Scarica - Società Tolkieniana Italiana
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Sommario Editoriale di Andrea Taverna p. 3 Intervista al Presidente Domenico - Ninni - Dimichino di Andrea Taverna p. 4 Hobbiton XVIII: 2-3-4 settembre 2011 di Maurizio Guccini p. 6 Gli amici della Hobbiton: Compagnia dè Viaggiatori in Arme p. 9 Valhalla Viking Victory a.s.d. p. 9 Via della Spada p. 9 Gens d’Ys p. 9 La Rosa di Nirb p. 10 p. 11 p. 17 p. 23 p. 30 I Costumi della Terra di Mezzo Rubrica a cura di Fantatelier - Giorgia De Luca e Veronica Stima Giochi di Ruolo: Passione o stile di vita? Quattro chiacchiere con alessio Forlone (Geko) a cura di Andrea-Ranius-Taverna Piccolo Vademecum di avvicinamento ai giochi di ruolo a cura di Alessio Forlone (Geko) Gianni Musy, una voce indimenticabile - a cura di Maurizio Guccini Incontro con gli autori: Presentazione libri durante la Hobbiton Lions & Saints di Paola Ramella p. 32 Guida per i Viaggiatori nella Terra di Mezzo p. 33 di Roberto Fontana Una voce dal passato di Andrea Taverna p. 34 Concorso Fumetto Fantasy a cura della Redazione p. 38 Il Cammino del Guerriero p. 45 p. 47 La Via della Spada nella Terra di Mezzo di Rosaria Cozzolino e Daniele Bellucci Notizie su Palombara Sabina di Angelo Ranaldi 1 Società Tolkieniana Italiana Via Regina Elena, 4, 33030 Basaldella (UD) - http://www.tolkien.it C.C.P. 12633335; per bonifici bancari: iban IT22O0525604000000009645640 Presidente, Domenico Dimichino [email protected] Per informazioni generali [email protected] Rapporti con l’estero (altre società tolkieniane e simili), Sabrina [email protected] Redazione di Minas Tirith, Stefano [email protected] Redazione di Terra di Mezzo, Andrea [email protected] Segreteria Premi Silmaril, Raffaella [email protected] Per informazioni sugli ordini [email protected] Per iscrizioni [email protected] Libreria e catalogo, Renzo [email protected] Segnalazioni riguardanti il sito e collaboratori per gli eventi, Renato [email protected] Grafica e illustrazioni, Maura [email protected] Per comunicazioni su Hobbiton, Sabrina [email protected] Siamo interessati a tutte le tesi e tesine riguardanti Tolkien, e siamo disposti a pubblicarne estratti sulle riviste. Inviate i vostri lavori all’indirizzo [email protected] 2 Editoriale di Andrea Taverna e la Redazione della Terra di Mezzo Inizia una nuova avventura A veva ragione Bilbo e redarguire Frodo, “at- La prima dedicata al sempre più coinvolgente tento ai sentieri che incontri, in ognuno di mondo del cosplay dove, avvalendoci dell’aiu- loro si cela un’avventura”! Ed è proprio cosi che to di Giorgia, dai prossimi numeri, proporremo mi sono ritrovato, a percorrere uno di questi sen- alcune semplici indicazioni su come realizzare e tieri che come per altri miei predecessori, mi han- preparare un costume in piena regola. no portato a collaborare alla storica rivista della Mentre la seconda sarà dedicata ai Giochi di Società Tolkieniana Italiana, “Terra di Mezzo”. Ruolo, e sarà interamente gestita dalla capaci Predecessori che saluto caldamente e che solo mani di Alessio “Geko” che, accompagnandoci perchè la vita quotidiana ha portato ad esplorare per mano, ci porterà a conoscere questo intricato altri sentieri costringendoli ad allontanarsi dalla mondo, aiutandoci a decifrarne le sfumature. conduzione di TdM, sono stati costretti a cedermi Non poteva mancare un piccolo ritocco grafi- il coordinamento della rivista. Ed ancora li ringra- co, ed infatti potrete notare la presenza di diversi zio a nome di tutti i soci per il lavoro svolto, ma nuovi illustratori che hanno deciso di unirsi alla consapevoli che essi saranno sempre pronti a cor- Redazione di Terra di Mezzo e speriamo col tem- rere in soccorso, in caso di necessità! po di poterne coinvolgerne altri E’ bello far parte della grande Famiglia della Società Tolkieniana Italiana!! Per concludere, spero che tutto ciò che abbiamo fatto e che stiamo studiando possa risultare di Cosi di punto in bianco, con la nuova squadra, vostro gradimento, perché, in tutta sincerità, l’im- abbiamo approntato il numero 28, un numero de- pegno si preannuncia arduo. Ma la voglia non ci dicato all’Hobbiton 2011, a cui abbiamo voluto manca ed il desiderio di far rinascere questa rivi- dare un’impronta leggermente diversa rispetto sta è immenso, e attendiamo da voi sollecitazioni ai precedenti, volevamo farla sentire ancora più per potervi sempre più sorprendere. vicina ai suoi lettori, ed è per questo che troverete molti articoli scritti da chi all’Hobbiton ha parte- Grazie cipato, da chi l’ha vissuta in prima persona. Inoltre abbiamo pensato di dar vita a due rubriche fisse. 3 Intervista al presidente Domenico - Ninni - Dimichino di Andrea Taverna Allora, Presidente, la Hobbiton riparte ... della nostra esistenza… l’approfondimento delle Certo, si riparte alla grande, non senza fatica, opere del Professore. Inoltre si perde anche la pos- ma siamo riusciti a mettere in piedi una grande sibilità di vivere la Festa. Non è possibile vedere a Hobbiton, la XVIII. Ed è stato faticoso ripartire, fine serata i nostri ragazzi, tutti volontari, crollare anche perché, come tutti sanno, veniamo da un dalla stanchezza sulle panche senza neanche riu- anno di fermo “sabbatico”, derivante dall’impos- scire a cenare! Quindi ben venga un ritorno alle sibilità di reperire fondi per la realizzazione della origini! L’aver trovato una amministrazione Co- manifestazione. Ed in tutta sincerità, credo che munale che non si è risparmiata, così come tutti i questa pausa abbia fatto bene a tutti noi. Aveva- ragazzi che ci sono sempre vicini e non si fermano mo bisogno di riposare, di trovare nuove energie, un solo attimo, non è più cosa facile, ma se c’è la nuovi stimoli e perché no, di rivedere l’imposta- passione, tutto si può realizzare. Certo, ci vuole zione dell’Hobbiton stessa. Sentiamo tanti dire anche molta fortuna! Se l’assessore alla Cultura di che alcune delle passate edizioni, come quelle di Palombara, Alessandro Palombi, non fosse stato Bassano, sono state bellissime, ma si scordano che tanto appassionato di Tolkien, sarebbe riuscito a noi siamo una associazione culturale, non orga- perorare la nostra richiesta presso il Comune di nizziamo “mercatini” o sagre di paese. Ed aver Palombara? E se l’assessore della Regione Lazio portato a Bassano più di 60 standisti, una quin- Francesco Lollobrigida, non avesse letto tutti libri dicina di associazioni “tolkieniane” , vari gruppi di Tolkien in gioventù, avremmo avuto vita sem- di combattimento, concerti, mostre, conferenze, plice per avere il Patrocinio della Regione Lazio? ristorazione ecc ecc., con un totale 15.000 visita- Ed infine, se il Ministro Giorgia Meloni, non ve- tori nei tre giorni di manifestazione, ha fatto sì desse in Sam una delle figure più significative de che perdessimo di vista l’aspetto culturale, scon- “Il Signore degli Anelli”, avremmo potuto contare trandoci con problematiche che non sono nostre. sul contributo del Ministero della Gioventù? For- Per noi lo standista è di contorno, anche se impor- se sì, ma probabilmente perché avrebbero visto tante, alla nostra manifestazione, e se dobbiamo in noi dei portatori di valori “economici”, men- pensare principalmente a contare la distanza da tre noi vogliamo portare in giro ben “altri” valori, un gazebo all’altro, o a fare attenzione che le mer- come Tolkien ci insegna! ci di due standisti confinanti non siano simili, o del perché uno sia entrato prima dell’altro, allora vuol dire che stiamo perdendo di vista il motivo 4 Cambia il contesto ma la sostanza è sempre la stessa! Infatti. La splendida cornice del castello di possono tirare somme, ma credo che potremmo Palombara Sabina si presta perfettamente a rie- arrivare attorno alle 5.000 presenze nei tre giorni, vocare il magico ambiente della Terra di Mezzo che come primo anno in una nuova location è si- e le grandi sale allestite ad hoc per gli stands si curamente rilevante. sono rilevate una ottima idea cosi come la piazza d’armi del castello, dove le nostre associazioni Il target della manifestazione? si esibiscono senza sosta. Certo, non neghiamo- Il target per l’Hobbiton non è mai stato iden- lo, ci sono state difficoltà organizzative e logisti- tificato. Tolkien è letto ed apprezzato da tutte le che, come sempre accade quando ci si sposta in fasce di età ed affrontato sotto diversi punti di una nuova struttura, in un nuovo territorio, con vista, e noi cerchiamo di fare una manifestazione un nuovo gruppo “territoriale” non abituato alla che possa accontentare tutti. Conferenze, concerti, portata di questo evento, ma nel complesso siamo stage di ballo, gruppi di combattimento con i loro molto soddisfatti. Sicuramente dovremo anche accampamenti, mostre, stand e perché no? Anche coinvolgere molto di più i cittadini palombaresi. una zona dove poter mangiare e bere qualcosa in compagnia dei propri amici. Nuovi amici e nuovi obiettivi Gli amici ed i soci della Società Tolkieniana Ita- L’anno prossimo? liana non sono mai mancati e senza di loro la no- L’anno prossimo è ancora una incognita. Il stra manifestazione non avrebbe lo stesso sapore. periodo storico che stiamo vivendo non è un mi- A Palombara abbiamo potuto finalmente associa- stero, è difficile, e promuovere iniziative culturali re i nomi di tanti nostri iscritti a dei volti, perché è diventato sempre più complesso, ma non per abitando lontano dalle zone in cui abbiamo sem- questo ci fermeremo. A seguito di conversazioni pre operato, come il Veneto ed il Friuli, non erano informali con esponenti delle amministrazioni co- mai riusciti a partecipare, così come molti dei vec- munale e regionale, che si sono dichiarate soddi- chi amici sono venuti a conoscere nuove realtà. sfatte dello svolgersi della manifestazione, penso Abbiamo comunque scoperto nuovi gruppi con i di poter dire che ci sono ottime possibilità di es- quali condividiamo affinità diverse ma obbiettivi sere nuovamente presenti a Palombara anche nel comuni. Il parlare di Tolkien, che lo si faccia con 2012. un libro ambientato nella Terra di Mezzo o con un costume per il contest di Cosplay non ha importanza. Ciò che importa è che tutti possano percepire lo spirito che Tolkien voleva trasmetterci con i suoi scritti. Di quali cifre di visitatori possiamo parlare? A manifestazione non ancora conclusa non si 5 HOBBITON XVIII di Maurizio Guccini Ovvero il risultato di una serie di concatenazio- evento estivo per il Comune di Mentana. Qual- ni, situazioni fortunate, congiunzioni astrali e la cosa di diverso dalla solita “sagra della ciammel- volontà della divinità più potente di tutte, il Fato. la a cancellu” o della “ciummaca”, qualcosa che Ma soprattutto tanto lavoro, determinazione e forza di volontà da parte di un gruppo di amici. Merito di tutti, di chi c’è ancora e di chi ha coinvolgesse tutte le generazioni e non solamente quelle un po’ più attempate a colpi di balera o Raoul Casadei… Era quindi importan- preso nel frattempo altre te scegliere la tematica strade. e soprattutto i contenuti Scherzosamente e non, artistici e culturali. questi sono gli ingredienti che hanno contribuito Pochi giorni prima si quest’anno non solo a era svolto in piazza un ci- far sì che la Festa a lungo neforum che aveva visto, attesa da tutti i tolkienia- tra le serate di maggior ni italiani si celebrasse, successo, ma anche che per la pri- Trilogia di Peter Jackson. ma volta si svolgesse nel Data la profonda passio- Centro Italia, a due passi ne del sottoscritto e di da Roma. altri per le opere di Tol- quelle della Vi racconterò in poche kien, fu un attimo l’acco- parole la strada percor- stamento fra le due cose. sa fino al fatidico 2 set- Eccoci così a luglio del tembre 2011, non perché 2007 con la prima edizio- penso vi interessino fatti ne della FESTA DELLA personali, semplicemen- CONTEA. te perché è curioso come Per noi, inesperti in situazioni che magari si fatto di eventi, intimoriti reputino non fondamentali sul momento, si tra- dall’importanza della tematica, fu una vera e pro- ducano dopo anni in qualcosa di importante e pria sfida. tangibile. Soprattutto per la scelta di mantenere tutto a Era l’ormai lontano inverno 2006 quando, un tema, evitando cabarettisti o gruppetti di liscio, gruppo di amici, si ritrovò a dover organizzare un facendo infuriare le associazioni nostrane (“e sen- 6 za n’orcheschtrina come schperate che ve ce ven- Hobbiton e ad altre manifestazioni Tolkieniane gheno le perzone?!?”) di quella che piano piano stava diventando una La Festa riuscì molto bene per essere la prima sempre più nutrita schiera di raminghi romani. edizione, ma la congiuntura astrale che ci porta Soprattutto si era ormai cementificato un rap- ai giorni nostri fu la partecipazione di una band, porto di amicizia con la STI. Si stava diventando suggeritami dalla mia fidanzata di allora… i Lin- un’unica famiglia. galad di un “certo” Joseph Party ( Urdo Holiday Si arriva a fine 2010. per gli Elfi, Giuseppe Festa per gli uomini mortali Per una serie di circostanze ci troviamo a dover che la triste morte attende, “quillu mezzu pelatu fare a meno della location storica della Festa della che zufola” per la Pro Loco di Mentana), artista Contea, il Parco dei Cinque Pini di Mentana. noto al palcoscenico tolkieniano italiano e non L’esperienza, la passione, la caparbietà di non solo, ma soprattutto persona stupenda, con la sciogliere quella che ormai era diventata una buo- quale è nata una profonda amicizia e si è avviata na rete e organizzazione, la volontà di non man- un’ottima collaborazione. care l’appuntamento per nessuna cosa al mondo, Difatti a festa terminata, vengo ricontattato dal grande Giuseppe che, raccontate le gesta della ci suggerivano di non arrenderci e magari proseguire l’esperienza in un altro modo. Festa della Contea fin nei reami più lontani, vuo- La STI, nonostante alcune difficoltà organizza- le invitarmi a partecipare alla Hobbiton 14 che si tive con le ultime location utilizzate per Hobbi- sarebbe tenuta a Bassano del Grappa ad inizio ton, ci fa sapere che per il 2011 c’è l’intenzione di settembre. ripartire dopo una pausa “sabbatica” di un anno. Inizia a serpeggiare (traduzione: “inizio a rin- L’invito sembrava fosse giunto tramite un pa- coglionire i miei amici”) negli ambienti romani, lantir dal profondo Harad delle Puglie. Domeni- autodenominatisi per l’occasione “Raminghi del co Dimichino, “Ninni” per i Sudroni, presidente Centro”, l’idea che qualcosa di impensabile fino della Società Tolkieniana, voleva saperne di più a poco tempo prima potesse accadere. sulla nostra festa. Così partii, destinazione Bassano e la festa annuale della Società Tolkieniana Italiana. Oltre Ninni, conobbi tantissime altre persone e soprattutto ebbi modo di rendermi conto di cosa fosse Hobbiton, che organizzazione occorresse e che clima fosse possibile vivere al suo interno. Accettiamo la sfida. Ci muoviamo. Una serie di incontri ci vedono protagonisti con la STI e gli enti locali, Regione Lazio e alcuni comuni, lasciandoci ben sperare. C’è ottimismo, ma anche la paura che tutto possa saltare. Infine il delirio: non solo il Comune di Palom- Inutile dire che gli anni successivi videro una bara Sabina, tramite l’amico Alessandro Palombi, proficua collaborazione tra le successive tre edi- ci concedeva l’uso del favoloso Castello Savelli, zioni della Festa della Contea (con uno stand fis- ma addirittura il Ministro Giorgia Meloni, appas- so della STI a presidiare) e la partecipazione ad sionata tolkieniana, era scesa in campo per ap- 7 poggiare in tutto e per tutto il nostro progetto. Inizia così una fase di grande entusiasmo. Tantissime telefonate, viaggi di centinaia di chilometri tra Roma, Palombara Sabina, Bari e viceversa, sopralluoghi, riunioni e tanto, tanto lavoro. La voce si sparge sul web, sui forum, negli ambienti a noi cari… e sui muri di Roma e provincia: più di 5000 manifesti vengono affissi. Arrivano le conferme: artisti, relatori, stand, istituzioni… Finalmente il programma! 2, 3 e 4 settembre… venerdì, sabato e domenica! Tantissimi gli spettacoli… i Gens d’Ys, ormai compagni di viaggio, con le loro danze… The Shire con i classici irlandesi… gli immancabili Lingalad… i Morning Star, cover band dei Blackmore’s Night accompagnati dal grande Albert Dannenman… per concludere un esperimento, purtroppo non riuscito causa pioggia scrosciante dell’ultimo minuto… la serata “Rock of the Rings”, con l’epic rock degli Heptagram in “Nightfall in MiddleEarth”… Durante la giornata, l’animazione medievale e fantasy della Rosa dei Nirb, La Compagnia dei Viaggiatori in Arme, i Valhalla Viking Victory (ed il loro accampamento Rohirrim!), i Mos Ferri, l’Accademia Romana d’Armi e il gruppo di combattimento storico “Tradizione Kurgan”. Gli Eldalie con le lezioni di elfico, il Fantatelier con la mostra dei vestiti della terra di Mezzo. Infine l’allestimento e il controllo della situazione. Gli “Uruk”, i “Raminghi del Centro”, la Rosa dei Nirb, le Guardie Ecozoofile Anpana, gli amici di Palombara, tutti a disposizione chi per montare le strutture, chi per organizzare gli spazi, chi per 8 gestire la foresteria, chi per sorvegliare l’area di giorno e di notte. Non si dorme, non ci si riposa… la stanchezza non riesce ad avere la meglio sulla tensione… Poi finalmente il 2 settembre arriva… e tutto ha inizio… La certezza che, a prescindere da qualche lacuna e un po’ di confusione dovuta alla fretta ed alla prima volta a Palombara, abbiamo fatto qualcosa di grande… perché quando la volontà si trasforma in qualcosa di tangibile, di reale, è comunque un successo… Gli amici della Hobbiton Questo spazio lo vogliamo dedicare a tutti gli stiche di serietà e competenza proprie di quel tipo Amici della Società Tolkieniana Italiana che han- di attività. Dalla fine del 2007 l’impegno rievoca- no partecipato a rendere unica questa edizione tivo diventa sempre più concreto vedendo la luce nel Luglio del 2008 e la definitiva consacrazione ad Compagnia dè Viaggiatori Agosto del 2009 nel campo storico di Montelago Celtic Night grazie all’ospitalità della compagnia in Arme Associazione nata da un marchigiana di “Fortebraccio Veregrense”. gruppo di amici spinti da una passione comune per Tolkien Via della Spada ed il gioco di ruolo. Ma que- Nasce da Rosaria COZZO- sto era solo l’inizio la passione di Tolkien crescita LINO e il suo maestro DI GRA- esponenzialmente fino a giungere alla costituzio- ZIA Umberto una associazione ne di un gruppo di combattimento medioevale e che non si limita all’insegna- la realizzazione di vestiti in tipico tema Fantasy. mento dell’utilizzo della spada Come ogni anno si è presentata all’Hobbiton por- ma ricerca i precetti per la via del guerriero sacro, tando la propria voglia di divertirsi e giocare, con rifacendosi esclusivamente a tecniche occidenta- corsi di pittura di miniature per bambini e il pri- li, si sentono legati a Tolkien per quanto riguarda mo torneo di Gioco di Ruolo. la Via della ricerca interiore, il viaggio spirituale che si ritrova in Tolkien il coraggio nell’affrontare Valhalla Viking Victory luce e ombra. a.s.d Valhalla Viking Victory Gens d’Ys nasce come progetto nel lon- Fin dal 1993 Gens d’Ys è si- tano 2005. L’idea di portare nonimo di danza irlandese in i vichinghi e la loro cultu- Italia. ra alle porte di Roma nasce dalla mente di Nico- Nato da un gruppo di ami- la Provenzano,meglio noto come lo Jarl Halfdan ci della Comunità Giovanile di Fjallarsson. Successivamente la sua passione coin- Busto Arsizio appassionati alle tradizioni “celti- volgerà anche i suoi fratelli Alessandro “Frothi” e che”, diventa presto la prima e unica Accademia Antonio ”Gunnbjorn” (rispettivamente Vicepresi- italiana dedicata ai balli tradizionali dell’isola di dente e Presidente). Il progetto inizialmente non smeraldo. prevedeva l’effettivo impegno nella rievocazione Dopo tanti anni, grazie all’apporto di nuo- storica, ma ne assume da subito tutte le caratteri- vi elementi, a lezioni tenute da Michael Dillon e 9 Sheila Bremer e soprattutto agli insegnamenti di L’idea che ha messo in moto il gruppo è stata la Sinead Venables, ex campionessa mondiale, Gens necessità di potersi riunire sotto un unico nome, d’Ys è oggi una realtà ramificata in tutto il ter- per dare inizio ad una serie di nuove attività non ritorio nazionale con otto sedi attive e decine di presenti nel nostro territorio, e per accogliere tutti collaborazioni con Istituti Pubblici, privati, Asso- coloro che volessero proporre nuove idee ricrea- ciazioni e tive. Tante le grandi città italiane ed estere dove ci Inizialmente l’Associazione operava organiz- siamo esibiti come ad esempio Milano, Roma, Ge- zando sessioni di G.d.R (Giochi di Ruolo) e di nova, Bologna, Verona, Aosta, Trieste mentre cen- G.d.R.L. (Giochi di Ruolo dal vivo) dando una tinaia sono le località minori che ci hanno visto vasta possibilità di esprimersi a tutti coloro che protagonisti di notti magiche. ne sentano la necessità. Di molte conserviamo un ricordo indelebile sia per l’accoglienza sia per il calore del pubblico. Una particolare menzione è riservata alle amiche Lus Mor, diventate ora star internazionali, ai Polverfolk con i quali abbiamo condiviso, agli albori, tanti palcoscenici, ai Birkin Tree e ai bravissimi Inis Fail con i quali collaboriamo costantemente da tanti anni. Il legame tra tradizione e innovazione è reso possibile dalla vera passione per la danza irlandese che, a sua volta, è nutrita dall’amicizia tra i membri del gruppo spettacoli, fondamentale per l’esistenza dello stesso. La Rosa di Nirb: L’Associazione ludi- co sportiva “La Rosa Dei Nirb”,fondata nel 2005 a Palombara Sabina, prende il nome dal titolo del romanzo scritto da un giovane ragazzo di Palombara Sabina, questa Associazione nasce dall’idea e dalla volontà di un gruppo di ragazzi di realizzare e creare una nuova realtà, per poter meglio utilizzare e sfruttare il proprio tempo libero. 10 Successivamente la grande passione di alcuni dei primi associati per la natura e per i monti che si trovano in zona, ha fatto si che l’escursionismo fosse inserito tra le attività associative. L’associazione opera nel territorio di Palombara Sabina e nei paesi limitrofi. I Costumi della Terra di Mezzo Rubrica a cura di Fantatelier - Giorgia De Luca e Veronica Stima IL COSPLAY cosplayer si trasforma, almeno per lo spazio di una Il termine cosplay è propriamente abbreviazio- giornata, nel suo alter ego! ne dell’espressione inglese costume player ossia, in La realizzazione di un cosplay implica quin- italiano, “giocatore/attore in costume”. In Giappo- di una cura e un’attenzione particolare non solo ne questa pratica si circoscrive inizialmente quasi all’abito in sé, ma anche a tutti gli altri elementi che esclusivamente al mondo dei manga e degli anime, rendono riconoscibile il personaggio interpretato, per poi ampliarsi, a seguito del suo approdo nel dal trucco e parrucco agli accessori, anche quelli mondo occidentale, fino a toccare anche cartoons, apparentemente più insignificanti. fumetti, giochi di ruolo, cardgames e videogames, Bisogna dire a questo punto che il fenomeno film, telefilm e sa- cosplay a tema tol- ghe fantasy… nel- kieniano risulta es- lo specifico anche sere nettamente più il nostro Lord of complesso di quello the Rings, soprat- ispirato al mondo tutto dopo l’usci- manga e anime. Se ta della trilogia di pensiamo ai perso- Peter Jackson. naggi dei fumetti Il binomio gio- giapponesi infatti in- ci rendiamo con- sito nella parola to che presentano inglese player è di sembianze e carat- fatto fondamenta- teristiche catore/attore tenden- le per capire e per vivere il fenomeno cosplay, che zialmente sempre uguali a se stesse e soprattutto nasce e si sviluppa proprio in Giappone a cavallo ben definite e riconoscibili. La stessa cosa vale per i tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 e che consiste personaggi di Star Wars o di Harry Potter. Per l’uni- nell’assumere in tutto e per tutto le sembianze del verso tolkieniano invece le cose sono ben diverse! proprio personaggio preferito. Essere un cospla- Vero è che il cosplayer può limitarsi alla riprodu- yer infatti non significa semplicemente indossare zione fedele dei costumi della trilogia cinemato- un costume e una parrucca, bensì immedesimarsi grafica, e si tratterebbe comunque di un impegno nel carattere del personaggio stesso e riprodurne notevole…. ma è altrettanto vero che il mondo ide- gesti e linguaggio. Ecco perché si parla di player: ato dal Professore è talmente vario e vasto e offre è un gioco di interpretazione e di recitazione e il talmente tanti spunti originali da non poter essere 11 racchiuso in ciò che è apparso sul grande schermo. e gruppo (anche oltre le 10 persone). In aggiunta Molti personaggi non sono stati rappresentati per- a questi vengono assegnati anche di norma il pre- ché appartenenti ad altri libri, diversi dal Signore mio per la migliore interpretazione/performance degli Anelli, altri sono stati interpretati e risulta- e il premio simpatia. A volte infatti capita che le no di fatto allontanati dalla descrizione che appa- performance reinterpretino in chiave parodica i re nelle pagine di Tolkien. I cosplayer olkieniani personaggi rappresentati. possono dunque decidere liberamente se ispirarsi Nell’assegnazione dei premi la giuria adotta dei ai personaggi cinematografici o a quelli cartacei, criteri, che sono più o meno gli stessi per tutti i con- interpretandoli fedelmente o mettendoci un pizzi- test e si riferiscono in primis alla somiglianza glo- co di originalità, senza per bale del cosplayer con il questo rischiare di “uscire personaggio da lui inter- fuori tema”! pretato. Vengono poi presi in considerazione la dif- I CONTEST ficoltà di realizzazione del I cosplayer vivono e costume e il suo livello di operano quasi esclusiva- fattura, l’elaborazione del mente nell’ambito delle trucco e dell’acconciatura grandi manifestazioni de- e la cura nello scegliere e dicate a fumetti e videoga- nel costruire gli accessori. mes, un esempio che tutti Viene poi la parte relati- conosciamo in Italia: Luc- va alla performance, che ca Comics & Games, una rende il contest molto più convention che dal 1993 godibile dal pubblico e anima la città di Lucca tra molto più divertente per la fine di Ottobre e l’inizio i cosplayer. La giuria nor- di Novembre. malmente premia la capa- All’interno di queste cità di interpretazione dei manifestazioni il momento tratti che caratterizzano il che li vede davvero prota- personaggio e che lo ren- gonisti è il cosplay contest, dono riconoscibile e so- ossia una vera e propria gara, divisa per categorie, migliante, nonché l’originalità della performance nella quale una giuria, composta da esperti del set- stessa. tore, giornalisti, attori, costumisti, disegnatori…, seleziona un numero variabile di vincitori. Anche qui bisogna però distinguere il cosplay tradizionale dal cosplay tolkieniano, sempre sulla Le categorie principali dei cosplay contest sono: base di quanto espresso sopra. Questi criteri pos- personaggio singolo maschile, singolo femminile sono valere infatti per il cosplayer che sceglie di 12 interpretare un personaggio riproducendolo tale e la cura nell’interpretazione del personaggio. Nel- quale compare nella trilogia filmica. Ma abbiamo lo specifico sono stati premiati la migliore coppia visto come ciò non basta a racchiudere l’esperienza (Arwen e Aragorn), il migliore singolo maschile del mondo di Tolkien… e a questi criteri devono (Gandalf), il migliore singolo femminile (un’elfa) e essere aggiunti anche l’originalità nell’ideazione e il premio simpatia è andato a due piccoli tolkienia- nella realizzazione del costume di un personaggio ni che hanno impersonato Galadriel e Bilbo. che potrebbe non essere stato descritto o essere sta- Essendo la prima edizione del contest alcuni to descritto solo parzialmente nelle sue caratteristi- aspetti sono risultati ancora da affinare, perciò ci che fisiche. aspettiamo di migliorare il prossimo anno e di vedere tutti voi molto più partecipi e impegnati a ide- HOBBITON COSPLAY are a realizzare i vostri costumi in vista della gara! La XVIII edizione della Hobbiton ha visto la prima gara di cosplay a tema tolkieniano! Chi è un LA RUBRICA assiduo frequentatore delle Hobbiton sa perfetta- Pur essendo vero che il bello del cosplay è calarsi mente come ci si senta a proprio agio nei panni di nei panni del proprio personaggio e che ci si sente Hobbit, Elfi di varie stirpi, Gondoriani e Raminghi dei veri cosplayer tolkieniani solo quando si bran- durante le tre giornate della manifestazione… ed è disce una spada o si indossano un paio di orecchie questo il vero spirito del cosplay e a maggior ragio- a punta o dei piedi pelosi, il momento più diver- ne del cosplay tolkieniano! tente e di maggiore condivisione dell’esperienza Quest’anno però la STI ha voluto dare anche cosplay è in realtà quello della sua ideazione, della una veste “ufficiale” a questa pratica ormai radica- scelta dei materiali adatti e della realizzazione vera ta indicendo il I PREMIO HOBBITON COSPLAY, e propria. di cui alcune foto compaiono in queste pagine. Naturalmente ci sono costumisti e sarti di pro- Dopo una sfilata di apertura, gli iscritti alla gara si sono succeduti sul palco, interpretando il proprio personaggio con gesti significativi o letture e la giuria, composta da tre esperti del settore (Veronica Stima di Fantatelier, Daniela Mastroddi de La Sartoria degli Elfi e Francesco Amadio di Eldalie), ha proceduto all’assegnazione dei premi sulla base della valutazione della fattura del costume, della particolarità degli accessori e del- 13 fessione che realizzano cosplay perfetti, di cui un esempio lo si è potuto ammirare proprio nella Hobbiton appena trascorsa, all’interno della quale Fantatelier ha curato una mostra di costumi che riproducono fedelmente quelli indossati dagli attori della trilogia di Peter Jackson, ed è ben ammesso rivolgersi a loro per la fattura degli abiti, soprattutto di quelli più complessi, ma anche per chi fosse del tutto estraneo a questo mestiere e avesse però buone capacità creative e manuali è indubbiamente stimolante realizzare con le proprie mani anche solo un accessorio, un’acconciatura, un trucco particolare, una parte del costume. Questa rubrica, che sarà una costante del nuovo Terra di Mezzo, proporrà ad ogni uscita uno o più costumi, ovviamente ispirati al mondo di Tolkien, e fornirà alcune semplici indicazioni per realizzarlo del tutto o in parte, per decorarlo o per arricchirlo con accessori, trucco e parrucco, così da essere pronti per le prossime edizioni di Hobbiton, ovunque esse si svolgano! 14 15 16 I GIOCHI DI RUOLO: Passione o stile di vita? Quattro chiacchiere con Alessio Forlone (Geko) a cura di Andrea-Ranius-Taverna PREMESSA conoscono mi chiamano Geko. Durante il corso di questa intervista verranno utilizzati termini come giochi di ruolo (GdR), “Dungeon & Dragons”, PG (personaggi), “moduli”, GiRSA (Gioco di Ruolo de Il Signore degli Anelli), ecc... Non diamo per scontato che i lettori Bene, Geko, partiamo dall’inizio: come è nata la tua passione per Tolkien? E’ nata grazie ai giochi di ruolo (d’ora in poi “GdR” ndR). ne conoscano il significato, ma a tal proposito su questo numero di Terra di Mezzo c’è un’apposita Ovvero? rubrica che dovrebbe chiarire le idee a tutti coloro Beh, agli inizi degli anni ’90 iniziai ad interes- i quali sono digiuni della materia. sarmi ai GdR ed in particolare allo storico “Dun- La persona intervistata si chiama Alessio Forlo- geon & Dragons” (D&D) del quale io ed un mio ne (aka Geko), classe ’76, “romano de Roma”. E’ un carissimo amico acquistammo la confezione. Ero grande appassionato del Prof., delle sue opere e affascinato da quel mondo popolato da guerrieri, dei giochi di ruolo ad esse ispirati. Nel 2000 ha fon- maghi, draghi, schede, dadi colorati e quant’altro. dato il “GiRSA crew” attraverso il quale, nel corso Organizzammo qualche partita, ma nella nostra di tutti questi anni, si è adoperato per promuovere compagnia non c’era quasi nessuno interessa- la diffusione dei GdR di ispirazione tolkieniana. to a quel tipo di divertimento e quindi, nostro I due scopi fondamentali del “GiRSA crew” sono malgrado, fummo costretti ad abbandonarlo. Mi quello di fornire un mezzo sano (i GdR, appunto) consolavo giocando a quelli che all’epoca furono di aggregazione, socializzazione e divertimento i primissimi GdR per computer … uno su tutti il e quello di diffondere la conoscenza delle opere mitico “Eye of the Beholder”! Mi rendo conto che, del Prof. (e dei messaggi e valori in esse contenuti) essendo passati 20 anni, sto parlando di preisto- attraverso il gioco (metodo assai utile ed efficace ria e molti tra i più giovani non sanno neanche di quando si ha a che fare con i più giovani). cosa sto blaterando! Innanzitutto come preferisci che ti chiami, Alessio o Geko? Infatti! Ma tutto questo come ti ha permesso di conoscere le opere del Prof.? In genere preferisco il mio nome, Alessio, ma Verso la seconda metà degli anni ’90, per moti- in contesti come questo le (poche) persone che mi vi di lavoro, conobbi una persona che divenne ben 17 presto un amico. In un modo o nell’altro venni a verità è che ho letto questi libri più e più volte ... sapere che una volta a settimana si riuniva con al- ormai ho perso il conto. tre persone per giocare ai GdR. Io non avevo mai perso la speranza di riuscire a giocare e quindi con E’ quindi corretto dire che grazie ai GdR, da molto entusiasmo chiesi se potessi unirmi al loro perfetto ignorante della materia quale eri, sei di- gruppo … e mi fu risposto di si. Quando mi pre- ventato un appassionato di Tolkien? sentai da loro, la prima sera, scoprii che non gioca- Si, è corretto. Sono diventato un grande ap- vano a “D&D”, bensì a “GiRSA”. Non ne sapevo passionato. Il modo di scrivere del Prof., le sue nulla di quel sistema di gioco, ma mi venne propo- storie, i suoi personaggi, il suo modo di intende- sto di provare. Fu allora che scoprii che quel GdR re la fantasia e, soprattutto, l’abilità meraviglio- trae la sua ambientazione dalle opere di Tolkien. sa che aveva nel dar vita al fantastico mi hanno letteralmente conquistato. Senza parlare dei temi Fu quella sera, quindi, che hai scoperto il Prof. e le sue opere? affrontati nelle sue opere e dei valori che emergono dalla caratterizzazione dei protagonisti. Provo Diciamo di si, anche se ero già a conoscenza di tanto affetto, un’enorme senso di riconoscenza e un libro intitolato “Il Signore degli Anelli”, scritto una grande stima per l’uomo, lo scrittore e il Ma- appunto da un tale di nome Tolkien. A dirla tutta me estro che è stato. Sarebbe stato bello avere l’onore ne ero sempre tenuto alla larga, diffidente, sco- di stringergli la mano. raggiato soprattutto dalle oltre 1300 pagine! Non sapevo neanche di cosa trattasse. Dove ti ha portato questa passione per Tokien e per i GdR. E poi? E poi, grazie appunto al “GiRSA”, ho scoperto A creare qualche paginetta web, nell’ormai lontano 2000. che il mondo creato dal Prof. mi piaceva eccome. Ero letteralmente affascinato dalle atmosfere che Cosa c’era in queste “paginette” web? si respiravano durante le partite che giocavamo e Fondamentalmente erano dedicate al mio quindi decisi di iniziare la lettura del Tomo. gruppo di gioco e riguardavano le avventure che vivevamo con i nostri personaggi (PG) durante le Ti piacque? partite a GiRSA. Ma furono l’inizio di tutto! Tantissimo! Lo leggevo in ogni ritaglio di tempo, nelle pause dal lavoro, sull’autobus, la sera L’inizio di cosa, di preciso? prima di addormentarmi, ovunque. L’ho lette- In maniera del tutto inaspettata, dopo i primis- ralmente divorato. E poi sono passato a “Il Sil- simi mesi dalla pubblicazione on-line di quelle marillion”, quindi a “Lo Hobbit”, “I Racconti In- pagine html, mi arrivarono alcune email di ragaz- compiuti”, “La realtà in trasparenza”, ecc… fino zi appassionati come me di “GiRSA”. ad arrivare al recentissimo “I Figli di Hùrin”. La 18 Perché dici “inaspettata”, cosa c’è (o c’era) di tanto strano? C’è di strano che il “GiRSA” all’epoca era già un sistema di gioco “morto e sepolto”. La casa Web, nascevano intorno ai GdR (ricordo “GdR. net”, “Toor.it” e “Il Nucleo”), ed infine (intorno al 2003) abbiamo acquistato un dominio tutto nostro: www.girsacrew.it. editrice era fallita e il distributore italiano non se la passava meglio; da anni non uscivano aggiornamenti ne moduli. Oltre a questo bisogna Il termine “crew” mi ricorda il mondo “Hip Hop” … sbaglio? considerare che quel sistema di gioco non ha mai No, non sbagli. E’ proprio dal mondo Hip Hop avuto un grande seguito: il suo “bacino di uten- che “provengo”. Tutto ciò che gravita (o forse do- za” rispetto a quello di altri GdR (come “D&D”, vrei dire gravitava) intorno alla Cultura Hip Hop per esempio) era irrisorio. Trovare un giocatore di (che oggi viene erroneamente scambiata solo e “GiRSA” era come trovare un oasi nel deserto … semplicemente per musica rap) è stato fondamen- cosa rara. Per questo quando mi giunsero quelle tale per la mia crescita: appartenevo a quel mondo email rimasi piacevolmente stupito. ed è con quello stile e con quegli ideali che sono cresciuto. Ma sto andando fuori tema e di nuovo Come si evolsero le cose? sto parlando di cose avvenute quasi 20 anni fa. Iniziai a stabilire contatti con quelle persone. Ad ogni modo non è un caso se, fin dall’inizio, Era difficile incontrarci dal momento abitavamo ho utilizzato il termine “crew” per identificare il (e tuttora abitiamo) in diverse parti della Peni- nostro gruppo, la nostra comunità. sola. Però grazie a loro ebbi modo di ampliare ulteriormente le mie conoscenze, il giro pian pia- Come continua la storia? no si allargò e a quel punto decisi di utilizzare Beh, grazie al forum di discussione presen- il sito web come punto di ritrovo e riferimento. te sul sito siamo riusciti a far nascere tantissime Aggiunsi parecchio materiale da scaricare, forni- nuove amicizie (e non solo!) tra persone sparse tomi anche dai vari visitatori, e soprattutto misi in tutta Italia. Amicizie che si sono talmente con- on-line un piccolo forum di discussione. Quella fu solidate da durare ancora oggi. Inoltre, da parte la svolta. Grazie al forum le persone, accomunate mia, continuavo (e continuo) a tenere i contanti dalla passione per Tolkien, i GdR ed il “GiRSA” con centinaia di persone che mi scrivevano email in particolare, ebbero modo di conoscersi meglio, in cerca di indicazioni, aiuti e consigli sul GiRSA; scambiare opinioni, fare amicizia, ecc… sono molti quelli che hanno iniziato a giocare a Il gruppo si allargava ogni giorno di più, il sito questo GdR dopo averci conosciuto e dopo aver si evolveva, ricevevo decine di email e stava effet- ricevuto le nostre indicazioni e i nostri consigli. Il tivamente nascendo una vera e propria comunità. passo successivo era quello di incontrarci di per- Abbiamo cambiato un paio di volte il provider sona e quindi organizzammo incontri, della du- che ospitava le nostre pagine, aderendo di volta rata di un weekend o di un ponte, in Abruzzo, a in volta ai vari progetti che in quel periodo, sul Roma e in Sardegna, per esempio; incontri (da noi 19 ribattezzati “Jam”, altro termine preso in prestito tati un punto di ritrovo e di riferimento per tutti gli dall’Hip Hop, anche se originario del Jazz) basa- appassionati dei GdR di ispirazione tolkieniana. ti sulla voglia di stare insieme, giocare a GiRSA, Un altro passo importantissimo avvenne nel divertirci, mangiare (tanto), bere (troppo), con- 2006 quando io e il mio Socio Gianfranco Monfardi- dividere le nostre passioni, conoscersi meglio e ni decidemmo di organizzare un Torneo di GiRSA. stare bene. Funzionò alla perfezione: già al primo Quale fu il risultato? incontro, nonostante non ci fossimo mai visti di La prima edizione si svolse nel 2006 a Tortore- persona, tra di noi scattò un meccanismo naturale to Lido (Teramo) e fu un discreto successo, con- che ci portò ad avere una confidenza tale da farci siderati gli scarsi mezzi a nostra disposizione, il sembrare amici di vecchia data. Molte di quelle fatto che tutto fosse assolutamente gratuito e so- persona sono tuttora dei carissimi amici. prattutto che il GiRSA ha un bacino di utenza po- Una svolta importante avvenne in occasione verissimo (per usare un eufemismo). del Convegno su Tolkien organizzato nei primi Questo ci fece ben sperare per l’edizione suc- mesi del 2003 dal Comune di Brescia e dalla ri- cessiva, quella del 2007 (sempre nella stessa loca- vista Endore al quale fui chiamato a partecipare tion), che invece, purtroppo, per una serie di im- come relatore alla tavola rotonda sui film di Peter previsti, registrò un numero di iscritti più basso Jackson. Lì ebbi modo di far conoscere il “GiR- della precedente. SA crew” ad un pubblico più vasto e, a mia volta, Nel 2008 io e il Socio Gianfranco Monfardini feci molte importanti ed interessanti conoscenze. decidemmo di spostare l’evento a Soncino (Cre- Inoltre ebbi l’opportunità di incontrare di perso- mona), all’interno di un pub che durante l’anno na alcuni dei “Soci” (è un termine che usiamo per già ospitava (ed ospita) altri eventi ludici legati al identificare tutti coloro che gravitano intorno al fantasy. Fu un enorme successo, registrammo un “GiRSA crew”) originari di quelle zone che fre- boom di iscritti e nacque così il “Kings of crew”, quentavano il nostro sito e che, per via della di- ovvero “IL Torneo Nazionale di GiRSA”. stanza, non avevo mai avuto l’opportunità di conoscere di persona. A quel Convegno ne seguì un altro, nel 2004, e fui di nuovo invitato a partecipare come relatore. A maggio di quest’anno (2011), ovvero alla sesta edizione consecutiva, abbiamo raggiunto la cifra record di 70 partecipanti … che per un torneo di GdR è una cifra altissima. In quell’occasione ebbi ancora di più l’opportunità di conoscere nuova gente e, soprattutto, di incontrarmi con molti altri “Soci” del nostro sito. Come funziona questo torneo? Dacci qualche dettaglio in più. Da li in poi fu un continuo espandersi: inizia- Innanzitutto l’iscrizione è, ed è sempre stata, rono alcune collaborazioni con delle riviste, con gratuita: dalle nostre parti NESSUNO paga per altri siti, con altre persone; abbiamo pubblicato divertirsi. Inoltre, chiunque può partecipare an- diverso materiale e promosso alcune iniziative. che chi non sa cosa diavolo sia un GdR. Insomma In effetti, nel giro di qualche anno, siamo diven- 20 le iscrizioni sono gratuite e libere, ed infatti nel corso di questi sei anni hanno partecipato ragazzi Innanzitutto bisogna scrivere l’avventura che e ragazze di ogni età (dai giovani di 14 anni ai i partecipanti andranno poi a giocare … e non è … giovani di 50), single, fidanzati, sposati, pro- semplicissimo; bisogna tener conto, infatti, che la venienti da ogni angolo della Penisola, esperti o partita dura al massimo cinque ore e quindi non si neofiti e tutti si sono sempre divertiti. può scrivere una storia eccessivamente complica- Il torneo si è sempre svolto di sabato, nei primi ta (che porterebbe via tanto tempo e non verrebbe giorni del mese di maggio. Subito dopo il pranzo, perciò conclusa entro i limiti). Al tempo stesso, organizzato dal pub che ospita l’evento e al quale però, non si può, ne si deve, rischiare di scrivere ogni iscritto può partecipare pagando un prezzo qualcosa di banale, al contrario desideriamo che minimo, inizia il torneo vero e proprio, con i par- le nostre avventure abbiano spessore e per questo tecipanti divisi in squadre da 4, 5 o 6 giocatori. La vogliamo che siano assolutamente in tema tolkie- durata della partita è di circa cinque ore, al termine niano e che ci siano forti richiami e riferimenti ad delle quali i master di ogni gruppo si riuniscono episodi (anche secondari) descritti dal Prof. nelle insieme per effettuare le valutazioni, tenendo con- sue opere (anche nelle varie Appendici). to di una serie di regole precedentemente stilate Poi bisogna trovare un numero adeguato (ovve- dagli organizzatori. Viene così decisa quale sarà la ro relazionato alla quantità di iscritti) di Master, ed squadra vincitrice e quale sarà il miglior giocatore anche questo non è semplice. Trovare persone che di tutto il Torneo (che non fa necessariamente parte abbiano la disponibilità e, soprattutto, la capacità della squadra vincitrice, anzi …) e vengono effet- di rivestire quel ruolo in un Torneo non è semplice tuate le premiazioni (medaglie e coppa). L’even- … ma per fortuna alla nostra iniziativa aderiscono to si conclude più o meno verso ora di cena, ma sempre persone disponibili e preparate. il momento dei saluti è ancora rimandato: sono in Poi bisogna occuparsi, nel corso delle settima- molti, infatti, quelli che si fermano a mangiare al ne antecedenti l’evento, della registrazione degli Pub senza contare che tutti coloro i quali giungono iscritti, soprattutto quelli dell’ultimo istante, e te- dalle regioni più lontane (Lazio, Abruzzo, ecc…) ner conto delle loro indicazioni in fase di forma- si trattengono fino alla mattina successiva, quando zione delle squadre (io voglio giocare con Tizio, io finalmente si rimettono in viaggio per tornare ai ri- con Caio, ecc…). Neanche questo è semplice. Infat- spettivi luoghi di origine (non senza aver prima ef- ti non è facile accontentare tutti, ma per fortuna ci fettuato una pausa pranzo in qualche caratteristico riusciamo sempre. A rendere più difficile questa ristorante incontrato lungo la Via). fase ci sono le defezioni (terribili!) dell’ultimo minuto che ci costringono spesso a rivedere, a pochi Cosa c’è dietro al “Kings of crew”, ovvero cosa comporta organizzare un evento del genere? istanti dall’inizio della manifestazione, la composizione di intere squadre. C’è un bel po’ di lavoro, ma io e gli altri or- Poi c’è la parte logistica ovvero quella che ri- ganizzatori (uno su tutti il già citato Gianfranco guarda l’organizzazione del pranzo per tutti co- Monfardini) lo facciamo più che volentieri. loro che vengono da lontano (con il fondamentale 21 supporto del Pub di Soncino che da anni ci ospi- Torniamo alla vostra comunità: come riassu- ta), l’acquisto del materiale per la premiazione, la meresti, in poche frasi, gli scopi e gli obiettivi diffusione audio all’interno della sala, la disposi- del “GiRSA crew”? zione dei tavoli (non troppo vicini l’uno all’altro, ma lo spazio non è illimitato, allora come si fa?), ecc… Il “GiRSA crew”, dal 2000 ad oggi, si è occupato di impiegare i GdR per due scopi: un mezzo Altra cosa importantissima che porta via parec- sano ed intelligente di aggregazione, socializza- chio tempo è la promozione dell’evento, che avvie- zione e crescita ed un mezzo affascinante, facile ne soprattutto tramite web (su portali, siti, blog e ed appetibile per diffondere, anche e soprattutto soprattutto forum di discussione), ma anche trami- tra i più giovani, le opere ed il pensiero del Prof. te email e, in alcuni casi, tramite radio e TV locali. Ci sono poi un’altra lunghissima serie di aspetti con i quali non ho assolutamente intenzioni di annoiarvi. Cosa si può trovare nel vostro sito web? Tantissimo materiale riguardante il GiRSA e i GdR d’ispirazione tolkieniana in genere: moduli, articoli, avventure, saggi, schede, tabelle, regole, Ed il tutto gratis, senza sponsor ne sovvenzioni di sorta? mappe, ecc… Senza dimenticare il nostro storico Forum di Esatto. Niente sponsor. Nessuna sovvenzione discussione, dove si possono trovare amici di ne convenzione. Iscrizione gratuita. Non abbiamo ogni età, provenienti da ogni parte d’Italia, pronti nessun ritorno … solo spese. ad elargire consigli ai nuovi arrivati così come a confrontarsi con in più esperti e veterani. La domanda nasce spontanea (come diceva qualcuno): chi ve lo fa fare? La voglia di regalare una giornata di divertimento puro e semplice a tante persone. La voglia di riunire decine e decine di giocatori provenienti da tutta Italia allo scopo di farli giocare. La voglia di promuovere un mezzo sano di aggregazione, socializzazione e crescita. Questi concetti sono stati approfonditi nell’apposito articolo che hai scritto per questo numero di TdM e quindi i lettori interessati potranno andare a documentarsi in merito. Come concludiamo? Concludiamo consigliando la lettura dell’articolo che hai citato e poi con i doverosi ringra- La voglia di far conoscere le nostre passioni, di ziamenti: uno a te per la pazienza che hai dimo- diffondere il GiRSA e di conseguenza la conoscen- strato nel corso di questa intervista, un altro alla za del Prof. e delle sue opere attraverso il gioco. redazione di TdM per avermi dato l’opportunità La voglia di riunirsi, di ritrovarsi, di rivedersi, di ridere e scherzare insieme, giocare, divertirci. e l’onore di scrivere su queste storiche pagine e l’ultimo a tutti quelli che amano i GdR e le opere del Prof. E ci riuscite? Fino ad oggi si. 22 Piccolo Vademecum di avvicinamento ai giochi di ruolo A cura di Alessio Forlone (Geko) INTRO temi fondamentali di questo spazio, così come E’ più che lecito domandarsi per quale moti- fondamentale (se non essenziale) sarà illustrare vo una rubrica dedicata ai giochi di ruolo trovi come i GdR siano stati un mezzo estremamente spazio su quella che è una pubblicazione ufficiale efficace per la diffusione delle opere e del pensie- della Società Tolkieniana Italiana. Sarebbe quindi ro del Prof. opportuno, da parte mia, rispondere in maniera Ritengo che questi ultimi due aspetti siano mol- esauriente a tutti coloro che si sono posti questo to importanti e l’esperienza diretta sul “campo” legittimo quesito … e in effetti mi sembra di scor- da parte di realtà come quella che rappresento (il gere degli enormi punti interrogativi sopra le te- “GiRSA crew”, la cui storia è illustrata in questo ste di molti di voi! stesso numero sottoforma di intervista) è una te- Con questo articolo intendo pertanto spiegare le motivazioni che hanno portato la redazione stimonianza che potrebbe risultare interessante a coloro i quali stanno leggendo queste righe. di “Terra di Mezzo” a concedermi il privilegio e Ho già scritto qualche centinaio di parole e l’onore di scrivere su queste pagine, permetten- mi rendo conto solo ora di non essermi neanche domi così di approfondire due argomenti che mi presentato: mi chiamo Alessio Forlone (anche se stanno particolarmente a cuore: i GdR e le opere qualcuno mi conosce come “Geko”), classe ’76, del Professor John Ronald Reuel Tolkien. Roma. In questi anni mi è capitato di scrivere su Per meglio comprendere gli argomenti che sa- altre riviste e di collaborare a diversi eventi e pro- ranno qui trattati può esser utile una breve anti- getti, ma è la prima volta che infesto con la mia cipazione dei vari capitoli in cui sarà strutturata presenza le storiche pagine di “TdM”. questa rubrica. Si partirà spiegando cos’è un GdR; a tal fine COS’È UN GdR? sarà utilizzato un linguaggio comprensibile an- In un partita ad un GdR un gruppo di amici che ai “non addetti ai lavori” e, soprattutto, si farà si riunisce (generalmente intorno ad un tavolo) largo uso di esempi chiarificatori. spinto dalla voglia di divertirsi e di vivere un’av- Verrà in seguito illustrato in quale modo il ventura fantastica in prima persona. Il numero dei meraviglioso mondo nato dalla fantasia del Prof. partecipanti è variabile e sono pochi i casi in cui è sia entrato in contatto con una realtà ludica come prevista una quota minima e/o una massima (sta- quella qui trattata. tisticamente parlando si va dai 4 agli 8 giocatori). Il potere aggregativo dei GdR sarà uno dei Uno dei partecipanti assumerà il ruolo di 23 “Master” ed avrà il compito di creare una storia, Sono i PG (e quindi i giocatori) ad essere pro- più o meno complessa, proprio come se fosse uno tagonisti degli eventi; saranno le loro decisioni a scrittore o, ancora meglio, lo sceneggiatore di un portarli verso una strada piuttosto che un’altra. film. Questo processo, ovviamente, deve avvenire I giocatori sono degli attori, in quanto recitano nei giorni (settimane o mesi) precedenti alla pri- un ruolo, ma sono anche dei “lettori”, nel senso che ma partita (non si può battere il primo ciack senza la storia scritta dal Master si rivelerà ai loro occhi che la sceneggiatura sia stata scritta … giusto?). In solo mano a mano che loro stessi la vivranno. E’ seguito, quando tutto (o quasi) sarà pronto (ovve- come se il giocatore recitasse il ruolo di un perso- ro scritto), il Master si infilerà anche i panni del naggio di un film, senza però conoscerne la trama narratore assumendosi quindi il compito di rac- se non una breve parte iniziale e introduttiva. contare la Storia agli altri giocatori. Come è possibile? Semplice: il Master recita “E che gioco è?” vi starete chiedendo! “Un tizio ai giocatori l’introduzione dell’avventura (am- scrive una storia e, una volta conclusa l’opera, si mette bientazione, luogo, periodo storico, incipit, ecc…) a raccontarla ad altri tizi che a loro volta se ne stanno “conducendoli” fino alla “scena iniziale” e a quel li ad ascoltare in silenzio?”. punto lascia loro completa libertà di movimento. In realtà il gioco vero e proprio inizia da questo In effetti un Master, nel momento in cui scrive la punto in poi: come ogni buona storia che si rispet- storia, deve lasciar spazio all’imprevisto, alla pos- ti, infatti, anche in quella scritta dal Master esisto- sibilità che i giocatori seguano “binari” diversi da no necessariamente dei protagonisti che saranno quelli ipotizzati. In poche parole la trama non può interpretati in prima persona proprio dai giocato- essere troppo rigida, altrimenti si rischia che i gio- ri. Questi ultimi dovranno quindi impersonare i catori vedano castrata la loro possibilità di scelta. personaggi principali (da ora in avanti “PG”) pre- Un attore, a questo punto, ha un copione da senti nella storia scritta dal Master, proprio come seguire, delle battute da recitare, sa cosa aspet- se fossero degli attori. In effetti il paragone tra un tarsi dagli altri suoi colleghi, conosce le varie film o, ancora meglio, una “sessione di improvvi- scene che compongono la trama … un giocatore sazione teatrale” ed una partita ad un GdR non no! Dovrà scoprire tutto pian piano, un po’ alla è poi così azzardato: abbiamo infatti uno sceneg- volta, attraverso il PG che sta impersonando, fa- giatore (il master), un canovaccio da seguire (la cendo domande, osservando, riflettendo, ascol- storia), dei personaggi (i PG) e degli attori che li tando, ma soprattutto interagendo con la trama, interpretano (i giocatori). L’unica differenza (fon- con gli eventi, con i propri compagni e con tutte le damentale!) è che i giocatori non hanno un copio- altre “comparse” presenti nella storia. Per chiari- ne, non conoscono la storia (se non, in genere, la re quest’ultimo passaggio è necessario un piccolo parte iniziale, l’introduzione diciamo) e quindi passo indietro. non sanno come si evolverà ne tantomeno come E’ stato scritto che il Master è uno scrittore, andrà a finire l’avventura che si approssimano a uno sceneggiatore e un narratore. Aggiungiamo vivere. anche che è un regista e un “arbitro” (in seguito 24 verrà chiarito il motivo di tale affermazione). E’ nel male) in relazione alle esperienze “vissute”. stato scritto che ha il compito di inventare, scri- Nei GdR, ovviamente, esistono delle regole di vere e narrare … ma non solo: si occupa anche gioco da seguire, contenute in un Manuale (più di interpretare in prima persona il ruolo di tutti o meno voluminoso) nel quale compaiono anche quei PG secondari (le “comparse” di cui sopra), una serie di schede e tabelle, utili per definire chiamati “personaggi non giocanti” (PnG), che di quale esito avranno determinate azioni intrapre- volta in volta appariranno nel corso dell’avventu- se dai PG (un combattimento, un incantesimo, un ra interagendo con i PG. E’ quindi, in definitiva, tentativo di nascondersi piuttosto che di ascoltare anche un “attore”. di nascosto una conversazione riservata). “Ma quante cose deve fare ‘sto Master?” vi chie- Questa è la parte tecnica del gioco, forse meno derete. Beh, a conti fatti molte meno di quelle che popolare, ma comunque dotata di un certo fascino. sembrano. Di certo ci sono alcune cose che asso- Proverò a spiegarmi: fin quando un giocatore, lutamente NON deve fare: non può imporsi sui interpretando il ruolo del suo PG, intende intera- giocatori, sulla loro libertà di scelta, sulle loro de- gire con gli altri, chiedere al master una descrizio- cisioni; non deve costringerli a prendere una de- ne accurata di un luogo, piuttosto che ragionare cisione piuttosto che un’altra o ad intraprendere su determinati indizi o episodi avvenuti durante una determinata strada. Non deve condizionarli. la sessione di gioco, il regolamento, le schede, le Un master deve sapere quando farsi da parte e tabelle non servono assolutamente a nulla (me- lasciare completamente la scena ai giocatori. glio!); nel momento in cui, invece, un giocatore I PG, come è stato scritto, prendono vita grazie decide di far arrampicare il suo PG su un albe- all’interpretazione dei giocatori, ma sono definiti ro per godere di una visuale migliore, oppure di anche da una loro storia personale che li caratte- attraversare a nuoto un piccolo fiume, oppure di rizza, un vissuto, delle esperienze: è il cosiddetto affrontare armi in pugno un nemico … come ci “background” (BG). E’ in genere compito del gio- si deve comportare? Non è detto che tutte queste catore (quasi sempre coadiuvato dal Master) ide- azioni riescano sempre e non possiamo neanche are e scrivere il BG, ovvero la storia della vita del conoscere a prescindere quale possa esserne l’esi- PG, definendone inoltre il carattere, gli umori, il to. C’è il rischio che sull’albero non ci si riesca ad temperamento. In poche parole il protagonista di arrampicare o, peggio, che si cada una volta arri- un qualsiasi racconto (sia esso sottoforma di film, vati ad una determinata altezza; un fiume può es- libro, opera teatrale, ecc…) ha uno spessore che sere insidioso per via delle correnti e dei mulinelli gli deriva dalla propria storia personale, spesso e quindi attraversarlo a nuoto può comportare antecedente all’inizio del racconto stesso, e que- dei seri rischi (dall’essere costretti a tornare indie- sto accade anche nei GdR. Ovviamente il BG di tro ad … affogare!); impegnarsi in un combatti- un PG si evolve nel tempo, così come accade real- mento armi in pungo può voler dire … beh, c’è mente ad ognuno di noi, portando il PG a matura- bisogno che lo spieghi? Ed ecco che allora in tutti re, crescere e, in genere, modificarsi (nel bene e/o questi casi (e in tantissimi altri) entrano in scena 25 le schede dei PG, i dadi, le tabelle ed il regolamen- Il GdR non è una cosa seriosa, al contrario è to. Ogni PG ha delle abilità peculiari: c’è chi è più un momento di svago, di divertimento, un prete- bravo con le armi, chi nelle attività fisiche (arram- sto per ritrovarsi, stare insieme, scherzare, ride- picarsi, nuotare, cavalcare, ecc…), chi nella magia re. Frequentissima è l’abitudine tra i giocatori di (e chi dice che la magia non esiste possa esser tra- ruolo di segnare su un block notes, un diario o un sformato in un sarchiapone), chi nelle abilità di quaderno i vari strafalcioni, battute, gaffe, frasi sotterfugio (nascondersi, muoversi in silenzio, storiche, episodi comici e quant’altro di esilarante ecc…), chi nelle arti di guarigione, ecc… Ed ognu- accade durante una sessione di gioco per poi rac- no ha delle caratteristiche più o meno sviluppate: contarle ogni qual volta si presenta l’occasione, ci sono quelli più forzuti, quelli più agili, quelli anche a distanza di anni. più intelligenti … quelli più belli (eh, si, anche la Giocare ad un GdR è come leggere un bel libro bellezza serve!). Le varie abilità e caratteristiche o vedere un bel film, con la differenza sostanziale di ogni PG, espresse in punteggi, sono riportate che il ruolo che i giocatori recitano non è passivo su un apposito foglio chiamato “scheda del PG”. (leggero o guardare) ma attivo: sono loro, infatti, i Sommando tali punteggi ad un tiro di dadi (la for- veri protagonisti della Storia. tuna recita sempre un ruolo importante) si ottiene un risultato che andrà controllato su determinate tabelle e ci dirà se siamo riusciti ad arrampicarci SI, MA COSA C’ENTRANO I GIOCHI DI RUOLO CON TOLKIEN? su quell’ormai famoso albero o se abbiamo dovu- Ed eccoci al secondo punto. to rinunciare all’attraversata di quell’altrettanto E’ stato spiegato cos’è un GdR (chi non ha ca- famoso fiume o se abbiamo avuto la meglio nel pito alzi la mano…) ed ora verrà illustrato come combattimento con quel nostro nemico (ma poi questo mondo sia entrato, in un determinato mo- cosa ci aveva fatto di male per definirlo tale?). mento, in contatto con quello del Prof. La buona riuscita di una partita ad un GdR di- Un GdR, per esser tale, ha bisogno dei gioca- pende sostanzialmente dalle capacità interpretative tori, di un Master, di alcune regole e … di un am- dei giocatori e dalla bravura del Master; quest’ul- bientazione. Nel momento in cui il master scrive timo deve possedere una buona dose di flessibili- la storia deve decidere in quale epoca e in quale tà e una discreta capacità di improvvisazione così mondo ambientarla: quello reale o uno fantastico? da poter integrare la storia che egli ha scritto con Nel corso degli ultimi decenni sono state scritte le idee, le azioni e le interpretazioni dei giocatori numerosissime ambientazioni alcune delle quali senza che questi ultimi si trovino costretti a seguire prendono spunto da romanzi, serie televisive o passo passo la trama da egli delineata. fumetti. Le partite non hanno un limite di tempo e pos- Qualcuno, verso la metà degli anni ’80, decise sono avere una durata variabile: molto lunga e pro- che era giunto il momento di realizzare un GdR seguire, sessione dopo sessione, per mesi o anni ... che fosse ambientato nel mondo creato dal Prof. oppure durare giusto il tempo di una serata. 26 “M.E.R.P.” … OVVERO IL “GiRSA” prendere la “carriera” di guerriero, così come Nel 1984 la “Iron Crown Enterprises” (ICE), una quella di scout (abile nel sotterfugio), ranger (un casa editrice di GdR, pubblicò il “MERP” (Middle esploratore, un battipista), animista (una sorta di Earth Role Play) che fu tradotto in italiano nel 1991 guaritore) o mago. dalla “Stratelibri” con il nome di “GiRSA”: Gioco di Ruolo del Signore degli Anelli. La geografia, la storia, la flora e la fauna sono quelle della Terra di Mezzo nordoccidentale (o, per Le regole del sistema di gioco di GiRSA/MERP chi vuole, quelle dell’intera Arda) e così i perso- si basano sui valori delle Caratteristiche (Forza, naggi si troveranno a viaggiare tra i luoghi descritti Agilità, Intelligenza, Costituzione, Prontezza, In- ne “Il Signore degli Anelli” (o nelle altre opere del tuizione e Aspetto) e delle Abilità (nuotare, caval- Prof.), con la possibilità di incontrare nani, hobbit e care, arrampicarsi, usare armi, nascondersi, muo- con un po’ di (s)fortuna qualche elfo. versi in silenzio, ecc…) dei PG; tali punteggi, uniti A tal proposito possono essere utili i diversi al classico lancio di dadi, influenzano l’esito e il ri- moduli aggiuntivi pubblicati nel corso degli anni sultato delle varie azioni che i giocatori vogliono dalla ICE/Stratelibri contenenti molti dettagli sui far intraprendere ai loro PG (un combattimento, luoghi della TdM. piuttosto che il lancio di un incantesimo, piuttosto che una corsa in sella ad un cavallo, ecc…). I dadi utilizzati durante le partite sono a dieci Per il momento può bastare: non è il caso di annoiarvi ulteriormente con altre chiacchiere su regole, tabelle, caratteristiche, moduli e quant’altro. facce e si usano a coppie: la combinazione dei due dadi da come risultato dei tiri percentuali (da 01 IL “GiRSA CREW” a 100). Al Master spetta il compito di verificare su In questo paragrafo non mi dilungherò a spie- apposite tabelle presenti sul manuale se le mano- gare cos’è il “GiRSA crew” (ovvero l’associazione vre intraprese dai PG hanno avuto risultato nega- che rappresento), ne come è nata, ne quale sono tivo o positivo o di verificare, per esempio, quale i suoi scopi. Da qualche parte, in questo numero sarà l’esito di un combattimento. A tal proposito di “TdM”, c’è un’esauriente intervista che funge possiamo sbilanciarci dicendo che GiRSA/MERP proprio a tal scopo. ha la particolarità d’avere uno dei migliori siste- “Ed allora perché hai scritto questo paragrafo?” vi mi di combattimento tra i giochi di ruolo esistenti: starete chiedendo. Giusta domanda! La risposta infatti, in qualunque scontro (combattimento) che è che il “GiRSA crew”, dal 2000 ad oggi, si è oc- avviene nel gioco, così come nella realtà, anche un cupato di usare i GdR per due scopi: un mezzo navigato ed esperto combattente può incappare sano ed intelligente di aggregazione e crescita ed in una clamorosa disfatta incrociando la lama con un mezzo affascinante, facile ed appetibile per un pivellino alle prime armi. diffondere, anche e soprattutto tra i più giovani, Nel GiRSA esiste la possibilità di scegliere tra diverse “razze” umane (dunedain, rohirrim, ecc…) e non (nani, hobbit, elfi) e di poter intra- le opere ed il pensiero del Prof. E questi due sono propri i temi dei prossimi paragrafi. 27 IL “GiRSA” COME MEZZO DI AGGREGAZIONE E CRESCITA tezza, forte dell’esperienza personale che mi ha portato a metà degli anni ’90 ad inserirmi in un In questi ultimi decenni molto è stato detto ed gruppo di gioco di persone mai viste prima e che altrettanto è stato scritto sui GdR, troppo spesso oggi fanno parte delle mie amicizie più strette; in chiave non propriamente positiva. Schiere di ma non solo: dal 2000 ad oggi, grazie al “GiRSA sociologi e psicologi si sono alternati, di volta in crew” centinaia di persone residenti in ogni ango- volta, in una crociata superficiale e qualunquista lo della Penisola si sono conosciute, prima trami- contro questo tipo di giochi, facendo la felicità di te internet (benedetti Forum di discussione) e poi alcuni tipi di giornalisti che non aspettano altro personalmente, facendo nascere amicizie … e non che tuffarsi in argomenti del genere. Non è il caso solo! Queste persone, nel corso degli anni, han- di analizzare la questione in questa sede, ma ci no organizzato incontri ed eventi ai quali hanno sarebbe davvero tanto da dire in merito. partecipato altre persone che a loro volta si sono E’ preferibile sottolineare, invece, come i GdR conosciute e così via. siano un ottimo mezzo di aggregazione e socializ- Uno dei nostri fini è quello di utilizzare i GdR zazione. Molto spesso, infatti, la passione comune come una sana alternativa ai classici metodi di per i GdR porta persone sconosciute a ritrovarsi aggregazione e a tal fine abbiamo sempre messo insieme, intorno ad un tavolo (a casa di qualcuno a disposizione il nostro impegno e la nostra espe- piuttosto che in una ludoteca o in un Pub attrez- rienza. zato per ospitare eventi ludici), per passare una serata (o una giornata) giocando insieme, divertendosi. Generalmente l’evento si ripete, anche perché spessissimo non basta una sola sessione di IL “GiRSA” COME MEZZO DI DIFFUSIONE DELLE OPERE DEL PROF. gioco per concludere un’avventura, e così quelle Con il passare degli anni e con l’aumentare stesse persone si rincontrano, si conoscono me- dell’esperienza molti persone sviluppano la ten- glio, si confrontano, si scambiano le reciproche denza a voler trasmettere ai più giovani quello esperienze, fanno amicizia. Tutto questo porta ad che nel corso della vita hanno appreso. Ma non allargare le conoscenze ed il giro di amicizie, ad solo: quando ci si imbatte in qualcosa che si repu- aumentare l’esperienza e quindi a crescere. ta bello e/o interessante spesso si ha la tendenza Partendo da un mezzo sano, come può esserlo a volerlo condividere con chi ci sta intorno. Per le solo un gioco, si può arrivare a costruire qualcosa persone che hanno le mie stesse passioni, questa di interessante in termini di relazioni sociali, cosa tendenza a voler “tramandare” avviene anche con importante soprattutto per chi ha qualche diffi- ciò che concerne il Prof. e le opere che ha scritto. coltà di inserimento. I GdR aiutano a superare la A tal fine, i metodi ed i mezzi di diffusione, più o timidezza, rendono più propensi al dialogo, alla meno efficaci, sono diversi … ed il GiRSA è uno comunicazione, al confronto. di questi. Scrivo tutto ciò con assoluta convinzione e cer- 28 Ho sempre pensato che “l’argomento Tolkien” non fosse riservato esclusivamente ai “Vecchi con può essere il GdR … e nello specifico il “GiRSA”. la barba” (che nessuno si offenda, è un espressione Quello del gioco è un linguaggio comprensibile simpatica per definire le persone “adulte e matu- da molti e un GdR che sia ambientato nella TdM re” … sono il primo a non essere più un ventenne (o, più in generale, in Arda) è un ottimo mezzo e a non avere il volto rasato), i quali spesso ama- di diffusione delle opere del Prof. (e dei messag- no parlarsi addosso per ore, utilizzando termini gi e dei valori in esse contenuti). Anche in questo ed espressioni tanto complicate quanto desuete; al caso l’esperienza personale mi da l’assoluta cer- contrario, credo sia un tema più utile ai giovani che tezza di quello che sto scrivendo. Avrei tantissi- nel periodo della crescita e della formazione hanno mi esempi da citare, ma ne riporto uno su tutti: bisogno di recepire messaggi e valori sani, puliti e ero presente all’edizione 2011 di Hobbiton e per semplici (l’amicizia, la lealtà, la famiglia, l’onestà, una serie di circostanze mi sono ritrovato a fare il senso del dovere, il rispetto, le tradizioni). da Master ad un gruppo di giovanissimi di circa A tal proposito, diffondere la conoscenza del 10 anni che non avevano mai giocato ad un GdR: Prof. attraverso scritti, saggi, trattati, ed opere in vederli divertirsi, apprendere, partecipare è stata stile accademico non è sempre efficace, soprattut- un’esperienza unica e in quel modo, tra le altre to quando si ha a che fare con i giovani. Si rischia cose, quei ragazzi hanno respirato per qualche di annoiarli e di sortire l’effetto opposto, ovvero tempo l’atmosfera tipica delle opere di Tolkien quello di allontanarli! … e ci scommetto che qualcuno di loro, in questo Per un tale scopo un mezzo che sia interessante, che stimoli la curiosità, che sia appetibile momento, sta sfogliando uno dei libri scritti dal nostro amato Prof. 29 Gianni Musy, una voce indimenticabile a cura di Maurizio Guccini “Quando diamo un addio ad un amico, quello che ci resta più in mente è la sua voce. E per tutti indimentica- stata teoria o nozione, ma modi di intendere la vita, la cultura, di concretizzare i sentimenti umani. bile resterà quella di Gianni Musy, voce di Gandalf nel- E’ questo soprattutto che ci ha sempre colpito la versione cinematografica italiana de “Il Signore degli di te... il modo elegante, gentile, quasi d’altri tem- Anelli”. Quello che segue è il saluto che Maurizio Gucci- pi, ma insuperato, di esternare la tua visione. Di ni ha voluto dedicargli, di getto, appena avuta la notizia rendere arte anche la semplicità. della sua scomparsa, mestamente pubblicata anche sulla In un contesto odierno in cui spesso i significati pagina Facebook della Hobbiton 2011. Tutta la S.T.I. e vengono mortificati o etichettati, tu ti appassionavi gli appassionati di Tolkien non potranno non pensare a nel dare profondità alle cose, sublimandole con trat- lui rivedendo quelle scene, e ne sentiranno la mancanza ti che solo tu riuscivi a dipingere, ma che erano facil- quando vedranno le immagini del film “Lo Hobbit”, al mente riconducibili al nostro sentire quotidiano. cui doppiaggio non ha potuto partecipare. Buon viaggio, Mi ritengo privilegiato per aver condiviso con te, in questi ultimi anni, tutti gli appuntamenti più caro Gianni. La Società Tolkieniana Italiana importanti che ho avuto la fortuna di realizzare. Da quando, molto ingenuamente, alla prima C’è una pietra in mezzo al vento, quest’amo- Festa della Contea mi presentarono il “doppiatore re senza tempo... questo filo che ci lega e non si di Gandalf” e scoprii, invece, che tale appellativo spezza mai... la vita che tu m’hai dato, mi dicevi era enormemente riduttivo. Perchè una persona – E’ una battaglia e vincerai – ma tu un punto fer- come te, artista poliedrico, pittore, poeta, scultore, mo resterai” (“Madre Mia”, testo di Gianni Musy, attore, non può essere “imprigionato” in un sin- musica di Giuseppe Festa) golo personaggio, seppur di enorme spessore. Tante volte le tue parole, dette di persona o af- Gianni Musy non “doppiava”, Gianni Musy fidateci tramite le tue poesie, sono state fonte di dava vita propria, plasmava i personaggi, “crea- emozione o di sostegno in periodi particolari del- va”, con mille sfaccettature, soppesando ogni sin- la nostra vita. gola parola, ogni tratto di penna, ogni pennellata, Anche venerdi sera, quando siamo venuti a trovarti per l’ultima volta, la forza ce l’hai data tu. donandole però l’emozione dell’improvvisazione, del sentire sul momento. A parte l’iniziale sofferenza, è stato bello, par- Tutto questo senza mai voler essere al centro ticolare e soprattutto spontaneo ripensare a tutti i dell’attenzione, o meglio, ricercando si l’appro- momenti che abbiamo avuto la fortuna di condivi- vazione, l’applauso, ma solo di chi era in grado dere con te, agli insegnamenti, spesso indiretti, che di capire e di emozionarsi al cospetto di una sua ci hai impartito. Indiretti, perchè la tua non è mai opera, orale o visiva. 30 Come dimenticare le serate passate insieme a definito un viaggio da assaporare fino in fondo. cena, le collaborazioni artistiche e musicali con il Ce lo hai detto, tanto per cambiare, in una delle caro amico Giuseppe Festa, le tue partecipazioni tue poesie... una cicala, “come n’imbecille” can- alla Contea e, ultima in ordine di tempo, ma forse ta a squarciagola sopra un pino... interrogata sul la più emozionante, ad Hobbiton 2011. Le disserta- senso della sua azione, considerata la vita brevis- zioni sull’opera di Tolkien, che a dire la verità non sima e la morte che sarebbe presto sopraggiunta, apprezzavi. E che , dopo una lunga discussione con in modo allo stesso tempo ingenuo e profondo si il sottoscritto, invece rivalutasti... proprio alla fine! rivolge all’interlocutore: “ma che me frega a Pa- Mi togliesti anche questa piccola soddisfazione. dretè, m’hai messo ar monno? Me l’hai fatte l’ale? E’ singolare che il ricordo più bello che ho con te sia l’ultimo, neanche un mese fa. Perchè, come dicevo, il fatto di affrontare un Domani moro, ma mo’ vojo cantà...” E tu, caro Maestro, nella vita hai sempre scelto di cantare. pubblico appassionato di Tolkien e del Signore degli Anelli, temevi potesse limitarti all’esperienza “Gianni aveva l’animo di un vero esploratore della dello stregone Gandalf. E invece trovasti una platea vita: un grande Maestro con la curiosità e l’entusiasmo di giovani che non vedeva l’ora di ascoltare le tue di un eterno ragazzo”. poesie, la tua interpretazione della vita. Che rimase Giuseppe Festa senza parole nell’ascoltare l’ottantenne Musy appassionato della vita e del vivere, di quello che hai 31 INCONTRO CON GLI AUTORI Presentazione Libri durante la Hobbiton a cura della Redazione Come ogni anno l’Hobbiton ha dedicato gran parte delle proprie risorse nella presentazione di nuovi autori, autori che condividono la stessa grande passione per il Fantasy e per il grande Maestro Tolkien, a dispetto degli altri anni però quest’anno vogliamo che siano loro a presentarsi e dirci qualcosa di loro, la prima parola a Paola: LIONS & SAINTS di RAMELLA Paola In questa uscita di Terra di Mezzo vogliamo Nata a Trieste il 5 set- parlare brevemente di una pubblicazione unica tembre 1970. Disegno da nel suo genere. Edito dalla Esaedro di Trieste, sempre e per quanto mi storica associazione di giochi di ruolo, è uscito consideri essenzialmen- per il mercato italiano il volume a fumetti go- te autodidatta non posso thic-fantasy “Lions & Saints” scritto da Guendal non ricordare gli inse- (premio Silmaril 2005) e disegnato da Paola Ra- gnamenti del maestro mella. Narra di un viaggio di fantasia nella sor- Nino Perizi che ho avuto prendente Italia del 1500. In quel periodo vissero la fortuna di conoscere sul suolo della nostra amatissima penisola e vi alla Scuola Libera di Fi- realizzarono opere immortali, alcune fra le più gura del Museo Revoltella di Trieste. Sono la cre- grandi menti dell’umanità, che la storia tutta ci atrice di Tergestea, testimonial della fiera Fumetti invidia. Leonardo, Michelangelo, Raffaello, solo per gioco di Trieste! Nel 2011 ho pubblicato Lions per citarne alcuni, rivivono fra le pagine colorate & Saints ed. Esaedro, nel 2009 il portfolio “Le forme di Lions & Saints, come personaggi di un fumet- del male” ed. Twilight comic, nel 2009 8 tavole della to che, pur nella sua trama umoristica, racconta graphic novel “Gli ultimi fuochi” ed. Luglio. Sono immagini di grande impatto storico e culturale, un’illustratrice della Società Tolkieniana Italiana. utilizzando come ambientazione i paesaggi tratti Nei miei corsi insegno a “guardare”, perchè l’abili- dai capolavori della pittura dell’epoca. La storia tà del disegnatore non è nella sua mano e nemmeno è a dir poco originale: evocati dalle loro rispetti- nei suoi occhi... ma nella sua mente.” ve epoche, i quattro santi della religione cattolica 32 Un leone alato, avete detto ? Francesco, Lucia, Giovanna e Santiago sono in- Non c’è che l’imbarazzo della scelta. caricati da papa Giulio II di risolvere il mistero Come lo volete ? dell’improvviso quanto inquietante rapimento di In pietra, legno, vetro o metallo ?” Michelangelo ad opera di un mostro alato. Come “In carne e ossa.” nella tradizione dei migliori fumetti supereroisti- ci, i quattro protagonisti utilizzeranno i loro “su- DALLA PREFAZIONE DI LUISA VASSALLO perpoteri” per togliersi d’impaccio dalle insidiose (autrice di “La cucina degli Hobbit” e “L’erbario di trappole del malvagio di turno. Alla fine, tutto Tolkien”) si concluderà per il meglio, com’è d’obbligo nel La sensazione che si ha quando Roberto Fon- mondo delle fiabe. Ma, più che la natura da su- tana parla della sua “Guida per viaggiatori nella pereroi, ad avere ragione sulle avversità saranno Terra di Mezzo” è che lui queste terre le conosca le virtù umane dei quattro protagonisti, lasciando bene, le abbia fisicamente attraversate, abbia rac- così intendere che il meraviglioso ed il possibile colto i suoi frutti, abbia visto albe e tramonti di- non vanno cercati troppo lontano: questi sono in- pingere i profili delle montagne, abbia respirato torno a noi nella vita che affrontiamo quotidiana- gli aromi delle resine, ammirato fiori di insospet- mente con le nostre risorse, come l’incommensu- tabile bellezza e inseguito con lo sguardo il guiz- rabile ricchezza culturale del nostro Paese. zo selvatico di giovani lepri tra gli arbusti. Forse non sapremo mai se l’autore di questa GUIDA PER VIAGGI NELLA TERRA Guida custodisce da qualche parte il segreto per DI MEZZO accedere fisicamente alla meravigliosa Terra di Roberto Fontana (To- Mezzo, se in qualche angolo della sua soffitta, tra rino, 1956), laureato in i libri, il computer, gli appunti, i disegni e il diva- Ingegneria nucleare, in- no bianco c’è una scatoletta nella quale egli con- segna Matematica e Fisi- serva i reperti di un mondo nato per gioco e frutto ca nelle scuole superiori. della fantasia; non sapremo mai se, presa la Stra- Appassionato di lettera- da Reale verso occidente, egli sia mai arrivato a tura fantasy, si è dedicato godere del panorama che si svela dal Meneltarma, all’approfondimento del- una montagna alta circa 4200 metri, abbia scattato le opere di J. R. R. Tolkien, delle foto di fronte alla bellezza di Khazad-dûm o studiando la geografia, i visitato la dimora di Ossë … miti, gli usi e i costumi dei popoli della Terra di Il dubbio nasce dalla naturalezza dei suoi reso- Mezzo. Ha collaborato alla traduzione di La tra- conti e dal suo sguardo sempre in bilico tra il riso smissione del pensiero e la numerazione degli Elfi e il serio, il sogno e il vero. di Tolkien (2008). Ha pubblicato, insieme a Mauro Non ci resta che prendere in mano questo libro Ghibaudo, Essecenta: i nomi della Terra di Mezzo e lasciarci condurre, grazie alle indicazioni che in (2009). Esperto dei sistemi di scrittura elfici, tiene esso sono state raccolte, in un lungo e affascinante corsi di calligrafia in Tengwar, la scrittura degli cammino con la certezza che, come disse il pre- Alti Elfi. Già moderatore del forum Granburro- mio Nobel Elie Wiesel: “la gente diventa le storie ne.com, nel 2002 ha contribuito alla costituzione che sente e le storie che racconta.” dell’Associazione Culturale Granburrone, di cui attualmente è presidente. 33 esce per l’editore OTMA al prezzo di 12 euro. UNA VOCE DAL PASSATO Andrea Taverna, Il romanzo è ambientato nel mondo di Tolkien nato a Milano il 20 dal quale estrapola le ambientazioni più caratteri- maggio del 1977, è alla stiche, ma che cerca, al contempo, di sottolineare prima esperienza nel il lato più “umano” dei personaggi. Personaggi campo della letteratu- creati da veri giocatori, che grazie alle loro partite ra. All’inizio del 1995, al GdR GIRSA hanno dato spunto a questo libro insieme ad un gruppo fornendo la linfa vitale, e la caratterizzazione di amici con i quali ha fondato di ogni singolo protagonista. l’associazio- ne culturale Compa- “La Compagnia dè Viaggiatori in Arme - Una gnia de’ Viaggiatori in Voce dal passato” anche se si tratta del secondo Arme, ha conosciuto il gioco di ruolo del Signore volume della saga è indipendente dal primo per degli Anelli. Da quel momento la passione per permettere a chiunque di approcciarsi a questa Tolkien e il suo mondo è stata sempre più coinvol- serie senza perdere nulla, anche se vi sono riferi- gente. Da qui è nata la volontà di scrivere, come menti al primo volume che sicuramente incurio- un tributo alla genialità di JRR Tolkien e a tutti gli siranno il lettore. anni di gioco di ruolo trascorsi con la Compagnia. Al termine del libro vi è una piccola parte de- Il secondo volume della saga, “Una Voce dal Pas- dicata ad un giovane illustratore. L’idea è infatti sato”, è edito da Otma al prezzo di 12 euro. quella di dedicare spazio a giovani disegnatori Il romanzo, di prossima pubblicazione, esce nei prossimi giorni. Si tratta del secondo volume di un ciclo fantasy tutto made in Italy scritto da Andrea Taverna dal titolo: “La Compagnia dè viaggiatori in Arme -Una Voce dal Passato” ed 34 che hanno molta difficoltà a presentare i propri lavori al pubblico. Insomma un nuovo fantasy italiano nato dalla passione per i GdR. 35 36 37 CONCORSO FUMETTO FANTASY A cura della Redazione L’Hobbiton di quest’anno non smette di con- inizia a cosi ad appassionarsi al disegno come au- cederci novità, per la prima volta si è tenuto il todidatta. Iniziate le superiori seguirà un percorso concorso di fumetto Fantasy, concorso che non ha di studi riguardanti la grafica più che il disegno visto come vincitore Cristian Capomolla con “LA amano libera, continuando a coltivare la passione CADUTA DI GONDOLIN” fumetto tratto dal per il disegno. Finite le superiori ha in mente di Silmarilion, uno dei tratti più oscuri della storia realizzare un grande sogno iscriversi alla scuola degli elfi che si trovano ad affrontare le forze di del fumetto di Milano. Morghot. In bocca al lupo Christian!!!!! Ora conosciamo meglio Cristian: Christian Capomolla nato a Milano il 30.10.1990 appassionato di fumetti dall’età di undici anni, Testo: Andrea Taverna Disegno: Christian Capomolla Colore: Federica Fanizza Gondolin la città segreta degli Elfi, fondata da Turgon, nella Prima Era. Fondata nel cuore dei Monti Cerchianti, sulla piana di Tumladen. il Vala Ulmo, Signore delle Acque, rivelò la sua posizione al re Turgon dei Noldor in un sogno. Sotto questo consiglio divino, Turgon per viaggiare lungo il corso del Sirion, sino alla valle segreta di Tumladen. Una grande vallata circondata da montagne altissime alla quale si poteva accedere solo attraverso una lunga galleria scavata dalle acque del fiume, conosciuta con il nome di “Via nascosta”. In mezzo a questa grande piana verdeggiante vi era poi una collina ripida denominata Amon Gwareth, cioè “Colle di Guardia”. Qui Turgon decise di fondare una città protetta dalle montagne e nascosta alla vista dei servi dell’Oscuro Signore Morgoth. Sgorgavano numerose fontane e Turgon stesso vi aveva forgiato di sua mano delle immagini dei Due Alberi di Valinor, Glingal, dai fiori d’oro, e Belthil, dai fiori d’argento. La via nascosta era inoltre protetta da sette cancelli, tutti sorvegliati costantemente; il primo di legno e gli altri di pietra, bronzo, ferro, argento, oro, e acciaio. Nonostante la rovina degli altri grandi regni Gondolin continuava a rimanere celata e sicura. Ma Ulmo avvisò il Re riguardo alla sorte della gente di Gondolin. La città rimase in piedi sino a circa 350 anni dal giorno in cui la gente di Turgon andò a dimorarvi. Morgoth era venuto a conoscenza dell’esistenza della città e, pur non essendo ancora in grado di attaccarla direttamente, catturò Maeglin, nipote di Turgon, per costringerlo con la tortura a farlo entrare in Gondolin. Il giorno del settimo compleanno di Eärendil, Morgoth scatenò un esercito di Orchi, Balrog e Draghi che passarono dalle alture settentrionali, quelle più alte e meno sorvegliate. Furono i giorni dell’Assedio di Gondolin, preludio alla fine della Prima Era. 38 IL CAMMINO DEL GUERRIERO LA VIA DELLA SPADA NELLA TERRA DI MEZZO di Rosaria Cozzolino e Daniele Bellucci La VIA DELLA SPADA ha le sue origini nella Nella VIA DELLA SPADA, come nella simbolo- disciplina dell’ Animazione della Spada© (secon- gia tolkieniana di Anduril, la spada, nella sua dop- do la scuola di Umberto di Grazia) che si rifà ad pia faccia e doppio filo rappresenta l’unione degli una tradizione iniziatica occidentale. E’ una sorta apparenti opposti: maschile e femminile, ombra e di anello mancante che permette la riscoperta di luce, vita e morte, positivo e negativo. Ed è dalla un sacralità marziale propria del nostro mondo capacità di accogliere il dualismo del nostro esse- occidentale. Rappresenta simbolicamente la via re al mondo, di vedere gli apparenti opposti come dell’antico guerriero-monaco/sacerdotessa-guer- complementari ed innalzarci al di sopra di tale se- riera che, attraverso il Buon Combattimento (l’es- parazione, che nasce la vera forza e la capacità di serci, l’agire, il mettersi in gioco) scopre la propria “splendere anche nelle tenebre più oscure per por- forza, il proprio equilibrio in ogni possibile “bat- tare la speranza ai popoli liberi…”. taglia” interna ed esterna contro il non senso della vita e le varie logiche distruttive. Unire ciò che è stato diviso! Questo il cammino del Guerriero che anela alla vera libertà. Il cammino del guerriero nella VIA DELLA Infatti, come nella Compagnia dell’Anello è SPADA è una scelta d’ ESSERE, un costante alle- l’unione nella diversità che fa la forza, così anche namento sia fisico che interiore, perché non può nello spirito di ciascun “guerriero” ogni aspetto è esistere guerriero senza quella predisposizione importante ed ha la sua ragion d’essere nell’equi- interiore che sola permette di intraprendere il più librio del proprio cammino. grande tra i combattimenti: quello contro le pro- Hanno forse l’innocenza e la fiducia degli Hob- prie paure che ci impediscono di divenire piena- bit meno valore della scelta e coraggio di Gandalf mente ciò che siamo. Impugnare la propria spada di lottare contro il proprio demone, di morire per è ritrovare la propria interezza, “riforgiare la lama rinascere? spezzata del proprio essere”, la spada come spina È forse la capacità di forgiare la materia, la dorsale, come centralità e presenza. E’ il cammi- conoscenza delle profondità più oscure dei nani, no che, nel Signore degli Anelli, Aragorn sceglie meno preziosa della luce degli elfi, della leggerez- di intraprendere e che gli permette di impugnare za dei loro archi e del loro spirito? Come sarebbe Anduril: “ La luce del sole vi risplendeva rossa, e stata la missione senza l’ambivalenza di Gollum o quella della luna vi brillava fredda ed il filo vivo l’umana debolezza di Boromir? era duro ed acuminato”. La spada di un tale guerriero è insieme Simbo- 45 lo e Arma, è un archetipo antico che comunica con la nostra parte più profonda… In tale “danza” la spada smette di essere un artefatto da maneggiare e diventa il prolungamento del Il fodero rappresenta il corpo, la lama l’ani- corpo, parte integrante del proprio essere… anten- ma lucente; la faccia visibile della lama è l’aspetto na ed amplificatrice di segnali che arrivano tanto maschile e solare (azione visibile), quella nascosta da un mondo immaginario e mitico, quanto dalle l’aspetto femminile lunare (energia non visibile). nostre più intime consapevoli profondità, al solo L’incessante procedere degli uomini della Compagnia dell’Anello non è stato nutrito, curato e protetto dalla fede, dall’amore, dall’energia scopo di farci evolvere e conquistare la vera libertà, quella dall’egocentrismo e dal senso di possesso. E’ l’incontro con Tolkien in questi luoghi primordiale, generatrice e guerriera delle donne dell’anima, è in questa scelta di direzione e nel ri- sul loro cammino? chiamo ad un risvegliarsi da una illusoria realtà per Lo stesso senso di unione pervade la VIA DEL- riscoprire quanto di Vero esiste nell’immaginazione LA SPADA in cui Animare la Spada significa in- e nell’antico profondo linguaggio dei simboli, che fondere anima e animus (femminile e maschile) al abbiamo sentito il desiderio di condurre LA VIA proprio cammino, e procedere con determinazio- DELLA SPADA nella Terra di Mezzo. ne equivale a “danzare nel proprio centro”; una centralità non come punto fisso da raggiungere Per informazioni su LA VIA DELLA SPADA: ma uno stato di energia creativa dinamica con- [email protected] sapevole del proprio potere e del proprio posto facebook: gruppo “la via della spada” nella Rete della Vita. laviadellaspada.blog 46 NOTIZIE SU PALOMBARA SABINA di Angelo Ranaldi Ad Antoniazzo Romano invece è attribuita l’”Annunciazione” dell’altare maggiore di Santa Maria del Gonfalone. Di notevole interesse è l’Abbazia di San Giovanni in Argentella, in stile romanico (sec. XI-XIII):del nucleo originario (sec. VIII) restano alcuni graffiti in stile bizantino. Molto bello il campanile ornato da bifore e trifore, la facciata con nartece, affreschi trecenteschi ad iconostasi cosmatesca. Cenni storici Centro di antiche origini, sorge nel luogo in cui alcuni studiosi identificano l’antica Cameria o Frazioni l’antica Regillum, avversaria sabina di Roma. Nell’ Cretone: famosa per le terme di acqua sulfurea VIII secolo vi fu costruita l’Abbazia di San Gio- e per il ritrovamento dell’”Uomo di Cretone”, vanni in Argentella che viene nominata nel sec. XI tutt’ora oggetto di studio. fra i possedimenti del duca longobardo Alberico. Stazzano: antico borgo medioevale e castello di- Nel 1278 fu venduta ai Savelli e in seguito ai Bor- strutto dal terremoto del 1901. ghese, ai Torlonia e agli Sforza-Cesarini. Domina Marzolano: nucleo abitativo insediatosi negli l’antico borgo medievale il Castello Savelli del anni ‘70 sec. XIII dove trovò rifugio Benvenuto Cellini nel 1532 e che conserva ancora il torrione originale e numerosi saloni affrescati. Scendendo dal castel- Altitudine: m 372s.l.m. lo si incontra la chiesa di San Biagio (sec. XI) che Abitanti: 12.189 palombaresi conserva i resti della originaria “cella benedetti- Patrono: San Biagio na” e una tavola dipinta da Antonio da Viterbo Stazione Fs più vicina: Palombara-Marcellina, raffigurante la “Madonna della Neve” (sec. XV). Pianabella di Montelibretti 47 Museo Archeologico divinità maschile probabilmente Zeus, databile al Museo Archeologico di Pa- I sec a.C. rinvenuta nel 1986 insieme alla statua lombara Sabina, inaugurato nel della dea Eirene, concessa in prestito temporaneo 2008, inserito dalla Regione La- al Museo of Fine Arts di Boston, in mostra stabile zio nel piano di finanziamento nel museo di Palombara al suo rientro da Boston dei musei ad interesse locale. Il . progetto pone l’accento su un aspetto importantissimo: “la territorialità”, riferita ad un area Abbazia di San Giovanni in Argentella geografica che l’Italia dei popo- L’Abbazia dichiarata monumento nazionale li preromani ebbe una precisa dal 1985, è stato centro Benedettino fino al 1300; identità culturale e che anche la denominazione Argentella deriverebbe dalle nell’Italia della piena roma- acque che scendevano copiose dalle colline circo- nizzazione mantenne un suo spiccato carattere. stanti e brillavano come argento alla luce del sole. All’interno di ognuno di questi due ampi periodi Inoltre la cripta della chiesa nasconde ancora oggi cronologici ( preromano e romano) si collocano le una sorgente di acqua, un tempo ritenuta miraco- tematiche archeologiche fondamentali affrontate losa. Probabili fondatori sarebbero stati i monaci dal Museo. Il museo si articola in tre sezioni (Prei- Basiliano del rito orientale, ma è certo che nel XI storia e Protostoria, La civiltà Sabina, L’età Roma- secolo il convento era Benedettino e nel 1286 pas- na) riunite in due sale a piano terra del Castello sò ai guglielmiti e poi ai frati silvestrini. La prima Savelli. Dei materiali preistorici vengono presen- chiesa risale all’ottavo secolo mentre al dodicesi- tati quelli ceramici, risalenti all’età del Bronzo, mo si riconduce il Nartece in facciata. L’interno a provenienti dalla zona dei Monti Lucretili e la tre navate è ornato da graffiti bizantini e all’ester- valle de Tevere; la seconda sezione molto ricca, no sorge il maestoso campanile romanico formato comprende i materiali della civiltà Sabina relativi da bifore e trifore. al centro arcaico di Cretone che fiorì fra l’VIII e il V sec. La seconda sala è per intero dedicata alla Sezione Romana, essa comprende unicamente materiali rinvenuti nella villa in località Formello o S.Lucia alle falde del Monte Gennaro. Spicca in essa la splendida statua in marmo pentelico di 48