Piano dell`Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Donatello
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Piano dell`Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Donatello
Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2013-2014 “Documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della scuola” elaborato dal Collegio dei Docenti, integrato dal Regolamento d’Istituto ed adottato dal Consiglio d’Istituto: • esplicita le scelte educative e didattiche • definisce il piano organizzativo in coerenza con le finalità e gli obiettivi propri della scuola • pianifica le attività formative e delinea le modalità della loro attuazione • stabilisce l’uso delle risorse 1 INDICE PREMESSA pag 3 PARTE I: IL CONTESTO E LA SCUOLA L’analisi del contesto Rapporti scuola, famiglia, territorio Identità culturale ed educativa della scuola Benessere dello studente L’Educazione interculturale L’Educazione alla cittadinanza europea L’Educazione alla cittadinanza democratica ed alla legalità pag.4 PARTE II: L’AUTONOMIA ED IL CURRICOLO L’offerta formativa come sistema integrato unitario Scelte educative: obiettivi formativi, finalità specifiche Scelte didattiche curricolari Scelte organizzative Le modalità di monitoraggio, di verifica e di valutazione pag.19 PARTE III: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Sfondo integratore Progetti Scelte extracurriculari pag.51 PARTE IV: ORGANIZZAZIONE Organigramma Scelte organizzative Strutture e servizi pag.153 PARTE V: REGOLAMENTI Regolamento di istituto Statuto delle Studentesse e degli Studenti Patto educativo di corresponsabilità pag.170 2 PREMESSA L’Istituto Comprensivo Donatello è stato istituito il 1° settembre 2012 ed è il risultato di una politica scolastica tesa alla razionalizzazione del servizio e al progressivo miglioramento dell'offerta formativa. La scuola "verticalizzata" sperimenta e promuove modelli pedagogici che, nel rispetto dei ritmi di crescita delle alunne e degli alunni e delle peculiarità di ogni ordine di scuola, garantiscano un percorso formativo organico e completo, dai 3 ai 14 anni di età. L’istituto comprende: scuola dell’infanzia scuola primaria scuola secondaria di primo grado 3 PARTE I IL CONTESTO E LA SCUOLA 4 ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE: SOCIO-ECONOMICO- CULTURALE L’Istituto è situato nel XVI Distretto Scolastico e nell’VI Municipio del Comune di Roma, accoglie un bacino d’utenza molto vasto (Villaggio Breda, Torre Gaia, Villaverde, Tor Bella Monaca, Tor Vergata, Torre Angela, Giardinetti, Torrenova, Fontana Candida, I due Leoni, Borghesiana, Finocchio), assai più ampio di quello che corrisponde al suo territorio naturale. Questo dato è prova dell’alto livello di apprezzamento e di credibilità di cui gode e, nello stesso tempo, impegna la nostra Scuola in un cammino ininterrotto di miglioramento di qualità. Il territorio è stato oggetto di un forte sviluppo urbanistico, che, da un lato, ha visto crescere in modo disordinato le vecchie borgate di periferia, abitate da ceti operai, piccolo-borghesi e da una sempre crescente comunità di immigrati; dall’altro lato, ha assistito alla nascita di centri residenziali abitati in prevalenza da ceti economicamente e culturalmente medio-borghesi. Va, purtroppo, sottolineato, il fatto che, al forte sviluppo urbanistico e al conseguente aumento della popolazione, non ha fatto seguito un adeguato sviluppo di servizi sociali, di spazi associativi e culturali significativamente complementari alla scuola. Di conseguenza, il disagio sociale, specialmente sotto la forma del fenomeno dell’abbandono, della dispersione e dell’evasione scolastica, se pure a livelli diversi da zona a zona, è fortemente presente sul territorio, che, proprio per questo, è stato identificato come “area a rischio”. Il nostro Istituto ha quindi assistito ad un incremento sempre più celere di presenze di allievi non italiani cui dare una risposta in termini di accoglienza, interazione, inclusione, con una ricaduta sulle scelte educative e organizzative della scuola. 5 PROFILO DESCRITTIVO DELL’ISTITUTO L’istituto è costituito da due plessi: Il plesso “Pablo Picasso”, ha sede in via Millet, comprende la scuola dell’Infanzia e la scuola Primaria, è costituita da uno spazioso edificio su due piani circondato da un ampio giardino fruibile dagli alunni, con spazi attrezzati per i più piccoli (scuola dell’infanzia), ma anche per i più grandi (campi di basket e calcetto). La scuola ospita 10 sezioni di scuola dell’infanzia (a tempo ridotto 25 ore e a tempo normale 40 ore) per un totale di 241 alunni e 20 classi di scuola primaria funzionanti a 27 e 30 ore e a tempo pieno ( 40 ore) per un totale di 422 alunni. Nello stesso edificio vi sono gli uffici di Presidenza e di Segreteria. 6 Il plesso “Donatello”, ha sede in via Grotte Celoni, comprende la scuola secondaria di primo grado, è costituita da una corpo centrale e un padiglione situato nel cortile della scuola. Nel corpo centrale ci sono 14 classi, gli ex uffici della Presidenza e segreteria. Nel padiglione ci sono 6 classi. La sede ospita 437 alunni. 7 LA “MISSION” DELL’ISTITUTO VALORI CONDIVISI MISSION DELLA SCUOLA L’istituto ha come linea guida per la progettazione didattica la valorizzazione della diversità intesa come forma di arricchimento personale per tutti senza ingenerare disuguaglianze. Ciò si attua attraverso l’educazione al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, mediante percorsi formativi, educativi e culturali. L’Istituto, attraverso l’elaborazione del piano dell’offerta formativa, vuole presentarsi alle famiglie con la sua metodologia, con le sue attività e i progetti che si intendono svolgere all’interno dello Istituto. Nel P.O.F. sono descritti, infatti, i principi cui si ispira l’azione educativa dei docenti e di tutti gli operatori scolastici, le attività ed i progetti che si attuano, quindi una scuola “dinamica” che opera al meglio delle sue possibilità . SCELTE EDUCATIVE L’Istituto, in stretto collegamento con le scelte educative delle famiglie e con le opportunità offerte dal territorio, intende promuovere lo sviluppo formativo di ogni singolo alunno affinché ne siano soddisfatti i reali bisogni di apprendimento e di formazione nell’ottica di un avvio alla formazione di un cittadino consapevole. Tutto ciò partendo dal riconoscimento e l’interiorizzazione dei diritti e doveri della vita di classe, per arrivare ad una partecipazione attiva e consapevole della vita sociale del Paese. In tal senso il P.O.F relativo al presente anno scolastico si configura come un progetto integrato d’istituto “Noi cittadini del mondo” che si realizza attraverso lo sviluppo di tematiche finalizzate alla costruzione della “cittadinanza attiva”. Ciò si attua attraverso l’educazione al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, mediante percorsi formativi, educativi e culturali. I nostri assi portanti sono quindi accoglienza e continuità, intercultura, potenziamento delle capacità espressive e comunicative mediante attività laboratoriali di lettura, teatro, pittura, psicomotricità, multimedialità, lingue straniere ed ambiente. 8 PRINCIPI ISPIRATORI DELL’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa delineata nel P.O.F. dell’anno sc. 2013-2014: Tende a valorizzare la differenza senza trasformarla in disuguaglianza, ad accogliere il disagio, potenziando le capacità personali di elaborazione e produzione delle conoscenze Punta al rafforzamento del lavoro didattico nelle singole classi approfondendo gli aspetti disciplinari e valutativi dei percorsi formativi e la presa di coscienza della necessità di rispetto delle regole di comportamento condivise. Punta all’innovazione didattica attraverso l’uso delle nuove tecnologie. E’ sostenuta da una forte professionalità dei docenti che partendo dai team di classe, dà luogo ad una organizzazione complessa, che si avvale di uno staff di progetto articolato per responsabilità e compiti: Dirigente scolastico, Collaboratori del D.S., Funzioni strumentali, Referenti d’intersezione,classi parallele, dipartimenti, Responsabili di progetto e di Laboratorio, Commissioni di lavoro, DSGA e personale ATA. E’ incentrata sull’organizzazione flessibile dei gruppi classe nelle ore residue e aggiuntive dei docenti di classe per la realizzazione di progetti e/o il recupero didattico in piccoli gruppi Fa leva sul recupero didattico degli apprendimenti per garantire uguali opportunità formative agli alunni stranieri e/o in situazione di disagio sociale E’ in stretta interazione-collegamento con i bisogni del territorio inteso come comunità di utenti (famiglie) e istituzioni (Enti locali, Università, associazioni culturali sociali e professionali…..) RAPPORTI SCUOLA, FAMIGLIA, TERRITORIO Partendo dalla constatazione che la scuola non è l’unico luogo in cui il soggetto di educazione svolge la sua funzione e vive il proprio quotidiano, il Collegio dei docenti di questo Istituto ritiene opportuno promuovere forme partecipative alla vita scolastica sia per gli studenti che per gli adulti, al fine di attivare atteggiamenti e comportamenti di corresponsabilità di tutti i soggetti interni ed esterni interessati ai processi di formazione, per evitare fenomeni di abbandono, evasione, dispersione scolastica e per favorire, al contempo, la valorizzazione delle eccellenze. Scuola, famiglia, società devono contribuire, in un lavoro di collaborazione, nell’ambito delle proprie aree di intervento, ad individuare quelle attitudini/potenzialità che portano al conseguimento delle competenze. Il vissuto reale, psicologico e didattico di ciascun allievo ricopre un ruolo 9 centrale per la realizzazione di un percorso consapevole per la costruzione di un proprio progetto di vita. Il nostro Istituto continua a intrattenere rapporti con le altre Agenzie del territorio ed è aperta alle sollecitazioni culturali a livello nazionale e internazionale. L’Istituto ha una tradizione consolidata di rapporti sinergici con il territorio inteso sia in senso “macro” (Comune, Provincia, Regione, Ministeri) sia in senso “micro” (territorio dell’VI Municipio). Il presente POF intende proseguire nell’azione di raccordo già intrapresa e, nel contempo, implementare tutte quelle potenzialità ad oggi rimaste inespresse. Considerata, inoltre, la favorevole accoglienza della diffusione di informazioni circa le iniziative in atto presso la nostra scuola, nel rispetto della normativa vigente riguardante le iscrizioni, particolare importanza, nella scuola secondaria di primo grado, sarà data all’orientamento, rispetto al quale è ampio il numero di istituzioni scolastiche coinvolte. La scuola, tenendo conto delle potenzialità del territorio, attiverà tutte le possibili iniziative al fine di valorizzarle. In questo contesto assume particolare rilievo il nuovo Polo Universitario di Tor Vergata che può rappresentare un partner privilegiato per la formazione in servizio dei docenti e per eventuali collaborazioni didattiche ( uso di laboratori, di strutture di biblioteche, eccetera). L’VIII Municipio, inoltre, risulta essere un territorio eterogeneo caratterizzato da enormi squilibri all’interno dei quartieri che lo caratterizzano ed è opportuno, pertanto, che la scuola realizzi e potenzi la collaborazione con enti pubblici e/o privati che operano nell’ambito delle Educazioni (ambientale, alla salute, alla legalità, eccetera) come la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, i Vigili urbani dell’VI gruppo, la Croce Rossa, i circoli territoriali di Legambiente, l’Ama di zona, l’ASL Roma B, il Policlinico di Tor Vergata, il Municipio, le Parrocchie, le Associazioni culturali e di volontariato e le redazioni dei giornali del territorio, altri enti e istituzioni in grado di collaborare con il nostro Istituto per l’attuazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi della normativa vigente. Il tessuto dell’VI Municipio risulta anche caratterizzato da attività commerciali e produttive che possono concorrere alla realizzazione degli aspetti pratici (saper fare) dei progetti e delle attività laboratoriali previsti dal presente POF. In ambito “macro” la scuola attiverà tutte quelle iniziative che il Comune, la Provincia e la Regione Lazio renderanno fruibili agli alunni della nostra scuola, coerentemente con il Piano dell’offerta formativa e la vigente legislazione. Inoltre, la scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare manifestazioni e concorsi interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e concorsi promossi dal MIUR, dall’USR, dagli Enti Locali, da altri Enti ed Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e motorie. 10 IDENTITA’ CULTURALE ED EDUCATIVA DELLA SCUOLA L’identità culturale della scuola Nel rispetto della normativa vigente, il POF del nostro Istituto ritiene essenziali le seguenti scelte culturali da intendersi come standard culturali di riferimento per tutti. L’alunno: soggetto in apprendimento valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente e le capacità di ciascuno anche attraverso lo scambio e l’arricchimento; supportare l’attività didattica con interventi che valorizzino le potenzialità di ciascun alunno e permettano di superare l’insuccesso e la dispersione scolastica; ridurre i casi di abbandono/insuccesso attraverso opportune strategie. fornire agli alunni gli strumenti per crescere, comunicare, progettare, interpretare, scegliere; promuovere l’apprendimento per tutta la vita. L’unità del sapere; i punti di vista delle discipline assicurare l’unità del sapere e dell’educazione verso traguardi per lo sviluppo delle competenze, tenendo conto delle aree disciplinari definite nelle Indicazioni per il curricolo e degli assi culturali individuati nell’Obbligo di istruzione; integrare, potenziare, arricchire le attività e gli insegnamenti; garantire una formazione di base per il raggiungimento del livello richiesto per continuare il corso di studi e per l’orientamento; sostenere la valorizzazione dei beni culturali per arricchire l’esperienza quotidiana degli alunni; sviluppare capacità logico-cognitive-relazionali nei diversi campi del sapere. adottare la flessibilità didattica nell’ottica dell’autonomia per esplorare nuove vie potenziando la qualità dell’offerta formativa; 11 realizzare progetti non soltanto riconducibili a specifiche discipline, ma articolati per aree disciplinari coerentemente con le Indicazioni per il curricolo e riconducibili agli assi culturali dell’Obbligo di istruzione; sviluppare le conoscenze e le capacità attraverso la trasversalità. Cittadinanza e Costituzione conoscere valori e comportamenti coerenti con i principi della Costituzione; valorizzare ampiamente la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie nazionali per educare ad una cittadinanza unitaria e plurale; promuovere un nuovo umanesimo attraverso tutte le discipline e le educazioni per formare un cittadino consapevole, responsabile, autonomo, dotato di capacità di lettura della realtà; educare al pluralismo, alla solidarietà, alla cooperazione, all’accoglienza, considerando la diversità una risorsa; garantire l’educazione alla cittadinanza democratica e alla legalità come attività trasversali alle discipline; educare alla consapevolezza di sé per orientarsi come studente e come cittadino. L’identità educativa della scuola Il Collegio dei Docenti del nostro Istituto, attraverso il proprio POF, vuole offrire il massimo delle opportunità formative e promuovere forme partecipative che attivino atteggiamenti e comportamenti di corresponsabilità di tutti i soggetti interni ed esterni alla scuola interessati alla formazione. Pertanto individua e definisce le finalità e gli obiettivi di seguito riportati come standard formativi di riferimento per tutti i Consigli di intersezione, interclasse, classe: 12 FINALITÀ Porre al centro dell’azione educativa la persona dell’allievo nella sua singolarità e in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali; far acquisire le regole del vivere e del convivere per una educazione che spinga gli alunni a fare scelte autonome per formare cittadini che partecipino consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale; insegnare ad apprendere e insegnare ad essere per un nuovo umanesimo; offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza per ridurre l’insuccesso scolastico, per recuperare situazioni di svantaggio, per contrastare la dispersione scolastica; favorire la cultura dell’inclusione e della responsabilità per l’inserimento degli allievi diversamente abili e degli allievi stranieri; favorire un’educazione permanente e ricorrente; facilitare la consapevolezza della corresponsabilità nei processi formativi per costruire un’alleanza educativa con i genitori tenendo conto dei diversi livelli partecipativi e le diverse funzioni (scuola-famiglia-territorio) nell’ambito delle specifiche competenze; potenziare la rete di collegamento con l’esterno. OBIETTIVI Promuovere e valorizzare le potenzialità e le peculiarità cognitive ed affettive di ciascuno per garantire il diritto all’apprendimento e un reale successo formativo per tutti gli allievi. Sviluppare negli allievi l’acquisizione di competenze culturali necessarie per continuare ad apprendere nel corso della vita. Promuovere interessi, motivazioni, curiosità, potenzialità attraverso un approccio efficace e coinvolgente - a saperi e conoscenze delle aree disciplinari delle Indicazioni per il curricolo e degli assi culturali dell’Obbligo di istruzione per avviare gli alunni a scelte ragionate e consapevoli; far conoscere, comprendere ed acquisire i nuovi alfabeti per un uso consapevole e critico degli strumenti informatici e multimediali; 13 esercitare i diritti/doveri di cittadinanza; dotare gli allievi della capacità di guardare alla complessità del mondo da una pluralità di punti di vista, insegnando loro a decentrare, contestualizzare e pensare in modo critico; favorire il confronto, lo scambio e l’intreccio tra storie e culture diverse per un nuovo umanesimo e per l’educazione alla pace; sviluppare la sensibilità e il rispetto per l’ambiente, i valori della libertà, della dignità e del rispetto della persona, dell’uguaglianza, della giustizia, della cooperazione e della solidarietà per una nuova cittadinanza, in coerenza con le Indicazioni per il curricolo e l’Obbligo di istruzione; prevenire e lottare contro il bullismo come impegno di tutti i docenti e di tutto il personale nella vita quotidiana della scuola; La prevenzione e la lotta al bullismo Il fenomeno del “bullismo” si sta diffondendo sempre di più nel mondo e quindi anche in Italia, assumendo dei connotati a volte pericolosi e incontrollabili soprattutto se i suoi segnali non vengono riconosciuti e contenuti per tempo, sia nel contesto familiare che nella società. Il bisogno di accettazione ed appartenenza possono spesso fuorviare il giovane che, da un contesto sociale di povertà o di abbandono o, per contro, contraddistinto da una “apparente” regolarità ed assenza di problematiche affettive o relazionali, si trasforma in bullo, vittima o spettatore. La scuola in quanto “società in miniatura”, luogo ove si impara a confrontarsi con gli altri , a stare insieme e a rispettare le esigenze altrui oltre che le proprie, deve ergersi a luogo elettivo a formare i giovani alla convivenza civile ovvero alla legalità. Il nostro Istituto, da sempre attento alle esigenze manifestate dalla realtà sociale entro la quale sviluppa il suo intervento, ha fatto da sempre proprio l’ideale di legalità permeandone trasversalmente l’azione educativadidattica e rafforzandone il significato nell’elaborazione del P.O.F. Pertanto, la prevenzione e la lotta al bullismo attraverso tutte le attività della scuola coinvolge l’impegno di tutti i docenti e di tutto il personale della scuola. Il nostro Istituto consentirà a ciascun alunno di: valorizzare la propria unicità e singolarità stimolando l’autostima, in un contesto di relazioni intessute di linguaggi affettivi ed emozionali; riconoscere la propria collocazione in un “tutto” universale fatto di differenze etniche e religiose e di “diversità” dalle quali trarre arricchimento in una opportunità speciale all’interno della scuola; ricercare le proprie radici storiche fondate sui valori di altruismo, abnegazione e sacrificio e 14 dalle quali trarre insegnamento; esprimere la propria corporeità attraverso l’esperienza artistica, teatrale e sportiva ove l’impegno comune permette di trasformare in energia positiva quella del singolo, veicolando sentimenti ed emozioni al di fuori, in una dimensione catartica e spesso terapeutica; esternare i propri sentimenti e sensazioni attraverso alcune delle forme più antiche di linguaggio: il canto, la danza e la musica, universali in quanto capaci di superare barriere di ogni tipo. IL BENESSERE DELLO STUDENTE Il nostro Istituto, oltre ad essere un luogo di apprendimento di contenuti culturali, ha anche il compito di promuovere attività per il benessere dello studente. Cultura, scuola e persona sono valori inscindibili. Quando si parla di benessere dell’alunno, non si fa riferimento solo allo star bene fisicamente, ma si deve tener conto dell’autostima e delle relazioni sociali. Analizzando alcuni aspetti negativi riscontrati nei nostri alunni e nei giovani in particolare, emerge la necessità di intervenire adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del benessere psicofisico che deve essere assicurato dai docenti e con il contributo di tutte le discipline. L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE La necessità di un forte impegno educativo e didattico che sappia elaborare un sapere e un pensare critico, una “cultura dell’intercultura” nella scuola e nella società emerge da varie ragioni: dalla multiculturalità nella società “planetaria” che da fattore esclusivamente “emergenziale” è diventato “fattore strutturale”; dalle migrazioni dei popoli sempre maggiori; dalla connotazione di “internazionalità” e inter-dipendenza della cultura e della ricerca; dal ritorno di comportamenti aggressivi di tipo razzista; dalla crisi della cultura occidentale che “insicura intorno ai propri valori guida, ai propri ideali di civiltà, percorsa da esigenze di profonda autocritica”,deve aprirsi ad un confronto con altre culture per riappropriarsi del ruolo di interlocutore centrale. L’Educazione Multiculturale e Interculturale - che riguarda tutte le discipline, tutti i docenti e tutto il personale della scuola - è e deve diventare sempre di più conoscenza e valorizzazione della altre culture e non delle culture “altre” per prevenire ogni forma di razzismo. La nostra scuola deve muoversi in quattro dimensioni: 15 1. valorizzazione delle differenze 2. scambio e cambiamento reciproco – contaminazione di costume 3. apertura anche simpatica all’altro 4. approccio dell’intercultura alle discipline e al curricolo. Tenendo conto degli aspetti: Cognitivo: aspetti linguistici, conoscenza ed educazione ai diritti, elaborazione di linguaggi dell’educazione interculturale, gioco, arte, teatro, musica, prospettiva interculturale delle discipline, introduzione di temi nuovi e punti di vista differenti. Relazionale: clima di apertura e scambio, abbattimento di stereotipi e pregiudizi, scelte di metodi che siano coinvolgenti e partecipativi e che diano il senso concreto e reale della convivenza democratica e della cittadinanza. Accoglienza: attenzione all’identità culturale e personale degli alunni stranieri, sostegno all’apprendimento dell’italiano come L2, potenziamento e consolidamento. L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA IN UNA PROSPETTIVA MONDIALE Oggi emerge l’idea che la coscienza dell’uomo non è più solo familiare, nazionale, culturale ma planetaria ed è fondamentale sviluppare questa coscienza. Occorre abbandonare l’idea egocentrica di appartenenza ad un gruppo per riconoscerci “cittadini del mondo”. A partire da questa prospettiva, si pone il problema del come la scuola debba affrontare l’educazione alla cittadinanza europea, ad una Europa che - trasformata e complessa - si apre al mondo. Il problema fondamentale è definire l’identità europea attraverso la sua storia e la storia delle nazioni. Nella nostra Scuola l’intento formativo è quello di dare l’idea di una Europa che tenta di “costruirsi” partendo da una volontà di destino comune. La coscienza di avere un destino comune può favorire lo sviluppo di una cittadinanza europea attraverso: la conoscenza di una storia europea, che è intreccio di popoli e culture, da cui emergono le linee di uno sviluppo economico, politico, sociale, culturale nonostante le crisi, le guerre, le contraddizioni; dare l’idea di un’ Europa multietnica e multiculturale usando in modo corretto i termini: 16 patrimonio, eredità, radici, cultura; inserire la storia europea nella prospettiva interculturale fornendo una visione mondiale della storia. L’educazione alla cittadinanza europea attraversa tutte le discipline e impegna tutti i docenti e si apre alla prospettiva mondiale. L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ Per impostare un discorso educativo e didattico sulla cittadinanza democratica e legalità e sull’educazione all’Europa è necessario ri-definire i concetti di educazione (quale emerge dalla ricerca europea e internazionale), di cittadinanza democratica e di legalità. L’educazione va intesa come: Educazione integrale Educazione di valori come valori coltivabili e non solo trasmettibili Sviluppo della persona (fisico – intellettuale Conoscere la propria mente – emotivo ) potenzialità Ottimizzazione della coscienza individuale Orientare all’emancipazione come fonte di Pratiche didattiche utilizzabili Attività svolte in classe intesa come luogo di esperienza (possono riguardare percorsi per la costruzione dell’autostima che utilizzano ricordi di esperienze passate riguardanti gratificazioni ricevute e non, riflessioni, obiettivi da raggiungere, piccoli traguardi); Inter-azione emotiva (rapporto empatico) alunno-insegnante; Attività di scrittura intesa non come Esercizio ma come tecnica per liberare emozioni e pensare. 17 Le linee di indirizzo sulla Educazione alla cittadinanza e legalità (16 ottobre 2006) definiscono i termini cittadinanza e legalità coerentemente con le direttive europee, in conformità con le ricerche europee e internazionali, le premesse culturali e le indicazioni della nostra Costituzione. Esiste una forte correlazione tra democrazia – conoscenza dei diritti-doveri; giustizia – legalità intesa come strumento di libertà e possibilità di scelta. La democrazia e legalità fanno riferimento a valori, principi, regole condivise che implicano: l’accesso alla conoscenza dei diritti-doveri; la partecipazione consapevole e costruttiva alla vita sociale, politica e istituzionale (a partire dalla esperienza della vita della classe e della scuola). Il nostro Istituto - come sede istituzionale dell’educazione e dell’istruzione - deve assumersi la responsabilità di: contribuire alla coesione sociale; leggere i bisogni formativi del territorio in rapporto alla dimensione europea; ricercare strategie adeguate a favorire la partecipazione di tutti gli alunni al processo formativo e alla vita della comunità scolastica. La cultura della democrazia si costruisce quindi: comprendendo e rivedendo i termini identità, radici, alterità, diversità in chiave antropologica; sostenendo il rispetto dei diritti umani, unica e sola prevenzione per combattere razzismo, xenofobia, anti-semitismo; riconoscendo nelle differenze un valore aggiunto alla democrazia. 18 PARTE II L’AUTONOMIA ED IL CURRICOLO 19 L’OFFERTA FORMATIVA COME SISTEMA UNITARIO INTEGRATO In conformità alle finalità indicate nella Legge n. 53/2003, nel D.Lgs. n. 59/2004 e soprattutto nella relativa Circolare ministeriale applicativa n. 29/2004; tenendo conto dell’eredità dei Programmi del 1979, delle Indicazioni per il Curricolo e dell’Obbligo d’istruzione; tenendo conto dell’analisi socio-culturale del contesto in cui opera la scuola e dei bisogni affettivi, cognitivi e sociali degli allievi; per il perseguimento delle finalità e degli obiettivi generali indicati nel presente POF e declinati nelle programmazioni dei dipartimenti disciplinari e dei consigli di intersezione, interclasse e classe; in conformità al Regolamento dell’Autonomia (D.P.R. n. 275/99) e tenuto conto dell’art. 3 della Costituzione Italiana la nostra Scuola organizza i propri insegnamenti e le proprie attività in un SISTEMA UNITARIO INTEGRATO, secondo un percorso strutturato e flessibile con le modalità e per gli scopi di seguito specificati. 20 Il Curricolo Alla luce delle “Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008”ed in vista della realizzazione dei livelli di conoscenze, abilità e competenze di cui all’European qualification framework (Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008), in combinazione col dettato delle Indicazioni Nazionali (D.lgs. 59/’04) e delle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31.7.207 e al DPR 89/2009 (Linee Guida 8 settembre 2009), in accordo con le Bozze delle Indicazioni Nazionali per il curricolo ( maggio –settembre 2012) il nostro curricolo si articola in competenze abilità e conoscenze e, in particolare, punta alle 8 competenze chiave del core curriculum. 21 Conoscenze, abilità e competenze Raccomandazioni del consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di studio o di lavoro. Sono descritte come teoriche e/o pratiche CONOSCENZE Indicano la capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (implicano abilità manuale e uso di metodi, materiali e strumenti) ABILITA’ Indicano la comprovata capacità di usare competenze, conoscenze e abilità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; esse sono descritte in termini di responsabilità e autonomia COMPETENZE 22 Le 8 competenze chiave: Core curriculum (Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006) Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupabilità. Comunicazione nella madrelingua La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero) (la scuola - amplia l’offerta con corsi di compensazione didattica e potenziamento di italiano Comunicazione in lingue straniere La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi. 23 Competenza matematica e competenze di base in scienza e Tecnologia La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero ( pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino. Competenza digitale La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet . 24 Imparare ad imparare Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Competenze sociali e civiche Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. A decorrere dall’anno scolastico 20092010, ai sensi della L.169/2008, si avvia l’integrazione del curricolo ordinario con la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, che consentirà un concreto vettore dell’innovazione dell’istituto in tale direzione. 25 Senso di iniziativa e imprenditorialità Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscano ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza di valori etici e promuovere il buon governo. Consapevolezza ed espressione culturale Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive (la scuola amplia l’offerta formativa con attività musicali e teatrali, concerti e mostre di elaborati grafici e pittorici in continuità. Organizza, inoltre, visite e viaggi di istruzione. Partecipa alle iniziative del Comune di Roma (città come scuola, campi scuola) e del Municipio delle Torri. Spettacoli teatrali, mostre d’arte e musei). 26 Competenze chiave di cittadinanza da promuovere dalla scuola dell’Infanzia, alla scuola primaria, fino alla secondaria di 1°grado Comunicare Comprendere e ragionare (individuare collegamenti e relazioni/acquisire e interpretare l’informazione) Risolvere i problemi Progettare Agire in modo autonomo e responsabile Collaborare e partecipare Imparare ad imparare COMUNICARE Ciascun insegnamento esercita la lettura su argomento disciplinare o congruente ad esso, utilizzando il testo, materiale autentico e materiale bibliografico e sitografico vario. Esercita la produzione e l’interazione verbale su contenuto disciplinare o congruente ad esso, richiedendo esposizioni ed argomentazioni su temi specifici. Esercita l’uso di linguaggi non verbali e digitali a scopo di studio, scambio e ricerca. COMPRENDERE E RAGIONARE (individuare relazioni/acquisire e interpretare l’informazione) collegamenti e Ciascun insegnamento propone i contenuti della disciplina all’interno di visioni organiche e sistemiche stimolando la costruzione progressiva di mappe mentali e di strutture concettuali. Pone domande di relazione, stimola all’individuazione di collegamenti logici. Stimola la riconduzione di esperienze concrete al sapere disciplinare e la contestualizzazione del sapere disciplinare nell’esperienza concreta. Dialoga con gli allievi su contenuti affrontati in passato e sollecita visioni d’insieme. Tutti gli insegnamenti propongono prodotti culturali e contesti informativi di natura diversa, rispetto a cui forniscono strategie di analisi, esercitano la formulazione di opinioni supportate da dati, la formulazione di punti di vista, l’argomentazione e il dibattito. 27 RISOLVERE I PROBLEMI Ciascun insegnamento pone domande/problemi disciplinari e ne favorisce la formulazione. Insegna strategie di risposta specifiche. Stimola l’utilizzo di dati e fonti e favorisce la discriminazione tra dati e opinioni. Favorisce la formulazione di ipotesi di risposta e la progettazione di percorsi di dimostrazione e di verifica. Favorisce la riflessione sui metodi di indagine specifica e la soluzione di problemi attraverso l’utilizzo di concetti e strategie note (apprendere ad apprendere). PROGETTARE Ciascun insegnamento fornisce strategie di progettazione in risposta ad obiettivi/problemi specifici e propone situazioni, casi, compiti che ne richiedano l’esercizio. AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE Gli insegnanti offrono modelli di comportamento responsabili nei confronti dei propri doveri e rispettosi dei bisogni altrui, stringono patti formativi ispirati all’autonomia ed alla responsabilità personale e di gruppo, promuovono la codificazione condivisa di regole e ne controllano il rispetto, promuovono l’autonomia di giudizio, l’assunzione di principi di responsabilità nei confronti dei propri doveri e impegni e nel rispetto degli altri, delle situazioni, degli ambienti. COLLABORARE E PARTECIPARE Ogni insegnamento costruisce contesti di apprendimento e situazioni cooperative, segnalando e premiando la rilevanza data agli obiettivi sociali e all’informazione ai fini della partecipazione civica e sociale; affronta temi coerenti fruibili nella quotidianità e riportati dai mezzi di informazione, privilegiando la partecipazione civica come esercizio di cittadinanza e come rispetto dei principi costituzionali. IMPARARE AD IMPARARE Ciascun insegnamento nell’affrontare gli argomenti disciplinari focalizza le categorie interpretative e/o le procedure di studio applicabili ad oggetti di natura e struttura analoga ed esercita il reimpiego dei concetti in contesti di studio e/o di realtà nuovi rispetto a quelli noti. Dedica parte delle ore di lezione allo studio in aula di nuovi argomenti (prima guidato poi autonomo, prima in gruppo poi individuale) e ne valuta gli esiti con criteri condivisi dagli alunni. 28 SCUOLA INFANZIA COMPETENZE TRASVERSALI COMUNICARE COMPRENDERE E RAGIONARE RISOLVERE I PROBLEMI PROGETTARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE COLLABORARE E PARTECIPARE IMPARARE AD IMPARARE Esprimere verbalmente le proprie necessità Utilizzare organizzatori topologici e spaziali Riconoscere l’elemento problematico in una situazione di vita vissuta Coordinare attività individuali applicando regole apprese Gestire i momenti di vita pratica Partecipare serenamente ad attività organizzate Fare domande utili alla comprensione Utilizzare frasi complete e articolate Interagire verbalmente in modo pertinente Raggruppare secondo un criterio dato Confrontare e valutare quantità Utilizzare le proprie conoscenze per la risoluzione dell’elemento problematico Organizzare un’attività in piccolo gruppo Utilizzare i linguaggi non verbali 29 Affrontare con fiducia contesti e situazioni nuove Mostrare disponibilità nell’aiutare e nel farsi aiutare dai compagni Apprezzare le diversità nella realizzazione di attività comuni Contribuire attivamente alle esperienze nel grande e piccolo gruppo Attivarsi (facendo domande, osservando immagini, situazioni, giochi, ecc.) per reperire informazioni SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE TRASVERSALI COMUNICARE COMPRENDERE E RAGIONARE RISOLVERE I PROBLEMI PROGETTARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE COLLABORARE E PARTECIPARE IMPARARE AD IMPARARE Comunicare in modo corretto, chiaro e con l’uso di termini specifici di linguaggio Comprendere in modo completo e analitico messaggi di vario genere Affrontare situazioni problematiche, raccogliere dati ed ipotizzare soluzioni avvalendosi delle conoscenze disciplinari acquisite Organizzare in modo logico il proprio pensiero e tradurlo in azione Portare a termine autonomamente quanto intrapreso Collaborare con gli altri comprendendone i diversi punti di vista Essere in grado di operare raccordi tra le discipline Mettere in atto comportamenti adeguati a situazioni e contesti diversi 30 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE TRASVERSALI COMUNICARE COMPRENDERE E RAGIONARE RISOLVERE I PROBLEMI PROGETTARE AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE COLLABORARE E PARTECIPARE IMPARARE AD IMPARARE Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico, motorio) e di varia complessità, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, corporeo, artistico-espressivo, ecc.) mediante supporti cartacei, informatici e multimediali o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme,procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando i diversi linguaggi e conoscenze disciplinari attraverso supporti diversificati . Motivare le proprie opinioni e azioni, trarre conclusioni e fare deduzioni. Esprimere il proprio pensiero in modo semplice ma chiaro. Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, raccogliendo e valutando i dati, proponendo Soluzioni, utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Saper usare l’immaginazione e la creatività ed applicarla opportunamente ai percorsi conoscitivi. Saper esprimere giudizi pertinenti e motivati. Portare a termine quanto intrapreso. Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali altrui. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie d’apprendimento e del proprio metodo di studio. 31 Il curricolo verticale del nostro istituto è in fase di aggiornamento per adeguarlo alla nuova normativa. 32 SCELTE EDUCATIVE: OBIETTIVI FORMATIVI, FINALITA’ DIDATTICHE Tenuto conto : che l’acquisizione e il rafforzamento delle conoscenze e delle abilità di base al termine del primo ciclo, nelle diverse aree disciplinari, rappresentano un compito fondamentale della scuola ; che entro il percorso verticale dai 3 ai 14 anni si inseriscono sia la scuola dell’infanzia sia la scuola primaria, sia la secondaria di primo grado, le quali , in sintonia con gli obiettivi delineati dalla strategia messa a punto a Lisbona per il 2010, devono contribuire ad assicurare alle allieve e agli allievi, in uscita dal primo ciclo, effettive competenze in grado di accompagnarli nel proseguimento dell'istruzione e della formazione; che la scuola deve fornire gli strumenti per affrontare efficacemente richieste e compiti complessi nella società della conoscenza, per l’esercizio di una cittadinanza effettiva e attiva, unitaria e plurale, nell’era della globalizzazione ; che va pienamente rispettata e valorizzata l’autonomia scolastica ( DPR n. 275/’99) che riconosce alla comunità professionale della scuola di definirne la concreta organizzazione , in relazione alle risorse disponibili e al progetto pedagogico più funzionale, salvaguardando il principio della collegialità e corresponsabilità del team e gruppo docente; che, nel rispetto della libertà di insegnamento, le diverse scelte metodologico-didattiche devono essere orientate a promuovere le competenze chiave proprie della scuola dell’apprendimento, così come ormai risulta da tutti gli orientamenti internazionali; che gli allievi che frequentano la nostra istituzione scolastica sono in una fascia d’età in cui si pongono le basi per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita ; l’Istituto ha elaborato un P.o.f. integrato ed unitario elaborando un curricolo verticale per i tre ordini di scuola che esso comprende. 33 SCELTE DIDATTICHE CURRICOLARI E’ di fondamentale importanza per il processo di formazione segnalare e registrare che, nel delineare le finalità, gli obiettivi, la funzione della scuola e nel definire, per ordine di studi nell’arco dell’obbligo, le competenze da raggiungere, le Indicazioni per il curricolo centrino l’attenzione, oltre che sugli articoli 3 e 34 della Costituzione, cardini dei Programmi del 1979, anche sugli articoli 2, 4, 8, 13, 21, con particolare valenza di quest’ultimo. Il riferimento al dettato costituzionale assume un significato preciso: 1. richiamare a concetti quali uguaglianza, dignità, qualità della vita, libertà nelle sue diverse forme (artt.13 e 21), soprattutto la libertà di parola; 2. riaffermare i diritti inviolabili della persona, il diritto al lavoro, all’assistenza, all’istruzione, ma anche i doveri di solidarietà politica, economica e sociale e di rispetto delle norme e delle regole. In sostanza, valori che si riferiscono all’istruzione e al sapere e che, in una “società caratterizzata da molteplici cambiamenti e discontinuità … si moltiplicano sia i rischi che le opportunità”, appaiono spesso relegati in un ruolo subalterno, in alcuni casi del tutto annullati. Compito della scuola è quello di operare nella direzione di una eguaglianza reale e sostanziale all’interno del processo unitario di formazione, secondo un criterio di continuità. Tutti gli articoli, infatti, attraversano e permeano trasversalmente e in modo verticale l’intero processo di insegnamento-apprendimento dai 6 ai 16 anni. L’istruzione deve servire per la tutela dell’esercizio effettivo della libertà e delle pari opportunità per tutti i cittadini, deve consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, preparare al futuro, accompagnare il percorso di formazione personale nell’ottica del diritto all’uguaglianza e dell’uguaglianza nella diversità, criterio di condotta dell’intero percorso formativo. Gli operatori della scuola soprattutto e in particolare i docenti, al di là e oltre l’insegnamento dello specifico disciplinare che - è ovvio - sono impegnati ad assumere, tutti in un clima di cooperazione negli organismi interni istituzionali (consigli di intersezione, di interclasse e di classe, collegio dei docenti…) devono avere come punti di riferimento imprescindibili: 34 il pieno sviluppo della persona, nel rispetto delle inclinazioni individuali, delle sue capacità e delle sue attitudini; l’identità nella differenza; la valorizzazione della persona e la sua qualità di vita; l’imparare ad imparare; l’apprendimento per tutto l’arco della vita; l’educare istruendo; la trasversalità e verticalizzazione del conoscere. Unità del sapere e autonomia scolastica La scissione tra sapere umanistico e sapere scientifico, operata in Italia dalla scuola gentiliana e non dalla storia dell’umanità, è in via di ricomposizione. La conoscenza scientifica è obbligata ad interagire con quella umanistica per la costruzione di una cittadinanza attiva; entrambe, con le proprie angolazioni diverse, devono divenire patrimonio di tutti e per tutti, affinché le persone possano partecipare in modo consapevole alle trasformazioni del proprio mondo. E’ necessario un riesame e una riarticolazione degli itinerari per meglio raccordare, unificare, integrare quelle specificità disciplinari in un sistema pluridisciplinare all’interno delle tre aree (linguisticoartistico-espressiva; storico-geografica; matematico-scientifico-tecnologica). Gli insegnanti sono chiamati a concorrere alla costruzione di un percorso culturale all’interno di un quadro nazionale di riferimento in termini di obiettivi e di competenza e sono impegnati nei loro singoli istituti a riempire lo spazio ancora vuoto per una piena e definitiva attuazione dell’autonomia scolastica. Verso l’obbligo di istruzione L’acquisizione di competenze che consentano agli alunni di mettere in moto attitudini, potenzialità, capacità nelle situazioni in cui matureranno le proprie esperienze di vita nel mondo della scuola o in quello extrascolastico, è intrecciata e strettamente interconnessa con l’elevazione dell’obbligo d’istruzione. La obbligatorietà richiede che, nella specificità dei curricola, si tenga presente la verticalizzazione del sapere distribuita lungo l’asse dei dieci anni di istruzione, attraverso la gradualità tra campi di esperienza, aree disciplinari, assi culturali. Il curricolo della nostra scuola quindi,è organizzato secondo una logica di coerenza e unitarietà di impianto, per evitare la frammentazione in una miriade di attività; è costruito nell’ottica della 35 continuità fra scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado e tiene conto anche del nuovo obbligo scolastico; si apre alla prospettiva interculturale e si fonda su scelte organizzative e didattiche che si riconducono alle seguenti linee guida: - centralità della classe come luogo dove si sviluppano legami di solidarietà e di cooperazione; come luogo per l’apprendimento individuale, per quello cooperativo, per l’ascolto, la riflessione, lo studio, la curiosità, l’operatività e la creatività ; - apertura delle classi e costituzione di gruppi diversi per attività progettuali traversali, multidisciplinari/interdisciplinari, declinate in misura diversa a seconda se riguardano la scuola dell’infanzia, quella primaria, quella secondaria coerenti con l’intero impianto pedagogico didattico, nell’ottica della scoperta, della partecipazione , per stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità e di dialogo nella costruzione e nella realizzazione del percorso; -organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari, a partire dai campi di esperienza e nell’ottica della ricerca delle connessioni, dell’interazione fra le diverse discipline; - utilizzo di una didattica attiva e laboratoriale che si serve di una variata tipologia di strategie e strumenti di lavoro, anche fatta di manipolazione, di gioco, di narrazione, di espressioni musicali, artistiche, per favorire l’operatività, la riflessione su quello che si fa , la sperimentazione e la progettualità ; la costruzione e la ri-costruzione dei saperi. - utilizzo della quota di flessibilità, nei limiti temporali previsti dalle norme vigenti, per la realizzazione delle attività progettuali. - predisposizione di diversi modelli di tempo scuola, unitari e integrati al loro interno, riguardanti la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, riportati nel presente POF. Il curricolo della nostra scuola è quindi composto dagli insegnamenti previsti dagli ordinamenti vigenti, da progetti trasversali multi/interdisciplinari, dai progetti di integrazione, recupero, accoglienza, tutti elaborati in una dimensione unitaria ed integrata e valutati all’interno delle discipline; 36 CONTINUITA’ FORMATIVA La continuità è un percorso che favorisce il passaggio graduale dei bambini dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e da questa alla scuola secondaria. Il passaggio non deve essere considerato solo come semplice trasmissione di informazioni tra docenti, ma deve costituire una importante occasione per costruire strumenti di raccordo curricolare, organizzativo e didattico tra i vari ordini di scuola, a tale scopo si è costituita un’apposita commissione. “ACCOGLIENZA” Per gli alunni in ingresso nella scuola d’Infanzia e nella scuola primaria del nostro Istituto , si attua il “Progetto Accoglienza” che prevede per il primo periodo dell’anno scolastico, la flessibilità oraria, per favorire il progressivo adattamento degli alunni alla realtà scolastica attraverso percorsi individualizzati a seconda delle esigenze di ogni singolo allievo. “INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI” Il nostro Istituto è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali sono progettati e realizzati percorsi formativi per facilitare la loro integrazione nella realtà non solo scolastica. La normativa di riferimento relativa all'inserimento dei ragazzi diversamente abili nella scuola, in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione, è costituita principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n° 250/1985, dalla L. 104/1992 e dalle“Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”. Anche nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione (Settembre 2007) del Ministro Fioroni, viene posta la massima attenzione su questa tematica e si invitano le scuole ad attuare adeguati interventi: “L’integrazione degli alunni con disabilità nelle scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un fatto culturalmente e normativamente acquisito e un’esperienza consolidata nella pratica, richiede maggiori attenzioni e una rinnovata progettualità utilizzando anche le varie forme di flessibilità previste dall’autonomia e le opportunità offerte dalle tecnologie.” Per la classificazione della disabilità il riferimento normativo è costituito dall’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute – OMS 2001) che “recepisce pienamente il modello sociale della disabilità, considerando la persona non soltanto dal punto di vista “sanitario”, ma promuovendone un approccio globale, attento alle potenzialità complessive, alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e 37 culturale incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno ad esprimersi” (Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità). Per esercitare il diritto all’istruzione e favorire il processo di apprendimento la scuola si avvale di strumenti specifici: la diagnosi funzionale, il profilo dinamico funzionale e il piano educativo individualizzato, che permettono alla scuola di operare al fine di “porre in evidenza le principali aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di sviluppo osservata, cosicché gli interventi da attivare nel quadro della programmazione educativo-didattica, di competenza dei docenti, siano più idonei a corrispondere ai bisogni ed alle potenzialità del singolo soggetto”. Finalità dell'intervento educativo è l'integrazione degli alunni diversamente abili con modalità diverse e specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. Responsabili dell'integrazione scolastica sono al medesimo livello · il Dirigente scolastico . il docente di sostegno . i docenti di sezione · il Consiglio di intersezione, interclasse, classe · il Gruppo di lavoro sull'handicap · l'intera comunità scolastica. Gli obiettivi generali, mirati ad una reale integrazione, riguardano · l'autonomia · la socializzazione · l'acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive · la conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici, ecc. Pur nel rispetto delle variabili connesse con l’individualità di ciascun caso, la nostra scuola ritiene opportuno stabilire un iter metodologico didattico comune da seguire. Prima di tutto si evidenzia la necessità di una rilevazione precisa della situazione di partenza da effettuare tramite l’osservazione sistematica delle abilità e delle potenzialità, oltre che dei deficit. Valido supporto in questa valutazione diagnostica è il contributo dato, nell’ambito del Progetto Continuità, dalle docenti della scuola dell’infanzia di provenienza che, attraverso griglie di osservazioni, contatti diretti con i docenti della scuola primaria, riunioni, veicolano informazioni e suggerimenti relativamente ai bambini che presentano particolari situazioni. Si sottolinea l’importanza, in questa fase iniziale, anche dei genitori che contribuiscono con la loro fattiva collaborazione a delineare un quadro più ampio ed approfondito del bambino a vari livelli. Tutte le informazioni acquisite servono ai docenti curricolari e ai docenti specializzati per definire, sulla base del Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato insieme a genitori e operatori sociosanitari, ognuno per quanto gli compete, individuando obiettivi, metodologie, 38 attività, strategie da adottare nel rispetto delle specificità individuali, nonché criteri e modalità di verifica e valutazione. La valutazione assume una valenza pregnante nel processo di integrazione degli alunni diversamente abili e la scuola deve attuare momenti di verifica che prendano in considerazione lo sviluppo della persona nella sua totalità, quindi è fondamentale il controllo degli apprendimenti e, parallelamente, il controllo dell’efficacia degli interventi volti a promuovere la piena partecipazione del soggetto alla realtà scolastica. La valutazione coinvolge, così come la programmazione, tutti gli Operatori che ruotano attorno all’alunno e, non ultimi, i bambini stessi che comunicano con il loro star bene a scuola, la validità del PEI. Compito del gruppo di lavoro sull’handicap sarà quindi quello di analizzare la situazione di partenza dell’alunno, il percorso educativo e didattico effettuato relativo ad ogni singolo PEI e gli obiettivi formativi raggiunti. Solo se si opera in questa ottica, sarà possibile cogliere e valorizzare i progressi della crescita personale e sociale dei ragazzi, andando oltre i limiti e le difficoltà di ciascuno, favorendo lo sviluppo delle loro potenzialità e promuovendo l’orientamento verso un progetto di vita che li veda protagonisti attivi nel futuro contesto formativo, sociale e/o lavorativo di appartenenza. Ma l’integrazione non riguarda solo gli alunni diversamente abili. Il nostro Istituto infatti si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle potenzialità anche degli alunni che si trovano in condizioni di disagio nella relazione, nella comunicazione, nella socializzazione, nel comportamento, nell’ apprendimento (che non hanno richiesto il sostegno), degli stranieri, dei bambini con problemi familiari, ecc. Il Piano Educativo Individualizzato Il P.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno diversamente abile ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione; è redatto dagli insegnanti specializzati e dagli insegnanti curricolari in collaborazione con l’équipe della ASL e con i genitori e tiene presenti i progetti didattico – educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Tali piani vengono attuati attraverso: la conoscenza dell’alunno; l’analisi delle risorse (organizzazione del tempo-scuola, degli spazi e dei materiali, nonché delle risorse umane); la scelta degli obiettivi; la scelta dei contenuti; la scelta dei metodi; la scelta dei materiali; la definizione dei tempi; 39 gli strumenti e le forme di verifica. Per quanto riguarda la scelta degli obiettivi si parte sempre dagli obiettivi individuati per il gruppo classe e da questi si enucleano quelli adeguati alle effettive possibilità dell’alunno diversamente abile, così che egli si senta parte integrante del gruppo. Per il raggiungimento degli obiettivi si può ricorrere alle seguenti strategie: uso di aiuti (PROMPTS) mediante: guida fisica; indicazioni gestuali; aiuti verbali ; suggerimenti forniti direttamente dall’insegnante; prevenzione delle risposte errate; uso di materiali – stimoli facilitati e facilitanti; apprendimento senza errori e attenuazione degli aiuti; imitazione (modeling); modellaggio (shaping); strategie didattiche metacognitive. scelta dell’obiettivo per trovare il “punto di contatto” con la programmazione della classe. costruzione di materiali didattici semplificati. adattamento e semplificazione dei libri di testo: evidenziazione del testo schematizzazione e ristrutturazione del testo attraverso:rafforzamento dell’idea principale; uso di un linguaggio più semplice; evidenziazione delle parole chiave;uso di caratteri sufficientemente grandi. riduzione del testo:riduzione in brevi periodi riferiti a concetti fondamentali;uso d’immagini affiancate ai progetti chiave;motivazione alla realizzazione grafica. risorsa dei compagni di classe (amicizia, aiuto reciproco, apprendimento cooperativo etutoring). utilizzo di attività laboratoriali. lavoro a classi aperte. verifiche mai con richieste “sovrabbondanti”. 40 Linee operative sui D.S.A. Il nostro Istituto, sensibile alla formazione didattica e psicologica degli alunni, pone una particolare attenzione ai ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.). La legge n.170 del 08/10/2010 riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali”, ma poiché tali disturbi possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana, si assicurano ai discenti pari opportunità formative e di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale. Allo scopo la scuola mette in atto, attraverso un’adeguata formazione del proprio corpo docente, gli strumenti compensativi e dispensativi più consoni ai suddetti alunni. A tal proposito i Consigli di Classe adottano un Piano Didattico Personalizzato ( P.D.P.) che mira a sviluppare un percorso di crescita equilibrato, assolvendo così ai Bisogni Educativi Speciali ( B.E.S.) personali del ragazzo. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON SVANTAGI EDUCATIVI, DETERMINATI DA CIRCOSTANZE PERSONALI, SOCIALI, CULTURALI ED ECONOMICHE Anche in un contesto più ampio e a livello europeo si è sentita l’esigenza di porre l’attenzione su queste problematiche e difatti il 18 Dicembre 2006 nella raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio riguardo le competenze chiave per l’apprendimento permanente, l’Unione europea ha invitato gli stati appartenenti ad elaborare e mettere in atto, nell’ambito delle loro politiche educative, strategie per favorire i giovani che per svantaggi educativi, determinati da circostanze personali, sociali, culturali ed economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità. Le finalità dell’intervento didattico- educativo attuato nella nostra scuola sono: l’accoglienza; l’integrazione scolastica; l’alfabetizzazione o il potenziamento della lingua italiana nella sua espressione sociale, espressiva e comunicativa; la realizzazione di attività curricolari o extracurricolari a sostegno degli alunni stranieri o in situazioni di disagio; la valorizzazione di ogni singolo minore anche attraverso la individualizzazione dei percorsi formativi. Per progettare e realizzare un percorso didattico mirato al superamento dello svantaggio, nella prima fase dell’anno scolastico, i docenti, dopo, colloqui, osservazioni sistematiche dei bambini nelle varie situazioni, incontri con genitori, ecc. evidenziano quelle situazioni di disagio che hanno colto all’interno del loro gruppo classe e con cura ed attenzione danno l’avvio ad un intervento individualizzato di insegnamento/apprendimento, calibrato sulle potenzialità e le difficoltà del bambino e integrato con la programmazione della classe. 41 Durante il corso dell’anno i docenti verificano e valutano il piano di lavoro mediante una attenta registrazione dei progressi degli alunni, mettendo in atto tutte quelle strategie che possano favorire il processo formativo del bambino e una reale integrazione. Per affrontare il problema dell’integrazione a tutti i livelli la scuola ha delineato un modello organizzativo didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro: organizzazione di laboratori a piccoli gruppi o apertura delle classi per : • dare stimoli più adeguati, • favorire l’uso di più linguaggi, • potenziare le abilità cognitive, • prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici. utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche integrate per : • facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali, • accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento. partecipazione a progetti che a livello di plesso, di classe o di piccolo gruppo, coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per: • sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri, • favorire l’autonomia personale, promuovere la creatività, continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per: • favorire l’inserimento nel nuovo ambiente, • favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni, • sviluppare la propria autostima. • consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio del PEI o di un percorso individualizzato di apprendimento. accoglienza organizzativa e didattica degli alunni in entrata · conoscere gli spazi e i tempi scolastici · presentare se stessi agli altri · favorire la conoscenza dei docenti e dei compagni · affrontare con serenità le nuove situazioni Tali modalità di lavoro sono utilizzate nei seguenti progetti che la scuola intende attivare nell’a.s. 2013/2014. La valorizzazione delle eccellenze La scuola dell’autonomia è una scuola che concentra la propria proposta formativa ed il percorso curricolare nell’attenzione alla persona, in tutti i suoi aspetti, tenendo conto della singolarità e complessità di ognuna, della sua articolata identità,delle sue aspirazioni, delle sue capacità o fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. I docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli adolescenti anche attraverso obiettivi formativi che valorizzino le eccellenze di ogni alunno. Gli interventi, miranti a potenziare le conoscenze, le competenze e le capacità degli 42 studenti più meritevoli, potranno essere predisposti contestualmente a quelli per il recupero, sia nella normale attività didattica che nei progetti appositi da svolgere nelle ore curricolari e/o pomeridiane. Tale valorizzazione potrebbe essere incentivata con la partecipazione a concorsi, sia proposti dall'istituto che da altri Enti o Istituzioni. La valutazione dei processi e dei risultati L’introduzione dell’autonomia organizzativo-didattica e gestionale delle singole unità scolastiche ha consolidato il ruolo della valutazione come funzione importante nell’intero sistema di istruzione, “funzione” esplicitata della normativa precedente DPR 275/99. Insieme all’autonomia scolastica e la conseguente capacità decisionale del Collegio dei Docenti, la valutazione interviene come un’operazione: inalienabile del processo formativo indispensabile per il successo dell’apprendimento necessaria per verificare l’efficacia della qualità del servizio erogato dalla scuola. In riferimento alle questioni valutative le Indicazioni Nazionali, all’interno del paragrafo intitolato “l’organizzazione del curricolo”, indicano in modo chiaro quali sono le competenze e le responsabilità per quanto concerne: i processi di verifica degli apprendimenti e di controllo della didattica a partire dal livello di classe (microsistema); i processi di autovalutazione di Istituto (mesosistema); quelli di valutazione e pilotaggio dell’intero sistema nazionale (macrosistema) L’attività valutativa, per quanto complessa ed articolata, precede, accompagna e segue ogni attività intenzionale e finalizzata come quella dell’insegnamento- apprendimento. La legge 169 del 30 ottobre 2008 ha introdotto l’espressione dei giudizi con una scala numerica decimale. L’iter valutativo si svolge attraverso una successione articolata di operazioni tra esse distinte ma interdipendenti e gli esiti conoscitivi a cui si perviene servono per orientare o riorientare l’azione didattica. 43 Funzione orientativa (si rivela utile al fine di orientare lo studente a scelte consapevoli per il futuro) VALUTAZIONE INIZIALE Funzione prognostica (individua le difficoltà e pronostica gli esiti probabili dell’apprendimento) Funzione diagnostica (accerta ilgrado di possesso dei prerequisiti) Funzione formativa ( informazione continua e analitica sul modo in cui l’allievo procede nell’itinerario di apprendimento) VALUTAZIONE INTERMEDIA VALUTAZIONE FINALE 44 Funzione sommativa (permette di valutare le competenze che l’allievo ha acquisito durante una parte del suo itinerario di apprendimento. Si dice sommativa anche la valutazione al termine dell’anno scolastico o dei periodi nei quali è suddiviso) Gli scopi della valutazione nei processi di insegnamento-apprendimento Con il processo valutativo il docente ha il compito di analizzare i dati provenienti dalla verifica organizzandoli in modo da poter ricavare da essi tutte le informazioni utili per valutare: il processo degli allievi l’efficacia del metodo didattico seguito l’opportunità di avviare un nuovo processo d’apprendimento alla fine del corso si colloca in questo procedimento anche la decisione del futuro scolastico di ogni allievo. Il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi: raccolta e verifica dei dati analisi dei dati e loro sistemazione formalizzazione del giudizio Poiché la prova di verifica deve garantire l’oggettività e l’attendibilità nella selezione e raccolta dei dati, si utilizzeranno strumenti idonei (prove non strutturate, oggettive o strutturate, semistrutturate) e si prenderà in considerazione non solo un sistema di riferimento ma anche una scala di misurazione adeguata. Nella prima fase che accompagna il processo di valutazione,nell’organizzazione di una prova, si individuano gli obiettivi e i quesiti verranno calibrati sugli stessi. Il docente, a volte, conduce l’alunno ad autovalutarsi perché, conoscendo gli obiettivi, riesce ad essere consapevole del livello raggiunto. Tale valutazione “ a criterio” viene privilegiata perché dimostra l’efficacia dell’intervento didattico rappresentando un continuo stimolo per la professione docente. La valutazione è quindi il risultato dell’osservazione sistematica e della descrizione del comportamento dell’alunno in situazione di attività didattica, ricreativa e di comunicazione. Tiene conto degli apprendimenti, riconoscendo le diverse capacità e le differenti situazioni emotive ed affettive. Il momento della valutazione fa parte del piano di lavoro e con esso si integra. È un processo costante e continuo che deve avvalersi di verifiche per misurare progressi fatti per promuovere, sostenere e rafforzare i processi di crescita. Tale verifica deve anche essere intesa come analisi approfondita ed esaustiva dell’iter attuato dal docente, che deve essere in grado di attivare un costante adeguamento del proprio percorso educativo-didattico, nel rispetto delle esigenze individuali degli alunni e in funzione del conseguimento di determinati traguardi. Inoltre, sono state introdotte la valutazione e la certificazione delle competenze per le classi V della Scuola Primaria. L’introduzione della Certificazione delle Competenze pone l’attenzione sulle due facce del processo valutativo, da una parte la valutazione formativa, la valutazione legata al percorso personale dell’alunno, dall’altra la valutazione sommativa, la valutazione dell’alunno rispetto a uno standard di apprendimento. La valutazione del primo tipo è quella che avviene tutti i 45 giorni nella quotidianità dell’esperienza didattica, fornisce il feedback continuo per rivedere il lavoro del docente e dà l’immagine dell’alunno nel processo di apprendimento. La valutazione sommativa o assoluta introduce il concetto di standard di competenza, ovvero ciò che l’alunno sa veramente fare al termine di un percorso in una determinata disciplina. A differenza di altri stati europei l’Italia non ha ancora standard di competenze codificati, quindi, le Istituzioni scolastiche devono redigere i propri sulla base delle Indicazioni Nazionali e nella collegialità dei vari ordini di scuola. Nel nostro Istituto, le“competenze trasversali e disciplinari” adatte agli alunni che hanno frequentato le classi quinte sono state individuate attraverso l’esame dalla legislazione italiana (Indicazioni Nazionali) e da quella europea (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2006/962/CE) cercando di individuare una continuità e una gradualità, così come richiesto da un curricolo verticale. La valutazione riportata sia nella scheda sia nella certificazione delle competenze è individuale (da parte del singolo docente), collegiale (all’interno del team docente) e ha valore legale. Scuola dell’infanzia La valutazione e la verifica sono ormai diventate pratiche abituali anche nella scuola dell’infanzia, perché rappresentano gli aspetti complementari del processo educativo. In genere si parla di verifica a tre livelli: 1 un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola dell’infanzia; 2 momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e di individualizzare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento a seconda delle risposte dei bambini; 3 bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa – didattica, del significato globale dell’esperienza scolastica, dell’evoluzione riscontrata nei comportamenti socio – affettivi dei bambini. Per la verifica e la valutazione dei comportamenti del bambino verranno utilizzate: 1 osservazioni occasionali e sistematiche; 2 griglie di verifica quadrimestrali; 3 schede di valutazione degli esiti formativi per bambini di 5 anni. 46 Scuola primaria La valutazione nella Scuola Primaria tiene presente: 1 il SAPERE (le conoscenze acquisite)------2 il SAPER FARE (l’utilizzazione consapevole delle conoscenze) ------ ABILITA’ 3 il SAPER RICONTESTUALIZZARE (conoscenze e abilità) ---Nell’operare con alunni in età evolutiva, è importante incentivare la curiosità, la riflessione, la solidarietà, il desiderio di comunicare, di esprimere e di sviluppare la propria personalità in un clima emotivo che valorizzi la diversità e motivi l’alunno all’apprendimento. La valutazione si articola su diverse dimensioni di sviluppo: 1 autonomia personale e sociale; 2 sviluppo psicosociale (interessi, relazioni, motivazioni, iniziative); SVILUPPO INTELLETTIVO (CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI STILI D’APPRENDIMENTO, ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE ABILITÀ E COMPETENZE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DI LAVORO DELLA CLASSE COME DA DISPOSIZIONI MINISTERIALI, LA VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE DEGLI ALUNNI NELLE VARIE ISCIPLINE VIENE EFFETTUATA ATTRAVERSO I VOTI E CON GIUDIZIO FINALE DISCORSIVO. 47 Scuola secondaria di primo grado Il Consiglio di classe, sulla base del Piano dell’offerta formativa e della normativa vigente, procede alla valutazione inter e quadrimestrale degli alunni. Ciascun docente deve prendere in considerazione la funzione formativa e sommativa della valutazione la partecipazione, l’interesse, l’impegno il raggiungimento degli obiettivi formativi il progresso dai livelli di partenza. al fine di: far acquisire agli alunni conoscenze e competenze in ciascuna disciplina; recuperare le carenze che possono pregiudicare seriamente gli apprendimenti successivi; potenziare le conoscenze e le competenze per migliorare gli esiti dell’apprendimento; approfondire specifici argomenti per la valorizzazione delle eccellenze Nel documento di valutazione dell’alunno vengono considerati i seguenti aspetti: la valutazione relativa a ciascuna disciplina con l’uso del giudizio sintetico espresso in decimi (Legge 169 del 30 ottobre 2009); la valutazione del comportamento in relazione alla modalità con cui l’alunno si relaziona Per quanto riguarda la certificazione delle competenze si fa riferimento alle disposizioni ministeriali 48 Criteri generali per l’attribuzione del giudizio/voto di comportamento La Scuola oltre che all’istruzione è all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il giudizio/voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico: 1. frequenza e puntualità; 2. interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; 3. rispetto dei doveri scolastici; 4. collaborazione con i compagni e i docenti; 5. rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto. Nella Scuola Primaria il team docente esprime un giudizio, espresso con aggettivi, sul comportamento degli alunni Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”. 49 Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di stato Nella Scuola Primaria: la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione, la valutazione spetta ai docenti di classe (C.M. 59/2004) Nella Scuola Secondaria: sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina. L’autovalutazione d’istituto La valutazione di Istituto è il risultato dell’interazione tra autovalutazione e valutazione esterna effettuata attraverso gli strumenti dettati dalla normativa vigente ( PROVE INVALSI) Valutare il servizio scolastico, anche attraverso monitoraggi effettuati nel corso dell’anno a cura delle Funzioni strumentali al POF, è oggi, nella scuola dell’autonomia, più che mai necessario. Verificare il funzionamento e il livello di produttività della scuola, consente, infatti, di apportare modifiche migliorative delle attività. Tali miglioramenti qualitativi sarebbero di fatto impossibili senza la consapevolezza dei limiti dell’azione formativa. 50 PARTE III AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 51 “NOI CITTADINI DEL MONDO” SFONDO INTEGRATORE L'idea del progetto nasce da una semplice constatazione: per far sì che le regole vengano rispettate è necessario che siano comprese, discusse e condivise, dagli adulti come dai bambini. Parlare di educazione alla cittadinanza e alla legalità significa ragionare sul quotidiano, sulle percezioni dei bambini, sul senso delle regole e della libertà, sul valore della convivenza. Il progetto mira a stimolare il processo di formazione di una cittadinanza attiva e consapevole e di un’etica della responsabilità ampiamente condivisa. L’obiettivo è di far sviluppare negli alunni i concetti di legalità, libertà, pari dignità, responsabilità, affinare sensibilità alle diversità e alle differenze, acquisire comportamenti di pace utilizzando come elemento di riferimento la Costituzione Italiana. FINALITA' - Educare alla Convivenza Democratica Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla "conoscenza" delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre; Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa, che si radica nella solidarietà umana; Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle diversità; Sensibilizzare gli insegnanti, gli alunni e le famiglie al progetto rendendoli partecipi del significato dell'esperienza. Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a problemi collettivi ed individuali. Approfondire le relazioni di gruppo. Sviluppare la capacità del "comprendere" come strumento per una migliore integrazione della propria personalità e relazionalità. Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e partecipazione all'interno degli impegni e delle esperienze scolastiche Sviluppare la creatività come potenziale Proposte tematiche: Le regole della convivenza in famiglia, a scuola e nei vari contesti Creazione di regole e comportamenti condivisi per arrivare ad un regolamento di classe per attuare la convivenza democratica Conoscenza dei diritti e dei doveri personali e sociali dei bambini Educare bambini e famiglie all’accoglienza ed alla solidarietà sociale Conoscenza degli organi costituzionali e dei ruoli istituzionali (conoscenza dei “luoghi del potere” e delle attività che vi si svolgono 52 Conoscenza degli organi territoriali Conoscenza del territorio: come era (ieri), come è (oggi), come lo vorrei (domani) Proposte di legge da parte degli alunni per risolvere problematiche concrete e reali ( traffico, inquinamento, consumo responsabile….) ATTIVITÀ - Proiezioni video - Lavori di gruppo con turnazione di ruoli e mansioni - Esercitazioni di descrizione e analisi delle emozioni esperite o assunte da racconti o filmati - Incontri con Amministratori Locali (Comune Provincia Regione) e figure istituzionali che rappresentano sul territorio le strutture e gli strumenti della democrazia e della legalità - Incontri con rappresentanti delle Associazioni e degli Organismi del Volontariato: la solidarietà organizzata SUSSIDI E STRUMENTI Sussidi e strumenti relativi ai laboratori. Lettura di articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, la Costituzione Italiana, “La Costituzione raccontata ai bambini” di A. Sarfatti, “Le regole raccontate ai bambini” di G.Colombo –M. Morpurgo,“Sulle regole” di G.Colombo, “I diritti delle donne”, la Dichiarazione dei diritti del fanciullo. Visione di film a tema. Strumenti: libri, macchina fotografica, videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo. INDICE PROGETTI SCUOLA DELL’INFANZIA PROGETTO D’INTERSEZIONE: “ Cielo stellato sopra di me gentilezza e rispetto dentro di me” 53 SCUOLA PRIMARIA PROGETTI DELLE CLASSI PARALLELE (progetti d’interclasse da realizzare durante le ore residue settimanali e in ore aggiuntive delle insegnanti) Classi prime: I B-D “Uniti si vince, tante storie per tanti amici” I A-C “Favole e fiabe” Classi seconde: “Noi insieme” Classi terze : “Recupero e potenziamento ” Classe quarte: “ Io non me ne lavo le mani” Classi quinte : “Musica-Movimento -Sport: educare divertendo” SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROGETTO “Cittadini della memoria” PROGETTO “K.E.T.” PROGETTO “DELE” PROGETTO “Read on for CLIL” PROGETTO “Talenti nascosti” PROGETTO “Settimana delle scienze” PROGETTO “Cantando e suonando sul mondo” PROGETTO “Nuovo biblioteca 2” PROGETTO “Recupero scolastico” PROGETTO “Inclusione ed alfabetizzazione alunni stranieri” 54 PROGETTI a supporto ed integrazione PROGETTO ACCOGLIENZA (sezioni scuola dell’infanzia e classi I ) PROGETTO CONTINUITA’ (sezioni scuola dell’infanzia e classi I scuola primaria classi V scuola primaria e classi scuola secondaria) PROGETTO BIBLIOTECA (sezioni scuola dell’infanzia e classi scuola primaria ) PROGETTO BIBLIOTECA (sezioni scuola dell’infanzia/Laboratorio”Atelier 102” classi III-IV scuola primaria/casa editrice LAPIS) PROGETTO “DI RIMA IN RIMA ASCOLTO, CAPISCO… ….E ARRIVO IN CIMA” (sezioni scuola dell’infanzia/associazione “Maiucchi”) PROGETTO “LABORATORIO DEI BURATTINI) ( classi I-II scuola primaria/scuola di teatro” S.Carlino al Pincio” ) PROGETTO “OPEN DAY” (2 gg. di apertura della sc. secondaria Donatello ad alunni e famiglie delle classi V del territorio, 1 gg alunni e famiglie della sc. secondaria Donatello incontrano i docenti degli istituti superiori) PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO (intero Istituto) 55 PROGETTI extracurricolari in convenzione PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE” (classi scuola secondaria/Comunità di S.Egidio/ parrocchia di S.Maria Causa Nostra Laetitia) PROGETTO“ I VALORI NELLO SPORT: i giovani incontrano i campioni” (classi scuola secondaria/CONI) PROGETTO “GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI: Le torri sport in rete”” (classi scuola secondaria) PROGETTO “CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO” (classi scuola secondaria) PROGETTO “NON TI SCORDAR DI ME” (intero Istituto/Lega Ambiente) La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare manifestazioni e concorsi interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e concorsi promossi dal MIUR, dall’USR, dagli Enti Locali, da altri Enti ed Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e motorie. 56 PROGETTO SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA “ Cielo stellato sopra di me gentilezza e rispetto dentro di me” Docenti Referenti: D’Uffizi Maria e Marzilli Paola PREMESSA Questo progetto prende spunto dalle riflessioni di Kant sul rapporto tra uomo e universo, in particolare dal posto che l’uomo occupa nel mondo e le infinite connessioni che ha con l’universo costituito dai suoi molteplici mondi e sistemi. La finalità del progetto rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia è proprio quella di sensibilizzare questi ultimi alla consapevolezza di essere essi stessi parte di un mondo perfetto, e allo stesso tempo delicato, di cui l’uomo può essere artefice della sua continua esistenza o responsabile della sua definitiva morte. E’ attraverso l’esposizione dei bambini all’osservazione dei meccanismi che regolano la vita del mondo e dei vari ambienti, che si vuole sviluppare in essi una sensibilità concreta, caratterizzata da comportamenti e azioni rivolti alla salvaguardia dell’ambiente. L’esplorazione e la conoscenza del proprio ambiente di vita, in cui bambino e ambiente si incontrano, si scoprono e si fondono in esperienze vissute, aprono le porte alla nascita di un’educazione ambientale che passa attraverso la responsabilizzazione, la salvaguardia e la protezione verso l’ambiente, finalizzata allo sviluppo di un rapporto di interazione positiva uomo/ambiente. Pertanto si avvicineranno i bambini alla conoscenza delle risorse, dell’ecologia e del risparmio energetico per sensibilizzarli al rispetto della natura e favorire in loro l’impegno in materia di consumi energetici. Tale progetto poi si inserirà perfettamente anche in un contesto attuale e locale in cui proprio a breve inizierà la raccolta differenziata porta a porta. Sarà importante perciò per i bambini comprendere la motivazione che sfocia in tale iniziativa piuttosto che eseguirla in maniera inconsapevole. 57 CONTESTO SCOLASTICO La scuola dell’Infanzia dell’I.C. Donatello si trova nella zona di Fontana Candida, un'area urbana di Roma, situata nel territorio del Municipio VI (ex VIII). La zona prende il nome dall'omonima via (via di Fontana Candida) famosa per essere la sede di alcune aziende vinicole. Costruita alla fine degli anni settanta, nasce come quartiere residenziale con accesso esclusivo per i residenti. Nel corso degli anni il comprensorio decide però di far cessare questa caratteristica di esclusività per permettere al comune di munire il quartiere di trasporto pubblico. Fontana Candida negli ultimi anni ha vissuto uno sviluppo e la rivalutazione della zona grazie alla costruzione di una fermata della nuova linea C della metropolitana di Roma, dell'adiacente Policlinico di Tor Vergata, del secondo polo universitario di Roma (Università Tor Vergata). La zona Fontana Candida, parte integrante del Municipio VI, vive un forte dinamismo demografico e un fortissimo movimento migratorio che interessa molte nazionalità soprattutto rumena, cinese e dell’est asiatico. Il bacino di utenza della scuola raccoglie anche bambini provenienti da quartieri limitrofi quali Villa Verde, Borghesiana, Finocchio, Tor Bella Monaca, Due Leoni. DESTINATARI Il progetto coinvolgerà le insegnanti e i bambini di tutte le sezioni. TRAGUARDI DI SVILUPPO Conoscere i vari sistemi che costituiscono l’Universo Educare al rispetto per l’ambiente attraverso una conoscenza ecologico-ambientale Sensibilizzare i bambini al risparmio idrico ed energetico Conoscere ed educare alla raccolta differenziata MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO Il progetto verrà realizzato nelle sezioni e verranno attivati anche dei laboratori per classi parallele o abbinamento di sezioni, utilizzando le ore del FIS e quelle di compresenza nelle ore di religione. Nell’ambito dei laboratori verranno affrontati: Gli ambienti e le stagioni: bosco-autunno, montagna-inverno, prato-primavera, mare-estate. Stimolare la ricerca e la creatività partendo dalla scoperta di alcune caratteristiche stagionali e ambientali, all’interno di un percorso naturalistico che favorisca la conoscenza dell’ecosistema in cui viviamo (Sez. E-H) I quattro elementi. Scoprire e rispettare l’ambiente circostante attraverso la conoscenza dei quattro elementi naturali (terra, aria, fuoco, acqua) (Sez. I-G) 58 Il mondo nelle mie mani. Conoscere, rispettare e tutelare l’ambiente naturale e promuovere comportamenti corretti da attuare per un equilibrio sereno con se stessi e con gli altri (Sez. A-B-F-L) Amici a scuola, amici della natura. Storie di amicizia tra bambini e storie di animali. Educare alla conoscenza e al rispetto degli animali e del loro ambiente, conoscere alcuni prodotti che provengono dagli animali quali il latte, la lana, ecc. (Sez. C-D) METODOLOGIA La metodologia sarà prevalentemente orientata alla sperimentazione nel piccolo e nel grande gruppo attraverso: l’apprendimento per esperienza la ricerca-azione l’osservazione, la sperimentazione e la successiva verbalizzazione la narrazione di storie, racconti, filastrocche la drammatizzazione uscite didattiche (vedere allegati) PERSONALE COINVOLTO/RISORSE Collaboratori scolastici, genitori, nonni, esperti esterni. SPAZI Aule, sala teatro, palestra, aula prescuola, androne, corridoi e giardino. TEMPI Per dare tempo alle nuove sezioni di pianificare momenti di osservazione e di terminare la fase dell’inserimento dei nuovi iscritti, il progetto sarà attuato dal mese di novembre al mese di maggio 2014. INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI Per i bambini diversamente abili questo progetto potrà rappresentare un momento di integrazione e aggregazione attraverso la sperimentazione in piccolo e grande gruppo. Pertanto, occorrerà sostenere i bambini nelle seguenti due fasi: stimolazione e prolungamento dei tempi di esplorazione e manipolazione; guida individuale e supporto nell’esecuzione delle attività. 59 OSSERVAZIONE E VERIFICA/CONCLUSIONE DEL PROGETTO L’osservazione e la verifica sono strumenti particolarmente importanti che permettono di monitorare le proposte che man mano vengono realizzate, rendendo le attività realmente vicine agli interessi ed ai bisogni educativi dei bambini. Nel percorso progettuale verranno osservati: il livello di partecipazione e gradimento dei bambini la capacità di cooperare la rilevazione dei comportamenti adeguati l’acquisizione delle competenze lessicali, manipolative e di verbalizzazione delle esperienze vissute. Il progetto si concluderà a fine anno scolastico con una mostra e con uno spettacolo teatrale dei bambini di 5 anni. 60 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA CLASSI PRIME TITOLO RESPONSABILE COORDINATORE FAVOLE E FIABE Classi I A-C LAPI ANTONELLA (Indicare un solo nominativo) FINALITA’ INTERVENIRE IN UNA RISPETTANDO LE REGOLE. DISCUSSIONE (Indicare alcune finalità coerenti con la Mission del P.o.f.) OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Disciplina……Musica e Motoria. OBIETTIVI FORMATIVI COMPRENDERE UN TESTO LETTO DALL’INSEGNANTE. COMPRENDERE L’IMPORTANZA DELL’ORDINE SEQUENZIALE. RICONOSCERE SITUAZIONI PROBLEMATICHE ALL’INTERNO DI UNA FAVOLA O FIABA. CAPACITÀ DI ESPRESSIONE VERBALE E DI ASCOLTO. SAPERSI RELAZIONARE CON GLI ALTRI NEL RISPETTO DEI LUOGHI E DELLE REGOLE. 61 TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE Tempi: (specificare la durata : modulo bimensile o trimestrale; specificare la cadenza delle attività nella settimana (esempio attività previste per due – tre volte la settimana) Fasi: (specificare le differenti fasi del progetto, l’ipotesi di durata di ogni fase e una approssimativa collocazione nel calendario – es: ottobre/novembre; gennaio/marzo) MODULO BIMESTRALE I FASE: NOVEMBRE/DICEMBRE II FASE: GENNAIO/ FEBBRAIO III FASE: MARZO/APRILE IV FASE: MAGGIO/GIUGNO MERCOLEDI E GIOVEDI ARTICOLAZIONE ORARIA 10,30-12,30 E NELLE ORE DA CONCORDARE CON GLI ESPERTI. METODOLOGIE LETTURE, CONVERSAZIONI, VISIONE ATTIVITÀ IN GRANDE E PICCOLO GRUPPO. FILM, Es: esplorazione, ricerca-azione, problem solving, cooperative ATTIVITÀ INDIVIDUALE. learning, attività in grande gruppo, consolidamento in piccolo gruppo, lavoro a coppia o individuale…. (differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, seconda fase ricerca-azione, terza fase etc….) CONTENUTI (nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi ……) CONOSCENZA DEL MONDO FANTASTICO. 62 SPAZI AULA-TEATRO STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI TESTI VARI-SCHEDE CARTONCINI-COLORI. OPERATIVE-DVD- (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) RISORSE PROFESSIONALI LAPI-RIVA-ESPERTI ESTERNI ESTERNE (indicare i nominativi dei docenti interessati) 63 Uniti si vince… TITOLO Tante storie per tanti amici Classi 1 A e 1 D RESPONSABILE COORDINATORE(Indicare un INSEGNANTE:PAPA MADDALENA solo nominativo) Un libro,una storia per …CONOSCERE SE STESSI E GLI ALTRI DIVERSI DA SE’ (Indicare alcune finalità coerenti con -COSTRUIRE LA DIMENSIONE DELL’ESSERE GRUPPO la Mission del P.o.f.) -CONFRONTARSI CON I CONFLITTI E SUPERARLI ATTRAVERSO L’ASCOLTO E LA LETTURA DI STORIE FINALITA’ OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE Educare all’ascolto e alla comunicazione con gli altri; -Stimolare il piacere di ascoltare l’adulto che legge e racconta; -Stimolare al piacere di guardare le figure,al piacere di giocare con le parole, le storie e le figure,al piacere di drammatizzare e di utilizzare la fantasia e la creatività per rielaborare una storia raccontata Attivare atteggiamenti di conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri; -Osservare se stesso e gli altri come soggetti portatori di qualità simili e/o diverse; -Sviluppare atteggiamenti di valorizzazione di sé e dell’altrui personalità; -Costruire la dimensione dell’essere gruppo; -Scoprire il valore e la forza del gruppo. INTERO ANNO SCOLASTICO 64 ARTICOLAZIONE ORARIA ORE COMPRESENZA METODOLOGIE -LETTURA ESPRESSIVA -DRAMMATIZZAZIONE Es: esplorazione, ricerca-azione, -GIOCHI DI GRUPPO problem solving, cooperative learning, attività in grande gruppo, -LETTURE COLLETTIVE consolidamento in piccolo gruppo, -DISCUSSIONI COLLETTIVE lavoro a coppia o individuale….(differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, seconda fase ricercaazione, terza fase etc….) CONTENUTI (nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi ……) SPAZI STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) -Ascolto e lettura di favole per stimolare la discussione e la riflessione (Le Favole di Leo Lionni) SPAZI INTERNI O ESTERNI ALLA SCUOLA COME BIBLIOTECHE,TEATRI E/O MUSEI,AUDITORIUM -LIBRI,STRUMENTI INFORMATICI,LAVAGNA MULTIMEDIALE,MATERIALE DI FACILE CONSUMO. Visite a mostre,ascolto concerti per bambini,visione spettacoli teatrali che utilizzano varie tecniche di rappresentazione 65 CLASSI SECONDE TITOLO RESPONSABILE “NOI INSIEME” Referente classi parallele Ins. Villa Annalisa Conoscere le proprie potenzialità e caratteristiche Sapersi relazionare in modo positivo con gli altri Riconoscere i diritti e i doveri all’interno delle relazioni Riconoscere i propri bisogni nel rispetto reciproco Individuare insieme le regole che servono a migliorare la vita di gruppo La famiglia e le sue regole Predisporsi ad un apprendimento efficace FINALITA’ (Indicare alcune finalità coerenti con la Mission del P.o.f.) OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Capacità di comunicare chiaramente Sviluppare conoscenze linguistiche Intervenire nel dialogo e nella conversazione in modo ordinato e pertinente Fare ipotesi Italiano Interiorizzare le regole e conoscere il significato del diritto e dovere Cittadinanza e costituzione 66 Geografia Le regole negli spazi comuni Storia I cambiamenti del gruppo classe nel tempo Scienze I bisogni dei viventi Matematica/Informatica Sociogramma del gruppo classe e rappresentazioni statistiche Religione Diventare amici Sapersi relazionare con gli altri rispettando le regole della convivenza OBIETTIVI FORMATIVI CONTENUTI (Nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi….) Letture-stimolo: ”Le regole raccontate ai bambini” di COLOMBO e MORPURGO “La Costituzione raccontata ai bambini” di SARFATTI “Cos’è un bambino”BEATRICE ALEMAGNA “Storia di un albero”di EMILIE VAST Lettura, comprensione e rielaborazione di filastrocche, poesie e silent-book Canti corali e giochi di gruppo A supporto le seguenti uscite didattiche: Uscita a teatro Mostre e laboratori didattici mussali Visita ad una fattoria didattica 67 TEMPI E FASI REALIZZAZIONE DI Tempi: (specificare la durata : modulo bimensile o trimestrale; specificare la cadenza delle attività nella settimana (esempio attività previste per due – tre volte la settimana) Fasi: (specificare le differenti fasi del progetto., l’ipotesi di durata di ogni fase e una approssimativa collocazione nel calendario – es: ottobre/novembre; gennaio/marzo) Modulo trimestrale settimanale con attività Capacità di ascolto Lettura di storie stimolo Individuazione delle regole utili per star bene insieme in classe Interiorizzazione delle regole Realizzazione del regolamento di classe condiviso ARTICOLAZIONE SETTIMANALE Durante le ore di compresenza le insegnanti lavoreranno sia al progetto sia ad attività di recupero per gli alunni Bes Per la classe II A durante l’orario di lezione ORARIA METODOLOGIE Es: esplorazione, ricerca-azione, problem solving, cooperative learning, attività in grande gruppo, consolidamento in piccolo gruppo, lavoro a coppia o individuale…. (differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, seconda fase ricerca-azione, terza fase etc….) . 1° fase : Esplorazione 2° fase: Attività e consolidamento in piccolo e grande gruppo 3° fase: Problem solving 68 STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) RISORSE PROFESSIONALI INTERNE (indicare i nominativi dei docenti interessati) Libri Videocassette Audiocassette Cd Materiale pittorico I docenti di team: Mandaglio-Trovato Cortese-Raso Boccia-Villa Cristiano-Stocco RISORSE PROFESS. EST. COLLAB. PARTNERSHIP MODALITA’ E STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE Fotografie Cartelloni Elaborati degli alunni RISULTATI ATTESI Rapporti positivi all’interno del gruppo classe Partecipazione e motivazione all’apprendimento Rispetto delle regole TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI Osservazione delle dinamiche all’ interno del gruppo classe Rappresentazioni grafiche 69 CLASSI TERZE TITOLO PROGETTO RECUPERO POTENZIAMENTO RESPONSABILE FINALITA’ (Indicare alcune finalità coerenti con la Mission del P.o.f.) OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO E Maria Caruso - Ampliare conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base - Prolungare i tempi di attenzione e di concentrazione - Arricchire il codice verbale - Sviluppare le competenze logicheespressive - Migliorare l’autostima, il senso di responsabilità e l’interesse ITALIANO - Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e comunicare - Partecipare a scambi comunicativi con compagni e docenti, riferendo con chiarezza esperienze vissute - Leggere, comprendere e produrre testi - Individuare la successione logicotemporale di un racconto - Approfondire le prime regole grammaticali 70 MATEMATICA Leggere, scrivere e confrontare numeri Eseguire operazioni Risolvere situazioni problematiche Conoscere le figure geometriche ed operare con esse Conoscere le principali unità di misura OBIETTIVI FORMATIVI - Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare - Saper relazionare in modo consapevole e significativo in vari contesti - Acquisire una maggiore padronanza strumentale TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE Tempi: da novembre a maggio. Il progetto verrà elaborato dalle docenti di Tempi: classe durante la compresenza dove è possibile (specificare la durata : modulo bimensile o nelle classi dove manca le insegnanti trimestrale; specificare la cadenza delle usufruiranno delle ore incentivanti. attività nella settimana (esempio attività previste per due – tre volte la settimana) Fasi: (specificare le differenti fasi del progetto, l’ipotesi di durata di ogni fase e una approssimativa collocazione nel calendario – es: ottobre/novembre; gennaio/marzo) ARTICOLAZIONE ORARIA Il progetto è rivolto a tutte le classi terze e viene svolto in orario scolastico che è ancora da definire METODOLOGIE Il progetto prevede l’integrazione costante Es: esplorazione, ricerca-azione, problem delle attività didattiche e formative. solving, cooperative learning, attività in Gli alunni lavoreranno singolarmente e in grande gruppo, consolidamento in piccolo gruppo. gruppo, lavoro a coppia o individuale…. (differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, seconda fase ricerca-azione, terza fase etc….) 71 CONTENUTI (nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi ……) SPAZI STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI ITALIANO - Affrontare conversazioni stimolando la capacità di comunicare ascoltare e comprendere. - Leggere in modo scorrevole e comprendere ciò che si è letto. - Riordinare storie secondo una successione logica. - Leggere parole, frasi e testi di vario genere. - Associare digrammi e trigrammi con i corrispondenti valori fonematici. - Eseguire esercizi sulle regole grammaticali. MATEMATICA - Acquisire il concetto di numero e conoscere il valore posizionale. - Confrontare e ordinare i numeri naturali, utilizzando i simboli maggiore, minore, uguale. - Leggere e scrivere i numeri. - Scomporre e comporre i numeri in centinaia, decine e unità. - Acquisire il concetto e la tecnica delle operazioni. - Individuare i dati essenziali per la risoluzione di un problema. - Rappresentare graficamente e risolvere problemi. Aula - Schede operative, libri di testo, materiale strutturato e non, lavagna multimediale. (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) RISORSE PROFESSIONALI ESTERNE Sono coinvolti tutte le docenti delle classi terze. (indicare i nominativi dei docenti interessati 72 CLASSI QUARTE TITOLO RESPONSABILI FINALITA’ (Indicare alcune finalità coerenti con la Mission del P.o.f.) NOI…. NON CE NE LAVIAMO LE MANI Colanicchia Assunta Imparare ad essere cittadini del mondo attraverso la conoscenza delle regole per il rispetto degli ambienti dell’”Universo Acqua” OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Italiano Saper argomentare con senso critico il concetto di libertà, di regola di rispetto verso l’ambiente. Leggere e commentare testi . Arte e immagine Rappresentare le loro attraverso immagini. esperienze Ed. Musicale Ed. Motoria Sapersi esprimere con ascoltando brani musicali. il corpo Convivenza Civile Conoscenza della Carta Europea dell’acqua Regole d’uso da rispettare per la salvaguardia dell’acqua Matematica Grafici e misure convenzionali Storia Geografia Le prime civiltà sui fiumi Elementi fisici e antropici del fiume e del mare Comprendere che ogni luogo ha le sue regole da osservare. 73 Scienze Gli ecosistemi Acqua: igiene, salute, Religione L’importanza dell’acqua nelle diverse religioni OBIETTIVI FORMATIVI Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento, conoscendo e ponendo in atto comportamenti nel rispetto del proprio modo di essere, ma anche e soprattutto di quanto ci circonda. CONTENUTI Definire la parola dovere e diritto per immagini. Definire le regole da osservare nei vari ambienti. Catalogare e classificare le regole da osservare in luoghi diversi: Individuare nella Costituzione Italiana gli articoli che riguardano il rispetto dell’ambiente, leggerli e commentarli. Esprimerli con parole proprie e articolare una semplice opinione in merito. (Nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi….) TEMPI E FASI REALIZZAZIONE DI Tempi: (specificare la durata : modulo bimensile o trimestrale; specificare la cadenza delle attività nella settimana (esempio attività previste per due – tre volte la settimana) Fasi: (specificare le differenti fasi del progetto., l’ipotesi di durata di ogni fase e una approssimativa collocazione nel calendario – es: ottobre/novembre; Il progetto sarà sviluppato nell’arco di tempo che va da : novembre a maggio Il progetto verrà realizzato per 3 ore mensili da parte di tutte le insegnanti titolari. Le insegnanti di Religione parteciperanno al progetto per 1 ora al mese. 74 METODOLOGIE Es: esplorazione, ricerca-zione, problema solving, cooperative learning, attività in grande gruppo, consolidamento in piccolo gruppo, lavoro a coppia o individuale…. (differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, seconda fase ricerca-azione, terza fase etc….) STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI In forma di attività laboratoriale, argomentare sul significato delle parole, illustrare testi, trovare analogie con esempi concreti ed elaborare concetti valorizzando i contributi personali; costruire un percorso condiviso di contenuti, anche tramite un quaderno personale, che illustri e racconti il percorso di approfondimento degli alunni. Computer, LIM, giornali riviste. Quaderni, schede, questionari Carta Europea dell’acqua (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) RISORSE PROFESSIONALI INTERNE Indicare i nominativi dei docenti interessati) MODALITA’ E STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE RISULTATI ATTESI TIPOLOGIA PROVE DI VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI MODALITA’ / STRUMENTI DI VALUTAZIONE DEL PROGETTO Tutti i docenti delle classi quarte Raccoglitori e prodotto finale Rispetto dell’ambiente = rispetto di sé e degli altri Verifica finale strutturate e non. attraverso prove La valutazione verrà effettuata in itinere e alla fine dell’intero percorso dell’apprendimento didattico. 75 CLASSI QUINTE MUSICA - MOVIMENTO - SPORT Educare divertendo TITOLO RESPONSABILE Ruggeri Maria Adele FINALITA’ - Educare alla cittadinanza ; - Promuovere i processi di socializzazione attraverso la pratica del rispetto delle regole, valore etico alla base dell’educazione alla cittadinanza . OBIETTIVI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO Educazione musicale motoria e - Ed all’immagine - Convivenza civile - Esplorare e potenziare le proprie abilità motorie ed espressive. Comunicare e relazionarsi, attraverso il gioco e lo sport, mediatori e facilitatori di relazioni e di incontri. Saper eseguire movimenti secondo un tempo e un ritmo musicale Creazione di cartelloni, addobbi per il teatro e la palestra. Coreografie varie. Rispettare le regole nel gioco e durante le diverse attività. Rispettare l’altro e collaborare per il conseguimento di un obiettivo comune. Accettare la diversità. Riconoscere i propri limiti. Essere leali nel gioco e nello sport, accettare la sconfitta. 76 Valorizzare l’espressività corporea. Migliorare l’autocontrollo e l’armonia nei movimenti. - Sviluppare il senso di responsabilità. Migliorare la collaborazione e l’autonomia. - OBIETTIVI FORMATIVI I contenuti faranno riferimento ad un tema prescelto che può variare da classe a classe. Le attività si svolgeranno sia in palestra che in teatro e si concluderanno con una manifestazione finale che potrà avere una connotazione ludico – motoria o teatrale. Gli alunni incontreranno i Vigili del Vi Municipio ed un commissario della Polizia di Stato per interventi legati all’educazione alla legalità ed il bullismo. CONTENUTI (Nuclei di progetto, temi, percorsi, attività, esperienze, giochi….) TEMPI E FASI DI REALIZZAZIONE Tempi: (specificare la durata : modulo bimensile o trimestrale; specificare la cadenza delle attività nella settimana (esempio attività previste per due – tre volte la settimana) Fasi: (specificare le differenti fasi del progetto., l’ipotesi di durata di ogni fase e una approssimativa collocazione nel calendario – es: ottobre/novembre; gennaio/marzo) METODOLOGIE Es: esplorazione, ricerca-zione, problema solving, cooperative learning, attività in grande gruppo, consolidamento in piccolo gruppo, lavoro a coppia o individuale…. (differenziare le metodologie in relazioni alle fasi di realizzazione es: prima fase: esplorazione, Le attività avranno una cadenza settimanale, di una o due ore settimanali, secondo il seguente calendario: - fase preparatoria Gennaio: 4 ore - fase esecutiva Marzo: 5/6 ore Aprile: 5/6 ore Maggio: 5/6 ore - Conoscenza dei singoli contenuti del progetto. Far acquisire la consapevolezza del lavoro da svolgere e del proprio ruolo. Lavoro in grande gruppo e a piccoli gruppi 77 seconda fase ricerca-azione, terza fase etc….) STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI, BENI E SERVIZI - (elencare, sempre in rapporto alle fasi le risorse strumentali necessarie) - Strumenti multimediali, elementi coreografici, cartelloni Attrezzi ginnici Uso della palestra e del teatro. Saranno coinvolte tutte le insegnanti delle classi quinte: Fiasco, Ruggeri, Archinà, Bussu, Passariello, Pera, Spizzichini, Testa. RISORSE PROFESSIONALI INTERNE Indicare i nominativi dei docenti interessati) RISORSE PROFESSIONALI ESTERNE, COLLABORAZIONI, PARTNERSHIP MODALITA’ STRUMENTI DOCUMENTAZIONE MODALITA’ STRUMENTI VALUTAZIONE PROGETTO E DI / DI DEL Esperto di attività motorie e coreografia, sig. Paolo Cives. Polizia municipale VI municipio Commissariato polizia di Stato - Fotografie, video. La valutazione del progetto si baserà sulla riuscita del prodotto finale, e sul conseguimento o meno da parte degli alunni degli obiettivi prefissati, osservando e valutando in corso d’opera la risposta degli stessi, onde apportare eventuali modifiche o aggiustamenti. Il progetto prevede, inoltre, una manifestazione finale da presentare ai genitori come saluto e condivisione a chiusura dell’anno scolastico e dell’intero ciclo della scuola primaria. 78 Progetti scuola secondaria di primo grado CITTADINI DELLA MEMORIA ( prosecuzione progetto) DOCENTE REFERENTE MARINA ZAGANELLI TIPOLOGIA DEL PROGETTO DI ISTITUTO X DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali Comune di ROMA :Roma nel cammino della memoria, percorsi e viaggi di storia, cultura ed impegno civile Comunità di S. Egidio: educare alla pace attraverso i diritti umani Parrocchia S.M. Causa Nostrae Laetitiae : insieme sul territorio, incontro e solidarietà ONLUS CDEC( centro di documentazione ebraico contemporaneo) per formazione e materiale didattico ANED e museo della Liberazione breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.) - INCONTRI CON I TESTIMONI DELLE PERSECUZIONI RAZZIALI E/O DEI SOPRAVVISSUTI ALLO STERMINIO NAZISTA - LABORATORIO SULLE LEGGI RAZZIALI - PREPARAZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL RICORDO - DIBATTITO SUI DIRITTI UMANI, SULLA LEGALITA’ E SUL RISPETTO DELLE REGOLE - PARCEPIPAZIONE AD EVENTUALI CONCORSI SUL TEMA STORICO E/O CIVICO - IDEAZIONE E COORDINAMENTO DEL LAVORO DELLE CLASSI ADERENTI AL PROGETTO MEMORIA ED ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO FINALE GRAFICO E/O MULTIMEDIALE - EVENTUALE PARTECIPAZIONE MOSTRA DELLA MEMORIA ORGANIZZATA DAL COMUNE DI ROMA COLLABORAZIONE CON LA PARROCCHIA E LA COMUNITA’ DI S. EGIDIO PER EVENTUALI INIZIA - TIVE SOCIALI E SOLIDALI - ORGANIZZAZIONE USCITE MIRATE NEL TERRITORIO EVENTUALE PREPARAZIONE DEL VIAGGIO NEL CAMPO DI FOSSOLI E AL MUSEO DI CARPI - L’ESPERIENZA DEL VIAGGIO DELLA MEMORIA RACCONTATA DAGLI ALUNNI AI COMPAGNI 79 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IL PROGETTO SULLA “MEMORIA” SI PROPONE DI AVVICINARE I RAGAZZI ALLA STORIA E ALL’EDUCAZIONE CIVICA PER AIUTARLI A CAPIRE, CERCARE, TROVARE, DOCUMENTARE E SPIEGARE ALCUNI MOMENTI SIGNIFICATIVI DEL NOSTRO PASSATO, IN PARTICOLARE DEL NOVECENTO. IL PERCORSO STORIOGRAFICO VIENE ATTUATO RIEVOCANDO FATTI, LUOGHI E PERSONAGGI NOTI E NON, CONTESTUALIZZANDOLI ED INSERENDOLI NEL PANORAMA POLITICO E CULTURALE DELL’EPOCA. E’ RISCONTRATO CHE I RAGAZZI PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DEL SAPERE, NON SOLO PER MEZZO DELL’ASCOLTO E DELL’ASSIMILAZIONE DI CONOSCENZE, MA ANCHE ATTRAVERSO ESPERIENZE PERSONALI DI PRODUZIONE E DI ATTIVA COLLABORAZIONE, PER QUESTO LA STORIA ASSUME UN RUOLO PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVO. IN UNA SOCIETA’ COME LA NOSTRA È IMPORTANTE FAR CONOSCERE ALLE NUOVE GENERAZIONI LE RADICI DEL NOSTRO PAESE, PERCHÉ ESSE ASSIEME A QUELLE EUROPEE E MONDIALI, PERMETTONO AI GIOVANI DI COMPRENDERE L’IMPORTANZA DELLA LIBERTÀ, DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI CIVILI. SE VOGLIAMO COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE, DOBBIAMO DARE UN FUTUTO ALLA MEMORIA, PERCHÉ ESSA, CHE È CONOSCENZA E LIBERTÀ, NON VADA PERSA, MA CUSTODITA E TRAMENDATA. SE QUESTO FILO SI SPEZZA, SE SI PERDE LA CONOSCENZA DEL PASSATO, NON SI CONPRENDE NEPPURE IL PRESENTE E NON SI POTRÀ COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE EVITANDO GLI ERRORI DEL PASSATO. A) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF SI FA RIFERIMENTO AL POF, IN PARTICOLARE ALL’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA, DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ B) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO COME AFFERMATO DAL NOSTRO POF SI EDUCA AD UNA CITTADINANZA CONSAPEVOLE TRAMITE LA CONOSCENZA E LA TRASMISSIONE DELLE TRADIZIONI E DELLA MEMORIA, PERTANTO L’INTEGRAZIONE SI ATTUERÀ SU PIANI DIVERSI, MA COMPLEMENTARI, CIOÈ PER MEZZO DEI CONTENUTI (STORICI E DI ATTUALITÀ COME AD ESEMPIO: PACE,GUERRA,GENOCIDI, SHOAH, IMMIGRAZIONE,INTEGRAZIONE,TOLLERANZA, RISPETTO DELLE REGOLE ECC); DEI LINGUAGGI (LETTERARIO-MUSICALEARTISTICO-INFORMATICO); DEI VALORI ETICI (DEMOCRAZIA-LIBERTÀSOLIDARIETÀ), PER FAVORIRE, ATTRAVERSO LA TRASVERSALITÀ DELLE DISCIPLINE, SIA L’ARRICCHIMENTO CULTURALE SIA IL CONSOLIDAMENTO E IL RECUPERO DELLE ABILITÀ DI BASE DELL’UTENZA. C) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare orario extracurricolare per classi intere 80 per gruppi di allievi D) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE attività:_DA OTTOBRE_2013______________ 2014__________________________ Inizio Termine attività __A GIUGNO Date di eventuale rientro pomeridiano: __n° 6/8 incontri da svolgersi tra marzo e maggio 2014, con date da definirsi____________________; _________________________________ _____________________;________________________________; ________________________________ 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) ______________________________________________________________________ Tramite Questionari Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro (specificare)_________________________________________ 2. OBIETTIVI PRIORITARI a) obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana Potenziamento delle eccellenze 81 b) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto -conoscere gli eventi storici e civici -sviluppare la “memoria” attraverso la conoscenza della storia nazionale in relazione a quella mondiale. -individuare le tappe fondamentali della nascita dello Stato nella sua evoluzione storica -acquisire i concetti di nazionalismo, totalitarismo, razzismo e xenofobia -conoscere le basi istituzionali della vita democratica e della connessione tra vita sociale e tradizioni culturali -imparare a ricercare ed interpretare documenti ed informazioni da fonti storiografiche manualistiche e non -saper selezionare e schedare le informazioni -usare le conoscenze apprese per comprendere i problemi del vivere civile -saper esporre gli argomenti affrontati e le proprie idee -saper lavorare in gruppo sviluppando il senso di responsabilità -produrre testi o cartelloni o dvd utilizzando le conoscenze acquisite e gli strumenti informatici 3. DESTINATARI A) CLASSI E ALUNNI Totale classi coinvolte TEMPO 30H TEMPO 36H N° N° CLASSI PRIME SEZ. CLASSI SECONDE SEZ. CLASSI TERZE SEZ. ALUNNI STRANIERI N° Alunni coinvolti Totale -di cui per classi intere -di cui per gruppi di allievi N°_ TUTTI__________ Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti Alunni con necessità di recupero Italiano L2 Alunni diversamente abili coinvolti N°___________ N°___________ N° ___________ N°___________ N°___________ B) FIGURE PROFESSIONALI Totale docenti coinvolti N° ________ - Stessa disciplina - Di cui dello stesso ambito disciplinare - Di cui di vari ambiti disciplinari Da vedere dopo l’adesione dei CDC N° ________ N° ________ N° ________ Totale ATA N°_ tutti________ N° __2 ( gratuiti_)_____ N°________ Totale esterni Totale operatori SAISH 82 C) ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Istituzioni del territorio Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) altro Eventuali esperti esterni: testimoni delle persecuzioni razziali ; esperti di laboratorio storico, ma a titolo gratuito. (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa 4. DISCIPLINE COINVOLTE Ambiti di verifica apprendimenti disciplinari motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo di prodotto Tipologia delle discipline coinvolte: tutte linguistica artistica matematico-scientifica tecnica motoria religiosa altri linguaggi Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline. Il percorso fa leva sull’aspetto emotivo-motivazionale, coinvolge più discipline ed utilizza linguaggi diversi ma complementari, favorisce in particolare il “saper fare”, ciò permette di esternare le abilità dei discenti, la loro autonomia di scelta, di giudizio e di relazione , come anche la fiducia nella proprie capacità, nonché l’acquisizione di competenze specifiche utili per una scelta orientativa responsabile e consapevole. ____________________________________________________________________________________________ 83 Un elaborato grafico per eventuale mostra del Comune di Roma Un prodotto multimediale sul tema specifico del “viaggio” della memoria e l’esperienza della deportazione e/o Mostra per giornata open day e/o finale 5. Aule aule informatica teatro aule di musica aule arte STRUTTURE UTILIZZATE palestre biblioteche altro(indicare)______________________________ 6. RISORSE FINANZIARIE F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ 7. VERIFICHE Le verifiche verranno effettuate in itinere e finali attraverso relazioni e/o questionari 7 METODOLOGIE E STRUMENTI Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie 8. ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Si utilizzeranno materiali in dotazione della scuola, nonché quelli reperiti da associazioni presenti nel territorio 9. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Relazioni Questionari 10. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali 84 Altro …………………………………….. TALENTI NASCOSTI DOCENTE REFERENTE Prof. ssa SACCONE SIMONA TIPOLOGIA DEL PROGETTO x di istituto di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il presente progetto è rivolto agli alunni della scuola superiore di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Donatello” e si propone di valorizzare le peculiarità cognitive, espressive, creative di ciascun ragazzo offrendo l’opportunità di manifestare abilità e conoscenze che potrebbero rimanere nascoste nella routine scolastica quotidiana. Prevede la realizzazione delle seguenti attività : talent show concorsi interni di scrittura creativa attività ludico- sportive (giochi senza frontiere) mostra-mercato di oggetti realizzati dai ragazzi stessi attività teatrali o di produzione di filmati Modalita’ di inserimento nel pof Valorizzare le peculiarità cognitive, espressive, creative di ciascun ragazzo; favorire la conoscenza di se stessi, favorire l’autostima, orientarsi nelle scelte future, ridurre l’insuccesso scolastico e contrastare la dispersione scolastica. Modalita’ di integrazione nel curricolo La valorizzazione delle peculiarità cognitive ed affettive dei singoli alunni coinvolti e il miglioramento dell’autostima avrà una ricaduta didattica positiva su tutte le discipline del curricolo. Modalita’ di attuazione X orario curricolare per classi intere X orario extracurricolare 85 X per gruppi di allievi DURATA E tempi di attuazione Inizio attività: da definire Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto X Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) ____X colloquio con gli alunni_ Tramite □ Questionari Interviste X Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche X Altro (specificare)_ moduli predisposti dalla referente del progetto recupero OBIETTIVI PRIORITARI obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana X Potenziamento delle eccellenze in diversi ambiti Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto Potenziare abilità e capacità comunicative, espressive, creative, cognitive, pratiche, fisiche, relazionali DESTINATARI CLASSI e ALUNNI Totale classi coinvolte tempo 30h n° tempo 36h n° classi prime sez. classi seconde Sez. Classi terze sez. tutte tutte tutte alunni stranieri n° Alunni coinvolti Totale -di cui per classi intere -di cui per gruppi di allievi Il numero degli alunni sarà specificato a seguito dell’indagine sulla partecipazione alle varie attività che verranno programmate 86 N°___________ N°___________ N°___________ N°___________ N° ___________ FIGURE PROFESSIONALI Totale docenti - Stessa disciplina Di cui dello stesso ambito disciplinare Di cui di vari ambiti DA DEFINIRE N° ________ N° ______4__ N° N°_________ N° ____1____ N°________ Totale ATA Totale esterni Totale operatori SAISH DISCIPLINE COINVOLTE : lettere, arte e immagine, musica, scienze motorie Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Istituzioni del territorio Risorse professionali (Associazioni, di volontariato, etc.) altro X Eventuali esperti esterni (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa DI BENEDETTO AURORA, ESPERTA IN COREOGRAFIE : 15 ORE DI DOCENZA A PAGAMENTO Ambiti di verifica apprendimenti disciplinari X motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo X di prodotto Tipologia delle discipline coinvolte: X linguistica artistica X matematico-scientifica tecnica musicale X motoria religiosa X altri linguaggi : Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: X Aule X teatro VERIFICHE STRUTTURE UTILIZZATE X aule informatica aule arte X palestre aule di musica biblioteche altro(indicare)___Teatro comunale o sala parrocchiale Teatro scuola “P.Picasso” 87 RISORSE FINANZIARIE X F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ METODOLOGIE E STRUMENTI □XDidattica laboratoriale X Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) X Lavoro di gruppo Cooperative learning X Utilizzo di tecnologie Altre tipologie ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Fotocopie Microfoni, computer, amplificazione(già esistenti) MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Questionari X Relazioni SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali X Prodotti multimediali 88 Altro …….. PROGETTO SETTIMANA DELLA SCIENZA :il giardino segreto della conoscenza DOCENTE REFERENTE Prof.ssa Coculo Maria Cristina TIPOLOGIA DEL PROGETTO DI ISTITUTO DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il progetto propone un’attività sperimentale rivolta a tutti gli alunni dell’istituto da attuarsi in orario curricolare ma, se possibile, anche extracurriculare per un ristretto numero di discenti che si distinguono per particolare interesse e predisposizione. Visto l’esiguo numero di ore curricolari di scienze che non permette di dare il giusto spazio all’attività sperimentale, viene organizzata una settimana dedicata esclusivamente alla scienza, durante la quale saranno realizzate attività di laboratorio su temi scientifici che vedranno protagonisti gli alunni della scuola secondaria di I grado. I ragazzi sono invitati a partecipare alle attività di laboratorio su temi relativi alla biologia, chimica e/o fisica, in relazione all’apprendimento teorico delle unità didattiche studiate. I docenti insegneranno a costruire semplici esperimenti di grande interesse e curiosità, facendo utilizzare ai ragazzi, provette, reagenti, microscopio,etc., e altri “attrezzi” del mestiere. Nelle settimane successive, sarà possibile far partecipare, previo appuntamento, le classi della scuola primaria che potranno assistere alle dimostrazioni scientifiche di uno dei laboratori programmati. Tali attività, saranno realizzate dagli stessi alunni della scuola secondaria. E’ prevista anche la possibilità dell’apertura dei laboratori anche per le famiglie. I laboratori dedicati ai ragazzi dai 6 ai 13 anni, accompagnati da un genitore potranno essere visitati in occasione della giornata dell’open day. A integrazione di quanto sopra descritto, sarebbe auspicabile, qualora si verificasse l’opportunità, di avvalersi con un minimo contributo delle famiglie, di esperti esterni dell’Università di TorVergata (es. Associazione “il Globetto”, ScienzImpresa etc.) E) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF Il POF riserva sul piano metodologico uno spazio privilegiato proprio alla didattica laboratoriale. F) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO Le attività di laboratorio che risultano parte integrante dei moduli didattici programmati dai docenti del dipartimento, si articolano secondo le seguenti fasi: 1) prima fase di discussione; 2) dimostrazione teorica e progettazione; 3) fase di esecuzione e interpretazione dei dati sperimentali. G) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare orario extracurricolare per classi intere 89 per gruppi di allievi H) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE Inizio attività 9/12/2013 Termine attività: 16/12/2013 eventuale rientro pomeridiano: Si No ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) ______________________________________________________________________ Tramite Questionari Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro (specificare) ______________________________________________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI c) obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana Potenziamento delle eccellenze d) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto Acquisire una corretta metodologia di ricerca sperimentale Relazionare un’esperienza di laboratorio utilizzando in modo corretto, il codice linguistico disciplinare Maturare la disponibilità e la capacità di lavorare in gruppo e di discutere le ipotesi di lavoro Progettare semplici esperienze DESTINATARI D) CLASSI E ALUNNI Classi coinvolte Interi gruppi classe Gruppi di alunni Classi aperte 90 Alunni coinvolti Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti Alunni con necessità di recupero Italiano L2 Alunni diversamente abili coinvolti E) FIGURE PROFESSIONALI Docenti coinvolti Stessa disciplina Stesso ambito disciplinare Vari ambiti disciplinari ATA coinvolti Esterni coinvolti Operatori AEC coinvolti F) N°__1______ N°________ N°________ ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Istituzioni del territorio Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) altro Eventuali esperti esterni (Università di TorVergata costo € 240 per corso , tot. 6h ) (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa DISCIPLINE COINVOLTE Tipologia delle discipline coinvolte: linguistica artistica matematico-scientifica tecnica motoria religiosa altri linguaggi AMBITI DI VERIFICA apprendimenti disciplinari motivazione modalità affettivo-relazionali altro MODALITA’ DI VALUTAZIONE di processo di prodotto STRUTTURE UTILIZZATE Aule aule informatica teatro aule di musica aule arte palestre biblioteche laboratorio scientifico_________________________________________________ 91 RISORSE FINANZIARIE F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ________________________________________________________ Il contributo alle famiglie potrà essere richiesto ESCLUSIVAMENTE se si avrà la possibilità di avvalersi di esperti esterni dell’Università di TorVergata METODOLOGIE E STRUMENTI Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Vetreria, reattivi e kit per analisi alimenti e lavagna luminosa, già esistenti . Si rende necessario e urgente ordinare reattivi terminati e/o scaduti o utili per altre tipologie di esperimenti. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Relazioni Questionari SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali 92 Altro ………………………………….. PROGETTO: READ ON for CLIL (Content Language Integrating Learning) REFERENTE DI PROGETTO : Brecciaroli Nicoletta FINALITA’ / OBIETTIVI Il Progetto, promosso dal MIUR, British Council, Ambasciata Britannica, in collaborazione con la casa editrice Oxford, propone la sperimentazione di Laboratori di “Extensive Reading” collegandola alla metodologia CLIL, intende coniugare lo sviluppo delle competenze linguistiche in L2 con la sensibilizzazione alla lettura estensiva. Il Progetto si basa sull’assunto: “a good reader is a good speaker” ed ha come ambizioso obiettivo l’acquisizione da parte dei lettori di un bagaglio lessicale di un milione di nuove parole l’anno. DESTINATARI ( numero, indirizzo classe e sezione, n. alunni, docenti etc) Alunni delle classi terze A e F con uno o due docenti (uno di inglese ed uno di materia, ovvero docente CLIL) in sinergia tra loro. Gli alunni, che avranno ricevuto una valigia di circa 100 libri di lettura di vario livello in comodato d’uso dalla casa editrice Oxford, saranno invitati alla lettura e alla produzione di lavori e progetti. : 3) MODALITA’ DI ATTUAZIONE ( periodo dell’anno, orario, spazi etc) Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, nel momento in cui sarà fornita la valigia di libri “class library”, in classe, in orario scolastico. A conclusione del Progetto gli alunni parteciperanno a una presentazione, previa autorizzazione delle famiglie, nei locali dell’Ambasciata Britannica. 4) ATTIVITA’ PREVISTE NEL PROGETTO (corsi, lezioni frontali, seminari, incontri, somministrazione questionari, prove strutturate, laboratori, elaborazione schede e unità didattiche, riunioni, contatti con istituzioni esterne, elaborazione materiali per sito web etc) Seminari informativi e forum per i docenti Consegna della “class library” Lettura dei testi Elaborazione dei materiali 93 Tempi: TEMPI DI SVOLGIMENTO: dalla consegna della “class library” a Giugno DOCENTI DA IMPEGNARE NEL PROGETTO N° 1 / 2 docenti interne coinvolte nelle succitate fasi di attuazione del Progetto COMPETENZE RICHIESTE AI DOCENTI DA (progettuali, informatiche, disciplinari, relazionali etc) IMPEGNARE NEL PROGETTO PERSONALE ATA DA IMPEGNARE NEL PROGETTO ( numero, tipologia, competenze) ATTREZZATURE E MATERIALI quantificare il budget di spesa richiesto) ( specificare se già esistenti, in caso contrario L’attuazione del Progetto sarà subordinata alla fornitura della “class library” totalmente gratuita da parte della casa editrice Oxford EVENTUALI ESPERTI ESTERNI (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa) MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO - Relazioni Scheda di monitoraggio del progetto…………….. Questionari …………… Produzione beni materiali ………………………. Altro …………………………………….. 94 PROGETTO DELE – Diploma de Español como Lengua Extranjera DOCENTI REFERENTI Prof.ssa RUSSO Laura TIPOLOGIA DEL PROGETTO DI ISTITUTO DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO ISTITUTO “CERVANTES” DI ROMA breve descrizione delle attività di rete previste: SI PREVEDE LA “COLLABORAZIONE” CON IL SUDDETTO ISTITUTO CHE PROVVEDERÁ ALL’ESAMINAZIONE DEI CANDIDATI PER LE PROVE SCRITTE E ORALI E AL RILASCIO DELLE CERTIFICAZIONI RELATIVE AL LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA POSSEDUTO DAGLI ALUNNI. 2. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CORSO PREPARATORIO DI 25 ORE VOLTO AL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DELE (DIPLOMA DE ESPAÑOL COMO LENGUA EXTRANJERA) RELATIVO ALLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE E CONOSCENZE DELLA LINGUA SPAGNOLA. IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO QUELLO DI SVILUPPARE E POTENZIARE LE ABILITÁ LINGUISTICHE SIA SCRITTE CHE ORALI MEDIANTE ATTIVITÁ MIRATE E COSTRUITE APPOSITAMENTE IN BASE AL LIVELLO DI COMPETENZA DEGLI ALUNNI. I) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF IL PROGETTO QUI PROPOSTO SI PONE COME OBIETTIVO LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE, OSSIA DEGLI STUDENTI PIÚ MERITEVOLI, COSÍ DA POTERNE POTENZIARE LE CONOSCENZE, LE COMPETENZE E LE CAPACITÁ RELATIVE ALLA LINGUA SPAGNOLA. IL PROGETTO NASCE, DIFATTI, DALLA VOLONTÁ DI ARRICCHIRE L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO MEDIANTE UN “PERCORSO” CHE ADERISCA ALLE LINEE GUIDA PRESENTI NEL POF E CHE COSTITUISCA PER GLI STUDENTI UNO STRUMENTO DI ARRICCHIMENTO CULTURALE E PERSONALE. J) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO L’IDEA DI ORGANIZZARE UN CORSO EXTRACURRICOLARE RELATIVO ALLA LINGUA SPAGNOLA SCATURISCE DALL’ESIGENZA DI ORIENTARE GLI ALUNNI VERSO LA REALIZZAZIONE DI UN LIVELLO DI CONOSCENZA E COMPETENZA LINGUISTICHE TALI DA ESSERE CERTIFICATE DA UN ISTITUTO COME IL “CERVANTES”, RICONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO. TALI CERTIFICAZIONI POTREBBERO POI RISULTARE UTILI IN FUTURO NON SOLO PER IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI MA ANCHE PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO. L’ESIGUO NUMERO DI ORE DI INSEGNAMENTO CURRICOLARE NON SONO, PURTROPPO, SUFFICIENTI A RICOPRIRE TUTTI GLI ASPETTI DELLE ABILITÁ INTEGRATE NÉ A SVILUPPARE LA GIUSTA COMPETENZA RICHIESTA. QUESTO PROGETTO OFFRE L’OPPORTUNITÁ DI APPROFONDIRE LO STUDIO DELLA LINGUA ATTRAVERSO UN’OFFERTA OPZIONALE E PERCORSI DIVERSIFICATI IN RELAZIONE A SPECIFICHE ABILITÁ DA SOSTENERE O RAFFORZARE. 95 K) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare orario extracurricolare per classi intere per gruppi di allievi L) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE Inizio attività: NOVEMBRE 2013 Termine attività MAGGIO 2014 Le lezioni, circa una a settimana, avranno luogo durante l’orario extracurricolare in orario 14,30- 16,00 il mercoledì o il giovedì in caso di partecipazione di alunni del tempo prolungato. 11. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro: A partire dall’osservazione delle differenti classi e dal confronto docenti/studenti. Tramite Questionari Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro: Il progetto nasce anche dal confronto con diversi alunni che hanno espresso la volontà di partecipare a progetti similari al “KET”, attivato presso l’istituto già negli anni precedenti. 12. OBIETTIVI PRIORITARI e) obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana Potenziamento delle eccellenze d) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto Far acquisire netti progressi nelle cinque abilità linguistiche (comprensione scritta e orale; interazione orale e scritta; espressione scritta) e nella padronanza di uso di dati linguistici ai fini di un impiego comunicativo della lingua spagnola, inserita in situazioni quotidiane. Apprendere la lingua straniera per lo sviluppo di competenze pragmaticocomunicative come costante del percorso formativo. In particolare il corso si pone come obiettivo quello di preparare gli studenti al superamento delle prove previste per il conseguimento della certificazione per i livelli A1 (riservato agli alunni delle classi Seconde) e A2 (riservato agli alunni delle classi Terze) così come descritto dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. 96 13. DESTINATARI G) CLASSI E ALUNNI Totale classi coinvolte TEMPO 30H TEMPO 36H N° N° CLASSI PRIME SEZ. CLASSI TERZE SEZ. B- F- M ALUNNI STRANIERI N° 0 Alunni coinvolti Totale -di cui per gruppi di allievi N° 10 (NUMERO MINIMO AFFINCHÉ IL PROGETTO POSSA PARTIRE) H) FIGURE PROFESSIONALI - Totale docenti coinvolti N° 1 - Stessa disciplina Di cui dello stesso ambito disciplinare Di cui di vari ambiti disciplinari N° 1 N° 1 N° 0 Totale ATA Totale esterni Totale operatori SAISH (Sorveglianza-documentazione) N° 3 N° 0 (docenti Istituto “Cervantes”) N° 0 C) ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) richiede il pagamento di 64€ a studente per sostenere gli esami) Eventuali esperti esterni Istituzioni del territorio altro (Istituto Cervantes che 4. DISCIPLINE COINVOLTE Tipologia delle discipline coinvolte: linguistica artistica matematico-scientifica tecnica motoria religiosa altri linguaggi Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: Come già anticipato in precedenza, il Progetto nasce dall’esigenza di potenziare le eccellenze attraverso un corso destinato sia all’approfondimento di quanto insegnato/appreso in classe sia alla preparazione delle prove d’esame. Queste ultime possono infatti costituire per gli studenti coinvolti uno stimolo al pieno sviluppo e quindi al perfezionamento delle proprie conoscenze e competenze linguistiche attraverso un approccio di tipo comunicativo che intende la lingua quale veicolo di una comunicazione reale. In particolare si è pensato al coinvolgimento degli studenti del terzo anno poiché ormai dotati delle opportune competenze e conoscenze linguistiche necessarie per il conseguimento del livello di certificazione di cui sopra. 97 5. VERIFICHE 6. STRUTTURE UTILIZZATE Aule teatro aule informatica aule arte aule di musica palestre biblioteche altro(indicare)______________________________ 7. RISORSE FINANZIARIE FIS risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ 8. METODOLOGIE E STRUMENTI apprendimenti disciplinari Ambiti di verifica motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo Test estratti da libri specifici (DELE A1- DELE A2) e simulazioni di interazioni orali. Entrambe le tipologie di verifica saranno volte alla preparazione delle due differenti verifiche finali. di prodotto Per il conseguimento della certificazione sono previste due differenti prove di verifica: - un esame scritto relativo alle abilità ricettivo/interpretative e creativo/produttive; - un esame orale con un esaminatore madrelingua; Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie 9. ATTREZZATURE E MATERIALI Per il corso si richiede, se possibile, l’utilizzo della LIM o del laboratorio informatico così da offrire agli studenti tutti i supporti disponibili per il raggiungimento degli obiettivi prefissi. 10. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Relazioni Questionari 11. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali “Cervantes” di Roma Prodotti multimediali 98 Altro Certificazione rilasciata dall’Istituto PROGETTO K.E.T. (Key English Test) REFERENTE DI PROGETTO : Brecciaroli Nicoletta FINALITA’ / OBIETTIVI Lo scopo di questo esame è quello di migliorare e potenziare le conoscenze e la preparazione degli alunni nella lingua Inglese nelle quattro abilità:Speaking –Listening –Reading –Writing per il raggiungimento di competenze adeguate per sostenere il 1° dei cinque livelli dell’Università di Cambridge. DESTINATARI ( numero, indirizzo classe e sezione, n. alunni, docenti etc) Alunni con valutazioni dall’ otto al dieci ( 8-9-10 ) iscritti alla classe terza sezioni : A - BC-D - E-F –G, distribuiti in classi da 15 – 20 alunni Docente madrelingua : 3) MODALITA’ DI ATTUAZIONE ( periodo dell’anno, orario, spazi etc) Corsi da un minimo di 30 a un massimo di 40 ore ciascuno con due ( 2) ore settimanali di frequenza per ogni corso da tenersi in due giorni da stabilire con le docenti. 4) ATTIVITA’ PREVISTE NEL PROGETTO (corsi, lezioni frontali, seminari, incontri, somministrazione questionari, prove strutturate, laboratori, elaborazione schede e unità didattiche, riunioni, contatti con istituzioni esterne, elaborazione materiali per sito web etc) Lezioni frontali, prove strutturate ecc. TEMPI DI SVOLGIMENTO: da Novembre a Maggio DOCENTI DA IMPEGNARE NEL PROGETTO (numero 2) Insegnanti Madre lingua con preparazione specifica. N° 1 docente interna coinvolta nell’attuazione del progetto per predisporlo, per la compilazione di elenchi, passaggio informazioni, contatti con l’ente esaminatore, con le famiglie, ritiro conti correnti presenza, se necessario, durante le prove orali e scritte (Brecciaroli Nicoletta) COMPETENZE RICHIESTE AI DOCENTI DA (progettuali, informatiche, disciplinari, relazionali etc) IMPEGNARE NEL PROGETTO Preparazione specifica atta a preparare gli alunni al superamento dell’esame PERSONALE ATA DA IMPEGNARE NEL PROGETTO ( numero, tipologia, competenze) 99 L’attuazione del progetto è dalle 14,30 alle 16,30 per quanto riguarda i giorni da impegnare si terrà conto dei desiderata dei ragazzi i quali potrebbero anche partecipare ad altri progetti della Scuola. ATTREZZATURE E MATERIALI quantificare il budget di spesa richiesto) ( specificare se già esistenti, in caso contrario Le docenti esterne e la coordinatrice usufruiranno di fotocopie per un totale di 500 e acquisteranno (se l’insegnante lo riterrà necessario) un libro specifico. EVENTUALI ESPERTI ESTERNI (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa) Gli Insegnanti Madre lingua vengono pagati dagli alunni. Il coordinamento verrà pagato con il fondo d’Istituto. Il personale ATA sarà pagato dagli alunni solo se il corso si terrà nei giorni in cui la scuola non è aperta il pomeriggio e nei giorni delle prove d’esame. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO - Relazioni Scheda di monitoraggio del progetto…………….. Questionari …………… Produzione beni materiali ………………………. Altro …………………………………….. QUADRO DELLE ORE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO (progettazione, coordinamento, riunioni ecc.) Progettazione e Coordinamento Ore 20 100 PROGETTO CANTANDO E SUONANDO SUL MONDO DOCENTE REFERENTE Iacobone – Pesoli TIPOLOGIA DEL PROGETTO X DI ISTITUTO DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali 1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il progetto, in attuazione nella scuola media da molti anni, propone un percorso formativo basato sulla pratica musicale, vocale (coro) e strumentale d'insieme, con l'obiettivo di integrare, potenziare e arricchire le conoscenze e competenze disciplinari degli alunni, realizzare concerti e eventi musicali e un prodotto multimediale. Si svolge nel corso dell'anno scolastico (novembre – maggio) in orario pomeridiano, è rivolto ad alunni di tutte le classi ed è attuato dai docenti di musica della scuola. A) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF Progetto che risponde ai bisogni cognitivi e formativi dell'alunno, prevedendo un rafforzamento e ampliamento del sapere disciplinare e, nel contempo, educando all'accoglienza, alla solidarietà, alla cooperazione nel lavorare insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune. In coerenza con la Circolare ministeriale 13/3/2007 che prevede l'attivazione di iniziative extracurricolari di pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola. B) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO Il progetto prevede l'applicazione delle conoscenze acquisite in un contesto diverso, la socializzazione con altri ragazzi animati dal medesimo obiettivo, il potenziamento del senso di responsabilità. C) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare orario extracurricolare per classi intere per gruppi di allievi di tutte le classi D) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE Inizio attività: Novembre 2013 Termine attività: Maggio 2014 Date di eventuale rientro pomeridiano: Giovedì o mercoledì dalle 14,30 alle 16,00 nei periodi novembre - dicembre e marzo – maggio. 101 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) X Dipartimento di musica Tramite Questionari Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro (specificare)_________________________________________ 2. OBIETTIVI PRIORITARI a) obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana Potenziamento delle eccellenze b) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi, stili e provenienza da proporre in concerti ed eventi musicali. 3. DESTINATARI A) CLASSI E ALUNNI Totale classi coinvolte Tutte B) FIGURE PROFESSIONALI Totale docenti coinvolti N° 2 - Stessa disciplina - Di cui dello stesso ambito disciplinare - Di cui di vari ambiti disciplinari N° 2 N° ________ N° ________ Totale ATA Totale esterni Totale operatori AEC SE NECESSARI N° 1 N° ________ N°________ 102 C) ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) Eventuali esperti esterni (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa 4. Istituzioni del territorio altro DISCIPLINE COINVOLTE Tipologia delle discipline coinvolte: linguistica artistica matematico-scientifica tecnica motoria religiosa musicale Ambiti di verifica apprendimenti disciplinari motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo di prodotto Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: I brani scelti saranno elaborati in modo da essere compatibili sia con il livello tecnico che con le tematiche svolte dagli alunni. 5. 6. Aule aule informatica teatro aula di musica aule arte VERIFICHE STRUTTURE UTILIZZATE palestre biblioteche altro(indicare)_locali parrocchiali 7. RISORSE FINANZIARIE FIS X risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ 103 METODOLOGIE E STRUMENTI Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie utilizzo degli strumenti musicali presenti nell'aula di musica. 6. ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Strumenti musicali degli alunni e presenti nell'aula di musica. 7. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Relazioni Questionari 8. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali scolastico 104 X2 concerti: Natale e fine anno PROGETTO RECUPERO SCOLASTICO DOCENTE REFERENTE Prof. ssa SACCONE SIMONA TIPOLOGIA DEL PROGETTO x di istituto di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il presente progetto è rivolto agli alunni della scuola superiore di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Donatello” e prevede: Corsi di recupero pomeridiani per alunni con scarso rendimento scolastico in italiano e matematica, tenuti dai docenti della scuola in orario extrascolastico. Modalita’ di inserimento nel pof Offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza per ridurre l’insuccesso scolastico, per recuperare situazioni di svantaggio e per contrastare la dispersione scolastica. Modalita’ di integrazione nel curricolo Il recupero e il potenziamento delle conoscenze di base relative all’italiano e alla matematica, attraverso la valorizzazione delle peculiarità cognitive ed affettive dei singoli alunni coinvolti, avrà una ricaduta didattica positiva su tutte le discipline del curricolo. Modalita’ di attuazione orario curricolare per classi intere X orario extracurricolare X per gruppi di allievi DURATA E tempi di attuazione Inizio attività:_ gennaio Termine attività: aprile Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto X Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) _____colloquio con gli alunni_ Tramite □ Questionari Interviste X Analisi documenti didattici degli alunni X Documentazione predisposta dalle funzioni strumentali 105 Rilevazioni statistiche X Altro (specificare)_segnalazione dei docenti di italiano e matematica su moduli predisposti dalla referente del progetto recupero OBIETTIVI PRIORITARI obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione X Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana □ Potenziamento delle eccellenze Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto ITALIANO: Acquisire, consolidare, potenziare le abilità di ascolto, lettura e comprensione del testo, produzione orale e scritta Acquisire, consolidare, potenziare conoscenze e competenze comunicativa espressive e grammaticali. MATEMATICA: acquisire e consolidare conoscenze ed abilità logico-matematiche DESTINATARI CLASSI e ALUNNI Totale classi coinvolte tempo 30h n° tempo 36h n° classi prime sez. classi seconde Sez. Classi terze sez. tutte tutte tutte alunni stranieri n° Alunni coinvolti Totale -di cui per classi intere -di cui per gruppi di allievi PER I CORSI DI RFECUPERO POMERIDIANI: Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base ( ossia alunni che nel primo quadrimestre conseguono una valutazione inferiore a 5/10 in italiano e/o matematica) N°___________ N°___________ N°___________ N°___________ N° ___________ Il numero degli alunni sarà specificata a seguito dell’indagine sul rendimento scolastico FIGURE PROFESSIONALI Totale docenti coinvolti di italiano e matematica - Stessa disciplina Di cui dello stesso ambito disciplinare Di cui di vari ambiti Totale ATA Totale esterni Totale operatori SAISH 106 DA DEFINIRE N° ________ N° ________ N° N°_________ N° ________ N°________ DISCIPLINE COINVOLTE : lettere, arte e immagine, musica, scienze motorie Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Istituzioni del territorio Risorse professionali (Associazioni, di volontariato, etc.) altro Eventuali esperti esterni (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa Ambiti di verifica X apprendimenti disciplinari X motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo di prodotto I docenti che terranno i corsi di recupero comunicheranno ai docenti di classe la valutazione in decimi conseguita dagli alunni nelle attività del corso di italiano e/o matematica. Tipologia delle discipline coinvolte: X linguistica artistica X matematico-scientifica tecnica musicale motoria religiosa altri linguaggi : Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: Il progetto seguirà il curricolo relativo alle discipline di italiano e matematica nei corsi di recupero pomeridiane X Aule teatro VERIFICHE STRUTTURE UTILIZZATE X aule informatica aule arte palestre aule di musica biblioteche altro(indicare)______________________________ RISORSE FINANZIARIE X F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ METODOLOGIE E STRUMENTI 107 □ Didattica laboratoriale X Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) X Lavoro di gruppo X Cooperative learning X Utilizzo di tecnologie Altre tipologie ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Fotocopie MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Questionari X Relazioni SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali 108 Altro …….. PROGETTO INCLUSIONE E ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI DOCENTE REFERENTE Prof. ssa SACCONE SIMONA TIPOLOGIA DEL PROGETTO x di istituto di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il presente progetto è rivolto agli alunni non italofoni della scuola superiore di 1° grado dell’Istituto comprensivo “Donatello” e prevede: corsi di italiano di prima alfabetizzazione per alunni stranieri, in orario curricolare per gli alunni ed extrascolastico per i docenti; corsi di italiano di livello A2- B1 in orario extrascolastico, tenuti dai docenti della scuola o da insegnanti di associazioni specializzate ( CDS FOCUS) attività relative all’educazione multiculturale e interculturale seminari di formazione sull’insegnamento dell’italiano come L2 Modalita’ di inserimento nel pof Tra le finalità del POF : offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza valorizzando le peculiarità cognitive, culturali ed affettive dei singoli alunni coinvolti; accogliere gli alunni stranieri rispettando e valorizzando la loro identità culturale ; favorire l’inclusione degli alunni stranieri nel gruppo classe; sostenere l’apprendimento dell’italiano come L2 attraverso percorsi, attività e strategie individualizzate per ridurre l’insuccesso scolastico, recuperare situazioni di svantaggio e contrastare la dispersione scolastica; Educare alla multiculturalità e interculturalità Modalita’ di integrazione nel curricolo L’acquisizione dell’italiano come lingua della comunicazione e anche di studio ha una ricaduta didattica positiva su tutte le discipline del curricolo e sull’integrazione dei ragazzi nel gruppo classe. Modalita’ di attuazione X orario curricolare per classi intere X orario extracurricolare 109 X per gruppi di allievi DURATA E tempi di attuazione Inizio attività:_ Termine attività: da definire Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto X Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) Tramite □ Questionari Interviste X Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro (specificare)_segnalazione dei docenti di italiano su moduli predisposti dalla referente del progetto OBIETTIVI PRIORITARI obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali X Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana □ Potenziamento delle eccellenze Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto Per gli alunni ITALIANO: Acquisire, consolidare, potenziare le abilità di ascolto, lettura e comprensione del testo, produzione orale e scritta Acquisire, consolidare, potenziare conoscenze e competenze comunicativa espressive e grammaticali. Per i docenti Conoscere e migliorare le strategie di insegnamento dell’ italiano ad alunni stranieri DESTINATARI CLASSI e ALUNNI Totale classi coinvolte tempo 30h n° tempo 36h n° classi prime sez. classi seconde Sez. Classi terze sez. tutte tutte tutte 110 alunni stranieri n° Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Istituzioni del territorio Risorse professionali : ASSOCIAZIONE CDS FOCUS altro Eventuali esperti esterni : ESPERTO ESTERNO PER ATTIVITA’ DI FORMAZIONE PER I DOCENTI , A PAGAMENTO, CIRCA 12 ORE Alunni coinvolti X apprendimenti disciplinari X motivazione modalità affettivo-relazionali altro Modalità di valutazione di processo di prodotto I docenti che terranno i corsi comunicheranno ai docenti di classe la valutazione in decimi conseguita dagli alunni nelle attività del corso di italiano . Totale -di cui per classi intere -di cui per gruppi di allievi Il numero degli alunni e il livello di conoscenza linguistico sarà specificato a seguito dell’indagine sulle competenze degli alunni stranieri Totale docenti di italiano L2 coinvolti Di cui dello stesso ambito disciplinare Di cui di vari ambiti N°___________ N°___________ N°___________ N°___________ N° ___________ FIGURE PROFESSIONALI - Stessa disciplina DA DEFINIRE N° ________ N° ________ N° N°_________ N° ________ N°________ Totale ATA Totale esterni Totale operatori SAISH Ambiti di verifica DISCIPLINE COINVOLTE : Tipologia delle discipline coinvolte: X linguistica artistica matematico-scientifica tecnica musicale motoria religiosa altri linguaggi : Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: Il progetto seguirà il curricolo relativo alle discipline di italiano X Aule teatro VERIFICHE STRUTTURE UTILIZZATE X aule informatica aule arte palestre aule di musica X biblioteche altro(indicare)______________________________ 111 RISORSE FINANZIARIE X F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie X Ulteriori risorse (specificare provenienza € Progetto “ Aree a rischio di forte processo immigratorio” 2012-13 METODOLOGIE E STRUMENTI □ Didattica laboratoriale X Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) X Lavoro di gruppo X Cooperative learning X Utilizzo di tecnologie Altre tipologie ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Fotocopie MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Questionari X Relazioni SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali 112 Altro …….. PROGETTO NUOVO PROGETTO BIBLIOTECA 2 DOCENTE REFERENTE LUCIA VIOLA TIPOLOGIA DEL PROGETTO DI ISTITUTO DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali -promozione della lettura -sviluppo di comportamenti di lettura autonomi e continuativi -educazione al confronto con gli altri -educare alla ricerca -promuovere le abilità personali e sociali -sviluppare le abilità bibliotecarie breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.) INIZIALI RAPPORTI DI SCAMBIO E COLLABORAZIONE ON LINE CON ALTRE BIBLIOTECHE DEL NOSTRO TERRITORIO PRESENTAZIONE DEL PROGETTO LA BIBLIOTECA COME AULA LABORATORIO APERTA PER LA CONSULTAZIONE E IL PRESTITO, PER LEZIONI CON INTERE CLASSI O GRUPPI DI ALUNNI. INCONTRI CON IL LIBRO E/O CON L’AUTORE, LETTURA ESPRESSIVA E SCRITTURA CREATIVA, ATTIVITÀ DI RICERCA. ATTIVITA’ ELABORAZIONE NUOVO REGOLAMENTO BIBLIOTECA; CONSULTAZIONE, LETTURA, PRESTITO, ATTIVITA SOCIALI E COOPERATIVE, CATALOGAZIONE ( ATTIVITA’ DA SVOLGERSI SECONDO UN CALENDARIO PREDISPOSTO RELATIVAMENTE ALLE RICHIESTE PERVENUTE). INCONTRI CON IL LIBRO E/O CON L’AUTORE. ORGANIZZAZIONE DI UNO SPAZIO LETTURA IN LINGUA 2. GARE DI LETTURA, CON L’ELEZIONE DEL “GRAN LETTORE” E DELLE CLASSI CHE SI DISTINGUONO NELLE ATTIVITÀ IN OGGETTO. CONCORSO INTERNO “DISEGNA IL LOGO DELLE NOSTRA BIBLIOTECA”, CON PREMIAZIONE DELL’ALUNNO E DELLA CLASSE VINCITRICE. ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA DEL LIBRO; VISITA A UNA BIBLIOTECA COMUNALE; PARTECIPAZIONE AD EVENTUALI CONCORSI BANDITI DA CASE EDITRICI O DA ALTRI SOGGETTI. 113 M) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF SI FA RIFERIMENTO AL POF, IN PARTICOLARE ALL’EDUCAZIONE CITTADINANZA ATTIVA, DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ LINGUISTICA E ALLA N) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO O) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare orario extracurricolare per classi intere per gruppi di allievi P) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE Inizio attività:__NOVEMBRE 2013_____ Eventuale rientro pomeridiano: Termine attività ___GIUGNO 2014__________________________ Sì No ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie Altro (specificare) ______________________________________________________________________ Tramite Questionari Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali Rilevazioni statistiche Altro (specificare)_________________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI f) obiettivi generali Accoglienza e sostegno all’integrazione Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana Potenziamento delle eccellenze 114 g) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto EDUCARE ALL’ASCOLTO COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO ARRICCHIMENTO DEL LESSICO SCILUPPO DELLE CAPACITA’ DI INDIVIDUARE INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE E FINALIZZATE SAPER RICERCARE ANCHE CON L’UTILIZZO DEL SISTEMA CARTACEO E/ MULTIMEDIALE DESTINATARI I) CLASSI E ALUNNI Classi coinvolte: TUTTE . Interi gruppi classe Gruppi di alunni Classi aperte Alunni coinvolti Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti Alunni con necessità di recupero Italiano L2 Alunni diversamente abili coinvolti J) FIGURE PROFESSIONALI Docenti coinvolti: 6 4 Stessa disciplina (Viola, Zaganelli, Baggiano, Saccone) stesso ambito disciplinare vari ambiti disciplinari 2 altra disciplina ATA coinvolti Esterni coinvolti Operatori AEC coinvolti N°__TUTTI_______ N° ________ N°________ C) ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) Eventuali esperti esterni 1-2 GRATUITI (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa Istituzioni del territorio altro DISCIPLINE COINVOLTE Tipologia delle discipline coinvolte: linguistica artistica matematico-scientifica tecnica 115 motoria religiosa altri linguaggi Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: Il percorso fa leva sull’aspetto linguistico ma anche emotivo-relazionale, coinvolge tutte le discipline ed utilizza non solo il codice lingua, ma linguaggi diversi complementari, utili per far esternare le abilità dei discenti: autonomia di scelta, di giudizio, di relazione, nonché la fiducia nelle proprie capacità. Inoltre permette l’acquisizione di competenze specifiche necessarie per una scelta orientativa consapevole. .. AMBITI DI VERIFICA apprendimenti disciplinari motivazione modalità affettivo-relazionali MODALITA’ DI VALUTAZIONE di processo di prodotto STRUTTURE UTILIZZATE Aule aule informatica teatro aule di musica aule arte palestre biblioteche altro(indicare)______________________________ RISORSE FINANZIARIE F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ METODOLOGIE E STRUMENTI Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie 116 altro ATTREZZATURE E MATERIALI ( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto) Si utilizzeranno i materiali in dotazione, nonché quelli reperiti da associazioni e dai genitori. Si richiede, inoltre, uno stanziamento per aggiornare la dotazione libraria, comprando testi recenti: romanzi, racconti, novelle, vocabolari, dvd, anche in lingua 2. Inoltre sarebbe opportuno dotare la biblioteca di un altro computer con stampante. Si richiede la somma di euro 650.00. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Relazioni Questionari SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali Prodotti multimediali …………………………………….. 117 Altro PROGETTI A SUPPORTO ED INTEGRAZIONE 118 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA Anno scolastico 2013/14 TEMPO RIDOTTO TEMPO NORMALE Insegnanti in compresenza SETTEMBRE Prima settimana di scuola I bambini di quattro e cinque anni già frequentanti: entrano alle ore 10,40 escono dalle 12,50 alle 13,10. BAMBINI DI TRE ANNI SEZIONI OMOGENEE ED ETEROGENEE SETTEMBRE Prima settimana di scuola SETTEMBRE Dalla seconda settimana di scuola fino al 30 settembre OTTOBRE NOVEMBRE I bambini di tre anni: entrano alle ore 8,10 ed escono alle ore 10,30. Unico gruppo per le sezioni eterogenee dalle ore 8,10 alle 10,30 Divisi in due gruppi per le sezioni a maggioranza omogenee Primo gruppo: dalle ore 8,10 alle 10,30 Secondo gruppo: dalle ore 10,40 alle 12,50 Flessibilità nell’orario di uscita per i bambini con difficoltà d’inserimento. 119 I bambini di quattro e cinque anni già frequentanti entrano alle ore 8,10 escono dalle ore 12,50 alle 13,10 (dopo il pranzo). BAMBINI DI TRE ANNI SEZIONI OMOGENEE INSEGNANTI IN COMPRESENZA I bambini di tre anni divisi in due gruppi Primo gruppo: dalle ore 8,10 alle 10,30 Secondo gruppo:dalle ore 10,40 alle 12,50 I bambini di tre anni non mangiano a scuola. INSEGNANTI IN COMPRESENZA I bambini di tre anni unico gruppo Dalle ore 8,10 alle 12,50 I bambini di tre anni non mangiano a scuola. Flessibilità nell’orario di uscita per i bambini con difficoltà d’inserimento. PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA TEMPO PIENO BAMBINI DI TRE ANNI DELLE SEZIONI F e L PRIMA SETTIMANA dal 10 settembre a mercoledì 13 settembre I bambini verranno divisi in due gruppi e frequenteranno la scuola con il seguente orario: Primo gruppo: dalle ore 8,10 alle 10,30 Secondo gruppo: dalle ore 10,40 alle 12,50 (Gli elenchi del primo e del secondo gruppo verranno esposti sulle vetrate all’ingresso della scuola). SECONDA SETTIMANA dal 16 al 30 SETTEMBRE i bambini frequenteranno la scuola con il seguente orario: Unico gruppo dalle ore 8,10 alle 12,50 I bambini di tre anni in queste settimane non mangiano a scuola PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA TEMPO RIDOTTO BAMBINI DI TRE ANNI e NUOVI ISCRITTI DELLE SEZIONI A-B-C-D PRIMA SETTIMANA DAL 12 AL 19 DI SETTEMBRE i bambini di tre anni e i nuovi iscritti frequenteranno la scuola con il seguente orario: dalle ore 8,10 alle 10,30 SECONDA SETTIMANA DAL 20 FINO AL 30 SETTEMBRE i bambini di tre anni e i nuovi iscritti frequenteranno la scuola con il seguente orario: dalle ore 8,10 alle 10,30 Gli elenchi del primo e del secondo gruppo verranno esposti sulle vetrate all’ingresso della scuola). 120 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA I BAMBINI SEZIONI E – G – I - H tempo pieno I bambini di quattro e cinque anni già frequentanti per la PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA Dal 10 settembre al 13 settembre Entrano dalle 8,10 alle ore 8,45 Escono dalle ore 12,50 alle 13,10 dopo il pranzo ORARIO SCUOLA DELL’INFANZIA TEMPO RIDOTTO Entrata dalle ore 8,10 alle ore 8,45 Uscita dalle ore 12,50 alle ore 13,10 TEMPO NORMALE Entrata dalle ore 8,10 alle ore 8,45 Uscita dalle ore 15,50 alle ore 16,10 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA I bambini delle SEZIONI A-B-C-Ddel tempo ridotto di quattro e cinque anni già frequentanti per la prima settimana di scuola dal 10 al 13 settembre : Entrano alle 10,40 escono dalle ore 12,50 alle 13,10 121 PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA PRIMARIA L'ingresso nella scuola primaria è un momento importante, delicato e di crescita per il bambino; per questo motivo il Progetto Accoglienza è fondamentale per l'inserimento dei piccoli alunni nel nuovo contesto scolastico. RESPONSABILE COORDINATORE Insegnanti classi prime MOTIVAZIONI - Attuare il passaggio da un ordine di scuola all'altro in modo graduale e funzionale. - Far ritrovare, all'alunno, nel nuovo ambiente scolastico una traccia delle esperienze vissute alla scuola dell'infanzia per incoraggiarlo ad iniziare con serenità le nuove proposte ludico-didattiche. FINALITA' - Favorire l'inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica - Favorire la conoscenza tra genitori ed insegnanti ed insegnanti ed alunni. - Contribuire a rendere più sereno ed equilibrato l'ingresso nella scuola primaria sia per gli alunni che per le loro famiglie. - Promuovere iniziative didattiche che favoriscano l'effettiva continuità tra i diversi ordini di scuola, in modo da prevenire le difficoltà e i disagi che potrebbero insorgere nel passaggio. - Dedicare particolare attenzione all'accoglienza, all'inserimento degli alunni disabili e con difficoltà emotivo-relazionali. ORGANIZZAZIO - Il primo giorno di scuola i bambini entreranno alle 9,00 e usciranno alle ore 13,30 NE - A seguire e per l'intera settimana, l'orario sarà il seguente: 8,30-13,30. - Per l'intera settimana, tutte le insegnanti della classi prime, effettueranno orario di servizio antimeridiano in compresenza. - Tutti i bambini del tempo pieno hanno diritto al servizio mensa per l'intera settimana; i bambini del modulo usufruiranno del servizio nel giorno stabilito. MODALITA' Il primo giorno di scuola i bambini accompagnati dai genitori saranno accolti dalle insegnanti nel teatro e attraverso un gioco di presentazione si formeranno i gruppi classe. I bambini saluteranno i genitori attraverso un'attività di “separazione giocosa” e si recheranno in classe con le proprie insegnanti. Durante le prime settimane le attività avranno principalmente carattere ludico-didattico: il gioco sarà mirato all'acquisizione di abilità, conoscenze e utilizzato per motivare i piccoli alunni. 122 Uniti si vince… PROGETTO “LEO LIONNI” Lo spunto per l’ACCOGLIENZA è quello di una favola che ha una morale chiara e di molteplice sviluppo: GUIZZINO di LEO LIONNI Guizzino è solo perché ha un colore diverso dagli altri pesci ma sa usare con intelligenza la sua diversità rendendola una ricchezza e un valore quando insegna agli altri a stare insieme per sconfiggere la paura e i pericoli. “Guizzino è un pesciolino nero in un banco di pesci rossi,egli si sente solo, triste e pieno di paure:un grosso tonno se ne va in giro a mangiare i piccoli pesci; quando però si accorge di quanto sia bello il mare con i suoi abitanti è di nuovo felice. Trova allora il coraggio di chiedere ad una famiglia di pesciolini rossi di nuotare insieme a lui e di fronte alle loro reticenze pensa ad una soluzione coraggiosa:stare tutti insieme a formare un unico grande pesce,solo così potranno cacciare via i pesci cattivi…” Guizzino ,la favola di Leo Lionni diventerà la“pinna” invisibile che accompagnerà i bambini,nella prima fase dell’anno scolastico, ad entrare nel mondo dei più grandi per aiutarli ad affrontare le paure , per insegnare loro ad apprezzare l’importanza dell’essere uniti e a non temere la diversità,propria e degli altri. OBIETTIVI - Attivare atteggiamenti di conoscenza di sé e di relazione positiva nei confronti degli altri; - Osservare se stesso e gli altri come soggetti portatori di qualità simili e/o diverse; - Sviluppare atteggiamenti di valorizzazione di sé e dell’altrui personalità; - Costruire la dimensione dell’essere gruppo; - Scoprire il valore e la forza del gruppo. 123 FASE INIZIALE:ACCOGLIENZA PRESENTAZIONE I bambini entrano in teatro insieme ai genitori,nella sala ci sono teli azzurri e pesciolini colorati,sullo schermo retrostante la scritta BENVENUTI,sull’ immagine di un fondale marino ; prende la parola un’insegnante che saluta i genitori e spiega loro che i bambini parteciperanno ad un progetto per classi parallele che si soffermerà, fondamentalmente,sulla conoscenza e sulla valorizzazione delle proprie possibilità e di quelle degli altri. Ogni classe avrà come simbolo un pesciolino colorato che accompagnerà i bambini per l’intero anno scolastico. -LETTURA DELLA FAVOLA Un’ insegnante legge la favola e sullo schermo retrostante passano le immagini delle illustrazioni di Lionni,dopodichè si procede alla formare delle classi. FORMAZIONE DEI GRUPPI CLASSE Come in un immaginario grande mare compaiono piccole reti nelle quali ci sono i pesciolini con i nomi dei bambini che vengono pescati dalle insegnanti della primaria e assegnati ad ognuno di essi dalla propria insegnante di sezione d’infanzia,che saranno, dall’inizio, presenti in teatro.INTANTO sullo schermo retrostante è ferma la slide con la sezione ,il pesciolino del colore di appartenenza e i nomi delle insegnanti di classe. NOTE Le docenti delle classi PRIME fanno presente che tale progettazione verrà portata avanti per l’intero anno scolastico,utilizzando,laddove ci siano, le ore di contemporaneità. La favola di Guizzino sarà quella iniziale ma il PROGETTO proseguirà per l’intero anno scolastico con la lettura espressiva delle altre favole di Lionni e l’eventuale drammatizzazione delle stesse attraverso i burattini (vedi PROGETTO FONDI MENSA). Seguirà,a completamento,il Progetto strutturato in tutte le sue parti. 124 PROGETTO CONTINUITÀ PER L’A.S. 2013-2014 LA CONTINUITA’ EDUCATIVA L’istanza della continuità educativa, affermata nei programmi della scuola primaria, in quelli della scuola media e negli Orientamenti della scuola materna, investe l’intero sistema educativo. La continuità sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo a un percorso scolastico unitario, organico e completo, e si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola, in modo da arginare e prevenire fenomeni di abbandono scolastico. A tal fine è importante strutturare un percorso coerente che valorizzi le competenze già acquisite dagli alunni e riconosca la specificità e pari dignità di ogni livello scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento. La necessità del raccordo del percorso formativo si coniuga con il dovere a un’accoglienza continua e costante, per questo motivo occorre organizzare incontri ed attività mirate, in modo da condividere con le famiglie il delicato momento di passaggio carico di aspettative e timori. Sintesi delle procedure per l’attuazione della continuità verticale e orizzontale: Incontri fra insegnanti dei due ordini scolastici per il passaggio degli allievi, onde ottimizzare il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado per la formazione delle classi, quindi l’inserimento dei bambini nella nuova scuola. Incontri degli insegnanti per costruire un curricolo verticale finalizzato alla realizzazione di un raccordo significativo tra fasce scolari. I bambini della scuola dell’infanzia visitano la scuola elementare dove gli insegnanti e gli alunni si rendono disponibili a presentare il nuovo ambiente, illustrando i materiali prodotti, praticando se possibile attività comuni. Visita alla scuola elementare da parte alcuni alunni e docenti della scuola media, che illustreranno l’organizzazione della nuova scuola, mentre gli alunni della secondaria parleranno della loro esperienza di passaggio da un ordine all’altro, rispondendo alle domande dei ragazzi di quinta. Giornata della scuola aperta (Open Day): visita alla scuola media da parte dei ragazzi di quinta elementare, insieme ai loro genitori. I compagni più grandi presenteranno le strutture, le attività, i vari progetti, qualche iniziativa didattica significativa. 125 Visita delle V alla scuola media; i bambini divisi in piccoli gruppi verranno inseriti nelle diverse classi e seguiranno una lezione con i compagni più grandi. Creare occasioni d’incontro tra docenti dei diversi ordini, per confrontarsi ed approfondire temi e problemi partendo dalla riflessione comune su quanto nella scuola si realizza a livello formativo e didattico. Concordare un sistema comune di verifica e valutazione delle strategie di insegnamento in relazione al raggiungimento delle abilità previste. Programmare e realizzare progetti in partnership che favoriscano l’incontro delle classi-ponte e non solo Incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola per: Individuare i livelli di competenza e delle conoscenze degli alunni, le modalità di apprendimento, gli aspetti relazionali; Raccogliere informazioni sugli alunni che presentano disagi ( difficoltà di apprendimento, relazionali, familiari ecc) Attività di orientamento per gli alunni ma anche per i genitori Progetto Accoglienza, per dare continuità all’esperienza del bambino da attuarsi all’inizio dell’anno scolastico e da proseguire come momento di socializzazione, crescita, valorizzazione delle diversità degli alunni e delle rispettive famiglie. Favorire una maggiore apertura della scuola alle famiglie, creando spazi di condivisione ed incontro per promuovere lo scambio informativo e la reciproca conoscenza per un sereno inserimento dei bambini, alleviando ansie e timori. 126 PROGETTO SCUOLA DELL’INFANZIA Laboratorio: “Di rima in rima, ascolto, capisco e…arrivo in cima” “Per i bambini la lingua, in tutte le sue forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere, per rendere chiaro il proprio pensiero, per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità, quando interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze, giocano con la lingua che usano e si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta.” (dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione - 2012 ) La scelta di un laboratorio sull’ascolto di filastrocche è stata determinata dalla grande valenza educativa che può avere questo strumento linguistico. Questa valenza sta nel ritmo, nell’allitterazione, nella ripetizione e nell’affabulazione. La filastrocca può essere dunque uno strumento importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini ed è di grande aiuto fin dai primi momenti di vita. Più che per i contenuti, le filastrocche si contraddistinguono per il ritmo cantilenante e sono un valido strumento per favorire la formazione del pensiero e, crescendo, di concetti fantastici e creativi, esse sono destinate ai più piccoli proprio per il loro linguaggio particolarmente semplice, per le rime ricorrenti e per la musicalità. Rime e filastrocche, inoltre allenano la memoria e sviluppano il linguaggio e il ritmo. I vari temi che affrontano le filastrocche (animali, fiori, numeri, stagioni, ecc.), fanno sì che si trasformino in un gioco divertente ed educativo. FINALITÀ Prestare attenzione ad un racconto. Memorizzare in modo corretto semplici filastrocche. Utilizzare nuovi termini in modo appropriato. Rappresentare simbolicamente le parole. ATTIVITA’ Laboratori di ascolto con esperti esterni specializzati. Lettura interattiva e partecipata. Giochi linguistici. Ascolto di semplici filastrocche. Recitazione delle filastrocche. Rappresentazione grafico-pittorica delle filastrocche. Drammatizzazione di filastrocche. 127 Destinatari del progetto : I bambini di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia Tempi: anno scolastico 2013/14 Referente del progetto: insegnante Liberati Giovanna Risorse : insegnanti della Scuola dell’Infanzia , esperto esterno specializzato. 128 PROGETTO BIBLIOTECA RESPONSABILI DEL PROGETTO: Ins. Villa Annalisa Ins. Donato Donatella ATTIVITA’ Mini-fiera del libro con esposizione di libri per tutti i bambini della scuola. Verranno allestiti più stand con i libri esposti della casa editrice Lapis ed altre case editrici minori , che gli alunni, accompagnati dalle Insegnanti potranno visionare e sfogliare durante l’orario scolastico . I genitori interessati dopo l’uscita dei bambini, potranno prenderne visione ed eventualmente acquistare i testi. Con il 20% del ricavato la scuola riceverà in omaggio dei libri cha andranno ad arricchire l’offerta della nostra biblioteca. DESTINATARI: Tutti gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia Docenti della scuola e i genitori degli alunni. Durata La mini-fiera avrà la durata di tre giorni nel mese di marzo 2014 ATTIVITA’ Torneo di lettura , si tratta di una vera e propria sfida tra due classi per volta che si misureranno con quiz e domande sui contenuti di libri già letti ed analizzati. Al tutto faranno da cornice delle pulsantiere ed un arbitro che assegnerà i punti alle squadre .La classe vincitrice riceverà dei libri in omaggio. DESTINATARI:: La gara si svolgerà tra le classi III e IV della scuola primaria. Durata Avverrà un primo incontro di presentazione in cui verranno spiegate le modalità e le regole del gioco. Successivamente dopo un periodo dedicato alla lettura dei testi scelti si svolgerà la gara con almeno due incontri per due classi alla volta 129 ATTIVITA’ Letture animate e/o laboratori didattici per giocare e conoscere i libri della prima infanzia in collaborazione con il centro studi Atelier Centodue DESTINATARI:: Gli alunni della scuola dell’infanzia nella fascia dei 4 anni 130 PROGETTO: A SCUOLA di ...BURATTINI Laboratorio sul Teatro dei Burattini: COSTRUZIONE , ANIMAZIONE , DRAMMATIZZAZIONE (Burattini e Teatro) IL Laboratorio,tenuto da personale specializzato nel settore, comprende più tecniche ed è strutturato con attività preparatorie e finali che prevedono la messa in scena finale sia con attori sia con pupazzi e burattini. CONTENUTI La recitazione, l’espressione corporea, il disegno, la musica, l’espressività manuale saranno i contenuti basilari di questo laboratorio;particolare attenzione verrà rivolta alle metodologie educative e al coinvolgimento attivo dei bambini. OBIETTIVI • OBIETTIVO CULTURALE: - avvicinare i bambini al mondo del teatro ed in particolare al teatro di figura con una presentazione teorica sul mondo dei burattini,con una dimostrazione pratica e con uno spettacolo introduttivo. • OBIETTIVO DIDATTICO-EDUCATIVO: -sviluppare l’espressività corporea e vocale attraverso le tecniche di animazione; -sviluppare le capacità manuali dei bambini attraverso la costruzione dei burattini e della scenografia; -accrescere la fantasia e la creatività con la costruzione dello spettacolo stimolando i bambini nella stesura del testo-canovaccio e nella scelta delle musiche. • SOCIALIZZAZIONE INTERPERSONALE: tutte le attività saranno svolte in maniera corale e rappresenteranno per questo un’occasione di interazione fra i bambini e gli educatori; 131 lo spirito di gruppo, inoltre, verrà rafforzato dall’ambiziosa meta della rappresentazione finale, momento in cui convergeranno fantasie, emozioni e vissuti altamente formativi. DESTINATARI:classi prime e seconde scuola PRIMARIA DESCRIZIONE Per il LABORATORIO,che sarà realizzato da personale esterno esperto nel settore,coadiuvato dagli insegnanti di classe, (saranno contattate le Scuole storiche di Roma,specializzate nel teatro di figura e nella costruzione di burattini) si prevedono più incontri di un’ora di lezione, dedicati alternativamente all’improvvisazione teatrale, al laboratorio plastico-manipolativo ed al laboratorio musicale. Per il laboratorio di costruzione dei burattini sarà possibile avvalersi sia di materiali convenzionali(carta pesta – spugna) sia di materiali di recupero. In quest’ultimo caso si utilizzeranno materiali di recupero comuni: carta di giornale, bottiglie di plastica, tappi, cannucce e ritagli di stoffa per aiutare i bambini a sviluppare le loro capacità manuali e creative oltreché a sviluppare la loro capacità di lavorare in gruppo. TEMPI E SVOLGIMENTO Il LABORATORIO si articolerà in 7 lezioni da inserire nell’intero anno scolastico o in un singolo quadrimestre. Ogni gruppo sarà composto da un massimo di 30 bambini (supportati dai loro insegnanti). 132 PROGETTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO DONATELLO DOCENTE REFERENTE PROF. G. DE MOJA’ E R. DI BENEDETTO TIPOLOGIA DEL PROGETTO X DI ISTITUTO X DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO Specificare quali COLLEGAMENTO IN RETE CON ALTRE SCUOLE DEL MUNICIPIO 8° breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.) ORGANIZZAZIONE DI EVENTI COMUNI, INCONTRI SPORTIVI E MANIFESTAZIONI PROMOZIONALI E SOCIALI. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IL PROGETTO PREVEDE L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPORT SCOLASTICO IN ORARIO EXTRA CURRICULARE. LE DISCIPLINE DI SQUADRA VENGONO ORGANIZZATE CON TORNEI TRA LE CLASSI. GLI ELEMENTI PIU’ RAPPRESENTATIVI VENGONO SELEZIONATI PER PARTECIPARE AI GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI CON LE ALTRE SCUOLE. Q) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF SENSIBILIZZAZIONE AL RISPETTO DELLE REGOLE E DELLA PERSONA, COME DA INDICAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA. R) MODALITA’ DI ATTUAZIONE orario curricolare per classi intere Xorario extracurricolare Xper gruppi di allievi S) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE Inizio attività:_______________________________ Eventuale rientro pomeridiano: X Sì Termine attività_GIUGNO 2014_____________________ No 133 ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di Collegio dei docenti Riunioni Consiglio di Istituto Consigli di classe Colloqui con le famiglie X Altro (specificare) _____LEZIONI CURRICULARI CON LE CLASSI__ Tramite Questionari X Interviste Analisi documenti didattici degli alunni Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali X Rilevazioni statistiche Altro (specificare)_________________________________________ OBIETTIVI PRIORITARI h) obiettivi generali X Accoglienza e sostegno all’integrazione X Sviluppo delle competenze di base e trasversali Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana X Potenziamento delle eccellenze i) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI (VELOCITA’ FORZA E RESISTENZA, MOBILITA’ E SCIOLTEZZA MUSCOLARE. MIGLIORAMENTO DEL GESTO TECNICO INDIVIDUALE E DI SQUADRA. DESTINATARI K) CLASSI E ALUNNI Classi coinvolte . Interi gruppi classe X Gruppi di alunni Classi aperte Alunni coinvolti X Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti Alunni con necessità di recupero Italiano L2 X Alunni diversamente abili coinvolti L) FIGURE PROFESSIONALI Docenti coinvolti X Stessa disciplina stesso ambito disciplinare 134 vari ambiti disciplinari ATA coinvolti Esterni coinvolti Operatori AEC coinvolti N°_________ N° ________ N°________ C) ALTRE FIGURE Il progetto prevede il coinvolgimento di: altre istituzioni scolastiche genitori X Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.) Eventuali esperti esterni (specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa X Istituzioni del territorio altro DISCIPLINE COINVOLTE Tipologia delle discipline coinvolte: linguistica artistica matematico-scientifica tecnica X motoria religiosa altri linguaggi Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline: PARTECIPAZIONE AL PROGETTO “I VALORI DELLO SPORT” INCONTRO CON UN CAMPIONE SPORTIVO ORGANIZZATO DAL C.O.N.I. REGIONALE LAZIO. .. AMBITI DI VERIFICA X apprendimenti disciplinari X motivazione X modalità affettivo-relazionali MODALITA’ DI VALUTAZIONE di prodotto X di processO STRUTTURE UTILIZZATE Aule teatro X aule informatica aule di musica aule arte X palestre biblioteche altro(indicare CENTRO SPORTIVO BREDA 135 altro RISORSE FINANZIARIE F I S ________ risorse altri Enti € ___________ contributo delle famiglie Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________ METODOLOGIE E STRUMENTI Didattica laboratoriale Didattica individualizzata e personalizzata Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) X Lavoro di gruppo Cooperative learning Utilizzo di tecnologie Altre tipologie MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO Questionari X Relazioni SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI Produzione beni materiali X Prodotti multimediali …………………………………….. 136 Altro PROGETTO “OPEN DAY” Sono previsti: 2 giorni di apertura della scuola secondaria Donatello ad alunni e genitori delle classi V del territorio, 1 giornata alunni e famiglie della scuola secondaria Donatello incontrano i docenti degli istituti superiori 137 Progetto Sportello di Responsabile del progetto e funzione strumentale Dott.ssa Elena Palermo ( Psicologa – Psicoterapeuta) Lo sportello d’ascolto è rivolto a : genitori personale docente dell’I.C. “Donatello” 138 Ascolto Introduzione Lo sportello d’ascolto, già attivo da anni, continua ad essere una delle tante occasioni di collaborazione scuola-famiglia, dove poter ricevere approfondimenti, informazione, prevenzione e consulenza psicologica. L’obiettivo principale dello sportello è quello di sostenere le famiglie nel difficile ruolo educativo, compito che può essere problematico soprattutto durante le fasi che costituiscono i momenti importanti per la crescita del bambino e del ragazzo, come ad esempio l’ingresso nella scuola materna, il passaggio tra i vari ordini di scuola, alcuni eventi critici (esempio periodi di ospedalizzazione), fasi traumatiche (separazioni, lutti, malattie di un congiunto), problemi legati all’immigrazione e alla delicata fase dell’integrazione. L’esperienza degli anni precedenti ha dimostrato l’importanza e la positività di tale funzione, soprattutto, in un territorio periferico come quello in cui ci troviamo ad operare. E’ solo attraverso l’armonia e la solidità del sistema familiare, infatti, che il bambino può acquisire quell’equilibrio psico-affettivo di cui necessita per poter porre le basi del suo sviluppo cognitivo, affettivo, sociale; è proprio quando la famiglia si trova a vivere situazioni di difficoltà che il bambino si impone alla “nostra” attenzione con problemi di tipo comportamentale, relazionale e di apprendimento. Egli “segnala” così, inconsapevolmente, il suo disagio, creando frequentemente quelle situazioni di “disturbo” nel gruppo-classe che le insegnanti riscontrano con una certa preoccupazione. La nostra scuola, già negli anni passati, ha saputo rilevare questi segnali e, attraverso lo Sportello d’ascolto, ha realizzato la possibilità di accogliere il bisogno e la domanda di aiuto che le famiglie hanno rivolto, non ponendosi obiettivi di tipo psicoterapeutico (a questo fine si è operato l’invio al Servizio Materno Infantile di zona), ma aiutando i nuclei familiari a riflettere sulle loro modalità relazionali e restituendo, così, ai genitori il senso della loro funzione, capacità e competenza; in generale, favorendo tutti quei processi di cambiamento indispensabili per superare situazioni critiche e di disagio. 139 Ancora attenzione è offerta ai genitori con figli adolescenti, considerando che l’adolescenza rappresenta una fase decisiva per la costruzione dell’identità adulta e per la stabilizzazione della personalità. Non dobbiamo dimenticare che questo è un momento di maturazione e di cambiamento, ma, nello stesso tempo, un periodo di rischio per i ragazzi, in quanto le vulnerabilità che possono essersi evidenziate nel corso dell’infanzia possono riemergere e riorganizzarsi, ed, allo stesso tempo, i nuovi compiti evolutivi, a loro spettanti, comportano processi di distacco dalle figure familiari dell’infanzia e conseguenti crisi di sviluppo. Si è constatato, infine, che l’offerta di un servizio di tipo psicologico in un contesto “non medicalizzato” (come può essere ad esempio quello di una ASL), e che si connota in un ambito finalizzato alla promozione e alla formazione della personalità, rassicura i genitori e li facilita nel richiedere la consulenza, che non è associata all’idea di sentirsi “curati” in qualche parte “malata” o “sbagliata”, ma significa, invece, trovare uno spazio dove poter essere ascoltati, compresi, sostenuti e quindi aiutati. Finalità Creare intorno al minore una rete di relazioni tra le diverse figure che partecipano alla sua educazione Obiettivi Sostenere e potenziare le capacità genitoriali Offrire ai genitori un sostegno psicologico adeguato attraverso l’ascolto, la consulenza e la riflessione Favorire una riflessione sulle dinamiche che si verificano nel contesto scolastico e/o familiare 140 Individuare strategie di cambiamento Prevenire il disagio infantile e adolescenziale Attività Consulenza e sostegno agli insegnanti: Colloqui individuali su specifici problemi riguardanti i singoli allievi, i rapporti con le famiglie, i nuovi inserimenti, le problematiche relazionali all’interno del gruppo-classe. La psicologa collaborerà con gli insegnanti affinché l’alunno sviluppi un atteggiamento di fiducia in se stesso per poter sfruttare al meglio le proprie potenzialità e risorse. Consulenza e sostegno ai genitori: colloqui individuali e di coppia finalizzati allo sviluppo di una crescente consapevolezza delle funzioni educative, alla conoscenza degli aspetti e delle fasi dello sviluppo dell’età evolutiva, all’aiuto rispetto a problematiche più specifiche, quali le difficoltà e i disagi espressi dai bambini e dai ragazzi. Orari Da Novembre a Giugno Lunedì e Giovedì :data e ora da concordare Sede : I.C. “Donatello” Via Millet, 21 Via Grotte Celoni, 20 Gli interessati potranno lasciare la propria richiesta direttamente nelle apposite cassette, situate negli atri della scuola, in Via Millet, e in via Grotte Celoni, avendo cura di lasciare il proprio nome, cognome e recapito telefonico, al fine di essere contattati dalla responsabile direttamente per l’appuntamento. 141 PROGETTI IN CONVENZIONE PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE: SOUND OF PEACE” (classi scuola secondaria/Comunità di S.Egidio/parrocchia S. Maria Nostra Laetitia” PROGETTO“ I VALORI NELLO SPORT: i giovani incontrano i campioni” (classi scuola secondaria/CONI) PROGETTO “GIOCHI STUDENTESCHI: Le torri giochi in rete”” (classi scuola secondaria/MIUR) PROGETTO “NON TI SCORDAR DI ME” (intero Istituto/Lega Ambiente) PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ” (intero Istituto/Associazione LIBERA) La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare manifestazioni e concorsi interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e concorsi promossi dal MIUR, dall’USR, dagli Enti Locali, da altri Enti ed Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e motorie. 142 MANIFESTAZIONI PREVISTE Mese Classi Manifestazione NOVEMBRE Tutte le sezioni della sc.dell’Infanzia “FESTA DEGLI ALBERI” DICEMBRE Tutte le sezioni della sc.dell’Infanzia SPETTACOLO NATALIZIO DICEMBRE Tutte le sezioni della Sc.II di 1°grado GRANDE RACCOLTA DEI DONI MATALIZI PER LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DICEMBRE Classi terze Sc.II di 1°grado OPEN DAY :SCUOLA APERTA AI DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO DICEMBRE e GENNAIO Tutte le sezioni della Sc.II di 1°grado OPEN DAY : SCUOLA APERTE ALLE CLASSI QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA DICEMBRE Tutte le sezioni della Sc.II di 1°grado GENNAIO Tutte le sezioni della Sc.II di 1°grado FESTA NELL’ ARIA E PACE NEI CUORI: CONCERTO DI NATALE E PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL 1°CONCORSO DI POESIA Bis per le classi V del CONCERTO DI NATALE : FESTA NELL’ ARIA E PACE NEI CUORI MARZO Sez. sc. dell’Infanzia e classi della sc. primaria MAGGIO/ GIUGNO Alunni di 5 anni della sc.dell’Infanzia SPETTACOLO TEATRALE MAGGIO/ GIUGNO Tutte le sezioni della della sc. dell’Infanzia MOSTRA DI FINE ANNO MAGGIO Classi scuola primaria SAGGIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO MAGGIO/ GIUGNO classi V A scuola primaria SPETTACOLO TEATRALE MAGGIO/ GIUGNO classi V B scuola primaria SPETTACOLO TEATRALE MAGGIO/ GIUGNO classi V C scuola primaria SPETTACOLO TEATRALE MAGGIO/ GIUGNO classi V D scuola primaria SPETTACOLO TEATRALE MAGGIO/ GIUGNO Classi Sc.II di 1°grado MAGGIO/ GIUGNO Classi Sc.II di 1°grado MAGGIO/ GIUGNO Classi Sc.II di 1°grado MOSTRA CONCLUSIVA PROGETTO “CITTADINI DELLA MEMORIA” MAGGIO/ GIUGNO Classi Sc.II di 1°grado “GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI” MAGGIO/ GIUGNO Classi intero istituto “MINIFIERA DEL LIBRO” “TALENT SHOW” CONCERTO DI FINE ANNO “NON TI SCORDAR DI ME” Per alcune manifestazioni è prevista la collaborazione dei genitori, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico 143 USCITE DIDATTICHE SCUOLA INFANZIA LUOGO TITOLO ATTIVITA’ Cinema dei piccoli a Villa Borghese SEZIONI E-F-G H-I-L Planetario o museo astronomico Visita e laboratorio E-F-G H-I-L MAXXI museo nazionale delle arti del XXI secolo Visita e laboratorio E-F-G H-I-L EXPLORA Visita e laboratorio E-F-G H-I-L Bioparco di Roma Visita e laboratorio E-F-G H-I-L DURATA PERIODO DELL’ANNO Mezza giornata Date da o intera concordare giornata Mezza giornata Gennaio 2014 o intera giornata Mezza giornata Date da o intera concordare giornata PARTECIPANTI Mezza giornata Date da o intera concordare giornata Intera giornata Date da concordare Insegnanti Scuola Infanzia Tempo Pieno Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Insegnanti Scuola Infanzia Tempo Pieno Le uscite didattiche qui elencate sono proposte a tutte le sezioni del tempo pieno. Le insegnanti dovranno scegliere quelle a cui partecipare secondo le esigenze e le preferenze legate al proprio programma didattico. 144 SPETTACOLI TEATRALI A SCUOLA LUOGO Teatro della scuola Teatro della scuola Teatro della scuola COMPAGNIE TEATRALI Teatro in movimento TITOLO SPETTACOLO SEZIONI DURATA PARTECIPANTI Mezza giornata PERIODO DELL’ANNO Date da concordare - Quando Cappuccetto incontrò il Lupo Tutte le sezioni Compagnia “Il Sentiero di Oz” Ass.Cult. Compagnia delle bollicine - Riciclando… si impara - C’era una volta Tutte le sezioni Mezza giornata Gennaio Marzo Tutte le sezioni Mezza giornata Date da concordare Tutte le sezioni Mezza giornata Giovedi di carnevale Date da concordare Docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia Docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia - Me lo ha detto l’uccellino - Il cavalluccio di simplicio Tutte le sezioni Mezza giornata Date da concordare - Fantasia di bolle Teatro della scuola Centro studi - Il quartetto d’archi Atelier centodue Teatro della scuola A.C.T. Il palcoscenico - Rapunzel Gli spettacoli teatrali qui elencati sono proposti a tutte le sezioni. 145 Docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia Docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia Docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia USCITE al TEATRO SCUOLA INFANZIA LUOGO TITOLO ATTIVITA’ SEZ. DURATA PERIODO DELL’ANNO PARTECIPANTI Teatro Verde - Il paese dei colori - Le quattro stagioni E-F-G H-I-L Mezza giornata Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Teatro le maschere - Balù non dorme più E-F-G Mezza giornata Dal 18 al 26 gennaio 2014 Dal 18 al 21 marzo 2014 Dal 2 al 14 febbraio 2014 Teatro Sistina In attesa di programmazione E-F-GH-I-L Mezza giornata Teatro Tor Bella Monaca - Colori, immaginare l’immagine - Storia di un punto - I quattro musicanti di Brema E-F-GH-I-L Mezza giornata -H-I-L - Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno 05 Febbraio 2014 03 Aprile 2014 15 Aprile 2014 Docenti e bambini Scuola Infanzia Tempo Pieno Gli spettacoli teatrali qui elencati sono proposti a tutte le sezioni del tempo pieno. Le insegnanti dovranno scegliere quelli a cui partecipare secondo le esigenze e le preferenze legate al proprio programma didattico. 146 USCITE DIDATTICHE SCUOLA PRIMARIA Mese Luogo Novembre/Dicembre Visita in biblioteca per attività di ascolto Lettura animata Dicembre/Gennaio Vittoriano per mostra su Cezanne Classe I A-B-C-D I A-B-C-D 85 8.30/12.30 Novembre/Gennaio I A-B-C-D 85 8.30/12.30 Febbraio/Marzo Casina di Raffaello mostra su E.Carle, percorso didattico e laboratorio Spettacolo teatrale I A-B-C-D 85 8.30/12.30 Aprile/Maggio Visita ad una fattoria o agriturismo I A-B-C-D 85 8.30/16.30 Novembre/Gennaio II A-B-C-D 97 8.30/12.30 Dicembre/Gennaio Casina di Raffaello mostra su E.Carle, percorso didattico e laboratorio Vittoriano per mostra su Cezanne II A-B-C-D 97 8.30/12.30 Febbraio/Maggio Spettacolo teatrale II A-B-C-D 97 8.30/12.30 Marzo/Maggio Visita ad una fattoria o agriturismo II A-B-C-D 96 8.30/16.30 Febbraio/Marzo Museo preistorico “L. Pigorini” III A-B-C-D 83 8.30/12.30 147 n.alunni orario 85 8.30/12.30 Aprile/Maggio Castello di “Santa Severa” III A-B-C-D 83 8.30/16.30 Dicembre/Gennaio IV A-B-C-D 83 8.30/13.30 Marzo Spettacolo teatrale “Il meraviglioso mondo dell’acqua” Museo Egizio e Cappella Sistina IV A-B-C-D 83 8.30/13.30 Aprile/Maggio “Riserva naturale regionale Tevere-Farfa” IV A-B-C-D 83 8.30/16.30 Novembre “Il festival della scienza” teatro della scuola V A-B-C-D 87 8.30/12.30 Gennaio/Febbraio Il popolo ebraico a Roma: Trastevere, Sinagoga e Ghetto Nascita e sviluppo della civiltà romana: Campidoglio, Mercati traianei, Foro romano V A-B-C-D 87 8.30/13.30 V A-B-C-D 87 8.30/13.30 Crociera sul Tevere e visita guidata agli scavi di Ostia Antica “Gruppo storico romano” Via Appia Antica V A-B-C-D 87 8.30/16.30 V A-B-C-D 87 8.30/13.30 Febbraio/Marzo C Aprile/Maggio Aprile/Maggio QUALORA NON FOSSE POSSIBILE EFFETTUARE LE USCITE LE CLASSI SI RISERVANO DI ATTUARE LABORATORI DIDATTICI A SCUOLA CON L’AUSILIO DI ESPERTI ESTERNI. Le date sono indicative in quanto dipendono dalla disponibilità. Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali proposte di mostre, proiezioni filmiche e spettacoli teatrali sia a scuola (con intervento di esperti esterni) che nell’ambito del Comune di Roma, rispondenti agli obiettivi della programmazione e del P.o.f. Si riservano inoltre di partecipare alle iniziative che proporrà “Città come scuola”e campi scuola del Comune di Roma. 148 149 USCITE DIDATTICHE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Itinerari scelti per i viaggi classi meta scelta accompagnatori I A – IB – I URBINO . Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo – D SAN Franzosa – D’Angiolella – Amatucci – II B – II A MARINO Carbone – Bretti – Di Benedetto 3 giorni 2 notti I A – I D- I SIENA – Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo – B LUCCAFranzosa – D’Angiolella – Amatucci – Bretti II B – II D – PISA – Iacobone – Amatucci – Zaganelli – II E- III D 3 giorni 2 Siciliano . Pietrantoni notti IA – I B – II NORCIA E Fazzari – Patrì – Stefanelli – Coculo – A – II B MONTI Franzosa – Bretti – Carbone SIBILLINI 3 giorni 2 notti I A – I B- I MARCHE Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo – D – II D – II 3 giorni 3 Franzosa – D’Angiolella – Amatucci – F – II E – II notti Carbone Russo – Brecciaroli – Loricchio – A – II B Zaganelli – Siciliano – Pietrantoni.- Iacobone - Bretti III A – III B TORINO Stefanelli – Di Benedetto – Coculo – Bretti – – III C – III 4 giorni Zarrelli – Siciliano- Zaganelli – IacoboneD – III E – 3 notti Brecciaroli – Loricchio – Amatucci- Patrì – III F- II G – D’Angiolella – Carbone – Russo - Ventriglia II F –III G - Durelli III C – III F Venezia e le Zarrelli – Di Benedetto – Ventriglia – Durelli – III G – II G volle venete – Brecciaroli – Loricchio – Amatucci – Patrì III E 4 giorni 3 – D’Angiolella – Zaganelli - iacobone notti III G – III E Padova – Ventriglia – Durelli – Brecciaroli – Loricchio – III C – II G Trieste – Amatucci – Patrì – D’Angiolella – 4 giorni 3 Zaganelli - iacobone notti III B – III C Riviera Stefanelli – Di Benedetto – Coculo – Bretti – 149 – III A – III F- III F Ligure e Zarrelli - Brecciaroli – Loricchio – Amatucci Costa Azzurra 4 giorni e 3 notti Sicilia nave Saccone – Loricchio ( progetto) della legalità Mete di un giorno CLASSI III A – III G – III C – III B- III F –I E –ID III E – III D – I G –II E - II D III A – III B – III F – III C – III G II A - II C – II G III E – III A II A – II B II C – II F – II G – II E – III E IC–IE–ID IE–ID IC II A – II F – II C - I G III E – II E IE–ID II F – II D III M – II M II N – II C IB–IA II E – III E – III F – III C – III G IB–IA II F – II D - I G – II E II A – II B I E – II E I E – I D – II D – II G – II A – II B METE GROTTE DI PASTENA Montecassino ASSISI ( SPOLETO) CASERTA VECCHIA – CASCATA DELLE MARMORE TREVI Museo dell’olio d’oliva CASERTA VECCHIA - REGGIA TRAMBUS ROMA CARTIERA MAXI FATTORIA DI SUBIACO ASSISI Fabbrica del cioccolato CALCATA– BOMARZO ORVIETO – BAGNOREGGIO GEO E GEO ERCOLANO – MUSEO MAV CASTELLI ROMANI OSTIA ANTICA – CASTEL PORZIANO PIANA DELLE ORME CASTELLI ROMANI FABBRICA BISCOTTI MUSEO DELLA MATEMATICA ( Priverno) FATTORIA LATTE SANO FARFA – Riserva naturale di 150 Nazzano FIRENZE IN TRENO NINFA - SERMONETA CIVITELLA CESI II B – II F II D – II C – I D - I E – II G I E – I G –I A – I B – I D Per quanto riguarda le uscite di mezza giornata ci si attiene a quanto programmato dai vari consigli di classe. Uscite didattiche di mezza giornata: • Fabbrica biscotti Gentilini • Cinecittà: visita agli studi di Cinecittà • Museo del Vittoriano –Ghetto - Sinagoga • Festival del cinema • Galleria Borghese • Musei Vaticani • Parlamento • Via Tasso – Fosse Ardeatine • Mostra di Cezanne • Istituto di Geofisica • Museo militare di Vigna di Valle • Scuderie del Quirinale • Biblioteca Comunale • Museo Archeologico (Palazzo Massimo) • Galleria Nazionale • Maxxi 151 • Fattoria latte sano • Teatro di Tor Bella Monaca • Cinema Politeama di Frascati • Roma Monumentale • Adesione a mostre o altre iniziative proposte nel corso dell’anno scolastico e inerenti alla programmazione. Sono previste uscite nel territorio, a piedi, anche da una sede all’altra dell’I.C., per lo svolgimento di attività e manifestazioni. Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali proposte di mostre, proiezioni filmiche e spettacoli teatrali sia a scuola (con intervento di esperti esterni) che nell’ambito del Comune di Roma, rispondenti agli obiettivi della programmazione e del P.o.f. Si riservano inoltre di partecipare alle iniziative che proporrà “Città come scuola” e campi scuola del Comune di Roma. 152 152 PARTE IV L’ORGANIZZAZIONE 153 ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO FUNZIONE DIRIGENZIALE Collaboratori Dirigente Scolastico Direttore Servizi Generali e Amministrativi Fiduciari responsabili di sede ♦♦♦♦ Consiglio d’Istituto FUNZIONE DECISIONALE Collegio dei docenti Giunta esecutiva ♦♦♦♦♦ COORDINAMENTO DIDATTICO EDUCATIVO E ORGANIZZATIVO Addetti alla sicurezza Funzioni strumentali Coordinatori C.d.C. Coordinatori dipartimenti Refenti di laboratorio AMMINISTRAZIONE E COLLABORAZIONE Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici 154 COMPITI E FUNZIONI DELLE FIGURE PROFESSONALI DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Filomena Pisciotta (Articolo 25 D.L. n. 165/2001) Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione ha la legale rappresentanza dell’istituzione è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative è titolare delle relazioni sindacali promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. Spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei provvedimenti di gestione delle risorse e del personale Orario di ricevimento del Dirigente scolastico – Lunedì e giovedì ore 11.00-13.00 COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI INCARICHI Elena Margozzi Silvia Fiasco Rita Sostituzione del Dirigente scolastico nelle brevi assenze o in coincidenza di impegni. Funzione di Collaboratore del Dirigente scolastico per l’espletamento degli incarichi organizzativi e gestionali relativi alla scuola secondaria di primo grado. Sostituzione del Dirigente scolastico nelle brevi assenze o in coincidenza di impegni.Funzione di Collaboratore del Dirigente scolastico per l’espletamento degli incarichi organizzativi e gestionali relativi alla scuola primaria. 155 FUNZIONI STRUMENTALI DOCENTI Eleonora Raso (sc.primaria) Filomena Zarrelli (sc.secondaria I° grado) Antonella Goretti (scuola dell’infanzia e primaria) Sabrina Carbone (sc. secondaria I grado) Compiti e funzioni Responsabili del coordinamento e la documentazione del P.o.f. ed in particolare del raccordo tra i singoli progetti, del monitoraggio sullo stato di attuazione nel corso dell’anno, della valutazione e della documentazione finale. Responsabili per la disabilità e BES Azioni: coordinamento dei docenti di sostegno, coordinamento dell’intervento degli operatori (SASIH) , referente per i rapporti con gli Enti territoriali e ASL, predisposizione documentazione e coordinamento GLH operativi di Istituto Elena Palermo Responsabile rapporti scuola-famiglia - sportello ascolto. Interventi e servizi per gli alunni. Azioni dirette ad assicurare il diritto allo studio ed alla formazione degli alunni. Loricchio Russo Responsabili area multimedialità: supporto tecnicospecializzato alle attività della scuola. Produzione multimediale. Gestione del sito web Stefanelli Sacconi Brecciaroli Responsabili attività didattiche e culturali comprensive dei rapporti con l’esterno : promozione e coordinamento delle attività culturali del piano dell’offerta formativa. Continuità ed orientamento. Responsabile biblioteca sc. dell’Infanzia Responsabile biblioteca sc. Primaria Responsabile biblioteca sc. Secondaria Donatella Donato Annalisa Villa Marina Zaganelli 156 REFERENTI DELLE CLASSI PARALLELE/SEZIONI SEZIONI/CLASSI SCUOLA DELL’INFANZIA DOCENTE COMPITI Donatella Donato SCUOLA PRIMARIA Prime Antonella Lapi Seconde Annalisa Villa Terze Maria Caruso Quarte Assunta Colanicchia Quinte Maria Adele Ruggeri Coordinamento degli incontri di programmazione per l’elaborazione dei piani di studio annuali relativi alle discipline ed alle educazioni, alle unità di apprendimento disciplinari ed interdisciplinari, alla valutazione e alla compilazione degli strumenti di monitoraggio dei progetti. Coordinamento per la selezione dei sussidi e dei materiali didattici necessari ai progetti e alla compilazione delle schede finanziarie. Partecipazione agli incontri dello staff direttivo in riferimento a particolari problematiche. Raccolta e cura della documentazione dei progetti delle classi parallele DOCENTI COORDINATORI SC. SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE 1A 2A 3A 1B 2B 3B 1C 2C 3C 1D 2D 3D 1E COORDINATORE Fazzari Coculo Baggiano Granati Stefanelli Viola Aquila Sfodera Zarrelli Ricci Gelso Massarelli Dionisi SEGRETARIO Sanzari Falcone Di Benedetto De Carolis Pesoli Bretti Spagnolo Inglese Fagioli Russo Iacobone Pisano Loricchio 157 2E 3E 2F 3F 1G 2G 3G Tecnologia Zaganelli Brecciaroli Saccone Orlandi Margozzi Ventriglia Matematica tecnologia Marchionne Bianchi De Mojà Tesone Matematica REFERENTI DEI PROGETTI DI INTERSEZIONE /INTERCLASSE DOCENTE PROGETTO COMPITI FUNZIONI M.D’Uffizi e P.Marzilli Sc. dell’Inf. “Cielo stellato sopra di me, gentilezza e rispetto dentro di me” Vedi progetto parte III A. Lapi cl.I B-C M.Papa cl.I A-D A. Villa cl. II M. Caruso cl. III “Favole e fiabe” Vedi progetto parte III E “Uniti si vince….” “Noi insieme” Vedi progetto parte III “Recupero e potenziamento” Vedi progetto parte III A. Colanicchia cl. IV “Io non me ne lavo le mani” Vedi progetto parte III M.A. Ruggeri cl.V “Musica-Movimento-Sport educare divertendo” Vedi progetto parte III REFERENTI DEI PROGETTI DI CLASSE SC.SECONDARIA I°GRADO DOCENTE PROGETTO COMPITI FUNZIONI M.Zaganelli “Cittadini della memoria” Vedi progetto parte III N.Brecciaroli “K.E.T.” Vedi progetto parte III 158 E N.Brecciaroli “Read on for C.L.I.L.” Vedi progetto parte III L. Russo “DELE” Vedi progetto parte III Iacobone-Pesoli S.Saccone “Cantando, ballando, suonando Vedi progetto parte III sul mondo” Vedi progetto parte III “Talenti nascosti” M.C. Coculo “Settimana delle scienze” Vedi progetto parte III Di Benedetto De Moja’ S. Saccone “Centro Sportivo Scolastico” Vedi progetto parte III “Recupero scolastico” Vedi progetto parte III S.Saccone “Inclusione ed alfabetizzazione Vedi progetto parte III alunni stranieri” Vedi progetto parte III “Nuovo biblioteca 2” L. Viola COMMISSIONI COMMISSIONE P.O.F. DOCENTI ASPETTI ORGANIZZATIVI Caruso(coordinatrice), Fiasco, Capasso, Stocco, Ricci, Carbone (coordinata dal D.S. cura e monitora gli aspetti organizzativi del tempo scuola) VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE comprensiva delle prove INVALSI Luciani (coordinatrice), D’Uffizi, Margozzi (propone criteri di valutazione, elabora il doc. di valutazione, autovalutazione d’istituto, prove Invalsi) CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Liberati, Archinà, Zaganelli (favorisce attività di coordinamento e raccordo con gli altri ordini di scuola) FORMAZIONE CLASSI Fiasco (coordinatrice), Pagliaroli, Papa, Stefanelli, Margozzi ( coordinata dal D.S. raccoglie informazioni e, sulla base dei criteri stabiliti secondo le norme vigenti, propone i gruppi classe) ACQUISTI Dirigente, DSGA, Margozzi, Fiasco, Donato, Durelli (raccoglie e valuta le proposte di acquisto dei sussidi didattici) VIAGGI (solo per la sc. sec. I° grado) Stefanelli, Zarrelli Raso (coordinatrice),Goretti, Zaganelli (aggiorna in itinere il P.o.f. e valuta e rielabora proposte di progetti esterni) 159 RESPONSABILI LABORATORI INFORMATICO (sc.Primaria) P.Fermani TEATRALE ( sc.Primaria) M. Papa (funzionamento delle strutture) PALESTRA (sc.dell’Infanzia e sc.Primaria) SCIENTIFICO (sc.Secondaria) G.Liberati C.Coculo DIPARTIMENTI DISCIPLINARI SC.SECONDARIA I°GRADO Le riunioni dei Dipartimenti disciplinari riguardano la didattica e la valutazione, al fine di migliorare continuamente la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento di ciascuna disciplina DIPARTIMENTI LETTERE MATEMATICA TECNOLOGIA ARTE ED IMMAGINE LINGUE STRANIERE SCIENZE MOTORIE MUSICA SOSTEGNO RELIGIONE COORDINATORI Prof.ssa Viola Prof.ssa Stefanelli Prof. Bretti Proff.ssa Sanzari Prof.ssa Gelso Prof. Di Benedetto Prof. Pesoli Prof. Carbone Prof. Falcone PROGETTO “Di rima in rima….” (sc.dell’Infanzia) ( supporto ed integrazione progetto di circolo) G.Liberati vedi progetto parte III PROGETTO BIBLIOTECA (sc. Primaria e sc. dell’ Infanzia (supporto ed integrazione progetto di circolo) A. Villa D. Donato vedi progetto parte III 160 PROGETTO “Laboratorio dei Burattini” (sc. Primaria) ( supporto ed integrazione progetto di circolo) vedi progetto parte III M.Papa PROGETTO ACCOGLIENZA (supporto ed integrazione progetto di circolo) Insegnanti dell’Infanzia Insegnanti prime scuola classi vedi progetto parte III vedi progetto parte III PROGETTO CONTINUITA’ ( supporto ed integrazione progetto di circolo) Insegnanti classi V vedi progetto parte III USCITE DIDATTICHE Ins. Pagliaroli Referenti d’Interclasse Prof. Stefanelli Prof. Zarrelli Uscite didattiche scuola dell’Infanzia Uscite didattiche scuola Primaria Uscite didattiche scuola Secondaria 161 SCELTE ORGANIZZATIVE TEMPO SCUOLA Il tempo scuola risulta così articolato: SCUOLA DELL’INFANZIA 1° Modello Tutte le classi a 25 ore settimanali 12.50-13.10 (tempo ridotto) 2° Modello 8.10-8.45 Tutte le classi a 40 ore settimanali 8.10-8.45 15.50-16.10 (tempo normale) Forme di flessibilità potranno essere adottate prevedendo compensazioni sul tempo scolastico annuale comunque dovuto agli alunni. L’adattamento del calendario scolastico non potrà ridurre il tetto annuale del tempo scolastico previsto, né comportare riduzioni circa le prestazioni e gli obblighi lavorativi del Personale. Le forme di flessibilità consentiranno altresì: - La definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezioni; - L’attivazione di percorsi individualizzati per gli alunni in situazione di handicap o in difficoltà di apprendimento; - La realizzazione di piccoli gruppi di lavoro nei laboratori di informatica e biblioteca; - L’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari. SCUOLA PRIMARIA 8.30-13.00 1° Modello Tutte le classi a 27/30 ore settimanali (1 gg.) 8.30 -13.30 (3 gg.) 8.30 - 16.00 (2 gg.) 2° Modello Tutte le classi a 40 ore settimanali 8.30 - 16.30 (dal lunedi’ al venerdì) 162 I docenti attiveranno l’accoglienza degli alunni nelle rispettive classi 5 minuti prima dell’orario d’ingresso degli alunni. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’offerta formativa è articolata in due tipologie di tempo scuola: 30 unità orarie settimanali e 33 unità orarie settimanali (+ 3 unità orarie di mensa per un totale di 36 unità orarie settimanali) 1ª tipologia di tempo scuola: 30 unità orarie settimanali in orario antimeridiano. I corsi A-B-C-D-E-F dal lunedì al venerdì ore 8.05 - 14.05 2ª tipologia di tempo scuola: 33 unità orarie settimanali (+ 3 unità orarie di mensa per un totale di 36 unità orarie settimanali) in orario antimeridiano e pomeridiano. Il corso G, osserva il seguente orario: lunedì-mercoledì-venerdì ore 8.05 – 16.05 (mensa compresa) martedì-giovedì ore 8.05 - 14.00 163 STRUTTURE E SERVIZI L’EDIFICIO DI VIA MILLET, SEDE DELLA SC. DELL’INFANZIA E DELLA SC.PRIMARIA, SI SVILUPPA SU DUE LIVELLI E PRESENTA LA SEGUENTE ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI: PIANO TERRA UFFICIO DI PRESIDENZA, UFFICI DI SEGRETERIA, I LOCALI DEL PIANO TERRA OSPITANO LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA. LE AULE SONO COSÌ RIPARTITE: 10 AULE PER LE SEZIONI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA 4 AULE, DI CUI 2 DOTATE DI L.I.M., PER LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA SERVIZI A) UN LOCALE MENSA, COSTITUITO DA UN ATTREZZATO REPARTO CUCINA E DA UN AMPIO REFETTORIO INSONORIZZATO B) 4 BAGNI DI CUI 1 PER DISABILI LABORATORI E SPAZI DIDATTICI ATTREZZATI PIANO TERRA: UN LABORATORIO MULTIMEDIALE CON 25 POSTAZIONI ED 1 L.I.M. UNA BIBLIOTECA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA UN AMPIO TEATRO ORGANIZZATO COME AMBIENTE DIDATTICO POLIFUNZIONALE: A) SALA CONVEGNI B) PALCO PER LE RAPPRESENTAZIONI TEATRALI C) ORCHESTRA (PIANOFORTE, CHITARRE, BATTERIA ,PICCOLI STRUMENTI D) ANGOLO ATTREZZATO CON SPECCHI PER DANZA E ATTIVITÀ MIMICA E) ANGOLO MUSICALE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI UNA PALESTRA CON ANNESSI SPOGLIATOI E RIPOSTIGLIO ATTREZZI 164 SPAZIO POLIFUNZIONALE ORGANIZZATO PER ANGOLI DIDATTICI A. B. C. AULA POLIFUNZIONALE BIBLIOTECA SCUOLA INFANZIA ATTIVITÀ DI CLASSE AL PIANO TERRA È COLLOCATA ANCHE LA MENSA, DOTATA DI AMPI E CURATI AMBIENTI E UNA CUCINA DEBITAMENTE ATTREZZATA. LA MENSA PROPONE MENÙ INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI CON PROBLEMI DI INTOLLERANZA E/O ALLERGIE E BAMBINI DI NAZIONALITÀ DIVERSA. Al piano terra la scuola ospita attività sportive PRIMO PIANO: IL PRIMO PIANO DELL’EDIFICIO OSPITA LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DISTRIBUITE IN 16 AULE FORNITE DI PC PER ATTIVITÀ DIDATTICHE ,5 CON L.I.M. LABORATORI E SPAZI DIDATTICI ATTREZZATI UN LABORATORIO ATTREZZATO PER ATTIVITÀ SCIENTIFICHE E MUSICALI UNO SPAZIO POLIFUNZIONALE PER ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E RECUPERO SERVIZI 6 BAGNI DI CUI 2 PER DISABILI L’EDIFICIO È CIRCONDATO DA UN GIARDINO,IN PARTE LASTRICATO, UTILIZZATO PER I GIOCHI ALL’APERTO, UNA PARTE DI ESSO, È RISERVATO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA. L’edificio di via Grotte Celoni, sede della sc. secondaria di I° grado, è costituito da due edifici adiacenti, il primo edificio si sviluppa su due piani ed un piano seminterrato, presenta : PIANO TERRA: PALESTRA SALA PROFESSORI UFFICIO DI PRESIDENZA 3 AULE LABORATORIO INFORMATICO 1 AULA CON USO DA DESTINARE 4 BAGNI, DI CUI 1 PER DISABILI 165 Primo piano:: 1 AULA DI SOSTEGNO 6 AULE 2 BAGNI secondo piano:: 1 AULA POLIFUNZIONALE 6 AULE 2 BAGNI LABORATORIO SCIENTIFICO piano seminterrato:: LOCALE MENSA CUCINA 1 BAGNO SALA VIDEO SALA DI MUSICA IL SECONDO EDIFICIO È COSTITUITO DA UN PADIGLIONE AD UN PIANO E PRESENTA: PIANO TERRA: BIBLIOTECA 3 AULE 1 BAGNO Primo piano:: 3 AULE 1 AULA POLIFUNZIONALE 166 RICEVIMENTO UFFICI DIRIGENTE SCOLASTICO Lunedì e giovedì ore 11.00-13.00 SEGRETERIA Al pubblico infanzia e primaria lunedì mercoledì ore 15.00-16.00 ore 8.30-9.30 secondaria primo grado martedì venerdì ore 8.30-10.30 ore 15.00-16.00 Per i Docenti infanzia e primaria mercoledì giovedì ore 14.00-15.00 ore 16.00-17.00 secondaria primo grado lunedì giovedì ore 9.00-11.00 ore 10.00-12.00 D.S.G.A. lunedì martedì giovedì ore 8.15-9.00 ore 14.30-15.30 ore 13.00-14.00 167 PARTNERSHIP ISTITUZIONALI COLLABORAZIONI DI RICERCA ED INNOVAZIONI I.N.V.A.L.S.I. Università di Tor Vergata Università Pontificia Salesiana Neuropsichiatria Tor Vergata e via dei Sabelli Dip. di Psicologia “La Sapienza” COLLABORAZIONI CON ISTITUZIONI FORMATIVE DEL TERRITORIO PER PROGETTI DIDATTICI, CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO Asilo Nido di via Millet Ass.scolastiche del XVI Distretto Scuole secondarie di I grado Istituti Comprensivi COLLABORAZIONI CON ISTITUZIONI ED ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIOFORMATIVI DI ACCOGLIENZA E PREVENZIONE DEL DISAGIO “Caritas Diocesana ”Parrocchia “S.Maria causa nostra laetitia” “Comunità di Sant’Egidio” ACAP Onlus Ass.L.I.B.E.R.A Ass.di Volontariato “Casa dei diritti sociali” A.S.L. Tor Bella Monaca e Villaggio Breda Municipio VI “Le Torri” U.A.D.I. I.S.K.R.A. COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI DEL TERRITORIO PER LE ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA E SPORTIVO RICREATIVE A.C.L.I “Simet” ”Seatour” 168 “Borghesiana travel” “Competition travel” CONVENZIONI CON ENTI PRIVATI Banca di Credito Cooperativo Ag.2 gestione servizi cassa Banca delle Marche “Segni d’Integrazione-Lazio” soc. Onlus Teatro San Carlino Casa ed. Lapis sig. Maiucchi sig. Cives sig. Braida sig. Mc Williams sig. Piccone La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e convenzioni con Enti Locali, altri Enti ed Associazioni accreditati, tese ad arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativorelazionali, espressive e motorie. 169 PARTE V REGOLAMENTI Il Regolamento d’Istituto è in fase di approvazione, si allegherà nel corso dell’anno scolastico. 170 171