè scapè ant le braje , cacarsi sotto, sca­
ricar il ventre , saturitatem emittere , lâcher
l’aiguillette. Lassè scapè ria coresa, irar una
coreggia , un peto , crepitimi edere , lâcher
un vent, laisser échapper un vent jmr der­
rière. Lassè a n d è , lassè core la m a n , t. di
giuoco , lasciar andar la, mano, missum f a cere , lâcher , laisser aller la main. L assi
stè d'fè net còsa 5 non fare , lasciar di fare,
trattenersi , astenersi, cessare, desistere, tra­
lasciare , abstinere , desinere, desistere , ces­
sare, Jinem fa c e re , s’abstenir, cesser, discon­
tinuer , laiiser , quitter, desister. Lassè stè ,
lasciar tranquillo, non importunare , nòn
annojare ecc., missum facere aliquem , haitd
molestimi esse alicui , laisser tranquille , ne
point toucher. Lasseme stè , sechtme neri ,
lasciatemi stare , non mi annojate , missum
me facite , ne mihi molesti s itis , laissez-moi
là , ne m’importunez point. Lassèsse g o d e ,
lasciar andare qualche cosa , cedere, non
istare sul tirato, aliquid a contentione relaxare , aliqu id de jure suo cedere , se relâ­
cher , se laisser aller. Lassèsse g o d e , lasciarsi
ingannare negli affari , lasciarsi consumare
il fatto suo, lasciarsi mangiar la torta in
capo, bona sua velératoribus combattere, se
laisser manger la laine sur le dos. .Lasses*t
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47°
ttA.
gode , vale anche lasciarsi
precibus , muneribus Jlecti
sedurre , ex o ra ri
, se laisser aller ,
se laisser, gagner , se laisser séduire. Lassès■sne dé d'intende , lasciarsi infinocchiare , la­
sciarsi d ar panzane, comprar pichi per p a p : pagalli ; fare il grasso legnajuolo , se fa lsis
. acclivem prcebere , s’en laisser donner accroire.
£A
posto di latte, latticinio , lacticinia , laitage.
L atin , sust. lingua latina , il la t in o , l a tinns serm o , le latin , la langue latine. L a tin ,
composizione. che si faccia in lingua latitìa ,
traducendola da altro idiom a per esercizio di
scuola , latino , dictalum , tnème , dictée ,
versiou.
Latin, add. usasi dal volgo per significare
spedito, veloce, presto, sn e llo , a g ile , deócter,
Lassèsse scapè na p a r ò l a ...............emitltrc
. verb u m , lâcher une p a r o le , un mot. L a s. sèje la b o r a , dicesi di quegli anim ali a pelo proniplus , expeditas , agilis , c eler, v e l o x ,
od a lana che passando a stento in lu ogo citus , agile , léger , leste , degagé , prom pt.
stretto e
pelame ,
fa grave
del pelo
scabro vi perdono una parte del
e fig. d i chi in qualche impresa vi
perdita -, lasciarvi il pelo , lasciarvi
, mettervi del suo -, non gratis eva­
dere , non gràtis consistere, laisser d u p o il,
laisser des bonnes plumes. Lassoma le serimònie , bando alle cerem onie, mi ssa fa c ia mus officia , trêve de complimens. Lassò ,
seconda persona plurale dell’ imperativo di
questo v e r b o , lassé , lassé , basta , lasciate,
salis , laissez, c’est assez. Lassé , ordinare
alcuna cosa nel suo testamento ,• legare ,
testamento relinquere , laisser , lé g u e r , or­
d on ner par testament.
Lassita , dono fatto per disposizione d’ulti­
m a volontà , legato , lascito , lascio , lega­
timi , legs.
, L astra , nome generico de’corpi di metallo,
o di pietra , o di v e tro , lavorati con poca
spessezza , ed ampia superficie , lastra , p ia ­
stra , ta vo la , la m in a , p la q u e , lam e, planche,
table. L astra , pietra di superficie piana ed
assai am pia cou poca spessezza, lastra , la­
m ina la p id e a , p avé, cadette, table de pierre.
L a stra , piastra metallica , per lo più ai fer­
raccia che si applica perpendicolarmente al
fondo del focolare per ripercuoterne il calore
o preservare il m uro dai danni del fu o c o ,
frontone di cammino . . . . plaque de feu,
contre-cœur. L astra , vetro di superficie piana,
larga e sottile , lastra di vetro . . . . giace.
Lastkich , pavimento costrutto con lastre
di pietra -, lastrico , lastricato , pavimentimi
lancinis lapideis stratum , pavé en pierres
de taille.
Lastrichè’, lastricare, coprire il su o lo , sul
quale si cam m in a, con lastre d i pietra , la­
stricare , lapidibns sternere , paver en pier­
res de taille.
L a t a , pezzo di ferro , o d ’altro metallo
stretto e sottile, lam a , piastra , lamina ,
plaque, lam e. L a ta , per L istè l , o per T ò la ,
V. L is tè l, T ota.
■ L a te rX l , di fianco , la te ra le , a latere ,
la té ra l, q u i est à côté.
L a t ic in i , vivanda, o cibo qualunque com -
L atin , a w . tosto , ratto , subito , veloce­
mente , presto , speditamente , brevemente ,
expedito, ccleriter, p ro p e re , velociter, cito ,
statini , breviter , vite , prom p tem en t, vìtement, d ’a b o r d , a u s s i-tô t, en a b rég é , court.
•L atinàss , cattivo latino , latin accio..........
latin de cuisine.
L atinèt , quella composizioncella , che lo
scolare principia a scrivere in la t in o , lati­
nuccio .............. th èm e , version.
L a - t o r t a , V . La-bostica.
L a triS a , V. Cagadòr.
Lau da, v. popolare, componimento in verso
in lode di D io , o de’ suoi santi, lau da , in n o ,
cantico, hymnus , hym ne , cantique.
L audé , V. Lodè.
L au d e m i , term. leg. dritto che si paga al
padrone diretto d ’uno stabile dato in enfi­
teusi , ogni volta che accade mutarsi la per­
sona del possessore, ossia di chi gode il do­
m inio utile , laudem io . . . . lods.
L a u r , albero di mezzana grandezza, dirit­
to , d i legno d u r o , indigeno dell’A fric a , e
coltivato in Europa ; produce foglie aroma­
tiche, perpetue, sempre verdi e bacche nere,
amare , quasi/ simili a ll’u liv a , le uñe e le
altre adoprate come r im e d ii, l a u r o , alloro,
laurus , laurier. L aur sa rv a j , arboscelld che
nasce in lu og h i om brosi , ha le foglie t>eretue , sim ili a quelle dell’ulivo , produce
| acche n e r e , ed ha la corteccia dotata di
proprietà epispastiche ; laureola comune, d a phne, laureola , laurèole mâle. Laur-ceraso ,
V. Lauro-ceraso.
L au rea , ultim o grado accademico per con­
seguire il dottorato, lau rea, lau rea , doctorat.
L a u re a , la funzione d ie si fa nel dare la
laurea , laureazione , la u r e a ..............
LaubeA , laureato , laurea prœcinctus , cou­
ronné de laurier. L a u re ò , che ha ricevuto
il grado del dottorato in qualche facoltà di
scienze, laureato , dottore , doctor , docteur.
L a u r è r a , Y. Lavorèra.
•
L a u ré û l f Y. Abrotanó.
L aubo - cebaso , arboscello del genere del
ciliegio , indigeno delle sponde del m ar-nero,
LA
LA
4 7 1
ed ora coltivato in Europa ; ha la scorza |blanchisseuse, lavandière , buaiidière. Cativa
liscia verdastra , le foglie bislunghe lucide , lavandèra trèùva m ai na bona pera , cat­
perpetue, e .fiori bianchi a piramide, le une tivo lavoratore ad ogni ferro pou cagione j
e gli altri con odore e gusto di mandorla difficultatem segnitie pratexere , mauvais ou-r
am ara, velenosi , ed adoperati imprudente­ vrier ne trouve jamais un b on outil.
mente come condimento : lauro-ceraso , ceLavàss , grande ammollamento per acqua
rasus-lauro-cerasus , prunus-lauro-cerasus, versata in sul s u o lo , nelle case, o altrove ,
laurier-cerise.
guazzo , h w n o r , m ador , gâchis , lavage.
L a u ru ra , Y. Lavorura.
Lavassa , lapola , o bandrana , V. Lapola.
L a v a , nome generico d’ogni materia fusà
e d infocata, la quale nel tempo delle, eru­
zioni d’un vulcano ne scorre a guisa di tor­
rente di fiamma, e indi s’ indura come pietra
o come un vetro opaco, lava » . . lave.
Lavabo, l ’ultima cena fatta dal nostro Re­
dentore co’ suoi apostoli nel Giovedì santo,
dopo aver loro lavato i piedi-, la Cena del
'Signore., la sacra Cena, sacra Coena, Coena
Domini nostri, la Cène. F è ’l la va b o , dicesi
di principi, prelati , che lavano i piedi a
dodici ;.poveri, quindi servono loro a tavola,
in memoria della sacra Cena, fare il lavabo,
fare la funzione del lavamento de’piedi ai
poveri, ultima cena Christi commemorationem celebrare , fàire la Cène , le lavement
des pieds. Lavabo, parte della Messa, quando
il celebrante si lava le dita . . . . L avabo ,
per Lavada d’ tèsta, Y.
Lavada d’ testa , lavacapo, b ra v a ta , reprehensio, objurgatio , algarade, saccade, m er­
curiale , repripiande , rincée. Fè na lavada
d tè s ta a u n , V. Lave.
Lavasseta
pianta vivace comune in E u ­
ropa , ed anche infesta nei terreni forti ed
um idi ; ha le foghe grandi a foggia di cuore,
e fiori gialli che spuntano prim a di quelle ,
e sono adoprati come rim edio , fa r fa r o .,
tussilaggine , fa rfa ra , tussilago , tussilage ,
p as-d ’âne , taconnet, h erbe saint-Quirin.
Lavascudèle , lavapiat , marmiton , sguatcr , lavascodelle , guattero , lix a , m ediastiiuis ,. m arm iton , écùreur d ’écuelles et de
plats, galopin , laveur de plats et d ’écuelles.
L av ati? , composizione liquida , acconcia
con in gredienti, che si mette in corpo per
la parte posteriore col mézzo d ’uno schizzatojo , onde purgare' il b asso-ventre, clistere,
cristeo , scrviziale , c ly ste r , clystère , lave­
ment , bou illon pointu.
L a v e , far pulita e netta una cosa , le­
vandone la sporcizia con acqua od altro li­
quore , lavare , curare , abluere , lavare ,
diluer e , la v e r , bianchir. Lave na p i a g a ,
lavare una piaga , viUnus abluere , déterger,
nettoyer , bassiner une plaie. Lave i ju e d er,
i g o b lò t , lavare i vetri . . . . rin c e r , net­
toyer. Lave i p i a t , le scudèle , lavare , e
nettare le stoviglie , rigovernare , purgare
vasa coquinaria , écurer la vaisselle. Lavé
la tè s ta , la cossa , 7 cossôt a u n , fig. feje
Lavagna, pietra schistosa, argillosa , appa­
rentemente omogenea, di color proprio tra
d bigio , l ’azzurro ed il nero , la quale si
feade facilmente in tavole e serve per coprire
tetti, e per uso di scritture , lavagna , a r dosia , lapidis carulei sectiles la m in a , ardoise. na lavada d tèsta, n’arsenssin , na rom ansLavaman , vaso di r a m e , o di altro m e­ sina , uri predichin e c . , lavar il capo ad
tallo per tener acqua da lavarsi le mani fa­ uno , riprenderlo acremente , fare una r icendola scendere da un tubetto a chiave che sciacquata , un rovescio , risciacquare il b u ­
vi è adattato, luvamane , malluvium , lav e - cato ad uno , verbis asperioribus aliqm rn
main, cuvette. Lavaman , dicesi anche q u ell’ increpare, laver la tête à‘ qu elqu’un, faire une
acquajo di pietra, di piom bo,, o d ’altro me­ réprim ande à qu elqu’un, chanter bien sa gam­
tallo , che è nell’ ingresso del refettorio , o me à qu elqu ’un , faire une algarade , une
nelle sagrestie, dove i religiosi si lavano le bravade. Lavé la tèsta a V òso , lavar la
m a n i , lavatojo , lavacrnm , lavoir.
testa a ll’a sin o , lavare il viso al m o r o , inse­
Lavanda , pianticella o frutice di stelo le ­ gnare ad uno stupido , tentar di correggere
gnoso quasi nudo in cima , e fornito infe­ un uom o perduto ne’vizii, far benefizio a chi
riormente di molte foglie strette lanceolate , noi conosce , o non ne fa capitale , fru stra
e di fiori azzurri a foggia d i spica , d ’odore surdum m onere , à laver la tête d ’un âne
grato ed aromatico; n ardo, spigo, lavandola, on y perd sa lessive. Lavèsse le man d'un
nardns , lavande, nard.
afè , non voler assolutamente più ingerirsi
Lavajtdè , o lavò , lavandajo , curandajo , in qualche affare , curam alicuftts rei ab/ilotor , blanchisseur , buandier.
cere, se laver les mains d’ une affaire. Lavèsse.
Lavasdèra , colei , che lava i pannilini le m an , vale anche abbandonare ima JPe,‘”
a prezzo , lavandaja , lavandaia , pu rg a trix , sona, non voler pensare più a l e i , dai* deuu
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472
LA
mani in sulla groppa a u n o , a n im o suo
td iq u e m a v e lle r e , abandonner qu elqu’un ,
ne vouloir plus se m êler de lu i ni de ses
affaires , ne s’en mettre plus en peine, n’en
prendre plus aucun soin. U n a m a n la v a Vau­
t r â t doe la v o la c e ra , una mano lava l ’altra,
e due il viso , si dice del giovarsi scambie­
volmente , m a m is m a iu u ii la v a i , et d ig iiu s
d ig itu m , une main lave l ’autre. Lavèsse la
b o c a , fig. sparlare , dir male di alcuno ,.
lavare il capo co’ciottoli, a liq u e m aceto p e r fu n d e re , médire de q u elqu ’un , déchirer à
belles dettts. L a v é la c e ra a u n , vale schiaf­
feggiare , co la p h is cœdere , souffletter.
Lavèl , o siè , luoeo , o arm an o dov’è la
pila dell’acquajo, e dove si lavano le stovi­
glie della cucina , acquajo , lavatojo , la v a crum , arm ariu m , dalle , lavoir. Pertus , o
condui del lavèl , condotto fatto sotto l ’acquajo
er ricevere le acque , che si gettan via ,
uco dell’acquatojo, condotto d ell« acque di
cucina ; acquajo , e m issarium , évier.
: Laveb , estremità m obile della bocca dell’uo­
m o e di m olti a n im a li, colla quale si co­
prono i denti, e formansi le p aro le , labbro ,
labrum , labium , lèvre. Laver cherpassà ,
scorticatura che viene sopra l ’estremità della
b o c c a ..............écorchure , petite galle qui
vient sur le bord des lèvres.
L avò , o la v ò r , v. p l e b . , V* Lavandè .
Làvob , opera fatta , o che si fa , o da
E
to r s i, lavorìo , lavoro, o p u s, ouvrage , tra­
vail , besogne , main-d’œuvre. D ì d J lavòr ,
giorno di lavoro , d its opcrarius , v e l p r ò Jestus, v e l negotiosus, jour ouvrier, ouvrable.
L a v ò r, lavoratura cne si fa ai cam p i, V.
L avoriira.
Lavohant , garzone di bottega , lavorante,
operariu s9 opera , ouvrier , compagnon, ar­
tisan. L a v o ra ta , colui che lavora per altrui
conto à prezZtf di giornata , operajo , mano­
vale, lavorante, opcrarius, ouvrier, manoeuvre.
L avorè , fare attorno ad un terreno tutti
i lavori necessarii per renderlo fruttifero ,
coltivare, colere y la b o u re r , cuitiver,. Lavorè,
rom pere, e lavorare la terra coll’aratro tirato
da’ b u o i , o da altri a n im a li, arare , a ra re ,
inarare , exarare agrum , terrain colere ,
proscindere , * subjugare , m oliri , labo u rer ,
remuer la terre avec la charm e. Lavorè la
prim a v o lta , arare la prim a volta , proscin­
dere , fouir. Lavorè la seconda v ò lta , in­
traversare , far la seconda aratura , iterare ,
biner. Lavorè la terssa v ò lt a , terzare, tertiare , tercer , rebiner. Lavorè sot'eva , far
fuoco nell’orcio , lavorar sotto , operar di
nascosto , res suas clanculum , in abdiio ,
LE
veluii in scrobe a g e re ,
travailler sourdement,en cachette , sous inaia , faire ses afiaires 4
la so u rd in e , travailler sous eau.
L avorèba , e laorèra , lavoratrice, lav o riera , lav o ra n te , o p e ra ria , ouvrière.
L a v o rò r , m a n o v a l, lav o rie re , lavorante
alla giornata , operajo , homo o p e ra riu t,
o p e ra , o u v rie r, journailer. L avoròr S c a m ­
p a g n a , lavorar , lavoratore, lav o riere, agri­
coltore , agricola , agrorum cultor, la b o u reur , journalier , ouvrier. L avoròr d a tlè ,
tessitore , textor , tisserand.
LavorO ba, o la o rìira , il lavorare i campi,
lavoratura , aratura , aramento , aratio , tabou rage , coltivation. P rim a la o rìira , prim a
a ratu ra , aram en to , a ra tio , cassaille. Seconda
laorìira , seconda aratura , rincalzameoto ,
iteratio , binem ent. Terssa l a o r ì ir a ............... '
t e r tia tio ...............
LavbXss , lavron , accr. di laver , lab b ro
grosso , sproporzionato , labbrone , labrum
inconcinnum, lippe. L avràss, o lavron , d i­
cesi auclie di chi ha grosse la b b r a , e spe­
cialmente il la b b ro di sotto troppo .grosso,
labrosu s , lip p u.
L a v r ò r , Y. lavoròr.
L a v ù ra , liquore nel quale si è lavata alcuna
cosa , lavatura , sciaquatura , lotura, lavure.
L avùra d ’scudèle, b ro do cattivo, bro do magro,
jusculum insipidimi , lavure d’ écuelles.
L e , art. fem m . p lu r.; le . . . . . les.
L e , od e l , art. mascolino singolare , che
si pronuncia per lo più nella seconda m a­
niera dinanzi a consonanti, e nella prim a
troncandone la e dinauzi a vocali, il . . . le.
L è a , strada diritta e lunga , fra due o
più file d ’ alberi o m uri di v é rd u ra , piana
e grata a l passeggio, viale . . . . allée. Lèa
d ’ c/ierpo , viale , spalliera d i carpini .
.
charm ille.
L e à l , agg. d i persona p rob a , retta, ed
onesta , leale , franco, fedele , fidato ,f ìd u $ ,
probus, loyal. L e à l, dieesi anche talora delle
cose che n o n , sono artificiate , falsificate ,
fra n c o , fedele , b uono , sincenis, loyal.
L e a lt à , fedeltà, probità e franchezza accop­
piate , lealtà p ro b ita t, Jides , loyauté.
L eavder , arboscello sempre verae crescente
naturalmente ne’ paesi c a ld i, e coltivato nei
;iardini. per l ’eleganza delle sue fo rm e , il
ucido delle foglie , la vivezza e la grandezza
dei m olti fiori che mettono in cima de’raini
ora di color rosso carico, ora rosei, ora af­
fatto bianchi ; olean d ro, n erio , n e riu m olea nd c r , laurose , laurier-rose.
L eatica , o lea tich , nom e dell’uv » e del
vino g re c o , Y. Grech.
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LE
- Lebo , frutice o pianta erbacea , specie a i
sam buco, simile a l puzzolente sam buco or­
dinario , se non che quella non cresce p iù
alto di tre p ie d i, il suo fusto è e rb o s o , le
foglie un poco p iù lu n gh e, p iù acute e p iù
dentellate-, i suoi fiori sono piccoli bacini, o
rosette in cinque partì , di color bianco di­
sposti in om brelle, e loro succedono, quan do
sono c a d u ti, alcune coccole rotonde , che ,
m a tu ra n d o , diventano nere e ripiene di
s u g o , ebbio , ebuhis , ebulum , sam bucus
herbacea , cham œ acte, hièble.
Lçca , tegame di forma bislunga , che si
mette sotto 1’ arrosto quando e’ si gira , per
raccogliere l’unto che cola , o per cuocere
vivande in forno , cosi detta dal ricevere in
se cose leccarde ; ghiotta, leccarda , p a tella,
cuciuna a ssa ria , léchafrite. Leca , e meglio
al plur. leche in m. b. percosse , battiture,
V. Patèle.
Lçca-babdèle , divoto affettato, il quale con
ostentazione sempre prega o sta prosteso sulle
predelle degli altari , graffiasanti, baciapile ,
spigolistro, h y p o c r it a , p ieta tis o s te n ta to r i
mangeur de saints. V . B ig ò t.
Lecapiat , ghiottone, leccardo, leccapestelli,
leccapiatti, c a d ilo , t u r c o , heluo , p o p in o ,
glouton , gourm and,'friand, g ouliafre, écornifleur , écumeur de marmite.
L ëcb , add., avido, ghiotto, leccardo , lec­
catore , a v id u s , cupidus , avide , glouton ,
goulu.
L ëch , sost., quel segno al quale giuocando alle pallottole , alle piastrelle, o alle
• m orelle, ciascuno cerca d’avvicinarsi il più
ch’ei può con quella cosa eh’ ei tira -, lecco,
segno, m eta , but.
LfCHfi, berlichè, leggiermente fregare colla
lingua , leccare, lambire, Ungere , lam bere,
lécher, nettoyer , polir , sucer avec la lan­
gue. Lechessne i
si dice di cosa che
piace estremamente, leccarsene le dita, digitos
Ungere , s’en léchèr les doigts. Lechè , pro­
cacciarsi ed ottenere checchessia con indu­
stria, buscare, aucupari, com parare, cher­
cher et obtenir quelque chose par adresse.
Per iscroccare, truffare , p a ra sita ri , emtin8cre 7 surripere, escroquer.
Lecbçso , le c h ë t, cosa ghiotta , allettativa,
attrattiva, appetitosa, che si leccherebbe, lec­
cume , lecco , leccornia , gliiottornia , s c ita menta , cupcdice , morceau friand , friandise.
Leclieso , metaf. efficace incitam ento, zim­
bello , esca, lecchetto, le n o c in iu m , i ll ic iu m ,
incitam entum , ille c e b ra , attrait, app ât, m ignotise, alléchem ent, leurre. A v è i un p ò
a Iç c lië t , aver un certo ghiotto , un non so
LE
4 73
che d* attrattivo , quibus nescio illecebris
trahere, avoir un je ne sais quoi d’attrayant
qui attire agréablement.
’
L e c it , permesso , lecito, licitus, fionestus,
permis , honnête , licite.
Lecitament , avv. con permissione , lecita­
mente , honeste, j u r e , licitem ent, honnê­
tement.
L ectio-brevis , t. di scuola , lezione che
dura più poco del solito , che finisce prima
dell’ora stabilita dai regolam enti, breve le­
zione , brevior prœceptio , leçon plus courte.
Lectio-brevis , compito , opera, lavoro asse­
gnato e dim inuito, lavóro abbreviato, pensum
imminutum , opus injunctum et remissum ,
vacatio ab opere injuncto, petit travail, petite
tâche. Lectio-brevis, piccola rifezione, modica
refectio , cœnula f r u g i , brevis conta , petit
repas.
L e g a , misura itineraria, ossia di distanze
si su terra che su mare , m aggiore, o m i­
nore , secondo i diversi usi delle provincie,
e dei paesi -, quella che è più nota cioè la
lega comune di Francia equivale a miglia
piemontesi uno e quattro quinti, od a metri
4444 > l ega i le u c a , lieue.
L e g A l , add. che riguarda la l e g g e , od è
secondo la le g g e , legale, legalis, légal.
L e g A l , sost. lo studio delle leggi c della
giurisprudenza , legge , ju s , le droit.
Legalisassion , lo aggiungere per pubblica
autorità ad una scrittura, ad un a tto , ad
una sottoscrizione le dichiarazioni necessarie
onde faccia piena fede ; legalizzazione , p itb lic a a u c to rita te f a c t a , c o n jir m a lio , légali­
sation.
L é g a lis é , chiarire in forma valida, e au­
torevole , e con pubblica testimonianza la
verità di un atto o di uno scritto-, rendei;
degno di fede con pubblica autorità e per
lo più si dice delle scritture, legalizzare i,
autenticare, J ir m w n ra tu m q u e f a c e r e , ra tu m
f a c e r e , c o n f ir m a r e , authentiquer, légaliser ,
rendre authentique.
Legalm ent , secondo le le g g i, legalmente ,
secundum leges, légalement.
Legassion , ufficio di d ii è mandato da
un sovrano ad un altro per trattare p ubblici
affari -, nom e collettivo delle persone che se­
guono l ’ inviato come addetti a q u ell’uffizio;
o nom e del lu ogo dove questo soggiorna •
ambascierla , legatio , légation , ambassade.
Legassion, diconsi pure alcune provincie sog­
gette a l Som m o Pontefice, al Governo delle
quali manda un Prelato con titolo di suo
legato ; e chiamasi con pari nome la giuri­
sdizione del legato, legazione, te r n to n u n , ;
Tom . I .
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lcgation , lieu où le légat exerce sa lé^ation. ge salica. , per cui in Francia ed in altri
L e g a ta r i , quegli in pro di chi e fatto paesi che lo adottarono , le femmine sono
escluse dal trono -, legge salica , le x salica ,
il legato , legatario , legatarios , légataire.
Legato , persona mandata da uno ad altro loi salique. Lege R odia , antichissima legge
Sovrano per trattare pubblici affini ; legato, marittima formata dalla città di R o d i, ed
ambasciatore, legatus, nuntius, ambassadeur, adottata quindi da molti popoli ; essa con­
envoyé. Legato, titolo che si dà a’Cardinali cerne il commercio marittimo nel caso di
mandati d a l. Sommo Pontefice al governo di naufragio imminente , legge rodia , lex rhoqualche provincia de’suoi stati, legato, legatus d ia de ja c t u , loi Rodia de jactu.
L e g e , o leg a i, studio della giurisprudenza,
pontificius, légat. Legato a latere, Cardinale
inviato straordinariamente dal Papa presso le g g e , j u s , le droit. Benefissi a la lege o
alcuno dei Principi cattolici , o per rappre­ di' in ven ta ri, V. Inventari,
Legenda , o lan dra , ragionamento lungo
sentarlo in un Concilio , legato a latere ,
legatus pontificius, legatus a latere, légat à e nojoso , cicalata , gridata noiosa, lunga e
latéré. L eg a to , donativo lasciato altrui per sciocca, lungagnola, tiritera, filatera, agliata,
testamento o codicillo , da darsegli per l ’erede, anfania , inepta et molesta locutio , vanito quentia , orationis circuitus , anfania , niai­
lascito, lascio , legato , legatura , legs.
L ege , comandamento fatto per autorità series , sottises , fadaises , légende , verbiage,
divina ed umana , secondo il quale le per­ k irielle, discours à perte de vue.
Legendari , libro che narra le vite dei
sone o le cose soggette debbono regolarsi od
operare, legge , le x , loi. Lege , dicesi più Santi raccolte in un sol volum e, leggendario
particolarmente un generai comandamento e . ............... recueil des vies des Saints.
L e g è r , o lin g è r, che pesa poco , lieve ,
rito prescritto da chi esercita la Sovranità in
una nazione, e dà osservarsi da tutti i sud­ leggiero, le v is , léger. Cavai leg è r, dicevi
diti indistintamente , legge , editto , regola­ di cavallo> che non s’aggrava sul mor­
mento , le x , l o i , réglem ent, coostitution , so , cavallo leggiero , eqiuts p e rn ix , chevai
ordonnance. Lege n atu ral, o divina, precetti léger à la main. M an legera a scrive, a sagnè,
della volontà di Dio intorno ai doveri aelPuo­ a sonè e t un istrument, mano leggiera, snella ,
mo verso Dio stesso, sè ; ed i suoi sim ili, e svelta, sciolta, manus a g ilis , cita a d scriche tutti gli uomini possono conoscere col bendum , le v is, expedita a d venant incidensemplice uso del loro intelletto , legge natu­ dam , peritus , de x te r , levis , agilis fidicen ,
rale , dritto naturale , natura j u s , loi na- c ith a ra d u s, main légère. Cavalarìa leg éra ,
tu relle, ou divine. Lege p e n à l, legge afflit­ cavalleria leggiera, equitatus levis arm atura,
tiva diretta a stabilire qualche pena per chi leviter arm ati équités, cavalerie légère, che­
contravviene al disposto della medesima, legge vaux légers. Solda arm a a la legera, veRt,
p en a le, lex qua interponit p a n a ta , loi pé­ soldato armato alla leggera, veUtes, velitâres
nale. Lege rom ana , quella che fu fatta dai milites , f e r e n ta r ii, miles levis arm atura ,
v e , o dalla repubblica romana in assemblea soldat armé à la légère. Séügn , o durmi
generale del popolo o dagli imperatori a’teinpi legèr', sonno da cui uno facilmente si desta,
toro : ma oggi s’ intende per lege rom ana , sonno leggiero , delicato , somntu stapensia,
il complesso di qbelle che sono contenute semisomnus , s o p o r , sommeil léger. Léger ,
nel corpo del diritto civile fatto compilare agg. di lavoro, di ricamo che lia apparenza di
ed approvato dall’ Imperatore Giustiniano ; poco p eso, che è fatto con* delicatezza, svelto,
leggi romane , ju s rotnanum , loi romaine! eleganti artificio factu s , léger , délicat. Le­
Lege die dodes ta v o le , antica le»ge romana g è r, agg. di cibo di facile digestione , leg­
o breve codice di leggi fatto l’anno di Roma giere , facile a digerire, a d coquendum f a 3 o 3 , ed inciso sopra dieci tavole in rame , cillim u s, léger. L e g è r, agg. di persona o di
rile quali ne vennero aggiunte due altre l’anno animale che ha facili i m ovim enti, snello ,
susseguente, legge delle dodici tavole, leges ag ile, destro, a g ilis, levipes, habilis, léger,
diiodecim tabularum , loi des douze tahles. vite , agile , dispos. Legèr , agg. di pereona
Lege Salica, famosa legge che ebbe il nome che non è costante ne’suoi propositi , inco­
dai Franchi Saleni , che abitavano lungo il stante , volubile , girellajo, leggiero , levis ,
fiume Sale in Alemagna o come altri vo­ mobilis , inconstans , léger , inconstant, vo­
g lio n o , dal nome germano del podere che lage , girouette. Legèr , e più spesso lingèr,
un articolo di quella legge riservava ai ma­ che lia scarsa fortuna', pressoché povero, o u
schi nell’eredità paterna , e dalla quale de­ tenues sunt opes , cui res fa m ilia ris exigua
rivò l ’uso oggidì comunemente chiamato /e- e s t, pauvre , mal fourni , mal partagé , du
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Lj Ooq le
LE
còte
de la fortune. L cgèr , che h a scarse co­
gnizioni nella sua professione , debole d ’ in­
gegno , parum idoneus , faible , mediocre.
L egtr, piccolo, di poco momento , facile a
sopportare , superficiale , scarso , leggiero ,
levis , léger , friv o le , petit. Ch’a Va na le gera tintura d ia gramatica, una superficiale
notizia della gramatica , infarinato nella gra­
matica, grammatica prceceptis levitar imbutas,
primoribus labris grammaticam salutasse ,
ui a une légère
?. Lingèr.
teinture de la gram m aire.
Legebessa , qualità di ciò che è leggiero ,
e dicesi pure d’azione degna d ’uomo leggiere,
e di cosa di legger momento , leggerezza,
U vitas ,
légéreté.
' Leghè , far legati, cioè lasciti nel testamento , o ne’ cod icilli, legare , testamento
relinquere , legare , lé g u e r, faire des legs.
. Legion , squadra , schiera di so ld a ti, o
gran numero di persone, legione, legio, légion.
L egislassiob , ordinamento e formazione di
le g g i, ed il complesso delle leggi medesime,
legislazione . . . . législation.
: L egislativ , agg. della podestà di far leg g i,
legislativo . . . . législatif.
L egulatòe , colui il quale dà l e g g i , od
ordina le leggi d’uno stato , legislatore , le­
gislator , legis auctor , législateur.
. Legista, colui che attende alla scienza delle
le g g i, giureconsulto , legista , giureconsulto,
ju ris p e ritu s , ju risconsultus, légiste, juriscon­
sulte.
Legitim, add. che è secondo la leg g e, le­
gittimo , légitimas , légitime. L egitim , agg.
di figlio , che è nato da m atrimonio fatto
secondo Je le g g i, legittimo , legitim us , lé ­
gitime: indi nen legitim , vale bastard o, na­
turale , non legittimo , spurius , nothus ,
naturalis , n atu rel, bâtard. L egitim , aggi a
vino che non è fatturato, che non è alterato
con qualche mistura , naturale , sim plex ,
impermixtum vinum , vinunt ut m atre natimi
e st , vin n a tu re l, qu i n’est point altéré.
Légitima , quella parte dell’ eredità che i
genitori non possono torre ai fig liu o li, ed
* figliuoli ai gen ito ri, legittim a, légitima
pars , la légitime.
Legitim amemt , legittimamente , giustamen­
te > secondo la le g g e , ju s t e , j u r e , vala­
blement, justement, de droit, selon les loix,
légitimement.
Legitimassioh , atto col quale si rende lo
stato di legittimo ad un figliuolo n a tu ra le ,
o per matrimonio de’ suoi g e n ito ri, o per
concessione del p rin cipe, legittimazione, n a taUum re s titu tio , légitimation.
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Légitim é , fa r legittimo per privilegio 6
pel m atrim onio dei genitori , colui che non
e nato d i legittimo m atrim onio, legittimare,
natalibus restituere, légitimer. Légitimé;, la­
sciare ad un figlio la sola porzione d’eredità
che non e li si p uò t o r r e , cioè la legittim a,
ridurre alla legittim a, nihil prceter legitimam
partem relinquere , réduire à la simple
légitime.
L É O « , nom e generico d ’ogni vettura civile
per trasportar le persone ; legno (v . d ell’uso)
cisium , rìieda , voiture.
L egn -sah t , quella delle due specie di
guajaco che non è adoprata nelle farmacie ,
meno alta dell’a lt r a , e con foglie p iù pic­
cole , bislunghe ed acute ; è un albero resi­
noso di legno durissim o, di colore del bosso,
di m olto p e s o , e che cresce assai lentamente
in alcune delle isole Antille ; chiamasi pure
legn-sant il legno di qu ell’ a lb e r o , legno
santo, guajacuni sanctum , bois sain t, gayaC
à feuilles de lentisque.
L ç g h a , o lig n a , pezzo di legno da a b b ru ­
ciare , le g n a , o legn e, ciocco, ligna, bûche.
LçghA , colpo di le g n e , legn ata, bastonata,
baculi ictus , verberatio , coup de bâton.
L égnà, verlère d a b'òrgno , legnate sucide ,
da c ie c h i, sode , so lè n n i, senza discrezione ,
vérberationes vehem entissimœ, et inconside­
ra ta , coups de bâton ru d e s , forts , grands
coups de bâton.
Lçghê , n. massa di legDa , magazzino di
legne , legnaja , catasta , lignorum strues ,
bûcher.
Lf.gnè , v. bastonare , le g n a re , aliquém
fu sti bus onerare , charger de coups de bâton,
rosser.
Lçgnèba , boschèra , lu o g o , ove si mette il
legno destinato per b ru c ia re , le g n a ja , stanza
delle legne . . . . bûcher.
Lç.gnot , lig n â t , b a r ô t , bastone grosso e
corto , batacchio, frugon e , baculus , sudes ,
trico t, g o u r d in , bâton gros et court.
L egùm , nom e generico d i que’ fruticelli
v e r d i, o granelle che nascono entro a bac­
celli, e si usano per cibo degli uom ini, come
ceci, cicerchie, le n t i, p ise lli, fave , r u b iglie ec.; legu m e, civaja , legumen, légum es
si noti che i Francesi chiam ano anche collo
stesso nom e ogni sorta d ’ erba , pianta , o
radice buona a mangiare.
L ei , p ronom e usato molte volte si nel
fem m inino suo p r o p r io , che nel m ascolino,
e nel caso retto , indirizzando il discorso 111
terza persona , e g l i , e i, ella . . . lu i, e e.
Leisna , leisnè , V . Lenta , lesnè.
L e Sa , respirazione, fiato, respirano,anima,
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L E
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IfE
. .
n„
spiritus , anhélitos, haleine, respiration. P ie vicia libenter ingerere, avoir une mauvaise
leña, o p i è j ï â , ricondursi alla naturale re­ langue. A vèi gnim p e il sla lenga, dire libera­
spirazione , cessando dal moto violento quando mente , senza tim ore, con franchezza il suo
pare che non si possa più respirare per es­ sentimento , dar le carte alla scoperta , par­
ser corso od aver faticato lungamente *, pren­ lare senza barbazzale , libere lo q u i, dire son
der fiato, riposarsi, spiritum ducere , quie- avis sans ménagement, dire librement sa,
scere , rendre haleine , reprendre haleine, pensée. M nè la l e n g a , V s a r s è t, la berta-,
se reposer. Leña , vigore, robustezza , ga- véla , cicalare assai, tattamellare, plurim um
gliardia, forza da poter durare nella fatica, loqui , bab iller, caqueter , jaser. iVeri mûrie
lena , ro b u r, v is , haleine , force, vigueur. la lenga a n b o c a , esser efficace n el parlare,
Lenona , uovo di pidocchio, lendine, le n s, c e le r i, et exercila esse lin g u a , avoir la
langue bien pendue. Tnì la le n g a , butè la
le n te , lende.
Lendnè , len dnòs, che ha le n d in i, pieno berta an sach , lassè la lenga a ca , butè
di lendini, lendinoso, lendibits scatens, plein la lenga a m é û i, i capussin f ah tajaje la
lenga , dicesi dì chi sta senza parlare in com­
de lentes.
. Lenga , membro carnoso, e mobile , che pagnia d’ a ltri, lasciar la lingua al beccajo,
è nella bocca dell'uomo e di molti animali, aver la p ip ita, linguœ temperare , conlicere,
col quale distinguonsi i sapori, e si modula obticere, tacere, n’avoir point de laneue, avoir
la voce in parole, lingua , lingua , langue. donné la langue au chat. Nen podèi tni Ut
Lenga sp ò rc a , o spessa , lingua dell’uomo le n g a , non poter tener la lin gu a, linguce
o dell’animale vivente , quando per pienezza suce m oderari non posse , ne pouvoir pas
di stomaco si carica di materie che ne risal­ garder le silence, ne pas savoir se taire, ne
gono , lingua fecciosa . . . . . langue char- jamais s’abstenir de parler. A vèi na cosa
ée. A vèi la lenga sp e ssa , si dice di chi sla ponta d ia len g a , si dice dell’essere in
a la lingua grassa, e malamente profferisce sul punto di ricordarsi di alcuna, cosa, ma
alcune consonanti, come la R ., aver difficoltà non l ’aver così tosto in pronto, avere in
di lingua , lingua inexplanata , h asitaris, sulla punta della lingua , aliqu id in prim olangue grasse. Tire un p è d le n g a , tener un ribus labiis versare , avoir un mot sur le
piede di lingua fuor della bocca dicesi iper­ bout de la langue. Piè lenga , cercar di sa­
bolicamente di chi è estremamente stanco , pere una cosa, informarsene, prender lingua,
a similitudine decani i quali dopo aver corso aliqu id de aliquo exquirere , aliquid ab
assai tengono la lingua pendente dalle labbra, aliquo percontari , s’inform er, prendre lan-,
essere spossato dalla fatica , cursu v e l labore gue. L a lenga a Va gnun Òss , e fioca peit
exhaustum esse, linguam ejicere^ être rendu e gròss , la lingua non ha osso e fa rompere
de fatigue, tirer la langue. Tiré un pè d len g a , il dosso, cioè per la maldicenza talora s in­
fig. dicesi d’ogni stato in cui convien faticare contrano dei p erico li, plerosque lingua fu n ed affannarsi , tapinare , miser am v ila m ditus pessum aedit, plerisque lingua d a t m ali
agere , tirer le diable par la queue. JFè tiré originem , un coup de langue est pire qu’un
un p è d len g a , far languire altrui , duras coup de lance. L a lingua batte dove il dente
alicui facessere , faire tirer la langue d’uu d u o le , prov. italiano, cioè ragionare delle
pied de long. L en g a , per loquela , discorso, cose che premono e che dilettano , e x abunconsiderata come solo organo del parlare , dantia cor dis os loquitur, on parle volontiers
lingua, serm o, lingua, langue. Lenga longa, des choses, dont on a le cœur rempli , de
lengassa, lenga da stro p ià , u o m o , o donna l’abondance du cœur la bouche parle. A j ’è
linguacciuti, cicalone, ciarliero, berlingatore, vira je la lenga an b o c a , dicesi allorché per
lingua lunga , loquax , blatero , linguax , isbaglio od altrimenti taluno pronunzia una
bavard, qui a la langue bien pendue , qui parola diversa da quella che vorrebbe , ha
u’a pas le filet. V. anche Lengassa. Cativa storpiato una parola, gli si è dimezzata la
lenga , lengassa , lenga eh’a t a ja , e fo r a , lingua in bocca, sortito, vocem emittere, la
lenga ben f i l à , lingua che taglia e fende , langue lui à fourché. Lenghe d C h ë r, e ciÒlinguardo , lingua fracida, maldicente, mala che d Turin a V àh m ai p i f i n , asserzione
lingua , lingua tabana , homo acida linguce, di un fatto , la quale può intendersi anche
homo dica x , lingua m ala , immoderata , proverbialmente, per significare che i cica­
langue piquante, mordante , couteau de tri­ loni e qu elli, che suonano a festa non ces­
pière , mauvaise lan gu e, langue de serpent. sano se non dopo lunghissimo tempo , larAvèi na cativa lenga , avere abitudine di giloqui , et qui tintinnabula p u isa n t, numspallare , d’altru i, aver mangiato n o c i, con- quam lingua , et sonitui Jìnern im ponunt,
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LE
LE
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ceux qui se mettent à jaser et à carillonner lente , lem vitre a , crista llin a , lentille.
Le stessa , V. Lentòr.
ne finissent jamais. Lenga s a la , lingua di
L e n t ìa , o la n d a , legum e, il cui granello
bue , di porco o d’altro animale macellato ,
cotto e condita con sale per conservarla ad è tondo , stiacciato e di color v a r io , altre
uso di c i b o , lingua salata, lingua m aria Tossirne , altre d i color bianco-verdastre -, e
condita , langue salée. Lenga s a là , lenga la pianta annua erbacea e ramosa che lo
ah pajóla , cosi appellasi dai cuochi una p ro d u c e , lenticchia, lente c iv a ja , le n s , le,ri­
lingua di bu e , di porco e cc ., ricoperta da tienici , lentille. Lentìa d ’a q u a , genere d ’erbe
un’altra p elle, con la quale si fa cuocere in piccolissime composte di due o tre fo g lie
un modo particolare . . . . langue fourrée. unite, nascente e galleggiante sulla superficie
Lenga d'serpent, pianta cosi nom inata, per­ delle acque stagnanti, ed alcune specie delle
chè il suo frutto ha qualche som iglianti qu ali sono usate come rim edio , lente pa­
alla lingua di un serpente, è alta non più lustre, lenticchia d’acq u a, lemna , lenticula,
d i un p alm o, ed ha una sola f o g lia , ella è lenticule , lentille d’eau , lentille de marais.
buona per le ferite, erba luccia , lingua Lentìa , macchia , che si sparge particolar­
serpentina , ophioglossum , langue de serpent. mente sul viso simile alle le n t i, len tig g in e ,
Lenga cUcan, sorta d’erba cinoglossa , cyno- lenfigo , ephelis , lentille , éph elide. Sot la
glossum , cinoglosse , langue de chien. Len­ lentìa j ’è la bela.fia , prov. una donzella ,
ga , dalla sua form a, e colore, dicesi anche che sia macchiata d ’una lentiggine, è com iiuna.spezie di f u n g o s e propriamente quello nemente vezzosa ed avvenente , puella lenti ine notata plerum que est form osa , une
ehe nasce ne’pedali degli a lb e r i, detti lenemoiselle m arqué d’une lentille , est o r d ighe
„ boletus hepaticus . . . .
Lengassa , accr. e pegg. di le n g a , m ala nairement jolie. Lentìa , chiamano gli oriuolai
lin gu a, linguaccia , lingua serpentina, lingua quella piastrella di m etallo, di form a simile
maledica , lin gua e x le x , p e rfid a lin g u a , alla lente civaja che è attaccata all’ estremità
lingua m a la , im m o d e ra ta , mauvais lan g u e, del p en d o lo , lente . . . . lentille de pendule.
Lentiòs , che h a lentiggini , lentigginoso ,
méchante langue , langue de vipère , langue
lentiginosus , qui a des lentilles.
bien affilée.
Len tòr , o len tessa , mancanza d i celerità
Lengbçta , dim. di lenga , lin gu etta, lin­
gula , petite langue. Lengheta , dicesi nelle nel muoversi , o n e ll’ operare , lentezza,
arti, e parlando di a rre d i, di vesti, e simili agiatezza, tardità, pigrizia, languor, tarditas,
tutto ciò che ha la forma d’una lin gua, come lentitudo , lenteur , commodité , longueur.
Leopard , quadrupede del genere del gatto,
la parte scanalata del lume ove si appog­
gia il lucignolo, la parte Inferiore della cra­ simile alla pantera, sebbene alquanto più pic­
vatta che si affibbia, ecc. linguetta, lingula, colo , cosi che ne fu creduto il m a sc h io,
languette, lamperon, nœud. Lengheta , chiave, velocissimo nel c o rs o , di color le o n in o , in chiavetta, che alzandola o abbassandola tura, danajato di macchie nere che form ano grup­
o apre i buchi del cliiarino, del (lauto, e c . . . . petti rotondi disposti p er linee trasversali ;
languette. Lengheta , o ància , cannoncello leopardo , leopardu s , léopard.
Lepid,' giocondo, piacevole, am en o, faceto,
stiacciato , con cui si dìi il fiato a certi stromenti musicali, linguetta, beccuccio, lingula , burlevole , giocoso , b u rb e ro , lepido , fa c e languette. Lengheta , per l ’ anima del pallone tu s , lepidus , p laisan t, comique , dróle.
Lepidessa, lepidezza, facezia, m otto, detto
.............languette.
Lesitiv , sost. rimedio purgante composto arguto, e piacevolò, b u r la , buffoneria, lepidi
di molte sostanze , fra le quali il tamarindo , fo c i , facetice , càvillum , facétie, plaisanterie,
la sena , il polipodio ; efettuario lenitivo , bon m o t , raillerie délicate , bouffonnerie ,
5
electuarium le n itiv u m , électuaire lénitif.
Lekitiv , agg. di rimedio , contr. d i ga­
gliardo , lenitivo, jarm acum dolores rnitigans , remède lé n itif, adoucissant.
L ente , vetro , o cristallo di figura sim ile
alla lente civaja, convesso da am be le parti,
è che fa apparire alla vista p iù grossi gli og­
getti allorché gli sono vicini -, chiamansi però
collo stesso nome gli altri cristalli destinati
a soccorrere l ’occhio sebbene o convessi da
una parte soltanto , o convesso-concavi
goguettes , propos joyeux.
Lf.pra , terribile, malattia cutanea, cronica,
spezie di scabbia in som m o g ra d o , che rende
la pelle macchiata , insensibile, coperta di
croste , squamosa , ed infine produce ulceri
schifose depascenti che penetrano alle ossa,
e staccano a lem b i le membra-, leb b ra , ele-
p h a n tia , elephantiasis, leprie, m ala scabies,
lèpre , ladrerie.
,
LeprÒs , infetto di le b b r a , lebbroso, lepns
affectus , elephantiasi laboran s , lépreux ,
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stà ., V. Maestà.
LE
JLE
ladre. Ospedal d i lepròs , ospedale de’ le b ­
brosi , elephanticorurn valetudinarium , lé ­
proserie , la d re rie , hôpital pour les lépreux.
L ë rm a , v. p le b ., per lag rim a , Y. Lacrim a.
Lërm è , y. p l . , Y. Lacrim è , e Piorè,
L f.- roI , rimedio p u rg a tiv o , e vomitivo ,
di recente invenzione del sig. L e -R o i fran ­
cese , da cui prese tal n om e , le -r o i 0 le -ro à
,v . . . . le -ro i.
Les , add. che significa offeso, non è in
uso salvo nel nominare il delitto di lesa-mae­
e da cui l ’altro contraente ottiene il con i>
spondente vantaggio , lesione , Icesio , d a mnum , lésion.
L e s iv , agg. di contratto che im porta danno,
lesivo . . . . contrat où. il y a lésion.
Lesna , o leisna , ferro appuntatissim o, e
sottile, con m anico rotondo d i leg n o , per lo
p iù d i b o s s o , col quale si fora u cuojo p e r
cucirlo , il legno , e s im ili, lesina , subula ,
aléne. L eisn a , s i . dice anche d ’uom o sordido,
e avaro , lesina , sordidus , ten ax , avare ,
avaricieux, so rd id e , m esqu in , ta qu in , vilain,
Lesa , stromento rusticano , il quale si ladre.
Lesnè , o leisn è , cioè col ch’a f a le leisne ,
strascica da’ bu o i p er uso d i trainare , car­
retta senza ruote , treggia , strascino , t ra h a , colui che & le ledine , subularum opijex ,
veh.es, traineau. L es a , striscia lisciata, fatta alénier.
Lessìa , im biancatura d i panni lini fatta
sul diaccio per isdrucciolarvisi in p ie d i, sdruc­
ciolo , stad iu m g la c ia tu m , glissoire. L esa , con cenere , ed acqua bollente messavi sopra,
bucato , lixiviu m , lessive. Lessìa , l ’acqua
pér le s è t , V .
Lbsca , particella d i cosa bu o n a a m an­ medesima passata p iù volte sulle ceneri ad
giare , tagliata sottilmente dal tutto , fetta , oggetto d i fa r bucato od altro ; r a n n o , li­
lettolina, frusto, fr u s ta r ti, s e gm e n tim i, tran­ sciva , lix iv ia , lessive: V . Lessiàsst Fè lessìa,
che , lèche , morceau. L e s ta d ’to r o n , V . im biancale , e tor via il sucidume ai panni
: lin i col bucato , im bucatare , p u rg a re , les­
T o ro n .
Lçsca , erba vivace di diverse specie tutte siver. F è na lessìa , fig. fa r una gran per­
crescenti neU’acqua o nei lu ogh i a cq u atici, dita al g iu o c o , perder quanto si h a in tasca,
e della quale secca che sia s’ intessono le m u lta m , v e l totam pecuniam perdere in
6èggiole, e si fanno le vesti ai fiaschi, sala, ludo , magnani pecunia jacturam fa c e r e ,
carex , scirpus , la ic h e , scirpe des lacs.
perdre tout l'argent a u j e u , faire une grande
t e , faire une lessive. F è le s sìa , in m.
LescabiSa , o canavrosa , piccolo uccello
vale pisciar n el letto, in lectum commin cantatore dell’ordine della silvia, e d el genere
degli u s ig n u o li, d i colore grigio verdastro g è r e , pisser dans le lit.
Sul dorso e sul capo , rossastra sul ventre ,
Lessiàss , q u e ll’ acqua che si trae dalla conca
iena di panni s u d ic i, dopo averlavi gettata
e bianco-pallida nella gola : abita le sponde
delle acque e nei canneti . . . . sylvia arunoliente sopra la cenere , rannata , lixivia ,
dinaria , effarvatte , boùscarle , petite ro u s- j eau de lessive.
Lçssiow, insegnamento di letteratura, scienze
serolle.
Lese , v. raccorre , e rilevare le parole dai o belle arti , dato in tempo limitato , come
caratteri scritti ; leggere , legere , lire. Lese una o due ore , e dicesi fig. d ’un avverti­
coren t , leggere speditam ente, expedite lege­ mento , d’un ricordo avuto per propria do­
re , lire couramment. Lese la v ita a u n , lorosa esperienza , lezione , prœ ceptio , leçon.
dije le soe v r ità , cantar la zolfà a uno , Lession , quelle cose insegnate dal maestro
dargli una sbrigliata , aliquem verbis casti­ volta p er v o lta , lezione , a u ditio , prœ lectio ,
g a re , graviter increpare, chanter sa gamme leçon. Lession , quella parte di scritto che
à qu elqu’u n , lu i dire ses vérités.
il maestro im pone a llo scolare d’ imparare
L çseSa , pilastro incastrato nel m u ro , e di a m em oria , lezione , memoriter ediscenda ,
cui non compare esteriormente se non la leçon. L ession , chiamasi anche il capitolo
quarta o la sesta parte , pilastro incassato , della Scrittura, che si recita nell’ officio di­
ascia . . . bande.
vino , lezione , lectio , leçon.
L esèsse , sdrucciolarsi sul diaccio coi piedi,
L e s t , add. ratto , veloce , agile , spedito ,
oppure assiso sopra una slitta per ispasso s n e llo , p ro n to , presto, celer, a g ilis, velox,
..............glisser , patiner.
c itu s , expediius , vite , léger , prom pt , le­
Lesèt , strumento su cui si siëde per andar ste , h ab ile et agissant. Lest coni un gai
sul ghiaccio in pendìo, slitta, v e h e s , traîneau. etpionb , com un c'ófo , coni na lumassa ,
L ésion , pregiudicio , perdita , che ci viene agg. a uom o lento , p ig r o , tardo , poltrone,
cagionata da una convenzione od altro atto d e se s , p ig e r, tardas , lentus , le n t , ta r d if,
stipulato , sconsideratamente o per necessità 7 l o n g , paresseux , tiède , barguigneur. L e st ,
r
S
,
LE
479
è di leggere dinanzi a qualche persona, let­
tore, anagnostes, lecteur. Letòr, si dice an­
che a dottore che legga in istudio , o acca­
fin, rusé, fourbe, leste.
Lest, a n ., velocemente, ratto, lestamente, demia , o comunità religiosa , lettore , pro­
cito , celeriter, actutum , properanter , vite- fessore, maestro , anteccssor, professor, d o ment, promptement , avec adresse, avec ctor , lecteur, piofesseur, régent. L etòr ,
colui che esercita l’uno de’quattro ordini
agilité, lestement.
L e s T O - F A R T B , V. Lest.
minori della Chiesa, lettore, lector, lecteur.
Lët., sost. arnese ove si dorme, letto, Aviso al letore , prov. ital., e dìcesi quando
lectus , cubile , torus , lit, couche. Lët a sotto termini generali alcuno profferì certe
rôde, carriuola, lectus ambulatorias , rou­ parole, con intenzione che un altro ne faccia
lette , carriole. Lët d campagna, letto di cam­ l ’applicazione , oppure parlando d’avveni­
po , lectus castrensi*, ht de camp. F è'l têt, mento che possa altrui servire d’ istruzione
rifar il letto, lectum sternere faire le lit. non incappare in qualche disgrazia , avviso
Tnì ’l lët , stare a letto per malattia, lecto al lettore, lectori ( monitum) ; avis au lecteur.
detineri, garder le lit. L ët, per matrimonio
Letuba, il leggere, lettura, lectio, lecture.
nelle espressioni fié ài d’priai lët, <Fsecond Letura , terin. degli stampatori , carattere
lët, prole del primo, del secondo matrimo­ da stampa minore del silvio, e maggiore di
nio , figliuoli di primo, di secondo letto, quello detto filosofia , cioè due punti più
filii ex primo, ex altero coniugio, enfans grande di quel che è impresso in questo di­
du premier lit, du second lit. L ët , suolo zionario ; lettura . . . . cicero.
della terra, sopra la quale si posano le acque,
Letubìi/, istrumento di legno fatto a pen­
fondo del fiume , letto, alveus , lit , canal , dio , per appoggiarvi il libro mentre si legge :
fond d’une rivière. A taula , e lët gniin onde leggere più comodamente, leggio, p lu rispèt, i cibi invitano a mangiare, alla teus , pupitre. Le turil , istrumento poco dis­
mensa e al letto non conviene esser vergo­ simile sul quale tengono il libro coloro,
gnoso , non conviene Carsi sollecitare o pre­ che cantano i divini uffizj, leggio, pluteus
gare , yereamdari neminrm ad mensam vel anagnosticus, agnosterium , lutrin ,. pupitre
ad cubiculum decet, on ne doit pas être d’église. Leturìl del missàl . . . porte-missel.
honteux & table et au lit.
L èv , léùgh, spazio occupato da un corpo,
Lët , part, del v. Lese , V.
o determinato con qualche altro segno; luogo,
•Leta , per elezione , Y. Elèta.
locus, lieu. A léù e a féù , o a lago fogo
Letargs , oppressione di cervello , che ca­ e catena, dicesi di chi convive con altra
giona sonno, e dimenticanza, gran debolezza
ersona , che sta nella stessa casa, e servesi
e lieve delirio, letargo , veternus, lethargus,
el medesimo fuoco , focarius , à p o t, et à
léthargie.
rót. Esse a léù e fé ù , esser a luogo e tempo
L ç t ê r a , l e g n a m e d e l l e t t o , l e t t i e r a , lignea opportuno, sibi commodiun, sibi opportunum
keti compages, lectifulera , c h â l i t , b o i s d e f i t . esse , étre en temps et lieu, à propos. Avèi
• Letehalmejít , avv., s e c o n d o l a l e t t e r a , ne fé ù ne léù , V. Féù. Portèsse ' sul léùgh
l e t t e r a l m e n t e , ad verbum , ad literam , l i t ­ del léùgh , portarsi sul luogo, al posto, in
t é r a le m e n t , à la le t t r e .
rem prcesentem venire, se porter sur les lieux.
Letera , V. Litera.
Léù , per ispazio , spatium , espace , lieu.
L e t e r a t c r a , s c i e n z a d e l l e b e l l e lettere , Léù , per posto, sito , piazza , locus , lieu ,
l e t t e r a t u r a , literatura , erudilio , l i t t é r a t u r e , endroit, place. Léù , per terra, borgo, vil­
é r u d i t i o n . literatura , c o m p l e s s o d e ’ s c r i t t i laggio , casale, pagus , vicus , locus, village,
l e t t e r a r i i d ’u n a n a z i o n e , d ’ u n s e c o l o , e o e . , hameau , lieu. Léù comun , cesso , privato ,
letteratura , literatura , littérature,
luogo comune, latrina, forica , privé , lieu
L ftèt , d i m . d i lU , t e t t u c c i o , l e t t i o c i u o l o , commun. Léù , col verbo dè , occasione ,
teetidus , p e t i t l i t , c o u c h e t t e .
cagione, luogo , locus, lieu, occasion, sujet.
, l*yiGA, arnese da trasportar persone a Ari lé ù , in vece, in cambio, p r ò , loco , au
braccia d’uomini, o per lo più da due muli, lieu d e , à la place de. A tenp e lé ù , con
detto forse cosi, perchè vi si può giacere opportunità, con occasione, a luogo e tempo,
come nel letto, lettiga ¿ lettka, luetica , loco et tempore, opportune, en tems et lieu,
htière.
à propos. A vèi lé ù , essere posto ad effetto ,
Lrrm , V. Letèl.
essere eseguito , aver luogo , fieri , locum
_ L e t ò b , c h e l e g g e , l e g g i t o r e , l e t t o r e , lector, habere , avoir lieu. F i l é ù, a m m e tte r e ,
l e c t e u r , l i s e u r . L e tò r, c o l u i l a c a r i c a d i c u i concedere , lasciar luogo , permittere , feue
lestofante , accorto , svelto , destro , sagace ,
astuto, furbo, vafer, versutos, sagax, adroit,
S
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Le
U S
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LE
d r o ita cco rd er. Fesse lê u , nascer l ’opportu- varsi od abbassarsi dirimpetto ad un passag­
nità , esser ammesso, fiarsi luogo, v ia p a te t, gio , ponte levatojo , pons versatilis , pont
evis.
se faire lieu.
Lkvadbis , V. L evatris.
L ë ü i , o g iê û i, pianta graminea che porta
L e v a e j u s , levamus, il levare, ossia togliere
semi bislunghi piani da un la to , e convessi
dall’altro, raccolti in spighe alquanto piegate, il suo ad altrui con inganno, levaldina,
. e di cui hannovi più specie : la più comune Jurtum , v o l , larcin , filouterie , volerie ,
è annuale, nasce tra le biade , con radici mangerie. F è un levaeju s, venir di levante,
fibrose , steli simili a quelli del grano e semi fare un rastrello , fu r a r i , prcedari , piller ,
di colore rossastro e che rendono, mescolate voler, emporter.
Lev a r t , quella parte dell’orizzonte dalla
con esso, le farine nocive cagionando verti­
gini a chi ne mangia, loglio , gioglio, ziz- quale spunta e si leva il sole, levante, oriente,
zanca , lolium temulenlum, ivraie enivrante , oriens , levant , orient , est.
Levata , V. L evada.
zizanie , Un’ altra specie, detta nel Monfer­
Levatris , quella che assiste alla femmina
rato p a ilo n , è perenne, ha i semi più pic­
coli , viene spontaneamente in quasi tutta partoriente, e raccoglie il parto , levatrice ,
1’ Europa , compiacendosi ne’ terreni m agri, comare ostetrice , obstetrix , accoucheuse ,
e può coltivarsi vantaggiosamente per forag­ sage-femme.
L evatura , modo di scrivere e spedire la
gio-, loglio dei prati? loglio perenne o selva­
tico , loglierella , lojessa , lolium ' perenne , copia autentica dei decreti de’magistrati e degli
atti che hanno luogo davanti ad essi . . . .
ivraie vivace , fausse, ivraie.
Levé , sost., V. L evada.
' L e v a , stanga di legno , o barra di ferro,
L çvi , alzare , levare , attollere , levare ,
la quale avendo un punto d’appoggio fisso ,
collocata per un altro .suo p u n to , ne facilita lever , hausser , ôter. . Levé ^ alzar uno da
il movimento in ragione della distanza della letto, coprendolo co’suoi abiti, e dicesi per
forza che vi si applica ; le v a , beva , vectis, 10 più de’fanciulli e degli impotenti, levare.
levier. L ev a , per levata di soldati, Y. L evada. dal letto , e ledo educere, lever. L evé la
LçvÀ, pezzo di pasta fermentata, ed ina­ r a p a , si dice del mosto , quando per lo
grita , che mescolato in piccola quantità colla bollire manda su la vinaccia a galla , levar
pasta fresca di cui vuoisi far p a n e, ne pro­ in capo , fervere , ebullire , bouillir , fer­
muove la fermentazione, e rende cosi il pane menter. Levé 7 béùi , cominciar a bollire ,
più leggiero, piacevole , e tenero ; lievito , levar il b o llo re , siibfervefieri , commencer à
pasta acida , fermento , fe rm en tim i, levain. bouillir. Levé la levr, scoprir la lepre, sco­
Buie le leva , impastare il lievito stemprato vare, levare, leporem detegere, e lustro .edu­
con una parte della farina che si vuole ri­ cere , faire lever un lièvre , forlancer. Levé
durre a p a n e , per lasciarvelo fermentare la pernis , la quaja ec. far alzar a volo ,
alquanto, levitare, ferm entare f a r inani, faire levare, e x cita re, faire lever. Levé la mosca,
adirarsi tosto, excandescere, prendre la chè­
lever la pâte.
Lçvada ’, o levada, l ’ora, il tempo in cui vre , la mouche , se piquer. Levé (T p e is ,
sorgiamo dal letto , levata , il levarsi, sur- leve a cavai , Y. D è la barsiga. L evi ,
rectio , lever. L evada , o le Ifvè d e l s o l , levare , cavare , rimuovere , togliere, por­
levamento del s o le , lo spuntare , il nascere, tar via , levare , atiferre , addimere , to/il levarsi del sole , ortus solis , le lever du lere, ôter , lever. L evé la riputassion, l cre­
soleil. L evada , o levata , o levé , chiamata d it , levar la riputazione , diffamare , labem
d’alcuni uomini al servizio militare per or­ alicui aspergere, décrier. Levé la pressa
dine del Principe ; e dicesi pure della stessa a l p a n , torre il lustro ad un panno , panno
gente allorché si raccoglie o sta per racco­ nitorem auferre, dépresser , oter le lustre ,
gliersi , coscrizione, leva , delectus mililum , décatir. Levé 7 v e s o , 7 gigêt, 7 g a tìi, levar
le v é e , conscription. Levada , o levata d e l 11 pruritoj l’ albagìa, la voglia, il capriccio,
cadaver , sepoltura , kumatio , levée. F è la cavar il zurro di capo a u n o , aliquem cokilevata d e l c a d a ve r, trasportare un cadavere bere , in officio continere, tenir quelqu’un à
alla sepoltura . . . . enlever un cadavre, un la raison, lui faire passer l ’envie de folâtrer.
corps mort , et le faire porter au lieu où il L evé 7 cassul dan m a n , togliere il maneg­
doit être inh u m é, ou exposé au p u b lic , gio, auferre adm inistrationem , ôter l’ admi­
faire la levée.
nistration. L evé dant sui p ô le s , levar dai
Levadòr , da potersi levare, e si dice sol­ gangheri , o cardini , sgangherare, cardinibus
tanto de’ponti, così costrutti che- possono le- em overe, faire sortir des gonds. Lei-é i sigij,
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o o g le
LE
torre , levare , rompere i su ggelli, signa ,
sigilla auferre , adùltere , lever les scellés.
L fvè V assedi, levar l’assedio, obsidione e x inìere , lever un siège. Levé n’ ipoteca, ren­
der liberi i b e n i vincolati da ipoteca, hypoAhecam abrogare , radier une hypothéqué ,
donner main levée d’une inscription hypo­
thécaire. Levé un sequestr, togliere, rivocare
un sequestro , sequestrum expugnare , abro­
gare , irritum fàcere , donner main levée
.d’une saisie. Levé 7 ru so, srugginire, dirug­
ginare, pulir dalla ruggine, rubiginem ab s ter­
gere, dérouiller, ôter la rouille. Levé ’l ruso,
figur. , dirozzare , scozzonare , dirugginare ,
imbuere, informare, dérouiller. Levé la scòrssa,
levar la buccia , dibucciare , desquamare ,
.idelibrare, decorticare, écorcer, ôter l ’écorce.
Levé , trattandosi di prezzi, di somma di
denaro , e sim ili, diffalcare -, dedurre , demere , detrahere, deducere , diffalquer. Leve
d ’soldà , o d i soldd , arruolare , assoldare
uomini pel servizio militare , far soldati,
levar genti, milizie, ecc. per condurli a guer­
reggiare , mililum . delectum liabere, militent
o milites seribere, lever., enrôler des soldats.
■Levé d’p a r t, Y. Fesse Içve d ’p a rt. Levé ria
sentenssa , na còpia , n’ istrum ent, far spe­
dire la copia autentica d’una sentenza, d’una
scrittura , •d’un contratto , sententiam, syn grapham e x actis referre, lever un juge­
ment au greffe , .lever un contrat chez le
notaire. Levé ’l pian , la pianta d'un f o r t ,
levar la pianta , disegnare la pianta a una
fortezza , castelli planifient, perscribere, lever
Je plan d’une forteresse. Leve , parlandosi
della pasta , che si. leva in capo , mediante
i l fermento, levitare , , intumescere , ferm entescere, lever , fermenter. Lfvisse , alzarsi ,
levarsi, se altollere, erigere s e , surgere ,
•se lever. Levèsse su , rizzarsi in p iè , levarsi
in p ied i, alzarsi, Sorgere , surgere , se e ri­
gere , se lever. L evèsse, uscir del le tto , al­
zarsi , levarsi, e ledo surgere , se lever ,
.sortir du lit. Esse ’n p ò lev a , e ’n p ò cogià,"
^sser® ora in letto, ora fu o ri, essere amma­
laticcio , stare tra il letto e ’1 lettuccio, morbosam vitani ducere , être valétudinaire.
Leveve , leveve s u , su , su , levatevi, surge ,
surgite, debout, ¿ ’è n en ’l tul levesse a bon
ora , ma V è arivè a ten p, non basta che si
presenti l ’occasione , ma conviene coglierla ,
arripienda est occasio qiutm se se offert, il
suffit pas que l’occasion se présente, il
faut la saisir. L evèsse, parlandosi di ven to,
cominciar a soffiare , alzarsi, levarsi, afflare
cepit, se léver. Levèsse , parlandosi di nubi,
di tempeste , e d’altre meteore , formarsi,
Tom. I,
48i
cominciare, apparire , levarsi, e x o r ir i, in­
combere i se léver. L evèsse, l’apparire del
so le , della luna, o delle stelle, levarsi, ap­
rire, nascere, o ririf se lever. Leveslo dant
tèsta, non vi pensar p iù , curam abjicere,
n’y penser plus. Levèsse , togliersi, levarsi,
cavarsi , sibi auferre , svoler, se priver.
Levèsse la sè , cavarsi la sete , dissetarsi ,
sitim levare, sistere, sedare, e x p lere, s’étaucher la s o if , se désaltérer. Levèsse la fa m ,
la séùga , cavarsi la fam e, il* sonno , man­
giare , dormire a sazietà, farnem , somnum
explere, rassasier, assouvir la faim , manger,
dormir tout son soûl. Levèsse la vêûia dna
c o sa , cavarsi la v o g lia , soddisfare all’appe­
tito , libidinem explere, se satisfaire, se ras­
sasier , contenter son envie. Levèsse tute le
soe v ê u ie , i so coprissi, darsi tutti gli agii ,
cavarsi i suoi capricci , soddisfare , a tutte
le sue v o g lie , genio suo indu lgere, sibi
obtem perare, n’être pas traître à son corps,
s’acoquiner. Levèsse na còsa d a la boca ,
o leveslo-d a la boca, risparmiare privandosi
di ciò che è necessario al vitto, victu suo se
d efrau dare, épargner, s’arracher le pain de
la bouche. Levèsse ita còsa d a f è ù i , o le­
veslo d a f è ù i , avanzar tempo col vegliar p iù
del consueto , cavarsi il tempo dagli occhi ,
plus cequo vigilare, prendre sur son souuneil
pour mire quelque chose. Lfvèsse i guani ,
dicesi per ischerzo al gatto , quando cava
fuori le unghie che tiene ascoste dentro la
pelle , sguainar l ’ugna , ungues producere ,
tirer déhoiìs les ongles. Levèsse V c a p e i,
levarsi di capo, fard i berretta, scappellarsi,
aperire caput, se découvrir, mettre bàs son.
chapeau. Levèsse la m ascra, non finger più ,
parlar chiaro, scoprire suo il. sentimento già
tenuto nascoso , cavarsi la maschera , libere
personam deponere, ôter le masque, se léver
le masque.
Lëüg& , V. L è i,
Lf.vç.rtuï , pianta vivace rampicante di stelo
sottile , duro , angoloso , con fòglie ruvide ,
larghe e dentate, che cresce naturalmente
nelle sie p i, ed è coltivata in molti luoghi pei
frutti o coni che servono a far la birra ; i
suoi teneri polloni servono di c ib o , ‘e le
foglie ed i sermenti giovani di foraggio ; lupolo , lupulus, lupus saliclarius , houblon ,
vigne d u 'nord.
Leve , piccolo quadrupede roditore , gene­
ralmente di pelo grigio-fulvo , ma bianco
sul ventre, paurosissimo , e velocissimo al
correre , lepre , lepus , lièvre. L evr funtèla ,
lepre femmina . . . . liase. Piè la levr con
'l citer, condurre un’impresa con flemma e
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48>
M
u
L iayI , n o m e con cui è ch ia m a to n e ll’A s ti­
p a z ie n z a , p ig lia r la lep re col c a r r o , bove
lep o rem v e n c tr i, cunctaiido re m restituere , gian a 1’ uccello d e tto a ltr o v e . T e s ta -m o r a V.
L ib è l, lib re tto , lib e llo , lib e llu s, p e tit liv re .
a lle r b rid e en m ain dans une affaire.
L e v e a ss ë û l, levr a t i n , uccello d etto anche L ib è l., d o m an d a giudiciaria fatta p e r iscrit­
to ra , lib e llo , citazio n e, intim azione , libellus-,
co ra tb n , g a n b a levro t ec. V. C oralòn.
L çvrêt , strumento in liso presso i bottaj d em an d e e n justice , ex p lo it. L ib è l in fa m a *
per fare le capruggini delle botti, ossia qu el- t ò r i , scritto in fa m a n te , c a r te llo , lib ello fa*
l ’ incavatura nelle doghe , in cui entrano i m oso , lib e llo , lib ellu s fa m o s u s , lib elle *
é c rit d ifla m a to ire.
•
f o n d i ,. zinatojo . . . . . jabloire.
L iber , sost. q u a n tità d i fogli sta m p a ti o
LfVROR , le v r o tin , o l e v r ò t, lep re gióvane,
le p re tta le p ro tto , le p r o tto , lep ro n e , lep it- s c ritti, o b i a n c h i, e cuciti insiem e , fo rm a n ti
u n solo v o l u m e , l i b r o , v o lu m e , lib e r,
s c u lu s , le v ra u t.
L ev te B’t ì , u n ¿evie d i i , colpo d a to su l v o h im e n , c o d e x , liv re , v o lu m e. L ib e r d ie
viso colla m an o a p e r ta , m o stac cio n e, Sgru­ m e m ò r ie , lib re tto destin ato p e r iscrivere v arie
g n o n e , . c o la p ku s , p u g n u s in os in /U ctu s, c o s e , o che h a n n o a f a r s i , o p e r p u ra m e­
m o ria ; lib ro d i r ic o r d i, lib e r m em o ria li* ,
g ra n d so u fflet, m ornifle , casse-m useau.
L ì , avv. lo c a l e , cosi d i m o to com e d i p u g illa r e s , a l b u m , a g e n d a , ta b le tte s , carn et.
stato , 11, q u i v i , in q u e l luogo , ib i , illic , L ib e r d o p i , ari p a n i a d o p i a , lib ro doppio
eo , i l l u e , là , dans ce l i e u - l à , d ans cet e n - dei c o n t i , e o d e x d a ti v e l e x p e n s i, liv re en
rtie d o u b lé . L ib e r d ia desm entia , fig u r.
d r o it- là . L ì , usasi a n c h e p e r relazione a
►ro d e ll’o b b liv io n e , fium e l e t e , liber o b li*
tem p o , a cagioni ,• a q u a n tità n u m e ric h e , e
sim ili ; li , co , l à . D a l ì , o (P ii, d i li , di v io n is , leth u m J l u m e n , fleuve d ’o u b li. L ib e r ,
q u iv i, M in e , in d e , de là . L i - l i , risposta che dicesi a n ch e dell’o pera stessa scritta o sta m a ta , l i b r o , com posizione, o p e r a , liber, op u s,
si fa a certe interrogazioni p e r n o n afferm are
v r e , o u v rag e. L i b e r , ch iam an si an ch e le
tro p p o n è in b en e nè in m ale ; m ediocre­
m e n te , là l à , cosi c o s i, m ezzanam ente, m e- p a r ti p rin c ip a li in cui soglionsi dividere le
d io e r ite r, n o n a d m o d u m , là l à , passable­ op ere m o lto l u n g h e , l i b r o , lib e r , liv re .
Libbr, a d d . che h a li b e r tà , e n o n è sog­
m e n t , m éd iocrem ent > ta n t b ie n q u e m a l.
E lo d ó t f lì lì , è egli d o tto ? cosi c o s i , getto , senza io p ra c a p o , che è p a d ro n e di se
esine d o c tu s ? m e d io criter, e s t-il sav an t? là là . stesso , lib e ro , lib er , su i ju r is , q u i su a
• L ia g a sb a , V. L ia ss a .
spontis est , lib re , in d é p e n d a n t, q u i est e a
L i l * , o d r u g ia , p ag lia in fracid ila c h e h a lib e rté . L ib e r, le c ito , p e rm e s s o , lic itu m , li­
servito d i stram e ai b u o i , ai c a v a lli, a l b e ­ b r e , p erm is , facu ltatit. L ib e r , agg. d i lu o ­
stiam e , m escolata col lo ro s te r c o , im b e v u ta g h i , s g o m b ro , ilon in g o m b ro , lib e r o , vuoto,
d ella lo ro u rin a , ed an ch e il p u r o sterco lib e r , v a c u u s , lib re , d e b la y é , dóbatassé.
raccolto in q u a n ti tà , e d i-c u i ci serviam o A r i a lib era , aria d i cui il movimento e la
pter, feco n d are le te rre , concim e , letam e , circolazione n o n è im p ed ito dagli e d ifiz ii, 0
stallatico , lœ tam en , f im u m , e n g ra is, litiè re , d alla fo rm a d el luogo \ a ria a p e r ta , a ria
f u m ie r.
:
.> .
lib era , aperturn cceliu n , a ir o u v ert.
- Liamè -, luogo- ove si' ■ra d u n a il le t a m e , e
LibèbXl, g en ero so , lib e r a le , lib e ra lis , la rm assa d i letam e racco lto , le ta m a jo , sterq u i- g u s , l i b e r a l , g én èreu x . L ib e r a l, am orevole,
l in iu m , J ir n e tu m , f u m ie r , fosse à f u m ie r.
b en ig n o , lib e r a le , benignus , h u m a n u s, graLiamët , piccolo nastro di filo , fettuccia , cieu x , p oli. L ib e r a l, aggiunto che si dà alle
b e n d a , teenìa, che vette, ru b a n e n f il, p a d o u . a rti n o b ili > com e le b e lle lettere , p ittu ra -,
L îa rb a , sorta d ’ erb a d etta d ai francesi sc u ltu ra , a rc h ite ttu ra , rausicà , tipografia ,
h e r b e a u gueux , p erch è si p re te n d e che efte. a rti l i b e r a l i, liberàles a r te s , ac eloctnfregandosi ta lu n o con essa, fa a p p a rire livi­ nee , arts lib é ra u x . IA béràl ,• agg. delle id e e ,
d e , ed ulcerate le sue m e m b ra ; c le m a tid e , d elle istituzioni che favoriscono la lib e rtà •, e
clem a tis , cham æ d ap h n e.
pigliasi an ch e sostantivam ente p e r designare
L fa b o ca, n astro con cui si lega su lla roc­ coloro che parteggiano p e r esse -, lib erale . . •
ca il pennecchio , tecnia , lien , ru b a n .
lib é ra l.
L iassa , q u a lu n q u e cosa , con cui si lega ,
L iberalism , com plesso delle i d e e , delle
legaccia , legaccio, lig a m e n , v in e n lu m , lie n , o p inioni lib e r a li, lib eralism o . • . libéralism e.
a ttach e. L ia ssa d i causs'èt, lia g a n b a , o l ia L iberalità , v ir tù che ren d e l'u o m o incli­
ganbe , nastro , con cui si legano le calze , nato a d are a ltru i d i q u elle cose che possede,
© so tto , o sopra il ginocchio , legaccia , p e - lib e ra lità , la rg ita , generosità , lib e r a lita s ,
riscelis , ja rre tiè re .
la rg ita s , lib é ra lité , largesse , générosité.
S
E
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Lj Ooq Le
LI
Liberalità
LI
483
,
, la cosa stessa donata con animo
lib e ra le , dono , presente, largitio , libéralité.
L i b e r a l ment , in modo liberale , liberal­
mente , generosamente , largam en te, splen­
didamente, libéralité r, munifìce, libéralement,
généreusement.
Libebamebt , avv. con libertà , senza im pe­
dimento , liberamente , libere , lib re m e n t,
•ans gène. Liberament, sinceramente, spon­
taneamente , assolutamente , liberamente ,
libere , ingenue , librement , franchement.
m m odo autentico , le sue qualità ; quelle
dei padroni presso i qu ali s o g g io rn a rle at­
testazioni di b e n -s e rv ito , i debiti o crediti
di s a la rio , e simili cose che rendono testi­
monianza della condotta d i tal persona- ; li­
bretto .............. livret.
Liceista, allievo d’un liceo, lycei alumnus,
élève d u lycée.
Licenssa , concessione fatta dal superiore ,
licenza , permissione , fac oltà , v e n ia , liber­
Libere , liberare , redimere , affrancare ,
esimere , metter in libertà , campare , fran­
care, far esente, esentare, exim ere, liberare,
permission, lib erté, pouvoir. Licenssa, com­
miato , m issio, dim issio, commeatus , congé,
réform e. L icen ssa , abuso della libertà spe­
cialmente ne’ costu m i, sfrenatezza , licenza ,
lieentia , imm oderata lib erta s , licence , d é réglement. Licenssa poetica , azione contraria
alle regole ‘ del ben vivere , e capricciosa ,
licenza , strano capriccio, lieentia v a g a , li­
cence , liberté. Licenssa , grado che si dà
nelle università, prim a del dottorato, lieen ziatura , licenza, honesta missio , licence,
LicbnssiÀ , licenziato, dim issus , abire jus~
sus, congédié, licencié. L icenssià , colui che
ha preso il grado della licenziatura, licen­
ziato , honeste a studiis dim issu s , p ro ly la ,
licencié.
!
Licenssiè , accommiatare, licenziare, dim it-
in libertatem vindicare, asserere, ab aliqua
fe solvere , libérer , délivrer , exempter.
Libéré ,. salvare , sottrarre , scampare alcuno
da un-pericolo, eripere periculo, incolumem
servare , sospitare aliquem , sauver. L iberesne , scapolare . . . . se sauver, sortir.
Libf.rtI, facoltà di agire secondo la volontà
p ropria, e stato d i chi non dipende da a ltri,
libertà , franchigia , libertas, liberum a fb itrium , liberté , libre arbitre. Libertà , li­
cenza , famigliarità inopportuna , o condan­
nevole, lieentia , liberté , confidence. Pièsse
un pò tròpe libertà , usare con soverchia
famigliarità, prendersi delle licenze, licentius
audere , effrenate fe rri , prendre des libertés,
agir d’une manière trop familière, trop libre.
. Li|çrtis , o licenssiòs , licenzioso , disso­
tas , facultas , lieentia , potestas , copia ,
i tere , missum facere aliquem , juberc a liquem a b ire , donner congé, chasser , re n v o yer , congédier. Licenssièsse , chieder licenzi
luto , sregolato nei costumi, cianghellino , d ’andarsene, sia dal servizio d ’altrui, sia dalla
perditus , dissolutus, inhonestus , libre , dis­ conversazione, pigliar licenza, dar commiato ,
solu , libertin, débauché.
valedicere , se aiscessurum dicere , prèndi'e
Libçrtinagi , sfrenatezza di costum i, lib e r­
tinaggio , effrenata lieentia , libertas immo­
derata , libertinage.
congé.
Licenssiòs , V. Libertin.
Licèo, scuola in cui s’ insegnano le lettere
e le scienze , liceo , lyceum , lycée.
L i b h a r ìa , raccolta di m olli lib r i, ovvero
luogo dove si tengono , libreria, biblioteca,
L ic et , voce latina usata nelle scuole , e
bibliotheca, bibliothèque. L ib ra ria , armadio | significa permissione , licenza ; è permesso ?
aperto fatto a palchetti ad uso di tener libri, licet? avec perm ission, licet, est il permis ?
Scaffale, pluteus, armariiim
bibliothèque. L ic e t , prendesi anche per il cesso medesimo,
In altro senso dicesi librairie.
a cui gli scolari chiedono il permesso di p or­
Librìss , accr. o pegg. di lib e r , libraccio', tarsi dicendo licei ? la tr in a , forica , cabinet
ingens liber , malus liber , gros liv re , bou quin . d’aisance, p r iv e , garderobe , les commodités.
Librè, n. colui che vende lib ri, librajo, bi­
Lichen , genere o fam iglia d i piante cri­
bliopola , librorum propola , libraire. Librè ptogame che crescono altre sulle, roccie più
da banchin , V. Friciolè sost.
nude , altre sulla te rra , ed altre sugli alberi,
. Libeé, o alibrè, v. pesare, librare, librare, alcuna specie delle quali si adoperano in me­
perpendere, peser. Librèsse, o alibrèsse , equi­ dicina nelle malattie polm onari , o servono
librarsi , se librare , se siistinere , se balancer. anche di c ib o , o somministrano varii colori
dim. di liber, libretto, libricciuolo, alla tintura , lichene , lichen , lichen.
L iè , strignere con fune , catena , o altra
hbiiccino, librettino , libellus,' liv r e t, p e tit
hvre. L ib rè t , volumetto di carta bianca che sorta di legame checchessia, o per congiunsi distribuisce dall’autorità pubblica ad ogni gerlo insiem e, o per rattenerlo, legare, an­
persona che lavora e vive all’altrui servizio, nodare , allacciare ', infunare , strignei e , c,~
e sul quale si scrivono progressivamente ed g n e re , avviticchiare } ¿circondare, accappia*»^
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ligare , vin c ire , n e c te re , l i e r , cramponner -, a n è l, legare u n a p ie tra nel casto n e, incasto*
s e rre r , lacer, nouer. L ié le n ia n a u n , fie. n a re , i lli g a r e , inaere , in c lu d e r e , e n c h â s se r,
obbligare alcuno a non operare in quella m o n te r. L ig h è , o b b lig a re , c o strin g e re , leg are,
tal cosa , legar altrui le mani , p ro h ib e re , com pellere , adigere , c o g e r e , obslringere >
v e la r e , lier les mains. L ié Caso a o v ’ a v ê iil d e v in c ir e , o b lig e r, co n train d re , lie r , fo rce r.
L ig b ê ra , o ig h èra , so rta d i v a s o , ove si
’/ p a d ro n , V . T ache. L i é , term. de* conta­
dini che dicesi anche a n g ia v lè , fare i covoni, m ette acq u a p e r servizio d ella tav o la, e p e r
accovonare , am m annare , m a n ip u la s a llig a re , a ltr i u si, m esciroba, boccale, brocca d 'a c q u a ,
gerber , lier en gerbe , mettre en gerbe , acquereccia , a q u a lis g u ttu s, aig u ière.
L ig u a , V . L e g n a .
mettre les javelles sur le lien p ou r les gerber,
Lignenga , so rta d ’u v a ch e m a tu ra n el
enjaveller. L ié la v is a l p a l , che dicesi an­
che dai contadini colè , legare la vite al m ese di lu g lio , u v a lu g liatica , u v a jidiana-,
palo , vitem p a lo adjungere , conneclere , chasselas , sorte de ra isin q u i m û r it en ju il­
accoler la vigne -, relever la vigne , et la l e t : n ella P rovenza chiam asi jo u a n in .
L ig n b u l , t. d e’f u n a j u o l i , q u e l com posto
lier à l ’échalas. V L ig h è .
L u ss o », voce fr., parte p iù sottile dei ca­ d i p iù fila a t t o r t e , con cui si form ano i
ratteri di scrittura , colla quale si uniscono c a v i, o c a n a p i , le g n u o lo , c o r d o n e ...............
le lettere, e le loro p arti, filetto, litera ru m t o r o n , co rd o n .
L ig n ô la , piccola cordicella , d i cui i m u ­
n e x u s , liaison.
L ig a , unione di due o p iù metalli di che ra to ri , i fa le g n a m i, i g ia r d in ie ri, ed a ltr i
si fan le monete, le campane, e varii uten­ artefici si servono p e r fare a retta linea i lo ro
s ili, le g a , qualità , n o t a , aloi, allia g e, b i l - la v o r i, corda , co rd icella, arch ip en zo lo ,p e r lon . L ig a , unione d i p iù persone per qu al­ pendicitltifn , cordeau , ficelle , ligne. O nde
che fine , alleanza , lega , confederazione , stè à la lig n ò ta , vale stare a corda , à d i­
accordo , s o c ie ta s, fved u s , ligue , union , r ittu r a , a u n p a ri , a livello , secondo che
m o stra la corda tira ta a d iritto . . . . se
alliance.
Ligad òb , lig a lib er , legatore di l i b r i , l i - te n ir alig n é. L ig n o ta , filo in tin to n ella sino­
pia , Col q u a le i segatori da legno a lu n g o
b ro ru m c o n c in n a lo r , relieur de livres.
L ig ad u ra , t. de’ libraj , legatura de’ lib r i, segnano i l pancone p e r segarlo d iritto ; filo
co m p a clio f o l i o r u m , reliure. M e sa -lig a d ìir a d e lla sinopia ,f u n i c u l u s , lig n e, cordeau p o u r
dicesi quella che si fa vestendo d i cuojo o m a rq u e r le bois q u ’on v e u t sier en planches,
di pergamena soltanto il d o r s o , e gli angoli o u m a d riè rs.
L ig h o t , V. LegnÔ t.
del lib ro , mezza legatura . . . dem i-reliure.
L i l a , agg. di colore tr a b ig io e r o s s o ,
L ig ad u re , fasciatura di f e r r o , o di cuoio
per sostenere gli intestini che cascano nella lillà , g rid ellin o . . . . * M as , g ris-d e -lin .
L ila , arboscello d ella fam iglia dei g ig li,
coglia per crepatura, brachiere, fa s c ia , v e n ­
tra le , suspensoire , b ra ye r , bandage.
che si veste d ’u n b e l f o g lia m e , e che p ro ­
L igaliber , Y. L ig a d ò r.
duce . in p rim a v era m olti piccoli fiori a maz­
L igamik , piccol nastro di lino , nastrin o , zetti d el colore ch ia m a to lila , dal n o m e
tœ n ia lin ea , petit ruban de lin.
d e ll'a lb e r o , m a ta lo ra a n ch e b ia n c h i, rossi,
L igassion , t. di. ba llo . . . enchaînement o pao n azz i, tu tti soavem ente o d orosi, siringa,
de pas.
g h ian d a u n g u e n ta r ia , lilia c tu n , P e rsa n im
L ig b ë , V . L ié . L ig h è , t. di cu cin a, lo lig u stru m , sy r in g a , lilas.
spessire un liquore con uova stem perate, o
L 1- l i , y . L Ì .
con altra materia
condensare , condensare ,
L ilin , v . p l e b ., V. Sautissa.
lie r. L ig h è , in senso n. ra p p iglia rsi , ispes­
Lima , spezie d i lim o n e con poco sugo ,
sirsi , condensarsi , coagulare , c o n d en sa ri , dolce , e d i soave sap o re , lo m ia , lu m ia ,
s’épaissir, prendre consistance, se lier. L ighè lim a dolce . . . . lim e , lim e douce.
u n liber , legare un l i b r o , lib riu n c o m p in Lima , s tru m e n to m eccanico di verga d ’ac­
gere , relier un livre. L ighè a h rustich , ciaio di superficie aspra , coperta d i d e n t i ,
unire i fogli d ’un lib ro cucendoli e coprendo o d i solchi che si a ttr a v e rs a n o , e che serve
il voliime tal quale con semplice carta , le­ p e r assottigliare e p u lire ferro , m a r m o ,p ie ­
gare in rustico . . . . . brocher , relier en tra , leg n o , e d a ltre m aterie solide , lim a ,
brochure. L ighè a h coràm , legare un libro scobina , lim a , lim e . L im a so rd a , dicesi
ul ita mente , coprendolo con pezzo di cuojo, q u ella che essendo g u ern ita di p io m b o , in
ìgare in alluda , a itila , lib rim i inlegere , lim an d o non fa ro m ó re , lim a sorda . . • •
relier en basane. L ig h è u n d ia m a n t a n t u n lim e so u rd e. L im a s o r d a , fig. dicesi d i p er­
Ï
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u
sona taciturna che nasconde qualche sinistro
pensiero, o di ladro che invola a poco a
poco, sì che nessuno s’accorga, o del troppo
lavorare , o aver pratica di soppiatto , o di
un’ infermità, o d’un affanno che lentamente
conduce alla m orte, lima sorda . . . lime
sourde. Lima d a bòsch, o raspa , lim a da
legno , scuffina , raspa , lim a , râpe. Lim a
mesa rionda, Urna mezza tonda . . . lime
demi-ronde. Lima qu adra, lima quadrella,
o quadrilatera . . . . lime carrée. L im a a
tre a n g o l, a tre quare , lima triangolare .
. . . urne à tiers point. Lim a a eoa d?rat,
lima da straforo, lima t o n d a ............. lim e
ronde , ou à queue de rat. Lim a a c o tè i,
lima à coltello . . . . lim e coutelle , ou en
couteau. Gli oriuolaj hanno anch’essi le loro
lime particolari, come lim a a pivò , lima a
punte . . . . lime à pivot. Lim a p ia ta , li­
ma a punte . . . . lime à charnière. Lim a
a laraion, lima per far gli ùrdoni alle po­
tenze . . . lime à lardon. Lim a mesa tonda,
lima a foglio di salvia . . . . lime à feuille
de sauge. Lima da tanborn , lima da stri­
sciare i tamburi . . . . lime à tim bre, etc.
Limaduaa , Y. Limura.
Limè, verbo, assottigliare, o p u lir con lim a,
limare , lima deterere , lim e r, p o lir avec la
lime. Limè , fig. limare, elaborare, ripulire,
perfezionare , perpolire , perjicere , elimare ,
lim e r, châtier , polir , corriger avec soin ,
passer et repasser la lime sur un ouvrage en
prose ou en poésie.
LiatiÈ, o lum iè , grosso cane da caccià che
serve al cacciatore per cercare ed orm are la
fiera , ‘e quindi scovarla quando si vuole
inseguire, bracco da seguito, canis in d a g a • tor, cants vestigator , limier, chien de haut nez.
Limitò, part, del verbo l im it é , V . L im it a ,
di ristretta fortuna , poco ricco, che appena
. ? necessario , disagiato , v ita m to le ra n s ,
gêné , peu à sou aise.
• Limité , porre i limiti., lim itare, restrin­
gere , por termine, risecare, rinserrare, cir­
coscrivere , circumscribere , coercere, lim itare ,
jinibtts describere , limiter , borner , circon­
scrire, renfermer.
Limiti , limite , confine , termine , limes ,
f in is , terminus , lim ite, borne, confin.
, Limitrofo , che è sui c o n fin i, su le fron­
tiere , confinante , lim itrofo , vicino , conti­
guo , confiais , Juiitimus , conterminits , li­
mitrophe.
Limoce, pianta, Y. Cotèj, o cotele d M arte.
Limocè , esitare, tardare , indugiare , le i lare , andar lento nell’operare , e nel risol­
versi, hcererc, cunctari, ambigere, titubare,
LI
485
nntare, procrastinare, lambiner, barguigner,
hésiter, avoir de la peine à se déterminer.
Limocia , landnè , agg. a persona lenta ,
pigra , di poca risoluzione , procrastinante ,
tentennone , badalone , dilator , procrastinator , lambin , barguigneur.
Limon , uno de’frutti chiamati col nome
generico d’àerum i, di colore giallo tenero,
del genere dei portogalli, e varietà del ce­
dro da cui non e questo differente se non per­
ché è più rotondo, e la sua buccia è meno
grossa , limone , malutn limonium , limon.
L im o n , è pure il nome dell’arboscello che
porta quel frutto , limone , malus lintonia ,
limonier.
Limonada , bevanda fatta con acqua , zuc­
chero , e agro di lim o n e , limonea , polio
citrea , potio e x suco m ali m edici , limonade.
Limôsna , donazione di checchessia fatta ad
uom bisognoso od alla Chiesa per carità ; ov­
vero la cosa stessa donata per tal cagione ;
elemosina , limosina , stips , stipis erogatio ,
aum ône, charité, d a m e la lim osna , doman­
dar l ’elemosina, limosinare , stipem rogare ,
mendicare , mendier , demander l ’aumône.
Robe p e r f é lim o sn a , esser liberale della
roba altru i , rubare per far lim osina , ab
aliis exigere quod aliis largiaris , dépouiller
saint Pierre pour vêtir saint Paul, ôter aux
uns pour donner aux autres. Limôsna tTuna
m essa , quel denaro che si dà al Sacerdote
onde celebri la santa Messa . . . .
Limosnè , che fa frequentemente limosina ,
caritatevole , elemosiniere , limosiniere , sti­
perà erogans , erga pauperes liberalis , au­
mônier , qui fait des aumônes , charitable.
L im osn è , nome di dignità o d’ufficio , di
cui è o dovrebbe essere il principale dovere
quello di distribuire le somme destinate a
limosina dai Principi, od altri: elemosinario.
limosiniere , eleemosvnarius , aumônier.
Limùra , o lim adura , quella polvere che
cade dalla cosa che si lima , limatura , scobs ,
limaille. L im ìira , per lo limare , limatura ,
politio , politura , liinure.
Lin , pianta annua , con radice quasi sem­
plice , poche foglie , fiori, di color celeste , e
stelo sottile diritto cilindrico , e ramoso sol­
tanto in cim a, dal quale secco , e macerato
si cava, separandolo dalla lisca interna colla
gramola od altrim enti, uii tiglio sottile atto
a filarsi per far p a n n i , lino , linum , lin.
Linbes, sorta di mattone grande e sottile ,
ossia quadrello , ridotto colla cottura , e du­
rezza particolare , onde resista ^ad alte tem­
perature , così d ie serve principalmente per
uso di ammattonare i forni , tambellone . . •
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LI
LI
tablettes dout o a pavé l ’àtre d ’un fou r ,
cbantignoles.
Limbo , luogo d ’ inferno , in cui stavano
rinchiuse le anime dei giusti prim a che N.
S. G. C. vi scendesse dopo la sua morte per
condurle alla beatitudine, e dove vanno, se­
condo alcuni te o lo g i, qu elli , che m uojono
solamente macchiati di peccato originale ,
l i i n b o , limbus , les limbes.
Lindo , a d d . , lindo , attillato , venustus ,
c le ga tis, ajusté, élégant, p o li, p ro p re , gentil.
L in d o , fig. flu ido, liq u id o , corsivo, sonoro,
armonioso, dolce, lib e r e , j lu e n s , c u m le n ita le
p ro flu e n s , coulant. L i n d o , in gen uo, schietto,
sincero , franco , di cuore aperto , a p e rtu s ,
s in ce ru s , sim ple, frane, sans arrière pensée,
rond. L in d o lin d o , a v v . , lindamente , con
facilità , con lin du ra , assai presto , f l u i d e ,
d iliic id e , c ou lam m en t, bien vite.
Lindura , lindura , lindezza , attillatura,
facilità , eleganza , grazia , v e n u s ta s , g r a t i a ,
e le g a n tia , grace , élégan ce, propreté.
Linea , lunghezza senza larghezza o p ro­
fon dità, linea, linea, ligne. L in ea , legnaggio,
progenies , soboles , s tir p s , genus , ligne ,
lignee , race, descendance. L inea , p er riga ,
486
lino d i color bianco , biancherìa , lingeria ,
I res lintearice , linteee vestes , lin te a , le linge.
Lingerìa b ia n c a , panno d i bucato . . . . .
linge blanc de lessi ve. Travajè ani la lin­
gerìa , cucire di b i a n c o .............. ouvrer d u
V. Riga.
Line ameNT , disposizione d i linee , linea­
mento , lin ea m e n tu tn, ligne, traits de pium e.
L in e a m e n t , fattezze del volto um ano t linea­
m ento, o r is lin ea tn en ta, traits, lineamens du
visage. L in e a m e n ti in term. d i pittura, lin ea­
mento , a d u m b ra tio ,.esquisse.
L w b è , V . Delineè.
L in fa , term. m ed. um ore a cq u oso, g lu ­
tinoso , e diafano , senza colore , o legger­
mente ro s e o , contenuto in moltissimi -vasi
sparsi nel corpo animale i qu ali lo raccol­
gono dalla superficie esterna od interna degli
o r g a n i, e lo conducono nel sangue, ed al
cuore , lin fa , lym pha , lym ph e.
Linfatica. , agg. di vena , o di vaso che
conduce la lin fa scorrente pel corpo u m a n o ,
e dell’um ore stesso ; linfatico , ly m p h a ticu s ,
lym phatique.
Lingassa , V. Langassa.
Lutgèr , V . Legèr.
L ingerì , sgravare , render leggiero, alleg;erire, onus alieni detrahere , allevare , a léger , décharger d’une partie de fardeàu.
Lingerìa fig. render p iù mite , più facile a
sopportare le p e n e , alleviare, m itigare, muU
cere , levare , adoucir , soulager , alléger.
Lingerisse, scemarsi i panni di dosso, alleg­
gerirsi , vestes deponere , se dévètir , se d égam ir d’habits.
L in g e rIa , o Ungiarìa, ogni sorta di panno
f
linge.
Lingerment , con leggerezza , leggerm ente,
le v ite r , légèrem ent.
Lin g$ ròt , dim . di lin g tr , V. Legèr.
L ingber , arm e corta appuntata e tagliente,
atta a ferire di punta ,. e che si portava p e r '
lo p iù alla cintura, stiletto, pugnale , stuo,
sica , pugio , sty le t, poignard.
Lin glarIa., V . Lingerìa. .
L l n g o t , verga d ’oro o d ’argento , oro
o argento in massa che non è. posto in opera ,
Iantina o m assaia a m i v e l argenti , lingot.
L ingotèra , vaso d i chim ica, in cui si co­
lano i m etalli strutti p er ridurli .in, v e rg h e ,
pretelle . . . . liugotiere.
Lingua V . te n g a .
L in g u a g i, la favella d ’una nazione, idiom a,
lin g u a , lin guaggio, lingua , serm ò , lan g ag e ,
idiom e.
L in o n , sorta d i tela, di Im o chiarissima ,
e finissima , che si fa in P ic a rd ia , rensa ,
beatiglia, tela di rensa, linone ( francesismo
m oderno ), byssus , linon.
Linosa , seme del lino , linseme , lini sem en, graine de lin.
L ìn o t , uccelletto granivoro dell’ordine dei
p asseri, e del genere dei frin g u e lli, che
canta dolcemente , si distìngue pel becco
perfettamente c o n ico , e varia di colore per
sesso , età e stagione , montanello , fanello ,
frin g illa lin o ta , fringilla canabina, lin a rid ,
linotte , grande linotte des vignes.
Linpid , V . C iair a d d . , secondo sign.
Linséul , qu el panno lin o , che si tien sul
letto p er giacervi entro , lenzuolo , linteum ,
drap de l i t L in sé ù l , lo stesso panno lino
adoprato ad avvolgere un cadavere umano
per seppellirlo , lenzuolo , linteum , linceul.
Linséùl bianche lenzuolo di bucato , linteum
nitidissim um , drap de lessive. Linséùl d! tre
teile , lenzuolo di tre tele, di tre larghezze
. . . . drap de trois laize.
L in sola , linsolè , V. NinsÓla , ninsolè.
Linsolà,* quanto può contenere un lenzuolo,
linteum plenum , un linceul plein.
Lion , anim ale quadrupede del genere del
gatto , uno de’ tre p iù grossi e p iù forti car­
nivori , di color fulvo u n ifo rm e , con cri­
niera lun go il collo riel m asch io, e fiocco
di peli a ll’ estremità della coda *, trovasi più
che altrove nell’A ffrica, e n ell’ India ; leone,
lione , le o , lion. A v e i u n c h é ù r d a . l i o n ,
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LI
aver un coraggio da leone , im p a v id u m ,
in ire p id u m esse , n ih il fo r m id a r e , être un
▼rai lion , avoir un cœur de lion .
Liowcôbn , animale selvaggio , che gli antichi
descrissero come somigliante ad un piccolo
cavallo, con piedi fessi, ed un corno diritto
in mezzo alla fronte, ed indigeno dell’ Etio­
pia ; ma l ’esistenza ne è oggidì creduta ipo­
tetica , liocorno, unicorno, m o n o ce ro s , u n icorn is , licorne.
Lionçssa , femmina del leone , leonessa ,
lecen a , lionne.
LiOnôt , dim. di l i o n , leoncello , p a rv u s
l e o , lionceau.
Lionssa , pianticella vivace della fam iglia
delle gramigne , la radice d i cui è nodosa e
strisciante, e il gam bo d i cui giunto a poca
altezzà, ricade a terra e ribarbica con grave
danno dei terreni coltivati, ed è adoprato a
far decozioni-, gramìgnetta, panicum dactylum ,
chiendent pied de poule. Lionssa, dicesi -pure
in alcimi luoghi un’altra pianta graminea di
radici vivaci, gambo piegato e fiori a pannoc­
chia-, la quale è un ottimo p asco lo, e prova
bene nei terreni argillosi . . . a grostis S tolo n i­
fe ra , agrostide traçante, traînasse*
Lipa , Y . Néùsa.
Li q u e f as sio s , riduzione d’un corpo solido
in corpo liquido , il liquefare , il liquefarsi,
scioglimento, distemperamento, struggimento,
liquefazione, il fondere , fusione , liq u a tio ,
fu s u ra , liquéfaction, fusion , solution, fonie.
Liquefè, struggere, far liqu ido, liquefare,
stemperare , fondere, sciogliere , liq u e fa ce re,
liq u o re , liquéfier , fondre , rendre liquide.
Liquejèsse , fo n d e , liquefarsi, farsi liqu ido ,
struggersi; liquescere, liq u t fie r i, colliqu e sce re ,
se liquéfier , se fondre , devenir liquide.
Liquid j sost. nome generico de’corpi le
molecole de’quali per la débole connessione
che hanno tra loro , cedono alla m inim a
fol-za, si muovono con tal libertà da collo­
carsi per se stesse in superficie p ia n a , o
quasi, ed hanno la proprietà di scorrere, e
di bagnare per lo p iù i corpi im m è rsivi,
liquido , liqu ore, liq u id a n t , l i q u o r , liquide,
liqueur. L iq u id , agg. delle sostanze che
hanno le proprietà di corpo liq u id o , liquido.
liq u id ili , liquide , coulant. L i q u i d , senza
eccezione , c h ia ro, liquido , c la ru s , m a n i­
festas , liq u id u s , certus , liquide , clair , di­
stinct. C on i liq u id , contabilità non litigiosa ,
Hia chiara, di facile prova , liquida , conti
liquidi, expeditæ , e x p lica lœ ra lion e s, comptes
liquides, nets. Cose liquide , «cosi si chiamano
i denari , i m e talli, le gioje , le biade , e
tutte quelle cose delle qu ali immantinentc-
LI
487
ménte sì p u ò ricavar danaro, perchè facil­
mente si vendono , oggetti vendibili, res vcnales , ven dibiles , obiets de bon débit.
L iquid a s s io n , calcolo , computo , accon­
ciamento, o adeguamento d i conti intralciali,
di diritti in certi, che si determina a d una
somma certa , il liquidare , il metter in
chiaro , liquidazione . . . . liquidation.
Liqu idatob, persona approvata dalla p u b ­
blica autorità per far conti , calcolatore,
computista , abbachista , liquidatore , ( v,
moderna ) calculator, tabularius , calculateur,
computiste , chiffreur.
Liquidè , metter in chiaro , liquidare un
credito , o qualsivoglia altra cosa , purgare ,
illustrare , manifestimi reddere , liquider. L i­
quidò , sgairè , cam biare i beni , gli arredi
in còse liquide , cioè in denaro ; e per lo
p iù s’ intende di scialacquarlo, sciupare ,
bona vendere , pecuniam ejfundere , se d é faire de son b ie n , jetter son argent.
Liq u o r, term. generale di tutte quelle cose,
che siccome l ’acqua si spargono , e trascor­
rono , equivalente a liquid sost. V . Liquid.
L iqu or , vino o simile bevanda composta d i
'acquavite , ossia di a lc o o l, con zuccaro ed
altra sostanza di buo n sa p o re , liquore , li­
quor , liqueur.
L ir a , moneta d ’oro , o d ’argento , od
eroso-mista , od anche semplicemente nom i­
nale d i valore diverso nei varii luogh i ; lira ,'
libella , livre. L ira antica & P ie m o n d , lira
che si divideva in venti soldi, ed in ducento
quaranta denari , e valeva circa una lira
nuova e diciasette centesimi e mezzo, lira an­
tica di Piem onte, libella Pedemontana , livre
ancienne de Piém ont. L ira nèàva , moneta
d’argento del peso d i 5 g r a m m i, e che si
divide in cento parti , ed equivale a l franco
di Francia ed alla lira italiana , lira nuova,
lira , libella , liv r e , frane. L ira torneisa ,
antica moneta di F ran c ia , divenuta n om i­
nale , d ’uso c o m u n e , ed equivalente a cen­
tesimi novant’otto e mezzo , lira tornese ,
nummulus turonensis , livre tournois. L ira
s'óld e dnè , avv. con tutto rigore , esattissimamente, sino a ll’ ultim o d a n a ro , diligen­
tissime , accuratissime , a d unguem , d istrictius , summo jiure , jusqu’au dernier
lia r d , r ic -à -r ic , avec une exactitude rig ou reuse. L ir a , m isura di peso che contiene un
diverso num ero d ’oncie secondo i luogh i ed
i tentpi : quella di Piemonte contiene oncie
12 ? ed equivale perciò a gram m i 369 circa ;
lib b ra , lib r a , p o n d o , livre. A v a i j>\ n’onsa
cFfortuna , eh’ una lira d ’ ialen t , giova più
talora ,un po’ di fortuna che la gran scienza,
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OQ
Le
\
48 8
I il
vai più un’ oncia di sorte che un a lib b ra
d i sapere, gutta fo rtu n a p n e dolio sapienti«,
la fortune vaut m ieux que tout le savoir.
L ira , istrumento m usicale, che suonasi toc­
cando le corde col plettro o colle d it a , m a
non è quasi p iù in uso ; lira, cetra -, l y r a ,
lyre. L ir a , costellazione celeste , lira , ly r a ,
ly re »
Libi , o g i l i , fiore odoroso d i diverse
specie, comunemente bian co, campaniforme,
■proveniente da b u lb o , ed il cui fusto è d i­
r it to , e rb a c e o , le foglie p a llid e , strette,
n u m ero se , e più piccole quanto p iù s’avvi­
cinano al fio re , giglio , lilium , l i s , fleur de
.lis. L iri m a rtagon , giglio i fiori d i cui pen­
dono, dallo stelo , ed hanno gli orli della
corolla internamente avvolti a sp ira le , e fo­
glie larghe èd ovali -, crescono nei boschi e
nei. piati um idi m ontuosi, martagone, lilium.
m artagon , martagon. L iri r o s s , giglio il co­
lore . di cui veduto in lontananza appare
rosso, giglio rosso , lilium bulbiferiun , lis de
f e u , lis rouge. L iri regio , . pianta della f a t m iglia dei gigli con radice grossa, rotonda ’,
■jp. fib ro s a , stelo semplice e d iritto , foglie
strette ed acute , b e i fiori a m p ii, p e r lo più
di color di zafferano, e che cadono attorno
al gam bo a guisa di corona ; corona im pe­
ria le , fritilla ria im perialis , couronne im pe­
riale. L iri giaun , -fiore che non appartiene
al genere dei g i g l i , specie d* iride frequente
n ei luogi p a lu d o s i, collo stelo piegato cor­
tissimo , fiori gialli che possono servire alla
tintura , acoro falso , acoro officinale , iris
pseudo-acorus , iris jaune , iris des marais ,
flam be bâtarde, faux-acore. L ir iv io lè t, altra
specie d ’. iride di color porporino pallido
volgente all’azzurro con foglie corte, pallide
e ricurve, che cresce nelle se lve , e ne’ luoghi
in c o lti, e presenta diverse varietà ; giglio
paonazzo, gh iaggiu olo, iris germ anica , flambe
bleu e , iris germanique. Bianch com un liri ,
bianchissim o, candido come g iglio , candidus,
candidissimiis , blanc , très-blanc , blanc
«ornine la neige. Siala del g i l i , b u l b o , c iP °lla del g ig lio , bulbus ì i l i i , oignon de lis.
h u li d l ir i , olio di g ig lio , oleum lyrinum
o liliacum , huile de lis.
Libich, agg. di poesia che altre volte cantivasi accompagnandosi colla lira', ed è di ge­
nere breve , leg g ie ro , affettuoso, festivo, ed
anche eroico, ma p iù ritrae dal sentimento
che dall’ immaginazione e dall’ intelletto ;
lirico , lyricus , lyrique. .
. L i r o h , moneta d ’argento che valeva la
metà dello scudo ' di S a v o ja , cioè lire tre di
Piemonte eguali a lire nuove 3 56 centes.
u
25
m i l l . , óra non è p iù in corso , mezzo
s c u d o ................. dem i écu. L iron-lirèna ,
liron-lirèta , e sim ili ; cantilene popólàri
senza significazione, V . F alalèla.
Liss , filo torto a guisa d i spago , che
attaccasi a d uno dei fili dell’ordito col mezzo
d ’un cappio onde possa il tessitore aprire la
eatena , cioè alzarne ed abbassarne alterna­
tivamente una parte ; liccio , licia , Visse. V.
Lissura.
Lissfrr , V. Bisègle .
Lissè , V .
Lisséùi, o
P olì.
lisseréùj , piccole rig h e d i legno,
su lle q u a li si te n d o n o ì licci ; regoli . . . .
lisserons.
L i s s u r a , unione d i fili torti a uso di spago,
disposti sopra regoli di legno , che abbrac­
ciano i fui dell’ordito , e che li fanno a l­
zare, ed abbassare come si conviene nel tes­
sere la t e la , liccio, licia . . . . . lisse.
L is t a , striscia , lungo pezzo di checches­
sia , lista , v iltà , totnia , fasciola , instila ,
bande , bandelette. Lista , o frè sa , orna­
mento che portano le donne sul petto alquanto
fu o r del b u sto , ed è una striscia di panno
lino so ttile, lavorato e trapuntato con ago ,
g a l a , strophium , tour de gorge. L ista, stri­
scia di pan n o posta alle v e sti, d o p p ia , in­
stila , renfort. L is ta , catalogo, in dice, lista ,
index , album , m a lrix , u ste , róle , catalogue. L is ta , p er f ila , series, liste.
L is tè l , travicello sottile, lungo, stretto , e
piano , che serve a sostenere gli embrici o
le tegole de’tetti , e per altri u s i , pancon­
cello , corrente , axicu lu s , tigillum , latte.
Listin , quella parte della camicia che
cinge i polsi, ossia l ’orlo delle maniche della
camicia , iolino . . . . poignet. L istin , per
Feta , F elina , Y.
L is t lè t, lista d i legno p iù lun ga che larga,
ili superficie piana, e per lo più riquadrata,
e sottile, regolo , stecca , striscia , listella ,
assula , é d a t de bois , r é g le t , listel.
Listok, drappo tessuto d ’oro o d'argento,
tela d ’oro , tela d ’a rge n to, pannus contextus
auro v e l argento , toile d ’or , toile d’a r gent , étoffe tissue d ’or ou d’a rg e n t, orfroi.
Litanìe , sorta d i preghiera della Chiesa ,
litanie , letanie , supplicationes , lita n ia , les
litanies.
L it a r g ir i, ossido di piom bo semi-vetrificato,
splendente , d i colore bianchiccio o rossiccio,
che si prepara nella Separazione dei minerali
d ’argento dal p iom bo , e serve ad invetriai«
gli sto v ig lii, a rendere g li olii più siccativi,
ecc. lita rg irio , lith argyriu m , litharge. ^
L ite , contesa , controversia , dissensione ,
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v^.o o Q le
LI
M
489
tissa , lite, lis t r ix a , controversia, ju rg iu m ,
Litigaire , che volentieri litiga , lit ig io » ,
,dissidiu m ,dissensusjquerelle, dispute, débat, beccalite -, piatitore , litigiosns , litiiun cupi* différent, litige , démêlé, trouble, garbuge, d u s , querelleur, chicaneur, chiffonnier, liti­
contestation. Lite , il piatire davanti al giu­ gieux, plaideur.
dice , piato, l i t e , litigio, lis, c a u sa , caussa
Lîtigawt , colui che litig a , o muove la
actio , o dictio , procès, différent, litige , lite egli stesso., o gli sia mossa contro, liti­
contestation. Tache na lite t muovere una gante, litigator, plaideur.
l it e , litem intendere , inferre, intenter pro­
L it ig h i , litigare , piatire , contrastare ,
cès. Taché lite , tache g â ta , Y. Taché.
d isc e tta re , litem habere , plaider, être en
LrrpA , o letera, o litra , carattere dell'al­ procès, contester , chicaner. Litighè con la
fabeto, lettera, /itera, lettre. Litera d'bôsch, m o r t, si dice dell’ esser per vecchiezza , o
lettera con figure, o fregi d’intaglio in legno altra cagione in grado di potier poco vivere,
. . . . lettre grise. Litera d ’ sc a to la , lettera piatire co’ cim iterii, aver il piè sulla bara,
o carattere di non comune grandezza, lettera il piè nella fossa , alterum pedem sepulcro
cubitale , lettera di scatola , d’appigionarsi, habere , senem capularem esse, acheronticum
Utera cubitalis, lettre onciale. L ite ra , cogni­ silicernium , avoir un pied dans la fosse.
zione delle lettere, della scrittura, della graL it o g r a fia , parte della storia naturale che
matica, e sim ili, lettere, litterœ , humaniora ha per 'oggetto la descrizione delle pietre, ad
Studia, les lettres. Savei d ’lite r a , esser let­ arte nuovissima di stampare scritture. o figure
terato, érudition, literatum esse, être savant, mediante il disegno fattone con certo inchio­
' lettré. •Litera , espressione naturale d’uno stro sopra una pietra ; arte inventata in Ger­
scritto, quale lo significano le parole nel mania nel 1796 da Luigi Senefelder, lito­
loro senso più semplice , lettera , litera , grafia , lithographia, litograpbie.
lettre. Stè a i p è d ia lite r a , piè na còsa a l
L it o g r a fo , colui che descrive la natura *
leteràl, prendere le cose letteralmente , a d varietà delle pietre, ovvero colui che eser­
verbvun non a d sensum accipere , prendre cita l ’arte della litografia , litografo , lithoune chose à la lettre, au pied de la lettre. graphus , lithographe.
L ite ra , auella scrittura , che si manda agli
L i t r a , V . Litera.
assenti, lettera , epistola , epistola , literœ ,
L it r o , unità delle misure decimali di
lettre. Litera di ca n b i, biglietto in forza capacità adottate dalla Francia , ed ora i*
di cui un negoziante commette ad un altro molti a lb i S tati, e parimenti da noi -, ed ìè
di pagare ima somma determinata alla* per­ uguale al cubo della decima parte del metro,
dona nominata nel biglietto , od a chi ne litro . . . . litre.
diviene cessionario, e proprietario di tal
L itro n , letterone , una lunga lettera , o
lettera per via di girata , lettera di cambio una grossa lettera , grandior epistola, epistola
• • . . lettre de change. Litera a sigil aussà, p r o l i x a , grosse , ou longue lettre.
lettera a sigillo alzato , a sigillo volante,
L iù r a , legatura, legamento, legame, nodo,
epistola nondum appresso sig n o , lettre à ligamen , vinculum , nexus , lien , attache ,
cachet volant. Litera bòrgna , lettera senza liaison t ligature. L iù ra , per qualunque cosa
nome , seçza soscrizione , lettera anonima , con che si lega , legaccia, ‘Vinculum , b e n ,
epistola sine subscriptione , sine chirographi jarretière. Liìira die b ra je , nastro, od altro
appositione , lettre anonyme. Litera d' v itu - legam e, col quale si legano le brache, usor a > lettera che contiene l ’enumerazione delle liere , ligamentum , la c e t, cordon , ganse.
cose , di cui un vetturale è incaricato pel
L ivèt., censo che si paga annualmente al
trasporto , e ne dee render conto per rice­ padrone diretto de’ beni stabili da ehi ne
verne la mercede, lettera di vettura . . . . ha il dominio utile , e ne gode il fru tto,
lettre de voiture. Litera circolar, lettera che livello , canone , canon, pensio , cens , pen­
si scrive in molte copie dello stesso tenore , sion , rente seigneuriale. L iv è l, dicesi anche
indirizzandole a .varie persone per lo stesso d'alcune rendite vitalizie che si pagano per
nw tivo, lettera circolare, ejusdem summee altri titoli , come quelle che si danno a mo­
ad plures missa ep isto la, lettre circulaire. naci e monache per loro uso particolare ,
itotè Fadressa a na lite r a , scrivere 1’ indi­ livello, pensio, rente. L ivèl, o livieta, piano
rizzo d’una lettera , epistolam inscribere , orizzontale , livello , libella , lib r a , niveau.
Battre l’adresse, le dessus à une lettre.
L iv è l , regolo con due mire , per le quali
A-itebì , o leterà , agg. a persona istrutta passa il raggio visivo negli stromenti astro­
? eloquenza , nella storia , e nella poesia, nomici , ottici o geometrici -, ovvero istruletterato , literatus, enidilus, lettré, savant. meuto geometrico formato di un tubo piegalo
Tom. I.
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49*3
L I.
in a lto alle d u e e s tre m ità , e cól q u ale l ’e q u i­
lìb rio d ell’acq ua o d ’una- b o lla d 'a ria che vi
s* in tro d u c e , t>i riconosce l a differenza d e ll’al­
tezza d i diversi p u n ti su ll’orizzonte , tra g u a r­
d o , liv ella , libello, i niveau.
L ivelassioh , l ’operazione d e l livellare , l i ­
v ellazio n e, lib r a tio , p e r lib r a tio , n ivellem ent.
L iv e b tir , o lu vertin , V. L e v e r tin .
L iv ia , piccolissima m a c c h ia , u n m in im o
ch e d i c a ttiv o , te cca, te c c o la , labecula, p e­
tite tache , petU d ó f a u t , p etite « ouillure.
L iv id , V. N is s j ad d .
. L m è , m e tte r le cose ■a l m edesim o p ian o ,
liv e lla re , a d lib e lla m c o m p o n e r e , n iv e le r ,
m ettre a u n iv e a u . L iv lè 7 c a n o n , m e tte r in
m ira il can n one , torm enta, b e llic a lib ra re ,
p o in te r le can o n .
L m fT A , V. L iv è l.
L iv ò a , V. M a lig n ità .
LrvfUksssA, carta m u n ita delle fo rm e e sot­
toscrizioni necessarie p e r o rd in a re a i p u b b lic i
teso rieri d i p ag are a ch i la p o rta la som m a
in essa n o tata , m a n d a to . . . . . b o n . L i v ra n ssa , p ag a o soldo d e’ s o ld a ti, V. P a g a .
L iv rè , v . p o p . fin ire , te rm in a re , p erficere,
a bsolvere, conficere, com piere, a c h e v e r, fin ir.
L iv rè a , vestim ento u n ifo rm e d i p iù p e r ­
sone di servizio , assisa , liv re a , f a m i li a r ia
v e s tim e n ta , liv rè e , c o u le u r , devise. L iv r è a ,
fiocco o n o d o di n a s tr i, che usasi d a re d a lla
sposa ai co n v itati alle nozze ed alle p ersone
eolie q u ali h a conoscenza , fe ttu c c ia , coccar­
d a , v . dell’U so, V e n ia , v itta s e ric a , le m n i­
scos , la liv re e de- la n o c e , de la m ariée ,
r u b a n . L i v r è a , tu tte le persone che p o rtan o ,
u n a stessa l i n e a , cioè tu tti i se rv ito ri d ’ u n
s ig n o r e , l i v r e a , fam ig lia , f a m u l i * assecla
h o n o ra rii , liv re e , tr a in .
L o , Zon , lo li , lo là , q u e llo , ciò , q u ella
cosa , i d , i i l u d , cela , c e , ce q u e . L o ch ’a
p a r a ’l f r e i d , p a r a ’V catid , p r o v . ch e ci
v ien e dag li S p a g n u o li, i q u a li p o rta n o u n
grosso m an tello ai d rap p o an ch e n e lla state
su lla lo ro cam icia p e r n o n sentire il calore
d e l s o l e , ciò che difende d a l fred d o difende
p u r anco d al c a ld o , p a lliiu n a d Omne tem pus
o p p o r tu n u m , ce q u i défend d u fro id d éfend
d e la ch aleu r.'
_L obia , e in alcu n i lu o g h i b a je ta , sporto
d i casa co stru tto in , le g n a m e , b allato jo ,
b a lc o n e , loggia di le g n o , p o d iu m , m en ia n u m
lig n e u m , p ti'g u la lignea , b alcó n e n bois.
Lobi 5t , d im . di l ò b ia , V. P iè su l lo b io t,
o su l lu b ió t cogliere su l f a tto , a liq u em in o p in a n te m , im p rù d e n tem , im proviso dep reh en dere , occupare , a lic u i obrepere im p r u d e n ti,
su rp re n d re , p re n d re su r le fait.
LO
sòst. s i t o , l u o g o , tu tte le p a r ti:
d ’u n lu o g o . . . . lo cai.
L ocXl , a d d . ch e rig u a rd a u n lu o g o in
p a r tic o la re , locale . . . . locai. .
Locanda , cam era che si affitta a rre d a ta a ’
c h i v u o le alloggiarvisi g io rn alm e n te o p e r >
b rev e tem p o , lo c a n d a , h o s p itiu m , diverso-r i u m , h o sp itiu m instruction accipiendis co n -'
victoribtiSf c h a m b re g arn ie à lo u e r.
Locandè, c h i tie n e cam ere a rre d a te d a a f ­
fittare p e r c h i tien e lo can d a , lo c a n d ie r e ,
c a u p o , q u i tie n t des c h a m b re s garnies àlo u e r.
. . . .
Logassion, o a fita m e n t, co n tra tto pel quale*
u n o concede a d a ltr i l ’uso d i cosa sta b ile o ’
m o b ile p e r u n a d e te r m in a ta . m ercede che si
c h iam a f i t , locazione , affitto -, lo c a lio -c o n d u ctio , lo catio n , b a il.
Locè , v . n . te n te n n a r e , c r o lla r e , barcol­
lare , dicesi d i cosa ch e n o n sia ferm a , e
che accenni d i c a d e r e , v a c illa re , flu ttu a r e j
n u ta r e , lo c h e r , b ra n le r. / d e n t a m ’ lò d o ,
i d e n ti m i c r o lla n o , m i' b a l la n o , c o n citt i u n t u r , loco m o veru n t d e n te s, les d en ts m e
b ra n le n t.
Loch , (co n o chiuso ), b a b b a c c io , sciocco,
sem plice, sto lid u s, ineptus, so t, m ais, lo u rd a n d ,
b û c h e . F è d a l o c h , V . F è la g a la m o rb a h a ÿ
f è ’l g ió rss n é à v . L o c h , dicesi p u re di colui
cui il capo p e r q u a lc h e i n f e r m ità , pesa e
tracolla quasi strascin an d o il corpo a terra ;;
p e rò senza d o lo re , e senza v ertig in e .
L och , ( con o a p e rto ), so rta d i elettuario,
rim e d io com posto a i m a n d o rle , d i z u c c a ro ,
di g o m m a a d ra g a n te ,' e d ’alcu n e a ltre sostanze
rid o tte con acq u a a d u n a densità p iù che d i
siro p p o , ed u sato co m e rim e d io in te rn o 'c o n ­
tr o le affezioni del p e t t o , e d ella g o la , loc,
locco , linctus eclegm a , lo o ch .
L ocusta , a n im a le crustaceo m arin o con
dieci p ie d i, sim ile in m o lte p a rti al gam bero,
m a p iù g ro ss o , e co n a n te n n e laterali m ag­
giori lu n g h issim e e d irte , e ricercato com e
u n cibo sq u is ito , a liu sta ^ lo c u s ta , p a lin u ru s,
lo c u s ta , la n g o u s te , écrevisse de m e r. L o cu ­
s t a , p e r c ra vela V.
L o d e , la u d è , éncom iè , v. lodare , com ­
m e n d a r e , d a r lo d e , e n c o m ia re , d a r v a n to ,
la u d a re , la u d ib u s efferre , • c o m m e n d a r e ,
laudes tribuère , lo u e r , c éléb rer , v an ter ,
lo u a n g e r, d o n n e r des louanges. L o d è sse, v an ­
tarsi , lo d are se stesso, ja c ta r e s e , gloriôshts
d e se ipso p rœ d ic a re , se l o u e r , se dotiner
des lo u a n g e s, p a r le r de soi avantageusem ent.
C hi s’lo d a s’ in b rò d a , ; p ro v . p reso dall* ita­
lian o ; ogni lo d e n e lla - p ro p ria bocca diventa
sozza , d e illiu s ore J ìu n t laudes s o r d id a ,
Locai-.',
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x o
Icuis in ore proprio v ile s c it, qui se vante
■j’embrene, la louange de soi même est une
. couronne. de merde. Lodèsse d ’quaicadun ,
.esser soddisfatto della condotta di una per. tona verso di n o i, lodarsene , probare a liqu em , sibi in aliquo gratulavi, se louer de
«quelqu’un, en être satisfait.
Lode , lauda , n. lode , laude , encomio ,
e log io , laus, lonange, éloge. L ò d i, a ljp lu r.
, dicesi d’una delle parti del divino Uffizio ,
•cioè quella che si recita dopo ü mattutino ;
. lo d i , laudes, t. eccl., laudes.
Lodevol , che merita lode , degno di lode,
.lod evole , la u d a b ili, laudandus , lo u a b le ,
-.estimable.
, Lodna , o lochila, o lodala , uccelletto
, dell’ordine dei passeri , di color vario, ma
•sempre dimesso, cantatore e granivoro ben. che si cibi anche d’ uova di grilli e di
cavallette , allodola, alctitda , ( quasi a lau-de D e i, perchè-sollevandosi a volo verso il
c ielo, sembra. che lodi il Signore colla sua
naturale cantilena ) , alauda-arvensis, alouet­
t e , mauviette. L odua c o rid o ra , lodnon,
detta anche opada a Torino, e caplua nelle
Langhe, specie.di allodola distinta pel ciuffo
•che ha sul capo a guisa di cresta , ed è più
■grossa, ed ha il becco più lungo che la lo-dola comune , sebbene le ali , e la coda ne
siano più corte-, allodola capelluta , alauda
-(ristata, galerita , grosse alouette huppée,
alouette-cochevis , cochevis.
Lodndi , uccelletto chiamato altrove ludvich,
subiaròla , o taragna , dello stesso genere
'delle allodole , che può rialzare le lunghe
-sue piume della testa, e formarsene una
.specie di ciuffetto ; è" alquanto più piccolo
della lodola comune , e di colore più bruno
rossastro, con lista bianca intorno al capo,
t allodola de’b osch i, alauda arborea, alauda
■nemorosa , alouette lùlu , petite alouette
-huppée , cujelier.
Lodnon o lodna coridora , Y. Lodna.
L o d o la , Y. Lodna.
Lodsan , sorta di cacio che ebbe nome dal
paese di Lodi ove si fabbrica , cacio lodi• giano } è lo stesso che il cacio, parmigiano ,
Y. Parmesan.
L ofa, o lo fia , Tento senza strepito, che
esce dalle parti di basso, loffa, loffia, vescia,
lene pedihtm , vessé. L o fa , o p et a lu v ,
genere di gròssi funghi , di cui lia w i più
•specie di vàrie forme , alcune delle quali
sono velenose , vescia , lycoperdon, p è z ic a ,
abortivus bolelus, vesse-loup, vesse-de-loup.
Lòffi, trar \escie,k n e peditum emittere^ventris fiatim i reddepe, lâcher des vesses, ves6er.
«iu ru , t . a
L o g é , O a lo g è , v . att.. alloggiare , alber­
gare, hojspitia excipere, loger. Loge na còsa,
darci luogo > collocarla convenientemente ,
allogare , assestare , locare , collocare, componere j placer arranger. L o g é , parlandosi
di fatto che si .narra, di massime, e sim ili;
dar retta., credere., dar credenza, gabellare
ciò che uno d ice , fidem adhibtre ,. croire ,
ajouter foi. L ogé , iu significato neutro, abi­
tare, albergare ^ dimorare , diversari, loger.
L ôgia , nome di ciascuno di quegli stanzini
collocati circolarmente ed a diversi ordini
attorno ad. un teatro- per maggior comodo
degli spettatori che ne acquistano l’u s o ,
palco, palchetto • • * • loge.
Logiameht , o alogiam ent, o a lo g , allog­
giamento, hospitiuni , diversorium , logement.
L ogiam entj o a l o g , dom icilio, soggiorno,
abitazione., domicilium , logement.
L ò g i c a , -scienza che insegna a ragionare
rettamente , onde poter discernere il vero dal
falso : logica , dialettica , arte di ragionare ,
logica! , d ia le c tica , dialectice , logique , dia­
lectique , art de raisonner. L ogica, cioè la
scuola di logica, si prende anche per la pri­
ma delle due classi in cui si insegna la fi­
losofia , logica , logica , logique. •
Lògich , che sa o studia logica , logico ,
dialeclicus , logicien.
Logion, accrescitivo di lo g ia , palco assai
grande, ovvero galleria che tiene luogo di
molti p alch i. . . . galerie.
Logogbif , sorta di enigma , che consiste
nell’accennare una parola esponendo in di­
versi significati le parti ond’e composta, ov­
vero celandola coU’aggiùnta di lettere che le
danno in altro senso ; logogrifo , logogriphus,
logogriphe : mitto tibi navem p r o r a , pupique
carentem , dalla parola navem , togliendo la
lettera n e la lettera m , resta ave.
Logorè , fru stò , consumar per uso gli ar­
redi , le v e s ti, i pan ni, logorare , frustare ,
terere , consumere , user, consumer.
Li) ira , pigrizia , d esidia , ignavia , socordia , paresse , fainéantise. LÔira , loiron ,
agg. a persona pigra, poltrone, poltronaccio,
piger , deses , ignavus , socors , paresseux ,
poltron. Fè la ló ir a , star ozioso, donzellar­
si , perdere il tem po , o tia r i , oscitare , faire
le fainéant j fainéanter. A vèi la ló ir a , sen­
tirsi pigro , aver ribrezzo al lavoro , viger*
la b o ris, desidia laborare , être mal disposé
au travail. ■
v,
L ó ira , piccolo quadrupede selvatico , al
colore e di statura simile al topo , ma di
coda pannoccbiuta -, egli ba le abitudmi dell»
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tè*
LO
LO
a c o ja tto lo , sì arra m p ic a su g li a lb e ri colla liq u o ri n e i q u a li è m inor, sostanza o d en sità
m assim a facilità p e r ra p irn e i f r u t t i , vive d e l d o v e r e , com e b r o d o o caffè , in cu i sia
n e l cavo delle p ian te, e d o rm e d u ra n te l’ in ­ soverchio d ’a c q u a , lu n g o , aq u o su s , alom jé,
coupé d ’e a u . B r o d o longo , V. L o n g a rìa .
v ern o : g h ir o , g l i s , lo ir , l i r o n , V. A g h i.
Loirassù , v. pop. poltrone, d ap p oco, in­ L o n g h e la rg h , d etto av v erb ialm en te e fig.
fingardo ,, neghittoso , accidioso , p ig e r , d e - lib e ra m e n te , a m p ia m e n te , senza im paccio ,
libere , sine im p ed im en to , l i b r e m e u t , sans
sers , socors , paresseux, lendore , cagnard.
L o l ì , p ro n . d im o stra tiv o -d i cosa lo n ta n a , réserve., A n lo n g h , Y. L o n g a .
L oughçssa , q u e lla d elle tr e dim en sio n i d e l
q u e llo , i l l u d , cela.
L o ii } p ro n . dim o strativ o d i cosa v ic in a , co rp o so lid o , c h e considera lo spazio che sta
tra l ’u n a e l ’a ltr a c im a , lu n g h e z z a , longpciò , q u e s to , i d , 'hoc , ceci.
tu d o , Io n g u e u r. L o n g h essa d e l cò l d ia g rita,
L Ö S , V. L o .
L oniagihb , d o lo re d i l o m b i , di r e n i , esc lunghezza d e l collo , c o lli p r o c e r ita s , la lo n ­
g u e u r d ’u n co u .de g ru e . L o n ghessa cC tenp,
renibus l a b o r , m al a u x rein s.
7
Lonbard , uccello d etto an ch e gnep o g n i p , lunghezza d i te m p o , d u ra z io n e :, diuturnità*
e n ella L u m e llin a sg n e p , o sg n ip , a e ll'o rd in e tem p o ris , Io n g u e u r. L o n g h essa d ia gu èra ,
d e i tra m p o lie ri , spècie d i beccaccino t d oppio dV a s s e d i, lu n g h ezza, d u razione della g u erra ,
d e l c o m u n e , e che n o n a b ita lu o g h i ove n o n d e ll’assedio, b elli d iiU u rn ita s, m o ra o b sid io tro v i acq u a lim p id a -, h a le p iu m e b ia n c a s tre , n a lis , lo n g u e u r d e la g u e rre , d ’u n siège.
L o rg b s ü ri , Y. L o n g a ire.
il becco p iù lu n g o d el c a p o , il volo debole
L o n g o t , d im . d i lu n g o , lu n g h e tto , l o n e d u n g rid o p a r ti c o la r e ................ s c o lo p a x
m a j o r , d o u b lé bécassine.
g u lu s , longiusculus , lo n g u et.
Low gitudw e , lunghezza in g eo g rafia, d iL o n g a , sost. che eq u iv ale a lu n g o tem p o ,
e c h e ad o p rasi soltanto av v erb ialm en te nelle tanza d ’u n paese d a l circolo m erid ia n o c h e
frasi seg u en ti: A l a lo n g a , dopo lu n g o tem p o , è fissato q u a l p rim o d i c o m u n e accordo ,
a lla lu n g a , p r o c u l , d iu tu rn ita te te m p o ris , com e sono oggidì o q u ello che p assa p e r
à la lo n g u e. A la l o n g a , m o lto tem p o p r i­ l ’estre m ità d e ll’ isola del F e rro , o q u ello che
m a , d a m o lto tem p o , d ia , cito , d e lo in . passa p e r l ’osservatorio d i P a rig i , e contasi *
A n lo n g a
a n longh , in l u n g o , p e r le p e r 180 g rad i o verso le v a n te , o verso po­
lu n g h e , ta rd e , p r o lix e , c unctando , en n e n te , lo n g itu d in e , lo n gitudo , lo n g itu d e.
I o n g u e u r , le n tem en t. A n d e ari longa. m anclè
Loirs* , lo m b a ta d i v ite llo , lo n z a , lumbits
a h lo n g a , p ro cra stin are , tir a r in l u n g o , in­ v itu lin u s , lo n g e. L o n s a <£pòrs ru stia , a r d u g iare , tem p us d u c e r e, m o ra s injicere , diern rosticciana , b ra c iu o la , o /e lla p o rc in a , cô­
d e d ie tra h ere , la m b in e r , d if fé r e r , tra tn e r te le tte .
en Io n g u eu r.
L q u ta k , a d d ., lo n ta n o , re m o to , distante
L ongagihe , Y. L o n g a rìa .
p e r lu n g o s p a z io , longinqwus, remotus , d iL o sg a ire , lon g h éù ri , tardo , le n to ,' irre­ stans , absens , disfunctus , éloigné , loin ,
soluto , indugiante , lun go nell’ o p e ra re , in d i s t a n t , lo in ta in . Lontan d a f é ü i lontan
a g en d o le n tio r, a d o m n ia t a r d i o r , m o ra s d a l c h é ù r , chi è lo n ta n o dagli occhi é
nectens a lia s e x a l ii s , se g n is, le n tu s , longis, lo n ta n o d a l cu o re , procul ab oculis alienus
bargu ign eur, long et lent en tout ce q u ’il a c o rd e , q u i est lo in des y eu x est ^ loin d u
fait.
c œ u r, h o rs de v u e h o rs de souvenir. Io n L o n g a rìa , longagine , b ro d o lo n g o , l u n - tan d a le fom ne ch’ a parlo latin e d a i
g h ie r a , rag io n am en to p r o lis s o , am bages , ôm ini ch’a p a rlo fom nin , g u ard ati d alle
p r o lix ita s s e rm o n is,. legende , litan ies , d i - d o n n e salam istre e dag li u o m in i effe m in ati,
scours à p e rte de v ue.
cave a fœ m ina scientiam ostentante et a
. Lowgb , agg. d i cosa che. h a la dim ensione v ir o effeminato , il n e f a u t pas se m êler avee
d i lunghezza , in spazio od in t e m p o , con­ des fem m es savantes n i avec des h o m m es
tra rio d i corto , lu n g o , longus , ( e p a rla n ­ tro p lib e r tin s , Lontan d a m i , lu n g i da m e,
dosi d i tem po ) d ìu tu rn u s , d iu tin u s , lo n g . a p a g e te a m e , lo in de m o i , tenez-vous
L o n g h , che ta rd a m o lto a v en ire , t a r d o , lo in . E rb o p ia n ta lo n ta n u n d a V autr, a lb eri
lu n g o , len to , lentus , ta r d u s , lo n g , le n t, p ia n ta ti in distanza gli u n i dagli a l t r i , lo n ta rd if. L o n g h , ag c. a persona , vale a n c h e gioribus in te rv a llis a rbores coniU œ , ra re co n p ig ro , len to , ta rd o , p i g e r , deses , lentus , siice a rb o res, ra r ita s a rb o r u m , a rb re s plantés
t a r d i f , l e n t , irré so lu . L u h g h , che si pro­ lo in à lo in . L o n t a n , re m o to p e r distanza d i
n u n zia len tam en te , longo , silla b a l o n g a , t e m p o , lo n ta n o , a n t ic o , r e m o tu s , disio n s ,
longus , p ro d u c tu s , lo n g . L o n g , agg. d i tra n sa ctu sy l o i n , é lo ig n é , vieux. L o n ta n ,
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d i q u a lità affatto varia , d i o p in io n i discordi,
lo n tan o , diverso , avvèrso , alieno , v a r i o ,
d iss id e n s, contrariti4 , d if fe r e n t, to u t a u tre .
A V è ben lo n ta n d a voleije ben a V a a n ss i
ah p i c a , a n i i g a r è t, b en lu n g i d a ll’a n iarlo
gli p o rta o d io , eum odio prosequitur nedum
a m o r e , ta n tu m abest ut sit am icus , u t c o n tra sit iu im ic u s, bien loin de l’a im e r il le
hait«
3
.1
Lortait , avv. in distanza grande, in lon­
tananza , si in senso nat. che fig. lontano,
lungi, discosto, longe, p ro cid , loin, de loin.
D a lo n ta n , a la lo ntana , da lungi , alla
lontana , in lontananza , p r o c u l., e m in u s , a
longe , de lobi , au loia.
p tia
, insidsitas , insipientia , étourderie ,
sottise , lourderie, balourdise , bêtise.'
LobdiX , lordison , o lurdison , capogirlo ,
c ap ogiro , stordim ento, verligo, vertige. Per
metaf. pensiero stravagante, capriccio, ins­
olita y inusitata cogitatio , caprice, fantaisie ,
Extravagance.
L o r d iè , v e rb o n . e n . pass, rim a n e re a t ­
to n ito , s b a lo r d ir e , s to r d ir e , stupere , stupeJ i e r i , ê tre , o u rester é to u rd i. Lordiè , m
sign. a tt. f a r rim a n e r a tto n ito , sb a lo rd ire /,
sto rd ire , obtundere , terrere , percellere ,
é to u r d ir , T endre é to u rd i. Lordiè , a n d a r g i­
ran d o q u à e là , gironzare , a n d a r g iro n i ,
g ira n d o la re , va g a ri , to u rn e r , r o d e r , a lle r
' L o stasasssa , lontananza , lu n g a distanza e t v e n ir sans o b j e t , tr o tte r ça e t là .
L o rd i on, e loraon , accr. di lo rd , uom o che
. da luogo a ìuogo , longinquitas , d is ta n l ia ,
intervallum , élo ig n e m e n t, distance. L o n ta - opera senza considerazione , e furiosamente ,
n a n ss a , distanza d i u n a p ersona d a l lu o g o uom o avven tato, inconsiderato , precipitoso,
ove ella dim orava , a b s e n tia , é lo ig n e m e n t, stolidus, a u d a x , inconsideralus, imprudens,
: absence. L o n ta n a n ss a , t . d i p ittu ra , lo n ta ­ im p ru d e n t,' évaporé, étourdi. Y . Lord.
Lordison , Y . L ordià.
nanza , sfondato , v ed u ta ch e d im o stra g ra n
Lorjjon , Y . Lordiòn.
lontananza , recessus , recessio, a bscendentia,
L org n é , socchiudere gli occhi - per vedere
le ■lontain <Fun tab leau ,
L ostahè , o alontanè , d isc o sta re , d ilu n - con p iù facilità le cose minute , proprio d i
. g a r e , allontanare , lo n tan are , amovere , se­ chi ha la vista corta , sb irc ia re , semiapertis
parare, dimovere, segregare, élo ig n er. Lon­ oculìs in tu e ri , nictare , lorgner. L orgn é , o
tanasse , discostarsi, a llo n ta n a rs i, p a rtire , lu m e , guardar attentamente con certa curio­
recedere , secedere , discedere , s’élo ig n er , se sità , e siccome chi guarda attento e con
curiosità , socchiude per lo p iù g li occhi ac­
r e tire r , s’en a l l e r , p artir.
Lopa , p u la che si separa dalle b ia d e n e l ciocché l’angolo della vista fatto p iù acuto
m o n d arle, lo p p a , lo lla , a cus, g lu m a , b a lle possa osservare con p iù facilità una minuzia,
si può ançhe dire sbirciare ,, .occhieggiare ,
d u b l é b a l l e d ’avoine.
allucciare, n icta re , aliente • in tu eri , conspi Loquela-, V. B alìa.
L ord , sost. ed a d d ., uom o «travagante , cere , introspicere , regarder , fixer attenti­
uom o che è sem pre in giro j u o m o incostante, vement. Lorgne , gu ardi con la lorgneta ,
leg g iero , balordo , gireUajo , im p ru d e n te , guardare coll’occhialino, conspicillo intuendo
g iran d o lin o , volubile , stravagante , u o m o u t i , fixer avec la lorgnette.
Lobgnçta , piccolo occhiale , form ato d ’un
che fa pazzie, cerebPosus, le v is , in c o n sid lu s,
. sto lid u s, v a riu s , erro , é to u r d i, g iro u ette , vetro solo , a i cui ci serviamo per m eglio
lég er, inconstant. L o r d com n a s'òtola, m òdo vedere gli oggetti,poco lo n ta n i, occhialino,
di dire p er significare u n o . ch e n o n a b b ia conspicillum , lorgnette , monocle. .
L o r o , giovanetto, che fa il galante presso
punto di ferm ezza, e d i s ta b ilità , p iù pazzo
«che u n cane d a rete , m u lin d a vento , le donne , minchioncello , sinanziere , civet­
cervello fatto a o riu o li, m obilis et inconstans tone, a m a n s, am àsius, gloriosus, godelureau.
L ô sa , pietra lavagna di cui ci serviamo pei
nomo , levior p i u m a ,- p lu s lég er q u ’u n e gi­
rouette. L o r d , agg. sto rd ito , sb a lo rd ito , pavimenti delle v i e , e per coprire i te tti,
stupidus , extern a tu s , tro u b lé , consterné , la s tra . . . . ardoise.
Lôsna , o slussi , luce che accompagna il
é to n n é , étourdi.
Lobo , titolo onorifico in g lese, Y . MilÓrd. fulm ine , od altra meteora lum inosa simile
L ordarìa , atto d i persona stravagante , a qu ella , lam po , folgore , baleno , Julgur ,
g ire lla ja , im p ru d e n te , leg gerezza, strav a­ fidgetrum , éclair. L ósna, chiamasi anche ta­
ganza , im prudenza , sm em oraggine , sto rd i­ lora lo stesso fulm ine o fuoco celeste allor­
tezza , te m e rità , p raecipitatiq, tem erita s, in - ché percuote la terra , fulm ine , folgore ,
consideranlia, é to u rd e rie , extravagance. L o r ­ saetta , Ju lm en , foudre.
Losnè , v e n ir e , o apparire il balen o, b a­
d a rla , sciocchezza, b a lo rd ag g in e, goffaggine,
scem piaggine, m ellonaggine , stu p u iita s, in e - lenare , lam p eggiare, coruscare , Julgurare ,
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LO
tu
.
récíairer. Losnè senza troné , si dice q u a n d o
Lub&ich , V . Lussuriòs.
a l b alen o n o n segue il tu o n o , b alen are a
L ucb o lus , corpo sottilissim o im p o n d era­
secco , fulgurare sine stre p itìi , sine tonitru , b ile , o vvero sta to p a rtic o la re d ’u n fluido
faire des éclairs san-s to n n e r.
u n iv ersalm en te s p a rs o , em an ato o p ro d o tto
L o t , porzione j p a rte , d ’u n a cosa' com une d a l s o le , e d a a ltr i co rp i celesti o te r r e s t r i,
tr a m o lti e che si d iv id e , ciò ch e tocca in p e r cui l ’occhio ricéve la cognizione d eg li
so rte a ciascuno , l o t t o , p a r s , lo t. L o t , V . oggetti esterio ri , l u c e , l u m e , lu x , lu m iè re ,
L o tarìa.
'
c la rté .
L o t a r ì a , o ló t, giuoco d i so rte n e l q u a le
L u cern a, o lu sem a , vaso in cui si accende
è concesso il guad ag n o a i giu o cato ri d i q u e i il lu m e con lu cig n o lo a lim e n ta to da olio od
p o ch i n u m e ri che vengono e stra tti a so rte a ltra sostanza liq u id a e co m b u stib ile', lu c e r­
I r a m o lti ; L otarìa , t ò t , o sem in a ri , o n a , la m p a d a , lychnus , lu cern a , lam p e.
gié ùgh d?G enova , dicesi p o i p artic o la rm e n te Lucerna a doi bochin , lu c e rn a d i d u e lu ci­
- u n giuoco speciale d i s o r t e , d e l q u a le i G o- gn o li , lucerna b ily c h n is , la m p e & deux
’ v e rn i si riserv an o l ’esclusivo e se rc iz io , ed in m èch es , à d eu x lu m ig n o n s.
cu i si p ro p o n g o n o p ré m ii a c h i p o n e u n a
L u c a i r , so rta d i serrarn e fatto a guisa d i
so m m a d i d e n a r o , su d i u n n u m e ro ch e to p p a m o b ile , ch e si conficca in u n an ello
v en g a ad essere u n o d ei cin q u e ch e si estrag - fisso , lu cch etto , sera , cadenas. Luchèt, p e r
- gono fra n o v a n ta , l o t t o , sortitio , lo terie .
lurn airéül , Y .
< L oto , giuoco d i so rte p e l q u a le si estrag L ucid , Ÿ . Luisan.
' g ono p iù n u m e ri successivam ente , e vince
L u c r è , acq u istar den aro e ricchezze con
q u e l giu ocatore ch e h a m aggior còpia d i in d u stria e fatica, ovvero p er fav o r d i f o r tu n a ,
q u e lli su lle sue cartelle -, specie d i lo tto , lo tò l u c r a r e , guadagnare , lucrifacere , luerari ,
’ . . . . lo to .
quoestum , lucrum facere , gagner , p r o f i t e r ,
L o to n , ra m e con lega d ’u n a terza p a rte tire r p ro fit , a v a n ta g e , lu cre , u tilité .
d i zincò , o tto n e , aurichalcum , la ito n ,
L u c ro , g u ad ag n o , avanzo , lu c ro , u tilità ,
' cu iv re ja u n e .
civ an za, p ro fitto che si ricava d all’ in d u stria,
L o to n é , che lav o ra 1* o tto n e , o tto n aio , da u n n e g o z io , da u n tra v a g lio , d a ll’esercizio
fà b e r cerarius , o u v rie r q u i tra v a ille le la i- d ’u n im piego , lucrum , quœstus , lu cre ,
' to n , d in a n d ie r.
gain , p r o f i t , bénéfice.
1 L ova , voce s tr a n ie r a , ch e significa lu p a ,
Lucbòs , che a p p o rta p r o f itto , g u a d a g n o ,
e ch e gli S pagnuoli sim ilm en te dicono lo b a , lu cro , lucrosus , lucrativas , quœstuosus ,
• e d a n o i a n ch e l i t a , lu a ssa , dicesi p e r d i­ lu c ra tif. Un negòssi motoben lucròs, u n a f­
sp re z z o a d u n a d o n n a , e s 'in te n d e m eretrice, fare assai lu cro so , res m ulti n u m m i, res
' lo v a , p o ltro n a , cantoniera , b a n d ie r a , fce- prœ cipui quœstus et com pendii , u n e bonne
•mina quadrantaria, coureuse, co q u in e, lo u v e, afiaire.
filie de joie. L o v a , chiam asi in c erti lu o g h i
Lucsdbi , v . p le b ., u o m o s tu p id o , stolido,
la spiga d e lla saggina , d a n o i d e tta paña p e c o r o n e , b a b b io n e , b a b b e o , m occicone ,
tfm e lia , p a n n o c c h ia , panícula m ilii In d ic ii, m e r lo tto , stolidus , fatù u s , exeors , c o d e x ,
ép i d u b lé de T u rq u ie .
stipes, bardus , insulsas, baro, bliteus, bienL o vatos t o lo v è t , cosi chiam asi in alcu n i nus , s o t , s tu p id e ,, n ig a u d , m a g o t, p é c o re ,
lu o g h i ciò ch e n o i diciam o panot , o panne n ia is , b e n ê t.
d! m elia , o mapon , pan n o cch ia d i saggina
Ludibrio , sc h ern o , scorno , strapazzo , lu ­
spogliata dei suoi g ran elli , d e l suo sem e , d ib rio , ludibrium , j o u e t , o p p r o b re , r is é e ,
s ta m p o n e , panícula inanis , granis sp o lla ia , ignom inie.
ép i de ma'is sans g rain e.
L u d ria , q u a d ru p e d e del genere delle m a r ­
L o v É , o alovè , v . p le b . c o n tr. d i deslovè, to re , carn iv o ro e r a p a c e , con p ied i p a lm ati
allo g a re , assestare , c o llo c a re , a sse tta re , col- p e r c u i s’ im m erg e n ell’acqua , n u o ta coti
locare , optare , accommodare , componer e , f a c ilità , cacciandovi i pesci onde si pasce
placer , a rra n g e r , m e ttre e n p lace , aju ste r. lo n tra , lutra , ly tra , lo u tre .
L o v è t , V. Lovaton.
L u d v ic b , V. Lodnin.
L d a , la fem m in a d e l lu p o , lu p a , lu p a ,
L u f.rtc t , Y . Lever Un.
lo u v e. L ù a , t. d i disprezzò v eiso u n a d o n n a :
L ugaikgbin , specie d i salam e c h e si m angia
V. Lova.
cotto a guisa d i v iv a n d a , salsicciotto , lucaLuA ss, Luassa , V. L u và ss , e Lova.
n ic a , longabo , saucisson de L u g an .
L u m i , o u b ià , V . Ubià.
L ughi , v . p le b . d en ari , b e z z i , nu m m i ,
L u b io t , Y. LobiÓt.
I a rg e n t.
. .
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i
#
M J
495 .
escara*, hélice. Lumassa rabloira , a n im a ,
letto dell’ordine dei molluschi n u d i, stri­
sciante, lungo, con quattro tentacoli, lumaca
senza guscio , lumacone ignudò , lumaccia ,
cochlea nuda , lim açon, limace. Lumassa.
lumassora buta i còrn f o r a e c ., canzone,
che si canta da’ fanciulli mentre provocano
la lumaca ad uscir le- corna ossia i tentacoli,
lumaca lumachella.cava fuor le tue cornella,
. . . . .. limaçon borgne montre nous tes,
cornes. Scala f a ila a lum assa, scala a chioc­
ciola, scolte cochlçœ in morem constructœ*y
cocklea, escalier en limaçon. P itò r d a lu m asse, pittore ignorante ’, pittore da' chioc-,
ciole, segnis, iners, ineptus p ic to r , mauvais,
peintre.
Lumasson , pezzo dell’oriuolo da taçca co-,
strutto a spirale, e su cui s’avvolge la cate-,
nella d’acfciajo quando l ’oriuolo s i . carica,.
chiocciola ,- lumaca . . . . . . limaçon.
Lumè , guardar attentamente , allu cciarf,,
occhieggiare, sbirciare , niclare , conspicere,.
inspicere, attente in tu eri, introspectare , in­
Luìsàn ,. In se tti, o l u c id , agg. d elle cose tra spie ere , regarder, fixer attentivement.
Lum èt, o lum in èt, foro circolare dell’oc­
liscie, e lu stre , che non h a n n o in se stesse
luce m a la ripercuotono , si che se m b ran o ! chio per cui passano i raggi visivi a dipin­
m a n d a r n e f u o n , luccicante, lù c id o , lu c e n te ,! gere sulla retina gli oggetti guardati , pu­
b r illa n te , risplendente , lucidus , s p le n d e tti, pilla , il nero dell’occhio , pu pilla ,. nieront
oculi , prunelle de l ’œ il, pupille.. Lumet ", o
fu lg e n s ,. lu is a n t, re lu is a n t, b r illa n t.
Lòm, Liana, arnese che serve a far lum e, lumia , quell’ insetto volante , . che di notte
lucerna , lu m e, lumen , luminare,, lumière , risplende con moto ' alternativo , lucciola ,
bougie , 'lampe allumée. Liuti, t. de’ p ittori, cicindela , lam pyris , nocliluca, mouche lui­
color chiaro che si dispone sugli oggetti di­ sante.
Lumèta , bugia , falsità, lucciola, mendapinti , che debbono parere più illu m in ati,
e che si contrappone alle ombre più fo r ti, cium , com m entim i, mensonge. Piantò d! hilume , lumen , lumière, jour, dair. Lùm , mète , mostrar lucciole per lanterne, cacciar
fig. , indizio , dilucidazione , spiegazione , carote , dar a vedere e ad intendere altrui
dichiarazione, schiarimento, rischiarimento , ima cosa per un’altra , verba dare , verbis
lume , lu m i, explicatiò , enodatio , ex p la - circumducere , f a ls a p rò veris obtrudere ,
natio , indiciiun , argxunenlum , renseigne- faire croire que des vessies sont des lanternes.
meut, édaircissement.
Lumçta , dim. di luma , lumicino , lu Lumuuu, occhiata, sguardo , oculorum con- metto , lumettino , lucernuzza , p a rv a lu­
jeclus , obtutus , intuitus, coup d’oeil , re- cerna , petite lampe , lampion.
Lumiè , V. Lim iè.
gard. Liunadd am orosa, badaggio , amoroso
Lumignon , più fila di bambagia unite che
rìsguardamento, intuitus amorosus , regard
amoureux.
si mettono alla lucerna nell’o lio , e frammezzo
LomairkOl , e d a i contadini ìu ch èt, p e z - a lla cera od a l sevo nelle candele per accen­
zuoli di legno senza sc o rza, ch e si m etto n o dervi il lume, lucignolo, stoppino, ellychniivn,
accesi all’entrata del fo rn o , p e r se rv ir d i lu m e lumignon d’une lampe , d ’ une chandelle ,
n ell’ in te rn o , allo rch é vi si cuoce il p a n e , mèche.
ardenti . . . . . . flam barts.
Lumin , piccolo vaso di- la tta , o di altra
Ldmassa , an im aletto d ell’o rd in e d ei m o l­ materia , che serve per lo più a far lum i­
luschi n o n n u d i , ossia .de’ te s ta c e i, fo rn ito narie , lumicino , f a c id a , p a rv a lucerna ,
ite lampe , lampion. L iu n in, per insetto,
di u n .nicchio quasi sferico avvolto a sp irale,
nocivo a lle -e rb e , ed agli a lb e r i, m a a d o p e­
Lumèt.
Luminaria , o iluminassion , quantità P»
rato p er c ib o , e p e r r im e d io , lu m a c a , chioc­
lum
i accesi, luminare, lum inaria, illununac o l a , U m a x , cocjilea, lim as à c o q u i l l e ,'
Lòok , settimo mese delTaim o, luglio ,
quintili*, ju liu s, juillet.
LuoTtnacr , che tiene i l luogo d alcuno ,
ed esercita in sua vece, luogotenente , vicem
gerens,vicarivi, legalus, lieutenant. Lugtnent,
grado • militare , V. Tenent.
.
Lui , ciò che fanno l ’uva, e gli altri frutti,
quando loro cade il fiore, e formasi l’acino,
U granello , il frutto , attecchire , allegare ,
augmentuiflccapere, se nouer, passer de fleur
en fruit.
Luta, .pianta leguminosa annua con radice,
legnosa, gambo ramoso., foglie^ alternate e
fiori bianchi ed am pli, e che si.semina nei
campi per sovescio, e pel frutto che è chiuso
in baccelli simili a quelli delle fave, rotondo,
schiacciato, ed amarissimo, se non è addol­
cito col macerarlo nell’acqua e scorzarlo,
lupino , lupinus, thermus , lupin.
Lùis d’ o r , moneta francese d’oro, cosi
detta dall’impronta d’uno dei re di nome
L u igi, e del valore di lire 23 , e centesimi
5 5 , luigi., luigi d’oro . . . lo u is, loùis d’or.
r
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LtJ
rione , liimínum copia , illumination , lu­
minaire.
■ L vmwèt , V. Lumit. .
L uña , il pianeta più vicino 'alla terra e
suo satellite , ed il più importante degli astri
dopo il sole , luna , luna , sidus lunate ,
lime. Luna pieha, plenilunio, plenilunium ,
pleine lune. Lima piena, si dice di persóna,
die ha la faccia rotonda , e paffuta , ptnguis,
obestis, potelé, visage de pleine lune. -Lìdia
tenera , fig. dicesi di persona e principal­
mente di fanciullo allorché facilmente si
muove a pianto, pronto alle lacrime, lacri­
mis pronus , prêt à pleurer. Luna néüva ,
novilunio , luna nascens , nouvelle lune.
LO
rione, menstruus lume cursus, Itmaris cursus,
lunaison.
L unari , libro che segna il corso della
luna , e contiene altre notizie astronomiche,
religiose, annue e giornaliere, Y. Armanach.
Lunaria , pianticella annua , che cresce
naturalmente nei paesi meridionali ed -è col­
tivata come oggetto di curiosità meno pei
fiori, che per la bellezza del guscio onde
escono i semi; le sne foglie sono crociformi,
ossia divise in quattro parti, lunaria, lu­
naria , grande lunaire, satin blanc, satiné,
passe-satin, médaille.
Luhatich , o Jait a luñe , Y. Luña.
LuSes , il secondo giorno della settimana,
Quand la Urna fa 'l rèà , o ven t, o bréù , lunedi, dies lunce , feria secunda, lundi.
quando la luna ha il cerchio , annunzia Luiies-gràss, il lunedi che precede imme­
▼ento o pioggia, lunoe cireulus ventum , vel diatamente il principio della quaresima, l’ul­
imbrem portendit, le rond de la luné annonce timo lunedi del carnovale, lunedi grasso
le vent -ou la pluie. ■A l ciair dia luna , al . . . . . lundi gras. Limes sant, il lunedi
chiarore della luna , ad lunam , au clair della settimana santa-, lunedi santo, dies
de la lune. A fa un bel ciair d hiña , la luna in magna hebdómada, lundi saint.
luna molto risplende , nitescit lima , il fait Fè ’l lunes , dicesi dal volgo lo starsi oziosi
un J j e a u clair de lune. La luna a Va fait che fanno molti artefici, e 'specialmente i
ciair, a Va lusl tuta la néHit, la luna risplen­ ciabattini , nel lunedi, perche avendo ben
dette durante tutta la notte , luna pernox bevuto nel giorno festivo, sono cotticci nel
fiiit , il fit lune toute la nuit. La luña a di seguente, e perciò non lavorano, fare la
lits nen , la luna non luce , silet luna , il : luneaiana , festum -agere feriam secìindam ,
ne fait point de lune. Fait a luñe, o lunatiche diem lunce otiandq conterere, faire le lundi
v fi dice colui , il cui cervello di tempo in des savetiers, le lundi sans travail.
tempo patisce alterazione, pazzo a punti di
L uneta , quello spazio a mezzo cerchio ,
luna , lunatico, lunalicus , lunatique. Fait che si pratica tra l’uno e l’altro peduccio
a hiñe, dicesi puré d’uomo instabile , leg­ delle volte per aprirvi finestre, o diminuire
gero , incostante , più lunatico de’granchi , la spinta della volta medesima, lunetta,
homo inconstantissimus , fort capricieux. La lunula , lunette. Luneta , o lunete, o bariluna Vè sul
, egli è d’umore allegro, cole, due vetri cerchiati in modo da poterli
supercilio nubem demit, festivo ingenio est, mettere davanti gli occhi serrandoli al capo,
il est de bonne humeur. La luña V è nen od appciggiati al naso per ajutare o conser­
sul j i è , è di cattivo umore , tristibus vtxa - vare la vista, occhiali . . . . lunettes. Lur
tur cogitatlonibus , morositatem induit, dif- neta , per camiciài, Y. Canuciàl. Limeta ,
ficilie factus est, il est de mauvaise humeur, parte dell’ ostensorio fatta a foggia di luna
il a de l’humeur. Luña néùva tre’dì a la crescente, in cui si adatta l’ostia consacrata,
prèùva, luna nuova tre giorni alla prova , lunetta . . . . lunette. .
quarta qualis, Iota luna talis, il faut atten­ _ L ukBt , ter. de’ bottai, diconsi le due as­
dre le quatrième jour de la nouvelle lune sicelle minori, che chiudono in mezzo la mez­
pour juger de son influence sur les change- zana , e la contromezzana, e compiscono il
mens météorologiques. Baulè a la luña , la fondo delle botti, e dei tini , lunetta . . . .
luna non cura lo abbajar dei cani, cioè le chanteau, aisselliéres.
_ _
t ,
persone grandi e di valore non curan le pio
Luoghi santi: queste parole italiane sadocole e vili, culicem non curat elephantus , prano in Piemontese in Vece di lèù
iiboyer & la lune. Esse ¿V luña , aver voglia , quando si vuol parlare dei luoghi delle
desiderio, brama di far qualche cosa, esser Giudea ove Gesù Cristo compì la sua passione,
inclinato, disposto., rem libenter aggredì, luoghi santi............les saints lieux.
propendere, être en bonne disposition, avoir
Luot. , dim. di luv , lupatello, lupetto ,
envie. Mese lune , t. milit. riparo fatto a lupicino , parvus lupus, lupi catidus, catufoggia di mezza luna . . . . . lunettes.
lus lupinus j louveteau.
L unA , tèmpo del corso della luna, lunaLà pia , tumore jper lo più duro c rotoudo
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q Le
LU
d ie viene sopra la p elle , e talvòlta cresce ad
una grossezza e n o rm e, senza cagionare do­
lore od infiammazione , lup ia , g a n g lio n ,
lu p ia , loupe.
Lurdison , Y. L ordià.
L u b o n , uom o astuto, V . V o lp o n .
L os, Y. Luce»
L u sa , V . P a te la .
Luscbè , rapire , togliere , prendere , r u ­
bare , involare con destrezza , od arditezza ,
f u r a r i , s u b rip e re , a u fe rre , e x p i l a r e , enle­
v e r , dérober.
Luse , o lu s ì, il risplendére della l u c e , o
delle cose liscie e lustre, che la ripercuotono,
come p ie tre , o metalli la v o ra ti, a r m i , e
simili , luccicare , splendere , risplendere ,
rilucere , renìd ere , m ic a re , n ito re , lucere ,
l u ir e , briller. T u t l o ch’ lus a V e neri ò r ,
tutto ciò che riluce non è orò . . . . tout ce
ui brille n’est pas d’or. L u sì , o rie , dicesi
e’ panni de’quali per l’uso si è molto infie­
volito il tessuto si che divennero molto più
trasparenti, e prossimi al ro m persi, ragnare
. . . . être usé au point q u ’on voit à travers,
s’élimer.
Ì
Lusêi» , fnèstra , o fnestrin dsor eT i c o p ,
apertura su per lo tetto* per far venir lu m e,
finestra sopra tetto , abbaìno , fin e stra in
tecto a p e r ta , lucarne.
LusEirr, V. Luisant.
Luserwa , V. Lucerna.
L usl, Y. Luse.
Lusinga , dolcezza di parole , o d ’atti per
recare l ’ animo altrui alla sua propria utili­
tà e volontà, lusinga, m o in a , blan d im en to,
b la n d itile , illecebrce, bland im entum , flatte­
ries , caresses, cajoleries, douceurs , leurre >
m ignardise, mignotise.
Ldsihghè , allettare con fa ls e , o finte , o
dolci parole per indurre altrui a sua volon­
tà , e in suo prò , lusingare, adescare , in ­
saponare, blandiri, assentiti, p a lp a re , p ermulcere , ad u la ti , flatter , cajoler , e n jô le r ,
mignoter, dorloter , caresser, leurrer , cha­
touiller, endormir, séduire attirer. Lusinghèsî<î , blandire noi medesimi con poco fondate
ragioni di speranza intorno probabilità di ciò
che desideriamo ; e vale anche sperar fer­
mamente , portare ferm a speranza, lusin­
garsi , sibi ipsi bla n d iri, spem a le r e , prcesumere, se flatter.
Lusoa, v. pleb. tra lume e b u jo , barlu­
m e, bagliore, lucore, incertum lumen, p a rvum lumen , subobscurum lumen , lueur ,
clarté foible.
Luss, pesce d’acqua dolce, lungo e gros­
so , cosi vorace , che inghiotte non solo i
LU
497
pesciolini, é i ranocchi, ina assale e d iv o »
altri aniinali più grandi, spopola i laghi e
gli stagni di p e sc i, cresce rapidamente, è
comune in Europa, e -serve di cibo all’uomo,
luccio, lucius, brochet, poisson-loup.
Lussò , superfluità , magnificenza ai vesti,
d’arredi, di servi, di tavole, e sim ili, lusso',
luxuria , luxus , lu x e , somptuosité.
L u ssòt, diminutivo di luss, luccio giovane
e piccolo , luccetto, piccol luccio , parvU s,
0 minutuf lucius, fuardeau , brocheton.
. Lussuria, smoderato appetito carnale, lus­
suria , libidine ,. incontinenza , lascivia , lu­
xu ria , impudicitia , luxure, lubricité , in­
continence.
Lussuriòs , o lubrich , agg. di persona o
di animale dedito alla lussuria, ovvero di
cpsa che può eccitarvi , lussurioso, lascivo ,
libidinosus , impudicus , luxurieux , libidi­
neux , impudique.
L u s t r , sost. candeliere di cristallo, di
bronzo o di legno a. più- viticci, o braccia
per sostenere molti lum i ; lumiera , lustro ,
lychni pendentes, lustre. Lustr, composizione
atta a rendere lucidi gli oggetti su cui viene
applicata , come i cuoi, i legnam i, le stoffe
e cc ., lu s t r o ...............lustre. L ustr, qualità
della cosa liscia e lucida, lustro, lucentezza,
lustratura, n ito r, splendor, lustre, brillant,
poh. Lustr die stó fe, lustro , lucentezza del
panno, panni nitor, lustre, œil, presse. D è
l lustr a na stò fa , lustrare, soppressare un
drappo, nitorem panno inducere, lustrer une
étoile , catir.
Lustb , add. liscio , pulito , lucente , la ­
vis , pulitus, lissé, p o li, uni.
Lustrasole , stromento da calzolajo, lisciaiante, b ise g o lo ...............machinoir , astio ,.
izègle.
Lustbè , dar il lustro , stropicciare una
cosa per faria pulita e lucid a, lisciare, lu ­
strare , strofinare , pulire , forbire , piallare,
sfregare , Levigare, expolire , lisser , polir ,
1 corroyer , lustrer, torcher , fourbir. Lustré,
fig. adulare, lusingare , grattar le orecchie ,
lisciare, linciar la coda , piaggiare, ' adu lati,
a ssen ta ti, b la n d iti, fiate loqui a d colligendam gratiam , flatter, choyer. Lustré la
bajoneta , o enpissè la p a n ssa , V. Enpì.
L u striS a , sorta di drappo di seta rilucente,
lu strin o ............lustrine.
Luterai» , luterana , colui o colei che se­
gue la dottrina di Lutero, luterano, luterana,
lutheramis y lutheranu , v. delTuso , luthérien, luthérienne.
. .
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Luv, quadrupede selvatico voracissimo, del
genere del cane , e ad esso somigliantissimo,
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Tom. I.
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D è le f i e an guardia a l lu v, dar le pecore
in guardia al lupo., fidar checchessia a chi
n’è avido , lupo . oves committere., au plus
larron la bourse. Le fè e conta ’l luv .ai man­
gia , delle pecore annoverate mangia il lupo
. . . . à. brébis comptées le loup Ics mange.
A vèi na fa m d a luv , aver gran fa m e ,
allupare , fa m e e x tim u la ri, esurire , lupina
fa m e . laborare, être affamé comme un loup.
Luv , dicesi fig. d’uomo, che mangia moltis­
simo , o che consuma a suo prò le altrui
sostanze , ghiottone , lupo , helluo , loup. .
< L x j v a , l a f e m m i n a d e l l u p o , l u p a , lu pa,
l o u v e . L u va , a g g . a d o n n a , Y . Lova.
L uvlss, lupaccio, pessimus lupus, un gros
loup. Luvàss, luvassa, luàss, luassa, voci ple­
bee di disprezzo e d’ingiuria, birbone, lupa*cio, mariuoJo, lupa, lupaccia,flagitiosus, fur->
cifer, lu p a ,.m échant, coquin, coquine, louve.
pilu m non menlem m utât, le loup mourra
L nvuf, V. Luin.
dans sa peau. ’Z luv mangia nen carn d l u v ,
L im on, pianta bisannua comune nei cam­
p r o v ., e vale che ognuno risparmia s é , ed pi , nei luoghi sassosi, sull’orlo delle strade,
i suoi, d’ogni carne mangia il lu p o ma lecca con gambo semplice fornito di foglie ovali,
la sua , corbi con corbi non si cavano gli vellute , e di fiori gialli adoprati come medi-, ,
o c ch i, canis caninam non e s t, chacun épar­ camento calmante, guaraguasto, guasto, euagne ses. semblables. Vede 7 l u v , o crie à l raguascio , tasso barbasso , verbasco , labbri
luv , a Fa cria a l luv , dicesi . del farsi ad d’asino, verbascum , thapsus, bouillon blanc,
alcuno la voce, affocare, arrocare, ba veduto bonhomme, molène. Luvion, per Aluvion, V.
i l lupo, é stato guardato dal lu p o , lupi cum
Luvòt , V. Lu'òt.
y idcre priores , ravim contrahere , ravire ,
L v l , V. Levò.
s’enrouer, il a vu le loup , il a crié au loup.
L v i , V. Leve.
se non che non abbaja , 'ed ha denti e mem­
brana più robuste , orecchie diritte ed a
pu nta, coda diritta fornita di peli lunghi e
f o lti, e l ’apertura degli occhi obb liq ua,
lu p o , lu pu s, loup. Luv ravàss, quadrupede
feroce di color fulvo macchiato di bruno
che urla còme il lu p o , ma ne è diverso nel
rimanente, ed appartiene al genere del gatto,
del tigre, e sim ili, assale i corvi e gli animali
più piccoli, e li persegue sugli alberi per suc­
chiarne il sangue, e mangiarne il cervello ,
lupo cerviere , lupus cerviarius, f e lis - ly n x ,
lynx , loup-cervier. Parlò d el luv mentre l
luv a riv a , dicesi quando comparisce alcuno
di cui si parlava, cni ha il lupo in bocca
lo - ha sulla - coppa , lupus est in fabu la ,
¿filine c/ci ty/olittne
imo.
Digitize
G
o o g le
V . T. Can. S tefano CLERICI Rev. Arciv.
V. Se ne permette la Ristampa
ANFOSSI Giud. e Rev. per la Gran Cancelleria.
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