Piano dell`Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Donatello

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Piano dell`Offerta Formativa - Istituto Comprensivo Donatello
Piano dell’Offerta Formativa
Anno Scolastico 2013-2014
“Documento fondamentale dell’identità
culturale e progettuale della scuola”
elaborato dal Collegio dei Docenti,
integrato dal Regolamento d’Istituto
ed adottato dal Consiglio d’Istituto:
• esplicita le scelte educative e didattiche
• definisce il piano organizzativo in coerenza con
le finalità e gli obiettivi propri della scuola
• pianifica le attività formative e delinea le modalità
della loro attuazione
• stabilisce l’uso delle risorse
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INDICE
PREMESSA
pag 3
PARTE I: IL CONTESTO E LA SCUOLA
 L’analisi del contesto
 Rapporti scuola, famiglia, territorio
 Identità culturale ed educativa della scuola
 Benessere dello studente
 L’Educazione interculturale
 L’Educazione alla cittadinanza europea
 L’Educazione alla cittadinanza democratica ed alla legalità
pag.4
PARTE II: L’AUTONOMIA ED IL CURRICOLO
 L’offerta formativa come sistema integrato unitario
 Scelte educative: obiettivi formativi, finalità specifiche
 Scelte didattiche curricolari
 Scelte organizzative
 Le modalità di monitoraggio, di verifica e di valutazione
pag.19
PARTE III: AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
 Sfondo integratore
 Progetti
 Scelte extracurriculari
pag.51
PARTE IV: ORGANIZZAZIONE
 Organigramma
 Scelte organizzative
 Strutture e servizi
pag.153
PARTE V: REGOLAMENTI
 Regolamento di istituto
 Statuto delle Studentesse e degli Studenti
 Patto educativo di corresponsabilità
pag.170
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PREMESSA
L’Istituto Comprensivo Donatello è stato istituito il 1° settembre 2012 ed è il risultato di una
politica scolastica tesa alla razionalizzazione del servizio e al progressivo miglioramento dell'offerta
formativa.
La scuola "verticalizzata" sperimenta e promuove modelli pedagogici che, nel rispetto dei ritmi di
crescita delle alunne e degli alunni e delle peculiarità di ogni ordine di scuola, garantiscano un
percorso formativo organico e completo, dai 3 ai 14 anni di età.
L’istituto comprende:
scuola dell’infanzia
scuola primaria
scuola secondaria di primo grado
3
PARTE I
IL CONTESTO E LA SCUOLA
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ANALISI
DEL
CONTESTO
TERRITORIALE:
SOCIO-ECONOMICO-
CULTURALE
L’Istituto è situato nel XVI Distretto Scolastico e nell’VI Municipio del Comune di Roma, accoglie
un bacino d’utenza molto vasto (Villaggio Breda, Torre Gaia, Villaverde, Tor Bella Monaca, Tor
Vergata, Torre Angela, Giardinetti, Torrenova, Fontana Candida, I due Leoni, Borghesiana,
Finocchio), assai più ampio di quello che corrisponde al suo territorio naturale. Questo dato è prova
dell’alto livello di apprezzamento e di credibilità di cui gode e, nello stesso tempo, impegna la
nostra Scuola in un cammino ininterrotto di miglioramento di qualità.
Il territorio è stato oggetto di un forte sviluppo urbanistico, che, da un lato, ha visto crescere in
modo disordinato le vecchie borgate di periferia, abitate da ceti operai, piccolo-borghesi e da una
sempre crescente comunità di immigrati; dall’altro lato, ha assistito alla nascita di centri residenziali
abitati in prevalenza da ceti economicamente e culturalmente medio-borghesi.
Va, purtroppo, sottolineato, il fatto che, al forte sviluppo urbanistico e al conseguente aumento
della popolazione, non ha fatto seguito un adeguato sviluppo di servizi sociali, di spazi associativi e
culturali significativamente complementari alla scuola. Di conseguenza, il disagio sociale,
specialmente sotto la forma del fenomeno dell’abbandono, della dispersione e dell’evasione
scolastica, se pure a livelli diversi da zona a zona, è fortemente presente sul territorio, che, proprio
per questo, è stato identificato come “area a rischio”.
Il nostro Istituto ha quindi assistito ad un incremento sempre più celere di presenze di allievi non
italiani cui dare una risposta in termini di accoglienza, interazione, inclusione, con una ricaduta
sulle scelte educative e organizzative della scuola.
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PROFILO DESCRITTIVO DELL’ISTITUTO
L’istituto è costituito da due plessi:
Il plesso “Pablo Picasso”, ha sede in via Millet, comprende la scuola dell’Infanzia e la scuola
Primaria, è costituita da uno spazioso edificio su due piani circondato da un ampio giardino fruibile
dagli alunni, con spazi attrezzati per i più piccoli (scuola dell’infanzia), ma anche per i più grandi
(campi di basket e calcetto). La scuola ospita 10 sezioni di scuola dell’infanzia (a tempo ridotto 25
ore e a tempo normale 40 ore) per un totale di 241 alunni e 20 classi di scuola primaria funzionanti
a 27 e 30 ore e a tempo pieno ( 40 ore) per un totale di 422 alunni. Nello stesso edificio vi sono gli
uffici di Presidenza e di Segreteria.
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Il plesso “Donatello”, ha sede in via Grotte Celoni, comprende la scuola secondaria di primo
grado, è costituita da una corpo centrale e un padiglione situato nel cortile della scuola. Nel corpo
centrale ci sono 14 classi, gli ex uffici della Presidenza e segreteria.
Nel padiglione ci sono 6 classi.
La sede ospita 437 alunni.
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LA “MISSION” DELL’ISTITUTO
VALORI CONDIVISI
MISSION DELLA SCUOLA
L’istituto ha come linea guida per la progettazione didattica la valorizzazione della diversità intesa
come forma di arricchimento personale per tutti senza ingenerare disuguaglianze. Ciò si attua
attraverso l’educazione al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, mediante percorsi formativi,
educativi e culturali.
L’Istituto, attraverso l’elaborazione del piano dell’offerta formativa, vuole presentarsi alle famiglie
con la sua metodologia, con le sue attività e i progetti che si intendono svolgere all’interno dello
Istituto.
Nel P.O.F. sono descritti, infatti, i principi cui si ispira l’azione educativa dei docenti e di tutti gli
operatori scolastici, le attività ed i progetti che si attuano, quindi una scuola “dinamica” che opera al
meglio delle sue possibilità .
SCELTE EDUCATIVE
L’Istituto, in stretto collegamento con le scelte educative delle famiglie e con le opportunità offerte
dal territorio, intende promuovere lo sviluppo formativo di ogni singolo alunno affinché ne siano
soddisfatti i reali bisogni di apprendimento e di formazione nell’ottica di un avvio alla formazione
di un cittadino consapevole.
Tutto ciò partendo dal riconoscimento e l’interiorizzazione dei diritti e doveri della vita di classe,
per arrivare ad una partecipazione attiva e consapevole della vita sociale del Paese.
In tal senso il P.O.F relativo al presente anno scolastico si configura come un progetto integrato
d’istituto “Noi cittadini del mondo” che si realizza attraverso lo sviluppo di tematiche finalizzate
alla costruzione della “cittadinanza attiva”.
Ciò si attua attraverso l’educazione al rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, mediante percorsi
formativi, educativi e culturali.
I nostri assi portanti sono quindi accoglienza e continuità, intercultura, potenziamento delle capacità
espressive e comunicative mediante attività laboratoriali di lettura, teatro, pittura, psicomotricità,
multimedialità, lingue straniere ed ambiente.
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PRINCIPI ISPIRATORI DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa delineata nel P.O.F. dell’anno sc. 2013-2014:

Tende a valorizzare la differenza senza trasformarla in disuguaglianza, ad accogliere il
disagio, potenziando le capacità personali di elaborazione e produzione delle conoscenze

Punta al rafforzamento del lavoro didattico nelle singole classi approfondendo gli aspetti
disciplinari e valutativi dei percorsi formativi e la presa di coscienza della necessità di
rispetto delle regole di comportamento condivise.

Punta all’innovazione didattica attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

E’ sostenuta da una forte professionalità dei docenti che partendo dai team di classe, dà
luogo ad una organizzazione complessa, che si avvale di uno staff di progetto articolato per
responsabilità e compiti: Dirigente scolastico, Collaboratori del D.S., Funzioni strumentali,
Referenti d’intersezione,classi parallele, dipartimenti, Responsabili di progetto e di
Laboratorio, Commissioni di lavoro, DSGA e personale ATA.

E’ incentrata sull’organizzazione flessibile dei gruppi classe nelle ore residue e aggiuntive
dei docenti di classe per la realizzazione di progetti e/o il recupero didattico in piccoli
gruppi

Fa leva sul recupero didattico degli apprendimenti per garantire uguali opportunità
formative agli alunni stranieri e/o in situazione di disagio sociale

E’ in stretta interazione-collegamento con i bisogni del territorio inteso come comunità di
utenti (famiglie) e istituzioni (Enti locali, Università, associazioni culturali sociali e
professionali…..)
RAPPORTI SCUOLA, FAMIGLIA, TERRITORIO
Partendo dalla constatazione che la scuola non è l’unico luogo in cui il soggetto di educazione
svolge la sua funzione e vive il proprio quotidiano, il Collegio dei docenti di questo Istituto ritiene
opportuno promuovere forme partecipative alla vita scolastica sia per gli studenti che per gli adulti,
al fine di attivare atteggiamenti e comportamenti di corresponsabilità di tutti i soggetti interni ed
esterni interessati ai processi di formazione, per evitare fenomeni di abbandono, evasione,
dispersione scolastica e per favorire, al contempo, la valorizzazione delle eccellenze.
Scuola, famiglia, società devono contribuire, in un lavoro di collaborazione, nell’ambito delle
proprie aree di intervento, ad individuare quelle attitudini/potenzialità che portano al conseguimento
delle competenze. Il vissuto reale, psicologico e didattico di ciascun allievo ricopre un ruolo
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centrale per la realizzazione di un percorso consapevole per la costruzione di un proprio
progetto di vita.
Il nostro Istituto continua a intrattenere rapporti con le altre Agenzie del territorio ed è aperta alle
sollecitazioni culturali a livello nazionale e internazionale. L’Istituto ha una tradizione consolidata
di rapporti sinergici con il territorio inteso sia in senso “macro” (Comune, Provincia, Regione,
Ministeri) sia in senso “micro” (territorio dell’VI Municipio). Il presente POF intende proseguire
nell’azione di raccordo già intrapresa e, nel contempo, implementare tutte quelle potenzialità ad
oggi rimaste inespresse.
Considerata, inoltre, la favorevole accoglienza della diffusione di informazioni circa le iniziative in
atto presso la nostra scuola, nel rispetto della normativa vigente riguardante le iscrizioni, particolare
importanza, nella scuola secondaria di primo grado, sarà data all’orientamento, rispetto al quale è
ampio il numero di istituzioni scolastiche coinvolte.
La scuola, tenendo conto delle potenzialità del territorio, attiverà tutte le possibili iniziative al fine
di valorizzarle. In questo contesto assume particolare rilievo il nuovo Polo Universitario di Tor
Vergata che può rappresentare un partner privilegiato per la formazione in servizio dei docenti e per
eventuali collaborazioni didattiche ( uso di laboratori, di strutture di biblioteche, eccetera). L’VIII
Municipio, inoltre, risulta essere un territorio eterogeneo caratterizzato da enormi squilibri
all’interno dei quartieri che lo caratterizzano ed è opportuno, pertanto, che la scuola realizzi e
potenzi la collaborazione con enti pubblici e/o privati che operano nell’ambito delle Educazioni
(ambientale, alla salute, alla legalità, eccetera) come la Protezione Civile, le Forze dell’ordine, i
Vigili del Fuoco, i Vigili urbani dell’VI gruppo, la Croce Rossa, i circoli territoriali di Legambiente,
l’Ama di zona, l’ASL Roma B, il Policlinico di Tor Vergata, il Municipio, le Parrocchie, le
Associazioni culturali e di volontariato e le redazioni dei giornali del territorio, altri enti e istituzioni
in grado di collaborare con il nostro Istituto per l’attuazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi
della normativa vigente. Il tessuto dell’VI Municipio risulta anche caratterizzato da attività
commerciali e produttive che possono concorrere alla realizzazione degli aspetti pratici (saper fare)
dei progetti e delle attività laboratoriali previsti dal presente POF. In ambito “macro” la scuola
attiverà tutte quelle iniziative che il Comune, la Provincia e la Regione Lazio renderanno fruibili
agli alunni della nostra scuola, coerentemente con il Piano dell’offerta formativa e la vigente
legislazione.
Inoltre, la scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare manifestazioni e concorsi
interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e concorsi promossi dal MIUR,
dall’USR, dagli Enti Locali, da altri Enti ed Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta
formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e motorie.
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IDENTITA’ CULTURALE ED EDUCATIVA
DELLA SCUOLA
L’identità culturale della scuola
Nel rispetto della normativa vigente, il POF del nostro Istituto ritiene essenziali le seguenti scelte
culturali da intendersi come standard culturali di riferimento per tutti.
L’alunno: soggetto in apprendimento

valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente e le capacità di
ciascuno anche attraverso lo scambio e l’arricchimento;

supportare l’attività didattica con interventi che valorizzino le potenzialità di ciascun alunno
e permettano di superare l’insuccesso e la dispersione scolastica;

ridurre i casi di abbandono/insuccesso attraverso opportune strategie.

fornire agli alunni
gli strumenti per
crescere, comunicare, progettare, interpretare,
scegliere;

promuovere l’apprendimento per tutta la vita.
L’unità del sapere; i punti di vista delle discipline

assicurare l’unità del sapere e dell’educazione verso traguardi per lo sviluppo delle
competenze, tenendo conto delle aree disciplinari definite nelle Indicazioni per il curricolo e
degli assi culturali individuati nell’Obbligo di istruzione;

integrare, potenziare, arricchire le attività e gli insegnamenti;

garantire una formazione di base per il raggiungimento del livello richiesto per continuare il
corso di studi e per l’orientamento;

sostenere la valorizzazione dei beni culturali per arricchire l’esperienza quotidiana degli
alunni;

sviluppare capacità logico-cognitive-relazionali nei diversi campi del sapere.

adottare la flessibilità didattica nell’ottica dell’autonomia per esplorare nuove vie
potenziando la qualità dell’offerta formativa;
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
realizzare progetti non soltanto riconducibili a specifiche discipline, ma articolati per aree
disciplinari coerentemente con le Indicazioni per il curricolo e riconducibili agli assi
culturali dell’Obbligo di istruzione;

sviluppare le conoscenze e le capacità attraverso la trasversalità.
Cittadinanza e Costituzione

conoscere valori e comportamenti coerenti con i principi della Costituzione;

valorizzare ampiamente la conoscenza e la trasmissione delle nostre tradizioni e memorie
nazionali per educare ad una cittadinanza unitaria e plurale;

promuovere un nuovo umanesimo attraverso tutte le discipline e le educazioni per formare
un cittadino consapevole, responsabile, autonomo, dotato di capacità di lettura della realtà;

educare al pluralismo, alla solidarietà, alla cooperazione, all’accoglienza, considerando la
diversità una risorsa;

garantire l’educazione alla cittadinanza democratica e alla legalità come attività trasversali
alle discipline;

educare alla consapevolezza di sé per orientarsi come studente e come cittadino.
L’identità educativa della scuola
Il Collegio dei Docenti del nostro Istituto, attraverso il proprio POF, vuole offrire il massimo delle
opportunità formative e promuovere forme partecipative che attivino atteggiamenti e
comportamenti di corresponsabilità di tutti i soggetti interni ed esterni alla scuola interessati alla
formazione.
Pertanto individua e definisce le finalità e gli obiettivi di seguito riportati come standard formativi
di riferimento per tutti i Consigli di intersezione, interclasse, classe:
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FINALITÀ

Porre al centro dell’azione educativa la persona dell’allievo nella sua singolarità e in tutti i
suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali;

far acquisire le regole del vivere e del convivere per una educazione che spinga gli alunni a
fare scelte autonome per formare cittadini che partecipino consapevolmente alla costruzione
di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella
mondiale;

insegnare ad apprendere e insegnare ad essere per un nuovo umanesimo;

offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza per
ridurre l’insuccesso scolastico, per recuperare situazioni di svantaggio, per contrastare
la dispersione scolastica;

favorire la cultura dell’inclusione e della responsabilità per l’inserimento degli allievi
diversamente abili e degli allievi stranieri;

favorire un’educazione permanente e ricorrente;

facilitare la consapevolezza della corresponsabilità nei processi formativi per costruire
un’alleanza educativa con i genitori tenendo conto dei diversi livelli partecipativi e le
diverse funzioni (scuola-famiglia-territorio) nell’ambito delle specifiche competenze;

potenziare la rete di collegamento con l’esterno.
OBIETTIVI
Promuovere e valorizzare le potenzialità e le peculiarità cognitive ed affettive di
ciascuno per garantire il diritto all’apprendimento e un reale successo formativo per
tutti gli allievi.

Sviluppare negli allievi l’acquisizione di competenze culturali necessarie per continuare ad
apprendere nel corso della vita. Promuovere interessi, motivazioni, curiosità, potenzialità attraverso un approccio efficace e coinvolgente - a saperi e conoscenze delle aree
disciplinari delle Indicazioni per il curricolo e degli assi culturali dell’Obbligo di istruzione
per avviare gli alunni a scelte ragionate e consapevoli; far conoscere, comprendere ed
acquisire i nuovi alfabeti per un uso consapevole e critico degli strumenti informatici e
multimediali;
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
esercitare i diritti/doveri di cittadinanza; dotare gli allievi della capacità di guardare alla
complessità del mondo da una pluralità di punti di vista, insegnando loro a decentrare,
contestualizzare e pensare in modo critico; favorire il confronto, lo scambio e l’intreccio
tra storie e culture diverse per un nuovo umanesimo e per l’educazione alla pace; sviluppare
la sensibilità e il rispetto per l’ambiente, i valori della libertà, della dignità e del rispetto
della persona, dell’uguaglianza, della giustizia, della cooperazione e della
solidarietà per una nuova cittadinanza, in coerenza con le Indicazioni per il curricolo e
l’Obbligo di istruzione;

prevenire e lottare contro il bullismo come impegno di tutti i docenti e di tutto il personale
nella vita quotidiana della scuola;
La prevenzione e la lotta al bullismo
Il fenomeno del “bullismo” si sta diffondendo sempre di più nel mondo e quindi anche in Italia,
assumendo dei connotati a volte pericolosi e incontrollabili soprattutto se i suoi segnali non
vengono riconosciuti e contenuti per tempo, sia nel contesto familiare che nella società.
Il bisogno di accettazione ed appartenenza possono spesso fuorviare il giovane che, da un contesto
sociale di povertà o di abbandono o, per contro, contraddistinto da una “apparente” regolarità ed
assenza di problematiche affettive o relazionali, si trasforma in bullo, vittima o spettatore.
La scuola in quanto “società in miniatura”, luogo ove si impara a confrontarsi con gli altri , a stare
insieme e a rispettare le esigenze altrui oltre che le proprie, deve ergersi a luogo elettivo a formare i
giovani alla convivenza civile ovvero alla legalità.
Il nostro Istituto, da sempre attento alle esigenze manifestate dalla realtà sociale entro la quale
sviluppa il suo intervento, ha fatto da sempre proprio l’ideale di legalità permeandone
trasversalmente l’azione educativadidattica e rafforzandone il significato nell’elaborazione del P.O.F. Pertanto, la prevenzione e la
lotta al bullismo attraverso tutte le attività
della scuola coinvolge l’impegno di tutti i docenti e di tutto il personale della scuola.
Il nostro Istituto consentirà a ciascun alunno di:

valorizzare la propria unicità e singolarità stimolando l’autostima, in un contesto di
relazioni intessute di linguaggi affettivi ed emozionali;

riconoscere la propria collocazione in un “tutto” universale fatto di differenze etniche e
religiose e di
“diversità” dalle quali trarre arricchimento in una opportunità speciale
all’interno della scuola;

ricercare le proprie radici storiche fondate sui valori di altruismo, abnegazione e sacrificio e
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dalle quali trarre insegnamento;

esprimere la propria corporeità attraverso l’esperienza artistica, teatrale e sportiva ove
l’impegno comune permette di trasformare in energia positiva quella del singolo, veicolando
sentimenti ed emozioni al di fuori, in una dimensione catartica e spesso terapeutica;

esternare i propri sentimenti e sensazioni attraverso alcune delle forme più antiche di
linguaggio: il canto, la danza e la musica, universali in quanto capaci di superare barriere di
ogni tipo.
IL BENESSERE DELLO STUDENTE
Il nostro Istituto, oltre ad essere un luogo di apprendimento di contenuti culturali, ha anche il
compito di promuovere attività per il benessere dello studente. Cultura, scuola e persona sono valori
inscindibili.
Quando si parla di benessere dell’alunno, non si fa riferimento solo allo star bene fisicamente, ma
si deve tener conto dell’autostima e delle relazioni sociali.
Analizzando alcuni aspetti negativi riscontrati nei nostri alunni e nei giovani in particolare, emerge
la necessità di intervenire adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del benessere psicofisico che deve essere assicurato dai docenti e con il contributo di tutte le discipline.
L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE
La necessità di un forte impegno educativo e didattico che sappia elaborare un sapere e un pensare
critico, una “cultura dell’intercultura” nella scuola e nella società emerge da varie ragioni:

dalla
multiculturalità
nella
società
“planetaria”
che
da
fattore
esclusivamente
“emergenziale” è diventato “fattore strutturale”;

dalle migrazioni dei popoli sempre maggiori;

dalla connotazione di “internazionalità” e inter-dipendenza della cultura e della ricerca;

dal ritorno di comportamenti aggressivi di tipo razzista;

dalla crisi della cultura occidentale che “insicura intorno ai propri valori guida, ai propri
ideali di civiltà, percorsa da esigenze di profonda autocritica”,deve aprirsi ad un confronto
con altre culture per riappropriarsi del ruolo di interlocutore centrale.
L’Educazione Multiculturale e Interculturale - che riguarda tutte le discipline, tutti i docenti e tutto
il personale della scuola - è e deve diventare sempre di più conoscenza e valorizzazione della altre
culture e non delle culture “altre” per prevenire ogni forma di razzismo.
La nostra scuola deve muoversi in quattro dimensioni:
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1. valorizzazione delle differenze
2. scambio e cambiamento reciproco – contaminazione di costume
3. apertura anche simpatica all’altro
4. approccio dell’intercultura alle discipline e al curricolo.
Tenendo conto degli aspetti:

Cognitivo: aspetti linguistici, conoscenza ed educazione ai diritti, elaborazione di linguaggi
dell’educazione interculturale, gioco, arte, teatro, musica, prospettiva interculturale delle
discipline, introduzione di temi nuovi e punti di vista differenti.

Relazionale: clima di apertura e scambio, abbattimento di stereotipi e pregiudizi, scelte di
metodi che siano coinvolgenti e partecipativi e che diano il senso concreto e reale della
convivenza democratica e della cittadinanza.

Accoglienza: attenzione all’identità culturale e personale degli alunni stranieri, sostegno
all’apprendimento dell’italiano come L2, potenziamento e consolidamento.
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA
IN UNA PROSPETTIVA MONDIALE
Oggi emerge l’idea che la coscienza dell’uomo non è più solo familiare, nazionale, culturale ma
planetaria ed è fondamentale sviluppare questa coscienza. Occorre abbandonare l’idea egocentrica
di appartenenza ad un gruppo per riconoscerci “cittadini del mondo”. A partire
da questa
prospettiva, si pone il problema del come la scuola debba affrontare l’educazione alla cittadinanza
europea, ad una Europa che - trasformata e complessa - si apre al mondo. Il problema fondamentale
è definire l’identità europea attraverso la sua storia e la storia delle nazioni. Nella nostra Scuola
l’intento formativo è quello di dare l’idea di una Europa che tenta di “costruirsi” partendo da una
volontà di destino comune. La coscienza di avere un destino comune può favorire lo sviluppo di una
cittadinanza europea attraverso:

la conoscenza di una storia europea, che è intreccio di popoli e culture, da cui emergono le
linee di uno sviluppo economico, politico, sociale, culturale nonostante le crisi, le guerre, le
contraddizioni;

dare l’idea di un’ Europa multietnica e multiculturale usando in modo corretto i termini:
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patrimonio, eredità, radici, cultura;

inserire la storia europea nella prospettiva interculturale fornendo una visione mondiale
della storia.
L’educazione alla cittadinanza europea attraversa tutte le discipline e impegna tutti i docenti e si
apre alla prospettiva mondiale.
L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ
Per impostare un discorso educativo e didattico sulla cittadinanza democratica e legalità e
sull’educazione all’Europa è necessario ri-definire i concetti di educazione (quale emerge dalla
ricerca europea e internazionale), di cittadinanza democratica e di legalità.
L’educazione va intesa come:
Educazione integrale
Educazione di valori come valori coltivabili e non
solo trasmettibili
Sviluppo della persona (fisico – intellettuale Conoscere
la
propria
mente
– emotivo )
potenzialità
Ottimizzazione della coscienza individuale
Orientare all’emancipazione
come
fonte
di
Pratiche didattiche utilizzabili
 Attività svolte in classe intesa come luogo di esperienza (possono riguardare percorsi per la
costruzione dell’autostima che utilizzano ricordi di esperienze passate riguardanti
gratificazioni ricevute e non, riflessioni, obiettivi da raggiungere, piccoli traguardi);
 Inter-azione emotiva (rapporto empatico) alunno-insegnante;
 Attività di scrittura intesa non come Esercizio ma come tecnica per liberare emozioni e
pensare.
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Le linee di indirizzo sulla Educazione alla cittadinanza e legalità (16 ottobre 2006) definiscono i
termini cittadinanza e legalità coerentemente con le direttive europee, in conformità con le ricerche
europee e internazionali, le premesse culturali e le indicazioni della nostra Costituzione.
Esiste una forte correlazione tra democrazia – conoscenza dei diritti-doveri; giustizia – legalità
intesa come strumento di libertà e possibilità di scelta.
La democrazia e legalità fanno riferimento a valori, principi, regole condivise che implicano:
 l’accesso alla conoscenza dei diritti-doveri;
 la partecipazione consapevole e costruttiva alla vita sociale, politica e istituzionale (a partire
dalla esperienza della vita della classe e della scuola).
Il nostro Istituto - come sede istituzionale dell’educazione e dell’istruzione - deve assumersi la
responsabilità di:
 contribuire alla coesione sociale;
 leggere i bisogni formativi del territorio in rapporto alla dimensione europea;
 ricercare strategie adeguate a favorire la partecipazione di tutti gli alunni al processo
formativo e alla vita della comunità scolastica.
La cultura della democrazia si costruisce quindi:
 comprendendo e rivedendo i termini identità, radici, alterità, diversità in chiave
antropologica;
 sostenendo il rispetto dei diritti umani, unica e sola prevenzione per combattere razzismo,
xenofobia, anti-semitismo;
 riconoscendo nelle differenze un valore aggiunto alla democrazia.
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PARTE II
L’AUTONOMIA ED IL CURRICOLO
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L’OFFERTA FORMATIVA COME SISTEMA UNITARIO INTEGRATO

In conformità alle finalità indicate nella Legge n. 53/2003, nel D.Lgs. n. 59/2004 e
soprattutto nella relativa Circolare ministeriale applicativa n. 29/2004;

tenendo conto dell’eredità dei Programmi del 1979, delle Indicazioni per il Curricolo e
dell’Obbligo d’istruzione;

tenendo conto dell’analisi socio-culturale del contesto in cui opera la scuola e dei bisogni
affettivi, cognitivi e sociali degli allievi;

per il perseguimento delle finalità e degli obiettivi generali indicati nel presente POF e
declinati nelle programmazioni dei dipartimenti disciplinari e dei consigli di intersezione,
interclasse e classe;

in conformità al Regolamento dell’Autonomia (D.P.R. n. 275/99) e tenuto conto dell’art. 3
della Costituzione Italiana
la nostra Scuola organizza i propri insegnamenti e le proprie attività in un SISTEMA UNITARIO
INTEGRATO, secondo un percorso strutturato e flessibile con le modalità e per gli scopi di
seguito specificati.
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Il Curricolo
Alla luce delle “Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008”ed in vista della
realizzazione dei livelli di conoscenze, abilità e competenze di cui all’European qualification
framework (Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008), in combinazione col dettato delle Indicazioni
Nazionali (D.lgs. 59/’04) e delle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M. 31.7.207 e al DPR
89/2009 (Linee Guida 8 settembre 2009), in accordo con le Bozze delle Indicazioni Nazionali per il
curricolo ( maggio –settembre 2012) il nostro curricolo si articola in competenze abilità e
conoscenze e, in particolare, punta alle 8 competenze chiave del core curriculum.
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Conoscenze, abilità e competenze
Raccomandazioni del consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008
Indicano il risultato
dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Sono
l’insieme di fatti, principi, teorie e
pratiche relative ad un settore di
studio o di lavoro. Sono descritte
come teoriche e/o pratiche
CONOSCENZE
Indicano la capacità di applicare conoscenze e
di usare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi. Le abilità sono
descritte come cognitive (uso del pensiero
logico, intuitivo e creativo) e pratiche
(implicano abilità manuale e uso di metodi,
materiali e strumenti)
ABILITA’
Indicano la comprovata capacità di
usare competenze, conoscenze e
abilità personali, sociali e/o
metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e/o personale; esse
sono descritte in termini di
responsabilità e autonomia
COMPETENZE
22
Le 8 competenze chiave: Core curriculum
(Consiglio d’Europa 18 dicembre 2006)
Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e
l’occupabilità.
Comunicazione nella
madrelingua
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta
(comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano
linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero) (la scuola - amplia
l’offerta con corsi di compensazione didattica e potenziamento di italiano
Comunicazione in
lingue straniere
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa
sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione orale,
espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione,
lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la
mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione
orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo
ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi.
23
Competenza matematica
e competenze di base in
scienza e Tecnologia
La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane.
Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su
quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (
pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte).
La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per
spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in
campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La
competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle
responsabilità di ciascun cittadino.
Competenza digitale
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro,
il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre,
presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet .
24
Imparare ad imparare
Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del
tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di
apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo
efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle
opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro
esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La
motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.
Competenze sociali e
civiche
Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di
partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a
risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla
conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. A decorrere dall’anno scolastico 20092010, ai sensi della L.169/2008, si avvia l’integrazione del curricolo ordinario con la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, che consentirà un
concreto vettore dell’innovazione dell’istituto in tale direzione.
25
Senso di iniziativa e
imprenditorialità
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività,
l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta
gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del
contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui
hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscano ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza di valori etici e
promuovere il buon governo.
Consapevolezza ed
espressione culturale
Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la
musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive (la scuola amplia l’offerta formativa con attività musicali e teatrali, concerti e mostre di
elaborati grafici e pittorici in continuità. Organizza, inoltre, visite e viaggi di istruzione. Partecipa alle iniziative del Comune di Roma (città
come scuola, campi scuola) e del Municipio delle Torri. Spettacoli teatrali, mostre d’arte e musei).
26
Competenze chiave di cittadinanza da promuovere dalla scuola dell’Infanzia,
alla scuola primaria, fino alla secondaria di 1°grado
 Comunicare
 Comprendere e ragionare (individuare collegamenti e relazioni/acquisire e
interpretare l’informazione)
 Risolvere i problemi
 Progettare
 Agire in modo autonomo e responsabile
 Collaborare e partecipare
 Imparare ad imparare
COMUNICARE
Ciascun insegnamento esercita la lettura su argomento disciplinare o congruente ad esso,
utilizzando il testo, materiale autentico e materiale bibliografico e sitografico vario. Esercita la
produzione e l’interazione verbale su contenuto disciplinare o congruente ad esso, richiedendo
esposizioni ed argomentazioni su temi specifici. Esercita l’uso di linguaggi non verbali e digitali a
scopo di studio, scambio e ricerca.
COMPRENDERE
E
RAGIONARE
(individuare
relazioni/acquisire e interpretare l’informazione)
collegamenti
e
Ciascun insegnamento propone i contenuti della disciplina all’interno di visioni organiche e
sistemiche stimolando la costruzione progressiva di mappe mentali e di strutture concettuali. Pone
domande di relazione, stimola all’individuazione di collegamenti logici. Stimola la riconduzione di
esperienze concrete al sapere disciplinare e la contestualizzazione del sapere disciplinare
nell’esperienza concreta. Dialoga con gli allievi su contenuti affrontati in passato e sollecita visioni
d’insieme. Tutti gli insegnamenti propongono prodotti culturali e contesti informativi di natura
diversa, rispetto a cui forniscono strategie di analisi, esercitano la formulazione di opinioni
supportate da dati, la formulazione di punti di vista, l’argomentazione e il dibattito.
27
RISOLVERE I PROBLEMI
Ciascun insegnamento pone domande/problemi disciplinari e ne favorisce la formulazione. Insegna
strategie di risposta specifiche. Stimola l’utilizzo di dati e fonti e favorisce la discriminazione tra
dati e opinioni. Favorisce la formulazione di ipotesi di risposta e la progettazione di percorsi di
dimostrazione e di verifica. Favorisce la riflessione sui metodi di indagine specifica e la soluzione
di problemi attraverso l’utilizzo di concetti e strategie note (apprendere ad apprendere).
PROGETTARE
Ciascun insegnamento fornisce strategie di progettazione in risposta ad obiettivi/problemi specifici
e propone situazioni, casi, compiti che ne richiedano l’esercizio.
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Gli insegnanti offrono modelli di comportamento responsabili nei confronti dei propri doveri e
rispettosi dei bisogni altrui, stringono patti formativi ispirati all’autonomia ed alla responsabilità
personale e di gruppo, promuovono la codificazione condivisa di regole e ne controllano il rispetto,
promuovono l’autonomia di giudizio, l’assunzione di principi di responsabilità nei confronti dei
propri doveri e impegni e nel rispetto degli altri, delle situazioni, degli ambienti.
COLLABORARE E PARTECIPARE
Ogni insegnamento costruisce contesti di apprendimento e situazioni cooperative, segnalando e
premiando la rilevanza data agli obiettivi sociali e all’informazione ai fini della partecipazione
civica e sociale; affronta temi coerenti fruibili nella quotidianità e riportati dai mezzi di
informazione, privilegiando la partecipazione civica come esercizio di cittadinanza e come rispetto
dei principi costituzionali.
IMPARARE AD IMPARARE
Ciascun insegnamento nell’affrontare gli argomenti disciplinari focalizza le categorie interpretative
e/o le procedure di studio applicabili ad oggetti di natura e struttura analoga ed esercita il reimpiego
dei concetti in contesti di studio e/o di realtà nuovi rispetto a quelli noti. Dedica parte delle ore di
lezione allo studio in aula di nuovi argomenti (prima guidato poi autonomo, prima in gruppo poi
individuale) e ne valuta gli esiti con criteri condivisi dagli alunni.
28
SCUOLA INFANZIA COMPETENZE TRASVERSALI
COMUNICARE
COMPRENDERE E
RAGIONARE
RISOLVERE I
PROBLEMI
PROGETTARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
COLLABORARE E
PARTECIPARE
IMPARARE AD
IMPARARE
Esprimere
verbalmente le
proprie necessità
Utilizzare organizzatori
topologici e spaziali
Riconoscere
l’elemento
problematico in
una situazione di
vita vissuta
Coordinare attività
individuali
applicando regole
apprese
Gestire i momenti di
vita pratica
Partecipare
serenamente ad
attività organizzate
Fare domande utili
alla comprensione
Utilizzare frasi
complete e articolate
Interagire
verbalmente in modo
pertinente
Raggruppare secondo
un criterio dato
Confrontare e valutare
quantità
Utilizzare le
proprie conoscenze
per la risoluzione
dell’elemento
problematico
Organizzare
un’attività in piccolo
gruppo
Utilizzare i linguaggi
non verbali
29
Affrontare con fiducia
contesti e situazioni
nuove
Mostrare disponibilità
nell’aiutare e nel farsi
aiutare dai compagni
Apprezzare le
diversità nella
realizzazione di
attività comuni
Contribuire
attivamente alle
esperienze nel grande
e piccolo gruppo
Attivarsi (facendo
domande,
osservando
immagini,
situazioni, giochi,
ecc.) per reperire
informazioni
SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE TRASVERSALI
COMUNICARE
COMPRENDERE E
RAGIONARE
RISOLVERE I
PROBLEMI
PROGETTARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
COLLABORARE E
PARTECIPARE
IMPARARE
AD
IMPARARE
Comunicare in
modo corretto,
chiaro e con l’uso di
termini specifici di
linguaggio
Comprendere in modo
completo e analitico
messaggi di vario
genere
Affrontare
situazioni
problematiche,
raccogliere dati
ed ipotizzare
soluzioni
avvalendosi delle
conoscenze
disciplinari
acquisite
Organizzare in
modo logico il
proprio pensiero e
tradurlo in azione
Portare a termine
autonomamente
quanto intrapreso
Collaborare con gli
altri comprendendone
i diversi punti di vista
Essere in
grado di
operare
raccordi tra
le discipline
Mettere in atto
comportamenti
adeguati a situazioni e
contesti diversi
30
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO COMPETENZE TRASVERSALI
COMUNICARE
COMPRENDERE
E RAGIONARE
RISOLVERE I
PROBLEMI
PROGETTARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO E
RESPONSABILE
COLLABORARE
E PARTECIPARE
IMPARARE AD
IMPARARE
Comprendere messaggi di
genere diverso
(quotidiano, letterario,
tecnico, scientifico,
motorio) e di varia
complessità, trasmessi
utilizzando linguaggi
diversi (verbale,
matematico, scientifico,
simbolico, corporeo,
artistico-espressivo, ecc.)
mediante supporti
cartacei, informatici e
multimediali
o rappresentare eventi,
fenomeni, principi,
concetti,
norme,procedure,
atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni, ecc.
utilizzando i diversi
linguaggi e conoscenze
disciplinari attraverso
supporti diversificati .
Motivare le
proprie opinioni e
azioni, trarre
conclusioni e fare
deduzioni.
Esprimere il
proprio pensiero
in modo semplice
ma chiaro.
Affrontare
situazioni
problematiche
costruendo e
verificando
ipotesi,
raccogliendo e
valutando i dati,
proponendo
Soluzioni,
utilizzando,
secondo il tipo di
problema,
contenuti e
metodi delle
diverse
discipline.
Saper usare
l’immaginazione
e la creatività ed
applicarla
opportunamente
ai percorsi
conoscitivi.
Saper esprimere
giudizi pertinenti e
motivati. Portare a
termine quanto
intrapreso.
Interagire in
gruppo,
comprendendo i
diversi punti di
vista,
valorizzando le
proprie e le altrui
capacità, gestendo
la conflittualità,
contribuendo
all’apprendimento
comune ed alla
realizzazione delle
attività collettive,
nel
riconoscimento
dei diritti
fondamentali
altrui.
Organizzare il
proprio
apprendimento,
individuando,
scegliendo ed
utilizzando varie
fonti e varie
modalità di
informazione
anche in funzione
dei tempi
disponibili, delle
proprie strategie
d’apprendimento e
del
proprio metodo di
studio.
31
Il curricolo verticale del nostro istituto è in fase di
aggiornamento per adeguarlo alla nuova
normativa.
32
SCELTE EDUCATIVE: OBIETTIVI FORMATIVI,
FINALITA’ DIDATTICHE
Tenuto conto :

che l’acquisizione e il rafforzamento delle conoscenze e delle abilità di base al termine del
primo ciclo, nelle diverse aree disciplinari, rappresentano un compito fondamentale della
scuola ;

che entro il percorso verticale dai 3 ai 14 anni si inseriscono sia la scuola dell’infanzia sia
la scuola primaria, sia la secondaria di primo grado, le quali , in sintonia con gli obiettivi
delineati dalla strategia messa a punto a Lisbona per il 2010, devono contribuire ad
assicurare alle allieve e agli allievi, in uscita dal primo ciclo, effettive competenze in grado
di accompagnarli nel proseguimento dell'istruzione e della formazione;

che la scuola deve fornire gli strumenti per affrontare efficacemente richieste e compiti
complessi nella società della conoscenza, per l’esercizio di una cittadinanza effettiva e
attiva, unitaria e plurale, nell’era della globalizzazione ;

che va pienamente rispettata e valorizzata l’autonomia scolastica
( DPR n. 275/’99) che riconosce alla comunità professionale della scuola di definirne la
concreta organizzazione , in relazione alle risorse disponibili e al progetto pedagogico più
funzionale, salvaguardando il principio della collegialità e corresponsabilità del team e
gruppo docente;

che, nel rispetto della libertà di insegnamento, le diverse scelte metodologico-didattiche
devono essere orientate a promuovere le competenze chiave proprie della scuola
dell’apprendimento, così come ormai risulta da tutti gli orientamenti internazionali;

che gli allievi che frequentano la nostra istituzione scolastica sono in una fascia d’età in cui
si pongono le basi per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita ;
l’Istituto ha elaborato un P.o.f. integrato ed unitario elaborando un curricolo verticale per i tre
ordini di scuola che esso comprende.
33
SCELTE DIDATTICHE CURRICOLARI
E’ di fondamentale importanza per il processo di formazione segnalare e registrare che, nel
delineare le finalità, gli obiettivi, la funzione della scuola e nel definire, per ordine di studi nell’arco
dell’obbligo, le competenze da raggiungere, le Indicazioni per il curricolo centrino l’attenzione,
oltre che sugli articoli 3 e 34 della Costituzione, cardini dei Programmi del 1979, anche sugli
articoli 2, 4, 8, 13, 21, con particolare valenza di quest’ultimo.
Il riferimento al dettato costituzionale assume un significato preciso:
1. richiamare a concetti quali uguaglianza, dignità, qualità della vita, libertà nelle sue diverse
forme (artt.13 e 21), soprattutto la libertà di parola;
2. riaffermare i diritti inviolabili della persona, il diritto al lavoro, all’assistenza, all’istruzione,
ma anche i doveri di solidarietà politica, economica e sociale e di rispetto delle norme e
delle regole.
In sostanza, valori che si riferiscono all’istruzione e al sapere e che, in una “società caratterizzata da
molteplici cambiamenti e discontinuità … si moltiplicano sia i rischi che le opportunità”, appaiono
spesso relegati in un ruolo subalterno, in alcuni casi del tutto annullati.
Compito della scuola è quello di operare nella direzione di una eguaglianza reale e sostanziale
all’interno del processo unitario di formazione, secondo un criterio di continuità. Tutti gli
articoli, infatti, attraversano e permeano trasversalmente e in modo verticale l’intero processo di
insegnamento-apprendimento dai 6 ai 16 anni. L’istruzione deve servire per la tutela
dell’esercizio effettivo della libertà e delle pari opportunità per tutti i cittadini,
deve
consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, preparare al futuro,
accompagnare il percorso di formazione personale nell’ottica del diritto all’uguaglianza e
dell’uguaglianza nella diversità, criterio di condotta dell’intero percorso formativo.
Gli operatori della scuola soprattutto e in particolare i docenti, al di là e oltre l’insegnamento dello
specifico disciplinare che - è ovvio - sono impegnati ad assumere, tutti in un clima di
cooperazione negli organismi
interni istituzionali (consigli di intersezione, di interclasse e di classe, collegio dei docenti…)
devono
avere come punti di riferimento imprescindibili:
34
 il pieno sviluppo della persona, nel rispetto delle inclinazioni individuali, delle sue capacità
e delle sue attitudini;
 l’identità nella differenza;
 la valorizzazione della persona e la sua qualità di vita;
 l’imparare ad imparare;
 l’apprendimento per tutto l’arco della vita;
 l’educare istruendo;
 la trasversalità e verticalizzazione del conoscere.
Unità del sapere e autonomia scolastica
La scissione tra sapere umanistico e sapere scientifico, operata in Italia dalla scuola gentiliana e non
dalla storia dell’umanità, è in via di ricomposizione. La conoscenza scientifica è obbligata ad
interagire con quella umanistica per la costruzione di una cittadinanza attiva; entrambe, con le
proprie angolazioni diverse, devono divenire patrimonio di tutti e per tutti, affinché le persone
possano partecipare in modo consapevole alle trasformazioni del proprio mondo. E’ necessario un
riesame e una riarticolazione degli itinerari per meglio raccordare, unificare, integrare quelle
specificità disciplinari in un sistema pluridisciplinare all’interno delle tre aree (linguisticoartistico-espressiva; storico-geografica; matematico-scientifico-tecnologica). Gli insegnanti sono
chiamati a concorrere alla costruzione di un percorso culturale all’interno di un quadro nazionale di
riferimento in termini di obiettivi e di competenza e sono impegnati nei loro singoli istituti a
riempire lo spazio ancora vuoto per una piena e definitiva attuazione dell’autonomia scolastica.
Verso l’obbligo di istruzione
L’acquisizione di competenze che consentano agli alunni di mettere in moto attitudini, potenzialità,
capacità nelle situazioni in cui matureranno le proprie esperienze di vita nel mondo della scuola o in
quello extrascolastico, è intrecciata e strettamente interconnessa con l’elevazione dell’obbligo
d’istruzione.
La obbligatorietà richiede che, nella specificità dei curricola, si tenga presente la verticalizzazione
del sapere distribuita lungo l’asse dei dieci anni di istruzione, attraverso la gradualità tra campi di
esperienza, aree disciplinari, assi culturali.
Il curricolo della nostra scuola quindi,è organizzato secondo una logica di coerenza e unitarietà di
impianto, per evitare la frammentazione in una miriade di attività; è costruito nell’ottica della
35
continuità fra scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado e tiene conto anche
del nuovo obbligo scolastico; si apre alla prospettiva interculturale e si fonda su scelte organizzative
e didattiche che si riconducono alle seguenti linee guida:
- centralità della classe come luogo dove si sviluppano legami di solidarietà e di cooperazione;
come luogo per l’apprendimento
individuale, per quello cooperativo, per l’ascolto, la riflessione, lo studio, la curiosità, l’operatività
e la creatività ;
- apertura delle classi e costituzione di gruppi diversi per attività
progettuali traversali, multidisciplinari/interdisciplinari, declinate in misura diversa a seconda se
riguardano la scuola dell’infanzia, quella primaria, quella secondaria coerenti con l’intero impianto
pedagogico didattico, nell’ottica della scoperta, della partecipazione , per stabilire e sviluppare
legami di corresponsabilità e di dialogo nella costruzione e nella realizzazione del percorso;
-organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari, a
partire dai campi di esperienza e nell’ottica della ricerca delle connessioni, dell’interazione fra le
diverse discipline;
- utilizzo di una didattica attiva e laboratoriale che si serve di una variata tipologia di strategie e
strumenti di lavoro, anche fatta di manipolazione, di gioco, di narrazione, di espressioni
musicali, artistiche, per favorire l’operatività, la riflessione su quello che si fa , la sperimentazione
e la progettualità ; la costruzione e la ri-costruzione dei saperi.
- utilizzo della quota di flessibilità, nei limiti temporali previsti dalle norme vigenti, per la
realizzazione delle attività progettuali.
- predisposizione di diversi modelli di tempo scuola, unitari e integrati al loro interno, riguardanti la
scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, riportati nel presente
POF.
Il curricolo della nostra scuola è quindi composto dagli insegnamenti previsti
dagli ordinamenti vigenti, da progetti trasversali multi/interdisciplinari, dai
progetti di integrazione, recupero, accoglienza, tutti elaborati in una dimensione
unitaria ed integrata e valutati all’interno delle discipline;
36
CONTINUITA’ FORMATIVA
La continuità è un percorso che favorisce il passaggio graduale dei bambini dalla scuola
dell’infanzia alla scuola primaria e da questa alla scuola secondaria.
Il passaggio non deve essere considerato solo come semplice trasmissione di informazioni tra
docenti, ma deve costituire una importante occasione per costruire strumenti di raccordo curricolare,
organizzativo e didattico tra i vari ordini di scuola, a tale scopo si è costituita un’apposita
commissione.
“ACCOGLIENZA”
Per gli alunni in ingresso nella scuola d’Infanzia e nella scuola primaria del nostro Istituto , si attua
il “Progetto Accoglienza” che prevede per il primo periodo dell’anno scolastico, la flessibilità
oraria, per favorire il progressivo adattamento degli alunni alla realtà scolastica attraverso percorsi
individualizzati a seconda delle esigenze di ogni singolo allievo.
“INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI”
Il nostro Istituto è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali sono
progettati e realizzati percorsi formativi per facilitare la loro integrazione nella realtà non solo
scolastica.
La normativa di riferimento relativa all'inserimento dei ragazzi diversamente abili nella scuola, in
ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3, 34 e 38 della Costituzione, è costituita
principalmente dalla legge n° 517/1977, dalla C.M. n° 258/1983, dalla C.M. n° 250/1985, dalla L.
104/1992 e dalle“Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”.
Anche nelle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo
dell’istruzione (Settembre 2007) del Ministro Fioroni, viene posta la massima attenzione su questa
tematica e si invitano le scuole ad attuare adeguati interventi: “L’integrazione degli alunni con
disabilità nelle scuole comuni, inoltre, anche se è da tempo un fatto culturalmente e
normativamente acquisito e un’esperienza consolidata nella pratica, richiede maggiori attenzioni e
una rinnovata progettualità utilizzando anche le varie forme di flessibilità previste dall’autonomia
e le opportunità offerte dalle tecnologie.”
Per la classificazione della disabilità il riferimento normativo è costituito dall’ICF (Classificazione
Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute – OMS 2001) che “recepisce
pienamente il modello sociale della disabilità, considerando la persona non soltanto dal punto di
vista “sanitario”, ma promuovendone un approccio globale, attento alle potenzialità complessive,
alle varie risorse del soggetto, tenendo ben presente che il contesto, personale, naturale, sociale e
37
culturale incide decisamente nella possibilità che tali risorse hanno ad esprimersi” (Linee guida
per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità).
Per esercitare il diritto all’istruzione e favorire il processo di apprendimento la scuola si avvale di
strumenti specifici: la diagnosi funzionale, il profilo dinamico funzionale e il piano educativo
individualizzato, che permettono alla scuola di operare al fine di “porre in
evidenza le principali aree di potenzialità e di carenza presenti nella fase di sviluppo osservata,
cosicché gli interventi da attivare nel quadro della programmazione educativo-didattica, di
competenza dei docenti, siano più idonei a corrispondere ai bisogni ed alle potenzialità del singolo
soggetto”.
Finalità dell'intervento educativo è l'integrazione degli alunni diversamente abili con modalità
diverse e specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. Responsabili dell'integrazione
scolastica sono al medesimo livello
· il Dirigente scolastico
. il docente di sostegno
. i docenti di sezione
· il Consiglio di intersezione, interclasse, classe
· il Gruppo di lavoro sull'handicap
· l'intera comunità scolastica.
Gli obiettivi generali, mirati ad una reale integrazione, riguardano
· l'autonomia
· la socializzazione
· l'acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative,
espressive
· la conquista di strumenti operativi basilari: linguistici, logico-matematici, ecc.
Pur nel rispetto delle variabili connesse con l’individualità di ciascun caso, la nostra scuola ritiene
opportuno stabilire un iter metodologico didattico comune da seguire. Prima di tutto si evidenzia la
necessità di una rilevazione precisa della situazione di partenza da effettuare tramite l’osservazione
sistematica delle abilità e delle potenzialità, oltre che dei
deficit. Valido supporto in questa valutazione diagnostica è il contributo dato, nell’ambito del
Progetto Continuità, dalle docenti della scuola dell’infanzia di provenienza che, attraverso griglie di
osservazioni, contatti diretti con i docenti della scuola primaria, riunioni, veicolano informazioni e
suggerimenti relativamente ai bambini che presentano particolari
situazioni. Si sottolinea l’importanza, in questa fase iniziale, anche dei genitori che contribuiscono
con la loro fattiva collaborazione a delineare un quadro più ampio ed approfondito del bambino a
vari livelli.
Tutte le informazioni acquisite servono ai docenti curricolari e ai docenti specializzati per definire,
sulla base del Profilo Dinamico Funzionale, il Piano Educativo Individualizzato insieme a genitori e
operatori sociosanitari, ognuno per quanto gli compete, individuando obiettivi, metodologie,
38
attività, strategie da adottare nel rispetto delle specificità individuali, nonché criteri e modalità di
verifica e valutazione.
La valutazione assume una valenza pregnante nel processo di integrazione degli alunni
diversamente abili e la scuola deve attuare momenti di verifica che prendano in considerazione lo
sviluppo della persona nella sua totalità, quindi è fondamentale il controllo degli apprendimenti e,
parallelamente, il controllo dell’efficacia degli interventi volti a promuovere la piena partecipazione
del
soggetto
alla
realtà
scolastica.
La valutazione coinvolge, così come la programmazione, tutti gli Operatori che ruotano attorno
all’alunno e, non ultimi, i bambini stessi che comunicano con il loro star bene a scuola, la validità
del PEI.
Compito del gruppo di lavoro sull’handicap sarà quindi quello di analizzare la situazione di
partenza dell’alunno, il percorso educativo e didattico effettuato relativo ad ogni singolo PEI e gli
obiettivi formativi raggiunti. Solo se si opera in questa ottica, sarà possibile cogliere e valorizzare i
progressi della crescita personale e sociale dei ragazzi, andando oltre i limiti e le difficoltà di
ciascuno, favorendo lo sviluppo delle loro potenzialità e promuovendo l’orientamento verso un
progetto di vita che li veda protagonisti attivi nel futuro contesto formativo, sociale e/o
lavorativo
di
appartenenza.
Ma l’integrazione non riguarda solo gli alunni diversamente abili.
Il nostro Istituto infatti si pone l’obiettivo della massima integrazione e del pieno sviluppo delle
potenzialità anche degli alunni che si trovano in condizioni di disagio nella relazione, nella
comunicazione, nella socializzazione, nel comportamento, nell’ apprendimento (che non hanno
richiesto il sostegno), degli stranieri, dei bambini con problemi familiari, ecc.
Il Piano Educativo Individualizzato
Il P.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l’alunno
diversamente abile ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione; è redatto
dagli insegnanti specializzati e dagli insegnanti curricolari in collaborazione con l’équipe della ASL
e con i genitori e tiene presenti i progetti didattico – educativi, riabilitativi e di socializzazione
individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche.
Tali piani vengono attuati attraverso:

la conoscenza dell’alunno;

l’analisi delle risorse (organizzazione del tempo-scuola, degli spazi e dei materiali, nonché
delle risorse umane);

la scelta degli obiettivi;

la scelta dei contenuti;

la scelta dei metodi;

la scelta dei materiali;

la definizione dei tempi;
39

gli strumenti e le forme di verifica.
Per quanto riguarda la scelta degli obiettivi si parte sempre dagli obiettivi individuati per il gruppo
classe e da questi si enucleano quelli adeguati alle effettive possibilità dell’alunno diversamente
abile, così che egli si senta parte integrante del gruppo.
Per il raggiungimento degli obiettivi si può ricorrere alle seguenti strategie:

uso di aiuti (PROMPTS) mediante:
 guida fisica;
 indicazioni gestuali;
 aiuti verbali ;
 suggerimenti forniti direttamente dall’insegnante;
 prevenzione delle risposte errate;
 uso di materiali – stimoli facilitati e facilitanti;
 apprendimento senza errori e attenuazione degli aiuti;
 imitazione (modeling);
 modellaggio (shaping);

strategie didattiche metacognitive.

scelta dell’obiettivo per trovare il “punto di contatto” con la programmazione della classe.

costruzione di materiali didattici semplificati.

adattamento e semplificazione dei libri di testo:
 evidenziazione del testo
 schematizzazione e ristrutturazione del testo attraverso:rafforzamento dell’idea principale;
 uso di un linguaggio più semplice;
 evidenziazione delle parole chiave;uso di caratteri sufficientemente grandi.
 riduzione del testo:riduzione in brevi periodi riferiti a concetti fondamentali;uso d’immagini
affiancate ai progetti chiave;motivazione alla realizzazione grafica.

risorsa dei compagni di classe (amicizia, aiuto reciproco, apprendimento cooperativo
etutoring).

utilizzo di attività laboratoriali.

lavoro a classi aperte.

verifiche mai con richieste “sovrabbondanti”.
40
Linee operative sui D.S.A.
Il nostro Istituto, sensibile alla formazione didattica e psicologica degli alunni, pone una particolare
attenzione ai ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (D.S.A.). La legge n.170 del
08/10/2010 riconosce “la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in
assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali”, ma poiché tali disturbi possono costituire
una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana, si assicurano ai discenti pari
opportunità formative e di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
Allo scopo la scuola mette in atto, attraverso un’adeguata formazione del proprio corpo docente, gli
strumenti compensativi e dispensativi più consoni ai suddetti alunni. A tal proposito i Consigli di
Classe adottano un Piano Didattico Personalizzato ( P.D.P.) che mira a sviluppare un percorso di
crescita equilibrato, assolvendo così ai Bisogni Educativi Speciali ( B.E.S.) personali del ragazzo.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON SVANTAGI EDUCATIVI,
DETERMINATI DA CIRCOSTANZE PERSONALI, SOCIALI, CULTURALI
ED ECONOMICHE
Anche in un contesto più ampio e a livello europeo si è sentita l’esigenza di porre l’attenzione su
queste problematiche e difatti il 18 Dicembre 2006 nella raccomandazione del Parlamento europeo
e del Consiglio riguardo le competenze chiave per l’apprendimento permanente, l’Unione europea
ha invitato gli stati appartenenti ad elaborare e mettere in atto, nell’ambito delle loro politiche
educative, strategie per favorire i giovani che per svantaggi educativi, determinati da circostanze
personali, sociali, culturali ed economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare
le loro potenzialità.
Le finalità dell’intervento didattico- educativo attuato nella nostra scuola sono: l’accoglienza;
l’integrazione scolastica; l’alfabetizzazione o il potenziamento della lingua italiana nella sua
espressione sociale, espressiva e comunicativa; la realizzazione di attività curricolari o
extracurricolari a sostegno degli alunni stranieri o in situazioni di disagio; la valorizzazione di ogni
singolo minore anche attraverso la individualizzazione dei percorsi formativi.
Per progettare e realizzare un percorso didattico mirato al superamento dello svantaggio, nella
prima fase dell’anno scolastico, i docenti, dopo, colloqui, osservazioni sistematiche dei bambini
nelle varie situazioni, incontri con genitori, ecc. evidenziano quelle situazioni di disagio che hanno
colto all’interno del loro gruppo classe e con cura ed attenzione danno l’avvio ad un intervento
individualizzato di insegnamento/apprendimento, calibrato sulle potenzialità e le difficoltà del
bambino e integrato con la programmazione della classe.
41
Durante il corso dell’anno i docenti verificano e valutano il piano di lavoro mediante una attenta
registrazione dei progressi degli alunni, mettendo in atto tutte quelle strategie che possano favorire
il processo formativo del bambino e una reale integrazione.
Per affrontare il problema dell’integrazione a tutti i livelli la scuola ha delineato un modello
organizzativo didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro:
organizzazione di laboratori a piccoli gruppi o apertura delle classi per :
• dare stimoli più adeguati,
• favorire l’uso di più linguaggi,
• potenziare le abilità cognitive,
• prevenire e/o ridurre i comportamenti problematici.
utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche integrate per :
• facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali,
• accrescere l’efficacia del processo insegnamento- apprendimento.
partecipazione a progetti che a livello di plesso, di classe o di piccolo gruppo,
coinvolgono gli alunni in difficoltà ed i loro compagni per:
• sviluppare le capacità di relazionarsi con gli altri,
• favorire l’autonomia personale,
promuovere la creatività,
continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:
• favorire l’inserimento nel nuovo ambiente,
• favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni,
• sviluppare la propria autostima.
• consentire ai nuovi docenti l’impostazione e l’avvio del PEI o di un percorso individualizzato di
apprendimento.
accoglienza organizzativa e didattica degli alunni in entrata

· conoscere gli spazi e i tempi scolastici

· presentare se stessi agli altri

· favorire la conoscenza dei docenti e dei compagni

· affrontare con serenità le nuove situazioni
Tali modalità di lavoro sono utilizzate nei seguenti progetti che la scuola intende attivare nell’a.s.
2013/2014.
La valorizzazione delle eccellenze
La scuola dell’autonomia è una scuola che concentra la propria proposta formativa ed il percorso
curricolare nell’attenzione alla persona, in tutti i suoi aspetti, tenendo conto della singolarità e
complessità di ognuna, della sua articolata identità,delle sue aspirazioni, delle sue capacità o
fragilità nelle varie fasi di sviluppo e di formazione.
I docenti definiscono le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i
desideri degli adolescenti anche attraverso obiettivi formativi che valorizzino le eccellenze di ogni
alunno. Gli interventi, miranti a potenziare le conoscenze, le competenze e le capacità degli
42
studenti più meritevoli, potranno essere predisposti contestualmente a quelli per il recupero, sia
nella normale attività didattica che nei progetti appositi da svolgere nelle ore curricolari e/o
pomeridiane. Tale valorizzazione potrebbe essere incentivata con la partecipazione a concorsi, sia
proposti dall'istituto che da altri Enti o Istituzioni.
La valutazione dei processi e dei risultati
L’introduzione dell’autonomia organizzativo-didattica e gestionale delle singole unità scolastiche
ha consolidato il ruolo della valutazione come funzione importante nell’intero sistema di istruzione,
“funzione” esplicitata della normativa precedente DPR 275/99.
Insieme all’autonomia scolastica e la conseguente capacità decisionale del Collegio dei Docenti, la
valutazione interviene come un’operazione:

inalienabile del processo formativo

indispensabile per il successo dell’apprendimento

necessaria per verificare l’efficacia della qualità del servizio erogato dalla scuola.
In riferimento alle questioni valutative le Indicazioni Nazionali, all’interno del paragrafo intitolato
“l’organizzazione del curricolo”, indicano in modo chiaro quali sono le competenze e le
responsabilità per quanto concerne:
i processi di verifica degli apprendimenti e di controllo della didattica a partire dal livello di classe
(microsistema);
i processi di autovalutazione di Istituto (mesosistema);
quelli di valutazione e pilotaggio dell’intero sistema nazionale (macrosistema)
L’attività valutativa, per quanto complessa ed articolata, precede, accompagna e segue ogni
attività intenzionale e finalizzata come quella dell’insegnamento- apprendimento. La legge 169 del
30 ottobre 2008 ha introdotto l’espressione dei giudizi con una scala numerica decimale.
L’iter valutativo si svolge attraverso una successione articolata di operazioni tra esse distinte ma
interdipendenti e gli esiti conoscitivi a cui si perviene servono per orientare o riorientare l’azione
didattica.
43
Funzione orientativa
(si rivela utile al fine di orientare lo
studente a scelte consapevoli per il
futuro)
VALUTAZIONE
INIZIALE
Funzione prognostica (individua le
difficoltà e pronostica gli esiti
probabili dell’apprendimento)
Funzione diagnostica (accerta
ilgrado di possesso dei prerequisiti)
Funzione formativa ( informazione
continua e analitica sul modo in cui
l’allievo procede nell’itinerario di
apprendimento)
VALUTAZIONE
INTERMEDIA
VALUTAZIONE
FINALE
44
Funzione sommativa (permette di
valutare le competenze che l’allievo
ha acquisito durante una parte del suo
itinerario di apprendimento. Si dice
sommativa anche la valutazione al
termine dell’anno scolastico o dei
periodi nei quali è suddiviso)
Gli scopi della valutazione nei processi di insegnamento-apprendimento
Con il processo valutativo il docente ha il compito di analizzare i dati provenienti dalla verifica
organizzandoli in modo da poter ricavare da essi tutte le informazioni utili per valutare:

il processo degli allievi

l’efficacia del metodo didattico seguito

l’opportunità di avviare un nuovo processo d’apprendimento

alla fine del corso si colloca in questo procedimento anche la decisione del futuro scolastico
di ogni allievo.
Il processo valutativo si articola nelle seguenti fasi:



raccolta e verifica dei dati
analisi dei dati e loro sistemazione
formalizzazione del giudizio
Poiché la prova di verifica deve garantire l’oggettività e l’attendibilità nella selezione e raccolta dei
dati, si utilizzeranno strumenti idonei (prove non strutturate, oggettive o strutturate, semistrutturate)
e si prenderà in considerazione non solo un sistema di riferimento ma anche una scala di
misurazione adeguata.
Nella prima fase che accompagna il processo di valutazione,nell’organizzazione di una prova, si
individuano gli obiettivi e i quesiti verranno calibrati sugli stessi.
Il docente, a volte, conduce l’alunno ad autovalutarsi perché, conoscendo gli obiettivi, riesce ad
essere consapevole del livello raggiunto. Tale valutazione “ a criterio” viene privilegiata perché
dimostra l’efficacia dell’intervento didattico rappresentando un continuo stimolo per la professione
docente.
La valutazione è quindi il risultato dell’osservazione sistematica e della descrizione del
comportamento dell’alunno in situazione di attività didattica, ricreativa e di comunicazione. Tiene
conto degli apprendimenti, riconoscendo le diverse capacità e le differenti situazioni emotive ed
affettive.
Il momento della valutazione fa parte del piano di lavoro e con esso si integra. È un processo
costante e continuo che deve avvalersi di verifiche per misurare progressi fatti per promuovere,
sostenere e rafforzare i processi di crescita. Tale verifica deve anche essere intesa come analisi
approfondita ed esaustiva dell’iter attuato dal docente, che deve essere in grado di attivare un
costante adeguamento del proprio percorso educativo-didattico, nel rispetto delle esigenze
individuali degli alunni e in funzione del conseguimento di determinati traguardi.
Inoltre, sono state introdotte la valutazione e la certificazione delle competenze per le classi V della
Scuola Primaria. L’introduzione della Certificazione delle Competenze pone l’attenzione sulle due
facce del processo valutativo, da una parte la valutazione formativa, la valutazione legata al
percorso personale dell’alunno, dall’altra la valutazione sommativa, la valutazione dell’alunno
rispetto a uno standard di apprendimento. La valutazione del primo tipo è quella che avviene tutti i
45
giorni nella quotidianità dell’esperienza didattica, fornisce il feedback continuo per rivedere il
lavoro del docente e dà l’immagine dell’alunno nel processo di apprendimento. La valutazione
sommativa o assoluta introduce il concetto di standard di competenza, ovvero ciò che l’alunno sa
veramente fare al termine di un percorso in una determinata disciplina. A differenza di altri stati
europei l’Italia non ha ancora standard di competenze codificati, quindi, le Istituzioni scolastiche
devono redigere i propri sulla base delle Indicazioni Nazionali e nella collegialità dei vari ordini di
scuola.
Nel nostro Istituto, le“competenze trasversali e disciplinari” adatte agli alunni che hanno
frequentato le classi quinte sono state individuate attraverso l’esame dalla legislazione italiana
(Indicazioni Nazionali) e da quella europea (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio 2006/962/CE) cercando di individuare una continuità e una gradualità, così come
richiesto da un curricolo verticale.
La valutazione riportata sia nella scheda sia nella certificazione delle competenze è individuale (da
parte del singolo docente), collegiale (all’interno del team docente) e ha valore legale.
Scuola dell’infanzia
La valutazione e la verifica sono ormai diventate pratiche abituali anche nella scuola dell’infanzia,
perché rappresentano gli aspetti complementari del processo educativo.
In genere si parla di verifica a tre livelli:
1 un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità con cui si accede alla scuola
dell’infanzia;
2 momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e di individualizzare
le proposte educative ed i percorsi di apprendimento a seconda delle risposte dei bambini;
3 bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità dell’attività educativa – didattica,
del significato globale dell’esperienza scolastica, dell’evoluzione riscontrata nei comportamenti
socio – affettivi dei bambini.
Per la verifica e la valutazione dei comportamenti del bambino verranno utilizzate:
1 osservazioni occasionali e sistematiche;
2 griglie di verifica quadrimestrali;
3 schede di valutazione degli esiti formativi per bambini di 5 anni.
46
Scuola primaria
La valutazione nella Scuola Primaria tiene presente:
1 il SAPERE (le conoscenze acquisite)------2 il SAPER FARE (l’utilizzazione consapevole delle conoscenze) ------ ABILITA’
3 il SAPER RICONTESTUALIZZARE (conoscenze e abilità) ---Nell’operare con alunni in età evolutiva, è importante incentivare la curiosità, la riflessione, la
solidarietà, il desiderio di comunicare, di esprimere e di sviluppare la propria personalità in un
clima emotivo che valorizzi la diversità e motivi l’alunno all’apprendimento.
La valutazione si articola su diverse dimensioni di sviluppo:
1 autonomia personale e sociale;
2 sviluppo psicosociale (interessi, relazioni, motivazioni, iniziative);
SVILUPPO INTELLETTIVO (CONSAPEVOLEZZA DEI PROPRI STILI
D’APPRENDIMENTO, ACQUISIZIONE DI CONOSCENZE ABILITÀ E
COMPETENZE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DEL PIANO DI
LAVORO DELLA CLASSE
COME DA DISPOSIZIONI MINISTERIALI, LA VALUTAZIONE
QUADRIMESTRALE DEGLI ALUNNI NELLE VARIE ISCIPLINE VIENE
EFFETTUATA ATTRAVERSO I VOTI E CON GIUDIZIO FINALE
DISCORSIVO.
47
Scuola secondaria di primo grado
Il Consiglio di classe, sulla base del Piano dell’offerta formativa e della normativa vigente, procede
alla valutazione inter e quadrimestrale degli alunni. Ciascun docente deve prendere in
considerazione




la funzione formativa e sommativa della valutazione
la partecipazione, l’interesse, l’impegno
il raggiungimento degli obiettivi formativi
il progresso dai livelli di partenza.
al fine di:
 far acquisire agli alunni conoscenze e competenze in ciascuna disciplina;
 recuperare le carenze che possono pregiudicare seriamente gli apprendimenti successivi;
 potenziare le conoscenze e le competenze per migliorare gli esiti dell’apprendimento;
 approfondire specifici argomenti per la valorizzazione delle eccellenze
Nel documento di valutazione dell’alunno vengono considerati i seguenti aspetti:
 la valutazione relativa a ciascuna disciplina con l’uso del giudizio sintetico espresso in
decimi (Legge 169 del 30 ottobre 2009);
 la valutazione del comportamento in relazione alla modalità con cui l’alunno si relaziona Per
quanto riguarda la certificazione delle competenze si fa riferimento alle disposizioni
ministeriali
48
Criteri generali per l’attribuzione del giudizio/voto di comportamento
La Scuola oltre che all’istruzione è all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo
di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i
rapporti di convivenza civile in una comunità.
Il giudizio/voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare
l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un
ripensamento di eventuali comportamenti negativi.
Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:
1.
frequenza e puntualità;
2.
interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
3.
rispetto dei doveri scolastici;
4.
collaborazione con i compagni e i docenti;
5.
rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno d’Istituto.
Nella Scuola Primaria il team docente esprime un giudizio, espresso con aggettivi, sul
comportamento degli alunni
Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art. 2, comma 3, legge 30 ottobre 2008, n. 169), “la
valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non
ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.
49
Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva o all’esame di
stato
Nella Scuola Primaria: la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica
motivazione, la valutazione spetta ai docenti di classe (C.M. 59/2004)
Nella Scuola Secondaria: sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che
hanno raggiunto gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli
argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare
semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di
classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina.
L’autovalutazione d’istituto
La valutazione di Istituto è il risultato dell’interazione tra autovalutazione e valutazione esterna
effettuata attraverso gli strumenti dettati dalla normativa vigente
( PROVE INVALSI)
Valutare il servizio scolastico, anche attraverso monitoraggi effettuati nel corso dell’anno a cura
delle Funzioni strumentali al POF, è oggi, nella scuola dell’autonomia, più che mai necessario.
Verificare il funzionamento e il livello di produttività della scuola, consente, infatti, di apportare
modifiche migliorative delle attività. Tali miglioramenti qualitativi sarebbero di fatto impossibili
senza la consapevolezza dei limiti dell’azione formativa.
50
PARTE III
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
51
“NOI CITTADINI DEL MONDO”
SFONDO INTEGRATORE
L'idea del progetto nasce da una semplice constatazione: per far sì che le regole vengano rispettate
è necessario che siano comprese, discusse e condivise, dagli adulti come dai bambini. Parlare di
educazione alla cittadinanza e alla legalità significa ragionare sul quotidiano, sulle percezioni dei
bambini, sul senso delle regole e della libertà, sul valore della convivenza.
Il progetto mira a stimolare il processo di formazione di una cittadinanza attiva e
consapevole e di un’etica della responsabilità ampiamente condivisa.
L’obiettivo è di far sviluppare negli alunni i concetti di legalità, libertà, pari dignità, responsabilità,
affinare sensibilità alle diversità e alle differenze, acquisire comportamenti di pace utilizzando come
elemento di riferimento la Costituzione Italiana.
FINALITA'
-
Educare alla Convivenza Democratica
Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla "conoscenza"
delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre;
Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa, che si
radica nella solidarietà umana;
Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto delle
diversità;
Sensibilizzare gli insegnanti, gli alunni e le famiglie al progetto rendendoli partecipi del
significato dell'esperienza.
Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a problemi
collettivi ed individuali.
Approfondire le relazioni di gruppo.
Sviluppare la capacità del "comprendere" come strumento per una migliore integrazione
della propria personalità e relazionalità.
Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo e partecipazione
all'interno degli impegni e delle esperienze scolastiche
Sviluppare la creatività come potenziale
Proposte tematiche:
 Le regole della convivenza in famiglia, a scuola e nei vari contesti
 Creazione di regole e comportamenti condivisi per arrivare ad un regolamento di classe per
attuare la convivenza democratica
 Conoscenza dei diritti e dei doveri personali e sociali dei bambini
 Educare bambini e famiglie all’accoglienza ed alla solidarietà sociale
 Conoscenza degli organi costituzionali e dei ruoli istituzionali (conoscenza dei “luoghi del
potere” e delle attività che vi si svolgono
52
 Conoscenza degli organi territoriali
 Conoscenza del territorio: come era (ieri), come è (oggi), come lo vorrei (domani)
 Proposte di legge da parte degli alunni per risolvere problematiche concrete e reali ( traffico,
inquinamento, consumo responsabile….)
ATTIVITÀ
- Proiezioni video
- Lavori di gruppo con turnazione di ruoli e mansioni
- Esercitazioni di descrizione e analisi delle emozioni esperite o assunte da racconti o filmati
- Incontri con Amministratori Locali (Comune Provincia Regione) e figure istituzionali che
rappresentano sul territorio le strutture e gli strumenti della democrazia e della legalità
- Incontri con rappresentanti delle Associazioni e degli Organismi del Volontariato: la solidarietà
organizzata
SUSSIDI E STRUMENTI
Sussidi e strumenti relativi ai laboratori.
Lettura di articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, la
Costituzione Italiana, “La Costituzione raccontata ai bambini” di A. Sarfatti, “Le regole raccontate
ai bambini” di G.Colombo –M. Morpurgo,“Sulle regole” di G.Colombo, “I diritti delle donne”, la
Dichiarazione dei diritti del fanciullo.
Visione di film a tema.
Strumenti: libri, macchina fotografica, videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile
consumo.
INDICE PROGETTI
SCUOLA DELL’INFANZIA
PROGETTO D’INTERSEZIONE: “
Cielo stellato sopra di me
gentilezza e rispetto dentro di me”
53
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTI DELLE CLASSI PARALLELE
(progetti d’interclasse da realizzare durante le ore residue settimanali e in ore aggiuntive delle
insegnanti)
Classi prime: I B-D “Uniti si vince, tante storie per tanti amici”
I A-C “Favole e fiabe”
Classi seconde: “Noi insieme”
Classi terze :
“Recupero e potenziamento ”
Classe quarte:
“ Io non me ne lavo le mani”
Classi quinte : “Musica-Movimento -Sport: educare divertendo”
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
PROGETTO “Cittadini della memoria”
PROGETTO “K.E.T.”
PROGETTO “DELE”
PROGETTO “Read on for CLIL”
PROGETTO “Talenti nascosti”
PROGETTO “Settimana delle scienze”
PROGETTO “Cantando e suonando sul mondo”
PROGETTO “Nuovo biblioteca 2”
PROGETTO “Recupero scolastico”
PROGETTO “Inclusione ed alfabetizzazione alunni stranieri”
54
PROGETTI a supporto ed integrazione
PROGETTO ACCOGLIENZA
(sezioni scuola dell’infanzia e classi I )
PROGETTO CONTINUITA’
(sezioni scuola dell’infanzia e classi I scuola primaria
classi V scuola primaria e classi scuola secondaria)
PROGETTO BIBLIOTECA
(sezioni scuola dell’infanzia e classi scuola primaria )
PROGETTO BIBLIOTECA
(sezioni scuola dell’infanzia/Laboratorio”Atelier 102”
classi III-IV scuola primaria/casa editrice LAPIS)
PROGETTO “DI RIMA IN RIMA ASCOLTO, CAPISCO…
….E ARRIVO IN CIMA”
(sezioni scuola dell’infanzia/associazione “Maiucchi”)
PROGETTO “LABORATORIO DEI BURATTINI)
( classi I-II scuola primaria/scuola di teatro” S.Carlino al Pincio” )
PROGETTO “OPEN DAY”
(2 gg. di apertura della sc. secondaria Donatello ad alunni e famiglie delle classi V del territorio,
1 gg alunni e famiglie della sc. secondaria Donatello incontrano i docenti degli istituti superiori)
PROGETTO “SPORTELLO D’ASCOLTO
(intero Istituto)
55
PROGETTI extracurricolari in convenzione
PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE”
(classi scuola secondaria/Comunità di S.Egidio/ parrocchia di S.Maria Causa Nostra Laetitia)
PROGETTO“ I VALORI NELLO SPORT: i giovani incontrano i campioni”
(classi scuola secondaria/CONI)
PROGETTO “GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI: Le torri sport in rete””
(classi scuola secondaria)
PROGETTO “CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO”
(classi scuola secondaria)
PROGETTO “NON TI SCORDAR DI ME”
(intero Istituto/Lega Ambiente)
La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare manifestazioni
e concorsi interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a progetti e
concorsi promossi dal MIUR, dall’USR, dagli Enti Locali, da altri Enti ed
Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le
competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e motorie.
56
PROGETTO SEZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA
“
Cielo stellato sopra di me
gentilezza e rispetto dentro di me”
Docenti Referenti: D’Uffizi Maria e Marzilli Paola
PREMESSA
Questo progetto prende spunto dalle riflessioni di Kant sul rapporto tra uomo e universo, in
particolare dal posto che l’uomo occupa nel mondo e le infinite connessioni che ha con l’universo
costituito dai suoi molteplici mondi e sistemi.
La finalità del progetto rivolto ai bambini della scuola dell’infanzia è proprio quella di
sensibilizzare questi ultimi alla consapevolezza di essere essi stessi parte di un mondo perfetto, e
allo stesso tempo delicato, di cui l’uomo può essere artefice della sua continua esistenza o
responsabile della sua definitiva morte.
E’ attraverso l’esposizione dei bambini all’osservazione dei meccanismi che regolano la vita
del mondo e dei vari ambienti, che si vuole sviluppare in essi una sensibilità concreta, caratterizzata
da comportamenti e azioni rivolti alla salvaguardia dell’ambiente.
L’esplorazione e la conoscenza del proprio ambiente di vita, in cui bambino e ambiente si
incontrano, si scoprono e si fondono in esperienze vissute, aprono le porte alla nascita di
un’educazione ambientale che passa attraverso la responsabilizzazione, la salvaguardia e la
protezione verso l’ambiente, finalizzata allo sviluppo di un rapporto di interazione positiva
uomo/ambiente.
Pertanto si avvicineranno i bambini alla conoscenza delle risorse, dell’ecologia e del
risparmio energetico per sensibilizzarli al rispetto della natura e favorire in loro l’impegno in
materia di consumi energetici.
Tale progetto poi si inserirà perfettamente anche in un contesto attuale e locale in cui proprio
a breve inizierà la raccolta differenziata porta a porta. Sarà importante perciò per i bambini
comprendere la motivazione che sfocia in tale iniziativa piuttosto che eseguirla in maniera
inconsapevole.
57
CONTESTO SCOLASTICO
La scuola dell’Infanzia dell’I.C. Donatello si trova nella zona di Fontana Candida, un'area
urbana di Roma, situata nel territorio del Municipio VI (ex VIII). La zona prende il nome
dall'omonima via (via di Fontana Candida) famosa per essere la sede di alcune aziende vinicole.
Costruita alla fine degli anni settanta, nasce come quartiere residenziale con accesso esclusivo per i
residenti. Nel corso degli anni il comprensorio decide però di far cessare questa caratteristica di
esclusività per permettere al comune di munire il quartiere di trasporto pubblico. Fontana Candida
negli ultimi anni ha vissuto uno sviluppo e la rivalutazione della zona grazie alla costruzione di una
fermata della nuova linea C della metropolitana di Roma, dell'adiacente Policlinico di Tor Vergata,
del secondo polo universitario di Roma (Università Tor Vergata). La zona Fontana Candida, parte
integrante del Municipio VI, vive un forte dinamismo demografico e un fortissimo movimento
migratorio che interessa molte nazionalità soprattutto rumena, cinese e dell’est asiatico.
Il bacino di utenza della scuola raccoglie anche bambini provenienti da quartieri limitrofi
quali Villa Verde, Borghesiana, Finocchio, Tor Bella Monaca, Due Leoni.
DESTINATARI
Il progetto coinvolgerà le insegnanti e i bambini di tutte le sezioni.
TRAGUARDI DI SVILUPPO

Conoscere i vari sistemi che costituiscono l’Universo

Educare al rispetto per l’ambiente attraverso una conoscenza ecologico-ambientale

Sensibilizzare i bambini al risparmio idrico ed energetico

Conoscere ed educare alla raccolta differenziata
MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto verrà realizzato nelle sezioni e verranno attivati anche dei laboratori per classi
parallele o abbinamento di sezioni, utilizzando le ore del FIS e quelle di compresenza nelle ore di
religione.
Nell’ambito dei laboratori verranno affrontati:

Gli ambienti e le stagioni: bosco-autunno, montagna-inverno, prato-primavera,
mare-estate. Stimolare la ricerca e la creatività partendo dalla scoperta di alcune
caratteristiche stagionali e ambientali, all’interno di un percorso naturalistico che
favorisca la conoscenza dell’ecosistema in cui viviamo (Sez. E-H)

I quattro elementi. Scoprire e rispettare l’ambiente circostante attraverso la
conoscenza dei quattro elementi naturali (terra, aria, fuoco, acqua) (Sez. I-G)
58

Il mondo nelle mie mani. Conoscere, rispettare e tutelare l’ambiente naturale e
promuovere comportamenti corretti da attuare per un equilibrio sereno con se stessi e
con gli altri (Sez. A-B-F-L)

Amici a scuola, amici della natura. Storie di amicizia tra bambini e storie di animali.
Educare alla conoscenza e al rispetto degli animali e del loro ambiente, conoscere
alcuni prodotti che provengono dagli animali quali il latte, la lana, ecc. (Sez. C-D)
METODOLOGIA
La metodologia sarà prevalentemente orientata alla sperimentazione nel piccolo e nel grande
gruppo attraverso:

l’apprendimento per esperienza

la ricerca-azione

l’osservazione, la sperimentazione e la successiva verbalizzazione

la narrazione di storie, racconti, filastrocche

la drammatizzazione

uscite didattiche (vedere allegati)
PERSONALE COINVOLTO/RISORSE
Collaboratori scolastici, genitori, nonni, esperti esterni.
SPAZI
Aule, sala teatro, palestra, aula prescuola, androne, corridoi e giardino.
TEMPI
Per dare tempo alle nuove sezioni di pianificare momenti di osservazione e di terminare la
fase dell’inserimento dei nuovi iscritti, il progetto sarà attuato dal mese di novembre al mese di
maggio 2014.
INTEGRAZIONE DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI
Per i bambini diversamente abili questo progetto potrà rappresentare un momento di
integrazione e aggregazione attraverso la sperimentazione in piccolo e grande gruppo.
Pertanto, occorrerà sostenere i bambini nelle seguenti due fasi:

stimolazione e prolungamento dei tempi di esplorazione e manipolazione;

guida individuale e supporto nell’esecuzione delle attività.
59
OSSERVAZIONE E VERIFICA/CONCLUSIONE DEL PROGETTO
L’osservazione e la verifica sono strumenti particolarmente importanti che permettono di
monitorare le proposte che man mano vengono realizzate, rendendo le attività realmente vicine agli
interessi ed ai bisogni educativi dei bambini.
Nel percorso progettuale verranno osservati:

il livello di partecipazione e gradimento dei bambini

la capacità di cooperare

la rilevazione dei comportamenti adeguati

l’acquisizione delle competenze lessicali, manipolative e di verbalizzazione delle
esperienze vissute.
Il progetto si concluderà a fine anno scolastico con una mostra e con uno spettacolo teatrale
dei bambini di 5 anni.
60
PROGETTI SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME
TITOLO
RESPONSABILE
COORDINATORE
FAVOLE E FIABE
Classi I A-C
LAPI ANTONELLA
(Indicare un solo nominativo)
FINALITA’
INTERVENIRE IN UNA
RISPETTANDO LE REGOLE.
DISCUSSIONE
(Indicare alcune finalità coerenti con
la Mission del P.o.f.)
OBIETTIVI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
Disciplina……Musica e
Motoria.
OBIETTIVI FORMATIVI
COMPRENDERE
UN
TESTO
LETTO
DALL’INSEGNANTE.
COMPRENDERE
L’IMPORTANZA
DELL’ORDINE SEQUENZIALE.
RICONOSCERE
SITUAZIONI
PROBLEMATICHE ALL’INTERNO DI UNA
FAVOLA O FIABA.
CAPACITÀ DI ESPRESSIONE VERBALE E DI
ASCOLTO.
SAPERSI RELAZIONARE CON GLI ALTRI
NEL RISPETTO DEI LUOGHI E DELLE
REGOLE.
61
TEMPI E FASI DI
REALIZZAZIONE
Tempi:
(specificare la durata : modulo
bimensile o trimestrale;
specificare la cadenza delle
attività nella settimana
(esempio attività previste per
due – tre volte la settimana)
Fasi:
(specificare le differenti fasi del
progetto, l’ipotesi di durata di
ogni fase e una approssimativa
collocazione nel calendario – es:
ottobre/novembre;
gennaio/marzo)
MODULO BIMESTRALE
I FASE: NOVEMBRE/DICEMBRE
II FASE: GENNAIO/ FEBBRAIO
III FASE: MARZO/APRILE
IV FASE: MAGGIO/GIUGNO
MERCOLEDI E GIOVEDI
ARTICOLAZIONE ORARIA 10,30-12,30 E NELLE ORE DA CONCORDARE
CON GLI ESPERTI.
METODOLOGIE
LETTURE, CONVERSAZIONI, VISIONE
ATTIVITÀ IN GRANDE E PICCOLO GRUPPO.
FILM,
Es: esplorazione, ricerca-azione,
problem
solving,
cooperative ATTIVITÀ INDIVIDUALE.
learning, attività in grande gruppo,
consolidamento in piccolo gruppo,
lavoro a coppia o individuale….
(differenziare le metodologie in
relazioni alle fasi di
realizzazione
es: prima fase: esplorazione,
seconda fase ricerca-azione,
terza fase etc….)
CONTENUTI
(nuclei di progetto, temi,
percorsi, attività, esperienze,
giochi ……)
CONOSCENZA DEL MONDO FANTASTICO.
62
SPAZI
AULA-TEATRO
STRUMENTI, SUSSIDI
MEZZI, BENI E SERVIZI
TESTI VARI-SCHEDE
CARTONCINI-COLORI.
OPERATIVE-DVD-
(elencare, sempre in rapporto
alle fasi le risorse strumentali
necessarie)
RISORSE PROFESSIONALI
LAPI-RIVA-ESPERTI ESTERNI
ESTERNE
(indicare i nominativi dei
docenti interessati)
63
Uniti si vince…
TITOLO
Tante storie per tanti amici
Classi 1 A e 1 D
RESPONSABILE
COORDINATORE(Indicare un
INSEGNANTE:PAPA MADDALENA
solo nominativo)
Un libro,una storia per …CONOSCERE SE
STESSI E GLI ALTRI DIVERSI DA SE’
(Indicare alcune finalità coerenti con -COSTRUIRE LA DIMENSIONE
DELL’ESSERE GRUPPO
la Mission del P.o.f.)
-CONFRONTARSI CON
I CONFLITTI E
SUPERARLI ATTRAVERSO L’ASCOLTO E
LA LETTURA DI STORIE
FINALITA’
OBIETTIVI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
OBIETTIVI FORMATIVI
TEMPI E FASI DI
REALIZZAZIONE
Educare all’ascolto e alla comunicazione con gli
altri;
-Stimolare il piacere di ascoltare l’adulto che legge
e racconta;
-Stimolare al piacere di guardare le figure,al
piacere di giocare con le parole, le storie e le
figure,al piacere di drammatizzare e di utilizzare la
fantasia e la creatività per rielaborare una storia
raccontata
Attivare atteggiamenti di conoscenza di sé e di
relazione positiva nei confronti degli altri;
-Osservare se stesso e gli altri come soggetti
portatori di qualità simili e/o diverse;
-Sviluppare atteggiamenti di valorizzazione di sé e
dell’altrui personalità;
-Costruire la dimensione dell’essere gruppo;
-Scoprire il valore e la forza del gruppo.
INTERO ANNO SCOLASTICO
64
ARTICOLAZIONE ORARIA ORE COMPRESENZA
METODOLOGIE
-LETTURA ESPRESSIVA
-DRAMMATIZZAZIONE
Es: esplorazione, ricerca-azione,
-GIOCHI DI GRUPPO
problem solving, cooperative
learning, attività in grande gruppo, -LETTURE COLLETTIVE
consolidamento in piccolo gruppo, -DISCUSSIONI COLLETTIVE
lavoro a coppia o
individuale….(differenziare le
metodologie in relazioni alle fasi di
realizzazione es: prima fase:
esplorazione, seconda fase ricercaazione, terza fase etc….)
CONTENUTI
(nuclei di progetto, temi, percorsi,
attività, esperienze, giochi ……)
SPAZI
STRUMENTI, SUSSIDI
MEZZI, BENI E SERVIZI
(elencare, sempre in rapporto alle
fasi le risorse strumentali
necessarie)
-Ascolto e lettura di favole per stimolare la
discussione e la riflessione
(Le Favole di Leo Lionni)
SPAZI INTERNI O ESTERNI ALLA
SCUOLA COME BIBLIOTECHE,TEATRI
E/O MUSEI,AUDITORIUM
-LIBRI,STRUMENTI
INFORMATICI,LAVAGNA
MULTIMEDIALE,MATERIALE DI FACILE
CONSUMO.
Visite a mostre,ascolto concerti per
bambini,visione spettacoli teatrali che utilizzano
varie tecniche di rappresentazione
65
CLASSI SECONDE
TITOLO
RESPONSABILE
“NOI INSIEME”
Referente classi parallele
Ins. Villa Annalisa
 Conoscere le proprie potenzialità e
caratteristiche
 Sapersi relazionare in modo positivo
con gli altri
 Riconoscere i diritti e i doveri
all’interno delle relazioni
 Riconoscere i propri bisogni nel rispetto
reciproco
 Individuare insieme le regole che
servono a migliorare la vita di gruppo
 La famiglia e le sue regole
 Predisporsi ad un apprendimento
efficace
FINALITA’
(Indicare alcune finalità coerenti
con la Mission del P.o.f.)
OBIETTIVI
SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
 Capacità di comunicare chiaramente
 Sviluppare conoscenze linguistiche
 Intervenire nel dialogo e nella
conversazione in modo ordinato e
pertinente
 Fare ipotesi
Italiano
 Interiorizzare le regole e conoscere il
significato del diritto e dovere
Cittadinanza e costituzione
66
Geografia
 Le regole negli spazi comuni
Storia
 I cambiamenti del gruppo classe nel
tempo
Scienze
 I bisogni dei viventi
Matematica/Informatica
 Sociogramma del gruppo classe e
rappresentazioni statistiche
Religione
 Diventare amici
 Sapersi relazionare con gli altri
rispettando le regole della convivenza
OBIETTIVI FORMATIVI
CONTENUTI
(Nuclei di progetto, temi,
percorsi, attività, esperienze,
giochi….)
Letture-stimolo:
 ”Le regole raccontate ai bambini” di
 COLOMBO e MORPURGO
 “La Costituzione raccontata ai bambini”
di SARFATTI
 “Cos’è
un
bambino”BEATRICE
ALEMAGNA
 “Storia di un albero”di EMILIE VAST
Lettura, comprensione e rielaborazione di
filastrocche, poesie e silent-book
Canti corali e giochi di gruppo
A supporto le seguenti uscite didattiche:
 Uscita a teatro
 Mostre e laboratori didattici mussali
 Visita ad una fattoria didattica
67
TEMPI
E
FASI
REALIZZAZIONE
DI
Tempi:
(specificare la durata : modulo bimensile o
trimestrale; specificare la cadenza delle attività
nella settimana (esempio attività previste per
due – tre volte la settimana)
Fasi:
(specificare le differenti fasi del progetto.,
l’ipotesi di durata di ogni fase e una
approssimativa collocazione nel calendario –
es: ottobre/novembre; gennaio/marzo)

Modulo
trimestrale
settimanale
con
attività
 Capacità di ascolto
 Lettura di storie stimolo
 Individuazione delle regole utili per star
bene insieme in classe
 Interiorizzazione delle regole
 Realizzazione del regolamento di classe
condiviso
ARTICOLAZIONE
SETTIMANALE
 Durante le ore di compresenza le
insegnanti lavoreranno sia al
progetto sia ad attività di recupero
per gli alunni Bes
 Per la classe II A durante l’orario
di lezione
ORARIA
METODOLOGIE
Es:
esplorazione,
ricerca-azione,
problem solving, cooperative learning,
attività
in
grande
gruppo,
consolidamento in piccolo gruppo,
lavoro a coppia o individuale….
(differenziare le metodologie in relazioni
alle fasi di realizzazione
es: prima fase: esplorazione, seconda fase
ricerca-azione, terza fase etc….)
.
1° fase : Esplorazione
2° fase: Attività e consolidamento in
piccolo e grande gruppo
3° fase: Problem solving
68





STRUMENTI,
SUSSIDI
MEZZI, BENI E SERVIZI
(elencare, sempre in rapporto alle fasi le
risorse strumentali necessarie)
RISORSE
PROFESSIONALI
INTERNE
(indicare i nominativi dei docenti
interessati)
Libri
Videocassette
Audiocassette
Cd
Materiale pittorico
I docenti di team:
Mandaglio-Trovato
Cortese-Raso
Boccia-Villa
Cristiano-Stocco
RISORSE PROFESS. EST.
COLLAB. PARTNERSHIP
MODALITA’ E STRUMENTI
DI DOCUMENTAZIONE
 Fotografie
 Cartelloni
 Elaborati degli alunni
RISULTATI ATTESI
 Rapporti positivi all’interno del gruppo
classe
 Partecipazione
e
motivazione
all’apprendimento
 Rispetto delle regole
TIPOLOGIA PROVE DI
VERIFICA DEGLI
APPRENDIMENTI
Osservazione delle dinamiche all’ interno del
gruppo classe
Rappresentazioni grafiche
69
CLASSI TERZE
TITOLO
PROGETTO
RECUPERO
POTENZIAMENTO
RESPONSABILE
FINALITA’
(Indicare alcune finalità coerenti
con la Mission del P.o.f.)
OBIETTIVI
SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
E
Maria Caruso
- Ampliare conoscenze e potenziare le
abilità strumentali di base
- Prolungare i tempi di attenzione e di
concentrazione
- Arricchire il codice verbale
- Sviluppare le competenze logicheespressive
- Migliorare l’autostima, il senso di
responsabilità e l’interesse
ITALIANO
- Sviluppare la capacità di ascoltare,
comprendere e comunicare
- Partecipare a scambi comunicativi con
compagni e docenti, riferendo con
chiarezza esperienze vissute
- Leggere, comprendere e produrre testi
- Individuare la successione logicotemporale di un racconto
- Approfondire
le
prime
regole
grammaticali



70
MATEMATICA
Leggere, scrivere e confrontare numeri
Eseguire operazioni
Risolvere situazioni problematiche
Conoscere le figure geometriche ed
operare con esse
Conoscere le principali unità di misura
OBIETTIVI FORMATIVI
- Consolidare la capacità di ascoltare,
comprendere, rielaborare e comunicare
- Saper relazionare in modo consapevole e
significativo in vari contesti
- Acquisire una maggiore padronanza
strumentale
TEMPI E FASI DI
REALIZZAZIONE
Tempi: da novembre a maggio.
Il progetto verrà elaborato dalle docenti di
Tempi:
classe durante la compresenza dove è possibile
(specificare la durata : modulo bimensile o nelle classi dove manca le insegnanti
trimestrale; specificare la cadenza delle
usufruiranno delle ore incentivanti.
attività nella settimana (esempio attività
previste per due – tre volte la settimana)
Fasi:
(specificare le differenti fasi del progetto,
l’ipotesi di durata di ogni fase e una
approssimativa collocazione nel
calendario – es: ottobre/novembre;
gennaio/marzo)
ARTICOLAZIONE ORARIA
Il progetto è rivolto a tutte le classi terze e
viene svolto in orario scolastico che è ancora
da definire
METODOLOGIE
Il progetto prevede l’integrazione costante
Es: esplorazione, ricerca-azione, problem delle attività didattiche e formative.
solving, cooperative learning, attività in Gli alunni lavoreranno singolarmente e in
grande gruppo, consolidamento in piccolo
gruppo.
gruppo, lavoro a coppia o individuale….
(differenziare le metodologie in relazioni
alle fasi di realizzazione
es: prima fase: esplorazione, seconda fase
ricerca-azione, terza fase etc….)
71
CONTENUTI
(nuclei di progetto, temi, percorsi,
attività, esperienze, giochi ……)
SPAZI
STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI,
BENI E SERVIZI
ITALIANO
- Affrontare conversazioni stimolando la
capacità di comunicare ascoltare e
comprendere.
- Leggere in modo scorrevole e
comprendere ciò che si è letto.
- Riordinare
storie
secondo
una
successione logica.
- Leggere parole, frasi e testi di vario
genere.
- Associare digrammi e trigrammi con i
corrispondenti valori fonematici.
- Eseguire
esercizi
sulle
regole
grammaticali.
MATEMATICA
- Acquisire il concetto di numero e
conoscere il valore posizionale.
- Confrontare e ordinare i numeri naturali,
utilizzando i simboli maggiore, minore,
uguale.
- Leggere e scrivere i numeri.
- Scomporre e comporre i numeri in
centinaia, decine e unità.
- Acquisire il concetto e la tecnica delle
operazioni.
- Individuare i dati essenziali per la
risoluzione di un problema.
- Rappresentare graficamente e risolvere
problemi.
Aula
- Schede operative, libri di testo, materiale
strutturato e non, lavagna multimediale.
(elencare, sempre in rapporto alle fasi le
risorse strumentali necessarie)
RISORSE PROFESSIONALI
ESTERNE
Sono coinvolti tutte le docenti delle classi
terze.
(indicare i nominativi dei docenti
interessati
72
CLASSI QUARTE
TITOLO
RESPONSABILI
FINALITA’
(Indicare alcune finalità coerenti con la
Mission del P.o.f.)
NOI…. NON CE NE LAVIAMO LE
MANI
Colanicchia Assunta
Imparare ad essere cittadini del mondo
attraverso la conoscenza delle regole
per il rispetto degli ambienti
dell’”Universo Acqua”
OBIETTIVI
SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
Italiano
Saper argomentare con senso critico il
concetto di libertà, di regola di rispetto
verso l’ambiente.
Leggere e commentare testi .
Arte e immagine
Rappresentare le loro
attraverso immagini.
esperienze
Ed. Musicale
Ed. Motoria
Sapersi esprimere con
ascoltando brani musicali.
il
corpo
Convivenza Civile
Conoscenza
della
Carta
Europea
dell’acqua
Regole d’uso da rispettare per la
salvaguardia dell’acqua
Matematica
Grafici e misure convenzionali
Storia Geografia
Le prime civiltà sui fiumi
Elementi fisici e antropici del fiume e del
mare
Comprendere che ogni luogo ha le sue
regole da osservare.
73
Scienze
Gli ecosistemi
Acqua: igiene, salute,
Religione
L’importanza dell’acqua nelle diverse
religioni
OBIETTIVI FORMATIVI
Essere cittadini di un mondo in continuo
cambiamento, conoscendo e ponendo in
atto comportamenti nel rispetto del
proprio modo di essere, ma anche e
soprattutto di quanto ci circonda.
CONTENUTI
Definire la parola dovere e diritto per
immagini.
Definire le regole da osservare nei vari
ambienti.
Catalogare e classificare le regole da
osservare in luoghi diversi:
Individuare nella Costituzione Italiana gli
articoli che riguardano il rispetto
dell’ambiente, leggerli e commentarli.
Esprimerli con parole proprie e articolare
una semplice opinione in merito.
(Nuclei di progetto, temi, percorsi,
attività, esperienze, giochi….)
TEMPI
E
FASI
REALIZZAZIONE
DI
Tempi:
(specificare la durata : modulo
bimensile o trimestrale; specificare la
cadenza delle attività nella settimana
(esempio attività previste per due – tre
volte la settimana)
Fasi:
(specificare le differenti fasi del
progetto., l’ipotesi di durata di ogni
fase e una approssimativa collocazione
nel calendario – es: ottobre/novembre;
Il progetto sarà sviluppato nell’arco di
tempo che va da :
novembre a maggio
Il progetto verrà realizzato per 3 ore
mensili da parte di tutte le insegnanti
titolari.
Le insegnanti di Religione parteciperanno
al progetto per 1 ora al mese.
74
METODOLOGIE
Es: esplorazione, ricerca-zione, problema
solving, cooperative learning, attività in
grande gruppo, consolidamento in piccolo
gruppo, lavoro a coppia o individuale….
(differenziare le metodologie in relazioni
alle fasi di realizzazione
es: prima fase: esplorazione, seconda fase
ricerca-azione, terza fase etc….)
STRUMENTI, SUSSIDI MEZZI,
BENI E SERVIZI
In forma di attività laboratoriale,
argomentare sul significato delle parole,
illustrare testi, trovare analogie con
esempi concreti ed elaborare concetti
valorizzando i contributi personali;
costruire un percorso condiviso di
contenuti, anche tramite un quaderno
personale, che illustri e racconti il
percorso di approfondimento degli
alunni.
Computer, LIM, giornali riviste.
Quaderni, schede, questionari
Carta Europea dell’acqua
(elencare, sempre in rapporto alle
fasi
le risorse strumentali
necessarie)
RISORSE
PROFESSIONALI
INTERNE
Indicare i nominativi dei docenti
interessati)
MODALITA’ E STRUMENTI DI
DOCUMENTAZIONE
RISULTATI ATTESI
TIPOLOGIA PROVE DI
VERIFICA DEGLI
APPRENDIMENTI
MODALITA’ / STRUMENTI DI
VALUTAZIONE DEL
PROGETTO
Tutti i docenti delle classi quarte
Raccoglitori e prodotto finale
Rispetto dell’ambiente = rispetto di sé
e degli altri
Verifica finale
strutturate e non.
attraverso prove
La valutazione verrà effettuata in
itinere e alla fine dell’intero percorso
dell’apprendimento didattico.
75
CLASSI QUINTE
MUSICA - MOVIMENTO - SPORT
Educare divertendo
TITOLO
RESPONSABILE
Ruggeri Maria Adele
FINALITA’
- Educare alla cittadinanza ;
- Promuovere i processi di socializzazione
attraverso la pratica del rispetto delle regole,
valore etico alla base dell’educazione alla
cittadinanza .
OBIETTIVI
SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
Educazione
musicale
motoria
e
-
Ed all’immagine
-
Convivenza civile
-
Esplorare e potenziare le proprie abilità
motorie ed espressive.
Comunicare e relazionarsi, attraverso il
gioco e lo sport, mediatori e facilitatori
di relazioni e di incontri.
Saper eseguire movimenti secondo un
tempo e un ritmo musicale
Creazione di cartelloni, addobbi per il
teatro e la palestra.
Coreografie varie.
Rispettare le regole nel gioco e durante
le diverse attività.
Rispettare l’altro e collaborare per il
conseguimento di un obiettivo comune.
Accettare la diversità.
Riconoscere i propri limiti.
Essere leali nel gioco e nello sport,
accettare la sconfitta.
76
Valorizzare l’espressività corporea.
Migliorare l’autocontrollo e l’armonia
nei movimenti.
- Sviluppare il senso di responsabilità.
Migliorare
la
collaborazione
e
l’autonomia.
-
OBIETTIVI FORMATIVI
I contenuti faranno riferimento ad un tema
prescelto che può variare da classe a
classe.
Le attività si svolgeranno sia in palestra
che in teatro e si concluderanno con una
manifestazione finale che potrà avere una
connotazione ludico – motoria o teatrale.
Gli alunni incontreranno i Vigili del Vi
Municipio ed un commissario della
Polizia di Stato per interventi legati
all’educazione alla legalità ed il bullismo.
CONTENUTI
(Nuclei di progetto, temi,
percorsi, attività, esperienze,
giochi….)
TEMPI
E
FASI
DI
REALIZZAZIONE
Tempi:
(specificare la durata : modulo
bimensile
o
trimestrale;
specificare la cadenza delle attività
nella settimana (esempio attività
previste per due – tre volte la
settimana)
Fasi:
(specificare le differenti fasi del
progetto., l’ipotesi di durata di
ogni fase e una approssimativa
collocazione nel calendario – es:
ottobre/novembre;
gennaio/marzo)
METODOLOGIE
Es: esplorazione, ricerca-zione,
problema solving, cooperative
learning, attività in grande gruppo,
consolidamento in piccolo gruppo,
lavoro a coppia o individuale….
(differenziare le metodologie in
relazioni alle fasi di realizzazione
es: prima fase: esplorazione,
Le attività avranno una cadenza settimanale,
di una o due ore settimanali, secondo il
seguente calendario:
- fase preparatoria
Gennaio: 4 ore
- fase esecutiva
Marzo: 5/6 ore
Aprile: 5/6 ore
Maggio: 5/6 ore
-
Conoscenza dei singoli contenuti del
progetto.
Far acquisire la consapevolezza del
lavoro da svolgere e del proprio ruolo.
Lavoro in grande gruppo e a piccoli
gruppi
77
seconda fase ricerca-azione, terza
fase etc….)
STRUMENTI,
SUSSIDI
MEZZI, BENI E SERVIZI
-
(elencare, sempre in rapporto alle
fasi
le risorse strumentali
necessarie)
-
Strumenti
multimediali,
elementi
coreografici, cartelloni
Attrezzi ginnici
Uso della palestra e del teatro.
Saranno coinvolte tutte le insegnanti delle classi
quinte: Fiasco, Ruggeri, Archinà, Bussu,
Passariello, Pera, Spizzichini, Testa.
RISORSE
PROFESSIONALI
INTERNE
Indicare i nominativi dei docenti
interessati)
RISORSE
PROFESSIONALI
ESTERNE,
COLLABORAZIONI,
PARTNERSHIP
MODALITA’
STRUMENTI
DOCUMENTAZIONE
MODALITA’
STRUMENTI
VALUTAZIONE
PROGETTO
E
DI
/
DI
DEL
Esperto di attività motorie e coreografia, sig.
Paolo Cives.
Polizia municipale VI municipio
Commissariato polizia di Stato
- Fotografie, video.
La valutazione del progetto si baserà sulla
riuscita del prodotto finale, e sul conseguimento
o meno da parte degli alunni degli obiettivi
prefissati, osservando e valutando in corso
d’opera la risposta degli stessi, onde apportare
eventuali modifiche o aggiustamenti.
Il
progetto
prevede,
inoltre,
una
manifestazione finale da presentare ai
genitori come saluto e condivisione a
chiusura dell’anno scolastico e dell’intero
ciclo della scuola primaria.
78
Progetti scuola secondaria di primo grado
CITTADINI DELLA MEMORIA
( prosecuzione progetto)
DOCENTE REFERENTE
MARINA ZAGANELLI
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
 DI ISTITUTO
X DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
Comune di ROMA :Roma nel cammino della memoria, percorsi e viaggi di storia, cultura ed
impegno civile
Comunità di S. Egidio: educare alla pace attraverso i diritti umani
Parrocchia S.M. Causa Nostrae Laetitiae : insieme sul territorio, incontro e solidarietà
ONLUS CDEC( centro di documentazione ebraico contemporaneo) per formazione e materiale
didattico
ANED e museo della Liberazione
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.)
-
INCONTRI CON I TESTIMONI DELLE PERSECUZIONI RAZZIALI E/O DEI
SOPRAVVISSUTI ALLO STERMINIO NAZISTA
- LABORATORIO SULLE LEGGI RAZZIALI
- PREPARAZIONE GIORNATA DELLA MEMORIA E DEL RICORDO
- DIBATTITO SUI DIRITTI UMANI, SULLA LEGALITA’ E SUL RISPETTO DELLE
REGOLE
- PARCEPIPAZIONE AD EVENTUALI CONCORSI SUL TEMA STORICO E/O CIVICO
- IDEAZIONE E COORDINAMENTO DEL LAVORO DELLE CLASSI ADERENTI AL
PROGETTO MEMORIA ED ELABORAZIONE DI UN PRODOTTO FINALE GRAFICO
E/O MULTIMEDIALE
- EVENTUALE PARTECIPAZIONE MOSTRA DELLA MEMORIA ORGANIZZATA DAL
COMUNE DI ROMA
COLLABORAZIONE CON LA PARROCCHIA E LA COMUNITA’ DI S. EGIDIO PER
EVENTUALI INIZIA
- TIVE SOCIALI E SOLIDALI
- ORGANIZZAZIONE USCITE MIRATE NEL TERRITORIO
EVENTUALE PREPARAZIONE DEL VIAGGIO NEL CAMPO DI FOSSOLI E AL
MUSEO DI CARPI
- L’ESPERIENZA DEL VIAGGIO DELLA MEMORIA RACCONTATA DAGLI ALUNNI AI
COMPAGNI
79
1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
IL PROGETTO SULLA “MEMORIA” SI PROPONE DI AVVICINARE I RAGAZZI ALLA STORIA
E ALL’EDUCAZIONE CIVICA PER AIUTARLI A CAPIRE, CERCARE, TROVARE,
DOCUMENTARE E SPIEGARE ALCUNI MOMENTI SIGNIFICATIVI DEL NOSTRO PASSATO,
IN PARTICOLARE DEL NOVECENTO.
IL PERCORSO STORIOGRAFICO VIENE ATTUATO RIEVOCANDO FATTI, LUOGHI E
PERSONAGGI NOTI E NON, CONTESTUALIZZANDOLI ED INSERENDOLI NEL PANORAMA
POLITICO E CULTURALE DELL’EPOCA.
E’ RISCONTRATO CHE I RAGAZZI PARTECIPANO ALLA COSTRUZIONE DEL SAPERE,
NON SOLO PER MEZZO DELL’ASCOLTO E DELL’ASSIMILAZIONE DI CONOSCENZE, MA
ANCHE ATTRAVERSO ESPERIENZE
PERSONALI DI PRODUZIONE E DI ATTIVA
COLLABORAZIONE, PER QUESTO LA STORIA ASSUME UN RUOLO PARTICOLARMENTE
SIGNIFICATIVO. IN UNA SOCIETA’ COME LA NOSTRA È IMPORTANTE FAR CONOSCERE
ALLE NUOVE GENERAZIONI LE RADICI DEL NOSTRO PAESE, PERCHÉ ESSE ASSIEME A
QUELLE EUROPEE E MONDIALI, PERMETTONO AI GIOVANI DI COMPRENDERE
L’IMPORTANZA DELLA LIBERTÀ, DELLA DEMOCRAZIA E DEI DIRITTI CIVILI. SE
VOGLIAMO COSTRUIRE UN MONDO MIGLIORE, DOBBIAMO DARE UN FUTUTO ALLA
MEMORIA, PERCHÉ ESSA, CHE È CONOSCENZA E LIBERTÀ, NON VADA PERSA, MA
CUSTODITA E TRAMENDATA. SE QUESTO FILO SI SPEZZA, SE SI PERDE LA
CONOSCENZA DEL PASSATO, NON SI CONPRENDE NEPPURE IL PRESENTE E NON SI
POTRÀ COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE EVITANDO GLI ERRORI DEL PASSATO.
A) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
SI FA RIFERIMENTO AL POF,
IN PARTICOLARE ALL’EDUCAZIONE ALLA
CITTADINANZA ATTIVA, DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ
B) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
COME AFFERMATO DAL
NOSTRO POF SI EDUCA AD UNA CITTADINANZA
CONSAPEVOLE TRAMITE LA CONOSCENZA E LA TRASMISSIONE
DELLE
TRADIZIONI E DELLA MEMORIA, PERTANTO L’INTEGRAZIONE SI ATTUERÀ SU
PIANI DIVERSI, MA COMPLEMENTARI, CIOÈ PER MEZZO DEI
CONTENUTI
(STORICI
E
DI
ATTUALITÀ
COME
AD
ESEMPIO:
PACE,GUERRA,GENOCIDI, SHOAH, IMMIGRAZIONE,INTEGRAZIONE,TOLLERANZA,
RISPETTO DELLE REGOLE ECC); DEI LINGUAGGI (LETTERARIO-MUSICALEARTISTICO-INFORMATICO);
DEI
VALORI
ETICI
(DEMOCRAZIA-LIBERTÀSOLIDARIETÀ), PER FAVORIRE, ATTRAVERSO LA TRASVERSALITÀ DELLE
DISCIPLINE, SIA L’ARRICCHIMENTO CULTURALE SIA IL CONSOLIDAMENTO E IL
RECUPERO DELLE ABILITÀ DI BASE DELL’UTENZA.
C) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
orario extracurricolare
per classi intere
80
per gruppi di allievi
D) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
attività:_DA OTTOBRE_2013______________
2014__________________________
Inizio
Termine
attività
__A
GIUGNO
Date di eventuale rientro pomeridiano: __n° 6/8 incontri da svolgersi tra marzo e maggio 2014, con date da
definirsi____________________; _________________________________
_____________________;________________________________; ________________________________
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
______________________________________________________________________
Tramite
 Questionari
 Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare)_________________________________________
2. OBIETTIVI PRIORITARI
a) obiettivi generali
 Accoglienza
e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
 Potenziamento delle eccellenze
81
b) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
-conoscere gli eventi storici e civici
-sviluppare la “memoria” attraverso la conoscenza della storia nazionale in relazione a quella
mondiale.
-individuare le tappe fondamentali della nascita dello Stato nella sua evoluzione storica
-acquisire i concetti di nazionalismo, totalitarismo, razzismo e xenofobia
-conoscere le basi istituzionali della vita democratica e della connessione tra vita sociale e
tradizioni culturali
-imparare a ricercare ed interpretare documenti ed informazioni da fonti storiografiche
manualistiche e non
-saper selezionare e schedare le informazioni
-usare le conoscenze apprese per comprendere i problemi del vivere civile
-saper esporre gli argomenti affrontati e le proprie idee
-saper lavorare in gruppo sviluppando il senso di responsabilità
-produrre testi o cartelloni o dvd utilizzando le conoscenze acquisite e gli strumenti informatici
3.
DESTINATARI
A) CLASSI E ALUNNI
Totale classi coinvolte
TEMPO 30H
TEMPO 36H
N°
N°
CLASSI
PRIME
SEZ.
CLASSI
SECONDE
SEZ.
CLASSI
TERZE
SEZ.
ALUNNI
STRANIERI N°
Alunni coinvolti
Totale
-di cui per classi intere
-di cui per gruppi di allievi
N°_ TUTTI__________
Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti
Alunni con necessità di recupero Italiano L2
Alunni diversamente abili coinvolti
N°___________
N°___________
N° ___________
N°___________
N°___________
B) FIGURE PROFESSIONALI
Totale docenti coinvolti
N° ________
- Stessa disciplina
- Di cui dello stesso ambito disciplinare
- Di cui di vari ambiti disciplinari
Da vedere dopo l’adesione dei CDC
N° ________
N° ________
N° ________
Totale ATA
N°_ tutti________
N° __2 ( gratuiti_)_____
N°________
Totale esterni
Totale operatori SAISH
82
C) ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
 Istituzioni del territorio
 Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
 altro
 Eventuali esperti esterni: testimoni delle persecuzioni razziali ; esperti di laboratorio storico, ma a titolo
gratuito.
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
4.
DISCIPLINE COINVOLTE
Ambiti di verifica
 apprendimenti disciplinari
 motivazione
 modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo
 di prodotto
Tipologia delle discipline coinvolte: tutte
 linguistica
 artistica
 matematico-scientifica
 tecnica
 motoria
 religiosa altri linguaggi
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline.
Il percorso fa leva sull’aspetto emotivo-motivazionale, coinvolge più discipline ed utilizza linguaggi diversi ma
complementari, favorisce in particolare il “saper fare”, ciò permette di esternare le abilità dei discenti, la loro
autonomia di scelta, di giudizio e di relazione , come anche la fiducia nella proprie capacità, nonché l’acquisizione di
competenze
specifiche
utili
per
una
scelta
orientativa
responsabile
e
consapevole.
____________________________________________________________________________________________
83
Un elaborato grafico per eventuale mostra del
Comune di Roma
Un prodotto multimediale sul tema specifico del
“viaggio” della memoria e l’esperienza della
deportazione e/o
Mostra per giornata open day e/o finale
5.
Aule
 aule informatica
 teatro
 aule di musica
 aule arte
STRUTTURE UTILIZZATE
 palestre
 biblioteche
 altro(indicare)______________________________
6.
RISORSE FINANZIARIE
 F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
7.
VERIFICHE
Le verifiche verranno effettuate in itinere e finali attraverso relazioni e/o questionari
7
METODOLOGIE E STRUMENTI
 Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
 Lavoro di gruppo
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
8. ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Si utilizzeranno materiali in dotazione della scuola, nonché quelli reperiti da associazioni presenti nel territorio
9.
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Relazioni
 Questionari
10. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
84
 Altro ……………………………………..
TALENTI NASCOSTI
DOCENTE REFERENTE
Prof. ssa SACCONE SIMONA
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
x di istituto
 di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto è rivolto agli alunni della scuola superiore di 1° grado dell’Istituto
comprensivo “Donatello” e si propone di valorizzare le peculiarità cognitive, espressive, creative
di ciascun ragazzo offrendo l’opportunità di manifestare abilità e conoscenze che potrebbero
rimanere nascoste nella routine scolastica quotidiana. Prevede la realizzazione delle seguenti
attività :
 talent show
 concorsi interni di scrittura creativa
 attività ludico- sportive (giochi senza frontiere)
 mostra-mercato di oggetti realizzati dai ragazzi stessi
 attività teatrali o di produzione di filmati
Modalita’ di inserimento nel pof





Valorizzare le peculiarità cognitive, espressive, creative di ciascun ragazzo;
favorire la conoscenza di se stessi,
favorire l’autostima,
orientarsi nelle scelte future,
ridurre l’insuccesso scolastico e contrastare la dispersione scolastica.
Modalita’ di integrazione nel curricolo
La valorizzazione delle peculiarità cognitive ed affettive dei singoli alunni coinvolti e il
miglioramento dell’autostima avrà una ricaduta didattica positiva su tutte le discipline del
curricolo.
Modalita’ di attuazione
X orario curricolare
per classi intere
X orario extracurricolare
85
X per gruppi di allievi
DURATA E tempi di attuazione
Inizio attività: da definire
Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
X Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
____X colloquio con gli alunni_
Tramite
□ Questionari
 Interviste
X Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
X Altro (specificare)_ moduli predisposti dalla referente del progetto recupero
OBIETTIVI PRIORITARI
obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
X Potenziamento delle eccellenze in diversi ambiti
Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
 Potenziare abilità e capacità comunicative, espressive, creative, cognitive, pratiche,
fisiche, relazionali
DESTINATARI
CLASSI e ALUNNI
Totale classi coinvolte
tempo 30h
n°
tempo 36h
n°
classi prime
sez.
classi seconde
Sez.
Classi terze
sez.
tutte
tutte
tutte
alunni
stranieri n°
Alunni coinvolti
Totale
-di cui per classi intere
-di cui per gruppi di allievi
Il numero degli alunni sarà specificato a seguito dell’indagine sulla
partecipazione alle varie attività che verranno programmate
86
N°___________
N°___________
N°___________
N°___________
N° ___________
FIGURE PROFESSIONALI
Totale docenti
- Stessa disciplina
Di cui dello stesso ambito disciplinare
Di cui di vari ambiti
DA DEFINIRE
N° ________
N° ______4__
N°
N°_________
N° ____1____
N°________
Totale ATA
Totale esterni
Totale operatori SAISH
DISCIPLINE COINVOLTE : lettere, arte e immagine, musica, scienze motorie
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
genitori
 Istituzioni del territorio
Risorse professionali (Associazioni, di volontariato, etc.)
 altro
X Eventuali esperti esterni
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
DI BENEDETTO AURORA, ESPERTA IN COREOGRAFIE : 15 ORE DI DOCENZA A PAGAMENTO
Ambiti di verifica
apprendimenti disciplinari
X motivazione
modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo
X di prodotto
Tipologia delle discipline coinvolte:
X linguistica
artistica
X matematico-scientifica  tecnica
musicale
X motoria
 religiosa X altri linguaggi :
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
X Aule
X teatro
VERIFICHE
STRUTTURE UTILIZZATE
X aule informatica
 aule arte
X palestre
 aule di musica
 biblioteche
 altro(indicare)___Teatro comunale o sala parrocchiale
Teatro scuola “P.Picasso”
87
RISORSE FINANZIARIE
X F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
METODOLOGIE E STRUMENTI
□XDidattica laboratoriale
X Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
X Lavoro di gruppo
Cooperative learning
X Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Fotocopie
Microfoni, computer, amplificazione(già esistenti)
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Questionari
X Relazioni
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
X Prodotti multimediali
88
 Altro ……..
PROGETTO
SETTIMANA DELLA SCIENZA :il giardino segreto della conoscenza
DOCENTE REFERENTE
Prof.ssa Coculo Maria Cristina
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
 DI ISTITUTO
 DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.)
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto propone un’attività sperimentale rivolta a tutti gli alunni dell’istituto da attuarsi in orario
curricolare ma, se possibile, anche extracurriculare per un ristretto numero di discenti che si distinguono per
particolare interesse e predisposizione.
Visto l’esiguo numero di ore curricolari di scienze che non permette di dare il giusto spazio all’attività
sperimentale, viene organizzata una settimana dedicata esclusivamente alla scienza, durante la quale saranno
realizzate attività di laboratorio su temi scientifici che vedranno protagonisti gli alunni della scuola secondaria
di I grado. I ragazzi sono invitati a partecipare alle attività di laboratorio su temi relativi alla biologia, chimica
e/o fisica, in relazione all’apprendimento teorico delle unità didattiche studiate. I docenti insegneranno a
costruire semplici esperimenti di grande interesse e curiosità, facendo utilizzare ai ragazzi, provette, reagenti,
microscopio,etc., e altri “attrezzi” del mestiere.
Nelle settimane successive, sarà possibile far partecipare, previo appuntamento, le classi della scuola primaria
che potranno assistere alle dimostrazioni scientifiche di uno dei laboratori programmati. Tali attività, saranno
realizzate dagli stessi alunni della scuola secondaria.
E’ prevista anche la possibilità dell’apertura dei laboratori anche per le famiglie. I laboratori dedicati ai
ragazzi dai 6 ai 13 anni, accompagnati da un genitore potranno essere visitati in occasione della giornata
dell’open day.
A integrazione di quanto sopra descritto, sarebbe auspicabile, qualora si verificasse l’opportunità, di avvalersi
con un minimo contributo delle famiglie, di esperti esterni dell’Università di TorVergata (es. Associazione “il
Globetto”, ScienzImpresa etc.)
E) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
Il POF riserva sul piano metodologico uno spazio privilegiato proprio alla didattica laboratoriale.
F) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
Le attività di laboratorio che risultano parte integrante dei moduli didattici programmati dai docenti del
dipartimento, si articolano secondo le seguenti fasi:
1) prima fase di discussione; 2) dimostrazione teorica e progettazione; 3) fase di esecuzione e interpretazione dei
dati sperimentali.
G) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
 orario extracurricolare
 per classi intere
89
 per gruppi di allievi
H) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio attività
9/12/2013
Termine attività: 16/12/2013
eventuale rientro pomeridiano:
 Si
 No
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare) ______________________________________________________________________
Tramite
 Questionari
 Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare) ______________________________________________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI
c)
obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
 Potenziamento delle eccellenze
d) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
Acquisire una corretta metodologia di ricerca sperimentale
Relazionare un’esperienza di laboratorio utilizzando in modo corretto, il codice linguistico disciplinare
Maturare la disponibilità e la capacità di lavorare in gruppo e di discutere le ipotesi di lavoro
Progettare semplici esperienze
DESTINATARI
D) CLASSI E ALUNNI
Classi coinvolte
 Interi gruppi classe
Gruppi di alunni
Classi aperte
90
Alunni coinvolti
 Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti
 Alunni con necessità di recupero Italiano L2
 Alunni diversamente abili coinvolti
E)
FIGURE PROFESSIONALI
Docenti coinvolti
 Stessa disciplina
 Stesso ambito disciplinare
 Vari ambiti disciplinari
ATA coinvolti
Esterni coinvolti
Operatori AEC coinvolti
F)
N°__1______
N°________
N°________
ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
 Istituzioni del territorio
 Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
 altro
 Eventuali esperti esterni (Università di TorVergata costo € 240 per corso , tot. 6h )
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
DISCIPLINE COINVOLTE
Tipologia delle discipline coinvolte:
linguistica
 artistica
matematico-scientifica
tecnica
 motoria
 religiosa altri linguaggi
AMBITI DI VERIFICA
 apprendimenti disciplinari
 motivazione
 modalità affettivo-relazionali
 altro
MODALITA’ DI VALUTAZIONE
 di processo
 di prodotto
STRUTTURE UTILIZZATE
Aule
aule informatica
teatro aule di musica
 aule arte
 palestre
 biblioteche
 laboratorio scientifico_________________________________________________
91
RISORSE FINANZIARIE
 F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ________________________________________________________
Il contributo alle famiglie potrà essere richiesto ESCLUSIVAMENTE se si avrà la possibilità di avvalersi di
esperti esterni dell’Università di TorVergata
METODOLOGIE E STRUMENTI
Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
 Lavoro di gruppo
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Vetreria, reattivi e kit per analisi alimenti e lavagna luminosa, già esistenti . Si rende necessario e urgente
ordinare reattivi terminati e/o scaduti o utili per altre tipologie di esperimenti.
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Relazioni
 Questionari
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
92
 Altro …………………………………..
PROGETTO:
READ ON for CLIL (Content Language Integrating Learning)
REFERENTE DI PROGETTO :
Brecciaroli Nicoletta
FINALITA’ / OBIETTIVI
Il Progetto, promosso dal MIUR, British Council, Ambasciata Britannica, in collaborazione
con la casa editrice Oxford, propone la sperimentazione di Laboratori di “Extensive
Reading” collegandola alla metodologia CLIL, intende coniugare lo sviluppo delle
competenze linguistiche in L2 con la sensibilizzazione alla lettura estensiva. Il Progetto si
basa sull’assunto: “a good reader is a good speaker” ed ha come ambizioso obiettivo
l’acquisizione da parte dei lettori di un bagaglio lessicale di un milione di nuove parole
l’anno.
DESTINATARI ( numero, indirizzo classe e sezione, n. alunni, docenti etc)
Alunni delle classi terze A e F con uno o due docenti (uno di inglese ed uno di materia,
ovvero docente CLIL) in sinergia tra loro. Gli alunni, che avranno ricevuto una valigia di
circa 100 libri di lettura di vario livello in comodato d’uso dalla casa editrice Oxford, saranno
invitati alla lettura e alla produzione di lavori e progetti.
:
3) MODALITA’ DI ATTUAZIONE ( periodo dell’anno, orario, spazi etc)
Il progetto si svolgerà nel corso dell’anno scolastico, nel momento in cui sarà fornita la valigia
di libri “class library”, in classe, in orario scolastico. A conclusione del Progetto gli alunni
parteciperanno a una presentazione, previa autorizzazione delle famiglie, nei locali
dell’Ambasciata Britannica.
4) ATTIVITA’ PREVISTE NEL PROGETTO (corsi, lezioni frontali, seminari, incontri,
somministrazione questionari, prove strutturate, laboratori, elaborazione schede e unità
didattiche, riunioni, contatti con istituzioni esterne, elaborazione materiali per sito web etc)
Seminari informativi e forum per i docenti
Consegna della “class library”
Lettura dei testi
Elaborazione dei materiali
93
Tempi: TEMPI DI SVOLGIMENTO:
dalla consegna della “class library”
a
Giugno
DOCENTI DA IMPEGNARE NEL PROGETTO
N° 1 / 2 docenti interne coinvolte nelle succitate fasi di attuazione del Progetto
COMPETENZE RICHIESTE AI DOCENTI DA
(progettuali, informatiche, disciplinari, relazionali etc)
IMPEGNARE
NEL PROGETTO
PERSONALE ATA DA IMPEGNARE NEL PROGETTO ( numero, tipologia, competenze)
ATTREZZATURE E
MATERIALI
quantificare il budget di spesa richiesto)
( specificare se già esistenti, in caso contrario
L’attuazione del Progetto sarà subordinata alla fornitura della “class library” totalmente
gratuita da parte della casa editrice Oxford
EVENTUALI ESPERTI ESTERNI (specificare competenze, nominativi, se a pagamento
quantificare la spesa)
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
-
Relazioni Scheda di monitoraggio del progetto……………..
Questionari ……………
Produzione beni materiali ……………………….
Altro ……………………………………..
94
PROGETTO
DELE – Diploma de Español como Lengua Extranjera
DOCENTI REFERENTI
Prof.ssa RUSSO Laura
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
 DI ISTITUTO
 DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
ISTITUTO “CERVANTES” DI ROMA
breve descrizione delle attività di rete previste:
SI PREVEDE LA “COLLABORAZIONE” CON IL SUDDETTO ISTITUTO CHE PROVVEDERÁ
ALL’ESAMINAZIONE DEI CANDIDATI PER LE PROVE SCRITTE E ORALI E AL RILASCIO DELLE
CERTIFICAZIONI RELATIVE AL LIVELLO DI COMPETENZA LINGUISTICA POSSEDUTO DAGLI ALUNNI.
2.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
CORSO PREPARATORIO DI 25 ORE VOLTO AL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA DELE (DIPLOMA DE
ESPAÑOL COMO LENGUA EXTRANJERA) RELATIVO ALLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE E
CONOSCENZE DELLA LINGUA SPAGNOLA.
IL CORSO SI PONE COME OBIETTIVO QUELLO DI SVILUPPARE E POTENZIARE LE ABILITÁ
LINGUISTICHE SIA SCRITTE CHE ORALI MEDIANTE ATTIVITÁ MIRATE E COSTRUITE
APPOSITAMENTE IN BASE AL LIVELLO DI COMPETENZA DEGLI ALUNNI.
I)
MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
IL PROGETTO QUI PROPOSTO SI PONE COME OBIETTIVO LA VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE,
OSSIA DEGLI STUDENTI PIÚ MERITEVOLI, COSÍ DA POTERNE POTENZIARE LE CONOSCENZE, LE
COMPETENZE E LE CAPACITÁ RELATIVE ALLA LINGUA SPAGNOLA. IL PROGETTO NASCE, DIFATTI,
DALLA VOLONTÁ DI ARRICCHIRE L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO MEDIANTE UN
“PERCORSO” CHE ADERISCA ALLE LINEE GUIDA PRESENTI NEL POF E CHE COSTITUISCA PER GLI
STUDENTI UNO STRUMENTO DI ARRICCHIMENTO CULTURALE E PERSONALE.
J)
MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
L’IDEA DI ORGANIZZARE UN CORSO EXTRACURRICOLARE RELATIVO ALLA LINGUA SPAGNOLA
SCATURISCE DALL’ESIGENZA DI ORIENTARE GLI ALUNNI VERSO LA REALIZZAZIONE DI UN
LIVELLO DI CONOSCENZA E COMPETENZA LINGUISTICHE TALI DA ESSERE CERTIFICATE DA UN
ISTITUTO COME IL “CERVANTES”, RICONOSCIUTO IN TUTTO IL MONDO. TALI CERTIFICAZIONI
POTREBBERO POI RISULTARE UTILI IN FUTURO NON SOLO PER IL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI
MA ANCHE PER L’INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO. L’ESIGUO NUMERO DI ORE DI
INSEGNAMENTO CURRICOLARE NON SONO, PURTROPPO, SUFFICIENTI A RICOPRIRE TUTTI GLI
ASPETTI DELLE ABILITÁ INTEGRATE NÉ A SVILUPPARE LA GIUSTA COMPETENZA RICHIESTA.
QUESTO PROGETTO OFFRE L’OPPORTUNITÁ DI APPROFONDIRE LO STUDIO DELLA LINGUA
ATTRAVERSO UN’OFFERTA OPZIONALE E PERCORSI DIVERSIFICATI IN RELAZIONE A SPECIFICHE
ABILITÁ DA SOSTENERE O RAFFORZARE.
95
K) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
orario extracurricolare
per classi intere
per gruppi di allievi
L) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio attività: NOVEMBRE 2013
Termine attività MAGGIO 2014
Le lezioni, circa una a settimana, avranno luogo durante l’orario extracurricolare in orario 14,30- 16,00 il mercoledì o
il giovedì in caso di partecipazione di alunni del tempo prolungato.
11. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro: A partire dall’osservazione delle differenti classi e dal confronto docenti/studenti.
Tramite
 Questionari
 Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
Altro: Il progetto nasce anche dal confronto con diversi alunni che hanno espresso la volontà di partecipare a
progetti similari al “KET”, attivato presso l’istituto già negli anni precedenti.
12. OBIETTIVI PRIORITARI
e) obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
 Potenziamento delle eccellenze
d) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
Far acquisire netti progressi nelle cinque abilità linguistiche (comprensione scritta e orale; interazione orale e scritta;
espressione scritta) e nella padronanza di uso di dati linguistici ai fini di un impiego comunicativo della lingua
spagnola, inserita in situazioni quotidiane. Apprendere la lingua straniera per lo sviluppo di competenze pragmaticocomunicative come costante del percorso formativo.
In particolare il corso si pone come obiettivo quello di preparare gli studenti al superamento delle prove previste per il
conseguimento della certificazione per i livelli A1 (riservato agli alunni delle classi Seconde) e A2 (riservato agli
alunni delle classi Terze) così come descritto dal Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle
lingue.
96
13. DESTINATARI
G) CLASSI E ALUNNI
Totale classi coinvolte
TEMPO 30H
TEMPO 36H
N°
N°
CLASSI
PRIME
SEZ.
CLASSI
TERZE
SEZ. B- F- M
ALUNNI
STRANIERI N°
0
Alunni coinvolti
Totale
-di cui per gruppi di allievi
N° 10 (NUMERO MINIMO
AFFINCHÉ IL PROGETTO
POSSA PARTIRE)
H) FIGURE PROFESSIONALI
-
Totale docenti coinvolti
N° 1
- Stessa disciplina
Di cui dello stesso ambito disciplinare
Di cui di vari ambiti disciplinari
N° 1
N° 1
N° 0
Totale ATA
Totale esterni
Totale operatori SAISH
(Sorveglianza-documentazione)
N° 3
N° 0 (docenti Istituto “Cervantes”)
N° 0
C) ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
 Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
richiede il pagamento di 64€ a studente per sostenere gli esami)
 Eventuali esperti esterni
 Istituzioni del territorio
 altro (Istituto Cervantes che
4. DISCIPLINE COINVOLTE
Tipologia delle discipline coinvolte:
 linguistica
 artistica
 matematico-scientifica
 tecnica
 motoria
 religiosa altri linguaggi
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
Come già anticipato in precedenza, il Progetto nasce dall’esigenza di potenziare le eccellenze attraverso un corso
destinato sia all’approfondimento di quanto insegnato/appreso in classe sia alla preparazione delle prove d’esame.
Queste ultime possono infatti costituire per gli studenti coinvolti uno stimolo al pieno sviluppo e quindi al
perfezionamento delle proprie conoscenze e competenze linguistiche attraverso un approccio di tipo comunicativo che
intende la lingua quale veicolo di una comunicazione reale. In particolare si è pensato al coinvolgimento degli studenti
del terzo anno poiché ormai dotati delle opportune competenze e conoscenze linguistiche necessarie per il
conseguimento del livello di certificazione di cui sopra.
97
5. VERIFICHE
6. STRUTTURE UTILIZZATE
Aule
 teatro
 aule informatica
 aule arte
 aule di musica
 palestre
 biblioteche
 altro(indicare)______________________________
7. RISORSE FINANZIARIE
FIS
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
8. METODOLOGIE E STRUMENTI
 apprendimenti disciplinari
Ambiti di verifica
 motivazione
 modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo
Test estratti da libri specifici (DELE A1- DELE A2) e
simulazioni di interazioni orali. Entrambe le tipologie di
verifica saranno volte alla preparazione delle due
differenti verifiche finali.
 di prodotto
Per il conseguimento della certificazione sono
previste due differenti prove di verifica:
- un esame scritto relativo alle abilità
ricettivo/interpretative e creativo/produttive;
- un esame orale con un esaminatore
madrelingua;
 Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
 Lavoro di gruppo
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
9. ATTREZZATURE E MATERIALI
Per il corso si richiede, se possibile, l’utilizzo della LIM o del laboratorio informatico così da offrire agli studenti tutti i
supporti disponibili per il raggiungimento degli obiettivi prefissi.
10. MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Relazioni
 Questionari
11. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
“Cervantes” di Roma
 Prodotti multimediali
98
 Altro Certificazione rilasciata dall’Istituto
PROGETTO
K.E.T. (Key English Test)
REFERENTE DI PROGETTO :
Brecciaroli Nicoletta
FINALITA’ / OBIETTIVI
Lo scopo di questo esame è quello di migliorare e potenziare le conoscenze e la preparazione
degli alunni nella lingua Inglese nelle quattro abilità:Speaking –Listening –Reading –Writing
per il raggiungimento di competenze adeguate per sostenere il 1° dei cinque livelli
dell’Università di Cambridge.
DESTINATARI ( numero, indirizzo classe e sezione, n. alunni, docenti etc)
Alunni con valutazioni dall’ otto al dieci ( 8-9-10 ) iscritti alla classe terza sezioni : A - BC-D - E-F –G, distribuiti in classi da 15 – 20 alunni
Docente madrelingua
:
3) MODALITA’ DI ATTUAZIONE ( periodo dell’anno, orario, spazi etc) Corsi da un minimo
di 30 a un massimo di 40 ore ciascuno con due ( 2) ore settimanali di frequenza per ogni corso
da tenersi in due giorni da stabilire con le docenti.
4) ATTIVITA’ PREVISTE NEL PROGETTO (corsi, lezioni frontali, seminari, incontri,
somministrazione questionari, prove strutturate, laboratori, elaborazione schede e unità
didattiche, riunioni, contatti con istituzioni esterne, elaborazione materiali per sito web etc)
Lezioni frontali, prove strutturate ecc.
TEMPI DI SVOLGIMENTO:
da Novembre
a
Maggio
DOCENTI DA IMPEGNARE NEL PROGETTO (numero 2) Insegnanti Madre lingua con
preparazione specifica.
N° 1 docente interna coinvolta nell’attuazione del progetto per predisporlo, per la compilazione
di elenchi, passaggio informazioni, contatti con l’ente esaminatore, con le famiglie, ritiro conti
correnti presenza, se necessario, durante le prove orali e scritte (Brecciaroli Nicoletta)
COMPETENZE RICHIESTE AI DOCENTI DA
(progettuali, informatiche, disciplinari, relazionali etc)
IMPEGNARE
NEL PROGETTO
Preparazione specifica atta a preparare gli alunni al superamento dell’esame
PERSONALE ATA DA IMPEGNARE NEL PROGETTO ( numero, tipologia, competenze)
99
L’attuazione del progetto è dalle 14,30 alle 16,30 per quanto riguarda i giorni da impegnare
si terrà conto dei desiderata dei ragazzi i quali potrebbero anche partecipare ad altri progetti
della Scuola.
ATTREZZATURE E
MATERIALI
quantificare il budget di spesa richiesto)
( specificare se già esistenti, in caso contrario
Le docenti esterne e la coordinatrice usufruiranno di fotocopie per un totale di 500 e
acquisteranno (se l’insegnante lo riterrà necessario) un libro specifico.
EVENTUALI ESPERTI ESTERNI (specificare competenze, nominativi, se a pagamento
quantificare la spesa)
Gli Insegnanti Madre lingua vengono pagati dagli alunni. Il coordinamento verrà pagato con
il fondo d’Istituto. Il personale ATA sarà pagato dagli alunni solo se il corso si terrà nei giorni
in cui la scuola non è aperta il pomeriggio e nei giorni delle prove d’esame.
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
-
Relazioni Scheda di monitoraggio del progetto……………..
Questionari ……………
Produzione beni materiali ……………………….
Altro ……………………………………..
QUADRO DELLE ORE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
(progettazione, coordinamento, riunioni ecc.)
Progettazione e
Coordinamento
Ore
20
100
PROGETTO
CANTANDO E SUONANDO SUL MONDO
DOCENTE REFERENTE
Iacobone – Pesoli
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
X DI ISTITUTO 
 DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
1. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto, in attuazione nella scuola media da molti anni, propone un percorso formativo basato
sulla pratica musicale, vocale (coro) e strumentale d'insieme, con l'obiettivo di integrare, potenziare
e arricchire le conoscenze e competenze disciplinari degli alunni, realizzare concerti e eventi
musicali e un prodotto multimediale. Si svolge nel corso dell'anno scolastico (novembre – maggio)
in orario pomeridiano, è rivolto ad alunni di tutte le classi ed è attuato dai docenti di musica della
scuola.
A) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
Progetto che risponde ai bisogni cognitivi e formativi dell'alunno, prevedendo un rafforzamento e
ampliamento del sapere disciplinare e, nel contempo, educando all'accoglienza, alla solidarietà, alla
cooperazione nel lavorare insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune.
In coerenza con la Circolare ministeriale 13/3/2007 che prevede l'attivazione di iniziative
extracurricolari di pratica musicale in tutti gli ordini e gradi di scuola.
B) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
Il progetto prevede l'applicazione delle conoscenze acquisite in un contesto diverso, la
socializzazione con altri ragazzi animati dal medesimo obiettivo, il potenziamento del senso di
responsabilità.
C) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
 orario extracurricolare
 per classi intere
per gruppi di allievi di tutte le classi
D) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio attività:
Novembre 2013
Termine attività: Maggio 2014
Date di eventuale rientro pomeridiano: Giovedì o mercoledì dalle 14,30 alle 16,00 nei periodi
novembre - dicembre e marzo – maggio.
101
1.
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di
 Collegio dei docenti 
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe 
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
X Dipartimento di musica
Tramite
 Questionari
 Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare)_________________________________________
2.
OBIETTIVI PRIORITARI
a) obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
Sviluppo delle competenze di base e trasversali

Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
 Potenziamento delle eccellenze
b) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di
diversi generi, stili e provenienza da proporre in concerti ed eventi musicali.
3.
DESTINATARI
A) CLASSI E ALUNNI
Totale classi coinvolte
Tutte
B) FIGURE PROFESSIONALI
Totale docenti coinvolti
N° 2
- Stessa disciplina
- Di cui dello stesso ambito disciplinare
- Di cui di vari ambiti disciplinari
N° 2
N° ________
N° ________
Totale ATA
Totale esterni
Totale operatori AEC SE NECESSARI
N° 1
N° ________
N°________
102
C) ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
 Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
 Eventuali esperti esterni
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
4.
 Istituzioni del territorio
 altro 
DISCIPLINE COINVOLTE
Tipologia delle discipline coinvolte:
 linguistica
 artistica
 matematico-scientifica
 tecnica
 motoria
 religiosa
musicale
Ambiti di verifica
apprendimenti disciplinari
 motivazione
 modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo

 di prodotto
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
I brani scelti saranno elaborati in modo da essere compatibili sia con il livello tecnico che con le
tematiche svolte dagli alunni.
5.
6.
Aule
 aule informatica
 teatro
 aula di musica
 aule arte
VERIFICHE
STRUTTURE UTILIZZATE
 palestre
 biblioteche
 altro(indicare)_locali parrocchiali
7.
RISORSE FINANZIARIE
FIS X
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie 
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
103

METODOLOGIE E STRUMENTI
 Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola) 
 Lavoro di gruppo 
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
utilizzo degli strumenti musicali presenti nell'aula di musica.
6. ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Strumenti musicali degli alunni e presenti nell'aula di musica.
7.
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Relazioni
 Questionari
8. SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
scolastico
104
X2
concerti: Natale e fine anno
PROGETTO
RECUPERO SCOLASTICO
DOCENTE REFERENTE
Prof. ssa SACCONE SIMONA
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
x di istituto
 di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto è rivolto agli alunni della scuola superiore di 1° grado dell’Istituto
comprensivo “Donatello” e prevede:
 Corsi di recupero pomeridiani per alunni con scarso rendimento scolastico in italiano e
matematica, tenuti dai docenti della scuola in orario extrascolastico.
Modalita’ di inserimento nel pof
Offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza per ridurre
l’insuccesso scolastico, per recuperare situazioni di svantaggio e per contrastare la dispersione
scolastica.
Modalita’ di integrazione nel curricolo
Il recupero e il potenziamento delle conoscenze di base relative all’italiano e alla matematica,
attraverso la valorizzazione delle peculiarità cognitive ed affettive dei singoli alunni coinvolti, avrà
una ricaduta didattica positiva su tutte le discipline del curricolo.
Modalita’ di attuazione
 orario curricolare
per classi intere
X orario extracurricolare
X per gruppi di allievi
DURATA E tempi di attuazione
Inizio attività:_ gennaio Termine attività: aprile
Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
X Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
_____colloquio con gli alunni_
Tramite
□ Questionari
 Interviste
X Analisi documenti didattici degli alunni
X Documentazione predisposta dalle funzioni strumentali
105
 Rilevazioni statistiche
X Altro (specificare)_segnalazione dei docenti di italiano e matematica su moduli predisposti dalla referente
del progetto recupero
OBIETTIVI PRIORITARI
obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
X Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
□ Potenziamento delle eccellenze
Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
 ITALIANO: Acquisire, consolidare, potenziare le abilità di ascolto, lettura e comprensione
del testo, produzione orale e scritta
 Acquisire, consolidare, potenziare conoscenze e competenze comunicativa espressive e
grammaticali.
 MATEMATICA: acquisire e consolidare conoscenze ed abilità logico-matematiche
DESTINATARI
CLASSI e ALUNNI
Totale classi coinvolte
tempo 30h
n°
tempo 36h
n°
classi prime
sez.
classi seconde
Sez.
Classi terze
sez.
tutte
tutte
tutte
alunni
stranieri n°
Alunni coinvolti
Totale
-di cui per classi intere
-di cui per gruppi di allievi
PER I CORSI DI RFECUPERO POMERIDIANI:
Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base ( ossia alunni che nel
primo quadrimestre conseguono una valutazione inferiore a 5/10 in italiano
e/o matematica)
N°___________
N°___________
N°___________
N°___________
N° ___________
Il numero degli alunni sarà specificata a seguito dell’indagine sul rendimento
scolastico
FIGURE PROFESSIONALI
Totale docenti coinvolti di italiano e matematica
- Stessa disciplina
Di cui dello stesso ambito disciplinare
Di cui di vari ambiti
Totale ATA
Totale esterni
Totale operatori SAISH
106
DA DEFINIRE
N° ________
N° ________
N°
N°_________
N° ________
N°________
DISCIPLINE COINVOLTE : lettere, arte e immagine, musica, scienze motorie
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
genitori
 Istituzioni del territorio
Risorse professionali (Associazioni, di volontariato, etc.)
 altro
Eventuali esperti esterni
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
Ambiti di verifica
X apprendimenti disciplinari
X motivazione
modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo
 di prodotto
I docenti che terranno i corsi di recupero
comunicheranno ai docenti di classe la
valutazione in decimi conseguita dagli alunni
nelle attività del corso di italiano e/o matematica.
Tipologia delle discipline coinvolte:
X linguistica
artistica
X matematico-scientifica  tecnica
musicale
 motoria
 religiosa altri linguaggi :
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
Il progetto seguirà il curricolo relativo alle discipline di italiano e matematica nei corsi di recupero pomeridiane
X Aule
 teatro
VERIFICHE
STRUTTURE UTILIZZATE
X aule informatica
 aule arte
 palestre
 aule di musica
 biblioteche
 altro(indicare)______________________________
RISORSE FINANZIARIE
X F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
METODOLOGIE E STRUMENTI
107
□ Didattica laboratoriale
X Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
X Lavoro di gruppo
X Cooperative learning
X Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Fotocopie
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Questionari
X Relazioni
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
108
 Altro ……..
PROGETTO
INCLUSIONE E ALFABETIZZAZIONE ALUNNI
STRANIERI
DOCENTE REFERENTE
Prof. ssa SACCONE SIMONA
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
x di istituto
 di rete CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il presente progetto è rivolto agli alunni non italofoni della scuola superiore di 1° grado
dell’Istituto comprensivo “Donatello” e prevede:
 corsi di italiano di prima alfabetizzazione per alunni stranieri, in orario curricolare per gli
alunni ed extrascolastico per i docenti;
 corsi di italiano di livello A2- B1 in orario extrascolastico, tenuti dai docenti della scuola o
da insegnanti di associazioni specializzate ( CDS FOCUS)
 attività relative all’educazione multiculturale e interculturale
 seminari di formazione sull’insegnamento dell’italiano come L2
Modalita’ di inserimento nel pof
Tra le finalità del POF :
 offrire risposte sempre più adeguate alle esigenze e ai bisogni formativi dell’utenza
valorizzando le peculiarità cognitive, culturali ed affettive dei singoli alunni coinvolti;
 accogliere gli alunni stranieri rispettando e valorizzando la loro identità culturale ;
 favorire l’inclusione degli alunni stranieri nel gruppo classe;
 sostenere l’apprendimento dell’italiano come L2 attraverso percorsi, attività e strategie
individualizzate per ridurre l’insuccesso scolastico, recuperare situazioni di svantaggio
e contrastare la dispersione scolastica;
 Educare alla multiculturalità e interculturalità
Modalita’ di integrazione nel curricolo
L’acquisizione dell’italiano come lingua della comunicazione e anche di studio ha una ricaduta
didattica positiva su tutte le discipline del curricolo e sull’integrazione dei ragazzi nel gruppo
classe.
Modalita’ di attuazione
X orario curricolare
per classi intere
X orario extracurricolare
109
X per gruppi di allievi
DURATA E tempi di attuazione
Inizio attività:_ Termine attività: da definire
Date di eventuale rientro pomeridiano: nei giorni in cui è aperta la scuola di pomeriggio dalle 14,15 alle 16,00
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata in sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
X Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
Tramite
□ Questionari
 Interviste
X Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare)_segnalazione dei docenti di italiano su moduli predisposti dalla referente del progetto
OBIETTIVI PRIORITARI
obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
X Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
□ Potenziamento delle eccellenze
Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
Per gli alunni

ITALIANO: Acquisire, consolidare, potenziare le abilità di ascolto, lettura e comprensione
del testo, produzione orale e scritta

Acquisire, consolidare, potenziare conoscenze e competenze comunicativa espressive e
grammaticali.
Per i docenti

Conoscere e migliorare le strategie di insegnamento dell’ italiano ad alunni stranieri
DESTINATARI
CLASSI e ALUNNI
Totale classi coinvolte
tempo 30h
n°
tempo 36h
n°
classi prime
sez.
classi seconde
Sez.
Classi terze
sez.
tutte
tutte
tutte
110
alunni
stranieri n°
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
genitori
 Istituzioni del territorio
Risorse professionali : ASSOCIAZIONE CDS FOCUS
 altro
Eventuali esperti esterni : ESPERTO ESTERNO PER ATTIVITA’ DI FORMAZIONE PER I DOCENTI , A
PAGAMENTO, CIRCA 12 ORE
Alunni coinvolti
X apprendimenti disciplinari
X motivazione
modalità affettivo-relazionali
 altro
Modalità di valutazione
di processo
 di prodotto
I docenti che terranno i corsi comunicheranno ai
docenti di classe la valutazione in decimi
conseguita dagli alunni nelle attività del corso di
italiano .
Totale
-di cui per classi intere
-di cui per gruppi di allievi
Il numero degli alunni e il livello di conoscenza linguistico sarà specificato a
seguito dell’indagine sulle competenze degli alunni stranieri
Totale docenti di italiano L2 coinvolti
Di cui dello stesso ambito disciplinare
Di cui di vari ambiti
N°___________
N°___________
N°___________
N°___________
N° ___________
FIGURE PROFESSIONALI
- Stessa disciplina
DA DEFINIRE
N° ________
N° ________
N°
N°_________
N° ________
N°________
Totale ATA
Totale esterni
Totale operatori SAISH
Ambiti di verifica
DISCIPLINE COINVOLTE :
Tipologia delle discipline coinvolte:
X linguistica
artistica
matematico-scientifica
 tecnica
musicale
 motoria
 religiosa altri linguaggi :
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
Il progetto seguirà il curricolo relativo alle discipline di italiano
X Aule
 teatro
VERIFICHE
STRUTTURE UTILIZZATE
X aule informatica
 aule arte
 palestre
 aule di musica
X biblioteche
 altro(indicare)______________________________
111
RISORSE FINANZIARIE
X F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
X Ulteriori risorse (specificare provenienza € Progetto “ Aree a rischio di forte processo immigratorio” 2012-13
METODOLOGIE E STRUMENTI
□ Didattica laboratoriale
X Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
X Lavoro di gruppo
X Cooperative learning
X Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Fotocopie
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Questionari
X Relazioni
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
112
 Altro ……..
PROGETTO
NUOVO PROGETTO BIBLIOTECA 2
DOCENTE REFERENTE
LUCIA VIOLA
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
 DI ISTITUTO
 DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
-promozione della lettura
-sviluppo di comportamenti di lettura autonomi e continuativi
-educazione al confronto con gli altri
-educare alla ricerca
-promuovere le abilità personali e sociali
-sviluppare le abilità bibliotecarie
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.)
INIZIALI RAPPORTI DI SCAMBIO E COLLABORAZIONE ON LINE CON ALTRE BIBLIOTECHE DEL
NOSTRO TERRITORIO
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
LA BIBLIOTECA COME AULA LABORATORIO APERTA PER LA CONSULTAZIONE E IL PRESTITO, PER
LEZIONI CON INTERE CLASSI O GRUPPI DI ALUNNI. INCONTRI CON IL LIBRO E/O CON L’AUTORE,
LETTURA ESPRESSIVA E SCRITTURA CREATIVA, ATTIVITÀ DI RICERCA.
ATTIVITA’
ELABORAZIONE NUOVO REGOLAMENTO BIBLIOTECA;
CONSULTAZIONE, LETTURA, PRESTITO, ATTIVITA SOCIALI E COOPERATIVE, CATALOGAZIONE
( ATTIVITA’ DA SVOLGERSI SECONDO UN CALENDARIO PREDISPOSTO RELATIVAMENTE ALLE RICHIESTE
PERVENUTE).
INCONTRI CON IL LIBRO E/O CON L’AUTORE.
ORGANIZZAZIONE DI UNO SPAZIO LETTURA IN LINGUA 2.
GARE DI LETTURA, CON L’ELEZIONE DEL “GRAN LETTORE” E DELLE CLASSI CHE SI DISTINGUONO
NELLE ATTIVITÀ IN OGGETTO. CONCORSO INTERNO “DISEGNA IL LOGO DELLE NOSTRA BIBLIOTECA”,
CON PREMIAZIONE DELL’ALUNNO E DELLA CLASSE VINCITRICE.
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA DEL LIBRO; VISITA A UNA BIBLIOTECA COMUNALE;
PARTECIPAZIONE AD EVENTUALI CONCORSI BANDITI DA CASE EDITRICI O DA ALTRI SOGGETTI.
113
M) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
SI FA RIFERIMENTO AL POF, IN PARTICOLARE ALL’EDUCAZIONE
CITTADINANZA ATTIVA, DEMOCRATICA E ALLA LEGALITÀ
LINGUISTICA E ALLA
N) MODALITA’ DI INTEGRAZIONE NEL CURRICOLO
O) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
orario extracurricolare
per classi intere
per gruppi di allievi
P) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio attività:__NOVEMBRE 2013_____
Eventuale rientro pomeridiano:
Termine attività ___GIUGNO 2014__________________________
 Sì
 No
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
 Altro (specificare)
______________________________________________________________________
Tramite
 Questionari
 Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
 Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare)_________________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI
f)
obiettivi generali
 Accoglienza e sostegno all’integrazione
 Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
 Potenziamento delle eccellenze
114
g) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
EDUCARE ALL’ASCOLTO
COMPRENSIONE DEL TESTO SCRITTO
ARRICCHIMENTO DEL LESSICO
SCILUPPO DELLE CAPACITA’ DI INDIVIDUARE INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE E FINALIZZATE
SAPER RICERCARE ANCHE CON L’UTILIZZO DEL SISTEMA CARTACEO E/ MULTIMEDIALE
DESTINATARI
I)
CLASSI E ALUNNI
Classi coinvolte: TUTTE
. Interi gruppi classe  Gruppi di alunni

Classi aperte
Alunni coinvolti



Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti
Alunni con necessità di recupero Italiano L2
Alunni diversamente abili coinvolti
J)
FIGURE PROFESSIONALI
Docenti coinvolti: 6
 4 Stessa disciplina (Viola, Zaganelli, Baggiano, Saccone)
 stesso ambito disciplinare
 vari ambiti disciplinari
2 altra disciplina
ATA coinvolti
Esterni coinvolti
Operatori AEC coinvolti
N°__TUTTI_______
N° ________
N°________
C) ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
 Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
 Eventuali esperti esterni 1-2 GRATUITI
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
 Istituzioni del territorio
 altro
DISCIPLINE COINVOLTE
Tipologia delle discipline coinvolte:
 linguistica
 artistica
 matematico-scientifica
 tecnica
115
 motoria
 religiosa altri linguaggi
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
Il percorso fa leva sull’aspetto linguistico ma anche emotivo-relazionale, coinvolge tutte le
discipline ed utilizza non solo il codice lingua, ma linguaggi diversi complementari, utili per far
esternare le abilità dei discenti: autonomia di scelta, di giudizio, di relazione, nonché la fiducia
nelle proprie capacità. Inoltre permette l’acquisizione di competenze specifiche necessarie per una
scelta orientativa consapevole.
..
AMBITI DI VERIFICA
 apprendimenti disciplinari
 motivazione
 modalità affettivo-relazionali
MODALITA’ DI VALUTAZIONE

 di processo
di prodotto
STRUTTURE UTILIZZATE
Aule
 aule informatica
 teatro
 aule di musica
 aule arte
 palestre
 biblioteche
 altro(indicare)______________________________
RISORSE FINANZIARIE
 F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
METODOLOGIE E STRUMENTI
 Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
 Lavoro di gruppo
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
116
 altro
ATTREZZATURE E MATERIALI
( specificare se già esistenti, in caso contrario quantificare il budget di spesa richiesto)
Si utilizzeranno i materiali in dotazione, nonché quelli reperiti da associazioni e dai genitori. Si
richiede, inoltre, uno stanziamento per aggiornare la dotazione libraria, comprando testi recenti:
romanzi, racconti, novelle, vocabolari, dvd, anche in lingua 2. Inoltre sarebbe opportuno dotare la
biblioteca di un altro computer con stampante. Si richiede la somma di euro 650.00.
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Relazioni
 Questionari
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
 Prodotti multimediali
……………………………………..
117
 Altro
PROGETTI A SUPPORTO ED INTEGRAZIONE
118
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA
Anno scolastico 2013/14
TEMPO RIDOTTO
TEMPO NORMALE
Insegnanti in compresenza
SETTEMBRE
Prima settimana
di scuola
I bambini di quattro e cinque anni già
frequentanti:
entrano alle ore 10,40 escono dalle 12,50 alle
13,10.
BAMBINI DI TRE ANNI SEZIONI
OMOGENEE ED ETEROGENEE
SETTEMBRE
Prima settimana
di scuola
SETTEMBRE
Dalla seconda
settimana di scuola
fino al 30 settembre
OTTOBRE
NOVEMBRE
I bambini di tre anni:
entrano alle ore 8,10 ed escono alle ore 10,30.
Unico gruppo per le sezioni eterogenee
dalle ore 8,10 alle 10,30
Divisi in due gruppi per le sezioni a maggioranza
omogenee
Primo gruppo: dalle ore 8,10 alle 10,30
Secondo gruppo: dalle ore 10,40 alle 12,50
Flessibilità nell’orario di uscita per i bambini con
difficoltà d’inserimento.
119
I bambini di quattro e cinque anni già
frequentanti
entrano alle ore 8,10 escono dalle ore 12,50 alle
13,10 (dopo il pranzo).
BAMBINI DI TRE ANNI SEZIONI OMOGENEE
INSEGNANTI IN COMPRESENZA
I bambini di tre anni divisi in due gruppi
Primo gruppo: dalle ore 8,10 alle 10,30
Secondo gruppo:dalle ore 10,40 alle 12,50
I bambini di tre anni non mangiano
a scuola.
INSEGNANTI IN COMPRESENZA
I bambini di tre anni unico gruppo
Dalle ore 8,10 alle 12,50
I bambini di tre anni non mangiano
a scuola.
Flessibilità nell’orario di uscita per i bambini con
difficoltà d’inserimento.
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA
TEMPO PIENO
BAMBINI DI TRE ANNI DELLE SEZIONI F e L
PRIMA SETTIMANA dal 10 settembre a mercoledì 13 settembre
I bambini verranno divisi in due gruppi e frequenteranno la scuola con il seguente orario:
Primo gruppo:
dalle ore 8,10 alle 10,30
Secondo gruppo:
dalle ore 10,40 alle 12,50
(Gli elenchi del primo e del secondo gruppo verranno esposti sulle vetrate all’ingresso della
scuola).
SECONDA SETTIMANA dal 16 al 30 SETTEMBRE
i bambini frequenteranno la scuola con il seguente orario:
Unico gruppo dalle ore 8,10 alle 12,50
I bambini di tre anni in queste settimane non mangiano
a scuola
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA INFANZIA
TEMPO RIDOTTO
BAMBINI DI TRE ANNI e NUOVI ISCRITTI DELLE SEZIONI
A-B-C-D
PRIMA SETTIMANA DAL 12 AL 19 DI SETTEMBRE
i bambini di tre anni e i nuovi iscritti frequenteranno la scuola con il seguente orario:
dalle ore 8,10 alle 10,30
SECONDA SETTIMANA DAL 20 FINO AL 30 SETTEMBRE
i bambini di tre anni e i nuovi iscritti frequenteranno la scuola con il seguente orario:
dalle ore 8,10 alle 10,30
Gli elenchi del primo e del secondo gruppo verranno esposti sulle vetrate all’ingresso della
scuola).
120
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA
I BAMBINI SEZIONI
E – G – I - H tempo pieno
I bambini di quattro e cinque anni già frequentanti per la PRIMA SETTIMANA DI
SCUOLA
Dal 10 settembre al 13 settembre
Entrano dalle 8,10 alle ore 8,45
Escono dalle ore 12,50 alle 13,10 dopo il pranzo
ORARIO SCUOLA DELL’INFANZIA
TEMPO RIDOTTO
Entrata dalle ore 8,10 alle ore 8,45
Uscita dalle ore 12,50 alle ore 13,10
TEMPO NORMALE
Entrata dalle ore 8,10 alle ore 8,45
Uscita dalle ore 15,50 alle ore 16,10
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA
I bambini delle SEZIONI A-B-C-Ddel tempo ridotto di quattro e cinque anni
già frequentanti per la prima settimana di scuola dal 10 al 13 settembre :
Entrano alle 10,40
escono dalle ore 12,50 alle 13,10
121
PROGETTO ACCOGLIENZA SCUOLA PRIMARIA
L'ingresso nella scuola primaria è un momento importante, delicato e di crescita per il bambino; per
questo motivo il Progetto Accoglienza è fondamentale per l'inserimento dei piccoli alunni nel nuovo
contesto scolastico.
RESPONSABILE
COORDINATORE
Insegnanti classi prime
MOTIVAZIONI
- Attuare il passaggio da un ordine di scuola all'altro in modo graduale e
funzionale.
- Far ritrovare, all'alunno, nel nuovo ambiente scolastico una traccia
delle esperienze vissute alla scuola dell'infanzia per incoraggiarlo ad
iniziare con serenità le nuove proposte ludico-didattiche.
FINALITA'
- Favorire l'inserimento degli alunni nella nuova realtà scolastica
- Favorire la conoscenza tra genitori ed insegnanti ed insegnanti ed
alunni.
- Contribuire a rendere più sereno ed equilibrato l'ingresso nella scuola
primaria sia per gli alunni che per le loro famiglie.
- Promuovere iniziative didattiche che favoriscano l'effettiva continuità
tra i diversi ordini di scuola, in modo da prevenire le difficoltà e i disagi
che potrebbero insorgere nel passaggio.
- Dedicare particolare attenzione all'accoglienza, all'inserimento degli
alunni disabili e con difficoltà emotivo-relazionali.
ORGANIZZAZIO - Il primo giorno di scuola i bambini entreranno alle 9,00 e usciranno
alle ore 13,30
NE
- A seguire e per l'intera settimana, l'orario sarà il seguente: 8,30-13,30.
- Per l'intera settimana, tutte le insegnanti della classi prime,
effettueranno orario di servizio antimeridiano in compresenza.
- Tutti i bambini del tempo pieno hanno diritto al servizio mensa per
l'intera settimana; i bambini del modulo usufruiranno del servizio nel
giorno stabilito.
MODALITA'
Il primo giorno di scuola i bambini accompagnati dai genitori saranno
accolti dalle insegnanti nel teatro e attraverso un gioco di presentazione
si formeranno i gruppi classe.
I bambini saluteranno i genitori attraverso un'attività di “separazione
giocosa” e si recheranno in classe con le proprie insegnanti.
Durante le prime settimane le attività avranno principalmente carattere
ludico-didattico: il gioco sarà mirato all'acquisizione di abilità,
conoscenze e utilizzato per motivare i piccoli alunni.
122
Uniti si vince…
PROGETTO “LEO LIONNI”
Lo spunto per l’ACCOGLIENZA è quello di una favola che
ha una morale chiara e di molteplice sviluppo:
GUIZZINO di LEO LIONNI
Guizzino
è solo perché ha un colore diverso dagli altri
pesci ma sa usare con intelligenza la sua diversità
rendendola una ricchezza e un valore quando insegna agli
altri a stare insieme per sconfiggere la paura e i
pericoli.
“Guizzino
è un pesciolino nero in un banco di pesci
rossi,egli si sente solo, triste e pieno di paure:un grosso tonno
se ne va in giro a mangiare i piccoli pesci; quando però si
accorge di quanto sia bello il mare con i suoi abitanti è di nuovo
felice. Trova allora il coraggio di chiedere ad una famiglia di
pesciolini rossi di nuotare insieme a lui e di fronte alle loro
reticenze pensa ad una soluzione coraggiosa:stare tutti insieme a
formare un unico grande pesce,solo così potranno cacciare via i
pesci cattivi…”
Guizzino ,la favola di Leo Lionni diventerà la“pinna”
invisibile che accompagnerà i bambini,nella prima fase
dell’anno scolastico, ad entrare nel mondo dei più grandi
per aiutarli ad affrontare le paure , per insegnare loro
ad apprezzare l’importanza dell’essere uniti e a non
temere la diversità,propria e degli altri.
OBIETTIVI
- Attivare atteggiamenti di conoscenza di sé e di
relazione positiva nei confronti degli altri;
- Osservare se stesso e gli altri come soggetti
portatori di qualità simili e/o diverse;
- Sviluppare atteggiamenti di valorizzazione di sé e
dell’altrui personalità;
- Costruire la dimensione dell’essere gruppo;
- Scoprire il valore e la forza del gruppo.
123
FASE INIZIALE:ACCOGLIENZA
PRESENTAZIONE
I bambini entrano in teatro insieme ai genitori,nella
sala ci sono teli azzurri e pesciolini colorati,sullo
schermo retrostante la scritta BENVENUTI,sull’ immagine
di un fondale marino ; prende la parola un’insegnante che
saluta i genitori e spiega loro che i bambini
parteciperanno ad un progetto per classi parallele che si
soffermerà, fondamentalmente,sulla conoscenza e sulla
valorizzazione delle proprie possibilità e di quelle
degli altri.
Ogni classe avrà come simbolo un pesciolino colorato che
accompagnerà i bambini per l’intero anno scolastico.
-LETTURA DELLA FAVOLA
Un’ insegnante legge la favola e sullo schermo
retrostante passano le immagini delle illustrazioni di
Lionni,dopodichè si procede alla formare delle classi.
FORMAZIONE DEI GRUPPI CLASSE
Come in un immaginario grande mare compaiono piccole reti
nelle quali ci sono i pesciolini con i nomi dei bambini
che vengono pescati dalle insegnanti della primaria e
assegnati ad ognuno di essi dalla propria insegnante di
sezione d’infanzia,che saranno, dall’inizio, presenti in
teatro.INTANTO sullo schermo retrostante è ferma la slide
con la sezione ,il pesciolino del colore di appartenenza
e i nomi delle insegnanti di classe.
NOTE
Le docenti delle classi PRIME fanno presente che tale
progettazione verrà portata avanti per l’intero anno
scolastico,utilizzando,laddove ci siano, le ore di
contemporaneità.
La favola di Guizzino sarà quella iniziale ma il PROGETTO
proseguirà per l’intero anno scolastico con la lettura espressiva
delle altre favole di Lionni e l’eventuale drammatizzazione delle
stesse attraverso i burattini (vedi PROGETTO FONDI MENSA).
Seguirà,a completamento,il Progetto strutturato in tutte le sue
parti.
124
PROGETTO CONTINUITÀ PER L’A.S. 2013-2014
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA
L’istanza della continuità educativa, affermata nei programmi della scuola primaria, in
quelli della scuola media e negli Orientamenti della scuola materna, investe l’intero
sistema educativo.
La continuità sottolinea il diritto di ogni bambino e di ogni ragazzo a un percorso scolastico
unitario, organico e completo, e si pone l’obiettivo di attenuare le difficoltà che spesso si
presentano nel passaggio tra i diversi ordini di scuola, in modo da arginare e prevenire
fenomeni di abbandono scolastico. A tal fine è importante strutturare un percorso coerente
che valorizzi le competenze già acquisite dagli alunni e riconosca la specificità e pari
dignità di ogni livello scolastico, prevedendo opportune forme di coordinamento.
La necessità del raccordo del percorso formativo si coniuga con il dovere a un’accoglienza
continua e costante, per questo motivo occorre organizzare incontri ed attività mirate, in
modo da condividere con le famiglie il delicato momento di passaggio carico di aspettative
e timori.
Sintesi delle procedure per l’attuazione della continuità verticale e orizzontale:

Incontri fra insegnanti dei due ordini scolastici per il passaggio degli allievi,
onde ottimizzare il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo
grado per la formazione delle classi, quindi l’inserimento dei bambini nella nuova
scuola.

Incontri degli insegnanti per costruire un curricolo verticale finalizzato alla
realizzazione di un raccordo significativo tra fasce scolari.

I bambini della scuola dell’infanzia visitano la scuola elementare dove gli
insegnanti e gli alunni si rendono disponibili a presentare il nuovo ambiente,
illustrando i materiali prodotti, praticando se possibile attività comuni.

Visita alla scuola elementare da parte alcuni alunni e docenti della scuola
media, che illustreranno l’organizzazione della nuova scuola, mentre gli alunni
della secondaria parleranno della loro esperienza di passaggio da un ordine
all’altro, rispondendo alle domande dei ragazzi di quinta.

Giornata della scuola aperta (Open Day): visita alla scuola media da parte
dei ragazzi di quinta elementare, insieme ai loro genitori. I compagni più grandi
presenteranno le strutture, le attività, i vari progetti, qualche iniziativa didattica
significativa.
125

Visita delle V alla scuola media; i bambini divisi in piccoli gruppi verranno
inseriti nelle diverse classi e seguiranno una lezione con i compagni più grandi.

Creare occasioni d’incontro tra docenti dei diversi ordini, per confrontarsi
ed approfondire temi e problemi partendo dalla riflessione comune su quanto nella
scuola si realizza a livello formativo e didattico.

Concordare un sistema comune di verifica e valutazione delle strategie di
insegnamento in relazione al raggiungimento delle abilità previste.

Programmare e realizzare progetti in partnership che favoriscano l’incontro
delle classi-ponte e non solo

Incontri tra docenti dei diversi ordini di scuola per:

Individuare i livelli di competenza e delle conoscenze degli alunni, le
modalità di apprendimento, gli aspetti relazionali;

Raccogliere informazioni sugli alunni che presentano disagi ( difficoltà di
apprendimento, relazionali, familiari ecc)

Attività di orientamento per gli alunni ma anche per i genitori

Progetto Accoglienza, per dare continuità all’esperienza del bambino da
attuarsi all’inizio dell’anno scolastico e da proseguire come momento di
socializzazione, crescita, valorizzazione delle diversità degli alunni e delle rispettive
famiglie.

Favorire una maggiore apertura della scuola alle famiglie, creando spazi di
condivisione ed incontro per promuovere lo scambio informativo e la reciproca
conoscenza per un sereno inserimento dei bambini, alleviando ansie e timori.
126
PROGETTO SCUOLA DELL’INFANZIA
Laboratorio:
“Di rima in rima, ascolto, capisco e…arrivo in cima”
“Per i bambini la lingua, in tutte le sue forme, è uno strumento essenziale per
comunicare e conoscere, per rendere chiaro il proprio pensiero, per esprimersi
in modi personali, creativi e sempre più articolati. I bambini si presentano alla scuola
dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con competenze
differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente
linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità, quando
interagiscono tra di loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista,
progettano giochi e attività, elaborano e condividono conoscenze, giocano con la
lingua che usano e si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta.”
(dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di
istruzione - 2012 )
La scelta di un laboratorio sull’ascolto di filastrocche è stata determinata dalla grande
valenza educativa che può avere questo strumento linguistico. Questa valenza sta nel
ritmo, nell’allitterazione, nella ripetizione e nell’affabulazione. La filastrocca può essere
dunque uno strumento importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini ed è di grande
aiuto fin dai primi momenti di vita.
Più che per i contenuti, le filastrocche si contraddistinguono per il ritmo cantilenante e
sono un valido strumento per favorire la formazione del pensiero e, crescendo, di concetti
fantastici e creativi, esse sono destinate ai più piccoli proprio per il loro linguaggio
particolarmente semplice, per le rime ricorrenti e per la musicalità.
Rime e filastrocche, inoltre allenano la memoria e sviluppano il linguaggio e il ritmo.
I vari temi che affrontano le filastrocche (animali, fiori, numeri, stagioni, ecc.), fanno
sì che si trasformino in un gioco divertente ed educativo.
FINALITÀ
 Prestare attenzione ad un racconto.
 Memorizzare in modo corretto semplici filastrocche.
 Utilizzare nuovi termini in modo appropriato.
 Rappresentare simbolicamente le parole.
ATTIVITA’
 Laboratori di ascolto con esperti esterni specializzati.
 Lettura interattiva e partecipata.
 Giochi linguistici.
 Ascolto di semplici filastrocche.
 Recitazione delle filastrocche.
 Rappresentazione grafico-pittorica delle filastrocche.
 Drammatizzazione di filastrocche.
127
Destinatari del progetto : I bambini di tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia
Tempi: anno scolastico 2013/14
Referente del progetto: insegnante Liberati Giovanna
Risorse : insegnanti della Scuola dell’Infanzia , esperto esterno specializzato.
128
PROGETTO BIBLIOTECA
RESPONSABILI DEL PROGETTO: Ins. Villa Annalisa
Ins. Donato Donatella
ATTIVITA’
 Mini-fiera del libro con esposizione di libri per tutti i bambini della scuola.
Verranno allestiti più stand con i libri esposti della casa editrice Lapis ed
altre case editrici minori , che gli alunni, accompagnati dalle Insegnanti
potranno visionare e sfogliare durante l’orario scolastico .
I genitori interessati dopo l’uscita dei bambini, potranno prenderne visione
ed eventualmente acquistare i testi.
Con il 20% del ricavato la scuola riceverà in omaggio dei libri cha andranno
ad arricchire l’offerta della nostra biblioteca.
DESTINATARI:
Tutti gli alunni della scuola primaria e dell’infanzia
Docenti della scuola e i genitori degli alunni.
Durata
La mini-fiera avrà la durata di tre giorni nel mese di marzo 2014
ATTIVITA’
 Torneo di lettura , si tratta di una vera e propria sfida tra due classi per volta
che si misureranno con quiz e domande sui contenuti di libri già letti ed
analizzati. Al tutto faranno da cornice delle pulsantiere ed un arbitro che
assegnerà i punti alle squadre .La classe vincitrice riceverà dei libri in
omaggio.
DESTINATARI::
La gara si svolgerà tra le classi III e IV della scuola primaria.
Durata
Avverrà un primo incontro di presentazione in cui verranno spiegate le modalità e le
regole del gioco. Successivamente dopo un periodo dedicato alla lettura dei testi
scelti si svolgerà la gara con almeno due incontri per due classi alla volta
129
ATTIVITA’
 Letture animate e/o laboratori didattici per giocare e conoscere i libri della
prima infanzia in collaborazione con il centro studi Atelier Centodue
DESTINATARI::
Gli alunni della scuola dell’infanzia nella fascia dei 4 anni
130
PROGETTO:
A
SCUOLA
di
...BURATTINI
Laboratorio
sul Teatro dei Burattini:
COSTRUZIONE , ANIMAZIONE , DRAMMATIZZAZIONE
(Burattini e Teatro)
IL Laboratorio,tenuto da personale specializzato nel settore,
comprende più tecniche ed è strutturato con attività preparatorie
e finali che prevedono la messa in scena finale sia con attori sia
con pupazzi e burattini.
CONTENUTI
La recitazione, l’espressione corporea, il disegno, la musica,
l’espressività manuale saranno i contenuti basilari di questo
laboratorio;particolare attenzione verrà rivolta alle metodologie
educative e al coinvolgimento attivo dei bambini.
OBIETTIVI
• OBIETTIVO CULTURALE:
-
avvicinare i bambini al mondo del teatro ed in particolare al
teatro di figura con una presentazione teorica sul mondo dei
burattini,con una dimostrazione pratica e con uno spettacolo
introduttivo.
• OBIETTIVO DIDATTICO-EDUCATIVO:
-sviluppare l’espressività corporea e vocale attraverso le
tecniche di animazione;
-sviluppare le capacità manuali dei bambini attraverso la
costruzione dei burattini e della scenografia;
-accrescere la fantasia e la creatività con la costruzione dello
spettacolo stimolando i bambini nella
stesura del testo-canovaccio e nella scelta delle musiche.
• SOCIALIZZAZIONE INTERPERSONALE: tutte le attività saranno
svolte in maniera corale e rappresenteranno per questo
un’occasione di interazione fra i bambini e gli educatori;
131
lo spirito di gruppo, inoltre, verrà rafforzato dall’ambiziosa
meta della rappresentazione finale, momento in cui convergeranno
fantasie, emozioni e vissuti altamente formativi.
DESTINATARI:classi prime e seconde scuola PRIMARIA
DESCRIZIONE
Per il LABORATORIO,che sarà realizzato da personale esterno
esperto nel settore,coadiuvato dagli insegnanti di classe,
(saranno contattate le Scuole storiche di Roma,specializzate nel
teatro di figura e nella costruzione di burattini) si prevedono
più incontri di un’ora di lezione, dedicati alternativamente
all’improvvisazione teatrale, al laboratorio plastico-manipolativo
ed al laboratorio musicale.
Per il laboratorio di costruzione dei burattini sarà possibile
avvalersi sia di materiali convenzionali(carta pesta – spugna) sia
di materiali di recupero. In quest’ultimo caso si utilizzeranno
materiali di recupero comuni: carta di giornale, bottiglie di
plastica, tappi, cannucce e ritagli di stoffa per aiutare i
bambini a sviluppare le loro capacità manuali e creative oltreché
a sviluppare la loro capacità di lavorare in gruppo.
TEMPI E SVOLGIMENTO
Il LABORATORIO si articolerà in 7 lezioni da inserire nell’intero
anno scolastico o in un singolo quadrimestre.
Ogni gruppo sarà composto da un massimo di 30 bambini (supportati
dai loro insegnanti).
132
PROGETTO
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO DONATELLO
DOCENTE REFERENTE
PROF. G. DE MOJA’ E R. DI BENEDETTO
TIPOLOGIA DEL PROGETTO
X DI ISTITUTO
X DI RETE CON ALTRE SCUOLE , ENTI O ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO
Specificare quali
COLLEGAMENTO IN RETE CON ALTRE SCUOLE DEL MUNICIPIO 8°
breve descrizione delle attività di rete previste (Evidenziare le azioni progettate, indicare le attività da realizzare.)
ORGANIZZAZIONE DI EVENTI COMUNI, INCONTRI SPORTIVI E MANIFESTAZIONI PROMOZIONALI E
SOCIALI.
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
IL PROGETTO PREVEDE L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPORT SCOLASTICO IN ORARIO EXTRA
CURRICULARE. LE DISCIPLINE DI SQUADRA VENGONO ORGANIZZATE CON TORNEI TRA LE
CLASSI. GLI ELEMENTI PIU’ RAPPRESENTATIVI VENGONO SELEZIONATI PER PARTECIPARE AI
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI CON LE ALTRE SCUOLE.
Q) MODALITA’ DI INSERIMENTO NEL POF
SENSIBILIZZAZIONE AL RISPETTO DELLE REGOLE E DELLA PERSONA, COME DA INDICAZIONE DEL
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA.
R) MODALITA’ DI ATTUAZIONE
 orario curricolare
per classi intere
Xorario extracurricolare
Xper gruppi di allievi
S) DURATA E TEMPI DI ATTUAZIONE
Inizio attività:_______________________________
Eventuale rientro pomeridiano:
X Sì
Termine attività_GIUGNO 2014_____________________
 No
133
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA
L’analisi della situazione di partenza (bisogni e risorse) è stata effettuata un sede di
 Collegio dei docenti
 Riunioni Consiglio di Istituto
 Consigli di classe
 Colloqui con le famiglie
X Altro (specificare)
_____LEZIONI CURRICULARI CON LE CLASSI__
Tramite
 Questionari
X Interviste
 Analisi documenti didattici degli alunni
 Documentazione predisposta dai docenti delle funzioni strumentali
X Rilevazioni statistiche
 Altro (specificare)_________________________________________
OBIETTIVI PRIORITARI
h) obiettivi generali
X Accoglienza e sostegno all’integrazione
X Sviluppo delle competenze di base e trasversali
 Sviluppo delle competenze linguistiche per alunni di nazionalità non italiana
X Potenziamento delle eccellenze
i) Obiettivi specifici di apprendimento collegati al progetto
MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI (VELOCITA’ FORZA E RESISTENZA, MOBILITA’
E SCIOLTEZZA MUSCOLARE. MIGLIORAMENTO DEL GESTO TECNICO INDIVIDUALE E DI SQUADRA.
DESTINATARI
K) CLASSI E ALUNNI
Classi coinvolte
. Interi gruppi classe X Gruppi di alunni

Classi aperte
Alunni coinvolti
X Alunni con necessità di recupero nelle discipline di base coinvolti
 Alunni con necessità di recupero Italiano L2
X Alunni diversamente abili coinvolti
L)
FIGURE PROFESSIONALI
Docenti coinvolti
X Stessa disciplina
 stesso ambito disciplinare
134
 vari ambiti disciplinari
ATA coinvolti
Esterni coinvolti
Operatori AEC coinvolti
N°_________
N° ________
N°________
C) ALTRE FIGURE
Il progetto prevede il coinvolgimento di:
 altre istituzioni scolastiche
 genitori
X Risorse professionali (Associazioni,i volontariato, etc.)
 Eventuali esperti esterni
(specificare competenze, nominativi, se a pagamento quantificare la spesa
X Istituzioni del territorio
 altro
DISCIPLINE COINVOLTE
Tipologia delle discipline coinvolte:
 linguistica
 artistica
 matematico-scientifica
 tecnica
X motoria
 religiosa altri linguaggi
Coerenza del progetto con il curricolo della classe e raccordo con le discipline:
PARTECIPAZIONE AL PROGETTO “I VALORI DELLO SPORT” INCONTRO CON UN CAMPIONE
SPORTIVO ORGANIZZATO DAL C.O.N.I. REGIONALE LAZIO.
..
AMBITI DI VERIFICA
X apprendimenti disciplinari
X motivazione
X modalità affettivo-relazionali
MODALITA’ DI VALUTAZIONE

di prodotto
X di processO
STRUTTURE UTILIZZATE
Aule
 teatro
X aule informatica
 aule di musica
 aule arte
X palestre
 biblioteche
 altro(indicare CENTRO SPORTIVO BREDA
135
 altro
RISORSE FINANZIARIE
 F I S ________
 risorse altri Enti € ___________  contributo delle famiglie
 Ulteriori risorse (specificare provenienza € ___________________________________________
METODOLOGIE E STRUMENTI
 Didattica laboratoriale
 Didattica individualizzata e personalizzata
 Attività integrative (interne e d esterne alla scuola)
X Lavoro di gruppo
 Cooperative learning
 Utilizzo di tecnologie
 Altre tipologie
MODALITA’ DI AUTOVALUTAZIONE DEL PROGETTO
 Questionari
X Relazioni
SOCIALIZZAZIONE DEGLI ESITI E/O PRODOTTI
 Produzione beni materiali
X Prodotti multimediali
……………………………………..
136
 Altro
PROGETTO “OPEN DAY”
Sono previsti:
 2 giorni di apertura della scuola secondaria Donatello ad alunni e genitori delle
classi V del territorio,
 1 giornata alunni e famiglie della scuola secondaria Donatello incontrano i
docenti degli istituti superiori
137
Progetto
Sportello
di
Responsabile del progetto e funzione strumentale
Dott.ssa Elena Palermo ( Psicologa – Psicoterapeuta)
Lo sportello d’ascolto è rivolto a :
 genitori
 personale docente
dell’I.C. “Donatello”
138
Ascolto
Introduzione
Lo sportello d’ascolto, già attivo da anni, continua ad essere una delle tante
occasioni
di
collaborazione
scuola-famiglia,
dove
poter
ricevere
approfondimenti, informazione, prevenzione e consulenza psicologica.
L’obiettivo principale dello sportello è quello di
sostenere
le famiglie nel
difficile ruolo educativo, compito che può essere problematico soprattutto
durante le fasi che costituiscono i momenti importanti per la crescita del
bambino e del ragazzo, come ad esempio l’ingresso nella scuola materna, il
passaggio tra i vari ordini di scuola, alcuni eventi critici (esempio periodi di
ospedalizzazione), fasi traumatiche (separazioni, lutti, malattie di un congiunto),
problemi legati all’immigrazione e alla delicata fase dell’integrazione.
L’esperienza degli anni precedenti ha dimostrato l’importanza e la positività di
tale funzione, soprattutto, in
un territorio periferico come quello in cui ci
troviamo ad operare.
E’ solo attraverso l’armonia e la solidità del sistema familiare, infatti, che il
bambino può acquisire quell’equilibrio psico-affettivo di cui necessita per
poter porre le basi del suo sviluppo cognitivo, affettivo, sociale; è proprio
quando la famiglia si trova a vivere situazioni di difficoltà che il bambino si
impone alla “nostra” attenzione con problemi di tipo comportamentale,
relazionale e di apprendimento.
Egli
“segnala”
così,
inconsapevolmente,
il
suo
disagio,
creando
frequentemente quelle situazioni di “disturbo” nel gruppo-classe che le
insegnanti riscontrano con una certa preoccupazione.
La nostra scuola, già negli anni passati, ha saputo rilevare questi segnali e,
attraverso lo Sportello d’ascolto, ha realizzato la possibilità di accogliere il
bisogno e la domanda di aiuto che le famiglie hanno rivolto, non ponendosi
obiettivi di tipo psicoterapeutico (a questo fine si è operato l’invio al Servizio
Materno Infantile di zona), ma aiutando i nuclei familiari a riflettere sulle loro
modalità relazionali e restituendo, così, ai genitori il senso della loro funzione,
capacità e competenza; in generale, favorendo tutti quei processi di
cambiamento indispensabili per superare situazioni critiche e di disagio.
139
Ancora attenzione è offerta ai genitori con figli adolescenti, considerando che
l’adolescenza rappresenta una fase decisiva per la costruzione dell’identità
adulta e per la stabilizzazione della personalità. Non dobbiamo dimenticare
che questo è un momento di maturazione e di cambiamento, ma, nello stesso
tempo, un periodo di rischio per i ragazzi, in quanto le vulnerabilità che
possono essersi evidenziate nel corso dell’infanzia possono riemergere e
riorganizzarsi, ed, allo stesso tempo, i nuovi compiti evolutivi, a loro spettanti,
comportano processi di distacco dalle figure familiari dell’infanzia e
conseguenti crisi di sviluppo.
Si è constatato, infine, che l’offerta di un servizio di tipo psicologico in un
contesto “non medicalizzato” (come può essere ad esempio quello di una
ASL), e che si connota in un ambito finalizzato alla promozione e alla
formazione della personalità, rassicura i genitori e li facilita nel richiedere la
consulenza, che non è associata all’idea di sentirsi “curati” in qualche parte
“malata” o “sbagliata”, ma significa, invece, trovare uno spazio dove poter
essere ascoltati, compresi, sostenuti e quindi aiutati.
Finalità
Creare intorno al minore una rete di relazioni tra le diverse figure che
partecipano alla sua educazione
Obiettivi
Sostenere e potenziare le capacità genitoriali
Offrire ai genitori un sostegno psicologico adeguato attraverso l’ascolto, la
consulenza e la riflessione
Favorire una riflessione sulle dinamiche che si verificano nel contesto scolastico
e/o familiare
140
Individuare strategie di cambiamento
Prevenire il disagio infantile e adolescenziale
Attività
Consulenza e sostegno agli insegnanti:
Colloqui individuali su specifici problemi riguardanti i singoli allievi, i rapporti
con le famiglie, i nuovi inserimenti, le problematiche relazionali all’interno del
gruppo-classe. La psicologa collaborerà con gli insegnanti affinché l’alunno
sviluppi un atteggiamento di fiducia in se stesso per poter sfruttare al meglio le
proprie potenzialità e risorse.
Consulenza e sostegno ai genitori:
colloqui individuali e di coppia finalizzati allo sviluppo di una crescente
consapevolezza delle funzioni educative, alla conoscenza degli aspetti e delle
fasi dello sviluppo dell’età evolutiva, all’aiuto rispetto a problematiche più
specifiche, quali le difficoltà e i disagi espressi dai bambini e dai ragazzi.
Orari
Da Novembre a Giugno
Lunedì e Giovedì :data e ora da concordare
Sede :
I.C. “Donatello”
Via Millet, 21
Via Grotte Celoni, 20
Gli interessati potranno lasciare la propria richiesta direttamente nelle apposite
cassette, situate negli atri della scuola, in Via Millet,
e in via Grotte Celoni, avendo cura di lasciare il proprio nome, cognome e
recapito telefonico, al fine di essere contattati dalla responsabile direttamente
per l’appuntamento.
141
PROGETTI IN CONVENZIONE
PROGETTO “LABORATORIO MUSICALE: SOUND OF PEACE”
(classi scuola secondaria/Comunità di S.Egidio/parrocchia S. Maria Nostra Laetitia”
PROGETTO“ I VALORI NELLO SPORT: i giovani incontrano i campioni”
(classi scuola secondaria/CONI)
PROGETTO “GIOCHI STUDENTESCHI: Le torri giochi in rete””
(classi scuola secondaria/MIUR)
PROGETTO “NON TI SCORDAR DI ME”
(intero Istituto/Lega Ambiente)
PROGETTO “EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ”
(intero Istituto/Associazione LIBERA)
La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di organizzare
manifestazioni e concorsi interni e di aderire, anche in rete con altre scuole, a
progetti e concorsi promossi dal MIUR, dall’USR, dagli Enti Locali, da altri
Enti ed Associazioni accreditati, tesi ad arricchire l’offerta formativa e/o
rafforzare le competenze disciplinari, comunicativo-relazionali, espressive e
motorie.
142
MANIFESTAZIONI PREVISTE
Mese
Classi
Manifestazione
NOVEMBRE
Tutte le sezioni
della sc.dell’Infanzia
“FESTA DEGLI ALBERI”
DICEMBRE
Tutte le sezioni
della sc.dell’Infanzia
SPETTACOLO NATALIZIO
DICEMBRE
Tutte le sezioni della
Sc.II di 1°grado
GRANDE RACCOLTA DEI DONI MATALIZI PER LE
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO
DICEMBRE
Classi terze
Sc.II di 1°grado
OPEN DAY :SCUOLA APERTA AI DOCENTI DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI 2°GRADO
DICEMBRE e
GENNAIO
Tutte le sezioni della
Sc.II di 1°grado
OPEN DAY : SCUOLA APERTE ALLE CLASSI
QUINTE DELLA SCUOLA PRIMARIA
DICEMBRE
Tutte le sezioni della
Sc.II di 1°grado
GENNAIO
Tutte le sezioni della
Sc.II di 1°grado
FESTA NELL’ ARIA E PACE NEI CUORI:
CONCERTO DI NATALE E PREMIAZIONE DEI
VINCITORI DEL 1°CONCORSO DI POESIA
Bis per le classi V del CONCERTO DI NATALE :
FESTA NELL’ ARIA E PACE NEI CUORI
MARZO
Sez. sc. dell’Infanzia e classi
della sc. primaria
MAGGIO/
GIUGNO
Alunni di 5 anni
della sc.dell’Infanzia
SPETTACOLO TEATRALE
MAGGIO/
GIUGNO
Tutte le sezioni della
della sc. dell’Infanzia
MOSTRA DI FINE ANNO
MAGGIO
Classi
scuola primaria
SAGGIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO
MAGGIO/
GIUGNO
classi V A
scuola primaria
SPETTACOLO TEATRALE
MAGGIO/
GIUGNO
classi V B
scuola primaria
SPETTACOLO TEATRALE
MAGGIO/
GIUGNO
classi V C
scuola primaria
SPETTACOLO TEATRALE
MAGGIO/
GIUGNO
classi V D
scuola primaria
SPETTACOLO TEATRALE
MAGGIO/
GIUGNO
Classi
Sc.II di 1°grado
MAGGIO/
GIUGNO
Classi
Sc.II di 1°grado
MAGGIO/
GIUGNO
Classi
Sc.II di 1°grado
MOSTRA CONCLUSIVA PROGETTO “CITTADINI
DELLA MEMORIA”
MAGGIO/
GIUGNO
Classi
Sc.II di 1°grado
“GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI”
MAGGIO/
GIUGNO
Classi intero istituto
“MINIFIERA DEL LIBRO”
“TALENT SHOW”
CONCERTO DI FINE ANNO
“NON TI SCORDAR DI ME”
Per alcune manifestazioni è prevista la collaborazione dei genitori, previa autorizzazione del
Dirigente Scolastico
143
USCITE DIDATTICHE SCUOLA INFANZIA
LUOGO
TITOLO ATTIVITA’
Cinema dei piccoli
a Villa Borghese
SEZIONI
E-F-G
H-I-L
Planetario o museo
astronomico
Visita e laboratorio
E-F-G
H-I-L
MAXXI museo
nazionale delle arti del
XXI secolo
Visita e laboratorio
E-F-G
H-I-L
EXPLORA
Visita e laboratorio
E-F-G
H-I-L
Bioparco di Roma
Visita e laboratorio
E-F-G
H-I-L
DURATA
PERIODO
DELL’ANNO
Mezza giornata Date da
o intera
concordare
giornata
Mezza giornata Gennaio 2014
o intera
giornata
Mezza giornata Date da
o intera
concordare
giornata
PARTECIPANTI
Mezza giornata Date da
o intera
concordare
giornata
Intera giornata Date da
concordare
Insegnanti Scuola Infanzia
Tempo Pieno
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Insegnanti Scuola Infanzia
Tempo Pieno
Le uscite didattiche qui elencate sono proposte a tutte le sezioni del tempo pieno.
Le insegnanti dovranno scegliere quelle a cui partecipare secondo le esigenze e le preferenze legate al proprio programma didattico.
144
SPETTACOLI TEATRALI A SCUOLA
LUOGO
Teatro della
scuola
Teatro della
scuola
Teatro della
scuola
COMPAGNIE
TEATRALI
Teatro in
movimento
TITOLO SPETTACOLO
SEZIONI
DURATA
PARTECIPANTI
Mezza
giornata
PERIODO
DELL’ANNO
Date da
concordare
- Quando Cappuccetto incontrò il Lupo
Tutte le
sezioni
Compagnia
“Il Sentiero di
Oz”
Ass.Cult.
Compagnia
delle bollicine
- Riciclando… si impara
- C’era una volta
Tutte le
sezioni
Mezza
giornata
Gennaio
Marzo
Tutte le
sezioni
Mezza
giornata
Date da
concordare
Tutte le
sezioni
Mezza
giornata
Giovedi di
carnevale
Date da
concordare
Docenti e bambini
della Scuola
dell’Infanzia
Docenti e bambini
della Scuola
dell’Infanzia
- Me lo ha detto l’uccellino
- Il cavalluccio di simplicio
Tutte le
sezioni
Mezza
giornata
Date da
concordare
- Fantasia di bolle
Teatro della
scuola
Centro studi
- Il quartetto d’archi
Atelier centodue
Teatro della
scuola
A.C.T.
Il palcoscenico
- Rapunzel
Gli spettacoli teatrali qui elencati sono proposti a tutte le sezioni.
145
Docenti e bambini
della Scuola
dell’Infanzia
Docenti e bambini
della Scuola
dell’Infanzia
Docenti e bambini
della Scuola
dell’Infanzia
USCITE al TEATRO SCUOLA INFANZIA
LUOGO
TITOLO ATTIVITA’
SEZ.
DURATA
PERIODO DELL’ANNO
PARTECIPANTI
Teatro Verde
- Il paese dei colori
- Le quattro stagioni
E-F-G
H-I-L
Mezza
giornata
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Teatro le
maschere
- Balù non dorme più
E-F-G
Mezza
giornata
Dal 18 al 26 gennaio
2014
Dal 18 al 21 marzo 2014
Dal 2 al 14 febbraio 2014
Teatro Sistina
In attesa di programmazione
E-F-GH-I-L
Mezza
giornata
Teatro Tor
Bella Monaca
- Colori, immaginare l’immagine
- Storia di un punto
- I quattro musicanti di Brema
E-F-GH-I-L
Mezza
giornata
-H-I-L
-
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
05 Febbraio 2014
03 Aprile 2014
15 Aprile 2014
Docenti e bambini Scuola
Infanzia Tempo Pieno
Gli spettacoli teatrali qui elencati sono proposti a tutte le sezioni del tempo pieno.
Le insegnanti dovranno scegliere quelli a cui partecipare secondo le esigenze e le preferenze legate al proprio programma didattico.
146
USCITE DIDATTICHE SCUOLA PRIMARIA
Mese
Luogo
Novembre/Dicembre Visita in biblioteca per attività di ascolto
Lettura animata
Dicembre/Gennaio
Vittoriano per mostra su Cezanne
Classe
I A-B-C-D
I A-B-C-D
85
8.30/12.30
Novembre/Gennaio
I A-B-C-D
85
8.30/12.30
Febbraio/Marzo
Casina di Raffaello mostra su E.Carle,
percorso didattico e laboratorio
Spettacolo teatrale
I A-B-C-D
85
8.30/12.30
Aprile/Maggio
Visita ad una fattoria o agriturismo
I A-B-C-D
85
8.30/16.30
Novembre/Gennaio
II A-B-C-D
97
8.30/12.30
Dicembre/Gennaio
Casina di Raffaello mostra su E.Carle,
percorso didattico e laboratorio
Vittoriano per mostra su Cezanne
II A-B-C-D
97
8.30/12.30
Febbraio/Maggio
Spettacolo teatrale
II A-B-C-D
97
8.30/12.30
Marzo/Maggio
Visita ad una fattoria o agriturismo
II A-B-C-D
96
8.30/16.30
Febbraio/Marzo
Museo preistorico “L. Pigorini”
III A-B-C-D
83
8.30/12.30
147
n.alunni orario
85
8.30/12.30
Aprile/Maggio
Castello di “Santa Severa”
III A-B-C-D
83
8.30/16.30
Dicembre/Gennaio
IV A-B-C-D
83
8.30/13.30
Marzo
Spettacolo teatrale
“Il meraviglioso mondo dell’acqua”
Museo Egizio e Cappella Sistina
IV A-B-C-D
83
8.30/13.30
Aprile/Maggio
“Riserva naturale regionale Tevere-Farfa”
IV A-B-C-D
83
8.30/16.30
Novembre
“Il festival della scienza” teatro della scuola
V A-B-C-D
87
8.30/12.30
Gennaio/Febbraio
Il popolo ebraico a Roma: Trastevere, Sinagoga e
Ghetto
Nascita e sviluppo della civiltà romana:
Campidoglio, Mercati traianei, Foro romano
V A-B-C-D
87
8.30/13.30
V A-B-C-D
87
8.30/13.30
Crociera sul Tevere e visita guidata agli scavi di
Ostia Antica
“Gruppo storico romano” Via Appia Antica
V A-B-C-D
87
8.30/16.30
V A-B-C-D
87
8.30/13.30
Febbraio/Marzo
C
Aprile/Maggio
Aprile/Maggio
QUALORA NON FOSSE POSSIBILE EFFETTUARE LE USCITE LE CLASSI SI RISERVANO DI ATTUARE LABORATORI DIDATTICI
A SCUOLA CON L’AUSILIO DI ESPERTI ESTERNI.
Le date sono indicative in quanto dipendono dalla disponibilità.
Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali proposte di mostre, proiezioni filmiche e spettacoli teatrali sia a scuola (con intervento di
esperti esterni) che nell’ambito del Comune di Roma, rispondenti agli obiettivi della programmazione e del P.o.f.
Si riservano inoltre di partecipare alle iniziative che proporrà “Città come scuola”e campi scuola del Comune di Roma.
148
149
USCITE DIDATTICHE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Itinerari scelti per i viaggi
classi
meta scelta accompagnatori
I A – IB – I URBINO . Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo –
D
SAN
Franzosa – D’Angiolella – Amatucci –
II B – II A
MARINO
Carbone – Bretti – Di Benedetto
3 giorni 2
notti
I A – I D- I
SIENA –
Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo –
B
LUCCAFranzosa – D’Angiolella – Amatucci – Bretti
II B – II D – PISA
– Iacobone – Amatucci – Zaganelli –
II E- III D
3 giorni 2
Siciliano . Pietrantoni
notti
IA – I B – II NORCIA E Fazzari – Patrì – Stefanelli – Coculo –
A – II B
MONTI
Franzosa – Bretti – Carbone SIBILLINI
3 giorni 2
notti
I A – I B- I
MARCHE
Fazzari – Patrì – Stefanelli . Coculo –
D – II D – II 3 giorni 3
Franzosa – D’Angiolella – Amatucci –
F – II E – II notti
Carbone Russo – Brecciaroli – Loricchio –
A – II B
Zaganelli – Siciliano – Pietrantoni.- Iacobone
- Bretti
III A – III B TORINO
Stefanelli – Di Benedetto – Coculo – Bretti –
– III C – III 4 giorni
Zarrelli – Siciliano- Zaganelli – IacoboneD – III E –
3 notti
Brecciaroli – Loricchio – Amatucci- Patrì –
III F- II G –
D’Angiolella – Carbone – Russo - Ventriglia
II F –III G
- Durelli
III C – III F Venezia e le Zarrelli – Di Benedetto – Ventriglia – Durelli
– III G – II G volle venete – Brecciaroli – Loricchio – Amatucci – Patrì
III E
4 giorni 3
– D’Angiolella – Zaganelli - iacobone
notti
III G – III E Padova –
Ventriglia – Durelli – Brecciaroli – Loricchio
– III C – II G Trieste
– Amatucci – Patrì – D’Angiolella –
4 giorni 3
Zaganelli - iacobone
notti
III B – III C Riviera
Stefanelli – Di Benedetto – Coculo – Bretti –
149
– III A – III
F-
III F
Ligure e
Zarrelli - Brecciaroli – Loricchio – Amatucci
Costa
Azzurra
4 giorni e 3
notti
Sicilia nave Saccone – Loricchio ( progetto)
della
legalità
Mete di un giorno
CLASSI
III A – III G – III C – III B- III F –I E
–ID
III E – III D – I G –II E - II D
III A – III B – III F – III C – III G II A - II C – II G
III E – III A
II A – II B
II C – II F – II G – II E – III E
IC–IE–ID
IE–ID
IC
II A – II F – II C - I G
III E – II E
IE–ID
II F – II D
III M – II M
II N – II C
IB–IA
II E – III E – III F – III C – III G
IB–IA
II F – II D - I G – II E
II A – II B
I E – II E
I E – I D – II D – II G – II A – II B
METE
GROTTE DI PASTENA
Montecassino
ASSISI ( SPOLETO)
CASERTA VECCHIA
–
CASCATA DELLE MARMORE
TREVI Museo dell’olio d’oliva
CASERTA VECCHIA - REGGIA
TRAMBUS ROMA
CARTIERA MAXI
FATTORIA DI SUBIACO
ASSISI Fabbrica del cioccolato
CALCATA– BOMARZO
ORVIETO – BAGNOREGGIO
GEO E GEO
ERCOLANO – MUSEO MAV
CASTELLI ROMANI
OSTIA ANTICA – CASTEL
PORZIANO
PIANA DELLE ORME
CASTELLI ROMANI
FABBRICA BISCOTTI
MUSEO DELLA MATEMATICA
( Priverno)
FATTORIA LATTE SANO
FARFA – Riserva naturale di
150
Nazzano
FIRENZE IN TRENO
NINFA - SERMONETA
CIVITELLA CESI
II B – II F
II D – II C – I D - I E – II G
I E – I G –I A – I B – I D
Per quanto riguarda le uscite di mezza giornata ci si attiene a quanto
programmato dai vari consigli di classe.
Uscite didattiche di mezza giornata:
•
Fabbrica biscotti Gentilini
•
Cinecittà: visita agli studi di Cinecittà
•
Museo del Vittoriano –Ghetto - Sinagoga
•
Festival del cinema
•
Galleria Borghese
•
Musei Vaticani
•
Parlamento
•
Via Tasso – Fosse Ardeatine
•
Mostra di Cezanne
• Istituto di Geofisica
• Museo militare di Vigna di Valle
• Scuderie del Quirinale
• Biblioteca Comunale
• Museo Archeologico (Palazzo Massimo)
• Galleria Nazionale
• Maxxi
151
• Fattoria latte sano
• Teatro di Tor Bella Monaca
• Cinema Politeama di Frascati
• Roma Monumentale
• Adesione a mostre o altre iniziative proposte nel corso dell’anno
scolastico e inerenti alla programmazione.
Sono previste uscite nel territorio, a piedi, anche da una sede all’altra dell’I.C.,
per lo svolgimento di attività e manifestazioni.
Le insegnanti si riservano di aderire ad eventuali proposte di mostre,
proiezioni filmiche e spettacoli teatrali sia a scuola (con intervento di
esperti esterni) che nell’ambito del Comune di Roma, rispondenti agli
obiettivi della programmazione e del P.o.f.
Si riservano inoltre di partecipare alle iniziative che proporrà “Città come
scuola” e campi scuola del Comune di Roma.
152
152
PARTE IV
L’ORGANIZZAZIONE
153
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
FUNZIONE
DIRIGENZIALE
Collaboratori
Dirigente Scolastico
Direttore Servizi
Generali e Amministrativi
Fiduciari
responsabili di sede
♦♦♦♦
Consiglio d’Istituto
FUNZIONE
DECISIONALE
Collegio dei docenti
Giunta esecutiva
♦♦♦♦♦
COORDINAMENTO
DIDATTICO EDUCATIVO E
ORGANIZZATIVO
Addetti alla
sicurezza
Funzioni
strumentali
Coordinatori
C.d.C.
Coordinatori
dipartimenti
Refenti di
laboratorio
AMMINISTRAZIONE E
COLLABORAZIONE
Assistenti
amministrativi
Collaboratori scolastici
154
COMPITI E FUNZIONI DELLE FIGURE PROFESSONALI
DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Filomena Pisciotta
(Articolo 25 D.L. n. 165/2001)
Il dirigente scolastico






assicura la gestione unitaria dell'istituzione
ha la legale rappresentanza dell’istituzione
è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del
servizio.
organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative
è titolare delle relazioni sindacali
promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione
delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, per l'esercizio
della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione
metodologica e didattica, per l'esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e
per l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni.
Spettano al dirigente scolastico autonomi poteri


di direzione
di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane
Nell'ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al dirigente l'adozione dei
provvedimenti di gestione delle risorse e del personale
Orario di ricevimento del Dirigente scolastico –
Lunedì e giovedì ore 11.00-13.00
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTI
INCARICHI
Elena Margozzi
Silvia
Fiasco
Rita
Sostituzione del Dirigente scolastico nelle brevi assenze o in coincidenza
di impegni. Funzione di Collaboratore del Dirigente scolastico per
l’espletamento degli incarichi organizzativi e gestionali relativi alla scuola
secondaria di primo grado.
Sostituzione del Dirigente scolastico nelle brevi assenze o in coincidenza
di impegni.Funzione di Collaboratore del Dirigente scolastico per
l’espletamento degli incarichi organizzativi e gestionali relativi alla scuola
primaria.
155
FUNZIONI STRUMENTALI
DOCENTI
Eleonora Raso
(sc.primaria)
Filomena Zarrelli
(sc.secondaria I° grado)
Antonella Goretti
(scuola dell’infanzia e primaria)
Sabrina Carbone
(sc. secondaria I grado)
Compiti e funzioni
Responsabili del coordinamento e la documentazione del
P.o.f. ed in particolare del raccordo tra i singoli progetti, del
monitoraggio sullo stato di attuazione nel corso dell’anno,
della valutazione e della documentazione finale.
Responsabili per la disabilità e BES
Azioni: coordinamento dei docenti di sostegno,
coordinamento dell’intervento degli operatori (SASIH) ,
referente per i rapporti con gli Enti territoriali e ASL,
predisposizione documentazione e coordinamento GLH
operativi di Istituto
Elena Palermo
Responsabile rapporti scuola-famiglia - sportello ascolto.
Interventi e servizi per gli alunni. Azioni dirette ad assicurare
il diritto allo studio ed alla formazione degli alunni.
Loricchio
Russo
Responsabili area multimedialità: supporto tecnicospecializzato alle attività della scuola. Produzione multimediale.
Gestione del sito web
Stefanelli
Sacconi
Brecciaroli
Responsabili attività didattiche e culturali comprensive dei
rapporti con l’esterno : promozione e coordinamento delle
attività culturali del piano dell’offerta formativa. Continuità ed
orientamento.
Responsabile biblioteca sc. dell’Infanzia
Responsabile biblioteca sc. Primaria
Responsabile biblioteca sc. Secondaria
Donatella Donato
Annalisa Villa
Marina Zaganelli
156
REFERENTI DELLE CLASSI PARALLELE/SEZIONI
SEZIONI/CLASSI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
DOCENTE
COMPITI
Donatella Donato
SCUOLA PRIMARIA
Prime
Antonella Lapi
Seconde
Annalisa Villa
Terze
Maria Caruso
Quarte
Assunta Colanicchia
Quinte
Maria Adele Ruggeri
Coordinamento degli incontri di
programmazione per l’elaborazione
dei piani di studio annuali relativi alle
discipline ed alle educazioni, alle unità
di apprendimento disciplinari ed
interdisciplinari, alla valutazione e
alla compilazione degli strumenti di
monitoraggio dei progetti.
Coordinamento per la selezione dei
sussidi e dei materiali didattici
necessari
ai
progetti
e
alla
compilazione delle schede finanziarie.
Partecipazione agli incontri dello staff
direttivo in riferimento a particolari
problematiche.
Raccolta e cura della documentazione
dei progetti delle classi parallele
DOCENTI COORDINATORI SC. SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CLASSE
1A
2A
3A
1B
2B
3B
1C
2C
3C
1D
2D
3D
1E
COORDINATORE
Fazzari
Coculo
Baggiano
Granati
Stefanelli
Viola
Aquila
Sfodera
Zarrelli
Ricci
Gelso
Massarelli
Dionisi
SEGRETARIO
Sanzari
Falcone
Di Benedetto
De Carolis
Pesoli
Bretti
Spagnolo
Inglese
Fagioli
Russo
Iacobone
Pisano
Loricchio
157
2E
3E
2F
3F
1G
2G
3G
Tecnologia
Zaganelli
Brecciaroli
Saccone
Orlandi
Margozzi
Ventriglia
Matematica
tecnologia
Marchionne
Bianchi
De Mojà
Tesone
Matematica
REFERENTI DEI PROGETTI DI
INTERSEZIONE /INTERCLASSE
DOCENTE
PROGETTO
COMPITI
FUNZIONI
M.D’Uffizi e
P.Marzilli
Sc. dell’Inf.
“Cielo stellato sopra di me,
gentilezza e rispetto dentro di
me”
Vedi progetto parte III
A. Lapi
cl.I B-C
M.Papa
cl.I A-D
A. Villa
cl. II
M. Caruso
cl. III
“Favole e fiabe”
Vedi progetto parte III
E
“Uniti si vince….”
“Noi insieme”
Vedi progetto parte III
“Recupero e potenziamento”
Vedi progetto parte III
A. Colanicchia
cl. IV
“Io non me ne lavo le mani”
Vedi progetto parte III
M.A. Ruggeri
cl.V
“Musica-Movimento-Sport
educare divertendo”
Vedi progetto parte III
REFERENTI DEI PROGETTI DI CLASSE SC.SECONDARIA I°GRADO
DOCENTE
PROGETTO
COMPITI
FUNZIONI
M.Zaganelli
“Cittadini della memoria”
Vedi progetto parte III
N.Brecciaroli
“K.E.T.”
Vedi progetto parte III
158
E
N.Brecciaroli
“Read on for C.L.I.L.”
Vedi progetto parte III
L. Russo
“DELE”
Vedi progetto parte III
Iacobone-Pesoli
S.Saccone
“Cantando, ballando, suonando Vedi progetto parte III
sul mondo”
Vedi progetto parte III
“Talenti nascosti”
M.C. Coculo
“Settimana delle scienze”
Vedi progetto parte III
Di Benedetto
De Moja’
S. Saccone
“Centro Sportivo Scolastico”
Vedi progetto parte III
“Recupero scolastico”
Vedi progetto parte III
S.Saccone
“Inclusione ed alfabetizzazione Vedi progetto parte III
alunni stranieri”
Vedi progetto parte III
“Nuovo biblioteca 2”
L. Viola
COMMISSIONI
COMMISSIONE
P.O.F.
DOCENTI
ASPETTI
ORGANIZZATIVI
Caruso(coordinatrice), Fiasco, Capasso, Stocco, Ricci, Carbone
(coordinata dal D.S. cura e monitora gli aspetti organizzativi del
tempo scuola)
VALUTAZIONE ED
AUTOVALUTAZIONE
comprensiva delle prove
INVALSI
Luciani (coordinatrice), D’Uffizi, Margozzi
(propone criteri di valutazione, elabora il doc. di valutazione,
autovalutazione d’istituto, prove Invalsi)
CONTINUITA’ ED
ORIENTAMENTO
Liberati, Archinà, Zaganelli
(favorisce attività di coordinamento e raccordo con gli altri ordini di
scuola)
FORMAZIONE CLASSI
Fiasco (coordinatrice), Pagliaroli, Papa, Stefanelli, Margozzi
( coordinata dal D.S. raccoglie informazioni e, sulla base dei criteri
stabiliti secondo le norme vigenti, propone i gruppi classe)
ACQUISTI
Dirigente, DSGA, Margozzi, Fiasco, Donato, Durelli
(raccoglie e valuta le proposte di acquisto dei sussidi didattici)
VIAGGI
(solo per la sc. sec. I° grado)
Stefanelli, Zarrelli
Raso (coordinatrice),Goretti, Zaganelli
(aggiorna in itinere il P.o.f. e valuta e rielabora proposte di progetti
esterni)
159
RESPONSABILI LABORATORI
INFORMATICO (sc.Primaria)
P.Fermani
TEATRALE ( sc.Primaria)
M. Papa (funzionamento delle strutture)
PALESTRA (sc.dell’Infanzia e
sc.Primaria)
SCIENTIFICO (sc.Secondaria)
G.Liberati
C.Coculo
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI SC.SECONDARIA I°GRADO
Le riunioni dei Dipartimenti disciplinari riguardano la didattica e la valutazione, al fine di
migliorare continuamente la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento di ciascuna disciplina
DIPARTIMENTI
LETTERE
MATEMATICA
TECNOLOGIA
ARTE ED IMMAGINE
LINGUE STRANIERE
SCIENZE MOTORIE
MUSICA
SOSTEGNO
RELIGIONE
COORDINATORI
Prof.ssa Viola
Prof.ssa Stefanelli
Prof. Bretti
Proff.ssa Sanzari
Prof.ssa Gelso
Prof. Di Benedetto
Prof. Pesoli
Prof. Carbone
Prof. Falcone
PROGETTO “Di rima in rima….” (sc.dell’Infanzia)
( supporto ed integrazione progetto di circolo)
G.Liberati
vedi progetto parte III
PROGETTO BIBLIOTECA (sc. Primaria e sc. dell’ Infanzia
(supporto ed integrazione progetto di circolo)
A. Villa
D. Donato
vedi progetto parte III
160
PROGETTO “Laboratorio dei Burattini” (sc. Primaria)
( supporto ed integrazione progetto di circolo)
vedi progetto parte III
M.Papa
PROGETTO ACCOGLIENZA
(supporto ed integrazione progetto di circolo)
Insegnanti
dell’Infanzia
Insegnanti
prime
scuola
classi
vedi progetto parte III
vedi progetto parte III
PROGETTO CONTINUITA’
( supporto ed integrazione progetto di circolo)
Insegnanti classi V
vedi progetto parte III
USCITE DIDATTICHE
Ins. Pagliaroli
Referenti d’Interclasse
Prof. Stefanelli
Prof. Zarrelli
Uscite didattiche scuola dell’Infanzia
Uscite didattiche scuola Primaria
Uscite didattiche scuola Secondaria
161
SCELTE ORGANIZZATIVE
TEMPO SCUOLA
Il tempo scuola risulta così articolato:
SCUOLA DELL’INFANZIA
1° Modello
Tutte le classi a 25 ore settimanali
12.50-13.10
(tempo ridotto)
2° Modello
8.10-8.45
Tutte le classi a 40 ore settimanali
8.10-8.45
15.50-16.10
(tempo normale)
Forme di flessibilità potranno essere adottate prevedendo compensazioni sul tempo scolastico
annuale comunque dovuto agli alunni.
L’adattamento del calendario scolastico non potrà ridurre il tetto annuale del tempo scolastico
previsto, né comportare riduzioni circa le prestazioni e gli obblighi lavorativi del Personale.
Le forme di flessibilità consentiranno altresì:
-
La definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l’unità oraria di lezioni;
-
L’attivazione di percorsi individualizzati per gli alunni in situazione di handicap o in
difficoltà di apprendimento;
-
La realizzazione di piccoli gruppi di lavoro nei laboratori di informatica e biblioteca;
-
L’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari.
SCUOLA PRIMARIA
8.30-13.00
1° Modello
Tutte le classi a 27/30 ore settimanali
(1 gg.)
8.30 -13.30 (3 gg.)
8.30 - 16.00 (2 gg.)
2° Modello
Tutte le classi a 40 ore settimanali 8.30 - 16.30
(dal lunedi’ al venerdì)
162
I docenti attiveranno l’accoglienza degli alunni nelle rispettive classi 5 minuti prima dell’orario
d’ingresso degli alunni.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
L’offerta formativa è articolata in due tipologie di tempo scuola: 30 unità orarie settimanali e
33 unità orarie settimanali (+ 3 unità orarie di mensa per un totale di 36 unità orarie settimanali)
1ª tipologia di tempo scuola: 30 unità orarie settimanali in orario antimeridiano.
I corsi A-B-C-D-E-F
dal lunedì al venerdì
ore 8.05 - 14.05
2ª tipologia di tempo scuola: 33 unità orarie settimanali (+ 3 unità orarie di mensa per
un totale di 36 unità orarie settimanali) in orario antimeridiano e pomeridiano.
Il corso G, osserva il seguente orario:
lunedì-mercoledì-venerdì ore 8.05 – 16.05 (mensa compresa)
martedì-giovedì ore 8.05 - 14.00
163
STRUTTURE E SERVIZI
L’EDIFICIO DI VIA MILLET, SEDE DELLA SC. DELL’INFANZIA E DELLA
SC.PRIMARIA, SI SVILUPPA SU DUE LIVELLI E PRESENTA LA
SEGUENTE ARTICOLAZIONE DEGLI SPAZI:
PIANO TERRA
UFFICIO DI PRESIDENZA, UFFICI DI SEGRETERIA,
I LOCALI DEL PIANO TERRA OSPITANO LA SCUOLA DELL’INFANZIA E LE CLASSI
DELLA SCUOLA PRIMARIA.
LE AULE SONO COSÌ RIPARTITE:
10 AULE PER LE SEZIONI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
4 AULE, DI CUI 2 DOTATE DI L.I.M., PER LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA
SERVIZI
A) UN LOCALE MENSA, COSTITUITO DA UN ATTREZZATO REPARTO
CUCINA E DA UN AMPIO REFETTORIO
INSONORIZZATO
B) 4 BAGNI DI CUI 1 PER DISABILI
LABORATORI E SPAZI DIDATTICI ATTREZZATI
PIANO TERRA:



UN LABORATORIO MULTIMEDIALE CON 25 POSTAZIONI ED 1 L.I.M.
UNA BIBLIOTECA PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
UN AMPIO TEATRO ORGANIZZATO COME AMBIENTE DIDATTICO
POLIFUNZIONALE:
A) SALA CONVEGNI
B) PALCO PER LE RAPPRESENTAZIONI TEATRALI
C) ORCHESTRA (PIANOFORTE, CHITARRE, BATTERIA ,PICCOLI
STRUMENTI
D) ANGOLO ATTREZZATO CON SPECCHI PER DANZA E ATTIVITÀ
MIMICA
E) ANGOLO MUSICALE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
 UNA PALESTRA CON ANNESSI SPOGLIATOI E RIPOSTIGLIO ATTREZZI
164

SPAZIO POLIFUNZIONALE ORGANIZZATO PER ANGOLI DIDATTICI
A.
B.
C.
AULA POLIFUNZIONALE
BIBLIOTECA SCUOLA INFANZIA
ATTIVITÀ DI CLASSE
AL PIANO TERRA È COLLOCATA ANCHE LA MENSA, DOTATA DI AMPI E
CURATI AMBIENTI E UNA CUCINA DEBITAMENTE ATTREZZATA. LA MENSA
PROPONE MENÙ INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI CON PROBLEMI DI
INTOLLERANZA E/O ALLERGIE E BAMBINI DI NAZIONALITÀ DIVERSA.
Al piano terra la scuola ospita attività sportive
PRIMO PIANO:
IL PRIMO PIANO DELL’EDIFICIO OSPITA LE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA
DISTRIBUITE IN
16 AULE FORNITE DI PC PER ATTIVITÀ DIDATTICHE ,5 CON L.I.M.
LABORATORI E SPAZI DIDATTICI ATTREZZATI


UN LABORATORIO ATTREZZATO PER ATTIVITÀ SCIENTIFICHE E
MUSICALI
UNO SPAZIO POLIFUNZIONALE PER ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E
RECUPERO
SERVIZI
6 BAGNI DI CUI 2 PER DISABILI
L’EDIFICIO È CIRCONDATO DA UN GIARDINO,IN PARTE LASTRICATO,
UTILIZZATO PER I GIOCHI ALL’APERTO, UNA PARTE DI ESSO, È RISERVATO
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA.
L’edificio di via Grotte Celoni, sede della sc. secondaria di I° grado, è
costituito da due edifici adiacenti, il primo edificio si sviluppa su due
piani ed un piano seminterrato, presenta :
PIANO TERRA:







PALESTRA
SALA PROFESSORI
UFFICIO DI PRESIDENZA
3 AULE
LABORATORIO INFORMATICO
1 AULA CON USO DA DESTINARE
4 BAGNI, DI CUI 1 PER DISABILI
165
Primo piano::



1 AULA DI SOSTEGNO
6 AULE
2 BAGNI
secondo piano::




1 AULA POLIFUNZIONALE
6 AULE
2 BAGNI
LABORATORIO SCIENTIFICO
piano seminterrato::





LOCALE MENSA
CUCINA
1 BAGNO
SALA VIDEO
SALA DI MUSICA
IL SECONDO EDIFICIO È COSTITUITO DA UN PADIGLIONE AD UN PIANO E
PRESENTA:
PIANO TERRA:
 BIBLIOTECA
 3 AULE
 1 BAGNO
Primo piano::
 3 AULE
 1 AULA POLIFUNZIONALE
166
RICEVIMENTO UFFICI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Lunedì e giovedì ore 11.00-13.00
SEGRETERIA
Al pubblico
infanzia e primaria
lunedì
mercoledì
ore 15.00-16.00
ore 8.30-9.30
secondaria primo grado
martedì
venerdì
ore 8.30-10.30
ore 15.00-16.00
Per i Docenti
infanzia e primaria
mercoledì
giovedì
ore 14.00-15.00
ore 16.00-17.00
secondaria primo grado
lunedì
giovedì
ore 9.00-11.00
ore 10.00-12.00
D.S.G.A.
lunedì
martedì
giovedì
ore 8.15-9.00
ore 14.30-15.30
ore 13.00-14.00
167
PARTNERSHIP ISTITUZIONALI
COLLABORAZIONI DI RICERCA ED INNOVAZIONI





I.N.V.A.L.S.I.
Università di Tor Vergata
Università Pontificia Salesiana
Neuropsichiatria Tor Vergata e via dei Sabelli
Dip. di Psicologia “La Sapienza”
COLLABORAZIONI CON ISTITUZIONI FORMATIVE DEL TERRITORIO PER
PROGETTI DIDATTICI, CONTINUITA’ ED ORIENTAMENTO




Asilo Nido di via Millet
Ass.scolastiche del XVI Distretto
Scuole secondarie di I grado
Istituti Comprensivi
COLLABORAZIONI CON ISTITUZIONI ED ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO
PER LA GESTIONE DEI SERVIZI SOCIOFORMATIVI DI ACCOGLIENZA E
PREVENZIONE DEL DISAGIO








“Caritas Diocesana ”Parrocchia “S.Maria causa nostra laetitia”
“Comunità di Sant’Egidio” ACAP Onlus
Ass.L.I.B.E.R.A
Ass.di Volontariato “Casa dei diritti sociali”
A.S.L. Tor Bella Monaca e Villaggio Breda
Municipio VI “Le Torri”
U.A.D.I.
I.S.K.R.A.
COLLABORAZIONE CON ENTI PUBBLICI DEL TERRITORIO PER LE ATTIVITÀ DI
ACCOGLIENZA E SPORTIVO RICREATIVE

A.C.L.I
 “Simet”
 ”Seatour”
168
 “Borghesiana travel”
 “Competition travel”
CONVENZIONI CON ENTI PRIVATI










Banca di Credito Cooperativo Ag.2 gestione servizi cassa
Banca delle Marche
“Segni d’Integrazione-Lazio” soc. Onlus
Teatro San Carlino
Casa ed. Lapis
sig. Maiucchi
sig. Cives
sig. Braida
sig. Mc Williams
sig. Piccone
La scuola si riserva, nel corso dell’anno scolastico, di aderire, anche in rete con altre scuole,
a progetti e convenzioni con Enti Locali, altri Enti ed Associazioni accreditati, tese ad
arricchire l’offerta formativa e/o rafforzare le competenze disciplinari, comunicativorelazionali, espressive e motorie.
169
PARTE V
REGOLAMENTI
Il Regolamento d’Istituto è in fase di approvazione,
si allegherà nel corso dell’anno scolastico.
170
171