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n. 9
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
ARTICOLI SACRI
a Senigallia
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
via Andrea Costa 31
tel 071.60597
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 6 marzo 2008 - € 1
Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia -
Editoriale
Due occhi
Quanti occhi incontro in questi
giorni passando nelle case per
la benedizione alle famiglie.
Come non fare attenzione
agli occhi di un bambino che
guardano il futuro! Potrà
essere una vita costellata di
gioie ma anche di dolori, di
inganni e di illusioni. Quei due
occhi da bambino, nel corso
della vita, si trasformano diventando occhi di ragazzo che
ancor più sa guardare lontano
e si accendono di quella luce
tipica di chi aspetta: aspetta
di diventare grande, aspetta di
essere autosufficiente aspetta
il domani. Quando quei due
occhi diventano gli occhi di
un uomo che deve affrontare
i problemi della vita: il lavoro,
la casa, la famiglia, il denaro,
i vicini, la salute… iniziano
a diventare occhi appesantiti, spesso stanchi e delusi.
Quando quegli occhi sono gli
occhi di un vecchio che vede
la vita volgere al suo termine, quei due occhi guardano
indietro e il ricordo dei tempi
lontani diventano un dolce,
nostalgico presente. E quando
poi quegli occhi si chiuderanno
e sembrerà che tutto sia finito,
quei ricordi, quella vita, quegli
insegnamenti rimarranno in
coloro che nel tempo hanno visto quegli sguardi e nulla sarà
perduto, nulla dimenticato. I
due occhi limpidi del bambino e quelli stanchi dell’uomo
maturo ti possono dire tutto, ti
possono raccontare il loro passato e il loro futuro. In ogni età
bisogna guardare alla vita con
l’occhio del bambino, sempre
in grande attesa per il domani.
Fino all’ultimo respiro, possiamo essere quello vogliamo,
possiamo lasciare una eredità
a chi ha incontrato il nostro
sguardo, perché lo sguardo
di due occhi non termina con
la vita, ma la supera fino all’eternità. Ecco perché è grande
il valore di due occhi limpidi,
due occhi che parlano senza
pronunciare parola. Perché lo
sguardo di oggi è solo l’anticipazione dello sguardo lontano
di domani, dove la pienezza
di ciò che si vedrà, riempirà la
vita e ripagherà ampiamente
dei tanti sguardi infelici che
ognuno avrà subito.
Gesualdo Purziani
domenica di Carità
Giornata della Carità promossa
dalla Caritas diocesana di Senigallia
domenica 9 marzo
nelle parrocchie della diocesi
Questa è la giornata, unica nel corso dell’anno, in cui non si raccolgono offerte per
emergenze specifiche e particolari, ma
fondi per la gestione delle ‘opere segno’
della Diocesi di Senigallia e nello specifico per la gestione del Centro di Solidarietà ‘Don Luigi Palazzolo’ e della ‘Casa San
Benedetto’. In preparazione, venerdì 7
marzo 2008 ore 21.00, ci sarà in Duomo
una veglia sul tema ‘Rispondere da cristiani ai disagi dell’oggi’ alla quale siamo tutti
invitati.
In ascolto
Dove sei? Dov’è tuo fratello? Sono due domande che troviamo all’inizio della Sacra Scrittura. Alla persona caduta nell’inganno teso dal
nemico, dall’avversario, e che si è ritrovata nuda e paurosa, che si è nascosta, Dio continua a rivolgere il suo appello: “Dove sei?” (Genesi
3,9b). A Caino, invidioso, irritato e abbattuto, dopo che ha ucciso suo fratello Abele, Dio domanda “Dov’è tuo fratello?” (Genesi 4,9a). A queste domande due si può tentare di rispondere con un unico atteggiamento che è quello dell’ascolto. L’ascolto di Dio e l’ascolto del fratello.
L’ascolto è condizione per incontrare il Signore, è strada per avvicinarsi a Lui, è luogo di attenzione alla prossimità: è l’atteggiamento fondamentale della vita di una comunità cristiana in quanto favorisce la costruzione di relazioni fraterne e permette di vivere una reale accoglienza di chi vive situazioni difficili. Già nell’antico testamento Dio stesso non solo ci invita ad ascoltare (Ascolta Israele…), ma per primo
si fa attento ascoltatore dell’uomo (Ho osservato e ho udito, ascoltato il grido del mio popolo…). Ma è soprattutto Gesù, Figlio obbediente
del Padre, sempre pronto ad ascoltare la voce del Padre, che sa mettersi in ascolto di ogni persona, sa entrare in relazione con ciascuno nel
rispetto della sua dignità e sa avere per ciascuno un gesto concreto di attenzione. Accogliere e ascoltare una persona significa permetterle
di esprimere tutta l’umana ricchezza della sua unicità e della sua personalità. La fiducia nell’ascolto, vissuta nella disponibilità a custodire
fedelmente il messaggio ricevuto e nella convinzione di rendere la persona protagonista e soggetto attivo della sua storia. Solo se ascoltiamo veramente l’altro possiamo arrivare alla “condivisone” della sua realtà. L’ascolto è il primo e fondamentale strumento per giungere alla
condivisione. Ascoltare significa fermarsi, condividere, partecipare, lasciarsi provocare dall’incontro. Non è vero ascolto se non suscita un
cambiamento nel nostro stile di vita. Per questo è necessario rimettere al centro delle nostre comunità cristiane la dimensione dell’ascolto,
fondamento di ogni relazione interpersonale. E la comunità cristiana deve pure interrogarsi in questa giornata diocesana della carità su
quali luoghi può davvero esercitare l’ascolto e l’accoglienza delle persone. E’ davvero necessario rivitalizzare dove ci sono, e andare verso la
costituzione dove non ci sono, nelle nostre comunità cristiane, di strumenti concreti, quali ad esempio i centri di ascolto, dove attraverso
esperienze concrete, significative e partecipate l’intera comunità cristiana possa esercitare quell’ attenzione educativa che si pone come
obiettivo la crescita di ogni persona e dell’intera comunità. Buona domenica della carità, nell’ascolto.
Callarola tour, folk per la Terra Santa
Al via sabato prossimo il tour della Callarola
Folk con “Canta…storie. Storie dell’Italia
nelle canzoni popolari”. Prima tappa dello
spettacolo sarà Senigallia, sabato 8 marzo,
alle ore 21 e 15 al Teatro la Fenice. Ma
l’evento è anche un’occasione per contribuire ai progetti in Terrasanta di padre
Armando Pierucci e alla sua scuola Magnificat a Gerusalemme. “Il prossimo progetto
poi – spiega Sandro Grizi, uno dei quindici
componenti del gruppo – sarà la realizzazione di un cd che a breve pubblicheremo
con canti popolari non solo marchigiani”.
“Canta…storie. Storie dell’Italia nelle canzoni popolari” è promosso dall’associazione
Premio Vallesina Onlus con il patrocinio del
Comune di Senigallia. Il prezzo del biglietto
è di 7 euro. Canto, teatro, danza dunque per
questo nuovo spettacolo dove la compagnia unisce il folklore alla tradizione senza
dimenticare la solidarietà.
sommario
giornata della donna
Esperienze, testimonianze, gioie e fatiche:
essere donne nel Duemila
a cura di Laura Mandolini
8-9
arcevia
La grande mostra dedicata a Luca Signorelli
sta per aprire i battenti
di Umberto Martinelli
11
2
6 marzo 2008
attualità
anoressiaDisturbi alimentari, appaiono sul web siti internet che incoraggiano la fobia
Se il cibo diventa nemico
P
esi 40 chili? Sei una balena, non ci puoi stare
qui. Ti vuoi curare, stai seguendo una terapia?
Ti informiamo che da questo momento sei cancellata dal forum di discussione. Sono severi i parametri per poter frequentare i siti internet pro-Ana
e pro-Mia, ormai realizzati in maniera numerosa
anche in Italia, dove hanno cominciato a comparire negli anni 2002-2003, espansione di una
tendenza diffusa negli States (sembrano nascere
lì nel 1998-1999, per espandersi poi all’Europa
toccando per prime Inghilterra, Francia e Spagna). Sono luoghi d’incontro virtuali dove personalità con disturbi della sfera del comportamento
alimentare – disturbi che gli specialisti ascrivono
alla sfera della psicopatologia, da non considerare
come semplici e transitori atteggiamenti – si suggeriscono i sintomi della malattia, si sostengono
nel perseverare a non mangiare e si scambiano
metodi per riuscirci, si spronano l’un l’altra a rifuggire dalle terapie, rafforzano una identità di
gruppo autolesionista e si riconoscono in un “movimento” (la filosofia di Ana, sorta di dea a cui le
adepte si immolano) che ha come comune denominatore l’ossessione per il cibo. L’adesione a Mia,
la bulimia, che spinge a ingurgitare grosse quantità di cibo, è solo un passaggio: la meta ultima
e l’ideale supremo è Ana, l’anoressia, è tra le sue
anoressia La situazione
Pochi
i centri
di cura
C
braccia che tutte, anoressiche e sorelle bulimiche, possibilità di monitorarne la nascita e le’evoluziosperano di restare e di arrivare.
ne, a causa della velocità con cui vengono chiusi e
Su questi aspetti indaga una ricerca “in progess” ricreati, rendendo efficace ogni azione repressiva”,
di Agostino Giovannini, giovane ricercatore pres- spiega ancora il ricercatore.
so il Pasm, Programma aziendale salute mentale La filosofia di Ana non comprende il concetto di
dell’Ausl di Reggio Emilia, il quale aveva affron- malattia ma punta a proclamare uno stile di vita
tato l’argomento già durante il corso di laurea in “alternativo”, anticonformista, dove si promuove
Servizi sociali all’università di Parma. E’ una delle l’obiettivo antibiologico della liberazione, totale,
prime indagini in Italia e di certo avrà sviluppi ul- dalla dipendenza del cibo. Lo strumento per arteriori.
rivare a questo è un ambiente “da setta”. In alcuni
Spiega Giovannini che il primo sviluppo dei siti dei siti web compare la simbologia del tempio e
web pro anoressia è concomitante coi blog, dia- della fiaccola accesa, la grafica è spesso ben curari on line in cui molte ragazze (è noto che anche ta, con animazioni e non.
molti maschi sono toccati dalla patologia che Le foto sono sconfortanti: costole e volti emaciati
rimane comunque nella maggior parte dei casi predominano su tutto. Attenzione massima alla
al femminile) dichiarano patologici obiettivi di stampa che parla di loro: le ragazze commentano,
dimagrimento, redigendo una sorta di diario sul- spesso facendo appello allo “spirito di gruppo” ,
l’evoluzione del disturbo alimentare. Successiva- per tacciare di non conoscenza e ribadire la promente si struttura il movimento pro-Ana con la pria superiorità quasi (e non vi è nulla di più falnascita di Forum.
so) atarassica.
Le pagine web sono caratterizzate da “materia- La fascia di età compresa tra 13 e 23 anni, che mali incentivanti” come i 10 comandamenti di Ana, nifesta sintomi restrittivi-anoressici; dai 20 ai 33
l’elenco dei validi motivi per non mangiare, gli anni, con sintomi bulimici. Anche 45nni e 50enni
escamotage per non farsi scoprire e i trucchi per navigano sui siti pro-Ana. Una signora bulimica
vomitare meglio, foto di modelle scheletriche, scrive di aver trovato la figlia di 12 anni in bagno
spesso foto ritoccate di belle ragazze ridotte a pel- a vomitare e chiede alle altre del forum cosa fare.
le e ossa. “una caratteristica di questi siti è l’imElena Proietti
on l’autunno il telefono dell’Aba riprende a trillare
spesso, dopo la tregua dell’estate. Al numero verde
dell’associazione (800 16 56 16) le ragazze raccontano il
rapporto con il cibo e con il proprio corpo, le esperienze
di cura, a volte il fallimento e la fuga dalle cure stesse; qualcuna dice di essere stata legata al letto, mentre si trovava
in quella clinica o reparto di ospedale. Tante voci, diversi accenti, la stessa voglia di condividere il peso enorme di
una malattia che, a seconda dei volti che assume, si chiama
anoressia o bulimia o bed o abbuffata compulsiva o in altri
modi che stanno solo nelle cartelle cliniche. Aba dal 1991 si
occupa di prevenzione, informazione e ricerca sui disturbi
del comportamento alimentare: ad essa, organizzazione
del privato sociale presente in 12 città, si è indirizzati oggi
se si vuol cominciare a capire quali centri sanitari pubblici
in Italia si trovi di fronte una ragazza che decida di curarsi.
Perché, asserisce il Ministero della Salute, una mappa dei
centri pubblici attualmente non esiste. E l’associazione di
Fabiola De Clercq ha messo mano ad una ricognizione a
gennaio di quest’anno, quando i ministeri della Salute e
delle Pari opportunità del precedente governo gli hanno affidato la realizzazione, insieme all’Ospedale Bambino Gesù
di Roma, di un opuscolo diffuso poi nelle farmacie: le informazioni sono state reperite via telefono e fornite da medici ma anche dal centralinista di turno in quel momento
in aziende sanitarie e Regioni. “L’esito è quindi puramente
orientativo” avverte Aba.
Nel 1997 la commissione ministeriale competente fornì le
linee di indirizzo per un modello organizzativo dei servizi
nel settore (ambulatorio, day hospital, ricovero ospedaliero in fase acuta e residenzialità extraospedaliera ne sono i
cardini) prospettando una futura rete di assistenza su tutto
il territorio nazionale. Da allora le regioni si sono mosse,
non tutte né con uguale passo. Ma in questi nove anni nessuno si è preoccupato di conoscere quale evoluzione abbia
avuto la sanità pubblica nel settore, nessun monitoraggio
è stato fatto per verificare la traduzione concreta di quelle
linee sui territori. Questo a fronte di un disturbo con basi
psicopatologiche che dilaga e domina in maniera ossessiva
le azioni di tanti giovani: i dati ministeriali più recenti di
cui disponiamo dicono che 2 milioni di ragazzi in Italia ne
soffrono e decine di milioni nel mondo si ammalano ogni
anno. Ogni 100 ragazze tra i 12 e i 25 anni, 10 soffrono di
qualche disturbo collegato all’alimentazione, 1-2 delle forme più gravi come anoressia e bulimia. Dati, peraltro, che
sottostimano il fenomeno, poiché si riferiscono a quasi
dieci anni fa e non tengono conto né dei maschi né delle
donne over 25. L´appello, dunque, è a “fare chiarezza”: per
arginare la peregrinazione delle famiglie da una regione
all´altra e scoraggiare i tentativi di fare mercato sulla pelle delle ragazze. Chiarezza passa anche attraverso la comprensione di quali strutture sono pubbliche quali private e
convenzionate: “distinzione che non è sempre abbastanza
precisa”, è la voce che proviene dalle famiglie.
dibattiti Quando l’informazione non informa europa Il tema affrontato nel quarto incontro tra vescovi sud - europei
Fare verità
U
na informazione orientata al vero non pare essere più di moda. L’abbiamo
visto con la vicenda del documento a favore della 194 e
della pillola del giorno dopo,
trasmesso come espressivo
della volontà di una intera
Federazione e mai votato
dalla Fnomceo. Sbandierato
in prima pagina dalla stampa di tendenza, durante un
week end, con l’impossibilità
alla replica da parte dell’altra
stampa, quella che ha potuto
controbattere il “vero” solo il
martedì successivo (tranne
Avvenire, pronto a dare la
corretta versione dei fatti sin
da domenica).
Sui quotidiani della menzogna sono poi apparse in sordina le successive rettifiche,
accompagnate da scontate
interviste sui canali televisivi che riferivano l’accaduto
solo a “malintesi” a riguardo.
Pensavamo che fosse finita,
invece ecco la seconda notizia falsa o comunque non
corrispondente ai fatti: L’AIFA non ha ancora dato il via
all’approvazione della RU486
e già questa viene spacciata
come cosa fatta. Quale convivenza civile è mai possibile
se l’informazione è deformata
da una cultura che vuol determinare la vita di ognuno,
invadendola e obbligandola
così ad un consenso, fino ad
inventare fatti che non sono
accaduti? Finora eravamo
arrivati all’assurdo di vedere
un’interpretazione ideologica
- perciò pregiudiziale - delle
cose e della realtà. Ora siamo alla cruda falsificazione
di esse. Una convivenza civile
può esistere se c’è trasparenza, può sussistere se i rapporti tra gli uomini sono rapporti di fiducia reciproci, di
stima reciproca. Quale stima
tra due uomini quando uno
carpisce la fiducia dell’altro
attraverso l’inganno?
Così non va bene, non ci si
può allineare. In questo forse è radicalmente diversa la
dimensione sociale-politica
degli uomini del nostro tempo rispetto a quella di soli 50
anni fa. Che cosa determinava allora la scelta di essere a
capo, di guidare altri uomini?
La responsabilità personale
a fare il bene, dentro la cosa
pubblica. E di non dimenticare questa dimensione nella gestione politica e sociale
della vita del paese. Cioè nell’essere uomini tutti d’un pezzo, aderenti più al vero che al
proprio pezzetto di potere e
per questo disposti anche a
perderlo.
dott. Giuseppe Olivetti
Martimoni misti, un chance
I
matrimoni misti “sono una chance per il della fede cristiana, manca una medesidialogo ecumenico e interreligioso, ma ma visione teologica sulla sacramentalità
anche un luogo problematico”. È quanto del matrimonio”. Quando invece uno dei
emerso a conclusione dell’ottavo incontro coniugi non è cristiano, si può arrivare
annuale dei presidenti delle Conferenze ‘alla perdita della fede’, ‘all’indifferentismo
episcopali del Sud-Est Europa, svoltosi religioso’, o ancora vi possono essere ‘ima Sofia posizioni che cadono spesso sulla donna’,
( B u l g a - ‘l’isolamento dal proprio gruppo etnico’,
ria) dal la ‘perdita d’identità’ e il ‘disorientamento
28 feb- per l’educazione dei figli’. La ‘ricetta’ indibraio al viduata, facendo tesoro delle esperienze
2 marzo esistenti nei singoli Paesi, passa attraverso
sul tema un’opportuna preparazione dei fidanzati,
‘La pre- ma ‘il fatto decisivo’ è ‘l’accompagnamenparaz io- to degli sposi’.
ne dei fi- “Dobbiamo costituire nuclei familiari che
danzati e siano a loro volta evangelizzatori”, ha spiel’accom- gato mons. Aldo Giordano, segretario del
p a g n a - Ccee, sottolineando l’importanza di “cream e n t o re reti tra le famiglie”, aiutandole con “saspiritua- cerdoti preparati nella pastorale familiare”.
le degli È poi necessario, secondo mons. Giordasposi’ per no, “dare spazio a quei movimenti e alle
i n i z i a - nuove comunità che hanno tra i propri
tiva del carismi quello di aggregare le famiglie,
C o n s i - come pure usufruire dei santuari che ofglio delle frono la possibilità di pellegrinaggio, saconferenze episcopali europee (Ccee). Il cramento di riconciliazione, Eucaristia,
comunicato finale, approvato dai vescovi rosario, direzione spirituale, incontro”, in
e diffuso al termine dei lavori, parte dal una tradizione che ‘tiene viva la famiglia’.
riconoscimento di opportunità e rischi, di Per aiutare operatori pastorali e coppie,
fronte ai quali è stato deciso ‘di approfon- sarà messa a loro disposizione una guida
dire il tema’. Tali matrimoni, infatti, “sono con gli orientamenti di fondo nel caso di
una realtà nella regione del Sud-Est Euro- matrimoni misti, la cui approvazione da
pa, ma si vanno diffondendo in tutti i Pae- parte dei vescovi del Sud-Est Europa dosi europei per il fenomeno migratorio”.
vrebbe avvenire nella prossima sessione
Tra i rischi individuati dai presuli, “per i di lavori, che si terrà in Anatolia (Turchia)
matrimoni tra cattolici e ortodossi o pro- dal 3 all’8 marzo 2009.
testanti, pur essendoci la base comune
Simone Baroncia
Asteriski
* Il Papa: “Fermate la violenza”. E’ fuoco
tra Israele e la striscia
di Gaza. Missili dei palestinesi su Israele. Bombardamenti di Israele
sui palestinesi. Il Papa:
“Rinnovo il mio pressante invito alle Autorità, sia
israeliane che palestinesi
perché si fermi questa
spirale di violenza, unilateralmente, senza condizioni”. Invita “tutta la
Chiesa” a pregare “per la
pace nella terra di Gesù”.
* Senigallia: carabinieri
e patenti. Gli interventi
sui ritiri delle patenti di
guida sono doverosi; ma
i Carabinieri insistono
giustamente sulla prevenzione. Hanno aviato
una campagna di sensibilizzazione nelle scuole
superiori cittadine, dove
agli studenti sono illustrate le disposizioni di
lege che regolano la prevenzione e la repressione
di questo fenomeno, indicando quali tipi di abusi fanno rischiare il ritiro
della patente e quali
sono le alterazioni nella
condotta di guida (riflessi
ritardati, scarsa percezione delle distanze e della
velocità effettiva, colpi di
sonno ecc.), legati all’eccesso di bevande alcooliche e all’uso di sostanze
stupefacenti.
* Corinaldo. E’ uscito un
altro numero di “Il giglio
di Corinaldo S.Maria Goretti” da non perdere per
le tanti notizie ivi riportate. Fra l’altro, si ricorda
l’apertura del Santuario:
8,00-12,00/15,00-18,30
(ora legale 19,30); le
confessioni:
10,3011,30/16,00-17,00;
le
SS.Messe: da ottobre a
marzo ore 17,30, da aprile a settembre ore 18,30
nei giorni feriali e festivi.
Al mattino delle domeniche per pellegrinaggi che
si prenotano per tempo.
Ogni mercoledì S.Messa
alle ore 8,30 e adorazione eucaristica in cappella fino alle 111,15. Ogni
ultimo martedì del mese
ore 21,00 incontro di
preghiera con gli “Amici
di S.Maria Goretti”. Alla
casa natale della Santa
S.Messa ogni 16 del mese
per i benefattori (ore 20
inv., ore 21est.).
* Ripe … e la seta “gloriosa”. Domenica 2 marzo sono stati presentati,
nella chiesa di san Pellegrino, i risultati dell’intervento di restauro
della artistica “seta”, un
tempo utilizzata per coprire il Crocifisso. La seta,
un grande telo ricamato
raffigfurante la “Croce
Gloriosa” e la corona di
spine, risale alla seconda
metàdell’ottocento e veniva negli scorsi decenni
destinata a ricoprire e
proteggere il pregevole Crocifisso che veniva
esposti alla venerazione
dei fedeli. Ora la “seta”
ritorna in tutto il suo
splendore ad onorare il
venerato Crocifisso dei
fedeli di Ripe.
Giuseppe Cionchi
6 marzo 2008
attualità
acli Domenica 9 marzo il congresso regionale a Civitanova Marche
Migrare dal 900
M
igrare dal Novecento, abitare il presente, servire il futuro. Le Acli del
XXI secolo: questo il tema del congresso
regionale delle Acliche si terrà a Civitanova Marche il prossimo 9 marzo 2008.
Per essere “fedeli al futuro”, a giudizio delle Acli, occorre “uscire dal Novecento”. Il
radicale e difficile passaggio d’epoca che
stiamo vivendo può diventare una grande
opportunità.
Fra le novità del mondo nuovo che sta nascendo le Acli pongono le trasformazioni
del lavoro, i processi di globalizzazione,
le grandi migrazioni dal Sud al Nord del
mondo, la crescita dei beni a disposizione
e dei consumi di massa, ma anche l’aumen-
to della povertà e della fame, la dissipazione delle risorse e gli squilibri ecologici.
Queste radicali trasformazioni stanno
portando alla nascita di un mondo nuovo,
nuovo anche rispetto al Novecento. Dobbiamo riuscire ad entrare in questo nuovo
mondo con un atteggiamento di fiducia e
di speranza: ci occorre però una pedagogia
regione Progetti per i marchigiani espatriati
Piano emigrazione
del cambiamento che ci aiuti ad affrontare
senza traumi e senza chiusure nostalgiche
la svolta storica che stiamo vivendo.
Negli ultimi anni le Acli, dopo aver riflettuto sul “passaggio d’epoca”, hanno operato
per “allargare i confini” della propria azione sociale, rafforzando la loro presenza
nella società italiana ed accrescendo l’attività da decenni avviata a livello internazionale. Oggi occorre rispondere in modo
innovativo alle nuove sfide del XXI secolo.
A giudizio delle Acli è ormai evidente che
l’antica questione sociale si manifesta oggi
in una pluralità di forme e di fatto comporta almeno quattro questioni fondamentali:
* la questione sociale vera e propria, come
sfida della globalizzazione
(economia, lavoro, Welfare,
migrazioni);
* la questione antropologica, come sfida della tecnoscienza, che a partire dalla
bioetica può preparare l’avvento del post-umano;
* la questione ecologica,
come sfida dell’ambiente,
delle risorse e degli stili di
vita;
* infine, la questione democratica, come sfida della
partecipazione dei cittadini
alle decisioni della politica.
In sede congressuale saranno ripresi e dibattuti i temi
che sono stati al centro dell’azione delle
Acli negli ultimi anni: il lavoro, l’immigrazione, le politiche sociali. Ma ovviamente
non mancheranno i riferimenti alla crisi
della politica, alla preoccupante situazione politica, alla difficile congiuntura economica ed agli innumeravoli problemi di
molte delle famiglie italiane.
V
ia libera al Piano emi- euro, di cui 348.000 da pargrazione 2008. La Giun- te della Regione e 45.250 da
ta regionale ha dato l’ok parte dei Comuni, a cui si
definitivo al documento aggiungono circa 145 mila
che prevede, tra le novità, euro da parte di altri Servizi
risorse finanziarie aggiun- regionali.
tive, messe a disposizione In particolare, le risorse agda altri Servizi regionali. Il giuntive che saranno rese
Piano definisce gli interventi disponibili dal Servizio Poche verranno finanziati nel litiche sociali serviranno a
2008 a favore degli emigrati integrare interventi a favore
marchigiani. E’ suddiviso in delle famiglie disagiate; altre
due parti: una relativa agli dal Servizio Turismo, Cultuinterventi della Regione, l’al- ra e Commercio andranno
tra a quelli dei Comuni. Un al Progetto Educational tour
Piano, come ha detto il pre- per i giovani marchigiani
sidente Gian Mario Spacca nel mondo; il Servizio Istruche rispetta pienamente zione, formazione e lavoro
gli indirizzi di governo di contribuirà alla realizzazioquesta legislatura regionale, ne del corso di formazione
tendenti a tutelare sotto il “Made in Marche” per diprofilo sociale, culturale ed scendenti marchigiani aleconomico, i cittadini mar- l’estero. Previsti anche, con
chigiani residenti all’estero o la collaborazione dell’Istao,
rimpatriati.
interventi a sostegno dell’alUna spinta fondamenta- ta formazione professionale
le per la realizzazione dei per l’inserimento dei giovani
progetti compresi nel Piano di origine marchigiana nei
triennale, come ha sotto- settori produttivi dei paesi
lineato il consigliere Lidio di origine.
Rocchi, incaricato per i rap- Il Progetto 1 è volto al poporti con i marchigiani nel tenziamento organizzativo
mondo, è stata data già nel del sistema dell’associazio2007 dal nuovo ruolo assun- nismo dei marchigiani nel
to dalle Conferenze Conti- mondo, che conta sempre
nentali e Giovanili tenutesi, maggiori adesioni: dopo
per l’Europa, in Lussembur- quella della “Marchigiana
go, nel giugno 2007 e, per Society of Chicago Heiil Sudamerica, a Buenos ghts”, quella recentissima
Aires, nel novembre 2007. della “Marche del Victoria”,
A disposizione, per il 2008, di Greenvale, sobborgo di
complessivamente, 393.250 Melbourne.
Provincia Il corso ‘Pressionista sviluppo turistico’
tecnologia La Regione stanzia poco per gli anziani
E
P
A scuola di turismo
Tempi moderni
’ partito il corso di perfezionamento post laurea per qualificarsi
come ‘Professionista dello sviluppo
turistico locale’ grazie alla collaborazione tra l’Università Politecnica
delle Marche la Provincia di Ascoli
e la Provincia di Ancona. L’obiettivo
è quello di creare figure specializzate in un modello di turismo che
guarda al futuro, quello del turismo
integrato in Adriatico, che la Provincia di Ancona sta sviluppando anche
nell’ambito delle proprie politiche
comunitarie e del progetto ‘Marinas’,
Interreg III A, e che l’Università Politecnica delle Marche ha inteso avviare coerentemente con i corsi di laurea
triennale e specialistica che toccano
questa importante disciplina. Il corso sarà strutturato in due momenti
fondamentali: le lezioni frontali che
si svolgeranno nella sede di San Benedetto del Tronto della Università
Politecnica delle Marche e quattro
seminari pubblici, con la partecipazione di esperti di fama internazionale, che si terranno ad Ancona. Il
corso si baserà sullo studio di casi di
sviluppo turistico locale e sul turismo
nautico nelle due sponde dell’Adriatico, con particolare riferimento proprio al progetto ‘Marinas’. “Il nostro
obiettivo – ha detto Eliana Maiolini,
assessore alle Politiche comunitarie
provinciale– è quello di agevolare
il percorso di sviluppo del turismo
nautico sulle due sponde dell’Adriatico già avviato in questi anni grazie
anche ad altri progetti comunitari,
ma capace anche di integrarsi con
l’offerta turistica dell’entroterra: ecco
perché riteniamo importante formare esperti in grado di valorizzare le
diverse tipologie di turismo garantite
dal nostro territorio”. “Le tendenze
turistiche più attuali – le fa eco Renato Novelli, docente di Sociologia del
turismo presso l’Università politecnica delle Marche – premiano i territori capaci di creare circuiti tematici
capaci di sintonizzarsi con il mondo
interiore dei viaggiatori. Ma per restituire all’Adriatico la centralità nell’immaginario turistico che gli spetta.
Vademecum della Coldiretti
Cibo, non rifiuti
N
egli acquisti di prodotti alimentari è possibile ridurre gli sprechi, che raggiungono i livelli più elevati per i cibi deperibili,
seguendo alcune semplici regole. E’ quanto
afferma la Coldiretti che ha elaborato un vademecum per salvare la frutta e verdura dalla
spazzatura dopo che recenti studi dell’Adoc
hanno confermato che finiscono nell’immondizia prodotti alimentari per un valore di 561
euro all’anno a famiglia, il 10 per cento della
spesa.
I consigli da seguire per ottimizzare la spesa,
non buttare via niente e mantenere la freschezza della frutta e verdura acquistata ri-
Marche a banda larga
resto tutte la Marche potrebbero essere coperte dalla tecnologia a banda larga. Un accordo,
tra la regione e ministero della Comunicazione consentirà di mettere a frutto 21 milioni di euro per
colmare il residuo “digital divide”
presente sul territorio, ossia quel
divario che separa chi può accedere alle nuove tecnologie e chi
no, perché residente in aree non
coperte dalle nuove infrastrutture
di comunicazione.
“La connettività a banda larga – ha
detto il presidente Spacca – riveste importanza crescente quale
precondizione nella competizione
internazionale e per la fruizione
di servizi digitali avanzati. Non
si tratta solo di internet veloce,
di posta elettronica, ma anche di
strumenti per la piena realizzazione dei diritti di cittadinanza, come
quelli di e-government. Certificati,
informazioni, pagamenti, autorizzazioni, quelle attività tipiche dell’amministrazione pubblica oggi
guardano - sottolinea la Coldiretti - gli acquisti in negozio ma anche la conservazione nelle
mura domestiche. Nel punto di vendita - sostiene la Coldiretti - occorre 1) effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo; 2) scegliere
i frutti con il giusto grado di maturazione, non
appassiti, con aspetto turgido e non eccessivamente necrotizzati nei punti di taglio; 3) verificare l’etichettatura e preferire le produzioni
e le varietà locali che non essendo soggette a
lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza; 4) preferire varietà di stagione che hanno tempi di maturazione naturali;
5) mantenere separate le confezioni delle diverse varietà di frutta e verdura acquistate che
vanno riposte in contenitori di carta piuttosto
che in buste di plastica.
E’ importante seguire alcuni piccoli accorgimenti anche tra le mura domestiche dove
possono essere a portata di mano,
anzi di mouse”.
L’accordo approvato dalla Giunta
e che deve ora essere sottoscritto
da Regione e Ministero, regola i
rapporti tra i due enti per il raggiungimento di questi obiettivi.
Oltre a queste risorse, poi, il Piano
telematico regionale potrà contare
su ulteriori 24,2 milioni di euro.
L’intervento previsto nell’accordo sarà attuato in cooperazione
tra Regione Marche e Ministero
delle Comunicazioni e per esso
dalla Società Infratel Italia S.p.A.,
soggetto attuatore del Programma Banda Larga in tutte le aree
sottoutilizzate del Paese, in complementarietà ed integrazione agli
interventi già avviati dalla Regione
Marche.
L’attuazione operativa dell’accordo si concretizzerà in bandi ad
evidenza pubblica (Infratel come
soggetto intermedio), che potranno essere banditi a partire dalla
metà di marzo 2008.
- sostiene la Coldiretti - 6) bisogna mantenere separata la frutta e verdura più matura che
si intende consumare a breve da quella che si
potrebbe conservare più a lungo; 7) mantenere separate anche le diverse varietà come
ad esempio i kiwi dalle mele che sprigionano
etilene che ne favorisce la maturazione; 8) la
frutta e verdura che si vuole consumare subito può essere messa in un portafrutta al buio
eventualmente coperta da un tovagliolo e
comunque lontano da fonti di calore, mentre
l’altra va posta in frigorifero, ma lontano dalle
pareti refrigeranti. In ogni caso 9) è opportuno che la frutta venga posta stesa sul contenitore per evitare ammaccature e sviluppo di
marcescenze ed infine - conclude la Coldiretti
- è bene evitare di lasciare porzioni di frutta
già iniziata che si prestano facilmente ad ossidazioni.
3
Block Notes
Albania
Missione in Albania
per trasmettere il
modello di dialogo
sociale
che
le
Marche
applicano
nelle
politiche
attive del lavoro e
della
formazione
professionale.
E’
questa la finalita`
generale dell’iniziativa
promossa da Iscos
Cisl Marche e Regione
Marche nell’ambito
di
un
progetto
di
cooperazione
allo sviluppo. Due
giorni di incontri
istituzionali, il 28 e 29
febbraio, con i vertici
del governo albanese
e le due maggiori
organizzazioni
sindacali, ai quali
ha
preso
parte
l’assessore regionale
al Lavoro, Ugo Ascoli.
E proprio a Tirana,
prima del seminario
che si è tenuto sul
confronto
tra
il
sistema di formazione
e
politiche
del
lavoro in Albania e
nelle Marche, in un
incontro
riservato
con
il
Ministro
del Lavoro e delle
Politiche sociali, Koco
Barka si è parlato
della necessità di
affrontare il tema
del dialogo sociale e
della concertazione,
concetto quest’ultimo
ancora sconosciuto in
Albania. Qui, come
ha riferito l’assessore
Ascoli, il sistema
della concertazione
va sviluppato perché
manca il confronto
sistematico
sulle
principali scelte di
politiche del lavoro
e non è diffusa la
cultura del dialogo
con le parti sociali che
può essere appresa
anche attraverso uno
scambio
reciproco
di conoscenze sulle
politiche attive del
lavoro adottate da
altri Paesi e Regioni
dell’Adriatico.
Un
quadro
informativo che ha
suscitato l’interesse
e molte richieste da
parte del Ministro
Barka che, su invito
dell’assessore, ha dato
la sua disponibilità a
venire in visita nelle
Marche a maggio, in
occasione della prima
conferenza regionale
sull’Occupazione
femminile, insieme
ad una delegazione
sindacale. L’Albania,
circa tre milioni di
abitanti,
registra
problematiche le cui
soluzioni
possono
essere
utilmente
trovate
ispirandosi
anche alle scelte
marchigiane
in
tema di politiche
del lavoro e sociali:
il fenomeno dei
giovani disoccupati,
il lavoro sommerso,
un
fortissimo
abbandono scolastico,
la
disoccupazione
femminile e maschile
‘over 45’, l’inserimento
sociale della comunità
ROM, l’inserimento
lavorativo dei disabili.
4
6 marzo 2008
Senigallia
salute Kiwanis e Rotary per parlare di linfomi
Scienza vicina
E
’ stata una serata di grande
interesse culturale e scientifico, che ha fatto registrare la partecipazione corale di soci, quello
che al Kiwanis Club, in interclub
con il Rotary ha avuto un relatore
di prestigio quale il prof. Stefano
Pileri. Il relatore ha spiegato che
i Linfomi sono tumori del tessuto
linfatico, che ben si prestano ad
esemplificare gli scenari che negli
ultimi tempi si sono aperti allo
studio e alle terapie dello Neoplasie in genere. Per lungo tempo
i Linfomi sono stati trattati mediante la rigida applicazione di
protocolli chemioterapici a tutti i
pazienti affetti dallo stesso tipo di
malattia. In realtà la trasformazione neoplastica è un processo
complesso che può coinvolgere
meccanismi diversi, pur producendo aspetti microscopici simili. Ciò ha prodotto una linea di
pensiero volta alla realizzazione
di approcci terapeutici personalizzati (tailored therapy) capaci
di riflettere la patobiologia del
tumore nel singolo soggetto e
potenzialmente provviste di alta
efficacia e specificità a fronte di
bassa tossicità ematologica e extraematologica (cd farmaci intelligenti). Questa nuova frontiera
è stata resa possibile dall’introduzione di metodiche innovative
per lo studio del materiale bioptico ottenuto dai pazienti per
fini diagnostici. Tali metodiche
si basano sull’uso di “micro- array”, termine che letteralmente
indica la disposizione di una serie di campioni a schiera ordinati su di un supporto di piccole
dimensioni. Due sono i tipi di
“micro- array” al momento utilizzate: genomici e tessutali. I primi
consentono di valutare simultaneamente il livello di espressione
di migliaia di geni, attualmente
corrispondenti all’intero genoma, così da stabilire quali siano
sovra-espressi e quali silenziati.
Tale approccio permette di cogliere le differenze di espressione
genica fra tumori diversi, di raffrontare il processo neoplastico
con i tessuti normale e di individuare le principali alterazione in
gioco, sulle quali intervenire in
maniera selettiva sotto il profilo
terapeutico. Esso è applicabile di
volta in volta ad un singolo caso,
comporta la complessa e delicata gestione della biopsia e implica costi particolarmente elevati;
inoltre richiede la costante validazione del dato genomico a livello proteico, non dimenticando
che i 40.000 geni che concorrono
alla realizzazione del patrimonio
di ciascuna cellula, danno luogo
a oltre 400.000 prodotti. Della
nuova tecnologia e delle sue potenzialità il prof, Pileri ha fornito
una esemplificazione, relativa ai
Linfomi a cellule T periferiche,
un tipo di patologia fino ad oggi
sostanzialmente incurabile.
notizie della settimana
donato un defribillatore
Per il cuore
persone Confartigianato ha premiato Caterina Pantone
Donne e artigiane
U
S
abato 1° marzo presso lo Stadio
Comunale “Goffredo Bianchelli”
di Senigallia si è tenuta la cerimonia
di donazione al Comune di Senigallia di un defibrillatore portatile in
memoria di Giuseppe Mariani, deceduto l’11 maggio 2006 per un arresto cardiaco. Tale strumentazione
resterà a disposizione nell’impianto
sportivo senigalliese e permetterà
di scongiurare tragiche conseguenze nel caso eventualità simili dovessero colpire atleti o spettatori.
Questa donazione segue altre
opere benefiche realizzate in sua
memoria, grazie alla generosità dimostrata da amici e conoscenti del
quartiere Cesanella, dai cicloamatori del Gruppo Sportivo “Lucertini
Arredamenti”, dai dipendenti e dall’Amministrazione del Comune di
Senigallia, dai colleghi del Deposito
Personale Viaggiante F.S. di Ancona
e dalle società sportive “Senigallia
Calcio” e “U.S. Vigor Senigallia”.
La moglie Paola e i figli Ilaria e
Nico, nel ringraziare la generosità
di tante persone che lo conoscevano, ne ricordano così la sua figura:
“Giuseppe continuerà a sorriderci
dal cielo affinché la sua eredità di
gioia rimanga per sempre impressa
nei nostri cuori”.
na vita spesa per il lavoro, con
passione impegno e dedizione.
La Confartigianato in occasione
della festa dell’8 marzo ha voluto
premiare Caterina Pantone storica artigiana di Senigallia titolare
di una lavanderia, da poco tempo
in pensione. A conferire il riconoscimento a Caterina Pantone che
si è sempre impegnata nel gruppo
delle imprenditrici di Confartigianato, il Presidente e il Segretario
della Confartigianato provinciale
di Ancona Valdimiro Belvederesi e
Giorgio Cataldi.
Ho sempre lavorato con dedizione,
ha affermato Caterina Pantone, è
continuerò il mio impegno in Confartigianato e per insegnare il mestiere alle giovani leve.
Le donne, “ temprate” dalla loro
quotidiana necessità di coniugare
una serie di ruoli differenti, sono
in grado di introdurre nell’organizzazione produttiva un incredibile
contributo di diversità e flessibilità.
a senigallia l’assemblea congressuale provinciale
a denti stretti
Concooperative
Succede a Senigallia Taxi e tariffe
* Vincita da capogiro alle Saline con un “gratta e
vinci” che ha dispensato la bellezza di 500.000
euro nella tabaccheria “Fabio e Adele”, al centro
commerciale delle Saline. Grazie ad un biglietto
della lotteria Il Miliardario, la donna si è aggiudicata ben 500.000 euro.
* Un giovane di 20 anni in stato di fermo. E’ questo lo sviluppo delle indagini condotte dagli agenti
del Commissariato di polizia in seguito all’inseguimento di una motocicletta con due giovani a bordo.
Il fermato è J.S., che si sarebbe trovato alla guida del
veicolo risultato rubato. Le indagini proseguono per
identificare il complice.
* Il gazebo va in fiamme e due anziani coniugi
vengono salvati da un agente di polizia e da un
carabiniere. Minuti di paura in un edificio di in via
Botticelli. Prezioso l’intervento dei vigili del fuoco
che hanno stabilizzato l’incendio in pochi minuti evitando il peggio. Protagonisti, loro malgrado,
Ferruccio Pambianchi di 87 anni, privo delle gambe
e la moglie Ada Manoni di 82. Erano quasi le 8.30
quando in via Botticelli, in zona Cesanella, è stata
sfiorata la tragedia.
* Rifiuti, marciapiedi, strade e viabilità in testa
al lungo elenco delle priorità di Borgo Ribeca stilato dai residenti. I problemi del borgo sono
stati illustrati agli amministratori nel corso di una
assemblea pubblica. Ad aprire il dibattito la raccolta differenziata, l’ultimo dei problemi in ordine di
tempo, con cui gli abitanti sono alle prese. I presenti hanno manifestato l’inadeguatezza dell’isola ecologica delle Grazie, dove si assiste a continui lanci
di sacchetti direttamente dai finestrini delle macchine in transito.
* Asur e Regione diffidate dal titolare di Villa
Serena per ottenere, entro dieci giorni con decorrenza da oggi, il rimborso di 738.734 euro oltre alla
stipula di una convenzione o di un contratto per
gestire l’assistenza domiciliare integrata. Se ciò non
dovesse accadere Antonio Petruzzelli, proprietario
della struttura, procederà a vantare i propri diritti
per via legale, vedendosi costretto a diminuire le
ore di assistenza erogate.
* “Il nostro sa muoversi nei meandri della partitocrazia, con mosse che fanno pensare che abbia
un unico obiettivo: la sua convenienza politica”. E’
duro il giudizio di Fabrizio Marcantoni sulla scelta di Enzo Monachesi, consigliere comunale eletto
nella lista civica “Fabrizio Marcantoni per Senigallia” e dalla quale in questi giorni ha divorziato.
Siglato l’accordo tra Confartigianato e associazioni degli
operatori turistici sul tariffario
dei taxi per alcuni particolari collegamenti extraurbani.
L’obiettivo è il miglioramento
del servizio, anche in vista della
seduta del Consiglio comunale
che dovrà procedere all’esame
del nuovo Regolamento comunale per i taxi.
Sono state stabilite alcune tariffe fisse, per specifici collegamenti tra Senigallia e le località
sede di importanti infrastrutture di trasporto. Così raggiungere
l’aeroporto di Falconara costerà
37 euro, mentre per quello di
Rimini ce ne vorranno 90 e per
quello di Forlì 160. Lo stesso da
Senigallia alla stazione ferroviaria di Falconara occorreranno 28 euro, per quella di Ancona 49, così come per quelle di
Pesaro e Jesi, mentre per arrivare a quella di Rimini costerà 99
euro. Stabilita anche la tariffa
pe raggiungere l’ospedale regionale di Torrette di Ancona: per
una corsa ci vorranno 38 euro.
Un accordo che punta principalmente ad unificare i tariffare per questo particolare
tipo di collegamenti, che spesso
costituiscono la gran parte del
servizio nel periodo invernle.
Restano comunque in piedi altri
problemi a proposito del servizio taxi a Senigallia, come quello dei turni notturni o festivi,
della possibilità di integrazione
con il trasporto pubblico locale
costituito dagli autobus, del numero di licenze disponibili. Un
punto, quest’ultimo, per il quale
i taxisti aderenti alla Confartigianato oppongono una decisa
contrarietà.
Quando ciò non viene apprezzato
e valorizzato da altri, ci pensano in
proprio e in proprio si mettono a
lavorare.
Le donne del comprensorio di
Senigallia “fanno impresa” soprattutto nell’artigianato, nel commercio, nell’agricoltura. Secondo uno
studio della Confartigianato di
Senigallia, sono 2.830 nell’intero
comprensorio le aziende guidate
da donne, società di persone con
almeno il 60% di soci donne, società di capitale con almeno il 66% di
amministratrici donne e imprese
individuali con titolare una donna.
Rappresentano il 20,78% del totale degli imprenditori che operano
nel senigalliese. La concentrazione
maggiore nel comune di Senigallia
dove le imprenditrici sono 1.522,
tante anche ad Arcevia ( 277), a
Corinaldo ( 202), a Ostra ( 215). Le
imprenditrici artigiane sono 494.
Paola Mengarelli
S
i svolgerà a Senigallia venerdì 7 marzo p.v., nella
sala panoramica del City Hotel (Lungomare Dante Alighieri 14) l’Assemblea Congressuale di Confcooperative
Ancona durante la quale si
svolgeranno le elezioni per il
rinnovo del nuovo Consiglio
Provinciale.
L’apertura dei lavori è per le
15.30. A seguire la relazione
del presidente di Confcooperative Ancona, Massimo Stronati, il saluto delle autorità,
gli interventi programmati e
il dibattito.Alle 17.30 si terrà
l’elezione degli organi sociali.
a cura di
L’intervento del Segretario generale Confederazione Cooperative Italiane, Vincenzo
Mannino, concluderà i lavori
congressuali.
Sono 168 le cooperative operanti nel territorio provinciale anconetano, 20.560 i
soci, 3.024 gli addetti: il tutto
muove un fatturato di circa 615 milioni di euro (dati
2006). A questi operatori,
vanno aggiunte le 7 Banche di
Credito cooperativo che con
i loro 48 sportelli, 328 addetti, 9.789 soci hanno raccolto
1.259.000.000 euro (dati 2006).
L.M.
Giuseppe Nicoli
Dill’ al monc’ in piazza
• Molti si domandano come va a Senigal- della nostra città e non solo relativo alle
lia la raccolta differenziata dei rifiuti. Dalle strutture ricettive ma anche al programinformazioni ascoltate si evidenziano del- ma delle iniziative più importanti che sale lamentele perché non sempre vengano ranno realizzate nei prossimi mesi. Per il
rispettati gli orari di raccolta dei vari bido- momento ha suscitato grande interesse il
ni. Altro inconveniente, visibile, è l’aspetto “Cater Raduno” ed il “Summer Jamboree”
poco edificante - in certi punti di prelie- ma anche altri eventi hanno attirato l’atvo - di cartoni, bustoni, sacchetti in bella tenzione. Questo ci fa molto piacere e ci
o brutta vista fino a tarda ora. Spesso poi rende orgogliosi della nostra bella città.
si vedono davanti alle abitazioni non uno • Il direttivo del Gruppo società e ambiensolo dei bidoncini relativi al calendario, te di Senigallia si rivolge agli assessori prema diversi, che poi rimangono non rac- posti perché i lavori di riqualificazione di
colti per giorni. Certo è che, specie in città, viale IV novembre possano essere effettuanel centro storico e vicino a bar/ristoranti ti senza intaccare le alberature ai lati della
ecc., non forniscono un bel vedere. Biso- strada, come è avvenuto in via Carducci e
gnerebbe trovare altre soluzioni. Anche via Marche, giovandosi delle tante soluzioil cartone dovrebbe essere spezzettato e ni che la moderna tecnologia mette oggi a
non messo per intero perché così occupa disposizione.
troppo spazio. Con il tempo speriamo di • Le barriere architettoniche restano un
riuscire a recepire meglio questo impor- problema. Molti locali sono inaccessibili.
tantissimo servizio.
Questo è l’appello lanciato da un giovane
• Notizie positive per il turismo senigallie- dell’Associazione “Aiuta un amico” che si
se alla Borsa internazionale del turismo di batte per i diritti delle persone costrette in
Milano. Nello stand della Regione è stato carrozzina. Ogni Amministrazione deve
distribuito materiale informativo anche fare tutto quanto possibile per eliminarle.
6 marzo 2008
senigallia
bcc Le Banche di Credito cooperativo per il Centro di Solidarietà Caritas
Dar credito all’accoglienza
A
nche quest’anno le Banche di Credito Cooperativo di Corinaldo,
Fano, Ostra e Morro d’Alba e la Banca
Suasa di Credito Cooperativo, operanti
nel territorio diocesano, hanno voluto
sostenere il Progetto Credito Cooperativo per la Solidarietà. Anno 2007, finanziando con un contributo di 32.000
euro l’abbattimento delle barriere architettoniche del Centro di Solidarietà
“don Luigi Palazzolo” di Senigallia, che
svolge servizi di prima accoglienza nei
confronti dei più bisognosi. La realizzazione dell’ascensore, che collega i
tre piani della struttura, ha così definitivamente risolto il problema dell’accoglienza di tutte quelle persone
che hanno gravi problemi fisici e che
non possono salire o scendere autonomamente le scale. Il progetto, che ha
comportato un notevole investimento
finanziario, ha previsto anche l’adeguamento alla vigente normativa dell’impianto elettrico, delle uscite di sicurezza, realizzate con porte apribili dotate
di maniglioni antipanico. E’ stato inoltre realizzato l’impianto antincendio in
tutto il magazzino sotterraneo.
L’importante contributo delle quattro
banche di credito cooperativo nasce da
una collaborazione con il Centro di solidarietà ormai consolidata nel tempo.
Nel 2003, infatti, avevano già risposto
positivamente all’invito del Vescovo ad
impegnarsi concretamente nel sociale,
soprattutto nell’aiuto ai più bisognosi,
contribuendo alla realizzazione della
nuova cucina del Centro.
Questa struttura, opera segno della
Diocesi di Senigallia, non potrebbe
5
sabato 8 marzo, in piazza con la bici
A Senigallia è tempo
di “Critical Mass”
funzionare se non fosse sostenuta da
oltre 150 volontari, che arrivano ad
i scaldano i motori.. sti che si riuniscono in un
oltre 500 con la mensa domenicale,
pardon i pedali per il 1° giorno e in un ora prefissache costantemente o saltuariamente si
mettono a servizio delle persone disa- Critical Mass a Senigallia ta in un punto preciso della
giate, rispondendo concretamente ai previsto per sabato 8 mar- città e muovendosi in masbisogni e alle esigenze dei più poveri in zo 2008 a partire dalle ore sa prendono possesso delle
uno spirito di carità cristiana e giusti- 17.00. I ciclisti, i pattinatori, strade altresì congestionate
i pedoni, e chi più ne ha più dal traffico automobilistico.
zia sociale.
Gli istituti di credito cooperativo, che ne metta, s’incontreranno in Ciò che caratterizza il Crihanno partecipato al progetto, hanno Piazza Roma per “invadere” tical Mass è l’assoluta sponvoluto esprimere realmente la loro vici- pacificamente la città senza taneità e informalità delnanza alla gente, specialmente a quella regole nè percorsi stabiliti. l’evento e le modalità della
che si trova in condizione di bisogno e “Un modo per reclamare il pubblicizzazione che avdi disagio, realizzando pienamente la nostro spazio e la nostra aria vengono sovente tramite divulgazione via SMS o posta
finalità che caratterizza questi istituti - scrivono gli organizzatori.
di credito: la vicinanza alla gente, la so- Senigallia è la seconda città elettronica in una sorta di
lidarietà e il radicamento al territorio più inquinata della provin- passaparola all’interno dei
cia di Ancona e le autorità circoli e degli ambienti senin cui operano senza scopo di lucro.
Barbara Assanti sanitarie hanno stabilito che sibili a queste tematiche.
durante il 2007, la centralina A Senigallia non c’è mai
di rilevamento posiziona- stato un evento del genecaritas Se n’è parlato ad un convegno su ‘Progetto Credito Cooperativo’
ta all’incrocio della Penna, re, nonostante le premesse
dalle parti della Stazione perché ciò avvenga siano
Ferroviaria ha rilevato limiti state ampiamente raggiundi polveri sottili (le famige- te, sia in termini di tollerate Pm10) oltre la soglia di ranza ambientale sia per ciò
tolleranza per ben 155 gior- che riguarda lo spazio fisico
empre più famiglie sulla soglia della sono coloro che vivono in strada o in più che mai tale spirale può coinvolge- ni contro un limite di legge e di manovra per ciclisti
povertà anche nel nostro territo- un dormitorio, i senza tetto, tra i quali re anche fasce di popolazione che fino di 35. Se si considera poi e pedoni. Ci chiameremo
rio. Continuano ad aumentare le spese stanno anche coloro che per vari mo- a ieri si credevano immuni dal rischio che i rilevamenti non sono Movimento Lento Ciclabile
per le prime necessità a fronte di una tivi usufruiscono di sistemazioni allog- di precipitare nella grave emarginazio- stati effettuati per tre mesi Senigallia e vorremmo che
progressiva erosione degli stipendi e giative temporanee in istituti o centri di ne. Sono sempre più frequenti ai cen- a causa di un guasto alla questa giornata non sia solo
in molti casi anche della perdita del accoglienza residenziali, le persone che tri di ascolto della Caritas Diocesana e centralina si evince che gli protesta e sensibilizzazione
lavoro e della casa. Della situazione vivono in abitazioni insicure, o perché delle caritas parrocchiali e vicariali, le sforamenti avvengono qua- ma anche una festa di chi
delle famiglie in crisi ed, in particolare, ospiti di terzi, o perché sotto sfratto, o richieste di aiuto da parte di famiglie si giornalmente. Di fronte ama la bicicletta e vivere la
dell’emergenza sconosciuta dei senza senza un regolare contratto e, infine, le che un reddito lo hanno, ma non basta a questi dati e a queste evi- città in un modo diverso”.
Movimento Lento
casa si è parlato alla presentazione del persone che vivono in abitazioni ina- a sostenere una casa, a far fronte all’in- denze abbiamo pensato di
Ciclabile - Senigallia
Progetto Credito Cooperativo per la deguate, a seguito di occupazioni abu- debitamento che mette a rischio ogni dar vita ad un movimento
Solidarietà Anno 2007, che si è svolta sive, o in alloggi senza abitabilità, o in proprietà, basti pensare agli anziani spontaneo e non ufficiale
sabato 23 febbraio 2008 al Centro Con- alloggi mobili, come roulottes, caravan, il cui reddito o pensione non è suffi- che esiste in tutte le grandi
gressi Buon Pastore Portone. Il proble- automobili, etc. Ad accomunare tutte ciente per la propria abitazione, ai la- metropoli mondiali e che sta
ma della casa è reale e molto sentito le persone in tali condizioni sta un ele- voratori temporanei o flessibili che, in prendendo piede anche nelsia in ambito locale che nazionale. “E’ vato livello di vulnerabilità sociale, che mancanza di sicurezze, non solo non le città di medie dimensioni,
sorprendete e scandaloso – ha detto espone a crescenti livelli di deprivazio- riescono a pianificare il proprio futuro questo movimento è il Critidon Aldo Piergiovanni, direttore della ne morale e materiale e può generare, ma, tentando di farlo maldestramente, cal Mass o Massa Critica”.
Caritas diocesana – che non si trovino in concorso con altri fattori di disagio, mettono a rischio di grave povertà se Ma che cos’è un Critical
Mass? E’ un raduno di ciclidati ufficiali e riconosciuti che diano le progressiva emarginazione, sino ai li- stessi e le proprie famiglie.
dimensioni del fenomeno. I dati del no- velli più gravi.
E questa non è una realtà momentastro centro di ascolto diocesano, come Al posto di persone senza casa – ha nea, ma insieme alle più “tradizionali” dal gruppo società e ambiente
quello degli altri 264 centri di ascolto continuato don Aldo - noi preferiamo povertà che si incontrano ogni giorno
caritas in 131 diocesi italiane, segnala- utilizzare l’espressione ‘persone senza sulla strada, compone un panorama
no che nel periodo aprile – settembre dimora’. Più che al concetto materia- sempre più strutturato nella nostra so2006 il 13,9% delle persone incontrate le di “casa”, con il termine «dimora» si cietà.
presentava problemi di grave esclu- rende l’idea del luogo degli affetti, della Non è più solo un’emergenza sociale,
lavori in progetto di rifa- un insieme di elementi che,
sione abitativa (con una componente quotidianità, dell’intimità, delle rela- cioè una condizione eccezionale e temcimento, rinnovo e ma- se esaminati singolarmente,
di stranieri superiore del 3,6% a quella zioni.
poranea da fronteggiare straordinaria- nutenzione delle condutture presentano senza dubbio
di italiani) ed il 24% dichiarava di avere Quando si perde la casa la povertà ma- mente, ma siamo di fronte ad un feno- dei servizi possono essere problemi e criticità.
principalmente bisogni abitativi.
teriale facilmente si trasforma in una meno permanente, di lunga durata, che effettuati senza intaccare le In particolare riguardano:
Non stupisce neanche che tra le quasi povertà anche simbolico-esistenziale. si ripete e si amplia con il passare del alberature ai lati della strada La vetustà delle piante, con30.000 domande di aiuto ricevute da- Si tratta di una spirale negativa mul- tempo senza che episodiche misure di e, prestando la dovuta at- siderata la vita non lunghisgli stessi centri di ascolto, il 15% fosse tidimensionale, in cui non avere una intervento socio economico riescano a tenzione, senza metterne a sima dei pioppi, anche se
rivolto ad ottenere mobilio per la casa casa può portare a non poter sostene- contrastarlo efficacemente. Da qui na- rischio in maniera irrepara- ancora possono durare mole oltre l’11% a sostenere spese legate re un lavoro, a perdere reddito, a non sce la consapevolezza per la comunità bile salute e stabilità; come ti anni.
all’abitazione (affitto, utenze, spese di poter mantenere autonomamente se cristiana di dover denunciare l’ingiu- è avvenuto di recente, per Le malattie delle stesse; inristrutturazione straordinaria…) cui stessi e la propria famiglia, a mettere stizia, attivandosi per diventare quella esempio, in Via Carducci fatti, lo stato di salute degli
altrimenti non si sarebbe potuto fare in crisi le relazioni affettive ed amicali, dimora che sappia accogliere l’escluso, e, precedentemente, in Via alberi non è ottimale, sottofronte.
ad innescare depressioni, dipendenze e nella quale per tutti c’è posto, piena- Marche.
posti negli anni a potature
Ma per affrontare seriamente una con- malattie, a non trovare più risorse ma- mente consapevoli che una risposta Anche i marciapiedi posso- eccessive e alle insidie del
dizione così grave, come quella della teriali e spirituali per curarsi, a perdere solo materiale non basta, soprattutto no essere realizzati senza traffico e dell’inquinamento.
persone senza una casa, bisogna tener contatto con se stessi e la realtà, a vive- dove, come si è visto, l’esclusione abi- eliminare le piante, giovan- Anche se la maggior parte
conto di tutto l’universo molto più re, e per alcuni, infine anche a morire, tativa costituisce una finestra su un più dosi delle tante soluzioni non costituiscono un pericoampio di quanto si possa immagina- sulla strada.
ampio disagio relazionale, psicologico che la moderna tecnologia ci lo immediato, come risulta
re, composto di persone con tipologie La casa però non è né l’unico né il pri- e fisico, che va accolto ed affrontato da mette a disposizione. Anche dalla studio commissionato
ed intensità di disagio anche molto mo problema. Il vero problema, e forse tutta la comunità.”
per questo possiamo citare nel 2003. E poi, possono esidiverse tra loro: i senza dimora, che anche la vera emergenza, è che oggi
B.A. l’esempio di Via Carducci o stere alberi perfettamente
l’intervento di miglioramen- sani in ambiente urbano?
to di terreno ed aiuole effet- La produzione primaverile
tuato in Via Rovereto.
di polline; infatti, le fiorituCerto è più facile lavorare re dei pioppi sono alle base
senza la presenza degli albe- di problemi soprattutto di
l Presidente della Repubblica, Giorgio ri; ma questo, di per sé, non ordine allergenico, da cui il
Napolitano, mentre stiamo ultimando può costituire il pretesto per ricorso a frequenti e drastiil giornale, è a Senigallia, alla Rotonda l’abbattimento di una albe- che potature.
a Mare. Durante la visita culturale che rata storica, ma la Ammini- Occorre innanzi tutto consta facendo nella Regione Marche, il strazione Comunale dovreb- ciliare il mantenimento delPresidente ha chiesto di inserire espres- be dare il meglio di se stessa la importanza visiva (monusamente la tappa alla Rotonda a Mare, per salvare uno dei settori mentalità) del viale con un
dando un notevole riconoscimento al- più caratteristici della città.
eventuale processo di sostil’importanza del monumento della no- Quindi la questione centrale tuzione delle alberature.
stra città, uno dei simboli della regione, da affrontare riguarda la op- Per questo, ed anche per
e al valore del recupero effettuato dal- portunità (e non la necessi- evitare un impatto visil’Amministrazione Comunale.
tà) di intervenire anche sulle vo notevole ed abbastanza
E’ dal 21981 che un Presidente della alberature.
traumatico, riteniamo imRepubblica non faceva visita a Senigal- Viale IV Novembre assu- portante si proceda con aslia. L’ultima volta era stato Sandro Per- me, nel suo complesso, un soluta gradualità (non quella
tini , ricevuto nella Sala Consigliare del aspetto di imponenza e mo- del progetto, solo di qualche
Comune. Ad attenderlo, Napolitano ha numentalità che qualifica mese; ma, eventualmente, di
trovato i bambini di alcune scuole seni- un intero settore della città. anni…).
galliesi.
Questa immagine importanGruppo Società
Servizio sul prossimo numero te e rilevante è composta da
e ambiente
S
Famiglie, più povere
S
Su viale IV Novembre
I
Il presidente Napolitano
a Senigallia
I
6
6 marzo 2008
Chiesa
C’è vita
in parrocchia
Un concerto alle Grazie per la Terra Santa
Domenica 9 marzo, alle 18.30, presso la Chiesa delle
Grazie a Senigallia, si terrù un Concerto, Via Crucis
cantata per soli, coro e organo. L’ingresso è libero, a
offerta, per la Scuola ‘Magnificat’ di Gerusalemme.
La Musica è di padre Armando Pierucci, Ensemble
vocale Laboratorio Ottantasette, direttore Paolo
Urbinati. Elisabetta Lombardi, mezzosoprano; Giovanni Dattolo, tenore; Cosimo Diano, baritono; Carlo Bonelli, basso. All’organo Nunzio Randazzo. Sono
previsti anche gli interventi del sindaco di Senigallia,
Luana Angeloni, il vescovo Giuseppe Orlandoni, P.
Marcello Birarelli, P. Roberto Mancinelli, don Luciano
Guerri, Antonio Mastri.
Premiazione della manifestazione di disegno
Torna l’appuntamento con la manifestazione di disegno organizzata dalla Parrocchia di Pianello di
Ostra. Domenica 16 marzo, alle 16, presso la Sala
della Comunità parrocchiale, alla presenza delle famiglie, delle autorità scolastiche e civili e delle organizzazioni sociali e culturali della comunità. Il tema
di questa XXX edizione è stato ‘In viaggio a Lourdes
con Bernardette da Maria’:
Festa della famiglia al Porto
Domenica 9 marzo la parrocchia del Porto, a Senigallia,
festeggerà la famiglia, mettendo al centro della preghiera in particolare le coppie che festeggiano il loro anniversario di matrimonio. La Messa delle 11 sarà il centro
delle celebrazioni. Poi il pranzo nei locali parrocchiali.
Per informazioni, 071 64226.
diocesi Intervista ad Anna Gobbetti, presidente uscente dell’Azione Cattolica
L’Azione Cattolica riparte
Dopo sei anni da presidente qual è il
bilancio di questo periodo?
È difficile perché le cose da dire sarebbero tantissime. Ma ne sottolineo
due. La prima è che l’Ac esiste e continua con costanza il suo cammino. Può
sembrare scontato questo, ma in tempi
di grandi trasformazioni come i nostri
non è così. Da noi si può evidenziare
anche un grande entusiasmo che è tornato ad animare gli organismi diocesani. Questo è un elemento fondamentale perché l’Azione Cattolica non vive
di leader ma di organismi collegiali, di
collaboratori a vari livelli, è un’associazione con un vertice sempre plurale.
Se l’entusiasmo cala diventa difficile
anche portare avanti la vita ordinaria
delle associazioni parrocchiali. La seconda è la bellezza di aver vissuto la
preparazione e la celebrazione del 140°
dell’associazione. È stata l’occasione
per rileggere l’impegno in Ac e rinnovarlo con la consapevolezza che l’Ac è
uno strumento formidabile per vivere
intensamente la propria appartenenza
alla Chiesa. La storia dell’AC è percorsa da tante figure di santità e ci si rende conto di avere un patrimonio tra le
mani da custodire e da mettere a frutto
nello stesso tempo.
Qual è il tratto caratteristico dell’Azione Cattolica di Senigallia?
La capillarità. Siamo, come sempre nella nostra storia locale, molto presenti
su gran parte del territorio. Per lo più
associazioni piccole ma in tante parrocchie. Ho ripetuto molte volte che
credo sia questo il vero modo di mettersi a disposizione della Chiesa Locale: una presenza capillare e discreta
pronta in ogni momento a crescere se
la collaborazione con i parroci lo permette. Le piccole associazioni parrocchiali hanno la forza intrinseca di essere un segno di coerenza e fortezza per
tutti. Abbiamo poi anche associazioni
parrocchiali più strutturate, quelle con
i grandi numeri, quelle con tutti i settori. Credo che a loro sia affidata una
grande e bella responsabilità: di essere
traino per l’associazione intera.
Quale la priorità per il futuro?
In assemblea è stato approvato un bel
documento, frutto della riflessione di
tutte le associazioni parrocchiali sul
Manifesto “Tra piazze e campanili”. Lì
sono contenute le priorità per il prossimo triennio e con l’approvazione
l’assemblea consegna il documento finale al nuovo consiglio che elaborerà i
percorsi per realizzare quanto in esso
contenuto. Abbiamo fatto la scelta di
lasciarci ispirare dal Manifesto, perchè lo abbiamo ritenuto una iniziativa
di grande portata. Infatti in tanti hanno sottoscritto il Manifesto, che va
oltre i soci di Ac e riesce a parlare ed
unire tante più persone. E poi è una
priorità scommettere sulle relazioni
e valorizzarle. A tutti i livelli costruire
relazioni positive e durature è l’unico
modo per andare controcorrente in un
mondo dove tutto si consuma subito,
dove tutto stanca subito, dove non si
ha più la pazienza di aspettare. Penso
alle relazioni a 360 gradi, nei rapporti
personali, nei nostri organismi, tra organismi diversi, con le Chiese di altri
Paesi. E’ una strada molto difficile, perché è oggettivamente difficile capirsi
fino in fondo, a volte sembra di parlare
lingue diverse, a volte non ci si rende
conto di quanto possano essere distanti le posizioni di ciascuno. Nonostante
tutto, nonostante le delusioni che derivano da relazioni conflittuali o confuse credo che non ci sia altra strada per
crescere come singoli e come comunità. E la possibilità di vivere relazioni
profonde e positive è l’augurio sincero
che faccio ai nuovi responsabili dell’Ac
di Senigallia.
Corso base Avulss
L’Associazione Avulss onlus di Senigallia, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato, unitamente alla Federazione Avulss nazionale ed all’Oari (Movimento per l’animazione di una pastorale di comunione
e di speranza per l’uomo che soffre) organizzano il XV
corso base per la formazione di volontari socio sanitari. Le lezioni si terranno tutti i lunedì e giovedì a partire dal 31 marzo 2008, dalle 17,30 alle 19,30 (gli orari
potranno subire variazioni in base alle esigenze degli
iscritti). Il programma comprende: 1. Elementi per una
formazione socio-sanitaria di base; 2. Elementi per una
formazione psicologica di base; 3. Elementi per una formazione teologico spirituale; 4. Il volontario: identità e
ruolo dell’operatore volontario; volontariato organizzato: le proposte dell’Avulss. Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria Avulss – Via Arsilli 29 Senigallia nei giorni
di lunedì e giovedì dalle 17 alle 18, tel. 071-64227 – email: [email protected]
S. Messa per la Donna in Duomo
Domenica 9 marzo 2008, nella Cattedrale di Senigallia,
alle 18,00 sarà celebrata dal Vescovo Giuseppe Orlandoni una S.Messa per le donne; alle 18,45 “Conoscere la
gioia”, musica e parole dedicate a Maria. La cittadinanza è invitata.
A Marina di Montemarciano le ‘Quarantore’
Tra le manifestazioni del culto eucaristico, restano
ancora attuali le Quarantore, una volta così diffuse e
così solenni da costituire un tempo di rinnovamento
spirituale e sociale, di preghiera e di penitenza, di
comunione tra il clero e il popolo, tra ricchi e poveri,
tra superiori e sudditi. La storia dice che, durante i
giorni della solenne esposizione, le città cambiavano fisionomia: i negozi chiudevano; i lavori dei
campi erano sospesi; le barriere sociali cadevano e
la fede rifioriva nel cuore della gente che imparava a
pregare e a meditare. L’adorazione coinvolgeva tutte
le categorie di persone che, giorno e notte, si avvicendavano in preghiera, spesso in modo inventivo
e spontaneo, per quaranta ore davanti a Gesù Eucaristia. Le Quarantore nella parrocchia di Marina di
Montemarciano saranno dal 7 al 8 marzo 2008, dalle
ore 8 del venerdì alle ore 24 del sabato.
Giornata del Pellegrino a Loreto
“Maria, guida e speranza, per il popolo a Lei consacrato” è il tema della Terza Giornata del Pellegrino
che l’Opera Romana Pellegrinaggi organizza a livello
marchigiano a Loreto. Un appuntamento che quest’anno si arricchisce della presenza della statua pellegrina della Madonna di Fatima, che in questi giorni
sta facendo visita alle diocesi marchigiane (FabrianoMatelica, Jesi, Pesaro, Fano-Fossombrone-Cagli- Pergola, Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Arcidiocesi di Ancona-Osimo) e arriverà l’8 marzo 2008 nella
prelatura territoriale di Loreto (rimanendovi fino al
10). La manifestazione mariana prenderà il via alle
14,00 con la Festa del Pellegrino a Montorso, nella
“Sala Cardinale Eduardo Pironio”, dove è prevista
l’accoglienza dei pellegrini, proseguirà alle 14,30 con
la catechesi introduttiva dell’Arcivescovo di AnconaOsimo, Mons. Edoardo Menichelli. A conclusione della Giornata del Pellegrino è prevista la S. Messa, in
programma alle ore 18,00, presieduta da Mons. Giovanni Tonucci, Arcivescovo di Loreto.
Ecco gli eletti al
Consiglio Diocesano
dell’Azione Cattolica,
triennio 2008-2011:
lista ‘Unitari’
Nicoletta Bani
Francesca Mengarelli
Roberto Olivetti
Corrado Bacchiocchi
lista ‘Adulti’
Daniele Marzi
Anna Guerri
Claudia Sartini
M. Grazia Guidi
lista ‘Giovani’
Giovanna Baccianini
Chiara Pongetti
Giovanni Priori
Enrico Ceccacci
lista ‘Acr’
Giovanni Ciriachi
Mattia Rossi Magi
Mariangela Scarpini
Angela Perini
I
l 4 maggio prossimo siamo invitati tutti a Roma per concludere
le celebrazioni del 140° dalla fondazione dell’Azione Cattolica Italiana.
Alle 9 comincerà l’incontro in Piazza San Pietro, alle 10.30 la Celebrazione Eucaristica e alle 12 l’Angelus
con il Papa che scenderà in piazza
per incontrare l’Azione Cattolica.
Tutti sono invitati: anche chi non
è aderente all’associazione ma ha
piacere di partecipare.
Da Senigallia si andrà in pullman e
il costo per l’iscrizione e il viaggio
varierà dai 25 ai 30 euro.
Per i giovani, i giovanissimi e ragazzi di terza media c’è un’ulteriore possibilità: quella di partire
il sabato per poter partecipare alla
veglia di preghiera che si farà il sabato sera a S.Giovanni in Laterano.
Il costo complessivo è di 40 euro.
Le iscrizioni vanno recapitate entro
il 20 marzo ai responsabili parrocchiali di Azioni Cattolica. Sarà una
bella occasione di riflessione e di
incontro per concludere l’anno del
140° e per continuare questa bella
storia con nuovo entusiasmo.
M.G.
diocesi Gli incontri vicariali per le famiglie: a Mondolfo c’era padre Aurelio D’Intino
La Bibbia che parla d’amore
D
omenica 10 febbraio si è svolto
a Mondolfo il primo incontro vicariale per le famiglie. “La Bibbia ci
parla dell’Amore” era il tema della discussione sapientemente animata da
Padre Aurelio D’Intino, il giovane padre passionista che ha guidato questo
primo appuntamento con le famiglie.
Padre Aurelio D’Intino è Consultore
Provinciale dei Passionisti per il settore
apostolato, si occupa dei giovani, delle
famiglie; ha tenuto diverse conferenze
sulla sessualità e sull’amore nella coppia. “La Bibbia - ci ricorda il padre - è
l’unico vero manuale d’Amore, un testo
antico di 3.000 anni fa, in cui ogni sua
parte ci parla di Amore!” L’incontro
è stato una rivisitazione molto interessante e dotta della vocazione della
coppia cristiana alla luce delle scritture
sacre.
Il primo libro, la Genesi, rivela tutta la
poesia e il mistero della coppia nella
sua vocazione a dare senso a tutta la
creazione. Non è né il maschio, né la
femmina, ma l’uomo intero nel pensiero creativo di Dio. La coppia è capace
di fecondità e questo la rende simile a
Dio, ad immagine di Dio! “Non ripeteremo mai a sufficienza – ha detto provocatoriamente il religioso- che l’altro
è e resta sempre un mistero per noi e
lo conosceremo solo nella misura in
cui lo rispetteremo in questo suo mistero!” Questa realtà così complessa,
fatta di grazia e di peccato, di vita e
di morte, nel suo volto più normale e
quotidiano che è il matrimonio, viene
esplorata attraverso la lettura e l’analisi
di alcuni passi dell’Antico e del Nuovo
Testamento.
In Osea, Iahvè esprime i sentimenti di uno sposo tradito, che soffre per
l’allontanamento della sua sposa. Però,
pur nel dolore, continua ad amarla e
a restarle fedele. Ecco l’intuizione di
Osea (e in seguito degli altri profeti):
se non c’è la comunione, se manca il
rapporto personale e intimo con Dio, è
facile alienarsi, prostituirsi, cercare gli
idoli, cioè i surrogati di Dio. Al tempo
di Osea l’adulterio era punito con la
morte. Dio invece non si appella alla
legge, ma alla fedeltà eroica e all’amore
che sa ricominciare sempre di nuovo.
La coppia e il matrimonio sono il luogo
dove si impara ad amare senza stancarsi mai, dove si cresce e si matura
per vivere un vero rapporto personale
umanizzante.
Il Cantico dei Cantici è il canto dell’amore erotico-mistico, ambedue travolgenti ed estasianti. Se un uomo e
una donna arrivano a vibrare con tan-
ta intensità nell’amore umano, perché
non dovrebbero vivere ancora più intensamente l’esperienza del rapporto
con Dio?
Il libro di Tobia ci ricorda che la preghiera rinnova e santifica l’amore coniugale perché lo nutre dell’Amore infinito, quello di Dio! “L’angelo Raffaele
disse a Tobia: “Prima di unirti a lei, alzatevi tutti e due a pregare. Supplicate
il Signore del cielo perché venga su di
voi la sua grazia e salvezza. Non temere: essa ti è stata destinata fin dall’eternità. Sarai tu a salvarla. Ti seguirà e
penso che da lei avrai figli che saranno
per te come fratelli. Non stare in pensiero”. “ (Tb 6,18). E’ così sarà per loro
la prima notte di nozze.
L’incontro si conclude con una riflessione sul significato di Amore nel Nuovo Testamento. Padre Aurelio ci ricorda che Gesù è la massima espressione
d’Amore di Dio per l’uomo.Nella lettera di S. Paolo agli Efesìni l’amore totale
di Cristo per la sua Chiesa è il prototipo dell’amore nella coppia: “Siate sottomessi gli uni agli altri nel timore di
Cristo”. Qui viene eliminato ogni atteggiamento di supremazia; nella famiglia
tutti devono essere reciprocamente
sottomessi: tutti servi di tutti, nessuno
padrone di nessuno.
6 marzo 2008
Chiesa
dalla visita pastorale
Il vescovo Giuseppe in visita nella parrocchia di Brugnetto
Una comunità che serve
C
hi di noi non è alla ricerca della alla quale tutti possono dissetarsi. Se gli Affari Economici. Chi svolge questi
felicità? Chi di noi non desidera Cristo è l’acqua viva che disseta, è sem- ministeri, non li esercita con l’arrogandissetare questa innata voglia di senso plice conseguenza che ogni battezzato za o la presunzione di essere al di sopra
e significato? Solo il Signore Gesù è la diventi a sua volta dissetante per gli degli altri, ma con l’umiltà del servizio
risposta a tutti i nostri desideri pro- altri. E la Chiesa non potrà che essere di chi “fa strada senza farsi strada”.
fondi. Come la Samaritana al pozzo di ciò che Gesù ha voluto che fosse: il suo Tutto ciò non è un sogno impossibile o
Giacobbe, anche noi dobbiamo disse- prolungamento nella storia.
un estratto dal “libro dei desideri” astarci con la Parola ed il Pane che Cristo Una “nuova” immagine di Chiesa? No. surdi, ma è ciò di cui è capace chi si fa
ci dona nella sua Chiesa”. Con queste Più precisamente un’immagine più docile allo Spirito.
parole, prendendo suggerimento dal “autentica” di Chiesa e, di conseguenza, Una comunità non è “bella” sempliVangelo della III Domenica di Quare- di parrocchia. È a questo che il Pastore cemente dal punto di vista estetico,
sima (Gv 4, 5-42), il Vescovo Giuseppe ci ha esortato nei vari incontri che ha ma quando lascia trasparire dalle sue
avuto durante persone la Bellezza, quell’acqua che
la settimana disseta per sempre. Perciò, sono andella Visita: cora vere le parole di Gesù rivolte alla
un invito a Chiesa apostolica: «Avrete forza dallo
trasformare Spirito Santo che scenderà su di voi e
non le cose mi sarete testimoni» (At 1,8). Queste
da “fare” ma parole, alle quali è ispirato il Messagl ’ “ e s s e r e ”, gio del Papa per la prossima Giornata
cioè l’idea Mondiale della Gioventù, il Vescovo le
che abbiamo ha fatte risuonare ai giovanissimi e di
di
Chiesa; giovani della parrocchia e poi a tutti
passare dal- quelli che venerdì scorso hanno anil’archetipo di mato la bella Via Crucis dei giovani di
gerarchia, a Vicaria, proprio a Brugnetto: chi crede
quello di co- nel Risorto non può continuare a vivemunità cor- re “da morto”; solo chi si apre a Dio e
responsabile agli altri vive veramente.
in cui ognu- Non possiamo più “avere forza” facenno si sente do esclusivo affidamento su di noi e
dispensatore sulle nostre capacità. Solo lo Spirito è
ha celebrato l’Eucaristia nella nostra dei doni ricevuti dallo Spirito.
capace di mettere armonia e renderci
comunità parrocchiale, avviando così Per questo il Vescovo Giuseppe ha “comunità” corresponsabile — non un
la sua seconda Visita Pastorale dal 23 al voluto incontrare e “confermare nella semplice aggregato di persone. Solo
29 febbraio.
fede”, oltre alla comunità eucaristica l’Eucaristia — la mensa della Parola e
Quella che ci dona Gesù è una sor- radunata nel Giorno del Signore, pro- del Corpo, il sacramento della carità e
gente di acqua che zampilla per la vita priamente coloro che esercitano una della disponibilità —, è il luogo dove si
eterna. Pensando a questo fatto, mi vera e propria ministerialità nella par- comincia a vivere la corresponsabilità
sono tornate alla mente le parole con rocchia: i catechisti e gli educatori, i portandola poi al di fuori dalle mura
cui papa Giovanni XXIII descriveva genitori, il Consiglio Pastorale Parroc- sacre del tempio.
la parrocchia: la “fontana del villaggio”, chiale ed il Consiglio Parrocchiale per
Simone Mandolini
Anche l’ufficio amministrativo diocesano ha partecipato ai lavori
Economi diocesani a convegno
O
ltre 160 diocesi, per una presenza che ha visto più di amministrativo ad uso dei Parroci e sopratutto dei loro col250 rappresentanti, al 5° Convegno Nazionale Econo- laboratori; 2) la fondamentale importanza che riveste in ogni
mi Diocesani, appena conclusosi a Chianciano. La cittadina Parrocchia la presenza di un Consiglio per gli Affari Econotermale toscana ha visto riuniti per tre giorni gli incaricati mici (Cpae). Il vademecum non vuole dare un ulteriore gravescovili per la gestione dei beni delle Diocesi italiane, in una vame ai Parroci, ma vuole affiancare loro uno strumento agiattesa occasione di incontro, dialogo e di approfondimento le di consultazione, col quale indirizzare l’opera gestionale,
sui tanti temi ai quali, quotidianamente, gli Economi sono una sorta di “bussola” negli adempimenti canonici, civili ed
chiamati a dare risposte. Mons. Giampietro Fasani, Econo- amministrativi. Soprattutto il volume, però, dovrà essere lo
mo Generale della Cei ha accolto i convegnisti con il saluto strumento di lavoro per il Cpae e fondamentale riferimento
introduttivo, sottolineando la delicatezza e l’importanza del per i vari professionisti (architetti, avvocati, fiscalisti…) che
servizio a cui sono chiamati gli Economi. Questi – in una operano a contatto con le Parrocchie. Consiglio obbligatorio
società sempre più complessa – si trovano a dover lavorare in ogni Parrocchia secondo il Diritto canonico, il Cpae diviea contatto con il diritto canonico e quello civile, necessitan- ne oggi fondamentale perché il Parroco possa essere affiando ogni giorno di più della collaborazione di esperti che li cato da persone “prudenti ed esperte” che non si limitino ad
possano affiancare nei diversi settori operativi della gestione un generico “parere” ma che possano offrire anche soluzioni
dei beni della Chiesa, beni posseduti per quelli che sono i “tecniche” su cui dibattere, lasciando ovviamente al Parroco
suoi fini: il culto, le opere di apostolato e di carità, l’onesto la decisione finale, prevista dal diritto. La Diocesi di Senigalsostentamento dei ministri. L’edizione 2008 del convegno lia è intervenuta al Convegno con lo staff dell’Ufficio Ammidegli Economi ha avuto una speciale attenzione al compito nistrativo Diocesano. “Sin dal prossimo anno pastorale sarà
del Parroco nella gestione dei beni della Parrocchia: infatti, forse opportuno dedicare spazio all’aggiornamento del clero
seppur ribadita la fondamentale importanza dell’attività pa- anche con l’utilizzo dello strumento del vademecum – ha
storale, non ci si è certo nascosti il fatto che senza le opere sintetizzato Mons. Pier Domenico Pasquini, Vicario Episcomateriali (la Chiesa per la liturgia, l’oratorio per i giovani, i pale per gli Affari Economici – in considerazione anche delle
luoghi per il catechismo e la carità e quant’altro) non è poi sempre nuove responsabilità amministrative a cui è chiamapossibile adempiere pienamente tale missione. Proprio per to il Parroco nella gestione della vita pastorale della propria
questo due sono state le linee guida che hanno rimarcato i comunità cristiana”.
diversi interventi: 1) la prossima uscita di un vademecum
Alessandro Berluti
martedì 11 marzo il vescovo giuseppe invita in cattedrale politici, consiglieri e amministratori locali
La politica si ritrova in preghiera
N
on vi scoraggiate. Chiedete al Cielo il dono di una
genialità nuova che vi metta in grado di esprimere,
su scenari politici più giusti, il vissuto e le ansie dell’uomo contemporaneo. E non lasciatevi cadere le braccia
quando, nonostante il vostro impegno improntato a
trasparenza e rettitudine, vi vedete
destinati di sospetti da parte di chi
spara nel mucchio.
Non demordete:
la coerenza paga,
anche se con qualche ritardo. Paga
anche l’onestà. E
la speranza non delude! Possiate trovare nel vostro duro
impegno il sostegno dei cittadini, la solidarietà dei collaboratori, il rispetto degli avversari, il consenso degli ultimi, la benedizione di Dio”. Così scriveva don Tonino Bello ai politici della sua diocesi di Molfetta nel 1988. E’ con
questo spirito che la chiesa diocesana propone a tutti i
cristiani impegnati in politica alcuni approfondimenti. E’
il vescovo mons. Giuseppe Orlandoni che invita per martedì 11 marzo p. v. alle ore 21.15 nella Cattedrale a Senigallia ad un incontro di preghiera gli amministratori che
operano negli enti locali, nella sanità e in tutti gli organismi istituzionali presenti nel territorio della diocesi. La
preghiera avrà come filo conduttore il tema: “Alla ricerca
dell’uomo interiore: spiritualità e responsabilità sociale”.
L’organizzazione è curata dalla Commissione diocesana
per la pastorale sociale.
Paolo Gasperini
7
in agenda
La settimana del Vescovo
Giovedì 6 marzo
ore 9.30: Incontro Sacerdoti giovani
ore 21.00: Castelleone: operatori pastorali
Venerdì 7 marzo
ore 15.00: Castelleone: fabbriche
ore 21.00: Castelleone: Adorazione – conclusione Visita
Sabato 8 marzo
ore 15.00: Inizio Visita Pastorale a Ripe-C.Colonna
ore 18.00: S.Messa a Castelcolonna
ore 19.00: S.Messa a Ripe
Domenica 9 marzo
ore 9.00: S.Messa a Castelcolonna
ore 10.00: Incontro genitori (Ripe)
ore 11.15: S.Messa a Ripe
ore 16.00: Gruppo famiglia
ore 18.00: S.Messa in Duomo (Giornata della Donna)
Lunedì 10 marzo
Roma: Commissione C.E.I. Pastorale sociale
ore 21.00: Castelcolonna: giovani e giovanissimi
Martedì 11 marzo
ore 9.30: Ripe: Visita al Comune
ore 10.30: Ripe: Visita alla Direzione Scolastica
ore 11.30: Castelcolonna: Visita al Comune
ore 21.00: Duomo, incontro di preghiera con gli Amministratori
Mercoledì 12 marzo
ore 8,40: Ancona: Corso all’Istituto Teologico
ore 21.00: Ripe: Catechisti ed educatori
Giovedì 13 marzo
ore 9.30: Seminario, S.Messa per anniversari sacerdotali
Arcevia (S.Medardo): Inaugurazione Mostra
Venerdì 14 marzo
ore 21.00: Castelcolonna, Adorazione eucaristica
Sabato 15 marzo
ore 9,30: Pianello, S.Messa e processione (San Giuseppe)
pomeriggio: Senigallia: Giornata Mondiale della Gioventù
Domenica delle Palme 16 marzo
ore 11.15: Opera Pia, benedizione delle palme
ore 11.30: Cattedrale, S.Messa
Il Csi cerca operatori di oratorio
Si selezionano Operatori di Oratorio, disponibili ad operare in
qualità di collaboratori retribuiti negli Oratori della provincia
di Ancona. Inviare curriculum vitae completo, al Centro Sportivo Italiano, Comitato provinciale di Ancona, con sede in Jesi
P.za Federico II^, 7-Tel. 0731-56508 / e.mail: [email protected] Solo i soggetti ritenuti potenzialmente interessanti per
questa selezione verranno telefonicamente contattati per un
colloquio entro dieci giorni dalla ricezione del cv
Gli operatori selezionati dovranno partecipare ad un Corso di
Formazione nei giorni: Mercoledi’ 26 – Giovedì 27 – Venerdì
28 - Lunedì 31 marzo e Martedì 1 aprile a Jesi dalle ore 15,30
alle ore 19,30.
S.Messa da Loreto su Retequattro
Come da tradizione da alcuni anni nel corso della Quaresima,
le Sante Messe domenicali delle ore 10,00 del 9 marzo 2008,
celebrate presso la Basilica di Loreto, verranno trasmesse in
diretta dal canale televisivo Retequattro.
Lavori nella cattedrale di Recanati
Torna a far parlare di sé la Concattedrale di San Flaviano a
Recanati e stavolta con segnali positivi. Dopo anni di attese,
segnate da non poche polemiche, quella che nel 1240 ebbe
l’onore di diventare da chiesa a cattedrale in quanto “speciale
patrimonio della Chiesa Romana”, potrà infatti beneficiare
presto dei lavori di ristrutturazione che permetteranno di
riportare alla luce uno dei tesori artistico-ecclesiali più noti nel
nostro territorio. La Diocesi di Macerata – Tolentino – Recanati
– Cingoli – Treia e il comune di Recanati, in collaborazione con
la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio
delle Marche per l’occasione ha organizzato la Conferenza “La
Cattedrale di San Flaviano: patrimonio di fede, arte e civiltà”,
venerdì 29 febbraio presso il Palazzo comunale di Recanati.
Nel corso dell’incontro sono state illustrate le iniziative per il
restauro e la valorizzazione di questo luogo caro ai recanatesi,
e non solo, che custodisce affreschi e altre opere pittoriche di
prestigio, tra cui una tela attribuita a Luigi Pellegrini di Perugia,
allievo del Pomarancio, e le tempere dell’artista locale Biagio
Biagetti.
Dialogo tra religioni e culture, un corso
Una società sempre più multi religiosa. Problemi di dialogo e
di convivenza tra confessioni, che possono sfociare in forme
di conflitto, razzismo ed esclusione. A questo tema di grande
attualità, è dedicata l’edizione 2008 del percorso di educazione
interculturale promosso da Comunità volontari per il mondo,
Associazione Genitori, Associazione italiana maestri cattolici,
e quest’anno anche dalla Comunità ebraica di Ancona, in
collaborazione con il Csv. Il 6 marzo sarà la volta del rabbino
Roberto della Rocca, dell’Unione delle Comunità ebraiche
italiane, che disserterà su “Il dialogo ebraico - cristiano:
riflessioni e proposte operative”, mentre a chiudere il ciclo,
con l’appuntamento del 13 marzo, saranno due laboratori
su “La via dell’unità nel rispetto del pluralismo religioso” e “Il
volontariato come espressione di pluralismo”, coordinati da
Maria Grazia Quagliani e Giovanna Cipollari, formatrici del
settore Esci-Cvm (informazioni tel. 071 202074).
6 marzo 2008
il paginone
6 marzo 2008
il paginone
La storia
di Maria,
la nostra
storia
di Paola Ricci Sindoni
8
P
rovate a chiedere ad una ragazza, anche ad una dignità, infatti, sta nel trasmettere la vita, perpetuancredente o impegnata in una qualche associazio- do la sua presenza nel tempo e sconfiggendo così ogni
ne, che cosa significhi il titolo di “immacolata con- presenza di morte, ogni paura del futuro.
cezione”, riservato a Maria. Storcerà la bocca e, bal- Maria, concepita senza peccato, idonea a raccogliere
bettando, farà riferimento alla verginità della Madre verginalmente (leggi: liberamente) il frutto dello Spidi Dio e ad un dogma di un Papa lontano, forse nel rito, è l’esempio concreto a cui ogni donna può guarmedioevo.
dare. Dire verginità non vuol dire demonizzare la
Roba d’altri tempi, insomma. Che non tocca più la sessualità, ma dice al contrario sua gestione responsensibilità femminile cattolica -figurarsi quella lai- sabile e consapevole. Dire concepimento immacolato
cista- e che ancora una volta tende a relegare quella non vuol dire fuoriuscita dalla condizione umana, ma
figura, così centrale nel mistero cristiano, in un’aurea - al contrario - l’indicazione che essere donna significa
rarefatta e insignificante.
essere consapevole di doversi con forza riscattare dai
A pensarci un poco, invece, questo “concepimento” condizionamenti storici che l’hanno vista e la vedono
di Maria nella completa assenza di peccato è di una oggetto di violenza e di sopraffazione del maschio.
straordinaria portata antropologica: la Madre di Dio, Non è solo questione di rivendicazione sessista, come
donna del suo tempo, coinvolta nel più straordinario invoca tanto femminismo radicale, ma la coscienza
racconto che la storia ricordi, ci dice che il male è dell’intangibilità del proprio corpo, del suo straordisconfitto “in partenza”, se è vero che lei, creatura fi- nario potere di esprimere disponibilità a diventare
nita e non semidea, ha potuto essere ripiena di grazia una casa entro cui ogni figlio cresce e si prepara ad
sin dal primo istante della sua esistenza.
entrare nel mondo. Il carattere “unico” del Figlio di
Per lei, una donna, il Padre ha inventato questo in- Dio è il distintivo dell’unicità di ogni nato, così come
canto: preparandola al futuro parto verginale, ha vo- il corpo di Maria è il segnale concreto dell’unicità di
luto così indicare che il peccato si nullifica quando c’è ogni donna.
di mezzo il bene della vita, la cura dell’esistenza, la Questo non vuol dire che la donna è “unica” solo
speranza, tutta materna, di custodia della felicità nel- quando fa figli. È certo però che questo suo carattere
le generazioni future.
distintivo - andato perso per strada in nome di una
Per questo Maria non è un “simbolo”, ma la coscien- falsa emancipazione del femminile che ha disgiunto
za della femminilità, la consapevolezza cioè che ogni sessualità e procreazione - ha prodotto una umanità
donna, il cui corpo fecondo raccoglie la vita, è il vero più povera, segnata dalla piaga di una preoccupanvolto dell’umanità. Benedetta e riscattata dalla resur- te denatalità, con la conseguente sfiducia nel futuro
rezione del Figlio, questa porta in sé quel segreto di proprio delle giovani generazioni.
bene che va fecondato, perché annienti ogni tentazio- Non va comunque dimenticato che la corporeità della
ne di male. Il peccato è la soglia della non-vita, l’in- donna è anche fonte di un incredibile irraggiamento
gresso alla morte del cuore, l’infelicità di tante giova- simbolico; nella misura in cui esprime apertura e cuni, immerse nel vuoto delle passioni tristi.
stodia della vita, diventa anche il segnale che questa
Occorre, perciò, mettersi alla ricerca di quel bene energia in più è la sua forza e il suo riscatto che può
perduto, che va con costanza ritrovato, perché si ri- tradursi nei mille gesti di condivisione, di diffusione
generi la bontà di tutta la creazione.
affettiva, di predisposizione a tutte quelle forme che
Ha ragione la tradizione ebraico-talmudica, quando dicano espansione feconda del bene.
afferma che il culmine del creato, il suo sorprenden- Questa è la storia di Maria che deve diventare anche
te effetto finale è proprio la donna, giunta per ultimo, la nostra storia.
e per questo segno di perfezione della natura. La sua
di Ivan Maffeis
S
econdo gli ultimi dati, sarebbero tra i 1000 e i 140 milioni le donne e le ragazze che hanno subito mutilazioni genitali femminili, e 3 milioni le ragazze che rischiano ogni anno di essere sottoposte a questa pratica. A firmare una
dichiarazione per “sostenere i governi, le comunità locali, le donne e le ragazze
ad abbandonare questa pratica nell’arco di una generazione”, con una “riduzione rilevante” entro il 2015, anno del conseguimento degli Obiettivi di sviluppo
del millennio, sono oggi le 10 agenzie delle Nazioni Unite (Unaids, Undp, Uneca, Unesco, Unfpa, Unhchr, Unhcr, Unicef, Unifem, Who), ricordando che “la
mutilazione genitale femminile viola il diritto delle donne e delle ragazze alla
salute, alla protezione e alla vita stessa, dal momento che la pratica risulta a
volte mortale”. La dichiarazione mette in evidenza gli effetti dannosi delle mutilazioni genitali femminili sulla salute delle donne, delle ragazze e delle bambine appena nate: oltre allo shock cruento immediato, gli effetti sulla salute
a lungo termine possono includere dolore cronico, infezioni e traumi. Senza
contare che studi recenti mostrano che le donne che hanno subito mutilazioni
genitali femminili hanno un più altro rischio di parto cesareo, una degenza più
lunga ed emorragie post-partum, mentre per i loro bambini si riscontrano più
alti tassi di mortalità durante e immediatamente dopo la nascita.
violenze
B
isogna puntare sulla produzione di statistiche ufficiali affidabili sulla violenza contro le donne, perche’ queste permettono di comprendere la vera natura del fenomeno, eliminando gli stereotipi, dando la possibilita’ di individuare le reali priorita’ e, quindi, consentendo di intervenire prima che sia troppo
tardi”. E’ questa la posizione del governo italiano, illustrata all’Onu, davanti alla
commissione ad hoc che discute, appunto, di indicatori per misurare la violenza
contro le donne.
L’Italia, dunque, sostiene “fortemente” l’eleborazione di statistiche ufficiali che
rilevino il fenomeno a livello internazionale. “Del resto - come ha ricordato la
delegazione italiana- il governo italiano ha deciso di finanziare, e non era mai
accaduto prima, l’Istituto nazionale di statistica per condurre un’indagine mirata a far emergere il sommerso della violenza, anche e soprattutto in famiglia.
Indagine che e’ stata fondamentale per la progettazione del Piano nazionale per
la prevenzione e il contrasto della violenza e per la tutela delle vittime (che la
Finanziaria 2008 sostiene con uno stanziamento di 20 milioni di euro) e rappresenta una parte fondamentale dell’Osservatorio sulla violenza. “Fortemente”
il governo italiano “sostiene anche- ha assicurato la rappresentanza del nostro
Paese- l’impegno della Statistical Commission dell’Onu per l’identificazione di
standard e metodologie adeguate per progettare le indagini sulla violenza contro le donne in tutto il mondo”.
Fatica
donna
pensionate
U
marzo
Volti
di donna
brutte pratiche
obbligate a scegliere
H
D
onne. Come Elmas, la kossovara che la scorsa
settimana a Trento, nel giorno del suo 43° compleanno, è stata accoltellata dal marito.
Donne. Come Maria Chiara, la ventiquattrenne trentina che domenica è stata sfregiata con l’acido ancora
dal marito.
Donne. Come le tante che vivono senza ricevere un
gesto di affetto e di tenerezza, presenze scontate,
quando non abusate tra le pareti domestiche.
Donne. Sono quasi 5 milioni quelle alle quali, in questi 30 anni di Legge 194, abbiamo lasciato credere
che il problema non fosse l’assenza irresponsabile del
padre, il lavoro precario, l’inefficacia dei consultori
pubblici... ma il bambino che intessevano in grembo.
Quante finiscono avvolte in una tristezza infinita, che
si trascinano dentro per anni senza riuscire a condividerla con nessuno.
Donne. Come quelle alle quali oggi offriamo la scorciatoia di una “soluzione” chimica. La RU486 “semplifica” la procedura: una pastiglia per causare la morte
dell’embrione, una seconda sostanza per le contrazioni e la sua espulsione. Senza interventi chirurgici, nel
bagno di casa. Agli effetti collaterali sulla salute della
donna, si aggiunge il tentativo di sminuire la portata
psicologica dell’atto in sé. Un “fai da te” che spinge
ancor più nella solitudine, mentre calpesta l’obbligo
di legge di praticare l’interruzione di gravidanza soltanto all’interno di strutture pubbliche.
In questi 30 anni ne sono cambiate di cose grazie ai
progressi della scienza medica. Oggi, ad esempio, si
riesce ad immaginare la sopravvivenza del feto già
con una nascita prematura a 22 settimane (nel 1978
non era pensabile al di sotto delle 26). Eppure, ogni
volta che qualcuno anche soltanto accenna all’ipotesi
di riconsiderare la normativa della Legge 194, si scatena l’inferno. Quasi il diritto alla vita portasse con sé
un colore politico o religioso e non fosse terreno sul
quale una sana laicità non dovrebbe temere di interrogarsi pensosa.
Non saranno anatemi e scomuniche ad invertire una
mentalità sterile, di cui l’aborto è manifestazione. Per
questo anche la riflessione sulla Giornata per la vita
(domenica 3 febbraio), pur condividendo la richiesta,
non si ferma all’eventuale spostamento di qualche paletto giuridico o a discutere le modalità dell’intervento. Educarsi al rispetto della sacralità dell’altro (sia un
corpo di donna, sia quello del nascituro); ascoltare la
lezione della maternità (è dalle mamme, ha osservato
qualcuno, che abbiamo iniziato ad essere in due...);
credere che si diventa persone soltanto servendo la
vita (non servendosene)... sono tappe per smetterla di
continuare a gestirci da single anche nei rapporti di
coppia. Diversamente, ogni volta che un figlio venisse a turbare equilibri e programmi resterà qualcosa
di eliminabile, un volo da abbattere sul nascere.
La pretesa di bastare a se stessi impedisce di riconoscere il bambino come ciò che di più bello la vita ci
possa mai dare.
o dovuto scegliere 35 anni fa se ancora una volta la politica ha voluto
essere totalmente madre o se- stravolgere le richieste e tutto si è ripararmi da mia figlia, ho deciso di solto in una bolla di sapone”.
mantenere unita la famiglie lasciando “Speravo – continua Cometto - che
il lavoro e ora non ho neppure diritto oggi le donne, madri di ragazzi disaalla pensione”. Parola di Marina Co- bili non dovessero ancora una volta
metto, madre di una disabile gravis- subire la violenza sociale dell’indiffesima, che da Torino ha raccontato la renza delle istituzioni, ma purtroppo
sua storia a Superabile, il portale del- non è cambiato molto per chi come
l’Inail sul mondo della disabilità. “Al- noi pur trovando forze impensabili
cune famiglie hanno chiesto e si sono nell’amore dei propri figli scelgono di
impegnate per avere riconosciuto il essere genitori fino alla fine, ma queprepensionamento come lavoro usu- sta fine dovrebbe essere come quella
rante, e non dovere così rinunciare al di tutti, naturale, non provocata dalla
lavoro, siamo stati illusi - scrive - poi, considerazione di non contare nulla
donne d’Africa
U
in questa società”. La conclusione della lettera fa riferimento alla tragedia
di Savona, dove il 3 febbraio un uomo
di 89 anni ha sparato al figlio adottivo trentacinquenne disabile. “Se non
si riuscirà a comprendere che la disabilità è un grande tema sociale e non
si prenderanno seri provvedimenti
per coinvolgere le famiglie nelle decisioni politiche che le riguardano,
un”ennesima tragedia dettata dalla
consapevolezza di non avere nessuno
a cui affidare il proprio figlio quando
non ci saremo più, sarà sicuramente
replicata”.
na settimana di manifestazioni per la Giornata della donna è cominciata e si protrarrà sino all’8 marzo in Rwanda. Con l’occasione si sancisce la nascita di una ‘Rete delle
Donne Africane per la Pace’, alla quale hanno attivamente collaborato il Coordinamento per
il Sostegno a Distanza La Gabbianella, insieme all’Associazione Progetto Rwanda e ad altre
Associazioni partner. Con la realizzazione della Rete si è così risposto all’appello di alcune
donne africane, provenienti dal Rwanda, dal Sudafrica e dal Sudan presenti alla manifestazione Italia-Africa, tenutasi a Roma nel maggio 2005. In questa occasione era stata espressa da
parte loro la volontà di costituire una Rete di donne africane, allo scopo di sentirsi più unite
e sostenute nell’affrontare le loro molteplici sfide in Africa. Al progetto hanno preso parte
donne che vivono in diversi Paesi africani, e si è così riusciti a creare un coordinamento per
le donne e le associazioni di settore esistenti nei loro rispettivi Paesi. Grazie a questo sono
n appello ai partiti, già impegnati nella campagna elettorale, perché diano immediata risposta alle situazioni
drammatiche di milioni di anziani poveri, parte dei quali
non autonomi, soprattutto donne”. Lo lanciano le pensionate
della Cisl al mondo della politica, ma anche a quello della
cultura in occasione dell’8 marzo. “Cresce - affermano - l’indebitamento delle famiglie. Una gran parte di famiglie non
riesce a pagare l’affitto, le bollette di luce, gas”. Tra queste,
sottolinea la coordinatrice nazionale delle pensionate Cisl,
Valeria De Bortoli, “una grossa fetta è costituita da anziani,
in particolare donne mortificate e umiliate dall’impossibilità di fronteggiare i costi dei consumi essenziali quali: cibo,
affitto, bollette, farmaci. È l’esercito delle pensioni minime
date da reversibilità, da assegno sociale, quale unico reddito,
il cui valore è pari a circa un terzo dei 1900 euro denunciati dall’Istat”. Perché si chiedono le donne Fnp, “sul problema
pensioni solo il sindacato alza la voce in loro favore per soluzioni urgenti? Si può accettare che sia la Caritas a sopperire
ad una parte delle esigenze primarie di costoro?”.
Aggiunge De Bortoli: “C’è la consapevolezza che gran parte di quelle donne, titolari di pensioni minime, non hanno
maturato la pensione contributiva proprio perché si sono
dedicate interamente alla famiglia, esonerando lo Stato dai
costi per i servizi sociali, comunque dovuti, quali: asili nido,
scuole a pieno tempo, assistenza alle persone non autosufficienti”. Inoltre, una prima ed importante risposta, purtroppo
mancata, sottolinea la coordinatrice delle pensionate Cisl, “è
la legge con il fondo per la non autosufficienza, con la quale
si prospettano soluzioni civili, sociali e culturali a quella che
e’ considerata un’emergenza sociale”. E l’8 marzo, conclude
De Bortoli “è ancora una volta l’occasione per far riemergere
il bisogno di una cultura che assicuri servizi e diritti sociali
e non distingua i ruoli in ragione del genere, penalizzando
principalmente la donna, ma anche gli altri componenti della famiglia nonche’ la societa’ nel suo insieme”.
stati già raggiunti importanti obiettivi in ambito sociale ed economico (la ‘Casa della pace e
della riconciliazione’ realizzata in Rwanda, l’inizio di costruzione per ‘Casa della pace’ in Sudafrica, postazioni internet per le donne della Rete in Burundi e Mozambico, pubblicazione
dello studio ‘Donne contro la poverta’’). L’obiettivo generale della Rete è quello di affiancare
le donne africane nella realizzazione di programmi di lotta alla povertà e di difesa della pace.
Tra le priorità: favorire confronto e supporto tra le donne anche sul tema dei diritti; favorire
l’autonomia delle donne anche attraverso l’avvio di piccole attività imprenditoriali e il microcredito; realizzare insieme alle donne africane progetti, campagne e azioni di lotta alla
povertà. Per tradurre operativamente le priorità stabilite, in occasione della Giornata della
Donna, particolarmente sentita in Africa, è stata prevista l’organizzazione della settimana di
manifestazioni che si concluderanno l’otto marzo in Rwanda.
6 marzo 2008
Territorio
arceviaMostra di grande spessore dedicata a Luca Signorelli
Capolavori
V
enerdì 14 marzo verrà tagliato il nastro.
Si aprirà la mostra “1508 – 2008: Luca Signorelli, la Pala di Arcevia e i capolavori
di San Medardo”.
La rassegna rimarrà aperta fino al 28 settembre. L’attesa è totale. Piena intanto è
la soddisfazione degli amministratori per
il primo traguardo raggiunto: la presentazione al Bit di Milano.
Il primo cittadino della Perla dei Monti è
esplicito: “Una grande vetrina per Arcevia e per il nostro territorio”.
L’obiettivo è quello di cogliere l’occasione
del cinquecentesimo anniversario della
creazione dell’opera per dare ulteriore
impulso alla promozione di Arcevia Città dell’Arte e dell’Accoglienza.
La vernice è stata condotta da Vittorio
Sgarbi, che ha affiancato il sindaco Silvio
Purgatori ed il presidente della Pro Loco,
Alfiero Verdini (nella foto di Effimera).
Con tale catalizzatore, la quotazione delle azioni arceviesi è salita non poco alla
Borsa Italiana Turismo.
Per Sgarbi, le Marche costituiscono “una
regione policentrica: bellissima, ricca di
storia ed opere d’arte di pregio”.
Altrettanto positivo il giudizio sull’even-
to di Arcevia (“senz’altro uno degli appuntamenti di maggior qualità tra quelli
previsti nei prossimi mesi”).
Il critico tratteggia il profilo del nostro
amatissimo artista: “Luca Signorelli rappresenta una congiunzione importante
tra Piero della Francesca e Michelangelo.
Perfettamente consapevole del confronto,
Signorelli tra il 1507 e il 1508 eseguiva la
gigantesca pala dell’altare e il polittico di
San Medardo, proprio mentre Michelangelo e Raffaello compivano i primi capolavori della Cappella Sistina.”
Purgatori sottolinea che la mostra ha ottenuto il Patrocinio del Senato della Repubblica ed è realizzata con il sostegno
della Regione Marche, della Provincia di
Ancona e della Comunità Montana dell’Esino – Frasassi.
La collaborazione porta la griffe del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Contributo della Soprintendenza per
il Patrimonio storico e artistico delle
Marche nonché della Soprintendenza
per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico delle Province di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia,
Sondrio, Varese.
Piena la vicinanza della Diocesi di Senigallia e della Parrocchia di San Medardo. Fondamentale il contributo della
UBI-Banca Popolare di Ancona.
“Vogliamo dedicare grande attenzione
ad un turismo motivato e consapevole,
che scelga Arcevia e l’entroterra come
alternativa e come complementarietà al turismo balneare. Promuovere
e far conoscere (al di fuori dei classici circuiti artistici e cultural) le opere
dei tanti nostri concittadini che hanno
lasciato un’impronta nella storia, è un
modo per valorizzare il nostro territorio e le sue genti”.
Umberto Martinelli
dati da unioncamere
Imprese
in rosa
I
mprese al femminile, una “valanga rosa” si abbatte sulle
Marche. Lo scorso anno è stata
la seconda regione dopo il Lazio
per tasso di crescita (+2,0) delle
aziende guidate da donne, mentre
le province marchigiane si sono
piazzate, nell’ordine, Pesaro Urbino al quinto posto, Ascoli Piceno
al settimo, Macerata all’undicesimo e Ancona al diciannovesimo
posto.
Nelle Marche le imprese guidate
da donne sono ormai 38.612, pari
al 24 per cento del totale. Insomma, un’azienda su quattro ha un
titolare del gentil sesso.
Ma ancora più rilevante è il fatto
che oltre la metà (759) del saldo di
1.339 nuove imprese tra il 2006 e
il 2007 è rappresentato da imprese “rosa”. Insomma, secondo i dati
forniti da Unioncamere Marche,
siamo una regione dove le donne si stanno facendo sempre più
strada nel campo imprenditoriale.
“Alla vigilia dell’8 marzo questa
è sicuramente una bella notizia”
commenta il presidente regionale
Unioncamere Giuliano Bianchi
“ma le imprese guidate da donne
si trovano ancora a dover affrontare difficoltà superiori rispetto ai
loro colleghi uomini: dalla necessità di conciliare lavoro e famiglia
ad un sistema creditizio diffidente
e a lungaggini burocratiche che
spesso scoraggiano l’avventura
imprenditoriale di nuove aziende
guidate da donne. Per questo servono politiche per lo sviluppo e il
sostegno dell’imprenditoria femminile”.
11
borsa del turismo, versione piccoli centri
Bandiere arancio
A
lla Bit è stato presentato un progetto interregionale Marche/Emilia
Romagna dai 2 assessorati
al turismo. Nello specifico la Regione Marche ha
messo a disposizione fondi
per i 16 Comuni Bandiera
Arancione e cioè per San
Ginesio, Acquaviva Picena, Corinaldo, San Leo,
Urbisaglia, Montecassiano,
Montelupone, Ostra, Sarnano, Ripatransone, Pievebovigliana, Genga, Monterubbiano, Mercatello sul
Metauro, Mondavio e Gradara – spiega l’assessore al
turismo Moris Mansanta –
la Regione Marche tiene in
particolare considerazione
il prestigioso marchio del
Touring Club Italiano, in
quanto è uno strumento di
promozione turistica delle
località intese come circuito turistico di qualità, sono
proprio i piccoli Comuni
e borghi dell’entroterra ad
offrire e mantenere le eccellenze del territorio”.
Il Progetto presentato, dal titolo ‘Percorsi
enogastronomici
di
qualità nei Comuni
Bandiera Arancione
delle Regioni Marche
ed Emilia Romagna’,
ha come obiettivo la
destagionalizzazione e
l’incremento dei flussi
turistici promuovendo
le tipicità di un territorio, come quello dei
paesi dell’entroterra
marchigiano ed emiliano
romagnolo, per arrivare alla costruzione di un
brand-immage
unitario.
Il progetto consiste nella
realizzazione di itinerari
enogastronomici che, immergendo il visitatore nella
varietà si sapori e profumi
della tavola, lo conducano
anche alla scoperta delle
ricchezze
monumentali,
artistiche e naturali. Il lavoro di rete condotto dalle
associazioni, dà la possibilità di operare a livello nazionale ed essere uno strumento di confronto per le
comunità locali.
Oltre ad aver presentato il
Progetto, all’interno della
Bit è stata offerta un degustazione di prodotti tipici,
segno del legame diretto
che esiste tra l’enogastronomia e la promozione del
territorio a livello turistico.
a castelleone di suasa, promosso dalla cri
Litorale di Marotta, un monitoraggio
I problemi ereditati nella manutenzione ordinaria delle nostre
coste, dopo il decentramento amministrativo tra Stato e Regioni,
si fanno sentire ed è per questo che la Regione Marche vuole a
tutti costi cercare di fronteggiarli per salvaguardare il litorale marchigiano. Una delegazione composta dall’assessore regionale alla
difesa del Suolo, Gianluca Carrabs, dal consigliere regionale, Vittoriano Solazzi, dal vice sindaco del Comune di Mondolfo, Francesco Meschini, dal responsabile degli operatori balneari della
provincia di Pesaro e Urbino, Andrea Giuliani, da tecnici regionali
e da imprenditori del posto, hanno effettuato un sopralluogo per
visionare lo stato delle scogliere nella zona di Marotta. La delegazione ha preso atto che occorre intervenire ulteriormente sugli
scogli esistenti, rafforzandoli, perché mareggiate di un certo tipo
possono mettere a repentaglio lo stato delle spiagge prospicienti.
‘Eravamo molto preoccupati - ha detto Giuliani - che le scogliere
presenti tra i bagni ‘Riccardo’ e Alberto Cesare’, più basse rispetto
alle altre lungo il tratto marino, potessero creare disagi durante
la prossima stagione estiva. I tecnici della Regione ci hanno spie-
gato che non è possibile portarli a livello delle altre esistenti in
quanto le basi sono più strette. Ci hanno dato assicurazione che
gli interventi realizzati sinora garantiscono un ripascimento della
spiaggia’. ‘Inoltre - ha concluso il responsabile degli operatori balneari - l’assessore Carrabs e il consigliere Solazzi s’impegneranno,
nel caso in cui tali interventi non dovessero essere sufficienti per
fronteggiare mareggiate di un certo livello, a elaborare e realizzare un progetto organico per allargare le basi’. Il progetto di manutenzione ordinaria di difesa costiera a salvaguardia del litorale
del Comune di Mondolfo, previsto nel Piano di gestione integrata
delle aree costiere, è stato redatto sulla base di due finanziamenti
regionali di 200mila euro per il 2005 e di 380mila euro per il 2006.
Il progetto ha prodotto il potenziamento delle scogliere in località
‘Le Vele’ e quelle a confine con il Comune di Fano. In entrambi gli
interventi si è provveduto a ricaricare delle scogliere esistenti con
allargamento della sezione e innalzamento della quota di sommità, correggendo la difesa nei punti dove il moto ondoso ha una riduzione molto modesta. Occorre un milione di euro per inserire in
acqua un chilometro di scogli come nel caso di Marotta e l’opera
puo` avvenire solo via mare con mezzi marittimi.
a mondolfo è inziato il corso per la guida del ciclomotore all’istituto ‘fermi’
Obiettivo patentino
E
’ la Polizia Municipale di Mondolfo ad aver dato inizio ai corsi per il
conseguimento del “patentino” per la
guida del ciclomotore all’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” della Città a
Balcone sul Mare. I Corsi rientrano nel
più ampio progetto di educazione stradale che ormai da diversi anni gli agenti della Municipale di Mondolfo vanno
conducendo nelle scuole. “Col termine
educazione stradale – puntualizza il
Tenente Antonietta Polverari, coordinatrice dei corsi - si comprendono tutti
quei “principi della sicurezza stradale,
nonché delle strade, della relativa segnaletica, delle norme generali per la
condotta dei veicoli e delle regole di
comportamento degli utenti”. Così ci
spiega il Codice della strada, con ciò
esprimendo la necessità di impartire, anche ai più giovani, le conoscenze basilari per circolare, conoscere e
rispettare le regole sulla strada. Non
è infatti vero che il codice stradale sia
stato scritto esclusivamente per gli automobilisti poiché le norme prendono
in considerazione anche gli obiettivi
di una razionale gestione della mobi- “diretta”, non solo la conoscenza dei
lità, della protezione dell’ambiente e segnali ma anche e soprattutto i cordel risparmio energetico, evidenzian- retti comportamenti da adottare. Solo
do anche la gestione delle aree ad uso comprendendo che la strada, in quanpubblico destinate alla circolazione dei to “pubblica”, soggiace a determinate
pedoni, dei veicoli e degli animali”. Il leggi e soprattutto impone prudenza e
corso prevede una serie di lezioni te- rispetto nei confronti di se stessi, degli
nute dagli agenti – prima dell’esame fi- altri e dell’ambiente, si può sperare in
nale - nonché dagli insegnanti dell’En- una riduzione degli incidenti e in una
rico Fermi, coordinati dal referente del mobilità più sostenibile”.
progetto, Prof. Saturno Libretti. Dati E’ già dal luglio 2004 che tutti i ragazzi
agghiaccianti quelli che compaiono dai 14 ai 18 anni devono avere un “panelle statistiche: ogni giorno nel mon- tentino” per poter guidare il ciclomodo, oltre mille giovani perdono la vita a tore, documento, che nel linguaggio
causa di incidenti stradali.
tecnico si chiama certificato di idoneità
In Italia, costituiscono la prima causa alla guida del ciclomotore. “Insieme
di morte per la popolazione d’età in- al mondo della scuola – ha concluso
feriore ai 40 anni e circa un terzo dei il Comandante la Polizia Municipale
decessi riguarda i giovani tra i 15 e i 29 di Mondolfo, Maggiore Laura Chiavaanni. “Ecco dunque l’estrema impor- rini – abbiamo sempre condotto una
tanza della realizzazione di questi corsi proficua collaborazione, grazie certo
in sinergia con la scuola – intervie- al grande interesse dei ragazzi, ma sone l’Agente Giacomo Sangervasi – in prattutto alla disponibilità degli Istituti
quanto i corsi tendono ad impartire ed alla particolare preparazione degli
ai più giovani, a quelli che un domani insegnanti dei corsi”.
saranno automobilisti e che comunque
sfrutteranno la strada in maniera più
Alessandro Berluti
Primo aiuto
I
l Gruppo dei Volontari
del Soccorso di Castelleone di Suasa della Croce
Rossa Italiana organizza,
con la ormai solita cadenza biennale, un corso di
primo soccorso che si terrà
presso la Biblioteca Comunale “Il Grottino” di Castelleone di Suasa (sita in
Piazza Principi di Suasa).
Si tratta di un corso gratuito articolato su tre moduli, al termine del quale si
avranno figure ben distinte per competenze e ruoli;
le lezioni saranno tenute
da medici delle ASUR 3
e 4 e da istruttori e monitori del Comitato Locale
di Senigallia. Il corso ha
una duplice valenza. Permette infatti di reclutare
volontari con cui ampliare
l’organico del Gruppo per
potere svolgere al meglio
le numerose attività che
quotidianamente vengono
richieste: servizi programmati, visite specialistiche,
dimissioni, assistenza a
gare sportive e manifestazioni, servizi di tipo sociale quali il pronto farmaco,
emergenze in collabora-
zione con la centrale 118, protezione civile e
altro ancora.
Il secondo aspetto, non meno
importante, consiste nella diffusione delle più
comuni norme
di primo soccorso per favorire
nei
confronti
della popolazione la crescita di una speciale sensibilità verso coloro che soffrono, nello
sviluppo di una coscienza
sanitaria e nell’offerta di
strumenti decisivi per intervenire immediatamente,
e con cognizione di causa,
in situazioni di necessità.
Le lezioni avranno cadenza bisettimanale (il martedì e il giovedì, alle ore 21)
e termineranno l’8 aprile
2008; a conclusione del
corso saranno rilasciati
un certificato di frequenza e, per quanti avranno
partecipato anche alle due
lezioni pratiche, il B.E.P.S.
(Brevetto Europeo di Primo Soccorso).
Chi vorrà, potrà poi continuare frequentando gli altri due moduli per entrare
a fare parte del Corpo dei
Volontari del Soccorso. Appuntamento quindi alle ore
21.00 di martedì 4 marzo
2008 per la prima lezione
(serata a cui si rimanda anche per le iscrizioni). Chi
fosse interessato ad avere
ulteriori informazioni, può
consultare il sito www.crisenigallia.it.
12
6 marzo 2008
Cultura
pensieri I due fratelli di Gravina di Puglia morti nell’indifferenza: la questione educativa rimane
I tanti fallimenti degli adulti
L
’indignazione ribolle dinanzi alla scoperta dei cadaveri
dei due fratellini ritrovati, l’uno lontano dall’altro, in posizione fetale quasi a cercare quel grembo che, ancora non
nati, donava loro vita e calore.
Finire in una cisterna profonda 25 metri è un baratro immenso non solo per due ragazzini ma anche per persone
mature e, magari, robuste. La ricostruzione degli eventi e
dell’evento occupa le pagine dei giornali e i video televisivi. È
una rincorsa alla soluzione dell’enigma. Come se, davvero, in
un momento come questo, l’essenziale e l’importante fosse la
ricostruzione della tragedia e non il rapporto dei due piccoli
con la vita e con quelli che hanno dato loro la vita.
I legami familiari, quelli del loro parentado, della città in cui
sono vissuti e sono stati conosciuti, non sono forse più importanti e, perciò stesso, lacerati e sottoposti a grave violenza? Possediamo strumenti che scrutano lo spazio ed individuano stelle e sistemi solari a miliardi di anni luce distanti
da noi, siamo capaci di frugare, senza lederle, le piramidi
dei faraoni e ritrovare tesori inauditi e di stupenda bellezza.
Passiamo al setaccio con raggi potentissimi territori archeologici e ne individuiamo i reperti. Siamo iper-tecnologici e
iper-rapidi e non siamo capaci di venire a capo di una ricerca
che riporta quasi sotto casa?
Gli interrogativi si susseguono ed incalzano: per quanto
corinaldo Trasferta positiva ad Atene
I borghi più belli
D
i ritorno da Atene, i Borghi più belli d’Italia (per
le Marche era presente il Sindaco di Corinaldo
Livio Scattolini) annoverano nel bilancio dell’iniziativa
concrete prospettive di scambi turistici, culturali, enogastronomici e commerciali con la Grecia. Gli accordi,
stretti in particolare con l’Istituto Cultura di Atene, la
Camera di Commercio Italo - Ellenica e la Scuola di
Lingua Italiana, prevedono l’intensificarsi dei rapporti
tra “I Borghi più belli d’Italia” e l’Associazione Culturale
Panathinaiki, i Borghi più belli di Grecia.
La delegazione è stata ricevuta dall’Ambasciatore d’Italia in Grecia Giampaolo Scarante. Negli stands, allestiti
nel Centro Espositivo Tecnopolis di Atene sono stati offerti i prodotti tipici come olio, vino, salse, miele,
insaccati e marmellate; particolarmente apprezzate le
“pecorelle”, tipico dolce di Corinaldo. Durante le due cerimonie di apertura e di chiusura della manifestazione,
alla presenza di un folto pubblico, il Coro di Corciano
(PG) Canticum Novum di Solomeo, diretto dal maestro
Fabio Ciofini, si è esibito nella chiesa cattolica di San
Giovanni Battista. dove sono stati raccolti fondi in favore della Caritas.
Ilario Taus
tempo i due piccoli hanno languito? Che cosa li ha uccisi?
Freddo e fame dicono, per ora, gli esperti legali. A sufficienza,
quand’anche non ci fosse altro motivo, per stroncare chiunque. Tutte le piste sono state battute e siamo andati a ricercare segnalazioni, indizi e spie dovunque. Rimane sempre il
grande enigma del cuore umano, questa forse è la cisterna
che non perdona o non può perdonare a se stesso e a se stessa. Chiunque si sia mosso nelle direzione della cisterna, abbia programmato, pensato e attuato un piano così crudele ed
estremo, non è altro che una cisterna viva, un corpo umano
il cui cuore è quel cunicolo scuro, umido e putrido che aggredisce la vita e il suo senso. Questa è la pista che andrebbe
verificata, setacciata e a cui tentare di porre rimedio, ora e in
futuro. I legami più naturali, quelli che donano la vita sono
tutti alterati, sconvolti. Come guardarsi negli occhi per tanto
tempo celando un simile segreto? Il potere del rancore, della
gelosia, delle oscure forze interiori si scatena senza remissione. Non voglio chiudere il flusso della vita con una paratia
stagna e tagliare ogni possibile via di ritorno, sarebbe contrario ad ogni pensiero che poggi sull’antropologia evangelica e sulla certezza che lo Spirito dimora nei cuori, anche nelle cisterne più buie. Mi chiedo senza pormi schermi o difese:
Lui dov’era? Lui che cosa ha fatto per Francesco e Salvatore?
Troppo spesso questi stessi interrogativi costituiscono, mal-
8
marzo
Samarcanda, la maschera e trucchi
I
serra de’ conti In dono un’opera del maestro Corrado Cagli
l patrimonio artistico e direttore dell’Archivio Naculturale di Serra de’ Con- zionale “Cagli”, ha tuttavia
ti si è arricchito di una ulte- ritenuto opportuno destinariore, importante opera ori- re l’opera al nostro Comune,
ginale del Maestro Corrado tenuto presente che a Serra
Cagli. E’ stata infatti donata de’ Conti è stata collocaal Comune, grazie al gesto ta negli anni scorsi anche
munifico del Comm. France- un’altra grande scultura di
sco Muzzi, una monumen- Cagli, “Diogene”, posizionatale “maschera” a suo tempo ta nel campus scolastico (la
realizzata dal Maestro per scuola secondaria di primo
l’impianto scenico dell’ope- grado -ex scuola media- di
ra lirica “Agnese di Hohen- Serra de’ Conti è infatti destaufen”, scritta da Gaspare dicata al nome del Maestro).
Spontini. La maschera, che La contestuale presenza del
ha il suggestivo titolo di “Diogene” e, adesso, anche
“Samarcanda”, era stata rea- di “Samarcanda”, unitamenlizzata da Corrado Cagli nel te alla possibilità di ammi1974, e si trovava sino a po- rare nella residenza civica
chi giorni fa a Taormina, in- di Serra de’ Conti altre opestallata all’esterno della villa re di Corrado Cagli (quali
abitata dal Maestro nei suoi “Dona Kaulza”, “Erasmo da
soggiorni siciliani, e che è Rotterdam” e le serie dedistata recentemente venduta. cate alla “rotta del Po” e ad
Dopo l’alienazione dell’edifi- Auschwitz, oggetto di prececio, si era posto il problema denti donazioni) consentirà
della diversa collocazione infatti agli studiosi ed ai culdell’opera, ed era stata esa- tori dell’arte contemporanea
minata la possibilità di siste- di compiere nel nostro comarla o in altri siti di Taor- mune un percorso organico
mina, ovvero in altre città e coerente, interamente fo(fra cui Napoli). Il Comm. calizzato sulla lunga ed arMuzzi, che è attualmente ticolata esperienza artistica
libri A Senigallia la presentazione del libro di Veneziani
Rovesciare il ‘68
R
iparte da Marcello Veneziani
(nella foto) la rassegna primaverile dell’Associazione Logos
e del Circolo della Libertà di Senigallia che sta lavorando, in questa settimane, per fondare i valori
condivisi dello schieramento conservatore. Un’attività, quella del
circolo, del tutto indipendente,
libera e alla costante ricerca della
qualità nel suo manifestarsi.
Veneziani, giornalista e scrittore,
autore di “Rovesciare il ’68” recentemente pubblicato da Mondadori, sarà ospite dell’incontro
che si terrà giovedì 6 marzo a Se-
grado l’apparenza, la più grande elusione. Vanno rovesciati:
dov’era la persona umana? Che cosa ha fatto quella persona umana più vicina ai fratellini? Perché nessuno, prima che
la tragedia si sviluppasse in toni così fatali, non ha avvertito
in sé la responsabilità di un intervento? Proprio nessuno ha
percepito e compreso il dolore negli occhi dei piccoli?
Non so dare risposta. So darne un’altra: so dove era Dio e
so che cosa ha fatto Dio per loro. Egli era là e piangeva con
loro, con loro si disperava, con loro pativa. Il nostro Dio non
è impassibile e giudice gelido, è Padre che sorregge il Figlio
quando questi dona la vita per salvarci. Nell’estremo grido di
Gesù sulla croce sono contenuti e riecheggiano tutti i gridi
dell’umanità intera e tutti sono bagnati dalle lacrime del Padre. È il nostro gemello che ci accompagna per tutta la vita:
quando un gemello ha mal di capo, anche l’altro gemello soffre. Questa certezza ha accompagnato il popolo di Israele in
tutte le tragedie della sua storia. Questa stessa certezza accompagna la Chiesa nel turbinio della storia. Questo stretto
legame è la ragione del nostro vivere e del nostro soffrire, i
piccoli non erano soli, non erano abbandonati da Lui, sono
state le nostre mani e la nostra intelligenza a fallire. Ancora
una volta. Non potremmo far sì che, almeno, si tratti dell’ultima?
Cristiana Dobner - carmelitana scalza
nigallia. L’appuntamento è fissato
per le 17.30 nella sala conferenze
della Biblioteca Antonelliana e
avrà come titolo “Processo al ’68”
Si tratta in realtà un processo al
nostro modello politico e culturale, figlio del ’68 e della cultura
di quegli anni in cui vinse il livellamento sulla meritocrazia, il
lassismo sul senso del rigore, la
dissoluzione dei valori sulla tradizione, il laicismo sul rispetto per
la religione, la prepotenza sull’intelligenza.
Il ‘68 secondo Veneziani fu
un’ideologia libertina e permissiva sul piano dei valori e dei doveri, dei costumi e dei linguaggi,
ma intollerante e repressiva verso
chi non si riconosce in quel movimento libertario, nei suoi codici e
modelli. Se ne potrà discutere nel
dibattito che seguirà l’intervento dell’autore che sarà introdotto
da Roberto Paradisi, presidente
del Circolo della Libertà di Senigallia, collaboratore di Libero e
fondatore nelle Marche del Comitato liberale per la moratoria
sull’aborto.
del Maestro. E’ così che la
maschera in vetroresina, di
notevoli dimensioni (oltre
3 metri di larghezza, per 4
metri e mezzo di altezza), è
stata trasportata a Serra de’
Conti dove dovrà, ora, essere sottoposta a un accurato
intervento di restauro per
recuperare le parti che la
lunga esposizione esterna
ha consunto.
Terminato il restauro di “Samarcanda”, l’amministrazione comunale deciderà il sito
in cui l’opera sarà installata
in modo permanente.
I
n occasione delle celebrazioni per la festa della donna,
domenica 9 marzo al Centro
Sociale Saline di Senigallia, dalle ore 17, verrà inaugurata una
mostra fotografica sull’evoluzione del make-up e della fotografia al femminile dagli anni ‘20
agli anni ‘70.
Accanto alle foto verranno
esposte alcune poesie dedicate
alla donna, il pomeriggio sarà
accompagnato da musica a
tema.
Nel corso dell’inaugurazione si
terrà una seduta di trucco “in
diretta” per mostrare al pubblico i diversi stili che negli anni
hanno valorizzato la bellezza
femminile; per chi vorrà, tra i
presenti, ci sarà la possibilità di
farsi truccare e fotografare.
Verrà offerto buffet.
Le fotografie sono realizzate da
Giovanni Galli Olivetti e Maunela Rinaldi (La Spirale Aurea).
Il trucco è a cura di Laura Pretini (Laura Make-up Artist).Le
acconciature sono di Maxima.
Con poesie di Andrea Renaldi.
Musica: DJ Hackman.
libri Ricordi di giovani ceceni in un libro di Francesca Gori che sarà a Senigallia
La Cecenia vista dai bambini
L
a Cecenia dei bambini rac- “L’uomo e la storia. La Russia nel
coglie 21 componimenti che XX secolo”, indetto nelle scuole
illustrano la guerra, scritti da ado- superiori russe da Memorial (la
lescenti fra i 15 e i 17 anni. I mate- più importante associazione per
riali sono stati scelti fra i numero- i diritti umani in Russia). Giovasissimi temi affluiti per il concorso nissimi testimoni raccontano la
vita quotidiana sotto le bombe:
scantinati dove rifugiarsi durante i bombardamenti, case, amici
e parenti lasciati, ritorni dolorosi in mezzo a edifici in rovina, la
conta degli scomparsi, l’orrore
ingiustificabile dei campi di filtraggio e dei rastrellamenti. Su
questo scenario l’eterno quesito
senza risposta: perché? I componimenti sono costellati di dichiarazioni che spiazzano per la
loro verità semplice e assoluta, al
di là del tempo e dello spazio, al
di là della Cecenia e della Russia:
“Mai nessuno potrà convincermi
che la guerra non sia il male peggiore sulla terra”. Leggendo, non
è possibile fare a meno di chiedersi come mai è tanto difficile
capire cose così ovvie. Da dove
viene tanta ottusità?
Ma la vera protagonista del libro
è la “memoria”. Lì si ritrova la
specificità cecena: ricordare, non
dimenticare, sapere chi sei e da
dove vieni, perché la storia di un
popolo è una storia fatta di persone, di famiglie, di tejp (clan familiari). Cronache di ordinario eroismo
vengono tramandate oralmente di
generazione in generazione, sullo sfondo dei grandi avvenimenti
storici della Russia: la rivolta dello sceicco Mansur, le guerre caucasiche, lo scontro con la Eisener
Division durante la prima guerra
mondiale e le repressioni staliniane. La deportazione occupa
un posto speciale nei ricordi dei
ceceni: è una ferita ancora aperta
e sanguinante, nonostante siano
passati più di sessant’anni. Archivi
viventi da consultare, i nonni, aedi
custodi della storia e numi tutelari della famiglia, personificano la
Speranza: se ce l’hanno fatta loro,
ce la faremo anche noi.
Francesca Gori, curatrice del libro edito da Einaudi, sarà a Senigallia venerdì 14 marzo, alle
21, nella libreria Iobook di via
Fratelli Bandiera 34, in un colloquio curato da Giulia Torbidoni.
6 marzo 2008
Spettacolo
Teatro Nicoletta Braschi e il ‘Metodo Grönholm’
musica Un concerto di musica folk per la Terra Santa
musica Scorribande fasi finali
C
S
Selezioni al veleno al Teatro la Fenice
N
icoletta Braschi torna a interpretare un ruolo che parla di lavoro e sue degenerazioni. Stavolta però
l’attrice musa di Benigni lo fa a teatro.
L’appuntamento rientra nell’ambito
della Stagione unica di prosa, danza e
musica 2007-08 di Senigallia. commedia rivelazione del 2003 a Barcellona,
oggi successo internazionale, “Il metodo Grönholm” è nata da un episodio
realmente accaduto. “Qualche anno
fa a Madrid – racconta l’autore Galceran, nato a Barcellona nel 1964 e riconosciuto come uno dei più interessanti
drammaturghi contemporanei - in un
sacchetto dell’immondizia fu trovato
un fascicolo contenente domande di
assunzione per una catena di supermercati. Uno degli impiegati del dipar-
posto di lavoro, lo legittimava ad essere
crudele, maschilista, xenofobo”. La critica spagnola ne ha sottolineato i “dialoghi folgoranti, il continuo imprevedibile
susseguirsi di situazioni, la tensione che
non cala e la sorpresa finale che contiene un’altra sorpresa” (El País, Madrid).
La versione italiana è altrettanto convincente grazie alla “impeccabile” regia
di Cristina Pezzoli. In scena ci sono Nicoletta Braschi, Armando De Ceccon
(in questo nuovo allestimento prodotto
da Nuovo Teatro), lo stesso Enrico Ianniello e Tony Laudadio, tutti attori con
esperienza teatrale e cinematografica.
Il motore drammaturgico: tre uomini e
una donna si ritrovano alla fase finale
di una selezione per alto dirigente organizzata da una multinazionale. È questa
competizione che il drammaturgo
Galceran trasforma in un gioco
continuo di seduzione e ambiguità, di vero e falso difficili da
distinguere, come metafora delle
relazioni umane. Tra gli aspiranti sul palco si instaurano invidie
e uno scontro di sentimenti al
limite tra verità e menzogna. Le
prove a cui sono sottoposti sono
ispirate ad autentiche tecniche
di selezione del personale, documentate in manuali specializzati.
Lo spettatore a sua volta è invitato a scoprire la personalità dei
quattro candidati, a capire cosa
è vero e cosa è falso. Quali sono i
timento del personale aveva annotato le limiti morali per la conquista di un posue impressioni sui candidati: “straniero sto? La commedia di Galceran li esplograsso”, “questa no, brutta e straccio- ra portando tutto alle estreme consena”, “grassoccia con brufoli”, “fuori di guenze e facendo dunque emergere la
testa, padre alcolizzato”. L’impiegato comicità che deriva dall’assurdità di
si è creduto in diritto di poter mettere certe prove. Informazioni 071.7930842
per iscritto quelle bestialità: il solo fatto – 393.9567505.
di avere il potere di concedere o no un
Alessandro Piccinini
Libro
aperto
letto
e presentato
da Stefano
Perini
con la Libreria Mastai - Senigallia
via Cavallotti, 15 - tel. 071 7926628
U
il taccuin
La Callarola Folk
anta ... storie, storie d’Italia
nelle canzoni popolari” è il
titolo dello spettacolo che il gruppo musicale “La Callarola Folk” si
appresta a portare in vari teatri
della provincia, per contribuire
ai progetti del missionario padre
Armando Pierucci in Terrasanta.
La Callarola Folk nasce da una
costola dello storico, omonimo
gruppo teatrale che, per molti
anni, con i suoi spettacoli dialettali, ha raccontato il cammino
delle popolazioni contadine del
terrirorio della Vallesina attraverso la ricostruzione fedele, operata
da Corrado Magnani, delle varie
sfaccettature della vita quotidiana, lungo un periodo che va dalla
fine del primo conflitto mondiale fino al boom economico degli
anni Sessanta. Si tratta di un’esperienza nuova, per La Callarola,
nella quale si intrecciano diverse
forme artistiche: dal recital alla
danza, fino ai video e alle immagini multimediali. Una sorta di
sperimentazione folk, un modo
moderno di cantare le storie
dell’antica tradizione popolare e
contadina, mediante l’ausilio della tecnologia. Lo spettacolo non
racconterà solo la realtà contadina marchigiana, ma condurrà il
pubblico lungo un percorso, magico e suggestivo, che parte dalla
Sicilia, passando per la Puglia e
la Campania, fino ad arrivare al
Nord Italia, fra saltarello, tarantella e altri famosi canti e danze
popolari.
Musica, tradizioni,
folklore, ma anche solidarietà
sono le caratteristiche dello spettacolo. La Callarola, infatti, conferma la propria attenzione alla
solidarietà e, come è successo per
rappresentazioni teatrali, il nuovo lavoro avrà un fine benefico.
Il ricavato del Tour sarà, infatti,
devoluto per la ristrutturazione
della scuola di musica Magnificat, fondata da padre Armando
Pierucci a Gerusalemme. I componenti La Callorola Folk sono:
Corrado Magnani, Sandro Grizi,
Simone Pedna, Moreno Bossoletti, Gianni Cardinetti, Enrico
Giacomoni, Maria Latini, Danilo
Donninelli, Emanuele Ceccacci,
Silvio Lorenzetti, Doriana Pierella, Piero Belardinelli, Luciano
Guerro, Flaviano Guerro.
Il primo spettacolo “La Callarola
Folk” lo terrà sabato 8 marzo a
Senigallia al teatro La Fenice per
poi proseguire sabato 15 marzo
alle ore 21 a Pianello Vallesina,
il 29 marzo al teatro comunale di Monte San Vito, il 6 aprile
alle ore 17 al teatro comunale di
Chiaravalle, il 20 aprile alle ore 17
al teatro comunale di Castelbellino.
In tempi di risveglio dell’antimafia, un libro che non conosce età
Falcone racconta la mafia
Giovanni Falcone, ‘Cose di cosa nostra’, Bur, pagg. 177, euro 7,20
n libro questo, nato dalle interviste che la giornalista Marcelle Padovano fece a Giovanni Falcone, che
dovrebbe essere nella piccola o grande
biblioteca di ogni buona famiglia.
Ci sono all’interno le parole di un giudice che ha pagato con la propria vita
il suo sogno (alcuni, per fortuna pochi,
dicono la sua utopia) di rendere più
sane la Sicilia e l’Italia tentando di liberarle dalla mafia la quale, come diceva
Falcone, è un fenomeno umano e come
tale ha avuto una data di nascita ed
avrà anche una fine. Nel leggere il testo
sembra quasi di ascoltare lo stesso Falcone che con la sua voce così chiara e
decisa ci spiega passo dopo passo come
sia strutturata al suo interno Cosa Nostra, come quest’ultima sia in grado di
rinnovarsi e trasformarsi, come riesca
attraverso la violenza e la corruzione
a competere con e purtroppo talvolta
anche a superare lo Stato.
Un libro dunque essenziale per chiunque voglia interrogarsi sulla mafia, per
chiunque non voglia far cadere nell’oblio il lavoro di giudici, poliziotti, carabinieri e tanti altri che hanno lottato
rischiando e purtroppo spesso anche
perdendo la vita stessa. È incomprensibile come le persone non sentano la
necessità di conoscere
tali argomenti: l’ignoranza su questi temi,
il non conoscere certi
nomi, il non chiedersi certe cose equivale
a sputare ogni giorno
sulla tomba di questi grandi uomini che
per senso del dovere
e voglia di un mondo
migliore non hanno
voltato la faccia dall’altra parte come invece
hanno fatto molti altri
e hanno continuato a
lottare pur sapendo
benissimo di correre
un grande rischio.
MOSTRE
Corinaldo - Foyer Teatro Goldoni, Ferruccio Ferroni Architettura della Materia, ore 16/19.30 fino al 24 marzo 2008.
EVENTI
Senigallia - Libreria Iobook, via F.lli Bandiera, presentazione del libro ‘La Cecenia dei bambini’, sarà presente la curatrice Francesca Gori, giornalista e scrittrice.
TEATRO e MUSICA
Corinaldo - Giovedì 6 marzoTeatro Carlo Goldoni, La penna e l’angelo, ore 21.15 musica con il duo Bonazzoli, Zepponi.
Corinaldo - Domenica 9 marzo, Teatro Carlo Goldoni,
‘The full monty’, ore 21.15, laboratorio a scena aperta.
13
La memoria di Falcone e di chi come
lui ha perso la vita permettendoci di
vivere comunque in modo migliore
sarà davvero onorata soltanto se tutti
ci impegneremo a conoscere la mafia per respingerla, poiché la lotta alla
mafia non è possibile
soltanto con le armi e
con il lavoro delle forze
dell’ordine perché necessita anche di un vero
e proprio movimento
culturale.
Libri come questo devono servire appunto per
smuovere le coscienze,
a non accettare Cosa
Nostra e a non permettere che contro di essa
non si faccia un’assidua
lotta sia da parte delle
alte cariche dello Stato
sia da parte della gente
comune.
Sfefano Perini
di Tullio Piersantelli
Senigallia - Al Teatro Gabbiano giovedì 6 marzo teatro dialettale. Lo spettacolo ripropone un’interpretazione senigalliese, piuttosto famosa di Graziosi, Colombaroni e Cicconi
Massi, dell’atto unico tratto da Anton Cechov “La richiesta”,
a seguire si ripresenterà il Prof. Teoretis, personaggio creato Angelo Cicconi Massi, ed i suoi strambi monologhi “I
dindoni” e “La Strage”.
Montemarciano - Sabato 8 marzo, Teatro Comunale Alfieri, ‘Le Strade del Jazz’, ore 21.30, Anita Wardell.
Corinaldo - Concerto per voce di sopranista e clavicembalo, venerdì 7 marzo 2008, Teatro “Carlo Goldoni” ore 21.
Ingresso libero. Clavicembalo: Andrea Zepponi, sopranista:
Angelo Bonazzoli. Musiche di Bach, Haendel, Vivaldi, Scarlatti.
in collaborazione con Marcheinfesta.it
Musica
giovane
T&P, 18 smile e St. James
Gate superano la semifinale di “Scorribande” (categoria brani propri) e passano alla finale del 5 aprile
2008. Grande adrenalina e
grinta hanno caratterizzato
la gara svoltasi lo scorso sabato 1 marzo al Gratis Club
di Senigallia e lo scarto tra le
band, secondo la valutazione
della giuria di esperti, è stato
minimo. Cinque le band sul
palco della semifinale e non
sei. I Nadesico non si sono
infatti potuti esibire a causa dello stato influenzale di
uno dei membri del gruppo.
Le altre band arrivate alla
semifinale erano Century of
Luxor e Lex 180. Dopo due
ore abbondanti di esibizione e entusiasmo, la serata
si è conclusa con la selezione dei tre gruppi (categoria
brani propri) che insieme ai
tre già selezionati precedentemente per la categoria cover, si esibiranno nella finale
del 5 aprile: ST&P, 18 smile,
St. James Gate (brani propri)
e Dream Circle, Pumpkin
Trax, Headbangers (cover).
Esibizione e non competizione perché secondo il
meccanismo scelto quest’anno dall’organizzazione,
i sei gruppi sono di fatto già
i vincitori della 12^ edizione
di “Scorribande”, concertigara per band di qualsiasi
genere.
A.P.
Cinema multisala Gabbiano
www.gabbiano.senigallia.biz
[email protected] - tel. 071.65375
da venerdì 7 marzo
PERSEPOLIS
Regia di Marjane Satrapi, animazione, 95’ - Francia, Usa 2007.
Teheran, 1978: Marjane, otto anni, sogna di essere un profeta che
salverà il mondo. Educata da genitori molto moderni e particolarmente legata a sua nonna, segue con trepidazione gli avvenimenti
che porteranno alla Rivoluzione e provocheranno la caduta dello Scià.
Con l’instaurazione della Repubblica islamica inizia il periodo dei
“pasdaran” che controllano i comportamenti e i costumi dei cittadini.
Marjane, che deve portare il velo, diventa rivoluzionaria.La guerra
contro l’Iraq provoca bombardamenti, privazioni e la sparizione
di parenti. La repressione interna diventa ogni giorno più dura e i
genitori di Marjane decidono di mandarla a studiare in Austria per
proteggerla.
Venerdì - sabato: 21.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.00;
lunedì martedì - mercoledì: 21.30
PROSPETTIVE DI UN DELITTO
Un film di Pete Travis. Con Dennis Quaid, Matthew Fox, Forest Whitaker,
Sigourney Weaver, William Hurt. 90’. Usa 2008
Siamo in una piazza ed un importante politico sta per parlare alla
folla quando si sentono degli spari. Il leader è stato colpito, è morto.
Ma presto la polizia e le guardie del corpo si troveranno di fronte a
ben cinque punti di vista differenti. E a piccoli particolari che…
Venerdì - sabato: 20.30 - 22.30; domenica: 16.30 - 18.30 - 22.30;
lunedì - martedì - mercoledì: 21.30
Mercoledì d’essai 12 marzo - ore 21.30
VIAGGIO IN INDIA
Regia di Mohsen Makhmalbaf. Con Mahmoud Chokrollahi, Mahnour
Shadzi, Karl Maass. 86’ - India 2006.
Un uomo e una donna partono dall’Iran per il viaggio di nozze in
India. Lei è credente, lui ateo e comunista. Il subcontinente si rileva
subito un terreno di confronto e scontro; per lei l’esperienza è di
natura spirituale, per lui è l’emblema di quel che può fare “l’oppio
dei popoli”. Con Viaggio in India, Mohsen Makhmalbaf dà vita a due
personaggi complessi e moderni. I due sposi cercano una risposta alla
loro diversità, ma in verità trovano altre e nuove domande.
a Castelleone di Suasa
SCUSA, MA TI CHIAMO AMORE - 8/9 marzo 2008
Regia: Federico Moccia
Con Raul Bova, Michela Quattrociocche
sabato 8 marzo - ore 21.00
domenica 9 marzo - ore 16.30 - 21.00
14
6 marzo 2008
Sport
vigor Il giocatore Bartoccetti è sceso in campo, sembra non era in regola con il tesseramento
Bufera in casa rossoblu
MONTURANESE 0 – VIGOR 11
L
a bella vittoria ottenuta in trasferta sulla Monturanese
per 1 a 0 viene adombrata dal pesante provvedimento
preso dalla Federazione gioco calcio di Ancona nei confronti
della Società per aver consentito l’utilizzo in campo del giocatore Bartoccetti, non in regola fin da inizio campionato, e
segnalato su ricorso da parte del Pian S.Lazzaro. Al momento alla Vigor è stato comminato un punto di penalizzazione
in classifica con vittoria al Pian S.Lazzaro e quattro giornate
di squalifica al giocatore Bartoccetti. Che cosa avrebbe fatto
di anormale la Vigor? L’aver omesso la decadenza del tesseramento per aver raggiunto l’età anagrafica per lo svincolo,
ciò che sarebbe avvenuto al momento del passaggio del giocatore dalla Vis Pesaro alla Vigor.
La Società, dopo la firma del contratto da parte di Bartoccetti, lo ha depositato in Federazione, così pure quelli di Camilletti e De Filippi. Non si capisce perché al momento attuale
se tutto va bene per i due sopracitati, la Federazione a suo
tempo non ha fatto presente l’irregolarità nei confronti di
Bartoccetti. Ora tutto è finito a Roma, ma molta acqua passerà per il Misa prima che venga presa una decisione; certo è
che il campionato proseguirà fino alla fine regolarmente, poi
eventuali sanzioni - se ci saranno - ma la società ritiene di
aver agito in tutto e per tutto in buona fede, verranno applicate nel prossimo. Ed ora torniamo a parlare di calcio giocato. Molta importanza rivestiva per la Vigor questa partita;
irati i ragazzi, per quel che era successo in serata di venerdì,
si sono buttati a capofitto in questo incontro. Giornata soleggiata ma infastidita da un forte vento di scirocco che ha
reso impossibile giocate di un certo valore, e ciò è avvenuto per tutti i 90 minuti di gioco. Primi a usufruire dell’aiuto del vento sono stati i rossoblù. Al 15° Bartozzini, da 25
metri, scaglia un bolide poco distante dall’incrocio dei pali;
30°, su calcio d’angolo, scambio De Filippi-Goldoni-De Filippi, cros in area, rapido e preciso l’intervento di Camilletti e
palla in rete. Passano appena due minuti quando su azione
personale Mandolini da 30 metri impegna Grilli in un difficile intervento a pugni chiusi. I locali cercano il modo di
avvicinarsi alla porta difesa d Argentati, ma la difesa fa buona guardia. 43°, Goldoni solitario in area si fa ribattere da
Grilli il suo tiro. Inizio ripresa con la Vigor asseragliata sulla
propria metacampo, ma pronta a colpire in contropiede. 57°,
assolo di Goldoni e nuovo miracolo di Grilli che respinge in
angolo. 62°, Argentati respinge in angolo un tiro ravvicinato
di Cerbone su segnalazione del guardialinee per un evidente
fallo di mano commesso all’atto del giro. L’ultima emozione
si verifica al 91° quando Argentati respinge oltre la traversa
basket, goldengas, serie b2, girone b
E’ Ancona, per un punto
L
GOLDENGAS 82 – ANCONA 83
a gioia infinita dei supporter anconetani è esplosa quando ad un secondo
dalla fine, sul punteggio di 82 a 81, Frascione infila il canestro dell’82 a 83 e nulla può
più la Goldengas per agguantare l’eventuale
vantaggio, troppo poco un secondo a disposizione. Eppure la partita era stata giocata
molto bene dai ragazzi di Simoncioni per i
primi due quarti: 26-22, 44-40; poi a inizio
ripresa la squadra è franata sul terzo quarto: 59-67, subendo un distacco anche di – 11
(26°: 49-60) dovuto più che altro ad incomprensioni fra il gruppo biancorosso. Ultimo
quarto con la Goldengas in rimonta, conclusosi a 21” secondi dalla fine coi due tiri liberi
messi a segno da Esposito: 82-81, ma non
sufficienti per una eventuale vittoria. Alla
fine descrive bene quello che è successo alla
squadra per questa sconcertante sconfitta il
coach biancorosso Simoncioni: “Siamo una
squadra indisciplinata e lo abbiamo dimo-
strato”. Richiesto per le polemiche notate
in campo fra i giocatori senigalliesi, così risponde: “E’ ora che qualcuno si calmi perché
non è possibile giocare in questa maniera.
Gli altri hanno buttato il cuore per batterci,
noi purtroppo no, così non si può continuare”. Prossimo incontro in trasferta a Gorizia.
All’andata la Goldengas vinse per 88 a 78.
Goldengas Senigallia: Gnaccarini 13, Pierantoni 8, Calcatelli ne, Bigi 24, Martinelli 5,
Esposito 20, Maggiotto 2, Romagnoli 6. Tagnani ne, Catalani 4. All. Simoncioni.
Ancona : Monticelli 17, Cardinaletti 1, Frascione 10, Trubbiani, Baldoni 6,Caraceni, De
Falco 11, Ottocento 24, Carletti 5, Marmugi
9. All. Coen.
Arb. Leporale – Portaluri di Taranto.
Classifica : Trento 20, S.Donà di Piave 26,
Marostica 26, Atri 24, Mestre 22, Goldengas
Senigallia 22, Chieti 20, Ancona 18, Monfalcone 18, Civitanova 16, Gorizia 16, Oderzo
14, Trieste 14, Bassano 12.
G.M.
basket maschile, serie c2, marzocca
Disco rosso
S.BENEDETTO 79 – MARZOCCA 74
N
on si contano più le sconfitte che in
trasferta il Miu J’Adore subisce. Anche
a S.Benedetto la squadra ha dovuto, nel finale, cedere ai più intraprendenti avversari.
In questa occasione bisogna riconoscere che
la squadra guidata da Surico si è dimostrata all’altezza dell’avversario e solo nel finale,
quando mancava appena un minuto alla fine,
sul punteggio di 73 a 72, i marzocchesi hanno commesso alcuni errori, dando ai locali la
possibilità di vincere l’incontro. La squadra è
in ripresa, speriamo che domenica 9 marzo,
contro l’Urbino, questi miglioramenti diano
il frutto sperato. All’andata il Marzocca vinse in trasferta col punteggio di 77 a 67
San Benedetto : Ciarelli 15, Valori 8, Falà 5,
Mattioli 18, Zattin 17, Bolognesi 2, Martinez 16, Bruni ne, Camerano, Cameli. All. De
Santis.
Marzocca: Nobili 15, Papa 15, Toth 17, Bartoli 15, Castracane 5, Riccardi 3, Alessandroni 2, Paolini ne, Mangialardi, Canzetti.
All. Surico.
Arb. Paciaroni di S. Severino, Todini di Matelica. Parziali: 22-25; 46-41; 68-61; 79-74.
Classifica: Cagli 40, Tolentino 36, Don Leone Ricci 32, San Benedetto 32, Adriatica 32,
Pisaurum 25, Ascoli 24, Fabriano 22, Maceratese 22, Pedaso 20, Jesi 18, Urbino 18,
Stella Maris 16, Marzocca 16, Victoria 15,
Loreto 12.
G.M.
Mondolfo e Fano: campioni di volley under 16
C
un’insidiosa punizione dal limite. Nel dopo partita Giuliani dice: “La partita oggi è stata falsata dal vento, però devo
dire che i miei ragazzi ci hanno messo “l’anima” per quanto
successo nella serata di ieri sera. La squadra ha reagito bene
ottenendo questi preziosi tre punti”. Domenica prossima incontro casalingo contro la Vis Macerata. All’andata finì la Vigor sconfitta per 1 a 0.
Monturanese: Grilli, Iacopini, Gallo (68° amm.), Mozzorecchia, Fontana, Pantanetti (38° amm.), Nasini (67° Cozzi), Palanca, Cerbone (82° amm.), Quatrini (72° amm.), Garbuglia
(67° Tartufoli). A disp. Coneri, Marcantoni, Simonella, Di
Ruscio, Pacioni. All. Pantanetti.
Vigor Senigallia: Argentati (92° amm.) 7, Bertozzini 7,5,
Mandolini 7, De Filippi 7, Montanari 7, Diamanti 7, Guerra 7
Savelli 7, Paniconi 7 (91° Traiani ng.), Goldoni (12° amm.) 7,
(67° Paupini 6,5), Camilletti 7,5 (Candelaresi 80° 6,5). A disp.
Memé, Rosi, Mosca, Nobilini. All. Giuliani. Arb. Vesprini di
Macerata. Spettatori 150 circa. Angoli 8 – 4; recuperi 1+3.
Classifica : Elpidiense 51, Fossombrone 42, Fermignanese 42,
Osimana 41, Jesina 40, P.S.Lazzaro 40, Civitanovese 39, Cingolana 39, Urbino 38, Vigor Senigallia 36, Vis Macerata 34,
Montegiorgio 33, Castelfrettese 30, Monturanese 29, Pergolese 29, Chiaravalle 27, Vis Pesaro 26, P.S.Elpidio 19.
Giancarlo Mazzotti
ciclismo
Alla corsa dei due mari
- Civitanova Marche. Domenica 16 marzo:
Macerata - Recanati. Lunedì 17 marzo: Civitanova Marche-Castelfidardo.
Martedì 18 marzo: S.Benedetto del Tronto S.Benedetto del Tronto. Premiando Andrea
Tonti, il sindaco Fabio Corvatta riassume e
condensa la prestigiosa storia del ciclismo
regionale.
La sorridente stretta di mano tra il pedalatissimo primo cittadino ed il campione di razza
marchigiana vuole principalmente significare la compartecipazione delle istituzioni e la
forza della continuità del vocato territorio.
Il
quale alimenta il veicolo-ciclismo, da cui sa
L’intervento di Gabriele Menghini
poi intelligentemente e imprenditorialemen(Foto di Roberto Anconetani)
te farsi trainare e promuovere, soprattutto
grazie alla capacità penetrante dei mezzi di
ciclofili miseni costituiscono importante informazione su scala planetaria.
truppa ausiliaria anche della professio“La 43^ Tirreno - Adriatico e le Marche”:
nistica Tirreno-Adriatico. Nel segno del ci- questo il titolo della manifestazione e della
clismo olistico, la vernice della gara a tappe pubblicazione consegnata a tutti gli ospiti
propone quale prima voce quella del tenore (altimetria, planimetria, orari passaggi ed
Massimiliano Luciani, accompagnato al pia- excursus storico).
noforte dal maestro Carlo Morganti. L’armo- A rendere il tutto: Giorgio Meschini, Masnia è quella di “Non ti scordar di me”, caval- similiano Grufi, Alferio Canesin e Gabriele
lo di battaglia di Beniamino Gigli. Recanati Menghini (nella foto di Rberto Anconetani).
(Città della Poesia e del Canto) si trasforma Al cospetto di un vero parterre de roi, la fein passerella, contrappuntata da inediti e sta tocca l’acme con i seguitissimi intergraditi ritorni, nell’anno delle celebrazioni venti degli ospiti-relatori: Francesco Mogigliane.
ser, l’élite Marina Romoli, il vicepresidente
La vernice si tiene nell’Aula Magna del Pa- federciclistico Lino Secchi, Mauro Vegni e
lazzo Comunale. Questo il tour dai monti Sergio Meda (Rcs - Gazzetta Sport), Giusepal mare della vecchia Marca (dopo la Civi- pe Illuminati (Coni), Antonio Monaldi.
tavecchia-Civitavecchia e la Civitavecchia- Danno il proprio contributo gli amministraGubbio). Venerdì 14 marzo: Gubbio - Mon- tori dei centri coinvolti.
telupone. Sabato 15 marzo: Porto Recanati
Umberto Martinelli
I
Basket femminile: di nuovo sconfitta
A
nche la settima giornata, ultima del girone d’andata, si conclude con una sconfitta. Le
ragazze della Montanari hanno tenuto il campo per tutti e quattro i tempi e solo nel
finale sono state superate dalle avversarie. Il punteggio nei vari quarti parla in favore delle
senigalliesi: 1° q. 12-8; secondo quarto 18-15; terzo quarto 29-24. Come detto, solo nel finale
le ragazze biancorosse hanno ceduto, più per mancanza di fiato che per altro. I ricambi non
ci sono e alla fine lo sforzo si paga. Inizia il girone di ritorno in trasferta a San Martino di
Lupari. Fredde Bontà Senigallia : Satolli 5, Farina 3, Marcelletti 12, Bugari 7, Thompson, Bergamasco 2, Bonacci ne, Riccio, Bedini 10, Trotti 2. All. Montanari.
Porto S.Giorgio : Macaluso 5, Cicchine 1, Redolf 10, Mateucci 1, Torresi 6, Serano 11, Braida
9, Quandamatteo ne, Bela ne, Maddaloni 2. All. Verdecchia.
Arb. Cafatti di Ferrara, Finani di Ravenna.
Classifica : Bologna 22, S.Martino 22, Villa Franca 18, Treviso 14, Padova 10, P.S.Giorgio 10,
Sarcedo 8, Fredde Bontà Senigallia 0.
ampioni provinciali under 16 maschile: “Che soddisfazione, ragazzi!”. E’ questo il tra- tiva Frontonese, Montesi Pesaro, Bottega, e Piandimeleto. “Bravissimi i nostri giovani atleti
guardo raggiunto dalla Volleyball Mondolfo assieme all’Adriatica Volley Fano, unite- – sottolinea il Presidente - Angeletti Michael, Battistoni Luca, Tomassoni Nicola, Bacianini
si per il raggiungimento del formidabile obiettivo. E’ stata una marcia trionfale quella della Nicolas, Buccarini Antony, Mazzoli Nicolò, Betti Andrea, Marcellusi Andrea, Sorcinelli Roformazione mista Mondolfo-Fano che, in dieci partite, non ha conosciuto alcuna sconfitta, dolfo, Alessandrini Luigi, Salucci Lorenzo,Tamanti Enrico, Gili Edoardo, e con loro un grazie
giungendo prima all’importante traguardo. “La squadra è nata in settembre – spiega il Pre- pure ai genitori che hanno seguito e supportato il lavoro svolto dalle due società”. Ora al via i
sidente della Volleyball Mondolfo, Marco Ragnetti, superando tutte le difficoltà organizza- preparativi per la fase successiva, e cioè il Campionato Regionale da disputarsi tra le migliori
tive e sportive, grazie alla collaborazione e alla volontà delle due società, che non potendo squadre regionali fra le quali vanno senz’altro ricordate la Lube, il Loreto il Falconara, contro
partecipare singolarmente (per questione di numeri) hanno deciso di unirsi unite per poter le quali dovranno scendere in campo gli atleti della Volleyball. “La vittoria finale è di grande
permettere ai ragazzi di partecipare al torneo per il quale avevano molto lavorato”. La priori- soddisfazione la squadra ha vinto meritatamente in campo dimostrando – tiene a precisare
tà delle due società era dunque poter allestire una squadra per valorizzare i propri giovani e Ragnetti - un buon livello di pallavolo. Va però evidenziato pure l’aspetto organizzativo delle
tenerli attivi in palestra. “Strada facendo – prosegue Ragnetti - ci si è resi conto di avere crea- due società, che hanno fatto il possibile affinché i ragazzi potessero disputare il campionato
to una squadra affiatata, competitiva e vincente e che sa divertirsi mentre gioca. Ovviamente evitando, che perdessero un anno di preparazione tecnico-sportiva così come la soddisfazioun plauso va al giovane coach Giovanni Bergami e ai due dirigenti responsabili Marco Luzi ne di poter scendere in campo. L’occasione ha mostrato anche fruttuosa esperienza di collae Mario Silvestrini che hanno seguito con continuità e competenza la formazione”. Il cam- borazione fra le due società, che amano lavorare e valorizzare i giovani”.
pionato provinciale ha visto la partecipazione delle formazioni della Virtus Fano, PolisporAlessandro Berluti
6 marzo 2008
penultima
LA
PAROLA Dio piange
DI DIO C
9 MARZO 2008 V domenica di Quaresima
i si arriva uscendo da Gerusalemme,
scendendo nell’avvallamento del Cedron per poi risalire sulla collina, attraverso
i polverosi sentieri che solcano i poderi coltivati del Monte degli Ulivi.
Tre chilometri che Gesù percorre spesso per
incontrare Lazzaro, Marta e Maria.
Betania, per chi ama Cristo, è un nome fortemente evocativo. A Betania, dai suoi tre
Ez 37,12-14
amici, Gesù si rifugiava quando, col cuore
gonfio di tensione e d’incomprensione, laSalmo 129
sciava la Gerusalemme che uccide i profeti
per trovare un angolo di serenità. Betania
Rm 8,8-11
svela il volto di un Dio che sente il bisogno
di essere amato, che si disseta della fede delGv 11,1-45
la Samaritana, cercatrice di Dio. Betania è
l’icona dell’amicizia tra Dio e l’uomo, Betania
è il segno di un approccio diverso, nuovo, al
volto di Dio. E, proprio su Betania, si abbatte
la tragedia: Lazzaro si ammala gravemendi Paolo Curtaz
te. Qualcuno si prende la briga di avvisare
Gesù, di dirgli: “Il tuo amico è malato”. Gesù
ora lo sa, ma non fa nulla, e Lazzaro muore.
Che mistero l’apparente silenzio di Dio. Che
assordante silenzio, quello di Dio.
Gesù non guarisce Lazzaro, ma scende a
vedere, si fa presente. Il tumulto è grande,
c’è molta gente intorno a Marta e Maria, le
nostre amiche sono conosciute e stimate.
Sapendo che arriva il Maestro, finalmente,
Marta prima e poi Maria, escono di casa e
gli vanno incontro: cercano una Parola, un
gesto, uno sguardo.
Lazzaro è morto, Gesù era lontano. Succede anche nelle nostre povere vite: qualcuno
muore, e Gesù è lontano. Qualcosa muore (la fede, la speranza, la fiducia) e Gesù è
lontano. Le sorelle non disperano. Amano.
Non capiscono, non urlano, non inveiscono,
né piegano la testa in una rassegnata disperazione. Attendono, fiduciose. Lazzaro è
morto, il loro amato fratello è morto. Ma ora
l’amico è qui. Marta e Maria piangono, la
folla lo spinge a vedere, Dio viene accompagnato a vedere quanta disperazione suscita
la morte, quanto dolore suscita il dolore.
Giovanni non teme di annotare il profondo
dolore di Gesù, che è scosso nel profondo.
Gesù vede la disperazione di Maria e il dolore dei giudei e ne è turbato. Gesù chiede di
vedere Lazzaro e la risposta è: “Vieni e vedi”.
“Vieni e vedi”. È la stessa frase che egli aveva rivolto, tre anni prima, ai suoi primi due
discepoli, Giovanni e Andrea, che gli avevano chiesto dove abitasse: “Venite e vedrete”
(Gv 1,39). I discepoli (e noi) erano invitati a
mettersi in gioco, a partecipare: la fede è un
“andare a vedere”, un’esperienza di fuoco.
Ora è Gesù che si fa discepolo. Ora è lui che
indirizzare a: La Voce Misena
Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
fax 071.7914132
e-mail: [email protected]
Morire di lavoro
è chiamato ad andare a vedere. A vedere
quanto dolore suscita il dolore. A vedere nel
volto dei suoi amici più cari la disperazione
che suscita in noi la morte. E Dio piange.
È come se Gesù, fino ad allora, non avesse
ancora visto la casa del dolore, come se solo
in quel momento Gesù prendesse consapevolezza della devastazione della morte.
Certo: Gesù aveva incontrato ammalati e
aveva anche risuscitato dei morti, come la
figlia di Giairo o il figlio unico della madre
vedova. Ma erano degli sconosciuti.
Qui, ora, per la prima volta Dio vede il dolore che il dolore suscita nel cuore di persone
che egli ama. Dio impara il dolore, diventa
discepolo. Divenendo uomo, lui che è l’assoluta perfezione, l’immensa totalità, impara la
fragilità.
Davanti a quel pianto possiamo, come la folla, lamentarci del fatto che, invece di piangere, poteva fare qualcosa prima. O restare
stupiti di tanto amore. Il cristianesimo, di
fronte al dolore, si pone, impotente, davanti
a questa sconcertante notizia: Dio condivide
il dolore e, assumendolo, lo redime. Non lo
evita, né per sé, né per noi. Non so se preferisco un Dio che condivide il dolore con me
o un Dio che mi eviti la sofferenza. Come
uno dei due ladri appesi alla croce, sento
dentro di me la lacerazione di volere, da chi
può tutto, che mi tolga dalla croce.
Oppure, come l’altro ladro, non so se stupirmi di un Dio che soffre esattamente come
me (Lc 23,39-43). Forse, realisticamente,
preferirei un Dio assoluto e onnipotente, che
mi eviti la sofferenza, piuttosto che un Dio
che muore per amore. Davanti a questo dolore inatteso, Gesù, l’amico, prende una decisione: darà la sua vita perché Lazzaro torni
alle sue amate sorelle.Una vita per la vita
Giovanni pone quest’episodio appena prima
dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Questo miracolo eclatante sarà la goccia che
farà traboccare il vaso, la valanga che si distacca e tutto travolge, portandolo a morire. La tensione è alle stelle, i suoi nemici si
aspettano un solo microscopico passo falso per denunciarlo. Gesù lo sa (Tommaso
glielo ha detto: andremo a morire!) e accetta lo scambio. Lo stesso scambio che, da lì
a qualche giorno, farà dall’altare della croce
per ciascuno di noi. Ora che Dio conosce il
dolore che la morte suscita nei cuori di chi
si ama, decide di donare la sua vita.
Anche a me, l’amico, Gesù grida: “Lazzaro, vieni fuori!”. Vieni fuori dalla tua tomba,
dalle tue tenebre, dalle tue piccole sicurezze,
vieni fuori dai tuoi pregiudizi, dai tuoi schemi, dai tuoi egoismi.
i Lettori scrivono...
Il triste e lungo elenco di morti e di invalidi per incidenti sul lavoro si è allungato
ieri con altri cinque nomi: quattro a Molfetta e uno a Bracciano. Per l’ennesima
volta il presidente della Repubblica interviene con fermezza mentre il Consiglio
dei ministri si riunisce per approvare un
provvedimento sicurezza che si aggiunge
a norme buone ma che diventano efficaci solo se puntuale ne è l’applicazione e
rigoroso ne è il controllo. Una delle due
tragedie di ieri rivela, tra gli altri, un dato
di altissimo valore: la solidarietà fino all’estremo che esiste ancora tra gli operai:
non ci sarebbe stato il sacrificio di tre
persone se così non fosse. Occorre riflettere su quanto accaduto, non solo ieri, e
andare oltre le emozioni In questa testimonianza, è infatti possibile ritrovare il
significato di un “luogo” dimenticato in
molti discorsi e progetti sull’educazione:
il lavoro. Qui c’è una scuola dell’essenziale e dell’accoglienza dell’altro che è fatta più di volti che di teorie. Forse nelle
riflettere sull’emergenza educativa e nel
progettare impegni per farvi fronte occorre tornare anche in questi luoghi perché qui si sostengono alcuni degli esami
più importanti e decisivi della vita.
A Locri per la giustizia
Una grande “Alleanza per la Giustizia e la
Pace” in Calabria è nata sabato scorso a
Locri, dove si è svolta una manifestazione
con la partecipazione di rappresentanti
di Chiese cristiane, di molte confessioni
cristiane, del movimento cooperativo,
dei sindacati, di associazioni e movimenti. Da quella manifestazione è partito un
messaggio di riconciliazione e speranza
che chiede alle persone coinvolte di allontanarsi dalla ‘ndrangheta, rivelatasi un grande imbroglio per la maggior
parte di loro. “Allontanandosi, sapranno
meritarsi la nostra fiducia - è stato detto
- e il nostro rispetto, attraverso pazienza,
sacrificio e onestà, non mancheremo di
tendere la mano, senza privilegi ma senza discriminazioni”. Questa notizie non
è rimbalzata molto nei grandi media.
Un’occasione mancata per far crescere
una coscienza civile.
Marta Careggi
RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI
Un Dvd su Pio IX e le missioni
A
bbiamo pubblicato nel n. 8 (2008) la presentazione del storico; prof. P.Fidel Fernandez Gonzalez M.C.C.I., storico;
Dvd, documentario su Pio IX e le Missioni, della dr.ssa M.R.P. Benedict Vadakkekara O.F.M. Cap., storico; prof. P.
Antonia Pillosio, in collaborazione del Cav.Uff. Franco Zam- Marek Inglot, S.J. storico; prof. P.Giuseppe Buffon O.F.M.,
pini, con il testo di don Giuseppe Cionchi “La missionarie- storico; dott.Andrea Tornielli, vaticanista; dott.Alessandro
tà di Pio IX”. Alla realizzazione del Dvd hanno collaborato: Berluti, diocesi di Senigallia; dott.Massimiliano Manoni,
mons.prof.Brunero Gherardini, postulatore canonizzazione diocesi di Senigallia; Opera Pia Mastai Ferretti, Senigallia;
Beato Pio IX; S.E.mons.Giuseppe Orlandoni, Vescovo di Circolo S.Pietro, Roma; Nevio Arcangeli – fotografie, SeSenigallia, S.E. mons.Odo Fusi Pecci, Presidente Comitato nigallia; Eliotecnica s.n.c. Senigallia; Centro Copie Paladini
Pio IX; mons. Prof. Angelo Mencucci, ex Direttore Museo – Senigallia; dmpconcept, Senigallia.
Pio IX; Can. Pier Domenico Pasquini, Comitato Pio IX; dott. Il Dvd si può avere presso il Museo Pio IX, oppure in Curia
P.Gino Concetti, O.F.M. Cap. Osservatore Romano; prof. presso la segretaria Lea, a offerta minima di euro 3.00.
D.Cosimo Semeraro S.B.B., storico; prof.Roberto de’Mattei,
M.B.
15
IN BREVE
MONTERADO
Il nuovo orario delle benedizioni alle famiglie si
dimostra indovinato, con l’obiettivo di incontrare le
famiglie intere. Infatti, mentre nel 2007 si partiva prima
della Messa del pomeriggio – che era fissata alle ore 19,
con qualche inevitabile “corsa” – quest’anno la Messa
viene celebrata alle ore 17, dopodiché si è “in missione”.
Il Pievano è accompagnato da Lamberto, oltreché dagli
inseparabili Diego, Lorenzo, Loris. Certamente tale
orario è possibile perché la parrocchia è piccola (al 2008,
abbiamo complessivamente 289 famiglie, ma in crescita
per i nuovi appartamenti in costruzione in via Cerasi
ed altre zone). E’ veramente bello, in senso pastorale,
pregare insieme con i figli, i genitori e i nonni, con le
raccomandazioni ai giovani : “Quale strumento potresti
suonare per rendere più festosa la Messa domenicale?”;
e a tutti: “La Messa non si salta mai, perché Dio non
“salta mai” di darci la vita!”. C’è, poi, il riferimento alla
Settimana Santa; alla Visita pastorale del Vescovo ed
alla festa della famiglia che celebreremo con il Vescovo,
domenica 6 aprile alle ore 11, con il seguito conviviale
al Centro Sociale.
VICINI A DON MAURIZIO GAGGINI
Tutta la redazione di “La Voce Misena” porge sentite
condoglianze a don Maurizio Gaggini, cappellano
dell’ospedale di Senigallia, per la scomparsa a
Castelleone di Suasa della cognata Orsini Alma Pia,
moglie del fratello Claudio deceduto circa un anno fa,
che ha lasciato orfana la figlia Giusi, alla quale siamo
vicini in questo difficile momento.
CORSO DI VELA PER TUTTI
Trasmettere la passione per la vela: un mondo fatto
di sensazioni forti date dal colore e dal profumo del
mare e dai giochi del vento. Questo l’ obiettivo del
Club Nautico Senigallia che da venerdì organizza un
ciclo di corsi gratuiti rivolti ai principianti. L’ idea dello
staff del Club Nautico Senigallia è proprio quella di
avvicinare più persone possibili al mondo della vela, una
dimensione affascinante che è anche una caratteristica
del nostro territorio. Senigallia è una città di mare e per
questo intimamente legata alle attività di navigazione:
purtroppo la vela è un ambito sottovalutato che non
trova il giusto spazio all’ interno della realtà senigalliese.
Grazie a questi corsi del tutto gratuiti e che verranno
ripetuti ciclicamente, il Club Nautico offre la possibilità
di avvicinarsi alla vela, imparando a conoscerne i
rudimenti e le prime attività pratiche. Venerdì sera alle
21 presso i locali della sede del Club situata a ridosso
della darsena turistica inizierà il primo corso del 2008.
Durante la prima lezione i corsisti cominceranno a
conoscere la struttura di una barca a vela: nomenclature
e nozioni teoriche saranno al centro di questo approccio
iniziale. Il corso si articolerà in sei appuntamenti. Nello
specifico sono previste due lezioni teoriche e quattro
lezioni pratiche che si svolgeranno in mare condizioni
meteo permettendo. Per un’ uscita didattica occorre
infatti una condizione meteo caratterizzata da poco
vento. Le imbarcazioni utilizzate per il corso saranno due
Beneteau 25, barche in grado di esaltare le capacità di
chi le conduce e ideali per le regate. I corsi saranno tenuti
da Francesco Pizzuto e Matteo Pierdiluca coadiuvati da
Pietro Sbriscia, Andrea Costantini e Francesco Bonvini,
tutti appassionati da diversi anni di vela.
NUOVO DIRETTIVO PRO NATURA
Si è svolta l’assemblea dell’associazione Amici della
foce del fiume Cesano, aderente a Pro Natura, per
discutere ed approvare il rendiconto economico e il
piano di attività. Il nuovo direttivo risulta composto
da Maria Grazia Boccolini, Giuseppina Ciuccoli, Alfonsa
Formica, Marco Giardini, Elio Marinelli, Ivaldo Pierini e
Ilario Tinti. Inoltre, fanno parte dell’organismo dirigente,
come invitati permanenti per la loro costante azione di
volontariato a favore dell’associazione Claudio Bonazza,
Flavio Landi, Primo Lepri Berluti e Ivano Tinti. Presidente
è stato riconfermato Marco Giardini. Per l’anno 2008 è
previsto un ricco calendario di iniziative e di escursioni.
Settimanale della Diocesi di Senigallia
Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132
P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)
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Direttore editoriale: Gesualdo Purziani
Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi
Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli,
Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio
Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi,
Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe
Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio
Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli,
Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli,
Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini, Pietro Scattolini
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Cinema Gabbiano
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Spettacolo unico ore 21:30 - ingresso 5,00 euro
23 GENNAIO
30 GENNAIO
6 FEBBRAIO
13 FEBBRAIO
ospite l’autore
Claudio Fracassi
20 FEBBRAIO
27 FEBBRAIO
5 MARZO
12 MARZO
19 MARZO
26 MARZO
2 APRILE
9 APRILE
16 APRILE
23 APRILE
30 APRILE
7 MAGGIO
Al Cinema Gabbiano il mercoledì è d’Essai