se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno

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se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno
se non diremo cose
che a qualcuno spiaceranno,
non diremo mai la verità
Anno XXXIX - AGOSTO 2012 - Una copia
2,50
8/2012
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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003
(conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA
foto MARIANO GAGLIARDI
progetto grafico ing. Giuseppe Andriani
Mensile di cultura, informazione e attualità
8/2012
(FOTO BARLETTALIFE)
La Stradina
dei Poeti
9
Grazie alla rivalutazione del centro
storico godiamoci un’estate poverella sperando in tempi migliori
Estate barlettana
Godiamoci un’estate poverella sperando in tempi migliori
di Monica Scommegna
11
Guide storiche
Santa Maria Maggiore: 2000 anni fra
storia e arte
13
Marina Militare
Onore a Francesco Conteduca
di Sebastiano Lavecchia
15
Avis
60° anniversario della fondazione
dell’Avis di Barletta
di Camillo De Luca
16
Vita amministrativa
Il buon amministratore
di Rosa Cascella
17
Chiesa
Inaugurata la sezione museale della
Concattedrale di Barletta
11
Alla ricerca di emozioni nel centro storico…
(fotorudy)
9
(fotorudy)
CONCORSO DI POESIA SESTA EDIZIONE
Santa Maria Maggiore: 2000 anni
fra storia e arte. Guida storico-monumentale
18
19
Due nuovi parroci per Sant’Agostino
e San Benedetto
23
Storia locale
Industrie, opifici e manufatti
di Michele Grimaldi
Gos
Parte a settembre il progetto F.R.E.D.
2012
Dopo anni di attesa inaugurata la
sezione museale della Concattedrale di barletta
1729
27
29
31
Concorso
La Stradina dei Poeti
36
32
Scuola
“Io cittadino… d’Europa”
di Eleonora Iuliano
33
Storia locale
Pubblicata la Cronica Barlettana
1731-1782 trascritta dal Vista, pubblicata da M. Filannino
di Renato Russo
25
Associazione
I giardini di via Leonardo da Vinci intitolati a Lord Robert Baden Powell
di V. Misuriello e P. Dibari
26
Archeoclub
Incontro con l’Archeoclub di San Ferdinando di Puglia
34
27
Cinema
Bonadies romanziere e produttore: un
film per un suo libro
di Stefania Patella
35
Tradizioni
I giochi di una volta
di Michele Vitobello
37
Danza
Conclusa fra applausi e consensi la
settima edizione di ApuliArte Festival
Enigmistica
Cruciverba asimmetrico con riferimenti a Barletta
di Franco Lamonaca
Matteo Bonadies romanziere e
produttore: un film per il suo libro
“Io… donna”
Brevi di sport
Calcio
Atletica
Karate
Biliardo
Canottaggio
Ping Pong
Tiro con l’arco
RUBRICHE
6
7
Lettere al direttore
- Canne e la Corrente. In attesa della
riapertura del bookshop, via quei
gatti!
- Lettrice brasiliana
- Nel ricordo di Sabino Castellano
- Non appensantiamo il centro storico
- A proposito di scuola durante il Fascismo
- Abolizione Province: ignorato dal
governo il parametro “densità abitativa - Ipotesi del Mida - BT
29
13-16 agosto 2012
ore 21:00/23:30
Barletta,del
vico
Strettodi Poesia
VI edizione
Concorso
La Stradina dei Poeti. Alla ricerca
di emozioni nel centro storico
8
24
26
In città
Notizie in breve
39
Vernacolo
Pople da chiazze e da Marenarèie
di Nicola Tarantino
40
L’angolo della poesia
Dei sogni cosa resta
di Maria Violante
41
Vivicittà
Orario ferroviario
Stazioni di servizio
Orari della SS. Messa
Laltragricoltura
È tempo di “fare le bottiglie”
Libri del mese
• Giochiamo ancora
• I love Tiffany
a cura di libreria Liverini
33
Pubblicata la Cronica Barlettana
1731-1782 trascritta dal Vista,
pubblicata da M. Filannino
La Redazione
de “Il Fieramosca”
augura ai suoi lettori…
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4 IL FIERAMOSCA
Agosto
2012
agosto
2012
IL FIERAMOSCA
5
Lettere al direttore
Lettere al direttore
Non appesantiamo il centro storico
www.ilfieramosca.it
e-mail
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Canne e la Corrente. In attesa della
riapertura del bookshop, via quei gatti!
n° 8 - agosto 2012
anno XXXIX
Direttore responsabile
Renato Russo
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di Trani n. 140 del 1-3-1975
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6 IL FIERAMOSCA
Caro direttore,
ho letto qualche giorno fa un’intervista a Marisa Corrente sulla necessità di valorizzare il sito
archeologico di Canne, dove la direttrice dell’Antiquarium sottolineava l’importanza storica del
luogo pensando alla famosa battaglia che si era
combattuta 2200 anni fa.
Francamente sono restato esterefatto di fronte
al suo ravvedimento. Infatti è da quando è responsabile di quel sito (primavera 1999) che la signora
ha sempre ostentato diffidenza sul sito annibalico,
attribuendo al luogo solo un valore archeologico
medievale, uno dei mille siti simili presenti in Italia, a fronte dell’unicità di quello cartaginese. Bene
il suo ravvedimento, ci fa piacere. Ma che fare per
ripristinare il bookshop la cui chiusura non riavvicina certo i turisti? E giacché ci siamo, non le
sembra che sia venuto il momento di rimuovere
dalle pareti quei pannelli che riproducevano gatti
di tutto il mondo, nella saletta per la audizione e
visione dei filmati, per sostituirli con una galleria
fotografica sulla famosa battaglia e il suo geniale
condottiero?
Ruggiero Seccia
(fotorudy)
Lettrice brasiliana
Carissimi, mi farebbe piacere se pubblicaste nella rivista la foto di questa bella lettrice brasiliana della vostra rivista. Per lei,
ora in Italia, è un mezzo per informarsi ed
apprendere meglio la nostra lingua.
Il suo nome è Maria Luciene da Silva.
Obrigado e buone vacanze
Michele Cantatore
Nel ricordo di Sabino Castellano
Egregio direttore,
faccio
riferimento
alla mia recente telefonata. Innanzitutto desidero ringraziarla della
Sua cortesia per i suggerimenti ai quali ha voluto
accennare circa la valorizzazione della figura di
mio padre, prof. Sabino
Castellano, in rapporto al suo impegno per Barletta e Canne in particolare.
Nei prossimi giorni mi riprometto di mettermi
in contatto col Sindaco, ing. Nicola Maffei, come
da Lei suggerito. Le farò conoscere i risultati di
tali contatti. Nel frattempo sarei a pregarla di volermi fare inviare, ove possibile, copia a mezzo cd
di alcune delle foto da Lei incluse nella Guida alla
Cittadella di Canne ed alcune viste dei monumenti più significativi di Barletta.
Sarebbe mia intenzione includerle nel lavoro
autobiografico che sto portando avanti, con l’intento di arricchirlo e di dare riferimenti visivi ad
alcune delle descrizioni.
Le sarò grato per quanto vorrà fare in merito.
ing. Mariano Castellano, Pontedera, Pisa
Agosto
2012
Egregio direttore,
dopo la mia lettera del 25 ottobre 2010 ed il
suo allegato relativo alla sicurezza delle strutture ed al rispetto della tipologia dei luoghi nel
centro storico di Barletta ed in particolare nel
quartiere S. Maria (il Fieramosca 1/2011, p.
19: Che fine farà il centro storico?), avete pubblicato anche una seconda lettera del 20 aprile
2011 per stimolare gli organi preposti a fare le
dovute indagini ed a porre la massima attenzione sia sulla sicurezza sia sul non stravolgimento dei caratteri urbanistici ed architettonici
del centro storico.
Le mie paure, purtroppo, si sono concretizzate nel crollo della palazzina di via Roma il 3
ottobre 2011.
Il Fieramosca specie sul n. 11/2011, ha
riportato diversi articoli sull’argomento i cui
titoli sintetizzano la tragedia ma anche le responsabilità di chi non ascolta gli allarmi, i
moniti, come le responsabilità di chi deve controllare e che non controlla. Ricordiamo fra gli
altri:
- Vittime della sottovalutazione dei problemi. Una tragedia che si poteva evitare
(Margherita Mastromauro)
- I giorni del dolore e della rabbia ed una
città che deve trovare la forza di reagire
(Angelo Maffione)
- Un dolore che urla dentro di noi. Una sciagura che si poteva evitare (Dario Damiani)
- C’è un tempo per il silenzio ed uno per la
proposta (Acclavio-Antonucci)
- Barletta tragedia da non dimenticare (P.
Dioc. Azione Cattolica)
- Crollo di Barletta: rabbia e costernazione
(Pompeo Camero)
Lo stesso assessore Camero terminava con
“ora lasciamo lavorare in tranquillità i magistrati inquirenti…, che sapranno far chiarezza
sull’accaduto e sulle connesse responsabilità”.
Giusto! L’importante, aggiungo io, che non
torni tutto come prima.
Barletta si può ancora riscattare, dimostrando a tutta la Nazione come dagli errori
possano nascere comportamenti virtuosi.
Il grido di allarme che sale verso i responsabili tecnici e politici, sembra che stia trovando un valido alleato nel disegno di legge
regionale contro l’abusivismo. Speriamo che
non si stia già studiando come aggirare le nuove norme, o, semplicemente, ignorarle.
I recenti terremoti dell’Emilia dovrebbero preoccupare anche i nostri Amministratori
specie nel centro storico, dove si continua,
imperterriti, a sopraelevare, ad ampliare, ad
appesantire strutture che stanno insieme per…
mutuo soccorso.
Ruggiero
agosto
2012
A proposito di scuola durante il Fascismo
Caro direttore,
con riferimento alla didascalia della foto di pag. 32 di giugno, trovo un’inesattezza ove si legge che “le scuole pubbliche quell’anno (siamo nel 1938) erano appena
due: la D’Azeglio e la Fraggianni. Penso, è ovvio, che si alluda a scuole elementari,
ed allora bisogna aggiungere l’edificio scolastico di S. Nicola (Musti), che fu inaugurato nel 33/35 ed anche S. Domenico (ex convento) sede di una scuola elementare che
non so se fosse una sezione distaccata della D’Azeglio o autonoma.
Quanto all’ordinamento della scuola media in vigore negli anni 20/40 (riforma
Gentile che introdusse l’esame di Stato di cui mi chiedi), dopo la 5a elementare si
sostenevano due esami:
- esame di licenza che attestava il completamento degli studi elementari, minimo
allora richiesto;
- esame di ammissione alle medie per chi intendeva proseguire negli studi.
Le scuole medie si dividevano in Inferiori e Superiori:
a) Indirizzo Classico: b) Indirizzo professionale
Inferiore: 5 anni di Ginnasio 4 anni di Istituti Tecnico Inferiore
Superiori: 3 anni di licei 4 anni di Istituto Tecnico Superiore
Titolo conseguito licenza liceale Diploma conseguito di Ragioniere
C’era poi il Liceo Scientifico, al quale potevano accedere gli studenti del Ginnasio ma anche quelli dell’Istituto Tecnico previo un esame integrativo.
Per chi, invece, dopo le elementari voleva seguitare con studi meno impegnativi
c’era la Scuola di Avviamento Professionale o di Arti e Mestieri.
Verso il 1939/40 con la riforma Bottai (ministro dell’educazione nazionale dal ‘36
al ‘43) ricordo che si incominciò a parlare di scuola media unificata.
Infine, nel dopoguerra, con la legge 1859 del 31/12/62 veniva fusa la Media con
quell’Avviamento al lavoro nell’attuale Scuola Media Unica.
Con la cordialità di sempre
Elio Messinese
Abolizione Province: ignorato dal governo il parametro
“densità abitativa” - Ipotesi del Mida-BT
Trasmetto, in allegato, ricerca del MIDA-BT sull’ipotesi governativa
di dimezzamento delle Province che include, oltre ai tre parametri di
superficie, popolazione e numero comuni, anche quello della densità abitativa
inspiegabilmente ignorata dal Governo.
L’inclusione di tale parametro consentirebbe ad un manipolo di Province di
essere escluse dalle 42 da abolire.
Sia nell’ipotesi di fissazione del parametro della densità abitativa minima
di 250 abitanti per kmq che per quella di 200 abitanti per kmq risulterebbe
salva la Provincia di Barletta-Andria-Trani.
Cordiali saluti.
Nardo Binetti
Coordinatore MIDA-BT
Classifica per popolazione
1 Modena… ……………… 24
2 Taranto… ……………… 30
3 Latina…………………… 33
4 Reggio Emilia… ……… 36
5 Pisa … ………………… 46
9 Barletta-Andria-Trani … 53
1
2
3
4
26
Classifica per superficie
Grosseto………………… 16
Siena… ………………… 20
Matera… ……………… 28
Arezzo… ……………… 33
Barletta-Andria-Trani… 85
Classifica per numero comuni
1 Asti……………………… 17
2 Lecco…………………… 32
3 Vercelli… ……………… 35
4 Biella…………………… 38
5 Benevento… …………… 41
6 Verbano-Cusio-Ossola… 42
41 Barletta-Andria-Trani… 108
2
5
8
9
Classifica per densità
Lecco……………………
Lodi… …………………
Modena… ………………
Barletta-Andria-Trani …
11
25
32
33
IL FIERAMOSCA
7
Estate barlettana
In città
Notizie in breve
BARLETTA. DON IGNAZIO LEONE
DA 40 ANNI SACERDOTE
24 giugno 2012, solennità della Natività di San Giovanni Battista,
40° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Don Ignazio
Leone, Parroco di S. Lucia.
“Sono stato ordinato il 24 giugno 1972 - ha dichiarato Don
Ignazio - per l’imposizione delle mani di Mons. Giuseppe Carata
nella Concattedrale di Barletta. Nell’occasione di questa data, ho
presenti le varie tappe della mia formazione e del mio ministero
fin dal 1970, quanto ero studente di Teologia a Roma, presso
la Pontificia Università Lateranense, e quale seminarista nel
Seminario Francese. Gli inizi del mio sacerdozio hanno coinciso
con il “rinnovamento” conciliare che richiedeva un’approfondita
riflessione sulla Parola di Dio, sullo studio della teologia e
attenzione alla Chiesa.
l’obiettivo di dimostrare che la cultura e l’arte possono declinarsi
in produzione. L’investimento sulle fonti immateriali è considerato
infatti una scelta strategica e la creatività è tra le fonti immateriali
con più alto potenziale per la crescita e lo sviluppo economico.
Via francigena di puglia
“Via Francigena di Puglia. Stato dell’arte, potenziale dell’itinerario e prospettive di sviluppo” è stato il tema trattato nel corso
di una serata culturale organizzata da Puglia Imperiale nella Sala
Rossa del castello di Barletta, con interventi di Michele Marcovecchio e Alessandro Buongiorno rispettivamente presidente e
direttore di Puglia Imperiale, e di Federico Ceschin, dirigente del
settore cultura e turismo regionale presso l’assessorato al Mediterraneo.
L’iniziativa aveva il sostegno, oltre che della Regione Puglia e
di Puglia Imperiale, anche di Puglia Promozione, Bitrel Turismo
religioso e Vie Sacre.
TARIFFE PARCOMETRI LUNGO
LE LITORANEE
Con delibera di Giunta municipale n°113 sono
stati deteminati gli orari e le tariffe della sosta
a pagamento mediante parcometri, lungo le
Litoranee di Levante e Ponente.
Sono entrati in vigore da sabato 6 luglio per
un periodo che si protrarrà fino al 15/09/2012,
nella maniera seguente:
- dalle ore 9,00 alle ore 14,00, di tutti i giorni,
festivi compresi, e 0,60 - per ogni ora
e 0,30 - per ogni frazione di ora;
- dalle ore 16,00 alle ore 24,00, di tutti i giorni, festivi compresi,
e 0,60 - per ogni ora
e 0,30 - per ogni frazione di ora.
“Siamo perfettamente consci - ha affermato l’Assessore alla Mobilità urbana Marcello Lanotte - della limitatezza dei posti parcheggio sulle litoranee rispetto alle esigenze soprattutto nei week-end,
quando sulle spiagge si riversano tanti utenti provenienti da località limitrofe. La regolamentazione aiuta a fare ordine ma il mio invito rimane sempre quello di recarsi in spiaggia, quando possibile,
servendosi dei mezzi pubblici, motocicli e biciclette. Molteplici
sarebbero le conseguenze di carattere positivo per tutti.”
cerimonie delle consegne distrettuali
Sulla piazza d’Armi del Castello di Barletta, il 15 luglio si è svolta
la cerimonia delle consegne distrettuali Lions Club International
Distretto 108 AB fra il vecchio e il nuovo governatore, fra Luigi
Desiati e Francesco Barracchia. Il nuovo governatore, visibilmente
commosso, ha annunciato le sue linee programmatiche per il suo
anno sociale e ispirato al motto Testimoniare il servizio con gioia e
passione. Nel corso della serata sono stati premiati alcuni soci che
si sono distinti per la durata del loro appartenere al club, su tutti i
quarant’anni di Matteo Bonadies.
SISTEMA PUGLIA -2. COMUNICAZIONE, EDITORIA,
INDUSTRIA GRAFICA E CARTOTECNICA
Il Distretto Produttivo della Comunicazione dell’Editoria,
dell’Industria Grafica e Cartotecnica include 127 imprese più
enti, associazioni e università. Riunisce tre proposte: il Distretto
Produttivo Industria editoriale, Grafica, Cartotecnica “Armonia”, il
Distretto Produttivo della Comunicazione, il Distretto dell’Editoria,
Industria Grafica, Cartotecnica e dei Servizi connessi “Cadmo”. Il
Distretto ha ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della
Giunta regionale il 19 luglio 2010.
CONCERTO DEL CORO “IL GABBIANO”
Presso la Chiesa di S. Antonio si è svolto un Concerto di musica
Corale eseguito dal Coro “Il Gabbiano”. Il programma concertistico
è stato tenuto da due Cori polifonici: Coro “Alessandro Moreschi”
di Monte Compatri (RM) diretto dal M° Alessandro Vicari, ed il
Coro Polifonico “Il Gabbiano” di Barletta, diretto dal M° Gianluigi
Gorgoglione. Con la collaborazione del soprano Matilde Mastrìa,
della vocalist Filomena Croce e del pianista Marcello Camporeale.
sono stati eseguiti brani polifonici tratti da autori, stili, generi ed
epoche musicali differenti.
SISTEMA PUGLIA -1. PUGLIA CREATIVA
Il Distretto Produttivo Puglia Creativa riunisce 207 soggetti con
8 IL FIERAMOSCA
Agosto
2012
di Monica Scommegna
Q
uenn iè bell stu paeis, iè bell assè. Così recita la famosa canzone dialettale scritta da Gino Pastore. Lui, un barlettano, che non vuole andar via,
uno di quelli che resta perché crede nelle risorse della sua città. Noi abbiamo il
mare, il verde dei giardini, il Castello svevo ormai sede di ritrovo per magnifiche
manifestazioni, un centro storico che in estate rifiorisce di vita dopo il lungo
inverno e una serie di elementi e iniziative culturali invidiabili. Questo si sente ripetere spesso dalla maggior parte dei barlettani, orgogliosi della loro terra.
Nonostante i brutti momenti che stiamo vivendo, almeno non ci manca il sole!
Proprio lui, il sole, protagonista dell’estate barlettana, è sempre presente, senza
farsi attendere mai troppo. Gratuitamente diviene lo sfondo di tutte le nostre attività, come un accompagnamento musicale lieve che allieta piacevolmente le
lunghe serate estive.
Guai se non ci fosse! Chi illuminerebbe le nostre spiagge, fino a pomeriggio
inoltrato, conferendo loro quel tocco di colore, calore e magia? Chi accompagnerebbe i giochi all’aperto dei bambini, muovendosi come uno di loro quasi a
volerne fare parte? Chi sarebbe così gentile da regalare ore di compagnia ad un
gruppo di vecchietti che chiacchierano seduti su una panchina in mezzo alla villa,
poiché impossibilitati dai limiti della loro vetustà a fare altro?
Nessuno sarebbe mai tanto generoso!
Certo c’è chi ancora si lamenta, a ragion veduta, perché, a onor del vero,
qualche problemino ancora sussiste.
Ci sarebbero tante cose ancora da migliorare come creare strutture nuove e
all’avanguardia che possano ospitare i turisti in maniera più confortevole. Oppure sarebbe importante accogliere e soddisfare la richiesta dei giovani che lamentano l’inesistenza di una discoteca vera e propria, come invece se ne trovano nelle
vicine Trani e Bisceglie. E una piscina comunale? Se ne parla da tanto tempo...
certo se ci fossero più risorse sicuramente tutto funzionerebbe meglio. La tentazione egoistica, però, ha quasi sempre la meglio. In ogni modo la situazione
appare sicuramente migliorata negli ultimi anni e, in modo particolare, c’è una
differenza netta a confronto con il decennio passato. Sono lontani i tempi in cui,
specialmente d’estate, le strade barlettane erano quasi deserte di giovani, i quali
“fuggivano” nelle città limitrofe perché trovavano divertimenti e strutture più
adeguate alle loro esigenze.
Oggi, grazie alla rivalutazione del centro storico dove ci sono locali di ogni
genere, pizzerie, pub e bar aperti fino a tardi, e al Castello, che attira molti giovani,
l’estate barlettana si è rianimata. Ciò dà la possibilità ai cittadini di rimanere nella
loro città. In questo quadro pesanti sono gli effetti della crisi economica che ci attanaglia specialmente al Sud dove fa sentire i suoi effetti maggiori.
Diminuzione delle vendite di prodotti estivi come il ridimensionamento del
fitto delle cabine nei lidi privati, insieme ad un calo legato al settore degli articoli
balneari sono elementi che denotano una situazione che influenza negativamente
l’andamento stagionale del nostro mercato vacanziero, ma sperando in un miglioramento generale, i barlettani continuano a sorridere, perché, in fondo, per
noi, passare una serata sulla litoranea di ponente a godere del fresco seduti su
una panchina in compagnia di amici mangiando un pezzo della nostra focaccia
casereccia, è una dignitosa risposta alla crisi.
agosto
2012
(Fotorudy)
IL FIERAMOSCA
9
ESODOESTIVO
ESTIVO2012.
2012.ITINERARI,
ITINERARI, INFORMAZIONI
INFORMAZIONI EE CONSIGLI
CONSIGLI UTILI
UTILI PER
PER VIAGGIARE
VIAGGIARE
ESODO
SULL’AUTOSTRADAA3
A3SALERNO-REGGIO
SALERNO-REGGIO CALABRIA
CALABRIA
SULL’AUTOSTRADA
Liberi ee informati. Con ANAS.
Liberi
L’aumento del traffico previsto nei giorni di esodo e nei weeL’aumento del traffico previsto nei giorni di esodo e nei weekend potrà causare rallentamenti per la circolazione, in parkend potrà causare rallentamenti per la circolazione, in particolare nei pressi dei cantieri ancora attivi dell’autostrada
ticolare nei pressi dei cantieri ancora attivi dell’autostrada
A3 Salerno-Reggio Calabria in Basilicata e in Calabria.
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Per pianificare al meglio la partenza, collegati al sito
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841.148. Avrai informazioni in tempo reale sull'intera rete
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stradale Anas.
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Agli utenti della Salerno-Reggio Calabria è dedicato invece
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lo speciale Numero Verde 800.290.092
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TABELLA DETTAGLIATA DEL TRAFFICO RELATIVA ALL’A3 PER L’ESODO ESTIVO 2012 NEL MESE DI AGOSTO
TABELLA DETTAGLIATA DEL TRAFFICO RELATIVA ALL’A3 PER L’ESODO ESTIVO 2012 NEL MESE DI AGOSTO
Legenda
Legenda
Guide storiche
Santa Maria Maggiore: 2000 anni fra storia e arte
Presentata, nel corso della inaugurazione della Sezione museale della Concattedrale di Barletta, la guida storico monumentale di Santa Maria Maggiore. Ne riportiamo la prefazione curata da mons. Angelo Dipasquale, arciprete della Basilica
L’
alta torre campanaria della Cattedrale di Barletta segnala
ad ampio spettro visivo la presenza del più antico luogo di culto urbano che i recenti scavi archeologici hanno rivelato
come paleocristiano, cioè risalente agli albori del Cristianesimo.
Se poi si passa dalle antiche preesistenze del sottosuolo alla
parte superiore dell’edificio sacro, il primo riferimento cronologico è un’epigrafe incisa sul capitello del pilastro che conclude
il corpo basilicale romanico, il cui testo riferisce di un Muscatus
che nell’agosto del 1153 fa la donazione per la costruzione di due
colonne. La data, celebrativa della presa di Ascalona, ci restituisce
la testimonianza di una committenza cittadina che coltiva interessi
nell’Oriente latino e segue con crescente attenzione le vicende religiose con risvolti mercantili, nei luoghi santi.
Riconducibile allo stesso periodo è l’epigrafe murata su uno
dei portali laterali della facciata in cui si fa menzione di un Riccardo, che il Santeramo identifica come Riccardo Cuor di Leone,
e altri - più verosimilmente - nel conte di Andria, vissuto in ogni
caso nella seconda metà del XII secolo.
Nel Medioevo la geografia artistica della regione coincide con
la rete delle più famose e conosciute cattedrali pugliesi. Ma è risaputo, e non poche scoperte avvenute proprio durante questi restauri
lo confermano, che la storia di questi edifici, prevalentemente ma
non esclusivamente medievali, non nasce repentinamente, ma come
espressione di un lungo percorso, frutto di un diffuso contributo popolare e devozionale.
Se la grande stagione medievale delle nostre cattedrali coincide
con la fioritura del romanico pugliese, le sue radici affondano spesso nelle chiese paleocristiane svelate dall’archeologia. Ammirando
queste aree archeologiche ci si rende conto che è solo l’inizio di una
lunga storia che, andando ben oltre il Medioevo, giunge fino a noi
incontaminata nel suo fascino e arricchita dall’apporto delle epoche
successive.
Una storia talvolta più lunga degli oltre duemila anni del Cristianesimo, come nel caso della nostra cattedrale, di cui gli studiosi datano i primi reperti ritrovati, assegnandoli tra la fine del
IV e l’inizio del II secolo a.C.
L’interesse per la nostra chiesa, non ancora esaurito, è anzi cresciuto in seguito agli esiti degli ultimi restauri, durante i quali è
affiorata l’area archeologica che ne ha favorito più esaurienti studi,
Santa Maria Maggiore
guida storico-monumentale
di Renato Russo
Editrice Rotas 2012 - pp 172 - e 15,00
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Agosto
2012
agosto
2012
com’è confermato
da recenti pubblicazioni, come l’ultima, questa guida
storico-monumentale di Renato Russo,
al quale dobbiamo
riconoscere il merito di aver contribuito ad una più approfondita conoscenza
della storia della nostra città. Egli ha
il merito, in queste
pagine, di raccontare la plurisecolare
vicenda della basilica di S. Maria,
contestualizzandola
in preziose testimonianze narrative con
la descrizione delle sue molteplici facies architettoniche, impreziosite da un gran numero di tele e di rilievi scultorei.
Una guida chiara e circostanziata che, pur nella rigorosa ricostruzione storico-architettonica, ne tenta un approccio divulgativo,
utilizzando un linguaggio scorrevole, accompagnandoci in un lungo percorso ricostruttivo del monumento, dalle più remote tracce
sotterranee alle più recenti scoperte archeologiche, passando per
la puntuale ricostruzione del tempio nelle sue vicende costruttive
medievali e gotico-rinascimentali.
* * *
Introducendo questo testo, viene spontaneo chiedersi: perché
la Chiesa, nel corso della sua lunga storia, ha promosso la realizzazione di una così cospicua quantità di opere d’arte, almeno l’ottanta per cento del nostro patrimonio artistico nazionale? Qualcuno
ha scritto che è difficile immaginare oggi l’Europa, senza le nostre
cattedrali e le nostre chiese, le nostre abbazie e i nostri monasteri
che hanno preservato dal tempo le opere d’arte che le ornano, ispirate dal messaggio evangelico.
Attestazioni artistiche che sono alla radice della nostra cultura
europea, veicolate attraverso una dinamica promozionale e sostenuta dalle numerose associazioni cattoliche che svolgono quotidianamente un’esemplare irripetibile opera divulgativa, ma al tempo
stesso con le finalità socio-caritative, che ne contrassegnano da
sempre la fervorosa operatività.
IL FIERAMOSCA
11
Marina Militare
Guide storiche
Onore a Francesco Conteduca
Indice
Figura absidale, sarcofago medievale in primo piano e affaccio sul
sepolcro ipogeico
Non è un mistero che l’origine di questo ragguardevole patrimonio artistico-religioso che la Chiesa ha creato nel corso della sua
lunga storia bimillenaria, abbia le sue radici nell’esercizio della sua
funzione evangelizzatrice e pastorale svolta da questa provvidenziale
azione ispirata dal più disinteressato volontariato.
È un inestimabile patrimonio arricchito, nel corso dei secoli,
sia dalla generosità dei comuni fedeli, che dall’offerta spontanea di
munifici donatori, come testimonianza di una profonda aspirazione religiosa a servizio dell’azione culturale e sociale della Chiesa,
che ne realizza le finalità solidaristiche non solo con grandi opere
monumentali, ma anche attraverso le più modeste e pur incisive vie
della comunicazione, come possono essere i testi informativi che
ne attestano la pregnante attualità.
* * *
Questa guida storico-monumentale è un libro che, arricchendo
il nostro patrimonio storiografico, racconta la storia dell’edificio sacro più antico della città, ma nel contempo ricostruisce, per i lettori,
specialmente per i numerosi appassionati turisti che vogliono esserne informati, le tappe più significative di un percorso religioso, ma
altresì culturale e artistico.
Al quale proposito mi piace concludere questa breve presentazione, richiamando una incisiva riflessione di Papa Giovanni Paolo II pronunciata il 12 settembre 1983, in occasione di un incontro
con gli intellettuali e gli artisti viennesi: “Il mondo ha bisogno
della cultura e non potrebbe vivere senza di essa, come l’individuo e la collettività hanno bisogno dell’arte per rivolgersi a tutto
ciò che supera la sfera meramente utilitaristica, per promuovere
l’uomo in ogni sua manifestazione spirituale”.
Mons. Angelo Dipasquale
Arciprete del Capitolo di Santa Maria Maggiore
Barletta - Via Andria S.S. 170 (Polo Logistico) - t. 0883 332 676
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12 IL FIERAMOSCA
Santa Maria Maggiore, 2000 anni fra storia e arte……………………3
L’ESTERNO…………………………………………………………7
La facciata… …………………………………………………………7
Le pareti laterali della facciata … ………………………………… 13
Il muro perimetrale esterno … …………………………………… 17
Le iscrizioni lapidee esterne … …………………………………… 23
Il simbolismo della cattedrale … ………………………………… 25
I tetti … …………………………………………………………… 29
Il campanile………………………………………………………… 31
L’INTERNO ……………………………………………………… 35
La basilica romanica … ………………………………………… 39
Prima fase: la parte anteriore della chiesa romanica
in epoca normanna: 1147-1153 …………………………………… 41
Seconda fase: l’innalzamento della facciata
in epoca sveva: 1194-1266 ………………………………………… 44
Terza fase: la parte posteriore della chiesa romanica
in epoca angioina: 1307-1399 … ………………………………… 45
L’area centrale anti presbiteriale … ……………………………… 47
La cattedrale gotica ……………………………………………… 53
Stemmi di nobili famiglie barlettane ……………………………… 63
Le navate … ………………………………………………………
Navata sinistra …………………………………………………
Navata destra … ………………………………………………
L’altare della famiglia Caggiano ………………………………
67
67
71
73
Le cappelle e la sacrestia …………………………………………
La cappella del Transito di S. Giuseppe ………………………
La cappella del SS. Sacramento … ……………………………
La sacrestia ……………………………………………………
75
75
77
81
Il museo …………………………………………………………… 85
DAL TEMPIO PAGANO ALLE CHIESE MEDIEVALI … … 89
I - Il sepolcreto ipogeico di età daunio-romana, IV-III sec. a.C. … 91
Due camere funerarie e tre tombe a grotticella … …………… 91
I reperti della tomba a camera 108 … ………………………… 93
Le tracce di un antico tempio pagano ………………………… 95
II - S. Maria de Baruli, la chiesa paleocristiana, VI secolo … …… 97
L’impianto basilicale … ……………………………………… 98
III -S. Maria del Auxilio, la chiesa altomedievale, X secolo ………105
L’impianto basilicale … ………………………………………107
Dalla basilica paleocristiana all’altomedievale … ……………109..
Il lapidario … ………………………………………………… 111
LA STORIA ATTRAVERSO I DOCUMENTI …………………113
L’archivio capitolare della Cattedrale … …………………………113
Arcipreti di Santa Maria Maggiore … ……………………………116
Codice Diplomatico Barese … ……………………………………118
Codice Diplomatico Barlettano ……………………………………119
APPENDICI
Arcipreti del Novecento ……………………………………………124
Indice dei nomi … …………………………………………………125
Indice delle illustrazioni ……………………………………………129
Bibliografia … ……………………………………………………135
Cronologia …………………………………………………………147
Glossario … ………………………………………………………161
2012
2012
Agosto
Agosto
In visita a Barletta la nipote signora Maria Carmela Conteduca, pronipote dell’eroe
di Lissa, accompagnata dal marito, l’Ammiraglio di Squadra Maurizio Gemignani
di Sebastiano Lavecchia*
N
egli annali della storia di Barletta marinara, una delle più belle pagine, una di quelle indimenticabili da tramandare è stata scritta sabato
23 giugno 2012, con la visita nella nostra città del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana: Amm. Sq. Maurizio GEMIGNANI.
Sommergibilista, con un intenso curriculum di incarichi prestigiosi che lo
hanno visto per abissi al comando dei Sommergibili “LONGOBARDO”, del
“ROMEO ROMEI”, del “NAZARIO SAURO” e a solcare distese di mari, a guidare la Portaeromobile “GARIBALDI” e le Fregate “ZEFFIRO” e “AVIERE”.
Ha comandato, tra l’altro, il Centro Addestramento Aeronavale della Marina
Militare, la Forza Anfibia Italo-Spagnola (SIAF), le Forze d’Altura della Squadra Navale (2002-2004), ricoprendo successivamente l’incarico di Capo di
Stato Maggiore del Comando Operativo Interforze, per poi andare a ricoprire
nel 2008 il COMANDO DELL’ALLIED MARITIME COMPONENT COMMAND
NAPLES.
Dall’11 marzo 2011 ricopre l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore della
Marina Militare Italiana.
La buona sorte, anche in questa circostanza, ha sorriso ad un avvenimento così inaspettato (la 1a volta in assoluto un alto grado della M.M.I. a
Barletta) visto che il nostro Gruppo sin dalla sua fondazione, voluta nel 1965
dall’allora Amm. Sq. Ferdinando CASARDI, si identifica e tiene alto e vivo il
ricordo e la memoria del marinaio cannoniere Francesco CONTEDUCA (1a
Medaglia d’oro della Marina Militare - Battaglia di Lissa 18-20 luglio 1866).
L’Amm. Sq. Maurizio GEMIGNANI, è felicemente coniugato con la signora Maria Carmela CONTEDUCA, pronipote della nostra M.O.
A questo punto i tasselli cominciavano a coincidere, ma ad inserirli nei
giusti incastri, fondamentale fu l’intervento della nostra Presidenza Nazionale
nella persona dell’Amm. Sq. Paolo PAGNOTTELLA e del coordinatore dei
Gruppi Amm. Piero FABRIZI.
Definita la data possibile per un evento così prestigioso non ci siamo fatti
intimorire dalla mole di lavoro organizzativo e affiancato da un manipolo di
“temerari” associati, demmo fondo per l’allestimento di un programma soddisfacente.
Un plauso va rivolto alla nostra Amministrazione Comunale e nello specifico alla persona dell’ing. Maffei che sin dal primo contatto, credendoci, ha
inteso affiancarci, soddisfacendo ogni nostra non dispendiosa richiesta.
E poi, la Presidenza, il Direttivo e i Soci della Lega Navale - Sezione di
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agosto
2012
Il presidente nazionale ANMI amm. Sq. Paolo Pagnottella, il sottocapo
di Stato Maggiore della M.M. amm. sq. Maurizio Gemignani, il
presidente del Gruppo di Barletta cav. Sebastiano Lavecchia e il
T.V. Alessio Palmisano nuovo comandante in 2a della Capitaneria di
Porto di Barletta (Photo P.M. di Pino Marchisella)
Barletta che con la propria fattiva e proficua collaborazione hanno permesso
lo svolgimento della riunione dei Presidenti A.N.M.I. di Puglia Sett.le e Basilicata, convenuti con i propri vessilli a Barletta.
La prima parte della giornata di Sabato 23 giugno, ha visto un benedicente Mons. Leonardo Doronzo, già cappellano della M.M., a dare l’avvio per
la deposizione di una corona d’alloro al sacello che custodisce, dal 1932, le
spoglie dell’Eroe CONTEDUCA, nella chiesa monumentale del nostro cimitero. Momenti di intensa emozione hanno accompagnato le Autorità e i presenti
dal fischio marinaresco, alle note del Silenzio, sino alla cadenzata “Preghiera
del Marianio” letta dal T.V. Alessio PALMISANO, nuovo comandante in 2a
della nostra Capitaneria di Porto.
Il tempo necessario per comporre un ordinato defilamento di Autorità,
Presidenti, Soci, Assoarma e Vessilli che, partendo dal Castello e ritmato dal
tambureggiare di 9 figuranti bardati in costumi medioevali, convenuti dalla
vicina Cerignola e appartenenti all’Associazione: “La battaglia di Cerignola”,
ha percorso le vie principali della nostra città, destando apprezzamento e
ammirazione per quei partecipanti che alle 10 di mattina, incuranti di torride
previsioni meteo, sfilavano in modo così ordinato.
Ulteriori due corone furono collocate al monumento che ricorda i “Caduti
del Mare” e a quello di Francesco Conteduca, situati nei giardini del Castello.
Nel salone della Lega Navale, dopo i convenevoli di “benvenuti” da parte del Presidente dott. Piero Cappabianca, una esauriente allocuzione sulla
M.O. Conteduca, sulla eroicità espressa a Lissa, è stato il pezzo di spessore
dell’Amm. Pagnottella ad una attenta ed affollata presenza prima di passare
a concedere alla N.D. Maria Carmela CONTEDUCA GEMIGNANI la tessera
di Socio Onorario del Gruppo A.N.M.I. di Barletta.
Tutto il resto è storia. Una bellissima storia che, oggi, parafrasandola con
le note di una canzone di un indimenticabile Lucio DALLA: “L’anno che verrà…” l’affiderei per un tempo prossimo e futuro non solo alla gente di mare,
ma un po’ a tutti coloro che vivono il ricordo, la memoria di quella immensa
distesa chiamata mare. Quella distesa che dalla notte dei tempi custodisce il
ricordo, i corpi, la memoria.
La tomba degli eroi, dei nostri Eroi.
* Presidente Gruppo A.N.M.I. Barletta
IL FIERAMOSCA
13
AVIS
60° Annniversario
della Fondazione
dell’Avis di Barletta
di Camillo De Luca
D
omenica 17 giugno 2012 l’AVIS di Barletta ha organizzato alcune importanti manifestazioni nella ricorrenza
della suo 60° anno di fondazione: Messa solenne nella Basilica
Concattedrale Santa Maria Maggiore, corteo e sfilata per le vie
cittadine con labari e con la partecipazione della banda musicale
“W l’Italia”. Subito dopo riunione nel locale Circolo Unione. Qui
sono intervenuti le Autorità: il Sindaco di Barletta, il V. Prefetto, il Presidente della Provincia BAT, il Presidente dell’AVIS di
Barletta, il Presidente dell’AVIS Provinciale BAT, il Presidente
dell’AVIS Regionale. Hanno partecipato a questa importante ricorrenza numerose delegazioni avisine con relativi labari di Ortanova, Ruvo di Puglia, Bisceglie, Sansevero, Margherita di Savoia,
Foggia, Termoli, Poggio Imperiale, Andria, Trani, San Ferdinando
di Puglia, Canosa di Puglia, Cerignola, Altamura, Castelluccio dei
Sauri. In tale occasione sono stati distribuiti i premi e le testimonianze ai donatori e benemeriti: Pasquale Coratella, Francesco
Antonio Digiovanni, Michele del Carmine, Giuseppe Di Paola,
Francesco Di Salvo, Ferdinando Gorgoglione, Francesco Marino,
Luigi Giuseppe Mennuni, Salvatore Moccia, Tommaso Montenegro e Francesco Piazzolla. Sono stati premiati, inoltre, per la collaborazione ricevuta nella solidarietà gli istituti scolastici di Barletta
Cassandro, Nervi, Fermi, Ipsia Archimede, Garrone, Cafiero.
Il prof. Camillo De Luca, già Presidente dell’AVIS Barletta,
vice Presidente Regionale dell’AVIS, già consigliere medico nazionale dell’Avis, fondatore e responsabile per 30 anni del Centro
Immunotrasfusionale dell’ospedale e medaglia d’oro dell’AVIS,
ha così voluto ricordare il prof. Ruggero Lattanzio, fondatore e
Presidente dell’AVIS comunale di Barletta, fondatore e Presidente
dell’AVIS provinciale di Bari e dell’AVIS regionale:
“Nacque il 27 luglio 1912 (quest’anno ricorre il centenario
della nascita), figlio di medico e sindaco, morì il 4 agosto 1987,
all’età di 75 anni.
“Con grande emozione, voglio ricordare brevemente ciò che
il Prof. Lattanzio ha fatto per la città di Barletta, per la nostra
provincia e per la nostra regione. Egli è stato un grande uomo,
un eccelso chirurgo, un grande organizzatore, che amava i malati e i sofferenti tutti, che aiutava con tutte le sue possibilità. Fu
docente di chirurgia presso la clinica chirurgica dell’Università
di Bari, diretta dal Prof. Carlo Righetti. Fece numerose relazioni
ai congressi nazionali di Chirurgia e pubblicazioni scientifiche su
riviste specialistiche, suscitando stima negli ambienti chirurgici
nazionali, tanto che fu invitato a fare il primario chirurgo anche
in grandi città del nord, ma egli amava molto la sua città Barletta,
ove divenne primario chirurgo e poi direttore dal 1952. L’ospedale con la sua direzione divenne uno dei più importanti della
14 IL FIERAMOSCA
Agosto
2012
agosto
2012
Da sinistra: il presidente regionale AVIS dott. Vincenzo Guzzo, il
sindaco di Barletta ing. Nicola Maffei, il viceprefetto della Bat dott.
ssa Giulia Cazzella, il dott. Camillo De Luca
regione con attrezzature, reparti, servizi e personale sanitario di
eccellenza. Istituì la scuola per infermieri professionali, la Società Medico-Chirurgica e la Biblioteca Medica. Cinque suoi aiuti
divennero docenti universitari (Circella, De Feo, De Luca, Lojacono e Russo), mentre 12 suoi aiuti divennero primari (Bafunno a
Barletta, Circella a Monopoli, De Feo a Roma, De Fazio a Barletta, De Luca a Bari, Falcone a Bisceglie, Falconetti a Barletta,
P. Lattanzio a Barletta, V. Lattanzio a Barletta, Lojacono a Ruvo,
Messina a Barletta, Russo a Canosa). Anche questi medici meritano di essere ricordati per quanto hanno contribuito al miglioramento dell’ospedale di Barletta. Fondò il periodico “Sangue
e Vita”, che per alcuni decenni riportò le notizie più importanti
dell’AVIS, dell’Ospedale e della Società Medico-Chirurgica.
Come cittadino italiano fece il suo dovere di ufficiale medico
durante il secondo conflitto mondiale sul fronte greco albanese,
ove fu assegnato al 33° nucleo chirurgico, operando centinaia
di feriti sul fronte di Berat e Tepeleni, ove vi furono violenti combattimenti fra soldati italiani e greci. Qui per primo organizzò un
gruppo di militari donatori di sangue. La sua opera chirurgica
ed organizzativa fu molto apprezzata dalle autorità militari tanto
che dopo pochi mesi fu trasferito come capo reparto all’ospedale
dell’Armata a Tirana. Nel 1945 fu congedato col grado di maggiore e insignito della croce di guerra al merito.
Così come fece in guerra, per migliorare l’assistenza ai malati ricoverati nel 1952 fondò l’AVIS a Barletta, che ebbe molto
successo fra la popolazione tanto che i donatori volontari furono
subito numerosi e fu possibile soddisfare le esigenze del locale
ospedale, ma anche di altri ospedali circostanti. Fu fondato perciò nei locali dell’ospedale un Centro Immunotrasfusionale gestito dalla sezione AVIS di Barletta, che successivamente dopo 30
anni fu gestito dall’ASL.
Il prof. Lattanzio primeggiò anche nello sport. All’età di 16
anni stabilì il record italiano degli 80 metri piani, nel 1935, all’età
di 23 anni vinse il titolo italiano di salto in lungo e nello stesso
anno stabilì il record pugliese dei 100 metri in 11 secondi netti
che rimase imbattuto per 24 anni. Anche nello sport fu un grande
organizzatore, fondò il Gruppo Sportivo AVIS di atletica, che ha
conquistato un primato mondiale, una medaglia d’oro olimpica
(Pietro Mennea) , 27 titoli assoluti nazionali, 8 record italiani, 67
record regionali e 250 titoli regionali.
Per tutti questi meriti il Ministro della Sanità dell’epoca gli
assegnò giustamente la medaglia d’oro al merito della Sanità, la
prima in Puglia. Ripetutamente fu designato candidato senatore,
ma egli ha sempre rifiutato, perché riteneva che curare i malati
fosse più importante”.
IL FIERAMOSCA
15
Chiesa
Vita amministrativa
Inaugurata la sezione museale
della Concattedrale di Barletta I
Foto: Ruggiero Dicorato (Foto Rudy), Barletta
Il buon amministratore
naugurazione
sezione museale
Concattedrale
di Barletta
di Rosa Cascella*
I
l recente botta e risposta tra l’ex sindaco Raffaele Fiore e il
sindaco in carica Nicola Maffei ci invita a riflettere su una
domanda essenziale: cosa caratterizza un buon amministratore?
Se la domanda è valida riguardo il primo cittadino, essa è ancora
più calzante per ciascuno dei membri della giunta.
A mio parere il primo requisito di un buon assessore è la conoscenza della propria città, della città in cui vive ed opera. È
cosa buona e giusta che abbia un’idea precisa e puntuale di città,
fondata sulla qualità, sul lavoro, sul sociale e sulla cultura, componenti strategiche del sistema locale. L’assessore dovrebbe puntare
a una città moderna, dinamica e competitiva, dotata di un assetto
istituzionale adeguato. Una città capace di integrarsi al contesto
regionale, nazionale e internazionale.
Un assessore, poi, deve avere coscienza dei limiti intrinsechi
del proprio campo d’azione. Un assessore è parte dell’esecutivo
della città. Non può inventarsi rappresentante di altri enti sovraordinati, come la Regione. Le azioni della Regione non sono la
somma delle singole azioni dei diversi Comuni. Ma forse alcuni
dei nostri assessori avrebbero bisogno di chiarimenti al riguardo.
O forse la vicinanza, l’eccessiva contiguità a esponenti del Consiglio regionale confonde loro le idee.
Un buon assessore, sempre a mio modo di vedere, deve aver
dimostrato di aver costruito e definito una professionalità credibile
agli occhi della comunità in cui vive, oltre a dimostrare l’effettiva
capacità di creare consenso ed azione politica prima di essere nominato dal Sindaco.
Sarebbe opportuno che l’assessore sia stato candidato almeno una volta al Consiglio comunale, o che abbia avuto incarichi
di partito in grado di provare le sue capacità di dialogo, di mediazione, di efficacia sul piano politico. Deve aver militato in un
partito, deve ricordare: l’odore della colla dei manifesti attaccati
in campagna elettorale; le battaglie politiche in difesa del bene
comune contro le lobbies degli interessi particolari; il confronto
dei congressi veri, seri e puliti.
16 IL FIERAMOSCA
Arcidiocesi di
Trani-Barletta-Bisceglie
e Nazareth
Infine, ma certo non per importanza, è necessario che vi
sia una qualche omogeneità tra
formazione ed esperienza professionale da un lato e contenuto delle deleghe dall’altro. Non è
questione di formalismi. La burocrazia e la legislazione diventano
sempre più settoriali, specifiche, meno generaliste. E avere qualche nozione di procedura civile non significa essere in grado di
affrontare temi economici. Soprattutto in tempi di crisi.
L'autorevolezza non si acquisisce con un incarico ricevuto
da “quattro amici al bar”. Il vuoto dietro un titolo rischia di far
precipitare la città nell’oblio e nell’improvvisazione. Questo è il
momento della serietà e della credibilità sociale, professionale e
politica. Se a questo ci aggiungessimo l’umiltà, una delle virtù più
difficili da conquistare, avremmo sicuramente ottenuto il massimo
a cui una città può aspirare.
Purtroppo, si è scelta un’altra via. Nei settori nevralgici
dell’Amministrazione, invece di persone competenti, portatrici di
consenso e con i titoli giusti, si è preferito in molti casi il “ragazzo
di bottega”, che scopre il potere dopo essere stato al servizio di
un potente.
* iscritta al Partito Democratico
16ª edizione premio Barletta Provincia
Inaugurata, presso la Galleria del Teatro Comunale “Curci”,
la 16a edizione del Premio Barletta Provincia, rassegna d’arte e di
Poesia, a cura di Franco Lamonaca. L’iniziativa, come sempre, è
finalizzata a documentare le diverse tendenze artistiche e poetiche
delle realtà locali e regionali. Con Franco Lamonaca, a spiegare
la mostra, le sue finalità e i suoi artisti, questa volta il prof.
Buonaventura Maniello di Canosa di Puglia, già collaboratore
assiduo di altre mostre.
Sorprende ancora che, a distanza di tanti anni, le due arti
- la pittura e la poesia - convivano insieme. In passato, in
numerose edizioni, il premio è stato organizzato su via Nazareth.
L’intitolazione del Premio alla Provincia di Barletta, che in
altre condizioni avrebbe dovuto rappresentare un momento di
soddisfazione oggi, invece, con le notizie che provengono da
Roma, ci induce al pessimismo circa le prospettive della continuità
di questa nuova provincia.
Ma le iniziative dirette a cementare il territorio comprensoriale
nord-barese - come questa artistica - la rassegna, che si è protratta
fino a fine luglio, ha consentito di valorizzare diversi artisti, alcuni
nuovi ed altri già presenti nelle rassegne precedenti.
Li citeremo in ordine di esposizione: Alba Natta, Lucia
Pinto, Sabino Tupputi, Nicola Nuzzolese, Teresa di Nardo, Luisa
Armenio, Giuseppe Paolillo, Silvana Ferrara, Rosa Spera, Antonio
Cilli, Gaetana De Zio, Lucia Cuonzo, Antonietta Fioravante,
Francesco Bisceglie, Edmea Esperti, Franco Lamonaca, Ada
Roggio.
Agosto
2012
D
opo anni di attesa la Concattedrale di Barletta ha inaugurato la sua sezione del Polo Museale Diocesano che
comprende anche le sezioni di Trani, con il Palazzo Lodispoto e la
Sinagoga Museo di sant’Anna, e di Bisceglie con il museo presso il Palazzo Vescovile. Sono intervenuti S.E. Mons. Arcivescovo Giovan Battista Pichierri, Mons. Saverio Pellegrino (Direttore
dell’Ufficio Diocesano Arte sacra e beni culturali), Mons. Angelo
Dipasquale (Arciprete della Basilica Concattedrale S. Maria Maggiore), che ha sviluppato un’ampia e articolata relazione sullo stato iniziale delle chiese, come pure delle nostre biblioteche sacre.
E ancora il dott. Maurizio Galliano (curatore del sito “Sistema dei
MAB”), il rag. Benito Nicola Cafagna (project manager SISTEMAB), il dott. Luigi Nunzio Dibenedetto e le dott.sse Alessandra
Dicorato e Alessandra Failla dell’Archeoclub di Barletta (curatori
dell’apparato tecnico-scientifico). Ha preso la parola anche il prof.
Angelo Ambrosi che nella metà degli anni Ottanta fu il coordinatore dei restauri della Cattedrale, il quale ha voluto ricordare i
momenti salienti del suo lavoro.
Da sempre cuore pulsante del borgo antico, la Concattedrale di
Santa Maria Maggiore è il magnifico scrigno in cui si colloca la
nuova esposizione museale che comprende anche l’area archeologica sottostante la chiesa, testimonianza della millenaria storia della città. Al piano terra sarà possibile ammirare i preziosi paramenti
liturgici, tra cui quelli appartenuti a papa Urbano VIII e papa Pio
IX, al primo piano le suppellettili sacre ancora oggi utilizzabili e
utilizzate, (tra cui calici, stauroteche, ostensori, l’urna eucaristica
del Venerdì Santo, manufatti islamici) e la quadreria, al secondo
piano le statue. Gli oggetti provengono anche da altre chiese importanti della città come la chiesa di Santa Maria di Nazareth, per
secoli sede arcivescovile della metropolìa nazarena a Barletta, e la
chiesa “marinara” di San Cataldo. La storia della sezione archeologica deve essere ricondotta agli inizi degli anni ’90 del secolo
scorso quando, durante i lavori di restauro della chiesa, vennero
effettuati alcuni saggi di scavo con l’obiettivo di verificare le condizioni statiche delle strutture portanti dell’edificio. Così ebbe ini-
del Polo Museale Diocesano
Ufficio Diocesano BB.CC.EE.
Curia Arcivescovile
Via Beltrani, 9 - Trani - tel. 0883 494 223
[email protected]
Concattedrale S. Maria Maggiore
zio lo scavo
archeologico
Piazza Duomo
- Barletta - tel. 0883 345 522 che
[email protected]
ha portato alla luce secoli di
storia e di frequentazione del
sito, dall’epoca daunio-romana alla basilica paleocristiana,
fino a quella altomedievale.
www.sistemab.it
[email protected]
Grazie ai finanziamenti
regionali A.P.Q. - III° Atto Integrativo “Azione di Sistema
20 luglio 2012, ore 19:00
dei Musei” e al relativo confinanziamento dell’Arcidiocesi
di Trani-Barletta-Bisceglie, è stato possibile musealizzare sia la
zona archeologica che le sale espositive. Gli spazi musealizzati
non si pongono in maniera distaccata rispetto al contenitore ma
vanno ad arricchire la storia della cattedrale che inevitabilmente si
intreccia con altri luoghi, personaggi, culture.
EDITRICE
R O TA S
BARLETTA
Da sinistra: Alessandra Failla, Luigi Dibenedetto, Alessandra
Dicorato, mons. Saverio Pellegrino, mons. Giovan Battista Pichierri,
il sindaco Nicola Maffei, il project manager Nicola Cafagna e mons.
Angelo Dipasquale (fotorudy)
Mons. Angelo Dipasquale dona al sindaco Nicola Maffei una copia
del libro Santa Maria Maggiore guida storico-monumentale (fotorudy)
agosto
2012
IL FIERAMOSCA
17
Chiesa
GOS Le nostre iniziative
Due nuovi parroci
per Sant’Agostino e San Benedetto
S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di
Trani-Barletta-Bisceglie, ha nominato Parroco della Parrocchia S. Agostino il sacerdote Canonico Vincenzo Misuriello, fin’ora Parroco nella Parrocchia di San Benedetto.
L’incarico di Parroco di San Benedetto è stato affidato
al sacerdote Don Francesco Paolo Doronzo, fin’ora Vicario
Parrocchiale nella Parrocchia San Giovanni Apostolo.
Nel mese di luglio l’Arcivescovo ha proceduto all’ingresso
ufficiale dei nuovi parroci nelle rispettive parrocchie.
DON VINCENZO MISURIELLO
Nato a Barletta il 27 febbraio 1974, sin da piccolo ha
frequentato la Parrocchia S.
Agostino. Nel 1988 è entrato nel Seminario Diocesano,
quando aveva sede a Trani.
Ha proseguito gli studi liceali
presso il Seminario Interdiocesano di Taranto conseguendo
la Maturità classica. Nel 1993
ha continuato il discernimento vocazionale e la formazione
ministeriale nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” a
Molfetta. Qui per la formazione filosofica e teologica ha frequentato l’Istituto Teologico Pugliese, aggregato alla
Facoltà Teologica di Napoli, conseguendo a giugno
del 1998 il Baccalaureato in Teologia. Ha proseguito
gli studi di specializzazione in Antropologia Teologica
presso lo stesso Istituto e il 27 febbraio 2003 ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia.
È stato ordinato Presbitero nella Concattedrale di Barletta il 26 giugno 1999.
Da allora ha ricoperto diversi incarichi: educatore
presso il Seminario Diocesano di Bisceglie, del quale
è stato anche Vice Rettore e Padre Spirituale, Direttore
del Centro Diocesano Vocazioni, Assistente diocesano
dei Giovani di Azione Cattolica, Cappellano dei Monasteri delle Clarisse in Bisceglie, prima a Santa Chiara
e poi a San Luigi. Il 1° ottobre del 2003 è stato inviato
come Vicario Parrocchiale a San Benedetto e Cappellano dell’Ospedale Civile di Barletta, svolgendo solo per
un anno quest’ultimo compito. Da settembre 2004 a
ottobre 2005 è stato Cappellano delle Suore dell’Imma-
18 IL FIERAMOSCA
Parte a settembre il progetto FREd 2012
“F
colata di Santa Chiara di Fiuggi presso l’Istituto Sacro
Cuore di Barletta.
Il 1° settembre 2005 è Parroco in solido della Parrocchia di San Benedetto, con responsabilità della cura pastorale. Ha svolto per tre anni il compito di formatore
cittadino dei referenti della Commissione diocesana
Problemi sociali e del Lavoro, Giustizia e Pace, Salvaguardia del creato.
Dal 1° gennaio 2009 è Delegato Diocesano per le Scuole
Cattoliche e rappresentante F.I.S.M.
Da qualche giorno è assistente spirituale dell’Associazione Centro di Promozione familiare “Insieme con
la coppia”. È Canonico del Capitolo Concattedrale di
Barletta e membro del Consiglio Presbiterale.
Dal 31 ottobre 2009, Don Vincenzo è Parroco di San Benedetto
DON FRANCESCO
PAOLO DORONZO
Nato a Trani il 13 marzo 1980,
proviene dalla Parrocchia Santa
Maria degli Angeli in Barletta.
È stato alunno del Seminario
Diocesano di Bisceglie dal
settembre del 1994 al giugno 1999
frequentando il Liceo Scientifico
Statale “Leonardo da Vinci” in
Bisceglie.
Anche Don Francesco ha perseguito la formazione
filosofica e teologica presso l’Istituto Teologico Pugliese
di Molfetta, dove, dal 1° settembre 1999 al giugno 2005,
è stato alunno del Pontificio Seminario Regionale.
Ha conseguito la licenza in Antropologia Teologica.
Attualmente è impegnato nel percorso per il dottorato
in Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università
Urbaniana di Roma. Da allora ha ricoperto i seguenti
incarichi: Vicario Parrocchiale della Parrocchia San
Giovanni Apostolo in Barletta, Assistente spirituale
Unitalsi-Sezione di Barletta, Cappellano all’Ospedale
Civile di Barletta (per qualche mese), Responsabile del
Settore cittadino di Pastorale Giovanile, Cappellano
delle Suore dell’Immacolata di Santa Chiara di Fiuggi
presso l’Istituto Sacro Cuore di Barletta, Direttore del
Settore diocesano per gli oratori.
Agosto
2012
.R.E.D. 2012 - Partecipazione e aggregazione tra Arte,
Architettura e Archeologia industriale” vuole dunque
essere la riapertura di un Forum, la ri-costituzione di un Forum
permanente che riagganci una storia del passato e la faccia propria
attraverso il dialogo con le nuove generazioni, che spesso quella
storia non conoscono…
Il progetto intende attivare un percorso di partecipazione e
aggregazione giovanile che affronta il tema della riqualificazione urbana di spazi pubblici dall’interno, usufruendo cioè di spazi
“recuperati” alle politiche giovanili, interni a un’area intorno alla
quale apertissimo è ancora il tema e tanto è ancora possibile fare,
per il bene collettivo della città, grazie anche al supporto della
creatività giovanile
F.R.E.D. 2012 vuole essere un contenitore di attività, di storie,
di partecipazione, di progetti, di azioni, di creatività, di arte… di
tante cose che ruotano attorno al tema dell’“L’Area dell’Ex - Distilleria e la sua storia…”.
Dal punto di vista tecnico organizzativo l’idea prevede la realizzazione di eventi pubblici a realizzarsi con cadenza mensile
distribuita nel corso di dieci mesi individuati nell’arco dell’anno
di riferimento del progetto (settembre 2012 - giugno 2013).
Gli eventi saranno riconducibili a giornate di studio, seminari,
incontri pubblici, convegni, dibattiti, workshop di pianificazione e
progettazione partecipata, proiezioni, open space tecnology e altro
ancora…
In parallelo la struttura del GOS, attraverso l’area Open Space,
sarà il punto di riferimento di un Forum permanente che coinvolga
il territorio, la città, l’associazionismo locale, i giovani…
Saranno cointeressate al progetto quattro realtà associative (in
forma singola e/o associativa) che, grazie al sostegno di F.R.E.D
2012 - secondo le declinazioni che saranno individuate con il Comune di Barletta - dovranno garantire azioni di supporto alla proposta finalizzate alle produzioni di Concorsi Fotografici, Docufilm, Laboratori di educazione ambientale, Letture ed animazioni
teatrali a supporto delle visite guidate nell’area della ex-Distilleria,
Workshop tematici e una articolata pubblicazione.
Il Progetto - proposto dalla Cooperativa sociale Prometeo, ente
gestore del GOS, è risultato vincitore del Bando Regionale Bollenti
Spiriti, misura “Gestione di spazi pubblici per la creatività giovanile” e prevede anche interventi di ottimizzazione degli spazi, nonché
migliorie nel quadro generale delle dotazioni tecnico-strumentali di
base del GOS, funzionali alla gestione delle azioni di progetto.
Sarà garantita e assicurata la massima visibilità ad ogni iniziativa attraverso i canali propri del GOS - sito, social network,
comunicazione mirata, etc. - nonché tutti i canali di promozione
assicurati dai partner cointeressati e coinvolti (Comune di Barletta, Politecnico di Bari, Aipai Italia, Provincia Bat, Ordine degli
Architetti della Bat, Accademia delle Belle Arti di Foggia).
Massima diffusione ai risultati raggiunti, agli atti, ai documenti, alle produzioni, ove possibile saranno scaricabili dai siti istituzionali e comunque messi a disposizione della collettività, del
mondo scolastico, dei ricercatori, degli studiosi e dei cittadini.
agosto
2012
Info
LABORATORIO URBANO GIOVANI OPEN SPACE
Viale Marconi, 49
Segreteria Tel 0883 310214 - Fax 0883 576156
[email protected]
www.giovaniopenspace.it
www.ricreafestival.it
Il GOS rimarrà chiuso dal 6 al 26 agosto
IL FIERAMOSCA
19
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2012
IL FIERAMOSCA
21
Storia locale
Quando Barletta era sede di Sottintendenza
PEDICO
Industrie, opifici e manufatti
di Michele Grimaldi
S
Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio
Barletta
arebbe alquanto fuori luogo, e ce ne guardiamo bene dal farlo,
esprimere pareri personali sull’interminabile “telenovela” che va
in onda da una decina di anni a questa parte, relativamente alla dislocazione degli uffici ed istituti nelle città capoluogo e non della 6a Provincia
pugliese. Questo perché personalità e cittadini di ogni ceto e convinzione
politica hanno cercato (e tentano ancora!) di esporre le proprie idee attraverso ogni mezzo di comunicazione possibile, creando a volte (o sempre?) confusione nella mente di chi sta ad ascoltare.
Al contrario quello che desidereremmo compiere è un vero e proprio
ripasso (piccolo!!) di storia locale che non deriva da ricordi personali resi
più o meno sfocati dalla nebbia del Tempo, bensì dall’analisi di documenti
che raccontano la “vera” storia di un territorio e della sua popolazione.
Questo, come sempre, reso possibile dall’analisi della documentazione dell’archivio storico del Comune di Barletta conservato e “riportato alla
luce” dalla Sezione di Archivio di Stato di Barletta.
Verrebbe spontaneo dare inizio al ripasso ricordando (è sempre utile
farlo) come Barletta per quasi due secoli è stata sede di Sotto Intendenza prima e Sotto Prefettura poi (fig. 1); del Circondario di Barletta; del
Distretto Militare di Barletta e del deposito misto truppe “Rodi Egeo” che
incorporava anche comuni della Basilicata e del sud-foggiano; dell’ormai
ultra famosa Banca d’Italia (fig. 2) e del più recente Comprensorio del
Nord-Barese, per concludere con il più antico, dopo la Napoli-Portici,
tronco ferroviario e cioè la Barletta-Spinazzola. A questo vanno aggiunti
il primo tentativo (abortito) di Acquedotto Pugliese (dici niente!!!) e la primogenitura dell’idea e realizzazione di quella fiera che, “traslocata” nel
capoluogo regionale, diverrà la famosissima “Fiera del Levante”.
Oltre a queste che possono essere ricordate un po’ da tutti (almeno i
più attempati o amanti della storia), ci sono altri esempi di come Barletta
sia sempre stata traino e volano per l’intero territorio compreso tra il nord
barese, il sud foggiano e i confini della vicina regione lucana.
È d’obbligo dare inizio alle “rimembranze” con l’industria “APPULA”
una società di origine e creazione esclusivamente barlettana. Infatti 130
pionieri il 12 dicembre 1886 ebbero la felice intuizione di unire i propri
interessi e creare una società anonima che, seconda in Italia e prima nel
Sud, si interessasse ai prodotti chimici. Lo stabilimento, trasformando i
residui della vinificazione (vera e propria riconversione industriale ante
litteram), produceva acido tartarico (30.000 quintali) e cremore di tartaro
(5.000 quintali) quali prodotti principali oltre al cloruro di potassio, allume
di potassio e nero decolorante (15.000 quintali). In quegli anni vantava il
titolo di essere l’unica industria al mondo (!!!!) che estraeva il cloruro. Agli
inizi degli anni ’20 l’Appula aveva in organico ben 100 operai (nel 1926
divennero 300!!), un vero record per l’epoca, e 50 tra dirigenti, impiegati
e salariati (gli attuali quadri).
Nel 1922 l’industria barlettana con una delle prime O.P.A. (Offerta
Pubblica d’Acquisto n.d.r.) inglobò la società anonima “Fabbrica Lombarda di acido tartarico” con sede in Milano, l’“Industria acido tartarico” con
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2012
Fig. 1. Palazzo Prefettura
sede in Casal Monferrato, la “Società italiana per derivati della cellulosa”
con sede in Milano e cambiò la propria denominazione in “APPULA - Società per l’industria chimica italiana” con sede in Barletta destinata alla
fabbricazione, produzione e commercio di prodotti chimici. Prendendo a
prestito una famosissima frase detta dal comico del trio Aldo, Giovanni e
Giacomo, si potrebbe urlare “… non ci posso credere!!!”. Ma come una
società per azioni del profondo Sud che acquista ben tre stabilimenti siti
nel cuore industriale d’Italia? Oggi sarebbe fantascienza, pura e semplice fantascienza.
La vita di questo importantissimo stabilimento industriale terminò
quando fu compiuta la fusione con l’attiguo stabilimento chimico “Montecatini”.
Naturalmente l’Appula fu solo la punta di un iceberg che alla base
aveva industrie come la “Società Cementi” che nel 1926 inviava, via
mare, in tutto il mondo ben 40 tonnellate di merce all’anno; la “Ditta oleifici meridionali” produttrice di 7.000 quintali di olio solfuro utile alla saponificazione; le “Distillerie Italiane” che lavorava gli alcools e il ghiaccio con
la produzione di quest’ultimo, in estate, di ben 120 quintali al giorno ed
infine la Cantina Sperimentale istituita con decreto governativo nel 1879
in quanto a Barletta fu riconosciuto il titolo di primo centro vinicolo del
Mezzogiorno grazie all’attività degli agricoltori e la bontà del prodotto. In
120 anni quante cose sono cambiate!
Proprio per valorizzare maggiormente i prodotti della terra e del mare
della nostra Città e del suo circondario e favorirne la commercializzazione nel 1933 furono inaugurati a Barletta i “Magazzini Generali per
il Commercio, l’Industria e l’Agricoltura a Barletta e per i paesi del suo
retroterra”.
Il Sottosegretario al Commercio On. Marani intervenuto per l’inaugurazione degli avveniristici, per l’epoca, Magazzini Generali, spiegava
che la valorizzazione del Porto di Barletta “… è strettamente connessa al
problema della commercializzazione dei prodotti che, venduti in strutture
IL FIERAMOSCA
23
Storia locale
Associazione
È tempo di
Gruppo Scout Agesci Barletta 1
“fare le bottiglie”
I giardini di via Leonardo da Vinci
intitolati a Lord Robert Baden Powell
È
una delle più antiche tradizioni del meridione, della Puglia, di Barletta. Vi è un largo uso quotidiano e ciò ne fa la
regina delle conserve, essendo tra quelle più preparate: la passata
di pomodoro.
Sempre meno preparata dalle coppie e famiglie più giovani (anche se enormemente apprezzata e gradita), l’azienda agricola laltragricoltura sta rispolverando questa antica tradizione proponendo alla sua clientela oltre che un pomodoro di eccezionale qualità
anche una conserva, prodotta con
il più antico e genuino metodo di
estrazione, insomma in azienda “si
fanno le bottiglie”.
Sì proprio così. È in questo
modo che si è sempre indicato il
momento in cui, interi nuclei familiari, si riunivano nelle sere del
mese di agosto per fare le scorte di
passata di pomodoro per l’inverno
e non solo.
Ed è proprio ad agosto (il mese
in cui il pomodoro raggiunge il grado di maturazione migliore) che in
azienda si fanno le bottiglie. Pomodori selezionati, sciacquati, premuti e poi scottati per esser passati
nell’apposita macchina (oggi elettrica ma un tempo azionata a mano).
Di qui si ottiene una succulentissima passata che ancora calda viene
versata in appositi contenitori di vetro (di qui il termine “fare le bottiglie”) che, ben sigillati, vengono disposti in grosse caldaie per esser
bolliti per circa mezz’ora completamente ricoperti di acqua. All’indomani quando l’intera caldaia si è ben freddata, si asporta l’acqua
e le bottiglie che vengono riposte nelle apposite cassette per esser
conservate e degustate nel lungo periodo autunnale ed invernale.
Le conserve di pomodoro oggi non si limitano solo alla classica
passata bensì vi sono numerosissime varianti, più o meno aromatizzate, più o meno elaborate e l’azienda agricola laltragricoltura
è a disposizione per darne le più opportune informazioni. Magari
cogliendo l’occasione ed approfittando del Ferragosto per passare
una particolarissima giornata in azienda, in aperta campagna tra la
natura più incontaminata.
Per l’occasione saranno organizzate grigliate, giochi d’acqua ed
animazione oltre che alla degustazione di produzioni aziendali, tra
cui l’ottimo vino. Pertanto prenotare la permanenza in azienda per
trascorrere il “Ferragosto in Campagna” è estremamente importante.
Natura, tradizioni e genuinità enogastronomiche in una parola
sola: laltragricoltura.
di Vincenzo Misuriello e Pamela Dibari*
Fig. 2. Palazzo Banca d’Italia
degne e funzionali, possono far rifiorire una serie di vantaggiose industrie
e di commerci, che così potrebbero trovare facile ragione di crescente sviluppo. Tali Magazzini Generali, infatti, accentrando i vari prodotti
dell’agro barlettano e del suo retroterra, permetterebbero di valorizzarli e
per conseguenza, di creare quella organizzazione commerciale che potrebbe dar vita alle esportazioni, nonché alle importazioni ed incremento
ai trasporti marittimi oggi limitati a quel po’ di merci che provengono in
importazione e quasi esclusivamente per i bisogni del commercio e delle
industrie locali”. Ma questo discorso è stato fatto oggi o 70 anni fa?
Purtroppo l’incuria degli operatori e soprattutto la non lungimiranza
dei politici di ogni epoca e colore, hanno fatto sì che il sogno di un polo
commerciale con al proprio centro Barletta è naufragato miseramente.
Vogliamo terminare con la Cultura strettamente legata al commercio.
Per far questo abbiamo voluto prendere in esame coloro che con le
loro attività hanno “commercializzato” e soprattutto contribuito a diffondere, tra tutti i ceti sociali, la cultura. Parliamo ovviamente delle tipografie e
delle librerie con rivendite di giornali.
Potremmo partire dal 1647 quando a Barletta era presente una tipografia che in quello stesso anno pubblicò l’opera “Dei Santi illustrati” del
P. Domenico Dentice sul frontespizio della quale è scritto “Baroli - Typis
Valerys - anno MDCXXXXVII - Superiorum Permissu”, ma per non annoiare i nostri lettori con vari passaggi che, attraversando le storie di editori
come Valdemaro Vecchi e Gennaro Dellisanti, arrivano sino alla Rotas,
vorremmo parlarvi di un esercizio commerciale che negli anni ha assunto
l’identità del prototipo di libreria a Barletta. Infatti ogni qual volta si vuole
indicare un locale dove è possibile trovare libri e giornali, automaticamente si dice “Liverini”. Questa è la libreria più antica della nostra Città
e nella sua quasi secolare attività ha praticamente fornito libri ad almeno
quattro generazioni di barlettani. Fra le tracce lasciate dai vari componenti della famiglia Liverini c’è anche una richiesta presentata al sindaco
il 31 marzo 1945 da Solidio Liverini di professione propagandista librario,
nato a Barletta il 20 ottobre 1910 figlio di Giovanni e Serra Celeste, il
quale chiedeva “di volergli rilasciare una licenza d’esercizio relativa alla
vendita di libri scolastici e non ed oggetti di cartoleria con lavoro di rappresentanza libraria”. In poche parole una vita dedicata alla diffusione del
sapere quella della dinastia “Liverini”, eredità oggi raccolta e perpetuata
dai competenti fratelli Chiandetti.
Purtroppo l’era informatica avanza e i Liverini diventano sempre più
rari come i Panda, una razza in via d’estinzione e proprio per questo da
proteggere strenuamente.
Lo considerereste blasfemo se concludessimo con il verso tratto dal
Vangelo secondo Luca 8,4-15 “Chi ha orecchi per intendere, intenda!”?
I
l Gruppo Scout AGESCI Barletta 1, con il patrocinio del
Comune di Barletta ha partecipato, domenica 27 maggio, alla
cerimonia di intitolazione dei giardini siti in via Leonardo da Vinci,
dedicati al fondatore dello scoutismo, Lord Robert Baden Powell.
Dal 2007 (anno del centenario dello scoutismo) l’iniziativa di
intitolazione di vie e piazze a Baden Powell denominata “100 Piazze
per B.P. e lo Scoutismo”, è promossa dalla Federazione Italiana dello
Scoutismo di cui l’AGESCI fa parte. Come già avvenuto in passato in
numerose città italiane attraverso l’introduzione nella toponomastica
del nome del fondatore del movimento scout, potremo cogliere
l’occasione di far conoscere lo Scoutismo e diffondere nella società i
suoi ideali e valori.
Che cos’è lo scoutismo?
Lo scoutismo, fondato nel 1907 da Lord Robert Baden Powell, è
un movimento educativo non formale di giovani che si propone come
obiettivo la formazione integrale della persona secondo i principi ed i
valori definiti dal suo fondatore, attualizzati oggi dall’Organizzazione
mondiale del movimento scout (WOSM/OMMS - World Organization
of the Scout Movment) e dall’Associazione Mondiale delle Guide
esploratrici (WAGGGS/AMGE - World Association of Girl Guides
and Girl Scout). Attraverso la fantasia, il gioco, l’avventura, la vita
all’aria aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva ricerca di
senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo
scoutismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla
vita e sul crescere in essa.
Cos’è l’AGESCI
L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), che
conta più di 176.000 soci, è un’associazione giovanile educativa
che si propone di contribuire, nel tempo libero e nelle attività extrascolastiche, alla formazione della persona secondo i principi ed il
metodo dello scoutismo, adattato ai ragazzi e alle ragazze nella realtà
sociale italiana di oggi. L’Agesci è nata nel 1974, come iniziativa
educativa liberamente promossa da credenti, dall’unificazione di
due preesistenti associazioni, l’ASCI - 1916 - (Associazione Scout
Cattolici Italiani), maschile, e l’AGI - 1943 - (Associazione Guide
Italiane), femminile. Inoltre l’Agesci:
• è entrata a far parte del 3° Rapporto Eurispes “Nostra
Eccellenza”;
• è federata nella FIS (Federazione Italiana dello Scoutismo). La
Federazione Italiana dello Scoutismo (FIS) riunisce nello spirito
della Legge e della Promessa scout tutte le associazioni che in Italia
adottano il metodo educativo scout. La FIS aderisce, per le proprie
appartenenti femminili, alla Associazione Mondiale delle Guide e
delle Esploratrici (AMGE) e, per i propri appartenenti maschili,
all’Organizzazione Mondiale del Movimento scout (OMMS);
• riconosciuta dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana);
• fa parte delle APS (Associazioni di Promozione Sociale);
• fa parte del Forum Terzo Settore;
• fa parte della Tavola della Pace;
• fa parte di Libera;
• è riconosciuta dal Dipartimento di Protezione Civile;
• ha firmato protocollo d’intesa con il CAI (Club Alpino Italiano);
• ha firmato protocollo d’intesa con il Ministero della Pubblica
Istruzione;
• ha firmato protocollo d’intesa con la Croce Rossa Italiana.
L’AGESCI a Barletta?
Nel 1947 viene fondato il Gruppo ASCI Barletta 1 che svolge
attività fino al 1974. A livello nazionale nel 1974 nasce l’AGESCI dalla
fusione fra ASCI e AGI. A Barletta nel 1983 dopo alcuni anni di pausa
viene rifondato il Gruppo Barletta 1 con l’AGESCI, composto da tre
branche: Lupetti e Lupette riuniti nel Branco, Esploratori e Guide del
Reparto, Rover e Scolte del Clan. Tutte le branche sono guidate da
adulti in servizio educativo che costituiscono la Comunità Capi.
Come si è articolata la mattinata del 27?
Il Gruppo Scout AGESCI Barletta 1, in occasione della
celebrazione di intitolazione dei giardini, dedicati al proprio fondatore,
ha curato il tema dell’ambiente e dell’ecosostenibilità attraverso
giochi, realizzati con tecniche scout, e la predisposizione di materiale
informativo. Gli scout del Barletta 1, già dalla mattina, erano presenti
presso i giardini di via Leonardo da Vinci e, per l’occasione, hanno
provveduto a montare delle tende e delle costruzioni da campo al fine
di far conoscere ai presenti parte delle attività scout che si esplicano
durante le attività all’aperto. Gli associati del gruppo scout AGESCI
Barletta 1 hanno anche organizzato dei giochi aventi ad oggetto il
tema dell’ambiente. È stata poi prevista la cerimonia ufficiale della
celebrazione di intitolazione dei giardini al fondatore dello scoutismo
Lord Robert Baden Powell.
* I Capi Gruppo del Gruppo Scout Barletta 1
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IL FIERAMOSCA
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Archeoclub
Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta
giochiamo ancora
Cinema
Bonadies romanziere e produttore:
Incontro con l’Archeoclub
di San Ferdinando di Puglia
un film per un suo libro
una serata indimenticabile
di Alessandro Del Piero
di Stefania Patella
Mondadori
pp. 121 - i 15,90
“Forse è cominciato tutto con quel tema
alle elementari. Cosa farò da grande?
Io volevo scrivere ‘il calciatore’, però
mi sembrava troppo. Cosa avrebbe
pensato la maestra? Così scrissi che mi
sarebbe piaciuto diventare elettricista come papà. E dissi che avrei
anche voluto fare il cuoco, oppure il camionista.”
Non ha avuto il coraggio di scrivere il suo sogno in quel tema,
Alessandro Del Piero. Ma ha poi trovato il coraggio di viverlo
davvero, e lo vive ancora. Tutta la sua straordinaria carriera, in
fondo, “è” quel tema. La storia del ragazzino più piccolo e timido
del paese, San Vendemiano, Treviso, che diventa uno dei più grandi giocatori del mondo. Adesso, dopo vent’anni di Juventus, Del
Piero non esce dal campo, ma è pronto a giocare un’altra partita: il
suo mondo interiore è intatto, i suoi valori non sono cambiati. Del
Piero è capace di colpi da artista ispirato. Del Piero risponde con
stile ai colpi della vita. Ha voglia di giocare ancora.
In questo libro coraggioso e sincero, per la prima volta il campione
racconta uno per uno i dieci valori che lo hanno sempre guidato:
talento, passione, amicizia, resistenza, lealtà, bellezza, spirito di
squadra, sacrificio, stile, sfida.
I love Tiffany
“Ti ricordi l’estate più bella
della tua vita?”
di Marjorie Hart
Newton Compton Editori
pp. 288 - i 9,90
Trascorrere un’estate a New York:
quale migliore occasione per due ragazze che arrivano da una cittadina di
provincia? Trovare un impiego nella
gioielleria più famosa del mondo: quale emozione più grande? È
il 1945, quando Marjorie Jacobson e la sua migliore amica, Marty
Garrett, arrivano nella Grande Mela. Dopo aver ricevuto una serie
di rifiuti, quasi per miracolo riescono a ottenere un lavoro da Tiffany
come commesse, suscitando l’invidia di tutte le amiche. Come per
magia, per loro si spalancano le porte di un mondo scintillante e alla
moda: conoscono personaggi ricchi e famosi, incontrano Judy Garland e Marlene Dietrich, si trovano alle prese con famosi gangster e
affascinanti playboy, frequentano i locali più in voga. E proprio a una
festa esclusiva in cui è riuscita a intrufolarsi, Marjorie s’innamora:
un giovane della Marina fa breccia nel suo cuore e la ragazza dovrà
prendere una delle decisioni più importanti della sua vita…
26 IL FIERAMOSCA
I
ncontro indimenticabile, quello con la
sezione dell’Archeoclub
d’Italia di San Ferdinando
di Puglia, una gradevole
serata trascorsa coi soci
dell’Associazione, per la
presentazione del libro di
Renato Russo Dieci città,
un territorio. La sesta provincia pugliese. Storia, cultura, turismo, attualità.
Al tavolo dei relatori
il presidente prof. Savino De Facendis che oltre
a presentare l’autore, si è
soffermato in particolare sulle pagine che egli ha dedicato
alla città di San Ferdinando. E naturalmente ha colto l’occasione per fare il punto sulla situazione in sofferenza del
locale Archeoclub in questo momento, con l’auspicio che
la nuova Amministrazione presti attenzione alle problematiche di una associazione che ha dato lustro, alla città,
riscoprendo e valorizzando nel tempo, le sue più remote
origini.
Con lui, a rappresentare l’Amministrazione cittadina,
il consigliere comunale Giuseppe Rondinone e la VI provincia Barletta Andria Trani, il consigliere (di San Ferdinando) Pietro Daddato.
L’autore del libro, dopo aver ringraziato i presenti, attenti ascoltatori della sua esposizione, ha spiegato i motivi che
lo hanno indotto a scrivere questo volume. Non la storia
delle vicende amministrative che ha portato, dopo oltre un
secolo di attesa, alla nascita della sesta provincia dell’Ofanto, ma la storia di ciascuna delle dieci città che hanno dato
vita, alla fine, ad un territorio con proprie caratteristiche
peculiari, con comuni radici storiche, geomorfologiche, antropologiche, ma anche culturali ed economiche.
Certo, il pericolo imminente di una cessazione di questa nuova provincia è grande, come il suo accorpamento a
quello di Foggia. Ma non è detto. Fin qui si sono dette tante cose… Bisognerà seguire l’evoluzione della drammatica situazione economica attraversata in questo momento
storico dal nostro Paese.
Chiudendo il suo intervento, Russo ha detto di essere
restato particolarmente colpito dal clima di estrema cordialità che si è venuto a creare e ha molto apprezzato l’interesse col quale l’uditorio ha ascoltato la sua relazione.
Agosto
2012
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92-2012: vent’anni, dieci romanzi (anzi, nove romanzi
di cui il primo autobiografico e una raccolta di novelle). Un gran bell’impegno per Matteo Bonadies (tralasciamo titoli
e benemerenze, ci perderemmo), un grande regalo alla sua città,
finalmente uno scrittore con tanto di credenziali certificate dalle
ottime presentazioni che ne hanno accompagnato ogni uscita. Una
città che vanta almeno cinquanta prosatori e cento poeti ma dove
nessuno - o pochissimi - hanno la costanza della perseveranza.
Scrittore versatile e adesso - con questa prima pellicola - anche
produttore con l’intenzione sì della trasposizione cinematografica
di un suo libro, ma col sottinteso auspicio di far conoscere la nostra terra e la sua gente.
E i barlettani? Ostili e prevenuti come sempre, a cominciare
dalle associazioni culturali, anche quelle più accreditate: spunta
un pinco pallino qualsiasi, e te lo invitano con tanto di fanfara celebrativa, salvo poi a dimenticarsene il giorno dopo. Ma fa moda,
fa intrattenimento. E il nostro autore? Come al solito, gratificato
altrove, ignorato - deliberatamente - nella sua città.
Ricordate il distico di Federico II sui barlettani? Gens barulitana, tot sunt capita vana: cum videt Christum, negant scire istum.
Lasciamo la traduzione del primo verso alla vostra libera interpretazione; il secondo ci svela alla perfezione: i barlettani, se pure
incontrassero Gesù Cristo, farebbero finta di non conoscerlo.
Eppure il dott. Bonadies di libri ne ha scritti, e alcuni veramente
di eccellenti, come il primo (Comunque e in ogni caso) che ha
lasciato in me un ricordo incancellabile.
* * *
Non pago delle sue dieci opere letterarie (ma sarebbe il caso
che ne facesse oggetto di una ricognizione critica riepilogativa)
Bonadies ha deciso di realizzare un tentativo audace ed ambizioso, quello di ricavare un cortometraggio da uno dei suoi libri meglio riusciti: “Io …donna” edizione Giuseppe Laterza. A dirigerlo,
il regista Pino Quartullo (anche sceneggiatore), protagonisti Mar-
agosto
2012
Da sinistra: Margherita Buy, Pino Quartullo, Marina Mastromauro,
Matteo Bonadies, in una pausa dei lavori (FOTO BARLETTALIFE)
gherita Buy e Sergio Rubini, sponsor del corto Marina Mastromauro, produttore cinematografico lo stesso autore del romanzo.
Ciac, si gira in un’afosa giornata estiva nel centro storico di
Corato; in un’atmosfera anni Sessanta, sullo sfondo la vita e i ricordi della protagonista che si rifugia nel pastificio di famiglia per
una pausa di riflessione col rammarico delle cose che potevano
essere e non sono state, forse per una vita sbagliata…
Nella graduatoria stilata dal Ministero dei Beni Culturali, ai
fini dell’accesso alle risorse del FUS, il corto metraggio “Io…donna” ha ottenuto il massimo del punteggio.
Le riprese sono iniziate a Corato, nel pastificio della Granoro,
vuoi per la plausibilità dei luoghi aderenti al racconto, e poi per
l’idea di stabilità che viene da questo grande stabilimento nel quale si inquadra il soggetto del film. La pellicola, che dovrebbe essere conclusa nelle prossime settimane, non è escluso che finisca sul
piccolo schermo per poi essere presentata ai festival di Berlino e
Cannes. Vedremo. E tanti auguri.
IL FIERAMOSCA
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ROTAS BARLETTA
Concorso
Il concorso è aperto a tutti coloro che vogliono trasmettere emozioni con la
poesia. Ogni autore può presentare massimo due componimenti, trascritti su
carta con carattere corpo 20, che saranno in mostra come “panni al vento” dal
13 al 16 agosto 2012 in vico Stretto, traversa di via Duomo, nel Centro Storico.
COMUNE DI BARLETTA
Città della Disfida
Associazione artistico-culturale
CESACOOP ARTE
ceraMicHe e arredo bagno
Le iscrizioni, previa consultazione del regolamento, saranno raccolte il martedì e il giovedì, dal 21 giugno al 5 agosto 2012, presso la sede della CeSACooP ARTE in via Leontine De Nittis 4/F, dalle ore 19:30 alle 21:30 o inviate
all’indirizzo e-mail:[email protected] oppure a Ce.S.A.Coo.P.Arte Centrosperimentazionearti, via L. De Nittis, 4/F - 76121 Barletta (BT) con allegata copia
del versamento
Ai partecipanti è richiesto, a titolo di donazione, nonché rimborso spese di
segreteria, un importo di Euro 5,00. La quota di partecipazione prevista può essere versata tramite C/C postale n° 1001604451 intestato a:
CE.S.A.COO.P.ARTE CENTRO SPERIMENTAZIONEARTI.
Il ricavato sarà utilizzato dall’associazione per l’acquisto di testi scolastici
da concedere in comodato d’uso agli alunni in difficoltà dell’IPSIA “Archimede”
di Barletta.
La premiazione avrà luogo il 15 settembre 2012, alle ore 20:00, presso vico
Stretto durante una serata di musica, teatro e poesia con la lettura delle migliori poesie (in caso di condizioni meteorologiche avverse presso la Sala della Comunità in via S. Antonio).
brico e arredo giardino
abbigLiaMenTo ProFeSSionaLe
La Stradina
dei Poeti
CONCORSO DI POESIA SESTA EDIZIONE
Alla ricerca di emozioni nel centro storico…
13-16 agosto 2012
ore 21:00/23:30
Barletta, vico Stretto
I premi:
- Targa giuria esperti alla migliore poesia
+ sito per un anno a POETI E POESIA della rivista “Pagine”;
- PREMIO SPECIALE PROF. VINCENZO CICORIA,
per la creatività e l’originalità espositiva;
- Coppa “Archimede”, segnalazione giovane autore;
- Premio “AEDO”, per l’ immediatezza e la chiarezza del messaggio;
- Premio “Disfida”, per la ricerca linguistica ed espressiva;
- Premio “Assunta” per la profondità dei sentimenti espressi
riconducibili a valori universali;
- Pergamena/attestato per il 1°, 2° e 3° classificato giuria esperti;
- Pubblicazione su cartoline per le 12 poesie premiate.
Le composizioni prescelte saranno stampate, per intero o parzialmente a
totale discrezione della segreteria. Quanto prodotto sarà donato alla Biblioteca
Comunale, alle Biblioteche scolastiche degli Istituti Superiori.
Divertiti con noi ad individuare la poesia d’autore nascosta tra quelle in mostra
dal 13 al 16 agosto partecipando al concorso abbinato “POESIA D’AUTORE”.
L’associazione artistico-culturale CeSACooP ARTE operante con Certificato di Agibilità rilasciato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- ROMA assicura il trattamento dei dati personali nel rispetto della normativa e si impegna a non utilizzarli
se non ad esclusivo uso statistico o analogo al presente.
Informazioni
Segreteria CeSACooP ARTE
via Leontine De Nittis 4/F (mar. - giov.) dalle ore 19 alle 21
tel. 0883 348 096 - facebook.com/associazione cesacooparte
www.cesacooparte.it
rotas barletta
MaTeriaLi, SiSTeMi e aTTreZZaTUre Per L’ediLiZia
EN ISO 9001 (2008)
IQ-0703-16
®
Azienda iscritta
all’UNAE Puglia n. 266
impianti & costruzioni industriali
Barletta · Via Callano 70 · tel. 0883 331 983 · fax 0883 337 724 · www.cardogroup.it
agosto
2012
SOA 8612/04/00
OS30 - classifica VI
OG10 - classifica V
OG1 - classifica III
OG11 - classifica III
• IMPIANTI ELETTRICI
• CIVILI ED INDUSTRIALI
• CABLAGGI
• STRUTTURATI
• CABINE MT/BT
• PUBBLICA
• ILLUMINAZIONE
• RILEVAZIONE FUMI
• TELEFONICI
• TRASMISSIONE DATI
• DIFFUSIONE SONORA
• ANTINTRUSIONE
• MANUTENZIONI
• PROGETTAZIONE
• EDILI
• TERMICO
• IDRICO
• ANTINCENDIO
• CONDIZIONAMENTO
BARLETTA · Via Paolo Ricci, 39
Tel. 0883 575 473 · Fax 0883 519 062
www.sabinodicataldo.it · [email protected]
IL FIERAMOSCA
29
Tradizioni
I giochi di una volta
di Michele Vitobello
S
empre il solito girotondo con una ragazza al centro che
eseguiva tutto quello che dicevano le ragazze intorno,
così: Oh, Maria Giulia, la chiamavano così la ragazza del centro.
O Maria Giulia, dove sei nata, alza gli occhi al cielo, fai la riverenza, fai la penitenza, fai un salto, fanne un altro, ora e su, ora e
su, dai un bacio a chi vuoi tu.
Lei ne sceglieva una e le dava un bacio.
Continuava il girotondo Mitt u pat nnend ca tu par na Giaghend, mitt u pat rat ca tu par na sarach, aggeir nateppich e vattin
o stess pizz.
A questo punto la ragazza del centro usciva fuori e si metteva
in disparte, al posto suo ne subentrava un’altra, si ricomponeva
il girotondo e si ricominciava il gioco sino a quando rimanevano
solo in due.
Un altro girotondo. Una ragazza rimaneva nel cerchio con il
compito di maritarle tutte. Si cantava così: Ma quante belle figlie,
Madama Dorè, ma quante belle figlie.
La ragazza del centro diceva: Ed io ne voglio una, Madama
Dorè, ed io ne voglio una.
Rispondevano le ragazze del girotondo: Che ne dovete fare
Madama Dorè, che ne dovete fare?
La ragazza del cerchio: La devo maritare, Madama Dorè, la
devo maritare.
Il nostro facebook
Le ragazze del girotondo: A chi la dovete dare, Madama Dorè,
a chi la dovete dare?
La ragazza del cerchio: La devo dare a un cavaliere, Madama
Dorè, la devo dare a un cavaliere.
Le ragazze del girotondo: Scegliete la più bella, Madama
Dorè, scegliete la più bella.
La ragazza del cerchio ne sceglieva una che, a sua volta si
metteva in disparte, immaginando l’arrivo del Cavaliere. A questo
punto si faceva un nuovo girotondo e continuava il gioco fino a
quando non si maritavano tutte le ragazze.
Oppure con una pallina che, mentre si canticchiava, si buttava
in alto:
Palla d’oro, palla dorata, dove sei stata, dalla mammina cosa
ti ha dato, una pallina, dove l’hai messa nel mio taschino, fammela vedere, eccola qua.
Quando cadeva un dente da latte, si andava sul terrazzo e si
diceva: TITT, TITT, t’ammench u sturt m’ammin u dritt?
Chiengr’a chiengr tammengh u nerg, mammin u biench?
Anno scolastico 1930-31.
Istituto Tecnico Commerciale “G. Di Scanno” (cambierà il nome in
“M. Cassandro” nell’a.s.
1961-62). Al centro il
prof. Francesco Filannino, docente di ragioneria,
con gli alunni del terzo
corso superiore. Quell’anno l’Istituto aveva la sua
sede in Palazzo Affaitati,
in fondo a via Nazareth,
di fronte alla Curia Arcivescovile. Nel 1932
si trasferirà nei locali
dell’attuale scuola media
“Manzoni”; dal ‘43 al ‘46
presso il Palazzo “Principe di Napoli”, in piazza
Plebiscito; dal 1968 su
via Cassandro, una traversa di via Canosa. Attualmente la scuola ha sede
nel Polivalente, in fondo a
via Madonna della Croce.
(R. RUSSO, Barletta nel
Novecento, Editrice Rotas,
2008)
agosto
2012
IL FIERAMOSCA
31
Storia locale
Scuola
Pubblicata la Cronica Barlettana 1731-1782
    




trascritta dal Vista, pubblicata da M. Filannino


Festa
dell’Europa
2012



“IO
CITTADINO…D’EUROPA”

I
tutte le attività previste dal nostro Piano dell’Offerta Formativa

basato sul curricolo di scuola, e sulle attività extracurriculari

che rafforzano ed arricchiscono il nostro messaggio educativo:

Progetti PON / Progetti DIRITTI A SCUOLA / Progetti contro la

dispersione
scolastica/ Progetti per l’integrazione culturale


/ Progetti di integrazione diversabili / Progetti di continuità /


Progetti di recupero-consolidamento
/ Progetti di acquisizione


 di

 /

del
metodo di studio
/ Progetti
approfondimento
Progetti di
l 9 maggio 1950
Robert Schuman, Ministro degli Affari Esteri educazione stradale / Laboratori vari.



francese, rese una dichiarazione
 che proponeva al governo
tedesco ed ai governi che avessero accettato il medesimo

principio, di affidare
ad un governo di istituzioni comuni la
gestione della
produzione del carbone e dell’acciaio. Questo

discorso
è considerato l’atto di nascita dell’Unione Europea, che

dai primi 6 stati componenti (1957) Italia compresa, si è via via

allargata a 27 (2007).


La proposta di Schuman era
finalizzata 
al mantenimento
di relazioni pacifiche tra i paesi
europei
che fino
ad allora,



ed in modo particolare nella prima metà del ‘900, si erano
  
reciprocamente distrutti con le grandi guerre. Il motto scelto
 sul


quest’anno per la ricorrenza e riportato
manifesto “PIÙ FORTI
INSIEME” ci fa capire come essere
parti dell’unione
ci renda
tutti


 
più forti.
La
festa
dell’Europa
è
diventata
un
simbolo
che
insieme
    
alla bandiera, all’Inno alla Gioia, alla moneta unica, identifica
     
l’Unione.
Anche
quest’anno
nostra scuola
vogliamo
festeggiare

 nella


 
oltre 60
anni
di
pace,
solidarietà,
amicizia
e
condivisione




di
valori tra i 27 Paesi di cui si compone l’Unione Europea.

 
La 
scuola è impegnata
nel
far conoscere
le istituzioni




europee
e far
capire
che esse
lavorano per
migliorare 
la vita
dei cittadini.
      
Anche l’Unione può e deve essere migliorata con il contributo

di tutti.
 
 
 

Dobbiamo
calarci nella
nuova dimensione
sovranazionale
diffondendo
gli ideali ed
i valori
dell’integrazione


europea:
 
convivenza civile tra le nazioni, rispetto dei diritti e della dignità
       
dell’uomo, solido ancoraggio alla democrazia, integrazione
sociale
ed economica e solidarietà tra i popoli. In tal modo
potremo
anche la sfida della
globalizzazione.
 riuscire
a vincere


 
Questi
valori,
che
fanno
parte
del
nostro
patrimonio
culturale, li
     
infondiamo nei nostri allievi già dai primi anni di scuola, attraverso
      
      
      
      
     
     

    
      
     
        

32 IL FIERAMOSCA
A
cura del prof. Michelangelo Filannino preside del Liceo Scientifico “R. Nuzzi” di Andria, e della prof.ssa
Francesca De Santis, pubblicata la Cronica barlettana dal 1731 al
1782, di Anonimo, copia manoscritta
da Francesco Saverio Vista.
Il merito del preside Filannino e della prof.ssa De Santis è stato
quello di aver trascritto la copia del Vista e quello in particolare di
Filannino, di averla corredata di numerose note, un lavoro filolo
gico di altissimo valore storiografico. È appena il caso di ricordare
     
che il preside Filannino, già nel 2000, con Vincenzo Tupputi, curò


 la

 della
 Cronaca manoscritta
la trascrizione
e 
poi
pubblicazione
di Camillo
Elefante
1795-1798
(nella
“Ricerche della Bi 


 
 collana

blioteca”
n.
27).

L’opera, invero, era stata già presentata a novembre del 2010,

ma con pochi esemplari fotocopiati, di qui il desiderio espresso
da numerosi
affezionati 
di 
storia locale
 
  
di averne copia. Così, a
cura
dell’Amministrazione
Comunale,
il testo dell’Anonimo è
    
stato stampato in trecento copie (non in vendita). Si tratta della
 
 della


prima cronaca
storia locale
del XVIII secolo giunta sino a

 




noi, 
trascritta
- per
nostra
fortuna
- da
F.S. Vista nel 1860, la quale
sarebbe
poi
stata
stampata
undici
anni
dopo sul giornale cittadino,
      
diretto da Valdemaro Vecchi, “Il Circondario di Barletta” a parti    
re dal 27 agosto 1871. Racconta il Vista: quel giornale (l’intera



collezione)
fu donata da
me
alla Civica 
Biblioteca. E va precisato
allora 
che
se questo
fondamentale
documento
della nostra storia

 


si è salvato, è dovuto proprio a questo generoso atto del nostro
     
storico, perché diversamente non ne avremmo conservato alcun

E 
  ancora

esemplare.
invece esso rappresenta,
oggi, per quel tempo, il più importante
città del Comprensorio del

 periodico
 delle

Nord Barese.

Il testo della Cronica è preceduto da una nota filologica intro
duttiva del preside Filannino al quale, se ci è consentito, ci sentiamo di esprimere solo una nostra perplessità: perché stampare
 
presso 
una tipografia
e non
presso una casa editrice? (irrilevante


 
invece il 
fatto
che sia 
stata stampata
ad 
Andria e non a Barletta).
La mostra è
stata una dimostrazione
dell’impegno
portato

  

avanti durante l’anno
scolastico da poco concluso.


prof.ssa Eleonora Iuliano
    
dirigente scolastico

 


 




    



Tutti
gli
alunni,
i
docenti
e
il
personale
     

della scuola
sono in fermento

 




 
 
per la
buona
riuscita
dell’evento

      
La 
festa si è svolta a
conclusione dell’anno scolastico e a
conclusione dei laboratori PON.
Quest’anno la scuola ha

   
  
visto l’attivarsi di ben 11 laboratori PON: 
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50 ore ciascuno; n. 3 laboratori
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PON C1 di Scienze della durata di 30
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ore ciascuno; n. 5 laboratori PON C1
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di Matematica
della durata di 30 ore 
ciascuno
e n.
laboratorio
PON
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ore.
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La
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costituisce 
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un’occasione
per documentare le 
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esperienze significative
svolte nella 
scuola nel corrente
anno
scolastico, 
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si è svolta con una
mostra
attiva in
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cui sono
stati presentati gli elaborati degli alunni, sono stati
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filmati e presentazioni video, si è potuto assistere
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ad una lezione
aperta
sull’uso
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LIM, di cui 
la scuola
è
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venuta in possesso,
…e
tanto
altro
ancora!!!
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
La mostra si è articolata in diversi luoghi addobbati per


l’occasione
con bandierine e manifesti: aule didattiche,
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auditorium,
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…. È stata
mostra
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che ha coinvolto 
piccoli 
gruppi di alunni impegnati nella
“presentazione” dei lavori esposti, accompagnati dal
       
Referente di 
progetto o da uno dei Responsabili di laboratorio.
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Un apposito
spazio
è stato destinato
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proiezione
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e presentazioni video
che
hanno
documentato
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svolgimento


dei percorsi formativi.
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La Festa dell’Europa ha rappresentato
un’occasione di
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
apertura
verso il territorio.
È stata una giornata di apertura
della
scuola e a 
tutti i visitatori
è stato datoun
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europeo.
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di Renato Russo
E muoviamo questo rilievo
nient’affatto mossi da interessi economici (non ce ne
importa assolutamente nulla
perché in queste operazioni
editoriali c’è sempre da perdere e mai da guadagnare),
ma solo da considerazioni
che si riferiscono alla sopravvivenza del volume. Quando
un’opera è stampata presso
una casa editrice, col passare degli anni essa conserverà
grande visibilità perché sarà
ricordata periodicamente dalla stampa locale (a cominciare dal giornale cittadino “Il
Fieramosca” della stessa casa editrice), nonché ricordata tante e
tante volte nei depliants illustrativi e nei cataloghi di quell’editrice. Prendiamo ad esempio gli Indici delle opere di Valdemaro
Vecchi di un secolo fa; riportate per titolo, oggetto e autore in un
contesto cronologizzato.
Questi volumi sono stati salvati dall’usura del tempo e quindi dalla dimenticanza, alla quale sono invece condannate le altre
pubblicazioni ahimè stampate presso locali tipografie.
A parte questa riflessione che ci pare di dover estendere anche
ad altre situazioni analoghe cittadine (come tutti i libri del duo Vitrani-Pinto dei quali già da adesso se ne sta perdendo memoria) per
il resto il testo è gradevole, di facile lettura e incuriosisce molto.
Il problema semmai è un altro, e cioè come un appassionato
cultore delle cose di storia patria se lo possa procurare, atteso che
non è in vendita. Suggeriamo di farne richiesta al Comune, con
adeguata motivazione della richiesta… e sperare nel buon esito
dell’istanza.
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S.I.A. srl
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Pulizie condomini e uffici
Ripristino pavimenti e sigillature
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Attrezzature professionali
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tel. 338 300 50 73 (vito)
tel. 327 014 86 37 (matteo)
E-mail: [email protected]
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2012
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IL FIERAMOSCA
33
Danza
Enigmistica
Conclusa fra applausi e consensi
la settima edizione di
B
arletta apre il cuore e la mente
al linguaggio della danza per
comprendere le armonie e le dinamiche
dei corpi in movimento, in un contesto
culturale internazionale radicato nell’essenza storica e mediterranea del vero,
del bene e del bello. Ancora una volta,
al Premio ApuliArte, straordinari danzatori e coreografi, messaggeri di talento,
di espressioni creative e di esperienze
mondiali apportano un notevole contributo, un valore aggiunto, ad una manifestazione fortemente rivolta ai giovani
e al ricambio generazionale. L’epilogo
della settima edizione del Festival, targato Mauro de Candia, suggella l’attività
di eccelsi artisti italiani e stranieri selezionati da una commissione composta
da alcuni dei critici più autorevoli della
stampa europea: Mihaela Vieru (Dance
for You/Germania), Maggie Foyer (Dance Europe/Inghilterra), Giuseppe Distefano (Danza&Danza/Italia) e Michel
Odin (Danse/Francia).
La serata, presentata da Mariella Parlato, coinvolge emotivamente il pubblico
della Piazza d’armi del Castello, pronto
ad applaudire ed apprezzare i protagonisti dell’evento. Per il grande talento
e le grandi qualità intrinseche Premio
Espoir al napoletano Alessio Scognamiglio (Accademia Grace di Montecarlo)
esibitosi nel corso della manifestazione
Cruciverba asimmetrico con riferimenti a Barletta
di Franco Lamonaca
26 e 28 orizzontale - Come da foto. È l’artista che favoleggia il tempo nel sublime sogno dell’umanità
1
nell’assolo “Allegro”. Premi al Merito
“Italiani all’Estero” ad Alessandra Tognoloni (Balletto Stoccarda), Giuseppe
Spota (Balletto Wiesbaden) e Claudio
Cangelosi (Balletto Dresda); Premio al
Merito “Miglior Artista Internazionale”
a Evan McKie (Primo ballerino Balletto Stoccarda). Spiccate qualità tecniche
e artistiche motivano il conferimento ad
Alessandra Tognoloni: l’artista, nativa
di Gubbio, si esibisce con il canadese
Evan McKie in “Hope Mountain” per
entrambi, una ricerca meditata, raffinata
e paziente alla perfezione. McKie delizia, inoltre, il pubblico con l’assolo “Capriccio” coreografato da Douglas Lee.
Il pugliese Giuseppe Spota, originario
di Capurso, riscuote consensi per il suo
“Mauni”, sorprende per le sue particolari
capacità fisiche, corpo e spirito, si legge
nella motivazione, costituiscono una sintesi di assoluta poetica. Claudio Cangialosi, siciliano di Partinico, punta di diamante del Balletto di Dresda, interpreta
“Zelo”: una prova perfetta della sua personalità ed efficace voglia di distinguersi
ed emergere a livello internazionale.
L’approfondimento del movimento e
del genere teatrale in un percorso culturale intenso e sempre più maturo connota, invece, il Premio Produzione Italiana
2012 conferito ad Emanuele Sciannamea
e Stefano Mazzotta, della Compagnia
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Zerogrammi di Torino, per la creazione
“Punto di Fuga” (Golden Mask in Russia). Entrambi pugliesi, rispettivamente di Canosa e Calimera, Sciannamea e
Mazzotta hanno rappresentato con successo a Barletta all’ApuliArte Festival
“INRI” una pièce che viviseziona la radice religiosa del nostro Sud. Premio al coreografo internazionale, infine, a Edward
Clug (Slovenia) per la sua rivisitazione
della “Sagra Primavera” accolta con successo dal pubblico e dalla critica.
Durante la serata, immancabile l’esibizione dei talenti sostenuti dal corso
di alto orientamento e perfezionamento
FormAzione Tersicore e dei giovani danzatori del GBM (Giovani Balletto Mediterraneo) con “Polonaise” e un estratto
di “Fabula”. All’insegna del tema “For
ever Young” chiude i battenti la settima
edizione dell’ApuliArte Festival, commenta Mauro de Candia, perseverando
nell’intento di scorgere e promuovere fattivamente i talenti desiderosi di spiccare
il volo in ambito europeo e mondiale.
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Il ballerino e coreografo Mauro de Candia
10
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26
9
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51
Le definizioni riguardanti Barletta sono precedute da un asterisco (*).
(Soluzione a pag. 37)
Orizzontali
Verticali
1. Frinisce d’estate. - 6. Il massiccio della Val di Genova. - 13.
Indicano partenze ed arrivi. - 14. Lo desta una certa notizia. - 15.
Il grande bosco calabrese. - 16. Lavorano con la vanga. - 17. Cagliari. - 18. Nome di donna. - 19. Un verbo del metallurgico. - 20.
Cuore poetico. - 21. Messina. - 22. Lo storico archivio fotografico
di Firenze. - 23. Ingannano al gioco. - 24. Scovare, tirar fuori. - 25.
Attaccante honduregno, ha giocato tra il 2001 e 2003 con l’Udinese e il Napoli. - 26.* Il nome del nostro Pittore. - 28.* Il cognome
del nostro Pittore. - 29. Tolta, soppressa. - 30. Lo sono gli “scaldatelli” tra i prodotti da forno regionali. - 36. Un’erba per il gregge.
- 37. L’anima che si cerca. - 38. Meritevole d’onori. - 39. Furiosa, escandescente. - 40. Dicesi d’oggetti che si possono pulire,
come certe apparecchiature. - 41. In fin di vita, agonizzante. - 43.
Il paesino del bresciano noto per i molti simboli leghisti. - 44. Per
gli ospiti c’è anche quello buono. - 45. Una testata del capoluogo
pugliese. - 46. Il nucleo che controlla gli alimentari. - 47. Quello
dell’Editoria si occupa pure di radio e televisione. - 48. È in provincia di Palermo. - 49. L’articolo del “monello”. - 50. Il cosiddetto mangiarsi le unghie. - 51. Industrie con altiforni e laminatoi.
1. Un diffuso doppio nome riferito ai Santi Medici. - 2. Ha sette colori. - 3. Piccola insenatura marina. - 4. Un antichissimo
altare. - 5. Livorno. - 6. L’abbottonatura a cordoncino. - 7. Fissare giorno, mese e anno. - 8. Stanno con dame e cavalieri. - 9.
Sono frutti di rovi. - 10. L’editrice della Rai. - 11. Lecce. - 12.
Fabbricano zufoli in terracotta. - 14. I fatti del giorno. - 16.
Alberga nell’animo dell’insensibile. - 17. La sfoggia di petali il
fiore. - 19. La cartella dell’ospedale. - 20. Ne ha molti il motore
potente. - 22. Lo sentivano i patrioti per la libertà. - 23. Una
dura roccia vulcanica. - 24. Non contenersi, sregolarsi. - 25. Ha
scritto per Rotas “Il ragazzo con la valigia”. - 27. Guglielmo,
patriota, irredentista triestino. - 28. Quella da barba è affilatissima. - 30. Coprono gli autocarri. - 31. Se si unisce alla pratica
diventa più efficace. - 32. Scherniti, dileggiati. - 33. Si scrivono
in versi. - 34. Divorano carogne. - 35. Alto sentimento della visione del mondo. - 37. Villaggi ristrettivi dell’Unione Sovietica. - 40. Specifica gomma per suole. - 41. Si lavano l’un l’altra.
- 42. Piccoli complessi. - 44. A metà safari. - 45. La notissima
biro. - 47 Gorizia. - 48. Una misura sulla fiala.
L’artista Alessandra Tognoloni si esibisce con il canadese Evan McKie in “Hope Mountain”
34 IL FIERAMOSCA
Agosto
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IL FIERAMOSCA
35
Brevi di sport
Alleanza Sportiva Italiana
organizza corsi di avviamento allo sport
Continua la tradizione di una vera e propria scuola di pingpong a Barletta. Il settore sportivo di Alleanza Sportiva Italiana, in collaborazione con il Comitato provinciale Fitet Bat,
indice ed organizza corsi di avviamento allo sport del tennistavolo per ragazzi e ragazze dai 7 ai 15 anni. Sono anche previsti corsi di addestramento e perfezionamento per adulti. Le
lezioni saranno impartite da tecnici federali Fitet. Per informazioni/iscrizioni, telefonare ai numeri 333.9922638 oppure
346.1717641.
Calcio
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N
Positive le prime impressioni che si sono ricavate
all’esordio del Barletta
Calcio. Nulla di particolarmente impegnativo,
intendiamoci, ma in questa prima sgambata si è
percepita la intelaiatura
di una squadra che ha
le idee chiare e sa far gioco: a centrocampo, per distribuire
il gioco e orientarlo verso la porta avversaria per centrare
la rete. Ed ecco la squadra schierata da mister Novelli nel
primo tempo: Pane, Calapai, DeLeidi, Mengoni, Mazzarani,
Dell’Oglio, Vacca, Dezi, Carretta, Castellani, Barbuti.
I
L’Associazione
Sportiva
“Eraclio” dei fratelli Leonardo e Pino Straniero si
può dichiarare soddisfatta,
dopo il successo conseguito nelle quattro giornate dedicate alle gare di biliardo nella grande sala di Itaca
Hotel, dove si sono incontrati esponenti di ogni parte di Puglia fra i quali, in terza categoria, hanno primeggiato quelli
aderenti alla Bat.
Il grande biliardo è poi tornato a Barletta con la 14a edizione del torneo “Città di Barletta” che ha registrato oltre 350
iscritti.
(Soluzione di pag. 35)
C
Biliardo
Barletta Calcio all’esordio:
buone le prime impressioni
Bat prima in Puglia
36 IL FIERAMOSCA
Ping Pong
A C C
Il diciannovenne Vito
Incantalupo, allievo di
Francesco Montenero, elemento di punta
della nostra nazionale juniores di Atletica
Leggera (corre nei
400), sta facendo notevoli progressi, fino alla
convocazione ai campionati mondali juniores a Barcellona.
Non
dimentichiamo
che l’anno scorso ha contribuito alla conquista della medaglia d’oro delle 4x400 ai campionati europei di Tallin (Estonia) e che quest’anno ha vinto l’argento nei 400 agli indoor
di Ancona, migliorando il suo personale sul giro di pista, portandolo al buon tempo di 47.16, meritandosi la convocazione
per il Golden Gala di Roma.
51
Vito Incantalupo
in crescendo
Enorme soddisfazione in casa Lionetti! La tiratrice barlettana,
l’unica rappresentante della Bat, tesserata per il G.S. Aeronautica Militare e che ha già partecipato alla Olimpiade di
Pechino 2008, farà parte della spedizione azzurra che parteciperà ai prossimi Giochi Olimpici di Londra dopo essere
stata convocata dal D.T. Gigi Vella sia per la gara individuale che per quella a squadre, insieme alla pluricampionessa
mondiale Natalia Valeeva e all’altra “aviera” Jessica Tomasi,
della specialità dell’arco ricurvo.
«Sono molto contenta, non posso negarlo e mi sembra sia
quasi inutile affermarlo! Ma, in questo momento sono pervasa da una duplice emozione. Infatti, la gioia per aver centrato
il mio obiettivo di partecipare alla seconda Olimpiade consecutiva è contrastata dal dispiacere per l’amica Guendalina
(Sartori; ndr), perché esattamente un anno fa (per i Mondiali
Traga di Torino; ndr) ero io al suo posto di riserva e quindi
conosco bene anche quella sensazione, il suo stato d’animo.
È vero che siamo atlete e conosciamo le regole dello sport,
ma non possiamo nascondere i nostri sentimenti sia nei momenti positivi che in quelli meno allegri».
La venticinquenne barlettana ha partecipato al raduno preolimpico che si è svolto presso il centro tecnico federale di
Cantalupa (TO) dal 9 al 17 luglio.
A
Atletica
Alla “Coupe de la Junesse”, a Banyoles (Spagna),
Paola Piazzolla, atleta della Lega Navale di Barletta,
alla prima uscita internazionale, in coppia con
l’atleta Biancalaura Pelloni, ha vinto la medaglia
d’Oro battendo e sovvertendo i pronostici che davano favorite le atlete di
Olanda, Austria, Francia,
Inghilterra e Polonia.
Il gesto sportivo è di grande prestigio e rilancia l’atleta, della Sezione di Barletta, alle prossime Olimpiadi.
Grande soddisfazione per i dirigenti della Sezione della
Presidenza Nazionale e dell’Amministrazione Comunale.
Come abbiamo avuto modo in passato di evidenziare, si
tratta di un talento naturale che per la sua giovane età è
proiettata a dare lustro e successo all’Italia nel campo remiero.
I
Il Pala Marchiselli ha ospitato una manifestazione di karate
organizzata dall’ASD Centro Sportivo Loconte di Barletta.
Hanno partecipato alla manifestazione (non era una gara, ma
prove di passaggio a cintura nera) numerosi atleti provenienti da molte città pugliesi. La novità è che negli ultimi tempi,
accanto ai ragazzi, si stanno avvicinando a questa disciplina
sportiva numerose ragazze. Un plauso particolare va al maestro Giuseppe Loconte da decenni impegnato nella promozione del Karate.
Ecco gli atleti promossi: Michele Dicuonzo, Francesco Delvecchio ed Emanuele Palladino cintura nera 2° Dan; Francesco Cafagna, Savino Dibenedetto, Corrado Patruno e Michele Pinto cintura nera 1° Dan.
Pia Lionetti l’unica rappresentante
della Bat alle Olimpiadi di Londra
G A R A N T E
Non è più una promessa,
adesso è diventata una
certezza: Veronica Inglese,
dopo tante brillanti prove
fornite fin qui nel corso
dell’anno, non ha deluso
all’appuntamento più importante e sulla distanza
di 5000 metri. Nel corso dei campionati nazionali di Atletica, a Bressanone, ha conquistato il terzo posto col tempo
di 16.15.88.
Meglio di lei solo Silvia Weissteiner che vestirà la maglia
azzurra a Londra, e Fatna Maraoui. Ricordiamo come questo sia il terzo successo di rilievo per l’atleta dell’Esercito
Italiano, dopo il bronzo nei 10000 agli assoluti di Terni e
la vittoria nei 5000 a Misano Adriatico.
Paola Piazzolla medaglia d’oro
alla XVII Coupe de la Junesse
C O F A G
Veronica Inglese
bronzo nei 5000
ai campionati
nazionali di
Bressanone
ASD Centro Sportivo Loconte:
esami di cintura nera di 1°, 2° e 3° Dan
Tiro con l’arco
I
Atletica
Canottaggio
N A S
Cambio al vertice della
Sezione arbitrale cittadina: dopo dodici anni
Ferdinando Carpentiere ha lasciato il posto di
presidente dell’AIA di
Barletta al trentaseienne Savino Filannino.
Doveroso
ricordare
che la locale sezione dell’AIA fu fondata
a Barletta nel lontano
1978 dall’indimenticabile Pasquale Gialluisi
e fra i suoi iscritti più
noti, Maurizio Gialluisi,
Francesco Fiore, Vincenzo Soricaro e - da ultimo - l’arbitro
nazionale Antonio Damato.
Karate
O N
Filannino a capo dell’AIA di Barletta
50
Calcio
Brevi di sport
37
Vernacolo
Pople da chiazze e da Marenarèie
(la quèstione de radiazzioune…)
di Nicola Tarantino
Pople da chiazze e da Marenarèie,
chèssa volte ‘n’a pegghiame a fessarèie!
Nàn nze tratte du vvèine avvelenate,
nè di ppalle de Ghèddafe spustate.
Ià na cose chèsse d’auanne
ca te face ciènde malanne!
Nàn nze vète…
èppoure sté…
la quèstione de radiazzioune
com’a mèile maledezzioune,
ma a rèise ià ca nesscioune sape
accome ‘ma fè pe salvarce a cape.
Ce nàn t’accèite satt’a bbàtte,
ià ca s’ascanne e camèine sàtt a sàtte,
e quann mène te l’aspiètte
ècche te face u pèsce despiètte!
Te retruove che na - lèucèmèie nu temore o ngolche ialta malatèie,
ngondr’e quale nàn nge stè
propete nudd ca puote fè!
là nu mmale dessunurate,
maleditte e desgrazziate,
rrobe ch’è fatte u diavele du mbièrne…
Criste i tagghiasse i mmane do ttièrne…
là ‘nutela ca nge frecame u penzière
a ssènde e a llègge pe capì
ce vval’a ddèice: “rèm”, “rad” e “nanocurì”…
Ddo u prubblème ià chiare e tunne:
- ‘ma luè tutt i “Cèndrale” do munne -!
Ma turnè o carvone, o petroglie, e llègne
se no a vèite fernèsce e u cambesande sè iègne!
Sènza dèice ca o poste de tanta sckefèzze
stonne u Sole, u metane e pour’ a munnèzze!
I “Cèndrale” nuclèare sonde na dannazzione
RISTORANTE
RICEVIMENTI
CONGRESSI
S.S. 141 delle Saline - Villaggio Ippocampo
Tel. - Fax 0884 571397
agosto
2012
ca potene destrousce cchiù de na Nazzione!
I “Cèrnobbill” poure all’Italie stonn
ià ‘nutele ca ngi’u vulèime asconn.
“E’ vogghi’a ddèice ca nàn ngianne avvesate a tièmpe…
u cacchie ià ca ce sckoppie nu - riattore pe ciunghe è sunate l’umet’ore!
Ce sti “Cèndrale” nàn l’achiudèime
a morte ca ‘ma fè già ‘a sapèime.
Cuss è state ‘n’avvertemende…
a prossema volte sarè malamènde!
U progrèsse, so’ chiacchiere de ce se frèche i meggliarde!
Ma nou, nàn facèime accom’a gatt’o llarde:
ca tande volt scètte
ca pezzinghe na ciambe nge lassètte.
Nou, nàn ià ca scettame sole a vèita noste
ma poure chèdde de tanta Criatoure noste”!
E stateve secoure c’arrèiv’a dèie
ca ‘ma scì a ddè cunde a Ddèie!
Pedènne, achiudimele sti “Cèndrale atomeche”…
e sarà l’istèsse ca luam da mmèzz a - Bamb’atomeche -.
Ce ià ovare ca sèime Crestiane,
nge ‘ma dè tutte na mane”.
Viale R. Elena
(Lit. di Levante)
tel. 0883 347741
IL FIERAMOSCA
39
L’angolo della poesia
Informazioni turistiche e culturali
Alle vittime del crollo di via Mura Spirito Santo
Archeoclub di Barletta
Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132)
[email protected]
348 3739839
0883 331002
Archivio della Memoria e della Resistenza
(c/o Castello)
0883 578644
Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620
Aufidus - Ass. inform. turistica
339 3218439
Biblioteca Comunale (c/o Castello)
0883 578607
Dei sogni cosa resta
Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68)
Cantina della Sfida
Castello Centro Culturale Zerouno
C. T. G. Gruppo “Leontine” IAT (c/o Palazzo San Domenico) di Maria Violante
Sogni.
Sogni diversi.
Ma pur sempre sogni
che adesso
resteranno sogni.
Sogni di donne orgogliose
e dignitose
che per realizzarli
del loro lavoro
eran gelose.
Sogni di madri e di figlie
sogni e progetti
di far nascere nuove famiglie.
Sogni di chi
il suo bambino aspetta
e che una tragedia
certo non si aspetta.
Ma cos’è che tutti
questi sogni fa tremare?
Non è la terra,
ma un palazzo
la cui sicurezza
vollero sottovalutare.
E così dopo il crollo a mezzogiorno
dei sogni cosa resta?
Solo una richiesta:
verità e giustizia,
il grido di chi da solo resta.
Lega Navale
fotorudy
Servizi Sociali
A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1)
ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio)
Casa di riposo “R. Margherita”
Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16)
Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45)
Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I)
0883 527859
0883 310230
0883 521686
0883 522446
0883 310293
0883.510181
0883 572557
0883.310387
0883 520395
0883 531274
0883 518002
GOS Laboratorio urbano
tel. 0883 310214 - fax 0883 576156
ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128
Sert
0883 577302
Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460
taxi - Autoambulanze
E TRASPORTO INFERMI
Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374
Parco Archeologico di Canne
0883 510992
Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42)
339 3869860
URP (Ufficio relazioni con il Pubblico)
0883 578488
Numero Verde 800761414
POSTI TELEFONICI PUBBLICI
Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22
0883 534305
SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO
Acquedotto (Servizio Guasti)
800 735735
Scoppio (Servizio Trasporto Urbano)
0883 518554
Capitaneria - Soccorso in mare
0883 531020
Carabinieri - Pronto Intervento
112
- comando compagnia
0883 537400
Cimitero
0883 510675
Comune - centralino
0883 578111
Corpo Forestale dello Stato
1515
Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info)
800 900800
Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21)
89 20 21
Gas (Servizio Guasti)
800 900999
Guardia di Finanza
117
- Comando compagnia
0883 531081
Guardia Medica - notturno e festivo
0883 575130
Polizia di Stato - soccorso pubblico
113
Polizia Commissariato
0883 341611
Polizia Municipale
0883 332370
Polizia Stradale
0883 531215
Polfer
0883 521502
Poste Italiane
0883 536097
Pronto Soccorso A.S.L. BT
0883 520221
Protezione Civile
0883 578320
URP - A.S.L.
0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050
Soccorso ACI
116
Telecom uffici commerciali
187
Vigili del Fuoco - Pronto Intervento
115
- locale stazione
0883 531222
(Fotorudy)
A.S.L. BT - centralino
0883 577111
AVSER (Via Magenta, 24)
368 3511354 - 0883 528443
Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso
0883 526924
Misericordia Barletta - Servizio ambulanza
347 0951836
O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine)
0883 535000
U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine)
0883 536788
Taxi (P.zza Conteduca)
0883 521469
Taxi Service 0883 347243 - Wind 339 6578116 - Tim 331 3261000
0883 531274
0883 532204
0883 532569
0883 333807
333 2453170
0883 331331
0883 533354
40 IL FIERAMOSCA
Agosto
2012
agosto
2012
IL FIERAMOSCA
41
ORARIO FERROVIARIO fino a dicembre 2012
BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA
Da Barletta a Bari: 4.45* 5.28* 5.44 5.56 6.10* 6.21* 6.45 6.46 6.52 7.00 7.12
7.32 7.52 8.30 8.43 8.50 9.15 10,30 11.47 12.15* 12.44 13.19 13.30* 13.48*
14.03 14.20 14.43* 15.04* 15.20 15.43* 15.57 16.27* 16.43* 16.51 17.02
17.15 17.43* 17.45 18.12 18.19* 18.27* 18.43* 19.12 19.21 19.30 19.55 20.10
20.35* 20.43* 20.55* 21.26* 22.42* 22.56* 23.00*
Da Bari a Barletta: 0.02* 4.00 4.25 5.35* 5.55 6.22 6.30 6.40* 6.46 7.12* 7.43*
7.48 7.53 8.01 8.10 8.16 8.43* 9.40* 10.10 10.45* 11.40* 11.54 12.00 12.40*
12.54* 13.05 13.17* 13.22 13.45 14.10 14.15 14.30 14.40* 15.16 15.40*
16.05* 16.35 16.45 17.06 17.15 17.35 17.45 18.09 18.10 18.17* 18.43 19.05
19.35 19.40 20.00 20.05
21.18 21.36* 21.42 22.49 23.11*
Legenda: Espresso, Regionale, IC, ICN, F.Argento, F.Bianca, Festivo
*= il servizio si effettua anche la domenica
Da Barletta a Foggia: 0.36* 4.49 6.04* 6.43 7.11 7.19 7.28* 7.43* 8.11* 8.43
8.48 8.59* 9.08 9.12* 11.09* 11.35* 12.08* 12.38 12.49 13.09* 13.24 13.37*
13.45* 14.09 14.56 14.57 15.24 15.25 16.03 16.08* 16.50* 17.31 17.40 18.03
18.31 18.45* 18.58 19.00 19.54 20.30 20.46 20.52 21.00 22.07 22.24*
22.32 23.07 23.38 23.59*
Da Foggia a Barletta: 3.55 4.00* 4.48* 5.08 5.13 5.31* 5.43* 6.00* 6.06 6.38
6.46 7.10 7.57 8.36 9.45 10.15 11.45* 12.00
12.35 12.56* 13.16* 13.20
14.13* 14.20* 15.13 15.17 15.57* 16.05 16.13* 16.17 16.31 17.13* 17.30 17.50*
17.59* 18.12* 18.35 18.46 19.30 19.59* 20.04* 20.13* 20.57* 21.53 21.55
22.08* 22.27*
Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e
acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21
(Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa).
CHIESE: orari Ss. Messe
STAZIONI DI SERVIZIO
TURNI FESTIVI MESI Agosto e SettembrE 2012
Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30
Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00
18-19 Agosto
TURNO A 15-16 Settembre
AGIP
API
ESSO
ESSO
ICOPEM
TAMOIL
via Trani
via L. Da Vinci
via R. Margherita
piazza Cervi
via Andria SS 170
via S. Samuele
11-12 Agosto
1-2 Settembre
29-30 Settembre
TURNO C
AGIP
API
ERG
IP
Q8
via Foggia
via Andria
via Canosa, 84
lit. di Ponente
via Trani
42 IL FIERAMOSCA
4-5 Agosto
TURNO B 25-26 Agosto
22.23 Settembre
AGIP
ERG
ERG
ESSO
ESSO
via Canosa
via Parrilli
lit. di Ponente
via Andria
via Trani
TURNO D ERG
ERG
ERG
FINA
IP
Q8
15 Agosto
8-9 Settembre
SS 16 bis
via R. Margherita
via Violante
via Andria
via Trani
via Foggia SS 16
sabato sera domenica
Buon Pastore 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Medaglie d’Oro, 29
Carmine via Mura del Carmine
Cuore Imm. di Maria 19.00
8.00 10.00 11.30 19.30
via Barberini
Immacolata 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Firenze, 52
Maria SS. Sterpeto 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00
viale del Santuario, 13 12.30
Ospedale Civile 9.00
Purgatorio 9.00
corso Garibaldi
S. Agostino 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00
via Pozzo S. Agostino, 28
S. ANDREA 19.00
10.30 11.30 19.00
via M. Bruno
S. Benedetto 19.00
8.00 10.00 11.30 19.00
via R. Margherita
S. Domenico 19.00 19.00
corso Garibaldi, 198
S. Filippo Neri 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30
via Mons. Dimiccoli, 116
S. Giacomo 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00
c.so Vitt. Emanuele, 147
S. Giovanni Apostolo 19.00 8.30 11.00 19.00
via delle Querce, 2
S. Lucia 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00
vicoletto Santa Lucia
S. Maria degli Angeli 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
viale Marconi, 22
S. M. della Vittoria 18.00 18.00
via Cialdini, 70
S. Maria di Nazareth 17.00
via Nazareth
S. Nicola
19.00 8.30 11.00 19.30
via Canne, 195
S. Paolo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
via Donizetti
S. Ruggero
(Canne della Battaglia) 20.00
S. Ruggero 7.30
via Cialdini
Sacra Famiglia 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00
via Canosa, 143
Santa M. Maggiore
11.00
via Duomo
Santo Sepolcro
19.00 8.30 10.00 12.00 19.00
corso Vitt. Emanuele
Spirito Santo 19.00 9.00 11.00 19.00
via Boggiano, 43
SS. Crocifisso 19.00
8.30 10.00 11.30 19.00
via Petrarca
SS. Trinità 19.00
10.00 11.30 19.00
via Palmitessa, 38
Agosto
2012