Dalla Sardegna con furore. Per la lettura
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Dalla Sardegna con furore. Per la lettura
Giovedì 5 maggio 2005 5 CORRIERE EVENTI Gran parte dei nostri sogni li viviamo con assai maggiore intensità della nostra esistenza da svegli ,, ,, Edgar Allan Poe Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita ,, Hermann Hesse William Shakespeare LA STORIA UNA CLASSE DI MACOMER FINALISTA DI «LIBRI IN GIOCO». «COSÌ CERCHEREMO DI VINCERE» Dalla Sardegna con furore. Per la lettura Alberto Pinna ilvia ha letto più di venti libri, tutti d’un fiato e li sa quasi a memoria. «A Torino andiamo per vincere, magari con poche probabilità, ma anche ad averne una su mille, ce la giocheremo». La terza E di Macomer è una delle sei classi finaliste del concorso «Libri in gioco», torneo di lettura online per le scuole medie. Ed è anche la sola al sud della Romagna ad arrivare all’ultimo decisivo incontro (sabato mattina, Salone Internazionale di Torino, Spazio Giovani). Una classe normale, 5/6 ragazzi con giudizi d’eccellenza (ma nessun «secchione»), vivacità in esubero, un gruppo che trascina, altri seguono, c’è anche chi stenta, tutti sono abilissimi col computer: «Autodidatti» rivendicano con orgoglio. «Purtroppo a Torino non saremo al completo, verranno soltanto in 14, gli altri 9 a fine settimana hanno la Cresima. Il vescovo era anche disposto a dare un rinvio, ma c’erano di mezzo padrini e madrine e rinfreschi già prenotati: troppo complicato». S Maria Antonietta Meloni insegna lettere e ha preparato per il secondo anno consecutivo la classe a «Libri in gioco»: nel 2004 finale lontana, 17˚ posto, ora per un soffio l’istituto Binna-Dalmasso di Macomer non ha portato due classi a Torino: la Seconda E si è classificata al settimo posto della fase eliminatoria, prima dei non ammessi. Gli altri finalisti sono la Seconda B del Galilei di Busto Arsizio, la Terza A del Cadeo di Pontenure (Piacenza), la Seconda A del S. Umiltà di Faenza (Forlì), la Seconda B di Pagnacco (Udine), la Seconda D del Virgilio di Camisano Vicentino (Vicenza). «Noi, Pagnacco e Camisano abbiamo avuto uguale punteggio e perciò le classi finaliste, che dovevano essere 5, sono diventate 6». E a Torino ci saranno altrettante classi di scuole elementari, selezionate al termine di un percorso bibliografico parallelo ma un tantino meno impegnativo. Quesiti, cruciverba, indovinelli, acrostici, anagrammi, giochi di parole. «La prima fase, tutta su Internet, è partita a febbraio; dovevamo prepararci su 160 libri — sospira Fabrizio, che è riuscito comunque a leggerne più di 10 —. Il meglio della produzione editoriale per ragazzi degli ultimi anni: racconti, romanzi di autori di tutto il mondo, avventure, fantasie e misteri, attualità, viaggi nel tempo e nella storia». «Impossibile leggere tutto, abbiamo fatto una selezione — ammette la professoressa Meloni — ma siamo stati bravi e anche fortunati: abbiamo dato soltanto una risposta sbagliata; per questo errore non siamo riusciti a raggiungere il punteggio massimo». La scuola media Binna-Dalmasso si affaccia sulla strada principale di Macomer, in provincia di Nuoro, 12 mila abitanti, quasi al cen- tro della Sardegna, fra il verde dei giardini Salmon e una grande biblioteca. Alle pareti della Terza E la bandiera della pace, un cartellone compilato sull’onda dell’emozione della guerra in Iraq («Allora eravamo ancora in prima»), altri su una visita a Roma al Parlamento con foto e impressioni di viaggio. Sulla lavagna, una scritta: «Non si concedono interviste, perché — spiega Alessio — siamo come la Juventus alla vigilia della partita decisiva: in silenzio stampa. Io sono un grande tifoso juventino e mi dispiace molto non poter essere a Torino, anche se non sarei potuto andare alla partita (domenica ci giochiamo il campionato in La più brava è Silvia: ha letto e sa a memoria quasi tutti i testi necessari per rispondere a quiz, cruciverba, acrostici. Ma anche per gli altri, i libri sono diventati cari amici. Ritratto della Terza E, pronta a sfidarsi con 5 agguerrite concorrenti INTERVISTA A SUSANNA TAMARO «I bambini, miglior cura contro la retorica» Fabio Cutri a piccola adorava la nonna. Quella delle favole, invece, non la sopportava proprio. E quando la nonna vera le leggeva Cappuccetto rosso, per lei era quasi una tortura. Crescendo, ha cambiato idea. E dei suoi 15 libri, Susanna Tamaro ne ha scritti ben quattro (tradotti in venti lingue) per bambini. «L’altro giorno mi domandavo: assediati come sono dalle immagini e dal linguaggio televisivo, ai bimbi piaceranno ancora le storie in cui un bicchiere dialoga con una forchetta?» E quale risposta si è data? «Sì. Anche perché io vorrei continuare a scriverle, le favole». Gli ingredienti giusti? «Devi tirare fuori la parte infantile di te stesso, la meno retorica e moralista. E bisogna divertire: i piccoli, a differenza degli adulti, se un libro è noioso non ci pensano due volte a piantarlo lì». Nei suoi romanzi parla di ricerca spirituale e di mistero. Sono temi che si possono affrontare anche con lettori giovanissimi? «Non solo si può, si deve. I bambini sono i più indifesi di fronte al«Tra Proust e e alla solitudine. Nel Andersen, avrei l’angoscia mio Tobia e l’angelo, ad esempio, preferito essere il protagonista si trova a dover afil secondo» frontare la scomparsa del nonno: il suo è un cammino spirituale, la ricerca di un dialogo con la trascendenza». A lieto fine, perché poi scopre che il nonno non è morto, vero? «Beh, certo: nei libri per bimbi non posso far morire le persone...». I bambini dei suoi racconti cercano rifugio in un mondo fantastico perché si sentono delusi e traditi dai grandi. Quanto c’è di Susanna Tamaro in loro? «Moltissimo. Sono stata una bambina incompresa. Catapul- D 050505DC005NACS tata in un sistema educativo in cui la diversità era tutt’altro che valorizzata. E io ero assai diversa dagli altri». Lei una volta ha detto che un bambino di talento è un bambino che ha un grandissimo handicap. «Occorre gestire una creatività problematica: quei bimbi sono più profondi degli altri ma anche più esposti al rischio di non essere capiti». Una pausa nella sua attività di romanziere, un divertissement, il bisogno di vedere le cose da un’altra prospettiva: cosa significa per lei scrivere una storia per bambini? «Tutte queste cose insieme. Ma soprattutto un’esperienza bellissima. Per la quale devo essere particolarmente in forma e ispirata. Lo confesso: avessi potuto scegliere se diventare Proust o Andersen, senza dubbio avrei voluto essere il secondo». L’anno scorso, come regista del film Nel mio amore, ha diretto un bambino. Che esperienza è stata? «Per un attore di 8 anni i confini tra finzione e realtà sono molto sottili. Girando una scena con un padre violento, è rimasto così turbato che si è rifiutato di andare avanti. Ci ho messo ore e ore per convincerlo a continuare». E in che modo c’è riuscita? «(Ride). Gli ho detto che conoscevo le arti marziali (la scrittrice è cintura nera di karate, ndr). E che se qualcuno avesse davvero tentato di fargli del male, l’avrei difeso io». Le letture per bimbi devono educare o stimolare la fantasia? «Sono poco portata al moralismo. Preferisco fare leva sulla sensibilità, agire sulle emozioni». Alla fine del suo racconto il Cerchio magico, la scimmia dice al piccolo protagonista che il mondo è tondo, un cerchio, una ruota. Cosa significa? «Che nella vita tutto va e tutto ritorna. Tanto le cose buone quanto le cose cattive». Ma come, insegna Nietzsche ai bambini? «No, penso a Steinbeck, piuttosto. C’è una grande anima del mondo. È una filosofia che va bene anche per i grandi». I GIOVANI Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno casa del Milan). Io sono fra quelli che devono rimanere a Macomer per la Cresima». Per tutti parla Silvia, ultimo banco, record non soltanto di letture (ha «divorato» quasi tutti i 25 testi dai quali sabato saranno tratti giochi e domande della finale), ma in statura, è alta un metro e 74, fa basket: «Che fatica trovare tutti quei libri. Per procurarceli siamo dovuti andare nelle biblioteche dei paesi vicini e persino a Nuoro. E che fatica, poi, leggerli e individuare le risposte giuste. C’erano anche trabocchetti, riconoscere gli elementi intrusi presenti nei quesiti ed eliminarli. A me è piaciuto Smitty di Kristen Rande, la storia di un ragazzino che dopo un incidente non parla con nessuno, però nelle cose difficili è un genio. E c’era un solo libro di autore sardo, Ascolta il tuo cuore di Bianca Pitzorno. Per la finale ciascuno di noi ha letto almeno due libri, così se uno non ricorda, l’altro può rimediare. A Torino non sarà possibile consultare i testi, dovremo affidarci soltanto alla memoria». Torino è come un’avventura. Dei 14 della Terza E soltanto due ci sono già stati. Sara: «Sono andata a trovare dei parenti». Carla: «Ricordo il Museo egizio». Partenza venerdì sul traghetto per Genova, poi in treno a Torino, la finale è sabato alle 13, domenica ritorno in Sardegna. «Per noi, essere arrivati in finale è già una vittoria». Ma ci sono anche altre vittorie: a Fabrizio (e a qualche altro compagno di classe) leggere piace assai poco e fatica ad arrivare alla fine delle 66 pagine di Ciao tu, uno dei testi della finale. Con l’aiuto di tutti: «Ce la farà». Accanto alla lavagna, seminascosto, c’è un foglio: «Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira». Da Il giovane Holden di J. D. Salinger. Se il concorso «Libri in gioco» si proponeva di far leggere di più i ragazzi, stimolare la riflessione e la discussione sulle letture, la terza E di Macomer (almeno virtualmente) ha fatto anche di più: «Ora per noi il libro è proprio un amico». Per i giovani Il progetto Tra le iniziative per promuovere la lettura in età prescolare, la Fiera del Libro sostiene il progetto «Nati per leggere», con l’obiettivo di rendere i genitori sempre più consapevoli dell’importanza di un buon libro Il torneo Ben 8216 ragazzi hanno partecipato alle eliminatorie di «Libri in gioco», il torneo di lettura online che si conclude durante il Salone. Quattrocento classi delle scuole elementari e medie di tutt’Italia hanno letto decine di libri per risolvere i quiz del concorso: le finali si svolgeranno sabato 7 e domenica 8 maggio, rispettivamente alle ore 13 e 12.30 per l'assegnazione del titolo di «Campioni di lettura». A contendersi il titolo per le scuole medie: la III E della scuola Binna-Dalmasso di Macomer (Nu), la II B di Pagnacco (Ud), le tre classi dell’Ist. Comprensivo Galilei di Busto Arsizio (Va), la II A della scuola S. Umiltà di Faenza (Ra), la III A di Cadeo di Pontenure (Pc) e la II D Virgilio di Camisano Vicentino (Vi). Per le scuole elementari: la IV A della «Boifava» di Brescia, la V della scuola Don Gnocchi di Inverigo (Co), le V A e B della «Pisano» di Modena e la V D della «Duca degli Abruzzi» di Milano L’Arena Nell’emiciclo con 90 posti e un grande schermo (dove saranno proiettate le illustrazioni dei libri protagonisti delle letture ad alta voce), si svolgerà la finale del torneo, alla presenza dei più importanti autori ed illustratori di libri per l’infanzia. Nell’Arena si terrà anche l’omaggio a Pinin Carpi e ai suoi racconti. I laboratori Sono il «motore» dello Spazio Ragazzi: qui si alternano gli appuntamenti con autori e le attività ludiche e creative. Ogni laboratorio ha un tema di fondo: SognaLibro dedicato alla lettura e alla narrazione; Hans Christian Andersen sul grande scrittore danese; il Laboratorio d’Arte un «luogo» sorprendente dove si svolgeranno giochi di parole, indovinelli, immagini e argomenti fantastici Per i «grandi» FOTO IN ALTO La classe III E dell’Istituto Binna-Dalmasso di Macomer in provincia di Nuoro, con l’insegnante Maria Antonietta Meloni (Gloria Calvi) 050505DC005NACS La scienza sarà protagonista nell’Arena, con un viaggio nel sistema solare sotto la guida dell’astrofisico Ettore Perozzi, insieme allo sport, con la partecipazione di Jury Chechi, Aldo Montano e Giorgio Rocca. Infine gli appuntamenti con il cinema, articolati su tre filoni: i «Film da sogno: viaggi oltre il confine della realtà», i «Sogni oscuri: incubi dallo schermo profondo» e «The dreamers: giovani, ribelli e sognatori»