Gazzi

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Gazzi
www.gazzetta.it Lunedì 21 marzo 2011
1e
REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 026339 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO ANNO 115 NUMERO 67
ITALIA
DEL PIERO 182 GOL
Con la solita magia
fa sorridere la Juve
TOTTI 201 GOL
La doppietta del capitano
salva la Roma a Firenze
«Ritrovato? Non mi ero mai perso»
«Dicevano che ero finito. Ora prendo Baggio»
3 BRAMARDO, CALAMAI, GRAZIANO e OLIVERO ALLE PAGINE 16-17
3 CECCHINI, GARLANDO e GOZZINI ALLE PAGINE 18-19
Giampaolo Pazzini, 26 anni:
è passato dalla Samp all’Inter,
a gennaio, per 12 milioni.
In nerazzurro ha segnato 6 gol in A
-3 NAPOLI
-2 INTER
DA SOGNO
DA SORPAZZO
Sesta rete in 10 gare
dell’ex Samp e il Lecce
va k.o. (1-0). Lucio
ammonito: niente derby
3 ALLE PAGINE 12-13
MILAN GATTUSO: «SPERO CHE CASSANO...»
Allegri cambia:
un tridente
per battere Leo
3 CECERE, DALLA VITE, ELEFANTE e TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3-5-6-9
3 BOCCI e DELLA VALLE ALLE PAGINE 10-11
il commento
PARTITE
BARI CHIEVO
BOLOGNA GENOA
FIORENTINA ROMA
INTER LECCE
JUVENTUS BRESCIA
LAZIO CESENA
NAPOLI CAGLIARI
PALERMO MILAN
SAMPDORIA PARMA
UDINESE CATANIA
TUTTO APERTO: CORSA PER QUATTRO
di ALBERTO CERRUTI
La primavera anticipata di Leonardo sembra il bocciolo di una nuova
stagione, per dimenticare l’inverno
al comando di Allegri. Potenza di
due opposti 1-0: quello del Palermo
che affonda il Milan e quello contro
il Lecce, che alimenta la rincorsa
Super Cavani
per tornare in
corsa vincendo
col Cagliari (2-1)
E l’Udinese
sale a -6
dell’Inter, avvicinatasi a 2 punti dalla capolista, per la prima volta a portata di sorpasso nel prossimo derby
verità del 2 aprile. Senza sottovalutare Napoli e Udinese.
LEGGI IL COMMENTO A PAGINA 10 3
SERIE B DOPO DUE SCONFITTE
Stoner fa il vuoto
Rossi arranca: 70
Toro: torna Lerda
Via Papadopulo
Cairo: mollo!
3 CRUCIANI e FALSAPERLA ALLE PAGINE 34-35-37-39
3 BRAMARDO A PAGINA 29
IL ROMPI
PALLONE
di Gene Gnocchi
Gheddafi minaccia
l’Italia:
«Rimando mio figlio
a giocare in serie A»
CLASSIFICA
MILAN
62
INTER
60
NAPOLI
59
UDINESE 56
LAZIO
54
ROMA
50
JUVENTUS 45
PALERMO 43
FIORENTINA 41
BOLOGNA* 40
CAGLIARI 39
GENOA
39
CHIEVO
35
PARMA
32
CATANIA 32
SAMPDORIA 31
CESENA 29
LECCE
28
BRESCIA 26
BARI
17
* 3 punti di penalizzazione
CALCIO ESTERO
Ancelotti supera
Mancini (2-0)
Domani c’è ET
o
3 GALAVOTTI ALLE PAGINE 26-27
www.chanel.com
9 771120 506000
10 3 2 1>
MOTOGP TRIONFA IN QATAR SU LORENZO E PEDROSA
1-2
1-1
2-2
1-0
2-1
1-0
2-1
1-0
0-1
2-0
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A 30a GIORNATA
INTER
GIUDIZIO
1 0
LECCE
77
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Pazzini (I) al 7’ s.t.
(4-2-3-1)
(4-1-4-1)
Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu,
Zanetti; Cambiasso, Thiago Motta;
Pandev (dal 28’ s.t. Coutinho),
Sneijder (dal 39’ s.t. Kharja), Eto’o (dal
48’ s.t. Stankovic); Pazzini.
Rosati; Tomovic (dal 49’ s.t. Donati),
Fabiano, Ferrario, Brivio (dal 45’ s.t.
Piatti); Vives; Olivera, Giacomazzi (dal
38’ s.t. Jeda), Bertolacci, Mesbah;
Corvia.
PANCHINA Castellazzi, Materazzi,
Nagatomo, Mariga.
PANCHINA Benassi, Gustavo,
Grossmuller, Coppola.
ALLENATORE Leonardo.
ALLENATORE De Canio.
AMMONITI Lucio per comportamento
non regolamentare, Chivu e Motta per
gioco scorretto.
AMMONITI Giacomazzi e Tomovic per
gioco scorretto, Rosati per proteste.
ARBITRO Orsato di Schio.
I nerazzurri soffrono con il Lecce e passano
solo nel 2˚ tempo. Nel finale miracolo del portiere
NOTE spettatori 62.477 per un incasso di 2.004.856 euro.
Angoli 3-6. In fuorigioco 3-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 4’.
POSSESSO PALLA
INTER 69%
CROSS
LECCE 31%
TIRI IN PORTA
LECCE 23
TIRI FUORI
IIII
INTER 4
INTER 11
Pazzini decide
Julio Cesar salva
Ora sfida al Milan
per il sorpasso
I IIII
LECCE 1
INTER 4
I
LECCE 1
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0-0
SECONDO TEMPO
5’ Pandev smarca Sneijder ma il tiro
precipitoso risulta centrale
6’ Uscita provvidenziale di Julio Cesar su
Mesbah sbucato in area solo soletto
17’ Corvia al volo su cross di Mesbah: fuori
20’ Punizione di Sneijder di poco fuori
36’ Giacomazzi manca il tiro a centro area
6’ Sneijder dalla trequarti trova sul dischetto
Pazzini che incorna ma Rosati gli nega il gol
c GOL! 7’ Sneijder serve Pandev che di prima
appoggia su Pazzini il quale controllando di
petto si porta davanti a Rosati e lo brucia
39’ Bertolacci calcia un rigore in movimento
su assist di Olivera: Julio Cesar vola e respinge
BENEFICIENZA
MILANO (l.t.) Yuto Nagatomo
vola oggi in Giappone per
abbracciare i suoi cari e giocare
(il 29 a Osaka) l’amichevole
benefica contro le stelle della
J League per le popolazioni
colpite da terremoto e tsunami.
Poi il derby: «Giocarlo sarebbe
un sogno. Vincerlo ancora di
più» dice prima di partire.
Yuto in Giappone
per un’amichevole
Sneijder e Pandev «sommergono» in un abbraccio Pazzini, match-winner a San Siro con il Lecce PHOTOVIEWS
NICOLA CECERE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dZona sorPAZZO. Un
guizzo del centravanti e il derby diventa finale scudetto. Se il
Milan ha dilapidato (con gravi
colpe) un vantaggio che era di
tredici punti alla diciottesima
giornata, va dato atto all’Inter
di Leonardo di aver coronato
una rincorsa ispirata più dal
cuore e dalla determinazione
che dalla logica anche perché alla venticinquesima i rossoneri
vantavano ancora otto lunghezze. La carica psicologica dell’allenatore, il suo entusiasmo contagioso, hanno inciso in modo
rilevante sulla rimonta. Da
adesso però ci si attende da Leo
anche una gestione impeccabile di uomini e moduli: ieri il Lecce è stato in partita sino al 94’
quando l’allenatore ha mandato in campo Stankovic per guadagnare quei quindici secondi
verso il fischio finale...
Reduci Stankovic non stava benissimo, d’accordo. Però Nagatomo, Mariga e Kharja, se calati
a tempo debito nella contesa,
avrebbero potuto dare quel necessario contributo atletico a
una squadra che schierava nove spremutissimi reduci dall’impresa di Monaco. Il non aver
adottato in partenza un modulo diverso (escludendo
Sneijder o Pandev) e la mancanza di innesti durante la gara
(primo cambio dopo 75’) sono
decisioni della panchina che
hanno contribuito a creare in
campo un clima angoscioso, da
imminente beffa. Tipo quella
cui San Siro aveva assistito domenica scorsa ad opera dell’ormai retrocesso Bari sulla capolista, per intenderci: sempre di
formazioni pugliesi trattasi... E
se Julio Cesar non avesse avuto
un riflesso felino quando Berto-
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Il Pazzo e l’arte
della pazienza
«Ce l’ha solo
chi è così forte»
Ha segnato 6 gol su 6 nel secondo tempo,
quando l’Inter ha guadagnato 19 punti
Giampaolo Pazzini, 26 anni, s’infila in area e
realizza il gol che decide la partita SANTI
ANDREA ELEFANTE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
lacci ha calciato un rigore in movimento (84’), staremmo proprio commentando un’incredibile frenata nerazzurra arrivata
proprio sul più bello.
Dorando Ma un’occasione del
genere proprio non la si poteva
fallire e la squadra di Moratti,
sia pure soffrendo tantissimo,
ha portato a termine la missione. E allora celebriamo a dovere la prodezza di Pazzini che
nelle vesti del caritatevole giudice che aiutò lo sfinito Dorando Pietri sul traguardo della maratona olimpica del 1908, ha
trascinato l’esausta truppa interista al di là del coriaceo ostacolo leccese, innalzato da De Canio col realismo dei disperati:
nove uomini dietro la linea della palla e tanti raddoppi sugli
esterni.
Invasione Questa rinuncia al
MANO FATALE
Lucio ammonito
Salterà il derby
(cen) Altri casi di moviola oltre
al gol di Pazzini: ok giudicare
involontario un mani di Zanetti
attaccato al corpo. Orsato,
poi, risparmia il giallo a
Mesbah e Thiago Motta.
Giusto, invece, quello mostrato
a Lucio per un netto fallo di
mano volontario che blocca
una ripartenza pericolosa del
Lecce. Il difensore, diffidato,
salterà il derby.
gioco (ma non ai contropiede,
alcuni assai insidiosi) degli avversari ha indotto l’Inter a una
tattica di invasione della metà
campo giallorosa attraverso un
possesso palla attuato però a ritmi da allenamento. Il che ha generato un primo tempo assolutamente privo di emozioni. La
squadra milanese si muoveva
come fosse in apnea: tocchi brevi, scontati. Diciotto uomini raccolti in sedici metri, infilati in
un imbuto privo di buchi laterali. A frenare le cadenze era soprattutto Thiago Motta, che peraltro non trovava sbocchi immediati a causa della staticità
di Pandev e Sneijder e del pomeriggio tremendo vissuto da
Maicon, semplicemente inespressivo. E’ noto come il terzino brasiliano rappresenti di solito una fonte di gioco fondamentale, alla quale i centrocampisti fanno sovente ricorso. Ieri
Mesbah, che presidiava quel
fronte, ha fatto un figurone.
Concedendosi pure insidiose incursioni.
Prodezza Dalla parte del binario mancino Eto’o-Zanetti le cose hanno preso a funzionare,
per merito principale del dinamismo del capitano (assente a
Monaco...), soltanto dopo che
Pazzini aveva sbloccato, con
uno spunto personale, il pericoloso stallo. L’episodio decisivo
capita al 7’, cinquanta secondi
dopo che lo stesso Pazzini (al
sesto gol in dieci partite) si era
visto deviare dal portiere un colpo di testa a botta sicura.
Sneijder appoggia su Pandev
che smista subito sul Pazzo il
quale, con uno stop di petto a
seguire, scavalca i difensori e si
presenta davanti al portiere,
che stavolta non può fare il miracolo. Il resto è tenace resistenza. E così ora l’Inter è finalmente padrona del suo destino: se
vince il derby, va in testa.
LA MOVIOLA
di Francesco Ceniti
2
Regolare il gol dell’attaccante
Ma il Milan protesta:
su Ibra valutazione diversa
MILANO dI gol della perseveranza, la vittoria della pazienza, la
rimonta della costanza. Perché
questa stagione dell’Inter è nata così, e quella di Giampaolo
Pazzini anche: tutto è cominciato dopo; molto succede dopo,
quando l’alba delle partite è già
ricordo da un po’.
Tutto nel secondo tempo Nessuna squadra guadagna punti nella ripresa come l’Inter: +19 rispetto ai primi tempi, e Pazzini
sa perché. «Perché chi gioca
contro di noi prova a mettersi
lì, si chiude, spende energie, si
stanca: e così, nel secondo tempo, si allarga, si allunga, concede qualche spazio in più». É lì
che si butta il Pazzo: 6 gol con
l’Inter, 6 gol segnati nel secondo tempo, 6 gol tutti decisivi, a
loro modo. La doppietta all’esordio per rimontare il Palermo, la rete di Bari per iniziare a
chiudere il sipario, il gol-vittoria a Firenze, quello contro il
Genoa per riaprire la partita e
far venire giù l’argine rossoblù.
Stesso stadio, stessa area. Cambia, però, il giudizio
dell’arbitro. Di che cosa stiamo parlando? Del gol
segnato ieri da Pazzini (convalidato) e quello
realizzato da Ibra otto giorni fa contro il Bari
(annullato e svedese ammonito). Il Milan si lamenta,
valutando le azioni identiche e facendo notare la
diversa interpretazione del regolamento.
Chiariamo il nostro pensiero: le due azioni sono
diverse e quindi sono corrette le decisioni di Orsato
e Brighi. Partiamo dalla rete vincente di Pazzini
(foto in alto) contro il Lecce: a creare sospetti in
diretta è il movimento del braccio che sembra
toccare il pallone. Rivisto alla moviola, però, si
capisce come lo stop sia di petto. A voler essere
perfezionisti ci sono una paio d’inquadrature che
lasciano minimi dubbi, ma la sensazione è che non
ci sia fallo. La scena si capovolge se la
confrontiamo con l’azione di Ibra (foto in basso): in
quel caso il replay confermava l’impressione avuta
a velocità normale col braccio del milanista
fondamentale per addomesticare il pallone.
La pazienza dei forti E poi la sentenza di ieri, quando la salita
iniziava a farsi fin troppo ripida: «Prima della partita ce
l’eravamo detto: "Quest’occasione ce la siamo cercata,
ce la siamo sudata e ora, dopo tutta ’sta fatica, non
possiamo sprecarla. Sapevamo di dover avere
pazienza e l’abbiamo
avuta. Perché la forza di questa squadra è sapere quanto è forte: è questa
consapevolezza
che ci permette
di non avere fretta». A lui in verità è
successo un po’ tutto
in una volta: «In due mesi,
un sacco di cose: ho assaggiato
il momento più bello della mia
carriera e posso sperare di vincere subito qualcosa. Abbiamo
fatto una cosa straordinaria recuperando tanti punti al Milan
e adesso possiamo giocarcela fino alla fine per lo scudetto».
y
LO SPRINT
VERSO
IL TITOLO
CLASSIFICA
1. Milan 62
2. Inter 60
3. Napoli 59
4. Udinese 56
CALENDARIO
31ª giornata
Milan-Inter
(2 aprile)
Napoli-Lazio
(3 aprile)
Lecce-Udinese
(3 aprile)
32ª giornata
Fiorentina-Milan
Inter-Chievo
Bologna-Napoli
Udinese-Roma
Era petto pieno A cominciare
dal derby: «Il mio primo derby e
non vedo l’ora che arrivi, ma
33ª giornata
non sarà quella partita a decideMilan-Samp
re il campionato: dopo, ce ne saParma-Inter
ranno altre sette. Peccato non ci
Napoli-Udinese
sia Lucio, la sua è stata una cosa
istintiva, ma lo capisco: ero diffi34ª giornata
dato anche io, e ogni tanto nei
Brescia-Milan
contrasti mi veniva da pensarInter-Lazio
ci». Ma non quando è andato a
Palermo-Napoli
stoppare quella palla, immagiUdinese-Parma
nando già l’1-0: «Non mi sono
neanche accorto delle proteste
35ª giornata
del Lecce perché non mi ha neMilan-Bologna
anche sfiorato il pensiero di
Cesena-Inter
averla presa irregolarmente:
Napoli-Genoa
forse a ingannare è stato il movimento che ho fatto con il brac- Fiorentina-Udinese
cio per darmi la spinta, ma quel36ª giornata
lo era petto pieno, alto, vicino
Roma-Milan
alla spalla».
Inter-Fiorentina
Lecce-Napoli
E ora che torna Milito? Era anUdinese-Lazio
che l’8˚ gol personale al Lecce
(su 102 gol totali), il 6˚ segnato
37ª giornata
a Rosati: «Cerco di prendermi le
Milan-Cagliari
mie soddisfazioni in campionaNapoli-Inter
to, visto che in Champions non
Chievo-Udinese
posso stancarmi, anche se
lo farei volentieri: marte38ª giornata
dì a Monaco, in tribuUdinese-Milan
na, ho sofferto tanInter-Catania
to». Un gol più «sporJuve-Napoli
co» di quelli belli
che segna di solito:
«Veramente è un
po’ che ne faccio così, e comunque bello o sporco va sempre bene, e vale sempre uno». Varrà an- Q
che una maglia per Giampaolo
il derby, ora che Pazzini, 26 anni,
torna Milito? «Ah è alla prima
perché, volete met- stagione
termi a sedere subi- nell’Inter
ANDREOLI
to?».
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
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SERIE A 30a GIORNATA
LE PAGELLE
di NICOLA CECERE
INTER CHIVU IMPECCABILE AL CENTRO
LECCE BERTOLACCI FALLISCE IL PAREGGIO
6
6
Doveva
vincere e ha
vinto:
missione
compiuta con
gran fatica
a6
h7
Leonardo
Pazzini
Dopo quel primo tempo di stenti
ci si aspettava un suo
intervento a modificare la
situazione. Ma preferisce non
toccare nulla: vince soffrendo.
Premiamo l’importanza del suo gol
(peraltro di eccellente fattura) che
permette all’Inter di piombare sui
rivali cittadini proprio alla vigilia di
un derby che così diventa elettrico
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
Una difesa
sempre
ordinata e nel
finale la palla
del clamoroso
pareggio
a6
h 6,5
De Canio
Mesbah
Si affida a un catenaccio
mobile, nel senso che ne tiene
nove dietro la linea del pallone e
poi ne spedisce tre o quattro
negli spazi. E crea allarmi.
Segue Maicon praticamente a
uomo, annullandolo. Poi si prende il
lusso di insidiosi inserimenti
accentrandosi per sfruttare il
fattore sorpresa. Pedina preziosa.
L’ALLENATORE
IL MIGLIORE
7
5
5,5
7
6
6,5
6,5
6
5,5
5,5
6
Julio Cesar
Maicon
Lucio
Chivu
Zanetti
Cambiasso
Rosati
Tomovic
Fabiano
Ferrario
Brivio
Vives
Un’uscita su
Mesbah nel
primo tempo,
ma soprattutto
la parata su
Bertolacci a 6’
dalla fine e
perciò decisiva.
E’ quello più giù
di corda. Fa
mancare alla
squadra un
fondamentale
sbocco nella
manovra. Va
ricaricato.
Si autoesclude
dal derby con
un fallo di mani
forse istintivo.
Lascia buchi e
rogne da
sbrigare al
povero Chivu.
Riportato nel
ruolo di
centrale risulta
impeccabile in
ogni intervento.
Una bella
conferma in
vista del derby
Gioca terzino.
Primo tempo di
rare e scontate
scorribande. Si
scuote nella
ripresa, dove
aggredisce e
gestisce bene.
Il più lucido,
continuo e
costruttivo in
mezzo al
campo. Un
punto di
riferimento
costante.
Con un riflesso
da felino nega a
Pazzini il gol
sessanta
secondi prima
della stoccata
decisiva su cui
non può niente.
Quando gli
arriva davanti
Eto’o, ha
sempre
compagni che
lo aiutano. Così
se la cava.
(Donati s.v.)
Subito rude,
poi diventa
corretto. Ma
concede a
Pazzini le
occasioni per
incidere sul
match.
Come il suo
compagno di
reparto regge
bene nel primo
tempo, salvo
farsi bruciare
da Pazzini a
inizio ripresa.
Dalal sua parte
arriva, e
nemmeno
spesso, la
controfigura di
Pandev: non è
un’impresa
contenerlo.
Centromediano
metodista, si
sarebbe detto
una volta.
Ovvero argine
supplementare
e pure rampa
di lancio
6
5,5
5,5
5,5
6
5,5
s.v.
6,5
5,5
5,5
5,5
s.v.
s.v
Thiago Motta
Pandev
Sneijder
Eto’o
Coutinho
Kharja
Olivera
Giacomazzi
Bertolacci
Corvia
Jeda
Piatti
Tocca tanti
palloni di prima,
ma in modo
banale, spesso
all’indietro. E la
squadra gira
sotto ritmo.
Spento. L’eroe
di Monaco
forse ha
festeggiato
troppo. L’unica
buona idea è il
passaggio gol.
Ecco un altro
reduce privo di
energie prima
mentali e poi
fisiche. Una
punizione, un
cross. Pochino.
Spremutissimo.
Se la cava con
la classe e
l’orgoglio, ma
non incide.
(Stankovic
s.v.)
Venti minuti nel
finale a
confermare la
sensazione di
precedenti
uscite: è
troppo leggero.
In campo per
10 minuti.
Poteva essere
utilizzato prima
per rinvigorire
un reparto
esausto.
Si fa preferire
nella fase di
contenimento
ma sa pure
creare l’azione
del possibile
pareggio
Becca il giallo
(salta l’Udinese)
per un eccesso
di agonismo
inspiegabile.
Cicca una palla
gol al 36’
A 6’ dalla fine
Olivera gli
recapita un
assist al bacio:
tiro pronto, ma
proprio sul palo
di Julio Cesar
Un sinistro al
volo, non
distante dalla
porta, su cross
di Mesbah. Poi
tanto vigore ma
Chivu lo frena
Una decina di
minuti. Però
con lui in
campo la
squadra crea le
premesse del
gol dell’1 1
Se Brivio non
ha chiesto il
cambio, non si
riesce a capire
perché uno
debba entrare
al novantesimo
TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Non accoglie, giustamente, la protesta di Rosati sul gol. Poi Musolino commette un errore. La partita non presenta situazioni difficili. Copelli 6,5-Musolino 5,5
GLI EURORIVALI
LECCE IL TECNICO
Lo Schalke k.o.
A Leverkusen
2-0 in mezzora
De Canio:
«Noi salvi
di sicuro»
In Bundesliga, lo Schalke
proprio non va. La prossima
avversaria dell’Inter nei quarti
di Champions incassa la
dodicesima sconfitta in
campionato: in casa del
Leverkusen, che con questa
vittoria accorcia a 7 lo
svantaggio dalla capolista
Borussia Dortmund, lo Schalke
affonda in nemmeno mezz’ora,
stesa dal gol dello svizzero
Derdiyok (19’) e dall’autorete di
Metzelder (27’) su un cross di
Renato Augusto, restando al
decimo posto ma a soli 5 punti
dalla zona pericolo. Le parate di
Neuer hanno tenuto a galla la
squadra di Gelsenkirchen,
pericolosa soltanto in avvio con
Edu e a inizio ripresa con i
tentativi di Gavranovic e Raul.
Impossibile vedere la mano di
Rangnick, ingaggiato giovedì ma
ieri sostituito in panchina dal
«secondo» Eichkorn. Il nuovo
tecnico guiderà dal campo la
squadra soltanto una volta
prima di incontrare l’Inter, il 1˚
aprile in casa del St. Pauli, dopo
la sosta per le nazionali. Intanto
Magath, esonerato dallo
Schalke e subito passato al
Wolsfburg, ha ricominciato con
un 1 1 nello scontro salvezza a
Stoccarda.
27a GIORNATA Ieri:
Leverkusen Schalke 2 0,
Stoccarda Wolfsburg 1 1.
CLASSIFICA Borussia
Dortmund 62; Leverkusen 55;
Hannover 50; Bayern 48; Mainz
44; Norimberga 42; Amburgo
40; Friburgo 37; Hoffenheim 36;
Schalke 33; Werder, Colonia
32; Eintracht, Kaiserslautern 31;
Stoccarda 29; St. Pauli 28;
Wolfsburg 27; Borussia M. 23.
«K.o. per un colpo
di un campione»
MILANO d«Siamo attaccati al
treno-salvezza e siccome abbiamo vitalità e voglia di giocare
sono sicuro che ne usciremo,
che ci salveremo». Luigi De Canio non piange davanti alla
sconfitta numero 16. «Se ho un
rimpianto? Non abbiamo fatto
la partita che avremmo dovuto
fare, ma davanti a una grande
squadra c’è da dire che siamo
riusciti a limitare i pericoli e a
rimanere sempre in partita. Il
gol di Pazzini irregolare? Se
l’ha toccata col braccio e l’arbitro non ha visto, bé, pazienza.
Oggi abbiamo perso per l’acuto
di un grande campione, ecco
tutto». Campione che non si è
aiutato col braccio.
Svirgolata-gol É la sesta sconfitta consecutiva del Lecce a San
Siro: ma c’è stata sempre sofferenza per i nerazzurri, anche
sul finire quando Julio Cesar
ha neutralizzato Bertolacci.
«Se l’avesse svirgolata - dice De
Canio riferendosi a quella occasione -, avrebbe fatto gol. Comunque sia, la squadra mi ha
molto soddisfatto: ci ha sempre provato e ha appunto avuto anche la possibilità di pareggiare. Ho fiducia, questi ragazzi faranno bene: anche nell’andata abbiamo avuto difficoltà,
ma sapevamo che questo sarebbe stato il nostro campionato.
Troveremo i punti per venirne
fuori».
m.d.v.
R
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SERIE A 30a GIORNATA
Leo: «E se vinciamo
le prossime 8 gare...»
Il tecnico aggiunge: «Non è facile, ma ne siamo in grado
Il derby? Dipende dalle nazionali. Un grazie ai giocatori»
MATTEO DALLA VITE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dOtto sorrisi su otto
a San Siro, 8 gare 8 vittorie:
avanti così potrebbero diventare 12 successi in casa come accadde a Invernizzi nella stagione 1970-71, quella della rimonta sul Milan. Corsi, ricorsi
e rincorse. E il resto è già un
viaggio sulla macchina del
tempo: destinazione 2 aprile
2011, Madonnina-Day.
Nazionali, serve buon senso Leonardo viaggia alla velocità
delle luce, dal -13 del 6 gennaio al -2 odierno: l’interruttore
decisivo potrebbe essere Milan-Inter. «Il derby - fa Leo -?
Egoisticamente mi dispiace solo che ci sia il giro delle nazionali, quello è il vero problema,
anche se ho il massimo rispetto delle gare ufficiali. Però la
situazione mi preoccupa, perché qualcuno arriverà due
giorni prima del derby, ed è un
peccato. Chiedere di risparmiare i nostri giocatori? Non
scherziamo: serve buonsenso,
lo usiamo qui e speriamo che
lo usino anche le nazionali».
y
FILOTTI
RECORD
IN CASA
Ecco gli allenatori
dell’Inter che
hanno ottenuto le
strisce vincenti
più lunghe in casa
in uno stesso
campionato:
12 vittorie
Cappelli (’49-50)
Invernizzi (’70-71)
11 vittorie
Weisz (’29-30)
Mancini (’07-08)
10 vittorie
Fossati (’14-15)
Mancini (’06-07)
9 vittorie
Viola (’28-29)
Olivieri (’50-51)
Herrera (’60-61)
8 vittorie
Leonardo, 41 anni, con una striscia vincente di otto partite di fila in casa, è già entrato nella storia del club nerazzurro LIVERANI
Derby, né decisivo né finale Naturalmente ci sono idee inerenti all’ottava vittoria («Il Lecce
ha fatto bene quel che voleva
fare, compatta con ripartenze:
se non hai testa una partita così non la vinci»); ovviamente
c’è una difesa di Pazzini («Il
suo braccio va all’indietro, lui
la spinge in avanti col petto:
Pazzo fa gol quando c’è battaglia!»): ma è altrettanto inevitabile che il derby sia qualcosa
di magnetico già da ora. «Il
Weisz (’32-33)
Herrera (’62-63)
Leonardo (’10-11)
V
Invernizzi
Ha guidato l’Inter
dal ’70 al ’73
derby non è una finale, perché
dopo mancheranno altre 7 partite. Semmai, se è decisivo, lo
è soprattutto a livello mentale, ma non per la classifica».
Rispetto e ascolto Siamo arrivati in una posizione ottima,
abbiamo fatto una rincorsa
bella. Lucio salterà il derby? E’
un dispiacere, è stato istintivo
ma non ha fatto un’ingenuità.
Però cosa fai: lo lasci giù col
Lecce? Oggi era la partita più
importante. Ho pensato a Materazzi che si è allenato molto
bene, ma poi Lucio e Chivu ha
fatto una grande gara. Come
ho detto più volte, l’Inter c’è,
ho un gruppo fantastico che
oggi ha vinto con rabbia, testa
e pazienza. Da quando sono arrivato cosa ho dato e ricevuto?
Ho cercato di dare un mio impianto e una mia idea in un
gruppo che ha vinto tanto e
che ha ancora voglia di fare la
"guerra": fra noi si è creata
un’armonia speciale che i risultati hanno aiutato. Io non ho
inventato niente: ho trovato
un gruppo aperto a tutto che
mi ha dato rispetto e ascolto».
Berlusconi e le altre 8 «Se vincere il derby servirebbe a far ricredere Berlusconi? Ma no, io
vivo d’amore e guardo avanti:
se mi volto, vedo quei 13 anni
e devo ringraziare, resta tutto
dentro di me, solo cose positive». Zanetti dice «adesso dipende tutto da noi, come volevamo», e vincendole tutte...
«E’ vero, ma fare 8 vittorie di
fila mica è facile... Però siamo
in grado di farle, perché la testa c’è e oggi si è vista». Due
settimane al derby: si parte.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
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SERIE A 30a GIORNATA
LUCA TAIDELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO dIl calcio è strano per-
ché l’inerzia può pesare più della classifica. L’Inter viaggia
con il vento in poppa mentre il
Milan è finito in una zona di bonaccia. Ecco perché lo stesso
Massimo Moratti, malgrado il
-2, si «rassegna» al ruolo di favorito nel derby. «Temo l’esperienza del Milan e il fatto di
avere il pronostico dalla nostra
perché si entra in campo con
uno spirito diverso - spiega il
presidente -. Lo sento dire in giro, io dico di no anche per scaramanzia, ma in questo mo-
Il presidente:
«Pazzini? L’abbiamo
preso proprio per
"aprire" le partite.
Che cosa temo del
Milan? L’esperienza»
Moratti e il derby:
«Mi spaventa
essere favorito»
«Non vorrei dirlo per scaramanzia, ma è così.
Il bello di Leo è che rischia. Peccato per Lucio»
Julio Cesar «A volte sbagli, in altre salvi tutto»
mento è abbastanza naturale
vederla così. Sarà una partita
emotivamente importantissima e difficile per entrambe le
squadre».
Lucio, Chivu e il ballerino... Contro i rossoneri mancherà Lucio, in diffida e ammonito ieri
per un fallo di mano abbastanza inutile a metà campo. Ma
vai a comandare l’istinto di un
braccio alzato quando il pallone ti scavalca. «Peccato, è stato
un momento di distrazione commenta Moratti -, ma con
quattro diffidati ci stava che
succedesse». Complimenti pu-
Julio Cesar salva il risultato a pochi minuti dalla fine respingendo un tiro ravvicinato di Bertolacci KINESMILANO
re per Pazzini ed Eto’o, utile anche senza segnare. «Pazzini
l’abbiamo preso proprio per
"aprire" le partite. Eto’o è straordinario come professionalità, continuità, gol, inserimento nel gruppo. Sembra un ballerino, ha questo fisico particolare per cui pensi di doverlo preservare. Ma credo che ami abbastanza se stesso da sapersi
conservare».
Leo, Ibra e Sanchez Moratti in
compenso conserva il sorriso
pensando a Leonardo. «Se
quando l’ho preso mi sarei immaginato di arrivare al derby
con la possibilità del sorpasso?
Non facevo calcoli, ma avevo
molta fiducia in lui e sognare
nel calcio non fa mai male.
Non so se l’ho pensato, ma Leo
sì perché a -2 ci è arrivato. Se è
stata una risposta all’arrivo di
Ibra al Milan? Intanto in cambio è arrivato Eto’o. Un po’ spiace che Ibra sia finito a un’avversaria, ma ci ha dato tantissimo,
risultando decisivo in tre scudetti. E la sua assenza il 2 aprile può pesare. Ho scelto Leo
perché in un momento di poco
entusiasmo speravo portasse
un’aria nuova. E’ stato pronto
a rischiare e per questo lo apprezzo ancora di più». Quasi
come Sanchez, gioiellino dell’Udinese. «Il cileno è fantastico. Bravo Guidolin a esaltarne
le doti. Ora non sarà facile arrivare a Sanchez».
Parola di Chivu Chiusura per il
migliore in campo. «Chivu è
stato strepitoso, speriamo che
possa ripetersi nelle prossime
gare». L’interessato spiega:
«Ho sempre detto che in quel
ruolo do il meglio. Poi è chiaro
che serve sono disposto a fare
anche il portiere. Ora arriva la
sosta per le nazionali. Speriamo che tutti tornino sani. In
passato spesso abbiamo avuto
delle brutte sorprese. La partita contro il Lecce è stata molto
difficile. Anche perché ha pesato la Champions». La testa però è già al derby. E Chivu lancia un messaggio molto chiaro: «Quella contro il Milan sarà
una gara decisiva. Ma anche
per loro. Non capisco perché
tutti dicono che solo noi non
possiamo sbagliarla».
Julio Cesar conserva A dare fi-
Chivu: «Da difensore
centrale rendo di più.
Derby decisivo, ma a
questo punto anche il
Milan non potrà
sbagliare partita»
ducia all’ambiente c’è anche
l’aver ritrovato il vero Julio Cesar dopo le papere di Coppa.
«Grazie ai tifosi, la loro accoglienza dopo Monaco è stata
fantastica - spiega il brasiliano
-. La parata su Bertolacci? La
vita del portiere è così: una volta si sbaglia, l’altra si salva il
risultato. E questa è una vittoria fondamentale. Ora guardo
con fiducia al derby. Il Milan è
una grandissima squadra, sarà
una partita speciale, ma non
decisiva perché mancheranno
ancora tante giornate. Certo
che vincerlo sarebbe un bel
passo in avanti».
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SERIE A
il commento
x
di ALBERTO CERRUTI
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TUTTO APERTO
PER 4 SQUADRE
L’Inter mai così vicina al Milan
ma sognano anche Napoli e Udinese
La primavera anticipata di Leonardo sembra
il bocciolo di una nuova stagione, per
dimenticare il lungo inverno al comando di
Allegri. Potenza di due opposti 1-0: quello del
Palermo che affonda il Milan, e quello contro
il Lecce che alimenta la rincorsa dell’Inter,
arrivata a 2 punti dalla capolista, per la
prima volta a portata di sorpasso nel derby
verità del 2 aprile.
L’ultima sosta, per l’impegno della Nazionale
in Slovenia, congela l’attesa per lo sprint
scudetto, ma non i giudizi su questo
campionato, tanto modesto per il livello
tecnico, quanto appassionante per i continui
colpi di scena. E proprio perché il
dopo-mondiale ha riservato spesso vincitori
inattesi (Roma ’83, Napoli ’87, Sampdoria ’91)
oppure diversi dai campioni in carica
(Juventus ’95, Milan ’99), non è giusto
sottovalutare il Napoli, che batte il Cagliari
con una doppietta di Cavani riportandosi a
meno 3 dal Milan. E soprattutto sarebbe
pericoloso snobbare la lanciatissima
Udinese, unica imbattuta nel 2011 e senza
gol al passivo nelle ultime 7 gare, salita a
meno 6 dalla capolista dopo il 2-0 al Catania,
a parità di punti finali già in vantaggio nei
confronti diretti con l’Inter, con la possibilità
di esserlo anche con il Milan, se lo batterà in
casa dopo il 4-4 di San Siro.
Almeno fino al derby, però, il primato è un
affare riservato alle milanesi, mai così vicine
da quando Leonardo è subentrato a Benitez,
perché alla vigilia della sfida d’andata il
Milan era a +3 sui nerazzurri, diventato +6
dopo il rigore di Ibra. Con 8 successi su 8 a
San Siro, Leonardo ha eguagliato la serie di
Helenio Herrera (’61 e ’63), con la possibilità
di raggiungere il record di Invernizzi, a
quota 12 nel 1971, anno dello storico sorpasso
proprio sul Milan, dopo l’esonero di un altro
straniero, Heriberto Herrera.
Più dei ricorsi storici, a far sperare i
nerazzurri ci sono il venticello che aiuta a
risolvere partite sofferte come ieri, e
soprattutto l’improvviso calo della capolista.
Già appannato contro la Juve, quando ha
vinto l’ultima volta con la «ciofeca» di
Gattuso, il Milan fatica a segnare con e senza
Ibrahimovic. Ma è chiaro che in prospettiva
derby la squalifica dello svedese pesa più di
quella di Lucio, perché Pato è irriconoscibile,
mentre Cassano è fin troppo riconoscibile nei
suoi imbarazzanti limiti atletici. Anche se
nemmeno il miglior Ibra può inventare gol,
se continuano a mancare le accelerazioni
di Boateng e soprattutto la fantasia di Pirlo,
dimenticato troppo in fretta. Perché la classe
non ha età, come insegnano i grandi vecchi
Totti e Del Piero.
y
L’eliminazione dalla Champions ha lasciato il segno?
«No, perché col Tottenham abbiamo dimostrato di essere in
salute. Con il Bari abbiamo
avuto poca fortuna, però quando fai un punto in due partite
devi essere preoccupato. Non
ci sentiamo svantaggiati, però
l’Inter ha dalla sua la convinzione che deriva dai risultati».
AGENDA
PIENA
PER TUTTI
Il Milan può
cominciare a
lavorare per il
derby martedì,
ma senza molti
giocatori, a
cominciare
dall’azzurro
Cassano.
La sorprende che l’ex milanista Leonardo abbia conquistato l’Inter in così poco tempo,
più di quanto fosse riuscito
con voi?
A RIPOSO
Robinho
che non è stato
convocato dal
Brasile
d’accordo con il
giocatore. Con i
verdeoro ci
sarà Thiago
Silva. Il Brasile
gioca domenica
(amichevole con
la Scozia, a
Londra). Da
valutare Pato
DOPPIO
TURNO
per Van
Bommel e
Emanuelson,
impegnati con
l’Olanda contro
l’Ungheria (il 25
a Budapest, 29
ad Amsterdam).
Una gara contro
la Moldova per
Ibrahimovic,
squalificato per
il derby. Due
amichevoli per il
colombiano
Yepes.
I GIOVANI
Merkel
giocherà due
partite con la
Germania Under
19, Didac Vilà e
convocato dalla
Spagna Under
21.
AFRICANI
Boateng
e altri (Strasser
della Sierra
Leone e il
nigeriano
Oduamadi) sono
impegnati nelle
qualificazioni
alla coppa
d’Africa.
Rino Gattuso, 33 anni, è al Milan dal 1999. In rossonero ha vinto tutto, dallo scudetto al Mondiale ANSA
«Leo con noi aveva fatto un
buon lavoro e il valore dell’Inter non si discute. Avevano
avuto delle difficoltà con Benitez ma non potevano essere diventati dei brocchi. Mi fa un effetto strano vederlo dall’altra
parte, ma ognuno fa le sue scelte. I risultati gli danno ragione, ma io al derby darò il massimo perché voglio vincere, non
perché c’è lui in panchina».
GATTUSO
Alcuni dicono che il gol di Pazzini al Lecce somigli a quello di
Ibrahimovic al Bari, quindi fosse da annullare.
«Sì, c’è la paura
che lo scudetto
ci scappi via»
Gattuso un giorno potrebbe
andare all’Inter?
«Spero che Cassano decida il derby: può tirarci
fuori da guai. Balotelli al Milan? Meglio Kakà...»
DAL NOSTRO INVIATO
FABIANA DELLA VALLE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MONTECARLO (Monaco) dPorto di
Fontveille, nel cuore del Principato. Luci soffuse, atmosfera
suggestiva, foto e disegni che
ricordano la sua Schiavonea.
E’ l’Osteria del Mare, il nuovo
ristorante che Gennaro Gattuso ha inaugurato ieri con i soci
Davide Ranucci, i fratelli Bianchi e Mimmo Tallerico. «Se fossi un pesce vorrei essere un
rombo. Anche se qualcuno
può pensare che somiglio a
uno scorfano».
x
ha detto
SUL MOMENTO NO
A Palermo tutte le volte
che abbiamo messo
palloni in area non c’era
nessuno a buttarla dentro.
Se i più pericolosi siamo io
e Flamini è segno che c’è
qualcosa che non va
Gattuso, avete paura che lo
scudetto scappi via?
«E’ un dato di fatto. Potevamo
andare a +7 e invece ci ritroviamo a +2 prima del derby.
E’ da 10 giorni che le cose ci
vanno per traverso. Se il campionato è riaperto è colpa nostra, però il destino è nelle nostre mani. Il derby sarà decisivo: dobbiamo prepararlo bene
più di testa che di gambe».
«Credo nella buonafede degli
arbitri».
«Va bene tutto, ma questo no.
Piuttosto preferirei mettermi
a lavorare in cucina. Non si gioca con i sentimenti. Il Milan è
casa mia, vorrei restare qui».
Mercato: meglio il ritorno di
Kakà o l’arrivo di Balotelli?
«Kakà. Ha fatto la storia del Milan, se è così amato significa
che si è comportato bene. Noi
lo aspettiamo. Vedo difficile
l’arrivo di Mario, pochi mesi fa
è andato al City per molti soldi, perché dovrebbe tornare indietro così presto?».
Ibrahimovic ha raccontato
che lei è uno dei pochi a sgridarlo quando sbaglia.
«Zlatan pretende molto da se
stesso e si aspetta che gli altri
diano in campo tanto quanto
lui. Ma non è possibile, perché
non tutti hanno il suo talento.
Io gli ho detto: "Ibra, se tutti
fossimo forti come te non guadagneresti così tanto"».
Nesta smetterà a giugno?
Senza Ibrahimovic s’aspettava di più da Pato e Cassano?
«Mi aspetto di più da tutta la
squadra. E mi fa rabbia che a
Palermo tutte le volte che abbiamo messo palloni in area
non c’era nessuno pronto a
buttarla dentro. Se io e Flamini siamo stati i più pericolosi
c’è qualcosa che non va».
«Lui ci gioca su questa storia
degli acciacchi. Smetterà tra
due-tre anni, come me».
Chi sarà l’uomo derby?
«Mi piacerebbe che la partita
la decidesse Cassano. Ora è
sul banco degli imputati però
ha le qualità per tirarci fuori
dai guai».
IL CASO DOPO I FISCHI DI SABATO E LA REAZIONE DELL’ALLENATORE
LAZIO-CESENA 1-0
Lotito blocca Reja: «Resterà alla Lazio»
Assist di Mauri
per Zarate gol
Cesena al tappeto
Ma se la situazione
non dovesse
cambiare, il tecnico
potrebbe mollare
STEFANO CIERI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
ROMA d Paradosso Lazio. La
squadra biancoceleste è in piena corsa per la Champions, ha
l’Europa League in cassaforte,
ha migliorato di 22 punti la
sua classifica rispetto a un anno fa, eppure il suo allenatore
è in discussione. Sì, proprio co-
sì. A Edy Reja non è bastato il
miracolo-salvezza della scorsa
stagione e l’incredibile campionato in corso per far breccia
nel cuore dei tifosi laziali. Non
sono bastati qualcosa come 78
punti in 45 partite, alla media
di 1,73 a gara. Non è bastato
un cammino, in questo torneo, che in tutta la storia del
club è inferiore solo a quelli (irripetibili) dell’era Eriksson.
Non è bastato perché il tecnico
goriziano ha perso quattro derby su quattro, un’onta che in
una città come Roma probabilmente non sarebbe cancellata
neppure dalla vittoria dello
scudetto.
Avanti assieme Un paradosso,
appunto. Un paradosso che
amareggia non poco zio Edy.
«Non so quanto potrò reggere
questa situazione», si è lasciato scappare nel dopo-gara di
sabato. Una partita, quella col
Cesena, che era iniziata con i
fischi al tecnico e ai suoi giocatori da parte dell’Olimpico. Episodio peraltro non nuovo, visto che già nelle settimane scorse sia l’allenatore sia alcuni calciatori erano stati bersagliati
dalla curva. Ma cosa rimproverano i tifosi all’allenatore? L’allergia ai derby, innanzitutto. E
poi, anche, un gioco troppo
prudente che finisce col pena-
Il tecnico Edy Reja, 65 anni AP
lizzare soprattutto l’idolo Zarate. Non tutta la piazza è contro
Reja, ci mancherebbe. E dalla
sua parte, soprattutto, c’è la società. Il presidente Lotito è
amareggiato quanto l’allenatore, ma non ha alcuna intenzione di mollarlo: «Reja è una brava persona e questo a Roma
forse è un demerito. Con lui c’è
totale sintonia. È e resterà il
tecnico della Lazio». Parole
che non lascerebbero spazio a
interpretazioni, anche se il rinnovo contrattuale è ancora da
formalizzare. Ma se la situazione ambientale dovesse restare
immutata, potrebbe essere il
tecnico a togliere il disturbo.
LAZIO-CESENA 1-0
(primo tempo 1-0)
MARCATORE Zarate al 2’ p.t.
LAZIO (4-3-1-2) Muslera 6,5; Scaloni 6
(dal 32’ s.t. Stendardo s.v.), Biava 6,5,
Dias 6,5, Garrido 5; Gonzalez 6,5,
Matuzalem 4, Hernanes 5 (dal 15’ s.t.
Brocchi 6); Mauri 6,5 (dal 41’ s.t. Kozak
s.v.); Zarate 7, Sculli 6,5. All. Reja 6,5.
CESENA (4-3-2-1) Antonioli 7; Santon 6,
Pellegrino 5,5, Von Bergen 5,5, Lauro 6
(dal 24’ s.t. Benalouane 5,5); Caserta
5,5 (dal 24’ s.t. Riski 6), Colucci 5,5,
Parolo 6; Jimenez 6,5, Malonga 6;
Bogdani 4,5 (dal 1’ s.t. L. Ceccarelli 6).
All. Ficcadenti 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Matuzalem, Brocchi e Lauro.
ARBITRO Giannoccaro di Lecce 5.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE A
Svolta Milan: ecco il piano anti-Inter
Allegri studierà qualche novità tattica: senza Ibrahimovic servono variazioni in attacco
Flamini e Gattuso. Così non si
può sperare di battere i campioni di tutto.
ALESSANDRA BOCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
MILANO d Inutile rimuginare
sul tempo e soprattutto sui
punti perduti. Massimiliano
Allegri spera che la sosta servirà per riordinare le idee e rialzarsi in piedi subito. Lui, almeno, cercherà di fare così; resta
da vedere se il suo pragmatismo contagerà i suoi giocatori, assai abbacchiati.
Novità Ma Allegri, che non
avrà molta scelta a livello di
uomini, sa di doversi inventare qualcosa per quanto riguarda la disposizione in campo:
Boateng, che ha già fatto l’attaccante contro il Palermo, potrebbe agire da prima punta,
vista l’idiosincrasia di Pato per
il gioco d’area. Il ragazzo funziona da prima punta nel Brasile, ma non nel Milan. E il dato
che sconforta di più Allegri è
questo: fra Bari e Palermo, zero tiri in porta degli attaccanti
brasiliani, e sabato sera soltanto due tentativi dai mediani
Alexandre Pato, 21 anni, con Massimiliano Allegri, 43 anni IMAGE SPORT
Allegri, ma è probabile che nel
derby Cassano riparta dalla
panchina. L’altra possibilità sarebbe il ritorno deciso al 4-3-3
abbozzato a inizio stagione e
poi accantonato. Boateng era
già stato provato anche nel
ruolo di esterno destro. Ma la
prima cosa da curare in questi
giorni sarà la condizione psicologica: per questo non saranno tollerati eccessi, ritardi e
piccoli strappi alle regole.
D’ora in poi, chi sgarra è davvero fuori dal Milan. Perché il
derby, nonostante quello che
dicono Allegri e soprattutto
Moratti e Leonardo, è decisivo: se l’Inter mette il muso davanti il controsorpasso sarà
quasi impossibile, visto il calendario del Milan. Per questo
da domani a Milanello si lavorerà senza alzare mai la testa.
milkadv.it
Forma giù A parte Pato, che pare dotato di un buonumore a
prova di sconfitta, c’era poca
gente che aveva voglia di ridere sul volo di ritorno da Palermo. La sensazione è che si stia
compiendo quello che molti si
aspettavano da settimane, e
ora il pericolo è vicinissimo.
«Ma questa sconfitta ci può far
bene, ci può rendere più compatti», diceva Clarence Seedorf. Ecco, Seedorf potrebbe
essere rilanciato nel derby davanti alla difesa, posizione ricoperta a Londra in Champions e a Palermo quando è
uscito Van Bommel. Un ballottaggio fra olandesi con caratteristiche assai diverse: Seedorf
regalerebbe qualità, e assicurerebbe una copertura minore.
D’altra parte, i due macroscopici errori in difesa compiuti
contro Bari e Palermo da Van
Bommel sono segnali di un calo di forma prevedibile visto
che l’ex del Bayern ha cominciato a allenarsi e giocare a pieno ritmo appena arrivato. E il
doppio impegno dell’Olanda
contro l’Ungheria non aiuterà:
la nazionale oranje è forte abbastanza (e soprattutto ha un
tale vantaggio nella classifica
del girone) da non preoccuparsi, ma certo il suo capitano
non tornerà a casa riposato.
Incertezze e azzardi Il tecnico
non spera certo di riavere
Ibrahimovic per il derby (il ricorso alle tre giornate di squalifica si discuterà venerdì), ma
sa che recupererà Pato, che ha
subito sabato una lieve distorsione alla caviglia sinistra. Ma
il vero problema è Cassano,
che non riesce più a incidere
come era successo nelle prime
partite con la maglia rossonera. Su questo dovrà lavorare
Previsti esperimenti:
Pato da prima punta
non va. E il tecnico
potrebbe anche
decidere di tornare
al vero tridente
NON GUIDO IL SUV
E SONO SINGLE.
EPPURE SONO
UN CALCIATORE.
PALERMO-MILAN 1-0
Super Migliaccio
più il gol di Goian
Rossoneri a fondo
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Goian al 10’ p.t.
PALERMO (3-4-2-1) Sirigu 7; Muñoz
6,5, Goian 7, Migliaccio 7,5; Darmian 6,
Bacinovic 6,5 (dal 24’ s.t. Acquah 6),
Nocerino 6, Balzaretti 6,5; Ilicic 6,5,
Pastore 5,5 (dal 29’ s.t. Miccoli 6);
Pinilla 7 (dal 43’ s.t. Hernandez sv).
(Benussi, Andelkovic, Liverani, Kurtic).
ALLENATORE Cosmi 6,5.
MILAN(4-3-1-2) Abbiati 6; Abate 6,
Nesta 6, T. Silva 6, Jankulovski 5,5 (dal
17’ p.t. Antonini 6); Gattuso 6, Van
Bommel 4,5 (dall’8’ s.t. Boateng 5),
Flamini 5,5; Seedorf 5,5; Pato 4,5 (dal
19’ s.t. Robinho 6), Cassano 4. (Amelia,
Yepes, Bonera, Emanuelson).
ALLENATORE Allegri 5.
ARBITRO Tagliavento, di Terni, 6,5.
ESPULSI nessuno
AMMONITI Pinilla (P), Van Bommel e
Flamini (M) per gioco scorretto.
Kronos. Calcio vero per persone vere.
www.kronos-italia.com
IN FOOTBALL WE TRUST.
R
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SERIE A 30a GIORNATA
DOPPIO EDINSON
Al San Paolo
si parla
uruguaiano
V
DAL NOSTRO INVIATO
SEBASTIANO VERNAZZA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dMeno tre dal Milan ca-
polista, grazie a quei tre. Siamo a Napoli, la città di Troisi
che ricominciava da tre, e non
potrebbe essere diversamente.
Il tre come numero dominante. Milan, Inter e Napoli in fila
indiana. Lavezzi, Hamsik e Cavani apriscatole del Cagliari
rompiscatole. La scaramanzia,
per una notte, vada a farsi un
giro, per gli scongiuri ci sarà
tempo: il Napoli gioca per lo
scudetto, e che cavolo. Se non
ora, quando? Mazzarri non ha
una rosa sterminata come Inter e Milan, di campioni veri —
intesi come gente che fa la differenza — ne possiede tre di
numero, tanto per non cambiare il tema alfanumerico, però
la fame è tanta, la capacità di
soffrire elevata al cubo e provarci non costa nulla. Anzi, è
doveroso. Male che vada si finirà in Champions.
I tre tenori Hanno fatto tutto loro, i tre tenori: Lavezzi, Hamsik e Cavani. All’inizio della ripresa il Pocho si è procurato il
rigore che ha scongelato lo
0-0. Un’accelerazione violenta, tipica sua, con Ariaudo che
non ha resistito alla tentazione
di allungare un braccio. Trattenuta plateale e inevitabile rigore, che Cavani ha capitalizzato
come doveva. Un gol che al Matador mancava da più di un mese. Una rete che però non ha
impressionato il Cagliari. La
squadra di Donadoni si è rimessa in pista nel giro di 5 minuti,
bravo Acquafresca a sfruttare
un mezzo pasticcio di Cannavaro. Però non c’è niente da fare,
il Napoli là davanti, con quei
tre, può colpire a piacimento e
a tradimento. Assist di Hamsik
per Cavani sul filo del fuorigioco e pallonetto delizioso per il
2-1, col Matador che sale a quota 22 gol, meno tre (ridagli)
dal capocannoniere Di Natale.
4’
SECONDO TEMPO
Freddezza e precisione: Edinson Cavani porta
avanti il Napoli per la prima volta trasformando un rigore
causato da un intervento di Ariaudo su Lavezzi CUOMO
16’
SECONDO TEMPO
L’uruguaiano concede il bis pochi minuti dopo,
vanificando il momentaneo pareggio di Acquafresca:
stavolta Agazzi viene superato con un pallonetto CUOMO
CAVANI OLÈ
Rigore, pallonetto:
il Matador riparte
E il Napoli va a -3
L’uruguaiano, a secco da 6 gare, contro il Cagliari
si sblocca: dopo l’1-1 di Acquafresca, colpisce
ancora e decide. Gli azzurri s’avvicinano al Milan
NAPOLI
2
CAGLIARI
1
(3-4-2-1) De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Ruiz; Zuniga, Pazienza, Yebda,
Dossena (dal 37’ s.t. Aronica); Hamsik
(dal 34’ s.t. Mascara), Lavezzi; Cavani.
(4-3-2-1) Agazzi; Perico, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan (dal 26’ s.t. Lazzari); Missiroli (dal
33’ s.t. Ragatzu), Cossu; Acquafresca.
PANCHINA Iezzo, Cribari, Blasi, Sosa,
Lucarelli.
PANCHINA Pelizzoli, Laner, Dametto,
Magliocchetti, Ceppelini.
ALLENATORE Mazzarri.
ALLENATORE Donadoni.
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Cavani (N) su rigore
al 4’, Acquafresca (C) all’11’, Cavani (N)
al 16’ s.t.
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0-0
15’ Acquafresca in fuga verso De Sanctis, ma a tu per tu mette a lato.
SECONDO TEMPO
c GOL! 4’ Cavani trasforma il rigore
concesso per atterramento di Lavezzi
da parte di Ariaudo.
c GOL! 11’ Perico crossa, Cannavaro interviene, ma la palla resta lì e Acquafresca beffa De Sanctis.
c GOL! 16’ Hamsik per Cavani sul filo
del fuorigioco e splendido pallonetto.
36’ Dossena crossa e Mascara di testa
colpisce il palo.
ARBITRO Damato di Barletta.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Conti (C), Ariaudo (C) e Biondini (C) per gioco scorretto, Lavezzi (N)
per simulazione.
NOTE paganti 32.677, incasso 741.632,31 euro; abbonati 11.820, quota non comunicata. Tiri in porta 4 (un palo)-2. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 3-5. Angoli 5-1. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t.
Forza e limiti La partita col Cagliari ha confermato quel che
già si sapeva. La forza del Napoli è concentrata nel tridente,
altrove ci sono limiti. Ieri sera
mancava Maggio e la corsia destra è andata a singhiozzo. In
mediana la circolazione della
palla, per tutto il primo tempo,
non è stata pulita. A un certo
punto Lavezzi veniva a prendersi il pallone nella sua metà
campo perché né Pazienza né
Yebda interagivano a dovere
con i tre solisti. La difesa non è
sembrata a tenuta stagna, ha
concesso ad Acquafresca tre
palle gol. Il centravanti rossoblù ha buttato via la prima, alla fine di una lunga corsa che
l’ha portato davanti a De Sanctis. A seguire ha accarezzato
un incrocio. Dai e dai un gol Acquafresca l’ha trovato. Non vogliamo dire che il Napoli abbia
rubato qualcosa. Anzi. Verso
Hamsik, Dossena e Lavezzi
festeggiano Cavani dopo
il secondo gol CUOMO
la fine Mascara di testa ha scosso un palo. Il risultato è lecito,
senza ombre, ma il modo in cui
ci si è arrivati alimenta le solite
perplessità. Togliete uno dei
tre e il volume s’abbassa. Due
settimane fa il Brescia ha strappato lo 0-0 al San Paolo perché
Lavezzi era squalificato: con
quei due punti oggi il Napoli sarebbe secondo, a un punto dal
Milan e davanti all’Inter.
Dignitoso Cagliari Per un tempo
il Cagliari ha ingolfato il Napoli. Linee strette e aggressività a
centrocampo, con pressing
portato «alto», nella metà campo altrui. Per 45 minuti è andata così, poi il Napoli ha «strappato» e l’intensità del Cagliari
è scemata, eccetto i sussulti
dell’arrembaggio finale. Roberto Donadoni, il grande ex, può
essere moderatamente soddisfatto, il Cagliari ha perso con
dignità.
LE PAGELLE
Pallone rosa
DEL PIERO SUPERA
PAZZINI E TOTTI
Il «Pallone rosa» di
«GazzaTeo», lo show con
Teo Teocoli su Gazzetta.it,
è stato vinto dal capitano
della Juventus Alessandro
Del Piero. Ha battuto
Giampaolo Pazzini
e Francesco Totti.
Il programma si potrà
rivedere per tutta la
settimana sul nostro sito
www.gazzetta.it
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di MIMMO MALFITANO
HAMSIK CRESCE ANCORA, ASSIST DECISIVO. ACQUAFRESCA IL PIÙ ATTIVO DEI SUOI
NAPOLI 7,5
DE SANCTIS 6 Perde l’imbattibilità
interna, ma in compenso è
arrivata la vittoria che alimenta il
sogno napoletano.
SANTACROCE 6 Prende Cossu
quando si allarga sulla fascia e
prova a fermarlo con tutti i mezzi a
sua disposizione.
ZUNIGA 6 Non è Maggio, e si
vede. S’è perso in tanti dribbling,
mentre avrebbe fatto meglio a
cercare qualche cross in più.
MASCARA 6 Appena mette piede
in campo è pronto a girare di testa
l’ennesimo cross di Lavezzi: il
pallone sbatte sul palo.
YEBDA 6 Fa fatica a tenere
Missiroli nella fase iniziale. Si
riscatta, poi, con alcuni recuperi
quando gli altri calano.
LAVEZZI 7 È un bel vedere, il
Pocho. Quando va via in velocità,
lo spettacolo è garantito: il rigore
se lo procura lui.
PAZIENZA 6 Senza Gargano tocca
a lui cercare la giocata tecnica. E
la cosa gli riesce a fasi alterne.
IL MIGLIORE
h 7,5 CAVANI
CAGLIARI 6
AGAZZI 5,5 E’ troppo fuori dai pali
in occasione del secondo gol di
Cavani che lo supera con un
pallonetto.
PERICO 5,5 Gli resterà l’incubo
vissuto nel dover rincorrere
Lavezzi. Inoltre, è lui a tenere in
gioco Cavani sul raddoppio.
CANNAVARO 6 Si perde
Acquafresca in occasione del gol
del pareggio. Un errore veniale
considerati i 3 punti.
DOSSENA 6,5 Una spina nel
fianco per Biondini e Perico: sulla
sinistra ha spinto senza sosta.
Esce per crampi. (Aronica s.v.).
Il matador è ritornato dopo 6
partite senza gol. La doppietta lo
rilancia anche nella classifica
marcatori.
CANINI 5,5 Anche lui nel secondo
tempo va in sofferenza per le
accelerazioni continue del Pocho
che manda in tilt l’intera difesa.
RUIZ 6 Dopo un inizio
imbarazzante, si riabilita nella
ripresa: il finale di stagione gli
servirà per integrarsi meglio.
HAMSIK 6,5 Il suo rendimento
migliora di partita in partita. Suo
l’assist per il gol vincente di
Cavani.
All. MAZZARRI 6,5 Non è stato un
grande Napoli, ma sul piano della
concretezza è da primato.
ARIAUDO 5 Trattiene Lavezzi in
area e provoca il calcio di rigore.
Poi, salva su Hamsik.
AGOSTINI 6 Si preoccupa
maggiormente a coprire la
posizione e soltanto raramente
spinge sulla sinistra.
NAINGGOLAN 5,5 Il passo è
troppo lento per tenere la
marcatura su Zuniga. Viene
sostituito.
LAZZARI 5 Ha poco tempo a
disposizione per dare un
contributo importante.
CONTI 6 Tiene bene per tutto il
primo tempo, quando il Cagliari ha
il controllo del centrocampo: si
perde un po’ nella ripresa.
BIONDINI 6 Grande lavoratore,
chiude su Dossena e si accentra
spesso per raddoppiare su
Hamsik.
MISSIROLI 6 Qualche buon
numero sulla destra, motivato
pure dalla lentezza di Ruiz. Cala
sensibilmente nella ripresa.
(Ragatzu s.v.)
COSSU 6 Ci prova ad ispirare la
fase offensiva, ma lì davanti hanno
sbagliato tanto.
IL MIGLIORE
6,5 ACQUAFRESCA
h
Sbaglia due gol nel primo tempo e
segna il momentaneo pareggio: è il
più attivo tra i suoi.
All. DONADONI 5,5 Un’altra
sconfitta che rende anonima la
stagione del Cagliari.
TERNA ARBITRALE: DAMATO 6,5 Decisioni ineccepibili, le sue. Il rigore fischiato al Napoli c’è tutto, come non c’è il fuorigioco sul raddoppio di Cavani. Ottimo il contributo dei suoi assistenti. Marzoloni 7; Iannello 6,5
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
2
LA MOVIOLA
di Elisabetta Russo
Ariaudo strattona Lavezzi:
rigore ok. E sul 2-1 Cavani
è tenuto in gioco da Perico
R
w
«Noi, tanto vicini
200 a un grande sogno»
I NUMERI
presenze
in campionato
con le maglie di
Brescia e Napoli
per Hamsik,
autore ieri
dell’assist
vittoria a Cavani
Cavani torna al gol in A dopo 4 turni: «Li dedico
a Dio, a mia moglie ed alla moglie di Gargano»
DAL NOSTRO INVIATO
GENNARO BOZZA
22
Buona la direzione di Damato e dei suoi
collaboratori. Al 5’ Qualche dubbio sul fallo
di Ruiz su Perico che sembra lasciarsi cadere.
Acquafresca è in fuorigioco al 6’ e 7’, bravo
Marzaloni. Damato ci pensa un po’, ma Conti
merita il giallo perché entra con la gamba
alta sulla pancia di Yebda.
La ripresa inizia col botto, con il rigore per
il Napoli (foto ANSA). Damato vede bene: tacco
di Zuniga per Lavezzi, Ariaudo strattona il Pocho
per un braccio, rigore e giallo. Qualche dubbio
al 12’ quando Hamsik anticipa Perico e poi finisce
a terra in area: l’arbitro non se la sente
di fischiare ancora. Il 2 1 del Napoli: Perico tiene
in gioco Cavani di un pelo, bene Marzaloni,
non era facile. 30’: Damato fischia un gioco
pericoloso di Cannavaro che non c’è. 39’:
Santacroce protesta, ma dà un’ancata a Cossu,
punizione giusta. Bravo Damato al 42’: Lavezzi
sembrava essere stato steso da Biondini, ma si
lascia cadere e viene ammonito per simulazione.
Subito dopo giallo anche per Biondini
per un intervento su Lavezzi da dietro.
zupping
P
di VINCENZO CITO
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Gargano che non c’è
ma è a disposizione
L’«habitas» naturale di Materazzi, il «livello
livellato» della B e c’è anche la «Dinamov Kiev»
Fabio Caressa (Sky) «Pinilla
aveva una marcatura
importante sui calci piazzati
ed ancora non sono riusciti a
farsi cambiare sul campo,
sul cambio. Non sono
riusciti a farsi capire».
Neppure lui.
Mario Mattioli
(«Novantesimo minuto»,
serie B) «Si può dire che il
livello di questo campionato
è sempre più livellato»
Il senso giornalistico di
«Stadio sprint» (Rai Due).
L’inviato Emiliano Cirillo
«Ho una notizia su
Pellissier!». Il conduttore
Enrico Varriale «Dopo».
Linea a un altro campo.
Le donne e le coppe europee.
Vanessa Leonardi (Sky sport
24) «Ecco le squadre
qualificate ai quarti di
Champions League, ci sono
due inglesi»: Manchester
United, Chelsea e Tottenham.
Daiana Di Nuzzo
(Sportitalia) e gli ottavi di
Europa League. «Vediamo
quali sono le possibilità di
qualificazione della
Dinamov Kiev»
Massimo Mauro (Sky) in
Bayern-Inter dà una
spiegazione tecnica sulla
punizione di Sneijder andata
fuori «Io dicevo scendi
scendi scendi, ma la palla
non è scesa abbastanza».
A «Novantesimo minuto»
(Rai) Dario Di Gennaro si
sbilancia. «Io direi così, un
pareggio quasi annunciato»,
Gianni Bezzi si confonde
«Simeone porta in panchina
Maxi Lopez diffidato,
domenica c’è il derby». No,
domenica non si gioca. E
Carlo Paris ci lascia nel
dubbio «Non c’è Gargano, è
stato lasciato a disposizione
per dei suoi problemi
personali». Gioca o non
gioca?
Simone Pepe sulla Juventus.
«Qualche tifoso tra virgolette
ha un po’ sognato» (Sky).
«Senza togliere nessun
merito al Lecce» (Antonio
Cabrini, Rai) «E ora Matteo
Materazzi torna nel suo
habitas naturale» (Simona
Ventura, Rai)
Un amareggiato Edi Reja
alla Rai. «Ho ricevuto offese
dal punto di vista verbale»
«Bellissima, bellissima. Una
sopraffineria, se posso dire»
(Franco Casalini,
Caserta-Brindisi di basket,
Sky)
reti
per Cavani in
questo
campionato:
eguagliato il
record di Vojak
stabilito nella
stagione ’32-33
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
NAPOLI dSei partite senza gol,
quattro in campionato e due in
Europa League. Per Edinson Cavani, «atleta di Cristo», è stato
come attraversare il deserto.
Poi, dalla sabbia, sgorga una
fonte miracolosa, quella di Lavezzi, che gli regala un rigore.
Lui segna e, subito dopo, liberato, inventa una vera magia, con
quel pallonetto. Sa benissimo
quanto sono importanti questi
gol. «Tanto perché ci hanno dato una vittoria che abbiamo cercato con tutte le forze. Li dedico a Dio, a mia moglie e alla moglie di Gargano che non sta molto bene». Si parla di scudetto.
«Siamo vicini a un sogno. Non
dobbiamo mollare». Una novità: il balletto dopo il gol. «E’ il
simbolo dell’unione che c’è nel
gruppo. Lo avevamo provato in
settimana ed è stato bello farlo
in partita». Cavani eguaglia il
record di gol con la maglia del
Napoli, stabilito da Vojak nel
’32-33, irraggiungibile anche
da Maradona e Careca.
Un’esultanza corpo a corpo per Lavezzi e Cavani REPORPRESS
I conti alla fine Aurelio De Laurentiis si gode la vittoria: «Tutto è ancora possibile, è il bello
del calcio — sorride il presidente del Napoli —. Qualcuno non
ci vuole in alto in classifica? Parliamone a fine stagione, non si
parla mai dei designatori finché un campionato non è finito». Stesso concetto poi espresso anche da Mazzarri. Donadoni non cerca scuse: «Bravi loro,
niente da rimproverarsi, hanno
sfruttato bene le occasioni.
Non è vero che siamo stati meno motivati. Gli episodi spesso
cambiano una gara. Il Napoli
s’è difeso con ordine e davanti
ha giocatori che fanno la differenza».
Lavezzi prolunga? Prima della
partita, due fatti da segnalare.
Gargano ha lasciato il ritiro per
motivi familiari. Aurelio De
Laurentiis ha incontrato Alejandro Mazzoni, procuratore di Lavezzi, e ha discusso del prolungamento del contratto, che scade nel 2015. Mazzoni ha proposto un anno in più, ma con sostanzioso aumento economico
già dalla prossima stagione.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 30a GIORNATA
UDINESE
CATANIA
2
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Inler (U) al 23’ p.t.: Di Natale (U) su rigore al 39’ s.t.
UDINESE (3-5-2) Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler,
Asamoah, Armero; Di Natale (dal 43'
s.t. Corradi), Sanchez. PANCHINA Belardi, Coda, Pasquale, Cuadrado, Abdi, Denis. ALLENATORE Guidolin.
CATANIA (4-2-3-1) Andujar; Augustyn, Silvestre, Spolli, Marchese; Carboni, Lodi; Schelotto (dal 26’ p.t. Morimoto), Ricchiuti, Gomez (dal 33’ s.t. Lllama); Bergessio (dal 17’ s.t. Maxi Lopez). PANCHINA Kosicky, Terlizzi, Ledesma, Pesce. ALLENATORE Simeone.
ARBITRO Russo di Nola.
Il bellissimo sinistro al volo di Gokhan Inler, 26 anni, che dà il vantaggio all’Udinese. Poi il rigore di Di Natale chiuderà la gara FERRARO
Udinese al risparmio
Ma fa cose da grande
I friulani contro il Catania non brillano, però colpiscono lo stesso
con Inler e Di Natale su rigore. La distanza dal Milan si riduce a -6
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE dEdy Reja si è portato
avanti con lo studio. Approfittando della partita è tornato a
casa, vive a Gorizia, ed è venuto a prendere appunti sull’Udinese. Sul taccuino non deve
aver scritto buone notizie. Il Totò team sta davanti alla sua Lazio, veleggia sempre più sicuro
in zona Champions, e adesso
potrebbe addirittura lottare
per lo scudetto: a meno sei dal
Milan, con tutti gli scontri diretti da giocare. Vince le partite insidiose, come questa contro un
discreto Catania, anche quando non si esprime al massimo e
dà segni di stanchezza. In aggiunta è fortunato, il che non
guasta. Sono segnali importanti. C’era in un tempo non tanto
La squadra di
Simeone concede
poco, ma in avanti
non punge. L’arbitro
Russo ingannato da
Sanchez sul rigore
lontano un’Udinese che doveva costruire un mare di occasioni per segnare, adesso è capace
di portare a casa il risultato con
un discreto cinismo. Vedi Cesena. E vedi Catania.
Bellezza e fatica Segnano Gokan Inler e il solito Totò, su rigore più che generoso. Segnano nomi agli antipodi, simbolo
delle due facce dell’Udinese,
quel mix di talenti pescati dappertutto (anche vicino ai confini nel caso dello svizzero) e, pochi, uomini buoni di casa no-
stra. Un rete per tempo. E nel
mezzo, temporale e geografico, un po’ di sofferenza. La gasata banda di Guidolin è partita forte, con la solita ottima cifra stilistica. Si sono viste azioni di prima da applausi, come
quella tra Inler, Armero e Di Natale che va in rete ma in fuorigioco. O quella dove sul cross
finale di Isla, Gomez respinge
goffamente con la palla che finisce anche sul braccio. L’arbitro
Russo ha optato per l’involontarietà. Solo che l’Udinese è andata avanti a folate, ha il volto segnato dalla stanchezza per questa rincorsa ai quartieri alti.
D’altronde giocano più o meno
gli stessi. E il Catania c’era, ha
concesso poco, ha provato a
rendersi pericoloso in contropiede grazie alle continue intuizioni di Ricchiuti. Solo che non
trovava chi potesse buttarla
dentro. Bergessio, preferito an-
Antonio Di
Natale, 25
gol F.PRESS
LE PAGELLE
di FA.BI.
BENATIA NON
SBAGLIA NULLA
MAXI LOPEZ,
CHE INVOLUZIONE
UDINESE 6,5
HANDANOVIC 6 Una giornata al
sole, qualche innocuo spiffero.
BENATIA 7 La vera rivelazione
stagionale. Non sbaglia un anticipo,
contrasta ed è sempre presente
nell’azione d’offesa.
ZAPATA 6,5 Sicuro, autorevole,
copre pure falle dei colleghi.
AMMONITI Gomez, Spolli, Llama (C),
Pinzi (U) per gioco scorretto.
DOMIZZI 5 Giornata no: sbaglia
interventi e lanci. Anello debole.
NOTE paganti 6.725, incasso di 59.664 euro; abbonati 11.122, quota non comunicata.
Angoli 5-4. Tiri in porta 5-2. Tiri fuori 4-7. In
fuorigioco 3-3. Recuperi: 1’ p.t., 3' s.t.
h
cora a Maxi Lopez, non sembra
in grado. In questa specie d’impasse s’è infilata la rete del vantaggio, tanto bella quanto casuale: da una palla che scendeva dal cielo, il mastino elvetico
si è inventato uno stupendo tiro al volo d’esterno sinistro.
Catania, solito problema Nel
frattempo, l’infortunio di Schelotto ha consentito a Simeone
di spendere Morimoto, per rinforzare l’attacco. Il giapponese
si è dato da fare e qualche tiro
almeno si è visto. Per larghi
tratti del secondo round, è piaciuto di più il Catania, superiore a centrocampo e molto ordinato: non si scopriva mai ai contropiede e attaccava con giudizio. Ma c’era il solito problema:
tranne un tiro di Marchese di
poco a lato, non ha mai creato
pericoli veri ad Handanovic.
Nemmeno con l’entrata di Maxi Lopez per Bergessio. L’Udinese vivacchiava sugli spunti di
un grande Isla e di un alterno
Sanchez, capace di belle serpentine ed errori banali in rifinitura. Ma è stato il Niño Maravilla a chiudere la sfida, quando si è buttato sull’invito di Benatia (ottimo dietro e in ripartenza), ha dribblato Spolli ed è
atterrato in area sulla pressione di Marchese. Dal vivo sembrava rigore ma non lo era: l’arbitro Russo lo ha concesso e Di
Natale ha firmato il gol numero 25 in campionato e 109 con
l’Udinese. Grandi cifre. Cifre
da Champions.
IL MIGLIORE
7 ISLA
Copre e spinge senza sosta, con
gran qualità. Più preciso di
Sanchez, più presente di tutti nelle
azioni.
PINZI 6 Ha bisogno di rifiatare.
Sosta e squalifica arrivano a
puntino. Comunque.
INLER 6,5 L’architetto svizzero
sforna un capolavoro d’esterno al
volo. Poi dirige il traffico ed è il più
tosto in mezzo.
ASAMOAH 6 Uno dei più stanchi.
Ma il suo apporto è prezioso.
ARMERO 5,5 Meno dirompente del
solito. In mezzo soffre, come gli
altri d’altronde. Sbaglia un paio di
passaggi di troppo.
DI NATALE 6,5 Un gol annullato, il
rigore che lo porta a 109 reti con
l’Udinese, i soliti colpi di classe
(Corradi s.v.).
SANCHEZ 6,5 Il solito imprendibile
peperino. Ma a volte esagera e
stavolta parte troppo dietro. Furbo
nell’occasione del rigore.
ALL. GUIDOLIN 6,5 La sosta arriva
a puntino. Udinese sempre bella,
ma col fiato un pochino corto. Può
pensare a qualche ricambio.
CATANIA 6
ANDUJAR 6 Il siluro di Inler manco
lo vede, il resto lo prende.
AUGUSTYN 6 Qualche incertezza,
non va in affanno.
SILVESTRE 6 Tutto sommato, i
pericoli non son venuti dal centro.
SPOLLI 6 Come sopra. Di Natale è
pericoloso quando s’allarga.
MARCHESE 5,5 Una legnata
d’esterno che sorprende
Handanovic, discrete sgroppate,
irruente nell’entrata su Sanchez
che inganna Russo.
CARBONI 6 Lotta in mezzo,
recupera e tiene alta la squadra.
LODI 5,5 Più operaio che altro, dai
suoi piedi ci si aspetta di più.
LA GRANDE RINCORSA GUIDOLIN PREDICA CALMA, IL FIGLIO DEL PATRON NON SI PONE LIMITI. SIMEONE PROTESTA PER IL RIGORE
SCHELOTTO 6 Attivo. Prende una
botta al viso e deve uscire.
Pozzo jr: «Scudetto? Sognare non costa nulla»
MORIMOTO 6,5 Dà vivacità
davanti, è l’unico che tira in porta.
MASSIMO MEROI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
UDINE d«Sanchez! Sanchez!». I
18 mila del Friuli gridano il suo
nome pochi minuti dopo che
l’Udinese ha messo il coperchio sulla partita grazie ai suoi
fuoriclasse: il Niño Maravilla si
procura il rigore, Di Natale lo
trasforma. 2-0, Catania a casa,
quarto posto riconquistato dopo il momentaneo sorpasso della Lazio e ridotto a 6 il margine
dalla capoclassifica Milan.
Tricolore Domanda. Ma anche
l’Udinese è in corsa per lo scudetto? Alexis Sanchez, a due tv
arrivate per lui dal Cile risponde: «È un mio obiettivo vincere
un trofeo in Italia. Adesso siamo a -6 dal Milan, è un sogno,
pensiamo a una partita alla vol-
ta». Gli chiedono: ma quanto
vale il tuo cartellino? Sorride:
«Non lo so e non ci penso. Solo
Pozzo lo sa, bisogna chiedere a
lui». Oggi Sanchez è forse il giocatore più decisivo del campionato. Guidolin quando sente
pronunciare la parola scudetto
sbianca e risponde in friulano
«Stin calmuz». Stiamo calmi. E
poi. «Dai, per favore, lo sapete
che è un traguardo irraggiungibile».
Europa Giusto così. Ai tifosi il
compito di sognare, all’allenatore quello di tenere la squadra
con i piedi per terra. «Continuando a lavorare con questa
applicazione faremo grandi cose. Noi pensiamo all’Europa e
guardiamo sia davanti, sia dietro. Juventus e Palermo hanno
vinto e questo significa che ab-
biamo mantenuto invariate le
distanze». Gino Pozzo fa un
passo avanti: «Sognare non costa niente, siamo in pista per
ballare e balliamo».
Francesco Guidolin, 55 anni, sembra dire ai suoi: «Calma!» LAPRESSE
Catania In casa siciliana tiene
banco il rigore su Sanchez. Simeone, che ha allenato il Niño
al River, spiega: «È un’azione
che fanno i ragazzini a calcetto
quando trascinano la gamba e
colpiscono l’avversario. Anche
in Argentina Sanchez ne ha presi così. Adesso è diventato un
fuoriclasse, qui a Udine godetevelo finché potete, non so quanto resterà». Simeone ha poco
da rimproverare al Catania:
«Abbiamo messo in difficoltà
l’Udinese, non siamo stati brillantissimi, ma se avessimo segnato per primi la gara sarebbe
cambiata».
IL MIGLIORE
h 6,5 RICCHIUTI
Il più lucido di tutti. L’offesa parte
quasi sempre da lui, mette in
difficoltà il centro udinese.
GOMEZ 5,5 Cerca di dare una
mano a Ricchiuti, si muove ma è
leggero nella fase finale, quando
bisogna concretizzare. Un mani da
brividi.
LLAMA 6 Più solido dell’argentino,
ma non è uomo da rimonte.
BERGESSIO 5,5 La squadra
costruisce, entra poco nelle azioni.
MAXI LOPEZ 5,5 O dell’involuzione.
Il Maxi della prima parte di stagione
è evaporato.
ALL. SIMEONE 6 La squadra non
gioca male, anzi. Ma tira poco in
porta.
TERNA ARBITRALE: RUSSO 5
Non c’è il rigore su Sanchez,
giudica involontario quello su
Gomez. Dosbosz 5,5. Passeri 6
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 30a GIORNATA
LE PAGELLE
di L.CAL.
BUFFON ESCE
FUORI TEMPO
EDER BRAVO
MA EGOISTA
JUVENTUS 6
BUFFON 5 Esce fuori tempo sul gol
di Eder. Che cosa succede a Gigi?
Dopo l’intervento alla schiena non
riesce più a fare miracoli.
SORENSEN 5,5 Grande impegno,
ma non ha il passo dell’esterno.
BONUCCI 6 Caracciolo manca al
Brescia e anche al centrale
bianconero che deve fronteggiare
avversari rapidi. Comunque, tiene.
CHIELLINI 5 Sbanda sul gol di Eder
e impedisce a Krasic di segnare la
seconda rete.
TRAORÈ 5,5 Partita da soldatino.
Dovrebbe avere più coraggio.
BARZAGLI 6 Fisico e personalità.
Prezioso in un paio di anticipi.
KRASIC 6 Splendida la volée che
sblocca il risultato. Imperdonabili
due errori davanti al portiere. Il
solito Krasic: geniale o deludente.
GENIALE
Magia di Del Piero
La Juve fa fatica,
viene contestata
ma torna a vincere
Bianconeri avanti con Krasic, l’errore di Buffon
causa l’1-1 del Brescia. E’ decisivo il capitano
MARCHISIO 6,5 Prova a dare
geometrie a una squadra che
avanza a testa bassa.
DAL NOSTRO INVIATO
AQUILANI 6 Entra ed esce dalla
partita. Geniale un’apertura che
libera Krasic davanti ad Arcari.
Maldestri alcuni tiri dalla distanza.
5 R PRODUZ ONE RISERVATA
PEPE 6,5 Non ha nel dna calcistico
gradi di nobiltà. Ma si batte come
una furia su tutti i palloni.
h
IL MIGLIORE
7,5 DEL PIERO
Unico. Ale non tradisce mai. Anche
stavolta accompagna per mano la
sua Juve fuori dal tunnel. Il gol, poi,
è un numero da far invidia a Messi.
(Martinez s.v.)
MATRI 5,5 Serve, quasi
involontariamente, l’assist per il
primo gol di Krasic. Poi scompare.
TONI 6 Entra e sfiora il gol con un
bel colpo di testa.
All. DELNERI 6 Dovrebbe fare un
monumento a Del Piero.
BRESCIA 6
ARCARI 6 Non ha colpe sui gol.
Compie un mezzo miracolo su una
conclusione aerea di Toni.
ZOBOLI 6 Fa prigioniero uno
spento Matri.
MARECO 5 Due falli inutili per due
giusti cartellini gialli.
ACCARDI 6 Grinta ed esperienza.
ZAMBELLI 6,5 Un moto perpetuo
sulla corsia di destra. Qualche
incertezza nell’ultimo passaggio.
LUCA CALAMAI
TORINO dC’è Del Piero e c’è la
Juve. In questo momento sono
due mondi diversi. Ale è un gigante, è come urlano i tifosi
«l’unico capitano», è la storia
bianconera che non accetta di
scivolare fuori dal calcio che
conta. In un Olimpico avvelenato, con cori e striscioni polemici, è il numero 10 a tirare fuori
la Juve dai guai con un guizzo
da fenomeno che decide la gara: Ale, al 23’ del secondo tempo, recupera la palla nella lunetta di centrocampo. E parte, ondeggiando, con l’eleganza di
sempre. Del Piero salta Vass, si
beve in velocità Mareco, entra
in area, resta in equilibrio precario in mezzo a quattro avversari e di sinistro batte il portiere
Arcari con un tocco che sembra
un colpo di biliardo. Una prodezza che non c’entra niente
con la gara, ma che vale il definitivo 2-1. La firma del fuori-
classe. Il gol del campione bianconero riesce a portare, per
qualche minuto, tutto il mondo
Juve dalla stessa parte della barricata. Di questi tempi un’altra
grande impresa. Cosa aspetta il
presidente Andrea Agnelli ad
annunciare il nuovo matrimonio con Ale? Del Piero non può
essere il futuro, ma può aiutare
a vivere meglio il presente. Per
il momento grazie alla magia di
Ale la Juve interrompe una striscia negativa che durava dal 13
febbraio scorso: tre sconfitte e
un pareggio. Sarebbe assurdo
guardare alla zona Champions,
ma l’Europa League è a portata
di mano e restare nelle coppe è
importante. Se non per i soldi
almeno per il prestigio.
L’altra Juve Del Piero è una storia. Avvincente. L’altra Juve, invece, è una squadra ancora in
stato confusionale. Stavolta tradiscono anche i vecchi eroi. Buffon commette un errore clamoroso in occasione del pareggio
del Brescia uscendo fuori tempo e consentendo a Eder di ap-
poggiare di testa in rete. Chiellini e Bonucci vanno spesso in affanno davanti alle incursioni avversarie: è un campanello d’allarme pure per il c.t. Prandelli,
che intende schierarli titolari
nella sfida contro la Slovenia.
Non è finita. Matri, la scommessa di gennaio, non riesce mai a
fare la differenza e Krasic, dopo
aver realizzato con un gran gol
con un destro al volo, ne sbaglia due molto più facili, dimostrando di attraversare un momento di confusione. Non sarebbe opportuno permettergli
di tirare il fiato dopo quasi due
anni senza vacanze? Certo, la
Juve ha delle attenuanti. Non è
facile giocare contro gli avversari e anche contro i propri tifosi, le assenze in mezzo al campo di Felipe Melo e Sissoko e di
Quagliarella in attacco sono pesanti. Ma quello che sorprende,
in negativo, è la mancanza di
un’idea comune. La Juve sembra non avere né idee né anima. E questa è, per il momento,
la sconfitta più grave del contestatissimo Delneri. Il tecnico
JUVENTUS
BRESCIA
2
1
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Krasic (J) al 28’, Eder
(B) al 42’ p.t.; Del Piero (J) al 23’ s.t.
JUVENTUS (4-4-2) Buffon; Sorensen, Bonucci, Chiellini, Traorè (dal 22’
s.t. Barzagli); Krasic, Marchisio, Aquilani, Pepe; Del Piero (dal 43’ s.t. Martinez), Matri (dal 37’ s.t. Toni). PANCHINA Storari, Grygera, Salihamidzic, Boniperti. ALLENATORE Delneri.
BRESCIA (3-5-2) Arcari; Zoboli, Mareco, Accardi; Zambelli, Konè (dal 31’
s.t. Baiocco), Cordova (dal 12’ s.t. Lanzafame), Vass, Daprelà; Diamanti (dal
32’ s.t. Jonathans), Eder. PANCHINA
Sereni, Kalamu, Possanzini, Lasik. ALLENATORE Iachini.
ARBITRO Celi di Campobasso.
ESPULSI Mareco al 26’ s.t. per doppia
ammonizione (entrambe gioco scorretto).
AMMONITI nessuno.
NOTE paganti 4.872, incasso di 133.450 euro; abbonati 14.290, quota di 267.760 euro.
Tiri in porta 6-3. Tiri fuori 5-4. In fuorigioco
4-3. Angoli 9-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
IL D.T. CORIONI
Delneri: «Chi fischia cambierà idea»
Brescia furioso
«Noi con Celi
in 10 contro 12»
DAL NOSTRO INVIATO
BAIOCCO 6 Prova a riaccendere
un Brescia ormai rassegnato.
G.B. OLIVERO
CORDOVA 6 Regia ordinata. Ma
dopo un’ora è già in riserva.
5 R PRODUZIONE RISERVATA
TORINO dÉ rimasto seduto quasi tutta la partita: «Avevamo
già parlato parecchio in settimana, non servivano altre parole». Gigi Delneri è scattato in
piedi soltanto quando Alessandro Del Piero si è inventato il
gol decisivo. Il tecnico ha vissuto una domenica particolare,
stretto tra la contestazione dei
tifosi e la paura di prolungare
la striscia senza vittorie. Forse
la scelta di restare confinato in
panchina era un messaggio ai
giocatori: sapete cosa dovete
fare, dimostrate a me e alla gente che avete le qualità per reagire. E la Juve ha risposto: magari in modo confuso, ma l’ha fatto, trovando nella gemma di
Del Piero la forza per tornare a
vincere.
LANZAFAME 5,5 Ha lo spazio per
affondare, ma non incide mai.
VASS 6,5 Il cross per il colpo
vincente di Eder. Molta quantità.
DAPRELÀ 5,5 Gara senza lampi.
DIAMANTI 5,5 La qualità c’è. Ma
stavolta non si vede.
JONATHANS 6 Pochi minuti, ma
con intensità.
IL MIGLIORE
7 EDER
Oltre al gol un paio di buone
opportunità. Mezzo voto in meno
per qualche eccesso di egoismo.
All. IACHINI 6 Il suo Brescia se la
gioca alla pari contro la Juve.
TERNA ARBITRALE: CELI 5,5
Torna ad arbitrare la Juve dopo
alcuni anni. Grave non aver fischiato
in partenza il fallo di Chiellini su
Eder. Poteva addirittura scapparci il
rosso. Giusta invece l’espulsione di
Mareco. Carrer 5,5; Di Fiore 6
Delusione Brescia I ragazzi di Iachini perdono la partita nel momento in cui si sono illusi di
averla in pugno. Il gol decisivo
di Del Piero ha interrotto una
serie di contropiede che, in avvio di ripresa, avevano portato
l’ottimo Eder e Vass a un passo
da Buffon. Dopo la prodezza di
Ale, è l’espulsione per doppia
ammonizione di Mareco a scrivere la parola fine sulla gara.
Tra i rimpianti degli ospiti anche un intervento, a inizio gara, di Chiellini su Eder che poteva essere punito, addirittura,
con il cartellino rosso. Il Brescia
resta al penultimo posto in classifica. Inguaiato, certo. Ma non
ancora con la B marchiata sulle
maglie. Iachini, dopo la sosta,
ritroverà Caracciolo, ieri assente per squalifica e la coppia Caracciolo-Eder può garantire i
gol-salvezza.
ORGOGLIO LA CONTESTAZIONE DEI TIFOSI CONTINUA, MA IL TECNICO NON SI SCOMPONE
KONÈ 5,5 Impalpabile.
h
bianconero ha ancora otto gare
a disposizione per cancellare
questa sensazione e riproporre
una squadra in grado di offrire
un calcio «da Juve».
Luigi Delneri, 60 anni LAPRESSE
Contratto e fiducia Delneri vuole dare il giusto valore non solo
al successo, ma anche alla pre-
«Non sono pentito
di aver escluso Del
Piero dai titolari per
5 partite. Ora gioca
perché sta bene, non
perché è un simbolo»
stazione: «Il Brescia è in forma,
ma non gli abbiamo concesso
nulla: il gol di Eder è stata una
nostra disattenzione. Abbiamo
creato tanto e vinto grazie alla
splendida azione di Del Piero.
Non sono pentito di aver escluso Ale dai titolari per cinque
partite: adesso sta bene e gioca
per questo motivo, non perché
è il nostro uomo simbolo». E
grazie al capitano la Juve può
guardare con più fiducia alle ultime giornate: «Dopo la sosta,
che ci consentirà di recuperare
energie nervose e fisiche, ci presenteremo a Roma con la stessa voglia di vincere mostrata
contro il Brescia. Resto convinto che senza infortuni reggiamo il confronto con tutti e co-
munque la maglia della Juve è
pesante e qualche giocatore
l’ha sofferta. In classifica ci
manca qualche punto per colpa di episodi sfortunati e degli
infortuni. Io vorrei andare in
Champions e rimanere sulla
panchina della Juve e non è detto che le due cose siano consequenziali. Ho un contratto e soprattutto la fiducia della società».
Spensieratezza La fiducia dei tifosi, invece, proprio non c’è:
«Siamo stati forti a vincere in
un ambiente ostile — conclude
il tecnico — e continueremo a
lottare per far cambiare idea a
chi ci contesta. Di sicuro dispiace che i tifosi siano delusi, ma i
fischi fanno parte del gioco.
Nelle ultime partite voglio vedere i ragazzi spensierati: Del
Piero che fa un’azione come
quella del gol al Brescia, Krasic
che attacca gli spazi, Pepe che
si sacrifica come è successo oggi». Delneri vuole vedere la Juve che c’era in autunno e che
poi, all’improvviso, è sparita.
TORINO A fine partita Fabio
Corioni alza la voce. Nelle
parole del direttore tecnico,
figlio del patron Luigi, c’è tutta
la rabbia del Brescia: «Quando
arbitra Celi siamo sempre
molto sfortunati, ogni volta
facciamo zero punti. Iniziamo
in 12 contro 11, poi si finisce
quasi sempre con un espulso,
in 12 contro 10. Nell’azione del
primo gol della Juve c’è stata
un’entrata assassina su Konè.
Chiellini meritava il rosso dopo
3’ per un fallo su Eder. Mareco
è stato espulso, Chiellini
invece ha picchiato dall’inizio
alla fine e non ha rimediato
nemmeno un giallo». Anche
Iachini si lamenta, ma stringe
sportivamente la mano a Celi.
«L’espulsione di Chiellini
avrebbe cambiato la partita.
Peccato, ma non piangiamoci
addosso. Siamo a 3 dalla
salvezza, possiamo farcela.
Dobbiamo essere più cinici e
sfruttare meglio le occasioni».
Alberto Mauro
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
w
I NUMERI
671
le presenze
ufficiali in
bianconero (39 in
questa stagione),
con una media
realizzativa di
0,418 reti a
incontro
32
Milos Krasic,
26 anni, dopo il
gol abbraccia
Alessandro Del
Piero, 36 anni
le reti
realizzate nel
1997-98, la sua
stagione migliore:
21 in campionato,
10 in Champions
e una in Coppa
Italia
RAMELLA
281
I GOL DI DEL PIERO CON LA JUVE
Del Piero (nella foto Mosca a destra) è a un passo da
Giuseppe Meazza che è il giocatore che nel calcio italiano
ha segnato il maggior numero di reti con una singola
squadra, 282 reti nella sua militanza nell’Inter. Il capitano
bianconero ha segnato ieri il 281˚ gol con la Juventus, il
182˚ in A dove tra i giocatori in attività è secondo solo a
Totti (che in tutto ne ha segnati 255). Sono 310 le reti
totali di Del Piero, Nazionale e Under 21 comprese.
R
DAL NOSTRO INVIATO
MIRKO GRAZIANO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dVedi Del Piero a 36 anni e capisci come in giro ci siano
molti, moltissimi «usurpatori»
dell’etichetta di fuoriclasse. Piedi
e numeri da fenomeno se ne vedono abbastanza in giro, non sono
una rarità. Il fuoriclasse lascia invece indietro i comuni mortali
per testa, professionalità, qualità
morali e capacità di prendersi le
responsabilità nei momenti senza ritorno, in quei frangenti in cui
attorno a te abbonda gente con
gambe tremanti. Insomma, il paradiso del calcio è per pochi. Di
sicuro, è casa di Alessandro Del
Piero.
Capolavoro Ieri ha di fatto tirato
fuori dai guai un ambiente intero. Pesante (e scattata subito) la
contestazione nei confronti della
società e di Delneri. Imbarazzante il calo psicologico di gran parte
dei compagni dopo il pareggio di
Eder. Un altro passo falso avrebbe reso un inferno il mondo Juve.
Si era ormai al tilt generale quando il Capitano — 23’ del secondo
tempo — ha deciso di regalare alla «plebe» l’ennesimo capolavoro
di una carriera senza fine. Roba
da manicomio: rete numero 182
in Serie A, 281 con la maglia della Juventus, 310 in carriera (Nazionali comprese). Bandiera vera, come Totti, «ma prima dei confronti, Francesco pensi a segnare
quanto me», scherza Del Piero davanti alle telecamere Sky.
Rabbia con stile Ha tutti ai suoi
piedi («Il mio segreto? Gioco e mi
alleno ancora con l’entusiasmo di
«Mi sarei ritrovato?
Non mi ero mai perso»
Stoccata di Del Piero a Delneri: «Ma accetto tutto»
un bambino»), lo stadio gli ha appena tributato una standing ovation da tempi d’oro, l’occasione
giusta per togliersi magari qualche sassolino dalle scarpe. Ma
Del Piero è appunto un fuoriclasse, ha stile, sempre. «Delneri mi
ha definito un giocatore ritrovato? Onestamente non credo di essermi mai perso. Avrei certamente voluto giocare di più anche in
passato, ma in un gruppo di lavoro bisogna accettare le decisioni
di chi sta sopra di te. E io l’ho fatto in maniera serena. Siamo professionisti, questo comporta la
massima disponibilità, il massimo impegno, in ogni circostanza.
La testa va pulita da ogni altra cosa, soprattutto in un grande club
come la Juventus. Ho esultato
con rabbia dopo il 2-1 solo perché non ne potevo più di questo
periodo senza vittorie». Un’esplosione figlia anche di un prolungamento che ancora non arriva?
«No — conclude Ale —. Le mie
parole, quelle del presidente e
della società sono state molto
chiare già tempo fa, non vedo altre soluzioni e quindi sarò felicissimo di giocare ancora qui. La firma? Adesso ci sono cose ben più
importanti a cui io e la società
dobbiamo pensare. Per esempio,
come uscire da questo momento». E comunque il contratto fino
al 2012 è già pronto, ogni formalità verrà sbrigata a inizio aprile.
L’ALTRO GOLEADOR JUVENTINO
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Krasic: «I tre punti
ci daranno la spinta»
Il serbo: «E’ la fine
della crisi». Matri:
«Anche la Nazionale
ci ridarà morale»
FRANCESCO BRAMARDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO dIl sapore della vittoria
è quello di un thè alla menta in
mezzo al deserto, caldo per rinfrancare una carovana che si
era persa tra le dune del campionato, travolta dalla tempesta di sabbia, dalle contestazioni dei tifosi e della critica. Da
un mese a questa parte, ovunque andassero, per i bianconeri erano schiaffi (tre sconfitte e
un pareggio). Nessun gol da
264’ all’Olimpico prima della
rete di Krasic. La firma, pesante, è del capitano, ma Milos ci
ha messo lo zampino, un gol
che ha gettato acqua sulla contestazione, sui cori della curva.
«Oggi contava soltanto la vittoria — ammette il centrocampista serbo, convocato in nazionale —. Una vittoria che ci voleva per mettere fine a un momento negativo, che ci può dare la giusta spinta per finire al
meglio la stagione».
Portafortuna Ogni volta che
Krasic segna, la Juve vince. É
successo con Cagliari, Genoa e
Lazio. Contro la squadra di
Reja c’è stata l’ultima rete in
campionato di Krasic, il 12 dicembre. «Era da un po’ che non
segnavo, ci sono andato molte
volte vicino».
Ale due Una doppietta a Cesena, inutile vista la rimonta degli avversari, un assist contro il
Brescia, sufficiente per uscire a
testa alta dall’Olimpico, uno
dei pochi bianconeri insieme a
Del Piero e Buffon ad aver dribblato negli ultimi tempi gli insulti dei tifosi. «Di Ale ho soltanto il nome – sorride Matri
—. Del Piero è unico, un campione dentro e fuori lo spogliatoio, la sua presenza è sempre
importante, sia che giochi sia
che stia in panchina. É un campione, non è facile in certi momenti segnare gol così». L’ex attaccante del Cagliari è entrato
nel cuore dei tifosi bianconeri
per la rete pesante alla nemica
storica Inter. «Contava vincere. Ora abbiamo due settimane
per lavorare con tranquillità».
Qualche giorno in meno per lui
e per altri cinque compagni
convocati in nazionale. «Ringrazio Prandelli per la fiducia,
può servire per ridarci un po’ di
morale. L’assist? Contava buttarla dentro, tre punti servivano come l’aria per il morale e
per la classifica. Venivamo da
una situazione non facile, capisco i tifosi, la loro voglia di vincere è la nostra». Alberto Aquilani non si nasconde dopo lo
scampato pericolo. «In momenti come questi se non vai sul
2-0 non sei tranquillo. Quando
il Brescia ha trovato il pari tutto è diventato più delicato e difficile, ma ho visto una Juve diversa. Il domani? Ci aspetta la
Roma, torno all’Olimpico dopo
due anni di assenza, sarà dura.
Cerchiamo di portare a casa il
massimo dalle ultime otto gare
senza guardare la classifica».
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R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 30a GIORNATA
GALLERIA
Quante magie
nella carriera
in giallorosso
V
1
Primo gol di una straordinaria
carriera: davanti al suo pubblico, il 4
settembre ’94, contro il Foggia ANSA
50
Il primo traguardo, quello delle
50 reti, lo ottiene il 14 gennaio 2001,
contro il Bari di Cassano GMT
100
La tripla cifra la trova contro
l’Inter (3-3), il 3 ottobre 2004,
direttamente su punizione LAPRESSE
Totti fa 201
Roma sta su
Doppietta e traguardo:
è pari con la Fiorentina
Prima Mutu, poi Gamberini portano in vantaggio i viola. Ma il
leader giallorosso è scatenato: con 2 gol diventa «bicentenario»
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI GARLANDO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE d Al 7’ della ripresa,
mentre Riise crossa da sinistra, il
protettivo Rosi è a bordo campo
pronto a sostituire l’offensivo
Taddei. Perché se la Roma sta
perdendo 2-1? Perché pochi secondi prima, Vargas, con il gesto
tecnico più bello della giornata,
ha raccolto un traversone al volo
e incrinato la traversa. Perché
per tutto il primo tempo Burdisso e Taddei, invisibile, hanno sofferto gli assalti dell’ottimo Vargas e di Pasqual. E perché oltre
al vantaggio, la Fiorentina ha all’attivo due traverse e due palle
gol nitide di Gilardino. Se la Roma, inquietante a centrocampo
e sovrastata a centrocampo, è ancora viva è grazie allo sciagurato
La squadra di
Mihajlovic comanda
a lungo il gioco,
però non è assistita
dalla buona sorte
e colpisce 2 traverse
intervento di Comotto su Riise,
che ha consentito a Totti di inserire il suo storico gol numero
200 in Serie A (rigore al 28’) tra
il vantaggio di Mutu (22’) e il
raddoppio di Gamberini (35’).
Totti-gol Montella insomma, al
7’ della ripresa, si preoccupa di
sopravvivere più che di rincorrere. Ma torniamo a seguire il
cross di Riise che sta spiovendo a
destra tra i piedi di Totti, solo come se avesse una malattia conta-
giosa. Ma si può lasciare solo
uno che ha appena festeggiato il
200˚ gol in Serie A? L’unico che
nel primo tempo abbia reagito al
dominio viola. Infatti Totti controlla e tuona in rete il suo gol
numero 201, quello del 2-2. O,
meglio: Fiorentina-Totti 2-2. Poi
il capitano spaventa il Franchi
con un paio di punizioni e trascina il resto della ciurma a un orgoglioso finale, approfittando del
vento a favore, che legittima in
parte il punto.
miglior carnefice di casa (Gilardino) era in giornata balorda.
Terza colpa: farsi trovare sbilanciati o fuori posizione quando la
Roma ripartiva o cambiava gioco. Montella ci ha campato sugli
spostamenti del pallone da fascia a fascia, ricavando il rigore
del vantaggio e il 2-2. Più che
buona invece la fase di possesso
dei viola nel primo tempo, grazie alla spinta di Vargas, ma anche alle buone idee di Santana
tra le linee e all’incisività di Mutu. Nel complesso, circolazione
fluida e veloce. Nella ripresa,
contro vento, l’onda viola si è
spegne poco a poco.
Mea culpa In parte, perché la verità del match è questa: la Fiorentina, che ha giocato meglio e costruito di più, ha lasciato sul prato la vittoria per colpe sue. Prima colpa: i suicidi individuali
(Comotto) e collettivi sui gol. Seconda: lo spreco di match-ball
sui due vantaggi, anche perché il
Borriello Nei gol della Fiorentina ci sono responsabilità di quattro quinti della difesa giallorossa: si salva solo Riise, che si procura il rigore e assiste il 2-2 di
Totti. Ma è il centrocampo il reparto che determina la lunga sofferenza della Roma e, in particolare, il tridente creativo che crea
ben poco. Poco più che comparsa De Rossi, forse depresso dalle
vicende azzurre, di sicuro frenato dal dolore la tendine. Oltre a
Totti quasi solo Pizarro, pur
pressato da Santana, prova a venirne fuori con grinta e pensiero. Nella ripresa, con il calo viola, una crescita generale sempre
sull’asse Pizarro-Totti. Grande,
storico Totti, certo: quattro gol
in due partite. Ma tre su quattro
da fermo. Davvero si può rinunciare a Borriello, giovane e forte? Non è uno spreco tenerlo seduto? In questa pausa il compito a casa per mister Montella è
trovare il modo per metterli insieme. La Roma forse ne ha bisogno.
LE PAGELLE
di LU. GAR.
VARGAS, È TORNATO L’URAGANO. MEXES E JUAN: UNA GIORNATA STORTA
FIORENTINA 6,5
BORUC 6 Difficile opporsi ai due
siluri vincenti di Totti. Un paio di
uscite da brividi.
Vargas.
BEHRAMI 6 Inizio arrembante, poi
la sua prestazione si riduce
soprattutto all’interdizione.
COMOTTO 5 Perde Riise e rimedia
abbattendolo: il rigore guasta una
partita che la Fiorentina aveva in
pugno. Non si riprende più.
MONTOLIVO 6 Determinante la
sua direzione del traffico nel buon
primo tempo. Cala nella ripresa e
anche questo la Roma cresce.
GAMBERINI 6,5 Aveva ricordato il
suo ultimo gol tre anni fa, proprio
alla Roma: sortilegio riuscito.
VARGAS 7 Innesca il gol di Mutu,
una traversa fantastica, corre e
crossa: intensità pazzesca.
Meritata standing ovation.
(D’Agostino s.v.).
NATALI 6 Cerca di intercettare
Totti che fa 2 2, ma non doveva
essere lui, lungagnone, a sigillare
la fascia.
PASQUAL 5,5 Sgombra la fascia e
Totti ne approfitta per il 2 2. A suo
merito molte sovrapposizioni a
SANTANA 6,5 Buona
interpretazione da trequartista,
assist limpido per Gila. Utile anche
in pressing su Pizarro.
LJAJIC 5,5 Non porta il cambio di
marcia che si augurava Mihajlovic
per tornare per la terza volta in
vantaggio.
h
IL MIGLIORE
7 MUTU
Accende il match: suo il primo tiro,
suo il primo gol. Sponda per il 2 1,
traversa. Molto concreto. Si
spegne col passare del tempo.
GILARDINO 5 Delle tre palle gol il
vero Gila una almeno la fa.
Avrebbe chiuso il match. Fatica a
tener palla, specialità della casa.
(Babacar s.v.).
All. MIHAJLOVIC 6 Bella
Fiorentina, Ma anche quando
domina perde equilibrio e soffre
dietro, c’è lavoro da fare ai Campini.
ROMA 6
DONI 5 Becca il primo gol tra le
gambe. Uscite da pelle d’oca.
BURDISSO 5,5 La fascia non è il
suo mondo. E si vede. La Viola
sfonda lì.
MEXES 5 Perde il primo duello con
Mutu che fa gol. Sbaglia altro e
rischia il rosso per una manata a
Natali.
JUAN 5 Bruciato da Mutu sul gol,
perde anche Gamberini che
raddoppia.
RIISE 6,5 Si procura il rigore e
trova Totti per il 2 2. Concede la
sponda aerea a Mutu per l’1 2. Ma è
uno migliori.
PIZARRO 6,5 Soffre all’inizio, come
gli altri, ma si sbatte più degli altri
per venirne fuori. Guida il buon
finale.
DE ROSSI 5,5 La Roma va
agonisticamente sotto e lui
stranamente assiste. Strano per un
guerriere del genere. Esce per un
pestone (Greco s.v.).
compagni di linea, ma almeno aiuta
a difendere. Sfortunata deviazione
per il gol di Gamberini (Brighi s.v.).
MENEZ 5 Spreca un’invenzione di
Totti. Non gli riesce nulla. Non è il
talentino rampante d’inizio
stagione. Triste, poi spiega perché.
h
IL MIGLIORE
8 TOTTI
TADDEI 5 Un tempo da spettatore
in campo, senza soccorrere
Burdisso in affanno. Sostituito
presto.
Il voto non premia simbolicamente i
201 gol. Prestazione vera: gol,
assist, perfino corsa. A tratti
sembra solo contro tutti.
ROSI 6 Porta gamba e solidità in
fascia. Aiuta la Roma a prendere
campo.
All. MONTELLA 6 Presenta una
brutta Roma che però cresce e alla
fine corre più degli altri, segno che
il lavoro c’è. Ora però deve
recuperare Borriello.
PERROTTA 6 Crea poco come i
TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 5 Il rigore su Riise c’è, ma glielo segnala il collaboratore. Dubbi quando ferma Gila. Tirchio sui gialli. Tognolini 6; De Luca 6.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
y
Giocatori in festa
per il 200˚gol in A
di Totti LAPRESSE
R
FIORENTINA
BOMBER
IN
ATTIVITÀ
201 gol
Totti
150
Il 150˚ sigillo arriva il 27 maggio
2007, Roma-Messina 4-3. Doppietta
per Totti (il 1˚ vale la festa) REUTERS
200
E sono 200... Totti trova il gol
del momentaneo 1-1 con la
Fiorentina su calcio di rigore ANSA
201
E stavolta è il 2-2 definitivo:
il capitano giallorosso colpisce con
un grande esterno destro ANSA
182
Del Piero
155
Filippo Inzaghi
«Mi davano
per finito...
E ora punto
Baggio»
Il capitano: «Se qualcuno vuole
salire sul mio carro c’è posto»
Montali: «Come Michael Jordan»
DAL NOSTRO INVIATO
MASSIMO CECCHINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIORENTINA
ROMA
2
2
GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Mutu (F) al 22’, Totti (R) su rigore al 28’, Gamberini (F) al 35’ p.t, ; Totti (R) al 7’ s.t.
FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; Comotto, Gamberini, Natali,
Pasqual; Behrami, Montolivo, Vargas (dal 38’ s.t. D’Agostino); Santana (dal 22’ s.t. Ljajic); Mutu, Gilardino (dal 42’ s.t.
Babacar). PANCHINA Neto, De Silvestri, Donadel, Camporese. ALLENATORE Mihajlovic.
ROMA (4-3-2-1) Doni; N. Burdisso, Mexes, Juan, Riise; Pizarro, De Rossi (dal 45’ s.t. Greco); Taddei (dall’8’ s.t. Rosi),
Perrotta (dal 34’ s.t. Brighi), Menez; Totti. PANCHINA Lobont,
Castellini, Simplicio, Borriello. ALLENATORE Montella.
ARBITRO Mazzoleni di Bergamo.
ESPULSI nessuno. AMMONITI Comotto, Natali (F) per gioco
scorretto. Mexes, Menez (R) per comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 7.557, incasso 192.475,60; abbonati 16.077, quota abbonati 316.586,00. Tiri in porta 7-6. Tiri fuori: 5-2. In fuorigioco 6-4. Angoli 6-3. Recuperi: 1' p.t.; 5' s.t.
FIRENZE dSedetevi comodi perché non è ancora finita. La sua
doppietta, infatti, ha il passo
lungo di chi vede davanti un
cammino in discesa. Nel giorno in cui sfata il tabù dello stadio di Firenze - non vi aveva
mai segnato — Francesco Totti si consegna alla storia del
calcio allargando di fatto il
Club dei Cinque — Piola, Nordahl, Meazza, Altafini e Baggio, cioè quelli che hanno messo nel sacco più di 200 gol in
Serie A. Il capitano della Roma ha scalato due gradini e
ora è a gia a quota 201. Il prossimo obiettivo è semplice: scalzare il Codino dal 5˚ posto e
provare a guardare avanti, verso traguardi che solo un paio
d’anni sembravano impossibili per chi è era considerato soprattutto un uomo assist.
Tutti sul carro Ma Totti col passare degli anni ha cambiato anche alcuni stereotipi del pallone e così - dalla prima rete segnata nel settembre 1994 a
Mancini (Foggia) sino ai due
destri di ieri che hanno piegato Boruc - la sua vocazione da
goleador è stata santificata.
Non a caso ieri — dai colleghi
campioni (Del Piero su tutti)
ai «dichiaratori» di professione della politica — i complimenti sono giunti a pioggia.
«Sono contento per la seconda
doppietta consecutiva — dice
il giallorosso — e anche perché qui a Firenze non avevo
mai segnato. Aver superato i
200 gol in Serie A conta tanto
perché arricchisce una carriera che ho voluto fortemente legare solo alla Roma: sono orgoglioso di questa scelta di vita. Fino a un mese fa qualcuno
mi dava per finito, ma io sono
sempre stato cosciente delle
mie possibilità. Ora se c’è qualcuno che vuole montare sul
carro io lo porto, tanto è parecchio grande. Sono felice, ma
non mi fermo qui. Adesso voglio superare Roberto Baggio
e, se continuo di questo passo,
lo supererò già quest’anno».
Caccia alla Champions Fondamentale è stato il cambio di posizione. «Giocando più vicino
alla porta le occasioni aumentano, l’attuale è una posizione
in cui mi trovo sicuramente a
mio agio. Ranieri però non
c’entra, io con lui ho avuto un
ottimo rapporto, ma quando
le cose non vanno si può cambiare solo l’allenatore e noi
l’abbiamo fatto. Con Montella
ora sono mutate tantissime cose, soprattutto abbiamo ritrovato i risultati e i miei gol.
Adesso però penso già alla Juventus. L’obiettivo rimane l’aggancio alla zona Champions e
per noi ogni gara sarà decisiva. Qui a Firenze abbiamo conquistato un buon pari. Nel primo tempo era difficile giocare
per via del vento, ma poi siamo cresciuti e abbiamo sfiorato la vittoria. Comunque siamo contenti per il risultato. La
dedica per questa giornata? È
la stessa, a quella persona che
è sempre unica (la moglie
Ilary, ndr)».
154
Crespo
138
Gilardino
131
Di Vaio
127
Di Natale
119
Cristiano
Lucarelli
100
Toni
95
Mutu
Francesco
Totti, 34 anni,
INSIDEFOTO
NAZIONALE TRA I CONVOCATI AZZURRI CI SONO I DUE INTERISTI A RISCHIO, CHE DOVRANNO SOTTOPORSI ALLE VISITE DI CONTROLLO
De Rossi fuori: «Ma
sul riposo premio
era una battuta».
Parolo è la novità
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dSi fa sul serio. Come
previsto, la Nazionale di Cesare
Prandelli — in ossequio al codice
etico liberamente adottato — fa
a meno di De Rossi e Balotelli, autori di comportamenti anti-sportivi in Champions ed Europa League. Ma il nuovo corso non intende fare sconti a nessuno e così serpeggia anche una certa irritazio-
ne dello staff dell’Italia nei confronti di un’Inter considerata già
in clima derby. I nerazzurri hanno a forte rischio Ranocchia e
Thiago Motta (entrambi per problemi d’infiammazione alle ginocchia operate) e per il club non
sarebbero disponibili. Il difensore non ha neppure giocato col Lecce, mentre il centrocampista ha
accusato fastidi. In ogni caso, le
regole sono uguali per tutti e perciò anche i due si uniranno agli
altri 23 compagni per il raduno
previsto a Coverciano entro le
12.30. Poi toccherà al professor
Castellacci — che già si è sentito
col suo collega Combi, responsabile medico dell’Inter — dare il
verdetto. Il rientro anticipato è
probabile.
De Rossi si difende La convocazione saltata per punizione, poi, è
ancora indigesta per De Rossi,
che così replica al fatto che la Figc
sia rimasta irritata per le sue frasi
del dopo derby («vorrà dire che
mi riposo, lo considero un premio»). «Era una battuta e ci sono i
filmati a dimostrarlo. Quando
parlo non sono stupido e non lo
faccio mai a sproposito. Era una
cosa detta per sdrammatizzare.
Se la sospensione dovesse durare
solo una giornata, come spero,
tornerò ben volentieri in Nazionale. Ho letto sui giornali che il c.t.
c’è rimasto male, ma non è che lui
deve chiamarmi. C’è un codice
che ho infranto con questo gesto
"orribile", come lo hanno definito
tutti. Spero che la sospensione du-
Daniele De Rossi e Prandelli ANSA
Della Valle:
«Mihajlovic
lavora bene,
avanti con lui»
ALESSANDRA GOZZINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FIRENZE dNon sembra un’idea
destinata a cambiare, pare
piuttosto una certezza: «Il futuro di Mihajlovic? Sinisa ha un
contratto e gli accordi si rispettano: andremo avanti con lui a
lungo. Da quando sono rientrati giocatori importanti sta dimostrando quanto vale». È un
messaggio che ha grande valore, perché arriva da Andrea
Della Valle, azionista di riferimento del club. Il futuro si costruisce a primavera e oggi la
Fiorentina riparte da altre certezze, continua Della Valle: «I
rinnovi di contratto? Non c’è
grande ottimismo, la distanza
resta nonostante le nostre offerte siano importanti». Se finirà così a giugno si libereranno
Comotto, Donadel e Santana
(oltre ad Avramov).
Dedica Il futuro passerà ancora
da Mutu (convocato dalla Romania, che a fine partita ha un
pensiero speciale per Andrei, il
ragazzo che dopo essere uscito
dal coma aveva chiesto di lui:
«Il mio gol è per lui». Sulla partita e sui prossimi obiettivi:
«Per me sono due punti persi,
sapete come ragiono io. L’Europa? Dobbiamo crederci per rispetto della società e dei tifosi.
Ora è vietato mollare. Quando
metterò la testa a posto? Quando chiuderò col calcio. Scherzo, voglio rispettare la promessa che ho fatto al presidente di
comportarmi bene». L’analisi
finale tocca a Mihajlovic: «Non
abbiamo chiuso la partita e i loro campioni ci hanno punito,
avremmo meritato di più».
Montali & Montella In un giorno speciale per Totti, irrita tutti l’attacco di Menez (in una intervista a
L’Èquipe) a Montella,
reo di averlo messo in
panchina e di non essere sincero. L’allenatore quasi lo ignora e la società, che
lo multerà, pensa alla cessione. Nessuno ne fa un
dramma. Così i titoli di coda sono a cura di Montali
& Montella su Totti. «È
come Michael Jordan»,
dice il dirigente. «Io di
aggettivi ne so pochi —
aggiunge l’allenatore —,
ma per lui li ho usati tutti». Non si preoccupi, è
in buona compagnia.
Ranocchia e Motta dubbi di Prandelli
Sinisa Mihajlovic, 42 anni LAPRESSE
ri un solo turno per tornare in Nazionale».
In preallarme Ma anche altri sperano nel ritorno, magari immediato. Con Ranocchia e Thiago Motta quasi out, non è escluso che
Prandelli possa sostituirli. Più difficile che accada per il difensore
(il gruppo sembra andar bene così) mentre a centrocampo un innesto sembra possibile. Col forfeit
dell’interista, in prima linea può
esserci il ripescaggio di uno fra
Lazzari (favorito) o Candreva,
ma c’è uno spiraglio (niente di
più) per Daniele Conti, anche se
l’età non più verde sembra essere
un handicap. In questo reparto da
segnalare l’ingresso di Parolo che
— in tandem con Santon — porta
il Cesena nel gruppo azzurro. Toccherà a Slovenia e Ucraina dimostrare che la strada intrapresa di
Prandelli è quella giusta.
ma. cec.
I CONVOCATI
Venerdì sfida
in Slovenia
Il 29 test a Kiev
I convocati per la doppia sfida
con Slovenia (venerdì,
qualificazioni Euro 2012) e
Ucraina (il 29, amichevole).
Portieri: Buffon (Juve), Sirigu
(Palermo), Viviano (Bologna).
Difensori: Astori (Cagliari),
Balzaretti (Palermo), Bonucci
(Juventus), Chiellini (Juve),
Criscito (Genoa), Gastaldello
(Sampdoria), Maggio (Napoli),
Ranocchia (Inter), Santon
(Cesena).
Centrocampisti: Aquilani (Juve),
Marchisio (Juventus), Mauri
(Lazio), Montolivo (Fiorentina),
Thiago Motta (Inter), Nocerino
(Palermo), Parolo (Cesena).
Attaccanti: Cassano (Milan),
Gilardino (Fiorentina), Giovinco
(Parma), Matri (Juve), Pazzini
(Inter), Rossi (Villarreal).
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SERIE A 30a GIORNATA
ne non abbia colto una grandiosa occasione per insegnare qualcosa di serio.
Bologna e Genoa
non si fanno male
Gol irregolare di Di Vaio, poi pareggia Dainelli:
tutti contenti anche se gli ospiti giocano meglio
DAL NOSTRO INVIATO
PIERFRANCESCO ARCHETTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dEcco la moviola in
campo. Non un replay istantaneo, che avrebbe cancellato la rete di Marco Di Vaio (e tanti altri
sbagli della terna), ma la mezza
ammissione a fine primo tempo
del capitano del Bologna, che
sussurra a Sky ciò che tutto lo stadio, tranne arbitro e assistente,
aveva visto: «Ho portato avanti
il pallone con la spalla e un po'
con il braccio, però ero in corsa...». Per il coraggio dei calciatori è uno sprazzo di onestà: sarebbe diventato materia da Nobel
per il fair-play se Di Vaio, che indossava una fascia-bandiera del
Giappone in onore delle vittime
del terremoto, avesse rivelato subito a Doveri l'infrazione. Invece
l'ha confermata solo ai difensori
genoani, che non si sentono di
condannarlo: «Ce l'ha detto, ma
lo assolvo. Nel calcio ci sta», racconta Dainelli. É vero che Di Vaio, al 18˚ centro in campionato,
è di solito corretto: è innegabile
però che nella frenesia dell’azio-
Di Vaio controlla con il braccio prima di mettere in rete IPP
1
BOLOGNA
(4-2-3-1) Viviano; Moras (dal 13' s.t. Paponi), Portanova, Britos, Rubin (dal 12'
s.t. Cherubin); Perez, Mudingayi; Ramirez, F. Della Rocca (dal 35' s.t. Siligardi), Casarini; Di Vaio.
PANCHINA: Lupatelli, Buscè, Radovanovic, Meggiorini.
ALLENATORE: Malesani.
MARCATORI Di Vaio (B) al 28', Dainelli
(G) al 43' p.t.
GIUDIZIO 77
ARBITRO Doveri di Roma
AMMONITI: Milanetto (G), Britos (B) Moras
(B) gioco scorretto, Perez (B) per c.n.r.
GENOA
1
(4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Moretti, Criscito; Konko (dall'8' s.t. Antonelli), Milanetto, Veloso (dall'8' p.t. Rafinha), M. Rossi; Floro Flores (dal 31'
s.t. Boselli), Palacio.
PANCHINA: Scarpi, Chico, Jankovic, Paloschi.
ALLENATORE: Ballardini.
NOTE: paganti 8326, incasso 83.234 euro. Abbonati 10.823, quota 151.446 euro.
Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 5-7.
Fuorigioco 2-2. Angoli 0-6.
Recuperi 2' p.t., 2' s.t.
Quota 40 Depurato dagli altri errori di Doveri e degli assistenti
Manganelli e Bernardoni, l'1-1 è
equo anche se suscita l'ironia di
Longo, dirigente del Bologna:
«Mancava solo il baccalà». Per
l'arbitro? Per la festa del punto
che accontenta tutti? Solo una
battuta? Il Genoa, che pareggia
con Dainelli (primo centro rossoblù) su punizione almeno dubbia, ha più occasioni. Al Bologna
resta il lamento per un braccio in
area di Criscito (che si scontra anche con Perez) al 91'. Non è volontario. Quota 40, la fine dei tremori, è raggiunta da Malesani e
quasi da Ballardini. Da oggi c'è la
possibilità che il promesso divertimento diventi una generosa attesa delle vacanze, ma Bologna e
Genoa sapranno smentire i sospetti, anche se ieri sono sembrate già in tenuta «pancia piena».
Malesani: «Cercheremo sempre
il risultato. L'Europa League?
Non abbiamo la qualità».
Le mosse «Superiori come palle
gol», dice il collega. Floro Flores
e Moretti falliscono quelle più
nette. Il 4-4-2 del Genoa è solido
nella protezione e non risente del
k.o. iniziale di Veloso (dentro Rafinha); avrebbe però dovuto ricavare di più dagli esterni offensivi
e Konko esce per Antonelli senza
migliorare. Malesani disegna un
4-2-3-1, ma nel primo tempo deve sempre rincorrere. Perez, Casarini e Portanova si elevano nella gnagnera generale, quando entra Paponi non cambia il sistema
ma alcune posizioni davanti. Sussulti minimi, da quota 40.
LE PAGELLE
di ANDREA TOSI
PORTANOVA INSUPERABILE
MILANETTO FA GIRARE I SUOI
BOLOGNA 5,5
GENOA 6
VIVIANO 6 Stavolta niente
miracoli.
EDUARDO 6 Stavolta niente
farfalle.
MORAS 5 Si fa superare alle
spalle da Dainelli.
MESTO 6 Duro e solido in fascia.
PAPONI 5,5 Cambio tattico che
non incide.
IL MIGLIORE
h 6,5 DAINELLI
6,5
Il gol del pari vale oro.
h
IL MIGLIORE
6,5 PORTANOVA
Riesce ad elevarsi. Dietro regge
tutto e tutti.
MORETTI 6 Fallisce il colpo da tre
punti ma tiene bene.
CRISCITO 6 Perde il corpo a
corpo con Di Vaio.
BRITOS 5 Incerto, il suo liscio
origina la punizione del pareggio.
KONKO 5,5 Si mangia il 2 1 e poi si
spegne.
RUBIN 5,5 Non sale e non spinge
come al solito.
ANTONELLI 5,5 Timida
comparsata dalla panchina.
CHERUBIN 6 Subentrato, da
terzino fa il suo.
MILANETTO 6,5 Finché ha fiato fa
filare la palla.
MUDINGAYI 6 Raccoglie tanta
legna rispettando le consegne.
VELOSO s.v. S’infortuna subito,
rischia un lungo stop.
PEREZ 6,5 Gioca dappertutto,
invoca un rigore.
RAFINHA 6 Porta velocità sulla
trequarti.
DELLA ROCCA 5,5 Fa l’assist e
poco altro (Siligardi s.v.).
ROSSI 6 Un metronomo nel
controllo dei ritmi.
RAMIREZ 5,5 Da esterno fatica a
trovare i suoi spazi.
PALACIO 6 Cerca la profondità.
CASARINI 6 Prova a fare anche
l’attaccante.
DI VAIO 5,5 A parte il gol (che è
irregolare) non vede mai la porta.
All. MALESANI 5,5 Tocca la quota
salvezza, ma il cambio di modulo
non lo premia come vorrebbe.
FLORO FLORES 5 Spreca una
grande occasione.
BOSELLI 5,5 Non entra nel clima
del match.
All. BALLARDINI 6 Il punto
conquistato e la prestazione lo
soddisfano, la squadra
dimostra di essere viva.
TERNA ARBITRALE: DOVERI 5 Non vede il mani di Di Vaio e non
convince in altre circostanze; Manganelli 5; Bernardoni 5,5.
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
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#
SERIE A 30a GIORNATA
Chievo, che scatto
Furia ultrà sul Bari
Gialloblù quasi salvi con Pellissier e Moscardelli
I tifosi pugliesi cercano di entrare negli spogliatoi
DAL NOSTRO INVIATO
BARI
CHIEVO
1
2
GIUDIZIO 77
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI: Pellissier (C) al 38’, Ghezzal (B) su rigore al 41’ p.t.; Moscardelli
(C) al 5’ s.t.
BARI (4-3-2-1) Gillet; A. Masiello,
Glik, Belmonte, Rossi; Almiron, Codrea (dal 12’ s.t. Alvarez), Bentivoglio;
Ghezzal, Huseklepp (dall’11’ s.t.
Okaka); Rudolf (dal 20’ s.t. Castillo).
PANCHINA: Padelli, Rinaldi, Gazzi, Donati. ALLENATORE: Mutti.
CHIEVO (4-3-1-2) Sorrentino; Frey
(dal 47’ p.t. Sardo), Morero, Mandelli,
Jokic; Fernandes, Guana (dal 5’ s.t. Rigoni), Constant; Bogliacino; Moscardelli, Pellissier (dal 32’ s.t. Uribe). PANCHINA: Squizzi, Marcolini, Thereau,
Granoche. ALLENATORE: Pioli.
GIUSEPPE CALVI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI dCi mancherebbe solo di
dire «grazie, Bari». Ma sarebbe
sin troppo offensivo per la sgangherata pattuglia di Bortolo
Mutti. Il Chievo, pur con una difesa inedita (squalificati Andreolli, Cesar e Mantovani), passa
al «San Nicola» sfruttando i clamorosi errori commessi da Almiron e compagni, e risolve, come d’incanto, la crisi che l’aveva spinto a 4 punti dal terzultimo posto. La squadra di Stefano Pioli — solo un pareggio in
5 giornate — ritrova i gol di Pellissier e Moscardelli e scatta in
testa a quell’«altro» campionato, che impegna 8 compagini
nella corsa-salvezza.
ARBITRO Gervasoni di Mantova.
ESPULSI: l’allenatore Pioli (C) per proteste al 41’ s.t.
AMMONITI: Guana (C), Fernandez (C)
e Rossi (B) per gioco scorretto, Constant (C) per c.n.r.
NOTE paganti 515, incasso di 9.894 euro;
abbonati 14.057, quota di 162.580 euro. Tiri
in porta: 5-5. Tiri fuori: 5-6. In fuorigioco:
0-2. Angoli: 5-3. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 6’.
Bari, è quasi addio In cima a una
sfida a tratti inguardabile, il Bari annuncia la fine delle trasmissioni, non avendo ridotto
il distacco di 12 punti dall’area
permanenza. L’interruzione
dei programmi, annunciata da
almeno due mesi, è sancita dall’harakiri nel match atteso co-
DOPO PARTITA IL TECNICO BIANCOROSSO
Mutti: «Due errori,
tutto in frantumi»
La resa dei pugliesi
anche sul sito
ufficiale del club:
«Per Bari è Serie B»
Esultanza Chievo dopo il 2˚ gol:
a destra Moscardelli ANSA
taccuino
VIOLENZA
Sicurezza: a Bergamo
oggi convegno Sap
BERGAMO dOggi, nella Sala Tre
maglia del teatro Donizetti di Berga
mo (ore 18), il Sindacato Autonomo
di Polizia organizza un convegno
sul tema «Sicurezza ed educazio
ne nello sport», centrato sul «No al
la violenza negli stadi» per trascor
rere «90 minuti senza paura».
PRIMAVERA
FRANCO CIRICI
Verdi segna al 90’
e rilancia il Milan
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BARI dDalla dura contestazione sugli spalti (con tanto di
«panolada», sventolio di fazzoletti bianchi) all’idea di irrompere negli spogliatoi del Bari,
il passo è breve. Non si è concretizzato solo grazie all’ intervento delle forze dell’ordine.
Irruzione Sembra paradossale,
ma anche il sito ufficiale dei
biancorossi, a fine cronaca, ha
scritto «per il Bari è solo Serie
B». E subito dopo fine gara
una decina di tifosi (compresi
i capi ultras biancorossi) ha fatto irruzione nel tunnel del San
Nicola che conduce all’ingresso degli spogliatoi. Difficile capire come e perché siano riusciti a fare tanta strada, senza
trovare alcun ostacolo. Sembra più chiaro invece l’intento
dei tifosi: avere un faccia a faccia con alcuni uomini di Mutti
(pare, in primis, con Almiron). Il gruppetto è stato fermato dagli agenti di Digos e
Guardia di Finanza, proprio
mentre stava per varcare la
porta dello spogliatoio, e accompagnato all’uscita dello
stadio San Nicola. Non si sono
avute ulteriori conseguenze,
ma la scena è stata ripresa interamente dalle telecamere del-
dIeri si sono giocati due posticipi
del girone B. Vittoria del Milan con
un gol di Verdi all’ultimo minuto. Ri
sultati: Portogruaro Milan 0 1, Trie
stina Brescia 1 2. Classifica: Vare
se 51; Inter 43; Atalanta, Chievo
40; Milan 38; Brescia 36; AlbinoLef
fe 29; Udinese 28; Padova 20;
Triestina*, Cagliari 18; Cittadella*
17; Vicenza** 11; Portogruaro 1.
Ogni * una gara in meno.
Bortolo Mutti, 56 anni TODAY
CESENA
la Digos. Tutti i «protagonisti»
sono stati identificati.
Via 4 nazionali
Si riparte mercoledì
Come un uppercut «I tifosi hanno chiesto un confronto immediato – fa Bortolo Mutti – con
qualcuno dei miei. Normale siano amareggiati, rammaricati. Come lo siamo noi. Purtroppo due grossolani errori hanno mandato in frantumi tutto
ciò che avevamo preparato in
settimana. Il secondo gol del
Chievo è stato come un uppercut. Non ci siamo più ripresi».
Al settimo cielo, invece, Pioli.
«Siamo stati attenti, pratici e
speculativi. Abbiamo conquistato tre punti importantissimi e ritrovato i gol dei nostri
attaccanti. Non potevo pretendere di più da questa trasferta.
Ma non siamo ancora salvi».
CESENA d(a.b.) Vista la sosta il
tecnico Ficcadenti ha concesso ai
giocatori tre giorni di riposo. Il Ce
sena tornerà ad allenarsi mercole
dì. Assenti gi azzurri Parolo e San
ton, lo svizzero Von Bergen l’alba
nese Bogdani.
MEDIASET
Borsa di studio
Maurizio Mosca
MILANO dUna borsa di studio inti
tolata a Maurizio Mosca, scompar
so un anno fa , verrà assegnata da
Mediaset a Francesca Martelli, 25
anni, allieva del Master in Giornali
smo dello Iulm. L'assegnazione av
verrà oggi, alle 18, nello Studio 20
di Cologno Monzese.
me la svolta di un campionato
fallimentare. E a fine gara gli
ultrà sono stati fermati a un
passo dagli spogliatoi dove
chiedevano un confronto con
la squadra. «Ci crediamo, possiamo salvarci, vincendo 7 dei
restanti 9 incontri», lo slogan
nell’ultima settimana dei biancorossi. Invece, la speranza del
Bari dura 38 minuti: un colpo
di testa di Almiron in avvio, un
tiro di Bentivoglio, ex motivatissimo, e soprattutto una carezza di Huseklepp a un pallone che varrebbe il vantaggio.
Allora, avanti Chievo Gol sbagliato, gol subìto. I margini che
delimitano la condanna del Bari e la resurrezione del Chievo
vanno dallo spreco dell’acerbo
norvegese al guizzo del grande
opportunista Pellissier, che sull’azione successiva approfitta
di una dormita di Glik, Belmonte, Codrea e Rossi e batte Gillet. Eppure, il Bari trova il modo per pareggiare, in chiusura
di tempo, su rigore trasformato da Ghezzal: nell’azione, l’arbitro Gervasoni grazia Fernandes (ostacola Bentivoglio), da
sanzionare col «giallo» e, quindi, da espellere, perché già ammonito. In apertura di ripresa,
il Chievo beneficia di un altro...
bonus degli avversari. Almiron
non spazza via la palla quasi in
area di rigore e, passandola a
Codrea, agevola l’incursione di
Moscardelli per l’1-2. Il Bari
esce di scena e la formazione di
Pioli, espulso nel finale per proteste, gestisce il risultato e si
preoccupa per Pellissier, centrato da una punizione di Bentivoglio: in ospedale per accertamenti, il capitano è ripartito
con la squadra.
LE PAGELLE
di G.CAL.
CODREA STATUINA SUI GOL
AL VIA DECISIVO SORRENTINO
BARI 5
CHIEVO 6
GILLET 5,5 Tenta invano le uscite
su Pellissier e Moscardelli.
SORRENTINO 6,5 In avvio, salva
su Almiron e Huseklepp.
A. MASIELLO 5,5 Contiene le
incursioni di Constant.
FREY 5,5 Sui «tagli» si lascia
infilare.
GLIK 4,5 Insicuro nelle chiusure,
spiana la strada sul primo gol.
SARDO 6 E’ sempre tosto in
marcatura.
BELMONTE 5 Giocate rischiose e
non chiude le falle al centro.
MORERO 6 Resiste nel duello con
Rudolf e doma Okaka.
ROSSI 5,5 Spinge poco e non
frena Pellissier nell’azione gol.
MANDELLI 6 Solido in difesa, e
punge in zona tiro.
ALMIRON 4,5 Avvio promettente,
poi crolla sino all’errore decisivo.
JOKIC 6 Aspetta Masiello e se la
gode su Alvarez.
CODREA 4 Per colpe altrui,
diventa una statuina sui due gol.
FERNANDES 5 Pochi guizzi e il
plateale contatto con Bentivoglio.
ALVAREZ 4,5 Gioca 40 minuti ma
è come se mai fosse entrato.
GUANA 6 Fa diga e imposta le
ripartenze.
h
IL MIGLIORE
6 BENTIVOGLIO
Lotta, detta assist e guadagna il
rigore.
GHEZZAL 5,5 Segna dal dischetto
però è un bagliore isolato.
HUSEKLEPP 4,5 Corre, s’agita, a
vuoto: e si divora un gol sullo 0 0.
RIGONI 6 Davanti alla difesa, è
prezioso nell’interdizione.
CONSTANT 5,5 Troppo
prevedibile nell’impostazione.
BOGLIACINO 5,5 Inventa poco e
resta ai margini del gioco.
MOSCARDELLI 6,5 Aiuta a
centrocampo ed è davvero un
falco sul gol.
OKAKA 5 Poco mobile, sui lanci
può fare solo il «pennellone».
IL MIGLIORE
h 6,5 PELLISSIER
RUDOLF 6 Il più intraprendente,
ispira i compagni e va al tiro.
Sfrutta l’errore barese e infila
Gillet (Uribe s.v.).
CASTILLO 5 Può fare poco.
All. MUTTI 5,5 Prova a svoltare,
forse sbaglia a sostituire Rudolf.
All. PIOLI 6 Squadra passiva ma
ridisegna bene una difesa di
fortuna.
TERNA ARBITRALE: GERVASONI 5 Non ammonisce Fernandes sul rigore
evitandogli l’espulsione per doppio «giallo». Ghiandai 6; Giordano 5,5.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A 30a GIORNATA
È Parma da sorpasso
Samp in caduta libera
Zaccardo-gol contro i blucerchiati di nuovo contestati:
Maccarone fallisce un rigore inesistente, è il 4o k.o. di fila
FILIPPO GRIMALDI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
GENOVA dPovera Samp, si sal-
vi chi può. Viaggio all’inferno
di sola andata, e i blucerchiati
(ma se ne rendono conto?)
stanno scivolando giù a precipizio. Sette mesi fa in questo
stadio i blucerchiati giocavano il ritorno del preliminare di
Champions e adesso invece
l’ennesimo spareggio-salvezza finisce con il Parma (meritatamente) in festa sul prato del
Ferraris per il sorpasso in classifica ai rivali, e una Samp con
il cuore in subbuglio. Difficile
capire sulla sponda blucerchiata se feriscano di più i vaffa per
il presidente Garrone, i cori di
rumente fuori dallo stadio, dove i mezzi della polizia blindano l’accesso agli spogliatoi, o
quel vago senso di indifferenza (o rassegnazione?) che lentamente sta prendendo il sopravvento.
Il delitto perfetto La squadra di
Marino, invece, per un’ora sta
alla finestra, rischiando poco
o nulla, prova a far male senza
scoprirsi e poi piazza il colpo
del k.o. con Zaccardo, a spese
di un avversario allo sbando
più totale, con le gambe che
tremano e l'incapacità di immedesimarsi da parte di alcuni giocatori (vero, Macheda?)
in una situazione figlia, è tri-
SAMPDORIA
PARMA
0
1
Pasticcio globale Se Maccarone va a battere le punizioni,
vuol dire che nella Samp il cortocircuito è totale. Bisognerà
abituarsi, ma è tutto di una tristezza infinita. Il Parma, lo si
era intuito subito, non avrebbe disdegnato un pari. Anche
perché Gobbi ha sprecato un
pallone d’oro nel primo tempo, poco prima che Macheda
perdesse l’attimo su un assist
di Maccarone, tutto solo davanti a Mirante. Troppo poco,
i numeri sampdoriani sono impietosi e dicono tutto sui mali
di questa squadra: quarta sconfitta consecutiva, quinta nelle
ultime sei gare, in cui i blucerchiati hanno segnato la miseria di due reti.
GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Zaccardo al 20’ s.t.
SAMPDORIA (4-4-1-1) Curci; Zauri,
Gastaldello, Volta, Martinez; Mannini,
Poli (dal 24’ s.t. Biabiany), Dessena,
Ziegler; Guberti (dal 20’ p.t. Macheda); Maccarone (dal 35’ s.t. Koman).
PANCHINA Da Costa, Lucchini,
Laczko, Padalino. ALL. Cavasin.
PARMA (3-4-2-1) Mirante; Zaccardo, Paletta, Pisano; Valiani, Morrone,
Dzemaili, Gobbi; Giovinco (38’ s.t. Modesto), Palladino (36’ p.t. Candreva);
Amauri. PANCH. Pavarini, Feltscher,
Crespo, Paci, Bojinov, ALL. Marino.
ARBITRO Valeri di Roma.
ESPULSI Dzemaili (P) al 47’ s.t. per doppia amm. (proteste e gioco scorretto)
AMMONITI Amauri (P), Giovinco (P),
Zauri (S), Poli (S), Dessena (S), Valiani
(P) per g.s., Pisano (P) per proteste.
NOTE paganti 3.352, incasso 54.530 euro;
abb. 18.543, quota 184.487 euro. Tiri in porta 3-3. Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 2-7. Angoli
6-4. Rec.: p.t. 1’, s.t. 3’.
ste ripeterlo, dello scellerato
mercato di gennaio. Questa è
una maglia che brucia e ora sarà dura per la Samp arrivare
indenne sino alla fine, a meno
che i rientri di capitan Palombo (forse a Verona dopo la sosta) e di Pozzi diano la scossa.
La chiave E pensare che Cavasin (seconda sconfitta consecutiva) l'aveva fatto capire: pri-
mo non prenderle. Di fatto: terzini bloccati in difesa, ma centrocampo troppo statico per
produrre gioco e attacco ancora una volta inesistente. Maccarone doveva essere la torre
per gli inserimenti degli esterni e di Guberti trequartista,
ma quest’ultimo è andato quasi subito k.o., e il povero Big
Mac è riuscito pure a sbagliare
un rigore fischiato alla Samp
sotto di un gol, per un (inesistente) fallo di mano di Gobbi,
calciandolo alle stelle. E poi
c’è l’ex allievo di Ferguson: rileva Guberti, ma avrebbe fatto
notizia se fosse riuscito a combinare qualcosa di buono.
Amauri, 30 anni, è passato al Parma in gennaio PEGASO
Il riscatto L’unica nota negativa per il Parma è che dopo la
sosta dovrà affrontare il Bari
senza Valiani, Giovinco e Dzemaili, ma è poca cosa rispetto
ai tre punti conquistati ieri.
Giovinco è stato un rompighiaccio fantastico, la difesa
ha retto bene. Non altrettanto
il reparto arretrato di Cavasin:
dopo un rinvio sballato di Curci, l’assist di Gobbi ha fruttato
il colpo di testa vincente di Zaccardo, bravo ad approfittare
pure dell’errore di Martinez.
DOPO PARTITA I TECNICI
Cavasin: «Tutto ok
Uno scivolone
ci è costato il gol»
Marino accusa: «Fallo della
Samp e rigore contro di noi...
Ma tanto siamo abituati»
ALESSIO DA RONCH
GENOVAdSerenità. Alberto Ca-
vasin cerca di ammortizzare la
sconfitta con questa parola. La
piazza sulla faccia dei giocatori all’interno dello spogliatoio,
la ribadisce a tutti in conferenza stampa: «Abbiamo fatto
quello che dovevamo e non
avremmo meritato la sconfitta. Il Parma non ha fatto niente più di noi se non il gol, venuto per la scivolata di Martinez
in un’azione poco pericolosa.
Se in azioni del genere si faces-
se sempre gol le partite finirebbero 21 a 19. Dobbiamo pazientare e trovare la svolta,
poi faremo un filotto di risultati positivi. E’ importante comunque avere questo pubblico da 10, sarà fondamentale».
Poi spiega le sue scelte più importanti: «Ho tolto Poli perché
volevo avere un centrocampista più potente davanti alla difesa e altri due più portati a
spingere. Il rigore, che non era
rigore, lo ha tirato Maccarone
perché è il rigorista e se la sentiva».
Abitudini Pasquale Marino gode al punto da riuscire a ingoiare persino il rigore: «E’ stato fischiato per un fallo di mano,
però mi dicono che a farlo era
stato uno della Samp. Ci siamo abituati, meno male che
non l’hanno sfruttato. La sfida
è stata equilibrata e siamo stati bravi a farla nostra, giocando con la mentalità giusta.
Ora concentriamoci sulla sfida con il Bari. Non avremo per
squalifica Valiani, Giovinco e
Dzemaili, ma siamo abituati
anche a questo».
LE PAGELLE
di ALESSIO DA RONCH
BIG MAC SOTTO IPNOSI
GIOVINCO, BUONE IDEE
ZACCARDO PERFETTO
SAMPDORIA 5
CURCI 5,5 Sbaglia il rinvio che innesca l’azione
decisiva.
ZAURI 6 Ci mette cuore ed esperienza.
VOLTA 6 Regge fisicamente l’impatto con Amauri.
GASTALDELLO 5,5 Stranamente meno sicuro e
imperioso del solito.
MARTINEZ 5,5 Manda in ansia Curci, poi scivola e
perde Zaccardo.
MANNINI 6 Sbaglia molto, ma indubbiamente è uno
dei pochi a giocare con personalità.
DESSENA 5,5 Solo nel finale riesce a togliersi di
dosso l’ansia.
POLI 6 Le responsabilità pesano, ma lui se le carica
sulle spalle, per ora ancora un po’ fragili.
BIABIANY 5 Qualche spizzicata di testa, tiri niente.
IL MIGLIORE
6 ZIEGLER
h
Freddezza svizzera, non trema anche se a
centrocampo fatica un po’.
GUBERTI s.v. Va k.o. prima di poter dire la sua.
MACHEDA 4,5 Ci mette più voglia, stavolta però non
mostra il suo talento.
MACCARONE 4,5 La psicosi del gol lo annienta
(Koman s.v.).
All. CAVASIN 5 È ancora a metà del guado nel
trasferire alla Samp le sue idee.
PARMA 6
MIRANTE 6 Stoppa d’istinto Dessena.
ZACCARDO 6,5 Un gol da centravanti, novanta minuti
da buon difensore.
PALETTA 6 Qualche volta goffo, ma non affonda.
PISANO 6 Utile nell’emergenza.
VALIANI 5,5 Subisce un po’ la qualità di Ziegler.
MORRONE 6 Artista del fallo tattico.
DZEMAILI 6 Mette nel cassetto un po’ di qualità per
spolverare la clava.
GOBBI 6 Soffre con Mannini, ma non rinuncia mai ad
offendere e strappa dal piede di Macheda una buona
chance.
IL MIGLIORE
6,5 GIOVINCO
h
Fa parecchi falli, quando ha la palla però trova
sempre un’idea buona e la utilizza con velocità
(Modesto s.v.).
PALLADINO 6 Scatta bene in avvio, ma si fa male
prestissimo.
CANDREVA 6 Interpreta il ruolo a modo suo,
comunque regala equilibrio alla squadra.
AMAURI 6 Furbo e prestante, si rende utile.
All. MARINO 6 Riesce a dare la mentalità giusta ai
suoi.
TERNA ARBITRALE: VALERI 5 Il rigore è soltanto
una delle tante cose sulle quali vede male.
Romagnoli 6-Nicoletti 6.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
CLASSIFICA DELLA SERIE A
RISULTATI
BARI-CHIEVO
1-2
Pellissier (C), Ghezzal (B) rigore, Moscardelli (C)
SQUADRE
BOLOGNA-GENOA
Di Vaio (B), Dainelli (G)
MILAN
INTER-LECCE
Pazzini (I)
1-0
JUVENTUS-BRESCIA
Krasic (J), Eder (B), Del Piero (J)
2-1
LAZIO-CESENA
Zarate (L)
1-0
NAPOLI-CAGLIARI
2-1
Cavani (N) rigore, Acquafresca (C), Cavani (N)
PALERMO-MILAN
Goian (P)
1-0
SAMPDORIA-PARMA
Zaccardo (P)
0-1
UDINESE-CATANIA
Inler (U), Di Natale (U) rigore
2-0
PROSSIMO TURNO
sabato 2 aprile BRESCIA-BOLOGNA (ore 18) (0-1)
MILAN-INTER (ore 20.45) (1-0) domenica 3 aprile, ore
15 NAPOLI-LAZIO (ore 12.30) (0-2) CATANIA-PALERMO
(1-3) CESENA-FIORENTINA (0-1) CHIEVO-SAMPDORIA
(0-0) GENOA-CAGLIARI (1-0) LECCE-UDINESE (0-4) PARMA-BARI (1-0) ROMA-JUVENTUS (ore 20.45) (1-1)
LA MOVIOLA
i
PUNTI
IN CASA
RETI
FUORI
RIGORI
INTER
NAPOLI
UDINESE
LAZIO
ROMA
JUVENTUS
PALERMO
FIORENTINA
BOLOGNA *
CAGLIARI
GENOA
CHIEVO
PARMA
CATANIA
SAMPDORIA
CESENA
LECCE
BRESCIA
BARI
PUNTI
IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009 2010 E
RETI
DIFFERENZA
TOTALE
G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S.
1-1
FIORENTINA-ROMA
2-2
Mutu (F), Totti (R) rigore, Gamberini (F), Totti (R)
MARCATORI
PARTITE
T. R. T. R.
62 15 9 4 2 15 9 4 2 30 18 8 4 31 11 20 11 51 22 +29 4 3 1 0
60 15 11 3 1 15 7 3 5 30 18 6 6 38 17 18 15 56 32 +24 6 5 3 1
59
56
54
50
45
43
41
40
39
39
35
32
32
31
29
28
26
17
15
15
16
14
15
15
15
15
15
14
15
15
15
16
15
15
15
15
10
10
11
9
7
9
8
7
8
6
4
4
8
5
5
5
5
2
3
3
3
4
3
2
4
6
1
3
7
7
4
5
4
4
4
5
2
2
2
1
5
4
3
2
6
5
4
4
3
6
6
6
6
8
15
15
14
16
15
15
15
15
15
16
15
15
15
14
15
15
15
15
8
7
5
5
5
4
2
4
3
4
4
3
0
2
2
2
1
1
2
2
3
4
6
2
7
4
5
6
4
4
4
5
4
3
4
3
5
6
6
7
4
9
6
7
7
6
7
8
11
7
9
10
10
11
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
30
18
17
16
14
12
13
10
11
11
10
8
7
8
7
7
7
6
3
5
5
6
8
9
4
11
10
6
9
11
11
8
10
8
7
8
8
7
8
8
8
9
13
9
9
13
11
11
12
14
13
15
16
16
19
26
24
25
25
26
26
21
17
24
17
12
14
18
16
12
19
16
9
9
11
12
12
23
21
13
12
17
18
11
13
14
14
17
21
18
21
20
32
11
22
19
19
14
16
12
12
18
15
7
9
13
12
8
8
18
19
13
29
15
25
18
25
19
15
21
28
26
20
24
31
20
24
46
56
36
47
45
45
35
33
36
29
30
29
25
25
25
31
24
17
27
30
25
41
38
46
31
37
36
33
32
41
40
34
41
52
38
45
+19
+26
+11
+6
+7
-1
+4
-4
=
-4
-2
-12
-15
-9
-16
-21
-14
-28
6
6
2
9
3
1
4
3
2
3
2
3
3
7
4
4
5
7
4
5
2
8
2
0
3
1
1
2
1
3
3
6
3
1
4
4
3
5
5
5
4
7
3
2
5
1
4
10
5
1
5
4
3
8
59 (+3)
63 (-3)
3 45 (+14)
1 32 (+24)
5 32 (+22)
5 59 (-9)
3 45 (=)
6 48 (-5)
2 41 (=)
1 35 (+5)
4 39 (=)
1 43 (-4)
3 37 (-2)
8 41 (-9)
2 35 (-3)
1 47 (-16)
4
in B
3
in B
2
in B
6 42 (-25)
POSIZIONE
STAGIONE
2009 2010
ULTIME
QUATTRO
GARE
2
1
VVNP
6
16
16
2
6
4
10
14
12
8
13
10
14
5
in B
in B
in B
9
VVNV
PNVV
VVVV
PVPV
NVVN
PPNV
PPPV
NVVN
VNVN
VNPP
PPVN
PNPV
NNPV
VPVP
PPPP
VVNP
NPPP
NNNP
NPNP
U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale:
1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione.
LA PUNTA CONTROLLA CON UN BRACCIO. ERRORI ANCHE A UDINE, TORINO E BARI
Valeri: che svista a Genova
Di Vaio, un gol da annullare
Concesso un rigore alla Sampdoria, ma il tocco di mano è di Volta
FRANCESCO CENITI
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPasso indietro per la squadra
di Braschi: errori in quasi tutte
le sfide. Di «positivo» c’è che
quasi sempre le sviste non hanno inciso sul risultato, ma servirà più attenzione nelle prossime (decisive) giornate.
BARI-CHIEVO 1-2 Non convince
Gervasoni: giusto assegnare il
rigore al Bari, ma ci stava l’ammonizione a Fernandes per la
netta spinta a Bentivoglio. Per il
giocatore del Chievo sarebbe
stato il secondo giallo...
BOLOGNA-GENOA 1-1 Doveri
(Can B) sbaglia di suo e con la
complicità del primo assistente
Manganelli. Da annullare il vantaggio del Bologna: dopo un pri-
Volta colpisce con una mano: non c’era il rigore per la Sampdoria SKY
mo stop col petto, Di Vaio si aggiusta la palla con il braccio. Anche il pari del Genoa è viziato
da una irregolarità: non c’era la
punizione concessa per il presunto fallo di Britos (pure ammonito) su Floro Flores. Sulla
successiva battuta arriva la rete
di Dainelli. Nel finale fa bene
l’arbitro a non concedere il rigore al Bologna: distanza minima
per ritenere volontario il braccio di Criscito, poi è Perez a fare
sfondamento.
FIORENTINA-ROMA 2-2 Lascia
moltissimi dubbi la scelta di
Mazzoleni che ferma per fuorigioco un’azione della Fiorentina (Gilardino in gol a gioco fermo): Santana recupera palla dopo quello che sembra un con-
trollo sbagliato di Burdisso e
quindi azzera il precedente offside. Ok il rigore dato alla Roma: Comotto stende Riise. Menez: due simulazioni, un giallo.
JUVENTUS-BRESCIA 2-1 Celi
non fischia neppure fallo dopo
5’ quando Chiellini travolge
Eder: da discutere semmai solo
il colore del cartellino (chiara
occasione da gol?). Giusti i due
gialli mostrati a Mareco (falli su
Del Piero e Matri).
SAMPDORIA-PARMA 0-1 Valeri
incappa in un errore che poteva
innescare molte polemiche: inesistente il rigore dato alla
Samp, perché il mani è di Volta
che salta in mezzo a Gobbi e Pisano. Maccarone mette tutti
d’accordo calciando in tribuna.
Ok il gol annullato a Palladino
(fuorigioco), ci stanno le due
ammonizioni a Dzemaili.
UDINESE-CATANIA 2-0 Annullato un gol a Di Natale al 6' per il
fuorigioco (c’è) di Armero. Sbaglia Russo a concedere il rigore
all’Udinese: non c’è contatto tra
Marchese e Sanchez anche se a
velocità normale la decisione
sembrava corretta. Dubbi nel
primo tempo per un mani di Gomez: giudicato involontario.
(Inter-Lecce a pagina 3
Napoli-Cagliari a pagina 13)
25 RETI: Di Natale (5) (Udinese)
22 RETI: Cavani (3) (Napoli)
19 RETI: Eto'o (5) (Inter)
18 RETI: Di Vaio (1) (Bologna)
16 RETI: Matri (1) (11 reti con il Cagliari)
(Juventus)
14 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan)
12 RETI: Pazzini (2) (6 con la Sampdoria)
(Inter); Sanchez (Udinese)
11 RETI: Pato (Milan)
10 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Gilardino
(Fiorentina); Robinho (Milan); Pastore
(Palermo); Borriello (1) (Roma)
9 RETI: Quagliarella (Juventus); Hamsik
(1) (Napoli); Crespo (3) (Parma)
8 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Ilicic
(Palermo); Totti (5) e Vucinic (1) (Roma)
7 RETI: Maxi Lopez (1) (Catania);
Hernanes (1) (Lazio); Miccoli (Palermo)
6 RETI: Nené (Cagliari); Bogdani e
Jimenez (2) (Cesena); Moscardelli
(Chievo); Floro Flores (3 reti con
l'Udinese) (Genoa); Krasic (Juventus);
Floccari (Lazio); Cassano (2) (4 con la
Sampdoria) (Milan); Lavezzi (Napoli)
5 RETI: Diamanti (1) (Brescia);
Acquafresca (Cagliari); Palacio (1)
(Genoa); Cambiasso, Milito e Stankovic
(Inter); Del Piero (1) (Juventus); Kozak (1)
e Zarate (Lazio); Di Michele (Lecce);
Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma);
Guberti (Sampdoria)
4 RETI: Barreto (2) (Bari); Ramirez
(Bologna); Eder (Brescia); Conti
(Cagliari); Silvestre (Catania); Giaccherini
e Parolo (Cesena); Mutu e Santana
(Fiorentina); Thiago Motta (Inter);
Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti col
Genoa) (Juventus); Mauri (Lazio); Corvia
(Lecce); Simplicio (Roma); Maccarone (1)
(2 con il Palermo) (Sampdoria)
3 RETI: Rudolf (1 rete con il Genoa)
(Bari); Britos e Gimenez (Bologna); Cesar
(Chievo); D'Agostino (1) e Ljajic (2)
(Fiorentina); Ranocchia (2 con il Genoa) e
Sneijder (Inter); Pepe (Juventus);
Giacomazzi, Jeda (1), Ofere e Olivera
(Lecce); Boateng (Milan); Maggio
(Napoli); Nocerino (Palermo); Zaccardo
(Parma); Amauri e Palladino (Parma);
Pozzi (1) (Sampdoria); Benatia e Denis
(Udinese)
2 RETI: Ghezzal (1) e Okaka (Bari);
Paponi (Bologna); Cordova (Brescia);
Canini e Nainngolan (Cagliari); Gomez,
Lodi e Terlizzi (Catania); Fernandes,
Mandelli e Thereau (Chievo); Destro,
Mesto, Milanetto, Paloschi e M. Rossi
(Genoa); Pandev (Inter); Aquilani
(Juventus); Biava e Sculli (Lazio); Munari
e Piatti (Lecce); Inzaghi (Milan);
Cannavaro (Napoli); Bacinovic, Bovo e
Migliaccio (Palermo); Bojinov e Candreva
(Parma); De Rossi, N. Burdisso, Juan,
Menez e Perrotta (Roma); Armero,
Domizzi, Inler e Zapata (Udinese)
1 RETE: 90 giocatori
RETI: in questo turno 21 (4 rigori); in
totale 721 (61 rigori, 20 autoreti)
CONCORSI
CONCORSI N. 29 DEL 20/3/2011
TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE
2-X-1-1-2-1-1-X-1-2-1-1-1-1 QUOTE: Ai
14 (73) 4.125€; ai 13 (1631) 85€; Ai 12
(14397) 9€; Ai 9 (1165) 138€
TOTOGOL - COLONNA VINCENTE
9-1-4-7-14-2-6 QUOTE:Ai 7 e 6 nessun
vincitore; Ai 5 (9) 752 €; Ai 4 (178) 45 €
R
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
MONDO INGHILTERRA
CHELSEA
MANCHESTER C.
2
0
GIUDIZIO 777
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Luiz al 32’, Ramires al 47’
s.t.
CHELSEA (4-4-2) Cech 6; Ivanovic 6,
Luiz 7, Terry 6, Cole 6; Ramires 6,5,
Essien 6, Lampard 6, Malouda 5,5 (dal
25’ s.t. Anelka 6); Kalou 5,5 (dal 32’ Zhirkov s.v.), Torres 5 (dal 25’ s.t. Drogba
6,5).
PANCHINA Turnbull, Bosingwa, Ferreira, Mikel. ALLENATORE Ancelotti 7.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1) Hart
6; Richards 6, Kompany 6,5, Lescott
6, Kolarov 5; De Jong 6,5, Barry 6; Milner 5,5 (dal 35’ s.t. A. Johnson s.v.), Y.
Touré 5,5 (dal 35’ s.t. Balotelli s.v.), Silva 5,5; Dzeko 5,5. PANCHINA Taylor,
Boyata, Boateng, Vieira, Wright-Phillips. ALLENATORE Mancini 6.
ARBITRO Foy 6.
AMMONITI Milner (M), De Jong (M), Barry (M), Kolarov (M), Luiz (C) per gioco
scorretto, Ramires (C) per c.n.r.
NOTE spettatori 41.741. Tiri in porta 4-1. Tiri
fuori 16-4. In fuorigioco 3-0. Angoli 5-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.
Il gol di David Luiz che sblocca il risultato in Chelsea-Machester City, poi raddoppierà Ramires ACTION IMAGES
Il Chelsea brasiliano
fa felice Ancelotti
Luiz e Ramires nel finale firmano la vittoria e il sorpasso
sul Manchester City: i Blues tornano al terzo posto
GIANCARLO GALAVOTTI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LONDRA dDopo il Manchester
rosso (2-1 il 1˚ marzo allo United), Carlo Ancelotti fa il bis
col Manchester blu: 2-0 al City,
scavalcato al terzo posto, ed è
la prima volta dal 7 novembre
scorso. «Abbiamo dormito due
mesi, adesso siamo freschi e riposati», ripete Carletto, che a 9
turni dal traguardo di Premier
aspetta a concedere ai Red Devils, 9 punti avanti (ma con un
turno in più) il titolo conquistato al primo colpo l’anno scorso.
Comanda Carletto Scacco al
Mancio, che nei precedenti inglesi l’aveva fatta da padrone:
4-2 un anno fa a Stamford Bridge, 1-0 in settembre a Manchester. Alla 20ª sfida diretta (da
Fiorentina-Juve 1-3 nel 2001)
Ancelotti torna in vantaggio
sull’amico-rivale, 9 vittorie a 8
(3 pari). Ma stavolta le conseguenze per lo sconfitto si prean-
nunciano drastiche: ricacciato
al quarto posto, col Tottenham
a ridosso, Mancini deve assolutamente mantenere la zona
Champions, e cercare di vincere la FA Cup (semifinale con il
Manchester United) per salvare la panchina.
Obiettivo Special Lo sceicco
Mansour sta già guardando a
Mourinho: lo Special aspira alla successione di Ferguson allo
United, ma Sir Alex non ha intenzione di mollare almeno
per un altro anno. E nessuno
ha i milioni del City. Al via a
Stamford Bridge ci sono 415
milioni di euro, la squadra di
Mancini è appena più cara del
Chelsea, 230 milioni. Ma nel City manca Tevez: guaio agli adduttori, i medici consigliano il
riposo. E Carlitos sta in tribuna, un handicap pesantissimo
per il Mancio, senza il bomber
responsabile del 45 per cento
dei gol stagionali.
IL DUELLO IN PANCHINA
Carletto vince la sfida sul
piano tattico con Mancini
ANCELOTTI 7
Dopo due sconfitte su due
sfide inglesi, batte Mancini
innanzitutto sul piano tattico,
soffocando i contropiede
del Manchester City.
E poi la spunta alla distanza
grazie alla gestione ottimale
delle risorse.
MANCINI 6
Parte con l’handicap
della partita in dieci giocata
giovedì in Europa League
contro la Dinamo Kiev e paga
l’indisponibilità di Tevez
in attacco. L’effetto
dell’espulsione di Balotelli,
utilizzato soltanto nel finale
a Stamford Bridge,
condanna ancora il City.
Effetto Balo L’altro handicap risale a giovedì sera, ma ha conseguenze dirette sul risultato
di Stamford Bridge: il City ha
giocato un’ora in 10 contro la
Dinamo Kiev, in Europa League, per l’espulsione di Balotelli. «La stanchezza si è fatta sentire anche qui — sottolinea alla
fine Mancini —, nel finale non
eravamo più lucidi, e il Chelsea
l’ha spuntata». Nel finale è cambiato tutto, a cominciare da un
match nato tatticamente perfetto dal reciproco progetto di
bloccare ogni offensiva rivale.
«Nelle due sfide precedenti Roberto mi ha sorpreso col contropiede — nota Ancelotti —. Stavolta ho preso le contromisure».
Doppio brasiliano Ancelotti ha
scelto Torres su Drogba e
Anelka, ma nemmeno nel giorno dei suoi 27 anni l’ex Niño riesce a sbloccarsi, e fanno 498’ in
7 presenze. Dzeko non gli è da
meno, ma costa appena la metà. Mancini non se la sente di
rischiare ancora con Balotelli,
dopo la mattata di giovedì, se
non a 10’ dalla fine. Ancelotti
vince con i cambi: Drogba per
Torres basta a smuovere le acque, a caricare la spinta del
Chelsea. Il resto lo fanno i due
brasiliani. David Luiz costringe
Richards ad atterrarlo, Drogba
calcia la punizione, e David
Luiz infila di testa l’1-0, sfuggendo a Kolarov. A tempo scaduto Ramires nobilita il risultato con una serpentina che abbaglia Lescott e Kolarov e infila in
diagonale Hart.
n
MIGLIORI
IN CAMPO
7
David Luiz
(Chelsea)
Un vero affare:
è costato meno
della metà di
Torres, tecnica
cristallina, estro
brasiliano, nasce
difensore ma
potrebbe giocare
ovunque. Dopo
aver colpito il
Manchester
United, segna
anche al City
6,5
Kompany
(Man. City)
Stopper ad alto
rendimento e
massima
affidabilità, non
dipendono da lui
gli scompensi
che aprono la
strada al 2-0
del Chelsea.
Blocca
Lampard, è sulla
schiacciata
di Ivanovic
FRANCIA
Il Psg battuto
a Marsiglia
PARIGI (a.g.) André Ayew regala
al Marsiglia derby di Francia e se
condo posto. Il figlio di Abedì
Pelé firma il gol vittoria di testa al
33’ p.t. dopo le reti di Heinze e
Chantome. In coda ora rischia il
Monaco, battuto dal Nancy.
28ª giornata Auxerre Sochaux
2 0; Brest Lilla 1 2; Lorient St
Etienne 0 0; Montpellier Lens
1 4; Tolosa Nizza 1 1; Valencien
nes Bordeaux 2 2; Lione Ren
nes 1 1; Caen Arles 2 0; Mona
co Nancy 0 1; Marsiglia Psg 2 1.
Classifica Lilla 55; Marsiglia 51;
Rennes 50; Lione 49; Psg 45; St
Etienne, Montpellier 39; Borde
aux, Lorient 38; Tolosa 37; So
chaux, Brest, Caen, Nancy 35;
Nizza 34; Valenciennes 33; Au
xerre 32; Monaco 29; Lens 28;
Arles 12.
taccuino
INGHILTERRA
United in testa
dNell’altro posticipo della 30ª gior
nata di Premier, il Liverpool ha vin
to 2 0 in casa del Sunderland (Kuyt
su rigore e Suarez). Classifica
Manchester United 63; Arsenal*
58; Chelsea* 54; Manchester City
53; Tottenham* 49; Liverpool 45;
Bolton, Everton 40; Sunderland 38;
Stoke City 37; Newcastle 36;
Fulham 35; Blackburn, Aston Villa,
Blackpool, West Bromwich 33;
West Ham, Wolverhampton 32;
Birmingham* 31; Wigan 30. (* una
partita in meno)
GRECIA
Olympiakos campione
ATENE d(a.m.) L’Olympiakos si è
laureato campione di Grecia con
tre giornate di anticipo grazie al 6 0
da record rifilato all’Aek Atene. Per
l’Olympiakos è il 38˚ titolo greco, il
13˚ negli ultimi 15 anni.
OLANDA
Ajax, brutto stop
dL’Ajax sconfitto si allontana dalla
coppia al vertice della Eredivisie.
28ª giornata Ieri: Den Haag Ajax
3 2. Classifica Psv* 58; Twente*
57; Ajax 55; Alkmaar 49; Den Haag
48; Groningen 47; Roda*, Utrecht*
41; Heracles 37; Nec 36; Heerenve
en 35; Feyenoord* 34; Nac, De
Graafschap 33; Vitesse 29;
Excelsior* 22; Venlo 17; Willem II 12.
(* una partita in meno)
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
MONDO IL PERSONAGGIO
FRANCESCO VELLUZZI
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MILANO dNon è la prima volta,
non sarà l’ultima. Leo Messi è
piombato nuovamente a Milano precisando subito: «Niente
mercato, niente calcio, nessuna allusione. Sono qui per fare
shopping da Dolce & Gabbana, per godermi una giornata
in tranquillità e mangiarmi la
cotoletta alla milanese, che
adoro, e la mozzarella. Tutto
qui».
Messi alla milanese:
shopping e cotoletta
Leo da Dolce & Gabbana: «Voglio rivincere la Champions
Barça in finale con l’Inter? Per me una squadra vale l’altra»
Giornata Il Pallone d’oro è arrivato in città, accompagnato
dall’inseparabile Augusto,
l’amico argentino col quale volerà a New York per aggregarsi
alla Nazionale. Prima tappa
l’hotel Principe di Savoia dove,
però, non ha la mitica suite 10
presidenziale, ma una suite
classica. Da lì via allo shopping
selvaggio con Davide Lippi,
Carlo Diana e Lorenzo Tonetti
che lo seguono nei blitz italiani. E alle 17.30 eccolo nella
boutique della maison di Corso Venezia dove Leo ha fatto
prima un passaggio dal barbiere. Una spuntatina veloce e poi
al secondo piano a scegliere i
capi che più gli piacciono.
Moda Messi è andato sul casual: jeans, t-shirt, sneakers,
giubbotti e pure un portafogli
da uomo. Tante cose, tanti pacchi. Lui felice come un bambino. Fino all’uscita. La voce ormai si era sparsa e fuori dal negozio c’erano 200 persone che
aspettavano la foto o l’autografo. Niente da fare, per nessuno. Leo ha provato ad accontentare qualcuno, ma è stato
Leo tra la folla in Corso Venezia ROMAPRESS
INTERROTTA VELEZ-SAN LORENZO
Violenza in Argentina:
muore un tifoso
Messi esce dal barbiere di Dolce & Gabbana con Davide Lippi ROMAPRESS
SPAGNA STOP DI 2-3 SETTIMANE
Ahi Real, Ronaldo si ferma:
quarti di Champions a rischio
MADRID (f.m.r.) Lesione di primo
grado al bicipite femorale della
gamba sinistra, due tre
settimane di stop. Questo il
verdetto degli esami a cui si è
sottoposto dopo il derby
Cristiano Ronaldo, che salterà le
due amichevoli della nazionale e
spera di tornare in tempo per
l’andata dei quarti di Champions
col Tottenham (il 5 aprile).
29ª giornata Sabato: Maiorca
Saragozza 1 0, Barcellona Getafe
2 1, A. Madrid Real Madrid 1 2. Ie
ri: Sp. Gijon Almeria 1 0, Hercu
les Osasuna 0 4, Santander Real
Sociedad 2 1, Malaga Espanyol
2 0, Deportivo Levante 0 1, Athle
tic Bilbao Villarreal 0 1, Valen
cia Siviglia 0 1. Classifica Barcel
lona 78; Real Madrid 73; Valencia,
Villarreal 54; Espanyol 43; Athle
tic Bilbao e Siviglia 42; A. Madrid
39; Maiorca 38; Real Sociedad, Le
vante, Osasuna 35; Getafe 34;
Santander 33; Sp. Gijon 32; Depor
tivo 31; Saragozza 30; Malaga 29;
Almeria, Hercules 26.
UEFA SISTEMA DI QUALIFICAZIONI TIPO CHAMPIONS
Nazionali: dal 2014
35 milioni per l’Italia
PARIGI dQualificazioni delle na-
no 35 milioni a quadriennio. Per
le piccole, minimo 5 milioni.
Non contentissimi i club: temono che questo possa sottrarre investimenti alla Champions.
zionali come in Champions: con
diritti tv centralizzati e premi milionari. È la novità rivoluzionaria dal 2014 per moltiplicare i ricavi. Avete presente i milioni che
i 32 club finalisti di Champions si
spartiscono a fine stagione? Il sistema delle qualificazioni europee sarà lo stesso: le 53 federazioni hanno firmato l’accordo. In
cicli quadriennali — il primo è
Francia 2016 (Euro)-Russia
2018 (Mondiale) — i diritti tv saranno centralizzati, gestiti dall’Uefa e produrranno utili legati
a risultati e market-pool. Le
proiezioni per le «grandi» (Italia, Germania, Inghilterra,
Spagna e Francia) sono di alme-
Brasile 2014 Platini ha parlato
di fair play finanziario e di Mondiale: «Le regole valgono per tutti: dal 2014-15 anche i grandi
club possono essere esclusi dalle
coppe. Qatar 2022? Lo farei dal
20 novembre al 20 dicembre».
Non cambia la formula per le
qualificazioni europee a Brasile
2014 (le ultime non centralizzate). Nove gruppi: passano le 9
vincenti; la miglior seconda; le
vincenti dei 4 playoff tra le altre
seconde (totale 13). Oggi chiude l’Esecutivo e arrivano gli ospiti Fifa (Blatter e Bin Hammam).
Domani Congresso: rielezione
di Platini fino al 2015.
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO LICARI
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Un morto e almeno quattro poliziotti feriti. È il
pesante bilancio di Velez San Lorenzo,
interrotta dopo 7’. Negli scontri fuori dallo
stadio, ha perso la vita un 40enne tifoso del San
Lorenzo. Gli incidenti sono poi proseguiti sugli
spalti: la partita è cominciata, ma i sostenitori
ospiti hanno costretto l’arbitro Pezzotta a
fermarla abbattendo le recinzioni del campo.
s
assalito e, quindi, portato a tutta velocità in hotel.
HA DETTO
Calcio Arrivato a destinazione,
si è rasserenato con Augusto
guardando gli uccellini fuori
sul piazzale: «Il Duomo? Non
l’ho mai visto». Non può permettersi una passeggiata normale. Ne è consapevole. Al bar
si gusta cappuccino e biscotti.
Gli chiediamo della Champions: «Voglio rivincerla. Non
posso dire chi voglio in finale. Il
Real Madrid sappiamo che non
ci può toccare». L’Inter? «Una
vale l’altra. Saremmo dovuti venire qui per la festa di Eto’o con
alcuni compagni, ma l’impegno
ravvicinato in campionato non
ce lo ha permesso. E poi volevamo stare vicini col pensiero ad
Abidal». E’ l’unica concessione
calcistica nella sua domenica libera. Niente discorsi di altro genere, «anche perché a Barcellona sto troppo bene». «Si sta tanto bene, dell’Italia gli piacciono
tanto le ragazze», scherza Augusto. Sarà. In realtà l’unica
donna che si avvicina al campione del Barça è molto giovane,
veste casual come lui e parla
spagnolo. Va al tavolo, lo saluta e poi si dirige verso
l’ascensore con un ragazzo che ha un mega trolley. Giornalista? Ride e
sale in camera. Leo si
prepara per la serata al
ristorante da Giannino
dall’amico Lorenzo.
Arriva alle 22.30 e trova tutto pronto nella
sala più ambita. Tavolata da 15 persone con
Flavio Briatore a capotavola e con alcune bellezze. Proprio come
piace a lui.
R
su Eto’o
Dovevo venire
con dei
compagni alla
sua festa, ma
l’impegno di
campionato
era troppo
ravvicinato. E poi
volevamo star
vicini ad Abidal
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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SERIE BWIN IL COLPO DI SCENA
Torino, salta Papadopulo
Dietrofront Cairo: Lerda
Il nuovo allenatore resiste soltanto due partite (perse): esonero
Il presidente richiama il tecnico iniziale e annuncia: «Mollo tutto»
FRANCESCO BRAMARDO
playoff nonostante la partenza disastrosa: due partite, due
sconfitte, zero gol segnati. Il
primo pensiero di Lerda, alla
telefonata del presidente, è
stato: sono su Scherzi a parte.
Poi ha detto: «Sono contentissimo, è come se avessi fatto un
incidente e ne sono uscito illeso, più carico di prima. Stavo
pensando di farmi una vacanza, ma io sono più a mio agio
sulla panchina del Toro».
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
TORINO d«Settanta giorni per
salvare la stagione, le sorti del
Toro e me ne vado». Le parole
di Urbano Cairo risuonano come un’eco, già sentite negli ultimi due anni ma c’è qualcosa
di nuovo questa volta: il richiamo sulla panchina di Franco
Lerda. Una mossa disperata
che un presidente decisionista
ed orgoglioso come Cairo mai
avrebbe compiuto in un lasso
così breve di tempo. Nella centenaria storia del Torino questa mancava in assoluto: l’esonero più veloce della luce.
Il ritorno Da ieri sera Giuseppe
Papadopulo non è più l’allenatore dei granata che questa
mattina, alla ripresa, ritrovano Lerda che, esonerato due
settimane fa, è stato richiamato in fretta e furia. Tutto in
una domenica che nulla lasciava presagire al cambio della
guardia, Lerda a casa alle porte di Cuneo, e Papadopulo
ignaro all’Olimpico a godersi
Juve-Brescia. Tanto all’oscuro
che nell’intervallo confidava
di volersi fermare a lungo sulla panchina granata, ottimista
sul raggiungimento della zona
Franco Lerda, 43 anni, al Torino
prima giocatore e poi tecnico IMAGE
Beppe Papadopulo, 63 anni, è al
settimo esonero in carriera LIVERANI
41
0
I PUNTI DI LERDA...
Franco Lerda ha ottenuto 41 partite
in 30 gare, con un bilancio di 11
vittorie, 8 pareggi, 11 sconfitte, con
34 gol segnati e 36 subiti. La media
punti è stata di 1,36 a partita.
...E QUELLI DI PAPADOPULO
Beppe Papadopulo, subentrato a
Lerda dopo la 30ª giornata, ha
perso due partite su due: 2-0 in
casa contro il Livorno e 1-0 sabato
sul campo del Frosinone.
Toro in vendita Il tono di voce
di Cairo, e quanto dichiarato
sul futuro della società, non
hanno però lasciato dubbi:
«Le sorti della squadra, della
maglia e dei tifosi sono nelle
sue mani e in quelle dei giocatori», il riassunto della breve
chiacchierata con Lerda.
«Quello che era nelle mie possibilità l’ho fatto, le ho provate
tutte, ho sperato in una svolta
che non è arrivata. A questo
punto non ci sono più alibi per
nessuno — spiega Cairo — anche se il Toro andasse in A, a
fine stagione lascio. Al momento non ci sono acquirenti,
ma è mia intenzione di farmi
da parte. C’è una contestazione nei miei confronti a prescindere, che investa o meno nella
squadra. A questo punto mi domando chi me lo fa fare».
IL POSTICIPO ORE 20.45
L’ALTRA PANCHINA
Oggi il Padova
fa l’annuncio:
Dal Canto resta
PADOVA Oggi il Padova
ufficializza la conferma di Dal
Canto. Dopo la vittoria di
Pescara e dopo il no di
Colomba, la società ha avuto
la disponibilità di Cagni, ma
alla fine ha scelto la soluzione
interna. L’unico problema è il
patentino: Dal Canto,
allenatore della Primavera e
tecnico di seconda categoria,
avrà una deroga di 30 giorni
dal Settore tecnico della Figc.
PENALIZZAZIONE E’ attesa per
oggi la decisione della
Disciplinare sull’AlbinoLeffe,
che rischia la penalizzazione.
SITUAZIONE La classifica dopo
32 giornate: Atalanta p. 63;
Siena 60; Novara 55; Varese
51; Reggina* 47; Vicenza* 45;
Livorno 44; Grosseto 43;
Pescara 42; Piacenza e Torino
41; Empoli* e Padova 40;
Modena 39; Sassuolo 37;
AlbinoLeffe 36; Cittadella 35;
Crotone* 34; Portogruaro 33;
Ascoli** ( 6) e Frosinone 32;
Triestina 29 (** due gare in
meno, *una gara in meno).
Domani, ore 20.45 (recupero
29ª) Ascoli Vicenza (0 1).
Sabato, ore 18: Ascoli Torino
(1 2); ore 20.45 Padova
Atalanta (1 4), Domenica, ore
12.30 AlbinoLeffe Novara
(0 3). Ore 15 Crotone Empoli
(0 0), Grosseto Cittadella
(1 2), Modena Pescara (2 0),
Piacenza Portogruaro (0 0),
Siena Sassuolo (3 4),
Triestina Frosinone (0 1),
Varese Vicenza (1 0). Ore
20.45 Reggina Livorno (0 3).
Tra Aglietti
e Atzori
è un incrocio
da playoff
EMPOLI
REGGINA
EMPOLI (4-3-2-1)
27 PELAGOTTI
24 MARZORATTI
34 TONELLI
21 STOVINI
14 GORZEGNO
5 MORO
6 VALDIFIORI
19 NARDINI
8 MUSACCI
40 FORESTIERI
9 CORALLI
ALL. AGLIETTI
REGGINA (3-5-2)
1 PUGGIONI
13 COSENZA
3 COSTA
15 ACERBI
52 BERNARDI
31 CASTIGLIA
8 MONTIEL
55 DE ROSE
29 RIZZATO
22 A. VIOLA
61 BONAZZOLI
ALL. ATZORI
PANCHINA 1 Handanovic, 25 Mori, 3 Gotti, 15
Signorelli, 22 Saponara,
18 Laurito, 31 Fabbrini
PANCHINA 12 Kovacsik, 2 Adejo, 31 N. Viola,
89 Laverone, 7 Sarno, 11
Zizzari, 87 Campagnacci
ARBITRO Massa di Imperia
GUARDALINEE Vuoto-Paganessi
PREZZI da 8.50 a 40 euro
TV Sky Calcio 1 HD
Inizio alle 20.45 (andata 0-0)
EMPOLI Alfredo Aglietti ritrova la Reggina,
con la quale ha giocato e segnato 38 gol in
due campionati dal ’94 al ’96 (con una promozione in serie B). Per la partita di questa sera, il tecnico dell’Empoli ha soltanto un dubbio: Musacci o Fabbrini sulla trequarti. Il mediano sembra in vantaggio sull’esterno nel
nuovo modulo: il 4-3-2-1. Confermata la difesa che ha giocato a Siena. Squalificati Marzoratti. Diffidati Coralli, Foti, Lazzari e Tonelli.
REGGINA Partita ricca di significati anche
per Gianluca Atzori che a Empoli, da giocatore, ha ottenuto nel 2002 una promozione in
A con Silvio Baldini: «Conosco bene quell’ambiente, non troveremo un clima ostile».
Il tecnico pensa di rispolverare Montiel davanti alla difesa al posto dell’infortunato Tedesco e Bernardi all’esordio, in sostituzione
dello squalificato Colombo, favorito su Laverone. In difesa spazio a Costa centrale, con
Acerbi a sinistra e uno tra Cosenza e Adejo.
In avanti, Alessio Viola in coppia con Bonazzoli. Squalificati Bonazzoli e Giosa. Diffidati
Colombo.
SECONDA DIVISIONE La 27a giornata: a riposo i gironi B e C
GIRONE A f La Tritium batte il Lecco (superato dalla Feralpi) e allunga grazie al pari della Pro Vercelli e al k.o. della Pro Patria
TRITIUM
1
LECCO
0
GIUDIZIO+++
MARCATORE Lenzoni al 18’ p.t.
TRITIUM (3-5-2) Pansera 6; Teso
6, Dionisi 6,5, Malgrati 6,5; Martinelli 6,5, Corti 6, Daldosso 6 (dal
45’ s.t. Fondrini s.v.), Chimenti 5,5,
Riva 6; Sinato 6, Lenzoni 7. (Sacchetto, Bertoli, Valtulini, Mapelli,
Casiraghi, Verga). All. Vecchi 7.
LECCO (4-2-3-1) Durandi 6; Jidayi 6,5, Martinelli 5,5, Chiecchi
5,5, Petri 6; Ciasca 6,5, Ferraresi
5,5 (dal 1’ s.t. Rebecchi 5); Cortese
6, Fall 5 (dal 1’ s.t. Del Sante 6), Mattaboni 6 (dal 24’ s.t. Carroccio 6);
Fabbro 6,5. (Paredi, Pizzuti, Galli,
Coletto). All. Roselli 5,5.
ARBITRO Rocca di Vibo Valentia
5,5.
NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Ammonito Rebecchi al 16’ s.t.; ammoniti Corti,
Martinelli, Ciasca e Del Sante. Angoli 1-7. (p.r.)
SAVONA
PRO VERCELLI
1
RENATE
2
FERALPI SALO’
2
CANAVESE
1
VALENZANA
0
ENTELLA
1
SAMBONIFACESE
0
1
PRO PATRIA
1
SACILESE
0
SANREMESE
2
CASALE
1
MEZZOCORONA
2
MONTICHIARI
0
GIUDIZIO++
MARCATORI Bonomi (PV) su rigore al 43’ p.t.; Tarallo (S) su rigore al
21’ s.t.
SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Ponzo 6,5, Di Leo 6, Marconi 6,5, Mbida 6; Facchinetti 6, Capuano 6,5,
Buglio 5,5 (dal 6’ s.t. Bottiglieri 6),
Mezgour (dal 30’ s.t. Garin 6); Tarallo 6, Ingari 5,5 (dal 14’ s.t. Tedesco
5,5). (Cicutti, Praino, Briano, Cattaneo). All. Foschi 6.
PRO VERCELLI (4-4-2) Valentini
6; Pigoni 5,5, Ranellucci 5,5, Labriola 6, Schettino 6; Rosso 6,5,
Modolo 6, Corsino 6 (dal 28’ s.t. Cagliano 6), Santoni 6 (dal 40’ s.t. Orlando s.v.); Malatesta 6, Bonomi 6
(25’ s.t. Corradi 5,5). (Dan, Donida,
Mazzocco, Ghezzi). All. Braghin 6.
ARBITRO Giallanza di Catania 5,5.
NOTE spettatori 1.300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti
Facchinetti, Ingari, Pigoni, Modolo
e Bonomi. Angoli 6-3. (m.c.)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Mazzini (R) al 27’, Gavazzi (R) al 29’, Nossa (PP) al 40’ p.t.
RENATE (4-3-3) Campironi 5,5;
Adobati 6,5, Cortinovis 6, Bergamini 6,5, Gavazzi 6,5; Gualdi 7,5, Cavalli 6, Cerea 5,5 (dal 1’ s.t. N. Ravasi 6); Battaglino 5,5 (dal 1’ s.t. Brognoli 6), J. Ravasi 6, Mazzini 6,5 (dal
28’ s.t. Guidetti s.v.). (Amadori, Gianola, Pianetti, Umunegbu). All. Boldini 7,5.
PRO PATRIA (4-3-1-2) Anania
5,5; Marchetti 5, Nossa 6, Polverini
6 (dal 38’ s.t. Bertin s.v.), Benedetti
5,5 (dal 15’ s.t. Artuso 5,5); Bruccini
6, Calzi 6,5, Justino 6; Dell’Acqua
6,5; Janvier 5,5 (dal 22’ s.t. Chiodini
6), Serafini 6. (Andreoletti, Rudi,
Cortesi, Nocciola). All. Novelli 6.
ARBITRO Penno di Nichelino 6.
NOTE spettatori 250 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti
Bruccini, Justino e Marchetti. Angoli 6-4. (f.c.)
GIRONE A
A TRAPANI
Mercoledì
c’è l’Under 21
TRAPANI Tutto è pronto
per la semifinale
dell'International
Challenge Trophy tra
Italia e Portogallo. Si
gioca mercoledì alle
14.30 a Trapani: la
vincente sfiderà a
settembre, in finale a
Londra, l’Inghilterra.
La squadra di Giorgio
Veneri si raduna oggi a
Palermo: arbitra lo
svizzero Klossner.
SQUADRE
TRITIUM (-2)
PRO VERCELLI
PRO PATRIA (-4)
FERALPI SALO' (-2)
LECCO
SAVONA (-4)
RENATE
RODENGO (-2)
CANAVESE (-6)
MONTICHIARI
SAMBONIFACESE
ENTELLA (-1)
CASALE
VALENZANA (-1)
SACILESE
SANREMESE
MEZZOCORONA
PT
46
43
42
41
40
38
38
36
31
31
30
26
24
22
21
19
17
G
26
25
25
25
26
25
26
25
25
25
25
26
26
25
26
26
25
V
13
10
14
11
11
10
9
10
10
6
6
5
5
4
4
3
4
N
9
13
4
10
7
12
11
8
7
13
12
12
9
11
9
10
5
P
4
2
7
4
8
3
6
7
8
6
7
9
12
10
13
13
16
RF
38
29
43
26
25
29
30
20
28
20
32
27
17
16
19
18
16
RS
20
15
28
16
25
20
24
18
24
18
32
29
36
26
36
30
36
MARCATORI
16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina).
11 RETI Fabbro (2, Lecco);Pietribiasi (Sambonifacese).
10 RETI Bonomi (5, Pro Vercelli); Tarallo ( 5, Savona).
9 RETI Dimas (3, Montichiari).
8 RETI Cristini (Canavese).
7 RETI Beretta (4, Canavese); Brighenti
(Sambonifacese); Sinato (Tritium).
GIUDIZIO+++
MARCATORI Quarenghi al 20',
Scioli al 44' s.t.
FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6; Ortolan 6, Colicchio 5, Leonarduzzi 6,5, Savoia 6; Zanola 6 (dal
19' s.t. Turato 6), Oretti 6, Cortellini
6; Quarenghi 7 (dal 29' s.t. Graziani
s.v.), Meloni 6,5 (dal 33' s.t. Scioli
6,5), Bracaletti 6,5. (Gargallo, Bonaccorsi, Dragoni, Mantovani). All.
Rastelli 7.
SACILESE (4-3-2-1) Mion 6,5; Colombera 6, Vecchiato 5,5, Di Berardino 5,5, Grazzolo 6 (dal 33' s.t.
Franchetto s.v.); Furlan 6 (dal 17'
s.t. Bonotto 5,5), Gardin 6, Bertagno 6; Barbini 5,5 (dal 1' s.t. Conte
6), Brotto 5,5; Kabine 6,5. (De Zordo, Bigolin, Pupino, Roveredo). All.
Costantini 5,5.
ARBITRO Bruno di Torino 5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso nc. Espulso Colicchio al 15' p.t.;
ammoniti Bertagno, Vecchiato, Ortolan e Cortellini. Angoli 3-2. (g.t.)
RISULTATI
CANAVESE-SANREMESE
ENTELLA-MEZZOCORONA
FERALPI SALO'-SACILESE
RENATE-PRO PATRIA
SAMBONIFACESE-MONTICHIARI
SAVONA-PRO VERCELLI
TRITIUM-LECCO
VALENZANA-CASALE
ha riposato RODENGO
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
CASALE-RENATE
LECCO-SAVONA
MEZZOCORONA-TRITIUM
MONTICHIARI-CANAVESE
PRO PATRIA-SAMBONIFACESE
PRO VERCELLI-VALENZANA
RODENGO-ENTELLA
SANREMESE-FERALPI SALO'
riposa SACILESE
1-2
1-2
2-0
2-1
0-0
1-1
1-0
0-1
(0-2)
(2-0)
(0-2)
(1-2)
(3-2)
(2-0)
(0-2)
(0-1)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Germano (C) al 10',
Sifonetti (S) all'11' e su rigore al 41'
s.t.
CANAVESE (3-4-3) Pascarella 6;
Vettori 6, Carretto 5,5, Rozzio 5,5;
Conrotto 6 (dal 30' p.t. Camilli 5),
Temperino 6 (dal 19' s.t. Bisso
5,5), Cristini 5,5, Riggio 5,5; Scutti
6 (dal 31' s.t. Beretta s.v.), Curcio
5,5, Germano 6. (Giarnera, Sandrone, Borettaz, Mauri). All. Rossi 5,5.
SANREMESE (4-3-3) Orlandi 6;
Borin 6, Miale 6, Feliciello 6,5, Raguseo 6; Ubaldi 5,5, Salvi 6, Siciliano 4; Gomes 6 (dal 45' s.t. Atragene s.v.), Pippi 5,5, Sifonetti 8 (dal
48' s.t. Miceli s.v.). (Petruzzelli, Papa, Sbravati, Gigli, Scaburri). All.
Calabria 7.
ARBITRO Terzo di Palermo 6,5.
NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Espulso Siciliano al 25' p.t. ammoniti Scutti, Borin
e Rozzio. Angoli 4-3. (a.b.)
GIUDIZIO+++
MARCATORE Capellupo al 24' s.t.
VALENZANA (5-3-2) Serena 7;
Montanari 6 (dal 29' p.t. Benvenga
6,5), Arrigoni 6, Allegrini 5,5, De Stefano 6, Forino 5,5; Palazzo 6 (dal
32' s.t. Corazza s.v.), Affatigato
6,5, A. Caponi 5,5; Ridolfi 5 (dall 8'
s.t. Franciosi 5,5), Bachlechner 5.
(Frigerio, Drudi, Bovi, Cisterni). All.
Rossi 5,5.
CASALE (4-4-1-1) Gomis 6; Catenacci 6,5, Gonnella 6,5, Del Chiaro
6, Naglieri 6,5; Garrone 6,5, Capellupo 7,5, Iannini 6,5, Siega 7 (dal 15'
s.t. Ciccomascolo s.v.); Olivieri 6
(dal 9' s.t. Zenga 6,5); Pavoletti 6
(dal 34' s.t. Vegnaduzzo s.v.).
(Fiory, Perricone, Mitra, Marongiu). All. Buglio 6,5.
ARBITRO Caso di Verona 5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Espulso Arrigoni al 22' p.t.; ammoniti De Stefano,
Allegrini, Siega e Iannini. Angoli 0-1.
(m.c.)
GIRONE B
SQUADRE
CARPI
CARRARESE
GIACOMENSE
CHIETI
SAN MARINO
L'AQUILA
PRATO
POGGIBONSI
GAVORRANO
BELLARIA
CROCIATI NOCETO
CELANO
FANO (-2)
SANGIOVANNESE (-10)
GIULIANOVA
VILLACIDRESE (-10)
GIUDIZIO+++
MARCATORI Florean (M) al 20'
p.t.; Lazzaro (E) su rigore al 16', Laurenti (M) al 47' s.t.
ENTELLA (4-3-2-1) Mosca 5,5;
Quintavalla 5,5, Scantamburlo 5,5
(35' s.t. Zaccanti s.v), Merlin 5,5, Rega 5,5; Favret 6, Russo 6 (15’ s.t. Masi 6), Hamlili 6; Marrazzo 5,5, Vasoio
5,5 (15' s.t. Soragna 5); Lazzaro 5,5.
(Casazza, Del Brocco, Tacchinardi,
Marianeschi). All. Bacci 5,5.
MEZZOCORONA (5-3-2) Cicioni
6; Laurenti 7, Allegretti 6, Sorrentino 6, Mallus 6,5, Severgnini 7; Righini 6,5, Marino 6,5 (dal 23' s.t. Mondini 6,5), Forò 6 (dal 1' s.t. Cognini
6,5); Ferretti 7 (dal 41’ s.t. Zanetti
s.v.), Florean 7. (Buonocchio, Conocchioli, Tomasi, Coppari). All. Magnabosco 7 (Maraner squalificato).
ARBITRO Ripa di Nocera Inf. 5,5.
NOTE spett. 300, inc. di 1.736,25 euro. Esp. Soragna 25' s.t.; amm. Marino, Allegretti, Malus, Righini, Laurenti, Merlin, Florean. Angoli 5-2. (i.v.)
GIUDIZIO++
SAMBONIFACESE (3-4-1-2) Milan 7; Dal Degan 5,5, Orfei 6, Moretto 6; Sarzi 6 (dal 5’ s.t. Creati 6),
Jorgihno 6,5 (dal 37’ s.t. Rampinini
s.v.), Carlini 5, Ruggeri 6,5; Staiti 5;
Brighenti 6, Pietribiasi 5,5 (dal 35’
s.t. Tecchio s.v.). (Nardoni, T. Rocchiccioli, Viskovic, Fiorotto). All.
Valigi 6.
MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli
6,5; Verdi 6, Antoniacci 6, Zaffagnini 6,5, Filippini 6; Muchetti 6 (dal
14' s.t. Guatta 6), Fusari 6,5, Selvatico 6, Saleri 6 (dal 1' s.t. Di Quinzio
6); Dimas 6,5 (dal 23' s.t. Bertazzoli 6), Florian 6. (Gambardella, Bettenzana, Crociani, Di Nardo). All.
Ottoni 6.
ARBITRO Spinelli di Terni 6,5.
NOTE spettatori 400 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dal
Degan e Orfei. Angoli 2-10. (m.o.)
GIRONE C
PT
51
46
36
36
36
32
31
31
28
27
26
24
20
19
18
9
G
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
V
15
12
8
9
9
10
8
9
7
5
5
6
4
8
4
5
N
6
10
12
9
9
2
7
4
7
12
11
6
10
5
6
4
P
2
1
3
5
5
11
8
10
9
6
7
11
9
10
13
14
RF
34
38
27
30
29
21
24
21
25
19
29
25
18
21
16
22
RS
12
14
17
23
22
24
22
29
26
21
35
36
29
27
30
32
MARCATORI
15 RETI Gaeta (3, Carrarese).
12 RETI Falomi (2, Celano); Pietranera (3, Crociati Noceto).
11 RETI Cesca (Carpi; 6 nel San Marino); Gasparello
(2, San Marino).
10 RETI Giglio (5, Carpi).
9 RETI Alteri (5, Poggibonsi)
S. Sottili (Carpi)
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
CARPI-BELLARIA
CROCIATI NOCETO-L'AQUILA
GIACOMENSE-CARRARESE
GIULIANOVA-FANO
PRATO-GAVORRANO
SAN MARINO-POGGIBONSI
SANGIOVANNESE-CHIETI
VILLACIDRESE-CELANO
(2-1)
(1-2)
(0-0)
(0-1)
(1-1)
(1-1)
(1-1)
(3-1)
SQUADRE
LATINA
TRAPANI (-1)
MILAZZO
AVELLINO
NORMANNA
NEAPOLIS
POMEZIA
MATERA
MELFI (-2)
VIGOR LAMEZIA
FONDI
BRINDISI (-1)
ISOLA LIRI
CAMPOBASSO
VIBONESE (-1)
CATANZARO (-5)
PT
48
45
41
39
38
38
34
32
27
27
26
26
25
23
16
1
G
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
23
V N P RF RS
13 9 1 31 15
13 7 3 34 17
12 5 6 27 19
11 6 6 33 20
10 8 5 30 18
11 5 7 23 17
8 10 5 19 17
8 8 7 25 26
8 5 10 34 29
7 6 10 30 33
6 8 9 27 33
7 6 10 18 25
6 7 10 19 27
5 8 10 18 25
2 11 10 17 32
1 3 19 9 41
MARCATORI
11 RETI Grieco (4, Normanna).
10 RETI Tortolano (3, Latina); Guazzo (3, Melfi; ora è
nel Taranto); Perrone (1, Trapani).
9 RETI Giannone (Matera); Mangiapane (5, Vigor Lamezia).
8 RETI Vicentin (4, Avellino); Agostinelli (1, Fondi); Pellecchia
(3, Melfi); Longobardi (1, Neapolis); Madonia (Trapani).
S. Sanderra (Latina)
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
CATANZARO-AVELLINO
FONDI-NEAPOLIS
ISOLA LIRI-LATINA
MATERA-CAMPOBASSO
MELFI-NORMANNA
POMEZIA-VIGOR LAMEZIA
TRAPANI-BRINDISI
VIBONESE-MILAZZO
(1-2)
(2-1)
(1-2)
(0-1)
(0-1)
(1-0)
(2-0)
(0-3)
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 27a GIORNATA
Scappini e polemiche
Lampo di Pichlmann
E’ tutto Alessandria
Riparte il Verona
ALESSANDRIA-RAVENNA
2-1
GIUDIZIO +++
MARCATORI Scappini (A) al 24’ p.t.;
Scappini (A) al 14’, Sciaccaluga (R)
al 33’ s.t.
ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili 6,5;
Pucino 6,5, Ghinassi 6,
Cammaroto 6,5 (dal 36’ s.t.
Procida s.v.), Bonomi 6; Damonte
6,5, Camillucci 6; Croce 6 (dall’11’
s.t. Negrini 6), Martini 6,5, Bondi 6;
Scappini 7 (dal 29’ s.t. Artico sv).
(De Marco, Segarelli, Menassi,
Marchesetti). All. Sarri 6,5.
RAVENNA (4–4–2) G. Rossi 6,5;
Carnesalini 6, Rosini 6, Fasano 6,
Sabato 6 (dal 10’ s.t. Chianese 6);
Rossetti 6 (dal 16’ s.t. Cazzola 6),
Sciaccaluga 6, Guitto 5,5,
Maggiolini 6,5; Rosso 5,5 (dal 26’
s.t. Gerbino Polo 6,5), P. Rossi 6.
(Pellegrino, Corbelli, Tagliani,
Fonjock). All. L. Rossi 6.
ARBITRO Bindoni di Venezia 6.
NOTE paganti 1.406, abbonati 422,
incasso n.c. Espulso Pucino al 46’
s.t.; amm. Sciaccaluga. Angoli 5-7.
Per oggi è però attesa la
sentenza per le inadempienze fiscali denunciate
dalla Covisoc (probabile
penalizzazione) mentre
sul fronte societario, al termine della partita, i legali
della società hanno preannunciato una conferenza
stampa per denunciare
gravi problemi sorti all’interno del sodalizio. E in serata è stato sollevato dall’incarico il team manager
Marcellini.
a centrocampo, stenta ad
avanzare, ma pian piano
riprende il comando delle
operazioni e al 14’ la punizione di Bondi trova pronto Scappini alla deviazione: palo. L’Alessandria insiste e al 24’ trova il vantaggio: corridoio di Bondi
per Scappini, bella girata
del centravanti e rete.
VERONA-SPEZIA
1-0
GIUDIZIO +++
MARCATORE Pichlmann al 43’ s.t.
VERONA (4-3-3) Rafael 6; Abbate
6, Ceccarelli 6,5, Maietta 6,
Anderson 6; Russo 5,5 (dal 14' s.t
Mancini 6), Paghera 5 (dal 5' s.t.
Esposito 6,5), Hallfredsson 6,5;
Le Noci 6, Ferrari 6, Berrettoni
5,5 (dal 27' s.t. Pichlmann 6,5).
(Caroppo, Vergini, Cangi, Martina
Rini). All. Mandorlini 6.
SPEZIA (4-3-3) Conti 6; Bianchi
6,5, Fissore 6, Comazzi 6,
Marchini 6 (dal 42' s.t. Buscaroli
s.v.); Lollo 5,5 (dal 38' s.t. Musto
s.v.), Buzzegoli 5,5, Herzan 6;
Basso 6,5, Cesarini 5,5 (dal 18'
s.t. Musetti 5), Casoli 5,5. (Fiorillo,
Boldrini, Chianese, Ferrarese).
All. D'Adderio 5,5.
ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5.
NOTE paganti 3.267, abbonati
7.958, incasso di 100.670,98
euro. Ammoniti Anderson,
Bianchi, Ceccarelli e Comazzi.
Angoli 9-4.
settimana al posto di Pane, ridisegna lo Spezia
guardando più al non
prenderle, il Verona fatica a trovare spazi. Ne esce
un primo tempo abbastanza bruttino, con poche
emozioni. Basso prende
l'incrocio dei pali su punizione al 34' e sul rimpallo
Rafael è fortunato a non
buttare la palla in porta.
Un intervento scomposto
in area di Bianchi, che
blocca di mano un cross
di Abbate, fa gridare al rigore al 37'. Il Verona porta Le Noci solo davanti a
Conti al 42' ma l'attaccante cicca clamorosamente,
tradito dal campo, che
non è in condizioni decisamente ottimali.
ALESSANDRIA d L’Alessandria sfrutta ancora una
volta il fattore campo e
batte il Ravenna confermando la terza posizione.
Grande Scappini Tornando alla partita, è stata la
domenica di Stefano Scappini, ex di turno e autore
di una doppietta. Ma il risultato non tragga in inganno: il Ravenna ha sempre impegnato i padroni
di casa e solo la cattiva
giornata dei suoi attaccanti gli ha impedito di pareggiare. Partono subito bene gli ospiti che con Fasano colpiscono la traversa.
L’Alessandria, sovrastato
Ravenna vivo Nella ripresa
sono gli ospiti a cercare la
rete. Ci prova Paolo Rossi
al 7’ in girata, ma va fuori.
Poi si risveglia l’Alessandria e Scappini in mezza
girata mette in rete: 2-0.
Leonardo Rossi inserisce
Chianese e Gerbino Polo e
al 33’ Sciaccaluga dal limite trova l’angolino alto alla sinistra. Nell’Alessandria esce Cammaroto per
infortunio e la difesa ne risente. Gli ospiti reclamano un calcio di rigore per
una spinta di Procida su
Chianese, ma l’arbitro fa
proseguire.
GUBBIO-SPAL
PAGANESE-SORRENTO
SALERNITANA-BASSANO 2-0
LUMEZZANE-MONZA
1-0
CREMONESE-REGGIANA 0-1
ALTO ADIGE-COMO
NICOLA PILOTTI
1-1
0-0
Stefano Scappini, 23 anni,
è arrivato a 10 gol
nell’Alessandria LIVERANI
1
LA PENALIZZAZIONE
CHE INCOMBE
Oggi la Disciplinare, riunitasi la
settimana scorsa, potrebbe
penalizzare l’Alessandria, dopo
il deferimento della Procura
su segnalazione Covisoc
STEFANO RASULO
VERONA d Il Verona vola
sulle ali di Pichlmann, tornato decisivo con un gol
che vale il -1 dai playoff.
D'Adderio, richiamato in
Paghera k.o. Nella ripresa
Mandorlini perde Paghera (per il centrocampista
si tratta di una frattura
scomposta di radio e ulna: stagione finita) ma ritrova Esposito. Lo Spezia
IL POSTICIPO
Paganese non più ultima
Sorrento: il pari non serve
Carrus fa la differenza
Salernitana senza problemi
Il Lumezzane vede i playoff
Il Monza adesso è ultimo
Cremonese, due rigori falliti
Reggiana ok con Guidetti
Il Como fa fuori Sebastiani
Pellegrino all’Alto Adige
MARCATORI Melara (S) al 6', Galano (G) su rigore al 44' s.t.
GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Caracciolo 6,5, Briganti 6,5, Borghese 6,5, Farina 7; Sandreani 6 (dal
30' p.t. Suciu 6,5), Boisfer 6, Raggio Garibaldi 6 (dal 36' s.t. Bartolucci s.v.); Galano 6,5, Bazzoffia 6,
Daud 6 (dal 47' s.t. Gaggiotti s.v.).
(Farabbi, Alcibiade, Montefusco,
Nazzani). All. Torrente 7.
SPAL (4-1-4-1) Ravaglia 6; Belleri
6, Zamboni 6, Battaglia 6, Ghetti 6;
Bedin 6; Melara 6,5 (dal 28' s.t. Volpe s.v.), Rossi 6,5, Colomba 6, Corsi 6 (dal 18' s.t. Coppola 6); Fofana
5,5 (dal 32' s.t. Mendy s.v.). (Capecchi, Bortel, Albini, Locatelli).
All. Remondina 6,5.
ARBITRO Bolano di Livorno 5,5.
NOTE paganti 1.666, abbonati
752, incasso di 21.689 euro. Ammoniti Bazzoffia, Galano, Melara e
Daud. Angoli 4-8.
GIUDIZIO+++
PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6,5;
Ingrosso 6, Fusco 6,5, Radi 6,5; Imparato 5,5 (dal 36’ s.t.Urbano 6),
Vicedomini 6, Gatti 6 (dal 12’ s.t. Liccardo 6), Di Pasquale 5,5 (dal 12’
s.t. Santarelli 6,5); Lepore 6, Ferraro 5,5, Tortori 6. (Virgili, Cuomo,
Triarico, Casisa). All. Padovano 6
(Capuano squalificato).
SORRENTO (4-2-3-1) Mancinelli
6; Vanin 6, Di Nunzio 6, Lo Monaco
6,5, De Giosa 6; Armellino 6,5, Nicodemo 6; Carlini 5,5 (dal 34’ s.t.
Manco 5,5), Togni 6 (dal 49’ s.t. Camorani s.v.), Corsetti 6 (dal 37’ s.t.
Sabato 5,5); Paulinho 6. (Casadei,
Angeli, Niang, Ferrara). All. Simonelli 6.
ARBITRO Barbeno di Brescia 5,5
NOTE paganti 840, pagavano anche gli abbonati, incasso di 8.439
euro. Ammoniti Armellino e Lo Monaco. Angoli 3-7.
GIUDIZIO++
MARCATORE Checcucci al 10’
p.t.
LUMEZZANE (4-4-2) Trini 6,5; Pisacane 7 (dal 37’ s.t. Luciani s.v.),
Checcucci 6,5, Emerson 6,5, Zanardini 6,5; Lauria 6,5, Calliari 7, Finazzi 6,5, Bradaschia 6 (dal 34’ s.t.
Lo Iacono s.v.); Volpato 6 (dal 19’
s.t. Inglese 6), Ferrari 6. (Di Gennaro, Sevieri, Dadson, Alberti). All. Nicola 7.
MONZA (4-4-2) Westerveld 6;
Oualembo 5,5, Cudini 6, Fiuzzi 5,5
(dal 26’ s.t. S. Seedorf 6), Barjie
5,5; Iacopino 6, Vignaroli 5,5, Djokovic 5 (dal 37’ p.t. Esposito 6), Ricci 6,5; Furlan 5 (dal 19’ s.t. Ferrario
5), Masini 6. (Maggioni, Anghileri,
Campinoti, Prato). All. Verdelli 5,5.
ARBITRO Lanza di Nichelino 6,5.
NOTE paganti 62, abbonati 288, incasso di 1.679,68 euro; ammoniti
Barjie, S. Seedorf e Ferrari. Angoli
4-5.
GIUDIZIO+++
MARCATORE Guidetti al 14’ s.t.
CREMONESE (4-4-2) Bianchi 6;
Vitofrancesco 5,5, Bini 6,5, Cattaneo 6, Rizzi 6 (dal 17’ s.t. Toledo 5);
Scaglia 5,5, Fietta 5,5, Sambugaro
5,5, Nizzetto 5,5 (dal 3’ s.t. Pradolin
5); Joelson 5 (dal 22’ s.t. Gasparetto
5), Colacone 5,5. (Aldegani, Sales,
Favalli, Tacchinardi). All. Acori 5.
REGGIANA (3-5-1-1) Offredi 7;
Aya 5,5, Zini 6, Mei 6; D’Alessandro
5, Romizi 6,5, Saverino 6,5, Viapiana 6, Lanna 6; Alessi 6 (dal 24’ s.t.
Manfredini 7); Guidetti 7 (27’ s.t. Temelin 5,5). (Arati, Migliaccio, Esposito, Maritato). All. Mangone 6,5.
ARBITRO Di Bello di Brindisi 6,5.
NOTE paganti 1.703, abbonati
1.504, incasso di 19.064 euro.
Espulsi Offredi al 23’ s.t. e il tecnico
Acori al 25’ s.t.; amm. Nizzetto, Saverino e D’Alessandro. Angoli 7-2.
GIUDIZIO+++
GUBBIO (Pg) dTorrente a fine partita non ci sta: «Il pareggio ci va
stretto. Il rigore? La trattenuta di
Battaglia su Borghese non ammette dubbi». Remondina la pensa in
maniera diversa: «Il risultato non è
giusto, il rigore è molto generoso».
Il Gubbio sbaglia molto: colpisce
una traversa con la palla che non
entra per questione di centimetri
(Daud al 21’) e si mangia un gol con
Bazzoffia al 29’, poi nella ripresa
Boisfer al 19’ alza da due metri sopra la traversa. La Spal, in vantaggio al 6’ del secondo tempo con Melara, sfiora il raddoppio con Farina
e subise l’1-1 al 44’ con il rigore di
Galano che salva la capolista.
PAGANI (Sa)dUno 0-0 che lascia il
Sorrento a dieci punti dalla vetta e
consente alla Paganese di lasciare l’ultima posizione. La squadra di
Simonelli prova a pungere al 20’
con un incursione in area di Paulinho, la cui conclusione finisce a
lato. Al 33’ grande occasione per il
Sorrento con Nicodemo che colpisce l’incrocio dei pali. Al 6’ Ginestra blocca una conclusione dal limite di Togni. Al 19’ è la Paganese a
mancare il gol con Vicedomini:
Mancinelli riesce a respingere il
pallone. Al 40’ è Ginestra a negare
il vantaggio ad Armellino, respingendo in angolo un tiro dalla distanza di Armellino.
MARCATORI Ragusa al 9’, Carrus su rigore al 13’ s.t.
SALERNITANA (3-4-3) Caglioni
6; Altobello 6, Jefferson 6,5, Peccarisi 6; D’Alterio 6,5, Carrus 7,
Carcuro 6, Pippa 6 (dal 24’ p.t. Balestri 6); Fabinho 6 (dal 29’ s.t. Szatmari s.v.), Fava 6,5, Ragusa 6,5
(dal 20’ s.t. Aurelio 6). (Iuliano, Montervino, Litteri, Montalto). All. Breda 6,5.
BASSANO (4-4-2) Grillo 6; Lorenzini 5,5, Pellizzer 5,5, Basso 5, Ghosheh 5,5; Mateos 6, Caciagli 6, Venitucci 5 (dal 33’ s.t. Niada s.v.), Veronese 5 (dal 17’ s.t. Guariniello
5,5); Rodriguez 5, La Grotteria 5,5.
(Rossi, Beccia, Madiotto, Vico, Zamuner). All. Jaconi 5,5.
ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6.
NOTE paganti 3.713, abbonati 412,
incasso di quasi 35.000 euro. Ammoniti Carcuro, Peccarisi, Altobello, Ghosheh, Venitucci e Basso. Angoli 3-4.
GIUDIZIO+++
MARCATORI Filippini (C) al 6’, Franco (C) su rigore al 45’ p.t.; A. Romano (AA) su rigore al 21’, Maah (C) al
23’ s.t.
ALTO ADIGE (4-4-2) Zomer 4,5;
Kiem 5, Franchini 5, Mirri 5, Martin
6; Campo 5 (dal 15’ s.t. A. Romano
4), Odibe 6, M. Romano 5 (dal 10’ s.t.
El Kaddouri 5,5), Fink 5; Sorrentino
5,5 (dal 7’ s.t. Fischnaller 5,5), Marchi 5. (Mair, Nazari, Burato, Brugger). All. Sebastiani 5.
COMO (4-4-2) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6, Magli 6, Franco 6,5;
Filippini 7 (dal 32' s.t. Fautario 6),
Filipe 6,5, Ardito 6,5 (dal 36' p.t. Morandi s.v.), Bardelloni 6,5; Germinale 6, Maah 7 (dal 42' s.t. Villar s.v.).
(Dossena, Maggioni, Zullo, La Carra). All. Brunner 7 (Brevi e Garavaglia squalificati).
ARBITRO Aureliano di Bologna 6.
NOTE spettatori 1.300 circa, abbonati 420, paganti e incasso non comunicato. Espulso A. Romano al 45’
s.t.; ammoniti Odibe, Mirri, Magli,
Maah e Morandi. Angoli 4-3.
GIUDIZIO+++
Euro Grilli
Antonio Campitiello
il punto
di NICOLA BINDA
[email protected]
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
Aggiungi
tre posti
a tavola
In quel frullatore che è
la corsa ai playoff, c’è
l’ennesimo nuovo volto
dei due gironi. Tra chi
sale e chi scende, la
sensazione è che il
gruppo invece di
sgranarsi si sia
addirittura ampliato.
Squadre come Como,
Reggiana e Lucchese,
dopo questi successi,
possono anche fare un
pensierino ai playoff. Se
la settimana scorsa
erano 16 le formazioni
che sulla carta potevano
inseguirli, adesso siamo
a 19. In 7 giornate, con
tanti scontri diretti e
qualche penalizzazione
che incombe, possono
succedere ancora tante
cose. Adesso entrano in
gioco variabili come i
primi caldi e gli effetti
della preparazione
atletica. Chi sta meglio,
chi è più sereno, chi ha
meno pressione, adesso
SALERNOdUn tempo per lavorare
ai fianchi un Bassano impostato
per contenere (Jaconi ha rinunciato alla terza punta), un secondo di
grande intensità in cui sono bastati 4’ per mettere al sicuro la quarta
vittoria casalinga di fila. Ispirata
da Carrus, la Salernitana ha messo fieno in cascina in attesa tuttavia di una nuova penalizzazione.
Dopo tre ottime parate nel primo
tempo, Grillo è disattento sull’angolo battuto da Carrus: Ragusa mette dentro la corta respinta. Poi, al
13’ atterrato da Basso, si guadagna il rigore che Carrus trasforma.
LUMEZZANE (Bs)dIl primo gol tra i
professionisti del difensore Checcucci vale al Lumezzane il quinto
posto solitario e spinge il Monza
sull’orlo del baratro. Imperioso il
colpo di testa del centrale toscano
sull’angolo battuto da Calliari dopo
10’. Il Lumezzane sfiora diverse volte il raddoppio nel primo tempo
con Ferrari, Bradaschia (palo) e
Volpato e in avvio di ripresa con
Ferrari e Calliari, poi arretra ed il
Monza va vicino all’1-1 con Ricci
(salvataggio con i piedi di Trini) e
Seedorf. Al 90’ i brianzoli si ritrovano soli all’ultimo posto in attesa dello scontro diretto di domenica con
la Paganese.
Giovanni Vitale
W
potrebbe essere il
favorito. La volata è
lanciata e concentra
tutte le attenzioni,
perché non era mai
successo di vedere i
primi due posti già
virtualmente assegnati
con un anticipo così
largo. Un altro turno,
l’ultima sosta e poi via
con il rush finale.
Questo è il campionato
che ci piace: quello
delle penalizzazioni, dei
tarocchi, dei problemi
economici e delle
scommesse, lasciamolo
da parte il più possibile.
O almeno speriamo...
Sergio Cassamali
Giorgio Barbieri
GIRONE A
SQUADRE
GUBBIO (-1)
SORRENTO
ALESSANDRIA (-1)
SALERNITANA (-4)
LUMEZZANE (-1)
VERONA
BASSANO
RAVENNA
SPAL (-1)
COMO (-1)
REGGIANA
CREMONESE
SPEZIA (-2)
ALTO ADIGE
PAVIA
PERGOCREMA (-1)
PAGANESE
MONZA
PT
56
46
43
41
39
38
37
36
35
35
35
34
32
28
28
27
21
20
G
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
27
26
26
27
27
V
18
12
11
13
10
9
10
9
9
8
9
7
8
6
6
5
5
4
N
3
10
11
6
10
11
7
9
9
12
8
13
10
10
10
13
6
8
P
6
5
5
8
7
7
10
9
9
7
10
7
9
11
10
8
16
15
RF
39
46
33
39
31
34
22
29
30
29
30
28
32
24
22
22
13
26
RS
23
32
23
33
28
24
23
31
28
27
32
28
30
33
31
26
32
45
MARCATORI
19 RETI Paulinho (6, Sorrento).
14 RETI Gomez (4, Gubbio).
12 RETI Cipriani (Spal).
10 RETI Scappini (1, Alessandria); Ferrario (2, Monza).
9 RETI Ferrari (Lumezzane).
8 RETI Temelin (1, Reggiana); Fava (Salernitana).
7 RETI Artico (1, Alessandria); Marchi (Alto
Adige); Le Noci (Verona).
RISULTATI
ALESSANDRIA-RAVENNA
2-1
ALTO ADIGE-COMO
1-3
CREMONESE-REGGIANA
0-1
GUBBIO-SPAL
1-1
LUMEZZANE-MONZA
1-0
PAGANESE-SORRENTO
0-0
PAVIA-PERGOCREMA
stasera
SALERNITANA-BASSANO
2-0
VERONA-SPEZIA
1-0
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
BASSANO-VERONA
(1-1)
COMO-PAVIA
(1-1)
MONZA-PAGANESE
(2-1)
PERGOCREMA-GUBBIO
(2-0)
RAVENNA-SPEZIA
(1-4)
REGGIANA-ALESSANDRIA
(1-0)
SALERNITANA-CREMONESE
(1-1)
SORRENTO-LUMEZZANE
(2-1)
lunedì 28, ore 20.45
SPAL-ALTO ADIGE
(2-0)
Il gol Basso si fa pericoloso
ancora su calcio di punizione, ma lo Spezia viene
punito a 2’ dalla fine della
partita: un altro preciso
lancio in verticale di Esposito per Pichlmann, il centravanti austriaco salta
Conti e mette in porta in
diagonale. Per il Verona
di Mandorlini è la quinta
vittoria nelle ultime sei
partite giocate in casa.
Per lo Spezia l'ennesima
bocciatura in trasferta.
1-3
Il Gubbio si salva in extremis
Ma Remondina protesta
CREMONA dIl suicidio della Cremonese si materializza nei minuti che
vanno dal 19’ al 23’ della ripresa: la
scalata ai playoff s’interrompe. La
Reggiana dal 14’ si era portata in
vantaggio con un gol dell’ex Guidetti. Poi l’incubo grigiorosso. Fallo di
mano di D’Alessandro in area, rigore: tira Joelson, Offredi para. Passano 4’ e lo stesso Offredi travolge in
area Colacone: altro rigore ed
espulsione del portiere, fra i pali va
Manfredini, sul dischetto Gasparetto, nonostante Acori indichi che a
tirare debba essere Colacone
(espulso anche il tecnico), botta
centrale e altra parata. Prima della
fine c’è anche un palo colpito da
Sambugaro, ma nel complesso la
Reggiana ha meritato di vincere.
sciupa con Cesarini (alto
da ottima posizione) al
13'. Hallfredsson e Abbate mettono due volte Berrettoni davanti alla porta
tra il 22' e il 23' ma per l'attaccante non è davvero
giornata. Alla mezz’ora
Esposito fa le prove del
gol, con un lancio in verticale per Pichlmann su cui
recupera in scivolata Bianchi. Le Noci al minuto 32
segna su azione d'angolo,
ma è in fuorigioco.
Il Pavia in tv
con il Pergo
Derby da salvezza stasera
tra Pavia e Pergocrema.
Benny Carbone debutta
con il 4 2 3 1: Preite non è
al meglio, c’è Caidi; dopo un
mese torna Ferretti.
Maurizi rinuncia allo
squalificato Antonino
Profeta, agli infortunati
Luca Profeta, Simeoni e
Pambianchi, quindi fa
debuttare Guerci.
Così in campo (ore 20.45,
diretta su Rai Sport 1):
PAVIA (4-2-3-1) Spitoni;
Daffara, Preite, Blanchard,
Visconti; Puccio, Carotti;
Tattini, Guadalupi, Ferrini;
Eusepi. (P. Guerci, Caidi,
Pellegrini, Tarantino, Meza
Colli, Ferretti, Veronese).
All. Carbone.
PERGOCREMA (3-5-2)
Russo; Romeo, Panariello,
Ricci; Ghidotti, A. Guerci,
Basile, Galli, Lolaico;
Marconi, Caccavallo.
(Ingrassia, Canzian, Mugelli,
Scotto, Maccan, Mammetti,
Criaco). All. Maurizi.
ARBITRO Mariani di Aprilia
(Raffaelli Carmignani).
BOLZANO dIl Como dilaga al Druso,
l’Alto Adige esonera Sebastiani e
chiama Maurizio Pellegrino. Meritato il successo d’un Como in grande
salute. I lariani passano dopo 6 minuti con una punizione di Filippini
sulla quale Zomer è più che complice. L’Alto Adige accusa il colpo e
non riesce a reagire, gli ospiti raddoppiano e chiudono la contesa in
chiusura di primo tempo con un rigore di Franco. Nella ripresa i gol di
Alfredo Romano, su rigore, e Maah
danno forma al risultato ma non
cambiano la sostanza.
Francesco Bertagnolli
GIRONE B
SQUADRE
NOCERINA
BENEVENTO
JUVE STABIA
ATLETICO ROMA
TARANTO
FOGGIA (-2)
LANCIANO
SIRACUSA
LUCCHESE
PISA
GELA
COSENZA (-3)
ANDRIA
TERNANA (-2)
FOLIGNO (-2)
BARLETTA
VIAREGGIO
CAVESE (-6)
PT
62
46
45
43
42
41
39
38
37
29
29
28
28
28
27
27
27
20
G
27
26
27
27
27
27
27
27
27
26
27
27
27
27
27
26
27
26
V
18
13
13
13
11
13
9
11
10
6
7
6
7
7
7
6
6
6
N
8
7
6
4
9
4
12
5
7
11
8
13
7
9
8
9
9
8
P
1
6
8
10
7
10
6
11
10
9
12
8
13
11
12
11
12
12
RF
42
38
34
37
27
59
25
24
33
27
26
27
21
19
28
23
24
23
RS
21
28
26
28
24
47
24
26
27
33
34
31
28
32
34
31
35
28
MARCATORI
17 RETI Sau (Foggia).
16 RETI Insigne (3, Foggia).
14 RETI Ciofani (5, Atletico Roma).
13 RETI Marotta (Lucchese).
12 RETI Negro (Nocerina).
11 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore
nel Taranto).
10 RETI C. Ciano (2, Cavese).
RISULTATI
BARLETTA-TARANTO
BENEVENTO-PISA
FOGGIA-ATLETICO ROMA
FOLIGNO-COSENZA
JUVE STABIA-ANDRIA
LANCIANO-SIRACUSA
LUCCHESE-CAVESE
NOCERINA-TERNANA
VIAREGGIO-GELA
0-0
oggi
3-1
0-0
3-1
1-0
1-0
1-0
1-1
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
BARLETTA ANDRIA
CAVESE LANCIANO
COSENZA GELA
LUCCHESE BENEVENTO
PISA FOLIGNO
TARANTO NOCERINA
TERNANA VIAREGGIO
sabato 26, ore 14.30
ATLETICO ROMA JUVE STABIA
domenica 3 aprile, ore 15
SIRACUSA FOGGIA
(0 0)
(2 0)
(3 1)
(1 2)
(1 1)
(0 1)
(0 1)
(2 3)
(2 0)
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 27a GIORNATA
Foggia, che coppia
La Juve Stabia vola
L’Atletico in crisi
Ora Braglia è terzo
in rimonta sull’Atletico
Roma. Tre punti che riavvicinano la squadra di Zeman ai playoff, mentre la
formazione di Incocciati
non dà seguito al successo sul Viareggio e scivola
al quarto posto, riflesso
della sesta sconfitta in 7
giornate. Gara con tanti
spunti tattici: tra gli altri
in tribuna, osservatore attento, c’era l’ex tecnico
del Palermo, Delio Rossi,
da sempre un discepolo
di Zeman.
ben 33 gol in due, spingono il Foggia nella vittoria
La chiave Il 4-2-3-1 di Incocciati soffoca il centrocampo dei pugliesi. Troppi giri a vuoto nella manovra del Foggia. Atletico in
guardia: due grosse chance per Ciofani (Santarelli
alza sulla traversa, Regini
salva a porta vuota) prima del gol. Al 40’ Santarelli si avventura in un
dribbling di troppo. Franchini porta via la palla al
portiere e Mazzeo insac-
ca. Lo Zaccheria vede lo
spettro di un’altra partita
beffarda. In avvio di ripresa, doppia svolta. I laziali
restano in dieci per
l’espulsione di Mazzarani
(mani, secondo giallo).
Zeman toglie gli opachi
Palermo e Farias per inserire Agostinone e Kolawole. Che al 22’ smista a Sau
il pallone del pareggio
(botta da centro area). Il
capocannoniere sigla il
suo 17˚ gol cinque minuti dopo: sinistro a parabola su assist di Regini. Al
36’ il tris: Insigne, innescato da Sau, con un bolide angolato realizza il
suo 16˚ gol. Applausi per
Zeman e il Foggia. L’Atletico finisce in nove (espulso pure Doudou, doppio
giallo), con tanta rabbia.
Va in ospedale Pelagias
(botta al costato senza
conseguenze), in barella
anche Santarelli (distorsione alla caviglia destra).
NOCERINA–TERNANA
BARLETTA-TARANTO
LANCIANO-SIRACUSA
FOGGIA-ATLETICO ROMA
3-1
GIUDIZIO +++
MARCATORI Mazzeo (AR) al 40’
p.t.; Sau (F) al 22’ e al 27’, Insigne
(F) al 36’ s.t.
FOGGIA (4-3-3) Santarelli 5 (32’ s.t.
Ivanov 6); Kone 6,5, Rigione 6,
Romagnoli 6, Regini 6; Palermo 5
(dall’11’ st Agostinone 6), Burrai 6,
Laribi 6,5; Farias 5 (11’ st Kolawole
6,5), Sau 7,5, Insigne 7. (Tomi, Caccetta, Torta, Varga). All. Zeman 7.
ATL. ROMA (4-2-3-1) Ambrosi 5,5;
Balzano 6, Doudou 5, Pelagias
5,5 (30’ s.t. Serafini 5,5), Mazzarani 5; Miglietta 6,5, Romondini 6
(dal 15’ s.t. Franceschini 5,5);
Chiappara 6, Mazzeo 6,5, Franchini 6 (9’ s.t. Tombesi 5,5); Ciofani
6. (Previti, Toukam, Esposito,
Caputo). All. Incocciati 5,5.
ARBITRO Pairetto di Nichelino 6,5.
NOTE paganti 2.600, abbonati
3.670, incasso di 96.365 euro.
Espulsi Mazzarani all’8’ s.t. e
Doudou al 41’ s.t.; amm. Palermo,
Rigione e Laribi. Angoli 10-1.
DAL NOSTRO INVIATO
NICOLA BERARDINO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
FOGGIA d Sau e Insigne,
1-0
O-O
JUVE STABIA–ANDRIA
Marco Sau, 23 anni,
festeggia dopo la seconda
rete all’Atletico Roma ARCIERI
33
I GOL REALIZZATI
DA SAU E INSIGNE
La macchina da gol del Foggia
ha due protagonisti che sono
anche in vetta alla classifica
dei marcatori: Sau con 17 reti
e Insigne con 16 (3 rigori)
1-0
LUCCHESE-CAVESE
3-1
GIUDIZIO ++++
MARCATORI Albadoro (JS) al 2’,
Moro (A) al 33’, Albadoro (JS) al 40’
p.t.; Corona (JS) al 20’ s.t.
JUVE STABIA (3-4-3) Colombi 6;
Maury 6, Fabbro 6, Scognamiglio
6,5; Di Cuonzo 7, Cazzola 6,
Danucci 6,5, Pezzella 6; Tarantino
6,5 (dal 21’ s.t. Mezavilla 6), Corona
6,5 (dal 30’ s.t. Mbakogu 6),
Albadoro 7 (dal 34’ s.t. Raimondi
s.v.). (Vono, Dianda, Davì,
Valtulina). All. Braglia 6,5.
ANDRIA (3-4-3) Spadavecchia 6;
Ceppitelli 6, Sibilano 6 (dal 27’ p.t.
Evangelisti 6,5), Di Bari 5,5; Fazio
5,5, Moro 6,5, Berretti 6 (dal 23’
s.t. Duombia 5,5), Di Simone 5,5;
Caturano 6, Del Core 5,5 (dal 41’
p.t. Statella 6), Cozzolino 5,5.
(Palazzi, Minesso, Pierotti,
Anaclerio). All. Papagni 5,5.
ARBITRO Vallesi di Ascoli Piceno 6.
NOTE paganti 1.089, abbonati 659,
incasso di 16.853 euro. Ammoniti
Scognamiglio, Albadoro, Maury,
Statella. Angoli 6-2.
GIANPAOLO ESPOSITO
CASTELLAMMARE DI STABIA
(Na) dUna Juve Stabia che
viaggia sulle ali dell’entusiasmo affonda un Andria
1-0
VIAREGGIO-GELA
1-1
in piena crisi (4˚ k.o. consecutivo e contestazione
dei tifosi al seguito al termine della gara) conquistando la terza posizione.
Una doppietta di Albadoro, con il sigillo della terza
rete di Corona (a quota
149 in campionato) regala
ai gialloblù la decima vittoria casalinga consecutiva
tra campionato e Coppa
Italia.
Che inizio Gli uomini di Braglia non risentono della fatica infrasettimanale di Pisa e mettono sotto gli avversari sin dal calcio di inizio. Dopo due minuti arriva infatti la rete del vantaggio: Tarantino si invola sulla destra e mette al centro
un pallone che Albadoro
(match winner anche all’andata in terra pugliese)
deve solo spingere in rete.
Nessun segno apparente
di reazione da parte degli
uomini di Papagni e i locali sfiorano il raddoppio in
FOLIGNO-COSENZA
0-0
La Nocerina è inarrestabile
Decima vittoria in casa
Barletta, derby incolore
Il Taranto difende e basta
Il Lanciano soffre ma passa
Il Siracusa in 10 si arrende
Cavese, sfortuna ed errori
La Lucchese ne approfitta
Il Gela scappa con Docente
Ma il Viareggio lo riprende
Foligno, un grande Gregori
Il Cosenza fa buona guardia
MARCATORE Negro al 9’ p.t.
NOCERINA (3-4-3) Gori 7,5; Pomante 6, De Franco 6,5, Di Maio 6;
Scalise 6, Bruno 6,5, De Liguori 6,
Bolzan 6; Catania 6 (dal 45’ s.t. Nigro s.v.), Castaldo 6,5 (dal 41’ s.t.
Petrilli s.v.), Negro 7 (dal 38’ s.t. Cavallaro s.v.). (Amabile, Marsili, Ripa, Galizia). All. Auteri 6,5.
TERNANA (4-5-1) Visi 6,5; Grieco
5,5 (dal 40’ s.t. Alessandro s.v.),
Borghetti 6, Giubilato 6, Piva 5;
Nolè 6,5, Perney 6 (dal 14’ s.t. Sinigaglia 5,5), Arrigoni 5,5, Nitride 6,
Tavares 6 (dal 24’ s.t. Noviello
5,5); Tozzi Borsoi 6,5. (Cunzi, Camillini, Fusciello, Della Penna). All.
Giordano 6.
ARBITRO Bellotti di Verona 6.
NOTE paganti 4.000 circa, abbonati 498, incasso non comunicato.
Ammoniti Giubilato, De Liguori, Piva e Perney. Angoli 11-6.
GIUDIZIO+++
BARLETTA (4-3-2-1) Gabrieli 6;
Galeoto 6,5, Ischia 6,5, Lucioni
6,5, Frezza 6,5; Zappacosta 7 (dal
5’ s.t. Guerri 6), Rajcic 6, Simoncelli 6; Cerone 6 (dal 24’ s.t. Geroni 6),
Bellomo 6; Innocenti 6 (dal 33’ s.t.
Infantino s.v.). (Tesoniero, Agnelli,
Maino, Masiero). All. Cari 6,5.
TARANTO (3-4-3) Bremec 7; Sosa 6, Coly 6, Prosperi 6; Antonazzo 6 (dal 37’ s.t. Colombini s.v.),
Pensalfini 6, Giorgino 6, Garufo 6;
Chiaretti 6, Girardi 6 (dal 30’ s.t.
Guazzo s.v.), Sy 6 (dal 39’ s.t. Branzani s.v.). (Barasso, Cutrupi, Berg,
Rantier). All. Dionigi 6.
ARBITRO Gavillucci di Latina 6.
NOTE paganti 1.366, abbonati
1.064, incasso di 14.778,61 euro.
Ammoniti Galeoto, Frezza, Rajcic,
Guerri e Antonazzo. Angoli 4-4.
GIUDIZIO++
MARCATORE Titone al 31’ p.t.
LANCIANO (3-4-3) Chiodini 6; Antonioli 6, Amenta 6, Romito 6; Vastola 6, Di Cecco 5,5, Sacilotto
6,5, Mammarella 6 (dal 26’ s.t.
D’Aversa 5,5); Turchi 6 (dal 21’ s.t.
Zeytulaev 5,5), Di Gennaro 6, Titone 6,5. (Aridità, Dall’Agnol, Tamasi,
U. Improta, Colussi). All. Camplone
6.
SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 6;
Lucenti 6, Moi 6, Ignoffo 6, Pasqualini 6; Spinelli 6, Mancosu 5; Bufalino 6 (dal 25’ s.t. Corapi 6), Bongiovanni 5,5 (dal 41’ p.t. Abate 6), Giordano 5,5; Koffi 5,5 (dal 17’ s.t. Desideri 6). (Fornoni, Pepe, Di Silvestro, Cosa). All. Ugolotti 6.
ARBITRO Merlino di Udine 6.
NOTE paganti 217, abbonati 845,
incasso di 6.737,59 euro. Espulso
Mancosu al 41’ p.t.; ammoniti Spinelli, D’Aversa, Di Cecco e Chiodini. Angoli 2-5.
GIUDIZIO++
MARCATORE Carloto al 24’ p.t.
LUCCHESE (4-3-1-2) Pennesi 7;
Baldanzeddu 6, Bova 6, Bertoli 6,
Pezzi 6; Piccinni 6, Pani 6 (dal 25’
p.t. Galli 6), Carloto 6; Grassi 5,5;
Marotta 5,5 (dal 46’ s.t. Taddeucci
s.v.), Crocetti 5 (dal 38’ s.t. Marchetti s.v.). (Pardini, Del Nero, Hemmy, Khoris). All. Indiani 6.
CAVESE (4-2-3-1) Pane 5,5; Piscitelli 5,5 (dal 26’ s.t. Ciano s.v.), Cipriani 6, Troise 6, Sirignano 6; Bacchiocchi 6, Alfano 5; Bernardo 6
(dal 30’ s.t. Santaniello s.v.), D’Amico 5,5 (dal 19’ s.t. Citro 5,5), Schetter 6; Del Sorbo 5,5. (Botticella, Pagano, Siano, Pascucci). All. Melotti
6.
ARBITRO Minelli di Varese 5,5.
NOTE paganti 612, abbonati 1.308,
incasso di 12.119,57 euro. Espulso
il tecnico Melotti al 46’ s.t.; ammoniti Alfano, Pezzi e Citro. Angoli 2-5.
GIUDIZIO++
MARCATORI Docente (G) al 23’,
Bocalon (V) al 39’ s.t.
VIAREGGIO (4-3-3) Pinsoglio 6;
Brighenti 5,5, Fiale 5,5, Massoni 6,
Bertolucci 5,5 (dal 32’ s.t. Martina
s.v.); Pizza 5,5, Castiglia 5, Kras 5,5
(dal 24’ s.t. Bocalon 6,5); Luppi 5,5
(dal 32’ s.t. Cristiani s.v.), Marolda
6, Taormina 5,5. (Merlano, De Paola, Cosentini, D’Antoni). All. Mannini
6 (Scienza squalificato).
GELA (4-4-2) Nordi 6,5; Petrassi
6, Cossentino 6, Cardinale 6,5, Aliperta 6; Bigazzi 6,5 (dal 34’ s.t. Piano s.v.), Zaminga 6,5, Giardina 6,5,
D’Anna 6,5; Docente 6,5, Cunzi 6
(dal 44’ s.t. Rabbeni s.v.). (Maraglino, Italiano, Avantaggiato, Balistreri, Saani). All. Ammirata 6,5.
ARBITRO Marini di Roma 5,5.
NOTE paganti 55, abbonati 550, incasso di 3.876,45 euro. Ammoniti
Pizza, Petrassi, Docenti e Cunzi. Angoli 4-2.
GIUDIZIO++
FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6; Iacoponi 6, Gregori 7, Cusaro 6 (dal
15’ s.t. Merli Sala 5,5), Bassoli 6;
Fondi 6, Papa 5,5 (dal 13’ s.t. Moro
5,5), Menchinella 6 (dal 24’ s.t. Coresi 5,5); Sciaudone 6; Cavagna 6,
Falcinelli 6. (Zandrini, Castellazzi,
Fedeli, La Mantia). All. Giunti 6.
COSENZA (3-5-2) Marino 6;
Thackray 6, Cotroneo 6, Fernandez 6; Aquilanti 6, Evola 5,5, Fiore
5,5, Roselli 6, Giacomini 6; Biancolino 6 (dal 14’ s.t. Essabr 5,5), Degano 6 (dal 45’ s.t. Maglione s.v.). (De
Luca, Ungaro, Scarnato, Sommario, Viscardi). All. De Rosa 6.
ARBITRO De Benedictis di Bari 6.
NOTE paganti 893, abbonati 380,
incasso di 4.555 euro. Ammoniti
Gregori, Sciaudone, Marino, Cotroneo e Thackray. Angoli 8-5.
GIUDIZIO+++
NOCERA INFERIORE (Sa) dLa Nocerina vola incontrastata verso la serie B. Contro una buona Ternana
raccoglie il 10˚ successo casalingo grazie a un gol di Negro e, in attesa del posticipo di stasera, si
porta a ben 16 lunghezze dal Benevento secondo in classifica. Tutto
ciò al termine di un match con molto ritmo e che ha prodotto diverse
occasioni per entrambe le squadre. A segnarlo, però, è stato l’episodio iniziale: gli umbri hanno invocato un calcio di rigore e poi, sulla
stessa azione, è arrivato il gol di
Negro, caparbio nel ribadire in rete una corta respinta di Visi. Da registrare, poi, una traversa di Catania e le recriminazioni di Giordano.
BARLETTA dPareggio senza grandi emozioni nel derby pugliese tra
due squadre che hanno avuto più
timore di perdere che voglia di vincere. Il Barletta, ai punti, avrebbe
forse meritato la vittoria perché è
andato più vicina dell’avversario al
gol. Il Taranto, invece, ha pensato
solo a difendersi e non ha mai impegnato Gabrieli. Nel primo tempo
succede poco. Più vivace la ripresa con la squadra di Cari più incisiva. Al 4’ Bellomo sfiora di testa la
traversa a Bremec battuto. Un
sussulto dall’altra parte con un colpo di testa innocuo di Girardi, al
20’, che finisce alto. Ghiotta l’ultima occasione, al 24’, per i locali
con l’ex Innocenti che non riesce a
deviare in porta un suggerimento
di Frezza.
Biagio Franza
Matteo Tabacco
LANCIANO (Ch) dSofferta vittoria
del Lanciano che si mantiene in zona playoff dopo lo scontro diretto
con il Siracusa. La gara non è stata vibrante ma, nel primo tempo,
gli uomini di Camplone confezionano una delle poche occasioni da
gol che Titone è bravo a concretizzare con un preciso colpo di testa.
Dopo 10’ il fallo di reazione di Mancosu che colpisce Di Gennaro davanti al guardalinee e viene espulso. L’inferiorità numerica e la pochezza offensiva della squadra di
Ugolotti hanno permesso al Lanciano di centrare la terza vittoria consecutiva in casa, mentre ha confermato i limiti esterni dei siciliani.
LUCCA dBrutta partita e pesante
sconfitta per la Cavese, che vede
ridursi al lumicino le speranze di
raggiungere almeno i playout. Uno
stop comunque immeritato per la
squadra di Melotti, che colpisce
due traverse con Bernardo e un palo con Bacchiocchi e che al 40’ della ripresa fallisce anche il rigore del
pareggio con Alfano: Pennesi si allunga sulla sinistra, respinge e regala così tre punti fondamentali
per la Lucchese, che ha quasi raggiunto l’obiettivo-salvezza fissato
a inizio stagione. I rossoneri si impongono grazie al gol di Carloto,
che al 24’ del primo tempo piazza
un tiro imparabile per Pane. Una rete che basta per i tre punti.
Fiorenzo Carlini
Duccio Casini
un paio di occasioni con Albadoro e Pezzella prima di
subire, al 33’, l’inatteso pari dell’Andria. Moro è abile
a sfruttare una palla inattiva di Berretti da posizione
defilata avvitandosi in aria
e beffando di testa Colombi. La Juve Stabia non risente affatto del colpo subito e si riversa immediatamente nella metà campo
ospite: al 40’, ci pensa ancora Albadoro a riportare i
suoi in vantaggio con un
tocco di destro che aggira
Spadavecchia. Nella ripresa l’Andria non cambia passo ma, approfittando della
disattenzione degli stabiesi, ha anche la palla del 2-2
ma Moro spreca lasciandosi ipnotizzare da Colombi
in uscita. E al 20’ la Juve
Stabia chiude il match con
un contropiede da manuale sull’asse Tarantino-Albadoro-Corona coronato da
un colpo di testa vincente
dell’esperto bomber gialloblù.
VIAREGGIO (Lu) dIl Viareggio mette
fine alla striscia delle sconfitte casalinghe (4) acciuffando in extremis
il pareggio contro un ben organizzato Gela, che fin dai primi minuti si è
reso pericoloso con gli scatenati Bigazzi e D’Anna. Nel primo tempo i
locali sono andati vicino al gol con
Marolda e Luppi. Nella ripresa il Gela passava al 23’ con Docente, servito sul filo del fuorigioco da D’Anna: i
siciliani sfioravano due volte il raddoppio con Cunzi e Bigazzi (bravissimo Pinsoglio), poi al 39’ il Viareggio
pareggiava con Bocalon, servito da
Massoni. Poi i bianconeri andavano
vicino alla vittoria con Cristiani che
costringeva Nordi a due miracoli.
FOLIGNO (Pg) dUn grande Gregori
non basta al Foligno. Il capitano ha
giocato l’intera partita con la stessa grinta di sempre e alla fine ha
detto: «Ricorderò questa gara per
tutta la mia vita. Dopo la malattia
son tornato ad essere quello che
ero». Gli umbri, però, non hanno
morso come dovevano nonostante abbiano giocato un buon primo
tempo, sempre all’attacco e con il
forte vento contro. Falcinelli ha
avuto anche la palla-gol allo scadere dei primi 45’, ma la troppa fretta
gli ha giocato un brutto scherzo.
Solo davanti al portiere gli ha tirato addosso. Poi nella ripresa non è
accaduto nulla di rilevante, salvo
una bella parata di Rossini alla fine
del recupero.
Giovanni Lorenzini
Roberto Di Meo
IL POSTICIPO
Il Benevento
riceve il Pisa
Oggi tocca al Benevento
nel delicato postcipo col
rilanciato Pisa. Galderisi
rilancia Formiconi e Zito e
forse Mounard e Bueno.
Pagliari invece conferma
la formazione di domenica,
col rientrante Obodo al
posto di Reccolani; non è
partito Amoroso, in dubbio
Mosciaro per una botta.
Così in campo (ore 14.30):
BENEVENTO (4-2-3-1)
Paoloni; Formiconi,
Siniscalchi, Signorini, Zito;
Grauso, Bianco; La Came
ra, Clemente, Mounard;
Bueno. (Corradino,
Landaida, Pacciardi,
Vacca, D’Anna, Pintori,
Evacuo). All. Galderisi.
PISA (4-4-2) Pugliesi;
Calori, Raimondi, Anselmi,
Gimmelli; Ilari, Obodo,
Passiglia, Favasuli;
Guidone, Carparelli. (Lanni,
Stendardo, Sereni,
Reccolani, Fanucchi, De
Oliveira, Mosciaro). All.
Pagliari.
ARBITRO Sguizzato di
Verona (Gualtieri Liturco).
SERIE D f Primo verdetto: Nola retrocesso. Scatti di Cuneo e Santarcangelo. Il Treviso stacca il Venezia: domenica è sfida
28 a GIORNATA
GIRONE A (32a giornata)
GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
GIRONE E
GIRONE F (32a giornata)
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ASTI-VIGEVANO
BORGOSESIA-SETTIMO
CHIERI-CHIAVARI
CUNEO-SEREGNO
DERTHONA-ALBESE
GALLARATESE-ACQUI
LAVAGNESE-SANTHIA'
NOVESE-BORGOROSSO
RIVOLI-SAINT CHRISTOPHE
SARZANESE-AQUANERA
5-1
2-0
3-0
2-0
1-2
1-1
2-2
1-0
2-1
0-0
CARATESE-ALZANOCENE
3-1
CASTELLANA-LEGNAGO
0-1
CASTIGLIONE-CASTELNUOVOSANDRA' 4-0
DARFO-COLOGNESE
2-2
INSUBRIA-VOGHERA
2-0
MANTOVA-CANTU' SAN PAOLO 2-0
TRENTO-PONTISOLA
0-1
VILLAFRANCA-SOLBIATESE
2-0
VIRTUS VECOMP-OLGINATESE 0-0
BELLUNO-VENEZIA
CHIOGGIA-PORDENONE
CONCORDIA-ESTE
MONTECCHIO-MONTEBELLUNA
OPITERGINA-SAN PAOLO
SANVITESE-ROVIGO
TAMAI-SANDONA'JESOLO
TREVISO-TORVISCOSA
UNION QUINTO-KRAS REPEN
1-1
1-2
3-7
1-0
2-1
4-0
2-2
1-0
3-0
BAGNOLESE-PONSACCO
0-2
CASTEL SAN PIETRO-TUTTOCUOIO 1-1
FIORENZUOLA-VEROLESE
5-0
FORCOLI-MEZZOLARA
1-2
PAVULLESE-CARPENEDOLO
1-1
PIZZIGHETTONE-PONTEDERA
1-1
ROSIGNANO-CASTELFRANCO
1-1
RUDIANESE-BORGO A BUGGIANO 1-1
RUSSI-CAMAIORE
1-1
AREZZO-FORTIS JUVENTUS
3-2
FLAMINIA-SCANDICCI
2-2
GROUP CITTA' DI CASTELLO-MONTEVARCHI oggi
ORVIETANA-DERUTA
0-1
PIANESE-CASTEL RIGONE
1-1
PONTEVECCHIO-PERUGIA
0-0
SESTESE-SANSEPOLCRO
1-0
SPORTING TERNI-MONTERIGGIONI 1-0
TODI-SPOLETO
0-1
ATLETICO TRIVENTO-FORLI'
BOJANO-SAMBENEDETTESE
JESINA-CIVITANOVESE
MIGLIANICO-RIMINI
OLYMPIA AGNONESE-TERAMO
REAL RIMINI-ATESSA VDS
RECANATESE-VENAFRO
RENATO CURI-FOSSOMBRONE
SANTARCANGELO-CESENATICO
SANTEGIDIESE-LUCO CANISTRO
ANZIOLAVINIO-TAVOLARA
3-0
APRILIA-BACOLI
2-2
ARZACHENA-ZAGAROLO
2-1
ASTREA-VITERBESE
2-2
BUDONI-CYNTHIA
1-1
CASTIADAS-GUIDONIA
1-0
SANLURI-PORTO TORRES
1-3
SELARGIUS-FIDENE
0-1
VIRIBUS UNITIS-MONTEROTONDO 2-0
ARZANESE-ANGRI
2-2
CAPRIATESE-FORTIS TRANI
1-0
CASARANO-BATTIPAGLIESE
2-0
FRANCAVILLA S.-FRANCAVILLA F. 2-1
GAETA-POMIGLIANO
3-0
GROTTAGLIE-NARDO'
1-3
MURGIA-BOVILLE ERNICA
0-0
OSTUNI-PISTICCI
0-0
SANT'ANTONIO ABATE-ISCHIA 0-0
ACIREALE-VALLE GRECANICA
CITTANOVA-NOLA
HINTERREGGIO-TURRIS
MAZARA-EBOLITANA
MODICA-MESSINA
NISSA-FORZA E CORAGGIO
REAL NOCERA-NOTO
ROSSANESE-SAPRI
SAMBIASE-MARSALA
Ha riposato CASERTANA
CLASSIFICA
Cuneo p. 69; Saint Christophe 65;
Asti 62; Seregno 55; Aquanera 54;
Santhià 53; Borgosesia 51; Chiavari
e Acqui 45; Gallaratese e Lavagnese 44; Novese 40; Sarzanese e Chieri 39; Rivoli 38; Derthona 35; Albese
34; Vigevano 27; Borgorosso 24;
Settimo 16.
CLASSIFICA
Mantova p. 59; Colognese 49; Voghera e Pontisola 47; Darfo 43; Legnago 41; Cantù San Paolo 39; Insubria, AlzanoCene e Virtus Vecomp
38; Castiglione 37; Olginatese 36;
Villafranca 32; CastelnuovoSandrà
30; Castellana 29; Caratese 28;
Trento e Solbiatese 24.
CLASSIFICA
Treviso p. 62; Venezia 60; Tamai e
SandonàJesolo 47; Union Quinto e
San Paolo (-1) 45; Este, Rovigo e
Chioggia 39; Pordenone 38; Sanvitese (-1) 34; Concordia 30; Montecchio e Belluno 29; Opitergina 28;
Montebelluna 27; Kras Repen 24;
Torviscosa 19.
CLASSIFICA
Borgo a Buggiano p. 60; Pontedera
54; Rudianese 46; Castelfranco 45;
Camaiore e Forcoli 44; Bagnolese
42; Mezzolara 41; Rosignano 39;
Pavullese 38; Pizzighettone e
Ponsacco 37; Tuttocuoio e
Fiorenzuola 35; Carpenedolo 28;
Castel San Pietro 23; Russi 20;
Verolese 6.
CLASSIFICA
Perugia p. 63; Todi 55; Castel Rigone 50; Sansepolcro 49; Pianese
45; Group Città di Castello* 42;
Spoleto 41; Sporting Terni e Pontevecchio 40; Flaminia 38; Scandicci
e Arezzo 33; Orvietana 30; Sestese
e Montevarchi* 28; Deruta 26; Fortis Juventus 24; Monteriggioni 21.
CLASSIFICA
Santarcangelo p. 62; Teramo 60; Rimini
59; Jesina 54; Forlì 52; Renato Curi 50;
Santegidiese (-1) e Real Rimini 48; Atletico
Trivento 47; Civitanovese 44; Sambenedettese 43; Recanatese* e Luco Canistro
42; Atessa VdS 41; Olympia Agnonese*
39; Venafro 38; Miglianico 31; Cesenatico
25; Fossombrone 22; Bojano 9. (* una
gara in meno).
CLASSIFICA
CLASSIFICA
CLASSIFICA
Aprilia p. 52; Monterotondo 51;
Bacoli 48; Viribus Unitis 47; Porto
Torres e Zagarolo 44; Anziolavinio e Viterbese 40; Fidene e Arzachena 39; Budoni 37; Selargius
33; Astrea 32; Guidonia 28; Sanluri 27; Cynthia 26; Castiadas 25;
Tavolara 23.
Arzanese p. 59; Gaeta 57; Nardò
52; Pomigliano 51; Casarano 49;
Murgia 42; Boville Ernica 40;
Ischia 39; Capriatese 37; Fortis
Trani 36; Francavilla S. 35; Sant'
Antonio Abate 34; Grottaglie 33;
Pisticci e Battipagliese 30; Angri
28; Francavilla F. 22; Ostuni 13.
Ebolitana* p. 74; Forza e Coraggio 68;
Casertana 63; Sambiase* 52; Turris
50; Nissa 49; Valle Grecanica 46;
Hinterreggio* 45; Sapri* 43; Messina*
(-3) 42; Noto 39; Real Nocera 38;
Cittanova* 34; Acireale 33; Modica 32;
Marsala 31; Rossanese 26; Mazara 23;
Nola 6. (* deve ancora riposare).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Acqui Asti (0 1); Albese Gallaratese
(0 2); Aquanera Borgosesia (0 0); Bor
gorosso Lavagnese (1 1); Chiavari Sar
zanese (0 3); Saint Christophe Novese
(1 1); Santhià Derthona (1 3); Sere
gno Rivoli (3 1); Settimo Cuneo (2 2);
Vigevano Chieri (4 4).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
AlzanoCene-Virtus Vecomp (1-0); Cantù San Paolo-Castellana (1-1); CastelnuovoSandrà-Darfo (1-2); Colognese-Villafranca (4-4); Legnago-Insubria
(4-1); Olginatese-Trento (2-1); Pontisola-Mantova (1-1); Solbiatese-Caratese
(3-2); Voghera-Castiglione (0-3).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Este-Sanvitese (3-3); Kras Repen-Montecchio (2-6); Montebelluna-Rovigo
(0-1); Opitergina-Tamai (1-4); Pordenone-Belluno (1-0); San Paolo-Union Quinto (2-1); SandonàJesolo-Chioggia (1-2);
Torviscosa-Concordia (3-3); Venezia-Treviso (1-3).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Borgo a Buggiano-Pavullese (2-1); Camaiore-Bagnolese (2-1); Carpenedolo-F orenzuola (3-1); Castelfranco-Pizzighettone (1-1); Mezzolara-Rosignano (1-0); Ponsacco-Castel San Pietro (1-0); Pontedera-Rudianese (3-2); Tuttocuoio-Forcoli
(0-1); Verolese-Russi (1-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Deruta-Pontevecch o (2-2); Fortis Juventus-Todi (0-2); Group Città di Castello-Flaminia (0-0); Monteriggioni-Sestese
(1-1); Montevarchi-Sporting Terni (3-3);
Perugia-Pianese (1-0); Sansepolcro-Arezzo (2-1); Scandicci-Orvietana (3-3); Spoleto-Castel Rigone (0-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Atessa VdS-Recanatese (1-1); Cesenatico-Jesina (1-3); Civ tanovese-M glian co (0-0); Forlì-Renato Curi (0-0); Fossombrone-Santegidiese
(1-4); Luco Canistro-Bojano (2-1); Real Rimini-Santarcangelo (0-1); Sambenedettese-Olympia Agnonese (1-2); Teramo-Rimini (1-1); Venafro-Atletico Trivento (2-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Bacoli-Astrea (1-4); Cynthia-Selargius
(3-1); Fidene-Viribus Unitis (0-1); Guidonia-Aprilia (0-4); Monterotondo-Castiadas (3-2); Porto Torres-Arzachena
(2-2); Tavolara-Sanluri (1-0); Viterbese-Anziolavinio (2-2); Zagarolo-Budoni (2-0).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Angri-Sant'Antonio Abate (1-1); Battipagliese-Murgia (1-2); Boville Ernica-Gaeta (1-0); Fortis Trani-Casarano
(2-1); Francavilla F.-Capriatese (0-2);
Ischia-Francavilla S. (2-1); Nardò-Arzanese (0-2); Pisticci-Grottaglie (1-0);
Pomigliano-Ostuni (1-1).
PROSSIMO TURNO
domenica 27 marzo, ore 15
Ebolitana-Casertana (3-3); Forza e
Coraggio-Acireale (2-1); Marsala-Hinterreggio (1-2); Messina-Rossanese
(1-0); Nola-Real Nocera (1-3); Noto-Nissa (0-0); Sapri-Mazara (2-0);
Turris-Cittanova (3-3); Valle Grecanica-Modica (2-0); riposa Sambiase.
3-0
1-3
2-0
1-1
1-1
0-1
0-1
4-3
3-0
1-3
(32a giornata)
1-0
2-0
3-3
1-3
2-1
0-1
0-1
2-1
2-0
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
4
MOTOMONDIALE
VIA IN QATAR
I trionfi di Stoner a Losail
Stoner in Qatar ha 4 successi in 5
anni. E 4 sono le moto con cui ha
vinto: Ducati, Aprilia, Ktm, Honda EPA
Imprendibile Stoner
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO FALSAPERLA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LOSAIL (Qatar)dQuanto è lonta-
na Welkom 2004: 12.500 chilometri, meglio, 16"431. La fede, la passione aspettavano il
miracolo di Rossi, fenomeno
capace di risorgere dalle ceneri di un inverno di dolore e di
incertezze, verso quella vittoria all'esordio con la Ducati
che facesse il paio con il mitico
debutto sulla Yamaha. Altri
tempi, altre situazioni.
Ieri l'unico miracolo è stato vedere Stoner dominare usando
la testa per resistere all'attacco dello scomodo compagno
Pedrosa per poi prendere il ritmo e chiudere da dominatore.
Casey non è mai stato un mostro di strategia. Invece in sella al missile Honda sembra
aver raggiunto una consapevolezza e una tranquillità che ne
fanno il pericolo pubblico numero 1 per tutti.
Sofferenza Valentino ha avuto
un solo guizzo d'orgoglio,
Con la Honda
non ha rivali
Rossi 7˚ soffre
L’australiano resiste a Pedrosa e poi se ne va
Vale, alla partenza l’unico scatto d’orgoglio
quando al via è partito come
un missile scegliendo la traiettoria interna. Un azzardo,
l'unico possibile per provare
una magia che non ha pagato:
«lungo» alla prima curva, si è
trovato davanti alle ruote il
compagno di marca Barbera,
che lo ha un po' rallentato, ma
in ogni caso si vedeva che non
era cosa. Solo a tre quarti di
gara ha fatto vedere qualcosa,
ma troppo poco anche per resistere all'incalzare di Spies. Il
7˚ posto e è un ritorno alla realtà, fatta di dolore alla spalla
e di affiatamento con la moto.
Una Ducati che Stoner faceva
Un cattivissimo
Lorenzo si prende il
secondo posto. Dani
brilla all’inizio poi va
in crisi per un
problema al braccio
cantare e che adesso singhiozza. L'australiano si è steso tante volte e non conosce le mezze misure, ma forse la Ducati
si guida solo così...
Ritorno La gara è stata bella,
anche se dal 12˚ giro scontata
per la vittoria. Pedrosa è scattato come al solito però Stoner
lo ha braccato: è passato davanti ma poi ha dovuto subire
il contro-sorpasso dello spagnolo. Ora crolla, era il pensiero comune, invece Casey lo ha
marcato e passato. A quel punto è crollato Dani. Colpa della
spalla rotta l'anno scorso a Motegi, operata (con placche inserite) e, apparentemente guarita in inverno. Invece il braccio
destro è tornato ad addormentarsi dolorosamente.
Così un cattivissimo Lorenzo
si è preso un secondo posto
che sembrava un sogno alla vigilia: «Ho fatto la migliore gara della carriera», ha detto, e
c'è da credergli vista la differenza tra Yamaha e Honda.
Pieno La Honda, senza Jorge,
avrebbe fatto il pieno, visto
SCINTILLE LA SPETTACOLARE BATTAGLIA TRA I DUE ROMAGNOLI
«Terzo posto perso
per colpa sua»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIA CRUCIANI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LOSAIL d C’è un campionato
nel campionato. Dura da anni
con due soli concorrenti: Andrea Dovizioso e Marco Simoncelli. Nella gara inaugurale della nuova stagione, si è portato
in vantaggio il primo, chiudendo proprio davanti ad un avversario con il quale battaglia dai
tempi delle minimoto.
Soddisfatto Deluso dalla qualifica, Dovizioso si è riscattato
mantenendo un ottimo passo
gara, sempre costante, e realizzando il suo giro più veloce proprio all’ultimo passaggio: «Magari non sarà un risultato strepitoso, ma è stato importante
per il ritmo che ho tenuto. I
miei compagni di squadra, Stoner e Pedrosa, sono ancora più
veloci. Casey qui è sempre di
un altro pianeta, ma bisogna
vedere come andrà nelle prossime gare. Devo fare piccoli miglioramenti, soprattutto nella
prima parte dell’accelerazione. Siamo competitivi e potrò
lottare per podio e vittorie».
Doppio sorpasso Dopo una buona partenza, Dovizioso (con la
Honda Hrc) è stato passato all’8o giro proprio da Simoncelli
(con la Honda del team Gresini), che ha subìto il controsorpasso al 18o. In palio c’era un
importante 4o posto. Il massimo alla loro portata, visto il ritmo infernale dei 3 davanti. Come al solito i 2 non si sono risparmiati sportellate, soprattutto nel primo caso. E alla fine
non sono mancate le frecciatine.
Battibecco «Dalle nostre parti
quando si passa non si chiede
permesso», scherza Marco.
SUPERBIKE
«Con quell’entrata mi ha fatto
perdere un secondo: nel bilancio finale significa il 3o posto»,
replica meno felice Andrea.
Dovi: «Simoncelli
mi ha negato il podio»
Simoncelli davanti a Dovi MILAGRO
che ai piedi del podio si è svolto un altro bellissimo duellotra due piloti che si stanno antipatici da quando erano ragazzini. Dovizioso alla fine ha piegato Simoncelli, ma il più contento è il secondo, perché lui è
l'emergente e si può permettere di temporeggiare mentre
Dovizioso deve guadagnarsi
una posizione di riguardo all'
interno del team Hrc.
L'altro semidebuttante Ben
Spies ha deluso tutte le aspettative. In tanti speravano che
avrebbe dato del filo da torcere al compagno Lorenzo, invece non lo ha visto nemmeno al
traguardo. Ha girato forte
l'americano, ma quando non
contava niente, cioè per battere Valentino e prendersi un 6˚
posto che nelle sue condizioni
ha il sapore della delusione.
Ma il premio «sfortunello del
giorno» va al team di Paolo
Campinoti: alla sesta curva
Randy de Puniet ne ha fatta
una delle sue, e con la Ducati
impazzita ha colpito alla mano sinistra il suo compagno Loris Capirossi. Due dita «girate»
e gara finita.
Obiettivo centrato Simoncelli
in questi giorni aveva ripetuto
più volte di voler finire nei primi cinque posti ad ogni gara.
Alla prima ha centrato l’obiettivo, dopo aver risolto anche il
problema dei consumi di carburante che lo preoccupava,
grazie ad alcune regolazioni all’elettronica. «La cosa più importante è che siamo vicini ai
primi. Nelle prove gli altri sembravano molto più veloci. Invece Stoner non ha mantenuto lo
stesso passo che aveva in prova», ha raccontato, aggiungendo che «dopo le prove sapevo
di poter lottare per il 4o-5o posto, ma non credevo di andare
così veloce. Ad un certo punto
ho anche pensato di provare a
prendere Lorenzo». E alla fine
si fa i complimenti: «Mi sono
divertito. Non è stato il mio miglior risultato ma di certo questa è la miglior gara da quando
corro in MotoGP».
Toseland va k.o.
e salta Donington
(p.g.) La Bmw Italia non potrà
schierare James Toseland nel
GP di Gran Bretagna
Superbike in programma
domenica sulla pista di
Donington. Il 30enne
britannico, due volte campione
del mondo con Ducati e
Honda, si è infatti fratturato il
radio del braccio destro
durante i test di Alcaniz
(Spagna). Toseland è stato
operato a Manchester per
risolvere un problema
vascolare e oltre al GP
d’Europa rischia di saltare
anche il round successivo di
Assen (Olanda) del 17 aprile. A
Donington la Bmw Italia
schiererà così soltanto la
moto di Ayrton Badovini.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
29
89
0
I podi di Lorenzo
Tanti ne ha conquistati Lorenzo nelle
ultime 36 gare. Con una media di
18,44 punti/gara dal 2009 a oggi EPA
I podi in carriera di Pedrosa
Tanti ne ha collezionati Pedrosa (35
successi, 30 secondi, 24 terzi posti)
raggiunge Taveri al 10˚ posto EPA
Rossi contro la storia
Nessun pilota ha mai vinto un
Mondiale in classe regina dopo aver
chiuso 7˚ la prima gara REUTERS
partito benissimo — rivede il
suo GP — e ho anche sbagliato
un cambio-marcia. Ma, soprattutto, nel primo giro tutti hanno guidato in modo pazzesco.
Io sono stato molto attento, ho
cercato di capire bene che cosa succedeva al mio fianco e
immediatamente dietro: l’inizio gara è stato il momento
più difficile di tutto il fine settimana».
evidente. Spiega Casey: «È un
inizio di stagione simile a
quando vinsi il Mondiale
(2007; n.d.r.) ma, per certi versi, mi sento anche meglio di allora. Da quando sono salito
sulla Honda, tutto sta andando bene: in moto mi sento sempre più a mio agio. Si può ancora migliorare, per esempio nella stabilità in frenata, ma siamo molto competitivi».
va ancora il formicolio al braccio e il viso segnato da dolore e
sconforto. «Nelle prove avevo
avuto un avvertimento — svela —, ma non pensavo a un
guaio così grande. Adesso devo capire a che cosa è dovuto
questo indolenzimento, che
era già emerso nelle ultime
due gare del 2010».
Nuovo Ecco lo Stoner di oggi,
perfino prudente e guardingo.
E quando al 6o giro è stato superato dal compagno di squadra Dani Pedrosa, l’australiano non si è fatto andare il sangue alla testa. «Dani era veloce, aveva un ritmo superiore
al mio: quando mi ha passato,
ho pensato solamente a tenere
il mio passo, cercando di studiare i suoi punti forti e deboli.
La moto, giro dopo giro, andava sempre meglio e quando ho
visto Pedrosa un po’ in difficoltà, l’ho passato e ho preso subito un buon vantaggio». Gli ultimi 10 giri li ha percorsi in scioltezza: unica preoccupazione
amministrare una superiorità
Deluso La felicità di Stoner va
di pari passo con la delusione
di Pedrosa, rallentato da guai
fisici. «Ero competitivo — si
rammarica Dani —: riuscivo a
tenere testa a Stoner su una
delle piste che lui preferisce e
dove in passato sono sempre
stato in difficoltà. La moto era
perfetta, veloce in rettilineo
ed efficace in curva, ma da metà gara ho avuto problemi al
braccio sinistro, quello infortunato nel 2010 a Motegi ed operato a fine della stagione: ho
dovuto rallentare perché non
riuscivo più a controllare la
moto, a tenere stretto il manubrio». Parecchi minuti dopo la
fine della corsa, Pedrosa ave-
A sinistra,
Casey Stoner
precede il
gruppo
composto da
Daniel
Pedrosa,
Jorge
Lorenzo,
Andrea
Dovizioso e
Marco
Simoncelli. A
lato, dall’alto,
la gioia di
Lorenzo per
il 2˚ posto,
Valentino
Rossi parla
con la sua
Ducati prima
del via, il
minuto di
raccoglimento per le
vittime dello
tsunami in
Giappone. A
destra, il
podio con, da
sinistra,
Lorenzo,
Stoner e
Pedrosa
MILAGRO,
REUTERS, IPP,
ANSA
Casey:
«Difficili
solamente
i primi giri»
«Tutto va alla perfezione. Sto
meglio di quando vinsi il titolo»
GIOVANNI ZAMAGNI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LOSAILdPole position, vittoria
e giro veloce: come dire la perfezione assoluta. Anche per-
ché Casey Stoner non solo è
stato rapidissimo, come suo solito, ma ha messo in mostra
grande tenuta psicologica e
tranquillità sconosciute in un
passato recente. «Non sono
MOTO2 IL TEDESCO SEMPRE IN TESTA
Bradl è perfetto
Iannone che rimonta
Andrea da 16˚ a 2˚
Bravo De Angelis 4˚
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
LOSAIL d In testa dal primo all’ultimo giro: la vittoria di Stefan Bradl non è mai stata in discussione. «Difficile trovare le
parole per descrivere questo fine settimana: è stato semplicemente perfetto», si gode il
trionfo il tedesco, dominatore
in Qatar fin dalle prove libere.
Solo Marc Marquez avrebbe potuto infastidirlo, ma l’iridato
125 ha sbagliato la partenza
dalla seconda posizione e nella
foga di recuperare è caduto al
5˚ giro, quando era già risalito
dall’11˚ al 5˚ posto. «Ho fatto
un brutto errore — non cerca
giustificazioni Marquez —:
purtroppo ho mancato la partenza e per la foga di recuperare ho esagerato e sono scivolato. Ma ho imparato qualcosa,
non succederà più».
Inaspettato Dopo le grandi difficoltà delle prove — 16˚ sullo
schieramento — sembrava difficile che Andrea Iannone riuscisse a trovare la giusta messa
a punto della sua Suter. Invece
Andrea e la squadra hanno fat-
xhanno detto
STONER
«Quando Pedrosa mi ha
superato, ho pensato a tenere
il mio passo. Poi quando l’ho
visto in crisi, ho attaccato»
PEDROSA
«A metà gara il braccio
sinistro ha cominciato a
farmi male: non riuscivo più
a controllare la moto»
LORENZO
«Ho guidato al limite dalla
prima all’ultima curva: è stata
la miglior gara della mia vita.
Ho preso rischi incredibili»
Felicissimo Jorge Lorenzo è invece al settimo cielo. «È andata molto meglio di quanto mi
aspettassi — commenta il campione del mondo —: è stata
probabilmente la migliore gara della mia vita, perché ho
guidato al limite dalla prima
all’ultima curva. Ho preso anche dei rischi incredibili, tanto
che in una curva l’azzardo è
stato enorme: ho chiuso gli occhi pensando di cadere, ma
quando li ho riaperti ero ancora in sella alla mia M1! A quel
punto, avrei anche potuto rallentare un po’ e accontentarmi
del 3o posto, ma la “bestia” che
è in me mi ha esortato a continuare a forzare. Questo secondo posto vale più di molte vittorie del 2010».
CLASSE 125 GIORGI 14˚, MIGLIOR ITALIANO
to il miracolo ed è arrivato un
2˚ posto del tutto inaspettato.
«Dopo le prove ero abbastanza
depresso — racconta Iannone,
che per celebrare il 150˚ anniversario dell’Unità d’Italia ha
corso con una tuta tricolore —,
ma nel warm up di sabato notte abbiamo provato una strada
completamente differente. Ero
consapevole di poter fare una
buona gara e per questo voglio
ringraziare la squadra. Mi sarebbe piaciuto portare la bandiera italiana sul gradino più alto del podio, ma anche il secondo posto è un ottimo risultato:
la scorsa stagione mi ha insegnato che bisogna sapersi accontentare».
Terzo Thomas Luthi, 4˚ un
buon Alex De Angelis: anche
lui, come Iannone, ha finito in
crescendo. A punti Simone Corsi (6˚) e Michele Pirro (8˚).
g.z.
Terol domina nella noia
Vinales (16 anni) è nono
5 R PRODUZIONE RISERVATA
LOSAIL dLo si era già visto nel-
Il saluto di Andrea Iannone MILAGRO
le prove e la gara non ha fatto
altro che confermare la grande superiorità di Nico Terol,
trionfatore solitario dopo essere stato in testa dal primo all’ultimo giro. Così, una categoria storicamente combattuta
si è trasformata in una noiosa
passeggiata, con Terol che è arrivato ad accumulare fino a
14" di vantaggio, poi giustamente amministrati per il finale. Alle sue spalle c’è stato più
equilibrio e la battaglia per il
secondo posto è stata divertente, con Sandro Cortese che nel
finale è riuscito a prendere un
po’ di vantaggio su Sergio Gadea, al ritorno in 125 dopo un
anno poco fortunato in Moto2. Bravo Maverick Vinales
(9˚), 16 enne spagnolo debuttante in 125, mentre Simone
Grotzkyj Giorgi, come al solito
migliore degli italiani, ha chiuso 14˚. Al traguardo anche Luigi Morciano (20˚) e Alessandro Tonucci (22˚).
«Abbiamo iniziato — spiega
Roberto Locatelli, responsabile del rinato Team Italia —
prendendo 6" al giro e abbiamo finito, dimezzando il distacco: era importante che i
due piloti facessero una prestazione dignitosa e così è stato».
g.z.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
#
MOTOMONDIALE GP QATAR
4 Il bello
Vale, un distacco così
è difficile da accettare
In fondo questa Ducati lo scorso anno ha vinto tre delle ultime sei gare
Lorenzo un vero cagnaccio, ma ora la Yamaha gli deve dare la moto
LE PAGELLE
di FILIPPO FALSAPERLA
Giù il cappello
perfetto pure
nella tattica
P 10
CASEY STONER
Hayden, Elias
e De Puniet
che disastro!
JORGE LORENZO
DANI PEDROSA
9
7
Ha fatto più di quello che ci si
poteva attendere. In prova ha
mostrato di essere molto
consistente sul ritmo gara, con una
Honda da paura. Invece lui ha
mostrato d’essere un cagnaccio.
Yamaha lavora, il campione c’è EPA
Complimenti nel rendere merito alla
sua moto, senza prendere scuse.
Ma ci si aspettava di più: aveva
detto che il braccio finalmente era
a posto, invece ha sofferto e
lottato per salvare almeno il podio.
Le premesse erano altre CANONERO
ANDREA DOVIZIOSO
MARCO SIMONCELLI
7
6,5
Lavora bene ma deve fare il salto di
qualità perché Stoner e Pedrosa
sono molto, molto forti e bisogna
provare ad affrontarli alla pari.
Almeno ha vinto la guerra (iniziata
in minimoto) con Simoncelli EPA
Perde la battaglia con Dovizioso
ma ha fatto una gara vera,
dall’inizio alla fine e non come
l’anno scorso quando, dopo le
fiammate iniziali, perdeva
terreno. È in crescita continua EPA
Perfetto. Che avrebbe potuto vincere s’era
visto nei test e nelle prove del GP. Che
avrebbe dominato il fuoco agonistico era da
vedere. Invece il nuovo Stoner sembra non
avere, per ora, punti deboli. Merito della
Honda, super anche lei? No, perché Casey s’è
messo dietro la Yamaha iridata e 3 compagni
di squadra con i fiocchi. Giù il cappello REUTERS
Stoner, 25
anni, sul podio
con la bandiera
giapponese
GLI ALTRI
BEN SPIES
VALENTINO ROSSI
6
4
Sembrava destinato a lottare per il
podio, ma il talento americano
della Yamaha si è perso subito con
il rammarico di aver girato forte
quando non contava niente e i
primi se n’erano ormai andati. Da
un ufficiale ci si aspetta di più IPP
Un distacco così dal più grande è
difficile da accettare. La
bocciatura va divisa tra pilota e
moto, ma c’è da ricordare che
questa Ducati lo scorso anno ha
vinto 3 delle ultime 6 gare, con un
secondo posto... IPP
COLIN EDWARDS 6
Il vecchio leone quasi
pensionato non si vede ma alla
fine si sente. Primo degli
umani, anche se ad anni luce.
Con l’età avrà imparato ad
accontentarsi.
CAL CRUTCHLOW 5
Un voto in più di
incoraggiamento soltanto
perché è il primo dei
debuttanti. Com’è lunga la
strada per arrivare lì davanti.
NICKY HAYDEN 4
Che disastro... Dove è finito
l’onesto protagonista che lo
scorso anno riusciva a lottare
per il podio? Un’ombra.
HIROSHI AOYAMA 4
Tutto l’inverno veloce, ma poi
si è perso nel momento clou di
prove e gara. Com’è strana la
mente dei piloti.
HECTOR BARBERA 4
Non aveva iniziato male,
tenendosi dietro Valentino, ma
poi è indietreggiato senza
possibilità di salvezza.
KAREL ABRAHAM 4
Ultimo, con tutte le attenuanti
dell’essere debuttante e anche
con la difficile Ducati.
Diamogli tempo.
TONI ELIAS 4
Incredibilmente lento e fa
anche un errore che gli fa
correre un rischio e
distruggere la moto. Peggio di
così...
RANDY DE PUNIET 4
Forte in prova, poi nelle prime
curve rovina tutto, anche la
gara di Capirossi, suo
compagno di squadra.
LORIS CAPIROSSI N.G.
È quasi finito all’ospedale.
L’unica consolazione non
essersi fatto male.
3 APRILE
GARA
A ESTORIL
il brutto
Ecco le restanti
gare del
calendario 2011
3 aprile
Spagna
Jerez
1 maggio
Portogallo
Estoril
15 maggio
Francia
Le Mans
5 giugno
Catalunya
Spagna
12 giugno
Gran Bretagna
Silverstone
25 giugno
Olanda
Assen
3 luglio
Italia
Mugello
17 luglio
Germania
Sachsenring
24 luglio
Usa
Laguna Seca
(solo MotoGP)
14 agosto
Rep. Ceca
Brno
28 agosto
Indianapolis
(Usa)
4 settembre
San Marino
Misano
18 settembre
Aragona
(Spagna)
2 ottobre
Giappone
Motegi
16 ottobre
Australia
Phillip Island
23 ottobre
Malesia
Sepang
6 novembre
Valencia
(Spagna)
Capirossi
la sfortuna
e la beffa
di MARIO LEGA
IL BELLO
Stoner conferma in gara
(questa è la sua pista
preferita) la superiorità
mostrata nei test e nelle
prove. Corre di conserva la
prima parte e cala l'asso a 11
giri dalla fine staccando
tutti: dagli errori s’impara.
Lorenzo il magnifico lotta
da n.1 contro lo strapotere
Honda, fa valere la sua
caratteristica di essere più
incisivo nel finale e si
prende una bella
soddisfazione su Pedrosa.
Bravissimi Dovizioso e
Simoncelli, solite scintille tra
di loro non gradite dal
forlivese che ha già i suoi
problemi con i due
compagni di squadra. Ma la
rivalità lo galvanizza e nel
finale si vede che è un pilota
ufficiale, giungendo non
lontano dai primi. Sic ha
lottato con irruenza sebbene
penalizzato dal peso: il suo
barbiere potrebbe portarlo
sottopeso con facilità.
Rossi Positivo l'esordio, lotta
gomito a gomito con Spies
(troppo lento a inizio gara).
Menomato nel fisico, ma
non nello spirito lotta con
piglio, anche se subisce la
difficoltà di mettere a punto
questa scorbutica Ducati,
che negli ultimi quattro GP
2010 fece due primi e un
secondo posto con il
Canguro australiano.
IL BRUTTO
Pedrosa ha deluso,
malgrado il dolore al
braccio sinistro. Dopo il
sorpasso di Stoner ha
mollato gli ormeggi: ma ci
sarà per tutto l'anno.
Capirossi dopo essersi
qualificato sulla griglia in
base alla data di nascita,
viene coinvolto nella caduta
di De Puniet e si fa pure
male: più sfortunato di così!
Elias che succede al
campione della Moto 2?
Sempre all'ultimo posto e
cade pure. Cecchinello dalla
padella alla brace.
I RISULTATI
MOTOGP
POS PILOTA
1. STONER
NAZ
MOTO2
CLASSIFICA
MOTO
TEMPO/DISTACCO
POS PILOTA
PILOTI
AUS Honda in 42’38"569
media 166,536 km/h
NOME
NAZ
PUNTI
QAT
1. STONER
AUS
25
25
2. LORENZO
SPA
Yamaha
a 3"440
2. LORENZO
SPA
20
20
3. PEDROSA
SPA
Honda
a 5"051
4. DOVIZIOSO
ITA
Honda
a 5"942
CROSS
CLASSE 125
NAZ
MOTO
TEMPO
NAZ
MOTO
1.
BRADL
GER
Kalex
in 40'38.549
media 158,848 km/h
POS PILOTA
1.
TEROL
SPA
Aprilia
TEMPO/DISTACCO
2.
IANNONE
ITA
Suter
a 4"330
2.
CORTESE
GER
Aprilia
a 7"710
3.
LÜTHI
SVI
Suter
a 5"137
3.
GADEA
SPA
Aprilia
a 9"147
in 38’28"687
media 151.005 km/h
3. PEDROSA
SPA
16
16
4. DOVIZIOSO
ITA
13
13
4.
DE ANGELIS
RSM
Motobi
a 5"925
4.
VAZQUEZ
SPA
Derbi
a 9"514
5. SIMONCELLI
ITA
11
11
5.
TAKAHASHI
GIA
Moriwaki
a 6"621
5.
FOLGER
GER
Aprilia
a 9"698
a 15"260
5. SIMONCELLI
ITA
Honda
6. SPIES
USA
10
10
6.
CORSI
ITA
Ftr
a 14"217
6.
ZARCO
FRA
Derbi
6. SPIES
USA
Yamaha
a 10"468
7. ROSSI
ITA
9
9
7.
CLUZEL
FRA
Suter
a 14"257
7.
MONCAYO
SPA
Aprilia
a 15"352
7. ROSSI
ITA
Ducati
a 16"431
8. EDWARDS
USA
8
8
8. EDWARDS
USA
Yamaha
SALOM
SPA
Aprilia
a 15"696
7
VIÑALES
SPA
Aprilia
a 15"910
POR
Aprilia
a 27"396
9. HAYDEN
USA
Ducati
a 7"358
8.
PIRRO
ITA
Moriwaki
a 14"501
8.
9.
SMITH
GB
Tech 3
a 18"910
9.
5
10.
SIMON
SPA
Suter
a 19"174
10. OLIVEIRA
4
4
3
3
11. A. ESPARGARO (SPA-Kalex) a 19"442; 12. HERNANDEZ
(COL-Ftr) a 20"830; 13. AEGERTER(SVI-Suter) a 20"837;
21. CORTI (ITA-Suter) a 37"982; 28. BALDOLINI (ITA-Suter)
a 1’04"879; 30. DE ROSA (ITA-Moriwaki) a 1’09"781
11. FAUBEL (Spa-Aprilia) a 42"563; 12. IWEMA (Ola-Aprilia) a
43"772; 14. GROTZKYJ (Ita-Aprilia) a 44"272; 20. MORCIANO
(Ita-Aprilia) a 1’05"273; 22. TONUCCI (Ita-Aprilia) a 1’12"458; 27.
MAURIELLO (Ita-Aprilia) a 1’54"548.
GIRO PIÙ VELOCE: il 9˚ di DE ANGELIS in 2’01"003 (media
160,062 km/h)
CLASSIFICA PILOTI: 11. Bradl p. 25; 2. Iannone 20; 3. Lüthi 16; 4.
De Angelis 13; 5. Takahashi 11; 6. Corsi 10; 7. Cluzel 9; 8. Pirro 8
COSTRUTTORI: 1. Kalex 25; 2. Suter 20; 3. Motobi 13
GIRO PIÙ VELOCE: il 3˚ di TEROL in 2’06"463 (media 153,151 km/h)
CLASSIFICA PILOTI: 1. Terol 25; 2. Cortese 20; 3. Gadea 16; 4.
Vazquez 13; 5. Folger 11; 6. Zarco 10; 7. Moncayo 9; 8. Salom 8;
14. Grotzkyj 2.
COSTRUTTORI: 1. Aprilia 25; 2 Derbi 13.
a 26"293
9. HAYDEN
USA
7
a 27"416
10. AOYAMA
GIA
6
6
11. CRUTCHLOW
GB
5
12. BARBERA
SPA
13. ABRAHAM
R. CECA
10. AOYAMA
GIA
Honda
a 28"920
11. CRUTCHLOW
GB
Yamaha
a 34"539
12. BARBERA
SPA
Ducati
a 34"829
13. ABRAHAM
R. CECA Ducati
a 37"957
RITIRATI: DE PUNIET (Fra-Ducati) al 1˚ giro;
CAPIROSSI (Ita-Ducati) al 2˚ giro; ELIAS al 18˚ giro.
GIRO PIÙ VELOCE: il 13˚ di STONER in 1’55"366 (media
167,883 km/h)
COSTRUTTORI
NOME
PUNTI
1. HONDA
25
25
2. YAMAHA
20
20
3. DUCATI
9
9
Philippaerts 1˚
davanti a Cairoli
CINGOLI (MC) — (m.z.) Vittoria
di David Philippaerts
(Yamaha) davanti ad Antonio
Cairoli (KTM) e Steve
Frossard (Yamaha) nella 3ª
prova degli Internazionali
d’Italia. Cairoli, colpito
dall’influenza, grazie al 2˚
posto è passato in testa al
campionato MX1 con 10 punti
di vantaggio sul toscano. «Di
più non potevo fare — ha detto
il siciliano — ero davvero
debilitato dalla febbre». Nella
MX2 Gautier Paulin (Yamaha),
che guida anche il
campionato, ha preceduto
Chicco Chiodi (Suzuki).
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
MOTOMONDIALE GP QATAR
w
A TAVULLIA
I NUMERI
Ma la pizzeria
«da Rossi»
è un successo
7˚
Da quando Rossi
corre in MotoGP
solo nel 2000
(ritiro) e nel 2006
in Spagna (14˚)
aveva iniziato la
stagione con un
risultato peggiore
11˚
Il primo risultato
utile ottenuto da
Rossi con la
Honda: avvenne
al 3˚ GP del 2000,
in Giappone, dopo
i ritiri nelle due
gare precedenti
Valentino Rossi, 32 anni,
settimo alla prima gara in
MotoGP con la Ducati REUTERS
«La
Ducati
non
c’entra
1˚
Il problema è solo mio»
Nel 2004 con la
Yamaha, invece,
il debutto di
Valentino fu
entusiasmante:
pole e vittoria a
Welkom, in
Sudafrica
Valentino: «Mi fanno male spalla e gamba, e fatico nei cambi di direzione
In un mese e mezzo sarò al 100%. Non mi pento di aver scelto la rossa»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSIA CRUCIANI
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LOSAIL (Qatar) d «Ovviamente
non siamo qui per finire settimi». Valentino Rossi non fa
sconti e, con lucido coraggio, si
assume la responsabilità di un
risultato che ha deluso le aspettative. I suoi tifosi speravano in
un esordio migliore tra il nove
volte campione del mondo e la
Ducati. Questo matrimonio invece fatica a decollare, ma Vale
non scarica la sposa. «Volete
farmi dire che sono pentito?
Non lo farò!».
Spalla Anzi, con estrema galanteria, dà ogni colpa alla sua
spalla: «Negli ultimi giri ho iniziato a mollare, accuso gli stessi problemi che avevo con la
Yamaha dopo che mi sono fatto
male. E visto che le moto sono
così diverse, la spiegazione è solo che è un problema mio». E
poi aggiunge che da quella maledetta caduta di un anno fa, durante un allenamento di cross,
ha perso una delle sue qualità
principali, «andare forte negli
ultimi giri. Ora ho meno forza
già all’inizio, e dopo un po’ comincio a far fatica sulle gambe,
divento lento nei cambi di direzione e arrivo impreparato nel
punto in cui dovrei aprire il gas.
Non è una cosa che si risolve
modificando l’assetto». Vien da
chiedersi se non sarebbe stato
meglio operarsi prima. «Ora è
facile dirlo, ma i medici mi avevano parlato di 70 giorni. Invece la spalla era messa peggio».
ti. Mi è mancato l’equilibrio e
ho perso il piede dalla pedana.
Ho cercato di stargli dietro ma
non ce la facevo più».
R
La sfida
In tutte le
edicole trovate
il dvd dedicato a
Valentino Rossi
e alla sua nuova
grande sfida
con la Ducati.
Costa 10,99 e
più la Gazzetta
Spavento Durante il duello con
Spies, in sella alla sua ex
Yamaha, Rossi ha anche rischiato di cadere. «Ben è arrivato un
po’ largo e ci siamo quasi tocca-
Progetti Cosa pensa di fare adesso per ridurre il prima possibile
il ritardo dagli avversari? «Prima di tutto devo risolvere la
mia condizione fisica — spiega
Valentino —. Mi ci vorrà ancora un mese e mezzo per tornare
al 100%. Poi ho dato indicazioni precise alla squadra per come lavorare nella seconda parte della stagione, anche per
l’evoluzione della 1.000 cmc
per il 2012».
Affiatamento Senza l’infortunio, però, Valentino confessa
che non sarebbe riuscito a salire sul podio: «Ancora non la guido bene, ho bisogno di fare più
esperienza. Comunque, nonostante le mie condizioni sono
stato il migliore pilota della Ducati, ma resta una magra consolazione. In condizioni normali
potevo fare quarto, e giocarmela con Dovizioso e Simoncelli».
Stoner A questo punto diventa
inevitabile il confronto con Stoner, ieri vincitore con la Honda, ma unico pilota fino all’anno scorso a saper portare al limite la Ducati. «Beh, Casey l’anno
scorso era in forma, e questa è
una grande differenza. Certamente guidava la Ducati meglio di me, ma l’ha fatto per
quattro anni mentre io la sto
usando da due mesi. Soprattutto negli ultimi anni poi non è
che vincesse molto perché, andando al limite, sbagliava spesso».
Proprio Stoner ha pronosticato
che Vale non avrà questi problemi tutta la stagione. «Spero e
credo che abbia ragione!».
TAVULLIA (Pesaro Urbino)
Nonostante la temperatura
non proprio primaverile (il
termometro segnava 4˚), oltre
300 persone ieri sera si sono
date appuntamento in piazza a
Tavullia (foto FRATERNALI)
per assistere sul maxischermo
al debutto di Valentino Rossi
sulla Ducati. Per l’occasione e
in concomitanza con i 150 anni
dell’Unità d’Italia, il campanile
era illuminato da luci tricolori.
«Il maxischermo a Tavullia lo
mettiamo solo nelle occasioni
speciali — ha detto il sindaco
Bruno Dal Moro — e questa
sicuramente lo era».
Gran boato all’apparizione di
Valentino sulla griglia e
soprattutto alla partenza,
quando Rossi è scattato tra i
primissimi. Poi, lentamente, la
delusione è scesa tra il
pubblico. «Sapevamo che non
sarebbe stato un debutto
facile, però il cuore ci ha
portato qui in piazza» hanno
raccontato alcuni tifosi. I quali,
finita la gara, hanno invaso la
pizzeria «da Rossi»,
inaugurata sabato pomeriggio
accanto alla sede del Fan
Club. «Alla fine della corsa ci
siamo ritrovati con una fila
infinita di gente che voleva
mangiare. Per noi è stato un
debutto positivo» ha detto
Luca, uno dei tre gestori del
locale. Tra i clienti anche Luca
Marini, il fratellino di Vale che
quest’anno corre nella classe
80 della MiniGP.
Maurizio Bruscolini
FORMULA 1
Domenica via a Melbourne
con 5 iridati e 4 debuttanti
Tra le novità il kers
e una gara in India
Hamilton allarmato
dalla McLaren
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dSi parte, in ritardo, ma si
parte. Con l’antipasto di sabato, offerto dall’esibizione di
Mark Webber sulle strade di
Melbourne con la Red Bull iridata, è iniziata la marcia di avvicinamento alla prima gara
del Mondiale prevista domenica all’Albert Park alle ore 17,
le 8 del mattino in Italia (diretta su Rai1).
Si tratta di una pista atipica:
una sorta di cittadino stile
americano con una media sul
giro elevata (195 km/h) dove
a volte a imporsi sono stati outsider come Coulthard, Irvine e
Fisichella mentre in altre occasioni è stata la pioggia a essere
protagonista: come l’anno
scorso, quando si impose Button al termine di una gara caotica.
Campioni Il campionato 2011
vedrà cinque campioni del
mondo — Schumacher (7 titoli), Alonso (2), Hamilton (1),
Button (1) e Vettel (1) — e
quattro debuttanti: il venezuelano Pastor Maldonado (Williams), il messicano Sergio Perez (Sauber), l’inglese Paul Di
Resta (Force India) e il belga
taccuino
LA 12 ORE DI SEBRING
Panis trionfa con la Peugeot 2010
dL’ex F.1 Olivier Panis insieme a Nicolas Lapierre e a
Loic Duval ha vinto la 12 Ore di Sebring con la«vec
chia» Peugeot 908 edizione 2010 del team Oreca.
Quarto Dindo Capello (Audi); 15o Fisichella (Ferrari
F430). La Bmw M3 di Priaulx ha vinto nella Gte, la
F430 di Krohn Jonsson Rugolo prima in Gte Am.
di origini italiane Jerome
D’Ambrosio (Virgin).
Tante le novità regolamentari: il ritorno del kers e quello
del limite del 107% per qualificarsi, le gomme Pirelli, l’ala
mobile posteriore da usare per
superare, il cambio che dovrà
durare 5 gare anziché 4.
Calendario In attesa di capire
se e quando recuperare il GP
del Bahrain, per ora le gare sono 19 (10 le extra europee)
con Monza tappa italiana l’11
settembre. La novità è costituita dal GP di India che si correrà (previa omologazione della
pista) il 30 ottobre nei pressi
di New Delhi.
Favoriti Dopo i test la F.1 pro-
FINALE A IMOLA
Grosjean campione GP2 Asia
mette di essere una sfida Ferrari-Red Bull con Mercedes possibile sorpresa. Per ora deludente la McLaren tanto che
Lewis Hamilton dalle colonne
dell’Observer scalpita: «Non sono qui per vincere uno o due
titoli in 10 anni». Insomma a
Woking devono darsi una svegliata.
a.cr.
Bagno di folla
per Mark
Webber che
sabato si è
esibito con la
Red Bull per le
Docklands di
Melbourne AFP
d(ro.chi.) Romain Grosjean, 24 anni, ha conquistato il
titolo GP2 Asia 2011 a Imola (Bo). Ininfluente la retro
cessione dal 4˚ al 7˚ posto per taglio di chicane: l’unico
rivale Jules Bianchi è rimasto coinvolto in un incidente
al via. Successo per Dani Clos (Spa).Italiani; 10o Filippi
(Coloni); 12o Caldarelli, 17o Valsecchi.
MONDIALE TURISMO A CURITIBA
Doppietta Chevy, Tarquini 7˚ e 6˚
dHuff e Menu (Chevrolet Cruze) si sono spartiti i suc
cessi della prima tappa del Mondiale turismo a Curiti
ba (Brasile). Settimo e sesto Tarquini (Seat Leon).
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
1982 1988 2002
LA SANREMO
DELLA SVOLTA
Prime tappe a Giro e Tour
con Wilson e Anderson
I primi successi australiani di tappa
a Giro d’Italia e Tour de France
sono datati 1982: il 15 maggio
Michael Wilson firma la
Viareggio-Cortona al Giro,
mentre il 4 luglio Phil Anderson
vince la Basilea-Nancy al Tour.
R Sabato Matthew Goss, tasmaniano di
Launceston, è stato il primo vincitore non
europeo della Classicissima. Scopriamo
perché la bici parla sempre più inglese
L’americano Hampsten
vince il Giro d’Italia
ll primo (e ancora unico) americano
a vincere il Giro d’Italia è Andrew
Hampsten: originario dell’Ohio,
prende la maglia rosa il 5 giugno
1988 nella tappa da tregenda
della tempesta di neve sul Gavia
e il 12 trionfa a Vittorio Veneto
Evans primo canguro rosa:
per un giorno al comando
Il primo australiano in maglia rosa
è stato Cadel Evans, il 29 maggio
2002: la indossò al termine della
tappa di Corvara. La prima maglia
gialla invece, per l’Australia, era
arrivata molto prima: il 30 giugno
1981 la vestì Phil Anderson
Nuovo mondo
LUIGI PERNA
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d Sono i pionieri del Nuovo
Mondo a due ruote, ma hanno
radici antiche. Launceston, nel
nord della Tasmania, era uno
sperduto villaggio di aborigeni. Poi arrivarono i bianchi, e li
spazzarono via in nome della
«civiltà». Ma gli antenati di
Matthew Goss, il primo australiano a vincere sabato la Milano-Sanremo, e di Richie Porte,
il quarto a vestire la maglia rosa del Giro nel 2010, risalgono
a quella cultura precoloniale legata alla terra.
Generazioni Era tasmaniano anche Michael Wilson, che 29 anni fa aprì un’era al Giro battendo in una tappa Fignon. E suo
figlio Josh venne a correre in
Italia, in una squadra toscana,
anticipando il percorso che
avrebbero fatto sia Porte sia
Goss, ragazzini emigrati in cerca di fortuna nel ciclismo. Oggi
i tasmaniani in gruppo sono
quattro (anche Wurf e Sulzberger) e una vera e propria colonia gli australiani. La generazione di McGee, McEwen e
O’Grady (primo a conquistare
una classica alla Roubaix
2007) sta già lasciando il posto
a quella nuova, con in mezzo
Rogers ed Evans.
L’oro di Goss:
soldi, sponsor
e tecnologia
le vittorie di Cavendish e l’ingresso del colosso televisivo
Sky.
Con Australia, Stati Uniti e Gran Bretagna si sposta
il baricentro del ciclismo: da pionieri a multinazionali
Fenomeno La volontà dell’Uci
di spostare il baricentro della
globalizzazione nei Paesi più
lontani ha certamente aiutato.
E lo stesso gli scandali doping
(su tutti l’Operacion Puerto)
che hanno falcidiato tanti protagonisti della scena, creando
un vuoto da riempire. Però questo non basta. Perché il fenomeno riguarda sponsor, marketing, organizzazione e mentalità. Compresa l’attenzione per
l’immagine e l’uso di mezzi e
tecnologie all’avanguardia:
non a caso Goss ha vinto la Sanremo su una bici Specialized
(americana) studiata nella galleria del vento della McLaren
(inglese).
Ma è più in generale il ciclismo
anglofono che si è affermato
negli ultimi vent’anni, strappando la scena alla vecchia Europa. Prima quello statunitense, scoperto al Giro con Hampsten (1988) e divenuto fenomeno di massa (leggi ascolti tv)
con i trionfi al Tour di Armstrong. Poi quello australiano,
nato sui velodromi e nei centri
olimpici di Sydney e Canberra.
Infine quello britannico, esploso nelle ultime tre stagioni con
Sponsor L’Italia resta la terra
promessa di quasi tutti i dilettanti: Goss è cresciuto nel vivaio australiano di Castronno
(Varese), legato alla Mapei.
Ma tra i pro’ va di moda l’estero. E all’estero, fatti salvi giganti di Stato come Katusha e Astana, si parla sempre più inglese.
Sulle 18 squadre del World
Tour, il circuito di vertice, solo
due sono italiane (Liquigas e
Lampre), mentre quattro sono
americane (l’Htc di Goss, la
Bmc di Ballan, la Garmin-Cer-
Sono 4 i tasmaniani
in gruppo: c’è anche
Porte. In arrivo il
primo team
australiano, legato
allo sponsor Jayco
Più coinvolti media
e pubblico. Al Tour
Down Under 700 mila
spettatori, Sky
seguirà i pistard
inglesi a Londra 2012
LA TESTIMONIANZA L’EX PROFESSIONISTA ITALO-INGLESE È ADESSO DIRETTORE SPORTIVO E TALENT-SCOUT DELLA CALIFORNIANA BMC
pio va bene, ma nel senso di capirne gli insegnamenti per continuare a essere i migliori. Non
per sedersi sugli allori. Più nel
dettaglio, per esempio credo
che il modello "familiare" italiano, dove magari il papà dell’atleta fa anche il d.s., sia datato».
«Italia, basta guardare
troppo al passato»
Sciandri «Ci vuole
un’altra mentalità, il
modello "familiare"
è ormai datato»
CIRO SCOGNAMIGLIO
[email protected]
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dItaliano o inglese? Italiano e
inglese. «Anche se il cuore è tri-
colore, nessun dubbio». Ecco
Max Sciandri, l’italo-inglese
del ciclismo per eccellenza. Nato a Derby da padre italiano e
mamma inglese (di origini egiziane), Max ha 44 anni e vive a
Quarrata (Pistoia): è stato un
professionista di ottimo livello
(tappe a Giro e Tour, bronzo
olimpico per la Gran Bretagna
ad Atlanta 1996), ha seguito i
giovani della Nazionale inglese è da quest’anno è direttore
sportivo della Bmc. Proprio
una delle squadre che meglio
testimonia il boom del ciclismo
di impronta anglosassone.
Però i giovani anglosassoni in
Italia ci vengono addirittura a
vivere e ad allenarsi...
Sciandri, l’Italia sembra perdere «centralità» nel mondo ciclistico. Perché?
«Ci basiamo troppo su chi siamo stati, e su che cosa abbiamo
fatto. Non basta più».
A che cosa si riferisce?
«Alla mentalità, soprattutto.
Prendere il passato come esem-
Max Sciandri, 44 anni BETTINI
«Certo. Prendono le nostre cose belle. Il clima, le strade, il
mangiare. Ma ci aggiungono la
fame di chi viene dall’altra parte del mondo, da America e Australia, per primeggiare. Magari alcuni sono acerbi, mentre si
allenano si fermano al bar,
mangiano la pizza e bevono il
cappuccino... Ma sono delle
spugne, hanno voglia di imparare».
Ci fa un esempio dell’importanza della lingua inglese?
«Prendete Jim Ochowitz, il team manager della Bmc (pioniere con la Motorola, ndr). Quando gli segnalo un giovane, la
prima cosa che mi chiede è se
parla inglese».
Già, perché lei è anche il talent-scout della Bmc.
«Un ruolo che molte squadre
italiane non hanno, o non in
maniera organizzata».
Il corridore-simbolo di questa
nuova tendenza?
«Il "mio" Phinney. Può segnare
un’epoca».
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
2007
Un australiano a Roubaix:
trionfa Stuart O’Grady
La prima classica monumento
(Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi,
Lombardia) conquistata da un
australiano risale al 2007: Stuart
O’Grady, in maglia Csc, vinse la
Parigi-Roubaix (foto BETTINI). Quello
di Goss a Sanremo è il 2˚ successo.
y DA OGGI IN SPAGNA
DOMANI
RIENTRA
CUNEGO
Domani scatta
la Settimana
internazionale
Coppi&Bartali:
sei tappe in
cinque giorni.
Si comincia con
un doppio
appuntamento a
Riccione: dalle
9.45 tappa in
linea (81 km),
dalle 15
cronosquadre di
15,6 km. Al via
anche Cunego,
il campione
italiano Visconti,
Serpa, Rujano,
Belletti,
Guardini, Sella.
IN BELGIO
Mercoledì
«Attraverso le
Fiandre»,
sabato Gp
Harelbeke,
domenica
Gand-Wevelgem.
IN FRANCIA
Sabato e
domenica
Criterium
International (in
Corsica).
DA EVANS
MONDIALE
ALLA
SANREMO
La volata
vincente di
Matthew
Goss, 24 anni,
su Cancellara
e Gilbert.
Sotto, in
lacrime a
Mendrisio
2009, Cadel
Evans scrive
la storia per
l’Australia: è il
primo iridato
ROBERTO BETTINI
velo dell’iridato Hushovd e la
RadioShack di Armstrong) e
una inglese (la Sky voluta dal
magnate Rupert Murdoch e da
suo figlio James). Multinazionali conosciute in tutto il mondo, ben diverse dalle aziende a
conduzione familiare del nostro ciclismo di una volta.
Progetto L’arrivo del primo team australiano è imminente:
dopo il flop della Pegasus c’è
un progetto ben più solido che
bolle in pentola, con l’appoggio di federazione e governo e i
soldi dello sponsor Jayco, già
legato al Tour Down Under. Potrebbe essere la prossima destinazione di Goss, in scadenza di
contratto con la Htc.
Anche il pubblico, sempre più
coinvolto, gioca la sua parte. Il
Tour Down Under ogni anno
continua a battere record di
presenze sulle strade australiane, con la benedizione del premier Mike Rann: 772.000 spettatori in otto giorni nel 2011.
La percentuale di praticanti negli Usa cresce in doppia cifra. E
il budget investito da Sky (30
milioni all’anno fino al 2014)
per le nazionali inglesi pista-strada-mtb-bmx è largamente destinato a rientrare
con i proventi dell’Olimpiade
di Londra 2012, in cui il gruppo tv è coinvolto. Per chi parla
inglese il ciclismo è ancora oro.
L CLIC
GOSS OSPITE AL TEATRO ARISTON
PER LA SERATA PREMIO REGIA TV.
POZZATO PREMIA LA LITTIZZETTO
Filippo Pozzato, ultimo vincitore italiano
della Sanremo (a destra, nella foto BETTINI),
e Matthew Goss, primo australiano a
vincere la Classicissima, sono stati tra gli
ospiti della 51ª edizione del Premio
Regia TV, in diretta su Rai
1. In una gag con Fabrizio Frizzi,
Pozzato ha premiato Luciana
Littizzetto come miglior personaggio Tv
femminile dell'anno e Goss ha
mostrato il trofeo appena
conquistato. Dopo aver assistito
alla corsa, Frizzi ha voluto così
ricambiare l'invito di Rcs
Sport-Gazzetta dimostrando
di essere un grande appassionato
R
MONDIALI
PISTA
Da mercoledì
Mondiali su
pista ad
Apeldoorn con
l’iridata su
strada Giorgia
Bronzini,
impegnata nella
corsa a punti
(mercoledì) e
nello scratch
(giovedì)
KUIPER
Consegnato ieri
a Cantello (Va)
dal Veloclub
Malnatese il 32˚
Premio
Caccivio
d’oro a Hennie
Kuiper,
olandese,
campione
olimpico 1972 e
mondiale 1975,
vincitore di una
Sanremo, un
Lombardia, un
Fiandre e una
Roubaix e due
volte sull’Alpe
d’Huez al Tour
Contador-Basso
oscurati dalla tv
Che sfida al Giro di Catalogna: anche Evans,
Menchov, Sastre, Scarponi... Ma niente immagini!
mercoledì con arrivo in salita
ad Andorra. Basso pure: «Mi
sono ripreso dal malanno della
Tirreno-Adriatico e voglio provare a vincere. Sono davvero fiducioso». Tornando a Contador, evidente la sua grinta: «Sono 15 giorni che non corro (vittoria a Murcia, ndr) e non vedo l’ora di cominciare questa
sfida». Il fuoriclasse di Madrid
avrà la testa occupata dai brutti pensieri, visto che giovedì
scade il termine utile per l’Uci
per fare ricorso al Tas sul caso
clenbuterolo.
DAL NOSTRO INVIATO
CLAUDIO GHISALBERTI
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LLORET DE MAR (Spa) dCi sono tre
italiani, due spagnoli, un russo
e un australiano. No, non è
una barzelletta. I tre italiani sono Basso, Scarponi e Di Luca, i
due spagnoli Contador e Sastre, il russo è Menchov, l’australiano Evans. Insomma: al
via della Volta Catalunya che
festeggia i cento anni, c’è il
gotha del ciclismo mondiale
nelle grandi gare a tappe. Una
partecipazione così qualificata
quest’anno non l’avrà nessun’altra corsa. Al Giro non ci sarà Basso, al Tour mancheranno Sastre e Menchov, alla Vuelta Contador è quasi sicuro di
non partecipare. La barzelletta
è che nessuna tv trasmetterà
questa corsa, che fa parte del
circuito World Tour.
Digiuno Gli italiani non si nascondono anche se non vincono il «Catalogna» dal 1994
(Chiappucci). Anche Contador parla di «sfida da Tour» e
strizza l’occhio alla frazione di
RE DI 4 GIRI D’ITALIA, 3 TOUR, 3 VUELTA
1
2
3
4
1 Alberto Contador, 28 anni: 3 Tour de France, 1 Giro, 1 Vuelta
2 Ivan Basso, 33: 2 Giri d’Italia, 2 podi al Tour; 3 Denis Menchov,
33 anni, 2 Vuelta e 1 Giro; 4 Cadel Evans, 2˚ al Tour 2007 e 2008,
recente vincitore della Tirreno-Adriatico FOTOSEQUENZA ROBERTO BETTINI
Conti Quanto alla gara, chi vorrà vincere dovrà fare i conti
con Cadel Evans. L’australiano
dice di non essere pronto per
le lunghe salite, ma alla Tirreno-Adriatico (vinta) ha mostrato una condizione straordinaria. E Scarponi sarà in grado di
fare i numeri come alla Sanremo? La prima maglia di leader, bianca con tre strisce orizzontali verdi, verrà assegnata
a Lloret de Mar al termine di
una tappa di 166,9 km con due
gpm di 1ª categoria, l’ultimo ai
meno 38. Finale in discesa.
Chissà se Petacchi avrà subito
la grinta e la gamba di prendersi la prima vittoria stagionale,
dopo il 12˚ posto di Sanremo.
LE TAPPE
Oggi, 1ª tappa: LLoret de Mar-Lloret
de Mar, 167 km; domani, 2ª: Santa
Coloma-Banyoles, 169 km; mercoledì, 3ª: La Vall d’en Bas-Vallnord (Andorra), 184 km; giovedì, 4ª: La Seu
d’Urgell-El Vendrell, 195 km; venerdì,
5ª El Vendrell-Tarragona, 205,8 km;
sabato, 6ª: Tarragona-Mollet del Valles, 184,5 km; domenica, 7ª: Parets
del Valles-Barcellona, 124,5 km.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
a
BASKET LA 22 GIORNATA DI SERIE A
l’analisi
di
MASSIMO ORIANI
1
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La stella
del Charlie
brilla ancora
Peterson ci ha insegnato che
ci sono bugie, grandi bugie,
e statistiche. Ma in questo
caso le 750 panchine di
Carlo Recalcati sono un
numero che si porta
appresso un significato
profondo. Aggiungeteci le
241 delle varie coppe, e
siamo alla soglia delle mille.
Non vuol dire solo essere nel
giro da quando il basket si
chiamava pallacanestro.
Vuol dire anche aver vinto
molto. Non a caso il Charlie
è il tecnico che ha allenato
più partite di playoff, 100,
nonostante abbia saltato due
stagioni dopo l’avventura in
Fortitudo chiusa nel 2001, e
altre quattro quando era c.t.
tra il 2006 e il 2010. Per 991
volte si è accomodato in
panchina, sempre col sorriso
sulle labbra, con quella
signorilità e classe che lo
accompagna dal 26
settembre 1982, quando, al
debutto in serie A da capo
allenatore, guidò la Binova
Bergamo al successo (84-74)
in casa della Bartolini
Brindisi. Quella stagione
vinse subito il campionato di
A-2 e uscì nei playoff con
Varese, che 17 anni dopo
avrebbe portato alla stella.
Che brilla ancora oggi,
proprio come la sua.
Recuperi, Greer
e Hawkins
Ecco Milano
Batte Montegranaro. Peterson: «L’ho scritto
in spogliatoio: la miglior AJ dell’anno in difesa»
LUCA CHIABOTTI
MILANO
MONTEGRANARO
87
68
(20-15, 37-28; 55-50)
ARMANI JEANS MILANO: Jaaber 15
(5/7, 1/3), Hawkins 17 (4/6, 2/4), Maciulis 4 (2/5, 0/3), Mancinelli 6 (3/7,
0/2), Rocca 13 (6/8); Eze 2 (1/3), Pecherov 3 (0/1, 1/1), Mordente 6 (0/2,
2/3), Greer 15 (5/8, 1/4), Petravicius
6 (3/3). N.e.: Colnago, Cacace. All.:
Peterson.
FABI SHOES MONTEGRANARO: Cinciarini 9 (1/5, 1/2), Cavaliero 15 (2/3,
3/4), Ray 13 (2/7, 1/3), Ivanov (0/2,
0/1), Ford 25 (10/15); Antonutti 4
(2/3, 0/1), Toolson 2 (1/1, 0/1). N.e.:
Maestranzi, Nasini, Fenati. All.: Pillastrini.
ARBITRI: Sahin, Sardella, Martolini.
NOTE - T.l.: AJ 8/12, FS 17/24. Rim.:
AJ 32 (Maciulis 6), FS 32 (Ford 8).
Ass.: AJ 16 (Greer 7), FS 9 (Ray 3).
Prog.: 5’ 14-10, 15’ 26-21, 25’ 43-39,
35’ 77-57. Spett.: 4000 per 25 mila
euro.
VIDEO
guarda gli highlights su
www.gazzetta.it
g
IL COLPO RECALCATI FESTEGGIA LA 750a PANCHINA
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MILANO dDifesa, punti in con-
tropiede e due giocatori, David
Hawkins e Lynn Greer, che sanno far canestro mettendosi in
proprio quando c’è bisogno,
cioè spesso. L’AJ, oggi è così:
24 palle recuperate, 14 punti in
contropiede, come 14 sono
quelli del Falco nel secondo
tempo, dopo aver schiantato fisicamente Cinciarini, Ray (6
perse e tabellino bugiardo) e
Toolson nonostante la tendinite al ginocchio. A Milano basteranno queste qualità per vincere quando davanti non avrà
Montegranaro, corta (solo 7 in
campo), senza un giocatore fondamentale (né Maestranzi né il
nuovo acquisto Shammond Williams) e un po’ scossa per le sei
sconfitte consecutive dopo un
girone d’andata da big? Intanto
Dan Peterson scrive sulla lavagna in spogliatoio che l’AJ ha
fatto: «La miglior partita in dife-
QUARTI EUROLEGA
Siena al Pireo
Domani gara-1
Siena, che ha anticipato la
partita con Teramo, domani
esordisce nei quarti di Eurolega
al Pireo contro l’Olympiacos.
Gara 2, sempre in Grecia, si
gioca giovedì. Gara 3 ed
eventuale gara 4 settimana
prossima a Siena. Eventuale
bella al Pireo il 6 o 7 aprile.
sa» da quando è tornato in panchina, come Greer («Un chirurgo in attacco»).
Messaggio Coach ringrazia
Hawkins perché: «E’ un vero uomo» e lancia un messaggio a Pecherov, utilizzato 5’45" a partita stravinta: «Nell’intervallo gli
ho detto: "Pech, non ti ho dimenticato. Ma devo far giocare
quelli che difendono"». E’ la
chiave per una squadra che fa
ancora fatica ad attaccare, se
non ruba la palla (Hawkins 5 recuperi) e non corre. Il passo in
avanti più deciso lo ha fatto Greer, 7 assist dopo averne prodotti solo 12, con 21 palle perse,
nelle 6 gare precedenti. Milano
parte potente ma piccola, e
Ford, 15 punti nel primo tempo, non ha problemi a portare
la Fabi in vantaggio (14-15). I
due attacchi sono spenti, ma
l’AJ ha Greer che quando il cronometro sta per scadere trova
sempre il modo di costruirsi un
uno contro uno. Partendo dai
recuperi, Jaaber firma il 9-0
che per la prima volta spacca la
partita (35-23) anche se Milano tira male da tre. Ma a inizio
ripresa, come spesso accade,
Cavaliero si trova davanti una
AJ senza emozioni e arriva il pareggio (37-37).
Due pivot Torna Greer, in un
quintetto spesso con due pivot
puri assieme («Ai miei due assistenti è venuto un colpo, ma è
una soluzione che ci può aiutare» dice Peterson) che ha almeno il merito di tenere a bada
Ford. Ma è Hawkins che provoca in difesa e in attacco quasi
tutte le situazioni che riportano
l’AJ a +10. Cavaliero è l’ultimo
a mollare (55-50), ma Hawkins
e due triple di Mordente fanno
saltare il banco. «Con rotazioni
così ridotte abbiamo sofferto la
terribile pressione difensiva della AJ — dice Stefano Pillastrini
—. Noi siamo stati colpevoli
perché, nel momento chiave
molti giocatori non si sono fatti
trovare pronti dalla panchina.
Alla lunga paghiamo l’assenza
di Maestranzi, arriva Williams
ma se recupereremo anche
Tony sarò felice. Ray? Non si
tocca, Toolson sono certo che è
meglio di così».
NBA NEW ORLEANS E DENVER K.O. CON BOSTON E MIAMI
Varese: Slay e Goss Belinelli e Gallinari dicono 23
stendono Bologna
Ma arrivano due sconfitte
BOLOGNA
VARESE
69
71
(14-14, 31-28; 46-48)
CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 12 (3/7, 1/5), Winston 4 (0/4, 1/1),
Rivers 17 (4/11, 1/3), Sanikidze 1 (0/1
da 3), Homan 16 (7/11); Gailius 15 (1/2,
2/7), Amoroso 4 (1/4, 0/4), Martinoni. N.e.: Spizzichini, Fantinelli, Bottioni, Fabiani. All.: Lardo.
CIMBERIO VARESE: Goss 9 (0/1, 3/6),
Stipcevic 9 (0/3, 1/6), Righetti 2 (1/3,
0/4), Slay 21 (6/8, 0/2), Kangur 11 (3/7,
1/2); Serapinas (0/1), Fajardo 12
(6/8, 0/1), Galanda (0/1), Rannikko 7
(1/1, 1/3). N.e.: Demartini, Lenotti,
Bernardi. All.: Recalcati.
ARBITRI: Cerebuch, Tola, Aronne.
NOTE - T.l.: Bol 22/31, Var 19/21.
Rimb.: Bol 36 (Homan 10), Var 43
(Kangur 10). Ass.: Bol 4 (Rivers 2),
Var 14 (Stipcevic 6). Progr.: 5’ 8-8,
15’ 23-21, 25’ 38-36, 35’ 56-55.
Usc. 5f: Slay 36’17" (60-58). Spett.:
8190.
ANDREA TOSI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BOLOGNA dDopo 750 partite allenate in serie A, il maestro Recalcati è ancora insuperabile
per l’allievo Lardo che deve inchinarsi per il 7-0 dell’allenatore di Varese nei confronti diretti. Il successo della Cimberio
col 40% al tiro è la summa del
basket del Charlie, ovvero controllo dei rimbalzi, sviluppo
del contropiede primario (come quello di Cantù anni
70-80) e mano salda dalla lunetta (19/21). Con queste do-
ti dentro a un gioco basico alimentato dai voli di Slay, dalle
triple di Goss e da una migliore distribuzione (14 assist di
squadra contro 4), oltre al lavoro nelle due aree di Kangur
e Fajardo, la squadra ospite infligge alla Virtus, che correva
per centrare la 4a vittoria di fila, il 4o k.o. interno stagionale.
Rimbalzi Sullo spettacolo, invece, è meglio sorvolare come
ammette lo stesso Recalcati:
«Non è stata una bella partita,
noi siamo stati bravi a reggere
a rimbalzo e a trovare qualche
canestro facile in velocità. Ora
abbiamo davanti due partite
interne consecutive (Roma e
Caserta) che diranno quale sarà il nostro futuro». Varese,
con Serapinas al debutto, tocca il terzo successo esterno stagionale (tutti su campi doc:
Treviso e Roma, prima di Bologna) che la tiene tra salvezza e
playoff. Per la Virtus è una caduta dolorosa. Tornano a galla i vecchi difetti con Winston
in panne e Poeta, convalescente, in tribuna che sono fantasmi nella notte. Senza il play,
Bologna masturba il pallone,
non corre, non ha creatività.
Quando Homan spinge fuori
per falli Slay sembra che la Canadian ce la faccia, invece si risveglia Goss che passa da un
palleggio sul piede a una triplona da 8 metri per il 62-65 a
-1’30". «L’assenza di Poeta si è
sentita più di quanto ci aspettassimo» sospira Lardo.
Marco Belinelli, 24 anni REUTERS
«I LOVE NBA 2011»
In edicola il dvd
Lakers-Houston
Da oggi in edicola a 10,99 euro
oltre al prezzo del quotidiano il
o
1 dvd della collana «I Love Nba
2011» con la partita integrale
Lakers Houston e la consegna
degli anelli ai campioni 2010.
d(m.o.) Resta l’amaro in bocca
a Belinelli, autore di una grande partita (23 punti, massimo
stagionale, con 8/13, 5/8 da
tre) ma alla fine perde un pallone decisivo (sul +2 a -1’39"), lasciando la vittoria ai Celtics, sotto anche di 15 nel terzo periodo. Il Beli aveva dominato il primo quarto, chiuso con 14 punti
e 4/5 dall’arco, mandando in
tilt la difesa di Boston, che dopo i 62 punti concessi a Houston la sera prima, ne lasciava
51 agli Hornets, traditi da Chris
Paul (0/9 al tiro). Ma nella ripresa i biancoverdi tornavano a
soffocare gli avversari, limitandoli a 34 punti e cogliendo il
successo con un grande Glen
Davis (20 e 8 rimbalzi dalla panchina) che gli permette di affiancare Chicago in vetta all’Est
con 49 vittorie e 19 sconfitte.
«Marco ha segnato canestri importanti — ha poi detto coach
Williams — Ma abbiamo insistito un po’ troppo nelle soluzioni
da fuori. D’altronde Beli aveva
la mano calda».
Vecchietto San Antonio batte
Charlotte lasciando il 35enne
Duncan a riposo avendo giocato la sera precedente. Curioso il
modo in cui è stato comunicato
alla stampa. Nel prepartita sulla lista degli inattivi accanto al
nome del caraibico appariva la
scritta «Trop vieux», ovvero
troppo vecchio in francese. Che
ci sia lo zampino di Tony
Parker? Al suo posto è partito il
brasiliano Splitter, che ha chiuso con 8 punti e 6 rimbalzi.
New York prende un imbarazzante 32-9 nel 1o quarto e cade
a Milwaukee.
Gallo Terza sconfitta per Gallinari in 4 partite con Denver. I
Nuggets cadono a Miami nonostante i 23 punti (5/12 dal campo, 11/12 ai liberi in 31’) dell’azzurro. Wade (32) e LeBron
(33) piangono però il grave infortunio a un ginocchio del
play titolare, Mario Chalmers.
Danilo ha una media di 23.3
punti nelle ultime tre gare, purtroppo senza vittorie per la sua
nuova squadra, che resta co-
Ieri: Washington-New Jersey 98-92
(Wall 26; Lopez 21); Atlanta-Detroit
104-96 (Horford 18; Stuckey 22);
Milwaukee-New York 100-95 (Delfino
30; Stoudemire 25). Sabato:
Clippers-Cleveland 100-92 (Griffin 30;
Hickson 28); Miami-Denver 103-98
(James 33; JR Smith 27); New
Orleans-Boston 85-89 (West 32; Davis,
R.Allen 20); Memphis-Indiana 99-78
(T.Allen 19; Granger, Collison 17); San
Antonio-Charlotte 109-98 (Novak 19;
Henderson 19); Portland-Philadelphia
110-101 (Matthews 28; L.Williams 24). Le
classifiche su Gazzetta.it.
munque al 5o posto a Ovest. ma
vede Portland avvicinarsi pericolosamente. I Blazers hanno
piegato Philadelphia per la 7a
vittoria nelle ultime 9 gare.
«Non sono ancora al 100% —
ha spiegato il Gallo — Ma è normale dopo essere stato fuori
per tre settimane. Tutto sommato sto abbastanza bene, anche se l’alluce mi fa ancora un
po’ male».
RISULTATI
UNIVERSITÀ
Miracolo Butler
Fuori la numero 1
Pittsburgh
Butler continua a stupire. Nel 2o
turno del torneo universitario i
Bulldogs, finalisti nel 2010,
eliminano a sorpresa la testa di
serie n.1 nel Southeast,
Pittsburgh. Partita dall’epilogo
incredibile: Butler sorpassa
(70-69) a 3" dalla fine. Sulla
rimessa Brown parte in
contropiede e subisce fallo a metà
campo. Va in lunetta a 9 decimi
dalla sirena, pareggia a 70, ma
sbaglia il secondo libero. Howard
cattura il rimbalzo e Robinson
commette una colossale
fesseria, aggrappandosi al
braccio della stella di Butler.
L’arbitro fischia giustamente fallo.
Mancano 2 decimi di secondo.
Howard infila il libero della vittoria
e fallisce poi volutamente il
secondo. Suona la sirena e Butler
passa alle Sweet 16 (gli ottavi),
dove troverà Wisconsin, che è
sopravvissuta ai 38 punti di Jacob
Pullen, eliminando Kansas State
70-65. San Diego State fa fuori
Temple 71-64 ma solo dopo due
supplementari, mentre i 34 punti
di Jimmer Fredette permettono a
Brigham Young di superare
Gonzaga 89-67. Connecticut
batte Cincinnati 69-58 con 33
punti di Kemba Walker. Avanti
anche North Carolina, che piega
86-83 Washington solo nel
finale. Richmond (testa di serie
n.12) elimina l’altra cenerentola,
Morehead State (13) 65-48. Dei
quasi 6 milioni di tabelloni
compilati sul sito di Espn, non ne
resta neppure uno senza errori.
Quello di Barack Obama è però
tra i migliori, con 29 risultati
azzeccati sulle 32 gare di primo
turno. Ma anche il presidente Usa
ha perso una delle sue 4 finaliste,
Pittsburgh. Grosso spavento per
Duke, che batte Michigan 73-71,
dopo aver subito un 13-2 nel finale
e lasciato il tiro del supplementare
ai Wolverines.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
a
LA 22 GIORNATA
David Hawkins, 28
anni, elude Sharrod
Ford, 28, miglior
stoppatore in serie
A CIAMILLO
RISULTATI
CREMONA-ROMA
83-70
MILANO-MONTEGRANARO
87-68
BOLOGNA-VARESE
69-71
AVELLINO-BIELLA
83-76
BRINDISI-SASSARI
102-85
CANTÙ-CASERTA
87-76
PESARO-TREVISO
65-71
SIENA-TERAMO
107-71
CLASSIFICA
SQUADRE
SIENA
PT G V P
40 22 20 2
CANTÙ
32 22 16
MILANO
32 22 16
6
BOLOGNA
24 22 12
10
AVELLINO
24 22 12
10
PESARO
20 22 10
12
CREMONA
20 22 10
12
TREVISO
20 22 10
12
SASSARI
20 22 10
12
ROMA
20 22 10
12
CASERTA
20 22 10
12
VARESE
20 22 10
12
6
MONTEGRANARO 18 22
9
BIELLA
16 22
8
14
BRINDISI
14 22
12 22
7
6
15
16
TERAMO
13
Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue.
PROSSIMO TURNO
Domenica 27 marzo (18.15)
TREVISO-BOLOGNA (26/3)
SASSARI-CANTÙ (11.45)
TERAMO-AVELLINO
BIELLA-PESARO
CASERTA-CREMONA
MONTEGRANARO-BRINDISI
VARESE-ROMA (19.15)
MILANO-SIENA (14/4)
Rimbalzi
e Foster
Cremona è
da playoff
Roma parte bene, poi deraglia
Mahoric: «Grande collettivo»
le i 12 punti di Dasic le avevano regalato più di una illusione.
ALESSANDRO ROSSI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
CREMONA dIl derby sloveno tra
i discepoli di Sagadin prende
la strada di Mahoric e di una
Cremona che vede da vicino la
zona playoff. Roma dimostra
tutta la propria inconsistenza
lontano da casa (ottava sconfitta stagionale), l’analisi di coach Filipovski è molto limpida: «Non si può vincere senza
difendere, a maggior ragione
in trasferta». Dopo dieci minuti pirotecnici (24-24), in cui la
Lottomatica ha sempre la testa avanti, i padroni di casa
sprintano con un secondo
quarto da 21-10 mandando a
referto sette giocatori e forzando l’avversario a un misero
23% (3 su 13) dal campo. Roma deraglia nonostante un inizio convincente almeno nella
metà campo offensiva, nel qua-
L’AIR TORNA QUARTA
Thomas 29
Avellino vola
Biella trema
Omar Thomas, 29 anni PECORARO
SCAFATI
69
(19-22, 38-31; 61-54)
ASSIGECO BPL CASALPUSTERLENGO: Bertolazzi 6
(2/3 da 3), Marigney 22 (6/10,
0/4), Cerella 13 (2/3, 3/4),
Boykin 15 (3/4, 2/4), Ezugwu
9 (4/6); Venuto 6 (2/4 da 3), Banti 2 (1/6), Simoncelli (0/1), Chiumenti, Verri. All.: Sacco
SUNRISE SCAFATI: Levin 7
(2/2, 1/2), Hunter 26 (7/14,
3/9), Davis 5 (1/4, 1/2), Baldassarre 12 (5/8, 0/1), Radulovic
16 (5/9, 2/3); Cavallaro 2 (1/2,
0/1), Avanzini 1, Casini (0/2, 0/1),
Livera. All.: Griccioli
ARBITRI: Di Modica, Bartoli,
Cappello
NOTE - T.l.: Cas 14/18, Sca 6/12.
Rimb.: Cas 38 (Boykin 10), Sca
28 (Davis 6). Ass.: Cas 18 (Marigney 7), Sca 13 (Levin 5). Progr.:
5' 8-10, 15' 27-27, 25' 50-39, 35'
66-65. Usc.5f.: Boykin e Baldassarre (40'). Spett. 400. (lu.ma.)
UDINE
JESI
Difesa L’aggressività difensiva
e soprattutto il controllo dei
rimbalzi, permettono a Cremona di correre con continuità
sui due lati del campo mettendo a nudo la fragile transizione difensiva dei capitolini, costretti a rinunciare a Dedovic,
Giachetti, Tonolli e Vitali, con
Gigli, ancora convalescente,
buttato nella mischia solo per
due minuti nel terzo quarto.
Troppo per tenere testa al ritmo di una Vanoli Braga capace di andare al riposo avanti di
11 lunghezze (45-34) nonostante i soli 6 punti (con 1 su 6
dal campo e 3 perse) dei suoi
due principali terminali offensivi, Rowland e Drozdov. Come nella gara di andata, a travestirsi da sicario è Foster (12
Je’Kel Foster, 27 anni, guardia di Cremona contro Nemanja Gordic, 22 CIAM
dei 25 punti finali nel terzo
quarto), che manda in tilt la difesa della Lottomatica dopo la
pausa lunga. Cremona vola
(68-47, 29’), nemmeno la zona di Filipovski riesce a metterle la sabbia negli ingranaggi,
con Perkovic uomo chiave tra
le due linee per farla saltare. I
canestri di Traorè, Datome
(40’ in campo) e Washington
servono solo a rendere meno
pesante il passivo. La Lottomatica con orgoglio arriva anche
a meno 9 (79-70) a 51" dalla
fine, Drozdov dopo il time-out
chiude definitivamente una
gara mai in bilico dopo il primo parziale. Per Mahoric è un
successo che nasce prima di
tutto nella testa: «La chiave è
stata convincere i miei giocatori di potercela fare. Abbiamo
vinto contro una squadra di
Eurolega con una grande prova del collettivo».
CREMONA
ROMA
83
70
(24-24, 45-34; 68-52)
VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland
4 (1/4, 0/1), Foster 25 (5/5, 4/8),
Drozdov 12 (1/2, 2/6), Milic 13 (5/9),
Sekulic 12 (6/10); Cinciarini 3 (0/1,
1/2), Formenti (0/1 da 3), D’Ercole 5
(1/1, 1/2), Perkovic 9 (1/3, 2/3). N.e.:
Conti, Marenzi, Antonelli. All.: Mahoric.
LOTTOMATICA ROMA: Washington
13 (2/7, 1/1), Smith 3 (0/1, 1/6), Datome
14 (5/10, 1/3), Dasic 23 (8/13, 1/5), Crosariol 1 (0/1); Gigli, Traorè 12 (6/11),
Gordic 4 (2/3, 0/3). N.e.: Carrano,
Vitali, Di Pasquale. All.: Filipovski.
ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo, Quacci.
NOTE — T.l.: Cre 13/17, Rom 12/16.
Rimb.: Cre 37 (Sekulic 9), Rom 33
(Datome 9). Ass.: Cre 14 (Rowland,
Drozdov 5), Rom 12 (Washington,
Dasic 4). Progr.: 5’ 9-11, 15’ 43-28,
25’ 61-41, 35’ 74-60. F.antisp.:
Washington 14’34" (39-28). Usc.
5f.: Sekulic 38’34" (79-66). Spett.:
3400.
SASSARI TRAVOLTA
83
76
AVELLINO
BIELLA
(28-20, 43-44; 67-57)
AIR AVELLINO: Green 21 (4/5, 2/7), Lauwers 18 (1/1, 4/6), Thomas 29 (10/18,
0/4), Szewczyk 9 (2/5, 1/4), Johnson 4
(2/4); Spinelli, Infanti (0/1), Cortese (0/3 da
tre), Casoli 2 (1/2). N.e.: Barbaro, Iannicelli, Bokolishvili. All.: Vitucci.
ANGELICO BIELLA: Chessa 14 (1/3,
4/7), Sosa 13 (6/8, 0/3), Viggiano 1
(0/2), Salyers 15 (4/8, 2/7), Suton 11
(4/4, 1/1); Soragna 4 (1/1, 0/1), Slaughter 6
(3/6, 0/2), Jurak 6 (3/6), Moraschini 6 (1/3,
1/1). N.e.: Cuccarolo. All.: Cancellieri.
ARBITRI: Paternicò, Begnis, Bettini.
NOTE - T.l.: Ave 22/24, Bie 6/11. Rimb.:
Ave 37 (Johnson 10), Bie 31 (Jurak 8). Ass.:
Ave 16 (Szewczyk 5), Bie 12 (Jurak 3). Progr.: 5' 19-14, 15' 36-35, 25' 56-51, 35'
71-65. F. tec.: Cancellieri 17'51" (38-41).
Usc. 5 falli: Jurak 36'26" (73-67), Suton
39’52" (81-76), Szewczyk 39’58" (83-76).
Spett. 3200, 26.100 euro.
DAL NOSTRO INVIATO
AVELLINO - La favola continua. Senza
LEGADUE f La 24
CASALPUSTERLENGO 73
R
a
Troutman e Dean, sempre con tanti problemi societari e con un futuro da scoprire,
Avellino batte Biella (che sprofonda in zona retrocessione, con soli due punti di
vantaggio su Brindisi), ritrova la quarta posizione, mette tra sè e le seste 4 punti.
Frank Vitucci (che meriterebbe il titolo di
coach dell’anno) spreme il trio della meraviglie, Green, Lauwers e Thomas: in tre
mettono a segno 68 punti su 83, sbagliano
solo due liberi (20/22), danno spettacolo.
«Almeno ora la salvezza è in cassaforte»,
dirà il tecnico irpino. Biella parte 8-0 con
le triple di Salyers e Chessa, Avellino risponde con un controbreak di 16-2 grazie al solito trio che porta il +8 (28-20) di
fine primo quarto. I piemontesi cominciano a difendere meglio, una tripla di Moraschini vale il sorpasso (34-35 al 14'). Il terzo quarto è di Thomas: ne mette a segno
11, arriva a quota 23, mentre l’Air vola sul
+14 (65-51) al 27’. Ma i problemi di falli fanno venire l’affanno ad Avellino: al 33’, Soragna firma il -2 (67-65). Biella però è moscia, non ha leadership, Sosa delude: così, invece di far svoltare la partita, ricade
negli errori. E Green, a 1’ dalla fine, conclude con una palombella la serata: è il +10
(79-69), la gente va via soddisfatta.
Mario Canfora
Primo quarto
perfetto
Brindisi facile
Herve Toure, 29 anni LAPRESSE
102
85
BRINDISI
SASSARI
(31-14, 54-36; 77-62)
ENEL BRINDISI: Dixon 15 (3/5, 2/6), Roberson 18 (5/9, 2/9), Toure 28 (6/9,
4/4), Diawara 15 (4/7, 2/4), Lang 14
(5/11); Giovacchini 2 (1/3), Maresca 6 (0/1,
2/3), Infante 2 (1/2), Vorzillo 2 (1/2), Danese (0/1). All.: Bechi.
DINAMO SASSARI: Diener 14(0/6,
4/6), Tsaldaris 13 (3/4, 2/5), White 24
(9/11, 0/4), Plisnic 4 (1/1, 0/1), Hunter 10
(3/10); Pinton (0/1), Sacchetti 18 (2/3,
4/6), Devecchi (0/1 da 3), Vanuzzo 2 (0/1,
0/2), Cittadini. All.: Sacchetti.
ARBITRI: Chiari, Mattioli, Crescenti.
NOTE - T.l.: Br 14/24, Ss 19/19. Rimb.: Br
39 (Lang 10), Ss 38 (White 9). Ass.: Br 8
(Diawara 2), Ss 6 (due a 2). Progr.: 5'
15-9, 15' 42-25, 25' 69-46, 35' 89-70. Tecnico: Hunter 19'15" (48-33). Antisportivo:
Plisnic 2'17" (10-2). Usciti per 5 falli: Hunter 39'10" (102-83), Spett.: 3502.
BRINDISI - E' una tempesta perfetta quella che Brindisi scatena su Sassari, limitandone gli uomini chiave e correndo spesso
giornata: Casale passa a Rimini e raggiunge Venezia in vetta. Cade anche Udine
74
80
(24-17, 44-41; 58-57)
SNAIDERO UDINE: Williams
18 (4/12, 2/4), Mathis 9 (4/7,
0/2), Harrison 14 (1/5, 3/6),
Dordei 2 (1/5, 0/3), Lee 14
(5/7); Truccolo 5 (2/3, 0/1), Rinaldi 12 (6/10), Prandin (0/1, 0/1). All.:
Garelli.
FILENI BPA JESI: Maggioli 16
(5/17, 1/1), Pecile 9 (1/7, 1/5), Migliori 13 (2/4, 3/5), Tusek 12
(2/7, 2/3), Elder 11 (4/5, 1/1);
Rossi 5 (1/2, 1/4), Nocedal 14
(6/7), Santiangeli. All.: Cioppi.
NOTE – T.l.: Udi 13/19, Jes 11/12.
Rimb.: Udi 40 (Dordei 9), Jes 39
(Dordei 10). Ass.: Udi 10 (4 con 2),
Jes 5 (Pecile 2). Usc. 5f.: Maggioli
38’14” (68-76), Migliori 38’49”
(68-76). F. tecn.: Migliori 38’49”
(76-68). F. antisp.: Tusek 4’37”
(12-8), Migliori 28’42” (55-52).
Progr.: 5’ 16-10, 15’ 30-30, 25’
54-45, 35’ 63-69. Spett. 2400
per 10.000 euro. (m.b.)
58
CASALE MONFERR. 63
RIMINI
(19-15, 37-37; 47-44)
IMMOBILIARE SPIGA RIMINI:
Piazza 2 (1/2, 0/1), Roderick
15 (7/14, 0/3), Vukcevic 11
(4/9, 1/6), Filloy 17 (7/12, 0/3),
Lollis 6 (1/2, 0/1); Tomassini
(0/2 da 3), Gurini 2 (0/1), Foiera 3
(0/2, 1/1), Metreveli 2 (1/2). All.:
Caja.
FASTWEB CASALE MONFERRATO: Hickman 9 (1/4, 1/4),
Malaventura 9 (1/4, 2/5), Ferrero 8 (1/2, 0/3), Nnamaka 9
(2/3, 1/1), Fantoni 14 (3/9);
Taylor 5 (2/3, 0/3), Chiotti (0/1),
Gentile (0/3), Pierich 9 (1/3, 1/2).
All.: Crespi.
NOTE – T.l.: Rim 10/16, Cas
26/35. Rimb.: Rim 38 (Filloy 16),
Cas 39 (Nnamaka 11). Ass.: Rim
10 (Filloy e Vukcevic 3), Cas 7 (Hickman 3). Progr.: 5’ 8-6, 15’
28-27, 25’ 42-42, 35’ 52-52.
Usc. 5f.: Foiera, Lollis e Tomassini. (a.c)
REGGIO EMILIA
FORLÌ
92
84
(23-24, 53-41; 70-64)
TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Bell 15 (3/4, 3/5), Robinson 24 (8/13, 1/2), Valenti 5
(1/3, 1/3), Slanina 10 (2/3, 1/5),
Chiacig 12 (6/9); Frassineti 15
(2/5, 3/6), Pini 7 (2/4, 1/1), Frosini
4 (2/3). All. Frates.
MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’: Jones 30 (9/10, 1/3), Goldwire 23 (2/6, 5/8), Poletti 6
(2/4), Nardi 9 (3/6, 1/7), Huff 7
(0/8, 2/2); Borsato (0/1 da 3),
Ranuzzi 2 (0/1, 0/1), Campani 7
(2/5, 1/2). All.: Vucinic.
ARBITRI: Provini, Materdomini
e Ranaudo.
NOTE - T.l.: RE 10/12, For 18/22.
Rimb.: RE 37 (Chiacig 9), For 31
(Jones 8). Ass.: RE 6 (Robinson
2), For 1 (Ranuzzi 1). Usc. 5f.: Slanina 38’58 (88-82). Progr. 5’
8-7, 15’ 32-31, 25’ 60-48, 35’
80-70. Spett. 3500 per 33.831
euro. (d.b.)
SAN SEVERO
IMOLA
65
82
(15-21, 31-43; 51-66)
MAZZEO SAN SEVERO: Childress 4 (1/1, 0/3), Zanelli 10
(2/4, 2/3), Stefanov 15 (4/10,
2/5), Dickens 22 (4/7, 4/8), Ianes 6 (2/3); Ferri 2 (0/1), Cutolo
(0/1, 0/1), Chiarello 6 (3/4); All.:
Bartocci.
AGET IMOLA: Masoni 2 (1/3,
0/2), Prato 14 (4/6, 1/4), Whiting 18 (6/8, 1/2), Ringstrom
13 (5/7, 0/5), Bruttini 22
(9/11); Yankiel 9 (3/4, 1/2), Laganà, Ferrara (0/1 da 3), Ongenaet 1 (0/2), Amici 3 (1/3, 0/1). All.:
Lasi.
ARBITRI: Ursi, Perretti, Conti.
NOTE - T.l.: Maz 9/14, Imo 15/21.
Rimb.: Maz 30 (Dickens 14), Imo
26 (Bruttini 11). Ass.: Maz 10 (Childress 4), Imo 15 (Yankiel 4). Progr.: 5’ 10-16, 15’ 23-31, 25’
42-54, 35’ 62-74. Usc 5f.: Chiarello, Zanelli. Spett. 2000. (m.p.)
BARCELLONA PDG
FERRARA
in campo aperto, dove trova una pioggia
di soluzioni comode. La prima folata è già
decisiva: 10-0 dopo 90", 26-12 al 7' e la
quinta tripla della partita per il +19 in chiusura di un primo quarto a senso unico.
Sacchetti brancola nel buio perché Diener e Hunter vengono annullati da Dixon e
Toure, che dallo scontro con il lungo bosniaco pesca l’energia per distruggere la
difesa ospite (28 punti con 10/13). In un
secondo quarto dominato dagli attacchi,
White prova a mettere del pepe (44-31 al
18’) e Tsaldaris lo emula subito dopo l’intervallo lungo (54-44). Sono gli unici sussulti della Dinamo, per 38' sotto almeno di
10 lunghezze e schiacciata dall’Enel nei minuti centrali del terzo periodo: 10-0 di parziale per il +23 (69-46 a 4') e già 5 uomini
in doppia cifra. Da quel momento, Brindisi
soffia su quel che rimane di Sassari martellando dall’arco (12/26) e strangolando
gli attacchi sardi (25 palle perse). «Se vogliamo raggiungere la salvezza, dobbiamo giocare con questa attitudine. Gara
vinta in difesa, non permettendo ai loro
terminali di prendere ritmo», spiega Bechi. Laconico Sacchetti: «Partita condizionata dal primo quarto. Dopo quella partenza, Brindisi ha giocato in discesa».
Andrea Tundo
LA SITUAZIONE
86
82
(19-17, 35-37; 57-55)
SIGMA BARCELLONA: Crispin 19 (1/2, 5/8), Hicks 30
(11/14, 1/5), Bucci 8 (2/4, 1/6),
Ghiacci 8 (2/6, 1/2), Achara 11
(5/9); Mocavero 4 (1/2), Bonessio, Da Ros 4 (2/4), Sorrentino 2
(1/1, 0/2). N.e.: Giallombardo.
All.: Pancotto.
NATURHOUSE FERRARA: Hoover 16 (2/3, 2/7), Boyette 3
(1/4, 0/2), Kotti 23 (10/15),
Ndoja 15 (1/4, 3/5), Mazzola 8
(2/6, 1/3); Farabello (0/1, 0/2),
Cournooh 13 (2/2, 1/4), Gamal 4
(2/2, 0/1). All.: Martelossi.
ARBITRI: Caroti, Beneduce,
Mazzoni.
NOTE - T.l.: Bar 12/16, Fer
21/26. Rimb.: Bar 29 (Achara
12), Fer 36 (Mazzola 11). Ass.:
Bar 17 (Crispin 5), Fer 14 (Hoover, Cournooh 4). Progr.: 5’
11-8, 15’ 31-31, 25’ 50-49, 35’
69-65. Spett.: 3000. (m.i.)
Corsa per la promozione
Sei squadre in 4 punti
Anticipi: Venezia Pistoia 79 86; Verona Veroli
92 78. Classifica: Casale, Venezia 34; Udine 32;
Barcellona *31; Rimini, Scafati 30; Veroli 26;
Imola, Jesi 24; Pistoia 22; Ferrara 20; Verona,
Casalpusterlengo 18; Reggio 16; San Severo, Forlì
12. * penalizz. 1. Pross. turno (27/3): Jesi
Ferrara (25/3); Scafati Reggio Emilia; Forlì Udine;
Imola Rimini; Pistoia Verona; Casale Barcellona;
Veroli Casalpusterlengo; Venezia San Severo.
DONNE Penultima di ritorno: Parma Taranto
45 56; Faenza Priolo 57 63; Pozzuoli Sesto San
Giovanni 83 72; Napoli Lucca 50 67;
Umbertide Schio 56 67. Sabato:
Venezia Comense 62 56. Classifica: Schio 38;
Taranto 30; Umbertide 28; S.S.Giovanni 26;
Venezia 22; Comense, Faenza 20; Priolo 18;
Lucca, Parma 16; Pozzuoli, Napoli 8.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ATLETICA DALLA STRADA AI PRATI
y
Record
CONSOLE
QUINTA
2h29’15"
Maratona
di Roma: mai
tanti arrivati
Il miglior italiano
è stato Ettore
Scardecchia,
ingegnere
spaziale di
Grottaferrata, in
gara per
l’Atletica
Colleferro, 17˚
con 2h26’15".
Migidio Bourifa
si è ritirato
poco dopo la
mezza
maratona
Al traguardo in 12.596, in 60.000 alla
Stracittadina: vincono Chumba e la Dado
VALERIO PICCIONI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
sato? «Macché, alla fine, dopo
il 36˚ chilometro, è diventato
insopportabile».
ROMAdSi allena dove s’arram-
picava pure lui. Il bosco di Sendafa, i 3000 metri della collina
di Entoto, l’Etiopia in cui s’incontrano donne meno fortunate di lei, con la schiena piegata
da chili di rami e foglie secche
da vendere a valle. E allora
Firehiwot Dado ha pensato
che Abebe Bikila meritasse il
suo omaggio. S’è tolta le scarpe prima del traguardo. Ha vinto scalza. E chi se ne importa se
in palio non c’erano i 5000 euro di bonus che nel 2010 finirono al connazionale Gena, ieri
secondo dietro al keniano
Dixon Chumba. Stavolta l’ha
potuto fare, l’altra etiope Haftu Tesema era lontana, mica i
pochi secondi della Lema di un
anno fa. E così Firehiwot — «sapete che studio l’italiano al "De
Amicis" di Addis Abeba?» —
ha fatto tris con il personale di
2h24’13" e il suo sorriso è stato
il simbolo della maratona di
Roma che ha superato se stessa: 12.596 arrivati, 701 più del
record 2007 (+5,89%).
Monique e Rosalba C’è pure un
altro sorriso in copertina, quello di Monique Von der Vorst,
l’olandese del miracolo, dalla
sedia a rotelle ai 4 chilometri
camminati ieri in 50 minuti nella Stracittadina dei 60.000. Anche «corricchiati» per qualche
metro. «E’ solo l’inizio». Pure
Rosalba Console ha sorriso un
po’ con il suo quinto posto in
2h29’15". Dopo aver sofferto.
«Martedì ho avuto un guaio al
tibiale posteriore». Dolore pas-
Il giardiniere Tutto si è risolto
dopo il tratto più antipatico, la
zona fra l’Olimpica e l’Acqua
Acetosa (si può trovare una soluzione per spostare questi chilometri così freddi?), primatista di vento. Gli uomini hanno
tirato il freno, le donne un po’
meno. Prima di scatenarsi. La
Dado ha tirato fuori un chilometro in 3’10", il colpo del k.o.
Chumba, allievo di Claudio Berardelli, soprannome il «giardiniere» perché fino a poco tempo fa quello era il suo lavoro (a
15 euro al mese...) ha sfoderato un 5000 in 14’16" fra il 32˚
e il 37˚ chilome-
MONDIALI DI CROSS IN SPAGNA
Merga, novità etiope
I keniani messi in fila
L’Italia non esiste
Uomini
Le stelle
In alto il via:
Sotto da
sinistra i
vincitori, il
keniano Dixon
Chumba e
l’etiope
Firehiwot Dado
che arriva a
piedi nudi. Poi
a destra
l’olandese
Monique Von
der Vorst che
vinse 2 volte
su hand byke
COLOMBO e ANSA
tro. Ha chiuso in un 2h08’44"
che promette molto bene per
uno che ha cominciato sul serio solo tre anni fa. Alex Zanardi era già finito quarto con la
sua hand bike. «Mi è saltata la
catena quattro volte!». A trionfare è stato Giovanni Achenza.
Grazie mondo Mario Pescante,
il presidente del Comitato per
riportare qui l’Olimpiade, ha
parlato di «spot per il 2020». In
tanti hanno corso con il tricolore sulle guance per i 150 anni.
Ma proprio tanti. Come i pensieri per le notizie libiche. E
per un giapponese. Portava la
sua bandiera con una scritta:
«Thanks world». Grazie mondo. Grazie a te e in
bocca al lupo.
1. Kiptolo
Chumba (Ken)
2h08’45; 2.
Gena (Eti)
2h09’21"; 3.
Dawit (Eti)
2h09’42"; 4.
Tekeste (Eti)
2h10’17"; 5.
Mikun (Ken)
2h10’34"; 6.
Sharew (Eti)
2h10’41"; 7.
Woldegyorgis
(Eti) 2h10’46"
Donne
1. Tufa Dado
(Eti) 2h24’13"; 2.
Tesema (Eti)
2h26’21"; 3.
Lema (Eti)
2h27’39"; 4.
Abeyo (Eti)
2h28’28"; 5.
Console
2h29’15"; 6.
Gurmu (Eti)
2h29’37"; 7.
Podnesbesnova
(Rus) 2h32’12"
Hand-bike
1. Achenza
1h19’01"; 2.
Cratassa
1h21’37"; 3.
Ruepp 1h21’38";
4. Zanardi
1h22’23".
Donne. 1. Pudlis
(Pol) 1h49’14"
L’arrivo di Imane
Merga, 22 anni
DAL NOSTRO INVIATO
FAUSTO NARDUCCI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PUNTA UMBRIA (Spa)dIl sole, che
ieri irradiava le spiagge di Punta Umbria come fosse estate, fa
splendere una nuova stella nell’universo del cross. La sorpresa, su percorso piatto e caldo insolito (25˚), viste le assenze di
lusso, era nell’aria, ma nessuno
avrebbe scommesso su Imane
Merga. L’ultimo fenomeno etiope, 22 anni, vince con una volata alla Bekele. Imane era stato
7˚ ai Mondiali 2007 da junior e
nel 2010 vincitore dei 5000 in
Diamond League (Golden Gala
romano compreso). Tutti puntavano su Mesfin che l’aveva
battuto ai campionati nazionali
e invece Merga (scuderia Demadonna) ha tenuto il passo dei
battistrada keniani e li ha infilati come tordi. Una beffa per Tanui, Chepkok, Kisorio e Mutai
(nell’ordine alle sue spalle) che
hanno salvato la vittoria di
squadra. Ma il Kenya (en plein
a Bydgoszcz 2010) ha perso il
secondo titolo dopo quello femminile junior a squadre.
Donne Tra le donne l’attenzione
s’è concentrata su quel puntino
bianco che ha macchiato l’ondata nera fin dalla partenza. La
statunitense Shalane Flanagan, bronzo olimpico uscente
dei 10.000 e seconda all’ultima
maratona di New York, vale tanto oro quanto pesa per l’immagine del mezzofondo. Quando
le keniane Cheruyiot e Masai si
sono involate, la 29enne di
Boulder ha tenuto duro e ha afferrato un bronzo che ha regalato agli Usa lo stesso metallo a
squadre. Curioso il caso della
vincitrice Vivian Cheruyiot che
dopo aver dominato il cross da
junior (prima nel 2000) si è concentrata sulla pista collezionando l’oro dei 5000 a Mondiali,
Giochi africani e del Commonwealth. Qui s’è presa la rivincita sull’amica Linet Masai,
al terzo argento consecutivo,
che l’aveva battuta ai campionati nazionali.
Italia Per l’Italia la solita partecipazione simbolica, forse più
del solito. Perfino le donne, che
puntavano a entrare fra le 10 a
squadre, sono affondate: 34ª la
Ejjaffini (era stata 30ª nel 2003
per il Bahrain) e 51ª la Romagnolo (nei tre precedenti era arrivata tra il 24˚ e il 32˚ posto).
Uomini. Sr (km 12): 1. Marga (Eti)
33’50"; 2. Kipnetich Tanui (Ken) 33’52";
3. Chepkok (Ken) 33’53"; 4. Kisorio
(Ken) 33’55"; 5. Mutai 34’03"; 6. Kiprotich (Ken) 34’07"; 7. Limo (Ken) 34’21"; 8.
Mesfin (Eti) 34’25"; 16. Lamdassem
(Spa) 35’12"; 70. El Mazoury 37’00"; 96.
Nasti 38’25". Squadre: 1. Kenya 14; 2.
Etiopia 38; 3. Uganda 49; 8. Spagna 150.
Jr (km 8): 1. Kamworor (Ken) 22’21"; 39.
Hay (Gb) 24’35"; 77. Gerratana 25’44";
102. Massimi 26’59"; 103. Ed Derraz
27’19". Squadre: 1. Kenya 20.
Donne. Sr (km 8): 1. Cheruyiot (Ken)
24’58"; 2. Masai (Ken) 25’07"; 3. Flanagan (Usa) 25’10"; 4. Melkamu (Eti)
25’18"; 5. Cherono (Ken) 25’20"; 6.
Ayalew (Eti) 25’21"; 14. Purdue (Gb)
26’03"; 34. Ejjafini 27’03"; 51. Romagnolo 27’31"; 73. Soufyane 28’03"; 91. Inglese 29’02"; 95. Maraoui 29’59". Squadre: 1. Kenya 15; 2. Etiopia 29; 3. Usa
57; 5. Gran Bretagna 118; 14. Italia 249.
Jr (km 6): 1. Chepngetich Kipyegon
(Ken) 18’53"; 15. Gorecka (Gb) 20’03";
82. Titon 22’59". Squadre: 1. Etiopia 17;
3. Giappone 75; 5. Gran Bretagna 106.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
#
TENNIS FINALI A INDIAN WELLS
Super Djokovic rimonta Nadal!
Dopo un primo set di frustrazione, il neo n. 2 del mondo batte il n. 1 disarmato di servizio e dritto
VINCENZO MARTUCCI
po, smarrendo via via precisione e coraggio, colpendo spesso
fuori assetto, e prendendosi
tantissimi rischi. E, costretto,
dopo lunghissimi e durissimi
scambi, ad applaudire l’avversario, nel pieno della frustrazione e dell’ammirazione. Fino al 6-4 per il maiorchino.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dE bravo Djokovic. Dopo quaranta minuti sembrava fritto,
ma ha saputo rimontare e travolgere il numero 1 del mondo
con un’impresa che vale tantissimo: perché è la prima volta
che gli riesce contro quel mostro di tenuta psico-fisica di Rafa Nadal, perché lo supera alla
distanza (dopo 2 ore 25 minuti), perché non ce l’aveva mai
fatta in finale — peraltro in
una importante come quella di
Indian Wells (nel primo Masters Series dell’anno) —, e
perché legittima ulteriormente il sorpasso di oggi su Federer al numero 2 della classifica. Dopo aver superato il re dei
re in tutt’e tre i tornei giocati e
vinti quest’anno, sempre sul cemento, fra Australian Open,
Dubai e deserto della California. Firmando il 21˚ titolo della carriera.
Applausi La partita ha tre facce
completamente diverse. Fino
al fatidico settimo game, Nole
lotta alla pari con Rafa. Ma, appena perde fiducia nel servizio, il serbo non cede soltanto
il delicatissimo del 4-3, ma anche la compostezza e la sicurezza che aveva avuto quest’anno
in due tornei e tre-quarti. E
Caroline Wozniacki, 20 anni, danese, ha superato in finale la Bartoli REUTERS
l’uomo forte del 2011, «il nuovo Lendl», comincia a scuotere
la testa, a guardare sconsolato
il suo angolo, a smoccolare, deluso, e si ritrova alla gola quel
mastino di Rafa. Così, in un attimo, incassa 7 punti di fila, vede il micidiale spagnolo metter giù addirittura un ace a 210
all’ora e gli consegna il fondamentale primo set. Quello che
aveva sempre strappato nei 7
precedenti vittorioso contro il
mancino di Maiorca, contro 16
sconfitte. E sembra vinto.
Novak Djokovic, 23 anni, al 3˚ titolo 2011 dopo Melbourne e Dubai REUTERS
Servizio Anche fra due signori
del fondocampo, il servizio è
però troppo importante: la prima palla, ma anche la seconda. Oltre ai punti diretti, conce-
Per il serbo è il primo
successo in una
finale contro lo
spagnolo, dopo una
dura battaglia e in un
torneo importante
de di entrare prima in campo e
dettare lo scambio. Così, finché Djokovic stenta, Nadal si
esalta, sembra quello dei giorni migliori e fa addirittura un
filotto di 18 punti consecutivi
sulla battuta — 4 turni a zero
—, lasciando pressione e frustrazione sulle spalle del serbo. Che può solo correre come
un matto di qua e di là del cam-
Svolta Ma poi Rafa paga la
mancanza di grandi match dagli Australian Open di gennaio
dove s’è ritirato per i nuovi problemi fisici. La prima arma che
smarrisce è il servizio (33%
con la prima nel secondo set!),
poi il dritto, quindi la lucidità.
E, incredibilmente, per lui, viene sommerso nello scambio,
riesce a malapena a recuperare un break, dal 2-4. Ma, dopo
il 3-6, scivola addirittura 0-4,
subendo un parziale di sei giochi consecutivi. Ed alza bandiera bianca.
Regina Fra le donne, vince la
forza, vince la gioventù, vince
Caroline Wozniacki. Ma, ancora una volta, la numero 1 non
convince, contro la 17 del mondo, Marion Bartoli, che oggi ritorna fra le prime 10, dopo tre
anni.
Finali a Indian Wells (4.500.000 $, cemento), uomini: Djokovic (Ser) b. Nadal (Spa) 4-6 6-3 6-2; donne: Wozniacki (Dan) b. Bartoli (Fra) 6-1 2-6 6-3.
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
su Gazzetta.it
PALLAVOLO CHAMPIONS
Guarda l’intervista a Giovanni Guidetti
e le immagini della festa con la Coppa
DAL NOSTRO INVIATO
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
PER LA TURCHIA
PRIMA CHAMPIONS
DELLA STORIA
DI TUTTI GLI SPORT
ISTANBUL (Turchia) d«Questa Coppa è per la mia famiglia che mi
ha insegnato a vivere e per mio
padre che mi ha insegnato la
pallavolo». Giovanni Guidetti è
un uomo felice, corona di fiori
in testa e Champions League in
braccio. Se dopo 6 anni non c'è
più una squadra italiana sul tetto d'Europa, un po' di tricolore
ci sventola comunque grazie a
questo allenatore di Modena, figlio, cugino e nipote di allenatori che ha contribuito a scrivere un pezzetto della storia dello sport turco.
(a.a.) E’ prima volta che una
squadra turca vince una
Champions League: non
solo nella pallavolo ma nei
maggiori sport di squadra
maschili e femminili. Tre
invece gli italiani che hanno
vinto Champions all’estero:
Roberto Serniotti nel
2004-05 con il Tours (Fra)
e Maurizia Cacciatori fece
parte della rosa del
Tenerife che nel 2003-04
vinse la Champions. Ora
tocca a Guidetti con
l'Istanbul.
Giovanni Guidetti (al centro), 38 anni, alza la prima Champions League vinta sulla panchina del Gunes Istanbul che allena dal 2008 CEV
Guidetti, l’Italia che vince
per conto della Turchia
Il Gunes Istanbul guidato dal tecnico modenese schianta in finale
le azere del Baku. Pesaro perde col Fenerbahce ed è quarta
BAKU
TRENTO
3
1
F. ISTANBUL
PESARO
(25-13, 25-20, 25-18)
VAKIFGUNES ISTANBUL: Toksoy 6, Sonsirma 8, Glinka 14,
Poljak 10, Cemberci 1, Nikolic
15; Guresen (L). N.e. Ozdemir,
Sahin, Onal, Altay. All. Guidetti.
RABITA BAKU: Zhukova, Mammadova 13, Krsmanovic 4, Starovic 10, Glass 10, Golubovic 2;
Popovic (L), Ativi, Nenova, Doganjc. N.e. Delic, Miletic. All. Brdjovic.
ARBITRI: Bjelic (Ser) Rodriguez
(Spa).
(12-25, 25-21, 25-21, 25-21)
FENERBAHCE ISTANBUL: Fofao,
Sokolova 19, Furst 4, Skowronska 2, Osmokrovic 12, Erdem 5;
Gursoytrak (L), Tokatlioglu 19, Ayemir 8, Kocygit, Guneyligil 1, Soroglu. All. Zé Roberto.
SCAVOLINI PESARO: Ferretti 1,
S. Usic 20, Manzano 5, Flier 17,
Saccomani 10, Guiggi 11; De Gennaro (L), Pascucci, M. Usic. N.e. Olivotto, Cecato, Gentili. All. Tofoli.
ARBITRI: Schiemenz (Ger) e La Basta (R. Cec).
NOTE Spettatori. Durata set: 23’, 26’, 25’; totale 74'. Vakifgunes: b.s. 6, v. 5, m. 10, s.l. 8,
e. 12; Rabita: b.s. 12, v. 1, m. 1, s.l. 6, e. 21.
NOTE Spett. 5000. D.s.: 20', 25', 27', 27'; tot.
99'. Fenerbahce: b.s. 11, v. 10, m. 10, s.l. 8, e.
24; Scavolini: b.s. 11, v. 4, m. 11, s.l. 6, e. 17.
A-1 UOMINI
0
3
3
0
G. ISTANBUL
Azere Non è un caso che la finale l’abbia fatta con il Rabita
Baku, perché l'Azerbaigian è
un’altra delle nuove frontiere.
Anche se nell’ultima partita di
pathos ce n’è stato poco, Istanbul ha dominato. Il capolavoro
il Gunes lo aveva compiuto in
semifinale quando aveva battuto il Fenerbahce campione del
mondo, grazie alla classe di
gente come Glinka, Nikolic e
Poljak (a muro fa paura). «Sapevo che in finale eravamo i favoriti – ammette Guidetti —, temevo solo un calo di tensione
dopo la grande fatica di sabato,
TREVISO
a
L CLIC
GIAN LUCA PASINI
Prima Champions Ieri sera, infatti, nella bolgia del Burhan
Felek Volleyball Hall, per la prima volta una squadra turca ha
vinto una Coppa dei Campioni
(non si parla solo di volley), curiosità da nuovi mondi questo
club — frutto di una fusione fra
una squadra di Istanbul e una
di Ankara — sorge in territorio
asiatico. L'Europa che cambia
(e la Turchia sta cercando di entrare a farne parte) e il volley
che cambia. Solo 15 anni fa per
le squadre con la mezzaluna e
la stella bianca in campo rosso
era un sogno arrivare a una Final Four. Oggi sono il presente
e il futuro della pallavolo: qui
ci sono le migliori straniere,
molti dei tecnici emergenti e
molti soldi (veri). Il ruolo di
guida che aveva una decina di
anni fa l'Italia è passato quasi
in toto ai turchi.
R
dove penso che abbiamo fatto
una specie di miracolo, quando nel tiebreak abbiamo rimontato dal 7-2. Non capita spesso.
Ma la mia è una squadra tosta,
molto tosta. E con grandi campionesse».
Pesaro quarta Quelle che sono
mancate (anzi una è mancata,
la Hooker) alla Scavolini Pesaro in questa due giorni. E che
ha relegato la squadra di Paolo
Tofoli ai piedi del podio, molto
lontano da quelle che erano le
sue ambizioni. Proprio in queste finali c'è stato il passaggio
del testimone al vertice d'Europa: l'Italia deve dare strada a
club che hanno dollari, più
idee e più entusiasmo. Anche
cosi si può leggere il quarto posto della Scavolini sconfitta nella finalina da un Fenerbahce
con il morale sotto le scarpe.
«Certo mi ha dato fastidio non
potermi giocare queste partite
con la formazione al completo.
Ma a Pesaro è già il momento
di guardare al futuro – spiega il
tecnico Paolo Tofoli — Abbiamo ancora due appuntamenti
in stagione molto importanti
(Coppa Italia e playoff) dobbiamo lavorare per sistemare quello che non va tecnicamente,
smettendola sempre di pensare a chi ha deciso di non essere
più con noi. In Europa cercheremo di rifarci l'anno prossimo…». In attesa di quel giorno, godiamoci Guidetti.
taccuino
IMBATTUTO (a.a.) Il Gunes Istan
bul di Guidetti è l’unica squadra a
non aver mai perso in questa
Champions League, 6 successi nel
girone di qualificazione, 2 negli otta
vi, due nei quarti e altri 2 nelle final
four di Istanbul.
I PREMI Mvp: Glinka (VakifGunes);
muro: Poljak (VakifGunes); libero:
Güresen (VakifGunes); ricezione:
Sonsirma (VakifGunes); realizzatri
ce: Nikolic (VakifGunes); battuta:
Mammadova (Rabita Baku); alzatri
ce: Cemberci Kirdar (VakifGunes);
attaccante: Flier (Pesaro)
ALBO D’ORO L’albo d’oro da quan
do esiste la Champions League:
2001 Edison Modena; 2002 Can
nes (Fra); 2003 Cannes (Fra); 2004
Tenerife (Spa); 2005 Radio 105
Foppapedretti Bergamo; 2006 Co
lussi Perugia; 2007 Play Radio Fop
papedretti Bergamo; 2008 Colussi
Perugia; 2009 Foppapedretti Ber
gamo; 2010 Foppapedretti Berga
mo; 2011 VakifGunes Istanbul
(Tur).
COPPA CEV (a.a.) Urbino vince
3 0 (29 27, 25 14, 25 19) la gara di
ritorno della semifinale con la Stel
la Rossa Belgrado e poi si impone
15 12 nel golden set. In finale trova
le russe del Krasnodar.
f TRENTO CONQUISTA LA STAGIONE REGOLARE, IN CODA LATINA AGGANCIA PIACENZA
CUNEO
3
ROMA
VERONA
0
MACERATA
3
2
SAN GIUSTINO
MONZA
3
1
3
0
VIBO
PIACENZA
1
3
FORLÌ
LATINA
(25-27, 27-29, 17-25)
(25-22, 25-19, 25-17)
(25-17, 25-23, 23-25, 22-25, 15-10)
(21-25, 25-22, 25-22, 25-23)
(25-23, 28-26, 25-17)
(17-25, 26-28, 25-20, 22-25)
SISLEY TREVISO: Maruotti 7, Bjelica 8, Fei 12, Horstink 15, Bontje 6,
Boninfante; Farina (L ) 1, De Togni,
Kovar 1, Papi 3. Ne: Szabo e Vanin (L
). All. Piazza.
M.ROMA: Zaytsev 23, Lebl 8, Bencz 9, Cupkovic 16, Yosifov 12, Paolucci 3; Cesarini (L), Uriarte, Saraceni 5. N.e. Tomatis, Cisolla, Corsano, Corsini. All. Giani.
RPA SAN GIUSTINO: Steuerwald
3, Nikic 14, Finazzi 10, Dias 21,
Schwarz 16, Cester 3, Steuerwald 3, Giovi (L), Van der Dries,
Braga 4, Zhukouski, Bartoletti. N.e.
Maric, Lo Bianco. All. Zanini.
Arbitri: Padoan e Rapisarda.
ARBITRI: Tanasi e Sampaolo.
ARBITRI: Pol e Caltabiano.
CALLIPO VIBO: Anderson 11, Barone 10, Coscione , Rivera 11,
Nikolov 8, Simeonov 16, Fanuli
(L), Baroti, Suljagic, Ananiev. N.e. Feroleto, Kindgard, Ferraro. All. Di Pinto.
COPRA MORPHO PIACENZA: Holt
8, Nilsson 1, Zlatanov 12, Tencati
5, Gonzalez 4, Ruiz 8; Marra (L),
Popp 4, Semenzato, Perazzolo 1.
N.e. Massari, Boschi. All. Lorenzetti.
YOGA FORLÌ: Oivanen, Sintini 2,
T. Kovacevic 13, Ainsworth 11, Falasca 24, Caldeira 7, De Pandis (L);
Ricci Petitoni 1, Bacci, Bellei 1, Bovolenta 6. N.e. Olivucci. All. Molducci.
ITAS DIATEC TRENTINO: Juantorena 17, Birarelli 5, Stokr 15, Kaziyski 14, Sala 5, Raphael 2; Bari (L
), Della Lunga, Zygadlo, Sokolov, Colaci (L ). N.e. Leonardi e Riad. All.
Stoytchev.
BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans
18, Volkov 11, Peda 5, Parodi 9,
Mastrangelo 7, Carletti 1; Henno
(L), 1. N.e, Fortunato Patriarca, Galic,
Donzella, Mulatero, Montagna (L). All.
Giuliani.
MARMI LANZA VERONA: Brunner
8, Lasko 14, Cala 10, Pajenik 3, Meoni 1, Herpe; Smerilli (L), Latelli, Zingel. N. e. Kosmina, Lotman, Ulisse.
All. B.Bagnoli.
NOTE Spettatori 2920, incasso
17.000 euro. Durata set: 32’, 34’, 26’;
tot. 92’. Treviso: battute sbagliate 18,
vincenti 3, muri 8, seconda linea 9,
errori 23. Trento: b.s. 10, b.v. 11, m. 6,
2l. 9, er. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Juantorena, 5 Stokr, 4 Horstink, 3 Kaziynsky, 2 Bari, 1 Bjelica.
TREVISO Nelle prove generali di
Champions contro il Sisley, i trentini
hanno vinto 3-0, conquistando aritmeticamente la stagione regolare. E
dimostrando grande carattere e determinazione vincendo ai vantaggi i
primi due set, anche se Stoytchev
vuole qualcosa in più: «A Bolzano servirà maggiore concentrazione, lucidità e tecnica individuale che a tratti
non abbiamo avuto anche per merito
di Treviso». Un punteggio esagerato
per i padroni di casa, con Piazza davvero rammaricato per la quarta sconfitta consecutiva in campionato «abbiamo regalato palloni semplici nei
primi due set — ha detto il tecnico di
Treviso — e, decisioni arbitrali a parte, potevamo vincerli. Purtroppo dall’altra parte c’era il miglior battitore
del pianeta». Alias Juantorena, che
sul 27 pari del secondo chiudeva con
due dei sei ace complessivi. Nel terzo
era Stokr a bucare Farina e compagni (da 9-8 a 14-8) e gara chiusa.
NOTE Spettatori 3.657, incasso
16.354. Durata set: 26’, 23’, 24’; tot.
73’. Bre: b.s. 14, v. 3, m. 11, s.l. 9, e.
24. Verona: b.s. 15, b.v. 4, m. 4, 2^ l.
4, e. 17. Trofeo Gazzetta: 6 Wijsmans, 5 Volkov, 4 Henno, 3 Carletti,
2 Brunner, 1 Meoni.
NOTE Spettatori 3042, incasso
6305. Durata set: 24’, 30’, 29’, 27’,
17’; totale 127‘. M. Roma: b.s. 22, v. 5,
m. 10, s.l. 12, e. 34. Lube: b.s. 22, v. 5,
m. 13, s.l. 7, e. 34. Trofeo Gazzetta:
6 Podrascanin, 5 Zaytsev, 4 Cupkovic, 3 Cesarini, 2 Savani, 1 Paolucci.
CUNEO In meno di un’ora e un quarto
la Bre Lannutti assesta un 3-0 ai danni della Marmi Lanza Verona, mai capace di impensierire davvero i campioni d’Italia. Grbic e Nikolov hanno
guardato la partita dalla tribuna (qualche acciacco nell’allenamento di rifinitura del mattino e tanto bisogno di riposo), in campo la diagonale Carletti
(buon atteggiamento in campo) e Peda. La pressione del servizio e l’efficacia del muro (11-4) sono state le armi
migliori dei cuneesi. Henno ha dispensato ricezioni spettacolari (83% di positive personali). Meoni ha avuto poca soddisfazione dalle sue bocche
da fuoco, mentre Wijsmans è andato
a segno 11 volte su 16, realizzando anche 3 ace e 4 muri. Volkov ha chiuso
col 75% e 11 punti, Mastrangelo è stato il giocatore che ha messo più pressione al servizio assestando anche 3
muri. Verona, per mantenere il settimo poso (incontrerebbe proprio Cuneo) nelle due ultime partite di regular season, non potrà sbagliare.
ROMA Una M.Roma convincente supera la Lube al tie-break garantendosi la salvezza a due turni dal termine.
Per Giani salti di gioia per l’obiettivo
centrato, per Berruto un punto che
consente ai marchigiani di restare
saldi in terza posizione. Nei primi
due set i romani hanno sbagliato poco rimanendo sempre sopra. Gli altri
due è stata Macerata a giocare con
più incisività. Il tie-break si è risolto
in favore della M. Roma grazie a Zaytsev (23 punti col 49% in attacco) e
soprattutto del neo arrivato Cupkovic. Dall’altra parte invece Savani
non è riuscito ad azzeccare il servizio (5 errori e nessun ace), Conte
non ha brillato, e l’infortunio alla caviglia destra di Martino (sul 2-2 al
tie-break), in quel momento il migliore in campo, hanno fatto crollare i
marchigiani. «Ci meritavamo questa
vittoria e la salvezza in anticipo — dice Giani a fine match — . I playoff? Un
passo alla volta, sappiamo che sarà
un’impresa ma ci proveremo».
NOTE Spettatori 1000, incasso
2800 euro. Durata set: 23’, 30’, 26’,
27’; totale 106’. Yoga Forlì: battute
sbagliate 16, vincenti 0, muri 14, seconda linea 5, errori 24. Andreoli Latina: b.s. 18, v. 1, m. 17, s.l. 5, e. 25.
Trofeo Gazzetta: 6 Starovic, 5 Falasca, 4 N.Kovacevic, 3 Ainsworth, 2
Gitto, 1 Sottile.
SAN GIUSTINO (Pg) Si è spenta
troppo presto l’Acqua Paradiso e
per la Rpa che ha iniziato a ingranare solo dal secondo set, quando sono saliti in cattedra Schwarz e Dias,
è stato più agevole del previsto andare a conquistare tre punti d’oro
per mantenersi in zona playoff. Nella prima frazione la squadra di Zanini ha pagato le scarse percentuali
d’attacco (38%), per poi ritrovarsi
nel secondo set (con Braga al centro al posto di Cester, che poi però
ha messo a terra la palla che ha chiuso il match). Gli attacchi dei lombardi hanno sbattuto contro Finazzi (7
muri). Monti ha cercato di cambiare
in corsa nel quarto set il sestetto,
inserendo Forni per Shumov e poi i
positivi Rauwerdink e Cetrullo, che
hanno forse alimentato il rammarico dello stesso tecnico per non
averli utilizzati nella prima parte.
ARBITRI: Sobrero e Braico
NOTE Spettatori 1300, incasso
4150 euro. Durata set: 29’, 28’, 26’;
totale: 83’. Vibo: b.s. 12, v. 4, m. 12,
s.l. 12, e. 24. Piacenza: b.s. 12, v. 3,
m. 6, s.l. 8, e. 22. Trofeo Gazzetta:
6 Coscione, 5 Anderson, 4 Barone,
3 Rivera, 2 Simeonov, 1 Holt
VIBO VALENTIA Vibo torna al successo ed elimina dalla corsa ai play
off Piacenza, al quarto ko consecutivo. Match molto più combattuto di
quanto dica il risultato finale. Come
un motore diesel Vibo carbura alla
distanza e va al cambio di campo
con un attacco vincente di Anderson (53% sottorete) che chiude al
terzo tentativo (25-23) il primo parziale. Nel secondo set l’equilibrio è
ancora più marcato. Lorenzetti inserisce Popp e sposta Ruiz opposto.
Piacenza annulla tre palle-set, ma
non può far nulla sul muro piazzato
da Anderson. Il match, in pratica,
termina qui perché il terzo e ultimo
parziale è una passeggiata per la
Callipo. Coscione (mvp del match) dirige le danze, Simeonov (ancora
una volta top-scorer) e Rivera piazzano i colpi di grazia mentre Barone
(70% in attacco, due muri e un ace)
completa l’opera che avvicina Vibo
ai play off.
Emanuele Spironello
Gianni Scarpace
Federico Pasquali
Antonello Menconi
Mimmo Famularo
Marco Fabbri
LUBE MACERATA: Conte 10, Podrascanin 10, Vermiglio 2, Savani 19, Stankovic 12, Van Walle 4;
Paparoni (L), Martino 9, Lampariello.
N.e: Marchiani, Vadeleux, Cacchiarelli. All. Berruto.
ACQUA PARADISO MONZA: Shumov 3, Travica 8, Molteni 7, Buti
15, Gavotto 15, Rooney 19, Exiga
(L), Rauwerdink 4, Forni, Cetrullo 2,
Krumins. N.e. Zito (L), Pesenti. All.
Monti.
ARBITRI: Castagna e Satanassi.
NOTE Spettatori 1600, incasso
5575 euro. Durata set: 26’, 27’, 28’,
28’; totale 109’ . Rpa: battute sbagliate 11, vincenti 5, muri 15, seconda
linea 5, errori 24. Acqua Paradiso:
b.s. 14, v. 7, m. 12, s.l. 4, e. 29.Trofeo Gazzetta: 6 Schwarz, 5 Dias, 4
Finazzi, 3 Buti, 2 Giovi, 1 Rooney.
ANDREOLI LATINA: Spairani 8,
Sottile 3, Vujevic 12, Kohut 9, Starovic 18, N. Kovacevic 17, Cortina
(L); Gitto 7, Giombini. N.e. Labardi
Nonne e Popelka. All. Medei.
ARBITRI: Santalippi e Pozzato.
FORLÌ Una Yoga generosa non basta contro un Latina sicuramente
più determinato e bisognoso di punti. L’Andreoli sigla tre punti salvezza
pesanti e lo fa con una prestazione
non priva di sbavature, forse a causa della tensione per la posta in palio. La Yoga spreca nel secondo set
(condotto 8-5 e poi 19-17) ma alla fine ha le note più liete da Falasca (4
muri) e Ainsworth (il migliore in attacco con il 62%), mentre l’Andreoli ha
in Starovic un costante punto di riferimento. Bene la distribuzione di Sottile, così come Nikola Kovacevic, partito in sordina ma finito alla grande
con un quarto set strepitoso (il suo
tabellino dice 17 punti con il 56% in
attacco). Da segnalare i 5 muri di
Spairani così come l’ottimo ingresso
del giovane Gitto. Soddisfatto Medei: «Siamo andati un po’ a corrente
alternata ma alla fine siamo riusciti a
fare i tre punti che servivano».
RISULTATI 24ª giornata
TREVISO-TRENTO
0-3
ROMA-MACERATA
3-2
CUNEO-VERONA
3-0
VIBO-PIACENZA
3-0
FORLI’-LATINA
1-3
MODENA-CASTELLANA
3-2
SAN GIUSTINO-MONZA
3-1
CLASSIFICA
SQUADRE PT G
TRENTO
67 24
CUNEO
59 24
MACERATA 47 24
MODENA 42 24
TREVISO 40 24
MONZA
38 24
VERONA
34 24
SAN GIUSTINO 32 24
VIBO
32 24
ROMA
29 24
LATINA
26 24
PIACENZA 26 24
CASTELLANA 22 24
FORLI’
10 24
V
23
20
15
17
13
12
11
11
10
9
8
8
8
3
P
1
4
9
7
11
12
13
13
14
15
16
16
16
21
SVSP
70 11
65 25
58 40
55 43
50 44
46 45
43 51
42 46
40 51
41 57
40 55
38 56
36 58
26 68
PROSSIMO TURNO
Domenica 27/3
MACERATA-TREVISO
PIACENZA-CUNEO
LATINA-ROMA
TRENTO-FORLI’ 31/3
VERONA-MODENA
MONZA-VIBO
CASTELLANA-SAN GIUSTINO
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
FONDO IL RITIRO
PODI FINALI
E’ la dodicesima volta di un’azzurra in Coppa
Finora l’Italia ha conquistato 3 Coppe del
Mondo (2 Di Centa, una Paruzzi), mentre
la Belmondo è quella che ha ottenuto più
podi e nel ’99 (*) chiuse in testa con la
norvegese Martinsen ma le fu negata la
Coppa per minor numero di vittorie.
STAGIONE ATLETA
POSIZIONE
1990-91
Stefania BELMONDO
1991-92
Stefania BELMONDO
2ª
2ª
1992-93
Stefania BELMONDO
3ª
1993-94
Manuela DI CENTA
1ª
1995-96
Manuela DI CENTA
1ª
1996-97
Stefania BELMONDO
2ª
1997-98
Stefania BELMONDO
3ª
1998-99
Stefania BELMONDO*
2ª
2001-02
Stefania BELMONDO
2ª
2002-03
Gabriella PARUZZI
3ª
2003-04
Gabriella PARUZZI
1ª
Il podio di Coppa del Mondo, da sinistra: Marit Bjoergen (Nor), 31 anni, Justyna Kowalczy (Pol), 28, tre Coppe, e Arianna Follis REUTERS
2010-11
Arianna FOLLIS
3ª
Follis ultime emozioni
«Ora vorrei un figlio»
sti, ma è inutile star lì a rimpiangere ciò che poteva essere, una volta il 4˚ posto per
un’italiana era come un oro. E’
stata dura per me soprattutto
confermarmi quando tutti volevano che ci riuscissi. Ma è
stato sempre gratificante, e mi
reputo fortunata perché non
capita a molte di raccogliere
ad ogni inverno podi e vittorie. Il momento più difficile è
quando non ci si riesce, e alle
nuove dico di non abbattersi
mai. Ripeto: il fondo italiano
non finisce qui, c’è la Longa, e
sono convinta che tra qualche
anno il ricambio generazionale avverrà positivamente».
E’ un addio o un arrivederci in pista? «Un arrivederci, ma se prendo
una decisione di solito non
cambio idea, ma lo sci continuerò a seguirlo, anzi continuerò a sciare, non taglierò i
ponti con l’ambiente, ma non
si può rimanere atleti per sempre, arriva il momento in cui
bisogna fermarsi, per me è questo». Arianna chiude coerentemente al massimo un po’ come
le altre compagne che hanno
scritto la storia azzurra: dalla
Di Centa alla Belmondo, che si
ritirò dopo l’oro olimpico e prima di un Mondiale in casa, alla Paruzzi dopo la sfera di cristallo del 2004. Poi quel podio
finale in Coppa, che dà il senso
di splendida continuità, è toccato a lei, ad Arianna, dietro le
più grandi e davanti alla superwoman del futuro, la vichinga Teresina Johaug dalle trecce d’oro e dalle frequenze pazzesche. La Follis ha già dato:
fatele una grande festa a Frassinoro. Arianna, auguri e figli...
Arianna chiude col miglior tempo e il podio finale di Coppa
«Smetto al top, ma il patto era questo. Tocca alle altre»
STEFANO ARCOBELLI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dDa Borlange a Falun, il libro
dei successi di Arianna Follis,
ultima grande del fondo azzurro, si chiude in Svezia. La prima volta successe in una notturna di metà settimana nel
2006, a sprint, la specialità della casa di questa mancata pasticciera di Gressoney finita a
ricamare sulla neve. L’ultima
volta è successo ieri, di domenica, in una 10 km a tecnica
libera con partenza a distacchi
per l’ultimo atto di Coppa del
Mondo: è di Arianna il miglior
tempo e dunque la vittoria, anche se al traguardo transiterà
1ª la norvegese Marit Bjoergen, 2ª la polacca Justyna
Kowalczyk e 3ª l’altra norvegese Therese Johaug.
Missione compiuta Arianna attraversa l’ultimo arrivo da 4ª
ma era tutto calcolato: l’obiettivo alla partenza era soprattutto trasformare quel terzo
posto finale di Coppa del Mondo — oltre al 2˚ posto in Coppa sprint dietro Petra Majdic,
pure lei ai saluti — da virtuale
Prima solo sprinter,
poi fondista sul podio
mondiale in classico
e a skating: «Bisogna
aver pazienza. Si
cresce, poi si vince»
a reale. Missione compiuta.
«Non ho preso la Johaug, ma i
giochi erano fatti» dirà contenta e serena come sempre in
questa stagione cominciata
con un chiodo fisso tenuto segreto fino alla vigilia dei Mondiali: «Comunque vada sapevo che sarebbe stata l’ultima
stagione. Poi nel corso della
stagione è stato un crescendo
di risultati». Con la gemma dell’argento mondiale ad Holmenkollen dietro la Bjoergen,
che le succederà nell’albo
d’oro due anni dopo Liberec.
Quel titolo iridato rappresenta
il culmine di una carriera costruita senza strappi, ma con
una pazienza e regolarità che è
di poche al mondo. Arianna infatti dopo aver vissuto il trauma della morte del fratello Leonardo, sepolto da una valanga
durante il trofeo Mezzalama di
scialpinismo, nel 2003 ha cominciato a darci sotto con lena,
stando dietro Paruzzi e Valbusa e trasformandosi progressivamente da sprinter a donna di
distanze, soprattutto nella
tecnica libera, come infatti
ha dimostrato con il bronzo
mondiale di Sapporo nella 10
km. «Ma le medaglie di staffetta nel 2005 e nel 2006 sono state egualmente belle, le altre ragazze sono state un riferimento per crescere e migliorare».
Ogni emozione sta al suo posto, dentro questa ragazza educata e discreta che in pista ha
conosciuto l’amore della vita,
Alessandro Biondini, nel frattempo diventato suo skiman.
Ora a questo marito Arianna
vorrebbe regalare un figlio: «Infatti, smetto per una scelta di
vita, non per altre ragioni. E so
bene che smettere quando si è
al top è dura. Però il patto era
questo, anche lui è soddisfatto
ed è più casalingo di me...».
Senza rimpianti Alla Follis manca solo la medaglia olimpica individuale, sfiorata a Vancouver: «Ce ne sono di quarti po-
BOXE Mondiale massimi Wbc
Klitschko spietato
Solis k.o. al 1˚ round
Odlanier Solis viene contato BOZZANI
COLONIA dOdlanier Solis ha guadagnato 1.3 milioni di euro di
borsa, sabato sera ad Amburgo,
ma è rimasto sul ring appena
tre minuti. Poi al tappeto, più
che pensare a Vitali Klitschko
che l’aveva stordito, s’è allarmato per la rottura dei legamenti
del crociato e del menisco destri. Un infortunio più da calciatore che da pugile. Insomma, è
finito proprio male il tentativo
del massimo cubano di provare
a mettere in difficoltà l’ucraino
iridato Wbc (il fratello Vladimir detiene altre 3 sigle e aspetta il britannico Haye tra giugno
Arianna
Follis vince
il Mondiale
nella sprint
a Liberec
2009
taccuino
SCI FONDO: I RISULTATI
Bravo Di Centa: 4˚
UOMINI. 15 km tl (partenza handi
cap): 1. Krogh (Nor) 37’06"3; 2. Magni
ficat (Fra) a 23"2; 3. Bauer (R.Cec) a
24"2; 4. Cologna (Svi) a 26"1; 5. Di Cen
ta a 29"6; 9. Moriggl a 41"5; 20. Clara
a 1’09"2; 26. Scola a 1’31"2; 39. Fra
snelli a 2’56"4; 41. Pellegrino a 3’29";
43. R.Pasini a 3’34£4.
Finali: 1. Northug (Nor) 37’49"6; 2.
Krogh (Nor) a 1’45"1; 3. Cologna (Svi) a
1’45"4; 4. Di Centa a 1’51"6; 15. Moriggl
a 3’16"; 25. Clara a 4’59"9; 31. Scola a
6’37"3; 40. Frasnelli a 8’54"3; 42. Pelle
grino a 10’47"4; 44. R.Pasini a 12’06"2.
Coppa del Mondo (finale): 1. Colo
gna (Svi) 1566; 2. Northug (Nor) 1236;
3. Rickardsson (Sve) 981; 4. Bauer
(R.Cec) 923; 15. Clara 446; 17. di Cen
ta 425; 24. Scola 283.
Coppa distance (fin.): 1. Cologna
706; 2. Rickardsson 568; 3. Bauer
553; 14. Clara 248.
DONNE. 10 km tl (part.handicap): 1.
Follis 27’30"1; 2. Jacobsen (Nor) a 7"6;
3. Johaug (Nor) a 24"1; 4. Bjoergen
(Nor) a 27"9; 38. Rupil a 2’33"9. Finali:
1. Bjoergen (Nor) 1h08’48"7; 2. Kowal
czyk (Pol) a 1’58"; 3. Johaug (Nor) a
2’30"4; 4. Follis a 2’33"3; 5. Jacobsen
(Nor) a 2’33"7; 38. Rupil a 8’06"4.
Coppa del Mondo (fin.): 1. Kowal
czyk (Pol) 2073; 2. Bjoergen (Nor)
1578; 3. Follis 1310; 4. Johaug (Nor)
1173; 5. Kalla (Sve) 1100; 6. Majdic
(Slo) 1087; 7. Longa 1051.
Coppa distance (fin.): 1. Kowalczyk
1039; 2. Bjoergen 775; 3. Johaug 671;
4. Longa 563; 5. Follis 518.
Coppa nazioni: 1. Norvegia 11.507; 2.
Svezia 7745; 3. Russia 6244; 4. Italia
6244 (2571/5 uomini + 3560/3 donne).
SCI ALPINO
Italia seconda
nel Team Event
LENZERHEIDE (Svi) L’Italia si è piaz
zata seconda nel parallelo a squa
dre che ha chiuso a Lenzerheide le
finali della coppa del Mondo 2010/11.
In finale è stata sconfitta dalla Ger
mania 3 1 grazie soprattutto a una
super Riesch, capace di battere sul
percorso sfavorevole Denise Kar
bon. L’unico punto azzurro della fina
le è stato conquistato da Cristian De
ville che ha battuto Dopfer. Gli azzur
ri sono arrivati alla gara decisiva su
perando prima la Svezia e quindi la
Svizzera, grazie alla Karbon e a Man
fred Moelgg. Percorso sfavorevole
si diceva perché i due tracciati, per
le pendenze dalla pista, non erano
simmetrici e su quello più lento solo
la Riesch (3 volte) e Janka sono stati
capaci di vincere. Terza si è piazza
ta l’Austria che nella finalina ha supe
rato 3 1 la Svizzera. Questa settima
na è riservata ai campionati naziona
li, quelli italiani si svolgono a Pila.
PALLANUOTO La Coppa Italia a Brescia
e luglio). Era arrivato in Germania imbattuto in 16 match, e invece l’imbattibilità resta solo
appannaggio del gigante Vitali,
che ha infilato la 42ª vittoria, la
39ª prima del limite.
Anche il pubblico era accorso
numeroso (19.000) e generoso
nell’arena di Colonia ma avrebbe voluto vedere un match all’altezza di un Mondiale dei
massimi: il cubano fuoriscito
(vive a Miami), 30 anni e 112
kg alla bilancia, è invece andato al tappeto al 1˚round su un
destro-sinistro doppiato di Vitaly che ha steso l’olimpionico
di Atene. «Non è stato facile per
me all’inizio» ha detto l’ucraino. «Sono cose che succedono,
avevo sempre vinto, e ho vissuto l’esperienza più strana da
quando combatto» ha detto affranto lo sfidante.
Recco, solito trionfo
«E’ per Mangiante»
La festa del Recco BORSARELLI
BRESCIA-PRO RECCO 7-9
(0-2, 2-2, 3-1, 2-4)
LAKE ISEO BRESCIA: Kacic, Rivetti,
C.Presciutti 1, Fresia, Buizza, R.Calcaterra 2, Mammarella 2, Nora, Binchi,
Elez 2, E.Caliogna, Franicevic, Dian, All.
Bovo.
FERLA PRO RECCO: Tempesti, F.Lapenna, Figari, Washburn, Giorgetti, Felugo 1, Di Costanzo, Figlioli 3 (1 rig.), Benedek, Zlokovic 1, A.Ivovic 1, N.Gitto 3, Pastorino. All. Porzio.
ARBITRI: Paoletti e Gomez.
NOTE: sup. num. Brescia 11 (3), Pro Recco 7 (3). Usc. 3 f. Binchi 3˚ t., N.Gitto 4˚ t.
Rigori sbagliati da A.Ivovic, Fresia (parati) e Benedek (palo). Spettatori 400.
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
BRESCIAd(d.t.) La Pro Recco si
conferma cannibale, batte Brescia e conquista la 6ª Coppa Italia consecutiva (la 7ª della sua
storia). «La dedichiamo a Mangiante», dice il tecnico Porzio.
Decisivo il rush finale: sul 5-5,
un break di 4-0 annienta i sogni
della squadra ospitante. Nella
finale per il 3˚ posto Camogli-Florentia 10-8. Premiati
Tempesti (miglior italiano del
torneo), Elez (straniero), Andrea Fondelli (under 20) e Tempestini (allenatore).
SETTEBELLO Un cambio nel gruppo
azzurro che domani sfida l’Olanda a Palermo: Pagani (Florentia) prende il posto di Avallone (Camogli) che in virtù del
doppio passaporto spera di giocare
con la Nazionale australiana, con cui
avrebbe maggiori possibilità.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
R
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
RUGBY: 0-26 A EDIMBURGO DOPO IL KO AL GALLES
SCHERMA: COPPA DEL MONDO A SQUADRE
Azzurre, che impresa
In Scozia la seconda
vittoria nel 6 Nazioni
Il fioretto maschile
vince anche a Bonn
Spadisti secondi
5 RIPRODUZ ONE RISERVATA
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dC’è un’Italia che ha chiuso
il Sei Nazioni con due successi. È quella femminile, che
dopo aver battuto in casa il
Galles 12-8, ieri a Edimburgo ha travolto la Scozia
0-26. Per le azzurre è il miglior risultato dall’ammissione al Torneo (2007). «È la
vittoria del movimento femminile» — ha detto la dirigente Maria Cristina Tonna.
Protagonista in campo Veronica Schiavon, apertura del
Riviera del Brenta e ieri
estremo, autrice di 11 punti
al piede — con calci anche
da 45 metri — e della terza e
ultima meta. «Siamo partite
contratte — racconta —, poi
abbiamo iniziato a far punti.
Nella ripresa loro avevano il
vento a favore: siamo state
brave a non cedere, nemmeno quando chiedevano mischia per sfondare».
Nonostante il campionato
italiano sia molto ridotto —
solo 10 le squadre iscritte
nel torneo a XV —, i risultati
arrivano, a costo di mille sacrifici. «Non siamo più solo
noi "vecchie" a reggere la
squadra — spiega ancora
Schiavon, in azzurro da un
decennio —: le più giovani
dIl fioretto maschile azzurro vince anche la prova di
Bonn (Ger). Andrea Baldini,
Andrea Cassarà, Valerio
Aspromonte e Giorgio Avola
hanno centrato il secondo
successo della stagione dopo
quello a La Coruna un mese
fa. Gli azzurri agli ottavi hanno piegato la Bielorussia
45-29, poi nei quarti hanno
avuto la meglio sugli Usa
(45-36). Doppio ostacolo
asiatico per il titolo: battuto
in semifinale il Giappone
(45-39), poi la Sud Corea in
finale (45-41) per un risultato che conferma il n. 2 del
ranking mondiale.
GOLF/1: US PGA
Veronica Schiavon, 29 anni RESINI
stanno crescendo. Io spero
di andare avanti. Noi tutte
per mangiare dobbiamo lavorare, io ho la fortuna di
farlo con mia sorella Valentina (mediano di mischia,
ndr) che ha rinunciato alla
Nazionale perché io potessi
continuare». Titolo all’Inghilterra, col Grande Slam.
Spada e sciabola Bravi anche
i giovani azzurri della spada
(Matthew Trager, Luca Ferraris, Enrico Garozzo), guidati
dall’esperto Alfredo Rota. A
Parigi hanno ceduto solo alla
Sud Corea in finale (45-39)
dopo i successi su Svezia
(45-28), Ucraina (45-37),
Francia (44-43) e Norvegia
(45-41). Quarto posto invece
per gli sciabolatori a Mosca.
Ancora privi di Aldo Montano (distorsione caviglia destra), Tarantino, Pastore, Samele e Occhiuzzi sono stati
si.ba.
Scozia-Italia 0-26 (0-16). Marcatrici: p.t. 19’, 30’ e 33’ c.p. Schiavon,
39’ m. Este tr. Schiavon; s.t. 2’ m.
Furlan, 33’ m. Schiavon.
Altri risultati: Irlanda-Inghilterra
0-31; Francia-Galles 15-0. Classifica: Inghilterra 10; Francia 8; Irlanda, Galles e Italia 4; Scozia 0.
GOLF/2: DONNAFUGATA
IPPICA: DOPO L’INFERNO
Manassero 20˚
a Tampa Bay
Piove: slitta
il Sicilian Open
Tre birdie nelle prime tre buche, a riscattare il 72 di sabato,
poi il 17enne Matteo Manassero (foto Reuters) è andato troppo su e giù (5 boogey e 6 birdie)
e ha chiuso con 70 colpi di giornata e un totale di 278 (68 68
72 70) a -6 nel Transition di
Tampa Bay del Pga Tour (par
71, 5.5 milioni di dollari, prima
moneta 990.000). Finisce 20˚,
e rimanda al Palmer Invitational la speranza di entrare nei
primi 50 al mondo e andare al
Masters di Augusta. Torneo a
Gary Woodland (Usa) con -15
(67 68 67 67), sul connazionale Simpson a -14 (67 67 67 69).
RAGUSA (f.co.) Va ai tempi
supplementari il Sicilian Open
dell’European Tour (un milione di dollari, prima moneta
166.660). Il maltempo, soprattutto i pericolosissimi fulmini,
sul Parkland del Donnafugata
Resort hanno causato lo stop
di circa due ore del gioco che
ha impedito così ai primi in
classifica, partiti per ultimi, di
completare il quarto giro. Proseguirà quindi questa mattina
(diretta Sky Sport 3 dalle 10)
il testa a testa tra il francese
Raphael Jacquelin a -11 e l’inglese Anthony Wall a -10, che
si sono fermati per oscurità dopo aver completato la buca 12.
Migliore degli italiani Lorenzo
Gagli, con - 5 (179 colpi totali)
che, se manterrà il piazzamento tra i primi dieci, potrà partecipare da giovedì all’Open de
Andalucia a Malaga. Bene anche Marco Crespi, che ha chiuso a -4 (280) in 12ª posizione.
ATLETICA
Coppa lanci invernali
Italia maschile terza
SOFIA — L’Italia maschile senior chiude 3ª
la Coppa Europa invernale di lanci: ieri
68.58 di Silvia Salis nel martello (6ª). Con
84.47, Zigismunds Sirmais (Let) firma il record del mondo jr del giavellotto (prec.
83.87; A. Torkildsen, Nor; 2001). Uomini.
Peso: 1. Alic (Ser) 20,21; 16. Di Maggio
17.16. Sr. Giavellotto: 1. Sirmais (Let)
84.47; 2. Pyatnytsya (Ucr) 81.96; 8. Gottardo 73.86. Squadre: 1. Russia 4353; 2.
Ucraina 4343; 3. Italia 4069. U. 23. Giavellotto: 1. Avan (Tur) 80.19; 11. Tamberi
63.25. Peso: 1. Bakhar (Bie) 18.29; 5. Secci 17.77. Squadre: 1. Ucraina 4201; 5. Italia
3645. Donne. Sr. Disco: 1. Korotkova (Rus)
60.20; 10. Bordignon 53.19. Martello: 1. Lysenko (Rus) 73.70; 2. Heidler (Ger) 72.71;
6. Salis 68.58; 14. Palmieri 63.04. Squadre: 1. Germania 4142; 2. Russia 4079; 5.
Italia 3902. U. 23. Disco: 1. Strokova (Rus)
55.56. Martello: 1. Perie (Rom) 67.38.
Squadre: 1. Ungheria 3838.
MEZZE VELOCI (d.m.) Grandi risultati alla
mezza di Lisbona, con l’eritreo Tadese,
con 58’30", a 7" dal proprio record del
mondo (14’01" al 5˚ km, 27’42" al 10˚) e a
New York con Mo Farah (1h00’23"). A Lisbona. Uomini: 1. Tadese (Eri) 58’30"; 2.
Nzau Mwangangi (Ken) 1h00’30"; 3. S.
Sang (Ken) 1h00’38". Donne: 1. Kebede
(Eti) 1h08’28”; 2. Felix (Por) 1h08’33"; 3. Momanyi (Ken) 1h08’41". A New York. Uomini:
1. Farah (Gb) 1h00’23"; 2. Gebremariam
(Eti) 1h00’25"; 3. Rupp 1h00’30"; 15. Keflezighi 1h02’24". Donne: 1. C. Rotich (Ken)
1h08’52"; 2. E. Kiplagat (Ken) 1h08’55"; 3.
Goucher 1h08’58".
Valerio Aspromonte, 24 anni BIZZI
sconfitti dalla Germania in semifinale e poi dalla Bielorussia (45-40) nella finalina.
Risultati Fioretto uomini a squadre.
Finale: Italia b. Sud Corea 45-41; 3˚
posto: Germania b. Giappone 45-40;
semifinali: Sud Corea b. Germania
34-33; Italia b. Giappone 45-39.
Spada uomini a squadre. Finale: Sud
Corea b. Italia 45-39; 3˚ posto: Russia b. Norvegia 45-37; semifinali: Sud
Corea b. Russia 42-37; Italia b. Norvegia 45-41.
Sciabola maschile a squadre. Finale:
Russia b. Germania 40-28; 3˚ posto:
Bielorussia b. Italia 45-40; semifinali:
Germania b. Italia 45-44; Russia b.
Bielorussia 45-32.
BIATHLON
Coppa a Boe e Makarainen
OSLO Chiusa la Coppa del Mondo di biathlon a Holmenkollen. Trionfo finale per
Boe (Nor) e Kaisa Makarainen (Fin). Donne,
12.5 km: 1. Domracheva (Bie) 36’13"0 (3); 2.
B. Titovets (Rus) a 16" (1); 3. Zaitseva (Rus)
a 25" (1); 18. Ponza a 2’30"2 (2). Coppa: 1.
Makarainen (Fin) 1005; 2. Henkel (Ger)
972; 23. Ponza 385. Uomini, 15 km: 1. Svendsen (Nor) 39’07"6 (2); 2. Ustyugov (Rus) a
4/10 (1); 3. Bjoerndalen (Nor) a 10" (1); 19.
Hofer a 1’56"1 (5): 27. De Lorenzi a 3’38"3
(6). Coppa: 1. Boe (Nor) 1110; 2. Svendsen
(Nor) 1105; 10. Bjoerndalen (Nor) 586; 12.
Hofer 570; 22. De Lorenzi 384.
BOXE
CASA GAZZETTA
In Giappone si corre Oggi le prime
e Rispoli va forte
«patenti» etiche
Il terremoto e lo tsunami prima, l’allarme nucleare poi. Neanche questo ferma in Giappone l’attività ippica, almeno nella parte a ovest di Tokio. Dopo
la chiusura di Nakayama, i convegni sono stati spostati a Kokura e ad Hanshin, dove nel
weekend era impegnato anche il nostro fantino Umberto
Rispoli (foto DE NARDIN) , rimasto nel Paese del Sol Levante malgrado tutto quello che è
successo. Ieri Rispoli è riuscito
anche a vincere due corse in otto ingaggi (due i piazzamenti), portando le sue vittorie da
inizio stagione a quota 25.
Oggi alle 10.30 in sala Montanelli, la Gazzetta dello Sport
ospita il convegno «Leali nello
sport, leali nella vita» nel quale
sarà presentato il progetto «La
certificazione etica: una nuova
cultura nello sport». Nell’occasione saranno consegnati i primi attestati alle sei società che
si sono sottoposte all’analisi
dell’Istituto di Certificazione
Etica nello Sport e hanno concluso il percorso. ½ primi club
certificati eticamente sono la
sezione dilettanti e quella professionisti della Reyrer Venezia, la sezione pesistica e quella di ginnastica ritmica della Polisportiva Bentegodi Verona, il
Petrarca Scherma di Padova e
l’Hockey Thiene. L’idea è nata
in Veneto alla fine del 2004, all’inizio del 2007 è partito il progetto vero e proprio che dopo 4
anni di studi e test da oggi, con
le priome certificazioni, comincia a camminare da solo.
MONDIALI (r.g.) A Dublino (Irl) il cubano
Guillermo Rigondeaux (8) ha difeso la cintura Wba ad interim supergallo, spedendo
il locale Casey (11-1), ko al primo round. A
Puebla (Mes) l’imbattuto Roman Gonzales
(Nic, 28) mantiene i minimosca Wba battendo ai punti Vargas (Mes. 29-8-1). A
Montreal (Can) Lucian Bute (29) titolare supermedi Ibf, ha costretto Magee (Irl,
34-5-1) alla resa al 10˚.
FOOTBALL
IFL (m.l.) Ieri nel Kick off classic di Ifl, Panthers Parma-Elephants Catania 51-54.
GHIACCIO
SHORT TRACK L’Italdonne vince la finale
B (successi di Arianna Fontana nei 500,
nei 1000 e nei 3000 e di Martina Valcepina
nei 500) e chiude i Mondiali a squadre quinta (anche Maffei, Viviani e Arianna Valcepina). Uomini: 1. Sud Corea 35; 2. Cina 34; 3.
Usa 29. Donne: 1. Sud Corea 38; 2. Cina 35;
3. Canada 28; 5. Italia.
GINNASTICA
PAVIA
3
1
OGGI QUINTÉ A ROMA A Tordivalle (inizio
alle 15.30) scegliamo Nevada New (20), Nisida Grif (15), Nu Bleu (19), Napoli Rab (17),
Ninni Rod (5) e Non Plus Sm (18).
SECONDA TRIS A Pisa (1ª corsa, ore 14)
indichiamo Parfum d’Ete (2), Il Grande Luigi (10), Shutterfly (1), Nalse (5), Norpjet (17)
e Roverella (9).
SI CORRE ANCHE Milano (t. 14.25), Foggia (14.55) e Palermo (15.25).
NUOTO
DOPPIO LOCHTE (al.f.) A Fort Lauderdale
(Usa, 50 m). Uomini: 200 sl Vanderkaay
1'52”30, 44. Barelli 2'01”59; 100 do/100 fa
Lochte 55”24/53”99; 100 ra Polyakov
(Kaz) 1'01”99, 4. Lochte 1'05”24. Donne:
200 sl/20 mx McKnight (16) 2'03”61 (b. Spagnolo 2'05”06)/2'18”74.
IZOTOV SPRINT (al.f.) A San Pietroburgo
(Rus, 50 m). Uomini: 50 sl Izotov 22"81, Lagunov 22"92; 200 do Vyatchanin 2'01"83.
Donne: 200 ra Gueraskina ('90) 2'29"20;
200 mx Popova ('91) 2'14"63, Andreeva
('93) 2'14"71.
PALLAVOLO
A-2 DONNE (m.l.) La 21a: Chieri–Matera
2-3 (25-22, 21-25, 25-16, 25-27, 13-15);
Parma-Crema 3-1 (25-11, 20-25, 25-16,
25-19); S.Croce-Giaveno 3-1 (26-24,
21-25, 25-14, 25-21); Busnago-Pontecagnano 1-3 (19-25, 25-22, 19-25, 20-25);
San Vito-Forlì 3-1 (25-17, 29-27, 22-25,
25-13); Verona-Loreto 1-3 (13-25, 25-22,
23-25, 15-25). Classifica: Parma 62; Chieri
49; Pomezia 40; Loreto, Pontecagnano
39; Matera 32; San Vito 29; Santa Croce
28; Crema 26; Giaveno 25; Busnago 21; Soverato 20; Verona 18; Forlì 13.
RUGBY
Eccellenza: Rovigo primo
Rovigo espugna Prato e torna in testa.
Prato-Rovigo 6-13 (0-10). Marcatori: p.t. 2’
c.p. Bustos (R), 37’ m. Mahoney tr. Bustos
(R); s.t. 8’ c.p. Wakarua (P), 9’ c.p. Bustos
(R), 42’ c.p. Wakarua (P). Punti: Prato 1,
Rovigo 4. (ri.te.)
Padova-L’Aquila 38-6 (p.t. 6-6). Marcatori:
p.t. 3’ c.p. Paolucci (A), 15’ e 19’ c.p. Mercier (P), 29’ c.p. Paolucci (L); s.t. 8’ m.
Spragg tr. Mercier (P), 16’ m. Travagli (P),
17’ m. Mercier (P), 28’ m. Palmer (P), 36’ m.
Tveraga (P), 46' m. Acuna (P). Punti: Padova 5, L’Aquila 0. (f.f.)
Roma–Lazio 25-3 (15-3). Marcatori: 9’ c.p.
Rodriguez (R), 23’ m. tecnica tr. Rodriguez
(R), 27’ c.p. Law (L), 43’ m. Saccardo (R);
s.t. 8’ m. Damiani (R), 35’ m. D’Apice (R).
Punti: Roma 5, Lazio 0. (g.l.g.)
GranDucato Pr-Mogliano 21-9 (9-9). Marcatori: p.t. 6’ c.p. Fadalti (M), 11’, 20’ e 24’ c.p.
Jones (G), 28’ e 42’ c.p. Fadalti (M); s.t. 2’
m. Gerber tr. Jones (G), 7’ m. Castagnoli
(G). Punti: GranD. 4, Mogliano 0.
Venezia-Crociati Pr 20-41 (6-24). Marcatori: p.t. 7’ drop Canale (V), 10’ m. Koloofai tr.
Anversa (C), 19’ c.p. Anversa (C), 24’ m.
Fa’atau tr. Anversa (C), 27’ m. Ireland tr.
Anversa (C), 37’ c.p. Canale (V); s.t. 2’ c.p.
Anversa (C), 6’ m. Codo tr. Canale (V), 15’
m. Campagnaro tr. Canale (V), 27’ m.
Fa’atau tr. Anversa (C), 32’ m. Woodman
tr. Anversa (C). Punti: Venezia 0, Crociati
5. (al.t.). Class.: Rovigo 44; Prato 42; Padova 41; Crociati 38; GranDucato 34; Roma
32; Mogliano 19; Lazio 18; L’Aquila 10; Venezia 0.
VARIE
Nella gara di Coppa del Mondo di Parigi,
terzo posto agli anelli per Matteo Morandi
(15.600); Vanessa Ferrari quarta nel corpo libero (12.700). Uomini. Corpo libero: 1.
Gonzalez Sepulveda (Cile) 15.466. Cavallo
con maniglie: 1. Smith (Gb) 15.700. Anelli: 1.
Chen (Cina) 15.933; 3. Morandi 15.600; 3.
Pluzhnikov (Rus) 15.600. Volteggio: 1. Gonzalez Sepulveda 16.099. Parallele pari: 1.
Petkovsek (Slo) 15.800. Sbarra: Zonderland (Ola). Donne. Volteggio: 1. Mustafina
(Rus) 14.933. Parallele asimm.: 1. Mustafina 15.733. Trave: 1. Mustafina 14.866. Cor-
MILANO — (m.l.) Sabato all’Arena, assemblea dell'Amova (Associazione medaglie
d’oro al valore atletico). Presenti Edoardo
Mangiarotti (presidente onorario), Michele Maffei, Luigi Carpaneda, Antonio Rossi
e il segretario generale Coni, Raffaele Pagnozzi coi presidenti del Coni Lombardia
Marzorati e del Coni milanese Grassia. Riconoscimenti a Micol Cristini (pattinaggio
figura), Tommaso Dotti (short track), Giorgia Gregorio (sci nautico-wakeboard), Giacomo Tortu e Roberta Molardi (atletica).
Per il 50˚ anniversario premiati Bertolini,
Civolani, Guidotti, Mattarelli e Rigoni. Premio speciale al presidente dell'Inter Massimo Moratti.
A-2 UOMINI
NOVARA
3
PERUGIA
CONEGLIANO
0
PIACENZA
3
1
BUSTO ARSIZIO
MODENA
3
2
(25-16, 23-25, 25-16, 25-19)
(25-19, 25-19, 25-23)
(25-22, 25-21, 23-25, 25-22)
(25-17, 13-25, 22-25, 25-17, 15-12)
NORDA FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Vasileva 16, Arrighetti 12, Ortolani 2, Piccinini 18, Nucu 17, Lo Bianco 1, Merlo (L),
Bosetti 8, Zambelli, Signorile, Carrara. N.e.
Fanzini. All. Mazzanti.
AYSTEL NOVARA: Barun 16, Horvath 12,
Paolini 3, Bechis 1, Barcellini 8, Veljkovic
6; Sansonna (L), Folie 8. Nesovic, Lombardo.
N.e. Camera, Zardo. All. Caprara.
DESPAR PERUGIA: Callegaro 4, Angeloni
15, Paraja 13, Lukovic 15, Quaranta 18,
Leggeri 9; Arcangeli (L), Ihnatsiuk, Rinieri.
N.e. Sacco, Fartade, Tomassi. All Terzic.
RISO SCOTTI PAVIA: Maiko 13, Frigo 6,
Brown 10, Uceda 11, Bal 6, Corna 2, Mastrilli (L), Biccheri 2, Spinato, Fiori. Non entrata: Fronza. All. Milano.
SPES CONEGLIANO: Dirickx 2, Serafin,
Marinkovic 3, Turlea 15, Fiorin 4, Gioli 10;
Rossetto (L), Rabadzhieva 9, Benazzi. N.e.
Sangiuliano, Tonon, Martinuzzo, Nikolova,
Crozzolin. All. Nesic.
REBECCHI NORDMECCANICA PIACENZA:
Scarabelli 6, Dall’Ora 7, Brussa 16, Tirozzi 11, Nicolini 13, Dall’Igna 1; Mazzocchi (L),
Beier 6, Kajalina 1, Tanturli. N.e. Catena. All.
Chiapafreddo.
YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Meijners 15,
Campanari 6, Havlickova 23, Marcon 10,
Crisanti 2, Serena 5; Carocci (L). Spirito,
Valeriano 5, Bauer 7, Havelkova 5. N.e: Kim.
All. Parisi.
ARBITRI: Venturi e Simbari.
ARBITRI: Gini e Genna.
NOTE Spett. 2.004, incasso 14.720 euro. Durata set: 22’, 26’, 25’, 25’, totale 98’. Foppapedretti: b.s. 13, v. 3, m. 12, s.l. 11, e. 26. Pavia:
b.s. 12, v. 3, m. 7, s.l. 6, e. 25. Trofeo Gazzetta: 6 Nucu, 5 Lo Bianco, 4 Piccinini, 3.
Bosetti, 2 Maiko, 1 Arrighetti.
BERGAMO (i.ser.) Contro il fanalino di coda
Pavia, la Foppa, con la regia di Lo Bianco e i
colpi di un’ottima Nucu, sorvola il match dall’alto di una superiorità evidentissima.
IPPICA
Assemblea Amova
Coppa del Mondo a Parigi
Morandi terzo negli anelli
PALLAVOLO A-1 DONNE
BERGAMO
po libero: 1. Izbasa (Rom) 14.833; 4. Ferrari 12.700.
16
a
GIORNATA
CLASSIFICA
SQUADRE
PT V P SV SP
Bergamo
36 12 4 41
Villa Cortese
34 12 4 39 24
Pesaro
32 10 5 37 20
Novara
32 10 6 37 23
21
LIU-JO MODENA: Bacchi 12, Paggi 7, Matuszkova 26, Paternio 15, Eric 11, Fernandinha 4; Paris (L); Guatelli, Devetag, Secolo.
N.e. Rosangela. All. Cuccarini.
Busto Arsizio 31
10 6 36 26
Urbino
25
9 6 33 27
Conegliano
25
9 7 30 31
ARBITRI: Falzoni e Longo
ARBITRI: Frapiccini, Bartoloni
Castellana
18
6 10 26 37
NOTE Spettatori 1800. D.s.: 26’, 26’, 30’. tot.:
82’. Asystel: b.s. 5, v. 1, m. 8, e. 10. Spes: b.s.
5, v. 0, m. 8, e. 13. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Horvath, 4 Sansonna, 3 Folie, 2 Turlea,
1 Rabadzhieva.
NOTE Spettatori 500. Durata set: 28’, 26’,
28’, 26’; tot. 108’ Despar: b.s. 8, v. 3, m. 8, s.l.
4, e. 19. Rebecchi: b.s. 3, v. 2, m. 4, s.l. 2, e.
19. Trofeo Gazzetta: 6 Quaranta, 5 Angeloni, 4 Brussa, 3 Lukovic, 2 Paraja, 1 Arcangeli.
NOTE Spett. 3350. D.s. 27’, 24’, 32’, 27’, 21’;
tot 131’. Yamamay: b.s. 8, v. 4, m. 11, s.l. 4, e.
19. Liu-Jo: b.s. 9, v. 5, m. 10, s.l. 2, er. 22. T.G.
6 Valeriano, 5 Bauer, 4 Matuszkova, 3 Partenio, 2 Havlickova, 1 Serena.
Modena
16
5 11 24 37
Perugia
16
5 11 22 38
Piacenza
15
6 10 25 37
NOVARA (a.cri.) Torna a vincere Novara,
che regola in tre set un Conegliano in confusione. Non basta il ritorno di Turlea alla squadra di Nesic, mai in partita contro un'Asystel
che ritrova la miglior Barun (52% in attacco).
PERUGIA (an.me.) Netto il divario, con le piacentine incapaci di reagire alle accelerazioni
delle perugine, trascinate da Quaranta e Angeloni. Per la Rebecchi solo un’impennata nel
terzo set, con una grande Brussa.
BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) La Matuszkova,
mette paura all'acciaccata Yamamay che,
con Havlickova e Meijners costrette a uscire
per infortunio, trova in Valeriano e Bauer la
chiave per la decima vittoria in campionato.
Pavia
5
1
15 17 46
(f.c.) Padova (2400 spettatori, tra cui Silvano
Prandi e il c.t. giapponese Ueta) batte Perugia e si
riporta a +2 da Ravenna che solo al tie-break ha
avuto ragione di Isernia.
Per la promozione diretta, decisivo lo scontro
diretto fra una settimana a Padova: se i veneti
vinceranno con qualsiasi punteggio, saranno in
A-1. Si conoscono tutte le squadre ammesse ai
playoff (una fra Padova e Ravenna, S. Croce, Città
di Castello, Genova, Segrate, Loreto, Reggio
Emilia, Sora, Milano e Isernia).
Così la 28a: Di Castello-Sora 3-0 (26-24, 25-12,
25-23), Padova - Perugia 3-0 (25-19, 26-24,
25-19); Segrate -Loreto 3-0 (25-20, 25-20, 28-26);
Genova-Club Italia Roma 3-0 (25-14, 25-15,
25-20); Milano-Gela 3-0 (25-17, 25-21, 25-21);
Pineto-Mantova 2-3 (25-19, 25-23, 16-25, 25-27,
13-15); Ravenna-Isernia 3-2 (25-15, 30-32, 24-26,
25-18, 15-12); Reggio Emilia-Santa Croce 1-3
(sabato). Classifica: Padova 71; Ravenna 69; Città
di Castello, Santa Croce 52; Genova 50; Segrate
49; Loreto 44; Reggio Emilia 43; Sora, Milano 42;
Isernia 40; Gela 32; Mantova 29; Perugia 27;
Pineto 21; Club Italia 9.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
ALTRI MONDI L’OPERAZIONE «ODISSEA ALL’ALBA»
IL FATTO DEL GIORNO
5 DOMANDE 5 RISPOSTE
La guerra
Bisogna credere
al cessate il fuoco
del rais libico?
Gheddafi sembra già alle strette. Tripoli sotto il
fuoco della coalizione. In azione anche sei nostri
caccia. Bloccato un rimorchiatore italiano
GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Sabato notte gli americani hanno sparato 110 tomahawk contro le forze armate libiche. Sarebbero stati colpiti (la fonte è il
Pentagono) numerosi carri armati. Altri obiettivi raggiunti:
un aeroporto vicino a Tripoli e
riservato in genere ai vip del regime; una base aerea che sarebbe stata bersagliata da 40 bombe lanciate dagli Stealth; un altro aeroporto vicino Misurata;
raid intorno a Bengasi avrebbero polverizzato decine di mezzi
del Colonnello; 19 caccia Usa
hanno tenuto a bada l’area di
Tripoli e quella di Bengasi; la
contraerea libica sarebbe stata
messa fuori uso. Alle 21 di ieri
(le 20 italiane), l’esercito di
Gheddafi ha ordinato il cessate
il fuoco. Intanto un rimorchiatore italiano con 8 connazionali a
bordo è stato bloccato a Tripoli:
il ministro degli Esteri Frattini
non esclude un sequestro.
1Vittime civili?
Gheddafi dice di sì: 64 morti e
150 feriti. Gli Alleati dicono di
no: neanche una vittima tra i
cittadini comuni. Invece Gheddafi, nella battaglia di Bengasi
dell’altro giorno, avrebbe am-
8000
i morti nella rivolta
contro Gheddafi
«Dall’inizio della rivolta contro
il regime i nostri martiri sono
stati più di 8 mila», ha detto
ieri ad Al Jazeera Abdel Hafiz,
portavoce degli insorti libici
mazzato 94 persone. La marcia contro questa città sarebbe
adesso ferma, mentre ieri si sarebbe ancora combattuto a Misurata, dove infatti gli occidentali intenderebbero compiere
altre incursioni per scoraggiare definitivamente il Colonnello. Il quale tuttavia non appare
minimamente spaventato. Ha
distribuito armi ai civili (un milione di fucili, dice) e fatto sapere che i libici sono pronti a
mettersi intorno alla sua casa
per far da scudo umano alle incursioni nemiche.
2
Prima o poi si arrenderà, no?
Monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico a Tripoli, ha detto all’Ansa
di no. Ieri il rais ha anche pro-
nunciato un discorso in tv, molto violento. «La nostra terra sarà un inferno per voi... Tutto il
mondo vede che è in corso una
crociata contro il mondo islamico e la Libia in particolare...
Vi sconfiggeremo, non potete
nascondervi dietro i missili e
dietro le vostre navi... Tutto il
popolo libico è in armi... Siamo pronti a una guerra lunga e
voi non ne avete la capacità...
Voi volete il petrolio, ma la nostra terra ci è stata da Dio e
non ve la lasceremo prendere... Abbiamo subito dei raid e
questi sono metodi terroristici,
se si combatte si combatte sul
terreno con una battaglia e
non con gli attacchi di questo
tipo... I Paesi cristiani sono dei
criminali... Italia, sei una traditrice... Noi vinceremo contro il
partito di Satana col permesso
di Allah...». Questi richiami all’Islam e ad Allah suonano come un appello agli altri Paesi
della regione. Gheddafi però è
stato sempre un dittatore piuttosto laico. Ieri ai sette Paesi
che formano la coalizione internazionale (Usa, Gran Bretagna, Francia, Canada, Italia,
Spagna, Danimarca) si è aggiunto anche il Qatar, primo
Paese musulmano. Un’adesione politicamente significativa.
Doha ha mandato quattro aerei, che hanno già sorvolato i
cieli libici.
3
Perché non lo ammazzano direttamente e non se ne parla
più?
Bombardare la residenza di
Bal-al-Azizya significa fare un
migliaio di morti civili. L’operazione Odyssey Dawn («Odissea all’alba») si presenta invece come «umanitaria», anche
se ieri sera colonne di fumo si
sono levate dalla zona dove si
trova il bunker del rais. Vertici
militari americani hanno ieri
precisato che il loro obiettivo
non è «necessariamente» cacciare Gheddafi. Una dichiarazione ricca di contenuto diplomatico. Gli otto Paesi impegnati nella guerra non hanno la solidarietà completa del resto
del mondo. La Lega araba ha
protestato per i raid, dicendo
che non con questa intenzione
avevano autorizzato la no-fly
zone. I cinesi e gli indiani hanno espresso «rammarico».
Idem, di nuovo, i russi. C’è una
dichiarazione talebana che invita i libici a resistere, una dura presa di posizione iraniana
e un attacco a Barack Obama
di Chavez, il presidente del Venezuela. L’Unione africana ha
chiesto lo stop immediato di
tutte le ostilità. Gli inglesi auspicano che il comando delle
operazioni passi al più presto
alla Nato.
Il funerale di uno dei libici uccisi nei raid di sabato notte a Tripoli EPA
NOTIZIE TASCABILI
DOPO LA CADUTA DI MUBARAK
Egitto, al referendum vince il «sì»
A fine 2011 si faranno le elezioni
L’Egitto andrà al voto. Il referendum di ieri sugli emendamenti alla vecchia Costituzione è
stato vinto dai «sì» (il 77%): le elezioni parlamentari potrebbero tenersi a settembre, come
stabilito dal Consiglio Supremo delle Forze Armate, che ha preso il potere dopo Mubarak; successivamente si svolgeranno le presidenziali.
L’INDAGINE: «LA COLPA È DELLA CRISI»
L’Italia è il Paese dei bamboccioni
Un 30enne su due vive coi genitori
In Italia quasi la metà degli uomini tra i 25 e i
34 anni (47,7%: la media dell’Ue è 32%) abita
con i genitori; un po’ meglio va con le donne, per
le quali la quota scende al 32,7%. Il dato è stato
rilevato dall’Istituto per lo sviluppo e la formazione professionale dei lavoratori: colpa della
crisi, cioè della difficoltà a trovare lavoro e casa.
OMICIDIO IN PROVINCIA DI PIACENZA: IN CELLA UN VICINO DI CASA DI 42 ANNI
Violenta 91enne e la getta dal 3˚ piano: arrestato
Era in un canale, spogliata e con la testa fracassata. Così è stata ritrovata ieri mattina Stella Paroni, 91enne di Castelvetro Piacentino (Piacenza): la donna sarebbe stata uccisa da un vicino di
casa, Giovanni Badalotti, 42 anni, pregiudicato,
al termine di una violenta lite ispirata da un movente sessuale. L’uomo, arrestato, secondo le
prime indagini sarebbe salito dal secondo al terzo piano dell’abitazione popolare dove vivevano
i due, ed è riuscito a entrare nella casa della vittima. Qui l’ha violentata o ha soltanto tentato lo
stupro: c’è stato un bisticcio, al termine del quale la donna è stata gettata dalla finestra, morendo sul colpo. Una volta uccisa, la Paroni è stata
trasportata sino a un canale (dentro una carriola), dove è stata abbandonata (nella foto Ansa).
Un altro particolare macabro: l’omicida, una volta ritrovato il corpo, si è mischiato ai curiosi che
volevano sapere. Ma poi è stato scoperto.
I DEPUTATI DI FLI SONO DI NUOVO 29
Muro lascia il Pdl e va con Fini
«Io deluso, c’è troppo nordismo»
Nuovo ingresso nel gruppo di Futuro e Libertà
alla Camera: arriva Luigi Muro, che lascia il
Pdl. Il passaggio, causato da «una grandissima
delusione e troppo nordismo», è stato annunciato nella prima assemblea nazionale del partito,
ieri a Roma. Fini ha di nuovo 29 deputati, anche se la Cosenza dovrebbe ritornare nel Pdl.
IN PROVINCIA DI POTENZA E A PORDENONE
Bimbo di 10 anni e bambina di 3
muoiono dopo due gravi cadute
Morti per un gioco un bimbo di 10 anni a Venosa (Potenza) e una bimba di 3 a Pordenone. Il
primo sabato era caduto mentre giocava su
un’impalcatura alta 3 metri in un cantiere a Venosa, ma in ospedale non sono riusciti a salvarlo; l’altra si è affacciata da una finestra ed è precipitata dal quinto piano di un condominio.
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Alcuni mezzi del regime
esplodono sotto i missili
della coalizione vicino
a Bengasi REUTERS
IN GIAPPONE
Miglioramenti
a Fukushima:
ma la centrale
non riaprirà più
R
s TUTTA SALUTE
RADCLIFFE
COMPRA
CASA
di MABEL BOCCHI
S
Il traghetto fermo nel molo di Lampedusa, difeso dalla polizia ANSA
LA RIVOLTA SULL’ISOLA OLTRE 4000 IMMIGRATI
Lampedusa nel caos:
«No alla tendopoli»
E il traghetto va via
4
L’Italia?
Ha messo a disposizione le sette basi e otto aerei (quattro
Tornado e quattro F16): ieri sera sei di essi sono già decollati
per missioni sulla Libia dalla
base di Trapani Birgi. Il ministro degli Esteri Frattini ha
spiegato che l’Italia vuole avere un ruolo non marginale nell’assetto successivo della Libia.
5
I libici possono attaccarci?
L’aeroporto di Trapani è stato
chiuso al traffico civile. La portaerei Garibaldi, il cacciatorpediniere Andrea Doria e la fregata Euro navigano nel Canale di
Sicilia con intenzioni difensive. L’aeroporto di Fiumicino è
stato messo in allarme. Non si
sa se Gheddafi sia dotato di armi chimiche. Secondo gli americani avrebbe dieci tonnellate
di gas mostarda, ma senza le
munizioni che servono all’innesco. In realtà nessuno sa come
stanno veramente le cose. Si
ha molta paura di qualche gesto isolato, tipo il libico che
due anni fa tentò di farsi saltare in aria davanti alla caserma
Santa Barbara di Milano. I gesti isolati sono praticamente
impossibili da prevenire.
La popolazione ha
impedito lo sbarco
del materiale per
realizzare il campo
ANDREA PUGLIESE
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
dPer ora ha vinto la gente di
Lampedusa. Niente tendopoli,
nessun campo per ospitare gli
immigrati. Il traghetto partito
da Porto Empedocle se n’è tornato indietro ieri sera (con
200 immigrati a bordo). «Abbiamo vinto, resteranno solo i
bagni e le docce», ha detto Dino De Rubeis, sindaco dell’isola. Già, perché Lampedusa ha
rischiato ancora il collasso,
con altri tre sbarchi (più di
500 clandestini) che hanno
portato gli immigrati oltre i 4
mila. Con una forte tensione
al molo, dove la popolazione dell’isola ha impedito al traghetto di
attraccare ed eseguire il mandato
del commissario straordinario per l’emergenza Giuseppe
Caruso.
Protesta «Purtroppo avvertiamo
che l’Italia non è né
unita, né unica. Noi
siamo soli». È comin-
ciata così la domenica di Lampedusa, con l’appello del parroco Stefano Nastasi ed una
lettera al presidente della Repubblica Napolitano ed al governo. Intanto duecento persone si radunavano al molo, bloccando il traghetto arrivato per
allestire la tendopoli nella ex
base Loran, con gli immigrati
a sostare infreddoliti sulla banchina. «Lampedusa può esplodere, siamo stanchi — ha detto De Rubeis —. Il governo
non ci rispetta, c’è il rischio di
scontri con le forze dell’ordine, la colpa è di Maroni e di
Caruso. Lo Stato deve farsi carico di quest’emergenza. Lampedusa ha dimostrato un’accoglienza esagerata, il resto d’Italia non vuole neanche un immigrato».
Mediazione In serata, però, un
segnale del governo è arrivato, con il tavolo aperto dal ministro della Giustizia Alfano.
Al vaglio una zona franca
per l’isola, la riduzione
delle tasse, un rimborso per i danni d’immagine al turismo, nessuna tendopoli futura e, soprattutto,
l’impegno da domani a portare
via 500 immigrati al giorno.
Sperando che
Lampedusa
non esploda
prima.
Sumi Abe, 80 anni, è una
miracolata: lei e il nipote
sono rimasti sotto le macerie
a Ishinomaki per 9 giorni AP
Hanno resistito per 9 giorni
sotto le macerie della casa a
Ishinomaki, una città cancel
lata dal sisma e dallo tsunami
dell’11 marzo. Poi, ieri, Sumi
Abe, 80 anni, e il nipote
16enne Jun hanno rivisto la
luce: sono stati tratti in salvo
in buone condizioni. Piccola
storia di speranza nel caos
giapponese, in cui continua
la conta dei morti: i dati
(ufficiali) dicono che i morti
sono 8.450 e i dispersi 12.931.
Ma la cifra s’impennerà visto
che la polizia ha ipotizzato
15 mila vittime nella sola
prefettura di Miyagi. Intanto,
nella centrale di Fukushima
la situazione migliora: tecnici
e soldati non si fermano nel
tentativo di domare la
centrale. La Tepco, società
che gestisce l’impianto, ha
comunicato che è riuscita a
far ripartire l’erogazione di
elettricità nei reattori 1 e 2 e
quindi spera di far funzionare
il sistema di raffreddamento
per evitare la fusione del
nucleo. Tutto liscio sul fronte
dei reattori 5 e 6, in fase di
«stabile arresto». Sono i
reattori 3 e 4, con le loro
vasche per il combustibile
esausto, a preoccupare
di più. Ma la vera notizia l’ha
data Yukio Edano, portavoce
del governo giapponese: ha
annunciato che la centrale di
Fukushima sarà disattivata e,
quindi, non riaprirà più.
IL PREMIO REGIA A SANREMO SOLITA MAN BASSA RAI. RICONOSCIMENTO SPECIALE AL TG DI MENTANA
Bisio e Littizzetto migliori personaggi
I comici salvano anche la tv italiana
E Morandi: «Rifare
il festival? Vediamo,
manca tanto tempo»
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANIA ANGELINI
5 RIPRODUZIONE RISERVATA
SANREMO (Im) dCon i Telegatti in
pensione, il Premio regia televisiva è rimasto l’unica manifestazione che dà i voti ai migliori
programmi e ai protagonisti
della stagione. Ma più che un
premio vero e proprio è un’occasione per radunare i volti del
piccolo schermo in una passerella bipartisan. Anche que-
st’anno la Rai si è portata a casa
il bottino più consistente con 7
statuette, contro le 4 di Mediaset; c’è stato anche il riconoscimento speciale per il miglior tg
nazionale, andato a Mentana e
La7. Ma il verdetto più atteso,
ieri sera, al teatro Ariston di
Sanremo, è stato quello per il
personaggio dell’anno: tra le
donne ha vinto Luciana Littizzetto, che ha avuto la meglio su
Cortellesi e Clerici. A consegnare il premio alla comica torinese sono arrivati sul palco pure
due star del ciclismo: Filippo
Pozzato e Matthew Goss (fresco re della Milano-Sanremo).
Tra gli uomini, ha trionfato
Claudio Bisio che ha battuto il
Luciana Littizzetto, 46 LAPRESSE
conduttore della serata, Frizzi,
e Morandi, che si è consolato
con il premio al «suo» Festival
di Sanremo, finito nella top ten
dei migliori programmi: «Avrei
firmato per rifarlo anche subito
— ha detto il cantante —, ma
chissà che succederà tra un anno. Comunque non ho vinto solo io, ma tutta la squadra». Compresa Belen Rodriguez, incoronata personaggio rivelazione
della stagione: «È stato un anno magico. Adesso inizia il vero
percorso per diventare una
showgirl completa». E in una serata in cui i bombardamenti in
Libia hanno pesato sulla spensieratezza dello show, Piero
Chiambretti ha ridimensionato
il ruolo della tv: «Parlare di
guerra di ascolti adesso è fuorilegge. In situazioni come quella in corso, la tv rischia di diventare parte di un circo in cui anche il dramma fa spettacolo».
Altra
abitazione
di lusso
a New York
Gli piacciono la
magia e le case.
Daniel
Radcliffe
(nella foto),
21enne attore
inglese protagonista della
saga di Harry
Potter, ha
comprato una
nuova casa a
New York che
si aggiunge ad
altre 2 proprietà
extralusso.
Dopo un loft da
5 milioni di
dollari e un
appartamento
da 6, l’attore,
che ha accumulato oltre 70
milioni con i
film sul maghetto, ha comprato
una casa nel
West Village
da 6 milioni
e mezzo
di dollari
Stiamo insieme a Vogue
contro i siti pro-anoressia
Per anni la moda è stata accusata di essere la
maggiore causa dei disturbi del comportamento alimentare delle ragazze in ogni parte del
mondo: oggi, secondo un’indagine dell’Università di Haifa, in Israele, il principale colpevole
sembra essere il web. Il team di studiosi è arrivato a questa conclusione dopo aver preso in esame 248 adolescenti a cui sono state chieste informazioni sulle abitudini di utilizzo di Internet
e sul loro rapporto con il cibo: i numerosi siti
pro-anoressia, infatti, sono pericolosissimi. Insegnano a vomitare, consigliano lassativi e diuretici, ammirano chi è capace di rifiutare il cibo,
insultano chiunque faccia notare che l’anoressia è una malattia da curare. Come mai allora
non si fanno chiudere? Per combattere questo
fenomeno si è mobilitata Franca Sozzani, la direttrice di Vogue, la rivista icona dello stile e
della moda. Nel suo blog ha lanciato infatti una
campagna che ha come obiettivo una raccolta
firme per la presentazione di un progetto di legge che porti alla chiusura di questi siti. Per raggiungere l’obiettivo è sufficiente sottoscrivere
la petizione sul sito: www.vogue.it/magazine/petizione-contro-i-siti-pro-anoressia.
Grazie a un raggio di luce
valutiamo il nostro stress
Un nuovo test diagnostico realizzato da scienziati dell’Università Medica Charité di Berlino
riesce a quantificare i livelli di antiossidanti e
di radicali liberi presenti nell’organismo e soprattutto la loro interazione e gli effetti prodotti
sull’organismo. Il dispositivo, creato in cinque
anni, è basato su un tipo di analisi «senza contatto»: grazie alla proiezione di un raggio di luce sull’epidermide, rivela anche le abitudini del
soggetto, e ci permette di sapere se ha smesso di
fumare o di bere. Gli scienziati coinvolgeranno
50 studenti, analizzati con il nuovo sistema e
poi invitati a frequentare corsi «salutistici». Dopo 6 mesi saranno sottoposti a un nuovo test per
verificare l’influenza che i seminari avranno avuto sul comportamento nei confronti di alcol, fumo, alimentazione e attività fisica. «Ci aspettiamo che il comportamento degli studenti cambi
quando saranno messi al corrente delle loro reazioni fisiche», dicono gli studiosi tedeschi.
LA STAR HIP-HOP ERA AD HAITI
Wyclef ferito a una mano
da una pallottola vagante
Una pallottola vagante e un delitto mancato.
Wyclef Jean, star dell’hip hop mondiale, ha
dichiarato di essere stato colpito di striscio alla
mano da un proiettile a Port au Prince, ad Haiti,
sabato. Il cantante americano haitiano (nella
foto) è stato colpito mentre scendeva dall’auto
per fare una telefonata al cellulare: in quel
momento era con un collega, conosciuto come
«FanFan», e con il suo autista. L’ex voce dei
Fugees, che aveva provato a candidarsi
alle elezioni presidenziali di Haiti (svolte ieri)
venendo escluso tra le polemiche dalle liste
elettorali ad agosto 2010, ha detto di aver
sentito uno sparo e subito dopo aver
visto il sangue scorrere sulla sua
maglietta e sulle sue scarpe per la
ferita alla mano. Poi il cantante ha
anche aggiunto di non sapere chi abbia
potuto sparare, né se il vero bersaglio
dell’agguato era lui. Immediatamente medi
cato in ospedale, è in buone condizioni.
R
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
TV E RADIO
OROSCOPO
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
21/1 - 19/2
Ariete 6-
Toro 6,5
Gemelli 7,5
Cancro 5,5
Acquario 8
La Luna tende i
rapporti e rivela verità.
Così siete spiazzati.
E nudi. Cosa che
magari neanche
vi dispiace. Tutto
cangia, tutto evolve.
Giornata produttiva,
nel lavoro, soprattutto.
Per questo vi converrà
più sorridere
gioiosamente che
trasudar sfiga, col
vostro umoraccio.
Luna, Venere e Urano
fomentano la creatività
e vi fanno creare
capolavori. Anche
suini, magari. Arrivano
fortune variegate,
ma frenate l’ira.
I neuroni segnano
il passo, come l’Inter.
E voi rischiate figure
desolanti, per
distrazione. Casa
e famiglia rompono,
ma per poco, ancora.
IL MIGLIORE
Sarete bramati,
contesi, cucchevoli.
Il vostro lavoro
risentirà
positivamente della
vostra esperienza
e dei vostri talenti,
la fornicazione pure...
24/8 - 22/9
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
Vergine 6
Bilancia 7+
Scorpione 6-
Sagittario 7+
Capricorno 5,5
MAURICIO RICARDO
PINILLA
Pesci 7-
Maneggiate
cautamente i soldi,
per scongiurare guai
e pentimenti. Il lavoro
offre sbocchi nuovi,
il sudombelico oscilla
fra il sì e il no…
Luna nel vostro segno,
impegnativa per
l’umore, ma utile
a varare e avviare ogni
progetto. Un mix
romantico-suino
allieta le ore libere.
Statevene un po’
in disparte, tacendo
sui fatti vostri:
vi converrà. La forma
fisica perde smalto, gli
zebedei si sgretolano:
non arrabbiatevi.
Lavoro, vita sociale,
affari (anche di cuore)
appagano parecchio.
Aiuti molto concreti
dagli amici, forma
ottima, incontri suini
muy sapidi…
La Luna è storta.
E voi avete la bava alla
bocca come gli alani:
cuccia! Perché l’ira
peggiora le cose.
Metodo e pazienza,
invece, premiano.
L’attaccante del
Palermo è nato
a Santiago del Cile
il 4 febbraio 1984.
In Italia ha giocato
anche con Inter,
Chievo e Grosseto.
Le energie aumentano,
l’economia si rafforza.
E avete pure ormoni
come monovolumi:
suinamente ingranate
bene. Non siate
sfigocupi, però.
LE PAGELLE
DI ANTONIO CAPITANI
RAIDUE
TG 1
VERDETTO FINALE
OCCHIO ALLA SPESA
LA PROVA DEL CUOCO
TELEGIORNALE
SE... A CASA DI PAOLA
LA VITA IN DIRETTA
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CHE TEMPO FA
L' EREDITÀ
TELEGIORNALE
QUI RADIO LONDRA
AFFARI TUOI
MONTALBANO
Fiction
23.30 PORTA A PORTA
1.05 TG 1 - NOTTE
1.30 CHE TEMPO FA
1.35 QUI RADIO LONDRA
1.45 SOTTOVOCE
7.00
9.30
11.00
13.00
14.00
16.10
17.45
17.50
18.15
18.45
8.00
10.00
11.05
12.00
13.30
14.10
16.10
17.00
17.10
18.50
20.00
20.30
20.35
21.10
19.40
20.30
21.05
23.25
23.40
0.50
CARTOON FLAKES
SORGENTE DI VITA
I FATTI VOSTRI
TG 2 - GIORNO
POMERIGGIO SUL 2
TELEFILM
TG 2 FLASH L.I.S.
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TG2
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COSE DELL'ALTRO GEO
GEO & GEO
TG3 - TG REGIONE
COTTI E MANGIATI
UN POSTO AL SOLE
LA CARICA DEI 101
Film
22.55 CORREVA L'ANNO
0.00 TG3 LINEA NOTTE
0.10 TG REGIONE
1.10 FUORI ORARIO.
COSE (MAI) VISTE
MATTINO CINQUE
GRANDE FRATELLO
TG5 - ORE 10
MATTINO CINQUE
FORUM
TG5
BEAUTIFUL
SOAP
POMERIGGIO CINQUE
CHI VUOL ESSERE
MILIONARIO
20.00 TG5
20.30 STRISCIA LA NOTIZIA
21.10 GRANDE FRATELLO
Reality
0.15 MAI DIRE
GRANDE FRATELLO
1.00 TG5 - NOTTE
1.30 METEO 5 NOTTE
1.50 SQUADRA MED
7.10
8.45
12.25
13.00
13.40
14.35
15.00
15.40
16.40
18.30
19.00
19.30
20.30
21.10
8.00
9.10
11.00
12.00
12.45
13.10
14.00
15.05
16.00
17.40
19.00
20.10
20.35
21.05
8.40
9.55
10.00
10.05
11.00
13.00
13.40
14.10
16.15
18.50
0.10
2.10
3.00
3.15
RETE 4
CARTONI ANIMATI
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HOW I MET YOUR...
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CARTONI ANIMATI
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STUDIO APERTO
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TRASFORMAT
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POKER1MANIA
STUDIO APERTO LA GIORNATA
BEVERLY HILLS, 90210
8.50
10.15
11.30
12.00
13.50
15.10
16.15
16.25
18.55
19.35
20.30
21.10
23.25
23.30
1.50
2.15
3.25
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CARABINIERI
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FILM
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LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE
PREMIUM
IN DIRETTA
13.30 L'UOMO NERO
JOI
13.35 AMORE TRA LE RIGHE
PREMIUM CINEMA
15.15 LA BELLA SOCIETÀ
PREMIUM CINEMA
17.15 L'UOMO CHE VERRÀ
PREMIUM CINEMA
17.15 IL GUSTO DELL'AMORE
MYA
19.20 HAPPY FAMILY
PREMIUM CINEMA
21.00 FUORI CONTROLLO
PREMIUM CINEMA
21.00 LA PRIMA COSA
BELLA
JOI
22.35 UN AMORE
ALL'IMPROVVISO
MYA
23.00 THE WOLF MAN
PREMIUM CINEMA
0.55 SNOW ANGELS
PREMIUM CINEMA
CALCIO
Mondiale donne. Round Robin.
Dalla Danimarca.
Eurosport
15.00 GERMANIA - SCOZIA
24.00 ECUADOR URUGUAY
Mondiale donne.
Round Robin.
Dalla Danimarca.
Eurosport
Sudamericano Under 17
Eursoport 2
18.00 BOSTON RED SOXPHILADELPHIA
PHILLIES
MLB.
Espn America
HOCKEY
0.30
PITTSBURGH
PENGUINS - DETROIT
RED WINGS
NHL
Espn America
Oggi
Temperature
Alghero
6 16
7 10
Ancona
4 15
Aosta
7 13
Bari
3 14
Bologna
7 16
Cagliari
Campobasso 3 4
10 17
Catania
Firenze
7 13
Genova
10 17
L’Aquila
4 7
Tramonta Primo
quarto
11 Aprile
Tramonta Piena
18 Aprile
Premier League.
ATLETICA LEGGERA:
MARATONA DI SEUL
12.00 TENNIS:
WTA INDIAN WELLS
8.30
Ieri
Alle 19 Leone Di Lernia, Max
Brigante (nella foto) e Ylenia
in un programma di attualità,
gossip e tante hit musicali
Radio Monte Carlo
Teo in Tempo Reale
Opinionista attento, Teo Teocoli commenta alle 11 il
weekend con Gabriella Mancini e Max Venegoni (nella foto)
HS 215.
Da Planica, Slovenia.
Rock in Translation
Finale
17.00 BIATHLON:
COPPA
DEL MONDO
ATLETICA
LEGGERA:
MARATONA
DI ROMA
12.30 SCI ALPINISMO:
MONDIALI
14.45 CALCIO:
COMO 2000 TRADATE ABBIATE
9.15
Partenza in linea donne.
Da Oslo, Norvegia.
17.30 BIATHLON:
COPPA
DEL MONDO
Partenza in linea uomini.
Da Oslo, Norvegia.
Virgin Radio
Giulia Salvi traduce e interpreta il testo di «Nothing Else Matters» dei Metallica (nella foto
il cantante James Hetfield)
Serie A femminile.
In Europa
Oslo
Oggi
Milano
9 15
6 14
9 14
5 15
3 14 Palermo
11 15
7
11 Perugia
6
9
10 14
3 14 Potenza
5
7
4 14
5 15 Reggio C.
11 13
10 14
1
8
Stoccolma
8 14
17
4 15
9 15 Torino
7 13
4 13
4 15 Trento
6 16
4 15
8 15 Trieste
4 16
6 13
3 10 Venezia
5 13
4 13
4 Roma
21.35 PRO WRESTLING:
VINTAGE
COLLECTION
0.15 SALTO
CON GLI SCI:
COPPA
DEL MONDO
RAI SPORT 1
Domani
max
6 12 Napoli
6 13
EUROSPORT
Finale.
min
105 Non Stop
HS 215. Da Planica, Slovenia.
13.00 BILIARDO:
SNOOKER
IN DUBLIN
21.00 TENNIS: MASTERS
1000 INDIAN WELLS
Oggi
Radio 105
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(AH)IPIROSO
LIFE
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DUE SOUTH
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ATLANTIDE
MACGYVER
JAG
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TG LA7
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L'INFEDELE
Attualità
23.45 TG LA7
23.55 MOVIE FLASH
24.00 NYPD BLUE
1.05 PROSSIMA FERMATA
1.20 COLD SQUAD
7.30
9.55
10.50
11.25
12.30
13.30
13.55
15.55
17.45
18.45
19.40
20.00
20.30
21.10
Finale.
Liga.
10.00 GOLF:
SICILIAN OPEN
Ieri
14.00 CALCIO:
CHELSEA MANCHESTER
UNITED
18.30 CALCIO:
ATLETICO
MADRID REAL MADRID
RUGBY:
SCOZIA - ITALIA
PGA European Tour.
Sei Nazioni.
13.00 BASKET:
ARMANI JEANS
MILANO FABI SHOES
MONTEGRANARO
LA 7
19.45 SALTO CON GLI SCI:
COPPA DEL MONDO
Sei Nazioni
PGA European Tour.
Sei Nazioni
10.30 RUGBY:
FRANCIA - GALLES
23.00 CALCIO: ATLETICO
MADRID REAL MADRID. Liga.
16.30 GOLF:
SICILIAN OPEN
SKY SPORT 3
9.00
12.00 RUGBY:
SCOZIA ITALIA
Serie A Maschile.
NBA
Serie A.
3 Aprile
18.23
17.00 RUGBY:
SCOZIA - ITALIA
Torneo Sei nazioni.
07.30 BASKET:
VANOLI BRAGA
CREMONA LOTTOMATICA ROMA
Nuova
Roma
NBA.
SKY SPORT 2
26 Marzo
18.36
14.00 BASKET:
ATLANTA HAWKS MIAMI HEAT
22.00 BASKET:
MIAMI HEAT DENVER NUGGETS
BASEBALL
Ultimo
quarto
6.13
09.30 CANADA- SCOZIA
Serie B.
Sky Calcio 1
11.30 BASKET:
ARMANI JEANS
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MONTEGRANARO
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CURLING
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Prima divisione girone A
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3.30
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IL TEMPO
Sorge
Potete conseguire
soddisfazioni in ogni
ambito e intortarvi
pure Belfagor, oggi.
Le relazioni pubiche
si ampliano, in pieno
mood primaverile.
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Lisbona
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D’ARCO
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CIELO
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Rovesci
Coperto
Pioggia
Temporali
Neve
Nebbia
VENTI
Deboli
Moderati
Forti
Molto forti
MARI
Calmi
Mossi
Agitati
LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT
????????????
GAZZACAFFÈ
IL TRACOLLO
Samp, dalla
Champions
alla serie B:
è possibile?
Massimo Maccarone ANSA
Possibile. E’ già successo al Chievo nel
SÌ
2006-07. Eliminata nei preliminari di Champions dal Levski
Sofia, la squadra di Verona era
retrocessa con Ascoli e Messina. Quella volta c’era stata
un’anomalia: togliendo di mezzo la Juve, Calciopoli aveva
aperto le porte dei preliminari
al Chievo. Troppa grazia. Il caso di questa Samp è diverso. Come ha fatto a ridursi così? Viene voglia di rubare la vecchia
battuta di uno dei protagonisti
di Fiesta, mirabile romanzo del
maestro Hemingway. Come ha
fatto? In due modi: prima piano, poi di colpo.
Nonostante il kappaò nei preliminari col Werder Brema, i blucerchiati non sono partiti male
in campionato. Anche senza
Delneri, rilevato in panca da Di
Carlo, la squadra marcia. Nelle
prime otto giornate, finché ha
Cassano e Pazzini a pieno regime, la Samp resta a -3 dalla vetta: 11 punti, 10 gol fatti e 8 subiti. Quando scoppia il caso Cassano (andrà al Milan), la squadra di Garrone frena. Ma finché
resta Pazzini (23 gennaio, giornata 21, poi passa all’Inter) continua a fare punti: 27, con 20
reti all’attivo e 18 subite. Poi è il
tracollo. Il passaggio della panchina a Cavasin è impercettibile. Nelle ultime 9 partite la
Samp ha uno score terrificante:
7 sconfitte, un pari e una sola
vittoria. Peggio: 5 gol segnati,
16 incassati. Se non cambia va
giù in B, a piombo.
Solo il Bari ha perso più punti
rispetto all’anno scorso. La
Samp è a -16, l’Udinese a +24.
Montagne russe che sballano
tutto, in una Serie A conservatrice: il Milan è a +3, l’Inter a
-3, la Fiorentina a +2 mentre la
Juve ha gli stessi punti del
2010. Gli stessi, che roba.
MOTOGP
PARLANO I NUMERI
Quest’anno
Valentino
conquisterà
almeno un GP?
QUANDO SVENTOLANO LE BANDIERE
Totti-Del Piero
grandi vecchi
senza eredi
(purtroppo)
Non ci si scorda da una
SÌ
inverno all’altro come
si guida e una moto, per quanto particolare e difficile possa
essere, sempre una moto rimane. Quindi la sfida in qualche
modo verrà vinta. Perché quel
giorno, quando arriverà, sarà
in ogni caso un evento «alla Valentino»: memorabile. Quando succederà dipende da molte variabili, prima di tutto la
spalla. Ma poi, e lo ha detto lui
stesso, dipenderà dalle piste.
Valentino assicura che è una
questione di gradimento della
sua Ducati ad un certo tracciato, ma meglio si potrebbe dire
che sarà su una di quelle che
gli piacciono di più, dove con
la sua guida può fare la differenza. E immediatamente la
mente va al Mugello dove ha
vinto 9 volte. Posto magico per
lui, con tutti i tifosi, dove nasce
la Ducati, dove l’anno scorso si
fermò il suo volo. Sarebbe un
evento memorabile, appunto.
Domenica nel segno dei fuoriclasse
d’altri tempi, 70 anni in due.
Specchio della crisi del nostro calcio
Interrogato sul problema dell’età avanzata di molti giocatori del suo Milan, quando ne era
l’allenatore, una volta Carlo
Ancelotti rispose: «I calciatori
non si dividono in vecchi e
giovani, ma in bravi e scarsi.
Se uno ha 35 anni, però è forte
e sano, è giusto che stia in campo. Meglio un campione vecchietto che un giovane brocco». Il ragionamento non fa
una grinza e vale la pena di ripensarci oggi che l’Italia intera
s’inchina ai gesti e ai gol di due
dei più grandi fuoriclasse degli
ultimi vent’anni: Francesco
Totti, 34 anni, e Alessandro
Del Piero, 36 anni. Il Pupone
raggiunge quota 201 reti in Serie A: il migliore in attività; Ale
mette il sigillo sul ritorno al
successo della Juve con un tiro
di sinistro liftato che è da mostrare ai bambini e dire loro:
«Così si calcia! Imparate!».
Davanti a Totti ci sono soltanto cinque fenomeni: Baggio a
205, Altafini e Meazza a 216,
Nordahl a 225 e l’inarrivabile
Silvio Piola a 274. Dietro lotta-
«
201
gol di Totti in Serie A
Francesco Totti ha realizzato 201
reti in Serie A. La prima è stata
il 4 settembre 1994, in Roma-Foggia
1-1: non aveva ancora compiuto
18 anni. Il giallorosso è andato a
segno in 160 partite di campionato.
182
gol di Del Piero in Serie A
Alessandro Del Piero ha realizzato
182 reti in Serie A. Tra i giocatori
in attività è il secondo miglior
cannoniere dietro a Totti.
Del Piero è andato a segno in 147
partite del nostro campionato.
FILIPPO FALSAPERLA
Alessandro Del Piero, 36 anni, e Francesco Totti, 34 anni: il calcio senza età
no Del Piero (182), Inzaghi
(155), Crespo (154) e Gilardino (138). Il Pupone è da tempo nella mitologia calcistica,
come Del Piero del resto. E
guardando quello che ancora
riescono a fare con un pallone
tra i piedi verrebbe voglia di
fermare il tempo. Come loro
in giro non ce ne sono, e in
questa constatazione difficilmente confutabile c’è forse la
crisi del calcio italiano: mancano gli eredi della generazione
Totti-Del Piero.
Dal 4 settembre 1994, giorno
del primo gol in A di Totti (contro il Foggia all’Olimpico), sono passati più di 16 anni. In
questo periodo sarebbe stato
lecito attendersi l’esplosione,
se non proprio di un gruppo,
almeno di un altro fuoriclasse di quel livello. Invece niente. E allora, da spettatori e
amanti del calcio, in attesa che
spunti qualcosa di nuovo, non
ci resta che augurare lunga vita ai due Capitani.
ANDREA SCHIANCHI
ipse dixit... ...cosa voleva dire
Delneri e la panchina speciale
«Nonostante quello che si dice
da un po’ di tempo, io su questa
panchina mi trovo da dio, è la
mia gioia quotidiana. Se potessi, resterei qui per sempre. E’ un
punto di osservazione eccezionale. Da qui posso respirare la
storia, qui sono immerso nel
verde e tutto questo mi ossigena il cervello, mi aiuta a fare le
scelte giuste, anche se tifosi e
giornalisti non le capiscono.
Grazie a questa panchina ho conosciuto tanta bella gente, gio-
No, non mi stupirei
di essere ancora qui
l’anno prossimo.
Perché dovrei?
Gigi Delneri, 60 anni, tecnico
della Juve FOTOPRESS
vani e meno giovani. Ho parlato con loro, ho fatto progetti a
lunga scadenza. Non sarebbe
bello, non sarebbe giusto, mollare tutto adesso. Dove la trovo un’altra panchina così in Italia? In fondo, la gloriosa storia
della Juventus ha preso il via
proprio da una panchina come
questa. No, sono sicuro che anche l’anno prossimo sarò seduto sulla mia panchina preferita al parco del Valentino».
ROBERTO PELUCCHI
CICLISMO
Un italiano
tornerà
a vincere
una classica?
Perché le cifre sono neSÌ
gative, ma chi avrebbe
scommesso che nel 2010 Basso
avrebbe vinto il Giro e Nibali la
Vuelta? Il ciclismo è molto meno scienza esatta di quanto si
pensi. I numeri dicono che con
la vittoria di Goss alla Sanremo
sono 11 le classiche-monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi e Lombardia) senza
un successo italiano. L’ultima,
nel 2008, con Cunego in trionfo nel suo terzo Lombardia.
Non è una novità un’astinenza
così lunga: Gimondi, al Lombardia 1973, interruppe una striscia di 14 corse. La verità è che
siamo ancora in un momento
di passaggio dopo l’era di Bettini (ritiratosi a fine 2008). Tanto che a Sanremo i migliori sono stati Nibali e Scarponi, più
scalatori che fondisti-veloci, e
per le Ardenne la punta sarà Cunego. E sul pavé fatichiamo parecchio, nonostante Pozzato e
Ballan. In attesa di Ulissi e Oss.
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l Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 6,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux
e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00.
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LUNEDÌ 21 MARZO 2011
LA GAZZETTA DELLO SPORT