cartella stampa 2013
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cartella stampa 2013
Dal 5 all’11 agosto 2013 Balestrino (SV) Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto e Auditorium torna per la seconda edizione STARS A BALESTRINO rassegna di Teatro Contemporaneo in Liguria diretta da Shel Shapiro realizzata con il contributo ed il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Savona, del Comune di Balestrino e il contributo della Camera di Commercio di Savona Dal 5 all’11 agosto 2013, a Balestrino, antico e suggestivo borgo dell’entroterra savonese, si terrà la seconda edizione di STARS A BALESTRINO, la rassegna di Teatro Contemporaneo, diretta da Shel Shapiro. Quest’anno la rassegna si arricchisce di nuove proposte interessanti, dalle tavole rotonde a The Midnight Show, il cinema sotto le stelle, oltre agli spettacoli teatrali di grande qualità. Durante il festival a Balestrino dalle 19 in poi fino a notte fonda ci saranno tre ristoranti sempre a disposizione, Cecchin, La Greppia e Pastorino, la pasticceria Il Dolce Castello, la bancarella della Libreria San Michele di Albenga e il Caffé del Teatro gestito dalla Pro loco Balestrino. Tra un libro, un caffè e un piatto del territorio, un modo per rilassarsi in un’atmosfera magica fatta di parole, musiche ed immagini. STARS A BALESTRINO verrà inaugurata il 5 agosto con una tavola rotonda, un’occasione per la “parola intelligente” di scendere dal palcoscenico per arrivare in mezzo al pubblico, invitando uomini e donne di cultura a discutere e riflettere sui temi cruciali della nostra società. “La giustizia morale” è il titolo dell’incontro di lunedì 5 agosto: un confronto tra il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, l’ex-magistrato Gherardo Colombo e il Presidente della Fondazione De Mari, Roberto Romani, sul tema della giustizia morale, sulla questione morale e etica, sulla capacità dell’uomo di distinguere tra ciò che dovrebbe essere “giusto” a prescindere dal “legale” e di vivere in modo etico indipendentemente dalle leggi. Modera la prof.ssa Ivana Mandraccia, dirigente Istituto Tecnico Giovanni Falcone di Loano. La seconda tavola rotonda “Due altari: televisione e religione” è prevista giovedì 8 agosto: il prof. Giampiero Bof, docente di Teologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Urbino, e Philippe Daverio, critico d’arte, scrittore e intellettuale noto al pubblico per il programma Passepartout su Rai 3, dialogheranno sui due “altari” della nostra società. Un confronto insolito tra la religione e la televisione, diventata quest’ultima l’unica religione non religiosa della storia. Modera Franco Gallea, Sovrintendente culturale della Consulta Ligure, Presidente onorario dell’Associazione Amici di Peagna e critico letterario. Dal 6 agosto la rassegna entrerà nel vivo degli spettacoli, scelti tra le compagnie e gli artisti più conosciuti del panorama teatrale italiano e apprezzati dal pubblico e dalla critica. Martedì 6 agosto verrà proposto Il processo di K, scritto e diretto da Bruno Fornasari ispirato a “Il Processo” di Franz Kafka con Tommaso Amadio, Alex Cendron, Dario Merlini, Matthieu Pastore, Alice Redini, produzione Teatro dei Filodrammatici. Un’eccitante riscrittura contemporanea del profetico classico di Franz Kafka, lasciato incompiuto dall’autore nel 1917, che diventa, in questa versione di Bruno Fornasari, ritratto grottesco, ironico e dissacrante di una società cieca ai rapporti umani e in balia di protesi tecnologiche incapaci di soccorrerla. Mercoledì 7 agosto verrà allestito in prima nazionale lo spettacolo Solo tre donne sole, di Dino Buzzati, interpretati da Roberta Fornier, Luisella Tamietto, Cristiana Voglino, con la regia di Lino Spadaro, produzione Associazione Culturale Antescena. Tre monologhi Sola in casa e L’Orologio, scritte per l’attrice Paola Borboni e Spogliarello, scritto per l’attrice Laura Adani, monologhi composti tra la fine degli anni cinquanta e gli inizi degli anni sessanta: storie di tre donne, colte negli atti più significativi, per sottolinearne l’identica condizione della solitudine, come comune denominatore di piccole vite niente affatto particolari. Giovedì 8 agosto andranno in scena due spettacoli. Alle ore 21,15 sarà la volta di Balkan Burger, di Stefano Massini con Luisa Cattaneo, musiche composte da Enrico Fink ed eseguite dal vivo da Gianni Micheli. E’ la storia di Razna che visse più volte, una storia incredibile, quella di Razna. Nata in una delle tante comunità ebraiche rimaste illese dall’invasione turca, vedrà cambiare la sua vita con il ritmo di una ballata kletzmer. Lo spettacolo è prodotto da Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia. Alle ore 23 Fullin legge Fullin, spettacolo leggermente autoreferenziale di e con Alessandro Fullin, in collaborazione con Bananas e Musicità. Alessandro Fullin, attore comico e scrittore, che gli spettatori di Zelig conoscono bene, si racconta attraverso l’attività che più ama: lo scrivere. Dalla lista della spesa agli spensierati aforismi, dalle lettere d’amore alle mail mai inviate, il ritratto di un uomo che molti percepiscono come un comico non vedendolo per quello che realmente è: una missionaria. Venerdì 9 agosto, Corrado Augias, voce narrante, con Giuseppe Fausto Modugno al pianoforte e voce, ci accompagnerà nel magico capolavoro di Giuseppe Verdi con La vera storia della Traviata. Sullo sfondo della vicenda c’è il bel mondo parigino, la volgarità degli arrivisti non meno cinici allora di oggi, il mondo delle cocotte di lusso, il costume sessuale che rendeva quasi obbligatorio per un borghese mantenere una donna per i suoi capricci, l’attività dei pittori che hanno ritratto quei salotti, quelle sembianze, quelle carezzevoli nudità. Ma soprattutto c’è la musica di Verdi che lo spettacolo racconta, smonta, analizza, lascia infine all’ascolto consapevole degli spettatori. Produzione dell’Opera Royal de Wallonie-Liegi. Sabato 10 agosto la compagnia Assemblea Teatro - Teatro Stabile di Innovazione porterà in scena Viva la vida, scritto da Pino Cacucci, con la regia di Giovanni Boni e Renzo Sicco: la straordinaria vita di una donna, Frida Kahlo, che per l’intero continente latinoamericano rappresenta un’icona, un esempio di libertà, tenacia, coraggio. Un monologo scritto per il teatro e portato in scena da Annapaola Bardeloni, attrice italo-uruguaiana che ha mosso i suoi primi passi a Genova, alla scuola di recitazione dello Stabile, per poi spostarsi a lavorare in America Latina, Asia ed Europa. Da sei anni collabora con Assemblea Teatro, con un focus specifico sul mondo teatrale ibero-americano. Domenica 11 agosto, Ennio Marchetto sorprenderà il pubblico con A qualcuno piace carta, una produzione ITC2000. Ennio Marchetto è un artista unico. In quasi 20 anni di carriera è stato alla ribalta dei palcoscenici più prestigiosi del mondo (Edimburgo, Londra, Parigi, Berlino, New York, Los Angeles solo per citarne alcuni). Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque e ad un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni. Non è facile spiegare cosa esattamente succede durante un suo spettacolo. Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic di questi personaggi, rendendo tutto esilarante. Tutti i giorni Roberto Petruzzelli proporrà il laboratorio teatrale Anche i burattini parlano e si emozionano, un workshop dedicato ai più giovani che prevede la costruzione di burattini di cartapesta (i burattini saranno costruiti con materiale riciclato giornali, bottoni, lana). Ogni bambino costruirà il suo burattino che diventerà il prolungamento della sua mano, gli darà un nome, una voce, un carattere e insieme daranno vita domenica 11 agosto ad uno spettacolo interamente creato da loro dal titolo Anche i burattini hanno un’anima. Infine un appuntamento da non perdere: THE MIDNIGHT SHOW, tutte le sere dal 6 all’11 agosto il cinema sotto le stelle a mezzanotte. Ogni sera, un film diverso, un’occasione per rivedere film importanti, che sono rimasti nella nostra memoria di appassionati cinefili. Ogni giorno verrà annunciato il titolo del film della sera. In collaborazione con il Club Amici del Cinema di Genova. STARS A BALESTRINO è realizzata con il contributo ed il patrocinio della Regione Liguria, della Provincia di Savona, del Comune di Balestrino e il contributo della Camera di Commercio di Savona. Ringraziamo i nostri compagni di viaggio: Fondazione Agostino Maria De Mari – Cassa di Risparmio di Savona, Groupama Assicurazioni, Italiana Coke, Confcommercio di Savona, OPS Group spa; e i nostri sostenitori: Nordiconad, Daniele Polti – Azimut, Salumificio Chiesa, Articolo27, Nature Shop, Consorzio Autotrasportatori Albenganesi, Ristorante Bagni Sole Mare, Gruppo Badano, Naturalmente Bio - Merloflor, Acqua Minerale Calizzano, Gianni Di Muro - Alassio, Radio Savona Sound News, Granero, Terminal Alti Fondali Savona srl. Informazioni: www.starsabalestrino.it | info-line 3888446723 - biglietteria 0182988004 Siamo su Facebook e Twitter. Seguici con #stars13 Luoghi Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto, via Adolfo Panizzi n. 32, Balestrino Auditorium piazza dei Lavatoi, Balestrino Tavole rotonde e Midnight Show: sotto le mura del Castello, Balestrino Prezzo dei biglietti La biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo Intero € 15,00 - Ridotto “Vieni a teatro in compagnia”: 2 persone € 25,00 (escluso lo spettacolo del 9 agosto*) Per la sera di giovedì 8 agosto è anche possibile fare il biglietto “Tutto Stars” € 20,00 assistere a due spettacoli e un film a sorpresa (Balkan Burger alle ore 21,15 - Fullin legge Fullin alle ore 23,00 The Midnight Show: film a sorpresa alle ore 00,15) Abbonamenti validi per le serate di martedì 6, mercoledì 7, sabato 10, domenica 11 agosto 3 spettacoli a scelta € 36,00 * Spettacolo “la vera storia di Traviata” di e con Corrado Augias e Giuseppe Fausto Modugno: posto unico € 15,00 THE MIDNIGHT SHOW: ingresso € 5 Auditorium - spettacolo per i bambini: € 3,00 Punti vendita: LOLLIPOP Loano, via G. Garibaldi, 64 tel. 019.675488 LA CASA DEL DISCO Alassio, via V. Veneto, 70 tel. 0182.640479 CAFÉ DES ARTISTES Pietra Ligure, via G. Garibaldi, 30 tel. 327.7579668 LIBRERIA SAN MICHELE Albenga, via Episcopio, 1 tel. 0182.559254 Direzione organizzativa: Ludovica de Caris - [email protected] Ufficio stampa: Roberta Canevari - [email protected] tel. 335 6585866 IL PROGRAMMA LUNEDÌ 5 AGOSTO ore 19,00 - sotto le mura del castello LA GIUSTIZIA MORALE incontro con Claudio Burlando, Gherardo Colombo, Roberto Romani moderarice Ivana Mandraccia MARTEDÌ 6 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto IL PROCESSO DI K testo e regia di Bruno Fornasari con Tommaso Amadio, Alex Cendron, Dario Merlini, Matthieu Pastore, Alice Redini produzione Teatro Filodrammatici MERCOLEDÌ 7 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto in prima nazionale SOLO TRE DONNE SOLE Spogliarello, Sola in casa, L’orologio di Dino Buzzati con Roberta Fornier, Luisella Tamietto, Cristiana Voglino regia di Lino Spadaro produzione Associazione Culturale Antescena GIOVEDÌ 8 AGOSTO ore 19,00 sotto le mura del castello DUE ALTARI: TELEVISIONE E RELIGIONE incontro con Giampiero Bof e Philippe Daverio moderatore Franco Gallea GIOVEDÌ 8 AGOSTO ore 21,15 – Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto BALKAN BURGER è la storia di Razna che visse più volte di Stefano Massini con Luisa Cattaneo produzione Il Teatro Delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia GIOVEDÌ 8 AGOSTO ore 23,00 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto FULLIN legge FULLIN Spettacolo leggermente autoreferenziale di e con Alessandro Fullin in collaborazione con Bananas e Musicità VENERDÌ 9 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto LA VERA STORIA DI TRAVIATA di e con Corrado Augias e Giuseppe Fausto Modugno regia di Stefano Mazzonis di Pralafera produzione Opera Royal de Wallonie-Liegi SABATO 10 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto VIVA LA VIDA di Pino Cacucci con Annapaola Bardeloni, Luisella Tamietto regia di Giovanni Boni e Renzo Sicco produzione Assemblea Teatro - Teatro Stabile di Innovazione DOMENICA 11 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto A QUALCUNO PIACE CARTA di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam con Ennio Marchetto produzione ITC2000 srl TUTTI I GIORNI dalle 15,00 alle 17,00 IL TEATRO DEI RAGAZZI laboratorio teatrale per i ragazzi diretto da Roberto Petruzzelli con spettacolo finale DOMENICA 11 AGOSTO ore 16,00 - Sala Auditorium delle Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto “Anche i burattini hanno un’anima” TUTTE LE SERE DAL 6 ALL’11 AGOSTO THE MIDNIGHT SHOW Il cinema sotto le stelle a mezzanotte Ogni sera, un film diverso, un appuntamento da non perdere! in collaborazione con il Club Amici del Cinema di Genova GLI SPETTACOLI MARTEDÌ 6 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto IL PROCESSO DI K di Bruno Fornasari ispirato a “Il Processo” di Franz Kafka con Tommaso Amadio, Alex Cendron, Dario Merlini, Matthieu Pastore, Alice Redini regia di Bruno Fornasari assistente alla regia Umberto Terruso disegno luci di Andrea Diana scene e costumi di Erika Carretta produzione Teatro Filodrammatici con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Magistrati, giunta sezionale di Milano “Oggi è una bellissima giornata, non trovi?” “Piove.” “Tra una goccia e l’altra… tra una goccia e l’altra è una bellissima giornata.” La mattina del suo trentesimo compleanno Josef K, dirigente di un’importante banca d’affari internazionale, viene dichiarato in arresto da due strani individui. Immaginando uno scherzo di cattivo gusto, il top manager va in ufficio come sempre, ma quando scopre che anche il centro servizi del suo gestore telefonico è al corrente del processo in corso, cerca di scoprire che cosa stia davvero accadendo. Da qui prende il via Il Processo ambientato nella generazione dell’assistenza informatica e del customer care, dove il controllo dei dati e la percezione della realtà sono influenzati da entità invisibili che dettano le regole e fanno del Singolo uomo un ostaggio numerico: non più persona ma utente, non più individuo ma procedura. Truffato dal suo avvocato e costretto a chiedere aiuto ad un hacker appassionato di musica neomelodica, Josef K cercherà disperatamente di scardinare il misterioso sistema burocratico che lo vuole condannare. Ma la macchina della giustizia, in un mondo in crisi, fatto di corruzione, body scanner pensanti e attese infinite al numero verde, sembra non lasciare scampo. Il Processo di K è un’eccitante riscrittura contemporanea del profetico classico di Franz Kafka, lasciato incompiuto dall’autore nel 1917, che diventa, in questa versione di Bruno Fornasari, ritratto grottesco, ironico e dissacrante di una società cieca ai rapporti umani e in balia di protesi tecnologiche incapaci di soccorrerla. Kafkismi senza Kafka? Ho pensato di riscrivere Il processo perché corre voce che Franz Kafka non sia riuscito a finirlo. Se non fosse stato per il biografo Max Brod, che, invece di bruciare i manoscritti come richiesto dall’amico Kafka, ha pensato di ricomporli secondo una propria interpretazione del disegno dell’opera, noi oggi non avremmo Il processo, e saremmo orfani del primo e forse più famoso kafkismo dell’autore praghese. Kafkismo perché opera derivata e non certificata. Kafkismo perché processo compiuto senza il sollievo di una sentenza. Ovviamente quel che ci è arrivato grazie a Max è stato scritto da Franz, ma sulla composizione postuma dei frammenti hanno certamente finito per prevalere l’interpretazione e le inclinazioni tematiche più affini al biografo che non all’autore. Partendo quindi dal presupposto che neppure Kafka conoscesse Il processo, ho immaginato di ricostruire la vicenda di Josef K al giorno d’oggi. Il processo, interpretato di solito come romanzo di critica al paradosso burocratico che, mentre predica efficienza, razzola immobilità e alienazione, diventa oggi, per noi, un processo di trasformazione dell’uomo da una condizione di anestesia ad uno stato di lotta con se stesso, con l’immagine che ha di sé, con il proprio destino… Bruno Fornasari “Assolutamente strepitoso… Da vedere!” - Patrizia Pertuso, Metro Milano “Gli interpreti sono pronti a meravigliarci” - Angela Villa, dramma.it MERCOLEDÌ 7 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto IN PRIMA NAZIONALE SOLO TRE DONNE SOLE Spogliarello, Sola in casa, L’orologio di Dino Buzzati con Roberta Fornier, Luisella Tamietto, Cristiana Voglino regia di Lino Spadaro scena e costumi di Federica Rosso regista assistente Angelo Scarafiotti produzione Associazione Culturale Antescena “Il teatro è una cosa infernale, il teatro mette l’uomo in una situazione completamente diversa dalla vita normale. Ed è per questo che è affascinante. Quando entri nel mondo del teatro, entri nella favola, entri nella fantasia, entri nel mito, entri nella droga.Il teatro è una droga”. Questo scritto di Dino Buzzati, è quasi il manifesto di tutta la sua opera drammaturgica. Sotto il titolo di Solo tre donne sole, sono raccolti tre monologhi di Dino Buzzati: Sola in casa e L’Orologio, scritte per l’attrice Paola Borboni e Spogliarello, scritto per l’attrice Laura Adani, monologhi composti tra la fine degli anni cinquanta e gli inizi degli anni sessanta. In Sola in casa, Iris (Luisella Tamietto), cartomante laureata, passa dalla solitudine al terrore e di qui alla morte, una morte inferta ad altri e non subita. Iris, probabilmente uccide solo nella sua fantasia, sottolineando la labilità tra realtà e immaginazione. In L’orologio, antagonista implacabile di Irma (Roberta Fornier), è appunto un orologio che costringe la protagonista, uxoricida, a compiere un viaggio a ritroso nel tempo, fino alla notte dell’assassinio, negandole così, possibilità di vita. Spogliarello è la storia in sette quadri di una “ragazza di vita”, Velia (Cristiana Voglino), ma al di là del ritratto individuale, la pièce si fa quadro di una umanità degradata. Abbiamo voluto intrecciare, pur nell’assoluta fedeltà ai testi, le storie di queste tre donne, colte negli atti più significativi, per sottolinearne l’identica condizione della solitudine, come comune denominatore di piccole vite niente affatto particolari. L’umanità rappresentata nei suoi aspetti quotidiani, eppure letta quasi come irreale e fantastica è ciò che ci ha portato e guidato alla messa in scena dello spettacolo. Buzzati, uno dei più grandi autori del novecento, non aveva mai abbandonato il suo lavoro di redattore e cronista di cronaca nera al Corriere della Sera, lavoro svolto ininterrottamente dagli anni trenta al 1972, anno della sua morte. E’ difficile dire quanto Buzzati scrittore debba al Buzzati giornalista, quanto la cronaca giornalistica sia ispiratrice delle sue composizioni letterarie, quanta parte abbia la letteratura nella redazione dei suoi articoli. Colpisce questa frase di Carlo Bo: “Buzzati era un cronista di assoluta fedeltà, ma alla fine andava oltre e scioglieva tutto con il miracolo della poesia”. La cifra di Buzzati sta nell’intarsio tra il giornalista e lo scrittore, nell’oscillazione tra la cosa vista e il mondo di Buzzati narratore. Tra i fatti, i numeri, le testimonianze, e i toc toc notturni, i misteri, le paure, il buio, l’ignoto e quella che Emilio Cecchi ha definito l’ansia metafisica. Appare indubbio che questi tre monologhi, racconto di tre omicidi, alla sola lettura sembrino ispirati a fatti di cronaca. Delitti compiuti in una Italia che si avvicinava al boom economico, ma risentiva ancora di costrizioni e miserie del dopoguerra. Ritratti di donne appartenenti a classi sociali diverse, ma accomunate da una ricerca d’identità fortemente compressa tra mura domestiche e limitata da ottuse presenze maschili. Eppure non interessa a Buzzati indagare sulle ragioni degli omicidi, quanto rappresentare il mondo fantastico che si cela dietro ai personaggi, spiare il demone che governa le loro azioni, nella sostanza dunque, indagare le regole che governano l’esistenza per dipanare i fili che intrecciano la vita con la morte. Potrà apparire singolare che in questo spettacolo, siano le donne a compiere l’assassinio, in questa nostra epoca in cui, purtroppo, quest’atto viene rovesciato quasi quotidianamente... Alle spettatrici, agli spettatori, demandiamo la risposta, augurandoci che indossino i panni del cronista, un cronista “buzzatiano”, non pago, appunto della sola cronaca. Lino Spadaro GIOVEDÌ 8 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto BALKAN BURGER è la storia di Razna che visse più volte di Stefano Massini con Luisa Cattaneo musiche composte da Enrico Fink ed eseguite dal vivo da Gianni Micheli Produzione Il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia Una storia incredibile, quella di Razna. Nata in una delle tante comunità ebraiche rimaste illese dall’invasione turca, vedrà cambiare la sua vita con il ritmo di una ballata kletzmer. Perché le carte si ridanno di continuo, al tavolo da gioco dei balcani. Quindi Razna danza con Dio, comunque lo si chiami. Sullo sfondo di un’Hercegovna dove “se preghi Dio si girano in quattro”, cambierà quattro volte vita e religione. Con la leggerezza rassegnata della vittima sacrificale, Razna muore e rinasce di continuo, perché di continuo la storia cambia maschera e camuffa il viso. Tutto scorre, tutto si trasforma al gran bazar delle religioni slave: Roze diventa Razna, impara preghiere cattoliche e litanie ortodosse, lei, figlia di rabbino, frequenterà preti, monache, un iman e un Pope. Un racconto tutto da ascoltare, una galleria implacabile di personaggi e di situazioni, intrecciate fra loro con il filo conduttore di una macelleria titanica dove fra uomini e bestie non c’è poi gran differenza. “Massini stavolta utilizza tutta la maestria klezmer nel far passare la tragicità degli eventi ma con quell’impasto surreale che se da un lato ci fa sorridere, dall’altra diventa ancora più tagliente, proprio perché pare innocuo. “Prima questo “Balkan burger” fa distendere, poi assesta il colpo, prima liscia, dopo colpisce, poi ti aggiusta giacca e capelli prima di schiaffeggiarti nuovamente. Si ride e subito dopo ci si sente gravemente in colpa per aver riso. Ci si sente stupidi e riflessivi, superficiali e profondi. Montagne russe emotive.” Tommaso Chimenti, Corriere Nazionale “Massini torna in questi giorni su un altro spaccato d’Oriente con Balkan Burger, storia mutante di Razna, nata in una comunità ebraica nei Balcani che cambia quattro volte vita e religione, slittando da preghiere cattoliche a litanie ortodosse, passando dai preti al Pope.” Rossella Battisti, L’Unità “Balkan Burger è un magnifico pezzo di narrazione. È una storia di morti e resurrezioni che si reiterano nella vita di una singolare bambina segnata da un destino di paradossale santità malgrado sé, il tutto raccontato con uno stile narrativo magistrale, tenuto su un registro ironico che mi sembra abbeverarsi allo humor della migliore letteratura yiddish e russa. Questa efficace scelta espressiva conferisce al racconto un tono surreale che sottende tuttavia la drammatica e spietata realtà della ex Yugoslavia, dimostrando una volta di più che la letteratura sa essere più autentica di ogni cronaca. In questo senso Balkan Burger può essere letto anche come una parabola che denuncia la cieca ottusità del fanatismo travestito da religione e che ci sollecita a chiedere, parafrasando Walter Benjamin, che le grandi spiritualità vengano sottratte alle grinfie dei chierici e di tutti coloro che si pretendono depositari di verità assolute.” Moni Ovadia (introduzione a Balkan Burger in “Quattro storie” di Stefano Massini, ed. Titivillus) GIOVEDÌ 8 AGOSTO ore 23,00 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto FULLIN LEGGE FULLIN spettacolo leggermente autoreferenziale di e con Alessandro Fullin testi di Alessandro Fullin e Mario Angioni in collaborazione con Bananas e Musicità Alessandro Fullin, attore comico e scrittore, che gli spettatori di Zelig conoscono bene, si racconta attraverso l’attività che più ama: lo scrivere. Dalla lista della spesa ai spensierati aforismi, dalle lettere d’amore alle mail mai inviate, il ritratto di un uomo che molti percepiscono come un comico non vedendolo per quello che realmente è: una missionaria. Gli anni passano e le carte aumentano: se ci fosse un ventilatore questo spettacolo sarebbe un’ opera di Boltanski. Anche per il tono, che ha momenti di assoluta comicità e di tristezza fulminante, un po’ come i Tweet che Fullin ogni giorno, alle 9.00 a.m., lancia ai suoi followers. Solo sul palco, per 60 minuti, Fullin si legge per tentare di trovare un filo logico in una vita che ha fatto il possibile per essere un gomitolo che anche Arianna avrebbe difficoltà nel dipanare. DICE DI LUI: sono nato a Trieste nel 1964. Ho frequentato con profitto la Scuola Elementare “Aldo Padoa”, le Medie “Divisione Iulia” e le superiori all’Istituto d’Arte. Per irrobustire la mia formazione sono quindi partito per Bologna iscrivendomi alla più famosa fabbrica di disoccupati d’Italia: il Dams. Chiuso questo ciclo di studi in soli dodici anni mi sono trovato, per puro caso, a fare l’attore aiutato dalla constatazione che una voce e delle gambe così non si vedono facilmente in giro. Ho cominciato a esibirmi al Cassero, il mitico circolo gay di Bologna per approdare poi allo Zelig di Viale Monza a Milano. Finalmente arriva la TV e qualche banconota. Da Bologna trasloco i miei bauli a Torino dove ho comprato una reggia di 58 mq. dove tutt’ora vivo insieme al mio Ficus Lyrata. VENERDÌ 9 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto LA VERA STORIA DI TRAVIATA di e con Corrado Augias e Giuseppe Fausto Modugno Corrado Augias - voce narrante Giuseppe Fausto Modugno – pianoforte e voce regia di Stefano Mazzonis di Pralafera produzione dell’Opera Royal de Wallonie-Liegi La Traviata è probabilmente il capolavoro di Giuseppe Verdi, comunque la sua opera più popolare. Le vicende di Violetta Valery sono arrivate al libretto di Francesco Maria Piave e alla musica del Maestro quasi direttamente dalla vita. Circostanza che contribuisce a dare alla storia l’accento d’una commovente verità. All’origine di tutto c’è una ragazza nata nel 1824 in Normandia da una famiglia poverissima, si chiama Alphonsine Plessis. Suo padre la cede, a 14 anni, a una carovana di zingari. Alphonsine finisce a Parigi dove nel giro di pochi mesi cambia nome, si fa chiamare Marie Duplessis, e riesce a diventare una delle vedette della vita mondana nel solo modo in cui una ragazza povera ma ricca d’ingegno può farlo. Tra i suoi amanti c’è Alexandre Dumas, figlio del celebre autore dei ‘Tre moschettieri’. Una relazione tempestosa e breve che finisce dopo nemmeno un anno. A 23 anni Marie muore di tisi. Alexandre, in parte commosso in parte intuendo il fascino della vicenda, la racconta nel romanzo ‘La dame aux camélias’ che ha subito enorme successo. Marie diventa in quelle pagine Marguerite Gautier. Nel 1852 Verdi, di passaggio a Parigi, vede a teatro la commedia ricavata dal romanzo. A sua volta intuisce che quella vicenda sembra scritta per lui. Appena un anno dopo, 1853, l’opera va in scena a Venezia. L’eroina cambia ancora una volta nome: Violetta Valéry. Già da questo schema si può capire il fascino di una storia ispirata dalla vita ma poi filtrata per due volte da una doppia trasposizione artistica. Sullo sfondo della vicenda c’è il bel mondo parigino, la volgarità degli arrivisti non meno cinici allora di oggi, il mondo delle cocotte di lusso, il costume sessuale che rendeva quasi obbligatorio per un borghese mantenere una donna per i suoi capricci, l’attività dei pittori che hanno ritratto quei salotti, quelle sembianze, quelle carezzevoli nudità. Ma soprattutto c’è la musica di Verdi che lo spettacolo racconta, smonta, analizza, lascia infine all’ascolto consapevole degli spettatori. SABATO 10 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto VIVA LA VIDA scritto da Pino Cacucci interpretato da Annapaola Bardeloni con la partecipazione straordinaria di Luisella Tamietto regia di Giovanni Boni e Renzo Sicco montaggio video di Marco Pejrolo produzione Assemblea Teatro - Teatro Stabile di Innovazione Viva la vida è la straordinaria vita di una donna che per l’intero continente latinoamericano rappresenta un’icona, un esempio di libertà, tenacia, coraggio. È stata anticonformista, femminista anticipando il tempo, amante appassionata. È stata musa e artista, pronta a spezzare le regole, a triturarle, purchè il suo essere potesse esprimere quel caleidoscopio di sentimenti che in lei si susseguivano. Soprattutto è stata una donna che, in nome della vita, ha affrontato ogni battaglia, ogni sofferenza. Questa Frida Kahlo, messicana, pittrice e molto altro, e a lei benissimo si addice quel “Viva la vida!” scelto da Pino Cacucci per il monologo (edito da Feltrinelli), in cui lascia a Frida il racconto di se stessa e della sua storia. Un monologo scritto per il teatro e portato in scena da Annapaola Bardeloni, attrice italo-uruguaiana che ha mosso i suoi primi passi a Genova, alla scuola di recitazione dello Stabile, per poi spostarsi a lavorare in America Latina, Asia ed Europa. Da sei anni collabora con Assemblea Teatro, con un focus specifico sul mondo teatrale ibero-americano. A lei il compito difficile di trasformarsi in Frida, di immergersi nella sua vita, almeno in alcuni sprazzi, quelli scelti da Pino Cacucci che in Messico si è fermato a lungo e si è appassionato al mito di Frida e Diego Rivera, il suo amore per sempre. Diego è l’altra faccia di Frida. Da lui, si reca per fargli vedere i suoi primi lavori creati a letto dove l’ha costretta un tremendo incidente. Salva per miracolo viene letteralmente trafitta da un tubo di ferro che le rompe costole e vertebre. Costretta distesa per anni, incomincia a dipingere, a usare quei colori forti e nitidi, che segnano i suoi lavori. Poi va dal grande “Diego”, attivista comunista e pittore di fama certa. Sarà un si entusiasta e tra i due è subito feeling e passione anche politica. Si sposano, lui la tradisce, lei prima sopporta, poi decide di rispondere allo stesso modo, donne o uomini che siano. Si lasciano, si risposano, vanno a vivere in due case comunicanti, uniti eppure divisi. Frida sfida la sua salute fragilissima, cagionevole. Continua a dipingere, a far politica. Non si arrenderà mai. In nome della vita, l’amore più grande. DOMENICA 11 AGOSTO ore 21,15 - Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto A QUALCUNO PIACE CARTA di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam con Ennio Marchetto produzione ITC2000 srl Ennio Marchetto è un artista unico. In quasi 20 anni di carriera è stato alla ribalta dei palcoscenici più prestigiosi del mondo (Edimburgo, Londra, Parigi, Berlino, New York, Los Angeles solo per citarne alcuni). Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque e ad un pubblico assolutamente eterogeneo dai 7 ai 70 anni. Non è facile spiegare cosa esattamente succede durante un suo spettacolo. Ci sono dei costumi di carta che raffigurano grandi cantanti e grandi personaggi italiani e stranieri; dietro c’è lui, straordinario performer, a dar vita a questi costumi ripetendo movenze e tic di questi personaggi, rendendo tutto esilarante. Ma non è solo questo. Come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo sta nella straordinaria velocità con cui ENNIO MARCHETTO muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta: TINA TURNER, MINA, LIZA MINELLI, MARYLIN MONROE,VASCO ROSSI, MADONNA, PAVAROTTI ...e fra i nuovi personaggi LADY GAGA, GIUSY FERRERI, ORNELLA VANONI, CELENTANO E CLAUDIA MORI, ARISA, JUSTIN BIEBER, EINSTEIN, MORTICIA ADDAMS, MARIA CALLAS ...sono solo alcuni dei numerosi costumi a cui dà vita Marchetto, in uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività. TUTTI I GIORNI dalle 15,00 alle 17,00 Asilo Comunale di Balestrino IL TEATRO DEI RAGAZZI laboratorio teatrale per i ragazzi diretto da Roberto Petruzzelli con spettacolo finale DOMENICA 11 AGOSTO ore 16,00 Sala Auditorium delle Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto “Anche i burattini hanno un’anima” Le giornate del Festival saranno arricchite di eventi pomeridiani dedicate ai giovani. Roberto Petruzzelli, proporrà il laboratorio teatrale ANCHE I BURATTINI PARLANO E SI EMOZIONANO un workshop dedicato ai più giovani che prevede la costruzione di burattini di cartapesta (i burattini saranno costruiti con materiale riciclato giornali, bottoni, lana). Ogni bambino costruirà il suo burattino che diventerà il prolungamento della sua mano, gli darà un nome, una voce, un carattere e insieme daranno vita ad uno spettacolo interamente creato da loro. LE TAVOLE ROTONDE Quest’anno Stars a Balestrino propone due nuove possibilità di incontro che vedono la “parola intelligente” scendere dal palcoscenico per arrivare in mezzo al pubblico, invitando uomini e donne di cultura a discutere e riflettere sui temi cruciali della nostra società. LUNEDÌ 5 AGOSTO Ore 19,00 Sotto le mura del Castello LA GIUSTIZIA MORALE incontro con Claudio Burlando, Gherardo Colombo e Roberto Romani moderatrice Ivana Mandraccia Un confronto tra il Presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, l’ex-magistrato Gherardo Colombo e il Presidente della Fondazione De Mari, Roberto Romani, sul tema della giustizia morale, sulla questione morale e etica, sulla capacità dell’uomo di distinguere tra ciò che dovrebbe essere “giusto” a prescindere dal “legale” e di vivere in modo etico indipendentemente dalle leggi. Modera la prof.ssa Ivana Mandraccia, dirigente Istituto Tecnico Giovanni Falcone di Loano. GIOVEDÌ 8 AGOSTO Ore 19,00 Sotto le mura del Castello DUE ALTARI: TELEVISIONE E RELIGIONE incontro con Giampiero Bof e Philippe Daverio moderatore Franco Gallea Il prof. Giampiero Bof, docente di Teologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Urbino, e Philippe Daverio, critico d’arte, scrittore e intellettuale noto al pubblico per il programma Passepartout su Rai 3, dialogheranno sui due “altari” della nostra società. Un confronto insolito tra la religione e la televisione, diventata quest’ultima l’unica religione non religiosa della storia. Modera Franco Gallea, Sovrintendente culturale della Consulta Ligure, Presidente onorario dell’Associazione Amici di Peagna e critico letterario. INGRESSO LIBERO INFORMAZIONI www.starsabalestrino.it | info-line 3888446723 | biglietteria 0182988004 Siamo su Facebook e Twitter. Seguici con #stars13 Luoghi Antiche Scuderie dei Marchesi del Carretto, via Adolfo Panizzi n. 32, Balestrino Auditorium piazza dei Lavatoi, Balestrino Tavole rotonde e Midnight Show: sotto le mura del Castello, Balestrino Prezzo dei biglietti Intero € 15,00 Ridotto “Vieni a teatro in compagnia”: 2 persone € 25,00 (escluso lo spettacolo del 9 agosto*) Per la sera di giovedì 8 agosto è anche possibile fare il biglietto “Tutto Stars” € 20,00 assistere a due spettacoli e un film a sorpresa (Balkan Burger alle ore 21,15 - Fullin legge Fullin alle ore 23,00 - The Midnight Show: film a sorpresa alle ore 00,15) Abbonamenti validi per le serate di martedì 6, mercoledì 7, sabato 10, domenica 11 agosto 3 spettacoli a scelta € 36,00 * Spettacolo “la vera storia di Traviata” di e con Corrado Augias e Giuseppe Fausto Modugno: posto unico € 15,00 Auditorium spettacolo per i bambini: € 3,00 La biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio dello spettacolo Punti vendita: LOLLIPOP Loano, via G. Garibaldi, 64 tel. 019.675488 LA CASA DEL DISCO Alassio, via V. Veneto, 70 tel. 0182.640479 CAFÉ DES ARTISTES Pietra Ligure, via G. Garibaldi, 30 tel. 327.7579668 LIBRERIA SAN MICHELE Albenga, via Episcopio, 1 tel. 0182.559254 Balestrino durante il festival accoglierà il pubblico non solo con spettacoli, tavole rotonde e cinema, ma dalle 19 in poi fino a notte fonda troverete tre ristoranti sempre a vostra disposizione, Cecchin, La Greppia e Pastorino, la pasticceria Il Dolce Castello, la bancarella della Libreria San Michele di Albenga e il Caffé del Teatro gestito dalla Pro loco Balestrino. Tra un libro, un caffè e un piatto del territorio, un modo per rilassarsi in un’atmosfera magica fatta di parole, musiche ed immagini. THE MIDNIGHT SHOW Un appuntamento da non perdere: tutte le sere dal 6 all’11 agosto il cinema sotto le stelle a mezzanotte (ingresso 5 euro). Ogni sera, un film diverso, un’occasione per rivedere film importanti, che sono rimasti nella nostra memoria di appassionati cinefili. Ogni giorno verrà annunciato il titolo del film della sera. In collaborazione con il Club Amici del Cinema di Genova.