Progetti pluriennali - Autovalutazione d`istituto

Transcription

Progetti pluriennali - Autovalutazione d`istituto
I PROGETTI PLURIENNALI D’ISTITUTO
NEL DETTAGLIO
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Gli alunni con handicap sono seguiti in modo specifico dagli insegnanti di
sostegno secondo strategie d’intervento didattico-disciplinare individualizzato,
metodologie didattiche specifiche, approcci psicologici adeguati, concordati e
definiti con il personale medico dell’ASL, il Collegio Docenti e il Consiglio di
Istituto.
Gli alunni partecipano a tutte le attività di tipo didattico e ad iniziative a carattere
integrativo: attività ginnico-sportive, attività artistico espressive, viaggi di
istruzione, visite guidate, attività di laboratorio, attività musicali.
L’insegnante di sostegno, a tutti gli effetti insegnante della classe, in quanto
docente specializzato, svolge la sua attività di insegnamento non solo nelle
situazioni di disagio, ma con tutti gli alunni della classe, di cui cura, in stretta
collaborazione con i colleghi, la crescita culturale, lo sviluppo delle abilità
relazionali, della legalità e il senso civico.
Per gli alunni diversamente abili viene formulata una programmazione
individualizzata che tiene conto del percorso di scolarizzazione precedente, delle
problematiche inerenti alla situazione di disagio proprie dell’handicap specifico,
delle abilità cognitive e socio-relazionali maturate dall’alunno. Per gli alunni che
presentano gravissime situazioni di handicap sono previste attività mirate:
·
apprendimento cooperativo (lavoro di gruppo con designazione di ruoli
interscambiabili durante lo svolgimento delle varie unità didattiche);
· attività espressive con utilizzo di linguaggi verbali, paraverbali, non verbali per
facilitare e sviluppare la capacità di comunicare;
·
attività di tutoring (insegnamento reciproco tra compagni con la guida del
docente).
Una particolare attenzione viene dedicata alla valutazione delle prospettive future
e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali attraverso contatti con gli Enti
territoriali preposti ad occuparsi di tale problema.
Per agevolare il passaggio dalla scuola media alla scuola superiore sono
organizzati momenti preliminari con i docenti delle scuole destinate ad accoglierli
per concordare le strategie più idonee a promuovere l’integrazione nel nuovo
contesto. L’iter seguito dall’insegnante di sostegno è articolato secondo le
seguenti fasi. Il lavoro di programmazione inizia con una accurata osservazione
della situazione di partenza e delle problematiche specifiche emergenti alla quale
segue un’analitica valutazione delle potenzialità e delle difficoltà dell’alunno.
Completata l’analisi si definiscono gli obiettivi intermedi e finali relativi alle aree
caratterizzanti il processo di apprendimento: area cognitiva, area socio- affettiva,
area relazionale, area motorio prassica e si stende un programma educativo
individualizzato unico e specifico per ogni alunno che tenga conto delle sue
peculiarità, delle sue caratteristiche, del suo stile cognitivo, del suo modo di
apprendere, dei suoi bisogni, delle sue risorse, delle sue potenzialità.
Per ogni situazione individuale sono programmati per tutti gli alunni i seguenti
obiettivi comuni nell’area socio- affettiva e in quella delle varie discipline
Obiettivi socio-affettivi
·
migliorare la capacità di relazionarsi con l’altro ( compagno o adulto)
·
avviare o acquisire la capacità di conoscere e rispettare le regole scolastiche
·
promuovere le abilità di autonomia personale e sociale
·
favorire lo sviluppo di comportamenti finalizzati alla collaborazione e all’aiuto
reciproco
·
promuovere uno stile comunicativo orientato al rispetto dell’ altro
Obiettivi didattici
· Sviluppare in relazione alle specifiche potenzialità di ogni soggetto le capacità di
espressione (verbale e non verbale), di attenzione, di ascolto, comprensione e
produzione sia scritta che orale.
Strumenti e sussidi
·
In ogni ambito la prassi didattica privilegia l’uso di materiale, strutturato e
non, che agevoli la percezione e l’elaborazione delle informazioni, faciliti gli
apprendimenti e predisponga all’ascolto.
·
All’interno della scuola sono attivati numerosi laboratori e, nelle sedi in cui è
possibile, attrezzati specifici spazi che facilitano lo svolgimento delle attività
didattiche e lo sviluppo di abilità necessarie per realizzare una reale
socializzazione e integrazione.
Orientamento
Alla fine del percorso scolastico viene dedicata una particolare attenzione alle
prospettive future e alla ricerca di sbocchi sociali e professionali per ogni singolo
alunno. Vengono perciò attivati contatti specifici con l’equipe psico-pedagogica
dell’ASL e successivamente vengono programmati incontri con gli insegnanti delle
scuole superiori e con gli Enti Locali competenti.
In taluni casi si possono realizzare inserimenti graduati accompagnati dalle figure
di riferimento della scuola di provenienza (insegnanti di sostegno).
PREVENZIONE DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
TANTE MANI, UNA SCUOLA
“Quando un bambino va a scuola, è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi e li buttano per terra, in modo da saper trovare la strada di casa anche di notte, alla luce della luna. Ma ci sono bambini che non riescono a fare provvista di sassolini e lasciano delle briciole di pane secco come traccia per tornare a casa…E’ una traccia molto fragile e bastano le formiche a cancellarla: i bambini si perdono nel bosco e non sanno più tornare a casa”. (A.Canevaro da “ I bambini che si perdono nel bosco”) LE NOSTRE
PER UNA
L’idea principale di questo documento operativo, funzionale all’inclusionedegli alunni con DSA e con BES nasce dalla volontà di rendere concrete nella consuetudine didattica di ogni giorno queste indicazioni e di essere pertanto una guida di informazione ed azione per docenti e genitori, in merito all’inclusione di alunni e studenti in situazione di difficoltà, al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento. La scuola è la sede di tutti gli eventi più importanti nel determinare il percorso di un alunno con BES o DSA. Di fondamentale importanza è quindi il riconoscimento del problema: l’osservazione dell’insegnante in classe ha un ruolo fondamentale per l’individuazione delle caratteristiche cognitive su cui puntare per il raggiungimento del successo formativo ma può non bastare. “Screening per l'individuazione tempestiva dei casi a rischio “ Perché fare screening? ü Per identificare all’interno della popolazione scolastica alunni con deficit obiettivi. ü Per avere un quadro esaustivo del funzionamento dell’alunno in difficoltà. ü Per poter adottare una didattica adeguata al profilo della classe e strutturare attività di potenziamento mirate e specifiche. ü Per segnalare casi di sospetto disturbo con dati oggettivi alla mano. Lo screening non ha le pretese di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma di individuare, con buon livello di attendibilità, i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di effettuare una diagnosi, ma piuttosto di indirizzare ad uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco costoso, sia in termini di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche. Questa azione preventiva è un monitoraggio sistematico e fasico dei processi di apprendimento ed è a cura delle funzioni strumentali BES/DSA che preparano i test dopo aver attentamente consultato testi attendibili a livello nazionale (Giunti – Erickson ). Le insegnanti di classe curano la somministrazione, la correzione ela restituzione dei test. A chi è rivolto? ü Attuare test di screening nella scuola d’infanzia per far emergere alunni con difficoltà, in particolar modo quelli che presentano scarse abilità di ordine fonologico/metafonologico e simbolico (ai bambini di 5 anni per favorire il passaggio alla scuola primaria). ü Attuare test di screening nella scuola primaria e secondaria di I grado, per far emergere gli alunni che potrebbero essere potenziali dislessici e conseguentemente intraprendere adeguati potenziamenti delle abilità deficitarie. I bambini, che presenteranno problemi di apprendimento, nonostante un intervento didattico specifico, saranno indirizzati, previa sensibilizzazione e decisione delle famiglie, alle strutture specialistiche o centri accreditati per una valutazione/diagnosi ed eventuale intervento riabilitativo.La diagnosi di un disturbo specifico di apprendimento viene formulata dagli operatori specifici del settore, attraverso una relazione clinica, che la famiglia dovrà trasmettere al Dirigente Scolastico.Il nostro istituto attiverà il Protocollo per gli alunni con DSA non appena riceverà la diagnosi specialistica prevista. Schema Alunni che necessitano di Bisogni Educativi Speciali a scuola sono: Come lo individuo Cosa faccio Per quanto tempo PDP Sempre ma con modifiche annuali. DSA Legge 170/2010 In attesa di certificazione, va bene diagnosi di specialista privato. CM n° 8 del 6/3/2013 Strategie didattiche non formalizzare Disturbi evolutivi specifici (con certificazione o con diagnosi) •
•
•
Diagnosi di ADHD Bordeline cognitivi Disturbi evolutivi specifici Per “diagnosi” si intende invece un giudizio clinico, attestante la presenza di una patologia o di un disturbo, che può essere rilasciato da un medico, da uno psicologo o comunque da uno specialista iscritto negli albi delle professioni sanitarie”.(CM n° 8 del 6/3/2013). Note oppure PDP (se il CdC lo ritiene opportuno) Circoscritto nell’anno scolastico di riferimento e messo in atto per il tempo strettamente necessario (CM n° 8 del 6/3/2013). “Il Consiglio di classe è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un P.D.P., avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione”(Nota MIUR del 22/11/2013, n°2363) La diagnosi di BES non esiste. I link normative citate: Legge quadro sui DSA 170/2010; DM 5669 del 12/7/2011; Direttiva BES del 27/12/2012; Circolare MIUR n° 8-­‐561 6/3/2013; Nota MIUR del 22/11/2013; Nota Invalsi per alunni BES. In particolare sarà importante che i vari soggetti operativamente provvedano ad osservare i seguenti passaggi: Compiti dell’Istituzione Scolastica · Acquisire agli atti la diagnosi, che dovrà essere inserita nel fascicolo riservato e personale dell’alunno. · Ove possibile, adottare testi che abbiano anche la versione digitale. · Trasmettere alla nuova scuola le informazioni relative al percorso didattico personalizzato (PDP) in un’ottica di continuità. I compiti della famiglia: · Consegnare la diagnosi alla segreteria della scuola, con lettera di accompagnamento e farla protocollare. · Chiedere un eventuale colloquio con il Dirigente o un suo delegato. · Supportare il ragazzo nel lavoro a casa. · Mantenersi in contatto con i docenti. · Richiedere, se possibile, la versione digitale dei testi scolastici. Compiti degli insegnanti della classe (team/consiglio di classe) · Redigere collettivamente il PDP per l’anno scolastico in corso. · Coinvolgere ed informare la famiglia relativamente alla formulazione del PDP . Compiti del docente · Concordare con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa. · Adeguare la didattica e le modalità di verifica. · Utilizzare gli strumenti compensativi e le misure dispensative più opportune alla situazione. · Valutare in chiave formativa. · Creare un clima relazionale favorevole che possa ridurre il disagio psicologico. E’ importante parlare alla classe dei DSA spiegando le diverse modalità di intervento e sottolineando l’importanza della fattiva collaborazione di tutti. Scuola e famiglia dovranno stringere un “patto educativo” che le ponga in una sinergia d’intenti al fine di perseguire un armonico sviluppodel ragazzo attraverso la definizione di un Percorso Didattico Personalizzato condiviso. Si dovranno in particolare concordare: -­‐ i compiti a casa, -­‐ le modalità d’aiuto: chi, come e per quanto tempo, per quali attività/discipline.., -­‐ gli strumenti compensativi utilizzati a casa, -­‐ le dispense, -­‐ la eventuale riduzione dei compiti, -­‐ le interrogazioni, -­‐ la prassi relazionale volta a valorizzare il ragazzo in ciò in cui riesce meglio e a sostenerlo nelle sue difficoltà. Gli strumenti compensativi e dispensativi non sempre sonosufficienti ed efficaci per sviluppare le abilità deficitarie.
I docenti devono: -­‐ essere in empatia con l'alunno in difficoltà, -­‐ abbandonare gli stereotipi e i preconcetti, -­‐ mantenere un atteggiamento equilibrato e sensibile, -­‐ capire quando è opportuno rivolgersi all'esperto, -­‐ mantenere il contatto con l'esperto, -­‐ mantenere i rapporti con la famiglia in modo appropriato, -­‐ capire le potenzialità dell'allievo, -­‐ saper usare provvedimenti dispensativi, -­‐ fare un uso appropriato degli strumenti compensativi. INTERCULTURA
L’educazione interculturale è un orientamento educativo rivolto a tutti gli alunni,
è una finalità generale di tutto il progetto educativo e tutte le discipline possono
favorire il suo raggiungimento. Per questo motivo la presentazione di “progetti “
che permettano l’incontro tra le culture presenti nell’Istituto Comprensivo e che
educhino al rispetto delle loro differenze, è un punto di partenza importante per
l’integrazione degli alunni stranieri.
La diversità è accolta come un punto di forza, di curiosità e di allargamento degli
orizzonti culturali, per motivare ed ampliare l’apprendimento non solo dell’alunno
straniero ma di tutta la classe. L’insegnamento, con il suo intento di allargare
l’orizzonte culturale di ciascuno, la riflessione su passato, presente e il futuro di
ogni popolo per l’eliminazione dei pregiudizi, si ritengono tematiche fondamentali
per sensibilizzare la persone all’apertura verso culture diverse.
Educazione Interculturale
L’educazione culturale che riguarda tutti i plessi dell’Istituto ha lo scopo di
promuovere negli alunni:
·
l’autostima e la capacità di cooperare
·
il desiderio di conoscere altre persone e culture
·
il rispetto per l’originalità e la diversità di ciascuno
·
il desiderio di comunicare le proprie esperienze
·
la conoscenza, l’accettazione, la valorizzazione della propria e dell'altrui
cultura
·
l’identità personale, culturale, ambientale di sé e degli altri.
Accoglienza alunni stranieri
La presenza sempre più numerosa di bambini e ragazzi stranieri a scuola
rappresenta una occasione importante di crescita culturale e di educazione ai
valori della tolleranza e della solidarietà per tutti. L’attuazione del diritto – dovere
all’istruzione rientra in un preciso quadro legislativo esplicitato nel D.P.R. N° 394
del 31/08/1999 che, nell’art. 45 comma 4, richiede “il necessario adeguamento
dei programmi in base al livello di competenze dell’alunno e l’adozione di specifici
interventi individualizzati”. Il percorso scolastico viene così personalizzato ed
adeguato anche al “ Quadro comune europeo di riferimento per le lingue”
che pone come obiettivo generale l’acquisizione dell’italiano, scritto e orale, per
comunicare e per studiare. La valutazione dello studente sarà perciò relativa ai
piani formativi individualizzati e ai conseguenti percorsi formativi. L’Istituto ha
predisposto un protocollo di Accoglienza alunni stranieri che prevede rapporti di
continuità tra scuola – famiglia- territorio.
SOLIDARIETA’
PICCOLI GESTI PER GRANDI OBIETTIVI
L’educazione alla cittadinanza è argomento trasversale a tutte le materie
d’insegnamento: un percorso che la scuola può e deve fare, a partire
dall’instaurazione di un clima di fiducia, serenità e rispetto che deve essere
costruito al suo interno, nella consapevolezza che “ gli uomini si educano fra loro”
(Freire).
Per educare i nostri ragazzi a rispettare e far rispettare i diritti umani sia nei
paesi lontani sia nel loro mondo e nel loro quotidiano, verranno create occasioni
diverse.
In primo luogo saranno strutturati momenti in cui essi potranno informarsi,
stabilire contatti, confrontarsi e discutere, prendere decisioni.
E’ quindi prevista la continuazione di iniziative finalizzate al sostegno alla ricerca
per la prevenzione di diverse patologie e ad altri progetti di solidarietà.
L’educazione alla cittadinanza potrà coniugarsi, ogni volta che gli agganci saranno
possibili, con i percorsi didattici già programmati.
PROGETTO LABORATORIO DI TECNOLOGIE
DIDATTICHE
Tanto P…er C…ominciare: tutti insieme per la scuola
MOTIVAZIONE
La Direttiva del MIUR “Strumenti di intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione
scolastica” delinea e precisa la strategia inclusiva da attivare per
realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in
situazione di difficoltà: svantaggio socio-culturale, disturbi specifici di
apprendimento, disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivante dalla non
conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a
culture diverse.
NelI’Istituto Comprensivo “G. Mameli” di Palestrina, la presenza di alunni
diversamente abili, con difficoltà di apprendimento e di alunni stranieri è
un fenomeno in continua crescita, dovuto ai cambiamenti repentini della
società e ai nuovi e mutevoli scenari.
L’integrazione di questi alunni con bisogni educativi speciali è uno degli
obiettivi prioritari della nostra Scuola; ciò ci induce ad attivare una
didattica “inclusiva” che, a prescindere dalle disabilità e dalle difficoltà
cognitive, linguistiche, comunicative e relazionali, ponga in essere percorsi
formativi efficaci mediante l’utilizzo di rinnovate metodologie/strategie e
nuove ed alternative opportunità di apprendimento.
L’obiettivo non è dare a tutti la stessa cosa, ma dare ad ognuno ciò
di cui ha bisogno.
Affinché ciascun alunno “voglia imparare”, l’apprendimento, oltre che
incrementare i livelli di competenza e destare curiosità e interesse, deve
produrre una sensazione di benessere emotivo-cognitivo e garantire
un’autoaffermazione individuale attraverso adeguati sistemi.
E’ in quest’ottica che bisogna offrire agli alunni occasioni di assolvere in
autonomia “compiti significativi”, cioè realizzati in contesti veri o verosimili
e in situazioni di esperienza, capaci di mobilitare i saperi provenienti da
campi disciplinari differenti, di organizzare il pensiero, collaborare,
realizzare prodotti.
L’attivazione di laboratori che utilizzano le tecnologie didattiche
accresce negli alunni la voglia di impegnarsi, concentrarsi, essere creativi e
migliorare il proprio apprendimento, in quanto si sentono artefici della loro
crescita e maturazione.
DESTINATARI: alunni/e del primo ciclo d’istruzione.
FINALITA’ DEL PROGETTO: attraverso l’utilizzo delle tecnologie
didattiche (computer, tablet, lim, software didattici…) s’intende:
- Differenziare la proposta formativa, offrendo alle diverse
intelligenze percorsi di apprendimento efficaci e di senso, sia
nell’ambito della singola disciplina (sapere) che in ambito relazionale
(essere) che metodologico-operativo (saper fare);
- Sviluppare le potenzialità di tutti gli alunni offrendo nuove ed
alternative occasioni di apprendimento, formazione e autonomia
personale e sociale;
- Prevenire situazioni di disagio scolastico e affrontare quelle già in
atto;
- Facilitare l’inclusione/integrazione degli alunni B.E.S. consentendo
loro la partecipazione ad attività che possano garantire il pieno
rispetto delle loro capacità;
- Promuovere nuovi interessi e motivazioni mediante l’uso di
strumenti che possiedono caratteristiche particolarmente attraenti sul
piano della presentazione e delle procedure;
- Mantenere alti i livelli di profitto mediante l’impiego di strumenti che
vadano ad affiancarsi a quelli tradizionali, integrandosi in una
pluralità di opportunità didattiche;
- Promuovere la conoscenza e l’utilizzo delle tecnologie didattiche
come sussidi e come ausili, anche in previsione dell’inserimento
sociale e lavorativo;
- Costruire percorsi individualizzati con software specifici per le varie
disabilità e difficoltà, sulla base delle necessità.
- Assumere ruoli attivi mediante lo sviluppo delle capacità di compiere
scelte e di agire attivamente, sollecitando l’analisi critica delle
situazioni proposte e la comprensione delle relazioni causali implicate
nelle operazioni svolte;
- Memorizzare le sequenze procedurali di varia complessità: dalla
semplice accensione del computer, tablet, lim, alla gestione di
programmi con funzioni sempre più articolate, esercitando e
perfezionando la manualità piena e il coordinamento visivo-motorio
attraverso l’uso dei sistemi informatici di input e output;
- Incrementare i tempi di attenzione e promuovere processi
motivazionali
attraverso
attività
dotate
di
caratteristiche
particolarmente “attraenti” (movimento, colori, suoni, feedback …)
- Acquisire una adeguata coscienza di sé in ruoli agiti all’interno di un
gruppo in attività collettive, ove ciascuno possa apportare il proprio
contributo (es. realizzazione di un ipertesto)
- Sviluppare abilità linguistiche, logiche che permettano l’accesso
facilitato agli apprendimenti disciplinari;
- Acquisire autonomia e consapevolezza nello studio, valorizzando le
proprie attitudini e sfruttando le occasioni formative;
- Incrementare le competenze di base (italiano, matematica e lingua
straniera) e quelle trasversali;
- Potenziare l’autonomia nello studio attraverso l’impiego di mezzi e
strategie sostitutive/compensative
- Realizzare audiolibri, materiali/documenti funzionali a se stessi e
agli altri.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO PER GLI ALUNNI
ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO
Fase preliminare
- Analisi dei bisogni formativi degli alunni e, in particolare, di quelli
con B.E.S.
- Acquisto delle attrezzature informatiche: LIM – COMPUTER –
STAMPANTI
- Acquisto di software specialistici
- Realizzazione del laboratorio informatico e della software–teca
direttamente nell’aula-laboratorio, immediatamente disponibile e
più facilmente fruibile da tutti gli attori della comunità scolastica;
Fase dell’implementazione
- Sviluppo delle attività
- Monitoraggio
Fase della verifica/valutazione
- Rendicontazione
- Ridurre le difficoltà cognitive per promuovere il benessere e il
successo scolastico di ciascun alunno
- Creare ambienti di apprendimento in cui agire da protagonista
consapevole e propositivo e nei quali si favoriscano le risorse e le
potenzialità individuali come fattori di crescita personale e sociale
- Favorire l’ascolto e il confronto con gli altri, la solidarietà e la
convivenza democratica
- Sensibilizzare alla diversità come valore e come risorsa.
- Acquisizione di competenze informatiche compensative per
l’autonomia nello studio
- Realizzazione di una raccolta di esperienze di lavoro riproducibili nel
futuro
- Realizzazione “software-teca specialistica” per le varie forme di
disagio
- Realizzazione di un portfolio multimediale.
Sussidi didattici da acquistare
Il progetto prevede la collocazione di una Lavagna Interattiva (LIM), un
videoproiettore ed un notebook in ogni aula (2 Scuola dell’Infanzia,
25 Scuola Primaria e 5 scuola secondaria di I Grado);
Tablet e Software specialistici come misure compensative per alunni con
disturbi specifici d’apprendimento;
Utilizzo del registro elettronico in tutte le classi di Scuola primaria e
secondaria di I Grado.
RISULTATI ATTESI
Per tutti gli alunni:miglior apprendimento, in quanto si sentono artefici
della loro crescita e maturazione, accrescimento della voglia di impegnarsi,
concentrarsi, essere creativi.
Per i docenti:superamento del gap generazionale determinato dai
differenti stili di insegnamento/apprendimento tra docenti e studenti.
Per le famiglie: informazione in tempo reale attraverso l'uso del registro
elettronico.
Per la scuola: elevazione degli standard di preparazione culturale, di
efficienza e di trasparenza delle procedure didattiche e amministrative,
miglioramentodell'immagine della scuola e della sua percezione esterna.
RISORSE UMANE: Docenti curricolari e specialistici
RISORSE FINANZIARIE: Fondi comunali per il diritto allo studio, Fondi
erogati dal MIUR ai sensi della L. 440/97, Fondi
da sponsorizzazioni.
CONTINUITÀ-ACCOGLIENZA-ORIENTAMENTO
La continuità e l’orientamento tra diversi ordini di scuola si propongono di:
·
garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e
continuativo, che mira a promuovere lo sviluppo del soggetto, tenendo conto dei
cambiamenti evolutivi e delle diverse istituzioni scolastiche
·
favorire l’accoglienza e agevolare e il passaggio da un ordine di scuola
all’altro
·
intensificare le attività di raccordo tra i tre ordini di scuola, rinforzare la
condivisione delle finalità educative e la conoscenza dei reciproci curricoli
·
porre l’attenzione sulle differenze tra infanzia e adolescenza in relazione ai
cambiamenti e agli apprendimenti all’interno di un cammino unitario.
Continuità verticale
La continuità si articolerà essenzialmente nelle seguenti attività:
·
progetto Accoglienza da attuarsi all’inizio della scuola per gli esordienti
·
·
realizzazione di Progetti in comune tra le classi ponte
programmazione e realizzazione di moduli didattici comuni per le classi
ponte
fruizione comune di spazi attrezzati e laboratori (palestra, laboratori
informatico, musicale e di lettura);
·
condivisione di attività varie, quali visione di film, momenti di gioco e/o
sport, visite d’istruzione
·
uscite sul territorio, interventi di esperti esterni ecc.;
·
visite degli alunni alla scuola dell’ordine successivo per prendere confidenza
con spazi e strutture nuove
·
passaggio di informazioni tra i docenti delle classi ponte sulla situazione
socio-affettiva e cognitiva di ogni alunno;
·
raccordo tra i docenti dei diversi ordini scolastici al fine di acquisire stili
educativi e metodologie didattiche non discordanti
·
raccordo tra i docenti delle primaria e della secondaria per definire le
competenze e i prerequisiti necessari e quelli realmente in possesso degli
alunni, sulla base dei quali si concorderanno le prove d’ingresso
Continuità orizzontale
·
rapporto scuola - famiglia: nel promuovere colloqui periodici con le famiglie
ed, eventualmente, incontri presenziati da esperti su temi di interesse comune
(alimentazione, fumo, sessualità, tossicodipendenza, ecc.) e nel coinvolgere le
famiglie in alcune iniziative scolastiche; raccordo con il territorio.
·
ACCOGLIENZA
L’Accoglienza è un presupposto indispensabile del processo educativo e una
risposta doverosa al fondamentale bisogno di sicurezza dei bambini e dei
genitori, nonché un contributo considerevole alla prevenzione del disagio
scolastico.
Rientra inoltre in un percorso più ampio ed articolato che è quello della Continuità
educativa fra i diversi ordini scolastici: quando le attività di continuità sono state
svolte con profitto, gli alunni sono “pronti” ad entrare nella scuola con la quale
hanno già preso confidenza. Nella scuola dell’infanzia ovviamente questa
preparazione non è possibile e quindi l’accoglienza è ancora più delicata e
complessa.
Il problema dell’accoglienza non si può limitare ai primi giorni di scuola o ai primi
minuti di ogni giorno, ma deve essere una preoccupazione costante durante tutto
l’anno, in quanto lo stare bene a scuola è il presupposto fondamentale
dell’apprendimento. Inoltre è importante ricordare che l’accoglienza è rivolta
anche ai genitori che, in maniera diversa, vengono coinvolti in questa esperienza
e a cui sono indirizzate alcune iniziative.
Il nostro Istituto da anni attua l’accoglienza per tutti gli alunni e in particolare per
quelli esordienti. Il presente progetto intende raccogliere, strutturare e rendere
“visibile” tramite il POF tutte le attività e le iniziative che i docenti da tempo
mettono in atto per accogliere gli studenti nei vari plessi; si propone inoltre come
uno strumento di lavoro e un punto di riferimento per chi ogni anno deve
programmare un’accoglienza sempre più attenta ai reali bisogni degli utenti.
OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI
· favorire un inserimento sereno nel nuovo ambiente scolastico;
· favorire la conoscenza del nuovo ambiente;
· creare un ambiente accogliente, a misura di bambino;
· evitare iniziali situazioni di disagio emotivo;
· prevenire il disagio scolastico;
· rispondere al bisogno di sicurezza di bambini e genitori;
·instaurare rapporti interpersonali positivi tra gli studenti e tra studenti ed
insegnanti;
· stimolare l’autonomia nel nuovo ambiente scolastico;
·creare motivazione all’apprendimento;
CONTENUTI –ATTIVITÀ COMUNI
·
incontro con i genitori degli alunni esordienti in cui si illustreranno il POF, il
funzionamento della scuola, i materiali necessari, le attività didattiche e le
modalità di inserimento;
·
continuità tra i vari ordini di scuola (incontri alunni-docenti, incontri tra
docenti delle classi ponte per conoscere i singoli alunni e le loro problematiche
anche attraverso schede contenenti informazioni comportamentali e cognitive,
attività didattiche in comune, partecipazione a spettacoli ed iniziative di
particolare interesse ecc.);
·
visite al nuovo ambiente scolastico da svolgersi nell’ultimo anno della
scuola di ordine inferiore;
·
predisposizione di spazi appositi ed aule accoglienti per creare un
ambiente significativo e sereno per gli alunni esordienti;
·
posticipo dell'orario d’ingresso per gli esordienti;
·nel primo periodo attività in forma ludica e discussioni di gruppo
L’ACCOGLIENZA ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Destinatari: tutti i bambini esordienti della Scuola dell’Infanzia
Il progetto si prefigge lo scopo di rendere progressivo ed indolore l’ingresso nel
nuovo ambiente e predisporre un percorso di accoglienza ed ambientamento per i
bambini e le loro famiglie
PERIODO DI SVOLGIMENTO:
Nelle prime settimane di attività scolastica in modo particolare, ma lo spirito
dell’accoglienza deve permanere di fatto durante l’intero anno scolastico
OBIETTIVI :
·
Rafforzare l’identità personale e l’autostima
·
vivere in modo equilibrato i propri stati affettivi
·
assumere regole di comportamento sociale
·
instaurare prime relazioni sociali
·
vivere l’ambiente scolastico come positivo e accogliente
METODOLOGIA/STRATEGIE DIDATTICHE/ATTIVITÀ:
Organizzazione e strutturazione di un ambiente scolastico accogliente e sereno
Strutturazione spazi attrezzati, organizzazione oraria articolata in maniera flessibile
RISORSE UMANE
Oltre a tutte le insegnanti è fondamentale il ruolo dei collaboratori scolastici.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Destinatari: Alunni della classe terza della Scuola secondaria di I grado
dell’Istituto
OBIETTIVI:
·
promuovere il benessere dei ragazzi, facilitando la conoscenza di sé
·
abituare l’alunno a riflettere sul proprio percorso scolastico, evidenziando le
caratteristiche del suo operare e modo di pensare ai fini dell’orientamento
·
guidare l’alunno, in collaborazione con la famiglia, verso una scelta adeguata
rispetto agli interessi e alle attitudini o qualità posseduti.
·
favorire nell’alunno la ricerca delle informazioni utili (in cartaceo e sul web)
ai fini dell’orientamento personale, rendendolo autonomo nella scelta della
propria strada
METODOLOGIA/ ATTIVITÀ
· test e questionari di autovalutazione e autoanalisi, test preliminari di
autorientamento
· lavori di gruppo
· discussione libera o guidata
· interventi di esperti
· utilizzo del computer e della rete
· visite alle scuole secondarie di II° grado presenti sul territorio.
INTERVENTI AREE A RISCHIO SOCIO-EDUCATIVO
Lo svantaggio socio-culturale è una situazione che deve essere contenuta per non
compromettere le potenziali capacità d'apprendimento e di relazione dell'alunno.
La scuola si impegna a creare le condizioni per un percorso scolastico positivo di
tutti gli alunni.
Saranno progettate azioni didattiche ed educative a partire dalla valorizzazione
delle diversità e dei punti di forza, per assicurare a tutti gli alunni il
conseguimento dei livelli minimi di apprendimento nel rispetto degli stili cognitivi,
dei tempi personali di crescita e di sviluppo.
Per prevenire fenomeni di insuccesso scolastico la scuola mette in atto un
modello organizzativo e ricorre a metodologie pluralistiche per agevolare i
processi di insegnamento - apprendimento nel pieno rispetto di ogni individuo.
RECUPERO/POTENZIAMENTO
L’attività del recupero/potenziamento risponde alla finalità della prevenzione al
disagio e vuole offrire risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire
loro pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di
apprendimento. Promuove l’alfabetizzazione degli alunni non italofoni, il sostegno
ad alunni con difficoltà specifiche, il recupero di abilità di base e il potenziamento
offrendo percorsi anche con utilizzo di ore di docenza aggiuntiva.
OBIETTIVI
• favorire la piena integrazione nel gruppo classe
• promuovere l’autostima
• acquisire un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle
abilità linguistiche e logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato,
individualizzato e attuato con apposite strategie.
Per coloro che non raggiungono gli obiettivi prefissati nei tempi e nei modi
previsti l’Istituto organizza attività di recupero e di rinforzo, organizzandosi nel
seguente modo:
Scuola Primaria: i docenti svolgono attività di recupero in itinere e alla fine
delle Unità, sia individualmente, sia per gruppi di livello.
Scuola Secondaria: i docenti svolgono attività di recupero in itinere e alla fine
delle Unità, sia individualmente, sia per gruppi di livello; inoltre, gli insegnanti di
Italiano e Matematica svolgono attività di recupero con piccoli gruppi di alunni
individuati nei Consigli di classe.
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
PROGRAMMARE CURRICOLI PER RICONOSCERE I TALENTI E IL MERITO
OBIETTIVI:
• padroneggiare le conoscenze e le competenze; sostenere, incoraggiare gli
alunni ad accettare con consapevolezza la sfida posta dall’apprendere, a riscoprire
le motivazioni dello studio e della cultura, a curare il quotidiano lavoro sia in
classe sia a casa, a dare prova di impegno e di tenacia, a considerare e a vedere
riconosciuto il merito.
ATTIVARE VERIFICHE E VALUTAZIONI CON POSSIBILITA’ DI
ASSEGNAZIONE DELLA“LODE” (SCUOLA SEC. I GRADO)
ACQUISIRECOMPETENZEDIGITALISPENDIBILIINOGNIAMBIENTEDIVITA,
DISTUDIOELAVORO
AZIONE DI PROGETTO: PERCORSI DI RICERCAZIONE CON LA LIM
FINALITA’: ricercare percorsi alternativi per la produzione di elaborati digitali
- ACQUISIRE COMPETENZE MATEMATICHE E LINGUISTICHE
AZIONE DI PROGETTO:PARTECIPAZIONE A GARE NAZIONALI
- ACQUISIRE COMPETENZE MUSICALI
FINALITÀ: promuovere, valorizzare e orientare gli alunni che hanno
dimostrato di possedere particolari capacità attitudinali allo studio dello
strumento(studiare uno strumento significa già avere la possibilità di
“eccellere” nel campo artistico - musicale)
ACQUISIRE UNA CERTIFICAZIONE DI “ECCELLENZA”
FINALITA’: riconoscere il merito di alunni che si sono impegnati in percorsi
alternativi formativi con ottimi risultati
DESTINATARI E METODOLOGIADIATTIVAZIONE: a fine triennio,
contestualmente al certificato delle competenze, verrà rilasciato un “certificato di
eccellenza” dove risulteranno tutte le attività dove l’alunno/a si è distinto, con
relativa valutazione (credito formativo per l’inserimento nella futura scuola
secondaria di secondo grado).
VALORIZZAZIONE DEL VOLONTARIATO
UN TESORO PER LA SCUOLA: DOCENTI E FAMIGLIE
DONANO IL TEMPO
DESTINATARI
Personale scolasticoin quiescenza e familiari degli alunni in grado di offrire un
patrimonio di esperienza e professionalità che è opportuno non disperdere e che
può rivelarsi molto proficuo acquisire in vista dei compiti che la scuola è chiamata a
svolgere a seguito delle profonde riforme in atto dell'ordinamento e delle strutture.
QUALIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ DA SVOLGERE E REQUISITI DEI
SOGGETTI DA UTILIZZARE
Leattività, se riferite a specifiche professionalità di carattere culturale, didattico e
anche amministrativo, possono essere orientativamente indicate come segue:
- seminari, convegni, laboratoriin qualità di relatore sulla base di specifiche
competenze acquisite; collaborazione alle attività rivolte all’ampliamento dell’offerta
formativa ed al sostegno alla didattica; collaborazione all'attività di tutoraggio;
attività integrative quali cineforum e libroforum; cura delle biblioteche scolastiche
nonché interventi rivolti all'utilizzo degli spazi, dei servizi e delle attrezzature
scolastiche; visite guidate di carattere artistico e culturale nonché professionale;
educazione permanente; attività volte ad agevolare l'integrazione degli
extracomunitari e degli stranieri in genere; orientamento scolastico e professionale;
attività amministrativa in settori particolari ove è necessaria una specifica
esperienza.
L'utilizzazione di tali persone non sarà intesa come sostituzione alla
funzione del personale in servizio, ma come contributo di integrazione e
collaborazione con esso.
Per quanto concerne la qualificazione soggettiva delle persone da utilizzare, al fine
di realizzare un'effettiva azione di sostegno all'attività scolastica, verranno impiegati
volontari in grado di fornire un contributo di elevata, specifica esperienza. Gli
interessati, infatti, dovranno risultare, nella materia relativamente alla quale
conferiranno il proprio apporto, in possesso di ampia e approfondita conoscenza
della stessa, in un contesto culturale generale.
PROCEDURE
L'utilizzo di personale volontario avviene con la realizzazione di intese dirette tra il
personale interessato e l’istituzione scolastica. L'attività svolta dai volontari è
completamente gratuita. Dopo la delibera di approvazione degli organi collegiali, si
procederà con apposita convenzione, firmata dal capo d'istituto. Nella convenzione
saranno precisate anche le modalità e le condizioni di svolgimento dell'attività. La
convenzione potrà avere durata pluriennale; sarà in ogni tempo revocabile da parte
del Capo d'istituto per motivi di pubblico interesse e prevederà forme di verifica
dell'attività.
SICUREZZA E GESTIONE DEL RISCHIO
Con il “Progetto Scuola Sicura”, indirizzato a tutti i plessi dell’Istituto, si
intende creare una cultura della sicurezza, della prevenzione e gestione del
rischio, nei lavoratori della scuola, negli alunni e nei genitori.
Le tematiche proposte sono le seguenti:
·
conoscenza del D.lgs.81/08 da parte dei docenti, del personale di
segreteria, dei collaboratori scolastici
·
corsi di aggiornamento e incontri sugli argomenti suddetti
·
responsabilizzazione della comunità scolastica
·
sviluppo della cultura delle regole e della legalità
·
contatti con enti preposti alla tutela della sicurezza e della salute (ASL,
Comune,..)
·
sensibilizzazione di alunni e personale, tramite interventi educativi tenuti
da esperti sulla sicurezza e sulla salute.
Per raggiungere gli obiettivi l’Istituto Comprensivo mette in atto le seguenti
attività:
Informazione/formazione del personale:
·
Riunioni e Accordi del Dirigente scolastico con l’RSPP
·
Incontri di informazione/formazione
·
Collaborazione con Enti preposti alla tutela della salute e della sicurezza
che operano nel territorio e all'interno della Scuola
·
Sensibilizzazione di alunni (unità didattiche, progetti, incontri, giornate
della sicurezza)
·
Incontri periodici dei referenti alla sicurezza dei plessi con il Dirigente
Scolastico e con l’RSPP
·
Informazioni al personale scolastico e agli utenti attraverso circolari
esplicative, riunioni, dispense.
Incarichi al personale
Sono evidenziati nel Piano di Prevenzione e Sicurezza predisposto dal Dirigente
Scolastico.
Educazione degli alunni
Uno degli obiettivi principali che deve permeare la programmazione dei docenti
è quello di educare gli alunni alla percezione dei rischi, alla formazione di una
sensibilità alle problematiche della sicurezza e della salute, alla tutela
dell’ambiente. In particolare gli argomenti trattati riguardano le misure di
sicurezza da attuare in situazioni di rischio quali:
·
svolgimento delle attività didattiche in aula (organizzazione materiale
proprio, sistemazione banchi, armadi...), in palestra, nel tempo mensa,
nell’intervallo, durante lo svolgimento delle attività negli spazi esterni e in
occasione delle uscite didattiche;
· misure di sicurezza da attuare in situazioni di rischio connesse allo
svolgimento dell’attività didattica sono esposte lungo i corridoi e in vicinanza
delle uscite e dei telefoni. I piani di evacuazione nei plessi sono predisposti dai
referenti alla sicurezza, con l’ausilio dei responsabili del piano di evacuazione, e
appesi all’albo dei plessi, illustrati dagli stessi e consegnati in copia al Dirigente
Scolastico.
PROGETTI LETTURA IN BIBLIOTECA
Nella sede centrale è stata inaugurata quest’anno la nuova biblioteca in cui i
bambini possono accedere liberamente ed iniziare un viaggio grazie alle storie
narrate nei libri.
La lettura costituisce una delle finalità trasversali della scuola e un prerequisito
necessario per accedere a qualsiasi tipo di conoscenza formalizzata; costituisce
uno dei principali obiettivi formativi in quanto attività che accompagna per
sempre la persona nel suo sviluppo individuale e sociale.
Si presenta come un insieme di abilità e di atteggiamenti che superano gli
ambiti dell’educazione linguistica, riguardano tutte le discipline e concorrono
alla formazione della persona.
Destinatari: Tutti gli alunni dell’Istituto
OBIETTIVI
· educare al “piacere di leggere”
· educare al rispetto del libro
· condividere il piacere della lettura
· comprendere un testo e individuarne i personaggi
· saper raccontare la storia letta
· rappresentare graficamente la storia
PROGETTO MUSICA
Destinatari: tutti glialunni dell’Istituto
Il progetto prevede la creazione presso la Biblioteca della sede centrale di Viale
della Vittoria di un laboratorio di musica e canto corale gestito dall’Associazione
di Studi Superiori Aletheia. Il laboratorio musicale proposto prevede:
·
Attività integrative facoltative di approccio allo studio del piano, la chitarra
e il canto corale;
·spazi protetti di aggregazione nelle ore dell'extrascuola;
·
Percorsi con ricaduta sul curriculum che, ampliando l'offerta formativa,
sono in grado di assicurare il successo scolastico anche degli alunni deprivati.
Finalità
·
valorizzare il ruolo formativo dell'Educazione Musicale
·
Creare un modello organizzativo, pedagogico e didattico per una
formazione musicale continua e globale
·
Realizzare un progetto formativo di educazione musicale integrato sul
territorio che preveda la continuità educativa fra i diversi ordini di scuola,
attraverso esperienze comuni e la continuità " orizzontale", ricercando
collaborazioni con gli enti presenti sul territorio.
PERIODO DI SVOLGIMENTO Intero anno scolastico
OBIETTIVI PEDAGOGICI, DIDATTICI, SOCIALI, TRASVERSALI.
Obiettivi pedagogici
Realizzare un processo di apprendimento musicale unitario che, portando la
pratica strumentale nella scuola, colleghi la formazione strumentale
(Propedeutica strumentale) con quella dell'Educazione Musicale (Propedeutica
Musicale)
Obiettivi didattici
Fornire un'esperienza musicale globale e coerente, valorizzando le componenti
formative che caratterizzano l'educazione musicale: attività gestuale, pratica
vocale, pratica strumentale, didattica dell'ascolto, musica d'insieme,
drammatizzazione, improvvisazione.
Obiettivi trasversali
La trasversalità di un'educazione musicale globale, intesa cioè come mezzo
espressivo e quindi come linguaggio, si realizza nel suo contributo alla
formazione generale della persona.
METODOLOGIA/STRATEGIE DIDATTICHE/ATTIVITÀ
Le attività del laboratorio musicale proposto si integrano nel piano complessivo
dell'Offerta formativa in quanto: comprendono percorsi formativi di educazione
al linguaggio musicale flessibili e motivanti, idonei a favorire il successo
scolastico di tutti gli alunni e a prevenire situazioni di disagio e fenomeni di
dispersione; attuano la convergenza metodologica didattica e pedagogica con
le varie "educazioni", offrendo esperienze che valorizzano la creatività,
l'operatività e la personalizzazione degli apprendimenti; sviluppano le
competenze trasversali; coniugano il momento cognitivo con quello emotivo;
contribuiscono ad integrare la scuola con il territorio e a favorire la crescita
culturale, sociale e civile dei minori.
PROGETTO SPORT
L’educazione motoria, fisica e sportiva designa quelle forme educative che
favoriscono lo sviluppo delle strutture e delle funzioni biologiche e psicologiche
che rendono possibile la realizzazione ed il progressivo affinamento del
movimento umano. L’attività motoria costruisce un linguaggio a partire dal
quale emergono e si strutturano i diversi mezzi di comunicazione. Essa aiuta
quindi il bambino e poi il ragazzo a riconoscersi e a riconoscere il mondo che lo
circonda. Attraverso l’attività fisica e sportiva il bambino può essere educato al
gioco di squadra, alla vita di gruppo, alla partecipazione sociale.
Gioco Sport del Volley
Destinatari: tutti gli alunni dell’Istituto
Il gioco-sport Volley è un gioco collettivo, formativo, educativo, aciclico (i gesti
e i movimenti non sono sempre uguali), di tipo aerobico-anaerobico alternato,
è un gioco che da esplorativo passa ad essere di regole ed infine gioco-sport
attraverso il quale l’istruttore deve far apprendere ai bambini i fondamentali di
gioco (palleggio, tiro, passaggio, movimenti in attacco e in difesa)
naturalmente sempre sotto forma di gioco. Il progetto suggerisce un stile
didattico che, mentre fruisce di tutte le migliori indicazioni della psicomotricità,
si propone di andare oltre, per consentire al bambino di giocare con impegno e
con intelligenza per crescere, ma soprattutto per divertirsi attraverso il
movimento. Il progetto prevede l’intervento di Istruttori Specializzati del
settore della A.S.D. Praeneste Volley.
OBIETTIVI
·
sviluppo delle capacità senso-percettive, degli schemi motori di base, degli
schemi posturali, delle capacità e abilità motorie della lateralità
·
educazione e sviluppo delle capacità coordinative e strutturazione delle
capacità condizionali
·
stimolare la partecipazione attiva del bambino e la sua creatività
attraverso il gioco e il divertimento
·
promuovere lo sviluppo dell’autocontrollo e il rispetto delle regole,
l’educazione alla lealtà, il passaggio dallo stadio egocentrico alla dimensione
collettiva
·
favorire il consolidamento della fiducia in se stessi, la capacità di
affrontare situazioni nuove e l’educazione alla socializzazione
·
favorire un’equilibrata maturazione psico-fisica, intellettuale e morale del
ragazzo.
·
migliorare l’inserimento sociale attraverso le attività d’avviamento alla
pratica sportiva.
·
favorisce la formazione di una cultura sportiva non violenta, agevolando
il processo educativo di ciascun studente.
METODOLOGIE
Le proposte didattiche che saranno presentate sono relative all’educazione e
allo sviluppo delle capacità senso-percettive, agli schemi motori di base e
posturali, alle capacità e abilità motorie, all’insegnamento dei fondamentali del
gioco-sport Volley (giochiamo a palleggiare, giochiamo a passare la palla,
giochiamo a muoversi per ricevere la palla, giochiamo la partita) tenendo conto
nella loro presentazione di una corretta progressione metodologica di
insegnamento e cioè dal semplice al difficile, dal conosciuto allo sconosciuto
Ogni lezione sarà programmata con una fase iniziale di attivazione dove si
andrà a lavorare sulle capacità senso-percettive, schemi motori e posturali,
capacità motorie; una fase centrale di lavoro sui fondamentali e una fase finale
con partita. Qualsiasi attività sarà presentata sotto forma di gioco.
OLTRE AL GIOCO SPORT DEL VOLLEY L’OFFERTA FORMATIVA IN ORARIO
EXTRACURRICOLARE PREVEDE LE SEGUENTI ATTIVITA’:
-
PATTINAGGIO A ROTELLE ASD TALENT SKATING
VIET VO DAO ASD GALLUS CANIT
JUDO ASD 7 SAMURAI
DANZAASS.CULT. DANZAMICA