Vedi - Distretto 2100

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Vedi - Distretto 2100
R TARY2100
N. 6 - dicembre 2009
Allegato al numero 12 della rivista Rotary
t
Calabria - Campania - Territorio di LBVSJBt
Sogna, Progetta, Realizza
L’impegno del Rotary sul territorio
Distretto 2100
Calabria - Campania
Territorio di Lauria
N. 6 - dicembre 2009
allegato al numero 12
della rivista Rotary
Reg. Trib. di Milano
n. 89 del 8/3/86
Direttore Editoriale
Francesco Socievole
Direttore
Giuseppe Blasi
Segreteria di Redazione
Giuseppe Mensitiere
[email protected]
Leopoldo Rossi
[email protected]
Redazione
Roberto Barbarossa, Lucia Baroni Marino, Antonio Bevacqua,
Giovanni Blasi, Ernesta Brisinda,
Giovanni Bruni, Giuseppe Campilongo, Angelandrea Casale,
Armando Chirumbolo, Antonio
Pio Condò, Giuseppe D’Amico,
Francesco De Ciuceis, Lucia De
Cristofaro, Pietro Falbo, Francesco Fracasso, Aurelio Giordano,
Nicola Ianniti, Giuseppe Lapadula, Antonio Latella, Carmela
Maietta, Elisabetta Manganiello,
Rosario Manzo, Pasquale Marro,
Antonio Miniaci, Vincenza Nunziato, Cesare Pifano, Claudio
Ripa, Vittorio Salemme, Fernando Santonastaso, Giuseppe Sarlo, Elena Scrivano, Antonio Talamo, Saverio Voltarelli, Valterino
Ziviello
Impaginazione e Stampa
Grafica Pollino S.r.l.
Via Cosmai (zona P.I.P.)
Castrovillari (CS)
La copertina
è stata realizzata da
Mario Brigante
del Rotary di
Trebisacce Alto Jonio Cosentino
Sommario
2
3
4
6
7
8
9
10
19
20
21
22
23
I progetti dei Club
24
Assiduità nei Club
25
Programmi dei Club
La lettera del Governatore
Poesie di Natale della
Campania, Basilicata,
Calabria
Messaggio del Cardinale Sepe
Mese della famiglia
Eventi nel Distretto
Cosenza ricomincia da tre
con Telesio
Rotaract e Interact
Montalto: costruttore di bellezza
Famiglia e scuola per vivere il
futuro
2009 - 2010: i progetti dei Club
Napoli Un sorriso per gli adolescenti senza famiglia
“Doniamogli un sorriso” è un progetto proposto dal Rotary Napoli Nord,
presieduto da Salvatore Striano,
riguardante l’assistenza dei bambini
abbandonati, degli adolescenti soli e
privi di riferimenti familiari, dei giovani disadattati. L’obiettivo è quello
di stimolare e sostenere, anche direttamente, le attività di assistenza pubblica e privata ai minori abbandonati e disadattati. Il progetto, che non
richiede alcun sostegno economico
diretto, potrà diffondersi naturalmente, in modo graduale e senza limiti,
avvalendosi tra l’altro della strategia di azione rotariana su più anni.
Il programma operativo prevede che
entro il prossimo mese di gennaio sia
formato un Comitato promotore allargato a tutti i Club locali e siano effettuati incontri di lavoro con esperti del Tribunale dei Minori. E’ stata
Napoli Sul metrò con la mappa rotariana
Un progetto per la realizzazione di una
mappa integrata della rete ferroviaria
metropolitana della città di Napoli e
dei suoi Comuni limitrofi è stato promosso dal Gruppo Partenopeo costituito dai Rotary Club: Napoli (coordinamento), Castel dell’Ovo, Castel Sant’Elmo, Napoli Est, Napoli Flegreo,
Napoli Nord, Napoli Nord Est, Napoli Ovest, Napoli Posillipo, Napoli
Sud Ovest.
L’obiettivo è quello di offrire una mappa unica delle linee ferroviarie metropolitane. Il processo di coordinamento
fra i servizi e le linee si basa su un sistema di integrazione tariffaria (UnicoCampania) che garantisce ai viaggiatori la possibilità di utilizzare più di una
linea con uno stesso titolo di viaggio
e attraverso un sistema di orari che,
Napoli Docenti e allievi studiano la salute del mare
Eureka2–Le
Biotecnologie
a
Scuola è un progetto che il Rotary
Napoli Castel dell’Ovo, di cui è
presidente il prof. Roberto Vona,
ha promosso d’intesa con il liceo
classico
“Vittorio
Emanuele
II” e la Facoltà di Scienze
Biotecnologiche
dell’università
“Federico II” di Napoli il cui
preside è il professor Vincenzo De
Simone. Gli studenti analizzeranno
campioni di acqua marina prelevati
in diverse zone del golfo di
Napoli allo scopo di identificare,
zona per zona, i microorganismi
predominanti e confrontare le
condizioni
“fisiologiche”
con
quelle “alterate” da inquinamenti
Napoli Prevenzione e alfabetizzazione
Tre progetti del Rotary Napoli,
presieduto da Massimo Franco.
Istruzione informatica per disabili della vista - Progetto Savy ha
l’obiettivo di svolgere corsi di
formazione per l’alfabetizzazione
informatica dei non vedenti. Tra i
docenti sono compresi due allievi
non vedenti. 3A - Aneurisma dell’Aorta Addo-
minale ha l’obiettivo di fornire
un servizio alla società attraverso
un’azione preventiva della mortalità da rottura di un Aneurisma
dell’Aorta Addominale.
Progetto O.C.E.D.A.T. (Oropharyngeal Cancer Early Diagnosis And
Treatment) per la prevenzione e
la diagnosi precoce del cancro del
cavo orale, malattia ad elevato im-
fissata il 25 gennaio una conviviale
con la presidente del Tribunale per i
Minorenni di Roma, dottoressa Melita Cavallo. Nei mesi successivi si
procederà a sviluppare i rapporti con
gli organismi pubblici competenti e
con le Case Famiglia. Verrà avviata
l’attività operativa di assistenza diretta con interventi tipo, modulati a
seconda della tipologia di disagio e
dell’età dei minori.
con il contributo dell’ACaM, Agenzia
Campana per la mobilità sostenibile,
consente il rispetto delle coincidenze e
favorisce l’uso del mezzo ferroviario.
La mappa, edita dal Rotary gruppo
partenopeo, sarà distribuita presso le
stazioni delle società di trasporto ferroviario, le Aziende di Soggiorno e Turismo e gli alberghi.
Valterino Ziviello
di varia natura (effetto antropico),
il tutto con l’impiego di metodiche
biotecnologiche
particolarmente
avanzate.
E’
prevista
una
manifestazione conclusiva con gli
organizzatori del progetto e gli
studenti i quali presenteranno e
discuteranno i risultati conseguiti.
Claudio Ripa
patto sociale. Sarà effettuata una
capillare divulgazione a mezzo
depliant, appositamente preparati,
delle cause di rischio che favoriscono l’insorgenza della malattia
nonché dei sintomi iniziali della
stessa e delle possibilità di terapia.
Valterino Ziviello
Francesco Socievole: “Sogna, progetta, realizza”
La lettera del Governatore
Rotariani, operatori di pace
C
arissimi Amiche ed Amici,
nel percorso intrapreso ci siamo
messi alle spalle un altro mese
di servizio e guardiamo avanti sempre
più convinti ed entusiasti del tema distrettuale “L’impegno del Rotary sul
territorio” che contribuisce a rafforzare
il futuro del Rotary attraverso le azioni
intraprese dai Vostri Club.
Nei primi giorni del mese di novembre si
è svolto a Lamezia Terme, alla presenza
di un numerosissimo e attento uditorio
e Vi ringrazio per questa ulteriore bella
e significativa partecipazione, il Seminario Rotary Foundation nel corso del
quale ho, con gioia, comunicato che la
Dott.ssa Maria Masullo, sponsorizzata
dal R.C. Cava dei Tirreni, è risultata vincitrice dell’importante borsa di studio
“Ambasciatori per la Pace”, finanziata
integralmente dalla nostra Fondazione.
Un seminario che, oltre ad interessanti relazioni, che hanno evidenziato il
nuovo corso della Rotary Foundation,
ha mostrato, attraverso la testimonianza di due giovani alumni, la validità e
l’importanza formativa dei programmi
culturali da essa finanziati.
n questo mese trascorso ho continuato le visite ai Club, che sono
quasi ultimate, - mi resta da far visita ai rotariani di soli quattro Club - e
sono andato ad Algeri per incontrare il
Governatore del Magreb al fine di avere
la sua presenza al Forum del Mediterraneo, che riteniamo molto importante
per lo sviluppo della convivenza dei popoli che si bagnano in esso.
Care Amiche ed Amici, le nostre comunità si preparano alle imminenti festività natalizie, le vetrine dei negozi si riempiono di balocchi e, mentre le strade e le
piazze delle nostre città cominciano ad
addobbarsi di luminarie sfolgoranti che
invitano alla gioia, mi sembra ooportuna una riflessione sulla condizione della
grande famiglia che, come affermava
Papa Giovanni XXIII, corrisponde alla
nostra umanità. Colgo l’occasione per
ringraziare Sua Eminenza il Cardinale
Sepe per il pregnante messaggio indi-
I
rizzato ai rotariani del Distretto 2100 in
occasione delle festività natalizie.
Il mese di dicembre viene nel calendario del Rotary dedicato alla sua famiglia
che comprende i Soci, i loro nuclei familiari, le vedove ed i vedovi dei defunti,
l’Interact, il Rotaract, i Ryliani, i borsisti
della Rotary Foundation, i componenti
degli Scambi Gruppi di Studio, gli Alumni e le Innerine.
Il Rotary ci chiede di coinvolgere l’intera Famiglia rotariana nel raggiungimento degli scopi della nostra Istituzione.
Ma il coinvolgimento per essere produttivo non deve limitarsi al far condividere alla famiglia le nostre iniziative, ma
deve loro far conoscere il Rotary evidenziando la differenza che c’è fra servizio e la pura e semplice beneficenza.
oi dobbiamo offrire a tutti i
componenti della famiglia rotariana una reale partecipazione
alla vita della nostra Associazione non
come semplici ascoltatori passivi, ma
come attori aventi pari dignità, capaci
di proporre soluzioni ai problemi delle
nostre comunità.
Dobbiamo evitare che i nostri coniugi
sentano l’esigenza di iscriversi ad altri
Club Service per poter esternare il loro
amore verso il prossimo.
Il mese di dicembre è anche il mese in
cui nei nostri Club si svolgono le Assemblee elettive dei nuovi dirigenti. E’
un momento importante che riguarda
la vita futura del Club e che richiede
da parte di tutti i Soci una serena ed approfondita riflessione, per assicurare ai
nostri Club i migliori dirigenti ed in particolare “Presidenti capaci, disponibili
ed entusiasti”, evitando scelte di “parrocchia” e logiche di spartizioni che nel
Rotary non dovrebbero esistere, perché
in stridente contrasto col principio della
meritocrazia che ci è molto caro.
Un Club efficiente non può essere che
guidato da un buon Presidente, facciamo sì che tutti i Club del Distretto 2100
siano Club efficienti che producano
azioni efficaci.
I rotariani devono aumentare il loro im-
N
pegno fino
a diventare
esempio
vivente ed
operante
per dimostrare come sarebbe un mondo
ove regni l’onestà, la pace, l’amicizia e
la solidarietà.
Una solidarietà che non è pietà, ma che
coincide con la disponibilità a condividere le risorse, i problemi, i dolori, i
sorrisi ecc.
Dobbiamo essere forti e pronti ad agire
contro la protervia che vede nell’ “altro”
non l’amico da aiutare e capire, ma il
nemico da sopraffare.
Lasciamoci guidare dal cuore ed agire
lungo la strada della fratellanza e del
bene universale, che conduce in mezzo ai poveri, fra i bisognosi, i deboli e
lavoriamo per offrire loro un domani
migliore, un futuro di sviluppo ed uguaglianza.
Operiamo nel solco del pensiero di Paul
Harris e contribuiamo ad eliminare le
ingiustizie, combattere l’odio e la violenza, trasmettere speranza all’uomo e
sconfiggere la solitudine e l’indifferenza.
E’ Natale, quale sogno più bello di svegliarci tutti fratelli?
ormuliamo l’augurio che la buona volontà, elemento fondante
dell’ideale rotariano, prevalga nel
mondo facendo cadere le barriere che
dividono gli uomini.
Contrapponiamo alla tristezza dell’egoismo la gioia dell’altruismo, alla quiete
della pigrizia lo slancio della generosità
e risvegliamo il ragazzo che è dentro di
ciascuno di noi.
Il Rotary è speranza di vita, serenità per
il mondo.
Vi abbraccio tutti e Vi auguro le cose
più belle che il Vostro cuore desidera.
F
Natale in Campania a cura di Carmine Carlone
Nuttata ‘e Natale - di Salvatore Di Giacomo
Dint’a na grotta scura / dormeno ‘e zampugnare: /
dormeno, appese a ‘e mura, / e ronfeno, ‘e zampogne /
quase abbuffate ancora / ‘a ll’urdema nuvena; /
e, ghianca, accumparesce e saglie ncielo, /
dint’ ‘a chiara nuttata, ‘a luna chiena.
Dormeno: a mezzanotte / cchiù de n’ora ce manca; /
e se sparano botte, / s’appicceno bengala, /
e se canta e se sona / per tutto ‘o vicenato... /
Ma ‘o Bammeniello nun è nato ancora, /
e nun s’è apierto ancora ‘o Viscuvato.
Quanno nascette Ninno - di S. Alfonso de’ Liguori
Quanno nascette Ninno a Bettelemme / era notte e
pareva miezojuorno / maie le stelle lustre e belle /
se vedettero accussì / e ‘a cchiù lucente / jette a
chiammà li Magge all’Uriente.
Nun v’erano nemmice pè la terra / la pecora pasceva
c’‘o lione / c’ ‘o crapette se vedette / ‘o liupardo pazzeà
l’urzo e ‘o vitiello / e co lo lupo ‘n pace ‘o pecoriello.
Quando nacque Gesù - di S. Alfonso de’ Liguori
Quando nacque Gesù a Betlemme / Era notte e
sembrava mezzogiorno / Mai le stelle lustre e belle
Si videro così / E la più lucente / Andò a chiamare i
Magi in Oriente.
Non vi erano nemici sulla terra / La pecora pascolava
con il leone / Con le caprette si vide / Giocare il
leopardo / L’orso e il vitello / E con il lupo in pace
l’agnello.
Fora, doppo magnato, / esce nfucata, ‘a gente:
ccà d’ ‘o viento gelato, / p’ ‘e fierre d’ ‘a cancella,
trase ‘a furia ogne tanto... / E c’ ‘o viento, e c’ ‘o friddo /
ncopp’ ‘a paglia pugnente, a ppare a ppare, /
Cumm’è bell’Natale - Anonimo
dormeno, stracque e strutte, ‘e zampugnare...
Cumm’è bell’Natale / a sera d’a Virgilia è tutta
n’allegria p’a nascit’e Gesù / A tavola apparicchiata,
Nottata di Natale - di Salvatore Di Giacomo
l’arber’allumminato. / ‘O presepio sta stutato pecchè
a mezzanotte / ’add’appiccià. / Mammà int’a cucina
In una grotta oscura / dormono gli zampognari; /
prepar’e cose bone e / frie ‘o capitone ca nun ce pò
dormono, appese al muro, / e russano le zampogne /
mancà! / “ ‘A casa è chin’e fummo!” / Allucca già papà
“arape stu balcone ca nun se pò respirà!” / O’nonno
quasi gonfie ancora / all’ultima novena; /
friddugliuso annanz’a nu vrasere / ch’e mmane dint’e
e, bianca, compare e sale in cielo, /
mane se piglia tutt’o calore! / Natale è pruvverenza / ce
nella notte chiara, la luna piena.
penz’ ‘o Bambiniello / ‘o ricco e ‘o puveriello a tutti fa
campà !
Dormono: manca più di / Un’ora a mezzanotte; /
e si sparano i botti, / si accendono i bengala, /
Come è bello Natale - Anonimo
e si canta e si suona / per tutto il vicinato … /
Come è bello Natale / La sera della Vigilia è tutta /
Ma il Bambinello non è nato ancora, /
llegria per la nascita di Gesù / La tavola apparecchiata,
e non si è ancora aperto il Vescovato.
l’albero illuminato / Il presepe perché si deve accendere
a mezzanotte / Mamma in cucina prepara cose buone
Frigge il capitone che non può mancare / La casa è
Fuori, dopo mangiato, / le persone escono riscaldate; /
piena di fumo! / Papà già grida “Apri questo balcone
qui del vento gelato, / per i ferri del cancello /
che non si può respirare” / Il nonno freddoloso davanti
entra la furia ogni tanto … / E con il vento e con il freddo /
ad un braciere / Con le mani dentro si prende tutto il
Sulla paglia pungente, paro pari, /
calore! / Natale è provvidenza / Ci pensa il Bambinello
dormono stanchi e distrutti gli zampognari.
Il ricco e il poverello fa vivere tutti!
Alfonso Maria de’ Liguori (Marianella, 27 settembre 1696 – Nocera dei Pagani, 1 agosto 1787) è stato un vescovo
cattolico e compositore italiano, fondatore della Congregazione del Santissimo Redentore e autore di opere letterarie
popolari. Proclamato santo da Papa Gregorio XVI nel 1839 e Dottore della Chiesa nel 1871 da Papa Pio IX.
Salvatore Di Giacomo (Napoli, 12 marzo 1860 – Napoli, 4 aprile 1934) è stato un poeta, drammaturgo e saggista
italiano. Fu autore di notissime poesie in lingua napoletana (molte delle quali poi musicate) che costituiscono
una parte importante della cultura popolare partenopea. È apprezzato come novelliere nero. Insieme ad Ernesto
Murolo, Libero Bovio, E. A. Mario ed a Rocco Avarista è stato un artefice della cosiddetta epoca d’oro della canzone
Natale in Basilicata a cura di Giuseppe Mensitiere
Natèe a Turse - di Albino Pierro
Strùffue e crispelle
nd’u piatte cch’i rusètte,
dìcene n’ata vote: «I’è Natèe»;
e u tìvine ca frìiete
ci pàrlete cc’u cée,
fé nasce tante voce
cchiù duce assèi d’u mée.
Nd’i strète c’è n’addore
come di rusmarine,
e u fridde l’assincìrete
chist’aria dì matine:
chi fùiete, chi chiàmete,
chi sutt’ ‘a màscua o ‘nmène
(i fèmmene sutt’u scialle)
pòrtene tutte u ialle.
Nd’i chèse si rimìnene,
s’abbràzzene i uagnune,
e tutt’i cose frùscene
ncantète com’ ‘a lune;
pò quanne s’è scurute
ti parete ca i stelle
su’ i morte ca s’affòllene
‘nturne a lu Bambinelle.
E tècchete ca sònete
‘a chiesa d’ ‘a Ravatèna
cc ‘a missa granne e cùrrene
cuntente i cristiane;
ma ié mi stanche preste
di chille cante e scappe,
zumpe da grutta a grutta
nd’i fosse a chepe sutte;
e allè ci trove ‘a nive
e mi ni mange tante
ca si fé ghianche ‘a notte
e ié arrivènte sante.
Natale a Tursi - di Albino Pierro
Strùffoli e zeppole /nel piatto con le rosette, /dicono un’altra
volta: «E Natale»; /e la padella che frigge /parla col cielo,
/a nascere tante voci /più dolci assai del miele. /Nelle strade
c’è un odore /come di rosmarino /e il freddo illimpidisce
/quest’aria di mattina; /chi fugge, chi chiama, /chi sotto
l’ascella o in mano /[le donne sotto lo scialle], /portano tutti
il gallo. /Nelle case si rigirano, /si abbracciano i ragazzi, /e
tutte le cose frusciano /incantate come la luna; /poi quando si
fa scuro /ti sembra che le stelle /siano i morti che s’affollano
/intorno al Bambinello. /la chiesa della Rabatana /per la
messa grande e corrono /contenti i cristiani; /ma io mi stanco
presto /di quei canti e scappo, /salto da grotta a grotta /nei
fossi a testa sotto; /e là trovo la neve /e poi ne mangio tanta
/che si fa bianca la notte /ed divento santo
Albino Pierro nato a Tursi (Matera) il 19 novembre 1916 è
morto a Roma il 23 marzo 1995. E’famoso soprattutto per la
sua svolta dialettale e per essere stato più volte candidato al
Premio Nobel per la Letteratura. Fu consacrato fra i grandi
lirici del novecento italiano da critici come Gianfranco
Contini e Gianfranco Folena. Le sue opere sono pubblicate
in inglese, francese, persiano, portoghese, spagnolo, rumeno,
arabo, neogreco, olandese e svedese. Ebbe un’infanzia molto
travagliata e la morte prematura della mamma gli lasciò
una grande ferita. Attraverso un attento e continuo lavoro
formale e metrico, Pierro riuscì a ricreare, con il dialetto, le
suggestive atmosfere legate al ricordo della sua infanzia le
quali fecero ritornare in lui molti rimorsi che contribuivano
ad alimentare quel dolore interno dovuto alla lontananza
dalla sua terra.
La nott’ de Natale - Anonimo
La notte re Natale fa tante anne
tutte e due ra una porta scemme
tutte queddi parola ca reseme tanne
amore mio, l’annaste rìscenne.
Quant’è belle fa l’amore vecine
nnanz’a la porta re la Paulìna.
Si nu la vire la sinte.
“Cute cute mie venire a magnà”.
Ne manca lu capurale re li galline,
quelle ca tene la cora vutare e la centra gentile.
La notte dì Natale - Anonimo
La notte dì Natale fa tanti anni,
tutti e due da una porta uscim­mo
tutte quelle parole che ci dicemmo
amore mio le andasti ripetendo.
Quant’è bello far l’amore da vicino
davanti alla porta di Paolina.
Se non la vedi la senti.
“Cute cute mie ve­nite a mangiare”
Manca il caporale delle galline
quello che tiene la coda voltata e la cresta
gentile.
Oh, cche f’lic’ giornu stamattina! - Anonimo
Oh, cche f’lic’ giornu stamattina!
Festa s’ fasc’ p’ tuttu lu monnu,
p ’tuttu lu monnu!
S’ fasc’ festa all’Unnipotent’ Ddiu, Patronu d’lu
cielu, d’monnu e mar’,
d’ monnu e mar’.
Maria ind’ nna camm’ra ca l’aggia e l’Ang’lu
l’andaa ad annunciar’,
ad annunciar’:
“Ddiu t’ salv’, o Vergin’ Maria; Maria, che bel
Figliuol che hai da far’,
che hai da far’!
Oh, che felice giorno stamattina! - Anonimo
Oh, che felice giorno stamattina!
Festa si fa per tutto il mondo,
per tutto il mondo!
Si fa festa all’Onnipotente Dio, Padrone del
cielo, del mondo e del mare,
del mondo e del mare.
Maria dentro una stanza leggeva e l’Angelo le
andava ad annunciare,
ad annunciare:
“Dio ti salvi, o Vergine Maria, che bel Figliuolo
tu farai,
tu farai!
Natale in Calabria a cura di Franco Volpe
Natale - di Vittorio Butera
‘A solita zampugna colarusa, / Ccu
ra nive, è scinnuta a ra marina; / E,
mmo, de vientu e dde lamientu chjna,
/ Sona ra ninna ad ogne pporta chiusa.
/ E’ ra Santa Vijìlia di Natale: / Sona,
zampugna, sona ‘a pasturale!
Sona! Pped’ogne nnota chi me porta, / Mo chianu chianu e mmo cchiù
fforte ‘u vìentu, / Intra ‘stu core miu
turnare sientu / Tutta ‘na vita chi cridivi
morta, / E mmi s’acqueta ‘n core ogni
tturmientu, / E ppassu supra ad ogne
ccosa storta. / Mentre staju, ccussì, tra
La solita zampogna mesta / Con la
neve è scesa alla marina, / Ed ora,di
vento e di lamenti piena, / suona la
ninna ad ogni porta chiusa. / È la santa
Vigilia di Natale / Suona, zampogna!
Suona la Pastorale!
Suona!Per ogni nota che mi porta, /
Ora piano piano e poi più forte il vento,
/ In questo cuore mio tornare sento /
tutta una vita che credevo morta, / E
mi s’acqueta nel cuor ogni tormento
/ E sorvolo su qualsiasi cosa storta /
Duormi, bellizza mia, duormi e riposa,
/ chiudi ‘a vuccuzza chi pari ‘na rosa, /
duormi scuitatu, ca’ ti guardu iu, / zuccaru miu. / Duormi, e chiudi l’occhiuzzu
tunnu tunnu; / ca’ quannu duormi tu,
dormi lu munnu; / ca’ lu munnu e’ de tia
lu serbituri, / Tu si ‘u signuri. / Dormi
lu mari, e dormi la timpesta, / dormi lu
vientu e dormi la furesta, / e puru ‘ntra
Dormi, bellezza mia, dormi e riposa. /
Chiudi la boccuccia che sembra una / rosa,
/ dormi tranquillo, chè sorveglio io, / Zucchero mio. / Dormi, e chiudi l’occhietto
tondo tondo; / chè quando dormi Tu,
dorme pur il / mondo; / chè il mondo è
di Te il servitore, / Tu ne sei il Signore .
/ Dorme il mare, e dorme la tempesta, /
dorme il vento e dorme la foresta, / Ed
dormebbiglia, / Trase ru suonu duce de
‘na ‘ngaglia; / M’accarizza re ricchie,
me rispiglia, / E mme porta, ccussì,
cumu / ‘na paglia, / Ppe’ fforza de va
vide quale ‘ncantu, / A ttiempi ‘e mo
luntani ‘u’ sse sa qquantu.
E, all’umbra de ‘na granne ciminera,
/ Viju ‘n’ardente, caru fuocularu; / ‘Nu
zuccu ‘ncarpinatu / paru paru, / Arde
ccumu ‘na cima de jacchèra. / ‘Ntuornu cce su’: ‘nna vecchiarella accorta /
E Nnannu e Ttata. Mamma, no! M’è
mmorta!
Natale - di Vittorio Butera
Mentre sto così, nel dormiveglia, / Entra il suono dolce da una fessura / Mi
accarezza le orecchie, mi sveglia, / e mi
porta così,come un fuscello / Per forza
di chissà quale incanto, / A tempi da or
lontani non si sa quanto.
E, all’ombra di un grande camino, /
vedo uno scoppiettante, caro focolare; /
un ceppo ardente tutto per intero / arde
come la punta d’una fiaccola; / Attorno ci
sono:una vecchierella accorta / E il nonno e il babbo. La mamma,no! È morta!
La notte di Natale - di Vincenzo Padula
lu ‘nfiernu lu dannatu / sta riposatu. / Ti
tiegnu ‘mbrazza, e sientu ‘na paura; /
ca’ Tu si Diu, ed iu sugnu criatura, / e
mi sguilla allu sinu, e vo’ ‘nfassatu / chi
m’a’ criatu. / Occhiuzzi scippa-cori,
jativinni! / ‘U’ mi guardati, ca’ fazzu li
pinni. / ‘Na vuci ‘nterna, chi la sientu
iu sula, / mi dici: - Vula! / ‘A ninna ‘e
ss’uocchi tua m’ardi e m’abbaglia; / tutta
La notte di Natale - di Vincenzo Padula
anche nell’inferno il dannato / Sta riposato.
/ Ti tengo in braccio, e pur provo / paura; /
Perché Tu sei Dio, ed io son creatura, / E
mi salda sul petto, e vuole essere fasciato /
Chi mi ha creato. / Occhietti scippa cuori,
andate via! / Non mi guardate, se no metto
le ali; / Una voce interna, che sento io sola,
/ Mi dice: Vola! / La pupilla dei tuoi occhi
mi infiamma e m’obbliga, / tutta l’anima
‘A vecchiarella mia, fusu e ccunocchia, / Fila ccumu sulìadi ‘n quataranza;
/ Iu le zumpu cuntientu a re jinocchia,
/ Illa me cunta llesta ‘na rumanza. / E
ra zampugna sona ‘n luntananza / E ri
cumpagni mie le fàu ra rocchia.
Sona, zampugna! Pòrtame luntanu,
/ A ri tiempi filici ‘e quatraranza; / A
Nnanna chi filava cchianu chianu, /
‘Ntramente me cuntava ‘nna rumanza;
/ A ru zuccu chi ardìa, ssempre cchiù
cchiaru / Sutta ‘a camastra de ‘nu fuocularu!
La vecchierella mia, fuso e conocchia, / fila come faceva in gioventù; /
io le salto contenuto sulle ginocchia, /
Lei mi racconta lesta una fiaba… / E
la zampogna suona in lontananza / E i
compagni miei le fanno un crocchio /
Suona, zampogna! Portami lontano,
/ ai tempi felici dell’infanzia; / La nonna
che filava piano piano / Mentre mi raccontava una fiaba; / Al ceppo che ardeva, sempre più chiaro / Sotto la catena
di un focolare.
l’anima mia trema e si squaglia: / canta
cum’ ‘u cardillu, e asciri / fori / mi vo
lu cori. / Ti viju dintra l’uocchi ‘n autru
munnu, / ci viju ‘n autru Paravisu ‘n
funnu: / sientu ‘na cosa, chi mi fa moriri,
/ ne’ si po’ diri. / Chiudili, biellu, pe’ pieta’, e riposa; / chiudi ‘a vuccuzza chi pari
‘na rosa: / duormi scuitatu, ca ti guardu
iu, / zuccaru miu.
mia trema e si scioglie, / canta come un
cardellino e fuggirsene fuori / vorrebbe
il cuore! / Ti scorgo dentro gli occhi un
altro mondo, / ci vedo un altro Paradiso in
fondo; / sento qualcosa che mi fa trasalire
/ né si può dire! / Chiudili, Bello, per pietà
e riposa: / chiudi la boccuccia che sembra
una rosa! / dormi tranquillo chè sorveglio
io, / zucchero mio
Vittorio Butera nacque a Confluenti (Catanzaro) il 23 dicembre 1877. Si laureò in ingegneria a Napoli nel 1905. Conobbe e ammirò Michele Pane che lo spinse verso la poesia dialettale. Morì il 25 marzo 1955. Ha scritto circa duemila poesie. Moltissime
di queste poesie compaiono raccolte in numerosi volumi,
Vincenzo Padula nacque ad Acri (Cosenza) il 25 marzo 1819. Per poter vivere, mise su una scuola privata. Amava i poveri, soprattutto i contadini. Francesco De Sanctis, nel 1862, lo nominò professore di ruolo al liceo di Cosenza. Numerose le sue opere,
fondò e diresse il giornale “Il Bruzio”.
Messaggio del Cardinale
C
Natale, mistero
che si rinnova.
La riscoperta
della famiglia
arissimi Amici del Rotary International,
sono ormai prossime le festività natalizie che, anche
quest’anno, ci vedranno gioire per la nascita del nostro
Signore Gesù Cristo.
Che senso avranno per noi queste festività? Quale valore
assegneremo loro? In altri termini, come le vivremo?
Sono domande queste che non possiamo eludere con molta facilità,
ma che siamo invece chiamati a porci per vivere cristianamente
i giorni del Natale.
Il Natale è il grande mistero che si rinnova: Dio assume la nostra
natura umana e la nostra fragile condizione per elevarci alla Sua
dignità e renderci figli adottivi.
“Mirabile scambio!”, come affermava Sant’Agostino, in cui Dio
si fa uomo per fare di noi uomini figli di Dio.
L’unica nostra risposta a questo gesto di infinito amore deve
essere quella della contemplazione amorosa, per lasciarci
inondare dalla Misericordia divina e poi ringraziare e lodare il
Signore dei Suoi innumerevoli benefici, come hanno fatto gli
Angeli alla grotta.
Il Natale, poi, è – e deve essere sempre più – la festa della
Famiglia. E’ bello e significativo ritrovarsi insieme in questi
giorni, per riscoprire il calore della familiarità, fatta di piccoli
gesti quotidiani, di gioia e di condivisione, di amore sincero e
di solidarietà.
In questo spirito, la lieta ricorrenza acquista un alto valore umano
e sociale.
Assorbiti dal ritmo frenetico della società, richiamo infatti di
trascurare l’attenzione agli altri, sperimentando la solitudine e
la dispersione. Da qui la crescente disgregazione familiare ed il
conseguente disagio personale.
Ritrovare il calore del “proprio focolare” può aiutare ognuno
a sentirsi maggiormente amato e ad impegnarsi di più a portare
amore nel mondo in cui vive.
Affermiamo, dunque, l’alto ed imprescindibile valore della
famiglia, cellula originaria della società e della Chiesa. Da essa
attingeremo nuova forza per costruire una “società dell’amore”,
come diceva Paolo VI, nella pace e nella fraternità.
Auguro a tutti di vivere in questo modo il Santo Natale, facendo
spazio al Bambino Gesù che intende nascere nei nostri cuori.
Assicuro a tutti la mia preghiera ed invio la mia paterna
benedizione, con gli auguri di pace e serenità.
Crescenzio Card. Sepe
Arcivescovo Metropolita
Napoli
Dicembre, mese della famiglia
Famiglia allargata, ma non è quella di una volta
Nel mondo contemporaneo: la famiglia si connota per una sua identità
originale che le conferisce un’intrinseca soggettività, con la quale agisce in
base a diritti e doveri all’interno della
Comunità. Poiché la famiglia è luogo
di mediazione fra il soggetto e la società, in lei ogni individuo può imparare
ad essere una parte del tutto perché
questa è la sua vera collocazione esistenziale. Dietro i cambiamenti della
popolazione sono identificabili delle
importanti trasformazioni relative ad
alcuni fenomeni intermedi, come i
processi di formazione e disgregazione
delle famiglie, che trovano riscontro,
da un lato, nella denuzialità e nella denatalità e, dall’altro, nell’affermazione
del divorzio, dell’aborto, delle diversità
sessuali, della permanenza dei giovani
nella famiglia, delle convivenze e delle
famiglie ricostituite. Un tempo, nemmeno tanto lontano, la famiglia aveva
a capo il padre cui si obbediva senza
discutere. L’affievolirsi della figura
paterna ha lasciato sempre maggiori
spazi ai valori materni che hanno dato
vita all’idea del figlio felice che obbedisce per e con amore. Questa nuova
configurazione familiare, pur tra alcuni
indiscutibili vantaggi, ha comportato
nei figli una carenza d’autonomia individuale e di decisionalità, identificate
nella figura paterna. Le relazioni familiari rivestono un ruolo cruciale nel
determinare la competenza e la fiducia
con cui gli adolescenti ristrutturano il
concetto di sé ed affrontano il periodo di transizione dall’infanzia all’età
adulta. Se aggiungiamo che anche il
lavoro, uno dei punti forti ai quali si
ancorava l’identità adulta, sta attraversando un processo di scardinamento
tale da apportare insicurezza e vulnerabilità, si è indotti a restringere gli
orizzonti e ad appiattire i tempi della
scelta. Mentre i legami sociali diventano limitanti l’azione di un soggetto dal
quale ci si aspetta una costante, quanto
innaturale, disponibilità a ricominciare
da zero e a rimettersi in discussione, i
tempi della famiglia diventano, invece,
sempre più anacronistici perché parlano il linguaggio dell’impegno, della
responsabilità e della durata. Questo ci
spiega come mai nell’approccio odierno dei giovani alla famiglia e all’amore vi è una contraddizione di fondo. Se
da una parte prevale una concezione
romantica e passionale del rapporto di
coppia, dall’altra si preferisce rimandare sempre più gli impegni connessi
con il matrimonio e la procreazione,
vissuti come oneri troppo gravosi.
Nella storia dei rapporti matrimoniali
lungo le varie epoche si é passati, nel
tempo, dal matrimonio senza amore
a quello per amore per giungere, alla
fine, all’amore senza matrimonio. I
rapporti con gli adulti rappresentano
dei punti di riferimento imprescindibili per la costruzione del proprio io e
per poter giungere alla maturità come
membri positivamente integrati nella
realtà sociale. Ciò trova sostegno nel
fatto che coloro che sperimentano gravi carenze nei rapporti con gli adulti
e con i loro pari, soprattutto durante i
passaggi critici delle fasi esistenziali
più propriamente evolutive incontrano
molte difficoltà a sviluppare la propria
personalità in maniera corretta ed integrata. Negli ultimi cinquanta anni, si è
assistito ad una progressiva rivoluzione
culturale che ha investito tutti gli ambiti sociali ed ha favorito il mutamento
dei modelli educativi di valori e norme
da parte delle generazioni adulte verso
le nuove generazioni in termini più democratici, lasciando un più ampio spazio di negoziazione ai giovani circa la
possibilità di accettare, modificare o rifiutare i modelli proposti, creando una
coscienza più condivisa dell’importanza di assumere il ruolo di protagonisti
della propria vicenda esistenziale. Per i
giovani la percezione di essere trattati
in modo giusto, da parte degli adulti,
comunica un senso di rispetto e d’orgoglio per l’appartenenza all’organizzazione sociale, capace d’influire positivamente sulla stima che hanno di
se stessi. E’ indiscutibile che il nostro
impegno rotariano, come scelta di rettitudine, tolleranza ed equilibrio di vita
nella famiglia, nella società e nel lavoro, possa essere una preziosa occasione di esempio se viene condiviso dai
familiari, come modello esistenziale, e
offerto alla riflessione, razionalmente
pragmatica, dei nostri figli. Sarebbe
altrimenti molto difficile spiegare loro
il significato dei nostri motti: ” Service above self” e “ He profits most who
serves best”. Ciò può rendere il nostro
impegno ancora più interessante e degno d’essere vissuto, ma comporta
anche delle maggiori responsabilità.
E’ necessario fare un atto d’umiltà e
un’attenta autocritica. I nostri Club e
il livello dei loro soci possono, sempre
e in ogni caso, essere offerti alla considerazione positiva dei nostri figli per
potere, con l’esempio, contribuire alla
loro formazione? Siamo veramente
fautori di club dinamici, poco salottieri
e molto attivi nella socialità e nell’impegno civile? Siamo, prima di tutto
tra noi, equilibrati, attenti e tolleranti?
Solo se, dopo un esame attento e impietoso, saremo in grado di rispondere
affermativamente a queste domande,
sarà vantaggioso far conoscere i nostri
club ai figli che, beninteso, li osserveranno con l’abituale lente critica della
gioventù.
Giuseppe Grimaldi
Rotary Napoli Flegreo
Dicembre, mese della famiglia
La solidarietà? Abita nella casa rotariana
Dicembre è, nei programmi rotariani, il mese della Famiglia. In questo
mese i Club privilegiano attività che
si incentrano sulla famiglia, favorendo dibattiti sugli argomenti più attuali. Fra questi, di particolare rilievo
appare quello sull’evoluzione del
ruolo della Famiglia Rotariana alla
luce dei processi di globalizzazione
che rendono i sistemi complessi, in
termini di maggiore varietà e variabilità delle componenti.
Il Manuale di Procedura individua il
perimetro di definizione di “family of
Rotary”, di cui fanno parte:”i coniugi, i vedovi, i figli, i nipoti e altri familiari dei rotariani nonché gli alumni della Fondazione,i partecipanti
agli scambi di Gruppi di Studio, (…),
i rotaractiani e interactiani, (…), le
socie dell’Inner Wheel (…)”. Il Manuale precisa, anche, che la “partecipazione delle famiglie contribuisce
alla realizzazione degli obiettivi e al
rafforzamento dei vincoli di amicizia
all’interno del club”. La famiglia rotariana ricomprende, quindi, numerose famiglie che condividono, quale
substrato comune, i valori del Rotary.
Ciò attribuisce alla famiglia rotariana
notevoli potenzialità di influire positivamente sulla comunità del territorio, soprattutto ove si considerino le
interpretazioni che nella società postmoderna vengono proposte riguardo
al concetto di “famiglia”. Allo stato
attuale esistono, sulla scia delle spinte alla provvisorietà e alla pluralità
derivanti dalla globalizzazione, numerosi e contrapposti approcci alla
raison d’être della famiglia, che
vanno dal tentativo di “immunizzare” gli individui dalla famiglia all’affermazione di famiglia come “realtà
naturale”fondata sul “senso profondo
di una relazione fra uomo e donna”,
alla modernità della lettura proposta
nell’ottica cristiana (in cui trovano
spazio, anche, le relazioni fra appartenenti a diverse generazioni che si
impegnano ad essere un riferimento
l’uno per l’altro). In ogni caso, qualunque prospettiva analitica (compresa quella decostruttiva) non può
ignorare l’importanza che le “reti
familiari” vanno nuovamente acquisendo quale forma di mutuo soccorso
in tempo di crisi del welfare state.
Queste considerazioni inducono a
riflettere sull’attualità del significato di famiglia come luogo di valori
fondamentali e di tramandamento
degli stessi, oltre che sull’importanza dei nessi e delle interdipendenze
che esistono fra famiglia rotariana, le
famiglie e il territorio, alla luce dei
“valori” che la famiglia rotariana custodisce e tramanda.
La presenza di forze di disintegrazione nella società attuale enfatizza
l’importanza della forza (invisibile
ma potente, come evidenziava Paul
Harris) della buona volontà, che
caratterizza l’operato dei rotariani, cementa l’amicizia e favorisce
il “servire al di sopra degli interessi
personali”.
Il fellowship si realizza nella comunione di intenti che induce la famiglia rotariana ad unire le forze per
perseguire le finalità preposte. Anche
l’amicizia, dunque, è strumentale al
servizio (come precisava Paul Harris)
ma nel Rotary abbina l’aspetto affettivo a quello etico, indispensabile per
poter parlare di amicizia “perfetta”,
nell’accezione ciceroniana. Un altro
valore fondamentale è, infine, quello della tolleranza, espressione della
fiducia nell’uomo che nasce libero e
resta, in coscienza, libero.
La famiglia rotariana agisce sulla
base di questi valori con l’obiettivo
di migliorare la qualità di vita della
collettività, aprendo la via (lead the
way) nel servire sul territorio, sia con
l’esempio concreto dello stile di vita
(improntato alla più alta rettitudine
dell’attività privata, professionale e
pubblica) sia con la forza dei valori,
che rappresentano – proprio nel cambiamento incessante - un patrimonio
prezioso da tutelare.
Da qui possono trarsi utili considerazioni riguardo all’opportunità
del coinvolgimento crescente nelle attività dei Club della famiglia
del Rotary nella sua interezza -e in
particolare dei giovani- e alle maggiori responsabilità morali che, in
un mondo globalizzato, la famiglia
rotariana ha nei confronti della collettività. Anche sulla base di questi
convincimenti, il Club di cui mi
onoro di far parte sta sperimentando
un Progetto di lotta alla povertà che,
nella linea di azione “infanzia a rischio nel territorio”, prevede la partecipazione della famiglia rotariana
a sostegno dei bisogni irrisolti (non
necessariamente di tipo economico)
dei bambini indigenti (e quindi delle
famiglie di appartenenza) che vivono nella comunità locale.
Annarita Trotta
Rotary Club Cosenza Nord
Docente Università Magna Graecia
di Catanzaro
10
Eventi
Catanzaro e Lametia dalla parte dei giovani
I problemi, le speranze, le occasioni
dei giovani d’oggi hanno costituito
oggetto di un interessante convegno organizzato dal Rotary Club di
Catanzaro con la partecipazione dei
Club “ Tre Colli” e di Lametia Terme, nonché dei Rotaract e degli Interact delle due città. Una manifestazione che inaugura –come ha detto
nella sua introduzione Domenico
Pecoraro, presidente del Club di Catanzaro– una serie di iniziative che
vedrà relatori i sei Past Governor
calabresi, ognuno dei quali sarà chiamato a trattare un tema di particolare
interesse, nell’ambito dei programmi
rotariani.
La vasta problematica che interessa i
nostri giovani è stata affidata a Vito
Rosano, coordinatore della Commissione distrettuale per le Nuove Generazioni, e la sua relazione ha messo
in luce uno spaccato per tanti versi
inquietante della situazione attuale. “
I giovani in Italia –ha detto Rosano–
sono una risorsa poco utilizzata,in
ogni campo della vita sociale e della
professioni, stentano, purtroppo, a
realizzare i loro progetti,condizionati
dalla gerontocrazia che lascia poco
spazio alle nuove generazioni. “ A
loro è riservato poco spazio nell’economia e nella politica, spesso si rifugiano nelle professioni paterne,non
possono esprimere una propria autonomia. E diventa impietoso il confronto con le altre nazioni laddove
sono proprio i giovani a rappresentare
il nuovo ed il progresso. Purtroppo i
nostri ragazzi non rappresentano una
classe o un gruppo organizzato por-
tatore di interessi e di diritti, essendo
questi delegati, anche per legge, ad
altre istituzioni”. Rosano ha quindi suggerito le possibili soluzioni:
bisogna rendere capaci i giovani di
esprimere le loro indubbie valenze,
modificare le regole attuali per agevolare il loro inserimento nella vita
pubblica, aiutare i giovani a valorizzare la loro autonomia nell’interno
del sistema.
Sull’argomento sono intervenuti
Marco Mirigliani, presidente del
Rotaract di Catanzaro, Ilenia Visalli,
presidente dell’Interact di Catanzaro, Fortunato Costantino residente
della Commissione progetti del Rotary catanzarese nonché il presidente
del Club di Lametia Terme, Massimo Sdanganelli, e del past presidente del Club “Tre Colli”, Quintino
Jirillo.
prof. Mario Antonini, presidente
della Commissione distrettuale per
l’Azione professionale del Rotary
catanzarese: “E’ vivamente avvertita l’esigenza di accedere a prestazioni aventi respiro interprofessionale e la complessità delle situazioni oggi esistenti e l’evoluzione dei
sistemi politico- sociali ed aziendali, della scienza e della tecnica, sia
nel campo giuridico economico che
in quelli tecnici e sanitari, richiede
una qualità di offerta di servizi professionali che consenta l’utilizzazione di una ampia interdisciplinarietà. I professionisti che svolgono
la loro attività in stretta connessione
con apparati pubblici per l’acquisizione di commesse e l’esplicazione
di lavori professionali specialistici,
hanno raggiunto il loro obiettivo.
Per le altre professioni occorre che
il legislatore compia una significativo progresso perché gli istituti
oggi esistenti non consentono che
gli aggregati professionali possano
sviluppare l’integrazione auspicata. “E, comunque -ha concluso Antonini- occorre che le aggregazioni
professionali possano avere la forza di dare il loro contributo nell’interesse generale, non dovendo essere abbandonati gli spazi riservati
all’apporto intellettuale.”
Il dibattito è stato animato da Enzo
Arcuri dell’Ordine dei Medici,
Mario Saccà dell’Ordine degli Ingegneri, Franco Muraca dell’Ordine dei Commercialisti e Sandro
Viotti dell’Ordine degli Avvocati.
Catanzaro Professionisti per migliorare i servizi
“L’interprofessionalità per adeguare la qualità delle prestazioni alle
attuali esigenze della domanda di
servizi”: questo il tema promosso
dal Rotary di Catanzaro al quale
hanno partecipato i rappresentanti
degli Ordini professionali provinciali. Il presidente del Club catanzarese, Domenico Pecoraro, ha
ricordato come l’iniziativa nasce
all’interno del programma rotariano per l’azione professionale,
sottolineando la necessità di saper
integrare l’etica professionale con
la morale intesa nel senso più ampio e coinvolgente di ogni attività
umana. Il past Governor Natale
Naso, coordinatore distrettuale per
l’azione professionale, ha affermato come l’interprofessionalità sia
nata assieme al Rotary, allorquando Paul Harris, dando vita all’istituzione, riunì attorno a sé amici
che esprimevano diverse attività
professionali e lavorative.
La relazione base è stata svolta dal
11
Eventi
Reggio Nord Cultura della legalità contro la mafia
La mafia non ha permesso il cambiamento del Meridione. È racchiuso in
questa affermazione del questore di
Reggio Calabria, Carmelo Casabona, il senso del convegno “La legalità
sul territorio” organizzato dal Rotary
Club di Reggio Calabria Nord il cui
presidente Antonio Carcò ha ricordato che da sempre i rotariani sono
impegnati a incoraggiare il rispetto
delle norme etiche nell’esercizio delle
diverse professioni e a promuovere lo
spirito di amicizia e di pace nel mondo, perché il rispetto dei doveri e della
legge rappresentano il punto di partenza per una trasformazione culturale”.
L’azione delle commissioni straordinarie negli enti sciolti per infiltrazioni
mafiose è stato il tema dell’intervento
del vice prefetto di Raggio Calabria,
Francesca Crea, che ha sottolineato
come questa iniziativa non si propone
di reprimere le condotte criminose, ma
di tutelare il diritto della collettività allo
svolgimento democratico della vita
amministrativa e di garantire l’autonomia degli enti locali. A sottolineare, in-
vece, l’incidenza delle mafie nella società e nell’economia, il questore Carmelo
Casabona. “Ci sono molti contrasti nel
nostro Paese - ha evidenziato Casabona- per questo l’organizzazione mafiosa è sempre riuscita a trovare le modalità più idonee per penetrare il sistema
produttivo dei contesti territoriali in cui
vieneaoperare,mantenendounacostante
capacità di adattamento alla sua evoluzione economica”. Il sostituto procuratore della Direzione distrettuale
antimafia, Francesco Mollace, ha analizzato la situazione della provincia di
Reggio Calabria. “In ambito economico - ha sottolineato - dobbiamo tenere presente che la ‘ndrangheta, che si
trova in un mercato legale, ma opera
illegalmente, vuole a tutti i costi una pubblica amministrazione efficiente che porti crescita del
territorio e margine di profitto, e non è,
come spesso si pensa, un ente inattivo e
problematico”. Debellare la mafia, secondo Mollace, è possibile in un mercato dove gli operatori siano virtuosi.
Al nostro Governatore Francesco Socievole sono state affidate le conclusioni del convegno: “dobbiamo puntare
-ha affermato- sui valori etici della
convivenza civile e su un autentico
rinascimento sociale per contribuire a
sconfiggere la malapianta della criminalità organizzata”.
Reggio Sud Giovani per lo sviluppo del Mediterraneo
Diplomi e Master all’Università
per Stranieri “Dante Alighieri” di
Reggio Calabria alla presenza del
Governatore Francesco Socievole
per sviluppare il dialogo tra i Popoli
del Mediterraneo, la comprensione
reciproca tra le diverse Culture che
vi si affacciano. Il patrocinio è del
Ministero degli Affari Esteri e vede
coinvolti, quali soggetti ideatori e
promotori, i Rotary Club Reggio
Calabria Sud-Parallelo 38 e Roma
Cassia del Distretto 2080, presieduti
rispettivamente da Antonio Gangeri
e Roberto Giua, l’Università
per Stranieri Dante Alighieri e la
Fondazione Roma. Il Past Governor
Alfredo Focà ha tenuto una
documentata relazione sui nuovi
scenari sociali, culturali e umani dei
paesi mediterranei. “Il Master - tutto
in inglese dal prossimo anno e aperto
ai giovani del Magreb - si propone
- ha affermato il coordinatore
scientifico Massimiliano Ferrara
- come obiettivo di formare giovani
figure professionali esperte nella
comunicazione degli strumenti
politici di pace, in grado di svolgere
la propria attività presso istituzioni
pubbliche e private e nel settore
del no-profit”. In particolare, punta
a fornire agli studenti conoscenze
specifiche nella programmazione di
politiche di crescita e sviluppo delle
aree economicamente e socialmente
depresse dei paesi Unione per il
Mediterraneo (UPM), organismo
intergovernativo varato nel luglio
dello scorso anno, destinato a
fondare una nuova politica comune
verso l’area di tradizionale interesse
europeo e che, nel quadro del
“Processo di Barcellona”, ha sostituito
il Partenariato Euro-Mediterraneo. Il
Rettore dell’Università Salvatore
Berlingò è il direttore del Master,
Luciano Lucania è Coordinatore
didattico.
12
Eventi
Crotone l’Amicizia festeggia cinquant’anni
Il Rotary Club di Crotone ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni domenica
15 novembre nell’Aula Magna dell’Istituto Pertini, all’insegna della solidarietà e dell’amicizia; valori ispiratori di una Associazione Internazionale
quale è il Rotary, che hanno trovato
terreno fertile nel Mezzogiorno, ed a
Crotone in particolare, per alimentare
energie e potenzialità facilmente disgregabili a causa di ataviche rigidità
e innati conformismi. Una ricorrenza,
quella del cinquantenario, che ha registrato la partecipazione di numerose
Autorità istituzionali e rotariane a testimonianza di un evento straordinario
che rappresenta oggi una pagina di storia di un intero territorio. “Il consuntivo della lunga attività del nostro Club è
certamente lusinghiero –ha dichiarato
il Presidente Antonio Palombi– grazie al lavoro dei Presidenti che mi hanno preceduto e che hanno fermamente
creduto negli ideali rotariani.” E il compito importante del Rotary crotonese è
stato sottolineato ancora dall’azione di
volontariato svolta da due soci medici,
Antonio Amoruso e Pierluigi Zurlo,
impegnati in missioni umanitarie in
Camerun e in India, quindi Pasquale
Scalise, presidente della Commissio-
ne per il Cinquantenario, ha indicato il
proposito di donare alla città una scultura come attestato dell’opera svolta
dal Club per la sua crescita culturale.
Sono seguiti gli interventi di Raffaele Pallotta d’Acquapendente che ha
tenuto ad evidenziare l’attivismo del
Rotary di Crotone nonostante l’isolamento geografico in cui è costretto ad
operare; di Cesare Pitto, ordinario di
Antropologia dell’Università di Cosenza, che ha trattato dei benefici effetti procurati dall’associazionismo culturale; del Past Governor Vito Rosano
che ha voluto sottolineare le difficoltà
affrontate dai giovani d’oggi costretti
spesso ad estenuanti e mortificanti attese per un dignitoso posto di lavoro.
Il Past Governor Guido Parlato ha
incitato i soci a sfruttare il prestigio-
“Il Rotary va a teatro” per
promuovere la coscienza pubblica
sui danni procurati dalla poliomielite
e chiedere sostegno per la sua totale
eradicazione. A promuovere la
fruttuosa iniziativa cinque Rotary
club del territorio: Crotone, Santa
Severina, Cirò Marina, Petilia
Policastro, San Giovanni in Fiore,
tutti uniti per un solo nobile scopo
a testimonianza della capacità di
coordinamento necessaria affinché le
scelte siano discusse e condivise, ed
i progetti, di conseguenza, realizzati.
La raccolta fondi si è conclusa,
con la vendita di circa seicento
biglietti,venerdì 30 ottobre, nella
sala del cinema teatro Apollo,dove
è andata in scena la commedia di
Giovanni Malena E mo…? Va
trovulu stu cornutu!!, rappresentata
dalla compagnia teatrale Krimisa di
Cirò marina; una occasione lieta per
riflettere sui traguardi raggiunti e su
quello che ancora il Rotary deve fare
per la grande sfida da 200 milioni
di dollari. Una sala gremita in ogni
ordine di posti ha confermato la bontà
dell’iniziativa e la partecipazione
sentita di un pubblico attento al
richiamo del mondo dell’infanzia;
Sono intervenuti: il Presidente del
so patrimonio del Club per una attività
futura ricca di contenuti; infine, le conclusioni sono state tratte dal Governatore Francesco Socievole, il quale,
sottolineando come la riflessione su
un dinamico passato possa generare
nuove motivazioni, ha fatto dono al
Club di una riproduzione della fiaccola
olimpica, simbolo significativo per una
città storicamente legata ai valori dello sport, e segno di perenne attivismo
per ogni attività associazionistica. In
occasione di questa storica ricorrenza
il Rotary Club di Crotone ha conferito
a Francesco Socievole la nomina di
Socio onorario, riconoscimento giunto
inatteso per il Governatore che, commosso, ha gradito particolarmente di
far parte di un Club antico e prestigioso quale è quello di Crotone. Nel corso
della cerimonia è stato presentato il volume del sociologo Vito Barresi “50°
Fondazione Rotary Club Crotone”,
un saggio che racchiude il pensiero di
Paul Harris vissuto e interpretato per
cinquanta anni da tanti professionisti
accomunati dall’amore per la propria
terra.
Cinque club rotariani A teatro per raccogliere fondi
Rotary Club di Crotone Antonio
Palombi il quale, a nome dei club
promotori, ha rivolto il saluto
ai presenti nonché qualche utile
informazione sul progetto della
Polio Plus; l’Assessore Diodato
Scalfaro in rappresentanza dell’Ente
provinciale, autorevole sponsor
della manifestazione; l’Assistente
del Governatore Giorgio Aloisio
a cui è stato demandato il compito
di chiudere una serata vissuta
all’insegna del sorriso e della
generosità.
Pagina a cura di
Nelly Brisinda
13
Eventi
Napoli e Algeri unite da progetti umanitari
Una delegazione del Rotary club Napoli est, presieduto da Ermanno Santamaria Amato, si è recata nei giorni
2, 3, 4 novembre, ad Algeri in visita al
club gemellato “Algeri Le Blanche”,
presieduto da Djamilia Benygoub.
Un gemellaggio formalizzato a Napoli
il 18 aprile 1999, quando il club algerino, con il suo presidente ed una folta
delegazione, arrivarono nella città partenopea per intessere un solido rapporto
tra due diverse realtà sociali e culturali,
nel segno della ruota che accomuna il
Rotary nel mondo. L’attuale viaggio del
club napoletano non ha voluto, però,
rappresentare un’occasione turistica, né tanto meno ha voluto
semplicemente ricambiare una
visita cordiale tra due club gemellati. Esso ha piuttosto assunto il
senso di una missione di ordine
umanitario e culturale, promossa
dal club e dal governatore del distretto. Il primo di questi aspetti,
ad esempio, riguarda un progetto
proposto da Franco Ferrazzano
–che già a suo tempo si era adoperato per realizzare il gemellaggio,
e che ora assume il ruolo di delegato del
governatore per il distretto del Comitato
interpaese– in sinergia con il vulcanico
conte Franco Santellocco il quale oltre
a ricoprire, tra le innumerevoli cariche,
anche quella di socio fondatore del club
algerino, ha fornito un notevole contributo al successo della missione. L’incontro in questione ha i suoi primordi
a Napoli nel marzo scorso: esso mirava
a progettare attività e scambi umanitari
e formativi tra i due paesi attraverso i
club gemellati. Il lavoro per l’organizzazione della visita e della missione ad
Algeri non è stato semplice, per via di
problemi di carattere burocratico (la
lunga attesa per il rilascio del visto d’ingresso) e organizzativo. Alla fine, però,
tutto è andato per il meglio ed una delegazione del club Napoli Est,costituita
da quindici componenti tra soci e con-
sorti, con il suo presidente in testa, è
partita per Algeri. Ad accompagnare il
club anche il governatore del distretto 2100 Francesco Socievole, che ha
arricchito la missione –alla quale ha
preso parte anche Gianni Jandolo,
Coordinatore interdistrettuale– con un
altro progetto culturale caratterizzante. Per economia di spazio disponibile
non mi soffermerò in questo mio scritto
sull’eccezionale ospitalità che i soci del
club algerino ci hanno riservato e sulle
interessanti visite culturali e turistiche
da loro egregiamente organizzate, ma
tenterò di porre l’accento solo su quelle
che sono state le finalità della missione.
Il nostro governatore Socievole è stato
ricevuto dal governatore Youcef Leffad del distretto 9010, comprendente
i club dell’Algeria, del Marocco, della
Mauritania e della Tunisia, in quanto
obiettivo fondamentale della visita è
stato quello di estendere il forum sul
Mediterraneo, programmato per il prossimo maggio 2010 a Reggio Calabria,
con la partecipazione di esponenti del
territorio africano. Socievole, inoltre, ha
concretamente, come da suo temperamento, invitato 10 giovani appartenenti
alle aree di quel distretto a partecipare al
RYLA, (il programma rotariano di formazione rivolto ai ragazzi ed ai giovani
dai 14 ai 30 anni) che si terrà nei giorni
immediatamente precedenti il forum sul
Mediterraneo. Ciò riservando ospitalità
ai partecipanti individuati e selezionati
dal governatore Algerino, al fine di rafforzare e consolidare i rapporti tra due
realtà ancora tanto distanti tra loro, ma
che, proprio attraverso il Mediterraneo,
potrebbero essere unite da un mare di
pace, sinergia, collaborazioni, testimonianze nell’ambito stesso del convegno.
Ancora una volta Francesco Socievole
ha dimostrato come un progetto sviluppato secondo i fini rotariani possa
rafforzare rapporti sociali e culturali
tra realtà diverse. Il progetto proposto
dal club Napoli est al club algerino riguarda, inoltre, anche aspetti sanitari ed
umanitari. Il club ha, difatti, offerto apparecchiature mediche per un presidio di primo soccorso; stages:
per un chirurgo o un infermiere
presso una grande clinica privata
dotata di sei camere operatorie a
Napoli; per un giovane medico
presso l’ospedale Cotugno (il più
grande ospedale del Mediterraneo
specializzato nella prevenzione
e nella cura di malattie infettive
complesse); per un giovane medico presso la facoltà di Odontoiatria dell’Università Federico II di
Napoli. In particolare, per gli stages, il
club di Napoli Est, si è impegnato a sostenere le spese di soggiorno degli stagisti, mentre il club di Algeri Le Blanche
si è assunto l’impegno di sostenere le
spese di viaggio. Il soggiorno si è concluso con una visita e con una cena per
gli ospiti organizzata dall’Ambasciatore
Italiano ad Algeri Giampaolo Contini
presso la sede dell’Ambasciata. Sono
questi gli aspetti più rilevanti del Rotary,
quelli che conferiscono alla nostra “ruota” la forza di affermarsi e diffondersi
nel mondo ormai da oltre un secolo con
attività umane e che incidano positivamente sul sociale.
Alessandro Castagnaro
Rotary Napoli Est
Delegato distrettuale per i problemi
urbani, ambiente e tutela del territorio
14
Eventi
ventimila cartoline di Natale
per i soci del Distretto 2100
Mario Brigante, nato a Trebisacce (CS) il 2 marzo1950, vive e lavora nel suo paese natale, in una bella casa da dove trae ispirazioni per le sue delicate, poetiche e romantiche
composizioni. Ha frequentato fin da bambino il mondo dell’arte. Trasferitosi a Milano
a 18 anni, viveva di pittura e studiava sotto lo sguardo di maestri dell’Accademia di
Brera. Esperto di estetica grafica e pittura, dirige un laboratorio di idee, frequentato da
molti giovani dell’Alto Jonio Cosentino. “Esplorare i sentimenti” è il motto di Brigante:
stupore - amore - acqua - pudore - amicizia - bellezza - servire - memoria - radici - contemporaneità - paesaggio - il cuore. Cattiveria esclusa.
Antonio Cosimato, nasce a Baronissi (Sa) il 9 giugno1940, si trasferisce, per lavoro,
nel 1977 a Lodi, dove attualmente risiede. Appassionato di pittura e di disegno fin da
giovane, vi si è dedicato da autodidatta. Dal 1995 frequenta, per affinare la tecnica, la
F.A.M. (Famiglia Artistica Milanese); dal 2003 è anche socio del gruppo “ForlaniniMonlué” di Milano; dal 2007 è socio del “Convivio De Lemene“ di Lodi. Ha partecipato a varie esposizioni a Milano, a Lodi e al concorso di poesia e pittura “I volti del
borgo” indetto dall’Associazione Culturale “Il Borgo“ di San Severino di Centola (Sa) e
dall’Associazione Culturale “Le Muse“ di Napoli, aggiudicandosi il secondo premio.
Berenice Russo, nata a Cirò Marina (Crotone). Ama firmare le sue opere soltanto con
il suo nome: Berenice. Vive tra Roma e Cirò ed ha partecipato a importanti mostre in
Italia e in molti paesi europei ed extraeuropei. “Berenice ha la consistenza della ricerca, e la sua pittura ha quindi spessori culturali costruiti con letture sulla più avanzata
figuratività contemporane” ha scritto Giuseppe Selvagi. Per Ernesto Treccani nei dipinti
di Berenice si coglie “una predilizione per il segno marcato che contrasta con il colore
forte che accompagna i segni, e che la distingue proprio per questo originale incidere
sulla tela”.
Pompeo Vorrasi è nato a Fragneto Monforte nel 1928. Ha studiato a Bologna e a Napoli presso il liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti. Ha appreso i primi rudimenti
dell’arte dal padre, valente decoratore e, sotto la sua direzione, ancora giovanissimo,
aveva affrescato la cupola di S. Maria Dei Greci in Molinara e il soffitto della Cappella
del Cimitero di Fragneto Manforte. A Bologna, ha conosciuto Sartre e Juliette Greco,
dei quali eseguì rapidi ed efficaci ritratti. Ha al suo attivo numerose mostre in Italia e
all’estero conseguendo molteplici premi e riconoscimenti.
Pagina a cura della
Commissione Distrettuale
Relazioni Pubbliche
coordinata da
Gennaro Esposito
e dal Delegato
Gianfranco Marcelli
Nelle foto, dall’alto, le opere di:
Berenice, Varrasi, Cosimato,
Brigante
Il Rotary è speranza di vita
15
Eventi
A Lamezia Terme il Forum della Rotary Foundation
Socievole: “Presidenti, datevi la mano”
“Nei Club è di grande importanza che
i Presidenti entranti conferiscano con i
Past- President per garantire un’azione
efficace, nel segno della continuità dei
progetti” ha affermato il Governatore Francesco Socievole al Seminario
Distrettuale della Rotary Foundation,
svoltosi a Lamezia, dove sono intervenute folte delegazioni di autorità rotariane provenienti da tutto il Distretto
2100.
Socievole, dopo aver ricordato che sono
stati donati centoventimila dollari per la
campagna Polioplus e duecentosettantamila dollari alla Rotary Foundation,
ha sottolineato l’esigenza di tutti i rotariani ad essere testimoni di valori etici.
Massimo Sdanganelli, presidente del
Rotary di Lamezia Terme, ha ricordato come nel 1968 veniva istituita la
città di Lamezia Terme con la fusione
dei tre ex Comuni (Nicastro, Sanbiase,
Sant’Eufemia) e contemporaneamente
veniva data la Carta al Club di Lamezia. “In questi 40 anni -ha affermato- il
Rotary ha svolto un ruolo importante
per la comunità locale”.
Il Sindaco di Lamezia, Gianni Speranza, ha ricordato come il Comune,
unitamente al Rotary, ha contribuito a
dare forza alla missione di Padre Paolino Tomaino per la costruzione di un
ospedale in Uganda, che verrà chiamato Lamezia Hospital.
“Il Rotary -ha ribadito il Past Governor Guido Parlato- deve lavorare per
riscattare la nostra società, ed il rotariano deve operare sapendo che il servizio
che rende agli altri può essere un strumento di rivoluzione”.
Michelangelo Ambrosio, Governatore
eletto, ha parlato della onlus Arfon, il
cui acronimo significa amici della Rotary Foundation, costituita due anni fa
a Scafati, nel salernitano, “per aiutare
i Club a realizzare i propri progetti,
ed i suoi fondi, infatti, possono essere
spesi solo per sostenere i progetti del
Rotary”.
Vito Mancusi, presidente della Commissione della Rotary Foundation ha
ricordato la forte crescita della doman-
da di sovvenzioni degli ultimi anni.
“Infatti, nel periodo che va dal 1965 al
2000, sono state devolute 10.000 sovvenzioni, mentre nei periodi compresi
tra il 2000 ed il 2004 altre 10.000, ed
altrettante dal 2004 al 2008. Finanziamenti -ha ribadito- che garantiscono ai
progetti longevità, importanza, semplificazione”.
Carla Aramo, delegato APIM il cui
progetto “consente ai Club che hanno
bisogno di un aiuto esterno di trovare
Club di altri paesi disposti a fornire finanziamenti, materiali vari, assistenza
tecnico-professionale”.
Luigi Ascione, presidente della sottocommissione sovvenzioni, ha tracciato
un quadro chiaro sul sistema delle sov-
venzioni che possono essere corrisposte ai Club.
Ciro Senatore, presidente della sottocommissione G.S.E., ha illustrato il
programma degli scambi di studi, rivolto a persone esterne al Rotary.
Tranquillino Sarno, presidente sottocommissione ex Borsisti, dopo aver
ricordato di essere stato beneficiario
di una borsa del Rotary, e, di essere poi,
successivamente, entrato a far parte
della famiglia rotariana, ha presentato i
due Alumni, presenti al Seminario, che
hanno relazionato sulla loro esperienza:
Giuseppina Scali, del Club Rortary
Reggio Calabria Nord, ha definito la
sua esperienza “spettacolare, entusiasmante, importantissima sia dal punto
di vista umano che professionale”, partecipando alle udienze presso la Corte
di Appello di New York. Cristian Gragnaniello ha affermato che grazie al
Rotary è riuscito a specializzarsi negli
Stati Uniti, dove ha potuto approfondire le proprie conoscenze mediche.
Giovanni Petracca, presidente della
sottocommissione Alumni, ha rivolto
un invito ai Club del Distretto: “Ospitate gli ex borsisti affinchè conoscano la
grande famiglia rotariana”.
Gianni Iandolo, Past Governor,
ha ribadito con forza sulla necessità
che “il Rotary diventi un’associazione elitaria, non per gli uomini e
le donne che la compongono, ma
per l’attitudine alle eccellenze che
offre”.
Concludendo l’interessante giornata
di incontri e dibattiti, il governatore Francesco Socievole ha insistito
“sulla esigenza di essere testimoni
credibili dei valori rotariani operando con passione e continuità nelle
comunità locali e internazionali”.
Armando Chirumbolo
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Eventi
A Lauria trenta magnifici giovani
Una serata dedicata ai giovani del territorio che si sono diplomati con il massimo dei voti. La cerimonia si è svolta presso la sala convegni dell’Hotel
Midi di Lagonegro. Dei trenta premiati
molti sono intervenuti personalmente,
mentre gli altri, essendo già partiti per
le rispettive sedi universitarie prescelte, sono stati rappresentati dai genitori,
giustamente orgogliosi per questo primo importante traguardo raggiunto.
Nel corso del suo intervento il presidente del Club, Nicola Cantisani,
dopo avere formulato gli auguri di rito
per il conseguimento di traguardi ancora più prestigiosi ha ricordato che
“il Rotary locale si è posto il problema
dei giovani già dal 2004 e la numerosa
partecipazione a questa serata sarà, per
i giovani ospiti, sicuramente gratificante e di stimolo per conseguire traguardi
sempre più prestigiosi, perché, come
ammoniva Bertrand Russell: i giovani
“non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento dell’assistente del Governatore,
Pino Sposato, il quale ha invitato i
giovani a completare il percorso universitario ed ha loro augurato “di avere
il coraggio di restare perché, specialmente al Sud, il futuro senza giovani
non esiste”.
La consegna degli attestati di merito è
stata preceduta da una conferenza sul
tema “L’inserimento dei giovani nella società attuale”, tenuta dalla dott.
ssa Maria Rita Acciardi, delegata del
Governatore del Distretto 2100, Francesco Socievole, per la formazione rotariana.
Dopo avere ricordato una serie di ini-
Nell’ambito del programma di intensa
collaborazione fra i Club dello stesso
territorio, così come ampiamente
sollecitato dal Governatore Francesco Socievole, lo scorso mese di novembre i Club di Salerno, Cava dei
Tirreni e Paestum Centenario -di cui
sono presidenti Rosalia Galano, Luigi Sorrentino, Giuseppe Di Gaetahanno organizzato una serata comune
sul tema “Dalla notte dei cristalli ad
Auschwitz: l’inferno della Shoah”.
L’incontro, moderato dai giornalisti
Eduardo Scotti e Paolo Russo, ha
avuto come eccezionale testimone
Shlomo Venezia, uno dei pochi sopravvissuti dei campi di sterminio
nazisti. Il racconto della sua drammatica esperienza, di giovane deportato a
Birkenau, utilizzato nel “lavoro sporco” di trasporto delle vittime inconsapevoli delle camere a gas nei forni
crematori, ha colpito in maniera forte
l’attento uditorio.
Nella mattinata del medesimo giorno,
in un teatro cittadino, il Rotary Club
Salerno ha promosso un incontro tra
lo stesso Shlomo Venezia e gli studenti delle scuole superiori di Salerno.
Per oltre due ore circa 1200 giovani
ziative che il Rotary organizza ogni
anno in favore dei giovani (scambi culturali, stage negli Stati Uniti), utili ad
aiutare i giovani a credere in se stessi
in modo da realizzare i propri sogni, li
ha invitati ad “impegnarsi in modo da
contribuire a rivalutare i valori etici riportando al centro dell’attenzione i valori dell’individuo partecipando attivamente alla lotta contro il malcostume.
Per far questo, però, è indispensabile
ritrovare la voglia di essere soggetti
attivi”. La relatrice ha poi augurato ai
giovani presenti che continueranno gli
studi di poter intraprendere la professione per la quale hanno studiato. A
conclusione del suo intervento ha sostenuto che “cerimonie come queste
servono non solo a premiare i giovani
meritevoli ma anche a conoscerli ed a
capirli”.
Al termine della serata, il presidente
Nicola Cantisani e il past Governor
Vito Mancusi hanno consegnato a
Maria Rita Acciardi, rotariana di lungo
corso, una Paul Harris con rubino che
è una delle onorificenze rotariane più
prestigiose.
Giuseppe D’Amico
A Salerno un testimone di Auschwitz
hanno ascoltato con grande partecipazione emotiva la straordinaria
testimonianza di vita del superstite
di Auschwitz, al quale hanno rivolto
numerose e circostanziate domande
per conoscere meglio alcune terribili
pagine dell’Olocausto, tributandogli,
ripetutamente durante la sua esposizione e, soprattutto, al termine, una
calorosa manifestazione di simpatia e
di affetto, quasi a volerlo ripagare delle inaudite sofferenze patite nel corso
della sua incredibile prigionia.
Vittorio Salemme
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Eventi
A Cava dei Tirreni il fumo si cura in piazza
La campagna d’informazione e di
sensibilizzazione
legata
all’Anno
del respiro 2009 vede protagonista
il Rotary Club di Cava dei Tirreni di
cui è presidente Luigi Sorrentino. Di
rilievo la manifestazione patrocinata
in collaborazione con il Centro di Alta
Specializzazione in Fisiopatologia
Respiratoria diretto dal prof. Mario
Polverino. Due intense giornate di
visite, incontri e testimonianze sono
state programmate per fare il punto sulle
malattie respiratorie che costituiscono
una patologia sociale, per gravità e
diffusione.
Con la collaborazione dei rotariani è
stato installato un presidio medico nella
centrale Piazza Abbro per accurate visite
mediche ed indagini strumentali per
valutare la funzionalità respiratoria dei
pazienti. I soggetti ritenuti meritevoli
di ulteriori indagini sono stati invitati
al Centro. Lo scopo di questa lodevole
iniziativa era di individuare pazienti
ancora asintomatici che potessero
sviluppare patologie croniche respiratorie
come la bronchite cronica e l’enfisema
polmonare le quali, se non identificate
e curate nelle fasi precoci, conducono
ad un’insufficienza respiratoria cronica
irreversibile, gravemente invalidante ed
anche mortale. L’iniziativa ha riscosso
grande successo, sono state visitate dal
prof. Polverino e dai suoi collaboratori
circa duecento persone. Polverino, nel
corso di un’affollata conferenza presso
la sede del nostro Club, ha illustrato gli
importanti studi che il Centro ha svolto
sull’inquinamento ed i suoi effetti sulla
popolazione nel territorio di Cava de’
Tirreni ed ha ribadito gli effetti nefasti
del fumo sottolineando gli sforzi che
tutti -istituzioni, associazioni come
il Rotary e cittadini- devono fare per
combattere questo vizio, ancora tanto
diffuso, purtroppo anche nelle giovani
generazioni. E’ seguito un lungo
dibattito scaturito sia dall’interesse per
l’argomento ed i suoi risvolti sociali
sia per l’appassionata e coinvolgente
oratoria del professore.
Pio Silvestro
Valle Caudina Medicina, ambiente e salute
Due giorni di intensi incontri scientifici
promossi dal Rotary Club Valle Caudina, presieduto da Enzo Megna. La
manifestazione, che si è interessata di
prevenzione dei tumori e in particolare del melanoma, è stata ospitata dalla
città di Sant’Agata dei Goti. Più di un
centinaio di persone si sono sottoposte
a controllo nel poliambulatorio mobile messo a disposizione dall’Associazione onlus House Hospital di Napoli,
dove i medici dell’Istituto Pascale di
Napoli hanno prestato la loro opera visitando gratuitamente i pazienti.
La giornata dedicata alle visite è stata
preceduta dal convegno sul melanoma
che ha visto protagonista il prof. Giuseppe Palmieri responsabile dell’Unità di Genetica dei Tumori dell’Istituto
di Chimica Biomolecolare del CNR di
A San Bartolomeo in Galdo, il Rotary
abbraccia la cultura. Il Club San
Bartolomeo-Valfortore Centenario ha
allestito presso la biblioteca comunale
un apposito spazio dedicato al Rotary.
Lo scopo è quello di divulgare e far
conoscere le iniziative rotariane non
solo a livello locale, ma nazionale ed
internazionale. Presso la biblioteca
è perciò possibile visionare le riviste
pubblicate, i testi e l’ampia letteratura
inerente la vita e le attività del Rotary
nel mondo. Il presidente Giacomo
Colabelli Gisoldi cura con grande
attenzione l’aggiornamento dei testi la
cui gestione è affidata al comune di San
Bartolomeo in Galdo. Altra iniziativa
che sta suscitando grande interesse è il
primo “Corso di Approccio al Vino”.
L’iniziativa è curata dal Angelo Pizzi,
Sassari. Il giovane scienziato ha messo
in evidenza, tra l’altro, l’importanza
degli studi di genetica nella prevenzione di diversi tumori e la forte incidenza
sulla loro insorgenza dell’inquinamento ambientale e alimentare.
Al convegno hanno partecipato, tra gli
altri, il sindaco della cittadina sannita
Carmine Valentino, il Rotary Club di
Maddaloni-Valle di Suessola, il Rotary
Club di Benevento e Massimo Fini,
assistente del governatore .
Pasquale Marro
San Bartolomeo in Galdo Libri e vino
enologo di fama internazionale, e dai
sommelier Salvatore Pizzi e Antonio
Fiorilli, rispettivamente past president
e prefetto del Club. Gli iscritti al corso
hanno dichiarato il loro apprezzamento
per la qualità e la bontà dell’iniziativa
che scorre piacevolmente, regalando
anche serate di allegro convivio.
Lina Fiorilli
18
Eventi
Cristina Coppola: “Diamo forza al Sud che opera”
“Il Mezzogiorno e le sue
prospettive”: questo il tema della
relazione tenuta da Cristina Coppola
al Rotary Club Nord Est di cui è
presidente Antonio Vicidomini.
Il vice presidente di Confindustria
con delega al Mezzogiorno lo dice
subito con chiarezza che il Sud
non è un blocco monolitico. C’è
un Sud che arranca ed un Sud che
lavora e si distingue, ma non riesce
a raggiungere la massa critica per
cambiare le cose in positivo. La
realtà meridionale è complessa, fatta
di arretratezza ma anche di territori
che avanzano grazie ad istituzioni
capaci. A questo proposito Coppola
cita l’amministrazione comunale di
Salerno, retta dal Sindaco Vincenzo
De Luca, esempio virtuoso in tema
di investimenti, burocratizzazione
e gestione del ciclo dei rifiuti.
Sulla costituenda Banca del Sud,
Coppola è netto nell’affermare che
“come imprenditore ci stiamo se
non diventa un carrozzone politico e
se rispetta le vocazioni territoriali”.
Per Cristina Coppola non si tratta
di dipendere dalle sovvenzioni
dello Stato o dalle leggi speciali
che nei decenni passati ed in tempi
recenti non hanno prodotto risultati
soddisfacenti.
Basti
ricordare
la Legge 488 che ha finanziato
moltissime aziende del Meridione,
ma che alla lunga è diventata
pietra tombale del capitalismo. Gli
incentivi a fondo perduto hanno
generato effetti distorsivi sul
mercato. Meglio hanno fatto i fondi
europei se utilizzati per interventi
mirati. In questo contesto, la crisi può
essere un’opportunità se costituisce
un momento topico per reagire e
diventare più competitivi. Occorre,
però, una riforma che riguarda tutte
le forze sociali. Occorre una riforma
che mobiliti tutte le risorse possibili
del Mezzogiorno. Per Confindustria
vi sono delle priorità: qualità della
vita, sanità, giustizia, istruzione,
sicurezza, cambiamento culturale
nella pubblica amministrazione,
snellimento della burocrazia.
Ferdinando Spirito
Past President R. C. Salerno Nord Est
Pier Giorgio Turco e i bambini con la pelle scura
I ragazzi africani, da circa
venti anni, possono contare sul medico-oculista Pier
Giorgio Turco del Rotary
Salerno Est. I rotariani dei
Club Salerno Est, Salerno
Nord dei Due Principati,
Salerno Duomo e l’Inner
Wheel Salerno sono scesi in
campo con molta determinazione ed hanno consegnato al dottor Turco una bella
somma di denaro nel corso
di due manifestazioni: alla
prima hanno partecipato i
presidenti Luisa Pellegrino,
Alfredo Marra, Francesco Fasolino ed un gruppo di straordinari professionisti che amano il mondo della
musica (si tratta del gruppo “Ensemble Zarzuela” formato da Enrico e
Silvia Siniscalchi, Sirella Renda,
Peppe Palladino); alla seconda manifestazione sono intervenuti, con il
presidente Carmine Pirofalo, il past
governor Gennaro Esposito, il governatore incoming Michelangelo
Ambrosio e una folta delegazione di
rotaractiani e interactiani. In un bre-
ve, ma intenso intervento, il presidente del Rotary Salerno Est Carmine Pirofalo ha ricordato la manifestazione
che si è svolta a Firenze, alla presenza
del sindaco, nel corso della quale è
stato assegnato a Pier Giorgio Turco
un attestato di benemerenza di rilievo nazionale per la solidarietà umana
che da molti anni lo vede protagonista. Ha aggiunto Pirofalo: “Da anni
tanti nostri volontari, novelli missionari con il logo del Rotary sul petto,
abbandonano il lavoro e la famiglia,
vanno in giro per il mondo, in Africa e
dove più forte è il bisogno,
a scavare pozzi, a costruire
asili, ospedali, a sfamare
gli affamati, a combattere
le malattie; tra questi vi è
Pier Giorgio Turco, da poco
rientrato dall’ennesima missione in Mozambico”. Pirofalo ha poi presentato un
eccezionale video messo a
punto, con molto rigore, da
Lidia De Gregorio “con
uomini e donne, con occhi
bendati, bambini con la
pelle scura ma con sguardi
pieni di speranza, immagini straordinarie dell’Africa, ma anche
immagini di miseria e di abbandono, di
disperazione, di infanzia abbandonata,
di carestia, di malattia, di fame. Pier
Giorgio Turco -ha concluso Pirofaloper oltre sei mesi all’anno abbandona
tutti, famiglia ed amici, per correre là,
a portare non solo la sua attività di medico oculista, ma anche un sorriso, un
aiuto, una carezza, amore”.
Rosario Manzo
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Eventi
Iniziativa del Rotary Club di Nocera Inferiore–Sarno
A scuola per sconfiggere chi molesta
Abbiamo accolto il XXI secolo con rinnovata speranza verso il futuro, verso
una scienza che scopre nuovi orizzonti, eppure ci trasciniamo dietro vecchie
atrocità che colpiscono quella che è stata
definita l’altra metà del cielo, una metà
che continua ad essere violata. Le pagine
dei giornali sono piene ogni giorno di
notizie che riportano raccapriccianti casi
di violenza sessuale” “Due ragazzi violentano una quattordicenne a Roma…”,
“Un ventottenne arrestato per atti sessuali su un minore…”, “Bidello accusato di
molestie ai danni di studentesse della
scuola dove lavorava…”, e il tristemente
lungo elenco potrebbe continuare… Perché accade tutto questo? Perché ancora
oggi il corpo di una donna, di un’adolescente, di una bambina, è considerato
un oggetto da poter calpestare? Quale
aberrazione culturale porta ragazzi o uomini a bussare alla faccia di una donna
e a muoverle violenza? E oltre al corpo,
la psiche riuscirà mai a reagire alla lacerazione permanente che il violentatore ha determinato? Secondo uno studio
Istat sono circa 6 milioni 743mila, ossia
il 31,9%, le donne di età compresa tra i
16 e i 70 anni, che hanno subito violenza
fisica o sessuale nel corso della vita. Tra
queste, le violenze da parte del partner
si aggirano intorno al 14,3% dei casi,
e da parte di ex partner raggiungono il
17,3%. Un altro grave dato è che circa
il 95% delle violenze subite dalle donne
non sono denunciate e che un terzo delle donne non ne ha parlato con nessuno.
L’indagine anonima dell’Istat ha dato
alle vittime la forza di denunciare per la
prima volta, questo a riprova che la donna continua a sentirsi in qualche modo
responsabile di ciò che le è accaduto e
che preferisce il silenzio alla denuncia,
terrorizzata dal fatto che per troppi anni
nei processi di tale natura da vittima è diventata accusata, da violata è stata considerata seduttrice, da una cultura italiana
che, non dimentichiamolo, solo nel 1981,
meno di trent’anni fa, aboliva dal codice
penale il “delitto d’onore”. E’ evidente,
dunque, che la questione è soprattutto un
problema culturale, ed è in tal senso che
si deve operare con continui momenti di
confronto, che vanno ben oltre la “Giornata Mondiale contro la Violenza sulle
Donne” e che, affrontando la problematica nel modo giusto, possono finalmente
squarciare il muro di un’educazione sbagliata, di amicizie sbagliate, dell’omertà
del branco. Ecco perché il Rotary club
di Nocera Inferiore–Sarno ha scelto di
inserire tra i suoi progetti sul territorio
quello sulla “Misoginia, ovvero la porta della violenza verso le donne”, un
progetto rivolto ai giovani delle scuole
medie e superiori, che possa far riflettere, inducendo ad un nuovo comportamento sociale. Un comportamento che
faccia riflettere i ragazzi e faccia sì che
le ragazze imparino a riconoscere un atteggiamento da molestatore ed abbiamo
il coraggio di denunciarlo, tenendo ben
presente che violenza non è solo quella
fisica. E’ violenza quando per strada, a
scuola o sul posto di lavoro un uomo o
un ragazzo fa apprezzamenti offensivi; è
violenza quando in ufficio ci viene detto:
“Se volevi la gentilezza e fare la mamma, allora te ne stavi a casa”; è violenza
la paura che si può avere di tornare a casa
da sole di sera tardi; è violenza continuare a vedere vendere i corpi delle donne
consapevolmente o forzatamente. “Chi è
nell’errore compensa con la violenza ciò
che gli manca in verità e forza”, scriveva
Goethe, ed è quella verità e quella forza
che dobbiamo aiutare a ritrovare ai nostri giovani, affinché non si verifichino
più atti di violenza, non solo da parte dei
singoli, ma anche da parte di società che
attuano riti tribali contro la persona umana, non solo sulle donne, ma anche su
quanti subiscono quotidianamente atti di
violenza, ovvero minori, portatori di handicap, ed emarginati, e quanti sono messi
da parte e maltrattati da una società che,
perdendo i valori morali – fondamento
del suo esistere – non sa di perdere anche
se stessa e la propria anima.
Lucia de Cristofaro
Le immigrate?
Affidiamole
alle studentesse
di Sapri
Splendida manifestazione al Rotary
di Sapri, presieduto da Vincenzo
Palmieri, per celebrare l’azione
prioritaria di Alfabetizzazione. Per
il secondo anno consecutivo il Polo
liceale “Carlo Pisacane” di Sapri ha
vinto il primo premio fregiandosi
dell’ambìto riconoscimento del
Distretto 2100. Quattro studentesse
(Ester
Giannilivigni,
Flavia
Grizzuti, Stefania Lettieri, Maria
Rosaria
Troccoli
coordinate
dalla prof.ssa Anna Raffaella
Abbamonte del Rotary di Sapri)
della seconda liceale classica hanno
redatto un progetto “Tempo di
leggere” che in virtù di un registro
linguistico didatticamente semplice
intende favorire l’inserimento
degli immigrati nei paesi del
Golfo di Policastro. Il disegno
progettuale, seguito dalla prof.ssa
Anna Abbamonte è corredato da
un cortometraggio che, attraverso
immagini dal chiaro sapore
felliniano, vuole creare situazioni di
accoglienza e di orientamento per le
donne immigrate. Tale circostanza
è stata sottolineata dal presidente
della commissione esaminatrice,
Massimo Franco, che ha posto in
risalto la bontà e l’utilità del progetto
rotariano. Nel consegnare il premio
il past governor Guido Parlato
ha raccomandato la necessità della
diffusione del cartaceo e del video
in tutti i Clubs e nelle Istituzioni
locali e provinciali perchè si incida
proficuamente nel territorio. Cesare Pifano
Past President R. C. Sapri
20
L’articolo di Coriolano Martirano*
Cosenza ricomincia da tre con Telesio
Una prassi antica, tuttora vigente, consolidata nel tempo e nello spazio vuole
che i Club del Rotary prendano nome
dalla Città in cui operano. Se questa è
grande il nome è seguito dal punto cardinale -Nord e Sud, Est ed Ovest-. Se è
piccola il nome abbraccia il toponimo
del territorio circostante. Se vanta antica denominazione si arricchisce con
indicazioni storiche.
Per verificare questa prassi basta sfogliare gli annuari.
Merita pertanto particolare attenzione
la denominazione che verrà data al terzo club cosentino, dopo quello Cosenza e Cosenza Nord. Questo nuovo Club
che è in stato di avanzata costituzione
ad opera del delegato speciale dott.
Francesco Romano sarà una novità.
Avrà come nome Cosenza Telesio. E’
la prima volta nell’affascinante storia
del Rotary Internazionale presente in
tutti i cinque continenti, che il nome
della Città si appulcrisce con il nome
di un suo vecchio personaggio.
E’ fuori di dubbio una innovazione,
come innovativo è stato il pensiero del
cosentino Bernardino Telesio passato
alla Storia come il Primo degli Uomini
Nuovi. Telesio ha chiuso il Medioevo
ed ha aperto le porte a quel Rinascimento che è gloria e vanto nella cultura non solo italiana. Innovativa la
denominazione come innovativa sarà
l’azione del Club pur se nel pieno rispetto della continuità che non è formale tradizione ma che più compiutamente è impegno di contribuire a valorizzare, accettandoli, i valori eterni
dello spirito. Quei valori che danno un
senso alla intuizione crociata del “perché non possiamo non dirci cristiani”.
Se il Club che si fregia del nome di Telesio nasce e si prefigge il compito di
operare come tutti gli altri Club, all’insegna dei principi che sono quelli della
fraternità, dell’amicizia, dell’amore,
del rispetto e del servizio da rendere al
di sopra di ogni interesse, quale potrà e
dovrà essere l’innovazione?
La risposta è nella vita, nelle opere e
nel pensiero di Telesio. Il filosofo accetta il sistema e mira a migliorarlo anticipando le esigenze della società. E
ciò a differenza di Campanella la cui
filosofia non accetta il sistema e con la
forza rivoluzionaria mira a distruggerlo per edificare l’utopia della Città del
Sole.
Il Club Cosenza Telesio, fortemente
voluto dal Governatore Francesco
Socievole, sensibile al pragmatismo
rotariano intriso da una coinvolgente
valorizzazione culturale del Rotary,
attualizza l’innovazione telesiana tra-
E’ la prima volta
nell’affascinante
storia del Rotary
che il nome
della Città
si appulcrisce
con il nome
di un suo
vecchio
personaggio
vasandola nella innovazione rotariana.
Una innovazione, questa, che parte
da una semplice ma basilare considerazione. La consapevolezza che il
rotariano, entrando nel Club, ha delle
proprie responsabilità che è come dire
del proprio ruolo da svolgere nella
quotidianità. Una consapevolezza che
si fortifica, è vero, con la formazione,
ma che per essere valida e proficua
non può prescindere dalla volontà di
avvertire la responsabilità del percorso
che lo attende.
Purtroppo così come avviene nelle
buone famiglie esistono dei rotariani
che pensano infilando il distinto nel
bavero della giacca, di salire su un
ascensore, che pensano di intrecciare
nuovi rapporti che mirano al consolidamento nella società.
Cosenza Telesio ha bisogno di uomini
di buona volontà che credano in Paul
Harris e nella sua filosofia. Che lavorino con la gioia di essere utili non
regalando una ambulanza ma contribuendo con l’esempio e con la passione a formare la coscienza di chi ha la
responsabilità di fornire questa ambulanza. E’ una metafora che sottolinea
l’impegno di questo nuovo Club. Un
Club che sia giovane nello spirito di
chi lo compone, che miri ad agire sulla
coscienza individuale e generale che
ha sede nell’anima e non nella mente,
che valorizzi il passato considerandolo
una tappa della storia e un trampolino
di lancio per l’avvenire, che guardi al
futuro. Domani splenderà il sole.
Telesio, l’Innovatore. Quando ha capovolto la filosofia aristotelica, quando è diventato paladino del volgare
idioma, quando ha aperto l’Accademia alla scienza, quando ha chiamato
a gestione del seggio tutte le categorie
sociali, quando ha vissuto una intera
vita all’insegna della tolleranza e del
rispetto. A questo Telesio qualcuno ha
detto: la tua è una follia, e Lui ha risposto: è una dolce follia. Quando follia è
la scintilla del genio che guarda con il
terzo occhio quello che mira lontano.
Nel quinto centenario della sua nascita,
intitolandogli il nuovo Club di Cosenza,
il Rotary tributa un doveroso, piacevole
e responsabile omaggio al pensiero di
Chi ha aperto la finestra sull’orizzonte
delle innovazioni che è come dire di
un nuovo modo di intendere e di praticare la vita. Questo nuovo Club nasce
per impegno del Governatore Francesco Socievole che ha colto pienamente
la funzione del Rotary. A questo Rotary Cosenza dice grazie. Un grazie di
cuore e di più un impegno di operare
nel segno di questa magica filosofia
che è quella del Rotary Internazionale.
*Presidente Commissione
per la Formazione
Le nuove generazioni
Rotaract: amicizie durature
20 novembre. Sala gremita per
un incontro interessante voluto
fortemente dal Distretto Rotaract
2100. Formulati i saluti Alberto Raffaele Casale, presidente
RAC Pompei-Oplonti Vesuvio
Est, ha coordinato magistralmente i lavori, Francesco De Francesco (RRD) che, con un discorso sulla sincronia e sulle attività
del Distretto svoltesi in questi
cinque mesi ha sottolineato l’impegno del socio e di chi intende
affacciarsi al service mondiale.
Il Presidente
di Commissione Azione Interna,
Paolo Castelluccio,
ha riferito:
“Mi piacerebbe affermare che il
Rotaract
è
un’occasione di vivere molteplici esperienze. Crescere confrontandosi con persone provenienti da realtà diverse consente
di ampliare i propri orizzonti. Il
Rotaract è l’occasione di vivere
esperienze che altrimenti sarebbero inimmaginabili. Altra occasione unica è quella di imparare
a convivere con le sconfitte e ad
affrontarle con eleganza. In questi casi il vero rotaractiano, continuerà a vivere l’associazione
come e più di prima a differenza
del rotaractiano “improvvisato”
che, alla prima “sconfitta”, abbandonerà la nave prima di entrare in porto. Ultima occasione
è l’amicizia. Tra tutte le persone
che un rotaractiano incontrerà
durante il proprio percorso, molte saranno delle piacevoli cono-
21
La formazione interactiana
Progetti e sogni
in attesa del web
scenze, ma alcune diventeranno
delle durature amicizie. A coloro che leggendo queste poche
righe si stanno chiedendo come
mai non si è posto l’accento sul
service e sulle concrete attività
svolte dal Rotaract potrà dirsi
che il miglior service è quello di
consentire a dei giovani di crescere perseguendo precisi valori
su cui poter costruire il proprio
futuro, perchè no, magari anche
in un contesto importante come
quello Rotaryano”. L’amicizia
rotaractiana
e come evitare eventuali dissidi
e contrasti,
remando
tutti verso
gli
stessi
obiettivi
comuni al
centro delle
parole di Salvatore Di Lauro
(Past President Napoli Ovest),
Antonio Brando (Delegato Rotary per il Rotaract Distrettuale,
Past President RAC Salerno) ha
puntato l’attenzione sui giovani e
sull’entusiasmo per fare realmente service senza perdere tempo
nei contrasti interni. Suggestiva
la testimonianza dell’esperienza
del Past RRD Teresa Ranieri
(Past RRD 2008/2009 Distretto
2120) unita all’importanza della
progettualità di vivere il Rotaract anche al di là dell’età, interpretato come vera condizione di
vita e fruttuosa forma mentis per
un autentico lavoro di squadra. Il
Rotaract: un’occasione di crescita e confronto senza precedenti.
Con il mese di novembre si è concluso
per i giovani interactiani il trimestre indirizzato al progetto “Giovani in Forma” e,
contemporaneamente, si è aperto quello
dedicato all’iniziativa “Giovani In Formazione”.
Ogni club Interact in questo periodo verrà
invitato a formare i propri soci e a offrire
momenti di crescita formativa ai ragazzi
e alle ragazze che sono nella propria are
a d’azione.
Noi interactiani ci troviamo in una fascia
d’età che, più di tutte, è destinata alla
formazione sotto il punto di vista umano, sociale e culturale; abbiamo, inoltre,
la fortuna di poter chiedere aiuto ai soci
rotariani e rotaractiani di condividere con
noi le proprie esperienze di vita e le proprie conoscenze.
Per questo motivo gli interactiani di tutto
il distretto organizzeranno riunioni tese
ad accrescere il proprio bagaglio culturale e a rendere migliori i rapporti di stima
e di amicizia all’interno della famiglia
rotariana; al contempo con questi incontri si potranno gettare le basi per ulteriori
progetti comuni che miglioreranno l’efficienza delle attività di ogni singolo club.
I soci interactiani verranno invitati anche
a farsi promotori di corsi formativi, come
quello di pronto soccorso, per intervenire fattivamente nella vita della propria
comunità scolastica e per far conoscere
sempre di più ai giovani l’universo interactiano e rotariano.
Con lo stesso fine è anche in costruzione il
sito web dell’interact, www.interact2100.
it, che verrà reso operativo al più presto.
Senza dubbio è un “inverno caldo” quello che attende i nostri club Interact ma,
sicuramente, tutti i soci s’impegneranno
al massimo per realizzare tutti i progetti
sognati.
Antonella Citro
Giorgio Zinno
22
Il personaggio
Montalto: costruttore di bellezza
Dall’ammirazione per il padre, scultore di originali statuette in terracotta
per i presepi, alle sculture in bronzo
e non solo, oggi ammirate ed esposte
in tutta Italia. Ci piace sintetizzare in
questo modo, la nascita e l’evoluzione artistica di Mario Montalto, scultore appassionato che dalla provincia
di Cosenza, è riuscito a portare il suo
messaggio, la sua creatività, in giro per
la Penisola. Amore a prima vista che
continua anche oggi, a distanza di anni,
con uguale intensità e con maggiore
consapevolezza e naturale maturità. La
scultura è una forma d’arte particolare, unica e più difficile da sposare ed
amare ma, al tempo stesso, ti dà emozioni e sensazioni esclusive ed irripetibili. Compito dello scultore è quello
di riuscire a capire il soggetto che si ha
di fronte e che si vuole rappresentare,
interpretandone i più profondi significati per dare un messaggio al pubblico
e mettere in luce la condizione umana.
In un suo saggio del 1913, Guillaume
Apollinaire affermava che l’arte e la
poesia hanno una missione sociale che
è quella di rinnovare le sembianze della natura agli occhi delle generazioni.
Senza i poeti e gli artisti, gli uomini si
annoierebbero della monotonia naturale e tutto sarebbe caos, squallore e disordine. Parlando con Mario Montalto,
traspare in ogni suo gesto, in ogni sua
parola, l’avere compreso e sposato in
pieno questo concetto: l’esempio più
recente di come l’artista di Luzzi ami
dare un’anima alle sue opere, secondo
quello che è il messaggio che egli intende lanciare e secondo la sua personale interpretazione, è certamente dato
dal monumento in bronzo a San Padre
Pio collocato a Rose, in provincia di
Cosenza:”Ho voluto dare del Santo
di Pietralcina, una rappresentazione,
un’idea diversa da quella nota a milioni
e milioni di fedeli in tutto il mondo. La
figura di Padre Pio è stata sempre, per
me, fonte di gioia, di fede, di serenità
e per questo ho voluto raffigurarlo sorridente, con un volto meno serioso di
come siamo abituati a vederlo. Ritengo
che il compito di ogni artista sia quello
di dare un’anima alle proprie rappresentazioni e di lanciare un messaggio
chiaro ai fruitori della specifica opera”.
L’arte sacra è di certo un momento cruciale della produzione artistica di Montalto il quale, nel 2006, ha realizzato una
serie di sculture in bronzo dedicate alla
vita ed ai miracoli di San Francesco di
Paola. Del resto, dopo avere concluso
gli studi presso l’Istituto Statale d’Arte
di Napoli, Montalto si trasferì in quel
di Firenze dove ebbe la possibilità di
frequentare lo studio di Emilio Iuso,
noto ed affermato pittore di arte sacra,
che avrà successivamente una forte
influenza sulla creazione artistica di
Montalto. Nel suo studio di Castrolibero dove oltre a progettare e realizzare
le sue opere, lo scultore ama trasferire
le sue esperienze, la sua passione e la
sua arte ai propri collaboratori, si respira questo grande amore verso la scultura, verso tutto ciò che è arte. Sentimenti propri anche della moglie Maria
Teresa la quale, con occhio innamorato
ma al tempo stesso severo, lo segue e
lo consiglia in questo suo straordinario
“viaggio” attraverso la scultura. Ed è
qui, in questo luogo affascinante ed
unico come solo lo studio di un’artista sa essere, che nascono i cicli delle
Lucciole, della Memoria, della Natura
e dei Santi che caratterizzano l’attuale
produzione artistica di Mario Montalto
che ha voluto concentrare la sua opera
su problematiche di natura esistenziale e religiosa. Ritornando alle sculture
raffiguranti il Santo di Calabria, in esse
si nota un’intensa religiosità, una vena
creativa volta senza dubbio a lodare
San Francesco che, seminatore di pace
ed amore, ha saputo offrire insegnamenti ed esempi di perfezione diventati
tesori per tutti. E proprio questo Mario
Montalto ha voluto testimoniare con la
sua arte: la grandezza di un uomo che
tanto ha fatto per il prossimo. Vittorio
Sgarbi ha scritto così di Montalto:”E’
del tutto evidente in questo artista, la
necessità di mettere in luce la condizione umana. In effetti, i suoi nudi scolpiti
nel bronzo hanno una forza emotiva
che non concede nulla alla decoratività della forma. Le sculture migliori di
Montalto sono anche sorprendenti per
le valenze iconiche, che suggeriscono
una vocazione al simbolismo, tanto più
evidente quanto più l’artista si tiene
ancorato all’episodicità del quotidiano”. Tramandare la memoria, la storia,
la cultura per far sì che esse non siano
patrimonio di pochi ma tesoro di tutti:
questa deve essere una se non La funzione dell’arte. E di ciò Mario Montalto, artista di Calabria tenace ed orgoglioso, ne è profondamente convinto
ed è per questo che mette la sua arte, la
sua creatività a disposizione di tutti.
Roberto Barbarossa
23
Terza Pagina
Famiglia e scuola per vivere il futuro
Sono assolutamente convinto che una
necessità primaria ed essenziale per il
futuro dell’umanità sia quella di affrontare la problematica relativa alla
crescita, alla maturazione ed alla validità delle nuove generazioni.
Al di là delle vicissitudini alternanti
della politica e delle vicende instabili
dell’economia, la nostra società deve
considerare con urgenza il malessere profondo del pianeta giovanile.
Malessere che si manifesta in modi
diversi: dal bullismo all’indifferenza culturale, dall’assenza di un’etica
almeno elementare ad una sessualità
degradata e priva di affettività, fino al
rifiuto di regole normative e ad una
contestazione spesso afinalistica in
cui la violenza di una minoranza prevale sulla passività e sull’acquiescenza della maggioranza.
Tutto ciò in un contesto sociale in cui
inquinamento psicologico e degrado
comportamentale dilagano, tecnologia e mercantilismo prevalgono sulla spiritualità e sull’umanesimo ed
esempi vergognosi si verificano con
impressionante frequenza.
Il Governatore Francesco Socievole, in un suo editoriale del settembre
2009, ci ha trasmesso nobilissimi accenti di insegnamento e di rinascita per
i giovani. Su questa stessa lunghezza
d’onda io mi chiedo, per entrare nel
concreto, quali elementi concorrono
alla formazione dei giovani e, al di là
della sregolatezza della nostra epoca,
considero in posizione primaria il difettoso rapporto tra scuola, famiglia
e adolescenti, canali formativi che
concorrono a creare l’essere umano
adulto e responsabile.
Il fanciullo, il ragazzo, il giovane
hanno il loro iter esistenziale determinato essenzialmente prima dalla
famiglia e poi dalla scuola, per essere
infine immessi a pieno titolo nella società: se queste componenti mancano
o deficitano o non ottemperano adeguatamente al loro compito formativo e didattico (che non è solamente
culturale ma anche, se non soprattut-
to, normativo, educativo e comportamentale) il prodotto non raggiunge la
sua perfezione. Diceva Victor Hugo
che “non ci sono alberi buoni o alberi
cattivi, ma buoni o cattivi coltivatori”.
Con discrezione (ma anche con ferma determinazione) vado sostenendo
da anni, in diverse sedi rotariane, che
la nostra Associazione, nella sua globalità italiana,dovrebbe organizzare
al più presto un Convegno nazionale
per affrontare e dibattere questo problema, Convegno in cui Famiglie,
Docenti e Studenti possano confrontarsi, con serenità e spirito collaborativo, allo scopo di trovare soluzioni
soddisfacenti per la validità del nostro
avvenire.
Ai giovani, già inquinati da una società sregolata, non può bastare un
mondo esclusivamente tecnologico
se non vi è alla base una autenticità
etico-culturale e il rifiuto del relativismo spesso imperante.
Disse, poco prima di morire, Giovanni Paolo II, ai giovani riuniti a Toronto: “Non basta la tecnologia, priva di
un’anima e di un’etica, per fare una
civiltà”.
Un Congresso–Confronto generazionale, quindi, in cui ogni componente
faccia ammenda delle proprie manchevolezze, fin quasi a mortificarsi.
La famiglia ammetta le proprie responsabilità nella conduzione evolutiva dell’adolescente, la propria
carenza nell’indicare ciò che è bene,
ciò che è giusto, ciò che è vero, ed il
suo limitato potenziale affettivo negli
anni tumultuosi della crescita giovanile. La responsabilità verso i figli
non deve essere quella di fornire indumenti griffati od altre piacevolezze
materiali, ma di saper parlare loro,
comunicare con loro, soffrire con loro
(perché giovinezza è spesso sofferenza).
I docenti (che hanno il compito di
traghettare l’essere umano dalla fanciullezza familiare alla partecipazione sociale) mettano da parte i loro pur
importanti problemi economici e normativi, non portino i bambini delle
elementari nelle sfilate sindacali ma
facciano sentire (con un’autorevolezza che non sia autoritarismo o supponenza o albagia) la loro vicinanza,
umana ed affettiva, ai discenti, entrando nel loro disagio e rapportandosi collegialmente con le famiglie per
gli eventuali provvedimenti formativi
e recuperativi. E non indulgano eccessivamente sui temi della computerizzazione o sui meccanismi di You
Tube o di Internet, ma trasmettano il
meraviglioso piacere di una cultura
che non sia affollamento di nozioni
ma arricchimento di spiritualità e di
palpito ideale, così importante oggi,
nell’epoca di squallido materialismo
e di violenza imperante in cui viviamo.
Con questo spirito quasi ecumenico
e con l’ascolto attento delle esigenze
delle nuove generazioni, i giovani si
sentiranno protagonisti autentici (e
non semplici comparse) del mondo di
domani ed allora non manifesteranno
più il loro disagio con la violenza o
con la contrapposizione ma si uniranno a quelli di noi che non accettano
l’attuale degrado esistenziale e mettono le loro forze residue al servizio di
un futuro auspicabile rinascimento.
E con la partecipazione corale a
questo progetto, avremo creato le
premesse per l’alba luminosa di una
nuova giornata terrena.
Ernesto Failla
Socio onorario Rotary Salerno
PDG Distretto 2070
24
Percentuali dell’Assiduità: ottobre
numero
riunioni
%
ALTO CASERTANO PIEDIMONTE
2
58,51
LOCRI
AMANTEA
4
52,2
MADDALONI VALLE DI SUESSOLA
CLUB
ACRI
AVELLINO
AVELLINO EST
CLUB
numero
riunioni
%
CLUB
LAURIA
4
67
REVENTINO
NAPOLI
2
48
numero
riunioni
%
4
32
3
49
30,9
RIVIERA CEDRI
ROSSANO
3
54,25
SALA CONSILINA
NAPOLI CASTEL DELL’OVO
SALERNO
3
AVERSA TERRA NORMANNA
NAPOLI CASTEL SANT’ELMO
SALERNO DUOMO
4
70
BATTIPAGLIA
NAPOLI EST
4
45,07
SALERNO EST
5
52,89
NAPOLI FLEGREO
3
49,66
SALERNO NORD DUE PRINCIPATI
4
70
SALERNO NORD EST V.D.P.
4
42,85
4
33,13
BENEVENTO
CASERTA TERRA DI LAVORO
5
45
NAPOLI NORD
CASTELLAMMARE DI STABIA
3
41
NAPOLI NORD EST
4
49,55
NAPOLI OVEST
2
75
S. MARCO ARGENT.
CASTROVILLARI
SAN BARTOLOMEO IN GALDO
CATANZARO
3
41
NAPOLI POSILLIPO
4
50
SAPRI
CATANZARO 3 COLLI
4
41,3
NAPOLI SUD OVEST
3
35
S.SEVERINS
5
97,29
CAVA DE’ TIRRENI
NICOTERA
SCAFATI ANGRI REAL VALLE
2
77
CIRO’ M.
NOCERA INFERIORE SARNO
SESSA AURUNCA
2
40
2
39,47
CORIGLIANO
COSENZA
3
28
COSENZA NORD
4
65,43
COSTA DEL SOLE VESUVIO SUD
3
63
COSTIERA AMALFITANA
CROTONE
4
75,82
ERCOLANO
FLORENSE
57
SORRENTO
5
55,8
SOVERATO
PAESTUM CENTENARIO
2
63,3
TORRE DEL GRECO
2
60
TREBISACCE
4
46
1
44,89
PALMI
PAOLA
5
52
TROPEA
PETILIA P.
4
57,5
VALLE CAUDINA
POMPEI OPLONTI VESUVIO
2
47,5
VALLE TERESINA
REGGIO C.
VALLE DELLA LUCANIA CILENTO
REGGIO C. NORD
VIBO V.
ISOLA DI ISCHIA
REGGIO C. SUD
3
33,33
2
OTTAVIANO
ISOLA DI CAPRI
LAMEZIA T.
4
NOLA POMIGLIANO D’ARCO
55
RENDE
4
54
A cura di: Sergio Chiatto, Nicola Atterritano,
Raffaele Tesauro Olivieri.
25
Programmi dei Club
GIORNO CLUB DISTRETTO 2100
ORA
LUOGO
TEMA E RELATORI
1
COSENZA
20.30
Hotel Executive, Rende
Il Progetto Polio Plus. Relatore: Pasquale Verre
1
NAPOLI - NAPOLI NORD EST
20.00
Hotel Royal
“Dove possiamo comprare il pane? Il microcredito e Napoli”,
conversazione di S.E. Card. Crescenzio Sepe
2
REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38”
20.30
Circolo Min. Aff. Esteri- Roma
I.C. con RC Roma Cassia e RC Roma Olgiata - “Le politiche sociali
per l’infanzia e l’adolescenza abbandonata adottate dalle due città
”- Confronto tra i sindaci di Roma Gianni Alemanno e di R: Calabria
Giuseppe Scopelliti
3
ALTO CASERTANO PIEDIMONTE MATESE
20.00
Associazione Storica Medio Volturno
Alimentazione e cancro. Conversazione con il Dr. Pasquale Simonelli.
3
NAPOLI OVEST
20.00
Hotel Excelsior
“La situazione giovanile e il Rotary”, conversazione del PDG Vito
Rosano
3
SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO
- CENTENARIO
20.30
Hotel Don Carlo
Informazione rotariana a cura del socio (Past President) Italo
Antonucci
3
SORRENTO
19.00
Sede del Club
Relazione della dot.ssa ROMEO sull’esperienza maturata quale
borsista degli Ambasciatori sponsorizzata dal Club di Soverato
4
CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI”
20.00
Hotel “Il Gabbiano” Cirò Marina
“Adozioni: Profili normativi”; Testimonianze Famiglie adottive
– Relatore Avv Laura Mesellis Restuccia
4
PAOLA “MEDIO TIRRENO COSENTINO”
20.00
Sede del Club
Caminetto sulla “Nave dei veleni” a cura di Fabrizio Fratoni
4
PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA”
CENTENARIO
20.30
Ristorante “La Favola Antica” Petilia
Policastro
L’importanza della solidarietà nel territorio
4
AVELLINO EST “CENTENARIO”
17.30
Museo della Civiltà Normanna - Ariano
Irpino
“La famiglia nell’Europa Medioevale e Moderna”, relatore Prof.
Ortensio Zecchino
5
CASTELLAMARE DI STABIA - NOCERA SARNO POMPEI OPLONTI - SCAFATI ANGRI
11.30
Hotel Stabia
Progetto sul fiume Sarno
5
POMPEI OPLONTI “VESUVIO EST”
Progetto sul fiume Sarno
5
SALERNO DUOMO
Appiano-S.Paolo (TN)
Gita con famiglia nella Magia dei Mercatini NataliziDel Sud-Tirolo
6
PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA”
CENTENARIO
Petilia Policastro-Valle del Tacina
Il Respiro dell’Arte, Giornata dell’Artingianarte
7
NAPOLI NORD
20.30
Hotel Excelsior
Tavola rotariana
7
TREBISACCE “ALTO JONIO COSENTINO”
17.30
Miramare Palace Hotel
Asta di solidarietà per progetti umanitari della Rotary Foundation
9
COSENZA - COSENZA NORD
20.30
Hotel Executive, Rende
Spettacolo teatrale
9
REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38”
20.00
Ristorante Fiori del Cappero
1860: storia del degrado territoriale del Sud Italia. L’inizio della
questione meridionale”, rel. Dott. Francesco Zimmitti
9
SALERNO NORD DEI DUE PRINCIPATI
20.30
Hotel dei Principati - Lancusi
Incontro con il P.G. Vito Mancusi, Presidente della Comm. Rotary
Foundation
9
PAESTUM CENTENARIO - VALLO DELLA LUCANIA
20.30
Savoy Beach Hotel
Presentazione del libro di Luciano De Crescenzo “Socrate e
compagnia bella”
10
CASERTA “TERRA DI LAVORO”
13.30
Jolly Hotel
Dott. Sebastiano Ruggiero: La Comunicazione ovvero “L’arte del
parlare”
10
CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT”
La nativita’ nelle manifestazioni artistiche del territorio. Relazione del
socio Enrico Zicari
10
REGGIO CALABRIA
20.00
Sede del Club
Conviviale di Natale
10
SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO
- CENTENARIO
20.30
Hotel Don Carlo
Caminetto sul “vino”
10
SORRENTO
19,00
Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento
Riunione al caminetto e Consiglio Direttivo
10
NAPOLI POSILLIPO
11.30
Istituto Mazzini, via Massimo Stanzione
Premio Parthenope, giovani talenti pe la città, presentazione del
libro “Il Canto di Parthenope”
11
OTTAVIANO
20.00
Ristorante Fiood e Relax Pupatella
Somma Ves.
Relazione del socio Michelangelo Ambrosio EDG
11
RENDE
20.00
Hotel Executive, Rende
“Il Natale: storia, tradizione, significato e messaggio” rel. Don
Giacomo Tuoto
26
Programmi dei Club
11
SANTA SEVERINA
19.30
Castello di Santa Severina
Le nuove Generazioni e la Famiglia Rotariana
12
AMANTEA
Teatro di beneficenza
12
AVELLINO EST “CENTENARIO”
19.30
Ristorante Villa Regina Grottaminarda
Festa degli Auguri
12
CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT”
Auguri di Natale con il Governatore
12
CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI”
20.00
Hotel “Il Gabbiano” Cirò Marina
Auguri di Natale
12
FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE
18.30
Abbazia Florense
Concerto di Natale
12
RIVIERA DEI CEDRI
20.30
Comune di Scalea
Storie e Rivoluzioni
13
CATANZARO
Locride - Piana di Gioia Tauro
Gita sociale pre-natalizia
13
CAVA DEI TIRRENI
18.00
Hotel Victoria
Tombolata di beneficenza
13
FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE
13.00
Dino’s Hotel
Conviviale degli Auguri
14
NAPOLI NORD
20.30
Hotel Excelsior
I Consoci Luigi Battistelli, Vittorio Brun e Lino Marzella
presenteranno ai Soci i progetti del Club.
14
REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38”
19.30
Sede del Club
I Gruppi rotariani comunitari (GROC), Relatore: Avv. Nunzio Raimondi
14
SALERNO
20.30
Casino Sociale
Festa degli auguri
14
NAPOLI POSILLIPO
20.30
Hotel S. Lucia
“L’uomo che inventò il denaro…e morì povero” conversazione del
socio Pietro Paolo Chirico
15
CATANZARO
19.00
Saletta del Guglielmo Hotel
Gruppi comunitari rotariani: un aiuto all’azione del Cluz, relazione di
Nunzio Raimondi
15
COSENZA
20.30
Hotel Executive, Rende
La formazione e l’informazione rotariana nei programmi di assiduità
ed affiatamento del club Relatore : Sergio Chiatto
15
ERCOLANO CENTENARIO
20.30
Miglio D’Oro Park Hotel
“DA UNA VILLA ROMANA DEL SUBURBIO DI POMPEI AL LOUVRE DI
PARIGI: IL TESORO DI BOSCOREALE ED IL SUO SCOPRITORE”. Rel.
Dr. Angelandrea Casale
15
NAPOLI
20.30
Hotel Royal
Festa degli Auguri di Natale
Concorso musicale dei giovanissimi musicisti
A cura della prof.ssa Maria Sbeglia
15
PALMI
19.00
Grand Hotel “Stella Maris” - Palmi
Giuseppe Naccari intratterrà su “Natuzza Evolo”
16
CASERTA “TERRA DI LAVORO”
20.25
Grand Hotel Vanvitelli
Festa degli Auguri
16
SALERNO DUOMO
20.00
Casino Sociale
Cena degli Auguri, con l’intervento dell’Orchestra Iuvenilia Corda
16
SALERNO NORD DEI DUE PRINCIPATI
20.30
Hotel dei Principati - Lancusi
Organizzazione del Forum distrettuale “ Giovani e Meritocrazia”
17
NAPOLI OVEST
20.00
Hotel Excelsior
Festa degli Auguri con la partecipazione del cantante Gianni Conte
accompagnato al pianoforte dalla socia Maria Sbeglia
17
POMPEI OPLONTI “VESUVIO EST”
20.00
Villa Balke Torre del Greco
Festa degli Auguri
18
CASTELLAMARE DI STABIA
20.30
Hotel Stabia
Festa degli Auguri
18
FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE
13.00
Futura Park
Convegno di oncologia
18
NAPOLI NORD-EST
20.15
Albergo Vesuvio
Conviviale c.c. - Festa degli auguri
18
OTTAVIANO
20:oo
Castello di Santa Caterina - Pollena
Trocchia
Festa degli Auguri
18
REGGIO CALABRIA SUD “PARALLELO 38”
20.00
Grand Hotel de la Ville
C0nviviale per gli auguri natalizi
18
RENDE
20.00
Hotel Executive, Rende
Festa degli Auguri
18
SALERNO NORD EST “VALLE DEL PICENTINO”
20.30
Mediterranea Hotel
Festa degli Auguri
19
CATANZARO
Conviviale natalizia
19
CAVA DEI TIRRENI
19.00
Hotel Victoria
Festa degli Auguri
19
NICOTERA MEDMA
20.00
Ristorante “La Rosa dei Venti” - San
Ferdinando
Cena degli Auguri
27
A cura di Nunziante Di Filippo, Michele Galderisi, Francesco Occhiuto
19
PALMI
20.30
Grand Hotel Stella Maris
Festa degli Auguri
19
PAOLA “MEDIO TIRRENO COSENTINO”
Concerto di Natale
19
PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA”
CENTENARIO
17.00
Biblioteca Comunale Petilia Policastro
Asta della solidarietà
19
REVENTINO
Festa degli Auguri
19
SAN MARCO ARGENTANO VALLE DELL’ESARO
- CENTENARIO
20.30
Hotel Don Carlo
Conviviale di Natale
19
SANTA SEVERINA
20.30
Best West - Crotone
Conviviale di Natale
19
SORRENTO
20,30
Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento
Festa degli Auguri
19
SOVERATO
20.30
Da definire
Conviviale per lo scambio degli auguri
19
TROPEA
20.00
Sede del Club
Festa degli Auguri
19
VIBO VALENTIA
20.00
Hotel 501 - Vibo Valentia
Cena degli Auguri
19
PAESTUM CENTENARIO - VALLO DELLA LUCANIA
20.30
Savoy Beach Hotel
Festa degli Auguri e tombolata di beneficenza
20
CIRO’ MARINA “TERRA DEGLI ENOTRI”
Pomeriggio Rotariano: Tombolata all’insegna della solidarietà
20
COSENZA
11.00
Chiesa di S. Francesco d’Assisi
S. Messa e pranzo con i poveri
20
TREBISACCE “ALTO JONIO COSENTINO”
20.00
Castello di Roseto Capo Spulico
Conviviale di Natale con l’intervento del Governatore Ciccio Socievole
e del PDG Sandro Marotta
21
AMANTEA
20.00
Ristorante La Tonnara
Conviviale degli Auguri
21
NAPOLI CASTEL DELL’OVO
20.30
Hotel S. Francesco al Monte
Cena degli Auguri
21
NAPOLI NORD
20.00
Hotel Excelsior
Festa degli Auguri
21
SALERNO EST - SALERNO NORD DUE PRINCIPATI
20.30
Grand Hotel Salerno
Festa
21
SALERNO NORD EST “VALLE DEL PICENTINO”
18.45
Chiesa S. Maria delle Grazie
Messa di Natale
21
NAPOLI POSILLIPO
20.30
Hotel S. Lucia
Festa degli Auguri
22
ALTO CASERTANO PIEDIMONTE MATESE
20.00
Ristorante “Lo Scialatiello”
Festa degli Auguri Dalla Stella Cometa alle stelle di Loredana Vetere,
astrofisica
22
COSENZA NORD
20.00
Hotel Executive, Rende
Conviviale di Natale
22
ERCOLANO CENTENARIO
19.00
Villa Campolieto - Ercolano
Visita alla mostra presepiale guidata dall’Arch. Paolo Romanello
22
ERCOLANO CENTENARIO
20.30
Miglio D’Oro Park Hotel
Cena degli Auguri
22
NAPOLI
13.30
Hotel Royal
Tavola rotariana
22
PETILIA POLICASTRO “VALLE DEL TACINA”
CENTENARIO
20.00
Ristorante “La Favola Antica” Petilia
Policastro
Conviviale di Natale
27
CASTELLAMARE DI STABIA
10.30
Villa Campolieto - Ercolano
Visita alla mostra dei presepi
27
CASTROVILLARI – POLLINO “I PULINIT”
Tombolata di Solidarieta’ unitamente ai Clubs Kiwanis e Lyons.
27
FLORENSE DI SAN GIOVANNI IN FIORE
16.00
Navatella Abbazia Florense
Asta do solidarietà
28
NAPOLI NORD
20.30
Hotel Excelsior
Tavola rotariana
28
SALERNO - SALERNO DUOMO - SALERNO EST SALERNO NORD DUE PRINCIPATI - SALERNO NORD
EST VALLE DEL PICENTINO
20.00
Chiesa di S. Benedetto
Concerto del violinista Fabrizio Falasca e della pianista Patrizia
Paolillo per favorire la raccolta di fondi per il programma “PolioPlus”
29
SORRENTO
20,30
Hotel Hilton Sorrento Palace - Sorrento
Concerto di Fine Anno con Conviviale a Buffet a seguire
28
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