REFERENDUM:

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Periodico d’Informazione - Distribuzione Gratuita
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Registrato al Tribunale di Marsala al N.181
del 14/12/2009 del Registro dei Periodici
REFERENDUM:
Giugno 2011 - ANNO 1 - Numero 3
Direttore Responsabile: Celeste Caradonna
Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo
perchè votare SI, perchè votare NO!
di Mimmo Guzzo
obin Hood, nel pieno spirito di supporto ai
R
cittadini che ha particolarmente a cuore, ha
chiesto dei consigli per poter spiegare e tradurre
i quesiti del referendum in un italiano comprensibile e decifrabile a tutti….proprio a tutti…..e
permettere a chiunque, quindi, diciottenne o ultranovantenne che sia, di esercitare il diritto al
voto con chiarezza.
Come ben si vede né la televisione né i giornali
hanno pensato a chiarire compiutamente le idee.
A volte il linguaggio troppo tecnico, proprio dei
cosiddetti addetti ai lavori, impedisce di capire
davvero cosa si legge ed impedisce di farsi una
propria chiara idea.
Robin Hood vuole andare controtendenza ed offrire un servizio ai cittadini, suoi lettori e non,
perché crede fermamente che informarsi e capire si traduce in una scelta consapevole del
voto, quindi, libera.
Si tiene a precisare preliminarmente che va sottovalutato il potere che viene concesso al cittadino attraverso il Referendum 2011.
Votare è democrazia, diritto e dovere civico;
tutti insieme decidiamo per noi stessi e per i nostri figli andando a votare al Referendum del 1213 giugno 2011.
Non importa se SI, NO, scheda bianca o annullando la scheda, l'importante è andare e scegliere liberamente secondo coscienza.
Con umiltà ci approcciamo a spiegarvi come
stanno le cose cercando di restare equidistanti
da ogni posizione.
Innanzitutto va specificato che i comitati promotori dei Referendum hanno formulato ben 4
quesiti, ossia pongono a noi cittadini ben quattro domande su quattro argomenti non da poco
e ci chiedono di decidere.
I quesiti a pag.4
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Partanna
di Giovanni Casciotta
FINALISSIMA GRIFO D’ORO
omenica 05 GiuD
gno al Castello
Grifeo, si è tenuta la
Finalissima del Concorso Scolastico Nazionale
di
Teatro-Scuola “Grifo
d’Oro”.
La cerimonia di premiazione ha visto
quest’anno come personalità del
mondo dello spettacolo, Gianfranco
Jannuzzo, Lidia Schillaci, Ray Lovelock, Vittorio Matteucci, Daniele Falleri, Carola Stagnaro.
La manifestazione, giunta alla 10°
Edizione, ha preso avvio nel 2001, e
da allora più di 1200 scuole negli anni
hanno chiesto di partecipare, ed oltre
150 scuole, provenienti da tutta Italia
sono state negli anni selezionate. Ragazzi, insegnanti, dirigenti, famiglie
a seguito, da tutte le zone d'Italia, da
Sassari a Napoli, da Tirano a Calta-
nissetta, da Torino a Caserta, da Catania a Lecce, da Bari a Brescia, da
Palermo a Cagliari ,da Cosenza a
Messina.
Numerosi gli ospiti illustri delle manifestazioni precedenti: Pierluigi Pirandello, Giancarlo Zanetti, Lina
Bernardi, Laura Lattuada, Eleonora
Brigliadori, Andrea Tidona, Liliana
Cosi, Luciana Grifi, Mario Pupella,
Rosa Ricciardi, Marianna De Micheli, Alessandro Mario, Nino Castelnuovo, Giuseppe Pambieri e altri
ancora.
Il binomio “giovani-teatro” è ancora
una volta al centro dell’attenzione
della macchina organizzativa che ha
concluso un anno ricco di soddisfazioni socio-culturali in uno dei palcoscenici come è il “Grifo d’Oro”.
Lo staff operativo dell’Istituto Comprensivo “A. di Savoia-Aosta” di Partanna,
promotore
e
artefice
dell’iniziativa, è abilmente guidato
dal Direttore Artistico, Prof. Roberto
Messina e dal Dirigente Scolastico,
Prof. Ninni Battaglia.
Ogni anno migliaia di persone, pro-
venienti da diverse province italiane,
affollano le strade di Partanna, visitano il territorio circostante, le bellezze artistico-storiche della zona,
riempiono l’Auditorium “G. Leggio”
nelle serate di rappresentazione.
Anche questa edizione è stata ricca di
lavori interessanti, di spettacoli frutto
del lavoro di pazienti docenti e di bravissimi alunni, insomma si sono toccati livelli artistici-teatrali veramente
alti.
In occasione della Finalissima, la
Commissione-Giuria, con il patrocinio del Ministero Pubblica Istruzione,
della Regione Sicilia, dell’Assemblea
Regionale Siciliana, della Provincia
Regionale di Trapani, del Comune di
Partanna, della Banca di Credito Cooperativo del Belice, della Fondazione
“Rocco Chinnici” (premio ambitissimo), della Presidenza della Repubblica, ha assegnato numerosi premi
tra i quali i più importanti il Trofeo
“GRIFO D’ORO”, il premio
“ROCCO CHINNICI” destinato ad
un’opera che meglio delle altre porti
un messaggio forte sulla cultura della
legalità, di impegno civile e che abbia
una chiara connotazione contro ogni
forma di violenza.
A PARTANNA LI CANI FANNU
BENI A LA SALUTI
Redazione
Un jornu mi sintia un pocu appanzatu,
chinu di lardu e senza ciatu,
dissi: ora viu soccu dici lu dutturi.
Appenamivitticipartiu:“dunn'ha statu tradituri?”
Camina oggi, camina dumani
'nta lu cchiù bellu n'abbintaru li cani
e fù accussì chi di caminata lenta
ju a finiri a cursa violenta.
Accussì mi dissi lu dutturi:
“ogni sira ha caminari nna para d'uri”,
e fù così chi cuminciau st'avventura
chi am'ha vidiri finu a quannu dura.
Ora je dicu a sta cittadinanza
chi si vuliti jittari la panza
viniti cu mia ogni sira all'ottu
chi si trova sempri qualchi bassottu,
Avi deci anni chi passu li me jurnati
tra machina e divanu sempri assittati,
ora fussi ura di pinsari a la saluti
e mi nn'aiu a fari tutti caminati.
Lu dissi a nna pocu di me cumpari
chi avianu un pocu di panza a jittari
e di boni 'ntenzioni armati
ogni sira 'ncuminciaru li caminati.
Li me cumpari mi pigghiaru pi pazzu:
“ora ogni sira nn'avissimu a fari lu mazzu?
S'ogni strata ci su deci cani arraggiati
addiventanu cursi, no caminati!”
chi cu li cursi chi nni fa fari
avemu vogghia di 'nsicchiri.
Atru chi problema di randagismu
si si spargi la vuci arriva puru lu turismu.
Senza sordi ogni sira si fa palestra
si vo turnari sanu a manciariti la minestra.
Ora capisciu dunni sta lu dannu,
su li duttura chi li cani li vonnu.
Ci dissiru a lu Sinnacu: “unni li tuccari
chi niatri ci 'nsignamu di caminari,
li caminati addiventanu curruti
accussì stannu tutti beddi in saluti.”
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UCCELLI PERICOLOSI
Partanna
di Mimmo Guzzo
he siamo terremoC
tati è risaputo, ma
come se non fossero
bastati i gravissimi
danni che il terremoto
ha causato al nostro
patrimonio artistico e
monumentale, questi continuano a
sgretolarsi sotto gli occhi inermi dei
cittadini.
Ebbene sì, dopo la chiesa Madre che
ha cominciato a perdere pezzi qualche anno fa, è toccato al campanile di
S. Francesco, simbolo della nostra
cittadina.
Per fortuna sotto la pioggia di calcinacci di pochi giorni fa non si è venuto a trovare alcun passante,
altrimenti sarebbero stati dolori per
chi avrebbe dovuto evitare l'accaduto.
Come sarebbe a dire chi è il responsabile?
Sicuramente le erbacce, che crescono
sulla guglia del campanile e con le
loro radici provocano il distaccamento dei calcinacci!
Anzi, per dirla proprio tutta, la colpa
è dei piccioni che, concimando abbondantemente la sommità del campanile, consentono alle “fratte” di
crescere rigogliose.
Per cui, voi malpensanti, non date la
colpa a chi non fa la giusta manutenzione, sono gli uccelli, i maleducati
che si permettono di andare al cesso
in posti impropri.
L'unica cosa da fare sarebbe quella di
mettere un bel divieto di defecare a
coronamento della guglia e multare i
volatili contravventori.
In futuro, se continueranno a cadere
calcinacci, per eventuali risarcimenti,
rivolgersi ai pennuti.
VII° “TORNEO DEI
QUARTIERI”
di Giovanni Casciotta
G
rande successo al Centro Polivalente “Peppino Impastato”, in
quello che è diventato il più atteso dei
tornei estivi e cioè il Torneo dei
Quartieri, giunto quest’anno alla VII°
edizione e che si è svolto nelle giornate del 3, 4 e 5 Giugno.
La manifestazione organizzata dal
Centro Sportivo Partanna, diretta da
Piero Bertolino, ha visto la partecipazione di numerosi giovani di età
dai 5 ai 18 anni.
La scuola calcio CSD Partanna opera
da anni con serietà e peculiarità e si
prefigge l’obiettivo di indirizzare i
giovani verso lo sport sano. L’attività
sportiva aiuta i bambini a raggiungere uno stato di benessere psico-fi-
sico ottimale ed esercita un ruolo di
protezione e prevenzione di varie
malattie tra cui l'obesità, l'ipertensione arteriosa e le malformazioni
della colonna vertebrale.
Avviare i bambini all'attività sportiva
è fondamentale per il corretto sviluppo fisico del bambino. Ma non
dobbiamo dimenticare che lo sport è
utile anche come elemento di socializzazione, distrazione e divertimento. E’ sempre importante tenere
in considerazione i desideri degli
stessi bambini. Loro sono l’elemento
centrale delle generazioni future. La
passione per un'attività fisica vissuta
come gioco e divertimento, permette
l'aumento dell'impegno, della concentrazione e della motivazione, caratteristiche che contribuiscono non
solo alla crescita fisica ma anche, appunto, a quella emotiva.
3
Il Comune aumenta i diritti
di segreteria in materia
di edilizia-urbanistica
Delibere di Giunta
Redazione
on deliberazione n.55 del 19
C
aprile 2011 la Giunta Municipale, all’unanimità, approva il signi-
ficativo aumento dei diritti di
segreteria che i cittadini dovranno
versare all’atto della richiesta del rilascio di documenti o autorizzazioni
in materia di edilizia.
Tali somme sono disciplinate dal
D.L. 18.1.93 n. 8 art. 10, che prevede, ad esempio, per un’autorizzazione per l’occupazione di suolo
pubblico un minimo di lire 10.000 e
un massimo di lire 100.000 a discre-
zione degli enti locali.
La sopra citata deliberazione, ha determinato un aumento di oltre il mille
% dei diritti di segreteria. Tradotto in
euro, nel caso esemplificativo di cui
sopra, il cittadino dovrà pagare 52,00
€ oltre a 38,00 € di diritti tecnici
(?!?), per un totale di 90,00 € in luogo
dei 5,16 € dovuti prima della deliberazione di cui sopra.
Ci si chiede come mai il comune
abbia portato, in alcuni casi, i diritti
di segreteria al massimo consentito
dalla legge e non abbia optato invece
per un aumento graduale!?
E perché Partanna sia l’unico comune del circondario ad applicare i
diritti tecnici che non si capisce bene
cosa siano!?
I cittadini attendono risposta e Robin
Hood è pronto ad offrire lo spazio
alla Giunta per gli eventuali chiarimenti.
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Partanna
ECCO I QUESITI DEL REFERENDUM.
Avv.Ti
Maria Elena Bianco
Giuseppe Accardo
Se vota NO, invece, è favorevole alla
privatizzazione di quel bene fondamentale costituito dall’acqua.
QUESITO – scheda
rossa
REFERENDUM
2011 ACQUA 1
Il quesito: "Volete Voi
che sia abrogato l'art.
23-bis(.....)?
Questo è il sunto della
complicata e troppo
tecnica domanda che
leggeremo
sulla
scheda rosa, ma cerchiamo di capire insieme. L’articolo 23
bis della L. 133/2008, oggetto della
domanda, prevede l'affidamento e la
gestione dei servizi pubblici locali di
rilevanza economica che dovrebbe
avvenire, in via ordinaria, a favore di
imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad
evidenza pubblica. Con il referendum
si chiede a ciascun cittadino se questo articolo della legge deve ancora
restare in vigore e quindi essere rispettato oppure se questo articolo
deve essere abrogato, “cancellato”
per così dire dalla legge. Scegliere
per l’abrogazione o no dipende da
cosa si intende fare.
QUESITO - scheda gialla
REFERENDUM 2011 ACQUA 2
Il quesito “Volete voi che sia abrogato il comma 1 dell'articolo 154,
comma 1 (Tariffa del servizio idrico
integrato) del Decreto Legislativo n.
152 del 3 aprile 2006 «Norme in materia ambientale», limitatamente alla
seguente parte: «dell'adeguatezza
della remunerazione del capitale investito»?»
Dal testo della domanda molto non si
capisce, anzi proprio nulla, c’è solo il
riferimento ad una norma che per
ovvi motivi non tutti conoscono.
Spieghiamo nel dettaglio, non con
poca difficoltà perché spiegare dati
tecnici non è facile.
La norma sottoposta a referendum,
l’art. 154 comma 1, è inserita nel codice dell'Ambiente e riguarda la tariffa del servizio idrico cosiddetto
integrato (che per definizione è l'insieme dei servizi di estrazione dell’acqua dai pozzi, del passaggio dal
prelievo ai serbatoi e della distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque
reflue).
Tale tariffa costituisce il corrispettivo
(ossia quanto guadagnano) del servizio idrico integrato ed è determinata
tenendo conto dell'adeguatezza della
remunerazione del capitale investito.
Se si è d’accordo che l’acqua, bene
pubblico per eccellenza, possa essere
gestito anche da imprese private allora si è per la privatizzazione del servizio idrico e si vuole che la norma
rimanga efficace.
Al contrario se si pensa che l’acqua
come bene pubblico per eccellenza
non possa essere in alcun modo privatizzato allora si è favorevoli all’abrogazione.
Quindi, l'abrogazione di questo articolo vieterà gli affidamenti di gestione del servizio idrico a società di
capitali di privati, concedendo invece
tale gestione ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.
Quindi sul quesito primo relativo all’acqua pubblica il cittadino:
Se vota SI è favorevole all’abrogazione dell’articolo 23 bis della Legge
n. 133/2008 che favorisce la privatizzazione del servizio idrico, in sostanza si vuole che l'acqua rimanga a
gestione pubblica.
In pratica con l’efficacia di questa
norma si consentirebbe al gestore di
ottenere profitti garantiti sulla tariffa,
caricando sulla bolletta dei cittadini
un 7% a remunerazione del capitale
investito, senza nessun collegamento
a qualsiasi logica di reinvestimento
per il miglioramento qualitativo del
servizio.
Il secondo quesito chiede agli elettori
di esprimere il proprio parere in merito all’abrogazione della parte della
norma che consente ai gestori dei servizi idrici di ricavare profitti sulla tariffa dell’acqua, imponendo sulle
bollette degli utenti un ricarico come
remunerazione per il capitale investito.
Quindi sul quesito secondo relativo
all’acqua pubblica il cittadino:
Se vota SI è favorevole all’abrogazione dell’articolo 154, comma 1 del
decreto legislativo 152/2006 che favorisce una remunerazione sull’erogazione del servizio.
In sostanza si eliminano gli interessi
negli investimenti sul settore idrico
da parte delle aziende private.
Se vota NO, invece, è favorevole alla
remunerazione sull’erogazione del
servizio, e quindi all’aumento del
prezzo dell’acqua.
nonché l’articolo 2, della legge 7
aprile 2010, n. 51, recante “Disposizioni in materia di impedimento a
comparire in udienza.”
Il quesito ovviamente ha natura del
tutto “politica” e vediamo ora di cosa
si occupa il quesito sul legittimo impedimento, o meglio legge numero
51 del 7 aprile 2010 che assicura il
“sereno svolgimento delle funzioni
attribuite dalla Costituzione e dalla
legge” (art. 2, comma 1) al Presidente
del Consiglio e ai Ministri della repubblica.
Il quesito sul legittimo impedimento
elimina in blocco tutta la legge, per
questo è nella forma “Volete voi che
siano abrogati…. “.
Il testo della legge è stato concepito
per aiutare il Presidente del Consiglio
ed i Ministri della Repubblica nel lavoro istituzionale.
Il testo non è di difficile comprensione, ma ci sono alcuni punti che
vanno sottolineati, per assicurare una
più facile comprensione di questa
legge e, quindi, un voto più consapevole.
Quello che salta subito all'occhio è il
comma 6 dell'articolo 1: “Le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai processi penali in
corso, in ogni fase, stato o grado, alla
data di entrata in vigore della presente legge”.
Questo è sicuramente un punto importante: significa che il Presidente
del Consiglio o i Ministri della Re-
vede entro un anno l'adozione della
Strategia energetica nazionale.
L’argomento è molto molto molto delicato e ciascuno deve riflettere con
calma ed attenzione e votare secondo
coscienza.
Qualunque scelta è importante per
decidere in che paese vogliamo vivere e in quale vogliamo far crescere
in nostri figli.
Quindi sul quesito relativo all’energia nuclerare il cittadino:
Se vota SI è favorevole all’abrogazione della norma art. 5 D. Legge
34/2011 che permette la realizzazione
sul territorio nazionale di nuove centrali nucleari.
Se vota NO, è favorevole alla costruzione di nuovi impianti di produzione
nucleare sul territorio italiano
pubblica (in carica, ndr) possono rinunciare a presentarsi ad un'udienza
di un processo, anche penale, anche
di terzo grado e anche se l'udienza
servisse ad emettere una sentenza definitiva se questa fosse giudicata intralciante in termini di tempo al
lavoro del Governo.
Bisogna chiedersi con maturità e
senso civico se si consideri lecito proteggere alcuni cittadini rispetto ad
altri da un processo, anche nel caso di
una condanna penale.
I ministri della Repubblica, per altro,
sono i nostri rappresentanti di fronte
al Mondo intero, questo deve pesare
nella scelta.
Quindi sul quesito relativo al legittimo impedimento il cittadino:
Se vota SI è favorevole all’abrogazione della norma art. 1 e 2, della
legge 7 aprile 2010, n. 51, la cosiddetta Legge salva- Premier.
Se vota NO, non è favorevole all’abrogazione.
QUESITO – scheda grigia
REFERENDUM 2011 ENERGIA
NUCLEARE
Il quesito «Volete che siano abrogati
i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del decreto legge 31/03/2011 n. 34 convertito con modificazioni dalla legge
26/05/2011 n.75 ?».
Anche in questo caso per tutti coloro
che non hanno seguito l’iter della formulazione del suddetto quesito nonché il movimento politico e la
decisione della cassazione poco
chiaro è il testo del quesito.
Il decreto legge 34/20011 e la successiva legge 75/2011 prevedono la possibilità che nel nostro paese possano
nascere centrali nucleari.
Il quesito si propone di cancellare
ogni riferimento normativo che permetta l'avvio del piano nucleare proposto dall'attuale Governo.
Nel mirino del quesito il comma 1
dell'articolo 5 del cosiddetto decreto
omnibus che prevede una sorta di
stop alla definizione e attuazione del
programma di localizzazione, realizzazione ed esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di
energia elettrica nucleare, e il comma
8 del medesimo articolo 5 che pre-
QUESITO – scheda verde chiaro
REFERENDUM 2011 SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Il quesito “Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6,
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Il Sindaco risponde
Santa Ninfa
Riceviamo e pubblichiamo
La Redazione
Gentile Direttore,
in riferimento al n°2 di Robin Hood
del maggio 2011, è doveroso, da parte
mia, confutare alcune cose scritte sul
Vostro giornale.
Non è la prima volta che vengo attaccato personalmente, con argomenti
falsi e strumentali, ma, si sa, in nome
della satira, a volte, si forza la verità!
In questo numero, però, si è superata
ogni forma di decenza!!
Mi riferisco a notizie che spero siano
solo frutto di pressappochismo ed
ignoranza dei contenuti altrimenti
devo imputare il tutto a malafede, a
squallidi disegni politici o a tornaconto personale.
Andiamo con ordine.
Alcune Associazioni di Volontariato
mi avevano invitato, tempo fa, ad una
riunione per programmare qualcosa
assieme. Essendo queste molto eterogenee per scopi e contenuti le idee
erano confuse e discordanti.
L’Amministrazione Comunale, allora, ha suggerito di porre il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia come
obiettivo collante dell’iniziativa, ha
dato il Patrocinio collaborando con
mezzi, locali, operai, soldi, tecnici,
presenza.
Ora, nell’articolo a firma “Astrea”, (a
proposito quando parlo con le persone mi piace guardarle negli occhi,
quando leggo qualcosa mi piace capire chi la scrive) vedo scritte cose
che dimostrano ignoranza dei fatti o
malafede.
È scritto: si è data “finalmente attenzione ai bambini diversamente
abili……. Il primo gesto civico di
questa amministrazione……” voglio
precisare che disabili, anziani, comunque svantaggiati sono sempre
stati e sono tutt’ora al centro dell’interesse di questa Amministrazione;
Colonie Estive, diversamente abili in
gita l’Estate scorsa a Castellammare,
Scopello con pranzo in ristorante, visita al Presepe Vivente di Custonaci
con relativa pizza a Calatafimi, convenzione con l’AIAS, assistenza domiciliare, progetti di coinvolgimento
ed inserimento, queste sono solo alcune delle cose che vengono regolarmente fatte, e tutto completamente
gratis, diversamente da come si è
conclusa la manifestazione per
L’Unità d’Italia quando, contrariamente a impegni presi con l’Amministrazione, si è fatto pagare un ticket
per la “brucculata”, con grandi lamentele e proteste dei cittadini.
Grande e nobile l’apporto dato dalle
Associazioni e dall’Istituto Comprensivo di Santa Ninfa, bisogna però
riconoscere che alcune di esse, all’iniziativa, hanno messo solo il
nome, qualche altra non è stata invitata, di altre, ancora, ne è stata sminuita
la
partecipazione.
L’Amministrazione resta, comunque,
disponibile ad ogni forma di vera,
leale e non strumentale collaborazione per il futuro.
Altre argomentazioni, spero fatte solo
in totale mancanza di conoscenza dei
fatti, sono le “risposte precarie del
Sindaco al problema del precariato..”.
Perché si scrive che mentre tutti sono
dalla parte dei precari, non si capisce
da che parte sta il Sindaco.
Il Sindaco sta sicuramente dalla parte
della Città, di tutti i suoi Cittadini e
dalla parte dei Precari, per i quali ha
lavorato e lavora nelle sedi opportune, anche con tavoli di concertazione sindacale, per cercare di
risolvere un grave problema che affrontato con leggerezza e velleitarismo, potrebbe ripercuotersi sulle
tasche dei cittadini che sarebbero
chiamati a colmare eventuali gravi
oneri economici.
Comunque questo Sindaco e questa
Amministrazione sono aperti, sull’argomento, ad ogni eventuale suggerimento serio da qualsiasi parte venga.
A proposito dell’articolo, sempre a
firma “Astrea” “tanto fumo………”
riguardante la Relazione del Sindaco,
si fa sempre riferimento alla Relazione precedente omettendo, ancora
una volta di dire che i contenuti (le
cose fatte) si riferivano sempre e comunque a Santa Ninfa, per dire che in
trentasei pagine, ci sono tante parole
e pochi fatti.
Allora questo Sindaco che ha scritto
di suo pugno ogni singola parola di
questa relazione è orgoglioso assieme
a tutta l’Amministrazione delle tante
cose che sono state realizzate.
Brevemente solo un esempio: si parla
di mancanza di programmazione
anche per la cultura: ebbene, parla da
sola la ricchezza degli eventi culturali, il Premio Nino Cordio, l’inserimento nella Rete dei Musei Belicini
del Museo Cordio e del Museo dell’Emigrazione (diversi studenti sono
venuti anche dall’estero per preparare
tesi sull’argomento), presentazione di
libri e mostre. Forse “Astrea” non ha
avuto tempo per partecipare a questi
avvenimenti essendo impegnata a
scrivere qualche saccente e fazioso
articolo per il Suo Giornale!
La relazione è, appunto, una descrizione analitica e puntuale che contiene poche parole descrittive,
introduttive e conclusive ma una serie
infinita di numeri e dati di cose fatte.
A riprova delle validità del lavoro
svolto tutti i cittadini possono prenderne visione integrale sul sito WEB
del Comune.
Ultima nota al riguardo, ma che denota ancora una volta l’ignoranza
5
degli argomenti, e la non conoscenza
del “Sistema Comune”, stigmatizzare
la non presenza degli esperti in Consiglio Comunale.
L’esperto aiuta il Sindaco e la Giunta
ma non può dare pareri al Consiglio,
i pareri li danno la Segretaria ed i
Capi Aerea.
Un ulteriore prova di giudizio quanto
meno affrettato è l’appunto su “ che
cosa è la destra, che cosa è la sinistra….”
A proposito della presentazione del
libro del Prof. Attilio Albergoni “sulle
grandi manovre del 37”.
Io sono abituato a dare un giudizio su
un libro dopo averlo letto.
In questo caso si tratta (il libro è e
ricco anche di vecchie foto del nostro
territorio) di storia Italiana e anche
Santaninfese.
Parla, infatti, di vicende che hanno riguardato la nostra terra e Santa Ninfa
in particolare; l’Autore per sua stessa
dichiarazione pubblica, in aula consiliare, uomo di sinistra, nel libro, mette
in evidenza il pressappochismo, gli
errori, le incongruenze dell’avvenimento ridicolizzando certi aspetti
propri del fascismo.
L’attenzione dimostrata in aula e i
commenti interessati dei presenti all’evento dimostrano come l’autore
dell’articolo abbia perso un’occasione per imparare qualcosa, mentre
ha dato prova di grande faziosità e di
ignoranza.
Gentile Direttore non voglio farla
lunga, lascio a Lei ed ai Lettori ed ai
cittadini di Santa Ninfa la possibilità
di una pacata riflessione e di un sereno giudizio.
La invito, comunque, ad un maggiore
controllo sulle cose riportate dal Suo
Giornale, per esempio perché tanta
acrimonia e tanto spazio dedicato al
mio Paese e tutto in un’unica direzione, sulle cose che si scrivono su
persone che con presenza, serietà,
onestà e dedizione si impegnano nel
quotidiano, Io La ringrazio e, a differenza di altri firmo, come sempre, con
nome e cognome ciò che scrivo.
Con stima.
Paolo Pellicane
Sindaco di Santa Ninfa
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Salemi
L’Ospedale “Vittorio Emanuele III” dotato di attrezzatura
innovativa per combattere le emorroidi
di Celeste Caradonna
n dotazione all’Area
Il’ospedale
Chirurgica
del“Vittorio
Emanuele III” di Salemi un macchinario
per intervenire sulle
emorroidi con una
metodica innovativa, efficace e indolore. L’attrezzatura, unica nelle strutture pubbliche che insistono nell’Asp
della Provincia di Trapani, è stata
messa in funzione nei giorni scorsi
presso il nosocomio salemitano,
quando 4 pazienti sono stati sottoposti a “dearterializzazione emorroidaria doppler guidata secondo metodo
THD”. La nuova metodica, curata dal
primario dell’Area Chirurgica Biagio
Grimaldi e dal dottore Francesco Ma-
rino, consente una rapida ripresa del
paziente. Il THD rappresenta un metodo chirurgico molto efficace e mini
invasivo per correggere la malattia
emorroidaria. Consiste nella dearterializzazione emorroidaria transanale
doppler-guidata mediante legatura
dei sei rami dell’arteria emorroidaria
superiore, causa dell’iperafflusso arterioso e quindi della congestione e
del sanguinamento dei cuscinetti
emorroidari che vengono rilevati e legati in alto nel canale rettale. Il metodo THD, che può essere utilizzato
anche nel III° e IV° grado della patologia, se condotto correttamente, riduce al minimo il dolore
post-operatorio, in quanto non si interviene al di sotto della linea dentata,
sede del dolore somatico. Sulla dotazione dell’attrezzatura, il dottor Biagio Grimaldi dichiara:“Ringrazio i
vertici aziendali per averci consentito
di utilizzare questa nuova metodica a
servizio di un vasto numero di per-
sone affette da tale patologia e che finora spesso preferivano non operarsi
per paura dei disturbi dolorosi nel
post-operatorio”. Una curiosità. Il
servizio effettuato in una clinica privata al paziente costa qualcosa come
Nella foto da sinistra: i medici Biagio Grimaldi e Francesco Marino e l'infermiere
Paolo Robino
7.500,00 euro; presso la struttura pubblica di Salemi, l’intervento è gratuito. Per ulteriori informazioni, gli
interessati possono telefonare allo
0924- 990352/990353. Non mancano
però le note stonate all’interno del
presidio sanitario salemitano dove la
carenza di personale medico radiologo crea numerosi disagi per la mancata tempestiva refertazione degli
esami. Problemi anche per l’assenza
di attrezzature necessarie al funzionamento degli ambulatori di Oculistica e Odontoiatria in seno al Pta di
Salemi. Da segnalare che il Presidio
territoriale di assistenza, allocato al
secondo piano del nosocomio, ospita
numerosissimi ambulatori specialistici, tra cui Dermatologia, Endocrinologia, Nefrologia, Neurologia,
Otorinolaringoiatria, Oculistica, Ortopedia, Pneumologia, Urologia,
Oculistica, Diabetologia e Obesità,
Cardiologia, Fisioterapia e Fisiatria.
Una fase di transizione, quella in atto
all’ospedale “Vittorio Emanuele III”,
che non è ancora stata completata e
che ridurrà il nosocomio in una“casa
della salute”.
Aperta un'inchiesta sui crolli di abitazioni
nel centro storico
a Procura della Repubblica di
L
Marsala ha avviato un’inchiesta
giudiziaria a seguito di alcuni crolli di
abitazioni fatiscenti verificatisi nel
corso del 2010 nel centro storico di
Salemi, al fine di individuare eventuali colpevoli. Le indagini, attualmente in corso, sono condotte in
sinergia con il Comando provinciale
dei Vigili del fuoco di Trapani. Per
avere un quadro più completo della
vicenda, sono stati convocati e già
sentiti i proprietari delle abitazioni,
alcune delle quali acquisite dal comune di Salemi, che versano in uno
stato di degrado da quando, dopo il
sisma del 1968, sono state abbandonate per ricostruire altrove. Le indagini hanno l’obiettivo di individuare
gli eventuali colpevoli di una questione, quella che attaglia il centro
storico salemitano, che affonda le ra-
dici nel tempo e che negli ultimi anni
è degenerata. Esempio ne sono i numerosi crolli avvenuti nel 2010 che
per fortuna non hanno causato vittime. I crolli hanno interessato questa
o quella area del centro storico, mettendo in pericolo l’incolumità fisica
di residenti e passanti. Ad alto rischio
le vie Passalacqua, Mistretta, dove
nei mesi scorsi sono state fatte evacuare delle famiglie, e alcune aree del
quartiere arabo, Rabato. A tal proposito, il Comune di recente ha reso
nota l’intenzione di predisporre il monitoraggio e censimento di tutti i fabbricati fatiscenti di sua proprietà, al
fine di predisporre un piano di intervento di messa in sicurezza. Da questo punto di vista, però, poco è stato
fatto finora. Pare manchino le risorse
economiche per intervenire in maniera capillare. L’amministrazione
targata Sgarbi, dunque, punta sull’attuazione del progetto “Case a 1 euro”
per risanare un centro storico che è
diventato una bomba ad orologeria,
capace di esplodere da un momento
all’altro. (*ceca*)
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Calatafimi-Segesta
5 Podi per gli studenti dell'Istituto comprensivo "Vivona"
alle finali regionali dei giochi matematici
7
Calatafimi Segesta
sono saliti sul podio
alle finali regionali dei
giochi matematici del
Mediterraneo 2011, tenutisi lo scorso
28 maggio a Caltanissetta. Alla finale,
che ha visto confrontarsi i ragazzi
delle scuole primarie e secondarie
della Regione Sicilia, hanno preso
parte 300 allievi che avevano superato le selezioni provinciali. Su tutti
gli istituti scolastici partecipanti, ad
avere la meglio è stato quello di Calatafimi Segesta che ha visto ben 5
alunni piazzarsi sul podio nelle 6 categorie in competizione. La gara, infatti, comprendeva 6 categorie a
partire dalla classe 3^ primaria fino
alla 3^ secondaria. Di seguito i piazzamenti degli alunni dell’Istituto
comprensivo “Francesco Vivona”:
Gabriele Gruppuso 1° classificato
nella categoria 3^ primaria, Giulia
Catalano 3^ classificata nella categoria 4^ primaria, Martina Busetta 2^
classificata nella categoria 5^ primaria, Vincenzo Alcamo 2^ classificata
nella categoria 2^ secondaria, Francesco Marco 2° classificato nella categoria 3^ secondaria. Buoni i
piazzamenti anche per gli altri tre ragazzi partecipanti ovvero Vito Gerardi, Rosario Latona e Angela
Agueli.
Durante la preparazione ai giochi matematici, agli allievi calatafimesi non
è mancato il sostegno dei genitori e
dei docenti, in particolare del professore Paolo Verghetti e dell’insegnante
Sandra Craparotta che hanno accom- Nella foto da sinistra gli studenti: Gabriele Gruppuso, Angela Agueli, Rosario
pagnato i ragazzi nelle varie fasi delle Latona,.Francesco Marco, Vincenzo Alcamo e Vito Gerardi.
competizioni.
l capogruppo del partito Futuro e
ICalatafimi
Libertà al consiglio comunale di
Segesta, Daniele Cataldo,
ha chiesto l'invio all'Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici e alla Procura
della
Repubblica
dell’incartamento relativo al progetto
di costruzione, adeguamento, ottimizzazione e riqualificazione, con lo
scopo di risparmio energetico manutentivo e gestione in concessione
della rete comunale di pubblica illuminazione, che si doveva realizzare
mediante lo strumento del project financing. Il progetto era stato approvato dalla giunta con delibera 243 del
16 novembre scorso. “Ho chiesto
l’invio dell’incartamento all’Autorità
di vigilanza sui contratti pubblici-
spiega Cataldo- perché si esprima
circa la correttezza del procedimento
amministrativo posto in essere dall'ufficio tecnico, settore Lavori Pubblici del Comune, e alla Procura della
Repubblica, al fine di individuare
eventuali comportamenti penalmente
rilevabili”. (*ceca*)
verse. Il primo sulla mondialità ( per
i ragazzi dai 14 ai 16 anni), tenuto da
Padre Zarantonello, missionario comboniano, e da Filomeno Lopes, in arte
Fifito, un giovane della Guinea Bissau, speaker ufficiale di Radio Vaticana nella redazione in lingua
portoghese, impegnato da anni nell'opera di riconciliazione sociale del
suo Paese. Il secondo sulla legalità,
(per i giovani dai 17 ai 21 anni), è
stato tenuto da Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, associazione contro
le mafie, e da Antonino Ingroia, procuratore aggiunto alla procura distrettuale antimafia di Palermo, che,
riportando l’esempio di Rita Atria, la
giovane partannese che si è ribellata
alla mafia, opponendosi alla cultura
della violenza, del silenzio, della corruzione, del malcostume, dell’egoismo sociale, ha ribadito che “L’Italia
che vogliamo è l’Italia dei caduti, dei
ragazzi di Libera che lavorano le terre
confiscate, l’Italia della legalità”.
Il terzo convegno, promosso per i
giovani da 22 anni in su, ha riguardato l’immigrazione. All’incontro
sono intervenuti Laura Boldrini, portavoce italiana dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i
Rifugiati, e Vincenzo Morgante, capo
redattore Rai Sicilia.Alle 13,30 i gio-
vani si sono raggruppati poi nel Sistema delle Piazze per il pranzo, offerto e preparato dalle famiglie di
Gibellina.
La giornata si è conclusa con uno
spettacolo finale tenutosi nel Sistema
delle Piazze. Sulla manifestazione dedicata ai giovani, il vescovo Dome-
nico Mogavero ha dichiarato: “
E’stata una giornata di festa in cui abbiamo voluto dire che noi ci siamo e
che vogliamo partecipare alla progettazione di un’Italia che sia a misura
di uomo e luogo di accoglienza e dialogo interculturale, e che faccia spazio ai giovani”.
di Celeste Caradonna
alunni dell’Istituto
5
comprensivo
“
Francesco Vivona” di
Il consigliere Cataldo chiede l'invio alla Procura dell'incartamento
del progetto sulla pubblica illuminazione
Gibellina
In 1500 hanno partecipato alla IX edizione
della “Giovaninfesta”
di Celeste Caradonna
ltre un migliaio di giovani proveO
nienti da 13 Comuni della Diocesi di Mazara del Vallo ( Pantelleria,
Poggioreale, Salaparuta, Campobello
di Mazara, Petrosino, Partanna, Vita,
Salemi, Castelvetrano, Gibellina, Mazara, Marsala e Santa Ninfa) lo scorso
2 giugno si sono ritrovati a Gibellina
per la IX edizione della Giovaninfesta. Il tema scelto quest’anno è stato:
“L’Italia che vogliamo”. Motore della
manifestazione i circa 100 giovani
volontari che da mesi si sono preparati a vivere un momento che ha
avuto come obiettivo la realizzazione
di un percorso di stimolo e valorizzazione delle potenzialità dei giovani di
Gibellina. La giornata, che ha avuto
inizio nelle prime ore del mattino, si
è articolata in diverse fasi: dall’accoglienza dei ragazzi, con balli di
gruppo e musica live, alla preghiera
di apertura della manifestazione celebrata dal vescovo, monsignore Domenico Mogavero. Tra momenti più
interessanti i tre convegni organizzati
per i partecipanti di fasce di età di-
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Armiamoci e Partite
Società
di Giovanni Casciotta
n Italia non è di
Imentre
moda la rivoluzione,
in altre parti
del mondo (Egitto,
Tunisia, Libia) vecchi
decrepiti stanno facendo le valigie.
L’Italia non è cosi, si distingue da
altre nazioni, l’Italia è anticonformista, è un bellissimo stivale imbambolato, per cosi dire rassegnato.
E’ un castello pietrificato. Un coniglio ipnotizzato dal serpente.
Una rana che viene lentamente bollita
viva senza accorgersene.
Non ci sono ragioni per tutto questo,
o al massimo sono ragioni misteriose,
appartengono al campo della metafisica, non più a quello della politica.
La nostra situazione è stagnante e somiglia a quella di chi, cadendo nelle
sabbie mobili, chiude gli occhi ed
evita il più piccolo movimento per
rallentare la sua fine.
Non grida aiuto, non cerca appigli,
semplicemente affonda ma lentamente.
In realtà i motivi per spiegare questa
condotta ci sono.
E sono così
numerosi da
parlarne
per
mesi: l'invecchiamento
della popolazione (ve li
immaginate i
n o n n i
scendere in
piazza con
le badanti
? ), la
massoneria,
le
mafie,
l'informazione sotto controllo e pilotata
(sia a destra che a
sinistra), l'occupazione americana
con le sue cento basi, il Vaticano, la
mancanza assoluta di una classe dirigente...e mi
fermo qui.
Queste
e
altre ragioni
però non sono
sufficienti.
Allora cosa manca
perché gli italiani
prendano il loro destino nelle mani?
Ma dai, non
manca niente
al popolo dei
bla bla bla,
non manca
l’intelletto ai
nostri “sovversivi”, ma purt r o p p o
a n c h e
quando si
scagliano
contro il potere, evitano di varcare l'ultima linea, di
prendersi dei rischi.
Il cosiddetto “Armiamoci e Partite” o
i classici “Cani che abbaiano senza
mordere”, altro che rivoluzionari.
Un popolo di stralunati abituato a
tutto ma che non crede più veramente
a nulla.
Ci sarebbe voglia di dare una forte
scossa a questi Referendum, a questa
calma piatta che si vede attorno, a
questa staticità, a questo continuo
guardare al passato senza progettare
mai il nostro futuro.
Penso che la conferma a questo “non
risveglio” la vedremo proprio dopo i
Referendum dato che è utopistico
pensare che si raggiungerà il quorum
del 50%.
La realtà ci dà fastidio e per questo la
evitiamo.
Ma se non l’abbiamo capito siamo
oltre la frutta e l'ammazzacaffè,
stiamo sparecchiando la tavola e lo
Stato si prepara a raccogliere le briciole da sotto il tavolo.
E domani per noi, forse, sarà sempre
un altro giorno a base di bunga
bunga, tette e culi mosci. Povera Italia !!!!
integrato.
Molte sono le province italiane che
hanno scelto la gestione pubblica dell’acqua, posso citare per la Sicilia la
provincia di Ragusa.
In merito alle procedure e alle modalità “rocambolesche” che hanno determinato l’aggiudicazione del S.I.I.,
in provincia di Agrigento, si deduce
che sono state viziate da illegittimità
per cui si presume sussistano pericoli
per la salvaguardia, le aspettative e i diritti delle generazioni future.
Per quanto riguarda la gara
per
l’affidamento
del
S.I.I. nella
provincia di
Trapani alcuni organi
di stampa riportano che
è stata annullata per infilt r a z i o n i
mafiose.
Altra stranezza
per quanto concerne
le gare per l’affida-
mento dell’acqua in Sicilia che si è
verificata è che per ogni provincia siciliana si è presentata una sola ditta,
quindi per ogni provincia una sola
ditta concorrente. Quindi si presuppone concretamente l’attuazione di
un monopolio privato.
Altrettanto numerosi sono i comuni
italiani che gestiscono direttamente il
S.I.I. in maniera economica, efficiente ed efficace. Questi comuni lottano contro gli usurpatori
“legalizzati” che senza
nessun investimento
vogliono ottenere
facili guadagni a
scapito delle fascie di popolazione
più
debole ed indifesa.
La città di
Parigi, una
delle prime
città d’Europa ad avere
scelto la gestione privata,
dopo aver constatato che la gestione
privata è stata dannosa
per il Comune e per i cittadini, non ha
rinnovato il contratto al gestore privato che andava a scadere il
31/12/2009, quindi ritorna alla gestione pubblica. Ora la palla è di
nuovo in mano ai cittadini italiani,
che in un colpo solo possono abolire
la legge che COSTRINGE gli enti
pubblici a cedere l’acqua ai privati, e
contemporaneamente posso abolire la
legge con cui si stabilisce per legge
che il privato possa ricavare lucro
dalla gestione dell’acqua anche in assenza di investimenti adeguati (che in
ogni caso verrebbero scaricati sugli
enti pubblici). Questi sono in definitiva i contenuti dei due referendum
sull’Acqua del 12 e 13 Giugno.
Siamo convinti che la nostra è una
battaglia di civiltà in difesa di un bene
comune, per la giustizia, la democrazia e l’autodeterminazione.Quindi
colgo l’occasione per invitare ognuno
di noi ad aderire a questa battaglia di
civiltà affinché i nostri figli possono
ricordarci come quella generazione
che si è schierata in difesa per la vita.
Comitato per l’acqua pubblica
della
Valle
del
Belice
O
TIT
SPAZIO
T
AUTOGES
processi di liberalizzazione e privaIavanzano
tizzazione dei beni fondamentali
senza tregua, trasformando
l’acqua in una merce, ovvero da bene
comune a bene di consumo; ciò è
scapito della garanzia ad un accesso
egualitario e solidale.
Gli obiettivi delle multinazionali dell’Oro Blu sono quelli di manipolare
al rialzo la tariffa idrica, in maniera
da determinare maggiori guadagni,
salvo poi integrare tali guadagni attraverso i capitali pubblici destinati ai
servizi idrici, derivanti dalla fiscalità
generale. In altre parole, i cittadini si
ritrovano a pagare l’acqua ben due
volte: una volta con la tariffa e un’altra volta con le tasse.
La regione Lombardia agli inizi degli
anni ’90 affida a privati la gestione
dell’acqua. Dopo un decennio di cattiva gestione privata molti Sindaci si
sono opposti e lottando hanno ottenuto con legge regionale la ripubblicizzazione del servizi idrico
Chiuso in Redazione il 08/06/2011
Direttore Responsabile: Celeste Caradonna
Direttore Editoriale: Mimmo Guzzo
Grafica, impaginazione, stampa e distribuzione:
EDIVIDEO S.a.s.
Via Vespri, 144 - 91028 Partanna(TP) - Tel./fax 0924 88828
Paolo Campo
Comitato per l’acqua pubblica della
Valle del Belice
Redazione: Giovanni Casciotta, Chiara Pacino, Franco Lo Re,
Antonella Tibaudo, Luigi Raccagna, Massimo Trinceri, Vito Caronna.
Per la pubblicità su questo
giornale telefona al 0924 88828

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