Informazioni 2013 Numero 1

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Informazioni 2013 Numero 1
Österreichisches Post AG
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Società Dante Alighieri
Comitato di Linz
Sezioni Steyr e Wels
Österreich.– Italienische Gesellschaft
Bethlehemstr 1d, 5. Stock
A-4020 Linz
Telefon: 0732 / 79 49 29
e-mail: [email protected]
Jahrgang 2013 Nr.1
Anno 2013, Numero 1
OÖ. VOLKSBILDUNGSWERK
Bildung schafft Kultur
Donnerstag, 17. Jänner 2013, 18 Uhr
In questo numero:
Festa della Dante
1
Il saluto della
Presidente
1
Festa della Dante
mit Generalversammlung
Hotel Kolping, Gesellenhausstr. 5, Linz
Mitnahme von Verwandten und Freunden wird begrüßt!
Le conferenze di
ottobre-novembre
2012:
Un mito a due ruote
la Vespa
2
Generalversammlung
mit Musikeinlagen
L’Etna e i suoi tesori 3
die gemäß der Vereinsstatuten
I prossimi
Appuntamenti
am Donnerstag, den 17. Jänner 2013
stattfindet
4
- Le conferenze
- Mitgliedsbeitrag
2013
- Errata Corrige
Tagesordnung
Begrüßung durch die Präsidentin
Feststellung der Beschlussfähigkeit
Tätigkeitsbericht für das Vereinsjahr 2012
Bericht des Kassiers für das Jahr 2012
Bericht des Rechnungsprüfers
Entlastung des Vorstandes
Neuwahl des Vorstandes
Vorschau auf die Tätigkeit 2013
Allfälliges
Anträge an die Generalversammlung müssen
mind. 3 Tage vor dem Termin schriftlich beim
Vorstand eingebracht werden.
Nella speranza che abbiate
trascorso un felice Natale e
che il 2013 sia iniziato
serenamente, colgo
l’occasione per invitarvi
all’appuntamento annuale
della Festa.
Sarà bello rivedersi e iniziare
l’anno sociale in buona
compagnia e in allegria. Non
mancheranno buon cibo e
buona musica.
Vi aspetto!
Luisella Kimmel
Bedeutung „unserer Festa“
Möglichkeit persönlicher Begegnung vieler Mitglieder („aller“ Mitglieder, das wäre
wohl ein Traum) in festlich-freundschaftlichem Rahmen, in dem der wichtigen
Generalversammlung die ihr gebührende Bedeutung zukommt und Sie erst gar
nicht – wie man befürchten könnte – einer eventuellen Langeweile ausliefert. Für
das leibliche Wohl sorgen italienische Speisen und Weine.
Informazioni
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Il 18 ottobre 2012, la
dott.ssa Rachele Moriggi,
Vespista per passione,
nella sua conferenza non
ha nascosto il suo
entusiasmo per il motociclo
diventato
Un mito a due ruote:
la
Mag. Rachele Moriggi
“Con Vespa si può,
perché si guida con gioia,
è bella, è forte, è robusta,
ci porta sicuri
su tutte le strade.
Sì, con Vespa si può!”
Ecco le parole del carosello per la Vespa 50
presentato da Gianni Morandi, il testimonial per
eccellenza dell’anno 1963. A quell’epoca, la Vespa ha
già alle spalle un enorme successo e dalla produzione
del milionesimo motociclo sono passati 7 anni.
La Vespa è uno storico modello di scooter della
Piaggio, brevettato il 23 aprile 1946, su progetto
dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio.
Il nome, diventato in seguito famoso in tutto il mondo,
sembra sia nato dall’affermazione di Enrico Piaggio
che, alla vista del prototipo, esclamò “Pare una
vespa!”, per via del suono del motore e delle forme
tondeggianti della carrozzeria.
L’azienda venne fondata nel 1884 da Rinaldo Piaggio
e si occupò all’inizio di arredamento navale, poi anche
di produzioni ferroviarie e aeronautiche. Da ricordare
è il bombardiere P108, un probabile “antenato
tecnologico” della Vespa.
Il primo prototipo MP5 “Paperino”, progettato da
Renzo Spolti e prodotto negli anni 1943-1944, non
ebbe successo.Il secondo prototipo però, la Vespa
MP6, prodotto nel 1945 su progetto di Corradino
D’Ascanio, con cambio sul manubrio e scudo
anteriore, riscosse un successo mondiale.
Il primo modello del 1946, la Vespa 98, sempre
progettato da D’Ascanio, venne esposto al salone del
ciclo e del motociclo di Milano. Aveva una potenza di
3,2 cv a 4500 giri che consentivano una velocità
massima di 60 kmh e il superamento di pendenze del
20 %. Si guidava senza targa e senza patente, era
economica e si poteva pagare a rate.
Forse la più grande innovazione di questo
modello, che contribuì al suo successo
planetario, fu la presenza di una carrozzeria che
copriva integralmente il motore e le parti
meccaniche principali, con i risultati di una
protezione efficace dalle intemperie e del poter
utilizzare finalmente la motocicletta con
l’abbigliamento di tutti i giorni. Diventò il veicolo
utilitario di molte famiglie italiane nel secondo
dopoguerra e rappresentò, prima dell’avvento
delle automobili, il mezzo della prima
motorizzazione “di massa” in Italia.
Vespa Siluro (1951), la Vespa 125 (1951), la
Vespa 150 GS (1955) [“lo scooter più bello del
mondo”], la Vespa Dalì (1962), la Vespa 50
(1963), la Vespa 50 Special (1973), la Vespa
ET3 Primavera (1976), la Vespa Ferrari (2001).
I Vespa Club furono un importante veicolo
promozionale della Vespa. Prima in Italia e poi in
tutta Europa si organizzavano raduni e gare. Per
40 anni, fino al 2006, si tenne un raduno
mondiale di vespisti denominato “EuroVespa”,
raduno che si tiene annualmente e che ora è
stato ribattezzato “Vespa World day”, l’ultimo dei
quali si è svolto a Londra. Tuttora esistono molti
fan club della Vespa. L’unico scooter “rivale” degno di nota fu la “Lambretta” della Innocenti, nata nel 1947 ma prodotta in Italia solo fino al 1971.
Nel 1950 esce il primo calendario Vespa che
presenta dapprima odalische disegnate dal
pittore Franco Mosca, poi star del mondo dello
spettacolo fotografate (le gemelle Kessler,
Raffaella Carrà, Raquel Welch, ecc.); diventerà
un oggetto di culto anch’esso.
Inoltre la Vespa appare in svariati film, tra i quali,
ad esempio, “Vacanze romane” (1953, con
Audrey Hepburn e Gregory Peck), “Caro Diario”
(1993, di Nanni Moretti), “American Pie” (1999), e
per la lavorazione di “Ben Hur” (1959) viene
utilizzata per gli spostamenti sul set.
La Vespa ha lasciato le sue tracce anche nella
letteratura: Giorgio Bettinelli (1955 – 2008),
dapprima vespista per caso, poi appassionato,
narra i suoi viaggi in Vespa per il mondo. Il primo
suo libro sul tema, “In Vespa. Da Roma a
Saigon”, ricorda il suo viaggio fatto tra il luglio
1992 e il febbraio 1993.
continua !
Informazioni
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La Vespa è diventata un simbolo del design italiano
nel mondo. È stata esposta in vari musei e fa parte
della collezione permanente del MoMA e del
Guggenheim di New York. Le sale del Museo
Piaggio a Pontedera (PI), inaugurato nel 2000,
raccolgono le collezioni Vespa e Gilera, accanto ai più
significativi fra i numerosi prodotti della Piaggio. Lì si
possono ammirare le Vespa più belle o rare, per
esempio la prestigiosa Vespa Dalì, le Vespa dei
record o le tre Vespa di Bettinelli.
Alcuni degli slogan pubblicitari per la Vespa
sono diventati molto famosi:
- “Meglio una Vespa oggi che una vettura
domani”
- “Vespizzatevi!”
- “Chi Vespa mangia le mele, chi non Vespa no.”
E per festeggiare il mondiale di calcio del 1982,
la campagna patriottica: “L’Italia s’è Vespa!”
Prof. Mag. Luise Gütlinger
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L’Etna e i suoi tesori
Il 15 novembre 2012, il dott. ing. Giuseppe Patanè ci ha presentato in modo molto simpatico ed entusiasmante la
sua terra d’origine: la provincia di Catania con l’Etna, in siciliano “A Muntagna”, e i tesori legati a questo
affascinante vulcano.
Con i suoi 3343 m d’altezza, l’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa. Ha 4 crateri principali ed è una meraviglia
naturale che ogni anno attira centinaia di migliaia di turisti ed escursionisti. Grazie a 3 impianti sciistici e 5 piste è
anzi possibile sciare a due passi dal mare.
Le eruzioni sono molto frequenti negli ultimi anni e offrono uno spettacolo che molti vogliono godersi “dal vivo”.
Siccome le escursioni organizzate si fanno con personale specializzato, la sicurezza è garantita e non ci sono mai
stati incidenti. In passato, alcune eruzioni sono risultate proprio disastrose, come quella del 1669 che distrusse
parte di Catania, la colata lavica del 1928 che devastò la cittadina di Mascali, quelle degli anni 1983 e 1985 che
distrussero la stazione turistica di Etna Sud e le ultime eruzioni degli anni 2001 e 2002 che devastarono di nuovo le
località turistiche di Etna Sud e anche di Linguaglossa, sul versante Nord.
Nel 1987 è stato istituito il Parco regionale dell’Etna per
salvaguardare gli ecosistemi naturali ma anche le attività tradizionali
delle comunità locali. Il paesaggio del Parco è molto vario: Grazie alla
ricchezza del suolo vulcanico, zone agricole multiformi sono
incastonate tra boschi e colate laviche che offrono la magia di un
paesaggio lunare, formando così un mosaico ambientale di rara
bellezza. Molto caratteristica è anche la ginestra dell’Etna, chiamata
“il fiore del deserto” da Giacomo Leopardi.
La Valle del Bove dalla forma di un’ampia conca è una zona
desertica sul versante orientale, ricoperta di colate laviche recenti,
che misura circa 7 km per 5 km di grandezza.
Il mezzo ideale per scoprire alcuni dei maggiori tesori dell’Etna è la Ferrovia Circumetnea.
Il suo primo tratto Catania-Borgo-Adernò fu inaugurato il 2 febbraio 1895, la sua lunghezza attuale è di 110,963
km. Oltre alle bellezze naturali, il percorso offre anche opere d’arte tecnica, come gallerie, viadotti ad arcate e ponti
a travata metallica. Magari rinfrescati con una granita ’soffice come la neve’, si sale sulla Circumetnea a Riposto,
paese situato al mare. Si arriva a Giarre (81 m), famosa per i suoi limoni ineguagliabili, poi a Mascali, dove si
produce il Nerello Mascalese, uno dei vini Etna Rosso D.O.C.
Poi si giunge a Linguaglossa (554 m), famosa per i suoi funghi, castagne e la salsiccia al ceppo. Nella zona di
Solicchiata/Castiglione di Sicilia (667 m) si trovano anche pregiati vigneti. Mojo Alcantara (653 m,[ME]) è
l’unico comune lungo la Circumetnea fuori dalla provincia di Catania. Le Gole dell’Alcantara sono un canyon
mozzafiato formato dall’omonimo fiume. Randazzo (763 m) è un borgo in pietra lavica con la Basilica di Santa
Maria in stile normanno - svevo (XII) e la Chiesa di San Nicola (1581). Maletto (922 m) è il più alto dei centri abitati
della provincia di Catania e rinomato per le sue fragole, mentre Bronte (833 m) è “la città del pistacchio”.
Adrano (588 m) è famosa per la sua via Garibaldi con le case in pietra lavica, il Castello Normanno e il Ponte dei
Saraceni. Biancavilla (508 m) è la città dell’arancia rossa di Sicilia (“le migliori del mondo”), Paternò (254 m) è
rinomata per i suoi ulivi molto pregiati e i dolcissimi fichidindia, e Belpasso (254) deve la sua fama ai torroncini.
Con l’arrivo a Catania, la Circumetnea riguadagna il mare. Il simbolo della città è l’elefante in pietra lavica collocato
in piazza del Duomo. Nelle numerose strutture gastronomiche si possono certamente gustare i famosi cannoli
siciliani, la cassata siciliana e i deliziosi arancini (salati). Non sarà neanche difficile trovare i “viscotta cà liffia”, ma
forse non così buoni come quelli offerti dal dott. Patanè dopo la sua bellissima conferenza che si è conclusa con
l’ascolto della canzone “Secondo Imbrunire” di Franco Battiato. GRAZIE INFINITE!!!
Prof. Mag. Luise Gütlinger
Le prossime conferenze della Dante Alighieri Linz
Vorträge Februar und März
Giovedì 14 febbraio 2013
16 Uhr u. 18 Uhr
Medieninhaber:
Società Dante Alighieri Comitato di Linz
Österreich.– Italienische
Gesellschaft
Bethlehemstr 1d, 5. Stock
A-4020 Linz
Telefon: 0732 / 79 49 29
(due conferenze!)
"Corni, sale e gatti neri.
Gli italiani e la superstizione."
Vortrag in italienischer Sprache mit Bildern
Dott.ssa Melania BELLIA aus Mascalucia (Catania) / Linz
Giovedì 14 marzo 2013
16 Uhr u. 18 Uhr
(due conferenze!)
"Pisa - Una città tutt'altro che „pendente"
Vortrag in italienischer Sprache mit Bildern
Dott.ssa Claudia DEI aus Pisa / Linz
Telefondienst
(neu, seit Oktober 2012)
Dienstag, 15:30 -18:00
Mittwoch, 10:15 - 12:00
e-mail:
[email protected]
___
beide Vorträge:
Linz, Ursulinenhof, Gewölbesaal (Kleiner Saal), 1. Stock
Ingresso libero - Eintritt frei – E’ gradita un’offerta – Spenden willkommen
Für den Inhalt verantwortlich:
Mag. Salvatore Troia
Vervielfältigung
Kopierstelle der JKU Linz
Ha collaborato a questo
numero:
Mag. Luise Gütlinger
Ci trovate anche su
Facebook.
Società Dante Alighieri –
Comitato di Linz
Mitgliedsbeitrag
- eine Person:
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!"($J(%(-$K5/#$-")%$7"#$56./$/(6(#$'&#$*A()%()$%5)H85#?$
28 ! jährlich
- zwei Personen in der Familie:
45 ! jährlich
- SchülerInnen, StudentInnen
und Lehrlinge:
17 ! jährlich
Società Dante Alighieri Linz
IBAN
AT55 2032 0000 0012 5296
BIC
ASPKAT2LXXX
ERRATA CORRIGE
Il nome di battesimo di Papa Giovanni
XXIII è Angelo Giuseppe Roncalli e non
Giovanni Roncalli come erroneamente
riportato a pagina 6 del numero 3.2012.
Ci scusiamo per l’errore e ringraziamo
l’attento lettore (Thomas H.) che ha
scoperto il refuso.
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