un libro - L`Azione

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un libro - L`Azione
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Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona
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>Fabriano
5
>Fabriano
Fabriano-Matelica euro 1,20
10
>Matelica
15
n. 11 Anno CIV 21 marzo 2015
>Sport
25
Un video
per l'Alfa
fatto da noi
Il Museo
Diocesano
a giugno
Conoscere
i funghi...
gratis!
L'emozione
del ciclismo
in città
U
A
B
S
n gruppo di fabrianesi ha realizzato
un corto promozionale
per rilanciare il modello
"Mito" della nota casa
automobilistica.
ll'interno del Palazzo Vescovile, ospiterà pergamene, tavole,
tele, statue, argenterie,
suppellettili sacre e preziosi paramenti.
L'antichità
disprezzata
Ad un giornalista italiano che gli chiedeva
lumi sulla nostra crisi economica, il celebre
americano John Kenneth Galbraith rispose
qualche anno fa: “Io penso alla sua patria e
vedo: la bellezza, la cultura, le vestigia antiche come in nessun altro luogo del mondo.
Se siete in crisi, siete colpevoli… perché
molto più del Pil, nel futuro il livello estetico
diventerà decisivo per indicare il progresso
della società”. Non c’è proprio bisogno di
recuperare una citazione datata per renderci
conto che la bellezza rappresenta un potente
motore di sviluppo e di competitività. Pensiamo semplicemente ai nostri meravigliosi
siti storici, archeologici e all’incuranza in
cui sono lasciati per lanciare un allarme
che non può continuare a suonare a vuoto.
Pompei, che tutto il mondo ci invidia, incassa
solo 20 milioni di euro in un intero anno di
attività, contro i 23 milioni di euro in una
settimana degli Internazionali di tennis di
Roma. Qualcosa non va, ovvio e non stiamo
poi a lamentarci. Se l’Italia è affetta dal virus dell’Opzione zero, per riportare il titolo
dell’ultimo libro di Francesco Delzio, ovvero l’incapacità di decidere e di assumersi
qualche responsabilità, la gestione del nostro
patrimonio culturale è uno dei terreni in cui
questa sorta di malattia si è manifestata in
modo violento e nemmeno tanto inaspettato.
Lo scandalo della devastazione della Barcaccia da parte delle orde ubriache di tifosi
olandesi è il manifesto di questo fenomeno.
Qualche giorno fa due ragazze americane
hanno inciso le loro iniziali sul muro del
Colosseo per un selfie da incorniciare.
L’ebbrezza di lasciare un segno, il gusto
della sfida. Un po’ la sindrome di Stendhal
al contrario, dove l’estasi al cospetto dei
capolavori scuote e provoca l’anima nera,
l’ignoranza becera del vandalismo. La lista
è lunga. Tra i casi più clamorosi il “nerd”
dei sassi che prima rovinò la fontana del
Moro a piazza Navona e dopo tre ore attentò
alla Fontana di Trevi, quest’ultima tinta poi
anche di rosso dal post futurista Cecchini,
mentre intanto piovevano a cascata 500mila
palline sulla scalinata di Trinità dei Monti.
Follia goliardica, un feticismo estremo verso
l’antichità che sconfina nel disprezzo. Scatta
una fiera indignazione, ma come trattiamo
seriamente nella quotidianità questo museo
en plein air che si chiama Italia? Come dire
che abbiamo il nemico in casa, nel senso di
essere un po’ barbari anche noi, indifferenti
alla bellezza e poco sensibili alla cura ed alla
pulizia, immobili di fronte ad un tentativo
di sfascio. Per questo la scelta dell’opzione
zero è qualcosa di perdente: decidere di non
decidere, per non rischiare, per non avere
problemi, per abbattere i costi del presente
e segnare purtroppo il futuro. (...)
(Segue a pagina 2)
ella iniziativa del
Gruppo Micologico
matelicese che ha deciso
di proporre un corso per
avvicinare nuovi appassionati.
abato scorso la carovana della classica
Tirreno-Adriatico ha attraversato Fabriano nella
quarta tappa, conclusasi
a Castelraimondo.
Con il verso
L
giusto
a poesia è come un oggetto oscuro, misterioso. Spesso del tutto priva di interesse
da parte del grande pubblico, altre volte al
centro della scena. E Fabriano è una città
che ha molto valorizzato, negli ultimi anni, questa
forma d’arte attraverso incontri, recital, festival,
premi. Dal “Città di Fabriano” a Poiesis e Poetico
fino all’”Anna Malfaiera”: una continua produzione
di eventi di successo. Ma in fondo la poesia è un
bene immateriale che sa coinvolgere, che consente
di guardarci dentro, mentre spesso la vita di ognuno
mira a tutt’altro.
Servizi a pag. 3 di
Alessandro Moscè
e Francesca Agostinelli
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 21 MARZO 2015
Giubileo della Misericordia
di FRANCESCO IACOBINI
“L
a misericordia è
il nome del nostro
Dio”, ha detto una
volta Jorge Mario
Bergoglio al cardinale Walter Kasper, importante teologo tedesco,
autore di un libro su questo argomento. Si tratta di un’affermazione
che possiamo considerare come il
filo conduttore dei primi due anni
di pontificato di Papa Francesco, e
che viene messa ora al centro di un
Giubileo Straordinario, convocato a
sorpresa a partire dall’8 dicembre
2015 al 20 novembre 2016. Una
parola, la misericordia, che
la Chiesa ha ricominciato a
valorizzare come tale già da
un po’ di tempo, dopo che per
lunghi secoli era stata invece
considerata prevalentemente
come parte del più ampio
discorso sulla giustizia divina.
Approfondendo in modo nuovo
importanti passi delle Scritture
e del Vangelo (basti pensare ai
racconti del Samaritano, del
Figlio Prodigo o al discorso di
Gesù sul Giudizio Universale),
il pensiero teologico e poi il
magistero dell’ultimo mezzo
secolo hanno preso a proporre
con più decisione la misericordia come espressione della
perfetta fedeltà del Dio-Amore
a sé stesso, e quindi come fiducia della Chiesa e degli uomini
nella Sua smisurata capacità di
perdono, di accoglienza e di
pazienza. Questa idea ha acquistato crescente importanza
nell’insegnamento di pontefici
come San Giovanni XXIII,
San Giovanni Paolo II (sua l’istituzione della festa liturgica della
Divina Misericordia, su ispirazione
della santa mistica polacca Faustina
Kowalska) e Benedetto XVI, che
hanno chiarito e testimoniato che
la fede nel Dio di misericordia non
diventa per questo più comoda,
ma semmai impegna ad una sfida
integrale, a comprendere meglio e
vivere davvero la verità essenziale
del Vangelo. Con Papa Francesco
tale linea si sviluppa ulteriormente,
e la Chiesa è spinta a prendere più
convintamente il largo verso tutte le
frontiere dell’umano, a incrociarne
le forme, i modi e le contraddi-
zioni contemporanee, allo scopo
di annunciare la paternità di Dio
senza trasformare la religione in un
onere, in un insieme di barriere e di
dogane che ne disperdono il senso
salvifico. La misericordia diventa
così il principio ermeneutico per
intendere e presentare l’intero insegnamento di Gesù e della Chiesa
e, a cinquant’anni dalla chiusura del
Concilio Vaticano II (8 dicembre
1965), con questo Giubileo Straordinario, Bergoglio convoca il popolo
cristiano ad un appuntamento di
forte intensità spirituale, su un piano
diverso dal lavoro e dal dibattito sul
cambiamento delle strutture, delle
leggi e dei canoni.
Riconnettersi così esplicitamente al Concilio è anche un
invito a percorrere la strada
dell’applicazione dei suoi
risultati reali, senza distorsioni e senza fraintendimenti.
Bergoglio, infatti, si sente
figlio del Vaticano II, e non
un soggetto della disputa che
ne ha caratterizzato l’interpretazione e la memoria.
Il Papa desidera, inoltre,
“uscire” per andare verso
coloro che si sentono o si
sono esclusi dalla Chiesa,
soprattutto nei Paesi dell’Occidente avanzato. E’ anche per
questo che la regia dell’evento
giubilare è stata affidata al
Pontificio Consiglio per la
Nuova Evangelizzazione, un
organismo nato sotto Benedetto XVI proprio con l’occhio
rivolto alle aree del cosiddetto
primo mondo, dove più forte è
stato il martello della secolarizzazione e l’allontanamento
della gente dal fatto religioso. Ora, il
pastore venuto dall’America Latina
riassume questo impegno e lo mette
nel cuore di un evento che coinvolgerà comunque uomini e donne di
tutti i continenti. C’è infine un tratto
molto riconoscibile e personale
anche nell’assenza di complessi con
cui Francesco lancia sfide nuove
ricorrendo a strumenti antichi: i
Giubilei infatti, “anni di perdono
e di restituzione a Dio di quanto è
suo”, sono eventi della tradizione,
peraltro assai discussi in passato (si
pensi al problema delle indulgenze,
ad alcuni eccessi di giuridicismo, a
certi esiti temporalistici e di indotto
commerciale e affaristico).
Il Papa, certamente consapevole di
tutto ciò, non ha però ha avuto paura
di ricorrere a una formula che è comunque viva e buona. Una formula
che dice preghiera, conversione,
penitenza, riconciliazione, autenticità. E poi, festa con i fratelli in
umanità, comunione e impegno per
la pace e la solidarietà tra i popoli,
nel segno della grande universalità
di Roma.
Un Giubileo che parte con Maria
(l’inizio è fissato per l’8 dicembre
2015, solennità dell’Immacolata)
e che si conclude con Cristo Re
dell’Universo (la cui festa, il 20
novembre 2016, coincide con la fine
dell’Anno Santo), un Re che è tale
proprio in quanto volto vivo della
misericordia del Padre.
Un insieme ricco di simboli e di
messaggi, quindi, che costituirà
un tempo forte per i cristiani e per
il mondo intero, provocati in ogni
tempo da una speranza sempre
nuova, di inizio in inizio, lungo
inizi che non hanno mai fine.
Artisti contro
di EMANUELA VINAI
M
a una parola di solidarietà per questi due
giovanotti la vogliamo
spendere? Dopo l’intervista rilasciata a “Panorama” in
cui, in tutto candore, il duo di stilisti
Dolce & Gabbana si è permesso di
dire che i bambini nascono da un
padre e una madre, si è scatenato un
diluvio di male parole capitanato da
chi si è sentito punto nel vivo. Cosa
avranno mai detto di così scandalosamente deprecabile? Riportiamo
per completezza d’informazione:
“tu nasci e hai un padre e una madre... per questo non mi convincono
quelli che io chiamo i figli della
chimica, i bambini sintetici. Uteri
in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi
bambini chi è la madre... Procreare
deve essere un atto d’amore, oggi
neanche gli psichiatri sono pronti
ad affrontare gli effetti di queste
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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sperimentazioni”. E, poco più sotto: “Sono gay, non posso avere un
figlio. Credo che non si possa avere
tutto dalla vita, se non c’è vuol dire
che non ci deve essere. È anche bello
privarsi di qualcosa. La vita ha un
suo percorso naturale, ci sono cose
che non vanno modificate. E una di
queste è la famiglia”. Apriti cielo!
Benvenuti nel club Stefano &
Domenico, avete infranto l’ultimo
vero tabù: esprimere un’opinione
dissenziente su un tema sensibile.
Benvenuti nel nostro mondo, quello
in cui ogni giorno ci sforziamo di
far capire che 1+1 fa sempre 2 e che
l’erba è verde. Benvenuti dal nostro
lato, quello in cui se insisti a non
omologarti al pensiero relativista
sei solo un omofobo. Benvenuti
nelle nostre piazze silenziose, dove
il solo fatto di stare in piedi, zitti,
a leggere un libro per ricordare che
è legittimo pensare che la famiglia
sia una, si viene insultati, strattonati,
derisi, vilipesi. Benvenuti tra chi
Direzione, redazione e amministrazione
Piazza Papa Giovanni Paolo II, 10
60044 Fabriano (An) - Tel. 0732 21352 Fax 0732 22330
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non ritiene disonorevole continuare a pensare
che i bambini
abbiano bisogno
di un papà e di
una mamma e
per questo si viene considerati
retrogradi, oscurantisti e financo un
po’ fascistoidi. Benvenuti nel mondo libero, in cui siamo tutti Charlie
eh, per carità, ma solo finché diciamo quello che vogliono sentirsi
dire. Benvenuti nella terra dove se
osi esprimere un pensiero autonomo
in tema di famiglia si alza la contraerea mediatica e parte il boicottaggio, così che bisogna affrettarsi
a spiegare, a precisare, a ritrattare, a
scusarsi pena l’ostracismo sociale e
non solo. Un ostruzionismo becero,
un tiro al bersaglio comunicativo,
un sabotaggio preventivo che ha il
sapore di un’intimidazione mafiosa.
Avete appena sperimentato che
basta dire “anche no” che è subito
intolleranza (“Quanto odio!”), è
subito polemica (“Faccio un falò
dei vostri vestiti”), ma soprattutto è
subito lesa maestà (“Come osate!”).
Caro Sir Elton John, senza nulla
togliere ai suoi bellissimi bambini,
e ai bellissimi bambini di Ricky
Martin o di Miguel Bosé, tanto per
non far nomi, potreste tutti quanti
spiegare da dove sono arrivati questi
figli? Sotto un cavolo o li ha portati
la cicogna? No, perché fino a prova
contraria c’è ancora bisogno di una
donna per portare in grembo nove
mesi un bambino e per partorirlo.
Si chiama mamma e, al momento,
Impaginazione
Tania Bugatti, Ferruccio Cocco, Daniela Pedica
Ogni copia € 1.20. L'Azione paga la tassa
per la restituzione di copie non consegnate.
ABBONAMENTO ORDINARIO € 40,00
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L'antichità
disprezzata
(...) Due immagini ricorrono
in questo saggio del manager
Delzio per fotografare i mali
odierni meglio di qualsiasi
rapporto o indagine statistica.
Si parla di sindrome da Palio
di Siena, chiamando in causa
la famosa disfida che vede
fronteggiarsi le contrade della
città toscana. Non è una sana
competizione volta a spingere al
trionfo il migliore, ma una lotta
tra concorrenti dove l’obiettivo
è danneggiare il proprio avversario. In più compare anche la
storia dei “bischeri”, termine
usato di frequente come insulto.
La ricca famiglia dei Bischeri
alla fine del 1300 si oppose
alla costruzione del Duomo di
Firenze perché convinta che
l’opera avrebbe deturpato la
città e interessata a monetizzare
l’esproprio delle proprie terre,
necessario per la costruzione
del monumento. Finì malissimo, come del resto rischia di
finire nello stesso modo questo
inestimabile patrimonio di
opere d’arte e di capolavori
archeologici. La ricchezza di
ieri, la condanna di oggi. Ma
con un pizzico di lungimiranza
potrebbe diventare la salvezza
di domani.
Carlo Cammoranesi
non c’è utero artificiale che
tenga, ancora da lì bisogna
passare. Tra l’altro, esimio baronetto, ci tolga una curiosità,
quando si renderà conto che le
stesse cose, con altri termini, le
sostiene anche Papa Francesco
(“La ‘falsa compassione’ di chi
ritiene sia una conquista scientifica ‘produrre’ un figlio considerato come un prodotto invece
che come un dono”, ai Medici
cattolici 15/11/2014), cosa farà?
Promuoverà il movimento mondiale #boycottPope? E allora,
scomodiamo Elio e le Storie
Tese e #boycottanchemiocuggino
che la pensa come il Papa e come
centinaia di migliaia di persone.
Ebbene sì, lo confessiamo davanti
a qualsiasi tribunale rivoluzionario:
pensiamo che non sia motivato
comprarsi quel figlio che, per natura
intrinseca, non si può proprio avere,
privandolo consapevolmente di una
madre. L’utero in affitto è la forma
più bieca di sfruttamento del corpo
femminile, una riduzione in schiavitù sotto contratto commerciale
che deve essere combattuta con
forza proprio dalle donne. Anni di
rivendicazioni femministe e siamo
al punto di partenza?
Ag. Corso della Repubblica
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lazione.com e presso la sede de “L’Azione”.
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della legge 250 del 7/8/1990.
18/03/15 11.28
La parola poetica
e la grande opera
di ALESSANDRO MOSCÈ
D
a “Poiesis” a “Poetico”: un programma intenso
e gratuito che nel
2013 vide protagonista proprio la poesia. “Oltre” fu
il termine usato in quelle
giornate di musica, cinema
e teatro per indicare un percorso, un luogo del pensiero,
la metamorfosi necessaria
per crescere culturalmente.
Fu centrato l’obiettivo e il
critico Alberto Bertoni, a
proposito, disse: “Ho vissuto
ogni parola che ho scritto
con l’intervento di alcuni
tra i maggiori esponenti del
panorama poetico-letterario
nazionale. La parola produce
emozioni e i versi riflettono
sensazioni ed impressioni
di vita vissuta con l’intensità che solo la poesia può
dare e può trasmettere”.
In quell’occasione furono
ospiti i poeti Milo De Angelis, Gian Mario Villalta
e Stefano Massari. Cinque
sono state le edizioni di “Poiesis” (a partire dal 2008),
il festival multidisciplinare
della arti ideato da Francesca
Merloni e che ha registrato la
partecipazione, durante gli
anni, di molti poeti italiani
e stranieri di primo piano:
Tony Harrison, Adonis, Tito
Patrikios, Ives Bonnefoy,
Milo De Angelis, Alberto
3
>INCHIESTA<
L'Azione 21 MARZO 2015
"Poiesis" e un festival di grande prestigio
L'edizione "Poiesis" 2012 (Foto Cico)
Bevilacqua, Franco Loi,
Maurizio Cucchi, Gianni
D’Elia, Patrizia Cavalli,
Roberto Mussapi, Valerio
Magrelli, Davide Rondoni,
Antonella Anedda, Antonio
Riccardi e tanti altri. Un
primo segnale del cammino
intrapreso da “Poiesis” fu
rappresentato dalla definizione delle cinque discipline
in cui venivano differenziate
le offerte culturali e artistiche del festival. Arte, cinema, musica, poesia e teatro si
traducevano in espressione,
parola, pensiero, proiezione
e visione. Il festival diventò
Fabriano città della carta accoglie il dono di LietoColle, casa
editrice di poesia che da trent’anni cura artigianalmente i
libriccini ospitando autorevoli voci contemporanee italiane e
straniere. Nel ricco catalogo figurano Alda Merini, Dario Bellezza, Maurizio Cucchi, Giampiero Neri, Antonella Anedda,
Anna Maria Farabbi ecc. Si terrà un convegno sull’importanza
della parola e del supporto cartaceo nell’era digitale. In una
stagione che corre a ritmi di “tweet” e di “mi piace”, risulta
necessario soffermarsi e assaporare la bellezza della parola
scritta sulla carta che resta. In occasione del convegno (la data
è ancora da stabilire) patrocinato dal Comune di Fabriano in
collaborazione con il Circolo della Stampa, la casa editrice
un luogo di pensiero e di
riflessione. Non un banale
cambiamento semantico,
perché dietro queste definizioni c’era l’ambizione
di non fermarsi, di andare
oltre la consueta concezione
del format da festival e di
inventare un percorso nuovo.
L’augurio è che “Poiesis”
possa tornare a ravvivare
la città con una serie di iniziative di prestigio, dove la
poesia costituisca una delle
forme d’arte più significative. Colpirono le frasi di un
vecchio amico di “Poiesis”,
il paroliere Alessandro Ber-
gonzoni, sull’ipotetica costruzione di una grande opera: “Una cattedrale invisibile
tra una persona e un’altra è
ciò che ci aspetta. Un ponte,
non un tetto. Non si tratta di
qualcosa che chiude e non
è solo anima. Parlare della
grande opera significa anche
parlare dell’opera che siamo
noi. Quando costruiremo
questa cattedrale? Lo faremo
ogni volta che andremo a
lavorare con l’altro. Lavoro da intendersi non come
solidarietà o beneficenza,
ma come costruzione, come
fare”.
Il dono di carta
di un pregevole editore
LietoColle ha deciso di donare le sue pubblicazioni più preziose in modo che anche il turista in visita possa arricchire la
sua esperienza formativa soffermandosi a leggere i versi dei
poeti di oggi. E’ prevista la presenza di Anna Maria Farabbi,
una delle voci poetiche femminili migliori del nostro tempo,
dell’editore di LietoColle Michelangelo Camelliti e del cura-
Migliaia di libri
per diffondere
i versi tra i giovani
Le sette edizioni del "Città di Fabriano"
Dal 2008, ogni anno, viene organizzato il Premio Nazionale di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano” fondato
dall’associazione “La Città del Libro” e dal Comune,
ed ormai strutturato a cura della Fondazione Carifac
(Presidente Marco Ottaviani). Il premio si articola in
tre sezioni: narrativa, poesia e premio alla carriera. La
scelta di tre finalisti per la sezione narrativa e poesia è
indicata da una giuria tecnica. Questa giuria è composta
da: Umberto Piersanti (poeta e docente universitario, in
qualità di Presidente); Alberto Bertoni (poeta, critico e
docente universitario); Giulia Massini (narratrice e ricercatrice universitaria); Alessandro Moscè (poeta, critico
e giornalista culturale). Patrocinatore dell’iniziativa è
il ministero ai Beni e alle Attività Culturali. La giuria
tecnica individua i tre finalisti per le due sezioni. Si
tratta di autori di rilevanza nazionale che pubblicano
con grandi case editrici. I loro libri debbono essere
editati nel triennio precedente alla data del premio, ma
è solo una giuria popolare composta di 60 persone, alla
quale vengono donati 180 libri, che decide il vincitore
unico delle due sezioni dopo aver votato i libri letti.
Le 60 persone della giuria vengono scelte ogni anno
su un campione rappresentativo della città, che va da
giovani studenti di 18 anni a operai, impiegati, dirigenti
d’azienda, imprenditori, insegnanti e pensionati. La
settimana precedente alla cerimonia di assegnazione
del premio, Alessandro Moscè e Gigliola Marinelli
di Radio Gold si recano personalmente nelle scuole
medie superiori di Fabriano ad illustrare il premio e a
far conoscere le opere dei poeti e dei narratori concorrenti, con l’ausilio degli insegnanti di lettere. Arrivati
alla settima edizione sono stati donati ai membri della
giuria, che cambia ogni anno, all’incirca 2.000 libri,
contribuendo notevolmente alla crescita della lettura
specie tra i giovani fabrianesi. Il 7 dicembre del 2014,
nella cornice della nuova Biblioteca Multimediale nel
complesso del San Francesco, hanno partecipato i poeti
Filippo Davoli (risultato vincitore), Silvio Ramat e Paolo
Valesio (fuori concorso il narratore Michele Mari). Il
Premio alla Carriera è andato a Giulio Rapetti (in arte
Mogol), intervistato da Paolo Notari di RaiUno, considerato il poeta della canzone italiana, il quale ha scritto
capolavori rimasti nella storia (specie in tandem con
Lucio Battisti). Il Premio alla Carriera, nelle edizioni
finora svolte, è stato assegnato, nell’ordine, ad Alberto
Bevilacqua, Francesco Guccini, Vincenzo Cerami, Dacia
Maraini, Roberto Pazzi e Mogol.
tore Augusto Pivanti. Parteciperanno Silvio Raffo, Giampiero
Neri, Mary Barbara Tolusso, Clery Celeste, Tommaso di Dio,
Alfonso Guida, Carla Saracino, Michele Montorfano, Dario
Talarico e Fabio Prestifilippo. Le letture poetiche, gli incontri e
le interviste dei principali attori del panorama poetico, saranno
a cura dell’autrice fabrianese Alessia Fava, che ha all’attivo due
libri: Pancia di carta (2010) e Cantami cose di terra (2014).
a.m.
“Rassegna nazionale Anna Malfaiera”:
60 scuole da tutta Italia al Teatro Gentile
Si terrà il 10 maggio la “Rassegna
nazionale di poesia e narrativa
Anna Malfaiera”. Questa manifestazione di rilevanza nazionale
è giunta alla diciannovesima edizione. La rassegna ha l'intento di
valorizzare le attitudini poetiche
dei ragazzi, di avvicinarli all'arte dello scrivere, di
offrire loro uno stimolo ad aprirsi, a comunicare i
loro problemi. E’ una rassegna che mira a coinvolgere gli studenti di tutte le scuole elementari, medie
e superiori di tutta Italia. Gli studenti partecipanti
possono scegliere di comporre poesie o racconti che
poi verranno premiati da una giuria locale che avrà
il delicato compito di selezionare le opere divise in
tre categorie: scuola primaria, scuola secondaria di
primo grado, scuola secondaria di secondo grado e
carcere minorile. Oltre 700 i lavori inviati quest’anno
alla giuria, 60 le scuole che partecipano alla manifestazione provenienti da tutta Italia: dalla Sicilia
fino ai paesini del confine italiano. “L’impegno e la
collaborazione degli organizzatori è una delle ragioni
principali del successo della rassegna”. Dice Sandro
Tiberi, uno degli ideatori dell’evento: “Insieme alla pubblicità
e all’ottima riuscita delle passate edizioni, ciò che permette
la continuazione anno dopo anno della rassegna, è l’impegno
degli organizzatori che dedicano anima e corpo alla prepara-
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zione dell’evento” continua Tiberi. La nipote delle poetessa,
Luciana Corvi aggiunge: “I poeti non muoiono. In nome
di Anna continueremo a svolgere questa iniziativa affinchè
l’attività di Anna all’interno del mondo scolastico e in quello
della scrittura continui ancora”.
Aggiunge inoltre: “Si pubblicheranno degli scritti inediti di
Anna per farla rivivere nelle sue
poesie e attraverso la rassegna
a lei dedicata”. Anna Malfaiera
nasce a Fabriano nel 1926 e
muore a Roma nel 1997. Dopo essersi diplomata
presso la facoltà di Magistero di Urbino, si trasferisce a Roma dove lavora al ministero della Pubblica
Istruzione. Collabora alle riviste letterarie “Letteratura”, “Galleria” e “Fiera letteraria”, partecipando a
letture e a varie manifestazioni culturali. Ha lavorato
nelle scuole e dedicato la sua vita alla cultura e alla
scrittura divenendo una delle personalità più in vista
della poesia italiana. Conosce e collabora con poeti
del calibro di Giorgio Bassani, Dacia Maraini, Amelia Rosselli, Giuliano Gramigna e tanti altri, alcuni
dei quali la ricordano in degli scritti. E’ un onore
per Fabriano vantarsi di una donna di tale valore
ed ospitare una rassegna di poesia chiamata Anna
Malfaiera. In nome di questa poetessa, riconosciuta
dal ministero anche per le sue attività in ambito scolastico, centinaia di scuole italiane ogni anni si prenotano per
partecipare ed essere presenti al Teatro Gentile per ricevere
ed assistere alle tante premiazioni della rassegna.
Francesca Agostinelli
18/03/15 10.28
4
L'Azione 21 MARZO 2015
Adotta un cucciolo!
Per Marco,
per i suoi
18 anni!
Previsioni meteo di venerdì 20
marzo 2015: è in arrivo un uragano di amore e un tornado di baci
e abbracci chiamato dagli esperti
compleanno...
Tanti, tantissimi auguri da tua
nonna Liana.
Marco
Battistoni
Benvenuti gemellini
È ancora festa all'Associazione Sergio Luciani. Nell'affollato nido sono arrivati anche
due gemellini!! Camilla e Matteo. Tanti auguri da tutti noi a questi bellissimi bambini,
ai genitori Giorgio e Silvia e alla sorellina Sofia.
Archeoclub
con la relatrice
Silvia Ercoli
Venerdì 27 marzo ore 18 presso il Complesso S.Benedetto
ci sarà una conferenza a
cura dell’Archeoclub dal
titolo “Principi e guerrieri.
Panoplie picene e celtiche”. La
relatrice è Silvia Ercoli. Servizio civile
alla Caritas
Sono stati assegnati cinque posti
alla Caritas diocesana di FabrianoMatelica con il bando nazionale del
Servizio Civile e sono così ripartiti:
3 a Fabriano, 1 a Sassoferrato, 1
Matelica. L’età dei partecipanti deve
essere compresa tra i 18 e i 28 anni;
il termine di presentazione della
domanda è il giorno 16 aprile alle
ore 14. Possono partecipare alla selezione i giovani, senza distinzione di
sesso che, alla data di presentazione
della domanda, abbiano compiuto il
diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso
dei seguenti requisiti: - cittadini
dell’Unione europea; - familiari
dei cittadini dell’Unione europea
non aventi la cittadinanza di uno
Stato membro che siano titolari del
diritto di soggiorno o del diritto di
soggiorno permanente; - titolari del
permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; - titolari
di permesso di soggiorno per asilo;
- titolari di permesso per protezione sussidiaria; - non aver riportato
condanna anche non definitiva alla
pena della reclusione superiore ad un
anno per delitto non colposo ovvero
ad una pena della reclusione anche di
entità inferiore per un delitto contro
la persona o concernente detenzione,
uso, porto, trasporto, importazione
o esportazione illecita di armi o
materie esplodenti.
Info: Caritas diocesana di Fabriano, in Largo F.lli Spacca 8/9
dalle ore 9 alle ore 12 dal lunedì
al venerdì, oppure al numero di
telefono 0732-22429.
04 mercatino.indd 2
18 anni
per Federica
Cara Federica, lunedì 23 marzo raggiungerai il tanto desiderato traguardo dei
18 anni! Il nostro augurio è che tu possa
percorrere serenamente il sentiero della vita
senza perdere mai il sorriso gioioso che
ti contraddistingue e realizzare tutti i tuoi
sogni. Noi saremo sempre a un passo da te, pronti a
sostenerti ogni volta che cercherai la nostra mano, con
tutto l'amore che abbiamo. Sii felice, sempre.
Buon compleanno! Mamma e Babbo
Un volume sui Chiavelli:
incontro in biblioteca
Sabato 28 marzo alle ore 17 si terrà presso la Biblioteca Multimediale
R.Sassi, la presentazione del volume di Giovanni Ciappelloni “Chiavelli
e de Clavellis”, in collaborazione con la Fondazione Carifac.
Il programma prevede il saluto del sindaco Giancarlo Sagramola e gli
interventi di Giovanna Giubbini, direttrice dell’Archivio di Stato di Ancona e di Ugo Paoli Direttore della Biblioteca e Archivio Storico presso
il Monastero di San Silvestro di Fabriano.
A seguire l’autore, Giovanni Ciappelloni, illustrerà il volume, descrivendo obiettivi e motivazioni del percorso di studio e riflessione che
lo ha condotto alla stesura di questo
interessante saggio.
La pubblicazione infatti rende noti i
risultati di un’originale ricerca storica
che si interessa della famiglia “de
Clavellis”, generalmente conosciuta
come “Chiavelli”, che getta sicuramente una luce nuova sui numerosi
componenti di questa casata dalle
origini incerte.
Attraverso un’esplorazione di cronache medievali e il supporto di documenti inediti o trascurati, rinvenuti
nelle Biblioteche e negli Archivi
italiani e francesi, si arriva ad una
ri-lettura delle prime vicende dei
“Magnifici Signori di Fabriano”,
inedita e diversa da quella finora
accreditata.
18/03/15 10.57
5
L'Azione 21 MARZO 2015
Alcune immagini dello
spot e del backstage
del promo "Mito"
>CRONACA
Uno spot che è già...Mito
Un gruppo di fabrianesi ha realizzato un corto promozionale dell'Alfa
di ROBERTA STAZI
S
quadra che vince non si
cambia: così, Stefano Del
Frate, Francesco Mattioli
e Sauro Mori – dopo aver
già in passato vinto un premio per
uno spot sulla piattaforma “Zooppa”, piattaforma che mette in
collegamento aziende e creativi - ci
riprovano, partecipando al contest
indetto dalla casa automobilistica
Alfa Romeo. L’azienda fondata a
Milano ha chiesto alla “comunità
creativa” degli spot tra cui verrà
scelto quello che andrà in onda
a livello nazionale per rilanciare
il modello “Mito”. I tre giovani
fabrianesi hanno quindi riunito le
loro forze per partecipare a questa
gara. Sauro, che è un compositore
musicale, assistente tecnico nella
“normalità lavorativa”, amante del
cinema a appassionato di scenografia e sceneggiatura, ne ha scritto
proprio la sceneggiatura; Stefano e
Francesco giovanissimi imprenditori fabrianesi, che hanno la loro
azienda di foto e produzione video
”Pixel”, ne hanno curato la parte
realizzativa. Il risultato è stato uno
spot promo di 45 secondi, girato
nei luoghi della nostra città e che
ha coinvolto attori amatoriali e persone comuni fabrianesi. “Abbiamo
girato – ci racconta Stefano – in
tre location diverse di Fabriano
e in momenti ben precisi, ovvero
nelle fasi del tramonto, che è l’ora
più difficile per girare e quella più
sconsigliata, ma quella che avevamo scelto. Dovevamo quindi essere
pronti perché non avevamo tanto
tempo per girare… Ma la parte più
faticosa è stato il tempo, che in quei
giorni di riprese non ci ha dato tregua: acqua, neve, tanta acqua…”.
“Così tanta acqua – racconta Sauro
– che siamo rimasti impantanati
con la macchina in un campo e ci
hanno dovuto soccorrere per tirarci
fuori! Per fortuna che l’umore era
alto e il gruppo era compatto, così
abbiamo poi mangiato tutti insieme
ridendoci su”. “Sono state delle
giornate, quelle mentre giravamo,
- continua Francesco – davvero
05 fabriano.indd 2
belle perché siamo usciti fuori dalla
solita quotidianità del nostro lavoro
facendo qualcosa di ancora più
creativo, diverso, che racchiude in
pochi secondi giornate e settimane
di lavoro”. Qual è stata la parte più
divertente? “I vari impedimenti
che alla fine hanno unito di più il
gruppo”, risponde Stefano. E quella
più gratificante? “La coerenza, la
conformità, dell’idea, del concept
alle aspettative” – commenta Sauro, autore dell’idea, che continua:
“E’ stato un lavoro di squadra che
partendo dal concept ha seguito
una realizzazione pratica che ha
coinvolto gli attori e i professionisti
delle riprese, cioè Pixel”. A proposito degli attori, cosa ci raccontate?
“Abbiamo scelto con molta cura gli
attori dello spot, optando per quelli
che meglio potevano rispondere al
personaggio – ci racconta Stefano
– come ad esempio il protagonista
dello spot, che doveva sembrare
bravo ragazzo prima e ribelle dopo:
cosa riuscita non solo grazie alla
bravura di Antonio Cacciapuoti, ma
anche alle due diverse acconciature
per le quali ringraziamo “Parrucchiere Gabriele”. E ringraziando
lui, ringrazio tutti quelli che ci
hanno aiutato, nessuno escluso: da
chi ci ha prestato l’auto, la casa, le
opere della pittrice che impreziosiscono alcune scene”. “La scelta
femminile - continua Francesco - è
ricaduta su Laura Pallotta, bella e
brava. Il papà di lei è stato Mauro
Angelini, anche lui splendido, mentre la mamma è stata interpretata da
Cinzia Manna che si è divertita ed
è stata disponibile anche per prestare la casa dove abbiamo girato
gli interni”. Mauro Angelini, che
ha recitato la parte del papà della
protagonista femminile, ci ha anche
raccontato che: “Sono stati davvero
Il casting
del video
in gara
Stefano Del Frate
Francesco Mattioli
Sauro Mori
Mauro Allegrini (padre)
Laura Pallotta (ragazza)
Antonio Cacciapuoti
(ragazzo protagonista)
Cinzia Manna (madre)
Mikhailo Sartini
(ha prestato auto)
taccuino
FABRIANO
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Sabato 21 marzo e domenica 22 marzo
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GUARDIA MEDICA veterinaria
Rivolgersi al tel. 0732 7071
bravi e professionali questi giovanissimi ragazzi, che si vede sono
esperti professionisti nonostante
la giovane età. Hanno investito non
solo tempo ma anche soldi, e quindi
mi auguro che riescano a vincere per
ottenere anche un ritorno economico
e di prestigio! Se lo meritano sicuramente”. Il risultato di questo duro
lavoro creativo, tutto fabrianese, è
visibile sulla piattaforma “Zooppa”
e sta per essere giudicato dall’ufficio marketing di Alfa Romeo che
sceglierà tra 109 video il prodotto
migliore per la campagna pubblicitaria: saremo tutti orgogliosi e felici
che Fabriano esportasse nuovamente
la sua creatività a livello nazionale!
BIGLIETTERIA FERROVIARIA
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18/03/15 11.33
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>FABRIANO<
L'Azione 21 MARZO 2015
Il bilancio viene penalizzato
Tagli del 20% e il rischio ripercussioni su mense, asili e trasporti
di ALESSANDRO MOSCÈ
U
n milione di euro in meno
di trasferimenti statali, fa
sapere l’Assessore al Bilancio e alle Finanze del
Comune Angelo Tini, rende quanto
mai problematico far quadrare i
conti senza aumentare la pressione
fiscale a danno dei cittadini. Alla
vigilia dell’approvazione del bilancio previsionale, il vice Sindaco fa
sentire la sua voce: “Stiamo portando avanti uno studio approfondito
tenendo conto del fatto che pure
quest’anno saremo penalizzati da
una nuova riduzione. Il calo di risorse potrebbe costringerci a rivedere
i nostri piani e ad operare modifiche anche nel settore dei servizi
sociali”. Continua Tini: “E’ ancora
presto per avanzare ipotesi, perché
dobbiamo comprendere l’entità
dell’impatto che le decisioni governative avranno in ambito comunale.
Certo è che stiamo già cercando di
adeguare il bilancio di previsione
alle linee guida dettate dalla legge
di stabilità, e questo obbligo ci
sta mettendo in difficoltà. Fatta la
diagnosi dobbiamo individuare la
cura”. Il pensiero corre ai servizi a
domanda individuale come mense,
asili, trasporti, soprattutto dopo che
i sindacati, tramite un documento
sulle linee guida da seguire per
redigere la manovra finanziaria del
2015, hanno ribadito la necessità
di mantenere invariata la media
delle tariffe. A pagare la sensibile diminuzione dei trasferimenti
statali potrebbero essere proprio i
comuni cosiddetti virtuosi, ridotti
ad esercitare funzioni di esattoria
tentando di mantenere alti i livelli
dei servizi. A Fabriano si tenta di
operare seguendo tre principi: leggerezza, equità e giustizia fiscale.
Cioè pagare il meno possibile in
proporzione al reddito e al patrimonio (pur restando un’impresa).
Non a caso, un po’ in tutta Italia, è
in atto una vera e propria
protesta dei sindaci
contro una politica
statale fatta di tagli
e continui vincoli
alle spese degli enti,
che rischia di ledere
la stessa autonomia
costituzionalmente
garantita dei comuni. Con le debite proporzioni, stando alle
somme comunicate dal
ministero dell’Interno, i
tagli arrivano anche
al 20% e mettono
in crisi la redazione dei bilanci
con ripercussioni
sui servizi essenziali. Da più
parti è in atto
la mediazione
di organismi
rappresentativi
quali Anci re-
gionale e Anci nazionale
per agire nei confronti
dei rappresentanti parlamentari e governativi
a difesa dell’autonomia
gestionale e finanziaria
dei comuni, nonché per
ribadire la necessità di
una rapida inversione di
rotta delle politiche nazionali che escludono gli
enti locali dalle scelte di
politica economi-
ca, costringendoli, nei casi peggiori,
ad interrompere l’erogazione dei
servizi. Intanto, sul fronte locale,
lo stesso Angelo Tini si esprimerà
sull’eventuale istituzione di una
tassa di soggiorno per i turisti da
pagare nelle strutture ricettive, dopo
un faccia con gli altri membri della
Giunta, da cui dovrebbe uscire la
scelta definitiva. Secondo i proponenti, la tassa dovrebbe aggirarsi
su una cifra medio-bassa, ovvero
un euro e mezzo a pernotto. Chi
caldeggia questa scelta evidenzia
come nelle casse dell’ente municipale potrebbero confluire attorno
ai 90 mila euro annui se fosse
confermato il trend dei circa 60
mila pernotti in città (sempre su
base annuale). Ovviamente i fondi
raccolti sarebbero reinvestiti nel
medesimo settore, dunque sul
fronte dei servizi e della manutenzione urbana, in modo da rendere
la città maggiormente attrattiva e
accogliente per i turisti.
La migliore carta dei vini:
Un'idea di raffinatezza
il premio al Marchese del Grillo
La settimana scorsa “Il Marchese del Grillo” presso la Rotonda
di Senigallia, ha vinto un ambito
premio, patrocinato dalla Regione: la Migliore Carta dei Vini
della ristorazione delle Marche.
Il concorso tra le carte dei vini
dei ristoranti marchigiani era
alla prima edizione, ma ha suscitato molto interesse da parte
della critica, della stampa, dei
produttori di vino ed ovviamente tra i ristoratori.....perchè troppo spesso si sente parlare solo di
cucina e cuochi e raramente
dell’arte dell’accoglienza,
di vini, di servizio di sala e
di territorio....
L’ideatore della manifestazione è l’enogastronomo
Giuseppe Cristini, brillante
conduttore della serata, con il
patrocino del Consiglio della
Regione Marche (il presidente
Vittoriano Solazzi era presente
in sala) ed il presidente della
giuria tecnica il sommelier
Piergiorgio Angelini.
La premiazione è stata preceduta da un'asta benefica di vini, i
proventi sono andati al Lancisi
di Ancona, condotta da Luca
Martini, abile e coinvolgente
oratore e campione del mondo
dei Sommelier. Diciotto i locali
finalisti della manifestazione,
da tutte le parti delle Marche,
ma a trionfare come 1° classificato assoluto è stata la carta
dei vini del Relais Marchese
del Grillo di Fabriano per la
qualità dell’offerta, la facilità di
consultazione, la profondità di
annate e completezza generale.
La carta dei vini è realizzata
con Carta Fabriano....e rilegata
a mano dalla cooperativa Inkarta
di Fabriano. Tutto fatto in casa
insomma. La carta dei Vini è un
viaggio ideale tra 1200 etichette
diverse, di tutto il mondo....dalla
06 fabriano.indd 2
Toscana, al Piemonte, al nuovo
Mondo fino alla Borgogna e alle
bollicine dello Champagne, ma i
protagonisti principali sono i vini
delle Marche, con 90 referenze
diverse di Verdicchio, al quale
è dedicato una pagina speciale
con la cartina geografica della regione e l’ideale divisione nei tre
territori principali....riva sinistra
dell’Esino, riva destra dell’Esino e
Matelica. La carta dei vini del Relais Marchese del
Grillo non è nuova a
questi eventi: nel 1999
vinse il premio nazionale “La Carta delle
Carte” organizzata
da BarGiornale, nel
2001 a Milano in occasione del MIWine
risultò vincitrice del
concorso “la miglior
carta dei vini d’Italia”.....prima
di Mario infatti, la carta è stata
ideata e
creata dal
padre
Lanfranco, da sempre appassionato e
vicinissimo al mondo del vino, ora in
Abruzzo a seguire
l’azienda agricola
di famiglia.
Il Marchese del Grillo è una dimora storica lussuosa ed elegante, resa
famosa dall'omonimo film con Alberto Sordi. Nella realizzazione della
carta dei vini, i nostri grafici hanno voluto conferire un'idea di estrema raffinatezza, immaginando di sorseggiare un pregiato
vitigno nelle sale affrescate della dimora. Anche
la realizzazione del menù ha richiesto uno sforzo
immaginativo tutt'altro che scontato. Il ristorante
del Marchese del Grillo offre piatti che uniscono
ricercatezza e tradizione, per questo motivo meritano di essere presentati da un menù elegante e
in perfetta armonia con l'atmosfera del luogo. Per
completare i lavori grafi ci, il nostro team ha infi ne
creato un singolare monogramma che riporta una
delle decorazioni presenti tra gli affreschi della dimora. Percorrere le linee del tempo riscoprendo una
location unica come il Marchese del Grillo ci ha permesso di osservare le bellezze che il nostro territorio
può offrire da un punto di vista nuovo e affascinante.
Il tutto realizzato rigorosamente su carta Fabriano!
Tra Poste e parcheggi,
gli interventi di Pariano
A mantenere i riflettori accesi sui
furti avvenuti le scorse settimane
nei cimiteri cittadini da parte di
ignoti che hanno fatto razzia di
oggetti in rame, è il presidente del
Consiglio comunale Pino Pariano,
il quale interviene con precise
argomentazioni proponendo anche
interventi sui falsi invalidi, sulla
riduzione dell’orario di apertura
dell’ufficio postale di Attiggio e
sull’invadenza di parcheggiatori
abusivi in varie parti della città.
“Non credo che ragioni economiche, ovvero aziendali, possano e
debbano compromettere l’offerta
dei servizi alle comunità locali
abitate da un’utenza che necessita
di un servizio fondamentale come
l’ufficio postale”. Appresa la notizia
della decisione da parte di Poste
Italiane di chiudere o ridurre l’orario
di lavoro di Attiggio, Pariano ha
espresso la sua preoccupazione per
le ricadute negative che tale decisione produrrebbe sull’utenza. Quanto
previsto da Poste Italiane darebbe
luogo a gravi limitazioni per le fasce
deboli della popolazione, basti pensare alle bollette o pagamenti vari
che, in caso di chiusura e in concomitanza delle scadenze, potrebbero
far sorgere lunghi contenziosi. “Ho
presentato un ordine del giorno
da sottoporre all’intero Consiglio
comunale per chiedere ai vertici
provinciali, regionali e nazionali
di Poste Italiane di scongiurare la
chiusura o la riduzione di lavoro.
Altresì, ho raccolto numerose segnalazioni di cittadini che si trovano
costretti a dover subire l’invadente
aggressività di presunti parcheggiatori che operano soprattutto nel
piazzale dell’ospedale cittadino”.
Da qui un’interrogazione che torna
a sollecitare l’amministrazione per
una soluzione definitiva. La vicenda
fu già denunciata nel gennaio del
2013. E’ evidente come questi fatti
contribuiscano ad accrescere una
diffusa sensazione di insicurezza
soprattutto fra le donne e le persone
anziane, che non può essere più
tollerata.
d.g.
18/03/15 10.42
L'Azione 21 MARZO 2015
7
>SPECIALE SCUOLA<
Per un confronto aperto
Una videoconferenza per toccare da vicino le urgenze della scuola
di ADELE GIOIA
“L
a scuola italiana
ha le potenzialità
per guidare questa
rivoluzione. Per essere l’avanguardia, non la retrovia
del Paese. Può farlo se si mette in
discussione, se si apre al dibattito
con il mondo che la circonda. A partire dalle famiglie e dalle imprese”.
Da questo proclama un’iniziativa
preziosa: il 29 ottobre 2014 si è
svolta, nell’ambito delle consultazioni ministeriali sul documento
“La buona scuola” una video conferenza organizzata dal dirigente
scolastico professor Giancarlo
Marcelli con l’intento di aprire un
dibattito sui temi più significativi
della vita scolastica.
Tre sono stati i gruppi di ascolto:
l’Iis Merloni di Fabriano, gli Itcg
Antinori di Camerino e Matelica.
L’invito a partecipare era stato rivolto alle istituzioni locali, ai genitori,
agli studenti, al personale docente e
Ata, ai rappresentanti degli organi
collegiali, nel convincimento che
solo con il contributo di tutti, in un
impegno comune e nella comune
responsabilità, si possa realizzare
la buona scuola. In ogni sede si è
verificata la presenza delle rappresentanze delle amministrazioni e
dei genitori, particolarmente attenti.
Unità tematiche di fondo della
video conferenza: competenze,
concorso, formazione docenti, alternanza scuola-lavoro, autonomia.
Ogni gruppo di ascolto aveva il
suo coordinatore. Protagonisti: gli
studenti ed i docenti. Gli studenti
affrontano il tema dell’alternanza
scuola-lavoro (già sperimentata
in uno degli istituti Antinori) e lo
giudicano molto utile per la sua
valenza formativa in vista del futuro
inserimento nel mondo del lavoro,
anche se, per la realizzazione concreta dell’esperienza, non mancano
difficoltà di vario genere.
Si parla di iniziative interessanti, pensano infatti i giovani che
“commercializzare beni o servizi
prodotti, sia un’ottima idea” (già
attuata) “per poter ricavare fondi da
destinare alle attività della scuola”.
Desidererebbero gli studenti migliorare ed utilizzare i laboratori
per “aumentare la capacità pratica
e non solo quella teorica”.
Si domandano come può verificarsi
il fatto che “migliaia di aziende non
trovino le qualifiche professionali
di cui hanno necessità”. Sono i
programmi ministeriali che non
corrispondono alle esigenze del
mondo del lavoro? Emerge, dominante, il problema del reclutamento
dei docenti, i ragazzi ne parlano
con responsabilità, fanno domande,
propongono soluzioni, ma ora sono
i docenti, amareggiati e delusi, ad
esprimere il loro sconcerto: come
procederà l’inserimento dei vari
precari? Si arriverà ad avere un
organico funzionale? Quali saranno
le modalità per la valutazione dei
docenti? Quali e con quali modalità
i concorsi che consentiranno l’accesso all’insegnamento? E quale
e come l’autonomia tanto spesso
celebrata? La video conferenza ha
consentito un coinvolgente dibattito
tra gli studenti ed il dirigente di
Fabriano Giancarlo Marcelli che
ha risposto a tutte le osservazioni
e richieste di chiarimento, evidenziando che la giornata d’incontro
non aveva la pretesa di fornire
soluzioni, ma desiderava essere una
stimolante opportunità di confronto,
tra tutti i protagonisti, sui grandi
temi della scuola. I partecipanti
alla video conferenza hanno constatato, vivendolo,
quanto sia utile il
confronto aperto tra
i protagonisti della
vita scolastica.
I docenti sono stati straordinari nel
proporre riflessioni
e stimoli ed hanno
avuto la gratificazione più ambita:
alunni riflessivi e
propositivi, ricchi
di una notevole maturità culturale ed
umana.
La platea
presente
all'incontro
07 fabriano.indd 2
La presentazione
del dirigente
Marcelli
Fare il proprio dovere
per una buona società
Una tesi rivoluzionaria. Nelle quattro parole proposte
dalla preside Adele Gioia nel suo intervento della
scorsa settimana (nulla res sine linea) si compendiano i mali e, nello stesso tempo, i possibili rimedi
della rinascita sociale, culturale ed economica del
paese. Fare ognuno il proprio dovere, ogni giorno, con costanza e
determinazione, senza lasciarsi abbattere dalle difficoltà del presente,
è qualcosa che in Italia suona davvero innovativo. Un’Italia, i cui
problemi sono sotto gli occhi di tutti: corruzione, malaffare, nepotismo, raccomandazione, disconoscimento del merito, ecc. Un’Italia
che stenta a ritrovare una via d’uscita alla crisi economica e morale
che la attanaglia ormai da qualche anno. Un’Italia a cui nessuno sa
dare una risposta ai suoi mali perenni e incancreniti, con una classe
politica vuota, inconcludente, menzognera e corrotta, senza distinzione
tra maggioranza e opposizione. Un’Italia i cui abitanti hanno scarso
senso civico, nessun rispetto per le Istituzioni, insofferenza alle leggi
e alle norme del buon vivere comune. Un’Italia divorata dalla lobby,
dagli interessi di parte, dalla difesa ad oltranza dei privilegi di casta.
Ma, d’altro canto, non possiamo ignorare anche l’altra faccia della
medaglia: l’Italia di coloro che ogni giorno fanno il loro dovere fino
in fondo, nonostante tutto. Insegnanti, medici, operai, artigiani, imprenditori che portano avanti la loro battaglia quotidiana, nonostante
tutto. O cittadini che dedicano parte del proprio tempo ad opere di
volontariato, a beneficio della parte più bisognosa e indigente della
società, o per far funzionare servizi essenziali che lo Stato non è più
in grado di garantire. È da qui che dobbiamo ripartire per costruire
il nostro futuro: dagli uomini e donne di buona volontà, e che grazie
al cielo sono la maggioranza. Fare ciascuno il proprio dovere: così
si gettano le fondamenta di una rinnovata “buona” società. La buona
scuola – c’è da scommetterci – verrà di conseguenza.
Luca Marini
18/03/15 10.41
8
>FABRIANO<
L'Azione 21 MARZO 2015
La riabilitazione è di casa
Il direttore del Santo Stefano è il fabrianese Massimo Frascarello
di ALESSANDRO MOSCÈ
C’
è un universo, nel
mondo della sanità,
che opera silenziosamente e che si rivela non solo efficiente, ma unico
e insostituibile. Il Santo Stefano
rappresenta una realtà di primaria
importanza nel settore della riabilitazione, presente con proprie
strutture in molte regioni italiane.
Nelle Marche ha la sede centrale
a Potenza Picena in provincia di
Macerata, e il direttore sanitario
è Massimo Frascarello, medico
fabrianese molto noto in città, che
attualmente vive ad Ancona con
la moglie e due figli. Da anni l’istituto del quale ricopre il vertice
dirigenziale opera per dare risposte
complete alle persone con disabilità
e alle loro famiglie. “Il gruppo dispone di molte strutture operative
integrate nel territorio, dove offre al
paziente un’ampia serie di programmi riabilitativi con un approccio
centrato sui bisogni della persona
e basato sull’evidenza scientifica”,
spiega Frascarello. Il Santo Stefano
è una casa di cura privata accreditata con servizi diagnostici, circa
450 posti letto suddivisi in quattro
fabbricati intervallati da giardini,
punto di ristoro, pineta, impianti
sportivi e spiaggia privata. “Ero-
ghiamo attività sanitaria riabilitativa
in regime di ricovero ospedaliero ed
extraospedaliero per persone con
disabilità come le patologie cerebrali che abbiano comportato un
periodo di coma, mielolesioni, ictus
cerebrale, patologie dell’apparato
muscolare e scheletrico di origine
traumatica o cronico-degenerative
anche in condizioni gravi. Quindi
patologie neuro-degenerative come
sclerosi multipla, Sla, Parkinson,
patologie reumatologiche e respiratorie”, riferisce ancora Frascarello.
Il centro ospedaliero è organizzato
in due diverse sezioni. Un nucleo
di neuroriabilitazione, altamente
specializzato, è dotato di 50 posti
letto e accoglie soggetti portatori
di disabilità conseguenti a gravi
lesioni encefaliche, traumatiche e
non, che abbiano causato uno stato
di coma e patologie acute del midollo spinale. A questo si aggiunge un
centro ospedaliero di riabilitazione
che consta di 50 posti letto raggruppati in unità specializzate nella riabilitazione intensiva delle disabilità
derivanti da patologie neurologiche,
ortopediche e reumatologiche. Il
centro extraospedaliero di riabilitazione è dotato di circa 350 posti
letto articolati. “Per mantenere alta
la qualità della vita, anche a persone
con patologie croniche e invalidanti,
i sistemi sanitari, pur in presenza di
Massimo
Frascarello
risorse limitate, stanno aumentando
il proprio impegno incrementando
i servizi sia in forma diretta che
attraverso soggetti erogatori esterni
che trovano spazio negli interventi
di maggior complessità. Si aprono
così opportunità per operatori che
offrono risposte riabilitative caratterizzate da alta specializzazione,
approccio multidisciplinare, elevata
complementarietà con il servizio
pubblico, personalizzazione degli
interventi finalizzati al massimo
recupero funzionale, alla valorizzazione delle abilità residue e al
reinserimento sociale. Offriamo
alle persone disabili di ogni età
risposte complete, appropriate,
coerenti. Lo facciamo attraverso la
presa in carico nelle diverse fasi del
percorso clinico e assistenziale”,
aggiunge Frascarello. Il Santo Stefano di Potenza Picena si distingue
per umanità e spirito di servizio.
Crea valore per l’impresa e risorse
per lo sviluppo dell’azienda in
coerenza con i principi etici. “La
condivisione rappresenta il nostro
impegno all’espressione delle idee,
alla trasmissione del sapere e alla
partecipazione attiva ai progetti. Si
lavora per il benessere e la soddisfazione del cliente. Il rispetto è per
noi comprensione, accettazione e
valorizzazione della diversità delle
persone che ci circondano e ci induce a riconoscere il ruolo, la dignità e
la libertà di ogni individuo attraverso modalità di relazione coerenti.
La dedizione al paziente ci porta
ad orientare tutte le nostre risorse,
umane e professionali, al suo servizio. Le energie sono concentrate a
soddisfare le esigenze relative alla
sfera emotiva e all’ascolto”, conclude Massimo Frascarello. Il Santo
Stefano ha maturato un’importante
esperienza anche in integrazione
con l’ambito della salute mentale ed
ha consentito la definizione di specifici percorsi in setting terapeutici
diversi (dalla comunità terapeutica
alla clinica psichiatrica, ndr), per la
presa in carico di pazienti di diverse
età. In particolare si pone attenzione ai programmi di riabilitazione
psichiatrica volti al recupero delle
capacità per un reinserimento valido e duraturo nella vita familiare e
di relazione.
Una settimana di eventi in città Le uova della speranza
per dire no ad ogni tipo di razzismo contro la leucemia
Accendi la mente, spegni i pregiudizi. E’ lo slogan che accompagna
la settimana contro il razzismo a
Fabriano. Arriva anche in città la
settimana dedicata a combattere
uno dei mali che non smette mai di
provocare vittime e danni psicologici a giovani e non. Ad organizzarla
a Fabriano dal 18 al 22 marzo una
serie di associazioni capitanate dal
Comune di Fabriano, dall’Ambito
Territoriale 10 insieme con i tre
istituti comprensivi della città e il
Liceo Scientifico. Le associazioni
“Artemisia”, “Oltre l’altro”, “Rumena-Moldava”, “Miseria Ladra”,
Arci Fabriano, il Centro Culturale
Islamico, le Associazione “Gurudawara singh sabah Fabriano-Jesi”,
“Fabricamenti”, “Libera”, il Grup-
po Umana Solidarietà, l’Azione
Cattolica di Fabriano, organizzano,
in occasione della ‘XVI settimana
d’azione contro il razzismo’ una
serie di eventi per la cittadinanza.
Il sindaco Sagramola e gli assessori
Giorgio Saitta e Barbara Pallucca
hanno presentato l’evento nel
corso di una conferenza stampa in
municipio. Mercoledì 18 marzo,
alle ore 21, spazio, in Biblioteca
Multimediale "Romualdo Sassi"
alla proiezione e discussione di un
film sul razzismo con introduzione
e commento curati dall’Associazione “Oltre l’altro”. Dal 19 al 21
marzo, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle
ore 19, sempre in Biblioteca "Sassi", avrà luogo la mostra Impronte
digitali. In esposizione le impronte
La conferenza stampa per la settimana contro il razzismo
08 fabriano.indd 2
digitali dei richiedenti asilo politico
ospitati nel territorio del comune di
Fabriano con la collaborazione di
Gus (Gruppo Umana Solidarietà) e l’Associazione “Oltre l’Altro”.
Sabato 21 marzo, ore 18.30 è prevista una fiaccolata con partenza
dal parcheggio di via XIII Martiri
di Kindù (zona Conad Borgo –
parcheggio con murales). La fiaccolata percorrerà le vie del centro
storico e si concluderà ai Giardini
Pubblici Regina Margherita. Domenica 22 marzo, sarà, invece, la
giornata delle comunità aperte che
accoglieranno nei propri luoghi
di incontro la cittadinanza per far
conoscere le proprie comunità e gli
usi e costumi. Protagonisti i centri
religiosi fabrianesi. Il Centro culturale Islamico presso la Moschea di
Via Nenni attende tutti dalle ore 15
alle ore 18. La Comunità Rumena e
Moldava presso la chiesa di Sant’Agostino sarà aperta dalle ore 12 alle
ore 14. La Comunità Indiana di via
del Lazzaretto, invece, dalle ore 10
alle 14. Durante la settimana, presso
gli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa, sarà affrontato il
tema dell’integrazione, mediante
discussioni, testimonianze ed approfondimenti guidati dai docenti,
volti a sensibilizzare i giovani alle
tematiche della settimana d’azione
contro il razzismo. I più piccoli
saranno coinvolti in attività ludico
ricreative, che sfoceranno nella
fiaccolata di sabato pomeriggio.
Soddisfatti dell’iniziativa il sindaco
Sagramola e gli assessori Pallucca
e Saitta che hanno confermato
l’importanza di affrontare queste
tematiche che creano disagi anche
tra le nuove generazioni.
Ritornano le “Uova della speranza”
per sostenere l’Ail nella ricerca e
nella lotta alle leucemie. L’associazione Sergio Luciani sarà in Piazza
del Comune di Fabriano con i suoi
volontari venerdì 20, sabato 21 e
domenica 22 marzo: sarà possibile
acquistare le tradizionali uova di
cioccolato come gesto di sostegno
e solidarietà.
Canti e preghiera a S.Silvestro
“Preghiera sotto la Croce” è l’iniziativa a cura del Gruppo Corale Santa
Cecilia con testi originali di don Tonino Lasconi. Il lettore sarà Oreste
Aniello, accompagnato dall’organo di Mirella Dirminti e dal direttore del
coro Paolo Devito. Meditazioni e canti sono tratti dal repertorio musicale
della Passione di Nostro Signore. Il luogo di ritrovo è l’Eremo di San
Silvestro, domenica 22 marzo, alle ore 11.30.
Marco Antonini
18/03/15 10.40
L'Azione 21 MARZO 2015
>FABRIANO<
9
Noi e l'Islam tra i banchi
Coinvolti gli Istituti "Morea Vivarelli" in un progetto con Valentina Colombo
di GiGliola Marinelli
U
n importante progetto
interdisciplinare e trasversale con la finalità
di promuovere il dialogo
interreligioso tra i giovani elaborato dagli Istituti di Istruzione
Superiori “Morea-Vivarelli” dal
titolo “Sulla strada per Gerusalemme!” e coordinato dalle insegnanti
Maria Cristina Corvo e Rosella
Palanga. Mercoledì 11 marzo nella
cornice dell’Oratorio della Carità
di Fabriano il convegno “Noi e
l’Islam” organizzato con il patrocinio del Comune di Fabriano, in
collaborazione con l’Ambito 10,
l’Associazione Fabriano Incontra
e gli Istituti “Morea-Vivarelli” ha
visto la presenza della dottoressa
Valentina Colombo, una tra le
più significative studiose italiane
di Islam, docente di cultura geopolitica dell’Islam all’Università
Europea di Roma e membro del
Comitato per l’Islam Italiano
presso il Ministero dell’Interno.
Significativa la presenza in sala del
Vescovo della Diocesi di Fabriano
e Matelica Mons. Giancarlo Vecerrica, dell’assessore alla Cultura
del Comune di Fabriano Barbara
Pallucca e di un’importante rappresentanza di studenti e donne
islamiche per un dibattito che ha
sottolineato l’importanza di instaurare un processo di educazione al
dialogo, conoscenza ed incontro
tra culture e religioni differenti.
Tra i relatori anche l’assessore
09 fabriano.indd 2
alle Politiche Sociali del Comune
di Fabriano Giorgio Saitta, che
ha sostenuto fortemente questo
progetto, sottolineando l’impegno
dell’amministrazione comunale
nell’ambito dell’integrazione e
dell’inserimento sociale di tutti i
rappresentanti delle diverse culture
e religioni presenti numerosi anche
nel nostro territorio. L’intervento della dottoressa Colombo ha
posto l’accento sulla necessità di
combattere l’anti-radicalizzazione
non solo su web, ma attraverso
l’incontro ed il dialogo con i giovani. I ragazzi devono trovare nelle
istituzioni un alleato e nelle scuole
una possibilità di crescita, anche
attraverso questi progetti, volti a far
acquisire fiducia nella possibilità
concreta di un’integrazione socioculturale a 360°. I musulmani non
sono un’entità astratta - prosegue
la Colombo - viviamo l’Islam nella
vita di ogni giorno, pertanto non
dobbiamo nascondere i problemi
ed abbiamo tutti il dovere di agire
abbandonando gli stereotipi: il
dialogo interreligioso non può risolversi in incontri istituzionali fatti
di fotografie nei giornali e strette di
mano di circostanza. E’essenziale il
vero dialogo che nasce dall’incontro reale tra individui che non può
essere disumanizzato attraverso il
web. Nel mondo sono presenti più
di un miliardo e settecento milioni
di musulmani, con le loro diverse
sfumature e sfaccettature impossibili da “inscatolare” in un unico
contenitore. L’’islamofobia è una
doppia trappola: per noi perché
frutto di generalizzazioni e per i
musulmani molto pericolosa in
quanto li associa quasi sempre a
vittime. E’fondamentale aprire tutte le strade ed i cuori per un dialogo
fattivo, nella consapevolezza che
l’Islam fa parte di noi e solo con un
processo di autocritica si potrà fare
un passo in avanti per una riforma
dell’Islam necessaria per instaurare
un progetto di pace e condivisione
tra culture e religioni differenti. In
questo processo hanno un ruolo e
responsabilità i mezzi di comunicazione: un’informazione corretta è
necessaria per permettere al mondo
islamico di farsi conoscere nella
sua pluralità. Interessante anche
l’intervento dell’architetto Angela
Ruggeri dell’Associazione “Fabriano Incontra” che sta affrontando
l’importante emergenza della tutela
del patrimonio culturale, storico
ed artistico nei paesi coinvolti nei
conflitti, che in questi giorni stanno subendo pesanti danni da parte
degli estremisti islamici. Secondo
Valentina Colombo l’arte è la
memoria e non si può distruggere
così come la storia: non si può
cancellare ogni traccia di ciò che
gli estremisti non vogliono che gli
appartenga. L’estremismo islamico
trova terreno fertile tra la popola-
zione analfabeta e povera: il discorso alle Nazioni Unite di Malala,
giovane pakistana vittima di un
attentato talebano solo perché desiderava studiare, deve essere motivo
di riflessione per tutti noi. L’Unicef
segnala la presenza nel mondo di
31 milioni di bambine private di
una qualsiasi forma di istruzione:
nel discorso di Malala grande rilievo viene posto al dialogo tra culture
fondato sull’istruzione che tenga
conto dei valori universali che non
hanno né colore né religione. La
“Rivoluzione di Malala” potrebbe
essere un punto su cui partire per
una nuova primavera islamica.
Madre Teresa di Calcutta avrebbe
sicuramente definito Malala “una
piccola matita nelle mani di Dio”.
Di una matita non dobbiamo pertanto avere paura.
18/03/15 10.37
10
>FABRIANO<
Apertura a giugno
per il Museo Diocesano
C
di PAOLA ROTOLO
he Fabriano sia una città dal bagaglio artistico-culturale
importantissimo lo sappiamo bene; ma a meritare
grande attenzione è anche il nostro bagaglio storicoecclesiastico, troppo spesso trascurato. A raccontarci
passo dopo passo tutta la storia delle chiese fabrianesi, arriverà
presto il nuovo Museo diocesano, del quale abbiamo parlato con
Don Alfredo Zuccatosta, direttore del Museo: “Il nuovo plesso
museale sarà collocato all'interno della sede di Palazzo Vescovile;
l’inaugurazione cadrà certamente intorno ai giorni della festa
del Palio di San Giovanni Battista, a giugno, ma ancor meglio
sarebbe riuscire ad aprirlo al pubblico il giorno prima del nostro
patrono”. Il periodo di apertura era precedentemente previsto per
fine marzo, ma il tutto è stato rinviato per motivi sia tecnici che
economici: "Abbiamo preferito prenderci più tempo anche per
riuscire ad ottenere un allestimento più accurato, senza essere
costretti a far tutto troppo frettolosamente”. Le opere esposte
ripercorreranno tutta la storia della chiesa fabrianese, dalle origini fino ad arrivare all’odierna diocesi: “Si parte con 2 preziose
pergamene che risalgono all’anno 1000, per poi arrivare a tutta
la collezione del ‘700 quando divenne diocesi”, ci spiega don
Alfredo Zuccatosta, “non ospiteremo solo opere pittoriche, ma
qualsiasi tipo di elemento artistico che contribuisca a raccontare il
nostro passato”. In esposizione, quindi, avrà sì
grande risalto la pittura, soprattutto quella del
‘300-‘400 e ‘500, ma potremo ammirare tutta
una ricca collezione di tavole, tele, statue,
d’argenteria risalente al ‘7-‘800, di suppellettili sacre e paramenti: “Tra le altre cose ci sarà
anche un bellissimo calice del 1400”, anticipa
orgoglioso don Alfredo. Il museo resterà poi
permanente, ma si provvederà a cambiare di
volta in volta l'allestimento a seconda degli
sbalzi di temperatura per evitare che le opere si rovinino; si alterneranno anche alcune
opere interne in prestito da musei diocesani
di altre diocesi. “E’ importante far capire
che non spoglieremo nessuna chiesa!”, ci
tiene a sottolineare don Alfredo Zuccatosta,
“non toglieremo niente che è attualmente
presente nelle chiese per arricchire il museo,
ma la collezione permanente sarà interamente
composta da elementi che fino ad ora erano
abbandonati in magazzini o accantonati in
luoghi non accessibili ai più!”; e vista la polemica che c'è stata
in proposito, in particolare sul fatto che verranno riprese alcune
opere attualmente esposte nella Pinacoteca, precisa: “Faccio
presente che su 25 opere che gli enti ecclesiastici hanno prestato
alla Pinacoteca, noi ne riprendiamo solo 5! Non ci sarà quindi
nessun depauperamento della Pinacoteca, ma solo un'importante collaborazione, per gestire insieme tutto il materiale a
disposizione in maniera il più armonica possibile”. Una sala
sarà interamente adibita all’allestimento di mostre temporanee
con opere importanti, anche di grande valore, che attualmente
sono esposte in chiese periferiche, magari di paesini e frazioni
limitrofe: “Le porteremo temporaneamente qua al Museo diocesano per dare l'opportunità di conoscerle ed ammirarle ad
un pubblico più vasto, poiché altrimenti resterebbero tutte non
facilmente fruibili dalla maggioranza”. Ruolo fondamentale sarà
poi quello rappresentato dai prestiti e dagli scambi con gli altri
musei diocesani, per i costi dei quali ci si avvarrà di sponsor,
organizzando degli eventi di volta in volta a seconda delle opere
che verranno ospitate; all'entrata del Museo con grande probabilità sarà anche allestito un bookshop. “Colgo l’occasione per
dire che possiamo anche vantare probabilmente la più imponente
collezione di arazzi delle Marche!”, aggiunge don Alfredo in
conclusione. “Contiamo infatti 15 meravigliosi arazzi di tessitura
e manifattura fiamminga, francese e napoletana, tutti di proprietà
della Cattedrale, ma essi necessiterebbero di
uno spazio enorme per essere esposti: uno di
essi è addirittura largo 6 metri e alto 2, dimensioni un po’ troppo ingombranti per il nostro
Museo!”, ma ci preannuncia anche che, molto
probabilmente, essi verranno esposti all'interno del Palazzo del Podestà al termine della
sua ristrutturazione. Con l’arrivo imminente
di questo nuovo plesso museale diocesano,
la piazza delle Cattedrale diventerà così un
vero e proprio punto sinergico di poli artistici
e culturali insieme alla Cattedrale stessa, alla
Pinacoteca, a San Benedetto che è a due passi,
alla Piazza del Comune e all’Oratorio della
Carità: nel complesso, un’offerta di attrattive
indiscutibilmente affascinante, di cui poche
città possono godere.
BREVI DA FABRIANO
~ 80enne CADe,
MA rIprenDe bene
Via Mamiani, 11 marzo ore 13. Un 80enne
si sente male e cade al suolo, la badante
chiama i soccorsi. VdF e personale medico del 118 accorrono.
Il malore era stato causato da un calo di
pressione e l’uomo alle prime cure riprende bene e visto che dopo ulteriori controlli
tutto era nella norma, rimaneva a casa.
~ IL sottopAsso DI roCChettA
Fabriano. Il sottopasso ferroviario di Rocchetta bassa, che giorni fa si era allagato,
sito - per chi proviene da Fabriano - 100
metri dopo il passaggio a livello, a destra,
passando tra le 4 abitazioni e dopo altri
50 metri, eccolo.
E’ antico e permette il collegamento tra
le suddette“4 case” ed altre 3 abitazioni,
e queste hanno alle spalle il fiume Giano.
Come detto, è da decenni che c’è senza
creare grandi problemi, ma le condizioni
atmosferiche si sono estremizzate - vento
fortissimo, acqua a catinelle - e occorrerà
qualche rimedio.
~ IL sottopAsso DI MosCAno
Fabriano. Il sottopasso ferroviario per Moscano da pochi anni che è stato realizzato,
ma si allaga facilmente - come e avvenuto
giorni fa - visto che ha un avvallamento
al centro, quindi occorreranno griglie,
canali, o tubi che scarichino acqua nel
sottostante fiume.
~ IL LAgo neLLo sCAvo
Via Santa Croce 5 e 6 marzo. Per la tanta
pioggia, uno scavo nei cantieri edili presso
i nuovi edifici scolastici, si riempiva di
acqua proveniente anche dai campi e
che arrivava ad essere alta 60 centimetri.
Per svuotare il “laghetto artificiale” che faceva penetrare l’acqua anche nelle vicine
10 fabriano.indd 2
abitazioni, i VdF dovevano intervenire due
volte per svuotarlo tramite motopompe.
~ CArtA per DIsegnAre, sCrIvere
Fabriano. Per coloro che vogliono esternare al pubblico le loro passioni di scrivere
e disegnare e che si sfogano sulle pareti
dei muri di palazzi occorrerà provvedere
ponendo qualche plancia contenente fogli
di carta bianca ove potranno sbizzarrirsi.
Anni fa, il negozio-laboratorio di Bartolini
sito nella salita per la Cattedrale, voleva
farlo e ci auguriamo che lo attui e che
abbia successo.
~ MuLtA, MA preMIo
ALLe beLLe pAroLe
Multa a chi scrive, disegna o scarabocchia sui muri. Ma a se le frasi sono
belle, i disegni artistici, bisogna dare
agli autori - che confessano o vengono
scoperti- multa al minimo, ma anche
dei premi. Invece a coloro che fanno
scarabocchi o scrivono parole illeggibili,
bisogna condannarli a pagare il massimo
della multa.
~ tAntI ALberI CADutI
Fabriano, 5 e 6 marzo. Per il forte vento
l'insistente pioggia tanti alberi sono caduti finendo sulle strade ed anche sui fili
delle linee elettriche e telefoniche, come
a Moscano, Argignano, San Michele.
Sicuramente anche in tanti e fitti boschi
saranno state atterrate delle piante creando così sbarramenti ed intralci.
Per il buon andamento di persone, animali
e piante bisogna far tagliare i boschi ogni
20 o 50 anni, ossia come regola vuole. E,
per esempio, chiediamo alle Forestali o a
chi di dovere: da quant’è che non vengono
sfoltiti i boschi ormai fittissimi, siti nella
costa verso Poggio San Romualdo del
tratto Albacina-Camponocecchio?
Madonna in Trono e Santi, Fra Fabiano
d'Urbino, sec. XVI, tra le opere presenti
nel Museo, ora nella chiesa di San Nicolò
L'Azione 21 MARZO 2015
In Cattedrale
una liturgia
sulla famiglia
Dalla scorsa settimana è partito a S. Venanzio un
nuovo servizio, offerto da alcuni parrocchiani, per
permettere ai bambini piccoli (1-6 anni) e ai loro genitori di vivere al meglio la celebrazione domenicale:
durante il rito di introduzione della Messa, infatti,
i piccoli vengono accompagnati nei locali della sacrestia, dove si accomodano su un tappeto e viene
raccontato loro il Vangelo del giorno e proposta una
piccola attività a tema; l’obiettivo è di far vivere loro
in maniera semplice e concreta, e soprattutto con un
linguaggio adatto all’età, il momento della Liturgia
della Parola che il resto della comunità sta vivendo in
chiesa, e allo stesso tempo permettere ai genitori di
godere dell’ascolto delle letture e dell’omelia senza
distrazioni e preoccupazioni. Al momento dell’offertorio i bambini rientrano in chiesa da mamma e
papà, per vivere insieme il resto della celebrazione.
L’iniziativa vuole essere un segno di accoglienza da
parte della comunità parrocchiale verso i più piccoli,
e soprattutto un servizio per essere sempre più vicini
alle famiglie.
tre appuntamenti
sul disagio psichico
“Tre giornate collegate da un filo rosso ideale, per
riflettere sulle problematiche inerenti la salute mentale”. Sintesi perfetta pronunciata dalla dottoressa
Marina Di Foglia, coordinatrice del progetto, nel
corso della conferenza stampa di presentazione di una
Tre Giorni dedicata al tema “Dalla presa in cura alla
presa in carico: la salute mentale oggi”. Martedì 24
marzo in Biblioteca alle 17.30 inaugurazione della
Mostra Fotografica “squarci di manicomio”, seguirà
la lettura di brani tratti dal libro “Maria e Giuseppe in
manicomio - I bambini eccitati”. Mercoledì 25 marzo
in Biblioteca alle 16 proiezione del film di Silvano
Agosti (che sarà presente all’evento) sul disagio
psichico. Giovedì 26 marzo all’Ospedale “Profili”
giornata di formazione dalle 9.30 alle 19 per quanti
si occupano di salute mentale.
Daniele Gattucci
una pietra contro il tanning pub,
i gestori: "Ma non ci spaventano"
Sabato 6 marzo, ore 4.30, Tanning Pub: i gestori del
locale chiudono e tornano a casa. Ore 6 circa, sul
telefono di Christian Magnoni arriva la chiamata
dall’allarme del locale. Subito torna a Fabriano: al
suo ritorno la finestra è spaccata, probabilmente con la
pietra che è finita all’interno e ci sono delle gocce di
sangue sparse che proseguono nei dintorni. Null’altro
è stato danneggiato o rubato. Questo è ciò che i gestori
Christian Magnoni, Cristian Strambolini e Dimitri
Guglielmi hanno visto sabato mattina. Ci racconta
Cristian Strambolini: “Appena arrivati sul luogo abbiamo chiamato i Carabinieri, ed ora le indagini sono
aperte. Non possiamo affermare con certezza nessuna
ipotesi, ma è molto probabile sia stato un tentativo
di furto, data l’evidente ferita dell’aggressore. Noi
crediamo che una volta rotta la finestra, il ladro sia
entrato facendo scattare l’allarme che avverte presenze
fisiche in movimento e che, al suono della sirena si sia
spaventato e, fuggendo, ferito. Non possiamo escludere
un atto vandalico per danneggiare gli interni del pub,
ma ci sembra meno probabile. Queste, comunque,
restano solo nostre ipotesi. Purtroppo non siamo né
i primi né gli ultimi ad aver ricevuto questi "regali",
anche se di certo è un evento che turba la tranquillità
di chi svolge il proprio lavoro, che viola l’ambiente
dove passi la maggior parte del tuo tempo: qualsiasi
sia la motivazione, vandalismo, furto o disperazione”
continua Cristian: “E' un atto non giustificabile. Non
crediamo che la nostra tutela sia compromessa, pensiamo che questo sia un evento isolato e che, dato il
sistema di allarme, il pronto intervento nostro e delle
Forze dell’Ordine possa scoraggiare futuri tentativi di
furto o aggressione. Devo infatti ringraziare i Carabinieri che sono subito intervenuti sul posto aprendo
le indagini e che, dopo l'accaduto, capitano spesso a
controllare dalle nostre parti”. Non è certo un blitz
maldestro che scoraggia tre giovani a proseguire
nella loro attività: “Non ci facciamo spaventare e
proseguiamo con lo stesso entusiasmo, come se non
fosse successo nulla". Lunedì 16 marzo viene svelata
l'identità del responsabile dell'aggressione: un 16enne
straniero già noto alle forze dell’ordine residente a
Fabriano. Prima tenta il furto rompendo la vetrina del
Pub, ma desiste perché si ferisce ad una mano. Subito
dopo, scippa un telefono cellulare ad una minorenne.
I Carabinieri della compagnia di Fabriano, agli ordini
del capitano Benedetto Iurlaro, individuano il responsabile che confessa il suo tentativo di furto.
Elisa Pallotta
La finestra sfondata al Tanning Pub
18/03/15 10.36
L'Azione 21 MARZO 2015
>FABRIANO<
11
Ora c'è l'anagrafe delle api
A colloquio con Giorgio Poeta la cui attività varca i confini nazionali
di DANIELE GATTUCCI
L’
azienda agricola Giorgio Poeta,
è un’eccellenza del nostro territorio che tra le altre peculiarità si
è aggiudicata l’Oscar
dell’Agricoltura con il “Primo miele di acacia al mondo invecchiato in
barrique: Il Carato” ed ha dato vita
a “I’M Idromele”, un fermentato di
miele, e “La Stella”, ovvero miele
di acacia con infusione di anice
stellato, è un punto di riferimento
del Bel Paese nel mondo delle api.
Per questo motivo ci siamo rivolti a
Giorgio Poeta, titolare dell’azienda,
per conoscere la reale entità dell’allarme lanciato dalla Coldiretti sulla
produzione made in Italy di miele,
in particolare di acacia, castagno, di
agrumi e mille fiori quasi dimezzata
con il moltiplicarsi di furti nelle
campagne dove ad essere sottratti
sono addirittura gli alveari: è così
anche nel nostro comprensorio?
“Nella nostra provincia ancora non sono
iniziati, ma nella vicina Macerata qualche
'furbetto' ha iniziato a sottrarre apiari interi.
Ormai le api, oltre a dare reddito, sono diventati insetti economicamente interessanti.
11 fabriano.indd 2
In primis perché il miele, da diversi anni a
questa parte, sta assumendo una connotazione alimentare sempre più importante e
perché il consumatore iniziale ha cominciato
ad avvicinarsi a questo bellissimo prodotto.
Quello a cui stiamo andando incontro, a dire
il vero, è una moria dovuta ad inquinamento
ambientale crescente. Non so se saremo in
grado di mantenere in vita un insetto così
delicato come l’ape”.
Quanti sono gli apicoltori del comprensorio montano?
“Gli apicoltori stanno crescendo di anno in
anno, e questo fa più che piacere, segno di
un maggior interesse di più persone verso
un'attività così importante come
l’apicoltura”.
Il furto degli alveari, oltre a
provocare un grave danno economico comporta altri rischi?
“Assolutamente sì. Ogni apiario
è una grande “famiglia”, intesa
come organismo. Spostandole, se
non si effettua una regolamentata
“quarantena”, rischiamo di diffondere malattie a tutti gli apiari
vicini, in quanto le api possono
allontanarsi dall’arnia per svariati chilometri e poi riportare nella
loro arnia 'problematiche' che
potrebbero addirittura ucciderla”.
Il 19 gennaio è diventata operativa l’anagrafe delle api. Quali
ulteriori prospettive offre?
“L’anagrafe è importante per tutti
gli apicoltori, professionisti o non. Permette
agli organi competenti, ma anche a chi fa
l’apicoltore di mestiere o a chi si sta avvicinando da poco, di essere più sicuri sulle
postazioni. E’ fondamentale avere cura di
non intaccare il lavoro altrui, ed è altrettanto fondamentale che altri non intacchino il
nostro, per i motivi già espressi”.
Quanto incide il crollo dei raccolti nazionali, dove non sono ammesse coltivazioni
Ogm, sulla percentuale delle importazioni
dall’estero di miele, quali sono i Paesi da
cui arrivano e di cosa occorre tener conto
per acquistare miele italiano?
“Incide in maniera importante. Dalle ultime
stime che ho raccolto, la metà del fabbisogno
italiano di miele è coperto dall’estero. Questo
solamente perché in Italia non ne produciamo
abbastanza. Ed ecco che veder nascere giovani apicoltori, come Luca Bianchi di Fabriano
che si sta rimboccando le maniche e viene
sempre più spesso in azienda per apprendere
questo lavoro, è la chiave di volta di tutto
questo parlare: in Italia serve miele italiano.
E apicoltori. Mi sembra che stiamo crescendo
nel modo giusto. Per quanto riguarda il miele
estero, importiamo purtroppo da paesi come
la Cina. Dico purtroppo perché il prodotto
cinese è microfiltrato, e quindi è impossibile
risalire a come e dove è stato prodotto. Poi
importiamo anche dalla vicina Polonia e
Ungheria, che qualitativamente sono molto migliori del prodotto cinese. Guardare
l’etichetta è il modo migliore di scegliere.
Sempre”.
18/03/15 10.56
12
>EVENTI<
L'Azione 21 MARZO 2015
Donne ferite a morte
Lella Costa sabato al Gentile: il triste tema del femminicidio
L
di FERRUCCIO COCCO
a stagione teatrale del Gentile in abbonamento si avvia alla conclusione con un’altra opera legata al mondo delle donne, “Ferite
a morte”, scritta e diretta da Serena Dandini e interpretata da
Lella Costa. L’appuntamento è per sabato 21 marzo alle ore 21.
Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche
per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito,
un compagno, un amante o un “ex”. Per una volta, sono loro a parlare
in prima persona. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna
racconta la sua storia. Ha collaborato ai testi e alle ricerche Maura Misiti, ricercatrice del Cnr, che ha scritto una breve storia per ciascuna di
loro, pensata in chiave teatrale per sensibilizzare, attraverso il linguaggio
della drammaturgia, le istituzioni italiane e l’opinione pubblica circa un
fenomeno dai dati ancora incerti, ma che comporta in Italia – come ci
raccontano le rare statistiche – una vittima ogni due, tre giorni. La scena
teatrale è sobria: un grande schermo rimanda filmati ed immagini evocativi,
la musica accompagna le donne a raccontare la loro storia assieme agli
oggetti che hanno caratterizzato la loro tragica avventura. Sul palco, ad
interpretare le vittime, quattro donne che si alternano a dare voce a queste
storie, in uno spettacolo teatrale drammatico, ma giocato - a contrasto - su
un linguaggio leggero e coi toni ironici e grotteschi, propri della scrittura
di Serena Dandini. Info e biglietti: 0732 3644.
Silvano Poeta:
omaggio
allo scrittore
ed autore
dialettale
Sabato 21 marzo alle ore 17.30
nell’oratorio di S. Maria del Gonfalone
nell’ambito della mostra dei libri del
Centro Studi Riganelli ci sarà un omaggio
a Silvano Poeta, scrittore, autore dialettale (nel dialetto dei paesi all’ombra
del Monte S. Vicino), autore di nove
libri di originalissimi racconti. Un caso
letterario unico nelle Marche. Valutazione
dell’opera di Poeta da tre punti di vista:
linguistico, storico, letterario; lettura di
alcuni racconti, fatta dallo stesso autore.
Sono disponibili in omaggio alcuni volumi esposti nella mostra. Ultimi giorni
di apertura: sabato 21 e domenica 22
marzo (ore 10.30-12.30, 16.30-17).
Il gruppo #papereincorso, composto
quest’anno da Angela Caruso, Luisa Desanctis, Barbara Gubinelli, Gloria Rossi
e Claudia Santi con la partecipazione di
Nicola Di Cerbo e Nicola Dominici, porta
in scena martedì 24 marzo (ore 21) al
Teatro Gentile di Fabriano, “Istericamente Fobici”, commedia brillante scritta dal
torinese Lorenzo Denicolai. Alla regia
Federica Petruio, che ha condotto gli
allievi in questo terzo allestimento del
progetto #fabrianofareteatro, avviato
dall’Associazione Papaveri e Papere con
il primo laboratorio teatrale nel 2011.
Prevendita biglietti presso l’Edicola
La Rovere Fabriano fino al 23 marzo,
vendita al botteghino del Teatro Gentile
dalle ore 18 del 24 marzo.
Lella Costa in scena
Erbe spontanee, aspettando giugno
Domenica 15 marzo si è svolto
il secondo appuntamento con il
Laboratorio sulle erbe spontanee,
un viaggio attraverso le 4 stagioni
per imparare a conoscere le erbe e
le bacche tipiche del nostro territorio, per capirne gli utilizzi
e le preparazioni corrette,
per conoscere
i miti, le tradizioni e gli usi
tramandati fino
ad oggi. Guidati
dall’esperienza
di Maria Sonia
Baldoni, dedita
da oltre 30 anni allo studio della
flora spontanea e conosciuta da
molti come “La Sibilla delle Erbe”,
abbiamo condiviso una giornata
all’insegna della natura ed offerto il
nostro simbolico benvenuto all’E-
quinozio di Primavera. La raccolta
delle erbe spontanee rappresenta
una bella attività che ci permette
di stare all’aria aperta, immergerci
nella natura, conoscere meglio i
nostri territori e portare nei nostri
piatti cibi sani e
ricchi di nutrienti; oltretutto, ci permette
di riscoprire il
ciclo delle stagioni che un
t e m p o r eg o lava la nostra
alimentazione.
“Le piante sono
una delle forme
di vita più antiche della terra, silenti
testimoni dell’evoluzione dell’umanità e del passaggio del tempo.
Siamo portati a dare per scontata
la loro presenza nella nostra vita,
inconsapevoli della loro fonda-
mentale importanza nell’ecologia
del pianeta, delle loro proprietà
nutrizionali e terapeutiche e della
misura in cui venivano venerate dai
popoli antichi. Esse sono la forma
vivente meglio riuscita” (tratto dalla
biografia di Maria Sonia Baldoni
“La sibilla delle erbe” di Michele
Meomartino). Oltretutto, questo
percorso rappresenta un’occasione
per accrescere la conoscenza sui
temi dell’agricoltura sociale, della
terra come bene comune e delle
nuove professioni legate alla terra,
confermandoci come sia possibile
vivere dei frutti del nostro territorio,
in un futuro che appare sempre più
post-industriale. Vi diamo dunque
appuntamento al prossimo incontro con il laboratorio delle erbe
spontanee previsto per il 26 e 27
giugno, per scoprire insieme quali
sono le erbe spontanee tipiche della
stagione estiva.
L'Agraria come Expo
Appuntamento con l’Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Vivarelli”, di
via Cappuccini, 5 per la Giornata
Fai di Primavera, giunta quest’anno alla 23ª edizione, sabato 21 e
domenica 22 marzo, ore 10 –13 /
15 – 17.30. “Abbiamo scelto questa
sede – ci informa la professoressa
Rossella Quagliarini - per eguagliare l’evento dell’Expo 2015.
L’accoglienza sarà curata da tutti i
collaboratori dell’Istituto Tecnico
Agrario con la partecipazione degli
stessi studenti e circa 100 appren-
Affrontare
l'Alzheimer
Proseguono gli appuntamenti al Caffè
Alzheimer (in via Brodolini 73) dedicati
alla formazione a cura dell’Associazione
Alma. Il nuovo incontro è previsto per
lunedì 23 marzo alle 15.30 e, a partire dalle 17, esperti del settore saranno
a disposizione per offrire ai familiari
dei malati consigli e metodi su come
affrontare ogni giorno la malattia del
proprio caro, cercando, prima di tutto, di
mantenerne attiva la cognitività.
12 eventi.indd 2
I corsisti
di teatro
in scena
disti Ciceroni del Liceo Artistico
“Mannucci”, del Liceo Turistico
“Morea”, del Liceo Classico “Stelluti” e del Liceo Scientifico “Volterra”. Ovviamente si potrà visitare
la Scuola Agraria, fondata nel 1882,
anticamente sede di un convento
di cappuccini che nel corso della
sua storia ha vissuto momenti
significativi ed oggi nel traguardo
dell’Expo 2015 fornisce prodotti
agricoli di grande livello come fiori
e piante, spumanti, farina di farro,
farina d’orzo, farina di grano tenero,
orzo all’anice, orzo tostato e ceci.
Inoltre, durante gli orari d’apertura,
come iniziativa collaterale, si terrà
il Mercatino di prodotti alimentari
a km zero”. Come noto si tratta
di uno degli incontri più festosi e
attesi che si rinnova alla scoperta
del nostro patrimonio storicoartistico e paesaggistico e quindi
della nostra identità. Chiese, archivi
storici, aree archeologiche, giardini, palazzi, castelli, archeologia
industriale, carceri, ipogei, eremi
e sedi dell’informazione diventano
luoghi di grande attrazione e veicoli
di sviluppo e crescita del territorio.
Andiamo
a pulire
il bosco
ai Monticelli
Uscita straordinaria per la “Pulizia
del bosco”. I vari gruppi micologici marchigiani organizzano, in tutta la regione,
per domenica 29 marzo, l’uscita
straordinaria per la pulizia di un bosco.
Con ritrovo e partenza alle ore 8.30 dal
piazzale antistante la chiesa della Sacra
Famiglia di Fabriano, il Gruppo Micologico Naturalistico Fabrianese, insieme
a quanti intenderanno aggregarsi per
dare una mano, si occuperà della pulizia
della pineta dei Monticelli che, tradizionalmente, è il più classico dei luoghi di
escursione o ritrovo “montano” della
nostra città. Si ringraziano il Comune
di Fabriano, l’assessore all’Ambiente e
Ancona Ambiente per la disponibilità e
l’accoglienza riservata all’iniziativa con
la messa a disposizione dei sacchi per la
raccolta dei rifiuti e del camion per il loro
smaltimento. La partecipazione alla volontaria pulizia del bosco è libera e aperta
a tutti con la semplice raccomandazione
di essere dotati di guanti, scarponcini e/o
altro abbigliamento ritenuto consono
data la personale responsabilità prevista
per questo tipo di attività. Per qualsiasi
chiarimento e/o ulteriore informazione:
David Monno 393-2351701, Sandro
Morettini 348-3985622 o Gruppo
Micologico Fabrianese su facebook.
L'economia
vista
dal Papa:
un libro
Martedì 24 marzo alle ore 16 presso
la Biblioteca multimediale “Sassi” ci
sarà la presentazione del volume “Papa
Francesco. Questa economia uccide”
di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi.
Quest’ultimo sarà presente all’incontro.
L’iniziativa è promossa da Veneto Banca
e si svolgerà con il supporto dell’Università Popolare Fabriano.
Daniele Gattucci
18/03/15 10.55
L'Azione 21 MARZO 2015
>SPAZIO LAVORO<
Arriva... Occupiamoci
Un percorso costruttivo a carico delle Fondazioni private
I
di DANIELE GATTUCCI
n tutta Italia 106 i giovani con
un’opportunità di lavoro grazie al Bando “Occupiamoci!”,
promosso dalle Fondazioni
private italiane Mission Bambini,
San Zeno, Umana Mente e UniCredit Foundation, unite per contrastare la disoccupazione giovanile nel
nostro Paese.
I fondi stanziati, pari a 600.000
euro, sostengono 14 progetti (coinvolti giovani in condizione di
svantaggio sociale tra 16 e 29 anni)
gestiti da organizzazioni senza
scopo di lucro e imprese sociali
selezionati tra le 270 richieste
pervenute.
Due i filoni di intervento. Nel primo caso giovani inseriti in tirocini
formativi in realtà produttive del
territorio di residenza: Fabriano
ne rappresenta la prova concreta.
Infatti, “Occupiamoci!” si è convertito in condizioni favorevoli per
otto ragazzi che hanno e stanno
sperimentando con buon risultato
questa prima situazione di lavoro.
Realtà come I.m.e.l.c.a. le Cooperative Efedra e ErreDiEmme,
l’Agriturismo “Antico Muro”, la
Taverna da Ivo ed il ristorante “Il
Piacere della Carne”, hanno partecipato a questo programma calato
in seno all’Ambito Sociale 10.
L’assessore ai Servizi Sociali,
Giorgio Saitta e i titolari di queste
imprese cittadine, hanno incontrato
la stampa per presentare gli esiti
di “questo percorso proficuo e costruttivo” ha sottolineato quest’ultimo, ringraziando le Fondazioni,
Un momento della presentazione del progetto
invitate a rinnovare il loro impegno
per realizzare altri prospetti del genere “per otto ragazzi davvero impegnati nell’imparare un mestiere
da utilizzare al termine del periodo
di tirocinio. Se possiamo cogliere
questo genere di interventi il futuro
si presenta con meno incertezze”.
In buona sostanza, come hanno
anche rilevato tra gli altri Luca
Trentini de "Il piacere della carne",
Valerio Ballerini per la Cooperativa
Efedra e Giovanna Piermattei della
Mosaico Cooperativa Sociale: “Per
i nostri stagisti creare lavoro può
rappresentare un’occasione decisiva di riscatto e di costruirsi un
futuro poichè in funzione delle nuove capacità e competenze acquisite
potranno ricevere una proposta di
lavoro non solo nel luogo dove si
sono formati”.
Il recente passato ed il momento
attuale, per gli otto giovani chiamati a confrontarsi con il mondo
professionale si è suddiviso in tre
fasi: intercettazione della domanda, formazione specifica, ingresso
al mondo del lavoro. Nei mesi di
giugno e luglio è stata realizzata la
prima fase di intercettazione della
domanda in collaborazione con il
Centro per Impiego, la Formazione
e l’Orientamento, l’Ambito Territoriale Sociale 10 e il Comune di
Fabriano.
Da ottobre a dicembre è stata realizzata la seconda fase del progetto
di formazione specifica nei luoghi
di lavoro.
Tra tutti gli utenti contattati nella
prima fase, sono stati radunati profili comuni con l'obiettivo di creare
dei gruppi di giovani interessati
all’apprendimento di un particolare
mestiere, contattando direttamente
per la formazione professionisti
del territorio. Lo strumento è stato
l'organizzazione di laboratori tenuti
da artigiani e piccoli imprenditori
di settori specifici individuati,
finalizzati all'apprendimento delle
basi del mestiere e alla reciproca
conoscenza tra potenziali datore di
lavoro e dipendente.
Queste le imprese del territorio che
hanno aderito alla seconda fase
progettuale: Imelca Srl – Fabriano,
azienda di impianti elettrici, istallazione, manutenzione, Cooperativa
Efedra – Fabriano dedicata alla
gestione della flora e della fauna
di competenza di enti pubblici,
Agriturismo Antico Muro – Sassoferrato ristorante, azienda agricola
e pensione.
A conclusione della formazione
sono stati scelti otto tirocinanti che
stanno proseguendo l’esperienza
lavorativa a partire da gennaio per
cinque mesi.
Oltre alle ditte sopra citate, altre
hanno aderito alla terza ed ultima
fase di tirocinio: taverna Da Ivo
s.r.l. Fabriano, Ristorante “Il piacere della carne” Fabriano, ErreDi
Emme - Fabriano Cooperativa
sociale agricolo-forestale Onlus.
Soddisfazione generale è stata
espressa dai partecipanti alla conferenza stampa, in particolare sul
coinvolgimento concreto e fattivo
dei giovani nello svolgimento delle
attività imprenditoriali.
Accordo di Programma:
Le Grotte Hotel,
accolta la proroga
arriva una qualifica
“Il Ministero dello Sviluppo Economico sottoscriverà con le Regioni
Marche e Umbria, il 18 marzo, l’Atto integrativo relativo alla proroga
di due anni dell’Accordo di Programma sull’ex Antonio Merloni, così
come avevamo richiesto. La firma è un provvedimento significativo, non
solo formale, visto che l’Accordo scade questo mese: si garantisce così
un ulteriore e congruo periodo per sostenere il rilancio della crescita e
dell’occupazione del territorio”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, annuncia la firma Mise-Regioni, prevista per
mercoledì a Roma, della proroga per 24 mesi, ulteriormente prorogabili,
dell’ADP per gli interventi di reindustrializzazione delle aree coinvolte
dalla crisi del Gruppo Antonio Merloni. “Altro elemento positivo – aggiunge – è che, parallelamente alla proroga, stiamo lavorando con il
Ministero sulla rimodulazione dei contenuti dell’Accordo nel senso di
una maggiore semplificazione e della rimozione di eccessive rigidità, così
come avevamo sollecitato anche in occasione dell’ultimo incontro al Mise.
Si tratta in entrambi i casi di operazioni indispensabili per lo sblocco dei
35 milioni di euro di risorse nazionali, ancora completamente inutilizzati,
a sostegno di una reale strategia di rilancio industriale ed occupazionale
del territorio. Atti tanto più urgenti alla luce del fatto che, a differenza
di quelle nazionali, le misure regionali dell’Accordo di programma sono
già operative ed hanno sostenuto 40 iniziative imprenditoriali nello stesso
territorio, con investimenti agevolati nelle Marche di oltre 17 milioni di
euro che hanno prodotto 124 nuovi occupati”.
13 spazio lavoro.indd 2
Le Grotte Hotel Spa annuncia
con orgoglio di aver ricevuto la
qualifica di Eco Leader platino di
TripAdvisor®. Il programma Eco
Leader™ aiuta i viaggiatori in tutto
il mondo a pianificare i loro viaggi
nel rispetto dell'ambiente mettendo
in evidenza gli hotel e i Bed & Breakfast che adottano regolarmente
prassi a sostegno dell'ecologia.
Le strutture Eco Leader di TripAdvisor soddisfano una serie di
standard ecologici sviluppati per
TripAdvisor da una ditta di consulenza leader del settore e grazie ai
consigli di partner esperti. Maggiori sono le eco prassi adottate dalla
struttura, più elevato è il livello di
Eco Leader mostrato nel profilo
della struttura sul sito TripAdvisor.
“Essere nati e cresciuti in un contesto paesaggistico come quello in
cui ci troviamo a vivere, ha maturato in noi il desiderio di preservare
l’ambiente” – sottolinea Luciano
Bardella, titolare della struttura –
“Siamo attenti a forme di risparmio
energetico, utilizzando pannelli
solari e lampade a basso consumo.
Ci impegniamo a ridurre l’impatto
ambientale attraverso sistemi di
riciclaggio e anti-inquinamento.
Dal 2012 il nostro obiettivo di
far sorridere l’ambiente è stato
certificato anche dal marchio europeo Ecolabel. Questo ulteriore
grande riconoscimento da parte di
Tripadvisor ci fa capire che siamo
sulla strada giusta!”.
I viaggiatori possono ora cercare
gli alloggi con la qualifica di Eco
Leader di TripAdvisor sul portale
e visualizzare un elenco dettagliato
Sguardo all'ambiente
con Eco Leader: il segno
del successo
delle prassi a sostegno dell'ambiente attuate in ciascuna località.
"Le strutture Eco Leader di TripAdvisor sono all'avanguardia
nel settore per quanto riguarda
le iniziative finalizzate a ridurre
l'impatto ambientale" afferma
Jenny Rushmore, Direttore della
divisione Responsible Travel di
TripAdvisor. "Apprezziamo molto
questi hotel e Bed & Breakfast e
siamo lieti di condividere le loro
eco prassi con la nostra community online composta da più di 260
milioni di viaggiatori che visitano
il portale ogni mese".
Il programma Eco Leader di
TripAdvisor è stato sviluppato
in collaborazione con organismi
leader in sostenibilità ambientale
tra cui il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, l'U.S.
Green Building Council, Energy
Star® e l'International Center for
Responsible Tourism Canada.
Per ulteriori informazioni visitate
13
SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani
della C.M. Esino-Frasassi
~ OFFERTA DI LAVORO
PER ITALIANI A CRETA
Un ufficio turistico di Creta, in Grecia,
è alla ricerca di personale multilingua
- da inserire nei vari uffici come:
prenotazioni hotel, tour per le altre
isole, escursioni e viaggi da e per
l'aeroporto - per cui sta ricercando
anche personale che parli italiano.
L'offerta di lavoro riguarda la stagione estiva 2015. È richiesta un'ottima
conoscenza della lingua inglese. Per
maggiori informazioni e candidature
scrivere all'indirizzo e-mail barbara.
[email protected] con oggetto
"Turismo Creta - Viviallestero.com".
~ RICERCHE PERSONALE STAGIONE ESTIVA 2015
Sono diverse le aziende alla ricerca
di personale per la stagione estiva
2015, per l’Italia e l’estero. Le
figure ricercate sono: animatori di
contatto, animatori polivalenti, capi
animazione, responsabili e animatori
per attività con bambini/ragazzi (mini
club, junior club), assistenti bagnati,
sportivi (tennis, arco, vela, windsurf,
canoa, aerobica e stretching, torneisti), istruttori fitness e balli, hostess,
coreografi, ballerini, scenografi,
costumisti, cabarettisti, cantanti,
tecnici suono e luci, piano bar
(preferibilmente con strumentazione
propria), D.J., fotografi. Requisiti generalmente richiesti: maggiore età,
carattere socievole, motivazione,
flessibilità, disponibilità minima da
uno a sei mesi continuativi a seconda
dell’azienda e della destinazione.
Requisiti specifici generalmente
richiesti: conoscenza di almeno
una lingua straniera o dell’inglese.
Sul nostro sito www.cadnet.marche.
it, alla pagina LAVORO > OFFERTE
E ANNUNCI > OFFERTE LAVORO
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candidatura.
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opportunità presentate o su altre
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rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M., Via Dante 268,
Fabriano - tel. 0732.695238 - fax
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il sito www.cadnet.marche.it/
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mercoledì, venerdì, 9:30/12:30;
martedì e giovedì, 14:30/18:00.
www.tripadvisor.it/GreenLeaders.
"Nel 2002 abbiamo affiancato
all’attività di ristorazione quella
alberghiera, realizzando un piccolo hotel di 24 camere. Da noi
gli ospiti possono trovare quiete e
tranquillità, coccolati dalla natura
circostante e dalle nostre premurose attenzioni. L’Hotel Le Grotte è il
rifugio per chi viaggia per lavoro o
per diletto alla scoperta delle bellezze del territorio. Affascinante e
accogliente nelle forme, la nostra
struttura esprime al meglio il calore
dell’ ospitalità, destinata a regalare
il sorriso della buona notte. Il nostro impegno e l’attenzione verso
ogni dettaglio, anche piccolo, sono
stati premiati. Siamo molto orgogliosi del riconoscimento ricevuto
nel 2010 come “Miglior 3 Stelle
d’Italia”. Tale riconoscimento è
stato conferito da Isnart – Istituto
Nazionale di Ricerche Turistiche di
Unioncamere – sulla base dell’apprezzamento dei clienti, chiamati
a votare la qualità del servizio.
In questa occasione sono stati i
nostri ospiti a regalarci un sorriso
di soddisfazione. L’entusiasmo
per questo premio è servito da
stimolo per crescere e migliorare
ulteriormente. Dal 2011 abbiamo
aggiunto una stella alla nostra
struttura: l'Hotel Le Grotte è oggi
un moderno 4 stelle.
18/03/15 11.42
14
>MATELICA<
L'Azione 21 MARZO 2015
Lamberto Gerani,
l'oro da onorare
I
di FIORELLA CONTI
n un’attualità che purtroppo deve parlare
quasi quotidianamente della Libia, del
caos che vi permane e dell’ipotesi di un
presidio militare, è di sicuro interesse
riportare alla memoria un grande matelicese
che in Libia, durante la Seconda Guerra
Mondiale, si è reso protagonista di una grandissima azione. E’ merito del prof. Gualtiero
Simonetti se, in un numero de "L’Azione" del
lontano 27 marzo 1965, possiamo leggere e
riproporre le motivazioni di questo importantissimo riconoscimento ad un matelicese
illustre. Riportiamo quanto fu scritto nel fascicolo di cui sopra: “Un matelicese, il Capitano
di Complemento Lamberto Gerani si coprì
Un matelicese che in Libia, in guerra,
si rese protagonista di una grande azione
di gloria nella difesa del presidio Umm El
Araneb, meritando la medaglia d’oro al valor
militare che gli fu conferita il 10 giugno 1947
con la seguente motivazione: “Comandante di
isolato e lontano presidio del Sud Libico (26°
parallelo Nord) attaccato da forze nemiche
superiori in numero e mezzi, oppose resistenza
impavida e disperata, malgrado l'impossibilità
di ricevere rinforzi. Anima della resistenza,
benché ferito, sa mantenere lo spirito delle
truppe ai suoi ordini che da lui traggono esem-
pio di impareggiabile valore. Dopo violenti
attacchi avversari respinti con gravi perdite e
dopo ripetute azioni di bombardamento areo
nemico, malgrado che di tutte le artiglierie e
le armi automatiche del presidio non restino in
efficienza che due fucili mitragliatori, alla intimazione di resa con l’onore delle armi, offerta
del nemico ammirato, risponde con uno sprezzante rifiuto. Per due volte il nemico stesso,
quasi incredulo di tanto valore senza speranza,
effettua due non richieste tregue, delle qua-
li egli approfitta per
riordinare le poche
forze e prepararsi alla
lotta fino all’ultimo
uomo. A nuove e reiterate richieste di resa
con l’onore delle armi,
risponde sempre con un
nuovo rifiuto, sfidando il
nemico a trattare ancora.
Poi, quando le due ultime
armi sono inservibili ed
ogni minima resistenza è
umanamente impossibile,
dopo che è stata ammainata
la bandiera con gli prescritti,
sotto il fuoco nemico e sono
stati distrutti i cifrari, la radio,
le riservette ed ogni documento, il nemico
riesce ad irrompere nel Presidio, catturando
i pochi valorosi difensori rimasti. Impareggiabile esempio di valore militare, Umm El
Araneb (Sud libico), 27 dicembre 1942”. E’
bene che tutti, ed in particolare le generazioni più giovani, conoscano queste figure
esemplari della nostra storia a cui va reso il
dovuto onore e di cui deve essere conservata
preziosa memoria. Pensiamo a questa parole
quando percorriamo “il piazzale Gerani”, che
è stato a lui intitolato dalla città di Matelica.
Non dimentichiamo che a tutto questo seguirà
una dolorosa prigionia.
Matelica fa... cesto con S. Teresa
Sabato 7 marzo, in 8 punti vendita alimentari,
ad esclusione di Oasi e Lidl che non hanno
aderito, si è svolta a Matelica la raccolta alimentare contro la fame in Italia, organizzata
dal “Banco delle Opere di Carità Marche”
e dal “Gruppo Caritativo di Santa Teresa”.
Il Gruppo Caritas di Santa Teresa ha coperto
gli 8 punti vendita di Matelica (EurospinSimply Market-Super Coal Palombi- Super
Coal S.Rocco- Sì con te - Qui AlimentariSalumificio Bartocci - Sapore di Mare), con
oltre 14 volontari con pettorine di riconoscimento che dalle 8 del mattino alle 20 di sera
hanno raccolto, inscatolato e trasportato, tutti
gli alimenti donatici dai clienti, nella sede
della Caritas della parrocchia di Santa Teresa.
Il Gruppo Caritas di Santa Teresa, costituito
nel luglio 2014, aveva già in carico da circa
due anni, più di 30 nuclei familiari, sostenuti
quattro volte al mese attraverso la distribuzione di frutta e verdura e alcuni generi
alimentari di prima necessità come il pane
del giorno prima di due forni matelicesi, ma
con l'acuirsi delle difficoltà economiche del
nostro paese, abbiamo dovuto allargare la
platea d'intervento, collaborando e confrontandoci con le altre realtà territoriali.
Il Gruppo caritativo della parrocchia Santa
Teresa Matelica da anni, in collaborazione
con diversi enti istituzionali, opera sul nostro
territorio per la normale attività di beneficenza. In particolare fin dal 2011, provvede
a distribuire, la frutta e verdura, donataci in
beneficenza quale ente caritativo autorizzato
con provv. N* 3466 dalla Prefettura U.T.G.
di Macerata, trasportata gratuitamente ogni
settimana dalla Cri di Matelica.
I prodotti ortofrutticoli vengono messi a disposizione dalle organizzazioni di produttori
riconosciute dalle regioni territorialmente
competenti presso centri di ritiro appositamente autorizzati, nel nostro caso presso il
Centro di distribuzione di Rubbianello di
Monterubbiano in provincia di Fermo. Nel
2014, e nella stessa sede del Centro
di distribuzione di Rubbianello, si è
costituita la sede regionale del “Banco delle Opere di Carità Marche”, a
cui tutti gli enti caritativi come il nostro hanno aderito con entusiasmo,
per rispondere tempestivamente ai
nuovi bisogni sociali emersi con la
peggiore e lunga crisi economica
che stiamo attraversando. Attualmente oltre 50 famiglie accedono
mensilmente e gratuitamente, al
pacco alimenti e settimanalmente
alla frutta e verdura, distribuiti nella
nostra sede parrocchiale.
La raccolta di sabato 7 marzo ci dà il segno
della grande solidarietà e generosità dei
concittadini di Matelica, abbiamo raccolto
molti alimenti di prima necessità, in quantità
nettamente superiore all'anno scorso, che
pure allora ci sembrò straordinaria (circa
9 quintali), appena terminato l'inventario
comunicheremo le quantità.
Domenica 15 marzo poi, don Vincenzo Bracci, dando inizio alla tradizionale raccolta
del “Cesto della carità” che nelle quattro
domeniche che precedono la Santa Pasqua,
raccoglierà gli alimenti da destinare alle
famiglie più povere della parrocchia, ha
ricordato brevemente le attività svolte dalla
Caritas parrocchiale nel 2014, e quanto c’è
in cantiere per il 2015.
In questa occasione il Gruppo caritativo parrocchiale ha portato all'altare un cesto pieno
di prodotti alimentari raccolti nella giornata
di sabato 7 marzo, come gesto concreto di
carità. Questi i numeri del gruppo: aiuti per
circa 50 nuclei familiari; distribuiti ogni
settimana circa 8 quintali di frutta e verdura,
per un totale annuo di circa 350 quintali, circa
10 quintali di alimenti raccolti a Matelica,
circa 12 quintali di pane del giorno prima
raccolto a Matelica.
Nel 2015, a gennaio, finora, ci sono stati aiuti
per circa 50 nuclei familiari oltre alla frutta e
pane settimanale e circa 4 quintali di alimenti
donati da “Agea” febbraio; distribuiti circa 8
quintali di alimenti.
Gruppo caritativo Santa Teresa
Tempo di rituffarsi Il 71° anniversario Metodo Rusticucci
nel Quattrocento
con psicoterapeuta
dell'eccidio
Tornano da sabato 21 marzo
gli appuntamenti per approfondire il più possibile il periodo della Matelica rinascimentale, appuntamenti ideati
dai prof. Angelo Antonelli e
Igino Colonnelli, per celebrare al meglio il cinquecentenario, nel 2014, del primo passaggio a Matelica del Papa, in
particolare il Papa umanista,
Enea Silvio Piccolomini, Pio
II. Sabato 21 marzo, presso
la Sala convegni di Palazzo
Ottoni, saranno due le relatrici. Prima l’architetto Debora
Bravi approfondirà “La città
rinnovata nel Quattrocento”. A relazionare sul secondo tema:
“Annotazioni e note sulla Matelica della seconda metà del
Quattrocento” è un nome di garanzia, nonché un graditissimo
ritorno, la prof.ssa Fiorella Conti.
14 matelica.indd 2
Domenica 22 marzo, la città di Matelica commemorerà
il 71° anniversario dell'Eccidio di Braccano. Le celebrazioni, organizzate in collaborazione con la sezione
intercomunale Anpi "24 Marzo", si svolgeranno secondo il
seguente programma: alle ore 8.30 Ritrovo a Casa Foscola
(Terricoli) e deposizione corona presso la lapide di Vassili
Niestarol. Poi, alle 9.30, ci sarà l’apertura della mostra
fotografica "Testa per Dente" presso il Museo della Resistenza di Braccano, con l’intervento di Igino Colonnelli:
"I protagonisti nella Resistenza internazionale".
Infine, come di consueto, alle ore 10.30 ci sarà il corteo,
la deposizione della corona, la Santa Messa. Al termine
verrà offerto un aperitivo dalla sezione Anpi 24 marzo.
Giovedì 26 marzo, alle ore 18, nella città di Matelica sarà presente il prof. Fulvio Rusticucci, musicoterapeuta, educatore e
presidente dell'Associazione Culturale Toscanini 79 – Metodo
Rusticucci: “Il pensiero del bambino nel mondo che cambia”.
L'evento è organizzato dal M° Luca Migliorelli, Direttore della
Scuola Civica di Musica. È rivolto ad educatori, insegnanti
delle scuole dell'Infanzia e Primarie, insegnanti di sostegno,
catechisti/e, operatori socio sanitari/e e genitori. L'incontro è riconosciuto dal Cisd (Centro Internazionale Sperimentazioni Didattiche) ed è l'unica data per la provincia di Macerata. Chiunque
fosse interessato a partecipare può contattare l'organizzazione
dell'evento al numero 338-5982147. Ogni partecipante riceverà
un certificato valido ai fini del curriculum vitae personale.
BREVI DA MATELICA
~ UN INCONTRO PER CHI È IN DOLCE ATTESA
Sabato 21 marzo, alle ore 10, presso la sede del centro “La Casa sull’albero”, ci sarà un incontro con l’ostetrica Giorgia Tiz dal titolo: “Verso la Nascita…
emozioni, sensazioni, paure, ascolto”. Uno scambio, nelle intenzioni della relatrice, “per parlare insieme di nascita naturale e consapevole, per scambiarci domande, curiosità ed esperienze”. L’incontro è gratuito ma la prenotazione è obbligatoria (info@ostetricagiorgiatiz o www.ostetricagiorgiatiz.it ).
18/03/15 11.45
15
L'Azione 21 MARZO 2015
Andare per funghi,
anche gratis
di GIULIO IALE
E’
ripartita l’attività del
Gruppo Micologico
Matelicese per l’anno
2015. Come sempre,
si è iniziato con l’assemblea annuale dei soci, che si è tenuta il 2 marzo
e che ha approvato all’unanimità il
bilancio consuntivo del 2014 ed il
preventivo per l’anno
corrente.
E’ stato approvato ed
apprezzato anche il
programma redatto e
proposto dal direttivo,
per il quale si è impegnato in particolare il
vice presidente e tesoriere Luciano Lori.
Molte le iniziative in
calendario per l’anno
corrente e la prima di
esse è stata pensata e
sarà attuata a favore di
chiunque ha interesse
o vuole avvicinarsi al
mondo dei funghi. Si terrà infatti un
corso gratuito di micologia elementare con cenni di biologia, ecologia
e principali norme comportamentali
per la raccolta. Lo stesso è strutturato in tre serate, con inizio alle
ore 21 presso la Sala Multimediale
di Palazzo Ottoni, nelle giornate di
venerdì 20 marzo, venerdì 27 marzo e lunedì 30 marzo, con relatori
il presidente del Gruppo Claudio
Modesti ed il vice Lori Luciano.
I temi trattati saranno nell’ordine:
nozioni base di ecologia e biologia
fungina; illustrazione specie fungine; funghi commestibili e velenosi
a confronto.
Al termine del corso sarà rilasciato
a tutti un attestato di partecipazione. Sarà gradita in particolare la
presenza di giovani
e giovanissimi, che
avranno l’opportunità
di conoscere un nuovo
mondo e l’importanza
del rispetto dell’ambiente e della natura.
Si ricorda che la sede
del gruppo in via Umberto I° n.100, è aperta
tutti i lunedì alle ore
21 e vi è la possibilità
di determinare tutti i
generi fungini freschi
nonché consultare varie riviste e libri sulla
micologia.
Il gruppo matelicese organizza
un corso gratuito di micologia
Casoni: “Chiarimenti
sull’ultimo Consiglio”
In diversi articoli
di stampa e su
Facebook si grida allo scandalo
perché il sottoscritto, durante
l’ultimo consiglio comunale
del 5 marzo scorso: a) non avrebbe consentito all’ing. Roberto
Ronci, capo dell’ufficio tecnico,
di rispondere alle domande del
consigliere di minoranza Paolo
Sparvoli; b) avrebbe impedito al
consigliere di minoranza Mauro
Canil di intervenire in una fase
del dibattito.
Le accuse sono strumentali e
false. Vediamo perché: il consigliere Sparvoli – sul punto della
“variante parziale al Prg per l’insediamento delle aziende insalubri di prima classe” - chiedeva di
porre domande dirette all’ing.
Ronci. Il “Regolamento per il
funzionamento del consiglio
comunale” stabilisce all’art. 51
che il Presidente del Consiglio
comunale “può invitare nella
sala i funzionari comunali perché effettuino relazioni o diano
informazioni e quant’altro risulti
necessario”. Poiché il dibattito in
aula deve svolgersi tra gli eletti
(essi soltanto formano il consiglio), il sottoscritto domandava
all’assessore ai Lavori Pubblici
Massimo Montesi se fosse stato
in grado – da solo – di rispondere
ai quesiti del consigliere Sparvoli (il quale ogni giorno, come
amministratore, può accedere
agli atti con diritto d’accesso
facilitato). Poiché l’assessore
Montesi dichiarava di potervi
riuscire senza l’ausilio dell’ing.
Ronci, la decisione è stata quella
di non invitare quest’ultimo.
Diversamente, in altro consiglio
15 matelica.indd 2
comunale, il sindaco Delpriori
(che ha la delega al bilancio), decise di farsi assistere su un punto
all’ordine del giorno dalla dott.ssa
Antonella Pelucchini (responsabile
dell’ufficio finanziario) ed in quel
caso il capogruppo di minoranza
Massimo Baldini poté interloquire
con quest’ultima.
Per quanto riguarda invece il
consigliere Mauro Canil, il caso è
diverso: quest’ultimo chiedeva di
intervenire per “fatto personale”
dopo che il sindaco Delpriori aveva
affermato che il medesimo Canil,
durante la precedente consiliatura,
mai aveva partecipato a quelle votazioni aventi ad oggetto la “variante
parziale al Prg per l’insediamento
delle aziende insalubri di prima
classe”; inoltre, perché il sindaco
aveva ricordato che, in un articolo
del “Corriere Adriatico”, Canil
sostenne di avere da tre anni un
progetto fermo nel cassetto. Si ha
“fatto personale” (art. 56 del regolamento) quando un consigliere viene
“attaccato sulla propria condotta”,
o si sente “attribuire fatti ritenuti
non veri od opinioni e dichiarazioni diverse da quelle espresse”. A
memoria del sottoscritto – e penso
di chiunque - Canil mai partecipò,
nella precedente consiliatura, a quel
tipo di votazioni (escluso un consiglio comunale “aperto”, dove non
si delibera); così come l’articolo a
cui si riferiva il sindaco era quello
effettivamente pubblicato dal “Corriere Adriatico” in data 02.12.2012
(intitolato “Attacco alla persona. Investirò altrove”; mentre all’interno
c’era la frase “Da tre anni ho nel
cassetto un progetto legato all’attività della Fidea azienda che da 12
anni lavora a Matelica e non ha mai
creato problemi”). Non sembrando
dunque l’affermazione del sindaco
un attacco “sulla
propria condotta”
(gli attacchi solitamente sono perpetrati con veemenza
e toni inquisitori, il
sindaco è invece intervenuto con pacatezza), né essendo
stati attribuiti fatti
non veri (i ricordi
del sindaco erano
del tutto veritieri
e riscontrabili), ho
ritenuto di negare
la replica per “fatto
personale” – perché
insussistente - al consigliere (art.
56, comma 2).
Ho quindi chiesto a Canil, come
da regolamento, se intendesse
insistere nella richiesta e, visto
che il consigliere ha insistito,
si è proceduto alla votazione in
forma palese. Il Consiglio ha
quindi decretato la negazione
del “fatto personale”. Quando
infine il consigliere Canil ha
richiesto di intervenire per “dichiarazione di voto” al posto del
suo capogruppo Baldini, gli ho
chiaramente concesso il tempo
previsto: cinque minuti.
Canil ha tuttavia iniziato a proporre i temi del negato “fatto
personale” così che, dopo averlo
ammonito a più riprese, ai sensi
dell’art. 49 ho dovuto inibirgli la
parola. Ciò nonostante, mi sono
reso disponibile a concedere al
gruppo “Nuovo Progetto Matelica” un nuovo intervento, purché
fosse per una vera “dichiarazione
di voto”; vi è però stata rinuncia.
Quanto appena riferito può essere riscontrato dal video integrale
del Consiglio comunale, sul sito
web del Comune (intervento per
intervento). Ritengo che l’applicazione ferrea del regolamento
sia una garanzia democratica e
di libertà per ogni consigliere comunale e preservi dalle baraonde
cui purtroppo eravamo abituati.
Alessandro Casoni,
presidente del Consiglio comunale
Baldini: la Corte
dei Conti
ci ha “premiato”
Nell’articolo pubblicato su "L’Azione" del 14 marzo
scorso in merito
alla seduta del
Consiglio comunale di Matelica
del 5 marzo scorso ci sono diverse imprecisioni ed affermazioni
incomplete che possono generare
interpretazioni incorrette, come
purtroppo è accaduto diverse volte
nel recente passato. Il consigliere
Sparvoli, infatti, è stato accusato
di aver criticato il sindaco di Fabriano, invece lo ha elogiato per
il suo modo di operare favorendo
e agevolando l’insediamento, nel
suo territorio, di imprenditori che
fanno richiesta per nuove attività
economiche. Probabilmente il comportamento del consigliere Sparvoli
non è stato ligio al 100% per quanto
previsto nel regolamento delle sedute del Consiglio comunale, ma
mai fino al Consiglio del 5 marzo
il regolamento era stato applicato
in una maniera rigida e per niente
flessibile causando l’esasperazione
dei consiglieri stessi. Non voglio
commentare quanto si è detto nella
riunione dei capigruppo ne il modo
in cui è stata convocata sospendendo i lavori del Consiglio. Nella mia
lunga esperienza lavorativa, per le
mansioni ricoperte e per quanto
previsto da un Contratto Collettivo
Nazionale di Lavoro, non ho mai
adottato certi atteggiamenti autoritari. Non ho vissuto questi momenti
neppure nelle passate esperienze
di consigliere comunale dove
vi erano delle corrette battaglie
politiche fra i vari gruppi politici
presenti sia in maggioranza che in
minoranza. Sottolineo, inoltre, che
nel nostro gruppo vige un sistema
democratico di competenze regolamentate dove ogni consigliere
comunale si occupa dei settori
amministrativi comunali ricoperti
con le deleghe di assessore ricevute
nella precedente consiliatura. Nel
caso specifico l’urbanistica era una
delega del consigliere Sparvoli e
per questo motivo gli ho ceduto
i tre interventi di competenza del
capogruppo dopo avere effettuato
il mio. Questa prassi tra l’altro l’ha
adottata anche il capogruppo di
maggioranza. Il consigliere Canil,
accusato di essere stato assente in
alcune sedute dei Consigli Comunali dove si trattava della variante
al Prg della zona Pip Cavalieri, non
ha potuto difendersi e spiegarne le
ragioni. A parte questi argomenti
sulla variante al Prg della zona
Pip dei Cavalieri, che purtroppo
dovrà ancora essere portata per la
terza volta in Consiglio per l’approvazione definitiva, nessuno ha
fatto menzione agli altri argomenti
all’odg, tra questi probabilmente
uno dei punti più importanti della
seduta consiliare è stato quello
della “Trasmissione al Consiglio
comunale del disposto relativo alla
pronuncia della Corte dei Conti ex
art, 1 comma 168 Legge 266/2005,
sul bilancio consuntivo 2012”.
Le considerazioni della Corte dei
Conti sono state tutte positive, infatti nei vari passi si legge “l’organo di
revisione e l’esame della relazione
sul rendiconto 2012 non hanno
mostrato irregolarità contabili…La
presenza dell’avanzo costituisce un
indicatore positivo nonché sintomo
di corretta gestione, un elevato valore del rapporto (tra le riscossioni
in conto competenza ed i relativi
accertamenti) è indice di buona efficienza amministrativa e di facilità di
riscossione dei crediti…l’incidenza
dei residui attivi conservati nel
consuntivo 2012 è pari al 16,97%
migliore rispetto ai valori nazionali
29,51% e ai valori medi regionali
24,78% …. L’incidenza
dei residui passivi …
è pari al 18,98%....migliore rispetto ai valori
medi nazionali 33,55%
e ai valori medi regionali
27,37%......il patto di
stabilità risulta regolarmente rispettato…..”,
tra le raccomandazioni viene ricordato “di
contenere la politica di
indebitamento al fine
di ridurre l’importo del
debito complessivo”. Un
giudizio, a differenza di
quanto asserito più volte
da qualche esponente
della maggioranza, sostanzialmente positivo espresso da parte della
Corte dei Conti nonostante i numerosi provvedimenti di restrizione
economica promossi dai Governi
succedutisi. Tutto questo per far
conoscere la realtà delle cose.
Massimo Baldini,
Capogruppo consiliare
di “Nuovo Progetto Matelica”
taccuino
FARMACIE
Sabato 21 e domenica 22 MARZO
CENTRALE FERRACUTI
Orari: 8.30-13 15.30-19
Corso V. Emanuele tel 0737 85440
EDICOLE
Domenica 22 marzo
IL GHIRIGORO
Cartoleria Edicola di Stroppa Artemisia
Viale dei Martiri, 66
te. 0737 787958
APERTURA REDAZIONE MATELICA
Il lunedì e il giovedì
ore 16.30-18.30
Via Parrocchia, 3 - 62024 Matelica (Mc)
Tel. e Fax 0737 787551
e-mail:
[email protected]
CINEMA MULTISALA GIOMETTI
Via Grifoni tel. 0737 787663
CINEMA NUOVO
Via B. Mattia - tel. 0737 84457
18/03/15 19.12
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>MATELICA<
L'Azione 21 MARZO 2015
Tra musica e spiritualità
Emozioni a non finire per il concerto della Banda per la Beata Mattia
di NANDO CINGOLANI*
A
due mesi e mezzo dal
tradizionale Concerto di
Capodanno del 1 gennaio scorso, ecco un'altra
ghiotta occasione per il folto pubblico di appassionati che seguono la
nostra Banda Musicale: il Concerto
in onore della Beata Mattia, diretto
in maniera impeccabile dal Maestro
Gabriele Bartoloni, nella ricorrenza
dell'Anniversario (il 762º) della sua
nascita (1 marzo 1253). Quando ci
capita di entrare nella chiesa della
Beata Mattia la nostra attenzione
ed il nostro pensiero si concentrano
sull'urna che ne contiene il corpo e
sulla preghiera che magari recitiamo. Tuttavia, se il nostro pensiero
va indietro nel tempo a quando
la Beata è vissuta, ci rendiamo di
quanto straordinario e turbolento sia stato il periodo che la sua
vita (1253-1319) ha attraversato.
Tempo di grande fervore religioso
che promanava dalle figure di S.
Francesco (1182-1226) e S. Chiara
(1193-1253). Quando S. Chiara,
fondatrice dell'ordine delle Clarisse
cui appartenne la nostra Beata, morì
(11 agosto 1253), la piccola Mattia
aveva appena 5 mesi e la regola
delle Clarisse venne approvata da
Papa Innocenzo IV (1195-1254) il 9
agosto 1253, due giorni prima della
morte di S. Chiara. Ma fu anche un
tempo di grandissimi artisti: Dante Alighieri (1265-1321), Giotto
(1267-1337), Francesco Petrarca
(1304-1374), Giovanni Boccaccio
(1313-1375). Accanto a queste
luci molte ombre e che
ombre: c'erano ancora le
Crociate (l'ultima, la IX nel
1271-1272), permanevano
grandi lotte religiose (Celestino V che si dimette da
Una cava alle pendici
del San Vicino?
Nei giorni scorsi la Provincia di
Macerata ha approvato l’aggiornamento al P.P.A.E. – Piano Provinciale per le Attività Estrattive.
Innanzitutto, ci sembra semplicemente scandaloso che un ente
come la Provincia, propagandato
ai quattro venti come abolito dal
Governo Renzi, di fatto invece
conservi ancora tutte le proprie
prerogative e competenze sul nostro
territorio e sull’ambiente, tanto da
legiferare e decidere su un settore
delicato e strategico come quello
delle attività estrattive! Andando
poi ad analizzare dal punto di
vista ambientale il nuovo P.P.A.E.
provinciale, emergono almeno due
aspetti estremamente pericolosi. Il
primo riguarda il Bacino n. 3, quello
di Valdiola - Valle Biondo - Pantani
di Matelica, ovvero la cava vicino
al Monumento del Capitano, dove
il 25 aprile di ogni anno viene organizzata dall’Anpi la camminata e
la cerimonia in ricordo dell’importante battaglia ivi combattuta il 24
marzo del 1944 tra le formazioni
partigiane e le milizie nazi-fasciste.
Siccome, con il fallimento della
ditta escavatrice avvenuto nel 2009,
in questo sito è stato estratto solo il
14% del materiale totale, è previsto
16 matelica.indd 2
che proprio in quest’area venga ripresa a pieno ritmo l’attività estrattiva, tanto che il nuovo P.P.A.E.
prevede la possibilità che in questo
bacino possa essere presentato un
secondo progetto di estrazione. Ciò
significa che qualche altra ditta
potrà scavare, presumibilmente
sul lato opposto della montagna,
ovvero sul versante del territorio
di San Severino, dove guarda caso
pende un progetto di estrazione
che era stato bocciato dal piano
solo qualche hanno fa. Ma l’aspetto potenzialmente più devastante
del Piano è quello
della cosiddetta
“riqualificazione
ambientale” delle cave dismesse,
dove è previsto che
ad avere maggiore
punteggio e quindi priorità autorizzativa saranno
addirittura le cave
situate più vicino
o limitrofe ad aree
protette o di rilevanza ambientale e
naturalistica! Con
Papa nel 1294 e poi viene imprigionato dal suo successore Bonifacio
VIII, che tuttavia nel 1303 subì l'onta del cosiddetto schiaffo di Anagni
ad opera di emissari del potente Re
di Francia Filippo IV il Bello-12641314-che aveva scomunicato). Le
lotte intorno al papato provocano
nel 1309 lo spostamento della sede
pontificia in Francia, ad Avignone,
dando così inizio alla cosiddetta
cattività avignonese (1309-1377).
Quando la nostra Beata muore
(1319) era papa Giovanni XXII
(1249-1334, papa dal 1316), secondo papa "avignonese" eletto nel
1316, a due anni dalla morte del
predecessore Clemente V (12641314), il papa che aveva
trasferito la sede
papale ad Avignone, dopo che
il primo conclave convocato nel
1314 per eleggerlo fu interrotto
dall'irruzione nella sala di uomini
armati e i cardinali
dispersi.
Tempi, come si
vede, travagliatissimi, soprattutto per le
comunità religiose.
In questa terribile
situazione Mattia entrò in convento a 17
anni, nel 1270 mentre suo padre
sognava per lei un futuro diverso;
badessa dal 1273 e per 46 anni, ingrandì chiesa e Monastero e seppe
dispiegare la sua vita di preghiera,
di esempio e di soccorso ai poveri
e bisognosi che la resero cara ai
contemporanei e di grande esempio
e devozione ai posteri. Personaggio
indubbiamente straordinario, venne
proclamata Beata il 27 luglio 1765
da Papa Clemente XIII (16931769).
Ma torniamo al nostro concerto che
si apre e non poteva essere diversamente, con l’Inno alla Beata, dal titolo Tu della terra nostra. E' questo
un inno praticamente sconosciuto ai
matelicesi e varrebbe la pena che
se ne diffondesse il canto. Segue
la prima parte del Concerto che è
incentrato su motivi a sfondo religioso come Fratello sole, Sorella
Luna di Riz Ortolani (1926-2014),
colonna sonora del bellissimo film
omonimo del 1972 e poi l'Ave Maria di Schubert (1797-1828), forse
la più conosciuta versione musicata
di questa preghiera. Del grande Antonio Vivaldi (1678-1741) eseguiamo il Gloria, cui segue Pachelbel's
canon di Johann Pachebel (16531706), una forma di composizione
musicale in cui due o più parti
vocali o strumentali si susseguono
imitandosi. Con la sinfonia del
Nabucco di Giuseppe Verdi (18131901) Il Nabucco (titolo originale
Nabucodonosor, popolarmente,
Nabucco) è un'opera in 4 atti in
cui le vicende di Nabucodonosor,
re di Babilonia, si intrecciano con
quelle del popolo ebraico schiavo in
Babilonia. Celeberrimo il coro Va,
pensiero, sull’ali dorate (atto III).
Prima del Nabucco al Teatro alla
Scala 9 marzo 1842. Il successo fu
tale che ebbe 75 repliche alla Scala
prima della fine del 1842. Segue
l'ouverture di Fra' Diavolo, opera di
Daniel Auber (1782-1871) ispirata
alla vicende di Fra' Diavolo, alias
Michele Pezza (1771-1806), perso-
naggio che alternò periodi in cui si
dedicò al brigantaggio ad altri in cui
fu al servizio dell'esercito borbonico. Una suite dall'opera Carmen di
Georges Bizet (1838-1875) conclude la parte "classica" del Concerto,
cui segue una composizione di
Jacob De Haan (1959) dal titolo
Concerto d'amore, brano con una
sorprendente combinazione di vari
elementi della musica barocca, pop
e jazz. La splendida Sinfonia per
un addio di G.P. Reverberi (1939)
portata al successo dalla formazione
musicale Rondò Veneziano conclude il Concerto che è tuttavia seguito
da un bis con l'esecuzione della
Danza Ungherese n. 5 di Johannes
Brahms (1833-1897).
Con un toccante saluto finale, sottolineato da un commosso applauso
dei presenti, le Monache della Beata
Mattia hanno manifestato il loro
apprezzamento per il concerto, ricordando anche la figura del nostro
indimenticato presidente Corrado
Fantoni che lo iniziò ormai parecchi
anni fa.
Alle Monache della Beata Mattia,
al pubblico presente, alle Autorità
cittadine, alla Halley Informatica
va il nostro ringraziamento, il ringraziamento della Banda Musicale
che ci sforziamo di portare avanti
cercando di offrire emozioni e buona musica. Prossimo appuntamento
concertistico della Banda Musicale (salvo sorprese anticipate),
il 5 luglio, in montagna (località
I Macchioni di S. Vicino/Casetta
della Forestale), in occasione della
Festa della Montagna, organizzata
dal Gruppo Alpini "Val Potenza".
la scusa, quindi, della presenza di
un parco o di una riserva naturale e
con il pretesto del loro “recupero”
dal punto di vista ambientale, verrà
dato il via libera alla riapertura di
cave dismesse da decenni, permettendo lo scempio e la devastazione
proprio ai confini di un’area che
dovrebbe invece essere tutelata integralmente proprio per la sua valenza
naturalistica e paesaggistica! Tra i
siti individuati nel Piano c’è anche
quello in località Acqua dell’Olmo,
sita alle falde di Canfaito e del San
Vicino, dove è presente una vecchia
cava dismessa, che si trova, guarda
caso, a poche centinaia di metri
dal confine della Riserva Naturale
dei monti San Vicino e Canfaito e
a pochissima distanza da biotopi
geologici di eccezionale importanza
come “Sasso Forato” e la forra di
“Bocca de Pecu”! Sempre per pura
“coincidenza”, su questa vecchia
cava di Acqua dell’Olmo, pende
da 20 anni un progetto di “riqualificazione ambientale”, presentato
dall’attuale proprietario dell’Acqua
dell’Olmo, che a suo tempo acquistò tutta la montagna, non certo
perché colpito dalla sua bellezza
paesaggistica, ma proprio per lo
sfruttamento del pregiato calcare
massiccio, che in quella zona affiora
in superficie! Alla luce di tutto questo, risulta finalmente chiaro a tutti
il perché le varie amministrazioni
del Comune di Matelica, Gagliardi, Sparvoli, ed ora Delpriori, che
si sono avvicendate negli ultimi
20 anni, abbiano lasciato deliberatamente ed accuratamente fuori
dal perimetro della
Riserva naturale di
San Vicino e Canfaito
aree di assoluto valore
geologico e naturalistico come la forra di
Bocca de Pecu, Sasso
Forato e, appunto,
Acqua dell’Olmo, con
il pretesto della caccia al cinghiale che
viene esercitata in
quelle zone. In realtà,
i cacciatori sono stati
sempre utilizzati dai
politici come il classico “specchietto per
le allodole”, in quanto
in quelle forre così
anguste e scoscese è
praticamente impossibile, se non
estremamente pericoloso, svolgere
delle braccate al cinghiale. La verità
è che quei siti, come quelli della forra della Cucciaiola e del canjon del
Fosso del Crino, anch’essi esclusi e
lasciati ai margini dell’area protetta,
hanno solo la “sfortuna” di essere
composti quasi prevalentemente di
una risorsa mineraria particolarmente pregiata: il calcare massiccio! L’amara constatazione finale
è che, malgrado si avvicendino le
amministrazioni, cambino i partiti o
le coalizioni, i politici locali, invece
di tutelare i territori e gli interessi
dei cittadini che li hanno eletti,
continuano ad eseguire invece i
diktat dei loro referenti regionali o
provinciali, ed a fare gli interessi di
privati o di lobby, come quella dei
cavatori, che esercitano da sempre
un enorme potere di influenza sulla
politica regionale e locale. In questo
quadro desolante, la delusione più
grande è rappresentata proprio dalla
Giunta Delpriori, che neppure un
anno fa aveva stravinto le elezioni
comunali di Matelica sulla promessa della difesa e della valorizzazione dell’ambiente e della tutela
della salute dei cittadini, generando
grandi aspettative generali, anche
in chi scrive, ma che alla prova dei
fatti, sta dimostrando di perpetrare
la medesima politica di svendita
del nostro patrimonio ambientale
portata avanti dalle amministrazioni
che l’hanno preceduta.
*presidente Banda Musicale
“P. Veschi” – Matelica
Danilo Baldini,
Delegato Lac per le Marche
18/03/15 10.48
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L'Azione 21 MARZO 2015
secoli di editoria
Primo libro stampato Trecamerte,
ma anche
a Matelica: perchè no? dell'alto maceratese
È
di LAURA ANTONELLI
stato considerato uno dei sei migliori
libri del 2014 che ci narrano delle
Marche, selezionato dall'Associazione Marchigiana “Le cento città”
e insignito di questo titolo lo scorso 6 marzo
durante la manifestazione “Freschi di Stampa” tenutasi alla Biblioteca Mozzi Borgetti di
Macerata. Un ottimo biglietto da visita per il
volume dell'avvocato Corrado Zucconi Galli
Fonseca “Tre secoli di Editoria a Camerino,
1523 – 1823” edito da Halley Informatica,
che sabato 14 marzo è stato presentato a
Matelica presso la sala Boldrini di Palazzo
Ottoni. Durante la presentazione sono intervenuti l'autore, l'editore Giovanni Ciccolini,
il sindaco Alessandro Delpriori, l'assessore
alla Cultura Cinzia Pennesi e il presidente
del Consiglio comunale Alessandro Casoni.
L'argomento del libro tratta in via diretta la
storia di tre secoli di editoria camerte, ma
tocca anche quella di tutto l'alto maceratese,
tra cui la nostra Matelica. Il volume nasce dal
vivo interesse dell'autore verso i libri antichi,
dei quali è un collezionista e appassionato,
e verso la storia della cultura locale che ha
portato Zucconi alla scoperta di una fiorente
tradizione editoriale camerte tra il 1523 e
il 1823. Non si è voluto fare un catalogo
sterile di tutto quello che è stato pubblicato
a Camerino in quel determinato periodo,
spiega l'autore, ma si è voluto menzionare
soprattutto gli editori che hanno svolto il
loro lavoro in quell'arco temporale. Essi sono
dieci e in particolare tra essi è da ricordare
la famiglia Gioioso e la famiglia Gabrielli. Il
libro mostra in modo semplice le varie opere
edite a Camerino, delle quali la prima è del
1523 e sono le Elegie di Pacifico Massimi,
menzionando il frontespizio del volume nella
pagina di sinistra e il dettaglio storico della
stessa nella pagina di destra. Nell'incontro
dello scorso sabato inoltre, è stato trattato
un argomento che interessa i matelicesi direttamente, ebbene dove sia stato stampato
il primo libro nelle Marche. L'opinione più
diffusa ritiene che si tratti della "Divina Commedia" di Dante Alighieri, stampata ad opera
di Federico dei Conti nel 1472 a Jesi, ma nel
colophon di questo volume è riportata con
precisione la data ma non il luogo di stampa,
che di conseguenza potrebbe non essere nelle
Marche. Dunque non si sa con sicurezza se
sia il 1472 l'anno della prima opera a stampa
marchigiana, oppure se sia l'anno successivo.
Infatti, come mostra al pubblico con visibile
passione e dovizia di particolari Zucconi,
nell'ottobre del 1473, è stato stampato un
altro volume da Federico dei Conti proprio
Da sinistra,
Ciccolini, Zucconi,
Delpriori e Pennesi
Le denunce di CittadinanzAttiva
In una lettera recentemente inviata ai principali esponenti amministrativi della zona
e del quale vi proponiamo ampi stralci, il
comitato di CittadinanzAttiva ha preso di
nuovo duramente posizione verso l’evoluzione che la
Sanità regionale sta prendendo e le criticità che continuano
a riguardare in particolare il nostro territorio.
“Facciamo seguito alla nostra del 29 novembre scorso pari
oggetto, nell’intento di completare le informazioni riferendo
quanto emerso durante la nostra attività di tutela dei cittadini
pazienti, che ricordiamo hanno la doppia veste di fruitori e
finanziatori della Sanità. Al di là delle Liste di Attesa che
sono il problema annoso irrisolto, abbiamo rilevato, nel
nostro territorio, forte dissenso sulle modalità di chiusura
dei piccoli Ospedali e sulle modalità di spesa nel campo sanitario. […] La chiusura dei piccoli Ospedali per le Marche è
un provvedimento in parte già attuato: prima sono state fatte
morire le attività chirurgiche e dopo le attività di medicina.
Ultimamente con la riorganizzazione delle Reti cliniche sono
stati ridimensionati gli Ospedali di Rete e gli Ospedali di
Polo, già ridimensionati, sono stati chiusi. Questa riduzione
di offerta sanitaria, a nostro avviso, è avvenuta senza aver
valutato le esigenze sanitarie che il territorio esprime, ma
solamente in funzione di scelte politiche. Da sempre, ed è
sotto gli occhi di tutti, le Marche hanno avuto una sanità a
due velocità: una sulla costa, con centri popolosi fornita di
servizi e con viabilità buona e l’altra nella fascia montana,
con un territorio poco popolato, con viabilità precaria ed
una popolazione con avanzato indice di vecchiaia. Nella
fascia costiera Ancona e Pesaro si disputano le eccellenze
che ingoiano gran parte delle risorse. Non sappiamo niente
o pochissimo su questa corsa al trapianto. Non sappiamo
quanto costa una struttura di questo tipo, e se sono inserite
in un programma condiviso dalle regioni limitrofe o sono in
concorrenza con queste, bruciando inutilmente denaro pubblico, quanti sono gli utenti che usufruiscono del servizio
e quanti sono i marchigiani. Noi riteniamo che è qui che
si deve ottimizzare, è essenziale costruire una rete con le
Regioni confinanti, per queste attività di punta per ottenere
una gestione veramente virtuosa e liberare risorse per il
territorio, oggi letteralmente devastato […].
Il territorio marchigiano è stato sempre uno dei più
vecchi d’Italia e l’area montana è quella che esprime
la maggiore densità di anziani che si attesta, per la
zona di Matelica - Esanatoglia, al 26% di ultra sessantacinquenni, su una popolazione di poco inferiore
a 15 mila abitanti. Ebbene questo territorio è stato
privato, con il D.G.R. n° 735, della Lungodegenza,
di 160 posti letto distribuiti in provincia neanche uno
nell’area più vecchia delle Marche. La Lungodegenza
è stata sostituita da una Casa della Salute che nessuno
sa quali servizi eroga e con quale personale sarà
attivata, visto che tutta la struttura è in sofferenza
per il blocco delle assunzioni. In questa precarietà
si inserisce anche un altro problema, nel periodo
ottobre / dicembre di ogni anno vengono sospesi
17 matelica.indd 2
a Jesi. Ci viene detto però che quello stesso
anno a Matelica viene stampata un'opera,
pubblicata per la prima volta a Venezia due
anni prima, di Antonio Cornazzano dal titolo
“La santissima vita di nostra donna”, stampa
voluta da Bartolomeo Colonna. Come ci dice
l'avvocato Zucconi, non essendo segnalato il
luogo di stampa della "Divina Commedia" di
Federico dei Conti, e soprattutto non essendo
riportato nel colophon il mese di stampa del
volume di Cornazzano, “ci sono 3
probabilità su 4 che il primo libro
nelle Marche sia stato stampato
proprio a Matelica”. Ma al di là del
primato della prima stampa marchigiana, ciò che da questo incontro
si è percepito, e soprattutto ciò che
con il libro “Tre secoli di Editoria a
Camerino, 1523 – 1823” si è voluto
trasmettere è la ricchezza culturale
di un'epoca in cui il nostro territorio
era fortemente all'avanguardia, una
zona fiorente culturalmente e che
sapeva accogliere le innovazioni
con estrema facilità.
medicina di base ai cittadini anziani, perché ciò facendo si
mettono nei guai non solo gli interessati alle cure, ma anche
le famiglie, perché costrette ogni giorno ad un andirivieni con
la struttura di ricovero non più poste a distanze accettabili,
e quindi con notevole aggravio di costi. Una Lungodegenza,
Rsa ed Adi commisurate al territorio sono assolutamente
necessarie, invece con l’attuazione del D.G.R. in oggetto,
nel nostro territorio, le famiglie che hanno un congiunto
anziano ed in precarie condizioni di salute vengono lasciate
sole di fronte al problema sanitari. I piccoli ospedali devono essere riqualificati per risolvere i problemi del territorio
e non devono essere eliminati per fare cassa e destinare le
risorse liberate per inseguire mire di grandezza lasciando nei
problemi i più deboli”.
tutti gli acquisti, può mancare perfino la carta per i bagni.
Per le carenze ( vedi mancanza di personale) molti anziani
disabili vengono lasciati a casa in carico alle famiglie, ciò
rende estremamente precaria la condizione del cittadino nel
bisogno. […] Con tutte queste carenze i problemi sorgono
ogni giorno e ci sono richieste anche di risarcimento, ebbene la Regione Marche ha deciso di risolvere il problema
rinunciando ad assicurarsi, dal 2010 ci risulta che la Sanità
marchigiana non ha più copertura assicurativa, e non risponde
a nessuna richiesta di danno costringendo il cittadino che
Dante Reale, coordinatore Cittadinanzattiva Marche,
ha avuto dei problemi a seguire la via legale onerosa e di
Tribunale per i Diritti del Malato di Matelica
biblica durata, perciò preferisce rinunciare.
Si usa la struttura legale pagata dal cittadino
per andare contro il cittadino e magari a
fine anno queste persone vengono premiate
per gli obiettivi raggiunti con i denari del
cittadino. Oltre al danno la beffa. […] La
contrazione dell’offerta è stata bilanciata
dalla messa a disposizione di un secondo
elicottero a Fabriano, ma questo strumento
può essere solo di supporto e non risolutivo
perché non garantisce continuità operativa: La Scuderia Marche Club Motori Storici ha reso noto il calendario delle
non vola la notte, quindi di inverno quando manifestazioni di auto storiche che verranno organizzate nel corso del 2015.
sulle strade c’è neve, copre solo sei/sette ore Tredici in totale e fra esse ben sei nuove entrate. Archiviata “Auto sotto zero
su ventiquattro, e queste sono risorse tolte al by night” che come di consueto apre l’annata nell’ultimo week end di gennaio,
territorio senza costrutto. Un medico fisso il prossimo appuntamento è fissato per il 22 marzo con la seconda rievocasul territorio dà continuità e sicurezza! Le zione storica della Sfercia-Camerino per poi garantire ai propri affiliati, ed
Centrali Operative del 118 sono cinque per appassionati in genere. un raduno al mese. Il top delle manifestazioni è costiuna popolazione complessiva di un milione tuito ancora una volta dall’ineguagliabile “Sibillini e dintorni” che nei giorni
e mezzo di abitanti circa, un quartiere di 27-28-29 agosto attraverserà la strade della nostra regione con una carovana
Roma. Non vi pare che siano troppe? A nostro che comprende auto costruite all’inizio del secolo scorso. Fra le tante anche
avviso si potrebbero accorpare con notevole due escursioni fuori regione: 19 aprile a Norcia e 12 luglio ad Amatrice. La
risparmio […]. Non siamo contro l’ottimiz- chiusura della stagione è data dal convivio sociale nel corso del quale verranno
zazione della Sanità, non siamo contro una premiati coloro che si sono distinti nel corso dell’anno e consegnate le ambite
chirurgia praticata in pochi centri con una “targhe oro” ai possessori di auto che hanno superato a pieni volti la seduta
casistica che migliori l’affidabilità, lo stesso di omologazione che le inserirà nel prestigioso registro delle auto storiche.
ECCO IL CALENDARIO: 22
dicasi per una medicina complessa e di alto
marzo: 2.a rievocazione storica
profilo. Queste sono offerte che il cittadino
Sfercia-Camerino. 19 aprile:
può andarsi a cercare perché programmabili.
Norcia: nel cuore dell’appennino
Siamo invece contro la chiusura indiscrimiumbro-marchigiano. 17 magnata dei piccoli ospedali che assicurano una
gio: Una giornata a Corgneto
nell’altopiano di Colfiorito. 30
maggio: Seduta di omologazione. Giugno, data da stabilire:
Sessantesimo anniversario della
nascita della Fiat 600. 12 luglio:
Amatrice. 27-30 agosto: Sibillini
e… dintorni. 12-13 settembre: Il
fiume Potenza dalla sorgente alla
foce. 18 ottobre: Passeggiata di
fine estate. 24 ottobre: Mostra/
scambio Padova (gita in pullman).
Novembre, data da stabilire:
Giro delle cantine. 6 dicembre:
Pranzo sociale.
Le auto storiche
si rimettono in moto
18/03/15 10.47
18
>SASSOFERRATO<
L'Azione 21 MARZO 2015
Pala eolica sul monte?
Il Comitato è contrario
di VERONIQUE ANGELETTI
La ditta proponente:
"Ma se neanche si vede!"
A
lzata di scudi contro il
progetto di un microeolico a Pian Cerreto. L’aerogeneratore, alto
pale incluse 44 metri, dalla potenza
nominale di 59,9 Kwp che potrebbe essere installato sull’altopiano
del Foria. Il monte dirimpettaio
al bel paese di Montelago. “Non
è una questione né di numero di
macchina, né di potenza, né di
altezza – afferma il presidente del
Comitato Tutela Ambiente SanDonnino Sassoferrato, Goffredo
Bellocchi - ma del fatto che autorizzare un solo impianto, seppur mini, intacca l’incolumità del paesaggio
montano, deprezza l’area e rischia
di creare un precedente comodo
a vecchi e nuovi progetti”. Ad
ascoltarlo cacciatori, ambientalisti
e i vertici della Comunanza agraria
locale convocati lunedì sera alle
Ginestre per parlare dell’impianto.
Ad avallare i suoi timori chiama a
sostegno il coordinatore del comitato di Campodiegoli di Fabriano
costituito proprio per ostacolare
la creazione di un parco eolico sul
Monte Rocca e anche quelli del comitato della Pantana di Sassoferrato
che hanno impedito la nascita del
parco eolico sui crinali dei monti
Mezzano-Chicosse-Le Siere – Niesola. Battaglie vinte l’anno scorso,
il 14 gennaio per Campodiegoli ed
il 15 aprile per Pantana, quando la
Regione Marche ha rifiutato di dare
l’autorizzazione paesaggistica alla
MTre Energie Eoliche ed espresso
un giudizio negativo di compatibilità ambientale. Dinieghi legati proprio alla significatività degli impatti
Sarebbe
installata
a Pian Cerreto,
alta 44 metri
Un fotomontaggio con l'inserimento della pala eolica
sull’ambiente ed il paesaggio. “La
nostra unica pala eolica – controbatte la Emis srl di Catobagli - è
un investimento in green energy su
un terreno agricolo a fianco ad una
stalla abbandonata. Fa addirittura
parte di un progetto di un agriturismo con tanto di fattoria didattica
sull’energia rinnovabile imperniata
sull’eolico e sulla piccola centrale
idro-elettrica che stiamo per installare al mulino di Monterosso. Si
allaccia direttamente in rete e non
ha nessun impatto sul paesaggio”.
Quel “no” del comitato lascia Lino
e Michele Lattanzi, titolari dell’azienda sentinate, attoniti soprattutto
considerando che “in altre regioni
basta andare in Comune, non esiste
per questo tipo di impianto un così
complesso iter autorizzativo”. “Per
il momento – commenta l’ufficio
tecnico sentinate – dobbiamo dare
il parere di compatibilità urbanistica che è positivo. La pratica sta
in regione e, come richiesto dalla
regione Umbria, stanno valutando
se l’impianto deve essere sottoposto alla Via”. Intanto il progetto
ha già conseguenze politiche. Alla
riunione era presente gran parte del
Consiglio comunale nelle persone
dell’assessore Daniela Donnini, dei
consiglieri di maggioranza Maurizio
Greci e Roberta Leri, di quelli di
minoranza Roberto Fraboni, Marco
Caverni, Pamela Damiani e Sergio
Carletti che hanno condiviso appieno le riflessioni dell’esponente Wwf
delle Marche, Jacopo Angelini, sul
valore patrimoniale della natura,
dell’ambiente e del paesaggio. Un
paesaggio che proprio quando viene
rispettato, è una risorsa economica
specifica su cui diventa prioritario
investire politicamente.
Sulla bocciatura del progetto, la
famiglia Lattanzi non si rassegna.
“Siamo di Sassoferrato, abbiamo
sempre investito qui, diamo lavoro
ad una decina di famiglia, perché
dire di no ad un mini aerogeneratore a Pian Cerreto?".
E all’obiezione che “è uno sfregio all’inestimabile paesaggio
montano arricchito dalle preziose
testimonianze storico artistiche
delle abbazie e monasteri” sollevato dai comitati a difesa dell’ambiente, rispondono: “Ma se nella
relazione tecnica depositata in
Regione si dimostra che non lo
si vede da nessun sito storico”.
Poi controbattono: “Il fatto è che
chi rappresenta la difesa dell’ambiente non ha voluto incontrarci
per visualizzare il progetto. Sono
contro punto e basta”. “Nessuno
è contro le rinnovabili – risponde
il presidente Cta Goffredo Bellocchi e Luciano Pitullo – ma
esistono molti tipi di intervento
possibili dal fotovoltaico su tetto,
idroelettrico, micro eolico nelle
aziende agricole o geotermico e
mettere impianti sui crinali e gli
alti piani ha un impatto troppo
grande a fronte dell’irrisoria
energia prodotta”. “Irrisoria? - replicano i Lattanzi – Ma se darebbe
indipendenza energetica a tutto
Montelago!”. Nella diatriba, spet-
ta dunque alla Regione Marche
dare una risposta tecnica. Vale a
dire innanzitutto se assoggettare
o meno il progetto della Emis
srl alla Valutazione d’impatto
ambientale. Con il sì, il progetto
è vagliato dalla Regione che autorizzerà o no l’impianto dal punto
di vista tecnico valutando però tutte le osservazioni. Sicuramente
quelle stesse che, quando per 45
giorni, da ottobre a dicembre,
il progetto è stato pubblicato
all’albo pretorio del Comune di
Sassoferrato, nessuno, né della
maggioranza, né della minoranza,
né dei comitati ambientali si erano
accorti. E per fortuna che l’albo
è pure sul sito web del Comune.
Mentre nel caso di un no, il progetto ritorna all’ufficio tecnico
comunale. Pertanto, la politica sentinate
dovrà in ogni caso prendere posizione e soprattutto motivare le
sue ragioni sia intervenendo con
le sue osservazioni in Regione o
attraverso le proprie valutazioni
in commissione e nel Consiglio
comunale. Intanto c’è chi rispolvera la bella pergamena “Carta
del Territorio” firmata nel 2006
tra i candidati a sindaco - tra cui
Ugo Pesciarelli – e i comitati
ambientali.
v.a.
"Le avventure di Pulcino": a teatro S.Francesco e Madonna della Valle
spettacolo per famiglie e bambini
aperture speciali con il FAI
Un appuntamento a teatro dedicato ai più
piccoli e alle loro famiglie. "Le avventure di
Pulcino", questo il titolo dello spettacolo, ad
ingresso libero, che sarà portato in scena dal
“Teatro Pirata” di Jesi domenica 22 marzo,
alle ore 17, al Teatro del Sentino. Promossa
dall’Ambito Territoriale Sociale n.10 con la
collaborazione del Comune di Sassoferrato,
la rappresentazione, destinata in particolare
alle famiglie con bambini di età compresa
tra i tre ed i dieci anni, rientra nel quadro
delle iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sul tema sull’affido familiare, un
gesto d’amore verso un bambino in difficoltà
per aiutarlo a ricostruirsi una vita felice. «Da
tempo stiamo portando avanti questo progetto
- spiega al riguardo il coordinatore d’Ambito
Lamberto Pellegrini - la cui finalità è quella di
promuovere e favorire interventi temporanei
di affido e di appoggio, che consentano al
bambino o al ragazzo di vivere in un adeguato
ambiente familiare, mentre la sua famiglia di
origine viene aiutata a superare le difficoltà
in cui è venuta a trovarsi momentaneamente».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore
alla famiglia Daniela Donnini - secondo cui
«il ricorso all’affido costituisce una valida
alternativa all’inserimento in comunità, in
quanto il nucleo familiare è il luogo naturale
dove il bambino trova le condizioni più idonee
per il suo corretto sviluppo psicofisico». E’,
dunque, questo il tema centrale del poetico e
divertente spettacolo i cui protagonisti sono
la bravissima attrice Lucia Palozzi, nei panni
di Gelsomina, e un pulcino di stoffa in cerca
di una mamma.
La creatività
dei bambini
Il loro gran da fare e l’allegria dei bambini in questa
foto dimostrano di nuovo il successo del laboratorio
del giovedì pomeriggio della vaseria tenuto dalla
brava Umena Pia. Insegnamenti preziosi di manualità
e di creatività ma anche belle lezioni di vita. Come
recitava, nell’XI secolo, il matematico persiano Omar
Khayya, in una sua poesia: «A voce tenue, l’argilla
disse al vasaio: considera che sono stata come te e
non abbruttirmi».
18 sasso.indd 2
Due giorni dedicati alla conoscenza di storia,
cultura, arte e luoghi del Bel Paese. Il 21 e
il 22 marzo prossimi si rinnova il tradizionale appuntamento con le “Giornate Fai di
Primavera”, iniziativa a carattere nazionale
organizzata dal “Fondo Ambiente Italiano”,
giunta quest’anno alla ventitreesima edizione.
Sassoferrato, realtà ricca di evidenze storiche
e artistiche, ha aderito all’iniziativa con l’apertura al pubblico delle chiese di San Francesco
(sec. XIII) e della Madonna della Valle (origini
medievali).
Due edifici di culto particolarmente interessanti sotto vari aspetti, da quello architettonico
a quello artistico, da quello storico a quello
religioso, inglobati nel cuore del centro storico
del Castello, la parte più antica del capoluogo, ricca di angoli medievali di suggestiva
bellezza.
Nella città sentinate l’adesione alle “Giornate
Fai di Primavera” si è attuata grazie alla disponibilità del parroco di San Pietro Apostolo,
mons. Pietro Fedeli, e all’impegno congiunto
della delegata del Gruppo Fai per le città di
Fabriano e Sassoferrato, prof.ssa Rosella
Quagliarini Angelini, e del Liceo scientifico
“V. Volterra” di Fabriano - sezione staccata
di Sassoferrato, attraverso le docenti di storia
dell’arte, Eleonora Loretelli, che ha curato il
progetto didattico, e Paola Bellucci, che si
è occupata del coordinamento tra il Fai e la
stessa istituzione scolastica.
Saranno ventidue studenti della 3^ classe del
citato istituto, a fare da ciceroni, nelle giornate
di sabato 21 e domenica 22, a visitatori e turisti
all’interno dei due edifici religiosi. I ragazzi,
oltre a rendersi protagonisti di un’esperienza
che contribuirà ad arricchirli sotto l’aspetto
formativo e culturale, beneficeranno di un
credito scolastico.
Questi i loro nomi: Jacopo Barbadoro, Mirko
Battistini, Andrea Caggiati, Mattia Cesauri,
Luca Checchi, Samuele Cicetti, Benedetta
Corporente, Tommaso Luigi Danieli, Samuele
Di Girolamo, Leonardo Falcioni, Rebecca
Lenci, Aaron Mariani, Vivian Moroni, Ilenia
Pesciarelli, Nicolas Quajani, Elisa Rossi,
Emanuele Rossi, Ilir Saliji, Giulia Scorzoni,
Andrea Stefanelli, Silvia Trinei, Daniele Vitaletti. All’organizzazione dell’evento hanno
inoltre offerto la propria collaborazione cinque
volontari della Pro Loco, appassionati “custodi” del patrimonio storico locale: Alberto Albertini, Loredana Amori, Vincenzo Passarini
Edgardo Rossi e Rita Sacco.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio del
Comune, impegnato da tempo nella valorizzazione delle sue evidenze anche ai fini della
promozione turistica del territorio e, dunque,
in perfetta sintonia con le finalità del Fai,
fondazione nazionale senza scopo di lucro
«che opera - come si legge sul sito internet del
citato organismo - per promuovere in concreto
una cultura di rispetto della natura, dell’arte,
della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare
un patrimonio che è parte fondamentale delle
nostre radici e della nostra identità».
Gli orari di ingresso al pubblico nel corso delle
due giornate sono i seguenti: dalle ore 10 alle
13 e dalle 15 alle 17.30.
18/03/15 10.46
>CERRETO D'ESI<
L'Azione 21 MARZO 2015
19
Cerimonia per due giardini
Intitolati gli spazi verdi del paese a Vittorio Emanuele II e a Cavour
di GIAN MARCO LODOVICI
I
mportante e simbolica mattinata quella di domenica 15 marzo
in piazza Caraffa a Cerreto
d'Esi. L'iniziativa promossa
da un cittadino cerretese ha dato il
suo bel frutto: l'obiettivo di Angelo
Porcarelli è stato quello di costruire
una cerimonia per l'intitolazione
ai due giardini pubblici a Vittorio
Emanuele II e Camillo Benso di
Cavour. Angelo ha sentito personalmente il bisogno di attribuire ad
un piccolo paese come Cerreto un
tratto prettamente risorgimentale di
quell'Italia di più di cento anni fa, e
ha ritenuto giusto compiere proprio
questo gesto, che è stato largamente
approvato da altri cittadini. Da parte
sua è partito l'impegno di sottolineare in particolar modo queste due
figure del Risorgimento italiano e
di un richiamo sul primo conflitto
mondiale con la stategia di trincea.
La proposta iniziale era stata presentata al sindaco entrante Livia
Ciappelloni già dallo scorso anno,
ma in seguito approvata definitivamente dal commissario attuale. La
mattinata commemorativa è partita
intorno alle 10.30 con ritrovo a
Piazza Caraffa per il saluto iniziale
del Commissario Prefettizio Angela
Buzzanca, il tutto accompagnato
dall'inno nazionale accompagnato
dalla banda comunale di Cerreto
e poi dagli inni del Risorgimento.
Oltre al commissario era presente
il Gonfalone del Comune, alcuni
ex-combattenti della guerra, i Carabinieri ed il gruppo dei Bersaglieri.
Le scuole medie hanno dato il loro
contributo in questo giorno importante con i ragazzi delle classi terze
che hanno recitato alcune poesie di
Giuseppe Ungaretti, poeta di quel
tempo e non solo, colui che ha preso
parte anche al primo conflitto mondiale, dandone vera testimonianza
attraverso i sui scritti. Subito dopo
l'intitolazione del primo giardino a
Vittorio Emanuele II accanto al già
presente monumento dell'Avis, la
manifestazione si è spostata verso
il Monumento dei Caduti passando
Al via la mobilità
per i dipendenti Desi
La metà dei 140 dipendenti della
Desi Mobili ha scelto di uscire volontariamente dell’azienda in crisi
nella speranza di ottenere al più
presto alcune indennità tra stipendi
arretrati, Tfr e, appunto, i proventi
della mobilità appena aperta. E’
quanto emerso dall’ultimo confronto tra lavoratori e sindacati sul
futuro dell’impresa di 140 dipendenti ormai da dieci giorni in fermo
produttivo ad oltranza, in quanto in
cassa manca perfino la liquidità per
pagare fornitori e materie prime.
Al via, dunque, la mobilità per
una settantina di persone con la
formula di un anno per gli under
40, uno e mezzo per chi ha tra 40
e 50 anni e due per gli over 50. Gli
altri, invece, sperano ancora che
ci sia la possibilità di accedere a
nuovi ammortizzatori sociali. Da
un primo contatto informale tra le
parti sociali e il Ministero sarebbe
emersa la possibilità di chiudere
gli attuali contratti di solidarietà
in scadenza ed ottenere per cinque mesi la cassa integrazione
straordinaria prima del passaggio
alla mobilità secca. In ogni caso
si tratta solo di un’ipotesi ancora
tutta da verificare in un periodo in
cui cresce la preoccupazione tra
dapprima lungo Viale Giuseppina
Vitali Augusti che prende nome
dall'omonima cantante lirica cerretese vissuta nel periodo risorgimen-
i lavoratori. Proprio loro hanno
annunciato che ogni lunedì, mercoledì e venerdì saranno in fabbrica
dalle 9 alle 12, nonostante lo stop
alla produzione a tempo indeterminato, per testimoniare la loro
voglia di combattere per evitare
il peggio. L’ultima speranza per
ripartire è legata all’eventuale acquisto dell’impresa (con possibile
assorbimento di parte del personale) da un’azienda di settore del
pesarese che sarebbe in contatto
con la proprietà della Desi, ma
anche in questo caso il percorso
non è affatto semplice.
tale e morta nel 1915. Giuseppina
è stata una figura di spicco nel
passato entrata in contatto con Verdi
e Rossini. Al momento dell'arrivo al
monumento dei caduti con la
bandiera raffigurante lo scudo
Sabaudo che i fanti portarono
al fronte, Angelo ha citato
il primo grande conflitto
mondiale ed un commento
personale di come il dialogo
sia uno strumento forte e
preferibilmente più giusto al
posto della distruzione come
soluzione al conflitto. Quello
che è stato nel passato purtroppo lo viviamo anche nel
presente, anche se in forma
più ridotta e non direttamente, con i continui scontri in
Oriente e con la guerra in
Ucraina. I temi importanti
sono stati inoltre la libertà e
l'importanza della Costituzione. Il monumento Vittoriano
è stato visto sotto l'aspetto
della posizione che assume
con l'angelo rappresentativo
rivolto verso il primo giardino già
intitolato a Vittorio Emanuele II. I
due giardini sono divisi solamente
dalla via XXIV Maggio, data importante che segna l'entrata dell'Italia nella Prima Guerra Mondiale,
ricordata inoltre per il centenario
proprio quest'anno. Dopo l'intitolazione al giardino a Camillo Benso
di Cavour la fine della cerimonia è
stata allietata nuovamente dall'inno
italiano accompagnato dagli strumenti musicali dei ragazzi delle
scuole terze, come dedica personale
per tutti i presenti. La cittadinanza
ha regalato una cornice di pubblico
piuttosto notevole e tra i presenti
molta soddisfazione per quello
che è stato l'impegno ottenuto per
la buona riuscita della cerimonia,
oltre all'ottima organizzazione dei
vari soggetti che ha permesso tutto
ciò. La speranza è quella di poter
ricordare sempre ed ogni giorno,
come cittadini, l'importanza dei nostri giardini pubblici da ora portati
più in rilievo con due significative
intitolazioni.
Lodolini: interrogazione
per sostenere l'azienda
Con un’interrogazione parlamentare presentata il 9 marzo e rivolta ai
ministri del lavoro e dello sviluppo economico il deputato anconetano
del Pd Emanuele Lodolini ha investito il Governo in merito alla crisi
aziendale della Desi Mobili di Cerreto d’Esi, sollecitando l'assunzione
di iniziative per individuare potenziali acquirenti dell'azienda in grado
di offrire adeguate prospettive industriali e occupazionali e per garantire
ai lavoratori tempi celeri per l'erogazione degli ammortizzatori sociali.
Secondo Lodolini “la chiusura della Desi Mobili rischia di lasciare a casa
140 lavoratori, con l'aggravante delle lungaggini burocratiche per l'effettivo
pagamento della cassa integrazione. Ora l’interessamento del Governo:
la recessione sta diventando sempre più pesante anche in Provincia di
Ancona, ed i lavoratori e le imprese hanno bisogno di interventi concreti
e in tempi rapidi per rilanciare l`economia e affrontare le ricadute sociali
della crisi”.
San Vincenzo de' Paoli
fa festa con le donne
La Giornata internazionale della donna ricorre l’8 marzo per ricordare le
conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze cui sono state oggetto e sono ancora, in molte parti
del mondo. Questa giornata celebrativa trae le sue origini per la prima volta
negli Stati Uniti nel 1908 con lo “woman’s day” a Chicago, dove durante
una conferenza del partito socialista una donna sostenitrice dei diritti alla
“liberazione” prese la parola per esporre le proprie tesi. La prima giornata
Le associazioni di volontariato dedite al sostegno dei poveri attive nel nostro paese (Caritas, San Vincenzo de’ della donna fu poi celebrata il 28 febbraio dell’anno seguente. Il vero
Paoli, Cav), hanno stilato il bilancio degli interventi effettuati nei primi due mesi dell’anno in corso. Risultato: inizio negli Stati Uniti però viene fissato nel 1910 durante uno sciopero
si è già andati oltre la previsione più pessimistica. Gli ammortizzatori sociali hanno già in parte esaurito il generale di migliaia di operaie. In alcuni paesi europei invece iniziò nel
loro effetto e nel nostro circondario le aziende che riducono personale o, addirittura, chiudono i battenti sono 1911 e infine in Italia nel 1922, dove si ricorda tutt’ora. L’8 marzo ha un
sempre di più: dove andremo a finire? Questo non ci è dato da sapere. Dovremmo girare questa domanda alle significato ben diverso da quello che il consumismo moderno ha voluto
sedi dei poteri finanziariamente forti; ma da lì difficilmente arriveranno risposte adeguate. Poiché le maniche imporgli: i festeggiamenti e il regalare una mimosa o dei fiori alle donne,
ce le siamo già rimboccate da tempo, non ci resta che appellarci al
ricordato dal lontano 1917, quando,
Padre Eterno affinché compia l’ennesimo miracolo che rimetta in
quello stesso giorno le donne di San
sesto i danni fatti dall’egoismo e dall’avidità umana.
Pietroburgo rivendicavano la fine della
Tra una manciata di settimane la cittadinanza del nostro paese verrà
grande guerra proprio nel mezzo della
chiamata per eleggere una nuova amministrazione. A chiunque verrà
rivoluzione russa di febbraio.
assegnato l’incarico di amministrare (non ha importanza di quale
È proprio da questa storia che ci riporta
colore politico esso sia) vorremmo inviare questo messaggio. La
al presente e che ricorda le donne in
L’Anpi di Cerreto d’Esi, a seguito delle vicende legate ai problemi
situazione attuale è veramente drammatica. Le nostre forze non
questo giorno.
della Desi Mobili, esprime profonda preoccupazione per la situasono più sufficienti a far fronte alle sempre maggiori richieste di
Domenica 8 marzo la San Vincenzo
zione occupazionale che, ancora una volta, viene messa a rischio
aiuto; non siamo qui a chiedere supporti economici, essi si esaude’ Paoli di Cerreto d’Esi non si è
nel nostro Comune, esprime solidarietà e vicinanza ai lavoratori in
rirebbero in un baleno.
dimenticata delle donne del paese, né
lotta per la difesa del posto di lavoro, invita le istituzioni a tutti i
Chiediamo invece con forza che i nostri appelli vengano portati nelle
tanto meno della Casa di Riposo. Lulivelli ad intervenire con tutte le iniziative possibili atte a scongiusedi istituzionali opportune; chiediamo ai governanti di smetterla
ciano Mari a capo dell’associazione ha
rare l’ulteriore impoverimento del territorio e chiede e auspica che
con le loro formalità e vengano qui a toccare con mano le difficoltà
voluto festeggiare così questa giornata,
tutta la cittadinanza, le sigle sindacali, le associazioni, i partiti, si
delle persone che non hanno più un lavoro degno di questo nome;
regalando le tradizionali mimose a tutte
mobilitino nella difesa comune del diritto al lavoro così come sancito
chiediamo che venga data una dignità a quei genitori che devono
le donne, sia alle ospiti della residenza,
dalla Costituzione.
dare delle risposte ai propri figli. Chi ha orecchie intenda!
sia alle lavoratrici.
Anpi, sezione di Cerreto d’Esi
La Caritas lancia il suo appello
ANPI PREOCCUPATA
Enrico Biondi, responsabile Caritas di Cerreto d’Esi
19 cerreto.indd 2
g.m.l.
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20
L'Azione 21 MARZO 2015
>CHIESA
La festa liturgica
ricorre
il 21 marzo:
il 24 sono previsti
Vespri e S.Messa
nella Cripta del Beato
Giovanni dal Bastone
Il modello di S.Benedetto
I
di DON DOMENICO GRANDONI
l 21 marzo ricorre la festa liturgica della morte di S.
Benedetto da Norcia, che il papa Pio XII chiamava Padre
dell’Europa e che papa Paolo VI proclamò ufficialmente
patrono d’Europa.
Papa Francesco in più catechesi del mercoledì ha parlato della
paternità in seno alla famiglia, rilevandone a volte l’assenteismo, ma anche elogiando i padri che si assumono - insieme
con le mamme - tutta la responsabilità, non solo nel procurare
il necessario alla vita materiale, ma anche nel dedicare del
tempo alla educazione («arte delle arti») dei figli.
Penso che proporre ai padri dei modelli in un campo così
importante e vitale per la società, e per la Chiesa, nonostante
le situazioni diverse, darebbe loro conforto e slancio, ma anche serenità nell’assolvimento di un compito così variegato
e importante.
Il modello che presento non è di questi giorni, però ha la
freschezza della modernità a noi trasmessa mediante la sua
Regola. Si tratta di Benedetto da Norcia, patriarca dei monaci
d’Occidente, patrono principale d’Europa. Vedrei con molto
piacere nelle mani dei genitori la sua Regola scritta per monaci, ma valida per educatori, famiglie, aziende, comunità
ecclesiali e civili. Ne trarrebbero insegnamenti e ispirazioni
utili per assolvere la loro missione.
Egli educa monaci e ragazzi al senso della responsabilità, con
delicatezza, ma senza debolezza, sempre pronto a soddisfare
con amorevole condiscendenza ai bisogni dei singoli, per
creare nel monastero un clima di pace così indispensabile per
il progresso della vita comunitaria e la formazione umana e
spirituale dei monaci.
Rimandando gli interessati alla lettura della Regola, mi limito
a sintetizzare i principi fondamentali su cui S. Benedetto basa
la sua guida formativa.
L’abate deve comportarsi in modo da suscitare più amore che
timore nell’animo dei discepoli. Non autorità, ma autorevolezza per il modello di vita che infonda fiducia nei fratelli.
Egli, come rappresentante di Cristo, si renda conto della
responsabilità e del grave impegno che si è posto sulle spalle
accettando tale ufficio: gli è indispensabile il controllo di se
stesso, delle sue emozioni, reazioni e sentimenti. Chi non
sa guidare se stesso, non potrà guidare i fratelli dai temperamenti più variegati; abbia l’umiltà di mettersi in discussione
riconoscendo anche i propri errori.
Benedetto scrive che l’abate obbedisca alla Regola, si impegni
a precedere i fratelli con il buon esempio, secondo l’insegnamento di Gesù che «incominciò a fare e poi a insegnare» (cf.
At 1,1); abbia massima cura di tutti fratelli e in particolare
La Via Crucis cittadina
Le Aggregazioni della Consulta dei laici nel preparare la XIV^ edizione della Via
Crucis cittadina che avrà luogo venerdì 27 marzo, hanno voluto, come nello scorso
anno, rimanere fedeli al tema pastorale sul quale tutta la diocesi sta riflettendo
ovvero “le Beatitudini evangeliche”. Il tema scelto è dunque: “Via della Croce,
Via delle Beatitudini”. Le beatitudini, proclamate da Gesù sono promesse, non
sono solo raccomandazioni morali, la cui osservanza prevede a tempo debito una
ricompensa di futura felicità, ma la beatitudine consiste, piuttosto, nell’adempimento di una promessa rivolta a tutti coloro che si lasciano guidare dalla verità, dalla
giustizia e dall’amore. Coloro che si affidano a Dio e alle sue promesse appaiono
spesso agli occhi del mondo ingenui o lontani dalla realtà, ebbene, Gesù dichiara
ad essi che non solo nell’altra vita, ma già in questa scopriranno di essere figli
di Dio, e che da sempre e per sempre Dio è del tutto solidale con loro. Nel non
semplice compito di trovare un parallelismo tra le Beatitudini e le dieci stazioni
scelte per rappresentare il cammino del crocefisso, c’è stato l’aiuto di Don Alberto
Castellani che con grande sapienza ed equilibrio ha composto i commenti ad ogni
tappa, mentre i vari movimenti ed associazioni hanno preparato le intenzioni di
preghiera e l’animazione ad ogni sosta. Nel definire il percorso cittadino si sono
privilegiate strade ampie e comodi luoghi di sosta ove trovare spazio sufficiente
per tutti i partecipanti; è previsto un solo, breve tratto in salita proprio al termine
per rendere leggermente più impegnativo il cammino e sentirci così più vicini a
Colui che ha patito incommensurabili dolori per noi. Si prenderà dunque l’avvio dalla chiesa di N.S. della Misericordia, prima stazione di fronte alla scuola
media “Gentile” poi per Via Veneto sino a piazzale Matteotti (doppia sosta), via
G.B. Miliani, quindi lungo il Corso della Repubblica fino a piazza Garibaldi per
poi risalire lungo via Maiani fino all’epilogo in Cattedrale. A rendere più bella
e “preziosa” la Via Crucis di quest’anno ci sarà un’originale iniziativa, quasi un
dono ideale, che un artista, nostro concittadino, salito al cielo, in occasione del
centenario della nascita, farà all’Uomo dei Dolori; ma non voglio rivelare nulla di
più, sarà una piacevole sorpresa per tutti colore che vincendo pigrizia ed inerzia
usciranno di casa per unirsi alla processione.
Massimo Stopponi
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dei bambini e degli anziani, degli infermi, come dei pellegrini
e di quanti sono nel turbamento, bisognosi di una parola di
conforto. In tutti i suoi comandi sia illuminato dalla luce di
Dio e quindi consideri bene se non fosse troppo gravoso ciò
che ordina. Nel «padre del monastero» deve brillare somma
imparzialità verso i fratelli e una sollecita preoccupazione del
loro progresso spirituale, sapendo che a lui è stato affidato il
compito di guidarli sulla via della salvezza. Nelle correzioni
faccia prevalere la misericordia più che la giustizia, imitando
il Buon Pastore. La sua serenità insieme alla fiducia, la sua
arrendevolezza insieme con la sua condiscendenza, diano al
suo governo uno stile di serenità e di libertà dello spirito. Via
quindi gelosia e sospetti, pignoleria e ostinazione, nervosismo
e apprensione. Per questo senso di moderazione la Regola di
S. Benedetto è stata qualificata come «discretione praecipua
- mirabile per la discrezione».
N.B. Nella chiesa di S. Benedetto non vi saranno celebrazioni dato il clima freddo.
Però il 24 marzo, festa del B. Giovanni dal Bastone nella
sua cripta si celebreranno alle ore 18: Vespri cantati dai
monaci e Santa Messa.
La cripta sarà aperta dalle ore 10 alle 12 e poi alle ore
17 alle 19.30.
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 22 marzo dal Vangelo
secondo Giovanni (Gv 12, 20-33)
Una parola per tutti
I greci, come tutti gli stranieri, erano considerati dagli israeliti dei non-ebrei e perciò non
appartenenti al popolo eletto. Ma Gesù non sembra fare distinzioni di razza o nazione
e proclama pubblicamente che la sua ora è giunta. Era infatti iniziata la settimana di
passione che lo avrebbe portato a salire sulla croce. Si riferisce proprio a tale supplizio
quando afferma che il mondo si volgerà a lui solo dopo che sarà innalzato. Il Figlio
di Dio sa bene che deve prima morire per salvare l’uomo. Questa rivelazione è così
difficile da comprendere che il Nazareno porta un paragone familiare per farsi capire.
Il chicco di grano, se non muore durante l’inverno, non forma il germoglio; se invece
avvizzisce, produrrà il frutto a suo tempo.
Prima dell’avvento del Messia gli uomini prendevano un oggetto, una vivanda o
un animale e li offrivano alla divinità per pacificarne la collera, renderla favorevole,
glorificarla o ringraziarla. Il Cristo compie un’azione rivoluzionaria donando la propria
vita. Il suo sacrificio è l’atto con cui si offre liberamente al fine di espiare il peccato
del mondo, per redimere l’umanità rinnovando l’alleanza tra Dio e il suo nuovo popolo.
Come la possiamo vivere
- La quinta settimana di Quaresima, l’ultima prima della Domenica delle Palme, ci invita
a meditare sul mistero del sacrificio: quello che apparentemente potrebbe sembrare
una perdita o un morire a se stessi, si rivela poi un gesto da cui scaturisce vita e
amore in abbondanza.
- Il Salvatore ribadisce frequentemente che chi non si apre al prossimo, chiudendosi
nel proprio egoismo ed egocentrismo, si autodistrugge. L’uomo infatti è un “essere
per”, è un’originalità creata per vivere in comunione e, donandosi, esce dalla solitudine
raggiungendo la pienezza.
- Come i greci del Vangelo, tutti vorrebbero riuscire a sentire nel cuore la voce di
Dio. Solo Gesù può farcela ascoltare: nella Messa, al momento della consacrazione,
il Figlio ci rende partecipi della sua comunione col Padre attraverso lo Spirito Santo.
- Il Cristo attira tutti a sé appeso alla croce. Spesso è solo nel momento della sofferenza
che si comprendono quali siano le cose e gli affetti realmente importanti perché il
dolore purifica il cuore e la mente dai tanti abbagli della società mode
>DEFUNTI<
ANNUNCIO
Mercoledì 11 marzo,
a 81 anni, è mancato all'affetto
dei suoi cari
ANTONIO GAROFOLI
Lo comunicano i figli Enzo e Massimo, Liana e Mariella, gli adorati nipoti Eleonora, Nicola e Riccardo, il
pronipote Gabriele, la sorella Dina,
i cognati, le cognate, gli altri nipoti
ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
ANNUNCIO
Mercoledì 11 marzo, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
FEDRA QUARESIMA
ved. MEARELLI
Lo comunicano i figli Michela e Federico, il genero Gianni, la nuora
Luciana, i nipoti Annarita con Francesco, Andrea con Patrizia, Mauro
con Claudia, Ilaria con Giacomo, i
pronipoti Giulia, Ettore e Matteo,
la sorella Ida, il nipote Fabio ed i
parenti tutti.
Gruppo Bondoni
RINGRAZIAMENTO
Le famiglie GIORDANI e CONTI
ringraziano per la manifestazione
di affetto ricevuta per la perdita del
loro caro
LUCIANO
Marchigiano
18/03/15 11.06
21
>CHIESA<
L'Azione 21 MARZO 2015
Nuovo diacono in arrivo
Diocesi in festa per l'evento che coinvolgerà il giovane Marco Strona
M
i chiamo Marco Strona (nella foto). Sono
nato a Fabriano il 16
marzo 1984. Io e i
miei fratelli – Stefano, Giovanni
e Maria Chiara - da sempre siamo
stati nutriti, imbevuti e riscaldati
dalle Parole del Vangelo che Mamma e Papà (Maria Josè e Oliviero)
ci hanno donato sin da piccoli.
La mia vocazione, quindi, comincia
nelle mura domestiche, a casa, in
famiglia, “piccola Chiesa” (come
è stata definita dal Concilio Vaticano II).
Le tantissime esperienze di vita
sociale che ho maturato nel corso
degli anni hanno rappresentato un
altro grande tassello del mosaico
della mia storia.
Tantissimi sono stati i Volti, le
circostanze, le situazioni della vita
(che è impossibile descrivere in un
articolo) che mi hanno fatto capire
che Dio “primerear”, come dice
Papa Francesco, che Dio prende
l’iniziativa, che sta lì ad aspettarci
e non si stanca mai di farlo. Mi
hanno fatto capire sempre più che
Gesù mi precedeva ed era lì ad
aspettare la mia risposta. Tutte le
esperienze, le persone, i volti che
ho incontrato, hanno un significato
profondo, quasi sacramentale, per
la mia storia: non rinnego nessuno
di essi, perché ognuno ha contribuito alla mia vocazione. Lo sport, il
basket, il mondo delle associazioni
(Pacha Mama), l’Azione Cattolica,
il Corpo Bandistico, l’Università,
il Guatemala ecc: questo incontro con la realtà, l’immergermi
profondamente dentro le viscere
della vita, mi ha portato a riconoscere pienamente la presenza di
Gesù soprattutto nei poveri. Mi ha
portato, soprattutto, a decidere di
consegnare tutta la mia vita, la mia
memoria, il mio intelletto, la mia
volontà e la mia libertà (per dirla
con le parole di Ignazio di Loyola)
a Gesù nella Chiesa.
Il vivere intensamente tutta la realtà
ha suscitato in me una profonda domanda: come posso io collaborare
affinchè Cristo possa continuare ad
abitare questa realtà? Fu così che
finalmente ho detto quel grande e
definitivo “sì”. Il Vescovo, allora,
mi propose di proseguire gli studi
di Teologia a Roma, presso l’Università Gregoriana, essendo alunno
dell’Almo Collegio Capranica. La
vita romana mi ha arricchito molto.
Ho avuto l’onore di essere alunno
del Collegio Capranica, che mi
ha dato l’opportunità di coltivare
e approfondire la mia spiritualità
missionaria, grazie anche alla
vicinanza con i gesuiti della Gregoriana. Inoltre il servizio pastorale
che ho svolto nella parrocchia di S.
Silvia, nella zona tra la Portuense e
la Magliana (semi-periferia) mi ha
permesso di conoscere una parte
di Roma che generalmente i turisti
non conoscono.
In diocesi, durante questi anni, ho
svolto servizio pastorale presso le
parrocchie di Argignano-AttiggioBassano, con don Umberto Rotili.
È stata questa un’esperienza molto
proficua per la mia vita spirituale
e umana. Un’esperienza che mi ha
Che mi resta da dire?
Concludo con le parole che San Paolo rivolge ai Filippesi: “Non
che io sia già arrivato alla meta o sia giunto alla perfezione, ma mi
sforzo di afferrarla, perché anche io sono stato afferrato da Cristo
Gesù. […] Protendendomi verso l’avvenire, mi lancio verso la meta,
al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù”.
APPUNTAMENTI
Martedì 24 marzo alle ore 21 presso la chiesa di Attiggio una veglia
di preghiera organizzata dalla Pastorale Giovanile Diocesana.
Mercoledì 25 marzo alle ore 18.30, in Cattedrale l’Ordinazione
Diaconale.
Veglia di preghiera ad Attiggio
La Diocesi si prepara all’ordinazione diaconale del giovane
Marco Strona che avrà luogo in
Cattedrale a Fabriano il 25 marzo
alle ore 18.30 in concomitanza
con la Giornata della Gioventù.
Il clero si arricchisce, così, di un
futuro sacerdote che verrà poi ordinato nei prossimi mesi. Marco,
fabrianese, classe 1984, figlio del
dirigente scolastico dell’istituto
superiore Morea-Vivarelli, ha frequentato l’Almo Collegio Capranica di Roma. Ha studiato prima
filosofia all’Università di Perugia,
poi un dottorato in filosofia della
religione. Infine ha completato gli
studi teologici alla Gregoriana nella
Capitale. Ha fatto, inoltre, diverse
esperienze missionarie in Guatemala. “Mercoledì 25 marzo, solennità
dell’Annunciazione, conferirò a
San Venanzio – spiega il Vescovo
Giancarlo Vecerrica - l’Ordine del
Diaconato al nostro seminarista
Marco Strona. I sacerdoti sono
esortati a partecipare alla concelebrazione e i fedeli sono tutti invitati. Oggi è importante accompagnare
tanti ragazzi e giovani a vivere
insieme a noi questo straordinario
incontro vocazionale. Da ogni
parrocchia e da ogni gruppo ecclesiale ci sia la presenza dei giovani
in quanto celebreremo anche la
Giornata Mondiale della Gioventù
2015”. I giovani sono convocati
anche il 24 marzo ad Attiggio per
una veglia di preghiera a poche ore
dall’ordinazione. Il vescovo si prepara alla Domenica delle Palme e
alla Settimana Santa che celebrerà
in Diocesi. Nei giovedì di marzo
alle ore 20.50, intanto, presenta
le Beatitudini a Radio 1 Rai nella
rubrica “Ascolta, si fa sera”. Il
Vescovo, intanto, insiste sull’importanza della famiglia oggi. “Tutta
la realtà umana comincia dalla
famiglia ed è determinata dalla
famiglia. Il matrimonio è un istituto
connaturato all’essere umano, su
cui il Cristianesimo ha innestato
un incremento di comprensione,
di ricchezza e di grazia. Il Catechismo della Chiesa Cattolica dà la
ragione dell’indissolubilità e della
fedeltà: “il matrimonio fa entrare
l’uomo e la donna nella fedeltà di
Cristo alla sua Chiesa”. Di fronte
a tanta grandezza del matrimonio
cristiano oggi si riscontra una crisi
tremenda, per varie cause, che a
monte trova una crisi di fede. Ed
ecco la situazione delle nostre
famiglie, che rispecchia la crisi
invadente del mondo attuale. La
Chiesa, che è Madre, è giustamente
preoccupata. I Papi di questo tempo
– spiega Mons. Vecerrica - hanno
trattato come prioritario il tema
della famiglia. Papa Francesco
ha raccolto questa urgenza ed ha
proposto due Sinodi: il Sinodo straordinario, svolto dal 5 al 19 ottobre
2014, come preparazione al Sinodo
ordinario dei Vescovi dell’ottobre
2015, che avrà come tema: “La
vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo
contemporaneo”. Papa Francesco
ci esorta così: “Abbiamo ancora un
anno per maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte
e trovare soluzioni concrete a tante
difficoltà e innumerevoli sfide che
le famiglie devono affrontare; a
dare risposte a tanti scoraggiamenti
che circondano e soffocano le famiglie”. Poi l’attenzione sarà tutta
per il Giubileo straordinario indetto
da Papa Francesco.
Marco Antonini
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ MEDITAZIONE DEL VESCOVO AI VOLONTARI DELLA SAN VINCENZO DE’ PAOLI: sabato 21 marzo alle ore 10.30 a San Giuseppe
Lavoratore.
~ SANTA MESSA DEL VESCOVO ALLA CASA DI RIPOSO DI SASSOFERRATO: domenica 22 marzo alle ore 9.30 con l’amministrazione
del sacramento dell’unzione dei malati.
~ SANTA MESSA DEL VESCOVO NELLA PARROCCHIA DI SAN PIETRO: domenica 22 marzo alle ore 11 con l’amministrazione del
sacramento dell’unzione dei malati.
~ GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ, VEGLIA VOCAZIONALE DIOCESANA: martedì 24 marzo alle ore 21 ad Attiggio.
~ CONFERIMENTO DELL’ORDINE DEL DIACONATO AL CHIERICO MARCO STRONA: mercoledì 25 marzo alle ore 18.30 in Cattedrale,
con concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo.
21 chiesa.indd 2
fatto iniziare a toccare con mano
la bellezza della vita sacerdotale;
bellezza che non esclude ovviamente le difficoltà, ma che proprio
per questo, penso, vale la pena di
essere vissuta fino in fondo.
Centro
Volontari
a Loreto
Il Centro Volontari della Sofferenza organizza a Loreto il
28 marzo la giornata regionale. La partenza è prevista
alle 8 davanti alla chiesa
della Misericordia. Il rientro a
Fabriano avverrà intorno alle
18.30 circa, dopo la S. Messa.
Chi volesse partecipare può
rivolgersi a Maria Soverchia
(0732 23794) o a Maddalena
Silvestrini (0732 629328).
Gruppo di preghiera di S. Padre Pio
presso il Santuario della Madonna
del Buon Gesù lunedì 23 marzo
alle ore 8.30 S. Rosario, seguito
alle ore 9 dalla S. Messa in onore
di S. Padre Pio. Tutti sono invitati
a partecipare al sacro rito.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 17.30: - S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M.della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - S. Nicolò Centro Com.
- Collegiglioni
ore 18.00 - Cattedrale S.Venanzio
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 8.00: - M. della Misericordia
- Casa di Riposo
ore 8.30: - S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
ore 8.45: - S. Luca
- Cappella dell’ospedale
ore 9.00: - Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
ore 9.30: - Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
ore 10.00: - M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
ore 10.15: - Attiggio
- Moscano
ore 10.30: - S. Silvestro
ore 11.00: - S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
ore 11.15: - Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
ore 11.30: - M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
ore 11.45: - Argignano
ore 16.30: - Cattedrale San Venanzio
ore 17.00: - S. Maria in Campo
ore 18.00: - M.della Misericordia
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
17.30: - Regina Pacis
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa
19.00:- Regina Pacis
18/03/15 11.58
22
>DEFUNTI<
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CATTEDRALE SAN VENANZIO
Mercoledì 25 marzo
ricorre il trigesimo dell'amato
CHIESA dei SS. BIAGIO
e ROMUALDO
Giovedì 26 marzo
ricorre il 25° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANTONIO TRITARELLLI
I familiari lo ricordano con affetto.
S.Messa venerdì 27 marzo alle ore
18.15. Si ringrazia chi si unirà nelle
preghiere.
ADORNA BARTOCCETTI
in RICCI
Sono passati 13 anni ma siamo certi che sei sempre con noi ogni giorno. Come nei nostri pensieri.
Il marito, il figlio, la nuora
e il nipote
Lunedì 23 marzo nella chiesa di
S.Maria Maddalena S.Messa alle
ore 18.30. Con l'occasione sarà ricordata la sorella
ILARIA
Si ringrazia quanti si uniranno alle
preghiere.
Domenica 22 marzo ricorre
il trigesimo della scomparsa
dell'amatissimo
CHIESA di S. MICHELE
ARCANGELO - VARANO
Martedì 17 marzo
ricorre il 9° anniversario
della scomparsa dell'amata
ALESSANDRA ARCHETTI
S.Messa sabato 21 marzo alle ore
15.15. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
"Sono passati nove anni ma siamo
certi che sei sempre con noi ogni
giorno come nei nostri pensieri e
nei nostri cuori".
Papà, mamma Alessia e Reby
Venerdì 20 marzo
ricorre il 19° anniversario
della scomparsa ndell'amata
LUCIA MAURI
La figlia, il genero, i nipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Nelle
S.Messe di venerdì 20 marzo alle
ore 9 e martedì 24 marzo alle ore
9 nel Santuario della Madonna del
Buon Gesù sarà ricordato anche il
marito GIAMBATTISTA. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere.
ARDUINO (PEPPINO)
CAMMORANESI
I figli Carlo ed Elisabetta, la nuora
Fernanda e il genero Paolo, i nipoti
e i parenti tutti lo ricorderanno nella Santa Messa che sarà celebrata
giovedì 26 marzo alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà nelle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ROMUALDO (ALDO)
SERVIDEI
Per il mio adorato marito
Caro Aldo, sono trascorsi dieci tristissimi anni da quando la nostra
bellissima unione si è spezzata.
Bellissima perché sei stato un tesoro di marito: buono, generoso, che
mi ha amata, protetta e rispettata oltre ogni limite. Ora vivi nella
casa di Dio nel quale hai sempre
fortemente creduto. Il tuo ricordo
mi accompagna ogni giorno e la
tua presenza è viva in me, il vuoto è così grande. Non ho accettato
la tua mancanza, la rassegnazione non l’ho raggiunta e mi ritrovo
sola, con l’anima nel dolore ed una
ferita nel cuore che nessun tempo
riuscirà mai rimarginare. Ma sento
che spiritualmente mi sei accanto e
continui a vegliare su di me. Questa certezza, la fede e la preghiera mi aiutano a dare un senso alla
vita per sopravvivere e non venire
sopraffatta dalla solitudine e dalla
sofferenza. Nella ricorrenza sarà
celebrata una Santa Messa sabato
21 marzo alle 18 nella chiesa di
San Venanzio. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
Tua moglie Santina
TRIGESIMO
I familiari ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa venerdì
20 marzo alle ore 17.30. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Un anno è passato ma il tuo ricordo proprio no, caro fratello. Il tuo
viso dolorante si è trasformato in
un sorriso luminoso ed uno sguardo
amorevole verso tutti noi. Grazie
per i momenti vissuti insieme, per
il tuo esserci stato quando ero in
difficoltà. So che nel cammino della
vita tu mi sarai sempre accanto.
Tua sorella
CHIESA di S. DONATO
Martedì 31 marzo
ricorre il 18° anniversario
della scomparsa dell'amato
GIANNI BIANCHI
La mamma, il babbo, il fartello Samuele lo ricordano con tanto amore ed affetto. Durante la S.Messa
di domenica 22 marzo alle ore 11
sarà ricordato il nonno GIOVANNI
FARINELLLI nel 48° anniversario
della scomparsa. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
I morti sono sempre invisibili. In
realtà sono vicino a noi e bisogna
sempre chiamarli per nome.
Mamma, babbo e Samuele
Nell'anniversario della scomparsa degli amati
GIUSEPPE MEZZANOTTE e MARIO MEZZANOTTE
I familiari tutti li ricordano con affetto. S.Messa giovedì 26 marzo alle ore
18.30 nella Chiesa di S.M.Maddalena. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
TRE MESI
ANNIVERSARIO
CHIESA di S. NICOLO'
Martedì 17 marzo
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
MASSIMO BATTISTONI
PIETRO GRILLINI
26.03.2003
26.03.2015
I familiari lo ricordano nella Santa
Messa di giovedì 26 marzo alle ore
18 nella chiesa della Sacra Famiglia. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNUNCIO
Giovedì 12 marzo, a 68 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIULIANO GALEAZZI
Lo comunicano la moglie Ada, le
figlie Jenny e Barbara, la nipote
Chiara, i cognati ed i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
ANNIVERSARIO - 8 MESI
CHIESA di ARGIGNANO
NICOLA CONTI
LINA BOLDRINI ved. CONTI
30-03-2011 (4 anni)
22-07-2014 (8 mesi)
I familiari li ricordano con infinito amore. S.Messa domenica 22 marzo ore
11.45. Durante la celebrazione sarà ricordato il figlio GUERRINO.
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
TRIGESIMO
CHIESA di S.VENANZIO
Lunedì 23 marzo
ricorrono tre mesi
dalla scomparsa dell'amata
ELINA GIROLAMETTI
Il figlio Giancarlo la ricorda con tanto affetto. S.Messa lunedì 23 marzo
alle ore 18.
Perchè rimanga vivo il suo ricordo.
Sabato 21 marzo
ricorre il 10° anniversario
dalla scomparsa dell'amato
FRANCESCO MECELLA
"Resterai per sempre
nei nostri cuori".
La moglie, i figli, le nuore, i nipoti lo ricordano domenica 22 marzo
alle ore 11.45 nella chiesa di Argignano. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
ANNIVERSARIO
CHIESA di S.NICOLO' - CENTRO COMUNITARIO
Lunedì 23 marzo ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
ANDREINA PELLEGRINI ved. LUCIANI
I familiari ed i parenti la ricordano con affetto. Nella S.Messa di martedì 24
marzo alle ore 17.30 sarà ricordato anche il marito GIUSEPPE. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Lunedì 16 marzo, a 87 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
MARIA PELLEGRINI
ved. PELLEGRINI
ANNIVERSARIO
Una S.Messa in suffragio si celebrerà domenica 22 marzo alle ore
11.30 presso la Chiesa "M.V.della
Misericordia".
Onoranze Funebri Santarelli
ANNIVERSARIO
CHIESA PARROCCHIALE
di MELANO
Venerdì 20 marzo
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
La figlia, il genero, i nipoti, i parenti
tutti la ricordano con immenso affetto. Domenica 22 marzo S.Messa
alle ore 10. Si ringrazia chi si unirà
alle preghiere.
ALDO CERAGNO
la moglie Pina e i nipoti lo ricordano
con profondo amore.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
22 defunti.indd 2
L'Azione 21 MARZO 2015
GIUSEPPE TERENZI
(POETA DIALETTALE FABRIANESE)
CHIESA della SACRA FAMIGLIA
Giovedì 26 marzo
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa dell'amato
CARLO CARSETTI
La moglie, i figli Francesco e Rosanna, la nuora, il genero, i nipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 21 marzo alle
ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA di S.MICHELE
Lunedì 23 marzo
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amato
ARTURO MICHELANGELI
ANNUNCIO
Le figlie Bruna e Patrizia, le nipoti,
il genero ed i parenti lo ricordano
con immenso affetto. S.Messa domenica 22 marzo alle ore 10.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Domenica 15 marzo, a 84 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ANNUNCIO
ROMANO CASSIANI
Lo comunicano la moglie Rosetta,
i figli Massimo, Gabriella, Giorgio,
le nuore Laura, Vittoria, Meri, il
genero Nordin, i nipoti Jonas, MIriam, Lara, Flavio, Mosè, la piccola
Elettra, il fratello Angelo, la sorella
Francesca, i cognati, le cognate, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Lo comunicano Angela Damato, le
figlie Patrizia ed Adriana, i nipoti
Elisa, Isabella ed Ivo, i generi Enrico e Stefano, le sorelle, i cognati ed
i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
Lunedì 16 marzo, a 82 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
IOLANDA CUPPOLETTI
VED. BELLI
Lo comunicano il figlio Antonio, la
nuora Shokoofe, i nipoti Jasmine ed
Ario ed i familiari tutti.
Impresa Funebre Belardinelli
ANNUNCIO
Lunedì 16 marzo, a 86 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ELIDE CARNEVALI
in PAPI
Lo comunicano il marito Domenico, le figlie Ilva e Daniela, i generi
Pierino e Romualdo, i nipoti Marco,
Alessandra, Antonella, i pronipoti
Matteo e Giorgia, la sorella Giovanna, le cognate, i nipoti, i parenti
tutti.
Marchigiano
NNUNCI
ALTRI A 0 CHIESA
A2
A PAGIN
Scompare il poeta
vernacolare
E’ morto Peppe Terenzi, il poeta vernacoliere che ha incarnato
in tutto e per tutto la fabrianesità. Dopo una lunga malattia si è
spento a 87 anni l’uomo che in
tantissimi in città ricordano proprio per la verve e l’ironia nello
scrivere ed anche nell’interpretare in prima persona quelle poesie che molto spesso erano veri
e propri ritratti dei concittadini.
Diverse generazioni locali sono
cresciute leggendo ed ascoltando quei testi ironici e rigorosamente tutti in dialetto perché
Terenzi amava profondamente la
sua Fabriano al punto da volersi
sempre e comunque esprimere
soltanto in vernacolo stretto.
ANNUNCIO
Domenica 15 marzo, a 81 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
GIUSEPPE GUBINELLI
Lo comunicano la sorella Sestilia, il
cognato Bruno, i nipoti Orietta con
il marito Roberto e Valter, il pronipote Marco ed i parenti tutti.
Gruppo Bondoni
18/03/15 11.04
23
L'Azione 21 MARZO 2015
Due momenti
della
presentazione
all'Hotel
Janus:
al microfono
Balilla
Beltrame
>CULTURA
Un saggio di cultura popolare
di Balilla Beltrame testimonia
la ricchezza della nostra tradizione
La memoria delle madri
di DANIELE GATTUCCI
D
omenica 15 marzo,
all’Hotel Janus è stato
presentato il libro “Radici di Donna, la memoria
delle madri”, autore Balilla Beltrame. L’appuntamento di gran successo, organizzato dal Club Inner
Wheel di Fabriano si è caratterizzato come momento di arricchimento
culturale e nello stesso tempo come
pomeriggio di indubbia piacevolezza, tra letture in vernacolo, giochi,
canti e degustazione di dolci della
tradizione locale. Bello anche il
colpo d’occhio: sala dell’Hotel
Janus gremita, al centro Anna Massinissa di InArte, alla guida delle
“macchine”, dal lato opposto con
le spalle allo schermo che proietta
la copertina del libro, la presidente
dell’Inner Wheel Club Maria Elisa
Alessi. Quest’ultima apre l’incontro
con i saluti ai tantissimi intervenuti
ed i ringraziamenti a quanti hanno
permesso di dare vita ad una gradevole circostanza di vita cittadina.
Cento anni fa nasceva l’artista Alberto
Burri, uno dei maggiori esponenti
dell’arte del Novecento a cui Città di
Castello ha dato i natali. Burri è stato
pioniere nell’uso delle materie, fondando un nuovo linguaggio espressivo
con opere rivoluzionarie come i Legni, i
Ferri, le Plastiche, i celeberrimi Sacchi
e i Cretti. Le celebrazioni che si sono
aperte lo scorso 12 marzo nella sua
città natale, Città di Castello, e che
si protrarranno lungo il 2015 in un
susseguirsi di appuntamenti di alto
spessore culturale nella regione, in
Italia e nel mondo, fanno della cittadina umbra il fulcro di un’operazione
artistica destinata a divenire pietra
miliare nella storia dell’arte.
Del resto, il Maestro tifernate, scomparso nel 1995, ha sempre conservato
un legame di reciproco attaccamento
e di fecondo scambio con i propri
luoghi di origine: risale al 1978 la
concessione in uso gratuito all’Ar-
23 cultura.indd 2
Al termine dell’intervento, sul palco
entra in scena Teseo Tesei, lo segue
Ballilla Beltrame, autore del libro
“Radici di Donna la memoria delle
madri” partono scroscianti applausi
e inizia l’intervista: subito la “festa” prende corpo. Il noto studioso
di tradizioni popolari del territorio,
che da una sua ricerca portata avanti
per oltre quarant'anni, ha scritto
232 pagine "di canti, suoni e voci
delle tradizione fabrianese", alla
prima domanda si lancia con verve
popolare, sagacia e grande simpatia
al racconto della sua ultima fatica.
Un fiume in piena, arginato soltanto
dal secondo passaggio della serata:
Cinzia Manna e Teseo Tesei iniziano la lettura “Delle storie di Nicolina”, uno dei tanti tomi di un volume
illustrato dagli artisti di InArte: Sara
Antonini, Francesco Bellissimo,
Francesco Ciavola, Renato Ciavola,
Annalisa Cola, Miriam Colombini,
Domenico Di Meco, Gaia Germoni,
Ianita Grossi, Roberto Latini, Anna
Massinissa, Gabriele Mazzara,
Mara Moretti, Luca Ottavi, Fiorella
Pasquini, Rossella Passeri, Rossella
Quintini, Giulia Sagramola, Giulio
Santoleri, Margherita Totori, Sonia
Zolfanelli, Simonetta Arcangeli. La
Regione Marche, la città di Fabriano, la Fondazione Carifac, l’Inner
Wheel Club ed il Lions Club di
Fabriano, gli altri protagonisti che
hanno permesso la realizzazione di
questo interessante saggio di cultura
popolare, con l’opera di copertina
dell’artista fabrianese Sirio Bellucci
e l’altra peculiarità della duplice
trascrizione, in vernacolo fabrianese di Balilla, è la traduzione in
lingua italiana di Doris Battistoni,
Gaia Germoni, Simona Massinissa,
Romina Mattioni ed Anna Massinissa. Quest’ultima ha continuato
il programma di un dopo pranzo
interessante quanto piacevole,
raccontato del lungo e faticoso
percorso del progetto “Radici di
Donna, la memoria delle madri”
partito della rassegna “Marche in
Arte da Fabriano In Acquarello e
Festando Fabriano 2014” e sbarcato
nel meticoloso lavoro di ricerca
di Beltrame, già impegnato nella
seconda stesura della seconda edizione. Da questo intermezzo, ne
sono scaturiti altri: Laura Pavoni
ha interpretato “la leggenda del
principe rospo”, Mauro Allegrini
invece “Cabriamo il campagnolo
scaltro”; a seguire la performance
con stornelli e serenate de “Il Cantamaggio Fabrianese” composto da
Amelio Falzetti, Nazzareno Tozzi,
Fiore Antonelli, Rofino Torselletti,
Nadia Girolamini, Maria Teresa
Stazi, Giuseppe Mori e Italo Bravi. Tocco finale, l’esibizione dei
“Monelli del Palio”, in più giochi
spiegati nei capitoli dell’ultima
fatica di Beltrame. “Nell’intento di
aderire il più possibile al tema della
presidente internazionale “We, for
women” – ha commentato la presidente Alessi - lo scorso anno le
socie dell’Inner Wheel di Fabriano
hanno deciso di partecipare a questo
progetto editoriale proposto dalla
presidente dell’associazione InArte, Anna Massinissa, in quanto ci
ha affascinato la raccolta di fiabe,
Burri, il pioniere nell'uso delle materie
tista di un capannone del complesso pioniere dell’arte: si tratta di Giuseppe
industriale Ex Seccatoi del Tabacco, Uncini, che con la sua poetica del
ora spazio espositivo dal 1990 con più cemento ha contribuito alla riflessione
di cento opere del Maestro, mentre il centrale
Palazzo Albizzini ospita la
Collezione Burri dal 1981.
Quello che sta accadendo
nel non lontano comune
umbro può costituire un
esempio per le politiche e
le scelte culturali della noUn momento dell'inaustra città. Abbiamo anche
gurazione del centenoi un nome altrettanto
nario di Alberto Burri
grande che risiede nella
con il sottosegretario
storia dell’arte? Non tutti
ai Beni Culturali on.
i concittadini se ne renIlaria Borletti Buitoni
dono conto, ma il nostro
suolo ha generato un figlio
davvero illustre, anch’egli
estetica sull’uso dei materiali nell’arte,
divenendo uno dei capisaldi della cultura
contemporanea. Purtroppo la relazione
tra il nostro Maestro e la sua
città non è stato sereno, e
Uncini risulta essere uno di
quegli inascoltati “profeti
in patria”. Inascoltati solo
qua, poiché ovunque è
conosciuto ed apprezzato.
Ad oggi non una sola opera
è conservata nelle strutture
pubbliche fabrianesi, non
una scultura urbana (nonostante il Maestro quando
era in vita abbia presentato
progetti alla coeve amministrazioni), i pochi lavori
presenti appartengono a
rari collezionisti privati.
leggende sacre, leggende profane,
filastrocche e giochi di fanciulli di
Balilla. Da qui l’interessante e coinvolgente volume “Radici di Donna,
la memoria delle madri”. Dopo una
prima presentazione natalizia, abbiamo deciso di riproporlo alla città
in una nuova veste, in pratica come
se il libro si aprisse e si animasse
dando vita ad un tesoro nascosto
che è quello delle nostre tradizioni”. Al riguardo è stato esplicito
un commento dell’autore “Radici
di Donna, la memoria delle madri
è la nostra tradizione salvata dal
tempo che passa inesorabilmente”
che, come la Alessi, non ha dimenticato di citare Anna Massinissa, alla
quale va il merito per la sua opera
di sensibilizzazione al recupero
di questo patrimonio culturale. In
definitiva, anche in tal caso l’Inner
Wheel è riuscito a ripetere il larghissimo buon risultato ottenuto
il primo febbraio scorso con la
presentazione del libro "All'ombra
dei mandorli in fiore" scritto da
Rossella Venezia.
Non una fondazione, né uno spazio
pubblico dedicato. Uncini nacque nel
1929. E abbiamo abbastanza tempo
utile per guardare all’esempio di Città di
Castello. Ma è giunta l’ora di riflettere
subito sulla gestione e sulle potenzialità dell’arte contemporanea a Fabriano.
Anche in questo l’Umbria ci precede
e ci insegna: strutture pubbliche o
semiprivate come il Centro Arti Visive
Palazzo Collicola a Spoleto e il Centro
Italiano Arte Contemporanea (Ciac)
di Foligno, che invitiamo a visitare, ci
fanno comprendere quale sia il giusto
ruolo e le potenzialità di una intelligente
politica sull’arte contemporanea nelle
cittadine del Centro Italia, non per essere “all’avanguardia”, ma per vivere
dignitosamente nel proprio tempo. E’
giunta l’ora che anche a Fabriano si
cominci a pensare ad un vero centro
di arte contemporanea, sotto forma
di Galleria Comunale o di Fondazione.
Valeria Carnevali
18/03/15 11.02
24
>CULTURA<
L'Azione 21 MARZO 2015
Lo spirito della marchigianità
Edito un volume su Tullio Colsalvatico con opere pittoriche di Garofoli
di FRANCESCO IACOBINI
“L
’Italia, con i suoi
paesaggi, è un distillato nel mondo,
le Marche dell’Italia”, scriveva Guido Piovene nel
suo Viaggio in Italia, un lungo reportage pubblicato a puntate negli
anni’50 e poi divenuto un libro di
buon successo. E’ una pennellata
di grande efficacia e sempre attuale, il cui significato ritroviamo ora
in un’altra opera, meno nota ma
non meno pregevole, e soprattutto
interamente dedicata alla nostra
regione.
Parliamo de Lo spirito della terra
marchigiana, un volumetto di Tullio Colsalvatico, scrittore e poeta
tolentinate scomparso nel 1980,
legato a Fabriano (vi condusse
una parte degli studi giovanili), e
a Sassoferrato, dove contribuì alla
fondazione dell’Istituto internazionale di Studi Piceni e ne divenne,
nel 1955, sessant’anni fa, primo
presidente.
E’ stato proprio l’Istituto sassoferratese, nel 1961, soprattutto su
impulso di Padre Stefano Trojani, a
dare alle stampe per la prima volta
questo volumetto, che oggi viene di
nuovo pubblicato per la collana dei
“Quaderni” del Premio nazionale
Gentile da Fabriano, in una veste
elegante e arricchita da 12 opere
pittoriche dell’artista sentinate
Francesco Garofoli.
Colsalvatico riesce a condensare in
una scrittura brillante e profonda
alcune delle esperienze più significative della storia delle Marche,
restituendo i tratti caratteristici e
più strutturati nel tempo delle genti,
delle tradizioni e delle conquiste di
questa terra plurale.
La pluralità, infatti, è il dato forse
più originale della marchigianità,
una pluralità da intendersi in senso
poliedrico, cioè capace di far esprimere differenze e articolazioni den-
tro una sintesi feconda e dinamica,
anche quando qualche tentazione
di campanilismo sembrerebbe fare
capolino.
Si può dire con Colsalvatico, come
del resto già con il Piovene del
Viaggio in Italia, che lo spirito dei
marchigiani, anche nelle forme più
diluite e ormai smemorate, si esprime in un istintivo atteggiamento di
equilibrio. E che questo è un modo
di leggere il tutto della condizione
umana, senza manicheismi, ma facendo ricorso a un realismo implicitamente venato di cristianesimo,
che proprio per questo si mantiene
quasi sempre al di qua dal confine
del cinismo e della rassegnazione.
In questo senso, lo scrittore di
Tolentino, nelle sue pagine, mostra
bene come la vicenda dei nostri
territori si snodi lungo un itinerario
plurisecolare in cui fatti, luoghi, parole e simboli della fede diventano
impronta indelebile, con un legame
tra vita, educazione e tradizioni che
finisce per modellare anche
i paesaggi, le contrade, le
valli e i rilievi, secondo
un’intuizione che fu pure
di un altro grande intellettuale del Novecento come
Franco Rodano. Del resto,
Colsalvatico si dedicò per
decenni a studiare, raccontare e far conoscere proprio questi nessi, e la sua
militanza letteraria finì
per riflettersi (e insieme
per esserne riflessa) nella
testimonianza sociale e
politica, come attivista
del Partito Popolare,
antifascista e poi partigiano e salvatore di ebrei
(ebbe il riconoscimento
israeliano di “Giusto fra
le Nazioni” ). E’ quindi
una bella opportunità,
oggi, potersi accostare
di nuovo alla sua figura
e al suo lavoro.
Il diabete condensato in un libro Rea e Fonzi, che sinfonie!
Roberto Mazzanti ha presentato la sua opera al Museo della Carta
Sabato 14 marzo nella Sala Congressi del Museo della Carta e
della Filigrana, con il patrocinio
del Comune di Fabriano, si è tenuta
con successo la presentazione del
libro: "I miei primi 55 anni di diabete. Una vita normale" di Roberto
Mazzanti, editore Italic Pequod,
in vendita nelle librerie di Ancona
(Canonici, Gulliver, Fogola) sul
sito di Italic Pequod (www.italicpequod.it) e nei bookstore online. Va
subito detto che si è trattato di un
incontro di grande interesse dove
la persona, l’uomo e in questo caso
il diabetico è stato posto al centro
di una testimonianza su come “si
possa imparare a convivere con le
avversità e, forse, proprio grazie
ad esse, sentire in modo ancora
più intenso ciò che di meraviglioso
abbiamo attorno. Nella mia particolare condizione di medico e di
diabetico allo stesso tempo – ha
detto Mazzanti - ritengo possa
essere interessante far conoscere
al prossimo la mia convivenza con
questa strana malattia descrivendo
le diverse sensazioni, le emozioni
ed i sentimenti provati”. Più che
le cifre ed i tecnicismi legati alla
patologia, sono state proprio le senE’ uscito nel mese di febbraio un
interessante libro dal titolo “Ethos e
Prassi”, del Sassoferratese Galliano
Crinella professore di Filosofia
teoretica presso l’Università degli
Studi di Urbino, edito dalla casa
editrice Edizioni QuattroVenti di
Urbino.
Il testo è un omaggio, un ricordo
personale, una ricerca che rievoca il
monumentale lavoro di uno dei padri del pensiero filosofico del novecento italiano. Il teologo, filosofo,
Italo Mancini è nato in un piccolo
paese del Comune di Urbino nel
1925. Dopo il seminario si laurea in
filosofia all’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano. “Pensatore
vigoroso, dal linguaggio potente
verso un radicalismo cristiano
che cerca uno spazio autonomo
24 cultura.indd 2
sazioni, le emozioni e i sentimenti
ad articolare la discussione aperta
dai saluti del vescovo Giancarlo
Vecerrica e del sindaco di Fabriano
Giancarlo Sagramola.
Dibattito ben coordinato dal diabetologo Franco Gregorio, che ha
fatto intervenire Giorgio Saitta,
assessore Sanità e Servizi Sociali
Comune di Fabriano; Giovanni
Stroppa, direttore generale Area
Vasta 2 Ancona; Maurizio Benvenuto, presidente Lions Club
Fabriano - consigliere Veneto Banca; Luciano Evangelisti, direttore
Diabetologia Ospedale di Fabriano
e Walter Vignaroli, presidente Atd
Fabriano. Le oltre due ore di questa
presentazione sono ben riassunte
dalle parole ripetute e scritte da
Mazzanti, medico chirurgo e odontoiatra, che attualmente ricopre
il ruolo di primario di Chirurgia
Orale e Odontostomatologia presso
gli ospedali di Fabriano e Loreto:
“Uno stile di vita moderato, una
dieta per quanto possibile controllata, frequenti visite mediche,
disciplina, rischi, paure. Sono questi
gli elementi cui ha dovuto far fronte
sin da quando era bambino.
A sessantuno anni si può guardare
al passato e dire che il diabete è un
compagno che non si sceglie, ma
se si trova la forza di rivolgergli le
premure di cui ha bisogno, si può
camminare con lui, averlo al proprio
fianco come un amico un po’ dispettoso, un’infanzia felice, la carriera di
medico, lo sport, i libri, gli amici, e
la fortuna inestimabile di una moglie
e una figlia che mi amano: esistenza
normale, felice, nonostante tutto”.
Il pieno successo di pubblico che ha riscosso il concerto di sabato
scorso 7 marzo ha avuto al suo interno, tuttavia, qualche venatura
di perplesso disorientamento, soprattutto da parte di quegli ascoltatori affezionati agli schemi di fruizione dettati dai programmi
sinfonici o comunque legati al mondo della cosiddetta musica colta.
La serata in questione ha visto protagonisti il pianista Danilo Rea
con la FORM-Filarmonica Marchigiana, diretta da Stefano Fonzi
il quale ha realizzato anche gli arrangiamenti.
Proprio da quest'ultimo termine può delinearsi una riflessione
sulla generazione di alcune inquietudini: le orchestre sinfoniche
propongono brani interamente codificati in una partitura dalla
quale - sebbene possano scaturire risultati sonori e, soprattutto,
interpretativi molto distanti fra loro - non possono essere ricavate
sequenze notazionali diverse ed il risultato esecutivo è sempre
immediatamente riconoscibile. Gli arrangiamenti proposti da
Fonzi, invece, non si sono fatti scrupolo di prendere in prestito
materiali tematici di famosi brani del repertorio classico-romanticonovecentesco per usarli come spunti per nuovi, e potenzialmente
“irriverenti”, percorsi stilistici. In particolare le elaborazioni sono
sempre andate ad enfatizzare – nonché a sviluppare per superfetazione - i caratteri espressivi precipui ed impliciti degli autori
proposti: patetici in Cajkovskij, neoclassici in Ravel, lirici in Puccini e giocosi in Mozart. Su tale operazione ed in tale contesto
si sono inseriti gli interventi pianistici di Danilo Rea, alternati fra
interpolazioni, reiterazioni e commenti melodico-contrappuntistici
alle trame tematiche dell'orchestra ed assoli configurati secondo le
più consolidate prassi improvvisative jazzistiche, costruiti come
sezioni a se stanti e distinti dal “tutti” orchestrale. Per quanto
riguarda, invece, la descrizione dello stile pianistico di Danilo Rea,
esso potrebbe essere definito come pedagogicamente riconoscibile
nelle sue manifestazioni tecniche ed espressive.
Emilio Procaccini
Daniele Gattucci
Don Italo Mancini filosofo del '900
e libero coniugando quell’amore
appassionato, alla terra e al cielo,
al mondo presente e al mondo che
deve venire, in un’unica trasparenza di vita”, ha scritto S. E. Mons.
Bruno Forte (1949), attuale arcivescovo di Chieti-Vasto. Nel 1965 il
Magnifico Rettore dell’Università
di Urbino, Carlo Bo (1911-2001),
chiede il suo contributo e alla fine
degli anni ‘70 fonda l’Istituto Superiore di Scienze Religiose, unico
esempio, per molti anni, di “facoltà
teologica” in un'università laica.
La personalità filosofica di Don
Italo Mancini, una delle voci
più alte della filosofia cattolica
contemporanea, è così complessa e interessante non solo per la
ricchezza e il rigore della sua produzione e per l’esemplare attività
di insegnante, che ha lasciato un
incolmabile vuoto non solo nella
cultura italiana, ma verso tutti
quei numerosissimi studenti che
hanno apprezzato la sua irresistibile
vocazione di educatore. Don Italo
Mancini, dopo una lunga malattia,
è salito al Padre nel 1993. Nel
testo Galliano Crinella ricorda
che il grande filosofo era rimasto
sempre profondamente legato alla
sua terra, e ad essa è da ricondurre
quel fondamento spirituale del suo
carattere e del suo pensiero che si
potrà meglio comprendere se si tiene ben presente la continua ricerca
nel reinterpretare le istanze innovative e utopiche alla luce di una
proposta di fede vissuta. Non si può
non ricordare come Mancini abbia
fornito un contributo rilevante per
immettere nella cultura italiana
alcuni grandi autori e motivi della
teologia contemporanea, cercando
di rompere i divieti e i silenzi
della cultura laica predominante.
Lo ha fatto impegnandosi, da un
lato, nella definizione di un nuovo
statuto della conoscenza scientifica
della filosofia della religione e della
stessa teologia, e, dall’altro, in un
libero e motivato raffronto tra la
speranza cristiana e i grandi progetti di liberazione del suo tempo.
In questa coraggiosa impresa
speculativa ha tentato vie nuove
non prive di pericoli, ma percorse
con rigore e sincerità. Il discorso
filosofico di Don Italo Mancini ci
fornisce una prova esemplare di
quella ricerca dell’ethos e delle
strutture universali cui il pensiero
deve poter giungere per riscoprire
e rendere nuovamente vitali le più
riposte radici del mondo umano
nei suoi aspetti individuali e comunitari.
Sandro Tiberi
18/03/15 11.01
25
L'Azione 21 MARZO 2015
Il passaggio del gruppo
lungo Viale Moccia a Fabriano
(foto Cico)
>SPORT
CICLISMO
Tirreno-Adriatico
Come sfrecciano i corridori
In città il rapido passaggio della tappa conclusa a Castelraimondo
I
di FERRUCCIO COCCO
l fascino del ciclismo ha portato migliaia di persone lungo le strade per il
passaggio della Tirreno-Adriatico nel territorio fabrianese, con attraversamento
completo della città.
Quella di sabato scorso era la quarta tappa della classica di ciclismo, con partenza
da Indicatore (Arezzo) ed arrivo a Castelraimondo al termine di 226 chilometri
molto insidiosi soprattutto nel finale.
Poco prima delle ore 14 i primi a transitare per Fabriano, venendo dall’Umbria,
sono stati i due australiani in fuga Luke Durbridge e Mathew Hayman, della
Orica, che hanno avuto fino a 8’40” di vantaggio sul gruppo. Entrambi, poi, sono
rimasti coinvolti in una caduta (Hayman ha riportato escoriazioni vistose sulla
gamba sinistra).
Nella parte finale della tappa, sulla prima delle due salite di Crispiero, sono
scattati dal gruppo Giovanni Visconti, Michele Scarponi e Julian Arredondo. Poi
sulla seconda ascesa a Crispiero c’è stato il crollo di Greg Van Avermaet. Con un
attacco in salita a circa 6 chilometri dall’arrivo, Wouter Poels – 27enne olandese
del Team Sky - ha così conquistato la quarta tappa in 5h 53’ 38”.
Il giorno seguente, la quinta tappa è partita dalla vicina Esanatoglia per concludersi
sul Monte Terminillo (197 chilometri).
GINNASTICA
Ritmica
BASKET
Serie C femminile
A sinistra, i due australiani in fuga; qui sopra, il gruppo mentre
sta per affronta la rotatoria dei Giardini di Fabriano (foto Cico)
CALCIO
Settore giovanile
VOLLEY
Settore giovanile
Il podio sempre Thunder Matelica Fortitudo: i super L'Under 16 verso
fabrianese...
cerca il riscatto
Giovanissimi! la fase regionale
La fase interregionale della Zona Centro è stata
da sempre la più alta di qualità per la presenza
di ginnaste delle Marche, Umbria ed Abruzzo
regioni tra le più prolifiche nella ritmica, ma le
altre società partecipanti erano consapevoli che
la presenza della Fondazione Carifac Ginnastica
Fabriano avrebbe tolto loro il piacere di salire sul
podio. E così è stato, in quanto le ginnaste fabrianesi hanno ottenuto - in tutte le gare dove erano
presenti - sempre il primo posto. A cominciare
con la nota più lieta nella Allieve di Prima Fascia,
dove Serena Ottaviani ha letteralmente stracciato
le avversarie distanziandole di quasi quattro punti,
una enormità nella ritmica, riuscendo a prendersi
il meritato titolo di Campionessa Interregionale.
Nelle Senior primo posto e titolo a Cecilia Meriggiola, nonostante che nelle ultime settimane
avesse tralasciato i propri esercizi individuali per
uno stage di un mese con la Nazionale Italiana di
squadra a Desio. L'en plein si è completato con la
spettacolare gara delle Allieve di Seconda Fascia,
dove Fabriano ha occupato tutti e tre i gradini
del podio. Dopo una spettacolare battaglia tra le
numerose ginnaste in gara, lo sprint finale è di
Giulia Fattorini che guadagna primo posto e titolo
precedendo Sofia Raffaeli e Talisa Torretti, tutte
della Fondazione Carifac Ginnastica Fabriano.
Continua anche la preparazione della Nazionale
di Squadra Junior, made in Fabriano, sotto la
sapiente guida della Cantaluppi e della Ghiurova,
che le vedrà la prossima settimana in gara alla
World Cup di Lisbona, per meglio preparare il
Campionato d'Europa in Bielorussia.
25 sport.indd 2
Si interrompe la striscia positiva della Thunder
Halley Matelica, sconfitta fuori casa dal Blubasket
Spoleto per 45-39 nella prima partita della “poule
promozione” di serie C. La serata poco felice di
alcune giocatrici, in una rosa già limitata per tre
assenze importanti (Nowafor, Fedeli e Zabaleta),
ha fermato il sogno della sesta vittoria consecutiva.
Nel primo quarto le nostre ragazze partono bene
e mettono in crisi l’avversario andando avanti
di sette punti. La squadra di casa, però, torna
sotto intensificando la difesa e capitalizzando
ogni occasione concessa dalla Thunder. Le locali
mantengono il comando fino alla fine. Il tabellino
matelicese: Cerioni 6, Ricciutelli I. 11, Stopponi 7,
Mosconi, Crescentini, Gargiullo, Ricciutelli G. 6,
Pedica, Stronati 9, Martelli; all. Costantini. Sabato
match ancora in trasferta contro la corazzata Perugia. Anche l’under 15
della Thunder Halley
Matelica esce sconfitta contro l’Ancona
per 23-60. Il tabellino: Mariotti, Ricco,
Montanari, Lopergolo,
Soverchia, Lori 4, Di
Gregorio, Riccitelli A.
13, Martelli 6, Minetti;
all. Costantini.
Lucia Granini
Coach
Renato
Costantini
Panoramica sul settore giovanile della Fortitudo
Fabriano. I Giovanissimi Regionali di mister
Mariangeli hanno battuto il Loreto per 3-2 grazie
alle reti di Orfei Federico, Spasiano e Sforza al
termine di una partita molto intensa e combattuta.
La formazione: Strinati, Orfei Federico, Silvestri
(36’Rossi), Crescentini, Caporali, Orfei Luca (55’
Marini), Marino, Sforza, Allegro (65’ Cinconze),
Spuri (a disposizione Ceccarelli Matteo, Vagnarelli, Mezzanotte e Angeloni). I Giovanissimi Cadetti
di mister Sannipoli hanno superato senza problemi
il Senigallia per 6-1. Sblocca il risultato Moscè con
un gol all’incrocio dei pali. Sul finire della prima
frazione di gioco, la Fortitudo raddoppia: fulmineo
contropiede e per Nanni è un gioco da ragazzi spedire la sfera nel sacco. In sequenza a segno ancora
Nanni, Corvo e Cinconze. Chiude i conti Marini.
Buone prove, infine,
degli Esordienti. La
Scuola Calcio Città
di Fabriano sta raccogliendo i frutti
di stagione. Jesina e Sassoferrato
non hanno lo stesso
passo dei razzi di
mister Tizzoni, Impiglia e Mearelli.
Antonello Baroni
Mister
Augusto
Mariangeli
Nel campionato provinciale, l’Under 16 della
Pallavolo Fabriano ha vinto 0-3 (8-25; 23-25;
20-25) contro l’Esino Chiaravalle la finalina per il
3°/4° posto. Adesso si aspettano gli accoppiamenti
per la fase Regionale. La formazione: Baldoni
M., Baldoni S., Brenciani, Cattarulla, Fattorini,
Malefora, Paoloni, Paolucci, Ruggeri (L); all.
Baldoni e Moretti.
Sesto successo consecutivo per le ragazze di Terza
Divisione guidate da mister Faggi, che continuano
la marcia verso la testa della classifica: 3-0 contro
la Volley Due Chiaravalle (25-14; 25-16; 25-12).
La formazione: Angeletti, Camardo, Cesari, Cola,
De Vito, Faggi, Nagni, Paoletti, Perini, Santoni,
Sella, Tonini, Boldrini (L). Prossimo incontro
casalingo venerdì 27 marzo ore 20.45, presso la
palestra Itis contro la Pieralisi Volley.
Giornata positiva per l’Under 14 Verde, che torna
dalla trasferta di Sassoferrato con 5 punti all’attivo,
utili a consolidare il secondo posto provvisorio
nella classifica del girone. Vittorie per 0-2 sulla
squadra sentinate (22-25; 23-25) e 2-1 sull’Osimo
(25-22; 23-25; 15-4). La formazione: Becchetti,
Boldrini, Cacciamani, Ciarmatori, Ciccolessi,
Gambini, Imperiale, Maiolatesi, Malzew, Maraniello, Mariani, Pascolini, Tronchi; all. Giuliani
e Rossini.
Prestazioni sottotono, invece, per l’Under 14
Bianco che perde 1-2 per mano del Cus Camerino
(18-25; 25-19; 12-15) e 0-2 ad opera del Cingoli
(23-25; 14-25). La formazione: Barbarossa, Ciabochi, Fiorani, Iacobucci, Mariani, Montesi, Pistilli,
Salari, Turchi, Vescovo; all. Moretti e Baldoni.
18/03/15 11.00
26
>SPORT<
CALCIO
L'Azione 21 MARZO 2015
Promozione
Una splendida cinquina
firmata Fabriano Cerreto
I
di ANGELO CAMPIONI
l Fabriano Cerreto conquista la sua
undicesima vittoria consecutiva e, di
fronte al pubblico amico, supera con
un perentorio 5 a 0 il Conero Dribbling,
ultima squadra ad aver battuto i padroni
di casa. Non ci sono più aggettivi per il
Fabriano Cerreto, che con la “manita”
odierna mantiene saldamente il comando della classifica. La Pergolese, che ha
superato la Belvederese, è distanziata di
6 lunghezze e, quindi, nella prossima
giornata i ragazzi di Spuri Forotti potranno festeggiare la promozione sempre che la squadra pesarese non dovesse
battere il Marotta. Ovviamente anche se
la Pergolese vince, al Fabriano Cerreto
nelle ultime tre gare basterà conquistare un solo punto. Ma ovviamente
questa società è affamata di successi e,
soprattutto, di continuare ad inanellare
record su record per poter chiudere il
campionato con tantissimi punti e con
molti successi. Fino a questo momento,
sono solo due sconfitte, ben 17 vittorie
e 7 pareggi. Numeri che la dicono
lunga sull’andamento di un torneo che
fino al girone di andata aveva visto la
CALCIO
FABRIANO CERRETO
CONERO DRIBBLING
5
0
FABRIANO CERRETO - Latini, Pierotti,
Berrettoni, La Mantia (33’ st Salvetti),
Galuppa, Boria, Zaccagnini, Bartoli,
Marinelli (38’ st Fiori), Silvi, Piergallini
(22’ st Martellucci). All. Spuri Forotti
CONERO DRIBBLING - Bardini, Socci (1’
st Rinaldi), Cingolani, Martiri, Cappella
(21’ st Amor), Doda (12’ st Menghini),
Antonucci, Lucanero, Bellucci, Cantarini,
Storani. All. Girolamini
Pergolese dominare a scena aperta.
Poi qualcosa in questa compagine si è
rotto ed è salito in cattedra il Fabriano
Cerreto che nel girone di ritorno ha fatto
l’ein plain di vittorie.
I ragazzi di Spuri Forotti stanno vivendo un momento magico, giocano
bene e, sottoporta, sono spietati al
massimo. Contro il Conero Dribbling
la compagine allenata da Spuri Forotti,
dopo un avvio molto positivo, passa in
Serie D
3
0
CHIETI - Placidi, Del Grosso (79’
Rapino), Giron, Di Pietro, Sbardella, Prinari (85’ Napoli), Maschio, Broso (76’
Diop), Esposito, Orlando. All. Ronci
MATELICA - Spitoni, Ranucci, Benedetti, Lazzoni (65’ Moretti), D’Addazio,
Gilardi, Iotti, Borgese, Ferretti (69’
Jachetta), Ambrosini, Mangiola (67’
Lanzi). All. Bartoccetti
RETI - 1’ Broso, 44’ e 47’ Esposito.
Il Matelica crolla sul campo del Chieti
e perde punti preziosi in chiave playoff.
Il 3-0 con il quale gli abruzzesi regolano
i biancorossi mette in evidenza tutte le
difficoltà che i ragazzi di mister Bartoccetti stanno incontrando in questa
fase della stagione. Gli ospiti cambiano
nuovamente modulo rispetto alle ultime
giornate e si schierano con un 4-4-2 che
vede in fase offensiva l’esordio della
coppia Ambrosini-Ferretti, mentre a
centrocampo torna titolare Mangiola e
parte dalla panchina Moretti. La gara
si fa subito in salita per i biancorossi:
dopo appena un minuto di gioco Broso
ha la palla buona in area e batte Spitoni
per il gol dell’1-0. All’8’ ancora padroni di casa pericolosi, ma Spitoni si
supera e devia in angolo la conclusione
da distanza ravvicinata di Orlando. Il
Matelica si fa vedere su corner al 14’,
ma il colpo di testa di Ferretti non
impensierisce Placido. Al 20’ anche il
Chieti si fa pericoloso su palla inattiva;
sugli sviluppi di un calcio di punizione
è il solito Orlando che trova lo spazio
Terza Categoria:
Real Matelica ko
Netta sconfitta per il Real Matelica: 0-5
ad opera della Treiese. I ragazzi di Romaldini in due gare hanno subito 7 reti.
Luca Antonio Somma
26 sport.indd 2
do conquistato 33 punti in 11 giornate.
Prossimo appuntamento a Piandimeleto, formazione che viaggia al terzo
posto in classifica, ma che nell’ultima
gara ha perso per 3-1 sul campo del
Camerano. Una partita da prendere con
le molle. Il Fabriano Cerreto, vincendo,
podrebbe dare il là ai festeggiamenti
anticipati per una vittoria in campionato
mai così meritata.
RETI - 30 pt Silvi, 7’ st Marinelli, 15’ st
Piergallini, 31’ st Marinelli, 39’ st Fiori
Il Matelica sprofonda
sotto i colpi del Chieti
CHIETI
MATELICA
vantaggio al 30' con Silvi su assist di
Marinelli. Nella ripresa si dilaga: al 7’
raddoppio di Marinelli, al 15’ terza rete
ad pera di Piergallini e al 31’ doppietta
di Marinelli per il poker. Il quinto gol è
siglato dal giovane Fiori appena entrato
sul rettangolo di gioco. Un successo che
premia questa formazione che, dopo un
girone di andata a corrente alternata, sta
stupendo tutti in quello di ritorno, aven-
per battere in porta, ma Spitoni respinge
anche in questa occasione. Nella seconda metà del primo tempo gli ospiti
prendono coraggio e si fanno vedere
con continuità nella metà campo degli
abruzzesi sfruttando le fasce laterali.
Al 33’ Mangiola serve Ambrosini che
tira da buona posizione ma non supera
Placidi. Sul successivo corner è lo
stesso Ambrosini che colpisce di testa
e Placidi para nuovamente. Al 38’ Iotti
crossa dalla destra un buon pallone
per Ferretti che stacca di testa e sfiora
il palo a portiere battuto. Nel finale di
tempo però sale in cattedra Esposito,
uno dei giocatori più talentuosi del
campionato. Al 41’ il numero 10 del
Chieti parte in slalom da lontano e salta
tutti fino ad arrivare in area, ma il suo
tiro viene respinto in corner da Spitoni.
Al 44’ lo stesso Esposito viene steso
in area con le cattive e batte Spitoni
sul successivo penalty: 2-0 e partita
in ghiaccio. La ripresa inizia nel peggiore dei modi per il Matelica: dopo
due minuti Esposito dribbla Ranucci e
mette in rete per il 3-0 che chiude definitivamente i giochi. Mister Bartoccetti
cerca di correre ai ripari e opera tutti
e tre i cambi nel giro di pochi minuti
inserendo Moretti, Lanzi e Jachetta. La
musica non cambia e la partita prosegue
senza emozioni; il Chieti controlla il
vantaggio e non si scopre, mentre i biancorossi non hanno le forze mentali per
reagire e non creano occasioni da gol, a
conferma della grandi difficoltà del reparto offensivo. L’ultimo ad arrendersi
è Ambrosini che ci prova fino alla fine
ed all’81’ spaventa Placidi colpendo
la traversa. La partita termina così; il
Matelica perde la sua seconda trasferta
consecutiva e continua far fatica fuori
casa, dove non vince da due mesi.
I biancorossi scivolano al settimo posto in classifica, superati proprio dal
Chieti, ma rimangono potenzialmente
quinti, data la partita (tutt’altro che
semplice) da recuperare sul campo del
Campobasso. Il match è stato disputato
lo scorso mercoledì 18 ottobre, oltre i
tempi di stampa del nostro giornale. Domenica 22 marzo, poi, è in programma
Matelica-Recanatese.
Diego Piciotti
Marinelli,
Martellucci e Silvi
festeggiano
un gol
CALCIO
Prima Categoria girone B
Fortitudo in serie positiva
acciuffa il pari con Pallotta
VILLA MUSONE
FORTITUDO FABRIANO
1
1
VILLA MUSONE - Cingolani, Guzzini,
Zagaglia, Gramaccioni, Coppini, Perna,
Tornatola, Candelaresi, De Martino,
Bonukal (20’ st Capra), Agostinelli F.
All. Caccia
FORTITUDO FABRIANO - Antonelli,
Ruggeri, Gobbi, Guidarelli, Clementi,
Ippolito (78’ Bernardi), Biocco, Castellani (67’ Filipponi), Pallotta, Porcarelli,
Piccolini. All. Ruggeri
RETI - 20’ pt Agostinelli, 45’ pt Pallotta
Continua la serie positiva della Fortitudo Fabriano che nelle ultime quattro
partite ha ottenuto 8 punti frutto di 2
vittorie e 2 pareggi. Inutile dire che la
posta in palio era di quelle importanti,
anche perché entrambe si trovano nella
zona paly-off e, quindi, chi avesse perso
questa opportunità sarebbe scivolata
lontano dalle prime. In questi casi, a
quattro giornate dal termine, è meglio
pareggiare con le dirette antagoniste
che perdere. A parte questo è stata una
gara molto equilibrata risolta nei primi
45 minuti con le due compagini che si
sono affrontate a viso aperto, poi nella
CALCIO
ripresa si sono accontentate del buon
punto acquisito. In vantaggio al 20’ con
Agostinelli, i locali hanno aperto così le
danze della gara, poi però si sono esposti al fianco degli ospiti e al 45’ Pallotta
mette in rete un assist di Biocco. Nella
ripresa la Fortitudo ha provato a vincere
la gara, ma nei minuti di recupero ha
rischiato anche di perdere con il Villa
Musono che colpisce un palo. Mancano solo quattro giornate al termine
del campionato e quindi bisognerà
acquisire più punti possibile per non
rimanere tagliati fuori dalla zona che
conta. Basta giungere al quinto posto
in classifica).Attualmente la Fortitudo si
trova al sesto (40 punti), davanti a lei ci
sono a quota 41 l’Osimana e il Miciulli
Senigallia, a 42 la Filottranese e a 45
il Villa Musone. Ormai il campionato
lo ha stravinto la Vigor Castelfidardo
che, superando il Monsano in trasferta
per 0-1, ha distanziato la seconda della
classe, appunto il Villa Musone, di ben
13 punti, festeggiando così il successo
in questa categoria con quattro giornate
di anticipo. Prossimo appuntamento, tra
le mura amiche, con la Fortitudo Fabriano che affronterà in un altro spareggio
play-off l’Osimana. Inutile dire che la
vittoria è d’obbligo e che la Fortitudo
cercherà in tutti i modi di raggiungerla.
a.c.
Prima Categoria girone A
Il Sassoferrato Genga
non va oltre il pareggio
Termina con un pareggio a reti inviolate lo scontro salvezza tra l’Usav Pesaro e il
Sassoferrato Genga. Partita equilibrata sia nel risultato che nel gioco. La squadra
di Guerri si rende pericolosa nel primo tempo grazie a Hoxha e Piermattei mentre
i padroni di casa si mostrano più incisivi e combattivi nella ripresa. Il Sassoferrato
Genga occupa attualmente il dodicesimo posto in classifica con 28 punti conquistati
su 26 partite giocate. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli, Altarocca,
Giacchini, Presciutti (80’ Baldarelli), Pizzi, Tinti, Hoxha, Arcangeli, Zucca (82’
Cesauri), Monno, Piermattei (65’ Conti); all. Guerri. Prossimo turno: Sassoferrato
Genga-Mondolfo (all'andata 1-1).
l.a.s.
CALCIO Seconda Categoria
Argignano
avanza
di forza
Nel girone D, vince l’Argignano che si
impone sulla Labor per 3-0. Ad aprire le
marcature è Galluppa al 16’, il secondo
e il terzo gol li confeziona Lulzim al 45’
e al 55’. Da segnalare anche un calcio di
rigore fallito dai padroni di casa al 23’.
La formazione dell’Argignano: Pecci,
Galluppa, Conti, Lucernoni, Peccarisi,
Cinti, Ragni (75’ Lattanzi), Mazzoli
(77’ Zamponi), Piermattei (15’ Lulzim), Mariani, Nubola; all. Sentinelli.
Pesante sconfitta per il Serradica che in
trasferta perde 6-1 contro la Spes Jesi,
ultima in classifica, e viene raggiunto
proprio dagli avversari a quota 15 punti.
Di Ercoli su rigore il gol della bandiera.
La formazione del Serradica: Pierotti,
D’Innocenzo, Lazzari (46’ Stridi), Sampaoli, Monticelli, Taoussi, Birelli (46’
Regini), Onu (48’ Ercoli), Carbone,
Vinciarelli, Archetti; all. Colonnelli.
Nel girone F, pareggio esterno per la
Fabiani Matelica: 2-2 contro il San
Ginesio.
Prossimo turno: Chiaravalle-Argignano
(all'andata 2-3), Serradica-Sampaolese
(0-0), Fabiani Matelica-Samb Montecassiano (2-1).
Luca Antonio Somma
classifiche
SERIE D girone F
Maceratese 62; Fano
54; Sambenedettese 51;
Campobasso 43; Civitanovese e Chieti 41;
Matelica 40; Jesina 36; San Nicolò,
Fermana e Giulianova 34; Recanatese
29; Castelfidardo 28; Amiternina e
Termoli 23; Agnonese 22; Vis Pesaro
19; Celano Marsica 16.
PROMOZIONE girone A
Fabriano Cerreto 58; Pergolese 52;
Piandimeleto 48; Real Metauro 43;
Marzocca, Barbara e Marina 40;
Dorica Torrette 35; Passatempese 34;
Camerano 33; Conero Dribbling 32;
Marotta 30; Belvederese 29; Valfoglia
26; Vadese 14; Cagliese 13.
PRIMA CATEGORIA girone A
Laurentina e Villa San Martino 45;
Cantiano 44; Mercatellese 42; Gabicce
Gradara e S. Orso 41; Piobbico 40;
Fermignanese 39; Montecalvo 38; Mondolfo 32; Montelabbate 31; Peglio 29;
Sassoferrato Genga 28; Urbino Pieve
24; Usav Pesaro 22; Della Rovere 16.
PRIMA CATEGORIA girone B
Vigor Castelfidardo 58; Villa Musone
45; Filottranese 42; Osimana e Miciulli
Senigallia 41; Fortitudo Fabriano 40; Le
Torri, Filottrano e Vallesina 34; Monsano
33; Avis Arcevia 31; Cameranese 28;
Colle e Castelfrettese 25; Collemarino
24; Leonessa Montoro 19.
SECONDA CATEGORIA girone D
Osimo Stazione 55; San Biagio 54;
Borgo Minonna e Cupramontana 49;
Borghetto e Chiaravalle 46; Sampaolese
43; Staffolo 39; Labor 34; Argignano
28; Osimo 26; Castelbellino e Victoria
Strada 23; Offagna 21; Serradica e
Spes Jesi 15.
SECONDA CATEGORIA girone F
Valdichienti 57; Pioraco 54; Sarnano
50; Rione Pace 47; Trodica 44; Elfa
Tolentino e Caldarola 42; Robur 36;
Esanatoglia 35; Fabiani Matelica 32;
San Ginesio 31; Sefrense 30; Corridonia
23; Serralta 20; Montecassiano 19;
Nova Camers 10.
TERZA CATEGORIA girone F
Castelraimondo 57; Treiese 55; Visso
46; Real Tolentino 38; Juventus Club
e Pievebovigliana 36; Chiesanuova e
Belfortese 29; San Francesco Cingoli
27; Abbadiense e Palombese 24; Real
Matelica 16; Appignano 13; Collevario 3.
18/03/15 12.04
27
>SPORT<
L'Azione 21 MARZO 2015
BASKET
Serie C nazionale
L'Halley Matelica
vince una "battaglia"
di ANTONIO GENTILUCCI
E
ra la partita da vincere, dopo
il disastro dell’andata, quando
l'Halley Matelica giocò una
partita orribile. Stavolta gli uomini di
coach Pecchia sapevano che tipo di sfida avrebbero dovuto affrontare contro
una squadra come quella umbra che
gioca sporco. All'inizio gli spettatori
assistono ad un basket veloce e divertente, giocato a cento all’ora. Serino e
soci riescono a ricucire un primo break
Halley (14-7 a metà quarto). Il primo
parziale vede Matelica sopra 25-19,
con un ottimo contributo di Dolic. E’
un basket che diverte i giocatori e il
pubblico. Ma coach Mattioli sa che se
permetti a tipi come Pecchia, Nasini
e Ferretti di distendersi e giocare in
transizione a mille all’ora, firmi la tua
condanna e prima o poi ti seppelliranno
sotto valanghe di punti. Già dall’inizio
del secondo quarto, così, Valdiceppo
cambia pelle. Coach Mattioli ordina
ai suoi in primis di difendere a tutto
campo, rallentando l’azione matelicese, con contatti continui e sempre più
ruvidi. Alla fine della partita tra i termini usati per definire le caratteristiche
tecniche degli ospiti, il sostantivo “fabbri” è quello che più si avvicina alla
pallacanestro. La bella partita ad alti
ritmi lascia il posto ad una battaglia di
trincea. Sul 30-27 è il veterano Usberti
che decide di caricarsi sulle spalle la
squadra mettendo punti fondamentali.
All’intervallo il punteggio è 48-35
BASKET
per l’Halley. All’inizio della ripresa
Valdiceppo si presenta indemoniata
per aggressività, con una difesa sempre
più lontana dal regolamento. Sembra
uno schema già visto e Matelica va in
bambola. Fortuna che un buon canestro
di Nasini e subito dopo una palla recuperata in difesa, invertano l’inerzia
emotiva e, anzi, l'Halley riesce di nuovo
ad allungare (54-45) con due liberi
del bravo Pecchia. Un antisportivo
fischiato a Sorci consente agli ospiti di
respirare (56-52). Coach Pecchia opta
allora per un quintetto singolare e fisico quanto serve: Servadio, Amoroso,
Usberti e Nasini, con Novatti in cabina
di regia. E’ un quintetto che paga
dividendi e piace all’italo-argentino,
Luca Usberti a canestro
(foto di Martina Lippera)
Promozione
HALLEY MATELICA
VALDICEPPO
88
80
BASKET
Serie C regionale
Janus sbanca Ancona
e chiude la prima fase
in testa alla classifica
STAMURA ANCONA
JANUS FABRIANO
71
84
HALLEY MATELICA - Ferretti 5, Novatti
17, Nasini 15, Amoroso 6, Dolic 9, Sorci
3, Pecchia J. 6, Servadio 4, Cintioli,
Usberti 23. All. Pecchia A.
STAMURA ANCONA - Strappato 12, Bini
2, Curzi 11, Giachi 13, Novelli 5, Pajola
ne, Guida 9, Canali 3, Alessandroni 7,
Badaloni 2, Luini ne. All. Marsigliani
VALDICEPPO - Casuscelli 11, Mariucci
2, Orlandi 11, Meccoli 18, Serino 13,
Domenis, Anastasi 10, Patani 13, Pozzobon, Giovagnoli 2. All. Mattioli
JANUS FABRIANO - Pellacchia, Carnevali
11, Bugionovo 10, Silvi 5, Nizi 11, Braccini, Paoletti 13, Toppi 3, Mustacchio,
Ciappelloni, Calandrillo 29. All. Bolzonetti
che mette la sua zampata sulla partita,
infilando quattro punti consecutivi
sul parziale che, a cavallo tra terzo e
quarto periodo, riporta Matelica sul
+12 (66-54). Resta un solo momento
difficile da superare, un momento di
bagarre tra errori clamorosi da ambo
le parti e fischiate surreali. Alla fine
però Matelica tiene mano ferma e nervi
saldi e riesce a portare a casa la battaglia. Pecchia manda in campo anche il
giovane Cintioli a partita ancora aperta:
il ragazzo non si tira indietro ma è ancora leggero e il benvenuto è di quelli
che si ricordano, viene letteralmente
schiantato per terra, il respiro mozzato
per qualche attimo. L’autore del fallo
che discute con l’arbitro ci fa venire in
mente quell’aneddoto su Bill Laimbeer,
centro dei Pistons fine anni ’80, che
in una simile situazione ebbe a dire:
“Fallo? Come fallo?! Non vedi che il
ragazzo respira ancora?!”. Prossimo
match in trasferta a Falconara.
Si conclude con una grande dimostrazione di forza la regular season della
Janus Fabriano. La squadra di Bolzonetti espugna il PalaRossini 71-84 e
manda al tappeto la Stamura Ancona,
quarta forza del girone, grazie ad un
ultimo quarto da urlo. Nel match del
PalaRossini la Janus ha risalito prepotentemente la corrente negli ultimi
minuti di gioco, infatti la Stamura,
pur priva di due giocatori da quintetto
come Mosca e Bellesi, ha condotto
per gran parte dell’incontro prima di
essere però agganciata e sorpassata
dall’indomabile squadra di Bolzonetti.
Dal 66-58 del 30’ la Janus ribalta la
situazione con un parziale perentorio,
ispirato, nemmeno a dirlo, da Calandrillo, ancora top scorer con 29 punti,
e Paoletti, oltre ad una difesa di ferro:
è infatti nella propria metà campo che
nasce la ‘remuntada’ della Janus in
un finale caldissimo, dove anche la
direzione arbitrale ha scatenato le pole-
BASKET
miche del team anconetano. Con questo
successo i biancoblù si garantiscono il
primo posto matematico in classifica ed
approcceranno da capolisti la seconda
fase, il cui inizio è fissato per domenica
29 marzo. Nel girone che decreterà la
squadra “campione regionale”, e che
assegnerà i premi in denaro in base al
piazzamento, ci saranno, oltre a Fabriano, anche Fossombrone, Urbania,
Ancona, Fermignano e Pesaro. Nei
prossimi giorni verrà reso noto il calendario dettagliato che conterà un totale
di dieci giornate fra andata e ritorno.
Luca Ciappelloni
classifiche
SERIE C NAZIONALE
Ortona 40; Falconara 34;
Campli 32; Osimo 30;
Halley Matelica e Pisaurum 28; Tolentino 24;
Pedaso 22; Pescara 16; Valdiceppo 14;
Civitanova e Perugia 12; Loreto Pesaro
10; Gubbio 6.
SERIE C REGIONALE
Janus Fabriano e Fossombrone 36;
Urbania 32; Stamura Ancona e Fermignano 28; Bramante Pesaro 24; Vis
Castelfidardo e Recanati 18; Porto San
Giorgio 14; Virtus Porto San Giorgio
12; Virtus Jesi 10; Cestistica Ascoli
Piceno 8.
Settore giovanile
Brown e 'Tores, che bravi Tutto cuore e passione Basket School!
ADRIATICO ANCONA
BROWN SUGAR FABRIANO
67
74
ADRIATICO ANCONA - Casali 3, Giacchetti 19, Cotellessa 10, Stefanelli 13,
Bedetti 4, Ausili F. 2, Morellina 12, Ausili
L. 2, De Stefano 2.
BROWN SUGAR FABRIANO - Fabrianesi
2, Busco 3, Bugionovo 19, Narcisi 4,
Sacco A. 5, Ceresani 12, Sacco L. 2,
Pallotta 27.
Prova di orgoglio dei Brown Sugar
Fabriano che, con le spalle al muro
dopo un difficile inizio di seconda fase,
sbancano il campo dell’Adriatico Ancona 67-74 e alimentano le speranze,
tuttavia ancora flebili, di agguantare
uno dei primi quattro posti in classifica.
I gialloviola, trascinati dalle grandi
prestazioni di Bugionovo e Pallotta,
saranno comunque chiamati ad un altro
successo nel prossimo turno, in trasferta sul campo di Acqualagna (sabato 21
marzo, ore 18.15), per avere lo slancio
verso il rush finale. Turno positivo
BASKET
anche per i Gladiatores Matelica che
conquistano due punti fondamentali
nello scontro diretto per il terzo posto
contro la P73 Conero Basket: 55-40 il
punteggio a favore della squadra allenata da Sestili, che nel prossimo turno
sarà di scena a Chiaravalle (venerdì 20
marzo, ore 21.30).
l.c.
Serie D: il Cerreto
nella seconda fase
Il Cerreto ha iniziato mercoledì, in casa
contro Castelraimondo, la seconda fase
del campionato di serie D. Per motivi
di stampa non siamo a conoscenza
del risultato ottenuto dalla squadra di
Sonaglia che nemmeno 72 ore più tardi
(sabato 21 marzo, ore 18.15) tornerà in
campo a Villa Fastiggi di Pesaro contro il
Basket Giovane. A completare il girone
a quattro squadre c’è la Fortitudo Porto
Recanati. Ogni squadra sommerà i punti
a quelli già ottenuti nella prima fase.
Settore giovanile
Per l'Under 17 vittorie convincenti
UNDER 15
B.G. PESARO-FABRIANO = 70-45
Non c'è stato niente da fare in quel di
Pesaro per la squadra di Beltran. La
superiorità della squadra avversaria
è stata netta, nonostante le reazione
fabrianese nella seconda parte di gara.
UNDER 17 ELITE
FABRIANO-P.S.ELPIDIO = 62-49
Fabriano vince una partita difficile
dimostrandosi più squadra mentre gli
ospiti si affidano ai singoli. I parziali
sono eloquenti: primo quarto 19-9, secondo quarto 31-28, terzo quarto 45-43.
UNDER 17 REGIONALE
FANO - FABRIANO = 47-52
Si decide tutto nell'ultimo quarto, con
Fabriano che trova buoni canestri giocando di squadra e guadagnando tiri
liberi puntualmente realizzati.
UNDER 14 ELITE
FABRIANO-P.S.GIORGIO = 65-78
Gara combattuta punto a punto fino al
terzo quarto quando i nostri ragazzi
piano piano si sono spenti.
Enrico Cimarra
27 sport.indd 2
La storia della Basket
School Fabriano è fatta di solidità, cuore ed
un progetto altamente
ambizioso che ha questo titolo:
tutto quanto si può fare per il benessere
dei giovani, va fatto! Come lo si può
fare? La risposta è facile: attraverso
uno sport magnifico come la pallacanestro. Basket School Fabriano è l’unica
vera casa dei giovani dilettanti appassionati di pallacanestro della nostra
città che, ricordiamolo, conferma la
sua esistenza dal 2008, e dal settembre
2014 ha portato la sua casa all’interno
del PalaGuerrieri. La società prosegue
il suo percorso con sempre maggior
determinazione. Qual’è l’interesse
che la spinge? Qual’è l'ambizioso ed
unico obiettivo? Anche qui la risposta
è facile: far crescere i giovani non solo
atleticamente, ma poterli corroborare
nella costruzione del loro “io”, dare
loro gli strumenti giusti per competere
in maniera sana rispettando se stessi e
gli altri, non solo sul campo di gioco,
ma anche in tutti gli altri campi che si
troveranno a dover affrontare nel corso
della vita. Nel passato, questa “piccola
ma grande realtà” ha dato l’opportunità
ai nostri giovani, ma anche a tutta la
cittadinanza, di poter ammirare le
migliori rappresentative giovanili di
basket di tante nazioni europee (Italia,
Grecia, Francia, Turchia, Germania…),
di poter rivedere, sul nostro glorioso
parquet, tutte le “Vecchie Glorie”
che hanno fatto la storia del basket
fabrianese, di potersi misurare in tornei
organizzati in Italia e all’estero. Il tutto
senza dimenticare l’aggiornamento e la
crescita continua dei nostri tecnici con
corsi qualificati e di specializzazione.
In questa stagione 2014-2015, inizio
scintillante con un evento che ha visto
Basket School Fabriano come veicolo
per la realizzazione del triangolare di
serie A, grazie al quale si è riusciti a
portare nelle scuole, a contatto diretto
con i ragazzi, i più eminenti testimonial
del settore, quali la “mosca atomica”
Andrea Pozzecco, tecnici di grande
valore, fra i quali ricordiamo Cesare
Pancotto, ma anche giovani atleti che
hanno potuto raccontare la loro storia,
fatta di sani principi. Un frenetico
flash-mob, svoltosi in un magnifico
pomeriggio di settembre, nell’altrettanto splendida Piazza del Podestà,
ha visto i nostri ragazzi cimentarsi in
una danza ballata a suon di palloni
in collaborazione con altre società,
nell’ambito della ritmica, delle arti
circensi e delle arti tersicoree. Poi ci
sono i progetti destinati alle scuole.
Quello dedicato al disagio giovanile, in
cui Basket School Fabriano ha messo
in campo tutte le sue forze al fine di
permettere ai ragazzi meno fortunati di
approcciare questo magnifico sport. E,
sempre diretto alle scuole, un corso di
circa 400 ore destinate, gratuitamente,
ai ragazzi degli istituti di primo grado
ed improntato all’educazione motoria e
ai primi rudimenti della pallacanestro.
A conclusione del corso, il 30 maggio
prossimo, grazie anche al sostegno di
“Go-Internet”, avrà luogo il “Trofeo
Go-Internet”, in cui ogni scuola o
istituto individuerà le proprie rappresentative che si misureranno tra loro
per la conquista del “Prix for Best
School”. Quindi, grazie a Go-Internet,
una società specializzata nel settore
dell’internet in mobilità, che opera
nel mercato della telecomunicazione
in banda larga attraverso l’uso di tecnologie di quarta generazione (i 4G
degli smartphone), rivolgendo i suoi
prodotti alle aziende, alle famiglie e ai
giovani che maggiormente fanno uso di
internet. Inoltre ci faremo organizzatori
a maggio di un nuovo corso che, rivolto
ai tecnici delle associazioni sportive
sostenitrici della Giornata dello Sport,
avrà come obiettivo quello di offrire
strumenti ai tecnici e ai dirigenti, utili
a migliorare la comunicazione con gli
atleti e la comprensione e la gestione
delle problematiche legate alla loro età
ed alla società d’oggi. In tutto questo,
Basket School Fabriano continua a
seguire anche i suoi ragazzi più grandi,
quest’anno presenti in varie categorie
ed un po’ ovunque, da Verona a Matelica, da Tolentino a Jesi, da Latina a Cerreto d’Esi… A tal proposito, lasciateci
ricordare, e non senza orgoglio, che il
nostro Riccardo Bartolozzi, classe '95,
è il fabrianese che ha potuto alzare in
cielo la Coppa Italia di A2 vestendo
la maglia della Tezenis Verona, in
prestito dalla Basket School Fabriano,
uno dei tanti "figli" che Massimo Cerini ha adottato nei suoi lunghi anni
di carriera da allenatore. Grazie poi
alle buone relazioni esistenti con tante
altre società italiane, Bartolozzi è stato
affidato, nel corso degli anni, anche
alle cure di Luca Banchi (attuale head
coach dell'Olimpia Milano), allora alla
Mens Sana Siena. Prima di approdare a
Verona, Riccardo ha giocato nell'ultima
Spider Fabriano (Dnc) e nella Fortitudo
Bologna (Dnb). Per tutto quanto detto,
ma soprattutto fatto e quanto ancora
faremo, seguiteci e… diffidate dalle
imitazioni, che hanno solo un obiettivo:
quello di nascondere, sotto falsi slogan,
le propria individualità, i propri interessi… un film già visto! Il passato ce
l’ha insegnato, se davanti non ci sono i
giovani, queste finte iniziative, tendenti
più a disgregare, a dividere, a separare
che non a unire, a costruire, a crescere,
hanno portato ieri, portano ora e porteranno in futuro solo al fallimento di
un movimento sportivo già martoriato:
ce lo ha insegnato il mai dimenticato
maestro Giuliano Guerrieri che “si
può essere felici anche con una fetta
di anguria fra le mani”… non si può
partire dai soldi o dalla visibilità o dai
messaggi di onnipotenza per poi dire
che si fa del bene ad un movimento.
Gisella Settimi,
vicepresidente Basket School Fabriano
18/03/15 11.14
28
>SPORT<
CALCIO a 5
Serie C1
Al Real Fabriano
il cuore non basta
N
di LORENZO ALUNNI
ella venticinquesima giornata di campionato il Real
Fabriano ha affrontato in trasferta l’Etabeta (formazione che ambisce al secondo posto in campionato
e quindi all’accesso ai playoff) ed è uscita sconfitta da Fano
per 4-2. Pronti, via e i padroni di casa infilano subito due
reti, ma il Real non subisce il contraccolpo psicologico e
riesce ad accorciare con Morelli. L’episodio chiave della
partita avviene proprio sul punteggio di 2-1, quando il
portiere dell’Etabeta compie un vero e proprio miracolo e,
sulla ripartenza, i blaugrana subiscono il gol del 3-1. Questa
marcatura spezza in due l’anima del Real che poco dopo
subisce anche la quarta rete. Nel finale, a conferma del suo
grande momento di forma, segna Biancini ma purtroppo serve
a poco. Formazione Real: Cesaroni, Mosciatti, Angelelli,
Angeloni, Bartolucci, Bartolini, Biancini, Burini, Carnevali,
Ciculi, Passeri, Morelli. Prossimo appuntamento casalingo
venerdì 20 marzo alle ore 21 alla Palestra Fermi di Fabriano
contro la Nuova Ottrano. Classifica: Corinaldo 65; Etabeta
49; Cus Macerata 47; Bocastrum United 46; Montecchio
42; Pagliare 39; Falconara e Grottaccia 38; Sant’Angelo 37;
Nuova Ottrano 36; Ascoli e Torrese 33; Real Fabriano 25;
Castelbellino 23; Urbino 18; Campiglione 8.
ridotte all'osso ma, come si suol dire, la speranza è l’ultima
a morire. Formazione Real: Bartal, Biancini, Bisegna, Burini,
Bello Burzo, Coco, Laurenzi, Mosciatti, Passeri, Plebani,
Rotoloni, Verdini. Classifica: Pietralacroce 70; Cus Ancona
67; PesaroFano 60; Real Fabriano 59; Alma Juventus Fano
58; Sant’Angelo 47; Osimo 45; Fano 31; Castelbellino 30;
Ostrense 29; Villa Musone 27; Lucrezia 23; Cerreto d’Esi
13; Campocavallo 12; Brecce Bianche 10.
JUNIORES: LA SPERANZA
E’ L’ULTIMA A MORIRE
I giovani blaugrana del Real Fabriano, reduci da un pesantissimo ko nel turno infrasettimanale contro il PesaroFano
per 1-5 che ha fortemente compromesso la permanenza nelle
prime quattro posizioni, sono poi caduti anche a Pietralacroce
per 5-1. Una punizione, quest’ultima, fin troppo pesante per
una squadra che ha dato anima e corpo ed è stata l’unica a
mettere veramente in difficoltà una macchina da guerra come
il Pietralacroce. La successiva sconfitta del Cus Ancona contro
l’Alma Juventus Fano, inoltre, lascia veramente il minimo
della speranza di accedere ai playoff. Per raggiungere l’obiettivo, infatti, il PesaroFano (già qualificato) dovrebbe battere
in trasferta proprio l’Alma. Le probabilità sono veramente
JUDO
Serie D: esulta Campodonico
Tra le squadre del nostro territorio, fa festa solo il Campodonico
che supera 3-2 la Giovane Aurora grazie ai gol di Gianni Lezzerini,
Mauro Lezzerini e Bartocci. Sconfitte casalinghe, invece, sia per
il Nebbiano (4-7 ad opera della Dorica) sia per l’Avis Genga
(2-9 per mano del Villa Musone). La classifica dopo ventuno
giornate: Imbrecciata 51; Dragons Cupramontana 47; Villa
Musone 40; Giovane Aurora 33; Aspio 32; Casenuove 30; Moie
29; Anconitana 28; Nebbiano 26; Dorica 25; Candia Baraccola
Aspio 22; Monserra 19; Avis Genga 18; Campodonico 16.
f.c.
Amatori: in finale sarà
Spighi contro Casablanca
Le due semifinali del campionato Amatori calcio a 5 sono state
entrambe all’insegna dell’equilibrio. La Tabaccheria Spighi
(arrivata imbattuta e sempre vincente) ha dovuto sudare le
proverbiali sette camicie per avere ragione della Juventude per
3-2, dopo aver recuperato due volte lo svantaggio. Anche la
seconda semifinalista ha faticato ed è stato il Casablanca che
ha prevalso sugli Orange per 6-5. Quindi il campo ha dato i suoi
verdetti: 3°/4° posto tra Juventude e Gli Orange e finalissima tra
Tabaccheria Spighi e Casablanca. Appuntamento a sabato 21
marzo dalle ore 15 presso il PalaFermi di Fabriano.
Trofeo di Jesi
SPORT
L'Azione 21 MARZO 2015
CALCIO a 5
Una Virtus orgogliosa
centra la vittoria,
bene anche il Cerreto
Ecco il resoconto settimanale sulle
squadre del nostro territorio che militano nei due gironi di serie C2.
GIRONE A – La Virtus Fabriano non
demorde e centra la vittoria contro il
fanalino di coda Acli Mantovani per 3-2 grazie alle
reti di Spilli e Pallotta (2).
Grazie a questi tre punti, i
ragazzi di mister Gianmarco
Latini agganciano il Brecce
Bianche al terzultimo posto
in classifica. Venerdì 20
marzo, però, all’orizzonte
c’è la proibitiva trasferta a
Falconara contro la capolista Dinamis. La classifica
dopo venticinque giornate:
Dinamis Falconara 66; Pieve d’Ico 52;
Cagli e Casine 47; Futsal Ancona 46;
Ankon 45; Jesi 43; San Costanzo 38;
Chiaravalle 34; Pianaccio e Pietralacroce 32; Numana 31; Tre Colli Pinocchio
21; Brecce Bianche e Virtus Fabriano
13; Acli Mantovani 5.
GIRONE B – Prosegue l’ottimo campionato del Cerreto di mister Kristian
Giordani, che si aggiudica con autorità
la sentita sfida con il San Severino per
7-5 mettendo una bella ipoteca sul
secondo posto. Sono andati a segno
sette giocatori diversi: Orlando, Ajdari,
Teo Innocenzi, Trottini, Centocanti,
Gubinelli e Sakuta. “Questo è un ottimo
segnale – dice il direttore sportivo del
Cerreto, Fabio Coacci – a testimonianza
della validità e della crescita del gruppo.
Ci tengo a ringraziare i nostri sostenitori
e i nostri sponsor, che ci consentono di
La novità
Centro Studi Fabriano Una nuova disciplina
premiato da Chechi!
in città: il twirling
Risultato eccezionale per la squadra guidata dal tecnico Andrea
Maestrelli al trofeo nazionale
tenutosi a Jesi sabato 28 febbraio
e domenica 1 marzo. Gli atleti
del Centro Studi Judo Fabriano
si sono presentati carichi e concentrati a questo appuntamento
di rilievo. Presenti le migliori
società italiane, fra cui il “Busen
Milano” guidati dal Maestro 9°
dan Alfredo Vismara, il quale ha
condotto l’allenamento collegiale
pre-gara di sabato dove i nostri
ragazzi hanno potuto valutare il
livello tecnico degli avversari. Punto di forza dei cartai, la squadra
femminile che anche questa volta ha dato lezione, sfornando con 5
atlete ben 5 podi. Al primo posto Matilde Mollari e Asia Maestrelli,
conducendo una gara esemplare, incassano i primi 20 punti per la
squadra. Poi la mitica Sara Tizianel piazza un argento nei -70kg,
altro secondo posto per Asia Palazzesi che deve cedere in finale a
pochi secondi dal temine, dopo un combattutissimo incontro. In
chiusura ci pensa Roberta Tizianel ad incassare altri punti, l’under
18 strappa un buon terzo posto nei 63 kg. Nella seconda parte della
giornata tocca ai senior maschili assestare un altro risultato utile per
il Centro Studi Judo, difatti il 100 kg. Ettore Sorci, rientrato da poco
nel circuito agonistico, si piazza a sorpresa sul gradino più alto del
podio regalando altri 10 punti alla società.
Non da meno l’ottimo Jonathan Pavoni in una categoria ostica, gli
81 kg, riesce ad ottenere un bronzo, intralciato anche da un arbitraggio sfavorevole. Fuori per infortunio il 73 chili Valerio Tinti per
una brutto colpo subito nell’allenamento di sabato. Gli esordienti
danno il colpo finale all’evento, con Gamid Aygumov e Alessandro Maestrelli entrambi argento, più Andrea Cecchetelli e Matteo
Tabocchini che si piazzano al terzo posto nelle rispettive categorie,
portando punti preziosi alla nostra squadra judo. Al momento della
premiazione delle prime tre squadre, attimo di stupore del maestro
Andrea Maestrelli, quando al microfono viene proclamato, con 70
punti, il bronzo della società fabrianese, seconda solo al “Busen
Milano” e alla società ospitante “Samurai Jesi-Chiaravalle”. “Ma la
l’onore più grande - dice il tecnico cartaio - è stato ricevere la coppa
dal pluri campione olimpico Yuri Chechi, icona della ginnastica
italiana, il quale ha fatto i complimenti ai nostri atleti per il livello
tecnico e agonistico dimostrato”.
28 sport.indd 2
Serie C2
A Fabriano arriva una nuova disciplina ginnica destinata a un grande
successo: il twirling! Espressione sportiva sorta in America negli anni
venti, ufficialmente riconosciuta dalla Federazione Italiana Twirling,
associata al Coni dal 1974, accreditata a livello Internazionale dalla
World Baton Twirling Federation. Uno sport tecnico combinatorio
femminile e maschile, individuale e di squadra, che prevede l’utilizzo
di un piccolo attrezzo, il bastone, e si avvale di un accompagnamento
musicale che caratterizza questa disciplina, fondendo insieme danza,
ginnastica, eleganza e fantasia. Le particolarità del twirling sono
tante e lo rendono uno sport dinamico, tecnico, ma anche immediato,
divertente ed accessibile già al primo approccio. Grazie al sostegno
dell’associazione Fantasy, che ha deciso di creare un neogruppo
fabrianese, il twirling sarà diffuso tra i bambini e nelle scuole, sicuri
dell’alto valore educativo e formativo. La Fantasy, società che milita
nella serie A nazionale, mette a disposizione la guida tecnica di Rita
Placidi, istruttrice che allena la realtà fabrianese impegnata dal 2 al
9 agosto nell’International Cup in programma in Canada. Per tutti
coloro interessati ad avvicinarsi a questo sport l’appuntamento è
ogni martedì e giovedì dalle 16.30 alle 18 alla palestra della Scuola
Mazzini (per info 338 9207564), Via Fabbri 1, con una fantastica
opportunità: l’Asd Fantasy propone un mese di lezioni gratuite.
Daniele Gattucci
Alcune
atlete
PODISMO
tenere in piedi questa bella e importante
realtà sportiva per Cerreto. Stiamo disputando un bel campionato e vogliamo
continuare così. I ragazzi dovranno
rimanere concentrati fino alla fine, a
cominciare dalla partita di
sabato a Campocavallo”.
L’altra formazione della
“torre pendente”, il Cerreto
d’Esi di mister Maurizio
Buratti, è invece caduta
per 6-5 a Sambucheto al
termine di un match molto
equilibrato in cui i cerretesi hanno tenuto testa alla
fortissima capolista e per
ampi tratti hanno condotto
il match. Peccato soltanto
per l’esito negativo. In gol Amadei (2),
Lippera, Ottavi e Bruzzichessi. Sabato
21 marzo (ore 15) appuntamento casalingo contro l’Osimo, in palio punti
importanti per continuare ad inseguire
i play-off. Niente da fare, infine, per
la Junior Matelica di mister Antonio
Colluto, che ha perso 3-0 proprio ad
Osimo ed è ripiombata in piena zona
play-out. Venerdì 20 marzo per i matelicesi ancora una trasferta, a Montelupone. La classifica dopo venticinque
giornate: Sambucheto 66; Cerreto 46;
Futsal Macerata 43; Montelupone 42;
San Severino 41; Campocavallo 40;
Cantine Riunite Tolentino 39; Cerreto
d’Esi 38; Castrum Lauri 36; Osimo
34; Santa Maria Nuova 32; Gagliole
31; Junior Matelica 25; Fontespina 24;
Recanati 22; Real Trading 7.
Ferruccio Cocco
Avis Fabriano
I nostri "runners"
corrono dappertutto
Quella di domenica 8 marzo è stata una giornata intensa per la Podistica Avis Fabriano, con numerosi atleti impegnati su più fronti.
Il gruppo più consistente – ben 26 runners – si è recato in riviera
per correre la StraCivitanova, evento podistico di rilievo che prevedeva una mezza maratona (classica distanza di 21 chilometri e 97
metri) e una 10,5 chilometri. Nella mezza maratona, in evidenza la
performace di Sauro Tittarelli con il tempo di 1h 31’ 04”, un buon
viatico in vista della maratona di Roma alla quale prenderà parte
insieme ad una decina di altri avisini il 22 marzo. A seguire Stefano
Baioni con 1h 32’ 45”, Vincenzo Petrucci con 1h 34’ 51”, quindi
Gabriele Salvatori 1h 40’ 46”, Luciano Angelini 1h 42’ 37” (5°
nella categoria 65-69 anni), Darcisio Esposto 1h 42’ 32”, Roberto
Bravetti 1h 43’ 49” ed Arturo Balduccio 1h 48’ 46”. In diciotto hanno
invece optato per la 10,5 chilometri, tra cui un bel gruppetto “rosa”
che – proprio nel giorno della Festa della Donna – ha conseguito
lusinghieri risultati, celebrando finalmente la costituzione di una bella
pattuglia femminile in seno alla Podistica Avis Fabriano: Valentina
Zampini 47’ 22”, Anna Rita Zoppi 48’ 51”, Roberta Rotili 51’ 09”,
Emanuela Pierantoni 52’ 00”, Patrizia Cristallini 55’ 22”. Cogliamo
l’occasione per ricordare che il gruppo delle donne della Podistica
Avis Fabriano, mai ampio come quest’anno, è composto anche da
Maria Bornoroni, Cristina Guerci, Federica Mearelli, Maria Silvia
Mezzanotte, Francesca Talamelli, Fiorella Tittarelli ed Hanane Mazouz. Per quanto riguarda gli uomini, Diego Ferretti è stato il migliore
giungendo 18° assoluto con il tempo di 39’ 05”, a ruota Claudio
Berettoni 42’ 00”, Marco Giacometti 43’ 52”, Lauro Brocanelli 44’
51”, Samuele Pecci 45’ 25”, Amedeo Bucchi 47’ 09”, Daniele Renzi
48’ 26”, Paolo Lippera 53’ 13”, Andrea Tomassetti 53’ 47”, Saverio
Berionni 54’ 23”, Raffaele Lori 1h 01’ 03”, Arrigo Berionni 1h 02’
23” e Maurizio Del Pio 1h 04’ 18”. Due runners avisini hanno invece
partecipato alla Strasimeno, lungo il lago umbro, in cui si poteva
scegliere tra cinque distanze. Qui, Marco Frascarello ha corso la
42 chilometri, interpretando la gara come allenamento (3h 32’ 47”)
in vista della Maratona di Parigi a cui prenderà parte il 12 aprile.
Lanfranco Ninno ha invece optato per il tragitto di 34 chilometri,
come preparazione alla Maratona di Roma, impiegando 3h 19’ 07”.
A Firenze invece era presente Giorgio Sabatini che, nel week-end
del 7/8 marzo, ha preso parte al grande evento podistico della città
gigliata “Firenze Urban Trail”. Sabatini ha corso il “Challenge”
che prevede due gare: il sabato sera la 10,3 chilometri (corsa in 54’
17”) e la domenica mattina la 26 chilometri (in 2h 25’ 44”). Infine,
Giorgio Tiberi è salito a Torino per partecipare agli Italiani Master
di Cross: gara di 6 km in cui è giunto 10° di categoria.
f.c.
18/03/15 11.13
29
>DIALOGO<
L'Azione 21 MARZO 2015
Basta tergiversare
sul fiume Giano
A
seguito del recente
intervento dell’assessore Alianello,
in cui si fa il punto
sui lavori in corso presso il
fiume Giano, come Comitato ci sentiamo in dovere di
intervenire in quanto sono
state fatte delle affermazioni incomprensibili, se non
addirittura fuori luogo, in
merito al mantenimento di
alcune baracche costruite
sopra l’attuale copertura.
Ciò non solo perché le leggi
nazionali vietano chiaramente l’edificabilità su tali
aree (testo unico sulle acque
pubbliche art.96 R.D. n. 523
del 1904) con relativa inconistenza di qualsiasi diritto
eventualmente accampato
dai trasgressori (trattandosi
di un bene indisponibile dello
Stato), ma anche perché lo
stesso Demanio Idrico della
Provincia di Ancona si è
chiaramente espresso nel
dicembre 2013 in merito
alla questione fabrianese,
ribadendo come sia “indispensabile lo sgombero
immediato dei manufatti insistenti sull’area demaniale”.
E avendo già dato precisa
disposizione: “Il Comune di
Fabriano dovrà predisporre
urgenti provvedimenti affinché comunichi ai proprietari
la necessaria azione di demolizione a loro spese”.
Probabilmente si è dunque
trattato di un refuso, o di
un errore di stampa: non
vogliamo infatti pensare
che l’amministrazione comunale, in opposizione a
leggi nazionali e disposizioni
provinciali, si stia muovendo
per mantenere la situazione
indecorosa che è visibile in
questa immagine.
Piuttosto, rimanendo in tema
di “urgenti provvedimenti”,
ci preme ricordare di come
sia necessario, anche per
creare il minor disagio possibile alle attività commerciali
e nel rispetto della legalità,
procedere con la famigerata
variante che dovrà decretare
la totale riapertura del corso
cittadino del Giano: variante
sbandierata da oltre 10 mesi
ma di cui, fiumi di parole a
parte, non si ha ancora alcuna traccia. Ad ogni modo,
puntualizzato ciò, siamo
comunque pienamente confidenti che la Giunta vorrà
ora procedere con la rimozione totale e definitiva della
copertura come richiesto
dai cittadini, che il progetto
sarà modificato per renderlo
compatibile con l'armonia
urbanistica di un centro storico medievale, e che il ponte
dell'Aera, così come l’intero
corso del fiume, saranno
finalmente e pienamente
godibili a fabrianesi e turisti.
Comitato
“Alla scoperta del Giano”
Sicurezza pubblica al primo posto
Lettera aperta al sindaco
Ho letto con profonda meraviglia e stupore l’articolo
“Ora la proposta definitiva”
pubblicato, a sua firma, il
14 marzo sul settimanale
“L’Azione”. Meraviglia perché finalmente dopo cinque
mesi “dall’unica” risposta,
(non sua ma dell’assessore Giovanni Balducci del
16/9/2014), ha trovato finalmente la forza di scrivere
qualcosa sulla “pedonalizzazione della cittadella
dello sport” e fornire notizie
ai cittadini che attendevano
da tempo, visto il silenzio
protrattosi fino ad ora. Stupore perché continua a non
rispondere ai quesiti ed alle
domande poste, che, ricordo,
ho riportato nelle mie quattro
successive lettere a cui Ella
non ha fornito nessuna informazione e che ancora, a
tutt’oggi, attendono risposta.
Trovo, per altro, che la parte
dell’articolo in cui vengo
citato e presentato come
una persona che dice cose
non vere (o inesatte) non sia
quantomeno reale posto che
il sottoscritto, e a ciò tengo
più di ogni altra cosa, ha
sempre detto la verità e continuerà sempre a dirla. Vede
sig. sindaco, io sono stato un
funzionario pubblico (pubblico ufficiale), come lo è ora
lei nel momento in cui ricopre la funzione di sindaco e,
voglio quindi che sappia che
durante i circa quarant’anni
di espletamento della funzione di segretario comunale
mi hanno insegnato che ad
un pubblico funzionario non
deve mai mancare la serietà
e la correttezza associata al
mantenimento di posizioni
giuste ed equilibrate verso
le quali ho impostato il mio
comportamento (le bugie
non mi appartengono, perché
come tutti sanno, prima o poi
si vengono a scoprire). Non
voglio scendere in polemica,
non è questa la sede, ma se
Ella avrà la bontà di partecipare alla assemblea pubblica,
che con il suo articolo ha
formalmente convocato per
giovedì 19 marzo presso l’O-
Sulla pedonalizzazione
della Cittadella dello Sport
ratorio della Carità, avremo
la possibilità di confrontarci
in modo sereno e corretto
e far conoscere alla cittadinanza come sono andate
veramente le cose. Come
Ella sa, l’iniziativa della
raccolta delle firme “per la
riapertura dello svincolo di
via Dante” è nata per cercare
di far capire lo sbaglio che
si stava facendo e quanto
la sicurezza pubblica sia un
bene fondamentale di carattere generale che qualsiasi
amministrazione comunale,
che abbia a cuore la sicurezza
dei cittadini, non può non
tutelare. Sono contento che la
sottoscrizione abbia prodotto
una modifica dei programmi
e che conduca alla riapertura
dello svincolo di via Dante.
Ringrazio pertanto i 2.120
firmatari i quali sono stati
fondamentali per l’ottenimento di questo importante
risultato. Tanto le dovevo e
con la speranza di incontrarLa all’assemblea pubblica,
cordialmente la saluto.
Franco Berionni
Passerella per Esanatoglia Mancano le strisce, che rischio!
con la Tirreno-Adriatico
Il suono delle campane, alla mattina presto di
questa domenica centrata sulla metà di marzo,
si confonde col ronzare cupo delle moto. Palloncini gialli e blu, appesi sui pali della luce
e lungo il Corso Vittorio Emanuele II, danno
il senso di una festa popolare. La festa dello
sport per antonomasia: il ciclismo. Transenne
sponsorizzate delineano il serpente di folla
che si accalca per vedere i beniamini che
si recano al palco per la firma in
Piazza Martiri di
Bologna. Fotografi
in pettorina, come
pistoleri con i cannoni ottici delle
macchine fotografiche, fermano sulla pellicola digitale
i campioni, i sorrisi delle ragazze e i
bambini imbacuccati sulle spalle dei
papà.
La voce tesa, professionale dello
speaker, si assesta
a fatica sulla giungla irta di suoni ritmati di una musica
disco che gonfia
gli altoparlanti delle casse acustiche.
E quando arriva il
campione di turno,
dentro il suo abbi-
29 dialogo.indd 2
gliamento tecnologico, l’annuncio si allunga
nell’aria a cercare l’applauso del pubblico lì,
sotto la tribuna blu di un palco che tra poco
verrà smantellato, per essere rimontato su
un’altra piazza, di fronte ad altre facce allegre
e incuriosite. Dopo una passerella per le vie
di Esanatoglia, i corridori si compattano in
via Roma, sulla linea della partenza, come
tante biglie colorate pronte a essere lanciate
su un nastro lungo
centonovantasette
chilometri. La corsa va, la gente se
ne torna a casa, e
dopo il pranzo e il
caffè, rivede i suoi
eroi che filano in
discesa compatti,
o che si sgranano
scalando una salita, dietro il vetro
della tv.
Più tardi sul Terminillo, a quota
mille e seicento
metri, dietro un
muro di neve fuori
stagione, sbuca in
solitaria un grande
campione azteco:
Nairo Quintana,
un piccolo grande
uomo che ha sfidato con il sorriso,
il nido delle aquile.
Bruno Bolognesi
Le foto si riferiscono
al quartiere La Spina
e alla zona
della Misericordia
Gentile direttore, invio alcune foto che si riferiscono
al quartiere La Spina e alla zona della chiesa della
Misericordia. Le foto non necessitano di commenti.
Mi permetto solo di precisare due cose: ho più volte
fatto presente il problema alle pattuglie della Polizia
municipale. Gli agenti hanno condiviso che la situazione è inaccettabile e
soprattutto pericolosa (nella zona c’è una chiesa e vi sono diversi istituti scolastici), ma purtroppo
gli agenti, oltre a segnalarla all’ufficio competente non possono fare niente a causa del solito motivo
della mancanza di fondi. Il cittadino, invece, anche quando non ha denaro perché disoccupato, deve
pagare ugualmente tasse ed imposte ingiuste (Imu, Tasi, Tari, addizionale regionale e comunale) che
non vengono neanche usate per manutenzioni necessarie.
Marco Pantaleoni
18/03/15 11.12
30
>DIALOGO<
Ma quale contributo
per il depuratore?
di FRANCESCO FRIGIO
E’
da parecchio
tempo che nessuno parla più
delle fatture
Multiservizi sui consumi
dell’acqua potabile. Da quello che ricordo se ne è sempre
parlato relativamente all’importo totale, ma nessuno ha
mai parlato del modo in cui
esso viene ottenuto. Tale
modo, infatti, è piuttosto
oscuro e contorto. Principalmente non si è mai parlato di
una delle voci dei consumi
fatturati, quella relativa al
“depuratore”. Siccome la
mia ignoranza non raggiunge
quella dei nostri amministra-
tori, non sono mai riuscito a
comprendere a quale uso tale
“depuratore” è destinato. Da
molti anni in ogni nuova abitazione deve essere costruita
una “fossa biologica” per raccogliere
e decantare quelle
che, credo, vengano
denominate “acque
luride”. Naturalmente le parti pesanti
in essa depositate
vanno ogni tanto recuperate e, per farlo,
bisogna rivolgersi
a ditte apposite che
vengono pagate dagli
interessati. Di conseguenza gli abitanti
in tali abitazioni non
dovrebbero vedere esposto
nella fattura Multiservizi il
contributo per il depuratore
se la “pulizia” della fossa
biologica viene fatta tramite
una ditta privata. Non è logico tutto ciò? Oppure è un
approfittarsi della buona fede
dei cittadini? Viene detto a
chi protesta che le acque decantate dalla fossa biologica
vanno al depuratore. Se si
vuole usarle per diluire le
“acque luride” del resto della
città lo si dica chiaramente. Ma l’amministrazione
comunale allora obblighi
la Multiservizi a procedere
allo “spurgo” di tali fosse,
avendone il cittadino già pagato il servizio nella fattura
che riceve. Oppure “pensar
male… con quel che segue!”.
Dicono che ci sia uno “sveglia fabrianesi”. Svegliateli
su argomenti seri.
Carancini e quella volta in auto
Alessandro Carancini lo conobbi nel 1940 quando era “goalkeeper” della squadra di calcio del liceo che competeva, in
torneo, con quelle dell’Industriale e dell’Agrario. Io, dieci anni,
frequentavo la scuola media con la prospettiva del Ginnasio e
del Liceo Classico e quindi tifavo per quest’ultimo. Dei tre o
quattro tornei giocati fra il 1940-43 risultò sempre vincitrice
la squadra dell’Industriale che spinse lo sfottò all’estremo
tanto da definire “merde” i liceali tutti e, più benignamente,
“sorci campagnoli” quelli dell’Agrario. Purtroppo non ricordo
come i liceali contraccambiarono il pesante insulto; esso fu
certamente più icastico del “casciavit” di cui oggi gli interisti
gratificano giocatori e tifosi del Milan. Ricordo che Sandro era
l’unico giocatore delle tre squadre in perfetta tenuta sportiva,
ginocchiere comprese; quanto ad efficacia nel ruolo lasciava
molto a desiderare. Forse traducendo male e letteralmente,
DON MUSO DURO
di Don Leopoldo Paloni
Ci fate o ci siete?
Tempo fa, dalle colonne di questo giornale avevo
sollecitato un chiarimento in merito al disegno di
legge avanzato dal Governo Renzi sulle cosiddette
“Unioni civili” nel quale si riconosce anche alle coppie
omosessuali la possibilità di contrarre matrimonio,
compreso “l’assegno di reversibilità” ma con l’esclusione delle adozioni. Chiedevo ai responsabili locali
dei partiti di governo il motivo di una tale soluzione
che da un punto di vista giuridico rappresenta una
chiara discriminazione. Silenzio di tomba! In realtà
mi sentivo assalito da un dubbio temerario: possibile
che i renziani di casa nostra non sappiano che un
conto sono i diritti individuali dei singoli che sono
da sempre tutelati dal codice civile e un altro conto
Già un anno fa avevamo dimostrato lo scarsissimo impegno
dei nostri amministratori e francamente pensavamo che le
cose fossero cambiate e che il bene della città fosse diventata per loro la priorità. Invece niente di tutto ciò anzi, la
situazione come vedremo è peggiorata. Per tutto l’anno 2014
hanno deliberato soltanto 188 delibere, una ogni due giorni,
ed hanno fatto solamente 57 riunioni di Giunta e a queste
poche riunioni qualche assessore è stato assente addirittura
più del 36%. Ai primi posti Saitta, Balducci, Alianello e gli
altri non sono stati molto più presenti. Questi dati parlano
da soli, incredibile ma vero. "Se tanto...mi dà tanto" che
cosa ci possiamo aspettare da questi amministratori che tutto pensano meno agli interessi di noi fabrianesi? Sono stati
eletti per fare il bene dell’intera comunità, di fatto fanno il
contrario. Troppe le assenze, inconcepibile, inammissibile. Un
paragone, che fine farebbe un’azienda dove i vertici, i propri
amministratori fossero quasi sempre assenti? Non sarebbe
Il declino segnato
dell'Occidente
Il sintomo della condizione contemporanea è l’alienazione, il rifiuto consequenziale di adattarsi ad una modernità
conservatrice. Il fatto è dato dalla perdita del “proprio
mondo”, che finisce per deresponsabilizzarci nel migliorare il divenire. Vivendo eventi fondanti mondiali con
un’estrema passività, la quale determina i processi della
vita in negativo e in positivo. Con le nuove aperture ai
mercati e ad una mondializzazione liberale, si viene a
determinare un certo potere economico. La compattezza
produttiva è data da una rinascita e valorizzazione delle
proprie caratteristiche, una crescita graduale riorganizzando ridistribuzioni etiche e produttive, nelle relazioni
industriali. Di certo la rivoluzione geopolitica e la tecnofinanza ha prodotto uno sviluppo sanatorio in quell’agglomerato di paesi denominati “Brics” (Brasile, Russia,
India, Cina, Sud Africa). Quei paesi che per l’appunto
erano considerati sottosviluppati e sfruttati, i quali stanno
emergendo impetuosamente. Con la volontà di effettuare
l’utilizzo monetario sostitutivo, nel commercio internazionale. E l’Occidente? Tutti i paesi Occidentali? Questa
svolta di crescita e sviluppo la stanno vivendo? Si può
notare che l’Europa sta vivendo un’inesorabile decadenza
incapacitante nel ritagliarsi un proprio posto nelle questioni mondiali. Forse perché si sta avviando un processo
di disconoscimento del proprio credo, dei propri costumi
e tradizioni. Un piattume autonomo colonialistico, e non
più un sistema regolamentare socio-economico nazionale.
Si è andato a perdere come lo intendeva Sigmund Freud il
“sentimento oceanico”, sarebbe quell’immediata connessione di sentimenti tra l’individuo e il mondo. Non c’è più
quel sentito vigore e amore per la nazione, ma solamente
il sentito fragore di una bomba proveniente dai continui
interventi militari. La determinazione del controllo, ecco
questa è la soluzione di ogni attacco, di ogni guerra totalitaria e totalizzante nei conflitti, il perdere e lo sperare... il
caos negli individui. I teatri di guerra sono solo lo specchio
di una civiltà piegata all’incolumità e alla paura. Il declino
dell’Occidente è prefigurato dai blocchi contrapposti, non
essendoci più unione e forza unitaria si correrà il rischio
di soccombere nel nulla, nel disfacimento della libertà,
vivendo nell’oppressione e nella privazione. Emil Cioran
notava che la violenza collettiva veniva denominata rivoluzione, e difatti “si parla di rivoluzione, sebbene quasi
tutti sappiamo che un evento del genere sarebbe un vero
inferno... l’avvenire appartiene alla periferia del globo”.
Paolo Gionchetti
Dario Bellocchi
è creare nuovi soggetti di diritto? Arrivati a questo
punto, stabilito il principio, immancabilmente, la
magistratura europea o quella nazionale imporrà
la soppressione del divieto di adozione! Se così
fosse sarebbe meglio che i nostri politici si dessero
alla pastorizia. Se invece si fossero resi conto del
problema e fosse tutta una manfrina per ingannare i cittadini contrari all’adozione dei bambini
da parte delle coppie omosessuali: beh allora ci
troveremo di fronte a dei furbasti del quarticciolo
(sedicenti democratici) che tengono in disprezzo
la volontà popolare. In parole povere ci fate o ci
siete? p.s. in un’intervista del 13 marzo il cardinal
Bagnasco in visita alla stabilimento Ilva di Genova
ha affrontato questo tema nei termini su esposti
ed ha espresso riserve in merito della ridiscesa in
campo di Berlusconi. Molti giornali si sono accorti
solo della seconda questione e non della prima:
quando si dice discriminazione a mezzo stampa!
Troppe le assenze
degli amministratori
30 dialogo.indd 2
il goal-keeper in “prenditore di gol”… Ma certe sue parate,
in volo plastico da palo a palo, lasciavano senza fiato. Gliele
ricordai una decina d’anni or sono, e ne ridemmo insieme di
cuore. Negli ultimi anni ’50 ci incontravamo al Circolo Gentile dove giocavamo spesso a scala 40 o pinnacolo. Perdeva
in modo splendido, con gran classe. In uno dei primi mesi
del ’59 mi offrì un passaggio per Roma con la sua Fiat 500B.
Partimmo nel pomeriggio inoltrato. Ci fermammo a Narni per
la cena. Sandro trovò il tempo per correggere i compiti della
figlia dell’ostessa. Ripartimmo con comodo. Altra sosta nei
pressi di Civita Castellana quando decise di fare visita a certi
suoi amici. Io rimasi in auto. La visita fu lunga. Fatto sta che
giungemmo, alla mia pensione, verso le 2 di notte. Circa 10
ore per un viaggio di 220 km che ne comportava al massimo 5.
L'Azione 21 MARZO 2015
La nostra rimane sempre arte
Nello scorso numero, la prof. Marisa Bianchini pubblicava un articolo a cui - speriamo
erroneamente - è stata associata l’immagine
di una nostra esibizione in via Balbo. Nonostante il verosimile delirio della Bianchini
non meriterebbe risposta, ci teniamo brevemente a ricordare che il concetto di arte
è oltremodo ampio, e quindi giustamente
opinabile. Che il genere di arte che viene
proposta durante le iniziative culturali in via
Balbo non incontrino i gusti della signora è
un rischio che, sinceramente, tutti ci sentiamo di voler correre. Scomodare lo spirito del
Balbo, tuttavia, ci sembra oltremodo patetico
e fuori luogo: secondo questo principio, gli
abitanti di via Carducci dovrebbero insor-
andata molto...lontano! E poi quel pochissimo tempo che
sono presenti, lo spendono per conferenze stampa, comunicati,
interviste come vediamo tutti i giorni sui giornali locali e sui
social network. A loro interesse solo apparire e basta. Hanno
altri scopi, nella vita privata sono degli ottimi e apprezzati
professionisti con elevati redditi, come dimostrato dal loro
730 e pertanto prima viene la loro professione poi se rimane
del tempo vengono i cittadini. E pensare che c’era qualcuno
che giurava che i nostri amministratori sarebbero stati in
grado di risolvere a breve la grave situazione economica
gere per ogni torneo di calcio in notturna al
vecchio campo sportivo. Ci dissociamo, in
quanto band, da qualsiasi manifestazione di
vandalismo, in primis dal deturpamento del
centro storico attraverso l’abbandono dei
rifiuti e le scritte sui muri in concomitanza
delle iniziative. Ma questo, ne siamo convinti, con l’arte ha ben poco a che vedere.
Concludiamo volendo sottolineare che se,
come afferma Bianchini, il senso estetico
si acquisisce, il buon senso, evidentemente,
per qualcuno no.
Atavika Prog Family,
dott. Benvenuto Mezzanotte, dott. Antonio Massimo
Cutuli, dott.ssa Alessandra Pacheco, Lorenzo Mezzanotte, Osvaldo Crescentini e Patrizio Bettarelli
che stiamo vivendo, che i cassaintegrati sarebbero ritornati a
lavorare, che i giovani avrebbero trovato lavoro. E tutto ciò
poteva avvenire con una amministrazione comunale così assenteista? Per giustificarsi ripetono in continuazione che “non
ci sono i soldi” e questo non è vero e lo abbiamo dimostrato
e lo dimostreremo ancora una volta. La Regione Marche ha
concesso per esempio 237.000 euro a luglio 2014 per la manutenzione delle strade, a marzo 2015 ancora debbono fare
la gara d’appalto ed affidare i lavori. Poi invece di dare la
priorità per interventi ritenuti indispensabili e richiesti a gran
voce dai cittadini, spendono 47.000 euro per gratificare diversi
dipendenti comunali che hanno partecipato ai progetti di
miglioramento qualitativo. Questa amministrazione fa acqua
da tutte le parti e non siamo più i soli a denunciarlo, l’ultimo
in ordine di tempo anche il segretario generale della Fast
Comsal Cecchini, per quanto riguarda la paventata chiusura
dell’Officina Ferroviaria a Fabriano. Appena eletto nel 2012
Sagramola era stato informato di questa eventualità, non si è
mai interessato per evitare la possibile chiusura, lo fa adesso
dopo 3 anni. Francamente noi fabrianesi non meritavamo una
amministrazione così insignificante. Un esempio per tutti, in
tre anni non sono riusciti a sistemare neanche il pilomat in
Piazza del Comune e questo la dice......lunga.
Claudio Biondi, Democrazia Cristiana
18/03/15 11.11
L'Azione 21 MARZO 2015
31 pubb.indd 2
31
18/03/15 11.10
32
L'Azione 21 MARZO 2014
Foto servizio Cico
>ULTIMA<
Un negozio al passo con i tempi...
L’azienda nasce a Fabriano in Corso della Repubblica nel
lontano dicembre del 1912 per opera del fondatore Zannelli
Libertà.
Ad egli è appartenuto il carretto per fare fiere e mercati che
ora occupa il banco principale del negozio.
Negli anni si sono succeduti alla guida Mario & Maria Zannelli
che hanno dato il maggior impulso all’azienda dal dopo guerra
fino agli anni ‘80.
Dal 1987 ad oggi l’azienda è portata avanti da Leonardo, figlio
di Mario Zannelli e nipote del fondatore Libertà.
Negli anni si sono succedute varie trasformazioni ed ampliamenti, fino all’attuale inaugurazione di sabato 14 marzo, alla
presenza di varie autorità, tra cui il sindaco Giancarlo Sagramola. Il negozio segue il passo dei tempi ed ora dispone di
ambienti totalmente coperti dalla wi-fi e di un configuratore
touch screen da dove il cliente può attraverso la visione in un
maxi schermo, configurarsi a proprio piacimento la camicia
su misura.
Alcune immag
durante l'inau ini
gu
del nuovo negrazione
di sabato 14 m ozio
Corso della Re arzo presso
pubblica, 12
Fabriano
I negozi convenzionati con la nostra shopping card
32 ultima.indd 2
18/03/15 11.09

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