Numero 59 del 19 luglio 2014

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Numero 59 del 19 luglio 2014
Anno XXII n. 59 del 19 Luglio 2014
Periodico Indipendente
Distribuzione gratuita
Mensa Ospedale San Salvatore
INNOVA...CI RIPROVA
La gara del “servizio ristorazione” per i
degenti e dipendenti dell'ospedale dell'Aquila sembra ad una svolta, anche se
poi non sempre a lieto fine; ed infatti il
primo della graduatoria risulta l'Associazione Temporanea di Impresa INNOVA-AGRI.
Ricorderete tutti che la ditta INNOVA
di Pomezia (Roma), è la società che fu
allontanata proprio dalla stessa ASL
dell'Aquila nel settembre 2011 a causa
della pessima gestione del servizio ristorazione e per evidenti e reiterati disservizi sulle pietanze servite, a seguito di
un'accurata indagine effettuata dall'ufficio provveditorato della ASL.
Fu proprio quest'ultima, esasperata dalle
critiche dell'ufficio dietetico e soprattut-
to dalle lamentele dei degenti, che al
tempo erano arrivati al punto di farsi
portare il cibo da casa, decise giustamente di rescindere il contratto. Anche
per evitare un fastidioso contenzioso; le
parti, ovvero la ASL e la INNOVA concordarono una chiusura consensuale del
contratto, così che, la società di Pomezia, potesse nuovamente partecipare alla
procedura di gara della quale, ad oggi,
risulta prima in graduatoria. Buon senso
avrebbe voluto che la INNOVA, dopo la
pessima figura, non avrebbe dovuto
partecipare più a future gare dell'Ente
Ospedaliero.
Ma non finisce qui. Perché il vero colpo
di scena è che la INNOVA è risultata
prima in graduatoria avendo offerto un
prezzo ben inferiore a quello con cui
gestiva il servizio ai tempi della chiusura contrattuale; con un'aggravante, in
quanto il nuovo contratto prevede che il
nuovo gestore, a differenza del passato,
provveda alla prenotazione, distribuzione a letto dei degenti e ritiro degli eventuali “resti” (con impiego di altro personale) oltre ad ingenti investimenti per
l'acquisto di tutte le attrezzature necessarie all'allestimento degli spazi cucina e
locali mensa, in via di agibilità definitiva, messi a disposizione dalla ASL dopo
il terremoto.
I prezzi di INNOVA, al tempo della
precedente gestione, erano i seguenti:
colazione euro 1,07 – pranzo degenti
euro 6,25 – cena degenti euro 6,48 –
Direttore Responsabile: Giuseppe Vespa. Autorizzazione Tribunale di L’Aquila del 13/8/92, reg. giornali n°293 e-mail [email protected]
Direzione e amministrazione: via G. Caldora - Terminal Bus L.Natali , 67100 L’Aquila - Tel/Fax: 0862.405082. Stampato in proprio.
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
– pranzo dipendenti euro 7,97 – pasto
sostitutivo per medici di guardia euro
8,96; per un totale complessivo di euro
31,4.
I prezzi offerti nella nuova procedura di
gara sono: euro 2,00 per la colazione –
euro 2,40 per il pranzo degenti – euro
9,40 per la cena dei degenti – euro 1,50
per la merenda degenti – euro 1,34 per il
pasto sostitutivo e euro 2,40 per pranzo
dipendenti; per un totale di euro 19,44.
Roba da non crederci. Fatte queste doverose premesse, la domanda che ci poniamo e che ad un qualsiasi libero ed onesto
cittadino sorge spontanea è: come può
un'azienda seria gestire nuovamente il
servizio di ristorazione nell'Ospedale da
cui è stata mandata via dal committente
con un prezzo di euro 31,40, ad un prezzo
complessivo di euro 19,44 (ben 12 euro in
meno giornalieri per prezzo medio a persona); nel quale sono inoltre compresi
servizi aggiuntivi? Saremo costretti nuovamente a farci portare i pasti da casa? Ed
agli sfortunati che vivono da soli, chi ci
pensa?
Se ci dovessimo ricoverare al San Salvatore, come soleva ripetere mio nonno,
saremo proprio “cornuti e mazziati”?
Questa cosa assolutamente non può pas-
sare. Ora, la Commissione di gara è nella
fase della procedura che prevede il controllo dell'offerta proposta, con conseguente esclusione della stessa, poiché i
prezzi offerti dall'ATI INNOVA-AGRI,
non possono che risultare evidentemente
anomali.
L'unica cosa che i cittadini aquilani (e non
solo) si augurano, è che la “Commissione
Controllo” operi in modo onesto e trasparente, visto che di mezzo c'è la salute di
tutti i cittadini, compresi vecchi e bambini.
Peppe Vespa
AEROPORTO: COLPO DI "GENIO" DELL'OPPOSIZIONE,
UNA SCUOLA DI VOLO PER IL RILANCIO
Dopo l'aria fritta del Consiglio Comunale
(7 mila euro per una seduta inutile), è
arrivato il colpo di "genio" dei gruppi di
opposizione, che, con uno scatto di reni
senza precedenti, hanno formulato una
serie di proposte sul futuro dell'aeroporto
di Preturo.Tutto questo, nel giorno in cui
è stata comunicata la cancellazione del
volo per Olbia.La TourgesT, infatti, che
doveva svolgere la tratta con la Sardegna, ha deciso di rinunciare, come già
accaduto con la TwinJet per i voli su Milano. Sembrerebbe per colpa degli organi
di informazione che hanno gettato fango a
palate, ma questa è un'altra storia, quella
di un fallimento annunciato e di una patacca ben rifilata alla collettività. Per salvare il "salvabile", nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri di opposizione Alessandro Piccinini, Guido Quintino Liris, Raffaele Daniele e Pierluigi Properzi hanno elencato una serie di proposte
per cosa farne dello scalo di Preturo, idee, che si articolano su cinque punti. Dalla
scuola di volo, ad una base operativa della
Protezione Civile e di pronto intervento
nazionale, ad una struttura per il volo a
vela, ad un centro di manutenzione con
officine
e
servizio
aerotaxi. La convenzione che il Comune dell'Aquila ha siglato con la società XPress,
però, dura venti anni, ma questo è
un "piccolo" particolare per i gruppi del
centrodestra, a meno che Musarella non
decida di andarsene da solo o addirittura adottare queste proposte. Secondo i
consiglieri,
questi
servizi
(che peraltro l'allora Aeroclub di Preturo
conosceva già dagli anni 80' con Corrado
Ruggeri), potrebbero concretizzarsi con
un ordine del giorno da presentare in
Consiglio Comunale.Le interviste...
Su www.leditoriale.com, servizio e testo
di Matilde Albani, riprese di Elisabetta
Di Giorgio
PER UNA
LIBERA
INFORMAZIONE
PER UNA
LIBERA INFORMAZIONE
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
LA RIPRESA ECONOMICA…
DELLE PARTECIPATE DI STATO
Giovanni Legnini, Giovanni Lolli e Emilio Nusca
Il coordinatore dei sindaci del cratere,
Emilio Nusca, lancia come un confronto
di successo l’incontro di ieri con Legnini,
Lolli, Censis e Invitalia per i 12milioni di
euro cui attingere attraverso bandi, per
l’agroalimentare e la ricettività diffusa,
cioè una quota parte del 5% dei fondi per
la ricostruzione, che la legge Barca destinò alla ripresa socio economica. In realtà
questo successo, non lo riusciamo proprio a vedere e per una serie di ragioni
evidenti. Il comitato carrozzone che avrebbe dovuto scegliere la destinazione
delle risorse, i bandi e la selezione delle
domande non s’è mai riunito, nonostante
le sollecitazioni di Aielli dell’Ufficio
speciale della ricostruzione dell’Aquila, il
quale, ne siamo praticamente certi, per
tali ragioni e per tali lungaggini inspiegabili mollò la gestione di questi assi, scegliendo di seguire solo il rilancio del
Gran Sasso, con Invitalia che peraltro
ancora non subentra nel Centro turistico,
e la gestione della banda larga, nelle mani dell’Università, per innovare gli uffici
della pubblica amministrazione. Il primo
asse di cui s’è occupato il ministero per
lo sviluppo economico è l’innovazione, i
bandi risalgono ad un anno fa, sono bandi
calati dall’alto per i quali le domande
pervenute sono ancora poche e non nascono da un’esigenza vera di fare impresa da parte dei giovani, quanto piuttosto
dall’urgenza di inventarsi qualcosa per
lavorare, sulla base di idee partorite in
qualche ufficio romano.
Parliamo di altri 13 milioni di euro, di
quel 5%, ma il Ministero, ne siamo certi
non sa neanche di che parliamo. A loro
interessa intanto che lavori Invitalia, la
partecipata a perdere di Stato che tira
avanti con i soldi del terremoto, prenderà
infatti delle percentuali sull’esame dei
progetti presentati con i bandi, nonostante abbia creato indebitamento dovunque
sia andata, ma lo Stato la protegge, è un
po’ come Cialente quando protegge il
Centro turistico o il Sed spa, società a
perdere, da foraggiare solo per tenerle in
vita. Dunque Roma fa i carrozzoni, si
prende una fetta di assunzioni sulla pelle
dei terremotati e fa lavorare le proprie
partecipate, fece la medesima cosa con la
Sogesid spa, all’inizio del post sisma, la
partecipata del Ministero dell’Ambiente
che con la Prestigiacomo si accaparrò un
progetto di recupero del sito ex Teges, i
cui risultati restano chiusi in qualche cassetto romano, e con Invitalia, che prende
solo un po’ d’ossigeno, ma se la prende
con estrema calma. Intano piluccano, la
ripresa del cratere può attendere, delude
quindi, quando un cavallo di razza della
politica nostrana qual è Emilio Nusca,
spacci per campagna partecipativa da
parte del Ministero un incontro che aspettiamo da almeno due anni, mentre la gente se ne va, che organizzano per il cratere, ma non per L’Aquila, per gli operatori
del Gran Sasso, tanto per dirne una, e per
le tante micro imprese che potrebbero
inventarsi qualcosa per lavorare, e chi sa
quanti mesi ancora passeranno prima di
avere qualcosa di concreto in mano, per
tutti, non solo per il cratere. D’altra parte
il progettino turistico da mezzo milione
di euro, dei giovani rampolli della piccola
borghesia aquilana, per lo più, è già stato
impacchettato, e senza bando alcuno, lo
decise Cialente in persona, andrà in tandem con le scelte imprenditoriali che
andrà a fare il privato che entrerebbe a
gestire col Centro turistico anche il Gran
Sasso. Un concetto democratico ristretto
e ad uso e consumo dei gangli d’apparato
che poco hanno a che fare con le ragioni
di quanti, non avendo conoscenze, devono arrangiarsi ogni giorno. Per non parlare dell’asse che avrebbe assegnato, dal
pozzo dei 40milioni di euro destinato
all’industria d’innovazione, almeno 20milioni all’Accord Phoenix, una società
nata da un paio d’anni con residenza nei
paradisi fiscali e un capitale sociale di
appena 2.500 euro. Sull’operazione, ci
dicono molto cara ai papaveri del Pd nazionale, pare sia calato il sipario ma non
ne siamo assolutamente certi visto che a
decidere se girargli 20milioni di euro o
più, o no, dovrà essere proprio Invitalia,
la partecipata controllata intermente dal
Governo Renzi.
Alessandra Cococcetta
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
ASSUNZIONI E STABILIZZAZIONI,
MA E’ NECESSARIO IL CONCORSO
Aldo Mancurti, Paolo Aielli e Massimo Cialente
Già il concorsone per la ricostruzione,
praticamente il concorso del secolo, praticamente l’ultimo, sancì il diritto del tempo indeterminato per molti e scatenò parecchi gangli della politica che nelle assunzioni hanno trovato sempre un bel
bacino di voti, quello stesso bacino che
deriva dai precari interni al Comune, ad
oggi una cinquantina più tre dirigenti.
E’ in corso la sveltina ministeriale per cui
i 50 precari degli Uffici speciali, assunti
senza aver partecipato ad un concorso
vero, e assunti per legge a tempo, lo dice
la legge Barca, aspettano anche loro la
certezza del posto fisso con un emendamento che studiano in queste ore a Roma,
d’altra parte neanche i precari del Comune hanno mai fatto un concorso, solo selezioni veloci, inutile costruirci intorno di
più, fatte nell’emergenza e senza guardare
troppo al capello.
Qual è il punto dunque oggi? Che la politica continua a spartire a fette assunzioni
e futuro della gente, in cambio, è ovvio,
di voti, stabilizzando i 50 che per natura e
come previsto dalla legge Barca avrebbero invece dovuto essere a tempo. Tra questi c’è gente che viene dalle segreterie
politiche, trombati vari ed esclusi dalle
maxi selezioni del concorsone, recuperati
col concorsino, che porteranno però a
casa l’assunzione, mentre sono sul piede
di guerra gli idonei del concorsone, per i
quali, ogni assunzione spetta a loro.
La legge Barca prevedeva comunque procedure concorsuali e selettive pubbliche
di cui non si parla, l’emendamento in
preparazione che diventerà legge dello
Stato è cosa loro, per ora nelle mani del
sottosegretario Legnini, Pd, e della senatrice Pezzopane, sempre Pd, ne saprebbe
pochissimo Aielli, uomo vicinissimo al
Diset di Mancurti, con il quale, anche il
Ministero, prenderà la sua bella fetta di
assunzioni. I precari post sisma del Comune sono per lo più addetti al sociale,
prorogati ancora fino a fine anno, e prorogati di anno in anno grazie ad ordinanze
che hanno sempre richiamato la necessità
di aggiungere risorse umane all’esame
delle pratiche, quando in realtà, è personale addetto al sociale non previsto nelle
selezioni del concorsone, ma necessario al
comune per i servizi propri, dagli asili a
tutto il resto. E così chi ha polvere spara,
navigando tra un qualifica e l’altra e chi
non ce l’ha, la polvere da sparare, resta a
casa. Le graduatorie interne all’amministrazione non scorrono perché non ci sarebbero risorse finanziarie previste a fi-
nanziare gli scorrimenti, bisognerebbe
d’altra parte capire, quanto sia forte la
volontà politica di far avanzare di livello
questi dipendenti e in realtà se ne parla
poco, tanto che sarebbe pronto lo stato
d’agitazione congiunto, ognuno, per reclamare il proprio diritto, mentre circolano carte interne che disegnano nuovi assetti della pianta organica comunale dove
le assunzioni, da aggiungere ai 128 del
concorsone o alle risorse del tempo determinato sembrano fatte solo a tavolino, per
garantire chi, lo vedremo presto. Di certo
la legge Barca in ogni passaggio e comma
dell’art. 67 ter sancisce per qualsiasi stabilizzazione la selezione pubblica, per cui
emendamento ombra o no, è necessaria
l’evidenza pubblica e bandi che dovranno
necessariamente dare un’opportunità anche ai disoccupati che oggi sono fuori,
bisognerà però tenere le antenne dritte
perché una buona parte degli staff della
politica, praticamente al giro di boa, non
ha in mano nulla, se non contratti fino a
fine mandato, non crediamo restino al
proprio posto in attesa di un bando di
concorso utile. Dunque, orecchie e occhi
ben aperti.
Alessandra Cococcetta
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
CENTRO STORICO,
SCOPERTA UN'ANTICA SCALINATA IN PIETRA
Come sappiamo, L'Aquila è
una città piena di tesori nascosti, alcune volte scoperti e rivalutati, a volte tombati sotto
colate di cemento da parte di
costruttori senza scrupoli che,
pur di non correre il rischio di
essere bloccati dalla Soprintendenza, ricoprono il tutto come
si stava facendo per Porta Barete, se questo giornale non
avesse gridato allo scandalo.
Altre volte, come nel caso in
questione, operai esperti e professionalità dei direttori dei
lavori, ne hanno permesso il
rinvenimento, riportando alla
luce un manufatto di pregio.
É accaduto all'Aquila, nella
Via della Mezza Luna, nei
giorni scorsi, durante la riparazione post sisma di un aggregato (n° 5), dove i lavori vanno
avanti a ritmo serrato. Durante
la “scucitura” di una parte del
fabbricato situato tra il piano
terra ed il primo piano dello
stesso, è emersa una vecchia
“rua” all'interno della quale,
totalmente sepolta dalle macerie del terremoto del '700, era
nascosta una vecchia scalinata
elicoidale risalente presumibilmente al 1200.
La scala è totalmente in pietra
lavorata a mano ed incastonata, ammorsata alle pareti con
sistemi costruttivi ormai scomparsi. Secondo le prime ricostruzioni dovrebbe trattarsi di
una scala di collegamento ad
un'uscita segreta, in un recente
passato usata dagli avventori
del “vecchio bordello”, situato
appunto in Via della Mezza
Luna. La scala infatti è addirittura dotata di una piccola feritoia che serviva al “signorotto
di turno”, per controllare chi
passasse per la strada
(malfamata?) prima di uscire
dalla porta.
Ora, al di là delle dicerie dell'epoca, la scala era praticamente tombata dietro le pareti
ed è stato veramente un colpo
di fortuna e la bravura delle
maestranze della Cobar Spa,
che hanno capito con immediatezza, anche grazie all'espe-
rienza acquisita nel settore del
restauro, della preziosità del
lapideo rinvenuto, coinvolgendo immediatamente il direttore
dei lavori arch. Andrea Vittorini che ha subito avvisato la
Soprintendenza. É da dire che
la Cobar si è fatta carico delle
lavorazioni necessarie per ripristinare il manufatto, anche
se tale lavorazione non era
prevista nel progetto iniziale,
in quanto imprevedibile.
Queste sono le notizie che vorremmo portare all'attenzione
dei cittadini e non gli scandali
che affliggono la ricostruzione
dell'Aquila. Avvenimenti che
danno un po' di speranza e ci
fanno fare bella figura, cercando di recuperare credibilità e
onestà nei tempi a venire.
Una buona direzione dei lavori, la scelta di progettisti capaci
e sensibili, l'affidamento dei
lavori ad imprenditori affidabili e qualificati, hanno composto un mix che porta sicuramente a risultati ottimali, lasciando un patrimonio importante alle future generazioni.
Peppe Vespa
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
LETTERA APERTA DI UN IDONEO AL CONCORSO RICOSTRUZIONE ABRUZZO
Mi presento: mi chiamo Marco
e sono un ragazzo, o almeno lo
sono dentro avendo già compiuto 45 anni. Insieme a molti
altri, circa 37mila, l’anno scorso ho partecipato al Concorso
Ripam-Abruzzo, il cosiddetto
“Concorsone” organizzato per
selezionare le figure professionali necessarie alla Ricostruzione dei comuni abruzzesi
colpiti dal sisma del 2009.
Ho affrontato questo concorso
pur essendo precario, con impieghi in vari enti pubblici e
soggetti privati, da 17 anni, gli
ultimi dei quali presso la Regione Abruzzo, ma non ho potuto, e voluto sfruttare la
“riserva” di posti destinata ai
precari in quanto ho collaborato solo saltuariamente alle attività connesse alla ricostruzione. Nonostante l’età e l’esperienza, che spesso non aiutano
a lanciarsi in una avventura
così stressante, ho pensato che
da Aquilano, non potevo non
partecipare e provarci. E allora
concorso sia, mi sono detto, e
dopo la prova preselettiva, 4
prove scritte e una prova orale
sono risultato idoneo, ai primissimi posti in una graduatoria dalla quale qualsiasi amm
inistrazione volenterosa può
attingere per le proprie necessità, risparmiando su procedure
concorsuali a volte complesse,
lunghe e costose. E’ solo questione di tempo ho pensato, e
infatti così, almeno per me è
stato. Dopo 4 assunzioni a tempo indeterminato nei comuni di
Giugliano e Marano, finalmente un piccolo paese delle Marche, dimostrando intelligenza e
correttezza, ha deciso di attingere da queste graduatorie anteponendo agli interessi di consenso locale, la trasparenza
nelle procedure e il risparmio
di risorse pubbliche. E’ il mio
turno, mi hanno chiamato e ho
accettato, e insieme a un altro
giovane collega aquilano, lavo-
reremo con contratto a tempo
indeterminato presso il comune
di SantElpidio a mare, dove
probabilmente in futuro mi
stabilirò insieme alla mia famiglia.Questa possibilità si è concretizzata grazie alla segnalazione del Comitato Vincitori e
idonei del Concorso per 300
posti Ricostruzione Abruzzo:
ragazzi volenterosi e ostinati
che con molto impegno, volontà e tenacia pubblicizzano tali
graduatorie presso qualsiasi
amministrazione che può essere interessata, in particolare
presso quelle abruzzesi, alle
quali il concorso era dedicato. Insieme alla soddisfazione
per la nuova opportunità, che
rappresenta anche una scelta di
vita per me e la mia famiglia,
non posso nascondere l’amarezza per il fatto che nella mia
regione e in particolare nella
zona del cratere queste opportunità non solo, non vengano
prese in considerazione ma, in
alcuni casi, addirittura osteggiate, molte volte per ignoranza, altre forse per clientelismo
e, nella maggior parte dei casi,
probabilmente, per menefreghismo e superficialità.A questo
proposito, è lodevole la fantasia messa in campo da alcuni
enti deputati alla ricostruzione,
che con sforzi notevolissimi,
cercano di inanellare e giustificare un bando dietro l’altro di
assunzioni di collaboratori,
precari, lavoratori interinali,
consulenti vari evitando attentamente qualsiasi attingimento
dalle graduatorie di idonei. Ironia a parte, insieme alla
felicità per la nuova avventura
si aggiunge il rammarico, per
non aver avuto la possibilità di
poter mettere l’esperienza maturata a servizio della mia città.
Mi sarebbe piaciuto contribuire
alla “Ricostruzione”, intesa sia
come tessuto urbano ma soprattutto come vita sociale,
forse la vera ricostruzione di
cui avremmo tutti bisogno, ma
che non è ancora iniziata e di
cui forse troppo pochi sentono
la mancanza. Ma, a parte questo aspetto, ciò che non condivido è che le opportunità per
entrare a far parte di una pubblica amministrazione (Stato,
Regioni, Comuni o Uffici speciali) dipendano, sempre più
spesso, più che dalla preparazione o dall’esito di selezioni
(delle quali si può discutere,
ma che comunque hanno regole certe), dalla “fortuna” di
inviare una domandina per un
contratto di qualche mese che,
rinnovo dopo rinnovo, si trasforma in un impiego quasi
stabile. Oppure, in alcuni casi
dove la ruota gira in modo particolarmente favorevole, si
fanno “stabilizzazioni” come
quella di cui si sente parlare in
questi giorni, con leggi o emendamenti “ad hoc” che consentono a pochi fortunati di
ottenere un contratto a tempo
indeterminato, (a volte con
selezioni con prove non adeguate o con requisiti fortemente limitativi per altri), trasformandosi nel contempo in una
ingiustizia nei confronti di chi
non ha potuto partecipare, come per i tanti idonei del
“concorsone” che non avevano
la necessaria esperienza nella
PA e sono stati esclusi dallo
sbarramento dei titoli, ma anche per altre migliaia di precari
che non sono stati assunti sotto
la buona stella.
Non me ne voglia nessun lavoratore precario (categoria della
quale faccio parte, come detto
prima, da circa 17 anni) tra i
quali conosco ottime persone
sia dal punto di vista umano
che lavorativo, ma la possibilità di fare parte di un'amministrazione deve essere garantita
da un concorso pubblico libero
e aperto, nel quale, chiunque
voglia partecipare e ha i giusti
titoli, ne deve avere la possibilità: questo è sancito dalla nostra Costituzione ed è la garanzia che vengano scelte le persone migliori, non quelle che
hanno la fortuna di “cogliere
l’attimo”. Vorrei in ultimo ringraziare tutti i ragazzi e le ragazze del Comitato Vincitori e
idonei del Concorso per 300
posti Ricostruzione Abruzzo ai
quali devo grande riconoscenza
per l’opportunità che ho potuto
cogliere, ma soprattutto perché
conoscendoli ho scoperto persone che lottano per gli altri,
per il rispetto delle regole ma
soprattutto lo fanno con totale
generosità e altruismo; avervi
incontrato mi fa pensare che
c’è qualche speranza per il
futuro, e stavolta non mi riferisco allo scorrimento delle graduatorie… grazie.
Marco Caffarelli
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
L’Aquila
TEATRO, TALK SHOW DAL VIVO IN PIAZZA ANGIOINA
Oggi alle ore 19.30 a Piazza
Angiona L'Aquila, in pieno
centro storico, la compagnia
TeatroZeta mettera' in scena
un Talk Show dal vivo alla
presenza dell'ospite d'eccezione Gabriele Lavia: "Incontri,
scontri e racconti", un dibattito, fatto di reading, di provocazioni di riflessioni, di opinioni con artisti , operatori
culturali, manager, direttori di
teatro, nella piazza Angionia
la sera prima del tramonto.
Moderatori della serata saranno il direttore del TeatroZeta
Manuele Morgese e Nives
Nissi, accompagnati dalla musica del maestro Fabrizio De
Melis. Incontri scontri e racconti proposto in due serate (il
19 e il 28 Luglio) per il progetto i 'Cantieri dell'Immagi-
nario 2014' vuole essere un'occasione per conoscere la vita, i
sentimenti, le esperienze dei
grandi interpreti del teatro
italiano del secondo novecento. Il primo incontro vedra'
appunto Gabriele Lavia Figura
tra le piu' rappresentative del
teatro italiano degli ultimi
quarant'anni, attore e regista di
chiara fama, in teatro ha lavorato con importanti registi tra i
quali Giancarlo Sbragia, Luigi
Squarzina, Giorgio Strehler,
Mario Missiroli, Marco Sciaccaluga, per il cinema e' stato
diretto da Francesco Nuti,
Dario Argento, Gabriele Muccino, Tonino Cervi, Giuseppe
Tornatore, Pupi Avati,Francesco Maselli, Damiano
Damiani, Mauro Bolognini.
Mentre per la serata del 28 e'
prevista la presenza di un
grande binomio del teatro italiano: Maurizio Scaparro e
Pino Micol. Incontri scontri e
racconti vuole essere da un
lato approfondimento culturale
dei lavori in corso dei Cantieri
stessi, dall'altro di scambio
con il pubblico che, come nel
talk show, diviene parte attiva
del dibattito.
"OSPITALITA' ITALIANA", UN MARCHIO TURISTICO PER I COMUNI DEL CRATERE
Un bando per l'assegnazione del marchio
"Ospitalita' italiana". L'iniziativa, che
porta la firma delle quattro Camere di
commercio abruzzesi, coordinate dalla
Camera di commercio dell'Aquila, in
collaborazione con l'Istituto nazionale di
ricerche turistiche, (Isnart), e' rivolta alle
aziende del settore ricettivo, della ristorazione, negozi tipici alimentari, agenzie di
viaggio e agriturismi. Il bando, che si
articola in due distinte sezioni, riguarda i
comuni abruzzesi ricadenti nel cratere
sismico e, per una seconda sezione, quelli
fuori cratere. "Il marchio ospitalita' italiana", spiega Lorenzo Santilli, presidente
della Camera di commercio dell'Aquila,
"rappresenta un elemento distintivo, a
garanzia della qualita' del servizio offerto
e consente alle strutture che ne beneficeranno di entrare nel circuito enogastronomico e turistico del "made in Italy", che
annovera 1.700 ristoranti italiani nel
mondo. Il marchio Ospitalita' italiana e'
riconosciuto, infatti, a livello internazionale e patrocinato dal ministero dell'Agricoltura e degli Interni". Santilli rileva,
inoltre, come "le strutture che ottengono
il riconoscimento del marchio Ospitalita'
italiana fanno registrare un 16% in piu' di
occupazione, rispetto alla media, oltre ad
avere la possibilita' di promozione, tramite l'Isnart, l'Istituto nazionale di ricerche
del sistema camerale che realizza l'Osservatorio nazionale del turismo per il Governo, sulla rete della comunicazione
nazionale e internazionale". Una delle
novita' piu' importanti riguarda l'ingresso
di tali strutture nella piattaforma EO15,
dell'Expo 2015 di Milano. La domanda di
ammissione alla selezione del marchio
Ospitalita' italiana va presentata, entro il
30 agosto 2014, tramite PEC [email protected], redatta
su apposito modulo scaricabile sul sito
www.cciaa-aq.it, e indirizzata alla Camera di commercio dell'Aquila, Ufficio promozione, via delle Industrie n°1, Bazzano, 67100- L'Aquila. L'ammissione alla
selezione avverra' secondo l'ordine cronologico e il possesso dei requisiti. Le
strutture verranno visitate, senza preavviso, da esperti selezionati che provvederanno a compilare una scheda di valutazione. Un'apposita commissione predisporra', infine, la graduatoria per l'assegnazione del marchio "Ospitalita' italiana".
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L’Aquila 19 Luglio 2014 n. 59
Regione
AEROPORTO D'ABRUZZO, D'ALESSANDRO: "SU SAGA APERTI A PROPOSTE"
"La proposta di legge approvata dalla
commissione Bilancio del Consiglio sulla
ricapitalizzazione della Saga nasce da
fatti pregressi", lo spiega il consigliere
delegato del Presidente, Camillo D'Alessandro, aggiungendo che "nel corso dell'anno 2013 non è stato possibile finanziare il piano marketing dell'Aeroporto
d'Abruzzo a seguito della pronuncia della
Corte costituzionale che ha dichiarato
dichiarato l'illegittimità costituzionale
dell'art.2 della legge regionale
n.69/2012". In sostanza la Corte ha ritenuto che la legge adottata fosse in violazione alla normativa in materia di aiuti di
stato ed agli orientamenti comunitari
sugli aeroporti." Tale situazione - ha aggiunto - ha fatto venir meno la possibilità
di erogare il contributo regionale a sostegno del piano marketing dell'aeroporto ed
ha determinato la perdita della società
che ha portato alla ricapitalizzazione della stessa . "Il Governo regionale sta ope-
Camillo D'Alessandro
rando su due binari - ha quindi aggiunto
D'Alessandro, primo firmatario della
legge in discussione- quello della ricapitalizzazione, che è un atto dovuto per
impedire la liquidazione della società, e
quello dell'approvazione di un piano industriale che dovrà essere in linea con i
nuovi orientamenti comunitari che preve-
dono per gli aeroporti con meno di 700.000 passeggeri un sostegno economico
fino all'80 per cento del deficit di finanziamento per un periodo di cinque anni a
partire dal 1 gennaio 2014". "Il gestore
aeroportuale dovrà indicare nel piano
industriale le misure e le modalità attraverso le quali ritiene di poter ridurre nei
primi cinque anni il deficit funding dei
costi operativi. Al termine di un periodo
di dieci anni l'aeroporto dovrebbe essere
in grado di autofinanziarsi". Ancora D'Alessandro: "Siamo aperti a qualsiasi proposta che possa aiutare la Regione a risolvere la questione Aeroporto d'Abruzzo, ma non crediamo che l'opposizione
fine a se stessa all'approvazione della
legge possa portare benefici al territorio e
soprattutto ad un'infrastruttura strategica
quale è l'aeroporto d'Abruzzo. Attendiamo proposte".
SCLOCCO, URGENTE LA LEGGE SUL GARANTE PER L'INFANZIA
L'Assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, ha inviato una lettera ai
Consiglieri regionali con la quale li esorta ad approvare, con procedure di urgenza, la legge sul Garante per l'infanzia e
l'adolescenza, dopo l'episodio del bambino ucciso dal padre. "La morte tragica di
un bambino, a distanza di tre mesi dalla
scomparsa di un'altra bambina in Abruzzo, non può e non deve in nessun modo
lasciarci indifferenti perché molti e più
interventi devono essere fatti per proteggere i nostri bambini", ha dichiarato
Sclocco. "Al di là delle implicazioni specifiche del caso - ha aggiunto - sono emotivamente colpita da questa vicenda
che deve indurci ad un profondo ripensamento e ad agire con maggiori responsabilità per la tutela dei bambini". Nella
nota l'Assessore scrive anche che "tra le
tante iniziative che dovremo assumere in
questo ambito credo che la più urgente
dalla legge nazionale, che vigila sul sistema di protezione e sui singoli casi con
idonei strumenti. La Quinta Commissione, durante il mese di dicembre 2013,
nella scorsa legislatura, aveva esaminato
e condiviso un disegno di legge (n. 584/2013) su tale istituzione, senza che sia
mai giunto all'approvazione del Consiglio". Infine la richiesta: "Proprio come
atto dovuto per i nostri bambini, spero di
possa approvare, con procedure di urgenza, prima della pausa estiva e con uno
sforzo di unanimità che sono certa non
mancherà, la legge per il Garante per
l'infanzia e di dedicare una prossima seduta del Consiglio allo studio di altre
misure legislative per consentire l'eserciMarinella Sclocco
zio delle tutele e delle responsabilità pubsia quella di dotarci di un Garante per bliche verso le nuove generazioni di al'infanzia e l'adolescenza. Quasi tutte le bruzzesi".
altre Regioni lo hanno già fatto e hanno
attivato questa figura prevista dall'Onu e
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