sicurezza sul lavoro - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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sicurezza sul lavoro - Gazzetta del Sulcis Iglesiente
CONCESSIONARIA PER IL SULCIS-IGLESIENTE
Carbonia
· Anno XIX numero 387 del 24 Aprile 2008 · Euro 1,00 · e-mail: [email protected]
SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE
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SICUREZZA SUL LAVORO
L
egge, applicazione, controllo, rivendicazione, contrattazione, informazione e
formazione sono temi che devono sempre andare di pari passo
per il diritto al lavoro e per la sicurezza e la salute nel lavoro, ma
devono assumere rilevanza culturale e per questo ci si può adoperare anche perchè diventino
precisa materia di studio in ogni
ordine e grado dell’istruzione
pubblica. E’ un percorso certamente complesso ma è necessario perché si assuma la consapevolezza dei diritti e dei doveri,
che quando sono negati o sconosciuti, sono i primi veri responsabili delle migliaia di vittime e dei
menomati dal lavoro. In Sardegna ci sono due ulteriori fattori
che possono contribuire a ridurre
di molto i rischi: in primo luogo
la Finanziaria regionale ha stanziato 4 milioni di euro per la sicurezza e la salute sul lavoro e su
questo il sindacato sta avanzando
la proposta di un piano straordinario di formazione ed informazione in accordo con le istituzioni locali ed il mondo del lavoro,
soprattutto nella piccola e media
impresa. Il secondo può essere
quello di condizionare, con precisi impegni alla formazione ed
alle norme di sicurezza e salute
CAVE E MINIERE
DA
VALORIZZARE
NEL RISPETTO
AMBIENTALE
pagina 4
nel posto di lavoro, l’accesso alla
procedura semplificata per l’autorizzazione all’attività di impresa che sia nuova, ristrutturata, riconvertita, etc., come consentita
dal recente avvio dei SUAP
(sportelli unici attività produtti-
ve). I 18.670 infortuni - in media
51 al giorno - e le 30 croci nel lavoro del 2007 nella sola Sardegna, che peraltro riflettono la situazione degli anni precedenti,
sono terribili dati di fatto che non
possono essere ascritti alla sem-
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CARBONE: INCONTRO INTERNAZIONALE
Confronto e valutazioni, sui
nuovi fronti del carbone, tra delegazioni scientifiche di mezzo
mondo, sono state programmate
da Carbosulcis per 29 e 30 aprile prossimo a Cagliari. Il tema
dei lavori sarà: “Recupero del
metano dalle miniere carbonifere”. Tuttavia, gli organizzatori
hanno precisato che non sarà
l’unico filone in discussione
quello del metano. Ci sarà, infatti, l’opportunità per parlare
di: a) incentivare le attività di
recupero e impiego del gas metano dalle miniere di carbone;
b) coinvolgere il settore privato
in questa sfida; c) promuovere
progetti in corso d’opera. Il
confronto sarà di alto livello in
Via Gramsci, 31 - Carbonia
Tel. e Fax 0781.671162
quanto ci sarà la presentazione
dello “stato d’opera” dei diversi
Paesi impegnati sul medesimo
fronte, ma soprattutto è previsto
il dibattito tra i principali partners: Commissione europea,
Australia, Cina, Germania, India, Italia, Giappone, Messico,
Nigeria, Polonia, Russia, Ucraina, Regno Unito, Stati Uniti.
Le elezioni del 13 e 14 aprile hanno confermato per la Sardegna il
forte e diffuso disagio e malessere
sociale ed economico dell’Isola.
Innanzitutto con un’astensione record degli elettori sardi e con segnali e proteste pubblicamente
manifestate nelle aree dove maggiore è la crisi industriale, in secondo luogo con un voto che
cambia il panorama politico nazionale e modifica i rapporti di
forza delle rappresentanze anche
a livello regionale. Si è di fronte a
una scelta che ovviamente riguarda la rappresentanza politica, ma
che propone una lettura dei dati
come protesta ed esigenza di
cambiamento anche sul versante
delle politiche dello sviluppo e
del lavoro, cui il sindacato è interessato avendo già da tempo sollecitato una svolta in grado di affrontare i fenomeni drammatici
nell’Isola della disoccupazione e
delle povertà. Dunque, quando il
sindacato sottolineava il profondo
malessere, e l’esigenza di un confronto con le istituzioni per venire
incontro alla domanda di nuovo
lavoro e di contrasto della precarietà e povertà, monitorava bene
nei posti di lavoro e nelle comunità i bisogni e la rabbia dei lavoratori, dei disoccupati e dei pensionati. Si tratta ora, nei confronti del
nuovo Governo, appena si insedierà, di riprendere le vertenze interrotte e da tempo inevase, in primo luogo: la definizione della
nuova Intesta Istituzionale di Programma e l’attuazione di punti
importanti di quella sottoscritta
nel 1999, i Piani di rilancio delle
attività produttive e del sistema
industriale sardo, l’Accordo sul
costo energetico, la continuità ter-
pagina 5
ANCORA UN MESE PER DECIDERE
SU ESUBERI LAVORATORI AIAS
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plicistica causa della fatalità. Allo stesso tempo occorre fare attenzione alle retoriche, facili ed a
volte strumentali individuazioni
dei cosiddetti “capri espiatori”
per ognuno degli infortuni.
IL VOTO CONFERMA
IL “DISAGIO” DEI SARDI
Cagliari - Manifestazione lavoratori AIAS
Nessun licenziamento è scattato in
settimana per i dipendenti dell’Aias: l’Assessore regionale della
Sanità, Nerina Dirindin, e l’Assessore del Lavoro, Romina Congera,
con le organizzazioni sindacali e i
rappresentanti dell’Associazione
hanno raggiunto un accordo che
blocca le procedure di licenziamento. Ecco alcuni dei punti principali dell’intesa firmata:
- alla luce del progetto di mobilità
sociale, sul quale l’Assessorato
della Sanità sta lavorando insieme
a quello ai Trasporti, per 110 lavoratori (tra autisti e accompagnatori
Aias) viene immediatamente disattivata la procedura di licenziamento avviata dall’associazione;
- all’Aias verrà corrisposto, fino
alla fine del 2008, un contributo di
16 euro (aumentabili di altri 3 euro
in presenza di particolari condizioni) ad assistito per proseguire il
servizio trasporto;
- per gli altri 153 lavoratori dichiarati in esubero dall’Aias viene prorogata di 30 giorni la scadenza della procedura amministrativa. In
questo arco di tempo, le parti cercheranno possibili forme di riduzione o superamento degli esuberi;
- al termine dei 30 giorni, per gli
eventuali esuberi riscontrati dalle
parti, potrà essere definito il ricorso alla cassintegrazione straordinaria in deroga.
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Mario Medde
ritoriale delle persone e delle merci. Resta però nell’Isola la necessità di politiche dello sviluppo e
del lavoro da discutere e condividere e, dunque, di risposte immediate ai lavoratori, ai disoccupati e
agli anziani.
Il voto interroga, infatti, anche la
Giunta regionale sulla necessità di
dare maggiore qualità ai progetti
dello sviluppo, ma anche di garantire l’accelerazione della spesa
relativamente ai residui di bilancio 2007 e di procedere ad una
programmazione dei fondi europei che dia certezza di attuazione
e spendita nei tempi compatibili
con l’esigenza del sistema economico e sociale dell’Isola. Infatti,
nella passata programmazione dei
fondi europei si è spesa una cifra
considerevole con i progetti cosiddetti coerenti (ossia i progetti
rendicontati sulla programmazione comunitaria 2000-2006 utilizzando spesa regionale già sostenuta a valere su altri fondi [regionali o nazionali] su progetti similari), proprio a causa degli enormi
ritardi; si tratta invece di predisporre progetti, opere e interventi
realmente di nuova programmazione. Abbiamo voluto fare solo
un esempio, tra i tanti dei cambiamenti utili, alle istituzioni e ai cittadini sardi.
Il Segretario Generale
(Mario Medde)
2
Regione
numero 387 del 24 Aprile 2008
IN COMMISSIONI INDUSTRIA E SANITA’
LE CAUSE DEGLI INCIDENTI SUL LAVORO
Le commissioni consiliari
Industria e Sanità in prima linea per combattere il fenomeno degli incidenti sul lavoro. I due organismi consiliari, riuniti in seduta congiunta e straordinaria, hanno
deciso di predisporre un’indagine conoscitiva sulla situazione della sicurezza del
lavoro in Sardegna.
Alla seduta ha partecipato
quasi la metà del Consiglio
regionale (erano presenti
quaranta consiglieri).
Gli organismi consiliari,
presieduti da Giovanni Giagu e Nazareno Pacifico, hanno deciso il calendario delle
audizioni. Saranno sentiti:
l’Apisarda, la Confindustria,
le associazioni del settore
agricolo, i sindacati, la direzione regionale dell’Inail per
tracciare il quadro della situazione sulla sicurezza del
RUOLO DEGLI ENTI LOCALI
NELL’AUTONOMIA SARDA
“Autonomia interna e sussidiarietà: il ruolo degli Enti
Locali”. È stato il tema del
convegno che si è svolto
una settimana fa a Cagliari,
nella sala conferenze della
Banca Cis, in viale Bonaria.
L’incontro s’inseriva nell’ambito del ciclo di seminari e forum permanente, promossi dall’Associazione degli ex Consiglieri regionali
della Sardegna e dal Master
Esperti della Pubblica Amministrazione in Sardegna,
della Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari, organizzati
in occasione dei 60 anni di
autonomia sarda e per l’elaborazione del nuovo Statuto
speciale.
L’incontro è stato presieduto
da Mariarosa Cardia, Presi-
dente dell’Associazione e
Direttore del Master, e coordinato da Nuccio Guaita,
dell’Ufficio di Presidenza
dell’Associazione.
Sono intervenuti: Salvatore
Cherchi, Sindaco di Carbonia nonchè presidente ANCI
Sardegna; Giovanni Lobrano, Preside della Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Sassari; Mario Medde, Segretario generale CISL
Sardegna; Graziano Milia,
Presidente della Provincia di
Cagliari e membro del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea; Anna Pietrina Murrighile, Presidente
della Provincia di OlbiaTempio; Angela Nonnis, Sindaco di Oristano; Francesca
Zidda, Sindaco di Orune.
SARDEGNA
ELEZIONI AMMINISTRATIVE
15 E 16 GIUGNO PROSSIMO
La Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore degli Enti Locali, Gian Valerio Sanna, ha indetto per il 15 e 16 giungo 2008
la data di svolgimento delle elezioni amministrative della Sardegna. L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per il 29 e 30
giugno 2008.
Nell’Isola devono essere rinnovati complessivamente 35 Amministrazioni Comunali, delle
quali 11 sono guidate da un
Commissario straordinario.
Nell’ordine, secondo la provincia di appartenenza
Provincia di Cagliari: ASSEMINI, DECIMOMANNU, DONORI, MARACALAGONIS,
ORTACESUS, VILLASPECIOSA.
Provincia di Carbonia – Igle-
sias: FLUMINIMAGGIORE
Provincia del Medio Campidano: COLLINAS, FURTEI,
VILLACIDRO.
Provincia di Oristano: ALES,
BIDONI’, BORONEDDU, CABRAS, MODOLO, NARBOLIA, NUGHEDDU SANTA
VITTORIA, POMPU, SIMALA, TADASUNI, VILLAVERDE
Provincia di Nuoro: GALTELLI’, IRGOLI, MACOMER,
MEANA SARDO, SARULE.
Provincia dell’Ogliastra: JERZU, SEUI, TERTENIA.
Provincia di Sassari: CHEREMULE, PUTIFIGARI, SEDINI,.
Provincia di Olbia – Tempio:
AGLIENTU, ARZACHENA,
BUDONI.
Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA
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lavoro in Sardegna.
Saranno, inoltre, convocati
in audizione gli Assessori regionali del Lavoro, della Sanità e dell’Industria.
Solo dopo aver tracciato un
quadro completo ed esatto
della situazione le due commissioni decideranno se sarà
necessario introdurre altre
norme a supporto di quelle
nazionali e regionali già esistenti per garantire e tutelare
i lavoratori sardi o che lavorano nell’Isola.
Durante la seduta congiunta
è stata presentata una Proposta di legge (Primo firmatario Luciano Uras) da parte
dei consiglieri di Rifondazione Comunista e di Sinistra
Autonomista per assicurare
un minimo di sostegno economico, con carattere di urgenza, ai familiari dei lavoratori sardi, o anche ai lavoratori comunitari ed extracomunitari deceduti in Sardegna a causa di incidenti sul
lavoro mentre svolgevano la
propria attività lavorativa in
aziende sarde.
Gli ultimi incidenti mortali
che si sono verificati in Sardegna - hanno dichiarato i
presidenti Giagu e Pacifico –
ripropongono in maniera
drammatica il problema della
sicurezza dei lavoratori. Il
Consiglio farà tutto il possibile per evitare che tali tragedie in futuro si ripetano.
CAMPAGNA VACCINAZIONI
CONTRO LA LINGUA BLU
L’Assessorato dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha
pubblicato il piano per la campagna vaccinale contro la febbre catarrale degli ovini (meglio
nota come lingua blu o blue
tongue), valido per l’anno 2008.
Anche quest’anno, la Regione
Sardegna proseguirà le attività
di prevenzione della malattia attraverso una serie di misure volte principalmente a:
-proteggere il patrimonio ovino
isolano dai danni derivanti da
focolai di lingua blu negli allevamenti;
-consentire la movimentazione
intraregionale ed extraregionale
degli animali delle specie recet-
tive alla malattia, ossia ovini,
caprini e bovini. In particolare,
il piano disciplina: la profilassi
vaccinale negli ovini e nei caprini; la movimentazione intraregionale, la movimentazione
extraregionale e l’uscita da zone
di restrizione degli animali recettivi; il monitoraggio dei dati
relativi alle operazioni di vaccinazione effettuate ed ai conseguenti effetti indesiderati. Le
operazioni di vaccinazione saranno programmate ed eseguite
dai servizi veterinari delle
Aziende Sanitarie Locali, eventualmente con la collaborazione
di veterinari liberi professionisti
ufficialmente incaricati.
PATOLOGIE PSICHIATRICHE
LIMITI REDDITO 2008
L’Assessorato dell’Igiene e
Sanità e dell’Assistenza Sociale ha provveduto all’aggiornamento dei limiti di reddito per usufruire dei benefici
economici a favore delle persone affette da patologie psi-
chiatriche e dell’ammontare
della retta di ricovero di persone affette dalle stesse patologie in istituti assistenziali
non ospedalieri. L’aggiornamento è stato determinato
considerando la variazione
percentuale dell’anno 2007
rispetto all’anno 2006 dei
prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati,
pari a 1,7%. Per il 2008,
pertanto, il limite di reddito
per poter usufruire dei sussidi economici previsti per i
soggetti affetti da patologie
psichiatriche che versano in
condizioni di bisogno economico, è determinato in:
- e 437,11 quale importo
mensile individuale;
- e 37.954,05 quale importo
annuo imponibile della famiglia di appartenenza di minori, interdetti o inabilitati;
Inoltre, per il 2008, l’ammontare della retta di ricovero di persone affette da
patologie psichiatriche in
istituti assistenziali non
ospedalieri è stabilita in:
- e 47,68 la retta base giornaliera;
- e 60,43 la retta giornaliera presso le strutture assistenziali non ospedaliere
adeguate agli standard strutturali, organizzativi e del
personale.
IL PRESIDENTE CONFINDUSTRIA
SUL MOMENTO ELETTORALE
Anche in Sardegna il risultato
elettorale manifesta la tendenza
dell’elettorato a privilegiare le
forze politiche che si organizzano in gruppi omogenei la cui capacità e la cui forza di governare
sia l’elemento prioritario. Al di
là di un dibattito su chi abbia
vinto o perso, l’elettorato sardo
ha guardato soprattutto alla crisi
economica che colpisce la Sardegna non meno dell’Italia; all’alto costo della vita; alla fortissima pressione fiscale; alle difficoltà della nascita e della sopravvivenza delle imprese,
grandi, medie e piccole; alla carenza e l’inadeguatezza di progetti organici per lo sviluppo e
la realizzazione delle infrastrutture; al permanere più che delle
incertezze generate dalle norme
edilizie della certezza di una
esasperata rigidità nella interpretazione e nell’applicazione delle
norme stesse; al ritardo nel compimento di un più rapido sviluppo del settore turistico residenziale ed alberghiero che possa
gradatamente ridurre le conseguenze di una crisi degli altri
settori produttivi tradizionali; alle difficoltà dell’agricoltura e
del settore agroalimentare ad essa legato; al permanere delle diseconomie legate alla insularità
ed il ritardo nel passaggio alla
seconda fase della continuità
territoriale intesa come un diritto riconosciuto a tutti; agli allarmi suscitati dal recente disimpegno delle Ferrovie dello Stato
nei collegamenti marittimi che
lascia presagire una celata e latente volontà di abbandono totale della Sardegna; ai problemi
legati all’ammodernamento del
mondo della formazione; alle riforme della pubblica amministrazione; agli irrisolti problemi
energetico e della chimica, e più
ancora a tutto quanto sia ancora
Gianni Biggio
causa e oggetto delle nostre diseconomie. Tutte partite la cui
soluzione anche l’elettorato Sardo non sembra più intenzionato
a delegare a forze minoritarie
che anziché favorire lo sviluppo,
al contrario hanno dato la sensazione anche ai Sardi di poter essere elementi di condizionamento delle azioni di governo e
quindi freno verso la soluzione
dei problemi. Sotto questo punto di vista anche in Sardegna il
voto può definirsi al passo con
l’Europa e con la modernizzazione della sua espressione.
Al di là del risultato, sembra che
in queste elezioni non vi sia un
solo vincitore: i veri vincitori
sembrano essere sia Berlusconi
che Veltroni per aver scelto toni
e modi capaci di far compiere
un grande passo avanti all’intero
Paese. Ora ci auguriamo che
ciascuno per la parte che gli
compete, maggioranza di governo e opposizione, sappiano tradurre in atti concreti i loro intenti e portarci tutti fuori dalla crisi.
Non sarà facile! Ci auguriamo
poi che i Parlamentari Sardi e
non Sardi eletti nei nostri distretti elettorali siano realmente
impegnati, al di là delle bandiere, in un’azione collegiale sui temi che interessano i Sardi e la
Sardegna. Troppo spesso abbiamo sentito dichiarazioni in tal
senso, poche volte ne abbiamo
avuto riscontro.
Gianni Biggio
Lavoro
3
numero 387 del 24 Aprile 2008
La Giunta regionale oggi ha
introdotto le norme sulla semplificazione e l’accelerazione
dei procedimenti amministrativi relativi alle attività economiche e produttive di beni
e servizi. Con una circolare è
stata data attuazione all’articolo 1 della Finanziaria regionale 2008 (i commi dal 16 al
30), che consente alle imprese di ridurre drasticamente i
tempi di attesa per l’avvio di
un cantiere o di una qualunque attività imprenditoriale.
Da oggi, infatti, è possibile in
Sardegna aprire un cantiere
per la costruzione di un’officina, un laboratorio o un albergo, appena venti giorni dopo la richiesta delle autorizzazioni. Le direttive approvate
dalla Giunta imprimono
un’accelerazione agli adempimenti amministrativi per le
attività produttive, abbattendo
i tempi della burocrazia così drasticamente come non
accade in nessun altra regione italiana. I perni della
riforma saranno i Suap, gli
Sportelli unici per le attività
produttive: nell’isola al momento sono 53 (10 in forma
singola e 43 in forma associata), con il coinvolgimento di 348 Comuni su 377. I
territori non ancora coperti
fanno riferimento agli uffici
competenti della Regione.
Il Suap, dunque, diventa
l’unico interlocutore dell’imprenditore e i tempi per
l’avvio dell’attività di impresa non dipendono più
dai tempi autorizzati dalla
pubblica amministrazione.
“È uno dei cambiamenti
più significativi di questi
quattro anni di amministrazione regionale - ha commentato il Presidente Renato Soru -. Ora si tratta di
dare gambe al provvedimento introdotto con la Finanziaria 2008.
C’è un capovolgimento nel
rapporto tra la pubblica amministrazione e le imprese.
Oggi la Giunta ha chiarito
le norme approvate dal
Consiglio regionale, ci sono tutte le direttive d’interpretazione”.
“In questi anni - ha spiegato Soru - ci siamo dati le infrastrutture di regole, come
il Piano paesaggistico, il
Piano di riassetto geologico, i Piani energetico, sanitario, dell’acqua, e così via:
servivano a dare certezze
nelle quali muoversi. Den-
SEMPLIFICAZIONE PROCEDURALE AMMINISTRATIVO
PER INIZIARE NUOVE ATTIVITA’ IMPRENDITORIALI
tro queste regole, che pongono l’esigenza di tutelare e organizzare il bene comune, ci
stanno i cittadini e le imprese.
Una pubblica amministrazione che dà risposte dopo mesi
o anni, non rispetta i cittadini
e i loro diritti. Una pubblica
amministrazione che chiede
una quantità di carte e dati,
anche quando sono già in suo
possesso, non viene incontro
ai cittadini e alle imprese”.
Soru ha poi sottolineato che
“il ruolo delle imprese va valorizzato anche per favorire lo
sviluppo, che passa per la re-
sponsabilità sociale e un maggiore coinvolgimento delle
imprese stesse. A loro diciamo: ci sono queste regole,
dentro di esse ci fidiamo di
voi. Cioè passiamo da un’amministrazione che autorizza a
un’amministrazione che si fi-
ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE
ANTINCENDIO “SARDINIA 2008”
Il Presidente della Regione, Renato Soru,
l’Assessore regionale dell’Ambiente, Cicito
Morittu, e il Direttore generale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, Giuseppe
Delogu, hanno partecipato in videoconferenza a una riunione convocata dal Direttore del
Dipartimento della Protezione civile, Guido
Bertolaso, per fare il punto sull’esercitazione
internazionale “Sardinia 2008”, in corso di
svolgimento in Gallura. Si tratta della più
grande operazione di protezione civile mai
organizzata in Europa, che prevede la simulazione dei soccorsi in situazioni meteo eccezionali (soprattutto per quanto riguarda la
forza del vento) in occasione di incendi boschivi nel territorio tra Arzachena, Loiri e
Porto San Paolo. Sono previsti 70 osservatori
da tutta l’Italia, dall’Europa e dagli Emirati
Arabi, con l’impiego di 500 uomini specializzati (300 provenienti da oltre Tirreno) e 78
mezzi. “Sardinia 2008” rientra nel progetto
Five Fire (quest’ultimo è un acronimo che si-
gnifica Forza d’intervento rapido europea),
del quale per ora fanno parte l’Italia, la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia. La
Slovenia e altri Paesi europei hanno già manifestato l’intenzione di aderire a questa task
force di pronto intervento, che si muoverebbe soltanto in casi di straordinaria importanza (è stato ricordato l’esempio degli incendi
che, nel 2007, hanno provocato 85 morti nella sola Grecia). A Olbia è arrivata anche la
nave San Marco, con uomini e mezzi dalla
Penisola e dai quattro Paesi europei.
Il Presidente Soru ha ringraziato per la scelta
della Sardegna in occasione di questa esercitazione. “Per il nostro Corpo forestale, ha
detto, si tratta di un grande momento di crescita professionale. È anche un ulteriore momento di sensibilizzazione per la popolazione. Conforta sapere che, qualora accadesse
un evento straordinario, una forza multinazionale sarebbe pronta a dare una mano alle
forze locali”.
UN CONVEGNO SUL FOTOVOLTAICO
PROPOSTO DA SARDEGNA RICERCHE
Sardegna Ricerche ha organizzato a Cagliari, nella sala conferenze della banca CIS, un
convegno dal titolo: “Il laboratorio fotovoltaico del Cluster tecnologico energie rinnovabili”. Il convegno è stato
un’occasione per presentare le
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di Cosimo e Giovanni Cui
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attività in corso di svolgimento nel laboratorio fotovoltaico,
uno dei tre laboratori del progetto CLUSTER (CLUSter
Tecnologico Energie Rinnovabili). In particolare è stata
presentata la struttura del laboratorio, le finalità dello
sportello fotovoltaico, gli
obiettivi del progetto e le
modalità per il raggiungimento di tali obiettivi. Il laboratorio fotovoltaico offrirà
servizi di carattere tecnologico, quali la caratterizzazione delle prestazioni degli
impianti fotovoltaici e la
certificazione delle celle e
dei pannelli; inoltre, metterà
a disposizione delle imprese
interessate un insieme di
strumenti informativi e formativi per conoscere e analizzare tutti gli aspetti relativi alla produzione di energia
da solare fotovoltaico, per
individuare le tematiche di
ricerca da affrontare e per
ipotizzare soluzioni per la risoluzione dei nodi critici
evidenziati.
Al convegno sono intervenuti: Giuliano Murgia, Presidente di Sardegna Ricerche;
Cicito Morittu, Assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente; Concetta Rau, Assessore regionale all’Industria;
Alfonso Damiano e Gianluca Gatto, Università di Cagliari. Il progetto CLUSTER
(CLUSter Tecnologico Energie Rinnovabili), prevede lo
sviluppo in Sardegna di un
Cluster tecnologico sulle
energie rinnovabili in grado
di attrarre le competenze di
punta presenti nei settori
della ricerca avanzata, dello
sviluppo e della produzione di
energia rinnovabile e prevede
di realizzare dei laboratori di
progettazione, di prototipazione e di sviluppo. I laboratori
previsti sono tre: un laboratorio solare termodinamico e
idrogeno per la realizzazione
di un prototipo di impianto solare a collettori lineari e l’allestimento di un laboratorio con
l’acquisizione di attrezzature e
strumenti (informatici e di laboratorio) e realizzazione di
metodologie e strumenti software per lo sviluppo concettuale e per la sperimentazione
di sistemi e componenti; un
laboratorio fotovoltaico, accreditato presso il Gestore del
Sistema Elettrico e presso
l’Autority per l’Energia Elettrica e il Gas per la verifica
degli impianti fotovoltaici e
per la valutazione qualitativa
dei pannelli; infine, un laboratorio che prevede lo sviluppo
di strumenti di ricerca e sviluppo su biocombustibili e
biomasse a partire da un’indagine ricognitiva in Sardegna
per conoscere le possibilità di
sviluppo delle tecnologie per
l’impiego delle biomasse e
l’ottenimento di biocombustibili e per valutarne l’inserimento ottimale nel territorio
regionale. Ricerche sperimentali riguarderanno il settore
del biogas ottenuto da frazione organica dei rifiuti solidi
urbani (FORSU), liquami di
origine zootecnica e biomasse
vegetali e vedranno la nascita
di un centro gestore pilota per
la produzione di biogas e apparecchiature da laboratorio.
da e che nello stesso tempo
investe nel controllo, sanzionando però chi non rispetta le
regole”. Si riducono drasticamente i tempi, sia perché sarà
possibile presentare domande
e autocertificazioni on line al
sito Internet SardegnaSuap o
comunque attraverso i Suap
presenti in tutto il territorio
isolano, sia perché si danno
tempi certi per il disbrigo delle pratiche: scaduti i termini,
le imprese possono avviare
automaticamente un cantiere
o un’altra attività, assumendosi però le responsabilità
previste dai Codici civile e
penale. Successivamente, la
Regione farà i dovuti accertamenti.
Nei casi in cui sarà necessario provvedere ad un’analisi
più approfondita della richiesta, verrà convocata
una Conferenza di servizi
con tempi “contingentati”,
durante la quale sarà esaminata la documentazione. Se
un’amministrazione pubblica non interverrà alla seduta
e le altre amministrazioni
daranno invece parere posi-
tivo, anche il parere dell’Ente
assente si intenderà come positivo e il titolare dell’impresa
potrà dare inizio ai lavori.
“È un cambiamento - ha aggiunto il Presidente Soru che responsabilizza maggiormente la pubblica amministrazione nell’attività di controllo: penso, per esempio, alle norme sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro.
Crediamo che questo provvedimento libererà moltissime
energie delle imprese e l’economia, dando la possibilità di
creare nuova occupazione.
Dentro le regole stanno meglio tutti, perciò i frutti non
tarderanno ad arrivare”. L’autocertificazione avverrà attraverso i moduli concordati tra
Regione, Anci e associazioni
di categoria.
Le nuove norme non varranno per gli organismi non regionali, come le Sovrintendenze e i Vigili del fuoco, tuttavia è prevista una semplificazione alla documentazione
oggi richiesta.
Allo stesso tempo rimangono
le norme di tutela (come
quelle ambientali), seppur in
misura minima. Sul fronte dei
controlli, il Presidente Soru
ha annunciato che “specializzeremo numerosi funzionari
regionali. Sarà maggiormente
coinvolto il Corpo forestale,
per il quale la Giunta ha già
previsto nuove assunzioni”.
PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS
SEDE DI CARBONIA
09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821
SEDE DI IGLESIAS
09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025
e-mail: [email protected]
Presidente: Pierfranco Gaviano
ASSESSORI:
Carla Cicilloni Vice pres. Politiche della tutela Ambientale
Marinella Rita Grosso Politiche sociali, Sanitarie e per la Famiglia
Tiziana Frongia
Politiche della Scuola, dell’Università e della Formazione Professionale
Emanuele Cani
Politiche della pianif. del Territorio, Urbanistica e Trasporti
Antonello Balloi Politiche dei Lavori Pubblici e della Viabilità
Cinzia Micheletti
Politiche Culturali, Sportive, Spettacolo e per il Tempo libero
Mauro Esu Attività Produttive
Antonio Castiglione Bilancio, Finanze e Patrimonio
FORNITURE ELETTRICHE
4
Lavoro
numero 387 del 24 Aprile 2008
NUOVE PROSPETTIVE PER L’UTILIZZO PULITO DEL CARBONE
PROTOCOLLO D’INTESA TRA PRIMARIE SOCIETA’ NAZIONALI
Sergio Rombi
Un nuovo capitolo per l’utilizzo
pulito del carbone, in modo
particolare di quello Sulcis, è
stato sottoscritto da primarie
società nazionali ed enti pubblici che intendono portare avanti
un progetto di grande valore industriale. Ad aver sottoscritto il
protocollo d’intesa sono stati
Sotacarbo, Ansaldo Energia,
Sofinter-Itea ed Enea, quest’ultima in qualità di “advisor” col
ruolo di collegamento con i
programmi in fase di avvio nell’ambito della Ricerca di Sistema Elettrico. L’unico soggetto
che finora ha mostrato titubanza è la Regione Sardegna che
evidentemente predilige tutto
quanto porta all’utilizzo della
risorsa metano algerino, se arriverà, comunque previsto non
prima del 2013-2915. Il progetto, che i richiamati quattro par-
tners hanno intenzione di portare avanti, prevede la costruzione di un impianto dimostrativo,
da ubicarsi in Sardegna (Sulcis?), con tecnologia “Isotherm”. “Questa tecnologia, si
legge nel protocollo d’intesa
sottoscritto, è alla base di un
processo di produzione originale avente come obiettivo la produzione di energia termica ed
elettrica da combustibili di varia natura, realizzato con l’utilizzo di aria arricchita in ossigeno, seguito da processi di trattamento e pulizia dei fumi pro-
CAVE E MINIERE DA VALORIZZARE
NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Massimo Carta
Troppi vincoli sul settore “Cave e Miniere” in Sardegna. Lo
ha dichiarato Roberto Bornioli,
Presidente della Commissione
all’interno di Confindustria e
che riguarda il comparto estrattivo. Negli ultimi anni si è passati da circa 8.500 addetti, agli
attuali 5.600 impegnati nei settori lapidei, fluorite, bauxite,
sabbie e argille, inerti, argille
bentonitiche ed altri ancora.
Con le maestranze indotte, si
calcola che operino nel settore
ancora 11 mila unità lavorative.
Con il tramonto delle grandi
miniere metallifere, restano ancora in piedi aziende mediopiccole nel numero di poco meno di 700 unità sparse in tutta
l’Isola. L’unica grande azienda
mineraria è la Carbosulcis con
circa 550 unità. Tuttavia, malgrado la crisi che ha investito il
settore, ogni anno vengono
estratti poco oltre 20 milioni di
tonnellate di prodotto per un
fatturato che sfiora i 250 milioni. “Purtroppo, come ha evidenziato Roberto Bornioli, il
settore è schiacciato da norme e
vincoli che ne impediscono la
normale attività. Inoltre, la
mancanza di certezze sulle concessioni, limita gli imprenditori
di programmare ricerca e sviluppo di produzioni che invece
appaiono ancora del tutto interessanti”. A questo proposito,
vale la pena ricordare l’abbandono, negli anni passati, delle
coltivazioni della barite, che
oggi ha conosciuto una nuova
era e il prodotto sconta sul mercato ottimi prezzi. Anche altri
dotti ambientalmente sicuri, che
portano a fumi ad alta concentrazione di anidride carbonica.
Dal punto di vista industriale
detto processo di produzione
verrà realizzato utilizzando
componenti e sottoprocessi di
produzione originali e compo-
prodotti potrebbero trovare
nuovi interessi, solo se la Regione non vessasse gli imprenditori di questo settore che per
l’economia isolana rappresenta
ancora un 10% del prodotto interno lordo. Si consideri che i
prodotti lapidei italiani (granito
e marmo) sono provenienti per
circa il 10% dalla Sardegna.
“Nel Piano regionale, ha aggiunto Roberto Bornioli, la
Giunta Soru ha deciso di stabilire le quantità da produrre per
il fabbisogno interno, senza tener conto che il mercato richiede ben oltre questi limiti”. Per
questi limiti, Confindustria ha
deciso di rivendicare dalla
Giunta regionale la revisione
del Piano delle Attività Estrattive (Prae) che dovrà essere studiato alla luce delle potenzialità
produttive ed occupative che il
settore è in grado di offrire.
Inoltre, dovrà essere ancora
concesso il permesso di ricerca,
semmai chiedendo fidejussioni
a garanzia del rispetto ambientale. Però non si può condannare un comparto che per la Sardegna è sempre stato storico e
vitale.
nenti e sottoprocessi di produzione disponibili sul mercato”.
In buona sostanza l’iniziativa
tende a produrre energia a basso costo (circa 30% in meno del
costo medio delle attuali moderne centrali Enel) con inquinamento zero.
Questa prima fase del progetto
prevede una disponibilità finanziaria di circa 60 milioni di euro, della quale la Regione è stata invitata a versare circa 15 milioni. Le finalità del progetto
sono comprese nel protocollo
d’intesa. “Le parti, si legge, sono interessate a sviluppare congiuntamente un progetto di sperimentazione denominato “FINE CO2” orientato a:
verificare l’applicabilità della
tecnologia “Isotherm” alla
combustione ed alla produzione
di energia utilizzando come
combustibili carboni di basso
rango, quali il carbone Sulcis e
più in generale carboni aventi
caratteristiche qualitativamente
inferiori a quelle dei carboni
normalmente utilizzati nelle
centrali Enel;
definire i sistemi più adeguati
Via Su Pranu, 12
09010 Santadi (CA)
tel. 0781.950127
fax 0781.950012
www.cantinasantadi.it
per la raccolta e l’eventuale
trattamento della CO2 presente
nei fumi derivanti dalla combustione di detti carboni;
definire tutti gli aspetti, scientifici, tecnici ed economici collegati con il processo di sequestrazione della CO2 in miniere
di carbone;
progettare e realizzare in Sardegna un impianto dimostrativo
che comprenda le seguenti sezioni: combustione del carbone
Sulcis; produzione di energia
termica ed elettrica; trattamento
dei fumi e concentrazione della
CO2; iniezione della CO2 in
giacimenti carboniferi profondi;
confinamento della CO2 in giacimenti carboniferi profondi”.
Sofinter-Itea si è impegnata anche, nell’ipotesi che l’impianto
dimostrativo venga sostenuto,
dal punto di vista finanziario ed
economico, da progetti di ricerca su Energia e Ambiente della
Regione Sardegna, a localizzare
in Sardegna la società di sviluppo e commercializzazione del
processo ed eventualmente la
produzione di parti e/o componenti di impianti.
Lavoro
5
numero 387 del 24 Aprile 2008
RECUPERO DEL METANO DALLE MINIERE CARBONIFERE
PROSPETTIVA INDUSTRIALE DELLA SOCIETA’ CARBOSULCIS
Massimo Carta
In un prossimo futuro la miniera carbonifera del Sulcis potrebbe offrire più ampie opportunità
produttive. In tutti questi anni,
mentre è andata avanti una sia
pur limitata tradizionale coltivazione del carbone, destinato
alla centrale Enel di Portovesme, contestualmente sono stati
portati avanti studi e progetti
che adesso potrebbero vedere
applicazione pratica. Detti studi, portati avanti in Centri di Ricerca tra i quali anche Sotacarbo, sarebbero in grado di portare la Sardegna in un contesto
energetico internazionale e dai
cui risultati trarrebbe grandi
vantaggi economici non solo
l’intera Isola. Si tratta di processi che sono in grado di portare in superficie, oltre il carbone, anche il metano contenuto
negli spazi tra un filone e l’altro
del combustibile solido. Forse è
ancora prematuro parlare di
consistente estrazione di meta-
no, però almeno come valore
aggiunto del carbone appare già
realistico supporlo. Intanto c’è
da dire che il processo parte
dall’immissione forzata in sottosuolo dell’anidride carbonica
prodotta in impianti di combustione e altri. L’immissione in
profondità dell’SO2 consentirebbe, ove fosse presente, al
metano di essere liberato e portato in superficie. Un processo,
com’è facile capire, ottenuto
dalla sinergica azione di abbattimento degli elementi inquinanti mediante l’immissione in
sottosuolo dell’SO2, quindi il
recupero del metano che a certe
profondità dei banchi carboniosi dovrebbe essere presente in
non trascurabile quantità.
Sono proprio questi elementi di
novità che stanno attirando le
attenzioni del mondo scientifico, non solo italiano, intorno alla miniera carbonifera del Sulcis che dopo tanto ostracismo
potrebbe conoscere la sua rivincita. Già oggi, intorno a questa
miniera, si parla di “sequestrazione” delle ceneri e dei gessi
residui della combustione delle
termo centrali. E poiché l’Enel
brucia il carbone Sulcis nella
centrale di Portovesme, Carbosulcis ha ottenuto il benestare
dalla regione per l’immissione
in sottosuolo dei residui in questione.
Nel contempo, però, già si parla
dell’incapsulamento del CO2
per essere confinata nelle profondità del bacino carbonifero
(almeno 2-300 metri più profondo del livello di coltivazione
del carbone) e del contestuale
recupero del metano ivi presente. Alla luce di queste prospettive, il futuro del bacino carbonifero sardo si arricchisce di nuove opportunità sulle quali Regione e Governo nazionale dovrebbero rivolgere particolari
attenzioni.
CARBONE: INCONTRO INTERNAZIONALE
Confronto e valutazioni, sui nuovi
fronti del carbone, tra delegazioni
scientifiche di mezzo mondo, sono
state programmate da Carbosulcis
per 29 e 30 aprile prossimo a Cagliari. Il tema dei lavori sarà: “Recupero del metano dalle miniere
carbonifere”. Tuttavia, gli organiz-
zatori hanno precisato che non sarà
l’unico filone in discussione quello
del metano. Ci sarà, infatti, l’opportunità per parlare di: a) incentivare
le attività di recupero e impiego del
gas metano dalle miniere di carbone; b) coinvolgere il settore privato
in questa sfida; c) promuovere progetti in corso d’opera. Il confronto
sarà di alto livello in quanto ci sarà
la presentazione dello “stato d’opera” dei diversi Paesi impegnati sul
medesimo fronte, ma soprattutto è
previsto il dibattito tra i principali
partners: Commissione europea,
Australia, Cina, Germania, India,
Italia, Giappone, Messico, Nigeria,
Polonia, Russia, Ucraina, Regno
Unito, Stati Uniti.
BREVETTATO UN SISTEMA DI BONIFICA
DEI SUOLI CONTENENTI METALLI PESANTI
Lo spin-off accademico I.M.,
Innovative Materials Srl, ha depositato il brevetto nazionale
“Procedimento per l’immobilizzazione di metalli pesanti presenti in suoli naturali, residui e
scarti di lavorazione”. Il brevetto ha come oggetto lo sviluppo
di un procedimento di immobilizzazione dei metalli pesanti
presenti in suoli naturali basato
sull’applicazione di opportuni
trattamenti meccanici. Il procedimento di immobilizzazione è
applicabile a residui e scarti di
lavorazione contenenti metalli
pesanti. Le applicazioni pratiche
del brevetto depositato riguardano il possibile disinquinamento
di siti minerari dismessi particolarmente presenti nel territorio
sardo, come pure l’immobilizzazione di metalli pesanti contenuti nelle ceneri pesanti provenienti da impianti di incenerimento. La società I.M. Srl collabora attivamente per lo sviluppo
delle proprie attività con il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Materiali dell’Università di
Cagliari, il Centro Interdipartimentale di Ingegneria e Scienze
Ambientali dell’Università di
Cagliari, il CrS4 Programma
Ambiente ed Energia, il Laboratorio di Cagliari del Consorzio
Interuniversitario Nazionale per
la Scienza e la Tecnologia dei
Materiali e l’unità di Cagliari
del Dipartimento Energia e Trasporti del Consiglio Nazionale
delle Ricerche.
Nuraxi Figus - Miniera Carbone
CARBOSULCIS: INNOVAZIONE
L’emergenza ambientale rappresenta ormai una priorità da affrontare a tutti i livelli. Il mantenimento degli standards di vita
dei Paesi avanzati, lo sviluppo
dei Paesi emergenti come India e
Cina e la crescita dei Paesi arretrati richiedono sempre piú energia. Tuttavia per garantire la salute del pianeta, occorre limitare
drasticamente l’emissione in atmosfera di gas a effetto serra. I
Governi, le multinazionali, i piccoli produttori ed i singoli cittadini, non possono più ignorare il
problema e devono essere sensibilizzati e maggiormente coinvolti, ai diversi livelli, per risolvere o quantomeno ridurre l’influenza delle proprie politiche e
delle azioni quotidiane sul territorio. Il carbone rappresenta una
fonte energetica fondamentale, il
cui impatto ambientale può essere ridotto fino a quasi zero emissioni, grazie alle nuove tecnologie, economicamente vantaggiosa e capace di soddisfare i fabbisogni planetari per ancora 200
anni. Carbosulcis, che rappresenta l’unica realtà italiana nella
coltivazione del carbone, ed è
parte del tessuto sociale del territorio, è forte di una tradizione e
di un passato alla continua ricerca dell’innovazione nella sicurezza e nelle tecnologie atte a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente. Negli ultimi anni, oltre ad aver intensificato le proprie attività di ricerca per migliorare i sistemi di coltivazione del
carbone e implementare le produzioni di combustibili fossili,
ha anche messo in cantiere e
portato a compimento alcuni
progetti all’interno di importanti
contesti internazionali.
È infatti delegata, per conto del
Ministero delle Attività Produttive, nel Methane to Market, associazione che rappresenta diversi settori per il recupero del
metano. É membro della delegazione tecnica per l’Italia del Carbon Sequestration Leadership
Forum (CSLF), e partecipa alla
piattaforma europea Zero Emission (ZEP). È inoltre cofondatrice del CO2 Club Italia, con
Enea, Cesi, Ogs, Sotacarbo e
l’Università della Sapienza di
Roma, primo Network italiano
impegnato nello studio della riduzione dei gas serra derivanti
dalle attività produttive.
6
27 progetti ammessi alle agevolazioni finanziarie previste
dalla Legge 488 per il settore
turistico-alberghiero delle isole minori della Sardegna (Comuni: Carloforte, La Maddalena, Calasetta. S.Antioco) sono stati, in maniera del tutto
imprevista, messi in “perenzione”. In altre parole, metà
del contributo, per il quale gli
imprenditori avevano già impegnato proprie risorse ricorrendo ad anticipazioni bancarie per portare a termine i lavori, è stato congelato e non
sarà esigibile nel corso del
2008.
A fare questo pesante “giochetto” è stato il Governo Prodi con la Finanziaria dell’anno
scorso. Perché questa parte
del contributo possa definiti-
Lavoro
numero 387 del 24 Aprile 2008
LO STATO PORTA IN “PERENZIONE” I CONTRIBUTI 488
E METTE IN SERIE DIFFICOLTA’ GLI IMPRENDITORI
IMPEGNATI NEL SETTORE TURISTICO-ALBERGHIERO
Alessandro Carta
vamente entrare in possesso
degli operatori che ne avevano fatta richiesta, occorrerà
che le somme vengano reinserite nella nuova Finanziaria
2008. Sta di fatto che i progetti rischiano di subire conseguenze imprevedibili, perché
non tutti gli imprenditori potranno soggiacere, per così
lungo tempo, alle imposizioni
dei tassi bancari delle anticipazioni cui dovranno ricorrere
fino al momento dell’eroga-
zione dell’ultima parte del
contributo, per il quale, comunque, esiste un decreto del
Ministero delle Attività Produttive.
A nulla sono valse, fino a questo momento, le rimostranze
degli operatori, poiché “le
somme non sono più in “Bilancio” e, in caso di necessità
di erogazione, secondo le regole di contabilità dello Stato,
bisogna procedere a una preventiva richiesta di riassegna-
zione e a un successivo specifico impegno prima di poter
procedere materialmente all’erogazione della stessa”.
Il che significa che il Governo
può fare i bandi di agevolazioni finanziarie per nuove iniziative e una volta accolte le
domande ed emesso il decreto
di assegnazione delle somme,
lo stesso Governo, per esigenze di cassa, può mettere in perenzione le somme da erogare, mettendo, di fatto, gli im-
prenditori col sedere per terra.
“Appare semplicemente assurdo questo comportamento,
ha spiegato Angelo Loi, uno
dei beneficiari (si fa per dire)
dei fondi della legge 488. Noi
abbiamo, come tutti gli altri
colleghi, anticipato le somme
per completare i lavori. L’impegno è stato fatto con le banche perché eravamo certi dell’ultima tranche del contributo. Invece abbiamo avuto
l’amara sorpresa di trovarci le
somme in “perenzione”
perché il Governo aveva
bisogno di liquido in cassa.
Da imprenditore mi domando se questo sia un sistema serio e fino a che
punto le leggi siano veritiere. Il rischio, adesso, è
che diversi imprenditori, che
si erano impegnati ad ampliare o a realizzare nuove strutture turistico-alberghiere, potrebbero trovarsi in serissime
difficoltà, senza peraltro poter
cedere o vendere la nuova
struttura, pena la cancellazione del diritto (quando sarà)
del resto del contributo. Infatti, prima di trent’anni dall’atto
della costruzione, l’immobile
non può essere alienato”.
L’assurdo è che il decreto della Direzione Generale per il
Coordinamento degli incentivi
alle imprese del Ministero
delle Attività Produttive, relativo alla concessione del contributo “in conto impianti”,
imponeva di “ultimare l’iniziativa entro 24 mesi dalla data del decreto”. Quindi gli imprenditori si sono impegnati a
rispettare le norme previste
nel decreto, mentre il Governo
aveva la potestà di sospendere
o ritardare l’erogazione, in toto o in parte, del contributo.
Insomma: dalla padella (banche) alla brace (Governo).
BREVI
MEDIO CAMPIDANO
CARBONIA AVVIA IL SERVIZIO
RICONGIUNGIMENTO
FAMILIARE
PER I CITTADINI IMMIGRATI
L’Assessorato alle Politiche Sociali del
Comune di Carbonia ha reso noto, ai
cittadini immigrati e italiani, che dal 10
aprile scorso ha preso il via la nuova
procedura relativa alle domande di Ricongiungimento Familiare. A partire da
quella data, infatti, le richieste di Ri-
congiungimento possono essere presentate solo attraverso Internet. Non è
più necessario, quindi, andare alla Posta per spedire la raccomandata, anche
se restano valide tutte quelle inviate ai
rispettivi Sportelli Unici per l’immigrazione prima del 10 aprile. La nuova
procedura di Ricongiungimento rimane
uguale a quella utilizzata per il Decreto
Flussi 2007. Chi vuole portare in Italia
un familiare deve prima registrarsi sul
sito web del Ministero dell’Interno:
www.interno.it, ciò gli consente di scaricare e installare sul proprio computer
un programma apposito, necessario per
compilare i moduli e spedirli on-line. Si
può fare da soli o chiedere aiuto gratuito ad uno dei Patronati o delle Associazioni convenzionate con il Ministero
dell’Interno. Per ulteriori informazioni
è possibile rivolgersi al Servizio di Mediazione Linguistico-culturale presso i
locali dei Servizi Sociali del Comune in
Via Brigata Sassari 39.
SAN GAVINO
PIANO TURISTICO
PER LE VECCHIE
STRADE DI MINIERA
lambire le dune di Piscinas.
UN MILIONE DI EURO
PER L’EDILIZIA
SCOLASTICA
Potrebbero essere recuperati
a breve alcuni tratti ferroviari che collegavano la miniera
di Montevecchio a San Gavino. Il progetto, presentato da
un ingegnere di San Gavino
e due architetti lombardi,
prevede la creazione di sentieri verdi fruibili sia a piedi
che in bici eliminando i vecchi binari ormai inutilizzati
della vecchia ferrovia. Il
tracciato dei sentieri coinvolgerebbe i comuni di San Gavino, Sardara, Sanluri, Guspini, Gonnosfanadiga fino a
Saranno ampliate e ammodernate le scuole materne
della Provincia del Medio
Campidano. La Giunta Regionale ha approvato il programma di interventi di edilizia scolastica per le scuole
dell’infanzia.
Al Medio Campidano sono
arrivati poco più di un milione di euro che saranno utilizzati nei comuni di Turri, Pabillonis, Tuili, Samassi, Furtei, Lunamatrona Barumini,
Gesturi, Serrenti e Guspini.
Lavoro
numero 387 del 24 Aprile 2008
A dieci mesi dalla scomparsa
di Simone Medas, in quel tragico incidente che ha sicuramente oggettive responsabilità
organizzative e strutturali che
ancora aspettano - ma quanto
ci vuole? - di essere classificate in eventuali procedimenti
giudiziari, il Polo industriale di
Portovesme conta un’altra vittima del lavoro.
Le circostanze sono decisamente diverse: Simone era un
giovane assunto a tempo, per
sopperire al dimensionamento
di un organico insufficiente a
garantire la copertura delle turnazioni in funzione delle naturali assenze per le ferie. Con
tutto quello che ne consegue
nei fattori della precarietà, sia
del rapporto di lavoro in quanto tale e soprattutto sul piano
formativo e esperienziale che
poi, è uno dei principali problemi del lavoro in sicurezza.
Giannino Lai era un lavoratore
esperto, con più di 30 anni di
lavoro nella stessa impresa,
per la quale ha operato nella
maggior parte delle grandi industrie dell’intera isola. Io l’ho
personalmente conosciuto, lavorandoci a stretto contatto per
alcuni mesi, e lo ricordo molto
attento e meticoloso nel piano
della preparazione e nella realizzazione del lavoro. Anche se
la stessa era decisamente aiutata dalla tipologia del sistema
degli appalti di un Ente nazionale, che a quel tempo non
aveva il profitto come unica
missione. C’ è però ben più di
un fattore che accomuna Giannino a Simone, ed entrambi ai
troppi caduti sul lavoro: la precarietà fatta sistema. Simone
un contratto a tempo con la
volontà e l’impegno di ben figurare per poter sperare nell’ottenimento dell’assunzione
stabile; Giannino con la necessità di pochi mesi di contributi
per poter raggiungere, con un
periodo di mobilità, il raggiungimento della pensione. Tutti e
due poi inseriti nel contesto di
crisi territoriale che non credo
sia il caso di ripetere. Vi è poi
DIBATTITO
LA SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO
IMPEGNO DI AZIENDE E LAVORATORI
Roberto Puddu
la precarietà data dal sistema
del taglio dei costi e della massimizzazione del profitto in
ogni punto della scala del lavoro, dal sistema degli appalti
al massimo ribasso e del ribasso ulteriore nel sub-appalto,
con il paradosso che su questo
versante l’amministrazione
pubblica non ha niente da invidiare al privato, tutt’altro.
Per tutti c’è un “corri corri”
nel lavoro che amplifica i rischi che sono insiti nel lavoro
in se stesso.
E si “corre” troppo! Non c’è il
tempo per la formazione primaria e continua, non c’è il
tempo per ripassare anche le
più ripetitive e basilari norme
della sicurezza, non c’è per applicarle e le disposizioni non
mancano, non c’è per le ispezioni, o per le stesse che possano chiamarsi tali da parte degli enti preposti e spesso non
c’è per la contrattazione o anche solo per la discussione
(spesso ritenuta fastidiosa) con
le rappresentanze dei lavoratori. Tutto questo, ed altro, non
c’è perché è visto quasi esclusivamente come un costo per
l’impresa, come per la più varia amministrazione, ed è proprio da questo che occorre ripartire.
Il 10 aprile il Presidente della
SICUREZZA SUI LUOGHI LAVORO
NECESSARIO UN SALTO DI QUALITÀ
LA RIFLESSIONE DI CONFINDUSTRIA
La tragica sequela di incidenti sul lavoro verificatisi
in questi ultimi giorni e, da
ultimo, l’ incidente che è costato la vita al dipendente
della SICMI, Giannino Lai,
ha riproposto in termini
drammatici il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro. La Confindustria della
Sardegna Meridionale, nel
formulare alle famiglie, cosi
duramente colpite nei loro
affetti, i sensi del proprio
cordoglio e la partecipazione al loro dolore, esprime la
più viva preoccupazione per
il ripetersi di tali eventi luttuosi. Quello che più preoccupa è che si assiste al ripetersi di tali avvenimenti anche in realtà industriali attente e rispettose degli obblighi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e che
coinvolgono sempre più
spesso lavoratori dotati di
consolidate esperienze lavorative e di elevate competenze professionali.
Nel ribadire il proprio impegno finalizzato alla diffusione della cultura della sicurezza, nelle imprese e tra i
lavoratori, e all’assoluto rispetto della normativa sulla
prevenzione, l’ Associazione
Industriali ritiene sia giunto
il momento di assumere iniziative che vadano oltre
l’impegno, pur non indifferente, fino ad oggi profuso.
E’ opportuno che tutte le
forze economiche e sociali, i
soggetti politici ed Istituzionali svolgano congiuntamente una profonda riflessione sui motivi per i quali,
nonostante tanto si dibatta
sull’argomento e nonostante
gli sforzi profusi, si assista
ad un tale preoccupante cre-
scere del numero degli incidenti e della entità delle loro
conseguenze.
Gli imprenditori della Sardegna Meridionale si impegneranno perché sia compiuto, senza indugio e con
la massima determinazione,
ogni ulteriore sforzo che
consenta di superare i margini di errore ancora esistenti, che impediscono alla normativa in vigore di dispiegare compiutamente i propri
effetti e di completare il lungo processo di educazione
in materia di sicurezza intrapreso da tempo congiuntamente dalle organizzazioni
datoriali e sindacali, ma evidentemente ancora non sufficiente per garantire il raggiungimento degli obiettivi
fissati.
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Repubblica ha sottoscritto e
quindi reso effettivo il Decreto
sul testo unico sulla Sicurezza
e Salute nel Lavoro.
E’ un importantissimo traguardo per il quale il Governo ha
operato responsabilmente con
un costante confronto con le
Parti sociali ai massimi livelli
e le Istituzioni regionali, ma
per il quale hanno operato migliaia di delegati sindacali,
RLS e funzionari pubblici. E’
una legge importante che ha
notevoli elementi di novità:
dalla rappresentanza in tutti i
luoghi di lavoro, alle regole
sulla responsabilità delle committenti degli appalti; dal coordinamento istituzionale degli
enti preposti, alla formazione e
ad un maggiore indennizzo ai
lavoratori con l’utilizzo delle
risorse che l’INAIL ha disponibili, in quanto eroga meno di
quanto incassa; da più incisive
attribuzioni agli RLS, dall’estensione della tutela dei lavoratori nelle piccole e piccolissime imprese attraverso il
Fondo per il sostegno ai Rappresentanti Territoriali alla Sicurezza.
Infine per la prima volta prevede pesanti pene detentive
per i contravventori delle norme, contro le quali hanno peraltro tuonato le rappresentanze datoriali a partire da Confindustria. Quindi una legge
che riassume e implementa le
normative che però devono diventare cultura e pratica costante nell’impresa e, con responsabilità segnatamente diverse, nei lavoratori e nelle loro rappresentanze.
In Sardegna poi ci sono due
ulteriori fattori che possono
contribuire a ridurre di molto i
rischi: in primo luogo la Finanziaria regionale ha stanziato 4 milioni di E per la sicurezza e la salute sul lavoro e su
questo stiamo avanzando la
proposta di un piano straordinario di formazione ed informazione in accordo con le istituzioni locali ed il mondo del
lavoro, soprattutto nella piccola e media impresa. Il secondo
può essere quello di condizionare, con precisi impegni alla
formazione ed alle norme di
sicurezza e salute nel posto di
lavoro, l’accesso alla procedura semplificata per l’autorizzazione all’attività di impresa
che sia nuova, ristrutturata, riconvertita, etc., come consentita dal recente avvio dei SUAP
(sportelli unici attività produttive). I 18.670 infortuni - in
media 51 al giorno - e le 30
7
croci nel lavoro del 2007 nella
sola Sardegna, che peraltro riflettono la situazione degli anni precedenti, sono terribili dati di fatto che non possono essere ascritti alla semplicistica
causa della fatalità.
Allo stesso tempo occorre fare
attenzione alle retoriche, facili
ed a volte strumentali individuazioni dei cosiddetti “capri
espiatori” per ognuno degli infortuni.
Legge, applicazione, controllo,
rivendicazione, contrattazione,
informazione e formazione
sono temi che devono sempre
andare di pari passo per il diritto al lavoro e per la sicurezza e la salute nel lavoro, ma
devono assumere rilevanza
culturale e per questo ci si può
adoperare anche perchè diventino precisa materia di studio
in ogni ordine e grado dell’istruzione pubblica. E’ un
percorso certamente complesso ma è necessario perché si
assuma la consapevolezza dei
diritti e dei doveri, che quando
sono negati o sconosciuti, sono
i primi veri responsabili delle
migliaia di vittime e dei menomati dal lavoro.
8
Politica
numero 387 del 24 Aprile 2008
“Voglio parlarvi del teatrino
messo in scena dal presidente
dell’AVAD sig. Angelo Mullanu, dal vicepresidente Roberto
Mullanu, dalla sig.ra Stefania
Mullanu, dal sig. Carlo Mullanu e da parte di alcuni consiglieri della minoranza, promotori dell’organizzazione della
suddetta associazione di veri e
propri banchetti e comizi elettorali, generando bugie e menzogne, per poi trasmetterle ai cittadini in merito alla vicenda
dell’AVAD.
Questo fatto risulta un indebito
e maldestro uso della gloriosa
sigla
dell’associazione
“AVAD”, in quanto ne deriva
una strumentalizzazione politica. Le sceneggiate generate trovano l’effetto principale nell’accusa rivolta al sindaco, incolpato di aver fatto adottare un
provvedimento dirigenziale di
sfratto nei confronti della stessa
AVAD gestore del servizio di
pronto intervento del 118. Tengo a precisare che tale provvedimento non risulta mai emesso. Ho sempre sostenuto che
per l’attività esercitata dall’AVAD siano necessarie tre aule didattiche della ex scuola elementare.
Ogni aula è composta da MQ
30. Quindi non è assolutamente
vero che l’amministrazione comunale vuole sfrattare l’AVAD.
Componenti della famiglia
Mullanu, all’interno degli stessi
locali della ex scuola elementare di via Baracca, curano anche
gli interessi di altro soggetto
denominato “Cooperativa Domusnovese” che nulla ha a che
fare con gli interessi del servizio di pronto intervento denominato “118”.
Questa amministrazione ritiene
che dette operazioni relative al-
DOMUSNOVAS
IL SINDACO ANGIOLETTO DEIDDA
RIDIMENSIONA LA VICENDA AVAD
la “Cooperativa Domusnovese”
debbano essere gestite in altre
sedi. Risulta opportuno far sapere qualcosa in merito a tutte
le dichiarazioni stampa a tutto
quanto contenuto nei volantini
ultimi.
Le notizie diffuse tramite questi
ultimi mezzi di informazione
sono piene di veleni e di autentiche bugie. Oltretutto si parla
altresì anche di richieste di affitto da parte dell’amministrazione comunale, di richieste di
rimborso da parte dell’amministrazione comunale in merito
all’utilizzo da parte dell’AVAD
dell’energia elettrica.
Faccio sapere che l’amministrazione comunale non ha mai richiesto alcun rimborso di consumo energia elettrica, anche se
il consumo era a carico dell’AVAD.
L’energia elettrica consumata
dall’associazione AVAD e dalla
Cooperativa Domusnovese è
stata sempre pagata dal comune
con i soldi dei cittadini di Domusnovas
Posso garantire che le bollette
dei consumi dell’energia elettrica pagati erano abbastanza pesanti per l’esercizio del volontariato del 118.
L’Amministrazione comunale è
fermamente convinta che anche
tutte le altre numerose associazioni presenti nel nostro comune (non bene individuate dal-
Angioletto Deidda
l’AVAD, ma presenti e riconosciute giuridicamente da tutti)
hanno assoluto diritto ad esistere: donatori di sangue, malati
sclerosi multipla, malati di diabete, associazioni invalidi del
lavoro, malati tumorali, caritas
(che esercita la distribuzione
dei generi alimentari ai cittadini
bisognosi) che debbono usufruire dei locali per meglio organizzare le loro esigenze. Tutto questo avverrà nella stessa
struttura che ospita anche
l’AVAD.
Uno dei motivi del Presidente
E’ STATO PROROGATO
AL 30 GIUGNO
IL BANDO
“PREMIO DEL PAESAGGIO”
Fluminimaggiore - Portixeddu
L’Assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica informa che sono prorogati i
termini del bando “Premio
del paesaggio”, il concorso di
idee per la promozione di interventi di qualità paesaggistica e sostenibilità ambientale di opere di urbanistica, edilizia e infrastrutturale.
Il concorso prevede:
1) un premio destinato a riconoscere e pubblicizzare opere
realizzate e progetti definiti e
significativi dal punto di vista
paesaggistico, da realizzare
nel territorio sardo. Può concorrere al premio qualsiasi
persona fisica o giuridica,
pubblica o privata, che partecipi all’elaborazione o alla
realizzazione degli interventi
messi a concorso. Ciascun
soggetto può presentare una
sola candidatura.
2) un ulteriore premio come
contributo alla progettazione
esecutiva di un’idea promossa da un Ente locale, capace
di accrescere la qualità del
paesaggio e dei luoghi di
contesto.
Le opere e i progetti devono
essere localizzati sul territorio
della Sardegna ed essere coerenti con il Piano paesaggistico regionale; per le opere da
realizzarsi dovrà essere veri-
ficata la conformità urbanistica paesaggistica.
I concorrenti dovranno far
pervenire i progetti nel formato, appositamente predisposto dall’Assessorato, entro
il 30 giugno 2008, con raccomandata, al seguente indirizzo:
Assessorato Enti locali finanze ed urbanistica Direzione
generale della Pianificazione
urbanistica territoriale e della
vigilanza edilizia. Servizio
della pianificazione territoriale regionale- Viale Trieste
186, 09123 Cagliari.
dell’AVAD, che giustifica l’occupazione di tutto lo stabile delle ex scuole elementari di via
Baracca, è la presenza nei locali
di persone invalide; mi chiedo:
“Ma non sono forse proprio
queste persone invalide, le stesse che vengono incaricate dall’AVAD per la consegna alla
popolazione di Domusnovas
dei volantini scritti proprio da
coloro che stanno facendo opposizione contro l’attuale amministrazione comunale? La
politica non deve entrare nel
volontariato.
Le strumentalizzazioni politiche di personaggi che vogliono
sfruttare il sociale per i propri
tornaconti elettorali non devono
essere permesse.
Il sig. Presidente dell’AVAD ha
citato l’amministrazione comunale innanzi al tribunale amministrativo della Sardegna.
L’amministrazione comunale si
è dovuta difendere documentando al tribunale amministrativo le ragioni sostenute.
Il tribunale amministrativo con
la sua decisione sostenendo le
decisioni del comune, ha respinto l’istanza presentata dall’AVAD. Il volontariato è un
servizio nobile e così deve rimanere.
Il Presidente dell’AVAD, il Vicepresidente , i consiglieri, i soci, quando decidono, come hanno fatto, di fare politica insieme
ad altri in occasione delle prossime elezioni comunali, potranno candidarsi,e in caso di vittoria, amministrare il comune.
E’ cosa certa, che fino a quel
momento, il comune verrà amministrato dall’attuale maggioranza democraticamente eletta
e condotta dal sottoscritto sindaco.
Il Presidente dell’AVAD può
raccogliere quante firme vuole.
Questa amministrazione non
cambierà assolutamente posizione perché è convinta che gli
spazi messi a disposizione dell’AVAD (tre aule- parcheggi
ambulanze), siano sufficienti a
garantire il servizio del pronto
intervento del 118. Falso quando si dice che l’Associazione
abbia tentato di aprire un dialogo con questa amministrazione.
Infatti l’unico dialogo aperto
dall’AVAD con l’amministrazione comunale è stato esercitato tramite i loro legali, in pre-
senza del presidente dell’AVAD
e degli Assessori comunali, dove l’AVAD ha preteso l’utilizzo
di tutti i locali dell’ex scuola
elementare di via Baracca.
L’ennesima bugia, è che il Presidente dell’AVAD abbia rivolto all’amministrazione comunale una proposta di utilizzo dei
soli piani superiori: questa proposta è stata fatta dai legali dell’AVAD ai legali dell’amministrazione comunale in fase di
pre-udienza innanzi al TAR.
L’Amministrazione comunale è
sempre disponibile a un dialogo
sincero, franco, civile e produttivo nell’interesse dell’intera
cittadinanza. Il servizio 118
rappresenta per noi tutti un servizio fondamentale, le minacce
che l’AVAD manifesta, nel voler lasciare Domusnovas è un
problema di loro libera scelta,
ricordo a tutti che la gloriosa sigla AVAD è stata sottoscritta,
oltre che dai cittadini di Domusnovas, anche da attuali amministratori comunali, si ricorda
anche che in merito alla donazione dell’ultima ambulanza in
possesso dell’AVAD, il sottoscritto, sindaco, ha interamente
fatto la sua parte in seno alle
istituzioni concedenti. Di questo il Presidente Mullanu ne è
interamente a conoscenza. In
ultimo faccio sapere che in merito ad altri servizi di interesse
sociale e civile che riguardano i
bisogni di particolari categorie
di cittadini, l’amministrazione
comunale si sta adoperando per
migliorarli ed istituirli. Un consiglio: continuate a fare volontariato, abbandonate la politica.
Angioletto Deidda
Sindaco Domusnovas
Politica
L’AMMINISTRAZIONE DI S.ANTIOCO S’IMPEGNA
PER PARCHEGGI IN PROSSIMITA’ DELLE SPIAGGE
Mario Corongiu
L’Amministrazione comunale di
S.Antioco, ha approvato un progetto riguardante la realizzazione di parcheggi e la sistemazione della viabilità nelle aree litoranee per complessivi duecentoquarantamila euro. Il progetto,
predisposto dall’Amministrazione uscente, era stato affidato ad una professionista di Cagliari, Elena Perra. La fase preliminare era stata approvata nel
2005 ed il nulla osta del servizio
Governo del Territorio e Tutela
Paesaggistica è arrivato solo nel
gennaio di quest’anno. L’importo dei lavori comprende anche
l’esproprio di alcune aree, per
circa cinquemila euro, ed un ac-
cordo bonario con un altro proprietario per circa quattromila
euro. Si tratta di importanti lavori di sistemazione per tutti i
litorali dove si verificano problemi relativi al parcheggio degli autoveicoli soprattutto nei fine settimana, ma soprattutto in
tutto il periodo estivo. Anche se
diversi parcheggi nel corso del
tempo sono stati realizzati, ad
esempio a Maladroxia, Coaquaddus, Calasapone, per citare
le spiagge principali, ma anche
a Portixeddu, e a Calalunga, rimane l’esigenza di disporre di
aree attrezzate e di favorire la
circolazione nelle altre spiagge
dell’isola. Per una città che in-
tende consolidare la vocazione
turistica anche questi aspetti
non possono essere trascurati. Il
territorio comunale non ha
spiagge estese, e tuttavia, nel
periodo estivo, si verifica un discreto affollamento che crea
qualche problema. Non a caso
anche il corpo dei vigili urbani
viene incrementato nel periodo
estivo con alcune unità ausiliarie per poter far fronte agli elevati volumi di traffico ed all’antropizzazione del territorio. La
città, che in inverno conta normalmente circa dodicimila abitanti, d’estate supera tranquillamente i le ventimila presenze.
VARATO IL PROGETTO
D’ASSISTENZA TECNICA
SUI PIANI UNITARI PLUS
La Giunta provinciale del Sulcis Iglesiente ha approvato il
progetto per l’assistenza tecnica a favore degli enti locali sui
piani unitari dei servizi alla
persona. La delibera dell’Esecutivo, guidato dal Presidente
Pierfranco Gaviano, si colloca
nell’ambito della misura 5.2
del Por Sardegna 2000-2006
“La qualità della vita nelle città: miglioramento dell’offerta
di servizi sociali e assistenziali”, seguito dalla legge regionale 23/2005, che ha individuato
nei Piani locali unitari dei servizi alla persona lo strumento
con il quale i Comuni, le aziende Asl e le Province danno concreta attuazione alle strategie di
pianificazione locale e individuano le risposte appropriate ai
bisogni sociali, sanitari e sociosanitari. “Con l’approvazione
di tale delibera, ha spiegato il
Presidente della Provincia, si
rende operativa l’assistenza
tecnica agli Enti Locali, per la
quale la Regione ha assegnato
al territorio 106 mila euro, risorsa che viene erogata in base
ad uno specifico progetto presentato dalla Provincia e già
approvato dalla Regione. Tale
strumento, ha sottolineato il capo dell’Esecutivo, permette alla Provincia di rendere operative le strategie di pianificazione
locale, individuando le risposte
appropriate ai bisogni di settore
e curando il coordinamento
delle politiche di propria competenza con le politiche sociali
degli altri Enti”. L’approvazione del progetto, che segue la
firma del Protocollo d’intesa
con la Regione, assicura una
costante e qualificata assistenza
non solo tecnica, ma anche professionale ai Comuni e all’Azienda sanitaria locale, trasferendo competenze tecniche
e metodologiche agli operatori
sociali e sanitari impegnati nella programmazione locale e
nell’elaborazione dei documenti tecnici ad essa correlati, anche partendo dalla conoscenza
del contesto territoriale. “La
nuova programmazione unitaria ed integrata dei servizi alla
persona, ha commentato l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali, Sanitarie e per la
Famiglia, Marinella Grosso, si
propone il compito di mettere
IGLESIAS
NUOVI TRATTI FOGNARI
Finalmente avviati, dopo
dieci anni di disagi, i lavori
per il completamento e adeguamento del sistema fognario nelle Vie Marras, Zardin
e Vivaldi.
Termineranno così per gli
abitanti della zona i problemi determinati dal fatto che
la fognatura che raccoglie le
acque reflue e quelle meteoriche si trova ad una quota
che non consente l’allaccio
di tutte le abitazioni e che lo
scarico verso valle avviene
attraverso una proprietà privata. Tale situazione venne
a crearsi intorno alla fine degli anni ‘90 per la mancata
realizzazione del collettore
di scarico nella parte termi-
9
numero 387 del 24 Aprile 2008
nale della Via Marras, che
nelle previsioni progettuali
doveva attraversare alcune
proprietà private dove già
sorgevano alcune abitazioni.
Al fine di evitare l’attraversamento di altre aree private
si interverrà mantenendo in
esercizio, migliorandola, la
fognatura esistente e realizzando nuovi tratti nella Via
Marras e nella Via Vivaldi.
I lavori sono finanziati dall’Amministrazione Comunale di Iglesias con 126.171,22
euro. Per il primo periodo ci
sarà qualche disagio sulla
Via Vivaldi in cui è stato installato un semaforo di cantiere per la disciplina del
senso unico alternato.
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Marinella Grosso
in rete ed armonizzare gli interventi e i servizi e in quest’ottica la Provincia assicura un’attività sistematica di supporto tecnico ai processi di programmazione e di gestione delle attività, nonché di monitoraggio e
valutazione degli interventi sociali, al fine di garantire il coordinamento delle azioni, la sinergia tra i diversi organismi e
la maggior efficacia della spesa, con attenzione alla partecipazione ed al livello di soddisfazione dei cittadini”.
Prossima tappa sarà la gara ad
evidenza pubblica, per l’affidamento del Servizio di assistenza tecnica, che sarà coordinato
dagli Uffici del Piano da attivare nei due distretti sanitari.
CARBONIA
INDIVIDUATA LA SEDE
DIREZIONE DEL LAVORO
Pierfranco Gaviano
La Giunta della Provincia di
Carbonia Iglesias ha approvato
il progetto preliminare/definitivo di risanamento conservativo
dell’edificio sito in via Mazzini, dove ospitare la Direzione
provinciale del Lavoro. Il progetto è stato predisposto dall’ufficio tecnico della Provincia
e contiene le caratteristiche
funzionali della struttura, le
specifiche prestazioni da fornire e la fattibilità amministrativa, tecnica ed economica. “Attraverso l’edificio rinnovato, ha
spiegato il Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias,
Pierfranco Gaviano,, assicureremo al territorio un servizio
ancora più efficiente in termini
qualitativi e quantitativi, partendo proprio dalla nuova vocazione sancita dalla Legge regionale 20/2005 per le Direzioni provinciali del Lavoro. Infatti, il Settore delle Politiche attive per il lavoro, Centro servizi
per il Lavoro e Formazione
professionale si occupa soprattutto di politiche attive relative
all’orientamento, incontro tra
domanda e offerta di lavoro,
auto-impiego e servizi alle
aziende”.
Si aggiunge l’assistenza alle fa-
sce deboli, attraverso un collocamento mirato dei disabili e
progetti sperimentali per l’inserimento lavorativo delle altre
categorie di svantaggio. Nell’edificio di via Mazzini, quindi, troverà una concretizzazione anche logistica e strategica
lo spirito della Riforma: “In
questo modo, ha sottolineato il
capo dell’Esecutivo provinciale, Pierfranco Gaviano, si realizza una sede in grado di accogliere tutti gli attori delle Politiche provinciali per il Lavoro,
per assicurare un dialogo ed un
confronto e per operare la programmazione, la gestione e il
controllo, attraverso il Piano
provinciale che comprende anche l’ambito della formazione
professionale provinciale, la rilevazione dei bisogni formativi
del territorio e l’attivazione di
tirocini formativi e stage. È
inoltre presente, precisa il Presidente della Provincia, un’attività di conciliazione relativa a
procedure di mobilità del personale, nonché tentativi di reintegro in servizio nei confronti
di aziende che procedono a licenziamenti, in collaborazione
con organizzazioni sindacali e
datoriali”.
COMMISSIONE PROVINCIALE
POLITICHE DEL LAVORO
BENEFICI SUI COSTI ACQUA
CONSORZIO DEL CIXERRI
“Sono state firmate le prime tre
convenzioni che trasferiscono la
competenza gestionale delle opere del sistema idrico multisettoriale regionale all’Enas (Ente Acque Sardegna), che si fa carico
anche dei costi di sollevamento
delle acque all’interno delle reti
di distribuzione irrigua. Diventa
quindi operativa la riforma disegnata dalla L.R. 19/2006, con immediati vantaggi a favore dei
Consorzi di bonifica. I tre Enti, ha
precisato l’Assessore regionale
Carlo Mannoni, che hanno sottoscritto la convenzione sono: Consorzio di bonifica della Sardegna
meridionale, che in questo modo
abbatte i costi della distribuzione
– rispetto al 2007 – di due milioni
di euro all’anno, passando da 5,3
milioni a 3,3 milioni di euro, con
il costo all’utente ad ettaro più
basso degli ultimi dieci anni;
Consorzio di bonifica del Cixerri,
che consegue un risparmio di
800mila euro all’anno; Consorzio
di bonifica dell’Oristanese, il cui
vantaggio economico vale 5 milioni di euro all’anno. La Regione, come preannunciato con la
predisposizione della L.R.
19/2006 sulle risorse idriche, ha
mantenuto l’impegno di abbattere
i costi dell’acqua grezza sia dal
punto di vista dell’adduzione dell’acqua, sia dal punto di vista degli oneri energetici necessari alla
pratica irrigua. A seguito di tale
intervento, i costi dell’acqua all’utente finale risultano i più bassi
di sempre”.
CARBONIA- SATURO CANILE
Il canile comunale di Carbonia
risulta essere ormai saturo. La
struttura non è più in grado di accogliere nessun altro animale.
Con oltre 500 cani ospitati, sono
stati tutti riempiti gli spazi a disposizione e con l’estate alle porte, quando il fenomeno degli ab-
bandoni aumenta, non si riuscirà
a soddisfare le richieste. L’Associazione nazionale di difesa dei
cani che gestisce la struttura,
spera nei contributi volontari degli amici degli animali per poter
costruire almeno altri 50 box per
altrettanti esemplari.
La Giunta della Provincia di
Carbonia lglesias ha preso atto della composizione della
Commissione provinciale per
i Servizi e le Politiche del
Lavoro. L’Esecutivo guidato
dal Presidente della Provincia
Pierfranco Gaviano ha prima
proceduto all’individuazione
delle organizzazioni comparativamente più rappresentative, per poi invitare le stesse
alle designazioni dei membri
effettivi e dei relativi supplenti. La Commissione provinciale per i Servizi e le Politiche del Lavoro, secondo
quanto previsto dalla Legge
regionale 20/2005, è presieduta dal capo dell’Esecutivo
provinciale Pierfranco Gaviano, ed è composta da Marco
Grecu della Cgil (supplente
Roberto Puddu), Antonello
Corda della Cisl (supplente
Rinaldo Barca), Mario Cro
della Uil (supplente Roberto
Straullu), Mauro D’Atene
della Confindustria (supplente Antonio Serra), Serio Lai
della Coldiretti (supplente
Giuseppe Vella), Vincenzo
Panio dell’Api Sarda (supplente Giorgio Pusceddu),
Massimo Corrias dell’Università degli Studi di Cagliari, Raffaele I.orefice dell’ufficio scolastico regionale.
10
Politica
numero 387 del 24 Aprile 2008
LA SEZIONE ITALIA NOSTRA DI S.ANTIOCO
CONTESTA I LAVORI SUL RIO MALADROXIA
INTESA TRA SCUOLE E IMPRESE
PER GLI STUDENTI DEL TERRITORIO
La Giunta provinciale ha approvato il progetto di alternanza Scuola — Lavoro. La
delibera dell’Esecutivo, guidato dal Presidente della
Provincia di Carbonia lglesias, Pierfranco Gaviano, risponde alla necessità di promuovere percorsi tendenti a
favorire io sviluppo della
professionalità dei giovani,
in modo da permettere che
essi possano acquisire consapevolezza e competenze
spendibili per il loro inserimento lavorativo futuro.
«Il progetto, denominato
“Idee giovani per l’impresa”, ha spiegato il Presidente
Pierfranco Gaviano, assicura un’integrazione efficace
tra i Centri Servizi per il Lavoro provinciali e le istitu-
zioni scolastiche, soprattutto
con riferimento ai giovani
che hanno assolto all’obbligo scolastico, ai fine di favorirne un adeguato orientamento lavorativo e prevenire
il fenomeno sociale della dispersione scolastica».
La Provincia di Carbonia
Iglesias si fa cosi Ente promotore e sostenitore di tali
attività di raccordo, mediante il coordinamento delle
scuole di secondo grado e
delle Imprese, queste ultime
individuate attraverso le associazioni datoriali più rappresentative. A tal proposito,
sono già in corso le interlocuzioni con la Confindustria
regionale, che porteranno alla stipula di un apposito protocollo d’intesa. «E’ infatti
indispensabile, precisa il
Presidente della Provincia di
Carbonia Iglesias, Pierfranco Gaviano, la collaborazione tra le imprese e gli istituti
scolastici, che si concretizza
nella stipula di accordi finalizzati alla realizzazione di
stage o tirocini formativi, i
quali rappresentano per gli
studenti un’esperienza di
contatto diretto con il mondo
del lavoro». Lo stage mira al
conseguimento di tre risultati: l’acquisizione da parte
dello studente dell’immagine reale del mondo produttivo, la possibilità di verificare sui campo le proprie attitudini e le proprie scelte,
l’apprendimento di competenze tecniche e comportamentali specifiche.
RISPARMIO ENERGETICO A CARBONIA
NELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE
S. Antioco - Maladroxia
La sezione di Sant’Antioco
di Italia Nostra esprime forte preoccupazione per l’attività di sbancamento che da
diversi giorni impegna un
potente mezzo meccanico
lungo la foce del rio Maladroxa, e che sta causando la
sistematica distruzione della
macchia mediterranea presente lungo gli argini della
parte terminale del rio. Si
tratta di un intervento di trasformazione dell’area umida
e di distruzione del patrimonio floristico, ambientale e
paesaggistico esistente.
Per questo motivo la sezione
ha inoltrato un esposto la
scorsa settimana (istanza
dell’11 aprile 2008) al Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti (Capitaneria di
Porto di Cagliari), al Corpo
Forestale e di Vigilanza Ambientale, all’Ufficio Tutela
Paesaggio dell’Ass.to Regionale della Pubblica Istruzione, alla Soprintendenza
per i Beni Ambientali e Paesaggistici e al Sindaco del
Comune di Sant’Antioco per
conoscere quale tipo di attività si stia svolgendo lungo
la foce del rio Maladroxa e,
per sapere dagli enti competenti, se le attività in corso
siano state realizzate in conformità alle vigenti norme in
materia urbanistica, paesaggistica, demaniale e di tutela
ambientale. L’Associazione
ha inoltre richiesto l’adozione dei motivati provvedimenti di diniego/annullamento ai sensi degli artt.
146 e 150 del decreto legislativo n. 42/2004 che si
rendessero eventualmente
necessari a salvaguardia dei
valori ambientali e paesaggistici.
“Da un sopralluogo, ha precisato il Presidente Graziano
Bullegas, è stato possibile
verificare (dal cartello esposto in prossimità del cantiere) che si tratta di un’opera
avviata dall’Assessorato ai
Lavori Pubblici del Comune
di Sant’Antioco per “la difesa spondale ed adeguamento opere di attraversamento
– rio Maladroxia” con un finanziamento del Servizio
Difesa del Suolo dell’Ass.to
Reg.le ai LL.PP. per un importo di euro 1.032.913,80.
L’Associazione ritiene che
l’intervento in corso sia in
Comune di Domusnovas
palese contrasto col vigente
PUC che prevede che nelle
zone H1 possano essere realizzate opere di difesa e di
ripristino ambientale in presenza di alterazioni o manomissioni di origine antropica. Nella fattispecie non esisteva alcuna alterazione o
manomissione prima dell’intervento della ruspa. Anzi, la valutazione di compatibilità paesaggistico-ambientale allegata al PUC,
“considera meritevole di
conservazione o valorizzazione l’ampia e lussureggiante vegetazione presente
lungo il corso del rio Maladroxa”.
L’intervento in corso, secondo la sezione locale di Italia
Nostra, “potrebbe danneggiare in maniera irreversibile il delicato ecosistema zona umida-spiaggia anche
perché l’eventuale escavo
della foce del rio interesserebbe direttamente la spiaggia di Maladroxa che potrebbe risultare irrimediabilmente compromessa dagli
imprevedibili effetti delle
dinamiche marine”.
BREVI
SULCIS
IGLESIENTE
Sindaco
Angelo Deidda
Vicesindaco
Marco Cuccu
Assessori
Luigi Bacchis, Giampaolo Garau, Alessio Mura,
Gianfranco Tolu, Attilio Stera
Presidente del Consiglio comunale
Erizio Pranteddu
Consiglieri
Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera,
Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu,
Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria
Carmela Pilloni, Erizio Pranteddu, Attilio Stera,
Silvana Usai, Massimiliano Ventura
L’Amministrazione Comunale di Carbonia continua a
registrare ottimi risultati nel
settore del risparmio energetico. Il rinnovo dell’impianto di illuminazione, iniziato
del 2002, ha permesso il risparmio di oltre 931.000
KWh annui, l’equivalente di
circa 205 tonnellate di petrolio, che evita l’immissione
in atmosfera di circa 652
tonnellate di anidride carbonica. Questo dato assume
una particolare rilevanza,
considerando che nel frattempo sono stati installati
circa 500 nuovi punti luce,
dai 4163 del 2002 ai 4650
attuali. In sintesi, a fronte di
un aumento della potenza
installata da 623.000 a
744.000 watt, il consumo è
diminuito di oltre 35% ri-
spetto al 30% inizialmente
previsto.
Va evidenziato, inoltre, che
l’illuminazione pubblica
della città è costituita per oltre il 90% da lampade a vapori di sodio ad alta pressione, che garantiscono un’elevata efficienza, lunga durata
e un basso decadimento delle prestazioni.
ORBAI E PORTOPINO BENEFICIARI
DI FINANZIAMENTO REGIONALE
Due importanti opere infrastrutturali verranno realizzate
nel territorio sud occidentale
sardo e riguarderanno i Comuni di Villamassargia e S.Anna
Arresi. Nel primo, la Regione
ha deciso di spendere circa 600
mila euro per il completamento
metri del bando, a unioni di
strutture come hotel, bed
and breakfast e agriturismo.
Provincia di Carbonia Iglesias
P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368
Carbonia
S. ANTIOCO
FINANZIAMENTI
PER PROGETTI
TURISTICI
DAL 2008 RIDOTTE
LE QUOTE DEL
TONNO ROSSO
E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il bando per l’assegnazione di finanziamenti
per la promozione e lo sviluppo dell’offerta turistica.
La Provincia di Carbonia
Iglesias ha messo a disposizione 200 mila euro per cofinanziare i progetti imprenditoriali. Le erogazioni saranno concesse al 50 per
cento nella misura di 40 mila euro a progetto che potranno essere stanziati a singoli o, per rientrare nei para-
Sarà ufficializzata entro fine
aprile la decisione della
Commissione Europea di ridurre le quote di tonno rosso. Italia e Francia si troveranno così costrette a ridurre
di 450 tonnellate il loro pescato. Ad essere penalizzate
non dovrebbero essere le
tonnare, ma la pesca in mare
aperto del pregiato pesce. La
decisione è stata dettata dal
fatto di poter assicurare la ricostituzione e il ripopolamento dei branchi.
dell’ex villaggio minerario di
Orbai, così da renderlo definitivamente fruibile agli sui turistici. Nel secondo invece, è interessato il sito di Portopino. Qui
la Giunta regionale ha deciso di
spendere 1,5 milioni di euro
per la riqualificazione e salva-
GONNESA
INIZIATA
LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
E’ iniziata da pochi giorni la
raccolta differenziata nel
Comune di Gonnesa.
L’Amministrazione Comunale dopo un periodo di preparazione con la distribuzione dei bidoni e buste in tutte
le famiglie, ha voluto far
partire la raccolta porta a
porta.
Il lunedì, mercoledì e venerdì sarà il turno dell’umido; il
giovedì quello del secco non
differenziato insieme alle
lattine e vetro; la plastica
verrà ritirata il martedì e infine la carta e il cartone il
sabato.
guardia del canale delle saline,
al cui imbocco verrà realizzata
una diga frangiflutti che riparerà l’ingresso dall’effetto insabbiamento, consentendo di ricavare un molo di attracco per
piccole imbarcazioni da diporto
e da pesca. Da anni era stato
chiesto il finanziamento per
realizzare a Portopino un
piccolo scalo di attracco per
imbarcazioni. Ora il progetto
potrà essere avviato a soluzione. Per Orbai, invece, si
tratterà di un finanziamento
di 600 mila euro, per la cui
spesa sarà interessata la Provincia che, per bocca dell’Assessore delle Attività
Produttive Mauro Esu, adotterà gli atti quanto prima. Il
finanziamento permetterà di
completare una serie di opere e di definire gli impianti
tecnologici.
Orbai
Politica
A seconda della direzione “del
vento”, così và la politica amministrativa a Portoscuso. Si
parla di politica, ammesso che
sia tale l’atteggiamento estemporaneo e sofista di certi personaggi locali che continuano a
vivere, per loro scelta, nell’insofferenza più ancestrale.
L’ultimo esempio è stato offerto allorché il Consiglio comunale è stato chiamato a decidere
sull’autorizzazione del progetto
relativo alla centrale eolica da
ubicare sulle improduttive e
inaccessibili rocce, al confine
col Comune di Gonnesa (anch’esso chiamato ad approvare
il progetto), in prossimità del
poligono “tiro al piattello” e
comunque a circa 700 metri (linea d’aria) dal mare di Guroneddu. Quest’area, di recente, è
passata in proprietà della Glencore, anche se di fatto è rimasta
sempre in capo alla Sarda Invest. La vicenda è ormai nota.
La Glencore, dovendo realizzare un parco eolico per diventare
autosufficiente in fatto di energia, aveva chiesto alla Sarda
Invest l’acquisizione della parte
Portoscuso - Veduta aerea
numero 387 del 24 Aprile 2008
I SOFISTI DI PORTOSCUSO: OVVERO
L’ARTE DI FARSI MALE DA SOLI
rocciosa sopra descritta. La società venditrice è stata perentoria: “o tutto, o niente!” Di qui il
passaggio di proprietà di Sarda
Invest alla Glencore.
Come prima azione sono stati
rimossi tonnellate di rifiuti
sparsi nel sito, sono state cancellate le discariche abusive e
recintata l’area, lasciando tuttavia dei passaggi perché non
fosse impedito ai cittadini di
accedervi per passeggiate. Inoltre sono stati sistemati bidoni
raccogli rifiuti, pur trattandosi
ormai di area privata. Non solo.
La zona è stata affidata alla sorveglianza della Protezione Civile. L’altra azione dei nuovi
proprietari è stata la “donazione” al Comune di Portoscuso di
8,5 ettari di pineta formata da
circa 10 mila alberi adulti, che
si trova alle spalle della località
Portopaglietto.
Lo stesso Comune di Portoscuso, il giorno 16 aprile, aveva
convocato il Consiglio comunale per decidere sulla autorizzazione all’impianto della richiamata centrale eolica, in un
punto dove il vento dominante
è il maestrale.
Purtroppo, in Consiglio non
c’era maestrale, ma vento di
contestazione perché “l’impianto andrebbe a provocare un
impatto visivo negativo dal mare”. Quasi che i Portoscusesi
abitassero nell’isolotto dei Ratti. A schierarsi su questa posizione sono stati Paolino Serra
(ex vicesindaco centrosinistra), Attilio Sanna e Angelo
Cremone. Altri due Consiglieri d’opposizione, Sandro
Pusceddu e Antonio Masala
hanno votato a favore del
progetto con la maggioranza.
Taluno di questi, con malcela-
ta avversione alla soluzione del
problema in argomento, si è
persino dimenticato che il parere del Consiglio comunale era
preliminare per poter passare
alla fase successiva del nulla
osta regionale, sia per gli aspetti industriali e sia per quelli
paesaggistici. E’ parso a tutti
che la biliosità sversata, frammista a pretestuosità e insofferenza conclamata, avesse origine non da natura politico-amministrativa, ma esclusivamente perché, così facendo, la Portovesme srl avrebbe potuto di-
mostrare di voler continuare ad
operare nel territorio e di voler,
seriamente, risolvere i problemi
energetici, vista la pesantezza
d’udito di Enel, Endesa e di altri ancora. Alcuni aspetti del
problema, però, vanno chiariti,
per amore della verità e della
coerenza. Anni fa, quando Angelo Cremone era Assessore
dell’Ambiente del Comune di
Portoscuso aveva perorato la
causa del progetto eolico Edison. Inoltre: perché Cremone,
Serra e Sanna, nel corso della
stessa seduta consiliare hanno
votato contro il progetto eolico
Glencore ed hanno votato a favore del progetto eolico della
società privata Fonte Eolica?
Perché, dopo aver sostenuto
quest’ultimo progetto, Paolino
Serra è uscito all’atto della vo-
11
tazione? Eppure, si dà il caso
che la Glencore voglia realizzare il parco eolico per risolvere i
problemi energetici nello stabilimento Portovesme srl, mentre
i privati, come già successo ad
altro progetto, punterebbero solo a fare business.
Ma ciò che ha fatto specie è
che taluni Consiglieri, fino a ieri mal sopportavano determinate azioni, mentre oggi le cavalcano e ne sono stonati paladini.
Ad ogni buon conto, i tempi
politici della verifica di certi atteggiamenti sono già arrivati.
Può essere che qualcuno non se
ne sia ancora accorto. Non saranno le pale degli aerogeneratori a svegliarli, ma i loro stessi
concittadini, stanchi di vetero e
stonate canzoni impopolari.
(m.c.)
12
Realtà Locale
numero 387 del 24 Aprile 2008
CARBONIA
CONTRIBUTI PER AFFITTO CASA
FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ ECONOMICA
Carbonia
La Giunta Comunale, nella riunione del 16 Aprile, ha varato
un nuovo intervento per contributi alle spese d’affitto di chi si
trova in situazione di difficoltà
economica.
Il contributo è finalizzato a facilitare l’accesso al mercato delle
locazioni private di nuclei familiari o soggetti di particolare debolezza sociale che si trovano
nell’impossibilità di sostenere
le spese per la stipula di un contratto di locazione, quali: deposito cauzionale, spese di registrazione, imposta di bollo e il
pagamento delle prime mensilità. Allo stato attuale oltre 100
famiglie già accedono ai contributi integrati che possono ammontare ad oltre 2.500 Euro annui. Altre famiglie potrebbero
accedervi ma incontrano difficoltà nella stipula di un regolare
contratto d’affitto.
In concreto l’intervento varato
dalla Giunta è composto da:
- un contributo a fondo perduto
per le spese di registrazione e
imposta di bollo fino ad un
massimo di 120 euro.
- un contributo a titolo di anticipazione o di prestito, per le spese di deposito cauzionale e/o
per le prime mensilità, sino ad
un massimo di 2.000 euro in relazione alle condizioni di reddito.
Il contributo a titolo di anticipazione o prestito, va restituito
secondo le seguenti modalità:
ove il beneficiario risulti assegnatario del contributo integrativo, il contributo comunale va-
le come anticipazione del contributo statale; se, invece, il beneficiario non ottiene il contributo statale, si deve sottoscrivere un piano di restituzione delle
somme percepite, con rateizzazione da concordare con l’Ufficio Patrimonio-Politiche per la
casa, per un periodo che non
può eccedere la durata del contratto di locazione. Tale intervento rientra, da una parte, nel
più ampio ventaglio delle misure adottate dall’Amministrazione per far fronte alle situazioni
di disagio economico esistenti
in città, dall’altra si caratterizza
come utile misura per arginare
il problema relativo alla scarsità
di abitazioni a prezzi accessibili, presenti sul mercato.
BOBO GARAU DI CARBONIA
E LA SUA RICCIOLA DI 30 KG
Ha impiegato oltre mezz’ora prima di aver ragione di una ricciola di circa 30 chili. Alla fine però, Bobo Garau operaio di Carbonia con la passione della pesca
“vertical Jogging” ha avuto ragione ed ha portato a terra la sua
eccezionale preda. La ricciola è
stata pescata a circa tre miglia da
Carloforte dove Bobo Garau, in
gommone con gli amici Carlo,
Davide e Fabrizio, si trovava a
pesca. L’attesa è stata lunga, anche se qualche presentimento era
stato avvertito con possenti
strappi alla lenza. Alla fine, comunque, la sua pazienza è stata
abbondantemente premiata: una
preda lunga 139 centimetri, del
peso poco più di 30 chili. “E’
stata una giornata impegnativa,
ha confessato visibilmente emozionato Bobo Garau. Il mare si
presentava nelle migliori condizioni ed ero convinto di portare a
casa qualcosa. Peraltro si trattava
del battesimo della nuova canna
e mulinello acquistato nel negozio “Caccia e Pesca” di via
Gramsci a Carbonia. Quando sono riuscito a portare in gommone
l”ospite”, ero stremato, però contento”.
Il primo pensiero, una volta tornato a terra, è stato quello di portare in mostra a “Caccia e Pesca”
il trofeo, che ampiamente ripagava il costo di canna e mulinello.
Bobo Garau con la sua preda
BREVI CARBONIA
LICEO CLASSICO
A RISCHIO NUOVO ANNA
SCOLASTICO
Potrebbe non iniziare il nuovo
anno scolastico per la prima classe del liceo classico di Carbonia.
Con un calo del 50 per cento delle iscrizioni rispetto all’anno precedente, si va incontro ad una
crisi senza precedenti. Non va sicuramente meglio al classico di
Iglesias, dove le iscrizioni alla
prima classe, ad oggi, risultano
essere poche decine.
DA ANNULLARE ALCUNI DE
MINIMIS
Il Comune di Carbonia ha deciso
di recuperare i contributi “de mi-
nimis” concessi e non utilizzati
per fare impresa. Sono stati revocati tutti i contributi che sono stati utilizzati in maniera errata o
non usati per creare nuove attività e, una volta recuperati, verranno riutilizzati per finanziare gli
altri progetti in graduatoria.
AL VIA LA BONIFICA DELLE
DISCARICHE ABUSIVE
Verranno presto bonificate alcu-
ne discariche abusive nel territorio del Comune di Carbonia. I lavori saranno finanziati dalla Regione con un intervento di 300
mila euro. In primo luogo verrà
bonificata la discarica abusiva
realizzata tra i lotti PIP di via Nazionale, seguiranno altre aree
lungo la S.S. 126 e le aree occupate dai nomadi per un totale di
oltre 20 mila metri quadrati.
AUTOVELOX A VILLAPERUCCIO
L’Amministrazione Comunale, allo scopo di far fronte al
problema delle alte velocità
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R
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rilevate nel centro urbano,
considerato che il problema
ha assunto da tempo dimensioni di rilevanza notevole,
consapevole che occorra porre in essere le attività di prevenzione, ha reso noto che a
breve riprenderà il sevizio si
controllo mediante il dispositivo “autovelox”. “L’iniziativa, ha spiegato il Sindaco
Antonello Pirosu, mira unicamente a scoraggiare chi,
con la velocità, mette in pericolo i cittadini che attraversano la strada”.
“GAZZETTA”
RICERCA
COLLABORATORI
“Gazzetta del Sulcis Iglesiente”, nel quadro dello sviluppo del suo impegno nel territorio, intende potenziare il
quadro dei suoi collaboratori. Coloro che volessero aderire all’invito, potranno farlo, unicamente, inviando uno
o più articoli attinenti alla
realtà locale, a:
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14
Realtà Locale
numero 387 del 24 Aprile 2008
L’ARCHIVIO STORICO MINERARIO IGEA
GESTITO DA UN’APPOSITA “FONDAZIONE”
Cristina Vincis
L’ingente patrimonio documentale custodito da Igea e
riguardante secoli d’attività
mineraria in Sardegna, sarà
presto trasferito in locali ristrutturati “ad hoc” in quel
di Monteponi per riconsegnarlo alla fruizione di studiosi e studenti che vorranno approfondire la materia.
Non è che Igea abbia precluso finora la consultazione
degli oltre 50.000 faldonicartelle relativi all’attività
mineraria. Però, la nuova sede, attrezzata di adeguata
scaffalatura e banchi di consultazione, sarà un vero e
proprio archivio storico minerario alla cui gestione
concorreranno Igea, Comune di Iglesias, Parco Geominerario e Soprintendenza archivistica. Non è escluso
che in futuro, possa far parte
di questo archivio, con un
fondo a parte, la documentazione custodita del Distretto
Minerario sardo.
Attualmente, i fondi custoditi da IGEA sono dislocati
a Iglesias (Campo Pisano,
Monteponi, Monte Agruxiau, Centro città), a Guspini (Montevecchio), a Gadoni (Funtana Raminosa) e a
Villasalto. Parte di questi
documenti, pur di proprietà
IGEA sono stati affidati ai
Comuni per consentirne la
custodia e il parziale utilizzo.
“L’importanza di questo ingente patrimonio, ha spiegato Pietro Tocco responsabile
IGEA degli archivi storici, è
testimoniato dalle centinaia
di migliaia di documenti
presenti, il primo dei quali
risale addirittura al 1734 costituito da una carta mineraria. Nei nostri archivi, che
hanno collegamenti con le
varie Università italiane di
Venezia, Cagliari, Pisa, Padova, Milano, Roma, Torino, Viterbo, Napoli ed altre
straniere, sono presenti mediamente una trentina di “tesisti””.
Tanto per capire la dimensione documentale presente,
basti pensare che gli archivi
in questione custodiscono i
fondi delle società minerarie
che hanno lavorato nell’Isola e non solo: Monteponi,
Montevecchio, Pertusola,
Gennamari Ingurtosu Argentiera, Malfidato, Vieille
Montagne, AMMI, Piombo
Zincifera Sarda, SIM, Miniere Iglesiente, Bariosarda
ecc. Gli archivi storici minerari custoditi da IGEA sono
stati dichiarati “di notevole
interesse storico” dalla Soprintendenza Archivistica in
data 23 settembre 1994. Il
patrimonio si è ampliato con
la fusione in IGEA delle società minerarie appartenute
al Gruppo EMSA il 27 giugno 1999.
“Sono convinto, ha commentato il Sindaco di Iglesias Pierluigi Carta, che abbiamo custodito un patrimonio inestimabile. Nei nostri
archivi ci sono centinaia di
migliaia di documenti relativi al più consistente patrimonio minerario europeo,
migliaia di carte e disegni
minerari, fotografie inedite.
Essi potranno costituire un
elemento fortemente caratterizzante per la nostra città e
per il territorio isolano. Se
poi allargo questa valutazione, considerando il tutto
dentro quel grande progetto
del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, allora, veramente, capisco che possediamo una tale
ricchezza di cui nel tempo
dovremo cercare di prendere
coscienza noi per primi”.
Allo stato attuale IGEA ha
in possesso oltre 30.000 faldoni e raccoglitori, in ognuno dei quali vengono conservati non meno di 80-100
documenti. Inoltre, possiede
25.000 carte e disegni minerari (piani minerari, carte
geo-giacimentologiche, disegni di impianti, macchinari, carte catastali ecc.); circa
5.000 libri e pubblicazioni
attinenti al lavoro minerario
nel mondo, 2.000 fotografie
inedite, collezione di minerali e strumenti del lavoro di
miniera.
“Le carte e i disegni, ha detto Pietro Tocco, costituiscono un patrimonio in assoluto. Si tratta di disegni del
sottosuolo, di impianti minerari, di edifici civili di cui
non c’è traccia al di fuori di
questi archivi. Tanto per dare un’idea figurata, possiamo dire che 30.000 faldoni,
messi uno accanto all’altro,
fanno un percorso di ben 3
km. Di questo patrimonio
abbiano informatizzato la
parte riguardante il Fondo
Pertusola-Piombo Zincifera
Sarda. Nel tempo, dovremmo cercare, con un apporto
maggiore di personale, riuscire ad informatizzare il
tutto. Ma occorrerà del tempo”.
Appare più che evidente che
le istituzioni, pubbliche e
private, di fronte a questo
patrimonio e alle potenzialità che esso potrà offrire alla
città, dovrà cercare di accelerare al massimo gli interventi manutentivi sull’ex
magazzino di Monteponi
dove verrà ospitato l’annunciato Archivio Storico Minerario.
Campo Pisano - Archivio Igea
Il tuo Giornale
in abbonamento o in edicola
IL ROTARY CLUB DI IGLESIAS
IN VISITA ALLA PORTOVESME SRL
Una realtà industriale di primissimo piano, ben inserita
nell’economia del territorio e
attenta ai processi di globalizzazione. Questo il giudizio
generalizzato espresso dai soci Rotary di Iglesias a conclusione di una visita guidata
allo stabilimento del polo integrato piombo-zinco di Portovesme srl, facente parte
della multinazionale elvetica
Glencore International. Ad
accogliere gli ospiti, la mattina di sabato scorso, è stato
l’Amministratore Delegato
Carlo Lolliri e il responsabile
della Sicurezza Mariano Strina, i quali prima di una visita
ad alcuni reparti produttivi,
hanno illustrato le strategie
della società che conta, tra diretti e indotti, circa 1.500 ad-
detti tra Portovesme e S.Gavino. Sono stati anche forniti
alcuni numeri: 120 mila tonnellate annue di zinco, 85 mila tonnellate di piombo, 230
mila tonnellate di acido solforico, 300 tonnellate di argento e 400 chili d’oro.
Allo stato attuale lo stabilimento ha in programma, una
volta definita la partita delle
tariffe energetiche almeno
pari a quelle dei concorrenti
europei, il raddoppio delle
produzioni con un investimento di circa 136 milioni di
euro. “Siamo convinti che
esistano le condizioni per
portare ulteriori benefici nel
territorio, ha commentato
l’Amministratore Delegato
Carlo Lolliri. Però occorre
che anche il territorio diventi
meno vertenziale e più solidaristico verso chi intende
promuovere l’economica.
Abbiamo fatto enormi sforzi
per migliorare l’ambiente e la
sicurezza, ma adesso attendiamo che le istituzioni ci
diano il benestare per sviluppare i nuovi progetti. La globalizzazione ci impone di fare in fretta se non vorremo
trovarci schiacciati dai Paesi
emergenti”.
Dal canto suo, a nome dell’intero Club, il Presidente
Rotary Iglesias Luciano Ferrara ha ringraziato l’Amministratore Delegato di Portovesme srl per aver consentito di
prendere conoscenza di una
importantissima realtà economica della Provincia del Sulcis Iglesiente.
Realtà Locale
L’ Associazione Casa Emmaus, con sede in IglesiasRegione San Lorenzo, è nata
nel 1988, ad opera del Prof.
Domenico Griffo, oggi diacono permanente della Diocesi di Iglesias, come Organizzazione di Volontariato,
iscritta in data 12/11/1996 al
n°220 dell’Albo Regionale.
Da Giugno 2001 il presidente
dell’Associazione è Don
Giovanni Diaz. I soci sono
25. L’Associazione opera attraverso una Comunità Terapeutica residenziale per tossico e alcoldipendenti, un Centro d’Ascolto e Orientamento
del disagio cittadino e del
territorio circostante. La comunità terapeutica accoglie
utenti di sesso maschile con
problematiche di dipendenza
da sostanze psicotrope compreso l’alcol. La stessa Comunità, autorizzata con apposito Decreto dell’Assessore Regionale dell’igiene e
Sanità e Assistenza Sociale
della Regione Sardegna ad
accogliere un massimo di 42
ospiti, ne ospita attualmente
32. L’accoglienza non è selettiva e l’età degli ospiti è
eterogenea (18-45 anni). Si
accolgono anche utenti con
problematiche psichiatriche
(doppia diagnosi) e utenti
con misure alternative alla
detenzione. L’Associazione
Casa Emmaus è l’unica in
Sardegna ad avere una convenzione con il Ministero
della Giustizia per l’accoglienza di utenti con la misura degli arresti domiciliari.
Per il reinserimento sociale
degli utenti che terminano il
percorso, collabora con varie
associazioni di volontariato
tra cui : Soccorso Iglesias e il
Centro Giovanile Santa Barbara. Per il reinserimento lavorativo degli ospiti che hanno completato il percorso terapeutico, collabora con la
Cooperativa Salvaterra 2000
di Iglesias.
L’Equipe psico-educativa
della Comunità è così composta:
1 coordinatrice responsabile:
Dott.ssa Giovanna Grillo, 1
psichiatra, 1 medico generico, 1 psicologo, 4 educatori
professionali, 2 operatori di
comunità, 3 amministrativi, 3
volontari operatori notturni,
oltre un numero variabile di
volontari impegnati in diver-
numero 387 del 24 Aprile 2008
IGLESIAS
LA COMUNITA’ EMMAUS CELEBRA VENT’ANNI
D’ATTIVITA’ TRA TOSSICO-ALCOLDIPENDENTI
Emmaus
se attività tra le quali il recupero scolastico, l’aggiornamento culturale, l’animazione di momenti di socializzazione e sportivi.
La Comunità sta investendo
attualmente in progetti per il
reinserimento socio-lavorativo degli utenti e in altri progetti per il sociale.
Casa Emmaus è nata da
un’incontro, come quello di
chi sulla strada segue Gesù
(di qui il nome Emmaus), è
stato motivo di vita, sia per il
protagonista dell’incontro
che per altri, tanti e inaspettati, che avevano bisogno di
un posto che li aiutasse a
cambiare.
Oggi è una realtà, perché
qualcuno ha creduto nei sogni; è una presenza provvidenziale perché qualcuno è
uscito dal torpore dell’egoismo; è un luogo di speranza
e di gioia per molti, perché
qualcuno, con sacrificio e a
volte con sofferenza l’ha custodito. Casa Emmaus è ed è
stata una casa, una famiglia
per circa tremilacinquecento
ragazzi in questi vent’anni.
Di questi circa millecinquecento venivano dal carcere.
Sono arrivati da tutte le re-
gioni d’Italia, mala maggior
parte dalla Sardegna e in particolare dalla ASL di Cagliari. Qualcuno è rimasto a lungo, qualcuno no. Alcuni oggi
vivono la vita dignitosa dell’uomo libero, altri soffrono
ancora per la strada o nelle
carceri, altri ancora non sono
più in vita. In questi venti an-
ni la porta di Casa Emmaus è
stata aperta per chiunque
chiedesse ospitalità ed aiuto
e solo questo il suo vanto.
Senza l’incontro di Nico
Grillo con la realtà della tossicodipendenza e del disagio,
senza il dono della fede, della sua casa, del suo terreno e
del suo lavoro, questa casa
non ci sarebbe stata per i nostri ragazzi.
Quando la comunità è nata
era piccola e fragile, nel tempo si è rinforzata è diventata
un ente ausiliario della RAS,
ha attivato convenzioni con
le ASL, con il Ministero della Giustizia per poter accogliere anche i ragazzi con misure alternative la detenzione
come gli arresti domiciliari.
Ha fatto sorgere un centro di
pronta accoglienza, una cooperativa sociale per il reinserimento dei ragazzi giunti alla fine del percorso, un centro d’ascolto, etc i suoi spazi
si sono moltiplicati per per-
15
mettere ai ragazzi di lavorare, di giocare, di fare sport, di
vivere una vita piena.
Sono state molte le persone
“normali” che Casa Emmaus
ha ospitato nelle sue stanze e
che è opportuno ricordare e
ringraziare, anche solo per la
loro presenza affettuosa: educatori, insegnanti, carabinieri, volontari di ogni età; ciascuno ha lasciato a Casa Emmaus qualcosa, ed altrettanto
Emmaus ha lasciato sicuramente in loro.
Questo incontro con Dio e
con i fratelli è stato silenzioso: Casa Emmaus non ha visto in questi venti anni articoli sul giornale che la riguardino: non ha visto personalità importanti darsi il
cambio sulla sua soglia, né le
sue mura hanno udito il frastuono di applausi e ovazioni. Casa Emmaus è una presenza silenziosa come i ragazzi che ospita, che, come
tanti altri uomini non hanno
voce. E’ un luogo di vita e di
verità per i trentadue ragazzi
che ancora soggiornano nelle
sue mura.
E’ un luogo di speranza che
si rinnova ogni volta che
qualcuno bussa ed entra, ed
ogni volta che qualcuno si allontana fiero di aver portato a
termine il suo cammino.
Emmaus
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Musio, 15 - tel. 0781.31503 - IGLESIAS
Asproni, 8 - tel. 0781.36119 - GONNESA
16
Realtà Locale
numero 387 del 24 Aprile 2008
CENTRO ANTIPEDOFILIA A S.ANTIOCO
PROVA CAMPIONATO SARDO MOTOCROSS
CROSSODROMO “ARENA CROSS” GONNESA
Foto: Mauro Innocenti
Carlo Piccardi
S. Antioco - Veduta aerea
La Giunta municipale di
S.Antioco ha stanziato circa
seimila euro per l’istituzione
di un centro antipedofilia,
affidandolo ad una associazione di volontariato. “ Dopo l’adesione al protocollo
provinciale contro la violenza sui minori, ha spirgeto
l’Assessore dei Servizi Sociali Mariella Piredda, era
nostro dovere predisporre
quanto prima le strutture
idonee a mettere in pratica
quanto richiesto fra gli
adempimenti del protocollo stesso. Ricordo che, nel
protocollo, si sancisce un
impegno anche con il Tribunale dei minori per l’assistenza alle famiglie con terapie di sostegno e di recupero per i minori e gli adulti
che purtroppo vivono queste
esperienze. Si rischia altrimenti di provocare ulteriori
danni alle famiglie colpite
da questi fenomeni. Dobbiamo garantire, per quanto
possibile, anche attraverso i
servizi della Asl, l’assistenza psicologica ai minori ed
alle famiglie. Sono problemi
molto delicati in cui occorre
agire sempre con grande
cautela.”
Il Dirigente dei Servizi Sociali, Rita Calledda, spiega
che è molto difficile agire in
questo settore. Ci sono difficoltà delle famiglie a riconoscere il fenomeno, ed, una
volta che gli abusi vengono
alla luce occorre lavorare sia
con i minori vittime di queste situazioni, sia con le famiglie di appartenenza e anche con i responsabili delle
molestie o violenze. C’è
sempre molto clamore attorno a questi fatti ed il tentativo dei servizi dell’Assesso-
rato è quello di tenere il profilo più basso possibile per
evitare clamori e magari
morbosità a persone che devono recuperare quanto prima una vita “normale”.
L’Assessore starebbe anche
studiando l’adozione di un
eventuale numero verde per
facilitare l’intervento dei
servizi e la possibilità di segnalare eventuali situazioni
critiche. “Siamo disponibili,
ove richiesto, ha aggiunto
l’Assessore Mariella Piredda, ad intervenire anche su
minori di altri Comuni della
Provincia. Il nostro è uno
dei primi centri in Sardegna
ad avere attivato un simile
servizio. D’altra parte la
maggior parte dei servizi nel
territorio sono organizzati in
accordo con altri Comuni”.
BREVI
IGLESIAS
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“MONDI ATTIVI”
Iglesias entrerà a far parte del
circuito delle città virtuali di
Active World. Il progetto, finanziato con 200 mila euro
provenienti da fondi POR e
messo a punto dal Dipartimento di Scienze Pedagogiche e filosofiche dell’Università di Cagliari con Unitel
Sardegna, coinvolgerà gli
alunni delle scuole dell’Ipsia
e del Liceo Artistico di Iglesias. Gli studenti, attraverso
un percorso formativo, potranno interagire con un mondo virtuale frequentato da milioni di internauti.
AUTOVELOX
Ancora poco tempo e le telecamere spia diventeranno
operative a tutti gli effetti.
L’Amministrazione Comunale di Iglesias sta ultimando le
operazioni di taratura dei
macchinari e il posizionamento dei cartelli di avviso dopodiché si passerà alla fase tolleranza zero. Le prime ad entrare in funzione saranno
quelle di via XX settembre e
quelle di Bindua lungo la
strada statale 126.
PANNELLI SOLARI
“SA STOIA”
Sono tre i progetti presentati
per l’installazione, nella zona
industriale “Sa Stoia” di Iglesias, di pannelli per la produzione di energia solare. Due
società lombarde e una sarda
sono in attesa del via libera
da parte dell’Assessorato Regionale alla Difesa dell’Ambiente che deve valutare l’impatto ambientale. Le ditte, nel
frattempo, hanno formalizzato l’acquisto delle aree interessate che si estendono per
circa sette ettari.
“Il Moto Club Iglesias, in collaborazione con il
Moto Club MCM di Gonnesa, domenica 13 aprile
ha organizzato la 2^ prova del Campionato Sardo
di Motocross per la classe 250 c.c. e del Trofeo
Sardegna di Quad-Cross, presso il crossodromo
“Arena Cross” in Gonnesa. Solo 22 partenti su 28
iscritti per la gara della open 250, probabilmente
per l’incertezza del tempo. Tuttavia di buon livello le presenze che hanno dato vita a due manche
intense e, sopratutto la seconda, che non hanno
dato un attimo di respiro ai piloti ed agli spettatori
con rivoluzione di posizioni agli ultimi giri. La
seconda manche, veramente intensa, ha visto impegnato il medico di gara (Dr. Gianni Ottaviani)
per la rovinosa caduta di Silverio Fresi (M.C. Terranova Olbia) a pochi giri dal termine mentre
sembrava involarsi sul gradino più alto già dal
primo giro dopo un bellissimo quarto posto nella
prima manche; è caduto anche Giovanni Asole
(M.C. Città di Tempio) che si trovava quinto. E’
stata la lotta tra i veccchi leoni del motociclismo
sardo ed i giovani rampanti che tentano di scalzare chi per anni ha salito i gradini più alti del podio. Quinto il giovanissimo Damir Angius (MCM
Gonnesa, Team Zia Maria Alghero) che viene dal
mini cross, quarto l’inossidabile Michele Medda
(Hobby Moto), terzo Andrea Collu (MCM Gonnesa, Team Bike Village-Power Moto) che rappresenta la certezza tra i giovani, secondo Gianmario Asole (Città di Tempio) che è in mezzo tra
i “vecchi” ed i “giovani”, che consolida la sua posizione di leader della open 250 sarda. Infine, al
primo posto Maurizio Argiolas (Sinnai) dei vecchi leoni, pluricampione sardo, da oltre un anno a
riposo, ha impresso il suo ritmo e costanza di rendimento che lo hanno portato alla vittoria.
Nella calsse Quad-Cross pochi partenti, appena 8
su 10 iscritti, poi ulteriormente ridottisi per noie
meccaniche ed infortuni, in particolare Fabio Galliano (Villacidro) che nella seconda manche ha ri-
portato la frattura del polso a seguito di un atterraggio “duro”. L’ha fatta da padrone il “profeta in
patria” Efisio Mameli (MCM Gonnesa, Team
Mameli) che ha vinto entrambe le manche, nonostante nella seconda sia partito male per l’impennarsi del quad. Quinto Giorgio Piras (Villacidro),
quarto Luca Mulas (Nuoro) che ha ben figurato in
entrambe le macnhe ma non ha avuto costanza alla lunga, terzo Andrea Solinas (MCM Gonnesa),
secondo Marco piras (Villacidro) che ha ottenuto
due secondi posti Impeccabile l’organizzazione
del Moto Club MCM Gonnesa che in poche settimane è riuscito a realizzare un efficiente impianto
di innaffiamento che ha evitato la polvere ai piloti
ed al pubblico.
La collaborazione del Moto Club Carbonia, Villacidro, Fluminimaggiore e Motorbike ha fatto si
che fosse presente un imponente servizio di percorso con ben 28 postazioni. Buona presenza di
pubblico, appassionato e partecipe. I “ragazzi”
dell’Anffas, ospiti del Moto Club Iglesias e MCM
Gonnesa, si sono appassionati alle evoluzioni dei
piloti ed hanno intensamente partecipato con applausi ed incitazioni.
numero 387 del 24 Aprile 2008
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“Il parco immaginato dai giovani”, un unico testo formato
da tante piccole fatiche e grandi
emozioni: 57 tesi di laurea discusse in prevalenza nell’Università degli studi di Cagliari.
Lavori diversi, facoltà agli antipodi e ragazzi/e differenti per
idee, età e passioni, una cosa
però li ha accomunati e li tenuti
legati nel tempo: l’amore per la
loro terra, le radici e la tradizione. Amore così grande da spingere questi laureati a elaborare
una tesi di laurea che ripercorresse gli antichi cunicoli delle
miniere utilizzando le teorie sociologiche più moderne; a immaginare come quegli antichi
luoghi di sudore e sconforto
potessero vedere nuovamente
la luce e divenire parte importante per l’economia dell’Isola.
Il piacevole, ma sicuramente
molto difficile compito di mettere insieme armoniosamente
tutte le tesi in un unico libro è
spettato al noto giornalista Ottavio Olita che nell’introduzione definisce i lavori dei ragazzi: “…contributi culturali assolutamente necessari ad un progetto tutto in via di costruzione
e realizzazione come quello del
parco Geominerario Storico e
Ambientale della Sardegna. Ma
anche strumenti di un nuovo
rapporto tra Università e territorio…”. Ma come è iniziata
questa importante avventura?
“Durante l’occupazione di Poz-
Cultura
numero 387 del 24 Aprile 2008
“IL PARCO IMMAGINATO DAI GIOVANI”
CONDENSATO DI TESI DI LAUREA
SUL PARCO GEOMINERARIO SARDO
Natascia Coni
Masua - Porto Flavia con Pandizucchero
zo Sella, spiega GianPiero Pinna nella presentazione del libro,
si sono susseguite numerose
occasioni di incoraggiamento e
di conforto che hanno consentito di trovare la forza di andare
avanti. Tra queste le più significative, prosegue il Presidente
dell’Associazione Pozzo Sella,
ci sono state le visite di alcuni laureandi che si recavano
in miniera per ricercare informazioni per scrivere le loro tesi di laurea aventi ad oggetto il Parco Geominerario.
Tale interesse da parte dei
giovani universitari è stato
percepito dai membri del-
l’Associazione Pozzo Sella come dimostrazione delle molteplici potenzialità del progetto
del Parco Geominerario. È proprio per questa ragione, spiega
Pinna, che sin dal 5 Novembre
2001, data in cui è stato sottoscritto nei sotterranei di Pozzo
Sella l’atto costitutivo dell’omonima Associazione, abbiamo deciso di fare delle tesi
di laurea uno dei più significativi progetti caratterizzanti le
nostre attività”.
Così tutti i ragazzi e le ragazze
che scrivevano la propria tesi di
laurea su argomenti riguardanti
il Parco, o strettamente legati
ad esso, venivano contattati offrendo loro la proposta di discutere la tesi per una seconda
volta, quest’ultima però nei
propri paesi di residenza in luoghi suggestivi quanto significativi per il contenuto dei loro
scritti, come per esempio la colonia penale di Is Arenas ad Arbus o nella Grande Miniera di
Serbariu a Carbonia. Oltre agli
immancabili parenti ed amici,
le discussioni hanno sempre
avuto un pubblico d’eccezione:
ex minatori con famiglie a seguito ben felici di ascoltare da
persone così giovani discorsi
così dettagliati e profondi sulla
cultura mineraria. La cultura
per tutti e a portata tutti, non
più solo destinata all’elite degli
universitari come era un tempo.
Un dialogo tra generazioni che
se vedrà nel tempo l’impegno
costante dei suoi interlocutori
darà buoni frutti sia dal punto
di vista teorico/culturale sia dal
punto di vista concreto/economico. Dopo circa sei anni dall’avvio di tale iniziativa è stato
chiesto a tutti i ragazzi che avevano discusso le tesi fino a quel
momento di redigere una breve
sintesi del loro elaborato per
dare concretezza all’idea di
pubblicare un libro che le contenesse tutte.
Indubbiamente queste poche righe non rendono giustizia all’immensa ricchezza culturale,
sociale e affettiva del libro, ma
aggiungere ulteriori particolari
negherebbe senza dubbio a chi
legge il piacere della scoperta.
FINANZIAMENTI PER SCUOLE D’INFANZIA
La Giunta ha stanziato 20 milioni di euro da destinare all’attuazione del Programma straordinario per il biennio 2008-2009.
Si tratta di risorse finalizzate alla costruzione, al riattamento e
alla messa a norma di edifici per
la scuola pubblica per l’infanzia. Gli interventi proseguono il
Programma straordinario di edilizia scolastica intrapreso lo
scorso anno per la costruzione e
il riattamento delle strutture esistenti, miranti ad assicurare una
distribuzione territoriale coerente con i piani dell’offerta formativa e con le esigenze delle diverse realtà nell’ottica dell’otti-
mizzazione delle risorse. L’investimento riguarda, per la
maggior parte della spesa, l’adeguamento degli edifici scolastici
alle norme di sicurezza, agibilità, igiene e l’abbattimento delle
barriere architettoniche. Nei Comuni in cui si registra un aumento demografico, inoltre,
prevede l’ampliamento e il
completamento degli edifici
scolastici. La delibera si inserisce nell’insieme degli interventri con i quali l’Assessorato regionale della Pubblica istruzione mira a rilanciare il sistema
scolastico sardo, dai luoghi del
primo apprendimento sino a
quelli dell’alta specializzazione
avendo riguardo, oltre all’edilizia, alla didattica e alle pari opportunità allo studio. Sono 332
le Autonomie scolastiche delle
otto province, su un totale di
426 in tutta l’Isola, che ad oggi
hanno attivato laboratori, prolungato l’orario di apertura ed
ammesso alla partecipazione
delle attività extracurricolari
l’intera comunità, divenendo riferimento territoriale imprescindibile, gettando le basi per arginare la disaffezione dimostrata
negli anni dai ragazzi e avviare
un serio e monitorato processo
di recupero delle competenze.
Nebida - Laveria Lamarmora
SPETTACOLO: “SHAKESPIRATA”
CON UN CAST D’ATTORI BAMBINI
Il riverrunTeatro ha riproposto la sua compagnia di
teatro di bambini: “I Riverrini” piccoli attori, con lo
spettacolo “ShakesPirata”
scritto da Elio Turno Arthemalle e diretto da Monica
Zuncheddu che è andato in
scena domenica 13 Aprile al
Piccolo Auditorium in piazza Dettori a Cagliari,.
L’evento, si inseriva nella
campagna di sensibilizzazione che l’ADMO, Associazione Donatori Midollo
Osseo Sezione di Cagliari,
propone costantemente per
sostenere i malati.
I bambini, cercando di raccontare il frutto delle loro ricerche, hanno messo a punto un piano: sostituirsi agli
attori di uno spettacolo teatrale realizzato su alcuni tra
i più famosi brani del repertorio shakespeariano.
Un giovanissimo cast fatto
non d’artisti affermati, ma di
piccoli apprendisti che si
improvvisano attori trasfor-
mando il copione della serata rendendolo proprio e attualizzandone il contenuto a
modo loro. I piccoli pirati
sono stati così alle prese con
tre tra i più grandi capolavori del teatro mondiale: il
Mercante di Venezia, il
Macbeth e la Tempesta, che
hanno preso così forma sulla
scena come un’occasione
per trattare temi di forte attualità come: il riscaldamento della Terra, il divario tra
Nord e Sud del mondo e lo
spreco delle risorse.
Temi certamente scottanti,
ma che non sono certo lontani dai bambini; temi che
spesso si ritengono, erroneamente, inadatti ai più piccoli. I piccoli pirati, in scena:
Gaia Aloisi, Claudia Giudici, Sara Fadda, Anna Lai,
Elena Lai, Rossella Meloni,
Alessandro Mezzorani,
Francesco Pia, Anna Pouzanov, Nicoletta Pucci, Laura
Santucciu e Davide Scanu,
hanno sentito così di poter
parlare: di fame, di debito
del terzo mondo, di effetto
serra o di fonti rinnovabili. I
piccoli per i piccoli, per cercare di dire che anche loro
sanno capire il mondo che li
circonda.
La giovane compagnia, nata
nel Dicembre 2006, ha debuttato a Maggio dello scorso anno con lo stesso spettacolo raggiungendo un gran
successo. Un’operazione
frutto di un duro lavoro con
i piccoli, giovani attori, in
un percorso lungo e articolato che ha potuto portare alla
creazione di una compagnia,
non solo per i bambini, ma
soprattutto fatta di bambini.
Un esperimento, per ora
unico in Sardegna, di un ensemble stabile strutturato
come i più classici gruppi
teatrali professionali, con la
sola variante dell’età degli
attori compresa tra i 7 e i 12
anni. L’intero ricavato della
serata è stato devoluto in beneficenza all’ADMO.
Via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
cap. 09016 Iglesias (CI)
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Cultura
SARDEGNA IN LIBRERIA
LA POESIA DI FIORELLA FERRUZZI
PARTECIPE DI SENTIMENTI E AMORE
Giovanni Fiabane
Dopo due anni dalla pubblicazione della prima antologia poetica
di Fiorella Ferruzzi, “Prima che
passi la poesia”, la Cuec pubblica la nuova silloge della poetessa
e giornalista Sarda, “ Ancora la
vita”.
Fiorella Ferruzzi nasce ad Ingurtosu, e trascorre gran parte della
sua vita in spostamenti che la vedono ora ad Arborea, Villasor,
Domusnovas, ma anche al di fuori
dell’isola a Vercelli, Ferrara, Bologna, Roma, Palermo, per arrivare a Ile Rousse (Corsica), Tozeur
(Tunisia). Un’esistenza in continuo movimento ed assestarsi, che
oggi la vede risiedere a Sassari
“[…]nella quale ha totalizzato, in
varie vite, oltre dodici anni di permanenza.”.
Dalla lirica della Ferruzzi traspare
prepotentemente la malinconia del
“senzapatria”, di colui, in questo
caso colei, che è fortemente combattuta dall’amore per la famiglia,
gli affetti, la terra, ma che non riesce a dare requie ad un’esistenza
smaniosa, nella quale l’amore, ma
soprattutto la passione, sono dominanti, ed il troppo fermarsi in
un luogo definito sembra quasi
rinchiudere in un recinto che soffoca ed occlude la vista dello spirito, ma che manca in maniera
lancinante una volta abbandonato,
sopraffatto da un desiderio incal-
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numero 387 del 24 Aprile 2008
zante di fermarsi in un luogo che
sia la “casa del cuore”. È anche
presente una carnalità sensuale,
mai volgare, che, parte inscindibile della nostra esistenza, ci rende
esseri fragili ed a volte inconsapevoli, altre volte forti di una consapevolezza che ci toglie ogni velleità di ribellione nei confronti di
una vita troppe volte insensibile.
Questo è filo che lega le due
composizioni, quello della vita,
una vita prepotente, tra le incoerenze ed i contrasti dell’esistenza;
ma mentre nel primo la volontà di
reclamare il proprio diritto alla
“fisicità” è ancora forte, nella seconda silloge sembra quasi un
guardare dall’alto la propria esistenza, con autocritica ma anche
D
opo Grazia Sanna Serra
e Foiso Fois, Iglesias ha
incontrato Remo Branca, uno dei più grandi artisti
sardi del ‘900, che visse per diversi anni a Iglesias, dove insegnò al Liceo Scientifico Asproni e fondò la sua scuola di xilografia, nella quale si formarono
quelli che poi divennero i migliori incisori sardi. L’incontro
si è tenuto martedì 22 aprile,
presso l’Archivio Storico Comunale, nell’ambito del ciclo
di convegni denominato “Incontri Iglesienti”, un ciclo di
appuntamenti che vogliono
evidenziare aspetti conosciuti e
altri inediti di personaggi importanti che hanno lasciato
traccia nella vita cittadina. “Il
coscienza dei limiti che comporta
essere “vivi” ed esporsi senza
troppi riguardi al sentimento.
“[…]Risuonano in questi versi
melodie antiche e nuove, liete ma
venate anche di sofferenza nascosta, dolorose come le notti e i
giorni della nostra esistenza, soprattutto della esistenza delle
donne. Il libro canta il tormento
dell’abbandono, la speranza del
ritorno, le amarezze del disinganno e le resurrezioni spirituali[…]”. Ed è con la prima antologia che Fiorella Ferruzzi si aggiudica, nel 2005, il Premio Alghero
donna XII edizione, nella sezione
poesia. “Ancora la vita” è quasi
un’evoluzione di “Prima che passi la poesia”, e la poetessa pare
aver trovato un equilibrio interiore, un ordine di idee che le permette di guardare con maggior
chiarezza quello che è stato il suo
Giovanni Fiabane
passato, che è il suo presente. Per
tale, motivo probabilmente l’antologia è suddivisa in una sorta di
capitoli che sembrano essere parti
di riflessione sull’esistenza dell’essere, o anche riflessioni sull’essere esistente. Una lirica forte
e coinvolgente, come solo il sentimento vero sa mostrarsi, che
prende alla bocca dello stomaco
prima che al cuore e coinvolge
poiché nessuno è esente dalla passione, dall’amore, dalla paura,
dall’incertezza; in versi spesso
IGLESIAS HA RICODATO REMO BRANCA
CON UN CONVEGNO E UNA MOSTRA
carattere di questi momenti,
pur rigoroso sul piano della ricostruzione dei diversi elementi, ha chiarito il Sindaco Pierluigi Carta, vuole mantenere le
caratteristiche dell’”incontro”
oltre che con dei “personaggi”,
con delle persone, ricche della
loro carica di umanità, ricostruita anche attraverso la testimonianza di parenti o allievi
che tratteggiano particolari
aventi la capacità di coinvolgere e commuovere, oltre che informare. Ospite del terzo ap-
puntamento di “Incontri Iglesienti” è stato il figlio dell’artista, Francesco Paolo, iglesiente
di nascita e romano d’adozione, sempre estremamente legato alla città e alla terra che gli
ha dato i natali, tanto da accettare con entusiasmo l’invito rivoltogli dall’Amministrazione
comunale a partecipare all’incontro in argomento e alla mostra che è stata inaugurata dopo. In quell’occasione Francesco Paolo Branca ha donato al
Comune diverse opere del pa-
dre, che verranno esposte insieme a quelle che Remo Branca
donò al Liceo scientifico, e a
una ricca collezione di legni (le
matrici delle xilografie), manoscritti e illustrazioni autografe
dell’artista. Durante il convegno sono stati proiettati dei
documenti audiovisivi sulla vita dell’artista, e altri prodotti
dallo stesso Branca, che fu
“pioniere” nell’insegnamento
della cinematografia nelle
scuole, oltre che autore, spesso
insieme ai suoi studenti, di in-
sciolti, altre volte in rima baciata
o in assonanze-consonanze, ma
sempre con strofa libera, con versi
mai incatenati od imbrigliati in
una versificazione predeterminata,
perché cosi sembra essere lo spirito che abita l’anima della poetessa, uno spirito libero e temerario
nei versi, ed al contempo fragile e
chiuso ma in cerca di conferme ed
amore, al di fuori della metrica di
un’ortodossia che ci vorrebbe più
pragmatici, ma che alla fine ci
conduce sempre e comunque
“Ancora alla vita”.
Incipit
Avevo studiato un incipit / davvero folgorante che / sarebbe rimasto negli annali / delle antologie
nei secoli a venire. / Per cosa? /
Non mi ricordo più, forse un racconto, un romanzo. / Boh! / E’ che
l’avevo studiato così tanto / quell’incipit / tanto da aver perso di
vista il resto. / Infatti / distratta /
la mia vita / è tutta / un incipit.
teressanti documentari divulgativi e video d’animazione. Il titolo scelto per l’”incontro con
Remo Branca”, era “L’arte di
essere libero”. Esso voleva sottolineare da un lato un aspetto
storico della vita dell’artista,
costretto dalle persecuzioni fasciste a spostarsi più volte da
una città all’altra d’Italia, anche per la sua irriducibilità nel
difendere la propria concezione
dell’arte e della didattica. D’altro canto la sua poliedricità nell’espressione artistica può essere anch’essa considerata una
scelta di libertà, che lo portò a
cimentarsi nelle più diverse discipline, rendendo preziosa e
inimitabile l’eredità che ha lasciato.
WEEK-END SPIRITUALE AD IGLESIAS
La chiesa di san Francesco
in Iglesias ha ospitato nei
giorni 4-6 aprile scorsi un
importante avvenimento spirituale guidato dal padre Domenico Alfonsi, Ofmconv.,
Direttore del Cenacolo della
beata ANGELA da Foligno.
Si è trattato di un vero itinerario spirituale sulle orme
della beata Angela che il papa Pio XII ha definito “la
più grande mistica francescana”.
In questi tre giorni si sono
succedute ben sette catechesi insieme ai momenti liturgici delle Lodi, dei Vespri,
di un’ora di adorazione e di
celebrazioni eucaristiche.
Hanno partecipato al corso
19 persone di Iglesias e dintorni insieme alle due responsabili Gianna Pisu e Patrizia Deidda alle quali si
deve l’ideazione, l’organizzazione e la perfetta riuscita
dell’iniziativa.
Nell’ultima catechesi i partecipanti hanno espresso un
caloroso ringraziamento per
le catechesi ricevute, la profondità e la novità dell’impostazione spirituale. Tale
corso, nato e sperimentato
da oltre dieci anni presso il
convento di san Francesco
in Foligno, ove è conservato
il corpo della beata Angela,
non vuole essere una semplice evasione dal mondo,
una vacanza dello spirito,
neppure un’occasione di catechesi, né l’opportunità di
una buona parola, ma un
porsi all’ascolto profondo di
Dio che, come ad Angela,
vuol ripetere ad ognuno:
“Voglio venir parlando con
te lungo questa strada”.
Quindi tale iniziativa, secondo gli ideatori, “ha voluto essere un cammino di il-
luminazione per aprire un
varco alla conoscenza di sé,
del mondo, di Dio e dare la
possibilità di decidere per
una conversione continua
ripercorrendo i passi di Angela che l’hanno portata a
fare esperienza del mistero
di Dio. Angela si pone infatti come una vera maestra
che all’inizio di questo millennio può offrire alle anime assetate di Dio risposte
esaurienti alle aspettative
interiori di contemplazione
e di vita mistica, convinti
come siamo, che il cristia-
no del futuro o sarà un mistico o non sarà neppure religioso”.
Il settimanale
di casa tua
Ogni Giovedì
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SULCIS-IGLESIENTE:
TURNI DEL 26 e 27 APRILE 2008.
A cura di Franco Airi
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IGLESIAS: LOCCI, via Torino, tel. 0781.40413
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SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti
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SANTADI: ESSO-SECCI, strada provinciale n°1
PORTOSCUSO: TAMOIL-PORTAS, via Dante
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