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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Maggio 2009 - numero 16 Trebescheide Sommario Cigole. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 3 1) Maleducato. Come è noto ai nostri lettori, l’Istituto di Studi Locali di Manerbio e la Pianura organizzano una mostra dal titolo “Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine”. In questo numero i lettori troveranno il programma dettagliato della mostra. La mostra ha un alto valore culturale, considerato che è organizzata in collaborazione con gli archivi di Stato di Brescia e di Milano, con l’archivio storico della provincia di Brescia, con l’università di Firenze, con la Fondazione Civiltà Bresciana e tanti altri enti e comuni. In particolare tutti i comuni, sia di centro destra che di centro sinistra, nei quali la mostra è ospitata, hanno dato il patrocinio. Tutti meno uno: Manerbio. Il patrocinio richiesto non prevedeva alcun impegno né finanziario né di prestito di strutture: solo la condivisione di un progetto di alto contenuto culturale. La cosa che però dispiace, soprattutto a tutti coloro che credono che le istituzioni siano super partes e non gestite dai risentimenti, è la maleducazione. Ad una richiesta protocollata il 18 marzo, a tutt’oggi, non si è nemmeno degnato di rispondere. Che brutta bestia è la maleducazione! 2) Scialacquatore. I cittadini di Manerbio sono al corrente che il loro comune è, purtroppo, nei primi tre posti della classifica provinciale dei comuni più indebitati. La cosa non ci stupisce e ci saremmo meravigliati del contrario. Vi raccontiamo un fatto che è illuminante al proposito. Nel mese di febbraio 2009 il comune delibera di spendere oltre 21.000 euro per pubblicare e spedire Manerbio Notizie a tutti i cittadini manerbiesi. Ebbene: vi possiamo dire che a parità di tiratura (5.000 copie) con quattro volte le pagine stampate (4 contro 16) La Pianura costa meno. E di molto! Ma questo sarebbe il meno: il classico esempio di incompetenza. Non contento di spendere di più del dovuto, il nostro comune, sempre nel mese di febbraio 2009, decide di acquistare per 6.480 euro tre pagine per quattro numeri sul mensile Paese mio. segue a pag. 16 San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 Bassano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 5 L’estimo mercantile del 1750. . . . . . . . . . » 6 Calendario bresciano. . . . . . . . . . . . . . . . . » 8 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10 Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12 Offlaga. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 14 Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16 Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine. Il caso della pianura tra Mella e Oglio. Si inaugurano sabato 2 maggio le mostre organizzate dall’Istituto di Studi Locali di Manerbio e dal nostro giornale a Bassano, Cigole, Manerbio, Offlaga, Pontevico e San Gervasio. Le mostre resteranno aperte fino a domenica 7 giugno. Direzione: Vania Boglioli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino,11-Verolanuova (Bs) Stampa: La Compagnia della Stampa - Roccafranca (Bs) Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] Autorizzazione N° 50 del Tribunale di Brescia del 06/12/2007 Al via le amministrative L’intervista all’ass. prov. Giampaolo Mantelli L’Udc rivendica la propria identità. Alle prossime provinciali ha annunciato la corsa da solo smarcandosi dalla coalizione di centro destra e scegliendo di non allearsi con il Pd. Testimone autorevole della Bassa bresciana, conoscitore del territorio, delle sue potenzialità e delle sue problematiche è Giampaolo Mantelli (Udc di Pierferdinando Casini) sindaco di San Gervasio Bresciano, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Formazione professionale ed Edilizia Scolastica, già assessore provinciale all’Agricoltura. Abbiamo avuto modo di incontrarlo e di rivolgergli alcune domande. Assessore Mantelli, sabato 6 e domenica 7 giugno tutti gli elettori bresciani si troveranno per le mani sia la scheda per elezioni provinciali sia quella per le europee. Ma alla maggior parte, compreso i cittadini di San Gervasio, verrà consegnato anche un terzo foglio prestampato: quello per le comunali. Per molti anni è stato alla guida della sua comunità realizzando strutture e servizi, come il Bosco del Lusignolo e il lago dello sci Nautico, inimmaginabili per un piccolo comune della Bassa bresciana. Opere che hanno saputo invertire la rotta di un paese che assisteva al progressivo spopolamento e chiusura di attività, trasformandolo in una meta ambita da giovani famiglie che decidono di metter su casa. Si riproporrà a sindaco del suo comune? No. Lo avevo già annunciato cinque anni fa quando avevo accettato nuovamente la candidatura a primo cittadino di San Gervasio Bresciano. Già allora avevo detto che questo sarebbe stato l’ultimo impegno di cui mi sarei fatto carico a livello comunale. Oggi a cinque anni di distanza “mantengo la promessa”. Lascio spazio ai giovani. Sono convinto che ora tocchi a loro amministrare, portare avanti progetti e idee che concorrano alla crescita, allo sviluppo e al benessere della nostra comunità. Mantelli si riproporrà però per le provinciali. Il suo impegno per il nostro territorio è noto a tutti. Molto ha fatto per il settore agricolo quando è stato guida dell’assessorato provinciale di viale Bornata. Il lavoro e i risultati raggiunti sono evidenti agli occhi di tutti. Tant’è che ancora oggi molti operatori del settore vivrebbero con entusiasmo un suo ritorno in questo ambiente. Un comparto quello dell’agricoltura mai abbandonato da Mantelli come testimonia il suo recente interessamento per il recepimento da parte del Parlamento degli emendamenti richiesti dalle associazioni di categoria al decreto sulle quote latte del ministro Zaia e l’appoggio agli allevatori sulla questione legata all’entrata in vigore della nuova direttiva nitrati. Così come del resto è evidente l’impegno profuso in qualità di assessore alla Pubblica Istruzione, Formazione professionale ed Edilizia Scolastica: due anni di amministrazione all’insegna dell’innalzamento della qualità degli istituti scolastici con un occhio di riguardo per le scuole del nostro comprensorio i cui progetti, investimenti, interventi di manutenzione, ampliamenti e migliorie hanno beneficiato di una forte accelerazione. Assessore, qual è la sua ricetta? Parlare di territorio e fare sistema: sono concetti di cui molti parlano, ma che solo pochi sanno mettere in pratica davvero e che ora più che mai sono diventati imperativi imprescindibili, se non addirittura le uniche vie possibili per una crescita reale e per l’ampliamento degli orizzonti segue a pag. 13 1999 2009 L’anniversario dell’impresa con più valore sociale Un elemento importante nel logotipo di Nord Zinc S.p.A. è la rosa dei venti: una rappresentazione simbolica dei quattro punti cardinali. Quasi un monito per gli ambiziosi intenti del 1999, quando l’avventura era solo all’inizio. Come una stella del mattino, con innovativi trattamenti superficiali, si è distinta per un metodo di produzione certificato e garantito, che rispetta l’uomo e l’ambiente. Da allora sono trascorsi dieci anni. Questo anniversario importante vogliamo festeggiarlo insieme a tutti voi sabato 9 maggio. 2 *22 2 +)) Programma Ore 14.00 Ore 14.30 Ore 17.00 Ore 18.30 Apertura al pubblico Visite guidate e attività di divertimento Spettacolo di cabaret con gli SLAPSUS (direttamente da Zelig - Italia 1) Saluti Animazione, parco giochi gonfiabile e servizio di ristoro. Nord Zinc S.p.A. Via Industriale, 7 – 25020 San Gervasio Bresciano (BS) Per informazioni: tel. 030.9926000 www.nordzinc.it Creativitystudios.com Maggio 2009 Pag. 2 Pianura Cigole La Maggio 2009 Il Palazzo Cigola-Martinoni torna splendente In meno di due anni completato il recupero di Palazzo Cigola-Martinoni di Cigole, sede del municipio. Era una scommessa, vinta in ventiquattro mesi come hanno verificato autorità (il vice presidente della Provincia Peli, e gli assessori Mantelli e Minini), invitati (i sindaci della zona) e la popolazione intervenuti a inaugurare la conclusione dei lavori. Nello spazio un tempo magazzino di cereali delle campagne, ora trasformato in elegante salone per riunioni, s’è svolta una tavola ro- tonda coordinata dal sindaco Cherubini. Gli elogi sono stati per Riccardo Geminati che con Giuliano Pegoiani, cinque anni fa sindaco, ha saputo coinvolgere le istituzioni in un recupero oneroso che sembrava impossibile per le modeste dimensioni della comunità di Cigole. Ultimato il recupero ora si avvia il periodo della gestione destinato a ridare altri ruoli all’edificio con una serie di musei che andranno ad insediarsi nelle sale che furono frequentate da nobili, intellettuali e perso- naggi di scienza in un passato da tempo archiviato. C’è già un calendario per le visite possibili nei fine settimana dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Il 2 maggio prossimo sarà aperta la sezione di Cigole della mostra “Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine” articolata in un circuito che comprende i paesi di: San Gervasio Bresciano, Bassano Bresciano, Manerbio, Offlaga, Pontevico. Conclusione prevista in giugno al Castello di Padernello di Borgo San Giacomo. Il 15 maggio, alle ore 20,30, la conferenza legata alla mostra sulla storia delle famiglie Cigola e Martinoni a Cigole. Il 17 maggio, nell’ambito della manifestazione regionale “Fai il pieno di cultura” a Cigole, a partire dalle ore 15 organizzate animazione, letture e sorprese per i bambini a cura dell’associazione “Mondotondo” in collaborazione con la ludoteca “Il castello”. Alle ore 21 nel salone polifunzionale del palazzo, la compagnia teatrale “il Ventaglio” allestirà uno spettacolo imperniato sulla tradizione rurale del territorio. Il 31 maggio, sempre a Cigole, la giornata mondiale dello storico. Pag. 3 Pag. 4 Pianura S. Gervasio La Maggio 2009 Consiglieri, Podestà e Sindaci E’ imminente l’uscita del volume quarto di Renato Savaresi dedicato alla storia di San Gervasio intitolato “Consiglieri, podestà, sindaci dall’Unità d’Italia ad oggi”. Un documento storico di grandissima valenza e importanza che documenta in maniera attenta e sensibile la storia di uomini, donne che si sono impegnati per la crescita, lo sviluppo e il benessere della comunità sangervasina. Ma anche usi, costumi e tradizioni. E’ la storia di chi ha amministrato nell’interesse delle persone, tracciando un profilo sempre vivo e attuale della comunità, del territorio, per lo sviluppo economico e il bene della collettività. Sfogliando le pagine ci si rende conto di avere tra le mani una sorta di “vademecum” che ha davvero pochi paragoni, non solo per i contenuti ma anche per la precisione con cui è stato scritto. Un giusto riconoscimento a tutte le persone che nei secoli, hanno contribuito alla comunità. Il loro operato rimarrà storia indelebile, e nel contempo, uno strumento, un bagaglio di esperienze da cui attingere e imparare. Nella foto l’inaugurazione delle scuole elementari del 18-11-1923 col neo sindaco Guido Bonetto. Il mio amico cavallo Quando Sport significa educazione, impegno e passione Fare sport significa crescere: attraverso l’impegno fisico e mentale accumuliamo informazioni sempre nuove e diverse, aumentiamo la conoscenza di noi stessi, dello spazio che ci circonda, della relazione tra il nostro corpo e le altre persone. Lo sport è un’esperienza di vita: uno strumento di integrazione sociale e di dialogo multiculturale, un modello per creare relazioni serene e significative. Per queste ragioni Nord Zinc S.p.A., azienda di San Gervasio Bresciano che si occupa di metodi per la protezione anticorrosiva dei manufatti realizzati in acciaio, condivide con l’Amministrazione Comunale di San Gervasio Bresciano, una nuova iniziativa legata alle tematiche del territorio e delle relazioni sociali. Il progetto “Il mio amico cavallo”, sostenuto da Nord Zinc S.p.A., è un corso di equitazione per gli studenti della scuola primaria e secondaria di San Gervasio B.no che si terrà presso il Centro Ippico Scuderia Cascina San Giorgio di Verolanuova. Il corso, accolto con entusiasmo dalla Direzione didattica e dagli stessi inse- Giovedì 30 Aprile ore 20,30 gnanti, coinvolge centrotrenta studenti e si svolge durante gli orari scolastici. Le lezioni iniziano giovedì 16 aprile e ogni ragazzo parteciperà a sei lezioni di un’ora ciascuna. Venerdì 22 maggio, data di chiusura del progetto, sarà un giorno di festa in occasione del quale studenti, genitori e insegnanti saranno invitati a partecipare al momento ufficiale della consegna degli attestati di “abilitazione equestre I° livello”. Il calendario di appuntamenti del decennale di Nord Zinc S.p.A. si arricchisce così di un nuovo impegno rivolto alla comunità locale, al quale seguirà la “Camminata del Bosco del Lusignolo” prevista per il prossimo settembre. Ricordiamo inoltre, che sono in preparazione le celebrazioni ufficiali “Dieci anni insieme” in programma per sabato 9 Maggio 2009: giornata speciale dedicata in particolare alla comunità aziendale e alle famiglie ma anche a tutti coloro che in questi anni hanno partecipato alla crescita e ai successi della Nord Zinc S.p.A., un’azienda con tanto valore sociale. Pianura Bassano La Maggio 2009 Pag. 5 I quarant’anni del Vescovo missionario Nella domenica di Pasqua la comunità parrocchiale bassanese si è stretta intorno al “suo” missionario, padre Giovanni Migliorati, in occasione dei festeggiamenti per il quarantesimo di sacerdozio. Solenne celebrazione nella Chiesa Parrocchiale, dove il corteo è giunto partendo dal vicino oratorio, con la Santa Messa presieduta da padre Giovanni e concelebrata dal parroco don Angelo Scotti e da mons. Giulio Pini. La cerimonia è stata allietata dal canto della locale Schola Cantorum diretta dal maestro Carlo Rivadossi, con l’accompagnamento musicale di Carla Baratti e Annalisa Filippini. Momenti di grande emozione per le parole rivolte ai presenti, dal neo-nominato vescovo, per i ricordi e le esperienze vissute ed il grazie alla comunità parrocchiale bassanese per la vicinanza dimostrata in tutti questi anni. Un grazie che ha trovato eco anche dalla comunità stessa la quale, attraverso il Consiglio Pastorale, ha ringraziato padre Giovanni per tutto quanto ha fatto e per la vita spesa al servizio dei più poveri, facendo dono a questo suo illustre figlio di una croce vescovile a perpetuare il legame affettivo e nella fede. Anche l’Amministrazione Comunale, a seguire, nella sede municipale ha reso grazie a padre Giovanni omaggiandolo di una targa ricordo. Una straordinaria esperienza di vita che inizia, per padre Giovanni Migliorati, il 12 aprile 1969 con la celebrazione della prima messa a Bassano in sede di ordinazione sacerdotale a cura dell’allora vescovo Luigi Morstabilini per poi, nel novembre dello stesso anno, essere destinato in Etiopia. Nato a Pavone Mella il 24 agosto 1942, entrò nel seminario Comboniano ad ottobre 1953 mentre l’anno successivo la famiglia si trasferì a Bassano Bresciano dove ancora oggi risiede. Una vita spesa per la sua Africa, così come egli la definisce, terra che considera la sua seconda patria e dalla quale non si è mai staccato, ad eccezione di sette anni passati in Polonia dove, inviato dai superiori, si è occupato della formazione degli studenti Comboniani. Rettore del Seminario Maggiore della Diocesi di Awasa e Segretario Generale del Vicariato ha ricevuto, il 21 marzo 2009, dal Santo Padre Benedetto XVI la nomina di Vicario Apostolico – ossia Vescovo – di Awasa in Etiopia. Azione apostolica che padre Giovanni opererà in questa zona di 118.000 kmq a sud dell’Etiopia che include una popolazione stimata di 7.500.000 persone e che, grazie al lavoro pluride- cennale dei missionari Comboniani, può sperare in un futuro migliore. Un azione di evangelizzazione e promozione umana nel mondo che, orgogliosamente, la comunità bassanese ha potuto apprezzare nelle opere compiute dai suoi missionari Giovanni Migliorati (Etiopia), Savino Mombelli (Brasile-Amazzonia) e dal compianto Lorenzo Scaglia (Indonesia). Seniga G.Paolo VII festival “Piccoli Grandi Artisti” Riflettori spenti da sabato 28 marzo, con la finale nell’Auditorium Balestrieri di Brescia, per la 7a edizione del Festival Provinciale “Piccoli Grandi Artisti”, manifestazione itinerante che quest’anno ha coinvolto i comuni di Darfo Boario Terme, Orzinuovi, Toscolano Maderno e Brescia. L’iniziativa, come dichiarato da Giacomina Filipponi organizzatrice e presidente del Gruppo Artistico Culturale Bassanese, ha coinvolto fin da subito centinaia di bambini e ragazzi, a testimonianza dei contenuti e della validità della manifestazione che premia giovani talenti consentendo loro di mostrare le proprie capacità in appositi spazi creati su misura. L’edizione appena conclusa ha visto premiati i seguenti vincitori: CANTO PICCOLI: Giulia Pasetti - 8 anni - di Brescia. MUSICA PICCOLI: Anna Usardi - 9 anni - di Toscolano Maderno. DANZA PICCOLI: Emil Faccoli - 7 anni - di Esine, della New York Stile Dance School. CANTO GRANDI: Clemente Giorgino - 14 anni - di Pavone Mella. MUSICA GRANDI: Chiara Galuppi - 13 anni - di Orzinuovi. DANZA GRANDI: Marco Caldana - 14 anni e Roberto Ferrari - 12 anni - di Bedizzole. La giuria, composta dal maestro di musica Dario Mombelli e dalla maestra di danza Grazia Cavalli, ha inoltre attribuito due premi speciali, offerti dai maestri scultori Remo Bombardieri e Raffaele Amoruso, ad ulteriori due piccoli artisti: CANTO PICCOLI: Annalisa Albini - 8 anni - di Bedizzole. DANZA GRANDI: Luisa Moscardi - 13 anni - di Esine Un grazie agli sponsor, ai comuni di Brescia, Orzinuovi, Darfo-Boario Terme, Toscolano Maderno, alla Provincia di Brescia, alla Regione Lombardia ed al Ministero dell’Istruzione ed Università per il sostegno ed il patrocinio concesso. Seniga G.Paolo. Pag. 6 Pianura Manerbio La Maggio 2009 L’ estimo mercantile del 1750 a Manerbio a cura di Michelangelo Tiefenthaler “Con una deliberazione in data 5 ottobre 1747 (pubblicata in Venezia il 10 ed in Brescia il 16 ottobre stesso anno) il Consiglio dei Pregadi aveva ravvisato la necessità di imporre un nuovo «campatico regionale», ossia una imposta sulle proprietà fondiarie della Terraferma proporzionale alla superficie e alla qualità di ciascuna d’esse, distinguendo i terreni in due classi, arativi nella prima, prativi e boschivi nella seconda; «ma perché – aveva giudicato il Consiglio – la suddetta gravezza del campatico non abbraccia tutti generalmente, come ben si rende necessario, si conosce dovuto, e proprio estender anco l’aggravio sopra quelli, che non avendo campi, o in poca quantità, godono però li comodi d’altre rendite, e sopra tutto quello, che proviene dall’industria, professione o traf- fico» e perciò aveva decretato il suddetto Consiglio di unire al «campatico» un’imposta sulle attività mercantili, o «tansa» proporzionale all’estimo di ciascun contribuente”. Così Leonardo Mazzoldi introduce il suo commento all’estimo mercantile del 1750. È palese come la nuova tassa (tansa) introdotta da Venezia fosse finalizzata alla formazione di un “cattastico universale”, cioè dei ruoli di tutti i contribuenti della repubblica veneta. Infatti la nuova tassa colpiva tutti coloro che avessero “negozio, traffico, ed industria di qualunque sorte”, con le sole esclusioni degli ecclesiastici, dei contadini che lavorassero la terra con le proprie mani, delle Arti e di quanti godessero di privilegi di esenzione. Per la redazione dell’estimo furono incaricate apposite commissioni. Riportiamo di seguito l’estimo mercantile relativo a Manerbio con la introduzione generale riferita a tutto il territorio. Estimo mercantile. Estimo novamente formato dall’infrascritti Deputati al Detto estimo dello Spetta- Offerta formativa 2009/2010 a finanziamento pubblico Comunicazione a cura dell’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Brescia bile Territorio Bresciano relativamente alli Sovrani Commandi per il nuovo mettodo della tanza, che comprende le mercanzie, trafici e negozii, delli Abitanti, ed essistenti nelle Ville del territorio medemo, e la cattastazione dell’Arti si liberali, che mecaniche esercitate in quelle con avere ommesso quell’altri negozii, e nomi delli Artisti, che, se bene affetti al Territorio hanno l’abitatione ed esercizio nella Città, e Chiusure in seguito delle pubbliche precedenti Ordinazioni nel proposito, che commisero di attendere la località per li soggetti all’aggravio sudetto. In oltre si dichiara d’aver fatto a’ negozianti di seta, che furono stimai nell’estimo precedente col riflesso anco al loro traffico ne’ fornelli di seta, quella detrazione, che si è creduta convenevole, stante, che per detti fornelli devono a parte essere caricai in conto della tansa predetta, secondo le medesime ordinationi. Si sottomette perfine ai pubblici riflessi ciò, che nel precedente Estimo Mercantile fu considerato, essere li trafici, e negozii infrascritti generalmente dipendenti da quelli di Città, da cui diramano, con ricevere da essi le merci a lungo respiro di pagamento, e conseguentemente riuscire di tenuismo profitto a poveri Abitatori del territorio. Le osterie pure, come le Arti portano pochissimo utile, mischiando col lavoriero della campagna il ristretto, ed incertissimo essercizio, e come si suol dire guadagna più in un anno un medico, un dosente, un nodaro, e così pure un sarto, un barbiere, e simili in Città, che vinti uniti assieme e quaranta ancora de’ rispettivi Artisti nelle Ville del Territorio. E tutto ciò sia senza pregiudicio delle raggioni di questo Corpo verso la Magnifica Città per il mettodo delli estimi per le pubbliche gravezze rispetto alle vicendevoli affezioni delle persone, e delli negozi. Artisti Dr. Giacomo Bozzone medico condotto Dr. Bartolameo Prada medico condotto Gioseppe Battaiola quondam Francesco chirurgo Ludovico Rugosa chirurgo Mattio Grimelli chirurgo Vincenzo Gaetano Tenchino nodaro Lorenzo Revera sarte de’ contadini Lorenzo Tenchino nodaro Dai dati riportati emergono alcuni dati d’interesse. Manerbio, a quel tempo, contava 2.854 abitanti, mentre gli estimati erano 71, pari al 2,48% della popolazione. L’estimo complessivo era di lire 12.410, mentre gli “artisti” erano 8. La ripartizione degli estimati secondo il proprio reddito evidenzia il seguente schema: 19 hanno un reddito da 30 a 50 lire; 23 hanno un reddito da 51 a 100 lire; 13 hanno un reddito da 101 a 200 lire; 6 hanno un reddito da 201 a 300 lire; Pianura Manerbio La Maggio 2009 3 hanno un reddito da 301 a 400 lire; 2 hanno un reddito da 401 a 500 lire; 2 hanno un reddito da 501 a 600 lire; 2 hanno un reddito da 601 a 700 lire; 2 hanno un reddito da 1001 a 2000 lire. Su 71 estimati ben 55 hanno un reddito inferiore a lire 200 e pertanto sono da considerarsi come poveri, 14 denunciano un reddito tra le 201 e le 700 lire e pertanto palesano una condizione economica che può essere definita sufficiente o discreta, solo 2 dichiarano un reddito molto elevato. Per avere un termine di paragone che ci aiuti a capire è sufficiente ricordare che un salariato agricolo di quel tempo aveva un reddito di poco superiore a 200 lire annue. I due maggiori estimati sono il commerciante di panni grossi Geronimo Boninsegna per lire 1.050 ed il pellettiere Domenico Brusinelli per lire 1.500. Raffrontati ai valori di oggi si ottengono redditi quasi milionari. Se ragionassimo per tipologia di professione avremmo che il reddito annuo dei farmacisti si aggira sulle 600 lire, che i falegnami, assai numerosi (ben 20), hanno un reddito miserrimo, addirittura di fame, che i negozianti di alimentari hanno un reddito che oscilla tra le 100 lire e 480 lire, che tra gli osti eccelle con 400 lire Bartolomeo Ragosa con l’apporto dei propri fratelli. Altre annotazioni: - compaiono i Ruggeri che esercitano l’attività di tintori. Nel catasto napoleonico l’attività continua nella casa al Purtù, in angolo tra le attuali vie Mazzini e Piave; Lorenzo Tenchino esercita l’attività di alimentarista, attività che la famiglia Tenchini ha esercitato fino ad alcuni decenni fa nel negozio d’angolo in piazza; Giovan Battista Fiorentino si segnala come un ricco commerciante di vino con un estimo di lire 600. La sua famiglia manterrà per tutto l’Ottocento un ruolo primario nella nostra comunità. È la famiglia che acquisterà pochi anni dopo la redazione dell’estimo il convento dei cappuccini; Compare Antonio Pedraione, pegolotto, la cui famiglia verrà ammessa, per il tramite di Tomaso, nei vecchi originari nel 1765 dopo oltre 50 anni di permanenza a Manerbio. La famiglia Pedraione era proveniente dal Trentino. Da lui discendono i Pedrioni di oggi; Francesco Pederzino (oggi si chiamerebbe Pedercini) è l’affittuale del Maglio, che poi verrà condotto dalla famiglia Molteni, che nell’estimo esercita una professione similare (moleta e venditore di forbici), prima che al Maglio si insediassero i Bonera. Le annotazioni potrebbero continuare all’infinito soprattutto se incrociassimo i dati dell’estimo mercantile con quelli dell’estimo del 1734 e con quello napoleonico. Sull’incrocio di questi dati, ritorneremo in una prossima puntata. Piccolo glossario Bettolinaro = oste Biavarolo = commerciante in granaglie Pegolotto = merciaio ambulante Prestinaro = fornaio Scorsero = pellattiere, concia pelli. MODI DI DIRE I detti latini Gli estimati nel 1750 a Manerbio Gio. Battista Barbariga rivende formaggio e grassina Tomaso Oldofredi ut supra Lorenzo Tenchino ut supra Gio. Maria Martinella ut supra e traffica di vacche Marco Bonometto vende formaggio Eredi d’Isabetta quondam Costanzo Tenchino vende un poco di ferro Geronimo Boninsegna vende panni grossi Dorrotea Astori vende merci Antonio Pedraione pegolotto Giovanni Visino ut supra Carlo e Gioseppe Visini ut supra Giovanni Bertolino ut supra Domenico Brusinelli scorsero Gioseppe Ragoza speciale di puro medicinale Andrea Grumello ut supra Geromino Agnello traffica di riso Gio. Battista Fiorentino traffica di lino Giacomo Testa ut supra Giacomo Molteni moleta e vende forbici Francesco Bertelli biavarolo Paolo Cabello ut supra Paolo e Pietro Ardese ut supra Isidoro Porari acconcia armi rotte Antonio Lino falegname Francesco Zaina ut supra Pietro Boninsegna quondam Gio. Battista ut supra Giovanni Lino ut supra Pietro Boninsegna quondam Lorenzo ut supra Vincenzo Lino falegname Giacomo Piccinardi ut supra Ottavio Marensi ut supra Lorenzo Loda ut supra Bortolo Bonisegna ut supra Gio. Battista Ferabosco ut supra Gaudenzio Zaila ut supra Lorenzo e fratelli Guindani ut supra Domenico Agnello ut supra Giovanni Barucco ut supra Giulio Battaiola ut supra Pietro Freddi quondam Francesco ut supra Gio. Battista Freddi ut supra Francesco Travaglia ut supra Gio. Battista Guindano quondam Pietro ut supra Costanzo Zani marescalco Paolo Palazzo ut supra Gioseppe Picinotto ut supra Gio. Battista Masello ut supra Paolo Ruggeri quodam Faustino tintore di robba de’ contadini Faustino Ruggeri quodam Francesco ut supra Lorenzo Gasparotto rivende un poco di vino Giacinto Pino fa scarpe ad uso de’ contadini Antonio e fratelli Scotussi ut supra» Gio. Battista Guindano quondam Carlo ut supra Gio. Battista Scotuzzo ut supra Francesco Luterano ut supra Paolo Brusinello quondam Domenico ut supra Lorenzo Scotusso quondam Giovanni ut supra Antonio Signorino zuppellaro Francesco Scotusso capellaro Francesco Pederzino esercita il maglio del Comune con acqua mancante Bartolomeo Bassalino masnotto della macinatora d’oglio di raggione ut supra Gio. Battista Capra affittuale della rasica di raggione ut supra Girolamo Ardese affittuale del molino di tre ruote di raggione ut supra con aqua mancante al tempo dell’ irrigationi Gio. Battista Massolari molinaro nel molino di ruote quattro di raggione ut supra Francesco Pancera affituale del molino di tre ruote di raggione ut supra Bernardino Chizzola quondam Domenico pestarisi nella pestadora di raggione ut supra Gioseppe Grasso quondam Bartolameo torcolotto nell’edificio ut supra Bartolameo e fratelli Ragose osti, e beccari nell’osteria ut supra Ercole Bergamo oste nell’osteria di sotto di raggione ut supra Faustino Ardese prestinaro di raggione ut supra Ignatio Magro bettolinaro di raggione ut supra Pag. 7 L. 100. » 300. » 480. » 430. » 180. » 390. » 1050. » 150. » 210. » 260. » 110. » 100. » 1500. » 560. » 680. » 120. » 600. » 220. » 100. » 170. » 120. » 140. » 40. » 90. » 50. » 100. » 120. » 50. » 100. » 40. » 40. » 100. » 40. » 50. » 40. » 50. » 70. » 40. » 50. » 60. » 40. » 30. » 30. » 70. » 60. » 50. » 80. » 80. » 80. » 40. » 120. » 80. » 70. » 50. » 50. » 40. » 80. » 60. » 70. » 90. » 110. » 140. » 250. » » 360 250. » 100. » 100. » 400. » 150. » 120. » 60. L.12410. Alea iacta est è una locuzione latina che viene tradotta in lingua italiana come il dado è tratto. Questa frase - divenuta celeberrima specialmente nella versione in italiano - viene presa come motto e si cita quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere. Tale frase è tratta da De Vita Caesarum di Svetonio e si narra venisse pronunciata da Cesare nell’oltrepassare il Rubicone con le sue milizie, violazione gravissima delle leggi del Senato, a causa della quale prese il via la prima guerra civile. Con ogni probabilità deriva dalla traduzione latina di un proverbio greco riportato da Plutarco. Primum vivere, deinde philosophari ovvero l’attività speculativa deve essere posposta alle necessità pratiche della vita quotidiana, letteralmente prima si vive poi si filosofa. E’ una forma di ammonimento verso chi teorizza eccessivamente senza tenere i piedi ben saldi al suolo. Questa massima viene attribuita a Thomas Hobbes, ma è di origine aristotelica Veni, vidi, vici (lett. Venni, vidi, vinsi) è la frase con cui, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l’esercito di Farnace II a Zela nel Ponto. Le parole vengono citate nella Vita di Cesare da Svetonio e da Anneo Seneca il Vecchio, Suasoriarum liber II. Ancora oggi tale locuzione è utilizzata, spesso ironicamente, per indicare un’impresa compiuta con un successo rapido, totale e senza grosse difficoltà. Verba volant, scripta manent, letteralmente: le parole volano, gli scritti rimangono. Si usa per esortare a sancire con lo scritto quanto detto. Inizialmente questo proverbio aveva un significato completamente opposto rispetto a quello che gli si attribuisce in tempi più recenti. La maggior parte delle persone era infatti analfabeta e il fatto di f ar circolare le notizie e i racconti di bocca in bocca permetteva una trasmissione molto più ampia rispetto ai testi scritti che rimanevano inutilizzati e immobili senza la possibilità di diffonderne il contenuto. Verba volant, scripta manent trae origine da un discorso di Caius Titus presso il Senato Romano ed insegna la prudenza nel mettere in forma scritta le parole che, in questo caso, restano e non possono più essere confutate. In ogni modo la forma più sicura perché un accordo venga rispettato è sicuramente quella scritta. Pag. 8 Pianura Manerbio La Maggio 2009 CALENDARIO BRESCIANO a cura di Franco Piovani Nell’antica Roma Maggio era dedicato alla dea Maia, madre di Mercurius, dio protettore degli affari. Per i cristiani questo è il mese dedicato a Maria, madre del Cristo. Il 13 di questo mese, apparendo a Fatima, la Madonna ha dato inizio al suo grande piano per preservare il mondo dall’autodistruzione e per salvare le anime dal fuoco dell’inferno. Raccomandata la recita quotidiana del Santo Rosario, sia personalmente come in famiglia per rinnovare la tradizione del rosario serale, recitato nelle parrocchie e negli angoli dei paesi e delle città dove ci sono le edicole e le immagini della Madonna. 1 VENERDÌ San Giuseppe Art. L’amur nöf el va el vè, l’amur vècc el sa mantè. L’amore nuovo va e viene, l’amore vecchio si mantiene. 10 DOMENICA S. Antonino , S. Cataldo 1990 - MANERBIO - Inizia la raccolta di firme per la presentazione di una lista civica alle elezioni comunali. Bruno Taglietti tra i promotori ha dichiarato: Siamo un gruppo di estrazione cattolica e laica. Ci proponiamo contro il degrado amministrativo dei gruppi di potere che hanno ridotto il consiglio comunale a mero strumento di approvazione di delibere d’urgenza”. Proposito mai andati in porto, ed è storia che si è sempre ripetuta. “L’è mèi éser sùi chè mal compagnàcc” Meglio soli che male accompagnati. 6 MERCOLEDÌ S. Giuditta Martire 1890 - Il primo maggio viene celebrata in tutta Italia la festa dei lavoratori. I lavoratori di tutta Europa erano stati invitati a partecipare alle manifestazioni per ottenere la riduzione dell’orario di lavoro dai vari congressi che si erano tenuti a Parigi nell’anno precedente e da cui era nata la seconda internazionale. 1891 - Celebrazione della festa del lavoratore nonostante i divieti e il preannuncio degli interventi delle forze dell’ordine. Il comizio operaio di Roma, cui prendono parte gli onorevoli Ferrari, Maffi, Barzilai e Amilcare Cipriani, viene sciolto al termine di duri scontri. Incidenti si sono verificati anche a Bologna, a Firenze e a Genova. 7 GIOVEDÌ S. Flavia , S. Fulvio 2 SABATO S. Cesare, S. Atanasio “Sul a balcù, àiva a muntù” Sole a balcone, acqua a mucchi. 1902 - I 113 soci della Società Operaia cattolica e gli appartenenti alla cooperativa fra i lavoranti muratori aderiscono all’Ufficio municipale del lavoro di Brescia. Per spusass ga ol: lü, lé e anche la borsa de le palanche Per sposarsi occorrono: lui, lei e anche la borsa dei soldi. 1901 = Tremila bifolchi e contadini scendono in sciopero dopo un comizio del socialista Molinari per richiedere miglioramenti salariali. A’ sto mond gh’è tre qualità de becch: becch content, becch ‘n vers, becch innocent. Al mondo ci sono tre tipi di cornuti: il contento, il rabbioso e l’ignaro. 1898 - A Milano scendono in sciopero gli operai e formano lunghi cortei, erigono barricate e fronteggiano le cariche di squadroni di cavalleria. Piazza del Duomo, viene occupata dalle forze militari; frattanto vengono chiusi i negozi e si registrano i primi morti e un numero crescente di feriti negli scontri frequenti che hanno luogo dovunque. Il potere viene completamente affidato al generale Fiorenzo Bava-Beccaris, comandante del III Corpo d’Armata. 3 DOMENICA S. Filippo, S. Giacomo Ritrovamento Della Santa Croce 8 VENERDÌ S. Desiderato, S. Vittore M. Mangiàs l’anema (Crema) Mangiarsi l’anima o rodersi il fegato. 1990 - MANERBIO - Le ragazze del Basket Uisp ritornano in serie C dopo due anni di campionato provinciale di promozione. Le ha accompagnate il tecnico Aldo Battagliola. Quand che ‘l piof el de de Santa Crus quaranta dè piuùs Se piove il girono di Santa Croce, pioverà per altri quaranta giorni. 1599 - Il vescovo Marino Giorgi giunge a Manerbio in visita pastorale. 4 LUNEDÌ S. Silvano, S. Nereo – San Floriano “San Florià dè la spiga ‘n ma” A san Fiorano con la spiga in mano (annuncia l’approssimarsi della maturazione del grano) 1990 - MANERBIO = Intervento di Giambattista Facchi agricoltore alla, cascina Fedrizze, e Mario Migliorati, presidente della sezione della Coldiretti, a difesa della categoria che in quegli anni contava 5 mila piò di terra coltivata, una quantità ridottasi col tempo per una gran quantità di costruzioni. Viviani, Giambattista Peli, Venerio Bodini, Giuliana Treccani, Franco Gazzaretti, e Lorenzo Manfredini. 5 MARTEDÌ San Gottardo Festa al Corvione di Gambara e Alfianello 9 SABATO San Faustino In Riposo - San Gregorio Scùa noa scùa bé. Scopa nuova scopa bene 1990 - MANERBIO - Qualcuno a volte ritorna. Dalle votazioni per il consiglio comunale risultati a sorpresa: La Dc riduce a 15 i suoi rappresentanti (non sono rieletti gli assessori Eugenio Feroldi e Andrea Facchinetti); salgono a due quelli di Alleanza per Manerbio (Bruno Taglietti e Alceste Mereghetti), pattuglia avanzata di Lega Nord; sei i socialisti; un socialdemocratico. I comunisti eleggono: Giuseppe Dès de Magio, San Catald, desmet el frèt e tàca ‘l calt Dieci Maggio, san Cataldo, cessa il freddo comincia il caldo 1945 - Vengono celebrati i funerali di Libero Saldi e Giovanni Ruggeri che erano stati fucilati a Bergamo. L’omelia funebre viene tenuta da don Andrea Rodella che assistette i due fucilati negli ultimi momenti della loro vita. 1746 - Nonostante i severi divieti della Serenissima, la ricerca del consenso e la caccia al voto non conoscevano scrupoli. In questo giorno è convocata la vicina di Manerbio per l’elezione del cappellano di S. Martino. Benedetto Zambelli, nell’atto stesso che correva la balotatione di don Antonio Regosa, uno dei concorrenti, viene avvicinato da un fittabile della famiglia Regosa, all’oggetto gli desse il suo voto… …dammi la rua bala, e prometto ti farò dare 6 o 7 mila lire dal mio padrone. Il giovedì seguente, lo Zambelli si presenta nell’osteria dell’alfiere Giuseppe Regosa, che gli consegna soltanto piccole lire una involata in poco di carta. 11 LUNEDÌ S. Fabio Martire – Beata Annunciata Cocchetti 16 SABATO San Riccardo Pampuri - San Giovani Nepomuceno “’n tant che ‘l tò àsen ‘l andàa a scola, el me ‘l turnàa ‘ndré a pieni voti. Mentre il tuo asino andava a scuola, il mio tornava indietro a pieni voti 1713 - Fulmine a Manerbio. Alli 11 Maggio in Domenica, fra le hore 18 e 19 venne un grande temporale con un diluvio di acqua in un hora, e cadette una saetta contro la torre grande verso il cordone in fondo, senza lesione alcuna di persone (deo dante) con grande spavento. “Le fòmne le piàns d’èn öcc e le rit dè l’àlter” Le donne piangono con un occhio (In latino: Muliebris lacrima condimentum est malitiae” le lacrime delle donne sono condimento di malizia) 1990 - Manerbio - Incontro in biblioteca con Luca Goldoni, giornalista, invitato dall’amico dott. Franco Brunelli, per presentare il suo libro: “sempre meglio che lavorare” 12 MARTEDÌ San Pancrazio – San Costanzo M. 17 DOMENICA S. Pasquale Conf. Grant, gròs e ciùla (Milano). Grande, grosso e stupido. “Magio söt sa fa dè töt” Se maggio è asciutto si raccoglie di tutto. 1990 - MANERBIO - Gemellaggio fra l’Ipf e il Liceo professionale di moda e sartoria di Parigi. L’ipf appartiene alla storia (dimenticata) come lo stabilimento per la produzione di tessuti abbandonato ad un destino ancora da definire nel 2009. 1944 - Primo mitragliamento e prima vittima. Due aerei, uno inglese e uno tedesco, ingaggiano un combattimento nel cielo di Manerbio. Alcuni proiettili penetrano nelle aule dell’asilo Marzotto. Il bambino Mario Dagani di 5 anni, mentre era all’asilo, viene colpito e muore il giorno dopo. 13 MERCOLEDÌ S. Emma “Grànt, gròs e bambòs”(Bergamo) Grande, grosso e bamboccio. 1986 - Il Centro di educazione musicale, costituito nell’ambito delle iniziative dell’Oratorio di Manerbio, apre le iscrizioni ai corsi per strumenti a fiato e percussioni. Nell’iniziativa sono impegnati il maestro di musica Rodolfo Cominelli, il maestro Giuseppe Di Stefano, il signor Bruno Cotelli. 14 GIOVEDÌ S. Mattia Ap. – San Fedele “Dulùr dè moér morta èl düra fin a la porta” Dolore per la moglie morta dura fino alla porta. 1922 - Nel momento in cui le leghe cattoliche della bassa stanno per raggiungere un accordo con l’associazione dei conduttori, scendono in sciopero i contadini aderenti alla Camera del Lavoro. 15 VENERDÌ Sant’isidoro - S. Achille “Lè fòmne e lè sardine i è bèle se picinìne” Donne e sardine sono belle se piccoline. 18 LUNEDÌ Sante Bartolomea Capitanio E Voincenza Gerosa “La fómna sènsa l’òm l’è ‘n angilì; l’òm sensa la fómna l’è ‘n diaolì” La donna senza l’uomo è un angioletto, l’uomo senza la donna è un diavoletto. 1990 - MANERBIO - La Polisportiva Uisp e l’Agesci hanno promosso un incontro sui temi dell’immigrazione. Relatori Mariangela Gritta del comitato “operazione Salaam” e padre Bernardo Zonta dell’ufficio migranti. 19 MARTEDÌ S. Pietro Di M. “ L’òm l’è ‘l ciòs, la fòmna la sés” L’uomo è il campo, la donna la siepe 1990 - MANERBIO - Al Teatro comunale il Museo Civico ha organizzato l’incontro sul tema: “La terra più lontana: incontro con l’isola di Pasqua, relatore Luciano Pocar. Pianura Manerbio La Maggio 2009 20 MERCOLEDÌ S. Bernardino Da Siena “Sèrve dè précc, fiöle dè ostér, caàle dè malghés, lasìle töte al sò paés” Serve di preti, figlie di osti, cavalli di mandriani, lasciatele tutte dove sono, al loro paese. 1943 - Il vescovo di Brescia, sollecitato dall’Azione Cattolica di Manerbio, invia una lettera a Gaetano Marzotto circa la questione del film “immorali” lamentando la mancata collaborazione tra la direzione del lanificio e l’arciprete, mons. Bianchi, nella selezione dei film da proiettare. 21 GIOVEDÌ S. Vittorio Martire “Dio ‘l mè varde dai padrègn e madrègne” Dio mi guardi dai patrigni e dalle matrigne 1994 - MANERBIO - All’ospedale via ai lavori per la ristrutturazione. Solo un miraggio, però, la nascita della grande Unità ospedaliera della Bassa nella quale avrebbe dovuto confluire anche Orzinuovi. Lo zampino della politica ha optato per Desenzano. 22 VENERDÌ S. Rita Da Cascia - Beato Luigi Palazzolo “O sa fa ‘l murùs a l’Asènsa, o per töt l’an sa resta sènsa”, O ci si fidanza all’Ascensione, o per tutto l’anno si rimane senza. 1939 - Patto d’acciaio tra Germania e Italia 23 SABATO S. Desiderio Vescovo “A L’asensiù Comincia Èl Soleù” All’Ascensione incomincia il solleone (inizia il periodo caldo) 1941 - L’Italia si annette Dalmazia, Montenegro e Slovenia occidentale. 24 DOMENICA Ascensione Del Signore - Sant’afra “Sè piöf èl dé dè l’ Asènsa per quaranta dé no sòm sènsa” Se piove il giorno dell’Ascensione, per quaranta giorni non siamo senza. (la pioggia il giorno dell’Ascensione, che cade quaranta giorni dopo Pasqua, preluderebbe a più di un mese di tempo perturbato). 1915 - Scoppia la I Guerra Mondiale e Manerbio è sede di due ospedali militari (099 e 088). Un terzo ospedale da campo venne allestito presso l’asilo infantile Ferrari. Manerbio pagherà un tributo di circa 200 caduti e moltissimi feriti e mutilati. 25 LUNEDÌ Sant’urbano I Papa e Martire - S. Erminio “Èl formènt per l’Asènsa èl pèrt la semènsa” Il frumento per l’Ascensione perde il seme 1810 Soppressione del convento dei cappuccini di Verolanuova. 11 erano i cappuccini presenti, tra questi fra Tomaso da Manerbio di anni 68, al secolo, don Francesco Regosa fu Lodovico. 1990 - MANERBIO – Al Centralcine la prima delle due serate del festival della canzone che ha presentato composizioni selezionate dalla giuria (Roberto Vecchioni, Mario Conter, Lino Franceschetti, Edmondo Savio, Gianni Scaramella, Elena Nulli e Leonardo Urbinati) tra le quali: “Dù uzili” di Domenica Pari e Francesco Androeli; “El me paes” e “Ghera ‘na olta” di Memo Bortolozzi e Luigi Damiani; ed altre ancora di Memo Bortolozzi, Angelo Casalini, Luciana Cominelli. 27 MERCOLEDÌ S. Agostino “Idiga öntera le cudidüre” vedergli volentieri le cuciture (detto camuno) (equivaleva a esprimere il desiderio che si togliesse al più presto dai piedi) 1900 - Celebrazione della messa d’oro di don Antonio Bondioni, arciprete di Manerbio. Dopo la messa banchetto alla canonica con presenti, tra gli altri, mons. Giacinto Gaggia ed i fabbricieri Michele Mosconi e Giovan Battista Valsecchi. 28 GIOVEDÌ S. Emilio M., S. Ercole “Cap grant come chèl de Santa Giulia” Campo grande come quello di Santa Giulia (detto camuno). 1994 - MANERBIO - Esercitazione di Protezione civile per 90 volontari compresi quelli di Verolanuova. 29 VENERDÌ Madonna Dei Miracoli - San Massimino “L’asparago se bon da San Giuseppe a Sant’ Anton” (veneto) L’asparago è buono da san Giuseppe a Sant’Antonio (13 giugno) 1994 - MANRBIO - nell’anno internazionale della Famiglia all’Oratorio incontro sulla “Politica familiare” 30 SABATO S. Felice I Papa, S. Ferdinando “A dés agn l’è ‘n macù, a vint agn l’è ‘n paù, a trent’agn l’è ‘n liù, a quaranta l’è ‘n bistiù, a sinquanta l’è ‘n vulpù, a sesanta l’è ‘n capù, a setanta ‘l turna macù, a otanta l’è ‘n dèl balù” A dieci anni è un minchione, capisce poco; a venti anni è un pavone, un ambizioso; a trent’anni è un leone, è pieno d’energia; a quaranta è un bestione, soprattutto eroticamente; a cinquanta è un volpone, l’esperienza lo ha fatto furbo; a sessanta è un cappone, è privo di desideri sessuali; a settanta torna minchione; a ottanta è nel pallone, capisce poco. 1888 - Al mercato di Manerbio il granoturco di prima qualità viene venduto a 11 lire al quintale. I prezzi sono al netto del dazio di consumo. 31 DOMENICA Pentecoste - Visitazione Di Maria A Santa Elisabetta “A laà la cùa a l’àsen sa pèrt l’acqua e ‘1 saù”, A lavar la coda all’asino si sprecano l’acqua e il sapone. 26 MARTEDÌ S. Filippo Neri 1989 = MANERBIO - La sera della Festa della Visitazione divampa l’incendio in San Lorenzo. Notevoli i danni. Le fiamme divorano l’organo di sinistra, decorazioni e mobili nell’abside, salva la tela del Moretto. “Iga respet dè le préde dei mür” Aver vergogna persino delle pietre dei muri Pag. 9 MODI DI DIRE Le nostre parole a cura di PVT LUPO (dial. LÛF) Del lupo fin dall’antichità è nota soprattutto la sua fame dal punto che quando anche un essere umano è veramente affamato si dice che ha ŒNA FAM DE LÛF (una fame da lupo) ed è appunto la fame come simbolo delle nostre necessità che entra nel detto LA FAM CASA ‘L LÛF FŒRA DELA TANA (la fame spinge il lupo fuori dalla tana) vale a dire che chi si trovasse in difficoltà è bene che esca dalla sua “tana” e si dia da fare per risolvere i propri problemi anche reagendo contro tutto ciò che cerchi di sopraffarlo perché CHI SA FA PERA EL LÛF SE LA MANGIA(chi si fa pecora il lupo se la mangia). Oltre alla fame del lupo si parla anche della sua cattiveria per cui al lupo vengono paragonate delle persone note per ma loro malvagità ma che tra di loro formano dei sodalizi poiché TRA LÛF E LÛF I SE MANGIA MAI (tra lupo e lupo non si mangiano mai). A volte succede che un riconoscimento viene dato al meno meritevole ecco il detto SE GHÈ ŒN BÛ BUCÛ EL VA IN BOCA AL LÛF (se c’è un buon boccone questo va in bocca al lupo). Può capitare anche ad alcune persone di CASCÀ IN BOCA AL LÛF (cadere in bocca al lupo) quando finiscono preda di nemici avendone la peggio come colui che DÀ LE PERE IN GUARDIA AL LÛF (mette il lupo a guardia del gregge) ricavandone in sicuro danno. In botanica esiste il FIÛR DE LÛF (fiore di lupo) che è una specie di cardo (cardus acanthoides) e la SCOREZA DE LÛF (scoreggia di lupo) che è un fungo noto come vescia (lycoperdon) il quale giunto a maturazione emette una polvere impalpabile composta da spore e ife. PANE (dial. PA) Cosa c’è di meglio per placare un certo languorino allo stomaco o se si fanno sentire i morsi della fame di un bel pezzo di pane magari accompagnato da un buon companatico e una bevanda che ben accompagna il tutto e come dicevano i vecchi dicevano essere PA CHE CANTA, FORMAI CHE PIANS E VI CHE SALTA (pane che canta, formaggio che piange e vino che salta) cioè pane croccante, formaggio con la lacrima e vino spumeggiante e per ci avesse altri gusti ecco il PA COT ALA LUNA (pane cotto alla luna) cioè poco cotto e pertanto bianchiccio come la luce lunare. Il pane è sempre stato simbolo di bontà per cui una persona d’animo gentile e buono con gli altri è BÛNA COME ‘L PA (buona come il pane). Ad indicare tempi duri ecco MANGIÀ PA SŒT O PA E SPUDA (mangiare pane asciutto o pane e saliva) giacché come companatico esisteva la sola saliva. Qualora si volesse intraprendere un’impresa ma ci accorgiamo di non farcela ecco il detto NO L’È PA PER I ME DENCC (non è pane per i miei denti) per cui è meglio desistere per non più tardi di MANGIÀ ‘L PA PENTIT (mangiare il pane pentito) dovendo pentirsi degli errori commessi. Di una persona che ha perso la memoria si può dire che ha MANGIÀ LA MEMORIA COL PA (mangiato la memoria con il pane) e se di fronte ad un problema ci vengono proposte un paio di soluzioni molto simili nella sostanza ci viene da esclamare SE NO L’È SŒPA LE PA MÒI (se non è zuppa è pan bagnato). PARLARE (dial PARLÀ) Quando si vuole un chiarimento di idee con qualcuno che in precedenza EL GA PARLAT ‘N DEI DENC (ha parlato fra i denti) cioè si è espresso per sottintesi od enigmi allora è il momento di PARLOMSE A LA BRESANA (parliamoci alla bresciana) vale a dire schiettamente senza tanti giri di parole o l’uso di paroloni ad effetto affinché non si possa dire che uno PARLÀ QUNCI E QUINDI (parlare affettatamente) ma si esprime in modo chiaro e comprensibile tanto di PARLÀ MEI DE UN LIBER STAMPAT (parlare meglio di un libro stampato). Qualora si volesse fare un discorso sulle cose della vita, delle necessità quotidiane terrene ecco che SA PARLA DE SOTA DEI COP (si parla al di sotto del tetto). Comunque quando si vuol parlare l’importante sarebbe aver qualcosa da dire veramente e non PARLÀ ‘N FARFOIAT (parlare confusamente) cioè perdersi in vaniloqui senza arrivare ad alcuna conclusione come PARLÀ A L’ARIA O AL VENT parlare all’aria o al vento) che è l’equivalente di PARLÀ PERCHÉ SA GÀ LA BOCA (parlare perché abbiamo la bocca) per non parlare di quelli che esibiscono la loro scarsa conoscenza delle lingue straniere storpiando la giusta pronuncia al punto di far dite EL PARLA LATÌ COME ŒNA VACA SPAGNOLA (parla latino come una mucca spagnola). Quando un giovanotto mette gli occhi su una ragazza e comincia a corteggiarla si dice che lui EL PARLA A GŒNA (parlare ad una) ma se lei non è ben disposta nei riguardi di lui avviene sì che lui EL PARLA A LÉ MA LÉ LA GA DIS …… COR*!! (lui parla a lei ma lei gli dice… corri via!!) * gioco di parole tra il verbo DISCOR (parlare, discorre) e DIS COR (dice corri). Pag. 10 Pianura Manerbio La Maggio 2009 Contributo per un’ipotesi filologica del nome Minervium In latino tra i genitivi dipendenti da sostantivo c’è il genitivo dichiarativo o epesegitico che però presenta un’eccezione quando il nome da specificare è geografico (urbs, insula, mons, flumen, provincia, ecc): questi in latino non sono mai seguiti dal genitivo, ma costituiscono una “apposizione” col nome proprio cui si accompagnano. Pertanto si dovrebbe avere vicus Minerva, pagus Minerva, urbs Minerva ecc. Ora del nome proprio Minerva – ae in latino derivano due forme aggettivali, una minervalis-e ed un’altra minervius-va-um (esiste anche un diminutivo minervinus (ad esempio: Minervino Murge)): è possibile quindi che la forma neutra “minervium” fosse riferito ad un sostantivo neutro esempio templum (il più verosimile) oppidum, castrum et sim., aggettivo che poi si è sostantivato in Minervium, nome proprio di luogo. Se questa interpretazione è corretta, quando si usano i termini di vicus, pagus et sim. l’aggettivo deve declinare in minervius o minervia, a meno che sia già nome proprio di luogo. Cosa ancora più interessante è la traduzione del sostantivo templum-i in italiano ed il concetto che porta insito. -- traduzione letterale: spazio o circolo di osservazione nel cielo come in terra che l’augure descriveva col suo lituo per osservare nell’interno del medesimo il volo degli uccelli. -- Traduzione traslata A: ogni luogo che lo sguardo può di colpo abbracciare o da cui si può avere la vista complessiva di ogni cosa: a) ogni prospetto, veduta, distesa (che domina); b) altura. -- Traduzione traslata B: tratto di terreno che si dedicava ad una divinità, o sacro recinto di un tempio (anche faunum) riferito ad un asilo, cappella per un defunto, curia perché riservato all’augure o luogo riservato ai tribuni: tribuna. -- Traduzione in senso figurato: santuario, luogo consacrato riservato. Esempio: la mente = tempio, luogo dello spirito, santuario del pensiero. -- Architettura: corrente (Vitruvio). Dopo questa lettura diventa ancor più evocativo pensare all’elevazione del nostro centro abitato come al luogo individuabile come (templum) Minervium racchiuso da due percorsi collegati: scià alt e scià bas. Ho detto percorsi e a questo punto necessita un’ulteriore considerazione filologica legata allo spezzone di parola – nucleo, quindi fonema “scià” che si ritrova in sostantivi e verbi d’azione e di movimento che significano appunto continuazione, linea, tragitto, strada, segno lineare, impronta rettilinea, riga, percorso e questo sia in senso oggettivo che figurato. Ecco alcuni esempi: lasciare in eredità, un messaggio, ecc; lisciare: movimento rettilineo unidirezionale; sciare: lo sci scorrendo lascia una traccia rettilinea sulla neve; scia: sostantivo che significa appunto una traiettoria di un motoscafo, di un aereo, di una luce, ecc; fasciare fascia: benda lunga e lineare per avvolgere; sciame, sciamare (sciame d’api, sismico); strisciare: un serpente che striscia; striscia: qualsiasi cosa estesa in senso longitudinale; biscia strusciare: movimento lento di avanzamento; sciabola, sciabolata: colpo fendente; ascia (colpo): taglio rettilineo. Ecco che allora Minervium è forse proprio un’elevazione situata tra due percorsi comunicanti tra di loro. Si spiega anche come nel Medioevo quando si costruì la cerchia muraria (il borgoforte) si dovette procedere ad una profonda escavazione a ovest e a sud ovest per delimitare il castello e farvi confluire l’acqua a difesa (fossa), mentre ad est e nord est l’acqua delle golene (le “morte” e la peschiera) col fiume Mella costituivano sufficiente baluardo. La costruzione del borgoforte tagliò in due i percorsi citati (scià alt e bas), ma accentuò il concetto di territorio sopraelevato. Un geologo descriverebbe certamente meglio questa altura che corre sul destra Mella fino a Cigole ed oltre e che costituisce certamente esito del paleo-alveo del fiume. Post scriptum. Segnalo anche, per completezza, che Virgilio nell’Aeneide parla di una città-rocca di nome Minervium-ii, con antico e splendido tempio a sud di Idrunto in Calabria, porto di mare, probabilmente la più antica residenza dei Salentini. Dott. Giovanbattista Bisetti I beni comunali ed il fiume Mella Il tema principale della sezione manerbiese della mostra Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine è duplice: la rappresentazione grafica degli edifici comunali messi all’asta nel 1816 ed il fiume Mella. Il primo argomento è basato sulla trasposizione grafica che, dapprima per le esigenze finanziarie del periodo napoleonico per far fronte ai costi derivanti dalle campagne militari e, successivamente, delle altrettanti stringenti necessità del periodo austriaco, la comunità manerbiese fu costretta a cedere a livello perpetuo. I beni più significativi erano il Maglio e la Rasega, posti entrambi nell’attuale via Maglio, i tre mulini di Bellapiana, della Dogana e di San Martino, le due osterie, una al Belvedere ed una in piazza, la casa di San Rocco, la casa del Salnitro ed una serie di appezzamenti di terra, per lo più dislocati lungo le rive del fiume Mella. Il secondo argomento è, invece, riferito al fiume Mella ed, in particolare, alla sua azione dirompente sulle rive in occasione delle piene. Particolare attenzione è dedicata ai progetti dei ponti sul fiume, partendo da quello in cotto e non realizzato in epoca austriaca, a quello in legno ed, infine, a quello in ferro realizzato nel 1895. A questi due temi principali vanno aggiunti altri argomenti che sono stati oggetto di approfondimento. Per esempio verrà esposto un progetto di colombaia a forma cilindrica progettata per una proprietà manerbiese la cui unicità, da sola, varrebbe la visita, il progetto datato metà Ottocento dell’allargamento della strada del Maglio, alcuni progetti di case d’abitazione di inizio Novecento, il rilievo della possessione delle Fedrizze e tanti altri disegni. Sul versante, invece, della documentazione fotografica c‘è da sottolineare il grande spazio dedicato al lavoro. I contadini, i muratori e gli operai tra Ottocento e 1940 sono i protagonisti di questa sezione. Pure gli album di famiglia, cadenzati dalle nascite, dai matrimoni e dai funerali, vengono ampiamente documentati. Altri temi esposti sono la Grande Guerra con il fronte interno e la stagione dei monumenti ai caduti, gli interni e gli esterni di Palazzo Ghirardi, il ventennio fascista. La mostra resterà aperta nei fine settimana e potrà essere visitabile anche fuori orario previo accordo con il comitato organizzatore. Sarà sufficiente mandare una e-mail al nostro giornale per fissare l’appuntamento. All’interno della mostra ci sarà un altro appuntamento culturale. Venerdì 29 maggio alle ore 20.30 si terrà una conferenza sulla seta. A Manerbio, come del resto nella bassa, la bachicoltura è stata una fonte di reddito importante per le nostre famiglie, soprattutto nella forma di integrazione ai salari dei contadini. La stessa nascita nel 1855 dello stabilimento bacologico dei Ghirardi è stata la prima esperienza industriale del nostro comune. Sempre in quegli anni Luigi Culturi, che era sindaco, si distingueva per la sua attività di bachicoltore. La conferenza cercherà di illustrare le ragioni sia dello sviluppo che del declino di questa pratica agricola. Tutti i cittadini sono invitati sia a visitare la mostra, il cui ingresso è gratuito, che a partecipare alla conferenza sulla seta. Pianura Manerbio La Maggio 2009 Pag. 11 Treno Bs-Cr, il centro d’interscambio sarà a Verolanuova Il trasporto pubblico, in provincia di Brescia, è strutturato secondo livelli che hanno competenze diverse: il livello più alto permette collegamenti internazionali e di lungo raggio ed è costituito dagli aeroporti, ferrovia ad Alta Velocità e sistema autostradale; il livello intermedio prevede la presenza di linee strutturanti, sia su gomma che su ferro, che si interfacciano in centri di interscambio plurimodali o monomodali e permette collegamenti di medio raggio; i collegamenti brevi sono permessi da un servizio di trasporto pubblico locale all’interno di aree definite e tra aree diverse grazie a centri di interscambio monomodali dislocati sul territorio. I tre livelli sovrapposti costituiscono una maglia del trasporto pubblico che consente di raggiungere ogni angolo del territorio semplicemente passando da una modalità all’altra dove questi livelli si incontrano. Più sono efficienti e fitti i servizi a disposizione di ogni livello, più facile e veloce risulta essere l’interscambio. I nodi dove si incontrano le reti del trasporto pubblico sono definiti centri di interscambio e si dividono in primari, dove è possibile passare alla rete primaria del trasporto pubblico e secondari se permettono di giungere ai servizi di livelli medio. Pertanto i nodi di interscambio permettono di avere, per il cittadino, opportunità di raggiungere più velocemente e meglio i luoghi di destinazione. Nel nuovo programma di esercizio della linea ferroviaria S22 (Brescia-Cremona) la stazione ferroviaria di Verolanuova si configura come punto di incrocio dei convogli provenienti dalle due direzioni e cioè come centro di interscambio. L’occasione è stata la nuova lottizzazione riguardante le aree immediatamente ad est della stazione ferroviaria che hanno rappresentato l’opportunità per la realizzazione di un centro di interscambio ferro-gomma con la previsione di una riqualificazione del fabbricato viaggiatori e del piano binari, oltre che di un adeguato numero di stalli per autobus, un deposito biciclette, un nuovo sottopasso pedonale ai binari ed un parcheggio interrato per auto private. La mancata considerazione di Manerbio, come centro di interscambio è dovuta, essenzialmente, al fatto, che la stazione ferroviaria della nostra cittadina è di difficile accessibilità da parte degli automezzi del trasporto pubblico locale (certi bus misurano oltre 10 metri). In particolare, i tempi biblici della fase di costruzione della cosiddetta tangenzialina, con il relativo I Gambara al museo Il museo civico territoriale di Manerbio si è arricchito di un nuovo reperto. E’ lo stemma delle famiglie Gambara e Maggi proveniente da quella che fu una loro proprietà al Campazzo di Pontevico. Lo stemma risale al secolo XVI, periodo nel quale due donne del nobile casato Maggi convolarono a nozze con dei Gambara. La consegna al museo di Manerbio è avvenuta durante l’incontro di sabato scorso nella sala del comune, in coincidenza con la settimana della cultura. Un nutrito gruppo di iscritti all’associazione amici Fondazione Civiltà Bresciana della Bassa e del parco dell’Oglio, guidato dall’arch. Dezio Paoletti, presidente, è stato ricevuto dall’assessore alla Cultura, Alberto Cherubini e dal presidente del gruppo archeologico, Maurizio Cavaciocchi, presente il conservatore del museo, Francesca Morandini. Brevi discorsi per dire del significato dell’incontro. Poi la consegna dello stemma in comodato d’uso gratuito, donato all’associazione Amici Fondazione Civiltà Bresciana dalla signora Francesca Bertazzoli di Pontevico, grazie all’interessamento del geom. Lino Moro. Lo storico Angelo Locatelli, esperto in araldica, socio del sodalizio, ha predisposto la descrizione dello stemma, scolpito a bassorilievo su pietra quadrangolare di Botticino, del tipo “a scudo sagomato a punte con volute”. Prosegue Locatelli: “La sua raffigurazione, spaccato semipartito, indica la fusione degli stemmi delle due nobili famiglie con pezza onorevole di prim’ordine consistente nel capo dell’impero in comune o con prevalenza Gambara. cavalcavia, non ancora terminato hanno fatto perdere un’altra opportunità per la nostra città: all’origine del programma il punto di incrocio era stato individuato in Manerbio. Anche il nuovo Piano di Governo del Territorio non è ancora in vigore Si pensi che per Verolanuova, a fronte di investimenti previsti per il miglioramento della viabilità, del parcheggio sotterraneo, dell’ammodernamento della stazione e altre opere, per un importo indicativo di 1,5 milioni di euro, la Provincia di Brescia contribuirà, a fondo perduto, con 0,75 milioni di euro, cioè la metà. Invece Manerbio per trovare la copertura alle proprie opere ricorre solamente all’indebitamento. Anche per questa, ennesima, figuraccia amministrativa la giunta del sindaco pro-tempore Trebeschi si merita il capolinea. 1000 Miglia Non passa più da Manerbio Nel semipartito destro il gambero o meglio “gambaro”, stemma parlante dei conti Gambara, rosso su fondo oro nella lettura araldica; in quello di sinistra, lo stemma Maggi, d’azzurro e d’argento, fasciato erroneamente di cinque pezzi invece dei canonici sei. L’aquila, simbolo dell’impero, della potenza e della detenzione del potere, della vittoria, venne conferita ai nobili Gambara da un riconoscimento imperiale”. Lo stemma, privo di simboli nobilitanti esteriori (elmi, cimieri, svolazzi , ecc. ) aveva il compito di segnalare proprietà minori appartenenti alla famiglia Gambara o in essa confluiti. Conclude Locatelli: “La mano del lapicida è esperta ma non accurata: esperta per la decisione dell’inciso, non accurata per la mancanza dell’ultima fascia d’argento assimilata in parte alla precedente”. In 375 il 14 maggio partiranno da Brescia per la Mille Miglia 2009. Erano 1.303 le vetture per le quali era stata richiesta l’iscrizione. Tutti modelli che hanno fatto la Mille Miglia storica. L’iscrizione costa 5.775 euro. Una “Sam” è stata candidata dell’Esercito, una macchina che ha preso parte alla Mille Miglia del 1927 e poi non si era più rivista.Cosa cambia quest’anno per i concorrenti? Le prove speciali man mano che ci si avvicinerà a Brescia saranno più difficili rispetto al passato. A Modena, dove storicamente sono posizionate le ultime prove, è prevista una selezione durissima e probabilmente si deciderà la corsa. I grandi marchi hanno confermato la loro presenza, e dopo il dominio dell’Alfa Romeo quest’anno è atteso il grande rientro del gruppo Mercedes e della squadra ufficiale Bmw. Ci sarà il gruppo Fiat, che ha sempre fatto sentire la sua vicinanza alla manifestazione bresciana. Dopo il boom dell’anno scorso quest’anno si attende l’apertura al pubblico del paddock al Brixia Expo. Per quanto riguarda il pubblico con Brixia Expo accordi per gestire la prevedibile folla. Pag. 12 Pianura Pontevico La Maggio 2009 Il Cardinale Re per i 400 anni dell’abbazia “L’augurio cordiale è che questo quattrocentesimo anniversario rafforzi i valori della Fede così che nella comunità prosegua il cammino religioso e sociale che nei secoli ha caratterizzato Pontevico come comunità viva e generosa”. E’ il messaggio del cardinale Giovanni Battista Re, che ha avviato le manifestazioni organizzate a Pontevico per celebrare i quattrocento anni dell’abbazia, titolo con la bolla pontificia di Paolo V il 7 settembre 1609. Il porporato è giunto a Pontevico accolto, domenica scorsa in municipio dal sindaco Primo Generali e dall’abate Antonio Tomasoni presente il clero della zona, i comandanti provinciale e locale dei carabinieri, esponenti delle associazioni e sodalizi del paese. La concelebrazione nella chiesa splendente di luci con le musiche eseguite dalla corale locale, con il pensiero rivolto al terremoto d’Abruzzo è stata seguita con intensità dalla gente che ha circondato calorosamente il card. Re nella chiesa della Disciplina dov’è allestita, fino al 12 maggio, la mostra degli arredi sacri della parrocchia ed in serata ha partecipato alla rassegna di cappelle musicali. Nel calendario delle iniziative è ora l’appuntamento di sabato 2 maggio: nel teatro dell’Istituto Cremonesini, il vescovo di Brescia, mons. Luciano Monari tratterà il tema: “La vita e la sofferenza nella Bibbia”; al termine la presentazione a cura del prof. Marini del libro “Filantropia e Carità” di don Giuseppe Fusari. Domenica 3 maggio, la cerimonia in abbazia presieduta da mons. Bruno Foresti, vescovo emerito di Brescia e nel pomeriggio il concerto pianistico del maestro Piergiuseppe Genalizzi. Il quarto centenario dell’abbazia Papa Paolo V in data 7 settembre 1609 emana una bolla pontificia con la quale erigeva in Abbazia la chiesa parrocchiale di Pontevico. Si celebra quest’anno, pertanto, il quarto centenario della bolla papale. All’interno delle celebrazioni e della mostra organizzata dal nostro giornale in collaborazione con l’Istituto di Studi Locali di Manerbio e con il patrocinio del comune di Pontevico, degli Archivi di Stato di Brescia e Milano, della Fondazione Bertarelli di Milano, e di altri numerosi enti, si terrà in data 8 maggio alle ore 20.30 una conferenza sul tema. In questa occasione verranno analizzati i progetti originari della chiesa ritrovati nell’archivio Gambara depositato presso l’Archivio di Stato di Brescia. Mentre è già stato pubblicato in passato un contributo di Valentino Volta su Giuseppe Dattari, detto il Pizzafuoco, architetto cremonese e autore della chiesa di Pontevico, nulla è stato finora edito su- gli elaborati di progetto e sui rapporti tra la casa Gambara e la chiesa di Pontevico. È questa l’occasione per cercare di colmare questa lacuna della storia locale pontevichese. Ricordiamo che l’ingresso alla mostra è gratuito. A Padernello la biblioteca di Mina Mezzadri I libri di Mina Mezzadri, regista bresciana scomparsa nell’agosto del 2008 sono stati raccolti nella biblioteca del Castello di Padernello. Sono circa 5.000 volumi, oltre ai manoscritti, ai copioni e ad alcuni nastri magnetici. L’intesa nasce all’indomani della presentazione nel Ridotto del Teatro Grande del libro “Mina Mezzadri - Il segreto di un altrove” di Eleonora Firenze, presenti Paolo Bosisio, Sandro Fontana, Franco Sangermano, Lina Wertmüller e Renato Borsoni. Al castello di Padernello viene così a costituirsi il “Centro Studi sul Teatro Brescia- no” che sigla la già solida collaborazione fra il Ctb - Teatro Stabile di Brescia e la Fondazione Nymphe - Fondazione Castello di Padernello. L’acquisizione del “Fondo Mezzadri” (denominato “Foppa 3”) è avvenuta grazie all’interessamento di Giuseppina Turra e Giacomo Andrico, ed al sostegno convinto della BCC Pompiano e Franciacorta, che nell’ambito del vasto progetto centrato sul Castello di Padernello contribuisce alle iniziative legate al teatro. Oggi il Castello ha in corso nove progetti, due dei quali centrati sul teatro e sugli archivi storici. Pianura Offlaga La Maggio 2009 Acqua, bene prezioso Ragazzi attenti all’ambiente sono quelli delle classi quarte A e B della scuola primaria di Offlaga. “L’acqua è un bene prezioso. Non sprecarla!” Così hanno titolato il volantino diffuso in paese in questi gironi con una serie di avvertimenti: 1) Utilizza l’acqua solo quando serve. 2) Riutilizza l’acqua quando è possibile. 3) Non inquinare l’acqua. 4) Preferisci la doccia al bagno. Consumi meno acqua. 5) Usa sapone e shampoo in quantità adeguate. 6) Chiudi il rubinetto mentre ti lavi mani e denti. 7) Non dimenticare mai rubinetti aperti. 8) Versa in un bicchiere solo l’acqua che intendi bere. 9) Usa la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico. 10) Applica ai rubinetti i frangigetti. E’ un decalogo chiaro, conciso e puntuale, sull’esempio delle tavole consegnate a Mosè dal Creatore sul monte Sinai per il popolo ebraico passate nella religione cristiana nella formulazione che fece sant’Agostino. Un decalogo vincolante non perché la coscienza suggerisca o imponga comportamenti diversi o perché arrivi a vietare particolari atteggiamenti, ma per invogliare al rispetto dell’ambiente e di quanto la natura mette a disposizione dell’uomo. Pag. 13 segue da pag. 1 (intervista) Le acque delle seriole Offlaga, per la sua collocazione geografica, è la terra delle seriole originate dal fiume Mella. Le più importanti seriole che attraversano la pianura bresciana centrale derivano dal Mella tra Corticelle e Manerbio ed attraversano il territorio offlaghese. Per questa particolarità, la mostra di Offlaga dal titolo Dal primato del disegno alla supremazia dell’immagine è imperniata sul tema dell’acqua. Verranno esposti disegni di grande interesse quali, ad esempio, il tracciato della seriola Luzzaga del 1708 per il tratto da Offlaga fino al confine manerbiese, i progetti dell’ing. Zanardelli, padre di Giuseppe, lo statista, circa le travate sul fiume Mella. Per meglio esplicitare il senso di questa scelta, si è deciso di organizzare una con- ferenza che si terrà venerdì 5 giugno alle ore 20.30 presso la sede della mostra che è ospitata nella galleria del palazzo comunale, sul tema proprio dell’acqua, del suo utilizzo agricolo e delle seriole. Essendo duplice il tema della mostra, largo spazio viene riservata alla documentazione fotografica, la cui articolazione interna permette una lettura originale dei mutamenti sociali che hanno caratterizzato la nostra società da fine Ottocento fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Ogni sezione della mostra sarà introdotta da alcuni brevi testi che meglio espliciteranno il senso della scelta della documentazione esposta. Tutti i cittadini sono invitati a visitare la mostra il cui ingresso è gratuito ed a partecipare alla conferenza. commerciali, artigianali, imprenditoriali, sociali, per il benessere in generale di tutte le realtà territoriali. In questi anni ho lavorato sodo per creare sinergie, e ho sperimentato le difficoltà del “fare” sistema e di mantenerlo in vita promuovendo il dialogo e la valorizzazione di tutte le singole realtà senza perdere la visione d’insieme. Stiamo vivendo un momento di crisi economica senza precedenti. Le istituzioni a suo avviso che cosa possono fare? E’ innegabile che questo sia un periodo di profonda depressione che colpisce a 360 gradi tutte le realtà del territorio. Il comparto agricolo si trova in una situazione di grande sofferenza, il tessuto artigianale e imprenditoriale è messo a dura prova dalla carenza di liquidità e dagli insoluti. Il commercio risente a sua volta delle difficoltà. Già in passato il nostro territorio ha dovuto attraversare e risollevarsi da momenti particolarmente difficili, basti pensare al settore tessile e calzaturiero. Oggi tutti i settori economici sono messi ulteriormente alla prova. Credo allora che sia indispensabile l’impegno di tutti: istituzioni, aziende, artigiani e privati. La politica deve tornare ad occuparsi delle problematiche del mondo che lavora trovando gli incentivi e i giusti sostegni a settori di vitale importanza, ma tutti dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare insieme, ognuno con la propria responsabilità e la propria competenza.Personalmente non mi sottrarrò all’impegno. Il collegio elettorale di Giampaolo Mantelli è composto dai seguenti comuni: San Gervasio Bresciano, Pontevico, Manerbio, Offlaga, Alfianello, Bassano Bresciano. Per esprimere la preferenza basterà apporre la croce sul simbolo Udc. “Adi 24 settembre 1708Io Gerolamo Chiciani Pubblico Perito ed Agrimensore della Città di Brescia”Mappa della seriola Luzzaga tra i territori di Offlaga e Manerbio. Fondo Architetti b°727. Acquerello ed inchiostro 57x204 cm. Pag. 14 Pianura Manerbio La Maggio 2009 Pascal: si rifà il parcheggio Il valore dell’affido familiare Cantieri all’Istituto B. Pascal di Manerbio per i lavori di rifacimento del parcheggio. Da circa un mese gli uomini della Vallan Infrastrutture s.p.a. di Goito, l’impresa che si è aggiudicata l’appalto indetto dalla Provincia di Brescia - settore Edilizia Scolastica – (per un importo di 263.500 euro), stanno operando per provvedere alla riqualificazione del parcheggio e dell’ingresso dell’Istituto. Il Rotary Club Bs Manerbio ha promosso un progetto Affido Familiare, con il patrocinio e contributo della Provincia di Brescia, in collaborazione con i Comuni di Manerbio, Pontevico e Verolanuova con la partecipazione delle classi quarte delle scuole elementari delle direzioni Didattiche dei tre comuni più importanti e popolosi della Bassa bresciana. Già prima di Natale a circa 2000 famiglia era stato pervenire un pieghevole in cui si spiegava che cos’è l’affidamento familiare, al fine di sensibilizzare i genitori degli alunni delle elementari ad avvicinarsi a tale problematica. Per un maggiore ed ulteriore coinvolgimento delle famiglie è stato bandito un concorso di disegno sul tema dell’affido per i bambini frequentanti la classe quarta elementare, al quale hanno partecipato ben 224 alunni su 281 frequentanti: una vera adesione e coinvolgimento di tutto il corpo docente della zona. Come atto finale, il convegno. Con la partecipazione delle autorità locali e provinciali il presidente Nedo Brunelli del Rotary club Manerbio ha aperto i lavori sottolineando quanto il Presidente Internazionale ha inteso trasmettere a favore della tutela del minore e della lotta alla mortalità infantile. E’ toccato al past governatore del distretto, Adriano Lecci, tracciare una breve storia del Rotary e quanto il Rotary ha fatto e sta facendo nel mondo con particolare attenzione ai bambini come la Polio Plus. Il Procuratore della Repubblica del Tribuna- E’ già completata la posa dei cordoli in granito e dei sottofondi e iniziata quella dei massetti in autobloccante. Nel corso degli ultimi anni la Provincia è dovuta intervenire più volte per ovviare ai problemi creati dal cattivo deflusso delle acque piovane. “Ora che si era reso necessario un nuovo intervento - spiega l’assessore Giampaolo Mantelli – abbiamo ritenuto opportuno redigere un progetto che da un lato potesse risolvere definitivamente il problema del drenaggio dell’acqua e dall’altro riqualificasse il parcheggio non più adeguato a far fronte al notevole aumento di traffico”. A lavori ultimati il parcheggio sarà completamente riorganizzato per quanto riguarda gli spazi di sosta, aumentando da 80 a 126 unità le piazzole per le auto. La nuova viabilità inoltre consentirà il deflusso con maggiore rapidità e sicurezza sia ai veicoli che ai pedoni. “In questo momento si sta procedendo al completo rifacimento dei sottofondi dell’area – spiega ancora Mantelli – così da sistemare definitivamente il deflusso delle acque meteoriche. In un secondo momento si provvederà al rifacimento e all’ampliamento della linea di illuminazione. Abbiamo pensato anche di posare 3 telecamere sui pali per migliorare il controllo sull’area anche nelle ore notturne”. Parte dell’area attualmente adibita a verde verrà utilizzata per l’ampliamento dello spazio adibito a parcheggio, nel contempo si procederà ad arretrare la cinta scolastica posta sulla strada principale per creare una piazzola di sosta degli autobus e di attesa per gli studenti completa di pensilina. Nulla verrà trascurato anche dal di vista estetico: all’interno del parcheggio verranno ricavate delle aiuole contenenti alberature mentre la pavimentazione dell’area di ingresso dell’Istituto invece verrà realizzata in pietra naturale per una maggiore valorizzazione dello stesso. “Si tratta di un investimento importante che rientra nel progetto più generale della Provincia di Brescia, e dall’assessorato alla Pubblica Istruzione, Formazione Professionale ed Edilizia Scolastica in particolare, nell’ottica di procedere alla riqualificazione e al miglioramento dei nostri istituti scolastici. Scuole di qualità sono anche scuole, belle, funzionali, accoglienti e confortevoli” conclude Mantelli. I lavori verranno ultimati presumibilmente a fine maggio. le per i minori di Brescia, Emilio Quaranta, e Luigi Pati, ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica, hanno avuto il compito di relazionare in merito al tema difficile dell’affido, tema che ha suscitato notevole interesse da parte del pubblico presente. Toccante e calorosa è stata la testimonianza della famiglia Togni, che si è presentata al tavolo dei relatori al completo con la figlia Silvia ed il figlio Lorenzo, che teneramente hanno entusiasmato l’assemblea quando sollecitati dalle domande del presidente Nedo Brunelli hanno spiegato cosa vuol dire “abbiamo un fratello in prestito”. Il momento più significativo ed applaudito è stato l’intervento del Governatore Carlo Vailati Riboni, che è entrato nel vivo del tema della famiglia. Le conclusioni dal presidente Nedo Brunelli, che complimentandosi con i relatori ed i presenti, ha voluto chiudere evidenziando che l’obiettivo del Rotary Manerbio era quello di sensibilizzare le famiglie bresciane a pensare al tema dell’affido consapevoli che ciò rappresenta un atto di coraggio ma anche di grande generosità. La giuria ha assegnato il primo premio del concorso a Silvia Girelli “Un piccolo accolto con amore” della scuola Rotari di Verolanuova. Altri tre primi premi per ogni comune: Michele Appiani “Mi hanno affidato alla giungla” della Sant’Angela Merici di Manerbio; Sara Verità “Un piccolo tetto per una grande famiglia” della Cicognini di Pontevico; Preet Anmol “Il papà e la mamma giocano con la bambina” della Rodari di Verolanuova. Maggio 2009 Pag. 15 Pag. 16 Pianura Manerbio La Maggio 2009 Tempi Pasquali La bellezza dell’ignorare è la sorpresa (esempio: l’uovo di Pasqua): in via XX Settembre, in lieve fuori tempo massimo una gallina l’ha deposto il giorno successivo la Pasquetta. Curiosità e interrogativi il 14 aprile si sono susseguiti, dopo le sette del mattino, per primi i cittadini che osservavano le operazioni in corso poi è apparso chiaro che la via veniva chiusa e una parte di essa diventava percorribile a doppio senso e cessava il senso unico: il motivo vago sussurrato era quello di lavori di abbellimento e miglioramento della viabilità. Nessuna sorpresa invece per quanto riguarda preavviso e/o consultazione dei cittadini residenti e non: solito metodo, non avviene. Ci risulta che oltre alle normative che lo impongono, esistono soprattutto e prima di quelle, le regole dell’educazione per le quali la cittadinanza lavoratrice per le necessità più svariate (magari già programmate) deve essere informata in anticipo, mentre al contrario accade che ci sono strade impedite da fulminee chiusure, giustificabili solo per emergenza. Quando mancano alcune caratteristiche è evidente che non c’è possibilità, come il coraggio per il don Abbondio di manzoniana memoria; speriamo che le cellule staminali in futuro siano evento provvidenziale e taumaturgico. È giusto comunque portare all’attenzione ancora una volta l’incrocio di via Cadorna con via XX Settembre: ora la segnaletica orizzontale di stop è posta prima delle strisce pedonali, per altro invisibili, con quasi totale annullamento dell’angolo di visibilità minimo e ridotto per un regolare e non pericoloso attraversamento. Un’ultima considerazione. Presa visione dell’ubicazione della “fioriera”, la riteniamo errata perché impedisce l’accesso a via Marsala come in passato quando la chiusura domenicale e altre volte occasionali estemporanee di 200 metri di via XX Settembre ha costituito per anni enigma da oracolo sibillino. Nessuna plausibile interpretazione è mai emersa, neanche mitologica. Se si valuta che la chiusura così come avviene impedisce la fruibilità dell’area di parcheggio di piazza Bianchi e di fatto produce la mancanza di utenza da parte di invalidi, disabili o impossibilitati in genere, di accesso ad un’area cruciale per i più svariati motivi civici e religiosi. Si assiste così ancora una volta ad un verosimile ennesimo spreco, ad un ripetuto inestinguibile disagio viabilistico e non solo, e al rinnovarsi di una metodologia che trova il cittadino escluso anche dal parere, abbindolato solo nei confronti di quartiere preelettorali. Si spera sempre nel menù promesso, ma poi è sempre pane e acqua. Appendice ai Tempi Pasquali Oggi 20/4/2009 ore 7 del mattino: nuova sorpresa. Via XX Settembre è allagata, come previsto e contro il parere dei vari capi servizi del lavoro “fioriera”. Causa probabile: ostruzione del tombino di scarico. I primi operai giunti provvedono con secchi a versare l’acqua in eccedenza lungo la discesa di via Volta: una motopompa risolve più rapidamente il problema. Con martello pneumatico si svelle il tombisegue da pag. 1 (editoriale) Delle due l’una: - o Manerbio Notizie non serve a nulla ed allora si sprecano i 21.000 euro; - oppure l’acquisto di tre pagine per quattro numeri per pubblicare notizie sul comune altro non è che una spesa sconsiderata, per non dire altro. Le elezioni si stanno avvicinando. Comunque sia, il nostro sindaco è uno scialacquatore di prima categoria. 3) Scadente. Il nostro sindaco è scadente. Scadente nella duplice accezione di colui che scade dalla carica e di colui no ostruito e nuovamente in modo parziale la ricopertura stradale da brevissimo tempo risistemata, e nuovamente resta scoperto il tratto ancora da eseguire e continua a piovere! Non so se ci sarà un seguito ancora più pittoresco ma, questa breve informazione potrebbe far riflettere chi ha allontanato in malo modo un cittadino dal cantiere e non l’ha ritenuto degno di ascolto. Il fatto si commenta da sé. che si è malamente disimpegnato nel suo incarico. La prima accezione del termine è indiscutibile. La seconda è facilmente dimostrabile. Prendiamo, ad esempio, la composizione della sua giunta. Si vocifera che la prossima giunta che si candiderà con il nostro scadente sindaco sarà decimata rispetto all’attuale: solo due assessori verranno riconfermati. Se su sette assessori in carica, solo due vengono riproposti ciò vuol dire che l’operato della giunta è stato fallimentare.La cosa interessante è che è certificata proprio dal sindaco scadente con la sua scelta. I giovani del Pascal a “scuola” nelle aziende Un nuovo laboratorio di informatica per gli studenti dell’istituto Pascal di Manerbio e uno stage per dieci ragazzi presso le aziende del territorio. E’ il frutto del lavoro di partnerschip fra l’Assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione e Formazione professionale retto da Giampaolo Mantelli e l’Associazione Industriale Bresciana Zona Bassa Bresciana Occidentale rappresentata da Pietro Sbaraini. Una collaborazione nata due anni fa con l’intento di favorire il dialogo fra scuola e mondo del lavoro che nei giorni scorsi ha raggiunto un nuovo tassello. Un lavoro di sinergia nato dall’esigenza di personale altamente qualificato da inserire delle filiere produttive (quadri, operai specializzati, figure con una formazione d’eccellenza pronte ad essere operative) da parte delle imprese, e dalla necessità da parte delle scuole, delle istituzioni e delle famiglie di dare occupazione ai giovani al termine del percorso formativo. Del resto negli obiettivi dell’assessore provinciale Mantelli fin da subito vi è stato quello di garantire un sistema educativo di alta qualità, in grado di valorizzare tutti i giovani con le loro ambizioni e predisposizioni e rispondere nel contempo in modo adeguato alla domanda di nuove figure professionali richieste dal mercato del lavoro. La consegna del laboratorio ha concluso un incontro con allievi e docenti al Pascal di Manerbio durante il quale la direttrice didattica Donatella Preti ha comunicato l’elenco dei ragazzi scelti per gli stage nelle aziende del territorio. Si tratta di: Alessandro Leronni (assegnato alle Caselle di Pontevico); Nicola Farina (Hst gruppo Zinoni); Emanuele Sudati e Mattia Zavaglio (Sirap di Verolanuova); Alberto Corsini, Michele Merlini e Sara Bertolini (alla manerbiesi Microcontrol, Com-Electric e Com Ingross); Arianna sonetti e Silvia Moretti (Metallurgica Bresciana di Dello). “Una bella occasione per far incontrare domanda e offerta di lavoro – spiega l’assessore Giampaolo Mantelli – un’opportunità importante per i nostri ragazzi che hanno l’ambizione e sognano un lavoro gratificante e consono alle loro aspettative”. Il laboratorio è un “regalo” dell’Aib Bassa bresciana occidentale e della filiale di banca Intesa diretta da Roberto Agosti“Una bella e riuscita iniziativa – ha concluso Pietro Sbaraini – che mi rende particolarmente orgoglioso. Quando lo scorso abbiamo iniziato il discorso con istituzioni, scuola e banche abbiamo aperto un nuovo libro, un libro che ha ancora tante pagine bianche da scrivere. Era giusto che il risultato raggiunto, il primo frutto del lavoro di sinergia compiuto fino ad oggi fosse dedicato al futuro e quindi ai nostri giovani”. Nelle aziende meno occupati Ancora incertezze sui livelli occupazionali a Manerbio dove la Riri-Meras (cerniere ed accessori per il fashion) con una nota ufficiale ha annunciato di aver incaricato una società per esaminare, in due mesi, un piano di ristrutturazione “che potrebbe portare alla concentrazione delle attività produttive” e quindi a ridurre da due (Manerbio e Tirano-Sondrio) ad uno solo i luoghi della produzione. Il sindacato si è fatto portavoce delle preoccupazioni diffuse in occasione delle assemblee di fabbrica preannunciando iniziative “per la salvaguardia del sito di Manerbio”, mentre fonda i suoi timori, fra gli altri, con “la singolare tempestività” con la quale l’azienda ha voluto far sapere dei suoi progetti ingaggiando una società specializzata nella valutazione e intermediazione di aziende. A Manerbio la Meras occupa 150 lavoratori seriamente preoccupati per il proprio futuro. Preoccupazione che è diffusa in paese poiché nell’attuale situazione di crisi sono più d’una le imprese nelle quali si lavora a ritmi ridotti. Un esempio è la ex Lastra, acquisita dalla belga Agfa, nella quale il ricorso alla cassa integrazione per i duecento addetti è diventato sistematico. Dall’ufficio stampa del Comune di Manerbio, prodigo di comunicati finalizzati unicamente alla scadenza elettorale del 6 e 7 giugno, nessun commento finora su i livelli occupazionali. Il nostro sindaco dimostra più interesse al proprio futuro politico che alle vicende del lavoro che coinvolgono l’intera comunità, costretta a subire decisioni che hanno ridotto in gran debito la comunità con il passivo di bilancio tra i più elevati in Lombardia ed ai primi posti negli elenchi delle tasse locali applicate come in nessun altro comune si registra. Così dicasi per le multe agli automobilisti per le quali nel bilancio di previsione 2009 la giunta ha inserito la somma di 800 mila euro per raggiungere il pareggio. Significa che agli agenti della polizia urbana è imposta la mano pesante.