Friuli nel Mondo n. 341 marzo 1983

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Friuli nel Mondo n. 341 marzo 1983
TAXE PARQUE - TASSA RISCOSSA - UDINE - ITALY
FRIULI NEL MONDO
Anno XXXII - N. 341
Marzo 1983
Gruppo III (infer. al 70%)
Spediz. in abbonam. post.
MENSILE
A
CURA
DELL'ENTE
DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE:
«FRIULI
NEL
MONDO»
33100 U D I N E - VIA DEL SALE 9 . T E L E F O N O 2 0 5 0 7 7 - 2 9 0 7 7 8
Abben. annuo
Una copia
Eslere
Aeree
L. 5.000
»
300
» 10.000
» 1.^.000
Banale e falso
luogo comune
I luoghi c o m u n i , c o m e d'altra parte i p r e g i u d i z i , c o s t i t u i scono l'alimento di chi v u o l p a r lare eli a r g o m e n t i p e r i q u a l i h a
soltanto s e n t i t o d i r e c h e e s i s t o no, ma n o n si è m a i p r e o c c u pato di verificare s e la s t o r i a
0 gli uomini c h e l ' h a n n o f a l l a
mostrano u n a faccia o u n d o c u mento che n e p o s s a n o d i m o strare l'identità. I l u o g h i c o m u ni, nei discorsi, s o n o a l t r e t t a n t e
prove di n o n c o n o s c e n z a d e l l a
realtà, m a p u r t r o p p o
hanno
mollo m a g g i o r f o r t u n a di q u a l siasi pagina s c r i t t a c o n m e d i t a zione e con s e i i e t à . I l u o g h i comuni sono a n c h e la d i m o s t r a zione tipica di u n a superficialità che s o l t a n t o z\ì e s t r a n e i
I
PER PASQUA
I
Ai nostri lettori
Sappiamo bene quanto ritardo ci sia per i nostri lettori nel ricevere questo giornale che, letteralmente, deve
compiere qualche volta il giro
del mondo per arrivare a destinazione. .Ma proprio con
questa previsione sentiamo il
dovere di non mancare all'appuntamento della prossima
Pasqua. E' una data troppo
importante nella vita di una
società tormentata come la
nostra di questi tempi, per
non cogliere l'occasione di un
augurio che non è sentimentalismo di abitudine, ma autentico desiderio di esprimere per tutti il nostro voto per
Un mondo più sereno.
Diliìcoltà economiche ancora pesanti e senza molte probabilità di esaurirsi a brevi
scadenze; decadenza di valori
morali che riteniamo fondamento di ogni vivere civile,
individuale e comunitario; violenze e guerre che rappresentano il male continuo dei rapporti tra popoli e all'interno
delle stesse nazioni; paure e
preoccupazioni per le ingiustizie, le persecuzioni e la fame di milioni di uomini: è
quello che ogni giorno entra
nelle case di tutti come informazione, alla quale corriamo il rischio di abituarci.
La Pasqua è il tempo della
vita nuova, della risurrezione
per chi crede e per quanti,
anche senza la fede cristiana,
hanno accettato il deltalo evangelico come messaggio univcrsale di pace e di fratellanza. A tutti, come desiderio
che sentiamo nascere dal profondo dell'umanità, come aspirazione irrinunciabile per un
diverso modello di vita, auguriamo la serenità di una
raggiunta sicurezza di lavorare e amare per il bene comune, nella solidarietà universale di tutti i popoli. E ai nostri friulani, rinnoviamo il
più caro ricordo che li lega
alla loro e nostra terra comune.
possono permettersi, m a purt r o p p o v e n g o n o u s a t i a n c h e in
o c c a s i o n i ufliciali e f a n n o t a n t o
m a l e q u a n t t j n o n p u ò e s s e r e imm a g i n a t o d a chi li u s a o li a d o pera con disinvoltura sconcert a n t e : p e r c h é s o n o facili c o m e
slogans pubblicitari e altrettant o c o n v i n c e n t i p e r c h é n o n chied o n o di essere capiti, ne pret e n d o n o sforzi r a z i o n a l i p e r
quanto presentano.
Ci s p i a c e c h e u n o di q u e s t i
luoghi c o m u n i tocchi i Fogolàrs
dei f r i u l a n i n e l m o n d o , f a t t i nascere come comunità associate
di e m i g r a t i , d a o l t r e e i n q u a n t ' a n n i a q u e s t i g i o r n i in cui
s t a n n o o r g a n i z z a n d o s i in u n ' a t tività che aggiunge loro a l t r o
p r e s t i g i o e a l t r i m e r i t i a livello r e g i o n a l e e n a z i o n a l e . Ci spiace — e se n e s c r i v i a m o in q u e s t a c o l o n n a è p e r c h é la c o s a
non può non essere smentita
a l m e n o d a chi li c o n o s c e e vive la l o r o e s i s t e n z a q u o t i d i a n a — ci s p i a c e c h e u n a c e r t a
opinione p u b b l i c a friulana pensi, c o n u n b a n a l e l u o g o c o m u ne, ai F o g o l à r s di t u t t o il m o n d o c o m e a degli inviti a c e n a
p e r g e n t e c h e h a s o l t a n t o voglia di g r a n « m a n g i a t e » , f a t t e
m a g a r i — b o n t à d i chi c o n c e d e q u e s t a a t t e n u a n t e ! — all'ins e g n a d e l l a f r i u l a n i t à . Ci spiac e c h e q u e s t o l u o g o c o m u n e rit o r n i in c e r t i d i s c o r s i d o v e si
p r e t e n d e di m e t t e r e fine a d u n a
storia r i t e n u t a s o r p a s s a t a perché, co.sì v i e n e d e f i n i t a , «lacrimosa e sentimentale», mentre
il m o n d o d e l l ' e m i g r a z i o n e sar e b b e c a m b i a l o e n o n ci s a r e b b e pii^i b i s o g n o n e m m e n o di
p a r l a r e d i p r o b l e m i di e m i g r a z i o n e , m a p i u t t o s t o di g r a n d i ,
n u o v i p r o g e t t i a cui s a r e b b e r o
chiamati proprio i Fogolàrs.
L'avrebbero
ripetuto,
stando
a c e r t e r e l a z i o n i f o r n i t e d a servizi g i o r n a l i s t i c i , i n q u e s t i ultimi giorni, definendo i Fogol à r s degli e m i g r a t i f r i u l a n i luoghi di b u o n t e m p o n i , d e d i t i al
b u o n g u s t o della cucina, consum a t a in c o m p a g n i e s o p r a t t u t to serali o c o m u n q u e festaiole.
E c o s ì , c o n q u e s t o l u o g o com u n e che ha avuto fortuna per
chi ha scoperto l'emigrazione
in u n v i a g g i o t u r i s t i c o d o v e i
f r i u l a n i si s o n o d i m o s t r a t i forse t r o p p o o s p i t a l i p e r g e n t e a
c u i b i s o g n a v a far v e d e r e m a t toni e c a m p a g n e , fabbriche e
v e c c h i e b a r a c c h e , i n v e c e di offrir loro u n ricevimento nella
sede sociale dell'associazione,
c o n q u e s t o l u o g o c o m u n e si è
c r e d u t o d i finirla c o n i F o g o làrs di «antica maniera» per
d a r vita a nuove aggregazioni
Uno degli angoli più suggestivi della Udine Millenaria: la chiesa parrocchiale di S. Giacomo che chiude a occidente la
piazza forse piìi popolare della città, incontro di gente proveniente da tutte le parti del Friuli.
Distinzione tra rimesse e risparmio
Ancora un convegno sul praolema della vcanalizzaziane delle rimesse degli emigrali»: ancora una
valla si ha l'impressione che non
si vaglia affrontare
realisticainente
il problema, perché delle «rimesse
degli emigrati», di quei soldi cioè
che gli emigrali inviano alle proprie lamiglie dall'estero, non rimane nulla da «canalizzare». Sono già
«canalizzate», come dire
utilizzate
per l'ottanta per cento per il sostentamento
della famiglia, e per
il venti per cento che rimane si
compra o si migliora la casa, si
acquistano beni o si spende per
qualcosa di nuovo. Le rimesse, diciamolo una volta per tutte (e quest'anno si tratterà di circa tremila
miliardi), hanno già una loro destinazione che nessuna può modificare per il semplice fatto di essere strumento del vivere quotidiano. L'unica problema che gli emigrati potrebbero sollevare per le
loro «rimesse» è che queste arri(Continua in seconda) vino in tempi brevi alla famiglia
e che si eviti il rischio eli ima loro
OTTORINO BURELLI
iitilizzazione
illegale, cernie la costituzione di capitali all'estero. E'
capitato e può ancora accadere.
Sia ben chiaro che discutere olire su queste rimesse già impegnate al cento per cento, appare
un tema accademico: non si sa poi
come dovrebbero vivere le famiglie
se queste rimesse dovessero essere
gestite per chissà quali progetti e
non si sa bene da chi.
L'equivoco
di fondo sta nella
mancata, e fondamentale,
distinzione tra rimesse e risparmi
degli
emigrali: quello che arriva in Italia dal mercato del lavoro emigrato è « rimessa » e quella che lo
stessa mercato del lavoro emigrato
mette in banca o capitalizza
con
altre forme è « risparmio ». Ed è
su questo risparmio degli emigrati
che va portato il discorso per almeno due ragioni che si dimostrano meritabili: prima di tutto perché questo risparmio non arriva in
Italia, anche se qualche briciola potrebbe varcare i confini;
secondariamente perché, anche se arriva
a si potesse quantificare in un venti
a trenta per cento del guadagno
globale, rimane un'entità
indecifrabile dal punto di vista
quantitativa.
Si potrebbe pensare che chi manda in Italia centamila lire risparmia in media dalle venticinque alle
trentamila
lire.
Ma la realtà dimostra che, attualmente, nessuno dei nostri
emigrati
invia in Italia i propri
«risparmi»:
semplicemente
perché la lira è debole e le monete dei paesi di emigrazione sana forti. .Ma soprattutto
perché i tassi d'interesse
dei risparmi in Italia vengono
inesorabilmente mangiati dall'inflazione pili
grave d'Europa e d'oltre Oceano (in
quegli stati dove il lavoro italiano
emigrato è remunerativo)^
Convincere i lavoratori italiani
all'estero
ad inviare i propri risparmi in Italia rullane un'intenzione
che si rivela utopia. Fino a quando non è
possibile offrire loro le stesse garanzie e gli stessi profitti offerti dai
(Continua in seconda)
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FRIULI NEL .MONDO
De Pellegrin a Melbourne —
.Marzo 1983
CONFERITA DAL COMUNE DI SEQUALS
fa onore alla comunità friulana [g cìttailiiianza oiioraria a Valepio
Notizie di questo geneie, quando
arrivano in Friuli, costituiscono un
vanto e un orgoglio p e r lui la la
noslra gente: è il caso del giovane
Stefano De Pellegrin che si è brillantemente laureato in ingegneria
civile all'università di Melbourne.
Figlio di emigrali da S. Quirino di
Pordenone, ha oUenuto pieno successe nei suoi sludi e nei vogliamo,
con tutti gli amici del Fogelàr furlan di Melbourne (Australia) augurargli un altrettanto brillante avvenire nella sua professione.
La famiglia De Pellegrin s\elge
un'intensa e appassionala attività
in sene al Fegolàr di quella città:
sulle orme del padre, già apprezzale
dirigente del sodalizio friulano e dinamico e capace industriale, sullesempio della mamma, sig.ra Edda,
animatrice di numerose alli\ità sociali e da anni presidente del comitato feniininilc locale, il gio\ane Stefano h a assunto l'impegno di .segretario del Fogelàr furlan. Lo hanno
volute i responsabili della comunità
friulana di Melbourne, proprie per
quel programma preciso di rinnovamento che lende alla cenlin-iazione
e alla Irasniissiene ai giovani del
patrimonio culturale friulano. Nonostante l'immatura scomparsa del
« capofamiglia » i De Pellegrin sono
e rimangono sostenileri delle iniziative del Fegolàr. Gli amici (kilim-
Il Consiglio Comunale di Sequais,
riunilo al cemplelo in seduta stiaerdinaria domenica 6 febbraio 1983,
ha proclamalo Oita\ìo Valerio cittadino onerarie consegnandogli una
artistica pergamena recante gli eslremi della motivazione ed una
pregiala medaglia d'ero con le
slemma di Sequais, jiaese sempre
lanlo care al presidente emerito di
Friuli nel Mondo. La delibera consiliare reca la data del LS ne\embic 1982 in tempo utile per il conlei'imento in occasione deirollanlesiino genetliaco di Ottavio Valerio
avvenute il 4 dicembre.
\
« Il gno pais al è Osóf, ma subii
daùr al ven Sequais » suole spesso
dire Valerio agli amici sequalsesi.
Stefano Uè l'cllegriti, neo-ingegnere lau- Ma lutti ben sappiamo come nel
reato all'Università di Melbourne (.Au- cuore di Ottavio Valerio stiano —
stralia).
uguahnenle cali — tulli i ptiesi del
Friuli e, meglio, il Friuli intero, anberli, Mtizzolini e tanti altri sene che tpielle che palpila al di là dei
Ottavio Valerio, presitlente emerito dcH'l-lnte Friuli nel .Mondo, riceve dal sindaco
vicini alla laiuiglia De Pellegrin e suoi conlini geograliei ed ha create,
Giacomo Bortu/zo la pergamena con la motivazione del conferimento della dr
al gie\ane Stefano, che hanno caris- in ogni parte del mende, una nuo( f o t o Coslanlin - Arbai
tadinanza onoraria di Sequais.
va realtà storica friulana. Sequais,
simo.
dunque,
nella
circeslanza
di
quesla
11 presidente di Friuli nel Mondo,
nità: Rigolate e Flaibane.
parroco di Sequais e attualnicntc
Marie Teros, ringrazia per le gra- sua felice e simpalica iniziativa, sia
La
cerimonia
della
consegna
è
Custode spirituale della Casa dell'Ecome
ad
indicare
«
una
parte
p
e
r
dite espressioni che ha ricevuto dal
stata volutamente semplice e fami- migrante; Renalo Appi che nel Seil lutto », seguendo nell'ordine altri
Fogelàr di Melbourne e si augura
liare, senza pomposità alcuna, sen- cpialsese è censiderate di casa e Aldue Comuni che si sene onerali di
che in un prossime future possa
avverarsi un incontro con tutte le accogliere idealmente ()tta\io Vale- za inviti ullìciali, come si conviene berlo Piceni che a Sequais ha le
rio fra i membri delle loro cenni- a una famiglia che accoglie in essa sue radici.
comunità emigrate dell'Auslralia.
un nuove membro e, con la schietDopo il cen\ivie sociale durante
lezza di un abbraccio fraterno, gli
il quale sono state rinnovale a Vatlice semplicemente: « Tu sés dai
lerio le più simpatiche e gioiose
nestris! ». La data di queste incon- espressioni di alleilo e seguila una
tro non è stala scella a case; essa visita agli anziani espili delia Casa
ha coinciso con la prima domenica
dell'Emigrante. Un incontro partitli lebbraie nella quale ogni anno la
colarmente peelico che, sollecitalo
Società Operaia di Sequais celebra
dallo slesso Valerio, ha eslrinsccatu
di b e n a l t r o s p e s s o r e e con b e n
g e n t e c h e si è s e n t i t a s r a d i c a t a
e s s e r e a n c h e l a c e n a ( p e r c h é la sua festa di cui Ottavio Vale- un'ulterieie significativa dimostrario è sempre stato un fedelissimo. ziene della sensibilità e delle doli
d i v e r s e finalità. Ci s p i a c e p e r
v i o l e n t e m e n t e d a l l a p r o p r i a terpoi n o n ci d o v r e b b e e s s e r e , n o n
Erano infatti riuniti nella sala con- profondamente umane che i sequalq u e l t a n t o d i o f f e n s i v o , di m a n ra d'origine, m a n o n h a accetIo si c a p i s c e ) ; e h i i n c o n t r a n d o siliare del Comune ì maggiorenti
sesi hanno sapulo cogliere in colui
c a n z a d i r i s p e t t o , di s c o r r e t t e z - t a t o l a d i s p e r s i o n e e la d i m e n - q u e s t o s o d a l i z i o t r o v a c h e c ' è della Società Opeiaia con il presi- che festosamente hanno abbracciaza c h e t o c c a il c u m u l o di fa- t i c a n z a . U n a g e n t e c h e n o n s i
a n c h e il m o m e n t o d e l r i c o r d o dente Gigi Martiniizzi e gli espo- te nella loro tanto cara famiulia.
nenti di tutte le As.seciazieni Comut i c h e , la r i c c h e z z a di g e n e r o s i - è r a s . s e g n a t a a m o r i r e , s o l t a n t o e u n a \ e n a di n o s t a l g i a c a n t a t a
nali che — assieme al Consiglio •—
t à , l a s o l i d a r i e t à e l ' a t t a c c a m e n - p e r c h é c o s t r e t t a a l a s c i a r e il
ili \ i i l o t t c ( n o n si c a p i s c e per- hanno inteso rappresentare tutta
to delle migliaia di friulani c h e p r o p r i o paese e u n a parentela ché d o v r e b b e r o farne a m e n o ! ) ,
la comunità del capoluogo e delle
hanno creato i loro Fogolàrs,
c h e e r a d i m a s s a . U n a g e n t e g i u d i c a s s e il F o g o l à r u n «infrazioni di Solimberge e Leslans.
p a g a n d o s e l i d i p e r s o n a , r i s p a r - che, f u o r i d a i c o n l i n i d e l l a p r o - v i l o a m a n g i a r e » d i m o s t r e r e b - Con essi anche numerosi cittadini
m i a n d o l a d o m e n i c a p e r r e g a - p r i a t e r r a , h a v o l u t o d a r s i u n o b e d i n o n a v e r c a p i l o n u l l a d i — in gran parie ex emigranti —
oltre alla presenza, particolarmenl a r l a i n l a v o r o a l l a p r o p r i a s e d e . s p a z i o d o v e r i s e n t i r e e rivive- q u e l l o s t o r i c o f e n o m e n o c h e si
te uradita a Valerio, di suoi ex alAncora una grossa manifeA n o m e di queste migliaia
re, m a g a r i s o l o i d e a l m e n t e , l a c h i a m a d i a s p o r a d i u n a g e n t e lieri.
stazione per il millenario deldi friulani, c h e h a n n o t r o v a t o
p r o p r i a a n i m a di popolo.
11 sindaco Bortuzze ha fatto egreche h a nel profondo del prola città di Udine: si è avulo
nel l o r o F o g o l à r u n b r a n d e l l o
S o n o n a t i i F o g o l à r s : s p e s s o , p r i o e s s e r e l a c e r t e z z a d i u n ' u - giamente gli eneri di casa inlensinotizia che l'idtima tappa del
d i p a t r i a , t r o p p o s p e s s o m a t r i - q u a s i t u t t i , s e n z a u n a s e d e p r o - n i c a r a d i c e e t n i c a , d a e s a l t a r e licando ancor più piofondamente
Giro d'Italia si concluderà a
l'amicizia che lega Sequais al suo
Udine, a cronometro, con parg n a ; a n o m e d i c h i oggi regge
p r i a , c h i e d e n d o o s p i t a l i t à p r e s - c o m e c o n d i z i o n e f o n d a m e n t a l e nuove cittadino onorarie, fi testo
tenza da (iorizia.
con respon:iabiIità e c o n impe- so altre associazioni già p i ù
d e l l a p r o p r i a p e r s o n a l i t à , c o m e della moli\azione che appare sulla
Il sindaco di Udine, avv.
gno per.sonale la sorte di u n
pergamena e sintetizza con sempliadulte.
ricchezza n o n sostituibile c o n
Candolini
ci ha rilasciato quequalsiasi Fogolàr furlan, ovuncità e chiarezza quella ben più amE solo d o p o anni di i a t i c h e d i
nessun traguardo economico o
sta dichiarazione:
pia espressa all'unanimità dal deliq u e sia, d a l p i ù piccolo a quelraccolte, di sudori a scadenze
di p r e s t i g i o . C h e s e q u a l c u n o berato n. 149 del Consiglio Comu«Dopo appresa la notizia che
lo p i ù p r e s t i g i o s o , s e n t i a m o il
fisse e o b b l i g a t e , h a n n o r a g - h a b a r a t t a t o q u e s t a s u a c o s c i e n - nale di Sequais, recita così: « Il
il Giro d'Italia si concluderà
d o v e r e di riliutare q u e s t o falso,
quest'anno con la lappa a crog i u n t o u n a l o r o a u l o n o m i a . N o n za d i v a l o r i , s v e n d e n d o l a p r o - Consiglio Comunale di Sequais conpuerile, irrispettoso e inaccetnometro Gorizia-Udine, il sinferisce la Cittadinanza Onorariti a
per a p p u n t a m e n l i gastronomi- pria identità p e r u n «posto»
daco avv. Candolini ha rilat a b i l e l u o g o c o m u n e . Il F o g o ci, c o m e v u o l e u n b a n a l e l u o g o o p e r u n g u a d a g n o s o c i a l e , n o n Ottavio Valerio per il prezioso dono
sciato la seguente dichiaradi oltre 60 anni della sua instancal à r n o n é m a i n a t o p e r le « m a n comune, m a p e r riprendere polla certo vantarsene.
zione:
« Sono lieto si sian conbile
esistenza
al
mondo
dei
gie\ag i a t e » , n é t a n t o m e n o vive s u
quella coscienza, c h e n o n s'era
cluse in modo favorevole le
ni, alla loro formazione umana, alqueste iniziative materiali di
A n d a t e l i a v e d e r e , q u e s t i Fo- la valorizzazione della scuola, della
trattative che avevo condotto
m a i p l a c a t a , d i d a r s i u n a fisiofacili o c c a s i o n i p e r t u t t i ; n é h a
con gli organizzatori del Giro
n o m i a p r e c i s a : q u e l l a di s a p e r - g o l à r s e i l o r o u o m i n i , q u e l l i cultura, dei costumi, delle tradiziod'Italia. Sono certo che tulli
avuto come motivazione e come
si a n c o r a f r i u l a n i e d i s c a i n - c h e li h a n n o i s t i t u i t i , q u e l l i c h e ni del Friuli; per la sensibile opera
i friulani accoglieranno con
di
assistenza
morale
e
civile
intenfinalità l ' a l l e g r a t a v o l a t a d i p o r b i a r s i u n a s o l i d a r i e t à c h e n o n li h a n n o a l l e \ a t i e q u e l l i c h e samente svelta a favore degli emientusiasmo
questo bell'omag.
tate d a sagra. Il Fogolàr — e
li f a c e s s e s e n t i r e in u n d e s e r t o oggi n e h a n n o f a t t o u n d o v e r e granti friulani; per l'infaticabile degio al .Millenario di Udine, In
ci m e r a v i g l i a c h e d o p o t a n t o
quei giorni di giugno un buon
a b i t a t o d a soli s t r a n i e r i . P r i m a p e r s o n a l e . S o l t a n t o d o p o è p e r - dizione profusa alla crescila sociale
parlare di emigrazione resti antratto del nostro Friuli si trad i e s s e r e u n l u o g o m a t e r i a l e , m e s s o u n g i u d i z i o : e n o n s a r à e culturale dei Fogolàrs Furlans
sformerà in un immenso vecora tanta ignoranza, proprio
quale
presidente
amatissime
dello
c
e
r
t
o
il
l
u
o
g
o
c
o
m
u
n
e
c
h
e
ofil F o g o l à r è u n m o m e n t o spilodroiTio: sarà una grande feEnte Friuli nel Mende; per il conin Friuli, p e r q u e s t e «famiglie
l'emigrazione
friulana
rituale d i u o m i n i c h e h a n n o la fende
sta popolare, che porterà tra
crete interessamento ollerto alla
f r i u l a n e a l l ' e s t e r o » — il F o g o convinzione di a p p a r t e n e r e a d nella s u a storia passata e in
noi gente di ogni parte d'Itarealizzazione della « Casa dell'Emilàr è s e m p r e n a t o all'insegna
lia.
grante » in Sequais e per il costanu n popolo: e chi, g u a r d a n d o u n quella presente.
della m e m o r i a collettiva di u n a
te affettuose legame con la nostra
Mi piace pensare che — con
l o r o i n c o n t r o , d o v e c e r t o ci p u ò
OTTORINO BURELLI
gente e con il nostro luogo ».
la dilTusione in .Mondovisione
— le immagini della noslra
Sequais, 4 dicembre 1982.
città ed il ricordo del nostro
Il sindaco (f.lo G. Bortuzze).
Millenario raggiungeranno i
A queste punte Ottavio Valerio,
paesi di eniigrazione. Cuine attua- marchi o in lire. Con questi capi- le ili questa settore. l\!on parlicuno
tanti friulani ed i discendenti
re un «mercato di offerte» di que- tali raccolti all'estero, l'Istituto stes- dunque di «gestione delle rimesse» con visibile commozione m a con
dì friulani nei vari continenti.
sto genere, rimane per ora un pro- so avrebbe potuto realizzare una che è definizione qiicmla meno equi- una serenità che linalmenle abbiaPer Udine, InFine, si presenmo cello ancora in lui durante tutblema
insolubile.
«gestione sociale» per finanziare gli
voca e con ogni probabilità
senza
ta una grossa occasione per
Lo ha discusso l'Istituto per il
stessi emigrati al loro rientro in
nessun contenuta pratico, ma par- ta la permanenza nel sue Sequais,
presentarsi alla ribalta, una
credito al lavora italiano
all'estero Italia, per attività produttive, per
liamo di risparmia degli emigrali ha espresse con la sua seiupre cara
grossa occasione per farsi
(ICLE) che avrebbe ipotizzato l'e- la costruzione della casa, per l'ac- per il quale si deve pensare a qual- e calda parola un cordiale ringrapubblicità, per essere « memissione di obbligazioni per i con- quista di aziende agricole, per l'av- che forma di finalizzazione
deter- ziamento p e r l'ini ima gioia che i
morizzata
» dai tanti lurisli
nazionali nella valuta e con tassi via di attività commerciali
a turi- minante per inceiitivarne la raccol- sequalsesi hanno sapute donare al
che transitano da queste pardei paesi di emigrazione.
Obbliga- stiche. Ed è un buon progetto, an- ta e creare strade di positiva uti- suo cuore. Gli hanno fatto seguite
ti: ecco quindi un buono struzioni in marcili, per esempio, in
che se per la sua attuazione sa- lizzazione, fuori dai rischi di injla- alfclIllese espressioni di amicizia,
mento a disposizione della
Germania, al lasso di sconto del
rebbero necessari alcuni
interventi
ziaiie ed a benefìcio di chi ne è di stima e di riconoscenza esternaneonata Azienda di Turismo.
mercato valutario tedesco e rim- per rendere l'Istituto capace di ape- il protagonista sia in patria che al- le dairottanlasellenne mons. Giuseppe Dalla Pozza, p e r lunghi anni
borsabili in qualsiasi momento in
rare positivamente
e cancretamen- l'estero.
DALLA PRIMA PAGINA
Banale e falso luogo comune
Giro d'Italia
per Udine 1000
Distinzione tra rimesse e risparmio
Paaina 3
FRIULI NEL MONDO
Marzo 1983
L'effetto terremoto in Friuli
nell'economia di una regione
Passale e in corso di superamento
« l'effetto terremoto », i sintomi dell;i crisi economica mondiale cominciano a farsi sentire anche nella nostra Regione. Segnali preoceupanli
prevengono dai vari settori dove le
spettro della Cassa Integrazione e
dei prepensionamenti come soluzione per ridurre l'eccedenze della mane d'opera prexocando, assieme ad
altri lailori, un'espansione esagerala della spesa pubblica. (Si parla
di un disavanzo Italia 1983 di olire
85 mila miliardi di lire).
Più da vicino la situazione attuale
nelle sue ombre è la seguente: diliìcoltà alla Cartiera Prealpina di Tol-
mezze; sintomi di instabilità nella
zona nord di Udine accentuali nel
settore del mobile; qualche problema non semplice nel « triangolo della sedia » deve convergono circa
8.600 lavoratori e la produzione line
a poco tempo fa raggiunge\a i 20
milioni di pezzi-anno; nel pordenonese la « Zanussi » ha denunciato
un'eccedenza strutturale di personale che riguarda 3 mila addetti e di
questi 800 si riferiscono a soprannumeri delle stabilimento di Percia;
a Trieste le cose non vanne meglio:
\'i è stata una perdita di circa 2
mila posti di lavori) e vi è preoccupazione per i riflessi occupazionali derivanti dalle recenti restrizioni jugoskue. Ancella un primate negativo: Trieste ne! 1982 è stata la
città più cara d'Italia con rincari
rispetto airSI del I8,7'!i).
ne e Regione, contribuii aggiuntivi
annuali pari a 3,5 miliardi. Altra
centrale, ma idreelellrica stavolta,
d e \ r e b b e sergere ad Amare. Si tratta di impegni robusti a\va!orali anche dalla richiesta di energia che si
sta sviluppando in Regione e che
nel 1982 ha a \ u t o u n incremento
del 10"ii in demanda di KVV h cpiando nella maggior parte delle altre
Regioni si è registrato un cale notevole.
Vale ora la pena di sunteggiare le
previsioni della legge nazionale per
la ricostruzione della « 828 ». Essa
si propene principalmente 1) completamente dell'opera di ricostruUn sereno panorama di Ciani, quasi adagiato al vertice della Val Celliiia.
zione (1.750 miliardi); 2) sistema(Foto Lorenzo)
zione idregeolegiea (100); 3) ricestruziene edihci demaniali e di cullo
(80); 4) patrimonio culturale (60);
5) sistemazione delle seguenti strade (80): Pontebba-Malborghetto, SS.
A fronte di questo quadro non
13 da Sacile a Tricesime con priocerte cenferlante ci .sene degli elerità al raddoppio del Fonie della Dementi che possono far ben sperare.
lizia sul Tagliamente, Irai le BaivisInnanzitutto vi è la ferma volontà
conftne Regione SS. 251 Val di Zoldo
dell'attuale Governo di battere la
rà l'agricoltura in montagna? » ma inflazione con tutti i mezzi possibili
e Valeellina e Rigelale confine SS.
« Sviluppo inlegrate delle zone ru- addetti. Un vero disastro.
più seriamente « chi fai'à agricolAllora, se certamenle si fa un
355 Val Degano, autostrada « .A 23 »
rali della Carnia »: così recita il te(anche se impopelaii) ed i recenti
tura in montagna? ». f giovani ne provvedimenti sul costo ed il merUdine-Tarvisio confine Stalo e s\inma di un con\egno che la Celtixa- gran use della ragione p e r Irevare
parlano ma non ci stanne e, d'al- cato del lavoro ne sono la p r o \ a
sbocchi alternativi, e « integrati »
celo di Gemona; 6) raddoppio della
lori Diretti, il comune di Paluzza
tra parie, son sempre meno anche
linea ferroviaria Tareente conline
e la Comunità Montana della Car- che dir si voglia, diventa lecito
tangibile. Quindi ci sene fattori di
loro. Di fronte a certi chiari di lu- rilancio evidenti in talune iniziative di Slato (300); 7) eregtiziene di un
nia hanno recentemente organizza- chiedersi chi potrà non pensare ma
praticare l'agricoltura in montagna. na, stiamone certi, non c'è proprio che vanne ricordale: il ripristino contributo « una tantum » di IO milo a Paluzza. .Mai come stavella il
liardi per le esigenze urbanistiche
tema del dibattito chiarisce, di per 1 soggetti di tante speculazioni, nes- di che stare allegri, ma non sareb- della linea marittima Trieste-Tripoli
be male che si cominciasse ad in- con navi « ro-ro » (nel 1982, none- connesse alla costruzione del nuove
suno lo dimentica, sono, e r a come
se, la situazione e le prospettive
terrogarsi sul .soggetto degli inter- stanle tutto, il porto di Trieste ha
ora, gli anziani, ancora legali ad
scalo ferroviarie di Ceivignane del
di una terra, la reale consistenza
Friuli; 8) rete sismica in Carnia ed
di un'attività, l'agricoltura, in un una cultura contadina inossidabile venti in montagna, non lanlo sugli
« girate » circa 3,7 iriilieni di lonnelinterventi più e meno geniali.
territorio. Perché, in effetti, di agri- e le donne, cpielle che restano in
lale di merci; ha cenlermato il pri- a Udine (500 milioni); 9) sxiluppe
Il censimento ha suonalo, ancora
coltura si è parlato, ma quello « svi- casa ed ellettivamente integrano il
mato mediterraneo di porto del caf- predullivo (500 miliardi); IO) altuaziene pregrammi di edilizia per l'uluppo integralo » mostra già da solo reddito con la loro fatica. Ma pare una volta, il suo campanelle d'allè ed è quasi esclusi\'o dei Irafliei
larme. Ora discutere di questo e di agrumi israeliani per l'Europa);
nixersità di Udine (35). La legge
la corda. L'agricoltura non può anche logico sospettare che la cosa
prevede infine priorità per la reacamminare con le sue gambe, que- non potrà prolungarsi all'inlinite, di quello, senza tener presente che, la istituzione prossima di nuovi colvuoi perché la Natura pone un li- seconde proiezioni certo opinabili
sto è il l'atto, ergo, va « integrala »
legamenti aerei da Ronchi dei Le- lizzazione del Iraroro di Metile Croma sempre aiutale dalla scienza, gionari per Genova, Torino, Firenze, ce Camice e la costruzione delle
da altro lavoro, da altro reddito, mile invalicabile alla volontà (ed
è un insulto vedere i « vecchi » an- nel 1991 la Carnia avrà 36.820 abi- Ancona, Rimini. Ancora buone noti« coassiali » e svincoli sulla Udinepiù o meno complementa.e.
cora curvi nei prati), vuoi perché
tanti, è pura iollia. Olfrire ai gio- zie dalle concerie « Cogolo » impe- Tarvisio tratto Zugliane-Santa CaVorremmo dire, come è stalo anche la donna non merita un ruo- vani, assieme all'identità di carnici,
terina.
gnale neil'SS a vendere pellame per
detto in quella circostanza, che le lo così ingrato di salvatrice della
la certezza di poter rimanere ag- 50 miliardi di lire alla Russia e dalla
La Regione sta approxando un
idee non mancano: c'è la stalla, che
patria. Si sta insomma, andando grappati a quesla terra, di lavorar- Banca del Friuli le cui azioni, presto,
piane specilìco d'investimento dei
ancora resiste, a cui alliancare lo verso l'esaurimento di quelle ener- la senza sentirsi umiliati, avendo
saranno quotate in Borsa.
fondi assegnali e rorientamente \ersfrullanicnto del bosco, la coltiva- gie umane che sono sempre state almeno la dignità garantita del redte su interventi a favore della monzione dei piccoli Irulti, mere, lam- il vanto di questa l e n a ed e questo, dito, sarà la \ e r a posta in gioco
Due sono, lullavia, le realtà che
tagna e delle zone collinari, per le
poni o mirtilli che siano, l'apicoltuin questo memento tengono desti gli
forse solo queste, il dale su cui in questi anni. E l'agricoltura, in
ra, rallevamento di visoni e mar- discutere.
quesla direzione, sarà il classico ambienti politici e sociali della no- zone industriali AusstvCorno e San
Vite al Tagliamente e per quelle zomotte (e a Ligosullo, a Villa Sanstra Kegiene: gli insediamenti di
banco di prova.
Si giunge insomma al problema
ne non comprese tra quelle terretina e a Lauco si sta già facendo
centrali termoeletdiche ed itlroeletALBERTO TERASSO Iriche (Italia 1.588 miliardi neir83)
irielate.
qualcosa) e la carne dei cenigli e dei problemi che non è « come sadei tacchini non è affatle dispreze la nuova legge per il completaAbbiamo eereale di dare, con quezabile. Tali e tante possono es.sere
mento della ricostruzione del Friuli
ste notizie, un quadre precise del
le possibilità che anche l'agriturie suo s\iluppe che nell'arco di t r e momento economico che sta attrasmo (un po' di vita insieme ai conanni prevede impegni per oltre 2,915 versando la nostra Regione e quindi
tadini di montagna non fa certe
miliardi.
il Friuli. Essere ottimisti potrebbe
male) diventa, ipso facto, praticaessere azzardato. Altretla.nlo pt)trebLa prima iniziaii\'a si inquadra
bile.
nel più vaste ambilo del Piano Ener- be esserlo un alleggiamenle di faDal centro friulano di Colonia Ca- sovvenzioni linanziarie di cui tutti i getico Nazionale. Completa la, co- cile pessimismo. Essere moderalaIn cll'etli niente è così idilliaco da
reya (Argentina) è giunta all'Ente
Fogolàrs e le comunità emigrate a- struzione d'una centrale lermoelel- mente realisti e guardare con liducia
queste parli. Un dato può spiegare
Friuli nel Mondo un:i domanda che, vrebbero bisogne, m a una coneicta
tutto: r88"o dei conladini della Valti'ica a carbone per complessivi 1280 e speranza al future, consapevoli
nel sue stesse cenlenulo, presenla
collaborazione per far crescere il MW netti da realizzare sulla lascia
delle risorse umane che sempre ci
le del Bui deve praticare altre atun qualcosa di pailicolarmenle si- loro gruppo folcloristico, recente- costiera
tività per raggiungere un reddito
(Menlalcone,
Fossalon, hanno distinti, pensiamo siane il
gnilìciitivo: non aitili materiali in
mente eestiluito, m a in difficoltà Brancolo, S. Giorgie di Negare) a mede migliore per affrontare questo
comparabile a quelle exti'agricolo,
periodo che a delta di molti esperti
industriale o dei servizi che sia. Ciò una pur delicatissima situazione eco- nella ricerea di lesti musicali per cui dovrebbe collegarsi il terminal
nomica come quella argentina, non
le loro Iradizioni popolari. Ne hanno carbonifero del porte di Trieste.
si conligui-a come la « peggiore resignifica, lo ripetiamo, che l'agripece di materiale, per il loro desicessione dagli anni Trenta in poi ».
coltura di montagna non paga, che
Ciò comporterà per il Comune di
derio di continuare la cultura e il
è dillìcilc, faticosa e avara. Tante
Ma il serene è all'orizzente. Seminsediamento un contributo a fonde
folclore dei loro padri: i giovani del
avara da «permettere», ancora e
perdute di 620 miliardi da utilizzale bra che spelli air83 il privilegio di
gruppo seno tulli discendenti dei
.sempre più, lo spopolamento, laessere l'anno del rilancio dell'econofondatoli di oltre un secolo fa e vo- per la salvaguardia ambientale e
sciando partire gli uomini e strizmia. Speriamolo.
per
intervenli
per
lo
sviluppo
seciegliono riappropriarsi anche di tiuezando come panni bagntiti le donG. ANGELI
economice
della
zona
e,
per
Comusto
seltere
della
cultura
friulana
che
ne, vere protagoniste del quotidiasentono come preziosa testimonianno sacrificio, impedendo una mecAncora una volta si ripete
za d a far rivivere e da tramandare.
canizzazione indispensabile, l'uso
la
paura di quel nemico nacorretto di tecnologie, i collegamenQuelle che abbiamo mandate è
scosto che i friulani hanno
ti facili... Mali che, ragionando al
una parte di quello che ci riprometsubito con tragiche consecontrario, diventane subitanee ritiame di fare: ma ci sia consentito
guenze nell'estate del 1976:
celle, a cui appellarsi: riordino fonindicare ad esempio questo attaccadiario, formazione professionale, inuna forte scossa ha fallo tremento alla terra dei padri che a Cofrastrullure, assistenza tecnica semare la terra, con epicentro
lonia Caroya rappresenta l'anima di
no allrellanti tocchi di bacchetta
sul monte Bernadia, vicino a
una città che ha saputo conservare
magica che possono ipotecare l'avTarccnlo, sul chiudersi del 10
con caparbia ostinazione, e oggi può
venire dell'uomo di montagna in
febbraio e precisamente verso
mostrare con orgoglio, il sue \olto
agricoltura.
le 23.30. Una spallata che lo
di origine. Al cav. Romeo Cragnelini
E così è stale per certi versi anOsservatorio di Trieste ha cale a Santino Carlos Laurei, rispeltiche nell'assise di Paluzza deve, pur
colato a 3,8 gradi della scala
vamenlc presidente e segretario del
restando eoi piedi per terra, si è
centro friulane di Colonia Care>a,
Richter, pari al sesto e settifantasticato sullicicntemente sull'asiamo noi a dover dir grazie per
mo grado della scala Mcrcalli.
gricoltura di montagna. Ma, il daquesta lezione di tanta personalità
La
paura,
per
un
momento,
to è incontrovertibile, il primario,
nel sentirsi popolo: una lezione che
è
ritornata
nel
Tarcentino,
qui, è al massime stadie di in\olucerchiamo di continuare con il noma il terremoto è stato avverzione ed al minimo di evoluzione.
stro giornale e con tutte le iniziatito anche in una fascia molto
1 « saggi », gli scienziati, non hantive che ci è possibile sestenete con
più larga, per toccare perfino
no peli sulla lingua: nel 1951 c'erai mezzi che abbiamo a disposizione.
no 9.645 posti di lavoro in agricolil litorale adriatico. Al di là
Ma è anche una lezione che verremtura, nel 1961 si perdevano 5.394
di quesla paura, nessun danmo, con tutta la stima per tutti, inposti di lavoro, 2.123 scomparivano
no alle case o alle persone.
dicare con ammirazione ai Fogolàrs Uno splendido portone di una di quelle case irrepetibili che a Toppo attendono
nel decennio seguente per raggiundi tulle il monde.
di essere riparate: perderle, sarebbe una colpa non facilmente perdonabile.
gere la quota, nel 1981, di 1.064
Chi farà
agricoltura
nelle valiate
delia Carnia 7
Una città che parla
la lingua dei padri
Si fa vivo
il terremoto
Pagina 4
Molti credono che Udine derivi
dal dio germanico Odino; in realtà
ciò non è possibile, sia perché i
popoli germanici entrarono in Italia già cristianizzati anche se non
in profondità, sia perché provvide
il cristianesimo a cancellare la teponemastica pagana, di cui restano
pochissime tracce tante in Italia
quante in Germania quanto in altri
paesi. Una spiegazione più recente
e scienlilìcamenle ineccepibile propone una «radice etimologica» antichissima, pre-romana, aiidh, udh
'mammella', quindi 'celle retondeggiante', con chiara allusione al castello. C'è terse un'altra possibilità
di far luce su ciueslo dillìeile problema, ma si pensi che la pronuncia originaria è ignota: Ulinum e
Udiniim? E pei le prime alleslazieni, del lardo secolo X, vengono quando la denominazione era in use da
secoli, forse da millenni, anche se
l'abitato allora era veramente piacele, una sesta qualsiasi lungo la
romana via Julia Augusta (da Aquileia a nord, verse la Carnia). Dunque, una radice plausibile secondo
noi sarebbe neh, che in tante lingue indoeuropee vuol dire 'acqua',
anche nel senso di 'lago', 'fiume',
'slagno'. Il vecchie lago di Piazza
L Maggio fu formalo dall'increcie
delle regge, forse nel sec. XII, ma
il nome è di molte anleriere: bisogna risalire a prima che i romani entrassero nella nostra regione
(circa 200 a . C ) , quando nei paraggi si parlava il gallice, e anche altre
lingue indoeuropee come l'illirico e
il venetico. Allora il Cormòr e il
Torre uscivano spesso dai loro letti, e le lore acque, vagando per la
campagna, fermavano delle pozze,
la maggiore delle quali dovette essere proprio quella che si raccoglieva in quella specie di calino
naturale ceslituile dall'avvallamento di Piazza 1" Maggie. Se si osservano i bordi del Cermòr e del
Torre (a prescindere dai moderni
argini artificiali) non si può non
concludere che la lore periata d'acqua fesse molte maggiore di quante non sia al giorno d'oggi. Si aggiunga l'acqua della pioggia e si
aggiunga la circostanza che il territorio udinese non possiede, almeno ai nostri tempi, acque correnti
naturali e neppure una sorgente.
Il terrene è poroso, ghiaiose, e perciò permeabile, e quindi solo negli
avvallameiili poteva riempirsi d'acqua in mode più e meno stabile.
Questo laghetto in certi periodi dovette ridursi a una palude; in qualche epoca forse si prosciugò del
tutto. Ma l'importante è che nei
remoti ed estinti linguaggi prelatini aveva fatte in tempo a concretizzarsi in un toponimo, passate
pei ai remani e perpetuale fino a
noi. L'importanza delle specchio,
per q u a n t e di modeste dimensioni,
era innegabile in un luogo in cui
di acqua ce n'era e r a fin troppa,
ora troppo poca. La presenza della
pezza permetteva di abbeverare il
bestiame, di attingere per bere, di
lavare, forse di svolgere qualche
rudimentale opera di irrigazione. Se
il nome Uditi, Udiniini passasse prima a designare il colle e poi l'abilato, e direllamente l'in.sediamento
(che si sviluppò all'incirca attorno
all'attuale piazza Centarena o Libertà), non è date sapere, e forse
non si saprà mai; comunque il prim e spunto dovette essere di natura economica, più che visiva. Infatti vi sono alcuni toponimi che
riflettono gli aspelli del paesaggio
più notevoli (vuoi per grandezza,
vuoi per rarità) in senso panoramico; altri traggono origine da considerazioni di ordine utilitaristico,
altri infine sorgono da atteggiamenti psicologici dei più disparati. Visivamente, l'elemento più evidente
è naturalmente il colle (*), ma nell'ottica «umana», nella valutazione
di un'utilità, l'acqua è di gran lunga più imperlante. E nen occorre
affatto che si tratti di una gran
massa d'acqua: basti dire che Roma,
a quanto pare, nen si denomina da
Romolo né dai suoi colli, m a da
un insignificante torrentello affluente del Tevere, il Rtinion, che in
etrusco significava 'ruscello', 'rivo'.
Nomi che significane 'aequa', in varie accezioni, seno Vile di Flum (italiano Fiume Veneto), Vii eli Veir
(Vanno vuol dire 'fiume') da noi,
Fiume/Rijeka
in Venezia Giulia, Tè-
FRIULI NEL MONDO
Marzo 1983
TOPONOMASTICA
da dove vengono i nomi dei nostri paesi
a cura di CORNELIO CESARE D E S I N A N
Udine
Udine, Piazza Libertà definita da molti critici « la più bella piazza veneziana della Terraferma » sotto la Repubblica della
Serenissima.
(Foto R. Bardclli)
ramo ( = «tra i fiumi») in Abruzzo,
oltre che centinaia e migliaia di autentici lìumi, dal Nilo al Reno, dalVlsonzo alla Drava. Ma limitiamoci
ai nomi di luogo che contengono
la radice nel-: essa compare nel latine nuda, nelle slave vada, nel germanico waelar, in altri linguaggi come il greco, l'albanese, il celtico,
in lingue scomparse dell'Italia... Fra
i confronti più vicini, ce n'è addirittura di quelli a portata di mano: Ledra (il nolo canale) deriva
da Ydria, a sua volta da Uel-r-ia;
Iiteirio e Idria aniuenli deU'Isenze
ISTITUTO DI STORIA
DELL'EMIGRAZIONE FRIULANA
a cura di R E N A T O A P P I e OTTORINO
Devono ii.scirc pagine da rie m p i r e un \ o l u n i e a n c o r a non
.scritto .sull'emigrazione friulana in Francia, nel ventennio fascista: pare, da q u a n t o ci passa t r a le m a n i , che p r o p r i o questa destinazione avesse u n a particolarità di a t t i a / i o n e cfie, a!
di là di u n a p u r a necessità di
lavoro, a n c o r a sfugge al ricerc a t o r e che n o n vuole accontentarsi di puri e semplici dati
statistici. Il fatto è che un enorme m a t e r i a l e fotogralico docum e n t a u n m o v i m e n t o migratorio verso la Francia, dove si
t r o v a n o g r u p p i di friulani, tra
gli a n n i venti e gli anni t r e n t a ,
occupati in diversi settori. E'
una d o c u m e n t a z i o n e che dovrebbe es.sere analizzata nelle
sue motivazioni di partenza, di
scelte, come destinazione e di
c h i a m a l e parentali. Le immagini a v r e b b e r o bisogno di essere
localizzate in un pit^t a r t i c o l a t o
contesto, che ne spieghi il tempo e il lavoro. Come quella che
pubbliciiiamo, inviataci dal sig.
Eliseo Pascolo che vuol ricord a r e il cugino Andrea Forgiaiini da G e m o n a (nella foto, sdraiato a sini.stra) con lo zio Giuseppe Pascolo: a m b e d u e scomparsi r e c e n t e m e n t e , m e n t r e la
foto li r i t r a e a Val De Marne
( c o m p a r t i m e n t o di Parigi) nel
1929.
Anche i m o m e n t i di g u e r r a ,
q u a n d o si p a r l a del t e m p o delle aspirazioni
colonialistiche
italiane, p u ò essere c o n s i d e r a t o
come una specie di emigrazione «lorzata»; è il caso della documentazione storico-fotografica di u n a presenza friulana in
servizio militare in Libia. Quella che p u b b l i c h i a m o è una r a r a
BURELLI
iinniagino di noslii alpini inviali in Africa nel 1911: il secondo da sinistra, seduto, nella foto, è Angelo Alberti da Vi\ai"o. P u r t r o p p o , il suo essere
p a r t i t o è rimasto .senza ritorno.
Un gruppo di emigrati friulani a Val De Marne (Parigi) nel 1929, in prevalenza
provenienti da Gemona. Sdraiato a sinistra, nella Idlo, Andrea l'"or);ìarini.
r* rf^
^ì
'^If,-^/^*
^ÀJ^V5Ì»
'
Angelo Alberti, da Vivaro (secondo seduto da sinistra nella foto) alpino in
Libia nel 1911 e deceduto in guerra.
rilletteno la stessa parola, con qualche variante fonetica e con aggiunta di una -r- (che non dà dillicollà
ai glottologi). Piccole località del
Tarcentino si chiamane Idres (fonti) e Idrella (ruscello); siamo dunque nell'ambito delle stesse formazioni linguistiche. E' istruttivo anche allargare il campo dei confronti ad altre zone.
E' una ricerca lenta, pesante, a
volte francamente tediosa, che ira.
pene di spulciare con pazienza certosina le possibili concordanze sparse in Europa e fuori, e non si creda che la somiglianza delle vocali
e delle consonanti sia di per sé suflicicnle a determinare risolutamente l'appartenenza di un nome ad
una serie e ad un'altra. Comunque
si reperiscene cenlronti plausibili,
di cui diamo sole un breve saggio:
Udeii, Udeui, Oeler, Hydruntum, Vede sia (poi Eelessa), Utus, Uedea,
Uiens. Ne parlane diversi specialisti di linguistica indoeuropea, che
citeremo più ampiamente in altra
sede, e le localizzazioni seno delle
più varie. Le documentazioni più
abbondanti alUerane nei paesi dell'Europa centro-orientale e attorno
all'Adriatico, anche nella zona abitala anticamente dagli Illiri: ciò è
particolarmente importante perché
irruppi illirici vivevano nella contigua Venezia Giulia, e probabilmente
essi hanno lasciate qualche traccia
teponimica anche in Friuli. Sarebbe azzardalo, però, pretendere di
definire fin d'ora in quale di queste lingue si sia formate il toponimo Udine.
Rimane da dire che la seconda
parte della parola nen è ignota nei
nostri paraggi, e che il «suffisso»
-/); (senza accento) è giustapposto
a nomi come Piicino (dalle parti
di Duino e di Sistiana); in Pèdena,
già Pèliiia (Istria), in Piéltinis (Carnia), forse Règhena (Pertegruaro),
oltre che in casi più lontani geograficamente come l'etrusco Minina,
era Mèìdena, Fèlsina (era Bologna),
nei veneti Rèsina, Rosina, Tesina,
e via dicendo. Queste -in si unisce
a radici di lingue diverse, di vari
gruppi.
Nulla di definite, comunque; mi
spiace di non poter dare una rispesta univoca ai lettori, ma questi seno sludi che impongono una
rigorosa prudenza. A titolo di curiosità, dirò che un grande glottologo italiano aveva già pensato a
Udine come derivato da tid 'acqua',
ma con riferimento al Torre e al
Tagliamente, che sono veramente
troppo distanti dal luogo per essere all'erigine della denominazione.
Il lettere si chiederà: ma è mai
possibile che questi studiosi non
riescane a dare una spiegazione
inoppugnabile e valida una volta
per tutte? A che cesa si riduce il
loro mestiere? Ellettivamente, la
cosa più facile è cenfendere i toponimi fra di loro quando si somigliane; cito sole un esempio: in
piena Siberia \ i sene fiumi chiamali
Uda. che danne nome a località
delle Uhm Uele e Nizne Udinsk. La
concordanza sembra perfetta, ma è
illusoria, perché si tratta di radici
mongole e, anche se si tratta veramente di acque, bisogna rifuggire
dalia facile tentazione della coincidenza fortuita.
Si impene però un'osservazione
di carattere generale, necessaria al
linguista come al profane: non dobbiamo credere che fra il nome di
luogo e il paesaggio ci sia un rapinerie fisse, codificabile quasi in
scuse matematico. In parole più
semplici: a Udine c'è un colle e
c'era uno slagne, ma il nome non
è necessariamente
derivato dall'uno
o dall'altre. Del reste, c'è anche una
pianura, c'era una vecchia strada,
un insediamento, dei campi e dei
boschi (ben documentati nella toponomastica): se ci fossero «leggi»
fisse in toponomastica, Udine dovrebbe significare 'pianura', ma anche 'strada', 'paese', eccetera. E'
proprio questa ambiguità di fondo
che rende lo studio dei nomi locali così rischioso, ma anche così
affascinante.
(*) Migliaia di centri sorgono sulle
alture, ma solo poctii portano un nome
che vuol dire « colle »: esempi friulani
sono Qiuilso. Coltalto, Seeittàls (luogo
di nascita di Camera), Gorizia (in sloveno), Gemona (ingallico),Sp///mbergo
(in tedesco).
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FRIULI NEL MONDO
Marzo 1983
CRESCONO LE COMUNITÀ' ORGANIZZATE E LEGATE AL NOSTRO E N T E
II
Continente Friulii, in Venezuela
«Feria de la Chinila» - L'annuale centro di interesse per Maracaibo e costituite dalla « Feria de la
Chinila » una grande sagra che dura diversi giorni in onere di « Nuestra Senora de Chiquinquirà ». In
questi festeggiamenti si è inserita
prestigiosamente anche la presenza
friulana come è slate evidenziale
con articoli e loto dai quotidiani
locali. -Ncirincontro di Picoili con
i dirìgenti del Fogelàr sono slati
discussi problemi comuni e in particolare la siluazione, relativamente di stallo, dopo la grave perdila
del segretario « Bin ». Ma è riemersa la comune volontà di sopperire
al grande vuoto lasciato e riprendere energicamente l'azione per realizzale iniziative di carattere organizzativo, sociale, culturale, ricreativo e soprattutto la sede. In mano al presidenle Bepi Basse, al suo
vice .Merico Leonarduzzi e a tulli
i solerli eollaboraleri, tutte quesle
inizialive non mancheranno cerlainente di concretizzarsi e si dimostreranno all'altezza di quelle spirilo che ha carallerizzalo quesle
Fogolàr del Zulia fin dalla sua
indimenticabile inaugurazione (15
novembre 1980) siglata dalla presenza di ben 2.000 persene cemi-)reso il Go\ernalore dello Stalo.
Dopo una riuscita manifestiizionc alla Casa d'Italia la piccola delegazione friulana ha partecipate
alla .Messa degli Italiani presse la
famosa Basilica de la Chiciuinquiià
gremita fino all'inverosimile. Le noie dell'Ave Maria di Goimed, cantala
da Beppino Lodolo, hanno setlolincato la celebrazione, tdla fine della
quale « Slelulis alpinis » ha strappalo uii lunghissimo applauso.
La « despedida », cioè la festa di
commiato, si è tenuta presso l'Hotel « Las Delicias » gestite da un
friulano. Guido Freschi di Fagagna.
Anche qui villotte friulane, scambi
di omaggi e promesse e auguri di
rinnovare incontri così graditi a
chi \ive tante lontano dal suo
campanile. Prima di partire per le
Ande, Picoili ha latto una rapida
puntala a Caracas, per l'annuale
convegno degli alpini durante il
quale era stabilito un suo inconlre
con rAiubascialorc d'Italia doti. Ludovico Incisa di Camerana. Cinquecento penne nere con i loro famigliari!
Ma un grande assente, l'alpino
« lite Busut », compianto pi'esidenle del Fogolàr di Caracas e co-londatorc dell'A.N.A. in Venezuela.
L'Ambasciatore ha intrattenuto
Picoili per tutta la serata sugli argomenti che gli stavano a cuore
assicurando il suo appoggio e la
sua piena disponibilità a favore dei
comuni interessi della nostra gente.
Raggiunto nuovamente Maracaibo,
dopo una brevissima lappa, la parlenza per le Ande con un aereo
di linea che avrebbe sbarcalo i delegati friulani a La Fria, un piccole
centro in prossimità del conline
colombiano. Da qui a San Cristebal
con una Fiat 132 pilotala da Angela Molino di Biliris, delta la
« Nuvolari delle Ande» e in realtà
la più viva anima di friulanità incontrata nella zona. Anche a San
Crislobal l'incontro con le famiglie
friulane è stato quanto mai cordiale
ed apprezzata la manifestazione
che ha avuto luogo presse la Missione Salesiana della bella città andina. Gli oneri di « casa », oltre che
da Angela ed Enni Molino, sono
siali falli con tanta generosa disponibilità dal signor Valter Sarcinelli
di Spilinibergo e dalla sua censorie
signora Paola, dai fratelli Pierino
e Laudi Pellizzari che, assieme al
cognato Sarcinelli, continuane la
grande opera del papà Prime, recentemente scomparse, pioniere in
Venezuela dell'industria metallurgica. Anche qui si è parlato di « Fegolàr » con l'intento di dedicarle
proprio a « Primo Pellizzari »: sarà
chi... Sulle Ande, però, a certe altezze, è diverso.
E' stata una serata magnifica
quella trascorsa ai calde di quella
fiamma, è stata una scoperta a sorpresa, approfondila pei dai racconti e dalle delucidazioni del presidenle Franco Fahrieie di Clauzello,
di Ettore Manassere di Spilimbcrgo, di Nevio Vidoni di Artegna e
di tanti altri amici che si seno
premurati per far sentire quante
profende Friuli palpiti anche lassù.
Barquisinieto (Estado Lara - Venezuela): il consigliere di Friuli nel Mondo,
Picotti, presenta e consegna il labaro all'inaugurazione del nuovo Fogolàr
furlan. Gli sono accanto, a sinistra il presidente Meni Radina di Arta, a destra
11 vicepresidente Attilio Zucco e, di profdo, il segretario Luciano Tondo. Sono
presenti circa trecento persone.
il « Fogelàr furlan de les Andes »
non appena perfezionala la sua costituzione. La « despedida » è slata
organizzata in casa di Renato Marcuzzi di Pielunge dal tpiale anche
ci si aspetta un'attiva collaborazione per man tenere sempre vivo le
spirito di friulanità nella fiamma
del Fogelàr andino.
All'Uribante-Caparo . Con una Jeep
messa a dispesiziene dall'Azienda
Pellizzari è state quindi raggiunte
il bacino idroelettrico dell'UribanteCapare, sempre sulle Ande venezo-
lane. Qui si sta coslruendo una enorme diga alla quale collaborane
anche una quarantina di Friulani.
Le immagini lolegralìche e le relative dida.scalie danno già un'idea
dell'ambienle e della portala dei la\ori in corso. Ebbene qui esiste già
un Fogelàr furlan, volute e cestruilo dai nostri tecnici. Qui c'è una
fiamma vera che arde, vera non
sole nelle spirilo come ovunciue, ma
vera vera perché altrove in Venezuela — con il calde che fa — nen
ci si sognerebbe di accendere fuo-
A Barquisimeto
In seguilo alla tournée in Venezuela del Gruppo Folkleristico Balarins di Bujc e delle sollecitudini
del sig. Alberto Picotti, consigliere
dell'Enle Friuli nel Mende e organizzatore-accompagnatere del gruppo, è nate in alcuni friulani residenti in Barquisimeto, il desiderio
di riunire in qualche modo la comunità friulana della città allo scopo di mantenere vive le Iradizioni
comuni a l l r a \ e r s e la conoscenza e
l'amicizia reciproche.
Con l'aiuto di padre Antonie Marcon, parroco della Missione Cattolica Italiana, clie gentilmenle offerse
la sala della casa parrocchiale, si
svelsero piccole riunioni di sondaggio duranle gli ultimi mesi del 1981,
e così si arrivò alla decisione di organizzare una cena tra i friulani
per il giorno 6 febbraio 1982.
L'iniziativa, partita da pochi volonterosi che si seno prodigali in
cucina e nella prepaiiizione di tutti
i dettagli, dette risultati insperati,
tante fu il successe della serata che
registrò la presenza di 140 persone
circa: friulani che vivevano nella
slessa città si sono così visti, per
la prima volta in certi casi, in una
serata di amicizia e cordialità.
Animali dal successo della cena,
nelle stesso mese di febbi'aie si studiarono le possibilità di una costituzione del Fogolàr Furlan a Barquisimeto, in base alle statuto tipo
e alle raccomandazioni inviateci dall'Ente Friuli nel Mende. E per sensibilizzare l'opinione dei friulani
della città e ottenere così il mag
gior numero di adesioni, si creò un
Comitato Premetere presiedute dal
sig. Domenico Radina, il quale avrebbe cessato dalle sue attività appena
si fosse realizzata l'iniziativa e avessero avute luogo le elezioni generali. Si mantenne aperte il numero
dei membri del Comitale Premotore per dare maggior elasticità e
scioltezza all'iniziativa. Alle stesso
tempo si organizzò un censimento
di tutte le famiglie friulane residenti nella città, attraverso il quale
si potè sapere che nella città di Bar-
Barquisimeto - Sempre con la
Jeep dei Pellizzari, pilotata da un
simpatico Ramon, dopo nove ore
di viaggio attraverso gli Slati Tàchira, Barìnas e Porlugitesas il consigliere Picotti e gli amici sene
giunti a Barquisimeto, capoluege
dell'Eslade Lara. Erane attesi per
una manifestazione nella stessa serata e... ce l'hanno fatta. Guai se
no. Ben 300 persene erane convenute presso la Missione di San Fedro per i messaggeri friulani e si
trattava anche di inaugurare ullìcialmenle quel Fegolàr con la consegna del labaro di Friuli nel
Monde, avvenuta fra l'entusiasmo di
tutti. Un plauso particolare a questa meravigliosa gente che ha sapulo organizzarsi su solidissime basi con una dedizione e una concretezza esemplari grazie alla preziosa
opera del presidenle Domenico Radina di Arta, del vice Attilio Zucco,
del segretarie Luciano Tonde di
Buja e della sua consorte dell. Livia —• di cui pubblichiamo una significativa nota sulla nascita di
questo Fegolàr — e di tulli i ze-
una nuova
ciuisimete e dintorni vivono 70 famiglie friulane, un telale di 200 persene circa.
Finalmente, redatti il documento
cestilutivo e gli slaluli dell'Associazione, si convoca l'Assemblea Generale perché li approvi e proceda
all'elezione della Giunta Direttiva
composta da tin presidente, sig. Domenico Radina, un vice-presidente
sig. Attilio Zucco, segretarit) Luciano Tendo, lesoriera Adriana B.e\ ilacqua in Barbera, primo vocale:
Arduino Blarasin, e i signori Ferixiccio Salvador, Aurelio Zannier,
Renzo Dei Bianco, e Silvane Palerò,
vocali supplenti.
Successivamente, si organizzò una
altra cena nel mese di maggio, per
la festa della madre e per celebrare la recente costituzione del Fogolàr Furlan, la cui nascita ufliciale,
con tutti i crismi della legalità, eb.
be luogo in aprile.
Nei mesi seguenti, « di rodaggio »,
si increciarene preposte e scambi
di opinioni per dare vita a qualche
attività, sia culturale che artistica.
famiglia
dell'associazione, nell'intento di trovare formule adeguate e capaci di
mantenere vivo l'interesse per le
nostre tradizioni nen solo negli adulli, ma anche e sopratlulle nei
giovani.
Finalmente, arriviamo tdla Festa
dell'Amicizia, cui e dedicata quesla
festa di novembre, censiderala anche chiusura d'anno. La presenza
del cantante Beppino Lodolo e quella del poeta Alberto Piceni, oltre
che onerare la comunità, è un po'
una boccata di ossigeno, un flusso
diretto che ci arriva dalla piccola
Patria e che ci riempie di allegria
e soddisfazione: sentimenti e sensazioni sopite riprendono forma, si risvegliano e rinvigoriti ci ricordano
chi siamo e da dove veniamo.
« Se togli all'uomo le sue radici,
farai di lui una bestia infelice e
senza "rumbe" » — dicono i saggi
—, e cesi è. In nome di questo
principio continueremo a mantenere viva la fiamma del nostro Fegolàr.
LIVIA TONDO
*'ìlffffff'ffflftfftìfffffpfffffff^ftffift;fffffffffffffU'!ffff'jf-fffl^*'*fff'itfffìpfffffffftff1?*f^f'lff!l'fff
Sistema idroelettrico Urlbanle Caparo in Venezuela, a Los Andes: 11 basamento
della diga che verrà eretta in terra battuta con un nucleo di argilla. II suo
volume raggiungerà gli undici milioni di metri cubi.
lami collaboratori che stringiamo
in un unico abbraccio.
Caracas - Grazie alla splendida
ospilalilà dei signori Bruno e .Mary
Ava e alla disponibilità di tanti altri carissimi amici, Picotti ha potut e tiderire alla preposta di prelarre ancora di una settimana la sua
permanenza in Venezuela completando così i pregrammi stabiliti e
sopratlulle ellelluando quella serie
di conferenze su alcuni aspetti della
cultura friulana che inccnlravane
uno degli scopi principali del sue
viaggio olire a quelli organizzativi.
Con il patrocinio della stessa Ambasciala d'Italia, con un n e l e \ e l e
rilieve della stampa e della radio
locale, con l'accorta regia dell'atti,
vissimo segretario Siro Facchin si
sono svelte le conversazioni di Picotti presse l ' I s t i t u t o di Cultura
Itale-Venezolano. Questi i temi trattati: Storia, dall'epoca romana alla
fine dello Stato Patriarcale; dalla
dominazione veneziana (1420-1797)
ai nostri giorni, con un'appendice
assai interessante sulla Resistenza
in Friuli curata dall'ing. Giorgie Simonulti « Mire » già comandante
della I Divisione Osoppo-Friuli e attualmente uno dei vice presidenti
del Fegolàr di Caracas. Letteratura,
sette secoli di veci scritte: storia e
dizioni scelte. Folklere-Teatre-.ArteMusica, concludendo con la celebrazione del centenarie di Jacopo
Tomadini. L'interesse suscitato, anche dagli intervenli che son seguiti, stimola a preseguire in queste
inizialive apprelondende ed allargando gradualmente gli argomenti
che cosliluiscone il fondamento
della civiltà friulana. Oltre a diversi animati incontri nella sede del
Fegolàr (provvisoria, per era, presse l'I Ica) si è realizzale al Club
Zulia il prime Cenxcgne dei rappresentanti dei Fogolàrs del Venezuela. Iniziata la giornata con una
Messa « al campo » duranle la quale Picotti ha ceminemerate il compianto presidente Tite Niceloso e
ricoi-date gli altri soci scomparsi
si è precedute ad una rifa, a una
lelleria a favore degli anziani di
Villa Pompei nella quale ha ancora
brillalo la generosità dei cari amici
Ava. Successivamente si è svolto
rincontro con i « fogelarisc' » con\enuli da tutto il Venezuela evidenziando roppertunità di ripetere
questa esperienza, nen necessariamente a Caracas, ma era in un Fogolàr era in un altre, cogliendo le
occasioni di manifestazioni importanti che vi venissero organizzate
e addirittura stabilendo una certa
periodicità.
In occasione del cempimente degli 80 anni di Ottavio Valerio ogni
Fegolàr e anche singole persene
hanno volute esprimergli con altrettanti telex tutta la loro affettuosa
riconoscenza. E' stala quindi prospettala la possibilità di riservare
ai giovani friulani del Venezuela il
prossimo soggiorno culturale in
Friuli previste dalla vigente legislazione regionale. L'iniziativa è stala caldeggiata da una richiesla in
tal senso, via telex, rivolta al presidenle dell'Ente Friuli nel Mende,
al Presidenle della Giunta Regionale
e al Presidente dell'Amministrazione Provinciale. Ora possiamo dire
che — salvo la disponibilità dei
fendi necessari — la richiesta è
stata favorevolmente accolta.
Debbiamo quindi concludere con
liete ottimismo considerando la
strada già fatta, in cesi pece tempo, dai sodalizi friulani in Venezuela e guardare con soddisfazione
alle future mete.
Friuli nel Monde vuole anche esprimere il più vivo ringraziamento
a tulli i Fogolàrs del Venezuela e
alle singole persone che hanno assistito in ogni m e d e e con tanta
alfettuesità il consigliere Picotti in
in questa sua terza missione tra i
Friulani in terra venezolana.
SPILIMBERGO
N e l l e f o t o di B o r g h e s a n
u n decennio di ricordi
Gianni Beighesaii, di Spilimbergo, ma conesciuto non soltanto in
regione ma anche oltre i eenliui
della Piccola Patria, rappresenla oggi per il frinii un testimone della
storia ciuotidiana del suo tempo, di
cui ha ritratto e filtrato immagini
lolografiche che fanne storia. La
mostra di ottanta immagini che
Borghesan ha esposto alla galleria
«Alia Torre» ha ottenuto un successo piene di visitatori che nen si
seno limitati ad a m m i r a r e la bravura e la tecnica del prefessienista fotografo, ma hanno colte un
decennio di autentiche leslimenianze realistiche di un m e n d e tipicamente friulano, recenle certe — gli
anni cinquanta e sessanta — ma sopratlutto di un'adesione e di una
cencrelezza con la realtà, da ciuasi
nessun altro lolografe toccala in
termini di così immediata espressione. Pubblicale in diverse riviste
italiane e straniere, le fole di Borghesan seno il risultato di un lavoro che ha fatte scuola e che ha
iniziato un nuove concetto dell'immagine, come interpretazione di una
realtà, vista nel sue interno più emblematico. Un artista, Gianni Borghesan, che ha sapute «vedere» una
realtà con (jcehi diversi, quasi una
conlroleltura cerlamenle più vera
delle solite fetografie da ricerdo.
CASARSA
La n u o v a palestra-palazzetto
Ormai è delinilive il progetto della costruzione della nuova palestrapalazzello che sarà realizzalo nel
centro polisportivo tra Casarsa e
San Giovanni: lo ha decise il consiglio comunale, approvando l'accensione di un mutuo di seicentesettanta milioni. I lavori di costruzione,
dopo il relative appaile, dovrebbero essere eseguili nel gire di dieci
mesi. L'edificio è finalizzate alla pratica di sport a livelle dilettantistico
e ricreative, per una corretta educazione speri iva anche al di fuori
dell'ambile scolastico, aperte ad un
pubblico il più vasto possibile. Oltre agli speri di pallavolo, pallacanestro e pallamano, saranno possibili nel nuove edificio l'esecuzione
di concerti e incentri per associazioni di varie genere. Ideato con
genialità, nen sarà un «capannone»
anonimo, ma riunirà strutture funzionali con un'architettura moderna
e sicura, adalla alle esigenze di una
pepolaziene che lende ad aggregarsi socialmente e culturalmente.
TOPPO
Riapre i battenti
anche l'Operaia
Qualcuno i^otrà dire che la ricostruzione della stupenda fi-azione di
Teppe di Travesie ha avute lentezze e inciampi che, forse, potevano
essere evitali: il fatte è che oggi,
in questa vicina primavera, il paese è t u t t e un cantiere, deve si lavera per restituire al piccolo cent r e il sue volle originale. Si riparane le case tipiche e non si dubita
più che venga perdute anche quelle
Marzo 1983
FRIULI NEL MONDO
Pagina 6
Dai nostri
che il lerremele ha risparmiate. Ha
aperte le perle, recentemente, anche la Società di Mutue Seecerse
e Istruzione, che pareva nen potesse celebrare anniversari in avvenire. E invece, con una bellissima cerimonia, presenti aulorità civili e
religiose, con il Sindaco di Travesio e gli assessori regionali Varisce. Angeli e Dal Mas, anche la Società è rinata. Tanta fella da riempire la piazza e un solenne corteo,
guidale dalla banda musicale di Meduno, ha unite la chiesa, deve è
stala celebrala una messa, al menumenle ai caduli di tutte le guerre.
Il taglie del nastro della sede della
Società, che conta 89 anni di attività, è stale il momento più bello
della festa: una tradizione quasi
centenaria che cammina con nuova forza e vigei-e.
VIVARO
Diminuire il disagio
delle servitù militari
11 sindaco Tolusso con l'amministrazione comunale si è incentrato
con il generale Lalli, presidenle del
comitato paritetico per i problemi
delle servitù militari, parlieelarmente sentilo in questo e nei vicini comuni. Seno state riesaminate le esigenze di un cenlrenle a tempi brevi, anche con il ministro della difesa Lagerio, per arrivare ad una ccpiilibrata soluzione delle molte pendenze ancora in piedi, dopo molte
discussioni. Tra quesle, rimane prioritaria la costruzione di un ponte
sul guado del fiume Cellina, già
previsto in un precedente concordate tra i comandi militari, la provincia di Pordenone e il comune di
Vivare. Comprensione e disponibilità hanno caratterizzate questo incontro che ha pure esaminato la
possibilità di destinare a colture
agricole altri spazi di terreno e
l'aiuto, da parte dei militari, nel
riallamente delle infrastrutture evenlualiTiente danneggiate dal passaggio dei veicoli militari pesanti
e la recinzione più severa del poligono esclusivo per le manovre dell'esercite.
LAUZZANA DI COLLOREDO
DI M O N T E A L B A N O
Tutti uniti per un restauro
C'è, nella piccola frazione del comune tanto più nolo per il sue caslello, una piccola chiesetta votiva
dedicala a San Rocco e costruita
dagli abitanti di Lauzzana nel 1516,
come ringraziamento per essersi salvati dalla peste di quel tempo. Semplice rarchitellura, con campanile
a vela, è une dei tanti esemplari
che si vedono nelle vicinanze dei
paesi friulani. Il lerremele del 1976
l'aveva squarciala in molte parli
delle sue strutture murarie e la
Sovrinlendenza alle Belle Arti non
aveva ritenute di occuparsene. E'
rimasta fine a questi giorni così ferita e ciuasi morente. La pepolazio-
A Gemona, dopo trent'anni di lontananza, si sono finalmente riuniti i figli di
Maria Forabosco. Hccoli insieme, da sinistra nella foto: GioBatta (Canada), Santina, Lina, mamma Maria, Anna, Rita (Australia), Lidia e Pietro (Canada). All'appuntamento era assente, per motivi di salute, la sorella Angelina, emigrata in
Canada.
(loto D'Orlando)
Auguri dal Canada
a nonna lldegonda
Il 22 febbraio 1983 la sig.ra
lldegonda Liut, residenle a
Udine, in Piazzale Chiavris
49, ha compiuto i cento anni
di vila: un traguardo che viene ricordato da suo nipote
Silvano Liut, emigralo in Canada, a Islinglon (Ontario)
con tanto alTetto e con tanti
auguri per la carissima nonna. Friuli nel .Mondo, con Silvano e tutti i parenti, augura
a nonna lldegonda nuovi sereni traguardi.
ne, come più di ciuatlrecenlo anni
fa, non si è rassegnala a perdere
questo ricordo di un avvenimento
del passalo che tocca la loro memoria collettiva e si è iniziate il
lavoro di recupero per ridare all'edilicio il sue aspetto originario.
E' siale conservalo un notevole
quadre di San Rocce che verrà rimesse al sue posto a lavori ultimali. Manca però — ed è difficile
che venga restituito — un pezze
antico che ladri sacrileghi hanno
fatto scomparire: la pila dell'acqua
santa in pietra, risalente all'epoca
della costruzione della chiesetta.
SOCCHIEVE
La r a s s e g n a d e l l ' a r t i g i a n a t o
a r t i s t i c o di Carnia
Un attive eemitale che porta il
gloriose nome di «Gianfraneesce di
Telmezze», si è messe al lavoro per
un calendario di manifestazioni che
coinvolgeranno non sellante Secchieve, ma tutti i comuni della Vallaglianiente. Nonostante ci siano
dei nuovi impegni finanziari da assumersi, seno stati messi come scadenze lisse alcuni punti qualificanti
che vanno dal servizio della biblioteca a ciucile della società operaia,
già atlivi in un'unica sede. Ma il
memento di maggior prestigio, anche perché ormai collaudale da anni di esperienza e cerenale da meritati successi, sarà la rassegna artigianale artistico della Carnia che
si svolgerà dal trenta luglio al quindici agosto. E' un appuntamento
che tende a valorizzare una economia solo apparentemente di poco
cento: se rilanciala con meledelogie di increato adeguale alle modificazioni delle richieste, può rappresentare una delle voci più interessanti dello sviluppo della Carnia degli anni ottanta.
MAIANO
Il popolo americano
per il Friuli
L'onorevole Peter Rodino, rappresentante del governo americane, accompagnalo da una delegazione del
congresso statunitense, ha falle visita al modernissime centro residenziale per anziani donate dagli
U.S.A. alla comunità di Maiane, come contributo per la ricostruzione
nel programma degli oltre cinquanta milioni di dollari previsti e usali con il piane A.l.D. Accolte dal
sindaco Melus, che gli ha ricenfermalo la riconoscenza del Friuli,
l'onerevele Rodine ha visitate il cenile, si è inlrallenule con gli espiti,
ai quali lutti ha lascialo un particolare ricordo come segno tangibile
dell'amicizia del popolo americane
e sua personale. Personalità di notevole rilieve negli Stali Uniti d'America, da molli anni presidente
della commissione di giustizia del
congresso, l'esponente politico americano si è dichiarato entusiasta dell'elficienza e delle caratteristiche con
cui i friulani hanno accettato la
sfida del terremoto e ne sono uscili quasi interamente, nonostante le
grandi difficoltà incontrate. L'amministrazione civica gli ha regalato
alcuni significativi ricordi del Friuli che sono poi stati ripetuti per tutti i membri della delegazione.
paesi
MONTENARS
Un'assemblea per la cima
del monte Quarnan
In municipio, nella sala consiliare, si sono dati conxcgue i premoleri del Comitato che dovrà assumersi la responsabilità di ridare
vila alla chiesetta ricorde in cima
al mente Quarnan. E' un impegno
non certe leggere perché si tratta
di una ricostruzione completa, dopo
la devastazione telale del terremele. Non interessa sellante gli abitanti di iVlonlenars ma di tutti i
paesi che, in qualsiasi modo, vedono in c]ueste mente la loro identità geoaralìca. Costruito ott;int'anni fa, nel 1901-1902, l'edificio dedicalo al Redentore faceva parie dell'ambienle in cui difalti si riconoscevano: e tutta la popolazione si
era, per lutto il tempo fino alla
tragedia del lerremele, prodigala
nei lax'ori di manutenzione, centro
le intemperie e sopratlulle centro
i danni provocali dai fulmini. Ora
si tratta di ricominciare, ma il comitato ha già espresso la propria
liducia che tutti rispenderanne all'appello.
FAGAGNA
Si vestono a festa le case
de! Paese
Doxcroso e puntuale ritorna sulle pagine dei giornali del Friuli l'anno millenarie del prime riceido
scritte della città di Udine. Non
con allretlanla frequenza si ricorda che nella stessa caria che porta
la data di mille anni fa (il famose
diploma di Ottone dell'I 1 giugno
983) vengono nominate altre quattro località del Friuli: Fagagna,
Buia, Santa Margherita del Gruagno e Brazzacce (e Brazzano). Ma
Fagagna non ha nessuna intenzione di lasciar passare l'anno millenario selle silenzio: un cemilale
sia lavorando per unire le diverse
associa/ioni e ceerdinarne le attività. Prime obiettive di queste compleanno millenario è l'abbellimento del paese che si vuole rivestire
a festa come per un appuntamento.
E tulli gli abitanti seno invitali a
rinnovare, per quanto loro è po.ssibile, la prepria casa: fare più belle le strade, le finestre, i portoni,
ogni angelo dell'abitate. Un anno
di celebrazioni esige anche una cornice nuova, un volle diverso dal
solile. F. i fagagnesi, per un calendario speciale, hanno già cominciate a prepararsi.
PAULARO
Per lo s v i l u p p o dell'agricoltura
Un tempo era un'attività che impegnava persone e mezzi, ma gli
ultimi decenni hanno avuto come
tendenza un degrado continue, causale dall'emigrazione e dal reddito
scarso. Oggi a Paularo operano circa cpiallrecenle celtivaleri diretti,
con un patrimonio zoeleenice di
6.S0 capi bovini, con quattro latterie: Paularo, Dierico, Saline e
Trelli. Le aziende agricole sono a
tempo pieno per le donne e a parttime per i familiari. Seno attive
dedici malghe. L'amministrazione
comunale si è impegnata a privilegiare il monde deiragriceltura con
interventi di ogni genere: sono in
corso, fra le altre iniziative, la realizzazione delle strade inlerpodcrali
Dieriee-Dier, Pez-Sach, una telclerica e l'asfaltatura di un tratto della strada per Pizzul, un recupero
di malga Pizzul, per la quale si
spenderanno treeenlequaranla milioni. Si tratta di un programma
organico che tiene presente la necessità di un decisive sostegno all'economia agricola della Val d'incarejo.
AZZANO D E C I M O
Cultura friulana 1983
La Biblioteca è ormai un sicuro
punto di rilerimenle per molli interessi culturali della comunità, che
vanne dalle manifestazioni musicali alle ricerche su un passalo che,
qui, ha tanto da raccontare non solo
per la gente locale, ma anche per
lutto il Friuli. « Essere Friuli » è
appunto il programma che è stalo
messo in calendario negli appuntamenli di quest'anno, la cui prima
scadenza avrà luogo proprio nel mese di marze con una presenza qualificata e ben conosciuta: ciucila di
padre David M. Turoldo. Il disegno
di questi incontri che fanne perno
nella Biblioteca, arricchitasi intanto di centinaia di \olumi, avrà per
tema centrale il Friuli in tulle le
sue espressioni sloriche. La terra
friulana verrà ristudiata e riproposta nei suoi mementi, particolari,
con presentazione di opere di studio e di ricerca, con l'offerta di
pubblicazioni da consultare per
chiunque voglia conoscere più a
fende la ricchezza della civiltà friulana. Fra l'altre, la Biblioteca è
stala fornita di lutti i volumi della Deputazione di Storia Patria: le
Memorie storiche forogiuliesi, dal
190.S ad oggi.
MONTEREALE
Scompaiono le ferite
del terremoto
Stanne per concludersi i restauri
della chiesa parrocchiale che era
stata danneggiala dal lerremolo. C'è
voluto, con inizio nel 1979, un lavoro di censolidamenlo slalico, con
un inlervente della Sovrinlendenza
alle Belle Arti di Udine e pei è stale delerminanle il cencerso di tulli
gli abitanti di .Montereale per quelle opere di completamente e di abbellimento che non avrebbero trovato copertura con rinter^'ento pubblico. La generosità della comunità
ha fallo sì che si potessero mettere
in epera dieci vetrate artistiche, rifare l'atrio e l'impalcatura dell'organo, completare il pavimento in
pieti'c che allendeva di essere portato a termine dal 1828 e sostituire
i gradini del presbiterio. Ma il 1983,
dopo tutti questi lavori, che si assommano a tanti altri minori, ha
risei^'alo però una sgradita .sorpresa: la rottura di una campana che
però tulli veglione «rifendere» perché subile dopo Pasqua, e precisamente il 10 aprile, possa tornare
al sue canto cerale.
Gina De Martin, emigrala in Australia, desidera salutare con questa immagine,
dove la vediamo assieme al nipotino Lorenzo, tutti i parenti emigrati in Francia
e quelli rimasti in Italia, particolarmente in Friuli.
Marzo 1983
FRIULI NEL MONDO
l i l S PREDICJS DAL MUINI
Tiriteris di fruz
Ore di molzi
Fermaisi un momentin, cristian.s, ch'o ài di diu.s une robe.
Cemùl, Toni? Off di mtjl/.i? E
erserc, a di chest'orc, che tu
jeris a bali la bri.scule là vie
di Florean Baduscli, no jerie
ore di molzi? E orserc l'altre
che lu sès .slàt pas.se miez'ore
a cjatà da dì cu la (emine parvìe dal lidrìc cuinzàt cu li.s cròdiis, no jerie ore di molzi? E
chés altris seris che tu .stàs il
ben di Diu cu la schene pojade dapiùf il mùr de privative
a sciar! il voli cu li.s polezzatis
ch'a vegnin ad aghe, no sìntislu lis bèstis che ti clàmin a
molzi? Cròdistu di jes.si ancjemò un fantazzùt di prin pél,
che tu vadis a piarditi daùr
dai colulins, tu che di pel no
tu 'odi às fregul altri, p a r dute
che melonarie .sgurumbulóse lì.
Ho, no... no .sta meli-sù il cjapicl, cumò, che tu sès in glesie, che fole ti foli — Diu m'al
perdoni!
Ore di molzi, eh Toni! Ore
di molzi, eh Tifate! Ore di molzi, eh Nardon! E ore di meli
il cjàf a puest, quant mai saràe, ptir che clape di maduròz
lajiì dapit? Sintìt mo, fantaz:
jo e vualtris 'o sin di che stesse ète; 'o sin stàz a scuele insieme, sot la bachete dal mestri Clocjat: s'impensaiso ce
uàdulis? '0 sin stàz coscrìz insieme dal nonantedoi: s'impensaiso ce cjochis? 'O sin stàz insieme a vóre su la iOrnàs: s'impensaiso ce croslis? Poben, 'e
je ore ch'o si metìn insieme
ancje a riscjelà ce ch'o \ i n seàt
e lassai a lare. Parco che, un
a la volte, nus tocje d'inviasi
par che bande di San Lisèu,
dulà che je che paiochie ch'e
cres simpri e no cale mai. Chest
mès passàt al è làt Basili Tion;
diesi istàt Checo Slrucje: al è
rivàt di là cence savé, ch'ai è
colàt ta l'aghe, passùt di vin;
cheste viarie a' son mancjàz
Moscjon e Capele, che no àn
nancje podùt finì la partide di
scaraboc' là vie di Baduscli.
...Eh noi zove nuje mena il cjàf,
Blasul de Roste! Il pizzighct
Nart dal Cuc, là jìi, al à breis
di fa tabàrs di len ancje par
cui ch'ai mene il cjàf! Metinsi
a riscjelà, gjo, ch'e je l'uniche:
ancje par no fasi ridi daùr. No
stait a vése par mài s'o us al
dis cussi sclet: 'o cognosseis
pursì il vizzi de bestie.
Scoltait ancje cheste. ChealIre dì 'o soi stàt a Turnizzons,
indulà ch'e je stade metude in
vote la prime piere de glescute
che la borgade 'e à volontàt di
fa. A' saran, rive e no rive,
vino faraeis: e melisi a fa m ù r ,
cu lis lunis di cumò, noi è un
zùc di odulis. Ma chei di Turnizzons a' rivaran insomp, garantide; e in curt. Vie pai unviàr al è stàt menàl-dongje un
grum di matereàl; lis fondis a'
son bielzà fatis; passade la col-
me dai lavòrs, i fantaz si met a i a n a tirà-sù i m ù r s : si son
impegnàz di fa un par di oris
di vorc ogni sere; e in dìs o
dodis di lòr in mancul di un
mès a' saran al licòf. Par cheste siarade la glesie 'e podarà
jcssi screade.
Culi no, vede', no si fasare.ssin lobis di che fate. Culi si
cjacare, si discór, si resone e
finide lì. Culi nancje il cjan
noi mene la code dibant; sorc
nuje a Gargagnà no s'insegno
nancje la strade a un foresi.
Là di Baduscli a' còlin palanchis cu la paiole; ma cumò che
jo 'o ài seomenzàt a fa comedà la glesie cun chei béz
che mi son vignùz cui sa dontri, s'o ài bisogne d'une scie
di aghe, 'o scuen meli la man
te sachcte, volte p a r volte.
'O voi di Sclese, marangon,
a ofdenà la p u a r t e de sacristie
e, p a r no piaidi timp, lu visi
ch'ai sarà pajàt su la brucje:
Mari sanie, cetantis ejacaris
ch'ai mi à fatis! E ce ande e
ce impuartanze e cetantis dificultàz ch'ai mi à mostradis, par
bragagnà ciuatri breis che, di
chi a qualchi mès, 'a saran bieizà dutis iinberladis e scridelidis!
'O voi dal fari Coletin pes
bertuelis e pe fereade de balconete: al mi à di colp domandade une sume di sgri.sulàsi:
Perinut di Lupignan al mi à za
fat il lavór in quatri e quatri
voi, e par mancul di miez tant.
'O \oi di Zuan M u d a t e par
clamàlu a dà un fregul di linfe
ai mùrs: al jere a bati la more
là di Cunete e al mi rispuindè
che noi veve timp di piardi.
Alore 'o passai l'oidenazion a
Tite Grani de vile di 'Sot, e
M u d a t e al mi strucjà daprùf
un 'zei e une sporte di brutis
peraulis parco ch'o ài clamàt
un foresi invezzi di fa cjapà un
frane a chei dal pais. Viòdiso
ce razze di artesans ch'o vin
a Gargagnà! A sintìju lòr, a'
son dome lòr ch'a san il mistir
— mestris sorc di due' i mesi lis! — a' tràtin l'aventór tanche s'al fos un secjemeriiidis;
si fàsin freà la panze par une
setemane a lune, prime di juslàsi; a' garanlissin la vore par
che di e la finissin un mès plui
tari... E dopo si lemèntin che
la int 'e vadi a cirì ce che j
co vento fùr di pais.
Mah! Benedez sèino i nestris
vici di za quatri o cine secui,
che nus àn fate-sù cheste biade
gle.seute, indulà che si pò vigni
a dì c h d sclip di gloria-patri;
se si ves di iàle in dì di uè, a
Gargagnà di 'Scjie, no si metares in vore nancje un clap ad
an.
E cun cheste us doi la buine
sere.
ISus a lassàz un ami
I furlans de Suìzare lu àn
cognossùt due', si pues di: ai
jere, i ultins agns, une di chès
musis che si viodilis sul teleschermi, ma une muse di ami,
di un di famee, no di omp famùs, e no t'une trasinission
impuartant: dome che de tele\ision in ladin, qualchi minùt
in somp de setemane, jenfri un
e un altri program p a r todesc,
la lenghe dai siórs. Ma i furlans, tane', lu àn cognossùt,
Hendri Specha, ancje di persone: al jere cun lòr a Einsiedeln, a fevdàur, par ladin, cu
la so vc^s calme e d a r e , de
scugne di là indenant tal avignì sintinsi furlans, sintinsi ladins: de scugne di no lassa che
si di.studi la nestre flame, la
nestre lum. S'indalegrave cun
nò, lui ch'ai è stàt ancje un
poet, de bielece de nestre poesie; lui ch'ai è stàt un Cristian
(di chei vèrs) e un cultòr de
musiche, s'indalegrave cun nò
de bielece de Mes.se cjantade in
furlan: si visaiso di che! cjant
che si alzavo sot il cuviart de
Basiliche de Nestre Siore, su
fin al cil?
No si pues erodilo, Hendri
Specha nus à lassàz: un o m p
di 54 agns, ancjemò zovin in
ogni so robe. AI è làt cun dut
il so lavora, la so fuarce di or-
Pagina 7
ganisadòr, la so culture, la so
generositàt, il so fùc. Nassùt
t'une famee di cjaliàr (a Trun,
te S u r s d v e , tal Grison, tal
1928), ma cun-t-un b a i b e grani
poet (Sep Mudest Nay, sursilv a n ) , al à butàt te famee, tal
lavòr, te poesie la so energie
moràl grandone, dut il so savc,
la .so sensibilifàt : mestri di
scuele, pò insegnant tes mediis,
pò diretòr dal Ufici pe integrazion professional dai impedimentàts dal Grison (al veve ancje un diplom di pedagogìe e
di psicologìe), pò segretari de
Ligia Romontscha (la « F i l o l o
giche » dai ladins suìzars), pò
redatòr dai programs de radio
e de TV par loman/.-ladin, lai
ullin ancje president de Union
dai scritòrs romanz; si visarìn
di lui ancje par tre volumuz
di buine poesie (« Tes tòs
mans », « Revocs », « Trois »),
e par une comedie ch'a jé une
maravee, « Il clom » (La clam a d e ) , dal 1963.
Nò furlans si visarìn di lui
par dute cheste so vite ative e
piene, ma ancje parcech' al è
slàt soredut par merit so se il
Grison, cu lis uliartis cjapadissu daspò dal taramot, al à donai ai furlans une scuele pe lòr
culture, che di Tresesin.
AGNUL DI SPERE
Din don, din don,
lis cjampanis di Vencon.
Cui è m u a r t ?
Zuan di Puart.
Cui lu dis?
La surìs.
Cui lu vai?
Il laeai.
Cui lu sune?
La Midune.
Cui lu ejante?
La palanche.
Cui lu tire-su?
Gno copali Baldù.
Cui lu puarte-jù?
Gno copari di lassù.
Cui lu mene in glesie?
Tre fantatis di Vignesie.
Cui lu p u a r t e drenti?
Tre fantatis di culenti.
Cui lu poe dongje l'ortàr?
Tre fantatis di Moràr.
Cui p u a r t e la eros?
Antoni pelòs.
Cui ten la cjandele?
Sàr Pieri Batistele.
Cui lu puarte fùr?
Tre lantatis di Liussùl.
Cui lu mene a sapuli?
Tre fantatis di culi.
Cui lu p u a r l e sul sagrai?
Gno copari scuintiàt.
Cui lu met in sepulture?
Sàr Domeni Scoladure.
Cui lu sapulis?
Il mani dal curtìs.
Par vivi bisugne:
viodi,
proviodi,
pensa pe famee,
cjossolà,
mesedàsi,
stà-sot,
sburtàsi-indenant,
cuistà il pagnut,
tigni dùr,
strussiàsi,
sta salz,
dàj-daùr.
Ugni eont,
parà-dongje,
sta CLiz,
mastià ai,
patì la set,
bandonà paveis,
spiulà tal so,
ongi il cjàr,
mangjà un cicin
e auf polente,
là di scjassul,
lamesà lis peraulis,
trapana pinsìrs,
tigni, scurtià e fase,
dàj reson ai cjocs,
là di cus,
sti-opà busis,
sgobà di gnot,
veglà di dì,
no fa careghete,
mai cinquanta,
stropà clostris,
mai rompi citis,
fufignà sul seri,
gramola prin di gloti,
lindi palizis,
lecà daspò sponzùt,
muardi il fren,
sglonfà i pasùz,
cjalàsi-daùr,
alca il cui,
sbassa la ciaichic,
ingluti gnocs,
distrigasi,
e spesseà...
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Marzo 1983
FRIULI NEL .MON'DO
Il missete
La gfate
Nadalin al faseve il missete:
no il missele di vacjs, di bus,
di cjavai, di purciz... Il missete
di fcminis. Par dìle plui d a r e ,
al d r i v e di procuràj 'ne temine a un o m p che dibessòl noi
rivave a cjatàse, p a r impianta
une famèe.
E alore une dì al va di lui
un intimpàt di Toriati che dibessòl noi jere stàt bon fin ali
dì buri fùr 'ne cristiane p a r
impianta la famèe, e j dà la
incàriche di eirìje lui la cristiane che j coventave; e Nadalin j 'e cir e j 'e cjate su
p a r Lusèvare.
Cjatadc che j 'e à, lu invide
a ìà in cjase so te zornade cussi e cussi ch'ai varès p o d ù t
viòdilc e levelàj dal negozi.
« Une lamine des raris », j veve
dit, « sui trent'agn, sane, furnide, l a \ o r a d o r i e , sigure... ».
N a r d i n (l'interessàt al afàr
si clamavo cussi) si presente secont ch'ai jere stàt invidàt, e
tal tinei di Nadalin al cjate la
lemine che j veve p r o c u r a i Nadalin, insieme cu la eros dal
missete.
Presentazions: « Grimaz Nardin », « Speeogna Mariella ».
Nadalin al j e m p l e q u a t r i tazzis di neri e al fas un evivo,
p o d o p o al invio un diseors sul
parco che lui al veve azzetàt
di prestasi ae rizercje p a r Nardin di Toiian. « Ti ài d r u d e
e cjatade la temine », al dis,
« parco ch'o sai che tu, Nardin,
tu ni'e às d o m a n d a d e no p a r
ve in cjase une massàrie o ce
altri, m a p a r ve in cjase une
compagne lidade e fedèl, e mari, un d o m a n , di un p a r di creaturis... ».
Al è bruì vivi bessòi, no podè fevd cun nissun, no \iodi
qualchidim movisi par cjase o
fasi sinti, magari cun lune ruguade. Cussi 'e pensa Sunle
quanche dezzidè di azzetà la
gjate come compagne de sé vite. Musetta 'e jere propil biele: pél lune, niòrbit, di un biel
color gris niaglàl, e vói grane'
di un veri lusoròs come lis
aghis dai làz alpins. La bestie,
tirade su a sun di buinis robis,
no pan e lai ma piscotins bagnàz tal calè, no cjàr scarte
ma tocuz di cùr o di coradele,
no uessuz di polam sglonlàt
di c h d ch'o niangjn noaltris
ma uessuz di «pollo ruspante»
(Mu.setta 'e saveve distingui!)
e vie di chest pàs, 'e vignive
a costà avonde. La colpe 'e jcrc
de parone, e la gjate la ricompensave come ch'e podevc: j
faseve la gnaulade di rispueste,
j presentave la zatute, 'e durmive dapìt dal so jet e la maline la sveave cun delicatezze,
simpri a di che ore tanche une
svearine.
Musetta 'e cresseve sane e
inteligjente di fa squasi impression. Ben presi 'e le in calòr
e, cjatàt il mascjo che j piaseve, 'e scomenzà a scjampà
di cjase a dispiet de parone. E
dopo, ce probleme!
Po' al d a m e i m b a n d e Nardin p a r che Mariella no sinti,
e al scomenze a di dut il ben
di che zòvine: la salùt in persone, la fedeltàt in persone; e
sparagnine, e tiradc su ben di
une m a r i ch'e j e r e la m i ò r di
Lusèvare...
Nardin al scoltave il mis.sete
incidin, e al scrutinavo cui vói
la frutate che i n t a n i 'e t e v d a v e
chei ale cu la temine di Naditlin lassù insomp.
E Nadalin indenant: « ... tirade su ben di une m a r i ch'e je
la m i ò r di Lusèvare, jessude
di une famèe là che lis feminis
a' san e o m p u a r t à s i come cu va
e ch'a san sta tal lòr puest... ».
N a r d i n al scoltave e al cjalave. « ... e formóse », al disevc Nadalin, « prosperóse, golóse, b i d è . . . ».
B i d è ! Nardin, sèi p u r di ved r a n tant ch'ai jere, al veve
u n ' a l t r e idèe de bielezze des
feminis, e la p u e m e che j veve
b u r i t fùr Nadalin no rispuindeve propi a che idèe. F i n t r a m a i
che chest ultìn j fevelave di salùt, di buinis inclinazions, vada; m a in fat di bieleze, la volte che Nadalin la p u a r t à in campo, noi podè stratignìsi dal d ì j :
« Nadalin, chi ret n o puès fa
di mancul di dì che a Torlan,
là ch'o stoi, la bielezze si la
viòt diferente ».
I zitadins
Co i furlans no son mai
stàz parons dal Fritti, s:
/;ò di che il Fritti noi à
mai vi'iz zitadins vizrs, almancitl fin ir.
Lassantdi bande i timps
dai cjscjei, 'o cjatìn inalore nome zitadins
fals
scomenzant
dal .'icciil XV,
lai horcs pitti grane', sot
de doininazion di Vigitesie.
Ben s'intint
che, ciin
marcjàz, sorestanz
e tifizis sul lue, i sotans di chei
horcs a 'vevin pini snait di
chei des pizznUs vilis di
campagne; si
indiistriàrin
ancje a cjapà sii la lenghe
dai parons veniz, die no
tir jere difizzile come cìiè
dai parons di prime, ma
ciis.sì no podèrin mai pini
riva a esprimi ale di originiti.
Bon, aloie cui zitadins
fals no sì pò ve un Friùl
vèr.
Cèmiit nò? La monedc
fal.se 'e scuen lassa a colp
il puest a che buine, venastàj, tal nestri càs, ai conladins gnùfs.
Noi e di maiaveàsì s'o
pensili che lis zilàs di vuè
no son plui lis zitàs-stàt
di memorie classiche: che
ancje co 'o pensiti a chès
ch'a risùltin in qualchi
mùl come centràls normativis, in Italie 'o varessin
vuè nome che Rome e Milan; se pò 'o abadìn ae
grandezze, 'o cjatìn lis megalòpulis plenis di disgraziàs gnarviculós e seneòs
di ajar net e di padim.
A' trionfili Itàliìs Nestris, WWF, niarcjslungjs
e parfin partlz pulitics
« verz »; la culture 'e ponte su Ecologje e Identitàt,
cuintri de massificazion e
de mafie, par une vite a
misure dal o m p e de so dignitàt. E in dut chest al
è il rìclam aes ziviltàz conladinis. Insuniis, aromai
nome i còjars a' puedin
b r a m a di deventà zitadins
daùr dai mòdui vieris e
passàz: vuè 'e covente
une zitàt diferente che,
calculant la populazion
tant cressude dal mont, 'e
varès di jèssi juste come
il Friùl, avonde grande e
verde e cun mancul di un
milìon di abitanz ch'a vcbin l a \ ò r e speranze, e magari ancje — grande finezze tal nestri timp — un
! legul di onestàt.
L. C.
Mingulis
Ugo al veve ordenàt un q u a r t
ta l'ostarie e lu veve bevùt adasi adasi, bessòl, sentàt sun tun
scagnutut alt lì dal banc.
Al slave incidin a pensa aes
robis sós cu la butiliute dal
q u a r t vuèide denant, q u a n t
ch'ai rive Basili.
« O d a », j dis Basili .sentansi sun tun altri scagnutut alt
lì de bande.
Ugo lu cjale e j dìs: « Viva ».
Po' a' tàsin p a r un pòc ducjdoi, e ta l'ostarie no je anime.
Podopo Basili al dis: « Pae
chei q u a r t ».
Ugo al d a m e la ustere e j
pae il q u a r t , p ò al jeve su dal
scagnut e al partìs. « 'O voi.
Mandi ».
E Basili: « Cragnós! ».
*
Sit'ir Bepo si è fat fa un lav o r o ! in cjase de bande di Tilio. Quant che Tilio al è par
finì, Bepo j va dongje, al cjale
e j d o m a n d e t r o p ch'ai vignarà
a costàj c h d lavòr.
« 'O satin sui dusintemil ».
Bepo al tàs. Al cjale Tilio e
p o d o p o al partìs disint al operari: « Apene che tu às finìt,
ven su disóre ch'o ti paj ».
Finii il lavór, Tilio al va disóre e j dìs a siòr Bepo: « 'O
ài finìt ».
« Bon. Ce ào di dati? ».
« Dusintecinquantemil ».
« Ma, Tilio, no mi vèvistu dite dusintemil? ».
« Sì, siòr Bepo, 'o ài alzàt il
presi q u a n t ch'o ài viodùt che
i dusintemil di p r i m e no j vevin fat nissun càs ».
*
t
No \evìn fis. Jè e jere sui
qtiarant'agn e lui sui quarantecinc. Lui al marcjedave in vacjs. Bezzons! Jè 'a disevin ch'e
veve bèz ancje jè.
Due' saveve in pais che no
lavin d'acordo, che lui al veve
uns j5ar di mantignudis e che
jè 'e cjavaiave tant vulintir.
Alore jo, ch'o lu vevi piardùt di viste p a r un pós di agn
par ve stàt pai mont, tornai
ch'o foi in pais e savùt ch'o
vèi ce che si diseve di lòr, di
aniis di zoventùt ch'o jerin,
une dì 'o pensai ben di puartàlu sul diseors. « Bepo, di amìs ch'o sin, perdono s'o ti
domandi cemùt che ti va cu la
Èline ».
« Mài e mài avonde. Un matrimoni sbaliàt ».
« Seriamentri? ».
« Sigùr ».
« Ma cun tun pocje di buine volontàt... tu tu molis chei
ale, jè 'e mole c h d ale... ».
« Nìe ce fa. A' son agn aromai che lis robis a 'van come
ch'a van... Jè la so e jo la me
vite ».
« Ma tu sès i m m ò zovin, tu
às salùt e fuarze... ».
« E cun chest? ».
« Bepo, in Italie, in uè, al
è il devòrzio. Si pò devorzeà...».
« Ce? ».
« Rompi il m a t r i m o n i e sielzint un'altre ».
« Biao! E dà scàndul, n o m o ?
E che la int a cjacàrin. Cognostu o no cognostu il pais?».
*
« Toni, àtu savùt che Bepo
al à p i a i d ù t un voli? ».
« Poben, che s'al ciri! ».
« Millo, cemùt? ».
« Ca. Maluzzàt ».
«Gambie gue».
*
La femine 'e veve di dà dongje ale di cene e mi domande:
« Ce àtu vòe ch'o ti fasi di cene? ».
« Ce che t'ùs ».
« Ce ch'o uèi! Ce lispuestis! ».
« Ma ce sao jo ce che tu às
in tal frigo? ».
« 'O ài dòs fetutis di mortadele ».
X Al è pòc ».
« Se no si lis mangje a' 'nd'
è vonde ».
*
Meni al jentre fune o s t a n e
a bevi un taj inipins. I n t a n i
che lu bèf j domande a un
aventòr ch'ai è lì a bevi ancje
lui: « Savèso dìmi se si pò ancje mangjà in d i e s i ambient? ».
« Altrichè », j rispuint l'aventór.
« E cemùt si màngjal? pulii? ».
« Come a cjase uestre ».
Meni al cor ancjemò.
*
Millo si è fat fotografa. J
rìvin in cjase uns tre amis e
ur fàs viodi la fotografie che
j àn fate.
« Biele », j disili, « m a parcè te sestu late fa su la purcelane? e in t a r o n t ? ».
« Quant che tocje spindi, si
à di spindi ben. M'e soi fate
là su la p u r c d a n e e in taront
par che un d o m a n chei di cjase ch'o ài no vèbin di là incuintri a altris spesis ».
A.B.
Amis
Mancumàl
Noz.ent mi à domandai « Meni, cemùt? ».
« Noz.ent, no soi contcnt », j ài
risptiindiit.
Al à tasi'il. Jo in ài cjalàt,
atent.
Qitanl isal stàt Noz.ent cussi
content?
Marz. Manetimàl: si dismentèe,
si baie,
si va pai pràz a rancura la tale.
Podopo si va in glesie, si va in domo
eii la cinise a dtnits: « Memeiitoino ».
Il moment dal pari al jere
vizin tant pe gjate come pe
brut ch'e clamave a Vignesie
la madoiie, par ve un pòc di
ajùt. A cui lassa che p ù a i e bestie piene? Sunle è pensa di
puartàle cun se in tun zeut.
« Bisogna pagare anche per
le bestie », j dìsè chei dai bilicz.
« Va bene, va bene », la femine, stuarzint il nàs pe' brute
sorprese. Miez biliet noi coste
pòc, visto che un nemàl noi
pò sintàsi.
A Vignesie a' nasserin in quatri: un fruì e tre gjaz. Il fi al
conseà di buia lis besteutis lai
canài, m a jè: « Eh, nò! I fruz
de me Musetta tes aghis di Vignesie! Butarèssistu, tu, il lo? ».
'E mete i tre, cu la mari, in
tun zeut un pòc plui grani e
ju taponà ben ben, m a no compra quatri bilicz, ma dome un
come tal là.
Quant ch'ai passa il controlór 'e scuindè il zeut sot lis
gjambis, piene di pòre. Lòr a'
sgnaula\in che mai. « Quante
bestie viaggiano? », al fase il
controlòr. E jè svelte: « Musetta e... tre piccolini. La ga
p a r t o r i t o che ero sul treno ».
Lui al capì e riduzzanl al
sbusà i biliez e al dìsè: « Tìrait vie il pezzot che almancul
j u viodi ». E chei omeiion al
si ferma un pòc a cjarinà i
tre «clandestini».
LUCIA SCOZIERO
Inviz
Marchin al mando Tin a
[domandami
s'o puès là là di lui,
ch'ai à di fevdàmi.
Di dìmi mài di cui?
faaina y
•^"RIULI NEL .MO.\D(^
Mar/O 1983
// successo dei friulani f
al cinquantenario di Latina
Il sindaco di Udine, avv. Candolini, consegna al presidente del Fogolàr furlan
di Latina, comni. Scalni (al centro della foto, alla loro destra il sindaco di
Gorizia dott. Scarano, alla loro sinistra il sindaco di Pordenone, rag. Rossi)
la pergamena ricordo della presenza dei tre sindaci della Friulanità, in occasione
del Cinquantenario della fondazione della città di Latina.
Dopo la visita del Capo delle Slato alla cillà di Lalina a coronamenlu delle celebrazioni nel suo cinquantenario, il Fogoh'ir furlan di Latina
e dellAgro Pontino festeggia S. Lucia, la befana che precede il S. Natale, usanza per le più dei paesi
nordici, tradizione radicata nel popolo friulano. E il Fogolàr di Latina ospita i Sindaci dei capolue'Av, del Friuli: av\. Angelo Candolini di Udine, dell. Antonie Scalano di Gorizia, il rag. Giancarlo Ressi di Pordenone, e le loro delegazioni venule a Lalina in enere al
cinquantenario. Erano presenti il
Vescovo di Lalina, mons. Enrico
Romolo Compagnone, il Sindaco di
Lalina, doli. Delie Redi, l'on. cemincndator Raniero Spazzoni della
Culdiretti, il capo dell'ufficio slampa del sindaco di Latina, dell. Mario Ferrarese, per le forze armale
ed il presidio di Lalina il gen. Gullolla, per il cape forestale delle
Slato il doli. Oreste direttore del
parco Nazionale del Circeo, il dell.
Luigi Ceretta assessore al Comune
di Latina.
Il coro del Fogolàr furlan di Latina, diretto dal maestro P. Itale
Vitiello ha esordite con canti della
iiionlagna e villotte friulane.
In una sala gremita in ogni ordine di posti il presidente del Fegolàr furlan di Lalina ha porle il
saluto alle Auteiilà intervenute, ha
esposto le linee lendamenlali su cui
si muove l'azione del Fegolàr slcsso ed ha ringraziato il core, tulli
i collaboratori ed il consiglio direttivo per la loro collaborazione: il
vice presidente del Fogolàr rag.
Bruno Canciani, il rag. Res Giuseppe, Italo Papulin, Di Benedetto Eliseo, Berlolizio, Ceculli ed altri, il
gruppo delle donne in costume.
Rivolto ai Sindaci presenti ha
sottolineato la gratitudine dei friulani per essere slati inseriti parte
lorlemenle attiva nei festcggiamenli del cinquanlenai io di Lalina, quali pi'ulagonisti della primaria attività socio-econemiee-agricola della
storia di Lalina e dell'Agro Pontine.
Ha voluto precisare inoltre che il
programma della settimana del
Friuli inserita nel cinquantenarie di
Lalina è stata espressione del Fogolàr furlan di Lalina.
Il presidenle del Fogolàr furlan
dì Latina, comm. Ettore Scaini, ha
inizialo i contatti con l'Ente Friuli
nel mondo e l'assessore al lavoro ed
emigrazione della Regione Friuli Venezia Giulia, dell. Renzulli, lìn dal
14 gennaio 1982; il 27 giugno 82 riusciva ad ollenere il primo inconlre
informale delle delegazioni dei tre
comuni capoluoghi del Friuli guidate dai loro sindaci e dall'asscsstjre Renzulli, con la delegazione del
comune di Latina gt.iidala dallo
stesso sindaco. Erane presenti inoltre: il presidenle dell'Ente Friuli
nel Mende Ottavio Valerio, il vice
dell. Valentino Vitale, il cav. Renate Appi per la Filologica Friulana, il setlesegretai io di stalo, on.
Martine Sce\acricchi. In quella riunione il presidenle del Fogolàr furlan di Lalina ha esposto il sue p r ò
gramma di massima. Dopo ampiti
discussione veniva nominata una
giunta esecutiva e demandalo l'incarico di prendere delle decisioni
al sindaco di Udine, avv. Candolini.
Della giunta faceva parie anche il
presidenle del Fogolàr furlan di
Latina che aveva realizzalo il prime incontro e a lui riconosciuto
l'enere di essere riuscito per prime, nella storia, a raccogliere ad
uno slesse tavole i tiT sindaci della friulanità.
.W'I l'i neon tre del 5 agosto 82 è
stalo fissato il programma, presenti: la Regione Friuli Venezia, i tre
sindaci della friulanità e quelle di
Latina, con i loro tecnici, l'Ente
Friuli nel Mende, il Fogolàr furlan di Lalina e la filologica friulana.
L'intero programma è stalo realizzalo in Lalina nella detta settimana del Friuli, dal 27 .settembre
al 3 ollobie 1982.
Questo è il eenlributo che il Fogelàr di Lalina, ad enor del vero,
ha dale al cinquanlcnarie di Latina con la presenza del suo cere
ad ogni manifestazione, a w e n u i a
con i gruppi coristi e folcloristici
provenienti dal Friuli.
Siamo lieti che da quesla partecipazione abbia avute la giusta parte di rilievo che nen poteva comunque mancare.
Da queste pagine va un caldo ringraziamento alla Regione Friuli Venezia Giulia, ai comuni capoluoghi,
agli Emi intervenuti, a lulti celere
che hanno dale la loro preziosa collaborazione per la felice riuscita
della settimana del Friuli in Latina, da parte del sue Fogelàr furlan.
Freì Nereu Jose Bassi, Ira le autorità dello Stato del Paranà (Brasile) per la
consegna della cittadinanza onoraria.
Un missionario del Rojale
onorato tra i brasiliani
Giovedì 23 settembre 1982 si è
svolta una memorabile sessione legislativa dell'assemblea della nona
legislatura delle Siale del Paranà,
facente parte della Repubblica Federali\a del Brasile. La sessione solenne ave\a all'ordine del giorno
il conferimenlo del titolo di cittadino onorario del Paranà a fra' Nereo Giuseppe Bassi per i suoi allLssimi meriti di benefallore e missionario, di civilizzatore e pioniere.
Ei-ano presenti le massime autorità
del Paranà sia civili che religiose
e militari e rappresentanti della
Repubblica Italiana in Brasile nonché del Friuli e del paese native
di Fralel Bassi.
Giiise|")pe Bassi, Fralel Nereo come nome religiose, è nato nel 1916
a Valle del Rejale, nel Comune di
Reana in Italia. Figlio di commercianti e proprietari di terreni vide
Al pittore Seretti in Francia
un a m b i t o riconoscimento
Renzo Seretti (primo a destra, nella foto) con il riconoscimento del Gran
Sigillo d'Oro di Pordenone: gli sono accanto la moglie, il sindaco di Pordenone,
Giancarlo Rossi e Mario Iggiotti, già presidente del Fogolàr di Thionville (Francia).
Alla presenza delle autorità cittadine, regionali ed esponenti dell'arte contemperanea, ha avuto luogo
presse il Palace Hotel Moderne di
Pordenone, il primo premio ricenescimenle nazionale « Il gran sigillo
d'oro» indetto dal Circolo Cullurale
Artistico « Ippolile Nie\o » peidenoncse. Nella relazione di apertura
della manifestazione, davanti ad un
folto pubblico, il presidente del sodalizio prof. Gaspare Scalisi, ha fatto notare come il Circolo Cullurale
Nievo, si sia distinte per la sua
operosa attività artistica, in campo
nazionale. Scalisi, nel sue applaudilo discorso, ha affermato che il
premio ha volute essere chiare ricenoscimente per coloro che si sene distinti nell'arte, nella cultura,
nella politica, nonché per celere
che hanno dimostrato grande sensibilità e slima verse l'operale del
sodalizio. Hanno prese, pei, la pa-
rola, il prof. Gastone Bredde, pittore e direttore dell'Accademia di
Belle Arti di Firenze ed il Sindaco
di Pordenone, Giancarlo Rossi, per
elogiare il presidente Scalisi per
l'attività cullurale e artistica svolta
con seiietà ed impegno dal Circolo
« Nie\o ».
Tra i premiali oltre, al sindaco
Rossi e al prof. Breddo, il presidente della giunta regionale Cemelli, il
giornalista della Rai Ennio Seveiine, il Consigliere regionale Spagnel,
lo scrittore Stanislao Nieve, il gr.
ulf. Luigi Dall'Agnese e il calciatore
dell'Udinese Franco Causie che ritirerà il rieoneseimenle. Tra gli artisti premiati, giunti da divei-se città
italiane e dall'estere, c'è da segnalare il pitlore friulane Renzo Seretti nei cenfronti del quale il presidente del sodalizio, prof. Scalisi,
ha volute, così, motivare l'assegnazione del premio: « Renzo Seretti
è naie a Pecenia, in Provincia di
Udine, risiede con la famiglia in
Francia dal 1948. Ha fondate da circa sei anni a Valnienl, una scuola
di pillura per i figli degli emigrali
italiani, dedicandosi con grande passione ed amore all' insegnamento.
Ma Seretti, nen può dimenticare la
sua Patria, specialmente il suo Friuli che tanto ama. Cosi, quando c'è
qualche cosa che gli giunge dall'Italia, si commuove gli stringe il cuore; cerca allora di lare il possibile
per poter in qualche mode rientrare e rimanere, anche se per poco
tempo, assieme ai suoi amici friulani. Ecco, ha concluse Scalisi:
« quesle premio Nazionale, vuole sì
premiare la sua capacità indiscussa
di pittore, ma anche dare ricenoscimente ad un nostre emigralo,
che tanto onera il Friuli ». Per dovere di cronaca segnaliamo, inoltre,
gli altri artisti presenti e premiali:
Marino Maria Antoniella (Catania);
Gerardo Menimele (Foggia); Giuseppe Celonelle (Saint Vincent);
Paole Angeletli (Bologna); Bruno
Arbusti (Torino); Rina Annibaletti
(Milane); GianCarlo Cordoni (Milane); Mery Albertin (Padova); Pietro Martine (Matera); Matteo Massagrande (Treviso); Pederzoli Temesvard (Bologna); Francesco Polette
(Sacile - PN); Giuseppe Grava (Tre\ i s e ) ; Edgardo Parassiani (Forlì);
Oscar Milanesi (Pie\e di Cadore BL); Angelo Toppazzini (Zoppela PN); Francesco Ricciardi (Pertegruaro - PN); Giorgie Pennazzale
(Mestre - VE); Vite Gioie (Milane);
Carnielle Brune (Brugnera - PN);
Pecorari Reberte (Monfalcene GO); .Maria Barai (Valeggie sul Mincio - VR); Aldo Baldassari (Ravenna); Nunzia Baldassarre (Udine);
Alessandro Baldini (Bologna); Ferruccio Pizzinato (Caneva - PN); Leonardo Franchini (Milano); Alfredo
Benadio (Vinove - TO).
Da cpieste colonne parte l'invito
a partecipare al Premio Sigillo d'ore
di Pordenone arme 1983.
le risorse della sua kunigiia crollare a dieci anni di età. Fu selamenle con l'appoggio di sua madre che
il padre si lasciò convincere a permettergli di seguire la vocazione
sacerdotale e religiosa che realizzò
presse i Padri Cappuccini di Re\ ige
e cemplelo a Curiliba con la ordinazione sacerdotale nel 1939. Venne ordinalo dal vescovo mons. Alice Eusebio da Rocha. Era un uomo
Itille la sua missione e il sue Die.
Nessune potè venire dall'Europa
alla sua cerimonia di censacraziene perché ormai infuria\a la seconda guerra mcjndiale, che avrebbe
di li a pece travolte anche la pallia di erigine di Frei Nereu José
Bassi, com'è chiamale Fralel Nereo
in Brasile. La prima missione aliidatagli fu a Barra Fria, oggi Lacerdopolis, località vicina a Jeai;aba,
Santa Caterina. Fu educatore, pastore, economista, e istruttore degli
agricelteri, per la maggior parte
emigranti gauchos. Nel medesimo
tempo con i suoi seminaristi celliva\a il frumento e il vino, apriva
strade, costruiva chiese e cappelle
che inauguia\a in silen/ìe.
Del suo seminario si t r e \ a n o oggi
21 sacerdoti distribuiti negli stali di
Paranà e di Santa Caterina. Fralel
Nereo Giuseppe Bassi è in seguile
passalo nel Paranà del Nord e ha
partecipato alla fondazione e al censolidamenlo di Nuova Fatima e alla
costruzione a Irati del grande seminario di Santa Maria, acciuisendo
anche il terrene sul quale oggi si
trova l'Università. Il nuove trasferimento le vede a Coritiba, deve
anima di iniziali\e la vita del quartiere della Mercès. Elette p i e \ in.
ciale dei Cappuccini del Paranà e
di Santa Caterina fenda una tipogralìa e svelge al termine del mandato la sua epera a Punta Grossa,
a Lendrina e Curiliba. Anticipa il
Piane Nazionale per le Abitazioni
costruendo duecento case e strappando la gente dalle baracche insalubri.
E' a Vila do Grilo che ancora rifulge l'attività e ivi costruisce chiesa, scuele, ambulatorio medico, trasfermande una « favela » in una cittadina. Adesso ha fendalo uti seminario-famiglia, al Iato di quello tradizionale, dove i fanciulli vivono
con le loro famiglie i line-settimana.
Tulle questo curriculum e molti
altri fatti e opere di Fratel Nereo
Bassi si colgono nella relazione del
parlamento del Paranà.
L'insignito, illustre tiglio del Friuli, della Chiesa e della patria di
adozione, di fronte alla meritala
onoriliicenza ha dettate un ringraziamento t a n t e umile in cui il merilo viene attribuito a Die e alle
molle persone, autorità e collaboratori, gente di ogni parte sociale, che
lo hanno aiutale nelle sue inizialive.
AI termine del discorse-ringraziamento molte applaudilo Fratel Nereo ha rice\aite ufficialmente la meritala onorificenza in una cerimonia
al Palazzo Diciannove Dicembre, sede del governo del Paranà dott.
José Heskens de Nevaes. Possiamo
seni irci veramente onorati della considerazione che Giuseppe Bassi, iìglio del Friuli, ha conseguito tra
le popolazioni da lui aiutate, evangelizzate e protette.
FRIULI NEL MONDO
Pagina IO
Marzo 1983
NOTIZIARIO REGIONALE
Il p r o g r a m m a t r i e n n a l e
p e r le c o m u n i t à e m i g r a t e La MOStPa 3 BrUXEllBS
INCONTRO ALLA C.E.E.
Il monde dell'emigrazione è enIralo in una nuova fase, parallela
ai rapidissimi cambiamenti che caratterizzane il mondo d'oggi. Abbandonati i panni dolorosi, e a volte
drammatici, che segnatone il vero
e proprio esede degli inizi del secolo, ogni giorno di più l'emigrante
italiane e friulane in particolare,
varca i cenlini del sue paese in base a una scella precisa, pitilleste
che per necessità di sopravvivenza.
Una ligura sociale in mutazione,
quindi, che ha bisogne di nuove risposte ai suoi problemi.
Queste il tema di fende trattate
dal ctjmilalo regionale per l'emigrazione, presieduta dall'assessore Gabriele Renzulli, alla presenza del setlosegrelarie agli esteri en. Fieret.
11 comitale — del ciuale fanne parte i rappresentanti delle varie associazioni — è stalo chiamalo ad approvare il piano triennale e il programma annuale per il 1983 degli
interventi a carice del fende regionale per l'emigrazione, pre\isli dalla legge 51 del 1980.
La seduta è stala aperta dal presidenle della giunta regionale, Comelli il quale ha espresso tra l'altre il sue apprezzamento per l'attività del cemilale, per la sua attiva
partecipazione alla vita e ai problemi del Friuli-Venezia Giulia. Successivamente, Gemelli, facendosi interprete del pensiero della giunta regionale e dei friulani in generale,
ha ledalo l'impegncj prefuso a favore dei lavertiteri friulani all'estere
da Ottavio Valerio, presidenle dell'
Ente Friuli nel .Monde dall'immediale dopoguerra lino a pochi mesi fa,
e era presidenle onorarie del sodalizio. Al termine del sue intervento,
Cemelli ha consegnale a Valerio, tra
i caknosi applausi dei delegati, il sigillo della regione.
11 comitale è passalo quindi all'esame del piane triennale degli interventi per l'emigrazione e del programma annuale per il 1983. 11 decumenle è stale illustralo dall'assessore Renzulli, che ha spiegale cerne
per i Ire anni dal 1983 all'SS il fendo regionale ammonii complessivamente a quasi cinque miliardi e
mezze di lire, ai quali dexone aggiungersi dtie miliardi e 200 milioni
della legge 828 per intervenli diretti
a favorire il leinserimenle abitative
ed economico degli emigranti che
rientrano.
La disponibilità del programma
annuale 1983 è di quasi 2 miliardi e
95 milioni, che serviranno a linanziare progetti per servizi infermati^•i e culturali, per soggiorni e viaggi
di studio e di lavoro, per servizi
sociali di preparazione al rientro,
nonché per il reinserimento scolastico dei lìgli dei lavoratori all'estero.
In merito, Renzulli ha ricordale
l'importanza delle indicazioni venule dalle slesse associazioni che epe-
li presidente di Friuli nel Mondo sen . Toros (al centro, nella foto) in un
intervento alla .seduta del Comitato.
(Foto Pavoncllo)
rane nel mondo dell'emigrazione per
l'elaborazione del progetto, nel cpiadro di una sempre maggiore decentralizzazione degli inler\enli, A conclusione del prime triennie di attua-
L'Udinese
agli emigrati
Le partite dell'Udinese, registrate in video-tapes, saranno distribuite a 93 Fogolàrs
sparsi nel mondo: l'originale
iniziativa è slata annunciata
nel corso di un incontro all'hotel Astoria Italia, tra i dirigenti e i giocatori dell'Udinese e i rappresentanti delle
associazioni degli
emigrati
friulani dei cinque continenti
Durante la riunione, allietata dai canti del quartetto Stella alpina, che si è esibito in
un poul-pourri di canzoni d'ogni paese reinterpretale in
friulano, il presidente dell'Udinese Lamberto Mazza ha
consegnato a ogni rappresentante un gagliardetto della
squadra bianconera, insieme
alle foto della squadra e dei
giocatori.
Il direttore generale dell'Udinese Dal Gin ha quindi spiegato come l'iniziativa di far
avere a molti Fogolàrs 1 nastri con le partite dell'Udinese abbia lo scopo di rinsaldare ulteriormente i vincoli
che legano il Friuli ai suol figli residenti al'estero. Dopo
un discorso del presidente onorarlo dell'ente Friidi nel
Mondo, Ottavio Valerio, che
ha illustrato gli antichi legami dei friulani emigrati con
la squadra dell'Udinese, è scgiulo un rinfresco.
Il presidente Comelli consegna il sigillo della regione a Ottavio Valerio (a destra,
nella foto, l'assessore Renzulli e il sottosegretario Fioret).
(Foto Pavoncllo)
ziene della legge 51 — ha aggiunto
— i progelli slessi slanno superando il carattere sperimentale che aveva caratterizzale la prima stesura.
Numerosi e autorevoli sene stati
gli interventi nel dibattito.
Il senatore Teros, presidenle di
Friuli nel Mende, in un intervento
pienamente condivise anche dal rappresentante dell'Alef, Cecelli, ha
messe in guardia dai pericoli di
« centralizzazione » della gestione dei
fendi. Teros ha detto chiare e tondo: « ci siamo sempre lamentali che
riiitervenle delle State nei confronti dell'emigrazione era cenlralislice
e nen teneva conto della \()lontà e
delle decisioni delle associazioni degli emigranti e adesse non possiamo commettere lo stesso errore
"centralizzando in Regione" la gestione degli interventi per l'emigrazieiie ».
Dopo gli interventi dei rappresentanti dell'associazione Giuliani nel
Mondo, Clemente e Salvi, del presidente dell'Alef di Zurigo, Burrine,
del rappresentante degli emigrati
australiani, .Vluzzelini, un'ampia discussione si è sviluppala interno alla funzione della slampa per l'emigrazione e sulle iniziative culturali.
Su questi argomenti hanno parlato
Sirotli (Belgio), Mattiussi (Canada),
Romanin (Argentina), Onerino Baici li (il quale ha rilevate l'alto coste delle spese di spediziene delle
pubblicazioni all'estero). Novello (Olanda) e il vicepresidente vicarie del
comitale, Lenarduzzi. Per cpianlo riguarda le manifestazioni del cernitalo nell'ambite del millenario di
Udine, ò state dello che saranno inserite Ira quelle programmate dal
comune.
Il documento è quindi stale approvale, con una sola astensione. I
kuori sene stali conclusi dal settosegrelario F i o r d , il quale ha tracciate un ampio quadro della situazione attuale dell'emigrazione. Dopo
aver ricordato che gli emigrali dall'Italia, in queste prime scorcio di
anni '80 si seno stabilizzali sulla cifra definita "lìsielogica", di 80-85 mila unità annue, Fioret ha alfermale
che i rientri superane ormai gli espatri. La siluazione si presenta
quindi cambiata e priva, per la prima \'elta nella storia del nostre paese, di quella draminalieità che l'aveva sempre caratterizzata.
Oggi — ha spiegalo Fioret — il
problema preminente del governo
non è quello dell'assistenza agli emigrali, ma quelle della loro integrazione nelle società dove risiedono.
Integrazione — ha rilevalo — non
signilica assimilazione: per questo
il governo deve prodigarsi per rafforzare tulli quegli organismi che
permeitene ai nostri emigrali di
conservare la loro dignità culturale
e civile in qualsiasi nazione siano
ospitati.
Ospiti dei Fogolàrs furlans di
iiruxelles, di Genk, di Verviers e
i.icui. il prof. Giuseppe Bergamini
e il di Ottorino Burelli, rispelti\amenie per la mostra della Civiltà
friulana destinala all'estero e per
Friuli nel Monde, hanno avulo un
cordialissime incentro con i rappresentanti dei sodalizi friulani in Belgio, guidati da quella personalità di
prestigio, ma anche di nobilissima sensibilità, che è il dell. Domenico Lenarduzzi, alle funzionario
della Comunità Economica Europea.
Due inlere giornate di la\ere, dedicata la prima alla verifica dei problemi che i Fogolàrs del Belgio avvertono cerne promotori di attività
per la loro cultura di cui dipendono
e promuovono le caratleristiche e
la seconda passala a Palais Berlaymonl con funzionari della CEE per
la prossima tappa della mostra della ci\iltà friulana all'estero.
Alla « tavola rotonda » per i Fogolàrs erane presenti, coordinati nella discussione franca e corretta del
doti. Lenarduzzi, per Bruxelles i
sigg. Grimaz, Brussa-Tei, Del Turco,
Scagnel, Romanin (anche per la Pro
Lece di S. Martine di Campagna)
e M. Arban; per il Limburge i sigg.
Londere, Gri, Benvenuto, Sedela;
per Verviers i sigg. Scaini, De Res,
Salvador e Zamolo; per Liegi i sigg.
Bearzatlo, Tenon, Di Pel e Masut.
Seno intervenuti i presidenti dei
Fogolàrs che hanno esposte, in una
realistica prespeltiva di scadenze
e di appuntamenti, il loro calenckir
rio di lavoro per il 1983, con incentri culturali, scambi tra sodalizi,
leste annuali, inizialive economiche
e un programma di attività estremamente varie e articolate. L'impressione che danno, questi responsabili delle nostre comunità all'estero, qui in Belgio, è tutl'allro che di
invecchiamento e di slanchezza: seno entusiasti del lore impegno per
censer\are la loro cultura, seno disponibili per quasiasi iniziatixa, sene preoccupati di nen lare bella
ligura sempre e dovunque, sene at-
taccati morbesamenie al loro Friuli
di cui si sentono «figli all'estero»
come sostiene il dr. Lenarduzzi più
che emigrali.
Bergamini e Burelli hanno poi
incontralo due funzionari della CEE,
dietro segnalazione del dr. Lenarduz.
zi che tiene i rapporti, per quella che sarà la manifestazione cullurale forse più importante del Friuli-Venezia Giulia aireslere: la mostra della civiltà friulana, realizzala
per un itinerarie che, quest'anno,
dopo l'esposizione a Bruxelles, varcherà nell'autunno l'oceano per raggiungere le comunità friulane del
Canada e degli U.S.A. Con il dott.
Fiisani e il doti. Brune René, della
CEE, sene stati individuati, sempre
su suggerimento del dr. Lenarduzzi,
gli spazi di esposizione a Palais
Berlaymont, sene stale lìssale le
date (con quasi certezza dal 14 al
26 aprile prossimo) di esposizione
e si è trovate un accordo per le
relative coperture iìnanziarie. La
mostra avrà il patrocinio del presidenle della Comunità Economica Europea e dei ministri italiani presso
la CEE, NalaU e Gielilli.
L'incontro con i rappresentanti
dei Fogolàrs del Belgio ha avulo
Un tene di nobilissima dignità, per
cui sentiamo il dovere dj ringraziare sentitamente tulli i partecipanti, con un ricordo particolare
a Domenico Del Turco che ha perdute preziose ere di senno e un pomeriggio intero di una domenica
nen troppo clemente, al doli. Lenarduzzi che, tra le molti e pressanti responsabilità da cui è oberato,
sa trovare sempre il tempo anche
per i suoi friulani e per il sue Fogelàr e quelle di tutta l'Europa del
Nord, alle signore Marisa e Beatrice,
gentilissime nel loro disinteresse e
nella lore disponibilità. Friuli nel
Mondo si augura che il prossimo incontro a Bruxelles, in occasione
della mostra, sia una nuova felice
occasione per il piestigio e la stima
di lutti i friulani all'estero.
I rientri superano gli espatri
I rientri dall'estero degli emigrali
italiani superano ormai gli espatri,
seconde ultimi dati della Farnesina
e l'Italia, per la prima volta nella
storia recenle, sta diventando « un
paese di acceglimente » per parecchie migliaia di la\oralori stranieri:
questo II quadre del fenomeno migratorio latte dal sellosegretarie agli Esteri per l'emigrazione Mari(j
Fioret nel messaggio di auguri per
l'anno nuove rivolle ai connazionali
residenti fuori d'Italia.
Fioret ha ricordato anche le principali lince della politica italiana nel
campo dell'emigrazione. La crisi ccenomica che si è ulteriormente aggra\ata ciuesl'anno «con rillessi sempre più preoceupanli stdla produzione e sull'occupaziene — ha esservale Fioret — pene la necessità di
abbandonare le linee di un assistenzialismo di breve respire per ricercare invece soluzioni durature che
coinvelgone istanze di solidarietà
internazionale sempre più ampie ».
« In questo senso — ha precisate
— un'iniziativa prioritaria va diretta verso i Paesi comunitari » per
accelerare l'integrazione dei nostri
lavoratori nel tessuto socie-culturale del paese di accogliinento, favorendo una lore partecipazione all'attività politica locale e alle elezioni del Parlamenle europeo, nel
1984, nel luogo dove risiedono ».
Fioret ha quindi ricordato le principali iniziative prese dall'Italia nel
campo dell'emigrazione duranle il
1982. Tra quesle, la Conferenza nazionale delle Regioni e delle Consulte dell'emigrazione e dell'immi-
grazione a Venezia, per stabilire le
sfere di ccmpelenza e d'intervento
all'estero dello stato e degli enti locali e per istituire un « fendo slalale e regionale» per i rientri degli
emigrati. Si è anche tenute a Roma un convegno sulla stampa ilaliana all'estere.
Sul fronte dell'ailivilà parlamentare, si è approfondito il problema
del veto degli italiani all'estero ed ò
stato ulteriormente elaborate il disegno di legge suir« emigrazione tecnologica di cantiere all'estero», il
tipe di emigrazione che riguarda le
imprese italiane.
1
Censimento
dei cittadini italiani
all'estero
Entro il 1984, dovrebbe
svolgersi in tutto il mondo il
primo censimento dei cittadini italiani residenti all'estero.
La cifra di cinque milioni è
infatti puramente indicaliva, e
potrebbe rivelarsi sbagliata,
per difetto o per eccesso: è
chiaro che quando si conosceranno con esattezza il mimerò e la dislocazione dei connazionali all'estero sarà anche
più facile predisporre gli strumenti per porli in condizioni
di esercitare il loro diritto di
voto.
Marzo 1983
Paaina 11
FRIULI NEL .MONDO
Gorizia, Pordenone e Udine con Friuli nel Mondo
Il presidente di Friuli nel Monde,
senatore iViarit) Teros, ha, avulo in
quesli primissimi tempi del suo nuovo impegno. Ire incontri ufficiali con
le amministrazioni provinciali di Gorizia, Pordenone e Udine. Non si è
trattato di semplici \isile di cortesia, ma di scambi e di confronti
di programmi che l'Ente giudica necessario realizzare in collaborazione
con le tre province del Friuli storico.
Le divisioni amministrative attuali
che rappresentano tutta la popolazione friulana, non sj proiettane come tali nel monde deH'emigrazienc
dove il Friuli è vissuto e sentilo
nella sua soslanziale unità di cullura
e di tradizioni che implica un coordinamento di tutte le iniziative linalizzale alla valeriz.zaziene delle comunità emigrale friulane, al di sopra di divisioni che pure banner
senso nella realtà locale.
Il presidente Toros, nei tre incontri improntali alla massima cordialità e sopratlulle dichiaratisi pienamente disponibili ad una collaborazione operativa, ha \'oluto set lei incare «la continuità del ruolo che
Friuli nel Mondo si è assunte lin
dalle sue origini: il ponte ideale di
laccordo fra un Friuli umane rimasto in patria e quel più grande
Friuli cresciulo e all'ermalesi in luili i continenti, con il proprie divoro allamenle qualihcate, con i
propri uomini che si sene collocali
per ciualilà e iniziali\e a lixelli di
nolevole prestigio ». Toros ha ripeluto che, se nella Piccola Pallia,
molle cose sono cambiate culturalmente ed economicamente, anche
all'estero i nostri corregionali si sono creali ampi spazi di presenza
e hanno date al loro rimanere friulani una dignità che va ben oltre
al semplice e obbligalo « cercar laveix) ». « E' una realtà nuova che
Friuli nel Mende sa riconoscere e
vuole \alerizzarc nella sua autentica
realtà, ha detto il presidenle di
Friuli nel Mtjiulo, senza nulla dimenticare di qutinte le generazioni precedenti hanno fatto, pagando con
saeriliei e con sudori il loro distac-
co dalla terra madre ».
Nelle tre sedi delle amministrazioni provinciali, Friuli nel Mondo
è stale presentato e accettale come
inlerloculere capace e di grande
esperienza ira Friuli emigrale e
Friuli rimasle nei paesi e nei capoluoghi. « ,Ma proprio quesle "capitale" morale, frutto di uomini previdenti e lungimiranti, ha ceni innato
Toros, va oggi valorizzate preprie
con un'armonica e falliva articolazione che coinvolga le prevince e
i grandi comuni del nestre Friuli:
per dare ai friulani di lutto il mondo quel sicure punto di riferimento
che gai'anlisca loro la possibilità di
manienersi fedeli alle origini, per
essere più ricchi nel lore rispetto
verso tutti, per essere più coscienti
della lore cultura e del eenlributo
che possono date ovunque operine
-\
CON U N A GOLETTA DI 15 M E T R I ATTRAVERSO L'ATLANTICO
Dai Friuli al Sud America
Porteranno attraverso il mare il saluto di Udine millenaria ai friulani emigrati in Sudamerica: sono una decina di
persone, con in testa il presidente dell'apposito comilalo
Rinaldo Cogolo; fra loro ci
sono anche un assessore comunale e un ex primario ospedaliero, tutti uniti da una
grossa passione per il mare e
per il Friuli.
Non hanno ancora deciso
esattamente quando partiranno e non hanno ancora disegnato la rotta: di certo c'è
solo la barca (una goletta di
quindici metri) e la volontà
di essere testimoni verso i
friulani d'oltremare delle celebrazioni che nella piccola patria si organizzano per il compleanno del capoluogo.
Gli organizzatori in attesa
di decidere la data della parlenza, sono alla ricerca di contatti con i vari enti che possono essere interessati all'avventura, e un primo contatto è
stato già avviato con il senatore Toros che è presidenle
dell'Ente Friuli nel Mondo e
che la settimana scorsa ha ricevuto a Udine i rappresentanti dei Fogolàrs furlans del
Sudamerica, e con il sindaco
di Udine Candolini.
Qualche idea più precisa sul
programma del viaggio, (ma
è meglio forse chiamarla avventura: una traversata oceanica su una barca a vela!) c'è
già.
Si sa comunque che, prima
di salpare dalla darsena di
Lignano, una staffetta di alle.
ti della Libertas partirà dal
Castello di Udine recando lo
stendardo della città millenaria, che verrà poi imbarcato
sulla goletta, la quale ovviamente si chiama « Udine Mille », assieme a tutti j documenti, slampe, libri, film e quant'altro si produrrà in Friuli
per celebrare il compleanno.
Dopo aver percorso l'anlica
rotta oceanica (ma si porrà
mano alle carte nautiche solo
dopo aver deciso le date: i
venti hanno la loro importanza), lo sbarco avverrà a Laguira in Venezuela, dove ad
attendere i lupi di mare friulani saranno i rappresentanti
non solo dei Fogolàrs furlans
venezuelani, ma anche argentini, brasiliani e di tutto il
Sudamerica.
in cpialsiasi seiKue. Friuli nel .Vlondo, come ha fallo nel passale con
i:omini come Tessitori, Piemenle,
Ctinclolini e in vent'anni con Ottavio
V'alerie che resta ancora guida spirituale dell'Ente, chiede la cellaberaziene nell'unità delle gen-i friulane per quesli nobilissimi traguardi ».
A Gorizia, la delegazione di Friuli
nel IVlondo (oltre al presidente Tol'os, c'erano i vicepresidenti Appi,
Denda e Vitale, con il direttore Talelli, sempre presenti anche a Udine
e Pordenone) è stata ricevuta dal
piesidente della provincia Gioacchino Francesculto, dal vicepresidente
prof. Sergio Chiarolle e dagli assessori Gonane, Beer e Cecchini. A
Gorizia erano presenti il pi-esidente
prof. Silvie Cumpela, gli as-'-esseri
Maurizio Fabbro, Reberte Ledi, Edo.
arde Bressan, Maria Ferleltig e il
segretarie generale Itale Orlando
Zen. A Udine, a Palazzo Belgrado,
l'incenlre ha avute il carattere di
puntualizzazione per un rapporto
più direno, nen di preferenza nei
confronti delle altre Prevince, ma
di più preciso ceerdinamente con
l'Ente. Erano presenti il presidente,
prof. Giancarlo Englaro, il vicepresidente Bulfene e gli assessori Martini, Maroadi, Venier, Burelli e il
segretarie^ Mielii.
Con quesli colloqui, Friuli nel
Mondo ripropone quel positive e
certamente più efficace cenlatle con
le amministrazioni pre\inciali direllamente interessale al mondo
emigralo della terra friulajia. C'è da
augurarsi che anche i comuni inlensilichine il loro rapporto con l'Ente
per una sempre maggiore comunione con i friulani di tulle il mende.
LA PREVIDENZA DELL'EMIGRANTE
a cura di LUCIANO P R O V I N I
ÌJi pensione i t a l o - c a n a d e s e
Ilo 58 anni di età e faccio il dirigente di una società friulana; potrei licenziarmi per attenere la pensione di aiiziaiiità, ma non ha ,?5
anni di assiciiraz.ioiie-Inps in Italia.
Però posso far valere atto anni eli
lavoro in Canada e con questi otto
anni arriverei a perfezionare il reqiiisilo per la pensione. Vorrei saliere che cosa mi succede se chiedo
la pensione di anzianità facendo valere la convenzione
italo-Canadese?
La convenzione italo-canadese ti
permette di raggiungere il requisito assicurativo per ottenere la pensione di anzianità in Italia; però la
misura della pensione non ti sarà
calcolata tenendo eonte del periodo di lavoro in Canada, ma sol lanlo della conlribuziene versala in
Italia. Ti consiglio di presentare la
domanda di pensione di anzianità
all'Inps di Pordenone chiedendo la
totalizzazione dei periodi italo-canadesi senza, peraltro dare le dimissioni dal tuo attuale impiego.
L'inps sarà tenuta a chiedere l'eslratlo dei periodi assicurativi canadesi all' ente di previdenza del
Canada e, quindi, precisarli quanti
sono i periodi di assicurazione nei
due Paesi e, se raggiungerai, con la
totalizzazione il requisito dei 35 anni, ti respingerà la domanda perché
stai continuando a lavorare. La tua
sarà una domanda di pensione « esploraliva » in quanle potrà anche
darsi che l'ente previdenziale canadese risponda all'Inps di Pordenone che lu non risulli assicurale in
Canada, perché il lavoro da le svolle non era seggello all'obbligo assicurativo canadese (prima del 1957
tale obbligo, infatti, non sussisle\a).
Una simile risposta da parte del Canada li darà modo di esaminare la
possibilità di ell'ettuare il riscallo
dei periodi nen assicurati trascorsi
all'estero. Naturalmente in questo
caso dovrai p r e d u n e una documenta/ione attestante la tua attività in
Canada, anche tramile una dichiarazione sostitutiva dell'atto di ne-
Notizie
terietà fatta dall'autorità consolare
italiana del luogo ove hai lavorato.
La facoltà del riscatto, una volta
esercitata, (si tratta di pagare all'Inps una somma di denaro) ti
darà m e d e di far valere i periodi
di lavoro falli in Canada come lessero periodi falli in Ilalia. La misura della tua pensione di anzianità sarà calcolala dall'Inps come
tu nen fessi mai emigralo ali'estero. Mi sembra che se le cose dovessero andare così come li he detto
il riscatto ti potrà essere addirittura più favorevole dell'applicazione della convenzione italo-canadese.
Dall'Argentina
Ti scrivo da Buenos Aires per sapere che fine farà la mia domanda
di pensione di vecchiaia
presentala
all'Inps di Udine ben quattro anni
fa. Dopa quattro anni l'Iiips mi
ha fallo sapere che mi manca un
anno e mezza di assicurazione per
raggiungere i 15 anni tildi per il
pensionamento
e che, resiedendo in
Argentina, devo presentarmi
all'ente previelenziale di Buenos Aires e
chiedere la pensione in convenzione iiedo-argentiiia. Ma, qui, ini dicono che la convenzione
non mi
è favorevole. Che cosa devo fare?
Devi scrivere subito all' Inps di
Udine che desideri rinunciare alla
applicazione della convenzione ilale-argcnlina. Il fatto che lu risiedi
in Argentina non ti obbliga a rixolgerli all'enle previdenziale di Buenos Aires. Con tutta probabilità hai
presentato una domanda all'Inps
compilando il modulo previste dalla legislazione italiana e, quindi, vi
dovrebbe essere inclusa anche la
clausola che « qualora la domanda
di pensione dovesse venire respinta,
la stessa domanda vale come richiesta di autorizzazione a elTeltua-
per
rc i versamenti volontari nell'assicurazione italiana». Pertanto unitamente alla tua dichiarazione di rinuncia all'applicazione della convenzione italo-argentina dovresti far
valere la tua facoltà di elleltuare
il versamenlo volontario di conlribuli dalla data della doniiinda di
pensione in poi. Così pagando i eenIributi dalla data della demanda per
un anno e mezzo, raggiungerai il diritto a pensione con decorrenza anteriore di due anni e mezze; il che
ti assicura anche gli arretrati. Se invece tu nen ti fai vive con una
lettera all'Inps e chiedi l'applieaziene della convenzione itale-argentina,
la demanda di pensione che tu hai
fallo in Italia sarà considerata come domanda di pensione nell'assicurazione argentina. Sai che ciò signiltcherebbe troncare ogni attività
a Buenos Aires. Mi scrivi che sarebbe tue desiderio rilernare in patria, e quindi ti è senz'altro utile
rientrare in Friuli come pensionate
italiane con tutte le garanzie di assistenza medico-sanitaria.
La catena dei conguagli
Sano una pensionata di vecchiaia,
il cui diritto è stato raggiunto lenendo conto dei contributi
versati
in Italia e di quelli ver.salt in Belgio. L'inps di Udine mi ha scritto
che la mia pensione ogni anno sarà
soggetta a riduzione ed è da ritenersi provvisoria. Che cosa significa?
La tua pensione italiana è slata
liciuidala seconde le disposizioni
dei Regolamenti della Cemuiiità
Europea. Con i seh periodi di lavoro italiani non potevi raggiungere il diritte a pensione e perciò
r i n p s ha tenuto cento dei periodi
di lavoro elfetiuato in Belgio. Natu-
tutti
ralmente l'importo dflla pensione
a te spettante era cos^ basse che 1'
Inps l'ha integrate sino a raggiungere il trattamento minimo previsto in Italia. In seguile alla liquidazione di una quota di pensione
dal Belgio, rintegraziene italiana è
stala, in parte, coperta dall'importo belga. Periamo ciò che e stale
pagale in più d e \ r à essere in qualche mede recuperalo dall'Inps. Sia
la quota italiana che la c]iiota belga
subiscono variazioni periodiche; a
ogni variazione si farà un conguaglio. Ecce perché la tua quota di
pensione italiana non potrà mai
essere definitiva almeno sino a
quando la quota belga non coprirà letalmente l'inlegraziene al trattamento minime. Per comodità contabile l'inps a posteriori, cioè c^uande il Belgio gli notilicherà le quote
pagale durante l'anno, farà i conguagli e cercherà di sistemare il credito con gli importi in pagatnente.
Sarà un sistema complicate, ma è
l'unico sisleima per seguire quante
previste dai Regolamenti della Comunità Europea (.secondo i quah
viene salvaguardala la misura del
trattamente minime pensionistico
sulla pensione comunitaria, comprensiva della quota italiana e di
ciucila esteta).
Pensione di d o n n a
.Sono itn'emigrata in Francia che
compirà 55 anni nel mese di agosto prossimo: ho 7 emiii di lavoro
in provincia di Udine e 29 anni in
Francia. Sa che in Italia alle donne
viene concessa la pensione di vecchiaia a 55 anni; come deva fare
per attenerla?
Non occorre che lu richieda la
pensione di vecchiaia, perché stando alle notizie fornite tu hai già
dirillo alla pensione di anzianilà
ilaliana (35 anni di assicurazione).
Presentati al più presto alla Cassa
di assicurazione
francese
cempelenle nel luogo, d o \ e risiedi, e
inoltra una demanda di pensione
da far valere nella sola assicurazione ilaliana. La Cassa francese con
gli speciali fonmulari previsti dai
Regolamenti della Comunità Europea si eollegherà con l'inps di Udine, netlficande tulli i periodi di
assicurazione risultanti sul tue conte individuale francese. L'inps di
Udine ne terrà conto e, visto che
il requisito dei 35 anni assicurativi
viene raggiunto, liquiderà la prestazione (molto probabilmente ti verrà liquidata una pensione al trattamento minime vigente in Italia) nelincandoti il provvedimento tramite la Cassa fiancese che ha inizialo
il cellegamenle. E' chiaro che quando riceverai, a tempo debito, la
pensione francese, il trattamento
minimo italiane verrà decurtate.
P e r s o n a di
fiducia
Quale emigrante friulana da tempo residente in Svizzera ho chiesta
la pensione all'Inps di Udine, che
prima di ligtiidare la rendita
mi
chiede come voglio ricevere il pagamento. Che mi cemsigli?
L'inps dovrebbe averti posto di
fronte a una scelta: pagamento all'estero tramile assegno bancarie
oppure pagamente in Italia a una
persona da te delegata (di fiducia),
quindi su conte corrente presse la
sede di una banca italiana oppure
.su cento corrente presse le peste
italiane. Fin ad era, cioè in ba.se
all'esperienza falla da molli tuoi
connazionali, il pagamento della
pensione italiana all'estere è quelle
più seggette a rilardi e a periodici
eslaeeli burocralici. P e n a n t e il consiglio è scegliere fra le altre tre
formule di pagamento. La più comoda dovrebbe essere quella di delegare qui in Italia una tua persona
di fiducia.
FRIULI NEL .MONDO
Pasiina 12
.Mar/o 1983
LA VOCE DEI FOGOLÀRS
Assistenza e tempo libero ad Adeiaide
I coniugi Americo Cicute e .Maria, nel loro cinquantesimo di matrimonio celebrato a Sydney (Australia) con la figlia Pia, il genero Luigi e le nipoti Denis
e Anct.
Nozze (Toro a
1 coniugi Maria e Americo Cicute
hanno felicemente celebrale le loro
nozze d'ere in terra d'Australia e
precisamente a Sydney. A \ e \ a n e accante la figlia Pia, il genero Luigi e
le nipoti Denis e Anct. Americo Cicute è oriunde di Teppe di Travesie
ed è fedelissime lettere del nestre
mensile. Dopo un lungo pellegrinaggio di emigrante, ha parlecipate
alla seconda guerra mondiale come
alpine (e se ne vanla di quesle cappello che tiene da eonte come una
reliciuia), ha falle due anni di pri-
Sydney
gionia in Germania, pei ha rifatte
la valigia di emigrante: quallre anni
in Francia e nel 1951 ha prese il
largo per l'Ausiialia, raggiunie due
anni dopo, nel 1953, dalla signora
Maria.
Atlualmente risiede a Cesler Hill,
un sobborgo di Sydney: si gode la
sua pensione, frecpienla il Fogelàr
e nen tiene a dimenticare il sue
Friuli. Gli amici hanno una specie
di venerazione per lui e desiderane
esprimergli ancora una volta tutto
il loro alleile^ e la loro stima.
Il Fegolàr furlan di Adelaide ha
proseguito il complesso delle sue
molteplici attività sociali per tutto
l'anno testé passate con soddisfa
ziene dei membri dell'intero sodalizio. II 14 febbraio si è svelto il
picnic del fegolàr e in quella occasione seno siali inaugurali i campi di tennis e di pallacaneslre dell'asseciaziene. Il 20 febbraio è stale
invece lesleggiate il carnevale del
fegolàr con un ballo all'aperlo sul
classico breàr. Il ballo era mascherate e alle migliori maschere è stale
assegnalo un premio con riguardo
al ceslume più originale. Ciosloli e
frittelle hanno condite balli, maseher:ile e libagioni. Tra gli organizzatori della simpalica festa ricordiamo Marisa Baldassi, Gina Beltrame, Isa Milesevic, Lorenzo Savie.
Altre fortunate manifestazioni che
si sono susseguile nel corso del 1982
sono stale la serata in taverna, s\oltasi il 27 marzo, la pasqua al Fegolàr del giorno 11 aprile, il week-end
dell'Anzac del 25 aprile, il pranzo
comunitario del 5 di maggio, la festa
delle mamme che ha a \ u t o luogo
tre giorni dopo il pranzo sociale del
fogelàr. Seno tutte manifestazioni
riuscite e che fanno premettere bene
per il future.
La comunità friulana in un paese
che si è messo sulla strada del multiculturalismo è fiera del suo patrimonio etnico e cullurale. Il Fogolàr di Adelaide pubblica un simptv
NadàI dai furlans di Padue
Stretti a t l e i n e al « Fogolàr furlan - Ippolito Nievo » i friulani residenti a Padova si sono ritrovati, domenica 19 dicembre, per partecipare
alla santa Messa celebrata in friulane da Don Valerio Pertoldi, il carissimo « pré Valerio » native di Castiens di Strada. Non era il selite
riunirsi a t t e r n o all'altare della bellissima ed antica chiesa di Santa
Lucia come facevano da diversi anni ogni mese, ma era una ccjsa diversa, più sentila, più solenne: era
la Messa per il santo Natale! Le
si è notate subito perché c i a n e più
numerosi del solile, felici di ritrovarsi assieme e desiderosi di ringraziare Iddio per quanto avevano
ricevute duranle l'anno che stava
per chiudersi.
Don Valerio, all'omelia, con \ ibranti parole ha messo in risalto il
valore del Natale, della famiglia e
della pace, esaltando la fralellanza
fra gli uomini che in quesle periodo
si sentono più buoni e più pienti ad
aiutare il prossime.
Il sacro rito è state rese più solenne e leccante dalla partecipazione del cero « La Valle » di Padova
che con i suoi canti, intonati al rito
religie.se ed al Natale, ha create
un'atmosfera piena di suggesliene e
raccegiintente. La bravura dei componenti il c e r e e la sensibilità artistica del loie maestro, Luciano Pengo, hanno rese la santa Messa più
suggestiva e, nello stesso tempo,
hanno saputo infondere a tulli i presenti una intensa partecipazione religiosa.
Mons. Panozzo della Curia di Padova, al quale è stale donalo il libro
« Pàdue » edile in friulano dal Sodalizio patavine per ricordare il 150
anntj della nascila del padovane Ippolito Nieve cantore del Friuli, ha
rivolte a tulli parole di elegie e di
augurio con l'e-sertazione a continuare nell'intensa epera intrapresa
nel campo cullurale, assistenziale e
religioso, non sole fra i corregionali,
ma anche verse tutta la cittadinanza. L'autore di « Pàdue » è il piesidente del Fegolàr geom. A. TenieIo, eccellente cullere della lingua
friulana.
Terminata la Messa, tulli si sene
nuovamente riuniti pei il pranzo
nelle ampie ed accoglienti sale messe a disposizione dall'Istituto .Missionario dei Padri Verbili di cui fa
parte il carissime Don Valerio che
tutti considerane, ormai, l'assistente spirituale del « Fogelàr ». Oiganizzato dalla dinamica Gina Teinada
e dagli attivissimi coniugi Nòcenl,
che hanno insegnato alle cuoche
come preparare gli scpiisiti e tipici
piatti friulani che sene slati serviti,
il pranzo si è svolto in una almesfera di gioia e di serenila mentre,
per u n t o il tempo del convivio, si
spandevano per l'aria le dolci e
care note dei canti e delle villotte
friulane.
Direttivo
a Buenos Aires
Con im po' di ritardo, ma
con immutata simpatia (il ritardo non è nostro!) pubblichiamo il nuovo direttivo della Sociedad Friulana di Buenos Aires. Le elezioni, avvenute il 26 giugno dello scorso
anno, distribuivano le responsabilità del sodalizio alle seguenti persone: presidente.
Remo Sabbadini; vicepresidenti, Adriano J. Cimolino e
Daniel Romanin; segretario,
Alberto M. Bermudez; vice
segretario, Gaston L. Stefanutti; tesoriere, Bruno D'Andrea;
vicetesorìere, Ferdinando Volpe;
vocales titolari, Galiano
Butlazzoni, Silvio Filipuzzi,
Mario Filipuzzi, Romano Baracetti, Toribio Lanzi e Diadema Sternischia; vocales sup.
pienti. Laura Rita D'Andrea,
Juan Toppazzini, Gelsorhino
Pasquin e Primo Malizani;
« organo de fiscalizacion » titolari: Guillermo Beltrame,
Juan Nonis, Vicente Salon;
supplenti: Juan Pittini e Anselmo D'Andrea. Friuli nel
Mondo augura a tutti buon lavoro.
J
Prima del levar delle mense, il
presidenle del « Fogelàr» geem. Aristide Toniolo, recentemente elette
alla carica di consigliere del consiglio di timministrazionc dell'Ente
Friuli nel Mende, ha rivolto ai presenti, in friulano, il suo messaggio
di saluto e di augurio, esaltando
l'altaccamcnto dimesirate da tulli
per il Sodalizio, eserlandeli a conlinuare anche per il future in considerazione delle prossime ed importanti attività che il «Fegolàr» devia svolgere.
Era queste un altre -Natale che i
friulani di Padova pas.savane assieme e faceva bene al cuore vederli
riuniti a l l e i n o ad una lavola, gli
uni vicini agli altri, per il sole piacere eli stare assieme, di parlare in
in friulano e per farsi gli auguri di
Natale. Questa festa ricordava le
notti di .Nlatale che essi avevano
passate in gioventù in Friuli ed il
sole ricordo faceva ritornare tutti
ragazzini cjuande, stielli alterne alla
tavola con « il fùc ch'ai businave
sul cjavcdàl » si parlava del .Natale,
del Natale di una volta che era veramente la festa degli uomini e dei
bambini. Tulli sentivano lanla nostalgia di quei tempi e cjuasi velevane rilernare indietro negli anni
per sentire l'allegria che provavano
nel prendete in mano i fiocchi di
neve che sembravano tante laeiime
di gioia scese dal cielo a purilìcare
il mende. Ricordavano il nonne che,
seduto vicine al « fogelàr » con i
più piccini sulle ginocchia, raccontava la nascila di Gesù. Era una
storia semplice che parlava di angeli, dj pasleri, di pevera genie, della slella cemela e dei Remagi, mentre i « fruz » lo ascoltavano con
la bocca spalancala ed in silenzio.
Il nonne era la tradizione ed il passale, nei bambini, il demani. Ora
tante è cambiale, tanta acqua è
passala sette i ponti, perciò spella
a nei friulani, ed in mede particolare ai « Fogolàrs furlans » sparsi in
tutte le parti della terra, mantenere questi valori e tramandarli ai
nostri tigli ed ai nestri nipoti perché, così facendo, la storia, la cultura e le tradizioni del nostro Friuli,
continuano.
Un gruppo di friulani residenti ad Adelaide, in una recente esibizione in costume
per un incontro sociale.
lieo bollettino dal titolo « Set La
Nape » con evidente richiamo ai temi e ai valori del focolare e della
casa. E un periodico che « al ven
lùr cpiun'chc al pò e come ch'ai pò,
come si dice in copertina. In esse
si parla dell'anniversario di fondazione del fogolàr nel numero del
1981 e delle celebrazioni che lo hanno accompagnato, si parla delle varie squadre di sport dal calcio alla
pallacanestro al tennis. Ci sene setliKomitali del sodalizio che .seguono e programmane le attività specifiche del lore seltere, come quello
dello sport e del folclore. Il fegolàr
di Adelaide ha squadre maschili e
femminili per l'attività sperliva, ma
anche il gruppo cerale e il gruppo
cereografico.
C'è anche chi si occupa degli anziani e organizza per loro leste e
gite. In "Set la Nape" troviamo pagine descrittive e sieriche su cillà
e paesi del Friuli-Venezia Giulia,
che servono a diffondeiT lino in Australia la conoscenza della realtà dei
centri abitativi friulani più importanti. Il periedice del fegolàr è
illustrato con disegni mollo ellicaci
nel rappresentare melivi friulani
d'un tempo e attività e manifestazioni recenti. Particolare suggestione assumono 1 quadrelli di coppie
di giovani e di bambini accanlo
alle sceppieltanle fogelàr friulano
e al pezzo ad aUingere e a vendere
frulla, beri, predetti agricoli disparali. Rimane ancora viva nel ricordo
dei soci la fesla nell'anniversario di
fondazione del sodalizio nel 1980.
Per quella occasione Dario Zampa
tenne un concerto e si esibì nel suo
piacevole repertorio nen sole musicale il sabato 25 e la domenica 26
ottobre.
II Fogelàr di Adelaide può allineare danzerini, grandi e piccoli, un
complesse mandelinislico e persino
degli atteri in gamba jjer la scena.
Attendiamo il resocente delle manilestazieni sociali che hanno chiuse il 1982, mentre auguriamo a lulti
i soci del fogelàr furlan di Adelaicie
un sentito augurio di buon 1983. 11
presidenle, i membri del comilalo
direttivo, i prepesti ai sottocomilali
del fogolàr hanno imposto, anche
sulla ba.se delle esperienze passate.
Un programma positivo per l'anno
in corse che è cominciale da poco,
liduciosi, anzi sicuri di poterle realizzare. Gli elementi capaci di realizzarlo non mancano e la buona
volontà gode ancora di tanta buona
salute. La fiamma del Friuli continuerà ad illuminare e a riscaldare
la grande metropoli australiana.
Un incontro a Verona
nel primo lustro di vita
Il programma dell'ultime mese
dell'anno 1982 è stale particelai-menle nutrito e il fogolàr si è sentito
in dovere di concludere una bella
annata sociale e di tirare le semme
di quante è stato fatto nei dedici
mesi di attività sociali. Il 4 dicembre ha avute luogo la gara di briscola, che ha visto un discieto numero di coppie partecipanti a quesle gioco e sport così di casa in
Friuli. Il giorno 11 dicembre si è
svelta la cena sociale al ristorante
Re Teederieo a Castel S. Pietre di
Verena e si sene celebrali i cinque
anni di vila del sodalizio.
La presenza di Ottavio Valerio,
che con le sue parole veramente
sgorgate dal cuore ha entusiasmato
e commesso, ha dale un lene indimenticabile all'incentro celebrativo
del primo lustre del fegolàr furlan
veronese. Per le attività iilateliche
il gruppo apposito ha riprese il sue
lavoro il 14 dicembre, mentre nel
ramo della cultura il ciclo di conferenze del giovedì è iniziate il 16
dicembre con una conferenza di
Brune Marconi (Fari) che ha intrattenute soci e simpatizzanti con la
forza della sua seria preparazione e
della sua brillante personalità. Dall'I 1 al 19 dicembre ha avute luogo
la mostra del « Nestri pelsà », mostra di lavori falli dai soci nel loro
tempo libere. Le epere, di cui alcune in vendila e altre no, sono
stale ammirale da molli visitatori,
colpiti dall'ingegno e dalla varietà
dei predetti esposti. E' anche questo
un metodo efficace per valorizzare
le qualità dei soci e far loro sentire
le soddisfazioni di una attività liberamente creativa.
Per questo molive tutti i fogolàrs
ci tengono a celebrarle socialmente
come ad assolvere un coscienzioso
dovere. Pre Pieri, che si cura spiritualmente del sodalizio, ha visto i
Friulani di Verena e dintorni partecipare il 18 dicembre alla s. messa
in lingua friulana, celebrata nella
chiesa di S. Fermo Maggiore nel
tarde pomeriggio. Il rito è stato
mirabilmente accompagnato con appropriati canti e brani eempesilivi
dal coro di Campelonghette, un coro
della Bassa Friulana molto apprezzato per la concertazione delle .sue
voci e la purezza e semplicilà dd
dettate melodico e corale. La partecipazione del complesso canoro
giunte dal Friuli per il Natale dell'associazione ha destato profonda
comiTiozione. Poi per tulli una bella
serata e doni natalizi per i piccini.
Marzo 1983
Pagina 13
FRIULI NEL MONDO
La tragica fine
di Giuseppe Sante
Ridolfo
I soci del Fogolàr furlan di Taranto, al largo del Mar Grande, hanno affidato
al mare una corona di fiori in memoria di tutti i fratelli vivi e defunti in ogni
continente.
l'abbraccio del mare aTaranto
I soci del Fogelàr furlan di Taranto, nella ricorrenza del giorno
dei morti si sono incontrali per assistere alla Messa e pei lanciare in
mate una corona di lieri: manifestazione intesa simbolicamente come
partecipazione spirituale con i fratelli dispersi in ogni angelo del mondo, vivi o defunti.
Hanno affidato il lore messaggio
al mare perché è il mezze naturale
che unisce i popoli e li raggiunge
ovunque.
In passalo la corona veniva lanciala dal ponte di Punta Penna
(rifallo dopo duemila anni con l'opera diretta di un friulane), quest'anno gradivano che la manifestazione avvenisse in un luogo storicamente signihcativo, al castello
Aragonese. 11 castello è un bene
della Marina Militare, per cui l'accesso richiede autorizzazioni particolari: hanno presentato personalmente la richiesta al sellecape di
Slato Maggiore, comandante Biacca
(tli Capodislria), il quale, con grande sensibilità e disponibilità, ha interessalo il comandante del Compartimento .Marittimo del T i n e n o e del
Canale d'Otranto, Ammiraglio Fedele.
La risposta è slata immediala, con
apprezzamento dell'iniziativa del
Fogolàr furlan e con parole di stima per la loro terra d'origine: aggiungeva che la Marina Militare era
lieta d'autorizzare l'ticcesso al casleL
le e che inoltre avrebbe messo a
dispesiziene del Fegolàr un rimorchiatore alhnché la cerimonia della
corona avvenisse in mare aperto.
Il 7 novembre una sessantina di
persone dopo la S. Messa officiata
nel Duomo di S. Domenico, come è
ormai tradizione, il corteo aperto
dai piccoli Evelyn e Corrado, alfieri
vestiti nel ceslume con l'insegna di
Friuli nel Mondo, seguili dalla corona perlala dai giovani Gianremane e Laura e da tulli i parlecipanti,
raggiungeva per Via Duomo nella
città vecchia il castello Aragonese,
dove ad attenderli c'era il comandante Biacca con altri ufficiali della
Maiina.
Raggiunto il largo del Mar Grande
il rimorchialere spegneva i motori:
in una giernata stupenda di sole e
in un religiose silenzio iniziava la
cerimonia con il segno della croce
« cu la nestre lenghe mari » la lettura della preghiera dell'alpine e
quella del Fegolàr. Infine i due giovani calavano la corona in mare.
* **
Ancora un lutto per i nostri amici di Torino: è morta
la sig.ra Camilla Jura ved. Lodi, madre della sig.ra Rosanna e suocera dell'ing. Renato
Chivilò, già presidente del Fogolàr furlan di Torino ed ora
uno degli esponenti più stimati di quello di Verona.
Una folta rappresentanza del
sodalizio torinese, con il presidenle Ottorino Aloisio, ha
partecipato alle esequie, avvenute il 14 febbraio scorso.
Agli amici Rosanna e Renato,
a Vittorio Lodi e ai familiari,
sentite condoglianze.
a Lione
li Fogolàr di Lione ha chiu.se la
annata sociale 1982 con un bilancio soprattutto morale e culturale
veramente positivo. Nella capitale
del Dellinato i friulani hanno saputo farsi stimare e apprezzare per
la loro laboriosità e onestà. 11 Presidente del sodalizio friulane lionese, M. Collavin, nella sua relazione
annuale ha ringraziale il Comilalo
Consolare di Coordinamento, il consolalo generale d'Italia slesse, l'Ente Friuli nel Mondo, la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia per
l'opera di appoggio e sostegno alle
allivilà del Fegolàr. Rimane tuttora
da risolvere il problema di una prepria apposita sede sociale, dale che
la Casa d'Italia cui fanno riferimento tulle le società italiane degli emigrati a Lione non risulla, date le
numerose richieste di utilizzazione
per manifestazioni, incentri, attività, sempre disponibile nelle ricorrenze che stanno più a cuore ai soci del Fogolàr.
po dei membri deU'associaziene
friulana si è svolta con diversi incontri alla Casa d'Italia. Alcuni di
essi sono stati programmali per la
intera comunità friulana e su problemi di interesse comune, altri sono slati tenuti per settori d'età, in
particolare per i giovani e per gli
anziani.
Le manifeslazioni sono state molto frequentale e apprezzale e saranno in prosieguo di tempo incrementate. Nen bastane infatti sole il
pranzo e il veglione .sociale a far
conoscere i problemi e ad allacciare amicizie e conoscenze, bisogna trovarsi per discutere, parlare,
trattare i problemi di costume che
in Francia e in Italia sorgono e si
evolvono in ritmi un tempo impensabili.
In questo quadre nuovo di prospettive piti impegnanti si è sviluppata l'assistenza ai vecchi emigranti e si sono realizzate le visite ai
cennazioniUi degenti negli espedali
di Lione.
Si è pure provvedute all'invio dei
^gli degli emigranti friulani in Friuli per i soggiorni marini. Il numero
a causa di disguidi organizzativi e
di date imprecise è slato però inferiore a quelle dell'anno testé decorso. Per il fatto culturale, già slata
data ampia relazione sulla venula
della corale Temat di Spilimbergo
a Lione.
Il comitato direttivo del Fogolàr furlan di Faulquemunt (Francia).
WINDSOR
BRISBANE
Per il 1983, il Fegolàr furlan di
Windsor ha rinnovato il suo consiglio direttive che risulla così composto: Flavio Andreatta, presidente;
Franco Piasentin, vicepresidente; Eleonora Zanelle, tesoriere; Vilda
Ray, segretaria; Amelie Fanlin, consigliere responsabile per la revisione dei conti; Luigi Diamante, consigliere responsabile per l'edificie;
Rino Muzzin, consigliere responsabile per le relazioni pubbliche;
Frank Francescutti, consigliere responsabile per le attività sportive;
Joseph Durie, consigliere responsabile per le feste e le attività riei-ealive; Walter Pizzolille, consigliere
responsabile per le attività culturali e Dine Bisutli, portinaie e consigliere responsabile per i soci ammalati. -Al nuov^o consiglio auguriamo di cuore buon lavoro.
Nella sede del Centro ftallano si
è tenuta, verse la line delle scorso
anno, l'assemblea generale del Fogelàr furlan di Brislane che aveva
all'ordine del giorno la discussione
per la nuova sala del Centro destinata al Fegolàr e la verifica del
progetto presentate e illustrate dal
sig. Guglielmo Malisane. E' state
pei rinnovato il consiglio direttivo
con una elezione che ha dato i
seguenti risultati: presidente Franco Pittis, vicepresidente Enore De
Tina, tesoriere Antonie Olive, relazioni pubbliche Anselmo Liussi, consiglieri Luigi Turco, Pieli-e Jacuzzi,
Giuseppe Pittis, Olivo Cragnelini,
Luciano .Mulinari, Franco Ressi e
Guglielmo .Malisane. Friuli nel Monde ricambia cordialmente gli auguri di buon lavoro per tutte l'anno.
CI HANNO L A S C I A T I . . .
•(IMI.i>!fl!llllliil
Il rito era terminate, il rimorchiatore riportava tutti al castello, con
i volti coiTimossi, ma sereni e consapevoli di avere adempite ad un
devere connaturate con la cultura
friulana ed anche grati alla Marina
Italiana per aver partecipalo con
sensibilità e selickirielà.
Un'annata
11 sodalizio lienese rileva l'opera
svolta da Friuli nel Mende per l'attività ricreativa dei fanciulli e dei
giovani figli di emigranti espilati in
Italia.
Quanto alla regione Friuli-Venezia
Giulia si riconosce la preziosa utililà delle informazioni, leggi e aggiornamenti in materia di emigrazione e di rientro in patria che essa
mette a disposizione dei lavoratori
friulani all'estero. L'attività di grup-
Nella sciagura del cinema
Sialuto di Torino — una tragedia che ha commosso il
mondo — è deceduto anche il
giovane Giuseppe Sante Ridolfo, figlio di Roberto e Vittorina Della Bianca, originari
di S. Vito al Tagliamente. Generoso e ricco di umanilà verso il prossimo, si era dedicalo, con la signora Rolando
(insegnavano
insieme
alla
scuola Kennedy di Torino)
con disinteresse a favore dei
terremotati di maggio. Attualmente era vicedirettore della
Scuola Tetti Piani di Rivalla.
Al padre Roberto e alla inamma Vittoria, con cui Giuseppe
Sante viveva, alla sorella Elena, Friuli nel Mondo esprime
la sua più profonda partecipazione ad Un dolore che solo
Dio può lenire, A questi sentimenti si unisce fraternamente il Fogolàr furlan di Torino.
GIOVANNICESCHIN
lira partilo da Cordcnons
(dove era nato il 25 aprile
1924) nel 1949, negli anni
della seconda grande emigrazione, diretto in Argentina, ancora « terra promessa » in quel tempo come lo
era stata per le molte famiglie friulane alla line delrOllocciilo. Non è più tornalo in Tiiuli, che pure gli
era rimasto nell'anima c o
me una ferita non rimarginala. E' morto a S. Pedro,
dove ha lasciato nel dolore
la moglie Susanna e tre figli. Il fratello Renato, residente a Cordcnons ce ne
ha dato notizia, assieme ai
rinnovo del l'abbonamento
per la famiglia Ccschin, a
San Pedro di Buenos Aires.
Ai laiiiiliari tutti, ai parenti
e agli amici le nostre più
sentite condoglianze.
ni. Esperto lavoratore come
iniprcndilore edile a livello
arligianale-artistico, aveva
dato avvio ad una preziosa
attività che gli aveva meritato notevoli successi personali. Anche senza una precisa preparazione professionale, aveva dimostrato grande senso nelle sue iniziati\c, snidato da un istintivo
buon gusto nel lavoro. Proprio per t|ucstc sue qualità,
si era guadagnato stima e
tanta
ammirazione
tra
quanti Io conoscevano propiio come imprenditore
Iriulano: uno dei tanti nostii emigrali che ha fatto
onore alla propria terra con
un lavoro ammirato e ricercalo (Juinlo Coniinotto e
molto a Canv Le Hanovard
(Francia) il 6-12-1982, lasciando la moglie Rosa con
i ligli .Silvana e Luciano. Ha
lasciato ai lìgli la sua « bottega » di lavoro come preziosa eredità che continua
nello stesso lavoro artistico.
Con Friuli nel .Mondo, sono
vicini alla famiglia Comi
notte tutti i parenti e l'amica Carmela Zampese, con
Giovanna, Renato e Santina.
\itiiitiiiìtt(tt tì^ '.
OLINTO COMINOTTO
Nalo a Digitano l'II ottobre 1923, in frazione di Vidiilis, era partilo giovanissimo per la Francia dove ha
lavorato per oltre trent'an-
FILOMENA MARTINELLI
Aveva 69 anni, ma la sua
scomparsa è stata un dolore per tutta la comunità
liiulana di Faulquemont,
dove la sig.ra Filomena era
molto conosciuta e stimata.
Nata a Coscano il 7 giugno
1913, era emigrata in Francia dove, a Teling Sur Nied,
è morta il 26 novembre dello scorso anno. Ai familia-
ri, a ciuanti le hanno voluto
bene, Friuli nel .Mondo csprime le sue più vive condoglianze.
VITTORIO PITTON
Già da tempo solfercntc
il cav. Vittorio Pitton, premio Giovanni da Udine del
79 che viene assegnato per
le preminenti attività dei
friulani nel Lazio, è scomparso all'età di 74 anni, lasciando nel dolore non soltanto la moglie, i figli, fratelli e parenti tutti, ma una
miriade di amici e soprattutto l'intero Fogolàr furlan di Lalina, quello di Apiilia e di Roma che erano
presenti ai suoi funerali. Il
cav. Vittorio Pitton è stato
cofondatore e primo presidente del Fogolàr furlan di
Lalina e dell'Agro Pontino.
Venuto in Agro Pontino nel
ìontano 1932 proveniente da
Pordenone, ancora ragazzo
ha compreso la necessità
del lavoro attraverso il quale avrebbe poi realizzato una alli\ità economica di rilevante importanza nel campo alimentare. E' stato il
realiz/atore a conduzione
familiare di grandi magazzini alimentari per poi fontkiiv una catena societaria
pcrilcrica di distribuzione
di alimentari della «Despar»
disseminata in diversi punti della Provincia di Latina
e Fresinone
Uomo dotato di rare virtù temperate all'insegna
della prudenza: era un otlinio marito, un padre eseinplare, un paciere e con-
siglierc non comune.
Il cordoglio di tutti viene
espresso da quesle pagine
dal Fogolàr furlan di Latina e dall'Ente Friuli nel
.Mondo.
GIOVANNI DELLI ZOTT!
Appena terminate le scuole prolessionali a Tolmezzo
(era nalo a Trcppo Carnico il 16 agosto 1925) « si
era nies.so a lavorare come
appicndista presso la ditta
I alcschini del suo paese.
Poi, a 17 anni, con l'entusiasmo del giovane, era par
tilo volontario per la guerra, arruolato neirescrcito
C(jme tiratore scelto. Prigioniero di guerra, era stato deportato e chiuso in
campo di concentramcnto
in Inghilterra. Ne era ritornato, ricco di esperienze e
di tanti ricordi, nel 1946.
Dopo un periodo di un anno di .servizio nella Forestale di Tolmezzo, si era traslcrito a Genova con la ditta Totis nel 1947, restando
dipendente fino al 1959. Poi
si era messo in proprio,
dando vita ad una sua ditta artigiana di « Decorazione e tappezzeria », con un
hrillaiite successo che era
trullo delle sue capacità e
della sua volontà di lavoro.
Stimalo e benvoluto per la
sua corretta e sincera personalità, ha lasciato un vuoto in quanti gli sono stati
vicini e Io hanno conosciuto.
Alle condoglianze del Fogolàr di Genova si unisce con
viva partecipazione anche
Friuli nel Mondo.
F R I U L I N E L .MONDO
P a m n t i 14
-Marzo 1983
Lanciare l'Udinese
nel Cam I I I europeo
« F i n o r a il Friuli è c o n o s c i u t o nel
m o n d e p e r il l a v o r o dei suoi emig r a n t i e p e r il v a l e t e dei suoi alp i n i . N o i c c r c h e r e m e di r e n d e r l e
n o l o a n c h e a livelle s p o r t i v e e l'emb l e m a del Friuli s p o r t i v e s a r à l'Ud i n e s e ». S o n o q u e s t e le p a r o l e c o n
cui il p r e s i d e n t e M a z z a , in u n recente incontro sveltesi a Udine ha
s c h e m a l i z z a l o le i n t e n z i o n i della Soc i e t à p e r il f u t u r e .
Idee chiare, disponibilità
finanziaria e u n ' a t t e n t a gestione manager i a l e s o n o le b a s i s u cui p o g g i a
l ' i n t e n z i o n e di l a n c i a r e
l'Udinese
n e l l ' e r b i t a del g r a n d e c a l c i o e u r o p e e . Si v e r r e b b e così a v a l o r i z z a r e
il m a r c h i o Z a n u s s i — l ' U d i n e s e s p a
a p p a r t i e n e i n f a t t i al g r u p p o indus t r i a l e p o r d e n o n e s e — e a n c h e l'Agf a c o l e r c h e , p r o p r i o di r e c e n t e , h a
s o t t o s c r i t t e c o n la scitiadra f r i u l a n a
u n c o n t r a t t e di
sponsorizzazione
t r i e n n a l e p e r 1.600 m i l i o n i . A d e t t a
dei r e s p o n s a b i l i , di C e p p a U E F A si
sarebbe parlalo solamente l'anno
p r o s s i m e , p e r ò alla luce dei risult a l i finora o t t e n u t i se n e p e t i e b b e
f a r e u n p e n s i e r i n o già oi'a. Se infatti R e m a e J u v e e I n t e r d o v e s s e r o v i n c e r e la c o m p e t i z i o n e e u r o p e a
a cui s t a n n e p a i l e c i p a n d e , ecco che
rUdine.se si v e d i e b b e s p a l a n c a l e le
p o r l e c h e i n t r e d u c e n o al g i r e cont i n e n t a l e , a p a l l e p e r ò c h e la squad r a di F e r r a r i m a n t e n g a la m a r c i a
c h e h a finora i n g r a n a l e . I n f a l l i le
scenfille subite s e n e stale solament e d u e — c o m e è s t a t a c a p a c e di
l a r e u n i c a m e n t e la R e m a , o r m a i
l a n c i a t i s s i m a v e r s e l e s c u d e l t e •—
di cui u n a è già s t a t a p r o n t a m e n te v e n d i c a t a .
D o p o u n a s e r i e i n t e r m i n a b i l e di
p a r e g g i l'Udinese h a finalmente vinto, b a t t e n d o quell'Ascoli dai q u a l e
le a v e v a s o n o r a m e n t e b u s c a l e alla
a n d a t a (3-0). E ' s t a l a l e s t a g r a n d e
al « Friuli » il 20 f e b b r a i o q u a n d o
u n a p u n i z i o n e di E d i n h e ed u n a inc o r n a t a del P u l i c i c l e n e h a n n o v a l s e
la p r i m a v i t t o r i a c a s a l i n g a , spez-
1^ "-^^.ni
z a n d o così C | u e i r i n c a n t e s i m e c h e
s t r e g a v a le p o r t e f r i u l a n e d a t r o p p o
t e m p o . E alla fesla h a n n o p a r t e c i p a l e n o n solo gli " h a b i t u é s " d e l l e
stadie, ma anche i rappresentanti
di v a r i F o g o l à r s , p u r e d ' o l t r e Ocean o , p r e s e n t i in F r i u l i p e r la Conferenza R e g i o n a l e d e l l ' E m i g i a z i e n e .
A d i r la v e r i t à le s p e l l a c e l o elTerte dalle due s q u a d r e n e n è stalo
e c l a t a n t e . N e n si è p u r l i e p p e riviste n d ' U d i n e s e quel gioco armonico, r a p i d o e incisivo c h e a v e v a cos t r e t t e avversarie come Napoli e
Fiorentina a barricarsi letteralmente d a v a n t i alla p r e p r i a p e r l a . M a
q u e s l a piccola delusione non preocc u p a m i n i m a m e n t e Io s p o r t i v e friul a n e c h e ben c o n o s c e le c a p a c i t à
della p r o p r i a s q u a d r a . L ' i m p e r l a n t e
c h e l'Udinese a b b i a d i m o s t r a l o di
s a p e r t m c h e v i n c e r e , o l l e n e n d e cont r o l'Ascoli u n a significativa aflerm a z i o n e c h e la l a n c i a al 5" p e s t e
in classifica. O r a in Friuli c'è v e r a
e p r o p r i a c u r i o s i l a p e r s a p e r e co-
Udinese - Ascoli, 20-2-1983. Sul perielio appoggio di Edinho, Pulici incorna il gol
del 2 a I.
(Foto Messaggero Veneto - L.lVl.)
m e a n d r à a finite il c a m p i o n a t o dell'Udinese, c o n d i t a c o n u n pizzico
di s p e r a n z a p e r q u e l c h e r i g u a r d a
il d i s c o r s e e u r o p e o .
Attendiamo
cptindi la p r i m a v e r a q u a n d o , il 15
m a g g i e , c o n o s e e r e m e la classifica
finale, e s p e r i a m o che q u e l l o sia u n
g i o r n o di fesla.
Ma la p r i m a v e r a ci r i s e r v a u n a
f e s t a s i c u r a . D o m e n i c a 5 g i u g n o la
c a r o v a n a del G i r o d ' I t a l i a t e r m i n e r à
la s u a c o r s a p r o p r i o a Udine. Il
m o n d o eielislieo f r i u l a n e è già in
s u b b u g l i o , l e r v e n e i p r e p a r a t i v i per
ciucila g i i u i d e d a t a . E c h i s s à che
festa s a r à a n c h e p e r i F r i u l a n i nel
m o n d e q u a n d o — in u n a stupenda
c o r n i c e di Iella — s c e n e r a n n o in
m o n d o v i s i o n e d i r e t t a le immagini
della piazza L i b e r t à di U d i n e millen a r i a . E il m c m d e c o n o s c e r à ancora più Friuli.
G. L. P.
POSTA SENZA FRANCOBOLLO
AFRICA
SUD AFRICA
BATTIGELLI Ahise - BOKSBURG Abbiamo preso nota del tuo abbona
m e m o per il 1983 (posta aerea).
DI VAL Silvio - BOKSBURG - Ci è
giunto il tuo rinnovo dell'abbonamento (via aerea) per l'anno in corso.
MASSOLINI G.P. - RYNFIELD Benvenuto nella grande lamiglia del nostro gioinale; riceverai il giornale in
a b b o n a m e n t o (posta aerea) per t u t t o
i! 1983.
SOTTOCORONA R. - BOKSBURG Come leggi sopra abbiamo riccvulo
tutti gb a b b o n a m e n t i da te segnalati
e n a t u r a l m e n t e anche il tuo (via aerea). Per te e per gli allri salutiamo
da queste colonne gli amici clic sono
rimasti in Carnia e in Friuli.
AUSTRALIA
BASSO Eugenio - IIAWTHORN - E '
venuto da noi Giovanili da Orsaria a
regolarizzare il luo a b b o n a m e n t o (via
aerea) per il 1983.
BEINAT Otello - FIVE DOCK - Tua
sorella f r a n c a assieme al marito Aldo
ncll'inv Ioni un caro saluto, ti hanno
a b b o n a t o (via aerea) per l'anno corrente.
BOREAN Alex - LANE COVE - Sei
stato posto nell'elenco degli abbonati
sostenitori (via aerea) per il biennio
1982-1983.
BOREAN Pietro - HABERFIELD Anche il tuo a b b o n a m e n l o è Ira quelli
sostenitori per il 1982 e il 1983.
Tifo per l'Udinese a Sydney: questa è l'immagine che ne documenta l'entusiasmo,
quasi fossero, non in Australia, ma in Friuli.
BROVEDANI Lino e Leo - SYDNEY
- Dalla Francia Natale vi ha abbonati
(via aerea) per il 1983:
CASTELLAN Giuseppe - AUBURN Tuo Iralello Plinio ti ha abbonato (via
aerea) per l'anno in corso.
CECCO A. - PARADISE WATERS Con un « inaneli per tutta Zoppola » e
arrivata la tua cartolina dalla Costa
d'oro e il luo a b b o n a m e n t o (via aerea)
per il 1983.
CUMICO E m m a e Giuseppe - WAfERS (}OLD COAfS - Carmela vi ha
abbonati al giornale (posta aerea) per
l'annata corrente.
LEONARDUZZI Luigia - BOONDAL E' stala Illa sorella Carmela ad abbonarti (posta aerea) per il 1983.
MORETTI Jole e Antonio - PROSPECT - Anna da Roma vi ha abbonati per l'annata corrente.
GioBatta Jogna-Prat d u r a n t e il suo viaggio a T u c u m a n (Argentina) ha scattato
questa foto riguardante la famiglia dei Forgaresi residenti a Tucuman e a
Jujuy d u r a n t e l'adunala Alpina a Jujuy dal 23 al 25 ottobre 1982. Un saluto
particolare a Forgaria ed a tutti i friulani oltre Oceano.
EUROPA
BELGIO
FOGOLÀR di LIHCil - Achille Clignon .scgrclario ci ha inviato il pioprio
a b b o n a m e n l o al gioinalc per il 1983.
Con il suo nome ci .sono pervenuti anche i nomi dei soci abbonali per il
1983: Tenon Mario, Dorbolo Dino, Florio Elia (anche per il 1984), Cao Guerrino, Baltislig Pierina, Olivier Mario,
Crislofoli Bruno. Giusti Romano, Fabbro Silvio, Zuliani Lucia, Zuliani Napoleone, Zuliaiii-Zoppa Vittoria, Cerncaz
Denise, Cerncaz Calìslo, .Mancini Amabile, Valle Pasquale, Bulfon Eltorc,
Vanlusso Sergio, Tassotlo Dionisc, Lunari Silvano, Bicntincsi-Agnarclli Iris,
Ccsarin Luigia, Colledani Bcnilo, Bcrtoja Lino, Giomctti (ìiulio, Visintini
Rosina, Ro.sa Alba. Zaiicl Rina, Vinccnzolto Lodovica, Bosco Bruno, Vaicnt
Franco, Cavan Primo, Pascolini Giuseppe, Martin Redenta, Cargncllo Gino,
Cccconi Renalo, Pascolo Anna. Pascolo
Lina, Minisiiii Giuseppe, Minisini Angelo, Raccaio Guido, Martin Cesila,
Tossul Aldo, Rigulto Luigi, Tossut Lino, V'cnier Luigi, Zoiza Giuseppe, Elvidio Panio, Due Guy, Flrnottc Jacques,
Vigant Luciano, Trinco Mario, De Cecco Umberto, Brutto Vittorio, Fabro Olga, Bearzatlo .Marianna, Pellegrini Anna, Zanzero .Maria, Di Luca E r m a n n o .
Dal Canton Giovanni, Licgcois Jean
Marie, Paganelli Ortolano, Zorza Alcssamlro, Tuscl Sanie, Balzina Balzini,
Pascetti Vanna, Corredig Lini), Rosa
Antonio, Guion Angelo, D'Agostino Emma, D'Orlando Santa, Galluzzo Luigi,
Tubero V'cncianda. Bearzatlo Elio, Lunari Roberto, fomasctig .Mario, Del Gallo Renato, Ricppi Luigi, Fabro Ezio,
Dorbolo Agoslino, Pertoldi Bruno, Mcsaglio Mario, Arban Franco, Frenassi
Luigi, Bearzatlo Livio, Guion Pietro,
Marini Maria. Galante Luciano, Galante Giovanni Ernesto, Bearzatlo Ser-
gio, Martinig Bruno, Djlvaux .lean
Claude, l'ossut Achille, Rcdolfi Clorinda, Bcncdet Ettore. Bcnedct Narcisio,
Balhan Henry, Colosio Irene, Divscig
Giuseppe, Lunari Luigi, Pertoldi Ezio,
.Sandri Romano, Tomai Gioacchino,
Colledani Elvia (anche per il biennio
1984-1985), Polacco Giovanni. Sabucco
Fosca. Palma Remo. Della .Marina Aniadio, Cbiuch Eyitlio, Bernardi-Cantamcssa Giuseppina, Bigallon Nello, Colledani (ìiovanni, Braida Umberto, David Sergio, Bearzatlo Allonso, Pivetta
Celestino, Dalla Vecchia Vittorio, Pranzi! Gino, Cucchiaio Giovanni, Cucchiaio Elvio, Berton (iiovanni. .Masut Maurizio. Careddu Emilia, Cucchiaio Valentino. Frisan Emilio, Tonon Renata, Zuliano Osvaldo, Alariullo Franca,
Pavan Maddalena, Pozzaii Amilcaie,
Vergnanini Vasco, Zavagno Lucien. Inlanti Severino, V'ersolato Maria, Ruggero Geiemia, Innocenti Pierina, Zuliani Attilio, Rollerò Pietro, lalcomei- Osvaldo, Toniutli Carino, D'Orlando
Luigi, Roman Giovanni, Toltolo Carlo,
Frucco Pia, Campana Luigi, Di Poi Sergio, .Manzini Edoardo, Tomad Sandro,
Della Ricca B i u n o , Floran Eligio, Gregoralto Maria, Tomaselig Pasquale,
Baldassi Ilolerme, Del Rio Sergio, Tonon Lilio, Tonon Cristina.
FOGOLÀR di VERVIERS - Beatrice
Scaini è venuta a trovarci e nel rinnovare il proprio abbonamento al giornale per il 1983 ci ha trasmesso l'eli-iico dei soci abbonali per quest'anno:
Beau Jean, Candolo-.Magermons Dina,
Candolo .Marino, Del .Meslre-Biasulti,
De Ros Arnaldo, Jogna Silvia, Mander
Anita, Marson-Warlimonl
Francesca,
Marson Jean, .Maison Pasquale, .Vliiolo
Angelo, .Mirolo Elio, Salvador Angelo,
Seaini Ugo, Zamolo Italo, Zoccolante
Luciano, Zoccolante Roberto, Whonneux-Toros Ines.
BERNARDON Nella - S. .M.\RTENS
LATEN - Con i saluti per Fauna ci
e pervenuto il tuo abbonamento per
il 1983.
CHITUSSI Alberto - STENBERT Ci e pervenuto il tuo abbonamento per
il biennio 1983-1984 con tanti saluti a
Forgaria.
DE MARTIN Alleo - TRAZEGNIES Sei abbonato per il 1983.
mmì
Luciano Calderini, oriundo di Gemona
e emigrato a San Paolo del Brasile ha
ricordato il suo mezzo secolo di vita
con trent'anni di eniigrazione in quel
paese. La moglie Eleonora, i figli .Marina, Dante e Cristina gli fanno i più
affclluosi auguri, a ciù si associano
parenti e amici.
MANSUTTI Aurelio - W.
E' stato Achille Cioallo ad
per l'anno in corso.
RO.MAN Renato - ROUX
da Polfabro ha provveduto
il luo abbonamento 1983.
BAULET abbonarti
- Zulinda
a saldare
FRANCIA
FOGOLÀR di FAULOUEMONT - Il
segretario e venuto a farci visita nei
nostri uffici e ci ha passato l'elenco
dei soci abbonati al giornale per il
1983: Battaglia Alfredo," Bertossi Dino,
Biasizzo Domenico, Birarda Gino, Busolini Jean, Busolini .Maria, Calligaro
Pierre, Cescut Santo, Cocetta Enore,
Cornino Franco, D'Anna Ulderico, De
Clara Eltore, De Colle Pietro, Della Negra Ernesto, Del Piccolo Renato, Di
Ballista Ferruccio, Lena Attilia, Mar-
Agli amici di Liegi
N o n sia m a i d e t t o c h e noi
dimentichiamo
un
Fogolàr
f u r l a n c o m e q u e l l o di Liegi,
u n o dei n o s t r i p u n i i forti i n
Belgio e in E u r o p a , c o n i suoi
dtiecentoltanta iscritti e altrett a n t i a b b o n a m e n t i : se a qualcuno p u ò essere s e m b r a t o che
n o n Io r i c o r d i a m o , q u e s t a volta v o g l i a m o i n d i c a r l o a d es e m p i o p e r la s u a i n t e n s a att i v i t à di l a v o r o , p e r la s u a ser i e t à , p e r il s u o a t t a c c a m e n t o a F r i u l i nel M o n d o . Dina-
m i c o e g i o v a n e in t u t t e le s u e
iniziative, p r e s e n t e in m a n i e r a m a s s i c c i a s u l l a s l a m p a loc a l e , il F o g o l à r f u r l a n di Liegi h a r e a l i z z a t o u n a c r e s c i t a
tutt'altro che trascurabile e
p o i lo c o n s i d e r i a m o u n Fog o l à r di p r i m a c l a s s e . Lo dic i a m o p e r il s u o p r e s i d e n l e ,
p e r il c o n s i g l i o d i r e t t i v o e p e r
t u t t i i s o c i : ai q u a l i m a n d i a m o d u e c e n t o t t a n t a volte il nos t r o s a l u t o « m a n d i di c ù r ».
P a g i n a 15
FRIULI N E L MONDO
Marzo 1983
tinello Mario, Martinuzzi Bruno, Martiiiuzzi Onorino, Matlioz Cìiovanni, Mazzolini Renzo, Menci Dante, Pauluzzi Alceo, Polo Renzo. Perscllo Caterina, Per
scilo Virginio, Sabbadini Enzo, Sabbadini Fiorello Carlo, Simonutti Ino, Toncatti Gerard, Toniatti Maria, Valle
Giobatta, Ver.solatlo Attilio, Zannier
Carlo, Zannier Dante, Zannìer-Fcrrer.
ADAMI Regina e Franco - DOUCIIY
- Con il saluto a Enemonzo ci è giunto
il vostro abbonamcnto-sostenilore iier
il 1983.
BATTISTEL Teresa e Lino - ESSONNES-CORBEIL - Siete neirelenco degli abbonati-sostenilori per il 1983.
BERRÀ Giuseppe - CERNAY - E'
stato Augusto ad abbonarti pei' il 1983.
BIDOLÌ Angelina - VIGNEUX - Pie
rina da Udine ti manda tanti saluti
dopo averli abbonala per il 1983.
BUZZI Livio - MARNAZ - Abbiamo
riccvulo il luo abbonamento per il
1983.
BUZZI Nerina e Duilio - MARNAZ
- E' arrivato anche il vostro a'ihonanienlo per l'anno in corso.
CABRINI Adelinda - BRASSAC Tuo Iralello Sante da Arese ci ha invialo il tuo abbonamento per il 1983.
CARG.VELI.f Laura - PETIT CA.MON"
\ E - Con tanti saluti alla inaimnu che
abita a Leslans è arrivalo il luo abbonamento per il 1983.
CECCHINI Daniele - MARSPICH Tua mamma ti ha abbonato per il
19S3.
CECCONI-GOMMARD Amalli - LA
FERE - Antonietta Cccconi di Sequais
ha riniiovato il luo abbonamento per
il 1983.
CESCUTTI Natale - LILLA - Con i
saluli ai parenti emigrati in Australia ci è giunto il luo abbonamento
per il IS83.
COLOSSI Giovanni - MAUVES sur
HUISNE - Con i saluti ai parenti di
Ospctlaletto di Gemona ci è pervenuto
il tuo abbonamenlo per il 1982 e il
1983.
GARLATTI Zaira e Daniele - LE
PONTOUVRE - Ci è giunto il vostro abbonamento per l'annata corrente.
PONTE Umberto - NANTERRE Tua mamma li ha abbonato per il
1983,
PICCO Idolina - HOENHEIM - Sei
stala abbonata per l'anno in corso.
PICCO Vitlorio - KINGERIIEIM Abbiamo ricevuto il luo aiibonameiilo
p.-r li 1983.
TESA\ Linda - CHARLEVll.LE Dal Fogolàr di Liegi ci è giunto il
luo abbonamento per il 1983,
GERMANIA
VENIER Adriano - BAD LIEBENZELL - E' stato il segretario del Fogolàr di Liegi a mandarci il tuo abbonamento per il 1983.
Gianni Cucchiaro, nato a Sao Jose dos Campos (Brasile) ha visitato recentemente
il Friuli con suo padre, Giobatta Cucchiaro di Gemona, emigrato in Brasile da
trent'anni. Con quesla iniinagine sul castello di Gemona, desidera salutare i
parenti e gli amici sparsi in tutto il mondo con un « mandi di cùr ».
m e n a t o Melina, B:-;.sj GCIÌIKIO, Bonetti Francesca, Toniutli Luigi, Vii Italo,
Tullio Maria, Toniutli Valentino, Rugo
Eugenio, Lazzari Aclamo, Calligaro Modesto, LLonarduzzi-Chiolini Norm.i, CoÌombo-Candusso Frida, Caierani Giannino, Miebeloni Mario, Cella Giacomo.
FOGOLÀR di BOLZANO - Ecco l'elenco dei soci abbonati per il 1983:
Canciani Guido, Lenisa Pielro, Tollei
Elena, Muzzatli Bruno, Muzzalli Nino,
l'ederiei Edda, Franeeschini ì'iaiieeseo,
Colombatti Giacomo, Dapit Michelino,
Na.seimbeni Dario, Vigano Renzo, Papais EFgio, Bisaro Luciano, ArnakliCoianiz Edda, Cossarini Banìlacio, Moras-Palù Giuseppina, Ceculli Romualdo, Col'aone Giovanni, lob Remigio,
Salvalaio Giuseppe, Anionazzi Maria,
Belirame Dircio, Sabbadini Auguslo,
Miozzi Mario, Rossi Romano. Segalli
Olimpio, Zamparutti Mario Didoné Adelia, Borsa Bruna, Schmid Mariuccia,
Ronco Giovanni, Liuzzi Tullio, Trevisan
Italo, Pevere Elio, Federeeis Luigi, Pillino Walter, Bullon Orlando, Fadanelli
Nella, Monlegnacco Fausla, Lirussi-Feriiglio Jolanda, Trenladue-Comelli Angelica, Candusso Rudj, Guerialo (ìius.-ppe.
FOGOLÀR di CREMONA - I soci abbonati per li 1983: Bellini Carlo, Bonlanli Roberto, Candoni Vinicio, Baciai
Fiorenzo, Screm Bianca, Formis Franco, Stagno Pietro, Morassi Giobatta,
Palese Maria, Pedrelli Marco, Ghilardi
Gianna e Nino. Bona Ines Gomez, Pistoni Primo, Bressa Emilio, Chiodi Diomira, Pavan-Bini .Viaria.
FOGOLÀR di PADOVA - Il lesoriere
Onorio Scala ci ha invialo il suo ab-
INGHILTERRA
ALZETTA Lucio - BOREHA.M - E'
venuta nei nostri uffici Anna Ponlonulti che ha provveduto ad abbonarti per
il 1983.
CORINCIGH Lorenzo Si. M.BANS
- Tuo cognato Bepi ti ha abbonalo
p-r l'anno in corso.
CU:STOFOLI Fata: J CARLINGA Y
- Aalonietta Cccconi da Sequais ti ha
abbonato al giornale per il 1983, facendoli entrare nella grande famiglia di
«Friuli nel mondo».
TOSSUT Caterina - LONDRA - Anche per te è stata Antonietta a rinnovare l'abbonamento per il 1983.
ITALIA
FOGOLÀR di BOLLATE - Questi sono i nominativi dei soci che si sono
sinora abbonati al giornale per il 1983:
Bosari Ernesto, Bisin Lodovico. Comici Remo, Valloncini Umberto, Staeebini Rosa, Botlacin Guerrino, Rosso
Bruno, Macor Marino, l a m i n i Giusep
pe, Beinava Giovanni, Tullio Renalo,
Bin Rino, De Biasio-Comici Luisa, Si-
La signora Aniuli., /.eii..ii) in Kicgcr,
nativa dì Gris di Bicinicco e residente
a New Ulm (U.S.A.) è ritornata nel
paese d'origine per visitare i suoi cari.
Saluta tulli gli amici e parenti. Nella
foto con il fratello Enore e la cognata
Vincenza, li vediamo negli ullìcì del no.
Siro Ente in occasione della loro visita.
I P " aJB' • flF-sfe-1 iwinHuiii
Un gruppo di emigrati di Pozzo di Codroipo all'uscita della chiesa parrocchiale
di Hannon (Canada) dopo aver partecipato ad una messa celebrata da don
Antonio Elia, già cappellano dì Pozzo: attraverso il nostro giornale desiderano
salutare gli amici e i parenti rimasti in Friuli.
Ixjiiameiilo al giornale per il 1983 e gli
abbonamenti dei soci: Altan Elisa, Allegrello Osvaldo, Ambrosio Dino, Amadio Luisa, Caltrer Maria Teresa, Candin-De Stelani Edda, Cella Franco,
Cengarle Ugo, Ciriani Sergio, Clemente
liillio, Codutti Renato, Cosano Amalia,
De Nadai Anna, Di Colloredo Tommaso, D'Odorieo Walter, Ferigo Leonardo,
Ganzilli Giuseppe, Gerarduzzi Giulio,
Gori Giovanni, Lotti Arturo, Macor
Giorgio, Mariuzza Aldo, Masutti Rolando, Marehiol Pio, Mazzuchin (ìiovanna,
Menis-Cazzola Annamaria, Moieiia Francesco, Nimis Renata, Nocent Mario,
Pagnulti Sereno, Pastorello-Facchi Ester, Paulello Rino, Pittilini Ferruccio,
Presaeco Bruno, Puppin Nevio, Roseaiio Galliano, Rupolo Luciano, Seandolo
Aldo, Seehiano Pietro, Schiaretti Cesare, Stelanutti-Flauto Gemma, TaniBabuino Rosa, Tomada Regina, Toniolo Aristide, Toti Ezio, Totolo Novellina, Vacca Rina, Valesio Adele, Faeliin Odi zio, Calligaro Vitlorio.
FOGOLÀR di TRENTO - I soci che
si sono abbonati al giornale per il
1983 sono i seguenti: Boinanein Daniele, Bornancin Gianluigi, Baldissera .Sergio, Ballieo Bruno, Barzaii Gino, Buecella- To.soratli Ines, Bert<jlini-Polo
Friz Elvira, Bertotti-Callegarin (iianiiina, Conci-Quatti in Anna, Cecebiu Danilo, Gian Antonio, Cucchiaro Bruno,
Ciiolini Mariapia, Colombara-Silveslri
Silvia, Calovini-Ongaro Jolanda, Cossar
Luigi, Di Lena Lorenzo, Degano Rizzierl. De Ros Agostino, Dorigatti-Gracco
Lia Maria, Dan Adriano, De LoienziTievisan Gabriella, Dallapellegi ina-Venier Bruna, Foramitti Alberto, Foramitti Daniele, Fagioni Arnaldo, Filippin
.Marco, Gatlorìo Valentino, Galli-.Marson Anita, Lenisa Attilio, .Vlarcon Augusto, .Montagner Enrico, Missoni Bruna, Perna-Munini Olimpia, Piceo-.Morandini Vittoria, Picco-Girardi Loredana, Puglisi-Moretli Giovanna, PuialtiDelUi Pietra Maddalena, Pitussi (ìiacomina. Poli Carlo, Paolo-Borlolussi Silvana, Porta Dino, Pantalli-Basso Anna,
Quaglia Alfio, Righi Daniela, Righi-Loeatelli Anna, Roseano Emilio, Taiariol
Viltorio, Zucco Pietro, Zanelle Francesco, Zanor Bruno, Del Pin Remigio,
Tramonlin Gino.
ABBONATI 1983 - Associazione Donatori di sangue Domanins; Amat Genovella. Panna; Agostinis Enrico, Illegio. Agostinis Pietro, Tolmezzo; Alla
Adriano (.solo il 1982), Trieesimo; Alberti Angela, Maniago; Andreani Anna Roma; Andreutti Cidalia, S. Tomaso; Anlonulti-Zuliani Aurora, Desio
(Milano); An/il Lorenzo (sostenilore),
Torino; Avoledo Annibale (anche per
il 19841, Valvasone; Avoledo Evelina e
Ollavio (anche per il 1984), Casarsa;
Avoledo Rosanna, Lonigo (Vicenza);
Anionulti Sergio (sostenitore), Desio
(Milano); Baeinello-Amistani Erminia,
Casiaeeo; Baiutti Darida, Conoglano di
Cassacco; Baldassi Mario, Torino; Braida Ida, Manzano; Balzamonli Andrea,
Susans; Ballabeni-Aita Anita (anche
per il 1984), Monza; Barazzutti Luciano Cuneo; Barbetti Adele, Roma; Barzan Aldo, Cascinette d'Ivrea (Torino);
Bassanello Fabrizio. Torino;
Bassi
mons. Elio, Vergnacco; Bassi Luciano,
Udine; Basso Giovanni Maria, Orsaria:
Basso Paolo, Rauscedo; Battala Daniele (sostenitore), Provcsano; Belligoi
Noemi. Moimacco; Bellina Valentino,
Venzone; Bello Santa, Dignano; Beltrame Giuseppe, Grions al Torre; Bcncdet Onorato, Campagna di .Maniago; Bernardin-Gerenzani Rosi (solo per
il 1983), .Milano; Bertoli Celso, Barazzetlo di Coseano; Berton Alfonso, Dignano; Berloni Ines e Costantino (anche per il 1984), Gorizia; Biagini Maria, Cìenova; Bianco Alessandra, Fauna;
Bianzan Giovanni, Marina di Andora
(Savona); Biasutti Valentino, Castions
di Strada; Biblioteca Civica, S. Vito
al Tagliamento; Bidoh Bruno, Maniago; Biiarda-Dc Cecco Isabella (offerto
da Lino), Ragogna; Bitussi Felice, Ro-
ma; Bilussi-Amoretti Elda, Roma; Bitussi-Romanin Duilia (olferto dallo
zio), Udine; Bozzer-Nicoletti Sabina,
Valvasone; Bertoia Sergio, Milano: Bevilacqua Luigi, Udine; Bidoli Pierina,
Udine; Bidoli Lino, Camponc; Bini Mario, S. Maria la Longa; Bonfadini-La
Porta Luisa, Imperia; Bonino .Silvana,
Verona; Bortolossi Giuseppe, Buttrio:
Boilolussi Eddy; Udine; Bozzer Gio
vanni, Vinovo (Torino); Bozzer Vitlorio (solo per il 1982), Gozzano (Novara);
Brandolisio
Diana,
Verona;
Braida-l-alcoiie Delfina,
Castenedolo
(Brescia); Bratti Luigi, Desio (Milano);
Brimelli Giuliano (solo per il 1982), Cesano Boscone (Milano); Brunetti Leonello (sostenitore), Torino; BuigarelliDe Cecco Idea, Roma; Bucce Virginio,
Andreis; Burigana Giuseppe (sostenitore), Torino; Builc'zzoni Regina (anche
per II 1984), G^-nova; Cadel Giacomo,
Venezia; Cadò-LoiP.bardo Elisibetla.
Azzano X; Caiselli Franco, Milano;
Calligaro Danilo e Dionisio, Lancenigo
(Treviso); Cancian Sante, Cordcnons;
Campagna Bruna (sostenitore), Ca
stions di Zoppola; Candotti Armando,
Venaria (Torino); Canzian Sanie, .Manzano; Cargnelutli Leonardo, Gemona;
Carlini Domenico, Codroipo; Casa per
ferie, Priuso di Mediis; Castellan Augusto, Valvasone; Castellarin Benvenuto, Ronchis di Latisana; Caltaruzzi Maria; Gorizia; Catlarossi
Romolelta,
Oualso; Cecco Giovanni, Zoppola; Cella-Tarussio Lidia, Paularo; Ccdermaz
C a l d i n a (da parte del tìglio Giannino),
Lalina; Cbiandelli Olivia Virginia, Tavagnacco; Chiappini Rosanna (da parte della m a m m a ) , Loreto Aprutino (Pescara); Cicutto Cornelia, Toppo; Ciinaloribus Dilma, Milano; Cimarosti Orietta, Alassio (Savona); Cimarosti Rina, Alassio (Savona): Cimolino Natale
(sostenilore), Milano; Clemente Edoardo, Buttrio; Colussi Maurizio, Casarsa;
Comelli Giovanni, Nimis; Corona Pie
Ho, Grassobbio (Bergamo); Corsetto
Lucia, Caserta; Chiltolini Ivana, Milano; Giovato Angelo, Milano; d o v a l o
Alessandro, Milano; Ciovato Ferruccio,
Milano; Collavizza Ugo, Appiano Gentile (Como); Collino Ezio, Torino; Colussi Vittorio (Anche per il 1984), Ca.sar.sa; Colussi Zelinda, Poflabro; Comune di Medea; Cordovado Gino (sostenilore), Codroipo; Cosolo-Bevilaequa
Ester, Buccinaseo (Milano): Cossclti
Francesco, Porcia; Costantinis Giuseppe, Osoppo; Crislofoli Ermilda, Seciuals; Cragno .angelo, Branco; Crai-
Roberta Del Erari (figlia dei nostri amici Livio ed Elida, emigrati a .New York)
e Corrado Dell'Aglio: a questa giovanissima coppia (si sono sposati nel settembre del 1981 ) vanno ì saluti da parte
dei parenti, ma in particolare dagli zìi
Maria e Luigi .Martinuzzi di Sequais.
gbero Luigi, freppo Carnico; Croatto
Achille, Remanzaeeo; Crozzoli Sante
(sostenilore), Arese (Milano); Cudicio
Ado, Lalina; Cudizio Gaetano, Cocquio
(Varese); Cullai Emilio, Udine; Di Clelia Arluio, Villanova di S. Daniele; D'Aloisio Antonio, Desio (Milano); e Candido .'\dele, S. Vito al Tagliamento;
Dorbolo Emilia (ollerto dal figlio Dillo), Premariacco; Filipuzzi Aldo, Provcsano; Galante Aldo (ofieilo da Serena), Caluzetto; Gattesco Bruno, Castions di Strada: Gallina Disma, Torino; Fossaluzza Olivo e Giuseppe, Sequais; Lazzari Tarcisio (ollerto da Rino
Bini. Fonale (Como); Lucchin Chiara,
Domanins; Mirolo Angelo, Tauriano;
Mazzarolli Lorenzo, Toppo; Palacchino
Rosina, Udine; Peloso Ida, Susans;
Rocco Tullio, S Benedetto del Tronto;
Rupil Egidio, Prato Carnico; Piceo Mario, Milano; Raineri-Di Poi Loretta (ollerto tlal papa), Calalabiano (Catania);
Mirolo Giovanni (olferto dalla sorella
l'osca), Felello Umberto; Tesolin Luigi,
Domanins; Venier Rosina, Milano; Viola Fulvio, Rivignano; Viola Sergio, Rivignano; Vigano Rina, Cedegolo (Brescia); Zavagno Alessandro, Provcsano;
Zavagno Paolo, Udine; Zondini Fulvio,
Roma; Zecchi Tilde, Novara.
LUSSEMBURGO
PICCO Olimpio - LUSSE.VIBURGO E' slato Luigi Bevilacqua ad a b b o n a r t i
per il 1983.
NORVEGIA
CHITUSSI Giovanni - OSLO - Paride
De Paoli da Istrago di Spilimbergo ti
ha abbonalo per il 1983.
OLANDA
Sanle Crozzolo, n a t o a Comodoro Rivadavia (Argentina) sì è laureato, all'università Nacional del Sur (Bahia Bianca) ingegnere elettromeccanico a pieni
voti. Il padre del neo-ingegnere è oriundo di Tramonti di Sotto (Pn) e la madre i; argentina. Nonni, zìi e cugini inviano a Sante Crozzolo le loro più vive
felicitazioni e augurano tanto successo
profes.sionaie.
GORISSEN Antonio - MAASTRICHT
- Ci è pervenuto da parte del Fogolàr di Liegi il tuo a b b o n a m e n t o per
il 1983.
ROMANIA
COMICI Ludovico - BUCAREST Dal Fogolàr di Bollate (Ernesto Bosari I sei stato a b b o n a t o per il 1983.
(iARLAfTl VIIRON Eugenia - SINAlA - Diainia Cimaloribus da .Milano ti
ha abbonala al nostro giornale per
l'anno in corso.
Ferruccio Lanzi (già residente con la famìglia in Argentina da molti anni) è
rimpatrialo a Tarcento: lo vediamo, nella foto, con la sorella Lina e il cognato
Luigi Walter (già residenti in Argentina). Desiderano salutare caramente gli amici
di Madone di Mont (Buenos Aires) e il gruppo alpini di Perin, sempre di Villa
Bosch.
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nare al giornale (posta acrea) per il
1983.
CRAGNO Luigia - VILLA TESEI Tua sorella Mafalda ha provveduto a
saldare l'abbonamento (posta aerea)
per il 1983.
SCAINl Giorgio - OLAVARRIA - Il
tuo abbonamento (posla acrea) per il
1983 è pcrvenulo dal Fogolàr di Liegi
(Belcio).
TREVISAN Marcello - VILLA BALESI'ER - Erneslo Bosari da Bollale
ti ha abbonato per il 1983.
NORD AMERICA
11
V
Marzo 1983
FRIULI NEL .MONDO
P.i^ina 1(
• -.VImwKmmm
Papà Achille Floreani, emigrato a Santa
Fé (Argentina) è orgoglioso di mos t r a r e ai molti parenti e amici sparsi
nel m o n d o questo ricordo del malrimonìo della lìglia Sonia (laureata In
chimica) con l'ingegner Ruben Martinez. E u n particolare ricordo al centro friulano di Santa Fé.
PERESSUTTI Lucilla - CRAIOVA Da Bollate (Milano) è arrivato il tuo
a b b o n a m e n l o 1983 olferto da Ernesto
Bosari.
SPAGNA
COSSARINI Leaico - MADRID - L'assegno bancario da le inviatoci ha permesso il rinnovo del tuo a b b o n a m e n t o
per il 1984.
SVIZZERA
FOGOLÀR di SANGALLO - Il segretario del Fogolàr, Luigi Rosic nell'inviarci l'importo del suo a b b o n a m e n l o
al giornale per il 1983 ci ha trasmesso
anche l'elenco dei soci che hanno provveduto all'abbonamento per quest'anno:
Albiero Guido, Berton Cecilia, Butlazzoni Ivo, Benzoiii Bernardo, Buzziol
Virgino. Bernardini Silvano, Boezio
Leonardo, Blagho Nives, Bucce Luciano, Bevilacqua Renzo, Canton Aldo,
CappcIIaro Sante, Del Negro Giuseppe,
Dell'Agnese Mirella, Duriavigh Franco,
D'Agaro Lucio, Dell'Agnese Franco, Ermacora Luciano, Fior Cesare, Cazzerò
Vittorio, Calassi Irma, Gianotti Angelo,
Galasso Roberto, Giovanalto Anita,
Morelli William, Marincllo Luciano,
Monlicolo Angelo, Mecchia Vittorino,
Olivieri Antonio, P e n t a Romeo, Podrccca Italo, Pajer Giuseppe, Pittare l'./.iu,
Pierobon Adriana, Quattrin Lionello,
R o d a r e Luciano, Revelant Giulio, Spagnol Lida, Sabbadini Adelchi, Suran
Giuseppina, Paron Renzo, Todi.seo Vittorino, Tisate-Frisen Pierina, Vaccaro
Marco, Visentin Bruno, Vidal Romano,
Venturini Guido, Zulian Cesarina, Zaghet E r n e s t o , Zulian Giovanni, Zatli
Angelo.
BIAGGI-MAFFIOLI Pia Maria - BIASCA - Ti sei a b b o n a l a per il biennio
1983-1984
BASSI Pio - ZURIGO - Tua m a d r e
li ha a b b o n a t o per il 1983.
BELOTTI Martino - DIETIKON Con tanti saluti a te, a Silvana e a
Stefania la suocera Norma da Rodcano Alto ti ha a b b o n a t o al giornale
per il 1983.
BRESSA Riccardo - ZURIGO - Ci e
giunto il tuo vaglia postale e saldo dell'abbonamento 1983.
BUZZI Elma - BUBENDORF - Tua
m a m m a ti abbraccia e ti abbona per
il 1983 al nostro giornale.
CAPPELLO Aldo - FRAUENFELD C o n t r a c c a m b i a m o gli auguri e riscontriamo il tuo a b b o n a m e n t o per il 1983.
CEDERMAZ Giannino - ZURIGO Sei abbonato-sostenitore per il 1983; i
tuoi saluti vanno alla m a m m a , che risiede a Latina.
CHIARARIA Giuseppe - GINEVRA Ci hai fatto visita e hai provveduto
all'abbonamento per il 1983.
CIMATORIBUS Bianca - THUN - E '
s t a t a Dilma da Milano ad abbonarti
per il 1983.
CORTIULA Giuseppe - LANGENTHAL - Con i tuoi saluli ai familiari
residenti a Valeriano ci è pervenuto
il tuo abbonainenIo-sostenitore (spedizione in espresso postale) per il 1983.
CRISLOFOLI Napoleone - GINEVRA
- E' stala Antonietta Cecconi da Sequais a rinnovare il tuo a b b o n a m e n t o
per il 1983.
KRAUSS Rita - ZURIGO - Sei abbon a t a per il 1983.
NOACCO Elda - THUN - II rinnovo
del luo a b b o n a m e n t o 1983 è s t a t o effettuato p u n t u a l m e n l e da Auguslo.
PARADOWSKA Helena - BASILEA •
Erminia da Casiaeeo ti ha abbonata
p e r il 1983 con tanti saluti.
AITA Antonio - MASCOUCHE - Il
tuo a b b o n a m e n t o (posta aerea) per gli
anni 1983 e 1984 ci è giunto da parkdi Anita da Monza.
BAZZACCIII Gianfranco - WINNIPEG - Tuo nipote Gianni è venuto a
trovarci per abbonarti (posta aerea)
per il biennio 1983-1984.
BERTACCO Danilo - WESTON - Sei
abbonato (posta aerea) per questo e
il prossimo anno.
BERTI Luisa - TIMMINS - Abbiamo
ricevuto la tua rimessa postale che ti
assicura l'abbonaniento-soslenilore (posta aeiea) per l'anno corrente.
BOCUS Antenore - DOWNSVIEW Zelinda da Polfabro ti ha abbonato
(posta aerea) per il 1983.
BOT Angelo - SNOWBERRY WESTON
- Tuo fratello Corrado ha voluto abbonarti al nostro giornale per il 1983
(posta aerea).
BOT Corrado - WESTON - Sei abbonato (via aerea) per l'anno in corso.
BULFONE Vittorio - WINNIPEG Con i saluli la sorella residenle in Australia e ai familiari di Colloredo di
Montalbano ci è giunto il tuo abbonamento (posta aerea) per il 1983.
CANTARUTTI Nevio - TORONTO Tua cugina Maria Rosa ti ha abbonalo
(posta aerea) per l'anno in corso.
CASTELLAN Bruno - SUDBURY Sei abbonato-sostenitore (posta aerea)
per il 1983; i tuoi saluli vanno ai familiari di Valvasone.
CASTELLANI Fiorello - CRESTON Ci è giunto il tuo a b b o n a m e n t o (posta
aerea) per quest'anno e ti ringraziamo per il complimento al giornale, che
nonostante i tuoi trent'anni di lontananza riesce a mantenerti vicino al
Friuli.
CESCHIA Franco - ETOBICOKE Sei abbonalo (posta crea) per il biennio 1983-1984; il tuo mandi va ai tuoi
parenti (Marino e Marcellina) emigrali in Argentina e a tutti i compaesani
di Magnano in Riviera.
CHINA Franz - LONDON - E' slato
Aldo ad abbonarti (posta acrea) per
il 1983.
CIVIDINO Marcella - MISSION CL
TY - Silvana ti ha abbonala per l'anno in corso.
CLOCCHIATTI Ariedo-Este - KING
CITY - Sei abbonato (posta aerea) per
il 1983. Ricambiamo il luo mandi di
cùr.
COMISSO Luigi - PORT COLBORNE
- Con i saluli a Driolassa e a Teor ci
è pervenuto il tuo a b b o n a m e n t o per
l'anno in corso.
COSSARIN Elio - POWEL RIVER T u t t o regolare; abbiamo ricevuto la tua
ultima con l'importo che ti rinnova
l'abbonamento per il biennio 1983-1984.
I tuoi saluti vanno al papà che risiede
a Prodolone.
CREMA Cesare - TRAIL - Diamo riscontro al tuo a b b o n a m e n t o 1983 ricambiando il mandi di cùr.
CUDIN Bruno - HAMILTON - Nel
corso della tua visita a Udine li sci
a b b o n a t o (posta aerea) per il 1983.
DANELUZZI Silvana - TORONTO Daniele Ballala da Provcsano ha provveduto ad abbonarti (posta aerea)
per l'anno in corso.
DRIUTTI Enzo - TRAIL - Sei abbon a l o per il 1983.
ERMACORA Renato - REXDALE Tuo cognato Lantranco ha rinnovalo il
tuo a b b o n a m e n t o (posta aerea) per il
biennio I983-I984.
NICOLETTI Angelo - MONTREAL Sabina da Valvasone li ha abbonato
per l'anno in corso.
PIASENTIN Eugenio - TRAIL - E '
stato Cesare Crema ad abbonarti per
il 1983.
TOMADA Mario - CAMBRIDGE-GALT
- Abbiamo licevulo il tuo abbonamento
BRASILE
Varutti Annibale (nella foto con la signora) emigrato in Francia e residente a
Pontaverl, nostro abbonato dal 1956, si è meritato due medaglie di bronzo e
una d'argento per la sua fedeltà al lavoro presso la stessa ditta: dal 1954 al 1981.
Ci congratuliamo cordialmente con questo nostro friulano, augurandogli ogni
bene nel suo domani.
(posta area) per il 1983. L'indirizzo che
desideri c<moscere è il seguente: Gino
Tomada, Calle Juan de Garay 4272 OLIVOS (B. A.) - Argentina.
VASAK Luigina e Paul - DON MILLS
- E' stala zia Erminia da Casicco ad
abbonai vi al giornale (posta aerea) per
il 1983.
STATI UNITI
ASQUINI Serafina
e Ermis NORTHVILLE - Con i saluti ai familiari di Romans di V a n n o ci è giunto
il vosi IO abbonamenlo per il 1983.
BERLIN Caterina - WESTCHESTER
- Quarantadue anni lontana da Sequais
ma V ieina con « Friuli nel mondo »;
abbiamo ricevuto il tuo abbonament(j (posta aerea) per l'anno in corso.
BERTOLO Luigi - CANTON - Tua
cognata Ita da .Vlaniago ti ha rinnovalo
l'abboiu menlo (posla aerea) per il
1983.
BIANCHI Alice e Silvio - MIDDLE
VILLAGE - Grazie per gli auguri che
ci tale e diamo risconlro al vostro abbonamento-sostenitore per il 1983.
BO.V1BEN Maria - SAN FRANCISCO
- Purtroppo il tuo abbonamento era
scaduto nel dicembre 1980, ma ti abbiamo invialo il giornale anche nel
1981. L'importo da te inviato ti pcrii:e!le l'c'.bbonamento per il blS'? 1 tnoi
Dopo trent'anni di lontananza è tornata a Codroipo, Angela Baldassi Gruer,
emigrala in Australia, dove tuttora
vìve a T o m w a r t h : ha fatto vìsita al
fratello Luigi Baldassi, dì Codroipo,
nella cui abitazione e stata fatta quesla foto-ricordo.
I friulani dì Bruxelles, guidati dal loro presidente dott. Domenico Lenarduzzi,
(al centro nella foto) hanno fatto visita alla Val Trainontina: hanno tatto sosta
a Campone dove questa immagine li m o s t r a in un m o m e n t o dì riposo.
saluli ai familiari di Castions di Zoppola.
BRUN Antonio - TRENTON - Sci abbonalo-sostenitore per il 1983; il tuo
saluto va al monte Raul dalla cresta
nera e a lutto il Friuli.
BUSINELLI Domenico - NEW YORK
- Abbiamo ricevuto il tuo abbonamento (posta aerea) per il 1983.
CECCATO Dino - LOCKPORT - Tuo
cugino li ha abbonalo (posta aerea)
per l'anno in corso.
FABRIS GioBatta - NEW YORK Sei abbonato per il 1983.
CORDOVADO Ettore - ALLEN PARK
- (lino da Codroipo li ha abbonato
per l'annata corrente e ti saluta.
RO.MANELLl Alda - BLOO.MFIELD
HILLS - Ci e pervenuto il tuo abbonamenlo per il 1983.
TOSOLINI Egidio - UPLAND - Il
tuo abbonamento è per tutto il 1983.
ZANETTI Maria - BETTLE CREEK
- Sante Canzian da Manzano ha provveduto ad abbonarti per l'anno in
corso.
SUD AMERICA
ARGENTINA
ANZILUTTI Mario - HERMOSA - E'
venuto da noi Lucardi per
rinnovare
il tuo abbonamento per il 1983.
BADIN Norberto - HURLLNGAM Da Caltaruzzi abbiamo ricevuto il tuo
abbonamento (posta aerea) per il 1983.
BOREAN Angelo - GENERAL ROCA
- Pierina Bianchini ti ha abbonato
(posla aerea) per l'anno in corso.
BORGO Riccardo - LLAVALLOL - Ancilla da Gradisca di Sedegliano ci ha
invaio il vaglia postale a saldo del
luo a b b o n a m e r t o 1983.
BORTOLUSSI Joaquin - LABOULAYE - Abbiamo rieevulo il tuo abbonamenlo (posla aerea) per il 1983.
CANCIAN Remigio - BUENOS AIRES
- Il noslro vice-presidenle Renato Appi di Cordcnons ci ha trasmesso il luo
abbonamento (posta aerea) per l'annata corrente.
CANDUSSO Aurora - LA PEATA - 11
parroco di Comerzo di Maiano ti ha
abbonala al noslro giornale (posta aerea) per il 1983.
CASSIN Silvana - BUENOS AIRES Da Gemona Giovanni Gallo ci ha inviato il tuo abbonamento (via aerea)
per il biennio 198.V1984 con il tuo
iiHindi ai familiari residenti a Zoppola
e a Domanins.
CASTENETTO Mario - MAR DEL
PEATA - Tuo nipote Leonardo li ha
abbonato (posta aerea) per il 1983.
CALTARUZZI Rodolfo - VILLA MAIPU' - Nel corso della tua visita alla
nostra sede hai rinnovato l'abbonamento (posta aerea) per l'annata corrente.
CIMATORIBUS Antonio - JUJUJ Dilma da Milano li ha abbonalo per
l'annata corrente.
CIRIANI Lionel - FLORENCIO VARELA - Sei abbonato (posta aerea) per
il 1983.
CIRIANI Mario - BUENOS Aires E' stala Pierina a regolarizzare anche
il tuo abbonamento (posta acrea) per
quest'anno.
CIRIANI Pablo - QUILMES CESTE Anche per te Pierina Bianchini ha
provveduto a saldare l'abbonamento
(posla aerea) per il 1983.
COLUSSI Calisto - CORDOBA - Facciamo i migliori auguri per i tuoi raccolli e non manchiamo di estendere
i tuoi saluti ai parenti che risiedono
a Casarsa e in Canada. Speriamo di
accontentarti nel pubblicare i racconti
che tu desideri. Mandi.
COMISSO Leandro - MAR DEL PEATA - E' stato Ermes Ceccatto ad abbonarli per il 1983.
COSTANTINIS Fralelli - LANUS ESTE - Vostro papà vi ha voluto abbo-
BLASOTTI Pina e Pietro - GUARHULOS - Siamo stati lieti di ospitarvi nei
nostri ulHci assieme al vostro figliolo
Ivan; ora riscontriamo il vostro abbonamento (via crea) per il 1983. Non
manchiamo di estendere i vostri saluti
a tutti i gemonesi nel mondo.
BLARASIN José Sergio - SANTA
CRUZ - Abbonato (via aerea) per il
1983 dal Fogolàr di Bolzano.
URUGUAY
CICUTTO Aurelio - MONTEVIDEO
Abbiamo ricevuto il rinnovo del tuo
abbonamento per il 1983 (posta aerea),
CICUTTO Gaetano - .VIONTEVIDEO
- Ci è giunto anche il tuo abbonamento (via aerea) per l'anno in corso.
VENEZUELA
FOGOLÀR di SAN CRISTOBAL - Alziamo il calice di spumante per un
brindisi alla nascita del nuovo fogolàr
accanto alla diga che slate costruendo.
Viva i furlans e il Friuli! II noslro
cxmsigliere Alberto Picotti ci ha trasmesso i nominativi dei soci che si .sono abbonati al giornale per il 1983. Eccolo: Vidoni Nevio, Menassero Ettore,
Facchin Sergio, Naiaretti Leandro, A
lulti un mandi di cùr.
BELLINI Leo - TUREN - Nel corso
della tua visita alla nostra sede ti
sei iscritto nell'elenco degli abbonali.sostenitori per l'anno corrente.
FACHIN-DE ANTENUCCI Pianina PUERTO ORDAZ - Abbiamo ricevuto
il tuo abbonamento (posta acrea) per
l'anno in corso.
FELICE Sandro - PUERTO ORDAZ Abbonalo per il 1983 (posta aerea),
.MARCUZZO-COLLEDANI Dina-BARQUISIMETO - Da Dorino di San Vilo
al Tagliamento abbiamo ricevuto il tuo
saldo per il 1982.
MARTLNELLO Luigi - CARACAS L'importo da te versato ti permette il
rinnovo dell'abbonamento 1983 (posta
aerea).
MIANI Mario - CARACAS - Nel corso
della tua visita a Udine hai saldato
i tuoi abbonamcnli per il 1982 e il 1983.
MOLINO Ennio Enea - S. CRISTOBAL - Diamo riscontro al tuo abbonamento (posta aerea) per il corrente
anno.
PELLARINI Bruno - .MARACAIBO Sei abbonato (posta acrea) per l'anno
in corso.
PONTA Eliseo - PUERTO ORDAZ •
Abbonato (posla aerea) per il 1983.
PONTA Giobatta - CARACAS - Ci è
giunto il saldo del tuo abbonamento
(via aerea) per quest'anno.
SALVADOR Olimpio - .MARACAY - E'
slato Luigi .Mallante dall'Argentina ad
abbonarti sino a tutto dicembre 1984.
TRICHES Enzo - CARACAS - Abbonato per il 1983 (posta aerea).
Ente
Friuli nel Mondo
CASELLA POSTALE 242
TELEFONO (0432) 205077 - 290778
VIA DEL SALE, 9
33100 UDINE
Presidente
emerito:
Ottavio
Presidente: Mario
Valerio
Toros
Vice Presidenti:
Flavio Donda per Gorizia
Renato Appi per Pordenone
Valentino Vitale per Udine
Direttore: Vinicio Talotti
Consiglieri:
Giannino Angeli, Tarcisio Battiston,
Sergio Bertossi, Pietro Biasin,
Vittorio Bortolin, Gianni Bravo,
Angelo Candolini, Bruno Catasso,
Gino CocIanni, Adriano Degano,
Nenrìo Gonano, Domenico Lenarduzzi,
Libero Martinis, Giovanni Melchior,
Alberto Ricolti ,Silvano Polmonari,
Pietro Bigatto, Vittorio Rubini,
Luciano Simonitto, Romano Speeogna,
Elia Tomai, Aristide Toniolo,
Walter Urban
Membri di diritto:
Presidenti prò tempore delle
Amministrazioni Provinciali di
Pordenone, Gorizia e Udine
Collegio dei Revisori dei Conti:
Presidente: Saule Caporale;
membri effettivi:
Paolo Braida e Adìno Cisìlino;
membri supplenti:
Elio Peres e Cosimo Pulina
L.
OTTORINO
BURELLI,
direttore
responsabile
Autorizzazione Tribunale Udine 10-5-1957, n. 116
Tipografia Arti Granché Friulane - Udine

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