Spreafico, Donato, Protensione, 1990, olio su tela, 100 x 100

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Spreafico, Donato, Protensione, 1990, olio su tela, 100 x 100
Spreafico, Donato, Protensione,
1990, olio su tela, 100 x 100 cm
Bearbeitungstiefe
Name
Spreafico, Donato
Lebensdaten
* 3.5.1938 Bellinzona
Bürgerort
Russo (TI)
Staatszugehörigkeit CH
Vitazeile
Pittore e disegnatore, in particolare di nature morte e paesaggi
Tätigkeitsbereiche
pittura ad olio, disegno, disegno a carboncino, pastello
Lexikonartikel
Dopo una formazione professionale alla Scuola di arti e mestieri di
Bellinzona, comincia ad interessarsi attivamente all’arte frequentando
artisti e gallerie del Ticino, ma allargando presto il suo raggio di azione
verso musei e centri espositivi della Svizzera tedesca e della vicina
Lombardia. La scelta di iscriversi all’Accademia di Brera a Milano, nel
1961, è frutto di una maturata volontà di dedicarsi all’arte, in particolare
alla pittura e al disegno che diverrano le sue forme preferenziali di
espressione artistica. Durante gli anni di Brera segue i corsi di
Gianfilippo Usellini, Guido Ballo e Luciano de Vita; si diploma nel 1965
con una tesi sull’opera grafica di Max Ernst. Tornato nel Ticino nel 1966,
apre uno studio a Bellinzona che trasferisce poi a Giubiasco-Pedevilla.
Uomo meditativo e riservato, lavora su tempi lunghi scanditi da mostre a
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distanza di anni; contemporaneamente amplifica la sua formazione con
regolari viaggi di studio sulle tracce sia delle antiche civiltà che dei
maestri dell’arte contemporanea. Nel 1974 vince il Premio-acquisto della
Galleria delle Ore di Milano destinato alla Galleria d’arte moderna del
comune di Milano. Tra le sue mostre più significative si segnalano quelle
del 1985 alla Galleria delle Ore, del 1993 alla Civica galleria d’arte Villa
dei Cedri, a Bellinzona, e del 2005 alla Matasci Arte di Tenero. Vive a
Bellinzona.
L’opera pittorica di Donato Spreafico si caratterizza fin dai primi momenti
come necessità di andare oltre l’informale per muovere verso una nuova
figurazione di presenze o oggetti dentro lo spazio. Tronchi, ceppi, radici,
elementi organici e residuali (impliciti rinvii alla precarietà dell’uomo) si
pongono come frammenti di una natura tormentata; isolati dal loro
contesto naturalistico, divengono «oggetti» dentro un vuoto avvolgente e
corrosivo. Vi si accompagna spesso un impasto di colori freddi, grigi o
verdastri, sottotono, quasi mentali. Componenti queste, della freddezza
cromatica e del distacco mentale, che si intensificano nelle opere
successive, non solo nel momento di tangenza con la suggestioni della
pop art, ma anche negli anni ’70, quando emerge chiaro il richiamo alla
espressività imbrigliata di Giacometti e Sutherland. Su tali fondamenti
riduzionistici il pittore caricherà poi la sua pittura di un portato
esistenziale sempre più scabro, spoglio di ridondanze e di eccedenze,
dentro una composizione avvolta in una luce diafana: nell’intento di
conferire alle poche cose che rappresentano la quotidianità il senso di
una rivelazione, metafora di un paesaggio interiore. Ritmo e colore
tornano comunque ad animare i dipinti dei secondi anni ’80, nella serie
dei Vegetali, dove mobili grappoli di foglie o di fronde verdastre, dal
movimento ondulatorio e ritmicamente mosso, si depositano contro
fondali a griglia o caratterizzati da spigoli duri, determinando contrappunti
di linee e tensioni, chiari e scuri, pieni e vuoti, pause e fughe dentro una
partitura guidata ormai da scansioni mentali. Questo dualismo, tra
residui naturalistici di forma o di colore dentro un impianto sempre più
mentale e teso, animato da forti contrasti segnici e cromatici,
contraddistingue l’ultima fase della pittura di Spreafico, a partire dai primi
anni ’90: dove tornano evidenti anche i richiami al paesaggio, ma filtrati e
fissati, non di rado irrigiditi, in uno spazio tramato da luci radenti e da
ombre lunghe, dentro una materia magra, abrasa, quasi strascicata,
incisa da striature e vibrazioni alternate a segni più gestuali e secchi.
Nell’intento, appunto, di trascendere il dato meramente fisico e
ambientale, la descrizione naturalistica, e sfondare invece all’interno di
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uno spazio immaginario, psicologico ed emozionale, di «condizione».
Opere: Bellinzona, Museo Villa dei Cedri; Lugano, Museo cantonale di
belle arti; Locarno, Pinacoteca comunale Casa Rusca; Milano, Galleria
d’arte moderna.
Claudio Guarda, 2006
Literaturauswahl
- Donato Spreafico. Opere 1990-2005. Galleria Matasci Tenero, 2005.
Testi: Donato Spreafico e Claudio Guarda. Tenero, 2005 (Quaderno 31)
- Le carte del museo. Civica Galleria d'Arte Villa dei Cedri, Bellinzona. A
cura di Matteo Bianchi [et al.]. Bellinzona: Città di Bellinzona, 1999
(Catalogo della Collezione II)
- Il libro del museo. Civica Galleria d'Arte Villa dei Cedri, Bellinzona. A
cura di Matteo Bianchi [et al.]. Bellinzona: Città di Bellinzona, 1998
(Catalogo della collezione I)
- Donato Spreafico. Bellinzona, Civica galleria d'arte Villa dei Cedri, 1993.
A cura di Marcella Snider, con un saggio di Stefano Crespi. Bellinzona,
1993 (Quaderni di Villa dei Cedri 14)
- Alberto Chollet: Donato Spreafico. Locarno: Casa Rusca, 1993, 15
minuti
- Donato Spreafico. Milano, Galleria delle Ore, 1985. [Testo:] Giuseppe
Curonici. Milano, 1985
- Donato Spreafico. Lugano, Galleria d'arte Centro Design, 1979. [Testo:]
Giuseppe Curonici. Lugano, 1979
- Donato Spreafico. Chiasso, Galleria Mosaico, 1970. [Testo:] Giuseppe
Curonici. Chiasso, 1970
Nachschlagewerke
- Biografisches Lexikon der Schweizer Kunst. Dictionnaire biographique
de l'art suisse. Dizionario biografico dell'arte svizzera. Hrsg.:
Schweizerisches Institut für Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne;
Leitung: Karl Jost. Zürich: Neue Zürcher Zeitung, 1998, 2 Bde.
- Künstlerverzeichnis der Schweiz. Unter Einschluss des Fürstentums
Liechtenstein. Répertoire des artistes suisses, la Principauté du
Liechtenstein incluse. Dizionario degli artisti svizzeri, incluso il Principato
di Liechtenstein. 1980-1990. Hrsg.: Schweizerisches Institut für
Kunstwissenschaft, Zürich und Lausanne; Leitung: Karl Jost. Frauenfeld:
Huber, 1991
Website
www.visarte-ticino.ch/pagine/soci/donato-spreafico/index.htm
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Direktlink
http://www.sikart.ch/KuenstlerInnen.aspx?id=4004049&lng=de
Normdaten
GND 122905679 | Deutsche Biographie
Letzte Änderung
05.08.2015
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Empfohlene Zitierweise
AutorIn: Titel [Datum der Publikation], Quellenangabe, <URL>, Datum
des Zugriffs. Beispiel: Oskar Bätschmann: Hodler, Ferdinand [2008,
2011], in: SIKART Lexikon zur Kunst in der Schweiz,
http://www.sikart.ch/kuenstlerinnen.aspx?id=4000055, Zugriff vom
13.9.2012.
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