Numero 59 del 19 luglio 2014
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Numero 59 del 19 luglio 2014
Anno XXII n. 59 del 19 Luglio 2014 Periodico Indipendente Distribuzione gratuita Mensa Ospedale San Salvatore INNOVA...CI RIPROVA La gara del “servizio ristorazione” per i degenti e dipendenti dell'ospedale dell'Aquila sembra ad una svolta, anche se poi non sempre a lieto fine; ed infatti il primo della graduatoria risulta l'Associazione Temporanea di Impresa INNOVA-AGRI. Ricorderete tutti che la ditta INNOVA di Pomezia (Roma), è la società che fu allontanata proprio dalla stessa ASL dell'Aquila nel settembre 2011 a causa della pessima gestione del servizio ristorazione e per evidenti e reiterati disservizi sulle pietanze servite, a seguito di un'accurata indagine effettuata dall'ufficio provveditorato della ASL. Fu proprio quest'ultima, esasperata dalle critiche dell'ufficio dietetico e soprattut- to dalle lamentele dei degenti, che al tempo erano arrivati al punto di farsi portare il cibo da casa, decise giustamente di rescindere il contratto. Anche per evitare un fastidioso contenzioso; le parti, ovvero la ASL e la INNOVA concordarono una chiusura consensuale del contratto, così che, la società di Pomezia, potesse nuovamente partecipare alla procedura di gara della quale, ad oggi, risulta prima in graduatoria. Buon senso avrebbe voluto che la INNOVA, dopo la pessima figura, non avrebbe dovuto partecipare più a future gare dell'Ente Ospedaliero. Ma non finisce qui. Perché il vero colpo di scena è che la INNOVA è risultata prima in graduatoria avendo offerto un prezzo ben inferiore a quello con cui gestiva il servizio ai tempi della chiusura contrattuale; con un'aggravante, in quanto il nuovo contratto prevede che il nuovo gestore, a differenza del passato, provveda alla prenotazione, distribuzione a letto dei degenti e ritiro degli eventuali “resti” (con impiego di altro personale) oltre ad ingenti investimenti per l'acquisto di tutte le attrezzature necessarie all'allestimento degli spazi cucina e locali mensa, in via di agibilità definitiva, messi a disposizione dalla ASL dopo il terremoto. I prezzi di INNOVA, al tempo della precedente gestione, erano i seguenti: colazione euro 1,07 – pranzo degenti euro 6,25 – cena degenti euro 6,48 – Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected] Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila - Tel/Fax: 0862.405082. Stampato in proprio. 2 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila – pranzo dipendenti euro 7,97 – pasto sostitutivo per medici di guardia euro 8,96; per un totale complessivo di euro 31,4. I prezzi offerti nella nuova procedura di gara sono: euro 2,00 per la colazione – euro 2,40 per il pranzo degenti – euro 9,40 per la cena dei degenti – euro 1,50 per la merenda degenti – euro 1,34 per il pasto sostitutivo e euro 2,40 per pranzo dipendenti; per un totale di euro 19,44. Roba da non crederci. Fatte queste doverose premesse, la domanda che ci poniamo e che ad un qualsiasi libero ed onesto cittadino sorge spontanea è: come può un'azienda seria gestire nuovamente il servizio di ristorazione nell'Ospedale da cui è stata mandata via dal committente con un prezzo di euro 31,40, ad un prezzo complessivo di euro 19,44 (ben 12 euro in meno giornalieri per prezzo medio a persona); nel quale sono inoltre compresi servizi aggiuntivi? Saremo costretti nuovamente a farci portare i pasti da casa? Ed agli sfortunati che vivono da soli, chi ci pensa? Se ci dovessimo ricoverare al San Salvatore, come soleva ripetere mio nonno, saremo proprio “cornuti e mazziati”? Questa cosa assolutamente non può pas- sare. Ora, la Commissione di gara è nella fase della procedura che prevede il controllo dell'offerta proposta, con conseguente esclusione della stessa, poiché i prezzi offerti dall'ATI INNOVA-AGRI, non possono che risultare evidentemente anomali. L'unica cosa che i cittadini aquilani (e non solo) si augurano, è che la “Commissione Controllo” operi in modo onesto e trasparente, visto che di mezzo c'è la salute di tutti i cittadini, compresi vecchi e bambini. Peppe Vespa AEROPORTO: COLPO DI "GENIO" DELL'OPPOSIZIONE, UNA SCUOLA DI VOLO PER IL RILANCIO Dopo l'aria fritta del Consiglio Comunale (7 mila euro per una seduta inutile), è arrivato il colpo di "genio" dei gruppi di opposizione, che, con uno scatto di reni senza precedenti, hanno formulato una serie di proposte sul futuro dell'aeroporto di Preturo.Tutto questo, nel giorno in cui è stata comunicata la cancellazione del volo per Olbia.La TourgesT, infatti, che doveva svolgere la tratta con la Sardegna, ha deciso di rinunciare, come già accaduto con la TwinJet per i voli su Milano. Sembrerebbe per colpa degli organi di informazione che hanno gettato fango a palate, ma questa è un'altra storia, quella di un fallimento annunciato e di una patacca ben rifilata alla collettività. Per salvare il "salvabile", nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri di opposizione Alessandro Piccinini, Guido Quintino Liris, Raffaele Daniele e Pierluigi Properzi hanno elencato una serie di proposte per cosa farne dello scalo di Preturo, idee, che si articolano su cinque punti. Dalla scuola di volo, ad una base operativa della Protezione Civile e di pronto intervento nazionale, ad una struttura per il volo a vela, ad un centro di manutenzione con officine e servizio aerotaxi. La convenzione che il Comune dell'Aquila ha siglato con la società XPress, però, dura venti anni, ma questo è un "piccolo" particolare per i gruppi del centrodestra, a meno che Musarella non decida di andarsene da solo o addirittura adottare queste proposte. Secondo i consiglieri, questi servizi (che peraltro l'allora Aeroclub di Preturo conosceva già dagli anni 80' con Corrado Ruggeri), potrebbero concretizzarsi con un ordine del giorno da presentare in Consiglio Comunale.Le interviste... Su www.leditoriale.com, servizio e testo di Matilde Albani, riprese di Elisabetta Di Giorgio PER UNA LIBERA INFORMAZIONE PER UNA LIBERA INFORMAZIONE 3 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila LA RIPRESA ECONOMICA… DELLE PARTECIPATE DI STATO Giovanni Legnini, Giovanni Lolli e Emilio Nusca Il coordinatore dei sindaci del cratere, Emilio Nusca, lancia come un confronto di successo l’incontro di ieri con Legnini, Lolli, Censis e Invitalia per i 12milioni di euro cui attingere attraverso bandi, per l’agroalimentare e la ricettività diffusa, cioè una quota parte del 5% dei fondi per la ricostruzione, che la legge Barca destinò alla ripresa socio economica. In realtà questo successo, non lo riusciamo proprio a vedere e per una serie di ragioni evidenti. Il comitato carrozzone che avrebbe dovuto scegliere la destinazione delle risorse, i bandi e la selezione delle domande non s’è mai riunito, nonostante le sollecitazioni di Aielli dell’Ufficio speciale della ricostruzione dell’Aquila, il quale, ne siamo praticamente certi, per tali ragioni e per tali lungaggini inspiegabili mollò la gestione di questi assi, scegliendo di seguire solo il rilancio del Gran Sasso, con Invitalia che peraltro ancora non subentra nel Centro turistico, e la gestione della banda larga, nelle mani dell’Università, per innovare gli uffici della pubblica amministrazione. Il primo asse di cui s’è occupato il ministero per lo sviluppo economico è l’innovazione, i bandi risalgono ad un anno fa, sono bandi calati dall’alto per i quali le domande pervenute sono ancora poche e non nascono da un’esigenza vera di fare impresa da parte dei giovani, quanto piuttosto dall’urgenza di inventarsi qualcosa per lavorare, sulla base di idee partorite in qualche ufficio romano. Parliamo di altri 13 milioni di euro, di quel 5%, ma il Ministero, ne siamo certi non sa neanche di che parliamo. A loro interessa intanto che lavori Invitalia, la partecipata a perdere di Stato che tira avanti con i soldi del terremoto, prenderà infatti delle percentuali sull’esame dei progetti presentati con i bandi, nonostante abbia creato indebitamento dovunque sia andata, ma lo Stato la protegge, è un po’ come Cialente quando protegge il Centro turistico o il Sed spa, società a perdere, da foraggiare solo per tenerle in vita. Dunque Roma fa i carrozzoni, si prende una fetta di assunzioni sulla pelle dei terremotati e fa lavorare le proprie partecipate, fece la medesima cosa con la Sogesid spa, all’inizio del post sisma, la partecipata del Ministero dell’Ambiente che con la Prestigiacomo si accaparrò un progetto di recupero del sito ex Teges, i cui risultati restano chiusi in qualche cassetto romano, e con Invitalia, che prende solo un po’ d’ossigeno, ma se la prende con estrema calma. Intano piluccano, la ripresa del cratere può attendere, delude quindi, quando un cavallo di razza della politica nostrana qual è Emilio Nusca, spacci per campagna partecipativa da parte del Ministero un incontro che aspettiamo da almeno due anni, mentre la gente se ne va, che organizzano per il cratere, ma non per L’Aquila, per gli operatori del Gran Sasso, tanto per dirne una, e per le tante micro imprese che potrebbero inventarsi qualcosa per lavorare, e chi sa quanti mesi ancora passeranno prima di avere qualcosa di concreto in mano, per tutti, non solo per il cratere. D’altra parte il progettino turistico da mezzo milione di euro, dei giovani rampolli della piccola borghesia aquilana, per lo più, è già stato impacchettato, e senza bando alcuno, lo decise Cialente in persona, andrà in tandem con le scelte imprenditoriali che andrà a fare il privato che entrerebbe a gestire col Centro turistico anche il Gran Sasso. Un concetto democratico ristretto e ad uso e consumo dei gangli d’apparato che poco hanno a che fare con le ragioni di quanti, non avendo conoscenze, devono arrangiarsi ogni giorno. Per non parlare dell’asse che avrebbe assegnato, dal pozzo dei 40milioni di euro destinato all’industria d’innovazione, almeno 20milioni all’Accord Phoenix, una società nata da un paio d’anni con residenza nei paradisi fiscali e un capitale sociale di appena 2.500 euro. Sull’operazione, ci dicono molto cara ai papaveri del Pd nazionale, pare sia calato il sipario ma non ne siamo assolutamente certi visto che a decidere se girargli 20milioni di euro o più, o no, dovrà essere proprio Invitalia, la partecipata controllata intermente dal Governo Renzi. Alessandra Cococcetta 4 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONI, MA E’ NECESSARIO IL CONCORSO Aldo Mancurti, Paolo Aielli e Massimo Cialente Già il concorsone per la ricostruzione, praticamente il concorso del secolo, praticamente l’ultimo, sancì il diritto del tempo indeterminato per molti e scatenò parecchi gangli della politica che nelle assunzioni hanno trovato sempre un bel bacino di voti, quello stesso bacino che deriva dai precari interni al Comune, ad oggi una cinquantina più tre dirigenti. E’ in corso la sveltina ministeriale per cui i 50 precari degli Uffici speciali, assunti senza aver partecipato ad un concorso vero, e assunti per legge a tempo, lo dice la legge Barca, aspettano anche loro la certezza del posto fisso con un emendamento che studiano in queste ore a Roma, d’altra parte neanche i precari del Comune hanno mai fatto un concorso, solo selezioni veloci, inutile costruirci intorno di più, fatte nell’emergenza e senza guardare troppo al capello. Qual è il punto dunque oggi? Che la politica continua a spartire a fette assunzioni e futuro della gente, in cambio, è ovvio, di voti, stabilizzando i 50 che per natura e come previsto dalla legge Barca avrebbero invece dovuto essere a tempo. Tra questi c’è gente che viene dalle segreterie politiche, trombati vari ed esclusi dalle maxi selezioni del concorsone, recuperati col concorsino, che porteranno però a casa l’assunzione, mentre sono sul piede di guerra gli idonei del concorsone, per i quali, ogni assunzione spetta a loro. La legge Barca prevedeva comunque procedure concorsuali e selettive pubbliche di cui non si parla, l’emendamento in preparazione che diventerà legge dello Stato è cosa loro, per ora nelle mani del sottosegretario Legnini, Pd, e della senatrice Pezzopane, sempre Pd, ne saprebbe pochissimo Aielli, uomo vicinissimo al Diset di Mancurti, con il quale, anche il Ministero, prenderà la sua bella fetta di assunzioni. I precari post sisma del Comune sono per lo più addetti al sociale, prorogati ancora fino a fine anno, e prorogati di anno in anno grazie ad ordinanze che hanno sempre richiamato la necessità di aggiungere risorse umane all’esame delle pratiche, quando in realtà, è personale addetto al sociale non previsto nelle selezioni del concorsone, ma necessario al comune per i servizi propri, dagli asili a tutto il resto. E così chi ha polvere spara, navigando tra un qualifica e l’altra e chi non ce l’ha, la polvere da sparare, resta a casa. Le graduatorie interne all’amministrazione non scorrono perché non ci sarebbero risorse finanziarie previste a fi- nanziare gli scorrimenti, bisognerebbe d’altra parte capire, quanto sia forte la volontà politica di far avanzare di livello questi dipendenti e in realtà se ne parla poco, tanto che sarebbe pronto lo stato d’agitazione congiunto, ognuno, per reclamare il proprio diritto, mentre circolano carte interne che disegnano nuovi assetti della pianta organica comunale dove le assunzioni, da aggiungere ai 128 del concorsone o alle risorse del tempo determinato sembrano fatte solo a tavolino, per garantire chi, lo vedremo presto. Di certo la legge Barca in ogni passaggio e comma dell’art. 67 ter sancisce per qualsiasi stabilizzazione la selezione pubblica, per cui emendamento ombra o no, è necessaria l’evidenza pubblica e bandi che dovranno necessariamente dare un’opportunità anche ai disoccupati che oggi sono fuori, bisognerà però tenere le antenne dritte perché una buona parte degli staff della politica, praticamente al giro di boa, non ha in mano nulla, se non contratti fino a fine mandato, non crediamo restino al proprio posto in attesa di un bando di concorso utile. Dunque, orecchie e occhi ben aperti. Alessandra Cococcetta 5 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila CENTRO STORICO, SCOPERTA UN'ANTICA SCALINATA IN PIETRA Come sappiamo, L'Aquila è una città piena di tesori nascosti, alcune volte scoperti e rivalutati, a volte tombati sotto colate di cemento da parte di costruttori senza scrupoli che, pur di non correre il rischio di essere bloccati dalla Soprintendenza, ricoprono il tutto come si stava facendo per Porta Barete, se questo giornale non avesse gridato allo scandalo. Altre volte, come nel caso in questione, operai esperti e professionalità dei direttori dei lavori, ne hanno permesso il rinvenimento, riportando alla luce un manufatto di pregio. É accaduto all'Aquila, nella Via della Mezza Luna, nei giorni scorsi, durante la riparazione post sisma di un aggregato (n° 5), dove i lavori vanno avanti a ritmo serrato. Durante la “scucitura” di una parte del fabbricato situato tra il piano terra ed il primo piano dello stesso, è emersa una vecchia “rua” all'interno della quale, totalmente sepolta dalle macerie del terremoto del '700, era nascosta una vecchia scalinata elicoidale risalente presumibilmente al 1200. La scala è totalmente in pietra lavorata a mano ed incastonata, ammorsata alle pareti con sistemi costruttivi ormai scomparsi. Secondo le prime ricostruzioni dovrebbe trattarsi di una scala di collegamento ad un'uscita segreta, in un recente passato usata dagli avventori del “vecchio bordello”, situato appunto in Via della Mezza Luna. La scala infatti è addirittura dotata di una piccola feritoia che serviva al “signorotto di turno”, per controllare chi passasse per la strada (malfamata?) prima di uscire dalla porta. Ora, al di là delle dicerie dell'epoca, la scala era praticamente tombata dietro le pareti ed è stato veramente un colpo di fortuna e la bravura delle maestranze della Cobar Spa, che hanno capito con immediatezza, anche grazie all'espe- rienza acquisita nel settore del restauro, della preziosità del lapideo rinvenuto, coinvolgendo immediatamente il direttore dei lavori arch. Andrea Vittorini che ha subito avvisato la Soprintendenza. É da dire che la Cobar si è fatta carico delle lavorazioni necessarie per ripristinare il manufatto, anche se tale lavorazione non era prevista nel progetto iniziale, in quanto imprevedibile. Queste sono le notizie che vorremmo portare all'attenzione dei cittadini e non gli scandali che affliggono la ricostruzione dell'Aquila. Avvenimenti che danno un po' di speranza e ci fanno fare bella figura, cercando di recuperare credibilità e onestà nei tempi a venire. Una buona direzione dei lavori, la scelta di progettisti capaci e sensibili, l'affidamento dei lavori ad imprenditori affidabili e qualificati, hanno composto un mix che porta sicuramente a risultati ottimali, lasciando un patrimonio importante alle future generazioni. Peppe Vespa 6 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila LETTERA APERTA DI UN IDONEO AL CONCORSO RICOSTRUZIONE ABRUZZO Mi presento: mi chiamo Marco e sono un ragazzo, o almeno lo sono dentro avendo già compiuto 45 anni. Insieme a molti altri, circa 37mila, l’anno scorso ho partecipato al Concorso Ripam-Abruzzo, il cosiddetto “Concorsone” organizzato per selezionare le figure professionali necessarie alla Ricostruzione dei comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 2009. Ho affrontato questo concorso pur essendo precario, con impieghi in vari enti pubblici e soggetti privati, da 17 anni, gli ultimi dei quali presso la Regione Abruzzo, ma non ho potuto, e voluto sfruttare la “riserva” di posti destinata ai precari in quanto ho collaborato solo saltuariamente alle attività connesse alla ricostruzione. Nonostante l’età e l’esperienza, che spesso non aiutano a lanciarsi in una avventura così stressante, ho pensato che da Aquilano, non potevo non partecipare e provarci. E allora concorso sia, mi sono detto, e dopo la prova preselettiva, 4 prove scritte e una prova orale sono risultato idoneo, ai primissimi posti in una graduatoria dalla quale qualsiasi amm inistrazione volenterosa può attingere per le proprie necessità, risparmiando su procedure concorsuali a volte complesse, lunghe e costose. E’ solo questione di tempo ho pensato, e infatti così, almeno per me è stato. Dopo 4 assunzioni a tempo indeterminato nei comuni di Giugliano e Marano, finalmente un piccolo paese delle Marche, dimostrando intelligenza e correttezza, ha deciso di attingere da queste graduatorie anteponendo agli interessi di consenso locale, la trasparenza nelle procedure e il risparmio di risorse pubbliche. E’ il mio turno, mi hanno chiamato e ho accettato, e insieme a un altro giovane collega aquilano, lavo- reremo con contratto a tempo indeterminato presso il comune di SantElpidio a mare, dove probabilmente in futuro mi stabilirò insieme alla mia famiglia.Questa possibilità si è concretizzata grazie alla segnalazione del Comitato Vincitori e idonei del Concorso per 300 posti Ricostruzione Abruzzo: ragazzi volenterosi e ostinati che con molto impegno, volontà e tenacia pubblicizzano tali graduatorie presso qualsiasi amministrazione che può essere interessata, in particolare presso quelle abruzzesi, alle quali il concorso era dedicato. Insieme alla soddisfazione per la nuova opportunità, che rappresenta anche una scelta di vita per me e la mia famiglia, non posso nascondere l’amarezza per il fatto che nella mia regione e in particolare nella zona del cratere queste opportunità non solo, non vengano prese in considerazione ma, in alcuni casi, addirittura osteggiate, molte volte per ignoranza, altre forse per clientelismo e, nella maggior parte dei casi, probabilmente, per menefreghismo e superficialità.A questo proposito, è lodevole la fantasia messa in campo da alcuni enti deputati alla ricostruzione, che con sforzi notevolissimi, cercano di inanellare e giustificare un bando dietro l’altro di assunzioni di collaboratori, precari, lavoratori interinali, consulenti vari evitando attentamente qualsiasi attingimento dalle graduatorie di idonei. Ironia a parte, insieme alla felicità per la nuova avventura si aggiunge il rammarico, per non aver avuto la possibilità di poter mettere l’esperienza maturata a servizio della mia città. Mi sarebbe piaciuto contribuire alla “Ricostruzione”, intesa sia come tessuto urbano ma soprattutto come vita sociale, forse la vera ricostruzione di cui avremmo tutti bisogno, ma che non è ancora iniziata e di cui forse troppo pochi sentono la mancanza. Ma, a parte questo aspetto, ciò che non condivido è che le opportunità per entrare a far parte di una pubblica amministrazione (Stato, Regioni, Comuni o Uffici speciali) dipendano, sempre più spesso, più che dalla preparazione o dall’esito di selezioni (delle quali si può discutere, ma che comunque hanno regole certe), dalla “fortuna” di inviare una domandina per un contratto di qualche mese che, rinnovo dopo rinnovo, si trasforma in un impiego quasi stabile. Oppure, in alcuni casi dove la ruota gira in modo particolarmente favorevole, si fanno “stabilizzazioni” come quella di cui si sente parlare in questi giorni, con leggi o emendamenti “ad hoc” che consentono a pochi fortunati di ottenere un contratto a tempo indeterminato, (a volte con selezioni con prove non adeguate o con requisiti fortemente limitativi per altri), trasformandosi nel contempo in una ingiustizia nei confronti di chi non ha potuto partecipare, come per i tanti idonei del “concorsone” che non avevano la necessaria esperienza nella PA e sono stati esclusi dallo sbarramento dei titoli, ma anche per altre migliaia di precari che non sono stati assunti sotto la buona stella. Non me ne voglia nessun lavoratore precario (categoria della quale faccio parte, come detto prima, da circa 17 anni) tra i quali conosco ottime persone sia dal punto di vista umano che lavorativo, ma la possibilità di fare parte di un'amministrazione deve essere garantita da un concorso pubblico libero e aperto, nel quale, chiunque voglia partecipare e ha i giusti titoli, ne deve avere la possibilità: questo è sancito dalla nostra Costituzione ed è la garanzia che vengano scelte le persone migliori, non quelle che hanno la fortuna di “cogliere l’attimo”. Vorrei in ultimo ringraziare tutti i ragazzi e le ragazze del Comitato Vincitori e idonei del Concorso per 300 posti Ricostruzione Abruzzo ai quali devo grande riconoscenza per l’opportunità che ho potuto cogliere, ma soprattutto perché conoscendoli ho scoperto persone che lottano per gli altri, per il rispetto delle regole ma soprattutto lo fanno con totale generosità e altruismo; avervi incontrato mi fa pensare che c’è qualche speranza per il futuro, e stavolta non mi riferisco allo scorrimento delle graduatorie… grazie. Marco Caffarelli 7 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 L’Aquila TEATRO, TALK SHOW DAL VIVO IN PIAZZA ANGIOINA Oggi alle ore 19.30 a Piazza Angiona L'Aquila, in pieno centro storico, la compagnia TeatroZeta mettera' in scena un Talk Show dal vivo alla presenza dell'ospite d'eccezione Gabriele Lavia: "Incontri, scontri e racconti", un dibattito, fatto di reading, di provocazioni di riflessioni, di opinioni con artisti , operatori culturali, manager, direttori di teatro, nella piazza Angionia la sera prima del tramonto. Moderatori della serata saranno il direttore del TeatroZeta Manuele Morgese e Nives Nissi, accompagnati dalla musica del maestro Fabrizio De Melis. Incontri scontri e racconti proposto in due serate (il 19 e il 28 Luglio) per il progetto i 'Cantieri dell'Immagi- nario 2014' vuole essere un'occasione per conoscere la vita, i sentimenti, le esperienze dei grandi interpreti del teatro italiano del secondo novecento. Il primo incontro vedra' appunto Gabriele Lavia Figura tra le piu' rappresentative del teatro italiano degli ultimi quarant'anni, attore e regista di chiara fama, in teatro ha lavorato con importanti registi tra i quali Giancarlo Sbragia, Luigi Squarzina, Giorgio Strehler, Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga, per il cinema e' stato diretto da Francesco Nuti, Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe Tornatore, Pupi Avati,Francesco Maselli, Damiano Damiani, Mauro Bolognini. Mentre per la serata del 28 e' prevista la presenza di un grande binomio del teatro italiano: Maurizio Scaparro e Pino Micol. Incontri scontri e racconti vuole essere da un lato approfondimento culturale dei lavori in corso dei Cantieri stessi, dall'altro di scambio con il pubblico che, come nel talk show, diviene parte attiva del dibattito. "OSPITALITA' ITALIANA", UN MARCHIO TURISTICO PER I COMUNI DEL CRATERE Un bando per l'assegnazione del marchio "Ospitalita' italiana". L'iniziativa, che porta la firma delle quattro Camere di commercio abruzzesi, coordinate dalla Camera di commercio dell'Aquila, in collaborazione con l'Istituto nazionale di ricerche turistiche, (Isnart), e' rivolta alle aziende del settore ricettivo, della ristorazione, negozi tipici alimentari, agenzie di viaggio e agriturismi. Il bando, che si articola in due distinte sezioni, riguarda i comuni abruzzesi ricadenti nel cratere sismico e, per una seconda sezione, quelli fuori cratere. "Il marchio ospitalita' italiana", spiega Lorenzo Santilli, presidente della Camera di commercio dell'Aquila, "rappresenta un elemento distintivo, a garanzia della qualita' del servizio offerto e consente alle strutture che ne beneficeranno di entrare nel circuito enogastronomico e turistico del "made in Italy", che annovera 1.700 ristoranti italiani nel mondo. Il marchio Ospitalita' italiana e' riconosciuto, infatti, a livello internazionale e patrocinato dal ministero dell'Agricoltura e degli Interni". Santilli rileva, inoltre, come "le strutture che ottengono il riconoscimento del marchio Ospitalita' italiana fanno registrare un 16% in piu' di occupazione, rispetto alla media, oltre ad avere la possibilita' di promozione, tramite l'Isnart, l'Istituto nazionale di ricerche del sistema camerale che realizza l'Osservatorio nazionale del turismo per il Governo, sulla rete della comunicazione nazionale e internazionale". Una delle novita' piu' importanti riguarda l'ingresso di tali strutture nella piattaforma EO15, dell'Expo 2015 di Milano. La domanda di ammissione alla selezione del marchio Ospitalita' italiana va presentata, entro il 30 agosto 2014, tramite PEC [email protected], redatta su apposito modulo scaricabile sul sito www.cciaa-aq.it, e indirizzata alla Camera di commercio dell'Aquila, Ufficio promozione, via delle Industrie n°1, Bazzano, 67100- L'Aquila. L'ammissione alla selezione avverra' secondo l'ordine cronologico e il possesso dei requisiti. Le strutture verranno visitate, senza preavviso, da esperti selezionati che provvederanno a compilare una scheda di valutazione. Un'apposita commissione predisporra', infine, la graduatoria per l'assegnazione del marchio "Ospitalita' italiana". 8 L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59 Regione AEROPORTO D'ABRUZZO, D'ALESSANDRO: "SU SAGA APERTI A PROPOSTE" "La proposta di legge approvata dalla commissione Bilancio del Consiglio sulla ricapitalizzazione della Saga nasce da fatti pregressi", lo spiega il consigliere delegato del Presidente, Camillo D'Alessandro, aggiungendo che "nel corso dell'anno 2013 non è stato possibile finanziare il piano marketing dell'Aeroporto d'Abruzzo a seguito della pronuncia della Corte costituzionale che ha dichiarato dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art.2 della legge regionale n.69/2012". In sostanza la Corte ha ritenuto che la legge adottata fosse in violazione alla normativa in materia di aiuti di stato ed agli orientamenti comunitari sugli aeroporti." Tale situazione - ha aggiunto - ha fatto venir meno la possibilità di erogare il contributo regionale a sostegno del piano marketing dell'aeroporto ed ha determinato la perdita della società che ha portato alla ricapitalizzazione della stessa . "Il Governo regionale sta ope- Camillo D'Alessandro rando su due binari - ha quindi aggiunto D'Alessandro, primo firmatario della legge in discussione- quello della ricapitalizzazione, che è un atto dovuto per impedire la liquidazione della società, e quello dell'approvazione di un piano industriale che dovrà essere in linea con i nuovi orientamenti comunitari che preve- dono per gli aeroporti con meno di 700.000 passeggeri un sostegno economico fino all'80 per cento del deficit di finanziamento per un periodo di cinque anni a partire dal 1 gennaio 2014". "Il gestore aeroportuale dovrà indicare nel piano industriale le misure e le modalità attraverso le quali ritiene di poter ridurre nei primi cinque anni il deficit funding dei costi operativi. Al termine di un periodo di dieci anni l'aeroporto dovrebbe essere in grado di autofinanziarsi". Ancora D'Alessandro: "Siamo aperti a qualsiasi proposta che possa aiutare la Regione a risolvere la questione Aeroporto d'Abruzzo, ma non crediamo che l'opposizione fine a se stessa all'approvazione della legge possa portare benefici al territorio e soprattutto ad un'infrastruttura strategica quale è l'aeroporto d'Abruzzo. Attendiamo proposte". SCLOCCO, URGENTE LA LEGGE SUL GARANTE PER L'INFANZIA L'Assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, ha inviato una lettera ai Consiglieri regionali con la quale li esorta ad approvare, con procedure di urgenza, la legge sul Garante per l'infanzia e l'adolescenza, dopo l'episodio del bambino ucciso dal padre. "La morte tragica di un bambino, a distanza di tre mesi dalla scomparsa di un'altra bambina in Abruzzo, non può e non deve in nessun modo lasciarci indifferenti perché molti e più interventi devono essere fatti per proteggere i nostri bambini", ha dichiarato Sclocco. "Al di là delle implicazioni specifiche del caso - ha aggiunto - sono emotivamente colpita da questa vicenda che deve indurci ad un profondo ripensamento e ad agire con maggiori responsabilità per la tutela dei bambini". Nella nota l'Assessore scrive anche che "tra le tante iniziative che dovremo assumere in questo ambito credo che la più urgente dalla legge nazionale, che vigila sul sistema di protezione e sui singoli casi con idonei strumenti. La Quinta Commissione, durante il mese di dicembre 2013, nella scorsa legislatura, aveva esaminato e condiviso un disegno di legge (n. 584/2013) su tale istituzione, senza che sia mai giunto all'approvazione del Consiglio". Infine la richiesta: "Proprio come atto dovuto per i nostri bambini, spero di possa approvare, con procedure di urgenza, prima della pausa estiva e con uno sforzo di unanimità che sono certa non mancherà, la legge per il Garante per l'infanzia e di dedicare una prossima seduta del Consiglio allo studio di altre misure legislative per consentire l'eserciMarinella Sclocco zio delle tutele e delle responsabilità pubsia quella di dotarci di un Garante per bliche verso le nuove generazioni di al'infanzia e l'adolescenza. Quasi tutte le bruzzesi". altre Regioni lo hanno già fatto e hanno attivato questa figura prevista dall'Onu e PER UNA LIBERA INFORMAZIONE