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Giovedì 21 Novembre 2013
www.ilsole24ore.com f
@24FinMerc
ENERGIA
RIASSETTI
CALCIO E FINANZA
CREDITO
Eni cede la quota
in Severenergia
Benetton in uscita
dal gruppo Pirelli
As Roma guarda all’Asia
In arrivo un socio cinese
Bpm, parte la sfida
fra Dini e Giarda
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TM
Il nuovo assetto. Dopo il convertendo, la società vara un nuovo buy back fino al 10% del capitale e studia diverse opzioni per ottimizzare la cassa
Cambiano i pesi nella cassaforte degli Agnelli
Salgono la Dicembre, gli eredi di Umberto e Mariasole Agnelli – Il ramo Camerana vende il 2%
Marigia Mangano
La Giovanni Agnelli & C Sapaz, l’accomandita a capo del
gruppo Fiat, chiude formalmente la conversione del prestito da
200milioniinscadenzaquest’anno,alzailvelosuinuovipesiazionari, vara un nuovo buy back sul
10% del capitale, funzionale alla
liquidazione di quei soci che volessero uscire dal capitale. Tutto
questomentre,secondoindiscrezioni, la cassaforte degli Agnelli
studia diverse opzioni per ottimizzare la cassa che potrebbero
coinvolgerealcuniassetdellalussemburgheseOldTownotradursi nell’emissione di un bond.
scrittori" hanno incrementato il
peso azionario.
Il rafforzamento degli eredi
dell’Avvocato, del ramo di Umberto e quello di Maria Sole
Agnelli spiccano nell’assetto
post conversione dell’emissione
obbligazionaria. La Dicembre,
nel 2005, era ferma al 31,8%. Oggi
la quota sale al 36,74%. In pratica
la società è cresciuta di cinque
punti percentuali. Copione simileperglieredidiUmbertoAgnelli,rappresentatidaAndreaelaso-
LE OPZIONI SULLA CASSA
Il programma di acquisto
di azioni proprie è coperto,
Il ramo Camerana cede il 2%
La nuova fotografia dell’acco- ma la società studia opzioni
mandita fornisce indicazioni ed che potrebbero coinvolgere
evidenza su chi, tra i diversi ra- gli asset di Old Town
midellafamiglia,hadecisodiinvestire più che proporzionalmente sottoscrivendo quel
bond emesso nel 2008. Il Sole 24
Ore ha ricostruito i nuovi assetti
proprietari post conversione
delbond.Sitrattadipercentuali,
certo, ma che evidenziano un
trendormaiinattodadiversianni, con alcuni rami decisi a «seguire» l’accomandita in tutte le
sueoperazioniealtripiùpropensi al disimpegno o quanto meno
allo status quo. Non tutti, infatti,
traigrandisocidellaSapaz,hanno sottoscritto quell’emissione.
Con il risultato che i "soci sotto-
rellaAnna. In questocaso la quota è all’11,46% rispetto al 9,92%
prebond.InfineMaria Soleconil
pacchetto che è cresciuto
dall’11,18% al 12,83%. Se però in
termini assoluti è laDicembre ad
aver raccolto più titoli dell’accomandita,èaltrettantoverochein
termini percentuali spicca il ramo di Umberto Agnelli che ha
rafforzatolapresa del15,5%(contro il 15,2% della Dicembre).
A fronte del maggior peso di
questi tre rami, c’è chi invece ha
invece deciso di non seguire la
sottoscrizione del bond e sembra ormai in uscita. Si tratta, per
esempio, del ramo di Clara
Agnelli che post conversione è
scesa allo 0,3% dell’accomandita
dall’iniziale 1,4%. Si diluisce anche il ramo di Giovanni Nasi dal
9,38a8,83eilramoEmanueleNasichescendeal3,27%dal3,93.Così come registra un calo anche il
ramo di Susanna Agnelli che oggi conta su una partecipazione
del 5,6% contro il 6,67% precedente. Nel libro soci figurano
poi, il ramo Clara Nasi – Ferrero
Ventimiglia al 6,86% e Cristiana
Agnelli allo 0,05%. In quest’ultimo caso, la quota sarebbe più alta in quanto detenuta attraverso
fiduciarie.Traisocichehannoinvece deciso di «vendere» pur
avendo sottoscritto il bond convertibilefigurapoiilramodiLaura Nasi-Camerana. In questo caso il pacchetto sarebbe stato
dell’8,08, ma secondo quanto si
apprende, negli ultimi mesi la famiglia avrebbe deciso di smobilizzareil2%dellaquota.Scendendo così al 6,34%. A comprare è
stata la stessa accomandita di famiglia,con il risultato che laquotadi azioni proprie e in mano alle
fiduciarie è salita al 7,72%.
Nuovo buy back fino al 20%
IlsistemadellaSapaz,infatti,funziona proprio così: tradizionalmente la società delibera dei buy
back per poter liquidare quei so-
cichehannointenzionedismobilizzare la quota. Non a caso, secondo quanto si apprende, lo
scorso mese è stato deliberato
un nuovo piano di acquisti di
azioni proprie fino al 10% del capitale che è funzionale proprio a
tale scopo: comprare i titoli dei
soci che intendono vendere.
Non è escluso, dunque, che nei
prossimi mesi ci possano essere
nuove variazioni all’assetto
dell’accomandita.
Allo stato attuale, secondo
quanto si apprende, la società ha
disponibilità sufficienti per coprire il piano di acquisto di azioniproprie appena deliberato. Ma
è altrettanto vero che sarebbero
allo studio alcune valutazioni
volteall’ottimizzazionedellacassa e al finanziamento della stessa. Opzioni che potrebbero coinvolgere alcuni asset di Old
Town, la società lussemburghese controllata dalla Giovanni
Agnelli & C. Sapaz, a cui fa capo
la partecipazione del 5,7% in
Graphic Packaging Holding, il
gruppo americano attivo negli
imballaggi per alimenti quotato
alNewYork StockExchange. Sarebbe invece escluso al momento un nuovo convertendo come
quello emesso nel 2008, mentre
unaeventualeemissioneobbligazionarie rientrerebbe nel ventaglio di possibilità attualmente al
vaglio dei soci.
NEW YORK
I tempi stringono per un
compromesso che risolva il rebus dell’assetto societario di
Chrysler entro fine anno. Il negoziato tra Fiat e il trust sanitario sindacale Veba, l’azionista
diminoranzadellacasaautomobilistica di Detroit controllata
dal gruppo italiano, rimane prigionierodell’impasseconleparti divise dalla valutazione della
quota. E in assenza di accordo il
collocamentoazionario,cheminacciadiostacolareiprogettidi
una completa fusione tra le due
aziende, incombe quale unica
strada chiara per dirimere la disputa: sono stati finora gli stessi
verticidiFiataindicarecheilcolossodelleJeeppotrebbeessere
pronto allo sbarco in Borsa primadiCapodanno.Inrappresentanza di Veba, Patty McCarthy
diBrockFiduciaryServicesfasapere che, proprio «nel rispetto
delle procedure» per il collocamento, il trust sindacale oggi
«non ha alcun commento» sulla
vicenda. Altre fonti di mercato a
loro volta non intravvedono ancoracolpidiscenaoicontornidi
una soluzione allo scontro. Questononostantel’Initialpublic offeringsipresentialmomentocome una partita rischiosa per entrambeleparti.PerFiatilpericolo è che si traduca in un rinvio
dell’integrazionecercata oerdar
vita a tutti gli effetti a un gruppo
globale in grado di sfidare colos-
L’IMPASSE
Lo sbarco a Wall Street
è un rischio per entrambi
ma il Lingotto coinvolge
anche Barclays, Goldman
Sachs, Morgan Stanley e Ubs
si del calibro di General Motors e Toyota. Per il Veba, la
cui missione è massimizzare le
sue entrate per rimoinguare le
casse dell’assistenza ai pensionati, l’incognita è una Ipo deludente a causa di un mercato innervosito dalle tensioni tra i
due grandi soci, la Fiat che detiene il 58,5% e il fondo sanitario con il 41,5 per cento. È stato
lo stesso amministratore dele-
Credit default swap
Acquisto
Variaz. in punti base
18.11 13.11 21.10
Indice
20.11
20.11
20.11
20.11
20.11
20.11
20.11
682,35
376,63
156,19
222,50
358,89
160,67
123,88
1
-16
-5
1
-3
1
-11
9
-24
2
-23
-5
-4
-15
-106
-81
-54
-38
-33
-32
-30
20.11
20.11
18.11
20.11
20.11
19.11
20.11
370,00
131,50
285,60
86,00
108,85
117,00
108,39
83
7
1
-1
5
7
-1
50
-2
-17
-3
-7
24
7
58
15
12
8
6
5
5
Chi peggiora
Telecom (I)
Volvo (SW)
Ladbrokes (UK)
Rwe (D)
Casino (F)
Vivendi (F)
Veolia Environ (F)
M. Val.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I credit default swap sono contratti con cui un soggetto, a fronte di pagamenti a
favore della controparte, si protegge dal rischio di credito associato ad un determinatosottostante.Il rischiodidefault ècollegato ad unemittente obbligazionario, per un prestito di durata quinquennale, emesso in Euro e di ranking senior.
Per i titoli sovrani, invece, il prestito è emesso in Dollari USA, mantenendo la
durata quinquennale ed il ranking senior. I valori sono espressi in punti base ed
indicanopercentualmente ilcosto della coperturadalrischio per valore nozionale dell'asset sottostante. Se, per esempio, il valore facciale dei titoli sottoscritti è
di100milaeuro,edil valoredelcdsè di200punti base,vuol direcheil sottoscrittore deve pagare ogni anno 2.000 euro (2% appunto) per assicurarsi dal rischio
d'insolvenza dell'emittente.
Fonte: Elaborazione Ufficio Studi de Il Sole 24 Ore su dati Thomson Reuters
Energia
Materiali
Industriali
Beni voluttuari
Beni prima necessità
Salute
Finanza
Informatica
Telecomunicazione
Pubblica utilità
Variazione in %
1
1
1
sett. mese anno
0,65 1,83 9,29
0,17 2,13 1,89
0,14 3,30 25,42
0,70 2,61 32,63
0,48 3,77 14,45
0,75 4,19 27,18
0,97 0,83 23,26
–0,55 2,80 16,59
0,53 1,68 19,42
–0,02 0,62 8,25
Fonte: elaborazione degli indici settoriali
azionari mondiali di Msci
VOLATILITÀ A CONFRONTO
1
3
6
mese mesi mesi
Azioni (Msci Italia)
19,65 18,56 19,78
Obbligazioni(Jpm Italia) 3,41 4,10 5,66
GIOVANNI AGNELLI E SAPAZ
La situazione
attuale
Eredi
Giovanni Agnelli
Slitta al prossimo 17 dicembre il verdetto della
Cassazionesul processo IfilExor.La sentenzadeve decidere dei ricorsi fatti dagli
uomini di fiducia di casa
Agnelli,gliavvocati Gianluigi Gabetti e Franco Grande
Stevens, contro la condanna per aggiotaggio informativo a un anno e quattro mesi di reclusione, oltre 600
mila euro di multa, inflitti
dalla Corte d’appello di Torino lo scorso 21 febbraio.
Lo slittamento del verdetto
( era atteso ieri) è stato comunicato in tarda serata dal
presidente del collegio giudicante Renato Cortese affermando che «la questione
è complessa».
As Roma
40
Enel
38
Novate
38
Popolare di Milano
40
Rosneft
38
Savino Del Bene
42
Eni
38
GazpromNeft
38 UniCredit
38
51,5%
La situazione
pre-convertendo
pag. 41
EXOR
31,87
36,74
Il Sud America
corre ai massimi
Controllano il:
Fiat
30,05
CNH
Industrial
27,20*
Cushman &
Wakefield
68,57
Maria Sole Agnelli
e figli
Eredi di
Umberto Agnelli
Eredi
Giovanni Nasi
11,18
(*) Circa il 40% dei diritti di voto
12,83
ALTRE PARTECIPATE
9,92
11,46
Eredi Emanuele Nasi
Clara Agnelli e figli
Cristina Agnelli e figli
Juventus
63,77
Almacantar
38,29
9,38
8,83
7,72
6,83
6,86
8,31
6,34
3,27
0,30
Banca
Leonardo
17,37
Sequana
17,38
Banijay
Group
17,09
6,76
5,60
0,06
3,93
1,41
Materie Prime
ENERGIA
Seduta di rincari
per il petrolio
pag. 43
Auto
GRUPPO FIAT
10,36
Susanna Agnelli e figli
Slitta a dicembre
la sentenza
della Cassazione
pag. 42
PAESI EMERGENTI
Eredi
Laura Nasi
IFIL-EXOR
Nocentini:inBorsa
per maggiore visibilità
Dati in %
Clara Nasi,
figli e nipoti
Indici settoriali mondiali Le società di oggi
Chi migliora
GRECIA
Banco Com Port (P)
Bankinter (E)
Thyssenkrupp Ag (D)
Banca Paschi (I)
SPAGNA
Enel (I)
gato di Fiat e Chrysler, Sergio
Marchionne, a indicare nelle
scorse settimane, in occasione
dell’ultimo bilancio trimestrale del gruppo, di essere ormai
pronto al collocamento e di
«speraredirealizzarloentro fine anno». A questo proposito,
secondoquantohariferitoReuters in tarda serata, si sarebbe
allargata la platea delle banche
coinvolte nel collocamento,
coinvolgendo Barclays, Goldman Sachs, Morgan Stanley e
Ubs.ChryslerhapresentatoallaSec i piani per l’Ipo fin da settembre, anche se non è poi obbligata a metterli immediatamente in pratica, in risposta a
richiestesindacali.Il Vebaaveva infatti diritto, nell’ambito
dei patti di salvataggio
dell’aziendanel2009,diottenere il collocamento di una quota
di oltre il 16% in mancanza di
intese sul prezzo. La distanza
traFiat e Veba è finora parsa irriducibile,stando alleindiscrezioni almeno un miliardo di
dollari e forse più.
SAVINO DEL BENE
Obbligazioni
Fiduciarie
Chrysler-Veba, sprint per l’intesa
Azioni
Struttura e azionisti della galassia Agnelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La partita Usa. Restano poche settimane per raggiungere un compromesso prima dell’Ipo
FOCUS
The
Economist
Da Bei e Sace
400 milioni per
la ricerca in Italia
La Banca europea per gli
investimenti (Bei), Sace e
Fiat hanno perfezionato ieri
un finanziamento di 400
milioni di euro finalizzato a
sostenere i piani in ricerca e
sviluppo di cinque laboratori
italiani della casa
automobilistica torinese nel
periodo 2013-16. Il
finanziamento, messo a
disposizione da Bei e
garantito al 50% da Sace,
riguarda i centri R&S di Fiat
in Italia, localizzati sia al
Nord sia al Centro-Sud della
Penisola. Per Bei,
l’operazione si inquadra
all’interno di due fra i
4,72
0,05
tradizionali filoni di
investimento a sostegno
dell’economia europea: i
progetti di ricerca e sviluppo
e quelli per la protezione
dell’ambiente tramite
diminuzione delle emissioni
e miglioramento
dell’efficienza energetica.
L’operazione consentirà a
Fiat di migliorare il proprio
know-how nell’innovazione
di prodotto per ridurre
consumi e emissioni
inquinanti (inclusi i motori a
combustione interna,
carburanti alternativi, a
risparmio energetico e basati
su nuovi materiali); di
sostenere la ricerca di nuove
soluzioni per automobili che
trasportano più passeggeri e
allo stesso tempo presentano
maggiori caratteristiche di
sicurezza per i pedoni; e di
favorire, in generale, la
riduzione delle emissioni di
CO2 e di altre sostanze
nocive in linea con gli
obiettivi fissati dall’Unione
europea per il 2015 e il 2020.
«Ridurre la nostra
dipendenza dal petrolio, a
favore di forme di energia
alternative e pulite, è una
sfida che il Gruppo Fiat ha
abbracciato da tempo», ha
sottolineato l’a.d. del
Lingotto Sergio Marchionne.
«Da ormai sei anni - ha poi
aggiunto Marchionne - Fiat è
il costruttore di auto più
ecologico d’Europa, con il più
basso livello di emissioni di
Co2 delle proprie vetture».
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