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© Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.1 L`ESAME CLINICO
Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 L’ESAME CLINICO DEL GATTO CON PROBLEMI CARDIORESPIRATORI È spesso difficile riconoscere un gatto affetto da problemi respiratori e distinguerlo da uno affetto da problemi cardiaci. La tradizionale classificazione che distingue malattie respiratorie da malattie cardiache risulta alquanto limitata. Infatti, alcuni segni clinici (es. dispnea) sono aspecifici e possono rappresentare la conseguenza sia di una patologia primaria del tratto respiratorio che di una disfunzione cardio-circolatoria. Secondo un approccio clinico orientato al problema, un paziente affetto da una malattia cardiaca (C) o respiratoria (R) può essere presentato alla visita per la presenza di uno o più dei seguenti segni clinici: (R) scolo nasale (o oculo-nasale) (R) stridore (R) deformità della faccia (R) starnuto o starnuto inverso (R) tosse (accompagnata o meno da rigurgito o vomito) (C-R) dispnea e/o tachipnea (C-R) cianosi (C-R) intolleranza all’esercizio fisico e/o sincope (C-R) astenia e/o letargia (C) paralisi del treno posteriore (tromboembolismo nel gatto con cardiomiopatia) (C-R) inappetenza e perdita di peso (C-R) aumento di dimensione dell’addome (C) cecità improvvisa (ipertensione sistemica) Tutti questi segni clinici possono essere riferibili a malattia respiratoria e/o cardiaca (anche se problemi di origine neurologica, metabolica or musculo-scheletrica devono essere tenuti in considerazione) ed è spesso difficile (se non impossibile) identificare la precisa eziologia senza l’aiuto di indagini diagnostiche specifiche (es. profilo ematochimico, elettrocardiografia, radiografia del torace, etc). Talvolta, l’indagine diagnostica di casi cardio-respiratori risulta lunga e indaginosa e può richiedere l’impiego di tecnologie non sempre accessibili in un ambulatorio veterinario (es. ecocardiografia, broncoscopia, etc). In questi casi, la possibilità di riferire il paziente presso un centro veterinario specializzato dovrebbe essere presa in considerazione come possibile opzione. Dispnea e tachipnea: compaiono generalmente a seguito di un’aumentata richiesta di ossigeno o quando non vi è adeguata ventilazione e/o perfusione a livello polmonare. La dispnea è una respirazione difficoltosa o dolorosa, accompagnata da una sensazione di malessere o ansia (più facilmente valutabile nell’uomo, ma facilmente riconoscibile anche nel gatto); la tachipnea è definita invece come un respiro rapido e frequente. Dispnea e tachipnea possono comparire simultaneamente: (iperpnea). Quando il paziente presenta una respirazione difficoltosa, a bocca aperta, con la testa estesa sul collo e gli arti anteriori divaricati con gomiti abdotti, o assumendo un decubito sternale, si parla di “ortopnea”. È importante però riconoscere la tachipnea fisiologica da quella patologica. Durante l’esercizio, l’eccitazione o lo stress, infatti, l’organismo richiede una maggiore quantità di ossigeno per far fronte all’aumentato fabbisogno metabolico. Un altro tipo di tachipnea fisiologica può comparire a seguito della rarefazione dell’ossigeno ambientale ad elevate altitudini e in ambienti chiusi, o per meccanismi di termoregolazione. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.1 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 La dispnea può essere classificata in base alla patofisiologia in “dispnea restrittiva” e “dispnea ostruttiva”. Nel primo caso la carenza di ossigeno può essere causata da un processo restrittivo cui consegue una ridotta espansione del polmone (versamento pleurico, edema polmonare interstiziale) o da un processo ostruttivo (corpo estraneo a livello di laringe o trachea, paralisi laringea, broncospasmo, muco bronchiale, edema polmonare alveolare). La dispnea cardiaca può essere causata, nelle fasi iniziali, da un rallentamento del circolo periferico con conseguente acidosi e ipossia che inducono stimolazione dei centri respiratori bulbari (respiro periodico o di Cheyne-Stokes). Nelle forme cardiache congestizie, la presenza di fluido negli spazi alveolari (edema polmonare) o nel cavo pleurico (versamento pleurico) causa dispnea per riduzione degli scambi gassosi e per ridotta elasticità del parenchima. Altre cause di dispnea sono rappresentate dall’anemia (dispnea circolatoria), cheto-acidosi diabetica (respiro di Kussmaul) e lesioni cerebrali (respiro di Biot). In questi ultimi casi la dispnea può anche comparire con diminuzione della frequenza respiratoria. Cianosi: è una colorazione bluastra della pelle o delle mucose dovuta a un eccesso di emoglobina ridotta nel sangue. La cianosi può originare da patologie polmonari che causano ipossiemia arteriosa (es. disturbi della ventilazione e perfusione) o da shunt cardiaci (dotto di Botallo con flusso da destra a sinistra, tetralogia di Fallot, difetto del setto ventricolare con ipertensione polmonare e conseguente flusso da destra a sinistra –sindrome di Eisenmenger) Intolleranza all’esercizio fisico, collasso, astenia e letargia sono tutti segni clinici potenzialmente riferibili ad ipossia conseguente ad una patologia respiratoria. Paralisi del treno posteriore: è un segno caratteristico del tromboembolismo aortico del gatto, potenzialmente correlato a cardiomiopatia. Inappetenza e perdita di peso: sono segni aspecifici ma frequentemente presenti nel gatto con problemi cardio-respiratori. Aumento di volume dell’addome: può essere indicativo di epatomegalia ed ascite secondarie a insufficienza cardiaca destra, a sua volta possibile conseguenza di malattie cardiache o polmonari (ipertensione polmonare). L’addome può apparire dilatato anche in caso di iperadrenocorticismo o ipotiroidismo nel cane, endocrinopatie spesso accompagnate da tachipnea. HANDS OFF! (Importanti valutazioni cliniche che precedono l’esame fisico) Segnalamento Alcune patologie del torace possono avere una predisposizione di età, razza o sesso. La conoscenza di questi dati può essere particolarmente utile nella corretta stesura della diagnosi differenziale. Età: segni clinici riferibili a malattie cardio-respiratorie in gattini giovani suggeriscono la possibilità di una malattia congenita, soprattutto se esiste un concomitante ritardo nella crescita. Gatti non vaccinati sono inoltre predisposti a malattie infettive del tratto respiratorio. Malattie neoplastiche, invece, sono più frequenti nei gatti adulti, così come malattie degenerative (es. cardiomiopatie, degenerazioni valvolari, paralisi laringea), endocrinopatie (es. ipertiroidismo) e ipertensione sistemica. Razza: alcune razze feline sembrano essere predisposte a particolari patologie cardiache, in particolare Maine Coons, Ragdolls, Bengals, Persiani, NewForest. Sesso: la presenza di metastasi polmonari rappresenta una frequente complicazione del carcinoma mammario nella gatta. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.2 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Impressioni generali I gatti non sono buoni viaggiatori. Spesso si stressano terribilmente durante il viaggio nel loro trasportino tra casa e ambulatorio. Caldo, rumori del traffico, sale d’attesa frequentate da altri animali (in particolare cani che abbiano!) aggiungono ulteriore stress. È importante quindi osservare attentamente l’animale prima di iniziare l’esame fisico per evitare ulteriore stress. Se il paziente è già in una condizione di aumentata pressione atriale, la stimolazione simpatica e il rilascio di catecolamine circolanti causati da stress, inducono ulteriore vasocostrizione sistemica, aumento della pressione arteriosa sistolica, aumento del postcarico e della pressione atriale sinistra. Questi animali, posso pertanto divenire scompensati solamente a seguito dello stress legato alla visita dal veterinario. Se il gatto presenta quadri di scompenso al suo arrivo, l’anamnesi, l’esame fisico e gli esami collaterali dovrebbero essere rimandati, mentre il paziente dovra’ ricevere tutti gli interventi necessari per la sua stabilizzazione (es, sedazione, riposo, somministrazione di ossigeno, toracocentesi, diuretici per via endovenosa, ecc). L’esistenza di cliniche dedicate esclusivamente al gatto, o perlomeno con una sezione dedicata ai felini, offre proprio il vantaggio di ridurre lo stress in questi pazienti. Anamnesi Come in tutte le indagini cliniche, l’anamnesi di un gatto affetto da malattie cardiorespiratorie dovrebbe essere raccolta in maniera completa e meticolosa. A tal fine, l’impiego di questionari prestampati può rivelarsi molto utile, permettendo l’acquisizione di importanti informazioni in modo completo e standardizzato. Spesso, alcuni dei quesiti che inizialmente sembrano irrilevanti possono fornire successivamente informazioni fondamentali per una corretta diagnosi ed un corretto intervento terapeutico. Una volta individuati i problemi del gatto, è necessario riconoscere per ciascun problema la sua modalità d’insorgenza, il suo corso, la sua durata e la sua frequenza. Se due o più segni clinici sono contemporaneamente presenti, è importante determinare quali possono essere ricondotti allo stesso problema e quali possono derivare da condizioni diverse. HANDS OFF! (L’esame fisico del paziente) Prima di concentrare l’attenzione sul sistema cardio-respiratorio, è necessario eseguire un esame generale completo del gatto. Anche in questo caso, l’uso di moduli prestampati può essere d’aiuto nell’eseguire l’esame in maniera standardizzata e diminuire il rischio di omettere importanti valutazioni cliniche. In presenza di un soggetto con problemi cardiorespiratori può risultare spesso istintivo iniziare la visita dall’auscultazione del torace. Tuttavia, l’auscultazione dovrebbe essere eseguita solamente dopo un esame generale del paziente. L’esame iniziale si basa sulla valutazione soggettiva dello stato di nutrizione del soggetto, della sua conformazione corporea, delle condizioni del pelo, degli atteggiamenti comportamentali, dello stato del sensorio. Segue l’esame fisico, che comprende: § mucose: colore, umettazione, presenza di ulcere o petecchie, tempo di riempimento capillare § cute: colore, elasticità e temperatura (soprattutto a livello delle estremità corporee) della pelle § sottocute: presenza di edema o versamenti di altra natura § polso: frequenza, ritmo ed amplitudine § linfonodi esplorabili: forma e volume, consistenza, presenza di adesioni o dolorabilità © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.3 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 § addome: percussione, auscultazione, e palpazione degli organi interni § valutazione dei movimenti del torace: frequenza, profondità, ritmo e tipo di respirazione § temperatura corporea Percussione del torace La percussione del torace permette di rilevare il bordo caudale del polmone e di valutare in misura indiretta la quantità di gas presente nelle sottostanti strutture respiratorie. Tale tecnica viene eseguita semplicemente colpendo con un dito della mano destra il dito medio sinistro (tra la seconda e la terza falange) appoggiato sulla parete toracica a livello degli spazi intercostali (percussione diretta o digito-digitale). La percussione del torace andrebbe eseguita per linee orizzontali e verticali in modo da delineare l’espansione dei campi polmonari. Alla percussione, il suono di un polmone sano viene definito come “chiaro” per la giusta combinazione di aria e parenchima nel tratto di torace percosso. Una diminuita sonorità del torace (suono ottuso) può suggerire la presenza di un’area polmonare consolidata (es. atelettasia, massa tumorale) o di fluido (versamento pleurico). Al contrario, un rilievo iperfonetico (suono timpanico) può indicare la presenza di un eccesso di aria nelle strutture sottostanti (es. enfisema, bolle, pneumotorace). Ascoltazione del torace Per una auscultazione ideale, la stanza di consultazione dovrebbe essere silenziosa. Tuttavia, grugniti, miagolii, fusa e proprietari loquaci rendeno spesso difficile, se non impossibile, l’auscultazione del torace. Il sistema internazionale di classificazione dei suoni respiratori è ormai universalmente utilizzato anche in campo veterinario. I suoni respiratori sono prodotti dal movimento di aria attraverso le vie respiratorie e possono essere classificati in suoni normali e suoni patologici. I suoni normali sono rappresentati da: Suono laringeo e tracheale: sonoro, inspiratorio ed espiratorio e udibile a livello di trachea e laringe; Suono broncovescicolare: udibile tra trachea e polmoni, inspiratorio ed espiratorio con la fase inspiratoria generalmente più lunga della fase espiratoria. suono vescicolare: a bassa sonorità e udibile su tutto il campo polmonare; tende a diminuire o scomparire a seguito di enfisema, versamento pleurico o pneumotorace; I suoni patologici sono rappresentati da: Rantoli a piccoli bolle (o crackles o rales): suono fine, non musicale, schioppettante e discontinuo udibile soprattutto in fase inspiratoria. Si dice che siano generati dal movimento dell’aria attraverso un mezzo liquido (es. edema polmonare). Tuttavia, la pressione a livello alveolare o di bronchioli respiratori (1-2 mmH2O) non è sufficiente a muovere fluido. Pertanto i crackles sono udibili in assenza di fluido (es. fibrosi polmonare interstiziale, polmonite) verosimilmente a seguito della brusca apertura e chiusura degli alveoli durante l’alternanza di pressioni positive e negative intratoraciche che si osservano nelle diverse fasi respiratorie. Rantoli a grosse bolle (o rhonchi): simili ai crackles ma udibili nelle vie aeree più di maggior calibro (bronchi) e pertanto più sonori. Originano dal passaggio d’aria attraverso secrezioni fluide (es. asma felina). Sibili (o wheezes): suoni musicali continui, sonori, simili ad uno squittio, udibili soprattutto in fase espiratoria. Sono causati dal restringimento (costrizione o spasmo) delle vie aeree © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.4 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 inferiori in assenza di materiale fluido essudativo (es. asma felina, fibrosi polmonare, polmonite). Stridori (o stridors): sono suoni inspiratori rumorosi, simili al “russare”, generalmente udibili anche senza l’ausilio dello stetoscopio e associabili ad un processo ostruttivo delle vie aeree superiori (es polipi naso-faringei). Rumori di sfregamento (friction rub): sono suoni prodotti da zone di adesione tra la pleura parietale e la pleura viscerale in corso di pleurite. Appaiono generalmente intermittenti nelle forme lievi di pleurite e simili ai crackles (ma udibili sia in inspirazione che in espirazione). L’auscultazione del torace dev’essere infine completata con un’attenta auscultazione del cuore per poter rilevare l’eventuale presenza di soffi, aritmie o altre anomalie (es. sdoppiamento dei toni cardiaci, ritmi di galoppo) riconducibili a patologie cardiache. La classifica differenziazione di aree auscultatorie (aorta, polmonare, mitrale e tricuspide) ha scarsa utilita’ in cardiologia felina. A causa delle dimensioni del paziente e della conformazione anatomica del torace nel gatto si preferisci semplificare le aree in parasternale destra e parasternale sinistra. Tal volta anche il riconoscimento dell’origine di un soffio a destra o a inistra può risultare difficile! Il primo suono cardiaco (S1 o “lub”) indica la chiusuradelle valvole atrio-ventricolari. Il secondo suono cardiaco (S2 o “dub”) indica la chiusura delle valvole semilunari. Il terzo (S3) e quarto (S4) suono cardiaco rappresentano rispettivamente le fasi diastoliche di riempimento ventricolare “passivo” e di contrazione atriale. Questi ultimi due suoni non sono udibili nel paziente normale perchè la loro frequenza non raggiunge la soglia di udibilita’ dell’orecchio umano. Tuttavia, in caso di aumentata rigidita’ ventricolare (cardiomiopatia, processi infiltrativi e tachicardia) ianche S3 e/o S4 diventano udibili, determinando unsuono cardiaco a tre o quattro tempi. Tale suono viene definito “galoppo”. IL GATTO CON SOFFIO CARDIACO Soffi cardiaci sono generati da turbolenze del flusso sanguigno, generalmente a ivello delle camere cardiache. I soffi possono essere generati sia in sistole che in diastole. Tuttavia, nel gatto, soffi diastolici sono assai rari e il loro riconoscimento richiede un battito cardiaco lento che, nella maggior parte dei gatti, non è presente durante un esame fisico. I soffi cardiaci nel gatto possono originare a vari livelli. Il piu’ comune è generato da un movimento anomalo del lembo settale della valvola mitrale (systolic anterior motion) spesso, ma non necessariamente, associato a cardiomiopatia. Un altro anomalia frequente nel gatto è il difetto del setto ventricolare. In questo caso il soffio è generato da un flusso anomalo (shunt) dal ventricolo sinistro al ventricolo destro attraverso il difetto. Soffi sistolici sono anche presente in difetti congeniti meno frequenti, tra cui la displasia della valvola mitrale o tricuspide e la stenosi aortica o polmonare. Un altro soffio sistolico generalmente osservabile nel paziente anziano e con una maggiore soronita’ sul lato destro del torace è causato da una ostruzione dinamica del ventricolo destro (dynamic right ventricular outflow obstruction) ed è associato ad una prognosi favorevole. Un soffio continuo (sistolico + distolico) può essere individuato nei rari casi di persistenza del dotto di Botallo, in associazione con iper-dinamicita’ dei polsi femorali. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.5 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 S1 S4 S2 S3 Systole Diastole Atrial contraction Ventricular filling IL GATTO DISPNOICO Il gatto dispnoico è molto fragili, e puo’ andare incontro ad arresto cardiaco se non viene maneggiato con molta cura. Test diagnostici sono quindi potenzialmente pericolosi. Fortunatamente, l'osservazione è di grande valore per determinare la causa di dispnea. Prima di un esame fisico dettagliato è sempre preferibile spostare il gatto in un ambiente arricchito di ossigeno (gabbia a ossigeno / incubatrice). Ridurre lo stress è di vitale importanza. Può essere opportuno prendere in considerazione la sedazione se il gatto è molto angosciato. Alcuni gatti presentano aumento della frequenza respiratoria / sforzo con lo stress, senza evidenti cambiamenti patologici; gatti ipertiroidei possono respirare a bocca aperta senza alcuna evidenza di compromissione respiratoria. Patterns respiratori Questa è la parte più importante della valutazione del gatto dispnoica, come l'osservazione del respiro che può essere effettuata mentre il gatto è in un ambiente arricchito di ossigeno (gabbia a ossigeno). Malattie respiratorie restrittive (versamento pleurico, malattie parenchimali come l'edema polmonare) causano rapidi movimenti respiratori. Patologie ostruttive (asma), risultatono invece in respirazione lenta e profonda. Maggiore sforzo espiratorio, prolungamento del tempo espiratorio e fatica addominale alla scadenza suggerisce malattia cronica delle vie aeree inferiori. Si noti che alcuni gatti con malattia infiammatoria delle vie aeree sarà presente sia iperpnea e tachipnea. Ostruzione delle vie aeree superiori risultati di ispirazione prolungata e faticosa e rumorosa. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.6 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Breathing pattern Localisation Differential diagnosis Prolonged inspiration with normal resp rate Upper airway noise on inspiration Dynamic upper airway obstruction Nasopharyngeal polyp Inflammatory laryngitis Normal resp rate with noise on inspiration and expiration Fixed upper airway obstruction Tracheal obstruction (neoplasia, FB) Normal resp rate with cough, wheezes Prolonged expiration Intrathoracic trachea or lower airway disease. Asthma Chronic bronchitis Mass lesion affecting intrathoracic airways Rapid resp rate with pulmonary crackles Pulmonary parenchymal disease Rapid resp rate with quiet breath sounds Pleural disease Pulmonary oedema Pulmonary contusions Neoplasia Pulmonary thromboembolism (Pneumonia) Pleural effusions CHF Neoplasia Pyothorax FIP Chylothorax Haemothorax Pneumothorax Diaphragmatic hernia Una volta che il gatto è più stabile, si puo procedere all’ esame fisico. Impressione generale I gatti con malattie cardiache sono generalmente in buone condizioni corporee, a meno che l'insufficienza cardiaca non sia avanzata (cachessia cardiaca). I gatti con ipertiroidismo possono aver segnato la perdita di peso, e alcuni gatti con grave cardiopatia congenita possono avere difficolta’ della crescita. Mucose: le mucose sono ispezionati per pallore, cianosi e policitemia in relazione alla malattia cardiaca o respiratoria. Pallore può indicare anemia, ma può anche essere associata a grave vasocostrizione periferica nel ridotto output o condizioni di elevato tono simpatico. La cianosi è più spesso osservata nell’ ipossiemia severa derivante da malattie respiratorie (incluso edema polmonare o versamento pleurico con insufficienza cardiaca congestizia), ma può anche essere visto con un destro-sinistro shunt congenito. Vene giugulari: le vene giugulari consentono la valutazione della pressione venosa sistemica. In assenza di una massa mediastinica craniale o ostruzione della vena cava craniale, distensione delle vene giugulari sopra il livello dell'atrio destro (RA) indica elevazione di pressione atriale destra. I gatti possono anche avere distensione giugulare con versamento pleurico e ipervolemia associate con un eccesso di somministrazione di fluidi per via endovenosa. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.7 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Polsi femorali: qualità del polso è più difficile da valutare nei gatti che nei cani. Gli impulsi possono essere assenti con tromboembolismo sistemico, anche se il flusso di sangue può tornare nel giro di poche ore a pochi giorni dalla embolizzazione acuta. La palpazione addominale: reni piccoli e di superficie irregolare possono essere associati a ipertensione sistemica, e cio’ dovrebbe indurre il monitoraggio della pressione arteriosa. L’ascite è rara con insufficienza cardiaca congestizia nei gatti, ma può essere presente con l'avanzata malattia cardiaca biventricolare. Percussione toracica / palpazione Ad alcuni gatti non piace la percussione toracica, ma l'ottusità ventrale può essere un segno utile di versamento pleurico. La palpazione del mediastino craniale può rivelare la perdita elasticita’ causata da una massa del mediastino craniale. Auscultazione L'auscultazione dei toni cardiaci e suoni polmonari è molto importante, ma la presenza di un soffio è un riscontro meno utile di quel che si tende a credere, perché tanti gatti normali, così come tanti esseri umani, hanno un soffio. La valutazione della frequenza cardiaca e del ritmo è importante, e la presenza di un suono galoppo o aritmia sono verosimilmente più associati a malattia cardiaca. Suoni polmonari anormali (Vd sopra) Frequenza cardiaca: a differenza dei cani, la frequenza cardiaca non è utile per distinguere la malattia cardiaca da una malattia respiratoria. Anche se tachicardia (> 200/min) è stata associata ad una prognosi peggiore in uno studio, questo non è stato supportato da studi successivi. Un gatto con gravi segni di bassa gittata cardiaca può effettivamente essere bradicardico. I gatti con persistente blocco atrioventricolare di terzo grado possono essere solo moderatamente bradicardici, e un ECG dovrebbe sempre essere registrato nei gatti con una frequenza cardiaca <130/min. Cuore ritmo: il ritmo deve essere sempre regolare nei gatti. Aritmia sinusale può essere normale in alcuni gatti, ma di solito indica anormalmente elevato tono vagale nei gatti coscienti. Battiti prematuri sono difficili da rilevare, ma possono essere identificati dalla pausa che li segue. La fibrillazione atriale è comune, ed i suoni sono tipicamente caotici. Suoni di galoppo Un suono di galoppo è una specifica indicazione di malattia del miocardio o insufficienza cardiaca. La presenza di un suono galoppo in un gatto con distress respiratorio giustifica inizio del trattamento dell'insufficienza cardiaca. Un suono galoppo è prodotto da maggiori pressioni atriali, o da un ventricolo che ha perso elasticità. Il rilassamento ventricolare ritardato può essere responsabile di un suono di galoppo in alcuni gatti anziani senza evidente malattia cardiaca strutturale. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.8 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Test diagnostici Radiografia Il test più utile per la conferma della causa della dispnea è probabilmente la radiografia del torace, ma questo può anche essere il più rischioso. I gatti con insufficienza respiratoria grave non devono essere sottoposti a radiografia. L'esame fisico e / o ecografia sono probabilmente più sicuri. L’edema polmonare cardiogene è estremamente variabile in distribuzione nei gatti e non c'è nessun modello radiografico caratteristico. Ecocardiografia L'ecografia è estremamente utile per l'identificazione di versamenti pleurici nei gatti instabili, anche se l'esame fisico dovrebbe essere sufficiente per destare sospetti. L'ecocardiografia è anche utile per identificare dilatazione atriale sinistra, che quasi sempre accompagna insufficienza cardiaca sinistra nei gatti. La gestione del gatto con distress respiratorio dovuta a CHF Questi gatti sono fragili, e non tollerano la manipolazione molto bene. Idealmente, si sospetterà CHF dall'esame fisico, ma l'ecografia è meno stressante di radiografie per l'identificazione di versamento pleurico. Tachipnea e dispnea con suoni di galoppo sono fortemente indicativi di edema polmonare. Presenza di dilatazione atriale sinistra è un'indicazione per la gestione terapeutica aggressiva di scompenso. Migliorare l'ossigenazione Sedazione: può essere ancora più importante nei gatti che nei cani; i gatti dispnoici spesso sono in stato di profonda ansia (butorfanolo o buprenorfina funzionano molto bene) Somministrare O2: i gatti sono abbastanza piccoli e le gabbie a ossigeno funzionano perci’ molto bene. Furosemide IV ad effetto: dose iniziale deve essere inferiore rispetto ai cani (max 2 mg / kg) con dosi successive di 1-2mg/kg ogni 45-60 minuti fino a quando diminuisce la frequenza respiratoria. Toracocentesi: versamenti pleurici sono frequenti nei gatti con insufficienza cardiaca congestizia, e questi dovrebbero essere drenati rapidamente causando il minor stress possibile (generalmente con una cannula a farfalla). L’ecografia, se disponibili, aiuta ad evidenziare localizzazione ideale per l’intervento. Aumentare la gittata cardiaca? Difficile! Se la pressione sanguigna è normale, basta trattare i segni di insufficienza congestizia. • pimobendan (0.625mg a 1.25mg PER GATTO PO) può essere somministrato nei gatti ipotensivi, a condizione che non sia presente un ostruzione dinamica • Dobutamina (1-5 mcg / kg / min CRI), può anche questa essere considerata in gatti ipotensivi, con ipotermia e bradicardia come misura a breve termine (di solito produce un effetto entro le prime ore 6-12 e quindi può essere ridotta) • Il riscaldamento passivo è utile anche per ipotermia gatti bradicardia. EVITARE LIQUIDI IV, in quanto è improbabile che aumentare la gittata cardiaca, e destinata a peggiorare CHF. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.9 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 EVITARE I beta-bloccanti (come atenololo), in quanto peggiorano la gittata cardiaca e i segni di CHF. IL GATTO ARITMICO Le aritmie sono probabilmente meno comuni nel gatto che nel cane, e sono probabilmente maggiormente associate a malattie cardiache. La reale prevalenza di aritmie feline non è nota, ma sono in genere un segno prognostico negativo. Possibili sintomi nei gatti con aritmie • Sincope (si noti che i segni possono imitare convulsioni) • CHF, spesso accompagnati da complessi prematuri, fibrillazione atriale o aritmie ventricolari • tromboembolismo arterioso (ATE)-spesso accompagnati da complessi prematuri, fibrillazione atriale o aritmie ventricolari, e iperkaliemia può anche causare aritmie multiple • possono essere un reperto accidentale ad un esame di routine Indagine di aritmia felina Un ECG è essenziale per determinare il tipo di aritmia e dovrebbe essere eseguito ogni volta che un’aritmia è osservata all’auscultazione. Non è essenziale per i gatti devono essere posizionati in decubito laterale per l'identificazione del ritmo, anche se la posizione influenza dell'onda R. Pad possono essere usati al posto di pinze, che possono migliorare la tollerabilita’ del paziente. Anormalità degli elettroliti deve sempre essere esclusa, come ipokalemia che da sola può essere responsabile di alcuni aritmie ventricolari. L'ecocardiografia è anche sempre indicata per poter evidenziare anomalie cardiache strutturali spesso accompagnate da aritmie. L’ecocardiografia è anche utile per la valutazione del rischio di CHF (in particolare con la valutazione della dimensione atriale). Registrazione ECG Holter è più difficile che nel cane, ma i registratori Holter possono essere utilizzati per documentare disturbi del ritmo più di 24 ore. In genere i gatti sono ricoverati in ospedale, mentre indossano il monitor. Loop recorder impiantabili possono anche essere utilizzati nei gatti, soprattutto quando vi sono segni clinici intermittenti possibilmente associati ad aritmie. Bradiaritmie Aritmia sinusale Aritmia sinusale è rara nei gatti normali in un ambiente clinico, anche se probabilmente è comune nel gatto che riposa in un ambiente domestico. È causata da un aumento del tono vagale, e una ricerca occorre prevedere una possibile causa. Esempi tipici includono la malattia del rinofaringe e ostruzione delle vie aeree. Nessun trattamento è richiesto, oltre ad identificare una causa sottostante. Blocco Atrio-ventricolare (AV) Il blocco AV di terzo grado dev’essere sospettato in ogni gatto asintomatico con un rallentamento del battito cardiaco (<120/min). Il blocco AV di terzo grado può essere © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.10 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 persistente o intermittente, ed è relativamente comune. E 'particolarmente comune nei gatti anziani, e puo’ essere associati con ipertiroidismo. Una malattia miocardica primaria può anche essere associato ad un blocco AV. I gatti hanno una frequenza di escape ventricolare rispetto ai cani (spesso> 100/min), e possono essere asintomatici anche con blocco AV completo persistente. Blocco AV completo persistente Blocchi AV completi ma intermittenti si possono verificare anche per lunghi periodi, spesso> 6 secondi di onde P non condotte, prima della ripresa del ritmo sinusale (o, più comunemente, tachicardia sinusale). Questi blocchi non sono rari nei gatti con sincope o almeno nella fase presincopale. Gatti sintomatici con blocco AV completo intermittente possono presentare episodi di simil-epilettici, che sono spesso scambiati per problemi neurologici primari. I gatti con blocco cardiaco sembrano essere a più basso rischio di morte improvvisa dei cani. Blocco AV completo intermittente Management Gatti con segni clinici associati al blocco complete persistente o intermittente, dovrebbero essere trattati. Alcuni farmaci simpaticomimetici possono essere provati, e a volte forniscono un adeguato controllo dei segni clinici: • Terbutaline 0,625-1,25 mg / gatto q8-12h PO • Teofillina 15-19 mg / kg PO q24h Se la terapia medica non funziona e non ci sono altre controindicazioni, l’impianto di pacemaker dovrebbe essere considerato. Sembra che ci sia un aumento del rischio di chilotorace con il posizionamento transvenoso, percio’ e’ meglio usare cavi epicardici. Per questo, l'approccio è transdiaframmatico attraverso un'incisione addominale, e il generatore di impulsi può essere collocato in addome. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.11 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Hyperkalemia Atrial standstill secondario a iperkalemia L'iperkaliemia può essere responsabile di una serie di ritmi anomali. Le cause più comuni di iperkaliemia nei gatti sono ostruzioni urinarie e di riperfusione ischemica tromboembolica aortica del tessuto. Il classico reperto ECG in corso di iperkaliemia grave è l’atrial standstill con perdita di onde P e spesso escape di origine ventricolare. Infatti il miocardio atriale non è in grado di depolarizzazione con iperpotassiemia, e cosi’ gli impulse che nascono dal nodo del seno origine vengono cancellati. Management L’approccio è quello di correggere la causa di iperkaliemia (di solito ostruzione urinaria). Generalmente ciò richiede fluido terapia IV con soluzione di NaCl 0,9% o con gluconato di calcio aggiunto, se necessario. Tachiaritmie Le tachiaritmie sono generalmente associate a malattia primaria del miocardio, e l'ecocardiografia in questi casi è sempre indicata. Fibrillazione Atriale La fibrillazione atriale è meno comune nei gatti che nei cani, e di solito accompagna malattie gravi del miocardio con grave dilatazione atriale. Alcuni gatti con FA sono gravemente tachicardici (> 300/min), ma molti hanno frequenze cardiache relativamente normali. Management © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.12 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Diltiazem o atenololo sono spesso utilizzati nei gatti gravemente tachicardici, ma devono essere utilizzati con cautela nei gatti con insufficienza cardiaca congestizia. I risultati di uno studio recentemente riportato di gatti con malattia miocardica ha suggerito che atenololo potrebbe avere un effetto sfavorevole sulla progressione della malattia, quindi alcuni medici preferiscono diltiazem nei gatti che hanno un anamnesi di insufficienza cardiaca congestizia. La digossina è difficile da utilizzare nei gatti, anche se potrebbe essere considerato per il controllo della frequenza cardiaca in gatti con disfunzione sistolica. • Diltiazem 10mg/cat q8-12h PO • Atenololo 0,5-3 mg / kg ogni 12-24h PO (o 6,25 mg - 12.5mg/cat q12-24h PO, ma da non usare nei gatti con CHF) Tachicardia sopraventricolare Tachicardia sopraventricolare (SVT) è riscontrata a volte come ritmo causato da malattia del miocardio; a volte invece compare come anomalia primaria. I gatti con tachicardia sopraventricolare sono a rischio di sviluppare disfunzione sistolica. Management Diltiazem è probabilmente il trattamento di scelta, sebbene atenololo o sotalolo potrebbe anche essere considerata. Diltiazem 10mg/cat q8-12h PO atenololo 0,5-3 mg / kg ogni 12-24h PO (o 6,25 mg - 12.5mg/cat q12-24h PO Sotalolo 10-20 mg / gatto PO ogni 12 ore Aritmie Ventricolari Le aritmie ventricolari sono spesso secondarie a malattia del miocardio, anche se a volte sono viste come un reperto accidentale. Le aritmie ventricolari sono comuni nei gatti ipertiroidei. Il rischio di morte improvvisa nei gatti con aritmie ventricolari non è noto. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.13 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Management Complessi ventricolari prematuri (VPC) Generalmente VPC singoli non sono trattati. A causa della potenziale tossicità di molti farmaci antiaritmici nei gatti, antagonisti beta-adrenergici sono generalmente considerati la prima scelta per aritmie ventricolari gravi. La lidocaina può essere somministrato IV in forme acute di tachicardia ventricolare emodinamicamente significativa. • Lidocaina 0,25-0,75 mg / kg in bolo più di 3 minuti • Atenololo 6,25 a 12.5mg PER CAT q12-24h PO • Sotalolo 10-20mg ogni 12 ore PO PER GATTO IL GATTO IPERTIROIDEO Introduzione Gli ormoni tiroidei sono importanti regolatori della funzione cardiaca e dell'emodinamica. Di conseguenza, disfunzioni della tiroide hanno importanti effetti sul sistema cardiovascolare. Le note seguenti spiegano il ruolo degli ormoni tiroidei nella regolazione delle funzioni cardio-vascolari in condizioni normali, nonché le manifestazioni cardiache di ipertiroidismo nel gatto. Effetti cardiovascolari di ormone tiroideo Triiodotironina (T3) aumenta il consumo di ossigeno e le richieste metaboliche dei tessuti periferici, provocando un aumento secondario nella contrattilità cardiaca; l'ormone aumenta anche la contrattilità cardiaca mediante un meccanismo diretto. Il T3 causa rilassamento delle cellule muscolari lisce vasali e quindi diminuisce le resistenze vascolari sistemiche e aumenta la gittata cardiaca. Come risultato della diminuzione della resistenza vascolare sistemica, il volume effettivo di riempimento arterioso scende, provocando un aumento del rilascio di renina e attivazione del angiotensina-aldosterone asse (RAAS). Questo, a sua volta, stimola il riassorbimento renale di sodio, determinando un aumento del volume del plasma. L'ormone tiroideo stimola anche la secrezione di eritropoietina. L'effetto combinato di queste due azioni è un aumento del volume del sangue e del precarico, che aumenta ulteriormente la gittata cardiaca. Attività biologica di ormone tiroideo a livello delle cellule miocardiche L'ormone tiroideo entra nella cellula miocardica tramite un meccanismo di trasporto specifico, e si lega ai recettori nucleari T3. Il complesso si lega ad elementi di risposta dell'ormone tiroideo dei geni che codificano la sintesi si diversi componenti cellulari e regola la trascrizione di questi geni, compresi quelli per: Ca2 +-ATPasi e fosfolamban (reticolo sarcoplasmatico) miosina beta-adrenergici ciclasi guanina-nucleotide-binding proteins Na + / Ca2 + scambiatore Na + / K +-ATPasi © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.14 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 canali del potassio voltaggio-dipendenti Cambiamenti dell’ attività tiroide causano alterazioni dei vari componenti della cellula miocardica, quali beta-recettori, proteine regolatrici guanina nucleotide e ciclasi. Quindi, gli effetti sono simile ad un aumento dell'attività adrenergica (aumento della frequenza cardiaca [HR] e della contrattilità), nonostante le concentrazioni seriche normali o bassi livelli di catecolamine. Tuttavia, l'effetto netto delle modifiche su vari componenti del complesso recettore adrenergico (up-regulation e down-regulation) è che la sensibilità del cuore alla stimolazione adrenergica rimane normale nell’ ipertiroidismo. Infine, diversi trasportatori ionici plasma-membrana, quali Na + / K +-ATPasi, Na + / Ca2 + e canali K +, che interessano le risposte elettromeccaniche del miocardio, sono regolati sia a livello trascrizionale e post-trascrizionale dall’ ormone tiroideo. Regulation of genes coding for cardiac proteins by thyroid hormone Positive Regulation Negative regulation Alpha-myosin heavy chain Beta-myosin heavy chain 2+ SR Ca -ATP-ase Phospholamban Beta1-adrenergic receptors Adenyl-cyclase (type V and VI) Guanine nucleotide-regulatory proteins T3 nuclear receptor alpha-1 + + + Na /K -ATPase + Na /Ca exchanger + Voltage-gated K channels Effetti cardiovascolari di ipertiroidismo Come accennato in precedenza, un aumento della produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei (tireotossicosi) influisce sulla contrattilità e sulla frequenza cardiaca (HR) e, infine, sulla gittata sistolica (SV) e sulla gittata cardiaca (CO). Tachicardia: questo è un segno ben documentato di ipertiroidismo, sia nelle persone che nei piccoli animali (cani e gatti). Il meccanismo fisiologico che porta ad una variazione della frequenza cardiaca non è completamente nota, ma possono risultare da entrambe aumento di tono simpatico e diminuzione del tono parasimpatico. Questo porta a tachicardia sinusale (fibrillazione atriale è anche spesso documentata negli esseri umani). Un basso tasso di aritmia atriale e ventricolare e anomalie della conduzione intraventricolare può essere visto anche nei gatti. Nei pazienti umani con ipertiroidismo, la gittata cardiaca è del 50 (fino al 300) per cento superiore a quello nei soggetti normali. Questo aumenta per effetto combinato di una diminuzione della resistenza vascolare sistemica, un aumento della frequenza cardiaca a riposo, aumenta nel ventricolo sinistro (LV) frazione contrattilità ed espulsione, e un © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.15 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 aumento del volume del sangue. Un aumento della frazione di accorciamento ventricolare sinistro è stato anche dimostrato nei gatti ipertiroidei. La somministrazione di β-bloccanti (ad esempio, propranololo) per gli esseri umani ipertiroidei rallenta la frequenza cardiaca ma non influisce sulla prestazione sistolica o diastolica, a conferma che il T3 agisce direttamente sul muscolo cardiaco. Pertanto, βbloccanti dovrebbero ridurre HR senza influenzare gli effetti inotropi diretti di T3. Sia gli esseri umani e gatti con ipertiroidismo cronica può eventualmente sviluppare segni di insufficienza cardiaca congestizia (CHF). Un aumento del rapporto LA:AO è stato visto in diversi studi di cardiologia felina. Alcune persone e gatti con ipertiroidismo di lunga data presentano ridotta funzionalità sistolica, ridotto cardiac output e segni di CHF. Questa può essere una conseguenza di cardiomiopatia indotta da tachicardia sostenuta (tachycardiomyopathy). Ipertrofia; l’ ipertrofia concentrica o eccentrica del ventricolo sinistro è una caratteristica importante di ipertiroidismo sia in pazienti umani e animali. Essa può derivare da sovraccarico di volume costante e maggiore lavoro cardiaco ed è un adattamento compensatorio che porta alla sintesi proteica nei cardiomiociti terminalmente differenziati. Negli esseri umani, l’ipertrofia concentrica sinistra è comunemente osservata. Viceversa, nei gatti, si osserva più frequentemente un aumento del diametro ventricolare non accompagnato da cambiamenti dello spessore della parete. Altre anomalie cardiache osservati nei gatti ipertiroidei sono la fibrosi interstiziale e dell'endocardio con disorganizzazione dei miociti. In alcuni pazienti umani con ipertiroidismo cronico, lesioni ischemiche sono comunemente descritte. I livelli di tiroxina più elevati sono associati anche a più alti livelli di troponina I cardiaca (cTnI). Questa scoperta suggerisce che l'esposizione cronica ed eccesso di ormoni tiroidei può indurre danni dei miociti di gravità tale da aumentare la concentrazione sierica di cTnI in alcuni gatti. Il livello di cTnI si risolve a seguito di un ritorno allo stato di eutiroidismo. Ipertensione: l’ipertiroidismo è spesso citato come una causa importante di ipertensione sistemica nel gatto. Tuttavia, gli studi di gatti affetti da ipertensione hanno dimostrato che pochi gatti con ipertiroidismo sono contemporaneamente ipertesi, suggerendo che l'aumento estremo della pressione arteriosa può essere relativamente poco frequenti in questa condizione. Allo stesso modo, gli esami eseguiti in un'ampia casistica di gatti ipertiroidei non ha evidenziato modifiche associate all’ ipertensione. Altri studi di misurazione della pressione sanguigna nei gatti ipertiroidei suggeriscono che questi pazienti siano particolarmente sensibili agli effetti di ipertensione da 'camice bianco' (white coat effect). Questi risultati indicano che l'ipertensione è meno comune nei gatti con ipertiroidismo di quanto sia stato precedentemente dato a intendere. È interessante notare che una percentuale di gatti sembrano sviluppare ipertensione dopo il trattamento per l'ipertiroidismo. Indicazioni iniziali sono che questo si verifica in circa il 2025% dei casi. Questo dato deve essere motivato seguendo la pressione sanguigna di un numero maggiore di gatti durante il trattamento per l'ipertiroidismo. Non è chiaro se questo cambiamento sia associato con il declino della funzione renale che si verifica quando l’eutiroidismo è raggiunto. Negli esseri umani con ipertiroidismo, ipertensione diastolica è raro, ma l'aumento della pressione arteriosa sistolica si verifica ed è più marcata (rispetto ai controlli eutiroidei) nelle fasce di età più giovani. A seguito del trattamento per ipertiroidismo, l'ipertensione viene risolta piu’ comunemente nei pazienti giovani, mentre © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.16 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 persiste nei pazienti anziani che presumibilmente hanno ipertensione primaria (essenziale) concomitante. Paradossalmente, l’ipotiroidismo è anche associato allo sviluppo di ipertensione nell'uomo. Questo è principalmente associato ad un aumento della resistenza periferica totale nello stato ipotiroideo. Soffio cardiaco: la genesi di soffi cardiaci nei gatti con ipertiroidismo non è chiara. Soffi possono provenire dal tratto di efflusso del ventricolo sinistro dovuta a velocità di efflusso aumentati o del tratto di efflusso destro come conseguenza di una ostruzione del flusso dinamico. Diagnosi Anche se la presentazione clinica può essere fortemente indicativa di ipertiroidismo, esami di laboratorio specifici sono spesso necessari per confermare la diagnosi. Questi test includono: • Aumento della T4 totale (preferibile) e T3 • Aumento della T4 libera (quando T4 totale è soppressa nel range di riferimento da malattie non tiroidee) • test di funzionalità dinamiche della tiroide (TSH risposta, risposta TRH, soppressione T3) (vari limiti diagnostici e pratici da prendere in considerazione) • captazione tiroidea di radionuclidi con imaging (ad alta sensibilità, e in grado di determinare la posizione dell'attività ipertiroidea) Terapia Se il gatto si presenta in insufficienza cardiaca congestizia (CHF), cio’ rappresenta una minaccia per la vita e la CHF deve essere trattata di conseguenza: • I gatti con palese CHF possono richiedere la sedazione, riposo in gabbia e somministrazione di ossigeno. • Versamento pleurico significativo dev’essere drenato prontamente. • Furosemide rappresenta la prima linea di intervento per ridurre l'edema polmonare. • Aritmie potenzialmente fatali devono essere attentamente esaminate. Remissione spontanea di ipertiroidismo non si verifica e il mancato trattamento può provocare ulteriore progressione della manifestazioni cardiovascolari. Tuttavia, diverse opzioni terapeutiche devono essere considerate con molta attenzione e proposte solo dopo la stabilizzazione del paziente. Il trattamento per l'ipertiroidismo felino comprende: Thioureylene farmaci antitiroidei (propiltiouracile, metimazolo, carbimazolo) Tiroidectomia chirurgica (complicazioni potenziali, come l'ipotiroidismo e ipoparatiroidismo, devono essere considerati) Trattamento con iodio radioattivo: questo rappresenta probabilmente la terapia più sicura ed efficace per l'ipertiroidismo. Servizi dedicati, licenze speciali per la salute e la sicurezza rappresentano alcune importanti limitazioni. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.17 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 IL GATTO CON SINCOPE La sincope descrive una perdita improvvisa, inattesa, e non provocata dello stato di coscienza. Il soggetto interessato perde il controllo posturale e continua a non rispondere durante l'evento. Si tratta di una condizione transitoria, che dura solo pochi secondi ed è sempre seguita dal recupero spontaneo e completo. Questo differisce ovviamente da "morte improvvisa", che potrebbe essere definito come un "sincope irreversibile". Pertanto, l'unica differenza tra la morte improvvisa e la sincope è che nella sincope l’individuo si risveglia. Il meccanismo di base è una transitoria ipoperfusione cerebrale globale. La lipotimia (o pre-sincope) è invece una condizione in cui i pazienti presentano sintomi di allarme dicendo loro che sono sul punto di svenire. Questo permette ai pazienti di "prepararsi" per la caduta senza danni fisici. Nelle persone, indipendentemente dalla precisa causa sottostante di sincope, una improvvisa cessazione del flusso sanguigno cerebrale per 6-8 s e / o una riduzione della pressione arteriosa sistolica a 60 mm Hg ha dimostrato di essere sufficiente a causare la perdita completa della coscienza. Valori critici fisiologici che possono indurre sincope nei gatti non sono disponibili, ma è realistico credere che possono essere simili a quelle riportate nelle persone. Le cause di sincope sono principalmente cardiovascolari, anche se alcune condizioni non-cardiovascolari debbano essere considerate nella diagnosi differenziale. Una sintesi delle potenziali cause di sincope è riportata nella tabella seguente. Cardiac Non-Cardiovascular Anatomical outflow obstruction (severe SAS o PS, heart base or intracardiac tumours) Cardiac tamponade (pericardial effusion) Obstructive HCM Myocardial ischemia Bradycardia (eg. AV block, Atrial standstill, asystole) Tachycardia (SVT, VT) Neurological (eg seizure disorder, head trauma, hepatic encephalopathy) Metabolic (hypoglycaemia) Psychological (anxiety, panic) (? Cats) Iatrogenic (ACP, hydralazine, amlodipine, nitrates, etc) Vascular Orthostatic hypotension (venous pooling) (? Cats) Pulmonary thromboembolism Pulmonary hypertension Neurocardiogenic (vasovagal) (? Cats) Hypovolaemia/ dehydration Situational (straining during coughing, defecation, micturition, swallowing) Miscellaneous (e.g. pacemaker failure) Con l'eccezione degli opossum e di alcuni serpenti, che sono famosi per "fare il morto" quando si sentono minacciati, la sincope psicologica non è comunemente descritta in medicina veterinaria. Invece la dilatazione arteriosa iatrogena può verificarsi comunemente dopo la somministrazione di farmaci che inducono vasodilatazione, come il nitroprussiato, acepromazina, o amlodipina. Tutte le anomalie sopra elencate possono potenzialmente indurre ipoperfusione cerebrale e infine perdita di coscienza. Tuttavia, alcuni animali possono cadere, apparire deboli o presentare segnali di pre-sincope quando si verificano eventi più lievi. © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.18 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 Nella letteratura veterinaria, i casi di sincope nei gatti sono stati associati a periodi prolungati di arresto di attivita’ del nodo del seno, ostruzione di efflusso a destra secondaria a filariosi, aumento della pressione intra-toracica e intra-addominale con conseguente ritorno venoso ridotto durante la defecazione. Blocco atrio -ventricolare (AV) parossistico con standstill ventricolare, tachicardia ventricolare, cardiomiopatia aritmogenica del ventricolo destro (ARVC) o tachicardia parossistica sopraventricolare (SVT). Un episodio di "crisi tetanica" eventualmente associato a tachicardia atriale parossistica è stato descritto in un gatto persiano; tuttavia, in questo caso, una convincente associazione tra sincope e tachicardia non è stata riportata. La natura transitoria di episodi e la risoluzione spontanea di segni clinici rappresentano una vera sfida diagnostica. Nelle persone, quando non ci sono anomalie riportate all’anamnesi o all'esame clinico, la diagnosi non viene raggiunta in circa il 50% dei casi. Cifre simili sono riportate nella clinica dei piccoli animali. La comprensione dell’efficacia e dell'utilità degli strumenti sperimentali per la sincope è quindi necessario al fine di istituire una gestione adeguata rapido ed efficiente. Infatti, una scelta errata di test sequenziali può provocare scarsa resa diagnostica e costi superflui, mentre una diagnosi ritardata può portare alla morte improvvisa. Una anamnesi completa, seguito da un esame fisico completo, rappresenta il sistema più importante della valutazione di un paziente con sincope. Ogni sforzo dovrebbe essere fatto per distinguere tra vera sincope con perdita di coscienza da sincope apparente, anche se una sovrapposizione tra i due può ancora esistere. Le informazioni ottenute dal proprietario del gatto dovrebbero includere: storia di malattia cardiaca o farmaci che possono indurre aritmie o ipotensione, il numero e la frequenza degli episodi in dettaglio, l'identificazione di fattori precipitanti, tra cui descrizione dettagliata di attività fisica, l'ora del giorno, ambientale condizioni, il grado di eccitazione, ecc E 'importante quantificare tipo e durata della manifestazione e ottenere informazioni sul colore delle mucose e battito cardiaco durante le fasi. La registrazione video della manifestazione ottenuto con una videocamera, o con un telefono un cellulare provvisto di sistema video, è estremamente utile. Cambiamenti comportamentali e disorientamento dopo gli eventi, assenza di membrane mucose pallide o cianotica, bava alla bocca, letargia dopo l'evento e incoscienza di durata oltre il minuto suggerisce più un quadro epilettico che di sincope. Anche se la minzione e / o defecazione possono verificarsi durante la sincope, questo è più comunemente associata a una crisi epilettica. L'esame obiettivo dovrebbe essere condotto in modo completo e coerente. Particolare attenzione deve essere prestata al l'esame del sistema cardiovascolare (compresa la misurazione della pressione arteriosa), livello di idratazione, e la presenza di significative anomalie neurologiche o del muscolo-scheletrico. Gli esami del sangue di base (ematologia e biochimica) hanno un basso valore diagnostico. L'ecocardiografia dovrebbe essere considerata in caso di risultati anomali durante la prova fisica (cioè soffio al cuore, aritmie, ecc) o in caso di storia familiare / predisposizione di malattia cardiaca. ECG a riposo può identificare la causa della caduta in una piccola percentuale di pazienti. La registrazione 24h ECG (Holter) ha un valore diagnostico molto basso, soprattutto quando gli episodi si verificano sporadicamente. L'unica eccezione per giustificare l'analisi Holter in questi casi è per i frequenti episodi (più di una volta al giorno). Viceversa, i registratori di eventi possono fornire un rendimento diagnostico molto più elevato e la cifra aumenta notevolmente se viene impiegato un registratore impiantabile (ILR, Reveal). Recentemente, l'affidabilità e la precisione dei loop recorder impiantabili è © Luca Ferasin www.cardiospecialist.co.uk p.19 Il Torace del Gatto, ATOVELP, AC Hotel Pisa, 17 Novembre 2013 stato riportata in letteratura veterinaria con ottimi risultati sia nei cani che nei gatti. Questi studi dimostrano che nei cani e nei gatti con inspiegabili episodi sincopali, l'ILR attivato manualmente in grado di fornire preziose informazioni diagnostiche e prognostiche in quasi tutti i pazienti, permettendo di confermare o smentire l'associazione tra sincope e aritmia. Altre indagini (ad esempio, radiologia, ecografia addominale, TAC, RM, EM, EEG, ecc) possono essere considerate nel caso in cui tutti i test elencati sopra abbiamo portato a risultato inconcludenti. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Ferasin L (2013) Cardiomyopathy and Congestive Heart Failure; BSAVA Manual of Feline Practice: A Foundation Manual by Severine Tasker, Andrea Harvey; British Small Animal Veterinary Association Ferasin L, van de Stad M, Rudorf H, et al. (2002) Syncope associated with paroxysmal atrioventricular block an ventricular standstill in a cat. J Small Anim Pract 43:124-128. Ferasin L. (2009) Recurrent syncope associated with paroxysmal supraventricular tachycardia in a Devon Rex cat diagnosed by implantable loop recorder. J Feline Med Surg 11:149-152. Ferasin L. (2012) Feline Cardiomyopathy. In Practice 34:204-213 Ferasin L. 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