Ottobre - Parrocchia di Zanica

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Ottobre - Parrocchia di Zanica
La voce
Notiziario della comunità parrocchiale di Zanica
Testimonianze
dalla Missione
OTTOBRE 2009
7.00
ORARI DELLE SANTE MESSE
Lunedì
Scuola Materna
Martedì
Mercoledì Parrocchia**
Giovedì
Venerdì
Parrocchia
Sabato
9.00*
Parrocchia
Parrocchia
Parrocchia
Parrocchia
Parrocchia
17.30
Capannelle
Capannelle
Capannelle
18.00
20.00
Parrocchia
Parrocchia
Oratorio
Parrocchia
Parrocchia
* Celebrazione delle Lodi mattutine - A seguire Santa Messa
** La celebrazione è posticipata alle ore 7.45
DOMENICA E FESTIVI
In parrocchia
Alle Capannelle
Al Padergnone
Ore 18.00 (vigilia) - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00
Ore 18.30 (vigilia) - 10.00
Ore 9.00
LA VOCE
Notiziario della comunità parrocchiale
di Zanica
Anno 7 - N° 4 - Ottobre 2009
Direttore responsabile
Silvano Ghilardi
Direttore di redazione
Luca Gattoni
Redazione
Marco Bassi
Veronica Casanova
Fabrizio Colombelli
Luca Gattoni
Silvano Ghilardi
Ennio Locatelli
Valeria Ubbiali
Stampa
Gianluigi Ronzoni
Stefania Bottazzoli
Alice Bottazzoli
CICLOSTILATO IN PROPRIO
http://www.parrocchiazanica.it
[email protected]
VISITE GUIDATE AL MUSEO PARROCCHIALE
Grazie alla collaborazione dei volontari del gruppo “ZanicArtEstoria”, ogni
quarta domenica del mese alle ore
15.45 viene offerta la possibilità di visitare gratuitamente il Museo parrocchiale,
e di essere accompagnati anche nella visita alla Chiesa.
Per informazioni, rivolgersi in casa
parrocchiale.
NUMERI TELEFONICI UTILI
Don Silvano - Casa Parrocchiale
Don Luca - Abitazione
Don Pietro - Abitazione
Reverende Suore - Scuola Materna
Segreteria - Bar Oratorio
035.671.029
035.30.58.953
035.675.063
035.671.107
035.670.558
L’inquietante
leggerezza
sull’aborto
Le vicende di questi giorni
attorno all'immissione nel mercato farmaceutico italiano della
RU 486, la pillola che provoca il
distacco dell'embrione dall'utero, riapre inevitabilmente il dibattito attorno all'aborto. Perché di questo si tratta di una
nuova modalità di abortire. Ed
è superficiale considerarla semplicemente una questione farmacologica meno invasiva di
quella chirurgica. L'aborto in
qualsiasi forma venga praticato
è sempre un'uccisione di un essere umano e nessuno, singolo
o Stato che sia, può decidere chi
SOMMARIO
L’inquietante leggerezza
sull’aborto . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3
Camminando s’apre
cammino . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 4
La Missione: impegno di tutti pag. 6
La voce del Brasile . . . . . . . . pag. 8
“Che Dio ti benedica!” . . . . . pag. 9
Calendario Novembre . . . . . pag. 12
Un’immagine - Una presenza
Una speranza . . . . . . . . . . . . pag. 13
Anche stavolta ce l’abbiamo
fatta!. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15
CRE 2009. . . . . . . . . . . . . . . pag. 16
Insieme è festa . . . . . . . . . . . pag. 17
Assassinio nella Cattedrale . pag. 18
Rendiconto economico . . . . . pag. 19
Anagrafe. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21
La Voce - Ottobre 2009
deve vivere e chi deve morire.
Il comandamento «Non uccidere» è chiaro anche alla coscienza del non credente. Ecco perché la Chiesa ha sempre considerato l'aborto volontario un
atto gravemente immorale che
ha come scopo la soppressione
di un essere umano, debole e
indifeso, che è totalmente affidato alla protezione e alle cure
di colei che lo porta in grembo.
Siamo di fronte a una responsabilità che non può essere elusa.
Purtroppo oggi la percezione della gravità dell'aborto è
andata progressivamente oscurandosi. Lo si pensa come rimedio necessario in caso di
malfunzionamento della contraccezione. In un sondaggio di
quest'estate alla domanda «In
caso di gravidanza indesiderata
cosa consiglierebbe a sua figlia?», il 10% risponde aborto e
il 35% proseguire la gravidanza. Ma ben il 40% non risponde» (Coesis Research, Istat). Ma
la responsabilità è più ampia e
coinvolge amministratori delle
strutture sanitarie, medici e
personale sanitario che mettono a servizio della morte la
competenza acquisita per promuovere la vita. Non meno
grave dal punto vista sociale è
il comportamento di chi favorisce il diffondersi di una mentalità di disistima della maternità
e della sessualità come dell'ambito in cui tutto è permesso.
Forse non siamo più capaci di
parlare della bellezza di accogliere un figlio frutto di una relazione tra un uomo e una donna che si amano e progettano
insieme il futuro. Questo anche
a motivo di terminologie ambigue che nascondono e vogliono
attenuare nell'opinione pubblica la serietà di un tale gesto. È
questo un sintomo del disagio
delle coscienze?
Un farmaco che banalizza
l'interruzione di una gravidanza – evento sempre traumatico
– trattandola alla stregua di un
malessere qualsiasi che passa
con una pasticca, non può passare sotto silenzio nel sentire di
una comunità civile. Molto più
se il target commerciale è rappresentato da ragazze giovani
che non usano stabilmente un
metodo contraccettivo per non
farsi scoprire dai genitori, o
perché hanno avuto un rapporto occasionale. Di fatto si cerca
di creare una de-responsabilizzazione nei giovani all'insegna
del fate quello che vi pare, purché non ne abbiate conseguenze. Bella libertà di autodeterminazione quella in cui nessuno prende sul serio quello che
fai, specie se riguarda anche gli
altri e la società.
Che la battaglia sia sulla formazione delle nuove generazioni emerge da un recente testo di educazione sessuale per
ragazzi/ragazze della scuola
media che non chiama mai «la
cellula-uovo fecondata» embrione e non dice che la spirale
(Iud) e la pillola-del giorno-dopo sono metodi abortivi. Con
quale pubblicità ingannevole
verrà lanciata la RU 486? La società civile ha diritto a una informazione completa per impedire che prevalgano eventuali
interessi economici di ditte farmaceutiche. Non si spiega come in una società evoluta e
scientifica ci si nasconda dietro
un linguaggio distorto. Evidentemente la difesa ideologizzata
sa trarre profitto anche dalla
scienza.
don Renzo Caseri
3
Camminando
s’apre
cammino
Fratelli e sorelle carissimi,
è sicuramente difficile tenere
il filo del discorso quando i
tempi sono dilatati. Diversi mesi sono passati dall’ultimo appuntamento con La Voce. Mi
sembra utile iniziare pertanto
questo numero innanzitutto
con il riproporre quelli che saranno gli obiettivi caratterizzanti il cammino della nostra
comunità in questo anno pastorale 2009 – 2010.
“La Chiesa possa essere
la vostra casa.
La vostra casa possa essere
una Chiesa”.
4
Sono le parole che concludono la lettera che il nostro vescovo Francesco ha scritto alle famiglie della Chiesa di Bergamo.
È una lettera molto bella, che
vuole intensificare e approfondire il dialogo che il vescovo ha
da subito iniziato, dal suo ingresso in diocesi il 15 marzo
u.s. – e la domenica successiva
proprio con noi, facendoci visita nel giorno conclusivo del Triduo. Avremo diverse occasioni
durante l’anno per riprendere
con attenzione questa lettera,
che vuole presentare alle famiglie la Chiesa – il “cuore” della
Chiesa, quella ricchezza che la
caratterizza e che attraverso di
lei si fa dono per tutti, “cioè la
persona viva del Cristo crocifisso e Risorto, il dono del suo Spirito, l’amore di Dio Padre, la fede e la mentalità che scaturisce
da questa esperienza”.
Il cammino della Chiesa in
questi anni sta facendo emergere con sempre maggiore consapevolezza e forza che la famiglia, costituita dal Signore con
il dono del matrimonio, è un
soggetto decisivo della vita ec-
clesiale. È nella famiglia che la
Chiesa realizza e manifesta in
forma speciale il suo mistero: «
Dove sono due o tre riuniti nel
mio nome, lì sono io in mezzo a
loro » (Mt 18,20).
Questo è l’impegno per il nostro cammino di questo anno:
aiutiamo le nostre famiglie a fare esperienza di quello che per
grazia di Dio sono, piccola
Chiesa domestica; aiutiamole a
irrobustirsi in ciò che le caratterizza, profonda esperienza di
comunione, nutrita dalla presenza del Signore, amato e
ascoltato; aiutiamole a trovare
in lui consolazione, coraggio,
pazienza, gioia.
Questi sono i nostri semplici
e ambiziosi obiettivi:
- che nelle nostre case si faccia autentica esperienza di
Chiesa, esperienza di fede, di
amore, di speranza;
- che ogni persona, ogni famiglia si senta a casa nella nostra chiesa, nella nostra comunità cristiana di Zanica;
- che la nostra comunità sappia rinnovare se stessa e le forme pratiche dell’annuncio della
Parola, della liturgia e della carità valorizzando il carisma e il
vissuto dell’esperienza famigliare.
L’ANNO SACERDOTALE
Benedetto XVI, in occasione
dei 150 anni della morte di san
Giovanni Maria Vianney, parroco di Ars, ha indetto un anno
sacerdotale, che si concluderà l’
11 giugno 2010.
La diocesi di Bergamo ha
predisposto un itinerario biblico-catechistico, che verrà utilizzato negli incontri di catechesi
e di formazione.
La Voce - Ottobre 2009
Nella nostra parrocchia c’è
un dato oggettivo che fa riflettere e soffrire: da 50 anni non
c’è più un sacerdote diocesano.
La prima maniera di prendere
sul serio questo anno sacerdotale è quello di intensificare la
preghiera per i sacerdoti e ancor più quella per le vocazioni
sacerdotali.
Le proposte pratiche che derivano da queste due attenzioni:
1. Riprendendo la proposta
dei Cenacoli, sperimentati durante la missione parrocchiale,
invitiamo le famiglie della nostra parrocchia a fare esperienza di fraternità, nell’ascolto della Parola di Dio, nella condivisione dell’esperienza di vita e
nella preghiera. Si possono riunire liberamente (per amicizia,
per invito) dei gruppi che si impegnano a ritrovarsi per tre volte in Avvento e tre o quattro
volte in Quaresima. Una forma
meno impegnativa delle precedenti: senza cena, ci sarà un
sussidio per l’ascolto della Pa-
rola di Dio, il confronto e la preghiera. In uno degli incontri sarà presente uno dei sacerdoti,
negli altri qualcuno del gruppo
sarà preparato a guidare semplicemente l’incontro.
Nelle messe di Domenica 1
novembre inviteremo ufficialmente tutte le famiglie a dare la
proprio disponibilità. C’è tempo per aderire fino a Domenica
15 novembre, così da poterci incontrare con le famiglie nella
serata di mercoledì 18, per poterci organizzare al meglio.
2. Potremmo formalizzare
nella nostra parrocchia una
“Commissione Famiglia”, che
aiuti a ripensare con attenzione
alle famiglie, i diversi aspetti
della vita della comunità cristiana e le sue proposte.
3. Al termine di ogni messa
pregheremo con la preghiera
per l’anno sacerdotale, davanti
all’eucaristia, perché sorgano
risposte generose alla chiamata
del Signore anche nella nostra
parrocchia.
A giugno potremo festeggiare i 50 anni di ordinazione di
don Umberto Tombini.
Nelle domeniche di ottobre e
novembre presteremo particolare attenzione alla Lettera agli
Ebrei che la liturgia ci propone
e che sviluppa in particolare il
tema del sacerdozio di Cristo,
che caratterizza l’intero popolo
cristiano.
don Silvano
Il Santuario di Monteserrat (Spagna), raggiunto dal gruppo podistico
La Voce - Ottobre 2009
5
La Missione:
impegno
di tutti
Ieri, 23 settembre, celebrando la messa delle 7 del mattino,
ho trovato la lettura del Vangelo di Luca che ci parlava dell’invio in Missione degli Apostoli. Su di essa concentrai la
mia meditazione personale.
Dopo la colazione, entrando
nella mia stanza e aprendo Internet, ho trovato un e-mail di
Beppe Rampinelli che mi invitava a scrivere un articolo per
La Voce, in occasione dell’ottobre missionario. Siccome non
sono un grande scrittore – e
molto meno adesso, quando
l’italiano s’incrocia con lo spagnolo e faccio confusione – ho
pensato di mettere per iscritto,
brevemente e con ordine, il
contenuto della mia meditazione.
Ecco qui i punti salienti.
1. In primo luogo voglio sottolineare che Luca é l’unico tra
i quattro Evangelisti che ci presenta un doppio invio in missione. All’invio dei Dodici aggiunge un poco più avanti l’invio dei Settantadue (cfr. Lc. 9,16 e Lc. 10,1-20). Non si tratta di
una ripetizione, ma di una aggiunta significativa e sommamente impegnativa.
I Dodici sono il simbolo e
l’anticipazione della futura Gerarchia eclesiastica, alla quale
compete principalmente l’an-
GRUPPO MISSIONARIO “DANIELE COMBONI”
OFFERTE DEVOLUTE NELL' ANNO 2008
Don Vittorio e Don Gianni (Costa d’Avorio) . . . . . . . . . € 6.000,00
Padre Pierluigi Cadè (Messico) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 7.000,00
Pro Sudan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00
Padre Eugenio Petrogalli (Ghana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00
Suor Lidia Ceruti (Costa d’Avorio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 3.000,00
Suor Maria Teresa Traina (Congo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00
Suor Camilla Andreatta (Ecuador) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 100,00
Suor Giovanna Consonni (Centrafrica) . . . . . . . . . . . . . . . . € 520,00
Giuseppe Ferrari (Bolivia) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 360,00
Contributo per la Parrocchia di Zanica . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00
Centro missionario diocesano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 500,00
Istituto Comboniani Limone sul Garda . . . . . . . . . . . . . . . . € 500,00
Centro “Betlemme” (Camerun) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 400,00
Progetto Microcredito Caritas Diocesana . . . . . . . . . . . . € 2.000,00
Suor Anna Pasinetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00
Suor Ravelli (comboniana) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .€ 500,00
Padre Mario Traina (Brasile) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.000,00
La casa di Cecilia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00
La Fuerza de la Amistad . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 1.500,00
Missioni don Bosco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 100.00
TOTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . € 29.480,00
6
nuncio del Vangelo a tutti i popoli della terra. Il Papa, i Vescovi con i Sacerdoti e Diaconi,
non possono sottrarsi a questo
compito prioritario della loro
Missione; al contrario, devono
dedicargli tutta la loro attenzione e il loro sforzo generoso. Però questo compito non è esclusivo della Gerarchia. I Settantadue sono il simbolo e l’anticipazione profetica di tutto il Popolo di Dio, inclusi i laici, che
sono la maggioranza nella
Chiesa. Il compito evangelizzatore deve essere assunto anche
da loro: in forma e intensità differenti, però con lo stesso ardore apostolico.
La Quinta Conferenza dell’Episcopato latino-americano e
del Caribe (così si chiama qui
quello che in Italia, sotto l’influsso americano, voi chiamate
Caraibi), ha richiamato fortemente l’attenzione di tutti, proclamando che non si può essere
discepoli di Cristo, se non si è
anche missionari. La Conferenza era cominciata con un binomio, che indicava il contenuto
essenziale dell’argomento: discepoli e missionari. Però, poco a
poco, la distinzione tra i due
termini è andata dissolvendosi;
e, al finale, la formula si trasformò in “discepoli-missionari”.
Per indicare che non si poteva
essere l’uno senza l’altro.
Questo é importante che lo
ricordiamo sempre. Il mese di
ottobre ha esattamente questa
finalità: richiamare alla coscienza di ogni cristiano che l’autenticità del suo discepolato è misurata con la serietà del suo impegno missionario.
2. Nella pagina lucana troviamo che Gesù “diede ai Dodici
potere e autorità su tutti i demoni
e di guarire le malattie”.
La Voce - Ottobre 2009
Mi sono chiesto: Quali sono
i demoni di oggi, sui quali Gesù
da oggi potere e autorità alla sua
Chiesa che vive e lavora nel
mondo di oggi? Il Demonio
non riposa. In ogni momento
della storia e della vita dell’individuo è presente. Però sono
differenti le forme e le strategie
che usa per sedurre e ingannare agli uomini; ed é importante
scoprire quali sono le strategie
attuali.
Senza la pretesa di essere
completo, vorrei indicare le seguenti:
a) L’ateismo. Chissà se l’ateismo di oggi è come quello del
secolo XIX: un ateismo teorico,
che si impegnava a negare l’esistenza di Dio, con prove più o
meno attendibili. Oggi non ci si
preoccupa tanto di negare l’esistenza di Dio, quanto piuttosto
di togliergli l’importanza nella
vita e nell’azione degli uomini.
All’uomo di oggi non interessa
tanto che Dio esista o non esista; ma che Dio non si intrometta nei suoi progetti. In altre
parole, è un ateismo pratico.
Dell’uomo di oggi si potrebbe
dire ciò che molte volte si dice
in tono ironico: “ateo, por gracia
de Dios”. Sia quella che sia la
forma concreta in cui si manifesta, sempre si tratta di ateismo;
ed é compito del cristiano
espellere questo demonio del
secolo XXI.
b) Il relativismo. É la conseguenza del precedente demonio. Infatti, se si toglie il punto
di convergenza fondamentale,
tutto si trasforma in relativo.
Niente é assoluto. L’unico principio valido é: “quello che piú ti
serve”. Se tu trovi la pienezza
della tua vita in una o in altra
cosa, che cosa t’impedisce di
farla? Falla, senza scrupoli religiosi o morali. Tu sei l’unico artefice della tua vita: è da questa
La Voce - Ottobre 2009
concezione relativistica della
vita che nascono i disordini che
sconvolgono il mondo moderno. E questo é il demonio che il
cristiano é chiamato a espellere
dal mondo di oggi.
c) L’egoismo. Lasciando al
margine Dio, che é l’unico assoluto, nasce il relativismo.
Conseguenza del relativismo,
che pone al centro l’individuo e
i suoi interessi, nasce l’egoismo.
La comunitá sparisce. Norma
suprema dell’agire umano é
l’interesse personale. Non importa se, per raggiungere il mio
obiettivo, devo passare sopra
un mucchio di cadaveri. L’importante é che il mio obiettivo
sia raggiunto.
d) La magia. Si è tolto dal
mondo Dio, però è entrato nel
mondo il demonio della superstizione piú sfacciata. Non si
crede in Dio; peró si crede nel
potere degli astri. L’oroscopo é
la nuova forma religiosa del
mondo di oggi. I “Curanderos”
(curatori) annunciano per televisione e per radio i loro poteri
magici, che seducono molta
gente. Quando ero in Ciudad
Constitución, quasi di fronte alla chiesa, viveva una di queste
curanderas. Il Venerdí Santo era
più la gente che stava fuori della casa di questa curandera, di
quella che c’era nella chiesa:
perché aveva annunciato che
quello era il giorno piú indicato
per conseguire la liberazione
magica dei loro mali. E in Messico, quanta gente il 21 di marzo va alle piramidi de Teotihuacan per prendere l’energia
solare quando spunta il sole:
quella energia che servirà loro
per superare le angosce della
vita. La magia é la nuova religione di oggi. La New Age la
proclama e la diffonde. Un demonio che bisogna espellere.
3. Alla espulsione di ogni
classe di demoni segue la guarigione delle malattie. Le malattie, dalle quali deve essere liberato il mondo di oggi, sono il
frutto diretto della presenza del
demonio che abbiamo indicato.
L’espulsione del demonio porta
con sé la guarigione della malattia conseguente: il disorientamento spirituale, la sfiducia
degli uni verso gli altri, lo stress
.... Il mondo di oggi é un mondo di stressati, perché privati di
ciò che solo può dare serenità,
fiducia e allegria. Tornare a
mettere Dio al centro restituirà
all’uomo di oggi la voglia di vivere e l’ottimismo di fronte al
futuro.
4. E tutto questo si può realizzare per mezzo della proclamazione del Vangelo: una proclamazione di parola e di vita.
L’evangelista Luca conclude la
narrazione dell’episodio dicendo: “essi, partiti, andavano per
villaggi, annunciando dovunque la
Buona Notizia e operando guarigioni”. Le guarigioni sono il frutto de Vangelo annunciato e accolto. Senza togliere importanza anche ai mezzi umani, creati
dall’uomo per realizzare un
mondo piú giusto e più umano,
tuttavia bisogna riconoscere
che ciò che veramente salva
l’uomo non sono le strutture
umane, ma la Grazia di Dio. Il
Vangelo è il vero lievito che fa
fermentare la massa. Senza la
luce del Vangelo e la forza della Grazia, gli sforzi dell’uomo si
rivelano vani.
Prendiamo sul serio la Missione che Cristo ci ha consegnato. E trasformeremo il mondo
nel Regno di Dio.
P. Pierluigi Cadé
Missionario Comboniano
LA PAZ (BCS – Messico)
7
La voce
del Brasile
8
Carissimi don Luca e don
Silvano, e comunità parrocchiale di Zanica… La pace.
È bello sentirsi ricordati e,
soprattutto, appoggiati dalla
vostra preghiera e lavoro.
In questi giorni rileggevo il
messaggio del Papa per il mese
missionario di questo anno:
«“Le nazioni cammineranno alla
sua luce” (Ap 21,24). Scopo della
missione della Chiesa infatti è di illuminare con la luce del Vangelo
tutti i popoli nel loro cammino storico verso Dio, perché in Lui abbiano la loro piena realizzazione ed
il loro compimento».
Alcune settimane fa, abbiamo visitato i vescovi dello stato
brasiliano dello Espírito Santo,
al nord di Rio de Janeiro, e la loro regione. Quello che più mi
toccava era vedere come le persone si stanno sempre più allontanando da questa luce. Le
persone non incontrano più
nella Chiesa le risposte alle proprie ansie, ai propri problemi
“storici”, problemi normali: la
comunione famigliare, le difficoltà del matrimonio, il rapporto e il dialogo tra genitori e figli, affrontare le situazioni quotidiane, il dramma della separazione, la malattia, il problema
del lavoro, il problema della
violenza, dell’alcool e della droga... Hanno un grande desiderio di amare e sentirsi amati, di
essere ascoltati e di ascoltare,
ma l’affanno del vivere, la stanchezza, la delusione e l’indifferenza li porta a cercare questa
risposta nelle sette, o in altre illusioni che prospettano soluzioni facili. La buona notizia,
l’annuncio di Cristo vincitore
della morte non sembra più notizia, sembra antiquato e non è
la risposta immediata che cercano. “Sono nato e cresciuto sa-
pendo questo, - sembrano dire –
ma oggi davanti alle situazioni di
ogni giorno a che mi serve. È oggi
che io vivo, la risposta oggi, oggi
soffro, oggi devo lottare… oggi voglio la soluzione di tutto...”.
Con queste ansie abbiamo ripreso la strada di casa… Improvvisamente, entrando nel
lungo ponte che unisce la riva
nord della Baia di Guanabara
con la città di Rio di Janeiro, il
sole che stava tramontando illuminava la statua del Cristo
che svetta sopra la città, il suo
brillare ci accompagnò lungo i
13 km. Una parola: «Io sono la
luce del mondo; chi segue me, non
camminerà nelle tenebre, ma avrà
la luce della vita» (Gv 8,12). E offre quell’abbraccio aperto a tutte le ansie delle persone incontrate. Le braccia aperte per accogliere la sofferenza del nostro
cuore, la risposta per tutti i gli
affanni raccolti: Io sono la luce
del mondo! Io ho vinto la morte! Perché tu oggi possa essere
capace di amare, quando l’altro
ti fa soffrire, con i suoi difetti e
problemi ti soffoca. Ho abbracciato l’ingiustizia che mi era fatta, perché tu oggi risponda con
il perdono. Ho accettato gli insulti e le percosse, perché tu oggi accolga con amore la tua storia, con le sue allegrie e i suoi
dolori. Ho ricevuto da te il male, la morte, il peccato… Perché
tu oggi abbia la vita, la piena
realizzazione: mi possa incontrare.
È questa pace che vi lascio
come saluto, chiedendovi una
piccola preghiera perché possa
sempre più brillare, in questa
terra piena di sole, la Vera Luce. Uniti nella preghiera.
Fra Mario Traina
La Voce - Ottobre 2009
“Che Dio
ti benedica!”
Carissimi tutti: Mbote (in lingala) … Salamuni ( in swahili)!!!
Eccomi a voi di nuovo! Come state? Vi penso e spero tutti
bene! Anche io sto bene! Ormai
sono circa sei mesi che mi trovo
a Kisangani e incomincio a sentirmi parte di questo popolo
che mi accoglie… anche perché
finalmente riesco a capire e parlare un poco il lingala e anche
qualche parola di swahili!!!!
Che gioia quando ci si accorge che finalmente capisci un
poco il senso di quello che ti dicono e che puoi rispondere (
anche se ancora a modo mio)!!!
Eh si, sono diventata un po’
bambina che impara di nuovo a
parlare!
Che raccontarvi di questi ultimi mesi? Avrei così tante cose
da dirvi! Inizierò dall’esperienza dell’Università! No, non sto
andando all’Università, ma
La Voce - Ottobre 2009
all’occasione della laurea di
due nostre giovani ho potuto
partecipare alla loro difesa della tesi e rendermi conto di
quanto diversa sia l’Africa. Due
giorni passati in mezzo a una
marea di giovani che uno alla
volta andavano a discutere la
loro tesi! Le ore di attesa, il baccano, le grida di gioia, i tentativi di suggerire ai poveri laureandi che esitavano! Certo non
una difesa di tesi in Italia! Qui
tutto si svolgeva tra grida di sostegno, di gioia o di disapprovazione. Spesso lì in mezzo a
questo mormorio continuo mi
sono chiesta se la commissione
poteva sentire quello che il povero laureando cercava di dire!
Chissà forse si o forse no! Ma
ciò che mi impressionava era il
modo di porre le domande da
parte della commissione, non
riuscivo a cogliere se scherzavano o facevano sul serio … ma
avevo l’impressione di un voler
umiliare gli studenti!
Già nell’ultimo mio scritto vi
dicevo che studiare all’Università significa dover dare un sacco di soldi: anche alla difesa
della tesi hanno cercato di chie-
dere a una nostra giovane dei
soldi, dicendo alla ragazza che
avrebbe potuto così difendere
la sua tesi subito senza aspettare, cosa che poteva fare tranquillamente perché non c’erano
molti studenti a quell’ora …
Quando è venuta a chiedermi
se si potevano dare ho dato la
mia risposta a voce alta in modo che il professore della commissione potesse sentire bene:
“Nessun problema, aspettiamo il
tuo turno!”. Risultato: ha potuto difenderla subito e senza soldi! Ma purtroppo non è sempre
così. Ci vogliono dollari per
l’iscrizione, dollari per la dispensa preparata dal professore
e che sei obbligato a comperare, dollari per gli esami, dollari
per avere i risultati degli esami,
dollari per i professori in classe, dollari per chi segue la tua
tesi e ancora dollari!!!! Potete
immaginare quanto sia difficile
per un giovane seguire i suoi
studi!
Una giovane che conosco
non ha superato la sessione degli esami per due volte consecutive perché ha rifiutato di dare soldi ai professori … ed ora
non può più accedere alla facoltà che sperava di portare a
termine! Alcuni suoi esami probabilmente non sono neanche
stati corretti … ma hanno avuto
voti bruttissimi! Giusto per darle una lezione.
Ho passato una mattina intera all’Università per ritirare alcuni documenti che da noi si
sarebbero avuti in mezz’ora…
ma il bello è che la giovane che
aveva bisogno di questi documenti aveva già passato sette
mattinate intere in attesa … alla fine ho deciso di andare con
lei con la segreta speranza che
sarebbe servito a qualcosa! E infatti li abbiamo ottenuti perché
9
c’ero io! Incredibile! Ma è così!
E anche per questi documenti
soldi e soldi! Certo i professori
sono pagati male e non regolarmente e allora si sono creati il
loro sistema per sopravvivere
… solo che da sistema di sopravvivenza è diventato vera e
propria corruzione! Il male non
sta alla base: ma è dovuto a uno
stato che ancora non si prendere in carico … e di aiuti ne riceve! Dove vanno? Perché l’educazione non è una delle priorità? Beh non credo che a livello
sanitario la cosa sia migliore …
tanti infermieri non ricevono
regolarmente il loro salario e allora sono i malati a pagarne le
conseguenze!
Il primo agosto in Congo è la
festa dei genitori, ne abbiamo
approfittato per festeggiare con
i genitori delle giovani aspiranti, che da qualche anno vivono
qui da noi! È stato un momento
di condivisione e di allegria che
ha reso più forte i legami famigliari e il legame che sta nascendo con noi! Ma in agosto
abbiamo avuto anche un lutto:
una giovane che avevamo qui
da noi si è ammalata e dopo un
mese di malattia ci ha lasciate!
10
Beatrice, così si chiamava, è deceduta chiedendosi come mai
fosse ammalata, chi poteva
averle dato la malattia? Qui la
malattia non è una cosa naturale, c’è qualcuno che te la dà per
invidia, per vendetta, per farti
del male! Anche la sua famiglia
pensa la stessa cosa, ma hanno
deciso di non cercare il colpevole perché Dio ci penserà.
Quanto difficile far loro comprendere che la malattia può
arrivare a chiunque ! Non si sa
bene di cosa sia deceduta: il
troppo chinino che le hanno
somministrato al piccolo ospedale dove la famiglia l’ha portata o una leucemia fulminante
(lo pensiamo noi)? Qui non è
stato possibile fare esami approfonditi. Ma sono sicura di
una cosa: che se Beatrice si fosse ammalata in Europa probabilmente oggi sarebbe qui ancora con noi!
E poi eccoci alla fine di agosto e inizio settembre: tempo di
preparazione per la scuola.
Non vi dico quanti bambini e
genitori sono venuti a chiederci
aiuto per l’iscrizioni e la retta
mensile. Qui, per il fatto che i
maestri non sono pagati regolarmente, si è deciso che ogni
bambino versi una certa somma mensile, che servirà per pagare i maestri e i vari impiegati della scuola. Il problema è
che una famiglia ha anche 5 o
più bambini a scuola! Quindi
questa contribuzione mensile è
una vera difficoltà per i genitori.
Siccome al mattino in genere
sono in casa, ho dovuto accogliere tutti e ascoltare ( capivo
poco e andavo per intuizione):
a molti ho dovuto dire che non
era possibile, anche perché aiutiamo già circa 250 bambini e
inoltre quest’anno le iscrizioni
hanno raddoppiato di prezzo e
in alcune scuole anche la retta
mensile ha raddoppiato! Vi assicuro che è stato duro dire a
molti che non potevamo aiutarli, ma d’altra parte non potevamo fare altrimenti! Ai bambini
che già aiutavamo si sono aggiunti altri 15, dopo seria valutazione della loro situazione famigliare. Ma come sarebbe stato bello potere aiutare tutti!!!
Non solo i bambini vengono
a chiedere aiuto, ma anche gli
studenti delle scuole superiori.
Ad alcuni di loro ho proposto
di fare piccoli lavori in modo da
potersi guadagnare l’iscrizione.
Ma non avevo lavoro per tutti!!!
Ho davanti a me ancora gli occhi colmi di gioia di Lambert,
uno studente di 18 anni che frequenta l’ultimo anno del liceo
umanistico (corrisponde alle
nostre magistrali): quando gli
ho dato i soldi del suo lavoro,
mi ha guardato e mi ha detto
“Que Dieu te benisse, ma soeur!”
(“Che Dio ti benedica, sorella
mia)”…
Jean Trésor , 16 anni, studente del 4° anno del corso professionale per muratori, continua
a venire tutte le sere dopo 7 -8
ore di lavoro per guadagnarsi
La Voce - Ottobre 2009
la sua iscrizione, una cifra enorme che senz’altro con il suo lavoro non potrà coprire. L’altra
sera mi ha detto: “Ma soeur, voglio parlare con te della mia vita.”
E guardandomi negli occhi ha
continuato: “Non abbandonatemi, io non ho nessuno che può aiutarmi per gli studi, aiutatemi a finire la scuola secondaria! Così potrò avere un lavoro e aiutare i miei
fratelli. Poi se il Signore vorrà continuerò all’Università, ma per ora
voglio finire gli studi secondari
per assicurarmi un lavoro. Se avrete bisogno di un lavoro in muratura io ci sarò sempre!”: fra 3 anni
sarà muratore specializzato. E
Viki, una ragazzina di 15 anni,
è venuta a lavorare 5 giorni per
avere la possibilità di iscrivere
le sue due sorelline e il fratellino a scuola. La gioia di poter dire: “Almeno loro potranno andare
a scuola!”, si leggeva sul suo
volto! E con che orgoglio li ha
accompagnati da noi il giorno
che abbiamo distribuito le divise scolastiche, le ciabattine di
plastica e i quaderni! E questa
settimana Viki è venuta ancora
per fare piccoli lavoretti che le
permettessero di pagarsi il corso di taglio e cucito organizzato
dalla parrocchia. Quanti altri
esempi potrei darvi! Certo non
coprono con il loro lavoro tutto
quello che paghiamo per loro
alle diverse scuole, ma il loro
contributo è prezioso e soprattutto si sentono responsabili!
Non posso dimenticare che
alcune mamme dei bambini più
poveri che aiutiamo hanno portato chi un poco di verdura, chi
pannocchie di mais, chi un po’
di legna per ringraziarci per
aver preso a carico i loro bambini! Speriamo di farcela a sostenere tutti, perché sono veramente tanti, ma siamo sicure
che la Provvidenza ci verrà inLa Voce - Ottobre 2009
contro!
Durante il mese di luglio con
due giovani aspiranti alla vita
religiosa missionaria abbiamo
organizzato un mini CRE per le
bambine del centro Bakita. Una
sfida per queste giovani, che
poco a poco si stanno staccando dalle loro credenze per mettersi accanto a questi bambini
rifiutati da tutti, perché ritenuti causa di malocchio e di sofferenza. Otto giorni passati con
loro tra giochi, canti, favole
educative, Parola di Dio e disegni, ma soprattutto tra carezze
e sorrisi!!! Le più piccole, 5
bambine tra i 4 e 7 anni e le più
grandicelle, 25 tra i 8 -13 anni,
si sono divertite un mondo, ancora oggi quando ci vedono si
rimettono a cantare i canti imparati in quei giorni … ma anche quelle che non avevano voluto partecipare perché si sentivano già “grandi” … in realtà
ci hanno seguito e canticchiano
gli stessi canti! E quando hanno
qualche problema vengono da
noi, certe di essere ascoltate e
accolte.
Un giorno in strada ho incontrato un ragazzo del Centro
S. Laurent, che subito mi ha avvertita che una ragazza di Bakita era all’ospedale. Gli ho detto
di salutarmela e di dirle che sarei andata a visitarla. Che gioia
per Lydie quando mi ha vista
arrivare … non le sembrava vero che qualcuno si interessasse
a lei, che la famiglia ha rifiutata
ormai da anni perché accusata
di avere ucciso la mamma
usando la stregoneria! Lei voleva un mondo di bene a sua
mamma! Sono anni ormai che
vive a Bakita e che si porta nel
cuore la sua sofferenza! Sta facendo l’ultimo anno di scuola
secondaria, è molto sveglia e in-
telligente, non ha nessun problema con lo studio. Il prossimo anno avrà la maturità e poi
che sarà di lei? Ha già 18 anni e
quindi dovrebbe lasciare Bakita, ma dove andare se la famiglia non ti accoglie? E ciò che
mi stupisce è che la sua famiglia ha un livello culturale abbastanza elevato! Quindi non è
la povertà che li ha fatti agire
così …
E accanto a tutto questo ci
sono anche i tanti bambini malnutriti che ogni giorni vengono
al centro, la gioia della mia consorella quando può dire: “Ce
l’ha fatta quel piccolino, ora può
tornare al villaggio!”. E quante
mamme fanno diversi chilometri ogni giorno sperando che il
loro bimbo ce la faccia a sopravvivere!
Ottobre, mese missionario e
mese di ripresa di tutte le attività … per me inizio di nuove
attività tutte da scoprire e da
programmare! Ecco la mia vita
… la vita della missione! Ecco il
mio essere qui, cercando di
camminare con questo popolo,
di condividere ciò che sono e
ciò che ho … portando con me
anche ognuno di voi, la certezza che siete con me e che mi accompagnate con la vostra preghiera e amicizia! A voi tutti affido questo popolo che cammina insieme a me!
Diamoci una mano perché
ogni persona possa avere una
vita più bella e dignitosa! Perché tutti possano essere felici
secondo il disegno di Felicità
che Dio ha per tutti quanti!!!!
Vi abbraccio tutti!
Sr Maria Teresa Traina
[email protected]
11
NOVEMBRE 2009
LITURGIA
1
2
D
L
TUTTI I SANTI
COMMEMORAZIONE DI
TUTTI I FEDELI DEFUNTI
4
5
M
G
S. CARLO BORROMEO
Tutti i Santi bergamaschi
S
D
XXXII DOMENICA DEL T. O.
3
6
7
8
9
10
11
12
M
V
L
M
M
G
13
14
15
V
S
D
16
17
18
19
20
L
M
M
G
V
21
22
S
D
23
24
25
26
L
M
M
G
28
29
S
D
27
30
12
DEDICAZIONE DELLA BASILICA
LATERANENSE
San Leone Magno
S. Martino
S. Giosafat
XXXIII DOMENICA DEL T. O.
Santa Elisabetta di Ungheria
Presentazione della B.V. Maria
CRISTO RE
Ss. Andrea Dung-Lac e comp.
V
L
I AVVENTO
S. ANDREA
IMPEGNI PARROCCHIALI
Dono di san Nicolò - ore 15: Vespri – Processione al Cimitero
ore 15: s. messa al cimitero (Zanica e Capannelle)
ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale)- ore 20.45: CPAE
ore 10: catechesi adulti
ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale) - ore 20.45: AC adulti
ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale)
Lectio divina: ore 17 e 20.30
ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale)
Adorazione eucaristica: 7.30-11; 16-18
ore 20: s. messa (chiesa parrocchiale)
Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme
Incontro genitori gruppi Gerico
ore 15: Adulti di AC
ore 20.30: incontro Caritas a Stezzano
ore 10: catechesi adulti - ore 20: Ufficio comunitario
ore 20: Ufficio comunitario (Capannelle)
Lectio divina: ore 20.45
Lectio divina: ore 17
Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme
Incontro genitori gruppi I media
Gruppo famiglie (Capannelle): Figli e relazioni
ore 16: battesimi
ore 10: catechesi adulti - ore 20.45: Gruppo missionario
Lectio divina: ore 17 e 20.30
Lectio divina: ore 17
ore 21.00 in Teatro: Assassinio nella Cattedrale
Iniziazione alla s. messa per i gruppi Nazaret e Betlemme
Incontro genitori gruppi 2a media
ore 11: Festa del ringraziamento
ore 20.30: Confraternita
ore 10: catechesi adulti - ore 20.30: Unitalsi ; Ac adulti
ore 16.15: celebrazione penitenziale elementari
Lectio divina: ore 17 e 20.30
ore 15: celebrazione penitenziale medie
Lectio divina: ore 17
Incontro genitori gruppi 5a elementare
ACR: Festa del Ciao
La Voce - Ottobre 2009
Un’immagine
Una presenza
Una speranza
Forse il titolo può sembrare
un po’ sibillino. Però confido
che dopo aver letto il trafiletto
che segue si faccia più chiaro e
comprensibile.
UN’IMMAGINE
Con questa prima parola mi
riferisco alla bellissima immagine del Crocifisso che la Comunità parrocchiale di Zanica
ha avuto la bontà di mandarmi
e che è piaciuta moltissimo ai
fedeli di questa Comunità di La
Paz (Bassa California Sud –
Messico).
Come potete vedere, occupa
il posto di onore: nel centro, in
alto, tra tre coppie di Angeli
adoranti, ciascuno dei quali ha
in mano una lampada accesa.
Nella religiosità latino-americana, l’immagine ha un’enorme importanza. Perfino eccessi- va a volte, e bisognosa di un
certo ridimensionamento, perché non degeneri in inconscente idolatria. D’altra parte, il vedere è parte di una necessità
dell’uomo, come afferma anche
il famoso proverbio: “Lontano
dagli occhi, lontano dal cuore”,
La Voce - Ottobre 2009
che in spagnolo se traduce: “ojo
no ve, corazón no siente” (“occhio
non vede, cuore non duole”).
Attraverso questo trafiletto,
voglio presentare il ringraziamento di tutta la Comunità di
qui alla vostra Comunità per il
prezioso regalo che ci avete fatto. Ci piacerebbe anche conoscere il nome del pittore che lo
ha dipinto, non solo per conservarlo nell’archivio della Rettoria, ma anche per stabilire una
più profonda comunione mutua fra noi e voi e la Comunità
cristiana del pittore bulgaro.
UNA PRESENZA
La Rettoria del Sacro Cuore
di Gesú (Sagrado Corazón de Jesús) è un Tempio espiatorio,
con adorazione eucaristica tutti
i giorni, dalle 8 del mattino alle
7 di sera. Alle 8 del mattino, un
solenne Ostensorio sale in
ascensore nel posto dove c’é il
Crocifisso e lo nasconde alla vista dei fedeli che vengono per
l’adorazione, o per confessarsi
(ci sono quattro-cinque ore di
confessioni da martedí a venerdí: dalle 10 alle 12 al mattino, e
dalle 4 alle 6:30-7 nel pomeriggio). E fino all’ora della messa
vespertina resta nascosto.
Questo dettaglio ci ha offerto
l’opportunità di presentare una
catechesi alla Comunità. L’immagine, con la sua visibilità, è
senza dubbio utile. Peró l’immagine é una forma di presenza intenzionale, non reale. Rappresenta la realtà, senza renderla veramente presente. É come un “fac-simile” che ci insegna, che però non è valido. All’immagine deve sostituirsi il
13
Sacramento: nel quale manca la
visibilità, che si riduce unicamente al segno sacramentale
(l’Ostia), però realizza la presenza reale di Cristo. Ció che
nell’immagine si manifesta, nel
Sacramento si realizza. Alla
rappresentazione
simbolica
(immagine), si sostituisce la realtà della presenza sacramentale.
É difficile fare capire alla
gente questa realtá misteriosa.
Peró bisogna cercare di coscientizzarla, con pazienza e
perseveranza. Ancora si vede
molta gente che, nonostante sia
esposto il Santissimo, va davanti all’immagine del Sacro
Cuore o della Madonna di Guadalupe, per fare lì le sue preghiere. Mi auguro che questo
non succeda, almeno a Zanica…
UNA SPERANZA
Viene per ultima la terza parola: una speranza. L’immagine
ci presenta una visione senza
presenza. Il Sacramento ci dà
una presenza senza visione. Peró tutti nutriamo una speranza
che un giorno le due dimensioni si uniranno, e tutti potremo
godere di una presenza nella
visione e di una visione con la
presenza. E questo sarà il Paradiso, verso il quale si dirige la
nostra speranza.
Confido che adesso il titolo
non sia piú cosí sibillino come
poteva apparire all’inizio. E che
la riflessione possa servire anche a voi che avete avuto la pazienza di leggermi. Di nuovo
grazie per il regalo e che il Signore ci benedica.
P. Pierluigi Cadé
Missionario Comboniano
La Paz (BCS – Messico)
14
La Voce - Ottobre 2009
Anche stavolta
ce l’abbiamo
fatta!
Pellegrinaggio
a Montserrat
Possono proprio gridarlo
forte i 19 podisti del gruppo Insieme con Amicizia che sono tornati da Montserrat, un bellissimo monastero incastonato tra i
monti ad una altezza di 700 metri, che dista una quarantina di
chilometri da Barcellona, in
Spagna.
Siamo partiti dopo la S. messa delle ore 7 di sabato 8 agosto
e, credetemi, camminare o peggio correre per 10 giorni di seguito con una temperatura di
40 e più gradi e un’aria talmente calda che ti scottava la faccia,
(magari ti capitava tra le ore 12
e le 17) è stato proprio dura e
un pò da pazzi! Sicuramente un
buon aiuto da molto in Alto lo
abbiamo ricevuto, magari senza accorgercene, però tutti in-
La Voce - Ottobre 2009
sieme alle ore 18 del 17 agosto
possiamo veramente dire “Ce
l’abbiamo fatta!”.
Il giorno seguente abbiamo
consegnato ai padri Benedettini le intenzioni di preghiera affidateci dalla nostra comunità
di Zanica e alle ore 11 abbiamo
partecipato alla S. messa insieme a tutti i pellegrini di Montserrat: è stato un privilegio leggere appositamente per noi il
Vangelo in italiano.
Nei giorni successivi ci siamo riposati al mare e nella visita delle bellezze di Gaudì e della Sagrada Famiglia a Barcellona.
Questa è stata la diciottesima
staffetta affrontata dal gruppo
Insieme con Amicizia e con i
suoi 1231 km abbiamo raggiunto e superato il traguardo dei
20.000 km. percorsi per le strade di tutta Europa e non è finita qui.
Quest’anno il testimone che
ci scambiavamo era un piccolo
foulard raffigurante il simbolo
stilizzato della Madonna di
Montserrat, il quale veniva legato al polso. Ed è proprio que-
sto il significato: per farlo ognuno di noi aveva bisogno dell’altro per poterselo legare al
polso e l’altro aveva bisogno di
noi per fare altrettanto.
Così allo stesso modo sono le
nostre staffette: condividere obbiettivi, gioie e tante fatiche.
Sembra al primo impatto che
sia più importante quello che
corre veloce, ma non è vero: siamo tutti importanti allo stesso
modo, perché se non ci fosse
quello che fa secondo le proprie
capacità anche solo 2 km, noi ci
fermeremmo a 2 km dalla meta. È come il meccanismo dell’orologio del nostro campanile: se manca anche il più piccolo degli ingranaggi, quello
grosso, che solo all’apparenza
sembra più importante, non va
avanti.
Per chi nella nostra comunità ama camminare o correre, il
gruppo Insieme con Amicizia
vi aspetta tutti i giovedì alle ore
21 nella propria sede vicino alla scuola materna, oppure per
partecipare alle camminate non
competitive della domenica
presso il piazzale mercato (ritrovo ore 7,20).
15
Coi nasi in su,
guardando
il blu...
Cre 2009
Capita che proprio nella serata in cui con i ragazzi di terza
media ci si è fermati in oratorio
per “guardare il blu e contare le
stelle” il cielo ti giochi un brutto
scherzo, e improvvisamente
una nuvolaglia antipatica decida di oscurare ai tuoi occhi le
profondità dell’universo... ma
tutto ciò non ci ha impedito di
alzare il naso, per guardare in
alto, durante il CRE 2009.
Il cielo stupisce e affascina
tutti, in particolare i più piccoli,
capaci di lasciarsi sorprendere
e riempire da mille domande
che riguardano quel cielo...
Mettigli in un mano un binocolo o un telescopio, e viaggeranno con la fantasia verso mondi
sconosciuti, creature immaginarie, pianeti nascosti, avventure fantastiche... Parlare loro
del cielo, delle meraviglie del
Creato, della luna e delle stelle,
dei pianeti e di tutto quello che
l’uomo ha fatto per scrutarli è
un fatto molto importante per
l’educazione e la crescita umana.
Queste quattro settimane ci
hanno aiutato a guardare il cielo “dentro” di noi, per riuscire a
comprendere il Mistero del cie-
lo “sopra” di noi, dove abita
Colui che ci spalanca il cielo, e
ne rivela il senso pieno. Nella
sua dimensione di gioco e amicizia, il CRE è sempre una “palestra di vita”, dove i più piccoli domandano ai grandi di
prendersi cura di loro; dove gli
animatori iniziano a misurarsi
con se stessi, imparando a diventare meno egoisti per fare
spazio all’altro; dove i ragazzi
delle Medie cominciano a fare i
conti con le prime “questioni di
cuore... Tutti insieme siamo stati “coi nasi in su, guardando il
blu” (a forza di ballarlo, alla fine
le gambe si muovevano da sole...), per divertirci ed essere
sempre di più.
Di fronte a tutto questo è doveroso e sincero un “grazie”:
anzitutto ai bambini e ai ragazzi; poi agli animatori, che prima
si sono impegnati nel corso di
formazione fortissimamente
voluto e promosso dal nostro
Giorgio (un grazie speciale!!!) e
poi si sono “sbattuti” sul campo, con grande passione, senza
giocare al risparmio. Grazie ai
volontari del bar, grazie alla segreteria, grazie alle mamme
delle pulizia. Grazie alle famiglie che ci sono state vicine, e
hanno apprezzato il lavoro fatto insieme con i loro figli.
don Luca
16
La Voce - Ottobre 2009
Insieme
è festa
La Voce - Ottobre 2009
La simpatia che circonda da
sempre la Festa del nostro oratorio è sempre molto sorprendente: non mi stupirò mai per il
gran numero di persone che in
questa occasione si radunano
nei nostri cortili... Segno che in
queste giornate di festa all’oratorio di Zanica si sta davvero
bene! Ma è anche sorprendente
il numero dei volontari che in
queste giornate di festa mettono impegno, passione, forza di
volontà: quest’anno abbiamo
superato i centi volontari... E se
pensiamo che quest’anno la festa si è allungata di ulteriori tre
giorni, è ancora più doveroso
un ringraziamento a quanti
hanno dato la propria disponibilità per il successo di questa
iniziativa, che si può definire
davvero “storica”.
Credo che tra i momenti belli da ricordare, meriti una menzione particolare anche quest’anno la serata di lunedì 7 novembre, con la celebrazione
della Santa Messa e l’incontro
con i sacerdoti che hanno lavorato nel nostro oratorio e nella
nostra comunità parrocchiale.
Ne mancava qualcuno rispetto
allo scorso anno, ma non è cer-
tamente mancata la gioia di poter rivedere e abbracciare coloro che hanno accompagnato alcuni anni fa quelli che ora sono
giovani, adulti, papà, mamme,
nonni, nonne...
Mentre tracciamo un bilancio molto positivo di questa festa, il pensiero va già alla nuova
edizione. Speriamo di ritrovarci ancora così in tanti, per condividere belle serate di amicizia, fraternità e solidarietà.
don Luca
LA FUERZA
DE LA AMISTAD
La Festa dell’Oratorio di
quest’anno ha avuto un prologo importante, da venerdì 28
a domenica 30 agosto 2009.
Queste prime tre giornate di
apertura hanno avuto come
obiettivo il sostegno dell’Associazione “La fuerza de la
Amistad”, che si occupa di
aiutare i disabili di Huanuco,
in Perù. Grazie all’impegno e
alla collaborazione dei volontari, è stato possibile donare
all’associazione la somma di €
10.000.
Il nostro concittadino
Gianfranco Zanchi, presidente dell’associazione, ci ha inviato una commossa mail di
ringraziamento per la preziosa offerta, ricordando che il
contributo sarà utilizzato per
completare il tetto della nuova sede per i disabili. Nelle
prossime settimane dovrebbero cominciare anche i lavori
per lo scavo delle fognature.
Grazie di cuore a tutti coloro che hanno collaborato!
17
Assassinio
nella Cattedrale
Venerdì 20 ottobre la Compagnia teatrale “Pandemonium teatro” di Bergamo metterà in scena
la celebre opere di T.S. Eliot. Dal
sito della Compagnia prendiamo
questa presentazione della piéce
teatrale.
Il testo “Assassinio nella Cattedrale” di Thomas Eliot è universalmente noto, è stato più
volte messo in scena e non ha
bisogno di commenti.
L’operazione che si intende
intraprendere è quella di dare
nuova vitalità e senso al linguaggio poetico di Eliot, farne
sentire il fascino, far comprendere sì l’intrico delle situazioni
drammatiche presenti nella vicenda dell’Arcivescovo di Canterbury, ma concentrare l’attenzione sul potenziale emotivo ed
evocativo delle parole scritte.
A tal fine vogliamo rendere
questo testo attraverso una formula mista fra rappresentazione tradizionalmente intesa e
scandagliamento della parola
anche attraverso un particolare
sviluppo della tecnica della lettura, nella convinzione che la
lettura ad alta voce possa cogliere nella sua essenza il messaggio dell’autore ed evidenziare la bellezza delle parole
con cui egli lo porge. Sempre a
tal fine, abbiamo individuato
nella presenza della musica dal
vivo, che non solo “accompagna” gli attori ma assume un
intrigante protagonismo, un
elemento che vivifica ancor più
le potenzialità emotive del testo.
18
La riduzione del testo di
Eliot si è snodata nei seguenti
quadri:
1) il ritorno in Inghilterra
dell’Arcivescovo Thomas Becket dall’esilio
2) le tentazioni che lo stesso
subisce
3) l’omelia di Natale dell’Arcivescovo
4) il suo assassinio
5) la giustificazione degli assassini
il tutto commentato dai cori
delle donne di Canterbury.
In questo modo si mantiene
lo sviluppo narrativo della vicenda -senza che i “tagli” siano
percepiti- e la scorrevolezza così ottenuta permette di concentrare l’attenzione su di un
ascolto intenso delle parole e
della musica che le accompagna.
Sarà dunque il suono delle
voci e degli strumenti musicali
a comunicare il dramma interiore dell’Arcivescovo, in lotta
con i suoi antagonisti esterni (il
re che lo farà uccidere presso
l’altare della Cattedrale per
avergli negato un ossequio superiore a quello per la Chiesa)
ma lacerato soprattutto dal dissidio con se stesso, con le tentazioni, con il dubbio che la sua
affermazione eroica, la sua stessa sete di martirio fossero ambizione e peccato.
I suoni placheranno il tormento del dubbio nella grandiosa predica di Natale.
Sempre attraverso i suoni,
arriveranno potenti ed incisivi i
sentimenti delle semplici donne di Canterbury, spaventate
dall’eroismo dell’Arcivescovo,
le insinuazioni inquietanti dei
tentatori, le violenze verbali dei
cavalieri assassini.
Una sorta di concerto per
musica e voci recitanti, al servizio della poesia.
Prevendita biglietti (€8,00)
presso il nostro teatro dal 16 al 19
novembre, ore 18.00 - 20.30.
La Voce - Ottobre 2009
Rendiconto
economico
1. Domenica 18 ottobre abbiamo potuto ammirare, dopo
il restauro, il grande dipinto
raffigurante S. Nicolò che fa
bruciare i libri eretici, opera di
Cesare Mairone da Ponte. La
“trasformazione” - dopo la pulitura e la riparazione delle lacerazioni subite nel corso degli
anni - è davvero sorprendente:
la luminosità, la bellezza e delicatezza dei colori, la grandiosità scenografica… tutto è apparso come nuovo e “mai visto”.
Intanto anche il terzo dipinto è
stato staccato e consegnato al
restauratore, Antonio Zaccaria.
Per il prossimo Triduo tornerà
tra noi e, completato ormai il
restauro delle tele dell’abside,
faremo una presentazione complessiva del lavoro svolto.
2. È in avanzata fase di realizzazione la pubblicazione del
secondo volume di Zanica – Arte e Storia nella Parrocchiale, che
documenterà i lavori che hanno
riguardato nel 1700 la costruzione della nostra chiesa parrocchiale e le opere d’arte in essa contenute (sec. XVIII – XIX).
Anche questo volume è curato
dalla dott.sa Alessandra Di
Gennaro che ha fatto di questa
ricerca la sua tesi di specializzazione in storia dell’arte. Potrebbe essere un bellissimo regalo da farsi e da fare il prossimo Natale.
La Voce - Ottobre 2009
3. Alle Capannelle, si è realizzata la sistemazione del presbiterio della chiesa di San Giuseppe. Si sono sostituite le piastrelle in ceramica (anni ’70)
con altre in graniglia di marmo
e si sono riposizionati l’altare e
la mensa, garantendo uno spazio più ampio per le celebrazioni. Il risultato è davvero bello…
e un po’ fa nascere la tentazione
di pensare anche al pavimento
della navata.
4. Con il Consiglio Parrocchiale per le Attività Economiche abbiamo fatto la verifica
dell’andamento
economico
complessivo della parrocchia al
30 settembre. Il bilancio di previsione pare essere sostanzialmente confermato. Qualche
leggero calo si sta realizzando
negli ultimi mesi nelle offerte
ordinarie, durante la messa e
per la celebrazione dei sacramenti. Visto il momento critico
che si sta vivendo a livello sociale, è più che comprensibile…
D’altra parte sono proprio le offerte ordinarie e costanti la prima fonte di sostentamento della nostra parrocchia, quindi verificheremo costantemente questo aspetto nei prossimi mesi e
saremo più precisi a fine anno.
Qualche calo si è verificato
anche nella festa dell’Oratorio,
in alcuni settori di spesa, probabilmente più esposti ai momenti di difficoltà. I risultati sono comunque buoni… e soprattutto è prezioso l’investimento
di energie e di generosità di
tanti volontari: questo è il patrimonio più importante per una
comunità.
5. Per la Madonna dei Campi: a settembre si è rinnovato
l’impianto di amplificazione. A
giorni dovrebbero essere collocate sul campanile le due campane che completano il “concertino” di tre da poco restaurato. Infine, si sta completando
la copia del polittico che era
collocato sull’altare e che ora è
custodito nel museo parrocchiale. Doveva essere pronta
per luglio… invece i tempi si
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sono spaventosamente dilatati.
Speriamo che il risultato ci ripaghi della lunga attesa!
6. Questa estate i temporali - o
meglio i fulmini - ci hanno visitato due volte, facendo danni in
chiesa e alla scuola materna,
per quasi 20.000 euro. In particolare sono stati danneggiati gli
impianti tecnologici più delicati: l’impianto audio e radiotrasmittente della parrocchia e
quello di sorveglianza e di allarme della scuola. Per fortuna
siamo assicurati e per l’80%
delle spese di riparazione siamo stati risarciti. Siamo da anni
assicurati con la RAS, che anche
in questa occasione è stata
pronta a intervenire. Nel frattempo la Diocesi ha provveduto a stipulare una convenzione
per una nuova polizza generale di assicurazione che, coinvolgendo tutte le parrocchie e
gli enti diocesani, ha permesso
di ottenere un notevole risparmio. L’offerta migliore è risultata quella della CATTOLICA.
Il premio annuo a nostro carico
dovrebbe passare da 8.000 a
4.000 euro. Speriamo ovviamente che il servizio sia all’altezza di quanto abbiamo già
sperimentato in questi anni.
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7. Nella chiesa parrocchiale è in
funzione da settembre un sistema di radiotrasmissione, per
cui tutte le iniziative svolte in
chiesa possono essere ascoltate
da casa, mediante una radio ricevente speciale. È un servizio
pensato soprattutto per le persone anziane o inferme. Grazie
al coinvolgimento dell’Associazione Anziani e con il contributo della Banca della Bergamasca riusciamo a offrire l’apparecchio ricevente a soli € 20 a
quanti sono infermi o hanno
compiuto gli 80 anni. Per tutte
le altre persone interessate il costo invece è di € 50. Nelle prime
settimane sarà importante rilevare l’effettiva ricezione del segnale, in modo da perfezionare
l’impianto.
Per la diffusione del servizio è
importante sicuramente il passa-parola… come pure la possibilità da parte di parenti e amici di farne una bella idea regalo
per una persona cara che ama
rimanere in contatto con la propria comunità di Zanica.
La Voce - Ottobre 2009
ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
BATTESIMI
Il 5 luglio 2009 è stato battezzato:
Emanuele Gotti
Il 19 luglio 2009 sono stati battezzati:
Angelica Fiorentino
William Mapelli
Il 12 luglio 2009 è stato battezzato:
Il 2 agosto 2009 sono stati battezzati:
Il 6 settembre 2009 sono stati battezzati:
Il 20 settembre 2009 sono stati battezzati:
Il 4 ottobre 2009 sono stati battezzati:
Il 18 ottobre 2009 sono stati battezzati:
Andrea Natali (Capannelle)
Lisa Lardelli (Capannelle)
Thomas Lardelli (Capannelle)
Beatrice Teocchi
Francesco De Marco
Sophia Lisa Dossi
Sebastiano Salvetti
Andrea Zerbini
Giovanni Paolo Bottinelli
Giovanni De Lucia
Leonardo Locatelli
Cristian Prussiani
Andrea Testa
Noemi Cereda
Sofia Pesenti
Arianna Benedetta Schembri
Giorgia Morlacchi
Gabriele Sichich
Date previste per i prossimi battesimi: 15 novembre (ore 16);
27 dicembre (ore 11 e Capannelle); 10 gennaio (ore 9.30)
La Voce - Ottobre 2009
21
ANAGRAFE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE
MATRIMONI
Il 26 giugno 2009
Il 1 luglio 2009
L’ 11 luglio 2009
Il 24 luglio 2009
Il 3 settembre 2009
Il 9 settembre 2009
Il 7 ottobre 2009
Andrea Carta con Francesca Redolfi
Alberto Cantamessa con Elisabetta Manenti
Gioacchino Santo Casuccio con Valentina Ferrante
Giovanni Volpi con Sabina Patelli
Alex Corna con Sara Bertuletti
Jacopo Merli con Simona Antonella Nessi
Roberto Lanzeni con Monia Annamaria Cremaschi
In neretto: gli sposi residenti nella nostra parrocchia.
DEFUNTI
Nella nostra comunità si sono celebrate le esequie:
Il giorno 23 giugno 2009
Il giorno 26 giugno 2009
Il giorno 13 luglio 2009
Il giorno 20 luglio 2009
Il giorno 6 agosto 2009
Il giorno 7 agosto 2009
Il giorno 8 agosto 2009
Il giorno 22 agosto 2009
Il giorno 29 agosto 2009
Il giorno 29 agosto 2009
Il giorno 1 ottobre 2009
Il giorno 17 ottobre 2009
Il giorno 19 ottobre 2009
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Maria Albani di anni 75
Angela Vitali di anni 74
Giuseppe Traina di anni 80
Mario Rossoni di anni 74
Francesco Di Rosa di anni 65
Luigi Cortinovis di anni 75
Giuseppe Bertoli di anni 64
Camillo Paolo Carminati di anni 46
Angelo Bentoglio di anni 81
Carlo Cattaneo di anni 94
Luigia (Gina) Ceruti di anni 80
Antonietta (Luisa) Cortinovis di anni 55
Giuseppe Merizio di anni 73
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Informazioni: 035 / 67.22.71 - 67.24.36