NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL`ASSOCIAZIONE

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NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL`ASSOCIAZIONE
Anno 20 • N. 42 • maggio 2008 • poste italiane S.P.A. spedizione in Abbonamento postale – d.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 nº 46) art. 1, comma2, dcb vicenza
NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE
ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA
Assemblea:
il rinnovo delle
cariche sociali
Il “Distintivo
d’oro” ai
collaboratori
che operano
da trent’anni
Anno Palladiano:
mostra
fotografica
Claudio Rinaldi
• In caso di mancato recapito, si prega di restituire presso VICENZA CPO al mittente, che si impegna a pagare quanto dovuto •
Sommario
In questo numero
NOTIZIARIO SEMESTRALE DELL’ASSOCIAZIONE
ITALIANA DONATORI ORGANI VICENTINA
Anno 20 – Nr. 42 Maggio 2008
Periodico semestrale dell’AIDO
Provinciale di Vicenza
Registrazione Tribunale
di Vicenza n. 572/1987
Direttore:
Bruno Zamberlan
Direttore responsabile:
Giandomenico Cortese
Comitato di redazione:
Sig. Giovanni Bianchi
Ing. Fabrizio Busnardo
Rag. Ugo Capraro
Dr. Giandomenico Cortese
Comm. Luigi Gino Rigon
Comm. Bruno Zamberlan
Direzione, redazione, amministrazione:
Sede provinciale AIDO
Viale Trento, 128 – 36100 Vicenza
tel/fax 0444/543379
Conto corrente postale nr. 11968369
Codice fiscale: 95016090243
Associazione con personalità
giuridica (art. 12 c.c.) delibera Giunta
Regionale Veneto nr. 7176/12.12.1989;
iscritta Registro Regionale del Volontariato
posiz. VI-0048 dal 18/2/1986.
Associazione ONLUS
D.L. 04/12/1997 nr. 460.
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in
Abbonamento Postale – D.L. 353/2003
(conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2,
DCB Vicenza
Stampa:
Tipografia Rumor S.r.l. – Vicenza
Tiratura 45.000 copie. Sono spedite gratuitamente alle famiglie dei Soci Aido della
Provincia di Vicenza e distribuite ai 7.000
studenti che l’Aido incontra annualmente.
Altre copie sono destinate ai Comuni, agli
ambulatori medici, alle sedi Aido Nazionale,
Regionali e Provinciali.
Assemblea elettiva 2008 – 2011: la relazione del Consiglio
di Bruno Zamberlan
Riconoscimento a collaboratori e dirigenti
Organigramma della sezione provinciale
Pensieri: E la vita corre, non aspetta
di Giandomenico Cortese
Incontro all’armonia della vita
di Giampiero Mattarolo
Lettere e testimonianze:
Il dramma di Camisano Vicentino
del Vescovo Nsiglia e di Giovanna Barato
Dalla sofferenza all’impegno
di Stefania Signorin Bertacche
Ponderazioni e sorrisi
di Livio Binato
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17
Iniziative:
Incontro con gli studenti delle scuole medie e superiori
Campagna di prevenzione alcologica: – alcol + gusto
Anno Palladiano: mostra fotografica C. Rinaldi
con il Comune di Vicenza e l’Aido
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Ricordiamo i nostri donatori e amici 24
Notizie
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Vita dei gruppi 28
Hanno dato un contributo per Rivivere: Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro
SpA – Vicenza, Elena e Gianfranco Simonetto, Trivellato SpA -Torri di Quartesolo,
in memoria di Amalia Maltauro; Signorin Stefania in memoria di Paolo Bertacche;
Banca d’Italia –filiale di Vicenza; Claudio Rinaldi in memoria di Renato Azzolin;
Comune di Pove del Grappa; Gruppo Aido di Arsiero; Arnaldi Arnaldo; Basso Renato;
Bernkopf Vittoria; Bettenzoli Gaetano; Bizzotto Elda; Bonotto Odilla; Bordignon Lia;
Bragiola Alessandra; Bresolin Maria Rosa; Brun Venanzio; Brunetti Sergio; Caoduro
Paolo; Carta Aldo; Cavalli Raffaele; Cingano Angelo; Collareda Riccardo; Cremonini
Luciano; Crepaldi Carolina; Crosara Silvio; Dal Lago Viviana; Dalla Pozza Gianluca;
Della Rovere Arnaldo; Derna Luigi; Fabris Adriano; Favrin Dario; Filippi Farmar
Antonio; Francesconi Giovanni; Girardi Annalisa; Gusy Aldo; Lain Luciano; Lusiani
Fabio Gilberto; Marchetto Luciana; Meneghello Reginaldo; Pertile Giulio; Piazza
Giuseppe; Pinaroli Giuseppe; Pozza Renato; Rampon Giuliana; Rossi Girolamo;
Segafredo Bruna; Slaviero Franco; Sommaggio Daniela; Stefani Giovanni; Sturati
Vittorio; Torresin Battista; Visentin Adriano; Zanetti Antonia; Zanotto Manola;
Zanotto Massimo; Zuinisi Antonia; altri soci e privati cittadini.
SITO INTERNET:
CASELLA E-MAIL:
Prima di copertina: “Fuoco” (foto di Cesare
Gerolimetto)
Ultima di copertina: “La fioritura dei ciliegi”
(foto di Cesare Gerolimetto)
Alle pagine 3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-15-16
-17-19-22-27-28-29-31-33-36: foto di Cesare
Gerolimetto, Claudio Rinaldi, Benedetta e
Luca Risino.
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WWW.AIDOVICENZA.IT
[email protected]
[email protected]
* 5 per mille *
La legge finanziaria 2008 ha confermato la possibilità di destinare la quota
del 5 x mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a finanziamenti
rivolti al volontariato. I fondi raccolti dall’AIDO saranno destinati alle esigenze di tutta l’Associazione. Invitiamo i soci ed amici ad indicare il codice
fiscale dell’A.I.D.O. Nazionale:
800 23 51 01 69
Assemblea elettiva
ASSEMBLEA ELETTIVA PROVINCIALE 2008 – 2011
Relazione del Consiglio Provinciale - Vicenza, 6 aprile 2008
di Bruno Zamberlan
Signore e Signori, Autorità, amici e
dirigenti dell’Aido Vicentina, in nome
del Consiglio Direttivo Provinciale vi
porgo il più cordiale saluto ed un grazie per la vostra presenza.
Oggi il Consiglio uscente rimette all’Assemblea il mandato ricevuto
quattro anni fa, confidando di aver
corrisposto al meglio alla fiducia accordata. Ai delegati il giudizio su ciò che
siamo riusciti a fare, che va misurato
sul bilancio sociale e morale, piuttosto
che sul bilancio economico, che, per
un’associazione come la nostra – che
vive sostanzialmente sui piccoli contributi dei propri associati e dei gruppi
comunali – è di aspetto secondario e
minore.
La relazione si basa su alcuni indicatori che permettono il passaggio
dall’efficienza all’efficacia. La nostra
Associazione è una “organizzazione ad
esclusivo movente ideale”, che non può
essere giudicata con criteri economici,
“Assemblea AIDO”
(Foto di Claudio Rinaldi)
ma da quanto ha saputo trasmettere
alla comunità vicentina in idealità,
umanità, condivisione solidale.
Se il vostro giudizio sarà positivo,
avrete la possibilità di confermare la
fiducia ai consiglieri uscenti, che in
gran parte vengono riproposti dai
rispettivi Gruppi Comunali, integrati da altri amici che offrono,
dopo qualche anno, nuovamente la
loro disponibilità, e da altri ancora
che vengono proposti per l’impegno
già dimostrato a livello di gruppo e
di zona.
Sono un elemento positivo e di
apprezzamento sia le numerose candidature, sia le collaborazioni importanti
che abbiamo avuto e che si prospettano
anche per il futuro, segno che per l’Aido Vicentina si riscontra una grande
disponibilità.
Per questo un grazie sincero a tutti
coloro che hanno dato e continueranno a dare una mano.
La legislatura
sui trapianti
Il primo aprile di nove anni fa
veniva promulgata la legge 91/99: una
buona legge per molti aspetti. Di difficile applicazione per altri, come per la
dichiarazione di volontà alla donazione
(art.4), così che siamo ancora in regime di disposizioni transitorie (art.23)
in base alle quali i familiari “possono
presentare opposizione scritta entro il
termine corrispondente al periodo di
osservazione ai fini dell’accertamento
di morte”.
In pratica tutto dipende – o si fa
dipendere per giustificata prudenza –
dall’autorizzazione dei familiari.
La legge prevede il silenzio-assenso informato, ma la dichiarazione di
volontà, che contempla la registrazione
dei sì, dei no e dell’informazione registrata, è troppo macchinosa, tanto che
al 31.3.2008 le persone che sono andate a registrare la propria dichiarazione
alle ULSS in tutta Italia sono 88.557,
di cui 11.448 per dire no!
Perché non prevedere la sola registrazione di coloro che in vita si
oppongono? Sarebbe ugualmente
rispettato un punto fondamentale
della legge, che è la libertà e la volontà
di scelta di ciascuno di noi.
In Spagna il silenzio-assenso applicato fa di questo paese il leader mondiale dei trapianti con il 35 p.m.p.: in
costante aumento anche per il 2007.
Ed anche la Spagna ha il suo nord ed il
suo sud, con punte di 50 pmp e minimi sotto il 20; con mentalità e storia
molto vicine a noi.
A livello di eccellenza, subito dopo,
troviamo l’Austria.
In Gran Bretagna ha fatto scalpore nel gennaio scorso l’annuncio del
primo ministro Gordon Brown che
3
Assemblea elettiva
propone la legge del silenzio-assenso.
La civilissima Inghilterra non ha
una legge sul consenso alla donazione
degli organi ed il sistema britannico
funziona solo in parte. Risultato:
il 14,9 pmp, uno dei tassi più bassi
in Europa. E nel contempo muoiono
1.000 pazienti all’anno in lista d’attesa.
Nel 2004 Brown aveva votato contro
ad una proposta analoga. I tempi cambiano anche per loro ….
In Italia, dopo un decennio di crescita, lo scorso anno ha segnato una
seppur lieve inversione di rotta. Oggi
assistiamo ancora al rifiuto della famiglia al prelievo degli organi del congiunto che si aggira sul 30%. Questo
comporterà per il futuro, se non saranno presi provvedimenti, un calo lento
e insidioso dell’attività di trapianto. Il
rifiuto in media del 30% diventa addirittura il 50% nelle regioni del sud.
Ma da lì, come da altri posti, quando è
possibile, si fanno i viaggi della speranza nelle regioni del nord. Oppure si va
a sfruttare la miseria del terzo o quarto
mondo per comprare un rene: la vera
piaga etica e sociale della nostra epoca.
Bisogna insistere ancora, senza stancarci, sempre, sul concetto che il prelievo degli organi non costituisce un’offesa alla dignità umana nè violazione
della salma, che dopo poche ore va in
disfacimento, secondo natura. Leggevo
recentemente un intervento del prof.
Giuseppe Remuzzi, noto chirurgo di
Bergamo: “È giusto assistere gli anziani
e vaccinare i bambini. È giusto in caso
“Assemblea AIDO”
(Foto di Claudio Rinaldi)
4
di pericolo difendere il proprio paese
con le armi ed anche sacrificare la vita.
È per legge. Ma perché non dovrebbe
essere un dovere anche quello di lasciare i nostri organi quando a noi non
servono più a chi ne ha bisogno per
vivere? Se no finiscono sotto terra o si
bruciano!”
Nella vicina Svizzera il 1.7.2007 è
entrata in vigore una nuova legge sui
trapianti, che sancisce a livello federale il principio del consenso allargato
della persona deceduta quand’era in
vita, documentato sulla tessera sanitaria. Quest’anno tutta la Federazione è
impegnata ad informare la popolazione
con ogni mezzo, in ogni luogo, dalle
scuole ai mezzi pubblici.
Come associazione diamoci
quest’anno un rinnovato traguardo: il
compimento integrale della legge 91,
con l’applicazione del silenzio assenso. Buona parte dell’Italia credo sia
matura per questo. Il resto seguirà.
La situazione
dei trapianti
Il 2007 a livello nazionale ha sostanzialmente confermato i risultati del
2005 e del 2006, con qualche lieve
flessione dell’ordine del 3%, dopo 15
anni di costante crescita, di donatori
effettivi, dal 5,8 pmp del 1992 al 21 al
31.12.2007, con punte minime del 10
pmp (Calabria, Puglia, Sicilia, Campa-
nia) e massime per Toscana e Veneto
rispettivamente al 33,4 e 29,4. Nel
2005 – anno dei record – l’Italia aveva
raggiunto il 2^ posto in Europa, dopo
la Spagna.
Il 2006 ha confermato ed incrementato il grande risultato per i donatori
effettivi: Italia 21,6 per milione di
abitanti; media europea 18,8 pmp. Il
Nord è al 25,9; il Centro al 24,0; il Sud
il 10,7. Il Veneto al 30 pmp: il miglior
risultato fra le regioni con più di 4
milioni di abitanti.
Nel 2007 sono stati effettuati 3.228
trapianti; la metà di rene; cresce di
parecchio il trapianto di fegato.
L’Italia è al primo posto per quanto
riguarda la qualità dei trapianti. L’ha
certificato il prestigioso “Collaborative
Transplant Study (CTS)” di Heidelberg, centro di riferimento internazione della più antica università tedesca.
Le liste d’attesa sono sempre elevate:
10.099 pazienti, di cui oltre il 60% per
il rene. Per gli altri organi la mortalità
in lista è in media del 10%.
Ma il Veneto è assolutamente
all’avanguardia per la donazione dei tessuti anche a livello Europeo. Sul totale
nazionale il Veneto contribuisce con il
30% per le cornee; con il 52% per la
membrana amniotica; per il 64% per le
valvole; per il 92% per i vasi; per il 29%
per le ossa. Gli ospedali della nostra
Provincia conferiscono in parte alla
Banca dei Tessuti di Treviso ed in
parte (l’Ulss 5) alla Banca di Tessuti di
Verona.
Un quadro che il direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro
Nanni Costa, definisce “in chiaro
scuro”: “Da un lato – spiega – c’è un
aumento dei donatori segnalati, ovvero
dei potenziali donatori segnalati dalle
rianimazioni, e questo è positivo, ma
dall’altro si registra anche un calo dei
donatori effettivi e una crescita dell’opposizione alla donazione degli organi.
La ragione? Molto dipende dal fatto,
che è in aumento l’età dei donatori:
cresce, cioè, l’anzianità dei donatori,
anche per effetto del generale invecchiamento della popolazione, con la
conseguenza che in vari casi gli organi
non risultano alla fine utilizzabili ai
fini del trapianto. Ma se il fattore
anzianità gioca un ruolo importante,
Assemblea elettiva
bile fondatore Giovanni Rama, scomparso al termine dello scorso anno. In
Africa lo chiamavano “il grande saggio
dell’occhio”. Nei trapianti di cornea è
stato il protagonista assoluto con oltre
6.000 interventi. Per tutti era il “maestro” per eccellenza. Per gli oculisti
ed i sanitari. Per noi dell’Aido, che lo
abbiamo conosciuto, maestro di vita e
di umanità.
Nella nostra Provincia sono state
prelevate 686 cornee nel 2007. Un
dato importante è che il prelievo ha
interessato tutti gli ospedali delle quattro Ulss provinciali: Bassano nr. 144,
Asiago 14; Thiene-Schio 12; Arzignano
74, Montecchio Maggiore 4; Noventa
Vic. 10, Vicenza 428.
“Acqua”
(Foto di Cesare Gerolimetto)
resta il fatto, che in molte regioni
continua ad essere molto lacunosa l’organizzazione.”
Della preminenza del Veneto non
poteva non accorgersi il Ministero
della Salute, che con una recente iniziativa ha posto come capofila nazionale
proprio il Veneto, in coordinamento
con il Centro Nazionale Trapianti. Il
Ministero ha avviato una serie di otto
progetti, che vanno dal rigetto ai percorsi integrati ospedale-territorio, dal
programma a favore di soggetti deboli
agli interventi più difficili, alla diffusione dei risultati tra gli operatori del
settore. In poche parole “fare rete”
su argomenti strettamente scientifici,
sullo studio della gestione del settore e
sul tipo di modello applicare. Saranno
18 mesi di studio affidato a 50 gruppi
di lavoro, per arrivare a raccordare tra
loro le varie esperienze e competenze e
farne un’unica realtà nazionale. Ottima notizia davvero.
Ci congratuliamo con il nostro sistema sanitario veneto e con tutti gli
operatori del settore e, per l’appoggio e
la collaborazione offerta per la sensibilizzazione della nostra gente, anche un
po’ con noi dell’Aido ….
Il dato che più interessa la nostra
associazione è l’opposizione alla donazione, che è l’opposto dello scopo della
nostra azione, che è il consenso.
La media nazionale delle opposizioni nel 2007 è stata del 32%, con punte
anche del 40 e 50% delle regioni del
Sud e purtroppo sono in aumento.
Il Veneto conferma il suo primato
positivo: il 21%.
Ma è nella donazione di cornee e
tessuti che il Veneto non ha confronti.
E si tratta dell’indicazione più precisa
ancora del prelievo multi-organo della
ormai generale acquisizione di consenso fra la nostra gente: se non tutto,
si dona quello che si può!
Cornee: Il Veneto è la prima regione
in Europa con 3.500 prelievi di cornee
e contribuisce per il 30% del totale
nazionale. La Banca degli Occhi di
Mestre, a cui tutto il Veneto conferisce
le cornee, è la prima banca italiana certificata dal Centro Nazionale Trapianti
in ottemperanza alla nuova direttiva
europea. Alla stessa Fondazione è stata
assegnata nel 2005 la Medaglia d’Oro
al Merito della Sanità Pubblica. Congratulazioni a questa istituzione, nostro
autentico fiore all’occhiello, ma anche
a tutti coloro che hanno operato, nelle
Ulss Venete come nelle associazioni di
volontariato, per il conseguimento di
questo grande risultato.
Il bilancio del 2007 della Fondazione è ottimo: oltre 2.000 persone ritornano a vedere grazie alla donazione
di 1.700 famiglie a favore di pazienti
nel Veneto (800), nel resto dell’Italia
(1000), all’estero (200).
Grande merito dei risultati della
Banca degli Occhi va all’indimentica-
Iscrizioni all’Aido
Le iscrizione all’Aido al 31.12.2007
sono nr. 1.119.760, con una riduzione
di 10.000 unità rispetto al 31.12.2006,
dovuta – si pensa – in parte alla revisione fatta degli iscritti per la trasmissione
dei dati al SIA.
Da noi il trend continua ad essere
positivo: abbiamo raggiunto le 54.500
tessere emesse. Lo scorso anno le
nuove iscrizioni sono state nr. 809.
Gli iscritti effettivi al 31.12.2007
sono 43.804, dopo il gran lavoro di
aggiornamento fatto per trasmettere
dati precisi al S.I.A., grazie all’impegno di Giovanni Bianchi e Ugo
Capraro. Senza il loro lavoro – assolutamente straordinario e senza alcun
risparmio – saremmo ancora fermi alla
… media nazionale.
Siamo la prima sezione del Veneto
e la prima in Italia in rapporto alla
popolazione residente.
Gli iscritti apparentemente non
sono cresciuti di molto. Ma non è
così: in questi ultimi quattro anni
del nostro mandato abbiamo raccolto
4.500 nuovi iscritti; cancellati 1.700
tra deceduti e trasferiti.
Ci siamo serviti per l’aggiornamento
anche del sistema dei resi postali nella
spedizione di Rivivere. Ci costa tempo
e danaro, ma così è necessario fare per
essere aggiornati.
S.I.A. – Sistema Informativo Aido:
5
Assemblea elettiva
registrazione degli iscritti
Sta diventando un dato incontrovertibile dell’effettiva capacità delle Sezioni
provinciali di essere efficienti ed efficaci
e di dare il loro apporto alla costituzione
di una base certa di donatori.
A fronte dei 1.119.760 soci al
31.12.2007 a livello nazionale, i dati
conferiti al SIA (al 31.3.2008) parlano
“Gallina”
(Foto di Cesare Gerolimetto)
6
di 826.730 tesserati segnalati, cioè il
74% del totale degli iscritti. Di questi
291.000 sono lombardi (su 316.000
iscritti), 176.000 veneti (il 92% su
190.000 iscritti), 137.000 emiliani (su
160.000 iscritti), cioè in queste tre
regioni il 73% del totale SIA.
Poi viene il Piemonte con 53.000,
la Toscana con 27.000. E poi ben 10
regioni a zero. Tutto questo dopo 4 anni
dall’avvio della procedura.
Attività 2007
Buona la partecipazione dei gruppi
alle attività nazionali (anthurium: 30
piazze coperte) o regionali (a Venezia
la presenza dei vicentini è stata molto
evidente); molti gruppi hanno mantenuto la tradizione della festa della rosa o
del donatore o chiamata in altro modo.
Riteniamo tutti che tale iniziativa sia
insostituibile per presentarci almeno una
volta all’anno alla comunità comunale,
zonale e/o parrocchiale; vari gruppi, poi,
hanno organizzato incontri serali con la
popolazione: le informazioni ricevute
sono state riprese anche in RIVIVERE;
– Settore scuola: è il nostro impegno
prioritario. Abbiamo avvicinato non
meno di 7.000 studenti in perfetto
accordo con le quattro Ulss ed i
dirigenti della scuola e collaborando
con le altre associazioni del dono
(Fidas, Avis, RDS Bassano, Admo).
Ne abbiamo diffusamente parlato nel
nostro notiziario negli ultimi anni;
– RIVIVERE: tiratura 90.000 copie
annue: è sempre più apprezzato e, di
conseguenza, sostenuto. Siamo l’unica Sezione in Italia che, senza obblighi
nè abbonamenti, riesce ad avvicinare
i propri iscritti due volte all’anno. Il
costo è molto impegnativo: ma dobbiamo fare ogni sforzo per continuare
su questa strada.
– “Al di là di noi stessi” di GD. Cortese per il trentennale dell’Aido Vicentina. È stata un’ottima iniziativa non
solo editoriale. Perché, alla intrinseca
valenza del libro, il valore aggiunto
è stata l’occasione di presentarci alla
opinione pubblica con una nuova
veste, in ambienti culturali primari
della nostra provincia, sostenuti da
eminenti personaggi.
Ad Asiago da Mario Rigoni Stern e
Sergio Frigo (caporedattore settore
cultura del Gazzettino); al Gallaforum
di Vicenza da Mons. Pietro Nonis,
Bepi de Marzi, Fernando Bandini
(presidente Accademia Olimpica),
Mariano e Cesare Galla (caporedattore cultura del Giornale di Vicenza);
Assemblea elettiva
a Bassano due volte: ospiti del Rotary
Club e della Libreria Palazzo Roberti,
presenti molte personalità della zona;
a Sandrigo su iniziativa del presidente nazionale delle Pro Loco, avv.
Michele Benetazzo; in altri comuni
su iniziativa dei gruppi Aido locali.
Ultimamente a Rosà, ospiti del Sindaco Lanzarin, con l’ottima presentazione del dr. Giampiero Mattarolo.
In questa occasione l’artista rosatese
Gianni Visentin ha donato il suo
quadro “Donazione” all’Aido. Grazie
a tutti questi, a Cesare Gerolimetto,
a Roberto Costa, a Giorgio Tassotti,
a molti altri. Ancora una volta un
grazie del tutto particolare a Giandomenico Cortese.
– Riorganizzazione dei Gruppi Comunali
Il Consiglio Provinciale nel marzo
scorso ha approvato una riorganizzazione che ha avuto la finalità di
coprire tutto il territorio provinciale,
con la costituzione di gruppi intercomunali, con l’accorpamento degli
iscritti dei piccoli comuni nei gruppi
vicini e funzionanti, in modo che
tutti gli iscritti siano informati delle
attività che si svolgono nella zona ed
invitati tutti a partecipare, nessuno
escluso. Secondo obiettivo: quello di
sensibilizzare gli iscritti dei comuni
senza gruppo a costituire il proprio
gruppo comunale.
Nell’ultimo periodo ci siamo riusciti
(Foto di Benedetta Risino)
a Grisignano di Zocco (150 iscritti,
presidente il dr. Lorenzo Quaranta)
ed a Quinto Vicentino (230 iscritti,
presidente Luciano Ziliotto): benvenuti tra noi.
Programma 2008
Sinergia: perseguire la collaborazione
con le associazioni dei donatori, nelle
varie attività, in particolare nella scuola.
Scuola: anche il prossimo anno scola-
“Assemblea AIDO” (Foto di Claudio Rinaldi)
stico 2008/2009 vedrà il programma di
incontri nelle scuole superiori predisposto in accordo con le 4 Ulss provinciali,
in collaborazione con le associazioni dei
donatori. Seguendo la turnazione che ci
siamo dati, l’organizzazione degli incontri spetterà all’Aido. Altrettanto si farà
nelle scuole medie, generalmente su iniziativa dei Gruppi Comunali Aido. Ed
alcuni Gruppi incontrano anche le classi
V^ elementari. E la presenza dei medici, anch’essi volontari, è una costante
consolidata ed irrinunciabile. Ritengo
che questo sia un punto a nostro favore,
come Aido Vicentina, molto importante e qualificante. Va segnalata altresì la
presenza sempre più collaborativa degli
insegnanti e dei dirigenti, sia prima che
dopo gli incontri.
Rifondazione di alcuni Gruppi
Comunali: vi sono 6 gruppi in sonno
da alcuni anni. È necessario provvedere
al loro rinnovo con l’impegno degli
iscritti e la collaborazione delle zone.
Festa della rosa in primavera: è una
iniziativa semplice anche per un sicuro
autofinanziamento.
L’assemblea elettiva regionale si svolge il 4 maggio a Zelarino – Mestre. I
nostri delegati sono 15 (uno ogni 3.000
iscritti).
Giornata della donazione: è stata
fissata il 18 maggio la Vogada a Venezia.
Già alcuni gruppi si stanno preparando
per parteciparvi.
Adunata Nazionale Alpini a Bas-
7
Assemblea elettiva
sano: 10 e 11 maggio. Parecchi di noi
sono anche alpini. Parteciperemo alle
iniziative dei nostri amici di Bassano.
Giornata nazionale per l’informazione (anthurium): si svolgerà in autunno. L’adesione resta libera e volontaria
dei gruppi e/o delle zone che desiderano
partecipare.
Ringrazio sentitamente i componenti
uscenti del Consiglio, del Collegio dei
Revisori, del Collegio dei Probiviri e tutti
i dirigenti della Sezione provinciale e dei
Gruppi Comunali del sostegno e della
collaborazione offerti. Ringrazio voi tutti
della fiducia che ci avete dimostrato.
Il presidente provinciale,
Bruno Zamberlan
Assemblea AIDO: alcuni dei premiati per i trent’anni di impegno
Riconoscimento a collaboratori e dirigenti
per il sostegno trentennale dato all’aido vicentina
Nel corso dell’assemblea, per delibera unanime del Consiglio Provinciale, è stato assegnato il distintivo d’oro dell’Associazione, quale riconoscimento per il trentennale sostegno e concreta collaborazione offerti da collaboratori, medici,
dirigenti a:
– dr. Mario Rigoni Stern, decano dei nostri iscritti e collaboratore di Rivivere;
– geom.Bortolo Busnardo, presidente onorario della Sezione ANA Montegrappa – Bassano;
– dr. Giandomenico Cortese, direttore responsabile di Rivivere;
– proff. Giuseppe La Greca, Massimo Pedrotti, Remigio Verlato; dott. Salvatore Carlentini, Stefano Chiaramonte,
Augusto Dal Molin, Aldo Fabris, medici dei trapianti;
– Giovanni Bianchi, Ugo Capraro, cav.Domenico Chemello, cav.Bruno Gambarotto, avv. Gianfranco Geremia, Edda
Pinton, dr. Luciano Mari, Rolando Passoni, dirigenti Aido.
Il saluto del vescovo di Vicenza, mons. Cesare Nosiglia
Egregio Signor Presidente, avendo ricevuto il gradito invito all’Assemblea annuale provinciale dell’AIDO ed essendo
impossibilitato a presenziarvi per impegni pastorali, Sua Eccellenza mi incarica di comunicarLe che ha designato quale suo
rappresentante don Aldo De Toni, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale della sanità.
Nell’occasione, mons. Nosiglia desidera esprimere, Suo tramite, vivo apprezzamento all’Associazione per il prezioso servizio,
che svolge in favore della collettività, ed auspica che tale impegno abbia a continuare per il futuro.
La consegna del Distintivo d’oro a significative figure della Comunità vicentina susciti riflessione nelle persone del nostro
Territorio e comporti un incremento di aderenti al Sodalizio, convinti della validità della proposta dell’AIDO.
Sua Eccellenza nel manifestare la sua stima all’AIDO, invoca su di Lei, sui membri dell’Associazione e sui loro cari la
benedizione del Signore, propiziatrice di celesti grazie.
Cordiali saluti. Don Massimo Pozzer, segretario vescovile.
8
Assemblea elettiva
AIDO:
ORGANIGRAMMA
DELLA SEZIONE
PROVINCIALE
2008-2011
Ufficio di segreteria
• Bianchi Giovanni, segretario
• Binato Livio, amministratore
• Capraro Ugo, redazione e tenuta
libri sociali
• Gambarotto Bruno, cassiere
• Menin Giancarlo e Franca, alfieri
• Rigon Luigi Gino, collaboratore per
incarichi speciali
• Busnardo Fabrizio. componente
• Capraro Ugo, componente
• Rigon Luigi Gino, componente
Ufficio di presidenza
• Zamberlan Bruno, presidente
• Chemello Domenico, vicepresidente
vicario;
Comitato di redazione di “Rivivere”
• Cortese Giandomenico, direttore
responsabile
• Zamberlan Bruno, direttore
• Bianchi Giovanni, componente
Coordinamento di Zona Ulss 4
AltoVicentino
Marini Simone e Guolo Roberto: Schio
e Valdastico
Munari Eligio e Stefani Silvano: Thiene e Breganze
Coordinamento di Zona Ulss 3
Bassano
Bellò Claudio, Baron Antonio, Busnardo Fabrizio
Coordinamento di Zona Ulss 5
Ovest Vicentino
Negro Marcigaglia Sergio: Val del
Chiampo e Zona Arzignano
Passoni Rolando: Val dell’Agno
Professione Giuseppe: Zona Montecchio Maggiore
Coordinamento di Zona Ulss 6 Vicenza
Benetti Paolo e Castellan Gaetano: Basso
Vicentino e Zona Lonigo
Gabrieletto Luciano e Binato Livio: Vicenza città e Vicenza Nord
Marini Paolo: Vicenza Est e Zona
Camisano
Grignolo Roberta e Professione Giuseppe: Vicenza Ovest
Collaboratori per i rapporti Scuola e
Ulss:
Ulss 3: De Zen dr. Gianfranco, Miola
dr. Annacatia, Lorenzi Lionella, Rovere
Donazzan Caterina;
Ulss 4: Banovich dr. Flavio, Tomasi
Matilde, Pigato Roberto, Guolo Roberto, Munari Eligio, Sammartano prof.
Alessandro;
Ulss 5: Mastropasqua dr. Dario,
Magrin dr. Lorenzo, Dal Molin dr.
Augusto, Negro Marcegaglia Sergio,
Passoni Rolando;
“Pascolo”
(Foto di Cesare Gerolimetto)
Ulss 6: Marafon dr. Silvio, Carraro
dr. Rizzieri, Chiaramonte dr. Stefano,
Marcante dr. Stefano, Tizian Gabriella;
Benetti Paolo, Fiandaca dr. Antonio,
Pozzan Ziggiotti Cristina; Barato Giovanna; Pinton Edda; Matteazzi Alberti
Marifulvia, Miozzi Margherita, Binato
Livio, Capraro Ugo, Zamberlan Bruno.
9
Pensieri
E la vita corre,
non aspetta
di Giandomenico Cortese
Donare premia. Sempre. Donare è la
radice stessa della vita. E la vita corre,
non aspetta. L’orologio del tempo ci
mette fretta, sollecita ad usare le nostre
ore, ad impiegarle al meglio. D’accordo:
usare bene il tempo è un’arte, non solo
una virtù. Nell’Arte di amare di Erich
Fromm sta scritto: “L’uomo moderno fa
le cose in fretta per non perdere tempo, ma
poi non sa che fare del tempo guadagnato,
se non ammazzarlo”.
Ogni ora che gocciola via è una porzione della nostra vita che se ne va, è una
risorsa che si consuma. Ma può essere
spesa utilmente. Basta che lo vogliamo.
“Pascolo di montagna”
(Foto di Luca Risino)
10
“Questo mondo non è conclusione –
scrive nei suoi versi la discussa poetessa
americana Emily Dickinson –. Un
seguito sta al di là, invisibile come la
musica, ma concreto come il suono”.
È con lo stupire di questa certezza
che amiamo la vita e ne coltiviamo il
dono. E promuoviamo con essa tre
atteggiamenti fondamentali: condivisione, entusiasmo, convinzione. Tre
caratteristiche essenziali per costruire
solidarietà. Per guardare e proiettarci
oltre.
Ho partecipato all’assemblea provinciale dello scorso aprile, con i rap-
presentanti di tutti i gruppi Aido del
Vicentino. Ho percepito una grande
intesa, il valore forte di un fluire di
esperienze generose, impegnate e tese
ad andare “al di là di noi stessi”,
a consumare gratuitamente interessi
solidali.
Uomini e donne, giovani ed anziani,
qualcuno anche con i propri figli piccoli accanto, per non interrompere la
catena, uniti dalla voglia di esprimere
ammirazione e partecipazione.
Testimonianze preziose.
C’è stato un momento di commozione quando l’assemblea ha voluto
Pensieri
(Foto di Benedetta Risino)
esprimere atti di riconoscimento e di
riconoscenza.
La gratitudine è un allargare la braccia dell’anima per accogliere ed abbracciare l’altra persona, è appunto capacità di condividere, con entusiasmo e
convinzione.
In assemblea abbiamo ascoltato cifre,
dati, bilanci, progetti, realizzazioni ed
impegni, abbiamo parlato di prospettive
e traguardi. È emerso un quadro preciso
e puntuale del perché occorra sviluppare
una rete di eccellenza per migliorare ancora il sistema della donazione
degli organi, del sangue e dei tessuti,
per favorire una cultura del dono, per
qualificare le performance delle nostre
strutture pubbliche, per coinvolgere in
questa missione le scuole e in esse
le giovani generazioni, per individuare
sempre più personale medico e sanitario
convinto di dare una mano. Ma ancora
non basta! C’è bisogno di un ulteriore
sforzo, individuale e collettivo.
Trovo ancora nella Bibbia un appello molto intenso, nel libro del Deuteronomio: “Se ci sarà qualche tuo fratello
bisognoso in mezzo a te o in una delle
città del tuo paese, non indurire il tuo
cuore e non chiudere la tua mano davanti al tuo fratello bisognoso”.
“Se chiudi la mano – è stato scritto – il mondo ti resterà chiuso come un
pugno. Se vuoi che il mondo si apra a te,
apri prima la tua mano”.
Il nostro cuore sorride quando si
apre una finestra: è triste se di fronte si
alza un muro.
Se non vogliamo vivere su questa
terra come estranei, o al massimo
come turisti della natura, se sentiamo
l’impeto ad essere protagonisti della
nostra vita non ci resta che amare ed
essere dono.
Henry de Balzac era solito dire che
“L’uomo muore una prima volta nel
momento in cui perde l’entusiasmo”.
Non è il caso della straordinaria
gente che popola l’Aido, in grado
com’è, da sempre, di soffermarsi ad
apprezzare la dignità della morte di un
fiore, a decantare l’elogio della fragilità,
a suggerire l’impegno di essere dono,
per sempre.
11
Pensieri
INCONTRO ALL’ARMONIA DELLA VITA
di Giampiero Mattarolo
Giandomenico Cortese ci ha invitato ad andare “Al di là di noi stessi”.
È un invito che lancia sempre lontano il pensiero. Al di là di noi c’è tutto
il mondo con l’armonia che rende
possibile la vita, con il succedersi delle
stagioni, con la rotazione della terra
che produce ritmi di luce e di silenzio.
Al di là di noi, c’è tutta l’umanità
con la sua storia di battaglie, di conquiste, di scoperte, di realizzazioni,
di costruzioni, di palazzi, di strade, di
monumenti.
Ci sono le organizzazioni umane
pensate e definite per rendere possibile
la convivenza: le leggi dello stato, le
articolazioni territoriali, le regioni, le
province, i comuni, le nostre città.
Ci sono le persone che popolano il
mondo e ci sono le persone vicine a
noi, i famigliari, i colleghi di lavoro, gli
amici, i componenti delle associazioni
cui partecipiamo, i concittadini.
Con tutti abbiamo, anzi dobbiamo avere, delle relazioni. Relazioni
(Foto di Luca Risino)
12
e rapporti di utilità, di interesse, di
obbedienza, di dialogo, di conoscenza,
di benevolenza, di amicizia, perfino
d’amore.
C’è anche un mondo che corre, che
ha fretta. Tanto che a volte si può avere
la sensazione e la paura di rimanere
indietro, di perdere l’aggiornamento,
di lasciarsi superare. Fermarsi a guardare un fiore può essere rischioso, perché
nel frattempo può passare il treno e
riempirci le orecchie di un rumore
che rapidamente muore in lontananza,
lasciandoci in un silenzio che sembra
vuoto.
Eppure.....
“Un esploratore – racconta uno
scrittore – doveva compiere un viaggio di ricerca in una terra inesplorata
dell’America del sud. Per tutta una serie
di ragioni doveva fare quel viaggio in
tempi strettissimi, più in fretta possibile.
Assoldò una decina di portatori e altre
persone che potessero aiutarlo, e si mise
in cammino promettendo a tutti un
generosissimo compenso. Nei primi giorni
la carovana percorse molta strada, anche
di più di quella che l’esploratore aveva
osato sperare. Ma poi, il decimo giorno,
i portatori si sedettero e non vollero più
ripartire. Cercò di convincerli, di spronarli, li implorò perfino. Ma non ebbe
successo. Arrivò a proporre loro una paga
ancora maggiore, ma niente. Finché uno
di loro disse: “Abbiamo corso troppo, ora
abbiamo bisogno che le nostre anime ci
raggiungano”.
Anche noi, forse, avremmo bisogno
di fermarci per aspettare il silenzio e
con esso la possibilità di ripensare e
di risentire, idee, pensieri e valori che
portiamo da sempre con noi, ma che
spesso sono come in eclisse, nascosti da
altre attenzioni, tanto da coprirsi con la
nebbia della dimenticanza.
Tra le relazioni che abbiamo con
gli “altri” ce n’è una sulla quale meriterebbe riflettere perché, forse, è una
di quelle che può avere i contenuti e
le modalità più nobili e arricchenti:
l’amicizia.
L’amicizia è una parola molto usata,
ma nella realtà, la sua applicazione vera
e autentica è piuttosto rara. Chi trova
un amico trova un tesoro, si dice. Ma
forse non proprio del tutto vero. È vero
che avere un amico è come avere un
tesoro, ma non è vero che lo si trovi per
caso, come un forziere di dobloni d’oro
nascosto da qualcuno. Un’amicizia si
costruisce con disponibilità e volontà,
richiede un animo nobile, generoso,
aperto. Aristotele parla dell’amicizia
come di una “virtù”. Nelle sue lezioni
di etica così parla dell’amicizia: “..........
una cosa non soltanto necessaria, ma
anche bella, infatti nessuno sceglierebbe
di vivere senza amici, anche se fosse
provvisto in abbondanza di tutti gli altri
beni, l’amicizia è una virtù o s’accompa-
Pensieri
gna alla virtù; inoltre essa è cosa necessarissima per la vita.........”.
Anche Cicerone, che con accenti
di rammarico per un valore che la sua
attività politica non gli aveva consentito di coltivare come avrebbe voluto,
scrive dell’amicizia nel suo libro “Lelius
de amicitia” e arriva ad affermare che
“.........non può esistere amicizia se non
tra i buoni...”
Ma che cos’è l’amicizia? Personalmente credo che essa consista soprattutto nella volontà di conoscerci, liberamente, reciprocamente, benevolmente; è un trovare, in questa conoscenza,
un alimento continuo per la propria
umanità.
L’amicizia è un incontro tra direzioni di vita, tra mondi personali, tra
soggetti liberi, l’uno dall’altro, di non
possedersi. Anche l’amore è volontà
di conoscenza, ma va oltre a questa
per tendere all’unità e alla fusione, e
suscita desideri di possesso e di esclusività. Non si può amare, propriamente
e intensamente, più di una persona. Si
può avere invece più di un amico.
L’amicizia non è soltanto voler bene,
ma anche essere benvoluti. Non è solo
un modo per dare se stessi, le proprie
idee, la propria cordialità e affettività;
non è solo generosità di donazione, è
anche accettare l’altro, le sue idee, la
sua cordialità e affettività.
L’amicizia vera richiede soprattutto
un atteggiamento della volontà rivolto
al bene, e consiste fondamentalmente
nella disponibilità a lasciarsi conoscere
e a conoscere l’altro. Anzi consiste proprio nella volontà di conoscenza.
Senza conoscenza non si può parlare di amicizia. È la conoscenza che
consente a due anime di scendere
sotto la superficie delle apparenze, per
incontrare pensieri, sensazioni, slanci,
paure e generosità. È la conoscenza che
disegna percorsi, incontri e dialoghi
che non hanno mai, né possono avere,
una conclusione. Perché l’animo di
ogni persona è sempre così profondo
e anche così mutevole, che non è mai
totalmente e definitivamente esplorato.
Neppure senza benevolenza si può
parlare di amicizia, sia perché la conoscenza disponibile e sincera supporta
spesso il desiderio di volere il bene
(Foto di Luca Risino)
dell’altro, sia perché non si può conoscere a fondo una persona senza un
atteggiamento preventivo di benevolenza.
L’altra caratteristica dell’amicizia
virtuosa è la reciprocità o meglio la
parità di considerazione reciproca. Una
forte disparità tra amici non favorisce
il crescere dell’amicizia. Due amici
devono sentirsi alla pari, non uno
forte e l’altro debole, né uno potente
e l’altro sottomesso, non uno geniale e
l’altro intellettualmente troppo incerto. Anche in questi rapporti disparati
ci possono essere delle nobiltà e delle
generosità, ma non sono amicizie sono
altre cose.
Conoscenza, benevolenza, reciprocità, sono tre caratteristiche purtroppo
rare anche nei rapporti che si dichiarano di amicizia. Nella vita di lavoro e
anche in quella che ci immerge in relazioni personali più libere, siamo spesso
portati a costruirci una immagine, una
maschera, dietro la quale nascondiamo
i nostri timori, le nostre incertezze, le
nostre debolezze, ansie e perplessità.
Gli altri ci fanno spesso paura.
Instaurare un rapporto di conoscenza
disponibile e aperto con un’altra persona, è come aprire un mondo ad un
altro mondo. Il rischio di non essere
capiti, di essere giudicati senza attenzione e benevolenza, o peggio, di essere
strumentalizzati per fini non desiderati, è alto o altissimo. Succede così che
molte volte, o sempre, rinunciamo in
partenza, ci teniamo la nostra individualità, la difendiamo con prudenza
e attenzione, riduciamo i rapporti con
gli altri nell’ambito, semmai, di una
cortesia formale, ma perdiamo una
potenziale ricchezza di umanità che da
soli non possiamo sostituire.
Forse il modo migliore per educare
ed educarci all’amicizia e la disponibilità e l’abitudine al dialogo. Al
dialogo inteso come trasmissione di
pensieri, ragionamenti, sentimenti e
informazioni. Trasmissioni che passano
attraverso (dia) come parole (logos) la
mente di chi ascolta e in qualche modo
la modificano, perché non sono subito fermate o bloccate, ma “passano”,
appunto, e lasciano il segno.
Il dialogo è la base, la condizione
essenziale di ogni convivenza, oltre il
dialogo c’è la lotta o la solitudine. Ci
potrà essere la raffinatezza nobile del
formalista o la compiacenza dell’uomo
di prestigio, o ancora l’abilità dialettica che può vestire i conflitti, ma non
l’amicizia.
Il dialogo, quello vero, è la condizione e la prova dell’amicizia.
E la condizione e la prova del dialogo è, soprattutto, la capacità di ascoltare.
È, forse soprattutto, la disponibilità a lasciare che il tempo passi senza
strattonarci, senza portarci via la nostra
umanità.
13
Riflessioni
Il dramma di
Camisano Vicentino
CLAUDIO, FRANCESCO,
MATTEO, RICCARDO
SCOMPARSI TRAGICAMENTE
A 19 ANNI
Anche quando è tutto perduto credi
Perché a Dio tutto è possibile,
anche risorgere i morti!
Guarda nel tuo cuore
E parla con Dio
Fa vedere la tua fede
“... La tua fede ti ha salvato va in pace...”
(Dal diario di Claudio)
Le famiglie
donano gli organi
La mamma di Riccardo, Maria Teresa,
appena uscita dall’ospedale S. Bortolo, dice
ai famigliari ed amici: “Il dolore va accettato. Abbiamo tutti il nostro destino. Non
piangete. Abbiamo il compito di reagire
per le nostre famiglie e per la comunità”. E,
tutti uniti, i genitori dei ragazzi decidono a
favore della donazione degli organi.
14
Donare gli organi è
stato un gesto di vita
Sono profondamente scosso da questo fatto, ricordando la gioia che mi
hanno dato i giovani durante la Visita
pastorale in parrocchia e l’amicizia
che mi hanno espresso con sincerità.
Mi sento coinvolto e partecipe fino in
fondo al dolore di tutta la Comunità.
Di fronte a queste morti non sappiamo che cosa dire e che cosa pensare, tanto ci sembrano assurde.
Le parole di consolazione al dolore
dei genitori e delle famiglie, degli
amici, dei compagni di scuola e di
tutta la Comunità, sono certamente
segno importante di affetto, ma non
riescono a diminuire il grande dolore. Solo la Parola di Dio può darci
speranza ed aprire, nella preghiera,
orizzonti di vita che Dio rivela e di
cui abbiamo estremo bisogno. Gesù,
ci racconta il Vangelo, di fronte alla
morte dell’amico Lazzaro ha pianto
e tutti dicevano: “Guardate come lo
amava!”. Sì, Gesù ha sperimentato il
lutto e il dolore della perdita di perso-
ne care e partecipa al pianto di chi ha
amato e conosciuto Riccardo, Claudio, Francesco e Matteo. Egli solo
può indicarci la via della vera consolazione, che nasce dalla fede, quando
ci assicura: “Io sono la risurrezione
e la vita e chiunque crede in me
vivrà per sempre”. La morte non ha
alcun potere sui discepoli del Signore.
Anche se la loro vita terrena appare
spezzata, essi vivono accanto a lui
nella gloria del Paradiso e continuano
ad amare i loro cari e ad essere uniti
agli amici con vincoli misteriosi, ma
reali e certi. Infatti, chiunque crede in
me, dice Gesù, non morirà in eterno.
Non sono solo belle parole. Sono il
fondamento stesso della nostra fede,
che Gesù ha attuato nella sua morte e
risurrezione. Il suo sacrificio ha dato
vita al mondo e la sua risurrezione è
fonte della nostra vita. Niente, dunque, potrà mai separarci dall’amore
di Cristo: nè morte, nè sofferenza, nè prova alcuna su questa terra.
Canta il salmo della Bibbia: “Se
dovessi vagare nel buio della notte,
tu, Signore, sei con me, tu sei il
mio pastore, non mi lasci solo nelle
Riflessioni
“Colloquio”
(Foto di Cesare Gerolimetto)
tenebre e il tuo vincastro mi dà
sicurezza”. Riccardo, Claudio, Francesco e Matteo hanno imboccato la
strada buia della morte, ma il loro
amico Gesù, come buon pastore, è
andato loro incontro con la sua luce
e li ha guidati a sè, nella sua casa,
dove non c’è lutto, nè pianto, nè
pena alcuna, ma solo gioia e pace.
Confortati da questa fede, guardiamo
avanti per riscattare la morte con un
supplemento di amore e di vita per tutti.
A voi, giovani amici, dico: amate la
vita! Essa è il dono più grande, da non
sciupare mai e da valorizzare sempre,
non solo per voi stessi, ma per tutti.
In nome dei vostri amici provate a
riflettere sul significato della vita e
su come spenderla nell’amore per chi
non ha una esistenza felice. Questa
sarà la via per dare continuità al ricordo di Riccardo, Claudio, Francesco e
Matteo e per fare in modo che il loro
nome resti forte nel vostro cuore.
Ai genitori e alle famiglie va il mio
più vivo ricordo al Signore affinché
trovino nella preghiera il sostegno. Il
gesto di donare gli organi è una testimonianza di vita e di amore, che fa
loro onore e merita di essere segnalata
come esempio. Rivolgiamo la nostra
preghiera a Maria Santissima, Madre
di Gesù e Madre nostra, che sotto la
croce ha offerto il suo dolore unito a
quello del suo divin Figlio e conosce
la inesprimibile sofferenza di una
madre e di un padre che perde tragicamente un congiunto. Chiediamole
di andare incontro a loro quattro per
accoglierli, con dolcezza ed affetto, e
accompagnarli al suo Figlio, in quella
casa del Padre dove un giorno ci ritroveremo uniti per sempre nell’amore.
Benedico tutti di cuore.
Mercoledì 13 Febbraio 2008
+ Cesare Nosiglia,
arcivescovo Vescovo di Vicenza
Il dolore e l’amore
delle quattro mamme
Alessandra, Maria Teresa, Patrizia
e Rosanna sono le mamme dei giovani scomparsi: quattro donne che il
destino ha unito da un unico, grande, indicibile dolore che le accompagnerà da oggi in avanti. Si sono
abbracciate in questi giorni, hanno
pianto insieme ma hanno anche
molto consolato, hanno sostenuto
ancora una volta, con la forza che a
volte solo le donne sanno ritrovare, le
loro famiglie strette in un dolore che
sovrasta ogni cosa. Hanno trovato
parole d’incoraggiamento per chi si
avvicinava, incredulo e affranto, alle
porte delle loro case sempre aperte,
ancora aperte alla vita e alla speranza.
Nel cuore grande di una mamma,
c’è posto per tutto, nel loro, anche
questo grande dolore si ricaverà il suo
spazio, troverà riparo e consolazione.
Donne che hanno fatto della vita
dei loro ragazzi e di quella delle loro
famiglie il motivo stesso di vivere,
di darsi senza riserve, di farsi piccole
con i loro figli, compagne di una
strada, quella della vita, non sempre
spensierata, felici nella gioia, allegre
nei momenti di divertimento, dolci
e forti, approdo sicuro nei momenti
di difficoltà. Ed ora compagne di un
cammino che si è fatto duro, tutto in
salita, ancora una volta a fianco degli
altri figli, dei loro mariti, nonostante
tutto. In questi giorni hanno chiesto
a tutti di pregare, di ascoltare i nostri
giovani, di accettare con coraggio
questo destino che Qualcuno ha
riservato ai loro figli. Hanno ri-donato ancora una volta, senza riserve,
parte dei loro figli, si sono fatte di
nuovo grembo generoso, perché altre
persone possano sperare ancora, per
condividere il dono grande di avere
avuto dei figli speciali. E figli speciali
in questi giorni lo sono stati tutti i
giovani coetanei di Francesco, Matteo, Claudio e Riccardo, sopraffatti
dal mistero grande della sofferenza
che hanno conosciuto forse troppo
presto. Dobbiamo, noi adulti, raccogliere la loro freschezza, la sensibilità e il modo sincero e pulito di
vivere le emozioni. Troppo spesso
li liquidiamo in fretta perché siamo
poco attenti alle cose belle che sanno
trasmettere e vivere con gli amici, in
casa, nello studio e nel divertimento.
Se permettessimo qualche volta in
più alla loro gioia di scalfire la nostra
tristezza, alla loro sincerità di sollevare le nostre debolezze, al loro amore
di sciogliere i nostri egoismi… forse
le nostre famiglie troverebbero dei
motivi in più per dire sempre, ancora
una volta, ancora un “sì” alla vita.
Mercoledì 13 Febbraio 2008 dal
Giornale di Vicenza
Giovanna Barato
* presidente del Gruppo Aido
di Camisano
15
Lettere e testimonianze
Dalla sofferenza
all’impegno verso l’AIDO
di Stefania Signorin Bertacche
Ho perso mio marito poco più di
due anni fa, a poche ore da un trapianto di fegato che avevamo atteso
insieme per mesi e che entrambi vedevamo come l’inizio di una nuova vita.
Purtroppo un destino atroce ha deciso
diversamente e nell’arco di una notte
mi sono ritrovata sola con un bambino
di appena tre anni da crescere.
All’inizio sono rimasta stordita, incapace di capire cosa fosse esattamente
accaduto. Poi è subentrata la disperazione inconsolabile, la sofferenza atroce, la perdita di qualsiasi interesse.
Ma piano piano ho imparato ad
accettare il dolore. Non serve a nulla
resistergli, cercare di combatterlo….
prima o poi bisogna affrontarlo, elaborarlo ed accettare l’immensa perdita
che hai subito. Con chi hai amato
muore per sempre quello che sei stato
fino ad allora. Io sono riuscita, anche
grazie all’aiuto di tante persone che mi
sono state vicine con immenso affetto,
a non cedere all’angoscia ma, anzi, a
ritrovare la voglia di impegnarmi in
qualcosa che stava a cuore a mio mari-
“Gambirossi”
(Foto di Luca Risino)
16
“Sambugaro rosso”
(Foto di Luca Risino)
to. Paolo aveva più volte espresso il
desiderio di impegnarsi concretamente
per l’AIDO, soprattutto per cercare di
sensibilizzare, attraverso la sua personale esperienza, le persone sul problema della donazione di organi, ancora
molto ridotta rispetto alla domanda.
Negare la donazione degli organi di
una persona la cui vita è irrimediabilmente compromessa non aiuta a
restituirgliela, ma significa sicuramente
negare l’opportunità di una nuova vita
a qualcun altro. Anche se non saprò
mai chi era, non dimentico e non
potrò mai dimenticare la persona che
con il suo prezioso dono ha regalato a
mio marito il suo ultimo sorriso, quello che mi ha rivolto prima di entrare in
sala operatoria.
E così qualche mese fa io stessa ho
sentito il bisogno di rendermi utile per
questa causa, trasformando in qualcosa
di positivo la terribile esperienza che
avevo vissuto. Ho contattato il sig.
Zamberlan, che mi ha sempre dimostrato una grande vicinanza, e con Lui vorrei cercare di capire se in qualche modo
posso essere utile all’associazione.
Un po’ alla volta, a piccoli passi,
sto cercando di ritrovare la serenità
trasformando un momento veramente
difficile in un atto di solidarietà e di
promozione della cultura della donazione degli organi.
Iniziative
PONDERAZIONI E SORRISI
modi di dire raccolti o ideati da Livio Binato
- parte ottava • Amare significa dare senza chiedere nulla.
• Le lacrime di gioia o di dolore rivelano veri sentimenti d’amore.
• La felicità è soltanto il momento in cui l’infelicità si sta riposando.
• Meglio avere dubbi che false certezze.
• Tutto diventa vero se c’è una spiegazione logica.
• Leggere e non capire è come non leggere.
• Ogni inizio richiede preliminarmente una fine.
• Voler fare molte cose contemporaneamente si rischia di non farne bene nessuna.
• Invece di dare consigli è opportuno dare una mano per risolvere il problema.
• Per risolvere una difficoltà, bisogna andare in cerca della vera causa. Altrimenti si assomiglia al barcaiolo che continua
a svuotare la banca con il secchiello, senza riparare il buco del fondo.
• Bisogna fare attenzione ad operazioni impossibili dall’esito scontato: è come se il pesciolino rosso attaccasse lo squalo.
• Il gusto è un atto del giudizio che separa ciò che è buono da ciò che non lo è.
• Chi conduce da giovane una vita sana ed attiva, prepara una vecchiaia altrettanto sana ed attiva.
• Chi si droga prima o poi diventa un infelice e s’accorcia l’esistenza.
• Se non si ferma al semaforo rosso …, lo aspetta il pronto soccorso.
• Chi è abituato a gettare per strada i propri rifiuti, nella sua casa dovrebbe avere un immondezzaio.
“Allo sciogliersi dell’ultima neve appare timido il croco primaverile”
(Foto di Luca Risino)
17
Iniziative
INCONTRO CON GLI STUDENTI:
ANNO SCOLASTICO 2007/2008
In collaborazione con tutte le Associazione dei Donatori (Fidas, Avis,
RDS Bassano, Admo, Adosalvi) e le
quattro Ulss della nostra Provincia,
anche in questo anno scolastico abbiamo realizzato un vasto programma di
incontri. Gli studenti interessati sono
stati, ad oggi, almeno 7.000.
Ne diamo il resoconto completo per
ciascuna Ulss, con l’indicazione delle
scuole che hanno aderito alla proposta
e dei medici ed operatori sanitari che
hanno partecipato:
al 15 aprile.
– Asiago: Liceo Sc., ITC, IPSIA,
Aziendale, Alberghiero;
– Bassano: Liceo Brocchi, G.A.
Remondini, ITIS Fermi-S.Croce,
IPSIA Scotton, IPSSA Parolini;
– Nove: Istituto d’Arte.
Su iniziativa dei Gruppi Aido Comunali del comprensorio: scuole medie
per circa 500 alunni ad Asiago “7
comuni”, Cartigliano, Cassola, Mason
Vicentino, Pove, Rossano Veneto.
Altri incontri sono in programma.
ULSS 3 “Bassano”: progetto “Qualcosa da donare”:
Medici partecipanti: dr. Annacatia
Miola, dirigente del Servizio Educazione e Promozione della Salute, e Lionella Lorenzi, assistente sanitaria del
SEPS; dr. Luigi Rossato di Asiago.
Nr. 9 Istituti, classi 4ª e 5ª superiori
per un totale di circa 900 studenti fino
ULSS 4 “Alto Vicentino”: progetto
“Donazioni” del Servizio Educazione
Promozione della salute.
Medici e dirigenti partecipanti: dr.
Livia Agrigento, dr. Flavio Banovich,
dr. Pantaleo Corlianò, dr. Rosadele
Danza, dr. Manrico Ferrari, dr. Giuseppe Giannico, dr. Corrado Sardella,
dr. Claudio Sattin, Roberto Pigato,
Incontro con gli studenti della scuola media di Cavazzale
18
Matilde Tomasi. Scuole superiori partecipanti nr. 13 per un totale di 60
classi e 1.223 studenti:
– Breganze: IPSIA Scotton;
– Schio: Liceo Classico-linguistico
Zanella, Liceo Scientifico Tron; ITIS
De Pretto, ITC e G.Pasini, IPC Garbin, IPSIA Garbin, Liceo Artistico e
delle Scienze Sociali Martini;
– Thiene: CFP S.Gaetano, ITCG
Ceccato, ITIS Chilesotti, IPSIA Garbin, CFP Saugo.
Su iniziativa dei Gruppi Aido Comunali del comprensorio: scuole medie e
5ª elementari per 900 alunni.
ULSS 5 “Ovest Vicentino”: progetto “Informazione e sensibilizzazione”
Medici partecipanti il dr. Dario
Mastropasqua, dr. Lorenzo Magrin, dr.
Cristina Olivieri, dr. Chiara Chierego
ed inoltre il dr. Antonio Fiandaca, dirigente Aido. Scuole superiori e medie
per un totale di circa
600 studenti:
–
Arzignano:
Liceo da Vinci, ITIS
Galilei;
– Lonigo: tutte le
scuole superiori;
– Recoaro Terme:
IPSAR “Artusi”;
– Meledo di Sarego: Istituto comprensivo.
Altre scuole hanno
chiesto l’intervento:
programma da concordare.
ULSS 6 “Vicenza”: progetto “Preparare ad una scelta
consapevole e solidale”:
Medici partecipanti: Centro tra-
Iniziative
Scuola media di Cavazzale: il saluto del presidente provinciale
pianti: dr. Silvio Marafon, dr. Rizieri Carraro, dr. Stefano Marcante; dr.
Stefano Chiaramonte; Ematologia: dr.
Carlo Borghero; Centro trasfusionale:
dr. Leopolda Zampieri, dr. Camillo
Prospero.
Il progetto ha interessato oltre 2.000
studenti delle 4ª e 5ª superiori:
– Vicenza: Liceo Pigafetta, Liceo
Lioy, Liceo Quadri, Istituto Baronio,
Istituto Boscardin, Istituto Canova,
Istituto Da Schio, Istituto Farina, Istituto Fogazzaro, Istituto Fusinieri, Istituto Lampertico, Istituto Montagna,
Istituto Piovene, Istituto Rossi;
– Noventa Vicentina: IPSIA da
Vinci; Istituto Tecnico Casotto.
Su iniziativa della Sezione Provinciale e dei Gruppi Aido comunali, le
scuole medie di: Creazzo, Monticello
C.Otto, Orgiano, Sossano, Sovizzo,
Torri di Quartesolo, Vicenza “Maffei”,
Vicenza “Barolini”, Vicenza “Mainardi”: in totale circa 1.000 alunni.
Per gli altri incontri, fino alla fine
dell’anno scolastico, daremo riscontro
nel prossimo numero di Rivivere.
.... e una scuola
ringrazia….
Egregio Presidente Zamberlan, con
la presente desidero porgere i più sentiti
ringraziamenti per l’intervento effettuato da Lei, dal dr. Stefano Chiaramonte
e dalla prof. Lucia Zamberlan, presso la
Scuola “Mainardi” di Vicenza. Ho avuto
riscontro sulla efficacia della testimonianza e dell’informazione che hanno
destato molta attenzione e interesse
da parte degli alunni. Anche in altre
circostanze, gli operatori della Scuola
hanno registrato come decisiva, ai fini
formativi, la comunicazione diretta di
“operatori e testimoni privilegiati”.
Congratulandomi, anche personalmente, per il messaggio di solidarietà
e di civile impegno trasmesso da Voi,
mi è gradita l’occasione per porgere
distinti saluti.
Il dirigente scolastico dell’Istituto
Comprensivo Statale Viale FiumeVicenza, dr. Anna Vasina
(Foto di Luca Risino)
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Iniziative
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ALCOL: QUALE SCELTA PER I GIOVANI ?
Si è conclusa nel vicentino, all’insegna del successo, la campagna di prevenzione alcologica
rivolta alla popolazione in generale –Alcol +Gusto: record di eventi, record di presenze e contatti
ed una impressione generale di maggior penetrazione nel territorio ed interesse da parte di
agenzie, enti, gruppi, associazioni.
A margine di queste riflessioni di natura positiva, è il caso di soffermare l’attenzione su altri
aspetti di natura più critica.
E’ risaputo che l’alcolismo si manifesta, nelle sue espressioni patologiche, tra la seconda e la
terza età della vita, ma il suo decorso ha tempi lunghi e viene “preparato” nel periodo giovanile.
Non è il caso di fare di ogni erba un fascio, dal momento che l’accostamento dei giovani alle
bevande alcoliche non è univoco e che può benissimo limitarsi a consumi occasionali, con
caratteristiche di socialità, in circostanze di feste e divertimento.
Gli operatori della salute, tuttavia, vengono sempre più spesso sollecitati, nella loro attività di
prevenzione e di cura, da alcune evidenze con carattere di criticità, che sembrano indicare una
vera e propria trasformazione nel rapporto tra alcol e società.
I più importanti istituti di sondaggi ed indagini demoscopiche segnalano concordemente:
• un abbassamento dell’età di primo accostamento all’alcol;
• un abbassamento dell’età in cui viene riferita la prima esperienza di ubriacatura;
• un aumento della percentuale di adolescenti che dichiarano di assumere alcolici tutti
i giorni;
• l’incremento del consumo di alcolici fuori dai pasti;
• l’espansione del fenomeno del “binge drinking” (bere per ubriacarsi)
• il “nomadismo ludico”, soprattutto nei fine settimana, con spostamenti sul territorio
da un locale all’altro, alla guida di veicoli e continuando ad assumere bevande
alcoliche;
• la scomparsa delle differenze tra maschi e femmine adolescenti negli stili di
consumo degli alcolici.
A fronte di questi indicatori, che configurano oggettivamente situazioni di rischio, non è
pensabile di contrastare tali fenomeni, legati a tendenze e pulsioni profonde delle mode giovanili,
attraverso lo stigma, l’esecrazione, o la prescrizione di comportamenti di astensione che nessuno
osserverà.
E’ più ragionevole e utile, oltre che rispettoso del diritto personale di esercitare su sé stessi il
“libero arbitrio”, fornire delle corrette informazioni, in modo da mettere ogni individuo nella
condizione di operare, per sé, delle scelte consapevoli.
20
Iniziative
Quello che segue è un breve pro-memoria di ciò che è scientificamente acquisito:
• l’alcol è una sostanza tossica, con capacità di dare dipendenza, alterazioni psichiche e
comportamentali;
• non è stata definita, in maniera univoca, una quantità sicura di alcol, al di sotto della
quale vi è la certezza di non procurare danni all’organismo;
• l’alcol viene metabolizzato (distrutto) dal fegato, pur con variazioni soggettive, alla
velocità di un bicchiere tipo di bevanda alcolica all’ora: 1 bicchiere da 125 ml di vino, 1
birra da 330 ml. 1 bicchierino di superalcolico da 40 ml. Moltiplicando le assunzioni, si
moltiplicano proporzionalmente i tempi di azzeramento dell’alcol nel sangue;
• non bisogna confondere la compromissione della capacità di guida con la percezione di
ubriachezza, poiché le funzioni psicomotorie implicate nella guida (riflessi, coordinazione,
ecc..) vengono penalizzate molto prima, proporzionalmente all’aumento dell’alcolemia nel
sangue. Per queste ragioni, in occasioni in cui si prevede di bere alcol, è necessario che
in ogni autoveicolo ci sia un “guidatore designato”, che in quella circostanza si è astenuto
dall’uso di alcolici;
• non devono assolutamente assumere bevande alcoliche: le donne in gravidanza, per
rischio di sindrome feto alcolica, o che stanno allattando, coloro che assumono
psicofarmaci, i ragazzi di età inferiore a sedici anni, coloro che sono stati alcolisti o hanno
avuto altre forme di dipendenza, le persone che soffrono di patologie acute o croniche.
Queste, come altre informazioni, dovrebbero consentire ad ogni individuo di decidere
consapevolmente il proprio rapporto con l’alcol, collocato, tuttavia, all’interno dei concetti più ampi
di educazione alimentare e di stili di vita improntati alla protezione della propria ed altrui salute.
Il principio di autodeterminazione informata e consapevole vale, ovviamente, anche per i
giovani, ma serve ricordare che gli adulti in generale, e i genitori in particolare, hanno
responsabilità educative significative rispetto agli stili di vita che propongono e agli esempi
che forniscono.
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Iniziative
ANNO PALLADIANO:
MOSTRA FOTOGRAFICA di Claudio Rinaldi
COMUNE DI VICENZA
Settore Attività Culturali
Assessorato alle Attività Culturali
Ufficio Mostre
Levà degli Angeli, 11 – Vicenza
tel. 0444/222114 – fax 222155
e-mail: [email protected]
http://www.comune.vicenza.it
Comunicato stampa
“Negli occhi e nella mente del Palladio. Mura, porte e ponti di Vicenza
vecchia” è il titolo della mostra di
fotografie di Claudio Rinaldi che si
“Il Ponte di S. Michele”
(Foto di Claudio Rinaldi)
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inaugurerà venerdì 20 giugno, alle ore
18, a Casa Cogollo detta del Palladio
(Corso Palladio, 165 – Vicenza).
L’esposizione, organizzata dall’Assessorato alle Attività Culturali con la collaborazione dell’AIDO (Associazione
Italiana Donatori Organi) e il sostegno
della Banca del Centroveneto, rimarrà
aperta fino al 13 luglio (orario: da
martedì a domenica 10.30-13/15-19,
ingresso libero).
Le schede descrittive delle opere
sono curate dal dott. Luca Trevisan
(Università di Verona – Dipartimento
di discipline storiche, artistiche, archeologiche e geografiche).
Informazioni allo 0444 222114;
e-mail [email protected]
Claudio Rinaldi nasce a Vicenza
dove esercita la professione di fotografo da una ventina di anni. Dopo
aver completato gli studi tecnici, inizia un’esperienza di progettazione e
dimensionamento di illuminazione di
interni civili ed industriali acquisendo
una notevole esperienza sull’uso della
luce come strumento di lavoro. Nel
frattempo aumenta la passione per la
fotografia, in particolar modo per i
ritratti, e sviluppa la tecnica del ritocco fotografico con l’aerografo realizzando particolari immagini in bianco
e nero, seppiato anticato e dipinto a
mano.
Per la mostra “Negli occhi e nella
mente del Palladio. Mura, porte e
ponti di Vicenza vecchia”, spiega così
la scelta delle foto e la tecnica usata:
“La passione per la fotografia ed il fascino
provato fin da bambino per le mura che
cingevano la città di Vicenza così piena
di arte e di storia, mi hanno spinto a
realizzare particolari immagini, frutto
di studi e appostamenti per valutare la
luce migliore.
Ho usato la tecnica di ripresa del
bianco e nero, particolare per questo tipo
di monumenti. Ho elaborato le immagini con il computer per togliere i segnali
stradali, i cavi elettrici tutti i mezzi di
trasporto e le persone. Ho voluto dare
spazio alla mente di ogni osservatore per
pensare all’importanza che poteva avere
quelle mura, quella porta, quel ponte
per le persone che abitavano in quel
periodo.
Le foto sono state stampate su una tela
particolare e disposte su un telaio che
permette la visione anche di lato.
Per evidenziare la parte antica ho
colorato manualmente alcuni particolari
usando varie tecniche di pittura servendomi anche di pennelli e carboncini”.
Claudio Rinaldi ha voluto dedicare la mostra a Renato, giovane papà
scomparso tragicamente, la cui famiglia ha donato gli organi con un atto
sublime di solidarietà umana verso
chi soffre.
Iniziative
Vicenza, negli occhi
e nella mente del
Palladio
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Nell’anno in cui ricorre il quinto centenario della nascita del Palladio
(1508-1580) e Vicenza si appresta a rivisitare e a rivivere l’operato del grande
architetto, celebrandone con vanto la statura artistica, si apre in città un’avvincente
mostra fotografica intitolata Negli occhi
e nella mente del Palladio. Mura, porte e
ponti di Vicenza vecchia (Vicenza, Casa del
Palladio, 20 giugno-13 luglio 2008).
Attraverso l’obiettivo della propria
fotocamera e il sapiente lavoro di postproduzione digitale Claudio Rinaldi ha
saputo fermare attimi e dettagli di una
Vicenza ormai scomparsa dagli occhi
dei contemporanei. Le mura scaligere,
il castello della Rocchetta, il porton del
Luzzo o le porte di San Bortolo e di
Santa Croce, per confinare l’elenco ad
alcune tra le più significative evidenze:
monumenti che sono stati fotografati e
spogliati delle addizioni della modernità
(cavi elettrici, segnali stradali, autovetture,
etc.) per restituirli ad un’immagine che
si avvicini quanto possibile ad uno stato
sufficientemente simile (pur nel limite
delle imprescindibili trasformazioni strutturali che hanno coinvolto gli edifici nel
corso della storia) a quello originario.
È una Vicenza per così dire minore, ma
fortemente connotata. È una Vicenza che
poteva già esser letta dal Palladio, e che noi
cerchiamo di rivivere oggi attraverso una
raccolta di fotografie di grande qualità. È
una Vicenza infine, quella proposta nella
mostra, che laddove non si presentava
agli occhi dell’architetto, in un certo qual
modo già viveva nella sua mente: come
nel caso dell’arco delle scalette che conducono a Monte Berico, realizzato dopo la
morte del Maestro ma frutto di una sua
fantasia progettuale.
Per chi non vive a Vicenza è un modo
inconsueto e affascinante per sperimentare il centro berico. Per chi invece abita e
conosce la città è l’occasione per riscoprire
angoli raffinati più o meno noti della stessa sotto un’ottica e una chiave di lettura
unica e particolare.
Dott. Luca Trevisan
Università di Verona
23
Ricordo
RICORDIAMO I NOSTRI DONATORI E AMICI
Deceduti da novembre 2007 ad aprile 2008 (*):
Azzolin Renato
- Vicenza (Circ. 6)
Basso Ilario
- Costabissara
Berdin Teresa
- Dueville
Bongiovanni Nicola
- Bolzano Vic.
Bonin Elena
- Campese
Borsin Giacomo
- Vicenza (Circ. 6)
Bruttomesso Antonio
- Arzignano-S.Bortolo
Carbone Alberto
- Costabissara
Coin Lorenzina
- Vicenza (Circ. 5)
Contarin Claudio
- Camisano Vic.
Ertolupi Matteo
- Camisano Vic.
Figliomeni Francesco - Camisano Vic.
Frigo Riccardo - Camisano Vic.
De Boni Silvana
- Monticello C.O.
De Munari Aldo
- Bolzano Vic.
De Zorzi Giorgio
- Quinto Vic.
Hlaj Leonardo
- Bassano
Lattenero Galon Pasqua Maria- Vicenza (Circ. 2)
Mattiello Angelo
- Sovizzo
Paiusco Erminia
- Dueville
Pigato Antonio
- Bolzano Vic.
Pillon Luca
- Orgiano
Prischich Riccardo
- Creazzo-S.Marco
Putin Franco
- Costabissara
Ramazzotto Giacomo
- Asigliano Veneto
Trentin Ezio
- Vicenza (Circ. 6)
Vagrotelli Bruno
- Vicenza (Circ. 5)
Vomiero Giancarlo
- Altavilla Vic.
Zanini Giovanni
- Arzignano
Azzolin Renato
Vicenza (Circ. 6)
Bonin Elena
Campese
Berdin Teresa
Dueville
Borsin Giacomo
Vicenza (Circ. 6)
Bongiovanni Nicola
Bolzano Vic.
Coin Lorenzina
Vicenza (Circ. 5)
Agli altri – circa 300 nello stesso periodo * – donatori di
cornee o di tessuti, di cui non conosciamo i nomi, una
preghiera ed un grazie!
Nota della redazione: Ai sensi del D.Lgs nr. 196/2003 (ex L. 675/1996) e della L. 91/1999 si
precisa che le informazioni riportate in questa rubrica sono state desunte dalla stampa locale
o fornite direttamente dalle famiglie dei donatori.
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Ricordo
Contarin Claudio
Camisano Vic.
Frigo Riccardo
Camisano Vic.
Lattenero Galon Pasqua
Maria – Vicenza (Circ. 2)
Putin Franco
Costabissara
Ertolupi Matteo
Camisano Vic.
De Boni Silvana
Monticello C.O.
Paiusco Erminia
Dueville
Ramazzotto Giacomo
Asigliano Veneto
Figliomeni Francesco
Camisano Vic.
De Munari Aldo
Bolzano Vic.
Pigato Antonio
Bolzano Vic.
Vagrotelli Bruno
Vicenza (Circ. 5)
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Notizie
A Creazzo il premio
notte di natale aido 2007
È un premio d’annata:
più gli anni passano
e più migliora
Alla XVII edizione
del Premio presente
il Presidente
Nazionale Aido
Il XVII Premio Notte di Natale
AIDO 2007, si è svolto in un clima
gioioso e con la presenza di centinaia
e centinaia di persone che hanno
riempito, come di più non poteva
essere, la chiesa di S. Nicolò. Il brio
e la professionalità della presentatrice, Elisa Santucci, sono stati da tutti
apprezzati. Un sentito grazie va al
parroco don Lorenzo Broggian che ci
Il presidente AIDO nazionale Vincenzo Passarelli e il sindaco
Gervasio Cortiana premiano i vincitori
Creazzo: XVII° Premio Notte di Natale:
coro e jazz band di Vicenza
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ha ospitato. Siamo stati anche felici
di avere con noi il Presidente Nazionale dell’A.I.D.O. Vincenzo Passarelli, il Vicepresidente Regionale Paolo
Boffo ed il Presidente Provinciale
Bruno Zamberlan, i quali, con il
Sindaco Gervasio Cortiana, hanno
consegnato i riconoscimenti alle due
Associazioni premiate ed hanno dato
riconoscimento al Gruppo Comunale dell’AIDO che ha 707 iscritti e 37
donatori di organi e tessuti (8 solo
nel 2007).
La serata è stata allietata dal Coro
e Jazz Band di Vicenza, con il grande
solista Will Roberson, magistralmente diretti dal m° Giuliano Fracasso,
riscuotendo un grande e meritato
successo, con brani spiritual e gospel.
Nell’intervallo, in un clima di grande partecipazione è stato dato l’annuncio dell’assegnazione del XVII
Premio AIDO 2007 ex aequo con la
Notizie
seguente motivazione:
Il Gruppo Comunale
Aido, a nome della comunità creatina assegna il
XVII Premio Notte di
Natale AIDO 2007 – ex
aequo:
– ai sigg. Girardello
Antonio e Girardello Lorenzo e al Gruppo ciclistico
“ Mainetti Eddy Marino”
con la seguente motivazione: “per aver trasformato la
loro passione personale per
il ciclismo e la competizione in qualcosa di estremamente positivo. La costruzione nel lontano 1974,
del primo gruppo ciclistico
a Creazzo, con l’idea di
impegnare i giovani nello
sport, insegnando loro la
sana competizione, la fatica, i sacrifici necessari per
(Foto di Benedetta Risino)
raggiungere tale obiettivo.
Il lavoro di gruppo, l’amicizia, l’umiltà e la lealtà verso i com– “ai sigg. Grotto Eschilo, Furpagni. Centinaia e centinaia di gio- lan Enoch, Pellattiero Agostino, Iposi
vani nell’età dell’adolescenza, spesso Walter, Lanza Lino,Rigotti Massila più difficile, sono stati guidati da mo, Favaro Gastone e ai volontari
loro e dai tanti volontari impegnati, del Comitato Culturale Ricreativo
che qui non possiamo citare, per non S.Nicola” con la seguente motivadimenticarne qualcuno”.
zione: “per aver avuto la volontà di
(Foto di Benedetta Risino)
dare ogni anno, a centinaia e centinaia di ragazzi di Creazzo la possibilità di fare una vacanza spensierata
all’aria aperta, per aver con impegno e disponibilità operato affinché
queste vacanze fossero aperte anche
alle famiglie. Lo stesso gruppo parrocchiale ha inoltre reso possibile il
concorso letterario, aperto a tutti gli
studenti delle elementari e medie,
coinvolgendo preside e insegnanti.
Con lo stesso spirito, ha realizzato il
concorso dei presepi e promosso un
viaggio culturale all’anno sia in Italia
sia all’estero”.
Un lunghissimo applauso ha
accolto le motivazioni del premio,
riconoscendo la validità delle scelte e
dimostrando quanto questo avvenimento sia atteso e amato dalla nostra
Comunità. Sono stati momenti vissuti in allegria e partecipazione di tutti.
Abbiamo concluso tutti insieme, con
il Presidente Giuseppe Professione
che a nome del Direttivo ha ringraziato dando a tutti appuntamento
al prossimo Premio Notte di Natale
AIDO 2008.
Il Direttivo
del Gruppo A.I.D.O.
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