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TRANSFER il magazine tecnologico di bihler | edizione 2008 Te n d e n z a l e g h e m e t a l l o - p l a s t i c a bihlership: partnership vissuta >10 d e f r i t >6 Sistema innovativo di deformazione e taglio laser >20 Futuro della tecnologia laser >21 e n a a u g n l t s c l i s ç a i i a n h h s o COMPONENTE DECISIVA DELLE SOLUZIONI COMPLETE BIHLER ALTAMENTE DINAMICHE, IMPIEGABILI UNIVERSALMENTE! Motore produttivo della serie bihlerNC: le unità di filettatura GSE, commutate in modo altamente dinamico, non richiedono manutenzione. Impiegabili in modo flessibile sulle macchine automatiche Bihler e su presse, macchine con tavole girevoli Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co.KG Lechbrucker Str. 15 D-87642 Halblech | Tel. +49-8368/18-0 | Fax: +49-8368/18-105 [email protected] | www.bihlernc.de a disco d’indexaggio e linee di trasferimento. Un’altezza di installazione dell’utensile limitata, più unità le une accanto alle altre – grazie ai tipi K compatti ciò è possibile. Aumentate la Vostra produttività con le unità di filettatura Bihler! TRANSFER e d i t o r i a l e /ri un bdri ci ke | 3 La rivista tecnologica della Bihler | edizione 2008 Luci al neon. Nei portalampada, Bihler impiegò diversi decenni or sono, per la prima volta, anche leghe metallo-plastica, diventando all’epoca un precursore di questa tecnologia d’avanguardia. Oggi sono soprattutto gli assiemi complessi a richiedere l’uso congiunto dei due materiali. 4 6 News Investimento nel futuro 5 Tema Tecnologia-chiave di una catena del valore aggiunto ottimizzata 6 Tema Inaugurazione del più grande centro di fresatura Deckel-Maho Gildemeister a Füssen. 6 Cari lettori, l’ondata di consolidamento tra le aziende dell’indotto, soprattutto nei settori automobilistico, elettrico ed elettronico, non accenna a fermarsi. Per poter affermarsi sul mercato in futuro è necessario creare reti, essere innovativi, disposti a rischiare e sfruttare al massimo il valore aggiunto nelle tecniche di fabbricazione. La tecnologia delle leghe innovative metalloplastica e ciò che con esse si può ottenere rappresenta un punto-chiave di questo numero di Bihler Transfer. Alla Bihler stiamo intensificando la stretta collaborazione con i nostri partner, a beneficio di entrambe le parti. Ciò richiede una fiducia, un rispetto e una franchezza reciproci. Ci ha dato molta soddisfazione aver potuto discutere ampiamente per due giorni, con molti dei nostri clienti, la tematica della collaborazione tra partner. Abbiamo chiamato la manifestazione “bihlership”, ricavandone molti spunti per poter offrire ai nostri clienti un supporto ancora migliore. Quanto possano essere innovative le partnership è dimostrato dal progetto comune Bihler/Trumpf/ itec, nel quale tre leader di mercato hanno concentrato le loro competenze. Il risultato è un impianto combinato estremamente flessibile che viene impiegato nella fabbricazione di serie zero e piccole serie di coil part. Ed ora non mi resta che augurarvi buona lettura con questo numero di Bihler Transfer. Le leghe metallo-plastica nei componenti complessi sono una tecnologia-chiave del futuro. 10 10 Foro Nella stessa barca Bihler potenzia costantemente il servizio assistenza per clienti e partner. 14 14 Soluzione Lavorazione di geometrie complesse Pieron è uno dei primi clienti Bihler ad impiegare l’impianto multifunzionale GRM 80P con una nuova concezione macchina. 16 16 Applicazione Il metallo vive Dawedeit è partner Bihler da 36 anni. 18 Applicazione Amici e partner 18 Soluzione Innovazione con concentrazione delle competenze 20 Buon vicinato tra ZETKA e Bihler. 20 Nuovo sistema di deformazione e taglio laser. 21 Intervista Come cambia la tecnologia laser Intervista con l’amministratore delegato Trumpf, Peter Leibinger, sul futuro della tecnologia laser. 21 Vostro Mathias Bihler transfer 2008 4 | News Sistemi collegati per assiemi complessi Tecnologia Bihler al lavoro per assicurare un funzionamento più silenzioso delle lavatrici: in una linea di produzione completa vengano fabbricati fino a 45 ammortizzatori al minuto. I moderni ammortizzatori assorbono le vibrazioni generate dalle lavatrici e ne assicurano il funzionamento silenzioso. Un rinomato operatore di componenti di sistemi per lavastoviglie e lavatrici fabbrica questi componenti ibridi con tecnologia Bihler. L’unione di due differenti sistemi di produzione Bihler offre, qui, vantaggi decisivi. All’inizio del processo, il Multicenter MC 120 fabbrica le due parti in metallo dell’alloggiamento dell’ammortizzatore. Successivamente, esse vengono trasportate automaticamente al sistema di montaggio FMS 2500. Lì ricevono l’”anima” del componente composta da 7 componenti singoli. L’accoppiamento dei due sistemi a formare una linea di produzione consente di produrre 45 ammortizzatori completi al minuto. p Complessità sotto controllo “Fabbrica dell’anno”: il confronto più duro per aziende produttrici, organizzato dalla casa editrice tedesca Moderne Industrie e A.T. Kearney. Categoria: “Eccellente gestione delle complessità”. Vincitore: Siemens A&D, stabilimento apparecchiature di Amberg. Gli esperti della tecnica di manovra a bassa tensione hanno convinto per livello di prestazioni e l’elevata competenza di fabbricazione con un ventaglio di prodotti molto variegato. La tecnologia Bihler presta un grande contributo da molti anni al successo dell’azienda. Su un totale di 18 impianti Bihler vengono fabbricate giornalmente diverse migliaia di componenti elettromeccaniche ed assiemi complessi. In totale, il centro di competenza gestisce oltre 1.500 diversi componenti e parti in metallo nonché 500 in materiale plastico. In questo ambito caratterizzato da una elevata complessità, l’azienda di Amberg ha sviluppato una catena del valore aggiunto rapida e agile riducendo della metà i tempi di commercializzazione del prodotto.p Lo stabilimento apparecchiature di Amberg di Siemens A&D è stato premiato come “Fabbrica dell’anno”. Bihler ne prende atto con soddisfazione insieme al suo stretto partner. News | 5 Boccole, boccole, boccole… La GRM 80B è una nuova macchina per boccole che convince per la sicurezza dei processi e per l’innovativa concezione di gestione delle attrezzature. L’una è impiegata con successo da un anno: la macchina per boccole Bihler RM 40B. Ora Bihler presenta all’EuroBLECH la sorella “più forte” di questa macchina. La compatta GRM 80B offre ai produttori esigenti di boccole di precisione medio-grandi vantaggi come una elevata qualità di fabbricazione, sicurezza di processo ed una concezione innovativa per le attrezzature. Componenti standardizzati permettono di reagire rapidamente alle esigenze individuali dei mercati di sbocco. Con la sola sostituzione dei componenti attivi dell’attrezzatura, la produzione può essere adattata alle diverse dimensioni delle boccole e dimensioni dei lotti con brevi tempi di allestimento. Tutto ciò fa dell’impianto di produzione lo strumento perfetto per affrontare l’aspra concorrenza del mercato delle boccole, sia per piccoli fornitori che per aziende che operano su scala mondiale. p Fiere 2009 TATEF Istanbul / Turchia MACH-TECH Budapest / Ungheria maggio 09 STANZTEC Pforzheim / Germania 16/06 - 18/06/2009 MACH-TOOL Poznan / Polonia 16/06 - 19/06/2009 MOTEK Stoccarda /Germania 21/09 - 24/09/2009 31/03 - 05/04/2009 MSV Brno / Rep. Ceca 14/09 - 18/09/2009 Bihler-Tec Halblech / Germania 06/10 - 09/10/2009 Metalform USA 15/11 - 18/11/2009 BLECHEXPO Stoccarda / Germania 01/12 - 04/12/2009 TOL Expo Parigi / Francia 17/11 - 20/11/2009 L’amministratore delegato Mathias Bihler all’inaugurazione, nella sede di Füssen, del più grande centro di fresatura Deckel-Maho Gildemeister esistente. Investimento nel futuro Per fabbricare sistemi di produzione ad alta tecnologia sono necessari personale altamente qualificato e mezzi di produzione di prim’ordine. Bihler, ad esempio, presta particolare attenzione al perfezionamento professionale dei dipendenti ed investe costantemente nel suo moderno parco macchine. Con il centro di fresatura Deckel-Maho Gildemeister più grande tra quelli attualmente esistenti, Bihler è impegnata ad ampliare attualmente gli impianti di produzione della sede di Füssen; e ad innalzare ulteriormente, con ciò, il livello del marchio “Qualità Bihler”. Sul DMC 340 U, impiegabile con grande flessibilità, è possibile lavorare componenti di serie di grande volume fino a 16 tonnellate su 5 assi. Bihler utilizza l’impianto per la fabbricazione di tutte le piastre base delle macchine nonché della pressa Combitec. Il giga centro di fresatura è a disposizione delle aziende interessate anche per la lavorazione per conto terzi. p transfer 2008 6 | Tema transfer 2008 Tema | 7 Leghe metallo-plastica Tecnologia-chiave in un catena del valore aggiunto ottimizzata Le piccole e medie aziende dell’indotto, soprattutto nell’industria automobilistica ed elettrica, continuano a fare i conti con una forte ondata di consolidamento. I grandi produttori e fornitori esigono dai loro stessi subfornitori una notevole flessibilità e forza innovativa. Se prima era sufficiente fornire pezzi singoli qualitativamente pregevoli, la tendenza futura è orientata sempre più verso gli assiemi complessi. Alla base degli assiemi richiesti ci sono le leghe composte da metallo e materia plastica, e il loro collegamento rappresenta anche la tecnologia-chiave di una catena del valore aggiunto ottimizzata. L’indotto, soprattutto dell’industria automobilistica, vive una fase di cambiamento. Una tecnologia orientata al futuro è quella delle leghe metallo-plastica negli assiemi complessi, ad esempio nei cambi delle automobili. “I prezzi elevati delle materie prime e dell’energia costringono a cambiare l’orientamento tecnologico nell’industria automobilistica, un cambiamento di cui non tutti i fornitori tedeschi sono all’altezza”, si legge in un’indagine condotta dall’azienda di consulenza Ernst & Young su 150 operatori tedeschi dell‘indotto. Secondo Ernst & Young, i fornitori tedeschi devono prendere l’iniziativa soprattutto nelle tecnologie del futuro: “Le aziende che adesso ’perdono il treno’ perché non possono accollarsi le enormi spese per le innovazioni, rischiano di uscire rapidamente di scena.” A queste considerazioni fanno eco le risultanze di un’indagine della Camera di Commercio di Arnsberg, Hagen e Siegen: “Nel settore automobilistico la clientela ha richiesto, dopo una maggiore varietà di veicoli e di varianti di equipaggiamento, una produzione più flessibile. A questa richiesta i produttori hanno risposto incrementando la modularità delle unità produttive.” Questo sarebbe anche il motivo della creazione di sistemi di fornitura integrati e della concentrazione su pochi fornitori di moduli o sistemi. L’indagine corrobora la tendenza verso la quale devono porsi anche le aziende metallurgiche. Il futuro dell’indotto, non solo nel settore automobilistico, sta negli assiemi, per lo più in lega metallo-plastica. Le tecnologie di produzione della materia plastica e del metallo, a lungo rigidamente separate, oggi si sono Le leghe metalloplastica hanno una lunga tradizione, ma la loro complessità aumenta costantemente. avvicinate. E questo avvicinamento continuerà ulteriormente. Già oggi, ad esempio, i pezzi tranciati vengono avviati, attraverso una pulitrice automatica, ad una pressa ad iniezione, dove avviene poi il rivestimento. Attualmente, questo procedimento lavorativo avviene ancora molto lentamente, lo stampaggio non riesce a raggiungere i tempi-ciclo predefiniti delle presse o delle trancia-piegatrici e si presta, pertanto, solo in misura ridotta ai grandi volumi di produzione. Per questo, oggi, il procedimento più diffuso prevede ancora l’assemblaggio meccanico di parti tranciate e piegate nonché parti in plastica. “Con la tecnologia ibrida si mira ad un assemblaggio rapido e automatizzato di metallo e materia plastica”, spiega Mathias Bihler, amministratore delegato della Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG. Gli assiemi ibridi diventano sempre più complessi, molti componenti formano un unico assieme. Chi oggi non investe nella tecnologia del futuro, la lavorazione di metallo e plastica, domani sarà mal posizionato sul mercato. Attualmente si vanno delineando sempre più alleanze tra trasformatori di metallo e di plastica, con l’obiettivo di sfruttare le sinergie e interagire con il cliente come interlocutore comune. “La tecnica Bihler è già strettamente legata alla tecnica delle materie plastiche; abbiamo sviluppato pezzi unici e processi che hanno creato u transfer 2008 8 | Tema enormi vantaggi competitivi per i nostri clienti”, aggiunge Mathias Bihler. Un aspetto sempre più evidente è che questa tecnologia congiunta viene spinta soprattutto dall’industria automobilistica ed elettronica. Essa, però, viene richiesta sempre più anche nella tecnica medicale e della comunicazione. Il motivo è evidente: quanto più si procede ad automatizzare, quanto maggiore è il numero di tecnologie differenti che devono cooperare per poter fabbricare, alla fine, un componente qualitativamente pregevole. Mathias Bihler spiega ancora: “Ciascuna azienda produttrice in un paese in cui i costi salariali sono molto alti, dovrebbe cercare di automatizzare i processi, al fine di ridurre i costi di Cambiamento nell’indotto sull’esempio fabbricazione del settore automobilistico incrementando la catena del valore aggiunto.” u Produttori automobilistici Grandi aziende dell’indotto Incrementare il valore aggiunto “Crescenti esigenze qualitative e brevi cicli di Nuovo ceto medio: vita dei prodotti in preReti / Cooperazioni / Fornitori di assiemi senza di costi in aumento nonché varianti crescenti Fornitori di pezzi singoli dei prodotti rappresentano sfide sempre più particolari per la capacità innovativa L’ondata di consolidamento dell’intera catena del valore nel settore dell’indotto ha fatto nascere un nuovo ceto aggiunto. Come consemedio: gli interlocutori futuri guenza della globalizzazione, soprattutto negli dei grandi fornitori saranno ultimi tempi i produttori hanno avvertito una fornitori di parti singole che si consociano che si presentano notevole pressione sui prezzi che essi hanno rivercome costruttori di assiemi. sato sui loro fornitori”, si legge ancora nell’indagine delle tre Camere di Commercio sopra menzionate. Se oggi si dà un’occhiata alla produzione dei grandi fornitori, si individuano, in genere, tre settori tradizionali: la produzione di parti in metallo, il settore montaggio e quello delle materie plastiche alla produzione di parti in metallo. “Il settore transfer 2008 montaggio, storicamente importante per le aziende, non esisterà più in futuro come settore separato. Qui è necessario che le aziende cambino orientamento”, spiega Mathias Bihler guardando al futuro. “Adottando precise strategie di redditività dobbiamo continuamente dimostrare che un processo di montaggio con tranciatura e piegatura garantisce un valore aggiunto molto elevato, anche perché, ad esempio, viene a mancare il trasporto tra i singoli punti di fabbricazione e di montaggio. A ciò si aggiungono le perdite qualitative dei componenti durante tale trasporto.” Solo quando fasi di lavoro differenti vengono aggregate, con in mantenimento o, addirittura, un incremento del grado qualitativo, e si ottiene un elevato grado di ottimizzazione, solo allora la catena del valore aggiunto sarà ottimizzata. È assolutamente necessario che tutti coloro che prendono parte al processo produttivo si evolvano, dal momento che il trasferimento del know how assicura il futuro. Stretta cooperazione Costi e pressione sui prezzi sono i problemi principali che affliggono l’indotto automobilistico della Westfalia meridionale, preso ad esempio per tutte le aziende che operano in questo settore. Le aziende interpellate hanno indicato, come strategia di contrasto, soprattutto misure generalizzate di razionalizzazione e il ripiegamento su altri mercati. Solo pochissime aziende puntano su cooperazioni orizzontali o verticali. Eppure proprio le reti di cooperazione a carattere regionale ed interregionale permettono di generare grandi vantaggi competitivi. Ad esempio, la rete di aziende “Automotive-Cluster Reno-Meno-Neckar” ha come obiettivo l’aggregazione di know how nell’area geografica e l’avvio di cooperazioni. In questo modo è possibile tenere il valore aggiunto in quest’area ed incrementarlo. Lo spunto di creare l’Automotive-Cluster è giunto dalle aziende stesse. Volker Schier, amministratore delegato della Bertrandt Ingenieurgesellschaft mbH di Ginsheim-Gustavsburg, racconta: “Spesso non Tema | 9 conosciamo le potenzialità dei nostri ’vicini di casa’ e siamo costretti a fare molta strada per cercare partner per i nostri progetti.” La collaborazione e le cooperazioni sono un tema importante anche per Mathias Bihler: “Gli ingegneri che sviluppano prodotti in metallo/plastica ci chiedono già oggi, sempre più di frequente, di aggregare la lavorazione dei due materiali sulle nostre macchine garantendo, al contempo, la sicurezza dei processi. Insieme agli esperti Bihler si cerca, quindi, la soluzione su misura per il cliente specifico.” Si tratta di soddisfare le esigenze del mercato, e ciò comporta un accorciamento dei cicli di produzione e la realizzazione di componenti complessi con un’elevata qualità. Cambiamenti nell’indotto Negli anni scorsi, la struttura delle aziende dell’indotto – percepibile nell’industria automobilistica – è chiaramente cambiata. Il primo posto era occupato, e continua ad esserlo, dai produttori automobilistici, seguiti dai grandi fornitori i quali avevano, a loro volta, un proprio indotto specializzato su una tecnica di produzione. Il processo di consolidamento nell‘indotto ha fatto sì che tra i fornitori grandi e quelli piccoli si creasse un nuovo ceto medio. Questo nuovo ceto non punta più solo su una tecnologia, ma spinge fortemente sulla produzione di assiemi. “I produttori automobilistici chiedono assiemi completi da integrare immediatamente nei veicoli in produzione”, spiega Mathias Bihler. E questi assiemi constano spesso di leghe metallo-plastica. Il futuro dell’indotto può essere modellato con soluzioni di fabbricazione intelligenti, un elevato grado di automazione e un forte contenuto di know how in tutte le tecnologie coinvolte nella produzione, in breve con le innovazioni. Il FHD Center of Automotive sintetizza così la sua indagine da titolo ’I fattori di successo della capacità innovativa dell’indotto automobilistico’: “Le aziende che hanno successo a lungo termine dispongono, il più delle volte, anche di una capacità innovativa molto maggiore delle altre, imperniata, in particolare, su una strategia innovativa su basi empiriche e su processi innovativi dall’elevata professionalità.” p Una tecnologia metallo-plastica intelligente comporta un’ottimizzazione della catena del valore aggiunto. Il monitoraggio elettronico e ottico del processo assicura la totale assenza di errori. transfer 2008 10 | Foro transfer 2008 Foro | 11 bihlership per ottimizzare il servizio assistenza Nella stessa barca Axel Schnöring, azienda Schnöring: Cosa si aspettano i clienti, oggi, da assistenza e partnership? Questa domanda e la strategia Bihler per potenziare ulteriormente questi settori sono state al centro di un seminario di due giorni tenutosi a Halblech. L’atmosfera è rilassata. 19 decision maker di dieci utenti-chiave della tecnologia hanno raccolto l’invito a recarsi a Halblech, dove per due giorni hanno discusso di assistenza, partnership e di come potenziare le relative attività. Erano presenti esponenti di piccole, medie e grandi aziende, fornitori dei settori automotive ed elettrico nonché OEM. Nella grande sala conferenze, l’amministratore delegato Mathias Bihler ha ringraziato i partecipanti per il loro contributo e definito le finalità dell’iniziativa. “Bihler intende raccogliere dai suoi clienti richieste e desideri per poter offrire loro, in futuro, un supporto ancora maggiore nel settore dell’assistenza. In una partnership vissuta autenticamente e con processi di assistenza ottimizzati – in breve, con bihlership.” “I vantaggi della tecnologia Bihler – anche per i componenti semplici – devono essere nuovamente comunicati al pubblico con maggiore intensità.” Un’assistenza ben oltre il servizio clienti Questa finalità si è riflessa anche nelle aspettative dei partecipanti. Essi hanno chiesto soprattutto servizi su misura che andassero ben oltre il servizio clienti in senso stretto. “Auspichiamo una collaborazione stretta e ben strutturata già nella fase di sviluppo del prodotto. Il trasferimento continuo di tecnologia ha per noi un’importanza determinante”, dice Thomas Riedler di Tridonic. Atco. E Axel Schnöring, amministratore delegato dell’omonimo fornitore di molle, assiemi e componenti tranciati e piegati, si attende da un partner forte soprattutto corsi di addestramento per il cliente specifico. “Solo con dipendenti altamente qualificati saremo all’altezza di compiti sempre più complessi.” Al centro dei colloqui sono Matthias Sandhas, azienda A.Raymond: u “Un aspetto per noi estremamente importante è la riduzione dei tempi di allestimento. Per questo auspichiamo una maggiore presenza di dipendenti Bihler nella nostra azienda affinché seguano e ottimizzino le procedure di allestimento.” transfer 2008 12 | Foro Durante un seminario di due giorni, i clienti Bihler hanno avuto occasione, in workshop, dibattiti e colloqui individuali, di formulare le loro aspettative e i loro desideri su assistenza e partnership e confrontarsi sulle esperienze fatte. Jörg Heldmann, azienda Saint-Gobain: “Più confronto tra utenti Bihler, ottimizzazione dei tempi di consegna e dei prezzi dei ricambi!” u Manfred Götz, azienda Schaeffler: “Il workshop mi è piaciuto molto. Ha dimostrato chiaramente che clienti Bihler differenti hanno problemi analoghi. Mi aspetto che la Bihler tragga le sue conclusioni dagli spunti ricevuti e migliori ulteriormente.” transfer 2008 stati anche argomenti come la riduzione dei tempi di allestimento e la disponibilità dei ricambi. meglio se 7 giorni su 7. Inoltre, si è discusso intensamente anche di una “bihler bay Borsino dell’Usato” e delle proposte della Bihler-Akademie. La seconda giornata si è svolta all’insegna della Intenso lavoro di gruppo nei workshop partnership nelle attività di sviluppo e dello sviluppo dei processi. Al riguardo si è discusso di In due workshop tenutisi nel pomeriggio della attese come “il tempestivo coinvolgimento nella prima giornata e presentati dal Prof. Dr. Christian progettazione del prodotto e un’ampia Donhauser si è parlato dell’offerta Bihler attuale partnership nell’attività progettuale”. Particolare nel settore del Customer Support. Si è chiesto ai partecipanti di considerarlo con un occhio critico e interesse è stato manifestato, durante la vivace di formulare le loro aspettative specifiche in merito. discussione sul tema “Trasferimento tecnologico e di know how”, verso la creazione di una Le principali richieste emerse hanno riguardato la piattaforma tecnologica Bihler. Matthias Sandhas disponibilità dei ricambi al 100%, tempi di di A. Raymond ha detto al riguardo: “Bihler consegna quanto più brevi possibili nonché la dovrebbe analizzare la produzione presso i clienti, modularità dei costi per i ricambi. E inoltre, un insieme ad altri utenti Bihler, secondo il modello atteggiamento proattivo da parte della Bihler e dei nostri Linewalk. Sarebbe un’eccellente una reperibilità ottimale del servizio clienti – Foro | 13 Rudolf Gropper, azienda Rosenberger: “Un workshop davvero interessante. Per parteciparvi ed essere con gli altri ’nella stessa barca’ ho spostato addirittura le vacanze di una settimana. I punti che abbiamo discusso sono stati molto stimolanti. Ci attendono grandi sfide, sia noi che la Bihler.” Thomas Huck, azienda Tridonic.Atco: Nei due giorni di seminario a Halblech, Bihler ha ricevuto molti spunti dai suoi clienti che, una volta analizzati, confluiranno in una nuova strategia personalizzata di assistenza. opportunità di scambio di conoscenze.” È solo uno dei numerosi spunti che i responsabili Bihler hanno ripreso con grande interesse nelle due giornate. “Ora si tratta di sviluppare adeguate strategie di realizzazione e di ristrutturare l’assistenza Bihler”, aggiunge il direttore commerciale Bihler Ludwig Mayer. “I primi risultati li presenteremo, in ogni caso, in ottobre alla EuroBLECH.” “L’elevata disponibilità dei ricambi e la questione ’Deposito alla Bihler o in azienda?’: sono questi gli aspetti di particolare importanza per noi. A cui si aggiungono la manutenzione delle macchine e i corsi di aggiornamento, che ci permettono di migliorare, in ultima analisi, la catena del valore aggiunto.” Attese pienamente soddisfatte “Le attese che avevo riposto nei workshop sono state pienamente soddisfatte. La manifestazione è stata già un esempio eccellente di una partnership vissuta”, questo l’elogio espresso da Thomas Doppelbauer della Hilti che ha riportato, Thomas Doppelbauer, in tal modo, anche l’opinione di altri partecipanti. azienda Hilti: Mathias Bihler ha ringraziato i partecipanti per il “Durante il workshop sono stati loro impegno, l’intenso scambio di esperienze ed i forniti molti input in maniera preziosi spunti acquisiti. I risultati rafforzano la strutturata. La manifestazione, di sua convinzione di organizzare altri eventi del per sé, è già la partnership vissuta genere ad intervalli di tempo regolari. Nel a cui accennava il signor Bihler. Mi frattempo, fuori il vento assicurava una gradevole è piaciuto molto il numero dei frescura. Sembra quasi che anch’esso voglia partecipanti.” contribuire a far navigare la bihlership con sempre più vento in poppa. p I partecipanti hanno discusso, in piccoli gruppi, gli spunti e le migliorie possibili per il settore dell’assistenza Bihler. Bodo Tillmann, azienda Kostal: “Ora sta a noi clienti definire gli obiettivi in azienda e ’fare i compiti’. Non possiamo solo aspettare che sia la Bihler a fare il primo passo. Le richieste devono venire anche da noi.” transfer 2008 14 | Soluzioni Pieron, Bocholt Lavorazione di geometrie complesse Chi pensa alle molle tecniche, pensa anche alla Pieron. L’azienda a conduzione familiare con sede a Bocholt è specializzata in questo settore. Inoltre, un peso sempre maggiore spetta alla produzione di anelli di serraggio e parti tranciate e piegate. La Pieron GmbH è uno dei primi clienti Bihler ad impiegare l’impianto multifunzionale GRM 80P con la sua nuova concezione macchina. Christian Fehler, direttore commerciale della Pieron GmbH: “I prodotti high tech richiedono un’elevata precisione di processo.” Oltre alle molle tecniche fanno parte del portafoglio prodotti della Pieron GmbH anche parti in filo di ferro e tranciate e piegate nonché anelli di serraggio. transfer 2008 spazio per l’integrazione di tutte le tecnologiechiave Bihler come, ad esempio, la saldatura, l’avvitatura e la filettatura. Rispetto di tolleranze minime La Pieron GmbH si riconosce nel sistema paese Germania. “Ci distinguiamo decisamente dalle aziende che producono nei paesi a bassi salari. I nostri clienti esigono prodotti della massima “Quando ho visto la Bihler GRM 80P per la prima qualità e precisione. Che si tratti di molle, anelli di volta ho capito subito che era proprio quello che serraggio o parti tranciate e piegate, i nostri cercavo”, ricorda Frank Bitschinski, responsabile pianificazione della Pieron GmbH. “La pressa esterna, prodotti soddisfano queste aspettative, e questo crea una notevole sicurezza”, spiega con la sua flessibilità d’impiego, offre alla nostra produzione una miriade di opzioni in più.” Grazie alla l’amministratrice delegata Gisela Pieron. E Burkhard Schauf della rappresentanza Bihler per l’area norddisposizione della pressa a eccentrico a due bielle vicino al piano di lavoro, sulla GRM 80P c’è ora molto ovest aggiunge, riferendosi non solo agli impianti di produzione dei dispositivi automatici di più spazio a disposizione. Ciò permette di sfruttare fabbricazione Bihler ma all’intera catena del valore l’intera larghezza del piano per tutta una serie di operazione di piegatura, deformazione e montaggio. aggiunto: “Sviluppo, progettazione e produzione di prodotti tecnicamente maturi più costi dei In tale contesto vengono impiegati gruppi a materiali, spese di trasporto e salariali – se si tiene disposizione variabile con forze nominali e corse conto di tutti i fattori, l’impiego di macchine Bihler, differenti a seconda dell’applicazione. Anche per la che pure richiedono notevoli investimenti, si rivela soluzione di compiti complessi è disponibile più Soluzioni | 15 Frank Bitschinski, responsabile pianificazione della Pieron GmbH: “La GRM 80P offre alla nostra produzione una miriade di opzioni in più.” redditizio. Il sistema produttivo tedesco è assolutamente competitivo su scala mondiale.” È, pertanto, una logica conseguenza che le lamiere degli impianti frenanti per l’industria automobilistica vengano fabbricate, alla Pieron, su impianti Bihler ad alte prestazioni GRM 50, GRM 80, GRM 80E e, di recente, anche GRM 80P. Metodi di fabbricazione moderni consentono sia di produrre geometrie complesse che di rispettare tolleranze molto strette. “I prodotti di alta tecnologia, che come le lamiere dell’impianto frenante richiedono una qualità perfetta, necessitano di un’elevata precisione di processo”, spiega Christian Fehler, direttore commerciale della Pieron GmbH. “Sviluppiamo soluzioni su misura, e questo viene apprezzato dai nostri clienti.” Con la GRM 80P la Pieron dimostra con grande incisività quanto sia vasto il campo d’impiego che il dispositivo automatico può coprire. Su una macchina, Pieron impiega due presse: il nuovo modulo pressa esterno della GRM 80P e, in aggiunta, un’altra pressa come portaattrezzatura. “La flessibilità di Pieron GmbH, Bocholt Dal 1925, la Pieron produce molle tecniche per quasi tutti i settori industriali, anche se il baricentro dell’attività grava sui settori automobilistico, elettrico e degli articoli sportivi. “Le aziende automobilistiche rappresentano, con il 70 per cento, la fetta più grande della nostra clientela”, spiega Christian Fehler, direttore commerciale della Pieron GmbH. Del portafoglio prodotti fanno parte, oltre alle molle tecniche, anche parti in filo di ferro e tranciate e piegate nonché anelli di serraggio. Grazie a reparti propri di progettazione, sviluppo, fabbricazione e costruzione attrezzature, la Pieron è in grado di realizzare tutta una serie di soluzioni in perfetta autonomia. L’amministratrice delegata Gisela Pieron spiega: “Alla base del nostro successo ci sono i nostri dipendenti. Per questo diamo loro fiducia e responsabilità.” questa disposizione è irrinunciabile soprattutto per i componenti complessi”, aggiunge Frank Bitschinski. Impersonano il successo della Pieron GmbH (da sinistra a destra): Frank Bitschinski, Sven Pieron, Gisela Pieron, Björn Pieron, Christian Fehler e Georg Rennen costituiscono il team alla guida dell’azienda familiare. Intesa perfetta La Pieron GmbH è particolarmente orgogliosa del proprio reparto di costruzione delle attrezzature, che realizza le disposizioni della progettazione con la massima precisione. “Per noi, la compatibilità delle attrezzature per i dispositivi automatici Bihler ha una grandissima importanza”, spiega Fehler. “A seconda delle richieste possiamo reagire con flessibilità.” Per la progettazione delle attrezzature la Pieron punta sul software di progettazione Bihler bNX – next generation. “bNX è una soluzione software che supporta l’intero processo di progettazione e fabbricazione. Con esso abbiamo a disposizione un sistema 3D aperto, flessibile e parametrizzabile per lo sviluppo e la progettazione, la predisposizione dei disegni nonché la simulazione e la fabbricazione”, spiega Burkhard Schauf. I contatti tra la Pieron e la Bihler sono molto stretti e imperniati su una grande fiducia. Christian Fehler aggiunge: “Lo scambio reciproco di informazioni e il trasferimento di know how vanno a beneficio di entrambe le aziende e, dunque, anche del cliente.” p Contatto Burkhard Schauf Rappresentanza Bihler per l’area Nord-Ovest Tel. 0 23 58/25 72 71 [email protected] transfer 2008 16 | Applicazioni Dawedeit, Lüdenscheid Quando il metallo vive Dal 1971 la Dawedeit GmbH produce nella sua sede di Lüdenscheid. E già da 36 anni l’azienda coopera strettamente, nella costruzione delle attrezzature, con la Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG. Una storia di successo per entrambe le aziende da cui traggono vantaggio soprattutto i clienti. “Il metallo vive”, dice Gunter Dawedeit, fondatore e amministratore delegato dell’azienda, presentando una parte tranciata e piegata appena fabbricata su uno dei dispositivi automatici Bihler GRM 80E. Gunter è orgoglioso della strada fatta insieme al fratello Siegfried. Dopo gli inizi in piccolo quasi 40 ani fa, oggi lavorano per l’azienda a conduzione familiare 75 dipendenti, tra di essi ben quattro ingegneri di produzione. La Dawedeit si è specializzata nello sviluppo e la fabbricazione di attrezzature complesse e produce, nella propria azienda, anche parti tranciate e deformate. “Ci consideriamo un’azienda che elabora soluzioni, e accompagniamo i nostri clienti dall’idea alla costruzione delle attrezzature fino alla fabbricazione del manufatto”, spiega Gunter Dawedeit. In tale contesto, la competenza dell’azienda familiare nel settore della consulenza viene sfruttata sempre di più. “Succede che i clienti si rivolgono a noi avendo solo un’idea in testa o un prototipo realizzato manualmente. Noi, poi, cerchiamo e troviamo la soluzione migliore per una produzione di serie redditizia”, aggiunge l’amminIl core business della Dawedeit GmbH di Lüdenscheid è rappresentato dalla costruzione istratore delegato. delle attrezzature. Su di essa si basa anche la profonda partnership con Bihler. Costruzione attrezzature per clienti Bihler Il core business della Dawedeit GmbH è la costruzione delle attrezzature. E anche qui si manifesta la profonda partnership con bihler. Nella vendita di dispositivi automatici di fabbricazione nel nord della Germania, Bihler consiglia ai suoi clienti di fare Oltre allo sviluppo di attrezzature complesse, Dawedeit fabbrica, nei propri reparti di produzione, anche parti tranciate e deformate su un totale, attualmente, di 25 dispositivi automatici Bihler. transfer 2008 Applicazioni | 17 realizzare le attrezzature dalla Dawedeit. “Un’azienda che produce nelle vicinanze del cliente e sulle cui qualità abbiamo fiducia da decenni, sa reagire ai cambiamenti delle situazioni in modo rapido e flessibile”, spiega Dietmar Stoer della rappresentanza Bihler per il nord-ovest della Germania. E Gunter Dawedeit aggiunge: “Il know how da noi acquisito e perfezionato nel corso degli anni nella costruzione delle attrezzature per i dispositivi automatici Bihler ci contraddistingue. Garantiamo una notevole sicurezza di processo, una lunga durate dell’attrezzatura ed elevate quote di utilizzo.” L’attrezzatura sviluppata dalla Dawedeit lavora materiale a nastro dello spessore da 0,05 a due millimetri e della larghezza fino a 100 millimetri in differenti tipologie di materiale e qualità. Attualmente, Dawedeit Dawedeit GmbH, Lüdenscheid La Dawedeit GmbH sviluppa e fabbrica attrezzature di alta precisione dal 1971. Gli ingegneri e i tecnici dell’azienda seguono il cliente nella realizzazione dei suoi progetti fin dal primo colloquio. Il bagaglio di competenze ed esperienza accumulato viene sfruttato nella fabbricazione di parti tranciate e deformate in azienda. Con ciò, il cliente ha a disposizione una catena di processo molto interessante che va dalla progettazione alla costruzione delle attrezzature per arrivare fino alla fabbricazione. Una forma mentis e un modus operandi orientati al futuro, l’impiego di tecnologie modernissime e l’ambizione di realizzare pezzi tranciati e deformati perfetti fanno della Dawedeit GmbH un fornitore e partner affidabile. impiega 25 dispositivi automatici Bihler per i prodotti più disparati. “In termini di precisione e qualità, i dispositivi automatici di fabbricazione Bihler svolgono un ruolo di assoluta preminenza”, spiega Gunter Dawedeit. La progettazione di tutte le attrezzature per i dispositivi automatici di fabbricazione Bihler avviene con l’ausilio di speciali programmi informatici Bihler. “In questo modo raggiungiamo un elevato grado di sicurezza”, aggiunge Siegfried Dawedeit. Ciò nonostante non ci si può esimere dall’adattare alla macchina le attrezzature progettate e costruite. “Abbiamo sempre macchine Bihler dei clienti in azienda su cui montare le attrezzature. Dopo il montaggio, la documentazione delle prove effettuare ed il collaudo, essi vengono ritraspostati dal cliente.” Nella costruzione delle attrezzature, la Dawedeit GmbH non deve temere la concorrenza di operatori di paesi a bassi salari; qui, finisce per imporsi sempre la qualità. Ma nella produzione delle grandi serie, la concorrenza internazionale è molto attiva. “Noi preferiamo seguire un percorso personalizzato con il cliente. Questo ci aiuta a superare anche la situazione di mercato vigente”, specifica Gunter Dawedeit. Attualmente, i due amministratori delegati preparano il ricambio generazionale. Lo scettro del comando passerà a Michael Dawedeit, attrezzista meccanico diplomato e attualmente responsabile della gestione qualità. “Effettueremo un ricambio graduale”, spiega il fondatore dell’azienda, che con i suoi modi pacati e controllati è immune dalle decisioni affrettate. Mathias Bihler, amministratore delegato della Otto Bihler Maschinenfabrik, è convinto che la stretta collaborazione proseguirà anche con la nuova gestione: “Dawedeit è stato per noi, da sempre, un partner solido, lo è ancora oggi e continuerà ad esserlo anche con la nuova amministrazione.” p Con la GRM 80E, Dawediet produce parti tranciate e deformate di grande pregio qualitativo. Contatto Dietmar Stoer Rappresentanza Bihler per l’area Nord-Ovest Tel. 0 29 22/8 03 92 67 [email protected] transfer 2008 18 | Applicazioni ZETKA, Füssen Amici e partner I capannoni di produzione della ZETKA Stanz- und Biegetechnik GmbH & Co. KG e della filiale di Füssen della Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG sono a un tiro di schioppo. Qui, nella Hiebelerstraße di Füssen, il rapporto vissuto di vicinato, amicizia e partnership si può toccare con mano. Nei vasti capannoni della ZETKA GmbH & Co. KG di Füssen vengono prodotte parti tranciate e piegate con la massima precisione, utilizzando, tra l’altro, anche 30 macchine Bihler. Di recente impiego è la pressa veloce Minster Bihler HB 60E, con cui ZETKA può fabbricare parti più grandi e pesanti di quanto non fosse stato possibile finora. Per poter occupare un posto sicuro nella competizione internazionale, l’azienda si è specializzata in due tecnologie. “Nella nostra azienda uniamo le utenze di taglio alla tecnologia Bihler, e questo ci arreca dei vantaggi”, spiega Klaus Zettlmeier. L’azienda sta economicamente bene, attualmente viene portata a termine una fase di ampliamento edilizio, i libri degli ordinativi sono pieni. “Non intravedo né stagnazioni né fasi recessive, sia a breve che a medio termine.” Qualità e precisione Il caporeparto Ottmar Senn ispeziona una RM 40K su cui ZETKA fabbrica grappette chirurgiche di metallo per un cliente Bihler. ZETKA fornisce le sue parti tranciate e piagate da nastro e filo di ferro a diversi rami industriali. transfer 2008 Fondata nel 1968 dai due padri, l’azienda è oggi guidata dai figli Klaus Zettlmeier e Christian Kallenbach. Al successo della ZETKA Stanz- und Biegetechnik GmbH & Co. KG contribuiscono circa 135 dipendenti. “Dopo aver iniziato l’attività con due persone, l’azienda si è evoluta costantemente generando una sana crescita”, ricorda Christian Applicazioni | 19 La pressa veloce Minster-Bihler HB 60E schiude alla ZETKA nuove possibilità. Con essa, le aziende di trasformazione del metallo possono lavorare parti più grandi e pesanti di quanto non sia stato possibile finora. Kallenbach. Oggi, ZETKA produce circa il 70 per cento del suo volume di parti tranciate e piegate da nastro e filo per l’industria automobilistica. “Abbiamo una clientela circoscritta, ma molto fedele composta da circa 20 unità, con la quale collaboriamo già da molti anni”, così Klaus Zettlmeier spiega uno dei segreti del successo ZETKA. Le competenze-chiave dell’azienda di Füssen sono rappresentate dalla progettazione e costruzione autonome di attrezzature, da una spiccata coscienza qualitativa e da un’attività di consulenza in aumento costante da anni. Naturalmente esistono ancora i clienti che si rivolgono alla ZETKA con un disegno pronto, e i dipendenti sviluppano e costruiscono le attrezzature, producono e forniscono le parti richieste. Ma si impone sempre più un altro rapporto con il cliente. Klaus Zettlmeier spiega: “Il futuro appartiene allo sviluppo congiunto La ZETKA GmbH & Co. KG ZETKA è un’azienda produttrice di parti tranciate e piegate da nastro e filo di ferro per diversi settori industriali come quello automobilistico, elettrico ed elettronico. L’azienda è specializzata in molle di contatto, contatti elettrici contatti elettrici con supporto in metallo prezioso, parti filettate, terminali femmina a linguetta, parti tranciate complesse combinate a plastica nonché parti tranciate appese a strisce. Tutti i lavori di costruzione delle attrezzature nonché di progettazione vengono eseguiti nella propria azienda. Personale qualificato, impianti moderni e una lunga esperienza nel settore della costruzione delle attrezzature, delle tecniche di fabbricazione e di misurazione garantiscono una precisione costante delle attrezzature e dei componenti di serie con esse fabbricati. Fondata nel 1968, la ZETKA conta circa 135 dipendenti nella sede di Füssen. effettuato da tutti gli interessati a un prodotto, con l‘obiettivo di ottimizzare la produzione.” Infatti, sono sempre di più i clienti che arrivano da Christian Kallenbach e Klaus Zettlmeier solo con un’idea in testa. Lo sviluppo del prodotto viene portato avanti con il contributo di tutte le aziende interessate, come ad esempio quelle per il trattamento delle materie plastiche e i trasformatori. “Qui, le competenze vengono aggregate, si ha uno scambio di conoscenze e questo finisce per ottimizzare anche la catena di processo”, spiega Christian Kallenbach. E Bernd Finzer, rappresentante Bihler per la Baviera e la Svizzera, aggiunge: “I cicli di sviluppo del prodotto si accorciano. Lo richiede il mercato.” Quello che a prima vista potrebbe sembrare un problema può comportare anche vantaggi se analizzato da vicino. “Queste partnership nello sviluppo sono la nostra via verso il futuro. Con la produzione di un semplice pezzo tranciato non saremo competitivi in Germania. Dobbiamo convincere con il know how, la qualità e la comprensione delle esigenze del cliente, dobbiamo diventare fornitori di sistemi”, sostiene Klaus Zettlmeier. Gli amministratori delegati ZETKA Christian Kallenbach (sinistra) e Klaus Zettlmeier davanti alla sede centrale ZETKA a Füssen. Legame stretto Il rapporto di vicinato tra ZETKA e Bihler è un rapporto vissuto. Klaus Zettlmeier e Mathias Bihler sono amici d’infanzia, i due amministratori delegati attuali della ZETKA hanno svolto il loro apprendistato alla Bihler. Oltre al rapporto clientefornitore, le due aziende hanno trovato anche altre forme di partnership nella costruzione delle attrezzature. ZETKA, ad esempio, fabbrica su una RM 40K grappette chirurgiche di metallo per un cliente Bihler. Klaus Zettlmeier aggiunge: “Il networking con partner forte significa mettere al sicuro una parte di futuro.” p Contatto Bernd Finzer Rappresentanza Bihler per la Baviera/Svizzera Tel. 0 76 23/79 65 83 bernd.fi[email protected] transfer 2008 20 | Soluzioni Sistema di deformazione e taglio al laser Innovazione concentrando le competenze Quando tre leader di mercato mettono insieme le loro competenze proiettandole, ciascuno, sulle aspettative individuali degli altri, nascono le innovazioni. Lo dimostra anche il progetto comune di un impianto flessibile combinato realizzato con il flessibile sistema NC Bihler BIMERIC, la tecnica di taglio laser Trumpf d’avanguardia ed un sistema di assi itec impiegato nella fabbricazione di serie zero e piccole serie di coil part. Dal disegno del particolare del componente tranciato e piegato al prodotto finito in tempi minimi. Progetto comune innovativo: il sistema di deformazione e taglio laser della Bihler, Trumpf e itec è stato sviluppato soprattutto per i prototipi e le serie preliminari. L’impianto combinato è stato sviluppato insieme agli ingegneri della Trumpf e della itec. Esso unisce i punti di forza del sistema di deformazione NC Bihler BIMERIC a quelli di un impianto di taglio al laser Trumpf e di un sistema di assi di posizionamento itec. “L’impianto offre agli utenti vantaggi decisivi nella fabbricazione dei prototipi, delle serie preliminari e nell’avvio delle serie definitive”, spiega estasiato il titolare Mathias Bihler. “Soprattutto nel caso in cui non sia chiaro il fabbisogno definitivo di pezzi.” Aspetto di maggior rilievo: con l’integrazione del laser, eventuali modifiche sul componente possono essere realizzate con facilità e a costi contenuti sia nei prototipi che nelle serie preliminari. Attualmente, il prototipo è ancora in fase sperimentale. Su di esso il nastro d’acciaio viene condotto inizialmente verso il laser che taglia la scheda. La striscia tranciata passa quindi attraverso l’apertura centrale del BIMERIC e arriva sul lato anteriore della macchina dove gruppi a controllo numerico ultimano la piegatura della scheda. In caso di modifiche è necessario cambiare solo i programmi NC. A seconda dell’applicazione è possibile integrare, con grande flessibilità, ulteriori moduli di lavorazione nel processo di fabbricazione. Inoltre, l’impianto combinato accelera enormemente la realizzazione del disegno in un componente finito. I dati CAD di una scheda, ad esempio, possono essere letti direttamente dalla centralina della macchina e confluire in un processo di fabbricazione. In questo modo, l’utente arriva ad una soluzione “matura” per la produzione in maniera molto più semplice ed economica. “Se si ha un’esigenza del genere e si debbono produrre volumi giganteschi, è sufficiente solo fabbricare l’attrezzatura di tranciatura corrispondente e passare la fabbricazione su un’efficiente tranciapiegatrice automatica Bihler”, spiega Mathias Bihler. Volumi più piccoli anche nella produzione di serie Il campo d’impiego del sistema non si limita, però, alla fase di sviluppo e di avvio della serie. Ulteriori possibilità di impiego del sistema di deformazione e taglio al laser risultano dal numero crescente di varianti. Infatti, con questo sistema i volumi più piccoli possono essere fabbricati in maniera flessibile ed economica, a seconda dell’equipaggiamento del laser, anche in una produzione di serie. Attraverso la fonte del raggio laser sussiste inoltre la possibilità di integrare, tramite una rete laser, altri moduli laser per la saldatura e la separazione dei pezzi lavorati. Il sistema di deformazione e taglio laser sarà disponibile sul mercato nel 2009.p Intervista | 21 Ampi campi d’impiego per il laser Come cambia la tecnologia laser La Trumpf GmbH & Co. KG con sede a Ditzingen, in Svevia, è uno dei leader tecnologici mondiali nell’impiego di laser e sistemi al laser per la lavorazione dei materiali. Per Peter Leibinger, vicepresidente della società nonché responsabile della divisione Tecnica laser/Elettronica, la tecnologia laser sta attraversando una fase di cambiamento. Nell’intervista con Bihler Transfer, Leibinger e l’amministratore delegato della Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG, Mathias Bihler, mettono in risalto l’importanza di partnership solide come quella esistente tra Trumpf e Bihler. Bihler Transfer: Signor Leibinger, Trumpf è leader tecnologico nei laser per la lavorazione industriale dei materiali. Come si è arrivati a questa specializzazione della vostra azienda? Peter Leibinger: Da un punto di vista storico, la Trumpf è un’azienda meccanica ed è diventata specialista laser solo in un secondo tempo. Negli anni settanta si è manifestata per la prima volta la possibilità di tagliare le lamiere con il raggio laser. Ciò toccava naturalmente da vicino le nostre competenze-chiave di azienda produttrice di macchine utensili per la lavorazione della lamiera. Alla fine degli anni Settanta abbiamo acquistato i primi laser negli USA. Ma visto che essi si prestavano ad un impiego industriale solo in misura limitata, Trumpf ha iniziato, poco tempo dopo, a sviluppare e costruire laser in proprio per poter soddisfare le esigenze dei clienti. Bihler Transfer: In quali settori la tecnologia laser presenta vantaggi rispetto agli altri procedimenti? Peter Leibinger: Il laser offre vantaggi agli utenti in moltissimi settori. Da un lato, il laser permette di costruire prodotti altrimenti non producibili, nella stessa forma, con procedimenti di fabbricazione alternativi. Ciò conferisce spesso all’utente caratteristiche di unicità nei confronti dei concorrenti; con lo strumento laser, dunque, è possibile generare un elevato valore aggiunto. In questo caso, anche le spese d’investimento, spesso elevate, si ammortizzano molto in fretta. Dall’altro lato, i procedimenti al laser possono prendere il posto dei processi tradizionali; si parla di una vera e propria sostituzione. Negli ultimi dieci anni, un numero sempre crescente di clienti ha sostituito i procedimenti di fabbricazione tradizionali con il laser. Per noi produttori di laser Peter Leibinger, responsabile della divisione Tecnica laser/Elettronica della Trumpf, conosce le numerose possibilità d’impiego dei laser industriali. u transfer 2008 22 | Intervista u questo significa che dobbiamo sviluppare e produrre apparecchi assolutamente robusti integrabili senza problemi nei processi di fabbricazione esistenti del cliente. Affinché il cliente, in futuro, sostituisca sempre di più i procedimenti alternativi con il laser, dobbiamo costruire laser ancora più compatti, incrementarne l’efficienza energetica e adeguarne ulteriormente i prezzi di vendita. Bihler Transfer: Può farci qualche esempio di attualità per i due campi d’impiego da Lei menzionati? Peter Leibinger: Nel fotovoltaico è impossibile produrre celle solari a film sottile senza laser. Un esempio della sostituzione già avvenuta la trova nella saldatura delle carrozzerie automobilistiche: qui, il laser sta estromettendo sempre di più la saldatura a punti a resistenza. Qui, un singolo laser, coadiuvato da un robot, può sostituire fino a dieci robot di saldatura a punti. Il processo, inoltre, viene velocizzato, lo spazio richiesto si riduce, agli utenti viene assicurata una maggiore flessibilità e la possibilità di generare diverse varianti di carrozzeria con maggiore facilità. Altro vantaggio: il laser gestisce i punti di saldatura con una precisione molto maggiore. Ciò aumenta la rigidità con uso minore di materiale. E questo finisce per ridurre naturalmente i costi di produzione. Per la fabbricazione della nuova Classe C, la Daimler impiega una linea di laser da noi sviluppata. In questo modo, circa il 20 per cento dei cordoni di saldatura della Classe C sono saldati al laser. Mathias Bihler: “L’integrazione della tecnologia laser nei processi di fabbricazione necessita di un’eccellente collaborazione tra le singole aziende.” Bihler Transfer: Quale sarà il futuro tecnologico del laser? Peter Leibinger: La tecnologia al laser sta vivendo attualmente dei cambiamenti tecnologici impressionanti. Con questa tecnologia stiamo rivivendo oggi ciò che 40 anni fa ha comportato il passaggio dal tubo al transistor. Responsabile di questo sviluppo è la tecnologia del laser a diodi. Qui la luce laser viene generata in un semiconduttore ed utilizzata per il pompaggio di un mezzo laser-attivo, un corpo solido. La luce laser di alta qualità così generata può essere condotta al pezzo da lavorare attraverso una fibra di vetro. Questi cosiddetti laser a stato solido pompati a diodo, dunque laser a disco o laser a fibra, necessitano di meno corrente e sono più semplici da manovrare dei laser pompati a lampada paragonabili. E hanno anche un rendimento molto elevato. Presto i laser a diodi verranno impiegati anche direttamente, vale a dire senza la fase intermedia del laser a stato solido. È questo il grande mutamento a cui assistiamo attualmente e che tra alcuni anni può transfer 2008 far sì che i laser oggi di uso comune vengano sostituiti da laser a diodi diretti o laser a stato solido pompati a diodi. A medio termine, però, affineremo le tecnologie laser attuali. Questo non vale solo per i nostri laser a stato solido, ma anche per i laser CO2. Una notevole spinta tecnologica investe attualmente i nostri laser per microlavorazioni, che emettono impulsi laser in picosecondi. Qui, l’effetto dell’energia laser sul materiale da lavorare dura talmente poco da non generare alcun passaggio di calore. Ciò consente la microlavorazione di prodotti e componenti sensibili agli influssi termici. Come vede, la tecnologia laser sta progredendo di gran carriera. Bihler Transfer: La tecnologia laser, dunque, continuerà ad evolversi. Ciò significa anche che, in tal modo, il know how utente della Trumpf aumenterà o dovrà aumentare per forza di cose? Peter Leibinger: Potenzieremo ulteriormente le nostre conoscenze sulle numerose applicazioni. Ciò deve avvenire in due modi. Se vogliamo sostituire altri procedimenti possiamo ricavare un vantaggio per i nostri clienti solo considerando l’intera catena di processo. In altre parole, non dobbiamo padroneggiare solo il nostro settore laser, ma dobbiamo sapere piuttosto in quale processo il laser può venir impiegato, quali fasi lo precedono e quali lo seguono. Solo allora potremo convincere il cliente dei vantaggi dello strumento laser. Esempio: se il cliente, grazie al laser, deve rifinire meno i prodotti fabbricati o se utilizza meno materiale – rispetto al procedimento di produzione attuale – allora il laser ha vantaggi evidenti in termini di costi e di bilancio energetico. Secondo aspetto: dobbiamo ampliare e ulteriormente affinare il monitoraggio del processo. Il processo con il laser deve essere monitorato e sorvegliato in linea. Per un processo di saldatura complesso ciò è molto difficile, essendo necessaria un’analisi molto dinamica di una miriade di parametri di processo. Mathias Bihler: L’integrazione della tecnologia laser nella costruzione meccanica necessita di un’eccellente concertazione e collaborazione tra le singole aziende. Solo così è possibile mobilitare le riserve disponibili. Dobbiamo guardare all’intero processo di fabbricazione con un’intelligenza ancora maggiore, al fine di aumentare la flessibilità della catena del valore aggiunto e generare il massimo della produttività. Peter Leibinger: Nel far ciò non dobbiamo dimenticare di ridurre ulteriormente i fermi macchina. La Trumpf offre un servizio di assistenza sicuro in telepresenza tramite Internet. In questo modo possiamo collegarci con il laser del cliente, intervenire in linea e, dunque, garantire il funzionamento dell’impianto o ottimizzare ulteriormente i Intervista | 23 Nella loro chiacchierata, Mathias Bihler e Peter Leibinger hanno sottolineato l’importanza di una partnership stretta e sincera. parametri della macchina. I nostri tecnici dell’assistenza risolvono l’80 per cento dei problemi tramite diagnosi a distanza. Bihler Transfer: Avete notato anche presso i vostri clienti un incremento di conoscenze specialistiche che esulano dal proprio ambito di fabbricazione? Peter Leibinger: Molti dei nostri clienti, soprattutto coloro che hanno acquisito caratteristiche di unicità nella produzione, vantano un bagaglio di conoscenze molto vasto nella tecnologia laser. In virtù di queste conoscenze, alcuni di loro hanno vantaggi immensi nei confronti dei concorrenti. Altri clienti, da parte loro, non hanno la possibilità di acquisire conoscenze così approfondite per carenza di risorse all’interno della loro azienda. Qui diamo volentieri una mano. Dobbiamo agire sempre, però, con oculatezza e tatto e verificare quale sapere appartiene esclusivamente al singolo cliente e quali informazioni possiamo diffondere. Nel suo complesso si tratta una tematica difficile che richiede correttezza e franchezza nella collaborazione. Bihler Transfer: Argomento partnership. Bihler e Trumpf collaborano strettamente ormai da anni. Che importanza riveste questa partnership costante con Bihler? Mathias Bihler: La nostra azienda trae profitto, da un lato, dalle innovazioni di casa Trumpf ma, ancora di più, dall’eccellente e lunga collaborazione tra i nostri dipendenti a tutti i livelli. Ci scambiamo le idee, conosciamo le tecnologie dell’altra azienda e siamo in grado, pertanto, di elaborare la soluzione migliore, anche per clienti comuni. La Bihler è molto lieta di avere una partnership forte con la Trumpf. Peter Leibinger: La partnership è molto importante anche per noi, anzi è un punto decisivo. Oggi non è facile portare avanti delle partnership autentiche. È questo l’aspetto particolare del rapporto Trumpf-Bihler. La nostra partnership, come ha già detto Mathias Bihler, è stretta e improntata sulla fiducia. In una partnership tra aziende contano molti più aspetti di quello meramente economico: la fiducia, il rispetto, l’apprezzamento. Se c’è tutto ciò, si può ottenere molto insieme. Bihler Transfer: Un’espressione della buona partnership è anche il progetto comune BihlerTrumpf-Itec. Fino a che punto sono importanti tali progetti? Peter Leibinger: Portare avanti questi progetti, adattare diverse tecnologie agli impianti automatici Bihler, creare un prodotto completo partendo da singole parti è soprattutto una chiara competenza Bihler. Per Trumpf il progetto comune è un’ottima referenza. Mathias Bihler: I nostri clienti si aspettano dalle nostre macchine una qualità, una precisione e un’affidabilità elevate. E con le soluzioni Trumpf, come nel progetto comune, abbiamo un partner al nostro fianco che applica gli stessi nostri criteri. Non vedo l’ora di affrontare progetti futuri, anche per far risaltare ulteriormente le sinergie potenziali delle trancia-piegatrici e della tecnologia laser Trumpf integrata. p Nota editoriale Bihler transfer – la rivista della Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG per clienti, persone interessate e dipendenti Responsabile: Pedro Gato López, Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co. KG, Lechbrucker Straße 15, D-87642 Halblech, Tel. +49(0)8368/18-0, Fax -105, www.bihler.de, [email protected], Redazione tecnica Bihler: Vinzenz Hörmann Casa editrice e redazione: mk publishing GmbH, Döllgaststraße 7–9, D-86199 Augsburg, Tel. +49(0)821/34457-0, Fax -19, [email protected] Fonti iconografiche: Bihler, Bildunion/10002, verlag moderne industrie, Picture-Alliance/ASA/Guido Cantini, Pieron, Simon Toplak, Trumpf PRODUTTIVITÀ MASSIMA PER LA REALIZZAZIONE DI BOCCOLE La nuova macchina per boccole Bihler GRM 80B realizza boccole di elevatissima qualità con la massima produttività. Essa è ottimale per la realizzazione di boccole cilindriche e flangiate. Traete vantaggi dai suoi brevissimi tempi di reazione e di adattamento. Traete vantaggi dalla qualità Bihler. Otto Bihler Maschinenfabrik GmbH & Co.KG Lechbrucker Str. 15 D-87642 Halblech | Tel. +49-8368/18-0 | Fax: +49-8368/18-105 [email protected] | www.bihler.de