6. Ausgabe - Februar 2016

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6. Ausgabe - Februar 2016
10. JAHRGANG - NR. 6 | FEBBRAIO/FEBRUAR 2016
GAVAZZI
DER NEUE ABWEHRSPIELER
IL NUOVO DIFENSORE
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VERTRAGSVERLÄNGERUNG
PROLUNGAMENTO CONTRATTUALE
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A fine gennaio Hannes Fink
è ufficialmente diventato la
nuova bandiera della nostra
squadra. Già in forza al Südtirol
da quando aveva appena 13
anni, il 26enne centrocampista
di Collalbo ha infatti firmato
un rinnovo triennale con il
club biancorosso, con nuova
scadenza fissata a giugno 2019.
Der Moment der Unterschrift.
Hannes Fink setzte sichtlich
stolz sein Autogramm auf
den Vertrag, der den Rittner
weitere drei Jahre lang das
weißrote Trikot des FC Südtirol
überstreifen lassen wird. Seit 13
Jahren spielt der 26-jährige Fink
beim FCS. Wir gratulieren und
wünschen noch viele weitere
schöne und erfolgreiche Jahre!
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3
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INHALT | INDICE
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Giovanni Stroppa: “Sacchi, Capello
e Zeman i miei maestri”
18
Giovanni Stroppa spricht über
Gascoigne, Sacchi und Zeman
18
Hannes Fink, più di mezza
vita nel Südtirol!
Hannes Fink: Ein halbes Leben beim FCS
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Rinnovo anche per “Spagno” festeggiato
col primo gol fra i “pro”
Special Monat: Vertragsverlängerung und
erstes Profitor für Spagnoli
22
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50
Alperia Junior Camp:
il programma del 2016
Alperia Junior Camp:
Orte und Daten der Camps 2016
26
56
Finalmente un servizio
bar di qualità al Druso
Heimspiel jetzt auch in
der Stadion-Bar
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Gli “ex” FCS: Thomas Frendo
26
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Fabio Gavazzi, nuova colonna
della difesa biancorossa
A gennaio impresa a Cittadella ma in casa
due pareggi con rimpianti
Transfermarkt: Fabio Gavazzi
neuer Abwehrspieler des FCS
Die Fotogalerie der beiden Heimspiele im
Drusus-Stadion
40
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Il Diesse Piazzi alla scoperta
degli Emirati Arabi
Allo Sheraton aperitivo con i tifosi
Sportdirektor Luca Piazzi zu Gast in den
Vereinigten Arabischen Emiraten
Fantreffen im Sheraton von Bozen
FCS goes Oberliga: Thomas Frendo
60
Quante amichevoli di lusso
per la nostra “cantera”
Erfahrungen sammeln gegen die Großen:
Freundschaftsspiele gegen Serie A Vereine
64
WHITERED NEWS
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xx
I nostri prossimi avversari in casa
(Padova e Pordenone)
Die nächsten Heimgegner
(Padova & Pordenone)
IMPRESSUM
46
Herausgeber / Editore: Fussball Club Südtirol GmbH - Srl
Via Cadorna Straße 9/b, 39100 Bozen - Bolzano
T: 0471 266 053 E: [email protected]
Verantwortlicher Direktor / Direttore responsabile: Andrea Anselmi
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Texte und Inhalt / Testi e contenuti: Andrea Anselmi (it),
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Neuer Südtiroler Wirtschaftsverlag
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Foto: Armin Huber
Iscr. Tribunale di Bolzano n°13/2013 - Spediz. In Abb.Post.
Eingetragen im Landesgericht Bozen Nr. 13/2013 - Postversand
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Una visita di cortesia alla Plattner
Costruzioni di Laives, nostro partner,
è stata l’occasione per realizzare
un’intervista a tutto tondo a mister
Giovanni Stroppa, che ci ha raccontato
di tutto e di più, spaziando dalla sua
attrazione fatale per l’Alto Adige ai suoi
trascorsi da calciatore nel Milan, dai suoi
più grandi maestri – Sacchi, Capello,
Zeman – alla sua amicizia con Gascoigne,
dagli sketch organizzati in ritiro e finiti su
“Mai dire gol” al suo gradimento per la
cucina altoatesina… Insomma, passato,
presente e futuro visti e raccontati
dall’allenatore biancorosso
GIOVANNI STROPPA IN PRIVATO
Ruolo
Allenatore
Giocatore preferito
Platini
Piatto preferito
Fiorentina
Squadra preferita
AC Milan
Film preferito
Lo chiamavano Trinità
Montagna altoatesina preferita Tutte
Festività preferita
Natale
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Partiamo da qui, mister: è vero che Giovanni Stroppa ha subìto una sorta di
attrazione fatale per l’Alto Adige e gli
altoatesini?
“Verissimo, e sin dalla prima volta che
sono stato qui. Amo la vostra terra, perché è meravigliosa in ogni sua espressione.
Basta pensare alla bellezza dei paesaggi,
alla natura incontaminata, alla maestosità
delle montagne, ai prodotti naturali, ma
anche al senso civico della gente, alla qualità della vita, alle tante cose che ti fanno
star bene e che non trovi da altre parti…”.
Hai mai pensato di venire a vivere qui,
definitivamente, con la tua famiglia?
(sorride) “Ne ho parlato tante volte con mia
moglie. Pensando anche i miei figli. Farli
vivere qui, fra il rispetto e l’educazione della
gente, nella serenità e nell’armonia della
natura, mi piacerebbe molto. E poi l’architettura altoatesina mi piace molto, in tutte
le sue espressioni: dalle baite, alle case unifamiliari, alle palazzine in città…”.
8
Cosa ti piace fare nel tempo libero in
Alto Adige?
“Anche se forse il mio aspetto fisico non
lo evidenzia (ride, ndr),vado in bicicletta e
sino a qualche tempo fa andavo a correre,
poi le mie ginocchia malandate mi hanno
imposto uno stop. Mi piace vivermi questa
natura incontaminata e godere dei vostri
paesaggi meravigliosi che mi trasmettono
pace e serenità”.
Adesso ripercorriamo a tappe la tua storia, la tua vista, sportiva e non solo: iniziamo da Giovanni Stroppa calciatore
del Milan. E’ stato l’apice della tua carriera?
“Sì, ma è anche stato un punto di partenza,
visto che quando ho giocato nel Milan,
quello di Sacchi per intenderci, ero molto
giovane. Ho avuto la fortuna e la bravura di
far parte di un gruppo di calciatori straordinari, fra i migliori di sempre nella storia del
calcio mondiale. Rivedendomi nelle foto,
quella maglia rossonera pesa, a distanza di
tempo, per quello che il Milan ha rappresentato, in Italia e nel mondo. Ma quando
ci ho giocato non pesava affatto, perché il
club rossonero è stato la mia nursery calcistica, visto che ne sono entrato a far parte
a soli 9 anni, iniziando una lunga trafila che
mi ha portato sino in prima squadra. Una
squadra che era la più forte del mondo, in
quel momento, e che è poi stata votata la
squadra del secolo, a distanza di tempo. E’
stato un autentico privilegio, farne parte.
Il Milan è stata la mia famiglia e lo è tuttora, perché nel Milan non sonoo cresciuto
solo come calciatore ma anche come allenatore”.
9 dicembre 1990, finale di Coppa Intercontinentale: il Milan batte la squadra
paraguaiana dell’Olimpia Asuncion per
3-0, salendo sul tetto del mondo, e Giovanni Stroppa realizza uno dei tre gol.
Questo il ricordo più bello e esaltante,
per te?
“Parlavi di apice, prima. Ecco questo,
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a distanza di tempo, è stato davvero il
momento più importante della mia carriera. E ancora oggi me lo ricordano i tifosi
rossoneri che incontro”.
Mi parli del tuo rapporto particolare,
molto inteso, di amicizia con Paul
“Gazza” Gaiscogne, calciatore inglese di
grande talento che è stato tuo compagno di squadra nella Lazio e che lasciato
il calcio ha passato mille traversie per
via dei grandi disagi esistenziali di cui
ha sofferto e ancora oggi soffre?
“Nel momento in cui ci siamo frequentati,
in cui siamo stati compagni di squadra,
abbiamo condiviso davvero tante cose,
da amici veri. Lui era un ragazzo straordinario, un grande trascinatore all’interno
del nostro spogliatoio. I suoi scherzi, le sue
‘bravate’ quotidiane, erano finalizzate a creare un ambiente vivace, piacevole, divertente, famigliare… E’ sempre passato per
un guascone, ma già allora covava qualche scompenso esistenziale, pur provandolo a mascherare. Ricordo che abitava
fuori Roma, all’Olgiata, e non voleva mai
rimanere da solo a casa. Quando non c’era
la compagna, invitava i parenti e gli affetti
più cari, isolandosi un po’ nel suo mondo
e rinunciando a frequentare noi compagni di squadra nel tempo libero. Lo ricordo
come un talento straordinario e come un
ragazzo fantastico. Sono dispiaciutissimo
per i problemi che ha avuto dopo la conclusione della sua carriera sportiva. Non so
come stia adesso, è da qualche anno che
non ci sentiamo più. Gli auguro di trovare
pace e serenità”.
Parliamo di Arrigo Sacchi, certamente
uno dei tuoi più grandi maestri. Ti consideri un suo discepolo e mi dici se come
allenatore Sacchi ha davvero cambiato
il calcio in un preciso momento storico,
cioè quello fra fine anni Ottanta e inizio Novanta?
“Sacchi è stato tutte queste cose. Il calcio
con lui si è evoluto tantissimo a livello di
idee e di programmazione. E’ stato - perlomeno in Italia ma direi anche oltre - il più
grande innovatore nel mondo del calcio.
Almeno due generazioni di allenatori sono
nate e cresciute cercando di emulare la sua
idea di calcio. Nessuno è però riuscito a
replicarla. A lui devo davvero molto. Da lui
ho imparato tantissimo. Disciplina, mentalità e regole sono i comandamenti che mi
ha trasmesso e che ho fatto miei, cercando
di trasmetterli alle squadre che alleno. Mi
ha anche insegnato che per fare l’allenatore bisogna essere credibili, perché i tuoi
giocatori devono credere in quello in cui
tu credi, e tu devi essere bravo a trasmettere loro la tua idea di calcio”.
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Alla luce di quanto hai detto che lettura
dai alla tua esperienza professionale
sulla panchina del Pescara, in serie A?
“E’ stata un’avventura di pochi mesi, conclusasi prematuramente con le mie dimissioni, ma è stata comunque un’esperienza
che valeva la pena vivere. Poter allenare
nella serie A italiana non è cosa di tutti
i giorni. Io ci sono arrivato, se vogliamo,
un po’ inconsapevolmente, nel senso che
per me si è aperto un mondo completamente nuovo, visto che nel breve arco
di pochi mesi sono passato dalla Lega
Pro con il Südtirol al massimo campionato nazionale. Ma era un treno che non
potevo farmi sfuggire. Ci sono salito di
corsa e ho provato a starci il più possibile.
Quando sono venute meno le condizioni
per dare il 110% del mio apporto, mi sono
fatto da parte, non senza rimpianti e sofferenze, visto e considerato che quando
ho lasciato la squadra eravamo quintultimi, quindi in zona salvezza. Peccato, ma
guardo avanti…”.
mi faceva giocare tanto nonostante avessi
appena 16 anni, di quattro anni più piccolo
rispetto a tanti miei compagni di squadra
fra i quali Maldini e Costacurta. Anche lui,
come Sacchi, mi ha dato davvero tanto.
Ero un ragazzino, ma mi ha insegnato
che anche a 16 anni si può, anzi si deve
essere un professionista, dentro e fuori dal
campo. E poi da lui ho imparato che bisogna sempre dare il massimo ed avere il piacere di esprimere le proprie qualità, il proprio talento. Passa per un allenatore che
fatica ad instaurare rapporti umani con i
propri calciatori. Ma la cosa è vera solo in
parte. Certo, non dà grande confidenza, è
molto severo e pretenzioso, ma sa capire le
persone e le personalità come pochi altri,
anche grazie alla sua grande cultura. Io lo
chiamavo il “tuttologo”, perché con lui – se
glielo chiedevi – potevi parlare di tutto. E
lui aveva la capacità di entrare nella testa
di ognuno dei suoi calciatori e di ricavarne
il meglio anche sotto il profilo temperamentale”.
Tornando ai tuoi maestri, come non
ricordare Fabio Capello: cosa c’è di lui
in Giovanni Stroppa?
“Capello mi ha allenato nella Primavera
del Milan. In me credeva tanto, visto che
E di Zeman che mi dici?
“Lo ho avuto ad Avellino, il suo calcio è libidine allo stato puro, specie per chi – come
me – è stato un calciatore dalle spiccate
attitudini offensive. Il suo grande difetto è
sempre stato quello di non accettare qualche necessario compromesso dal punto
di vista tattico. Per lui il primo comandamento è ancora oggi quello di provare
a fare un gol in più degli avversari. Se di
tanto in tanto avesse provato a prenderne
uno in meno, sono sicuro che la sua carriera sarebbe stata certamente più gratificante a livello di risultati e di trofei. Ciò
non toglie che la sua fase offensiva, i suoi
schemi d’attacco siano indimenticabili e
forse impareggiabili. E poi sapeva preparare le squadre dal punto di vista atletico
come nessuno: le sue squadre hanno sempre corso più degli altri e meglio degli altri
da inizio a fine stagione”.
Piccola digressione: quanto ti piace la
cucina altoatesina?
“Tanto, troppo, anche se non si vede (ride,
ndr). Mi piace per la bontà dei piatti, delle
materie prime, ma anche per il piacere di
stare a tavola”.
Il calciatore più forte col quale hai giocato?
“Marco Van Basten, anche se in quel Milan
ce n’erano tanti altri di straordinariamente
forti. Non a caso quella squadra è stata
votata la più forte del secolo…”.
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Stroppa da calciatore viene ricordato
anche come un guascone, nei momenti
in cui era lecito esserlo. Mi racconti un
paio di aneddoti?
“Il primo che mi viene in mente risale al
periodo in cui giocavo nella Lazio. Eravamo in ritiro e coinvolsi “Gazza” Gaiscogne in uno sketch che venne poi
mandato in onda da “Mai dire gol”, trasmissione che spopolava al tempo.
“Gazza” con ciuffo improbabile e asciugamano portato a mo’ di pugile per
coprire la pancia faceva il “playback” di
una canzone di Elvis Presley, io ed altri
giocatori della Lazio facevamo invece il
balletto alle sue spalle. Divertentissimo…
Un’altra guasconata che ricordo risale
invece ai tempi in cui giocavo nell’Udinese: entrai nel corridoio degli spogliatoi
con una Cinquecento e andai a bussare
alla porta dello spogliatoio di mister Zaccheroni, che quando mi vide mi fulminò
con lo sguardo, mordendosi le labbra per
il disappunto… Se qualche mio calciatore provasse a fare una cosa simile? Mi
piacerebbe, non lo nego, perché queste cose aiutano a cementare lo spirito
di gruppo. Bisogna naturalmente saper
scegliere il momento giusto”.
A proposito di cose sconvenienti: mi
dai un tuo giudizio sulla querelle SarriMancini?
“Difficile dare un giudizio. Perché se è vero –
come è vero – che siamo personaggi pubblici e dobbiamo dare il giusto esempio,
è altrettanto vero che uno screzio come
quello che c’è stato fra i due poteva essere
risolto privatamente, senza renderlo pubblico, anche perché poi è stato strumentalizzato a danno della immagine di entrambi.
Ciò detto, le offese di Sarri vanno certamente
stigmatizzate, ma il tecnico del Napoli si era
già autocensurato e pentito chiedendo
scusa a fine partita a Mancini prima che lo
stesso raccontasse l’episodio alle televisioni”.
Il Milan tornerà mai ai fasti di un tempo?
“Lo spero, me lo auguro, anche se vedo che
si fa fatica a superare le difficoltà che hanno
caratterizzato gli ultimi anni. Mi aspettavo
molto di più da questa stagione, nella
quale si è tornati ad investire cifre importanti sul mercato. I dirigenti sono gli stessi,
eccezion fatta per Braida che non c’è più,
e quindi non so dire cosa sia cambiato
rispetto ai miei tempi a livello di strategie e
programmazione. Di certo va invertita una
certa tendenza, ma non saprei dire come”.
Sei contento del tuo Südtirol e di quello
che stai facendo?
“La gente e gli addetti ai lavori dicono che
si vede la mia mano. E questo mi gratifica
molto, perché significa che sto facendo
bene il mio lavoro. Il campionato che
stiamo conducendo credo possa essere
ritenuto soddisfacente. Stiamo facendo
cose importanti, in un girone molto impegnativo, e non era così scontato che ci riuscissimo. C’è un grande spirito di gruppo.
In ogni partita si suda e si lotta dal primo
all’ultimo minuto. E questi aspetti emergono anche perché abbiamo una grande
società alle spalle. Una società che con la
forza delle idee e della programmazione
è riuscita spesso ad andare oltre limiti di
budget. Piazzi è straordinario nella scelta
dei calciatori e la società tutta meriterebbe solo elogi per quello di straordinario che è riuscita a fare negli ultimi anni,
raggiungendo due volte i playoff e sfiorando la serie B malgrado debba confrontarsi con società dalle possibilità economiche nettamente superiori. Impariamo
un po’ tutti, e il riferimento è anche all’ambiente circostante il Südtirol, a non dare
queste cose per scontate. Perché non lo
sono”.
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GIOVANNI STROPPA STECKBRIEF
Position
Trainer
Lieblingsspieler
Platini
Lieblingsgericht
Fiorentina
Lieblingsmannschaft AC Mailand
Lieblingsfilm
Die rechte und die linke Hand des Teufels
Lieblingsberg
Alle Südtiroler Berge
Lieblingsfestlichkeit
Weihnachten
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Einen Besuch bei unserem Sponsor
Plattner Bau haben wir zum Anlass
genommen, ein ausführliches und
überaus interessantes Interview mit
Trainer Giovanni Stroppa zu führen.
Der Coach der Weißroten sprach am
Sitz der Plattner über seine Liebe zu
Südtirol, seine Stationen als Spieler und
als Trainer, sowie über seine Scherze,
welche er in jungen Jahren mit seinem
Freund Paul Gascoigne durchführte.
Auch über bekannte Trainer wie Zeman,
Capello und Sacchi informierte der
weißrote Lehrmeister im Gespräch.
Mister, wir beginnen hiermit: Stimmt es, dass
Giovanni Stroppa sich auf den ersten Blick in
Südtirol verliebt hat?
„Ja das stimmt. Bereits bei meinem ersten Besuch
gefiel mir Südtirol äußerst gut. Ich liebe euer Land
und all die Aspekte, welche Südtirol einzigartig
machen. Die Schönheit der Landschaften und
Berge, die Gepflogenheiten der Menschen, die
hohe Lebensqualität. Hier geht es mir einfach gut.“
Wenn es dir hier so gut gefällt, wieso also nicht
den Wohnsitz samt Familie nach Südtirol verlegen?
„(lacht) Ich habe bereits des Öfteren mit meiner
Frau darüber gesprochen. Auch an meine Söhne
denkend wäre Südtiroler der perfekte Ort. Die
Menschen hier behandeln sich mit Respekt und
sind gebildet. Mir würde es hier sehr gut gefallen, auch weil ich die Vielfältigkeit der Bauten in
Südtirol toll finde. Vom Bauernhaus, den Hütten
auf den Almen, über die Einfamilienhäuser bis hin
zu den Wohnungen in der Bozner Innenstadt…“
Was unternimmst du in deiner Freizeit?
„Auch wenn man es mir nicht ansieht (lacht,
Anm.d.Red.) bin ich oft mit dem Rad unterwegs.
Bis vor kurzem ging ich auch regelmäßig laufen,
doch meine Knie machen das gerade nicht mehr
mit. Ich bin jedoch gerne in der Natur. Sie gibt mir
das Gefühl von Freiheit und Unbeschwertheit.“
Fangen wir nun an über Giovanni Stroppa`s
Karriere zu sprechen. Beginnen wir bei deiner
Zeit als Spieler des AC Mailand. Der Höhepunkt
deiner fußballerischen Laufbahn?
„Ja. Einerseits der Höhepunkt, andererseits würde
ich die Zeit bei Milan auch als einen Startpunkt
bezeichnen. Ich war noch jung, als ich unter
Sacchi bei Milan spielte. Ich hatte das Glück
und das Talent bei einer Mannschaft zu spielen, welche den Weltpokal gewann und als eine
der besten der Welt gilt. Die Mannschaft wurde
im Nachhinein ja sogar zur Mannschaft des
13
Jahrhunderts gewählt. Ich startete mit
neun Jahren bei den „Rossoneri“ und
schaffte den Sprung in die Profimannschaft. Ich sehe es als ein Privileg, beim
großen AC Milan gekickt zu haben. Milan
war meine Familie und sie ist es noch
heute, denn bei Milan war ich nicht nur
als Spieler sondern auch als Trainer aktiv.“
9. Dezember 1990. Weltpokal gegen
Olimpia Asuncion in Tokio. Der AC
Milan gewinnt 3:0, ist Weltmeister im
Club Fußball und Giovanni Stroppa
erzielt einen der drei Treffer. Was war
das für ein Gefühl?
„Hierzu gibt es nicht viel zu sagen. Du
sprachst vorher von Karrierehöhepunkt.
Ich glaube, dass dieser Treffer und der Sieg
den schönsten Moment in meiner fußballerischen Karriere darstellen. Noch heute
werde ich von Milan-Fans darauf angesprochen.“
Erzählst du uns etwas über deine
besondere Freundschaft zu Paul
„Gazza“ Gascoigne? Der Nationalspieler Englands war dein Mitspieler
bei Lazio und ein wirklicher Kumpel
von dir…
„In der Zeit als ich mit Paul bei Lazio spielte
waren wir wirklich gute Freunde. Wir
waren oft zusammen und hatten die gleichen Interessen. Er war ein außergewöhnlicher Mensch, temperamentvoll und ein
geborener Anführer. Seine Scherze und
Späßchen innerhalb der Mannschaft zielten darauf ab, für alle Spieler ein familiäres,
angenehmes und friedliches Ambiente zu
schaffen. Er galt nach außen hin immer
als waghalsig und etwas verrückt und
bereits zu jener Zeit merkte man ihm an,
dass er leichte Probleme hatte. Er wohnte
außerhalb Roms in einem Viertel namens
Olgiata. Schon damals war er nicht gerne
allein und war immer umringt von Freunden, Bekannten und Verwandten. Es tut
mir wirklich sehr Leid für ihn, dass er nach
Ende der sportlichen Laufbahn so große
Probleme hatte. Ich weiß auch gar nicht
wie es ihm jetzt geht, denn ich habe ihn
seit einigen Jahren nicht mehr gehört und
gesehen.“
Sprechen wir nun über Arrigo Sacchi,
einen deiner großen Trainer. Fühlst du
dich als einen seiner Schüler und wie
hat er den Fußball Ende der 80iger
Anfang der 90iger Jahre verändert?
„Sacchi war ein ganz spezieller Trainer.
Der Fußball hat sich in Italien dank ihm
komplett verändert. Die Ideen Sacchis
wurden von vielen Trainern übernommen und haben den italienischen Fußball geprägt. Vor allem die Professiona14
lität in der Planung und Durchführung
der Trainingseinheiten waren bahnbrechend. Ich selbst habe mir von Sacchi
abgeschaut, dass es Disziplin, Glaubwürdigkeit und Regeln braucht, um eine
Mannschaft zu trainieren. Ich versuche
diese Konzepte auch meinen Spielern
weiterzugeben. Nur wenn es ein Trainer
schafft seine Methoden glaubhaft zu vermitteln, folgen einem die Spieler und können 100% geben.“
Den Sprung von der Lega Pro direkt in
die Serie A schafften nur ganz wenige.
Wie beurteilst du deine Leistung als
Trainer von Pescara in der ersten italienischen Liga?
„Das Abenteuer dauerte nur einige
Monate und endete mit meinem Rücktritt. Doch ich muss sagen, dass es sich
lohnte. Nicht jeder schafft es einmal in
der Serie A zu trainieren. Zudem war ich
selbst etwas überrascht, da ich zuvor in
der dritten Liga beim FCS arbeitete und
sich die Serie A als eine komplett andere
Welt darstellte. Doch diese Gelegenheit
durfte ich nicht verpassen und es waren
schöne Monate, welche endeten, als ich
nicht mehr 110% geben konnte. Ich verließ Pescara als fünftletzter, also auf einem
Nichtabstiegsplatz. Natürlich viel mir der
Abschied schwer, doch ich schaue nach
vorne…“
Kehren wir zu deinen Trainern als aktiver Spieler zurück. Hierbei dürfen wir
Fabio Capello nicht vergessen. Was
hat Giovanni Stroppa von ihm mitgenommen?
„Capello trainierte mich in der Primavera von Milan. Er glaubte sehr an
meine Fähigkeiten, denn ich spielte
mit 16 Jahren bereits in der Primavera
und zwar mit bis zu vier Jahre älteren
Spielern wie Maldini und Costacurta.
Ähnlich wie von Sacchi habe ich auch
von Capello sehr viel gelernt. Ich war
noch jung, doch er trichterte mir ein,
dass ich auch mit meinen 16 Jahren
Profi durch und durch sein muss. In und
außerhalb des Feldes. Zudem lehrte
mich Capello immer 100% zu geben
und das Talent und die spielerischen
Qualitäten zum Ausdruck zu bringen.
Capello ist bekannt dafür, dass er keine
menschlichen Beziehungen zu seinen
Spielern aufbaut. Doch das stimmt nur
zum Teil. Er ist zwar sehr streng und fordernd, versteht es aber wie kein zweiter
den Spielern ihre Fähigkeiten zu entlocken. Ich nenne ihn immer den „Alleswisser“, da er wirklich ein sehr großes
Allgemeinwissen besitzt und du mit
ihm über alles reden kannst. Zudem
kann Capello in den Kopf der Spieler
schauen und diese dadurch bis in die
Haarspitzen motivieren.“
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Und was erzählst du uns von Zeman?
„Ich hatte das Glück in Avellino von ihm
trainiert zu werden. Für Offensivspieler wie
mich das geilste überhaupt. Seine große
Schwäche ist es – wie alle wissen – dass er
die Defensivphase fast vollständig vernachlässigt und nur ans Toreschießen denkt. Ein
Tor mehr erzielen wie der Gegner, das ist
sein Ziel. Wenn er Eingeständnisse gemacht
hätte und seine Mannschaften etwas defensiver hätte spielen lassen, ich bin mir sicher
am Ende wäre für ihn und seine Teams mehr
Zählbares in Form von Titeln und Trophäen
herausgesprungen. Aber seine Offensivtaktik und seine Bewegungen im Ballbesitz
sind unvergesslich und unerreicht. Zudem
konnte er eine Mannschaft körperlich so
vorbereiten, dass sie mehr lief wie der Gegner. Die ganze Saison lang.“
Machen wir einen kleinen Sprung
zurück, zu heute und jetzt. Wie findest du die Südtiroler Küche?
„Der Südtiroler Küche gebe ich die Bestnote 10. Auch wenn man mir es nicht
ansieht (lacht, Anm.d.Red.) gehe ich
gerne aus essen. Die Südtiroler Speisen
und die Art wie sie zubereitet werden
finde ich wundervoll.“
Der beste Mitspieler aller Zeiten?
„Marco Van Basten. Auch wenn in jener
Mannschaft des AC Mailand viele weiter
sehr gute Spieler agierten. Nicht ohne
Grund wurde jene Mannschaft später
zum Team des Jahrhunderts gewählt.“
Gerüchten zufolge war Giovanni
Stroppa als Spieler oft zu Scherzen
aufgelegt und galt als Entertainer.
Stimmt das und wenn ja, erzählst du
uns eine Anekdote dazu?
„Ich erzähle euch zwei Geschichten. Die
erste betrifft meine Zeit bei Lazio. Ich
überredete Paul Gascoigne, den Meister was diese Sketche betrifft, dazu einen
kleinen Film zu drehen. Und zwar sieht
man darin Gascoigne, wie er in feinster Elvis Presley Manier mit dem „Ciuffo“
und einem Handtuch um den Nacken
ein Lied des Rock ‘n Rollers sang und wir
anderen Lazio-Spieler dahinter tanzten.
Dieses Video wurde im – damals sehr
beliebten Programm – „Mai dire Gol“ ausgestrahlt. Spontan fällt mir eine zweite
Szene ein, als ich bei Udinese spielte.
Eines Tages fuhr ich mit einem 500er in
den Kabinentrakt und klopfte dann an
die Tür des damaligen Trainers Alberto
s y n t h e t i c t u r f g ro w s h e re
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Zaccheroni. Dieser lachte gar nicht
über diesen Scherz… Ich war mitunter gerne der Scherzkeks. Doch wichtig ist es immer zu wissen, wann man
eine bestimmte Sache machen kann
und wann es besser ist ernst zu bleiben. Wenn jemand von meinen Spielern im richtigen Moment blödelt, bin
ich sicherlich nicht böse. Im Gegenteil,
es hilft den Spirit innerhalb der Mannschaft auszubauen.“
Der Streit zwischen den beiden Trainern von Inter Mancini und Napoli
Sarri. Was hält ein früherer Serie
A-Trainerkollege von diesen beiden
davon?
„Sehr schwer eine Meinung darüber
abzugeben. Einerseits stimmt es, dass
wir Personen sind, die in der Öffentlichkeit stehen und deshalb als gutes Vorbild
vorangehen müssen. Andererseits sollten manche Dinge, welche auf dem Feld
und unter Stress aufgrund des hohen
Adrenalinwertes geschehen, vielleicht
besser privat bleiben und nicht öffentlich gemacht werden. Auch weil es in
dieser Hinsicht allen beiden Trainern
geschadet hat. Nichtsdestotrotz ist die
Beschimpfung Sarris zu verurteilen, auch
wenn der Trainer des SSC Neapel sich
nachher bei Mancini entschuldigt hat.“
Wird der AC Milan hingegen jemals
auf das Top Level zurückkommen, auf
welchem der Mailänder Traditionsverein vor einigen Jahren stand?
„Ich hoffe und wünsche es den Rotschwarzen. Man sieht ihnen aber an,
dass es nicht leicht ist die Schwierigkeiten, welche in den letzten Jahren aufgetreten sind zu überwinden. Vor dieser Saison hatte ich ein gutes Gefühl,
da wieder Geld investiert wurde. Doch
obwohl die Funktionäre mit Ausnahme
von Braida dieselben sind, scheint auch
diese Saison ein Reinfall zu werden. Ich
weiß nicht, was sich von früher auf heute
verändert hat. Es gilt diese negative
Bilanz zu stoppen. Doch wie, das weiß
ich auch nicht.“
Auf den FCS sprechend zu kommen.
Bist du mit deinem FC Südtirol und
mit dir selbst zufrieden?
„Man sagt mir, dass man meine Handschrift auf dem Feld erkennen könne.
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6° – 2015/16
mich stolz. Auch mit den Resultaten in
der Meisterschaft können wir zufrieden
sein. In einer sehr schweren Gruppe
haben wir uns in die vorderen Ränge
gekämpft und es war zu Saisonbeginn
nicht so geplant. Im Team herrscht ein
ausgezeichnetes Zusammengehörigkeitsgefühl. Jedes Spiel ist für die Jungs
ein Endspiel und alle geben 100%. Diese
positiven Aspekte kommen unter anderem zum Vorschein, weil wir einen sehr
seriösen Club haben, dem wir vertrauen
können und der uns den Rücken frei hält.
Ein Verein, der durch die hervorragende
Arbeit und die akribische Planung oft
den Nachteil an einem begrenzten Budget hat wettmachen können. Was der
FCS in den letzten Jahren erreicht hat
ist wirklich außergewöhnlich. Zwei Play
off Teilnahmen und der beinahe Aufstieg
von Vercelli sind nicht normal. Der FC
Südtirol verfügt im Gegensatz zu anderen Teams nicht über die gleichen finanziellen Mittel und was Luca Piazzi in diesen Jahren geschafft hat ist grandios. Wir
müssen alle, und dabei denke ich an alle
die dem FCS nahe stehen, verstehen,
dass es nicht selbstverständlich ist, was
hier in Bozen passiert.“
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HANNES
FINK,
PIÙ DI
MEZZA
VITA NEL
SÜDTIROL!
Il centrocampisa di Collalbo ha 26
anni, 13 dei quali vissuti con addosso
la maglia biancorossa.
A fine gennaio ha rinnovato il suo
contratto di altri tre anni, sino a
giugno 2019. Degno erede di
Hans Rudi Brugger e Hannes Kiem. E’
lui la nuova bandiera biancorossa. “Per
me il Südtirol è più di una squadra”,
commenta il vice capitano.
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6° – 2015/16
sempre meglio in campo e continuando
a rappresentare degnamente il Südtirol
anche fuori dal campo”.
Fare meglio in campo, cosa significa?
Ormai sei diventato uno dei centrocampisti più forti della Lega Pro…
“Prima facevo bene a sprazzi, durante la
stagione. Negli ultimi due anni ho trovato maggiore continuità di rendimento.
Adesso voglio rimanere per più anni su
standard elevati a livello di prestazioni,
incidendo sempre più nelle fortune della
mia squadra. Per farla breve, voglio diventare un centrocampista che porta in dote
anche un discreto bottino di gol. Voglio
arrivare a questo, e mi sto in un certo
senso avvicinando, visto e considerato
che negli ultimi due anni ho collezionato
non pochi pali e traverse…”.
Da sx il Direttore Sportivo Luca Piazzi, il Presidente Walter Baumgartner, Hannes Fink e l‘A.D. Dietmar Pfeifer
Hans Rudi Brugger e Hannes Kiem hanno
trovato il loro degno, degnissimo erede.
Eh sì, perché la nuova bandiera del Südtirol risponde al nome di Hannes Fink,
26nne centrocampista di Collalbo che
veste il biancorosso da quando di anni
ne aveva appena 13. Mezza vita nel Südtirol. Anzi di più, se consideriamo che a
fine gennaio “Giannino” ha rinnovato il
suo contratto col club biancorosso per
altri tre anni, segnatamente sino al 30
giugno 2019.
Hannes, soddisfatto di questo prolungamento di contratto?
“Era quello che voleva la società, ma
era anche quello che volevo io. Per me
il Südtirol ha un valore speciale. Questa
maglia ed i suoi colori sono ormai una
seconda pelle, per il sottoscritto. Abbiamo
impiegato davvero poco per trovare l’intesa sul rinnovo. Per me il Südtirol è più
di una squadra di calcio. E’ una vera e propria famiglia”.
rapidamente. Ho bruciato le tappe, sono
arrivato giovanissimo in prima squadra,
sono riuscito a rimanerci e a conquistarmi
sempre più spazio. Se penso che sono 10
anni che col Südtirol gioco fra i professionisti, non mi sembra vero”.
Hai 26 anni, da 13 giochi nel Südtirol.
Insomma, mezza vita in biancorosso.
E la storia continua…
“A questa società devo tanto. Mi ha fatto
diventare un calciatore professionista. Ma
qui sono anche diventato uomo, imparando tante cose. Non mi sento però arrivato. Questo rinnovo mi infonde grandi
stimoli e accresce il mio senso di responsabilità ma anche di gratitudine. Voglio
continuare a ripagare la fiducia che mi
è stata accordata e rinnovata. Facendo
Dicevi che giocare nel Südtirol è stato
per te un sogno che si è realizzato. Altri
sogni nel cassetto?
“Uno in particolare, che la società ed
io condividiamo oltretutto. Con questa
maglia voglio arrivare a giocare in categorie superiori a quella attuale. E’ un obiettivo molto difficile da raggiungere, anche
se qualche anno fa ci siamo andati davvero vicinissimo (il riferimento di Hannes
è alla finale playoff del 2014, persa contro la Pro Vercelli, ndr). La mia splendida
avventura al Südtirol mi ha insegnato che
nulla è precluso, in partenza. Anche la C1,
dopo averla sfiorata più volte, sembrava
un traguardo ormai sfumato. Poi invece
ce l’abbiamo fatta, nel 2010. Insomma,
dobbiamo crederci e continuare a lavorare perché questo sogno si realizzi. Se
lo merita il Südtirol e mi piacerebbe che
centrassimo assieme questo obiettivo. Se
ho rinnovato il contratto a così lunga scadenza, è anche per questo motivo”.
Una famiglia che ti ha accolto quando
avevi appena 13 anni…
“Già, ricordo. Per me è stato un primo
sogno che si è realizzato. Entravo a
far parte della società più importante
dell’Alto Adige, che ai giovani stava dando
già allora l’opportunità di diventare dei
calciatori professionisti. A quei tempi ero
troppo giovane per riuscire a credere realmente che sarei diventato un calciatore
della prima squadra, un calciatore sempre più importante, visto che da due stagioni a questa parte sono il vice capitano
del Südtirol. Tutto però si è svolto molto
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HANNES FINK
Ein (halbes) Leben für den FCS
Hannes Fink ist 26 Jahre alt. 13 dieser verbrachte er beim FC Südtirol, wo er seinen Vertrag
vor kurzem bis Juni 2019 verlängerte. „Der FC Südtirol ist für mich mehr als nur ein Verein.“,
meinte der Rittner, der als designierte Nachfolger von Hans Rudi Brugger und Hannes Kiem
für die Kapitänsbinde gilt.
Hannes, wie lief die Vertragsverhandlung?
„Ich wollte es und der Verein wollte es
auch. Daher war es auch nicht schwer
eine Einigung zu erzielen. Für mich hat
der FC Südtirol einen besonderen Wert.
Ich trage das Trikot mit Stolz und sehe
den FCS als eine große Familie für mich.“
Eine Familie zu der du vor 13 Jahren
gestoßen bist…
„Ja so war es. Für mich war es ein Traum
der in Erfüllung gegangen ist. Der FC Südtirol hat mir die Möglichkeit gegeben Fußballprofi zu werden. Am Anfang dachte
ich nicht wirklich daran, einmal in der ersten Mannschaft spielen zu können. Aber
dann ging alles sehr schnell. Ich kam sehr
jung in die erste Mannschaft und bekam
immer mehr Einsatzzeit. Wenn ich daran
denke, dass ich jetzt seit 10 Jahren beim
FCS spiele und seit zwei Jahren Vizekapitän bin, kann ich das immer noch nicht
glauben.“
Es klingt so als hättest du dem FC Südtirol viel zu verdanken…
„Das stimmt. Neben dem fußballerischen
habe ich mich auch menschlich beim FC
20
6° – 2015/16
Südtirol weiterentwickelt. Deshalb möchte ich dem FCS was
zurückgeben und Verantwortung übernehmen. Auf und neben
dem Platz.“
Mittlerweile bis zu einem der besten Mittelfeldspieler in
der Lega Pro aufgestiegen. Wie hast du deine Entwicklung
selbst miterlebt?
„Als ich noch jung war hatte ich das Problem, dass ich mein
Leistungsmaximum nur ab und zu abrufen konnte. Mir fehlte
es an Kontinuität, die ich in den letzten beiden Jahren gefunden habe. Jetzt ist es mein Ziel diese beizubehalten und mich
weiter zu verbessern. Besonders was die offensive und das Tore
schießen angeht möchte ich es besser machen als bisher. In
den letzten Jahren hatte ich auch oft mit der Latte und dem
Pfosten zu kämpfen.“
Für den FCS zu spielen war für dich die Erfüllung eines Traumes. Hast du noch weitere Träume?
„Da fällt mir was ein, das ich und der Verein teilen. Ich möchte mit
diesem Trikot in einer höheren Liga spielen. Ich weiß, dass es ein
sehr schwer zu erreichendes Ziel ist, auch wenn wir vor ein paar
Jahren nur knapp dran gescheitert sind. (Hannes Fink bezieht sich
dabei auf das verlorene Play-off Finale 2014 gegen Pro Vercelli Anm.
d. Red.). Auch der Aufstieg in die C1 konnte 2010 realisiert werden,
nachdem wir zuvor einige Male daran gescheitert waren. Wichtig
ist es immer daran zu glauben und nie aufzugeben. Der FC Südtirol hat es sich verdient und ich wünsche mir, dass wir dieses Ziel
gemeinsam erreichen. Wenn ich meinen Vertrag über drei Jahre
verlängert habe, dann auch aus diesem Grund.“
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Via nazionale 20 – Salorno
RINNOVO ANCHE
PER “SPAGNO”
FESTEGGIATO
COL PRIMO
GOL FRA
I “PRO”
Pochi giorni dopo Fink, anche
l’attaccante friulano (21 anni)
ha prolungato il suo contratto
con il Südtirol, festeggiandolo
contro il Pavia con il primo gol
in maglia biancorossa grazie
ad una spettacolare rovesciata.
Nonostante sia solo al suo
primo anno fra i professionisti,
l’apprendistato è stato veloce e
si è ritagliato il suo spazio nella
“rosa” gestita da mister Stroppa,
con presenze da titolare in
Coppa e in campionato.
“Col Südtirol posso diventare
un calciatore migliore”.
Il mese di gennaio è stato il mese dei
rinnovi di contratto in casa Südtirol. Eh
sì, perché subito dopo Hannes Fink ha
prolungato il proprio legame con i colori
biancorossi anche Alberto Spagnoli, giovane (21 anni) e promettentissimo attaccante che il Südtirol ha avuto la bravura
di “pescare” in serie D, così come aveva
fatto l’anno prima con Fabian Tait. Classe
1994, friulano di Pordenone, Spagnoli ha
convinto il Südtirol delle sue capacità,
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nonosante questa stagione sia per lui la
prima fra i professionisti. Sabato 30 gennaio, pochi giorni dopo la firma sul rinnovo, l’ariete friulano ha segnato il suo
primo gol in maglia biancorosso e fra
i “pro” con una spettacolare rovesciata
contro il Pavia.
L’aria del calcio che conta l’aveva però
già respirata a livello di settore giovanile.
“A Verona e a Milano – racconta “Spagno”
-. Anni importanti, soprattutto quello col
Milan, dove fra i miei compagni di squadra avevo gente come Cristante, ora al
Palermo, e Kingsley Boateng, che gioca
nel Bari e che è stato più volte convocato
nella Nazionale Under 21. Poi però, a differenza di tanti miei colleghi e coetanei che
dalla Primavera sono finiti in B o in C, io ho
iniziato la mia ‘gavetta’ nel calcio adulto in
serie D. E posso assicurare che mi è servita
molto, moltissimo. La serie D è un campionato che ti fa le ossa in senso strettamente
6° – 2015/16
letterale, perché è un campionato molto
fisico e agonistico. Insomma, ti svezza e
ti fa capire che per emergere non basta
la tecnica. Ricordo che quando arrivai alla
Sacilese, nei primi mesi ero la punta di
scorta di un attaccane che aveva varcato
la soglia dei 30 anni, e quindi considerato
più pronto di me. Ho dovuto sgomitare
non poco per guadagnarmi il posto, ma
poi ci sono riuscito, giocando e segnando
con continuità, sino a meritarmi la chiamata del Südtirol. Adesso però mi sono
posto nuovi obiettivi. La prima parte di
stagione, che per me è la prima fra i professionisti, non è andata male. Ho collezionato presenze in campionato e in Coppa.
Ma – senza presunzione – voglio meritarmi ancora più spazio, insomma giocare
di più, conquistandomi ulteriore fiducia
da parte del mister e ripagando la fiducia
già accordatami dalla società che mi ha
rinnovato il contratto, facendomi capire
di puntare anche su di me. A chi dedico
questo rinnovo? A mio papà. Anche lui
è stato un calciatore, ha militato nel Pordenone quando come allenatore c’era un
certo Edy Reja. Era un bravo difensore, ma
fu costretto a smettere presto per andare
a lavorare in fabbrica. Il mio primo gol fra
i ‘pro’? Bella emozione. Rovesciata alla Van
Basten? No, alla Gliozzi, mi sono ispirato
a lui…”.
Nato a Pordenone il 2 ottobre 1994,
Alberto Spagnoli è un attaccante di buona
stazza fisica e di piede destro che agisce
preferibilmente da attaccante centrale
anche se, all’occorrenza, può essere impiegato come attaccante esterno.
Nella stagione corrente, la prima fra i professionisti per il 21enne friulano, ha sin qui
collezionato in forza al Südtirol presenze
tanto in campionato quanto in Tim Cup
e in Coppa Italia Lega Pro.
Cresciuto calcisticamente nella Liventina
Gorghense, all’età di 17 anni Spagnoli si
è trasferito all’Hellas Verona: con la squadra “Primavera” ha giocato 26 partite,
andando a segno 8 volte. Nel 2012 è passato al Milan: con la “Primavera” rossonera
ha totalizzato 14 presenze (13 durante la
stagione regolare e 1 ai playoff ) e segnato
3 reti, scendendo in campo in tre occasioni anche al “Torneo di Viareggio” che i
rossoneri hanno chiuso al secondo posto.
Nell’estate del 2013 è stato ingaggiato
dalla Sacilese, che lo ha inserito nell’organico della prima squadra, di cui è ben
presto diventato un punto fermo: alle fine
del biennio in maglia biancorossa le presenze sono state 63 con 15 gol all’attivo.
La scorsa estate l’approdo al Südtirol, al
quale si è legato anche per la prossima
stagione, con la possibilità di prolungare
ulteriormente il contratto sino al 2018.
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VERTRAGSVERLÄNGERUNG
UND ERSTES PROFITOR
FÜR SPAGNOLI
Nach Hannes Fink verlängert
auch der 21-jährige Stürmer
Alberto Spagnoli seinen Vertrag.
rompt im drauffolgenden Spiel
erzielt der Stürmer aus dem
Friaul sein erstes Tor für den FCS.
Und was für eines! Obwohl es
für „Spagno“ seine erste Saison
im Profibereich ist konnte er
bereits als Stammspieler Einsätze
in der Liga wie auch im Pokal
verzeichnen. Er selbst sagt: „Beim
FC Südtirol kann ich mich sehr
gut entwickeln“.
Zwei Spieler, eine Woche, zwei Vertragsverlängerungen. In der letzten Januarwoche unterschrieb neben Hannes Fink auch
Alberto Spagnoli ein neues Abkommen
mit dem weißroten Proficlub. Sein Vertrag
läuft nun bis Sommer 2017, wobei der FC
Südtirol die Möglichkeit besitzt den Vertrag bis zum Sommer 2018 nochmals zu
verlängern. Wenige Tage nach seiner Verlängerung erzielte „Spagno“ gegen Pavia
durch einen herrlichen Fallrückzieher sein
erstes Profitor.
Spagnoli, geboren am 2. Oktober 1994, ist
ein großgewachsener Stürmer der sowohl
im Zentrum als auch auf der Außenstürmerposition eingesetzt werden kann. Der
21-jährige Stürmer kam im Sommer aus
der Serie D und machte damit einen ähnlichen Weg wie Fabian Tait, der in der letzten Saison von der Serie D zum FCS stieß.
Sein erster Fußballverein in der Jugend
war Liventina Gorghense. Mit 17 wechselte er zu Hellas Verona. Mit der
„Primavera“-Mannschaft erzielte er in 26
Spielen acht Tore. Im Jahre 2012 ging es
für ihn zu Milan. Dort konnte er in der
„Primavera“ in 14 Spielen drei Tore erzielen. In dieser Zeit nahm er mit den „Rossoneri“ auch am „Torneo di Viareggio“ teil.
„Für mich persönlich war es ein wichtiges
Jahr. Ich spielte damals mit Spielern wie
Cristante (jetzt bei Palermo) oder Kingsley
Boateng, nun bei Bari und auch öfters in
der U-21 Nationalmannschaft aktiv. Viele
meiner Mitspieler wechselten danach
in die Serie B oder C. Ich setzte meinen
Weg im Sommer 2013 bei Sacilese in
der Serie D fort. Eine gute Entscheidung.
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6° – 2015/16
Denn dort wurde ich sehr gut auf den
Erwachsenenfußball vorbereitet. Die Serie
D ist eine sehr körperlich betonte Liga.
Mir wurde klar das gute Technik alleine
nicht reicht. Als ich in Sacilese ankam war
ein über 30-jähriger Stürmer Stammspieler. Ich musste mich gegen ihn durchsetzen und mir meine Rolle als Stammspieler verdienen. In zwei Jahren konnte ich
dort in 63 Spielen 15 Tore erzielen. Dann
kam der FC Südtirol. Nun sind meine Ziele
andere. Das erste Halbjahr beim FCS verlief nicht schlecht. Ich erhielt Einsätze in
der Liga und im Pokal. Mein Ziel ist es
noch mehr Einsatzminuten zu bekommen. Damit möchte ich auch das Vertrauen zurückzahlen, welches der FC Südtirol durch die Vertragsverlängerung in
mich gesteckt hat. Wem ich meine Verlängerung widme? Meinem Vater. Er selbst
war auch Fußballspieler bei Pordenone.
Damals war Edy Reja sein Trainer. Leider
musste er das Fußballspielen frühzeitig
beenden, um in einer Fabrik zu arbeiten.
Mein erstes Profitor mit den Toren von Van
Basten zu vergleichen ist jedoch übertrieben. Ich würde eher sagen, dass es ein Tor
alla Gliozzi war. Ich habe mich beim Tor
von ihm inspirieren lassen.
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Ecco
Fabio
Gavazzi,
nuova colonna
della difesa
biancorossa
Il “mercato” invernale ha portato in dote
a mister Stroppa il 27enne centrale
bergamasco, che nella scorsa stagione ha
festeggiato da protagonista la promozione
in serie B con il Novara. “Nella difesa a tre
mi trovo particolarmente a mio agio, ho
scelto il Südtirol perché è una società
seria e ha programmi ambiziosi. Sono qui
in prestito, ma potrei non essere solo di
passaggio”.
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RASSEGNA MERCATO
INVERNALE ANNI PASSATI
2014/2015 Soma Novothny (Mantova),
Walter Zullo (Monza), Emanuele Allegra (Pontedera),
Irakli Shekiladze (Latina), Andrea Peverelli (Viareggio)
2013/2014 Mattia Minesso (Cittadella), Luca Veratti
(Feralpisalò), Andrea Peverelli (Viareggio), Davide
Facchin (Pavia), Mohamed Traorè (Gubbio), Riccardo
Cocuzza (Gubbio)
2012/2013 Emanuele Testardi (Virtus Lanciano),
Emanuele Panzeri (Novara), Gianluca Turchetta
(Cesena)
2011/2012 Matteo Legittimo (Lecce), Massimiliano
Tagliani (Ravenna), Niccolò Giannetti (Siena)
Un solo movimento in entrata nella sessione invernale della campagna acquisti e
trasferimenti, per il Südtirol di mister Giovanni Stroppa. D’altronde la squadra, protagonista di una buonissima prima parte
di stagione, non abbisognava di grandi
cambiamenti. Serviva un ritocco, di qualità,
per irrobustire la difesa, come da richiesta
dell’allenatore biancorosso. Serviva anche
perché giocando con una difesa a tre, il
solo Brugger – peraltro eccellente nella sua
prima presenza stagionale a Mantova – non
poteva bastare come alternativa ai titolari,
visto e considerato che il giovane Sarzi è
rientrato da poco da un lungo infortunio.
Ma come da politica del Südtirol si è tornati ad investire sul “mercato” solo nel
momento in cui è stata individuata una
prima scelta. Sforzi per comprimari non ne
sarebbero stati fatti, comprensibilmente
e saggiamente.
Ecco perché è arrivato dal Mantova – via
Novara – Fabio Gavazzi, 27enne centrale
difensivo bergamasco con esperienza da
vendere in Lega Pro e con alle spalle una
stagione – la scorsa – nella quale ha conquistato da protagonista, anzi da “faro”
difensivo, la promozione in serie B con il
Novara. Aveva iniziato benissimo anche
a Mantova, nel girone d’andata del campionato in corso, poi però sono cambiati
alcuni fattori e Fabio ha deciso di cambiare maglia.
Fabio, hai ricevuto tante proposte da
società anche importanti di Lega Pro a
gennaio, perché hai scelto il Südtirol?
“Perché è una società seria, perché ha
programmi ambiziosi e perché da ormai
diversi anni è una delle squadre più importanti e quindi più ambite della Lega Pro.
E poi mi sono state fornite ottime refe-
renze da chi ha giocato qui ed è stato mio
compagno di squadra a Novara, e mi riferisco a Simone Corazza, e da chi mi ha
preceduto al Südtirol ed aveva giocato
con me all’Albinoleffe, e sto parlando di
Achille Coser. Le prime settimane in biancorosso mi hanno fatto subito intendere
che avevo fatto la scelta migliore, confermandomi quanto di buono già sapevo e
mi era stato riferito”.
Da avversario prima e da calciatore
biancorosso adesso, che idea ti sei
fatto del valore di questo Südtirol e
degli obiettivi che può perseguire?
“Già ad inizio stagione avevo indicato il
Südtirol fra le squadre meglio allestite del
campionato. Magari non al livello di Cittadella e Alessandria, per intenderci, ma
neanche troppo distante. Qui ci sono calciatori davvero importanti per la categoria. E mi riferisco, fra gli altri, a Coser, Tulli,
Fink, Girasole, Bassoli… E poi penso che
Stroppa sia un allenatore che rappresenta
un valore aggiunto, in questa categoria.
Insomma, sono convinto che possiamo
fare bene”.
Sei un difensore molto duttile, puoi
giocare in fascia come al centro. Ma
qual è la posizione che prediligi?
“Centrale di una difesa a tre. In quella posizione ho fatto benissimo, nella seconda
parte della scorsa stagione, a Novara. Ma
se serve gioco anche sul centro-destra e
in passato ho fatto anche il terzino”.
La promozione in B col Novara, nella
scorsa stagione, l’apice della tua carriera, almeno sin qui?
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6° – 2015/16
“Indubbiamente. A Novara sono arrivato
a metà stagione, come qui al Südtirol.
Sono stati cinque mesi intensi, impegnativi, durissimi, visto e considerato che avevamo un solo obiettivo e non potevamo
fallirlo per mille motivi. Vincere il campionato, giocando tutte le partite da titolare,
è stata una soddisfazione enorme per me”.
Anche perché proveniva da una squadra “provinciale” come il Renate…
“Una piccola realtà, è vero, ma molto ben
organizzata. In forza al Renate ho giocato
per quattro stagioni e mezza, conquistando una promozione dalla C2 alla C1.
Lì sono maturato come calciatore. E’ stato
un ottimo trampolino di lancio”.
A Mantova cosa non ha funzionato?
“All’inizio è andato tutto per il meglio,
giocavo sempre. Poi sono intervenuti
altri fattori, anche spiacevoli, e praticamente non sono stato più impiegato.
Ma non vale più la pena parlare di certe
cose. Adesso penso solo al Südtirol e
a disputare una grande seconda parte
di stagione insieme alla squadra biancorossa. Sono qui in prestito, ma potrei
non essere solo di passaggio…”.
LA SCHEDA DI FABIO GAVAZZI
SQUADRA DI CALCIO FC SÜDTIROL
RUOLO DIFENSORE
NAZIONALITÀ ITALIA
NATO IL 04/04/1988
NATO A SERIATE (BG)
ALTEZZA 183
PESO 80
CARRIERA DI FABIO GAVAZZI
STAGIONE SQUADRA
01/2016
2015-2016
01/2015
2014-2015
2013-2014
2012-2013
2011-2012
2010-2011
02/2010
2009-2010
01/2009
2008-2009
2007-2008
TOTALE
FC SÜDTIROL-ALTO ADIGE
MANTOVA
NOVARA CALCIO
A.C. RENATE
A.C. RENATE
A.C. RENATE
A.C. RENATE
A.C. RENATE
PRO SESTO
POLISPORTIVA ALGHERO
POLISPORTIVA ALGHERO
CALCIO COMO
CALCIO COMO
SERIE PRESENZE GOAL TT SB SS G
C
C
C
C
C2
C2
C2
C2
C2
C2
C2
C2
D
0
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15
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GAVAZZI
Die neue
Säule in
der Abwehr
Für den FC Südtirol gab es im
Wintertransferfenster einen
Neuzugang. Dabei handelt es sich
um den 27-jährigen Verteidiger Fabio
Gavazzi, der letztes Jahr mit Novara
den Aufstieg in in die Serie B feierte.
„Ich habe mich aufgrund der Seriosität
und der großen Ambitionen für den
FC Südtirol entschieden. Ich bin zwar
nur ausgeliehen, könnte mir allerdings
vorstellen für einen längeren Zeitraum
beim FCS zu bleiben.“
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6° – 2015/16
31
du dich schlussendlich für den FC Südtirol entschieden?
„Weil der FC Südtirol ein seriöser Verein
mit großen Ambitionen ist und seit vielen
Jahren zu den besten Clubs in der Lega
Pro zählt. Auch meine ehemaligen Teamkameraden die beim FC Südtirol sind und
waren, wie Simone Corazza und Achille
Coser, haben mir nur gutes berichtet.
Die ersten Wochen beim FCS haben mir
gezeigt, dass ich die richtige Wahl getroffen habe.“
Fabio Gavazzi ist der einzige Neueinkauf
des FCS in dieser Wintersession des Transfermarktes. Viele Veränderungen waren
auch nicht nötig, zumal die Hinrunde im
weißroten Haus recht gut verlaufen war.
Coach Stroppa ist mit seinem Team zufrieden, lediglich ein Mann für die Verteidigung sollte auf Anfrage des Trainers geholt
werden, welcher die Abwehr bestehend
aus Tagliani, Mladen, Bassoli, Brugger und
Sarzi vervollständigt. Nachdem Gavazzi
letztes Jahr mit Novara von der Lega Pro
in die Serie B aufstieg, wurde er in diesem
Jahr an Mantova ausgeliehen. Nun geht
es für den Verteidiger aus der Lombardei
zum FC Südtirol wo er die Verteidigung
verstärken soll.
Fabio, du hattest viele Angebote von
Vereinen aus der Lega Pro. Warum hast
big
Welchen Eindruck hast du von der
Stärke der Mannschaft?
„Schon zu Beginn der Saison habe ich den
FC Südtirol als eine der besten Mannschaften der Liga angesehen. Vielleicht nicht
auf dem gleichen Level von Cittadella und
Alessandria, aber nicht weit davon entfernt. Hier spielen Spieler wie Coser, Tulli,
Fink, Girasole und Bassoli die zu den Besten der Liga gehören. Und dann ist da
noch unser Trainer Stroppa der die Mannschaft nochmal weiter nach vorne bringt.
Ich bin davon überzeugt, dass wir eine
gute Rückrunde spielen werden.“
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sition spielen. Was ist deine persönliche Lieblingsposition?
„Zentraler Abwehrspieler in einer Dreierverteidigung. Diese Position hatte ich
im letzten Jahr bei Novara inne. Bei Personalnot kann ich aber auch als äußerer
Innenverteidiger oder als Außenverteidiger aushelfen.“
Der Aufstieg im letzten Jahr mit
Novara war bis hierhin dein Karrierehöhepunkt. Stimmst du mir hierbei zu?
„Auf jeden Fall. Ich bin damals im Winter zu Novara gestoßen. Es waren fünf
intensive und anstrengende Monate. Wir
hatten nur ein Ziel und durften keinesfalls scheitern. Als Stammspieler die Meisterschaft zu gewinnen war für mich der
schönste Moment in meiner Karriere.“
Auch weil du ursprünglich von einem
weniger renommierten Verein, wie
Renate nach Novara gewechselt bist….
„Ein kleiner Verein, aber sehr gut organisiert. Ich spielte viereinhalb Jahr bei
Renate in denen wir auch von der C2 in
die C1 aufstiegen. Hier bin ich als Fußballspieler gereift. Renate war für mich
ein super Karrieresprungbrett.“
Gavazzi zeigte uns an der Tafel seine
Lieblingsposition.
Am Anfang warst du auch in Mantova
Stammspieler. Danach nicht mehr…
Was war passiert?
„Zu Beginn verlief alles Bestens. Danach
führten unglückliche Umstände dazu, dass
ich keine Einsatzzeiten mehr erhielt. Aber
es bringt nichts mehr darüber zu reden.
Nun bin ich beim FC Südtirol, wo ich eine
grandiose Rückrunde spielen möchte. Zwar
bin ich nur ausgeliehen, kann mir aber gut
vorstellen länger hier zu bleiben.“
RÜCKBLICK
WINTERNEUZUGÄNGE
2014/2015 Soma Novothny (Mantova),
Walter Zullo (Monza), Emanuele Allegra (Pontedera),
Irakli Shekiladze (Latina), Andrea Peverelli (Viareggio)
2013/2014 Mattia Minesso (Cittadella),
Luca Veratti (Feralpisalò), Andrea Peverelli (Viareggio),
Davide Facchin (Pavia), Mohamed Traorè (Gubbio),
Riccardo Cocuzza (Gubbio)
2012/2013 Emanuele Testardi (Virtus Lanciano),
Emanuele Panzeri (Novara), Gianluca Turchetta (Cesena)
2011/2012 Matteo Legittimo (Lecce),
Massimiliano Tagliani (Ravenna), Niccolò Giannetti (Siena)
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Ciao “Pier”,
e grazie di
tutto
A gennaio il 26enne attaccante
calabrese
ha lasciato il Südtirol per trasferirsi alla Lucchese.
Il suo ritorno al Südtirol, dove era già
stato una prima volta nella stagione
2012-2013 contribuendo con 7 reti al
raggiungimento della semifinale playoff
contro il Carpi (ora in serie A), è durato
solo 6 mesi, ovvero mezza stagione. A
gennaio, infatti, le strade di Piergiusppe
Maritato, 26enne attaccante calabrese,
e del club biancorosso si sono nuovamente divise. Non senza reciproci rimpianti ma anche con la serena consapevolezza che fosse la decisione migliore
per ambo le parti, soprattutto per “Pier”,
alla ricerca di una continuità d’impiego
che l’esplosione di Ettore Gliozzi gli
aveva in parte precluso, al Südtirol. Ecco
perché Maritato ha chiesto ed ottenuto
di potersi trasferire alla Lucchese, nel
girone B di Lega Pro.
Piergiuseppe Maritato ha lasciato il
Südtirol dopo una prima parte di stagione nella quale ha totalizzato 11 presenze in campionato e segnato 3 gol, il
primo su rigore a Bergamo contro l’Albinoleffe e gli altri due (di cui uno dagli
undici metri) all’Euganeo di Padova
contro la locale formazione biancoscudata.
“Ringrazio il Südtirol per questi mesi trascorsi in maglia biancorossa e auguro a
società e squadra di raggiungere i playoff. Ho lasciato un gran bel gruppo e
Bolzano resterà sempre nel mio cuore.
Personalmente, però, non potevo più
permettermi di perdere tempo, avendo
l’esigenza – dopo più di un anno nel
quale ho giocato davvero poco fra infortunio e recupero – di essere utilizzato
con più continuità per rilanciare la mia
carriera”.
F.C. Südtirol ringrazia Piergiuseppe
Maritato, avendolo apprezzato non solo
come calciatore ma anche come bravo
ragazzo, e gli augura le migliori soddisfazioni per il prosieguo della corrente
stagione.
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Tschüss „Pier“ und danke für alles
Im Januar verließ der 26-jährige
Stürmer den FC Südtirol
Richtung Lucchese.
Zu Beginn der Saison wurde Piergiuseppe Maritato von Vicenza
an den FC Südtirol ausgeliehen. Es war bereits das zweite Engagement des Stürmers, nach der Saison 2012/2013, beim FCS.
Damals erzielte er sieben Tore und zog mit den Weißroten in
das Play off-Halbfinale gegen Carpi ein. In der diesjährigen Hin-
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runde erzielte „Pier“ 3 Tore in elf Spielen. Das erste in Albinoleffe
und die anderen zwei beim 0:2 Auswärtssieg gegen Padova. Im
Januar dann die Entscheidung. Piergiuseppe Maritato und der
FCS gehen getrennte Wege. Im Bedauern, aber auch im Wissen,
dass es für beide Parteien die richtige Entscheidung ist. Aufgrund
der Leistungsexplosion von Gliozzi kam Maritato nicht zu seinen
gewünschten Einsätzen, woraufhin der sympathische Angreifer
um einen Wechsel bat. Dieser Anfrage nach kam der FCS, welcher den Stürmer nach Lucchese in die Gruppe B ziehen ließ.
„Ich danke dem FC Südtirol für die letzten Monate und wünsche
dem Verein das Erreichen der Play-Offs. Ich habe eine großartige
Truppe verlassen und werde Südtirol immer in guter Erinnerung
behalten. Persönlich musste ich diesen Schritt machen. Nach
einem Jahr wo ich aufgrund von Verletzungen selten spielte,
brauche ich regelmäßige Spielpraxis um meine Karriere neu
zu lancieren.“
Der FC Südtirol bedankt sich bei Piergiuseppe Maritato und
wünscht ihm alles Gute bei seinem neuen Verein.
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Il nostro Direttore Sportivo ha seguito la Coppa d‘Asia Under 23
Luca Piazzi alla scoperta del
calcio negli Emirati Arabi
A metà gennaio il nostro Direttore Sportivo è stato in Qatar per
seguire la Coppa d’Asia Under 23, che valeva anche come torneo di
qualificazione alle Olimpiadi, e per meglio conoscere le strutture, le
metodologie di lavoro e la progettualità delle numerose accademie
giovanili. Un viaggio utile anche per intrecciare relazioni con agenti
di mercato internazionali e per consolidare i buoni rapporti con
Gianluca Nani, direttore sportivo del’Al Jazira dopo aver ricoperto lo
stesso ruolo in Italia (Brescia) e Inghilterra (West Ham e Watford).
A metà gennaio il Direttore Sportivo Luca
Piazzi è volato – come ormai consuetudine
nella sua costante ricerca di un aggiornamento professionale – negli Emirati Arabi,
più precisamente in Qatar, dove era in corso
di svolgimento la Coppa d’Asia Under 23
che valeva anche torneo di qualificazione
alle Olimpiadi.
“La Coppa è stata vinta dal Giappone, che
in finale ha sconfitto la Corea del Sud – racconta il nostro Direttore Sportivo -. A Doha
ho assistito in totale a 8 partite della Coppa
d’Asia under 23. La squadra che mi ha più
impressionato è stata quella della Corea
del Sud, che ha buone individualità, una
più che discreta organizzazione di gioco
e una impronta di gioco molto europea.
Nell’Australia ho ammirato Brillante, calciatore che milita in serie B nel Como. A Dubai
ho invece assistito all’amichevole fra Emirati
Arabi e Islanda. Per capire i margini di sviluppo del calcio negli Emirati Arabi, ho visitato numerose accademie giovanili, fra cui
l’Aspire Academy. A Doha ho fatto anche
visita all’Al-Arabi Sports Club, la squadra allenata da Zola, il cui primo assistente tecnico
è Adolfo Sormani che ha guidato il Südtirol
per parte della scorsa stagione. All’Al Jazira
ho invece ritrovato Gabriele Cioffi, che nella
prima parte di stagione ha allenato la nostra
formazione Berretti per poi legarsi con un
triennale al club di Abu Dhabi in qualità di
vice allenatore della prima squadra nelle
cui fila milita l’attaccante montenegrino,
ex Roma e Juve, Mirko Vucinic. Il direttore
sportivo dell’Al Jazira è un mio caro amico
nonché uno dei dirigenti sportivi italiani più
bravi in circolazione. Mi sto riferendo a Gianluca Nani, che è stato apprezzato direttore
sportivo anche del Brescia, ai tempi di Toni,
Pirlo e Baggio per intenderci, e – in Inghilterra – di West Ham e Watford. Durante il
mio soggiorno ho avuto anche occasione
di incontrare molti agenti di mercato internazionale. Che idea mi sono fatto del calcio
negli Emirati? Sono ancora molto indietro,
sono sprovvisti di un retroterra culturale, ma
hanno i mezzi per evolvere molto nel corso
degli anni. Nel frattempo utilizzano il calcio
come un eccellente veicolo di immagine”.
Luca Piazzi col direttore sportivo dell‘Al Jazira,
Gianluca Nani
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Luca Piazzi auf
Entdeckungsreise in den
Vereinigten Emiraten
Anlässlich der U-23 Asienmeisterschaften, die auch zur Qualifikation
der olympischen Spiele dienen, reiste unser Sportdirektor Luca
Piazzi jüngst in die Vereinigten Arabischen Emirate. Im Katar
machte er sich ein Bild von den Strukturen, den Arbeitsmethoden
sowie den verschiedenen örtlichen Jugendakademien. Durch die
Reise konnte Piazzi auch seine Beziehungen zu verschiedenen
Verantwortlichen im internationalen Fußball festigen. Darunter
auch Gianluca Nani, aktuell Sportdirektor von Al Jazira, nach dem
er unter anderem bei Brescia, West Ham und Watford tätig war.
Anfang des Jahres trat Sportdirektor Luca
Piazzi seine Reise in den Katar an, um dort
Eindrücke aus verschiedenen Bereichen
des Fußballs zu sammeln. In dieser Zeit
fanden dort zusätzlich die U-23 Asienmeisterschaften statt. Diese gelten auch
als Qualifikationsturnier für die olympischen Spiele.
„Die Meisterschaft gewann schlussendlich
Japan im Finale gegen Südkorea,“ erzählt
uns Luca Piazzi.„In Doha habe ich mir acht
Spiele der Asienmeisterschaft angesehen.
Am meisten beeindruckte mich Südkorea.
Neben ihrer starken individuellen Klasse
verfügen sie außerdem über ein organisiertes Spielsystem. Es ist eine Mannschaft
die sehr ‚europäisch‘ agiert. Im Australischen Team ist mir besonders Brillante, der
in der Serie B bei Como spielt, aufgefallen.
In Doha habe ich außerdem die verschie-
den Jugendakademien besucht, um mir
ein Bild von ihrer Entwicklung zu machen.
Darunter auch die Aspire Academy. Dann
besuchte ich noch den Al-Arabi Sports Club
mit Trainer Zola und Adolfo Sormani als
technischen Assistenten. Adolfo trainierte
ja vor gut einem Jahr unsere Mannschaft.
Dann ging es für mich weiter nach Dubai
wo ich mir das Freundschaftsspiel zwischen den Vereinigten Arabischen Emiraten und Island angesehen habe.
Am Schluss meiner Reise besuchte ich
noch Gabriele Cioffi in Abu Dhabi. Nach
dem kurzen Intermezzo bei uns als
Berretti-Trainer wurde er als Co-Trainer
bei Al-Jazira angestellt. Dort spielt unter
anderem der ehemalige Spieler von Juve
und Roma Mirko Vucinic. Bei Al Jazira ist
außerdem einer meiner guten Freunde als
Sportdirektor aktiv. Ich spreche von Gianluca Nani der in der Zeit von Baggio, Pirlo
und Toni beim Brescia das Sagen hatte.
Bevor es ihn hierher verschlug war in England bei West Ham und Watford. Während
der gesamten Reise konnte ich mich auch
mit vielen internationalen Spielerberatern
austauschen.
Wie ich die Entwicklung des arabischen
Fußballs sehe? Sie liegen noch weit hinter Europa zurück. Auch aus dem Grund,
dass sie keinen kulturellen Hintergrund im
Bereich Fußball besitzen. Jedoch haben
sie die finanziellen Mittel um diesen Rückschritt schnellstens aufzuholen.“
41
Un‘azione di FCS - Pavia
Alberto Spagnoli festeggiato dai compagni per il suo „golasso“contro il Pavia
Giacomo Tulli al tiro
„Jack“ Tulli in azione
I biancorossi festeggiano uno dei due gol contro l‘Albinoleffe
A gennaio impresa a Cittadella
ma in casa due pareggi con rimpianti
Spagnoli festeggia Gliozzi per il gol contro l‘Albinoleffe
Michael Cia, a segno a Cittadella
con il suo primo gol stagionale
42
Il nuovo anno biancorosso, ovvero il 2016,
si è aperto con la grande impresa a Cittadella, dove la squadra di Stroppa si è
imposta al “Tombolato” per 3-2 sulla capolista patavina con gol di Tulli, Cia e Gliozzi,
quest’ultimo match winner all’85’su rigore.
Peccato, invece, per i due pareggi casalinghi gravidi di rimpianti e di recriminazioni,
il primo contro l’Albinoleffe, coi biancorossi
che si sono fatti rimontare due gol di vantag-
L‘esultanza di Alberto Spagnoli
gio messi a segno da Gliozzi e Crovetto per
il 2-2 finale ed il secondo contro il Pavia, con
Furlan e compagni bravi a rimontare l’iniziale
svantaggio a firma di Sforzini con splendida
marcatura in rovesciata di Spagnoli, al primo
gol fra i “pro”, ma poi – in superiorità numerica per un’ora di gioco per l’espulsione di
Sforzini - oltremodo spreconi sotto porta
con occasioni in serie fallite da Kirilov, Spagnoli e Cia, più un palo colpito da Fink.
Mister Stroppa dà indicazioni
Hannes Fink imposta l‘azione
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Hannes Fink gewinnt das Kopfballduell
Nicolas Crovetto
Andrea Bandini und seine gefürchteten Flanken
Mirco Miori kann den Ball nicht abwehren. Tor für Albinoleffe.
Andrea Bandini
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Alessandro Furlan
Jahresbeginn mit Paukenschlag:
Auf Auswärtssieg in Cittadella folgten
zwei Remis vor heimischem Publikum
Das Jahr 2016 begann ausgezeichnet. Im schweren Auswärtsspiel gegen
Cittadella gewannen die Weißroten
beim Tabellenführer mit 3:2. Tore von
Cia, Tulli und Gliozzi hatten den FCS
drei wichtige Punkte beschert. Im
Monat Januar gab es in Folge zwei
Heimspiele gegen Albinoleffe und
Pavia, in welchen Fink & Co. zwei
Punkte holten. Dabei wäre im DrususStadion von Bozen sicherlich mehr drin
gewesen, zumal der FCS gegen Albinoleffe in der zweiten Halbzeit 2:0
führte und bis zu den zwei Gegentoren das Spielgeschehen bestimmte.
Gegen Pavia stand der FCS über mehr
als die Hälfte der Spielzeit mit einem
Mann mehr auf dem Feld. Pavia Rotsünder Sforzini hatte vor dem Platzverweis den 1:0 Führungstreffer erzielt,
Spagnoli sorgte mit einem spektakulären Fallrückzieher immer in Abschnitt
eins für den Ausgleich. In Folge drückte
der FCS auf den Siegtreffer, der aufgrund eigenen Unvermögens und
etwas Pech nicht zustande kam.
Giacomo Tulli zwischen Ball und Gegner.
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Allo Sheraton aperitivo con i tifosi
Per il secondo anno di fila si
è riproposta la bella iniziativa
favorita dallo Sheraton che
ha ospitato un momento
conviviale fra i calciatori della
nostra prima squadra ed i
supporter biancorossi, i quali
hanno così avuto l’opportunità
di intrattenersi con i loro
beniamini, scambiando
impressioni, sorrisi, battute e
facendo incetta di autografi
e foto-ricordo.
Mercoledì 27 gennaio, nell’ambito dell’iniziativa promossa da Four Points by
Sheraton di Bolzano e denominata “FC
Südtirol Meet & Greet Night”, la prima
squadra biancorossa con staff dirigen-
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ziale e tecnico era presente al gran completo allo Sheraton di via Bruno Buozzi
35 a Bolzano per un aperitivo serale
con tifosi, simpatizzanti e curiosi che
hanno potuto incontrare e intrattenersi
con Giacomo Tulli e compagni, i quali
si sono messi a disposizione dei tanti
supporters biancorossi anche per firmare autografi e farsi immortalare in
foto-ricordo.
Il momento conviviale è stato allietato
da un ricco buffet e da stivali di birra
Forst per gli intervenuti spinati anche
dai calciatori biancorossi. Presente
anche l’FCS Tv, che ha ripreso l’evento,
reso piacevole anche da un po’ di bella
musica che ha fatto da contorno e da
sottofondo alla serata.
Nell’occasione il Südtirol, oltre a mettere
a disposizione degli intervenuti le proprie pubblicazioni, ovvero la rivista ufficiale, il calendario 2016, le cartoline personalizzate dei calciatori, il catalogo del
Fanshop e l’album delle figurine biancorosso, ha gratificato i presenti con
un biglietto-omaggio per il big-match
del Druso di sabato 30 gennaio contro il Pavia, gesto molto apprezzato dai
tifosi e simpatizzanti biancorossi perché ha testimoniato tangibilmente
quanto la società di via Cadorna consideri e apprezzi il contributo dei propri supporters.
47
Zu sehen nur beim FC Südtirol: Toptorschütze Gliozzi als Barkeeper
Die Spieler unterschrieben fleißig Autogramme
Fan-Aperitif Deluxe im Sheraton
Zum zweiten Jahr in Folge wurde im Four Points by Sheraton in Bozen ein „Aperitivo Lungo“
mit den FCS-Profis veranstaltet. Dort hatten die weißroten Fans die Möglichkeit sich mit den
Spielern auszutauschen, Fotos zu schießen und sich Autogramme zu holen.
Nicolas Crovetto spielte am Kicker unter anderem gegen seine Frau
Alle ins Sheraton hieß es am Mittwoch,
25. Januar. Der FC Südtirol und das Four
Points by Sheraton in Bozen organisierten an diesem Tag die „FC Südtirol Meet &
Greet Night“. Nach der erfolgreichen Edition des letzten Jahres war dies der zweite
„Aperitivo Lungo“ mit den Profispielern
des FC Südtirol im Sheraton. Im Mittelpunkt stand dabei natürlich der Austausch
zwischen den Spielern um Kapitän Alessandro Furlan, Hannes Fink und den Fans,
welche zahlreich ins Sheraton geilt waren.
Alessandro Furlan und Massimiliano Tagliani
Neben einer reichen Buffet-Auswahl gab
es Musik von DJ Tebon aus Mailand und
natürlich eine große Auswahl an verschie-
denen Cocktails, frisches Forst Bier und
viele weitere Aperitif-Getränke. Auch das
FCS TV war vor Ort um das Event in Erinnerung zu behalten. Neben den ausgelegten Publikationen wie der FCS News und
dem offiziellen FCS-Wandkalender gab es
für jeden Besucher eine ganz besondere
Überraschung. Jeder von ihnen erhielt
eine Freikarte für das Spitzenspiel gegen
Pavia. Die Fans waren von der Geste seitens des FCS begeistert und freuten sich
sehr darüber.
Hier geht’s zum
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estate di
divertimento
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Camp!
Già quasi totalmente definito
il programma del 2016.
Certe sin d’ora 16 tappe in
Alto Adige e 7 in Trentino.
Prossimamente renderemo
note anche date e località
dei camp per portieri by
Keepersport
Mancano ancora alcuni mesi, ma il conto
alla rovescia per i prossimi Alperia Junior
Camps 2016 è già iniziato. La macchina
organizzativa è già attiva da tempo fra conferme delle località della scorsa edizione,
new entry e accordi in via di definizione.
Di certo c’è che anche nel 2016 i nostri
camp estivi – in programma da fine giugno a metà agosto - saranno all’insegna
del divertimento, col calcio come ingrediente principale ma non unico e esclusivo.
Perché l’estate significa sole, aria aperta,
senso di libertà, e quindi anche l’occasione
di svolgere numerose attività ludiche e di
intrattenimento per i numerosissimi bambini che parteciperanno ai nostri camp.
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des Mittermair Martin - 39050 Deutschnofen/Nova Ponente - Hauptstraße/via Principale 46/B - Tel./Fax 0471 616140 - Mobil 348 8276026 - [email protected]
6° – 2015/16
JUNIOR
CAMPS
2016
Per ulteriori informazioni
contattateci telefonicamente
(0471/266053) o via
e-mail ([email protected]).
Le iscrizioni si apriranno ufficialmente ad inizio marzo, periodo nel quale le famiglie iniziano a programmare l’estate. Ad ogni partecipante forniremo un kit super accessoriato e
metteremo a disposizione dei giovani allievi
non solo uno staff qualificato di allenatori
ma anche una equipe di istruttori che seguiranno quotidianamente bambini e ragazzi
nella pratica sportiva e nelle molteplici attività durante il tempo libero.
Anche nell’edizione 2016 dei nostri camp
le località ospitanti saranno disseminate in
Alto Adige e in Trentino, con camp riservati
specificatamente ai giovani portieri grazie
alla consolidata e fertile collaborazione con
“Keepersport”.
I nostri camp estivi si avvarranno quest’anno
della preziosa collaborazione e dell’imprescindibile sostegno di ALPERIA, neonata
società che ha visto la luce dopo la fusione
fra AEW E SEL, quest’ultima partner pluriennale dei nostri camp nonché linfa vitale e
fonte di energia per la nostra attività estiva.
Nella tabella riportata in queste pagine
troverete tutte le località che hanno
già confermato con entusiasmo la loro
adesione ad ospitare i nostri camp
estivi. A inizio marzo pubblicheremo la
mappa definitiva sul nostro sito ufficiale
www.fc-suedtirol.com. CAMP IN ALTO ADIGE
VAL PASSIRIA
VIPITENO
VARNA
STEGONA
ALPERIA JUNIOR CAMPS ALTO ADIGE
FCS JUNIOR CAMPS TRENTINO
PRATO ALLO STELVIO
NATURNO
LAGUNDO
MERANO
NALLES
VAL SARENTINO
CASTELROTTO
RENON
BOLZANO (“TALVERA”)
BOLZANO (“MASO DELLA PIEVE”)
APPIANO/MASO RONCO
EGNA/ORA
RONZONE
CAVEDINE
VARONE-RIVA DEL GARDA
Bolzano „Talvera“
Stegona
Renon
Val Sarentino
Egna/Ora
Merano
Nalles
Castelrotto
Bolzano „Maso della Pieve“
Prato allo Stelvio
Naturno
Val Passiria
Varna
Vipiteno
Appiano/Maso Ronco
Lagundo
27.06 - 01.07
04.07 - 08.07
04.07 - 08.07
11.07 - 15.07
11.07 - 15.07
11.07 - 15.07
18.07 - 22.07
18.07 - 22.07
25.07 - 29.07
25.07 - 29.07
01.08 - 05.08
01.08 - 05.08
08.08 - 12.08
08.08 - 12.08
15.08 - 19.08
15.08 - 19.08
CAMP IN TRENTINO
MASO DI GIOVO
BEDOLLO DI PINÈ
TRENTO
ISCHIA
Trento
Varone-Riva del Garda
Ronzone
Cavedine
Maso di Giovo
Ischia
Bedollo
13.06 - 17.06
27.06 - 01.07
04.07 - 08.07
04.07 - 08.07
11.07 - 15.07
18.07 - 22.07
01.08 - 05.08
51
Ein Sommer ganz im Zeichen der
Alperia Junior Camps
Zwar befinden wir uns erst im Februar, nichtdestotrotz stehen
bereits fast alle Termine und Orte der Alperia Junior Camps fest.
Für Sommer 2016 finden 16 Camps in Südtirol und 7 im
Trentino statt. Die Termine und Orte der Tormanncamps by
Keepersport werden in den nächsten Wochen bekannt gegeben.
EC C O I N T R I NS I C
BOLZANO Via Alto Adige 7 · 39100
MERANO
52 Via delle corse 43 · 39012
VERONA Piazza delle Erbe 5 · 37121
6° – 2015/16
Langsam nähern wir uns dem Frühling. Es
wird wärmer und die Tage werden länger.
Genau der richtige Zeitpunkt um die Termine und Orte der diesjährigen Alperia
Junior Camps bekannt zu geben. Schon
seit Wochen laufen die Vorbereitungen auf
Hochtouren.
Die Camps finden zwischen Anfang Juni
und Mitte August in Südtirol und im
Trentino statt und sollen den Kindern in
erster Linie eine Woche voller schöner Erinnerungen bieten. Fußball steht dabei natürlich im Mittelpunkt, aber nicht nur.
Damit den Sommerplanungen nichts im
Wege steht beginnen die Einschreibungen
wie jedes Jahr Anfang März. Jeder CampTeilnehmer erhält ein Trainingskit mit Trikot,
Hose, Stutzen, T-Shirt, Rucksack, einem Ball,
einer Trinkflasche und einer Schirmmütze.
Während der Camps werden die Kinder
von Trainern des FC Südtirol sowie international bekannten Trainern trainiert und
zusätzlich von Betreuern den gesamten
Tag begleitet. Die Camps werden in diesem Jahr nach der Fusion von AEW und
SEL vom neugegründeten Unternehmen
Alperia unterstützt.
Nicht zu vergessen sind natürlich auch die
Tormanncamps by Keepersport die ebenfalls stattfinden. Die Termine und Orte
dieser werden in den nächsten Wochen
bekanntgegeben.
In der untenstehenden Tabelle finden sie
alle Informationen zu den Camps. Bei etwaigen Fragen zur Anmeldung, welche auch
in diesem Jahr online durchgeführt werden
kann, und anderen Dingen, melden sie sich
telefonisch unter 0471 266 053 oder unter
der E-Mail [email protected].
INFO: Michael
0471 26 60 53 | [email protected]
JUNIOR
CAMPS
2016
PRAD
NATURNS
ALGUND
MERAN
NALS
CAMPS IN SÜDTIROL
PASSEIERTAL
STERZING
VAHRN
STEGEN
ALPERIA JUNIOR CAMPS ALTO ADIGE
FCS JUNIOR CAMPS TRENTINO
SARNTHEIN
KASTELRUTH
RITTEN
BOZEN TALFER
BOZEN PFARRHOF
EPPAN
AUER
RONZONE
CAVEDINE
VARONE-RIVA DEL GARDA
Bozen Talfer
Stegen
Ritten
Sarnthein
Auer
Meran
Nals
Kastelruth
Bozen Pfarrhof
Prad
Naturns
Passeiertal
Vahrn
Sterzing
Eppan
Algund
27.06 - 01.07
04.07 - 08.07
04.07 - 08.07
11.07 - 15.07
11.07 - 15.07
11.07 - 15.07
18.07 - 22.07
18.07 - 22.07
25.07 - 29.07
25.07 - 29.07
01.08 - 05.08
01.08 - 05.08
08.08 - 12.08
08.08 - 12.08
15.08 - 19.08
15.08 - 19.08
CAMPS IM TRENTINO
MASO DI GIOVO
BEDOLLO DI PINÈ
TRENTO
ISCHIA
Trento
Varone-Riva del Garda
Ronzone
Cavedine
Maso di Giovo
Ischia
Bedollo
13.06 - 17.06
27.06 - 01.07
04.07 - 08.07
04.07 - 08.07
11.07 - 15.07
18.07 - 22.07
01.08 - 05.08
53
Via nazionale 20 – Salorno
Corsi gratuiti di formazione per allenatori di settore giovanile
Trainerfortbildungen powered by FCS
D
i concerto e in sinergia con le società
dilettantistiche locali, assieme alle
quali si è creata e si sta intensificando una collaborazione volta a far
crescere tutto il movimento calcistico
regionale, il nostro club organizza anche
quest’anno corsi di formazione per allenatori e dirigenti del settore giovanile.
I nostri allenatori si interfacciano con i colleghi delle altre società ma anche con gli
addetti ai lavori interessati, spiegando loro
l’indirizzo didattico che seguono nella formazione dei giovani calciatori del nostro
club, con specifiche a seconda della categoria e della fascia d’età degli atleti.
In Alto Adige sono state scelte tre zone
geograficamente strategiche, ovvero Bolzano-Bassa Atesina, Merano-Brugraviato-
Val Venosta e Bressanone-Val Pusteria.
In questa pagina troverete una tabella
nella quale sono fissati i luoghi e le date
dei corsi di aggiornamento previsti nel
mese di marzo.
Sono ben accette adesioni e iscrizioni
ai corsi, inviando una email a [email protected] oppure contattando il
numero di telefono 0471/266053 in orari
ufficio.
D
ie Tour der Trainerfortbildungen
des FC Südtirol geht in die zweite
Runde. In der Rückrunde finden wiederum viele Kurse für Jugendtrainer und
Leiter statt.
Die Trainer des FCS vermitteln dabei die
weißroten Trainingskonzepte der jewei-
ligen Kategorien bzw. Altersstufen und
veranschaulichen diese auf dem Feld und
in den Hörsälen. In drei Zonen aufgeteilt
Meran-Burggrafenamt-Vinschgau, BozenUnterland und Brixen-Pustertal sind die
Kurse für alle Interessierten Trainer ohne
lange Autofahrten erreichbar.
Auf dieser Seite finden sie die Einteilung
der Trainerfortbildungskurse für den
Monat März. Der Plan kann auch online
auf der Website des FC Südtirol in der
Kategorie Projekte unter Trainerfortbildungskurse heruntergeladen bzw. eingesehen werden. Anmeldungen sind
erwünscht und können mittels E-Mail
an [email protected] oder telefonisch unter 0471/266053 getätigt werden.
MARZO 2016 – ALTO ADIGE
DATA E ORA
LUOGO
TEMA
RELATORI
SOCIETÀ PARTNER
Lunedì 2 marzo
Ore 19
Brunico
Attività agonistica (Giovanissimi Ultimo
Campo Sportivo Anno, Allievi e Juniores)
Programma Portieri e palle inattive
Campo e Aula
Marco Marzari
Allenatore Berretti
Luca Piazzi
Direttore Sportivo
Reinhold Harrasser
Allenatore Portieri Prima Squadra
SSV Bruneck
Sabato 5 marzo
Ore 10
San Paolo
Attività di base
Campo Sportivo Esordienti e Giovanissimi primo anno
Campo e Aula
Stefano Crepaz
Allenatore Settore Giovanile
Giorgio Fadda
Allenatore Settore Giovanile
San Paolo
Lunedì 7 marzo
Ore 19
Bolzano
Campetti
Sportcity
Scuola Calcio (Primi Calci & Pulcini)
Campo e Aula
Rodolfo Berardo
Allenatore Settore Giovanile
Davide Saiani
Allenatore Settore Giovanile
Juventus Club
Sabato, 26 marzo
Ore 10
Brixen
Jugendhort
Attività di base
Esordienti e Giovanissimi primo anno
Campo e Aula
Luca Palmino
Allenatore Settore Giovanile
Paolo Sartori
Allenatore Settore Giovanile
SSV Brixen
MARZO 2016 – TRENTINO
DATA E ORA
Lunedì 1 marzo
Ore 19
54
LUOGO
TEMA
Bedollo
Sviluppo capacità coordinative, lavoro
Campo Sportivo fisico atletico nel settore giovanile e
gestione infortuni
Campo e Aula
RELATORI
Fabio Trentin
Preparatore Atletico Prima Squadra
Mattia Zambaldi
Fisioterapista Prima Squadra
SOCIETÀ PARTNER
AC Pinè
6° – 2015/16
MÄRZ 2016 – SÜDTIROL
DATUM & UHRZEIT ORT
THEMA
DOZENTEN
PARTNERVEREIN
Montag 2. März
19 Uhr
Bruneck
Fußballplatz
Leistungsklasse (B-Jugend, A-Jugend &
Junioren)
Tormanntraining & Standardsituationen
nach dem Modell des FCS
Feld + Hörsaal
Marco Marzari
Trainer Berretti
Luca Piazzi
Sportdirektor
Reinhold Harrasser
Tormanntrainer Erste Mannschaft
SSV Bruneck
Samstag, 5. März
10 Uhr
Fußballplatz
St. Pauls
Jugend – und Schulsektor
(C-Jugend & B-Jugend)
Feld + Hörsaal
Stefano Crepaz
Trainer Jugendsektor
Giorgio Fadda
Trainer Jugendsektor
AFC St. Pauls
Montag, 7. März
19 Uhr
Bozen
Sportcity
Fußballschule (D-Jugend & E-Jugend)
Feld + Hörsaal
Rodolfo Berardo
Trainer Jugendsektor
Davide Saiani
Trainer Jugendsektor
Juventus Club
Fußballschule (D-Jugend & E-Jugend)
Feld + Hörsaal
Luca Palmino
Trainer Jugendsektor
Paolo Sartori
Trainer Jugendsektor
SSV Brixen
Samstag, 26. März Brixen
10 Uhr
Jugendhort
eternitycomfort
Schermi e membrane traspiranti
Unterdeck – Unterspannbahnen USB
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55
Finalmente un servizio
bar di qualità al Druso
Più offerta e più prodotti di
qualità, sia a livello di bevande
che di snack food, grazie alla
nuova gestione creata dalla
sinergia fra l’FC Südtirol e la
Fresh Line. Le ordinazioni
possono essere effettuate
direttamente in tribuna e dopo
anni è stato riaperto anche il
bar in tribuna Canazza.
Uno stadio Druso sempre più accogliente
e rispondente alle esigenze degli spettatori. In attesa della ristrutturazione dell’impianto, un bel passo avanti – in tal senso –
è stato fatto grazie al nuovo servizio bar in
occasione delle partite casalinghe dell’FC
Südtirol. Più offerta e più prodotti di qualità, sia a livello di bevande che di snack
food, grazie alla nuova gestione venutasi
a creare grazie alla sinergia fra l’FC Südtirol
e la Fresh Line del titolare Roman Oberhofer, partner storico del club biancorosso
nell’ambito della ristorazione.
La nuova gestione ha innalzato anche il
livello qualitativo del servizio. Durante le
singole partite, infatti, il personale del Bar
Service gira fra gli spettatori seduti in tribuna per raccogliere le ordinazioni che
vengono celermente consegnate agli
avventori.
Stesso servizio anche in tribuna Canazza,
dove dopo tanti anni di chiusura e quindi
di disservizio è stato riaperto il bar sottostante la tribuna stessa.
La novità è stata molto apprezzata dai
tifosi biancorossi e dagli abituali frequentatori dello stadio Druso.
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6° – 2015/16
Heimspiel jetzt auch in der Stadion-Bar
Seit dem neuen Jahr hat der FC Südtirol die Führung der beiden Stadion-Bars übernommen.
Neben einem neuen, breitgefächerten Sortiment betrifft die größte Neuerung den mobilen
Bar Service. Die Bar-Damen sind nämlich ab sofort auf den Tribünen unterwegs und bringen
den Fans Getränke und Brote direkt zum Sitzplatz.
Spitzenstürmer!
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Ein Stadion, angepasst an die Bedürfnisse der Zuschauer aller
Altersgruppen, welches einen tollen Nachmittag des Sports
und der Unterhaltung bieten soll. Dies ist die Vision des neuen
Stadions, welches sich aktuell in Planung befindet. Im Hinblick
auf die Renovierung des Drusus-Stadions in den nächsten Jahren, übernahm der FC Südtirol bereits mit Anfang Januar - in
Zusammenarbeit mit seinem Partner Fresh Line - den Barservice im Stadion.
Die großen Neuerungen der FCS Bar betrifft vor allem die Service-Leistung für alle Zuschauer, welche bequem von den Sitzplätzen auf der Tribüne aus einen Glühwein, ein Bier bestellen
können. Dafür sind während dem Spiel die in rot gekleideten
Damen des FCS unterwegs, welche Bestellung aufnehmen.
Die zweite Änderung betrifft das überarbeitete Sortiment. Der
FCS-Barservice besitzt ein breiteres Angebot in den Bereichen
Getränke und Essen als zuvor.
Und das alles mit einem Ziel, nämlich die Zuschauer im Stadion
möglichst gut zu bewirten und ihnen, neben einem actionreichen Fußballspiel der dritten Liga Italiens, einen komfortablen
Service zu bieten.
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AMARCORD
FCS GOES ECCELLENZA
Nel nostro angolo “amarcord” raccontiamo la storia di
alcuni calciatori che militano nel campionato di Eccellenza
dopo essere cresciuti nel nostro club, dal quale si sono
separati per ragioni di diversa natura.
THOMAS FRENDO VIRTUS BOLZANO
Thomas Frendo con la maglia della Virtus Bolzano
Thomas, quali sono i ricordi a te più
cari ripensando ai tuoi trascorsi nel
Südtirol?
“Con le giovanili ricordo con piacere
l‘anno con la Berretti in cui abbiamo
raggiunto le finali nazionali, se non sbaglio arrivando fino ai quarti. Poi il primo
anno di Giovanissimi Nazionali alla fine
del quale è arrivata (dopo una selezione)
la chiamata nella Nazionale italiana under
16. Con la prima squadra ho giocato
poco: ricordo il mio esordio in Coppa
Italia contro il Cittadella e le amichevoli
contro il Cagliari e l‘Inter di Mancini”.
C’è spazio anche per qualche rimpianto?
“Quando vedo i miei compagni di squa-
Per la nuova edizione della nostra rivista ufficiale, l’ex biancorosso che abbiamo
voluto intervistare risponde al nome di Thomas Frendo, difensore centrale classe
1989, che nel settore giovanile del Südtirol era una predestinato ad una carriera
ai massimi livelli professionistici, ma per via di una osteocondrite dissecante
al ginocchio (malattia che distrugge la cartilagine articolare) non ha potuto
approdare in prima squadra al Südtirol né assecondare il suo talento fuori dal
comune. Ciononostante, grazie ad una straordinaria forza di volontà e ad una
sconfinata passione per il calcio, è comunque riuscito a ritagliarsi importanti
soddisfazioni: ha vinto l’Eccellenza con la Fersina, ha giocato in serie D con la
stessa Fersina e la Virtus Vecomp Verona, conquistando con la formazione scaligera
la promozione in C2 e meritandosi la grande gioia di disputare almeno un
campionato professionistico. In questa stagione il dolore al ginocchio è riaffiorato
pesantemente, impedendogli di giocare quasi tutto il girone d’andata d’Eccellenza
con la Virtus Bolzano, ma Thomas confida di rientrare presto in squadra per aiutare
i suoi compagni a vincere il campionato e a conquistare la serie D.
dra delle giovanili (Cia e Fink in primis) giocare in prima squadra penso
che anch‘io avrei potuto ritagliarmi un
posto. Il problema al ginocchio me l’ha
impedito”.
I medici ti avevano consigliato di
smettere di giocare a calcio, tu non
l’hai fatto e ti sei ritagliato belle soddisfazioni?
“Fortunatamente nonostante il mio problema mi sono tolto tante soddisfazioni:
a Salorno, gran campionato in Eccellenza e finale di Coppa Italia Regionale;
alla Fersina, anno da record che rimarrà
per tanto nella storia, difficilmente ripetibile con vittoria del campionato di
Eccellenza; alla Virtus Vecomp, con il
Il gol di Thomas Frendo contro il San Giorgio nella gara d‘andata di questo
campionato di Eccellenza
58
traguardo storico per la società della
vittoria dei playoff e del salto fra i professionisti. Anche in C2 ricordi positivi,
buona stagione per una neopromossa
come la Virtus Vecomp (unica amarezza:
non sonon bastati 46 punti non sono
bastati per le regola delle retrocessioni
per creare una C unica). Spero di rientrare a breve nella Virtus Bolzano per
provare a vincere il mio secondo campionato di Eccellenza”.
Cosa farà da grande Thomas Frendo?
“Mi piacerebbe trovare lavoro nell‘ambito (educativo) per cui sto studiando e
riuscire a contribuire in qualche modo
alla crescita del calcio giovanile altoatesino”.
Thomas Frendo in C2 con la maglia della Virtus Vecomp
FANARTIKEL DES MONATS
ARTICOLO DEL MESE
6° – 2015/16
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59
Nel mese di gennaio tante amichevoli
di lusso per la nostra “cantera”
Prestigioso successo per gli Esordienti 2004, che hanno sconfitto per 6-1 il Bologna, ma di rilievo
anche le vittorie dei Giovanissimi Provinciali contro l’Atalanta e degli Allievi Regionali contro il Chievo.
Anche nel mese di gennaio, durante il periodo
di “letargo” dei campionati, la “cantera” biancorossa – dai Pulcini sino agli Allievi - è stata super
attiva, disputando – al pari de mese di dicembre - tante amichevoli di lusso contro pari età
appartenenti a club e vivai di primissimo livello
nel panorama calcistico nazionale. Stiamo parlando di Sampdoria, Udinese, Bologna, Atalanta
e Chievo Verona. .
Prestigioso successo per gli Esordienti 2004,
allenati da Luca Palmino, che hanno sconfitto
per 6-1 il Bologna, ma di rilievo anche le vittorie dei Giovanissimi Provinciali di Andrea Zandonai contro l’Atalanta e degli Allievi Regionali
di Mario Campaner contro il Chievo.
Contro le squadre appartenenti a società professionistiche, le nostre formazioni hanno
schierato calciatori pari età, mentre contro
le compagini appartenenti a club dilettantistici gli allenatori biancorossi hanno utilizzato
ragazzi di uno o due anni più giovani rispetto
agli avversari.
Nella tabella riepilogativa trovate non solo tutti i
risultati delle amichevoli ma anche i singoli marcatori. Si ringrazia Alex Schraffl e Dino Ciresa per
aver raccolto i dati con lodevole dedizione.
60
6° – 2015/16
CATEGORIA
KATEGORIE
ANNO
JAHRGANG
PULCINI / D-Jugend
2007
PULCINI/ D-Jugend
ESORDIENTI 9VS9
C-JUGEND
ESORDIENTI 11vs11
C-JUGEND
2006
2005
2004
GIOV. PROV. 11vs11
B-JUGEND PROVINZIAL 2003
GIOV.REG. 11vs11
B-JUGEND REGIONAL
ALLIEVI REGIONALI
A-JUGEND REGIONAL
2002
2000
ALLENATORE
TRAINER
AVVERSARIO
GEGNER
BERARDO RODOLFO 31.01
OCHNER DANIEL
CREPAZ STEFANO
PALMINO LUCA
ZANDONAI ANDREA
CERON ROBERTO
CAMPANER MARIO
FCS-UDINESE 15-1
FCS-VENEZIA 8-5
TORNEO RE MAGI
Appiano (03.01-06.01)
PRATO STELVIO-FCS 1-0
VALPASSIRIA-FCS 1-0
COMANO TERME-FCS 1-3
OLIMPIA ERANO-FCS 0-5
TORNEO DELAITI
Nomi (24.01)
TRENTO- FCS 1-11
ROVERETO-FCS 3-3
LEVICO- FCS 0-3
31.01
FCS-UDINESE 3-6
FCS-VENEZIA 5-5
31.01
FCS-UDINESE 2-0 (Kofler-Sasha)
FCS-VENEZIA 4-1 (Sasha-2 Buzi-Stella)
17.01
BASSANO-FCS 1-3 (Naci-Naci-Gambato)
24.01
FCS- BOLOGNA 6-1 (Atza-2 Naci-Gambato- Ghirardello-Bio)
31.01
FCS-WACKER INNSBRUCK 3-2 (Lechl-2 Bio)
16.01
BOLOGNA -FCS 1-1 (Gennari)
24.01
MODENA- FCS 3-1 (Gennari)
31.01
ATALANTA-FCS 0-1 (Bazzanella)
SAMPDORIA-FCS 4-0
LIGORNA (Genova)-FCS 1-0
13.01
CHIEVO -FCS 9-0
16.01
BOLOGNA - FCS 3-0
20.01
BRIXEN-FCS 1-3 (2 Gozzer-Bertuolo)
24.01
FCS-BOLOGNA 1-0
27.01
FCS-ORTIGARA 3-0 (2 Baldo-Jovicic)
30.01
VIRTUS BZ- FCS 3-2 (2 Bertuolo)
05.01
BASSANO - FCS 1-3 (2 Salvaterra-Duriqui)
09.01
FCS-WACKER INNSBRUCK 7-0
(4 Duriqui-2 Guerra-Mitterutzner)
12.01
CHIEVO-FCS 1-3 (2 Salvaterra-Baldo)
24.01
CREMONESE-FCS 3-4 (Salvaterra-Pichler-MitterutznerGuerra)
27.01
PADOVA- FCS 3-5 (5 Baldo)
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Via nazionale 20 – Salorno
Ein Monat voller
Freundschaftsspiele
Im Januar fanden einige interessante Freundschaftsspiele unserer Jugendmannschaften statt.
Darunter stechen der 6:1 Sieg der C-Jugend gegen Bologna, der Sieg unserer provinzialen
B-Jugend gegen Atalanta und der Sieg der regionalen A-Jugend gegen Chievo hervor.
Doch das wichtigste sind die Erfahrungen, die unsere Jugendspieler sammeln, in dem sie
sich mit den Gleichaltrigen dieser hochkarätigen Mannschaften messen.
Aufgrund der Meisterschaftspausen vieler unserer Jugendmannschaften im
Januar finden besonders in diesem Monat
zahlreiche Freundschaftsspiele von der
D-Jugend bis zur A-Jugend statt. Dabei
ging es für unsere Mannschaften unter
anderem gegen Sampdoria, Udinese,
Bologna, Atalanta und Chievo. Für die
JUGENDSPONSOR
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62
C-Jugend von Trainer Luca Palmino gab es
gegen Bologna einen 6:1 Sieg. Zu erwähnen sind auch die Siege der B-Jugend
provinzial von Trainer Andrea Zandonai
gegen Atalanta und der A-Jugend regional von Trainer Mario Campaner gegen
Chievo.
Gegen die Profiklubs war jeweils die gleiche Altersgruppe wie jene des Gegners im
Einsatz, während gegen Amateurvereine
die ein bis zwei Jahre jüngeren Spieler
dem Leder hinterherjagten. In der unten
stehenden Tabelle finden Sie nicht nur alle
Ergebnisse, sondern auch die Namen der
Torschützen.
6° – 2015/16
JUGENDSPIELER
DES MONATS JANUAR
GIOCATORE DEL MESE
DI GENNAIO
I
l giocatore Alperia del mese di gennaio
si chiama Fabian Straudi e fa parte della
squadra dei Giovanissimi nazionali allenati
da Salvo Leotta. Prima di passare al Südtirol
quest’estate ha militato nel San Giorgio. È un
giocatore intelligente con delle buone qualità tecniche e tattiche. Lotta sempre per la
squadra, dà tutto in allenamento e si mette a
disposizione del Mister, che lo considera „un
giocatore dalle grande potenzialità.”
Congratulazioni Fabian e avanti così!
FABIAN STRAUDI
25.03.2001
GIOVANISSIMI NAZIONALI /
B-JUGEND NATIONAL
Er ist lauffreudig, kämpft in jedem Spiel bis
zum Umfallen und geht auch im Training
mit vorbildlicher Einstellung voran. Sein
Trainer beschreibt ihn als einen Spieler mit
großem Potential, von welchem wir in den
nächsten Jahren viel hören könnten.
Gratuliere Fabian und weiter so!
D
er Alperia Jugendspieler des Monats
Januar ist Fabian Straudi. Der
15-jährige wechselte im vergangenen Sommer vom ASC St. Georgen zum
FC Südtirol und spielt in diesem Jahr in der
nationalen B-Jugend Mannschaft, welche
von Salvo Leotta trainiert wird. Fabian ist
ein intelligenter Spieler mit ausgeprägten
technischen und taktischen Fähigkeiten.
63
Partenrship FC Südtirol & Alperia.
Ad inizio gennaio ALPERIA, nata dalla fusione fra AEW E
SEL, è diventata il main sponsor di tutto il settore giovanile biancorosso e dei Camps estivi, ereditando la partnership pluriennale fra il nostro club e SEL. Il Presidente Walter Baumgartner ha voluto sancire ufficialmente il nuovo
accordo, facendo visita al Dott. Wolfram Sparber, anche
per complimentarsi con lo stesso per essere stato nominato Presidente di ALPERIA dopo esserlo già stato di SEL. Il
nostro Presidente ha consegnato al Dott. Sparber il poster
ufficiale della nostra prima squadra.
Energiegeladene Partnership zwischen dem FC
Südtirol und Alperia
Mit Anfang Januar vollzogen die beiden Betriebe SEL und
AEW die seit langem geplante Fusion. Unter dem Namen
Alperia sorgt das Südtiroler Unternehmen für Energie,
auch für den FC Südtirol. Alperia ist Hauptsponsor des
Jugendsektors des FC Südtirol und der Junior Camps, welche der FCS im Sommer mit zahlreichen Südtiroler Vereinen organisiert. Zur geglückten Fusion beglückwünschte
neulich unsere Nummer eins Dr. Walter Baumgartner der
Alperia und dessen Präsidenten Dr. Sparber. Dieser wurde
als Präsident bestätigt und erhielt im Rahmen des Besuchs
das offizielle Mannschaftsposter des FCS überreicht.
I giovani dell’FC Südtirol fanno gola
ai top club europei.
Su richiesta delle stesse società, Simon
Straudi – centrocampista della formazione Berretti - e Amdewerk Tappeiner –
fantasista della formazione Allievi Nazionali - hanno sostenuto un provino presso
i settori giovanili di due top club europei.
Straudi al Werder Brema e Tappeiner al
Manchester United. L’opportunità avuta dai
due ragazzi, entrambi classe 1999, testimonia circa l’ottimo lavoro svolto negli ultimi
anni dal settore giovanile biancorosso, che
ha attirato su di sé le attenzioni degli osservatori e dei talent scout non solo nazionali
ma anche internazionali.
64
Junge Wilde sorgen in ganz Europa für
Aufmerksamkeit
Der weißrote Jugendsektor des FC Südtirol hat
nicht nur in Italien einen sehr guten Ruf. Letztlich konnte man im FCS Trainingszentrum in
Rungg auch des Öfteren Scouts europäischer
Spitzenvereine antreffen. So kam es, dass auf
Anfrage von Spitzenclubs aus Deutschland
und England die beiden Nachwuchstalente
Simon Straudi (Werder Bremen) und Amdewerk Tappeiner (Manchester United) Probetrainings in den jeweiligen Jugendakademien
durchführten. Die„Provini“ der beiden Talente
des Jahrgangs 1999 sind Beweis dafür, dass
sich der FCS-Jugendsektor gut entwickelt und
nicht nur auf nationaler Ebene verfolgt wird.
Gianluca Leonardi è diventato papà.
Felicitazioni vivissime al nostro
responsabile amministrativo, Gianluca Leonardi, per essere diventato di
recente papà della piccola e graziosissima Chiara. Congratulazioni anche a
mamma Valentina.
Ein Hoch auf Papa Gianluca
Riesen Jubel im Hause Leonardi. Wir
gratulieren unserem Verwaltungsleiter
Gianluca Leonardi und Frau Valentina
zur Geburt ihres ersten Kindes Chiara.
Die Kleine ist wohlauf und zeigte sofort,
für welches Team ihr Herz schlägt.
6° – 2015/16
Hannes Fischnaller e Hannes Fink docenti per un giorno.
Il nostro responsabile marketing, Hannes Fischnaller, e il vice capitano della prima squadra,
Hannes Fink, sono stati docenti per un giorno presso l’istituto tecnico commerciale “H. Kunter” a Bolzano, scuola superiore frequentata da molti giovani calciatori biancorossi e con la
quale è in atto un pluriennale collaborazione da parte del nostro club. Hannes Fischnaller
ha spiegato le strategie e le iniziative marketing che si sviluppano all’interno della nostra
società, mentre Hannes Fink ha spiegato come viene stipulato un contratto di lavoro con
un calciatore professionistico, spiegando ai ragazzi che è prevista una parte fissa di emolumenti ed una variabile a seconda del raggiungimento di alcuni obiettivi personali e di squadra (i meglio conosciuti “bonus”).
Fischnaller und Fink zu
Besuch in der WFO in Bozen
Seit bereits mehreren Jahren
besteht zwischen dem FCS und
der Wirtschaftsfachoberschule
„Heinrich Kunter“ in Bozen eine
Zusammenarbeit, welche den
vielen Jugendspielern des FC
Südtirol zu Gute kommt. In diesem Sinne besuchten Ende
Januar unser Marketingleiter Hannes Fischnaller und der
Vize-Kapitän der Profimannschaft Hannes Fink die Oberschule, um im Rahmen der Leistungskurse Auskunft über den
FCS, seine Marketinginitiativen
und das Vorgehen bei einer Vertragsverlängerung zu berichten.
Eine schulische Ausbildung sei
„auch für angehende Profifußballer enorm wichtig.“, meinten die
beiden „Dozenten“, selbst ehemalige Schüler der Sportrichtung im
Einklang.
65
L’FC Südtirol al torneo
organizzato dal Gargazzone.
Di recente l’Amministratore Delegato del nostro
club, Dietmar Pfeifer, e tre calciatori della prima
squadra, ovvero Michael Cia, Ettore Gliozzi e
Alberto Spagnoli, sono stati – per la felicità dei
baby calciatori - i premiatori d’eccezione del
torneo under 8 e under 10 organizzato nella
palestra di Lagundo dalla società dilettantistica locale del Gargazzone. I piccoli calciatori
hanno approfittato dell’occasione per farsi firmare autografi dai più celebri “colleghi” e scattare con loro qualche foto-ricordo.
FCS Spieler lassen Kinderherzen höher
schlagen
Das U8 und U10 Hallenturnier des ASV Gargazon in Algund besucht haben am Sonntag, 31
Januar die drei Profis Michael Cia, Ettore Gliozzi und Alberto Spagnoli, sowie Generaldirektor Dietmar Pfeifer. Im Rahmen der Finalspiele durfte der Blondschopf Michael Cia den
Anstoß geben, während die beiden Stürmer
auf der Tribüne fleißig Autogrammkarten signierten und für Erinnerungsfotos zu haben
waren. Ein tolles Erlebnis für die Nachwuchskicker und unsere Spieler.
Fabian Tait alla fiera “Klimahaus”.
Il Südtirol è sempre vicino ai propri partner e li fa sentire
parte integrante della grande famiglia biancorossa. In occasione della fiera “Klimahaus” il 22enne terzino di Salorno,
Fabian Tait, è andato a far visita allo stand del nostro partner “Spazio positivo by Rensch Haus”, intrattenendosi col
titolare Guido Stufflesser e con i visitatori che hanno approfittato della presenza di Fabian per scattare con lui qualche
foto-ricordo. “Spazio positivo by Rensch Haus” è un’azienda
specializzata in case prefabbricate in legno.
Fabian Tait entdeckt Messestand von Spazio Positivo
Ende Januar besuchte der Salurner Fabian Tait die Klimahaus-Messe in Bozen. Dabei stieß der Salurner auf den
Messestand unseres neuen Sponsors „Spazio Positivo by
Rensch Haus“. Ein kurzer Plausch und ein Foto mit Besitzer Guido Stuflesser durften dabei natürlich nicht fehlen. Spazio Positivo - seit diesem Winter Sponsor des FC
Südtirol - stellt einzigartige und individuelle Fertighäuser aus Holz her.
Parcheggiare nel
cuore dei Portici
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am Bahnhofsplatz
Parken im Herzen
der Lauben
BOZE N· BO LZ
AN O
In pIazza stazIone
Fabian Mazohl nuovo
collaboratore dell’ufficio
marketing.
Giovane, appassionato di calcio
e con una gran voglia di imparare. L’ufficio marketing dell’FC
Südtirol si avvale da qualche
mese della preziosa collaborazione di Fabian Mazohl, studente all’Università di Monaco di
Baviera presso la facoltà di sport
management, events & media.
Per Fabian un’esperienza importante in seno al nostro club, mettendo in pratica la teoria studiata
all’università. Avanti così, Fabian!
Fabian Mazohl rockt
das Praktikum im
Marketingbereich
Ein sechsmonatiges Praktikum in
der Marketingabteilung des FCS
führt zurzeit der Meraner Fabian
Mazohl durch. Der Student am
Campus M21 in München hat
so die Möglichkeit, die erlernte
Theorie in der Studienrichtung
Medien-, Sport- und Eventmanagement in die Praxis umzusetzen. Der FC Südtirol kann so
auf seine wertvolle Hilfe in den
Bereichen Marketing, Sponsoring, Merchandising, Kommunikation und Events zählen.
6° – 2015/16
L’Amministratore Delegato Dietmar
Pfeifer ospite dell’FCS Fans Club di
Naturno.
Il legame fra la nostra società e il Naturno
Calcio è sempre più stretto. Numerosi ex
calciatori biancorossi hanno militato e militano nel team della Val Venosta, il nostro
club può contare su alcuni partner commerciali di Naturno e la prossima estate – per la
prima volta – il campo sportivo di Naturno
ospiterà, segnatamente dal 1° al 5 agosto –
una tappa degli Alperia Junior Camps. Ma
a Naturno è in vita ormai da diversi anni
un Fans Club dell’FCS, che col passare del
tempo è diventato sempre più numeroso.
Di recente il nostro Amministratore Delegato, Dietmar Pfeifer, è andato a far visita al
gruppo di fedelissimi tifosi di Naturno, intrattenendosi con loro a cena nel corso di una
bella serata. Dietmar Pfeifer ha omaggiato
il Fans Club di Naturno con il nuovo poster
ufficiale della nostra prima squadra, autografato da capitan Furlan e compagni. All’hotel
Kreuzwirt il nostro sponsor sarà certamente
esposto in bella vista.
Geschäftsführer Pfeifer besucht FCS-Fans in Naturns
Die Bindung zwischen dem FC Süd- immer größer. Und gerade deshalb hat
tirol und Naturns wird immer stärker. sich FCS-Geschäftsführer Dietmar PfeiEine Reihe von ehemaligen FCS-Spie- fer letzthin auf den Weg nach Naturns
lern kicken erfolgreich beim SSV Naturns gemacht, um mit den Fans einen netten
in der Oberliga, der FCS darf seit Jah- Abend im Kreuzwirt zu verbringen und
ren auf einige Partner aus Naturns zäh- um ihnen einen Blick hinter die Kulislen und vom 1. bis zum 5. August 2016 sen des FC Südtirol zu gewähren. Das
wird erstmals eine Etappe der Alperia von allen Profispielern unterschriebene
Junior Camps, welche vom FC Südtirol Mannschaftsposter durfte als Geschenk
organisiert werden, in der Sportzone in für die treuen Fans natürlich nicht fehlen.
Naturns ausgetragen. Aber nicht nur das: Für dieses wird sich im Hotel Kreuzwirt
auch die Naturnser FCS-Fangruppe wird sicherlich ein besonderer Platz finden.
stilvoll – praktisch
Die elegante Verschmelzung von stilvollem Design
und praktischer Handhabung entfaltet sich in
diesem Modell –
optimal geeignet
für den Speisesaal.
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67
I PROSSIMI AVVERSARI IN CASA | DIE NÄCHSTEN HEIMGEGNER
FC SÜDTIROL V.S. PADOVA
DOMENICA 13 FEBBRAIO, ORE 15.00 (STADIO DRUSO)
PADOVA
PRESIDENTE: GIUSEPPE BERGAMIN
DIRETTORE SPORTIVO: FABRIZIO DE POLI
ALLENATORE: GIUSEPPE PILLON
STADIO: “EUGANEO” (18060 POSTI)
COLORI SOCIALI: BIANCOROSSO-SCUDATO
Giocatori
Nasc./Età
Naz
Giocatori
LAZAR PETKOVIC
PORTIERE
17/APR/1995 (20)
ALBAN RAMADANI
MEDIANO
10/SET/1994 (21)
ALESSANDRO FAVARO
PORTIERE
18/LUG/1995 (20)
ROSARIO BUCOLO
CENTRALE
07/OTT/1988 (27)
REINIS REINHOLDS
PORTIERE
26/SET/1997 (18)
MANUEL GIANDONATO
CENTRALE
10/OTT/1991 (24)
ANDREA SBRAGA
DIFENSORE CENTRALE
14/GEN/1992 (24)
CARLO DE RISIO
CENTRALE
03/GIU/1991 (24)
MARCUS DINIZ
DIFENSORE CENTRALE
01/AGO/1987 (28)
DAVIDE MAZZOCCO
CENTRALE
06/OTT/1995 (20)
MATTEO DIONISI
DIFENSORE CENTRALE
22/LUG/1985 (30)
DANIELE CORTI
CENTRALE
16/MAG/1980 (35)
FABIANO MEDINA
DIFENSORE CENTRALE
18/GEN/1982 (34)
MARCO CUNICO
TREQUARTISTA
05/MAR/1978 (37)
FRANCO GORZELEWSKI
DIFENSORE CENTRALE
06/GIU/1996 (19)
OLEG TUREA
ALA DESTRA
09/LUG/1997 (18)
DANIEL NICCOLINI
DIFENSORE CENTRALE
23/DIC/1982 (33)
NICOLA PETRILLI
ALA DESTRA
13/APR/1987 (28)
ALESSANDRO FAVALLI
TERZINO SINISTRO
15/NOV/1992 (23)
ENRICO BEARZOTTI
ALA DESTRA
20/OTT/1996 (19)
ARMANDO ANASTASIO
TERZINO SINISTRO
24/LUG/1996 (19)
MARCO ILARI
ALA DESTRA
30/GIU/1989 (26)
MARCO DELL‘ANDREA
TERZINO SINISTRO
26/MAR/1997 (18)
CRISTIAN ALTINIER
PUNTA CENTRALE
15/FEB/1983 (32)
ALBERTO ZURLO
CENTROCAMPO
27/DIC/1995 (20)
NETO PEREIRA
PUNTA CENTRALE
04/GEN/1979 (37)
COSÌ LA GARA D’ANDATA (03.10.2015)
PADOVA
VS FC SÜDTIROL
Padova (4-2-3-1):
Favaro; Dionisi, Diniz, Fabiano, Anastasio
(54. Niccolini); Bucolo (32. Giandonato), Corti;
Ilari, Cunico (69. Aperi), Petrilli; Altinier
A disposizione: Petkovic, Dell’Andrea,
Ramadani, Turea, Mazzocco, Bearzotti, Cucchiara
FC Südtirol (3-5-2):
Miori; Mladen, Tagliani, Bassoli; Tait, Fink
(48. Furlan), Bertoni, Lima (62. Girasole),
Crovetto; Maritato (74. Gliozzi), Tulli
A disposizione: Demetz, Brugger, Bandini,
Cia, Kirilov, Spagnoli
Allenatore: Carmine Parlato
Allenatore: Giovanni Stroppa
Arbitro: Edoardo Paolini di Ascoli Piceno (Lombardo-D‘alia)
Reti: 13. Maritato (0-1), 25. Maritato su rigore (0-2)
Note: pomeriggio soleggiato e temperatura mite. Spettatori: quasi 7000. Ammoniti: Tait (FCS),
Maritato (FCS), Lima (FCS), Diniz (P)
68
Nasc./Età
Naz
0-2
(0-2)
Un‘immagine della gara d‘andata fra biancoscudati e biancorossi.
6° – 2015/16
I PROSSIMI AVVERSARI IN CASA | DIE NÄCHSTEN HEIMGEGNER
FC SÜDTIROL V.S. PORDENONE
DOMENICA 28 FEBBRAIO, ORE 14.00 (STADIO DRUSO)
PORDENONE
PRESIDENTE: MAURO LOVISA
DIRETTORE SPORTIVO: SERGIO PINZIN
ALLENATORE: BRUNO TEDINO
STADIO: “OTTAVIO BOTTECCHIA” (2400 POSTI)
COLORI SOCIALI: NERO-VERDE
Giocatori
Nasc./Età
Naz
Giocatori
Nasc./Età
MATTEO TOMEI
PORTIERE
28/GIU/1984 (31)
MATTEO MANDORLINI CENTRALE
22/OTT/1988 (27)
MARCO D‘ARSIÈ
PORTIERE
25/FEB/1993 (22)
MARCO BERARDI
CENTRALE
25/MAR/1996 (19)
MIRKO GREGORIS
DIFESA
25/FEB/1998 (17)
MATTEO BURATTO
CENTRALE
23/MAR/1994 (21)
MIRKO STEFANI
DIFENSORE CENTRALE
25/GEN/1984 (32)
EROS CASTELLETTO
CENTRALE
11/AGO/1995 (20)
PAOLO MARCHI
DIFENSORE CENTRALE
04/MAG/1991 (24)
ELIA BARUZZINI
CENTRALE
12/NOV/1997 (18)
ANDREA INGEGNERI
DIFENSORE CENTRALE
18/GEN/1992 (24)
NICOLA VALENTE
CENTROCAMPISTA DI DESTRA 06/OTT/1991 (24)
MARCO MARTIN
TERZINO SINISTRO
25/DIC/1987 (28)
LUCA CATTANEO
CENTROCAMPISTA DI SINISTRA 30/GEN/1989 (27)
MICHELE DE AGOSTINI TERZINO SINISTRO
27/NOV/1983 (32)
ALBERTO FILIPPINI
TREQUARTISTA
MARCO TALIN
TERZINO SINISTRO
27/MAR/1996 (19)
EMANUELE BERRETTONI ALA SINISTRA
17/MAG/1981 (34)
ALBERTO BONIOTTI
TERZINO DESTRO
23/MAR/1995 (20)
RICCARDO MARTIGNAGO ALA SINISTRA
06/AGO/1991 (24)
ANDREA COSNER
TERZINO DESTRO
12/GEN/1988 (28)
FRANCESCO FINOCCHIO ALA DESTRA
30/APR/1992 (23)
KEVIN PAVAN
CENTROCAMPO
02/APR/1996 (19)
AXEL GULIN
ALA DESTRA
19/LUG/1995 (20)
SIMONE PASA
MEDIANO
21/GEN/1994 (22)
LUCA STRIZZOLO
PUNTA CENTRALE
29/APR/1992 (23)
ALEX PEDERZOLI
CENTRALE
06/MAR/1984 (31)
COSÌ ALL’ANDATA (18.10.2015)
PORDENONE
Pordenone (4-3-3):
Tomei; Cosner, Stefani, Marchi, De Agostini; Mandorlini, Pasa, Pederzoli; Cattaneo (84. Berardi), De
Cenco (81. Valente), Finocchio (70. Strizzolo)
A disposizione: D’Arsiè, Boniotti, Buratto, Talin,
Baruzzini, Filippini, Gulin, Savio
Allenatore: Bruno Tedino
VS FC SÜDTIROL
Naz
10/APR/1987 (28)
2-2
(2-0)
FC Südtirol (3-5-2):
Miori; Mladen, Tagliani, Bassoli; Tait, Lima, Bertoni (73. Girasole), Fink, Crovetto (68. Kirilov);
Maritato (68. Gliozzi), Tulli
A disposizione: Demetz, Brugger, Bandini, Cia,
Furlan, Spagnoli
Allenatore: Giovanni Stroppa
Arbitro: Fabio Pasciuta di Agrigento (Pizzagalli-Bianchini)
Reti: 28. De Cenco (1-0), 41. Finocchio (2-0), 87. Gliozzi (2-1), 96. Gliozzi su rigore (2-2)
Note: pomeriggio con cielo parzialmente coperto e temperatura non particolarmente fredda.
Ammoniti: Finocchio (P), Crovetto (FCS), Mladen (FCS), Stefani (P), Tomei (P)
Hannes Fink al tiro nella gara d‘andata a Pordenone
69
LA PAGINA DEGLI INDOVINELLI / DIE RÄTSELSEITE
TROVA LE DIFFERENZE / FEHLERBILD
Nella foto vedete Andrea Bandini e alcuni ragazzi del nostro settore giovanile in occasione dell’allenamento
di tecnica a Maso della Pieve. Nella foto a destra ci sono 10 errori. Li trovate?
Hier seht ihr Profispieler Andrea Bandini beim Techniktraining mit den Jugendspielern. Im rechten Bild haben
sich 10 Fehler eingeschlichen. Findet ihr sie?
Trovate la soluzione nella prossima edizione dell’FCS News. / Auflösung in der nächsten Ausgabe.
SUDOKU INDOVINA-TATUAGGIO / TATTOO-RATEN
Il sudoku è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una
griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure
essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali e 9 colonne verticali.
Sudoku ist ein japanisches Logikrätsel. Ds Ziel ist es, ein 9×9-Gitter mit den Ziffern
1 bis 9 so zu füllen, dass jede Ziffer in jeder Spalte, in jeder Zeile und in jedem
Block genau einmal vorkommt.
8
4
5
1
9
6
2 5 3
8
1
70
6
7
8 7
9
5
9 8 1 3
1
6
6
7 5
3
7
8
9
9 2
5
8
Il tatuaggio dell’edizione scorsa del magazine appartiene al nostro centrocampista
Michael Girasole. Bravi a tutti coloro che hanno indovinato!
Das Tattoo der Sommerausgabe gehörte … Michael Girasole. Wir gratulieren allen
richtigen Einsendungen!
6° – 2015/16
Wir asphaltieren für Sie
Asfaltiamo per Voi
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Der neue Kaltasp
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