Newsletter di Novembre 2013

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Newsletter di Novembre 2013
K I MINFORMA
NEWS DALLA CASA
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI
DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
NOVEMBRE ALLA CASA
MAI NEMICI PER LA PELLE
I
Mercoledì 20 novembre scorso, in occasione della
"Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza", presso l' Aula Magna dell'Università degli
Studi "La Sapienza" sono stati consegnati attestati di
Cittadinanza italiana a bambini del Municipio II nati in Italia
ma figli di genitori stranieri. L'iniziativa, promossa
dall'Unicef all'interno della campagna "Io come tu. Mai
nemici per la pelle", a cui ha partecipato anche
l'Associazione Kim, s'è svolta alla presenza del Sindaco di
Roma Ignazio Marino, del vicesindaco Luigi Nieri,
dell'Assessore alla scuola, infanzia, giovani e pari opportunità Alessandra Cattoi, del Presidente della Commissione
scuola Valeria Baglio, del Presidente del Municipio II
Giuseppe Gerace, del Presidente Unicef Italia Giacomo
Guarrera e altre autorità competenti.TTI
I
SCUOLA ELEMENTARE PIZZETTI PER KIM
Sabato scorso i volontari dell'Arcobaleno hanno accompagnato bimbi e mamme ad uno spettacolo al Teatro Verde.
Iniziano ad inserirsi
negli ambiti i primi
volontari provenienti dal
Corso Base che si è
svolto il 26 ottobre ed
ha cominciato il suo
percorso di tirocinio
universitario anche
Francesca (nella foto a
destra), proveniente dal
Corso di Laurea di “Educatore Professionale di Comunità” di
Roma Tre.
a cura della redazione Associazione KIM onlus
Via di Villa Troili, 46 - 00163 Roma - tel/fax 06.66514479
[email protected] - www.associazionekim.it
Numero chiuso in redazione il 30/11/2013
NEWS DALL’ASSOCIAZIONE
,
La Casa al momento ha 5 nuclei ospitati. Il clima rimane
buono e grazie ai volontari dei vari ambiti la vita rimane
dinamica nelle varie attività proposte (gite, scuola, botteghe…) e questo indubbiamente aiuta molto sia i bambini
che le mamme.
N° 27/novembre 2013
E’ scaduto il termine di presentazione delle domande per il
Servizio Civile Nazionale per l’anno 2014: la Kim ha ricevuto ben 26 richieste!
Nello stesso giorno, 20 novembre, sempre in occasione
della "Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" i bambini della Scuola Elementare Pizzetti
hanno effettuato una RACCOLTA FONDI A FAVORE
DELLA KIM, in memoria della loro amica Dorontina.
Hanno prodotto un bellissimo giornalino che illustrava la
LA CASA VA A RIFIUTI ZERO … MA …
Quella della raccolta differenziata dei rifiuti è una scelta
etica imprescindibile alla quale l'Associazione Kim ha aderito da anni.
Questo comporta sia una pressione con l’ufficio competetente del nostro Municipio per ottenere finalmente il posizionamento di cassonetti nei pressi del Centro di accoglienza,
sia uno strenuo ed impegnativo lavoro di educazione delle
mamme.
Questo percorso deve vedere anche i nostri volontari sempre più consapevoli, attenti ed impegnati su questa linea.
Ci sembra importante ricordare la necessità di contribuire a
non inquinare il nostro territorio e di custodirlo tramandandolo ai figli nelle condizioni migliori di come lo abbiamo trovato.
"Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia" promulgata dalle Nazioni Uniti nel 1989. La somma raccolta dalla
vendita del giornalino è stata consegnata il 25 novembre
scorso a Daniela Cosmelli, membro del nostro Consiglio
Direttivo.(nella foto insieme ai bambini della scuola)
Ringraziamo tutti i bambini che hanno partecipato alla realizzazione di questa bellissima iniziativa di solidarietà, le
loro maestre e la direttrice Monica Logozzo.
SOS DALLA KIM
UN ALBERO DI NATALE... ARTIFICIALE...PER KIM
S S
L’anno scorso il vecchio albero di Natale è stato “rottamato”
abbiamo cercato qualcuno disponibile a procurarcene uno
nuovo, grande intorno ai 2 metri per il salone...ma non
abbiamo ricevuto nessuna segnalazione in merito.
Allora lo abbiamo acquistato poichè sabato 30 novembre in
mattinata bimbi, mamme e volontari hanno iniziato ad
addobbarlo.
Volete contribuire alla spesa sostenuta per l’acquisto del
grande albero di Natale? Fate una piccola donazione.
VOTATE KIM VOTATE KIM VOTATE KIM
I
IL MIO DONO - La rete di solidarietà di UniCredit
Dopo il successo della edizione estiva, UniCredit ha deciso
di rinnovare l'iniziativa a sostegno al Non Profit, mettendo a
disposizione un importo complessivo di 200.000 euro, a titolo di donazione, da distribuire tra le organizzazioni aderenti
al servizio www.ilMioDono.it
L'iniziativa, ora denominata "un voto, 200.000aiuti concreti - Edizione di Natale" prenderà avvio il 5 dicembre
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NEWS DALL’ASSOCIAZIONE
2013 e terminerà il 13 gennaio 2014.
Noi dell’Associazionre KIM ci saremo e vi chiediamo quindi di VOTARCI e
farci VOTARE onde
darci la possibilità
di attingere almeno ad una frazione
della donazione.
COME VOTARCI?:
- entrare nella pagina, attiva dal 5/12/2013 al 13/01/2014
https://www.ilmiodono.it/it/organizzazioni/?id_organizzazione=831
- votare scegliendo una delle tre modalità proposte.
ESPERIENZE “DIVERSE”... DALLA KIM
I
HO RICEVUTO DALLA KIM QUANDO ERO
AMMALATA E HO CAPITO QUANTO BELLO SIA
ORA DARE
Intervista a Mirela a cura di Gaetano Cecere
Ciao, Mirela. Sei stata ospite della Kim quando eri
ammalata di leucemia. Ora sei guarita e, tornata in Italia
per ragioni di studio, torni in questa Associazione come
volontaria. Quale è stato il percorso che ti ha portato a
questa scelta?
Innanzitutto voglio riferirti di una mia riflessione: io sono
convinta che agli esseri umani viene chiesto di interrogarsi,
riflettere, scegliere, prendere decisioni, organizzare la propria vita, cooperare con altri, essere creativi e così via. Ma
anche di sognare un nostro futuro roseo e le cose belle che
vorremmo fare da adulti. Sogni che alimentiamo sin da
quando siamo piccoli. Purtroppo poi la vita si svolge in tutt'altro modo. Nei nostri sogni nessuno mette in conto che
possano accadere eventi drammatici ed improvvisi che arriveranno a sconvolgerti non solo i tuoi progetti per il futuro
ma soprattutto la realtà del presente.
Hai vissuto quest'esperienza?
Si. Ero una ragazzina vivace, sveglia e, allo stesso, tranquilla e protetta dalla mia piccola realtà. Finché è arrivato
l'evento imprevisto che ha cambiato la mia vita per sempre.
Nel maggio del 2004, all'età di 15 anni, mi ammalai di leucemia. Capii subito la gravità del male, sebbene i miei avessero cercato di mascherare e sminuire. A Tirana ebbi un
ricovero di due settimane, che furono le più difficili sia a
livello fisico che a livello psicologico. Eppure il peggio doveva ancora venire, almeno per me. I medici consigliarono i
miei genitori di trasferirmi a Roma per poter intraprendere
una diversa terapia, impossibile a Tirana. I miei erano contenti perché finalmente vedevano una luce in sfondo al tunnel. Mai avevano perso le speranze anche se i medici davano solo il 15% di possibilità che io mi salvassi.
Perché hai detto che il peggio era ancora da venire?
Perché a quella notizia entrai nel panico totale. Come potevo accettare l'idea di trovarci, io e mia madre, da sole in una
realtà totalmente diversa, senza conoscerne la lingua, il
posto dove saremmo stati, senza un amico, qualcuno che
potesse aiutarci, darci conforto, sostenerci.
E invece com'è andata quando sei arrivata a Roma?
Esattamente come temevo. In aeroporto a Roma ci siamo
trovate sole. Sapevamo che dovevamo recarci all'Ospedale
"Gemelli" e in qualche modo, con l'ansia e la paura che ci
N° 27/novembre 2013
a cura della redazione Associazione KIM onlus
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attanagliavano la gola, ci siamo arrivate ed il nostro primo
contatto diretto è stato con le infermiere del reparto oncologico.
Sapevate che eravate affidate all'Associazione Kim?
Si ma c'è da ricordare che a quei tempi la Kim non aveva
ancora l'organizzazione che ha oggi e non aveva ancora i
volontari che, come ora, ti accolgono con il loro benvenuto
sin dall'aeroporto. Pensa che fu solo dopo due mesi di
ospedale che potei andare al Centro di accoglienza della
Kim. E qui, fin da subito, avvertii un passaggio indicibile,
anzi incredibile. Alla Casa di Kim trovai tanto e tanto calore,
sostengo. Mi trovai subito benissimo. Ero capita e non giudicata, la qual cosa infondeva fiducia e che ti faceva abbassare ogni difesa e ogni diffidenza. Era una sensazione
nuova e meravigliosa. Alla Kim c'erano ospiti come me, con
anch'essi grandi problemi di salute, lontani dal proprio
Paese, provenienti da tante parti diverse del mondo. Alla
Kim non vi sono confini. Alla Kim c'è una sola grande famiglia e fai presto a legarti subito con tutti e dopo un po' non
ci fai più caso alle pur evidenti differenze. I colori e le lingue
diverse miracolosamente scompaiono. Ci sono cose più
importanti.
Quanto tempo sei stata ospite presso la Casa di Kim e
cosa facevi?
La cura della mia malattia è stata lunga e per 5 anni ho fatto
parte della famiglia della Casa di Kim. Qui, grazie agli operatori e ai volontari, la mia vita non era tutta concentrata
sulle terapie da seguire o sul dolore che provavo. Loro riuscivano a darmi tutto quello di cui avevo bisogno, quali
l'amore per la vita e la speranza di un futuro, e quindi quel
sostegno e quelle spinte giuste a intraprendere gli studi.
Ricordo ancora che taluni volontari si impegnavano a dare
una intensa nota di colore; e con loro potevi ridere e scherzare ma anche di piangere, se ne sentivi il bisogno, e potevi confidarti.
Cos'è successo poi da quanto sei guarita ad oggi?
Sono passati un po' di anni da quando sono completamente guarita dalla leucemia, anche se le mie esperienze ospedaliere non sono finite li. Ora ho 25 anni, l'esperienza italiana ha fatto si che io uscissi dal piccolo mondo del mio paesino albanese e mi sono iscritta all'Università ove oggi frequento l'ultimo anno di Scienze e tecniche del servizio
sociale. Ovviamente ho studiato a Roma e durante questi
anni ho sempre mantenuto un rapporto stretto con la Kim e
la Casa. Andavo a fare loro visita, ho partecipato a vari
eventi, ho offerto la mia disponibilità, se c'era qualcosa che
io potevo fare loro lo sapevano e mi chiamavano, ad esempio per le traduzioni sia a casa che all'ospedale.
Come mai hai scelto di far volontariato e proprio qui
alla Kim?
I miei erano aiuti sporadici e sentivo che non stavo dando
quanto veramente avessi voluto dare. In me c'era il desiderio forte di star vicino alle mamme e ai loro bambini malati
e dare tutto quell'amore, quell'affetto che a mia volta avevo
ricevuto.
Voler ringraziare la Kim per quanto ti aveva dato?
Forse. Ma di sicuro non solo per questo. Anzi non era il
motivo principale. Era perché nel profondo del mio cuore si
era radicata la volontà di dare e di aiutare l'altro. E' ovvio
che la mia esperienza di ospite della Kim ha sicuramente
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influenzato molto la mia scelta, avendo potuto vivere di persona quanto importante il ruolo del volontario. Inoltre ho
anche scoperto la bellezza ed il piacere di stare con le persone che sono in difficoltà e poter fare qualcosa per aiutarle a stare meglio. Non a caso ho deciso di farlo anche come
mia professione.
Quindi hai chiesto di entrare alla Kim non solo come
supporto esterno ma stavolta come volontaria con tutti
i suoi impegni.
Certamente. Ho partecipato al corso di formazione per
volontari e alla fine, quando mi hanno chiesto in quale dei
cinque ambiti volessi operare, ho scelto quello degli "scacciapensieri".
Perché?
Per due motivi. Perché la solitudine che si prova quando si
è ricoverati in un ospedale aumenta di molto la sofferenza
che provi. Avere invece un volontario che, di sua iniziativa,
viene a farti visita aiuta molto sia la mamma che il bambino, rompendo il silenzio e la monotonia dell'ospedale e cacciando via, appunto, i brutti pensieri che la solitudine alimenta.
Da qui il termine "scacciapensieri".
Già. Ricordo ancora che, in una riunione di ambito, una
volontaria confidò che per suo carattere lei non era affatto
una giocherellona ed era quindi preoccupata di non essere
alla altezza del compito. Le risposi di stare tranquilla perché
già il solo fatto che sei lì ad ascoltarli e aiutarli anche nelle
piccole cose è importante sia per la mamma che per il bambino. Capiscono che stai li per loro e ciò viene apprezzatomolto e non li fa sentire soli.
Per loro la tua sola presenza diventa necessaria.
E il secondo motivo?
Il secondo motivo è che, essendo io Albanese, posso essere la voce e le orecchie di quelle mamme che vengono
dall'Albania e dal Kosovo che non parlano ancora l'italiano.
So che hai fatto conoscere l'Associazione Kim a dei
tuoi amici universitari. Cosa raccomanderesti loro?
Entrare a far parte di questa grande famiglia e divenire,
come me, entusiasta e felice. Fare del volontariato non solo
dà la possibilità là dove i servizi sociali dello Stato non arrivano ma il volontariato è importante perché ti fa crescere
dentro in un modo che mai immagineresti e tale da farti
vedere la vita con occhi diversi.
Grazie, Mirela.
I
VISITA ALLA KIM
Abbiamo accolto con piacere il
cardinale Bernard Agrè che,
venuto a Roma dalla Costa
d’Avorio, ha approfittato per
conoscere una nostra piccola
ospite segnalataci dal suo amico
Jean Febì. Si è trattenuto un pò
alla Casa, che ha benedetto, ha
chiesto informazioni sulla KIM
ed ha scambiato alcune parole
sorseggiando un caldo tè.
N° 27/novembre 2013
a cura della redazione Associazione KIM onlus
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I
NEL NEPAL I BAMBINI MI HANNO INSEGNATO CHE …
"Ma come sei abbronzata, Daniela! Dove sei stata?"
"20 giorni in Nepal"
"Davvero? Ci sono delle belle spiagge?"
Alla domanda di questa mia amica ho capito quanto
possa essere sconosciuto e remoto il Nepal, a parte il
fatto che la mia amica non deve essere molto ferrata in
geografia!
Questa nazione incastonata fra India e Cina che racchiude in pochi km le vette più alte del mondo, dove
Induisti e Buddisti vivono pacificamente, venerando le
loro circa 33.000.000 (avete letto bene: 33 milioni!) di
divinità, dove colori, emozioni, sorrisi, fatica, monti e
fiumi si amalgamano in un mix perfetto, ti rapisce appena scendi all'aeroporto di Kathmandu.
Ho avuto la fortuna di condividere questo viaggio con
mio marito e altri sei amici, due dei quali anche loro
volontari della Kim: Rina, Coordinatrice dell'Ambito
"Acchiappafantasmi" e Antonio, il nostro medico che
segue le mamme alla Casa di Kim.
Potete quindi immaginare le volte che la Kim veniva
fuori nei nostri discorsi, così come i bambini venivano
da noi osservati con occhi particolari e "coccolati" quando ne aveDaniela e Rina incontrano i bambini
vamo
la
possibilità.
La prima
cosa che ti
colpisce di
questi bambini, al di là
dei lucenti
capelli neri e
dei radiosi
sorrisi,
è
che salutano qualsiasi adulto che incrociano, congiungendo le mani e dicendo "Nemastè" che significa: saluto (mi inchino a) le qualità divine che sono in te.
La prima cosa che ti dicono le guide è di non dare soldi
ai bambini perché questo li allontanerebbe dal frequentare la scuola e soprattutto di non dare loro caramelle o
cioccolata. A questa raccomandazione ci è venuta subito
in mente la nostra Antonietta che lo ripete in continuazione
ai volontari per "salvaguardare" i bambini della Casa!
Sia nella caotica Kathmandu, passando per la regione del Chitiwuan, vedi ai bordi delle strade colonne di
bambini che in uniforme vanno a scuola. C'è chi si mette
in cammino, dalle sei del mattino, tenendo per mano i
più piccoli, facendo attenzione al traffico caotico dove
auto e motorini sfrecciano senza regole. Subito noti un
particolare comune a tutti: vedi un adulto che li accompagna! E quindi non puoi fare a meno di pensare all'assembramento davanti alle nostre scuole dove i genitori,
se potessero, accompagnerebbero i figli in macchina fin
dentro la classe!
Quando abbiamo iniziato il trekking, che ci ha portato
fino al Campo rna a 4.130 mt, ci siamo trovati davanti ad
una scalinata di 8.864 gradini! Ci è preso un colpo!
Eravamo ignari che alla fine dell'avventura ne avremmo
fatti otre 80.000! E su e giù per questi gradini abbiamo incontrato tanti bambini che aiutavano i genitori a
portare nel loro villaggio cibo e altri oggetti di vita quotidiana dentro le tipiche gerle che si caricano sulle
spalle, facendo passare una cinghia sulla testa.
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C'era un bambino che saliva una bella ripida scalinata portando la borsa della mamma in questo modo… e vi assicuro che ai piedi non avevano scarponi in goratex!
Spesso incrociavamo bambini che ci sbarravano la strada
tenendosi per mano, che ci chiedevano una sorta di pedaggio. Intanto cantavano canzoncine tipiche nepalesi e ai piedi
tenevano fiori rossi e gialli e qualche sacchetto di riso, offerte alle loro divinità. Tenendo fede alle raccomandazioni
della guida, non davamo loro soldi o cioccolate, ma penne
e matite per la scuola. Qualche volta, "capitanati" da Rina,
ci siamo uniti ai loro canti e abbiamo ballato con loro!
Questo li ha spiazzati ma si vedeva che si divertivano un
mondo con questi adulti un po' pazzi !
Naturalmente, oltre la soddisfazione di aver visto paesaggi mozzafiato e di aver resistito al "fiato mozzato" per l'altitudine, ci siamo portati a casa il ricordo della semplicità e
dei ritmi di vita più a misura di uomo di questo pezzetto
remoto di mondo, e sempre di più mi sono convinta che la
maggiore dimostrazione di affetto che possiamo dare ai
bambini che vengono alla Kim, ma anche e soprattutto ai
nostri figli e nipoti e a tutti i bambini, non sono gli oggetti o
le caramelle, ma il nostro tempo, la nostra attenzione, la
nostra disponibilità ad accucciarsi sulle ginocchia per arrivare all'altezza dei loro occhi, per guardarli e chiedergli: "
Che facciamo di bello oggi insieme?"
Daniela
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EVENTI
7
dicembre
22
dicembre
Sabato 7 dicembre l’AICR - American International
Club di Roma - festeggerà il Natale con i nostri bambini e le loro mamme ospiti nella Casa di KIM. Questa
iniziativa, che si ripete ogni anno, sarà una bella occasione per offrire loro una giornata festosa e per donare regali a grandi e piccini.
Domenica 22 dicembre faranno visita alla Casa di Kim
i Motociclisti delle Forze Armate. Tanti Babbi Natale
pronti ad allietare i nostri bambini e a portare loro
momenti di serenità.
KIMARTE Mostra Mercato Artigianale
15
dicembre
Il 15 dicembre presso la Casa di Kim - Via di Villa
Troili, 46 Roma - si terrà il tradizionale KIMARTE.
E' una mostra di oggetti d'arte realizzati dai bambini
ospiti presso la Casa, dalle loro mamme, dai volontari e dai tanti e tanti amici “artigiani” che da sempre ci
sono vicini con il loro prezioso contributo. A tal proposito, vi segnaliamo che quest'anno sarà presente alla
mostra anche uno stand con i presepi artigianali di
Sandro Capozzi.
E' una occasione preziosa per aiutare l'Associazione
Kim lasciando una gradita offerta in cambio di oggetti
carini e graziosissimi da destinare come regali natalizi per i vostri amici e parenti.
In basso la Locandina dell’evento.
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