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Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Orari apertura: da martedì 15 a lunedì 21 aprile dalle ore 10.00 alle ore 24.00 da martedì 22 aprile a giovedì 1 maggio dalle ore 10.00 alle ore 19.00 Con il patrocinio di In occasione del FuoriSalone® 2008, INTERNI si fa promotore, durante la Settimana milanese del Design (15-21 aprile 2008), del grande Evento GREEN ENERGY DESIGN, dedicato all’energia e al progetto di design eco-sostenibile ed eco-compatibile. INTERNI presenta al popolo internazionale del Design, che si raduna a Milano in occasione del FuoriSalone®, la manifestazione GREEN ENERGY DESIGN per mettere in mostra il processo creativo di una serie di progettisti italiani e internazionali mediante interventi caratterizzati da un approccio altamente sperimentale e multimediale, in grado di trasmettere alla “città diffusa” la cultura e l’espressione del Design, il fermento di idee e di creatività che caratterizza il mondo del design e dell’architettura in relazione ai temi sempre più attuali del rapporto tra ambiente e nuove espressioni progettuali. Sostenibilità, bioedilizia, architettura ecologica. Molti sono i modi di descrivere quella che ormai appare la strada obbligata del mondo del costruire e della produzione di oggetti d’uso: il progetto della responsabilità. Si tratta di rispondere a una richiesta che proviene dalla società civile: abitare in edifici più sani, vivere in città meno inquinate, sviluppare una politica ambientale di riuso e riconversione, anche di oggetti e manufatti, in un generale processo di salvaguardia del territorio. Esigenze che si aggiungono a quelle più pragmatiche e allarmanti legate all’esaurirsi delle fonti energetiche tradizionali e al costo sempre crescente dell’energia. In Europa metà del consumo energetico complessivo è assorbito dalla gestione degli insiemi urbani. Se poi pensiamo che il tipo di energia necessaria alle città è ottenuta da alte quantità di combustibili fossili non rinnovabili e sempre più costosi, vicini ad un completo esaurimento, appare chiaro che le generazioni a venire dovranno fare i conti con una condizione di vita sostanzialmente diversa, dove anche l’architettura e il design diventano tasselli più che importanti nella gestione e nel risparmio delle risorse ambientali. In tale vettorialità, in forma temporanea e propositiva, INTERNI mette in mostra il processo creativo di designer e architetti italiani e internazionali chiamati a confrontarsi sul tema dell’ambiente, con particolare attenzione agli aspetti energetici e alla sostenibilità: INSTALLAZIONI ispirate ai valori dell’estetica Eco-sostenibile e dell’Eco-emotional design che costituiranno nel loro insieme una grande composizione sperimentale e modulare col supporto di aziende attive nel campo del design e dell’architettura che abbiano raggiunto livelli di eccellenza nei rispettivi ambiti di produzione. Conferenza stampa: martedì 15 aprile 2008 ore 14.30 Cocktail a seguire Università degli Studi di Milano, Aula Magna Concerto jazz di Danilo Rea: martedì 15 aprile 2008 ore 20.00 (su invito) Università degli Studi di Milano, Aula Magna Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Festa urbana: mercoledì 16 aprile 2008 dalle ore 20.00 Università degli Studi di Milano Co-producer: 1 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di L’Ospedale Maggiore, oggi Università Statale di Milano Monumentale complesso ospedaliero chiamato popolarmente dai milanesi Ca’ Granda, fondato nel 1456 da Francesco Sforza, duca di Milano e e dalla moglie Bianca Maria per riunire in un solo grande edificio i numerosi piccoli ospedali che fin dai tempi antichi erano sorti qua e là per la città. Il progetto, affidato al toscano Antonio Averlino, detto il Filarete (1400-1469), che lo descrive minuziosamente nel suo famoso “Trattato di Architettura”, contemplava la costruzione di due vasti quadrilateri separati da un grande cortile centrale, recinto da quadriportico su due piani. Portici su due piani coronavano parimenti i quattro cortili minori in cui, a mezzo di crociera, era suddiviso ciascun quadrilatero. Il progetto dell’edificio, che con 43.000 metri quadrati di superficie è insieme al Duomo uno degli elementi immediatamente riconoscibili nella mappa della città, fu eseguito in diverse fasi contando su lasciti e donazioni, ma soprattutto sull’apporto popolare di uno speciale giubileo chiamato la Festa del Perdono celebrato il 25 marzo di ogni anno dispari con generosa dispensa di indulgenze. La prima fase dei lavori, seguita dal Filarete fino alla sua morte nel 1469, proseguì con il milanese Guiniforte Solari e poi con Giovan Antonio Amadeo. Si concluse per mancanza di fondi allo scadere del XV secolo, col completamento dell’ala destra con le quattro corti organizzate ai lati della crociera, verso San Nazaro. Sotto la direzione del primo fu innalzato il piano terreno, mentre il Solari provvide a costruire il secondo piano corredandolo di finestre bifore a sesto acuto, in contrasto con gli archi a tutto sesto del piano sottostante. La seconda fase dei lavori cominciò nel 1624 (sec. XVII). Grazie al lascito Carcano venne portata a termine la costruzione della corte centrale di eredità filaretiana su disegno di Giovanni Battista Pessina, subito affiancato da Francesco Maria Richini, Fabio Mangone e Giovanni Battista Crespi. Furono eretti il fronte barocco e la chiesa dell’Annunciata. Il Richini riprese sul fronte lungo via Festa del Perdono le bifore archiacute e ripropose nell’interno gli ornati di pietra eseguiti da Antonio Amadeo appartenenti all’ala del portico demolita per erigere il nuovo grande cortile. La terza fase, resa possibile dal lascito Macchi, comprende il periodo che va dal 1797 al 1804, durante il quale furono costruiti i tre cortili interni del secondo quadrilatero e completata verso sinistra la vasta facciata, concepita assai spoglia giacché gli elementi decorativi si limitano al loggiato centrale scandito da colonne e lesene neoclassiche, il tutto rivestito da un intonaco color rosso mattone. Le funzioni nosocomiali vennero poi delegate ai padiglioni del vicino Policlinico e, nel 1939, all’Ospedale Niguarda; cosicché la Ca’ Granda venne adattata a sede del Rettorato dell’Università Statale. L’ala sinistra del fabbricato, costruita alla Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 2 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di fine del 1700, è di sobrio disegno neoclassico. Lo smisurato fronte, lungo ben 283 metri, è scandito in tre corpi che precedono i due quadrilateri laterali e l’interposto cortile d’onore. L’ala destra, del XV secolo, è interamente rivestita di rosseggiante laterizio e si compone del portico filaretiano poggiante su alto zoccolo, e del soprastante piano solariano, traforato da eleganti bifore archiacute, sottolineate da una fascia continua con ricche decorazioni in cotto. Il corpo centrale, del XVII secolo, imita il disegno di quello quattrocentesco e reca al piede il grandioso portale barocco del Richini, fiancheggiato da nicchie contenenti le statue di San Carlo e di Sant’Ambrogio. Il grandioso cortile centrale è coronato da un quadriportico sovrastato dall’aereo loggiato. Nel lato di cortile di fronte all’ingresso vi è la piccola chiesa della SS. Annunziata, opera seicentesca degli architetti Richini, Pessina e Mangone. Nell’ala destra sono da tempo restaurati i quattro cortiletti della costruzione del Filarete. Il primo, compiuto dal Solari nel 1467 e detto anticamente “della spezieria”, è un quadriportico sormontato da un loggiato retto da eleganti colonne di marmo. Segue un secondo cortile detto “dei Bagni delle donne” (1473), e un terzo cortiletto, detto “della Giazzeria” (Ghiacciaia) (1468). L’ultimo dei quattro cortiletti, detto “della Legnaia”. Nell’agosto del 1943 i bombardamenti aerei ad opera degli alleati distrussero totalmente il lato verso il Naviglio (oggi via Francesco Sforza), del cortile richiniano e altre porzioni del complesso. L’attuale condizione è frutto della significativa opera di restauro iniziata nel 1953 su progetto degli architetti Piero Portaluppi e Liliana Grassi, che hanno operato miscelando con studiata regia e invenzione compositiva diversi criteri di intervento. Al procedere per anastilosi (la ricostruzione di un edificio impiegando pezzi originali recuperati dalle rovine) si è affiancata una grammatica compositiva che, senza rinunciare alla propria contemporaneità, ha operato in sintonia con il concetto di “preesistenza ambientale” elaborato da Ernesto Rogers. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 3 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: L’Università degli Studi di Milano L’Università ha sede nell’antico complesso della Ca’ Granda originariamente sede dell’antico Ospedale Maggiore. L’Università degli Studi di Milano, come “istituzione”, è stata fondata nel 1923 nell’ambito della riforma promossa dal ministro Giovanni Gentile. Essa inizialmente comprende solo la Facoltà di Lettere e Filosofia (antica Accademia scientifico-letteraria), nonché gli Istituti clinici di perfezionamento istituiti da Luigi Mangiagalli nel 1906. L’ateneo di Milano è relativamente giovane nel panorama italiano in quanto la città di Milano storicamente faceva riferimento alla più antica Università di Pavia. Le attività dell’Università di Milano iniziano nel 1924. Primo rettore è Luigi Mangiagalli, già sindaco della città. Mangiagalli riesce a trovare risorse che consentono di avviare anche le Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Scienze matematiche, fisiche e naturali. L’inaugurazione dell’Università ha luogo l’8 dicembre 1924. Nell’idea dei promotori l’Università avrebbe dovuto occupare edifici da costruire nel quartiere Città Studi progettato prima della Prima guerra mondiale. Città Studi ospiterà invece solo gli istituti di Scienze, mentre Rettorato e Istituti Umanistici vengono ubicati in un palazzo di proprietà comunale sito in Corso di Porta Romana, mentre gli insegnamenti clinici vengono distribuiti nelle strutture ospedaliere convenzionate. Nel corso degli anni Trenta si inaugurano le Facoltà di Medicina veterinaria e di agraria. Dopo la Seconda guerra mondiale viene assegnata all’Università l’antica sede dell’Ospedale Maggiore, danneggiata dai bombardamenti. L’edificio viene restaurato e, nel 1958, diventa la sede di Rettorato, uffici amministrativi, Lettere e Filosofia e Giurisprudenza, sede universitaria meglio nota in città come La Statale. Negli anni Sessanta inizia un cospicuo ampliamento dell’Università, fulcro della contestazione studentesca nel ’68, la Statale nell’anno accademico 19881989 ospita 22 corsi di laurea e ha circa 75.000 iscritti. Negli anni Novanta si pianificano attività di decentramento con l’attivazione di nuovi corsi di laurea, molti dei quali nell’area ex Pirelli della Bicocca, a Varese e a Como. Successivamente si assiste ad una fase di scorporo delle attività con la costituzione nel 1998 dell’Università degli Studi di Milano Bicocca e dell’Università degli Studi dell’Insubria in Como e Varese. Nell’anno accademico 1998-1999 l’Università di Milano comprende 9 Facoltà (Agraria, Farmacia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Medicina Veterinaria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Scienze Motorie, Scienze Politiche), 25 corsi di laurea e 21 corsi di diploma, e conta circa 73.000 studenti. Dopo un periodo di assestamento, dovuto anche al generale calo demografico, l’anno accademico 2001-2002 registra 60.294 iscritti, mentre il nuovo ateneo ubicato alla Bicocca ne conta 24.000. In questo anno accademico è adottata la riforma degli ordinamenti didattici che ha permesso all’Università di adeguare l’offerta formativa all’evoluzione della domanda sociale di formazione e all’innovazione del sistema produttivo. La gamma dei corsi di laurea si è così notevolmente ampliata passando complessivamente da 47 a 74 cui si aggiungono 69 corsi di laurea triennali. Complessivamente l’offerta di corsi di laurea nel 2006-2007 raggiunge la cifra di 127 tra primo e secondo livello. La nuova offerta didattica ha prodotto un incremento delle immatricolazioni sia nelle facoltà umanistiche, sia in quelle scientifiche, superando i 62.000 iscritti totali cui si aggiungono i circa 7.000 studenti che frequentano i corsi post laurea attivati dall’ateneo. L’attuale Rettore, rieletto nel 2005 per un secondo quadriennio, è il Professor Enrico Decleva. Nel 2007, presso la facoltà di Scienze Politiche, viene fondata la dodicesima junior enterprise italiana. Notevole successo hanno riscontrato i nuovi corsi rivolti all’area della comunicazione tra cui la laurea in Mediazione linguistica e culturale, istituita congiuntamente dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e Scienze Politiche, rivolta alla preparazione di figure professionali in grado di rispondere a ruoli richiesti da una società multiculturale dalle dimensioni sempre più ampie. 4 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] La Ca’ Granda e la città L’ospedale apparve così gigantesco già nelle prime sue porzioni edificate, e non solamente in rapporto al paesaggio urbano della Milano tardo quattrocentesca, che il popolo lo chiamò subito la Ca’ Granda. Fondato il 12 aprile 1456 dal Duca di Milano Francesco Sforza e dalla moglie Bianca Maria, con il fine di riorganizzare e concentrare in un unico edificio-città l’assistenza ai malati poveri sino ad allora distribuiti in vari ricoveri cittadini, l’Ospedale Maggiore fu progettato dal toscano Antonio Averlino detto il Filarete che lo rappresentò in modo dettagliato per impianto e per composizione del lunghissimo fronte nel suo “Trattato di Architettura”, pensandolo non tanto come episodio architettonico compiuto, ma piuttosto come occasione concreta di elaborazione di un episodio urbano parte del grande progetto della città ideale di “Sforzinda”. La città ideale di matrice rinascimentale elaborata e offerta alla Signoria milanese dal Filarete per la trasformazione della Milano del tempo. I disegni del Filarete contenuti nel suo “Trattato” già dichiarano tutta la magnificenza e la modernità culturale del grande edificio; la dimensione inusitata ed eccezionale dell’opera nel rapporto con il tessuto edificato dell’intorno. Quando, duecento anni dopo, la costruzione fu completata ad opera di vari architetti che rimasero fedeli all’impianto originario del grande rettangolo suddiviso in due crociere formanti quattro corti alle due estremità e un’unica corte centrale, l’edificio appare smisurato. La superficie che occupa all’interno del suo perimetro architettonico è senza dubbio la più vasta della città, superando per estensione il Duomo e il Castello. La presenza della Ca’ Granda nel paesaggio urbano è di grande impatto, sia rispetto al Naviglio navigabile, che corre lento lungo tutto il suo fronte sud, sia nei confronti del tessuto costruito che la separa dalla cattedrale poco più a nord. I suoi fronti dichiarano in modo esplicito lo spessore e il valore del progetto sociale ed economico contenuto, mentre nell’interno, protetti dalle alte mura perimetrali si offrono i cortili con i loggiati sovrapposti: nuovi spazi urbani da scoprire e da visitare, da leggere come programma di una possibile città: il sogno di “Sforzinda”. Stupore e meraviglia, architettura a scala scenografica urbana; l’Ospedale del Filarete, giunto alla sua fase finale appare a molti come un’eccezionale sperimentazione, un modello di riferimento per la costruzione della città ideale, pensata all’interno del generale e straordinario rinnovamento della vita di tutti gli uomini e donne auspicato dalla cultura umanistica rinascimentale. Possiamo assumere la fabbrica della Ca’ Granda, unita a quella della veneranda fabbrica del Duomo iniziata settant’anni prima, come il vero e gigantesco laboratorio sperimentale della cultura edilizia e della pratica costruttiva milanese. È in questi grandi e lunghi cantieri che mastri carpentieri, muratori, architetti, dibattono e risolvono ogni problema relativo al mondo delle costruzioni. Così se la Ca’ Granda, come il Duomo, si offre alla città anzitutto per la sua lenta crescita fisica, materica e volumetrica, con l’incombenza delle sue masse murarie in continuo e mirabile sviluppo, i due più grandi edifici della città possiedono anche altri valori. Significati di dimensione simbolica da osservare in parallelo: la grande casa per la cura del corpo (la Ca’ Granda), la grande casa per la cura dell’anima (il Duomo). Ma i due edifici contengono anche valori più pragmatici: l’essere sedi di conservazione del sapere e di elaborazione della sapienza. Questo complesso di valori semantici e simbolici, oltre che architettonici, si tramanda nel tempo e permane nell’immaginario collettivo, caratterizzando il legame edificio-città sin dalle originarie connotazioni che, per quanto riguarda la Ca’ Granda, permangono nel tempo anche cambiando le funzioni e le attività che vi si svolgono. Il sapere, un tempo legato alla pratica medica, oggi collegato alle attività universitarie, è il soggetto che da sempre vive nella Ca’ Granda, protetto dalle forti mura pensate dal Filarete. Co-producer: 5 Cortile Pesci (30x30 m) Cortile Ospedale Cortile del ’700 (30x30 m) Via Francesco Sforza ISOLE DI RELAX 8,60 x 3,75 m Loggiato 1° piano (70x5,5 m; dist. colonne 3,85 m) Portale 3 x h. 5 m Via Festa del Perdono, 7 INSTALLAZIONI Cortile d’Onore (74x66 m) Portico Largo Richini 100x6 m Cortile Farmacia (30x30 m) Cortile Ghiacciaia (30x30 m) Cortile Bagni (30x30 m) Cortile Legnaia (30x30 m) Portico San Nazaro 50x6 m 6 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 7 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Ingresso all’Università degli Studi di Milano - Via Festa del Perdono, 7 Portico d’ingresso Cortile d’Onore Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 8 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Cortile d’Onore Cortile del ’700 Cortile Bagni Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 9 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di 1° piano - Loggiato della Corte Centrale (sede delle Isole di relax) Portico del Richini (esterno) Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: Scalone d’Onore Portico del Richini (interno) 10 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di INSTALLAZIONI/INSTALLATIONS Sussurri e Grida di/by ANTONIO MARRAS con/with ANNA SCARAVELLA e/and INGEGNOLI Padiglione della meditazione di/by MARIO BELLINI con/with ELICA e/and MERITALIA Lace di/by ANTONIO CITTERIO con/with KERAKOLL DESIGN Sunplant di/by TOSHIYUKI KITA con/with SANYO Gel-Bulb di/by LOT-EK con/with TECHNOGEL Bodh Gaya – Solar Tree di/by ROSS LOVEGROVE con/with ARTEMIDE A piece of Banyan di/by MECANOO ARCHITECTEN con/with IRIS CERAMICA Lo spazio malato? di/by GAETANO PESCE con/with RESAL e/and TILLMANNS Democratic Ecology di/by PHILIPPE STARCK con/with PRAMAC Ranger Reuse Recycle – R3 Tower di/by JAMES WINES – SITE con/with RANGER Nautoscopio di/by GIUSEPPE AMATO Ofigea di/by JACOPO FOGGINI con/with NICE Giant Rock di/by ARIK LEVY con/with MARZORATI RONCHETTI INSTALLAZIONI LUCI/LIGHT INSTALLATIONS Light Trees – Alberi di luce di/by CASTAGNA RAVELLI STUDIO con/with PHILIPS LIGHTING Mulini a voce di/by STUDIO AZZURRO Grande Nuvola di/by DENIS SANTACHIARA con/with A2A e/and SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI INSTALLAZIONI ESTERNE/EXTERNAL INSTALLATIONS Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] EcoGate di/by SIMONE MICHELI con/with BREDA SISTEMI INDUSTRIALI Co-producers: 11 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Sussurri e Grida progetto di/project by ANTONIO MARRAS realizzazione/with ANNA SCARAVELLA e/and INGEGNOLI 12 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Sussurri e Grida di/by ANTONIO MARRAS realizzazione/with ANNA SCARAVELLA e/and INGEGNOLI Concept “Dalla mia finestra vedo un giardino che si arrampica: ci sono rovi e agrifogli, edere e mimose, corbezzoli e gelsomini, lentischi e rose canine. Ci sono sentieri e cammini con vista sull’immaginario, percorsi che evocano fasti e decadenza, sommo lusso e massimo abbandono. C’è il tintinnio delle chiacchiere, il tè delle cinque; ci sono imposte che sbattono e porte murate e ragni, gabbie abbandonate, grilli, stelle a cento punte e piccoli ribes, opali e campanelli. Dalla mia finestra sento gli usignoli cantare eppoi i cardellini, i pettirossi e i fringuelli cinguettare e poi ancora... sussuri e grida”. Progetto L'installazione che apre la mostra è un grande portale alto 5 metri in vegetazione che va ad incorniciare l’imponente architettura del Filarete all’ingresso della Ca’ Granda. La piantagione esuberante colonizza letteralmente l’entrata principale ed è formata da liane e rampicanti a rappresentare la liberazione della natura dalle geometrie e dal rigore progettuale, una sorta di imponente tunnel verde costituito da piante, vecchie gabbie per uccellini e monitor. Nei monitor sono trasmesse immagini di foreste e boschi, accompagnate dai suoni tipici della natura e dal cinguettio di uccellini ripresi nel loro ambiente naturale: le immagini e i suoni vanno a sottolineare il contrasto tra la cattività delle gabbiette con l’apertura e la libertà della natura e del verde. Fratelli Ingegnoli Nata a Milano nel 1817, la Fratelli Ingegnoli opera sia nel settore tradizionale delle sementi e delle piante in generale, sia nella decorazione e nell’allestimento di spazi verdi, privati e pubblici. Oltre alla produzione e alla vendita di piante, sementi, articoli e arredi per l'orto, il frutteto e il giardino, l’azienda mette a disposizione dei clienti un’efficiente squadra di tecnici e di esperti per risolvere qualunque problema attinente al settore orto-floro-frutticolo e alla progettazione e realizzazione di terrazzi e giardini. L’attività di ricerca di nuove e migliori varietà di piante non si ferma mai: attraverso la partecipazione dei più grandi specialisti di genetica vegetale, Fratelli Ingegnoli cerca di produrre sementi in grado di soddisfare le richieste di un mercato in continua evoluzione. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 13 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: ANTONIO MARRAS nasce ad Alghero il 21 gennaio 1961. Il suo esordio nella moda avviene nel 1987, anno in cui viene chiamato da una ditta romana a disegnare collezioni di prêt-à-porter. Nel 1996, invitato a presentare a Roma un defilè couture, crea la prima collezione che porta il suo nome. Nel marzo 1999, a Milano, la prima volta del suo prêt-àporter, con una collezione dedicata alla scrittrice Annemarie Schwarzenbach. Nel 2001, a Bologna, gli viene assegnato il premio Francesca Alinovi. Nello stesso anno viene presentata la monografia di Cristina Morozzi dedicata al suo lavoro, con fotografie di Gianni Berengo Gardin. Nel 2002 presenta, al Pitti Immagine Uomo, la sua prima collezione maschile. Nel 2003 il Museo d’arte contemporanea Masedu di Sassari gli dedica la mostra “Antonio Marras. Il racconto della forma” a cura di Giuliana Altea. Nello stesso anno inizia ad Alghero il progetto “Trama Doppia”, una serie di mostre con cadenza annuale che vedono il designer confrontarsi, di volta in volta, con uno o più artisti. Nel 2003 viene invitato dal gruppo francese LVMH a ricoprire la carica di direttore artistico della maison Kenzo. Nel 2006 la Fondazione Pitti Discovery pubblica, con l’editore Marsilio, la monografia “Antonio Marras”, secondo volume della collana Mode: nello stesso anno, in occasione del decennale del marchio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita la mostra fotografica “Antonio Marras. Dieci anni dopo”. A partire dall’A/I 2008/2009, verrà distribuita I’m Isola Marras, la seconda linea femminile dello stilista, prodotta da Interface, marchio del gruppo Stefanel. ANNA SCARAVELLA si laurea in scienze forestali a Firenze. Dopo l’università collabora con l’architetto giapponese Haruki Miyagima, in Brianza. Le prime esperienze di lavoro sono in Toscana, Umbria e Lazio, come consulente di progettazione e realizzazione per un importante vivaio italiano. Si trasferisce poi a Milano, spostando la sua attenzione dai giardini di vecchi casali a terrazzi, barriere fonoassorbenti, verde residenziale di grande dimensione, parchi pubblici. Attualmente vive nel Piacentino. Progetta e realizza giardini, pubblici e privati, in Italia e all’estero. Nel 2002 Electa Mondadori pubblica una raccolta dei suoi lavori dal titolo “Geometrie e Botanica. Il giardino contemporaneo di Anna Scaravella”. Nel 2004 riceve a Roma il premio Nazionale d’Eccellenza Foto di/Photo by Michele Bella Profeti in Patria “per le sue opere d’arte in movimento che hanno dato nuova vita all’Arte dei Giardini”. Nel 2006 pubblica “Creare un giardino” di Electa Mondadori. Il libro prende in considerazione tutte le fasi di un progetto: dall’analisi del luogo ai desideri del committente, dalla pianificazione dello spazio alla scelta dello stile, dai tempi di esecuzione al budget, dagli elementi funzionali ai materiali, alle essenze botaniche, all’illuminazione. Molti dei suoi lavori sono stati pubblicati dalle maggiori riviste del settore. I suoi giardini sono stati il tema di diverse pubblicazioni in Italia e all’estero. “Creare un giardino” è vincitore della XV Edizione Premio Grinzane Cavour Giardini Botanici Hanbury 2007. 14 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Padiglione della meditazione (6 m x 8 m x h. 8 m) progetto di/project by MARIO BELLINI realizzazione/with ELICA e/and MERITALIA 15 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Padiglione della meditazione di/by MARIO BELLINI realizzazione/with ELICA e/and MERITALIA Concept Filtrare, trattenere e rifrangere la luce, l’energia radiante del sole; proteggersi dal freddo e dal caldo imprigionando i raggi infrarossi e le brezze dell’aria. Rinfrescarsi con acqua cristallina e trasparente d’estate o rilassarsi con l’acqua fumante di vapore d’inverno. Dischiudere, svelare o nascondere scorci di natura senza perderne il respiro e la presenza. Leggero, non invasivo, smontabile, spostabile, questo padiglione guarda al futuro senza futurismi, con l’aiuto di aria, luce e acqua. Progetto È un padiglione da giardino realizzato nei modi che ricordano i padiglioni in stoffa approntati per feste o altri eventi provvisori. Sorge su una pedana sopraelevata in doghe di legno ed è definito da tende perimetrali di chiusura, isolanti, traslucenti e sollevabili a piacere, realizzate con film in plastica riciclata, trapuntate e imbottite con “ravioli d’aria”. All’interno si trovano una grande vasca d’acqua montata a filo pavimento e una serie di sofisticati apparecchi per la purificazione dell’aria sospesi a soffitto. Il padiglione è pensato per funzionare con il rivestimento chiuso durante l’inverno: l’irraggiamento del sole, come accade per le serre, produce all’interno un piacevole tepore, consentendone l’utilizzo esterno nel giardino di casa come in una rilassante “onsen” per un tonificante idromassaggio o un trattamento di aromaterapia. Durante la stagione estiva, le superfici apribili del padiglione possono essere sollevate, favorendo l’aerazione dello spazio al riparo dell’irraggiamento diretto del sole e uno scambio anche visivo tra interno ed esterno. In entrambe le situazioni, lo scopo è quello di riuscire a creare un ambiente in cui favorire, nella semplicità degna di una casa da the giapponese, il benessere e la pacificazione dell’animo attraverso il contatto con gli elementi della natura (aria, acqua, silenzio), senza contribuire a sciupare energia non rinnovabile. Elica Leader mondiale nella produzione di cappe da cucina, Elica ha brevettato sistemi di aspirazione intelligenti che mantengono un ambiente sano e pulito. Oggi si spinge oltre la cucina con una tecnologia di purificazione dell’aria basata su un sistema di filtraggio compatto integrabile con altre funzioni utili al vivere quotidiano. Dall’incontro tra Elica e Artemide nasce Luxerion, la prima linea di apparecchi multifunzione che integrano illuminazione e purificazione dell’aria, per una migliore qualità della vita. Apparecchi che combinano design, comfort visivo dell’illuminazione e purificazione dell’aria con elevate prestazioni. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Meritalia L’idea straordinaria di utilizzare “ravioli d’aria” - impiegata già con successo in “Stardust”, primo rivoluzionario prodotto che Bellini ha firmato per Meritalia - ritorna in questa installazione e ne diventa protagonista: da materiale povero, usato come imbottitura per gli imballaggi, si trasforma in rivestimento-contenitore, in grado di rendere, insieme all’utilizzo di film in plastica riciclata, un padiglione da giardino un luogo di meditazione. La duttilità del materiale traslucido trasparente permette la creazione di un microclima, regolabile a seconda delle stagioni. Co-producer: 16 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di MARIO BELLINI, nato a Milano nel 1935, lega la sua fama internazionale sia alla precoce e vasta opera di designer, iniziata nei primi anni Sessanta, sia alle numerose opere di architettura, cui si dedica con crescente successo dagli anni Ottanta, ottenendo incarichi e vincendo concorsi in vari Paesi del mondo. Premiato 8 volte con il Compasso d’Oro e insignito dei più prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la Medaglia d'Oro della Chartered Society of Designers (Inghilterra) e l’Honorary Title of Designer for Industry della RSA (Inghilterra), è presente con le sue opere nelle collezioni permanenti dei maggiori musei del mondo. Tra le sue realizzazioni più importanti, oltre alle macchine per ufficio, alle sedie e agli imbottiti, agli oggetti (disegnati per Olivetti, Cassina, B&B Italia, Flou, Vitra, Rosenthal, Yamaha e altri), sono da ricordare il quartiere Portello della Fiera di Milano e il Centro Esposizioni e Congressi di Villa Erba sul lago di Como. Tra i successi più recenti, vincendo concorsi internazionali: il nuovo Centro Culturale di Torino, i cui cantieri si apriranno all’inizio del 2008, e il Museo delle Arti Islamiche al Louvre di Parigi, attualmente in fase di costruzione. Nel 2007 vince il concorso internazionale a inviti per il rinnovo radicale della grande sede centrale di Deutsche Bank a Francoforte ed è invitato a partecipare al concorso per la progettazione del nuovo Sheikh Zayed National Museum di Abu Dhabi, Emirati Arabi Uniti. Nel 2007 si è aperto il cantiere del complesso Verona Forum, Italia. Inoltre, è stato incaricato da Genova High Tech SpA della progettazione architettonica del nuovo Parco Scientifico-Tecnologico sulla collina degli Erzelli a Genova che comprenderà l’intero complesso della Facoltà di ingegneria, la cui costruzione inizierà nel 2008. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 17 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Lace (4,5 m x 4,5 m x h. 13 m) progetto di/project by ANTONIO CITTERIO AND PARTNERS realizzazione/with KERAKOLL DESIGN (Antonio Citterio e/and Patricia Viel) 18 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Lace di/by ANTONIO CITTERIO AND PARTNERS realizzazione/with KERAKOLL DESIGN (Antonio Citterio e/and Patricia Viel) Concept Un involucro architettonico che respira. Basta entrarci per percepire lo scambio energetico interno/esterno il cui ritmo è scandito dal susseguirsi del giorno e della notte. Attraverso le forature del decoro, come in un processo di fotosintesi clorofilliana, la luce naturale penetra l’edificio di giorno, per venire a sua volta sprigionata di notte, ad illuminare, con rispetto di proporzioni, il frammento della facciata dell’architettura antistante. Progetto L’installazione è costituita da 160 formelle esagonali rivestite in una speciale resina opaca a effetto materico. Le formelle di dimensione 150 x 130 cm sono fissate ad una tessitura alveolare ultraleggera in profilati di acciaio che formano l’esile struttura portante e compongono un’unica matrice geometrica di fori e materia che avvolge tutta l’installazione. Il decoro appare come un intreccio ordinato di materia traforata e consente all’edificio di riempirsi di luce e di respirare. La speciale resina che riveste le formelle è stata studiata per esaltare anche su bassi spessori un effetto materico unico nel suo genere. Kerakoll Design L’utilizzo di resine a basso impatto ambientale - totalmente esenti da solventi e sostanze organiche volatili (VOC) - con texture materiche ottenute mediante l’applicazione di vernici a base acqua, rende le superfici completamente neutre, ideali nella progettazione eco-compatibile. Antonio Citterio ha scelto la nuova collezione “Love York” di Kerakoll Design - brand del Gruppo Kerakoll dedicato all’home design - valorizzando al massimo la matericità delle eco-resine che contengono un alto potenziale creativo e diventano un efficace strumento espressivo. Molti artisti e designer hanno utilizzato le eco-resine Kerakoll Design per la creazione di oggetti, sculture e installazioni, allargandone l’uso al di là del tradizionale campo dell’architettura d’interni: da Maurizio Galimberti, nella mostra “New York MatericoMovimentosa” al Build Up Expo di Milano (2007), a Odile Decq, nell’installazione “100 Flames for Reading”, realizzata in occasione dell’evento Decode Elements e dedicata ai 100 anni della casa editrice Mondadori. A conferma del carattere dinamico di Kerakoll Design e della sua collezione “Love York”, che nel nome - un omaggio alla Grande Mela - già contiene il richiamo al cosmopolitismo e alle esigenze di un mondo che cambia e ne anticipa i nuovi trend. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 19 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di ANTONIO CITTERIO nasce a Meda nel 1950, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano e nel 1972 apre il suo studio avviando l’attività di progettazione architettonica e di interni. Nel 1999 viene fondata la Antonio Citterio and Partners, studio multidisciplinare di progettazione per l’architettura, il disegno industriale e la grafica, soci fondatori Antonio Citterio e Patricia Viel. Antonio Citterio collabora attualmente, nel settore del disegno industriale, con aziende italiane e straniere quali, Ansorg, Arclinea, Axor-Hansgrohe, Aubrilam, B&B Italia, Flexform, Flos, Fusital, Guzzini, Iittala, Inda, Kartell, Maxalto, Pozzi Ginori - Sanitec Group, Simon Urmet, Technogym, Tre Più, Vitra. Tra i progetti di architettura più recenti: la ristrutturazione dello storico Palazzo dell’Orologio di Clusone; il progetto per la sede della GlaxoSmithKline a Verona; i progetti per due residenze unifamiliari in Sardegna e Svizzera, il Bulgari Hotel a Milano e Bali, lo showroom Aspesi a Milano e la nuova piazza Michele Alboreto a Rozzano, la nuova sede corporate del Gruppo Ermenegildo Zegna a Milano. Vincitore di due Compassi d’Oro nel 1987 e 1995, rispettivamente per il sistema di sedute Sity di B&B Italia - vera e propria rivoluzione tipologica e funzionale della seduta imbottita - e per i contenitori Mobil prodotti da Kartell. Nel gennaio 2007 la giuria del Mies van der Rohe Award seleziona il progetto dell’asilo aziendale GlaxoSmithKline. Contestualmente, lo studio si aggiudica il concorso per la riqualificazione dello storico edificio milanese - ex ufficio postale - di via Ferrante Aporti. Dal 2006 Antonio Citterio è professore titolare di progettazione all’Accademia di Architettura dell’Università della Svizzera Italiana. A luglio 2007 viene nominato “Royal Designer for Industry” dalla “Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures & Commerce” in London. Tra i progetti editoriali più recenti, le monografie “Antonio Citterio. Industrial design”, (Mondadori Electa, 2004) e “Antonio Citterio. Architettura e Design” (Skira, 2007). Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 20 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Sunplant (diam. sup. 1,3 m - diam. inf. 5,5 m - h. 4 m) progetto di/project by TOSHIYUKI KITA realizzazione/with SANYO 21 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Sunplant di/by TOSHIYUKI KITA realizzazione/with SANYO Concept Anormalità del clima, desertificazione, aumento del livello delle acque marine: sembra che la Terra gridi aiuto. Alcune scelte semplici e immediate possono però introdurre nella nostra vita la cosiddetta “energia naturale”, capace di trasformarsi in elettricità e calore senza produrre sostanze altamente tossiche e irritanti come il biossido di carbonio (CO2), gli ossidi di azoto (NOX) e il biossido di azoto (NO2). Sunplant è un’installazione che simboleggia il progetto di un futuro pulito e raggiungibile: un albero che “accumula energia solare” e ce ne fa dono attraverso l’eneloop, una batteria che può essere ricaricata ben mille volte e riutilizzata per tutti i prodotti elettronici che usiamo quotidianamente. Basato sul concetto innovativo di utilizzazione ripetitiva, Sunplant è composto da pannelli solari e da pile eneloop. Progetto Sunplant serve a trasformare l’energia solare e immagazzinarla nelle pile. Queste batterie speciali può essere usata per far funzionare i vari strumenti elettronici che usiamo ogni giorno. Con questo innovativo prodotto, si può portare l’energia ovunque e usarla in qualsiasi momento. Per ricaricare il Sunplant, è disponibile la Solar Cell (HIT Cell), un nuovo tipo di pannello ibrido brevettato da Sanyo che fa uso di silicone di cristallo e di una sottile pellicola di silicone amorfo. Sunplant fa uso della batteria ricaricabile all’idruro-nichel eneloop, che può essere ricaricata mille volte e riutilizzata continuamente. Sanyo Sanyo Electric, con sede a Osaka, Giappone, è uno dei leader attivi nel settore delle soluzioni per l’ambiente, energia e stile di vita. La parola Sanyo significa “tre oceani”, Pacifico, Atlantico e Indiano, a sottolineare la globalità dell’organizzazione. Vende e commercializza un’ampia gamma di prodotti, che comprendono proiettori digitali, cinecamere digitali, condizionatori, attrezzatura per l’energia solare, batterie e attrezzature bio-mediche. Basandosi sulla visione del brand “Think Gaia”, Sanyo mira a diventare il fornitore leader di prodotti relativi all’ambiente e all’energia. Il marchio è appunto associato a ‘Gaia’, termine che tutela il mare, la terra e le numerose varietà di vita che su essa vivono. Per realizzare questa visione, Sanyo si impegna a sviluppare solo prodotti che siano essenziali alla vita e alla terra, vantando una tecnologia di classe mondiale per sistemi tecnologici di produzione di energia solare e batterie ricaricabili. Le tecnologie che l’azienda ha sviluppato negli anni includono la batteria riutilizzabile e ricaricabile Eneloop, l’essicatore/lavatrice Aqua che permette una forte riduzione dell’acqua usata, e il sistema di refrigerazione Enegreen. Così facendo, Sanyo contribuisce alla società attraverso i propri prodotti. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 22 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di TOSHIYUKI KITA, nato a Osaka, in Giappone, nel 1942, si laurea in industrial design presso il Naniwa College nel 1964. Nel 1969 inizia la sua attività di progettista in Italia, a Milano, e in Giappone, operando in particolare nei settori del design ambientale e del product design. Nel 1975 riceve il prestigioso Japan Interior Designers Association Award, il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 1981 disegna la sedia “Wink” per Cassina che entra a far parte della collezione permanente del MoMA di New York. Nel 1984 entra nella famosa collezione anche il tavolo “Kick”. Nel 1986 partecipa come membro della giuria al 19° Premio Smau per il disegno industriale in Italia. Dopo aver allestito due mostre personali a Vienna e Barcellona, costituisce il Tenjin Baroa Committee e organizza un simposio con designer di Osaka e Milano. Nel 1990, in Spagna, riceve il premio Delta de Oro e nel 1992 progetta gli interni e le sedute del teatro ruotante del Padiglione Giapponese in occasione dell’Expo di Siviglia. Qualche anno più tardi, nel 1997, anche queste sedute (“Multi Lingual Chiar”) entrano a far parte delle collezioni permanenti del MoMA e del Centre Georges Pompidou di Parigi. Negli ultimi anni Kita si è impegnato a promuovere la formazione, tenendo seminari e workshop in Giappone, Europa e Asia, e ha partecipato - anche in qualità di organizzatore - a molte mostre ed esposizioni in vari Paesi del mondo. Tra queste, in particolare: “L’anima del design”, Milano, 2001; “Japan Design: Good Design Award 50 Years”, Triennale di Milano, 2006; “Il futuro della tradizione”, Salone del Mobile, Milano, 2007. Attualmente collabora, in qualità di designer, con la Sharp (dal 2000), per la quale ha realizzato, nel 2000, il famoso televisore a cristalli liquidi “Aquos” (serie C1), e con la Sanyo (dal 2008). Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 23 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Gel-Bulb (13,36 m x 5,23 m x h. 15 m) progetto di/project by LOT-EK realizzazione/with TECHNOGEL 24 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Gel-Bulb di/by LOT-EK realizzazione/with TECHNOGEL Concept Azzurra, fluttuante nell’aria, morbida e traslucida, questa installazione (un cubo sostenuto da un’impalcatura che si aggrappa all’edificio storico) è un ‘intruso’ colorato e luminoso nel cortile d’onore della Ca’ Granda. Di “verde” ha l’energia che la illumina (LED a basso consumo alimentati da pannelli solari), la struttura del ponteggio/architettura, riutilizzabile all’infinito; il Technogel, il materiale gelatinoso di cui è fatta, un morbido poliuretano ottenuto senza l’utilizzo di plastificanti. L’esperienza sensoriale del visitatore, direttamente legata alla morbida consistenza delle superfici del cubo, è fondamentale per l’esplorazione dello spazio: il pavimento è piacevole al tatto, le pareti fluttuanti, la luce soffusa. Progetto Il telaio della struttura è costituito da tubi innocenti, un ponteggio che diventa struttura portante, architettura; vari strati di materiali plastici/gelatinosi, morbidi al tatto e alla vista, formano l’involucro del cubo. Le pareti sono formate da un materiale gelatinoso azzurro montato su pannelli di policarbonato rivestiti poi all’esterno da un telo di plastica blu. Il pavimento e il soffitto sono costituiti dallo stesso materiale gelatinoso montato su gomma piuma per accentuare l’effetto di morbidezza dell’esperienza spaziale. L’accesso al cubo avviene attraverso una scala metallica all’interno del ponteggio che porta direttamente nel ventre della struttura. L’illuminazione LED a basso consumo energetico corre lungo i tubi interni allo spazio creando una griglia di luce tridimensionale che definisce un spazio grafico. Dalle pareti traslucide la luce arriva all’esterno, morbida, evanescente. L’illuminazione è alimentata da un sistema di pannelli fotovoltaici posizionati in copertura. Technogel Technogel è un poliuretano morbido ma compatto, ottenuto senza l’utilizzo di plastificanti, in grado di stupire nell’installazione artistica, per il suo incredibile aspetto, nel quotidiano, per l’eccezionale comfort che riesce a garantire in una sella da bicicletta, una sedia d’ufficio, un paio di scarpe, un accessorio per PC, un poggiatesta per vasca idromassaggio, un materasso o un guanciale. Anche il legame con il mondo dell’arte e della provocazione è forte e unico in Technogel: dagli “Aliens” di Mariko Mori all’”Obsolete Obscenity” di Philippe Starck (nell’ambito dell’evento di Interni del 2000), passando per il “Gumi Bath” di Astrid Klein e Mark Dytham (evento Interni, 2002) e le installazioni nel Second Stage Theater di New York, come nel Prada Epicentrum di New York progettato da Rem Koolhaas, dalla “Stanza di Mosca” di Gaetano Pesce (2007) alle realizzazioni di Karim Rashid, molti sono i segni indelebili lasciati nel mondo dell’arte da questo speciale gel. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 25 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di LOT-EK è uno studio di progettazione con sede a New York. Fondato nel 1993 da Ada Tolla e Giuseppe Lignano, si occupa di progetti residenziali, istituzionali e commerciali negli Stati Uniti e all’estero, nonché di esposizioni e installazioni ideate per importanti enti culturali e musei, fra cui il MoMA, il Whitney Museum e il Guggenheim. Ada Tolla e Giuseppe Lignano si sono laureati in architettura e urbanistica all’Università di Napoli e hanno completato gli studi di perfezionamento alla Columbia University di New York. Attualmente insegnano alla Graduate School of Architecture della Columbia University e tengono conferenze nelle principali università e poli culturali negli Stati Uniti e all’estero. LOT-EK ha raggiunto una grande visibilità nei settori dell’architettura, del design e dell’arte per l’approccio innovativo e sostenibile all’edilizia, per i materiali e lo spazio, per l’uso intergrato della tecnologia, per avere esplorato temi di mobilità e trasformabilità e per avere reso meno definiti i confini fra arte, architettura e spettacolo. L’approccio sostenibile all’edilizia di LotEk attraverso il riutilizzo e il riadattamento di oggetti industriali e sistemi tecnologici esistenti è stato la base di progetti ad ogni scala d’intervento. LOT-EK è inoltre impegnato nella ricerca, implementazione e studio dei modi innovativi di conservare materiali ed energia, che mettono visivamente in evidenza le stesse tecnologie sostenibili. Tra i progetti e le realizzazioni più recenti: i centri commerciali “Sanlitun South”, Pechino, Cina, 2005 (in costruzione) e “Sanlitun North”, Pechino, Cina, 2005 (in construzione); il negozio “pop-up” “Uniqlo Containers” New York, 2006; il “Theater for One”, Princeton University, 2007; gli edifici residenziali “Weiner Town House”, West Village, New York (2007) e “Guzman Penthouse 2”, Midtown, New York (2007); l’alloggio componibile “CHK - Container Home Kit”, realizzato nel 2007. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 26 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Bodh Gaya – Solar Tree (4,1 m x 4,4 m x h. 5,45 m senza/without base) design di/design by ROSS LOVEGROVE progetto e realizzazione di/project and construction by ARTEMIDE 27 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Bodh Gaya – Solar Tree di/by ROSS LOVEGROVE realizzazione/with ARTEMIDE Concept Bodh Gaya – Solar Tree è un rivoluzionario progetto di illuminazione urbana che trae ispirazione dalle forme organiche della natura, re-interpretando la morfologia dell’albero e donando al contesto urbano una nuova sensualità. Nelle parole di Ross Lovegrove, “è un progetto che celebra design, natura e arte”, “che rappresenta il DNA dei nostri tempi”. Un albero sinuoso con “frutti” ecologicamente intelligenti: le bolle con i LED si illuminano di notte grazie alla luce solare accumulata durante il giorno dai pannelli solari. Bodh Gaya – Solar Tree è una versione modificata dell’originale “Solar Tree” presentato in anteprima mondiale a Vienna l’8 ottobre 2007: intorno all’albero si sviluppa un’ampia panchina circolare, comoda, invitante. Nasce un nuovo luogo di accoglienza, un territorio temporaneo dove sostare e riflettere. Una sorta di moderno “Bodh Gaya”, il luogo ove Gautama Siddharta, meditando sotto un albero, ricevette l’illuminazione e divenne il Buddha. O meglio, come afferma Ernesto Gismondi, presidente di Artemide, “una sorta di hub metropolitano, un luogo di scambi e di emozioni che arricchisce la città, intervenendo sui tempi e sui ritmi della vita urbana, dandole una nuova qualità”. Progetto Bodh Gaya – Solar Tree, che non consuma energia ma la prende dal sole, è un albero sinuoso fatto di tubi d’acciaio che sostengono delle bolle, ciascuna delle quali accoglie 38 sofisticate celle solari collegate a un sistema di batterie e di dispositivi elettronici celati nel basamento. L’illuminazione è garantita da LED. Le bolle si illuminano di notte grazie alla luce accumulata durante il giorno dai pannelli solari. Tutto intorno l’albero è completato da un giro di seduta, che lo trasforma da progetto di illuminazione urbana a luogo di accoglienza e di riflessione. La struttura è composta da pali curvi in acciaio di diametri differenti, con un’altezza complessiva di 5,5 m. I 10 “steli d’erba” (diam. 40 mm) hanno all’estremità 1 LED da 1 W protetto da uno schermo in polimetilmetacrilato. Le 10 teste, che ospitano nella parte superiore le celle fotovoltaiche, sono sorrette da pali del diametro di 76 mm. Il basamento è in cemento vibrato. Bodh Gaya – Solar Tree è stato progettato per funzionare sia autonomamente (di giorno utilizza l’energia generata dai pannelli solari per ricaricare le batterie e la sera accende le sorgenti led), che in sincronismo con la luce pubblica. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Artemide Bodh Gaya – Solar Tree è il tentativo riuscito di far convergere le tecnologie più avanzate con le esigenze estetiche dello spazio urbano, attraverso l’uso di energie rinnovabili. Ricerca e sperimentazione sul concetto d’illuminazione, innovazione e tecnologia nel controllo e nella gestione della luce, costante attenzione all’uso di materiali eco-compatibili e radicata vocazione per il design, sono valori che contraddistinguono Artemide e l’hanno resa la protagonista ideale per lo sviluppo e la realizzazione di questo progetto ideato da Lovegrove. Un progetto che apre nuove prospettive nell’illuminazione urbana, facendosi interprete di esigenze artistiche, culturali, sociali e ambientali sorprendentemente attuali. Co-producer: 28 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di ROSS LOVEGROVE, nato a Cardiff (Galles) nel 1958, si laurea in Industrial Design al Politecnico di Manchester nel 1980 e nel 1983 consegue il Master in Design al Royal College of Art di Londra. Nei primi anni Ottanta collabora con Frog Design in Germania alla realizzazione di walkman per la Sony e di computer per la Apple. Trasferitosi a Parigi, progetta, come consulente di Knoll International, l’Alessandri Office System ed entra a far parte dell’Atelier de Nîmes in qualità di consulente per aziende quali Cacharel, Louis Vuitton, Hermes e DuPont. Tornato a Londra nel 1988, si occupa di progetti per varie aziende, tra cui Airbus Industries, Artemide, Kartell, Ceccotti, Cappellini, Idee, Moroso, Luceplan, Driade, Peugeot, Apple Computers, Issey Miyake, Vitra, Olympus Cameras, Yamagiwa Corporation, Tag Heuer, Hackman, Alias, Herman Miller, Japan Airlines e Toyo Ito Architects in Giappone. Le sue opere, caratterizzate da uno stile unico, ispirato alle leggi del riduzionismo di forme, materiali e dimensioni, sono esposte nei più prestigiosi musei del mondo, fra cui il Museum of Modern Art di New York, il Guggenheim Museum di New York, l’Axis Centre Japan, il Centre Pompidou di Parigi e il Design Museum di Londra. Numerose, inoltre, le mostre a lui dedicate. Tra queste: “Ross Lovegrove - Design” al Danish Museum of Decorative Art di Copenhagen, “Ross Lovegrove Objects” a Stoccolma, “Organic Dreams” all’IDEE di Tokyo, “Sensual Organic Design” alla Yamagiwa Corporation di Tokyo, “Material Transition” allo Rheinauen Space di Colonia (2001), “Expanding the Gap” alla Rendel&Spitz Gallery a Colonia (2002), “Delighted by Corian” al Salone del Mobile di Milano (2003), “Superliquidity” alla Le Bain Gallery di Tokyo (2005). Direttore dal 2002 di “The International Design Yearbok 2002” e autore del libro “Supernatural: The work of Ross Lovegrove”, è stato vincitore di numerosi premi internazionali, tra cui l’“iF Industrie Forum Design Award (Hannover, 1999), l’“ID magazine Good Design Award” (2000) e il “G Mark Federal Design Prize” (Giappone). In tempi più recenti Lovegrove è stato insignito del titolo di “Royal Designer per l’Industria” da “The Royal Society of Arts” (2004) e ha ricevuto il “World Technology Award” per il 2005 da “Time” e “CNN”. . Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 29 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation A piece of Banyan (20 m x 3,5 m x h. 4,3 m) progetto di/project by MECANOO ARCHITECTEN realizzazione/with IRIS CERAMICA 30 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di A piece of Banyan di/by MECANOO ARCHITECTEN realizzazione/with IRIS CERAMICA Concept L’installazione proposta è un “brandello” del nuovo centro di arti performative che Mecanoo realizzerà a Taiwan, nell’arco di tre anni, a partire dal 2009. Uno spazioevento disegnato per accogliere centinaia di persone, che però, grazie alle sue geometrie naturali, sinuose ed avvolgenti, ispirate agli intrecci delle fronde degli alberi Banyan che popolano l’isola, è capace di assumere un carattere domestico, mai esagerato. Nell’architettura di Mecanoo la persona riveste un ruolo centrale: è l’uomo che plasma lo spazio, che lo anima, che lo abita. Lo spazio definito è uno spazio aperto verso il paesaggio, che lo richiama e lo accoglie al suo interno: è uno spazio che lavora e funziona grazie all’ambiente naturale che lo circonda, alla brezza, alla pioggia, al sole. È, inoltre, uno spazio “aperto” all’uso, mai fisso, versatile, colonizzabile a piacimento dalle persone, che lo potranno usare per ripararsi dalla pioggia e dal sole, per rilassarsi, per allenarsi, per recitare. È infine uno spazio in continuo movimento, che respira, modificato da proiezioni, riflessi e giochi di luce. Progetto Il padiglione è interamente ricoperto di piastrelle ceramiche bianche, sia nelle sue geometrie esterne rettilinee sia in quelle interne organiche. All’interno, le ceramiche sono “frantumate” in piccoli pezzi con studiati tagli al laser, in modo da simulare una texture tipo “craquelé”. La particolare illuminazione, con i suoi variabili giochi di colori e proiezioni, mette in risalto il cuore del padiglione e gli dà vita. Iris Ceramica Con l’impiego del grès porcellanato della collezione MA.DE, è stata realizzata quest’opera di potente piacevolezza sensoriale e inconfondibilmente “green”. Iris Ceramica infatti può vantare prodotti ottenuti da materie prime rinnovabili, realizzati senza eccessivo consumo di energia e in grado di non emettere sostanze pericolose per l'uomo e per l'ambiente. È per questo che ha ottenuto, nel 2004, la certificazione ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) per la produzione di piastrelle biocompatibili, in accordo con le linee guida dell'architettura sostenibile. La valutazione si basa sull'impatto ambientale dei metodi di fabbricazione, la durata del materiale e il consumo energetico, sia durante la vita utile (trasporto, posa in opera, pulizia e manutenzione) sia per il recupero o smaltimento finale del prodotto. Un riconoscimento prestigioso, che si aggiunge alle numerose certificazioni internazionali conseguite nel tempo, a testimonianza dell’impegno costante dell’azienda per la salvaguardia dell'ambiente. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 31 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di MECANOO ARCHITECTEN, fondato nel 1984 a Delft come collettivo dedito alla progettazione di complessi di housing pubblico, si è evoluto fino a diventare una delle presenze più significative della scena architettonica olandese e internazionale con numerosissime realizzazioni nel campo dell’architettura e dell’urbanistica. Sotto la guida degli associati Francine Houben, Aart Fransen e Francesco Veenstra, Mecanoo ha sviluppato una personale revisione del lessico architettonico modernista, aprendo gli edifici a sperimentazioni progettuali e innovazioni urbanistiche. La ricerca di Mecanoo non si avvale di un linguaggio formale unitario, ma fa scontrare frammenti linguistici e tettonici per offrire un radicale approfondimento del programma o dell’inserimento nel sito di ogni specifico edificio. Questo funzionalismo senza preconcetti stilistici è stato declinato in numerose realizzazioni, fra cui case, scuole e interi quartieri, teatri, biblioteche e grattacieli, parchi, piazze e autostrade, cittadelle e polder (aree bonificate in Olanda), alberghi, musei e persino una cappella. Mecanoo, attiva in UK, Spagna, Germania, Svizzera, Italia, Albania, Taiwan e Malaysia, basa la sua metodologia di lavoro sull’analisi e l’intuito. Per Francine Houben l’architettura dovrebbe toccare i sensi: “Non è mai un gioco visivo o concettuale puramente intellettuale. Alla fine, ciò che conta è la disposizione delle forme e delle emozioni”. Con Mecanoo l’aspetto sensoriale è soprattutto determinato dall’abbondante uso di materiali: lo studio eccelle nella sottile combinazioni dei più diversi elementi, fra cui legno, cemento, rame, bambù, mattoni, ciottoli, zinco, pietra, vegetazione, vetro e superfici di colore saturo. I progetti più noti comprendono la nuova Biblioteca della Delft Technical University (1998), Nieuw Terbregge a Rotterdan (2001), Chapel St. Mary of the Angels a Rotterdam (2001) e Montevideo a Rotterdam (2005). Nel 2006 Mecanoo ha vinto il concorso di design per il Palazzo di Giustizia di Córdoba, Spagna, che verrà realizzato nel 2011. Nel marzo 2007 sono cominciati i lavori per il nuovo Teatro e Centro Congressi La Llotja a Lleida, Spagna. Nel novembre 2007 si è aperto ufficialmente il FiftyTwoDegrees di Nijmegen. Il progetto abitativo per Fox Hill a Sheffield, UK sarà realizzato nel 2009. Nel marzo 2007 Mecanoo ha vinto il prestigioso concorso per il National Kaohsiung Performance Arts Center di Taiwan. Nel luglio 2007 Mecanoo ha vinto il concorso per gli uffici municipali e la stazione di Delft. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 32 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Lo spazio malato? (6 m x 6 m x h. 6 m) progetto di/project by GAETANO PESCE realizzazione/with RESAL e/and TILLMANNS 33 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Lo spazio malato? di/by GAETANO PESCE realizzazione/with RESAL e/and TILLMANNS Concept “Il progetto pensato per Interni quest'anno porta il nome di: ‘Lo spazio malato?’: chi visiterà il padiglione avrà l’impressione di trovarsi all’interno di un arto bendato. Il titolo suggerisce anche che è malato lo spazio che respiriamo, l'aria che ci fa vivere e l'atmosfera che protegge il nostro pianeta. Un lavoro che si riferisce al grave problema dell'inquinamento, sottintendendo che quando si dichiara che qualcuno o qualche cosa sono ammalati e già un buon punto di partenza per cercare e trovare i metodi e le cure per la possibile guarigione” scrive Gaetano Pesce. “Da tempo denuncio che quella che comunemente chiamiamo architettura contemporanea appartiene invece al settore edilizio. Gli edifici di nuova realizzazione, anche quelli concepiti dai più prestigiosi architetti del momento, si configura al massimo come un ennesimo esercizio di forma e di stile. Nel gran numero dei casi queste produzioni non possiedono le caratteristiche di autentiche ed originali innovazioni che le farebbero appartenere alla categoria architettonica. L’Architettura si realizza attraverso il raggiungimento di tre fattori imprescindibili: originalità del linguaggio, uso di nuovi processi costruttivi e utilizzo di nuovi materiali. Quanto appena affermato è difficilmente riconoscibile nella produzione ‘architettonica’ attuale”. Progetto “Lo spazio malato?” è un’installazione di dimensioni 6 x 6 x altezza 6 metri che contiene una stanza più piccola di 5 x 5 x altezza 5 metri. I due contenitori architettonici sono realizzati con strisce orizzontali di garza di tipo medicale che fascia i volumi interni e viene successivamente irrigidita con poliurene spruzzato. La struttura portante è interamente realizzata in resina poliuretanica trasparente. L’interno della stanza è arredato con un letto e due sedie per uso ospedaliero e delle lampade diffondono la loro luce sulle pareti di garza trasformando l’installazione in un oggetto luminoso fuoriscala. Resal In occasione della manifestazione Green Energy Design, la Resal, da sempre attenta al problema dell’ecocompatibilità, si è impegnata a trovare e a fornire i materiali necessari per la costruzione ideata dall’arch. Gaetano Pesce. La ricerca dei materiali consoni a questo tipo di utilizzo ha portato all’impiego di un sistema poliuretanico/poliureico - che produce un elastomero completamente trasparente, molto duro, resistente all’esterno, ai graffi, all’azione della luce e agli agenti atmosferici - basato su prodotti non tossici. In particolare sono stati utilizzati resine e indurenti, formulati dalla Resal, su materie prime della Bayer MaterialScience. Il tipo di indurente impiegato è un isocianato alifatico, non tossico, con un tasso di VOC (sostanze organiche volatili) pari a zero. Anche la parte resina è a base di materiali non tossici e con VOC pari a zero. Questi particolari materiali riducono notevolmente l’impatto ambientale e vanno incontro alle esigenze dei designer, sempre alla ricerca di nuove modalità espressive. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 34 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di GAETANO PESCE, nato a La Spezia nel 1939, si è laureato in architettura a Venezia. Ha vissuto a Padova, Venezia, Londra, Helsinki, Parigi e, dal 1980, vive a New York, dove svolge la sua attività di architetto, urbanista, progettista di interni e designer. È stato conferenziere e visiting professor in molte prestigiose istituzioni in America e all’estero, inclusa la Cooper Union a New York, ed è stato membro di facoltà all’Institut d'Architecture et d'Etudes Urbaines di Strasburgo, in Francia. Ha lavorato anche in Italia, Germania, Belgio, Giappone, Stati Uniti e Brasile. La sua produzione, che comprende anche performance e opere artistiche, è stata oggetto di numerose pubblicazioni e mostre e molti dei suoi progetti fanno parte delle collezioni permanenti dei più importanti musei del mondo. Nel 1996 gli è stata dedicata una retrospettiva al Centre Georges Pompidou di Parigi, cui si è aggiunta, in tempi più recenti, la mostra antologica alla Triennale di Milano (2005). Nel 1993 ha ricevuto l’autorevole Chrysler Award per l’Innovazione e il Design. Ciò che caratterizza le realizzazioni più note di Pesce è l’aspetto figurativo unito alla qualità artigianale. Fra queste Les Halles (1979) a Parigi e il Lingotto a Torino (1983); la Casa dei Bambini per il Parc de la Villette a Parigi (1985); l’Organic Building di Osaka (1989-1993); la Galleria d’Arte di Knokke-le-Zoute in Belgio (1994); la sede di Manhattan dell’agenzia pubblicitaria TWBA/Chiat Day (1995). In queste, come in tutte le sue opere, l’architetto ha espresso il principio guida secondo cui il modernismo, più che uno stile, è un metodo per interpretare il presente e presagire un futuro in cui l’individualità viene preservata e celebrata. A proposito del suo lavoro ha detto: “Negli ultimi 30 anni, ho cercato di ridare all’architettura la sua capacità di essere ‘utile’, citando immagini figurative riconoscibili, associate alla vita di strada e alla cultura popolare, e producendo nuove tipologie. Mi sforzo di cercare nuovi materiali che si adattino alla logica della costruzione, creando allo stesso tempo opere che soddisfino bisogni reali. L’architettura recente ha dato per lo più risultati freddi, anonimi, monolitici, antisettici, standardizzati, che non costituiscono una vera fonte di ispirazione. Ho cercato di comunicare sentimenti di sorpresa, scoperta, ottimismo e originalità”. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 35 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Democratic Ecology (5,7 m x 3,5 m x h. 5,2 m) progetto di/project by PHILIPPE STARCK realizzazione/with PRAMAC 36 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Democratic Ecology di/by PHILIPPE STARCK realizzazione/with PRAMAC Concept “L’ambiente è la moda del momento. Sulle copertine delle riviste, è un successo clamoroso garantito. Alla fine, perché no? Basta che il risultato finale ci aiuti a sopravvivere e a continuare l’evoluzione della nostra civilizzazione che è basata sull’intelligenza. Il primo passo ecologico è il rifiuto. Abbiamo necessità di così tanta materia? Più materia c’è, minore è l’umanità. Rifiutare è già un voto vero. È anche l’inizio della fine di un ciclo dettato dalle tendenze, direttamente responsabile dell’eccessivo consumo. Dobbiamo rivedere completamente il nostro modo di produrre e consumare. Avendo presente tutto questo, ho sviluppato, con Pramac, metodi alternativi per la produzione di energia. Il nostro scopo è di fornire, tramite una nuova tecnologia, al maggior numero possibile di persone i prodotti che ci aiuteranno a vivere meglio, per essere parte di una consapevolezza globale che ci consenta di proteggere il nostro mondo. Questo è il seguito del mio progetto politico: il design democratico che sto perseguendo da più di 30 anni. A breve, tutti potremo comprare il nostro aerogeneratore personale. Tutti saremo parte della grande immagine. Tutti saremo in grado di produrre energia”. Progetto Turbina a vento: prototipo in policarbonato con motore integrato, tubo in metallo. Altezza installazione: 5,2 m – Area base: 6 m x 6 m. Dimensioni piattaforma in legno: 5,7 m x 3,5 m x h. 1 m – colore argento metallizzato. Cubo ruotato sopra la piattaforma: altezza 4,2 m, costruito in legno – colore bianco. Tutte le superfici sono rivestite da adesivi: testo e immagini. Illuminazione: 10 faretti invisibili montati all’interno del cubo ruotato Pramac Forte della propria esperienza nel settore della produzione energetica ed interessata alle nuove tecnologie, Pramac è recentemente entrata anche nel campo delle energie rinnovabili, in particolare fotovoltaica ed eolica. Produrrà dal prossimo anno moduli fotovoltaici di nuova generazione, basati sulla tecnologia a “film sottile” micromorph. Questa nuova soluzione tecnologica supera i tradizionali pannelli al silicio sia in termini di efficienza che di impatto architettonico. Proprio dal desiderio di creare prodotti funzionali per la produzione di energia verde, con grande attenzione all’estetica e alla integrabilità dell’elemento tecnologico nell’ambiente, nasce il progetto in collaborazione con Philippe Starck, un avveniristico sistema microeolico che grazie alle dimensioni ridotte e al grande design è destinato a diventare un oggetto rappresentativo della ricerca del mondo contemporaneo della capacità di produrre energia pulita e rinnovabile in modo non solo eco-compatibile ma anche esteticocompatibile, una creazione che coniuga la bellezza con l’efficienza. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 37 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di PHILIPPE STARCK, si definisce “un architetto giapponese, uno scenografo americano, un designer industriale tedesco, un direttore artistico francese e un designer di mobili italiano”. La sua produzione va da importanti progetti achitettonici ad arredi disegnati per le maggiori aziende italiane e internazionali (Vitra, Disform, Driade, Baleri, Idée, Alessi, Cassina, Aprilia, Kartell, Thomson), fino a beni di consumo e articoli di uso quotidiano prodotti in serie e realizzati usando materiali innovativi e combinazioni insolite. Nato a Parigi nel 1949, apprende l’amore per il disegno e la realizzazione dal padre, progettista e costruttore di aerei. Compie i primi studi presso la scuola di disegno architettonico Nissim de Camondo. Nel 1968, ancora studente al Notre Dame of Saint Croix in Neully, Starck, incaricato dalla Quasar di progettare mobili gonfiabili, fonda la sua prima società. Seguono, agli inizi degli anni ’70, altri importanti incarichi: dal ’71 al ’72 è direttore artistico della Pierre Cardin e nel biennio ’76-’78 è chiamato ad arredare diversi locali alla moda di Parigi (il night club “La Main Bleue”, 1976, e il locale notturno “Les Bains-Douches”, 1978). Nel 1979, a conclusione di un decennio fortunato, fonda la “Starck Product”. Il successo nazionale e internazionale arriva negli anni ’80: nel 1982 viene incaricato dall’allora presidente della repubblica François Mitterrand di progettare gli arredi e gli interni dell’Eliseo. Nel 1984 porta a termine la ristrutturazione del Café Costes a Parigi e nel 1988 progetta gli interni del Royalton Hotel. Con la realizzazione del Royalton inaugura il filone dei “Boutique Hotel”, molti dei quali disegnati per il gruppo di Ian Schrager (dal Paramount al Mondrian, dal St. Martins Lane al Sanderson, al Fasano Hotel). Numerosi i premi ricevuti in questi anni, tra cui il Platinum Circle Award di Chicago (1987), il Grand Prix National de la Création Industrielle (1988) e l'Honor Award dell'American Institute of Architetcts nel 1992 per il Paramount Hotel di New York. Gli anni che seguono sono particolarmente floridi: partecipa alla realizzazione del Groningen Museum in Olanda, progetta gli uffici dell’edificio Le Baron Vert a Osaka e il ristorante Theatron in Messico, disegna una serie di residenze spettacolari, da Parigi ad Anversa, da Los Angeles a Madrid. Nell’ambito del design Starck firma inoltre importanti pezzi-icona per Alessi, Driade e Aprilia. Tra i prodotti realizzati, la famosa sedia “Costes”, disegnata nel 1984 per il Café Costes a Parigi e prodotta da Driade; le sedute “Saraphis” (1985), “Ed Archer” (1986) e “Lola Mundo” (1986) sempre per Driade; il bollitore “Bertaa” e lo spremiagrumi “Juicy Salif”, prodotti da Alessi nel ‘90 e nel ‘91; la moto 6,5 per Aprilia nel 1995. Nel 2000 ridisegna l'intera collezione della Emeco, l'azienda americana che produce la leggendaria “Navy chair”, la sedia in alluminio rifinita a mano concepita per la Marina statunitense e considerata un American classic. Molti i prodotti creati per Kartell, prima fra tutte la sedia “Louis Ghost” del 2002, esposta al MoMA di New York. Tra le sue realizzazioni più recenti di architettura d’interni: il Katsuya Restaurant di Los Angeles, il Felix di Hong Kong, il Lan e il Volan Club in Cina, il Bon di Mosca. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 38 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Ranger Reuse Recycle – R3 Tower (6 m x 8 m x h. 8 m) progetto di/project by JAMES WINES – SITE realizzazione/with RANGER (con/with Denise MC Lee e/and Gianni Pettena) 39 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Ranger Reuse Recycle – R3 Tower di/by JAMES WINES - SITE (con/with Denise MC Lee e/and Gianni Pettena) realizzazione/with RANGER Concept La torre, costituita da prodotti plastici, è stata progettata per dimostrare i possibili usi alternativi di oggetti industriali. Creati per un unico scopo, in realtà, in un altro contesto, si prestano a una trasformazione estetica e funzionale. La struttura è concepita come un collage industriale, ottenuto con un’ampia varietà di prodotti d’arredo e automobilistici. L’identità originale degli oggetti è conservata ma, allo stesso tempo, viene dimostrata la loro potenziale trasformazione estetica/funzionale. La struttura è a forma di chiocciola, inizia a livello del terreno e gradualmente raggiunge la piena altezza avvolgendosi attorno a un nucleo interno. Questo approccio permette ai visitatori della mostra di vedere contemporaneamente sia l’esterno che l’interno scoprendo la metamorfosi dei materiali. Progetto L’installazione, di varie dimensioni, colori e finiture, è una raccolta di scarti che di norma verrebbero destinati ai rifiuti o al riciclaggio, a seconda delle proprietà chimica dei materiali. L’intera installazione mette fianco a fianco articoli come cofani d’automobile, parafanghi, alettoni, respingenti, supporti luminosi, copri bagagliaio, schienali, intelaiature interne, nonché sedie e tavoli. Ogni singolo pannello resistente alle intemperie è incorniciato e provvisto di guarnizioni per venire agganciato al supporto del ponteggio. I prodotti impiegati nell’installazione sono stati scelti per rappresentare la tecnologia produttiva della Ranger, inclusi processi di stampaggio PU RIM, termoformanti, a iniezione, compressione, trasferimento di resine. Ranger Questa torre di riutilizzo adattivo è costituita da prodotti plastici fabbricati dalla Ranger Spa di Carate Brianza, specialista da oltre trent’anni nella progettazione e costruzione di attrezzature per la trasformazione delle materie plastiche e del loro impiego nei processi produttivi. L’azienda, attiva soprattutto nell’industria automobilistica, opera anche nel settore dell’arredamento, collaborando con le principali aziende del settore (Vitra, Molteni, Elam, B&B Italia e Cassina). Questo rapporto consolidato ha permesso di realizzare alcuni significativi prodotti, uno fra tutti la “Panton Chair”, e di vivere stimolanti esperienze di lavoro con noti designer, quali Mario Bellini, Antonio Citterio, Charles e Ray Eames, Verner Panton e Philippe Starck. Il progetto mira a rendere il pubblico più consapevole della tecnologia progressista di Ranger, nonché a rendere merito all’azienda per il suo programma interno di riciclaggio e la sua politica di “innovazioni per la vita”. La Torre Ranger di riutilizzo e riciclaggio misura 6 x 8 metri, altezza 15 metri, e resterà nel cortile della Ca’ Granda a Milano per tutta la durata del FuoriSalone 2008. Dopo l’esposizione, il padiglione diventerà un’installazione permanente davanti alla sede della Ranger, nel parco di Villa Rossini. Destinato a diventare un museo all’aperto, il parco ospita sculture di numerosi artisti contemporanei, italiani e stranieri, tra i quali Arman, Cascella, Cesar, Consagra, De Filippi, Ditman, Melotti, Oppenheim, Tinguely, Turcato. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 40 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di JAMES WINES è fondatore e presidente del gruppo SITE, studio di architettura statunitense composto da architetti, artisti e designers. Nato a New York nel 1970 con il preciso scopo di integrare in un’unica visione il progetto con l’arte visiva, la pianificazione del paesaggio e i principi della tecnologia eco-compatibile, lo studio, oltre a progetti per edifici e spazi pubblici, si occupa anche della progettazione di parchi e giardini, conduce ricerche su temi relativi alla sostenibilità ambientale, sviluppa programmi didattici. In particolare il suo fondatore, James Wines, pubblica scritti e presenta il lavoro e la filosofia del gruppo attraverso mostre e conferenze. Nel corso degli ultimi 30 anni SITE ha realizzato progetti architettonici in America, Canada, Spagna, Francia, Italia, Inghilterra, Austria e Giappone. Tra questi vi sono edifici pubblici e istituzionali, showroom, ristoranti, appartamenti privati, complessi residenziali, giardini comunali, parchi, spazi pubblici e padiglioni espositivi internazionali. Tra le opere del gruppo SITE ricordiamo gli edifici per la Best Company realizzati agli inizi degli anni Settanta, il Binghamton Dock a New York del 1977, il Courtyard, nella stessa città, del 1973, il Museum of Modern Art a Francoforte del 1983, la Highway 86 Processional a Vancouver, realizzata per l’Esposizione mondiale del 1986, e il Padiglione per il Governo dell’Arabia Saudita, anch’esso costruito per l’Esposizione Mondiale a Siviglia nel 1992; in anni più recenti, il giardino delle sculture della Fondazione Koenig a Solomons nel Maryland (2003), lo Shake Shack all’interno del Madison Square Park a New York (2004) e il padiglione per il giardino espositivo a Carate Brianza, commissionato dalla Fondazione Rossini, prima opera del gruppo in Italia. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 41 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Cortile del ‘700 Nautoscopio (2 m x 2 m x h. 0,85/6 m) di/by GIUSEPPE AMATO 42 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Nautoscopio di/by GIUSEPPE AMATO Concept “L'idea del nautoscopio mi è venuta in mente guardando, sulle pagine di una rivista, l'immagine di una struttura progettata da Frank Lloyd Wright. Collocata nel deserto assolato dell’Arizona, a Taliesin, la struttura, appesa a un trave verticale, sembrava pendere nel vuoto. Ho pensato quindi di creare una casa “aerea” in grado di ruotare attorno a un albero di metallo. Dapprima mi sono occupato della progettazione della struttura minima triangolare per garantire l'equilibrio attorno all'albero; poi è stata la volta dei due lunghi bilancieri, fissati sul vertice posteriore, che garantiscono alla struttura il continuo autoequilibrio. Il movimento ascensionale e di rotazione è stato risolto, come nella nautica, con l’utilizzo di winch e cime. Ne è scaturito il progetto di un grande ambiente, una spelonca con un'ampia apertura verso l'esterno. I limiti e le difficoltà di sollevare a mano un’intera casa mi hanno portato a progettare il meccanismo di sollevamento pensando a un grande contrappeso inserito all'interno dell'albero. In questo modo diventa possibile sollevare a mano sei tonnellate con il solo ausilio di un winch a manovella. I materiali sono stati scelti in base ai criteri classici (sollecitazioni meccaniche, resistenza alla corrosione), ma soprattutto in base a un concetto che è fondamentale nella mia ricerca: l’ecosostenibilità, verificata in tutte le fasi del progetto”. Progetto Il palo, i meccanismi di rotazione, la base di appoggio e fissaggio al suolo sono in acciaio al carbonio; la struttura della casa è in legno di betulla aeronautico, le giunzioni in alluminio aeronautico, gli interni in legno di quercia “morto in piedi”, ovvero ricavato da piante morte di vecchiaia, altrimenti destinate al rogo. La coibentazione del guscio abitativo è assicurata dall'utilizzo della piuma d'oca, per uno strato di 20 cm tra la pelle esterna in betulla e la copertura interna di canapa nera. Il nautoscopio non è solo un progetto di casa eco-compatibile, ma è una abitazione inserita all'interno di un paesaggio dal quale trae l'energia per il suo funzionamento (un generatore eolico posto all'esterno della struttura fornisce l'energia elettrica che viene accumulata in batterie situate all'interno della struttura). Il modello che verrà presentato alla mostra è una fedele ricostruzione in scala 1:5, completo delle manovre per il funzionamento. Nautoscopio è una casa-osservatorio per inquadrare il paesaggio; si solleva a mano fino a 15 m da terra e gira a 360° con cime e winch. Misura 25 m di altezza in punta d'albero e descrive con le due antenne un cerchio di 40 m. Può ospitare 6 persone, acqua e cambusa, fino a un carico massimo di 600 kg. Lo spazio interno è un triangolo equilatero di 8 m. I gavoni attrezzati e le cuccette sono disposte sotto il pavimento di quercia. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 43 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di GIUSEPPE AMATO, nato a Palermo nel 1970, si laurea in biologia molecolare all'Università di Pavia nel 1993. Nel 1994, durante un viaggio in Giappone, conosce il maestro Sori Yanagi, con cui visita la Villa Katsura a Kyoto. Da quel momento abbandona la ricerca universitaria per dedicarsi alla lavorazione del legno. Apre quindi uno studio/laboratorio a Milano con macchinari d'epoca rilevati da un'antica falegnameria. Qui impara a realizzare, con le tecniche dell'ebanisteria classica, gli arredi e i mobili da lui stesso disegnati, cercando di coniugare lo studio delle tecniche costruttive e dei materiali con una ricerca formale propria. Ricerca orientata ad evitare sia la citazione “déjà vu” del mobile antico sia la banalità della riproduzione seriale, in modo da creare pezzi unici originali. Nel 2001 espone a New York, presso lo spazio Felissimo Design House, insieme a Ron Arad e Philippe Starck. Nello stesso anno presenta i suoi lavori a Tokyo e Osaka presso le gallerie d'arte Hankyu e Isetan. A Milano espone presso la Compagnia del Disegno in Brera e alla galleria Open Mind in via Dante. Singole opere di Giuseppe Amato si trovano nella dimora di campagna di Enrico Job a Brescia, nel loft newyorkese di Earl McGrath, nel palazzo cinquecentesco di Ducrot a Roma, nella casa romana di Lina Wertmüller, nell'atelier di Sori Yanagi a Tokyo. Dal 2004 apre il suo studio a Milano in Largo Richini 14, di fronte all’Università Statale. Nello stesso anno Umberto Angeloni della maison Brioni gli commissiona alcune opere per le boutique di Milano e per la suite griffata all'hotel Four Seasons in via Gesù. La collaborazione continua con la richiesta di un progetto per una villa in legno da costruire sull'isola di Brioni in Croazia. Nasce così il progetto Sixty Tons, esposto, in scala 1:10, nello studio di Largo Richini, che motiva Amato a dedicarsi alla progettazione di “case d'artista”, abitazioni prevalentemente in legno concepite come oggetti d'arte. Il nautoscopio è un progetto della serie “case d'artista” e verrà presentato in anteprima esclusiva durante l'evento “Green Energy Design”, organizzato dalla rivista Interni in occasione della settimana milanese del design. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 44 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Ofigea (sviluppo lineare 55 m x diam. disco 1,2 m x h. 4 m) progetto di/project by JACOPO FOGGINI realizzazione/with NICE 45 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Ofigea di/by JACOPO FOGGINI realizzazione/with NICE Concept In un luogo focale per la cultura meneghina, nel grande Cortile d’Onore della Ca’ Granda, sede dell’Università Statale di Milano, emergerà una titanica e luminescente creatura di metacrilato plasmata da Jacopo Foggini che, come Ofigea (dal greco ophis-ofide-serpe e da Gèa, la Madre Terra), neomitica creatura simbolizzante l’eterna ciclicità del divenire, riporta alla luce il senso profondo e radicale dell’appartenenza dell’Uomo alla Natura: in un contesto storico in cui il “biscione” araldico rappresentò simbolicamente la Signoria Lombarda e del Ducato Milanese sia degli Sforza che dei Visconti, oltre che di molta della sua imprenditoria moderna ed attuale. Questa presenza simbolica delle cicliche forze naturali emergente tra gli ambulacri del Filarete, è il segno vitale che ci rammenta come la vera Ca’ Granda sia anche qui, nella grande casa milanese, la Natura: la nostra casa naturale, la quale sempre più necessita di un disegno, di un design, eco-rispettoso. Jacopo Foggini ha voluto prediligere, fra le immagini archetipiche, quella del serpente, che rappresenta la dialettica vivificante del mutamento, il risveglio delle forze che giacciono nel profondo, l'animale originario alle sorgenti della vita. Il chiostro dell’Università come dimora sapienziale del serpente e come luogo ideale e privilegiato per sottolineare la convergenza e l’unificazione tra arte e cultura. Nella sua forma viva, colorata e sinuosa, il serpente di metacrilato rappresenta la metamorfica capacità di rigenerazione e quindi di cambiamento. Progetto Ofigea, realizzata con la collaborazione dell’architetto Roberto Bergonzi, ha uno sviluppo lineare di 55 m x 1,2 m di diametro (disco) x 4 m di altezza ed è costituita da centinaia di dischi, illuminati da LED e cromaticamente cangianti, di metacrilato M-Cryl fornito da MGM Materie Plastiche: un “rigenerato” prodotto risparmiando il 70% dell’energia rispetto ad un suo equivalente di prima scelta, nel rispetto delle risorse ambientali non rinnovabili (8 barili di petrolio in meno ogni 1.000 kg) e del ciclo dell’acqua (5.400 litri risparmiati ogni 10.000 kg) e della anidride carbonica (1.5 kg di CO2 in meno per ogni chilogrammo di M-Cryl ). La scelta di utilizzare un simile materiale rigenerato, dotato di un sostenibile “ciclo di vita”, riflette quindi l’intenzione di Jacopo Foggini di dar vita ad un simbolo che come Ofigea costituisce l’immagine allegorica, l’archetipo, della naturale ciclicità della materia e del flusso energetico, tra chimica ambientale e psichica, alchimia, mutamento e rigenerazione. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Nice Ofigea è stata realizzata con il sostegno della Nice S.p.a., azienda specializzata nella produzione di sistemi di automazione per la casa. Nata agli inizi degli anni Novanta, Nice progetta e commercializza sistemi evoluti di automazione per cancelli, porte da garage, barriere stradali, tende e tapparelle per edifici residenziali, commerciali e industriali, coniugando innovazione tecnologica e design, per offrire la massima semplicità d’uso. Co-producer: 46 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di JACOPO FOGGINI, si definisce un esploratore che percorre l'arte e il design, superando i limiti imposti dalla convenzionalità delle discipline. La straordinaria capacità evocativa delle sue opere combina armoniosamente una raffinata sensibilità poetica con il rivoluzionario uso in ambito artistico di un comunissimo materiale, normalmente utilizzato per produrre i catarifrangenti delle automobili: il metacrilato. Dopo l'esordio nel 1997, con un'installazione nello spazio di Romeo Gigli, le tappe del successo di Jacopo Foggini sono state segnate anche dall’apertura della sua galleria personale, dalla realizzazione di un libro dedicato alla sua produzione artistica e dall'inserimento delle sue sculture luminose nelle collezioni permanenti di prestigiose istituzioni, quali l'Haus der Musik di Vienna e il Museum of Decorative Arts di Montreal e il Gandhi Museum di Nuova Delhi. Negli ultimi anni le creazioni di luce di Foggini sono state esposte in più di sessanta occasioni presso gallerie e spazi espositivi di tutto il mondo: tra gli altri, il Carrousel du Louvre, il Centre George Pompidou e l'Atelier Richelieu a Parigi, il Royal College of Art e Sotheby's a Londra, e la Galerie Karsten Greve a Colonia. Nel 2006 ha realizzato il lampadario da teatro per la cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino. Il 2007 è stato l’anno di “Aurora Boreale”, progetto monumentale col quale si è proposto di celebrare dieci anni di presenza al Salone Internazionale del Mobile di Milano. Nell’ottobre dello stesso anno ha partecipato alla Biennale di Design di Gwangju in Corea con un’installazione che ha voluto essere un omaggio alla sua fonte di ispirazione primaria: il mare. Foggini collabora con studi di architettura e le sue opere sono progettate per architetture, alberghi, musei, spazi espositivi, residenze private e spazi pubblici. Attualmente è impegnato in vari progetti in Italia, Svizzera, Germania, Ungheria, Inghilterra, Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi, Hong Kong. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 47 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione/installation Giant Rock (6 m x 1,8 m x h. 1,8 m) progetto di/project by ARIK LEVY realizzazione/with MARZORATI RONCHETTI 48 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Giant Rock di/by ARIK LEVY realizzazione/with MARZORATI RONCHETTI Concept Giant Rock fa parte di una serie di pezzi, intitolata “Più grande dell’uomo”, in cui sentiamo divenire l’oggetto che stiamo guardando un contrappeso nello spazio, una nuova gravità di parametri sia visivi che emozionali. A prima vista diciamo “Rock!”, ma guardando meglio ci rendiamo conto che non è ciò che pensiamo o come lo vediamo: il meteorite è solo una giustapposizione fra uomo e natura. Si riferisce a ciò che non c’è, l’assenza: sono i pezzi che vengono tolti a farlo esistere. Formato da una crescita non geologica, è sia duro che morbido, micro-macro, leggera riflessione nonché esperienza emotiva e ottica. Funziona, ma come multifunzione o nessuna funzione. Il Rock, in modo veramente furtivo, sparisce e riappare, riflettendo noi e il nostro ambiente. Visto nei grandi spazi esterni, sembra essere arrivato da una civiltà progredita. In un interno, sembra nato dalla natura a noi più familiare. Progetto Costruita in acciaio inossidabile lucido specchiato, la scultura è un pezzo unico di Arik Levy progettata da Ldesign e realizzata da Marzorati Ronchetti. Giant Rock, che misura 6 m x 180 cm x 180 cm e pesa 2,5 tonnellate, è interamente tagliato al laser e composto da 34 facce piegate e saldate in acciaio inox lucido 30/10 a specchio. La struttura interna è composta da centine di acciaio di spessore 5 mm strutturate su undici piani che attorniano un tubo centrale, sempre in acciaio, dello spessore di 4 mm, atto a garantirne la stabilità. Marzorati Ronchetti È tra le aziende leader nella lavorazione dell’acciaio, In ottantacinque anni di storia, di ricerca, di elevata professionalità e di solida tradizione artigiana un piccolo laboratorio si è trasformato in una realtà imprenditoriale multiforme, pronta ad accogliere nuovi stimoli e nuove sfide progettuali. La svolta è nei primi anni Novanta, quando viene completato il processo di internazionalizzazione e viene intensificanta la collaborazione con architetti e designer di fama mondiale, che ad oggi prosegue prolificamente. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 49 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di ARIK LEVY nasce a Tel Aviv nel 1963. Negli anni 1986-1988 si dedica al design grafico, partecipando a due mostre di scultura ambientale. All'età di 27 anni lascia il suo studio per trasferirsi in Europa. La Svizzera è la sua prima destinazione: qui, nel 1991, si laurea col massimo dei voti in disegno industriale presso l'Art Center Europe. Nello stesso anno vince il premio Best Product della Seiko Epson Inc., a seguito del quale inizia la sua carriera come designer libero professionista e partecipa a numerose mostre di design in Giappone. Al suo ritorno in Europa sviluppa le sue idee e i suoi concetti innovativi trasferendoli in installazioni per i palcoscenici dell’opera e della danza contemporanea in giro per il mondo. Nel periodo 1992-1994 insegna presso l'Ecole Nationale Supérieure de Création Industrielle / Les Ateliers a Parigi e tiene sessioni formative di design in molte università europee. Nel 1993 incontra Pippo Lionni, con il quale fonda a Parigi, nel 1996, lo studio Ldesign, dove sviluppa progetti di design industriale, d’interni e di grafica per il mercato internazionale. Le sue capacità tecniche e la sua creatività gli consentono di lavorare su una varietà di temi e discipline che spaziano dal design allo sviluppo del prodotto, dall’identità aziendale al packaging, alle mostre, agli interni e alla progettazione di allestimenti. Durante questi anni Arik prende parte a diverse mostre e manifestazioni in musei, gallerie e fiere, dove presenta le sue idee, creazioni di design e art-work come art-video e fotografia. Molti suoi prodotti fanno parte delle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei. Levy opera contemporaneamente come scienziato e come poeta. Innovazione, semplicità e sperimentazione gli consentono di creare nuovi concetti e di tradurli in prodotti, spazi ed esperienze. Tra i suoi clienti si annoverano: Vitra, Vizona, Desalto, Ligne-Roset, Seiko Epson, Gaia&Gino, Boutet, Sentou, L’Oréal, Serralunga, Baleri Italia, Lanvin, Boucheron, Belux, Elica, Renault, Tronconi, Sector Sport Watches, Baccarat, Galeries Lafayette, Bitossi, Zanotta, Kvetna. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 50 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Portico del Richini Cortile d’Onore installazione di luce/light installation Light Trees – Alberi di luce progetto di/project by CASTAGNA RAVELLI STUDIO realizzazione/with PHILIPS LIGHTING 51 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Light Trees – Alberi di luce di/by CASTAGNA RAVELLI STUDIO realizzazione/with PHILIPS LIGHTING Concept Il Portico del Richini si trasforma grazie a una installazione-spettacolo. Luci dinamiche LED illuminano le 31 colonne e gli archi relativi. La luce cambia lentamente in base allo scorrere dei giorno: ambrata all’alba, celeste al mattino, azzurra a mezzogiorno e al pomeriggio, rossa al tramonto, viola prima di sera, blu alla sera e verde la notte. Sulla parete di fondo, illuminata di verde per tutta la sua lunghezza da LEDLine a colore fisso, sono proiettati alberi stilizzati. Li vediamo crescere: da germoglio fino a albero adulto. E ancora germogliare. Lentamente. Un richiamo al rinnovarsi perenne della natura. Contemporaneamente, viene proiettato il testo di Jean Giono, “L’uomo che piantava gli alberi”, il poetico racconto di un uomo che, silenziosamente e all’insaputa di tutti, comincia a piantare semi in una zona deserta e abbandonata e così, nel corso degli anni della sua lunga vita, fa crescere foreste e rinascere la natura. Due attori, in divisa verde da giardiniere, leggono a turno brani del racconto e gettano semi in piccoli vasi di terracotta collocati alla base di ogni albero proiettato. Un pianoforte a mezza coda accompagna la performance con musiche di Debussy, mentre, in sottofondo, una “colonna sonora” di rumori registrati trasporta il pubblico in un bosco virtuale. Lungo il percorso sono collocate delle panchine (Serralunga) per il pubblico. In continuità con il testo di Jean Giono e il tema del Green Energy Design, anche gli altri spazi saranno illuminati di verde. Verde sarà l’ingresso principale della Ca’ Granda, verde la superficie delle colonne rivolta verso il cortile, verdi le colonne del porticato opposto all’ingresso e quelle dei due loggiati e delle logge superiori laterali. Mentre una striscia di luce bianca illuminerà il cornicione che divide il colonnato superiore da quello inferiore e la volta interna degli archi. Ogni colonna - verde - tornerà ad essere quello che era alle origini dell’architettura: la stilizzazione di un albero. Nel giardino, le chiome dei due alberi e le siepi saranno illuminati con LEDStreep. Le scale monumentali saranno “bagnate” di luce bianca collocata sulle balaustre centrali. Dunque: una sinfonia di bianchi e di verdi stesi con la luce. Per sottolineare la grande scenografia del cortile. Giocando sui due colori dominanti di questa straordinaria architettura. Progetto Apparecchi illuminanti utilizzati Portico del Richini: proiettori LED dinamici iColor Blast 12 power core WB Black (colorKinetics, Philips); barre LED LEDLine 2 a fascio largo di colore verde (Philips). Cortile d’onore: barre LED LEDLine 2 a fascio stretto di colore verde e bianco (Philips); proiettori LED BeamerLED a fascio lineare (Philips); strisce di LED LEDString a bassa potenza di colore bianco (Philips); proiettori LEDFlood a fascio regolabile di colore bianco (Philips). Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: Philips Lighting È la divisione illuminazione della multinazionale Royal Philips Electronics, leader di mercato nel campo dei LED ad alto potere tecnologico. L’azienda sviluppa ed esplora nuove applicazioni e fornisce soluzioni avanzate che ottimizzano l'impiego di energia in ogni segmento: illuminazione stradale, industriale, domestica e nel settore dell'hospitality e del retail. Considerando che i sistemi di illuminazione impiegano il 19% di tutto il consumo energetico, l'uso di soluzioni efficienti consentirà di ridurre il consumo energetico mondiale e le emissioni di CO2, salvaguardando l’ambiente. 52 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di CASTAGNA RAVELLI STUDIO, nato nel 1996, è costituito da Paolo Castagna, regista teatrale, e da Gianni Ravelli, architetto, scenografo e docente di Architettura al Politecnico di Milano. Lo studio si occupa di scenografie di luce, teatro ed eventi, mescolando i linguaggi in chiave spettacolare. Fra i progetti più significativi di illuminazione, dal 2002: la scenografia di luci per l’inaugurazione del Teatro degli Arcimboldi e quelle per il Palazzo della Triennale e per il Castello Sforzesco a Milano in occasione di premi internazionali; per Piazza Duomo, per cinque Porte storiche milanesi e per le sedi europee della McArthur-Glen; la festa di luci in Piazza della Scala per il FuoriSalone® di Interni e l’installazione in Porta Nuova nel 2006 (Interni, “Heavylight”, 2006); l’happening grafico con proiezioni al Museo di Castelvecchio, a Verona, per l’apertura di “Abitare il tempo”. Nel 2007: installazioni artistiche e video in Piazza della Scala e al Castello Sforzesco a Milano (Interni, “Decode Elements”, 2007), sul complesso monumentale del Priamar a Savona, nel giardino e sulla facciata del Museo Maffeiano a Verona; sette installazioni urbane a Savona per la manifestazione “Città di Luce”. Per quanto riguarda la regia e la scenografia teatrali, dal 1997: spettacoli in palazzi storici di Milano; “Le cinesi” di Gluck a Spoleto; “Il sogno della libertà”, rappresentato anche al Piccolo Teatro di Milano; “Il colore delle note”, al Teatro Dal Verme di Milano. Nel 2007: “Mondadori 100 anni”, spettacolo per il centenario della casa editrice alla Corte Ducale del Castello Sforzesco di Milano; “Il segreto di Susanna”, di Ermanno Wolf Ferrari, alla Fortezza del Priamàr a Savona e al Festival di Baveno; “La voce rapita”, musical di Carlo Chiddemi, al Teatro Chiabrera di Savona. Castagna Ravelli Studio collabora, per eventi culturali e spettacolari, con il Comune di Milano e con quello di Savona, con gli Amici della Scala, con Pirelli Real Estate, con il Teatro di Roma, e, recentemente, con il Teatro alla Scala, con il Museo Teatrale alla Scala e con l’Orchestra Sinfonica di Savona. Nel settore della moda e del design per Mario Buccellati, Gianfranco Ferré e Fontana Arte. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 53 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione di luce/light installation Mulini a voce Cortile d’Onore, Loggiato Est 1° piano/Cortile d’Onore, Loggiato Est 1st floor progetto di/project by STUDIO AZZURRO 54 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Mulini a voce di/by STUDIO AZZURRO Concept “Dove, sono i giganti?” disse Sancho Panza. “Quelli che vedi laggiù”, rispose il padrone, “con quelle braccia sì lunghe, che taluno d'essi le ha come di due leghe”. “Guardi bene la signoria vostra”, soggiunse Sancho, “che quelli che colà si discoprono non sono altrimenti giganti, ma mulini da vento, e quelle che le paiono braccia sono le pale delle ruote, che percosse dal vento, fanno girare la macina del mulino”. “Ben si conosce”, disse don Chisciotte, “che non sei pratico di avventure; quelli sono giganti, e se ne temi, fatti in disparte e mettiti in orazione mentre io vado ad entrar con essi in fiera e disugual tenzone”. Detto questo, diede de' sproni a Ronzinante, senza badare al suo scudiere, il quale continuava ad avvertirlo che erano mulini da vento e non giganti, quelli che andava ad assaltare. (Miguel de Cervantes Saavedra, Don Chisciotte della Mancia, Tomo 1, capitolo otto) Scagliarsi contro i mulini a vento, simili a giganti, è uno sforzo che potrebbe risultare inutile, forse fatale. Non rimangono che le parole. Le parole ci raccontano di storie lontane in un idioma che ci è vicino, una lingua trattenuta dagli echi dell’architettura che l’ha ascoltata come un orecchio silenzioso. Il tessuto di cui sono fatti gli schermi è simile a quello di tende che si aprono e chiudono, che si muovono al vento, trattengono le parole, fermano le immagini che l’aria trasporta. Sono le parole di conquistatori conquistati, abitanti della città che ascolta. Un grande spazio all’aperto, un luogo sospeso, dove l’aria gioca e disegna le cose. Le parole si trasformano in bisbiglio, il bisbiglio in soffio, il soffio è quello del vento e delle parole, capace di produrre energia. Il soffio con le parole è la forza che muove le pale del mulino. La forza del vento si attenua e si spegne quando il bisbiglio ritorna parola. Il cigolio del mulino, delle sue pale, si arresta e nel silenzio lo ascoltiamo farsi racconto. Ecco, il ciclo si ripete! Progetto 19 arcate del Loggiato Est 1° piano sono interessate da proiezioni di luce. Nelle 9 arcate centrali vengono proiettate, senza soluzione di continuità, immagini di mulini a vento, personaggi del Don Chisciotte, ma anche fonti di energia pulita e sostenibile. Nelle 10 rimanenti arcate, collocate alle estremità del loggiato e divise in due sezioni da cinque arcate ciascuna, le proiezioni rimandano ombre in movimento di girandole per bambini. L’installazione è composta da materiali di varia natura assemblati liberamente: sofisticati oggetti tecnologici, materiali naturali quali legno, tessuto e carta, semplici oggetti di uso quotidiano. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 55 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di STUDIO AZZURRO è un gruppo di ricerca artistica che si esprime con i linguaggi delle nuove tecnologie. È stato fondato nel 1982 da Fabio Cirifino (fotografia), Paolo Rosa (arti visive e cinema) e Leonardo Sangiorgi (grafica e animazione). Nel 1995 si è unito al gruppo Stefano Roveda, esperto in sistemi interattivi. Da più di venti anni, Studio Azzurro indaga le possibilità poetiche ed espressive di questi mezzi che così tanto incidono nelle relazioni di questa epoca. Attraverso videoambientazioni, ambienti sensibili e interattivi, performance teatrali e film, ha segnato un percorso che è riconosciuto in tutto il mondo, grazie a numerose e importanti esposizioni e spettacoli. Oltre che in opere sperimentali, l’attività del gruppo si lega ad esperienze più divulgative come la progettazioni di musei e di esposizioni tematiche, di riconosciuto valore culturale. Attraverso esse, senza rinunciare alla ricerca, ha tentato di costruire un contesto comunicativo che veda una attiva e significativa partecipazione dello spettatore all’interno di un impianto narrativo, ispirato a una ipertestualità e ad una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali. Fra i progetti più significativi si ricordano: “La camera astratta”, Documenta 8, Kassel, 1987, Premio UBU 1988 per il Teatro di ricerca; “Kepler’s traum”, Brucknerhaus, Ars Electronica, Linz, 1990, Premio S.I.A.E. 1990 per la lirica; “Tavoli (perché queste mani mi toccano?)”, Palazzo dell’Arte, Triennale di Milano, 1995, Premio Francesca Alinovi ’95; “Coro”, Mole Antonelliana, Torino, 1995, primo premio per il miglior progetto multimediale al Videofestival Transmediale di Berlino; “Aristocratic Artisans”, Ace Gallery, New York, 2000; “Megalopoli”, Biennale di Architettura, Venezia, 2000; “Tamburi”, ICC, Tokyo, 2001; “Meditazioni Mediterraneo. In viaggio attraverso cinque paesaggi instabili”, Castel Sant’Elmo, Napoli, 2002 (mostra itinerante realizzata in collaborazione con Hermés); “Neither”, Opernhaus, Stoccarda, 2004; “Galileo. Studi per l’inferno”, Open Haus, Norimberga, 2006; “Museo Multimediale del Castello di Formigine”, Castello di Formigine, Modena, 2007. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 56 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione di luce/light installation Grande Nuvola (lungh. 9 m x largh. 2,5 m x h. 2,5 m) Scalone d’Onore progetto di/project by DENIS SANTACHIARA realizzazione/with A2A e/and SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI 57 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Grande Nuvola di/by DENIS SANTACHIARA realizzazione/with A2A e/and SOLARES FONDAZIONE DELLE ARTI Concept “Nuvole che vanno nuvole che vengono, la nostra sensorialità è spesso colpita dalle nuvole, le guardiamo con stupore e attraverso le loro forme giochiamo a scorgere animali oggetti e quanto ancora, seguiamo il loro trasformarsi in forme imprevedibili, alte e basse, minacciose e pecorelle, cambiano colore, consistenza e trasparenza. Non c’è in natura un evento, un materiale così eclettico, imprevedibile e sfuggente, impossibile da fissare come forma plastica definitiva. A forza di guardarle, a forza di volergli dare una consistenza che non fosse verbale o testuale ho cominciato a realizzarle come luce per il paesaggio domestico e per spazi pubblici. Non è la prima volta che cerco di “domesticare” la natura attraverso un artificio, ho cominciato con temporali finti e poi fulmini, salti voltaici da salotto e poi riprogettare la gravità. In questo voler agguantare e ridurre la natura al design non potevano mancare le nuvole, alcune grandi, altre medie, altre piccoli cirri che in questo FuoriSalone 2008 vanno e vengono da Milano a Roma”. Progetti Il grande cirro misura 9 m di lunghezza, 2,5 di larghezza e 2,5 di altezza. La struttura portante è realizzata con un traliccio in alluminio e suddivisa in tre settori snodati tra loro. Al centro della struttura è fissato un motoriduttore ad assi ortogonali che fornisce la rotazione continua e che mediante leveraggi produce il lento movimento alternato dei diversi settori della nuvola. La struttura è rivestita da una membrana in lycra: serve come elemento elasticizzato per seguire il movimento delle parti mobili e come supporto per il rivestimento esterno realizzato da una coltre in dacron. Due plafoniere a tubi fluorescenti installate all'interno forniscono l'illuminazione. Solares Fondazione delle Arti Il processo creativo è da sempre al centro dell'attenzione di Solares Fondazione delle Arti, realtà che si occupa di produzione culturale a tutto tondo. “Il nostro lavoro è quello di partire dall'idea dell'artista e delineare il percorso più semplice da seguire perché quell'idea si realizzi e da pura forma diventi sostanza. Siamo infatti chiamati a collaborare con alcuni dei nomi più importanti della scena internazionale dell'arte contemporanea, da Dennis Oppenheim a Ilya Kabakov, da Richard Nonas a Michelangelo Pistoletto, da Gaetano Pesce a Bertrand Lavier e, naturalmente, Denis Santachiara. Con gli artisti produciamo mostre, progetti culturali, eventi, installazioni e opere vere e proprie. L'invito, che “Interni” ha rivolto a Denis Santachiara per partecipare all'evento Green Energy Design, ci ha portato a ragionare insieme sul complesso rapporto tra ambiente ed energia, e dunque tra l'uomo e gli elementi. Ne è emersa l'idea di riproporre i Grandi cirri. Si tratta di due enormi nuvole bianche, luminose e fluttuanti, che evocano la forza degli elementi ma anche la loro poesia, la meravigliosa interazione tra acqua, aria, luce e l'emozione di stare col naso per aria. Il design di Santachiara è qui più che mai “eco-emotional” e lo staff di Solares è orgoglioso di aver preso parte alla realizzazione di quest'opera. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 58 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di DENIS SANTACHIARA nasce nel 1950 a Campagnola, in provincia di Reggio Emilia. Inizia la sua attività di designer nel 1980, realizzando opere al confine tra arte e design che vengono fin da subito esposte in varie manifestazioni: Biennale di Venezia (1980), Palazzo dei diamanti di Ferrara (1982), Triennale di Milano (1982/1984/1986/1996/2001/2004), Quadriennale di Roma (1998). Nel 1984 idea e cura la mostra-manifesto “La Neomerce, il design dell'invenzione e dell'estasi artificiale” che si tiene alla Triennale di Milano e al Centre Pompidou di Parigi e nel 1987 la mostra “I Segni dell'Habitat” presentata al Grand Palais di Parigi e al Berlage Museum di Amsterdam (1988). Nel 1997 ha allestito, per la Biennale di Fireneze, la mostra “The New Persona”, curata da Germano Celant e nel 2000 “Stanze e Segreti”, presso la Rotonda della Besana a Milano, curata da Achille Bonito Oliva. In anni più recenti, “Water Design” (2003) e “Open Living” (2004) nell’ambito di Design Week, Tokyo. Tra le sue realizzazioni più importanti nel campo dell’architettura d’interni ed esterni: la Certosa di Avignone e il Museo della magia a Blois per il Ministero della Cultura Francese (1988-1992), gli arredi per la piazza di Toyama in Giappone (1993) e gli interni dell'Art Hotel di Dresda (1994-1995). Nel 1990 ha fondato Domodinamica, la prima collezione di oggetti animati per la casa, destinati alla produzione industriale ed oggi prodotti e distribuiti esclusivamente da Modular. Ha collaborato e collabora con aziende italiane e straniere per il design e la ricerca di nuovi prodotti e nuove iniziative tra cui: SniaViscosa, Fiat, Progetto Cultura Montedison, B&B, Ministero della Cultura Francese, Luceplan, Artemide, Swatch, Mandarina Duck, Rosenthal, Panasonic, Domodinamica, Vitra, Campeggi, Superga, Bang-Olufsen, Banca Generali, De Padova, Chrysler/Benz, Foscarini, Marutomy, Baleri Italia, La Murrina, Serralunga, Koizumy, Erreti,Bonaldo, Magis, Zerodisegno, Post Design, Polsit, Naos, Fontana Arte, Isedit. Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei del mondo, tra cui: Moma di NewYork, Musee des Arts Decoratifs del Louvre, National Museum of Modern Art di Tokio, Museo di Lione, Museo di Francoforte, Vitra Museum di Weil-am-Rhein, Philadelfia Museum, Centre Pompidou di Parigi, Museo del design, Triennale di Milano. Tra i premi ricevuti: il Compasso d’oro (1986), il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design (1999) e il Design World (2000). Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 59 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di A2A è la multiutility nata il primo gennaio 2008 dalla fusione tra aziende storiche come AEM Milano, ASM Brescia, AMSA ed Ecodeco; queste ultime due sono le società ambientali acquisite dal Gruppo e che risultano tra le più eccellenti in Italia e in Europa. Con un fatturato superiore ai 9,4 miliardi di euro, A2A si colloca al primo posto tra le ex-municipalizzate italiane, con un numero di clienti che supera i 2 milioni. Il nuovo Gruppo, che esprime il meglio dello spirito imprenditoriale lombardo, conquista la leadership nazionale nel settore ambientale con oltre 3 milioni di tonnellate di rifiuti trattati, dei quali 1,7 milioni utilizzati per produrre elettricità. A2A si pone nel settore elettrico come secondo operatore nazionale per capacità installata e volumi di vendita, con un mix di produzione ben bilanciato e una quota sostanziale (circa il 23%) ottenuta dall’idroelettrico, fonte pulita e rinnovabile. Nel settore del gas, infine, la nuova Società, con oltre 2 miliardi di metri cubi di gas venduti l’anno e distribuiti attraverso una rete ad alta e bassa pressione lunga 14 mila km, è il terzo operatore nazionale. A2A, oltre ad assumere un ruolo importante nel mercato italiano, ambisce ad essere protagonista anche in Europa. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 60 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio installazione esterna/external installation EcoGate (7,4 m x 7,4 m x h. 5 m) Largo Richini progetto di/project by SIMONE MICHELI realizzazione/with BREDA SISTEMI INDUSTRIALI luci/lighting Nordlight Ledco sedute/seating Adrenalina 61 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di EcoGate di/by SIMONE MICHELI realizzazione/with BREDA SISTEMI INDUSTRIALI Concept EcoGate rappresenta una simbolica porta verso l’ecocompatibilità. EcoGate è un insieme segnico che desidera ricordare al visitatore che solo attraverso una fitta rete di nuovi rapporti tra la dimensione dell’intelletto e la dimensione del possibile costruito, potrà iniziare un intelligente percorso verso un futuro realmente sostenibile. EcoGate è un’icona di transito pensata per favorire una riflessione sulle possibilità espressive e contenutistiche della nostra architettura. EcoGate è una dinamica geometria che intende sottolineare all’attenzione di chi guarda quanto sia fondamentale il paziente e dovizioso lavoro dell’uomo per non perdere tutto, per non rinunciare a tutto, per permettere ai nostri figli di poter vedere ancora una volta il cielo. “Abbiamo chiesto sempre di più al nostro mondo senza mai pensare a doni possibili! Abbiamo esagerato e continuiamo ad esagerare. Forse per mettere la parola fine a questo balzano ed irresponsabile modo di approcciare la vita, basterebbe fermarci a guardare, anche solo per un attimo, la brillante luce espressa dagli occhi colmi di bellezza ed entusiasmo dei nostri bambini e tutto sarebbe subito chiaro!” Progetto Si tratta di un’installazione di forma cubica caratterizzata da una struttura in ferro bianco perimetrata da una cortina di fitti intrecci di corda e da una pavimentazione specchiante. Gli attori principali di questa scenotecnica urbana sono due portoni sezionali di Breda Sistemi Industriali disegnati per l’evento. Realizzati con materiali di elevata qualità (legno/policarbonato/acciaio) e riciclabili al 98%, i portoni Breda dellla linea Wood Line modello Disegni Speciali in scorrimento S3 sono costituiti da pannellature sezionali in legno e policarbonato che si muovono su guide di scorrimento semi-verticali, una soluzione che permette di limitare l’ingombro a soffitto e di avere quindi la meccanica del prodotto con un impatto visivo minimo anche dal lato interno del vano. Le sezioni del manto del portone sono antipizzicamento, con un profilo brevettato. Il portone è automatizzato e dotato di dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa vigente. Le verniciature sono state eseguite con procedimenti che utilizzano prodotti eco-compatibili (verniciatura ad acqua per le sezioni in legno e verniciatura a polveri per le guide di scorrimento). Un pungente giallo acido sottolinea i tratti estetici, tecnologici e costruttivi del sistema proposto in dinamico movimento che, insieme a luci, suoni e parole, diviene il nodo visivo dell’intera composizione. Breda Sistemi Industriali Leader da oltre vent'anni nella produzione di portoni sezionali, Breda ha fatto della dinamicità, dell'innovazione, della tecnologia e della creatività i suoi punti di forza. La sicurezza e la praticità di utilizzo, la silenziosità e la tenuta termica completano le caratteristiche tecnologiche dei prodotti Breda e fanno dell’azienda un sinonimo di qualità globale. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 62 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di SIMONE MICHELI nel 1990 fonda l'omonimo Studio d'Architettura. Lo Studio, diviso in dipartimenti, si occupa di progettazione architettonica, contract, interior design, exhibit design, design e visual design. Nel corso degli anni ha firmato plurimi interventi architettonici, di interior e di allestimento legati al mondo domestico e contract. Ha progettato numerosi oggetti d'uso per alcune tra le più qualificate aziende europee del settore. Nel 2003 fonda la società di progettazione “Simone Micheli Architectural Hero”. Ha esposto alla Biennale di Venezia, settore Architettura. È curatore di mostre tematiche “contract” e non solo nell'ambito delle più importanti fiere internazionali di settore. Rappresenta nel 2007 l’interior design italiano partecipando al XXX Foto di/Photo by Maurizio Marcato Congreso Colombiano de Arquitectura a Baranquilla in Colombia e nel 2008 alla conferenza Internazionale di architettura per il contract ad Hannover in Germania. Le interviste e i filmati sulle sue opere sono stati effettuati a più riprese dalle reti televisive italiane “Mediaset”, “Rai”, “Sky – Leonardo – Alice – Gambero Rosso” e straniere, come “Tele France”, televisione svizzera, reti televisive cinesi e coreane. Tra i premi recenti si ricordano: il “Design Plus 2007” – Francoforte, premio speciale legato al mondo del bagno, e il “Comfort & Design 2008” – Milano, premio internazionale per l’impegno, la ricerca dell’eccellenza e l’innovazione con il radiatore d’arredo “Badge” per Cordivari; il “Best Interior Design” e il “Best Apartment Italy” con il progetto Golfo Gabella Lake Resort per Sist Group, nella competizione “Homes Overseas Award 2007” – Londra, premio internazionale riservato ai migliori sviluppi immobiliari residenziali nel mondo, e l’“European Architectural Award Plaster 2008” Portogallo, con la realizzazione di Casa Rizzo. Le sue opere sono pubblicate sulle maggiori riviste italiane ed internazionali. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producer: 63 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di ISOLE DI RELAX Nell’ambito dell’evento Green Energy Design verranno create una serie di confortevoli ISOLE DI RELAX, veri e propri “salotti urbani” dove, durante il FuoriSalone®, sarà possibile godere di un momento di incontro e riposo tra una manifestazione e l’altra. Le isole, collocate nel loggiato superiore della Corte Centrale, si configurano come una sorta di corale belvedere da dove sarà possibile ammirare tutte le installazioni sottostanti e la videoinstallazione a cura di Studio Azzurro, organizzata nella loggia prospiciente all’altro lato della corte secentesca. Le isole di relax, realizzate appositamente per l’evento e costituite da materiali naturali e riciclabili, verranno allestite da aziende leader nel settore dell’arredamento. Le isole di relax si propongono non solo come una serie di confortevoli luoghi per l’incontro e la lettura che in modo “surreale” organizzano in un luogo pubblico situazioni normalmente proprie del contesto domestico, ma anche come postazioni privilegiate da cui potere cogliere, dall’alto, l’intero allestimento della mostra. All’interno delle isole di relax sarà organizzato, in posizione centrale, un temporaneo stand “caffè Lavazza” affiancato da una postazione fitness, a cura di Power Plate, a disposizione del pubblico. Con la collaborazione di aziende leader nel settore del furniture design, le isole di relax si propongono di offrire al variegato popolo del design e ai numerosi visitatori la possibilità di rilassarsi in comodi divani e poltrone, sfogliando libri e riviste, come in una sorta di living contemporaneo trasposto all’interno della Ca’ Granda. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 64 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di ISOLE DI RELAX/RELAX ISLANDS - ARREDI/FURNITURE LOGGIATO OVEST 1° PIANO/1° FLOOR Carrera design DONATO D’URBINO e/and PAOLO LOMAZZI produzione/production BBB Comfort & Light design MARTÍ GUIXÉ produzione/production DANESE Moss rocks space & café design SETSU e/and SHINOBU ITO produzione/production LAVAZZA Re_Glax your mind design MARCO PIVA produzione/production AGC FLAT GLASS ITALIA - REFLEX Power Plate my5 produzione/production POWER PLATE Collezione Re-trouvé design PATRICIA URQUIOLA produzione/production EMU CORTILE D’ONORE Collezione Ivy design PAOLA NAVONE produzione/production EMU Shafa design LUCA TRAZZI produzione/production GVM Bouquet e/and Little Garden design TOKUJIN YOSHIOKA produzione/production MOROSO PRESS ROOM Cortile d’Onore realizzazione/realization RIMADESIO con/with FONTANAARTE, KARTELL, ZERODISEGNO Thanks to CLEAR CHANNEL, LUCEPLAN, NOLOSTAND, SERRALUNGA, SHARP Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 65 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Donato D’Urbino Paolo Lomazzi Donato D'Urbino e Paolo Lomazzi operano nei campi dell’architettura, degli allestimenti, dell’arredamento e del product design, collaborando con alcune tra le più note aziende italiane e internazionali. All'attività progettuale uniscono quella teorica e culturale. Partecipano a molte giurie di concorsi e svolgono numerose attività didattiche, tra cui le docenze alle Facoltà di Design del Politecnico di Milano e dello IUAV di Venezia. La loro produzione è documentata nella letteratura storica sul design italiano e nelle principali pubblicazioni internazionali di architettura e disegno industriale. Numerose loro opere sono presenti nelle collezioni permanenti di vari musei del mondo e sono state selezionate per mostre itineranti sul design italiano. Tra i premi ottenuti ricordiamo il Compasso d'Oro (1979, Milano), il BIO 7 (1977, Lubiana) e il BIO 9 (1981 Lubiana), il Design Award Winner (1998, Hannover). Collezione di poltrone e divani, morbidissimi e compatti, in gomma schiumata, con rivestimento sfilabile in tessuto elasticizzato. Rettilinea o curva è componibile all’infinito mediante l’accostabilità di elementi mediani o terminali diritti, concavi o convessi. Riedizione dell’originale del 1969, firmata Decursu, De Pas, D’Urbino, Lomazzi. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Carrera design di/by DONATO D’URBINO e/and PAOLO LOMAZZI produzione/production BBB 66 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Martí Guixé Nato nel 1964, studia interior e industrial design a Barcellona e a Milano. Nel 1994, durante il suo soggiorno a Berlino, formula un nuovo modo di comprendere la cultura dei prodotti. Nel 1997 comincia a esporre i propri lavori, basati sulla ricerca di nuovi sistemi progettuali, l’introduzione del design nel mondo del “food” e la sua presentazione attraverso la performance. Vincitore di importanti riconoscimenti quali il Ciutat de Barcelona Price (1999) e il National Design Price of the Generalitat de Catalunya (2007), espone le sue opere in alcuni fra i più importanti musei del mondo, tra cui il MoMA di New York, il MuDAC di Losanna, il MACBA di Barcellona e il Centre Pompidou di Parigi. Attualmente vive tra Barcellona e Berlino e collabora con aziende di livello internazionale come Authentics, Camper (per cui ha curato l’interior design di molti negozi, compreso il recente FoodBALL, nuovo concept di food-shop), Galeria H2O, ChaCha, Chupa Chups, Desigual, Droog Design, Saporiti, Watx. © Imagekontainer Lampada da tavolo in alluminio (diam. 44xh.62 cm). La forma iconica del corpo prende vita grazie a una classica luce da lavoro mobile. Il corpo del diffusore ha al suo interno una cavità in cui è possibile posizionare a diverse altezze la luce da lavoro. Seduta trasformabile costituita da 5 cuscini (80x80 cm o 60x60xh.12 cm), ognuno dei quali, grazie a differenti qualità tattili e finiture dei rivestimenti, densità delle imbottiture e dimensioni, presenta caratteristiche studiate per adattarsi a ogni utilizzo. Tessuti e imbottiture sono realizzati in differenti materiali ecosostenibili, naturali, non trattati. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Comfort & Light design di/by MARTÍ GUIXÉ produzione/production DANESE 67 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Setsu Ito Shinobu Ito Entrambi designer e architetti, si laureano in Giappone, alla Tama Art University di Tokyo (Shinobu) e all’Università di Tsukuba (Setsu), ma sono milanesi di adozione. Attualmente svolgono l’attività di consulenti tra Milano e Tokyo per importanti ditte. Le loro opere, pubblicate ed esposte in Europa e in Giappone, hanno ricevuto numerosi riconoscimenti. Alcune fanno parte della collezione permanente del museo di Arte Contemporenea di Monaco. Shinobu si occupa anche di grafica e vanta un’esperienza significativa nel marketing, maturata durante gli anni trascorsi presso la CBS SONY. Setsu svolge anche l’attività accademica: è docente a Milano presso la Domus Academy e L’Istituto Europeo di Design e a Tokyo presso la Tama Art University. Sabbia e resina per il pavimento, insieme a pannelli di ferro arrugginito e muschio per la parete a creare un giardino Zen fatto di roccia e vegetazione, ispirato a Kare San Sui (giardino in stile “paesaggio secco”), simbolo di tutte le cose del mondo naturale, icona dell'esistenza stessa delle cose come le percepiamo. Un luogo dove estraniarsi dal contesto e vedere le cose dall’esterno, in modo oggettivo; uno spazio dove trovare la tranquillità e riflettere - magari gustandosi un caffè Lavazza! -, dove fondersi con lo spirito intimo dell’elemento naturale. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Moss rocks space & café design di/by SETSU e SHINOBU ITO produzione/production LAVAZZA 68 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Marco Piva Laureato al Politecnico di Milano, è tra i membri fondatori dello Studiodada Associati. La particolare attenzione per l’organizzazione, la cooperazione e la formazione lo portano a creare prima IDA, International Design Agency, interfaccia italiana per un sistema di world design network, e poi EDEA (European Design Expert Association), società di consulenze strategiche per il Design, collaborando con designer, sociologi ed esperti di marketing tedeschi, francesi e inglesi. Dal 1997 al 2002 coordina Hotel Technologies Group, il primo gruppo interdisciplinare di aziende specializzate in tecnologie per l’Hotel ed il Contract, mentre dal 1999 è a capo dei Master post laurea presso il Politecnico di Milano, la Scuola Politecnica di Design e l’Istituto Europeo di Design di Milano. Dal 2001 fonda infine il suo omonimo studio, il Marco Piva Atelier Design, concepito come centro di ricerca e sviluppo per l’industrial design. L’attività dello studio varia dalla progettazione in grande scala per lo sviluppo di terminal turistici, alla progettazione di interni, per giungere sino alla definizione di specifici prodotti per gli spazi collettivi. Tra i clienti dello studio: Arflex, Cabas, Confalonieri, Ege, Frati, Gervasoni, Kvadrat, iGuzzini Illuminazione, Inox, Lapis, Leucos, Luminara, Moroso, Novello, Oikos, Omnitex, Pierantonio Bonacina, Poliform, Rapsel, Serralunga, Sicis, Sirrah, Stella Rubinetterie, Tisettanta, Zonca. Il vetro è un materiale legato alla tradizione, ma che allo stesso tempo, lavorato con tecniche all'avanguardia, mostra la sua anima contemporanea e innovativa. Gli oggetti realizzati per questo evento, infatti, sfruttano al massimo le potenzialità del materiale portandolo al massimo della sua espressività. Trasparenza, eleganza, leggerezza formale ma anche malleabilità, resistenza ed ecocompatibilità sono le caratteristiche intrinseche del materiale che diventano i punti di forza dei prodotti. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Re_Glax your mind design di/by MARCO PIVA produzione/production AGC FLAT GLASS ITALIA - REFLEX 69 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Power Plate my5 è una pedana fitness vibrante distribuita e commercializzata da Power Plate Italia. Realizzata con materiali ecocompatibili, è concepita per l’uso domestico: occupa, infatti, meno di un metro quadro, consentendo un notevole risparmio di tempo e di spazio. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Power Plate my5 produzione/production POWER PLATE 70 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Patricia Urquiola Nata a Oviedo (Spagna), attualmente vive e lavora a Milano. Frequenta la facoltà di architettura al Politecnico di Madrid e poi al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1989. Dal 1990 al 1996 segue l´ufficio sviluppo prodotti per De Padova e dal 1996 al 2000 coordina il gruppo design dello studio Lissoni Associati. Nel 2001 apre un suo studio di progettazione, dove si occupa di design, allestimenti e architettura. Progetta per le aziende Moroso, Agape, Alessi, B&B, De Padova, De Vecchi, Driade, Foscarini, Kartell, MDF, Molteni, San Lorenzo. Allestisce stand e showroom per Moroso, Knoll, Marks and Spencer (Londra), Molteni, Sand (Danimarca), Somma, Roberto Torretta (Spagna). Ispirata “alle meravigliose poltrone in tondino di ferro degli anni ’50, piene di riccioli e ghirigori”, Re-trouvé è una collezione di arredi in metallo che unisce la rivisitazione del design d’antan in chiave ironica a una produzione industriale di elevata tecnologia, in grado mantenere, al tempo stesso, la qualità caratteristica delle creazioni artigianali. Tutti i prodotti della collezione (sedie, poltrone, tavoli e vasi) sono disponibili in bianco, nero, giallo, turchese, verde e arancio, con cuscini per le sedute in numerose varianti cromatiche. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Collezione Re-trouvé design di/by PATRICIA URQUIOLA produzione/production EMU 71 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Paola Navone Architetto al Politecnico di Torino (1973), tra gli anni ’70 e ’80 opera - accanto ad Alessandro Mendini, Ettore Sottsass Jr. e Andrea Branzi - nel gruppo Alchimia, sviluppando una posizione d'avanguardia che le vale, nel 1983, il prestigioso International Design Award di Osaka. Sempre negli stessi anni inizia la collaborazione, tuttora in corso, con Abet Laminati. Tra il 1985 e il 1988 avviene la svolta radicale: diventa consulente per la costruzione dell’immagine e del prodotto nelle Filippine, in Indonesia, Malesia e Thailandia per conto di Unido e Banca Mondiale. Da questa attività scaturiscono mostre, convegni e consulenze. Torinese d'origine e milanese d'adozione, si muove con disinvoltura tra i ruoli di architetto, designer, art director, arredatrice, saggista, insegnante, curatrice di esposizioni ed eventi. Con la testimonianza di una ricerca professionale che assorbe e rielabora riferimenti trasversali, Oriente e Occidente, artigianato e design. Nel corso della sua lunga carriera ha collaborato con prestigiose aziende quali Abet Laminati, Armani Casa, Knoll International, Alessi, Piazza Sempione, Mondo, Driade, Orizzonti, Arcade, Oltrefrontiera, Casamilano, Antonangeli, Dada, Molteni, Natuzzi, Roche Bobois, Swarovski, Poliform, Egizia, Emu. Tra le sue recenti realizzazioni di architettura d’interni: il ristorante “Pane e acqua” di Milano, il nuovo ufficio di Art Trading a Mosca. Dal 1998 è direttore artistico di Gervasoni. La collezione, che Paola Navone ha creato ispirandosi all’antica arte della “topiaria” (potatura di alberi e siepi allo scopo di dar loro forme ornamentali), è composta da divano, poltrona e tavolo basso (che può incorporare nella base una fonte luminosa a LED alimentata da cellule fotovoltaiche), cui si aggiunge la poltrona gigante, pezzo unico realizzato ad hoc per l’evento di Interni. Nati per abitare e adornare gli spazi aperti, questi arrediscultura sono realizzati con il materiale naturale per eccellenza - il metallo - e, grazie all’estrema leggerezza delle strutture (vuote al loro interno) e al loro carattere non invasivo, sono in grado di armonizzarsi con il paesaggio circostante. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Collezione Ivy (Poltrona gigante 4,43 m x 3,6 m x h. 2,6 m) design di/by PAOLA NAVONE produzione/production EMU 72 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Luca Trazzi Architetto e designer, nasce a Verona nel 1962. Dopo la laurea in architettura a Venezia, nel 1987, si trasferisce a Milano, dove inizia a collaborare con Aldo Rossi, curando importanti progetti di architettura e design tra cui gli stabilimenti del Gruppo Finanziario Tessile di Torino, il palazzo dei congressi di Milano, il City Center a Kuala Lumpur in Malaysia, la riqualificazione dell'area Kursaal di Montecatini (casinò, teatro, uffici, negozi e appartamenti) e il quartiere residenziale “La Corte” di Verona (uffici, negozi e appartamenti). Nel 1993 apre un suo studio di design e architettura e nel 2000 entra a far parte di Designboom, di cui diventa co-direttore generale. Attualmente sta progettando la nuova catena di Coffee Shop per Illy, supermercati e centri commerciali per Despar, la catena di Megastore Messaggerie Musicali e ha realizzato concept per Avirex, Fiorucci e Mash. Nel campo del design progetta per: Viceversa, Illy, Swatch, FrancisFrancis, Guzzini, Kreon, Martini, Alfi, Wmf, Fiorucci, Zucchetti Robotica, Porsche. Le opere sono interamente realizzate con il marmo naturale estratto dal bacino di Carrara; in particolare una shafa (dal cinese “sha fa”, che significa divano, sofà, poltrona) è realizzata in bardiglio grigio e l’altra in paonazzo. Questi materiali, impiegati generalmente nell’edilizia, possono essere lavorati fino a spessori (3 mm) una volta inimmaginabili. Il loro utilizzo nell’ambito del design permette di salvare tutto ciò che non viene utilizzato a scopi edili e di recuperarlo attraverso la fantasia dell’artista, che ridona vita alla pietra naturale e la sfrutta pienamente. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Shafa (2,83 m x 1,55 m x h. 1,85 m) design di/by LUCA TRAZZI produzione/production GVM 73 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Tokujin Yoshioka Nato in Giappone nel 1967, inizia a lavorare come designer free-lance nel 1992 e nel 2000 apre uno studio a Tokyo. Dalla collaborazione con lo stilista Issey Miyake nascono i primi importanti progetti, tra cui i negozi “Issey Miyake” e le mostre “Issey Miyake Making Things” (Fondation Cartier, Parigi) e “A-POC Making” (Vitra Design Museum, Berlino). Nel 2002, al Salone del Mobile di Milano, presenta per Driade le sedie “Honey Pop” e Tokyo Pop”. Tra gli altri progetti, la lampada “Tofu” per Yamagiwa, il lampadario “Stardust” per Swarovski Crystal Palace e la “Pane Chair”, presentata al Salone del Mobile di Milano nel 2006. Dello stesso anno, la mostra personale “Tokujin Yoshioka – Super Fiber Revolution”, presso la Galleria Axis a Tokyo. I suoi lavori, che gli sono valsi numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il JDC Design Award (1997) e il Mainichi Design Award (2001 e 2002), sono esposti nelle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei del mondo. Nata dalla creatività di Tokujin Yoshioka, la poltroncina “Bouquet” “sboccia” su un sottile stelo di metallo cromato da cui fioriscono petali candidi o dai colori delicati, formati da moduli di tessuto quadrati, cuciti uno ad uno su una scocca dalla forma ad uovo. Sempre per Moroso, il tavolino da esterno “Little Garden”, realizzato in metallo, che può essere usato anche come fioriera. ISOLA DI RELAX/RELAX ISLAND Bouquet e/and Little Garden design di/by TOKUJIN YOSHIOKA produzione/production MOROSO 74 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Lampada/lamp Polaris design MARCO MERENDI per/for FONTANAARTE Sistema di libreria/bookshelves system Cartesia design GIUSEPPE BAVUSO per/for RIMADESIO Appendiabiti/Coat standy Alta Tensione design ENZO MARI per/for KARTELL Poltroncina/armchair Nobody’s Perfect design GAETANO PESCE per/for ZERODISEGNO PRESS ROOM Cortile d’onore 75 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di MINI Oltre a essere una vettura, MINI è per molti un mondo fatto di emozioni, passione e divertimento. A cominciare dalla MINI Clubman, un’auto decisamente non convenzionale che spicca per il design innovativo, nuovi abbinamenti cromatici, e soluzioni estetiche che strizzano l’occhio ai mitici modelli anni ’60. Con tanto spazio in più, naturalmente, grazie a un abitacolo a cinque posti (quattro a richiesta) e a un bagagliaio di più capacità. Se il frontale è ben riconoscibile, la parte posteriore presenta l'originale “Splitdoor”, il portellone a due ante con la cornice di separazione a contrasto e nello stesso colore del tetto. Innovativa anche la “Clubdoor”, la portiera supplementare che posta sulla fiancata destra facilita l'accesso al divanetto posteriore. Tre le motorizzazioni, la sportiva MINI Cooper S Clubman, la scattante MINI Cooper Clubman e la parsimoniosa MINI Cooper D, tre versioni che nascono nel rispetto della consolidata filosofia della Casa di Monaco: più potenza, meno consumi, minori emissioni. Dall'agosto 1959, quando la piccola vettura di Oxford prese forma dalla penna di Issigonis, a oggi, moltissimo è cambiato nel campo della tecnologia, dei linguaggi creativi e della vita quotidiana. Presentata al mercato mondiale nel settembre 2000 al Salone dell’Auto di Parigi, l’autentica erede “made by BMW Group”, ha portato con sé una naturale evoluzione dell’universo MINI, riuscendo comunque a mantenere il suo spirito originale e la sua spiccata personalità. La MINI by BMW Group conserva l’immagine chic e al tempo stesso grintosa e sportiva della MINI storica. Esalta le prestazioni e il divertimento di guida che anche l’originale sapeva offrire. E si rinnova completamente nel design, nel comfort e nella sicurezza. Forte della sua storia e della sua personalità si trova a suo agio anche nel nuovo millennio. In Italia, al di là di iniziative direttamente rivolte al mercato, MINI ha avviato un dialogo con studenti e neolaureati estendendo la propria presenza al mondo della creatività, della scuola e della formazione, fino a promuovere progetti di educazione alla guida sicura. È inoltre protagonista di iniziative culturali e di costume che l’hanno messa in contatto con i grandi protagonisti del mondo del cinema, sempre pronta a valorizzare attori e registi emergenti attraverso premi e concorsi loro destinati. MINI per Green Energy Design Il marchio MINI ha sempre riservato grande attenzione alla cultura del design e a chi ne è parte ed espressione, rappresentando la MINI stessa un pezzo di storia del design. Con questo spirito partecipa anche a Green Energy Design, l’evento promosso da Interni per il FuoriSalone 2008. E proprio in questa occasione saranno presentate alla stampa due “speciali” versioni MINI, disponibili sul mercato a partire da maggio. MINI è inoltre presente alla settimana milanese del design (15-21 aprile 2008) presso la Triennale, dove una MINI Clubman potrà essere ammirata per tutta la durata della manifestazione. Al suo fianco il pubblico troverà un originale info point completamente dedicato alla nuova edizione del MINI Design Award, il premio giunto oggi alla sua quarta edizione e destinato a incoraggiare la crescita artistico-professionale di giovani talenti. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 76 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Nelle immagini: nuova MINI Clubman; presentazione MINI Design Award 2008, Triennale Design Museum; copertine cataloghi MINI Design Award 2005, 2006, 2007 Co-producer MINI 77 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] PIRELLI RE Ecobuilding È il programma di edilizia ecosostenibile avviato da Pirelli RE, gruppo leader in Italia nel settore immobiliare e uno dei principali operatori a livello europeo. Si tratta di un programma che riguarda tutti gli edifici di nuova costruzione, sia nel residenziale che nel terziario, articolato intorno a quattro direttrici principali: l’efficienza energetica; l’utilizzo di materiali eco-compatibili; l’uso di fonti rinnovabili e il comfort abitativo. Il programma si articola in una serie di soluzioni tra le quali figurano: l’uso sempre più estensivo di energie rinnovabili (in particolare energia solare e geotermica), sistemi innovativi per il riscaldamento/raffreddamento a bassa temperatura, l’impiego di apparecchiature ad alta efficienza energetica, il miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio, l’utilizzo di serramenti esterni e di facciate vetrate più efficienti e dotati di idonei schermi solari estivi, la gestione individuale dell’energia, il riutilizzo dell’acqua piovana, l’impiego di materiali di provenienza naturale ed eco-compatibili e l’uso di tetti verdi. L’attenzione di Pirelli RE a queste tematiche parte da lontano: nell’edilizia residenziale la Società è stata pioniere nell’adozione di standard ecosostenibili, come nel caso del Progetto Malaspina a Pioltello (MI), riconosciuto quale esempio di eccellenza dal Kyoto Club per la significativa riduzione del consumo di energia e dell’impatto ambientale. La prima iniziativa di sviluppo di Pirelli RE firmata Ecobuilding sarà Giardini Viscontei a Cusago (MI), un progetto su un’area di circa 16.000 mq che prevede la realizzazione di tredici edifici di due o tre piani, per un totale di 200 appartamenti. Questo progetto è un caso emblematico in materia di edilizia ad elevata efficienza energetica, essendo stato elaborato con un’attenzione particolare per ciò che concerne la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi energetici. Verrà impiegata l’acqua di falda come fonte energetica naturale e rinnovabile attraverso l’uso di pompe di calore ad alto rendimento sia per il riscaldamento che per il raffreddamento degli ambienti, azzerando le emissioni di CO2. Inoltre, verranno posizionati dei pannelli radianti che permetteranno di utilizzare l’energia naturale dell’acqua di falda per raffreddare direttamente gli ambienti. Pirelli RE applicherà il programma anche nel settore uffici a partire dall’ampliamento della nuova sede in Bicocca a Milano (Headquarter 2), che sarà il primo edificio ad entrare nella Classe A secondo i criteri di certificazione energetica. Il consumo energetico per il riscaldamento invernale sarà di circa il 30% inferiore al limite previsto dalla normativa. Anche i consumi per il condizionamento estivo saranno di gran lunga ridotti, grazie ad un involucro particolarmente performante, una facciata continua a triplo vetro con schermi mobili installati nella cavità esterna ventilata che lascerà passare soltanto il 15% dell’energia radiante. L’attenzione al tema dell’ecosostenibilità è centrale anche nell’architettura: ne è testimonianza il riconoscimento ricevuto nell’ambito di Urbanpromo per il progetto Eastgate Park a Portogruaro (VE), premiato proprio per le innovative caratteristiche di attenzione ai temi ambientali, pur trattandosi di un progetto di logistica-industriale; e il concorso di progettazione ad inviti recentemente promosso, per la riconversione in uffici dell’edificio che ospitava la mensa e la portineria del complesso industriale Breda in Bicocca. La sostenibilità ambientale del progetto è uno dei più importanti criteri previsti nel bando di gara. Co-producers: 78 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Giardini Viscontei, Cusago (MI), 2007-2010, 16.050 mq Headquarter 2, Milano Bicocca, 2007-2008, 12.070 mq Concorso Edificio Tredici, Milano Bicocca, 2007 Co-producer PIRELLI RE Ecobuilding 79 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Dal 1917 il grande magazzino più famoso d’Italia. Sotto la guida della Famiglia Borletti diventa negli anni del boom economico una vera e propria istituzione nel proporre prodotti dotati di carica modernizzatrice e nel farsi tramite delle tendenze culturali, fino a istituire il premio “il Compasso d’Oro”. Nel 2005 l’insegna viene venduta a un gruppo d’investitori: Investitori Associati, Pirelli Re, Deutsche Bank e la Famiglia Borletti. L’intento è quello di riposizionare l’azienda verso l’alto e farla diventare la miglior vetrina del Made in Italy e dei brand internazionali. Il timone viene affidato a Vittorio Radice, forte di una lunga esperienza di grandi magazzini esteri. L’obiettivo è quello di farlo diventare un vero department store internazionale attraverso tre processi strategici di cambiamento: la ristrutturazione di tutti i negozi e l’apertura di nuovi punti vendita nelle più importanti città italiane; l’arricchimento dell’offerta commerciale con l’inserimento di prestigiosi brand di moda, design e life-style; il passaggio dal libero servizio all’assistenza al cliente, totale e competente. Il flagship store di Piazza Duomo a Milano è stato sottoposto a un processo di ristrutturazione globale, che ha già visto l’inaugurazione di nuovi piani e che si concluderà nel 2010. Al progetto hanno lavorato, e continuano a lavorare, grandi nomi internazionali del design e dell’architettura d’avanguardia, tutti artefici di lavori prestigiosi e di alcuni dei locali e degli store più trendy del mondo. Andrea Griletto per il restauro della facciata, lo Studio Cibic & Partners per le vetrine e il 5° piano con le collezioni bambino, India Mahdavi per il piano terra e l’ammezzato, dedicati al beauty e agli accessori, Vincent Van Duysen per il terzo piano con la moda donna contemporanea, lo studio londinese HMKM che ha seguito il rifacimento dello spazio per le collezioni intimo al quinto piano. E il gruppo Lifschutz Davidson Sandilands per il settimo piano, interamente dedicato al gusto: assoluta novità per il mercato italiano, con una varietà di proposte ristorative dal tono cosmopolita e un food market da gourmet. Anche il secondo piano con le collezioni uomo è attualmente in ristrutturazione, sotto la guida di Rodolfo Dordoni, architetto e designer milanese di fama internazionale. Nel frattempo la trasformazione ha coinvolto anche gli altri punti vendita. Seguendo il format di Milano Duomo, hanno completato la ristrutturazione della profumeria e degli accessori Padova e Roma Fiume, su progetto di Ferruccio Laviani, e Firenze con India Mahdavi. Mentre Cagliari ha inaugurato i due nuovi piani dedicati alla moda donna, ridisegnati da Rodolfo Dordoni. Anche l’offerta commerciale è stata completamente rivisitata con l’inserimento di marchi di alta gamma, prima a Milano Duomo e poi gradualmente negli altri punti vendita. E giusto per citarne alcuni: Burberry, Chloé, Dior, Dolce&Gabbana, Gucci, Louis Vuitton, Miu Miu, Salvatore Ferragamo, Valentino, Yves Saint Laurent, Marc Jacobs per gli accessori. Bulgari, H Stern, Montblanc, Pisa Orologeria, Robert Wan per la gioielleria. Jo Malone, Kiehl’s, Molton Brown, Shu Uemura, Tom Ford per la bellezza e profumeria. Philosophy by Alberta Ferretti, R.E.D. Valentino, See by Chloé, Marc by Marc Jacobs, Moschino Cheap & Chic per la moda donna contemporanea e Kurt Geiger per le calzature. Armani Junior, Burberry, Dior, Miss Blumarine, Monnalisa, Polo Ralph Lauren per le collezioni bambino e per l’intimo Emporio Armani, Christian Dior, Christian Lacroix, D&G, La Perla, e Agent Provocateur, in esclusiva per l’Italia. Altri ancora ne arriveranno, tra cui Armani Collezioni, Stella Mc Cartney e Polo Ralph Lauren. Il risultato di questo processo globale di cambiamento sarà per la Rinascente il diventare un department store di prima classe a livello mondiale, con una collezione di prodotti e di marchi sempre più rappresentativa del consumatore contemporaneo. Al pari delle cattedrali dello shopping di New York, Parigi e Londra. Co-producers: 80 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio LA RINASCENTE 8 vetrine interpretate da 8 architetti/8 windows interpreted by 8 architects 81 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di In occasione della 47° edizione del Salone Internazionale del Mobile, Nokia offre a tutti i visitatori la possibilità di accedere facilmente via mobile, e non solo, a numerosi servizi e informazioni per scoprire gli eventi e le iniziative più interessanti. La partnership con INTERNI prevede, oltre alla possibilità di scaricare sul telefono cellulare la “GuidaFuoriSalone” e la “Guida Zee Milano”, la creazione di un mobile blogging: 10 redattori di INTERNI, accompagnati da un team tecnico di supporto Nokia e da un fotografo, monitoreranno le novità e gli appuntamenti principali utilizzando tutte le funzionalità dei modelli Nokia Nseries per catturare i momenti più significativi della manifestazione e condividerli attraverso un blog dedicato e alimentato con foto, testi, clip video e audio in real time, accessibile sul sito www.nokiatrendslab.it. Nokia metterà a disposizione della Tribù del Design gli Nseries Angels, personale “on the road” attrezzato con l’ultima generazione di computer multimediali Nseries ad alte prestazioni, che forniranno indicazioni utili sugli eventi del Salone e su tutti i servizi relativi a ristoranti, hotel, negozi e after-dinner. Inoltre, per dare spazio alla creatività dei giovani, Nokia presenta, in occasione del prossimo Salone, “Nseries Design Award”, il contest internazionale per la progettazione di arredi e complementi concepito e sviluppato in collaborazione con il Gruppo Sintesi. Infine, situato nel cuore del “FuoriSalone” all’interno dell’Nhow Hotel di via Tortona, verrà predisposto l’habitat di Nokia Nseries, uno spazio per la condivisione e la comunicazione organizzato in ambienti dedicati a una particolare esperienza: musica, foto, video, navigazione, gaming. NSeries Angel realizzazione/with NOKIA 82 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio TVISION (l. 1,3 m x h. 2,54 m) display multimediale verticale/vertical multimedia display LCD 70” progetto di/project by PAOLO CASTI realizzazione/with CLEAR CHANNEL ITALY OUTDOOR 83 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Lampade da esterno/Outdoor lamps Sky design di/by ALFREDO HÄBERLI produzione/production LUCEPLAN Vaso-seduta/seating-vase Holly All design di/by PHILIPPE STARCK produzione/production SERRALUNGA Vaso/vase New Wave design di/by ROSS LOVEGROVE produzione/ production SERRALUNGA ALLESTIMENTO GENERALE Arredi esterni/outdoor furniture Cortile d’onore 84 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio ALLESTIMENTO GENERALE Aquos LC-20AD5E e Aquos LC-42X20E Serie Slim Line (frontale e profilo) produzione/production SHARP 85 Milano Capitale del Design® 2008 (15 - 21 aprile 2008) Cortili dell’Università degli Studi di Milano 15 aprile - 1 maggio Ca’ Granda - ex Ospedale Maggiore Con il patrocinio di DANILO REA nasce a Vicenza il 9 agosto 1957. In tenerissima età si trasferisce a Roma, dove si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Nel 1975 debutta con il Trio Di Roma (Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto). Tra le collaborazioni concertistiche e discografiche, ricordiamo quelle con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Art Farmer, Billy Cobham, Aldo Romano, Tony Oxley, Dave Liebman, Bobby Hutcherson, Gato Barbieri, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kenny Wheeler, John Scofield, Randy Brecker. È molto richiesto anche nell'ambiente pop, dove vanta un curriculum tra i più prestigiosi: Mina, Domenico Modugno, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Gianni Morandi, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Riccardo Cocciante e molti altri. Nel 1989 ha preso parte, come solista, all'opera di Roberto De Simone “Requiem per Pier Paolo Pasolini”, rappresentata al Teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Zoltan Pesko. Tra i gruppi con cui ha collaborato ricordiamo Lingomania (miglior gruppo italiano del “Top Jazz” 1987). Ha dato concerti in Francia, Inghilterra, Austria, Svizzera, Turchia, Olanda, Spagna, Finlandia, Norvegia, Serbia, USA, Canada, India, Australia, Messico, Senegal, Tunisia, Brasile e Cina. Incide due CD di piano solo: “Lost In Europe” (V.V.J.) 2000, e “Lirico” (Egea) 2003. Listone Giordano – Natural Genius Nata lo scorso anno in occasione dello spot televisivo di Listone Giordano, la collaborazione tra l’azienda umbra e Danilo Rea, uno dei più virtuosi pianisti del panorama jazz internazionale, è diventata un vero e proprio sodalizio artistico e creativo ispirato da valori comuni. Nello spot l’artista suonava dando corpo a una colonna sonora che interpreta il movimento delle venature del legno come un insolito spartito musicale, creando momenti di forte suggestione e coinvolgimento emotivo. Da Umbria Jazz al Guggenheim Museum di New York, dalla performance dell’artista durante la presentazione della collezione Natural Genius di Listone Giordano, fino alla sua presenza all’evento Green Energy Design, la mostra organizzata dalla rivista Interni in occasione del Salone del Mobile 2008, la magia creata dalla sua musica e dal suo talento non si arresta. Via Trentacoste 7 20134 Milano tel 02 21 56 3-319/237/320 [email protected] Co-producers: 86
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