gel turnalara tutunda

Transcription

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LA STAMPA
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P Sa M o t o s a c o c l i c vince così la Coppa " Stampa Sportiva „ battendo
P anche questa volta i migliori concorrenti»
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.A SETTIMANA
E nella calma della giornata di sole, nell'inno
sonoro della natura lussureggiante che col suo effluvio eccitante pareva cingermi d ' o g n i lato, mi
tornarono alle labbra i versi del grande spregiator
dell'Italia, ma pur poeta s o m m o , i versi del Lamartin
nelVJocelyn:
SPORTIVA
11 trionfo della m o t o c i c l e t t a .
p a l Colle S e s t r i è r e s a l Moncenlsio.
tace, V Automobile- Club non si fa vivo,
sport del motore ci interessa egualmente.
0 precisamente le motociclette che dànno motivo al'o
oiierno, sono le minuscole macchine che reclamano
,0lamento ed un'organizzazione tutta propria. '
montagna è presa di mira dagli organizzatori, i
pensano a fare dello sport in salita, ottenendo al
stesso una giusta dimostrazione della praticità ormai
mia dal celere mezzo di locomozione individuale.
1 si è voluto approfittare della splendida salita del
,aisio per disputarvi una corsa d'automobili, tanto
la nel passato e tanto reclamata oggi, ed il campo
jsto libero alla motocicletta.
sta vi ha trionfato, e la festa è infatti riuscitissima,
tritata lode della Direzione del Moto- Club d'Italia,
special modo del suo presidente Carlo Salengo, che
ira abnegazione ha messo alla prova tutte le sue
sili doti ai provetto organizzatore,
tonte era fissato il convegno, e sull'alto del colle per
jnda volta, in poche settimane, giungevano le veloci
dette,'guidate dai più abili motoristi d'Italia.
na al colle Sestrières, e poi al Moncenisio, si svolconvegno sportivo della stagione, saggiamente
e preparalo dal Moto-Club d'Italia, sotto il patì della Stampa Sportiva.
Uorcenisio la festa è riuscita novamente grandiosa,
si prevedeva, essa ha interessato tutta la famiglia
ia piemontese, la quale volle assistervi al completo,
'mobile, in bicicletta, in vettura, a cavallo, a piedi
va la folla sullo storico colle, e là le accoglienze
dei villeggianti e delle autorità militari, in uno
iltndido panorama di cui poteva dilettarsi l'occhio
tante, facevano facilmente dimenticare la fatica
la "el percorrere la salita.
trito convegno sotto ogni aspetto, ripetiamo, fu quello
settembre al Cenisio. ho sport segnò una data di
iso, e l'industria pure.
velocità raggiunta dalle macchine vincitrici, la corea
di incidenti, il numero degli arrivati ci dicono
La preparazione della strada e della macchina ripure la nostra attenzione: e così il lotto formidei concorrenti e le performance» da essi ragaumentano l'importanza della corsa ed il merito
<o ed industriale di chi ha saputo vincere guidando
tli ha saputo trionfare costruendo e lasciando
cosa insegna l'odierna corsa ? Innanzi lutto ci riva l'interesse ch'essa desta sempre negli sportsmen
mostra una volta ancora come anche senza i militi
possa essere garantito; in secondo luogo ci sel progresso di un ramo importante dell'industria
iUlistica che fino a ieri si voleva credere o far
in ribasso. Le Motosacoche e le Rigat hanno
bene, ma tutte le altre macchine pure arrivate
dimostrato al tecnico la bontà di costruzione ormai
itasi nella fabbricazione della motocicletta.
itomobile Club di Torino tace sempre, ed il 1907
no destinato a chiudersi senza registrare alcuna
utomobilistica.
abbiamo ancora potuto sapere a chi si debba far e
la colpa di tutto questo letargo... automobilistico;
esso dipenda da difetto di organizzazione o da
Oarniel, di Trieste, vincitore della Gara
Queriui; vincitore Giara velocità metri 100;
""do nella Gara velocità m. 100, Gara intern.
)u,le
Automobilisti!
volete viaggiare senza pericoli nè
les i adottate sulle vostre macchine,
già adottano le primarie Case coprici:
0 sommets de montagne, air pur, flots de lumière
Vents eonores deg boig, vagues de la bruyère,
Ondeg calmeg des lacg, flots poudreux des torrents...
»
*
De Barbieri Giuseppe, r. n Milano, soldato 3* Oomp.
Sanità, vincitore del Campionato milit. ital. 1907.
incuria da parte delle Case automobilistiche. Comunque
è deplorevole che nessun sintomo di vitalità abbia dato
in un intero anno lo sport dell'automobile, proprio in
questo paese dove è nata e dove progredisce sempre floridamente l'industria automobilistica.
Nel 1908 le cose si muteranno, lo speriamo, ma intanto chi ha tempo non perda tempo !
La Stampa Sportiva bandisce fin d'ora una corsa
di vetturette sulla salita del Cenisio per la prossima
stagione.
GUSTATO VERONA.
J campionati italiani di nuoto
Impressioni di viaggio ed appunti
Il telegramma diceva : « Recatevi domani Salò per
servizio corrispondenza campionati italiani n u o t o » .
Era il sabato sera e mi trovavo a Verona.
Non frapposi indugio. Sbrigai alcune faccende,
preparai il mio plaid, e l'indomani mattina per
tempo partii per Desenzano.
Da un rntse ero in viaggio. A v e v o toccato
Vienna, la sontuosa ed elegante metropoli austriaca,
d o p o aver passato il Trentino, sceso a Trieste a
salutare alcuni amici studenti, irredentisti feroci
— mai però quanto me ! — e per la via di V e nezia ero tornato a Verona, la romantica città di
Giulietta e R o m e o , la rocca dei Can Grande della
Scala, cui mi legano tanti ricordi d'infanzia e
tanti lieti vincoli aflèttivi...
Ed ora mi t i o v a v o a Desenzano in... piena f u n zione giornalistica, inviato speciale della Stampa
Sportiva. La graziosa cittadina, lambita dalle azzurrine acque del lago di Garda, era tappezzata dei
manifesti annunzianti la disputa del più grande cimento natatorio dell'annata: i campionati italiani.
Nel pubblico però, da quanto potei c o m p r e n d e r e ,
un'indifferenza assoluta al riguardo !
Altro cbe Como, altro che Palianza...
Dappertutto, nei cafi'è, non si parlava che delle
corse di Brescia, del grande a v v e n i m e n t o che c o n
la potenza magica dei suoi IIP offuscava o g n i
altra riunione sportiva...
Alle dieci e un quarto la sirena del piroscafo
della Navigazione lacustre m ' a v v e r t ì che il battello era prossimo alla partenza.
In due minuti scesi al porto, e m'imbarcai sull'Amo. Era t ' m p o . perchè il piroscafo, tolte le
àncore, con un fischio acuto, p i o ungato, di d o lorante, si staccò subito dalla banchina col rumore sordo delle sue ruote laceranti le onde in
spuma bianchissima.
E il Benaco, questo bel lago italico, tutto nostro
da Desenzano a Riva, questa salutare mèta invernale di esseri ammalati, ròsi dall'etisia e dalla
clorosi, m'apparve tosto nella sua magnifica ed
azzurra estensione.
Scendono a picco sulle sue rive dirupi scoscesi
o brune boscaglie, verdi declivi ed interminabili
serre di cedri, limoni ed aranceti...
Cartouche,
Trasmissioni,
Scappamenti liberi,
Filtri, Leve,
Fischi, Manette
*
Poi mi diedi ad esaminare i numerosi viaggiatori che avevano preso p o s t o sopra-coperta.
Non esagero affermando cbe gli otto d e c i m i
erano stranieri.
Visi pattati di tedesche dall'epidermide lucida
e sana, dagli occhi celesti e d idioti, dai fianchi
adiposi e tozzi... Visi villani di tirolesi abbruniti
dal sole, con gli immancabili occhiali, e non m e n o
immancabile copricapo verde, a forma di c o n o
schiacciato, fregiato dell'immancabilissima penna ;
vestiti bigi o verdastri da alpinista, calzoni c o r t i ;
calze rimboccate al ginocchio, apparecchio fotografico, bedeker rosso fiammante, ya woll, ser sehòn
a iosa !
Tutti uguali questi invasori delle nostre poetiche regioni ! T u t t o guardano, tutto fiutano, tutto
invadono con un'aria di padronanza assoluta, come
fossero in casa loro...
Non sanno una parola d'italiano e d è p e r c i ò che
1 nostri buoni connazionali di queste regioni si
fanno un dovere di imparare loro il tedesco... per
servirli.
Oh eterna, dolorosa odissea di questo p o p o l o
p o v e r o , troppo gentile, t r o p p o b u o n o , che si fa
schiavo mentre è padrone, che non ha il coraggio
di rispondere il m o t t o ohe V i c t o r H u g o mise in
b o c c a al luogotenente Cbambronne, il M . . . famoso,
quando questa gente altezzosa ei interpella nel
barbaro idioma teutonico, p r e t e n d e n d o c b e nel
medesimo loro si risponda.
Per mio conto, quando — giunti presso Sirmione — un b u r b e r o tirolese dal viso rosso e dal
naso acuminato e a b e c c o , che pareva fatto a
contagocce, mi d o m a n d ò cosa fosse quella striscia
di terra avanzantesi nel lago, con un :
— Was ist das ?
Io gli risposi in italiano:
— Non capisco il tedesco...
—
Was?
— M...
E provai quasi una voluttà nel vedere quel muso
d'ostrogoto guardarmi fra l'irato e l'inebetito.
Intorno a me alcuni giovinotti uscirono in una
risata. F u cosi che strinsi con loro conoscenza.
Erano liguri e venivano ad accompagnare il
Massa, il giovanissimo campione di nuoto del Mediterraneo, loro consocio, a Salò.
Ci u n i m m o e poco d o p o r i c o n o b b i v i c i n o ad
essi: Beretta, il simpatico campione l o m b a r d o ,
e il De Barbieri, campione dell'armata italiana...
Una vera mostra campionaria
ambulante !
Boiardo Cesare, della Giovane Voltri,
vincitore del campionato dello stadio (m. 185),
disputatosi a Salò.
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Un quadro dei più pittoreschi e luminosi.
Sn di un apposito palco
imbandierato, in linea col
traguardo d'arrivo, aveva intanto preso posto la numerosa giurìa ; dei concorrenti
alla prima g a r a ,
Stadium
(m. 185, p r e m i o : s c u d o di
bronzo del direttore del T .
C. I.), preso posto su di un
barcone c a p a c e , accompagnati dallo starter
Cantù,
furono condotti alla linea
di partenza.
A v e v a n o risposto all'appello i seguenti c o n c o r r e n t i :
Baiardo, Beretta, D e Barbieri, G r o s s a t o , L o f f r e d o ,
Mautero e Massa.
S'erano ritirati : Amatore,
Acquarono, Negri e Veccliiè.
Alle 15,30 precise viene
data la partenza.
Subito prende la testa il
Beretta di Milano con a
spalla Baiardo di Voltri. La
lotta è bellissima, ma d o p o
I concorrenti alla gara Lord Byron.
(Fot. Camozzo - Venezia).
una cinquantina di metri
Beretta, rovandosi chiuso
nei movimenti per aversi involontariamente troppo
Mi sedetti. D i faccia a noi altri tedeschi: tre
accostato al Baiardo, cerca girarlo portandosi al
donne... d'una età discreta. P r o v v i s t e di cestellini
largo, ma in questa manovra sbaglia rotta e, trodi frutta, pesche e pere, stavano sgranando e b e c vandosi fuor di strada, abbandona.
c a n d o un grappolo d ' u v a dorata. U n a di esse teIntanto la lotta pel primo posto si impegnava
neva in g r e m b o un cartoccio di carta e mangiando
fra Baiardo e Loffredo il quale verso metà perai grappoli che vi si contenevano, sputava poi
corso rimontando l'avversario si porta in prima
dentro al cartoccio le b u c c e che la trachea delilinea. Ma Baiardo accelera con bella bracciata,
cata si rifiutava di ingoiare.
mentre il secondo posto viene o c c u p a t o dal Massa
Un bel tipo dei genovesi miei conoscenti, osche, con una sorprendente regolarità di acceleraservando quella manovra, uscì a dire nel suo sozione, giunge quasi a minacciare la prima posinoro dialetto:
zione.
— Guarda quela là... Ohe spua drentu e po' 'a
Arrivano così in quest'ordine :
mangia
turna...
1. D a v i d e Baiardo della Giovine Voltri in m. 2,53;
2. M. Massa d e l l ' A r d i t a Juventus di N e r v i ; 3. D .
L o f f r e d o di Savona; 4. G. D e Barbieri della B . N .
di Milano.
A questa gara segue il Campionato del Btnaco
(m. 500) dotato di Coppa d'argento.
Otto sono i partenti. Yien dato il via alle 16
precise.
La lotta si delinea tosto fra il Pozzi che Ano a
metà percorso tiene la testa e l ' A n d r e o l i di Salò
che negli ultimi 200 metri avanza sensibilmente
arrivando facilmente primo in min. 11'33''; 2. Pozzi
di S a l ò ; 3. P. Bortolotti di Gargnano, che nuota
magnificamente con un sol braccio m a n c a n d o del
sinistro.
E veniamo così al Campionato italiano del miglio
(m. 1825), nel quale viene disputata per l'undecima volta la Coppa U m b e r t o I.
T r e d i c i sono i partenti, essendosi ritirati: Beretta e Grossato.
Questa ò indubbiamente la gara p i ù importante
e di maggior interesse della giornata.
I concorrenti salgono sul solito barcone che
unitamente ad una yole (nella quale prendo)
p o s t o i rappresentanti la B. N. di Firenze,
stampa ed il signor Cantù) viene assai utilmeri
e gentilmente rimorchiata dal Cigno, splendi,
battello automobile del signor Bianchi, fino
traguardo di partenza.
A questo punto d e b b o rilevare come poco
sennatamente si siano fatte disputare due ga,
di grande importanza in una sola.
Del miglio infatti a chi dei B. N. appartenej
A destra: Mantero Emanuele, r. n. di Spezia, vincili
del campionato Federale di velocità (m 200), di
Società Ginnastiche, disputatesi recentemente a Vena
a sezioni dell'Alta Italia, copriva p r i m o i prii
1000 m . veniva aggiudicata la Coppa di Campi
nato B. K Alta Italia.
Concetto errato, secondo me, per due ragion
I) Perchè chi si fosse sforzato a vincere i
primi mille metri diffìcilmente a v r e b b e poti
continuare lo sforzo della prima posizione pei
rimanenti 825 metri che restavano poi a copti
il miglio, onde qualche concorrente per vince
un premio veniva eliminato dal vincere l'altro,
II) perchè non essendovi segnalazioni visit
al nuotatore per discernere il traguardo dei 11
metri non potevano accadere sorprese — come
fatto f u — che chi p o c o innanzi al traguardo
veniva avvisato da amici compiacenti, accelerai
De Pasquale, r. n, di Spezia, vincitore della Gara campionato Federale di resistenza (m. 3000) e della gara
per la Coppa Byron (m. 8000), disputatasi recentemente a Venezia.
A l t r o scoppio d'ilarità !
A l l e 11,30 arrivammo a Salò, attesi da d u e
m e m b r i del benemerito Comitato organizzatore
delle gare e dal simpatico e b i b l i c o Cantù, l'infaticabile ed entusiasta presidente della Federazione
italiana Bari Nantes, bella tempra d'artista e di...
meneghino !
*
*
Verso le ore 15 — l'ora stabilita dal programma
per l'inizio delle gare — le banchine del p o r t o
presentavano un discreto affollamento di p u b b l i c o
che andava man mano crescendo formando un
semicerchio fatto di curiosi, se non entusiasti,
per io spettacolo che andava iniziandosi.
L e note rumorose ed elettrizzanti della banda
locale vennero, ad un tratto, ad accrescere l'animazione e la vivacità della riunione sportiva.
Sullo splendido specchio d'acqua c o m i n c i a v a n o
intanto a volare leggere le snelle imbarcazioni
della Società canottieri Garda, i cui soci nelle
pittoresche divise montavano canoe, yole e veneziane...
Scorsi pure alcuni battelli automobili, ed un
n u m e r o grande di altre imbarcazioni d'ogni specie
e dimensione, dal minuscolo sandolino fregiato di
bandierina, alla grave paranza a vela.
Le gare di nuoto a Sampierdarena. - 1. Pippo Reggio, « Castagnaro>, del Club Atletico Genovese, buon
nella gara sandolini, m. 500; 2. Conzani, di Nervi, primo nella gara di m. 1000; 3. Coscia Luigi, del Llub
tico Genovese, primo nella gara di tuffi'; 4. Cogliolo Silvio, del Club Atletico Genovese, buon primo nell,
di m. 60; 5. Ballarino Lillo, della C. Colombo, primo nella gara subacquea.
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distanziar di sorpresa il non avvertito, ed
giudicarsi 1 importante trofeo,
[la v e n g o ai dettagli della corsa.
Allineati i partenti, alle 16,45 viene data la
*rtenza. Il lotto dei concorrenti è superbo,
g'erano fatte previsioni dapprima favorevoli al
uzzi, il robusto campione
fiorentino,
poi pel
„SSa e l'Amatore, essendo il Muzzi ferito a due
fa di m o d o che d o v e v a nuotare con la m a n o
jgtra fasciata.
\ tal proposito un amico del Muzzi, certo Ar-
nétoli, che lo accompagnava, gli promise ohe qualora fosse arrivato primo egii si sarebbe tagliati
i baffi... in omaggio alla vittoria. E sì che ci teneva ai suoi batt'etti il g i o v i n e t t o !
Intanto, data la partenza, il campione fiorentino,
con a spalla il forte De Pasquale di Spezia, prese
la sesta, mentre Amatore, Negri, e Massa, tutti
su di una linea, occupavano ottimamente la seconda posizione.
A v v e n n e così che d o p o 500 m. il Muzzi — a v e n d o
distaccato di qualche lunghezza tutti gli altri
concorrenti ed essendo stato da noi avvertito del
notevole vantaggio — c o n v o c e stentorea e la
proverbiale simpatica aspirazione toscana, g r i d ò
allegramente:
— Obè Arnétoli, tagliati mezzo b a f f o ! . . . a significare appunto, con una trovata spiritosa, che
ìa vittoria stava per esser raggiunta.
Peccato però che per falsa rotta della nostra
barca egli si sia tenuto troppo al largo allungando
di parecchio il percorso, d e s c r i v e n d o in altri termini una curva invece che una linea retta.
1
E ^ L e gare di nuoto a Parigi. - 1 concorrenti al Criterium. - Il 1" a sinistra: L'australiano Tartakover. vincitore.
L'arrivo della gara Criterium di m. 100.
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— Bappresentania «onerale per l'Italia.
Fu allora che uno dei fiorentini che si trovava
con me, si volse verso il vecchio barcaiolo g r i dandogli irato:
— Ohè zio... che c... stai f a c e n d o ! . .
j j M a ormai c'eravamo accorti tardi dell'errore.
Il Massa, meglio guidato, aveva battuto altra
via e, a discreta distanza dalla riva, ma al largo
da n o i quasi un 200 metri, l o si v e d e v a a v a n zare i n linea retta, con un bellissimo ower, sensibilmente minacciando al Muzzi la prima posizione.
Si giunge così al km. che fu passato, per primo,
dei B. N. Alta Italia, dall'Amatore, seguito dal
Negri, e D e Pasquale che frattanto, per lo s f o r z o
sostenuto nella lotta col Muzzi, fiaccato, a b b a n dona insieme all'altro B. N. spezzino, il V e c c h i e .
La lotta continua emozionante fra il Massa, che
seguendo ottima rotta s'è portato innanzi avanzando con magnifica regolarità, e d il Muzzi che
tenta guadagnare il terreno perduto incalzato a
parecchie lunghezze da Negri che, esplicando una
robusta rana,
saggiamente spostatosi verso il
Massa, p r e c e d e l'Amatore.
E l'arrivo avviene in quest'ordine:
1. Massa M. d e l l ' A r d i t a Juventus
di Nervi in
minuti 31 (1); 2. Muzzi Oreste della B. N. Fiorentia in m. 31,37 ( f ) ; 8 . Negri, B. N. di Milano
in m. 32,45 (?); 4. Amatore, B. N di Milano in
m. 32,50 (?); 5. De Barbieri, B. N. d i Milano.
Un applauso nutrito ed una rumorosa marcia
dell'orchestra saluta i forti nuotatori al loro arrivo.
Alla sera un grandioso ricevimento, offerto dal
Comitato organizzatore nei locali del Circolo Salò,
riuniva in amicale riunione
vinti e vincitori.
*
#
nè sciocche, a v o i strapparne d i nuove, Li
mostrare ai moderni Catoni Censori, che gtjj,
alla degenerazione della gente nostra, quanta et
già alberghi nei figli delle cento città d ' I t a l i a ,
A voi la Stampa Sportiva
porge a mio Djj.
il suo augurio d i nuovi, clamorosi trionfi, e
suo entusiastico vale...
T r e équipes erano iscritte : d i Milano, Spezia e
P a d o v a . I l campo d i gara misnra 100 m.
La corsa a squadre — una novità — si effettua
così :
Nel nostro caso essendovi tre squadre iscritte
con tre concorrenti ciascuna, si sorteggiano un
B. N. per sezione, e si dà il via. I tre nuotatori
d e v o n o percorrere i 100 m., toccarne il traguardo,
girare e tornar al punto d i partenza.
Man mano che gli arrivi si effettuano, si susseg u o n o le partenze, ma in questo ordine :
Individualmente il B. N. non d e v e partire se
prima non è arrivato quello della propria squadra.
D i m o d o che la seconda e la terza partenza (in
O. Corradino Corradì(
A Venezia, Sampierdarena, Torino e Firenze.
Telegrammi giunti da Venezia annunciano le
portanti vittorie riportate dai r. n. spezzini gjg,
De Pasquale Francesco e Maniero Emanuele irtjq
*
La seconda giornata, il lunedì, s'annunciò fin
dal mattino, nella riunione della giurìa, assai
movimentata.
j< V e n n e r o discussi alcuni reclami; importante
quello dei fiorentini, secondo i quali il Massa non
p o t e v a partecipare alla Coppa U m b e r t o I pel
campionato del Miglio, non avendo raggianta l'età
prescritta dal Regolamento della Coppa, e c i o è i
sedici anni. Si stabilì quindi di lasciar alla F e d e razione la decisione in merito, o n d e non è per
nulla improbabile che la Coppa, esulata temporaneamente a Nervi, possa finire a Firenze.
Nel pomeriggio il programma s'iniziò con il
Campionato a squadre, riuscito di sommo interesse.
La Corsa al Colle Sestrières. - 1. Rigai (1" arrivato.); 2.Bianco (2'); BIWH
^HfJ'
A destra: Cesare Picena.
(Fot. dott. Delaude - l o r m o j .
gare internazionali di nuoto. Il primo riuscì vinti
della Gara Campionato Federale di Resistenza (i
8000), libera ai soci delle Società ginnastiche, e
Gara Internazionale per la Coppa Byron (metri!
Il secondo vinse la Gara Internazionale di Veli
per la Coppa della Gazzetta dello Sport (metri 1
quella per il Campionato Federale di Velocità (•
200) delle Società ginnastiche.
Giova notare che il De Pasquale, benché giot
simo, riportò già numerose vittorie in concorsi
tori importantissimi, ed in quest'anno assicurò
Bari Nantes Spezia, oltre ai premi suddetti, la C
del Campionato Ligure, la medaglia d'oro di S,
Re, la Coppa di S. M. la Regina per la traversat
golfo di Spezia; ed ai passati campionati itali!
Salò avrebbe tenuto alto il nome della Società
quale appartiene, se le gare fossero state organi
e dirette regolarmente.
Il Mantero, ben conosciuto fra i cultori del i
vinse quest'anno il Campionato della R. Marini
è ritenuto, con ragione, imbattibile sui 100 met
*** Nelle tranquille acque di Sturla, a Samp
rena, rallegrate da un bel sole, si sono svolteli
nica scorsa brillantemente, dinanzi ad un pul
affollatissimo, fra cui eleganti signore e Bigi
che portavano la nota gaia in si bella festa spor
le gare di nuoto, di tuffi, subacque e di Bandi
promosse dall'attivissimo Club Atletico Genove»,
stante propugnatore degli sports in cui abbili
oltre alla forza, abilità e destrezza.
Gara di nuoto, m. 60, otto partenti valentia
1., appiauditissimo, Cogliolo Silvio, del Club Ai
2. Pagano Francesco ; 3. Denoni Eugenio.
Gara subacquea: 1. Ballarino Lillo, della Coi
2. Venente; 3. Valle.
Gara di nuoto, m. 1000: 1. Conzani, di
2. Ferrari, della Pro Chiavari; 3. Traverso.
Gara di Sandolini, m. 500. Sei partenti. E'
santissima: 1., accolto da un uragano di applaj
« Castagnaro > Pippo R e g g i o , del Club
2. Mimo Bocciardo, idem; 8. Rossi Enrico.
Gara di tuffi: 1. Coscia Luigi, che fa dei vispi
tutto sono 600 i metri da compiersi) di solito si
effettuano con distacchi fra i vari concorrenti.
Così fu infatti.
Nei primi 200 m . arrivano d o p o bellissima l o t t a :
1. F . Amatore, B. N. d i M i l a n o ; 2. Mantero,
B. N. di Spezia; 3 . Crossato, B. N d i Padova.
Nei secondi 200 metri, per un errore, il D e
Pasquale di Spezia, invece di attendere l'arrivo del
Mantero, come di d o v e r e , male avvertito, partì
insieme al D e Barbieri ossia all'arrivo d e l l ' A m a tore. Arrivano p e r c i ò :
1. De Pasquale, B. N. di Spezia; 2. D e Barbieri, B. N. di Milano; 3. Bortolozzo, B. N. di
Padova. Negli ultimi 200 m. arrivarono:
1. Beretta, B. N. di Milano, b e n c h é handicappato perchè partito s e c o n d o ; 2. Vecchiè, B. N.
di Spezia ohe p u r e fece un'ottima c o r s a ; 3. Giacometti, B. V . d i Padova.
Quantunque la superiorità della squadra milanese risultasse e v i d e n t e , pure la Giurìa inesplicabilmente la classificò a pari merito con
quella di Spezia, a v e n d o questa sporto reclamo
per taglio di strada nella terza batteria.
Seguì poi una gara giovinetti, ed una di consolazione nella quale arrivò facilmente p r i m o il
Beretta di Milano, seguito in ordine da Giacometti e Bortolozzo d i Padova.
La corsa del Mocen'sio. - In alto : I concorrenti alla Coppa
Stampa Sportiva alla partenza. Nel centro : Giuppone m
volata. In basso : I concoi-renti alla Coppa del Municipio
di Torino alla partenza.
(Fot. dott. Delande - Torino).
* *
D o v r e i dire ora qualcosa sull'organizzazione,
che per la sua novità al Comitato Benacense,
non riuscì veramente perfetta per quanta buona
volontà sia stata impiegata.
Basti per tutti il fatto che nella prima giornata il traguardo d'arrivo era quasi invisibile,
e mancavano poi quasi totalmente le boe segnalanti il percorso, nè breve, nè facile, pel
campionato del Miglio.
Non parliamo poi dei t e m p i cronometrati... c o m e D i o v o l l e !
In c o m p l e s s o però, le d u e giornate d i Salò riuscirono interessantissime dal lato s p o r t i v o , e copiose
di insegnamenti per l ' a v v e n i r e dal
lato pratico.
A tutti i valorosi e g i o v a n i c o n correnti giunga pertanto la nostra
v o c e d i plauso ed i l nostro incitamento a n u o v e lotte, a n u o v i 'allori d a strapparsi possibilmente
nei grandi agoni natatori internazionali, d o v e solo ora c o m i n c i a ad
imporsi — per merito di pochi, ma
valorosi — il nome italiano...
Le fosche acque della Senna, che
sanno la corruzione della metropoli
francese, ban già conosciuto le muscolature forti della n u o v a generazione italica.
La corsa del Moncenisio. - La
A voi nuotatori italiani conferStampa.
mare queste glorie, non effimere
B E M A - Z A H A B B O I
- M t l a i i ©
-
Giurìa ed i Rappresentanti
(Fot. Scagliotti - Torit
39
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per
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ed. articoli d.i lampisteria per Ferrovìe
Primi Premi a tutte le Esposizioni — Diploma d'Onore alla IBostra flutomobillstlea Hllano 1906
Rossi, dottor Deiaude, dottor
Malacarne, ing. Pasquali, Balloira, Cigolini Pietro, dottor Tribaudino e dottor Neri.
La partenza dei ciclisti è protratta di mezz'ora, e cioè, avviene
alle ore 8,20 per la categoria corridori, e alle 8,30 per quella dei
turisti.
Sono iscritti:
Categoria corridori: Borio (La
Torino), Data (Ciriè), Pighiotti
(Torino), Plano (Torino), Torre
(Alessandria), Libero
(Audace,
Torino), Montecucco (Audace ,
Torino), Chiodi (Robur, Torino),
Uberti (U. S. T.), e Robba (Canelli).
Categoria turisti: Borgo, Montanarini, Delgrosso, Govean, Perfino, Plana, Musso, Granaglia
Enrico, Giordanino, Dematteis e
Sartoria, tutti di Torino.
I corridori di ambe le categorie
partono in gruppo, ed alla testa
di tutti si trova il Chiodi, che
mantiene la prima posizione per
Sul Moncenisio. - Un gruppo di concorrenti presso l'Albergo della Posta.
tutta la corsa.
(Fot. Scagliotti - Torino),
Mentre si effettua la partenza
dei ciclisti, la piombatura delle
motociclette
è
ultimata.
Alle ore 9 precise si iniziano
doppi salti mortali, socio del Club Atletico; 2. Bagnale partenze, che si susseguono alla distanza di due
relJo ; 3. Lanata, 4. Salvarezza.
in due minuti.
Domenica scorsa si svolsero ai Bagni Diana di
Gli inscritti alla Coppa Stampa Sportiva (motociTorino le gare di nuoto e di salti, indette dalla Diclette leggiere di 250 cm. 3 ) sono 9. Si ritira Celada,
rezione di questa Società. Eccone l'esito :
ed
i partenti lasciano il traguardo nel seguente or1.a gara: velocità, m. 50. — 1. Beechis Lorenzo,
dine: Sirio (Peugeot), Lorini (Motosacoche), Pinna
1. Guasco Ugo; 8. Amerio Carlo, 4. Fea Ernesto.
(Motosacoche), Giuppone (Peugeot), Borbotti (Moto2.a gara: presa piattelli sott'acqua. — 1. Dario
sacoche), Berscia Amleto (Neckarsulmer Frera), Nero
Agostino, 2. Lavatelli Mario, 3. Tomiolo Eugenio.
(Motosacoche), Bonasso (Primus).
S.a gara: resistenza, m. 200. — 1. Becchis Lorenzo,
I corridori partono velocissimi. Le Motosacoche sono
•Amerio Carlo, 3. Quaranta Pietro, 4. Keru Arthur.
ben quotate, ma la presenza di Giuppone rende la
i.a gara: capofitto — 1. Du r io Agostino, 2. Tomiolo
lotta
ancora più difficile. Egli era giunto appositaEugenio, 3. Cantoni Ercole, 4. Keru Arthur.
mente nella notte da Parigi.
5.a gara: resistenza
Nella categoria Coppa Municipio di Torino (mosott'acqua. — l.Fallini
tociclette pesanti di 500 cm. 3 ) i concorrenti sono 12.
Bartolomeo, 2. Cerutti
Si ritirano Tinivella e Ferrerò, e partono nel seFederico, 8. Amerio
guente ordine i signori: Rava (Primus), Borgo A .
Carlo.
(Borgo), Filippa (Fafnir), Reale (Peugeot), Rigat Fe6.a gara: salti girati.
lice (Rigat), Bellorini (Zédèl), Peracchio (Rigat),
— 1. Durio Agostino,
Bianco (Rigat), Borgo M. (Borgo), Riva (Peugeot).
2. KeruArthur, 3. ForQuesta categoria inizia le partenze alle ore 9,30 prenello, 4. Tomiolo Eucise.
genio.
Alle due categorie di motociclisti segue la partenza
7.a gara : indumenisolata della piccola motocicletta (150 cm. 3 ) Herdle e
tale e dorso. — 1. Durio
Bruneau di Parigi, la quale non compie l'intero perAgostino, camp i o n e
corso.
torinese.
Componevano la
Sai colle - L'ordine d'arrivo.
Giuria i signori: Podio
II percorso preciso della gara misura chilometri 24
Vittorio , presidente ;
e metri 100, poiché, per gentile concessione delle auGera Romano, segretario ; Bertoli Lodovico, cronotorità militare e prefettizia, il traguardo d'arrivo si
metrista; Ferrerò dott. Giuseppe, Repettati Alfredo
è potuto fissare oltre l'Ospizio, e cioè presso l'Albergo
e Antonietti Giulio, giurati.
della Posta.
Diresse le gare l'infaticabile maestro prof. Gustavo
Presso le cosi dette scale, da cui si assiste al morag. Falcherò.
mento più emozionante della gara, sta radunata una
A Firenze, nella Gara nazionale, riescono : 1. De
folla numerosa di spettatori, fra cui distinguiamo il
Pasquali, di Spezia, vincitore della gara del 1905 ;
comandante del presidio, colonnello Brandi, il quale,
2. Signorini ; 3. Taviani ; Jaequier.
pochi minuti prima che giunga il primo concorrente,
si porta presso il traguardo, a bordo di una 40 H P
Peugeot, guidata dal noto sportsman Cesare Picena.
Fra il pubblico non manca la nota gentile di alcune
ardite chauffeuses, e sul nostro carnet segnamo i nomi
delle signore Passigli, Riva e Cavalchini, signorine
Rostain e Martinengo.
La Coppa della " Stampa Sportiva „ vinta da Borgotti
Fra gli automobilisti: il cavaliere Alfredo Rostain,
Bianca vince la Coppa del Municipio
il cav. Passigli, e i signori Voarini, Sciavo, Mario
Brun, ing. Cavalchini, Momigliano, Garneri, Gazzera,
L a partenza.
fratelli Assandria, Torelli, ing. Pinna, Ansaldi,
Monnod, ing. Comte, Masino, Montcbal, dott. OdIl traguardo di partenza è posto ai piedi della
dono, dott. Annaratone, Edgardo Lupo, Ramassotti.
grande salita. Un largo tendone ce lo segnala in distanza. La folla, trattenuta da alcuni carabinieri al
Presso il traguardo si trova la Giurìa, composta del
comando del tenente Bertareili, sta allineata sui fianchi
presidente del Moto-Club d'Italia, sig. Carlo Salengo,
lei largo stradone, sul quale si dispongono da prima
al quale tutti gli sportsmen hanno giustamente rii concorrenti alle due categorie ciclistiche. La Giurìa
volto una parola di lode per l'opera zelante prestata
è al completo, ed è formata dai signori dottor Oreste
a prò del convegno del Cenisio ; il direttore della
Stampa Sportiva, Gustavo Verona, il cronometrista, sig. Antonio Scagliotti, della
Torino; il signor Merelli, del Moto-Club
d'Italia. La stampa ò rappresentata dai signori Macoagno, Cocchi, della Gazzetta dello
Sport, Rocca dell'Auto di Parigi, Spiombi,
del Secolo XIX, giunti al Cenisio a bordo
di una Fiat, gentilmente offerta dai Garage* Riuniti.
L'arrivo del primo motociclista, signor
| Lorini (categoria Stampa Sportiva), avviene
alle ore 9,47, al quale seguono Borgotti,
Pinna, Sirio, Nero, Berscia, Bonasso, Giuppone. Quest' ultimo, che era fra i favoriti. ha perduto molto tempo durante la
corsa, a causa delia rottura di due pneumatici.
Ecco la classifica comunicataci dalla
Giuria:
1. Borgotti, in 38'49" 4/5; 2. Lorini, in
41'37"; 3. Pinna, 44'5"; 4. Nero, 46'57" 4/5;
5. Bonasso, 48'41" 3/5; 6. Berscia in 51'
12" 4/5; 7. Sirio, in 54'50" ; 8. Giuppone,
in un'ora e 5'. La Coppa Stampa Sportiva
Al Moncenisio - Il traguardo presso l'Albergo della Posta.
viene quindi aggiudicata alla Casa Moto(Fot. Scagliotti - Torino).
sacoche.
Il primo concorrente della
Categoria Coppa
Municipio
giunge alle 10,25. Egli è Rigat
" A Q U I L A S „ Felice; lo seguono Peracchio,
a raggio di 100 metri.
Bianco, Reale, Borgo M,, BorI veri
go A., Riva, Filippa, Bello"Aquilai,, rini e Rava. Quest'ultimo è
portano vittima dello stesso incidente
impressa
del Giuppone. La Giurìa publa Marca
blica la seguente classifica :
di fianco
e la pa1. Bianco, in 29'12"; 2. Perola «A- racchio, in 80',6" e 3/5; 3. RiqatlM „ . gat Felice, in 82',25" ; 4. BorArticoli d'il- go Michele, in 33',30" e 1/5 ;
lumina - 5. Riva, in 35'45" e 1/5; zione, 6. Reale, in 48'49"; 7. Borgo
casalìn- A , in 49'30" e 2/5; 8. Beilog hi e rini, in ore 1,9' 51" e 1/5;
oninca10. Rava, in ore 1,22'4". La
glierie. Coppa del Municipio di ToFABBRICA rino viene quindi aggiudicata
Rigat.
F.lll SANTINI - Ferrara allaCasa
L'arrivo dei ciclisti (CateEsposizioni Internazionali goria Corridori) si inizia alle
Bruxelles 1006
ore 9,46', con Chiodi, primo
Grand
F»rljc
arrivato, seguito da Oberti,
Milano
1006
Robba, Borio, Montecucco.
Madagila
d'Oro
In seguito a reclamo, la
Giurìa squalifica Robba, e cosi Borio prende il terzo
posto e Montecucco il quarto. Chiodi ha impiegato
ore 1,26'37" e 4/5, ciò che costituisce uria performance
meravigliosa ; il se- condo, ore 1,41'57" ; il terzo,
ore 1,42'57" e 2/5; il quarto, ore 1,44'.
Nella Categoria Turisti, la classifica è la seguente:
1. Dematteis, in ore 1,45'; 2. Borgo Carlo; 8. Govean; 4. Delgrosso; 5. Montalarini.
CICLISTI I Provve-
detevi del vero
Fanale
All' Albergo della Posta segue un banchetto, che riunisce Giuria e corridori, durante il quale è resa pubblica ogni classifica.
Alle ore 15,80, i motori delle piccole e grosse vetture si rimettono in azione, e dopo lo champagne,
offerto dal presidente del Molo Club d'Italia e dal
capo console del T. C. cav. Rostain, si inizia cosi
il ritorno. E noi pure, a bordo di una Brevetti-Fiat,
dopo un'ora e mezza di splendido viaggio rientriamo
in Torino.
I
La grande Riunione sportiva al
Premiata
unici
In alto : Il cav. Rostain con la Direzione della Stampa
Sportiva ed un gruppo di signore.
Nel centro : I corridori ciclisti alla partenza.
In basso : Mario Brun e Sciavo.
(Fot. dott. Delaude - Torino).
Fabbrica
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proiettore
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Fausto e Pietro C A R E L L O
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terzo pestone, lo sgangherato strido d'una tromba
annunziante la prepotente presenza d'un automobile, e la bestemmia del fiaccheraio che inutilmente cerca una via d'uscita al suo ronzino e relativa trabaccola, chiusi in quella ressa infernale.
Come vuole il c i e l o , d o p o mezz'ora di quella
Via... Crucis (il v e r o nome della strada non me
lo rammento), riesco insieme ai miei colleghi a
voltare in una viuzza un po' meno popolata, a
raggiungere un'insegna di trattoria e, istallatici,
a mangiare quanto mille b o c c h e affamate e sa
ziatesi prima di noi hanno a v u t o -la bontà di
avanzarci...
*
*
*
Sono le tre. D u e ore ancora...
A b b i a m o fatto il nostro spuntino, effettuando
così la prima parte del nostro programma.
In piazza Zanardelli", ove ci troviamo a sorbire
una tazza di caffè (tale è almeno la denominazione data dal cameriere ad una poltiglia nerastra
servitaci d o p o una dozzina di chiamate), presenta
un aspetto feerico, fantasmagorico.
P e r darvi u n ' i d e a della ressa che si pigia nel
caffè, vi dirò che il nostro tavolino, oltre a ser-
Cagno e il suo meccanico su Itala (pneumatici Michelin),
BRESCIA E LE SUE DUE GRANDI GIORNATE
Motti limonili
e m a t t i n a t e emozionanti.
Brescia, 1° settembre •—
Ore 1.
E' scoccata da un pezzo la mezzanotte del
61 agosto, e per le sale di palazzo Bettoni s'aggira ancora una folla varia, agitata, nervosa, di
c e n t o parsone...
Sono commissari di corsa intenti a dare le ultime istruzioni, capi-squadra di volontari ciclisti
v e n u t i ad apprendere la loro consegna, giornalisti
italiani e stranieri che raccolgono nel salone ad
essi destinato le ultime notizie, gli ultimi particolari precedenti l'ora della corsa, per trasmetterli telegraficamente ai loro giornali.
D o p o aver peregrinato col mio direttore ed altri
pubblicisti per parecchie sale alla ricerca del distributore delle nostre tessere per la tribuna
della stampa, avutele alfine fra queli'iutrecciarsi
faragginoso di ordini e contr'ordini, cozzando
ad o g n i istante contro le muraglie delle severissime disposizioni impartite dalla Commissione
sportiva, possiamo uscire verso le una da palazzo
Bettoni.
N o s t r o p r i m o pensiero — non a v e n d o trovato
una camera o v e posare le membra fiaccate da
parecchie ore di treno... diretto (per ironia !) —
è quello di rifocillarci per poter olimpicamente
trascorrere le quattro ore precedenti l'inizio di
quest'ultimo . grandioso avvenimento automobilistico dell'annata.
Scesi in istrada ci pare a tutta prima di trovarci trasportati ad un tratto in una città di
pazzi, o di gente che stia per diventarlo...
Mia prima impressione è quella di trovarmi inconsapevolmente in una città nella quale un terremoto spaventoso abbia scaraventato fuori di
ogni casa tutti i propri inquilini, e che questi,
incanalati in una fiumana vorticosa, densa, interminabile, tenti trovar via di uscita, via di salvezza, dirigendosi verso una méta stabilita, verso
un luogo di tranquillità alla spaventosa sommossa
tellurica.
H o pure, per un momento, la visione delle memorabili dieci giornate di questa eroica Brescia,
quando i suoi cittadiiii, armati ed insonni, dieci
tramonti e dieci aurore consecutive videro dagli
spalti del castello, correndo notte e giorno dietro
le barricate a rispondere al p i o m b o austriaco col
grido generoso d i : « V i v a l'Italia ! » .
Poi la patriottica visione scompare, mentre le
scarpe ferrate d'un... ostrogoto stanno amabilmente
passeggiando sugli arti inferiori della mia persona,
sbailonzolata coi colleghi da un lato all'altro della
strada, fra una gomitata nei fianchi, un secondo,
Oagno, appena disceso dalla macchina, è fo
vire a noi quattro, è utilizzato pel servizio ad
altre quattro persone !
E non esagero... c o m e il b u o n Barzini ! Innanzi
a noi è un continuo sfilare di p o p o l o . Sono comitive, brigatene, famiglie coi loro b r a v i cestelli
in spalla, le bottiglie dal c o l l o luccicante sfuggente da tasche p o c o capaci, che vanno ad assicurarsi un posticino gratuito di osservazione lungo
il circuito.
Frotte di ginnasti, muniti dal Comitato di un
lungo bastone e d'un cestino di vivande, s'avviano a prendere il loro posto di sorveglianza sul
percorso. Squadre di volontari ciclisti, dalle sportive tenute, col moschetto a tracolla, sfilano ordinate e silenziose, con aspetto marziale.
E un susseguirsi incessante di suoni, stridi,
clamori d'ogni genere e durata...
Ululati di sirene, note briose dei quattro tasti,
clangori di t r o m b e , scoppi, brontolio, ronzìo di
motori che paiono gridare del gran poeta il
verso :
Nous sommes rougissants
et terribles.
Pour
quoi ?
Queste automobili non si contano. Saran centinaia, migliaia. E ' uno sfilare, un soffermarsene
continuo ! I grandi occhioni dei loro fanali gettano una luce livida e sfacciata su questa marea
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; popolo, invasata tutto di un tratto da grande,
irresistibile follìa sportiva...
E jl cinematografo continua !
geco motociclette che vanno e tornano p o l v e re e ronfanti, portando ordini. E c c o ciclisti,
cCo commissari dalla fascia rossa...
E su tutto un cielo stellato e placido, e da per
odore di benzina incombusta, nuatto un acre
0laglie di f u m o e di polvere.
Eppure l'ordine, in questo... disordine, è manifico. Non un incidente, non un investimento,
on un bisticcio.
Mez® dozzina di guardie in tutto, distribuite
He cantonate della piazza, uniche tutelatomi delordine, se ne stanno immobili, sonnacchiose,
nife
caricature della forza pubblica negata dal
,iolitti a questa grandiosa manifestazione sporca che — se si svolge silenziosa ed ordinata —
, deve m o l t o alla mancanza totale degli... agenti
ell'ordine !
gendarmi d'Otì'embach del secolo x x .
er vosa,
*
*
*
Ore 4. —- La notte i n c o m b e sulla città r u m o isa. A b b i a m o trovato per caso una carrozzella
dalle tenebre, gli scomparti, posti di rifornim e n t o delle varie Case,
e sopra di noi campeggia la grande, numerosa t a b e l l a delle
segnalazioni, v i s i b i l e
da ogni loco del vasto
recinto.
La n o s t r a tribuna
non è molto vasta. In
c o m p e n s o i miei colleghi sono in un numero grande. A v v i c i nandoci al basso parapetto abbiamo dinanzi
la strada del Circuito;
dietro di noi si aprono
gli sportelli dell'ufficio
telegrafico impiantato
appositamente e funzionante con una mezza
dozzina d'apparecchi.
L'organizzazione appare sempre più ottima.
S o l o il collega A.
Scarfoglio, il simpatico
reporter della Stampa,
sbraita che non vi son
tavoli e si costruisce
da sè un tavolino pensile con quattro assicelle inchiodandolo al
parapetto ed impiantandovi su un angolo
una lunga candela a
supplire alla scarsa illuminazione.
Intanto a c c o r r e il
commissario, cav. Mercanti, del T o n r i n g , a
soddisfare le giuste esigenze del focoso giornalista, e v e n g o n o portati tre lunghi e capaci
tavoli. Ora si starà più
comodi.
lilettanti nel garage di Porta Cremona.
(Fot. A . Croce - Milano).
l'abbiamo presa d'assalto. Ora è nostra. Un
irto d'ora e d arriviamo alle tribune.
5 qui è l'aspetto materiale della splendida,
apleta organizzazione della benemerita Comp o n e sportiva, cbe ci appare in tutta la sua
nezza nelle spaziose, eleganti tribune, costeli da miriadi lampadine elettriche multicoi, nelle grandi lampade ad arco voltaico, illulanti questo accampamento ordinato e c o m p i t o ,
richiese centinaia di tonnellate di legname,
sorse per incanto, per tenace volontà ed
•iativa di pochi, ma valorosi organizzatori...
latrati, ci si richiede la. tessera una mezza d o z 1 di volte, a confermarci nella nostra p e r n i a le di una severità e disciplina sfoderate forse
soverchia dose, tanto da cader qualche v o l t a
ridicolo, o, per lo meno, nel seccante,
traversiamo la passerella di legno, una delle
1 appositamente costrutte
sopra la strada del
mito, costeggiamo le spaziose ed, eleganti
ane del p u b b l i c o cbe si estendono per qualche
'maio di metri Bulla sinistra delia pista e —
sversata questa — perveniamo nella nostra
ina, nella tribuna della stampa,
fiancheggiante
Ila dei commissari e dei cronometristi.
1 nostri iati si allungano, silenziosi ed avvolti
In alto : Incidente avvenuto presso la Ca del Lupo, sulla strada della Fame, alla »e<tura Gaggen au condotta da Jeronimus.
(Fot. A . Colorai - Mantova).
In basso: Dopo le tribune; passaggio di Minoia all'ultimo giro.
(Fot. C. Vecchi - Milano).
Ore 5,15. — La notte
ha ceduto il c a m p o all'aurora. Ad un'aurora pallida e livida che fa
spiccare sinistramente sul cielo chiaro ie masse
nere e tondeggianti delle colline che ci stan di
rimpetto.
Si spengono le lampade elettriche. Ci si vede
benissimo.
U n o squillo di campanello e le macchine si allineano, tre a tre, sulla linea di traguardo.
Ha qualcosa di mistico e di sepolcrale questa
operazione meccanica.
Spinti a mano, questi colossi della velocità,
paiono racchiudersi in un ultimo, tremendo immagazzinamento di energia.
Poi i motori rombano forte, sprizzando lingue
di f u o c o , vortici di f u m o denso... Sono le 15,30.
E le 34 macchine, con mezzo minuto d'intervallo
l'una dall'altra, partono salutate dagli applausi.
A tal punto non starò a rifar la cronaca dei
varii giri e delle varie posizioni assunte in essi
dai concorrenti nella fantastica corsa.
I giornali quotidiani p u b b l i c a r o n o i più ampi
dettagli in proposito, e d io mi asterrò dal ripeterli. Ormai son noti.
Ricorderò solo gli emozionanti passaggi delle
Isotta Fraschini, che fin dal primo giro si erano
piazzate ottimamente, le voci di delusione e di
sconforto alle notizie del ritiro di Cagno e di
Raggio, i gran favoriti, l'impressione di s g o m e n t o
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10 ebbi ancora la forza di pregare un
amico di fotografare, pel mio giornale, la
macchina infranta, poi, triste e pensieroso,
tornai alla tribuna a portarvi i dolorosi dettagli appresi.
La Marcia Reale salutava in quel p u n t o
la vittoria dell'industria italiana...
*
Sangallo di E. F. Bocconi, montato da Wright, vincitore del
18' St-Léger (San Siro, 8 settembre). (Fot. A. Foli - Milano).
e l'agitazione del p u b b l i c o d o p o il s e c o n d o giro
quando cominciarono a pervenire nella nostra
tribuna i primi telegrammi annunzianti i dolorosi
incidenti occorsi al Durbacher della Wolsit, e
Hieronymus della
Gaggenau.
P o i , dopo il sesto giro, la tremenda notizia
della mortale disgrazia del barone U g o D e Martino. Io l'appresi in m o d o abbastanza drammatico.
Ero uscito dalla nostra tribuna per passare in
quelle del p u b b l i c o , quando, p o c o d o p o la seconda
passerella, incontrai presso il passaggio a livello
un gruppetto di persone assembrate, discutere
animatamente.
Mi avvicinai. Un ragazzetto dava notizia d'un
terzo accidente capitato.
Mi feci avanti e gli richiesi trepidante :
— Cos'è accaduto ?
— S'è rovesciata un'altra automobile all'altezza
di San Polo...
— Cbe colore ha 1
— Rossa.
— Dunque italiana. Il n u m e r o 1
— 10 C. E ' del barone D e Martino.
— De Martino 1 S'è fatto m a l e ! . .
— Morto sull'istante...
— D i o ! D e Martino m o r t o ? Ma è possibile...
Di', è f e r i t o ! L ' h a i visto t u ?
— Eh, signore ! Quando lo posero sull'automobile era già cadavere...
N o n frapposi indugio. Passava in quel m o m e n t o
un'automobile. Pregai lo chauffeur
di accompagnarmi sul luogo del sinistro, e s i b e n d o la mia
tessera di pubblicista. In dieci minuti ero sul
luogo della catastrofe.
Sotto il ciglio della strada, in un praticello,
giaceva un ammasso di r o t t a m i : la Brixia-Zust
del D e Martino.
Quale stretta al cuore ! P o v e r o figliolo ! L ' a v e v o
lasciato mezz'ora prima sano e sorridente al traguardo, d o v e voleva fermarsi perchè scoraggiato
della sua macchina che mal funzionava, e — partito d o p o aver dato qualche tocco ai cilindri —
10 apprendevo ora vittima di una tremenda catastrofe !
Da alcuni testimoni oculari potei apprenderne
i particolari.
All'altezza del Manicomio Provinciale la BrixiaZust 10 0 stava per essere sopraggiunta da una
Isotta-Fraschini. Il D e Martino accelerò la marcia,
ma fu passato. P o c o d o p o , mentre la macchina
della fabbrica milanese, ohe nella stessa giornata
d o v e v a coprirsi di gloria, era scomparsa vertiginosamente, si v i d e la 10 0 sterzare in m o d o orribile descrivendo dei zig-zag
spaventosi, tend e n d o a finire sul lato destro della strada. Il De
Martino non era più padrone del volante e la
macchina, spinta alla velocità di oltre 90 k m .
all'ora, cozzò contro un primo paracarro. Nell'urto
11 volante battè terribilmente c o n t r o il petto
dello chauffeur, mentre il meccanico veniva sbalzato sulla strada. La macchina c o n t i n u ò la sua
terribile andata. Spezzò un secondo, un terzo, un
quarto paracarro mozzandoli letteralmente, mentre
i ripetuti colpi del volante c o n t r o il torace del
De Martino lo uccidevano.
La macchina quindi con l'assale anteriore s'impuntò contro il quinto paracarro, fece una vera
capriola su sè stessa, precipitando dal ciglio della
strada nel prato sottostante, mentre il D e Martino
cadeva violentemente sulla banchina. T u t t o c i ò
in pochi secondi !
Raccolto, respirava ancora. F u sollevato, e b b e
un p o ' di spuma sanguigna alla bocca, poi ricadde pesantemente su sè stesso... Era morto !
Posto delicatamente su di un'automobile fu
portato all'Ospedale Civico, insieme al m e c c a n i c o
cbe aveva riportato una grave ferita al viso, e
la lussazione della spalla sinistra.
*
*
2 settembre.
Ore 3. — Eccoci, a ventiquattr'ore di distanza, nuovamente in piazza
Zanardeili. Ma quale differenza dal chiassoso assembramento di ieri notte.
11 p u b b l i c o è più scarso, le automobili
paiono più rade e silenziose, il m o t o di o g n i
essere più grave e sonnolento.
Sia la stanchezza cbe 24 ore di veglia ha
vinto un p o ' tutti, sia l'incubo delle terribili disgrazie che funestarono la prima giornata di corse, fatto è cbe la vita cittadina
di Brescia non è pili quella di ieri.
Verso le 5 ci avviamo verso le tribune
del Circuito e ci installiamo nel nostro solito posto di osservazione.
L o spettacolo di quelle tenebre che ci
a v v o l g o n o e ci sovrastano con un cielo m i naccioso, saturo di elettricità sprigionantesi a guizzi di folgore fra n u v o l o n i plumbei
ed accavallantesi, pare opprimerci con una
pesante sonuolenza, invece di tenerci desti
il pensiero del prossimo terribile agone al
quale, per l ' u l t i m a volta di quest'anno,
siamo chiamati ad assistere...
Ore 6. — L e 14 macchine sono partite, l'ultima
ha lasciato il traguardo che è ormai un quarto
d'ora.
A b b i a m o avuti alcuni minuti di vera trepidazione e di rabbia mal repressa quando il m o t o r e
dell'Itala di Cagno, al via dell'insuperabile c r o nometrista Marley, non volle funzionare.
Cagno e Moriondo (il suo meccanico) scendono
e spingono la macchina a mano per un centinaio
di metri. P o i si fermano su di un lato della
strada, alzano il cofano, guardano, esaminano c o n
molta calma e freddezza, ma i minuti passano
mentre le altre macchine, seguendo il loro turno,
partono tutte velocemente.
Finalmente d o p o sette minuti di lavorìo, il
motore romba forte, i due uomini saltano in
macchina, e questa in b r e v e scompare vertiginosamente dietro il virage della seconda passerella.
Epica fu la battaglia combattuta dal Cagno !
Mentre i francesi andavano sbraitando, facendosi
sentire anche da chi non lo voleva, cbe ia vittoria l'avevano loro in tasca, il piccolo piemontese,
diritto innanzi al suo volante, compassato c o m e
un diplomatico, passava ad ogni giro avvantaggiando, passando dall'undicesimo posto al 10°,
poi al 7°, poi al 4°, al 2° e finalmente al p r i m o
che tenne splendidamente per tutto il sesto, settimo ed ottavo giro.
Era delirio quello della folla al passaggio della
rossa, fiammante macchina, portante con se tutte
le speranze d'Italia automobilistica
L e signore si sporgevano ai parapetti, rosse in
viso, con le velette svolazzanti, urlando : « Viva
Cagno » ; gli uomini frenavano la loro agitazione
consultando continuamente il quadro dei tempi,
e nervosamente torcendosi i baffi... Era un'ansietà,
un nervosismogcosì mal represso, c b e diè poi fuori
in un urlo feroce di gioia, in un subbisso di a p plausi e di evviva quando, d o p o 4 ore, 37' 36" 3 / 5 ,
d o p o aver coperto gli otto giri ad una velocità
media di k m . 105,262 all'ora, Cagno, l'eroe della
• •
giornata, passò il traguardo vittorioso, vittorioso
doppiamente, perchè partito handicappato in m o d o
più che sconfortante
Sarebbe spirito chaavinistico censurabile, il negare le splendide p r o v e fornite dalle macchine
francesi che, d o p o il sesto giro, uniche e coalizzate, erano rimaste in gara a contendere alla rossa
Itala 3 A la Coppa della vittoria.
Duray sulla L o r r a i n e - D e Diétrich, e D e m o g e o t
sulla Darracq ci fecero assistere ad un d u e l l o
terribile ed emozionante col nostro c a m p i o n e ,
duello che rimarrà memorabile nella storia delle
grandi corse automobilistiche mondiali.
Onore ai vinti ! Onore ai vincitori ! Gabriele
d ' A n n u n z i o , che dal nostro paleo assistette, vivamente interessandosene, alle varie fasi di questa
lotta memoranda, p o t r e b b e tesserne una cantica
meravigliosa.
L'applaudirebbe l'Italia tutta, l'Italia sportiva
in ispecie.
G. C. Corradini.
Il 18° " St-Léger „ a San Siro
Il noto critico d'ippica, signor Arpisella, scrive
nello Sportsman :
« La corsa è stata regolare, per quanto forse la
mancanza di altri leaders non abbia assicurato
sempre un'andatura m o l t o sostenuta. Caronte 17,
pel quale sarebbe occorso che il Saint-Léger fosse
stato protratto di otto giorni, non ha potuto c b e
prendervi il terzo posto davanti ad Olivo,
che,
per quanto presentasse tutte le seduzioni possibili per un cavallo da corsa, non ha v o l u t o o
saputo impiegarsi, ricusando la lotta al m o m e n t o
decisivo. Belbue, sul quale la scuderia mostrava
di contare, ha invece scartato sotto la frusta appena in dirittura, e d infine, tirando le somme, si
videro i primi due posti occupati dai due soggetti m e n o indicati dall'insieme della forma della
primavera, forse p e r ò i più facili a mettersi in
condizione. Solo si p o t r e b b e fare un raffronto col
risultato del P r e m i o Milano, d o v e , sulla distanza
di 2000 metri, Caronte II p r e c e d e v a di una testa
Dilla, cbe avanzava di una incollatura
Sangallo,
il quale rendeva 2 kg. al tìglio di
Arconte.
« Sangallo si è messo in testa per condurre davanti a Olivo allo steccato, che aveva a sinistra
Belbue, mentre dietro, apparigliati nello stesso
m o d o , seguivano Dilla e Caronte II; il lotto procedeva con andatura non e c c e s s i v a ; verso i cancelli Caronte II e Dilla avanzavano, ed in principio della curva essi si trovavano davanti a
Belbue, che chiudeva il plotone. Solo allora si
accentuava l'andatura; Olivo, che aveva sempre
mantenuto il suo posto di s e c o n d o allo steccato,
era il primo ad abbandonare la lotta ; entrando
in dirittura, Dilla, Caronte II e Belbue tentavano
contemporaneamente di raggiungere Sangallo, ma
Belbue, cbe sembrava impegnarsi sul serio, scartava completamente a sinistra, p e r d e n d o la sua
a z i o n e ; Spencer con Dilla tentava un rush, ma
inutile, giacché Sangallo ripartiva di n u o v o dinanzi alle tribune per vincere per due lunghezze
e mezza ; Dilla al s e c o n d o posto precedeva di tre
lunghezze Caronte I I ; quarto Olivo ».
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Il concorso ginnastico di Busto Arsizio
provinciale di tiro a segno
nazionale, inauguratasi domenica scorsa. Vinse nella
gara nazionale la medaglia
d'oro, d o n o del Re, R i c cardo Ticchi di L i v o r n o ;
il campionato umbro f u
vinto da Gio. Batta Aleggiani di Gubbio. Nella rappresentanza nazionale riuscirono prime le Società di
Perugia, Roma, Fano, Forlì.
Nella
rappresentanza
provinciale riuscirono prime P e r u g i a , che per la
quarta volta guadagnò la
bandiera umbra d'onore,
T r e v i e T o d i . L a premiazione f u fatta solennemente nel salone dei N o tari alla presenza delle
autorità. Parlò applauditissimo
l'avvocato
Umberto A n g e l o n i .
UNA FESTA GINNASTICA
a
Soma
Nell'ampia palestra dell'Istituto degli A r t i g i a nelli, aperta alle balsamiche aure del più bel colle
dell'eterna città, cioè sull'ameno e vetusto A v e n tino, si e b b e un saggio finale di ginnastica diretto
egregiamente dal giovane
maestro Giuseppe R o m e o
Seganti, già n o t o in R o m a
quale insegnante nell'Istituto dei ciechi. Il variato
programma f u svolto meravigliosamente da q u e i
bravi alunni, che per ben
due ore spinsero al continuato applauso un numerosissimo e c o l t o p u b b l i c o .
Si è chiuso domenica scorsa con i seguenti risultati:
Cara individuale artistica juniori. — 1. Schenall
Aronne della Vigor di Busto ; 2. Sangalli Mario della
Tliea di Milano ; 3. Castiglioni Mario della Silvio
Pellico di Busto ; 4. Carcano Enrico della Robur et
Fides di Varese.
Cara individuale atletica juniori. — 1. Castiglioni
Angelo ; 2. Mazzuechelli Fioravante, ambidue della
Silvio Pellico, a pari merito, con punti 97 lj2 ; per sorteggio la medaglia d'oro ed il calamaio di bronzo
toccarono al Castiglioni e la medaglia d'argento
grande e la coppa al Mazzuechelli ; 3. Corbetta Francesco, Pii e Forti di Milano.
Salto in alto. — 1. Castiglioni Pierino, Vigor, Busto,
metri 1,65, med. d'argento grande e servizio fumatori ; 2. Corbetta Francesco, Pii e . Forti, Milano,
m. 1,60, med. d'argento piccola ed orologio ; 3. Castiglioni Angelo, Silvio Pellico, Busto, m. 1,55, medaglia di bronzo grande ; 4. Tosi Giovanni, id., m. 1,50,
med. di bronzo piccola ; 5. Bianchi Angelo, Robur et
Fides, Varese, m. 1,45, diploma.
Salto in lungo. — 1. Castiglioni Pierino, Vigor, Basto, m. 5,40, med. d'argento grande e quadro artistico ; 2. Corbetta Francesco, Pii e Forti, Milano,
m. 5,30, med. d'argento piccola e servizio fumatori ;
3. Villa Giulio, Don Bosco, Milano, m. 5.30, med. di
bronzo grande; 4. Tosi Giovanni, Silvio Pellico, med. di
bronzo piccola, m. 5,20; 5. Menapane Carlo, Leonida.
Salto coli'asta. — 1. Corbetta Francesco, Pii e Fortiì
Milano, m. 2,45, med. d'oro e d'argento ; 2. Avanzini
Fausto, Silvio Pellico, Busto, m. 2,45, med, d'argento
piccola e alzata artistica ; 3. Castiglioni Angelo, Silvio Pellico, id., m. 2,25, med. di bronzo grande ; 4.
Bianchi Pietro, Humilitas, Milano, 2,25, med. di bronzo
piccola ; 5. Rossi Francesco, Pro Carroccio, m. 2,25.
Salita alla fune. — 1. Bianchi Pietro, Humilitas,
Milano, medaglia d'argento grande e servizio fumatori; 2. Corbetta Francesco, Pii e Forti, Milano, medaglia d'argento piccola e album fotografico ; 3. Schenall Aronne della Vigor di Busto; 4. Prada Pierino,
della Silvio Ptllico, a pari merito, medaglie bronzo
grande e piccola; 5. Angiolini T., Humilitas, Milano.
Care di squadra, A. — 1. Società ginnastica Silvio
Pellico di Basto, punti 128 su 138, corona d'alloro,
argento e coppa d'argento gemmata, dono del Cardinal Ferrari; 2. Humilitas di Milano, punti 124, corona alloro e grande medaglia d'oro della deputazione provinciale di Milano ; 3. Pii e Forti, Milano,
punti 122 1[2, corona alloro e medaglia del ministro
della pubblica istruzione ; 4. Virtus in fide, Legnano,
punti 122, corona alloro e medaglia ministro pubblica
istruzione; 5. Pro Modoetia, Monza, punti 12 1|2, corona d'alloro. Vennero pure premiati con corona di
alloro: Costantes, Cernusco, 120; Juventus, Milano, 120;
Leonina, Luino, 1181x2; Robur et fides, Varese, 118;
Alacri tus, Mariano Comense, 118; Pro Carroccio, Legnanello, 117 lf2.
Gare di squadre, B. —1. Vigor, Busto, punti 1271x2
su 130, corona d'alloro e medaglia d'oro, dono della
Banca di Busto; 2. Fides, di Lugano, 125, corona di
alloro e medaglia d'argento del ministro d'agricoltura,
ind. e comm. ; 8. Silvio Pellico, di Busto, 122, corona
d'alloro e grande medaglia bronzo, dono ministro
agrie., ind. e comm.
Gara collettiva di società al salto misto. — 1. Vigor
di Busto; 2. Robur et fides ài Varese; 3. Silvio Pellico.
Produzione libera di squadre. —1. Vigor, Busto, alle
parallele, punti 135; 2. Juventus, Milano, alla sbarra,
punti 1321x2 ; 3. Fortitudo, Briosco, parallele, 1311(2 ;
Robur et Fides, SO.
Premi speciali per distanza. — 1. Juventus, Trigolo,
2 medaglie d'argento ; 2. Alacres, Pavia, 2 medaglie
d'argento ; 3. Libera Juventus di Bellano, idem.
Premi pel maggior numero di ginnasti rappresentati
agli esercizi collettivi. — 1. Juventus, Milano; 2. Motus
et or do, Milano.
Riuscirono di bellissimo
effetto i diversi esercizi a
c o r p o libero, al bastone
•XU-UAiLAs.
Jàger, agli a p p o g g i Bitum a n o , eseguiti con perfezione somma e d esattezza
Il Concorso ginnastico dì Perugia.
straordinaria.
In alto : I ginnasti della squadra di Perugia agli anelli. — In basso : La squadra
Piacquero m o l t o e f u della Terni alle parallele.
rono fatte segno a spontanei battimani l e cinque
gare del pentatlon greco, che dettero il seguente
risultato :
Corse a piedi di m. 110 (con o senza ostacoli).
ci i P e r u g i a
Giunsero primi i signori alunni Jotti, Ponti, Flamini, ecc.
Tra le feste sportive che hanno a v u t o luogo
Salto al cordino. - 1° l'alunno signor Jotti con
finora in questa bella città di Perugia, la più riuscita e la più geniale è stata quella del Concorso
m. 1,60.
Ginnastico, svoltosi nei giorni 31 agosto e 1° setSalto in lunghezza.
1° l'alunno Cianchetti con
tembre.
m. 5.
La straordinaria animazione delia cittadinanza
Lancio
del giavellotto.
— 1° l ' a l u n n o signor
entusiasta e dei forestieri, che sono accorsi nuGiaffei con 3 magnifici centri.
merosissimi per assistere allo spettacolo imponente
Lancio della palla di ferro
(chili
dell'anfiteatro, hanno reso attraentissima questa
7,800). — 1» Jotti, 2" Cianchetti, 3°
città, nelle cui vie si ammiravano le divise eleAnselmi.
gantissime di circa 400 ginnasti.
Lotta. — L e lotte diverse eseguite
a coppie riuscirono piacevolissime e
Le gare si sono svolte con ordine unico e maedi grande interesse.
stria insuperabile, ed il merito principale va attribuito al direttore delle gare, prof. Giovanni CaL e classi inferiori (2 a e 3 a elemenrattoli.
tari) si contesero il tiro di una fune,
eseguirono delle evoluzioni, marcie
D o p o le gare delle numerose squadre, delle quali
e giuochi ginnastici al c o m a n d o di
furono classificate prime la Poma di R o m a e la
capisquadra scelti fra gli alunni stessi.
Fortebraccio
di Perugia, terminarono domenica
quelle speciali col g i o c o del foot-ball, fra la Lazio
Negli intermezzi s u o n ò della musica
di Roma e la squadra di Siena, alle presenze di
adattatissima all'occasione il concerto
parecchie migliaia di persone che g r e m i v a n o l'andell'Istituto diretto dal b r a v o maestro
fiteatro e fra cui si distinguevano le autorità e
di musica Nicola Marengo.
le nostre più eleganti signore e signorine.
F u insomma una festa veramente
ginnastica, ripiena di quel b r i o giovaRiuscì vittoriosa la Società Lazio di R o m a .
nile, di quella baldanza piena di vita
Si distinsero nelle gare speciali i ginnasti delia
e di forza, una festa gentile.
Soma di Roma, guidati dal bravissimo maestro
cav. Tifi.
Appropriate lodi ed augurii meritano il gentile direttore dell'Istituto
Furono assegnati premi speciali alla Società Fored i superiori tutti che con zelo si
tebraccio di Perugia, al direttore delle gare, al pred e d i c a n o alla vera educazione dei
ndente del Comitato esecutivo, al direttore del
giovani.
Concorso ed a parecchi altri che hanno contribuito
alla completa riuscita della festa.
Tutti hanno ammirato le cure del Comitato esecutivo e specialmente la Giurìa che ha manifestato
L'abbonamento
alla
il ringraziamento più sentito per le infinite gentilezze ricevute dai membri del Comitato di questo
STAMPA SPORTIVA
Concorso, che p u ò dirsi riuscitissimo.
Saggio ginnastico all'Istituto degli Artigianelli di Roma. - Il M° Seganti
costa L. 5 —
* % A Perugia si è pure chiusa la X I I I gara
, fra una squadra di ginnasti.
(Fot. Lampo - Roma).
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luppo della sua lavorazione ed il successo del suo
motore sarà ancora Imaggiore del passato. Quindi
affari d'oro per tutti. Ricorderemo che la Società ha
sede in Asti, con rogito del notaio Ballario.
Scopo della Società sarà quello di: 1* impiantare
una fabbrica per costruzione e vendita di motori per
qualsiasi uso industriale ed agricolo; 2° impiantare
una fabbrica per costruzione e vendita di motociclette secondo un nuovo tipo, e di vetturette automobili e veicoli di qualsiasi specie, non che di canotti
automobili ; 3° impiantare ed esercire una fonderia
tanto per la provvista di pezzi occorrenti per l'azienda,
quant o per ie richieste di Società e privati ; 4° costruire
e vendere pezzi e parti meccaniche in genere, ecc., ecc.
La Società ha la durata di anni trenta. Il primo Consiglio d'amministrazione è composto dei signori Montagnini di Mirabello conte Ernesto, presidente- Garrone avv. Michele, amministratore delegato; Mussa
Enrico fu Enrico, consigliere; Gavazza cav. ing. Annibale, id.; Nosengo Michele fn Marcantonio, id. A
sindaci effettivi: Gallia avv. Pietro, Bosia rag. Attilio,
Morando rag. Francesco; a supplenti: Ceca avv. Euenio, Picena rag. Paride.
U ***
A Torino la nota Società Rejna-Zanardini, la
famosa costruttrice di fari e fanali noti in tutto il
mondo, la rilevataria delle Officine Torinesi di Canavesio-Carello, ha trasportato i suoi uffici e magazzini con laboratorio in Torino, via S. Massimo, 31,
ampliando cosi, con locali più adatti, la sua produzione giornaliera già rilevantissima.
*** Scrivono da New York cbe il signor Ilollander,
grande capitalista e agente attivissimo delia grande
marca italiana Fiat, avrebbe proposto alla nota, fabbrica torinese di trapiantare nello Stato americano
del Massachusset un nuovo Stabilimento Fiat per la
costruzione sul posto delle famose vetture preferite
in tutto il mondo.
Che sia vero? Per il momento tale notizia n o n è
confermata.
Le corse ciclistiche di Mantova - La finale del Gran Premio di velocità. — Da sinistra a destra: Mayer (3°),
Verri (2°), Doerflinger (1°), Duprè (4°).
(Fot. Bertoli Mosè - Mantova).
Mantova e le sue grandi riunioni ciclistiche
(Dal nostro inviato speciale).
Mi avevano magnificato talmente l'entusiasmo
dei mantovani per le riunioni ciclistiche, che volli
ie visu accertarmene, approfittando della grandiosa riunione internazionale bandita dal primo
sodalizio ciclistico locale : Il Pedale
Mantovano.
Non mi posso dire pentito d'esser partito ap
positamente da Verona per levarmi questa sodiisfazione.
Ho visto spettacoli sportivi di vario genere ei f
in varie città, ma garantisco cbe una folla cosi
ompatta, così entusiasta, c o m e quella che mi si
sarò innanzi oggi al V e l o d r o m o , non la vidi m a i !
Vi saran state dieci o ventimila persone? Non
sotrei dii velo. N o n esagero però affermandovi cbe
nezza Mantova e provincia gremirono oggi l'aniilissimo rettangolo che forma il campo locale di
orse.
E bisognava vedere quale conoscenza dei coridori e quale entusiasmo per i propri favoriti
iveva questa massa agitata e varia, composta
quasi totalità di gente del p o p o l o e contalini.
Cose che da noi, a Torino, non sono neppure
xmcepibili!
E v'erano ufficiali, preti, elegantoni, mani caise di operai, di contadini, e manine inguantate
li donzelle parate a festa, che applaudivano con
a stessa frenesia, che univano iu un c o r o solo,
lotente, simpatico, la v o c e di applauso e l'evviva
ragoroso.
Riguardo all'organizzazione mi è di v i v o comtiaeimento segnalarne l'ordine e la disciplina. I
lolerti soci del Pedale Mantovano, e per tutti il
ice-presidente signor Borelli, che vidi instanca>ile al lavoro, mostrarono un accordo di v e d u t e
ìimpaticissimo, una volontà ed un entusiasmo
ielle loro mansioni più che l o d e v o l e .
E tutti furono coutenti : p u b b l i c o e corridori ;
iò che è già una gran cosa, dato lo spirito di...
narchia che di solito regna d o v e corridori ciclisti
li pista si son dati c o n v e g n o ,
lì programma d'oggi fu interessantissimo.
Si c o m i n c i ò col « Campionato Dilettanti » , dove
iella Ferrera di T o r i n o avrebbe potuto facilmente
•''rivare primo, se il c o n t e g n o p o c o corretto d'uno
'ei concorrenti non l'avesse stretto sì da impeìirgli di uscire dal g r u p p o di testa con u n o dei
noi magnifici scatti. Del resto il primo arrivato,
' Lodesani, era stato facilmente battuto in bateria per sei o sette lunghezze dal Della Ferrera
tesso !
Il « Match a tre » in tre p r o v e : Verri, D u p r è ,
Mayer, Verri. — Mayer, che ha chiuso Verri, fa
il giro... d'onore fra i fischi del p u b b l i c o .
Della « Corsa Tandems » Véquipe Duprè-Lagarde
ci diè ancora una volta la dimostrazione del suo
splendido insieme. Battè facilmente V e r r i - F o n tani, e per mezza macchina Mayer-Doerflinger.
Seguirono Uu'altra corsa tandems handicap ed
una corsa stayers con allenatori meccanici su
25 km., d o v e giunsero: 1° Taylor di B o l o g n a ;
2° Gardellin di Padova, applauditissimo ; 3° Tabacchi.
In complesso una giornata, bella veramente, di
ciclismo internazionale, c o m e non ci è dato assistere sovente, neppure nelle nostre massime città.
Mantova, 8 settembre 1907.
G. C. C.
Jtol mondo commerciale sprinto
*** Primus, la nota costruttrice di motori per biciclette, vincitrice di tutte le più importanti gare
disputatesi ultimamente iu Italia, grazie alla guida
diligente del conte Montagnini, sta per cangiarsi in
società anonima con sede in Asti, e con capitale iniziale di L. 300.000, aumentabile. Ricordare tutti i
meriti della giovane marca torinese, sarebbe troppo
lungo. Non vogliamo citare tutte le corse vinte sui
Velodromi d'Italia, nè tanto meno tutte le splendide
prove fornite dal leggerissimo e splendido motore nel
campo industriale, allorché fu applicato a macchine
lavoratrici in ogni genere d'industria. Oggi la Primus
riceve il giusto premio del suo valore, e certamente
coi forti capitali cbe essa può oggi disporre, lo svi-
CORRISPONDENZA.
,
Venezia. — Zanetti. Grazie di tutto.
Milano. — Rossini. Giustissimo. Uno di luglio. A
giorni. Grazie.
Siena. —- Spinelli. Approviamo quanto ci scrive.
Saluti.
Napoli. — Bayon. Obbligati per quanto ci ha inviato. Rimborseremo spesa. Ci favorisca suo indirizzo
preciso.
Sondrio. — Cantelli. Legga l'articolo odierno del
Corradini. Saluti. V. G.
Ventimiglìa. —- Bastianetto. Ricevuto. A l prossimo
numero.
Siena. — Fatini. Grazie.
Milano. — C. Vecchi. Obbligatissimi.
Milano. — Besostri. Grazie infinite.
Lucerna. — Berchielli. Senza fotografie il suo resoconto perde ogni interesse.
Lonigo. —Corradini. Ma quando si fermerà. Il numero scorso avrà veduto anche lei che era impossibile
passare l'articolo di cui ci scrive. Saluti.
Roma. — Seganti. Oggi parliamo della festa all'Istituto degli artigianelli. Prossimamente passeremo il
resto.
Torino. — Durio. Pubblichiamo resoconto, ma le
fotografie rimesseci non si riferiscono alla festa e non
si prestano per la riproduzione in cliché.
Torino. — Ing. Varetti. Privi del suo indir izzo, ci
congratuliamo con questo mezzo.
Torino. — Gallo. Grazie. Al prossimo numero.
Brescia. — Chiappa. Riconoscenti per il premuroso
invio, ma le fotografie, troppo scure, non si possono
riprodurre. Inviatecene subito altre più chiare.
ol-
interessante. E c e o n e i
risultati :
l a p r o v a : Verri,
fra un delirio di
• entusiasmo, Duprè, Mayer.
2" pr. : Mayer,
Verri, Duprè.
3" prova : Duprè,
La corsa tandem internazionale.
A sinistra Mayer-Dourflinger (secondi), nel centro Duprè-Lagarde (primi),
(Fot. Bertoli Mosè - Mantova).
a destra Verri-Fontani (terzi).
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