Ottobre - comitatoferrajoli.it

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Team
Albano
Anno VI - Numero 57 - Ottobre 2010
Edizione gratuita
Inceneritore: ultima chiamata
Cari concittadini, anche se ancora
non siete convinti dei danni alla
vostra salute che vi provocheranno i
fumi emessi dall’inceneritore dei
rifiuti che verrà costruito sul territorio
di Albano, se non siete preoccupati del
fatto che ad ammalarsi di tumore
saranno i vostri figli o i vostri nipoti,
pensate almeno al fatto che la città
dove abitate e dove avete i vostri interessi economici diventerà per tutta
l’opinione pubblica nazionale “la
città dell’inceneritore più grande
d’Europa”. Quando l'inceneritore
sarà a pieno regime, Albano Laziale decantata come “la perla dei Castelli
Romani” in un articolo dell’ultimo
numero del magazine “Italia Più” per
la bontà della sua aria, per il suo
incantevole verde ed i suoi prodotti
enogastronomici - verrà ricordato per
un camino alto 120 metri e per la
nuvola di fumo che esso emetterà.
Quindi, se siete proprietari di case le
vedrete svalutate del 20-30% del loro
valore, se siete agricoltori nessun
rivenditore o negozio acquisterà i
vostri prodotti, insomma nell’affare
inceneritore tutti noi perderemo un
sacco di soldi e soltanto i soliti noti ci
guadagneranno qualche milione di
euro. Allora il prossimo 23 ottobre
scendete in piazza e fatevi sentire perché soltanto se saremo in tanti, ma
veramente in tanti, forse i nostri
amministratori della Regione Lazio
ripenseranno all’assurda decisione di
realizzare l’inceneritore su un territorio carente di risorse idriche e con
percentuali di malati di tumore già
superiore alla media nazionale.
Maurizio Bocci
S
abato 23 ottobre i cittadini, gli
amministratori pubblici e i movimenti dei Castelli Romani che da
anni contrastano senza sosta e civilmente l’inutile quanto speculativo
inceneritore, voluto dal consorzio
Co.E.Ma e dalla Regione Lazio, daranno vita ad un nuovo corteo cittadino
che si snoderà da Albano Laziale (partenza da Piazza Mazzini) sino a
Genzano di Roma passando per la città
di Ariccia. La data del 23 ottobre è
stata scelta perché a ridosso con la
decisione del Tar del Lazio e della
Corte dei Conti (prevista per il 27 ottobre) in merito ai vari ricorsi presentati
per richiedere la sospensione dei lavori per la realizzazione del mega-gassificatore. Per tutto ciò e di fronte ad un
simile inquietante scenario, la redazione di AlbanoTeam sente il bisogno di
fare un appello a tutti i suoi lettori
affinché partecipino al corteo per testimoniare in maniera concreta la loro
contrarietà alla realizzazione di questo
ecomostro.
Su AlbanoTeam abbiamo più volte
spiegato cosa comporterà per tutti noi
che abitiamo in questo territorio la
messa in funzione del gassificatore.
Però, siccome i latini ci insegnano che
“repetita iuvant”, allora ricordiamo in
breve quali “vantaggi” avremo con la
realizzazione dell’impianto.
L'incenerimento dei rifiuti produce
nano polveri, diossine, furani ma anche
composti dello zolfo, monossido di
azoto e altre sostanze tossiche che se
inalate o mangiate (attraverso gli alimenti contaminati), raggiungono tutti
gli organi in poche ore attraverso il
sangue. Le patologie derivanti sono
cancro,
malformazioni
fetali,
Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus.
Lo comprovano migliaia di studi scientifici. L'incenerimento brucia al massimo solo il 35% dei rifiuti totali (a
Roncigliano invece sarebbe il 18%). I
restanti rifiuti non bruciati finiscono
comunque in discarica (a Roncigliano
sarebbe l'82% dei rifiuti in discarica).
Inoltre, e questo non lo dice nessuno, le
ceneri prodotte dall'incenerimento,
altamente tossiche e che costituiscono
un terzo del peso dei rifiuti bruciati,
vanno smaltite in discariche speciali.
Quindi, in definitiva, bruciando i rifiuti non si elimina il problema delle discariche, ma se ne creano di nuove.
Gli inceneritori vengono finanziati da
ingenti fondi pubblici (CIP6, contributi CONAI, certificati verdi) attraverso
un aumento del 7% sulla bolletta
ENEL. Senza questi finanziamenti
sarebbero fallimentari e diseconomici,
come ha dimostrato l'abbandono della
costruzione di inceneritori nella
Campania da parte di due aziende
appena i CIP6 furono eliminati (ora
reintrodotti).
Per far funzionare l'incenerimento
sono necessarie grandi quantità di
acqua che, oltre tutto, viene inquinata
durante i processi lavorativi del gassificatore e che, successivamente,
segue a pag. 2
AlbanoTeam - In Primo Piano
2
continua da pag. 1
“dovrebbe” essere depurata Se pure ciò
venisse fatto, la depurazione delle acque
non avviene mai al 100%, una parte
d'acqua così sarebbe comunque contaminata e, quindi, i rischi di contaminazione della falda acquifera sono elevatissimi.
Le aziende agricole, i produttori di vino
ed alimenti D.O.C., gli agriturismi, i
ristoranti che comprano prodotti locali,
vedrebbero le loro merci svalutarsi drasticamente sul mercato locale e nazionale e nessuno comprerà più i prodotti dei
Castelli Romani. Si diffonderà il pericolo di prodotti contaminati, proprio
com’è successo in Campania. Non
potremo più comprare prodotti locali al
mercato, perché questi saranno pieni di
diossina e nano polveri e saremo
costretti a comprare prodotti che vengano da fuori Lazio.
Infine, ed è forse la ragione più importante per cui è assolutamente inutile la
costruzione dell’inceneritore di Albano,
gli impianti già presenti nella Regione
Lazio sono sufficienti per gestire lo
smaltimento dei rifiuti qualora si arrivasse ad una percentuale di raccolta differenziata del 40% o superiore.
Le alternative a tutto questo ci sono e
sono: riduzione della quantità di rifiuti
prodotti, raccolta differenziata dei rifiuti
e riciclo dei rifiuti. Ci sono migliaia di
località nel mondo che con tale semplice
sistema hanno eliminato il pericolo degli
inceneritori ed hanno messo in moto un
circolo virtuoso con benefici economici
e aumento dell’occupazione giovanile.
È vero, sicuramente realizzare un
megainceneritore e continuare a buttare i
nostri sacchetti dell’immondizia è molto
più facile; però un piccolo sacrificio oggi
significa un grande regalo ai nostri figli
e alle generazioni future.
M.B.
Il Palio dei Quartieri alla
rappresentativa Miramare
È
arrivato alla quinta edizione il sta Pier Luigi Simoncelli (vero matta- mento dei comitati di quartiere e con la
Palio dei Quartieri di basket. Il tore della manifestazione se è vero che forte spinta alla formazione di nuovi
torneo aperto a squadre miste, può fregiarsi di 4 titoli su 5 avendone comitati (centro storico, stella, etc.),
composte da atleti di diversa fascia di vinto uno con la casacca di Albano sarebbe opportuno che fossero proprio
età e sesso, ognuna in rappresentanza Centro). La compagine vincente era i comitati di quartiere a organizzare il
del proprio quartiere, si è svolto anche
quest’anno, come
ormai tradizione,
nell’ambito della
festa annuale del
quartiere Miramare
sul playground di
via Vivaldi. La
manifestazione,
organizzata dalla
redazione di Albano
Team in collaborazione
con
il
Comitato di quartiere Miramare, ha
visto la partecipazione di oltre 50
atleti e un enorme
successo di pubblico che ha toccato Il Sindaco Nicola Marini consegna il “Palio” a Pierluigi Simoncelli capitano della squadra Miramare vincitrice del torneo
oltre le 500 unità in
occasione della giornata conclusiva del formata dai senior: Pier Luigi torneo di basket, magari inserendo
torneo. La finale per il terzo e quarto Simoncelli, Valerio Compagnoni, Luca nuove competizioni più idonee ad altre
posto ha visto la vittoria del quartiere Garofalo, e Thomas Pennacchietti; fasce di età. Soltanto così riusciremo
Musicisti, capitanata da Paolo Zonetti, dagli junior: Andrea Palmarini, veramente a raggiungere l’obiettivo
nei confronti del team del Centro Francesco Compagnoni, Alessandro che ci siamo prefissati quando nel 2006
Storico, capitanato da Stefano Tabbi, Andrea Tabbi e Lorenzo decidemmo di dare vita a questo torMonderna. La finale per il primo e il Cianfanelli, e dalle ragazze: Federica neo. Rendere i cittadini di Albano proe
Giorgia
Grillo. tagonisti di un evento che facesse ritrosecondo posto si è disputata tra le rap- Simoncelli
presentative
di
Miramare
e Appuntamento, quindi, al prossimo vare loro il senso di appartenenza ad
Cecchina/Pavona e ha visto trionfare anno che molto probabilmente vedrà una comunità e la voglia di competere
per il terzo anno consecutivo la squa- dei sostanziali cambiamenti organizza- fianco a fianco con gli abitanti del prodra “di casa” capitanata da un entusia- tivi. Infatti, con la nascita del coordina- prio quartiere.
Nasce il coordinamento dei comitati
di quartiere di Albano Laziale
I
Comitati di Quartiere “Miramare”,
“Pavona Uno”, “La Stella”, “Villa
Ferrajoli-Roccolo”, “Villa Altieri”,
“Albano Centro” e “Montagnano di
Albano “ si sono costituiti nel
“Coordinamento dei Comitati di
Quartiere della Città di Albano
Laziale”.
Per la verità i suddetti Comitati già
hanno avuto occasione di uscite collegiali come, per esempio, i convegni
che hanno portato a definire il documento “Albano per noi” e che Albano
Team ha pubblicato nell’imminenza
delle elezioni comunali e la fattiva
partecipazione alla manifestazione
“Puliamo il Mondo” insieme a tutte
le Scuole di Albano, ma costituire ufficialmente un organismo che desse il
segnale di un’unità d’azione dei cittadini
nei
rapporti
con
l’Amministrazione era un’esigenza
che prendeva sempre più corpo tra i
Comitati aderenti.
Il primo atto ufficiale del neonato
Organismo è stato un incontro con il
Sindaco per comunicare ufficialmente
la struttura del Coordinamento e puntualizzare una serie di questioni tra cui
quella dello strisciante smantellamento dei Consultori Familiari presso
l’ASL di Albano.
Il Coordinamento dei Comitati, a tal
proposito, sta attivandosi per recuperare “ in toto “ i servizi che devono
essere garantiti dai Consultori restituendoli nella loro efficienza e completezza ai cittadini che altrimenti si
vedrebbero costretti, come già avviene
in alcuni casi, a ricorrere a strutture
fuori zona o a quelle private.
I corsi di accompagnamento al parto e
alla nascita, il sostegno all’allattamento, gli incontri di educazione alla sessualità nelle scuole, psicologo, l’assistente sociale, lo screening preventivo
per tumori all’utero, senologia e altro,
sono servizi a cui i cittadini hanno
diritto e non devono essere né delegati e né resi difficili nell’accessibilità.
Il Coordinamento ha avuto dal
Sindaco la massima disponibilità nella
ricerca delle soluzioni per ripristinare
una situazione che garantisca, da parte
dell’ASL, tutti i servizi previsti a carico dei Consultori e in entrambe le
strutture ASL del territorio di Albano.
Il Coordinamento ha, come program-
ma guida ”la realizzazione dei punti
che fanno parte del documento Albano
per noi e la pratica di un rapporto con
gli amministratori improntato sulla
trasparenza, collaborazione, proposizione e partecipazione diretta alle
scelte che interessano la comunità”.
Coordinamento
Comitati di Quartiere
3
AlbanoTeam - In Primo Piano
Palazzo Savelli sarà una casa di vetro
Intervista a Roberto Peduzzi, presidente della Terza Commissione che sta predisponendo strumenti
di partecipazione previsti dal Capitolo III dello Statuto comunale
L
o scorso mese Albano Team ha
portato alla ribalta il tema della
trasparenza
amministrativa,
ponendo l'attenzione sulle aziende partecipate dal Comune. Abbiamo incontrato Roberto Peduzzi, consigliere
comunale del PD che si occupa di trasparenza amministrativa.
Che realtà avete trovato in Comune in
riferimento alla trasparenza amministrativa prevista dalla legge 241 del
1990?
Si tratta appunto di un obbligo e non di
una scelta, cui finora si è prestata scarsa attenzione. Ad esempio la sezione
del sito istituzionale che doveva riportare le delibere comunali non era
aggiornata da molto tempo. Una delle
prime azioni intraprese, in collaborazione con l'URP (ufficio relazioni con
il pubblico), è stata quella di pubblicare su internet tutte le delibere e gli atti
del Consiglio e della Giunta.
L'obiettivo non è solo far conoscere
cosa facciamo, ma vogliamo rendere
partecipi i cittadini alle scelte della
città.
Quali sono le iniziative e i progetti per
rendere più trasparente l'operato dell'amministrazione?
Come
presidente
della
Terza
Commissione mi occupo di dare seguito concreto agli strumenti di partecipazione previsti dal Capitolo III dello
Statuto comunale. Si tratta di approvare i regolamenti attuativi per far nasce-
re ad esempio al Consulta delle
Associazioni, organo con funzioni propositive e di consultazione, oppure
regolamentare lo strumento del referendum, ecc...
Stiamo lavorando al regolamento da 4
mesi, sarà composto da circa 90 articoli e presto verrà portato in Consiglio
per la sua approvazione definitiva. I
cittadini avranno gli strumenti per condividere le scelte con l'amministrazione e questo sarà il primo atto per rendere trasparente il nostro Comune.
Sarebbe importante per il cittadino
conoscere in modo chiaro le procedure per ottenere autorizzazioni o servizi
in modo da evitare situazioni nebulose, che potrebbero causare abusi.
Come pensate di intervenire?
Vogliamo creare un'infrastruttura
informatica che permetta il monitorag-
gio costante dello
stato di lavorazione
delle pratiche e
oltre a dare la possibilità di avere informazioni on line, il
cittadino
potrà
conoscere la situazione che lo riguarda semplicemente
chiamando l'URP
del Comune. Allo
stesso tempo attueremo il decentramento amministrativo a Cecchina e Pavona, aprendo i
servizi di anagrafe, di protocollo e di
relazioni con il pubblico. Ci attende un
lavoro difficile, ma c'è la determinazione di tutta l'amministrazione per portarlo avanti.
Sul sito del Comune esiste una sezione che illustra la procedura per accedere agli atti dell'amministrazione
con un modello standard per fare la
richiesta?
Si trova nella pagina dell'URP, dove
gli utenti possono trovare le istruzioni
e una sezione che contiene tutta la
modulistica. Possiamo migliorare la
fruibilità, ad esempio archiviando per
argomento i vari modelli, ma soprattutto dobbiamo far conoscere maggiormente tali diritti ai cittadini.
Secondo lei un'amministrazione che
non ha una condotta trasparente lo fa
La ASL RM H smantella
la Senologia
Primi passi per una Notte
Bianca di qualità
L
a Notte Bianca di Albano, che si è svolta lo scorso 25 settembre nel centro storico della città, è stata sicuramente migliore di quella dello scorso anno: meno caos
e disordine, a dispetto di una maggiore organizzazione e qualità degli spettacoli. Un
percorso tematico che ha permesso di scegliere con facilità, e che ha consentito –
piantina alla mano – di decidere in quale punto di interesse recarsi. I numeri sono stati
sicuramente più bassi degli scorsi anni, legati alle previsione meteorologiche che promettevano fulmini e saette, però è stata una Notte Bianca ordinata, organizzata e
rispettosa in primo luogo dei cittadini. Nulla a che vedere con il caos dello scorso
anno, quando era impossibile camminare per le vie del centro e soprattutto lungo il
corso di sopra. È vero, si poteva fare di più. Più musica di qualità (classica e jazz),
più spettacoli legati alla tradizione popolare dei Castelli Romani, qualche proiezione
cinematografica, qualche spettacolo con voci narranti e musica. Purtroppo, a causa
delle negative previsioni meteorologiche, molti spettacoli sono stati spostati ad altra
data, proprio per evitare di spendere inutilmente denari pubblici. Di questo va dato
merito ai nostri amministratori e, probabilmente, questa decisione andava comunicata alla cittadinanza per far capire che quando si gestisce denaro pubblico è saggio non
buttarlo via perché sono soldi dei contribuenti di Albano.
per negligenza, incapacità o perché
fa cose che i cittadini è meglio non
sappiano?
Non conosco le motivazioni, per me è
la prima esperienza di impegno politico diretto. Posso dire che in passato
come rappresentante di un comitato di
quartiere ho trovato grandi difficoltà
per portare avanti proposte o collaborazioni con l'amministrazione.
Credo molto nella partecipazione e per
questo che lunedì scorso ho invitato
tutte le associazioni del territorio a un
tavolo per promuovere la partecipazione al corteo che si terrà sabato 23 ottobre contro l'inceneritore. Auspichiamo
una partecipazione numerosa per
difendere il nostro diritto alla salute, il
turismo, i nostri prodotti tradizionali e
la storia dei Castelli Romani.
Lo scorso numero di AlbanoTeam, in
riferimento alle aziende municipalizzate, abbiamo parlato di scarsa trasparenza nella gestione economica e
del personale, qual è la situazione?
L'amministrazione vuole rendere più
efficiente e trasparente la gestione
delle società di servizi di cui è azionista, per far questo è necessaria un’analisi approfondita per capire cosa non
funziona e come risolvere i problemi.
Prevediamo di risolvere la situazione
entro tre mesi e affidare a professionisti competenti il compito di modernizzare le aziende municipalizzate.
Servirà la collaborazione dei sindacati
per risolvere alcune problematiche di
gestione del personale e introdurre la
trasparenza come modus operandi
generale.
Marco Alteri
L
e donne dell’ANDOS hanno per
anni prestato il loro lavoro di volontariato per sostenere le donne operate al
seno operando nel Comune di Albano e
nei paesi limitrofi, collaborando attivamente con il Centro di senologia
dell’Ospedale San Giuseppe di Albano.
Attualmente sono fortemente preoccupate per lo spostamento del Reparto
Senologia e Oncologia presso
l’Ospedale Spolverini di Ariccia. Questa
scelta, inizialmente bene accolta da tutte
noi, si sperava portasse ad un miglioramento del servizio. Alla luce dei fatti,
però, si è rivelata una grande delusione
perché parte dei servizi prestati alle
pazienti è rimasta presso il vecchio ospedale di Albano; ciò ha arrecato un grave
disagio alle donne che in precedenza trovavano al San Giuseppe un unico centro
che forniva tutte le prestazioni a loro
necessarie. E non è tutto: adesso si
paventa la possibilità che il centro di
Ariccia, inaugurato nel febbraio scorso
con tanto di convegno e rinfresco a
Palazzo Chigi, ora venga spostato presso
l’Ospedale di Marino. Ci chiediamo: a
che gioco giochiamo? A spendere inutilmente i soldi dei contribuenti? A sman-
tellare definitivamente gli ospedali della
zona, già martirizzati? A perseguire
obiettivi per noi imperscrutabili?
Auspichiamo una maggiore chiarezza,
ma soprattutto esigiamo che gli interessi
dei pazienti siano prioritari rispetto a tutti
i giochi di potere. Tutti noi abitanti dei
Castelli romani non possiamo che essere
favorevoli alla costruzione del nuovo
Policlinico del Castelli Romani ma,
prima che il progetto vada in porto, come
dobbiamo tutelare la nostra salute? Non
certo smantellando le strutture già esistenti, ma potenziandole.
Comitato ANDOS di Albano Laziale
AlbanoTeam - Focus
4
La scuola ha bisogno
di tutti noi
Intervista al Presidente del Circolo Collodi-Rossini e Vice
Presidente del Comitato Genitori, Alessandra Zampetti
Q
uest’anno gli alunni delle scuole
elementari e materne di Albano
hanno iniziato l’anno scolastico
con la mensa. Rispetto agli anni passati il
servizio è iniziato, dove è stato possibile
attivarlo, in tutti i plessi scolastici del territorio. Il Sindaco Marini ha dichiarato:
“in un momento di difficoltà per tutte le
scuole, questa amministrazione ha pensato fosse necessario mettersi intorno ad un
tavolo per venire incontro alle esigenze
dei presidi, sempre più a corto di personale, e delle famiglie, che richiedevano
l’avvio di un servizio fondamentale”.
Non proprio a tutti gli istituti è stato possibile attivarlo con l’inizio delle lezioni,
soprattutto negli istituti di periferia colpiti maggiormente dai tagli previsti dalla
Riforma Gelmini. “I plessi scolastici – ha
dichiarato l’assessore alla Pubblica
Istruzione Mario Rapisardi – hanno
dovuto fare i conti con il decreto Gelmini
che ha portato a grossi tagli per il personale docente e per i collaboratori, contestualmente ad un aumento degli alunni in
ogni classe”.
Per capire veramente la situazione delle
scuole abbiamo parlato con Alessandra
Zampetti, Presidente del Circolo CollodiRossini e Vice Presidente del Comitato
Genitori e Comitato Mensa. Lei può controllare la qualità dei pasti e mangia quello che mangiano i bambini e conosce
bene le cose che non vanno e che possono essere migliorate. “Devo dire che si
parte con il piede giusto. Rispetto agli
scorsi anni abbiamo trovato un’amministrazione disponibile e pronta al dialogo”. Gli anni passati sono stati segnati da
dure battaglie e lotte per garantire un servizio di qualità ai bambini, innumerevoli
sono stati gli episodi incresciosi come
per esempio le farfalle trovate dentro i
cibi o la storia dei badge da strisciare per
mangiare. “Devo dire che la qualità non è
scadente, ho mangiato in mensa proprio
l’altro giorno e non ci possiamo lamenta-
re, anche se le cose da migliorare sono
molte”. Il Circolo Collodi-Rossini conta
circa 1100 bambini e tutti quanti mangiano lo stesso menù poco importa se il
bambino ha due anni o dieci. Il servizio è
garantito da 6 addette mense
dell’Albalonga che devono occuparsi di
tutti i bambini. “Il problema principale è
la gestione del servizio, possiamo contare su un centro cottura a Vascarelle, ma i
pasti arrivano tiepidi se
non addirittura freddi”.
Fondamentale
secondo la Zampetti la
cooperazione che si
instaura tra il dirigente
scolastico, i genitori e
i bambini. “Sarebbe
cosa gradita se almeno
una volta il nostro
dirigente, l’assessore
alla pubblica istruzione ed un funzionario
dell’Albalonga venissero una volta insieme
a me a mangiare in
mensa” ha detto
Alessandra un modo
per vedere i problemi
e trovare una soluzione .
Molti genitori non sanno cosa succede
all’interno delle mura scolastiche, troppo
impegnati nel lavoro e alla domanda
“Che hai fatto a scuola oggi?” la risposta
dei figli è “Niente” e “Che cosa hai mangiato?” è risposta è sempre un bel
“Niente”. Ma le cose succedono.
Succede che le forchette e coltelli di plastica scadente si spezzano, si rompono
andando a finire nella bocca dei bambini.
Succede che tutto quello che non si mangia, che i bambini lasciano nei piatti perché non gli piace, viene buttato nei secchi
insieme a tutto quanto il resto nei secchi.
Frutta, pane, verdure tutti indistintamente nei secchioni dell’indifferenziata insieme alla carta e alla plastica. Molte scuole non sono a norma con le regole sulla
sicurezza e i tagli alla scuola rendono
alcuni stabile, vecchi ormai più di mezzo
secolo, pericolanti: “abbiamo classi dove
l’acqua penetrava dai soffitti fino ad arrivare sotto i piedi dei bambini. Sono stati
fatti dei piccoli lavori sul tetto e speriamo
quindi che le cose siano migliorate” racconta Alessandra e pensa “succederà un
giorno che i genitori dovranno intervenire per ritinteggiare le pareti, aggiustare i
banchi o per pulire le tende”. “Le scuole
vanno avanti a forza di denuncie e segnalazioni che noi del comitato genitori presentiamo alle istituzioni per questo
voglio anche ringraziare gli insegnanti
che collaborano con i genitori e affrontano con i noi i problemi”.
Stefano Corradi
Attacchi di panico:
mi sono guardato dentro
e l’ho vinto!
A
nsia e panico
sono il tentativo
della
nostra
interiorità di esprimersi,
di far uscire ciò che
siamo veramente. Solo
scegliendo di cambiare
mentalità piuttosto che
sedare i sintomi con i
farmaci il problema dell’ansia e del panico si
risolve definitivamente.
Spesso, quando soffriamo, crediamo che prendere una pillola voglia
dire risolvere il problema, ma è un rischio, perché lo psicofarmaco spegne i sintomi, non le
cause, quindi finisce
solo per rendere cronico
il disagio. I dolori
dell’Anima non sono il
problema, semplicemente
lo
segnalano.
Ascoltandoli ci indicano
la via d’uscita. I disagi nascono quando
viviamo una vita che non ci appartiene
veramente, quando cioè facciamo delle
scelte che ci inaridiscono e nemmeno
ce ne rendiamo conto, quando bombardiamo il nostro cervello di richieste
forzate di efficienza, di performance e
vogliamo essere brillanti e perfetti,
soprattutto per avere un consenso familiare e sociale. Spessissimo, per evitare
di sperimentare l’abbandono, la solitudine, il non essere amati indossiamo
delle maschere che ci permettono di
diventare proprio come gli altri ci
vogliono, ebbene, il seme del Panico è
lì, pronto ad esplodere per denunciare
la nostra finzione!!Una delle maschere
più pericolose è quella dell’autonomia
a tutti i costi che molti di noi si impongono di indossare. Questa maschera da
“duri” e la lotta strenua contro gli
attacchi, sono l’estremo tentativo di
non ascoltare il messaggio dirompente
che l’attacco di panico sta portando
con sé, di corazzare l’io contro i segnali di disagio. Quando l’attacco di panico ci travolge ci sembra di stare ad un
passo dalla morte, ma non è così, il
nostro Sé ci sta inviando ancora un
segnale d’allarme, ecco perché è
importante non resistergli, non lottare
contro di lui, ma accoglierlo! Quando il
disagio ci pervade, le nostre forze iniziano a vacillare e sentiamo che non
stiamo utilizzando al meglio le nostre
risorse non esitiamo: rivolgiamoci ad
un professionista che possa aiutarci a
fare chiarezza e ad imparare ad ascoltare quello che la nostra anima ha da
dirci.
Prendendoci cura di noi, prendiamo in
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vana la sofferenza!!!
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Lorenzo Tagliavanti nominato vice presidente della
Camera di Commercio di Roma
Soddisfazione della CNA per la nomina del suo direttore dell’area metropolitana
I
l Direttore della Cna di Roma,
Lorenzo Tagliavanti, è' stato nominato Vicepresidente della CCIAA di
Roma. La nomina avvenuta il 4 ottobre
scorso all’unanimità nella prima riunione della Giunta della CCIAA, manifesta il successo dell’alleanza delle pmi
della provincia di Roma che ha unito
CNA, Confesercenti, Confartigianato,
Compagnia delle Opere e Coldiretti.
Le PMI (piccole e medie imprese),
quindi, da ora avranno ancora maggiore voce nell’ente di rappresentanza
delle imprese del territorio. Istituzione
in grado di sostenere attività di promozione e sviluppo, ma anche di forte
relazione con le amministrazioni locali. Positive le reazioni del mondo politico e
istituzionale.
Il Sindaco Alemanno –
“Auguri di buon lavoro a
Lorenzo Tagliavanti. Sono
convinto che con il
Presidente
Giancarlo
Cremonesi rappresentano
un’ottima coppia e che insieme riusciranno a lavorare
molto bene all’interno della
Camera di Commercio di
Roma”.
Per Nicola Zingaretti,
Presidente della Provincia –
“L’elezione di Lorenzo
Tagliavanti è una scelta di
alto profilo a conferma del
ruolo strategico che la Camera di
Commercio riveste per l’economia di
Roma e di tutto il territorio. A
Tagliavanti rivolgo gli auguri di buon
lavoro. In un momento così complesso
per le nostre imprese e per i lavoratori
la camera di Commercio rappresenta un
interlocutore di grande rilievo per le
istituzioni e un punto di riferimento per
tutti i cittadini”.
Il Presidente della Regione Renata
Polverini – “Rivolgo al neo vicepresidente della Camera di Commercio
Lorenzo Tagliavanti le congratulazioni
per la sua elezione e formulo i migliori
auguri di buon lavoro. Con questa ele-
La Casa delle Imprese
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della
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zione si sancisce l’assetto dirigenziale
definitivo della Camera di Commercio
che è il presupposto di base per far sì
che questo organismo possa adesso
compiere tutti i passi necessari per dare
nuovo slancio alle imprese della nostra
regione”.
Francesco Giro, Sottosegretario ai
Beni Culturali – “La nomina a vice
Presidente della Camera di Commercio
di Lorenzo Tagliavanti e il consenso
unanime che ha ottenuto è un segnale
importante di unità frutto anche dell’
intesa che ha portato alla scelta di
Giancarlo Cremonesi alla guida di
quello che io personalmente considero
il vero motore economico della
Capitale che dovrà poter svolgere in
piena autonomia il suo ruolo nel rilan-
cio di Roma Capitale”.
Pietro Di Paolo, Assessore alle Attività
produttive della Regione Lazio – “Con
la nomina di Lorenzo Tagliavanti alla
vicepresidenza, può dirsi finalmente
conclusa la lunga fase di rinnovo della
Camera di Commercio di Roma. Ora ci
sono tutti i presupposti perché venga
intrapreso un percorso innovativo di
sostegno allo sviluppo delle nostre
imprese e del tessuto produttivo”.
Per Angela Birindelli, Assessore alle
Politiche agricole e Valorizzazione dei
prodotti locali – “La nomina del vicepresidente apre un nuovo ciclo per la
Camera di Commercio di Roma che
darà nuovo slancio alle imprese della
nostra Regione”.
S
i terrà dal 16 al 19 dicembre 2010
presso la Nuova Fiera di Roma la
quinta edizione di "Arti e Mestieri expo",
la mostra mercato dell’artigianato e dell’enogastronomia. Partecipa con la tua
azienda e spedisci il modulo entro il 28
ottobre. Laboratori, piccole e medie
imprese artigiane in fiera non solo per presentare ed offrire prodotti e professionalità, ma anche per creare nuovi rapporti commerciali e professionali: Arti & Mestieri
Expo è, infatti, un luogo ideale di incontro fra produttori e consumatori, dove far
conoscere le varie realtà artigianali simbolo del “Made in Italy”, realizzate con lavorazioni tradizionali ma al passo con le nuove tendenze e tecnologie d’avanguardia.
Meta ideale per lo shopping natalizio e ampia vetrina in cui ammirare direttamente
la passione e l’ingegno che caratterizzano ogni singola lavorazione, Arti & Mestieri
Expo offre l’occasione di acquistare produzioni uniche ed esclusive, realizzate con
tecniche che fondono le arti e i mestieri del “fatto a mano”.
INFORMAZIONI UTILI
Settori: abbigliamento e accessori artigianali, arredamento e complementi di
arredo artigianali, oggettistica e articoli da regalo artigianali, oreficeria e gioielleria
Quota partecipazione: € 300,00 IVA inclusa - Ingresso gratuito.
La CNA di Roma invita le imprese interessate a compilare e spedire il modulo
di partecipazione a Unioncamere Lazio, fax n. 06-6785516 entro e non oltre
giovedì 28 ottobre 2010.
Per maggiori informazioni e per il modulo visita il sito: www.cnapmi.org
CNA Roma aderisce al
Protocollo iUniversity
L'
intesa, promossa da Roma Capitale, fornisce vantaggi e opportunità agli
studenti delle Università della città. Nello specifico, l’intesa ha lo scopo
di favorire e agevolare i giovani di tutti gli atenei romani (La Sapienza; Tor
Vergata; Roma Tre; Foro Italico; LUMSA; LUISS; LUSPIO; Sacro Cuore;
Campus Bio Medico; E-Campus) attraverso un sistema integrato di interventi
e servizi, reso disponibile dalle attività produttive del territorio. Attraverso il
Comune di Roma, le Università avvieranno una serie di iniziative di collaborazione con gli operatori economici della città, al fine di garantire sconti, offerte
e promozioni, riconoscibili sulla base della titolarità della tessera universitaria.
Tra le agevolazioni previste finanziamenti a tassi agevolati, sconti per musei e
cinema, offerte per alberghi e attività sportive a prezzi ridotti per i 320.000 universitari della Capitale.
La firma dell'intesa sancisce la nascita del progetto "Iuniversity Roma".
È già attivo il sito www.iuniversityroma.it sul quale gli operatori economici
potranno pubblicare offerte commerciali in convenzione dedicate agli studenti
universitari. L’ iniziativa – promossa dal Comune di Roma – è riservata non
solo agli studenti ma tutti gli utenti del mondo universitario romano (specializzandi, contrattisti, borsisti, ricercatori, ecc.). Le imprese interessate che intendano aderire a questa importante “rete” di servizi possono compilare e spedire
la scheda allegata al fax n. 06-67108182 entro il 31 ottobre 2010.
6
AlbanoTeam - Vivere la città
Ricordando il tram di Albano
Quando Roma e i Castelli Romani erano più vicini
Pasta e fagioli ai
frutti di mare
S
embra strano parlare di tram, un
mezzo di trasporto caduto in
disuso almeno nelle zone dei
Castelli Romani, ma il suo avvento e lo
sviluppo delle tranvie avvicinò Roma
ai Castelli e i diversi paesi dei Castelli
Romani tra di loro, in un'epoca nella
quale la rete stradale non era ramificata e agevole come oggi.
Era il 1906 quando Augusto Crollari,
poeta albanense, scrisse proprio una
poesia in occasione del rivoluzionario
collegamento tramviario: “Sia benedetto er giorno e quer momento e
benedetta sia la società che t'ha portato; mo' st'allacciamento fra sti paesi
è na comodità. Marino, Arbano e tutti
li Castelli stanno attaccati come li
fratelli”.
Vengono prima inaugurate le linee
intercastellane e poi visto il successo
la STFER, anche facendo seguito alle
richieste provenienti soprattutto dal
comune di Velletri, decide di estendere
la propria rete collegando Albano con
Roma tramite la via Appia e prolungando la linea da Genzano a Velletri.
La linea tra vicolo delle Cave (l’attuale
Piazza dei Colli Albani) e Albano viene
inaugurata il 4 marzo 1912, mentre il
prolungamento Genzano-Velletri apre
il 12 settembre 1913.
Da segnalare che nel 1908 venne rasa
al suolo la settecentesca Porta Romana
per consentire proprio il passaggio
della linea del tram all'ingresso della
città provenendo da Roma.
Per mezzo secolo il tram cambia la vita
degli albanensi e non solo entrando ben
presto non soltanto nelle abitudini, ma
anche nella tradizione canora, letteraria
O
e iconografica della Capitale.
La gita ai Castelli diviene ben presto
una moda, una tradizione che viene
immortalata in una famosa canzone
che Pino Silvestri, nel 1926, presenta al
festival che si teneva in occasione della
festa di S. Giovanni. Silvestri immagina la sua canzone come una carrellata
dei vari paesi dei Castelli visti magari
dal secondo piano del tram, sottolineandone i richiami turistici o le particolarità. Stiamo parlando della canzone con protagonista la bella Nannì.
Il tram però non segna solo lo sviluppo
turistico dei Castelli Romani, ma anche
l'inizio di un fenomeno che non si è più
arrestato: quello del pendolarismo
verso Roma. Le corse che partivano
tra le 5 e le 5.30 dai Colli Albani, scaricavano a San Giovanni e a Termini,
centinaia di persone che nella grande
città lavoravano o studiavano in una
capitale sempre più in espansione.
Dopo la guerra gli anni Cinquanta
segnano l’inizio del declino del traffico
extraurbano su rotaia, unito ad una crescente difficoltà a far convivere la circolazione veicolare nelle strette strade
dei paesi dei Castelli. Il 4 agosto 1954
chiudono la Genzano-Velletri, la
Grottaferrata-Frascati e la MarinoAlbano. Il 15 dicembre 1963 è il turno
delle linee Cinecittà-GrottaferrataValle Vergine e Grottaferrata-Marino,
seguite poco dopo dalla funicolare di
Rocca di Papa, rimasta isolata. Il 3
gennaio 1965, infine, si effettua l’ultima corsa extraurbana tra Roma e
Genzano.
Oggi il tram non c'è più, ma il pendolarismo continua e si accresce. Roma e
i Castelli Romani sembrano più lontani
tra loro rispetto a un secolo fa per i
mezzi di trasporto non adatti a sostenere il peso del flusso di viaggiatori, non
più di una capitale in espansione, ma di
una grande metropoli europea.
Francesca Ragno
PILLOLE DI GIURISPRUDENZA
Spesso situazioni quotidiane nascondono una disciplina giuridica molto complessa, scoprila!
Contratti collettivi
T
ra le fonti del diritto sono da
menzionare anche i contratti
collettivi di diritto pubblico,
disciplinati dall'art. 39, ultimo
comma della Costituzione. Esso prevede, infatti, che i sindacati registrati
possano, rappresentati unitariamente
in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi con efficacia
obbligatoria per tutti gli appartenenti
alle categorie alle quali il contratto si
riferisce.
Tali contratti non avrebbero, dunque,
vincolato solo i soggetti firmatari e
gli iscritti ai relativi sindacati, ma si
sarebbero imposti anche a soggetti
terzi (i non iscritti ai sindacati stipulanti), in base all'appartenenza ad una
data categoria. Disposizione che è
configurabile come una norma sulla
produzione del diritto "dello Stato".
Tuttavia, l'ultimo comma dell’ art. 39
La ricetta
di Massimo
è rimasto "lettera morta", poiché la
legge non ha attuato la norma sulla
registrazione dei sindacati. Con la
conseguenza che i sindacati non
hanno acquisito personalità giuridica,
conservando la natura di associazioni
non riconosciute, ed il loro potere
contrattuale ha continuato a produrre
effetti solo per i rispettivi iscritti. In
altri termini, nella prassi si sono conclusi solo i contratti collettivi di diritto comune, che non hanno efficacia
erga omnes (per tutti gli appartenenti
alla medesima categoria interessata),
ma vincolano, sulla base di un rapporto di
mandato con rappresentanza di natura privatistica, solo i lavoratori
appartenenti al sindacato contraente.
Più controversa è, invece, la natura
dei contratti collettivi per la disciplina del rapporto di pubblico impiego.
Si deve, infatti, considerare che le
procedure per la stipula di tali contratti sono fissate dalla legge (il d.lgs.
n.165/2001), che essi vincolano tutti i
dipendenti pubblici, che ne è prevista
la pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale e che è riconosciuta la possibilità di ricorso in Cassazione per la
loro violazione. Non sembra, pertanto, azzardato ritenere che, indipendentemente dal “nomen juris” (il
nome della fonte), i contratti collettivi da ultimo esaminati siano da configurare come fonti di diritto secondario, tuttavia in senso contrario si è
espressa la Corte Costituzionale
(sent. n. 309/1997).
Inviaci un quesito all’indirizzo
[email protected] oppure visita il sito
www.infoprovincia.altervista.org
Alessandro Buccilli
ttobre è l’inizio dell’autunno, le
giornate si sono accorciate, le
temperature sono diminuite, specie la
sera. Che cosa c’è di meglio la sera
tornando a casa di trovare una minestra che ci riconcili con la vita?
Quello che vi propongo questo mese
è un mix tra mare e monti che, anche
se un po’ troppo sfruttato, è sempre
un bel mangiare: pasta e fagioli ai
frutti di mare. Sugli ingredienti sappiate che potete sbizzarrirvi a vostro
piacere. Io dal canto mio ne metterò
qualcuno ma ampia libertà.
Ingredienti per 4 persone:
fagioli borlotti 300 gr. anche secchi
vanno bene; pasta a vostra scelta
200gr.; 200 gr. di calamari; 200 gr. di
gamberetti; due manciate di cozze e
di vongole; aglio, cipolla, sedano,
prezzemolo, peperoncino, carota,
olio extravergine, sale e pepe qb
Preparazione: la sera prima mettete a mollo i fagioli in acqua.
Lessate i fagioli. Preparate il brodo
vegetale nel solito modo cioè bollendo sedano carota e cipolla.
Sgocciolare i fagioli cotti e schiacciatene una parte. In una pentola far soffriggere l'aglio. Tagliate i calamari a
listarelle e fateli cuocere. Quando
sono quasi cotti aggiungete i gamberetti, le cozze e le vongole e il peperoncino. fate evaporare un mezzo
bicchiere di bianco. Aggiungete i
fagioli e il brodo e portate ad ebollizione. Abbiate cura di schiacciare
una parte dei fagioli per aumentare la
densità della minestra. Regolate di
sale. Buttate la pasta, io preferisco la
pasta all’uovo tagliata, e cuocete
mescolando spesso con un cucchiaio
di legno, secondo il tempo di cottura
del formato scelto. Aggiungere qualche mestolo di brodo se la minestra
tende ad asciugarsi troppo. Tenerla
piuttosto liquida perché a fine cottura tenderà ad addensarsi. Spegnete il
fuoco e lasciate riposare per qualche
minuto prima di portare in tavola.
Servite con un filo di olio a crudo e
abbondante prezzemolo. Per valorizzare ancora di più questa minestra,
potete aggiungere della bottarga!
Diventerà un piatto sublime! Da bere
con vino bianco, magari di struttura:
pinot bianco. Buon Appetito!!
[email protected]
Massimo Vinciguerra
Titolare dell’Antica Abazia
AlbanoTeam - Vivere la città
Ad Albano nasce
l’Alleanza per l’Italia (API)
«L
’Api rafforzerà la maggioranza
e ne sarà baluardo». Con queste parole il Consigliere Comunale
Vincenzo Guarino ha annunciato il suo
passaggio dal Pd ad Alleanza per
l’Italia. «Questo momento rappresenta
un ben preciso progetto politico, questa
non è una scelta contro, è una scelta a
favore.
Anche
del
Partito
Democratico». Guarino ha poi ricordato come in questa fase sia più palese il
fallimento del bipolarismo e come l’idea veltroniana del Pd sia arrivata a un
punto morto. Secondo il politico anche
il Pdl passa momenti di grossa inquietudine e proprio per questo c’è bisogno
di un centro moderato, democratico e
liberale. Non appena è stato dato l’annuncio, alla presenza anche del coordinatore provinciale Filippo Lippiello e
di quello organizzativo regionale
Dinoi, sono subito iniziate le possibili
interpretazioni per indovinare chi
seguirà Guarino nella sua avventura.
«Siamo aperti e invitiamo tutti al dialogo». Questo ovviamente ha creato
qualche curiosità non disinteressata da
parte dei componenti della maggioranza. Si sono dimostrati ben disposti i
due rappresentanti del Cigno,
l’Assessore Esposito e il Consigliere
Dargento, ma non si escludono ingressi anche dalle file dell’opposizione.
Proprio in quest’ottica ha manifestato
tutto il suo scetticismo il consigliere
Idv Remo Giorgi, che ha dichiarato:
«se adesso dovesse entrare qualcuno,
bisogna
capire
che
succede.
Entreranno in maggioranza? Non lo so.
E’ presto per dirlo».
Gianni Galleri
C
pubblica della collina di Colle Pardo.
L’Associazione intende promuovere e
sponsorizzare l’acquisizione al patrimonio del Comune di Ariccia dell’area
verde di Colle Pardo (28 ettari, tutti nel
territorio di Ariccia) per scongiurare
possibili offese alla sua bellezza e per
restituirlo alla fruizione di tutti i cittadini come parco pubblico multifunzionale (orto botanico, passeggiate per il
benessere psico-fisico, meta di escursioni turistiche, palestra all’aperto, aula
decentrata per le scuole, ecc.).
L’emergenza “Colle Pardo” segnala che
dobbiamo iniziare ad occuparci in
prima persona della conservazione
delle straordinarie bellezze naturalistiche e paesaggistiche e dei beni storici
ancora presenti nei Castelli Romani.
olle Pardo, la bellissima collina tra
Ariccia, Genzano e l’Appia Antica,
ricca di storia e nota per i suoi boschi
ombrosi, uno dei luoghi più incantevoli
e rappresentativi dei Castelli Romani,
sta per essere messo in vendita mediante asta pubblica fallimentare. Insomma,
sta per perpetrarsi l’ennesimo sacco al
nostro territorio. Lo scorso 1° ottobre,
presso la Sala Maestra di Palazzo Chigi
di Ariccia, ha avuto luogo un incontro
per presentare al pubblico le finalità ed
il programma dell’Associazione
“COLLE
PARDO”
Onlus.
Associazione che ha come scopo la
promozione della tutela e valorizzazione del territorio e del paesaggio dei
Castelli Romani e, come obiettivo
immediato, il trasferimento in mano
Presentazione itinerante
del libro sui comuni virtuosi
U
n’occasione da non perdere sarà la
presentazione itinerante de
“L’ANTICASTA, l’Italia che funziona” che si terrà il 22-23 ottobre in ben
6 località laziali. Il tour degli autori
Michele Dotti e Marco Boschini partirà venerdì 22 ottobre proprio da
Albano Laziale presso il Centro
Ecologia dell'Habitat - Via delle Mole
32/a. Appuntamento alle ore 20,00 per
chi vuole approfittare del bio-shop e
dell’accogliente sala ristoro con le proposte di degustazione di prodotti biologici. Il libro, accompagnato da un dvd,
racconta il viaggio degli autori nei
comuni virtuosi ( www.comunivirtuosi.org ) e, attraverso le numerose testimonianze raccolte, vuole dimostrare ai
cittadini e alle amministrazioni locali
che è possibile riqualificare il territorio
con le buone pratiche. Stop al consumo
del territorio, raccolta differenziata per
il riciclo dei rifiuti, fonti rinnovabili,
servizi sociali e mobilità sostenibile
sono una parte delle proposte attuate.
La volontà delle amministrazioni finalizzata al bene comune e la partecipazione collaborativa dei cittadini sono la
soluzione. Per saperne di più:
www.anticasta.it
7
Mail al Direttore
Lavori di abbellimento e riqualificazione di Piazza Mazzini
Nell’era delle immagini digitalizzate,
delle foto spedite tramite cellulare,
somatizziamo tutto velocemente,
accettiamo senza riserve tutto quanto
scorre sotto i nostri occhi. Non siamo
più in grado di distinguere il bello dal
brutto, oggettivamente inaccettabile
dal sensibilmente accattivante, insomma archiviamo ogni cosa come plausibile. Eppure non è così, ci sono variabili che ogni tanto ci sollecitano la
mente, riattivando i nostri sensi e le
nostre percezioni.
Recentemente è successo che l’assessore ai lavori pubblici Maurizio
Sementilli abbia preso di mira le taniche sparti traffico che da anni adornavano Piazza Mazzini, ricoprendo innumerevoli compiti, da quello di segnalare un’area di cantiere a quello di convogliare il traffico, senza esimersi da
quello di arredo urbano. Con gli anni
tutti ci siamo convinti che quelle taniche erano delle istallazioni artistiche di
un famoso designer americano, insomma avevamo preso per definitivi quei
contenitori in PVC. Poi la svolta, qualche operaio, calce e volontà, quella di
umanizzare l’area mediante la messa a
dimora di piante e fiori. Fiori? Si utilizzano ancora per arredare le città! La
popolazione ha riscoperto il verde, e
con esso la curiosità di catturare con gli
occhi le bellezze dell’ intera area di
Piazza Mazzini.
L’associazione Confesercenti di
Albano intende esprimere apertamente
il proprio apprezzamento per il lavoro
fin’ora svolto ed auspica di vedere realizzato in tempi brevi il completamento dei lavori di riqualificazione dell’intera piazza, al fine di restituire alla città
un ampio spazio comune.
Grazie assessore!
Confesercenti Area Castelli Romani
Sede di Albano
Cambio della guardia alla
Protezione Civile
A circa cinque mesi dal proprio insediamento e dopo attenta e ponderata
valutazione delle candidature pervenute, il dott. Marini, Sindaco della Città,
ha individuato nella persona di Mauro
De Rossi (Disaster Manager e
Volontario di lungo corso) il nuovo
Presidente del Gruppo Comunale di
Protezione Civile.
Avendo in passato collaborato con
entrambi, nell’augurare buon lavoro
all’amico Mauro, non posso non rivolgere un doveroso saluto al Presidente
uscente. Questi, nella sua più che
decennale gestione, ha trasformato un
piccolo gruppo di Volenterosi, operanti
localmente, in una efficiente organizzazione riconosciuta ed apprezzata ben
oltre i confini comunali.
Il maresciallo Renzi, pur tra molte difficoltà organizzative ed amministrative, ha “allevato” il gruppo di
Protezione Civile di Albano Laziale
con la passione, la professionalità e la
dedizione del buon padre di famiglia.
Sotto la sua gestione il gruppo è cresciuto numericamente, si è dotato di
moderne attrezzature tecnico-operative, è intervenuto, con uomini e mezzi,
nelle principali emergenze locali,
regionali e nazionali
conseguendo
stima e credito presso tutte le
Istituzioni regionali e non preposte
alla protezione civile.
(lettera firmata)
AlbanoTeam
Registrato al Tribunale di Velletri
n. 12/05 del 14-06-2005
Edito da:
Associazione TEAM COMUNICAZIONE
Direttore Responsabile:
Maurizio Bocci
Hanno collaborato:
Francesca Ragno, Massimo Vinciguerra,
Federico Bottura, Luca Nardi, Alessandro
Buccilli, Marco Alteri, Stefano Corradi, Gianni
Galleri, Giorgio Sirilli, Aldo Oroccini,
Francesco Cinque, Paolo Zonetti.
Redazione e Pubblicità
Tel. 335-5693180
[email protected]
[email protected]
Stampa:
Tipografica Renzo Palozzi - Marino
AlbanoTeam - Periscopio
8
Premio S. Francesco
La rabbia e l’orgoglio
C
Il Sindaco Nicola Marini consegna il primo premio per la saggistica a Roberta Silvestri
V
enerdì 1 ottobre, presso la Sala
Nobile di Palazzo Savelli, si è
tenuta la cerimonia di premiazione del IX premio Artistico Letterario San
Francesco 2010, in collaborazione con le
Scuole Medie di Albano, Cecchina,
Pavona, Assisi e per il primo anno con
l’Istituto Murialdo.
Dopo il saluto del Presidente del
Consiglio Comunale, Massimiliano
Borelli, anche a nome del Presidente
della Provincia di Roma, Nicola
Zingaretti, Aldo Oroccini, rappresentante
dell’Associazione nonché ideatore e
responsabile del Premio Artistico
Letterario San Francesco, ha ripercorso
brevemente la storia del Premio dalla sua
nascita ad oggi e ringraziato il Sindaco e
l’amministrazione comunale che hanno
creduto fin dal primo momento in questo
progetto. Mario Rapisardi, Assessore
alla P.I. si è rivolto ai giovani studenti
con un forte richiamo ai valori della solidarietà e della dignità umana, facendo
appello agli studenti di tenere sempre
alto la passione per lo studio. Il Sindaco
Nicola Marini, ha preso spunto da questo
premio per incoraggiare i ragazzi nel
cimentarsi in un lavoro che stimola la
creatività e che offre un momento di
riflessione e confronto su una delle figure più grandi della tradizione umana,
civile e spirituale, non solo del nostro
Paese ma del Mondo. Ancora con un
richiamo ai valori di solidarietà e dignità,
rispetto dei diritto umani, contenuti nella
Costituzione italiana, si è rivolto alla platea Marco Guglielmo, membro della giuria esterna, che ha letto le motivazioni
per i temi vincitori del concorso.
Dunque sull’onda di queste suggestioni
che sono stati premiati i giovani artisti in
erba nella varie categorie: saggistica,
poesia, grafica e fotografia.
Il primo premio della sezione saggistica
con il tema “Cosa vuol dire porre un
paese, una città o una nazione sotto la
protezione di un patrono? Come ci riconosciamo nella figura di San Francesco,
proclamato coraggiosamente patrono
d’Italia il 18 giugno 1939?” è stato assegnato alla studentessa della 3° B di
Albano Laziale, Roberta Silvestri, che ha
voluto dedicare un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno ascoltato e
prestato attenzione ai lavori delle ragazze
e dei ragazzi delle scuole medie, dando
così un senso all’impegno di chi quei
lavori li ha realizzati.
Il Premio, che ha il Patrocinio del
Comune di Albano Laziale, la Provincia
di Roma, la Regione Lazio, il Ministero
della Pubblica Istruzione, il Ministero dei
Beni Culturali, coinvolge oramai centinaia di studenti delle scuole medie di
Albano, Pavona, Cecchina, Assisi e
l’Istituto Murialdo di Albano, ed ha raggiunto un traguardo importante e si prepara alla sfida della X edizione, dove – ci
annuncia la Presidente dell’Associazione
Maura Iacobelli - è già in cantiere l’idea
ambiziosa di realizzare un volume che
contenga tutti i temi dei ragazzi e delle
ragazze che parteciperanno al Concorso.
L’ultimo appuntamento per le celebrazioni in onore di San Francesco è per il 23
ottobre con la Cena di Beneficenza. Il
ricavato verrà donato all’Associazione
Chiara per i Bambini del mondo, per concludere il Progetto Chiara che prevede la
costruzione di una scuola di formazione e
apprendimento in Brasile.
Aldo Oroccini
osa vi aspettereste di trovare
andando in un luogo dichiarato
sito di interesse comunitario
(SIC)? Quali immagini pensereste di
vedere camminando attraverso dei luoghi
posti sotto PROTEZIONE SPECIALE
(ZPS)? Frenate la vostra immaginazione!
Purtroppo, nulla di ciò che avete immaginato si rivelerà di fronte ai vostri occhi.
La situazione peggiora ogni giorno di
più, le acque si ritirano sempre più o
comunque non salgono sopra un certo
livello, emergono ormai
sul bagnasciuga terre
argillose simili a sabbie
mobili, le spiagge sono
ricettacolo di ogni rifiuto immaginabile, i sentieri sono a rischio
frana, il Piano di
Utilizzo degli Arenili è
fermo, l’area delle tribune del C.O.N.I. langue nel degrado, le aree
archeologiche
sono
nascoste, svalutate ed
esposte ad ogni forma di minaccia.
In sostanza il Lago Albano è un luogo
abbandonato e destinato ad una morte
inesorabile. Noi non vogliamo arrenderci, non possiamo accettare l’immobilità
delle Amministrazioni competenti verso
un disastro ambientale ma anche sociale
ed economico per l’intera comunità dei
Castelli Romani. Organizziamo iniziative, escursioni, facciamo pressione e proposte, ci facciamo portavoce di segnalazioni e richieste da parte di numerosi cittadini, raccogliamo richieste di informazioni e cerchiamo le risposte.
Il 19 settembre scorso (quindi, un mese
fa) abbiamo richiesto separatamente,
all’Assessore all’Ambiente e Sviluppo
Sostenibile della Regione Lazio Marco
Mattei e al Sindaco di Castel Gandolfo
Maurizio Colacchi , attraverso due raccomandate con ricevuta di ritorno, un
incontro con i cittadini dei Castelli
Romani per affrontare insieme questa
drammatica emergenza.
Non abbiamo tuttora ricevuto risposta e
pensiamo che questa indifferenza vada a
danneggiare ulteriormente la percezione
estremamente negativa che abbiamo
maturato sul rapporto tra cittadini e istituzioni, una distanza siderale che è a
nostro avviso la causa principale del
degrado progressivo che sta subendo la
nostra nazione.
Vorremmo formulare le nostre proposte
ma soprattutto ascoltare le intenzioni e i
progetti che la Regione Lazio e il
Comune di Castel Gandolfo hanno in
mente per risolvere la situazione del
Lago Albano. Abbiamo già parlato mille
volte dei pozzi abusivi, dei prelievi diretti, della pulizia delle sponde, dei costoni
a rischio frana. Vorremmo tuttavia
aggiungere un’altra richiesta alle istituzioni: una verifica attenta dei lavori per
la fognatura circumlacuale, a detta di
molti, possibile causa di dispersione
delle acque. Siamo convinti che esista
un’unica possibilità per salvare il nostro
territorio dal disastro. Quella possibilità
risiede in tutti noi, cittadini, uniti nel
merito dei temi concreti e delle priorità
necessarie alla nostra salute, fisica e
mentale, che nel concetto stesso di ecologia è strettamente interconnessa con la
salute dell’ambiente che ci circonda e di
cui noi facciamo parte integrante.
Luca Nardi
“Salviamo il Lago Albano!!!”