Produrre divani lucani in India

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Produrre divani lucani in India
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Quotidiano
Regione
Basilicata
Anno
3 Numero
258 del
10/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Economia
I dirigenti della Godrej & Boyce in visita alle Pmi della Basilicata
Fondi europei
Basilicata prima
nel Meridione
Il ministro Barca ha presentato i numeri
sulla spesa effettiva delle risorse
di Bruxelles da parte delle regioni italiane
Produrre divani
lucani in India
La multinazionale indiana ha incontrato
l’assessore alla Attività produttive Pittella
La Basilicata si conferma nel Mezzogiorno la regione
che fa un uso più strutturato dei fondi europei: dai
numeri presentati dal ministro della Coesione sociale,
Fabrizio Barca, emerge che la Basilicata ha speso effettivamente il 48% delle risorse, superando in percentuale anche il Lazio.
A PAG. 2
L’ipotesi di nomina del leader dei radicali
Senatore a vita
I meriti di Pannella
De Filippo si dice favorevole
A PAG. 2
Un Osservatorio
anti-violenza
L’organismo è preposto
allo svolgimento di ricerche e studi
sulla violenza di genere e sui minori
Le istituzioni più vicine
al mondo in rosa e ai
soggetti deboli a tutela
della incolumità attraverso la prevenzione
contro ogni atto criminoso nei loro confronti.
L’organismo ha sede nel
dipartimento regionale
alla Salute.
L’interessamento dei manager indiani potrà essere incardinato
nel quadro dell’azioni di rilancio del comparto del mobile
imbottito che con il governo stiamo difficilmente componendo
Commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in
Italia e produrre nel proprio Paese manufatti ispirati
allo stile italiano e da destinare a fasce consumer. Sono
questi gli interessi manifestati dal più grande marchio
indiano al sistema produttivo lucano nel corso di un
incontro svoltosi in Regione tra l’assessore alle Attività
produttive Pittella, il direttore del dipartimento Michele
Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti. Obiettivo della Godrej & Boyce è di strin-
gere accordi con le piccole e medie imprese lucane
soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in
Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi,
sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how
per produrre in India divani e altri oggetti da destinare a
fasce di pubblico con minore capacità di spesa.
Strutturare inoltre legami industriali stabili finalizzati
soprattutto ad una costante consulenza nei settori della
creatività e dell’automazione industriale.
A PAG 4
A PAG 3
Completa la lista dei candidati Pd
Nel Pdl confermati gli uscenti
Gildo Claps non scioglie la riserva
L’amministratore delegato
di Pomigliano alla guida
dello stabilimento Sata di Melfi
Insoddisfatti i democratici nel materano
Riunione Pdl, assente il segretario Viceconte
Sebastiano Garofalo porterà l’impianto
alla trasformazione di “prestigio mondiale”
Inizia a farsi più chiaro il
quadro politico delle liste
elettorali. Nel Pd bene il
segretario regionale Roberto Speranza, capolista
alla Camera, mentre al
Senato nominata Emma
Fattorini, professoressa di
Storia.
Sarà Sebastiano Garofalo,
amministratore delegato
della fabbrica di Pomigliano, a guidare a rilanciare lo stabilimento Sata
di Melfi.
La notizia porta con sé
inevitabili questioni, visti
i risultati raggiunti a Pomi-
All’incontro tra i consiglieri regionali e provinciali
del Pdl non partecipa il
segretario Viceconte, impegnato a Roma nella direzione nazionale.
Tra gli arancioni ancora
non sicura la discesa in
campo di Gildo Claps.
La Gazzetta
del Mezzogiorno
gliano. Da un lato il licenziamento dei lavoratori iscritti alla Fiom e dall’altro
il rilancio della fabbrica
campana.
Resta da vedere se
l’intervento sulla fabbrica
lucana seguirà o meno il
modello Pomigliano.
Il Quotidiano
della Basilicata
10.01.2013 N. 258
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Basilicata Mezzogiorno
“Ha costruito un Paese migliore”
De Filippo favorevole alla nomina a senatore a vita di Pannella
Marco Pannella durante una recente visita in Basilicata
Nominare Marco Pannella, storico leader dei
radicali italiani, senatore a vita è una proposta
corretta, visto il processo
di miglioramento del Paese frutto delle sue tante
battaglie sociali.
Per il presidente della
Regione Basilicata, Vito
De Filippo, la figura del
senatore a vita è giusta
per Pannella visto il suo
percorso politico e umano per migliorare l’Italia.
“Non c’è dubbio che il
ruolo di coscienza critica
del Paese esercitato da
sempre da Pannella ben
si attaglia alla figura del
senatore a vita - ha dichiarato De Filippo - ed
è indubbio che le tante battaglie civili e non
violente fatte per i diritti
umani, da ultimo quella
sulle disumane condizioni carcerarie, ma le tante
che si sono succedute
nei decenni con orizzonti non solo nazionali,
hanno contribuito, come
recita la Costituzione,
ad “illustrare la Patria” e
hanno contribuito anche
a determinare un Paese migliore con una più
forte sensibilità sociale”.
Un riconoscimento alle
battaglie del leader dei
radicali, a partire dall’impegno per migliorare la
condizione delle carceri
italiane.
La proposta è stata avanzata dal presidente di Antigone, Patrizio Gonnella,
seguita da una lettera di
Fausto Bertinotti al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
(bm8)
Il ministro della Coesione sociale, Fabrizio Barca, presenta i dati sull’impiego delle risorse di Bruxelles
Fondi Ue, bene la Basilicata
Raggiunto nel 2012 il 48% di spesa effettiva, miglior risultato al Sud
L’Utilizzo dei fondi europei nel 2012 da parte della Basilicata ha raggiunto
i target di spesa, confermando la Basilicata come
la migliore regione del
Mezzogiorno in questo
ambito. Anche lo scorso
anno la Basilicata ha confermato le buone pratiche
sull’utilizzo dei fondi Fesr
e Fse, raggiungendo un
totale di investimenti pari
rispettivamente a circa
334 e 172 milioni di euro,
il 44,5 e il 53,6% del totale
disponibile.
La Basilicata centra in
questo modo i target di
spesa fissati, rispettivamente di 329 e 171 milioni di euro, superando in
percentuale nella classifica delle Regioni più attive
nell’utilizzo dei fondi europei anche il Lazio e confermandosi la regione del
Mezzogiorno che sa fare
un uso più strutturato dei
fondi europei, arrivando al
48% complessivo tra Fondo europeo di sviluppo
regionale e Fondo sociale
europeo. A fare notizia è
inoltre la buona performance realizzata anche
dalle altre regioni del Mezzogiorno, che hanno tutte
centrato i target minimi
prefissati, con una buona
crescita in particolare della Puglia, arrivata al 40%
zo enorme grazie all’impegno di tutte le amministrazioni pubbliche, al
contributo del partenaria-
La Regione raggiunge il 48%
nell’utilizzo dei fondi, superando
anche il Lazio. In crescita la Puglia
mentre resta ultima la Campania
di spesa effettiva, mentre
la Campania resta ultima
nell’impegno delle risorse
europee, toccando il 22%
di risorse impegnate.
Sono questi alcuni dati
forniti dal ministro per la
Coesione territoriale, Fabrizio Barca, durante la
presentazione dell’analisi
sull’utilizzo dei fondi europei in Italia. Il ministro si
La Lucania ha
effettuato
investimenti
sui fondi Fesr e Fes
pari a 334 e 172
milioni di euro
è detto “molto soddisfatto
del risultato ottenuto. E’
stato compiuto uno sfor-
to economico e sociale e
dei mass media. Le spese
per gli investimenti pubblici - ha ricordato - hanno
una forte funzione di moltiplicatore” sottolineando
la necessità di proseguire
su questa strada anche
per il prossimo triennio,
con una spesa residua
pari a oltre 31 miliardi di
euro. “Non è impossibile
raggiungere
l’obiettivo
ma fortissimo dovrà rimanere l’impegno. Fino al
2015 ci saranno ogni anno
10 miliardi da spendere e
questa è un’opportunità
che aiuterà a contrastare il ciclo economico - ha
concluso il ministro, per
evitare il disimpegno delle risorse Ue.
Sul totale dei 52 programmi operativi solo in un
caso non sono stati rag-
La Basilicata si conferma prima nel Mezzogiorno sull’utilizzo dei fondi europei
giunti i target di spesa,
nello specifico il Programma attrattori culturali, naturali e turismo, che porterà a una perdita di oltre
33 milioni di euro da restituire alla Comunità europea. Visto l’ammontare
dei fondi pari a 60 miliardi
“vuol dire che abbiamo
perso un millesimo dei
fondi - ha commentato il
ministro Barca”, visto che
l’Italia ha fatto registrare
una spesa certificata fino
a oggi pari a 18,3 miliardi.
Nel complesso le regioni
italiane hanno raggiunto una media di utilizzo
dei fondi europei pari al
37%, a fronte di una media target fissata al 31.5%.
Le regioni del Centro e
Nord Italia hanno superato il 45% di spesa dei
fondi, rispetto all’obiettivo di raggiungere il 41,6%
mentre nel Mezzogiorno
le cinque regioni del programma operativo Convergenza hanno toccato
il 33,2% rispetto al target
del 27,4%. (bm8)
Ripartono gli Educational tour
Al via la seconda edizione del progetto ambientale per le scuole
di Margherita Sarli
Un’immagine della passata edizione dell’Educational tour
Tre week end, due giorni
di escursioni, laboratori e
degustazioni di prodotti
tipici. Sono gli Educational Tour, organizzati
dai centri di educazione
ambientale Il Cielo di Indra e Dolomiti Lucane,
e indirizzati ai dirigenti
scolastici provenienti dagli istituti extra regionali,
per dar loro la possibilità
di visitare le strutture dei
Ceas e di fare esperienza
diretta delle proposte
educative. I partecipanti
sperimenteranno i pacchetti didattici che i due
centri della Redus di Basilicata offrono alle scuole.
“L’idea - spiegano i promotori - nasce da un lato
dall’esigenza di rispondere alle richieste crescenti
di proposte didattiche
complesse e della durata
di più giorni e dall’altro di
incrementare la presenza
di visitatori green”.
Un’esperienza di turismo
verde che torna dopo
il successo registrato lo
scorso anno. “Circa duecento i partecipanti al
primo tour, con un ritorno importante in termini
di visitatori”.
Gli school days non comportano nessun costo a
carico dei partecipanti e
sono cofinanziati dall’Apt
della Basilicata. Gli educational tour prenderanno il via domani, venerdì
11, e saranno replicati nei
prossimi week end, 18-20
e 25-27, nel Parco del Pollino e nel Parco Gallipoli
Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
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Basilicata Mezzogiorno
Manager indiani
incontrano i lucani
La multinazionale “Godrej & Boyce” in visita alle Pmi
della Basilicata. C’è interesse verso il made in Italy
Divani e prodotti made in contro che gli uomini d’af- nella distribuzione di beni
Italy. A questo sono inte- fari indiani hanno avuto di largo consumo, nell’inressati i dirigenti indiani, in Regione con l’assessore gegneria industriale, nel
rappresentanti di uno dei Marcello Pittella, il diretto- campo degli elettrodomemarchi più importanti re del Dipartimento Attivi- stici, dei mobili, della sicudell’India, che nei giorni tà Produttive Michele Vita rezza e dell’agricoltura. Il
scorsi hanno fatto visita al e l’Amministratore unico fatturato annuo supera
sistema produttivo della di Sviluppo Basilicata Raf- i 3,3 miliardi di dollari. Il
Basilicata.
26% del volume
La multinazio- Import di divani di alta qualità
d’affari è consenale
indiana
guito all’estero.
Godrej & Boyce e acquisizione di know how
Nel corso dell’inha espresso in- per prodotti per fasce consumer
contro
Anil
fatti interesse a
Mathur ha macommercializzare prodot- faele Ricciuti.
nifestato l’interesse della
ti di alta qualità fabbricati Fondato nel 1897 Godrej multinazionale a stringein Italia e a produrre nel è uno dei marchi più gran- re accordi con le piccole
proprio Paese manufatti di dell’India con circa 500 e medie imprese lucane
ispirati allo stile italiano e milioni di clienti ogni gior- soprattutto per l’importada destinare a fasce con- no e una presenza in più zione di divani fabbricati
sumer. Per questo motivo di 60 Paesi. Ha interessi in Basilicata, da destinare
il direttore operativo della nel settore immobiliare, a fasce di consumatori faSocietà Anil Mathur e il
vice presidente esecutivo
Anil Lingayat, accompagnati dal direttore della
società di consulenza Protech India Ravindra Singh,
stanno visitando in questi
giorni diverse piccole e
medie imprese lucane.
E’ quanto si è appreso ieri
mattina nel corso di un in-
Avviare un progetto
di internazionalizzazione per il tramite
della Protech India
e il supporto
Sviluppo Basilicata
L’Appennino lucano
raccontato in 12 mesi
Anil Mathur, direttore operativo della Godrej & Boyce
coltosi, sia anche per l’acquisizione di macchinari
e know how per produrre
in India divani e altri oggetti da destinare a fasce
di pubblico con minore
capacità di spesa. Anil Mathur ha inoltre espresso
l’interesse della multizonale indiana di strutturare
legami industriali stabili
finalizzati soprattutto ad
una costante consulenza
nei settori della creatività
e dell’automazione industriale.
Nel prendere la parola
l’assessore Pittella ha salutato con soddisfazione
la presenza in Basilicata
dei dirigenti indiani manifestando l’interesse della
Regione di avviare con
primi sei mesi del 2013
come pure in occasione
della
Programmazione
2014 - 2020 - ha detto Pittella - saranno incentrate
prevalentemente sull’internazionalizzazione. Non
vogliamo che la presenza
dei manager indiani in
Basilicata resti un fatto
isolato. Per questo motivo
- ha aggiunto l’assessore - ho già dato mandato
Pittella: il dipartimento Attività
produttive della Regione
strutturerà un’azione pilota
la Godrej & Boyce, per il
tramite della Protech India e il supporto Sviluppo
Basilicata, un progetto
pilota attraverso il quale
testare le opportunità per
l’internazionalizzazione
delle piccole e medie imprese lucane di recente
messe in campo. “Le politiche regionali che con il
supporto del presidente
De Filippo attueremo nei
al Dipartimento Attività
Produttive della Regione
di strutturare una micro
azione pilota.” Pittella ha
poi concluso il suo intervento dicendo che “l’interessamento della Godrej
potrà essere incardinato
nel quadro della azioni di
rilancio del comparto del
mobile imbottito che con
il Governo stiamo difficilmente componendo”.
E’ online il video del convegno dell’Agenzia regionale
Basilicata Innovazione
Un calendario dedicato al Parco nazionale che attraversa
la Val d’Agri e il lagonegrese. Un invito a visitarne la bellezza
Un reportage sul programma 2012-2015 presentato lo scorso
autunno a Potenza. Risultati e strategie in primo piano
Una nuova iniziativa
per promuovere e
raccontare il Parco
nazionale dell’Appennino lucano val
d’Agri-lagonegrese.
E’ infatti stato realizzato il calendario
2013 in cui il territorio del Parco si
racconta mese per
mese.
Dodici mesi per
tredici viaggi nel
suggestivo ambiente naturale che offre paesaggi
mozzafiato e svago per
ogni fascia di età. E’ un
calendario a tappe quello
che il Parco più giovane
d’Italia regala, quest’anno,
ai residenti dell’area e ai
suoi ospiti.
A tre anni dalla sua istituzione, Basilicata di contribuire allo sviluppo del territoInnovazione presenta in un breve filmato rio lucano. Un evento che ha riunito al
online le tappe fondamentali del con- Park Hotel di Potenza quasi un centinavegno “I risultati, le novità, la strategia io di persone, tra partner, autorità locaoperativa” organizzato lo scorso mese di li, imprese, ricercatori e giovani con cui
novembre.
Basilicata Innovazione collabora, al fine
Un’occasione importante attraverso la di condividere opinioni e aspettative su
quale sono stati illustrati i risultati del quanto fatto e quanto possa e debba
primo triennio di atancora fare l’agenzia
tività, conclusosi nel Lo sviluppo si fonda sulla
regionale per l’Innova2012, e tutte le novi- conoscenza. E’ il concetto
zione per questo tertà e strategie operatiritorio. Il breve videove programmate per cardine dell’incontro
reportage rappresenta
il prossimo triennio raccontato in un filmato
dunque un “assaggio”
2012-2015.
di quella giornata che
Si tratta di un reportage che ripercorre ha sottolineato l’importanza dello svilupi momenti salienti della giornata di pre- po basato sulla conoscenza, dando consentazione dei risultati e delle strategie ferme incoraggianti e nuovo entusiasmo.
future organizzata a Potenza il 19 no- Il link al quale accedere per visionare il
vembre 2012.
video è il seguente: http://www.basiliUn momento indispensabile per fare un catainnovazione.it/press-room/multibilancio sulle attività passate, alla luce media/video/convegno-BI-a-portata-didell’obiettivo ambizioso e importante mano.
Un calendario che racconta i suoi luoghi e i suoi riti,
la sua storia e i suoi sapori,
la sua arte, la sua natura rigogliosa e le opportunità
che la riserva offre per il
tempo libero.
Sono percorsi ricchi di fascino e sgargianti di colori.
Accompagnano,
mese dopo mese,
su cime innevate
e tra boschi d’orchidee. Attraverso
millenarie “pietre
parlanti” lambite
da opulenti corsi d’acqua e nel
mezzo di caratteristici Carnevali.
Al seguito di Madonne itineranti
e singolari riti di
primavera.
Ci sono odori, sapori, suoni, impressioni e visioni
dal sapore antico in questo calendario.
Abbracciare i sensi del
“lettore” e accompagnarlo
per mano lungo un viaggio “meraviglioso”.
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Basilicata Mezzogiorno
Presentato
quest’anno
un report
al Consiglio
regionale
Le istituzioni più vicine al
mondo in rosa e ai soggetti deboli a tutela della
incolumità attraverso la
prevenzione contro ogni
forma di atto criminoso di
terzi nei loro confronti.
Con questo intento nasce
l’Osservatorio regionale
sulla violenza di genere e
sui minori istituito con la
legge regionale del 2007.
L’organismo ha sede nel
Dipartimento regionale
alla Salute ed è preposto allo svolgimento di
ricerche e studi sulle problematiche
riguardanti
violenza di genere e sui
minori. All’organizzazione è affidata la funzione
di centro di raccolta degli
interventi a favore delle
donne colpite da azioni di
violenza.
Altra priorità è l’attuazione di iniziative a sostegno
dei percorsi di uscita dai
comportamenti violenti
rivolti ai responsabili degli
abusi.
Entro il 31 dicembre di
ogni anno, i vertici dell’Osservatorio presentano al
Attenzione viene prestata
con iniziative a sostegno
alle vittime di ogni sopruso
Un osservatorio contro
la violenza di genere
L’organismo ha sede nel dipartimento regionale alla Salute ed è preposto
allo svolgimento di ricerche sui temi riguardanti abusi di genere e sui minori
Consiglio regionale una
relazione dettagliata sulle
attività svolte e i progetti
concretizzati.
La struttura ha attivato,
inoltre, un monitoraggio
in Basilicata sull’andamento di questi episodi
antisociali per poi realizzare progetti educativi
con la collaborazione di
enti pubblici. Obiettivo è
sensibilizzare ed informare l’opinione pubblica per
prevenire e per reprimere
i comportamenti aggressivi sull’intero territorio.
Possono presentare richiesta di aiuto le donne
ciali e culturali o reduci da
precedenti con la giustizia
(ex tossicodipendenti, ex
detenute).
Possono chiedere aiuto
le donne con problemi
economici e sociali
che vivono situazioni di
marginalità a causa di
problemi economici, so-
Tali difficoltà del gentil
sesso possono essere correlate anche a sofferenze
San Carlo, nominati
due nuovi primari
interiori (bassa autostima,
depressione, sudditanza
psicologica).
L’Osservatorio regionale
sulla violenza di genere e sui minori si occupa
anche dell’attuazione di
iniziative a sostegno dei
percorsi di uscita dai comportamenti violenti per i
responsabili degli abusi.
A sostenere le iniziative
messe in campo dall’organismo, l’Autorità per le
Politiche di Genere della
Regione che ha aderito alla sperimentazione
della Rete Antiviolenza
promossa dal Comune di
Potenza.
Ha contribuito anche l’associazione potentina Telefono Donna - Casa delle
Donne “Ester Scardaccione”, da tempo attiva sul
territorio nell’attività di
prevenzione, di assistenza
e di accoglienza temporanea delle donne vittime di
maltrattamenti.
Convenzione
Crob e Aimac
Tramutoli per la chirurgia d’urgenza e Cappiello per la chirurgia vascolare
Un sostegno volontario ai malati
oncologici e alle loro famiglie
E’ Pio Rocco Tramutoli il
nuovo Primario della Chirurgia d’Urgenza del San
Carlo di Potenza, mentre a
Pierluigi Cappiello è stata
affidata la responsabilità
della Chirurgia Vascolare.
Queste le due decisioni
adottate dal Direttore Generale Maruggi a conclusione delle relative procedure di selezione. I due
nuovi Primari - si legge in
un comunicato dell’ufficio
stampa dell’Aor - sono entrambi lucani, con solide e
brillanti esperienze professionali maturate presso
il nosocomio potentino.
Tramutoli, 60 anni, laurea
a Roma, 34 anni di lavoro
al San Carlo, da ultimo con
funzioni di Direttore della stessa Chirurgia d’Urgenza. Cappiello, 57 anni,
laurea a Bologna con specializzazioni in cardiochirurgia e chirurgia vascolare, a Potenza dal 1982,
formato alla scuola di Ugo
Tesler; è attualmente re-
Si è svolto ieri mattina, presso il Crob di Rionero
in Vulture il convegno organizzato da Uil, Uil-Fpl
e Favo, “La Sussidarietà Orizzontale. Una risposta
alla spending review e alla razionalizzazione dei
costi in Oncologia”. Tema dell’incontro è stato il
ruolo svolto dal volontariato nel sostegno ai malati oncologici e alle loro famiglie, ruolo che diviene
sempre più importante in un momento di contenimento della spesa pubblica.
A conclusione delle relazioni è stata firmata una
convenzione tra l’Irccs-Crob e l’Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti e amici - AIMaC
presieduta dal prof. De Lorenzo, che prevede
l’inserimento dell’Istituto lucano all’interno del
Servizio nazionale di accoglienza e Informazione
in Oncologia – Sion, con l’istituzione di un punto
informativo dove poter consultare e ritirare materiale informativo, parlare con personale qualificato
e ricevere chiarimenti.
Una foto
dall’alto
dell’ospedale
San Carlo
di Potenza
sponsabile dell’Unità di
rilievo dipartimentale di
Chirurgia Vascolare del
San Carlo. “La mia scelta
è caduta, in questo caso,
su due professionisti già
operanti presso la nostra
Azienda, a riprova che il
San Carlo può contare su
capacità e professionalità
di elevato spessore - ha
dichiarato il DG Maruggi, aggiungendo che - le
nomine
consentiranno
di dare ulteriore impulso
a due branche operative
particolarmente significative.
In particolare, per quanto
riguarda l’Alta Specialità del Cuore, la responsabilità affidata al dott.
Cappiello segue di pochi
giorni la scelta del dott.
Marraudino quale Primario della Cardiochirurgia
e completa il quadro di
un ambito di fondamentale importanza per il San
Carlo. Per quanto riguarda
la Chirurgia d’Urgenza,
va sottolineato il ruolo
dell’Azienda quale unico
DEA di secondo livello
in ambito regionale, con
riflessi di particolare delicatezza su tutta l’Area
dell’Emergenza-Urgenza”.
“Queste due nuove nomine - ha aggiunto Maruggi
- si inseriscono in un ampio e articolato progetto
di rafforzamento e razionalizzazione delle risorse umane aziendali, che
riguarda sia il versante
medico, sia quello infermieristico.
Il piano si articolerà
nell’ambito dell’anno in
corso tenendo conto delle
priorità individuate e delle compatibilità economiche, che sono e saranno
un elemento di valutazione imprescindibile di governo aziendale”
10.01.2013 N.258
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia
è il cervello dei nostri giovani
Formazione
Intesa col Ministero
e sostegno all’Università:
puntiamo sulla cultura e sulle
capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato
professionalizzante per incentivare
l’inserimento dei nostri giovani
nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento,
nella formazione come strategia.
Per questo sosteniamo programmi che vadano
oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
VERSO LE ELEZIONI
PARTITI LUCANI AL LAVORO
Giovedì 10 gennaio 2013
LISTE DA COMPLETARE
Entro 48 ore il Pd scioglierà gli ultimi nodi
che riguardano posizioni marginali nelle
liste. Acque agitate negli alleati
Pd, caselle complete
mugugni nel Materano
Chiurazzi spera nel quarto posto al Senato. E in Bubbico sottosegretario
MASSIMO BRANCATI
l Come preannunciato, il
Pd di Bersani è il primo a
tagliare il traguardo delle liste. È stata, quella di martedì,
una giornata di passione nelle stanze e nei corridoi del
Nazareno, un andirivieni impazzito di delegazioni regionali e di aspiranti candidati,
con scene di isteria per le
pesanti interferenze del vertice nazionale che, con l’inserimento dall’alto di nomi
eccellenti, di fatto manometteva i risultati e gli equilibri
stabiliti dal voto delle primarie.
Al segretario lucano Roberto Speranza è andata meglio che a molti suoi colleghi.
Non solo perché gli è stato
IN EXTREMIS
Antezza delusa dal quarto posto alla
Camera che mette a rischio la riconferma.
Chiesto a Bersani di rivedere l’assetto
riservato l’onore di capeggiare la lista alla Camera, ma
anche perché le intromissioni
esterne sono state limitate a
Emma Fattorini, docente
universitaria di storia molto
considerata nelle alte sfere
cattoliche, candidata come
capolista al Senato in Basilicata, e ad una non meglio
definita candidata espressa
da un partito alleato (il
Psi?).
Tutto bene, dunque, per il
giovanissimo leader del Pd
lucano al quale tutti pronosticano un radioso avvenire
al fianco di Bersani, magari
nelle vesti di ministro.
INTESE - Ma le «ferite»
delle primarie e di quel che
ne è seguito continuano a
sanguinare soprattutto sul
fronte materano, dove due dei
tre parlamentari uscenti rischiano di essere estromessi
dal Parlamento. Per non parlare della consigliera provinciale Angela Latorraca, vera sorpresa delle primarie
lucane, che vede frustrate le
sue aspettative dalle decisioni
romane e, sostenuta dal suo
sponsor politico, il presidente
della Provincia Piero Lacorazza, segue con le antenne
alzate la coda della contesa
ancora aperta intorno alla
definizione delle liste. In effetti, il combinato disposto
delle regole delle primarie e
delle decisioni riservate alla
segreteria nazionale non poteva che produrre, com’è accaduto un po’ in tutte le regioni, veri e propri corto circuiti e la resa dei conti interna è stata durissima, feroce, tra le diverse anime del
partito di Bersani.
MAGGIORANZA - L’area
bersanian-dalemiana ha fatto
la parte del leone occupando
tutte le posizioni migliori. Su
sei posizioni ritenute sicure,
ben quattro (Roberto Speranza, Vincenzo Folino, An-
tonio Luongo, Filippo Bubbico) sono attribuite ad essa.
A parte la posizione non classificabile della candidata indipendente capolista al Senato, resta solo la candidatura di Salvatore Margiotta,
trasferito dalla Camera al Senato e retrocesso da capolista
al terzo posto, che deve la sua
conferma prima al soccorso
del presidente De Filippo nelle primarie, poi alla strenua
difesa del suo referente politico Franceschini in seno al
comitato elettorale.
MARGINALIZZATI - Ne
hanno fatto le spese i più
deboli, i meno protetti, Carlo
Chiurazzi e Maria Antezza,
entrambi senatori uscenti,
che si sono sfidati nelle primarie e dinanzi alle commissioni di garanzia, ma che
restano confinati in posizioni
non garantite: il primo, legato a Fioroni, è alla disperata ricerca di un ripescaggio, almeno al quarto posto al
Senato, che potrebbe garantirgli chance di successo soprattutto nel caso in cui Bubbico fosse chiamato a ricoprire un incarico istituzionale (sottosegretario o, secondo i boatos, futuro presidente
dell’Enel).
Anche Antezza, facente capo a Fassino, si sente in bilico: è delusa dal trovarsi
iscritta in lista alla Camera al
quarto posto, subito prima
del presidente De Filippo, e
ha espresso il suo malcontento direttamente a Bersani,
chiedendogli di rivedere l’assetto delle candidature.
GLI ALLEATI - Un quadro
di fibrillazione, insomma, che
aumenta sensibilmente se si
guarda al campo degli alleati
del Pd, i quali, in ragione del
collegamento di coalizione,
potrebbero influenzare i giochi dei seggi senatoriali. La
maggiore turbolenza si registra in casa socialista. Evaporata l’attesa di vedere un
proprio rappresentante (Rocco Vita) nelle liste targate Pd,
i socialisti lucani pensano di
presentare una propria lista
al Senato, capeggiata dal segretario regionale e sindaco
di Melfi Livio Valvano. Acque non ancora sedate neppure nel Centro democratico,
dove l’annunciata candidatura al Senato di Nicola Benedetto, già Pdci, già Idv, sta
creando più di qualche inquietudine, oltre ad un esplicito conflitto con i Popolari
Uniti di Antonio Potenza,
che ambivano appunto a coprire quella posizione.
Giochi, dunque, non ancora
chiusi sul fronte delle candidature. Troppe le esigenze
da contemperare, troppe le
varianti da valutare, troppi i
nomadismi politici in atto. Da
qui alla presentazione vera e
propria delle liste non mancheranno sorprese. Anche
clamorose.
Emma Fattorini
Filippo Bubbico
Maria Antezza
Carlo Chiurazzi
Pierferdinando Casini
Nichi Vendola
Casini capolista al Senato? In casa Sel spunta l’ipotesi
Monti «stoppa» Mancusi
Vendola capolista alla Camera
Al secondo posto l’imprenditore materano Tito Di Maggio
l Monti ha spiazzato tutti. Nella composizione
delle liste sta incidendo più di quanto concordato
nelle varie riunioni con i partiti che lo sostengono. E
gli effetti di questa sua «predominanza» nelle scelte
sono visibili anche in Basilicata. La lista al Senato
non è ancora ufficiale, ma l’orientamento è quello di
affidare il ruolo di capolista a un «montiano» o, in
alternativa, attestarlo a Pierferdinando Casini. Il
dado non è ancora tratto e in queste ore la coalizione
di Monti è impegnata a valutare proposte di ingresso: si vocifera che anche la senatrice Antezza,
delusa dal suo partito, il Pd, abbia tentato un abboccamento. Al secondo posto in lista - al momento è
l’unica certezza al di là dei rumors - l’imprenditore
materano Tito Di Maggio, espressione del movimento di Montezemolo «Italia futura», al terzo un
rappresentante di Fli (il parlamentare uscente Egidio Digilio è in ogni caso fuori) e a chiudere la lista
esponenti dell’Udc. Tramonta così la ventilata ipotesi al Senato di Agatino Mancusi, ex assessore
regionale coinvolto in un’inchiesta giudiziaria, che,
a questo punto, aspira a trovare una collocazione
nella lista alla Camera, come secondo posto alle
spalle del ministro Catania. Ma la «questione morale» invocata da Monti potrebbe chiudergli anche
qui le porte, aprendole invece al segretario regionale Udc Palmiro Sacco o al presidente provinciale
di Potenza Antonio Flovilla, espressione della «Rosa bianca» di Savino Pezzotta.
Le giornate romane dell’Udc lucano, accanto alla
questione delle liste, sono state caratterizzate
dall’ingresso ufficiale nel partito dei consiglieri regionali lucani Francesco Mollica e Roberto Falotico. Nella sede nazionale del partito di via Due
Macelli, alla presenza del segretario nazionale Udc
Lorenzo Cesa, del capo segreteria politica Antonio
De Poli, del responsabile Enti Locali Mauro Libè, è
stata ratificata l’adesione dei due consiglieri ex
Mpa. Al termine della riunione è stato redatto un
documento in cui la segreteria nazionale del partito
«prende atto del lavoro svolto dal segretario regionale Sacco e dal capogruppo in consiglio regionale Mancusi, teso a rafforzare la presenza
dell’Udc, e dell’ampia disponibilità e condivisione
offerta dai consiglieri Mollica e Falotico nel ritrovarsi nelle scelte politiche operate dal partito nazionale». L’ingresso di Mollica e Falotico - che, in
realtà, nell’ultimo vertice titese sarebbe stato messo
in forse dallo stesso Sacco «per questioni di opportunità» - potrebbe aprire la strada ad altre adesioni. Lo auspica il dirigente regionale del partito,
Gianluigi Laguardia, che ricorda come i consiglieri Navazio, Mazzeo, Gaudiano e, nel recente passato, Benedetto (poi approdato nei «tabacciani») abbiamo manifestato l’intenzione di «sposare» l’Udc.
«Occorre dimostrare - conclude Laguardia - che il
partito è davvero aperto a tutti e non solo ad alcuni
[ma.bra.]
per rispondere a chissà quali strategie».
Entro oggi la lista sarà completata. Barozzino al Senato
l «Stiamo lavorando per completare le
liste, mancano due o tre presenze territoriali,
ma entro domani (oggi per chi legge, ndr.)
dovremmo aver definito il tutto». A parlare è
Carlo Petrone, coordinatore regionale di
Sel, che insieme a dirigenti e attivisti del
partito di Vendola sta mettendo a punto la
macchina organizzativa in vista delle prossime elezioni politiche. Per quanto riguarda
la Basilicata, il capolista al Senato sarà
Giovanni Barozzino, uno dei tre operai
dello stabilimento di Melfi della Fiat, licenziato dall’azienda nel 2010 e non ancora
reintegrato. A guidare i candidati alla Camera, invece, potrebbe essere il governatore
della Puglia Nichi Vendola (fino a pochi
giorni fa si faceva il nome del sindaco di
Rionero in Vulture, Antonio Placido, vincitore delle ultime primarie di Sel). Dalla
sede regionale del partito, in attesa dell’ufficialità, non confermano e nemmeno smentiscono l’ipotesi. Sembra, tra l’altro, che
Vendola andrà a fare da capolista non solo in
Basilicata, ma in tutto il territorio nazionale.
Nelle prossime ore, comunque, ci sarà chiarezza in merito alla questione. Ma torniamo
al coordinatore lucano del partito, Carlo
Petrone, al quale abbiamo chiesto come è
nata la scelta di Barozzino capolista al Se-
nato. «In realtà - spiega - noi siamo dirigenti
regionali: la decisione è stata presa a livello
nazionale. Per quanto riguarda invece Placido, sono stati i cittadini a sceglierlo attraverso le primarie». Quel che è certo, è che
la vicina campagna elettorale sarà molto
impegnativa. «Cercheremo di far eleggere continua Petrone - il maggior numero possibile di candidati. Ma con cinque coalizioni
sarà sicuramente difficile e bisognerà lavorare bene, anche perché - evidenzia cambierà in modo considerevole il terreno
politico. In questi giorni - aggiunge Petrone vediamo in ogni momento sondaggi e previsioni. In realtà si tratta di discorsi inutili: le
forze in campo non sono ancora chiare, le
liste non sono chiuse e gli schieramenti non
sono definiti». Al centro della campagna
elettorale di Sel ci saranno i problemi quotidiani dei cittadini. «È naturale - dice in
merito Petrone - che bisognerà concentrarsi
sui problemi reali. Sarà una campagna elettorale diversa dalle altre, perché si voterà a
febbraio ed il clima sarà inclemente. Per
questo motivo cercheremo incontrare le famiglie, le persone, sfruttando i rapporti umani. Parleremo con tanta gente: speriamo conclude il coordinatore di Sel - di con[f. rus.]
vincerla a darci fiducia».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Giovedì 10 gennaio 2013
LO STRAPPO INTERNO
Incontro di consiglieri regionali e provinciali del Pdl,
ma il coordinatore non interviene. I «dissidenti» Rosa
e Venezia: «Senza di lui di cosa parliamo?»
Pdl, piena fiducia
agli «uscenti»
Viceconte non c’è. Rosa e Venezia disertano
NICOLA MANDREDELLI (LUCANIA VIVA)
L’INVESTITURA DI MICCICHÉ PER L’EX DEPUTATO
«Noi colonizzati Il «Grande Sud»
dai candidati
Blasi impegnato
imposti dall’alto» a comporre le liste
l «Nelle scelte e negli orientamenti che stanno
assumendo i partiti nazionali per le candidature alla
Camera e al Senato, prevale, ancora una volta, la
logica dell’imposizione centralistica di stampo settentrionale a discapito della realtà meridionale». È
quanto sostengono Marco Esposito, assessore del
Comune di Napoli e coordinatore dell’Aggregazione
politica Unione Mediterrana, fondata a Napoli lo
scorso mese di novembre, e Nicola Manfredelli,
presidente di Lucania Viva, movimento lucano di
rappresentanza e partecipazione che fa parte di Unione Mediterranea. «È evidente che il disegno che
anche con queste elezioni si sta perpetuando - dicono
Esposito e Manfredelli - è quello di un Sud che deve
continuare ad essere subalterno e funzionale alle
altre aree del paese, non solo economicamente ma
anche politicamente, a partire dalle candidature e
dalla futura composizione del Parlamento italiano.
Se l'assenza di lavoro e la fuga dei cervelli è uno dei
mali del Mezzogiorno, il quale spende per formare i
propri figli e poi li vede partire con il proprio bagaglio
di conoscenze, si assiste di recente però a un fenomeno inverso, con la migrazione da Nord verso
Sud di cervelli... politici. Se si scorre infatti l'elenco
dei dodici capilista del Pd alla Camera e al Senato
nelle regioni del Sud si scopre che ben la metà di
questi è un politico nato e cresciuto al Centronord ma
che ha tanta, ma proprio tanta, voglia di lavorare per
il bene dell'Italia Mediterranea. Il fenomeno potrebbe
riguardare molte liste di... collocamento».
L’accusa di Falotico (Cisl)
«Una campagna elettorale
lontana dai problemi reali»
Serve una radicale riforma delle tasse
che alleggerisca il peso del fisco sulle famiglie e sul lavoro. N’è convinto il segretario
regionale della Cisl, Nino Falotico, secondo cui i primi vagiti della campagna elettorale mostrano una disconnessione tra società e politica. «Mentre negli Stati Uniti dice - la recente campagna per le presidenziali si è giocata tutta sulle tasse e su
come evitare in modo bipartisan il fiscal
cliff, nel nostro Paese un seria e circostanziata discussione pubblica sulle tasse è impossibile da praticare se non sotto forma
di slogan, promesse insostenibili e propaganda a buon mercato. Il nostro auspicio –
dice il leader della Cisl lucana – è che su un
tema di così grande portata sul piano sociale si possa aprire un dibattito nel paese
serio e sereno perché sul fisco si giocherà
la capacità dell'Italia di agganciare la ripresa economica e tracciare un percorso di
crescita e prosperità nel lungo periodo».
A parere di Falotico «la classe politica non
sembra aver ben compreso la gravità della
situazione se è vero che nella recente legge di stabilità destra e sinistra si sono adoperate, con singolare convergenza di interessi per sabotare, riuscendoci, la proposta del governo di ridurre il carico fiscale
sui lavoratori dipendenti e sui pensionati,
riuscendo addirittura a ridurre i benefici già
previsti per famiglie senza figli, incapienti e
pensionati. A livello locale sono ben poche
le amministrazioni che hanno abbassato le
addizionali e le tasse locali tagliando ed efficientando la spesa così come aveva chiesto la Cisl lucana proponendo un patto di
non belligeranza fiscale ai Comuni».
l Si è svolta a Roma la segreteria nazionale di
Grande Sud, presieduta da Gianfranco Miccichè.
Presenti i dirigenti nazionali, i segretari regionali,
i parlamentari, i consiglieri regionali. Miccichè ha
specificato che la lista alleata al Pdl, di forte ispirazione meridionalista, avrà il nome e il simbolo di
Grande Sud. Parlando di Gianfranco Blasi e della
Basilicata, Micciché ha ricordato che «Blasi è un
socio fondatore di Grande Sud ed è come tale, per le
sue qualità umane e politiche, al centro del progetto
nazionale del partito». Sarà l’ex parlamentare lucano ad organizzare le liste di Camera e Senato in
Basilicata, dove il lavoro preparatorio sul territorio, per garantire massima rappresentatività, anche di genere, è già iniziato da tempo. Sulla questione Lega e sul federalismo Miccichè ha evidenziato come «non vogliamo togliere al Nord ciò
che gli spetta, a condizione che non venga toccato
quel che spetta al Sud. La Lega chiede che il 75 per
cento delle tasse resti al Nord? Ok, purché in fase di
perequazione si lasci al Sud il 100 per cento». Per
Miccichè, inoltre, «vincere in Sicilia può dare al Pdl
la maggioranza non solo al Senato. La partita non è
chiusa, si può vincere anche alla Camera. Monti
nell’immaginario collettivo non esiste più, siamo
tornati a centrodestra contro centrosinistra, anzi
contro sinistra pura. Pd e Sel, insieme, valgono il 33,
34%. Il Pdl è in crescita, per ora è al 20 ma può salire
al 22, 23%. Noi – ha sottolineato – possiamo convogliare una percentuale che va tra il 3 e il 5%».
l Non c’era il sen. Guido Viceconte, tiamo - ribadisce - che il coordinatore reimpegnato a Roma nella direzione nazionale gionale venga in Basilicata, ci chiami e
del partito per - dice il suo entourage - discuta con tutti noi, in materia seria, sul
«dribblare» eventuali scelte imposte dall’alto futuro del partito.
in Basilicata, i due consiglieri regionali «disNon siamo legati al ragionamento delle
sidenti», Mario Venezia e Gianni Rosa, e il candidature a fini personali, ma preoccupati
capogruppo regionale Nicola Pagliuca, alle del futuro del partito. Alle scorse elezioni prese con l’influenza. Il vertice di ieri del Pdl ricorda Venezia - il Pdl riuscì a conseguire tre
lucano, coordinato dai due presidenti pro- deputati e tre senatori. Oggi temiamo che
vinciali sen. Cosimo Latronico e Mariano questo risultato difficilmente potrà essere
Pici, è approdato a un documento finale in cui raggiunto, ecco perché è necessario stabilire
si «dà piena fiducia ai parlamentari uscenti, una strategia, al di là della riproposizione dei
riconoscendone il loro
candidati. Si vince tutti e
proficuo lavoro svolto a
si perde tutti insieme. Vifavore del Paese e della
ceconte non può non tenostra comunità regionanere conto che esiste una
le», proponendo la loro ribase, persone che dovranconferma in blocco. Nello
no impegnarsi in campastesso documento, approgna elettorale per chiedevato all’unanimità, si
re voti».
chiede di integrare le liste
L’on. Vincenzo Taddei,
«con rappresentanze che
presente all’incontro di ietengano conto dei terriri, ribalta i termini della
tori, degli amministratori
questione e accusa Venelocali, delle donne, dei giozia e Rosa: «Prima chievani e della società civile».
dono un incontro per parOra tocca a Roma dire
lare, confrontarsi, rifletl’ultima parola sulle cantere sul partito e poi loro
didature.
sono i primi a non parL’assenza di Venezia e
tecipare. Un atteggiamenRosa conferma l’esistenza
to incomprensibile». Rosa
di una frattura all’inter no SENATORE Guido Viceconte
non incassa il colpo e spiedel partito: «Assurdo - dice
ga l’assenza sua e di VeVenezia - convocare un summit senza il nezia puntando di nuovo l’indice sul coorcoordinatore regionale con cui sarebbe ne- dinatore regionale: «Viceconte aveva concessario discutere del futuro del partito. Lo vocato la riunione dei consiglieri regionali e
chiediamo da tempo, ma continuiamo a tro- provinciali, ma - dice - avevamo già saputo
vare porte chiuse, serrate».
che non sarebbe venuto a Potenza. Come si fa
Venezia, che nei giorni scorsi, a Ferran- a delineare la strategia di un partito senza il
dina, ha chiamato a raccolta iscritti e sim- suo timoniere?».
patizzanti del partito, esclude per il momento
Lo strappo sarà ricucito? In politica i tempi
una sua uscita dal Pdl per aderire, per possono allungarsi e restringersi secondo le
esempio, a «Fratelli d’Italia» di La Russa: «Ne necessità e le volontà, ma all’interno del Pdl si
abbiamo discusso con la base - dice - e continuano a parlare due lingue diverse a
abbiamo convenuto che vogliamo credere poco meno di due settimane dalla forma[ma.bra.]
ancora in questo progetto politico. Aspet- lizzazione ufficiale delle liste.
A SINISTRA BELISARIO: «IO CI STO». IDV CORRERÀ CON RIVOLUZIONE CIVILE. ANCHE RIFONDAZIONE COMUNISTA. «MA È PRESTO PER I NOMI»
Ipotesi Gildo Claps per Ingroia
Ma il fratello della ragazza scomparsa nel 1993 non ha ancora sciolto la riserva
EX PM Antonio Ingroia
l Ieri mattina ha incontrato
Antonio Ingroia a Roma. L’ex
pm della trattativa Stato-mafia
vuole Gildo Claps, fratello di
Elisa, al secondo posto in lista
alla camera. Gildo, però, si
apprende da indiscrezioni,
non ha ancora sciolto la riserva.
Ma potrebbe correre. Al Senato Rivoluzione civile dovrebbe puntare su un nome espressione dei movimenti e non dei
partiti.
Queste sarebbero le indicazioni di Ingroia. Idv e Rifondazione però spingono per avere un loro esponente in pole
position.
Le segreterie dei partiti al
momento sono blindate sui nomi.
Ma sia Idv sia Rifondazione
pare che abbiano a disposizione esponenti di rilievo della
politica regionale che si sono
già resi disponibili a una eventuale candidatura con la lista
di Ingroia.
Pare che al momento per la
Basilicata sia tutto in alto mare.
Una cosa è certa: Rivoluzione civile si presenterà con il
suo simbolo sia alla Camera
che al Senato.
«Cambiare si può», il movimento arancione fondato dal
magistrato Livio Pepino (tra i
fondatori del Gruppo Abele) e
da don Marcello Cozzi, pare
che abbia qualche riserva su
alcuni nomi che potrebbero
proporre i dipietristi in Basilicata.
Dopo l’assemblea pubblica
dello scorso 15 dicembre a Potenza «Cambiare si può» affila
le armi.
E sta cercando di proporsi
come un’aternativa che segni
lo spartiacque tra 20 anni di
decadenza culturale, sociale ed
economica e rappresenti la
prospettiva concreta di una
possibile rinascita democratica.
«Le liste però sono ancora in
alto mare», conferma il capogruppo al Senato di Italia
dei Valori Felice Belisario. «È
ancora presto per fare dei nomi», dice.
E aggiunge: «Aderiamo al
progetto di Ingroia. Ci stiamo».
Come confermato dallo stesso Antonio Di Pietro Italia dei
valori rinuncerà al simbolo e
proporrà nella lista unica, i
propri nomi, insieme a esponenti di Rifondazione e della
società civile.
Fermo restando che sarà Ingroia il capolista.
Di Pietro si è detto certo di
superare la soglia lo sbarramento del Porcellum sia alla
Camera che al Senato. Una
virata a sinistra che non ha
convinto in modo pieno alcuni
esponenti locali del partito con
un’anima più moderata.
Anche Rifondazione comunista aderisce. E ovviamente
cercherà di inserire nelle due
liste i propri nomi.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013
PAG. 8
Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I VII
Giovedì 10 gennaio 2013
ENTI PUBBLICI
TEMPO DI BILANCI
GIOVANNA LAGUARDIA
Un’agenda per resistere alla crisi: nel
corso dei prossimi due anni la giunta
provinciale guidata da Piero Lacorazza
lavorerà su tre grandi temi: il digitale, la
«burocrazia zero» e l’energia, magari
prevedendo anche «l’utilizzo dei fondi
del bonus benzina per incentivare la
ristrutturazione degli immobili ai fini
del risparmio energetico». Questo è
quanto annunciato ieri mattina dallo
stesso Lacorazza nel corso della consueta conferenza stampa di inizio anno,
tenuta nella sala consiliare della provincia dal presidente e dagli assessori
Paolo Pesacane, Massimo Macchia,
Francesco Pietrantuono, Rosaria Vicino, Nicola Valluzzi e Nicola Figliuolo. «Il
nuovo ciclo di investimenti comunitari
e le risorse naturali, a partire dal petrolio - ha detto Lacorazza - sono le risorse dal quale deve partire questo territorio, che rappresenta i due terzi del
territorio regionale. Questi sono i punti
da cui partire per la classe dirigente, che
deve fare una scommessa per fermare il
flusso dell’emigrazione giovanile. Sono
state fatte delle cose, ma si possono migliorare». Ed ecco su quali azioni intende puntare la Provincia di Potenza.
I GRANDI TEMI
L’agenda per i prossimi due anni è
fondata su tre temi principali, l’energia, il
digitale e la «burocrazia zero»
I TAGLI
Il taglio di fondi subìto dalla Provincia è
stato di circa 23 milioni di euro, che è pari
al 50 per cento delle entrate
Provincia, ecco l’agenda
per «resistere» alla crisi
Il presidente Lacorazza ha presentato i programmi di fine legislatura
nopea e l'Aeroporto sono attive due corse (alle ore 5.45 e alle ore 8.00 in partenza
da piazza Zara), mentre da Napoli Capodichino verso Potenza sono tre i collegamenti attivati (alle ore 14.00, alle ore
17.30 e alle ore 21.50). Inoltre, in via
sperimentale, dallo scorso ottobre e fino
al 31 marzo 2013, è stata attivata una
coppia di corse da Potenza a Serre/Persano per consentire il collegamento dal
capoluogo con le caserme militari di
Persano.
GREEN ECONOMY -In questo quadro si inserisce il programma innovativo «Scuole ecologiche in scuole sicure», Attualmente sono 59 gli impianti
BUROCRAZIA -La Provincia ha stipulato una convenzione con il Ministro
per la pubblica amministrazione e la
semplificazione e con il Ministro dello
sviluppo economico per attivare percorsi sperimentali di semplificazione amministrativa per gli impianti produttivi
(c.d. zone a burocrazia zero) anche mediante deroghe alle procedure ed ai termini per l'esercizio delle competenze
ISTRUZIONE
TUTTI IN RETE
Si raccolgono i frutti del
programma «scuole
ecologiche in scuole sicure»
Presentato il progetto
«Freewifi», che sarà operativo
a partire da febbraio
previsti su istituti scolastici ed edifici di
proprietà dell'Ente (55 centrali fotovoltaiche e 4 minieolici), di cui 54 nuovi e 5
già esistenti. Di questi 59 impianti, 49
sono già in produzione, mentre altri 10
(di cui i 4 minieolici) sono in attesa di
attivazione, per una potenza complessiva di 833 kwp. A regime porteranno ad
una produzione complessiva pari a circa 1 milione di kw/h per un risparmio
annuo per la Provincia di 350.170 mila
euro, di cui 223.267 mila euro derivanti
dal conto energia e ulteriori 126.903 mila
euro dalla bolletta. Si avrà inoltre una
riduzione di emissioni di Co2 in atmosfera di oltre 320 mila tonnellate. Considerando che il conto energia ha una
durata ventennale, si avrebbe un beneficio per l'Ente di 7 milioni di euro. La
Provincia di Potenza, inoltre, è stata
riconosciuta struttura di supporto al
Patto dei sindaci, per raggiungere gli
obiettivi europei del 20-20-20 entro il 2020
(20% di risparmio energetico rispetto al
2005, 20% di riduzione delle emissioni
delle pubbliche amministrazioni, al fine
di sviluppare sul territorio provinciale i
processi di informatizzazione della pubblica amministrazione per trattare la
documentazione e gestire i procedimenti con sistemi digitali, attraverso il progressivo accreditamento degli Sportelli
Unici delle Attività Produttive.
PROVINCIA La conferenza stampa di inizio anno [foto Bianchi]
CO2 rispetto al 2005, 20% di fonti rinnovabili). Grazie all’azione congiunta di
Provincia, Società energetica lucana
(Sel) e Comuni, sono stati approvati finora 10 Piani di Azione per l'Energia
Sostenibile (Anzi, Avigliano, Calvello,
Laurenzana, Montemurro, Oppido Lucano, Potenza, Sasso di Castalda, Tito e
Tolve). Gli altri sono in corso di redazione da parte della Sel.
VIABILITÀ - Nei primi tre anni della
consiliatura sono state programmate, e
negli ultimi 12 mesi appaltate, consegnate ed in parte già ultimate, 50 opere
per un investimento di oltre 9,5 Meuro.
Nell’ambito della mobilità sono stati
istituiti nuovi collegamenti tra la città
di Potenza e l'Aeroporto di Capodichino,
che vengono utilizzati da circa 3.000 persone al mese con un incremento di circa
il 25% rispetto alla precedente organizzazione dei trasporti. Dal capoluogo lucano verso la Stazione centrale parte-
EXPORT LA GODREJ & BOYCEL AL DIPARTIMENTO REGIONALE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
presenza in più di 60 Paesi. Anil Mathur
ha manifestato l’interesse della multinazionale a stringere accordi con le pmi
lucane soprattutto per l’importazione di
divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi,
sia anche per l’acquisizione di macchinari e know how per produrre in India
divani e altri oggetti da destinare a fasce
di pubblico con minore capacità di spesa. La multinazionale sarebbe interessata a strutturare legami industriali stabili nei settori della creatività e dell’automazione industriale.
«Le politiche regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei primi sei mesi del 2013 e in
occasione della Programmazione 2014 2020 - ha detto Pittella - saranno incentrate prevalentemente sull’internazio-
La Provincia diventa digitale con il progetto
«Freewifiprovinciapotenza», 25 siti di coinnettività
gratuita entro febbraio (ma
l’obiettivo è di farli diventare 200), a disposizione dei
cittadini (la navigazione in
internet sarà limitata, per
utente, ad una fascia oraria
o a un numero di megabyte). Ma sono sempre più
«on line» anche i centri per
l’impiego: ad oggi sono
circa 9mila i cittadini che,
avendo ritirato le credenziali, effettuano i sevrizi on
line, senza recarsi fisicamente presso i centri per
l’impiego. Sempre in tema
di lavoro e informazioni on
line c’è il protocollo tra
provincia e Inps, attivato
nove mesi fa e al quale sono stati richiesti 842 estratti del conto contributivo. E
ancora, sfruttano le nuove
e nuovissime tecnologie
progetti come il Catasto
delle strade, per ottimizzare la gestione del patrimonio stradale, la convenzione con Università e Cnr
per lo studio sul dissesto
idrogeologico che, incrociandosi con il catasto delle strade darà una mappa
del rischio, il progetto Infocity per il monitoraggio di
parte della flotta degli autobus extraurbani, grazie
al quale i cittadini, attraverso apposite piattaforme informative, potranno conscere distanza dei bus,
tempi di percorrenza e altro ancora. Infine, Scuola
web 2.0, che si avvale di
strumenti come e-book,
corsi per la realizzazione di
magazine multimediali,
emerografia in digitale, video lezioni, formazione dei
docenti.
ASPETTANDO LANUOVA PIAZZA BONAVENTURA
Imprenditori indiani interessati
alle piccole aziende del salotto
l La multinazionale indiana Godrej
& Boyce intende commercializzare prodotti di alta qualità fabbricati in Italia e
produrre nel proprio Paese manufatti
ispirati allo stile italiano e da destinare a
fasce consumer. Per questo il direttore
operativo della Società Anil Mathur e il
vice presidente esecutivo Anil Lingayat,
accompagnati dal direttore della società
di consulenza Protech India Ravindra
Singh, stanno visitando diverse piccole
e medie imprese lucane. La delegazione
indiana ha incontrato ieri l’assessore
Marcello Pittella, il direttore del Dipartimento Attività Produttive Michele Vita e l’Amministratore unico di Sviluppo
Basilicata Raffaele Ricciuti.
Fondato nel 1897 Godrej è uno dei
marchi più grandi dell'India con circa
500 milioni di clienti ogni giorno e una
RISPARMIO -Nel 2012, rispetto al
2008, preso come anno di riferimento, la
Provincia ha effettuato tagli sulle spese
per 6.782.745,34 euro. La spesa politica
(indennità assessori, rimborsi spese,
spese di rappresentanza) ha subito una
decurtazione di quasi 550mila euro. La
spesa per le strutture (acquisto di cancelleria, libri, riviste, spese postali, trasferte, convenzioni e consulenze) è diminuita di quasi un milione e mezzo di
euro. Circa 310mila euro il risparmio
sulle spese per le auto «blu; oltre 400mila
sulla telefonia, più di 800mila sui fitti
passivi e oltre 3milioni e 200mila i risparmi sul personale.
Tutti in rete
L’amministrazione
nell’era digitale
GODREJ & BOYCE L’indiano Anil Mathur
nalizzazione. Non vogliamo che la presenza dei manager indiani in Basilicata
resti un fatto isolato. L’interessamento
della Godrej potrà essere incardinato
nelle azioni di rilancio del comparto del
mobile imbottito che con il Governo
stiamo difficilmente componendo».
-19
CANTIERE I lavori per la costruzione del parcheggio interrato privato e la
sistemazione della piazza sono stati prorogati fino a maggio [foto Tony Vece]
[g.lag.]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
24 Ore in Basilicata 17
Giovedì 10 gennaio 2013
L’amministratore delegato di Fip guiderà il passaggio verso la fabbrica «di prestigio mondiale»
In Sata il direttore di Pomigliano
Il modello campano tra stabilimento chiave e pericolose relazioni sindacali
MELFI - Sarà l’amministratore delegato di Pomigliano a
guidare la transizione dell’attuale stabilimento Sata di Melfi verso quella fabbrica di
«prestigio mondiale» annunciato da Sergio Marchionne lo
scorso 20 dicembre, il cui rilancio è fissato per il 2014.
Chiunque abbia un pò di dimestichezza con il mondo Fiat
può facilmente comprendere
il significato e la portata della
nuova nomina in Sata. Sebastiano Garafalo è l’ingegnere,
uomo di fiducia di Marchionne, che ha condotto l’operazione di passaggio di una realtà
produttiva al collasso alla new
co che oggi produce la nuova
Panda con buoni risultati.
Il “padre” di quel modello Pomigliano segnato anche da
molte contraddizioni: quella
campana è la fabbrica che ha
fatto fuori gli operai iscritti alla Fiom (il sindacato che non
ha condiviso«il barattolavoro
- diritti»), ora condannata dal
Tribunale di Roma. Ma è anche quella premiata lo scorso
novembre da una giuria di
esperti come impianto più moderno tra 700 siti europei. Un
riconoscimento che ha consentito ai quasi tre mila europei diguadagnare 500euro in
più in busta paga. La riorganizzazione che ha consentito
al sito produttivo campano di
riguadagnare competitività
in Europa porta proprio la firmadi Garofaloche, dadirettore di stabilimento, nel 2011 è
stato nominato nominato amministratore di Fip (Fabbrica
Italia Pomigliano). Incarico
che manterrà anche con il trasferimento a Melfi. In Sata Garafolo, siciliano di origine,
con una carriera in Fiat partita da Termini Imerese, porterà quella reinterpretazione in
chiave Fiat del toyotismo che
ha già contraddistinto lo stabilimento campano: si tratta
del metodo di produzione basato su un modello più flessibile e snello, che mira “a produrre di più con meno”. E che
si basa su fattori, a Pomigliano realizzato ad hoc per la pro-
duzione della nuova Panda,
ma a Melfi esistenti già da tempo. Come il metodo di
produzione just in time
e dai sistemi di organizzazione del lavoro Wts
ed Ergo Uas.Quei metodi - specialmente l’ultimo - contro il cui inserimento si è schierata la
Fiom. A Melfi, dove solo
due giorni fa è stato annunciato l’ennesimo periodo di cassa integrazione per il mese di febbraio e dove Marchionne ha annunciato la produzione di due nuove
vetture entro il prossimo anno, con una importante ristrutturazione dello stabilimento, si tratterà di mettere
“a sistema” questi elementi. Resta da capire
se in Basilicata, oltre al
modello produttivo verrà importato anche quello relativo alle relazioni sindacali.
Mariateresa Labanca
Il direttore Garofalo riceve il
premio per i risultati dello
stabilimento di Pomigliano
Visita agli impianti lucani. L’obiettivo: importare Know how e divani di fascia alta da vendere all’estero
Imprenditori indiani pronti a fare affari in Basilicata
LA multinazionale indiana Godrej &
Boyce intende commercializzare
prodotti di alta qualità fabbricati in
Italia e produrre nel proprio Paese
manufatti ispirati allo stile italiano e
da destinare a fasce consumer. Per
questo motivo il direttore operativo
della Società Anil Mathur e il vice presidente esecutivo Anil Lingayat, accompagnati dal direttore della società di consulenza Protech India Ravindra Singh, stanno visitando in
questi giorni diverse piccole e medie
imprese lucane.
E’ quanto si è appreso ieri mattina
nel corso di un incontro che gli uomini d’affari indiani hanno avuto in Regione con l’assessore Marcello Pittella, il direttore del dipartimento Attività Produttive Michele Vita e l’amministratore unico di Sviluppo Basi-
licata Raffaele Ricciuti.
Fondato nel 1897 Godrej è uno dei
marchi più grandi dell'India con circa 500 milioni di clienti ogni giorno e
una presenza in più di 60 Paesi. Ha
interessi nel settore immobiliare,
nella distribuzione di beni di largo
consumo, nell’ingegneria industriale, nel campo degli elettrodomestici,
dei mobili, della sicurezza e dell’agricoltura. Il fatturato annuo supera i
3,3 miliardi di dollari. Il 26% del volume d’affari è conseguito all'estero.
Nel corso dell’incontro Anil Mathur ha manifestato l’interesse della
multinazionale a stringere accordi
con le piccole e medie imprese lucane
soprattutto per l’importazione di divani fabbricati in Basilicata, da destinare a fasce di consumatori facoltosi,
sia anche per l’acquisizione di mac-
chinari e know how per produrre in
India divani e altri oggetti da destinare a fasce di pubblico con minore
capacità di spesa. Anil Mathur ha
inoltre espresso l’interesse della
multizonale indiana di strutturare
legami industriali stabili finalizzati
soprattutto ad una costante consulenza nei settori della creatività e
dell’automazione industriale.
Nel prendere la parola l’assessore
Pittella ha salutato con soddisfazione la presenza in Basilicata dei dirigenti indiani manifestando l’interesse della Regione di avviare con la
Godrej & Boyce, per il tramite della
Protech India e il supporto Sviluppo
Basilicata, un progetto pilota attraverso il quale testare le opportunità
per l’internazionalizzazione delle
piccole e medie imprese lucane di re-
cente messe in campo. «Le politiche
regionali che con il supporto del presidente De Filippo attueremo nei primi sei mesi del 2013 come pure in occasione della Programmazione 2014
- 2020 - ha detto Pittella- saranno incentrate prevalentemente sull’internazionalizzazione. Non vogliamo
che la presenza dei manager indiani
in Basilicata resti un fatto isolato.
Per questo motivo – ha aggiunto Pittella –ho già dato mandato al Dipartimento Attività Produttive della Regione di strutturare una micro azione pilota. L’interessamento della Godrej – ha concluso Pittella – potrà
inoltre essere incardinato nel quadro della azioni di rilancio del comparto del mobile imbottito che con il
Governo stiamo difficilmente componendo».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
Potenza
Giovedì 10 gennaio 2013
19
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il Nucleo operativo ha arrestato un 20enne in possesso di 10.000 euro contraffatti
Banconote false, maxi sequestro
Ci sono volute più di due ore per trovare i soldi nascosti in un’auto
SE è un semplice acquirente che
ha deciso di far “fruttare” il suo
investimento o se è organico a
una banda criminale altamente
specializzata lo stabiliranno le indagini dei Carabinieri del Nucleo
investigativo, agli ordini del capitano Antonio Milone, che l’altra sera hanno effettuato un maxi sequestro di banconote false e
hanno arrestato un ventenne del
capoluogo, Michele Sarli, con
precedenti penali per reati contro
il patrimonio. Il ventenne, infatti, come accade anche nello spaccio di droga, potrebbe avere acquistato una partita di banconote
false - in tutto cento per un valore
di 10.000 euro - da immettere sul
mercato guadagnandoci sopra.
Ma non è escluso neanche che Michele Sarli faccia parte di una vera e propria banda criminale - potrebbe trattarsi di pugliesi e campani - altamente specializzata
nella falsificazione di soldi. Soldi
talmente ben realizzati - un particolare questo che presuppone
l’acquisto da parte della banda di
macchinari - clichè e carta filigranata in primis - molto costosi
per fabbricare quegli euro scambiati per veri non solo se sottoposti a controllo tattile ma anche, in
alcuni casi, se passati sotto le
macchinette a raggi ultravioletti
che fanno bella mostra di sé accanto alla cassa di molti esercizi
commerciali.
Al maxi sequestro e all’arresto
si è giunti dopo una lunga e minuziosa attività investigativa nata proprio dalle denuncie di alcuni commercianti - la maggior
parte tabaccai o titolari di alimentari in alcuni comuni del Potentino - che quei biglietti verdi da 100
euro li avevano incassati prendendoli per buoni. Salvo poi scoprire che erano dei falsi ma realizzati a regola d’arte.
E così gli uomini del Nucleo
operativo, coordinati dal capitano Milone, si sono messi al lavoro
e seguendo “i soldi” e incrociando
un po’ di dati - sono stati tenuti
d’occhio tutti quelli schedati per
reati contro il patrimonio - si sono
imbattuti in Michele Sarli. Il ventenne poteva proprio essere la
persona che cercavano.
E così è stato.
L’altra sera a un posto di blocco
il giovane, che era alla guida della
Tutte le banconote false da 100 euro sequestrate a Michele Sarli. A sinistra il capitano Antonio Milone
sua autovettura, è stato fermato.
Classica richiesta, da parte dei carabinieri, di mostrare patente e libretto. Ma il ventenne, da subito,
ha cominciato a manifestare segni di nervosismo arrivando addirittura a giustificarsi dicendo
che andava di fretta perché, avendo l’obbligo di firma
in Questura, era già
in ritardo. Una frase,
questa sì, degna di
Totò e Peppino nel
film “La banda degli
onesti”, che però ha
finito di insospettire
uno degli investigatori
che,
forte
dell’esperienza maturata per strada, ha
da buon segugio finito di fiutare puzza di
bruciato a conferma
del fatto che quel ragazzo aveva
qualcosa da nascondere visto anche che pur essendo in “compagnia” dei carabinieri aveva fretta
di andare in Questura. Prima
una perquisizione personale poi
anche all’autovettura. Ci sono volute due ore ma alla fine i carabinieri hanno trovato nell’auto
quello che cercavano: cento banconote, da cento euro ciascuna,
fresche fresche di stampa.
I soldi, tutti con numero di serie
iniziale contrassegnato dalla S,
dalla X e dalla U, sono stati sequestrati
- gli Uomini dell’Arma non escludono,
però, che qualche
banconota nel frattempo possa essere
già stata messa in
commercio e pertanto hanno allertato anche la Banca
d’Italia e il Noam
(Nucleo operativo
antifalsificazione
monetaria) - e il ventenne, che tanta fretta e premura
aveva di andare in Questura a firmare, è stato portato nella casa
circondariale di rione Betlemme.
Alessia Giammaria
[email protected]
|
Il nervosismo
del giovane
ha insospettito
gli uomini
dell’Arma
Quella gradinata pericolosa
di insicurezza sembrano esserci tutte.
Nei pressi delle sopra citate scale è presente una targa che porta il nome
dell’architetto che ha contribuito a realizzare il “Ponte attrezzato”. E proprio
questa targa è ridotta a un vero e proprio ammasso di pietre e calcinacci. Per
la città capoluogo non è certo la migliore fotografia sul piano dell’immagine e
della vocazione storica. Anche la targa
andrebbe pulita così come bisognerebbe provvedere a tagliare l’erbaccia che
si trova nei pressi della gradinata.
«Perché - chiede il cittadino - nei pressi
del Gran Caffè è stata posizionata la
scala antiscivolo e qui no?». A queste
domande ha risposto l’assessore Antonio Pesarini che ha rassicurato tempi
celeri «per la risoluzione del problema».
Francesco Menonna
|
Calcinacci cadono da un tetto
LA SEGNALAZIONE
MANCANZA di illuminazione e di
strutture antiscivolo per gli anziani
lungo la scalinata che costeggia l’ingresso delle scale mobili di Portasalza.
Chi percorre quotidianamente la rampa deve fare i conti con una situazione
assai pericolosa. In particolare gli anziani potrebbero rischiare di cadere
perché mancano strutture antiscivolo.
La scalinata forse meriterebbe maggiore attenzione. Un lettore del Quotidiano della Basilicata, G.B., ha più volte richiesto l’intervento delle autorità
competenti per risolvere il problema.
«Queste scale sono pericolose e di notte
è difficile percorrerle con facilità. Servono a mio avviso immediati interventi
per risolvere il problema. Ho sollevato
la questione da diverso tempo ma nulla
è stato fatto». Siamo a due passi dal centro storico di Potenza ma le condizioni
IN VIA ALIANELLI
La gradinata che costeggia le scale mobili
Traffico bloccato ieri intorno alle
19 in via Alienelli per consentire
ai Vigili del fuoco (accanto la foto
di Andrea Mattiacci) di rimuovere
alcuni calcinacci dal tetto della
palazzina che al piano terra ospita
il “Bar taxi”. Muniti di autoscala i
Vigili del fuoco - chiamati da
alcuni passanti - sono saliti sul
tetto e hanno provveduto a
rimettere con sicurezza il tutto.
Per fortuna quando i calcinacci
sono caduti non passava
nessuno.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Giovedì 10 gennaio 2013
23
Una panoramica di
tutta la fontana e
accanto
l’immagine che
mostra il piccolo
basamento su cui
era collocata la
palla e che è cinto
da una cordicella
utilizzata forse per
sollevarlo
Genzano La Fontana cavallina e la statua di Sant’Abbunnanze in balia del tempo e dei vandali
Quell’emblema “fatto” a pezzi
Prima è scomparsa la testa della statua del santo poi anche i genitali del cavallo
GENZANO - Ai genzanesi potete
prendere anche le palle, non vi
diranno niente.
Gente strana noi di Genzano,
sopportiamo tutto con stoica determinazione.
Siamo portati naturalmente
al martirio e a ogni schiaffo porgiamo sempre l'altra guancia e,
se non basta, anche le nude terga.
Negli ultimi anni, dopo la sacrilega sparizione della testa di
Sant’Abbunnanze, si è provveduto a mettere al riparo la parte
restante dell'antica statua. Al
suo posto, dopo qualche tempo,
è apparsa una copia, completa di
testa, in candida resina bianca.
Resina? Fosse stata di creta
sarebbe durata più a lungo. Non
passò molto tempo che già si manifestarono crepe e cavillature.
Dopo qualche anno Sant'Abbunnanze è completamente
spaccata, divisa in due da una lama di luce e speriamo che non caschi in testa a qualche sfortunato cittadino.
Ricordiamo anche che la poco
artistica copia costò, allora, ben
40 milioni di lire.
Ma le cose non finiscono qui se
consideriamo che gli elementi
lapidei della fontana cadono a
pezzi come fossero ormai stanchi della nostra sciocca indifferenza.
Naturalmente non tutto avviene per mera vetustà, c'è da
supporre l'aiuto fortemente interessato di una mano consapevolmente scellerata e criminale.
È il caso della rosetta interna
alla voluta del contrafforte posteriore destro. Appare del tutto
evidente la “fresca” asportazione del decoro centrale della spirale. Mentre la voluta del contrafforte anteriore destro è ormai fratturata in cento pezzetti
tenuti insieme solo dall'amore e
dal sudore dello sconosciuto e
bravo tagliapietre che l'ha scolpita.
E dire che il confinato progettista, l'architetto Giuseppe Antonio Locoratolo da Melfi, un attivo patriota lucano coinvolto
nei moti carbonari di Basilicata
del 1820/21, unito alla ferma determinazione della popolazione
genzanese, ci aveva impiegato
ben dieci anni per riuscire ad ultimare questa benedetta opera
ritenuta necessaria per l'approvvigionamento idrico del
paese.
La costruzione della fontana
Cavallina, il cui nome nulla ha a
che fare col fatto che vi si abbeveravano moltitudini di equini
mentre è più plausibile il collegamento a un toponimo preesistente che, in quella zona, individuava un “Orto della cavallina”, venne iniziata nel 1859 e
La voluta del contrafforte anteriore destro
fratturata in tanti pezzetti tenuti insieme
solo per un caso fortuito. A sinistra la statua
di Sant'Abbunnanze il cui volto risulta
visibilmente spaccato a metà con il rischio
che qualche pezzo possa cadere e colpire
qualche passante
portata a compimento nel 1869.
Un decennio in cui accade di
tutto, dall'attraversamento del
meridione da parte di mille giubbe rosse (camicia più, camicia
meno) all'annessione del Regno
delle due Sicilie alla corona sabauda; dalla disordinata e sanguinaria insurrezione brigantesca alla sua feroce repressione; dalla costituzione dello stato
unitario alla prima rapina
scientificamente condotta ai
danni del Sud.
Dieci anni, dunque, per erigere il monumento e rinchiudere
Cerere nell'edicola centrale e un
solo anno, successivamente,
quasi un quarto di secolo dopo,
per smantellarlo parzialmente e
ristrutturarlo nelle forme e dimensioni che vediamo oggi.
La trasformazione si deve all'ingegnere Rocco Postiglione
da Potenza che riuscì a indivi-
duare altre sorgenti d'acqua da
convogliare alla fontana e risolvere definitivamente il problema che aveva dato origine all'idea della fontana stessa: un approvvigionamento idrico dentro il paese, efficiente, abbondante e alternativo alle distanti
fonti di Capo d’acqua.
Alla conclusione dei lavori risultarono individuate e utilizzate le prime tre sorgenti a cui si
aggiunsero altre dieci sorgive
provenienti dalla zona dei Giardini più l'apporto di quella del
castello e di due pozzi per un totale di ben sedici fonti idriche.
È il 1893, la Fontana Cavallina viene finalmente inaugurata
e Sant'Abbunnanze, restaurata
dallo scultore napoletano Giambattista Andreoli, che le fornirà
anche la mano mancante, viene
issata sulla sommità dell'edicola.
Mai fu assunta decisione più
improvvida: l'antichissima statua, sotto l'azione e la furia delle
intemperie, perderà ben presto
non solo la mano rifatta ma anche l'altra superstite e il braccio
oltre, come già detto, un secolo
dopo anche la testa.
Il monumento e il suo insieme
architettonico è così ben assortito nelle linee classicheggianti
che verrà poi riprodotto su un
francobollo da 120 lire della serie “Fontane d'Italia”.
L'impresa costò circa 40.000
lire dell'epoca post unitaria e altre 29.000 per le successive opere di miglioramento e ristrutturazione: un autentico salasso
per i cittadini di Genzano che finanziarono l'opera quasi per
l'intero ammontare.
Attualizzando la spesa occorsa, la fontana costò complessivamente 306.000 euro senza
contare le probabili altre spese
di cui non si è conservata traccia!
Ma i sacrifici e la determinazione di chi volle e costruì il complesso monumentale non trovano alcun riscontro negli immemori giorni nostri.
Come si è detto, la fontana in
parte cade a pezzi e in parte viene
utilizzata come souvenir di Genzano.
Della testa si è fatto cenno, ma
l'ultimo asporto è singolare.
Si tratta di una delle quattro
palle disposte in sommità dei
maschi murari che danno termine al monumento.
In particolare, la palla mancante è l'anteriore destra, ben visibile perché disposta sul prospetto principale. Ma nessuno
vede, nessuno sente, nessuno dice. Niente di niente. Vuoto pneumatico, vuoto siderale, vuoto a
perdere?
Eseguita una piccola modesta
indagine, sembra che la palla sia
stata rinvenuta per terra, fratturata in varie parti, da un privato cittadino e che sia attualmente “custodita” da questa
stessa persona.
Il fatto sarebbe avvenuto già
diversi mesi or sono ma nessuno
in ambito amministrativo ha
adottato le ovvie misure di tutela
del monumento: si sa, gli amministratori erano alle prese con
ben più importanti problemi.
Eppure un semplice sopralluogo chiarisce immediatamente come la palla non può essere
caduta da sola.
Anzi, le evidenze conducono a
una sola conclusione: si tratta di
un incidente avvenuto nel corso
di un tentativo di furto.
Infatti il piccolo basamento su
cui era innestata la palla è ancora cinto da una cordicella, come
fosse stato imbragato per poterlo meglio sollevare.
Dunque i mascalzoni volevano portar via palla e basamento
ma, sollevata e sfilata la boccia
dal suo tutore in ferro, questa,
per l'imprevisto peso o chissà
per quale altro accidente, scivolava e si frantumava a terra.
A quel punto, visto che il basamento risultava ben ancorato e
di difficile asporto, i furfanti (solo per il momento?) abbandonavano l'impresa.
Sicché si chiude come s'era
aperto: prego signori, accomodatevi pure, qui ci potrete portar
via anche le palle, noi non vi diremo niente!
Ahimè, il Durante, se avesse
conosciuto l'esistenza di Genzano, avrebbe esteso sin qui la regione dell'antinferno per collocarci tra color che visser sanza
‘nfamia e sanza lodo.
Carmine Pietrapertosa
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013
PAG. 12
Basilicata Mezzogiorno
Matera
Giovedì 10 gennaio 2013
25
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Oltre sei milioni per una struttura che potrà fare anche da sala consiliare e centro congressi
La grande scommessa è il teatro
La proposta di rimodulazione dei 24 milioni del Fondo di sviluppo e coesione
MATERA - La rivoluzione degli ex fondi
Pisusdel ComunediMateranon èancorarealtà mavi èunabase didiscussione
sulla quale il sindaco, la giunta e la
maggioranza stanno iniziando a ragionare.
Non sarà un confronto ancora molto
lungo, i passaggi dovranno essere relativamente brevi. Nel frattempo proviamo a riassumere la situazione con le due
tabelle pubblicate qui sotto e che riassumono di fatto gli interventi previsti ancora all’interno dei Pisus e che per la
gran parte sono già stati appaltati.
Resta da verificare la questione degli
aiuti alle imprese e dei progetti di attrazione di investivementi produttivi innovativi ma per il resto il percorso, per
un totale di poco meno di 13 milioni pare già essere definito.
Ne restano altri 24 che non rientrano
più, almeno per il momento, nel Pisus
ma che saranno recuperati dai considdetti FSC (Fondo di Sviluppo e Consione
cioè gli ex Fas).
In questo senso gli interventi di rimodulazione riguarderanno proprio questi 24 milioni di euro. Il dibattito avviato
nei giorni scorsi dovrà ancora proseguire ed è probabile, come ci è stato riba-
dito da fonti interne alla maggioranza,
che verranno elaborate proposte per
piccoli aggiustamenti a livello di assegnazione delle poste.
Di certo però l’indirizzo indicato e che
vedete riprodotto nella seconda parte
della tabella non sarà assolutamente
stravolto.
L’intervento piùpesante daun punto
di vista economico per oltre 6 milioni di
euro riguarderà la riqualificazione e
realizzazione di un teatro che sia anche
centro congressi ed aula consiliare e
che sarà allocato, probabilmente nella
zona centrale della città. Piazza della Visitazione è una delle ipotesi in campo.
Per il resto ci sono i 2,7 milioni per la
scuola di via Bramante.
Un milione e mezzo per la riqualificazione del centro storico più altri
500.000 per il completamento degli
ipogei di piazza Vittorio Veneto.
Gli otto milioni per il prolungamento
della metropolitanadiventerebbero 3,5
per il semplice potenziamento con riqualificazione. Mentre una parte finirebbe ancora nella qualificazione delle
aree verdi e nel completamento dell’impianto sportivo del Campo scuola.
[email protected]
IL DETTAGLIO DEI LAVORI IN CORSO E LE PROPOSTE DI MODIFICA IN DISCUSSIONE
Parole dure di Acito contro il sindaco
«Sui Pisus nulla
ci è dato sapere»
MATERA - E’ stato il più fiero oppositore in Consiglio
comunale dell’idea e dell’utilità di una metropolitana
leggera da creare con 8 milioni dei Pisus, ha fatto partire un dibattito articolato
sull’argomento e promosso
lo stop con cui il Consiglio
comunale il 21 dicembre
2011 aveva bloccato la convenzione, già approvata in
giunta, tra sindaco e Fal. Un
dibattito aperto giusto un
anno fa per costruire un’opzione diversa rispetto alla
metropolitana, cioè quella
della Tangenziale, altra opzione dispendiosa che malgrado parole e promesse, anche regionali, sembra finita
su un binario morto.
Oggi Enzo Acito però riparte e attacca nuovamente le scelte
dell’Amministrazione
sull’argomento Pisus
ricordando “i
tanti silenzi”
dell’ultimo
anno” in cui
poco o niente
si è saputo su
quelle che sono stati davvero i passaggi
operati dall’Amministrazione. Ma non fermandosi a
quel punto ma andando oltre anche per quel che riguarda il Piano strategico
su cui è arrivata infatti una
frenata decisa.
«Solo oggi si scopre che va
riscritto e per dire cosa che
bisogna puntare su Matera
2019 ma c’è anche dell’altro.
Eppure sono due anni che ne
chiediamo l’approdo in Consiglio per un ampio dibattito».
Insomma niente da fare,
l’incomunicabilità continua
con il primo cittadino e Pisus
e Piano strategico sono i
due grimaldelli che Acito
ripropone.
«Non è dato
sapere, neanche a gran
parte di noi
consiglieriquanto abbiamo perso come fondi Pisus.
Non possiamo credere alla
favola, reiterata in silenzio,
sulla sostituzione dei fondi
Pisus con i fondi Fsc (fondi
sviluppo e coesione, ex fondi
fas).
Nessuno ci ha ancora spiegato perché i due fondi non
si potevano cumulare, portando alla città 53 milioni di
euro invece di 33 milioni».
Parole forti, gravi, dure che
sottolineano la distanza esistente.
«Il dibattito, che avrebbe
dovuto avere, in continuità,
il suo naturale scenario nel
consiglio comunale, non è
stato più discusso dal massimo consesso cittadino, annullando il ruolo di indirizzo
e programmazione affidato
dalla legge al consiglio comunale.
Invece, a prescindere dalle
posizioni di ciascuno, e chi
scrive ha mostrato nel dettaglio le conseguenze nefaste
di una tale scelta, oggi apprendiamo dal sindaco che
ha deciso di eliminare la metropolitana leggera motu
proprio, anticipando scelte e
valutazioni che competono
al consiglio comunale.
Nulla di nuovo, è evidente.
Che il consiglio comunale
sia stato bistrattato e mortificato in questi 20 mesi di
amministrazione Adduce è
cosa risaputa. Ma che si reiteri in questo
atteggiamento di esproprio della rappresentanza
democratica
fa esplodere
la convinzione che nulla
sia cambiato
al 6° piano di
Palazzo di Città».
Il tono non
cambia sul «piano strategico che è la base della programmazione e dello sviluppo, serve ad indirizzare i finanziamenti pubblici e,
quando ci sono, anche i privati con operazioni di finanziamenti di progetto, individuando gli assi di crescita
economica del territorio».
Un piano su cui bisognerà ripartire.
«A nulla sono valsi gli appelli a Sindaco e giunta di
portare in discussione la
bozza di Piano strategico che
giace nei cassetti del Comune dal dicembre 2009, bozza
che, discussa in città con le
forse economiche e sociali,
avrebbe
consentito la
partecipazione ed il contributo dei diretti interessati,
con analisi e
valutazioni
che sono la base della democrazia partecipata.
Invece, nel chiuso delle
stanze del 6° piano, si decide
che il piano strategico va riscritto per la terza volta, che
la novità da inserire è nientemeno la candidatura a capitale della cultura 2019, come fosse una novità in questa amministrazione che
possa motivare la riscrittura delle strategie di sviluppo. Ma la città non può vivere
solo con la prospettiva,
neanche certa, del 2019, si
potrebbe morire anche prima per inedia se non si interviene pesantemente nella
economia della città».
«Decide tutto da solo
continuando a
espropriare
i rappresentanti
del Consiglio»
«Nelle stanze chiuse
si decide
di riscrivere
per la terza volta
il piano strategico»
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.01.2013
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
MATERA CITTÀ I XI
Giovedì 10 gennaio 2013
TURISMO IN CRESCITA
IL CONSUNTIVO DEL 2012
LE CHIAVI DEL SUCCESSO
L’utilizzo del web, la flessibilità tariffaria
e la capacità di intercettare la domanda
estera hanno giocato un ruolo decisivo
NODI IRRISOLTI
La programmazione strategica, gli attrattori, i servizi da migliorare e la cabina
di regia restano i fattori su cui fare leva
Dati positivi ma serve
un bel salto di qualità
Lo studio della Camera di commercio sull’anno passato
DONATO MASTRANGELO
l Programmazione strategica, attrattori, cabina di regia, servizi per migliorare l’accoglienza, tutela e valorizzazione
del patrimonio storico-artistico. È strettamente correlato alla definizione e all’attuazione di questi fattori il salto di qualità
del turismo, l’unico segmento economico
che nella città dei Sassi continua a registrare il segno positivo. Le presenze dei
flussi turistici sono confortanti, la crescita è costante ma non è il caso di vivere
di luce riflessa tanto più che il segmento
dell’accoglienza dispone ancora di potenzialità inespresse in quella che viene considerata, a ragion veduta, la porta di ingresso del turismo lucano. Un quadro di
sintesi sullo stato di salute del comparto,
nell’anno appena trascorso, è stato realizzato dalla Camera di Commercio che,
supportata dall’azienda speciale Cesp, ha
condotto uno studio sui risultati relativi
alla stagione turistica 2012. L’ente camerale, sulla scorta di questo lavoro, nei
prossimi giorni formulerà una serie di
proposte alla Regione Basilicata e all’Apt
in merito alla programmazione della stagione turistica 2013. L’analisi di Franco
Bitetti, coordinatore del Centro Studi
Unioncamere Basilicata illustrata nel tavolo tecnico permanente sul turismo ha
preso come campione dell’indagine 12
strutture ricettive a Matera, pari al 66 per
cento dei posti letto e 15 del meta pontino
pari al 41 per cento dei posti letto. L’arco
temporale di riferimento per Matera attiene ai primi nove mesi dell’anno mentre
per l’area jonica alla stagione estiva. La
stagione turistica secondo gli operatori intervistati a Matera ha
avuto una crescita del
50 per cento, mentre è
stata stazionaria per il
26 per cento ed in calo
per il 24 per cento. La
clientela leisure, cioè
quella in vacanza per
svago e quella convegnistica continuano a
registrare un aumento costante mentre è
in flessione quella che giunge in città per
affari. La domanda estera è in crescita del
20 per cento e quella del nord Italia del 24
per cento. Secondo gli operatori hanno
concorso a questi risultati positivi la flessibilità tariffaria, la capacità di intercettare i mercati in crescita e l’utilizzo di
internet per promuovere il territorio. Di
contro, come ha evidenziato Bitetti vi è un
elemento di forte criticità nel basso utilizzo degli alberghi a fronte di una offerta
ricettiva cresciuta negli ultimi anni in
maniera esponenziale. «Le chiavi del recente sviluppo turistico a Matera – ha
proseguito Bitetti – sono l’unicità del patrimonio storico-culturale, la crescente
notorietà della città sul mercato e uno
spontaneo processo di adeguamento
dell’offerta. I fattori su cui puntare per
consolidare lo sviluppo sono l’orientamento al mercato nel senso che occorre
conoscere il turista e sapere quali siano le
sue aspettative sulla città e la valutazione
sui servizi, la qualità e l’innovazione del
prodotto e la programmazione strategica». Poi una proposta all’Amministrazione comunale. «Dalla tassa di soggiorno il
Comune dovrebbe incamerare circa 450 –
500 mila euro annui. Perché non destinare
parte delle risorse ad un sistema di monitoraggio del gradimento e del livello dei
servizi turistici?». Dal tavolo tecnico sul
turismo si levano, però, le voci dei rappresentanti delle associazioni che raccolgono le istanze degli operatori sulle negatività da rimuovere, sollecitando il versante istituzionale a fare di più e meglio.
L’impressione è che buona parte della pro-
Metapontino
Aumentano i posti letto ma non le presenze
Il Metapontino necessita di una strategia di rilancio della
sua funzione turistica che non sia unicamente legata al prodotto mare. È questo il responso dello studio condotto
dall’ente camerale sull’anno 2012. L’elemento di criticità è
l’offerta ricettiva scarsamente utilizzata. A fronte di un aumento dei posti letto nelle strutture della costa jonica lucana,
infatti, non si registra un aumento significativo delle presenze. Rimane una forte stagionalità dei flussi turistici nell’area.
Quasi il 70 per cento delle presenze si registra nei mesi di luglio e agosto. Si sono registrati buoni risultati a giugno, forti
perdite a luglio e una tenuta relativa agosto. Emerge che l’offerta ricettiva è relativamente poco utilizzata con percentuali
che hanno raggiunto il 45 per cento a giugno, il 69 per cento a
luglio, l’88 per cento ad agosto e il 29 per cento a settembre.
Sono risultati deludenti i mercati vicini (in media 35 per cento) mentre sono in crescita quelli del Centro Nord (in media
+25 per cento). Di qui la necessità di destagionalizzare l’offerta turistica guardando al Nord Europa, al turismo convegnistico-congressuale. Il Metapontino, inoltre, fa leva prevalente
sul turismo di prossimità delle regioni Basilicata, Campania e
Puglia. Aumenta però la clientela fidelizzata, mentre quella individuale è cresciuta del 18 per cento. In definitiva si rende indispensabile ampliare l’offerta e qualificare l’offerta di servizi
a tutti i livelli e rafforzare l’integrazione con le altre attrattive
del territorio. Come si evince da uno studio Doxa - Mercury “il
visitatore delle aree costiere non si accontenta più soltanto di
sole, spiaggia e sabbia: il turista moderno si aspetta di trovare una serie di attività da svolgere e una varietà di esperienze
sia strettamente legate all’ambiente marino, sia in grado di
completarne l’offerta (arte e cultura, enogastronomia) anche
nel legame con l’interno”.
[d.mas.]
grammazione 2013, visti i tempi, sia ormai compromessa, mentre resta da potenziare la macchina dell’accoglienza a
partire dai servizi al turista. Matera che con i
Sassi è patrimonio Unesco dal ’93, ancora non
dispone ad esempio di
un punto informativo
turistico istituzionale.
E poi c’è la querelle sugli attrattori con la provincia di Potenza che fa
la parte del leone. Il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli,
auspica una azione sinergica da parte di
tutti gli attori in campo finalizzata a dare
IN PROSPETTIVA
Bisogna consolidare
l’orientamento al mercato
e innovare il prodotto
PATRIMONIO
DELL’UNESCO
La presentazione dello studio
della Camera
di Commercio
sui flussi turistici nel 2012.
In alto, una
comitiva di
turisti negli
antichi rioni.
I dati sono
confortanti
ma da più parti viene chiesto di rendere
più efficiente
la macchina
dell’accoglienza in città [foto
Genovese]
al turismo una prospettiva di più ampio respiro sul piano della programmazione. «Occorre - dichiara Tortorelli
- trovare una strategia condivisa e partecipata da parte di
tutti per cogliere le
nuove sfide e sfruttare le potenzialità
del settore. Non dimentichiamo - sottolinea - che Matera è
il biglietto da visita
internazionale della Basilicata per il
turismo e che la candidatura della città
a capitale europea della Cultura potrebbe aprire nuovi e interessanti sce-
nari. Ma per raggiungere ottimi risultati occorre lavorare con sinergia, utilizzando al meglio le risorse da investire e concentrandole sulle priorità,
guardando per esempio alla infrastrutture che continuano a
penalizzarci, alla necessità di programmare con lungimiranza e professionalità gli eventi che
hanno capacità attrattive su migliaia
di visitatori, come quella degli affari
che chiede qualità e specificità ma che
è ancora trascurabile a Matera».
LA COESIONE
«Lavoriamo in sinergia
utilizzando al meglio le
risorse», dice Tortorelli
INFRASTRUTTURE GLI OPERATORI TURISTICI CHIEDONO UNA INTERAZIONE PIÙ FORTE CON LO SCALO «WOJTYLA»
Quel «volo» che la città dei Sassi
non può perdere per Bari Palese
AEROPORTO La pista di Bari
l La questione è stata sollevata nel
corso del tavolo tecnico dai presidenti
dell’Api, Nicola Fontanarosa e dell’ente camerale Alfredo Ricci dopo che lo
stesso presidente Tortorelli aveva posto
l’accento sul nodo infrastrutture: l’hub
aeroportuale di Bari non è un segmento
sconnesso dalle dinamiche dell’offerta
turistica di Matera e provincia. L’interazione con l’importante infrastruttura pugliese, insomma, andrebbe rafforzata e incanalata in una piattaforma
di interventi efficace ed articolata. Non
più logiche di improvvisazione con servizi da e per Bari che si eclissano dopo
pochi mesi ma un progetto strategico
che possa rendere effettivamente l’aeroporto di Bari Palese la struttura di
riferimento per il turismo del Materano
e del Metapontino. Operatori turistici e
associazioni di categoria spingono affinchè le istituzioni ed in primis la Re-
gione Basilicata, possano intavolare
nelle prossime settimane una interlocuzione con la società Aeroporti di Puglia (Adp). Un passo fondamentale per
meglio sfruttare le potenzialità dello
scalo “Karol Wojtyla” di Bari. Tra l’altro Adp si avvia verso la privatizzazione
e si attende il bando, dovrebbe essere
pubblicato entro gennaio, per individuare l’advisor, il partner che gestirà
l’impianto aeroportuale affiancandosi
alla parte pubblica. Una situazione,
quindi in continua evoluzione e alla
quale guardare con interesse. «Questo
passaggio - afferma il direttore commerciale di Adp, Nicola Lapenna - sicuramente potrebbe apportare energie,
risorse e capitali a beneficio dello scalo
barese e dei servizi all’utenza che ha
una sua fetta anche nel turismo destinazione Matera». La rotta per Bari, è
il caso di dire, non va snobbata. [d.mas.]
le altre notizie
SEMINARIO A SANT’ANNA
Fragilità e tenuta
nelle relazioni di coppia
n Organizzato da Conferenza
Episcopale di Basilicata e
Centro italiano Studi Famiglia della San Paolo, si terrà
oggi, alle 16, nella Casa di
spiritualità Sant’Anna, in
via Lanera, il seminario sul
tema “Fragilità e tenuta delle relazioni di coppia oggi: famiglia e società alla prova”.
Nel corso dei lavori sarà presentato il rapporto nazionale
2011 sulla famiglia con gli interventi, fra gli altri, dei vescovi dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, monsignor Salvatore Ligorio, e della diocesi di Tursi-Lagonegro, monsignor Francesco Nolè, oltre
a quelli di Attilio Martorano,
assessore regionale alle Politiche Sociali, e del sindaco,
[p.miol.]
Salvatore Adduce.
PROVINCIA
Rifiuti speciali, il Piano
all’esame del Consiglio
n Convocato dal presidente Aldo Chietera il Consiglio provinciale si riunisce oggi, alle
9.30, nella sala adunanze del
palazzo di Via Ridola. Tre i
punti all’ordine del giorno:
regolamenti sui controlli interni, l’approvazione della
proposta di Piano provinciale di organizzazione della gestione dei rifiuti speciali,
con l’avvio delle procedure
di valutazione ambientale
strategica, e le modifiche e
integrazioni al regolamento
di contabilità.