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Gaggiano
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Abbiategrasso
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Supplemento mensile di “Ordine e Libertà” in distribuzione gratuita a Gaggiano e frazioni
ANNO 4 - N. 12 - DICEMBRE 2013 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected]
Riflessioni e appuntamenti di Natale alle pagine 8 e 9
Piccoli gesti
L’imminente Natale, dicono gli indicatori economici, si presenterà ancora all’insegna dell’austerità. Negozi
meno pieni, centri commerciali in
crisi, famiglie con meno soldi in tasca. Tredicesime spese più per Imu e
tasse varie che non per regali. Ce la
passiamo generalmente meno bene,
ma c’è chi decisamente se la passa
molto peggio. Tra questi, i nostri
concittadini ex-lavoratori della Safo-
sa, che da mesi non vedono un soldo e sperano nel rinnovo della cassa
integrazione straordinaria. Durante
un incontro sindacale che si è tenuto
a inizio dicembre, gli ex lavoratori
hanno fatto il punto della situazione
con i rappresentanti sindacali. Tema
della riunione: come mettere insieme il pranzo con la cena. Dal sindacato è arrivata la proposta di attivare
il Fondo Welfare Ambrosiano. Voluto da Comune di Milano, Provincia,
Camera di commercio e Cgil, Cisl e
Uil di Milano, il fondo (in sigla FWA)
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è nato come forma di ammortizzatore sociale. In pratica è possibile
chiedere l’anticipo dell’integrazione
salariale (la quota prevista dalla cassa integrazione) non ancora percepita dall’istituto di previdenza. Il
fondo (gestito da un pool di banche, tra cui Banca Prossima, Intesa
Sanpaolo e Banca Popolare di Milano), prevede di erogare fino a dieci
milioni di credito per i lavoratori in
cassa integrazione.
La Safosa, che ha chiuso i battenti l’8 marzo scorso nonostante il set-
tore della cosmesi sia meno in recessione di altri, ha gettato sul lastrico
250 dipendenti, oltre ad altre centinaia di lavoratori dell’indotto. In attesa che venga rinnovata la cassa integrazione straordinaria, quella del
Fondo Welfare Ambrosiano sembra
essere l’unica prospettiva per poter
godere di un sussidio per vivere.
Non se la passano meglio i dipendenti Satinox, azienda leader nel settore degli acciai, in crisi da mesi. Anche qui pesanti ristrutturazioni e licenziamenti, di fronte a difficoltà
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che sono più legate alla gestione finanziaria dell’azienda che non a oggettive difficoltà di mercato.
Insomma, tra le tante luci di questo Natale, che ci auguriamo porti
comunque pace e serenità, non ci
dobbiamo dimenticare delle tante
ombre (cioè delle sofferenze) che
pesano sulla nostra comunità. Difficoltà alle quali non dobbiamo voltare le spalle, ma che ci chiamano ad
una presa di coscienza e a concreti
(seppur piccoli) gesti di solidarietà.
Giuseppe Caffulli
e-mail: [email protected]
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TuttoGaggiano
BACHECA
DICEMBRE 2013
LA FOTO DEL MESE
Dov’era la Safosa, un’area dismessa. Non per “la crisi”
Purtroppo a farne le spese sono gli ex lavoratori della grande fabbrica di cosmetici alla periferia di Gaggiano. Per molti di loro si è aperto il triste capitolo della mobilità. Altri colleghi, sempre d’accordo coi sindacati, stanno sperando di ottenere un altro periodo di cassa in deroga. Intanto nell’area dove sorgono gli impianti non restano che “fantasmi”. Il più spaventoso, la cattiva gestione e gli sprechi che hanno portato alla chiusura.
Agenda di
DICEMBRE
SABATO 14
Santuario Sant’Invenzio
Ore 21 Concerto del
Corpo Bandistico di Gaggiano
diretto dal maestro
Marco Romagnoni
Ingresso libero
DOMENICA 15
Sede Gruppo Avis
Dalle 8 alle 11.30
possibilità di effettuare
una donazione di sangue.
DOMENICA 15
Sede Contrada Bonirola
Dalle ore 15 gran tombolata
per grandi e piccini; a seguire
arrivo di Babbo Natale.
VENERDI’ 20
Scuola media statale
Ore 11, recital natalizio
degli alunni della scuola
SABATO 21
Auditorium comunale
Ore 21, musical
“Sister Act, uno, due e...”
Compagnia teatrale Agadou,
serata benefica organizzata
dal Rotaract Binasco a favore
dei bambini della Siria.
Ingresso 15 euro.
DOMENICA 22
Refettorio suola primaria
Ore 12.30 Pranzo natalizio per
tutti i gaggianesi dai
65 anni in su, proposto
al prezzo di 10 euro dalla
amministrazione comunale
in collaborazione con l’Avis.
DOMENICA 22
Cooperativa La Novella
Ore 20.45 Grande tombolata
benefica a favore del Centro “Il
Melograno” per il progetto
“Dopo di noi, con noi”
Lettere a TG
Invia un fax al numero 0294967121 o scrivi a [email protected]
Buona Sanità,
grazie a tutti
Grazie grazie grazie. Inizio così,
perché tutti devono sapere
quanto grato sono a loro per tutto quello che hanno fatto per
mio padre, per la professionalità
con la quale sono stati in grado
di accudire a tutta la sofferenza
che provava e che con una parola semplice e un gesto affettivo
sono riusciti a farlo sorridere fino
alla fine, solo le ultime ore sono
state di agonia ma, intrepidi sono intervenuti, e anche in quel
momento io che non credo a
nulla ho ringraziato Dio perché
ha fatto in modo che esistano
certe persone. Si parla tanto di
malasanità, se la malasanità è
questa ben venga, perché tante
persone così vicine, così corrette e professionali come loro,
meritano elogi tutti i giorni. Il mio
papà Giuseppe Togni ha sempre
rispettato gli infermieri, i medici
che lo hanno seguito, sarebbe
stato fiero di scrivere questo
elogio di suo pugno, non ne ha
avuto il tempo. Fiero ne sono io
di farlo al posto suo. Quindi grazie San Carlo Borromeo, grazie
dottor Meregalli, grazie infermieri di oncologia, grazie volontari di Amo.
E che dire dei sanitari della strut-
tura Hospice di Abbiategrasso?
Fulmini: sono sempre intervenuti
come fulmini.
Grazie dottoressa Sara Baratto,
grazie infermiera Claudia Parvu,
grazie a tutta la vostra organizzazione, grazie perché state vicino a persone così sofferenti,
ammalati e parenti, grazie anche
all’Oss Mauro.
Grazie a tutti i cittadini di Gaggiano che ci sono stati vicini, grazie, un milione di grazie a tutti.
Marco Togni
Cabina di legno? No, è di ghisa
L’errata corrige ci sta tutto. Nella didascalia delle "Foto del mese"
pubblicata a pagina 2 nell’edizione del nostro mensile “Tutto Gaggiano”
di novembre (che riproponiamo qui sopra), avevamo scritto che la cabina telefonica proveniente da Londra e installata a San Vito, risalente alla metà degli anni Trenta, è di legno. Correggiamo l'errore. La cabina, uno
dei residui esemplari del modello K6, progettato nel 1935 in occasione
del giubileo d'argento di Re Giorgio V (che sarebbe morto l'anno dopo), nonno dell'attuale Regina d'Inghilterra, è stata realizzata in ghisa. Di
legno è solo la porta, come di legno sono le cineserie prodotte a sua
imitazione. Ma questa non è un'imitazione.
Ci scusiamo dell'errore con i lettori (e con la memoria di Sir Giles Gilbert Scott, l'architetto che l'ha ideata).
TG
TuttoGaggiano
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TERZA PAGINA
DICEMBRE 2013
2014 / Si volta pagina e si rinnova la tradizione
I Gagianinn, tanti volti
dentro un calendario
A cura dell’associazione culturale “Rachinaldo”
E'
pronta l'edizione 2014 del Calendario che Il Rachinaldo, circolo gaggianese per la ricerca sulla
storia locale, produce col dichiarato
intento di offrire una raccolta dei
"volti e sorrisi della gente di Gaggiano", come recita il sottotitolo fin dalla prima edizione. Il titolo, "I Gagianinn", indica, in dialetto, un'appartenenza molto più profonda di quella
data dalla semplice iscrizione all'anagrafe comunale. Come a dire
che "gagianes", gaggianese, è chi
abita a Gaggiano, mentre "gagianin"
è chi vi ha radici di famiglia e identità
di storia e costume.
Quando, sullo slancio dell'imminente Expo, l'Area Metropolitana
avrà allungato i suoi tentacoli fin sopra il Ponte Vecchio, i "gagianinn" saranno verosimilmente una specie in
via di estinzione, braccati da pab e
fasfud, imbrigliati fra tuiit e feisbuch,
dopo che si saranno visti sostituire il
dialetto, lingua madre, non da quella
nazionale che nessuno parla più come si deve, ma da parole vaganti approssimativamente americane.
Ecco, quindi, che il Calendario
dell'anno che viene, diventa memoria degli anni che se ne sono andati.
Le fotografie di ogni edizione devono, secondo la regola che si sono
dati i promotori dell'impresa, radunare almeno cinque volti di persone
identificate ed essere state scattate
almeno trent'anni prima della pubblicazione.
L'identificazione, appunto, risulta
uno dei momenti più difficili della
produzione, soprattutto quando si
tratta di istantanee risalenti a parecchi decenni fa. Qualche volto rimane
senza nome.
L'edizione 2014 presenta in copertina un gruppo di donne del cortile Malpensata, uno dei più antichi e
meglio conservati fra quelli sulla
sponda destra del Naviglio. E' un'immagine estiva: ragazze, giovani e anziane (queste ultime "cont el scossà", le prime con abitini sbracciati,
tutte in zoccoli e ciabatte) stanno in
circolo sulle seggiole impagliate gustandosi un ghiacciolo; scattata la foto, distolto lo sguardo dal fotografo,
riprenderanno la loro conversazione.
Sono gli anni Settanta e si vedono
ancora sullo sfondo le baracche di
legno che servivano da ripostiglio
per gli orti.
A fornire la maggior parte dei
soggetti del Calendario 2014 è l'ambiente della Parrocchia: ci sono due
foto della Freccia degli anni Cinquanta sul vecchio campo parallelo
al Naviglio; una foto di sposi maturi
che festeggiano - sfilando dopo la
messa - un anniversario di matrimonio; una foto di ragazzi alla Colonia
estiva con i calzoni corti e le magliette a righe; una gita in collina (tutti giovanotti, qualcuno col vestito della
festa e la cravatta); una sfilata di carnevale; una gita in barca sul Naviglio;
una recita della filodrammatica, prima che nascesse la Codos.
CRONACHE PADANE
Notizie semiserie
tra la Vigevanese e il West
Non toccate il barbagianni!
Il nome scientifico è Tyto Alba. E la definizione di per sé la
dice lunga sul colore del piumaggio, immacolato perlopiù. Un bell’esemplare di barbagianni, che in alcune aree
del milanese è chiamato per la sua eleganza Beladona, è finito impallinato nei pressi del nostro cimitero principale
(quello di Gaggiano). Il rapace è ora ricoverato presso il
Centro Recupero Fauna Selvatica “La Fagiana” gestito dalla
Lipu a Magenta, nel Parco del Ticino. «Per fortuna – spiega
Veronica Burresi, responsabile del Centro – non vi sono
fratture ossee. Di certo, chi ha sparato, non può averlo
confuso con altro animale». I barbagianni si nutrono di rane e insetti, oltre che di animali dannosi per l'uomo come
topi e pantegane. Arriva a divorarne anche tre al giorno. Un
uccello prezioso, oltre che bellissimo. Ma cosa volete che
ne sappia lo scemo che gli ha sparato? Lui sì della specie
più dannosa.
La Gazza d’Oro 2014
Immagine di copertina del Calendario 2014: donne alla Malpensata
Presenti una decina di rappresentanti, le associazioni gaggianesi si sono ritrovate l’11 novembre scorso per far ripartire la macchina organizzativa della Gazza d’oro, il premio
al «volontario dell’anno» attribuito nel maggio scorso a
Luigi Battaglia. Le associazioni hanno confermato l’intenzione di ripetere l’iniziativa nel 2014. Si è individuata la data in cui tenere la Giornata del Volontariato, durante la quale consegnare la Gazza d’Oro 2014 (con tutta probabilità
domenica 11 maggio). Il luogo in cui allestire i gazebo sarà preferibilmente il cortile del Municipio, ma la decisione
verrà presa nella prossima riunione, sentite le competenti
autorità comunali. Verrà inoltre ripetuto il momento musicale all’interno della manifestazione in Auditorium, individuando l’ospite o gli ospiti fra gli artisti locali vicini al mondo del volontariato. La prossima riunione si terrà il 13 gennaio prossimo, presso la sede dell’Associazione Daccò
(cortile delle scuole elementari). Tra le novità a cui le associazioni stanno pensando per la prossima edizione, un
maggior coinvolgimento delle scuole e della cittadinanza,
attraverso una sorta di «primarie» dei candidati.
Irresistibilmente Facebook
Una recita d’altri tempi sul palco del teatro dell’Oratorio
Signorine in una foto degli Anni Trenta all’inizio del ponte “nuovo”
Seguono: due scolaresche, quella degli anni Venti con le bambine in
prima fila a braccia conserte e bocca
ingrugnita ed i maschietti rapati in
funzione antipidocchi; quella degli
anni Sessanta coi ragazzini in blusa
nera e maestra col grembiule.
Quindi cinque signore a fine anni
Sessanta: le gonne sono già tagliate
al ginocchio, una indossa i pantaloni
e qualche acconciatura è cotonata
secondo la moda del momento; un
gruppo di cortile, ai primi del Novecento, si mette in posa con bambini
e adulti: cappelli di paglia, berretti
di panno e una catena attraverso il
panciotto; un gruppo nell'orto sul retro della Trattoria Martello ritratto nella prima metà del Novecento. Sei signorine in una sosta del passeggio
domenicale, appoggiate ai paracarri
all'imbocco del ponte, sotto il cartello del Touring Club con la scritta
Gaggiano. In conclusione Il Rachinaldo elenca - per chi non ne avesse ancora conoscenza - i titoli dei libri che
hanno dato corpo alle sue ricerche
sulla storia locale dal 2003, anno di
fondazione.
Paolo Migliavacca
Per qualcuno, anche tra i nostri politici locali, riveste un’attrazione irresistibile. Sono in piazza San Pietro e postano su
Facebook una foto del Papa, tanto per far sapere che sono
lì. Seguono le primarie del Pd e sentono il desiderio di comunicare all’orbe terracqueo che ritengono Cuperlo uno
sfigato e Civati un comunistello radical chic vestito di cachemire. Fin qui siamo nel novero assolutamente legittimo
delle opinioni personali, che uno può manifestare dove
vuole (i bagni degli autogrill ne sono pieni). Quello che disturba un poco di più è leggere di cose che dovrebbero restare riservate semplicemente per pudore (e per decoro
istituzionale). Nel merito: c’è una associazione gaggianese
che ha le chiavi della vecchia biblioteca comunale (quella
di Piazza d’Acquisto, venduta ma usata fino all’ottobre
scorso), e ne dispone senza alcun problema, al punto che
il 13 dicembre ci ha convocato una festa di Natale. Ma il nostro, che forse si rende conto dell’esagerazione, a questo
punto interviene, sempre su Facebook: «Ciao, scusate. Ma
abbiamo rogitato il locale. Non è più nostro e non siete più
autorizzati ad entrare nel locale da parte del Comune (a cui
bisognerebbe chiedere volta per volta). Vi invito a non usare più la vecchia biblioteca per gli incontri. In merito a quella nuova, vi ricordo che è tassativamente vietato portarci da
bere e da mangiare». Peccato, qualcuno stava già pensando ad un veglione di fine anno.
Lettere criptiche ai giornali
E alla fine Elisabetta, studentessa di canto, non ce l’ha
fatta più. Ha preso carta e penna è ha scritto ad un giornale freepress locale. «Vorrei illustrare il mio pensiero sulla
musica. A Gaggiano ci sono Veri cantanti, ossia coloro che
non esaltano la loro persona nonostante lavorino gomito a
gomito con artisti di grido. Sono in grado di mescolare
cuore, anima e tecnica vocale. Questi sono esempi da seguire, questi sono i modelli da far conoscere alla gente».
L’invito è quello di lasciar perdere «imbonitori» e pataccari, perché per arrivare a certi risultati ci vuole sacrificio e
costanza. «A intenditor poche parole. Spero di essere stata esauriente», conclude l’irritata Elisabetta. Sapere a chi si
riferisce sarebbe stata come la ciliegina sulla torta.G i u seppe Caffulli
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ATTUALITÀ E POLITICA
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
LE GRANDI MANOVRE Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente, a Roma per Alfano
«Qui sono per la lista civica»
Attraverso “Gaggiano Viva”, «nata in risposta ad un Pd in cerca di visibilità»
I
l vicesindaco di Gaggiano Gian
Luca Bianchi ha aderito al Nuovo Centro Destra. Lo conferma
lui stesso, di ritorno dalla convention in cui, a Roma, Angelino
Alfano ha dato vita al partito.
«Ma per quanto riguarda Gaggiano non cambia molto - afferma
Bianchi - Continuiamo con il progetto di lista civica attraverso
l’associazione Gaggiano Viva,
della quale fanno parte anche altri amministratori e che ogni martedì si ritrova per elaborare programmi e progetti per il nostro
paese. Gaggiano Viva è nata oltre un anno fa, un po’ come reazione alla decisione del Pd di
“volere più visibilità” e di approcciare le elezioni comunali
come partito e non più all’interno di “Uniti per Gaggiano”, il
gruppo civico che attualmente è
al governo del Comune. Negli
scorsi mesi Gaggiano Viva è cresciuta, aggregando alcune decine di persone di diverso orientamento politico».
Il manifesto costitutivo dell’associazione, dopo aver
espresso “un giudizio sostanzialmente positivo sull’attuale
gestione comunale, dove i problemi vengono affrontati senza
seguire logiche di partito” invita
a mettere in campo “maggiori
competenze amministrative;
maggiori capacità di relazione
con gli enti sovracomunali dai
quali dipendono i più grandi
problemi irrisolti (circonvallazione, servizi di trasporto che
colleghino meglio le frazioni,
stazione ferroviaria); maggiori
capacità di far partecipare i cittadini ed i gruppi locali”. Segnala che “le risorse economiche
del Comune sono in continua
diminuzione” e osserva che
“l’esperienza di Uniti per Gaggiano non è più sufficiente a far
fronte ai problemi di oggi”, ma
conferma la propria fiducia in
uno schieramento trasversale:
“E’ necessario rinnovare la formula della lista civica collaborando con altri gruppi e chiamando i cittadini associati ad interessarsi della cosa pubblica”.
Tale formula sarà applicata alle prossime amministrative, ma
fin d’ora i promotori assicurano
che “l’esperienza non esaurirà la
sua funzione al termine della
campagna elettorale 2014”.
Nell’attesa, però, Gaggiano
Viva ha avviato “un lavoro di
ascolto, elaborazione, approfondimento e scelta delle priorità, definendo un programma
Gianluca Bianchi, vicesindaco uscente; a livello nazionale
aderisce al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. «Ma per
quanto riguarda Gaggiano - dice - non cambia molto»
Elezioni comunali 2014: scusi, lei pensa di ricandidarsi?
Un bel «No, grazie» da Gatti e Chiara Riso
Per quasi tutti gli altri domina l’incertezza
Nebbia fitta in quei di
Gaggiano in merito alle future prospettive elettorali
dei consiglieri uscenti.
Molti sono stati infatti coloro che si sono dichiarati incerti sulle prossime intenzioni. A partire dal consigliere di maggioranza Daniele Bonomi, al quale è
stato chiesto se si ricandiderà alle prossime elezioni
ed eventualmente con chi:
«Domanda semplice, risposta semplice - ha ironizzato il consigliere - al
momento non ho ancora
deciso. Ora mi occupo
dei problemi attuali, che
sono presenti e che purtroppo sono molti!».
Decisione invece da
parte di chi ha già scelto di
dire di no alle prossime elezioni, come nel caso della
consigliera Chiara Riso, a
cui è affidata la gestione dei
rapporti con società partecipate e controllate (Asga,
Sasom, Tam), la quale ha
sottolineato che nel suo caso «le prospettive più che
elettorali sono familiari. Ringrazio quanti mi hanno dato fiducia, ma non ho intenzione di ricandidarmi».
Secco no anche da parte del consigliere d’opposizione e storico componente del consiglio gaggianese Giuseppe Gatti,
che dopo anni di onorata
carriera non si presenterà
alle elezioni del 2014.
Prudente la posizione
di Maria Teresa Vavassori
di Forza Italia, la quale ha
lasciato tuttavia intravedere intenzioni ottimistiche,
dichiarandosi «soddisfatta
dell’esperienza appena
vissuta. Il bilancio è stato
certamente positivo e non
ho dubbi che rimarrò impegnata politicamente per
sostenere il centro destra.
Tuttavia l’aspetto dell’impegno amministrativo resta da definire».
Fase valutativa dunque
in atto, come spiega la
stessa consigliera, che si
sta basando anzitutto sulla
ricerca di «punti di convergenza» per individuare le
forte politiche con le quali
sia pensabile un lavoro
fianco a fianco, sebbene
per avere delle certezze
pare proprio che si dovrà
attendere ancora del tempo.
Punto di domanda anche per Daniele Vecchi,
con incarichi ai lavori pubblici e manutenzione patrimonio comunale, per il
quale «i giochi sono ancora aperti ed è presto per
dire. Inoltre - ha continuato il consigliere – la verità è
che la legislazione non ci
aiuta ad impegnarci per la
cosa pubblica. Per chi ha
un impiego prendere dei
permessi per occuparsi
della propria carica amministrativa è molto difficile,
specialmente se si lavora
nel contesto di un’azienda privata (ed è inutile
sottolineare il momento
critico che stanno passando i privati e le conseguenze che ciò comporta). L’impegno profuso da
alcuni di noi è quasi “volontaristico” nel senso che
di certo non ne ricaviamo
il necessario per vivere.
Tuttavia non aver tempo,
perché si è costretti a lavorare altrove, vuol dire
disservizio, così pure come eventualmente diminuire il numero degli amministratori in comuni piccoli come il nostro, in cui
di certo la spesa per l’amministrazione non può
considerarsi incidente».
Insomma, uno dei tanti
drammatici risvolti della
crisi da inserire nella lista.
Intanto ai gaggianesi non
resta che aspettare.
Mariadele Parrinello
che avrà come caratteristica
quella di essere realistico e partecipato” e si impegna “a proporre come amministratori comunali persone competenti,
preparate e disponibili a dedicare per cinque anni il tempo e
le energie necessarie”.
«Con questo spirito, negli ultimi mesi l’associazione ha incontrato i numerosi gruppi politici esistenti a Gaggiano, così come hanno fatto reciprocamente
un po’ tutti - riprende Bianchi Abbiamo incontrato, tanto per
fare qualche esempio, il Pd (Goi,
Vita, Perfetti, Zacchetti, Lanteri
Strati ecc.), gli Amici di Gaggiano (Berardi, Del Corso), il Patto
Civico Ambrosoli (Caffulli, Reffo), Vivere Gaggiano (Pozzi, Marin), l’associazione De Gasperi
(Gatti, Fasani) e il gruppo il Naviglietto/Forza Italia (Vavassori,
Melloni). Con alcuni di questi c’è
stata maggiore sintonia e con altri meno, ma sinceramente non
so dire come andrà a finire. Credo sia impossibile dire adesso
quali schieramenti e quali candidati si confronteranno alle consultazioni di primavera».
A.M.
TuttoGaggiano
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ATTUALITÀ E POLITICA
DICEMBRE 2013
LA PROTESTA Coi sindaci del Sudovest
PD E DINTORNI In linea col resto d’Italia
Basta gabelle! Non solo Renzi
Anche Gaggiano a Bià e poi in tv
Primarie ok. Ma è qui che fan penare
A
Ha ottenuto il 64,69% dei
voti Matteo Renzi da coloro che
domenica 8 dicembre hanno
onorato l’appuntamento con le
urne per le primarie indette dal
Partito Democratico. Il 21% ha
preferito Civati, mentre i sostenitori di Cuperlo si sono fermati
al 13.4%. Un risultato in linea
con quanto accaduto a livello
nazionale, anche se in generale
l’affermazione del sindaco di
Firenze, ora segretario nazionale del Pd, è stata più larga, attestandosi mediamente appena
al di sopra del 70%. Anche nella zona
dell’Abbiatense e del Magentino limitrofa
a Gaggiano, peraltro, vi sono stati comuni
nei quali il successo di Renzi è stato anche
ben più largo: ad esempio a Cisliano il
neosegretario ha raggiunto il 73,18% (con
131 voti su un totale di 179), mentre a Rosate-Gudo Visconti ha toccato quota
72,44%. La punta minima per quanto riguarda tutto il territorio dell’Abbiatense e
del Magentino, renzi l’ha raggiunta a Ozzero, dove si è attestato al 55.81% (con
Cuperlo e Civati perfettamente in equilibrio, entrambi al 22.09%). l contrario, il
massimo il neosegretario del Pd lo incassa
a Marcallo con Casone (paese a forte connotazione leghista e “culla” politica dell’ex
sindaco, poi ex senatore ed attuale assessore regionale al Bilancio, Massimo Garavaglia . Molto bene Renzi anche a Robecco sul Naviglio, col 74.19. Dunque pieno
nche il sindaco
di
Gaggiano Franco Miracoli ha
partecipato, lunedì mattina, alla protesta che
ha radunato al
Castello di Abbiategrasso una
ventina di amministratori del
Sud Ovest milanese. Con tanto
di fascia tricolore a tracolla,
hanno voluto
esprime la loro
solidarietà
a
Paola Tedoldi, sindaco di Gudo Visconti,
che con la propria maggioranza ha votato
contro il bilancio preventivo (determinando quindi il commissariamento del
comune) per dire basta alla politica economica di un governo che costringe gli
enti locali a fare da esattori delle tasse per
conto terzi.
«Siamo arrabbiati, il nostro non è più
un appello ma un vero e proprio grido ha tuonato Luigi Tarantola, sindaco di Albairate e coordinatore dell’incontro - Ci
sentiamo presi in giro quando veniamo a
sapere che coloro che hanno aumentato
l’Imu riceveranno dallo Stato il rimborso
del 60 per cento della quota aggiuntiva:
vuol dire che quelli che non hanno voluto
ritoccare l’imposta sono meno furbi degli
altri?».
Nel mirino degli amministratori non
tanto il patto di stabilità in sé, ma le regole con le quali viene applicato nel nostro
Paese. Diversi sindaci hanno affermato di
disporre dei soldi necessari per interventi più o meno urgenti, ma di non poterli
spendere per via appunto delle complesse norme contabili che disciplinano
il patto nella “versione italiana”.
Le rimostranze dei sindaci, che non
hanno escluso azioni di forza nel prosieguo della loro battaglia, hanno avuto una
vasta eco sui media. Nella serata di mercoledì 11 dicembre una loro rappresentanza ha partecipato al talk show politico
“La gabbia” in onda su La7.
successo delle primarie del Pd. E proprio
l’argomento delle primarie per la scelta
del candidato alla carica di sindaco di
Gaggiano sarebbe al centro delle discussioni in corso tra i rappresentanti dei diversi soggetti politici che si affacciano sulla
scena delle elezioni amministrative 2014.
Favorevoli a compiere questo passaggio,
oggi più che mai, quelli del Pd, sostenuti
anche dalla componente “Patto Civico
Ambrosoli”, nella convinzione che tale
prova di democrazia garantirebbe al candidato sottoposto preliminarmente al giudizio degli elettori una autorevolezza altrimenti incerta; di parere diverso quanti,
come il vicesindaco Bianchi, ritenendo
esaurita l’esperienza di Uniti per Gaggiano, hanno fondato l’associazione Gaggiano Viva.
M.A.
6
ATTUALITÀ E POLITICA
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
AMMINISTRAZIONE / Giunta municipale, le decisioni... appese all’albo (segue)
Le scelte del Palazzo
(quello che le carte non dicono)
Delibere e determinazioni dei Responsabili tratte dal sito del Comune
PREVENTIVI
Il 27 novembre scorso l’Ufficio Tecnico ha esaminato alcuni
preventivi di spesa “per opere
di finitura nuova biblioteca comunale”.
E’ quella che si trova nel cortile del Municipio, inaugurata il 2
novembre e che da quel giorno,
davanti al popolo e alle Autorità,
ha preso il nome “Aldo e Cele
Daccò”.
Non sono mancati, nei discorsi ufficiali e negli articoli di
stampa, complimenti e congratulazioni per quest’opera “portata a termine nonostante le difficoltà del momento”, da amministratori che hanno “avuto il merito di credere con forza di arrivare fino in fondo”, compiendo il
“miracolo”, eccetera eccetera.
Venticinque giorni dopo
l’inaugurazione, ecco cosa dice
la Determinazione n. 521: “Considerata la necessità di provvedere all’apertura della nuova Biblioteca Comunale, predisponendo la necessaria segnaletica
e le operazioni complementari
che consistono nei seguenti lavori: segnaletica esterna e interna biblioteca; pulizia straordinaria; manifesti e locandine”.
Le ditte interpellate “specializzate nel settore e abituali fornitrici di tali prestazioni per il
Comune di Gaggiano” sono state: la Tecnocoop srl di Mori, provincia di Trento che ha fornito un
preventivo di 2.196,00 euro; la
CEV di Vigevano con un preventivo di 429,75; la Coop. Il Portico
di Rho, euro 821,06 (presumibilmente per le pulizie) e la Ingraficagu di Gaggiano, euro 507,52
(presumibilmente per manifesti
e locandine). Il totale è di
3.954,33 euro e si tratta di soldi
disponibili, per cui i destinatari
saranno pagati “su presentazione di regolare fattura, alla scadenza della stessa”.
Va detto, per completare
l’informazione al cittadino-lettore, che la ditta trentina, oltre alla
“segnaletica” a cui si presume si
riferisca questa prestazione, ha
fornito anche l’arredamento della Biblioteca per poco meno di
100.000 euro elargiti (dopo i
400.000 utilizzati per costruire
l’edificio) dalla Fondazione Aldo e Cele Daccò ed eseguito il
trasloco dei libri dalla vecchia
alla nuova sede; che la CEV di
Vigevano produce estintori di
ogni tipo e si occupa di sicurezza antincendio.
Notevole l’investimento in
Cultura del nostro Comune. Infatti, se la spesa per il passaggio
dalla vecchia biblioteca di Piazza D’Acquisto alla nuova “Aldo
e Cele Daccò” del cortile comunale è stata in gran parte coperta
senza mettere le mani nelle casse del Comune, la sua attività costerà quest’anno attorno ai
Un momento della recente inaugurazione della nuova sede della Biblioteca di Gaggiano
44.000 euro.
Lo riassume un’altra Determinazione, la n. 491, presa dal Servizio Uffici Scolastici lo scorso
19 novembre rifacendo nella
premessa la storia delle decisioni che hanno portato ad affrontare, adesso, questa spesa.
In breve: nel 2006 il Comune
di Gaggiano (Consiglio comunale del 31 marzo) aderisce alla
Fondazione per Leggere che
raggruppa oltre cinquanta biblioteche del Sud Ovest Milano;
nel 2011 (Giunta comunale del
24 settembre) approva “gli indi-
rizzi per il progetto di valorizzazione della Biblioteca”; come?
Affidandosi (Giunta comunale
del 22 ottobre) alla medesima
Fondazione con cui firma una
convenzione.
Ecco arrivato il momento di
pagare: 10.780,80 euro sono il
contributo dovuto alla Fondazione per il fatto di avervi aderito ed è commisurato al numero
degli abitanti calcolato alla fine
del 2011; 27.170,67 euro vanno
alla Fondazione per due tranches (la determinazione non dice se e quante ne restano eventualmente da pagare) “del contributo spettante al comune per
il progetto di valorizzazione
della biblioteca comunale”; altri
5.500,00 euro vanno alla Fondazione quale contributo standard
per l’acquisto centralizzato dei
libri; per chiudere il conto,
440,00 euro per la “guida all’ascolto”.
RIPARAZIONI
SERVIZI FUNEBRI
DI OGNI TIPOLOGIA
DIAMO VALORE ALLE VOSTRE ESIGENZE
FUNERALI COMPLETI
DA € 2.200 PREZZO FINITO
DISBRIGO PRATICHE
AUTORIZZATI AD OPERARE OVUNQUE
TRASPARENZA - COMPETENZA - DISPONIBILITÀ
N. VERDE 800-256220
FIORI - MARMI - ONORANZE FUNEBRI
Le nostre sedi: ABBIATEGRASSO - ALBAIRATE
CORSICO - CUSAGO - ROSATE - VERMEZZO
Il patrimonio di automezzi
del Comune richiede, come avviene in ogni famiglia automunita, periodiche spese per la manutenzione.
In questo ultimo lembo d’autunno, in vista delle incipienti
nevicate, l’Ufficio Tecnico ha
messo mano al trattore e allo
spargisale adibiti alla manutenzione dei 46 chilometri di strade
comunali che s’incrociano nei
27 chilometri quadrati del nostro territorio. La prima neve cadrà per alcune ore tre giorni dopo, senza lasciar traccia se non
su qualche tetto, ma intanto il
Consorzio Agrario Provinciale di
Piacenza ha già fornito il suo preventivo: 1.169,39 euro. Sotto i
ferri del meccanico finisce anche l’autobus Iveco adibito al
servizio di trasporto pubblico,
ma il meccanico è, questa volta,
la Mauri Bus System di Caravaggio: 466,03 euro il suo preventivo.
Il lavoro è aggiudicato ad entrambe le ditte dall’Ufficio tecnico il 27 novembre con la Determinazione n. 519.
(segue a pagina 7)
TuttoGaggiano
7
ATTUALITÀ E POLITICA
DICEMBRE 2013
Sindaco e assessori di Gaggiano in una foto di archivio che li ritrae durante la seduta di un Consiglio comunale; tra massimo 6 mesi si vota
OTTANT’ANNI SUONATI
L’edificio della scuola elementare ha poco più di ottant’anni; fu costruito nel 1932, in
pieno Ventennio, in meno di nove mesi: approvato il progetto in
marzo, appaltati i lavori in aprile,
inaugurazione in ottobre. Altri
tempi.
Il tempo e le generazioni di
alunni che sono passati fra quelle mura rendono adesso necessari alcuni ritocchi.
Il denaro per realizzarli
(22.048,44 euro) è stato risparmiato nell’esecuzione della
nuova palestra: finanziata con un
mutuo del Credito Sportivo di
1.200.000 è stata completata
con una spesa inferiore ed a
quel che è avanzato si attinge
per “provvedere alla manutenzione delle scuole elementari
con l’esecuzione dei seguenti
lavori:sistemazione dell’impianto di climatizzazione; tinteggiatura di cucina, bagni, corridoi e
aule; manutenzione impianti
idraulici; manutenzione impianti
elettrici; manutenzione porte,
pareti divisorie, pareti mobili;
fornitura barre paraspigolo”.
I lavori sono stati affidati alla
VRV Service di Milano per quanto riguarda l’impianto di climatizzazione (2.562,00 euro); alla
Martincolori di Bagnaria (PV) per
le tinteggiature (4.514,00 euro);
alla Termoidraulica D’Acci di
Gaggiano per gli impianti idraulici (4.000,00 euro); alla Elettric
Sem di Gaggiano per gli impianti elettrici (3.172,00 euro); al
Centro Infissi di Gaggiano per le
pareti (7.698,20 euro) e al Gruppo Dimensione Comunità di
Grassobbio (BG) per i paraspigoli (102,24 euro)
COMPRO ORO
Se il Governo è arrivato a
pensare di mettere in vendita
spiagge e caserme per ridurre
lo spaventoso debito accumulato dai suoi predecessori (che
per questa colpa non saranno
mai puniti), poteva il Comune
di Gaggiano non fare un pensierino per mettere in vendita
quello che può per fare fronte
agli “investimenti programmati”
e alle “spese correnti qualora
necessario alla corretta gestione”?
Così come fanno, di questi
tempi, le tante famiglie in difficoltà, che depositano sul banco
dei Compro Oro i gioielli di famiglia.
Vendono le famiglie, vende
lo Stato, vende il Comune.
I gioielli da vendere sono in
un elenco approvato dal Consiglio comunale il 30 ottobre. Subito dopo, avutone il via libera,
la Giunta ha deciso di mettere all’asta l’alloggio di 3,5 vani al secondo piano di Via S. Invenzio
36, rendita catastale 325,37 dotato di un posto auto coperto da
15 metri quadrati.
Come mai la scelta è caduta
su questo? Lo spiega la delibera
n. 143 dalla Giunta comunale il 9
novembre (assente Berardi):
“...detto patrimonio comporta
per l’Amministrazione Comunale gravosi costi di gestione e
manutenzione, nonché pesanti
oneri fiscali, senza poter consentire alla comunità stessa di
poter usufruire di tali immobili
per far fronte all’emergenza abitativa presente sul suo territorio”.
Si farà un’asta pubblica, partendo dal valore determinato
dall’Ufficio Tecnico Comunale.
STATO E CHIESA
Molta acqua è passata sotto i
ponti del Naviglio da quando il
parroco ed il sindaco erano ai
ferri corti e cercavano ogni pretesto per accapigliarsi. Succedeva a fine Ottocento, nella
Gaggiano post risorgimentale
del parroco Girotti e del sindaco
Daccò, col primo che chiudeva
a chiave un accesso secondario
alla sua chiesa per togliere ai fe-
deli l’antica abitudine di passare
nel suo giardino e il secondo
che mandava il fabbro ad aprirlo
armato di tenaglie e scortato da
una guardia; col primo che vietava la presenza della Filarmonica alle cerimonie religiose, funerali compresi, per punirla di aver
accolto l’invito del secondo di
tenere un concerto il 20 settembre, anniversario dell’ingresso
dei bersaglieri italiani nella Roma
papalina e il sindaco che intimava con un’ordinanza al parroco
di tenere pulite le vicinanze della chiesa, per una questione di
pubblico decoro.
Ecco, proprio intorno alla
piazza della chiesa di S. Invenzio, centotrent’anni dopo quell’epoca di sgarbi e dopo quasi
novant’anni di pratica concordataria, arriva la delibera di
Giunta n. 147 del 16 novembre a
confermare le buone intese esistenti tra municipio e campanile.
Oggetto della delibera è la
piazza formatasi da secoli tra la
facciata dell’edificio sacro e la
strada che affianca il Naviglio: è
proprietà privata (lo ricordano
CACCIA ALL’EVASORE
Nel guazzabuglio nato in Parlamento attorno all’IMU, il cittadino medio si è quasi dimenticato dell’ICI, scomparsa ma non
per tutti.
La Delibera n. 146 presa dalla
Giunta comunale al gran completo lo scorso 16 novembre, rispolvera il premio istituito dal
Consiglio comunale nel 2007
(aggiornato nel 2009) per i dipendenti del Comune impegnati “sia in via continuativa che
temporanea” nella caccia all’evasore dell’ICI.
Si è costituito un “fondo” pari
al 10% delle somme regolarmente riscosse nell’anno precedente, da attribuire in misura
maggiore al “responsabile di imposta”, minore al responsabile
del singolo procedimento, il resto da suddividersi fra quanti
hanno dato una mano.
La delibera non indica l’importo del Fondo.
La Trattoria è da sempre quel luogo senza pretese in cui le persone alla ricerca del mangiar bene ritrovano buon cibo e buon vino al giusto prezzo. La mia si chiama Trattoria Vecchia Modena e nasce dal desiderio di far assaporare la cucina tradizionale della mia terra attraverso le ricette di casa e degustarne i suoi vini, accogliendovi in un luogo semplice e genuino.
Andrea Verucchi
Cucina Tradizionale Modenese
San Vito di Gaggiano (Mi) - Tel. 02 9086354 - Via Marta Lodi, 60
[email protected] - www.trattoriavecchiamodena.it
Lunedì e martedì chiusi - Dal mercoledì alla domenica aperti pranzo e cena
E’ gradita la prenotazione
Si accettano prenotazioni per il CENONE DI SAN SILVESTRO
Menù alla carta e personalizzati su prenotazione. Chiusi dal 23 al 26 compreso
le mattonelle della pavimentazione su cui s’è inciso il nome
della parrocchia e le catenelle
stese lungo il perimetro) e destinata al culto.
La piazza completa dal punto di vista storico, paesaggistico, artistico ed ambientale il
Santuario cresciuto sulle rovine
d’una chiesetta medievale. Nessuno dovrebbe perciò lasciarci
l’auto per andare alla stazione,
passeggiare lungo la riva, fotografare i ponti, cenare nei ristoranti con sguardo sull’onda lenta
del Naviglio. E nemmeno per
metterci mercatini domenicali,
allestirci un set, installarci un palco per suonare o tener concioni
al popolo.
Nessuno vuol dire nessuno:
nemmeno il Comune, che però
troverebbe assai difficile farne a
meno per le proprie saltuarie
esigenze o vietarne l’uso a tutti
(compresi i genitori che parcheggiano per consegnare i piccoli al vicino Asilo Calvi Carabelli).
Municipio e Campanile hanno trovato un accordo: stabilito
che la Parrocchia ha la precedenza nell’uso dello spazio e
che nulla vi può accadere che
non le sia gradito (gli accordi
“escludono la possibilità di ogni
uso che a giudizio della Parrocchia non sia compatibile con le
proprie finalità”), si stabilisce
che il Comune la può usare gratuitamente, facendosi però carico dei costi per “la manutenzione ordinaria e straordinaria, la
pulizia, la pubblica illuminazione e la responsabilità relativa all’utilizzo pubblico della piazza
stessa”.
La piazza sarà aperta alle auto
solo per le cerimonie religiose e
due ore al giorno (8,30-9,30 e
15,30-16,30) per l’accesso al
Calvi Carabelli.
Vi si potranno ancora tenere
manifestazioni, ma dovranno
essere promosse o patrocinate
dal Comune, meglio se all’interno di un calendario predisposto
all’inizio dell’anno e con esclusione assoluta di “manifestazioni
politiche, partitiche e sindacali”,
mentre potranno svolgersi
“pubblici spettacoli o intrattenimenti” purché “ad insindacabile
giudizio della parrocchia” non
risultino “in contrasto con la natura e la funzione della piazza”.
L’esercizio di attività commerciali e/o pubblicitarie saranno “di norma” vietate, a meno
che non siano la Parrocchia o il
Comune ad organizzarle.
L’accordo è per i prossimi
vent’anni.
A cura di Paolo Migliavacca
8
FOCUS
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
Un articolo inedito di papa Francesco quand’era Arcivescovo di Buenos Aires
LO SPIRITO DEL NATALE
L’articolo che segue fu scritto dall’allora cardinale Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, e pubblicato sul
quotidiano La Nación del 23 dicembre 2011. Il testo è inedito in Italia. Buona lettura e buon Natale.
TG
In una vignetta pubblicata di recente, una bambina
racconta ad una piccola amica di aver chiesto ai genitori,
per le feste, che non le si regalassero giocattoli.
Il suo desiderio era piuttosto di avere
lo «spirito del Natale».
I genitori appaiono sconcertati, e non sanno cosa fare.
La provocazione è molto forte e certamente solleva
questa domanda: che cosa è lo «spirito del Natale»?
Per rispondere, mi sembra, dobbiamo districarci tra molti
ostacoli, non ultimo l’accelerazione consumistica
che viviamo ogni anno
in occasione delle feste. Ma la domanda è lì.
Nel corso dei secoli l'arte ha indagato in mille modi
il tema e forse è arrivata molto vicina al significato
dello spirito natalizio.
Quante storie di Natale ci offrono spunti che
ci aiutano a cogliere «lo spirito del Natale».
Le belle favole di Andersen, Tillich , Lenz , Böll , Dickens ,
Gorki , Hamsun , Hesse , Mann e molti altri ci aprono
orizzonti di significato che ci portano sulla strada
della comprensione del Mistero del Natale. Ma ancora
non è abbastanza.
È proprio una storia, un evento storico, per la precisione,
che apre la porta al vero
significato dello «spirito del Natale».
Un racconto semplice e preciso.
Dice: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto
ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra.
Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire,
ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe,
dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di
Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a
Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano
in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce
e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c'era posto nell'alloggio (Lc 2,1-7 )».
Questo è un fatto storico, narrato con semplicità
e intimamente legato all’itinerario del popolo d’Israele.
Quando Dio ha scelto il suo popolo e ha cominciato a camminare con lui, gli fatto una promessa.
Non ha venduto illusioni, ma nel loro cuore
ha seminato speranza, la speranza in un Dio che rimane fedele perché non può contraddire se stesso;
una speranza che non delude. In virtù della storia
di cui sopra, i cristiani ritengono che quella speranza
abiti tra noi.
È una certezza che ci spinge in avanti, verso il futuro,
verso l’ora in cui tutti ci ritroveremo.
Così lo «spirito natalizio» si manifesta: una promessa
che genera speranza e in Gesù diventa carne.
Fino a proiettarsi verso la seconda venuta del Signore.
La storia di cui sopra continua narrando la scena
dei pastori, l'apparizione degli angeli e il canto che è un
messaggio per tutti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». Una speranza solida non guarda solo al futuro, ma innerva la realtà
presente ed esprime un desiderio di pace e di fratellanza
universale che, per diventare possibile, deve radicarsi nei
cuori ciascuno.
Ogni volta che leggo la storia narrata nel Vangelo
e contemplo la scena che vi è raccontata, addentrandomi
sempre più in questo spirito di speranza e di pace, penso a
tutti gli uomini e le donne, credenti e non credenti, che
percorrono il sentiero della vita tra speranza
e disperazione. E mi nasce il desiderio di avvicinarmi, per
augurare pace, tanta pace. E anche per riceverla.
Una pace che ci fa sentire fratelli, perché tutti lo siamo; una
pace che ci costituisce come uomini.
Augurare e ricevere questa pace rende possibile, tra le
nebbie e le molte notti
della nostra esistenza, che ci si riconosca e ci si incontri come fratelli.
Che ci si guardi infine negli occhi, ravvisando nei nostri volti
l’immagine di Dio che ci ha creato.
Sarà forse questo un barlume
di quello «spirito del Natale» così tanto reclamato
dalla bambina della vignetta ai suoi genitori?
TuttoGaggiano
9
FOCUS
DICEMBRE 2013
Luminarie al minimo, mercatini in sospeso, presepe vivente annullato
Le iniziative di Natale
Sabato 14 nel solco della tradizione e nel segno del rinnovamento
La Banda in concerto: il maestro ringrazia
Marco Romagnoni, nuovo maestro della Banda di Gaggiano, suona la carica
L’appuntamento prenatalizio che assume un’importanza particolare quest’anno è quello di sabato 14 dicembre
alle 21 nel Santuario di Sant’Invenzio:
quello con il Corpo Bandistico di Gaggiano, diretto dal maestro Marco Romagnoni. Qualcuno si domanderà che cosa ci
sia di speciale: si tratta di un appuntamento tradizionale... Ma la sua straordinarietà
di quest’anno è data, come accennato,
dal fatto che la banda ha, dallo scorso
mese di settembre, un nuovo maestro, selezionato dal Consiglio direttivo fra coloro che si erano presentati per ottenere tale incarico. E che “la carica” di entusiasmo
e di energia che il maestro Marco Romagnoni ha iniziato da subito a dare ai suoi
collaboratori ha consentito di arrivare a rispettare l’impegno di questo concerto
prenatalizio che prima dell’estate non era
affatto scontato si sarebbe ripetuto anche
quest’anno. Chi poi (l’invito è esteso a
tutti ed è vivamente consigliato proprio
per le sorprese che riserverà) parteciperà
sabato sera in Sant’Invenzio, scoprirà che
tira un’aria nuova che per prima cosa si
manifesterà nel modo di presentarsi: un
nuovo tipo di look appositamente scelto
per l’occasione, con baschi adornati di
piume. Ma naturalmente, oltre all’apparenza, anche tanta sostanza: «Stiamo apportando modifiche innovative per dare
una linea alla banda - spiega il maestro Romagnoni - Stiamo lavorando per introdurre novità sia dal punto di vista organizzativo che musicale, con incarichi precisi all'interno della banda. A me sta a cuore, infatti, non solo la parte musicale (che pure
è ovviamente fondamentale), ma anche
quella delle varie mansioni che sto affidando ai diversi elementi e di essere il coordinatore di questi aspetti». Un’importantissima novità introdotta è quella della
Scuola Allievi (info 3335222674), con in-
segnanti qualificati interni alla banda che
formeranno i ragazzi a questo particolare
tipo di musica; al contempo si sta mettendo mano al rinnovamento anche dal punto di vista musicale, con l’introduzione,
accanto ai brani classici, di musica leggera, e colonne sonore d film. Come pure si
stanno ponendo le basi per la young
band. «Desidero ringraziare tutti coloro
che mi seguono e mi sostegnono - dice il
maestro - sia dentro la banda che fuori: oltre che a tutti i dirigenti e i musicanti, nessuno escluso, rivolgo un grazie speciale
all’amministrazione comunale e in particolare al consigliere delegato Mattia Zangrossi che si sta dando tanto da fare per
noi, e alla parrocchia nella persona del
parroco don Piercarlo Fizzotti per l’ospitalità in Sant’Invenzio».
Non resta che andarci.
M.A.
Una bella e nuova iniziativa all’Auditorium ravviva un clima per il resto un po’ spento
Sister Act benefico: Rotaract e Unicef per i bambini siriani
«Come associazione Rotaract Club Binasco abbiamo
organizzato un musical
benefico patrocinato dal
Comune di Gaggiano: si
tratta dello spettacolo "Sister Act uno, due e..." che
si terrà il giorno 21 dicembre 2013, sabato, alle 21 in
Auditorium». È la comunicazione che arriva dal responsabile del Club, Jacopo Giavenni, e che viene a
gettare un po’ di luce su
questo Natale gaggianese
2013 che per altri versi si
presenta un po’ sottotono.
Luminarie ridotte all’osso
«sia proprio per l’esigenza
dell’amministrazione comunale di risparmiare
quattrini - spiega il consigliere con delega alla Cultura, Mattia Zangrossi - sia
per una scelta di sobrietà
in considerazione della
crisi che colpisce tante famiglie»; mercatini natalizi
saltati «per carenza di adesioni», secondo quanto affermato dall’assessore Daniele Bonomi che avrebbe
dovuto fare da punto di riferimento; avrebbe infine
dovuto esserci una bella
novità a Vigano Certosino,
con un presepe vivente
che avrebbe dovuto coinvolgere parrocchiani di
tutte le età, ma purtroppo
l’iniziativa è sfumata per
problemi organizzativi.
Invano abbiamo messo un
nostro collaboratore sulle
tracce del parroco don
Piercarlo Fizzotti perché ci
illustrasse la situazione che
riscontra in paese girando
casa per casa per le benedizioni natalizie e le iniziative in campo per le celebrazioni del Natale 2013:
evidentemente è troppo
occupato e assorbito appunto dal consueto (in
quanto tradizionale) impegno straordinario (con
riferimento alle energie
che assorbe) della visita alle famiglie per il rito della
benedizione.
Ecco dunque che in questo quadro assume ancora
più rilevanza l'evento organizzato dal Rotaract Club
Binasco, finalizzato al service internazionale "Unicef
& Distretto 2050 Uniti per la
Siria".
Il Rotaract Club Binasco, infatti, in collaborazione con
Unicef e il Distretto Rotaract
2050, scende in campo
per aiutare i bambini siriani.
Il Service internazionale,
denominato “UNICEF & Distretto 2050 Uniti per la Siria”, ha come primo obiettivo quello di aiutare e sostenere i profughi, in particolar modo i bambini, colpiti dalla tremenda guerra
civile che sta attualmente
affliggendo quel territorio.
«Per raccogliere fondi destinati al finanziamento di
questo importante progetto - spiega Giavenni nel
suo comunicato - il Rotaract Club Binasco si è impegnato nell’organizzazione di un musical in collaborazione con la Compagnia Teatrale Agadou e
con il patrocinio del Distretto Rotaract 2050 e del
Comune di Gaggiano. Lo
spettacolo “Sister Act uno,
due e…” si terrà il giorno
21 dicembre 2013 alle 21,
nell’Auditorium di via Dante Alighieri. L’intero ricavato della serata (prezzo dei
biglietti d’ingresso 15 euro) sarà devoluto al sostegno di questo importante
progetto umanitario internazionale che il Rotaract
Club Binasco ha deciso di
sposare».
Protagonisti dello spetta-
colo, già messo in scena
l’estate scorsa il 25 e 26
maggio a Vizzolo Peredabissi e il 1 giugno “in casa”
a Lacchiarella, sono appunto i giovani della compagnia teatrale Agadou,
nata in seno all’oratorio San
Giuseppe di Lacchiarella.
Una compagnia nata nel
2002 e che ha all’attivo una
dozzina di spettacoli del
genere musical, culminati
in quest’ultima produzione che si preannuncia particolarmente promettente.
M.A.
TuttoGaggiano
Supplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione gratuita a cura di Editrice Abbiatense srl, vicolo
Cortazza, 3 - Abbiategrasso (Mi).
Aut. trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro.
Direttore responsabile: Marco Aziani.
Coordinatore: Giuseppe Caffulli.
Stampa: Edizioni Tipografia Commerciale, Cilavegna (Pv).
Hanno collaborato: Eleonora Aziani, Simona Borgatti,
Claudio Gandelli, Ilaria Landino, Mara Marchesi, Alberto Marini, Paolo Migliavacca, Mariadele Parrinello,
Paolo Rossetti, Marina Rosti, Antonio Varieschi, Marco
Vendramel.
Per la raccolta pubblicitaria: 0294965331 (ufficio);
oppure Antonio Altimani (3387003027, mail [email protected]), Antonio Negroni (3385824135,
mail [email protected])
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COMUNITÀ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
C’ERA UNA VOLTA Note e curiosità dalle cronache de “Il Ponte” di trent’anni fa
Una “profezia” sulla Morena
«La piccola Zoncada» insignita del titolo di sportivo dell’anno. Candidata
proprio dal giornale, che intanto celebrava i suoi primi 8 anni. Lasciando tracce
L
o sportivo dell’anno. Un
“concorso” che si è perso nel
tempo (in questi giorni verrebbe anche da dire che si potrebbe essere perso nella nebbia), ma che trent’anni fa evidentemente era molto sentito dalla
gente di Gaggiano, visto e considerato che la notizia del suo esito apre la prima pagina dell’edizione di dicembre 1983 del
mensile “Il Ponte”. Se ne parla in
riferimento alle votazioni avvenute il precedente mercoledì 30
novembre; si specifica nel sottotitolo che si tratta dell’iniziativa
ideata a suo tempo da Learco
Zucca; si specifica (con soddisfazione somma, perché era stata
proprio la testata giornalistica locale a proporre la sua candidatura) che ad essere giudicata la migliore e dunque a vincere lo speciale concorso era stata «la piccola Morena Zoncada». Che evidentemente oggi piccola non
può più esserlo, ma che nel frattempo è diventata, in anni ormai
anch’essi remoti, nientemeno
che detentrice del titolo di campionessa italiana di ciclismo.
Una notizia un tantino meno
“spensierata” e appunto soddisfacente è invece quella che in
quella prima pagina di trent’anni
fa occupa la cosiddetta “spalla”
(cioè sempre la parte alta, ma sulla destra, anche se in questo caso
l’impaginazione risulta piuttosto
fuori dai canoni): «Bando di concorso per le case Iacp», si legge
nell’occhiello che introduce il titolo: «Confusione sul calcolo del
reddito». Nel sottotitolo, la spiegazione sommaria: «Le indicazioni riportate sul bando comunale sono in contrasto con i contenuti della legge regionale. C’è il
rischio che qualcuno resti escluso perché non ha i requisiti legali.
Ricordiamo che la scadenza è al
22 dicembre». Insomma, niente
di particolarmente originale ed
insolito (purtroppo). E tanto di
cappello al giornale che rende un
servizio prezioso di informazione alla cittadinanza.
Giornale che in seconda pagina celebra il proprio ottavo compleanno, con un titolo che è insieme una sintesi e, come si dice,
un programma: «Una sfacchinata
tremenda.. ma tante soddisfazioni». Merita di essere ripreso proprio il primo capoverso, denso
di preziose informazioni: «Con
questo numero di dicembre
1983, “Il Ponte” era nel suo ottavo
anno di vita. Di anno in anno si è
costantemente rinnovato ed è
giunto a quella che è la sua veste
attuale, ricco di ben 32 pagine
dense di notizie, commenti, informazioni, problemi, curiosità:
insomma, al suo interno si con-
densano, ogni mese, decine e
decine di articoli che, pur con i
limiti di un mensile fatto nel tempo libero da gente che lavora,
toccano un po’ tutti gli aspetti
della nostra Gaggiano...». Ecco.
Qui volevo arrivare. Per inchinarmi (insieme a voi lettori, immagino) di fronte al fatto che l’ideale e
la passione per la propria comunità fecero grande quel “piccolo”
giornale che infatti arrivò quasi a
quadruplicare quel primo traguardo celebrato in quell’articolo. Ma anche per far sapere ai lettori e agli sponsor di quest’altro
giornale (che in modo certamente riduttivo e in tutt’altro contesto
si è inserito nel solco di una tradizione che per cause di forza
maggiore era giunta al capolinea)
che ancora oggi la sostanza non è
cambiata: anche “TuttoGaggiano” ha i limiti di un mensile in
massima parte fatto nel tempo libero da gente che lavora (compresi i giornalisti di varie testate
che qui scrivono “in aggiunta” e
non certo “in sostituzione”), o
che oggi è in pensione dopo aver
lavorato una vita, ma che in ogno
caso questo tempo, queste energie, questa passione per la comunità di Gaggiano e continuano
a donarli in totale gratuità.
Accantonata la divagazione
sull’oggi, torniamo su quell’ieri e
su quel numero di 30 anni fa.
Curioso, nelle pagine dedicate alle elezioni per il rinnovo degli Organi Collegiali della scuola,
trovare nell’elenco degli eletti
una serie di personaggi che successivamente hanno per così dire “fatto carriera”, oppure hanno
probabilmente trasmesso o condiviso in famiglia quella che anche all’interno della scuole era a
quel tempo soprattutto passione
politica: nell’elenco figuravano
Giovanni Bonalumi (poi presidente del cda della materna Calvi Carabelli), Giuseppe Bianchi
(papà dell’attuale vicesindaco,
Gianluca), Maria Rosa Bonasegale
(moglie dell’ex più volte sindaco
Giuseppe Gatti), Luigi Taverna
(che in seguito fu eletto consigliere nella Dc), Giancarlo Guerra
(che attualmente è il sindaco di
Zelo Surrigone).
M.A.
TuttoGaggiano
COMUNITÀ E TERRITORIO
11
DICEMBRE 2013
IL RIEPILOGO / Cronache del mese più movimentato dell’anno
Criminalità
Notti agitate in paese:
delinquenti “al lavoro”
Su la
guardia
Assalto al bancomat e all’autolavaggio dopo la rapina in Posta
pinatori è ripartita sgommando in direzione di
Trezzano sul Naviglio. Subito dopo il raid sul posto
sono arrivati i carabinieri di
Rosate Trezzano sul Naviglio.
Pochi minuti dopo è arrivata sul posto una macchina dei carabinieri della
Stazione di Rosate, rimasti
a presidiare l'agenzia fino
alle prime ore della mattinata di sabato 7 quando
sul posto è arrivato il direttore della Banca Popolare.
Proseguono a tutto campo
le indagini per cercare di
rintracciare i responsabili
del colpo che, tenendo
conto del fatto che il bancomat era appena stato ricaricato per i prelievi del fine settimana, sarebbe fruttato qualcosa come 60 mila euro.
Un bottino decisamente più magro invece quello
che si sono messi in tasca i
malviventi che tra sabato e
domenica hanno preso
d’assalto il nuovo autolavaggio di via Marco Polo.
Muniti di picconi e persino di una smerigliatrice a
batteria i ladri hanno dapprima spinto verso l’alto le
telecamere di controllo in
modo da non essere ripresi, poi con la smerigliatrice
sono riusciti ad aprire lo
sportello posteriore del distributore automatico dei
gettoni. Per loro sono pochi spiccioli visto che la
cassa era stata svuotata come da abitudine proprio
N
otti agitate per i cittadini gaggianesi
che nelle nell'ultima
settimana si sono trovati a
fare i conti con due episodi che hanno fatto scalpore. Tra venerdì 6 e sabato 7
(precisamente alle 2) infatti una banda di malviventi
ha fatto salare il bancomat
Bmp di via Carroccio, utilizzando con tutta probabilità una bomba a gas. Il
secondo invece, solo 24
ore più tardi, ha preso di
mira il nuovo impianto self
service di autolavaggio che
si trova in via Marco Polo,
inaugurato di recente. Nel
caso della banca, secondo
le prime indiscrezione trapelate pare che alcuni testimoni (il cui racconto è al
vaglio degli inquirenti), pare che la banda fosse composta da 4 persone arrivate
a bordo di un'Audi di colore grigio scuro. Uno di loro sarebbe rimasto a fare il
palo, mentre gli altri complici si sono scagliati contro la porta anti panico della filiale, riuscendo nel giro
di pochissimo a penetrare
negli uffici. A questo punto
uno dei malviventi si è dedicato al dispositivo automatico che distribuisce le
banconote collegando
una bombola di gas e saturando il dispositivo con
una miscela esplosiva; un
secondo ha provato a
sfondare la porta che dà
accesso al cavea, ma non
riuscendo ad aprirlo è tornato suoi passi. Il terzo invece si è dedicato all'armadio metallico dove è istallato il dispositivo di registrazione automatica delle
telecamere di sicurezza,
da dove ha portato via il
nastro
della
registrazione.Un istante
dopo un potentissima deflagrazione ha distrutto il
macchinario dello sportello automatico, l’esplosione
è stata talmente potente
che ha sradicato e proiettato all’esterno la pesante vetrata in cristallo antiproiettile, danneggiando anche
l'arredo interno alcune vetture parcheggiate lungo la
via: in particolare un Suv
che si trovava proprio di
fronte allo sportello automatico ha avuto il cristallo
anteriore frantumato.
Immediatamente i tre si
sono fiondati all’interno
dell’agenzia e hanno arraffato più banconote possibili, lasciando a terra decine e decine di quelle di taglio minore. L'auto dei ra-
di Monica Battaini
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Banche, uffici postali,
attività commerciali, ma
anche parecchi appartamenti. La criminalità ha alzato il tiro a Gaggiano e
solo nelle ultime due settimane tra furti tentati e
messi a segno sono stati
più di una decina gli interventi delle forze dell’ordine. Sarà il periodo, prima delle feste i malviventi
tendono a scatenarsi, sarà
il fatto che il paese offre
alcune vie di fuga a portata di mano, sta di fatto
che Gaggiano pare essere
nel mirino della criminalità.
Una grossa mano al
presidio del territorio viene dagli agenti dell’Unione i Fontanili, spesso in
prima linea nel contrastare le azioni criminose.
L’altro contributo fondamentale viene dai cittadini, il cui contributo in alcune circostanze si è rivelato fondamentale. Tenere gli occhi aperti e segnalare permette a chi
deve intervenire di farlo in
maniera tempestiva e
quindi più efficace. E’
questa la rete più temuta
dai malviventi che invece
contano sull’omertà e sul
fatto che le persone, per
paura o per pigrizia, tendano a non volerne sapere di dare una mano a chi
si trova in difficoltà.
El.A.
per evitare furti. L’indomani
mattina, quando i proprietari dell’impianto che è video sorvegliato, hanno acceso il monitor del loro terminale si sono accorti che
qualcosa non andava. Subito si sono recati in via
Marco Polo dove hanno
potuto constatare l’ingente
danno alla struttura.
Ma la scia di azioni criminali che hanno caratterizzato l’inizio del mese di
dicembre a Gaggiano, aveva avuto un prologo il 29
novembre, con la rapina all’ufficio postale di via Garibaldi.
In quel caso due persone si erano introdotte negli
uffici per ripulire le casse.
Prima però avevano rubato
due targhe ad un’auto appartenente ad un pendolare che, ignaro, l’aveva lasciata nel parcheggio della
bruciata. I malviventi si erano poi preoccupati di applicare le targhe rubate sulla loro vera auto, così da
non essere rintracciati dai
commercianti del posto,
che effettivamente hanno
segnalato ai carabinieri la
targa, ma non quella autentica.
Un piano diabolico che
(per ora) ha permesso ai rapinatori di farla franca.
Eleonora Aziani
12
TuttoGaggiano
COMUNITÀ E TERRITORIO
DICEMBRE 2013
PRIMO SOCCORSO PEDIATRICO / Folla all’incontro con l’istruttore della Croce Oro
Se in ballo cʼè la vita dei bimbi
Le regole d’oro e le tecniche per intervenire subito in caso di emergenza
F
ebbre, convulsioni,
traumi, ustioni, ostruzioni delle vie aree. Come comportarsi di fronte a
queste emergenze? Conoscere le tecniche e le procedure da adottare in ogni
situazione di emergenza
può salvare la vita di un
bambino.
E questo tutti lo sanno:
infatti mercoledì 20 novembre, la sala del Centro
Socio Sanitario di piazza
Cavalieri di Vittorio Veneto
era gremita di mamme, papà e nonni per assistere al
corso di primo soccorso
pediatrico, organizzato
gratuitamente dalla Croce
Oro di Gaggiano: relatore
della serata è stato Andrea
Manca, istruttore e soccorritore dell’associazione di
volontariato e del 118.
La serata è stata scandita
in tre momenti: nella prima
parte l’istruttore ha passato
in rassegna le differenze
anatomiche tra un bambino e un adulto, nella seconda parte si è soffermato maggiormente sulle modalità di gestione delle urgenze per il neonato e per
il bambino e nell’ultima ha
trattato il soffocamento (in
gergo ostruzione delle vie
aeree), un vero e proprio
incubo per mamme e papà
alle prese con bambini vivaci e pronti a ingoiare di
tutto. “Tra gli incidenti domestici – spiega Manca –
l'inalazione di corpo estraneo è un evento tuttora ai
primi posti tra quelli che
avvengono tra i 6-24 mesi”.
“Nel soccorso di un paziente in età pediatrica non
bisogna sottovalutare due
cose: l’aspetto psicologico, sia nell’approccio con
il piccolo che nel coinvolgimento delle persone che
gli sono accanto, e la rapidità dell’evoluzione del
quadro clinico” ha spiegato l’istruttore, introducendo così i primi principi da
seguire in fase di primo
soccorso; “… è fondamentale ricordare che il bambino (che dal punto di vista
medico sopra gli 8 anni o i
25 kg di peso è considerato e trattato come un adulto) ha caratteristiche fisiche peculiari delle diverse
età” ha precisato, passando, poi, in rassegna tutte le
emergenze sanitarie più
comuni ed elencando i
“cosa fare” e i “cosa non fare”, diciamo i cosiddetti
“rimedi della nonna”, che
nel corso degli anni sono
stati giudicati inefficaci o
talvolta dannosi dagli studi
medici. In sintesi le “cose
da fare” sono: a) valutazione della scena (e.g. cosa il
bambino può avere ingeri-
to in caso di avvelenamento, dove può aver preso un
colpo, ecc.); b) valutazione delle alterazioni dello
stato di coscienza (in questo caso solo una persona
molto vicina al piccolo
può essere in grado di valutare se il piccolo presenta stati di attenzione differenti dalla norma); c) la
pervietà delle vie aeree,
ossia che queste ultime
non siano ostruite, soprattutto in caso di incoscienza; d) valutazione del respiro; e) valutazione del
polso. Ultimo, ma non per
questo meno importante,
, allertare il 118, che saprà
guidare l’occasionale soccorritore in ogni fase, attendendo l’arrivo dei soccorsi.
Il terzo tema della serata, ossia le tecniche di disostruzione delle vie aeree, è stato trattato in maniera approfondita, in particolare l’istruttore si è soffermato sulle modalità di
esecuzione delle manovre, fornendo anche esempi pratici per bambini sopra e sotto i tre anni. La prima cosa da valutare è se
Centro Sociosanitario affollato per le tecniche di primo soccorso pediatrico: una dimostrazione
l’ostruzione sia parziale o
totale: se il bambino respira o piange/tossisce, significa che le vie respiratorie
sono solo parzialmente
ostruite e in tal caso non è
necessario applicare alcuna manovra e chiamare subito il 118. Se, invece, il
piccolo non riesce a respirare, significa che le vie aeree sono completamente
ostruite e occorre allertare
il 118 e procedere con le
prime manovre di disostruzione. Le istruzioni colte
durante il corso sono le seguenti:
ABBIATEGRASSO / Presentato domenica 1 al Castello
Viaggio nel “nostro” ʻ500
Il diario del canonico De Beatis edito da “Terrasanta”
R
ipercorrere il viaggio
cinquecentesco del
cardinale Luigi d’Aragona è stato l’intento felicemente raggiunto domenica primo dicembre
presso l’antica sala consiliare del Castello visconteo di Abbiategrasso.
L’occasione è pervenuta
dall’uscita del libro “D’Illustri città, messeri e leggiadre madonne” di Antonio
de Beatis. La presentazione dell’opera è stata opportunamente introdotta
da Giuseppe Caffulli, direttore delle Edizioni Terra
Santa, casa editrice che ha
curato la pubblicazione
del volume. In apertura,
gli interventi di Andrea
Capello, presidente dell’APS “Il Punto” e di Cesare
Nai, presidente di Fondazione Per Leggere, hanno
concordemente sottolineato l’importanza della
promozione di eventi culturali di questo tipo nell’ambito di percorsi di rete
sul territorio. I curatori della trasposizione dal volgare in italiano, Giovanni Antonio Bortolin e Claudio
Maria Tartari, hanno quindi
La presentazione al Castello di Abbiategrasso
presentato il contesto della ricerca documentale oltre ai contenuti salienti di
questo scritto del canonico Antonio de Beatis, segretario al seguito del cardinale Luigi d’Aragona nel
suo viaggio in Germania,
Olanda, Francia e Altitalia
negli anni 1517 e 1518.
L’attenzione del pubblico
in sala è stata attratta non
solamente dal racconto di
alcune vicende del viaggio cardinalizio, ma anche
dall’occhio curioso e talvolta spensierato del canonico che racconta a tutto campo della vita delle
popolazioni europee in-
contrate lungo il viaggio.
Notevoli gli incontri e i
luoghi come corti, città e
principati europei raccontati in questo diario di
viaggio minuzioso e complesso tra cui spicca l’imbattersi inaspettato con
Leonardo da Vinci in Francia presso Amboise. Altrettanto singolare l’arrivo
del cardinale d’Aragona a
Milano con il suo seguito e
la visita al Cenacolo presso
Santa Maria delle Grazie.
Indimenticabile anche il
resoconto della visita alla
Sacra Sindone a Chambéry . E per finire, ma non ultimo, il transito sui territori
di Vigevano e Abbiategrasso: «E a 7 miglia da Vigevano c’è Abbiategrasso, terra pure assai buona
del ducato di Milano. A
due miglia da Vigevano si
passò con la chiatta il Ticino. E da Abbiategrasso vi
è un canale costruito apposta ben largo, che va
dritto fino a Milano ...»,
scrive il canonico De Beatis. Un diario questo che
racconta di un viaggio di
grande valore documentale. Infatti vi si possono
attingere tante notizie e informazioni sulla geografia
e su gli usi e i costumi del
tempo. L’importante iniziativa, che ha avuto luogo
nell’ ambito della rassegna
abbiatense promossa da
Ascom e dall’amministrazione comunale “La Città
che ti piace”, è stata realizzata con il patrocinio del
Comune di Abbiategrasso
e di Fondazione Per Leggere, in collaborazione
con l’Associazione di Promozione Sociale “Il Punto”
di Abbiategrasso e la casa
editrice Edizioni Terra
Santa.
Mara Marchesi
1 - se è al di sotto dei tre
anni, ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia
in giù sulle gambe, dando
colpi sulla schiena dal centro verso l'esterno; se così
non espelle il corpo estraneo deve essere posto su
un piano rigido praticando
compressioni toraciche
con l’ausilio dell’indice e
del medio.
2 - se il bambino ha più
di tre anni, si deve sistemare leggermente prono in
avanti con la testa verso il
basso; quindi si danno cinque colpi decisi con il palmo della mano sulla schiena, in zona centro-laterale;
se così non espelle il corpo
estraneo, si deve praticare
la cosiddetta manovra di
Heimlich: sistemare un pugno sopra l'ombelico, circondarlo con l'altra mano e
spingere verso l'interno e
in alto contemporaneamente per aumentare la
pressione interna al torace
e facilitare l'espulsione. La
sequenza di colpi alla
schiena e manovre va ripetuta fino all'arrivo dei soccorsi.
Il corso di formazione
aveva lo scopo di fornire
nell’arco di un paio d’ore le
nozioni di primo soccorso
e aiutare a mantenere la
calma e a non commettere
pericolosi errori. L’istruttore ha centrato in pieno
l’obiettivo: con parole
semplici e con esempi pratici ha saputo dare una risposta ad una vasta casistica di eventi in cui ci si trova
coinvolti, ma questa volta
almeno un poco più “formati”.
Ilaria Landino
13
COMUNITÀ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
25 NOVEMBRE / L’iniziativa del Centro Donna (e per intermezzo un racconto di Avas)
Tutti i volti della violenza
Per scoprirli, l’avvocato, la psicologa, la giornalista e l’agente di polizia locale
N
onostante i ricambi
generazionali e il varo di nuove leggi,
ancora oggi milioni di donne subiscono soprusi di
ogni tipo: la violenza sulle
donne è una piaga che
l’umanità non è ancora riuscita a sanare.
E proprio in occasione
della celebrazione mondiale della “Giornata per
l’eliminazione della violenza contro le donne”,
proclamata dall’ONU nel
1999, che la sera di martedì 26 Novembre l’Associazione Centro Donna di
Gaggiano ha organizzato
un dibattito per parlare di
queste tematiche.
“In Italia ogni 2 giorni e
mezzo muore una donna,
per lo più, per mano di
mariti, fidanzati o ex partner” con queste parole ha
iniziato il suo intervento, il
primo della serata, l’avvocato Rossella Mileo, volontaria presso lo Sportello legale di Gaggiano. “E’ la seconda causa di morte per
le donne in gravidanza. E
questa è solo la punta dell’iceberg. Oltre alle donne
uccise, si devono contare
tutte quelle che sono state
maltrattate, picchiate e
violentate. Nella maggior
parte dei casi si tratta di
violenza domestica: gli autori dei delitti sono infatti
generalmente parenti molto stretti (mariti, fidanzati,
ex partner)” ha proseguito.
Parole molto forti, ma che
hanno saputo trasmettere
la gravità della situazione.
Dopo questa panoramica
sull’attuale stato delle cose, l’avvocato ha passato in
rassegna i passi fondamentali fatti dalla legislatura per una maggiore tutela
dei diritti delle donne. I
più significativi sono stati:
nel ’46 introduzione del
diritto di voto, nel ’75 la
possibilità d’uso del proprio cognome, nell’81
l’abolizione dell’art. 587
del codice penale, il cosiddetto “delitto d’onore”,
nel 2009 l’approvazione
della legge sullo stalking fino al tanto atteso decreto
legge (119/2013) contro la
violenza sulle donne, approvato in Senato a Giugno
di quest’anno.
Il recentissimo decreto
legge contro il femminicidio e la violenza sulle donne sancisce: pene più severe se un minore assiste
alla violenza o se la vittima
era in gravidanza, arresto
obbligatorio in caso di flagranza di reato, allontanamento dall’ambiente domestico del coniuge violento, impossibilità di ritirare la denuncia, corsia
preferenziale per i processi di femminicidio e per
maltrattamenti, patrocinio
legale gratuito per le vittime che non possono permettersi un avvocato.
Ma perché si scatena
questa violenza e questa
ira che sfocia sempre più
spesso in tragedia?
A questa domanda ha
risposto la psicologa Carmen D’Angelo, il secondo intervento della serata.
In sintesi nasce da un archetipo antichissimo e
dalla considerazione che
molti uomini hanno delle
donne: la donna viene vista come procreatrice di
vita e come un oggetto di
potere; e proprio il potere e questa presunta superiorità maschile spesso
si traducono in violenza
psicologica e/o fisica
contro la donna. Secondo
elemento è l’evoluzione
dell’emancipazione femminile, che sta mettendo
sempre di più in discussione questa impostazione
culturale, basata sulla figura del ‘maschio dominante’, e, nel momento in cui
vede sminuito il suo potere, reagisce con violenza
brutale.
“Spesso si pensa che
Un pubblico numeroso ha presenziato all’incontro contro la violenza
sia la donna a dover essere aiutata, ma in realtà la
persona che ha maggior
bisogno di un supporto è
l’uomo” ha precisato la
psicologa. “Infatti quando
si chiede al soggetto violento, perché lo abbia fatto, la classica risposta è:
“Dottoressa, uno schiaffo
non ha mai fatto male a
nessuno!” ha continuato la
dottoressa
Per contro quando si fa
la stessa domanda alla
donna “Perché sopporta
tutto questo?” la risposta
è: “Lo faccio per i figli o
per la famiglia, in fondo è
un bravo padre”. Motivazione smentita dalla psicologa, che occupandosi
prevalentemente di bambini inseriti in contesti familiari difficili, rivive queste situazioni attraverso i
loro racconti. “Questo è
un falso alibi, perché un
bambino che vive con un
genitore violento avrà
maggiori probabilità di diventare lui stesso di indole
aggressiva” ha rimarcato la
psicologa.
La serata è continuata
con l'appassionato intervento della giornalista Anna Pozzi, del gruppo Pime,
autrice del libro "Schiave",
che ha raccontato le violenze subite dalle donne
che restano vittime della
tratta di essere umani: dall'oppressione sia fisica che
psicologica patita fino alle
pratiche voodoo inflitte loro o ai loro familiari, anche
a distanza, dagli sfruttatori.
Ultimo intervento quello del solo uomo al tavolo
dei relatori, il vicecomandante della polizia locale
Maurizio Grottoli: “A proposito del fenomeno della
prostituzione di strada - ha
ammesso l'ufficiale - la sola prevenzione che ci è
consentito fare, dal momento che prostituirsi non
costituisce un reato, è
l'azione di disturbo che
pattugliando le strade scoraggi i clienti.
Null'altro è possibile
dopo che la Corte Costituzionale ha decretato l'inefficacia delle ordinanze dei
sindaci volte a sanzionare
coloro che sostano sui territori dei loro Comuni per
acquistare prestazioni sessuali a pagamento. I soli
reati annessi alla prostituzione sono dunque lo
sfruttamento e il favoreggiamento, ed è su quelli
che noi possiamo intervenire. Ma che a volte non sono nemmeno perseguibili:
ci capita di avvicinare ragazze che candidamente
spiegano di essersi messe
in gruppo a gestire in prima persona i loro "affari".
Per quanto riguarda, invece, le violenze domestiche, gli agenti presenti sul
territorio devono essere
considerati un punto di riferimento, in quanto, in seguito a denuncia, possono
intervenire direttamente,
anche allontanando il soggetto violento dagli ambienti familiari. “[ … ] Ne
consegue che la persona
segnalata viene convocata
e diffidata dal proseguire
nei suoi comportamenti e
vi assicuro che otto volte
su dieci questo provvedimento mette fine ad ogni
problema” ha spiegato
Grottoli.
Nonostante la serata fosse segnata da tematiche particolarmente delicate e ad alto impatto psicologico, gli organizzatori
hanno saputo gestire magistralmente il susseguirsi
degli interventi, inserendo
alcuni intermezzi (la recita
del racconto “Un sabato
qualunque” e di una poesia tratti dall’antologia “E’
vietato calpestare i fiori”),
che hanno alleggerito il tono degli argomenti.
Per l’occasione la sede
scelta è stata la sala consigliare del Comune di Gaggiano, che ha patrocinato
l’iniziativa, e molti gaggianesi hanno risposto all’appello lanciato dall’Associazione, manifestando
elevato interesse nei confronti dell’iniziativa.
Ilaria Landino
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COMUNITÀ E TERRITORIO
TuttoGaggiano
DICEMBRE 2013
LAVORO / Drammatica assemblea alla Novella
Safosa, in ansia
per la proroga
Sperando nel Fondo Welfare Ambrosiano...
I
ncontro alla Cooperativa
Novella, lo scorso mercoledì 4 dicembre, per gli ex
dipendenti della Safosa, i
cui capannoni sono chiusi
ormai da mesi.
Come accedere alle anticipazioni sugli ammortizzatori sociali e in particolare al
Fondo Welfare Ambrosiano,
per tutelare quanti hanno
perso il lavoro causa della
crisi economica con anticipazioni di pagamento sui
tempi tecnici dell’Inps.
Diego Palmieri e Luca Di
Croce in rappresentanza
della Cisl e Cinzia Liosi per la
Cgil hanno incontrato un
buon numero di lavoratori,
per i quali (come per tutti
coloro che l’hanno accettata
in alternativa alla mobilità) è
stata richiesta una proroga di
altri sei mesi alla cassa integrazione straordinaria scaduta lo scorso 12 ottobre. Al
momento l’iter della pratica
è al vaglio del Ministero del
Lavoro e vi sono caute speranze tra i rappresentanti dei
lavoratori, ma il dato reale è
che intanto, nell’attesa, da
circa due mesi che non percepiscono un euro.
I requisiti e le caratteristiche per accedere al Fondo
Welfare Ambrosiano ci sarebbero, ed i tre relatori hanno spiegato ai lavoratori come fare per richiedere questa anticipazione, quali documenti procurarsi, dove ed a quali banche presentare la documentazione e la richiesta.
Le cifre massime previste dal fondo sono circa
800 euro mensili, per un periodo massimo di 7 mesi,
per un totale dunque di meno di 6 mila euro.
Con questo ammortizzatore sociale, si metterebbero in breve tempo soldi a disposizione dei lavoratori in attesa dei pagamenti dalla cassa integrazione,
che presumibilmente (almeno lo si spera) verrà concessa entro fine anno.
Qualora invece la cassa integrazione non venisse
concessa, le banche rientrerebbero comunque della somma anticipata ai lavoratori, attraverso il Fondo
Welfare.
A.V.
Un momento dell’assemblea nel salone della Novella; sotto il titolo, il manifesto del Fondo
Lʼesperto: comprare
casa allʼasta,
unʼopportunità per
le giovani coppie
In tempo di crisi e con un lavoro sempre più precario, comprare casa, per molte famiglie, risulta sempre più difficile. Per
riuscire a raggiungere questo obiettivo, negli ultimi tempi, si
stanno diffondendo metodi alternativi di acquisto come, per
esempio, l’affitto con riscatto e l’acquisto all’asta.
Il metodo alternativo di acquisto che potrebbe favorire il
realizzarsi del sogno delle giovani coppie risulta essere proprio l’acquisto di casa all’asta: il motivo sta nel risparmio che si
può ottenere comprando attraverso questa procedura che,
mediamente, risulta del 25% rispetto al prezzo di mercato
(sempre più frequenti sono i casi dove il risparmio supera il
40%); oltre al risparmio sul prezzo di mercato non dobbiamo
dimenticare che questo tipo di acquisto si perfeziona senza
l’intervento di un notaio e senza spese di intermediazione,
quindi, con un evidente risparmio di costi.
Naturalmente sull’immobile non graveranno più pendenze
giudiziarie pregresse poiché il giudice stabilirà la cancellazione
di ogni ipoteca o disposizione di pignoramento, con spese a
carico della procedura stessa. Visto il numero sempre crescente di soggetti interessati a questo canale di acquisto, di recente,
il Consiglio Nazionale del Notariato, in concerto con le Associazioni di Consumatori, ha pubblicato una guida dal titolo “Acquisto all’asta, un modo alternativo e sicuro di comprare casa”
con l’intento di porre al riparo i potenziali acquirenti dalle possibili insidie. Ma vediamo praticamente come si fa a cercare casa con questo canale e quali accorgimenti pratici occorre adottare per evitare sorprese future.
Innanzitutto, il potenziale acquirente di un immobile, per
poter partecipare ad un’asta, dovrà collegarsi ad uno dei vari siti specializzati che pubblicizzano le case in vendita all’asta oppure direttamente al sito del Tribunale di Milano (accedendo
alla sezione vendite giudiziarie).
Una volta individuato l’immobile con le caratteristiche desiderate, l’acquirente dovrà visionare l’Ordinanza di vendita del
Giudice, l’avviso di vendita e la perizia dell’immobile.
Tutti i sopracitati documenti sono allegati all’annuncio pubblicitario e devono essere oggetto di un’attenta lettura poiché
contengono tutte le informazioni, non solo sulle modalità di
partecipazione all’asta, ma anche riguardanti l’immobile stesso: infatti, la relazione peritale, effettuata da un professionista
abilitato su disposizione del Giudice del Tribunale, contiene
informazioni sullo stato di conservazione, sulla regolarità urbanistica ed edilizia, sulle spese condominiali arretrate, sulla certificazione energetica, sugli eventuali vincoli e oneri a carico
dell’acquirente, etc..
Dopo aver esaminato la relazione peritale, se si deciderà di
partecipare all’asta, occorrerà visionare l’avviso di vendita che
contiene le seguenti informazioni: la data in cui si procederà alla vendita (senza incanto o con eventuale incanto), prezzo base di partenza, termine entro il quale presentare l’offerta e modalità di presentazione dell’offerta stessa.
Spieghiamo qui di seguito la procedura delle due tipologie
di asta, con o senza incanto:
- Vendita senza incanto: l’acquirente interessato deve presentare un’offerta d’acquisto in busta chiusa presso la Cancelleria del Tribunale (o presso lo studio del professionista delegato alla vendita) nei giorni e nelle ore prefissate dall’avviso di
vendita. L’offerta dovrà contenere il prezzo proposto per l’immobile, accompagnato da una cauzione pari al 10% del prezzo offerto (assegno circolare), nonché: le proprie generalità, il
regime patrimoniale (comunione o separazione dei beni), il
modo e i termini di pagamento.
Nel giorno fissato per l’asta si apriranno tutte le buste presentate contenenti le relative offerte e, se le offerte saranno ritenute tutte valide, verrà indetta tra gli offerenti una gara, con un
rialzo minimo già prefissato in precedenza, e l’immobile verrà
aggiudicato al miglior offerente. Se invece risulterà una sola offerta si potranno verificare due ipotesi: se l’offerta è superiore
ad un quinto rispetto alla base d’asta, l’immobile sarà aggiudicato se, invece, l’unica offerta è inferiore al quinto, i creditori si
potranno opporre e in questo caso il Giudice o il delegato alla
vendita disporrà la vendita all’incanto.
- Vendita con incanto: la vendita con incanto ricalca a grosse linee la procedura prevista della vendita senza incanto con
due sostanziali differenze: la cauzione da allegare all’offerta è
del 10% del prezzo di base d’asta (anziché sul prezzo offerto); l’aggiudicazione è solo provvisoria: infatti, nei dieci giorni
successivi, si potranno presentare nuove offerte purché superiori ad un quinto del prezzo raggiunto nell’incanto.
Per chi volesse approfondire maggiormente l’argomento o
formulare quesiti può scrivere a [email protected]
Cono Vertucci
dottore commercialista e revisore contabile
TuttoGaggiano
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COMUNITÀ E TERRITORIO
DICEMBRE 2013
RACHINALDO / È pronto il Quaderno n. 7
Parliamo di donne
Sarà disponibile dai primi di gennaio
È
pronta, ma uscirà solo ai
primi di gennaio, la settima
edizione de “I Quaderni
del Rachinaldo”, la collana che
raccoglie, di anno in anno, il frutto delle ricerche sulla storia del
paese e del territorio circostante, condotte da quell’Associazione.
Questa volta esce con un anno di ritardo, in quanto i volonterosi ricercatori sono stati distratti da altri impegni: una ricerca sul teatro cattolico, presentata a Milano nel 2012 e un’altra sui
novant’anni di storia dell’Oratorio, andata in stampa quest’autunno e già in distribuzione nelle
edicole e cartolerie di Gaggiano.
Il “Quaderno”, settimo della
serie, è suddiviso in tre parti, dedicate ad altrettanti argomenti e
lascia le ultime pagine alla storia
di uno dei cortili tipici del vecchio centro cittadino, quello
chiamato “Babilonia”, attualmente con ingresso al numero
64, un cancello ad apertura automatica seminascosto fra una
gelateria e un compro-oro.
Prendiamo dalla Prefazione
del volume, piuttosto consistente e ricco di fotografie, la
descrizione degli argomenti che
sviluppa in circa 300 pagine:
«Abbiamo ricostruito nella prima parte del settimo “Quaderno” la lenta e faticosa evoluzione
della presenza femminile nella
vita della comunità durante il
Novecento: donne protagoniste
Zoncada; a lato, foto dell’800
negli ambienti di lavoro, nella
politica, nell’amministrazione
cittadina, nelle professioni;
dapprima poche, a volte guardate con diffidenza, tollerate in
quanto eccezioni; poi, col mutare del costume nazionale, nel
giro di pochi decenni, presenti
– senza destare scandalo o sorpresa – alla pari degli uomini.
Il largo ricorso alle fotografie
ed alle testimonianze dirette è
stato di grande sostegno al nostro lavoro e perciò ringraziamo
le famiglie che ci hanno prestato
la loro collaborazione.
Nella seconda parte, per gli
amanti della buona musica che
ancora non conoscono il Teatro
Alla Scala, abbiamo voluto creare una piccola guida che li accompagni, arricchendola con
qualche curiosità sui legami che
abbiamo individuato fra la Scala
e Gaggiano.
La terza parte è dedicata ad
una ricostruzione dei cambiamenti intervenuti nella nostra comunità dopo gli anni della ricostruzione seguiti alla guerra,
quelli che coincidono con gli
anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del Novecento».
Ai diversi capitoli hanno lavorato i soci di lungo corso del
Rachinaldo: Maurizia Bruno,
Franco Marongiu, Paolo Migliavacca, Massimo Pravettoni e
Ambrogio Zacchetti. La correzione delle bozze è stata svolta,
con grande pazienza, da Paola
Montuschi.
Il volume non sarà presentato
in alcun modo. Secondo lo stile,
tanto sobrio da sembrare scontroso dell’Associazione, arriverà
silenziosamente nelle edicole e
cartolerie di Gaggiano una bella
mattina con le sue storie di donne (insegnanti e balie, ostetriche
e contadine) che furono importanti, essendo normali.
Paolo Migliavacca
Donatori-arrampicatori
sul campanile-albero
L’anno che ricorda il cinquantesimo di fondazione della sezione
Avis Luigi Castiglioni di Gaggiano si chiude con un gesto insolito. Come ogni anno, in occasione del Natale, gli avisini addobbano a loro
spese varie parti del paese, con striscioni e alberi di natale, uno di
questo è il pino dell’aiuola alla destra accanto alla scalinata della parrocchiale dello Spirito Santo, che ogni anno viene addobbato e illuminato di luci colorate. L’idea di fare qualche cosa di diverso e possibilmente di più grande è nata durante gli incontri del consiglio il
venerdì sera nella sede di Largo Donatori del Sangue. Due membri
del direttivo che, guarda caso, sono anche due esperti rocciatori e
Istruttori di Alpinismo della sezione Cai di Corsico, hanno concepito un’idea mai vista prima:
«Usiamo come albero il
campanile!». Ed ecco che
i due istruttori (che preferiscono non comparire
col loro nome perché sia
solo l’Avis ad essere messa in evidenza) si sono offerti volontari per scalare
la torre campanaria ed installarvi le luminarie.
Un’idea piaciuta subito al parroco don Piercarlo Fizzotti, che però ha
manifestato da subito la
preoccupazione che tutta l’operazione si potesse
svolgere in assoluta sicurezza, aspetto che i due
istruttori, con la loro preparazione e specializzazione, hanno garantito al
cento per cento. E così il
parroco ha rilanciato: se
possibile, che le luci fossero fissate in modo stabile e lasciate lassù definitivamente, in modo
da essere riutilizzate per abbellire la torre campanaria anche in altre
occasioni diverse dal Natale.
Naturalmente nessun problema da parte del gruppo Avis, che in
pochissimi giorni si è procurato il materiale necessario ed ha provveduto, grazie ai suoi due donatori/scalatori, ad aprire una via inedita sullo spigolo di nord-ovest del campanile, dove le luminarie sono
state installate con una tecnica ed un metodo da veri “ragni” delle
Dolomiti, altro che padani! Complimenti vivissimi a loro e al gruppo
Avis per l’idea.
A.V.
PASSATO NOVEMBRE... / Secondo la consigliera comunale delegata, Chiara Riso
Cimitero sotto controllo. Vandali a parte
Situazione del cimitero
di Gaggiano «sotto controllo». Questo è quanto
dichiarato della consigliera comunale Chiara Riso,
che si occupa dei rapporti con le società partecipate e controllate (come
Asga, a cui è affidata la gestione dei servizi cimiteriali del comune, Sasom,
Tam).
A detta della consigliera, nella sostanza non esistono «particolari problematiche di gestione del sistema cimiteriale, ad eccezione del tema non trascurabile della sicurezza,
in quanto furti ed atti vandalici si verificano ormai
con una certa frequenza.
Tale problematica non è
certo una prerogativa di
Gaggiano – ha detto la Riso - si registra un aumento
del fenomeno criminoso
in tutta Italia, ma sicuramente negli ultimi tempi
siamo stati presi di mira».
Proprio a causa di queste
incursioni notturne, che
sembrano collocarsi nel
contesto di un fenomeno
di profanazione tristemente diffuso, nel corso
del 2012 sono stati eseguiti lavori di manutenzione e restauro del cimitero
di Gaggiano. Se la manutenzione ha riguardato interventi ordinari (quindi
programmati), le opere di
restauro «si sono rese invece necessarie proprio a
seguito dei ripetuti atti
vandalici/furti di cui il cimitero stesso e' stato oggetto».
Accanto a tali interventi, sempre nel 2012, sono
inoltre stati fatti lavori di
ampliamento, a seguito
dei quali è stato implementato il numero dei
nuovi loculi ed ossari,
«dopo valutazioni circa il
numero medio annuale di
decessi e la disponibilità
residua del cimitero. Tali
rilievi vengono effettuati
annualmente ad opera
dell'ufficio tecnico pre-
posto e relazionati alla
Giunta che delibera anche
sulla base di considerazioni di tipo economico».
Proprio questi interventi
hanno reso la situazione
ampiamente gestibile,
tanto che ad oggi la Riso
conferma che «non si registrano necessità di nuovi
ampliamenti; disponiamo
infatti di un discreto numero di loculi (una sessantina circa) e di un elevato numero di ossari (circa 140)».
Un poco differente pare invece essere la situazione delle tombe a terra,
per le quali si stanno valu-
tando soluzioni capaci di
aumentare i posto disponibili (come eventuali esumazioni). Dato di un certo
interesse, indicatore singolare dei costumi che
cambiano, si sottolinea
poi un aumento delle richieste di cremazioni e «si
cominciano a registrare anche se la normativa re-
gionale lo prevede da
tempo - alcune richieste
di sepolture multiple (ad
es. una bara con una urna
cineraria nel medesimo
loculo)». Per quanto concerne i costi per l'acquisto di loculi, invece, «le tariffe si differenziano per
residenti e non residenti
(ma con parenti residenti
in Gaggiano) e in base alla
fila prescelta.
Un esempio: il costo di
un loculo in seconda fila
(la piu' "ambita" e costosa) per un gaggianese è di
circa 4.360 euro, mentre in
quarta fila è di 1.780 euro
circa». Una spesa importante dunque, che incide
più pesantemente se il
deceduto è non residente. In quel caso infatti sarà
necessario calcolare «una
maggiorazione del 60%
per coloro che hanno parenti di primo grado residenti e del 100% per chi
ha parenti di secondo grado residenti».
Mariadele Parrinello
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