CeIS don Mario Picchi - Centro Italiano di Solidarietà

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CeIS don Mario Picchi - Centro Italiano di Solidarietà
CeIS don Mario Picchi
Annuario 2011
Questo volume è stampato su carta riciclata 100%
CeIS don Mario Picchi
© 2011 CeIS don Mario Picchi. Tutti i diritti riservati.
CeIS don Mario Picchi
Annuario 2011
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Pagina 23
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Indice
Pagina 47
Pagina 58
Chi siamo
Area Dipendenza
Area Salute Mentale
Area Sociale
Lettera del Presidente
Accoglienza Paolo VI
CT Santa Maria
Progetto Bambino
Cenni Storici
Programma San Carlo
Programma Eco
Progetto Tutor
Scopi Istituzionali
Comunità Mamma-Baby
Programma La casa
Progetto Mentore
Il Progetto Uomo
Comunità Castel di Leva
“La Comunità Risponde“
Il CeIS e le Relazioni
Internazionali
Centro di Accoglienza
Residenziale per Minori e
Giovani Adulti a Rischio
Penale
Progetto Gulliver
Il CeIS e le Relazioni
Nazionali
Codice Etico
La nostra équipe e la
gratuità di tutti i servizi
Progetto Piranesi
Assistenza Domiciliare AIDS
Servizio Famiglia
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Indice
Pagina 101
Pagina 110
Area Comunicazione
Eventi e Contatti
Biblioteca Agorà
Area Sviluppo
e Ricerca
www.ceis.it
Eventi
Biblioteca Popolare
Ufficio Progetti
newsletter
Contatti
Servizio Civile
Relazioni Internazionali
il delfino online
Area Culturale
Tirocini Formativi
Facebook Fanpage
Twitter @CeIS_Roma
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Chi siamo
Lettera del
Presidente
Costituito nel mese di ottobre del 1971, nella sede storica di Piazza Cairoli, il Centro Italiano
di Solidarietà don Mario Picchi ha celebrato nel 2011 quarant’anni di attività.
In tutta la sua storia la nostra Associazione non è mai venuta meno agli impegni e alla
missione che don Mario Picchi le ha affidato: l’accoglienza ed il sostegno a chi vive
situazioni di disagio; l’attivazione di interventi di assistenza, riabilitazione, reinserimento
scolastico e lavorativo; la promozione e la realizzazione di attività di prevenzione e
contrasto all’emarginazione sociale delle persone.
Dalla prima Comunità Terapeutica di Roma, nella borgata del Trullo, passando per
l’Associazione Famiglie, fino alla Scuola Internazionale di Formazione “Casa del Sole” a
Castel Gandolfo, il CeIS ha promosso, in Italia e in molti paesi stranieri, la sua concezione
dell’uomo come attore primario del proprio processo di trasformazione secondo quei
principi che don Mario Picchi ha sintetizzato nella sua filosofia “Progetto Uomo”.
Certo, dagli anni Settanta ad oggi siamo stati testimoni di grandi mutamenti storici e
culturali, ed ora ci troviamo a dover fronteggiare nuove emergenze sociali e nuove forme
di dipendenza. Sia pure a distanza di così tanti anni, è tuttavia ancora profondamente
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Chi siamo
radicata in tutti noi la convinzione che i principi che hanno ispirato don Mario continuino
ad essere estremamente attuali e che, anche per il futuro, costituiranno la linea guida di
quel percorso che egli ha tracciato per “i suoi ragazzi”.
Gli ultimi due anni sono stati densi di avvenimenti, alcuni dei quali, particolarmente
dolorosi, hanno profondamente segnato la vita del Centro: nell’ottobre del 2009 è venuto
improvvisamente a mancare Juan Pares y Plans, Vicepresidente e figura di spicco
dell’Associazione; l’anno successivo, il 29 Maggio del 2010 anche don Mario ci ha lasciato.
A giugno dello stesso anno, per volontà unanime, il nome dell’Associazione, da “Centro
Italiano di Solidarietà”, è stato modificato in “Centro Italiano di Solidarietà don Mario
Picchi”, quale segno tangibile dell’impegno di tutti noi a proseguire sulla strada tracciata
da don Mario, forti di quegli ideali che ora costituiscono il suo testamento spirituale.
Nonostante le difficoltà fisiche degli ultimi anni della loro esistenza, don Mario e Juan,
non hanno mai smesso di pensare al futuro del Ce.I.S.: nuove idee, nuovi progetti, ipotesi di
miglioramento delle attività esistenti per renderle più aderenti ai bisogni ed alle esigenze
di coloro che questa società tende ad emarginare. E questo deve costituire uno stimolo e
un ulteriore incentivo al nostro impegno di proseguire su questa strada.
Voglio approfittare di questa occasione per ringraziare tutti gli operatori del Ce.I.S. don
Mario Picchi che insieme a me hanno accettato la sfida di continuare la sua opera. Desidero
inoltre ringraziare i collaboratori, le famiglie, i nostri ragazzi, gli amici e i rappresentanti
delle Pubbliche Istituzioni che ci sono rimasti accanto e continuano a sostenerci nel nostro
lavoro.
IL PRESIDENTE
Roberto Mineo
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Chi siamo
Cenni
Storici
Il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi è una libera associazione senza scopo
di lucro promossa alla fine degli anni ’60, e costituita legalmente nel 1971, dal sacerdote
Mario Picchi con il fine di affrontare i problemi derivanti dall’emarginazione e dal disagio
giovanile e familiare. Nel 2011 sono stati ricordati i quarant‘anni della sua costituzione
legale.
All’inizio gli sforzi del CeIS sono stati soprattutto tesi a sensibilizzare l’opinione pubblica
sui temi delle guerre, della fame, della povertà e del disagio giovanile. Più tardi la diffusione
del consumo di droghe raggiunse livelli allarmanti e il CeIS accettò la sfida e iniziò a
operare in questo campo.
Nasceva così, e a poco a poco andava sviluppandosi, un progetto per una nuova cultura della
vita, articolato in diversi programmi educativi e terapeutici, la cui filosofia di riferimento
è stata chiamata Progetto Uomo.
Nel 1979, come prima risposta ai bisogni formativi interni, nasceva la Scuola di Formazione
“Casa del Sole” del CeIS, un vero “laboratorio permanente”, che ha assicurato per molti
anni la formazione di risorse umane nel campo sociale attraverso seminari residenziali
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Chi siamo
e corsi a carattere pluriennale e annuale, oltre seminari e workshops. All’inizio degli
anni ’80 è stata lo strumento che ha consentito la diffusione del “modello italiano” di
Comunità Terapeutica e la conseguente nascita della Federazione Italiana delle Comunità
Terapeutiche, fondata da don Mario Picchi nel 1981 e da lui presieduta fino al 1993.
Attraverso la Scuola hanno così preso vita altre associazioni che, ispirandosi alla filosofia
Progetto Uomo, hanno avviato programmi di riabilitazione per tossicodipendenti in tutto
il Paese. Ad oggi la Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche conta 45 Centri
associati, con oltre 600 servizi che operano in ambiti afferenti al disagio sociale.
Le due parole, Progetto Uomo, esprimono l’essenziale: l’impegno a considerare la persona
come il centro della storia, una storia aperta al futuro e sempre più umanizzata. L’uomo
nella sua piena dignità, prescindendo dalla sua razza, reli­g ione, cultura, livello sociale,
possibilità economiche e potere politico. In questa ottica Progetto Uomo vuole essere una
proposta di interscambio e dialogo, iniziando dalla possibilità di guardare in se stessi, di
fermarsi per analizzare l’origine del proprio disagio, per poi comunicarlo e condividerlo
con gli altri.
La volontà di creare autonomie e non dipendenze ha spinto il CeIS a sviluppare un sistema
di servizi aperto, un movimento di idee e proposte più che una organiz­zazione rigida. La
consapevolezza delle differenze culturali ha suggerito inoltre la ricerca di collaborazione
con altre organizzazioni, invece che produrre un modello da esportare in altre città e
nazioni. Questo processo fu messo in atto tramite la Scuola di Formazione del CeIS dove sono
stati formati operatori provenienti da molti paesi. Sono nati così Programmi, Associazioni,
Federazioni in Italia, Spagna e in molti altri paesi dove tutt’oggi, con le dovute e necessarie
elaborazioni, vengono applicati metodologie e strumenti del Progetto Uomo. Tutte queste
organizzazioni sono assolutamente autonome dal punto di vista operativo, amministrativo
e gi­u ridico e offrono servizi diversi in base alle esigenze delle aree geografiche in cui
operano.
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Chi siamo
Scopi
Istituzionali
Il Centro, che ispira la sua attività ai contenuti della solidarietà umana e dell‘amore
cristiano, in particolare si propone i seguenti scopi:
• promuovere iniziative adeguate a far conoscere specifici bisogni di persone fisiche e
istituzioni private onde sensibilizzare la società ad esprimere la propria solidarietà
nelle forme più adatte;
• promuovere, stimolare e finanziare in Italia e all’estero la fondazione e la vita di
istituzioni specializzate per l’assistenza e la riabilitazione di diverse categorie di
bisognosi e di tossicodipendenti;
• promuovere, animare e sostenere la costituzione e l’attività di Associazioni locali di
solidarietà e di “Gruppi giovanili di solidarietà”;
• promuovere la formazione scientifica, professionale ed umana degli operatori del
sociale e delle persone in stato di disagio;
• promuovere e realizzare iniziative di formazione e/o aggiornamento del personale
della scuola;
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Chi siamo
• promuovere e realizzare iniziative di formazione e/o aggiornamento del personale
della scuola;
• aiutare il superamento dell’emarginazione attraverso la prevenzione e la rimozione di
situazioni di bisogno;
• promuovere e realizzare iniziative di formazione, avviamento al lavoro, ricerca
scientifica e applicata, divulgazione culturale e promozione e sostegno allo sviluppo,
di natura nazionale ed internazionale, che abbiano come beneficiari settori sociali
svantaggiati, a rischio di esclusione e di altre crisi della salute fisica e sociale;
• progettare e realizzare attività concrete di volontariato prestate in modo personale,
spontaneo e gratutito, tramite la medesima associazione, verso categorie svantaggiate.
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Chi siamo
La nostra metodologia di Intervento
Il Progetto Uomo
“Progetto Uomo” è l’insieme di principi e di valori che guidano il lavoro del CeIS don
Mario Picchi dalla fine degli anni ‘70 e ai quali si sono ispirati tanti gruppi e associazioni
in Italia e nel mondo, in particolare per liberare i giovani dalla dipendenza della droga.
“Progetto Uomo” propone di porre la persona umana al centro della storia, come
protagonista affrancata da ogni schiavitù, tesa al rinnovamento, alla ricerca del bene,
della libertà, della giustizia. Il CeIS ha sempre avuto una visione “corretta” e “globale”
delle persone. Rafforzare tale visione significa dare ai giovani la possibilità di non avere
più bisogno delle sostanze per essere se stessi.
Ispirandoci a “Progetto Uomo” ci riconfermiamo di credere in ciascuna persona,
indipendentemente dalle sue qualità, cultura, livello sociale, economico e politico.
Non è soltanto una terapia e non è soltanto un metodo: è dare valore alla propria identità
rispettando nello stesso tempo quella degli altri, promuovendo il dialogo e la condivisione.
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Chi siamo
E’ la proposta di una pedagogia del rispetto della “differenza” come opposto all’indifferenza,
che invita ad assumere la diversità dell’altro come valore, fonte e arricchimento reciproco,
come spinta alla collaborazione autentica. E’ la proposta di una pedagogia della solidarietà
come assunzione di responsabilità rispetto all‘altro.
Le terapie e i metodi pedagogici che abbiamo adottato, le diverse strutture che siamo
riusciti a realizzare, le scuole di formazione, sono soltanto strumenti. Cambiano infatti le
terapie e le strutture, ma non cambia l’obiettivo: la rinascita dell’uomo fragile.
L’evoluzione dei nostri programmi e degli interventi del CeIS sono paralleli alla continua e
attenta lettura della storia dell’uomo inserito nel contesto del suo tempo. Da qui la necessità
di progetti dinamici, modelli d’intervento il più possibile flessibili e personalizzati con un
chiaro obiettivo: differenziare la propria offerta terapeutico-educativa per rispondere a
bisogni in continuo mutamento.
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Chi siamo
Il CeIS e le Relazioni
Internazionali
Nel 1985 il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha riconosciuto il CeIS don
Mario Picchi come Organismo Non Governativo (ONG) con statuto consultivo (categoria
II). Nel 1987 il CeIS don Mario Picchi ha ottenuto l’idoneità dal Ministero degli Affari
Esteri Italiano e dalla Comunità Economica Europea per l’accesso ai finanziamenti per
l’esecuzione di progetti nei Paesi in via di Sviluppo (PVS). Nel 1992 ha sottoscritto un
accordo con il Governo Boliviano per il supporto allo sviluppo socio-sanitario nel Paese.
Il CeIS don Mario Picchi partecipa regolarmente alle riunioni di diverse commissioni
costituite in seno alle Nazioni Unite, come ad esempio quelle della Commissione sugli
stupefacenti della UNODC a Vienna.
Nel 1978 e nel 1984 ha organizzato e ospitato rispettivamente il III° e l’VIII° Congresso
Mondiale della Federazione Mondiale delle Comunità Terapeutiche (WFTC). Come membro
del Comitato Organizzativo, il CeIS don Mario Picchi ha organizzato il “Foro Mondiale
delle Organizzazioni Non Governative” che si è tenuto a Bangkok nel Dicembre del 1994.
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Chi siamo
Il CeIS don Mario Picchi ha molto investito nelle relazioni internazionali sia a livello europeo
che extraeuropeo. Il servizio di Relazioni Internazionali opera principalmente nei campi
dello sviluppo socio-sanitario nei paesi in via di sviluppo, del sostegno alla creazione di
programmi educativi e di prevenzione, della formazione di operatori specializzati in
prevenzione e intervento educativo-terapeutico per tossicodi­pendenti e per altri gruppi
che soffrono di situazioni di disagio psico-sociale.
In riferimento al lavoro nei paesi in via di sviluppo il CeIS don Mario Picchi si è concentrato
particolarmente in quelle aree geografiche in cui la produzione, il traffico e il consumo
di sostanze stupefacenti costituiscono un grave problema economico e sociale. Nella sua
dimensione internazionale ha realizzato scambi, visite, azioni e progetti di cooperazione
specialmente con i paesi dell’America Latina. Negli ultimi anni il CeIS ha ampliato la sua
area di azione sempre più verso i paesi dell’Europa dell’Est e i Paesi che si affacciano sulla
sponda meridionale del Mar Mediterraneo, in accordo con le strategie della Cooperazione
Italiana ed Europea.
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Chi siamo
Il CeIS e le Relazioni
Nazionali
Attualmente il CeIS don Mario Picchi è:
• Ente Ausiliario della Regione Lazio.
• Ente accreditato presso il Ministero dell’Interno nello svolgimento di attività a favore
di immigrati.
• Ente riconosciuto dal MIUR e iscritto al Registro definitivo degli Enti accreditati presso
il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Scientifica per la formazione
e l’aggiornamento dei docenti della scuola di ogni ordine e grado.
• Iscritto al RUC del Comune di Roma come Ente preposto a lavorare con minori e adulti
svantaggiati.
• Ente accreditato per la realizzazione di progetti di Servizio Civile Nazionale.
• Ente accreditato a “Comunitalia”, progetto nazionale di vasta portata del Dipartimento
Politiche Antidroga, a cui partecipano tutte le più importanti reti ed organizzazioni
del privato sociale operante nel campo delle dipendenze.
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Chi siamo
Il CeIS don Mario Picchi partecipa inoltre a diversi organismi consultivi fra cui:
• Consulta degli Esperti e degli Operatori Sociali sulle Tossicodipendenze, presso il
Dipartimento per le Politiche Antidroga.
• Consulta per l’AIDS, presso il Ministero della Sanità.
• Consulta per la Salute Mentale, presso la Regione Lazio.
• Consulta per i Diritti Civili, Cittadinanza, Condizione Giuridica dello Straniero,
Immigrazione e Diritto d’Asilo, presso la Prefettura.
• Consulta Penitenziaria presso il Comune di Roma.
• Comitato Cittadino per la Cooperazione Decentrata, presso il Comune di Roma.
• Consulta socio-sanitaria, presso il Municipio XI.
• Consulta per la cultura, presso il Municipio XI.
• Consulta per il bullismo, presso il Municipio XII.
• Consiglio territoriale per l’immigrazione presso la Prefettura di Roma.
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Chi siamo
Codice
Etico
Art. 1 - Le strutture del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi residenziali e
non, garantiscono che gli ospiti siano sempre informati , prima dell’ammissione, sulle
caratteristiche e i principi ispiratori dell’organizzazione, i metodi e gli strumenti
terapeutico-educativi adottati, gli obiettivi dei programmi di intervento e le regole di vita
di cui si richiede il rispetto.
Art. 2 - L’organizzazione e il personale del CeIS don Mario Picchi riconoscono i diritti umani
e civili dei propri utenti inseriti nei propri programmi. In nessuna fase degli interventi
sono consentite forme di minaccia o coercizione fisica , psichica o morale. All’utente viene
garantita in ogni momento la volontarietà dell’accesso e della permanenza nella struttura.
Art. 3 - Gli operatori del CeIS don Mario Picchi garantiscono l’accoglienza e il massimo
impegno a prescindere dalle condizioni anagrafiche, sociali, economiche e culturali
dell’utente.
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Chi siamo
Art. 4 - Attraverso i differenti strumenti che sono parte della metodologia del CeIS don
Mario Picchi, gli operatori promuovono la dignità della persona umana quale valore
prioritario, perseguendo il raggiungimento da parte dell’utente, di uno stato di maturità e
di autonomia. Per conseguire tale fine gli operatori mirano ad adeguare e personalizzare
il trattamento alle esigenze di ciascuna persona.
Art. 5 - Nei programmi del CeIS don Mario Picchi il personale mira al reinserimento
sociale ed opera con chiare finalità socio-riabilitative, affinché il tempo di residenza
nelle strutture non sia mai superiore alle reali necessità dell’ospite, e comunque a quelle
definite di concerto con la struttura pubblica inviante. Deve inoltre saper riconoscere,
nell’interesse superiore dell’utente, quando un più idoneo intervento può essere realizzato
in collaborazione o da parte di un altro servizio.
Art. 6 - Il personale del CeIS don Mario Picchi deve conseguire il titolo di studio
necessario per operare con la dovuta competenza. Una formazione permanente adeguata
è imprescindibile e viene concordata con i responsabili dei differenti programmi o servizi
per un periodico aggiornamento.
Art. 7 - Gli operatori del CeIS don Mario Picchi si impegnano a mantenere ogni
informazione relativa all’utente in assoluta riservatezza, secondo le leggi vigenti e
la deontologia professionale. I dati previsti per le valutazioni degli interventi saranno
raccolti e trasmessi alle Pubbliche Istituzioni nel rispetto delle norme di confidenzialità e
del segreto professionale e d’ufficio.
Art. 8 - I servizi del CeIS don Mario Picchi sono gratuiti. Pertanto gli operatori non possono
in alcun modo pretendere o accettare contributi economici o in beni e vantaggi di alcun
tipo da parte degli utenti o delle loro famiglie.
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Chi siamo
Art. 9 - Le strutture e gli operatori del CeIS don Mario Picchi sono disponibili a comunicare alle autorità competenti e alla pubblica opinione i principi informatori dei programmi
terapeutico-educativi attuati, le metodologie adottate e i risultati conseguiti.
Art. 10 - Gli operatori del CeIS don Mario Picchi riconoscono le “Linee guida degli Enti
Ausiliari nei confronti degli utenti” elaborate e promosse dalle Autorità competenti
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Area Dipendenze
La nostra équipe
Il personale del CeIS è formato, nei servizi terapeutico-pedagogici, da operatori
specificamente preparati, in gran parte laureati in psicologia, pedagogia, sociologia e altro
o diplomati educatori professionali e assistenti sociali o sanitari. Nei servizi di supporto
lavorano persone titolari di competenze specifiche nei vari settori (amministrazione e
contabilità, biblioteca, servizi informatici, telematici e di videografica,segretariato,
manutenzione degli edifici e dei giardini, cucina, ecc.).
Operano presso le varie strutture del CeIS, inoltre, i docenti distaccati dal Ministero
dell’Istruzione in applicazione della Legge 162/90 che prevede la possibilità di utilizzare
insegnanti delle scuole nelle comunità (e in altri centri di recupero) per persone
tossicodipendenti (in media 8-10 l’anno a partire dal 1991) e le ragazze e i ragazzi del Servizio
civile volontario, inviati sulla base dell’accettazione e del finanziamento dei progetti
valutati dalla Presidenza del Consiglio. Dal 2008 il CeIS di Roma è inoltre accreditato per
ricevere giovani del Volontariato europeo.
Tradizionale è anche la presenza di laureandi e laureati per lo svolgimento di un periodo di
apprendimento ed esperienza sul campo, in particolare una quindicina l’anno fra giovani
psicologi tirocinanti e psicoterapeuti specializzandi.
Numerosi sono, poi, i volontari che spendono parte del proprio tempo libero presso i
servizi del CeIS, in gran parte adulti membri dell’Associazione Famiglie, ma anche giovani
universitari o momentaneamente disoccupati.
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Area Dipendenze
La gratuità di tutti i servizi
Tutti i servizi offerti dal Centro Italiano di Solidarietà di Roma sono gratuiti. Agli utenti e
ai loro familiari non viene richiesto alcun contributo in denaro o in altra forma per essere
accolti, inseriti e seguiti in un qualsiasi programma o struttura del CeIS. La gratuità è un
principio base che rende più autentico il rapporto con gli ospiti e più genuina ogni forma
di consulenza e supporto.
Nel settore terapeutico-educativo le porte sono aperte a tutti e sono inseriti nelle varie
strutture anche numerosissime persone che non godono di alcun rimborso o convenzione
con gli enti pubblici. Anche per questo occorre sottolineare la difficoltà di mantenere
in equilibrio un sistema complesso come il CeIS, considerando nello stesso tempo la
progressiva riduzione, negli ultimi anni, delle risorse destinate dalle istituzioni alla spesa
sociale e alla conseguente contrazione dei contributi disponibili a chi fornisce servizi sul
territorio. Contemporaneamente crescono le richieste e si moltiplicano e diversificano i
bisogni di quanti si rivolgono al CeIS alla ricerca di una risposta adeguata.
Il sostegno finanziario al CeIS proviene per una parte dalle pubbliche istituzioni –
convenzioni con le Asl, progetti finanziati o co-finanziati da Enti locali, regionali,
sovranazionali, Fondazioni – e per un’altra parte da libere donazioni di enti religiosi o
civili e di privati cittadini, benefattori che da sempre rappresentano la spina dorsale anche
economica per sostenere le molteplici attività dell’associazione.
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Area Dipendenze
Area Dipendenze
Accoglienza Paolo VI
Programma San Carlo
Comunità Mamma-Baby
Comunità Castel di Leva
Centro di Accoglienza Residenziale per
Minori e Giovani Adulti a Rischio Penale
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Area Dipendenze
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Area Dipendenze
Accoglienza “Paolo VI”
Dal 1979 l’Accoglienza – concettualmente ancor prima che logisticamente – si pone alla
base dell’intera metodologia del CeIS e richiede operatori con grande capacità di ascolto,
in grado di analizzare e diagnosticare le situazioni critiche delle persone e di proporre
soluzioni individualizzate ed efficaci.
Accogliere è per il CeIS una dimensione di ascolto senza discriminazione o pregiudizi.
Significa essere consapevoli che chi varca quella porta lo fa con paura, timidezza (o finta
spavalderia), con incertezza e scetticismo, portando comunque un carico di sofferenza
quando non di disperazione, di scarsa autostima, di sensi di colpa, di disorientamento, sia
che si tratti di una persona in difficoltà a causa della propria situazione o di un familiare o
un amico che vorrebbe aggrapparsi forte a una speranza, a uno spiraglio di luce per venire
a capo del labirinto di dubbi, di angosce e di dolore in cui si trova.
L’Accoglienza, servizio flessibile e aperto, si colloca spesso alla base dei servizi del CeIS e si
collega con le varie realtà del territorio, in particolare con i SerT, con i servizi alcologici, il
PID-Pronto Intervento Detenuti.
Non si tratta del Centro di accoglienza tradizionale, anticamera per l’ingresso in una
comunità residenziale, ma di una risposta più ampia alle necessità dell’utenza, un punto di
riferimento e di orientamento per i servizi – in ambito sociale, socio-sanitario, pedagogico,
ecc. – che trovano nell’Accoglienza una collaborazione attenta e puntuale.
Oggi la sede dell’Accoglienza è una porta aperta oltre 12 ore al giorno, da semplice
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Area Dipendenze
preparazione alla comunità, sua originaria funzione, si è trasformata in un “total day
care”.
Presso la sede dell’Accoglienza sono disponibili diversi servizi.
Il Centro Diurno
Attivato nel 1998, come parte integrante dell’Accoglienza, il Centro Diurno è aperto dal
lunedì al venerdì alle ore 8.00 alle 21.30 con possibilità di usufruire della mensa per il
pranzo e per la cena Rappresenta un’alternativa alla fase residenziale in comunità e
completa l’offerta dei programmi del CeIS in tale ambito.
Metodologia
Il programma “diurno” ha una durata di circa 20 mesi. È compito degli operatori rafforzare
nell’utente la scelta al cambiamento, facilitando la riflessione sullo stile di vita e sugli
aspetti valoriali, sulla base delle esperienze passate e presenti.
Si cerca di individuare le principali difficoltà del contesto in cui l’utente vive, per rendere
il trattamento terapeutico fondato sul “qui e ora”. Si opera inoltre per individuare le
risorse disponibili dell’utente per favorirne il processo di crescita. Ove possibile e utile, si
coinvolgono le famiglie d’origine o di appartenenza.
Il graduale reinserimento lavorativo, costantemente monitorato dagli operatori, costituisce
la fase conclusiva del programma.
Destinatari
Il Servizio si rivolge a tossicodipendenti adulti, con un’adeguata consapevolezza del disagio
presente e della necessità di un supporto costante, per i quali si ritiene non necessario
l’invio in programmi residenziali.
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Area Dipendenze
Strumenti
• Terapia di gruppo
• Colloqui individuali
• Terapia familiare o di coppia
• Incontri di pianificazione con i SerT
• Incontro mensile con i familiari
• Seminari tematici
• Attività ludico-ricreative (attività sportive, cineforum, corsi di lingue, teatro,
e informatica in collaborazione con il servizio “Tutor”)
musica
Numero prestazioni erogate
• Il servizio di Accoglienza e il Centro Diurno hanno avuto nell’arco dell’anno oltre 700
contatti, di cui: circa 390 prese in carico per i nostri servizi interni
• Settimanalmente si sono effettuati in media:
• 14 gruppi terapeutici,
• 75 colloqui individuali
• 10 colloqui psicoterapeutici
• 10 incontri generali,
• 15 “primi colloqui”.
• 10 colloqui con le famiglie
• 1 o 2 colloqui con operatori di comunità per la valutazione del piano di intervento e
d’ingresso in Comunità Terapeutica
• 2 riunioni d’équipe,
• 1 riunione con responsabile di area,
• 1 o 2 visite psichiatriche
• 1 seminario culturale o educativo
Quotidiane sono invece le attività sportive, in palestra o all’aperto, a cura di un operatore
esperto.
Ogni giorno vengono erogati in media 120 pasti agli utenti.
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Area Dipendenze
Centro specialistico ambulatoriale per le dipendenze senza
sostanze - Progetto Rien Ne Va Plus
Il CeIS don Mario Picchi in partenariato con l’associazione SAMAN di Latina ha attivato dal
giugno 2011 il Centro Specialistico Ambulatoriale “dipendenze senza sostanze” finanziato
con fondi della Regione Lazio – Fondo Nazionale Lotta alla Droga. Il Servizio mira,
attraverso le sue 2 strutture in Roma e Latina, a contattare, accogliere ed accompagnare
le persone dedite a dipendenze senza uso di sostanza ad un progressivo allontanamento
dai comportamenti specifici della dipendenza parallelamente ad una consapevolezza
del proprio disagio esistenziale, sostenendo la persona in un processo di cambiamento
dai propri comportamenti disfunzionali, per aiutarla nel perseguire un miglioramento
globale della qualità della vita.
Metodologia
Il Servizio attua interventi di prevenzione primaria e secondaria con attività di
informazione e di sensibilizzazione in sinergia con la rete locale (medici, altri centri
pubblici e/o del privato sociale) rivolti sia alle persone coinvolte nel fenomeno, sia alla
cittadinanza, in particolare insegnanti e studenti delle scuole secondarie, strutture
ricreative e locali destinati al gioco d’azzardo.
Possiamo dire che la metodologia di intervento si attua su due livelli: emotivo e filosofico
Per il livello emotivo si utilizzano tecniche di lavoro corporeo, di rilassamento, yoga,
meditazione, training autogeno, psicodramma moreniano, metodo Casriel per gruppi New
Identity Process (N.I.P.).
Nel livello filosofico rientra il cosiddetto Laboratorio Maieutico, anch’esso già sperimentato
nei gruppi e nei colloqui individuali tenuti al CeIS, consistente nell’utilizzo della Filosofia
come strumento di riflessione razionale che consente, nel dialogo con se stessi e con gli
altri, sia di entrare in contatto con vissuti emotivi, sia di allargare le visioni.
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Area Dipendenze
Destinatari
Il progetto accoglie adulti con problematiche legate alle dipendenze senza sostanze (gioco
d’azzardo, shopping compulsivo, dipendenze da internet…).
Strumenti
Le attività terapeutiche per gli utenti presi in carico consistono in :
• colloqui (individuali, di coppia e familiari)
• gruppi terapeutici
• gruppi maratona
• attività seminariali-esperienziali
I gruppi maratona consistono in incontri che si svolgono in una o due giornate, in forma
residenziale, della durata di 8-16 ore.
Numero prestazioni erogate da agosto 2011 a dicembre 2011
• 10 incontri di auto-mutuo aiuto
• 6 colloqui individuali di tipo sanitario
• 13 colloqui individuali di tipo educativo
• 44 interventi di sostegno psicologico
• 27 incontri di psicoterapia individuale
• 57 partecipazioni a gruppi tematici
• 10 partecipazione a gruppi di comunità
• 8 sessioni di studio/recupero scolastico
• 4 partecipazioni ad attività di laboratorio
• 2 interventi di orientamento/invio a centri di formazione
• 11 interventi di sostegno alla famiglia
• 3 incontri di Psicoterapia familiare
Numero totale utenti presi in carico 14
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Area Dipendenze
Centro Specialistico Ambulatoriale Cocaina
Progetto Nova
Il CeIS don Mario Picchi in partenariato con il SerT ASL RMC ha attivato nel giugno 2011
il Centro Specialistico Ambulatoriale Cocaina, finanziato con fondi della Regione Lazio
– Fondo Nazionale Lotta alla Droga. Il Servizio ha come obiettivo principale quello di
favorire il distacco dai comportamenti di uso della cocaina, in particolar modo cercando
di intercettare la domanda di quei consumatori che non si rivolgono volentieri in prima
istanza a strutture pubbliche o a professionisti privati. Il Centro si articola in due sedi
operative: una situata all’interno del CeIS, sede Paolo VI, ed un’altra all’interno della Unità
Operativa Complessa del Ser.T. ASL RMC (D11).
Metodologia
La metodologia si basa su un’attività diagnostica e farmaco-terapeutica che si sviluppa
nel Ser.T. ed una educativo-terapeutica che si sviluppa nel CeIS don Mario Picchi e che si
articola in tre fasi:
1) una fase di orientamento in cui i soggetti vengono accompagnati nella costruzione di
una dipendenza positiva tra loro in un percorso di abbandono dell’uso della sostanza e dei
comportamenti devianti e disfunzionali;
2) una fase intermedia in cui vengono approfondite in gruppo, tematiche personali legate
alle sfere: affettiva, emotiva, familiare e sessuale;
3) una fase finale di lavoro sulla separazione, l’autonomia, la responsabilità e la
consapevolezza personale.
Fin dall’inizio del programma sono coinvolte le famiglie disponibili a partecipare ad un
programma parallelo.
Le attività terapeutiche svolte nelle due sedi sono integrate tra loro ed implementate
tramite interventi di prevenzione sulla percezione dei rischi connessi all’uso di cocaina;
attività di formazione e sensibilizzazione dei Medici di Medicina Generale (MMG),
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Area Dipendenze
del personale di Pubblica Sicurezza (PS) e di altri operatori sanitari del territorio, counseling
telefonico; coinvolgimento di altri attori delle reti locali.
Destinatari
Il progetto si rivolge adulti cocainomani, ed in particolare a quanti hanno difficoltà a
rivolgersi ai servizi pubblici.
Numero prestazioni erogate da agosto 2011 a dicembre 2011
• 75 colloqui di accoglienza
• 131 visite mediche
• 59 visite psichiatriche
• 19 prescrizione piani terapeutici farmacologici
• 11 colloqui con assistente sociale
• 159 colloqui con lo psicologo
• 50 colloqui con lo psichiatra
• 79 esami e procedure cliniche
• 147 interventi psicoterapeutici individuali
• 90 interventi psicoterapeutici di coppia o familiare
• 45 incontri di gruppo
• 41 numero di sedute per somministrazione test psicodiagnostica
Numero totale utenti presi in carico: 40
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Programma San Carlo
Fin dalla sua nascita, nel 1979, il Programma San Carlo è considerato il laboratorio del CeIS
don Mario Picchi poiché da questa esperienza si sono sviluppati e continuano a svilupparsi
i nuovi programmi del Centro. Un laboratorio in continua evoluzione dove chiunque, può
sperimentarsi e contribuire al cambiamento.
Questo programma viene definito come un’organizzazione multifunzionale che ha come
obiettivo la risocializzazione delle persone in difficoltà.
Metodologia
Il programma terapeutico educativo rispetta i ritmi e i tempi di crescita del singolo e del
suo sistema familiare. Il Programma San Carlo intende promuovere e facilitare lo sviluppo
e la crescita dell’individuo, affinché ogni persona raggiunga o recuperi la sua pienezza e
torni nella realtà sociale con i suoi diritti e i suoi doveri.
L’approccio della filosofia del “Progetto Uomo” del CeIS don Mario Picchi è un metodo
incentrato sul valore della persona. Il programma terapeutico non è contro la droga, ma è
per l’uomo. Il mutuo aiuto, la forza positiva che nasce dall’aggregazione e dalla convivenza,
i valori della condivisione e della collaborazione, permettono l’esprimersi della dimensione
più profonda dell’essere umano : la solidarietà. L’operatore, figura normativa-affettivaregolativa, accompagna l’utente nel passaggio dalla “moralità eteronoma” alla “moralità
autonoma”.
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Area Dipendenze
Destinatari
I destinatari del programma sono adulti con problemi di dipendenze. I profondi mutamenti
sociali ci hanno portato ad elaborare risposte sempre più articolate e differenziate; la
figura del “dipendente” che oggi si rivolge alle nostre strutture è sempre più complessa ed
è caratterizzata da aspetti quali la poliassunzione, l’insorgenza di disturbi psicopatologici,
la bassa scolarizzazione, la crescente situazione di povertà e disoccupazione, l’abuso di
alcool e il gioco d’azzardo, la microcriminalità legata all’uso di droghe, la progressiva
destrutturazione della famiglia tradizionale.
Obiettivi
Sulla base di tali considerazioni il Programma San Carlo si pone i seguenti macro-obiettivi:
• la necessità che l’utente sia immediatamente tolto dalla strada, dalla criminalità,
dall’uso di sostanze
• la necessità che l’utente sia distaccato per un tempo dalla famiglia e dall’ambiente
d’origine e accolto in una struttura contenitiva che stimoli una motivazione più
profonda al cambiamento
• la necessità, al termine del percorso residenziale, che l’utente sia accompagnato nella
creazione di una nuova rete sociale, in collaborazione con le risorse del territorio.
La varietà delle situazioni, delle persone, delle esperienze di vita fanno sì che si crei
una microsocietà molto reale, in cui riconoscersi ed esprimersi secondo i propri limiti
e le proprie potenzialità. E’ nel rapporto fra pari, nel rapporto con l’autorità, con la
responsabilità, con la socializzazione che si pongono le basi per il reinserimento sociale.
L’iter socio-educativo, si propone come sistema aperto, all’interno del quale non si seguono
tempi rigidamente strutturati e predeterminati, ma si mantiene la flessibilità necessaria
per rispondere ai bisogni e ai tempi di ogni singola persona.
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Area Dipendenze
Il Programma San Carlo è articolato in quattro fasi distinte, caratterizzate da obiettivi
propri e legate da un iter terapeutico e strutturato basato sulla responsabilizzazione e sul
lavoro introspettivo, che accompagna i propri utenti fino alla completa autonomia e al
totale reinserimento nella società.
Prima Fase
La prima fase del Programma è collocata in una struttura residenziale denominata
Villa Santa Francesca Romana, sita a Marino. Gli ospiti provengono dai Ser.T – servizi
patologie e dipendenze delle ASL dislocati sul territorio nazionale , dai servizi diurni o
dalle struttura a scalaggio metadonico. Questa fase, che ha una durata di circa sei mesi,
ha come obiettivo principale l’interruzione dell’ uso di sostanze. Gli ospiti sono accolti in
una situazione strutturata che ha come riferimento principale il metodo della Comunità
Terapeutica basato sulla forza del gruppo dei pari e sulla identificazione con lo staff inteso
come modello positivo. Il rapporto di fiducia, l’alleanza terapeutica, l’assenza di giudizio
sono le finalità relazionali che si costruiscono con l’utente.Il rispetto degli orari, degli
spazi, un’accurata igiene personale ed ambientale, l’attenzione alla situazione sanitaria
individuale, l’appartenenza ad un settore di lavoro all’interno della Comunità, sono le
richieste di natura comportamentale. Al centro dell’intervento terapeutico è la revisione
dei comportamenti disfunzionali, autolesionistici e devianti per la riattivazione della
coscienza, della consapevolezza e la riscoperta di un sistema valoriale.
Obiettivi
• interruzione dell‘uso di sostanze
• lavoro sulle relazioni tra pari
• identificazione con lo staff inteso come modello positivo
• intervento sull‘aspetto comportamentale
• riattivazione di un sistema valoriale condiviso
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Area Dipendenze
Seconda Fase
La seconda fase è situata presso la Comunità Terapeutica San Carlo, in Marino. Mantenendo
costante l’attenzione ai presupposti che caratterizzano il periodo precedente, la seconda
fase è caratterizzata da un setting residenziale di circa otto mesi. Vengono sviluppate
attività di gruppo specifiche e mirate, rivolte ad aree psicoemotive dell’utente.
Obiettivi
• lavorare sulle relazioni
• implementare la conoscenza di sé
• riprendere i contatti con il mondo esterno
• intervenire sull‘aspetto educativo
• sviluppare il lavoro di rete sul territorio
Terza Fase
La terza fase della durata di circa cinque mesi ancora a carattere residenziale, ha tra i suoi
obiettivi principali quello di accompagnare l’utente nel reinserimento sociale, verificando
in maniera graduale e progressiva tutte le conoscenze, le abilità e le capacità acquisite e
sperimentate precedentemente.
Obiettivi:
• accompagnare l’uscita dalla residenzialità
• insegnare a muoversi nel territorio e nella ricerca del lavoro, ricomporre una rete di
servizi intorno all’utente
• effettuare servizi interni alla comunità
• imparare a gestire autonomamente il tempo libero
• lavoro di rete con centri di orientamento al lavoro
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Area Dipendenze
Quarta Fase
La quarta fase, della durata di circa dieci mesi, di cui tre in forma semiresidenziale e
il resto in forma ambulatoriale, ha come obiettivo principale il continuo monitoraggio
dell’utente nel suo percorso di reinserimento.
Obiettivi:
• sostegno e gestione della crisi
• sviluppo dell’autonomia gestionale della persona
• sostegno e counselling nella progettazione personale
• consulenza motivazionale inerente a problematiche personali
• informazione e orientamento rispetto al lavoro
Questa fase prevede il distacco degli utenti dalla struttura di trattamento fino alla completa autonomia, in maniera graduale e compatibile con le proprie attitudini, risorse e
potenzialità
Metodologia
La metodologia del Programma persegue gli obiettivi specifici di ogni singola fase, pertanto è previsto l’impiego di strumenti educativi che fanno riferimento sia a convinzioni ed
esperienze acquisite negli anni, sia ad orientamenti psicologici che vanno da quello umanistico a quello socio-cognitivo e comportamentista.
Le attività possono essere di gruppo o individuali specifiche e mirate nel rispetto dei bisogni degli utenti tenendo conto dell’iter terapeutico personale.
Sono previsti interventi specialistici quali lo Psicodramma classico di Moreno, la terapia
della Gestalt e la terapia centrata sul cliente di Rogers.
Gli strumenti terapeutici messi a disposizione sono:
• gruppi di incontro (terapia rogersiana – approccio centrato sulla persona)
• gruppi di espressione delle emozioni (Cassriel)
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Area Dipendenze
gruppi di approfondimento
gruppo alcool
gruppo progetto
gruppo d’ascolto e di supporto
gruppi genitorialità
terapia di coppia
incontri familiari
colloqui individuali
consulenza motivazionale
seminari informativi e formativi
incontri generali
Gli strumenti socio-educativi messi a disposizione sono:
• gruppi di lavoro per settore lavorativo (ergoterapia)
• animazione
• riunioni tecniche-organizzative
• attività di problem solving
• palestra e attività sportive
• cineforum
Numero di prestazioni erogate:
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Prima Fase: 67 utenti
Seconda Fase: 96 utenti
Terza Fase: 45 utenti
Quarta Fase: 90 utenti
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Area Dipendenze
Comunità Mamma-Baby
Metodologia:
Il lavoro terapeutico ed educativo della Comunità Mamma-Baby, nata nel 2006, prevede,
nell’ambito di un percorso residenziale, attività finalizzate a garantire alla madre un
sostegno motivazionale continuo nel suo cammino terapeutico, nell’ottica di favorire lo
sviluppo graduale della consapevolezza delle proprie capacità affettive, cognitive e sociali
nel rapporto con il figlio. Le operatrici seguono le ospiti nella cura dei loro figli in modo
continuo, non sostituendosi a loro ma stando con loro; offrendo, quindi, una visione di “fare
insieme“. Tali interventi, integrandosi con attività volte al superamento della situazione
di tossicodipendenza, prevedono l’utilizzo dei seguenti strumenti terapeutici: gruppi
esperienziali (clinici e di incontro), colloqui individuali (di tipo supportivo-espressivo),
laboratori.
Destinatari:
La Comunità di Pronta Accoglienza Residenziale per donne tossicodipendenti con figli
minori, denominata Comunità Mamma-Baby, fa parte delle iniziative promosse e finanziate
dalla Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze di Roma.
La Comunità di Pronta Accoglienza Mamma-Baby accoglie in regime residenziale donne
tossicodipendenti in stato di gravidanza o con figli minori di età compresa tra i 0 e i 3 anni
(con la possibilità di valutare, caso per caso, l‘inserimento di bambini di età superiore)
seguite dai Ser.T. e/o dalla rete regionale di intervento sulle tossicodipendenze.
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Obiettivi:
Obiettivo generale del lavoro della Comunità è quello di stimolare una presa di coscienza
da parte della utente della propria motivazione rispetto alla responsabilità della
genitorialità, fornendole stimoli e strumenti in grado di incoraggiare e sostenere da una
parte la risoluzione della situazione di tossicodipendenza e la costruzione di una diversa
identità, dall‘altra una nuova sensibilità alle difficoltà del suo essere madre che le consenta
di individuare e definire le strategie di intervento in grado di meglio rispondere alle sue
esigenze.
Questo obiettivo generale si traduce nei seguenti obiettivi specifici:
• contenere il sintomo
• ristrutturare lo stile di vita
• analizzare il proprio rapporto madre-bambino e, laddove presente o possibile, la
relazione con il partner esterno
• vivere un‘esperienza affettivo-educativa
• acquisire la consapevolezza della propria capacità genitoriale e, nel caso di recidiva non
recuperabile che comporti un allontanamento del bambino (affidamento-adozione),
elaborare il vissuto materno conseguente alla perdita della relazione quotidiana con il
bimbo
• acquisire una consapevolezza il più possibile completa della propria situazione legale,
sociale e sanitaria
Strumenti:
• colloqui di valutazione
• colloqui motivazionali
• colloqui con i familiari
• laboratorio di lingua inglese
• laboratorio di disegno e pittura
• laboratorio di giardinaggio
• laboratorio di informatica
• attività ludico-educative
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Area Dipendenze
• gruppi di incontro
• incontri di rete con i servizi coinvolti
Attività realizzate nel corso del 2011:
Gli interventi comunitari sono ispirati al massimo rispetto delle persone e delle loro
caratteristiche; i programmi sono, perciò, differenziati nella durata, individualizzati
rispetto alla tipologia e alle diverse esigenze dell‘utenza e disegnati insieme ai servizi
territoriali di competenza: Sert, Servizi Sociali, Tribunale per i minorenni. Nel corso
dell’anno 2011, in particolare, la Comunità di Pronta Accoglienza Mamma-Baby ha offerto:
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gruppi clinici e di incontro con cadenza settimanale
colloqui di contenimento, di motivazione, di valutazione con cadenza settimanale
colloqui con le famiglie di origine con cadenza mensile
organizzazione di 23 visite mediche /specialistiche rivolte alle mamme
gruppi sulla genitorialità con cadenza quindicinale
organizzazione di 25 visite pediatriche/specialistiche
vaccinazioni
organizzazione di momenti ludico-ricreativi per i minori e per le mamme
gruppi tecnico-organizzativi con cadenza settimanale
laboratorio di pittura con cadenza settimanale
corso di inglese con cadenza settimanale
laboratorio di giardinaggio con cadenza quindicinale
laboratorio di informatica con cadenza quindicinale
colloqui di valutazione di nuove utenti per un’eventuale presa in carico
promozione del progetto presso i servizi territoriali (Ser.T., Municipi, Ospedali)
8 incontri di rete
incontri con i referenti del Sert (con cadenza settimanale durante lo scalaggio del
metadone)
• 3 udienze presso il Tribunale per Minorenni
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Area Dipendenze
Comunità Castel di Leva
Metodologia:
Il primo compito dell’équipe è accogliere la persona in un clima facilitante, non
condizionante ma comunque contenitivo e, successivamente, inserirla nel percorso
riabilitativo. Il percorso riabilitativo vede una stretta collaborazione fra gli operatori della
comunità e quelli dei SerT che in forma congiunta elaborano progetti individualizzati e
condivisi con l’utente. Questa collaborazione si espleta mediante incontri fra gli operatori,
contatti telefonici quando necessario, colloqui a cadenza quindicinale con l’utente che
viene accompagnato dall’operatore della comunità presso il Ser.T.
Destinatari:
La Comunità di Prima Accoglienza, nata nel 2000 e denominata Comunità Castel di Leva,
è una iniziativa promossa e finanziate dalla Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze
di Roma.
La comunità è destinata a utenti in trattamento metadonico, con l’obiettivo di
disintossicazione dalle sostanze tramite scalaggio metadonico concordato
settimanalmente con il Ser.T. di appartenenza. E’ uno spazio in cui l’utente ha, attraverso
un progetto personalizzato, la possibilità di migliorare le condizioni psicofisiche generali,
potenziare le risorse personali, prendere distanza dal proprio passato di tossicomania,
avere opportunità motivazionali alla riabilitazione che permettano un primo bilancio
personale, e per ultimo ma non meno importante, avere un orientamento su eventuali
realtà riabilitative dove continuare il proprio percorso di crescita e indipendenza.
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Area Dipendenze
Il servizio residenziale accoglie persone con problematiche inerenti all‘area della
tossicodipendenza e che si trovano all‘interno di un percorso di disuassefazione dalle
sostanze stupefacenti attraverso terapia farmacologica/metadonica a scalare stabilita dai
medici del Ser.T di appartenenza
Obiettivi:
• offrire uno spazio accogliente e non istituzionalizzante al giovane in crisi.
• integrare l‘offerta educativa con l‘assessement medico-diagnostico dei Ser.T.
• consentire la sperimentazione di modelli relazionali e di sostegno reciproco con il
gruppo dei pari.
• facilitare la messa in atto di comportamenti prosociali
• accompagnare l’utente nella individuazione di potenzialità personali e risorse evolutive
per fronteggiare il processo di disassuefazione
• accompagnare l’utente nell’elaborazione del senso di appartenenza al gruppo e alla
casa, di conseguenza ad una richiesta d‘aiuto autonoma e consapevole.
• stimolare gli utenti, una volta raggiunto l’obiettivo della completa disassuefazione,
a proseguire e completare il loro percorso educativo e riabilitativo in programmi o
comunità terapeutiche.
Strumenti:
• colloqui di accoglienza
• colloqui individuali di supporto
• colloqui familiari
• valutazione psicodiagnostica
• gruppi di auto-mutuo-aiuto
• attività sportiva
• seminari informativi
• coinvolgimento nella gestione della casa
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Area Dipendenze
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
La comunità è in continua evoluzione e aggiornamento rispetto alla tematica di cui si
occupa, impegnato nella strutturazione di percorsi educativi di gruppo e individualizzati
per tutti gli utenti e i familiari che sono stati accolti.
In particolare nel 2011 il Servizio ha offerto :
• attività di counselling psicologico individuale
• counselling e orientamento rivolto ai familiari
• counselling psichiatrico ove necessario
• attività sportive
• seminari informativi per utenti e genitori
• gruppi
• sostegno e orientamento
Numero di prestazioni erogate
• numero nuovi contatti: 78
• ingressi in residenzialità: 35; di cui 20 contatto diretto, 12 invio da SerT., 3 da unità di
strada
• invii ad altri servizi: 22 inviati in comunità terapeutiche
• abbandoni: 3
• allontanamenti: 5
• programma completato: 27 (22 invii ad altri programmi e 5 ritornati in famiglia)
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Area Dipendenze
Centro di accoglienza residenziale per
minori e giovani adulti a rischio penale
Il Centro di Accoglienza Residenziale per minori e giovani adulti a rischio penale è una
iniziativa promossa e finanziata dalla Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze di Roma
nel 2011.
Il servizio è destinato a giovani dai 14 ai 21 anni con problemi di tossicodipendenza
(droghe illegali, psicofarmaci, alcool) a rischio penale o recidive. La struttura è di tipo
residenziale e prevede di accogliere un numero di utenti non superiore alle 8 unità. E’
previsto inoltre un programma ambulatoriale per 3 utenti.
Metodologia
La gestione del centro è di tipo familiare ed il modello operativo di tipo valoriale.
Il servizio si pone a fianco e a sostegno della famiglia di origine senza accettare deleghe di
ruolo genitoriale ma ponendosi come obbiettivo il compito di rilevare le risorse esistenti e
di fornire l’aiuto necessario per riattivarle.
Per ogni ospite viene redatto in accordo con i servizi coinvolti un progetto educativo
personalizzato finalizzato al pieno reinserimento sociale.
L’obiettivo
Offrire uno spazio protetto e di contenimento per il superamento di situazioni di disagio
e per il recupero e la prevenzione di situazioni a rischio. La finalità è quella di rendere
autonomi i giovani utenti in modo tale da essere loro stessi gli artefici del proprio
cambiamento.
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Area Dipendenze
Strumenti
• colloqui di valutazione
• colloqui anamnestici
• colloqui di supporto
• gruppo d’incontro
• incontri di gruppo a tema
• incontri familiari e di coppia
• gruppi di lavoro
• visite culturali
• laboratori culturali
• laboratori di creatività
• laboratori di informatica
• attività sportive
• attività pedagogiche (recupero scolastico, corsi di formazione, ecc.)
• attività ludico-ricreative
• gruppi di auto-mutuo-aiuto
• attività sportiva
• seminari informativi
• coinvolgimento nella gestione della casa
Le attività straordinarie specifiche sono state
• corso di fumetto, corsi di lingua straniera, corso d’italiano, corso di free-climbing, corsi di recupero scolastico, corso di teatro, partecipazione a varie manifestazioni sportive.
• Nel corso dell’anno si sono effettuate visite culturali a Napoli, agli studio’s di Cinecittà,
a mostre e cinema.
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Numero di prestazioni erogate
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•
•
•
numero nuovi contatti: 29
ingressi in residenzialità: 16
invii ad altri servizi: 3
prese in carico da altri servizi: 10
abbandoni: 5
allontanamenti: 1
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Area Dipendenze
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Area Salute Mentale
Area Salute Mentale
CT Santa Maria
Programma Eco
Programma La casa
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Area Salute Mentale
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Area Salute Mentale
CT Santa Maria
Metodologia:
L’intervento della CT Santa Maria, nata nel 1983, si rappresenta attraverso il processo
tipico della comunità terapeutica residenziale, al quale viene ad aggiungersi un modello
di lavoro di conoscenza del sé attraverso gruppi di incontro e maratone terapeutiche. Il
collante di tutte queste attività è il lavoro sul pensiero critico che si sviluppa attraverso
l’utilizzo del gruppo progetto e dell’incontro generale.
L’approccio educativo è la colonna portante della metodologia e quindi della relazione che
si instaura all’interno della comunità tra i vari attori coinvolti.
La cultura organizzativa e la filosofia di intervento risiede nella tradizione del Progetto
Uomo, che vede la persona al centro dell’intervento, dove le problematiche legate
all’abuso di sostanze risultano essere solo uno dei problemi di cui la persona è portatrice,
e probabilmente neanche il più rilevante.
Tale approccio crea l’opportunità di abbracciare nel suo complesso la persona che viene
accolta, offrendo una prospettiva aperta per un intervento complesso e personalizzato.
I tempi del percorso terapeutico sono scadenzati in tre momenti residenziali e uno non
residenziale, e qualora si presentasse la necessità, un primo momento semiresidenziale,
volto a facilitare l’ambientamento e la valutazione della persona.
Al fine di verificare l’efficacia nel tempo dell’intervento svolto, è attivo un sistema di
follow up strutturato per i tre anni succesivi alla fine del percorso.
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Area Salute Mentale
Destinatari:
Il programma Santa Maria si qualifica come intervento pedagogico riabilitativo a carattere
residenziale rivolto ad adulti con problemi di abuso di sostanze psicotrope, che in alcuni
casi associano diagnosi psichiatrica.
Obiettivi:
L’obiettivo primario è quello di facilitare il raggiungimento del recupero sociale
dell’individuo in armonia con le sue potenzialità.
Strumenti:
• colloqui di valutazione
• colloqui anamnestici
• colloqui di supporto
• incontri di gruppo (sul modello del gruppo d’incontro)
• maratone terapeutiche
• incontri di gruppo a tema
• incontri familiari e di coppia
• incontri per utenti genitori
• gruppi di lavoro (progetto obiettivo)
• gruppi di approfondimento e verifica esperienza esterna
• visite culturali
• laboratori culturali
• laboratori di creatività
• laboratori di informatica
• yoga
• attività sportive
• attività pedagogiche (recupero titoli di studio, specializzazioni varie, ecc.)
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Area Salute Mentale
Numero di prestazioni erogate:
• utenti trattati 69
• nuovi ingressi 46
• primi contatti 83
Ogni utente inserito ha usufruito, come trattamento clinico standard, di:
• 1 incontro generale a settimana
• 2 gruppi di incontro a settimana
• almeno 1 colloquio individuale a settimana
• 1 maratona terapeutica al mese
• progetti individualizzati a seconda delle necessità terapeutiche.
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Area Salute Mentale
Programma Eco
Metodologia:
Dal 2000, anno di nascita del Programma Eco, lo specifico dell‘approccio psico-riabilitativo
proposto all‘interno del centro che comprende percorsi ambulatoriali e semi-residenziali,si
fonda su un sistema metodologico basato su colloqui, gruppi esperenziali, supportivi e
terapeutici, attività di laboratorio, in connessione e in integrazione tra loro.
Attraverso una metodologia sperimentale che fa riferimento a paradigmi sistemicorelazionali, gestaltici e fenomenologici, la proposta consiste nella focalizzazione e
enfatizzazione delle componenti emozionali del vissuto, evocate attraverso un intenso
lavoro di colloqui e di gruppi che s‘integrano reciprocamente.
Destinatari:
Il servizio accoglie giovani con problematiche afferenti all‘area della salute mentale e della
doppia diagnosi .
Possono beneficiare del Servizio Eco persone con problemi psicopatologici di vario grado
anche associati al consumo di sostanze stupefacenti o alcool che interferiscono con la
capacità di pensare, sentire, comportarsi e che sperimentano difficoltà in famiglia, nel
gruppo dei pari, a scuola, presentando chiusura e difficoltà nel prendersi cura di sé e nelle
relazioni interpersonali.
Obiettivi:
Offrire uno spazio accogliente e non istituzionalizzante al giovane in crisi.
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Area Salute Mentale
Integrare l‘offerta psicoterapeutica con l‘assestement psico-diagnostico precoce.
Consentire la sperimentazione di modelli relazionali efficaci con gli adulti e con il gruppo
dei pari.
Facilitare l‘attivazione delle risorse evolutive e del patrimonio adattivo per fronteggiare
la crisi.
Accompagnare il giovane nella formulazione di una richiesta d‘aiuto autonoma e
consapevole.
Stimolare l‘inserimento sociale e lavorativo.
Strumenti:
• colloqui di accoglienza
• colloqui di supporto
• colloqui familiari
• valutazione psicodiagnostica
• attività psico-corporea
• laboratori di creatività
• laboratori di informatica
• attività pedagogiche (sostegno scolastico)
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011:
Dal 2011 il Servizio Eco è un progetto finanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga
e Agenzia Comunale delle Tossicodipendenze e sostenuto contemporaneamente dalla
Fondazione Cariplo. Il sevizio è stato impegnato nella strutturazione di percorsi terapeutici
individualizzati per tutti gli utenti e i familiari che sono stati accolti.
In particolare il Servizio Eco ha offerto :
• attività di counselling psicologico individuale
• counselling e orientamento rivolto ai familiari
• esame psicodiagnostico comprensivo di indagine cognitiva e della personalità
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Area Salute Mentale
• counselling psichiatrico ove necessario
• attività psico-corporea (yoga)
• seminari informativi e interattivi per genitori sugli effetti dell‘uso di sostanze stupefacenti
• gruppo di incontro
• sostegno e orientamento scolastico
• laboratori di ceramica, laboratorio di costruzione di siti web, laboratorio di fotoritocco
digitale
• esame psicodiagnostico comprensivo di indagine cognitiva e della personalità
Numero di prestazioni erogate:
• nuovi contatti: 65
• prese in carico in target: 23
• prese in carico fuori target: 12
• invii ad altri servizi: 13
• abbandoni: 4
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Area Salute Mentale
Programma “La casa”
Metodologia:
Il programma riabilitativo si attua su diversi livelli:
Prestazioni educative e pedagogiche, atte a recuperare e/o mantenere un ruolo sociale
adeguato pur in presenza di un disturbo psichiatrico nell’ottica di “Educare alla vita”. Le
prestazioni cliniche erogate in favore di utenti con disturbo psichiatrico in fase acuta,
sub-acuta o post-acuta per i quali venga delineato un percorso di trattamento residenziale
terapeutico-riabilitativo consistono in interventi biologico, psicologici e psico-sociali
integrati.
Trattamento farmacologico, definito dallo psichiatra della struttura in accordo con
il medico referente e del DMS o del TSMREE. Viene in seguito dispensato attraverso il
medico di base per facilitare l’autonoma gestione della terapia stessa da parte dell’ospite
in trattamento.
Trattamento psicologico, che consiste in prestazioni di psicoterapia individuale e di gruppo
e sostegno familiare. L’orientamento teorico prevalente fa riferimento alla psicoterapia
cognitivo-comportamentale che presenta il maggior numero di evidenze scientifiche a
sostegno della propria efficacia in associazione con gli interventi farmacologici.
Trattamento psico-sociale, che consiste sostanzialmente nell’intervento sulla disabilità
primitiva e/o secondaria del disturbo psichico e in interventi psico-pedagogici e psicoeducativi.
La natura della disabilità rilevata determina l’area dell’intervento riabilitativo.
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Area Salute Mentale
La durata dell’intervento varia a seconda dei programmi personalizzati e delle patologie,
ma è comunque contenuta nel breve-medio periodo per le situazioni acute e sub-acute
(90-120 giorni) e nel medio-lungo periodo per le situazioni post-acute (90-350 giorni). I
dati clinici sono raccolti in cartelle personali per monitorare i percorsi terapeuticoriabilitativi. I risultati del monitoraggio vengono valutati trimestralmente per verificare
il raggiungimento di obiettivi intermedi e comunicati dal DSM al programma Santa Maria
che si qualifica come intervento pedagogico riabilitativo a carattere residenziale rivolto ad
adulti con problemi di abuso di sostanze psicotrope, che in alcuni casi associano diagnosi
psichiatrica.
Destinatari:
La struttura residenziale terapeutico riabilitativa è una struttura sanitaria territoriale che
accoglie su base volontaria utenti, adolescenti e giovani adulti, di una particolare fascia
diagnostica psichiatrica che presentano problemi psicopatologici, relazionali, esistenziali
a causa dei quali si renda necessaria una temporanea separazione dall’abituale contesto di
vita e/o il temporaneo inserimento in un contesto ambientale terapeutico.
Obiettivi:
L’intervento terapeutico-riabilitativo è volto alla cura di quelle manifestazioni
psicopatologiche che colpiscono la sfera psico-sociale dell’individuo sia per ciò che
riguarda gli aspetti del funzionamento psicologico individuale (affettività, emotività,
volizione) sia per quelli sociali inter-individuali (disturbi nelle relazioni, disadattamento
sociale, emarginazione, stigma, etc...).
In particolare si prevede la conduzione di programmi differenziati per esordi di disturbi
psicotici dello spettro schizofrenico, dello spettro affettivo e di ansia per iniziali disturbi
di personalità per comorbilità con comportamenti da addiction, per adolescenti con
disturbo psichico autori di reati.
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Area Salute Mentale
Strumenti:
• Assessment comportamentale,
• Assessment clinico,
• Terapia cognitivo-comportamentale,
• Gestione del rischio suicidario,
• Strategie DBT (Dialectical Behavior Therapy)
• Skills training.
Quali strumenti operativi di rilevazione dello stato clinico e per la valutazione e l’intervento
terapeutico-riabilitativo sono utilizzate le principali batterie psico-diagnostiche della
sfera cognitiva e i principali test e reattivi proiettivi di personalità.
In ciascuna fase del trattamento, lo staff presta attenzione alla possibile presenza di
sintomi psichiatrici e comportamentali attraverso strumenti di rilevamento clinici.
La struttura è stata finanziata ed inaugurata nel 2009 dal Prof. Emmanuele F.M. Emanuele,
Presidente della Fondazione Roma.
Siamo ancora in attesa di poter avviare il servizio, in quanto la Regione Lazio non ha
ancora definito il fabbisogno regionale in tema di salute mentale.
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Area Sociale
Area Sociale
Progetto Bambino
Progetto Tutor
Progetto Mentore
“La Comunità Risponde“ - socializzazione per anziani
Progetto Gulliver
Progetto Piranesi
Assistenza Domiciliare Sociale AIDS
Servizio Famiglia
Associazione Famiglia
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Area Sociale
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Area Sociale
Progetto Bambino
Metodologia
Il lavoro terapeutico ed educativo del progetto prevede attività finalizzate a garantire
al nucleo familiare, con particolare attenzione alla madre, un sostegno motivazionale
continuo nel loro cammino terapeutico, nell’ottica di favorire lo sviluppo graduale della
consapevolezza delle proprie capacità affettive, cognitive e sociali nel rapporto con i figli.
Il collegamento con la scuola e le istituzioni del territorio, l’apprendimento, la relazione e
le difficoltà dell’età evolutiva sono curate nell’accezione dell’ “I care”.
Destinatari
Attivato nell’anno 2000, Mani Colorate, oggi Progetto Bambino, è uno spazio dedicato
al binomio genitori-minori dove bambini, preadolescenti e adolescenti possono crescere
insieme, e gli adulti possono confrontarsi in un percorso. I programmi e progetti maturati
in tale area interessano le situazioni dei figli di persone tossicodipendenti, ma anche di
genitori detenuti, di stranieri e di famiglie con diverse tipologie di disagio.
Obiettivi
“Progetto Bambino” mira a potenziare le capacità di intervento degli educatori nei casi di
disagio, nella prospettiva della pedagogia della prevenzione, con l’obiettivo di individuare
e far emergere le potenzialità presenti anche nelle situazioni più complicate.
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Area Sociale
Strumenti
• colloqui di valutazione
• colloqui motivazionali
• colloqui con i familiari
• laboratorio di lingua inglese
• laboratorio di disegno e pittura
• laboratorio di giardinaggio
• laboratorio di informatica
• attività ludico-educative
• laboratori misti genitori e bambini
• incontri di rete con i servizi coinvolti
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
Prevenzione primaria e secondaria - il progetto offre una struttura semiresidenziale
per il contenimento della tossicodipendenza del genitore, il suo avviamento al percorso
terapeutico, un ‘attenzione particolare ai minori e alle donne in stato di gravidanza,
con il principale scopo di migliorare la qualità della vita di bambini inseriti in nuclei
familiari disagiati. Oltre alle consuete attività di semiresidenzialità, colloqui di sostegno,
motivazionali e genitoriali, sono attivi i laboratori socioeducativi per genitori e figli, per
favorire il ripristino di modalità comunicative e relazionali più sane tra adulti e minori.
Sono stati seguiti 25 nuclei familiari.
Spazio “Un tempo per me” - servizio finalizzato a offrire alle donne la possibilità di disporre
di un tempo da investire in un progetto personale di vita, ponendo particolare attenzione
sia alla donna, sia al binomio madre-figlio. Si rivolge soprattutto a donne straniere con
problemi di inserimento (lavorativo e sociale). Le donne sono aiutate nella crescita e cura
dei figli, con attività di sostegno e inserimento dei bambini negli spazi che il progetto offre,
favorendo l’integrazione culturale e sociale. Sono stati seguiti 25 nuclei madre-bambino.
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Area Sociale
Attività interculturali - ampio spazio è dedicato al supporto delle famiglie e particolare
attenzione è rivolta all’accoglienza e all’integrazione sociale di bambini e ragazzi stranieri
da poco arrivati in Italia, con conseguenti difficoltà scolastiche e di socializzazione. In
questo anno sono stati seguiti 60 tra preadolescenti e adolescenti con le loro rispettive
famiglie. Aspetto caratterizzante è la collaborazione con le scuole del territorio.
A ottobre del 2011 l‘originario servizio “Mani
denominazione e oggi si chiama “Progetto Bambino“
Colorate“
ha
cambiato
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Area Sociale
Progetto Tutor
Destinatari
Il servizio “Tutor”, nato nel 2003 come un servizio rivolto essenzialmente al reinserimento
socio-lavorativo di persone “svantaggiate”, cioè ai margini della società, situato all’interno
della sede Paolo VI, sede principale del CeIS don Mario Picchi, in Roma, prosegue nel
2011 nelle sue attività di integrazione sociale fra i cittadini della capitale, italiani e “non
italiani”.
All’inizio, era nato come un progetto rivolto esclusivamente agli utenti dei programmi
terapeutici del CeIS; molto presto ha poi ampliato il suo “range” di azione aprendosi al
pubblico romano e alle realtà multietniche della città, diventando un punto di aggregazione
sociale e di apprendimento culturale e personale.
Il cambiamento ha portato all’inserimento di attività ludico ricreative, corsi, seminari
rivolti a tutta la popolazione di Roma. Grazie ai numerosi volontari che mettono a
disposizione le loro competenze, la partecipazione a tutte le attività è gratuita.
Lo scopo principale è stato quello di facilitare l’integrazione tra le persone che frequentano
i servizi del CeIS e quelle “esterne”, cioè del quartiere e della città di Roma.
Obiettivi
• offrire uno spazio accogliente dove, inoltre a promuovere la socializzazione, si sviluppi
il concetto dell’”ozio costruttivo” per tutte le fasce di età.
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Area Sociale
• consentire la sperimentazione di modelli relazionali efficaci fra tutte le fasce d’età.
• stimolare l‘inserimento sociale e lavorativo attraverso la frequentazione di corsi aperti
sia agli utenti che ai cittadini
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
Parallelamente all’attività dei corsi e dell’alfabetizzazione informatica, il “Cyber-Tutor”
è diventato l’Internet Point del quartiere Montagnola, e di Roma, dove gli abitanti del
quartiere si recano per controllare la posta elettronica, per fare ricerche e navigazione,
per creare documenti di lavoro. E’ stata organizzata la sala con orari e prenotazioni con
un massimo di un’ora di utilizzo.
Il “Cyber-Tutor”, è aperto tutti giorni dal lunedì al venerdì dalle 09,00 alle 20.00 ed è
aumentato l’afflusso di persone: sono sempre di più le persone alla ricerca di un lavoro o che
hanno perso un lavoro, che hanno problemi di alloggio, di affitto e soprattutto le persone
straniere che hanno problemi di inserimento nella società romana. Molti sono gli stranieri
che frequentano il “Cyber-Tutor”: sudamericani (peruviani, boliviani, ecuatoregni, cileni,
brasiliani e messicani) africani (dall’Eritrea, Sudan, Zambia, Egitto, Marocco, Mozambico,
Mali, Angola, Capo Verde, Burkina Faso, Mauritius) persone provenienti dall’Asia (Iraq,
Qatar, India, Bangladesh, Sri-Lanka), dagli Stati Uniti, dall’Europa (Polonia, Romania,
Bulgaria, Ucraina, Moldavia, Serbia, Bosnia, Macedonia, Croazia, Olanda, Spagna,
Germania, Francia).
Strumenti e numero di prestazioni erogate
• corso di Italiano per stranieri: 17 partecipanti provenienza: Colombia, Cuba, Perù,
Filippine, Romania, Sri-Lanka, Egitto, Somalia, Afganistan
• corso individuale d’Italiano: 6 partecipanti: Afganistan, Somalia, Perú, Italia e Sudan
• corsi di Inglese - vari livelli: 83 partecipanti: Romania, Italia.
• corso di Francese: 26 (provenienza: Perù, Romania, Italia)
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Area Sociale
corso di Spagnolo: 35 partecipanti (provenienza: Bangladesh, Romania, Pakistan, Italia).
corsi di Informatica: 75 partecipanti (provenienza: Romania, Perù, Italia).
corso di Teatro: 26 partecipanti (provenienza: Afganistan, Romania, Italia).
gruppi Contatto Se Interiore: 33 partecipanti (provenienza: Romania, Italia).
yoga per Interni: 9 partecipanti (provenienza: Italia).
yoga della Risata: 45 partecipanti (provenienza: Argentina, Italia).
corso di Découpage: 23 partecipanti (provenienza: Italia).
danze Popolari Italiane: 39 partecipanti (provenienza: Afganistan, Italia).
balli Latino-Americani: 56 partecipanti (provenienza: Argentina, Italia).
corso di Autodifesa Femminile: 34 partecipanti (provenienza: Italia, Perù).
attività ludiche: Burraco: 40 partecipanti (provenienza: Italia)
palestra: media mensile: 37 persone; 8 allenamenti di 20 utenti e 25 partite di calcio.
internet-Point “Cyber-Tutor”: 75 persone (media mensile)
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Area Sociale
Programma Mentore
Il Programma Mentore, nato nel 1995, è un luogo aperto ai giovani ed alle famiglie dove è
possibile trovare uno spazio individuale di riflessione, di orientamento di condivisione e
di incontro.
Dal 2011 il Programma Mentore è un progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo.
Il servizio, che si configura come centro diurno, aperto dal Lunedì al Venerdì dalle 8.30
alle 18.00, prevede diversi tipi d’intervento:
Proposta a carattere semiresidenziale per quelle situazioni di drop out scolastico
conclamato che necessitano di un intervento contenitivo e psico-pedagogico.
Proposta a carattere pomeridiano rivolto a studenti che per motivi di frequenza scolastica
non possono usufruire del servizio semiresidenziale ma necessitano tuttavia di un
intervento socio-pedagogico.
Sostegno a carattere ambulatoriale di tipo individuale
Sostegno alle famiglie, individuale e di gruppo
Non si può definire un target preciso, però sono state stabilite delle aree di intervento:
disagio, devianza, disadattamento. I giovani che frequentano il Servizio sono generalmente
in età scolare, dunque adolescenti e giovani adulti.
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Area Sociale
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
• collaborazione al Progetto Peer Education realizzato con l’Agenzia Capitolina sulle
Tossicodipendenze
• collaborazione al Progetto Jambo per l’integrazione di giovani immigrati, Fondo
Europeo per l’Immigrazione - Ministero degli Interni
• collaborazione al Progetto Karibù per l’integrazione di giovani immigrati, Fondo
Europeo per l’Immigrazione - Ministero degli Interni
• progetto Mentore per il contrasto al disagio giovanile, sostenuto dalla Fondazione
Cariplo
• laboratori di italiano per stranieri, gruppi settimanali con giovani e famiglie
• laboratori di arteterapia e Gruppi New Identity Process per genitori
• laboratori di ceramica, arti marziali, shiatsu e animazione, sostegno
scolastico,orientamento lavorativo, prevenzione psichiatrica in collaborazione con
il servizio Eco, attività nelle scuole con il servizio Gulliver, attività sportive e di
socializzazione(barbecue, partite di calcetto, ping pong e biliardino)
Numero di prestazioni erogate
Giovani 377
Genitori 234
Giovani immigrati 98
Numero di scuole contattate 114
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Area Sociale
“La Comunità risponde”
socializzazione per anziani
Destinatari
Il servizio “La Comunità risponde-socializzazione per anziani” nasce nel 2006 dal
tentativo di dare una risposta a tutte quelle persone anziane residenti nell’XI municipio
che, paradossalmente, essendo in discreta salute e quindi, non avendo i requisiti
per una assistenza domiciliare classica, si trovano a vivere il disagio della solitudine
e dell’isolamento all’interno delle loro case. Molto spesso non hanno familiari o, se li
hanno, sono troppo lontani o troppo impegnati per occuparsi di loro. Questo servizio è un
progetto del CeIS don Mario Picchi in convenzione con l’XI Municipio di Roma Capitale.
Obiettivi
• Limitare il disagio dell’anziano nei bisogni pratici e quotidiani.
• Aiutare la persona anziana a sentirsi meno sola e quindi più considerata.
Strumenti
Volontari e volontarie che si recano nelle abitazioni dei beneficiari una o due volte a
settimana, per rendere il servizio che all’anziano necessita in quel preciso momento:
visite per compagnia, per fare la spesa, per accompagnamento al medico o alla posta o a
fare una passeggiata.
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Area Sociale
Numero di prestazioni erogate
Nel 2011 si sono presse in carico fra le 40 e 50 persone e/o nuclei familiari effettuando
fra i 120 e i 130 interventi fissi al mese. Oltre il 50% degli anziani iscritti al progetto ha
ricevuto 2 visite settimanali. In totale, nell’anno appena trascorso, sono stati effettuati
2670 interventi.
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Area Sociale
Progetto Gulliver
Dall‘anno scolastico 1994-‘95 il Progetto Gulliver si occupa di prevenzione nelle scuole
di ogni ordine e grado. Offre consulenza agli studenti, genitori, insegnanti e operatori
ata. Dalla sua nascita ad oggi il Servizio Gulliver ha coordinato progetti nelle scuole per
la dissuasione all’uso e abuso di sostanze e da due anni si occupa inoltre di progetti di
integrazione multiculturale in ambito scolastico.
Gulliver offre servizi di prevenzione, ricerca e formazione nell’ambito della psicopedagogia relazionale e della marginalità e devianza minorile, fra cui:
Servizi Check-up
• analisi preventiva e check-up diagnostico preventivo
• studi interdisciplinari personalizzati per fasce d’età e caratteristiche dei formatori
• check-up su protocolli concordati
• studi e sperimentazione di prassi su basi concordate di ricerca-azione
Laboratori e percorsi formativi
• workshops per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado
• percorsi formativi con integrazione pluridisciplinare di metodologie didattiche
• percorsi formativi per i genitori degli alunni
• workshops di animazione socio culturale per ragazzi e famiglie
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Area Sociale
Consulenza
• Progettazione e costruzione di centri di consulenza all’interno delle scuole;
• supporti ai docenti nella pianificazione di strategie di problem solving;
• consulenza per la progettazione finalizzata alla partecipazione a bandi di concorso;
• consulenza per la gestione delle problematiche d’esaurimento emozionale.
Area multimediale
• Gestione forum di istituti scolastici;
• sviluppo della cultura della progettazione.
Metodologia
Percorsi psico - educativi specifici per il tipo di richieste, per il target e previsti dai
progetti.
Gli step per costruire le azioni sono:
1. analisi della richiesta e del contesto scolastico
2. attivazione delle collaborazioni e condivisioni di obiettivi con i Dirigenti e Docenti
scolastici
3. trasparenza delle informazioni agli studenti, ai genitori coinvolti e accordi sulle
iniziative
4. feed-back e valutazione sulle attività svolte: comunicazione circolare tra le parti
interessate: docenti, studenti e genitori
5. celebrazione del successo formativo: eventi a scuola o in sede al CeIS don Mario Picchi
Obiettivo
Promozione del benessere a scuola
Strumenti:
• colloqui di conoscenza reciproca e formulazione della richiesta d’ascolto
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Area Sociale
•
•
•
•
•
•
colloqui di supporto
incontri di gruppi classe
incontri di gruppo a tema
incontri e consulenze familiari
gruppi misti con studenti e docenti
partecipazione straordinaria e su richiesta a riunioni di consigli di classe e di collegi
docenti
• gruppi di approfondimento e verifica
• valutazione e sostegno sulle difficoltà d’apprendimento e di studio degli studenti
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
• Fine Progetto “TutoriAmo la salute” promosso dall’Agenzia per le Tossicodipendenze,
Istituzione di Roma Capitale: Interventi di peer education in 16 scuole
• Progetto “Prevenzione Giovani e Peer Education“ promosso dall’Agenzia per le
Tossicodipendenze Istituzione di Roma Capitale: interventi di peer education in 15 sedi
di Istituti Scolastici del territorio ASL RM B
• Progetto “Jambo“ promosso dal Ministero dell’Interno - Fondi Europei per
l’Immigrazione: incontri di gruppi classe sull’integrazione multiculturale in 8 Istituti
Scolastici dei Municipi di Roma: VIII- X-XI-XII
• Progetto Karibu promosso dal Ministero dell’Interno Fondi Europei per l’Immigrazione:
inizio attività sono state contattate 15 sedi scolastiche - Municipi di Roma: VIII, X,XII,XII
• Corso di Formazione sui DSA (disturbi specifici d’apprendimento) Liceo Artistico G.C.
Argan; 22 docenti partecipanti
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Area Sociale
Numero di prestazioni erogate
• Progetto Prevenzione Giovani e peer education:
numero totale contatti: 3.421 studenti
• Progetto Jambo:
numero totale contatti: 1. 398 studenti
consulenze: 58 studenti; 32 genitori e 16 docenti
• Centri Informazione e Consulenza ( 2 Licei Scientifici Statali):
consulenze studenti: 38 (con un minimo di 3 e un massimo di 15 incontri)
incontri con classi: 20 con un totale di 560 studenti contattati
incontri con genitori: 21
incontri con docenti: 23
• Progetto TutoriAmo la salute:
numero totale contatti: 571
Elenco Istituti Scolastici coinvolti
• Municipio V: IPSSEO A. Vespucci, ITC G. Salvemini
• Municipio VIII: SMS A. De Curtis, IISS Falcone
• Municipio VII: ITCG G. Ambrosoli
• Municipio X: I.P.S.S.A.R. P. Artusi, SMS Bellini, Liceo Artistico G.C. Argan, Liceo Artistico G. De Chirico, ITG Ex Da Verazzano, I.I.S.S. Jean Piaget
• Municipio XI: Liceo Scientifico Statale “Primo Levi”, I.T. A. S. G. Garibaldi, I.C.T. R. Rossellini, I.I.S. Via delle Sette Chiese ex Rousseau
• Municipio XII: Liceo Scientifico Statale “Aristotele”, Liceo Scientifico Statale “ S. Cannizzaro”, ITCG L.B. Alberti, ITC A. Ruiz
• Municipio XV: Liceo Classico “L.Manara”
• Ciampino: Liceo Scientifico Statale “V: Volterra”
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Area Sociale
Progetto Piranesi
Il Programma Piranesi, dal 1996, è il servizio del CeIS che si occupa di facilitare
il reinserimento sociale e lavorativo di detenuti ed ex-detenuti con problemi di
tossicodipendenza e/o alcooldipendenza.
Il servizio si svolge in forma ambulatoriale nella fase di prima accoglienza e valutazione
dei casi, per poi trasformarsi, a seconda delle necessità individuali dell’utente, in percorso
semi-residenziale e nei casi particolari, in percorsi residenziali con invio presso nostre
strutture idonee.
All’utenza viene proposta una consulenza specialistica al fine di favorire e sostenere l’iter
di reinserimento sociale attraverso un’attività di orientamento alle opportunità formative
e lavorative del territorio di Roma.
Nell’anno 2011 il servizio è stato finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Metodologia
Strumento principale di lavoro dell’equipe è il “ progetto di intervento individuale”
elaborato a partire dall’analisi delle problematiche personali, familiari e giudiziarie
di ogni singolo utente, effettuata nella prima fase di valutazione. E’ prevista inoltre la
definizione dei tempi per il raggiungimento degli obbiettivi definiti, costituendo un vero e
proprio “contratto di lavoro” tra il servizio e l’utente, a partire dal quale poter monitorare
e valutare l’andamento di ogni singolo caso.
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Area Sociale
Obbiettivi:
• sostenere la funzione riabilitativa che un carcere sovraffollato non può garantire
• riduzione del costo economico della detenzione per quelle persone che non necessitano
di una permanenza in carcere
• migliorare la qualità della vita dell’utente e della propria famiglia;
• potenziare le sue capacità lavorative
• stimolare il confronto con le regole, con i diritti e doveri che caratterizzano la
partecipazione di ogni cittadino alla vita comune
• favorire lo sviluppo delle relazioni interpersonali e familiari positive al fine di
contrastare il rischio di emarginazione sociale e conseguente recidiva
Strumenti
• accoglienza, primo contatto ,centro di ascolto,possibilità di utilizzare la struttura
anche come semplice luogo di riferimento
• consulenze specialistiche,consulenza per l’orientamento al lavoro, consulenza
psicologica
• accompagnamento psicologico con colloqui motivazionali, colloqui di sostegno
psicologico, colloqui mirati al bilancio delle competenze, gruppi di discussione e gruppi
di auto-aiuto, incontri di coppia con psicoterapeuti della coppia
• segretariato sociale, colloqui di consulenza su problematiche legali fornite da un
avvocato penalista volontario
• attività creative e sociali, attività pedagogiche, ludiche, ricreative, informative e
formative
Numero di prestazioni erogate nel 2011
Oltre 100 persone contattate di cui 34 inserite nel progetto terapeutico-educativo con
programmi di intervento specifico e personalizzato, 13 orientate verso altri centri che
potevano meglio rispondere alle loro esigenze, 7 a colloquio per valutare meglio la loro
motivazione.
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Area Sociale
Assistenza Domiciliare
Sociale AIDS
Il servizio, nato nel 1999, opera in convenzione con il Dipartimento Promozione dei Servizi
Sociali e della Salute di Roma Capitale – Servizio Prevenzione ed Assistenza malati di AIDS
- ed è accreditato per lavorare sulle Gravi Fragilità Sanitarie.
L’Assistenza Domiciliare Sociale AIDS ha come obiettivo il miglioramento della qualità
della vita del paziente affetto da AIDS, valorizzando le risorse sia della persona che del suo
contesto di vita, sviluppando percorsi di autonomia laddove possibile o intervenendo in
modo da rendere gestibile la quotidianità.
Il servizio si occupa di elaborare un progetto di aiuto che includa il lavoro di rete con
le altre realtà sociosanitarie dei territori, accompagni sociosanitari, aiuto domestico,
disbrigo delle pratiche burocratiche, sostegno psicologico.
Contemporaneamente il servizio di Assistenza Domiciliare partecipa alla realtà, sia romana
che nazionale, di lotta all’AIDS rappresentando il CeIS all’interno del Coordinamento
Romano HIV.
Per quanto riguarda la rete interna dei servizi del CeIS l’Assistenza Domiciliare collabora
con le comunità attraverso l’invio di persone che ne fanno richiesta, collabora agli
interventi nelle scuole svolgendo attività di informazione e prevenzione all’AIDS e alle
Malattie Sessualmente Trasmissibili.
Tutto ciò è reso possibile grazie all’esperienza maturata dal 1999, avendo condiviso tutta
l’evoluzione del fenomeno AIDS/HIV. Nel 2009, per il Congresso Internazione ANLAIDS ha
ottenuto una pubblicazione internazionale con l’articolo “La stanza del Caffè – Studio
dell’intervento dell’Assistenza Domiciliare Sociale AIDS nel caso di un utente proveniente
dall’area di confine tra Etiopia ed Eritrea - XXIII ANLAIDS NATIONAL CONGRESS ON AIDS AND
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Area Sociale
RELATED SYNDROMES Venezia 18/20 November 2009”.
Nel 2010 il servizio è stato capofila del progetto “Roma Capitale della salute” finanziato
dall’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, in collaborazione con il
Policlinico Umberto Primo, Ambulatorio Migranti, e tre associazioni di Migranti Romane,
che aveva come obiettivo la promozione dell’Ambulatorio e della lotta all’AIDS nelle
comunità di provenienza del migrante e nei luoghi di cura ad esso dedicati.
Il Servizio di Assistenza Domiciliare del CeIS si è inoltre occupato della parte riguardante
le politiche legate all’Assistenza Domiciliare Sociale AIDS di Roma e di come essa, dati alla
mano, sia in grado di affrontare tutte le fragilità sanitarie, dall’oncologia, all’anziano, al
cardiopatico .
Numero di prestazioni erogate nel 2011
Prestazioni assistenziali:
• accompagni: 1100
• pratiche burocratiche: 300
• sostegno Psicologico: 4
• ore complessive erogate dal servizio: 15000
• numero utenti: 50
Pubbliche relazioni:
• coordinamento Romano HIV
• consulta Nazionale AIDS
• organizzazione Internazionale Migrazioni progetto Prisma 2
• istituto Superiore di Sanità
• dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Roma – Gruppo di lavoro
per le “Linee guida per la realizzazione del servizio domiciliare per i malati di AIDS e
Sindromi correlate”
• “Politiche HIV/AIDS” - Convegno svoltosi il 30/03/2011 Presso la Sala Gonzaga Roma
promosso dal Coordinamento Romano HIV
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Area Sociale
Servizio Famiglia
Il servizio segue dal 1980 famiglie e coppie degli utenti dei diversi programmi del CeIS e
ha realizzato attività di prevenzione nelle scuole e parrocchie di Roma Capitale.
Il servizio mantiene un fluido contatto con la Facoltà di Psicologia della Sapienza di
Roma e con la Facoltà di Scienze della Formazione della Terza Università di Roma.
È sede di tirocinio, segue specializzandi delle più importanti scuole di specializzazione in
terapia famigliare e Psicoterapia.
E’ uno spazio di ricerca sul campo delle relazioni interpersonali, del prendersi cura
dell’altro, della formazione per specializzandi, e di studio delle dinamiche disfunzionali
che sono all’origine del disagio personale.
Metodologia
La metodologia applicata segue le indicazione delle differenti teorie di psicoterapia familiare
ed individuale, come la psicoanalitica, sistemico relazionale, cognitivo comportamentale.
Obiettivi
• ricostruire i rapporti all’interno delle famiglie,
• rimuovere gli ostacoli al processo di riconciliazione, differenziazione, e ristrutturazione
dei sistemi e sottosistemi del nucleo familiare.
• individuare e rimuovere i meccanismi che impediscono l’agire comunicativo all’interno
della coppia o della famiglia degli utenti dei servizi e programmi del Centro.
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Area Sociale
• accogliere e seguire i tirocini degli studenti delle principali scuole di specializzazione in terapia familiari di Roma: il Centro Studi di Terapia Familiare, la Scuola di
Specializzazione in psicoterapia ad orientamento Cognitivo Interpersonale (A.R.P.C.I),
l’Accademia di Terapia familiare.
Strumenti:
• incontri unifamiliari
• costruzione del genogramma e dell’ecomappa
• utilizzo delle sculture familiari
• utilizzo del disegno della famiglia
• incontri di coppia
• colloqui individuali con partner o familiari
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
Ha seguito famiglie e coppie, segnalati dagli operatori dei differenti servizi, partecipando alla costruzione del progetto terapeutico integrato. Ha partecipato a progetti innovativi come il Progetto “Alcoolweb“, a progetti indirizzati a giocatori d’azzardo e cocainomani e soprattutto ha avuto una stretta collaborazione con l’Accoglienza Residenziale per
minori. Ha partecipato a incontri sulla prevenzione all’interno di scuole, parrocchie e
università.
La televisione, i giornali online, i quotidiani hanno dimostrato interesse per il servizio
permettendo così anche la diffusione della filosofia di Progetto Uomo come Progetto di
Promozione della Persona.
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Area Sociale
Numero di prestazioni erogate
• Numero nuovi contatti: 50 nuclei familiari
• Numero di famigliari seguiti dal servizio: 30
• Numero di coppie: 20
• Numero di ragazzi seguiti insieme agli operatori dell’Accoglienza, “Rien ne va plus”,
Centro di accoglienza per minori e giovani adulti a rischio penale : 20
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Area Sociale
Associazione Famiglia
L’Associazione Famiglie opera nell’area sociale e nasce nel 1979 dall’esigenza dei familiari
dei residenti nei programmi terapeutico educativi del CeIS di avere un comune punto di
riferimento. Si è poi ampliata a tutti i familiari che hanno un problema di dipendenza di
un congiunto, fino a diventare uno strumento di prevenzione per genitori che desiderano
stabilire un nuovo rapporto con i figli.
Nel corso degli anni, centinaia di familiari/volontari hanno seguito corsi di formazione
per svolgere al meglio la loro attività di supporto al Ce.IS e soprattutto per la conduzione
di gruppi di Auto Aiuto (principale strumento di sostegno e di crescita per i familiari delle
persone che presentano problemi di dipendenze).
Metodologia
Le strategie metodologiche da noi utilizzate, basate su accoglienza, colloqui, gruppi di
auto-aiuto, sono finalizzate a migliorare la relazione umana nel nucleo familiare e favorirla
attraverso la crescita della “consapevolezza di sé” di ogni uomo. Tutti gli strumenti
utilizzati sono quindi orientati per acquisire questo che è l’indispensabile “prerequisito”
del miglioramento dei rapporti interpersonali. Il denominatore comune nelle azioni
pratiche poste in essere dall’Associazione con l’utenza è quello di far toccare con mano
che le “regole” costituiscono l’unico modo di correlare i diritti di ognuno con quelli degli
altri.
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Area Sociale
Obiettivi
• offrire uno spazio accogliente e nello stesso tempo un punto di riferimento per le
famiglie che vivono situazioni di difficoltà e disagio
• sostenere e affiancare i familiari di soggetti con dipendenza per migliorare la
conoscenza di sé e favorire la consapevolezza della loro condizione attraverso un
percorso di crescita personale
• aiutare il nucleo familiare a ridefinirsi con chiarezza nei propri ruoli
• condurre una costante e collegiale “revisione/aggiornamento” delle attività
dell’Associazione e contemporaneamente progettare attività nuove, anche di
prevenzione del disagio intrafamiliare.
Strumenti
• colloqui di prima accoglienza, di ascolto e sostegno
• colloqui familiari
• gruppi Zero (si tratta di tre incontri monotematici: il primo sulla storia del CeIS,
i programmi ed i servizi; il secondo sulla centralità e il ruolo della famiglia nelle
storie di dipendenza; il terzo sulla modalità di comunicazione e di ascolto nei rapporti
interpersonali)
• gruppi di auto-mutuo-aiuto
• sostegno individuale per casi particolari
• selezione e formazione di nuovi volontari
• gruppo di verifica dei facilitatori dei gruppi ed incontri periodici con le strutture del
Ce.I.S.
L’Associazione Famiglie svolge la propria attività lungo due direttrici:
Supporto ai servizi generali del CeIS
• presidio del Punto (Centro di informazioni, Centralino, Accoglienza e Ricezione).
• attività di collegamento con le Comunità e con le altre sedi
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Area Sociale
• organizzazione e cura degli incontri collettivi (Plenarie, Sante Messe di Natale e Pasqua, eventi promossi dal Ce.IS, anche con delegazioni estere)
• iniziative di raccolta fondi : tesseramento annuale dei membri dell’Associazione, contributi per eventi straordinari, mercatini, lotterie
• sensibilizzazione alla sottoscrizione del cinque per mille
Attività di sostegno alle famiglie :
• contatti con le famiglie
• incontri di prima accoglienza di ascolto e sostegno
• gruppi Zero
• gruppi auto-mutuo-aiuto (nove gruppi settimanali)
• selezione e formazione di nuovi volontari
• gruppi di verifica per i facilitatori (un incontro settimanale)
• sostegno individuale per casi particolari
Numero di prestazioni erogate
• circa 3000 contatti telefonici effettuati dai volontari e dalla Responsabile
• 140 incontri di prima accoglienza (colloqui effettuati)
• 20 gruppi zero
• circa 300 gruppi di auto-aiuto con una frequenza complessiva di 290 utenti
• 712 pacchi raccolti e inoltrati alle Comunità
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Area Culturale
Area Culturale
Il CeIS don Mario Picchi fin dalla sua origine si è caratterizzato per una intensa ed attenta
attività culturale, che si concretizzò nel Centro Studi e Documentazione della prima
sede di Piazza Cairoli, dove un gruppo di volontari negli anni ‘70 iniziò a raccogliere
materiali, riviste, libri, a creare momenti di discussione e di studio, sul tema del disagio
e della tossicodipendenza. Questa è stata la forza del suo fondatore don Mario Picchi
e del suo Vice Juan Pares che credevano fermamente nella possibilità di cambiamento
attraverso la conoscenza e la riflessione, intendendo la cultura strumento indispensabile
per comprendere il mondo che ci circonda, e per poter incidere su di esso, lasciando un
segno. L’ attività del Centro si è sviluppata come un laboratorio all’interno del quale si
sono fusi pensieri e metodologie diverse, dove persone provenienti da tutte le parti del
mondo si sono incontrate nel confronto e nel rispetto regalandosi la possibilità di crescita
e permettendo al Centro di crescere sperimentando.
Biblioteca Agorà
Biblioteca Popolare
Servizio Civile
Tirocini Formativi
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Area Culturale
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Area Culturale
Biblioteca Agorà
La biblioteca è lo spazio che il CeIS don Mario Picchi ha dal 1992 dedicato alla promozione
di cultura nel settore del disagio sociale. La sua base di dati sull‘abuso di sostanze
stupefacenti e psicotrope, disagio sociale e tematiche connesse si è sviluppata in oltre
40 anni di presenza sul territorio nazionale e internazionale, attraverso la raccolta e il
trattamento sistematico di periodici, letteratura grigia, documenti ufficiali, monografie
e audiovisivi.
Il patrimonio informativo e i documenti sono a disposizione di professionisti, studiosi,
studenti, volontari e operatori del sociale, siano essi interni o esterni al Centro quanti
desiderino documentarsi a livello personale, scolastico e professionale. La biblioteca
è inoltre promotrice di cultura in quanto periodicamente organizza gli “Incontri in
biblioteca” nei quali noti autori presentano le loro opere.
L‘approccio nella selezione dei materiali è multidisciplinare e la catalogazione avviene
secondo le norme ISBD (International Standard Bibliographic Description), con l‘utilizzo
del software EOS.Web nel formato MARC 21, che offre un’interfaccia utente semplice ed
intuitiva. Si possono effettuare ricerche per titoli, autori, soggetti e per molti altri campi
a disposizione.
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Area Culturale
Patrimonio Bibliografico
• 450 periodici specializzati italiani ed esteri (principalmente inglesi, francesi e spagnoli), correnti o estinti
• 10.000 volumi monografici (o miscellanee e atti di convegni e seminari)
• 4.500 articoli tratti da riviste specializzate (principalmente in lingua italiana) corredati da abstract
• letteratura grigia internazionale
• informazioni legislative nazionali e internazionali sull‘argomento tossicodipendenza e
tematiche correlate
• archivio documenti Internet
L’accesso alla biblioteca, libero e gratuito, è possibile dietro appuntamento, chiamando il
numero telefonico mobile 3666361477, o inviando una mail all’indirizzo [email protected]
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Area Culturale
Biblioteca Popolare
Inaugurata alla fine di Maggio 2010, la biblioteca popolare ha un patrimonio librario di
circa 5.000 volumi ed è in continua espansione grazie alla numerose donazioni dei cittadini
romani.
Patrimonio Bibliografico
I libri sono suddivisi in 22 sezioni: (arte, diritto-finanza, economia, enciclopedie-dizionari,
filosofia, fantascienza, geografia, gialli, hobby, letteratura straniera (francese, inglese,
tedesca e spagnola), letteratura italiana, letteratura italiana critica, letteratura per
ragazzi, mistica-religioni, biografie, psicologia-pedagogia, saggistica, storia-archeologia,
teatro, vita politica, attualità, agricoltura-ecologia).
APERTURA
L’ingresso è libero e gratuito.
Per contatti: email: [email protected] -Tel. 0654195244
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Area Culturale
Servizio Civile
Il CeIS don Mario Picchi ha impiegato Volontari in Servizio Civile sin dalla sua istituzione
con la Legge n. 64 del 2001, è stato accreditato nell’Albo nazionale degli Enti di Servizio
Civile nel 2005 e nell’Albo della Regione Lazio dal 2008. I volontari impiegati nei progetti
hanno rappresentato negli anni un valido supporto ai servizi del CeIS che ha offerto loro
una importante occasione di formazione e crescita sia personale che professionale in un
contesto a stretto contatto con problemi di grande emergenza sociale.
Nel 2011 quattro volontari/e impiegati nel progetto “Mentore” dedicato agli adolescenti,
hanno iniziato il loro percorso di Servizio Civile.
A Marzo 2011 sono stati presentati 3 nuovi progetti per un totale di n:12 volontari richiesti,
dei quali 1 è stato approvato finanziato con il 1° Bando Regione Lazio 2011, il progetto
dedicato a donne con minori a carico e donne in difficoltà, denominato “Crisalide” che
vede l’impiego di n° 3 volontari.
Fra Novembre e Dicembre si sono realizzati i colloqui di selezione per i quali sono state
esaminate 32 domande ed effettuato altrettanti colloqui. Il progetto sarà avviato nel
primo semestre del 2012.
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Area Culturale
Tirocini Formativi
Riconosciuto come sede di tirocini formativi dalle più importanti strutture universitarie
sia pubbliche che private e da numerose scuole di specializzazione, il CeIS don Mario Picchi
ha seguito nell’arco dell’intero anno n° 20 allievi che hanno effettuato il tirocinio presso i
seguenti servizi: Accoglienza, Comunità Terapeutica S. Maria, Programma S. Carlo, Servizio
Famiglia, Mentore, Mani Colorate e Comunità Mamma-Baby, aventi a disposizione lungo
tutto il percorso formativo psicologi e psicoterapeuti in qualità di supervisori e tutor.
Le strutture formative convenzionate:
•
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
Università degli Studi Roma Tre
Università degli Studi “La Sapienza” facoltà di psicologia e sociologia
Università degli Studi Tor Vergata
Università degli Studi di Chieti
Libera Università Santa Maria Assunta – LUMSA
Accademia di psicoterapia per la famiglia
Centro studi di terapia familiare e relazionale
Associazione per la ricerca in psicoterapia cognitivo-interpersonale (ARPCI)
Istituto Dedalus
Istituto di psicoterapia della Gestalt (Firenze)
Società medico italiana di Self-analisi bioenergetica per lo studio e la terapia dei
disturbi di personalità (SMIAB)
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•
•
•
•
•
•
•
•
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Area Culturale
Istituto Gestalt HCC Ragusa
Scuola di psicoterapia clinica di comunità e psicoterapia umanistica integrata (ASPIC)
Istituto Terapeutico Romano (ITER)
Scuola di psicoterapia strategica integrata Seraphicum (SCUPSIS)
Società Italiana Gestalt
Società Italiana di analisi bioenergetica (SIAB)
Scuola Cognitivo-interapersoanale (SCINT)
Istituto Gestalt di Siracusa
Scuola quadriennale di specializzazione in psicoterapia HUMANITAS
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Area Sviluppo e Ricerca
Area Sviluppo e ricerca
Ufficio Progetti
Relazioni Internazionali
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Area Sviluppo e Ricerca
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Area Sviluppo e Ricerca
Ufficio Progetti
Il Terzo Settore nel corso degli ultimi anni è andato sempre più affermandosi come
produttore di servizi e progetti a favore di persone in situazioni più diverse di svantaggio,
e le realtà che vi operano continuano ad essere chiamate a raccogliere le sfide sociali
e culturali che la nostra società impone. Per poter rispondere al meglio, associazioni e
mondo del no profit hanno sempre più bisogno di ricercare strumenti, risorse umane e
fondi per dare il giusto spessore alla propria progettualità. A tale scopo il CeIS don Mario
Picchi ha organizzato, già dal 1985, al suo interno un Ufficio Progetti, Sviluppo e Ricerca
che si occupa di progettare servizi alla persona in base ad un’attenta e continua analisi
dei bisogni manifestati dal territorio. L’Ufficio risponde a bandi pubblici di Enti locali,
nazionali, a bandi europei e di cooperazione allo sviluppo. E’ inoltre compito di questo
ufficio realizzare azioni di fund-raising presso Fondazioni Bancarie o di altra natura.
Nel 2011 sono proseguiti progetti già in fase di realizzazione dall’anno precdente.
Nell’area delle dipendenze:
CT Castel di Leva, Meta 4; Interventi straordinari per minori a rischio con genitori
tossicodipendenti, Rete Contro l’Alcolismo.
Nell’area sociale:
Assistenza Domiciliari per malati di AIDS, Crescere Insieme, Un tempo per me, La Comunità
Risponde.
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Area Sviluppo e Ricerca
Nell’area minori e giovani:
Prevenzione giovani e Peer Education, Jambo, Mentore, Eta Beta, Centro Consulenza nelle
Scuole, Tutoriamo la Salute
Sono stati poi attivati nuovi progetti.
Nell‘area dipendenze:
1. Meta 5 – finanziato dalla Regione Lazio con il Fondo Nazionale Lotta alla droga
Un servizio diurno a soglia intermedia per giovani e adulti tossicodipendenti.
2. Nova – finanziato dalla Regione Lazio con il Fondo Nazionale Lotta alla droga
Un nuovo ambulatorio sociale dedicato a consumatori di cocaina e sostanze stimolanti in
collaborazione con il SerT RMC
3. Rien ne va plus – finanziato dalla Regione Lazio con il Fondo Nazionale Lotta alla droga
Un nuovo servizio per dipendenti non da sostanze (gioco d’azzardo, internet etc.) in
collaborazione con Saman Latina
4. CT Madre e bambino - finanziato dall’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze di
Roma Capitale
Comunità residenziale dedicata a mamme tossicodipendenti ed ai loro bambini da 0 a 3
anni
Nell‘area sociale:
5. Nuovo Piranesi Finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo
Inserimento sociale per svantaggiati, in particolare ex detenuti
6. Evergreen – cofinanziato da Unicredit Foundation
Servizio di socializzazione per anziani
7.La comunità risponde, assistenza domiciliare leggera per anziani
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Area Sviluppo e Ricerca
Nell‘area minori e giovani:
8. Centro d’ accoglienza per minori a rischio penale con problemi di sostanze stupefacenti
– finanziato dall’Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze di Roma Capitale -un nuovo
centro residenziale per quei ragazzi che a causa delle droghe finiscono nelle maglie della
giustizia e sono sottoposti a misure alternative al carcere
9. Karibu– finanziato dal Ministero dell’interno attraverso i fondi Europei per
l’Immigrazione. Il progetto è rivolto ad adolescenti immigrati ed italiani per l’integrazione
e la diffusione dell’intercultura. Si vuole promuovere il pensiero interculturale, un
integrazione che abbatta la visione del “diverso” in quanto non aderente alla propria
cultura e/o religione Si realizza con interventi in 15 scuole della capitale e l’attivazione di
un centro di aggregazione a Capannelle.
10. Eco per adolescenti- finanziato dal Dipartimento Nazionale Antidroga
Centro diurno e ambulatoriale per giovani, d‘età compresa tra i 18 e i 25 anni, con
problematiche nell’area della salute mentale e della doppia diagnosi.
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Area Sviluppo e Ricerca
Relazioni Internazionali
Il CeIS ha posto particolare attenzione alle relazioni internazionale fin dall’inizio degli
anni ’80, sia a livello europeo che extra europeo. A livello europeo ha contribuito alla
nascita di programmi terapeutici per la riabilitazione di tossicodipendenti in Spagna,
Portogallo, Danimarca, Slovenia e Bosnia, formando gli operatori secondo il modello della
Comunità Terapeutica basato sulla filosofia di Progetto Uomo. In ambito extra europeo il
servizio di Cooperazione Internazionale opera principalmente nei campi dello sviluppo
socio-sanitario nei paesi in via di sviluppo, del sostegno alla creazione di programmi
educativi e di prevenzione, della formazione di operatori specializzati in prevenzione
e intervento educativo-terapeutico per tossicodipendenti e altri gruppi che soffrono di
situazioni di disagio psico-sociale.
Attività realizzate nel corso dell’anno 2011
Nel corso dell’anno il servizio ha organizzato visite e curato relazioni e scambi con colleghi
ed esperti provenienti da Bolivia, Perù, Stati Uniti, Seychelles, Mauritius, Cina, Egitto,
Israele, Bosnia, Svezia, Spagna, Romania, Francia, Danimarca, Grecia e Cipro. Ha inoltre
ospitato studenti in visita di studio dalla Danimarca, studentesse del VIA University
College di Risskov, e accolto giovani volontari provenienti da diversi paesi.
Il CeIS don Mario Picchi, ha inoltre partecipato nel 2011, in qualità di membro dell’NGO
Commettee on Drugs (CND), alla 54a sessione della Commissione Droga delle Nazioni Unite,
che si è tenuta a Vienna, Austria, dal 21 al 25 Marzo. Il CND rappresenta il parlamento globale
per le politiche sulla droga. All’ incontro annuale partecipano i rappresentanti dei paesi
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Area Sviluppo e Ricerca
membri delle Nazioni Unite e, in veste di osservatori, i rappresentanti delle organizzazioni
non governative (ONG), per discutere e confrontarsi sulla situazione mondiale e
sull‘implementazione delle convenzioni delle Nazioni Unite per il controllo delle droghe.
Quest‘anno il CeIS ha partecipato in diverse sessioni in cui ha potuto trattare, insieme alle
altre ONG intervenute da tutto il mondo, con i rappresentanti politici dei governi membri
su temi cruciali quali il maggior coinvolgimento delle ONG a supporto del lavoro della
Commissione, l’accesso universale al trattamento, condanne proporzionate per i crimini
correlati all‘uso di droghe e accesso alle cure essenziali.
A Luglio il CeIS don Mario Picchi ha realizzato i suoi due primi campi internazionali di
lavoro, in collaborazione con l‘associazione Youth in Action for Peace (YAP Italia), il primo
dal 4 al 16 luglio ed il secondo dal 18 al 30 luglio. Lo YAP Italia appartiene ad una rete
internazionale, laica, non governativa e senza fini di lucro, fondata nel 1971. Ce.I.S. e YAP
collaborano dal 2008 in progetti di promozione del volontariato giovanile europeo (EVS),
sotto l’egida del Programma Europeo “Gioventù in Azione”. Nel 2011 il campo estivo per
bambini e adolescenti del CeIS, “Il regno di OZ“, è diventato campo di lavoro internazionale
per due gruppi di giovani volontari provenienti da Germania (1), Corea (2), Grecia (2),
Messico (1), Russia (1) ed Italia (2) che si sono avvicendati nell’arco del mese.
A Maggio e ad Agosto in due situazioni differenti, abbiamo avuto la gioia di avere ancora
con noi due vecchi amici del Daytop di New York. Daytop è una importante organizzazione
statunitense che opera nel campo delle tossicodipendenze da più di 50 anni, fondatrice
della WFTC, la World Federation of Therapeutic Communities. A Maggio, in occasione del
primo anniversario della morte di don Mario Picchi, abbiamo ospitato Tony Gelormino,
attuale presidente del WFTC, carissimo amico e consulente che ha supportato lo sviluppo
del nostro Centro nei primi anni di attività. In Agosto abbiamo ricevuto la visita di Charles
Devlin, direttore anziano del Daytop, oggi consulente di programmi terapeutici nel mondo.
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Area Sviluppo e Ricerca
BOLIVIA
Progetto “Supporto tecnico amministrativo alla Fundación Pro Yungas (La Paz)”
Si tratta di una attività istituzionale che il CeIS conduce in Bolivia fin dai primi anni anni
’90. All’inizio l’attività ha visto la costruzione di un Ospedale rurale e poi la creazione
della Fondazione Pro Yungas, ONG Boliviana, a sostegno dello sviluppo dell’Ospedale
Universitario Generale degli Yungas(Coroico – Dipartimento di La Paz), in base ad un
accordo siglato fra il CeIS, la FPY e il Ministero della Salute Boliviano. L’impegno del CeIS è
quello di garantire attraverso la Fondazione la sopravvivenza e lo sviluppo dell’Ospedale e
la promozione della salute nel territorio, con finanziamenti propri e azioni di fund raising.
Progetto “Studio di fattibilità per l’apertura di un programma terapeutico in Cochabamba”,
con la Diocesi di Cochabamba é stato elaborato un programma di massima per la formazione
del direttore e degli operatori locali ed in parallelo per la consulenza sullo sviluppo
organizzativo.
ISOLE MAURITIUS
Progetto “Aggiornamento e supervisione metodologica” per gli operatori dell’ Associazione
“Chrysalide”. L’associazione, fondata nel 2004 e dal 2008 riconosciuta dal Governo locale,
opera a favore di donne tossicodipendenti, prostitute e donne maltrattate con figli. Due
operatrici hanno soggiornato a Roma per un periodo di aggiornamento e supervisione
presso i servizi del CeIS don Mario Picchi che si occupano di donne in difficoltà.
Egitto
Progetto “New Hope for Women” con il supporto della Conferenza Episcopale Italiana, Il
progetto, di durata triennale, ha realizzato la ristrutturazione del Centro di Formazione
della Caritas Egiziana presso cui nel 2011 è stato attivato un Centro per il supporto
psicologico e l’inserimento socio-lavorativo di donne in situazione a rischio di esclusione
sociale in area urbana.
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Area Sviluppo e Ricerca
Progetto “Peer Education” sempre con il supporto della Conferenza Episcopale Italiana,
il progetto prevede la formazione degli operatori della Caritas Egiziana al lavoro con i
bambini di strada e la fornitura di aiuti concreti (abbigliamento, cibo e cure mediche) al
Centro residenziale presso cui la Caritas ospita i bambini bisognosi.
EUROPA
Progetto “YouthMe” Programma Europeo Daphne, il progetto della durata di 24 mesi vede
il partenariato di 5 organizzazioni europee: Arsis, Associazione per il Supporto Sociale ai
Giovani (Grecia), CeIS don Mario Picchi (Italia), CRIPS, Resource and Information Centre for
Social Professions (Romania), Fondazione Auteuil (Francia), con capofila l’organizzazione
Fundación Pere Tarres (Spagna). Il gruppo target del progetto sono giovani immigrati in
Europa, tra i 14 ei 19 anni, di seconda generazione (nati in Europa da genitori immigrati),
giovani immigrati non accompagnati, e minori rifugiati. Il progetto prevede la realizzazione
di un‘analisi qualitativa e quantitativa dei fattori di rischio sociale e di protezione degli
adolescenti immigranti, azioni di empowerment dei giovani mediante la realizzazione di
laboratori che prevedono la loro partecipazione attiva.
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Area Comunicazione
Area Comunicazione
ceis.it
Newsletter
Il delfino on-line
Facebook Fanpage
Twitter @CeIS_Roma
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Area Comunicazione
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
103
Area Comunicazione
ceis.it
L‘esigenza di allineare la crescita continua della nostra organizzazione con le possibilità
offerte dalle nuove tecnologie, la necessità di aggiornare e potenziare i servizi di
comunicazione con i nostri partner, con la stampa e con la nostra utenza, la volontà di
essere un punto di riferimento costante per tutti coloro che ne hanno bisogno, in qualsiasi
momento e ovunque ci si trovi, costituiscono i principali motivi che hanno portato alla
decisione di rinnovare completamente il sito web e, contestualmente, l‘immagine del
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi. Lo sviluppo e la diffusione di tecnologie di
rete e di applicazioni altamente interattive hanno innescato un processo di trasformazione
che ha reso inevitabile un ripensamento totale e profondo della maniera di comunicare
del CeIS don Mario Picchi.
Dopo la chiusura del vecchio sito web (realizzato nel 2005) avvenuta tra marzo ed aprile del
2011, il portale ha vissuto una fase di restyling grafico e di riorganizzazione strutturale dei
contenuti già presenti, con integrazione tramite la pubblicazione di nuove informazioni
aggiornate.
La nuova versione del sito ceis.it è stata pubblicata on line a settembre 2011 con l‘obiettivo
di non limitarsi ad essere una vetrina ma per diventare un luogo di articolazione e di
presentazione efficace delle nostre attività ed interventi volti a prevenire e contrastare
l’esclusione sociale delle persone, utilizzando al meglio le risorse telematiche e mettendo
a disposizione di tutti l‘insieme degli strumenti disponibili in rete.
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Area Comunicazione
Attraverso tale attività non si è soltanto voluto costruire una struttura virtuale ma si è
puntato a far maturare una scelta convinta e solida riguardo la possibilità di creare un
luogo di interazione positiva tra la progettualità del CeIS, i servizi che è in grado di offrire,
le attività che di giorno in giorno svolgono gli operatori e le varie dimensioni del mondo
circostante, in primo luogo i giovani e le loro famiglie.
La home page di ceis.it è stata strutturata in modo da offrire un quadro generale ed
esaustivo della nostra organizzazione, tenere gli utenti costantemente aggiornati sugli
eventi e sulle news del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi, consentire l‘accesso
alla nostra fanpage di facebook e alle sei macroaree in cui è strutturato il portale:
• “Chi siamo“ - dove viene presentato il mission statement dell‘organizzazione, il percorso
storico del CeIS (con particolare attenzione alla figura di don Mario Picchi, a quella di
Juan Pares y Plans e alla filosofia di “Progetto Uomo“), nonchè una ricognizione nelle
missioni internazionali che il CeIS ha intrapreso nel corso degli anni.
• “Cosa Facciamo“ - da cui si può accedere alla descrizione delle aree di intervento e
scoprire, nel dettaglio, i servizi attivi nelle sedi della nostra organizzazione.
• “Progetti“ - dove sono elencati e descritti in maniera specifica alcuni dei progetti
attivati dal CeIS don Mario Picchi.
• “Sostienici“ - da cui è possibile effettuare donazioni on line con carta di credito o
reperire i dati necessari per sostenere le nostre attività attraverso bonifico bancario,
bollettino postale o volontariato.
• “Contatti“ - dove si è puntato al potenziamento della comunicazione per mezzo di
link a mappe interattive e degli appositi moduli contatto che consentono agli utenti di
interfacciarsi con i singoli servizi.
• “News“ - da cui è possibile iscriversi alla newsletter mensile ed essere sempre informati
sulle novità e gli eventi del CeIS.
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Area Comunicazione
CeIS Newsletter
La newsletter mensile del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi si inserisce a
pieno titolo nell‘ambito dell‘ampio progetto di rinnovamento delle modalità comunicative
della nostra organizzazione, andando ulteriormente a completare quanto già avviato, a
partire da marzo 2011, con la definizione di un piano web completo ed integrato.
Strumento di trasparenza ed informazione rivolto a tutti coloro che seguono la nostra
organizzazione, la newsletter, che raggiunge mensilmente una mailing list di oltre
cinquemila iscritti, consente al CeIS don Mario Picchi di mantenere un rapporto continuo
con gli utenti, la stampa ed i propri partner inviando aggiornamenti, notizie, articoli e
approfondimenti su nuove attività e progetti in corso.
E‘ possibile iscriversi, o iscrivere una terza persona, dal sito ceis.it attraverso la compilazione
di pochi campi obbligatori.
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Area Comunicazione
Il delfino on-line
La volontà da parte del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi di mettere in
campo un rinnovato modello comunicativo improntato sull‘innovazione tecnologica e
sulla diffusione di contenuti multimediali ha coinvolto anche il suo settore editoriale.
La rivista “il delfino”, fondata nel 1976 con l‘obiettivo di porsi come mezzo di promozione
della salute fisica, psichica e sociale, e come strumento di scambio e confronto tra insegnanti,
dirigenti scolastici, famiglie, operatori sociali, sanitari e pedagogici ha abbandonato la
sua consueta edizione cartacea, distribuita su abbonamento, e, a partire da luglio 2011,
sotto la direzione di Massimiliano Niccoli, è passata al formato digitale, gratuito per tutti,
distribuito attraverso posta elettronica e consultabile sul sito ceis.it.
Il delfino acquista così anche una nuova veste editoriale ma rimane fedele allo spirito e ai
contenuti che hanno contraddistinto la rivista del CeIS don Mario Picchi in oltre 35 anni
di attività, con ampi spazi dedicati ad articoli di approfondimento su vari aspetti legati
all’abuso di sostanze: dalla prevenzione del malessere e delle devianze, alle situazioni di
emarginazione e disagio, passando per le potenzialità dell’educazione alla solidarietà, ai
diritti e ai valori dell’uomo. Il 2011 ha visto la pubblicazione on-line dei primi due numeri:
Numero zero (luglio 2011) - “Alcoldipendenza“
Il numero zero de “il delfino“ offre importanti spunti di riflessione sul tema
dell‘alcoldipendenza. Partendo dalla filosofia “Progetto Uomo“, i nostri operatori
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Area Comunicazione
ritengono necessario un intervento di promozione educativa e culturale che aiuti le nuove
generazioni ad assumere un modello culturale di uso moderato delle sostanze alcoliche e
a mettere al centro delle proprie scelte esistenziali il valore della sobrietà.
Articoli di:
Mario Pollo (Professore di Pedagogia Generale e Sociale della Facoltà di Scienze della
Formazione della Lumsa), Anna Cotticelli (Operatrice sociale), Massimiliano Niccoli
(Giornalista), Flavio Urbini (Centro del Disagio Lavorativo e Psicologico), Daniela Cavola
(Psicopedagogista), Mauro Ceccanti (Responsabile del Centro di Riferimento Alcologico
della Regione Lazio)
Numero 1 (ottobre 2011) - “Orizzonte Scuola“
Il numero 1 della rivista on line del Ce.I.S. don Mario Picchi intende riflettere sulla scuola,
sul mondo giovanile e, contestualmente, riconsiderare il ruolo degli educatori e della
politica rispetto a questa istituzione fondamentale per la nostra società.
Articoli di:
Mario Pollo (Professore di Pedagogia Generale e Sociale della Facoltà di Scienze della
Formazione della Lumsa), Gianluigi De Palo (Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai
Giovani di Roma Capitale), Giorgio Rembado (Presidente ANP), Giulia Gigliozzi (Docente),
Daniela Cavola (Psicopedagogista), Silvia Sanseverino (Dirigente scolastica), Elena Liotta
(Comunità di Sant‘Egigio)
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Area Comunicazione
Facebook Fanpage
Il 20 giugno 2011 la presenza social del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
si è arrichita di una fan page ufficiale su Facebook, il social network più utilizzato dalle
comunità virtuali di tutto il mondo.
E‘ una delle novità che CeIS don Mario Picchi sta mettendo in atto per orientarsi al mondo
2.0 ed implementare la propria comunicazione e visibilità sul web. La nostra fan page
nasce con l‘obiettivo di essere sempre più vicini ai nostri utenti e creare un filo diretto con
chiunque sia interessato alle nostre attività.
Nella fan page ufficiale del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi i nostri
“likers“ possono trovare contenuti multimediali ed essere aggiornati in tempo reale su
notizie, attività, servizi ed eventi del CeIS da qualsiasi dispositivo tecnologico, dal pc allo
smartphone e al tablet.
Segui il CeIS don Mario Picchi su facebook.com/CeISdonMarioPicchi!
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Twitter @CeIS_Roma
Il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi ha creato il suo profilo ufficiale su Twitter
arricchendo la propria comunicazione di un canale che si sta diffondendo sempre di più
per la sua semplicità e immediatezza di utilizzo. L’indirizzo è @CeIS_Roma.
E’ un delle importanti iniziative che il CeIS don Mario Picchi, visto lo sviluppo e la
diffusione di tecnologie di rete e di applicazioni altamente interattive (il cosiddetto web
2.0), sta portando avanti a favore di un rinnovato modello comunicativo che sia al passo
con le tendenze e le evoluzioni della rete.
La pagina ufficiale di Twitter, aggiornabile tramite messaggi di testo (tweets) con una
lunghezza massima di 140 caratteri, consentirà ai nostri follower (letteralmente i “seguaci“
del nostro profilo) di essere aggiornati in tempo reale su notizie, attività, servizi ed eventi
del CeIS da qualsiasi dispositivo tecnologico, dal pc allo smartphone e al tablet.
Diventa follower del CeIS don Mario Picchi!
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Eventi 2010
Eventi 2011
Marzo 2011
TutoriAmo la salute
15 Marzo, convegno di chiusura e presentazione dei risultati del progetto “TutoriAmo la
salute“, un progetto di prevenzione primaria del “Centro Italiano di Solidarietà don Mario
Picchi“, promosso dall‘Agenzia Capitolina sulle Tossicodipendenze di Roma e finanziato dal
Dipartimento delle Politiche Educative e Scolastiche di Roma Capitale, che ha coinvolto 1700
studenti delle scuole superiori del territorio della città. Presenti all‘incontro l‘Assessore
alla Famiglia, all‘Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, e il Direttore
dell‘Agenzia Comunale sulle Tossicodipendenze, Dott. Massimo Canu.
Aprile 2011
Centro di accoglienza per minori e giovani adulti a rischio penale
1 Aprile, presso la sede Paolo VI di Roma, in Via Attilio Ambrosini 129, apre i battenti
un nuovo servizio di accoglienza residenziale per adolescenti. Il progetto, “Centro di
accoglienza per minori e giovani adulti a rischio penale“, finanziato dall‘Agenzia Capitolina
sulle Tossicodipendenze e nato dall‘esperienza del Centro nelle problematiche giovanili,
accoglie minori e giovani adulti, dai 14 ai 21 anni, consumatori di sostanze a rischio penale
o con recidive, coinvolti in progetti di messa alla prova e/o affidamento ai servizi sociali,
al fine di offrire uno spazio protetto e di contenimento per il superamento di situazioni di
disagio e per il recupero e la prevenzione di situazioni a rischio.
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Eventi 2010
Incontro
7 Aprile, a Velletri si tiene un incontro fra i rappresentanti del SerT di Genzano di Roma e
Velletri (Servizio Alcologia), i Club del Territorio e il CeIS don Mario Picchi rappresentato
da operatori del Programma San Carlo con formazione specifica sul trattamento della
dipendenza da alcool. All‘incontro erano presenti anche alcuni ospiti della Comunità
Terapeutica in fase avanzata di trattamento.
Educare a vivere bene lo Sport e i sani stili di vita: prevenire il disagio
10 Aprile, si svolge ad Aprilia il convegno “Educare a vivere bene lo Sport e i sani stili di vita:
prevenire il disagio“. Il CeIS don Mario Picchi ha partecipato all‘incontro con la relazione
“Dal disagio alla vita libera: educare all‘autostima“. L‘evento ha visto la partecipazione di
numerosi genitori ed allenatori sportivi.
Girotondo intorno al mondo
16 Aprile, presso la sede Paolo VI di Roma, il Centro Italiano di Solidarietà don Mario
Picchi promuove l‘iniziativa “Girotondo intorno al mondo“, una grande caccia al tesoro,
a partecipazione gratuita, dedicata ai bambini, ma anche ai grandi, che ha avuto come
tema centrale l’intercultura. Circa 160 persone tra bambini, genitori e volontari hanno
trascorso un piacevole pomeriggio primaverile nel parco del Centro.
Maggio 2011
Scuole in Festa 2011
26 e 27 Maggio, nella splendida cornice della Terrazza del Pincio a Villa Borghese, si
svolge la manifestazione “Scuole in Festa 2011“ promossa dall‘Assessorato alla Famiglia,
all‘Educazione e Giovani di Roma Capitale. Oltre 4 mila tra alunni e docenti provenienti
da 210 scuole del territorio capitolino, si sono alternati sul palco e nei 20 stand allestiti
nel “villaggio“. Obiettivo della manifestazione, che ha visto protagoniste diverse band e
gruppi musicali di giovani studenti, è stato la valorizzazione del protagonismo giovanile.
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Eventi 2010
Cosa rimarrà?
29 Maggio, Roma ricorda, ad un anno dalla sua scomparsa, don Mario Picchi con una messa
celebrata da Monsignor Pier Gaetano Lugano presso la chiesa di Sant‘Anna al Laterano.
“Cosa rimarrà? Credo che di me rimarranno i gesti concreti di amore e di quella solidarietà
che spezza l‘egoismo e proietta verso l‘alto. La mia capacità di offrire speranza agli smarriti
di cuore. Le occasioni da me colte per essere un promotore di pace e di giustizia“(don
Mario Picchi)
Hanno partecipato alla celebrazione “gli amici di sempre”, gli operatori e i ragazzi.
Non si è trattato di un appuntamento istituzionale ma un momento di condivisione e
raccoglimento in preghiera.
Giugno 2011
Il Dono e la Speranza. Amici dei poveri a convegno
18/19 Giugno, si tiene a Napoli il convegno, organizzato dalla “Comunità di S. Egidio“ e dalla
comunità “Giovanni XXIII“, dal titolo: “Il Dono e la Speranza. Amici dei poveri a convegno“.
All‘evento hanno partecipato oltre 130 associazioni, movimenti, gruppi, organizzazioni
del volontariato, della Chiesa, del privato sociale. Il responsabile area tossicodipendenze
del CeIS don Mario Picchi, nel gruppo di lavoro relativo alla tossicodipendenza è
intervenuto presentando il Centro, la sua storia, e don Mario come figura storica della
lotta all‘emarginazione sociale e alla tossicodipendenza.
Roma Capitale dei Giovani
21 giugno 2011, una rappresentanza dei giovani del Ce.I.S. don Mario Picchi ha partecipato
all‘evento “Roma Capitale dei Giovani“, in un contesto suggestivo quale quello della Terrazza
Civita di Piazza Venezia. L‘invito è stato rivolto dall‘Assessore alla Famiglia, all‘Educazione
e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, il quale ha voluto così dare ai giovani
l’opportunità di farsi portavoce di richieste e proposte circa i servizi e le iniziative che
potrebbero migliorare e rendere più vivibile la Capitale.
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Eventi 2010
Estate a San Carlo
30 Giugno, prende il via l’iniziativa “Estate a San Carlo” In occasione dell‘estate il
Programma San Carlo, simbolo di 40 anni di attività del Centro Italiano di Solidarietà don
Mario Picchi contro le dipendenze, apre le porte al territorio per condividere l‘impegno e
la determinazione che veicolano il nostro agire quotidiano. L’iniziativa è proseguita per
tutto il mese di luglio e di agosto con serate dedicate al cinema, alla musica e molto altro.
Luglio 2011
Roma Capitale dei Giovani
18 Luglio, il CeIS don Mario Picchi incontra il Sindaco di Roma Capitale al MACRO,
nell’ambito del progetto “Roma Capitale dei Giovani“, in uno degli spazi architettonici
più eleganti ed innovativi della città. L‘appuntamento ha offerto al CeIS don Mario Picchi
e alle altre associazioni giovanili presenti un‘importante occasione di confronto con il
Sindaco di Roma Capitale On. Gianni Alemanno e l‘Assessore alla Famiglia, all’Educazione
e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo
Accordo tra il Dipartimento Nazionale per le Politiche Antidroga e NIDA
25 e il 26 Luglio, su invito del Dipartimento Nazionale per le Politiche Antidroga della
Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPA), il CeIS don Mario Picchi partecipa all‘incontro
ristretto di presentazione dell‘accordo tra il Dipartimento e il NIDA (National Institute
on Drug Abuse) ed alla presentazione della nuova Italian Scientific Community on
Addiction. L‘accordo rappresenta il secondo passaggio di un primo protocollo, già firmato
a Washington l‘11 luglio u.s. tra lo Stato Italiano e il Governo degli Stati Uniti.
Settembre 2011
Corsa Futurista
Sabato 24 Settembre, i ragazzi del CeIS don Mario Picchi partecipano alla Corsa Futurista,
la rassegna podistica che ha “invaso“ le strade del Centro storico di Roma.
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Eventi 2010
Più di 1600 gli atleti al via. I nostri podisti, dopo essersi scrupolosamente allenati nelle
settimane precedenti, hanno dato buona prova di sé. Sono tutti arrivati al traguardo, vero
obiettivo della nostra partecipazione, e il team per il quale hanno corso (OSO Old Stars
Ostia) si è piazzato al terzo posto.
A Roma è sempre primavera
28 Settembre, Come un vecchio ritornello... il concerto dei Cerchi Magici al CeIS don
Mario Picchi. Uno straordinario successo. L‘evento di chiusura della rassegna “A Roma
è sempre primavera“, ospitata dal CeIS don Mario Picchi nei locali di via Appia Nuova
1251, ha richiamato più di 250 persone che hanno così potuto trascorrere una serata in
allegria. La kermesse di intrattenimento culturale, organizzata da Musikè con il sostegno
di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, e con il contributo
della Camera di Commercio di Roma. I Cerchi magici hanno messo in scena “Come un
vecchio ritornello... Storie e memorie della cultura popolare romana“, uno spettacolo
che ha riproposto la tradizione della canzone romana dove si esalta lo spirito, l‘ironia, la
leggerezza e la teatralità attraverso stornelli, filastrocche e ballate dai ritmi incalzanti e
meravigliosi intrecci vocali..
Ottobre 2011
La Madonnina dei Santi Marcellino e Pietro
19 Ottobre, l’Associazione Famiglie del CeIS don Mario Picchi, dona alla chiesa dei Santi
Marcellino e Pietro, in Via Merulana, la statua della Madonna dell’Immacolata Concezione
e il Crocifisso per ricostituire quella sacralità oltraggiata lo scorso 15 ottobre quando un
gruppo di teppisti durante una manifestazione ha messo a ferro e fuoco il centro di Roma
e fatto irruzione nella parrocchia distruggendo le sacre immagini.
Nel ricordo di Juan Pares y Plans
23 Ottobre, gli amici, gli operatori e i ragazzi del CeIS don Mario Picchi si riuniscono
presso la Chiesa di Sant‘Anna in Via Merulana per la Santa Messa in commemorazione
della scomparsa di Juan Pares y Plans, Vicepresidente del CeIS e stretto collaboratore
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Eventi 2010
di don Mario. Juan ha lasciato un vuoto incolmabile ma la forza della sua grande personalità
continuerà a guidarci nel tempo.
Benedizione della Madonnina dei Santi Marcellino e Pietro
26 Ottobre, nella cappella del Vicariato, il Vicario Generale Rev.mo Cardinal Agostino
Vallini presiede il rito della benedizione della statua della Madonna Immacolata e del
Crocefisso che l‘Associazione Famiglie del CeIS don Mario Picchi ha donato alla chiesa
parrocchiale dei Santi Marcellino e Pietro. Presenti il Sindaco di Roma Capitale Gianni
Alemanno, Presidente e Vicepresidente del CeIS don Mario Picchi, Roberto Mineo e Patrizia
Saraceno, il rappresentante dell‘Associazione Famiglie, il parroco don Giuseppe Ciucci e
alcuni fedeli.
Zingaretti a San Carlo
26 Ottobre, il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, accompagnato
dall‘Assessore ai Servizi Sociali Claudio Cecchini, visita la Comunità Terapeutica San
Carlo. Ad accoglierlo i ragazzi, gli operatori, il Presidente e la Vicepresidente del CeIS don
Mario Picchi. Nell‘incontro sono stati illustrati gli aspetti fondamentali e le particolarità
del Centro nella lotta contro la droga ed il disagio sociale, oltre che gli aspetti peculiari
della Comunità.
Premio Unicredit
28 Ottobre, il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi e‘ una delle sei associazioni
non profit che si sono aggiudicate a Roma la menzione speciale ed un premio di € 20.000
nella seconda edizione del Premio Universo Non Profit, promosso da UniCredit e UniCredit
Foundation. Il Premio, che quest‘anno e‘ stato dedicato ai progetti per migliorare la qualità
di vita degli anziani, e‘ stato ritirato per il CeIS dal suo Presidente, Roberto Mineo, per il
progetto “Evergreen‘‘.
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Eventi 2010
Novembre 2011
Rai Uno: Storie Vere
25 Novembre, il CeIS don Mario Picchi, rappresentato dal direttore della comunità
terapeutica Santa Maria, è ospite della rubrica “Storie Vere“ della trasmissione televisiva
„Unomattina“ in onda su Rai Uno. Titolo della puntata: “Bullismo, colpa della famiglia o
della società?“.
Giornata Nazionale della Colletta Alimentare
26 Novembre, dieci ragazzi del CeIS don Mario Picchi partecipano alla colletta alimentare
in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, esperienza che si è rivelata
per tutti gratificante e ricca di emozioni. I giovani si sono adoperati per promuovere e
sensibilizzare le persone nei confronti dell‘evento, spiegando in cosa consistesse la raccolta
del cibo, quale ne sarebbe stato l’utilizzo e soprattutto l‘importanza enorme che una
donazione può avere per i più bisognosi.
Commemorazione dei nostri cari
27 Novembre, alle ore 11.00, presso la Chiesa Figlie di S.Anna, in Via Merulana, si celebra la
Santa Messa per i defunti del CeIS don Mario Picchi. Durante la celebrazione, una ragazza
della comunità ha letto la sua poesia “La Morte… il tempo della rinascita…“ ricordandoci
come la morte, con “il suo acuto strascico che avvolge e oscura il cuore“, rappresenti una
tappa che annuncia il termine dell‘esistenza terrena ma non la fine della vita.
Io Corro per l‘Oncologia Pediatrica
27 Novembre, presso il Parco Giovanni Palatucci, i ragazzi del CeIS don Mario Picchi
partecipano alla mini maratona non competitiva “Io Corro per l‘Oncologia Pediatrica“
organizzata dall‘Associazione Fabrizio Procaccini Onlus. L‘Associazione Fabrizio Procaccini
è stata costituita nel 2009 sulla spinta di un gruppo di persone impegnate per offrire
una migliore qualità di vita ai pazienti colpiti da neoplasie pediatriche, curati ed assistiti
nell‘Unità di Oncologia Pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma.
Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
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Eventi 2010
Il CeIS incontra la delegazione cinese
In Novembre Roberto Mineo e Patrizia Saraceno, Presidente e Vicepresidente del CeIS
don Mario Picchi, hanno partecipato, presso la Sala Conferenze del Museo Archeologico
di Palestrina, ad un incontro, con una delegazione cinese composta da Ma Lingxi, Vice
Direttore Generale del Dipartimento di Giustizia Provinciale dello Shandong, ed altri
funzionari coinvolti nella riabilitazione di tossicodipendenti e contrasto alla droga della
Provincia dello Shandong, Il meeting, organizzato dalla Frayin International, società
che da anni promuove le relazioni bilaterali fra Italia e Cina in diversi settori, è stato un
importante occasione di scambio con il paese asiatico.
Radio 2 Rai “Io Chiara e l‘Oscuro“
30 Novembre e 1 Dicembre, i ragazzi della Comunità Santa Maria - del CeIS don Mario
Picchi - sono ospiti della trasmissione radiofonica di Radio 2 Rai “Io Chiara e l‘Oscuro“,
condotta da Chiara Gamberale. I ragazzi hanno avuto modo di raccontare le proprie
esperienze, anche dolorose, che la conduttrice attraverso un lessico semplice ed efficace
ha trattato con sensibilità, intelligenza e senza quel fare patologico di cui i mass media
spesso abusano.
RaiNews 24 - Giornata Mondiale contro l‘AIDS
Il 30 Novembre, in occasione della giornata mondiale contro l‘AIDS, Francisco Mele,
responsabile del Servizio Famiglia del CeIS don Mario Picchi e membro della Consulta della
Commissione nazionale per la lotta contro l‘Aids presso il Ministero della Sanità, è stato
intervistato per RaiNews 24 dal giornalista Max Franceschelli.
L‘intervista è stata una occasione per ripercorrere la storia e la metodologia del CeIS don
Mario Picchi schierato il prima linea nella lotta all‘AIDS sin dagli anni ‘80 .
Dicembre 2011
Natale Insieme
8 Dicembre, in occasione dell‘ iniziativa “Natale Insieme 2011“ la Comunità Terapeutica
San Carlo, simbolo di 40 anni di attività del CeIS don Mario Picchi, apre ai visitatori
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Eventi 2010
con l’inaugurazione del Presepe. Fino all’ 8 Gennaio tutti i giorni dal Lunedì alla Domenica
dalle ore 16.00 alle ore 19.00 in questa sede si tengono una serie di eventi collegati alle
Festività, ma non solo.
Festa dei bambini
10 Dicembre presso i locali della sede Paolo VI, che in estate hanno accolto il campo estivo,
è stato organizzato un pomeriggio dedicato ai bambini. E‘ stato scelto di realizzare un
laboratorio creativo mettendo a disposizione dei bambini pochi e semplici elementi:
cartoncini colorati, piatti e bicchieri di plastica, ovatta, pezzi di stoffa. Lo scopo del
laboratorio era insegnare ai bambini che si possono realizzare cose diverse e divertenti
combinando in modo diverso cose semplici. Tra spettacoli di magia, cartoni animati,
merenda e palloncini colorati hanno preso forma tanti strani e buffi personaggi.
Provincia: Stati generali del Welfare
12 Dicembre, il CeIS don Mario Picchi partecipa alla “tre giorni“ per gli Stati generali del
Welfare della Provincia di Roma. L’iniziativa - dal titolo “UNA SOCIETÀ UNITA” - è stata
aperta da Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma.
Tutti gli attori del territorio - sindaci, presidenti di municipio, assessori e consiglieri dei
vari livelli istituzionali, responsabili e operatori dei vari organismi del terzo settore - si
sono dati appuntamento per fare il punto sulle politiche di solidarietà e sviluppo sociale
proprio in un momento di grave crisi economica come quello attuale.
Conferenza sulla (con la) Famiglia
17 Dicembre, il CeIS don Mario Picchi, rappresentato da un membro dell‘Associazione
Famiglie, partecipa alla “I Conferenza sulla (con la) Famiglia”, alla quale hanno presenziato
il Sindaco Gianni Alemanno, l‘ Assessore alla Famiglia, all‘Educazione e ai Giovani di Roma
Capitale Gianluigi De Palo e il Presidente Nazionale del Forum delle Associazioni Familiari
Francesco Belletti.
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Eventi 2010
Fantasie in Rete
19 Dicembre, nell’ambito della manifestazione “Natale Insieme 2011” la CT San Carlo ospita
la Mostra itinerante di opere e manufatti realizzati con reti da pesca ”Fantasie in Rete
- Reti di Solidarietà nei Castelli Romani”. L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione
con diverse realtà socio-sanitarie del territorio: Centri Ricreativi, Servizi territoriali,
Residenze per anziani, Centri diurni, Club alcologici territoriali.
Messa di Natale
20 Dicembre, alle ore 18.00, nel salone dell‘Accoglienza della sede Paolo VI del CeIS don
Mario Picchi, S.E. Mons. Guerino Di Tora celebra, con don Giuseppe Ciucci, la Messa di
Natale per i ragazzi, gli operatori e le famiglie del Centro Italiano di Solidarietà don Mario
Picchi.
Pranzo di Natale a Capannelle
20 Dicembre, pranzo di Natale a Capannelle, è stata un‘iniziata che ha visto coinvolti tutti
i servizi dell‘area di Via Appia Nuova (CT S. Maria-Mentore-Eco-Gulliver).
Sono stati invitati genitori, i ragazzi extracomunitari del CPA di Torre Spaccata della
Caritas, rappresentanti dei Ser.T., insegnanti. Hanno partecipato più di 150 persone. In un
clima di convivialità molto piacevole, operatori e operatrici con le volontarie del servizio
civile, insieme ai ragazzi, hanno animato la giornata con brani musicali composti da loro.
Pranzo dedicato ai più bisognosi
23 Dicembre, il CeIS don Mario Picchi, presso la mensa di Via Ambrosini, offre l‘ormai
tradizionale pranzo dedicato ai più bisognosi. Presenti oltre cento ospiti che hanno
assaporato il menù pensato e cucinato dai ragazzi del CeIS e servito dagli operatori delle
varie comunità. Ospiti d‘onore il Sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno e il Vice
Sindaco Sveva Belviso.
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Contatti
Contatti
Centro Italiano di Solidarietà
don Mario Picchi
Sede Centrale Paolo VI
Via Attilio Ambrosini, 129
Centralino tel. 06541951
sito: www.ceis.it
Assistenza domiciliare malati di AIDS
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma Tel
06.54195220
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 7,00/19,00
Segreteria Esecutiva
Tel. 0654155212/204
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,30/17,30
Assistenza domiciliare per anziani
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel 06.54195251
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,00/20,00
Accoglienza e programma Diurno
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel 06.54195283 – Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,00/21,00
Associazione Famiglie
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma Tel
06.54195237 – Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,00/20,00
Servizio Tutor
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel. 06.54195244 – Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 13,30/22,00
Progetto Famiglia
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma Tel
06.54195239 – Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 9,00/18,00
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Programma Piranesi
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel. e fax 06.54195250
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 13,00/21,00
Progetto Bambino
Lungotevere Raffaello Sanzio, 11 - 00153
Roma
Tel. 06.5803749
Email: [email protected]
Orario del servizio: lun-ven 8,00/19,00
Comunità di Pronta Accoglienza Castel
di Leva
Via Castel di Leva, 406 - Roma
tel/fax 06.71355167
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
Comunità Mamma-Baby
Via Castel di Leva, 416 - - Roma
tel/fax 06.71355539
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
Centro Congressi Il Quadrilatero
Via Appia Nuova, 1251 - Roma
Tel 06.7188743
Email: [email protected]
Contatti
Programma San Carlo
I Fase: Villa Santa Francesca Romana,
SS 140, km 2.400
00040 Marino (Rm)
Tel/Fax 06.93660111
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
II Fase: Comunità San Carlo,
Via Alessandro Volta n.2
00047 Marino (Rm)
Tel/Fax 06.93660116
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
III Fase: Via Alessandro Volta n.2
00047 Marino (Rm)
Tel/Fax 06.93660116
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
IV Fase: Via Attilio Ambrosini, 129
00147 Roma
Tel 06.54195252 - Fax 06.5407304 Orario
Email [email protected]
Orario apertura: Lun.-Ven. 13,00/21,00
Biblioteca
Via Attilio Ambrosini 129 - 00147 Roma
Email: [email protected]
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Comunità Santa Maria
Via Appia Nuova, 1251- 00178 Roma
Tel. 067187303 - Fax. 067182507
Email: [email protected]
Orario di apertura: Residenziale
Programma ECO
Via Appia Nuova, 1251- 00178 Roma Tel.
067186064 - Fax. 067182507
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,30/17,00
Programma Mentore
Via Appia Nuova, 1251 - 00178 Roma
Tel 06.7188295 Fax. 067182507
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,30/17,00
Gulliver
Via Appia Nuova, 1251 - 00178 Roma
Tel 06.7186064 Fax. 067182507
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun. – Ven. 8,30/17,00
Contatti
Centro di Accoglienza Residenziale
per minori e giovani adulti a rischio
penale
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel. 3666369409 – Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Residenziale
Centro specialistico ambulatoriale
dipendenze senza sostanze
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel. 06541951 – 3666333926
Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura:
Centro specialistico ambulatoriale
Cocaina
Via A. Ambrosini, 129 - 00147 Roma
Tel. 06541951 – 3666333926
Fax 065407304
Email: [email protected]
Orario apertura: Lun.-Ven. 9,00/19,00
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Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi
Via Attilio Ambrosini 129
Roma, 00147
Grafica e impaginazione Jacopo Meucci
Il Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi è una libera associazione senza fini di lucro costituitasi nel 1971.
In particolare la creazione e la filosofia d’intervento del Centro Italiano di Solidarietà don Mario Picchi sono basati sui valori indicati da “Progetto
Uomo”, pensiero del suo fondatore don Mario Picchi.
CeIS don Mario Picchi