Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme

Transcription

Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme
Arnad
Ayas
Brusson
Challand-Saint-Anselme
Challand-Saint-Victor
Champdepraz
Issogne
Montjovet
Verrès
Sommario
Pagina 2
Edizione e direzione
L’Evançon Dicembre 2006
Comunità Montana Evançon
Via Murasse,10
11029 Verrès (Ao)
Tel.0125 929269
Bulletin de la Communauté
De L’Evançon
Infovallée N.04/2007
Reg. Trib.di Aosta
n.5227/01/1988
“Poste Italiane S.p.A.Spedizione A.P. D.L. 353/2003
(Conv.in L.27/02/2004 N°46)
Art.1 Comma 1
DCB -AOSTA – n.04.2007
Edizione:
Le Roy s.r.l.
Direttore di Testata:
Dario Bordet
Coordinatore dell’Ente
Susy Vallino
Coordinatore:
Alessandro Trani
Gestione Testata:
Infovallée
Loc. Piazza,19
Issogne (AO)
Tel.0125 929221
Tipografia:
Alma Tipografica s.r.l.
Villanova Mondovì (CN)
Online: www.24orenews.it
Mail: [email protected]
Hanno collaborato:
Vallino Susy
Quey Daniel
Bee Ines
Casiraghi Fabrizio
Freydoz Anna
Costabloz Yuri
Godio Chantal
Thuegaz Patrick
Vaser Augusto
Gaillard Ivana
Grosjacques Giulio
Minuzzo Gabriella
Lanièce André
Foto: 1° di copertina
di Anna Dabaz - Villaggio di
Challand-Saint-Victor con la neve
In allegato pocket ”Fidati di chi conosci Realizzato dal Reparto Territoriale Carabinieri di Aosta”.
Evançon n. 2/2006 – Desideriamo informarla che i suoi dati personali
raccolti direttamente presso di Lei o
forniteci saranno utilizzati da parte
de “Evançon” nel pieno rispetto dei
principi fondamentali dettati dalla direttiva 94/46/CE e dalla legge 675/96
per la protezione dei dati personali;
dalla Direttiva 97/66/CE e dal D.lgs
171/98 per la tutela della privacy nelle
telecomunicazioni; e dalla Direttiva
97/7/CE e dal D.lgs 185/99.
EDITORIALE
Pagina 3/8 DALLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON
Pagina 9/10
DALLE SCUOLE
Pagina 11/14
SPORT
Pagina 15/23
DAI COMUNI DELLA
COMUNITÀ MONTANA EVANÇON
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MUSICA
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ECONOMIA
Editoriale
A
pprofittiamo dell’uscita del numero invernale del notiziario
Evançon (anche se in ritardo) per farvi i migliori auguri di un sereno 2007.
Ma veniamo a noi ed alle iniziative della Comunità Montana.
Sono state approvate il 15 gennaio, in concomitanza con l’approvazione del bilancio preventivo, le nuove tariffe per i servizi individuali e che
trovate pubblicate nella pagina qui a fianco. Come per il 2006 su tutti i
servizi viene applicato l’IRSEE.
In merito ai servizi Centri diurni estivi e Centri ludici per bambini, vi
informiamo sin d’ora che verrà distribuito alle famiglie un questionario
per capire quale servizio si attendono o vorrebbero e quindi per apportarvi le opportune migliorie.
Per quanto riguarda i soggiorni marini degli anziani, stiamo valutando
alcune strutture alberghiere sempre uno in riviera adriatica ed un altro
in riviera ligure.
Stanno per partire i lavori alla Micro di Brusson, pertanto i degenti verranno trasferiti nella nuova Comunità alloggio di Arnad.
Abbiamo iniziato in questo numero alcune indagini sul mondo dello
sport, dell’economia e della musica sul territorio della nostra Comunità
Montana.
Allagato al notiziario troverete un vademecum, contenete informazioni, suggerimenti e consigli pratici per evitare di incappare in truffe,
furti o raggiri, appositamente predisposto dall’Arma dei Carabinieri a
compimento della proficua collaborazione che esiste tra i comuni e il
Reparto Territoriale Carabinieri della Valle d’Aosta.
Arrivederci al prossimo numero.
Dalla Comunità Montana
3
LE NUOVE TARIFFE 2007
Come si può notare l’IRSEE viene richiesto per tutti i servizi. I centri diurni estivi e i centri ludici potrebbero subire delle
modifiche sia nell’organizzazione che nella determinazione della tariffa definitiva.
Dalla Comunità Montana
4
ISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 1:
un’offerta formativa ricca e completa
L
’Istituzione Scolastica Evançon 1
comprende le scuole medie di Verrès e Brusson e quelle dell’infanzia e primarie di Challand-Saint-Victor,
Challand-Saint-Anselme, Brusson e Ayas.
In tutto 478 alunni, suddivisi in 86 alla
scuola dell’infanzia, 151 alla primaria e
241 alla secondaria di primo grado. Un
dato senz’altro interessante è la crescita
dei bambini stranieri all’interno dell’Istituzione: attualmente sono infatti 33, con
una prevalenza di maghrebini - marocchini e algerini in particolare - e rumeni.
“Proprio il numero sempre crescente di
studenti stranieri che entrano a far parte
della nostra Istituzione – spiega la dirigente scolastica Gladys Valdrighi - ha reso
necessaria, per una reale integrazione, la
messa in atto di strategie diversificate. Per
i ragazzi della scuola media in particolare si svolgono attività di alfabetizzazione
che permettono di affinare la conoscen-
za della lingua italiana. Non manca poi
una proposta di un progetto del Fondo
Sociale Europeo contro la dispersione
scolastica che aiuterebbe gli studenti non
italiani a meglio inserirsi nel territorio e
a sapersi destreggiare anche nelle situazioni pratiche della vita di ogni giorno”.
Questo progetto, denominato “Non uno
di meno”, si svolgerebbe in collaborazione con l’Isitip e si rivolgerebbe anche
agli alunni italiani, in particolare a quelli
che devono migliorare il proprio metodo di studio in vista dell’esame di terza.
Proprio per recuperare le lacune scolastiche si svolgono da quest’anno attività
pomeridiane, una volta alla settimana a
Verrès e due a Brusson, durante le quali
i ragazzi, divisi in gruppi, possono, con
l’aiuto degli insegnanti, studiare e porre
rimedio alle proprie difficoltà nelle differenti materie. A Brusson, inoltre, durante
questi pomeriggi hanno luogo anche attività ludico-educative come il teatro e la
stesura di un giornalino. “Durante i laboratori pomeridiani – prosegue la professoressa Valdrighi - alcune ragazze dell’Isitip seguono gli alunni nello svolgimento
dei compiti: si tratta di un’iniziativa che
giova ai ragazzini ma anche alle studen-
tesse che ottengono così crediti utili per
la valutazione finale”. Un progetto nuovo è poi anche il “laboratorio vocale e
strumentale”, un corso facoltativo rivolto agli studenti delle medie che ha come
scopo quello di avviare i ragazzi a coltivare passioni e pratiche culturali attraverso
la costituzione di un gruppo strumentale
o vocale. Gli studenti delle medie hanno
poi la possibilità di sostenere l’esame per
il conseguimento del patentino di guida per i ciclomotori oppure di prendere
parte al progetto “Delf” che permette,
superando una serie di prove, di ottenere un diploma di conoscenza della lingua
francese riconosciuto a livello europeo.
Naturalmente anche le scuole dell’infanzia e primaria aderiscono a progetti che
arricchiscono la tradizionale offerta formativa: nelle scuole dell’infanzia in particolare si svolgono attività che vanno dal
semplice approfondimento di alcuni argomenti all’introduzione precoce all’uso
degli strumenti informatici; l’utilizzo del
computer fa parte anche della proposta
didattica delle scuole primarie, dove si
svolge già anche l’insegnamento della
lingua inglese.
ISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 2:
attenzione all’inglese, all’informatica
e al rispetto dell’ambiente
P
aola Cortese, già dirigente scolastica alla Monte Cervino 1, è al suo
primo anno “alla guida” dell’Istituzione Scolastica Evançon 2. L’Istituzione comprende le scuole dell’infanzia e
primarie di Verrès, Montjovet Capoluogo, Montjovet Ruelle, Issogne, Arnad
e Champdepraz. “E’ il primo anno che
sono qui – spiega la professoressa Cortese – e sto iniziando ad ambientarmi. A
differenza della situazione che avevo nel
mio precedente incarico, non ci sono le
scuole medie, una mancanza che si sente
perché la creatività tipica delle classi e dei
progetti degli studenti più grandi spesso
è di stimolo per tutta l’Istituzione”. Alla
Evançon 2 studiano complessivamente
550 alunni - 218 alla scuola dell’infanzia
e 332 alla primaria. E notevole è la presenza di bambini stranieri, 52 in tutto,
provenienti, oltre che dal Maghreb, da
India, Cina, Brasile ed Est europeo.
“Nella nostra Istituzione tutti gli alunni
della scuola primaria e buona parte di
quelli dellla scuola dell’infanzia frequentano i corsi di nuoto. – prosegue Paola
Cortese parlando dei diversi progetti
che caratterizzano l’offerta didattica
– La scuola primaria fa poi attività per
l’approccio alle tecnologie informatiche
e per la conoscenza dell’inglese che è
diventato obbligatorio per le prime tre
classi. In questa istituzione, tuttavia, l’insegnamento della lingua inglese era già
stato introdotto come progetto prima
che la legge lo prevedesse; l’apprendimento dell’inglese continua anche nelle classi quarte e quinte. Dappertutto
c’è poi il progetto di Intercultura, che
comprende la mediazione culturale -
cioè l’inserimento dei numerosi alunni
stranieri che vengono aiutati nella conoscenza della lingua italiana – e poi una
serie di attività dedicate invece a tutti i
bambini e che hanno lo scopo di favorire una civile convivenza tra le diverse
culture”. “Non mancano poi numerosi
corsi – finanziati in parte dall’Istituzione,
in parte dalla Comunità Montana o dai
Comuni - dedicati allo star bene con sé
stessi, o alle attività manuali, artistiche e
sportive”. E di attività di questo tipo ce
ne sono davvero per tutti i gusti: dalla
musica, al disegno, dalla pittura al teatro dei burattini, dalla fotografia ai corsi
di tennis e di equitazione. “C’è poi un
progetto di prevenzione – dice ancora la
professoressa Cortese – che prevede l’intervento di esperti per valutare e prevenire i disturbi dell’apprendimento”.
Dalla Comunità Montana
PROGETTO PARTOUT
“I
nformatizzare” la società
rendendo migliori, più sicuri e più rapidi i servizi di cui
possono disporre gli enti pubblici e,
di conseguenza, semplificando la vita
dei cittadini. E’ questa, in sintesi, la
grande scommessa del Progetto Partout, un’iniziativa promossa dal Dipartimento del Sistema Informativo
dell’Amministrazione Regionale e dal
Celva (Consiglio Permanente degli Enti
Locali della Valle d’Aosta), in collaborazione con il Comune di Aosta, l’Università della Valle d’Aosta, l’Azienda
Unità Sanitaria Locale regionale e la
Camera Valdostana delle Imprese e
delle Professioni.
Il progetto ha preso il via con la sottoscrizione, nel marzo del 2005, di un
“accordo quadro” tra i diversi promotori e ha avuto applicazione pratica a
partire dallo scorso mese di dicembre,
coinvolgendo le otto Comunità Montane e i settantaquattro Comuni della
nostra regione. Per quanto riguarda la
Comunità Montana Evançon, sono stati dotati di connettività in banda larga
(quindi “internet veloce”, ma anche
una serie di servizi disponibili presso il
Centro Servizi di Partout, realizzato e
gestito dall’Inva, la società a capitale
pubblico responsabile dell’erogazione
dei servizi tecnologici del progetto) i
P
nove municipi del comprensorio e gli
uffici della Comunità Montana con
sede Verrès. I servizi offerti, attivi dalla scorsa primavera, sono navigazione
su internet, posta elettronica e web
hosting, ovvero il servizio che la struttura informatica mette a disposizione
per ospitare i siti istituzionali degli
enti pubblici.
Si è così perfezionata la connessione a
banda larga che già in precedenza la
Comunità Montana Evançon forniva
ad alcuni uffici comunali (in particolare Verrès, Issogne, Montjovet, Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme). Il passaggio al sistema Partout
ha permesso di fornire un’uniformità
di tecnologia a tutti i comuni della Comunità Montana – che tra le prime ha
aderito in modo massiccio all’iniziativa -, uniformità che ha come diretta
conseguenza una maggiore funzionalità ed efficienza dei servizi.
Ma il progetto non si è concluso con
il collegamento degli uffici comunali,
che sono ora tutti connessi. L’iniziativa infatti porterà nei prossimi mesi a
connettere a banda larga - con tecnologia a fibra ottica o, in alternativa,
“wireless” - anche altri enti pubblici,
quali le biblioteche, le Aiat, le scuole
e le strutture sanitarie.
Questa seconda fase prevede anche
l’ampliamento dei servizi di condivisione e utilizzo di banche dati perché
sia sempre più semplice il collegamento e il passaggio di informazioni tra
gli enti locali e quelli centrali cioè, in
particolare, l’Amministrazione regionale. Verrà inoltre istituito un “canale
preferenziale” per la veicolazione di
servizi applicativi - ovvero di quei programmi che gli enti centrali mettono
e disposizione di quelli locali, come ad
esempio il programma per i progetti
Fospi o il catalogo del Sistema Bibliotecario Regionale - in modo da rendere sempre più efficiente i rapporti tra
gli enti e, di conseguenza, tra questi
ultimi e il cittadino.
Tra i servizi che verranno attivati nei
prossimi mesi, infine, c’è anche quello
relativo alla “posta certificata”, cioè
una speciale casella di posta elettronica che, rispettando totalmente i requisiti normativi in materia, conferisce un
assoluto valore legale alle e-mail: un
passo di grande importanza verso un
trattamento totalmente digitale dell’informazione.
Il progetto Partout è finanziato da
fondi ministeriali e regionali scaglionati in 1milione 850mila euro per il
2005; 2milioni di euro per il 2006 e 2
milioni e mezzo di euro per il 2007.
INTERNET NEL TERRITORIO
DELLA COMUNITÀ MONTANA:
come vanno i progetti
resto tutti i residenti nella Comunità Montana Evançon potranno navigare con internet
“senza fili”. Ancora in molti comuni
del comprensorio, in mancanza dell’Adsl, la connessione alla rete per i
privati è lenta e poco utilizzabile: per
esempio può spesso risultare quasi impossibile spedire via posta elettronica
delle fotografie perché l’invio richie-
de tempi troppo lunghi. A breve sarà
invece disponibile per tutti la tecnologia Wi-Fi. Sono infatti iniziati in questi
giorni i lavori per installare una dozzina di ripetitori nei diversi comuni e,
nel giro di un mese, il servizio di internet “senza fili” potrà essere attivato
da chiunque lo desideri. Il progetto,
promosso dalla Comunità Montana,
è realizzato materialmente dalla “Wi-
Fi Company”, una ditta con sede ad
Alba alla quale sarà necessario rivolgersi per attivare il contratto. Il costo
del servizio per i privati dovrebbe aggirarsi attorno ai 21 euro mensili.
5
Dalla Comunità Montana
6
AGENZIA DELLE ENTRATE:
a Verrès cresce l’affluenza allo sportello
P
artite Iva, registrazioni di atti privati, variazioni del codice fiscale,
dichiarazioni di successione, informazioni sulle cartelle esattoriali e sulle
imposte dirette e indirette. Sono questi i principali servizi che offre lo sportello dell’Agenzia delle Entrate aperto
dall’estate del 2005 nella sede del municipio di Verrès per evitare agli utenti
che risiedono nella Comunità montana
Evançon lo spostamento fino alla sede
centrale di Châtillon. Un bel modo per
avvicinare il fisco al cittadino, nato dopo
il successo dell’iniziativa “Il fisco mette le
ruote”, che fece tappa nel maggio dello
scorso anno proprio a Verrès. E i cittadini hanno risposto discretamente anche
se l’affluenza potrebbe crescere ancora. “Dopo una buona partenza – spiega
la direttrice della
sede di Châtillon
Giuseppina
Machet - c’è stato un
calo nella richiesta
di consulenze, anche se nelle ultime
settimane si è assistito a una buona
ripresa”. In effetti,
se fino a qualche
settimana fa raramente lo sportello accoglieva più di una ventina di persone
nel suo giorno di apertura, ovvero il lunedì dalle 9 alle 13, da qualche tempo
il lunedì mattina anche una trentina di
persone si rivolgono ai due impiegati
presenti, in particolare – questi i servizi
più richiesti – per registrare atti privati
ed eseguire variazioni del codice fiscale.
“La comunità di Verrès ha risposto abbastanza bene. – prosegue Giuseppina Machet – Il nostro obiettivo è ora sensibilizzare all’utilizzo dello sportello anche
gli abitanti dei paesi limitrofi”. Il tutto
per fornire un servizio sempre migliore e
sempre più “alla portata del cittadino”.
UNIRISCOSSIONI:
circa trecento “contatti” al mese
N
ei locali del municipio di Verrès,
oltre all’Agenzia delle Entrate,
è attivo, il lunedì mattina dalle
8.30 alle 13, lo sportello di Uniriscossio-
ni. I servizi offerti al cittadino riguardano in particolare il pagamento dei tributi locali come l’Ici e la tassa sui rifiuti, il
pagamento del bollo auto o di sanzioni
amministrative della Polizia Urbana e
anche un’attenta
consulenza al contribuente,
oltre
che il trattamento
delle
rateazioni
dei debiti nei confronti dell’erario.
In Valle d’Aosta
sono in funzione
tre sportelli di Uniriscossioni: la sede
centrale di Aosta,
e i punti di riscos-
sione ad apertura limitata di Morgex
e, appunto, di Verrès. “Svolgiamo un
attento monitoraggio dell’andamento
dei diversi sportelli: – spiega Gianmarco Montanari, direttore global services
Uniriscossioni – a Verrès vengono svolte
in media al mese circa 450 operazioni, il
che grosso modo significa circa 300 contatti, perché vi sono utenti che svolgono
naturalmente più operazioni in una volta sola. Si tratta di un’affluenza un po’
al limite per mantenere l’apertura anche
se, al momento, la chiusura non è prevista”. Tutti sono perciò invitati ad utilizzare lo sportello Uniriscossioni di Verrès
per scongiurare la chiusura di un servizio
molto utile attivato ormai più di tre anni
fa all’interno del comprensorio della Comunità Montana Evançon.
“PUNTO NEO IMPRESA”:
chiusura temporanea
E
’ chiuso ormai da alcuni mesi il
“Punto neo impresa”, attivo per
circa un semestre all’interno del
municipio di Verrès a servizio del bacino d’utenza della Bassa Valle. Il motivo
della sospensione del servizio è dovuto, oltre che a problemi organizzativi,
anche al fatto che troppo poche erano
state le richieste di consulenza presentate nel periodo di apertura. Pare infatti
che gli utenti della Bassa Valle abbiano
continuato a servirsi preferibilmente degli uffici di Aosta. L’idea di uno sportello decentrato a Verrès non è comunque
stata abbandonata dall’Amministrazione regionale, che ha intenzione di ri-
proporre il servizio a breve, potenziando però maggiormente la promozione
dell’iniziativa. Il “Punto neo impresa”
fornisce in particolare consulenza a chi
ha intenzione di lanciarsi in una nuova
avventura imprenditoriale e dà una prima valutazione sulla finanziabilità dei
progetti proposti.
Dalla Comunità Montana
SERVIZI SOCIALI
T
rascorso un anno dall’istituzione della delega obbligatoria
di alcuni servizi alle Comunità
Montane, si può fare un primo bilancio della gestione comprensoriale – in particolare - dei servizi rivolti
agli anziani. Attualmente i servizi gestiti dalla Comunità Montana sono i
seguenti:
• Microcomunità di Verrès, con un numero complessivo di 25 ospiti;
• Microcomunità di Challand-SaintVictor, con un numero complessivo di
28 ospiti;
• Microcomunità di Challand-SaintAnselme, con un numero complessivo
di 16 ospiti;
• Microcomunità di Brusson, con un
numero complessivo di 14 ospiti.
Nella prossima primavera inizieranno
i lavori di ristrutturazione della Microcomunità di Brusson, pertanto si renderà necessario il trasferimento del
servizio altrove. Il Comune di Arnad,
con il parere favorevole dell’Assessorato Regionale alla Sanità, Salute e
Politiche Sociali, ha messo a disposizione dell’Amministrazione il fabbricato, recentemente ristrutturato, destinato in un primo tempo a Comunità
Alloggio, che diventerà quindi la sede
provvisoria della Microcomunità sino
al termine dei lavori.
La Comunità Montana gestisce per
i 9 Comuni associati anche il servizio
di Assistenza Domiciliare sul territo-
rio, svolto da personale qualificato
(Adest) con l’obiettivo di mantenere il
più possibile gli anziani al proprio domicilio. Al momento gli anziani assistiti sono complessivamente 110, così
suddivisi per Comune:
• Arnad – 7 utenti per l’assistenza e
5 per il pasto
• Ayas – 3 utenti per l’assistenza e
4 per il pasto
• Brusson – 2 utenti per l’assistenza e
2 per il pasto
• Challand-Saint-Anselme –al momento nessun utente;
• Challand-Saint-Victor – 7 utenti per
l’assistenza e 2 per il pasto;
• Champdepraz – 6 utenti per l’assistenza e 11 per il pasto
• Issogne – 9 utenti per l’assistenza e
9 per il pasto
• Montjovet – 16 utenti per l’assistenza e 8 per il pasto
• Verrès – 9 utenti per l’assistenza e
10 per il pasto.
Le assistenti svolgono compiti di aiuto domestico, igiene personale, consegna dei pasti, piccole commissioni
e accompagnamento a visite in caso
di persone sole. Per chiedere l’attivazione del servizio ci si deve rivolgere
all’Assistente Sociale presso il Poliambulatorio di Verrès, la quale verifica
l’effettiva necessità e, compatibilmen-
te con i turni di lavoro del personale,
assegna le ore necessarie. L’Assistente
Domiciliare che si occuperà dell’anziano verrà poi accompagnata a casa
dell’utente per essere presentata e conoscere il caso.
Prestate dunque attenzione a persone
che non avete mai visto e che si presentano al Vostro domicilio dicendo
di essere state mandate dalla Comunità Montana o dall’Assistente Sociale per assistervi o fare delle commissioni per voi: sicuramente si tratta di
una truffa.
Infine alcuni dati sull’asilo nido. Dall’apertura, avvenuta il 14/12/2004, il
servizio ha immediatamente avuto un
ottimo riscontro presso le famiglie del
comprensorio, tanto che al momento
i posti occupati sono 32 (28 tempo
pieno e 4 part-time compensati mattino/pomeriggio), oltre a 8 bambini
che frequentano la garderie. Visto
che nelle due ultime occasioni in cui
si sono aperte le iscrizioni si sono formate liste d’attesa anche di 14 bambini, la Comunità Montana ha chiesto
all’Assessorato Regionale alla Sanità,
Salute e Politiche Sociali l’autorizzazione all’ampliamento, per ulteriori
6 posti.
L’AREA OPERATIVA ENERGIA DELL’ARPA:
intende avviare una campagna di rilevamenti
termografici su edifici esistenti
L
’ARPA Valle d’Aosta, provvederà
nel mese di febbraio ad effettuare
GRATUITAMENTE, su richiesta dei
singoli cittadini, le rilevazioni termografiche.
Il rilevamento termografico consiste nel:
- “fotografare” con la termocamera a infrarossi le facciate dell’edificio.
- Individuare i punti critici dove vi è dispersione di calore
La termografia è una tecnica di indagine
non invasiva che permette di visualizzare, attraverso un’immagine che rappresenta la temperatura superficiale dei cor-
pi, difetti imputabili a una costruzione
non ottimale o a una condensa formatasi
a causa di un isolamento non adeguato
o del tutto inesistente, oppure individuare tempestivamente i difetti negli edifici
che potranno poi essere riparati prima
che il danno assuma proporzioni ingenti.
Il rilevamento termografico è quindi un
ottimo modo di “poter vedere ciò che
l’occhio non vede”, nell’ottica di risparmio energetico.
La relazione tecnica, che verrà inviata al
richiedente, conterrà l’immagine termografica dell’edificio e le eventuali possibi-
li cause e soluzioni.
I rilevamenti termografici verranno svolti,
nell’ambito di questa campagna, a titolo
GRATUITO su edifici con un massimo di 2
piani oltre il piano terra ad un massimo
di 6 appartamenti.
Il privato che intende usufruire di tale
servizio potrà rivolgersi per avere ulteriori informazioni all’ARPA località Grande Charrière,44 -11020 Saint Christophe
(Ao) sito internet: www.arpa.vda.it
L’indagine verrà effettuata nel territorio
della nostra Comunità Montana il 14-1516 febbraio 2007.
7
Dalla Comunità Montana
8
PAOLO ROSSI A ISSOGNE
I
SSOGNE – Ha un tono di voce serio e
quasi autoritario il comico milanese
Paolo Rossi quando durante lo spettacolo dello scorso 14 agosto, nei Giardini del Castello di Issogne, ordina improvvisamente al tecnico delle luci: <Illumina
il pubblico!>. Il cabarettista scorre rapidamente lo sguardo sui volti delle circa
1.200 persone accorse per vederlo esibirsi in una serata estiva insolitamente fresca. Breve silenzio, poi la stoccata fulminante: <Quanti di voi hanno in mente di
avere questa notte un “congiungimento
biblico” alzino la mano!>.
Geniale, irriverente e assolutamente
imprevedibile, Paolo Rossi ha portato
in scena a Issogne il suo nuovo spettacolo, <Recital>, in cui più di una volta
ha chiamato in causa direttamente gli
spettatori. E così il pubblico è diventato
parte attiva di uno show durante il quale Rossi, prendendo spunto dal racconto
della propria carriera di attore, ha proposto spezzoni di vecchi spettacoli ma
ha anche improvvisato gag irresistibili
stigmatizzando in particolare vizi e difetti della classe politica italiana. Se infatti è mancato qualsiasi riferimento alla
realtà valdostana (“ha detto di non conoscerla abbastanza bene per parlarne”
ha spiegato l’organizzatrice Vigentina
Borettaz, presidente dell’Associazione
ricreativa culturale Castagneti) sono tornati sotto gli strali del comico le vittime
di sempre, da Berlusconi (“per farsi il lifting ha preso la pelle da una certa parte
del corpo quindi se dico che ha la faccia
come il fondoschiena non lo offendo,
è un verità scientifica”) a Buttiglione
(“no, non faccio battute su chi ha dei
problemi...”) e stoccate non sono mancate anche verso il Governo Prodi (“ma
è possibile che debba svegliarmi tutte le
mattine con il terrore che un senatore
abbia la dissenteria?”). Ma Paolo Rossi
ha anche raccontato gli inizi della sua
passione per la recitazione, le sue esperienze teatrali con Enzo Jannacci e Giorgio Gaber, prendendone spunto per una
surreale carrellata sulla storia del teatro
degli ultimi secoli, sempre impastando
realtà e finzione, vita vissuta e fantasticherie assurde. Due ore di spettacolo
filato via d’un fiato, con un pubblico
sempre più coinvolto e divertito che alla
fine ha tributato all’istrionico attore una
vera e propria ovazione.
LIBRERIE ANTIQUARIE DI MONTAGNA
E
nnesimo successo per la Mostra
mercato internazionale “Librerie
antiquarie di montagna”, la cui
terza edizione - organizzata dalla Pro
Loco di Verrès in collaborazione con la
Biblioteca Comunale di Verrès, il Comune
di Verrès, la Comunità Montana Evançon,
l’Assessorato regionale dell’Istruzione e
Cultura e la Libreria Antiquaria Sitzia - si
è svolta nello scorso mese di settembre
presso il salone espositivo de Les Murasse. Il pubblico ha premiato la manifestazione con un notevole afflusso e assai
significativo è stato l’interesse dei tanti
collezionisti che non sono voluti mancare all’appuntamento e che hanno anche
effettuato un buon numero di acquisti
dalle numerose librerie presenti. Notevole la qualità dei libri, delle stampe e
dei manifesti che riguardavano la montagna. Nella maggior parte dei casi i libri
esposti risalivano al periodo tra il 1500
e il 1900. Alla mostra erano presenti 22
espositori, tra cui 16 italiani provenienti da Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta,
Lombardia e Trentino Alto Adige. Gli
altri provenivano da Francia, Svizzera,
Germania e Inghilterra. La mostra, che
si svolge a Verrès da ormai tre anni, ha
raggiunto una notevole rilevanza tra gli
intenditori del settore. Tale manifestazione è ormai considerata la più importante in Italia. Molto importante è stata
la collaborazione attiva con l’Assessorato regionale all’Istruzione e Cultura,
il quale, per la prima volta quest’anno,
ha realizzato un proprio stand nell’area
espositiva. E’ intenzione degli organizzatori continuare a sviluppare questo
evento e promuovere la mostra anche
per i prossimi anni, facendola diventare
sempre di più un appuntamento fisso ed
importante per il settore, che possa essere di richiamo e faccia conoscere Verrès
e tutta la Valle d’Aosta.
Dalle scuole
I RAGAZZI INCONTRANO:
RAFFAELLA CASSADER VUILLERMIN,
una ex hostess di Challant Saint Victor
essenzialmente della parte commerciale,
ma bisogna fare prima circa 100 ore di
volo. Infine, se il giudizio è positivo, viene rilasciato un patentino con il quale si
può effettivamente operare.
R
affaella Cassader Vuillermin, ex
assistente di volo, ora mamma
a tempo pieno a Challand Saint
Victor ha raccontato la sua esperienza
di lavoro di ben 14 anni nei cieli di tutto
il mondo ad alcuni alunni della IV del Liceo Linguistico e delle Scienze Sociali. La
signora, che si è licenziata nel 2005, si è
gentilmente prestata alla nostra intervista, indossando anche per l’occasione la
divisa verde dell’Alitalia, l’azienda della
quale era alle dipendenze. Sorge così
spontanea la prima domanda per rompere il ghiaccio.
Cosa prova oggi indossando la divisa dell’Alitalia ?
Sono molto emozionata e sinceramente
la nostalgia è presente, i ricordi riaffiorano tutti d’un colpo e m’invadono con
grande forza.
Quali in particolare?
Primo fra tutti il modo in cui è iniziata
quest’esperienza, quasi per scherzo. Ero
in Inghilterra con una mia amica, per
preparare un esame di Università e per
caso ci è capitato un opuscolo dell’Alitalia in cui si diceva che l’azienda stava
cercando del personale. Abbiamo deciso
di inviare il coupon e poco tempo dopo
siamo state entrambe assunte.
L’assunzione è stata diretta? Non avete
dovuto passare delle selezioni o seguire
dei corsi?
Sì, certamente. Per prima cosa si viene
selezionati, secondo criteri fisici come
un’altezza da 1.65 a 1.75 metri, un’ottima vista, una presenza gradevole e anche buone capacità natatorie (in caso di
incidenti), culturali come la conoscenza
delle lingue e l’esperienza lavorativa. Dopodiché si accede ad un corso base della
durata di circa tre mesi, una vera e propria scuola per hostess. Si apprende così
la struttura dei diversi aeroplani su cui si
dovrà operare, le norme di primo soccorso, in quanto il compito di una hostess
è assistere i passeggeri durante il volo e
quindi essere pronti ad ogni eventualità.
Per esempio ho dovuto imparare come si
effettua un’iniezione. Oltre a queste informazioni più tecniche, bisogna anche
sapere relazionarsi con i passeggeri e
quindi ci viene insegnato come accogliere e come rapportarsi alle persone di culture diverse. Prima di iniziare sul serio,
si affronta un esame finale e dopo si diventa allievo. In questa fase, ci si occupa
Che tipo di voli faceva?
Per parecchi anni operavo su voli di medio raggio quindi Italia, Europa e Mediterraneo, ma ho iniziato abbastanza
presto ad essere inserita anche sui voli
intercontinentali: Giappone, India, nord
e sud America.
Com’era la sua giornata tipo?
Quando ho iniziato facevo 2 voli al mese.
Mi ero trasferita a Roma, perché la base
dell’Alitalia si trovava lì. Si partiva al
mattino, si giungeva in una città, dove si
sostava 4-5 giorni e ovviamente tutto era
organizzato dagli alberghi ai trasporti,
poi si ripartiva per un’altra meta e si rimaneva lì altri 4-5 giorni prima di ripartire. Quindi il volo durava una decina di
giorni dopodiché si aveva diritto ad una
settimana di riposo e poi si ripartiva.
Quindi aveva il tempo per visitare le
città?
Sì, ovviamente il viaggio e il fuso orario
erano stancanti e spesso non si aveva la
forza di uscire però le possibilità c’erano.
Ora è ancora così?
No, ora i voli sono molto più corti anche
perché gli aerei sono sempre più sofisticati e quindi si ha meno tempo per riposarsi. Il lavoro di hostess è un modo di
vivere, bisogna abituarsi ed è per questo
che, una volta diventata mamma, l’ ho
lasciato: era difficile da conciliare con la
famiglia, benché ci siano delle mie colleghe che ci riescono.
Ci può raccontare qualche episodio particolare che le è accaduto? Magari relativo a qualche passeggero con manie
singolari...
Mi ricordo che una volta ho tenuto la
mano ad una signora lungo tutto il volo
perché era molto spaventata. Però ciò
che rimane più impresso sono le relazioni con le persone di culture diverse. I
giapponesi per esempio amano il loro tè
quindi si sa che bisognerà proporglielo
durante il volo, gli indiani invece amano
il tono di voce basso, dolce al contrario
degli italiani che gridano spesso oppure l’orientale in genere gesticola poco e
quindi si apprende a controllare la propria gestualità.
É molto duro però capire tutti questi
aspetti e, per quanto riguarda il cibo,
come fate a conoscere le varie esigenze
di una persona che, magari per rispettare la sua cultura o la sua religione, non
può mangiare certi alimenti?
Questo tipo di informazioni ci viene dato
prima del volo, quando si fa un breve
briefing durante il quale il comandante
di volo ci dice le particolarità del volo.
Oppure, generalmente, queste informazioni così come gli orari dei voli vengono
messe dentro ad una casella personale:
ognuno ne possiede una con il proprio
codice e quindi viene informato in questo modo. Per quanto riguarda i cibi, di
solito si è informati prima della partenza
quando si decidono le zone in cui si opera. Bisogna infatti contare i vari pasti a
disposizione prima della partenza e tutte
le richieste particolari sono ovviamente
date in anticipo.
Lei consiglierebbe questo lavoro a noi
giovani?
Non per tutta la vita, ma quando si è
pieni di energie sicuramente sì, perché
sono esperienze fantastiche, si scoprono
comunque luoghi dove non si andrebbe
mai, se non forse in vacanza e permette
di rapportarsi alle altre culture conoscendole e rispettandole. Certo che una volta
usciti da quest’ambito lavorativo le possibilità si restringono al campo turistico,
ma si può anche decidere di far carriera
all’interno della società.
Ultima domanda: se potesse tornare indietro, sceglierebbe di nuovo questo
mestiere?
Il mio sogno da bambina era quello di
diventare giudice minorile, poi alle superiori ho fatto il liceo linguistico e poi
avevo iniziato l’università, lingue e letteratura inglese, che purtroppo non ho
finito. Questo lavoro però mi ha dato
molto, ho anche incontrato mio marito
viaggiando: chissà cosa sarebbe successo
se non avessi inviato quel coupon! È una
scelta che rifarei senz’altro, ho conosciuto il mondo e tante culture e certamente
ho dovuto decidere tra famiglia e lavoro
scegliendo la prima, anche perché, vivendo in Valle d’Aosta, gli spostamenti non
sono agevoli. In ogni caso sono contenta
di essere stata una hostess e adesso mi
dedico ai miei figli, ma rimane pur sempre un’esperienza meravigliosa.
Jean Louis, Alice, Diana, Federica,
Gaia , Inge e Lorella
della IV del Liceo Linguistico
e delle Scienze Sociali
9
Dalle scuole
10
M
WIDED: UNA RAGAZZA TUNISINA
A MONTJOVET
i chiamo Wided Znaidi; sono una
ragazza tunisina di 17 anni e vengo da un villaggio che si trova nel
sud della Tunisia , vicino alla città di Toser.
Da tre anni vivo a Montjovet ,un piccolo
paesino dalla Valle d’Aosta, dove mi sono
trasferita con il resto della mia famiglia
per raggiungere mio papà. Il mio primo
impatto con l’Italia e la cultura occidentale
l’ho avuto frequentando il terzo anno della scuola media di Verrès: appena arrivata
dal mio paese d’origine, mi sono trovata
da sola in mezzo a ragazzi che parlavano
un’altra lingua e che avevano abitudini diverse dalle mie. Fortunatamente conoscevo
un po’ di francese e così ho potuto comunicare con compagni e professori. All’inizio
è stata dura, ma poi, grazie all’aiuto della
mediatrice linguistica e di alcuni professori
che mi facevano delle ore in più di lingua
italiana, ho superato l’esame di terza media e mi sono iscritta al Liceo delle Scienze
Sociali perché mi interessa la psicologia e
da grande vorrei diventare una maestra
d’asilo.
Ora frequento la seconda liceo. A scuola
vado volentieri in quanto imparo tante
cose nuove e ho la possibilità di conoscere
altre persone; scienze sociali è la mia materia preferita. Durante il primo anno di
liceo è stato più difficile per me trovarmi
bene con i compagni perché tutti quanti si
conoscevano tra di loro mentre io rimanevo sola; inoltre il fatto che io portassi
il velo li bloccava. Erano anche colpiti del
fatto che io, per rispettare il Ramadan, per
circa un mese non mangiassi e non bevessi
come loro durante l’intervallo. Ora invece
ho un gruppo di compagne di classe con le
quali lavoro bene e con cui mi sento anche
fuori dalla scuola. Durante il mio tempo libero, quando non faccio i compiti, guardo
la televisione sia italiana che araba e aiuto
mia mamma nelle faccende domestiche
andando a fare le commissioni.
Fortunatamente non ho mai subito episodi
di razzismo anzi sono tutti molti gentili e
disponibili.
Quest’ estate, dopo tre anni, sono tornata
in Tunisia dove sono rimasta due mesi: è
stata una bella vacanza. Lì ho incontrato
tutti gli amici con i quali ho passato dei
bei momenti; inoltre ho trascorso una settimana al mare con la mia famiglia. Il mio
sogno è di diventare insegnante di scuola
materna e insegnare ai bambini del mio
paese di origine, quindi appena mi sarò
diplomata tornerò in Tunisia.
Znaidi Wided,
II Liceo delle Scienze Sociali
TAPPI DI PLASTICA SIMBOLO DI SOLIDARIETÀ
Da una bottiglia di acqua... ad un pozzo
Q
uando teniamo in mano una bottiglia d’acqua in plastica ormai
vuota, pensiamo a buttarla nel
contenitore apposito per la raccolta differenziata, ma non pensiamo che il tappo
che la chiude possa diventare qualcosa di
molto più importante.
In realtà, quel “tappetto”, unito a svariate
migliaia di altri suoi simili, può diventare
un pozzo. L’iniziativa di raccogliere questi
pezzi di plastica apparentemente insignificanti è partita nel 2002 dalla Caritas, in collaborazione con una ditta di Livorno. Essa
ha riscontrato immediatamente un grande
successo e così questo progetto ha raggiunto anche la Valle d’Aosta. Nelle aule
del liceo linguistico e delle scienze sociali
di Verrès, ad esempio, è possibile vedere in
ogni classe dei contenitori per raccogliere
i tappi delle bottiglie. Separare i tappi è
un gesto semplicissimo che permette però
di portare avanti un grande progetto di
solidarietà e di fare in modo che anche le
zone più povere possano usufruire di un
bene prezioso come l’acqua. I tappi raccolti infatti, costituiti da una plastica più
preziosa di quella delle bottiglie, vengono
riciclati con un rendimento economico di
0,02 centesimi l’uno che permette di finanziare la costruzione di pozzi. Sono dunque
necessari milioni di pezzi per portare a
compimento l’opera che fino ad oggi ha
però già dato i suoi frutti in alcuni villaggi
della Tanzania.
Da parte dei docenti e degli studenti della
nostra scuola c’è sicuramente la volontà di
proseguire la raccolta ed è importante e
gratificante sapere che tutte queste perso-
ne, ogni volta che mettono i tappi nell’apposito contenitore, possono contribuire
alla speranza di quelle tante popolazioni
che non chiedono altro che di aver acqua
per continuare a vivere. Questa speranza
per alcune di loro è già diventata una realtà e nella nostra scuola siamo in molti a
continuare a credere in questo progetto e
a non voler abbandonare l’idea che unendo ecologia e solidarietà si possa garantire
un avvenire migliore anche nei paesi più
poveri del mondo.
L’acqua deve diventare accessibile a tutti e
non rientrare in quella categoria di beni di
cui solo alcuni possono usufruire.
Elide Perucchione
IL CONCERTO DI FRANCESCO GUCCINI
S
abato 9 settembre scorso, nel campo
sportivo di Montjovet, si è tenuto in
occasione della festa patronale del
paese e della prima edizione della Festa
della Valle d’Aosta, il concerto del noto
cantautore Francesco Guccini. Si tratta
ormai di una tradizione per il paese della
bassa Valle in quanto lo scorso anno, sempre in occasione della festa patronale, il
comune aveva organizzato il concerto dei
Nomadi, anch’esso molto bello. Il comune
di Montjovet ha inoltre allestito un lunapark e un palchetto per i coscritti. Lo spettacolo è stato sponsorizzato dalla Regione
Autonoma della Valle d’Aosta.
Verso le 21.30, il cantautore emiliano ha
dato inizio al suo concerto con alcune battute sull’ex Premier Silvio Berlusconi; inoltre ha ironizzato sul fatto che avesse difficoltà a imbracciare la chitarra.
Dopo questa introduzione, l’artista si è
subito esibito in una delle sue canzoni più
conosciute: “Canzone per un’amica” seguita da molti applausi. A metà concerto
ha cantato “ Auschwitz”, al che tutti gli
spettatori si sono alzati in piedi unendosi
in coro al cantautore. Il pubblico, composto da persone di tutte le età, era infatti
molto numeroso e caloroso. Il prato del
campo da calcio in cui si è svolto l’evento
era pieno e anche le gradinate, nonostante i 10 euro del biglietto. Un ragazzo che
era tra il pubblico ha offerto a Guccini una
bottiglia di Lambrusco, ma lui l’ha rifiutata
più volte. Alla fine però l’ha accettata e ha
ringraziato. Durante il concerto più di una
volta gli si sono infilati nella barba alcuni
tafani e una farfalla gigantesca: la serata
di fine estate era infatti ancora abbastanza
calda. Il concerto è terminato verso le 23
con il brano “La locomotiva”, anche questo molto apprezzato dal pubblico. Tutti i
presenti hanno sicuramente molto gradito
il concerto sia per la musica sia per l’atmosfera.
Joara, Gianluca e Stefano
della II Linguistico
Sport
11
ROC D’AZUR
A
nche un gruppo di atleti e mini
bikers della società Vtt Arnad ha
preso parte, a Fréjus (Costa Azzurra), nel mese di ottobre, alla più grande
manifestazione a livello europeo di Vélo
Tout Terrain che, dopo più di 25 anni
di esistenza, ha visto 14mila ciclisti, tra
amatori e professionisti di tutte le età,
prendere il via nelle varie gare proposte.
Il successo dell’evento, che riunisce i migliori specialisti mondiali della disciplina,
è dovuto in particolare alle varietà dei
tracciati (spiaggia, asfalto, prato, ecc.). I
portacolori della Vtt Arnad hanno ottenuto buoni risultati nelle varie categorie:
nella “kid roc 4 maschile” Fabrizio Bonel
è giunto 31° e Andrea Casadei 58°; nella
“kid roc 4 femminile” 20° posto per Ilaria
Joly; nella “kid roc 2 femminile” Beatrice
Joly si è piazzata in 20esima posizione;
49° Simone Bonel e 72° Maicol Peaquin
nella “kid roc 6” mentre nella “kid roc
8” Richard Berguerand e Gianluca Zanino sono risultati rispettivamente 116° e
119°. Ottima la prova nella “kid roc 8”
femminile per Martine Cortinovis, giunta settima.
TROFEO MEZZALAMA:
la maratona bianca ritorna il 29 aprile 2007
M
ancano ancora alcuni mesi
ma già ferve l’attesa per
l’edizione 2007 del Trofeo
Mezzalama, gara leggendaria e simbolo dello scialpinismo. Nata nel 1931
per ricordare Ottorino Mezzalama,
pioniere dell’attività scialpinistica travolto da una valanga due anni prima,
la maratona bianca si svolgerà domenica 29 aprile prossimo per la sedicesima volta, la decima, per così dire, dei
tempi nostri. La gara ha infatti vissuto
tre fasi negli ultimi decenni: abbandonata una prima volta nel 1940, fu
ripresa, ma per sole quattro edizioni,
tra il 1971 e il 1978. Nel 1997, infine
- grazie all’impegno personale della
guida alpina di Ayas Adriano Favre e
all’attività della Fondazione Mezzalama, costituitasi nel 1993 - il trofeo, che
si svolge ora con cadenza biennale, è
tornato a rispolverare il suo fascino
antico e immutabile. E questo grazie
a un percorso i cui numeri mettono i
brividi: un tracciato di 45 chilometri e
6mila metri di dislivello - dei quali 2860
di salita. Un percorso massacrante ma
senza dubbio gratificante per tutti gli
atleti che la prossima primavera parti-
ranno da Cervinia.
Il tracciato condurrà
dalla località sciistica
ai piedi della Gran
Becca al Breithorn,
a 3826 metri di quota, dove è posto il
primo controllo orario. Poi il percorso si
porterà sul pianoro sovrastato dallo
stesso
Breithorn,
conducendo i concorrenti al Passo della Verra e verso Punta Castore.
Da lì si scivolerà sotto l’imponente
Lyskamm e, dopo il controllo al Passo del Naso, giù in picchiata verso
Gressoney-La-Trinité.
Ma a fare paura del Trofeo Mezzalama non sono tanto la lunghezza o il
dislivello da capogiro: impressionano
i passaggi intorno ai quattromila metri, o i “cancelli” che inesorabilmente escludono quanti non riescono a
transitare entro il tempo stabilito dal
regolamento, ovvero 2 ore e mezza
per i maschi e 2 ore e 45 minuti per le
femmine al Colle del Breithorn e ancora 5 ore e mezza e 5 ore e 45 minuti
al ghiacciaio del Felik.
Possono preoccupare
anche le condizioni del
tempo, sempre mutevoli e a volte proibitive
all’inizio della primavera; ma chi si iscrive sa
bene che occorre avere
ottime capacità sugli
sci, essere conoscitori
della montagna, saper
affrontare la fatica in
condizioni talvolta anche estreme.
Il Mezzalama è una prova contro sé
stessi: il solo tagliare il traguardo è
già una grande soddisfazione. Gli atleti che avranno ambizioni di classifica
hanno però un riferimento importante, il tempo record fatto registrare
nell’ultima edizione, quella del 2005,
da un terzetto misto Francia-Italia - ovvero Stephane Brosse, Patrick Blanc e
Guido Giacomelli -: 4 ore, 18 minuti e
47 secondi.
Ma è importante ricordare che, col riproporre ormai dieci fa questa manifestazione, la Fondazione Mezzalama
non ha solo voluto riportare in auge
una prova sportiva leggendaria. Si è
anche voluto richiamare l’attenzione sul patrimonio dei ghiacciai delle
Alpi e sull’essenza stessa dell’andare
in montagna. Il maestoso scenario dei
ghiacciai del Rosa, che diventa terreno
di gara per una storica competizione
internazionale, ricorda che le grandi
distese di ghiaccio che ammantano
l’alta montagna sono un inestimabile
risorsa naturale, elemento chiave dell’equilibrio climatico e dell’interesse
paesaggistico dei nostri monti.
Sport
12
I
PRIMA PUNTATA DI UN VIAGGIO NEL
MONDO DEL CALCIO NELLA COMUNITÀ
MONTANA EVANÇON
n questo numero dell’Evançon diamo il via a una piccola inchiesta sul
mondo del calcio nel comprensorio
della Comunità montana. Andremo alla
I
l G.S. Verrès milita in Prima Categoria, girone C, con un nuovo gruppo
dirigente e una squadra che ha nel
settore giovanile il punto di forza, con
il chiaro intento di inserire al più presto
giovani locali in prima squadra. La società ha le carte in regola per affrontare
un tranquillo campionato, senza alcuna
velleità di raggiungere la vetta e lottare
per una promozione nella categoria superiore. Non sono state fatte spese pazze per l’acquisto di giocatori importanti,
ma l’inserimento di alcuni provenienti
dall’ex Issogne (Masu, Macario, Gentile
e il ritorno del portiere Orrù) e conferme
scoperta di quali sono le squadre che
militano sui nostri campi, conosceremo
la loro realtà e, soprattutto, ne “tasteremo” le ambizioni di classifica all’interno
delle rispettive categorie. In questa prima puntata abbiamo soffermato la nostra attenzione su G.S. Verrès, Montjovet
05 F.C. e Real Vallée.
IL G.S VERRES
della rosa dell’anno passato potrebbero
far sperare di disputare un torneo di alti
livelli. Dalla Juniores sono già passati
in prima squadra molti giocatori, quali
Flavio Mainetti (ormai un titolare inamovibile), Alessandro Giovenzi (utilizzatissimo in avvio di campionato), Loris
Barbustel, Nicolas Porro, Andrea Passador e Gennaro Memoli. Le collaborazioni con l’Ivrea e il Novara (già presenti a
Verrès per alcuni tornei di preparazione)
hanno aperto ai giovani che vogliono
farsi notare le porte del calcio di serie C,
ai limiti del professionismo.
Organigramma
Presidente: Marco Jans
Vice Presidenti: Sandro Porro,
Massimo Bitetti
Cassiere: Luciano Vuillermin
Segretaria: Monica Gaillard
Consiglieri: Daniele Baldi, Yuri Balme,
Cristina Bertolin, Omar Clerino, Eugenio
Corradi, Pietro Danna, Enrica Francesconi, Livio Frola, Stefano Giovanzana,
Enrico Giovenzi, Enrica Hérésaz, Marco
Lorenzetti, Vincenzo Mercurio, Nicole
Moussanet, Alessandro Rossi, Giovanna
Tambella, Vittorio Varisellaz.
Allenatore: Marco Chiabotto.
IL MONTJOVET
L
e ambizioni del Montjovet 05 F.C. non si nascondono: l’intento dell’inizio di stagione
era (e lo è tuttora) quello di abbandonare
la Terza Categoria ed approdare in Seconda. La
squadra, con alcuni nuovi acquisti ad inizio stagione, si sta ben comportando, ma alcune gare
che non sono andate come si sperava con punti
persi per strada fanno sì che già a questo punto si sia perso il treno del primo posto (appannaggio del forte CG Sanson che al giro di boa
ha ben 11 punti di vantaggio sulle seconde e 14
sul Montjovet); ma i play off sono a portata di
mano, e allora il sogno della promozione è ancora reale. Nato un anno fa per riportare nel
paese, nella bella struttura sportiva realizzata
Sport
13
dall’Amministrazione, una squadra di calcio, si è definitivamente sciolto il legame
con il Champdepraz, poiché effettivamente non vi erano più giovani di Montjovet in
questa formazione.
Attualmente la rosa è composta da 24 giocatori, molti dei quali provengono dalle
zone limitrofe, e rispondono agli ordini del
mister Roberto Prola.
La squadra di calcio è una delle tante società che fanno capo alla Polisportiva che
proprio nel 2006 ha festeggiato i 30 anni
di attività.
Organigramma
Presidente: Umberto Nigra
Vice Presidente: Renato Godio
Segretario: Fabrizio Noro
Direttore Sportivo: Raniero Annovazzi
Consiglieri: Paolo Venturino,
Adriano Grosjacques, Carlo Péaquin,
Ileana Cavurina.
Allenatore: Roberto Prola.
IL REAL VALLÉE
S
svariati anni) e l’Hône-Arnad, che
partecipava ai campionati tra la
terza e la seconda categoria, ma
con un importante settore giovanile. Si
è pertanto formata una società, avente
sede a Issogne, che raggruppa una prima squadra di buon livello, ma carente
dal punto di vista del vivaio, e una che è
l’esatto opposto, che riesce a far crescere
bene i propri giovani, tranne poi perderli nel momento in cui occorra fare il sal-
to di qualità. Spesso,
infatti, in passato, i
pezzi migliori finivano a Quincinetto
(Promozione), ma il
più delle volte vi era
un vero e proprio
abbandono tra i 16
e i 20 anni. Il grosso
del parco dirigenziale arriva dall’HôneArnad, fatto salvo il
presidente, Massimo
Trossero e l’allenatore della Promozione, Daniele Perracca,
storico nome del calcio a Issogne. Non è
stata fatta una vera campagna acquisti,
ma piuttosto una amalgama tra i locali, tenendo pezzi pregiati, inserendo i
giovani provenienti dall’Hône-Arnad e
affidando ai “senatori” Marcellan, Borettaz, Perracca S. e Frassy su tutti il compito di guidare la squadra. Fino a dove?
Sicuramente a una salvezza tranquilla,
magari raggiunta cammin facendo, per-
ché grosse follie non ne sono state fatte,
solo qualche aggiustamento in corsa. Il
campionato, giunto quasi alla metà del
cammino, non può ancora dirsi tranquillo del tutto, alcune pesanti cadute fanno
male, ma la squadra ha molte volte concretizzato in modo assai positivo.
Il settore giovanile è composto da Primi
Calci, Pulcini, Esordienti e Allievi, ed è
proprio su questi che si basa il progetto
che vedrà raggiungere la maturità piena
tra 3-5 anni. Attualmente, ad esempio,
fanno già parte stabilmente della rosa
di Promozione, Emanuele Bonetti, Nicco e Martin Vairetto, mentre hanno già
fatto delle comparsate Flavio Bonetti e
Pramotton. Il Presidente Massimo Trossero auspica che entro la fine del campionato, raggiunta la salvezza, possano
esordire anche Chéraz, Rossi, Lantermoz
e lo stesso Pramotton, per iniziare a farli
maturare e averli pronti tra un paio di
stagioni e costruire su di loro un discorso
importante.
Sport
14
UNIONE BOCCIOFILA BRUSSON
B
OCCE: IL X° TROFEO “PLAN DE
ESTOUL” viene vinto dalla coppia
Nicolet I/ Serie A.
Domenica 27 agosto 2006 a Brusson, in
località Estoul, si è svolto il X° Trofeo di
Bocce”PLAN D’ESTOUL”, gara a coppie
con sorteggio iniziale su campi tracciati.
La competizione sportiva è stata organizzata da Liliano Facelli in collaborazione
con l’unione Bocciofila Brusson, moltissimi sono stati i partecipanti, devo dire
che le gare sono state giocate al massimo livello agonistico. La manifestazione
si è svolta in una incantevole giornata
di sole, che ha dato la possibilità a tutti
quelli che si sono recati ai campi da gioco al “PLAN D’ORDJENOT” di ammirare
le bellezze della natura e il maestoso panorama delle montagne che ci circondano, la gara è terminata al calare del sole,
con la seguente graduatoria:
• 1° classificati, Trofeo in legno + medaglia d’oro Nicolet Ilario /Seris Gianni
• 2° classificati, cronografo + medaglia
d’oro Dondeynaz Pierluigi / Reirosa
Gianni
• 3° classificati, cronografo + medaglia
d’oro Favre Dante /Fosson Emilio
• 4° classificati cronografo + medaglia
d’oro Vuillermin Gabriele /Vuillermet
Guido. La premiazione si è svolta presso
il bar paninoteca Estoul di Daniela, che
la ringraziamo per averci gentilmente
messo a disposizione la sala per le premiazioni.
Un doveroso ringraziamento al Presidente della A.I.A.T. Monterosa la Sig.ra Fedi
Barbara che gentilmente ci ha offerto il
tradizionale “Casse Croute”. La serata si
è conclusa in grande allegria.
Liliano e la Unione Bocciofila Brusson
porgono a tutti coloro che hanno partecipato ed ai sostenitori, un vivo ringraziamento ed un arrivederci all’XI°
Trofeo del 2007.
G.S. EVANÇON: ATTIVITÀ E ISCRIZIONI
A
settembre è ripresa l’attività del
G.S. Calcio Evançon, alla quale
partecipano circa 150 bambini
e ragazzi nati tra l’anno 1990 e l’anno
2001. Nella corrente stagione sono state iscritte ai vari campionati le seguenti
squadre: pulcini a 5 (bambini nati nell’anno 1998), pulcini a 6 (1997), pulcini a 7 (1996), esordienti (1994 e 1995),
giovanissimi (1993), allievi (1992, 1991 e
1990), oltre alla categoria piccoli amici
(nati negli anni 1999 2000 e 2001).
Il 10 settembre è stato organizzato presso il campo sportivo comunale di Montjovet il “Torneo Festa Patronale di Montjovet”, che ha visto la partecipazione di
5 squadre della categoria pulcini (annata 1997). E’ stata una giornata di allegria
e divertimento per tutti i bambini, in
particolare per i Pulcini del G.S. Evançon,
che hanno vinto il Torneo.
Il 23 settembre si è tenuto presso il campo sportivo comunale di Verres il “I° Memorial Michelini”, in ricordo dell’amico
Claudio, grande atleta e appassionato
del gioco del calcio, prematuramente
scomparso. Al torneo hanno partecipato
6 squadre della categoria pulcini (annata 1998). La manifestazione ha visto la
presenza di un numeroso pubblico che
ha potuto ammirare i “campioni di domani”. Il torneo, vissuto dai protagonisti
con grande impegno, ma soprattutto
con allegria e divertimento, si è concluso con la vittoria dei bambini del G.S.
Evançon.
L’attività del G.S. Evançon prosegue
anche nella stagione invernale, presso
il palazzetto di Verres e riprenderà all’aperto appena le condizioni del tempo
lo permetteranno.
Tutti coloro che sono interessati possono
ancora iscriversi o avere eventuali informazioni, telefonando al signor Giuseppe
Pernice, responsabile del settore tecnico
(333/2794241). Possono iscriversi tutti i
bambini e ragazzi nati dopo il 1° gennaio 1990 e che hanno compiuto il quinto anno di età.
Dai Comuni
LAVORI COMUNALI AD ARNAD
P
roseguono gli interventi di recupero della caserma di Machaby,
iniziati alla fine del 2005, che trasformeranno l’edificio in un ostello della
gioventù. Il progetto, finanziato con fondi del Fospi (Fondi speciali programmi di
investimento), prevede un impegno di
spesa di 1 milione 380mila euro dei quali
l’80% saranno a carico dell’Amministrazione regionale e il restante 20% del
Comune.
Si avvia a conclusione il rifacimento dell’acquedotto comunale di cui sono stati
ultimati i tracciati principali. Verso la fine
dell’anno verranno eseguiti i primi collaudi sulle condotte portanti; nella tarda
primavera del 2007 il nuovo acquedotto
dovrebbe entrare in funzione.
Sono stati realizzati alcuni interventi
per la manutenzione della copertura del
lavatoio in località Pied de Ville e della
pavimentazione del piazzale antistante
la latteria di Prouve.
Sono ripresi i lavori per ultimare la riqualificazione del ponte in pietra di
Echallod che prevedono, oltre alla sistemazione dell’area verde e la decorazione dell’oratorio, la ricostruzione del
ponticello che attraversa il torrente Fay,
che si presentava con dimensioni ridotte
rispetto alla sede stradale.
Nel mese di ottobre il Consiglio comunale ha approvato il progetto preliminare
per la riqualificazione ambientale delle
frazioni di Ville e Pied de Ville. Il progetto consiste nella pavimentazione con acciottolato e lastre di pietra della viabilità
interna e la creazione di un parcheggio
con una capienza di circa 30 posti auto.
All’interno del medesimo intervento
è previsto anche l’adeguamento della
strada rurale a monte della piazzetta di
Ville per rendere più agevole il raggiungimento dei vigneti e dei fabbricati. Per
fare fronte alla spesa, che ammonta in
tutto a 2 milioni 200mila euro, è stata
presentata domanda di finanziamento
al Fospi.
ALPINI DI ARNAD:
dalla guerra all’impegno civile
E
’ stato stampato nello scorso
mese di ottobre da Priuli &
Verlucca il libro, che fa parte
dei Quaderni di Cultura Alpina, curato dalla professoressa Fernanda
Favre e dal Gruppo Alpini di Arnad:
“Alpini di Arnad in Iugoslavia dopo
l’8 settembre 1943. Testimonianze e
memorie raccolte in una comunità
della Valle d’Aosta”.
L’idea di questo lavoro è nata dall’osservazione di vecchie immagini
del periodo della seconda guerra mondiale; l’attenzione si è
soffermata in particolare su una fotografia scattata in Iugoslavia che ritraeva un gruppo di Alpini di Arnad. Da qui l’idea
di raccogliere le testimonianze di queste persone affinché le
loro esperienze venissero tramandate alle generazioni future.
“[…]Ci sembra doveroso e giusto – si legge nel testo - che sia
ricordato quanto tanti giovani di Arnad, lontani da casa, abbiano saputo fare e sopportare per tornare in paese…essi hanno narrato le peripezie, le vicissitudini travagliate, i continui
spostamenti nell’insicurezza e nel rischio costante fra gente
a volte ostile”; tuttavia “non solo non hanno nutrito sentimenti di inimicizia e di risentimento, […]non hanno lasciato
che il loro animo si inaridisse nello scetticismo e nell’individualismo”, ma “tornati a casa, si sono impegnati, ognuno nel
proprio ambito e secondo le sue attitudini, nella ricostruzione
di una vita civile. […]Animati dal desiderio di lavorare per un
futuro migliore, si sono impegnati come consiglieri comunali
e anche nel ruolo di sindaco del Comune di Arnad, dando al
paese quanto ognuno di noi ha di più prezioso ed imponderabile: il proprio tempo”.
Chi fosse interessato alla pubblicazione può contattare il capogruppo della sezione Ana di Arnad Diego Nadalin al 328
5389748.
LA “PRO LOCO ARNÀ” VA A GONFIE VELE
D
opo un anno di attività con un
direttivo quasi completamente
rinnovato, la Pro-loco Arnà può
ritenersi più che soddisfatta del lavoro
svolto. Ampia è stata la partecipazione
della popolazione alle iniziative, sia direttamente nel ruolo di protagonisti che
come spettatori. La “Veillà en Veulla”
ne è la dimostrazione: quasi trecento
persone, infatti, hanno dato il proprio
contributo alla buona riuscita della manifestazione che è senz’altro tra le più
coinvolgenti e suggestive in Valle.
Ecco il calendario delle iniziative che verranno organizzate nel 2007:
• Natale 2006: distribuzione panettoni e
vin brulé;
• 9-10-11 febbraio: carnevale;
• 9-10 giugno: motoraduno con sagra
gastronomica;
• 7 luglio: sagra delle frittelle;
• 28 luglio: patrono Monte Crabun;
• 5 agosto: patrono Machaby;
• 11 agosto: festa dei barmet;
• 11 novembre: San Martino, festa patronale.
La Pro Loco Arnà è inoltre attiva nel
campo del sociale e della solidarietà e
non farà mancare il proprio significativo
contributo per Telethon e la ricerca sulla
sclerosi multipla.
15
Dai Comuni
16
ALLUVIONE A CHAMPOLUC:
i termini per i rimborsi
T
anta paura ma anche una grande dimostrazione di coraggio e
solidarietà da parte della popolazione tutta e dei Vigili del Fuoco Volontari in particolare. Nella serata dello
scorso 22 luglio il centro del villaggio di
Champoluc è stato invaso da un’enorme
massa di fango generata da un violento
nubifragio che, a partire dalle 20 e per
la durata di circa un’ora, ha convogliato
un’enorme quantità di acqua nel torrente Cunéaz, ai piedi del Monte Testa
Grigia, provocandone l’esondazione. Il
fango nelle vie del paese ha raggiunto
in certe zone anche i sessanta centimetri
di altezza, invadendo cantine e garage e
bloccando la circolazione lungo la strada
regionale. “Soltanto grazie alla tempestiva reazione dei residenti e degli artigiani locali – commenta il sindaco Giorgio Munari, che ha dovuto fronteggiare
l’emergenza pochi mesi dopo la sua elezione – e all’intervento dei Vigili del
Fuoco Volontari di Ayas, Brusson e Aosta
è stato possibile risolvere la situazione.
Pochi giorni dopo al comune è stato concesso dall’Amministrazione regionale lo
stato di calamità naturale. Proprio nei
giorni scorsi la Regione ha reso note le
modalità con le quali i cittadini possono
chiedere il rimborso per i danni subiti.
La modulistica è a disposizione degli interessati negli uffici comunali di Ayas e
alla Direzione Protezione Civile in località Aeroporto, a Saint-Christophe. Alla
Direzione Protezione Civile le domande
dovranno poi essere riportate entro il
prossimo martedì 6 febbraio. Per ogni
chiarimento è possibile telefonare allo
0165 238222 oppure all’800319319. Ulteriori informazioni sono infine disponibili sul sito www.regione.vda.it alla voce
protezionecivile/alluvione/modulistica
regionale.
AYAS UN PARCO NATURALE
PER TUTELARE IL TERRITORIO
P
roseguono gli incontri per definire
sempre più nei dettagli il progetto di un “Parco del Monte Rosa”
che, sull’esempio di quanto è stato fatto per il Parco naturale del Mont Avic,
permetta di istituire una zona protetta
che coinvolga i territori di alta quota dei
comuni di Ayas, Gressoney-La-Trinité ed
eventualmente Gressoney-Saint-Jean e
Valtournenche. Promotore del progetto
il sindaco di Ayas Giorgio Munari che,
insieme al primo cittadino di Gressoney-
La-Trinité Massimo Comune, ha presentato per la prima volta la proposta alcuni
mesi fa all’Amministrazione regionale. Il
presidente della Giunta Luciano Caveri e
l’assessore alle Risorse Naturali Giuseppe
Isabellon non si sono dimostrati contrari
al progetto, pur mettendo in guardia i
sindaci riguardo ai vincoli che l’istituzione di un parco naturale può comportare
per il territorio. “Siamo consapevoli che
ci saranno dei vincoli – spiega il sindaco
Munari – ma buona parte del territo-
rio che dovrebbe far parte del Parco è
già una Zona di Protezione Speciale ed
è quindi già sottoposta a vincoli molto
simili a quelli di un Parco naturale. Per
il resto, riteniamo che il futuro per il nostro comune non possa prescindere dalla
salvaguardia del territorio, che è la vera
eredità che dobbiamo lasciare ai nostri
figli e ai nostri nipoti. Senza dimenticare che l’istituzione di un Parco potrebbe
senz’altro potenziare il turismo estivo”.
SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARI
RIUNITE AD ANTAGNOD
D
a quest’anno il comune di Ayas
non ha più la divisione delle
scuole elementari e materne tra
i due villaggi di Champoluc e Antagnod.
Il plesso di Champoluc è stato infatti
chiuso e ora è la scuola di Antagnod ad
accogliere tutti i circa novanta alunni di
Ayas. “Finalmente Ayas ha una scuola
unica, un bel risultato e sicuramente anche un punto di partenza. – dice l’assessore comunale ai Servizi Ivana Gaillard La decisione è stata sofferta perché non
era una scelta facile ma alla fine i genitori hanno deciso che per i loro figli era
meglio una scuola unica, dove si potesse
superare il problema delle pluriclassi e
quindi la qualità dell’insegnamento fosse migliore. E’ anche un punto di partenza perché, come Amministrazione comunale, riteniamo che sia importante che i
bambini stiano insieme per il bene dell’intero paese e soprattutto per ricreare una bella comunità di Ayassin”. “All’inizio – prosegue l’assessore - abbiamo
avuto qualche problema con i trasporti,
ed è stato necessario un piccolo periodo
di adattamento ma pensiamo che con la
buona volontà di tutti, Amministrazione
comunale in testa, queste problematiche
si possano risolvere e i nostri figli possano crescere in un clima sereno e disteso
che non puo che far bene a tutti noi”.
Dai Comuni
BRUSSON 39° EDIZIONE
DEI CAMPIONATI EUROPEI FORESTALI
D
opo il successo dei campionati
mondiali master di sci nordico,
Brusson ha recentemente ospitato un nuovo grande evento legato
G
allo sci di fondo. Circa mille atleti, provenienti da 18 nazioni, si sono infatti ritrovati nel comune della val d’Ayas, dal 27
gennaio al 3 febbraio, in occasione della
39/a edizione dei Campionati europei
Forestali. La manifestazione, riservata
agli appartenenti ai diversi Corpi Forestali europei, ha portato in Valle d’Aosta
importanti nomi del fondo nazionale
e internazionale che si sono sfidati sull’anello di 15 chilometri della pista “Trois
villages”. Le gare seniores hanno preso
il via il 1° febbraio con la competizione
a tecnica classica, e si sono concluse il
giorno seguente con la prova di staffetta. Per quest’ultima disciplina il regolamento dei Campionati forestali prevede che le squadre siano formate da tre
atleti, ciascuno dei quali deve portare a
termine un percorso di cinque chilometri intervallati da una prova al tiro, ma
a differenza di quanto avviene nel biathlon, i fondisti trovano la carabina già
pronta all’uso direttamente al poligono
di tiro. La manifestazione ha vissuto
uno dei momenti più emozionanti con
la tradizionale cerimonia di consegna
delle medaglie, svoltasi il 1° febbraio
alle 20.30 (per le gare individuali) e il
giorno seguente, prima della cerimonia
di chiusura della manifestazione, per le
staffette.
Al di là della competizione sportiva non
sono mancati i momenti di svago per
atleti e pubblico. A rallegrare l’atmosfera ci sono stati infatti proiezioni di filmati, intrattenimenti musicali e concerti,
che sono culminati nella grande festa serale conclusiva del 2 febbraio.
“LE RU RETROUVE”
Progetto di recupero del Ru Courtod
1a parte
razie ad un progetto LEADER
che ha visto il coinvolgimento
dei Comuni di Brusson ( comune
capofila ), Ayas e Saint-Vincent sotto il
coordinamento del GAL si sono volute
valorizzare le opportunità turistiche legate al Ru Courtod, questa opera irrigua
così importante per le collettività non
soltanto della valle d’Ayas, con l’obiettivo di far scoprire al visitatore un vero
e proprio patrimonio storico, culturale,
tradizionale, naturale ed ovviamente
turistico.
Il Ru Courtod nasce a 2.150 metri di quota alle pendici del monte Rosa in Comune di Ayas, scorrendo poi per circa 25
km. fino ai 1.650 metri del Colle di Joux:
la sua costruzione, protrattasi per circa
40 anni ( 1393/1433), si deve alla tenacia
dei contadini della vallata i quali, spinti
dalla necessità di servire d’acqua quelle
aride terre avanzarono formale richiesta
al feudatario locale proprietario interessate dal progetto di scavo, il Conte
Ibleto di Challant che concesse l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori dietro
pagamento di una somma in denaro ed
il diritto di irrigare le proprie terre ogni
martedì, giorno e notte.
Il Ru, costruito interamente dai contadini della zona, venne completato nel
1433 ed è da considerarsi ancora oggi
un’opera d’arte poiché numerosi tratti
del suo percorso si snodano su pareti a
strapiombo e quindi, tenuto conto del
periodo al quale risale la costruzione, si
dovette ricorrere a veri miracoli di ingegneria.
Il Ru funzionò perfettamente per quasi due secoli, contribuendo alle fortune
degli agricoltori della zona: nel 1630
però la peste, diffusasi anche nella Valle
d’Aosta, falciò buona parte della popolazione attiva e quindi la mancanza di
forza lavoro in grado di provvedere alle
corvees portò al progressivo abbandono
del canale ed alla perdita del diritto di
derivazione dell’acqua sino alla seconda
metà del secolo scorso, quando massicci
interventi di manutenzione permisero di
riaprire il tratto in rovina.
Il progetto”LE RU RETROUVE”, cofinanziato dai 3 Comuni, dalla Regione
Autonoma Valle d’Aosta, dallo Stato
Italiano e dall’Unione Europea, propone una fruizione del Ru Courtod sotto
innumerevoli aspetti: dal trekking alle
gite in mountain-bike ed a cavallo, senza dimenticare l’ospitalità offerta dalle
strutture ricettive disseminate lungo il
percorso.
Oggi il Ru Courtod riveste un ruolo fondamentale quale testimone di quella
che può essere definita una vera e propria “epopea contadina” ed è per questo che nel mese di febbraio 2007 il progetto verrà ufficialmente presentato al
pubblico attraverso l’organizzazione di
una conferenza stampa alla quale seguirà la distribuzione di tutto il materiale
promozionale.
La seconda parte dell’articolo esaminerà
in modo approfondito gli aspetti strettamente legati allo sviluppo turistico del
Ru Courtod, derivante dall’attuazione
del progetto “Le Ru retrouvè”.
17
Dai Comuni
18
S
FOGNATURA E ACQUEDOTTO:
via ai lavori a Challand-Saint-Anselme
ono iniziati in località Tollegnaz
i lavori di rifacimento dell’acquedotto e della rete fognaria che nei
prossimi mesi interesseranno tutto il territorio comunale. L’intervento, necessario per sostituire un’acquedotto che aveva ormai raggiunto il mezzo secolo di
vita, costerà tre milioni e mezzo di euro
e sarà finanziato per l’80% dall’Amministrazione regionale con fondi Fospi.
Nel contempo, sempre a Tollegnaz, è in
fase di realizzazione il nuovo impianto
di illuminazione pubblica, che andrà a
sostituire i vecchi e radi punti luce finora
esistenti; il costo dell’opera, finanziata
dalle casse comunali, è di 150mila euro.
Saranno invece totalmente a carico della
ditta appaltatrice del servizio pubblico
di distribuzione del gas gli interventi di
messa a dimora della rete del Gpl; l’Amministrazione invita i cittadini interessati all’allacciamento a far pervenire in
comune le adesioni. Hanno infine preso
il via i lavori di allargamento e di messa
in sicurezza dei circa quattro chilometri
di strada che collega località Orbeillaz
al villaggio di Arbaz: la Regione coprirà
totalmente le spese dell’intervento, che
ammontano a circa due milioni di euro.
UN OCCHIO DI RIGUARDO
PER I PIÙ PICCOLI: nuovo parco giochi ad Arbaz
I
bambini che a Challand-Saint-Anselme vogliono divertirsi con altalene, giochi e quant’altro non hanno
ormai che l’imbarazzo della scelta. E’
stato infatti da poco realizzato un nuovo parco giochi nella frazione di Arbaz
mentre quello di Tilly è stato ampliato
e rinnovato con l’inserimento, oltre che
di giochi più tradizionali, anche di un tavolo da ping pong. Il tutto per un impegno finanziario da parte del Comune di
22mila euro. Si conferma così l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei
confronti dei più giovani e delle attività
ludiche loro dedicate: durante la scorsa
estate era stato infatti il parco giochi
di Quinçod ad animarsi grazie a castelli
gonfiabili e a momenti di gioco organizzati in diverse occasioni con la collaborazione di un assistente della cooperativa
Indaco.
UN “PERCORSO DELLA SALUTE”
LUNGO IL RU D’ARLAZ a Challand-Saint-Anselme
L
’esercizio fisico è importante, ormai lo sanno tutti. E farlo all’aria
aperta, immersi nella natura e nelle sue bellezze può essere anche molto
piacevole. L’Amministrazione comunale
ha così deciso di investire circa 55mila
euro, finanziati da un progetto Leader
Plus, per realizzare un “percorso della
salute” lungo il Ru d’Arlaz, tra i villaggi
di Orbeillaz e Maé, una zona già molto
frequentata dagli amanti delle passeggiate e del “fitness”. Lungo il tracciato,
che si snoda per più di un chilometro,
sono state collocate nello scorso autunno quindici stazioni con attrezzi ginnici:
dagli anelli alla corda, dalle parallele alla
panca per gli addominali. Insomma, tutto quello che serve per tenersi in forma!
TSAN
I
ragazzi della squadra juniores di tsan del ChallandSaint-Anselme, dopo un anno passato a dominare su
tutti i campi della Valle e macchiato solo dalla sconfitta nella finale primaverile contro il Brisma, hanno dimostrato ancora una volta il proprio valore conquistando, sabato 21 ottobre, a Brissogne, il trofeo autunnale
di categoria. Per i biancoverdi guidati da Bruno Duroux
si tratta del terzo titolo autunnale, il secondo consecutivo. Il risultato della finale vinta contro il Pollein è stato
di 1.665 a 1.288.
Dai Comuni
ATMOSFERE D’ANTAN NEI VILLAGGI
DI VIRAN E CHATAGNÈRE
a Challand-Saint-Victor
A
tmosfere d’altri tempi hanno caratterizzato i villaggi di Viran e
Chatagnère, a Challand-SaintVictor, in occasione della veillà “Arti e
Mestieri” organizzata sabato 19 agosto
dalla Pro Loco guidata da Marco Perronet. La rappresentazione di antichi me-
stieri si è affiancata ad un mercatino di
prodotti artigianali ed enogastronomici
che hanno catturato l’attenzione dei numerosi turisti e residenti. Per l’occasione
è stato inoltre rimesso in funzione, per la
cottura del tipico pane nero, l’antico forno di Viran, costruito alla fine dell’800
e inutilizzato da circa cinquant’anni.
Nell’adiacente piazzetta è poi stata allestita dalla compagnia francese “Les Festijeux” un’interessante e curiosa esposizione di giochi di una volta, sia di origine
locale che straniera, con i quali grandi e
piccoli hanno potuto divertirsi. “I giochi
sono stati particolarmente apprezzati –
spiega Marco Perronet, presidente della
Pro Loco – ma tutta la manifestazione è
stata un successo. E si è dimostrata vincente anche la scelta di organizzare ogni
anno la veillà in una località diversa del
paese, in attesa che finiscano i lavori a
Villa, dove tradizionalmente si svolgeva
la festa. Dopo Nabian lo scorso anno,
quest’anno la veillà è stata infatti anche
un’occasione per valorizzare e far conoscere i villaggi di Viran e Chategnère”.
“NEL VERDE PER LA VITA”:
Challand-Saint-Victor campione in solidarietà
E
nnesimo successo lo scorso 12
agosto per la Sagra della Polenta
Concia e per la Marcia nel Verde
per la Vita, una festa che ormai tradizionalmente unisce enogastronomia e
solidarietà. Tantissime persone si sono
L
ca sul Cancro – Ospedale di Candiolo. Si
tratta dell’unico centro in Italia finanziato e realizzato esclusivamente grazie alla
generosa compartecipazione di oltre un
milione di donatori.
FESTA PATRONALE TRA MUSICA
E ENOGASTRONOMIA
a comunità di Challand-Saint-Victor
ha celebrato tra sabato 23 settembre e domenica 1° ottobre la festa
patronale. Tanti sono stati gli appuntamenti, dalle serate in musica in compa-
I
ritrovate al Lago di Villa per degustare la polenta e ben settanta sono stati
i partecipanti alla marcia, il cui incasso
– pari a 2.950 euro – è stato devoluto,
consegnandolo personalmente a mano,
alla Fondazione Piemontese per la Ricer-
gnia dei coscritti del 1988, a un concerto
del coro “Les Chanteurs du Ru Herbal”.
Domenica 1° ottobre, poi, dopo la Santa
Messa, si è svolto il “Pranzo del Patrono”
con la partecipazione di moltissimi Chal-
landin. Nel pomeriggio musica e vendita all’incanto dei dolci presentati per il
concorso “un dolce patrono”. L’incasso è
stato devoluto alla parrocchia.
CHALLAND-SAINT-VICTOR:
quarant’anni per le penne nere
l Gruppo Alpini di ChallandSaint-Victor, presieduto da
Renato Thiebat e composto
da 58 elementi, ha celebrato
domenica 17 settembre il quarantennale dalla fondazione. La
manifestazione è coincisa con la
Festa dell’Ottava Comunità Alpina dell’Evançon e ha visto la partecipazione dei rappresentanti di
undici gruppi locali nonché del
presidente della sezione valdostana Remo Gobetto e del presidente di zona Alessandro Glarey.
Nel corso delle celebrazioni sono
stati premiati con una pergamena commemorativa i membri del
Gruppo che hanno superato gli
ottant’anni: Evasio Charles, Lino
Vuillermet, Evaristo Millet e Sergio Chouquer.
19
Dai Comuni
20
S
AL TERMINE I LAVORI PER LA NUOVA
BIBLIOTECA DI CHAMPDEPRAZ
tanno ormai giungendo al termine,
in località Fabbrica, i lavori per la
costruzione dell’edificio che ospiterà la biblioteca comunale e la sala
da ginnastica a servizio delle adiacenti
scuole materne ed elementari. Durante
l’intervento, che è costato in tutto circa
860mila euro, è stata anche risistema-
ta l’area esterna con la realizzazione
di parcheggi per il corpo insegnante e
di un’area verde. “Il trasferimento della sede della biblioteca avverrà quanto
prima: – spiega il sindaco Angelo Lanièce – i nuovi locali disporranno di una
zona dedicata ai bambini più piccoli, di
un’audioteca e di un salone destinato ad
auditorium della capienza di circa 50-60
persone”.
Sono invece già concluse le opere di sistemazione del piazzale Lino Binel, in
località Viéring, dove è stato ricavato un
parcheggio interrato della capienza di
quattordici posti auto.
FESTA DELLA TERZA ETÀ: UN SUCCESSO!
C
entosedici persone hanno partecipato domenica 29 ottobre al
pranzo dedicato dall’Amministrazione comunale di Champdepraz agli
anziani del paese in occasione della Festa della Terza Età.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla ventunesima edizione, è stata rallegrata
anche dalla distribuzione pomeridiana
di caldarroste e da un’asta benefica di
torte il cui ricavato è stato destinato
al locale distaccamento dei Vigili del
Fuoco volontari.
Nel corso della manifestazione c’è
stata anche la consegna di un omaggio floreale alle due partecipanti
che hanno recentemente superato i
novant’anni: Giuseppina Cagniney e
Maria Caterina Gevroz.
LA SAGRA DEL DOLCE A CHAMPDEPRAZ
SCONFIGGE ANCHE LA PIOGGIA
E
nnesimo successo per la Sagra del
Dolce organizzata per la settima volta sabato 24 giugno dalla
Pro Loco. Nonostante la pioggia, molto
numerosi sono stati i visitatori che non
hanno voluto perdersi le molte leccornie presentate dai volontari e sono stati
raccolti ben 6.580 euro da devolvere in
beneficenza alla Parrocchia di Champdepraz, all’Istituto Suore San Giuseppe di
Aosta, all’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e alla Croce Rossa Italiana - Comitato regionale Valle d’Aosta
gruppo Volontari del Soccorso di Saint
Vincent. “E’ encomiabile – ha detto la
presidente della Pro Loco Barbara Gatti lo sforzo e l’impegno delle persone della
Pro Loco, ed in particolare degli abitanti
di Viéring, per la buona riuscita di questa manifestazione che, ci auguriamo,
possa e debba continuare a diventare un
piacevole appuntamento annuale per il
nostro paese e per la nostra regione”.
Anche André Lanièce, ideatore della
Sagra, nonché vicepresidente della Pro
Loco, si è dichiarato soddisfatto: “La passione per i dolci interessa tutti, grandi e
piccini e la manifestazione, con il suo
importante scopo benefico, è senz’altro
piaciuta”.
TORNEO DI TENNIS
“GABRIELE MARQUIS”: LE PREMIAZIONI
S
i è svolta anche quest’anno a Champdepraz la premiazione dell’ormai
consueto appuntamento annuale
con il Torneo di Tennis “ Memorial Gabriele Marquis” - dedicato al guardiaparco scomparso qualche anno fa - organizzato dalla Pro loco de Tsandeprà
in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale e con il Tennis Club Libertas
Verrès. L’appuntamento ha visto prevalere nella finale del Torneo maschile
Oscar Torretta che ha preceduto Roberto
Jacquin; terzi classificati sono stati Gian-
ni Vitello e Erik Concas. Nelle
varie iniziative legate alla manifestazione è stata raccolta una
somma di 735 Euro, cifra che è
stata poi interamente devoluta alla sezione valdostana della
Lega Italiana per la Lotta contro
i Tumori.
Dai Comuni
ISSOGNE NUOVA SEDE
DEI VIGILI DEL FUOCO
L
a realizzazione della nuova sede
dei Vigili del Fuoco si è resa necessaria per dotare i nostri pompieri
di una sede funzionale che permetta
loro di operare nel migliore dei modi.
La progettazione è in fase avanzata; lastruttura sarà collocata in località Garine
sopra l’autorimessa del Comune.
La costruzione sarà realizzata in legno
lamellare. Oltre al garage per i mezzi
ci sarà una parte adibita a spogliatoio
con bagni e un ufficio.
La spesa ammonta a circa 200mila euro .
Con la realizzazione della sede dei Vigili
del Fuoco vengono meno una serie
di parcheggi: si è perciò deciso di collegare l’area giochi e l’area sportiva con
un ponte in legno lamellare sul torrente
Beaucqueil. Questo permetterà di
aumentare i posti auto a disposizione
dell’area sportiva.
Un ringraziamento particolare va all’ingegnere Fabio Mazzucco che ha realizzato la progettazione gratuitamente.
L’importo dei lavori ammonta a circa 50
mila euro.
UN NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
PER IL CAMPO SPORTIVO DI ISSOGNE
L
’impianto di illuminazione del
campo sportivo è stato rifatto
completamente per una spesa di
66.594,51 euro + iva . Oltre all’impianto
di illuminazione è stato messo a norma
l’impianto elettrico degli spogliatoi, si-
stemato il cancello di entrata e verniciata la copertura degli spalti.
ESERCITAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCO
PER LE SCUOLE ELEMENTARI E MATERNE
O
gni anno i Vigili del Fuoco volontari di Issogne svolgono un’esercitazione con le scuole elementari e materne: al mattino si tiene una
lezione teorica e al pomeriggio un’eser-
citazione pratica. La parte teorica viene
svolta con l’ausilio di proiezioni di cartoni animati per renderla più adatta all’età
dei corsisti.
ISSOGNE RACCOLTA FONDI
PER L’ASSOCIAZIONE ITALIANA
SCLEROSI MULTIPLA
C
ome
l’anno
scorso
l’Amministrazione comunale ha deciso di
aderire all’iniziativa promossa
dall’associazione italiana sclerosi multipla (Aism) acquistan-
do 78 peluches, da regalare agli
alunni delle scuole materne ed
elementari, per un importo di
400 euro. I proventi di questa
raccolta fondi andranno a sostenere le attività dell’Aism a
favore delle persone colpite da
questa grave malattia.
21
Dai Comuni
22
MONTJOVET DIVERTIMENTO PER GRANDI
E PICCOLI ALLA CASTAGNATA
L
a Pro Loco di Montjovet ha dedicato due
giorni alla regina d’autunno: la castagna.
La prima giornata, sabato, è stata incentrata su una cena con un menù basato su una
carrellata di buonissimi piatti tutti rigorosamente a base di castagne e abbinati a vini scelti
dal sommelier Alberto Capietto. L’iniziativa, su
prenotazione, ha ricevuto una positiva critica
da parte dei numerosi intervenuti. Domenica,
nel primo pomeriggio, si è svolta la classica
castagnata che ha visto un grande coinvolgimento dei bambini impegnati in una gara per
l’elezione del “miglior caldarrostaio”. Grande
determinazione da parte di tutti con altrettanto entusiastico tifo dei rispettivi supporter.
Tutti bravi e dunque tutti meritevoli di premio
finale. Intanto, nella sala polivalente dell’area
sportiva, tra una castagna e l’altra e un buon
bicchiere di vino, gli appassionati di ballo liscio
hanno potuto esibirsi sulle note della simpatica orchestra “le gamolle” che ha rallegrato la
festa per l’intero pomeriggio. Vista la grande
partecipazione di pubblico si può senz’altro
dire che la manifestazione è stata un successo
oltre ogni più rosea aspettativa.
A SCUOLA DI CUCINA CON LA PRO LOCO
DI MONTJOVET
A
spiranti pasticceri nelle cucine dell’area
sportiva di Montjovet. Il corso, organizzato dalla Pro Loco, è affidato alla maestria
dello chef Sergio Benedetto che per decenni ha
solleticato i palati sopraffini degli abitanti di
Saint-Vincent e non solo. L’iniziativa ha avuto
oltre 50 adesioni. L’elevato numero dei partecipanti ha costretto gli organizzatori a dividere il
corso in due gruppi. Dieci le lezioni previste per
ogni gruppo. Al termine ci sarà una grande kermesse dove ogni partecipante darà prova delle
capacità acquisite durante il corso. Saranno tutti promossi? …Ai posteri l’ardua sentenza!
DUE REINES SULLA ROTONDA DI BERRIAZ
A MONTJOVET
M
ontjovet dedica la sua prima rotonda alle “Batailles
de reines”. Da ottobre,
infatti, due mucche battagliere, a
grandezza naturale, fanno bella
mostra di sé al centro della rotatoria realizzata all’altezza della
frazione Berriaz, sulla statale 26. Si
tratta di sculture realizzate in Svizzera in un atelier che già aveva por-
tato a compimento opere simili per
l’Assessorato regionale dell’Agricoltura. Una festa di fiori colorati,
offerti dal vivaio Floricoltura Valdostana di Saint-Vincent, ingentilisce
il “combat”.
Si tratta, è bene precisarlo, di un allestimento temporaneo nell’attesa
che venga ultimato l’adeguamento
della viabilità comunale.
Dai Comuni
FIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESA
PER IL NUOVO CENTRO PER L’IMPIEGO
DI VERRÈS
L
o scorso venerdì 22 dicembre, nella sala consiliare del municipio di
Verrès, il presidente della Regione
Luciano Caveri e il sindaco Piero Prola alla presenza dell’assessore alle Attività
produttive e Politiche del Lavoro, Leonardo La Torre, e dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Verrès, Silvio
Perruchon - hanno firmato il protocollo
d’intesa per l’insediamento del centro
per l’impiego nel fabbricato denominato “Palazzo”, in piazza René de Challant.
La nuova sede, ubicata in pieno centro
storico, sostituirà quella di via XXVI Febbraio che, in base a una recente analisi
condotta sulle caratteristiche logistiche,
risulta scarsamente adeguata negli spazi
e nella disposizione dei locali, tanto che
ne risulta ostacolata l’erogazione dei
servizi minimi previsti dallo standard nazionale. I costi di gestione della struttura
saranno a carico della Regione mentre il
Comune si assumerà gli oneri relativi alla
manutenzione ordinaria e straordinaria.
MANIFESTAZIONI
Pubblichiamo alcune delle manifestazioni inverno
Primavera 2007 a cura del Comune di Verrès, della Biblioteca e delle associazioni verreziesi
23
Musica
24
Prima puntata di un viaggio
nel mondo della musica nella
Comunità Montana Evançon.
E
’ davvero interessante il panorama musicale nel comprensorio
della Comunità montana. Cori,
cantorie, ma anche gruppi rock, metal
e jazz offrono una scelta che può dav-
vero accontentare tutti gli amanti delle
sette note. Per questa prima puntata
di un’inchiesta sul mondo della musica,
abbiamo voluto prendere in considerazione i cosiddetti “gruppi giovani”. Nel
nostro territorio ci sono musicisti ormai
affermati, come i Noir Ensemble Trio:
il gruppo jazz – composto da Manuel
Pramotton di Donnas (sassofoni), Enzo
Favre di Champdepraz (contrabbasso) e
Massimo Leonardi di Châtillon (batteria)
– si è già esibito in concerti in tutta Italia conquistando apprezzamenti di pubblico e critica e anche numerosi premi.
Non mancano però band che la notorietà non l’hanno ancora raggiunta e che
suonano per divertimento ma sperando
sempre, chissà, di riuscire, come si dice, a
“sfondare”…
SUCK THE SOUND:
“Pochi posti per suonare”
“S
uck the sound”, ovvero il rock
a Montjovet. Flavio Cretier
(21 anni, batteria), Manuel
Bonjean (21 anni, chitarra), Victor Nigra
(20 anni, voce) e Jean Nigra (17 anni,
basso) si sono messi insieme a giugno
del 2005 iniziando a suonare cover dei
Nirvana, dei Green Day e soprattutto del
loro gruppo preferito, i Red Hot Chili
Peppers. “Ma con il passare del tempo
il nostro repertorio si sta allargando
– spiegano – e stiamo iniziando a fare
pezzi nostri: per ora ne abbiamo composti sei ma ne abbiamo già in cantiere
degli altri”. I “Suck the sound” sono giovani ma la loro musica non vuole essere
troppo disimpegnata. Anzi, i loro testi
contengono anche messaggi importan-
ti. “In “Valori fantasma”, ad esempio,
- racconta Flavio - parliamo di come sia
importante pensare con la propria testa,
senza seguire mode e luoghi comuni. In
“Uomini di gesso”, invece, mettiamo in
evidenza l’indifferenza e la mancanza
di solidarietà del mondo moderno”. Il
complesso di Montjovet si esibisce per
ora nel circondario: al pub Nigra (dove
“giocano in casa” dal momento che il
titolare Umberto è il padre di due musicisti), ai palchetti o al Karma Bar di SaintVincent. “Ma in realtà – sottolineano
– qui in Valle ci sono ben pochi posti per
suonare rock dal vivo. Si dà molto spazio
alle tradizioni, ed è giusto, però è importante anche non frustrare le passioni dei
giovani”. Già, perché quello che voglio-
no i “Suck the sound” è suonare. Suonare per il piacere di farlo. “Certo se arriva
la possibilità di sfondare non ci tiriamo
indietro ma non siamo di quelli che inseguono il successo a tutti i costi. – dicono
– A noi quello che importa è divertirci
mentre suoniamo la nostra musica, e far
divertire il pubblico naturalmente. Non
c’è niente che dia più soddisfazione di
vedere la gente che si emoziona ed è felice di sentirti”.
Musica
SKAPADAKÀ:
“La musica come divertimento”
L
La musica come puro divertimento. Potrebbe essere questo il motto della band “Skapadakà”, una
compagine che svela la propria originalità fin dal nome, un calembour basato su
un espressione piemontese (letteralmente “scappati da casa”, cioè scapestrati,
perdigiorno) e il genere musicale “Skà”.
Lo “Skà” è una musica allegra e trascinante basata su un frenetico ritmo “in
levare”, nata in Giamaica e poi “cresciuta” in Inghilterra, e resa famosa anche in
Italia dai recenti successi dei Meganoidi.
I componenti della band sono ben otto,
un numero alto ma necessario per coprire tutti gli strumenti che il genere musicale richiede: Mauro Giovanzana (voce),
Michel Prola (chitarra) e Alessandro Solari (batteria) sono di Verrès; Alex Nicod
(chitarra) è di Issogne; Alessandro Vuillermoz (tromba) è di Pont-Saint-Martin
mentre Diego Girodo (trombone) e Stefano Chanoux (sassofono) sono di Tavagnasco; Alessio Favre, infine – che ha
sostituito meno di un anno fa Federico
Tadiello al basso – è di Champdepraz. “Il
gruppo si è formato nel 2003 – spiegano
Mauro Giovanzana e Michel Prola – grazie a un giro di conoscenze e al passaparola. Poi, a luglio del 2004 abbiamo fatto il nostro primo concerto alla Festa dei
Coscritti di Issogne”. Gli “Skapadakà”
continuano a suonare nei palchetti e
in qualche pub, il Nigra di Montjovet e
il Gasoline di Verrès soprattutto, ma il
loro repertorio si è ampliato: non più
solo cover di Meganoidi, Persiana Jones,
Matrioska o Vallanzaska ma anche pezzi
propri. “Ora stiamo pensando di fare un
cd demo – rivelano – per farci conoscere e per poterci esibire anche fuori dal
circondario. Intanto però continuiamo a
suonare per divertirci, poi si vedrà: tutto
quello che viene è buono”. E difficoltà
ce ne sono? “Beh – raccontano divertiti
– la cosa più difficile rimane trovarsi tutti
insieme, anche solo per fare le prove”.
Essere in otto ha i suoi svantaggi…
FONOFOBIA:
un repertorio da Elvis agli Iron Maiden
S
uonano un genere diverso – rock
che a tratti sfocia nel metal – ma
sono strettamenti collegati agli
Skapadakà: i Fonofobia, nati con l’attua-
le formazione di sei elementi nel settembre del
2005, hanno infatti all’interno della propria formazione due componenti
che suonano nel gruppo
“Skà”. Si tratta di Alex
Nicod (chitarra e cori) e
di Alessandro Solari (batteria). Gli altri membri
della band sono Stefano Giovanzana di Verrès
(voce, fratello maggiore
del cantante degli Skapadakà), Matteo Foy di
Issogne (basso) e Franco
Quey e Jean Paul Quey di
Issogne (rispettivamente
chitarra e tastiere). Il loro
repertorio - che portano
nei pub della zona ma
che è ormai conosciuto
anche in Alta Valle dopo i concerti di La
Thuile e di Rhêmes-Notre-Dame – è composto per ora esclusivamente da cover
che spaziano dai Litfiba a Ligabue, da
Vasco Rossi ai Nomadi, da Elvis Presley
fino ai Guns ‘n Roses e agli Iron Maiden.
“Vorremmo iniziare a fare anche qualche pezzo nostro per poi magari poter
incidere un demo, – spiega Matteo, il
bassista – ma siamo già soddisfatti di
come vanno la cose. Abbiamo un bello
spazio per provare, nella saletta sotto le
scuole elementari di Issogne, che ci concede gentilmente l’Amministrazione comunale. E di concerti riusciamo a farne
abbastanza, almeno una volta al mese
in media”. La caratteristica evidente
del gruppo è che, prima ancora che una
band, sono un gruppo di amici: “Suonare ci piace, è un modo per divertirsi e per
fare festa insieme”. Quindi, anche per
loro, prima di tutto viene il divertimento: “Certo, anche se siamo orgogliosi
della crescita che abbiamo avuto musicalmente da quando ci siamo messi insieme. E anche il pubblico apprezza quello
che facciamo: ormai abbiamo anche un
gruppetto di nostri fans affezionati”.
25
Economia
26
PRESENZE TURISTICHE NEL TERRITORIO
A
nche in questo numero del notiziario Evançon riportiamo i
dati delle presenze turistiche
nel territorio della Comunità Montana, in base ai rilievi effettuati dall’Aiat Monte Rosa. La tendenza pare
indicare un leggero calo del movimento turistico nel comprensorio; un
decremento si nota in particolare nei
mesi di gennaio (complice la mancanza di neve), marzo (ma nel 2005
vi cadevano le festività pasquali, che
quest’anno hanno invece avuto luogo
nel mese di aprile), agosto, settembre
e ottobre. Incrementi si sono invece
registrati a febbraio, aprile, maggio e
giugno. Pressoché invariate le presenze nel mese di luglio.
VITICULTURA NELLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇON
U
no dei settori della nostra economia che al momento gode
senz’altro di buona salute è
quello della viticoltura. I vini valdostani, ormai non più considerati da nessuno un prodotto “minore”, hanno
saputo conquistarsi l’apprezzamento
di gente comune ed esperti, ottenendo ancora molto recentemente premi
prestigiosi a livello nazionale ed internazionale. Nella Comunità Montana
Evançon la realtà vinicola numerica-
mente più significativa è senz’altro
quella della cooperativa La Kiuva di
Arnad. Ma non mancano produttori,
per così dire,“di nicchia”, la cui attività non merita di certo una minore
considerazione.
LA KIUVA: ora cerchiamo di farci conoscere fuori Valle
L
a cooperativa La Kiuva è senz’altro
la realtà più importante e nota del
mondo vitivinicolo della Comunità Montana Evançon. Quest’anno nelle
cantine della cooperativa di Arnad sono
entrati circa 900 quintali di uva, da cui
verranno ricavate 65-70mila bottiglie
di vino. Un’annata che il presidente Ivo
Joly definisce discreta: “Rispetto all’an-
no scorso c’è stato un piccolo calo nella
produzione al metro quadrato - dice – e
questa flessione si è concretizzata in un
10% in meno di uva conferita. Ma ciò
è dovuto anche ad un fatto positivo, e
cioè che i soci hanno effettuato i diradi che abbiamo loro richiesto: un segno
che i viticoltori si stanno professionalizzando”. Per quanto riguarda la qualità
del raccolto, le piogge di settembre e ottobre hanno un po’ frenato gli entusiasmi dell’estate, quando sembrava che si
profilasse un’annata d’oro. “Comunque
siamo riusciti ad avere una produzione
di Nebbiolo piuttosto buona – prosegue
Joly – perché abbiamo tardato a sufficienza la vendemmia”. Le uve Nebbiolo,
destinate alla produzione dell’ArnadMontjovet, rappresentano circa la metà
di ciò che viene portato nelle cantine
della Kiuva. Il resto si divide in Chardonnay (10%), Müller (10%), Petite Arvine
(5%), Pinot Noir (5%) e Merlot (5%); il
restante 15% è utilizzato per produrre
vino da tavola.
Nonostante la buona salute di cui al momento gode la cooperativa, anche Ivo
Joly sottolinea come uno degli aspetti
più problematici dell’attività sia la vendita: “Vendere non è semplice. – dice
– il mercato valdostano è ormai saturo
di vini nostrani e diventa difficile inserirsi. Anche per questo stiamo cercando
di far conoscere e di proporre il nostro
prodotto anche fuori Valle, mettendone
in evidenza in particolare la qualità”.
Economia
GABRIELLA MINUZZO: la novità è il Müller passito
U
n’azienda che non ha grandi
numeri ma che punta su prodotti genuini e che forse proprio
per questo ha saputo conquistarsi la sua
nicchia di mercato. E’ questa la caratteristica principale dell’azienda vinicola di
Gabriella Minuzzo, che coltiva circa un
ettaro di vigna a Challand-Saint-Victor.
“L’annata è stata decisamente buona
– dice la titolare – anche perché abbiamo vendemmiato prima della pioggia e
l’uva era perfettamente sana”. La produzione di Gabriella Minuzzo si aggira
intorno alle duemila bottiglie di Müller
duemila di Pinot Noir, cinquecento di Pinot Noir in barrique e circa 700 di vino
da tavola denominato “Rabec”. Ma non
mancano le novità: “Quest’anno per la
prima volta abbiamo raccolto Müller
Thurgau passito: – spiega – vedremo
come andrà. Inoltre abbiamo piantato
una nuova vigna con uve Merlot, Gamay
e Majolet ma perché questo nuovo impianto entri in produzione dobbiamo
aspettare ancora almeno un anno”. A
differenza di alcuni altri suoi colleghi,
Gabriella Minuzzo non sembra avere
particolari difficoltà a vendere il proprio
prodotto: “Abbiamo un buon numero
di clienti ormai abituali e vendiamo con
discreta facilità quello che produciamo,
anche perché la quantità non è molto
importante. Naturalmente della vendita
ci occupiamo direttamente noi: - conclude - in un’azienda piccola bisogna cavarsela con i propri mezzi”.
FABRIZIO PRIOD: tecniche semplici e naturali
I
l “credo” di Fabrizio Priod è semplice: ciò che più conta non è “quanto”
si produce ma “come”. E il viticoltore di Issogne, che coltiva circa 3mila metri quadrati di vigna senza uso di insetticidi né di diserbanti, pensa che il modo
migliore per fare un buon prodotto sia
servirsi di tecniche semplici e naturali.
“E’ mia profonda convinzione – spiega
– che l’aggiunta di sostanze estranee al
vino durante le varie fasi della vinificazione né impoverisca la qualità, oltre ad
annullarne la tipicità e l’originalità. Per
questo nella trasformazione di uve non
utilizzo sostanze chiarificanti né atte a
prevenire depositi. Tecniche artigianali
ma sempre mirate alla valorizzazione
dell’origine e della qualità dell’uva”.
La produzione di Priod è di cica 1.500
– 1.700 bottiglie l’anno, delle quali 200
di Merlot “in purezza” e le altre di rosso
a uve miste ma con una quantità di Nebbiolo inferiore a quella del tradizionale
Arnad-Montjovet. “Una delle caratteristiche dei miei vini – conclude – è che rimangono almeno 18 mesi in serbatoio e
altri 12 in bottiglia per l’affinamento: insomma, prima che escano dalla mia cantina passano sempre almeno due anni
e mezzo”. Fabrizio Priod vende per ora
esclusivamente in Valle, in particolare a
ristoratori, enoteche e privati.
DINO BONIN: un’azienda con oltre trent’anni di esperienza
D
ino Bonin di Arnad ha rilevato nel 1987 l’azienda vinicola
fondata dal padre Cesarino
nel 1973. E l’esperienza ormai più che
trentennale si fa sentire nella sua produzione, in cui non mancano punte di
assoluta eccellenza come lo Chardonnay
2005, segnalato quest’anno tra i migliori
vini d’Italia nella guida curata da Luca
Maroni. Ma, a prescindere dai riconoscimenti, per Dino Bonin è l’annata nel suo
insieme ad essere stata positiva: “E’ andata bene: – spiega – abbiamo portato
in cantina circa 170 quintali di uva per
una produzione di 16-17mila bottiglie.
Come quantità e qualità siamo sui livelli degli scorsi anni”. L’azienda di Bonin
produce circa 8mila bottiglie di Pinot
Noir, 4mila di Arnad-Montjovet, 2mila
di Chardonnay, mille di Müller, 700 di
Arnad-Montjovet supérieur e 500 di
Chardonnay vendemmmia tardiva. Inoltre nelle sue cantine vengono distillate
anche quasi trecento bottiglie di grappa
all’anno. Ma il viticoltore di Arnad non
nasconde comunque i problemi che ci
sono nel vendere il prodotto: “Ormai
di vino in Valle ce n’è davvero tanto e il
mercato è saturo. – dice – Io vendo ancora quasi solo nella nostra regione ma sto
iniziando a farmi conoscere anche fuori,
in particolare nel Canavese”.
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Poste Italiane S.p.A.Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 N.46)art.1 comma 1 DCB (Aosta) - Infovallée n. 04 - 2007 (Con allegato)