Camera di Commercio di Piacenza

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Camera di Commercio di Piacenza
VIVERE, GUSTARE E
INVESTIRE A PIACENZA
LEBEN, GENIEßEN UND
INVESTIEREN IN PIACENZA
ANNO 2014 - VIIª Edizione
www.pc.camcom.it
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PREMESSA EINFÜHRUNG
PERCHÉ VIVERE A PIACENZA
PIACENZA: EINE LEBENSWERTE STADT
STANDORT
COLLOCAZIONE
TERRITORIALE
Piacenza liegt am rechten Flusslauf
des Po, 58 km von Parma entfernt.
Hier endete die antike Via Aemilia. Die Stadt stellt einen natürlichen Knotenpunkt der
wichtigsten Verkehrswege
des Straßen- und Eisenbahnnetzes Norditaliens dar.
Zahlreiche urbane Zentren von
europäi-scher
Bedeutung wie Mailand, Bologna, Genua sind von hier aus rasch und komfortabel
zu erreichen. Nach Mailand zum Beispiel braucht
man auf der Autobahn 30 Minuten. Regelmäßige
Zugverbindungen führen in alle Richtungen
Piacenza si trova sulla destra del Po e
costituisce il punto terminale dell’antica
via AEmilia a 58 km da Parma. È un
crocevia naturale di importanti vie
di comunicazione, sia stradali sia
ferroviarie. La vicinanza a centri
importanti e di rilievo europeo,
come Milano, Bologna, Genova,
consente spostamenti veloci e comodi. In particolare Milano è raggiungibile, con l’autostrada, in 30
minuti. I treni sono frequenti su tutte le linee.
Piacenza - Parma
Piacenza - Flughafen Verdi PR
Piacenza - Milano
Piacenza - Flughafen Linate MI
Piacenza - Flughafen Malpensa MI
Piacenza - Bergamo
Piacenza - Flughafen Orio al Serio BG
Piacenza - Brescia
Piacenza - Flughafen Montichiari BS
Piacenza - Bologna
Piacenza - Flughafen Marconi BO
Piacenza - Genova
Piacenza - Flughafen C.Colombo GE
Piacenza - Torino
Piacenza - Flughafen Caselle TO
Piacenza - Firenze
Piacenza - Flughafen A.Vespucci FI
Piacenza - Verona
Piacenza - Flughafen Catullo VR
Piacenza - Venezia
Piacenza - Flughafen Marco Polo VE
58 km
62 km
59 km
65 km
100 km
105 km
110 km
80 km
110 km
150 km
160 km
130 km
140 km
180 km
205 km
240 km
245 km
145 km
125 km
255 km
255 km
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PERCHÉ VIVERE A PIACENZA
PIACENZA: EINE LEBENSWERTE STADT
IDENTIKIT GENERALE
ALLGEMEINES
Fondata nel 218 A.C. da 6.000 veterani romani con il
nome beneagurale di “Placentia”, fu un importante
avamposto militare situato prima della Gallia Cisalpina. Successivamente occupata da Goti, Bizantini,
Longobardi e Franchi, attorno al 1100 si eresse a libero Comune. Passò in seguito a diverse Signorie tra
cui i Visconti e gli Sforza (originarie di Milano), fu
per 200 anni circa Ducato farnesiano. Giunse quindi
a Maria Luigia d’Austria e ai Borbone e fece parte del
Ducato di Parma e Piacenza fino al 1859.
Im Jahr 218 v. Chr. gründeten 6000 römische Veteranen die Siedlung und gaben ihr den Glück verheißenden Namen Placentia, die Gefällige. Placentia war
ein wichtiger militärischen Vorposten vor der Gallia
Cisalpina. Später von den Goten, den Byzantinern,
den Langobarden und den Franken besetzt, konstituierte sich Piacenza um das Jahr 1100 als freie
Kommune. Die Stadt wurde anschließend von verschiedenen Stadtherren regiert, einschließlich der
(ursprünglich aus Mailand stammenden) Visconti
und Sforza und war 200 Jahren lang ein Herzogtum
der Familie Farnese. Dann ging die Herrschaft an
Marie-Luise von Österreich und die Bourbonen über,
und die Stadt war bis 1859 Teil des Herzogtums Parma und Piacenza.
Piacenza: Stadt und Provinz
Piacenza e Provincia
• POPOLAZIONE
Il territorio ha un’estensione di 2.589,445 kmq.,
comprende 48 comuni per una popolazione di
286.279 abitanti (100.195 risiedono nel capoluogo).
• BEVÖLKERUNG
• DENSITÀ ABITATIVA
La densità abitativa è di 100,56 abitanti per kmq. Das Gebiet hat eine Fläche von 2589,445 QuadratkiUltimamente la città ha perso abitanti a favore del- lometer, umfasst 48 Gemeinden und zählt 281’616
Einwohner (100’286 leben in der Hauptstadt).
la provincia: i paesi della cintura, a pochi minuti da
Piacenza, offrono una vasta gamma di servizi e, in
più, la frescura delle vallate. Dappertutto sono sor- • BEVÖLKERUNGSDICHTE
Die Bevölkerungsdichte beträgt 120,98 Einwohner
te piscine e aziende agrituristiche. Numerosi anche
pro km². In den letzten Jahren hat die Stadt Piai centri ippici. Così da terra di seconde case e ville
per la villeggiatura, Rivergaro, Castell’Arquato, Pon- cenza Einwohner an die Provinz verloren: Die Wohnsiedlungen in der näheren Umgebung sind nur wetedellolio e tante altre località sono diventate anche
nige Autominuten vom Stadtzentrum entfernt und
zona prescelta per abitarvi tutto l’anno.
bieten eine breite Palette von Dienstleistungen an,
zudem ist es im Sommer in den umliegenden Tälern
deutlich kühler. In der Folge entstanden hier viele
Schwimmbäder und Agrotourismus-Betriebe sowie
zahlreiche Reiterhöfe. Damit wurden traditionelle
Urlaubsorte wie Rivergaro, Castell’Arquato, Pontedellolio und andere, die vor allem aus Zweitwohnungen und Ferienhäusern bestanden, zu Wohnsiedlungen im Einzugsgebiet der Stadt..
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CULTURA E
DIVERTIMENTO
KULTUR
UND FREIZEITVERGNÜGEN
Spettacoli, mostre, manifestazioni. Piacenza e la sua
provincia offrono lungo tutto l’arco dell’anno un ricco
cartellone di iniziative culturali e di svago. Da aprile
a settembre è un fiorire di feste in cui prevalgono gli
aspetti folcloristici e gastronomici e in cui ogni paese rispolvera le proprie tradizioni e i
propri piatti. I numerosi castelli
arroccati sulle colline piacentine non sono solo una testimonianza di storia, a volte di battaglie ed episodi finiti spesso
sui libri, ma anche il suggestivo
sfondo a concerti, convegni, dibattiti. La maggior parte sono inoltre
aperti per visite guidate. Un pittoresco
ed istruttivo tuffo nel passato. La mole di
Castell’Arquato, che domina la Valdarda,
è stata la scenografia tanto ideale quanto
reale per film in costume. Numerose sono
le manifestazioni che si svolgono durante
tutto l’anno, tra cui un corteo medioevale che percorre, tra ali di spettatori, le antiche vie
del borgo. A Grazzano Visconti (www.grazzano.it) si
svolge invece un seguitissimo ed agguerrito palio con
cavalli, combattimenti e giochi di destrezza e forza. Il
castello di Gropparello si trasforma d’incanto, grazie
ad un’accuratissima ricostruzione, in un magico
mondo delle fiabe con cavalieri, fate e streghe. Un
affascinante paradiso per i bambini. La rocca di Rivalta, affacciata sul Trebbia, tuttora abitata dagli Zanardi Landi, spalanca i suoi immensi saloni a balli e
visitatori. Margaret d’Inghilterra ne era innamorata,
tanto da trascorrervi ogni estate una tranquilla vacanza con gite nei dintorni. I castelli, sparsi in ogni
vallata, costituiscono altrettanti invitanti percorsi
culturali: per ulteriori informazioni su di essi visitate il sito www.castellidelducato.it. Un itinerario attrezzato e suggestivo è inoltre quello della Via Francigena, l’antica strada dei pellegrini che attraversa
la provincia toccando chiese, monasteri e oratori. E
poi tanti mercatini con prodotti tipici, che si inseguono tutte le domeniche, anche d’inverno. Particolarmente noti e affollati quelli d’antiquariato, con
in testa Cortemaggiore, che si è ritagliata una posi-
Messen, Ausstellungen und Veranstaltungen: Die
Stadt Piacenza und die Provinz bieten das ganze
Jahr über ein reichhaltiges Kultur- und Unterhaltungsangebot. Von April bis September finden in
den Dörfern viele Feste und
Jahrmärkte statt, bei denen
der folkloristische und gastronomische Charakter vorherrscht und die den lokalen
Traditionen und Spezialitäten
gewidmet sind. Die vielen
Burgen auf den Hügeln um
Piacenza zeugen nicht nur
von Schlachten und
Ereignissen, die in
die Geschichtsbücher eingegangen
sind, sondern bieten auch eine malerische Kulisse für
Konzerte, Konferenzen und Debatten.
Die meisten Burgen und Schlösser bieten außerdem
Führungen an, was einen ebenso stimmungsvollen
wie lehrreichen Ausflug in die Vergangenheit dieser
Gegend erlaubt. Das eindrucksvolle Castell’Arquato,
das hoch über der Valdarda thront, war als idealer
Schauplatz für Kostümfilme sehr beliebt. Zahlreiche
Events finden hier das ganze Jahr über statt, unter
anderem eine mittelalterliche Parade, die zwischen
den Zuschauerreihen durch die alten Gässchen zieht.
In Grazzano Visconti (www.grazzano.it) findet dagegen ein erfolgreicher und beim Publikum sehr
beliebter Palio statt, mit Kämpfen zu Pferd und Geschicklichkeitsspielen in mittelalterlicher Rüstung.
Das Schloss Gropparello verwandelt sich, dank einer
detailgetreuen Rekonstruktion in eine zauberhafte
Märchenwelt mit Rittern, Feen und Hexen. Ein faszinierendes Paradies für Kinder. Die Festung Rivalta hoch über dem Trebbia, die heute noch von der
Familie Zanardi Landi bewohnt ist, öffnet seine
riesigen Säle für Bälle und Besucher. Die britische
Prinzessin Margaret war so hingerissen von diesem
Ort, dass sie jeden Sommer ihren Urlaub hier verbracht und Ausflüge in die Umgebung unternom-
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PERCHÉ VIVERE A PIACENZA
PIACENZA: EINE LEBENSWERTE STADT
men hat. Die im jeden Tal verstreuten Burgen und
Schlösser bieten zahlreiche kulturelle Ausflugsziele:
Weiterführende Informationen finden Sie auf der
Webseite www.castellidelducato.it. Ebenfalls historisch interessant und landschaftlich sehenswert ist
die Via Francigena, die antike Pilgerroute, die durch
die Provinz und an Kirchen, Klöstern und Oratorien
vorbei bis nach Rom führt. Außerdem finden jeden
Sonntag, auch im Winter, vielerorts Jahrmärkte
statt, die typische lokale Produkte feilbieten. Besonders beliebt sind die Antiquitätenmärkte, vor
allem derjenige von Cortemaggiore, der sich landesweit eine Spitzenposition errungen hat. Hier finden
Liebhaber und Sammler wertvolle Möbelstücke und
kleinere Objekte zum Kauf oder Tausch angeboten.
Eine natürliche Attraktion stellen die Flüsse Trebbia
und Nure dar. Mit ihren Gewässern, die durch kühle
Täler fließen, bieten sie in den Sommermonaten vielerorts unvergleichliche Erfrischung und Erholung.
Aber in nahezu jedem Ort gibt es auch öffentliche
Schwimmbäder. Sportliebhaber erfreuen sich unzähliger Wanderrouten, Reiterhöfe, Golfplätze und
Kanuflussfahrten. Die Provinzhauptstadt Piacenza
bietet ein vielseitiges Theaterprogramm, das sowohl
Opern als auch Konzerte, Ballettvorführungen und
Theaterstücke enthält. Im Juli 2004 wurde offiziell
das Jugendorchester „Luigi Cherubini“ unter der
künstlerischen Leitung von Riccardo Muti mit ständigem Sitz in Piacenza eingeweiht. Im Herbst finden im Rahmen der internationalen Orgelwoche in
den Kirchen und Basiliken der Stadt Konzerte statt.
Und das ist erst der Auftakt zu noch vielen weiteren
Veranstaltungen. Auch Fiorenzuola und Castel San
Giovanni bieten eine Theatersaison mit namhaften
Tanzkompanien und erstklassigen Vorstellungen.
Und last, but not least, Sportveranstaltungen auf
höchstem Niveau (Fußball, Volleyball, Rugby).
zione d’onore in ambito nazionale. Vi si possono trovare mobili pregiati e piccoli oggetti messi in vendita,
o barattati, da appassionati e collezionisti. Un’attrattiva naturale è rappresentata dal Trebbia e dal Nure.
Con le loro acque, che scorrono in fresche vallate, nei
mesi estivi sono un ineguagliabile punto di refrigerio
e riposo. Ma sono moltissime, praticamente in ogni
paese, anche le piscine pubbliche. Per chi ama fare
sport vi sono innumerevoli camminate, centri ippici,
campi da golf, escursioni in canoa nei torrenti. Piacenza, il capoluogo, mette sul piatto un’intensa stagione teatrale, sia operistica che musicale, di danza
e di prosa. Nel luglio 2004 è stata ufficialmente fondata l’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, con sede
stabile a Piacenza e sotto la direzione artistica di Riccardo Muti. In autunno chiese e basiliche di città e
provincia fanno da cornice alla Settimana organistica
internazionale. È solo un assaggio dei tanti appuntamenti che si susseguono. Anche Fiorenzuola e Castel San Giovanni mettono in cartellone stagioni teatrali di richiamo con rappresentazioni e compagnie
di primo piano.
C’è poi, non ultimo, lo sport, praticato ad alti livelli
(calcio, pallavolo, rugby).
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COLLEGAMENTI E
TRASPORTI
TRANSPORTVERBINDUNGEN
Il territorio piacentino è in un contesto di snodi
stradali, autostradali e ferroviari nevralgici del nord
Italia. Tre aeroporti (Milano Linate, Parma e Brescia)
sono a poche decine di chilometri, altri sei (Milano
Malpensa, Bergamo, Verona, Bologna, Genova e Torino) sono raggiungibili in poco più di un’ora.
Die Region Piacenza ist ein eigentlicher Knotenpunkt Norditaliens mit zahlreichen Autobahn- und
Eisenbahnverbindungen. Drei Flughäfen (Mailand-Linate, Parma und Brescia) befinden sich im
Umkreis weniger Dutzend Kilometer, sechs weitere
(Mailand-Malpensa, Bergamo, Verona, Bologna,
Genua und Turin) sind in etwas mehr als einer
Stunde zu erreichen.
Aeroporti: Milano Linate (65 km), Parma (62 km),
Brescia (110 km), Milano Malpensa (100 km), Bergamo (110 km), Verona (125 km), Bologna (160 km),
Genova (140 km), Torino (205 km), Firenze (245 km),
Venezia (255 km). Tutto questo, unito da un sistema
logistico e di trasporti all’avanguardia, fa di Piacenza
un vero e proprio crocevia per l’Europa.
Flughäfen: Mailand-Linate (65 km), Parma (62
km), Brescia (110 km), Mailand-Malpensa (100
km), Bergamo (110 km), Verona (125 km), Bologna
(160 km), Genua (140 km), Turin (205 km), Florenz
(245 km), Venedig (255 km). Im Verbund mit einem
topmodernen Transport- und Logistiksystem, ist Piacenza insgesamt ein wahrer Knotenpunkt Europas.
Distanze: 59 Km da Milano, 58 km da Parma,
546 Km da Roma, 240 Km da Firenze.
Entfernungen: 59 km nach Mailand, 58 km nach
Parma, 546 km nach Rom, 240 km nach Florenz.
Autostrade: A1 uscita Piacenza Nord,
Piacenza Sud; A21 uscita Piacenza Ovest,
Piacenza Est
Autobahnen: A1 Ausfahrt Piacenza Nord, Piacenza
Süd; A21 Ausfahrt Piacenza West, Piacenza Ost
Eisenbahnverbindungen: wichtige Bahnhöfe: Piacenza, Fiorenzuola, Castel San Giovanni.
www.trenitalia.it, www.ferroviedellostato.it,
www.trenitaliaplus.com
Collegamenti ferroviari: principali stazioni FS:
Piacenza, Fiorenzuola, Castel San Giovanni.
www.trenitalia.com, www.ferroviedellostato.it,
www.trenitaliaplus.com
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
L’ECONOMIA PROVINCIALE
DIE WIRTSCHAFT DER PROVINZ
Il capoluogo e la prima cintura
di comuni accolgono la parte più
consistente della struttura economica locale, un tessuto composto da circa 32.000 imprese quasi
interamente di piccole o medie
dimensioni.
Le imprese agricole hanno una
superficie media più ampia della
media regionale e ciò nonostante vi siano molte realtà di piccolissima estensione collocate sulle pendici collinari e montuose.
Questo per dire che l’agricoltura
di pianura è un’agricoltura di primissimo livello, che si avvale di
supporti tecnologici avanzati ed
anche di una rete di conoscenze
estremamente qualificata. Il settore si è avvantaggiato dell’apporto scientifico e metodologico
della facoltà di Agraria operativa
dal 1951 sul territorio piacentino.
Anche in altri ambiti produttivi
Piacenza ha raggiunto e raggiunge elevati livelli di qualità:
in diversi rami della meccanica
si sono sviluppate competenze
specialistiche ed il personale
possiede una qualificazione spinta. La formazione può essere ulteriormente perfezionata direttamente a Piacenza da quando il
Politecnico di Milano ha avviato
la facoltà di Ingegneria meccanica. All’interno della meccanica
un peso rilevante è sostenuto
dalle imprese che fabbricano
SECTORS OF PIACENZA ECONOMY
Ein Großteil der wirtschaftlichen Aktivitäten, das heißt
etwa 32’000 Unternehmen von
fast ausschließlich kleiner oder
mittlerer Größe, spielt sich in
der Provinzhauptstadt Piacenza und in den Gemeinden der
näheren Umgebung ab.
Landwirtschaftliche Produkte
von hoher Qualität, fortschrittliche mechanische und Baustoffindustrie sind das wirtschaftliche Aushängeschild von
Piacenza. Die Landwirtschaftsbetriebe umfassen ein größeres
Gebiet als der regionale Durchschnitt, und trotzdem gibt es
auch viele kleine Bauernhöfe
an den Hängen der Hügel und
Berge. Die Landwirtschaft im
Flachland arbeitet auf höchstem Niveau und nutzt dabei die
fortschrittlichsten Technologien, unterstützt von einem Netzwerk hoch qualifizierter Fachleute. Den Betrieben kommt
dabei der wissenschaftliche
und methodologische Beitrag
der seit 1951 in Piacenza bestehenden Agrarwissenschaftlichen Fakultät zugute.
Auch in anderen Produktionsbereichen erreicht Piacenza eine
Qualität auf höchstem Niveau:
In verschiedenen Sektoren der
Mechanik wurde spezialisiertes
Know-how entwickelt und die
Mitarbeitenden sind hochqua-
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FARE IMPRESA A PIACENZA
ENTREPRENEURSHIP IN PIACENZA
utensili così come da quelle che producono apparecchi meccanici e macchine vere e proprie. La robotica industriale ha nel territorio piacentino un polo
importante di ricerca e costruzione. La posizione
geografica di Piacenza ha fatto sì che le venisse progressivamente attribuita una importanza crescente
nel settore logistico.
lifiziert. Die Aus- und Weiterbildung ist auch direkt
in Piacenza möglich, und zwar an der Fakultät für
Maschinenbau des Polytechnikums Mailand, die
auch eine Spezialausbildung in Transportwesen
anbietet. Im Mechaniksektor ist ein Großteil der Unternehmen dem Werkzeugbau sowie der Herstellung
von Maschinen und mechanischen Geräte gewidmet.
Für die Robotik-Industrie ist Piacenza zu einem bedeutenden Forschungs- und Entwicklungs-Zentrum
geworden. Die geographische Lage hat der Region
zu einer zunehmenden Bedeutung in der Logistikbranche verholfen.
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
IL COMPARTO DELLA LOGISTICA E DEL TRASPORTO MERCI
NELLA PROVINCIA DI PIACENZA
DIE LOGISTIK- UND WARENTRANSPORTBRANCHE
IN DER PROVINZ PIACENZA
BREVE STORIA: LE ORIGINI E LE FASI DI SVILUPPO
KURZER ABRISS: ENTSTEHUNG UND ENTWICKLUNG
Zwischen Ende der 90er-Jahre und Anfang 2000
entstanden in der Provinz Piacenza mehrere Logistikzentren von bedeutenden Ausmaßen, die von den
größten italienischen und multinationalen Unternehmen als optimale Standorte ausgewählt wurden.
Die fünf Zentren Piacenza, Castel San Giovanni, Cortemaggiore-Monticelli, Pontenure und Fiorenzuola
haben ihren Standort in der
sogenannten „Y-Zone“, die
so genannt wird aufgrund
der Form, die die beiden,
die Provinz durchquerenden
Autobahnabschnitte A1 und
A21 bilden. Das Logistiksystem von Piacenza gilt daher
als plurilokalisiert und entwickelt sich als ein Netzwerk
auf einer Gesamtfläche von
insgesamt rund 5 Millionen
Quadratmeter.
Tra la fine degli anni 90 e l’inizio del 2000,
sul territorio piacentino si sono sviluppati diversi poli logistici di importanti dimensioni, scelti come insediamenti ottimali dai
principali player sia italiani che europei.
Piacenza, Castel San Giovanni, CortemaggioreMonticelli, Pontenure e
Fiorenzuola sono i 5 poli
che trovano collocazione
sulla cosiddetta “Y coricata”, individuata dai due
rami della A1 e dell’A21
che attraversano la provincia. Il sistema logistico
piacentino, da considerarsi quindi un comparto
plurilocalizzato, si sviluppa per un totale di circa 5
milioni di mq di superficie complessiva, attraverso un sistema “a rete”.
IL POLO LOGISTICO DI PIACENZA – LE MOSE
Il Polo Logistico di Le Mose nasce ufficialmente
nel 1997, quando il Comune di Piacenza, attraverso uno strumento urbanistico denominato
PIP (Piano di Insediamenti Produttivi), individua e mette in vendita le prime aree destinate
ad attività di logistica. Tra il 1998 e il 2001 si
costituisce il nucleo iniziale con le prime società
che vi si insediano, tra le quali la svedese IKEA
(c.a.100.000 mq), il consorzio di operatori locali
Piacenza Intermodale (terminal intermodale e
magazzini per 130.000 mq) e la società immobiliare Pro-Logis (80.000 mq). Dal 2002 ad oggi, il
DAS LOGISTIKZENTRUM VON PIACENZA – LE MOSE
Das Logistikzentrum Le Mose wurde offiziell im
Jahr 1997 gegründet, als Piacenza, mittels eines
urbanistischen Planungsinstruments namens PIP,
die ersten zur Logistiktätigkeit bestimmten Zonen
ermittelte und zum Verkauf ausschrieb. Zwischen
1998 und 2001 bildete sich der erste Kern bestehend
aus Niederlassungen, darunter die schwedische
IKEA (ca. 100’000 m²), das Konsortium lokaler Betreiber Piacenza Intermodal (Intermodal-Terminal
und Lager auf 130’000 m²) und die Immobiliengesellschaft Pro-Logis (80’000 m²). Seit 2002 hat das
Logistikzentrum die heutige Form mit einer zweiten
A cura dell’Istituto sui trasporti e la logistica di Piacenza
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Polo Logistico assume i connotati attuali grazie
all’insediamento di un secondo deposito IKEA
(c.a. 200.000 mq) e della società immobiliare
Generali Properties, che realizza circa 250.000
mq magazzini raccordati e uffici destinati alla
vendita o all’affitto da parte degli operatori logistici. È già previsto un piano di ulteriore ampliamento (200.000 mq) del Polo da parte di Generali Properties a completamento dell’area, per
un totale di quasi 1 milione di mq. di superficie
coperta. Le imprese del Polo danno lavoro, nel
picco stagionale, a circa 1400 addetti, tra cooperative e dipendenti, e realizzano un fatturato
di circa 150 milioni di euro.
IKEA-Filiale (ca. 200’000 m²) und der Immobiliengesellschaft Generali Properties, die rund 250’000
m² miteinander verbundene Lagerhallen und Büroräumlichkeiten zum Verkauf oder zur Miete für Logistikunternehmen bereitstellt. Generali Properties
hat bereits einen Plan für eine weitere Expansion
vorgelegt (200’000 m²), die das Gebiet nun vollständig, das heißt auf einer Fläche von insgesamt
fast 1 Million Quadratmeter, erschließen will. Die
Unternehmen dieses Zentrums beschäftigen zu
Spitzenzeiten rund 1400 Mitarbeiter, einschließlich
der Genossenschaften und Angestellten, und erzielen einen Umsatz von rund 150 Millionen Euro.
Zu den wichtigsten Unternehmen gehören neben
IKEA und Piacenza Intermodal auch UniEuro, Scerni Logistics, DHL, Di Farco (für Adidas), Transervice
Europa TraConf (für Burberry), ND Logistics (für
Guess).
Tra i principali operatori, oltre a IKEA e Piacenza Intermodale, ricordiamo UniEuro, Scerni Logistics,
DHL, Di Farco (per Adidas), Transervice Europa,
TraConf (per Burberry), ND Logistics (per Guess).
IL POLO LOGISTICO DI CASTEL SAN GIOVANNI
Il processo di avvio per la realizzazione del Nuovo
Polo Produttivo Logistico di Castel San Giovanni
inizia nel 1995 ed è tutt’ora in corso. L’area individuata è collocata in parte fra la linea ferroviaria
Torino-Piacenza e la A21, a cavallo del tracciato della ex SS 412, in prossimità del casello autostradale.
L’intervento è stato suddiviso in diverso comparti
attuativi per una superficie coperta complessiva che ad ora è di
circa 450.000 mq.
Il primo magazzino
viene costruito nel
2004. Nasce così il
polo logistico privato
“Logistic Park”, gesti-
DAS LOGISTIKZENTRUM VON CASTEL SAN GIOVANNI
Die Arbeiten zum Bau des neuen Logistikzentrums
von Castel San Giovanni begannen 1995 und dauern bis heute an. Das Gebiet liegt zwischen der
Bahnlinie Turin–Piacenza und der Autobahn A21,
auf der Höhe der ehemaligen SS412, in der Nähe
der Autobahnausfahrt. Die verschiedenen Bereiche des Projekts erstrecken sich über eine gegen-
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
to inizialmente dalla società BSL – Bertola Servizi
Logistici, acquisita nel 2010 dal gruppo francese
Geodis, uno dei più importanti player del trasporto e della logistica a livello europeo. I principali operatori ivi insediati sono: BSL, che gestisce
Giochi Preziosi, Bosch, Industries, Banca Intesa,
Amazon, QVC, Rajapack, Spicers, DSV – Saima
Avandero per Yamaha.
IL POLO LOGISTICO DI MONTICELLI D’ONGINA
Anche questo polo vanta una collocazione strategica che gli garantisce elevatissima accessibilità,
poiché si trova a soli 500 m dal casello di Caorso
sulla A21 e a breve distanza dal raccordo tra la
A1-A21. Il Polo Logistico di Monticelli d’Ongina
è composto dal magazzino di Lyreco e dall’insediamento denominato “Magna Park” realizzato
da Gazeley, società inglese specializzata nella costruzione di siti logistici.
Il primo operatore si è insediato nel 2004, ad oggi
la superficie coperta destinata alla logistica è di
circa 150.000 mq.
wärtige Gesamtoberfläche von rund 450’000 m2.
Die erste Lagerhalle wurde 2004 erbaut. So entstand das ursprünglich von der Firma BSL – Bertola
Logistikdienstleistungen geleitete private Logistikzentrum „Logistic Park“, das im Jahr 2010 von der
Französischen Gruppe Geodis, einem der wichtigsten
Unternehmen des Transport- und Logistiksektors auf
europäischer Ebene, übernommen wurde. Die wichtigsten Firmen, die sich hier niedergelassen haben,
sind: BSL (für Giochi Preziosi), Bosch, Industries,
Banca Intesa, Amazon, QVC, Rajapack, Spicers, DSV
– Saima Avandero (für Yamaha).
Das LOGISTIKZENTRUM VON MONTICELLI D’ONGINA
Auch dieses zentrum verfügt über eine strategische lage, die ihm eine optimale erreichbarkeit
gewährleistet, denn es liegt nur 500 m von der
autobahnausfahrt caorso auf der a21 und unweit
vom autobahnanschluss a1-a21 entfernt. Das logistikzentrum von monticelli d’ongina besteht
aus der lagerhalle von lyreco sowie dem „magna
park“ von gazeley, einer britischen firma, die auf
den bau von logistikstandorten spezialisiert ist.
Das erste unternehmen hat sich im jahr 2004 hier
niedergelassen, und zum gegenwärtigen zeitpunkt
beträgt die überbaute fläche rund 150’000 m2.
Fattori di crescita e di sviluppo
Il principale fattore di successo della logistica
piacentina è sicuramente la collocazione strategica dell’intero territorio provinciale. Il favorevole
posizionamento geografico nei confronti delle
principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie, fluviali, dei principali aeroporti del nord Italia
e dei porti liguri, consente a Piacenza di svolgere
una funzione di cerniera fra il sistema metropolitano milanese e centro-padano e quello ad industrializzazione molecolare dell’Emilia. Il posizionamento strategico è ulteriormente rafforzato
dal fatto che la città si colloca a ridosso di due
Corridoi Transeuropei: il Corridoio V Lisbona-Kiew
(da ovest a est) e il Corridoio dei due Mari Genova-
Wachstums- und Entwicklungsfaktoren
Der wesentliche Faktor für den Erfolg der Logistikbranche in Piacenza ist zweifellos die strategische Positionierung der Provinz. Die günstige
geographische Lage in Bezug auf die wichtigsten
Verkehrswege, Eisenbahnverbindungen, Binnenwasserstraßen, großen Flughäfen im Norden
Italiens und die Häfen in Ligurien ermöglicht
Piacenza eine Knotenpunktfunktion zwischen
dem Mailänder Ballungsgebiet und der Po-Ebene sowie dem Industriegebiet der Emilia Romag-
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Rotterdam (da Nord a Sud).
Altro punto a favore è rappresentato dal fatto che
il territorio piacentino è ormai considerato come
parte del sistema Milano Sud. Il crescente congestionamento della periferia sud di Milano ha fatto
si che negli ultimi anni gli operatori logistici tendano ad insediarsi in aree meno congestionate,
che abbiano comunque un’accessibilità elevata,
ed i poli logistici piacentini da questo punto di
vista rappresentano sicuramente un’opportunità
eccellente, vista la distanza ridotta (45 km) dal
capoluogo lombardo.
Infine, per quanto riguarda le opportunità future
di attrazione del polo logistico di Le Mose, vi è il
tema della creazione del nuovo scalo merci di RFI
ad uso pubblico/privato a fronte della dismissione di quello attuale localizzato presso la stazione
RFI di Piacenza. Ad oggi è previsto solo il potenziamento del fascio di binari che serve il PIP Le
Mose, il cui progetto è in fase di valutazione da
parte di RFI.
na. Diese strategische Positionierung ist zusätzlich verstärkt durch die Tatsache, dass die Stadt
auf zwei transeuropäischen Durchgangsachsen liegt: dem V-Korridor Lissabon–Kiew (von
West nach Ost ) und dem Zwei-Meeres-Korridor
Rotterdam–Genua (von Norden nach Süden).
Ein weiterer Pluspunkt ist die Tatsache, dass das
Gebiet von Piacenza inzwischen als Teil von Mailand
Süd angesehen wird. Die zunehmende Verkehrsüberlastung an der südlichen Peripherie der Mailänder Metropole hat dazu geführt, dass die Logistikunternehmen in den letzten Jahren nach weniger
überlasteten Zonen gesucht haben, die jedoch
eine sehr gute Erreichbarkeit aufweisen, und die
Logistikzentren von Piacenza stellen, angesichts
der kurzen Distanz (45 km) zur lombardischen
Hauptstadt, zweifellos eine optimale Lösung dar.
Hinsichtlich der zukünftigen Entwicklung des Logistikzentrums Le Mose, steht die Möglichkeit des
Baus eines neuen Cargo-Terminals der Italienischen Eisenbahnen für öffentliche/private Partnerschaften zur Diskussion gegenüber der Veräußerung der gegenwärtigen Struktur am Bahnhof
von Piacenza. Zum heutigen Zeitpunkt ist nur eine
Potenzierung der Gleise vorgesehen, um das Industriegebiet Le Mose zu bedienen, und das Projekt wird im Moment von den Eisenbahnen analysiert und beurteilt.
Le dimensioni economiche del comparto
Nella logistica e nel trasporto delle merci a livello
provinciale operano 900 imprese, 1100 unità locali (un’impresa può avere una o più unità locali) e
8250 addetti. Realizzano un fatturato di circa un
miliardo di euro, di cui 300 milioni prodotti dalla
logistica e 700 milioni dal trasporto delle merci.
Il 75 per cento delle unità locali svolge attività di
trasporto merci. Il 60 per cento degli addetti appartiene alla logistica. Il settore “logistica e trasporto merce” rappresenta il 9 per cento dell’occupazione totale provinciale, mentre nell’intera
regione Emilia Romagna è solo il 6 per cento.
Tre elementi hanno influito sull’evoluzione del
settore a Piacenza nel corso degli anni: forte crescita occupazionale rispetto alle medie regionali e
Die wirtschaftlichen Dimensionen der Branche
Auf Provinzebene arbeiten 900 Unternehmen, 1100
lokale Einheiten (ein Unternehmen kann eine oder
mehrere lokale Einheiten haben) und 8250 Mitarbeitende im Logistik- und Warentransportsektor. Sie
erzielen einen Umsatz von rund einer Milliarde Euro,
von denen 300 Millionen von der Logistik und 700
Millionen vom Gütertransport eingespielt werden.
75 Prozent der lokalen Einheiten ist im Gütertrans-
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
nazionali, aumento della dimensione media delle
imprese, attrazione di operatori logistici esterni
e stranieri.
Negli ultimi 20 anni il settore ha acquisito maggiore rilevanza economica ed occupazionale, fino
ad assumere più recentemente un ruolo via via
crescente nello sviluppo complessivo del territorio anche in termini sociali, ambientali, paesaggistici ed urbanistici. Nel 1991 le sole unità locali
della logistica erano 100 e occupavano 700 addetti. Attualmente sono 300 e danno lavoro a 4700
addetti. La logistica a Piacenza in 20 anni è cresciuta del 570 per cento in termini di addetti, contro l’aumento del 50 per cento registrato in Emilia
Romagna (da 32mila a 47500 addetti). Il 40 per
cento degli addetti della logistica opera in imprese esterne, non piacentine, che hanno scelto di
localizzare magazzini e piattaforme distributive a
Piacenza, pur avendo amministrazione centrale e
quartier generale altrove spesso all’estero.
Diverse le dinamiche che hanno caratterizzato il
trasporto delle merci: processi di razionalizzazione
e di concentrazione avvenuti in un recente passato
hanno determinato una riduzione delle imprese e
delle unità locali ed un contestuale aumento degli
addetti delle imprese (+15% dal 1991). Le imprese
piacentine, che nel 1991 assorbivano l’80 per cento dell’occupazione del trasporto merci, ora contano 3500 addetti, il 95 per cento del comparto.
portwesen tätig. 60 Prozent der Angestellten arbeiten in der Logistik. Die Branche Logistik und Warentransport beschäftigt 9 Prozent der arbeitstätigen
Bevölkerung in der Provinz, während es in der gesamten Region Emilia Romagna nur 6 Prozent sind.
Drei Faktoren haben die Entwicklung dieses Sektors
in Piacenza über die Jahre beeinflusst: ein starkes
Beschäftigungswachstum im Vergleich zum regionalen und nationalen Durchschnitt, eine Zunahme
der durchschnittlichen Größe der Unternehmen,
die Attraktion für ausländische und externe Logistik-Dienstleister. In den vergangenen zwanzig Jahren hat der Sektor eine immer größere wirtschaftliche und beschäftigungspolitische Bedeutung
bekommen und eine zunehmend wichtige Rolle in
der gesamten Entwicklung der Region bezüglich
Gesellschaft, Umwelt, Landschaft und Stadtplanung eingenommen. Im Jahr 1991 gab es 100 lokale Logistik-Einheiten mit 700 Mitarbeitern. Heute
sind es 300 mit 4700 Mitarbeitern. In Bezug auf die
Mitarbeiterzahlen ist die Logistik in Piacenza in den
letzten zwanzig Jahren um 570 Prozent gewachsen,
während die Region Emilia Romagna einen Anstieg
von 50 Prozent verzeichnet (von 32’000 auf 47’500
Mitarbeiter). 40 Prozent der Logistik-Beschäftigten
arbeiten in auswärtigen, nicht lokalen Unternehmen, die sich entschieden haben, ihre Lagerhallen
und Vertriebsplattformen in Piacenza zu platzieren,
obwohl ihre zentrale Verwaltung und das Hauptquartier woanders und oft im Ausland liegt. Anders
sieht es bei den Dynamiken aus, die den Gütertransport geprägt haben: Rationalisierungs- und Konzentrationsprozesse in der jüngeren Vergangenheit
haben zu einer Reduzierung der Unternehmen und
Betriebe geführt, allerdings mit einer gleichzeitigen
Zunahme der Beschäftigten (+15% seit 1991). Die
Piacentiner Unternehmen, die 1991 80 Prozent der
Beschäftigung im Güterverkehr verzeichnet haben,
zählen heute 3500 Mitarbeiter, das heißt 95 Prozent
der Branche.
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L’AGROINDUSTRIA
DIE AGRO-INDUSTRIE
L’agroindustria costituisce un’importante vocazione produttiva del territorio. Tre comparti di
punta: il lattiero caseario, la lavorazione della
carne e la trasformazione del pomodoro e dell’ortofrutta.
Die agro-industrie stellt einen wichtigen produktionszweig der provinz piacenza dar. Die drei hauptsektoren sind: die milchindustrie, die fleischverarbeitung und die verarbeitung von tomaten und von
obst und gemüse.
La filiera lattiero – casearia
Il settore del latte, punto di forza dell’agricoltura
locale, è costituito da 24 imprese, 33 unità locali, 390 addetti. Il comparto, caratterizzato dalla
presenza di grandi aziende leader a livello internazionale unitamente a più piccole realtà cooperative del Grana Padano DOP, si contraddistingue
per un forte orientamento verso la GDO e per una
buona
propensione
all’investimento in innovazione. Le imprese
hanno raggiunto dimensioni più competitive e risultati produttivi di eccellenza, con
incrementi significativi
di fatturato e profittabilità del capitale investito.
Svolge un ruolo fondamentale il consorzio
APL, nella concentrazione dell’offerta di un
numero considerevole
di soci. La produzione
di Grana Padano è in
assoluto l’attività più importante, con aziende
che sviluppano un mix di strategie (stagionatura
in proprio, qualità del prodotto in termini sia di
caratteristiche intrinseche sia di componenti di
servizio, rapporto con la distribuzione moderna
e/o con negozi specializzati, ecc.), riscuotendo
considerevole successo sui mercati.
Die Milchindustrie
Der Milchsektor stellt eine Spitzenproduktion der lokalen Landwirtschaft dar und umfasst 24 Unternehmen, 33 lokale Einheiten und 390 Mitarbeiter. Die
Branche ist gekennzeichnet durch die Präsenz weltweit führender Unternehmen und gleichzeitig kleinerer Betriebe, die den Grana Padano DOP produzieren, sie weist eine hohe Tendenz zu Großverteilern
auf sowie eine starke
Bereitschaft, in Innovation zu investieren. Die
Unternehmen sind zunehmend wettbewerbsfähig geworden und erreichen hervorragende
Produktionsergebnisse,
mit deutlichem Zuwachs
bei Umsatz und Rentabilität des investierten
Kapitals. Eine wichtige
Rolle bei der Angebotskonzentration
spielt
das Konsortium APL,
das eine große Anzahl
Mitglieder vereint. Die
Herstellung des Grana
Padano ist mit Abstand die wichtigste Aktivität, und
die Unternehmen entwickeln zunehmend diversifizierte Strategien (eigene Lagerung, Topqualität sowohl der Produkteigenschaften als auch der Dienstleistungen, Einbezug moderner Vertriebe und/oder
Fachgeschäfte, usw.) und erzielen damit einen erheblichen Erfolg an den Märkten.
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
La filiera dei salumi
Il comparto dei salumi è costituito da 43 imprese, 45 unità locali, 600 addetti. È un’attività con
una grande tradizione, culminata con il riconoscimento di ben 3 DOP (Coppa piacentina, Pancetta
piacentina, Salame piacentino). Gli investimenti
delle imprese sono stati dedicati negli ultimi anni
alla valorizzazione dei salumi DOP e ad innovazioni di processo funzionali in particolare all’esportazione e al canale GDO. I progetti futuri saranno
prevalentemente rivolti all’introduzione di prodotti innovativi a livello di servizi offerti al consumatore finale. Le strategie produttive e commerciali più significative sono quelle dei salumifici di
maggiori dimensioni, cui fa
capo quasi tutta la produzione DOP.
Die Wurstwarenindustrie
Die Branche der Wurstwaren umfasst 43 Unternehmen, 45 lokale Einheiten und 600 Mitarbeiter. Die
Sparte hat eine lange Tradition und erlebte ihren
Höhepunkt in der Anerkennung von nicht weniger
als 3 DOP (Coppa Piacentina, Piacenza-Speck, Piacenza-Salami). Die Unternehmen haben in den letzten Jahren stark in die Aufwertung der DOP-Wurstwaren und in Prozessinnovationen hinsichtlich des
Exports und der Großverteiler investiert. Zukünftige
Projekte werden vor allem auf die Einführung innovativer Produkte in Bezug auf Dienstleistungen für
den Endverbraucher ausgerichtet sein. Die wichtigsten Produktions- und Handelsstrategien sind diejenigen der größten Wurstwarenhersteller, die nahezu
die gesamte DOP-Produktion kontrollieren.
La filiera dell’ortofrutta e
del pomodoro
Il comparto dell’industria
dell’ortofrutta e del pomodoro è costituito da 15
imprese, 20 unità locali, oltre 600 addetti ed ha registrato nell’ultimo
quinquennio incrementi significativi del fatturato
medio e della profittabilità del capitale investito.
L’industria del pomodoro, in cui Piacenza è leader,
ha visto nell’ultimo triennio una forte propensione all’investimento, sintomo di uno spiccato dinamismo in un settore che richiede entità di investimenti decisamente elevate. Gli interventi si sono
concentrati prevalentemente sulle innovazioni di
processo e hanno consentito di raggiungere risultati produttivi di grande eccellenza. Il Consorzio
di commercializzazione rappresenta un valido
sostegno alle imprese per affrontare le sfide del
mercato.
Die Obst- und Gemüseindustrie und die Tomaten-Verarbeitung
Die Obst- und Gemüseindustrie einschließlich der
Tomaten-Verarbeitung umfasst 15 Unternehmen,
20 lokale Einheiten und über 600 Mitarbeiter und
erzielte in den letzten fünf Jahren ein deutliches
Wachstum des durchschnittlichen Umsatzes und
der Rentabilität des investierten Kapitals. Die Tomaten-Verarbeitungsindustrie, in der Piacenza eine
führende Position innehat, zeigte in letzten drei
Jahren eine hohe Investitionsbereitschaft, was auf
eine starke Dynamik in dieser investitionsintensiven
Branche hindeutet. Dabei geht es hauptsächlich um
Prozessinnovationen, die erlauben, qualitativ hochwertige Produktionsergebnisse zu erreichen. Das
Konsortium ist eine wertvolle Unterstützung für die
Unternehmen, um sich den Herausforderungen des
Marktes zu stellen.
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La filiera vitivinicola
Il mercato del vino sta vivendo una grande crescita, legata al consumo crescente di vini di qualità.
Le aziende vitivinicole piacentine, con modalità
diverse legate a differenti mix di prodotti e strategie di posizionamento, sembrano aver colto i
segnali positivi del mercato ed essersi adeguate
sia in termini di strutture sia di strategie commerciali. Un ruolo chiave è svolto dalle aziende
di punta, che producono nella fascia di altissima
qualità, i cui prodotti e le cui strategie commerciali possono funzionare da volano per l’intero
settore locale.
Die Weinindustrie
Der Weinmarkt verzeichnet ein enormes Wachstum
durch den steigenden Konsum von Qualitätsweinen.
Die Weingüter von Piacenza, in unterschiedlicher Weise
an verschiedene Produkte-Mix und Positionierungsstrategien gebunden, scheinen die positiven Signale
des Markts verstanden und sich danach ausgerichtet
zu haben, und dies sowohl hinsichtlich der Strukturen
als auch der Geschäftsstrategien. Eine Schlüsselrolle
spielen dabei die führenden Unternehmen, die im Bereich der qualitativen Extraklasse operieren und deren
Produkte und Geschäftsstrategien als treibende Kraft
für die gesamten Branche gelten können.
LA MECCANICA STRUMENTALE
DIE INSTRUMENTENMECHANIK
A Piacenza opera il più importante distretto
tecnologico italiano per la produzione di beni
strumentali per l’industria, un settore in continua evoluzione tecnologica con una tradizione
fortemente radicata nel territorio.
In Piacenza ist der wichtigste italienische Technologie-Distrikt für die Herstellung von Produktionsgütern
für die Industrie tätig. Dies ist ein Sektor in laufender
technologischer Entwicklung und mit einer stark in der
Region verwurzelten Tradition.
Nel panorama italiano, il distretto delle macchine
utensili di Piacenza si configura come il più importante polo per la produzione di beni strumentali
per l’industria, con 106 imprese e 2500 addetti
nei seguenti comparti:
Im italienischen Panorama stellt der Werkzeugmaschinen-Distrikt von Piacenza das wichtigste Zentrum für
die Herstellung von Produktionsgütern für die Industrie dar, mit 106 Unternehmen und 2500 Mitarbeitern
in den folgenden Bereichen:
- macchine per la lavorazione meccanica per
asportazione
- automazione, attrezzature e componentistica
speciale
- servizi tecnici specializzati
- ricerca e sviluppo tecnologico
- Maschinen für die mechanische Entfernung
- Automation, Ausrüstung und Spezialkomponenten
- Spezialisierte technische Dienstleistungen
- Forschung und technologische Entwicklung
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
Qualità e personalizzazione dei prodotti e servizi offerti sono i punti di forza di queste imprese, scelte dai più importanti costruttori
automobilistici ed aeronautici, come dimostra l’altissima percentuale di export sia in Paesi UE, in particolare la Germania, che extra-UE
(Cina, USA).
Queste imprese, pur se PMI, competono globalmente con imprese di dimensioni ben maggiori (soprattutto tedesche e giapponesi),
grazie alla manodopera altamente qualificata
e specializzata, con skills unici e riconosciuti.
Importanti players stranieri del settore dimostrano un interesse crescente per questa realtà,
sia con insediamenti diretti (Amada) sia con la
stipula di importanti accordi di collaborazione
(ad esempio, FFG).
A Piacenza è anche presente una sede distaccata del Politecnico di Milano, che ha contribuito,
a fine 2005, alla nascita del Laboratorio MUSP,
dedicato allo studio delle macchine utensili
e dei sistemi di produzione, a supporto delle
aziende del comparto. Il MUSP, sostenuto da
un consorzio di imprese del settore e da altri
attori locali, si sta affermando come capofila
delle reti e del Cluster nazionale dello Smart
manufacturing e della Fabbrica del futuro.
Qualität und individuelle Anpassung der Produkte und
Dienstleistungen sind die Stärken dieser Unternehmen,
die deshalb von führenden Automobil- und Flugzeugherstellern ausgewählt wurden, wie der hohe Exportanteil in EU-Länder (vor allem nach Deutschland),
aber auch in Nicht-EU-Länder (China, USA) belegen.
Diese Firmen, bei denen es sich oft um KMU handelt, konkurrieren im globalen Wettbewerb mit viel
größeren Unternehmen (vor allem deutschen und
japanischen) dank hoch qualifizierter und spezialisierter Arbeitskräfte mit ausgewiesenen Kompetenzen. Wichtige ausländische Konzerne der Branche
zeigen ein wachsendes Interesse an dieser Realität, sowohl durch direkte Standorte (Amada) als
auch durch Zusammenarbeitsverträge (z. B. FFG).
Piacenza besitzt auch eine Filiale des Mailänder Polytechnikums, die Ende 2005 wesentlich zur Entstehung des Forschungslabors MUSP beigetragen hat,
das dem Studium der Werkzeugmaschinen und Fertigungssysteme zur Unterstützung der Unternehmen in
der Branche gewidmet ist. Das MUSP, unterstützt von
einem Konsortium aus Branchenunternehmen und anderen lokalen Akteuren, hat im Netzwerk und im nationalen Smart Manufacturing Cluster und der „Fabrik der
Zukunft“ eine Leaderposition inne.
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LA RETE DELLA INNOVAZIONE
DAS NETZWERK DER INNOVATION
Das Forschungssystem von Piacenza hat in den letzten Jahren eine tiefgreifende Entwicklung erlebt,
dank wichtiger Investitionen sowie öffentlichen
und öffentlich-privaten Initiativen zur Unterstützung des Gesamtsystems.
Es ist ein komplexes Netzwerk, bestehend aus 31
Forschungszentren, die mittels gut etablierter internationaler Netzwerke über alle fünf Kontinente
untereinander verbunden sind. 15 Forschungszentren sind an das Hochschulsystem gebunden, 16 sind
öffentliche Laboratorien oder aus universitären
Spin-offs entstandene öffentlich-private Partnerschaften, Stiftungen und Konsortien mit Hochschulbeteiligung oder private, vom Bildungsministerium
anerkannte Laboratorien.
Il sistema della ricerca piacentino ha vissuto negli
ultimi anni una fase di grande sviluppo, grazie agli
investimenti, alle iniziative pubbliche e pubblicoprivato a sostegno del sistema nel suo complesso.
È una filiera articolata, costituita da 31 centri di
ricerca, connessi attraverso consolidate reti internazionali ai 5 continenti: 15 fanno capo al sistema universitario, 16 sono laboratori pubblici
o pubblico-privati, nati da spin-off universitari,
fondazioni e consorzi partecipati dalle università
o laboratori privati accreditati dal MIUR.
Il Tecnopolo di Piacenza, la cui realizzazione è
stata promossa da Politecnico di Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, Comune di Piacenza con il supporto della Camera di Commercio e
della Fondazione Politecnico di Milano, si trova
nei pressi di Le Mose. Nella sua struttura sono
collocati i laboratori del LEAP e MUSP ed altri
protagonisti del mondo della ricerca piacentino.
Piacenza con il suo Tecnopolo coordina le strategie di riposizionamento e riqualificazione
del manifatturiero strumentale italiano attraverso le attività del Cluster Fabbrica Intelligente, al cui interno 274 partners pubblici e
privati sviluppano attività di R&S, innovazione, progettazione e trasferimento tecnologico.
I settori a maggior intensità di R&S e con risorse
interne dedicate a tale attività, sono quelli tradizionalmente forti dell’economia locale: la meccanica, l’energia e l’agroalimentare. Le presenze di
ricercatori, accanto al crescente numero di studenti dall’estero, contribuiscono a far diventare
Piacenza una città che punta sulla R&S come settore di espansione: una “smart city” con un’alta
qualità della vita per una nuova classe di popola-
Der Tecnopolo von Piacenza in der Nähe von Le Mose,
dessen Bau vom Mailänder Polytechnikum, der Katholischen Universität, der Gemeinde Piacenza mit
Unterstützung der Handelskammer und der Stiftung
des Mailänder Polytechnikums gefördert wurde. Die
Struktur beherbergt die Laboratorien des LEAP und
MUSP und anderer Forschungsinstitute in Piacenza.
Piacenza koordiniert mithilfe dieses Tecnopolo die
Strategien von Neupositionierung und Modernisierung der Verarbeitungsindustrie mittels des Clusters
„Intelligent Factory“, in dem 274 öffentliche und
private Partner Aktivitäten im Bereich F&E, Innovation, Design und Technologie-Transfer entwickeln.
Die Sektoren mit einer intensiven F&E-Tätigkeit und
in diesen Bereich investierten internen Ressourcen
sind diejenigen, die traditionell in der lokalen Wirtschaft präsent sind: die Mechanik-, die Energie- und
die Lebensmittelbranche. Die Forschungslabors tragen neben der wachsenden Zahl ausländischer Studierender dazu bei, dass Piacenza zunehmend auf
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
zione da trattenere, attrarre e motivare.
F&E als einen Expansionsbereich setzt: eine „Smart
City“ mit einer hohen Lebensqualität für eine neue
Bevölkerungsklasse, die angezogen, gehalten und
motiviert werden will.
Istituti, strutture e centri di ricerca nelle sedi
piacentine dell’Università Cattolica
A indirizzo scientifico-tecnologico:
BioDNA Centro di ricerca sulla Biodiversità e sul
DNA antico
BIOMASS - Osservatorio permanente sugli usi di
biomasse in agricoltura
CE.SI.A.A. Centro per la Qualità e la sicurezza del
sistema agro-alimentare
C.P.B.C. Centro per la Protezione dei beni culturali
dagli organismi dannosi
CRAST Centro ricerche Analisi Geospaziale e Telerilevamento
C.R.B. Centro di ricerche Biotecnologiche
NUTRIGEN Centro di ricerca sulla Nutrigenomica
OPERA - European observatory on pesticide risk
analysis
Osservatorio sul Mercato dei prodotti zootecnici
A indirizzo socio-economico:
Ce.C.A.P. Centro di ricerca per il Cambiamento
delle Amministrazioni Pubbliche
CERSI Centro di ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale
Ce.S.P.E.M. “Mario Arcelli” Centro studi di Politica
economica e monetaria Mario Arcelli
CRATOS Centro di ricerca sulle Applicazioni della
telematica all’organizzazione e alla società
L.E.L. Laboratorio di Economia Locale
SIES Servizio Informativo Economico Sociale
Institute, Strukturen und Forschungszentren in den
Piacentiner Einrichtungen der Katholischen Universität
Mit technologisch-wissenschaftlicher Ausrichtung:
BioDNA Centro di ricerca sulla Biodiversità e sul
DNA antico
BIOMASS - Osservatorio permanente sugli usi di
biomasse in agricoltura
CE.SI.A.A. Centro per la Qualità e la sicurezza del
sistema agro-alimentare
C.P.B.C. Centro per la Protezione dei beni culturali
dagli organismi dannosi
CRAST Centro ricerche Analisi Geospaziale e Telerilevamento
C.R.B. Centro di ricerche Biotecnologiche
NUTRIGEN Centro di ricerca sulla Nutrigenomica
OPERA - European observatory on pesticide risk
analysis
Observatorium des Marktes zootechnischer Produkte
Mit sozio-ökonomischer Ausrichtung:
Ce.C.A.P. Centro di ricerca per il Cambiamento delle
Amministrazioni Pubbliche
CERSI Centro di ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale
Ce.S.P.E.M. “Mario Arcelli” Centro studi di Politica
economica e monetaria Mario Arcelli
CRATOS Centro di ricerca sulle Applicazioni della
telematica all’organizzazione e alla società
L.E.L. Laboratorio di Economia Locale
SIES Servizio Informativo Economico Sociale
I Consorzi e le Fondazioni partecipate dalle università
ITL– Istituto di Trasporti e Logistica
Spin Off universitari
AAT - Advanced Analytical Technologies Srl
Aeiforia s.r.l.
Konsortien und Stiftungen mit Beteiligung der Universitäten
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Horta s.r.l.
ITL– Istituto di Trasporti e Logistica
Centri di ricerca e per la formazione avanzata
Azienda Sperimentale “Vittorio Tadini”
CITIMAP
AUSL Piacenza
Centro Tecnologico di Piacenza di Siemens
TICE (Centro di apprendimento – Tecniche di Insegnamento delle Competenze dell’età evolutiva)
Universitäre Spin-offs
AAT - Advanced Analytical Technologies Srl
Aeiforia s.r.l.
Horta s.r.l.
Zentren für Forschung und Weiterbildung
Experimenteller Landwirtschaftsbetrieb “Vittorio
Tadini”
CITIMAP
AUSL Piacenza
Centro Tecnologico di Piacenza di Siemens
TICE (Lernzentrum – Unterrichtstechniken für Kompetenzen im Entwicklungsalter)
Laboratori accreditati MIUR
Amada Engineering Europe S.p.a.
Ce.R.Zoo. - Centro di Ricerca per la Zootecnica e
l’ambiente
CRA-GPG Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale
Laboratorio JOBS di JOBS S.p.a. – produzione di
impianti per la frasatura
SIET S.p.a. – sviluppo componenti termomeccanici per impianti di produzione e di processo
Vom MIUR anerkannte Laboratorien
Amada Engineering Europe S.p.a.
Ce.R.Zoo. - Centro di Ricerca per la Zootecnica e
l’ambiente
CRA-GPG Centro di ricerca per la genomica e la postgenomica animale e vegetale
Laboratorio JOBS di JOBS S.p.a. – produzione di impianti per la frasatura
SIET S.p.a. – sviluppo componenti termomeccanici
per impianti di produzione e di processo
I centri di ricerca del Tecnopolo
di Piacenza
LEAP
Aree di ricerca
Generazione di energia termica ad alta efficienza
Materia ed energia da biomasse, rifiuti e residui
Termoidraulica di componenti di impianti nucleari
Tecnologie per utilizzo combustibili fossili e cattura CO2
Energie rinnovabili o assimilate
Forschungszentren des Tecnopolo von Piacenza
LEAP
Forschungsgebiete
Erzeugung von Wärmeenergie mit hohem Wirkungsgrad
Materie und Energie aus Biomasse, Abfällen und
Rückständen
Thermohydraulik von Kernkraftwerk-Komponenten
Technologien für die Verwendung fossiler Brennstoffe und CO2-Aufnahme Erneuerbare oder assimiliert
Energien
Reti internazionali
Columbia University – collaborazione su recupero
di energia da rifiuti
Eccellenze e progetti europei di R&S
MatER – Centro studi Materiali ed Energia dai Rifiuti
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
Sviluppo di metodologie per l’attivazione di filiere
bioenergetiche;
Biocombustibili per via termochimica;
E.C.A.T.E.: Efficienza e Compatibilità Ambientale
delle Tecnologie Energetiche;
Efficienza energetica e impatto ambientale degli
impianti termici;
Progetto polveri fini e ultrafini.
Internationale Netzwerke
Columbia University – Zusammenarbeit für die Energiegewinnung aus Abfällen
Europäische F&E-Projekte
MatER – Centro studi Materiali ed Energia dai Rifiuti
Entwicklung von Methodologien zur Aktivierung
von bioenergetischen Produktionsketten;
Biobrennstoffe über die Thermochemie;
MUSP
E.C.A.T.E.: Efficienza e Compatibilità Ambientale
Aree di ricerca
delle Tecnologie Energetiche;
Configurazione e gestione dei sistemi integrati di Energieeffizienz und Umwelteinfluss der Thermoanproduzione
lagen;
Precision Engineering
Fein- und Ultrafeinstaub-Projekt
Progettazione avanzata, applicazioni industriali
di materiali e processi tecnologici innovativi
MUSP
Tecnologie di lavorazione per il settore aeronau- Forschungsgebiete
tico
Konfiguration und Management von integrierten
Analisi economica e di benchmarking del compar- Fertigungssystemen Feinmechanik Advanced Deto industriale di riferimento
sign, industrielle Anwendungen von Materialien
und innovative technologische Prozesse VerarbeiI – MUSP (innovazione MUSP)
Il MUSP è risultato vincitore del primo posto nella tungstechnologien für die Luft- und Raumfahrt
competizione nazionale indetta dal Ministero per Wirtschaftliche Analyse und Benchmarking der inl’Università e Ricerca per cofinanziare la nascita dustriellen Referenzbranche
di alcuni Cluster Tecnologici Nazionali, nei settori
industriali chiave del nostro Paese, con il proget- I – MUSP (Innovation MUSP)
to Cluster Fabbrica Intelligente (www.intelligent- Das MUSP hat im nationalen, vom Ministerium
factory.it/news). Al Cluster, di cui è capofila il für Universität und Forschung ausgeschriebenen
MUSP, che prevede lo sviluppo di progetti di R&S Wettbewerb zur Kofinanzierung einiger National
per oltre 48 mil.€uro, partecipano direttamente Technological Clusters in den wichtigen Industrie76 tra imprese e Centri di Ricerca, che crescono a sektoren unseres Landes, den ersten Preis gewon274 grazie all’ATI costituita per lo sviluppo siner- nen mit dem Projekt „Intelligent Factory Cluster“
(www.intelligentfactory.it/news). Unter der Leigico delle progettualità del Cluster.
Quattro sono le linee progettuali del Cluster, a tung des MUSP, das F&E-Projekte für mehr als 48
partire dalle competenze dei suoi aderenti e del- Millionen Euro vorsieht, nehmen 76 Unternehmen
lo stesso MUSP: Produzione sostenibile, Approcci und Forschungszentren am Cluster teil, wobei dieadattativi e modulari per la digital factory, Smart se Zahl dank der synergistischen Entwicklung der
Manufacturing e Produzione a elevate prestazioni. Cluster-Projekte von ATI auf 274 anwachsen soll.
Ausgehend vom Know-how der Beteiligten und des
MUSP sind vier Cluster-Linien geplant: Nachhaltige
Produktion, adaptive und modulare Konzepte für
die digitale Fabrik, Smart Manufacturing und Hochleistungsproduktion.
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IL QUARTIERE FIERISTICO DI PIACENZA
DAS MESSEGELÄNDE VON PIACENZA
Il quartiere fieristico di Piacenza, inaugurato nel 2000,
si presenta al mercato nazionale e internazionale con
una gamma di servizi decisamente innovativi, a cominciare dalla collocazione logistica, a 500 metri dall’uscita delle due principali arterie autostradali italiane (A1
MI-BO - A21 TO-BS), che consente a Piacenza di mantenere il ruolo storico di crocevia strategico dei transiti economici e commerciali tra i due assi nord-sud ed
est-ovest del territorio italiano. La fotografia del potenziale bacino d’utenza di Piacenza Expo vede, in un
raggio di 100 km, otto milioni di persone con reddito
pro-capite e propensione al consumo tra i più alti d’Italia, a cui si aggiungono le circa 92.000 aziende piccole e medie insediate nello stesso territorio che rappresentano un riferimento
strategico certo, poiché costituiscono il
core business di Piacenza Expo. Piacenza Expo è un centro realizzato con criteri ispirati alla più moderna architettura, con particolare attenzione al comfort,
alla luminosità degli interni e all’agibilità di strutture e servizi; può mettere a
disposizione 22.000 mq di area espositiva, tra i padiglioni coperti e l’area esterna circostante.
Il padiglione centrale, dotato delle più moderne
tecnologie, ha una superficie di 10.000 mq e vanta nella monoplanarità, che consente ampia flessibilità e modularità di utilizzo, il suo principale punto di forza. Al padiglione principale si affianca dal 2006 un nuovo padiglione di 3.000 mq.
In pratica Piacenza Expo può ospitare convention, meeting e dimostrazioni offrendo l’organizzazione chiavi in mano in un’unica location. L’area scoperta esterna che si può adibire all’organizzazione di eventi fieristici e non solo è di 8.000 mq. Un auditorium da 334
posti, una sala convegni da 100 posti, la possibilità di
ricavare diverse aule per incontri e meeting consen-
Das im Jahr 2000 eröffnete Messegelände von Piacenza präsentiert sich dem nationalen und internationalen Markt mit einer Reihe innovativer Dienstleistungen, wie zum Beispiel einer optimalen logistischen
Position, nur 500 Meter von der Ausfahrt der beiden
wichtigsten italienischen Autobahnen (A1 Mailand–
Bologna, A21 Turin–Brescia) entfernt, was Piacenza
erlaubt, die historische Rolle als strategischer Knotenpunkt der Wirtschafts- und Handelsbeziehungen zwischen den beiden Achsen Nord–Süd und Ost–West des
Landes zu konsolidieren. Eine Panoramaaufnahme
des potenziellen Einzugsgebiets der Piacenza Expo
zeigt in einem Umkreis von 100 km acht Millionen
Menschen mit einem Pro-Kopf-Einkommen und einer Konsumbereitschaft, die
zu den höchsten Italiens gehören. Dazu
kommen rund 92’000 kleine und mittlere Unternehmen auf dem Gebiet, die
eine sichere strategische Bezugsgröße
darstellen, weil sie das Kerngeschäft
von Piacenza Expo sind. Piacenza Expo
ist ein Messezentrum, dessen Bau sich
an den Kriterien modernster Architektur
orientiert hat, mit besonderem Augenmerk auf den
Komfort, die Helligkeit im Innenraum und die Zugänglichkeit von Einrichtungen und Dienstleistungen.
22’000 m2 Ausstellungsfläche stehen zur Verfügung,
darunter mehrere Pavillons und ein Außenbereich.
Der mit neuester Technologie ausgestattete zentrale
Pavillon hat eine Fläche von 10’000 m2 und bietet
eine große Flexibilität und Modularität in der Nutzung. Dem Hauptpavillon gegenüber steht seit 2006
ein neuer Pavillon mit einer Fläche von 3000 m2.
Piacenza Expo kann Kongresse, Tagungen und Präsentationen beherbergen und bietet dabei eine
schlüsselfertige Organisation an einem einzigen
Standort. Der Außenbereich von 8000 m2 kann für
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FARE IMPRESA A PIACENZA
GESCHÄFTE IN PIACENZA
tono a Piacenza Expo di offrire soluzioni adeguate ad
ogni esigenza convegnistica e congressuale. Oggi il sistema dei congressi e degli eventi aggregativi influenza in maniera significativa l’economia, la politica e la
gestione del territorio ospitante, diventando anche un
qualificato segmento del turismo e Piacenza rappresenta una nuova e originale proposta in questo settore.
die Organisation von Messe-Events und anderem
genutzt werden. Ein Auditorium mit 334 Sitzplätzen, ein Konferenzsaal mit 100 Sitzplätzen, die
Möglichkeit, verschiedene Räume für Meetings und
Tagungen einzurichten, erlauben Piacenza Expo,
geeignete Lösungen für jeden Konferenz- oder Tagungsbedarf anzubieten. Das heutige System der
Kongresse und der damit einhergehenden Veranstaltungen wird zu einem qualifizierten Tourismussegment, denn es beeinflusst die lokale Wirtschaft, die
Politik und das Standort-Management, und Piacenza positioniert sich in diesem Bereich als eine neue
und originelle Alternative.
PIACENZA EXPO SPA
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www.piacenzaexpo.it
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IL POLO UNIVERSITARIO PIACENTINO
DIE UNIVERSITÄT VON PIACENZA
Università Cattolica
Katholische Universität
L’Università Cattolica è uno dei fiori all’occhiello di Piacenza.
Prestigiosa, scelta da studenti di tutto il mondo, nel corso degli
anni si è ampliata ed arricchita di strutture. Ma un aspetto non
è mai cambiato: lo stretto legame con la città. Voluta da padre
Agostino Gemelli, fu realizzata in soli dieci anni. Era il gennaio 1953 quando nell’edificio ancor oggi cuore dell’ateneo,
costruito su un’area donata dal “Comitato per la ricostruzione” all’Ente per l’istruzione superiore agraria (Episa), cominciarono i corsi di laurea della Facoltà di Agraria. Tre anni dopo
venne aggiunto il collegio S. Isidoro, destinato ad ospitare gli
studenti che venivano da fuori, molti dei quali da altri Paesi.
L’inaugurazione ufficiale dell’Università avvenne il 5 maggio
1957 alla presenza del presidente del Consiglio Segni e del
presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinal Siri.
Padre Gemelli tenne il discorso, la Facoltà di Agraria aveva già
laureato 29 dottori. Da allora l’espansione, lenta ma costante,
non si è più fermata, grazie anche alla sinergia tra Enti pubblici,
mondo imprenditoriale e Istituti di credito locali, che ha portato all’apertura nel 1990 della Facoltà di Economia. Attorno
alle due Facoltà, quella storica di Agraria e quella di Economia,
sono progressivamente nati centri di ricerca, laboratori specialistici e didattici e, soprattutto, altre due Facoltà: Giurisprudenza e Scienze della formazione. Oggi gli iscritti sono oltre
2.500. Una piccola città con caratteristiche di internazionalità
perfettamente organizzata ed autosufficiente, dotata non solo
di attrezzature per lo studio, ma anche per il tempo libero e di
ritrovo. Al primo posto sono stati messi, fin dagli esordi, il livello dell’insegnamento e la qualità delle strutture. I numeri
sono più eloquenti di qualsiasi parola. Il rapporto studenti/
docenti è di 1 a 11, la percentuale dei laureati è pari al 75%
degli iscritti, il campus ha un’estensione di 37.000 metri quadrati, in biblioteca vi è un posto ogni 8 studenti. L’Università si
avvale di laboratori tecnologici accreditati dal Sinal (Sistema
nazionale per l’accreditamento laboratori), promuove stage
e scambi con Università di altri Paesi ed è in grado di offrire
ottimi sbocchi lavorativi.
Die Katholische Universität Piacenza ist eine renommierte Universität, die von Studierenden aus der ganzen Welt besucht wird. Sie hat sich im Laufe der Jahre
vergrößert und wurde um zusätzliche Fachbereiche
erweitert, doch in einem Aspekt hat sie sich nie verändert: ihre enge Bindung zur Stadt. Auf Wunsch von
Pater Agostino Gemelli gegründet, wurde sie in nur
zehn Jahren erbaut. Im Januar 1953 begannen in dem
Gebäude, das auf dem vom „Komitee für den Wiederaufbau“ der Fachhochschule für Agrarwissenschaften
(Episa) vermachten Grundstück errichtet wurde und
noch heute das Herzstück der Universität darstellt, die
ersten Studiengänge der Agrarwissenschaftlichen Fakultät. Drei Jahre später kam das Kollegium Sant’Isidoro hinzu, das Studierende aus anderen Landesteilen,
aber auch aus dem Ausland aufnehmen sollte. Die
offizielle Eröffnung der Universität erfolgte am 5. Mai
1957 in Anwesenheit des Ministerpräsidenten und des
Präsidenten der italienischen Bischofskonferenz, Kardinal Siri. Pater Gemelli hielt die Eröffnungsrede, an
der Agrarwissenschaftlichen Fakultät hatten zu diesem
Zeitpunkt bereits 29 Studenten ihren Studienabschluss
gemacht. Seitdem ist die Universität langsam, aber
stetig gewachsen, unter anderem auch dank der Synergie zwischen öffentlichen Einrichtungen, Partnern
aus der Privatwirtschaft und lokalen Kreditinstituten,
die im Jahr 1990 zur Eröffnung der Wirtschaftswissenschaftlichen Fakultät geführt hat. Im Umfeld der zwei
Fakultäten, der historischen agrarwissenschaftlichen
und der modernen wirtschaftwissenschaftlichen, sind
nach und nach Forschungszentren, spezialisierte Forschungslabors und Lehrinstitute entstanden, und vor
allem zwei weitere Fakultäten: Jurisprudenz und Bildungswissenschaften. Heute zählt die Universität über
3000 immatrikulierte Studierende. Eine kleine Stadt
mit internationalem Flair, gut organisiert und autark,
die nicht nur eine qualitativ hochwertige Infrastruktur
für das Studium, sondern auch interessante Freizeitangebote bereithält. Priorität hatten von Anfang an das
hohe Niveau der Lehre und die Qualität der Einrichtungen. Die entsprechenden Zahlen besagen mehr dazu
als Worte: Das Verhältnis Dozenten/Studenten ist 1
zu 11, 75% der Studierenden erreicht den Studienabschluss, der Campus erstreckt sich über eine Fläche von
37’000 Quadratmetern, in der Bibliothek gibt es einen
Platz pro acht Studierenden. Die Universität verfügt
über technologische Laboratorien, die vom Sinal (Nationales System für Labor-Akkreditierung) akkreditiert
sind, fördert Praktika und den Austausch mit Hochschulen anderer Länder und bietet vielversprechende
Berufsaussichten.
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IL POLO UNIVERSITARIO PIACENTINO
UNIVERSITY IN PIACENZA
Politecnico
Polytechnikum
L’arrivo a Piacenza del Politecnico di Milano porta la data
del settembre 1997, quando, a conclusione di un percorso
che aveva visto impegnate, a partire dai primi anni Novanta, le maggiori istituzioni e associazioni locali (Fondazione
di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Associazione
industriali, Camera di Commercio, Provincia), venne attivato
il diploma universitario triennale in Ingegneria meccanica,
con sede presso il polo universitario della Cattolica. Nel settembre 2000 tutte le attività sono state trasferite nell’edificio
della ex “Caserma della Neve”, in via Scalabrini 76, un antico
monastero attentamente restaurato e destinato dall’Amministrazione comunale alla formazione universitaria. La sede
piacentina dell’ateneo di Milano costituisce un importante
nodo della “struttura a rete” del Politecnico, secondo un progetto-pilota che, avviato una ventina di anni fa, prevede la
creazione di un insediamento decentrato e di une rete di servizi on line che strutturano la rete nel sistema Politecnico. Varia è l’offerta formativa proposta dal Politecnico. Nella sede
di Piacenza sono attivati corsi di laurea afferenti alla Facoltà
di Ingegneria Industriale (Ingegneria Meccanica, indirizzo
“Macchine e impianti” e “Propedeutico alla laurea Magistrale”; Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica, indirizzo “
Macchine utensili e sistemi di
produzione”;
Laurea
Magistrale in “Energy
Engineering for
an Environmentally Sustainable
World” (EE-SW)
erogato in lingua
inglese) e alla
Scuola di Architettura e Società
(Architettura Ambientale e Laurea Magistrale in Architettura,
indirizzo “Sustainable Architecture of Multi-Scale Project”
erogato in lingua Inglese).
Der Sitz des Mailänder Polytechnikums in Piacenza
wurde im September 1997 eingeweiht, nachdem sich
seit Anfang der Neunzigerjahre die wichtigsten Einrichtungen und lokalen Verbände (Stiftung von Piacenza und Vigevano, Stadt Piacenza, Industrieverband,
Handelskammer, Provinz) dafür eingesetzt haben,
dass ein dreijähriger Studiengang in Maschinenbau
eingerichtet wurde. Im September 2000 wurden sämtliche Aktivitäten in das Gebäude der ehemaligen „Caserma della Neve“ in Via Scalabrini 76 verlegt, ein ehemaliges Kloster, das sorgfältig restauriert wurde und
nun die Räumlichkeiten der Universitätsverwaltung
beherbergt. Der lokale Sitz der Mailänder Universität
ist ein wichtiger Knotenpunkt in der „Netzwerkstruktur“ des Polytechnikums, gemäß einem Pilotprojekt,
das vor rund zwanzig Jahren ins Leben gerufen wurde
und die Schaffung einer dezentralisierten Anlage und
eines Netzwerks von Online-Dienstleistungen vorsah,
die das Polytechnikum-System strukturieren. Das Ausbildungsangebot des Polytechnikums ist reichhaltig.
In Piacenza werden Studiengänge an der Fakultät für
Maschinenbau (Mechanical Engineering I und II mit
Studienrichtung „Maschinen und Produktionssysteme“ oder „Transport und Logistik“) und der Fakultät
für Architektur und Gesellschaft (Umweltarchitektur I
und Architektur II mit Studienrichtung „Nachhaltige
Architektur bei Großprojekten“, wobei im ersten Jahr
die Vorlesungen ausschließlich auf Englisch gehalten
werden, im zweiten Jahr dagegen auf
Englisch oder Italienisch in getrennten Sektionen)..
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Piacenza-Parma 58 km
Piacenza-Milano 59 km
PIACENZA
Posta sulla riva destra del Po, all’incrocio di importanti vie di comunicazione, Piacenza vanta un’antica
storia, propria di una regione di confine in cui arrivarono forse i Galli e gli Etruschi, certamente i Romani
che, nel 218 a.C., fondarono la colonia Placentia, destinata a divenire, in epoca imperiale e repubblicana,
un attivo porto fluviale, al quale faceva capo anche
la via AEmilia, la strada che arrivava a Rimini per congiungersi con la via Flaminia. Se il periodo dell’alto
medioevo fu un’epoca buia e di decadenza, intorno
al Mille la città fu protagonista di una vera e propria
rinascita, civile, demografica ed economica, favorita dall’affermarsi di un nuovo ceto mercantile che
trasformò Piacenza in una delle più importanti città
d’Italia, peraltro scelta da Urbano II per bandire nel
1095 la prima Crociata per la liberazione della Terra
Santa. Nel Due e Trecento Piacenza conobbe una
straordinaria edificazione urbanistica con la costruzione del Duomo, di Palazzo Gotico e di numerose
chiese, conventi e ricoveri per i pellegrini che percorrevano la via Francigena alla volta di
Roma. Non mancarono cruenti lotte intestine tra i più importanti clan gentilizi per
il controllo della città, che, nel corso del
Quattrocento, fu anche dominio dei Visconti e degli Sforza. Nel 1545, con la costituzione del ducato di Piacenza e Parma,
iniziò il governo dei Farnese che, da Pierluigi ad Antonio, manterranno il con- FIUME PO
Die Stadt liegt am rechten
Ufer des Po, an einem Knotenpunkt wichtiger Verbindungswege. Piacenza hat eine lange
Geschichte, denn das Gebiet
wurde möglicherweise bePIAZZA CAVALLI
reits von Galliern und Etruskern besiedelt, mit Sicherheit aber von den Römern.
Sie gründeten im Jahr 218 v. Chr. die Kolonie Placentia, die in der Kaiserzeit und der Republikanischen Epoche zu einem wichtigen Flusshafen wurde,
auch in Verbindung mit der Via Aemilia, die nach Rimini führte und dort auf die Via Flaminia traf. Das
Frühmittelalter war ein dunkles und von Zerfall gekennzeichnetes Zeitalter, doch um das Jahr 1000
erlebte die Stadt eine eigentliche gesellschaftliche,
demografische und wirtschaftliche Blütezeit durch
das Aufkommen einer neuen Gesellschaftsschicht
von Händlern und Kaufleuten, die Piacenza zu einer
der bedeutendsten Städte Italiens machten. Im
Jahre 1095 rief Papst Urban II. in Piacenza den ersten Kreuzzug zur Befreiung
des Heiligen Landes aus. Im 13. und 14.
Jahrhundert erlebte Piacenza eine reiche
städtebauliche Entwicklung mit dem
Bau der Kathedrale, des Palazzo Gotico
und zahlreicher Kirchen, Klöster und Unterkünfte für Pilger auf der Via Francigena nach Rom. Es gab blutige Machtkämpfe unter den wichtigsten Adelsgeschlechtern um die Kontrolle über die Stadt, die im
15. Jahrhundert unter anderem von den Familien
Visconti und Sforza regiert wurde. Im Jahre 1545
ging mit der Gründung des Herzogtums Parma und
Piacenza die Stadt an die Familie Farnese über, die
sie bis 1731 regierte. Dann übernahmen die Bourbonen die Herrschaft. Doch Piacenza erlebte in
den folgenden Jahrzehnten vorübergehend auch
eine österreichische, französische und napoleoni-
DUOMO
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CENNI STORICI
HINTERGRUND
trollo della città fino al 1731,
quando passò ai Borbone. Piacenza, conobbe, nei decenni
successivi, anche il dominio au- PALAZZO GOTICO
striaco, francese e napoleonico
e il governo di Maria Luigia d’Austria fino al 1847. Nel
1848 fu la prima in Italia – da qui il titolo di “primogenita” – ad unirsi con un plebiscito al Regno di Sardegna, mentre nel 1859 le truppe austriache lasciarono definitivamente la città padana che avrà, anche
nei decenni successivi, un’importante funzione militare. A Piacenza fu fondata la prima Borsa del lavoro
nel 1891 e nel 1892 si costituì la Federconsorzi che
qui ebbe la sua sede fino al 1927. A lungo “capitale”
dell’industria del bottone, la città fu protagonista
nel secondo dopoguerra di un forte sviluppo nel settore della meccanica. Negli ultimi anni Piacenza ha
sempre ottenuto posizioni di vertice nella speciale
classifica del quotidiano economico “Sole 24 Ore” dedicata alla qualità della vita nelle città italiane.
A Piacenza da vedere c’è moltissimo: le chiese, gli austeri palazzi, dietro alla cui facciata sobria si aprono
splendidi giardini, le torri e una serie di piazze di
straordinario valore culturale, sociale ed architettonico. È il centro storico a mostrare i segni della sua
antica origine e della sua espansione medioevale. Le
due bronzee statue equestri raffiguranti Alessandro
e Ranuccio Farnese, realizzate nel Seicento da Francesco Mochi, fanno da guardia a Piazza Cavalli, la
piazza civica, sulla quale si affacciano il Palazzo del
Governatore, Palazzo Gotico, splendido esempio di
architettura civile del XIII secolo e la chiesa di San
Francesco, costruita tra il 1278 e il 1363 in stile gotico lombardo, che conserva, al suo interno, sculture,
dipinti e resti di affreschi databili tra
il XV e il XVI secolo. Da Piazza Cavalli, attraverso via XX settembre,
l’antica “strada dritta”, si raggiunge Piazza Duomo, la piazza
sche Herrschaft und die Regierungszeit von Marie-Luise von
Österreich ging 1847 zu Ende.
Im Jahr 1848 war Piacenza die
erste Stadt Italiens, die sich
mit einer Volksabstimmung dem Königreich Sardinien anschloss, und 1859 verließen die österreichischen Truppen endgültig die Stadt, und sie hatte in
den folgenden Jahrzehnten eine wichtige militärische Funktion inne. In Piacenza wurde 1891 das
erste Arbeitsamt gegründet und 1892 entstand die
Federconsorzi (Vereinigung landwirtschaftlicher Genossenschaften), die bis 1927 hier ihren Sitz hatte.
Lange Zeit als die „Hauptstadt“ der Knopfindustrie
angesehen, erlebte die Stadt in der Nachkriegszeit
eine starke Entwicklung im Mechaniksektor. In den
letzten Jahren belegte Piacenza immer Top-Positionen in der von der Wirtschaftszeitung „Il Sole24Ore“
erstellten Rangliste der italienischen Städte in
Bezug auf die Lebensqualität. Piacenza bietet
viele Sehenswürdigkeiten: Kirchen, würdevolle Palazzi, hinter deren nüchternen Fassaden sich prächtige Gärten verbergen, Türme und zahlreiche Plätze
von außergewöhnlicher kultureller, gesellschaftlicher und architektonischer Bedeutung. Die Altstadt
zeugt von seinen antiken Wurzeln und der jahrhundertealten Geschichte. Die beiden, im 17. Jahrhundert von Francesco Mochi geschaffenen bronzenen
Reiterstandbilder, die Alessandro und Ranuccio Farnese darstellen, wachen über die Piazza Cavalli, den
Hauptplatz der Stadt, an dem das Regierungsgebäude, der Palazzo Gotico, ein herrliches Beispiel
der bürgerlichen Architektur des 13. Jahrhunderts,
und die Kirche San Francesco stehen. Letztere wurde
zwischen 1278 und 1363 im Stil
der lombardischen Gotik erbaut
und beherbergt Skulpturen, Gemälde und Reste von Fresken aus
dem 15. und 16. Jahrhundert. Von
PALAZZO DEL GOVERNATORE
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S.FRANCESCO
religiosa voluta a metà
del Cinquecento da papa
Paolo III Farnese, adornata da portici, dal Palazzo della Curia e dal
Duomo, costruito tra il
1122 e il 1233, uno dei
più importanti esempi
di gusto artistico roS.MARIA DI CAMPAGNA
manico. Il cantiere del
Duomo vide all’opera celebri artisti italiani come il
Morazzone, il Guercino, Camillo Procaccini e Ludovico Carracci. Il compatto equilibrio architettonico
del centro storico è impreziosito da altri importanti
templi religiosi di antica fondazione: la basilica paleocristiana di Sant’Antonino, edificata tra il 350 e il
375 dal primo vescovo di Piacenza; la basilica di San
Savino, del 903, che conserva due preziosi mosaici
policromi del XII secolo e la chiesa di San Giovanni,
fondata nel 1220 dai domenicani. Le linee essenziali
del Rinascimento trovano una straordinaria espressione nelle tre opere architettoniche di Alessio Tramello, le basiliche di Santa Maria di Campagna, San
Sepolcro e di San Sisto. Quest’ultima fu edificata a
cavallo del Cinquecento ed adornata con opere di
Campi, Pittoni e Procaccini. Per questa chiesa lavorò
anche il Raffaello che dipinse la celebre Madonna Sistina, ora al museo di Dresda, venduta nel 1754 dai
monaci del monastero ad Augusto III di Sassonia.
Santa Maria di Campagna fu costruita tra il 1522 e il
1528 per conservare degnamente ed offrire al culto
la statua lignea di una miracolosa “Madonna della
campagnola”. Da ammirare, all’interno, lo splendido ciclo di affreschi del Pordenone. Ma tutta da
scoprire è anche la Piacenza delle dimore signorili,
dal quattrocentesco Palazzo Landi, ora sede del Tribunale, al seicentesco Palazzo Scotti da Sarmato. È
proprio dietro alle facciate degli austeri palazzi che
si cela una delle molte sorprese della città: magnifici
der Piazza Cavalli aus erreicht man durch die Via XX
Settembre den mit Arkaden geschmückten Domplatz,
der Mitte des 16 Jahrhunderts auf Wunsch von Papst
Paolo III. Farnese erbaut wurde und an dem der Palazzo della Curia und die zwischen 1122 und 1233
erbaute Kathedrale, eines der bedeutendsten Beispiele romanischer Baukunst, liegen. Am Bau der
Kathedrale waren berühmte italienische Künstler
wie Morazzone, Guercino, Camillo Procaccini und
Ludovico Carracci beteiligt. Die kompakte architektonische Gleichgewicht der Altstadt birgt aber auch
noch andere religiöse Bauwerke, die auf die lange
Geschichte der Stadt verweisen: Die frühchristliche
Basilika Sant’Antonino, zwischen 350 und 375 n.
Chr. durch den ersten Bischof von Piacenza erbaut,
die Basilika San Savino, aus dem Jahr 903, die zwei
kostbare polychrome Mosaiken aus dem 12. Jahrhundert beherbergt, und die im Jahre 1220 von den
Dominikanern gegründete Kirche San Giovanni. Die
linearen Formen der Renaissance finden einen außergewöhnlichen Ausdruck in den drei Bauwerken
von Alessio Tramello, das heißt den Basiliken Santa
Maria di Campagna, San Sepolcro und San Sisto.
Letztere wurde zwischen Ende des 15. und Anfang
des 16. Jahrhunderts gebaut und ist mit Werken von
Antonio Campi, Giovanni Battista Pittoni und Camillo Procaccini geschmückt. In dieser Kirche arbeitete auch Raphael, der Maler der berühmten Sixtinischen Madonna, die heute im Museum von Dresden
aufbewahrt ist, nachdem die Mönche des Klosters
das Gemälde 1754 an den Kurfürst August III. von
Sachsen verkauft hatten. Die Basilika Santa Maria
di Campagna dagegen wurde zwischen 1522 und
1528 erbaut, um eine mirakulöse Holzstatue der Madonna an einem würdevollen und den Gläubigen zugänglichen Ort aufzubewahren. Im Innenraum der
Basilika sind herrliche Fresken des Pordenone zu bewundern. Entdeckenswert sind allerdings auch historische Villen in Piacenza, zum Beispiel Palazzo
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C’È DA VEDERE
UM ZU SEHEN,
S.MARIA DI CAMPAGNA
atrii, importanti scaloni d’onore, stanze affrescate
e sale di rappresentanza. L’arte e la storia sono poi
protagoniste nei tre poli museali della città: i musei
civici, la galleria d’arte moderna Ricci-Oddi e i musei
del Collegio Alberoni.
S.ANTONINO
Landi aus dem 15. Jahrhundert, der heute Sitz des
Gerichts ist, oder Palazzo Scotti da Sarmato aus
dem 17. Jahrhundert. Und unmittelbar hinter den
Fassaden dieser altehrwürdigen Palazzi verbergen
sich große Überraschungen: prächtigen Innenhöfe, prunkvolle Treppenaufgänge, mit Fresken geschmückte Säle. Der Kunst und Geschichte sind auch
die Museen gewidmet: die Stadtmuseen, die Galerie
für moderne Kunst Ricci Oddi und die Museen des
Collegio Alberoni.
Archeologia, sculture, armi, Fasti Farnesiani, carrozze, affreschi medievali, testimonianze del Risorgimento, Pinacoteca, vetri e ceramiche. Tutto questo
è alla portata del visitatore all’interno di Palazzo
Farnese. Palazzo Farnese, iniziato per volere di Margherita d’Austria ed Ottavio Farnese nel 1559 su progetto del Vignola, accoglie al suo interno i Musei Civici piacentini. Nel Museo Archeologico, tra i diversi
reperti dell’età della pietra e dei metalli, è possibile
ammirare un Fegato bronzeo divinatorio databile tra
la fine del II ed inizio del I secolo a.C., si tratta del
famoso fegato etrusco, modello in bronzo di un fegato ovino, rinvenuto nel 1877 a Ciavernasco di Settima (Gossolengo). Esposto nel torrione sud occidentale, della mole pignolesca, è ritenuto un documento unico della dottrina religiosa etrusca: la sua
funzione è infatti legata all’epatoscopia (interpretazione del volere divino mediante l’osservazione del
fegato di un animale sacrificato). Fondata nel 1885,
la sezione archeologica dei musei civici piacentini è
tuttora in fase di ampliamento nei sotterranei di Palazzo Farnese. Nella prima parte dell’itinerario vengono illustrati i metodi di datazione e il contributo
dato alla ricerca archeologica dalle scienze naturali;
un plastico del territorio aiuta a comprendere la distribuzione del popolamento durante la preistoria e
la protostoria. Di seguito sono documentate le culture più antiche, a partire da circa centomila anni fa
fino al IV millennio a.C. , con reperti del Paleolitico
inferiore, medio e superiore. La seconda parte - “Dal
fuoco il metallo” – mostra documenti delle culture,
dell’organizzazione economicosociale e del mondo spirituale dei
Archäologie, Skulpturen, Waffen, Gemälde der Familie Farnese, Kutschen, mittelalterliche Fresken,
Zeugnisse des Risorgimento, Bildergalerie, Glas und
Keramik. All dies können die Besucher des Palazzo
Farnese bewundern. Der Palazzo Farnese wurde im
Auftrag von Margarete von Österreich und Ottavio
Farnese nach einem Entwurf von Vignola im Jahre
1559 erbaut und beherbergt die Stadtmuseen von
Piacenza. Im Archäologischen Museum kann unter
den verschiedenen Fundstücken aus der Steinzeit
und späteren Epochen eine Bronzeleber zu divinatorischen Zwecken aus dem späten 2. oder frühen 1.
Jahrhundert v. Chr. bewundert werden. Es handelt
sich dabei um die berühmte Etruskische Bronzeleber, das Modell einer Schafsleber, die 1877 in Ciavernasco di Settima (Gossolengo) gefunden wurde.
Das im Südwest-Turm ausgestellte Fundstück gilt
als ein einzigartiges Dokument der religiösen Lehre
der Etrusker: die Funktion der Leber ist eng an die
Hepatoskopie (Auslegung des göttlichen Willens
durch die Beobachtung der Leber eines Opfertieres) gebunden. Die im Jahre 1885 gegründete archäologische Abteilung der städtischen Museen von
Piacenza erfährt bis heute neue Erweiterungen im
Untergeschoß des Palazzo Farnese. Im ersten Teil
des Besichtigungsrundgangs werden Methoden der
Datierung und der Beitrag der
Naturwissenschaften zur archäo-
PALAZZO FARNESE
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gruppi umani insediati durante le età del Rame e del
Bronzo (3400-900 a.C.).Un piccolo spazio è dedicato
al Bronzo antico con due splendidi pugnali scoperti
vicino al fiume Po.
Il Museo del Risorgimento raccoglie armi, uniformi
e divise ottocentesche, tutti riconducibili a due periodi fondamentali, il 1848-49 e il 1859-61. Si tratta
di circa 600 pezzi (poco più della metà in esposizione), accanto a divise e armi, anche testi, manifesti, giornali, pubblicistica d’epoca, ritratti, documenti che tracciano un profilo dettagliato dei movimenti risorgimentali piacentini, degli ideali che li
animarono. La documentazione inizia con l’età napoleonica e prosegue con la sovranità di Maria Luigia d’Austria sul ducato di Parma e Piacenza, i rivolgimenti del 1831 e del ’48, con la fusione al Piemonte,
che valse a Piacenza la definizione di città “Primogenita”, con il ritorno dei Borboni, fino all’assassinio
del duca e al plebiscito definitivo per l’annessione al
Regno Sardo. Viene indicato come primo esemplare
di notevole interesse il Decreto del generale Junot del
12 febbraio 1806: l’alto ufficiale fu inviato in questa
città da Napoleone per sedare la ribellione dei giovani chiamati ad arruolarsi dal governo francese. L’episodio, tra i più drammatici della storia locale, portò alla fucilazione di molti insorti.
La Pinacoteca conserva opere di pittori
attivi tra il XV e il XIX
secolo, tra cui il celebre tondo attribuito a Botticelli,
raffigurante la Madonna adorante il
bambino con San
Giovannino (1483-87). Collocato nella sala 19, un
tempo riservata al personale di cerimonia, il di-
logischen Forschung
erläutert. Ein Modell
des Gebiets um Piacenza hilft, die Verbreitung FEGATO ETRUSCO
der Siedlungen in der
Vor- und Frühgeschichte zu verstehen. Darauf folgt
eine Darstellung der antiken Kulturen, von vor etwa
100’000 Jahren bis zum 4. Jahrtausend v. Chr., mit
Funden aus der Alt-, Mittel- und Jungsteinzeit. Der
zweite Teil – „Vom Feuer zum Metall“ – dokumentiert
die gesellschaftliche und wirtschaftliche Organisation und die spirituelle Welt der Bevölkerungsgruppen, die sich während der Kupfer- und Bronzezeit
(3400–900 v. Chr.) hier angesiedelt haben. Anhang
zweier, in der Nähe des Flusses Po gefundener wunderschöner Dolche wird die antike Bronze erläutert.
Das Risorgimento-Museum sammelt Waffen und
Uniformen aus dem 19. Jahrhundert, die alle aus
zwei ganz bestimmten Zeiträumen stammen, das
heißt von 1848–1849 oder von 1859 –1861. Es handelt sich um etwa 600 Exponate (knapp mehr als die
Hälfte der Ausstellungsgegenstände), und neben
Uniformen und Waffen sind auch Dokumente, Plakate, Zeitungen, historische Publikationen, Porträts und Urkunden zu sehen, die ein detailliertes Profil der Stadt Piacenza während des Risorgimento zeichnen. Die Dokumentation beginnt mit der napoleonischen Ära und geht weiter mit der Herrschaft von Marie-Luise von Österreich
über das Herzogtum Parma und Piacenza, den Umwälzungen von 1831 und
1848, dem Zusammenschluss mit dem Piemont und der Rückkehr der Bourbonen, bis zur Ermordung des Herzogs und der endgültigen Volksabstimmung, die sich für einen Anschluss an das Königreich Sardinien aussprach. Von großem Interesse gilt der „Erlass des Generals Junot“ vom 12. Februar 1806: Der hohe Offizier wurde von Napoleon
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C’È DA VEDERE
UM ZU SEHEN,
pinto, splendida opera a tempera su tavola, proviene dal castello Landi di Bardi (passato il castello al Demanio del Regno d’Italia, fu donato
al Comune di Piacenza il quale in cambio cedeva
gratuitamente allo Stato la chiesa e il monastero
di Sant’Agostino). Rappresenta la Madonna inginocchiata e in adorazione del figlio, adagiato su un lembo del mantello della madre
a sua volta poggiato su un cuscino di rose recise. Alla sinistra in primo piano è raffigurato San Giovannino anch’egli intento a venerare il Bambino. Due
cespugli di rose fungono da quinte ed introducono ad
uno scorcio di paesaggio caratterizzato da un torrente
che scorre vicino al prato dove si trovano le tre sacre figure. La restante parte della raccolta d’arte abbraccia
un periodo che va dal XVI al XIX secolo. Buona parte
delle opere appartengono al gruppo di centoventidue quadri farnesiani consegnati da Napoli nel
1928, altre ancora provengono da chiese del territorio e da collezioni private. Nella sezione dei Fasti
farnesiani si possono ammirare in particolare dipinti
dedicati a Paolo III, Alessandro ed Elisabetta Farnese. Si tratta di una ricca serie di quadri aventi per
soggetto gli avvenimenti più importanti della storia
dei Farnese e destinati ad esaltare la fama di
questa casata, tra le più grandi famiglie del Rinascimento italiano. Le
tele sono opera di pittori del
calibro di Giovanni Evangelista Draghi, Sebastiano
Ricci, Ilario Spolverini.
Da non perdere la visita
alle sezioni medioevale e rinascimentale
e a quella dei vetri e
delle ceramiche. Nella
sala delle armi sono
esposte armi prodotte
nel periodo compreso
nach Piacenza geschickt, um die Rebellion
der jungen Männer niederzuschlagen, die von
der französischen Armee eingezogen wurden.
Dieses historische Ereignis gehört zu den dramatischsten der Lokalgeschichte, denn es
führte zur Erschießung vieler Aufständischen.
Die Gemäldegalerie mit Werken von Künstlern, die zwischen dem 15. und dem 19. Jahrhundert tätig waren, darunter das berühmte,
Botticelli zugeschriebene Tondo mit einer Darstellung der Madonna, die das Kind anbetet, und
San Giovannino (1483–87). Das Tondo, eine herrliche Temperamalerei auf Holz, ist im Saal 19 ausgestellt, der früher dem Personal bei Zeremonien
vorbehalten war, stammt aus dem Schloss Landi di
Bardi (nachdem das Schloss Eigentum des Königreich Italiens geworden war, und wurde dann der
Stadt Piacenza geschenkt, die im Gegenzug dafür
dem Staat die Kirche und das Kloster Sant’Agostino
vermachte). Es stellt eine kniende Madonna dar, in
Anbetung des Kindes, das auf einem Zipfel des Umhangs seiner Mutter liegt. Auf der linken Seite im
Vordergrund ist San Giovannino zu sehen, der ebenfalls das Kind anbetet. Zwei Rosenbüsche bilden
den Hintergrund und geben den Blick frei auf
eine Landschaft mit einem Bach, der
durch eine Wiese mit drei heiligen
Figuren fließt. Der restliche Teil
der Kunstsammlung umfasst
einen Zeitraum vom 16. bis
zum 19. Jahrhundert. Ein
Großteil der Werke gehört
zu der Gruppe von hundertzwanzig Gemälde
der Familie Farnese,
die 1928 aus Neapel geliefert wurden, andere
wiederum stammen aus
lokalen Kirchen und Pri-
MADONNA ADORANTE IL BAMBINO CON SAN GIOVANNINO
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tra il Cinquecento e il Seicento, mentre nei sotterranei del Palazzo è allestito il Museo delle Carrozze.
Inaugurato nel 1998, si colloca fra i più prestigiosi
d’Italia non solo per la varietà e ricchezza dei pezzi
presenti, modelli che ci illustrano come si viaggiava a
partire dal 1700 sino all’avvento del trasporto a motore, ma soprattutto per la loro integrità in quanto
le carrozze esposte hanno subito nel restauro, affidato alle competenti mani dell’artigiano piacentino
Ettore Aspetti, interventi molto piccoli e solamente
strettamente necessari. Nata da una consistente donazione (trenta esemplari)
del conte Silvestro Brondelli di Brondello che nel
1948 cedette al Comune di
Piacenza la collezione ricevuta in eredità dallo zio,
conte Dionigi Barattieri
di San Pietro, la raccolta
comprende una cinquantina di esemplari, esposti
nei restaurati sotterranei
di Palazzo Farnese, e distribuiti in nove sale climatizzate con annesso un
cavedio; nell’ingresso, ad accogliere il visitatore un
pregevole carrozzino cui è attaccato un imponente
cavallo a misura naturale, e in legno massiccio, degli
inizi del 1900. Alcune carrozze portano la firma di
prestigiose officine italiane: Cesare Sala, Francesco
Belloni, Enrico Orsaniga di Milano; Locati-Torretta
e Boccardi-Alessio di Torino; Ferretti di Roma; ma
anche di altrettanto note case straniere come Forder
Bros, Holland & Holland e Thomas Baptiste- Paris.
Si va dalle sfarzose Berline di gala e dalle eleganti
Berline da
viaggio
allo
St age-Mail
coach da
dieci-dodici
posti
vatsammlungen. In der Abteilung der sogenannten
Fasti Farnesiani können insbesondere Gemälde von
Papst Paolo III., Alessandro und Elisabetta Farnese
bewundert werden. Es handelt sich um eine Serie
von Gemälden zum Thema der wichtigsten Ereignisse in der Geschichte der Familie Farnese und soll
den Ruf einer der größten Familien der italienischen
Renaissance unsterblich machen. Die Gemälde sind
Werke von Malern wie Giovanni Evangelista Draghi,
Sebastiano Ricci, Ilario Spolverini. Es darf auf keinen
Fall ein Besuch der mittelalterlichen und Renaissance-Abteilungen und der dem Glas und der Keramik
gewidmeten Säle fehlen. In der Waffenkammer sind
Waffen aus der Zeit zwischen dem 16. und 17. Jahrhundert ausgestellt, während sich im Untergeschoss
des Palazzo das Kutschenmuseum befindet. Das
1998 eröffnete Museum zählt zu den renommiertesten in Italien, nicht nur wegen der Vielfalt und
dem Reichtum der ausgestellten Kutschenmodelle,
die zeigen, wie man ab 1700 bis zum Aufkommen der
Verkehrsmittel mit Motor reiste, sondern vor allem
wegen ihrer Qualität, denn die Kutschen wurden
unter den kompetenten Händen des Piacentiner
Kunsthandwerkers Ettore Aspetti sanft restauriert
und nur, wo es absolut erforderlich war. Die großzügige Schenkung (dreißig Exemplare) des Grafen
Silvestro Brondelli di Brondello, der im Jahr 1948 der
Stadt Piacenza die Sammlung vermachte, die er von
seinem Onkel Graf Dionigi Barattieri di San Pietro geerbt hatte, umfasst etwa fünfzig Exponate, die im
renovierten Untergeschoß des Palazzo Farnese ausgestellt sind, in neun klimatisierten Räumen mit
einem angrenzenden Atrium, und am Eingang steht
eine wertvolle Kutsche, die von einem imposanten
Pferd aus Massivholz und in natürlicher Größe (Anfang 20. Jahrhundert) gezogen wird. Einige Kutschen verweisen auf renommierte italienische Hersteller: Cesare Sala, Francesco Belloni, Enrico Orsaniga in Mailand, Locati-Torretta und Boccardi-Alessio
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C’È DA VEDERE
UM ZU SEHEN,
per il trasporto pubblico. Si possono ammirare eleganti Landau, un lussuoso Calèche Barouche, un
Vis-à Vis ideale per piacevoli passeggiate, un “veloce” Stanhope-Gig, signorili e pratici Calessi, e persino un Dog-Cart, costruito appositamente per il trasporto dei cani da caccia. All’ampio repertorio, si aggiungono un carro funebre, tre esemplari di Sacre,
un carro- pompieri, un carro-scale, una serie di carrozzini per bambini, attaccabili ad una capra o ad un
cane, carrozzelle per neonati ed un Carretto siciliano.
in Turin, Ferretti in Rom, andere wiederum auf ebenso
renommierte ausländische Hersteller, wie Forder Bros,
Holland & Holland sowie Thomas Baptiste in Paris.
So kommt man von prächtigen Galaberlinen und eleganten Reiseberlinen bis zum Stage-Mail Coach mit
zehn bis zwölf Plätzen für den öffentlichen Transport.
Ein eleganter Landau, ein luxuriöses Calèche Barouche, ein Vis-à-Vis für angenehme Spaziergänge,
eine „schnellere“ Stanhope-Gig, elegante und praktische Einspänner und sogar ein Dog-Cart, speziell
für den Transport von Jagdhunden gebaut, können
bewundert werden. Zu diesem breiten Repertoire
gehört auch noch ein Leichenwagen, drei Modelle
des Sacre, ein Feuerwehrwagen, eine Reihe von Kinderwagen, die von einer Ziege oder einem Hund gezogen werden konnten, Kleinkinderwagen und ein
sizilianischer Karren.
Voluto dal cardinale Giulio Alberoni
per l’istruzione del
clero, il Collegio Alberoni venne edificato a partire dal
1732 ed aperto nel
1751. La struttura
comprende il ColCOLLEGIO ALBERONI
legio, un’imponente
biblioteca, una pinacoteca di valore inestimabile, un
museo di scienze naturali, un Gabinetto di Fisica (con
macchine elettrostatiche, la Pila di Volta coeva all’invenzione dello scienziato lombardo, 1800, e un rudimentale apparecchio per osservazioni sull’elettromagnetismo), un osservatorio sismico-meteorologico
creato nel 1802 e una Specola astronomica del 1870.
La biblioteca dell’Alberoni offre una raccolta di oltre
centomila volumi, diversi dei quali di rara preziosità,
come il Liber chronicarum di H.Schedel, stampato a
Norimberga nel 1493, e illustrato con pregiate xilografie, alcune opera del giovane A. Durer, e l’edizione
milanese del 1488 degli opuscoli di San Tommaso
d’Aquino (con i capolettera miniati). Sono presenti
anche un migliaio di cinquecentine, fra cui i volumi
della Bibbia poliglotta del Plantin di Anversa, molti
Incunaboli, il più antico dei quali è la Historia romana
di Eutropio del 1471. L’imponente panorama librario
Von Kardinal Giulio Alberoni für die Priesterausbildung in Auftrag gegeben, wurde das Collegio Alberoni 1732 erbaut und im Jahre 1751 eröffnet. Die Einrichtung umfasst ein Internat, eine beeindruckende
Bibliothek, eine Kunstgalerie von unschätzbarem
Wert, ein Naturkundemuseum, ein Physiklabor (mit
elektrostatischen Apparate, der Volta’schen Säule,
einer Erfindung des gleichnamigen lombardischen
Wissenschaftlers aus dem Jahr 1800, und einem rudimentären Gerät zur Beobachtung des Elektromagnetismus), eine seismisch-meteorologische Beobachtungsstation aus dem Jahr 1802 und eine Sternwarte von 1870. Die Bibliothek des Collegio Alberoni
beherbergt eine Sammlung von mehr als hunderttausend Volumen, unter denen viele wertvolle Raritäten sind, wie das im Jahre 1493 in Nürnberg gedruckte Liber chronicarum von H. Schedel mit herausragenden Holzschnitten, unter anderem vom
jungen Albrecht Dürer, sowie die Mailänder Edition
von 1488 der Schriften des Hl. Thomas von Aquin
(mit Miniaturen verzierten Initialen). Rund tausend
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presenta anche
collezioni di atlanti, opere di
interesse scientifico, artistico,
storico e bibliografico. Ad esse ECCE HOMO
si aggiungono
le riviste: una settantina quelle italiane e 96 estere.
All’interno della Pinacoteca sono conservate opere
d’arte di assoluto rilievo, come l’Ecce Homo di Antonello da Messina. La superba tavola del Cristo che
si è fatto uomo, costituisce uno dei massimi capolavori del celebre pittore siciliano, una pietra miliare
della sua evoluzione pittorica, come eloquentemente
dimostra il raffronto stilistico con altre sue opere:
l’Ecce Homo di Palazzo Spinola a Genova, il Cristo Benedicente della National Gallery di Londra e il Cristo
alla Colonna al Louvre. Rilevanti, negli stessi spazi
espositivi, anche le due tavole del fiammingo Jan Provost (1462-1529), raffiguranti una Madonna col Bambino e un bicchiere di fiori entro una nicchia. Accanto
a Francesco da Messina, sono qui presenti alcuni fra i
più rilevanti pittori del Seicento: Guido Reni (15751642) con il San Pietro che piange, Luca Giordano
(1632-1705), Giovanni Battista Gaulli (1639-1709),
detto il Baciccio, rappresentato dal bel ritratto di
papa Clemente IX, e Angelo Caroselli (1585-1652),
con l’Allegoria della giovinezza e della vecchiaia che
il cardinale pensava fosse
di mano del Caravaggio.
Si possono inoltre ammirare splendidi esempi
di “pittura di storia” Gian Paolo Panini, Domenico Maria Viani (16681711) e Sebastiano Conca
(1676-1764) – di “pittura di genere” - nature
morte, paesaggi e marine - con opere di grande
Volumen stammen aus dem 16. Jahrhundert, darunter die Bände der berühmten Biblia polyglotta
des Buchdruckers Christoph Plantin aus Antwerpen,
viele Inkunabeln, deren älteste die Historia romana
von Eutropius aus dem Jahre 1471 ist. Das beeindruckende Panorama der Bibliothek umfasst auch
Sammlungen von Atlanten sowie wissenschaftliche, künstlerische, historische und bibliographische Werke. Hinzu kommen Zeitschriften: rund 70
italienische und 96 ausländische. In der Gemäldegalerie sind bedeutende Kunstwerke, wie Ecce
Homo von Antonello da Messina, zu sehen. Das herausragende Gemälde mit dem Mensch gewordenen
Christus ist eines der größten Meisterwerke des berühmten sizilianischen Malers, ein Meilenstein in
seiner künstlerischen Entwicklung, wie der stilistische Vergleich mit anderen Arbeiten zeigt: Das Bild
Ecce Homo im Palazzo Spinola in Genua, der Cristo
Benedicente in der National Gallery in London und
der Cristo alla Colonna im Louvre. Erwähnenswert
sind im gleichen Ausstellungsraum die zwei Tafelbilder des flämischen Malers Jan Provost (1462–
1529) mit einer Madonna mit Kind und einem Glas
mit Blumen in einer Nische. Neben Antonello d a
Messina sind auch einige der bedeutendsten Maler
des 17. Jahrhunderts ausgestellt: Guido Reni (1575–
1642) mit dem San Pietro che piange, Luca Giordano (1632–1705), Giovanni Battista Gaulli (1639–
1709) mit seinem schönen Porträt von Papst Clemens IX. sowie Angelo Caroselli (1585–1652) mit
der Allegorie der Jugend und des Alters, die von Kardinal Alberoni irrtümlicherweise Caravaggio zugeschrieben wurde. Sehenswert sind auch prächtige
Historienmalereien (Gian Paolo Panini, Domenico
Maria Viani (1668–1711) und Sebastiano Conca
(1676–1764)) und schöne Genremalereien (Stillleben, Landschaften und Meeresblicke) mit Werken
von Michelangelo Cerquozzi (1602–1660), Gaspard Dughet (1615–1675), Eberhart Keilhau (1624–
1687), Antonio Gianlisi (1677–1727) und David de
Coninck ( 1643–1701). Die Alberoni-Kunstsamm-
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C’È DA VEDERE
UM ZU SEHEN,
qualità di specialisti come Michelangelo Cerquozzi
(1602-1660), Gaspard Dughet (1615-1675), Eberhart
Keilhau (1624-1687), Antonio Gianlisi (1677-1727) e
David de Coninck (1643-1701). La collezione artistica
alberoniana è impreziosita da diciotto arazzi appartenenti alla tradizione rinascimentale fiamminga. La
raccolta consta di diciotto splendidi esemplari, suddivisi in tre serie: la serie di Enea e Didone (8 pezzi,
tessuti da Michiel Wauters di Anversa su cartoni di
Giovan Francesco Romanelli); la serie di Alessandro
Magno (otto pezzi, tessuti da un arazziere fiammingo
ignoto, che operò a Bruxelles nella seconda metà
del ‘600, basandosi su cartoni di Jacob Jordaens);
la serie di Priamo, la più antica e preziosa, costituita
da 2 arazzi (esposti a Palazzo Farnese) tessuti a Bruxelles nel primo ventennio del Cinquecento, che raffigurano le nozze di Priamo ed Ecuba: il Corteo regale
e il Ricevimento con banchetto di nozze. Il Museo di
scienze naturali deriva da una donazione di un frate
dei Minori Francescani di Santa Maria di Campagna,
fra’ Zaccaria (1722-1814), comprendente anche una
biblioteca scientifica. Il materiale è stato via via arricchito nei secoli soprattutto con l’accorpamento
delle collezioni del nobile piacentino Alberto Bracciforti (1838-1906): conchiglie marine, terrestri e
d’acqua dolce, diversi minerali e una notevole quantità di fossili.
lung enthält außerdem achtzehn Wandteppiche,
die der flämischen Renaissancetradition angehören.
Die achtzehn Prachtexemplare sind in drei Gruppen
aufgeteilt: die Serie Aeneas und Dido (acht Wandteppiche, Stoffe von Michiel Wauters aus Antwerpen
auf Kartons von Giovan Francesco Romanelli), die
Serie Alexander der Große (acht Wandteppiche, von
einem unbekannten flämischen Teppichweber gefertigt, der in der zweiten Hälfte des 17. Jahrhunderts in Brüssel tätig war, basierend auf Kartons von
Jacob Jordaens) sowie die älteste und wertvollste
Serie Priamos, bestehend aus zwei Wandteppichen
(im Palazzo Farnese ausgestellt), die in den ersten
zwanzig Jahren des 16. Jahrhunderts in Brüssel gewebt wurden und der Hochzeit von Priamos und Hekabe darstellen: die königliche Prozession und der
Empfang mit dem Hochzeitsbankett. Das Naturhistorische Museum verdankt sich der Schenkung
eines Franziskanermönchs von Santa Maria di Campagna namens Pater Zaccaria (1722–1814) und beinhaltet auch eine wissenschaftliche Bibliothek. Der
Museumsbestand hat sich im Laufe der Zeit bereichert, insbesondere durch die Sammlungen des adeligen Piacentiners Alberto Bracciforti (1838–1906):
Meeres-, Land- und Süßwassermuscheln, verschiedene Mineralien und eine erhebliche Anzahl Versteinerungen.
Inaugurata nel 1931, la Galleria Ricci Oddi fu progettata da Giulio Ulisse Arata per ospitare la collezione
donata dal nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi
al Comune di Piacenza. Con opere, tra gli altri, di
Hayez, Fattori, Lega, Signorini, Abbati, Cremona,
Ranzoni, Conconi, Segantini, Previati, Boldini, de
Nittis e Zandomeneghi, la Pinacoteca piacentina, tra
Die 1931 eingeweihte Galerie Ricci Oddi wurde von
Giulio Ulisse Arata entworfen, um die Sammlung
aufzunehmen, die der adelige Piacentiner Giuseppe
Ricci Oddi der Stadt vermacht hatte. Mit ihren Gemälden, unter anderem von Hayez, Fattori, Lega,
Signorini, Abbati, Cremona, Ranzoni, Conconi, Segantini, Previati, Boldini, de Nittis und Zandomeneghi, stellt sie eine der in Bezug auf die Malerei
des ausgehenden 19. und frühen 20. Jahrhunderts
bestbestückten Kunstgalerien Italiens dar. Sie erlebt im Übrigen gerade einen bemerkenswerten Aufschwung, denn sie wurde erst vor kurzem renoviert
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le più dotate d’Italia per quanto
riguarda l’arte dell’ultimo Otto- FEDERICO ZANDOMENEGHI
cento e dei primi del Novecento,
sta vivendo un momento particolarmente florido:
uscita da una recente opera di sistemazione e ampliamento, pulsa di “arte vissuta” all’interno e al di
là delle splendide sale espositive, attraverso frequentate conferenze, incontri con artisti, studiosi e nomi
della critica d’arte contemporanea. Promotrice di
pubblicazioni e di mostre itineranti, questa Galleria
è in continua evoluzione muovendosi nella rete internazionale di acquisizioni, donazioni e prestiti che
danno continuità alle opere raccolte personalmente
dal collezionista Giuseppe Ricci Oddi, circa 450 . La
recente sistemazione ha voluto restare fedele all’impostazione data dal suo donatore e dall’architetto
Giulio Ulisse Arata. L’ordinamento delle opere segue
il criterio del raggruppamento regionale, sala per
sala. La struttura che ospita la Galleria Ricci Oddi costituisce un esempio ragguardevole, e ritenuto “pressoché unico in Italia”, di architettura museale in cui
il nitore geometrico delle varie sale, di sapore metafisico, convive con la complessità strutturale e con le
innovative scelte funzionali, come quella dell’illuminazione naturale zenitale, fortemente caldeggiata
dallo stesso fondatore. Numerose sono le mostre e
le iniziative organizzate annualmente dalla Galleria.
Visitare la Galleria significa attraversare cento anni,
dal 1830 al 1930, di storia dell’arte italiana, non
senza significativi esempi stranieri e non senza importanti acquisizioni per i decenni successivi, fino ai
giorni nostri. Si passa così dalle opere degli artisti romantici a importanti esempi della pittura e della scultura di gusto realista e poi verista del secondo Ottocento (si pensi ai macchiaioli o agli scapigliati) e si arriva, attraverso i passaggi del simbolismo di fine se-
und erweitert und bereichert
sich neu um Impulse „erlebter
und gelebter Kunst“ innerhalb
und außerhalb der prächtigen Ausstellungshallen,
Podiumsgespräche und Präsentationen mit Künstlern, Kunsthistorikern und Vertretern der zeitgenössischen Kunstkritik. Die Galerie fördert zudem Veröffentlichungen und Wanderausstellungen und bewegt
sich im internationalen Netzwerk von Akquisitionen,
Schenkungen und Leihgaben, was der ursprünglichen Sammlung von Giuseppe Ricci Oddi (rund 450
Werke) Kontinuität verleiht. Die vor kurzem abgeschlossene Renovierung wollte sowohl seinem großzügigen Spender als auch dem Architekten Giulio Ulisse Arata treu bleiben. Die Anordnung der Werke
folgt Saal um Saal dem Kriterium einer regionalen
Gruppierung. Eine Ausnahme bilden die sechs Säle,
die den Künstlern Antonio Fontanesi (2), Antonio
Mancini (1), den Pastellzeichnungen von Giuseppe
Casciaro (1), ausländischen Künstlern (1) und dem
italienischen 20. Jahrhundert (1) gewidmet sind.
Der Museumsrundgang. Nach dem Vorraum mit
Zeichnungen und Drucken und der Festhalle, die der
Bildhauerei gewidmet ist, erreicht man den ersten
Saal mit Werken emilianischer Künstler, gefolgt von
den Sälen der toskanischen, piemontesischen und
ligurischen Maler. Der vierte Saal ist Antonio Mancini gewidmet, der fünfte beherbergt Zeichnungen
und Drucke, im sechsten und siebten sind Werke
lombardischer Maler zu sehen. Nach zwei Räumen
mit Zeichnungen und Drucken, und den letzten
beiden Sälen, die den langen Flur beschließen,
führt der Rundgang zurück zur Festhalle. Daraufhin
betritt man die beiden Antonio Fontanesi gewidmeten Säle, gefolgt von den Räumen mit Werken
italienischer Künstler des 20. Jahrhunderts sowie
900 Zeichnungen und Drucken.
Der achteckige Rundbau beherbergt Skulpturen, während der
RICCI ODDI
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
colo e delle avanguardie
del primo Novecento
all’arte degli anni Venti e
Trenta, con alcuni capolavori di Carrà, Casorati, De
Pisis ed altri. Sicuramente
capaci di conquistare gli
amanti della ritrattistica
e paesaggistica romantica qui possiamo incontrare vari esempi di realismo, dall’arte serena e
agreste del naturalismo di GIACOMO GROSSO
Stefano Bruzzi, “cronista”
della vita e del lavoro nei campi, all’austera ritrattistica di Giovanni Boldini e alle luminose e neomanieristiche scene familiari narrate da Amedeo Bocchi,
così l’esaltazione cromatica di un figlio del Futurismo,
Umberto Boccioni, figliol prodigo del Vero. Altri nomi
ancora: Giovanni Fattori, De Carolis, Michele Cascella,
Tranquillo Cremona, Pellizza da Volpedo, il macchiaolo Silvestro Lega. Tra le sculture notevole l’opera di Medardo Rosso, con l’Ecce Puer, celebre volto
di bambina che fuoriesce dalla materia in un movimento alla Rodin, fugace, evanescente, istantanea.
Nei diversi esempi di pittura sacra incontriamo, tra gli
altri, Sartorio e Graziosi. Consigliabile, infine, affacciarsi alla “Finestra sul mare” del celebre artista piacentino Bruno Tassinari (nei cataloghi e ambienti artistici “milanesizzato”): qui la realtà trascende i termini convenzionali della luce e dei volumi, il visitatore viene inondato da una cascata di sensazioni oggettive prodotte da gioiose e sensibilissime stesure
cromatiche.
kleine Durchgang zwischen dem Rundbau und dem
elliptischen Vorraum Pastellzeichnungen von Giuseppe Casciaro enthält. Zwei Säle sind schließlich
den süditalienischen Malern gewidmet, gefolgt von
den ausländischen Künstlern und den venezianischen Malern. Die architektonische Struktur, die die
Galerie Ricci Oddi beherbergt, ist ein bemerkenswertes und „in Italien fast einzigartiges Beispiel“
für eine Museumsarchitektur, in der die geometrische Klarheit der verschiedenen Räume, von quasi
metaphysischer Atmosphäre, koexistiert mit einer
strukturellen Komplexität und innovativen Funktionen wie die natürliche zenitale Beleuchtung, wie
sie bereits vom Gründer selbst befürwortet wurde.
Zahlreiche Ausstellungen und Veranstaltungen
werden jährlich in der Galerie Ricci Oddi organisiert.
Ein Rundgang durch die Galerie bedeutet eine Besichtigung von hundert Jahren italienischer Kunstgeschichte, von 1830 bis 1930, einschließlich bemerkenswerter ausländischer Werke und sogar bedeutender Akquisitionen in folgenden Jahrzehnten
und bis heute. So kommt man von Kunstwerken der
Romantik zu wichtigen Beispielen der Malerei und
Skulptur des Realismus und Verismus der zweiten
Hälfte des 19. Jahrhunderts (man denke nur an die
Macchiaioli oder Scapigliati), und erreicht, über
den Symbolismus des ausgehenden 19. Jahrhunderts und die Avantgarde-Bewegungen des frühen
20. Jahrhunderts, die Kunst der Zwanziger- und
Dreißigerjahre mit Meisterwerken von Carrà, Casorati, De Pisis und anderen. Liebhaber romantischer
Porträts und Landschaften finden hier mehrere
Werke des Realismus, Beispiele ländlicher Szenen
im Naturalismus von Stefano Bruzzi, dem “Chronisten“ des Lebens und der Arbeit auf den Feldern,
aber auch die gravitätische Porträtmalerei von Giovanni Boldini und lichtdurchflutete neomanieristische Familienszenen von Amedeo Bocchi ebenso
wie Farbsymphonien des Futurismus-Vertreters Umberto Boccioni. Weitere Künstler: Giovanni Fattori,
De Carolis, Michele Cascella, Tranquillo Cremona,
Pellizza da Volpedo, Silvestro Lega. Bemerkenswert
Museo Civico di Storia Naturale
Il Macello Comunale, all’interno del cui perimetro
si trova il museo, venne costruito a cavallo tra Ottocento e Novecento. Iniziato il 12 maggio 1892 venne
poi ampliato e completato nel 1912 con la costruzione della Fabbrica del Ghiaccio necessaria per la
conservazione delle carni macellate e nel 1914 con
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la costruzione di una
tripperia su un’area
da poco acquistata dal
Comune. La sede museale si sviluppa su una
superficie di circa 2000
mq e comprende sale espositive, laboratori didattici
attrezzati, un settore mostre e un’aula per proiezioni di filmati. Nel percorso espositivo sono presenti
anche diversi supporti multimediali che permettono di avere un approccio più diretto con la realtà
di un territorio provinciale particolarmente diversificato. All’interno del percorso espositivo è stata mantenuta anche la sequenza di apparecchiature d’epoca utilizzate per la fabbricazione delle stecche di
ghiaccio che venivano utilizzate all’interno del macello ma anche vendute alle famiglie piacentine.
L’edificio all’interno del quale è allestito il Museo è
dotato di tre ampie sale espositive, che si sono rivelate funzionali alla filosofia della nuova esposizione in quanto ciascuna di esse è rappresentativa di
ognuno dei tre ambienti naturali nei quali è suddiviso il territorio provinciale: pianura, collina e montagna.
In questo modo in ciascuna sala viene proposta la
trattazione delle tre principali materie naturalistiche (scienze della terra, botanica e zoologia) tipiche di ogni ambiente naturale, al fine di stimolare
la curiosità del visitatore.
Le collezioni comprendono un cospicuo numero di
esemplari che in parte furono lasciati in eredità al
museo dal Regio Istituto Tecnico (l’attuale Istituto
“Romagnosi”) e in parte sono il frutto del lavoro di
raccolta e classificazione di studiosi e appassionati.
Nel corso degli ultimi anni il Museo si è arricchito di
tre importanti collezioni:
unter den bildhauerischen Werken ist Ecce Puer von
Medardo Rosso, das berühmte Gesicht eines Mädchens, das in einer an Rodin erinnernden Bewegung aus der Materie herausgearbeitet ist – flüchtig,
vergänglich, eine Momentaufnahme. Zur sakralen
Malerei finden wir unter anderem Werke von Giulio Aristide Sartorio und Giuseppe Graziosi. Es
empfiehlt sich schließlich auch noch ein Blick aus
dem „Fenster zum Meer“ des berühmten Künstlers
Bruno Tassinari (der aus Piacenza stammte, in Katalogen und Künstlerkreisen aber als „naturalisierter Mailänder“ gilt): hier transzendiert die Realität die herkömmlichen Begriffe von Licht und
Volumen, der Besucher wird von Wahrnehmungen
sensibler und fröhlicher Farbkaskaden überflutet.
Das Städtische naturhistorische Museum
Das städtische Schlachthaus, in dem sich das Museum befindet, wurde zwischen dem Ende des 19.
und dem Beginn des 20. Jahrhunderts erbaut. Am
12. Mai 1892 wurden die Bauarbeiten aufgenommen, später wurde das Schlachthaus erweitert, im
Jahr 1912 um den Bau der zur Konservierung des
geschlachteten Fleischs notwendigen Eisfabrik,
und im Jahr 1914 um den Bau eines Kuttelngeschäfts auf einem kurz zuvor von der Stadt gekauft
Areal. Das Museum erstreckt sich über eine Fläche
von etwa 2000 m2 und ist mit Ausstellungssälen,
didaktischen Laboratorien, einem Sektor für Ausstellungen und einem Raum für Filmvorführungen
ausgestattet. Auf dem Museumsrundgang sind auch
verschiedene Multimediasysteme verfügbar, die einen innovativen und unmittelbaren Approach mit
der Realität des komplexen Gebiets ermöglichen. Im
Museum sind weiterhin auch die historischen Apparate zur Herstellung der Eisblöcke zu sehen, die im
Schlachthof verwendet, aber auch an die Piacentiner Familien verkauft wurden. Das Gebäude, in dem
das Museum untergebracht ist, beherbergt drei großen Säle, die sich für das neue Ausstellungskonzept
als funktional erwiesen haben, insofern als jedem
der drei eine natürliche Umgebung zugeordnet wur-
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
- la Collezione malacologica Raimondo Del Prete
- la collezione mineralogica Giovanni Dosi
- la Collezione di Suiseki
Numerose sono le occasioni per il tempo libero. Il teatro municipale propone stagioni di balletto, prosa,
lirica (ove Piacenza può vantare una grande tradizione) e concertistica di buona qualità (diverse sono
state anche “le prime”), con cartelloni che guardano
all’innovazione, ma senza dimenticare la grande tradizione, verdiana in primo luogo. Diverse sono le
compagnie teatrali e le associazioni culturali che
propongono spettacoli di loro produzione, rappresentati anche in altri luoghi teatrali della città, come
il palcoscenico del Teatro dei Filodrammatici, del
San Matteo e del Teatro Gioia.
L’attenzione per la forma fisica ha fatto aprire numerose palestre e centri di benessere, mentre la passione cinematografica trova “ristoro” nelle diciassette sale della città. Diversi sono anche i circoli e le
società, tra cui le storiche società canottieri “Vittorino da Feltre” e “Nino Bixio”, che hanno la loro sede
in un rinnovato e valorizzato Lungopo, una delle
aree più caratteristiche e frequentate della città,
ideale per passeggiate a piedi e in bicicletta.
de, die das Territorium repräsentiert: Ebene, Hügel
und Berge. Auf diese Weise werden in jedem Saal die
drei für eine natürliche Umgebung typischen naturhistorischen Hauptmaterien vorgestellt (Erdwissenschaften, Botanik und Zoologie), wodurch die Neugier der Besucher stimuliert wird. Die Sammlungen
umfassen eine große Anzahl von Exponaten, die
dem Museum teils von der Königlichen Technischen
Hochschule (jetzt Institut „Romagnosi“) hinterlassen wurden und teils das Ergebnis langen Sammelns
und Klassifizierens von Wissenschaftlern und Liebhabern sind.
In den letzten Jahren wurde das Museum um drei
bedeutende Sammlungen bereichert:
- die malakologische Sammlung Raimondo Del Prete
- die mineralogische Sammlung Giovanni Dosi
- die Sammlung von Suiseki
Piacenza bietet zahlreiche Möglichkeiten zur Freizeitgestaltung. Das Stadttheater, unter der Leitung
des Teatro Gioco Vita und der Stiftung Arturo Toscanini, hat eine reichhaltige Saison mit Ballettaufführungen, Schauspielen, Opern und Konzerten von
herausragender Qualität (und vielen Premieren) zusammengestellt. Die Programmgestaltung ist innovativ, ohne dabei jedoch die große Verdi-Tradition zu
vergessen. Mehrere Theaterkompanien und Kulturvereine führen ihre Produktionen auch auf anderen
Bühnen der Stadt auf, z. B. im Teatro dei Filodrammatici, im Teatro San Matteo und im Teatro Gioia.
Das Bedürfnis nach körperlicher Fitness hat zur Eröffnung zahlreicher Fitness-Studios und Gesundheitszentren geführt, während den Liebhabern der
Filmkunst ist siebzehn Kinos in der Stadt zur Verfügung stehen. Es gibt auch viele Clubs und Vereine,
unter anderem die historischen Rudervereine „Vittorino da Feltre“ und „Nino Bixio“, die ihren Sitz an
der renovierten und beliebten Po-Promenade haben,
einer der malerischsten und beliebtesten Zonen der
Stadt und ideal zum Spazieren und Radfahren.
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Il Teatro Municipale
Das Stadttheater
Im Jahr 2004 wurde mit einer prachtvollen Gedenkfeier daran erinnert, dass das Stadttheater seit
zweihundert Jahren im Mittelpunkt des kulturellen Lebens von Piacenza steht und den Ruf der für
den Belcanto berühmten Stadt in die ganze Welt
trägt. Das Stadttheater wird mit gutem Grund als
einen der Tempel der italienischen Oper angesehen
(und das anspruchsvolle Piacentiner Publikum ist
gefürchtet) und pulsiert kraftvoll im Herzen der
Stadt. An der antiken Piazza Sant’Antonio gelegen,
mit Blick auf die gleichnamige alten Basilika, war
das Theater berühmt für die magischen Opernaufführungen, die von den mit Schmuck behängten Damen und den Herren im Frack besucht wurden. Dann
kamen die Jahre der Proteste, mit jungen Menschen
in Parkas, die eine laute Gegenkulisse zur schönen
Welt im Foyer bildeten. Die Mauern und Bühnen dieses Theaters, die im Laufe der Zeit wiederholte und
kostspielige Renovierungen erfahren haben, haben
uns viel zu erzählen und verdienen unsere Wertschätzung. Die Bilder von Menschen, die Schlange
stehen im Schnee, um einen Platz in der Galerie zu
ergattern, sind nunmehr Teil der Geschichte. Ebenso wie die Anspannung berühmter Künstler, die das
anspruchsvolle lokale Publikum fürchteten, das sich
nicht scheute, einen Sänger gegebenenfalls auch
auszupfeifen. Das Stadttheater (vor allem aber
seine Galerie) war (und ist heute noch) beliebt bei
Opernkennern, die sich selten irren in ihrem Urteil
über eine Stimme oder ein ganzes Orchesters (ohne
den Dirigent zu verschonen), sodass Buh-Rufe oder
ein Applaus am Stadttheater von Piacenza in der
Opernwelt als „ Qualitätsgarantie“ gelten. „Piacenza ist ein hartes Pflaster für italienische Sänger“,
lässt Hemingway einen der zwei Tenöre im Roman
In einem andern Land sagen, während sie sich in
einem Mailänder Café in der Nähe der Scala unterhalten. „Glauben Sie mir, das ist ein scheußlicher
Ort für einen Sänger.“ Neben dem Belcanto und der
symphonischen Musik hat auch die Schauspielkunst
in Piacenza traditionell eine große Fangemeinde
Da due secoli, commemorati con sfarzo nel 2004, il
Teatro Municipale è da sempre al centro della vita culturale di Piacenza, città che nel mondo intero porta la
fama di appassionata intenditrice del belcanto. Ritenuto a buon ragione uno dei templi italiani della
lirica, citato (e temuto per la “severità” del suo pubblico”), il Municipale pulsa con crescente vigore nel cuore
della città: incastonato nell’antica piazza Sant’Antonino, su cui s’affaccia l’omonima e antichissima basilica,
il teatro è stato protagonista di tante magiche serate
con dame ingioiellate e signori in frack. E poi degli
anni della contestazione, con i giovani in eskimo a far
da cornice vociante al bel mondo che entrava nel foyer.
I suoi muri e i suoi palchi, oggetto nel corso del tempo di ripetute e onerose ristrutturazioni, contengono
una parte importante della nostra vita. Da studiare e
da proteggere. Le immagini delle persone in coda sotto la neve per conquistare un posto in loggione, fanno
ormai parte della storia. Come la tensione di cantanti
pur famosi ma impauriti dalla severità, pronta a sfociare in fischi, del pubblico. Il Municipale (specialmente il suo loggione) è stato sempre (ed è tuttora) frequentato da rigorosi intenditori che raramente hanno
“steccato” nel giudicare una voce o un’intera orchestra
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
(senza risparmiare il maestro); tant’è che i fischi
o gli applausi del Municipale di Piacenza circolano
nell’ambiente lirico e musicale come “giudizio di garanzia di qualità”. “Piacenza è la piazza più dura da
cantarci in Italia – fa dire
Hemingway a uno dei due tenori di “Addio alle armi”,
mentre dialogano in un caffè di Milano, nei pressi della Scala – Credetemi, un posto infame per cantare”. Al
pari del belcanto e della musica sinfonica, anche il teatro di prosa ha sempre avuto largo seguito a Piacenza
(il più antico gruppo teatrale amatoriale italiano, la
Società Filodrammatica Piacentina, nasce proprio qui,
nel 1825). Nei duecento anni trascorsi hanno calcato il
palcoscenico del Municipale grandi Compagnie. Negli
ultimi decenni la città ha vantato un cartellone sempre
nutrito con proposte e anteprime nazionali, vantando
nei suoi archivi il passaggio di nomi quali Emma Grammatica, Titina De Filippo, Nino Taranto. Duecento anni,
dunque. Appena conclusi e forieri di grandi aspettative (fra i nomi più altisonanti brilla il maestro Muti),
per questo che rimane collocato in cima ai primari
“teatri di tradizione” della provincia italiana. Ideato e
progettato da Lotario Tomba su incarico di nobili piacentini, il “Nuovo” (poi chiamato Teatro Comunicativo,
poi Comunale e Municipale) rimpiazzò il teatro ducale
della Cittadella distrutto da un incendio il 24 dicembre
1798. In perfetto stile neoclassico, questo gemello in
formato ridotto, ma non per questo meno sontuoso,
del Teatro Alla Scala di Milano, opera del Piermarini, fu
inaugurato il 10 settembre 1804, dopo un solo anno
di lavori. Per l’occasione venne eseguito il dramma Zamori ossia l’Eroe delle Indie, appositamente composto
dal maestro bavarese Johann Simon Mayr. Presenti le
autorità francesi di occupazione, la festa coinvolse
tutta la città in una giornata indimenticabile, animata da fiere di bestiame, fuochi artificiali, un macchinone in cartapesta allestito in Piazza Cavalli, feste
(die älteste italienische Amateur-Theaterkompanie,
die Philodramatische Gesellschaft Piacenza, wurde im Jahre 1825 hier gegründet). Weltberühmte
Theaterkompanien standen in den vergangenen
zweihundert Jahren auf der Bühne des Stadttheaters. In den letzten Jahrzehnten hat die Stadt sich
immer bemüht, eine qualitativ hochwertige Theatersaison mit nationalen Premieren und Stars wie
Emma Grammatica, Titina De Filippo, Nino Taranto.
Zweihundert Jahre, wie gesagt. Und es geht weiter
mit großen Projekten (zum Beispiel mit dem Maestro Ricardo Muti), denn das Stadttheater Piacenza
wird eines der bedeutendsten „Traditionstheater“
der italienischen Provinz bleiben. Entworfen von
Lotario Tomba im Auftrag von Piacentiner Adliger,
ersetzte das „Neue Theater“ (später Stadttheater
genannt) das am 24. Dezember 1798 durch eine
Feuersbrunst zerstörte Herzogliche Theater der Zitadelle. In perfektem neoklassizistischen Stil wurde
dieser von Piermarini erbaute „kleine Bruder“ der
Scala in Mailand am 10. September 1804 eingeweiht, nach nur einem Jahr Bauarbeiten. Zu diesem
Anlass wurde das Drama Zamori oder der Held von
Indien aufgeführt, das eigens dafür vom bayrischen
Maestro Johann Simon Mayr komponiert worden
war. In Anwesenheit der französischen Besatzungsbehörden Behörden feierte die ganze Stadt einen
unvergesslichen Tag, mit Viehmärkten, Feuerwerk,
einer riesigen Pappmaché-Konstruktion auf der Piazza Cavalli, Bällen und Pferderennen. Gebaut für
rund 1500 Zuschauer, mit fünf Sitzordnungen (Parkett, zwei Reihen Hochparkett, zwei Reihen Tribüne
und eine Reihe Galerie), ist dieser prächtige architektonische Komplex der greifbare Beweis für einen
revolutionären Durchbruch in der Musikgeschichte:
der Übergang von einem ancien zu einem nouveau
régime, mit der Opernreform von Christoph Willibald Gluck und dem Triumph des Melodramas über
den reinen Hedonismus des 18. Jahrhunderts. Um
auf die „architektonische Verwandtschaft“ mit der
majestätischen Mailänder Scala zurückzukommen:
Während Piermarini für das mailändische Publikum
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da ballo e corse di
cavalli. Capace di
circa 1500 posti, distribuiti in cinque ordini (fra platea,
due ordini di palchi, due di galleria e uno di loggione),
questo maestoso complesso architettonico, è testimonianza tangibile di una svolta rivoluzionaria nella storia musicale: il passaggio da un ancien a un nouveau
régime, con la riforma dell’opera in musica attuata da
Chritstoph Willibald Gluck, e il trionfo del melodramma
sul mero edonismo settecentesco. Tornando alla “parentela architettonica” con la maestosa Scala di Milano,
mentre il Piermarini disegnò per i meneghini una platea
a forma di ferro di cavallo, Tomba progettò a Piacenza
una pianta a tre quarti di ellisse, ritenendo tale impianto più rispondente alle leggi dell’ottica e dell’acustica,
la sua opera fu in seguito perfezionata fra il 1826 e il
1830 dallo scenografo della Scala Alessandro Sanquirico. I palchi furono dipinti d’azzurro e decorati con stelline dorate. Sempre nel 1830 fu costruita la facciata,
ma il suo aspetto attuale è frutto della rielaborazione
che Sanquirico fa dell’idea iniziale del Tomba, ridimensionando l’influsso neoclassico. L’antiportico, presente
anche alla Scala, è qui un elemento di carattere funzionale: le carrozze vi si fermavano sotto, come dimostrano anche i resti delle trottatoie. La parte inferiore a bugnato di intonaco, è sovrastata da un colonnato ionico
e da una bella balconata in pietra.
ein Parkett in Hufeisenform
zeichnete, entwarf Tomba in
Piacenza den Grundriss einer
Dreiviertel-Ellipse, weil er der
Meinung war, dass dies den Gesetzen der Optik und
der Akustik optimal entsprach, und seine Arbeit wurde vom Bühnenbildner der Scala, Alessandro Sanquirico, zwischen 1826 und 1830 zusätzlich perfektioniert. Die Logen wurden blau gestrichen und mit
goldenen Sternen verziert. Ebenfalls im Jahr 1830
wurde die Fassade errichtet, aber ihr heutiges Aussehen ist das Ergebnis der Überarbeitung Sanquiricos von der ursprünglichen Idee Tombas, durch eine
Redimensionierung des neoklassizistischen Einflusses. Die Vorhalle, genauso wie bei der Mailänder
Scala, hat funktionalen Charakter: Die Kutschen
hielten hier und ließen die Fahrgäste aussteigen.
Der untere Teil besteht aus verputztem Bossenwerk,
darüber erhebt sich ein ionischer Säulengang und
ein schöner langer Steinbalkon.
TEATRO DEI FILODRAMMATICI
Das zweite Theater von Piacenza ist das Teatro dei
Filodrammatici. Neueröffnet am 25. Oktober 2000
nach aufwändigen Restaurierungsarbeiten, die dem
Parkett und der Galerie wieder zur alten Pracht verholfen haben, stammt das Gebäude in der Via Santa
Franca aus dem 16. Jahrhundert und wurde zu verschiedenen Zwecken genutzt, bis es Anfang des 20.
Jahrhunderts zu einem Theater umgewandelt wurde.
Die Jugendstil-Fassade ist ein Werk von Leonardo Gazzola. Das Teatro dei Filodrammatici wurde
1908 eingeweiht und blieb bis in die Achtzigerjahre aktiv, als offenkundig wurde, dass es langwierige Restaurierungsarbeiten benötigte. Im
Theater haben fast dreihundert Zuschauer Platz.
IL TEATRO DEI FILODRAMMATICI
L’altro teatro di Piacenza è il Teatro dei Filodrammatici.
Riaperto il 25 ottobre 2000 dopo i lavori di restauro
che hanno riportato platea e palchi all’antico splendore, l’edificio di via Santa Franca fu costruito nel Cinquecento ed ebbe destinazioni diverse finché nei primi
anni del Novecento fu adibito a teatro.
La facciata, in stile Liberty, è opera dell’ingegner Gazzola. Il Teatro dei Filodrammatici, inaugurato nel 1908,
rimase attivo fino agli anni Ottanta, quando si rese
necessaria una lunga e forzata chiusura per lavori. Ha
una capienza di quasi trecento spettatori.
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
LA SALA
DEI TEATINI
Al termine di
due anni di lavori ininterrotti,
nel corso dei quali
è stato compiuto il
restauro dell’edificio e di
tutti i suoi affreschi, nel dicembre
2009 è stata riasperta la ex chiesa di San Vincenzo, in
via Scalabrini, 9, ora Sala dei Teatini. Con questo importante evento la città di Piacenza ha visto crescere
il suo patrimonio artistico e culturale con uno spazio
monumentale pubblico completamente rinnovato. I
meravigliosi affreschi che illuminano l’interno della ex
chiesa appartenuta all’Ordine dei Teatini sono rimasti
per anni inaccessibili e versavano in avanzato stato di
degrado. Il recupero dei dipinti, così come delle opere
lignee e della facciata, è stato possibile grazie a un’onerosa opera di ripristino che ha coinvolto disparati
soggetti e mestieri, sotto il sapiente coordinamento
della Sopraintendenza e degli Uffici comunali.
Conclusi i lavori di restauro, un progetto d’avanguardia ha trasformato l’ex chiesa in un moderno auditorium: un luogo di cultura vitale e fruibile. Le caratteristiche di acustica e le soluzioni tecnologiche adottate,
in particolare, hanno reso possibile la sua destinazione a sala prove dell’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal Maestro Riccardo Muti, che a Piacenza
ha sede. Il compimento del restauro della ex chiesa di
San Vincenzo e la sua trasformazione in auditorium
per la musica hanno segnato un passo cruciale in direzione di uno dei principali obiettivi che l’Amministrazione comunale si è data in tema di cultura: la composizione, nel quartiere San Vincenzo, della Cittadella
della Musica: spazio ideale in cui le attività di Teatro
Municipale, Sala concerti-prove dei Teatini, Conservatorio, Teatro dei Filodrammatici e Cavallerizza si raccordino e si coordinino.
SALA DEI TEATINI
Nach zwei Jahren ununterbrochener Arbeit, im Laufe deren das Gebäude und
alle Fresken restauriert wurden, konnte die
ehemalige Kirche San Vincenzo in Via Scalabrini 9, heute Sala dei Teatini genannt, im Dezember 2009 wieder eröffnet werden. Damit hat sich die
Stadt Piacenza um ein weiteres künstlerisches und
kulturelles Erbe bereichert, das dem Publikum einen
komplett renovierten öffentlichen Raum zugänglich
macht. Die wunderbaren Wandmalereien im Inneren
der ehemaligen Kirche, die dem Orden der Teatini gehörte, konnten jahrelang nicht zugänglich gemacht
werden, weil sie in einem Zustand fortgeschrittenen
Zerfalls waren. Die Wiederherstellung der Malereien,
ebenso wie der Kunstwerke aus Holz und der Fassade
wurde möglich dank kostspieliger Restaurierungsarbeiten unter der kompetenten Leitung des Amts für
Denkmalpflege und der Gemeindebehörden, an denen ganz unterschiedliche Fachleute mitgearbeitet
haben.
Nach Abschluss der Restaurierungsarbeiten verwandelte ein Avantgarde-Projekt die ehemalige Kirche
in ein modernes Auditorium: ein Ort der lebendigen
und nutzbar gemachten Kultur. Insbesondere die
akustischen Charakteristiken und technologischen
Lösungen haben es möglich gemacht, dass die Sala
die Teatini zum Proberaum des Jugendorchesters
„Luigi Cherubini“ unter der Leitung von Riccardo Muti
wurde. Der Abschluss der Restaurierung der ehemaligen Kirche San Vincenzo und seine Umwandlung
in ein Auditorium für Musik war ein entscheidender
Schritt in Richtung der Hauptziele des Stadtrats zum
Thema Kultur: die „Cittadella della Musica“ im Stadtviertel San Vincenzo, ein perfekter Raum, wo Aktivitäten des Stadttheaters, Konzerthalle, Probesaal der
Teatini, Konservatorium, Teatro dei Filodrammatici
und Reitschule ineinanderfließen und sich gegenseitig bereichern.
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TEATRO SAN MATTEO
IL TEATRO SAN MATTEO
Il Teatro San Matteo è situato in un vicolo tra via Ca- Das Teatro San Matteo liegt in einer Gasse zwischen
stello e via Taverna, e rivela nella sua architettura der Via Castello und der Via Taverna und lässt in seiorigini sacre: nasce come tempietto protoromantico, ner Architektur ganz klar den religiösen Ursprung
diventa in seguito chiesa dell’“ospizio”di San Matteo, des Bauwerks erkennen: Es entstand als ein prodestinata al culto fino al 1895, quando viene soppres- to-romantischer kleiner Tempel, wurde später die
Kirche des „Hospiz“ San Matteo und blieb ein Gotsa la parrocchia.
Nel Novecento, in particolare tra le due guerre, muta teshaus bis 1895, als die Pfarrei aufgehoben wurde.
radicalmente la propria vocazione e conosce un mo- Im 20. Jahrhundert, insbesondere in der Zeit zwischen
mento di splendore dopo la trasformazione in sala ci- den beiden Weltkriegen, erlebte das Bauwerk eine
nematografica: il “Verdi”, questo il nome del cinema, Sternstunde durch die Umwandlung in ein Kino: Das
ospitava non solo avanspettacolo, ma anche un più „Kino Verdi“ zeigte nicht nur Varietévorstellungen,
impegnativo repertorio di prosa, per ridursi nei tardi sondern hatte auch ein anspruchsvolle Filmrepertoire, wurde dann aber in den späten Dreißigerjahanni Trenta a piccolo cinema di terz’ordine.
Fu il Teatro Gioco Vita a farsi carico dei restauri, ini- ren zu einem kleinen Kino mit drittklassigen Filmen.
ziati nel maggio 1986 e realizzati interamente con i Das Teatro Gioco Vita übernahm schließlich die Refinanziamenti reperiti dalla Compagnia, che lo inaugu- staurierungsarbeiten. Sie begannen im Mai 1986
ra il 17 dicembre 1987, mettendo in scena “Odissea”, und wurden ausschließlich mit Mitteln der Theaterkompanie finanziert. Am 17. Dezember 1987
spettacolo d’ombre diretto da Tonino Conte, con le
splendide sagome disegnate da Lele Luzzati e la musi- wurde das Theater neueröffnet, mit einer Inszenierung der Odyssee, einem Schattentheater von
ca originale di Franco Piersanti.
L’attività del Teatro San Matteo si articola da allora in Tonino Conte mit herrlichen Schablonen von Lele
poi intorno a due filoni fondamentali: una program- Luzzati und Original-Musik von Franco Piersanti.
mazione serale di teatro d’autore, comico e di ricerca Die Aktivitäten des Teatro San Matteo konzentrieren
e una programmazione diurna per i ragazzi, con spet- sich seit damals auf eine klar strukturierte Programmation: ein Abendprogramm mit Komödien oder
tacoli pomeridiani per le famiglie e la mattina per le
scuole. Il teatro offre un piccolo spazio, circa due- Tragödien und ein Nachmittagsprogramm für Kincento posti, che ha comunque permesso un contatto der und Familien, sowie Matineen für die Schulen.
sempre più stretto con gli spettatori, contribuendo al Das Theater ist nicht groß, hat rund zweihundert
rinnovamento del pubblico teatrale nella città e nel Sitzplätze, was allerdings einen engen Kontakt mit
dem Publikum ermöglicht und damit einen wichtiterritorio.
gen Beitrag zur Erneuerung der Theaterkultur in der
Stadt und der Provinz beiträgt.
IL TEATRO GIOIA
Dopo l’ex chiesa di San Vincenzo, diventata sede di
concerti cambiando il nome in Sala dei Teatini, un al- TEATRO GIOIA
tro edificio di culto ha riaperto al pubblico come spazio Neben ehemaligen Kirche San Vincenzo, die zu eipolivalente, destinato ad ospitare incontri e rappre- nem Veranstaltungsort für Konzerte wurde und den
sentazioni teatrali. È il Sacro Cuore, situata all’ango- Namen in Teatro dei Teatini änderte, wurde noch ein
lo tra via Melchiorre Gioia e via Gregorio X, chiusa da weiteres Kirchengebäude der Öffentlichkeit als ein
decenni, da quando, a inizio anni Novanta, i gesuiti si Mehrzweckraum für Tagungen und Theaterauffüh-
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congedarono da Piacenza. Dopo le vicissitudini legate
alla soppressione dell’Ordine, i gesuiti nella seconda
metà dell’Ottocento si erano insediati nel Sacro Cuore,
intraprendendo una serie di lavori sulla fabbrica che,
fino alle confische napoleoniche, era stata officiata dai
frati minimi di San Francesco di Paola, i quali a loro
volta erano subentrati in un edificio risalente, secondo il Campi, al Mille, quando, intitolata alla SS. Trinità,
la chiesa era adiacente a un monastero dipendente
dai benedettini di San Savino. I frati avevano costruito nel 1587 una nuova chiesa e, dodici anni dopo, il
convento, che furono poi costretti ad abbandonare a
inizio Ottocento. La chiesa venne convertita nel teatro “Romagnosi”, del quale rimangono solo disegni in
quanto fu poi smantellato con il ritorno alla funzione
religiosa, sancita dal rito solenne presieduto dal vescovo monsignor Giovanni Battista Scalabrini, che il 7
giugno del 1896 riconsacrava l’edificio “contaminato
da giochi profani”, come ancora si legge sulla lapide
in latino collocata sulla parete di destra vicino all’ingresso. Opere d’arte e mobili sono stati consegnati alla
Curia, in quanto incompatibili con il nuovo uso degli
spazi. A improntare l’intervento sono stati comunque
i criteri “della massima flessibilità e reversibilità, cercando di interferire il meno possibile con l’esistente”.
La Fondazione di Piacenza e Vigevano, proprietaria
dell’edificio, ha provveduto alla riqualificazione dello
spazio, dotandolo di una gradonata in legno sulla quale prenderanno posto gli spettatori, sistemando l’area
per il palcoscenico nell’ex presbiterio e realizzando gli
impianti. A Teatro Gioco Vita, al quale l’immobile è stato concesso in locazione, spetterà allestirlo in modo
tale da adeguare l’aula unica della chiesa a una vera
sala teatrale, per quanto riguarda anche gli aspetti
dell’illuminazione e dell’acustica.
rungen zugänglich gemacht. Die Kirche Sacro Cuore,
an der Ecke zwischen der Via Melchiorre Gioia und der
Via Gregory X, war seit Jahrzehnten geschlossen, das
heißt seit zu Beginn der Neunzigerjahre die Jesuiten
Piacenza verlassen hatten. Die Jesuiten hatten sich in
der zweiten Hälfte des 19. Jahrhunderts in der Kirche
Sacro Cuore niedergelassen und eine Reihe Arbeiten
an der Kirchenfabrik vorgenommen, die bis zur napoleonischen Beschlagnahmung von den Mönchen von
San Francesco di Paola bewohnt gewesen war, welche
sich ihrerseits in dem aus dem Jahr 1000 stammenden Gebäude niedergelassen hatten, als die Kirche
noch der Heiligen Dreifaltigkeit gewidmet war und
neben einem von den Benediktinermönchen von San
Savino bewohnten Kloster stand. Die Jesuiten bauten
im Jahr 1587 eine neue Kirche und zwölf Jahre später das Kloster, das sie dann zu Beginn des 19. Jahrhunderts zu verlassen gezwungen wurden. Die Kirche
wurde in das Theater „Romagnosi“ umgewandelt, von
dem nur noch Zeichnungen existieren, denn bei der
Rückumwandlung in ein religiöses Haus wurde alles
abgerissen. In einem feierlichen Akt weihte Bischof
Giovanni Battista Scalabrini am 7. Juni 1896 das „von
weltlichen Spielen verunreinigte“ Gebäude wieder als
Kirche, wie noch heute auf der Gedenktafel an der
rechten Wand neben dem Eingang auf Lateinisch zu
lesen ist. Bei der Restaurierung wurden Kunstwerke
und Möbel der Kurie übergeben, weil sie mit der neuen Raumnutzung nicht vereinbar waren. Die Arbeiten
richteten sich jedoch nach den Kriterien „einer maximalen Flexibilität und Reversibilität und versuchten,
so wenig wie möglich in das Bestehende einzugreifen“. Die Stiftung von Piacenza und Vigevano, Eigentümerin des Gebäudes, hat die Sanierung der Räumlichkeiten übernommen und eine Holztreppe gebaut,
auf der das Publikum sitzen kann, während die Bühne
im Bereich des ehemaligen Pfarrhauses untergebracht
wurde. Dem Teatro Gioco Vita, das die Räumlichkeiten
angemietet hat, obliegt es, sie so zu gestalten, dass
das einzige Kirchenschiff zu einem echten Theatersaal wird, auch in Bezug auf die Aspekte der Beleuchtung und Akustik.
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Sala dei Teatini
Sala dei Teatini
Teatro Gioia
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
Il Po
Der Po
Divino per i Latini, che lo chiamavano “Padre”, il Po
lambisce maestoso la provincia di Piacenza, da Castelsangiovanni a Monticelli d’Ongina, affiancandola nella parte che guarda alla dirimpettaia, e più industriale, Lombardia. Provenendo da Milano, a soli tre quarti
d’ora di automobile, attraverso la strada statale Tidonese, si incontra il Po all’altezza di Castelsangiovanni,
dove si diparte anche la Strada dei Vini e dei Sapori dei
Colli Piacentini.
Qui il Grande Fiume s’infila a slalom in Emilia, facendo
da placido specchio alle boschine di pioppi bianchi e
neri, ai salici che sempre più rari spuntano da radure,
amene spiaggette, e golene, selvaggio e ricco sottobosco, sotto il battito d’ali di eleganti aironi, gabbiani reali, solitarie garzette, nell’ovattata atmosfera
nordica di vecchie cascine e campanili di quella Bassa
che Guareschi ha raccontato al mondo con le gesta di
Peppone e don Camillo. È la stessa campagna che ha
permeato di magìe, celebri
pellicole cinematografiche
firmate Soldati, Bertolucci,
e opere d’arte di quel genere
Fantastico che ha dato unicità alla pittura padana fino
agli espressionistici acuti di
Ligabue.
Qui il Po scorre lento e maestoso in un destino incrociato con quello della città. Crescono le ciclovie (a est
della città, è già percorribile il primo tratto della “Via
Po”, la pista ciclabile, più lunga d’Europa, dalle sorgenti all’Adriatico...), diventano sempre più variegate
le uscite guidate in motonave, si moltiplicano gli itinerari enogastronomici, culturali, naturalistici.
Nella sua corsa di 652 chilometri dal Monviso al mare,
qui il fiume più lungo e imponente d’Italia sembra
rallentare in larghe anse, per svelare testimonianze
e tracce di leggende, eventi che hanno fatto la Storia d’Italia e d’Europa (in queste campagne, il Barba-
Von göttlicher Gestalt für die alten Römer, die ihn
„Vater“ nannten, umspült der Po majestätisch die
Provinz Piacenza, von Castelsangiovanni bis Monticelli d’Ongina, und verläuft entlang der Grenze
zum industriellen Gebiet der Lombardei. Auf der
Staatsstraße Tidonese von Mailand her kommend,
nur eine Dreiviertel Autostunde entfernt, trifft man
auf der Höhe von Castelsangiovanni, wo auch die
Weinstraße der Colli Piacentini beginnt, auf den Po.
Hier mäandert der Große Fluss im Slalom Richtung
Emilia, ein friedliches Gewässer, in dem sich das Dickicht der weißen und schwarzen Pappeln und Weiden spiegeln, die immer seltener auf den Lichtungen
stehen, die schönen Strände und Buchten, wildes
und reiches Unterholz. Unter dem Flügelschlag eleganter Fischreiher, Silbermöwen, einsamer Silberreiher, in der gedämpften nordischen Atmosphäre alter
Gehöfte und Kirchtürme erscheint hier die Po-Ebene, die Giovanni Guareschi in seinen Romanen mit
Don Camillo und Peppone beschrieb. Dieselbe Landschaft, berühmte Filme von Soldati und Bertolucci
mit ihrem Zauber durchdrungen und Kunstwerke
des fantastischen Genres hervorgebracht hat, die
die Malerei der Po-Ebene einzigartig machten.
Hier fließt der Po langsam und majestätisch und
teilt sein Schicksal mit demjenigen der Stadt, die
er durchquert. Die Radwege nehmen zu (östlich
der Stadt gibt es bereits einen ersten Abschnitt
der „Via Po“, der längste Radweg Europas, von
der Quelle bis zur Adriaküste...), die Ausflüge
mit dem Motorboot werden abwechslungsreicher, es mehren sich Wein- und Spezialitätenrouten, Kulturreisen und die Ausflüge in die Natur.
Auf seinem Weg über 652 km von Monviso bis zum
Meer scheint der längste und imposanteste Fluss
Italiens hier seinen Lauf in weiten Schleifen zu
verlangsamen, um Geschichten und Legenden
zu enthüllen, die die Geschichte Italiens und Europas geschrieben haben (in diesem Landstrich
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rossa tenne la
famosa Dieta
di Roncaglia,
negli
anni
1154-1158), di
folklore, cultura popolare di
marcata identità, tra rocche
e castelli, imponenti centrali elettriche (la centrale
idroelettrica di Isola Serafini, attiva dal 1962, e l’excentrale Emilia sono aperte alle visite guidate), è
stato mantenuto anche quel mulino a vento (località
San Nazzaro) immortalato da Bacchelli nelle splendide pagine de “Il mulino del Po”. Al viaggiatore non
mancano occasioni per ristorarsi con specialità locali
offerte da antiche osterie, trattorie e ristoranti affacciati sull’argine.
Il Po è vissuto tantissimo dalle sue sponde (la città
vanta due importanti società canottieri, la “Vittorino
da Feltre” e la “Nino Bixio” che hanno sfornato campioni di canottaggio). Ma soprattutto il Po qui è nella
vita, nei discorsi della gente. In queste acque viveva
un mito: il “Moby Dick” del Po, lo storione, che tuttora frequenta gli amarcord dei pescatori del posto: da
Roncarolo (presso Caorso) anni fa, quando il Grande
Fiume era “il mare” dei piacentini, partivano spedizioni di pescherecci per la cattura di questo pesce
enorme, furbo e forte che, si racconta, sia arrivato risalendo le acque, fin dal Volga. Oggi ha un successore
poco amato ma che fa parlare molto di sé. È il pesce
siluro, il cui peso può raggiungere anche il quintale:
in zona hanno varato una manifestazione ad hoc, “Viviamo il Po”, che oltre a proporsi
come festa popolare, offre ai pescasportivi l’opportunità di dimostrare quanto sono bravi riproponendo il Master di pesca al siluro.
Sempre a est della città, presso
hielt Barbarossa 1154-1158 seinen berühmte den
Reichstag zu Roncaglia), Folklore, eine Volkskultur
mit starker Identität, zwischen Burgen und Schlössern, imposante Wasserkraftwerke (das seit 1962
aktive Wasserkraftwerk der Insel Serafini und das
ehemalige Kraftwerk Emilia sind für Besichtigungen offen), sogar die Windmühle (im Dorf San
Nazzaro) steht noch, der von Bacchelli in seinem
Roman Die Mühle am Po ein Denkmal geschaffen
wurde. Reisende haben viele Möglichkeiten, sich
am Po-Ufer mit Blick auf den Flussdamm auszuruhen und dabei lokale Spezialitäten in alten Gasthäusern, Trattorie und Restaurants zu genießen.
Die Menschen hier leben mit dem Po, ihr Leben
spielt sich an seinen Ufern und auch im Wasser ab
(die Stadt zählt zwei große Ruderclubs, der „Vittorino da Feltre“ und der „Nino Bixio“, die große
Sportler hervorgebracht haben). Der Po ist Teil des
Lebens der Menschen hier, immer in ihren Gesprächen präsent. Seine Gewässer bargen einen Mythos:
der „Moby Dick“ des Po, ein Stör, der den Fischern
noch heute in nostalgischer Erinnerung ist: Von
Roncarolo (bei Caorso) liefen damals, als der Große
Fluss das „Meer“ der Piacentiner war, Fischerboote
aus, um diesen riesigen Fisch zu fangen, der aber
allzu schlau und stark war, so erzählt man sich, und
flussaufwärts gegen den Strom schwamm, bis zur
Wolga. Heute hat er einen ungeliebten Nachfolger, der für Aufsehen sorgt. Es ist der Wels, der ein
Gewicht bis zu einem Zentner erreichen kann. Die
Bevölkerung hat eine spontane Veranstaltung mit
dem Titel „Wir leben den Po“ organisiert, die nicht
nur ein Volksfest sein will, sondern die Sportangler
auch auffordert, ihre Bravur zu
beweisen und den Wels zu fangen.
Weiter im Osten der Stadt, in der
Nähe der Schleife zwischen Caorso und Monticelli (die antike
Festung beherbergt drei wichtige
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l’ansa tra Caorso e Monticelli (l’antica Rocca ospita tre importanti
istituzioni museali: il museo civico, il museo etnografico del Po con
acquario e il museo della civiltà
contadina), è da visitare uno dei
luoghi naturalistici più interessanti
di tutto il medio territorio padano:
l’Oasi De Pinedo. La presenza della
centrale nucleare di Caorso, inattiva da anni, ha fatto sì che zone
limitrofe vincolate dall’Enel siano rimaste immuni
da interventi d’antropizzazione. La conservazione di
zone umide dove è vietata sia la caccia che la pesca
ha consentito negli anni la nidificazione e la sosta
durante le migrazioni di numerose specie di uccelli,
tra cui i principali rapaci ed aironi, compreso il raro
Airone Rosso. C’è una imbarcazione, la Calpurnia, che
effettua due tragitti lungo l’itinerario Piacenza-San
Nazzaro, attraversando proprio queste splendide aree
naturalistiche. Guado piacentino eccelso, nei pressi
di Calendasco (a ovest della città) nell’anno 990 per
l’abate Sigerico, futuro arcivescovo di Canterbury, e
per Napoleone nella primavera del 1796, che si apprestava ad affrontare l’esercito austriaco nella vallata
del Po, oggi il fiume fa di tutto per farsi conoscere e
apprezzare in tutte le sfaccettature. Dal fiume, nel
territorio di Mortizza, è visibile la famosa “sassaia dei
tedeschi”, un’opera di rinforzo della riva, in pietre e
sassi, costruita dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Sempre in territorio di Mortizza si trova
una località contornata da un grande bosco dove, si
racconta, morirono e furono sepolti pellegrini ed appestati. Antiche carte documentano l’esistenza di un
bosco vastissimo dalla fitta vegetazione, da cui deriverebbe il nome di “Bosco dei Santi”. Merita una citazione il grosso borgo di Noceto, che sorgeva sulla
sponda lombarda, sommerso dalle acque del Po dopo
una violentissima piena. Narra la leggenda che nel
Museen: das Stadtmuseum, das
Ethnographische Museum des Po
mit Aquarium und das Museum
der bäuerlichen Kultur) gibt es
einen Ort, der das interessanteste Naturspektakel der ganzen
mittleren Po-Ebene bietet: die
Oase De Pinedo. Das Kernkraftwerk von Caorso, das
seit Jahren stillgelegt
ist, hat dazu geführt,
dass die umliegenden
Gebiete von menschlichen
Eingriffen
verschont geblieben
sind. Die Erhaltung
von Feuchtgebieten, wo sowohl die Jagd als auch
das Fischen verboten ist, hat im Laufe der Jahre
dazu geführt, dass viele Vogelarten, darunter Raubvögel und Fischreiher, einschließlich des seltenen
Purpurreihers, sich auf ihrer Migration hier niederlassen und nisten. Ein Boot, die Calpurnia, macht
zwei Rundfahrten entlang der Route Piacenza–San
Nazzaro mitten durch dieses wunderschöne Naturgebiet. Eine perfekte Piacentiner Furt in der Nähe
von Calendasco (im Westen der Stadt), im Jahr 990
für den Abt Sigerico, den zukünftigen Erzbischof
von Canterbury, und im Frühjahr 1796 für Napoleon,
als er im Tal des Po der österreichischen Armee gegenübertreten wollte, tut der Po heute alles, um bekannt und beliebt zu sein. Vom Gemeindegebiet von
Mortizza aus sieht man den berühmten „Steindamm
der Deutschen“, eine steinerne Uferverstärkung,
die von deutschen Soldaten während des Zweiten
Weltkriegs erbaut wurde. Ebenfalls in Mortizza gibt
es einen großen Wald, von dem man erzählt, dass
dort an Pest verstorbene Pilger begraben wurden.
Alte Urkunden dokumentieren die Existenz eines riesigen Walds mit einer dichten Vegetation, der „Wald
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silenzio delle notti di luna si sentisse ancora suonare
la campana sulla torre della chiesa. Fu proprio questa
leggenda ad ispirare Giovanni Guareschi che scrisse uno degli episodi più poetici nei suoi famosi libri
su Don Camillo e Peppone. Caselle Landi fu teatro di
sanguinose battaglie come testimonia la “Cappelletta
dei morti della Porchera”, dal nome della strada usata
per condurre i porci al pascolo nei terreni lungo il Po.
La cappella in muratura sorge sui resti di un cimitero dove furono sepolti i soldati spagnoli ed ungheresi
uccisi nel conflitto del 1745, devastato in seguito da
un’alluvione. Ogni anno è meta di una solenne processione con pellegrinaggi di barcaioli e pescatori provenienti dalle località rivierasche.
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der Heiligen“ genannt wurde. Das Dorf Noceto am
lombardischen Ufer wurde nach einer heftigen Flut
von den Gewässern des Po völlig überschwemmt.
Die Legende besagt, dass man in der Stille von Vollmondnächten noch heute den Kirchturm läuten hört.
Diese Legende hat Giovanni Guareschi zu einer der
poetischsten Episoden seiner berühmten Geschichte über Don Camillo und Peppone inspiriert. Caselle
Landi war Schauplatz blutiger Schlachten, wie die
„Kleine Kapelle der Toten von Porchera“ bezeugt, benannt nach der Straße dem Po entlang, auf der die
Schweine auf das Weideland geführt wurden. Die
Kapelle steht auf den Resten eines Friedhofs, auf
dem die in dem Konflikt von 1745 getöteten spanischen und ungarischen Soldaten begraben wurden,
und wurde später von einer Flut zerstört. Jedes Jahr
finden Wallfahrten zu dieser Kapelle statt, mit einer
feierlichen Prozession der Schiffer und Fischer aus
den Dörfern am Po.
Für die Buchung einer Schiffsfahrt mit dem Boot Calpurnia
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FREIZEIT
La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini
Die Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini
Creata nel febbraio del 2000,
la Strada dei Vini e dei Sapori
dei Colli Piacentini si presenta
come un riuscito connubio tra
storia, tradizioni, territorio e
tipicità. Nata con lo scopo di
promuovere la cultura e l’enogastronomia del territorio,
la Strada dei Vini e Sapori dei
Colli Piacentini si è affermata
in questi anni come un prodotto turistico di successo, che
basa le sue proposte sull’accoglienza garantita dagli oltre
100 soci, suddivisi tra aziende
vitivinicole, agriturismi, castelli, alberghi, ristoranti e
salumifici, caseifici, agenzie
di viaggi, società di servizi, i 21 comuni attraversati
dall’itinerario insieme a Provincia e Camera di Commercio di Piacenza.
La strada attraversa le quattro vallate principali del
territorio piacentino, corrispondenti alla zona di
produzione e denominazione di origine controllata
dei vini - Val Trebbia, Val d’Arda, Val Nure e Val Tidone, per una lunghezza totale del percorso di oltre
250 chilometri.
A distanza di 13 anni dalla sua nascita si può affermare che l’offerta complessiva della Strada dei
Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini si è posizionata
come uno dei principali elementi di attrazione turistica verso il territorio piacentino. La conferma
deriva da due fattori: dall’analisi dei dati statistici
sul turismo a Piacenza, che vede il territorio interessato dalla Strada protagonista di una crescita costante di arrivi e presenze; dagli investimenti che le
aziende associate hanno fatto e stanno facendo per
adeguare le proprie strutture all’accoglienza degli
ospiti. Ogni cantina, solo per fare un esempio, si è
Seit Februar 2000 präsentiert
sich die Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini als eine
gelungene Kombination aus
Geschichte, Tradition und Landschaft. Zum Zweck der Förderung der Kultur und der lokalen
Önogastronomie
gegründet,
hat sich die Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini
in den letzten Jahren als erfolgreiches Tourismus-Produkt bestätigt, dessen Angebot auf die
Gastfreundschaft der mehr als
100 Mitglieder zählen kann, mit
ihren Weingütern, Agrotourismus-Betrieben, Burgen, Hotels,
Restaurants und Wurstwarengeschäften, Käsereien, Reisebüros und Dienstleistungsgesellschaften in den 21 Gemeinden, die an
der Reiseroute liegen, sowie der Handelskammer
und der Provinz Piacenza. Die Straße führt durch die
vier Haupttäler der Provinz Piacenza, entsprechend
dem Produktionsgebiet und der kontrollierten Herkunftsbezeichnung der Weine – Val Trebbia, Val d’Arda, Val Nure und Val Tidone, auf einer Gesamtlänge von über 250 Kilometern. 13 Jahre nach seiner
Gründung kann man sagen, dass das Angebot der
Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini sich
insgesamt positioniert hat als eine der touristischen
Hauptattraktionen auf dem Gebiet von Piacenza. Die
Ergebnisse: Aus der Analyse der statistischen Daten
über den Tourismus in Piacenza geht hervor, dass
auf dem Gebiet der Weinstraße eine stete Zunahme
der Hotelübernachtungen verzeichnet wird; die Mitgliedsunternehmen tätigen Investitionen, um ihre
Strukturen den Bedürfnissen der Gäste anzupassen.
Jedes Weingut, um nur ein Beispiel zu nehmen, organisiert heute Führungen und hat einen Raum für
52
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dotata di un percorso guidato e di una sala dedicata alla
degustazione.
Nel calendario dell’associazione sono presenti oltre
40 appuntamenti che interessano cantine, aziende
dell’agroalimentare tipico,
agriturismi, ristoranti, associazioni e comuni.
Weinproben eingerichtet.
Im Kalender des Vereins
sind über 40 Veranstaltungen, die Weingüter, Herstellerfirmen regionaltypischer
Produkte, Agrotourismus,
Restaurants, Verbände und
Gemeinden interessieren
könnten.
Die Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini hat
sich um neue Marketinginstrumente bemüht: ein
neuer Katalog, eine neue Webseite und einen Newsletter mit allen Veranstaltungen und Initiativen
des Vereins, der seit Anfang 2007 an rund 1200
Empfänger versandt wird, darunter Privatpersonen,
Gruppen, Vereine, Reisebüros, Reiseveranstalter, Institutionen, Gemeinden, IAT und APT, Journalisten.
Um den kostenlosen Newsletter zu erhalten, muss
man sich nur auf der Webseite des Vereins, www.
stradadeicollipiacentini.it, anmelden. Eine benutzerfreundliche, moderne, zeitgemäße Webseite,
die in wenigen Minuten und mit nur wenigen Klicks
erlaubt, einen Überblick über die besten Angebote
der Wein- und Gourmetstraße der Colli Piacentini zu
bekommen.
La Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini si è dotata di nuovi strumenti
di promocommercializzazione: un nuovo catalogo,
un nuovo sito internet e una newsletter con tutti gli
appuntamenti e le iniziative che coinvolgono l’associazione e che, a partire dall’inizio del 2007, viene inviata a circa 1200 destinatari, tra cui privati,
circoli, associazioni, agenzie di viaggio, operatori
turistici, istituzioni, comuni, IAT e APT, giornalisti. Per ricevere gratuitamente la newsletter basta
connettersi al sito internet dell’associazione, www.
stradadeicollipiacentini.it, ed iscriversi nello spazio apposito. Un sito agile, moderno, al passo con i
tempi, che consente nel giro di pochi istanti di navigazione conoscere, con un semplice click, il meglio
delle proposte della Strada dei Vini e dei Sapori dei
Colli Piacentini.
Associazione Strada dei Vini e dei
Sapori dei Colli Piacentini
C/o CTS Piazza Cavalli, 7 - 29121
Piacenza
Tel. +39 0523 716968
E-Mail: [email protected]
www.stradadeicollipiacentini.it
Associazione Strada dei Vini e
dei Sapori dei Colli Piacentini
Presso CTS Piazza Cavalli, 7 29121 Piacenza
Tel. +39 0523 716968
E-mail: [email protected]
www.stradadeicollipiacentini.it
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La Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina
Die Po-Route und die regionaltypischen Produkte
der Bassa Piacentina
Ha preso corpo all’inizio del 2007 la quattordicesima strada dei sapori dell’Emilia-Romagna: la Strada
del Po e dei sapori della Bassa Piacentina che nasce
a ridosso nebbiosa bassa padana, del Grande Fiume,
dei suoi affluenti, dei canali e dei pioppi e attraversa i comuni rivieraschi. Il viaggiatore che percorre
questo itinerario con l’intento di fare uno shopping
goloso, rimane attratto dal forte senso di identità
che si respira lungo tutto il percorso. Non solo castelli o suggestivi scorci, non solo filari di pioppi
lungo gli argini e nemmeno un veloce assaggio di
una pietanza insolita, ma un lento ed equilibrato
immergersi in un insieme di tutto questo: il migliore
salume e il buon formaggio di una località degustati
dopo aver visitato il castello e il centro storico, o
aver percorso gli argini in bicicletta e magari essersi
fatti raccontare una leggenda locale dal gestore di
un ristorante.
Questo vuole esprimere la Strada del Po e dei sapori della Bassa Piacentina: la storia, il territorio, le
tradizioni, i sapori genuini. La nuova sensibilità con
la quale il moderno turista-viaggiatore si accosta a
realtà tradizionalmente diverse da quelle conosciute, può trovare un percorso d’elezione lungo l’itinerario enogastronomico della bassa piacentina.
L’itinerario della Strada del Po e dei Sapori della
Bassa Piacentina misura nel suo complesso circa 100
chilometri, si sviluppa tra una cornice di borgate
caratterizzate da un impianto urbanistico lineare e geometrico e riunisce 51 tra soci pubblici
(la Provincia di Piacenza,
la Camera di Commercio
di Piacenza insieme ai
comuni di Castelvetro
Piacentino, Monticelli
d’Ongina, Caorso, Villanova sull’Arda, San Pie-
Zu Beginn des Jahres 2007 hat die vierzehnte Route
der regionaltypischen Produkte der Emilia Romagna
Gestalt angenommen: Die Po-Route und die regionaltypischen Produkte der Bassa Piacentina ist ein
Projekt, das ausgehend von der Nähe der nebligen
Tiefebene des Pos, des Großen Flusses und seiner Nebenflüsse, den Kanälen und Pappeln entlang durch
die Dörfer an seinem Ufer führt. Der Reisende genießt das hervorragende Gourmet-Angebot und ist
gleichzeitig fasziniert vom starken Identitätsgefühl,
das er auf dieser Route atmet. Nicht nur Schlösser
und malerische Flecken, nicht nur Pappelnreihen
am Ufer und auch nicht nur ein kurzer Blick auf eine
ungewöhnliche Spezialität, sondern ein langsames
und harmonisches Eintauchen in alles zusammen:
die beste Salami und würziger Käse werden in einem
Lokal gekostet, nach der Besichtigung des Schlosses
oder der Altstadt, nach einer Radtour auf dem Flussdamm oder nachdem der Gastwirt vielleicht eine lokale Legende erzählt hat.
Dies ist das Ziel der Po-Route und der regionaltypischen Produkte der Bassa Piacentina: Geschichte,
Land, Traditionen, authentische Aromen vermitteln.
Die neue Sensibilität, mit der die modernen Touristen und Kulturreisenden sich fremden Realitäten
nähern, entspricht der Erfahrung einer Reiseroute
entlang regionaltypischer Produkte der Bassa Piacentina und schenkt tiefe Befriedigung. Die Po-Route und die regionaltypischen Produkte der
Bassa Piacentina umfasst insgesamt rund 100
Kilometer, führt durch
Dörfer mit einem linearen und geometrischen
urbanen Grundriss und
vereint 51 öffentliche
Partner (die Provinz Piacenza, die Handelskam-
54
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tro in Cerro, Besenzone, Cortemaggiore) e privati (aziende
agricole, ristoranti, agriturismi, salumifici, caseifici, musei,
castelli, botteghe del tipico,
associazioni di categoria). Partendo da Caorso, dove si possono ammirare la Rocca del 1200
ora trasformata in palazzo nel
1600 e la Collegiata, l’itinerario prosegue, costeggiando il
Po, verso Monticelli d’Ongina,
caratteristico borgo fluviale
con le vie principali disseminate di portici.
Nel paese si possono visitare la Rocca dei Pallavicino del
1400, il Museo etnografico del
Po, l’acquario del Po e il Museo della civiltà contadina, la
Collegiata di San Lorenzo del
1480. A Monticelli d’Ongina, nella prima domenica
di Maggio, si svolge il Mercato dei Prodotti Tipici
del Po. Castelvetro offre al visitatore il neogotico
palazzo municipale e la settecentesca parrocchiale.
Proseguendo si giunge a Villanova sull’Arda, attraversando un paesaggio rurale connotato dalle grandi cascine a corte. Nella frazione di Sant’Agata si
visita la Villa di Giuseppe Verdi, mentre in direzione
di San Pietro in Cerro si può ammirare, a Maggio, la
fioritura dei ciliegi, frutto tipico del comune di Villanova. Giunti a San Pietro in Cerro si visita il ben
conservato Castello del XV secolo e l’annesso Museo
di Arte Moderna. Besenzone è un comune ricco di
ville gentilizie costruite tra il XV e il XIX secolo. Da
qui la strada raggiunge Cortemaggiore, città ideale dall’impianto urbanistico sorto nel Quattrocento
all’insegna dell’utopia. Da vedere anche la Collegiata di Santa Maria delle Grazie, il Convento e il
mer von Piacenza zusammen
mit den Gemeinden Castelvetro
Piacentino, Monticelli d’Ongina,
Caorso, Villanova sull’Arda, San
Pietro in Cerro, Besenzone, Cortemaggiore) und private Partner
(landwirtschaftliche Betriebe,
Restaurants, Agrotourismus-Betriebe,
Wurstwarengeschäfte,
Käsereien, Museen, Burgen, Läden, Verbände). Ausgehend von
Caorso, wo die Festung aus dem
Jahr 1200 besichtigt werden
kann, die 1600 in einen Palazzo
mit benachbarter Stiftskirche
umgewandelt wurde, führt die
Route dem Po entlang nach Monticelli d’Ongina, ein typisches
Flussdorf mit seinen gedeckten
Bogengängen im Zentrum.
Im Dorf können die Festung Pallavicino aus dem Jahr 1400, das Ethnographische
Museum des Po, das Po-Aquarium, das Museum der
bäuerlichen Kultur und die Stiftskirche San Lorenzo
aus dem Jahre 1480 besichtigt werden. In Monticelli d’Ongina findet am ersten Sonntag im Mai immer
der Markt regionaltypischer Produkte statt. Castelvetro bietet den Reisenden ein neugotisches Rathaus und eine Pfarrkirche aus dem 18. Jahrhundert.
Weiter auf dem Weg erreicht man Villanova sull’Arda
mitten in einer ländlichen, durch vereinzelte große
Bauernhöfe gekennzeichneten Landschaft. Im Ortsteil Sant’Agata kann die Villa von Giuseppe Verdi
besucht werden, während in Richtung San Pietro
in Cerro im Mai die blühenden Kirschbäume zu bewundern sind, für deren Früchte Villanova bekannt
ist. In San Pietro in Cerro angekommen, können die
gut erhaltene Burg aus dem 15. Jahrhundert und
das benachbarte Museum für Moderne Kunst besich-
55
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chiostro dei Francescani, l’Oratorio barocco di San
Giuseppe. Nel paese si tiene da oltre 500 anni la più
importante fiera agricola del territorio piacentino. La strada infine si ricongiunge con Caorso. Tra
una visita e l’altra, alcune imperdibili digressioni
gastronomiche, con un paniere di prodotti e piatti
tipici d’eccellenza: dal Grana Padano Dop al Provolone Valpadana Dop, dai tre salumi Dop piacentini
(Coppa, Salame e Pancetta) all’aglio bianco. Senza
dimenticare la frutta antica, le ciliegie di Villanova
sull’Arda, il pomodoro, i dolci (spongata e sbrisolona), il fiocchetto, il culatello piacentino e il salame
gentile, il grass pist e gli anolini, per finire con i liquori (marsala all’uovo, bargnolino, nocino).
Per avere informazioni:
Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina
Piazza Cavalli, 7 - 29121 Piacenza
Tel. +39 0523 716968 - Fax. +39 0523 462990
E-mail: [email protected]
www.stradadelpo.it
tigt werden. Besenzone ist eine Gemeinde mit zahlreichen eleganten, zwischen dem 15. und dem 19.
Jahrhundert erbauten Villen. Von hier aus erreicht
man Cortemaggiore, dessen Stadtplan im 15. Jahrhundert unter dem Vorzeichen der Utopie entworfen wurde. Ebenfalls sehenswert ist die Stiftskirche
Santa Maria delle Grazie, das Franziskaner-Kloster
und der Kreuzgang sowie das barocke Oratorium
San Giuseppe. Hier findet seit mehr als 500 Jahren
die wichtigste Landwirtschaftsmesse der Provinz
Piacenza statt. Die Route führt schließlich wieder
nach Caorso. Zwischen einer Besichtigung und der
nächsten bieten sich kulinarische Exkurse an, dank
einem umfassenden Angebot regionaltypischer Produkte und lokaler Spezialitäten: vom Grana Padano
DOP bis zum Provolone DOP, von den drei Piacentiner Wurstwaren (Coppa, Salami und Speck) bis zum
weißen Knoblauch. Nicht zu vergessen natürlich das
traditionelle Obst und Gemüse dieser Region, nämlich die Villanova-Kirschen, die Tomaten, Süßwaren
(die Spongata und die Sbrisolona), der Fiocchetto,
die Schinkenspezialität Culatello und die Salami,
den grass pist und die Anolini, und zu guter Letzt
die Liköre (Marsala Eierlikör, Bargnolino, Nusslikör).
Für weitere Informationen:
Strada del Po e dei Sapori della Bassa Piacentina
Piazza Cavalli, 7 - 29121 Piacenza
Tel. +39 0523 716968 - Fax +39 0523 462990
E-Mail: [email protected]
www.stradadelpo.it
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Club di prodotto dell’Appennino Piacentino
Produkte-Club des Appennino Piacentino
Basierend auf einer Idee
der Abteilung für Tourismus
und Marketing der Provinz
Piacenza, im Einvernehmen
mit den Berggemeinden und
in Zusammenarbeit mit der
Soprip (Agentur für lokale
Entwicklung der Provinzen
Parma und Piacenza, die die
wirtschaftlichen und institutionellen Kräfte der beiden Gebiete koordiniert),
zählt der Produkte-Club des Appennino Piacentino rund dreißig Mitglieder unter den Reiseveranstaltern der Tälern Val d’Arda, Val Tidone, Val Nure
und Val Trebbia. Das Ziel ist die Wiederbelebung
des Tourismus in den Berggebieten durch spezifische Förderung und Bewerbung der Charakteristiken wie die intakte Natur, Kulturdenkmäler und
die Möglichkeit von Outdoor-Sportaktivitäten,
die einen starken Nachfragezuwachs registrieren.
Dem nationalen und internationalen Tourismus
sollen neue Produkte und Instrumente angeboten werden. „Die Provinz Piacenza hat beschlossen, dass es an der Zeit ist, etwas zu unternehmen,
um der Krise zu begegnen, die den traditionellen Tourismus im Apennin in den letzten Jahren
empfindlich getroffen hat. Einige Veranstalter
haben bereits eigenständig versucht, einen Ausweg aus dem Engpass zu
finden, indem sie auf das
Produkt Natur setzten, was
mit Sicherheit insgesamt
eine erfolgreiche Strategie
darstellt. Eine einzigartige
Mischung aus intakter Natur, erfrischenden Flüssen
und Bächen, Möglichkeiten für Outdoor-Sport und
Ideato dall’Assessorato al
turismo e marketing dell’Amministrazione Provinciale di
Piacenza, in accordo con le
Comunità montane e la collaborazione di Soprip (l’Agenzia
di Sviluppo Locale delle province di Parma e Piacenza, che
raccoglie forze economiche FERRIERE
ed istituzionali dei due territori), il Club di prodotto dell’Appennino piacentino
conta una trentina di soci, tutti operatori turistici
delle vallate d’Arda, Tidone, Nure, Trebbia.
L’obiettivo è il rilancio del turismo in area montana,
promuovendone peculiarità quali la natura ancora
intatta, le testimonianze culturali e la possibilità
di sport all’aria aperta che registrano un’utenza in
forte crescita. Offrirsi al turismo nazionale e internazionale con prodotti e strumenti nuovi.
“La Provincia di Piacenza ha ritenuto fosse il momento di fare qualcosa di diverso per affrontare la
crisi che in questi ultimi anni ha colpito il turismo
tradizionale dell’Appennino. Già alcuni operatori si
sono mossi autonomamente per uscire dall’empasse, puntando su un prodotto sicuramente vincente
rappresentato dall’ambiente nel suo complesso. Un
mix unico di verde incontaminato, di torrenti, di
occasioni di sport all’aria aperta e di proposte culturali capace di conquistare
immediatamente anche il turista più esigente. Il Club di
prodotto intende coordinarne e valorizzarne le iniziative
per migliorarne potenzialità, prestazioni e capacità di
sbarco sul mercato” è stato
detto alla presentazione.
Il portale “Uppennino”(www.
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FREIZEIT
MORFASSO
uppenninopiacentino.com) raccoglie i siti già esistenti e iniziative di web marketing dei soci.
Dalla brochure:
“Uppennino Piacentino per vivere lo sport, Uppennino Piacentino per vivere la cultura.
Un’allegra ciaspolata tra amici, una sciata notturna, una cavalcata o un’avventura in MTB dentro
panorami che fan sentire di più la vita, una discesa
in canoa lungo i salti di un torrente indomito, per
riconoscersi complici di una natura prorompente…
Ma non scoraggiatevi se non siete temerari convinti: da noi bastano le scarpe da golf o quelle da passeggiata, per sentirsi unici naturalmente.
Poi bisogna appagare anche la voglia di relax, di far
festa con la gente: le sagre paesane, la musica folk
che si riversa e si dispiega lungo i pendii, l’opera
lirica in un ammaliante borgo medievale, il teatro
latino tra le vestigia di una fiorente città romana,
gli incontri con gli autori ad una rassegna cinematografica. Oppure con i bambini, a sorridere per le
stramberie degli artisti di strada: una fantasia da
tutto il mondo!”
Kulturangebote erobern zweifellos auch die anspruchsvollsten Touristen. Der Produkte-Club beabsichtigt, diese Initiativen zu koordinieren und
deren Potenzial und Leistungsfähigkeit am Markt
zu steigern“, wurde bei der Präsentation erklärt.
Das Portal „Uppennino“ (www.uppenninopiacentino.com) bildet ein Tool der bestehenden einzelnen Webseiten und Web-Marketing-Initiativen der
Mitglieder.
Aus der Broschüre: „Uppennino Piacentino für
Sport-Erlebnisse, Uppennino Piacentino für Kultur-Erlebnisse. Eine fröhliche Schneeschuhwanderung mit Freunden, ein Nachtski-Abenteuer, eine
Klettertour oder ein Abenteuer auf dem Mountainbike in einer atemberaubenden Umgebung,
eine Kanufahrt in einem reißenden Fluss, um
sich mit der Natur zu messen ... Aber keine Sorge,
wenn Sie keine sportlichen Herausforderungen
suchen: Bei uns reichen auch ein Paar Golfschuhe
oder Trekkingschuhe, um sich wohl zu fühlen. Und
man muss auch mal entspannen, mit Freunden feiern: Die Dorffeste, die Volksmusik auf dem Land,
eine Opernaufführung in einem bezaubernden
mittelalterlichen Dorf, das lateinische Theater in
den Überresten einer altrömischen Stadt, Künstlertreffen bei einem Filmfestival. Oder mit den
Kindern lachen über die Eskapaden von Straßenkünstlern: Fantasie ist universal!“
VAL TIDONE
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I Castelli del Ducato di Parma e Piacenza:
gioielli d’arte nel cuore dell’Emilia
The Castles of Parma and Piacenza Dukedom:
art jewels in the heart of Emilia
Ad un’ora d’auto da Milano e
a mezz’ora d’aereo da Roma,
sorgono antichi gioielli tutti
da scoprire. Sono i 20 manieri
raccolti oggi nell’Associazione Castelli del Ducato di Parma e Piacenza: un patrimonio
d’arte, cultura e piaceri senza tempo custoditi nel cuore dell’Emilia Romagna. Essi
punteggiano il territorio come
gemme su un prezioso tessuto,
da oltre 500 anni si stagliano
come sentinelle, mute e vigili, a dominare il paesaggio. E
hanno tante pagine di storia
da raccontare. Rocche, baluardi e fortezze si aprono ai
visitatori per dischiudere un
mondo lontano, fatto d’amo- CASTELLO DI REZZANELLO
ri e di guerre, grandi passioni
che ancora aleggiano tra le mura, i camminamenti e
i fastosi saloni.
Da Sud verso Nord il primo maniero che si incontra
nella provincia di Piacenza, lungo la strada che sale
le colline, tra i torrenti Stirone ed Arda, è Vigoleno
con la sua antica contrada perfettamente conservata, che accoglie i visitatori con un tuffo al cuore. A
ciò risponde il trecentesco borgo di Castell’Arquato,
con la Rocca Viscontea che si staglia sui colli attorno con la sua teoria di merli e torri medioevali. Più
avanti, isolato su uno sperone di serpentino verde,
ecco il Castello di Gropparello: tra le sue antiche
mura, custodisce una sorpresa, un “parco emotivo”,
il primo in Italia, dove i bambini possono rivivere le
fiabe di un tempo in costume d’epoca. Doppio ponte
levatoio, torre quadrata e vasta corte interna, sono
invece le caratteristiche del castello di Paderna, che
Eine Autostunde von Mailand und eine halbe Stunde
mit dem Flugzeug von Rom
entfernt, warten historische
Baudenkmäler darauf, entdeckt zu werden. Die Rede ist
von zwanzig Residenzen, die
sich unter der Vereinigung
der Schlösser des Herzogtums
Parma und Piacenza zusammengeschlossen haben: eine
Fülle von Kunst, Kultur und
zeitloser Freuden im Herzen
der Emilia Romagna. Sie zieren das Land wie Juwelen ​​auf
einem kostbaren Stoff, seit
über 500 Jahren ragen sie
würdevoll in die
Landschaft, still
und wachsam.
Und sie haben
viel zu erzählen. Die Festungen,
Burgen
ROCCA DI OLGISIO
und Schlösser
stehen für Besichtigungen offen und erschließen
den Besuchern eine vergangene Welt, Geschichten
von Liebe und Krieg, große Leidenschaften, die
heute noch in den Gemäuern, auf den Gehwegen
und prächtigen Sälen nachhallen. Von Süden her
kommend ist das erste Schloss, auf das man in der
Provinz Piacenza trifft, wenn man zwischen den
Flüssen Arda und Stirone auf der Straße in die Hügel
unterwegs ist, Vigoleno mit seinem gut erhaltenen
Schlosshof, der die Besucher willkommen heißt. Ihm
gegenüber steht das mittelalterliche Dorf Castell’Arquato aus dem 14. Jahrhunderts, mit der Burg Viscontea, die auf einem Hügel in den Himmel ragt
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TEMPO LIBERO
FREIZEIT
fa coincidere
l’arte
delle
fortif icazioni
con la cultura
agricola, sino
ad essere diventata
azienCASTELLO DI AGAZZANO
da di bioagricoltura. Spostandosi in Val Nure ecco il parco del
Castello di Grazzano Visconti, realizzato all’inizio
del ‘900 su progetto del Duca Giuseppe Visconti di
Modrone, che accoglie elementi del giardino all’italiana, dei parchi alla francese e all’inglese, rispondendo alle esigenze di decoro in voga tra XIX
e XX secolo. Parterres, ponticelli, fontane e statue
decorano un paesaggio romantico, arricchito da un
divertente labirinto. Sulla Val Trebbia esercita il suo
dominio il Castello di Rivalta, dove sono ospiti abituali i reali inglesi. Nella magione trova posto il Club
del Fornello, un Rotary della cucina al femminile;
all’interno delle mura sorge poi un parco bellissimo,
riccamente adornato. La Rocca e il Castello di Agazzano, di chiare influenze rinascimentali, presentano
invece una corte con loggiato. Risalendo la Val Tidone è possibile ammirare le sei cinta di mura che avvolgono la Rocca d’Olgisio, mirabilmente restaurata
dai suoi proprietari. Il piacentino saluta gli ospiti
col castello di San Pietro in Cerro, risalente alla fine
del ‘400, degno di nota per gli elementi rinascimentali della dimora gentilizia di un ambasciatore papale e che custodisce al suo interno il MIM: collezione
di numerose opere di maestri contemporanei.
Ogni anno, poi, storia e gastronomia sono serviti
assieme in rocche e manieri. Nei castelli dell’ Associazione del Ducato di Parma e Piacenza si tengono
infatti le “Ricordanze di Sapori”, originale rassegna
und von Zinnen und mittelalterlichen Türmen erzählt. Weiter unterwegs durch die grüne Landschaft
trifft man auf das Schloss Gropparello: Seine alten
Gemäuer halten eine Überraschung bereit, nämlich
einen „Emotion Park“, den ersten in Italien, wo Kinder Geschichten aus vergangener Zeit in Kostümen
erleben können. Wenn man die Zugbrücke passiert
hat, kommt man zum hohen quadratischen Turm
mit großem Innenhof der Burg Paderna, die heute
einen biologischen Landwirtschaftsbetrieb beherbergt und wo den Besuchern die Merkmale einer
mittelalterlichen Festung und der damaligen bäuerlichen Kultur nahegebracht werden. Im Val Nure
empfiehlt sich ein Besuch im Park des Schlosses von
Grazzano Visconti, der Anfang des 20. Jahrhunderts
nach einem Plan des Herzogs Giuseppe Visconti di
Modrone erbaut wurde und Elemente der italienischen Gartens, der französischen und englischen
Parkanlagen aufweist und damit der Mode des ausgehenden 19. und beginnenden 20. Jahrhundert
entsprach. Blumenbeete, kleine Brücken, Brunnen
und Statuen zieren eine romantische Landschaft,
die auch noch um spielerisches Labyrinth bereichert
ist. Über dem Val Trebbia dominiert das Schloss Rivalta, wo die Mitglieder des britischen Königshauses Stammgäste sind. Im Herrenhaus hat der Club
del Fornello, ein Rotary Club weiblicher Kochkünste,
seinen Sitz. Innerhalb der Mauern ist auch ein schöner, reich geschmückter Park zu sehen. Das Schloss
von Agazzano mit seinem Innenhof mit Loggia verweist ganz klar auf Renaissance-Einflüsse. Weiter
unterwegs im Val Tidone können die sechs, von den
Besitzern wunderschön restaurierten Stadtmauern
um die Festung von Olgisio bewundert werden. Das
Piacentino-Gebiet verabschiedet schließlich seine
Reisenden auf dem Schloss San Pietro in Cerro aus
CASTELLO DI AGAZZANO
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dem späten 15. Jahrhundert mit
enogastronomica di alto livelbemerkenswerten
Renaissanlo, itinerante, in occasione delce-Elementen, das Adelssitz eila quale i commensali hanno la
nes päpstlichen Botschafters war
possibilità di banchettare a corte
und
heute das MIM beherbergt
in compagnia di eleganti dame,
– eine Sammlung zahlreicher
nobili cavalieri, musici e giullari
CASTELLO DI GRAZZANO V.
Werke zeitgenössischer Künstler.
e che nelle passate edizioni ha
riscosso un significativo successo di pubblico, atti- Jedes Jahr wird mit einem Event Geschichte und
Gastronomie in den Schlössern und Herrenhäusern
rando nelle due province moltissime presenze.
gemeinsam serviert. In den Schlössern der Vereinigung des Herzogtums Parma und Piacenza finden
Per informazioni:
Veranstaltungen im Sinne von „Taste of Memories“
Associazione Castelli del Ducato di Parma
statt, önogastronomische Events auf höchstem Nie Piacenza - Club di Prodotto
veau, anlässlich derer die Gäste die Möglichkeit haTel. 0521.823220/823221
ben, im Beisein eleganter Burgfräulein, edler Ritter,
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Musikanten und Gaukler zu speisen. Die Initiative
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war in den vergangenen Jahren ein großer Erfolg
und hat in beiden Provinzen viel Publikum angelockt.
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e Piacenza - Club di Prodotto
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
I prodotti tipici
Die regionaltypischen Produkte
Nell’Italia del vivere
e mangiare bene, Piacenza riveste un ruolo
di primo piano. Sedersi a tavola in una delle
tante trattorie della
città o disseminate,
spesso intatte nei decenni, tra monti e colline è un vero piacere
per il palato. Numerosi
i piatti tipici. Ma il vanto sono i prodotti certificati, cioè quelli che
si possono fregiare del
marchio d’origine. Tre
sono sul versante salumi, due tra i formaggi, venti su quello dei vini.
Im Italien lebt und isst man gut, und
Piacenza ist eine vorbildliche italienische Provinz. Die vielen Gaststätten in
der Stadt oder auf dem Land, die sich
oft einen seit Jahrzehnten unveränderten Charme erhalten haben, laden
zu wahren Gaumenfreuden ein. Piacenza
kennt zahlreiche regionaltypische Gerichte. Aber der Stolz der Piacentiner sind ihre
zertifizierten Produkte, die sich einer kontrollierten Herkunftsbezeichnung rühmen
dürfen. Dazu gehören drei Wurstwaren,
zwei Käsesorten und zwanzig Weine.
VINI
I vigneti del Piacentino hanno una storia
antichissima. Fossili, pergamene e oggetti
ci riportano fino al 200 a.c., quando il vignaiolo etrusco Saserna offriva agli ospiti il Kilkevetra, vino prodotto nei boschi dell’Appennino. Un
vero nettare, a cui si faticava a resistere. Vi era anzi
chi vi indulgeva. Come il senatore romano Pisone,
padre della moglie di Cesare, che fu accusato da Cicerone di bere troppi calici di vino di Placentia. Note
storiche che hanno avuto un’ulteriore conferma nel
1878, quando venne ritrovato nel letto
del Po, a Croce Santo Spirito, il Gutturnium, il famoso boccale d’argento di
epoca romana da cui ha preso il più
celebre vino rosso della zona. I filari si distendono su dolci colline
baciate dal sole. Valtidone, Val-
WEINE
Die Weinberge in der Provinz Piacenza haben eine
uralte Tradition. Fossile, Schriftrollen und Gegenstände verweisen bis ins Jahr 200 v. Chr. zurück,
als ein etruskischer Winzer namens Saserna seinen Gästen den Kilkevetra servierte, einen
Wein, der in den Wäldern des Apennin
hergestellt wurde. Ein wahrer Nektar, dem niemand widerstehen
konnte. Einige frönten dem Genuss sogar allzu sehr, wie zum
Beispiel der römische Senator Piso,
der Vater von Julius Cäsars Frau, der
von Cicero gescholten wurde, zu tief
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in den Kelch des Weins aus Placentia zu schauen.
Historische Notizen dieser Art fanden eine weitere Bestätigung, als im Jahre 1878 in Croce Santo
Spirito auf dem Flussbett des Po ein Gutturnium gefunden wurde, ein Exemplar des silbernen
Trinkkrugs aus der Römerzeit, der dem berühmten
Rotwein der Region seinen Namen verliehen hat.
Unzählige Weinrebenreihen bedecken die sonnenbeschienenen Hügel des Val Tidone, Val Trebbia,
Val Nure und Val d’Arda: Alle Täler eignen sich hervorragend für den Weinanbau. Sie produzieren lebhafte oder vollmundige Weine, doch alle von hoher
Qualität, die auch außerhalb Italiens geschätzt
wird. Im Herbst finden überall Feste zur Weinlese
statt, mit Festwagen, Weinproben und regionaltypischen Produkten. Seit 1986 setzt sich das
unter der Schirmherrschaft der Handelskammer von Piacenza auf Initiative
von 19 Weinbauern gegründete
Consorzio für die DOC-Weine
Colli Piacentini ein. Das Tätigkeitsfeld umfasst zwei Aspekte:
Einerseits schützt, kontrolliert
und überwacht das Konsortium seit Februar 1992 im Auftrag
das Landwirtschaftsministeriums
die Weinproduktion, andererseits
führt es Werbemaßnahmen durch und
fördert die Kenntnisse und die Verbreitung der DOC-Weine Barbera, Bonarda,
Cabernet Sauvignon, Gutturnio (verschiedene Sorten), Novello, Pinot Noir,
Ortrugo, Chardonnay, Monterosso V. A.,
Malvasia, Sauvignon, Pinot Gris,
Trebbianino V. T., Vin Santo Vigoleno und Valnure.
trebbia, Valnure, Valdarda: tutte hanno una
spiccata vocazione alla coltivazione di vigneti. Ne sgorgano vini ora vivaci ora importanti, accomunati da un’elevata qualità che li ha
resi famosi anche fuori dai confini nazionali. E
d’autunno si intrecciano le feste dedicate alla
vendemmia, con carri, degustazioni e prodotti
tipici. L’allegria passa di bicchiere in bicchiere,
in una calorosa atmosfera di amicizia. Dal
1986 è operativo il Consorzio di tutela dei
Vini D.O.C. Colli piacentini, costituitosi
sotto l’egida della Camera di Commercio
di Piacenza per iniziativa di 19 produttori. Il Consorzio si muove in due direzioni:
da una parte, su autorizzazione del febbraio 1992 del Ministero dell’Agricoltura,
tutela, controlla e vigila sulla produzione, e dall’altra parte valorizza e svolge
attività promozionali con azioni mirate
per far conoscere e divulgare i
vini D.O.C. Barbera, Bonarda, Cabernet Sauvignon,
Gutturnio (nelle varie
tipologie), Novello, Pinot Nero, Ortrugo,
Chardonnay, Monterosso V. A., Malvasia, Sauvignon, Pinot
Grigio, Trebbianino V. T., Vin Santo di Vigoleno, Valnure.
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
I VINI DOC COLLI PIACENTINI
Nel 2010 è arrivato a compimento il laborioso iter
legislativo di rinnovamento dei disciplinari dei vini
a denominazione di Origine Controllata ed Indicazione Geografica Tipica della provincia di Piacenza.
Con la recente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
il Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini ha finalmente raccolto il frutto di un intenso e complesso
lavoro a favore di tutti i vitivinicoltori della provincia che ora dispongono di un più aggiornato quadro
normativo di riferimento.
Il percorso è stato lungo, con importanti confronti ed ha determinato una proposta migliorativa per
le produzioni piacentine. I passaggi più importanti
sono stati l’estrapolazione del Gutturnio e dell’Ortrugo dal disciplinare “Colli Piacentini” per raggiungere una maggiore protezione del prodotto sia a
livello nazionale che internazionale: ora entrambi
questi due vini hanno un disciplinare autonomo.
DIE DOC-WEINE DER HÜGEL UM PIACENZA
Im Jahr 2010 kam endlich ein umständliches Gesetzgebungsverfahren zur Erneuerung der Protokolle
für die Weine mit kontrollierter Herkunftsbezeichnung IGT in der Provinz Piacenza zum Abschluss.
Mit der Veröffentlichung im Amtsblatt hat das Consorzio Tutela Vini DOC Colli Piacentini endlich eine
intensive und komplexe Arbeit für alle Weinbauern
der Provinz zu Ende gebracht, die jetzt über einen aktualisierten normativen Referenzrahmen verfügen.
Der Weg war lang und aufwändig gewesen, hat aber
schließlich zu Verbesserungsvorschlägen für die Piacentiner Produktionen geführt. Die wichtigsten
Schritte waren das Herauslösen des Gutturnio und
des Ortrugo aus dem Protokoll „Colli Piacentini“,
um einen größeren Schutz des Produkts sowohl auf
nationaler als auch internationaler Ebene zu erreichen: Jetzt haben diese beiden Weine ein eigenes
Protokoll.
GUTTURNIO
Gutturnio frizzante
Il Gutturnio, l’uvaggio dei Piacentini. È un vino che
si ottiene dalle uve Barbera (55%-70%) e Bonarda
(30%-45%); il suo colore è rosso rubino brillante di
varia intensità. Presenta un profumo vinoso e caratteristico. Al gusto è secco o abboccato, fresco, giovane, frizzante. Si accompagna, di norma, ai primi
piatti tradizionali e alle carni bianche e di maiale.
GUTTURNIO
Gutturnio frizzante
Der Gutturnio ist eine Piacentiner Traubenmischung.
Dieser Wein wird aus den Trauben der Rebsorte
Barbera (55%–70%) und Bonarda (30%–45%)
gewonnen. Er ist von glänzend rubinroter Farbe unterschiedlicher Intensität und hat ein weiniges und
charakteristisches Bukett. Das Aroma ist trocken
oder lieblich, frisch, jung, spritzig. Es wird in der
Regel zu traditionellen Nudelgerichten und weißem
Fleisch und Schweinefleisch serviert.
Gutturnio Superiore e Classico Superiore
Le zone di produzione sono quelle del Gutturnio e
del Gutturnio Classico Superiore. Il vino è ottenuto
dalle uve dei vitigni Barbera e Bonarda nella produzione tradizionale. Il suo colore è rosso rubino
intenso; all’olfatto risulta leggermente vinoso. Il
suo sapore è secco, tranquillo, fine,
di corpo. Le due tipologie devono
essere immesse al consumo dopo
Gutturnio Superiore e Classico Superiore
Das Produktionsgebiet ist dasjenige des Gutturnio
und des Classico Superiore Gutturnio. Der Wein wird
aus den Trauben der Rebsorte Barbera und Bonarda
in der traditionellen Vinifikation
hergestellt. Seine Farbe ist intensiv rubinrot, das Bukett leicht wei-
64
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il 1° aprile dell’anno successivo alla vendemmia. È
ottimo con i formaggi e con i piatti a base di carni
rosse e di maiale.
nig. Das Aroma ist trocken, ruhig, fein, vollmundig.
Die beiden Typologien müssen nach dem 1. April
des Jahres nach der Ernte auf den Markt gebracht
werden. Dieser Wein passt sehr gut zu Käse oder Gerichten mit rotem Fleisch und Schweinefleisch.
Gutturnio Riserva e Classico Riserva
Le zone di produzione sono quelle del Gutturnio e
del Gutturnio Classico Riserva. Il vino è ottenuto
dalle uve dei vitigni Barbera e Bonarda nella produzione tradizionale.
Il suo colore è rosso rubino intenso su fondo granata. Presenta un profumo gradevole e un sapore
secco, tranquillo, armonico, di corpo. La sua gradazione alcolica minima è di 13,00% vol. Invecchiato
almeno 2 anni, di cui 6 mesi in recipienti di legno
a partire dal 1° ottobre dell’anno di raccolta delle
uve. Prodotto solo in annate di particolare pregio,
conserva le migliori
qualità per oltre 3-4
anni. Va leggermente
ossigenato, poi lo si
sposa con selvaggina e
secondi a base di carne.
Gutturnio Riserva und Classico Riserva
Das Produktionsgebiet ist dasjenige des Gutturnio
und des Classico Riserva Gutturnio. Der Wein wird
aus den Trauben der Rebsorte Barbera und Bonarda in der traditionellen Vinifikation hergestellt.
Die Farbe ist intensiv rubinrot auf granatrotem
Grund. Der Wein hat ein angenehmes Bukett und ist
im Aroma trocken, ruhig, harmonisch, vollmundig.
Sein Alkoholgehalt beträgt mindestens Vol. 13,00%.
Er muss mindestens 2 Jahre altern, davon 6 Monate
in Holzfässern ab dem 1. Oktober des
Erntejahres. Wird er nur in Jahren
mit einer exzellenten Qualität der
Weinlese produziert, erhält er sich
die besten Eigenschaften über mehr
als 3 bis 4 Jahre. Wenn er zuvor dekantiert wird, passt er sehr gut zu
Wild und Fleisch.
Ortrugo
L’Ortrugo Doc può essere prodotto solo nella
zona collinare, esclusivamente nel territorio delle
vallate della Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val
d’Arda. Il vino è ottenuto dalle uve dell’omonimo
vitigno, ha un colore giallo paglierino chiaro con
sfumature verdognole.
Il suo profumo è delicato, caratteristico; il suo sapore è secco o abboccato, con un retrogusto amarognolo; può essere tranquillo o vivace, ma sono
previste anche le tipologie frizzante e spumante.
L’Ortrugo è ideale in abbinamento con antipasti
di salumi, carni bianche, pesce, minestre in brodo,
formaggi non molto saporiti.
Ortrugo
Der Ortrugo Doc wird ausschließlich in der Hügellandschaft der Täler Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure
und Val d’Arda hergestellt. Der Wein wird gewonnen
aus den Trauben der gleichnamigen Rebsorte und
hat eine strohgelbe Farbe mit grünlichen Reflexen.
Sein Bukett ist zart und charakteristisch; das Aroma
trocken oder süß, mit einem leicht bitteren Nachgeschmack. Der Wein kann ruhig oder lebhaft sein,
und es ist auch eine spritzige und moussierende Variante vorgesehen. Der Ortrugo ist ideal zu Vorspeisen mit Wurstwaren, weißem Fleisch, Fisch, Suppen,
nicht allzu würzigem Käse.
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
DIE DOC-WEIßWEINE DER COLLI PIACENTINI
Colli Piacentini Chardonnay
Das Produktionsgebiet der Trauben für den Chardonnay Doc umfasst die vier Piacentiner Täler. Der
Wein wird gewonnen aus den Trauben der gleichnamigen Rebsorte, ist von strohgelber Farbe mit
grünlichen Reflexen. Sein Bukett ist angenehm,
fein, fruchtig, das Aroma trocken oder lieblich,
harmonisch, frisch, ruhig oder lebhaft. Es ist auch
eine spritzige und moussierende Variante vorgesehen. Der Wein passt gut zu Vorspeisen, kalten Speisen oder weißem Fleisch und Fisch.
I BIANCHI DOC COLLI PIACENTINI
Colli Piacentini Chardonnay
La zona di produzione delle uve Chardonnay Doc è
quella delle quattro valli piacentine. Il vino è ottenuto dalle uve dell’omonimo vitigno; è di colore
giallo paglierino con sfumature verdognole; il suo
profumo è gradevole, fine, fruttato; al gusto è secco
o abboccato, armonico, fresco, tranquillo o vivace.
Sono previste le tipologie frizzante e spumante. È
adatto agli antipasti, ai piatti freddi oppure alle
carni bianche e al pesce.
Colli Piacentini Malvasia
Le uve sono quelle di Malvasia di Candia aromatica, la zona è quella collinare e montana a sud del
45° parallelo, comprendente le quattro valli della
provincia di Piacenza. Il vino ottenuto da queste
uve è giallo paglierino con un aroma caratteristico,
anche intenso; il suo sapore può variare dal secco
all’abboccato all’amabile al dolce; è aromatico, fresco, tranquillo o vivace. È un vino che va bevuto giovane. Quando è secco si abbina agli antipasti, alle
minestre, alle carni bianche delicate ed al pesce. Se
amabile si accompagna ai formaggi dolci, mentre il
tipo dolce si abbina ai dessert.
Esiste anche in versione Passito ed è giallo
dorato, con un profumo intenso, aromatico, caratteristico; al gusto è dolce, morbido,
armonico, intenso, aromatico, tranquillo. È
ottimo con la classica pasticceria secca; i piacentini lo accompagnano con
la torta sbrisolona.
Colli Piacentini Malvasia
Die Trauben gehören zur Rebsorte Malvasia di
Candia aromatica, das Produktionsgebiet ist die
Hügel- und Berglandschaft südlich des 45. Breitengrads und umfasst die vier Täler der Provinz Piacenza. Der aus diesen Trauben gewonnene Wein ist
strohgelb mit einem unverwechselbaren, auch intensiven Bukett, und sein Aroma kann von trocken
bis süß reichen, liebenswürdig, aromatisch, frisch
und ruhig oder lebhaft sein. Dieser Wein sollte jung
getrunken werden. Wenn er trocken ist, kann er ideal zu Vorspeisen, Suppen, zartem weißem Fleisch
und Fisch serviert werden, doch wenn er
süß ist, passt er besser zu Nachspeisen.
Es gibt auch eine Variante „Passito“ von
strohgelber Farbe, mit einem intensiven, aromatischen, unverwechselbaren Bukett, und im
Aroma süß, weich, harmonisch,
intensiv, aromatisch, ruhig. Der
Wein ist ideal zu klassischem Teegebäck, die Piacentiner trinken
ihn am liebsten zur „Torta sbrisolona“.
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Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda
Die Trauben gedeihen im hügeligen Gebiet der Gemeinden Vernasca, Alseno, Lugagnano Castell’Arquato, Gropparello, Carpaneto sowie in den Tälern
Val Stirone, Val d’Arda, Chiavenna und Chero. Die
Mischung wird gewonnen aus den Rebsorten Malvasia di Candia aromatica und Moscato Bianco (20%,
50%), Trebbiano Romagnolo und Ortrugo (20%,
50%), aber auch Berverdino und/oder Sauvignon
und andere sind zugelassen (30%). Der Wein hat
eine strohgelbe Farbe sowie ein delikates, charakteristisches Bukett. Der Geschmack ist trocken oder
lieblich oder süß; der Körper ist fein und subtil,
ruhig oder lebhaft. Das Protokoll sieht eine spritzige und moussierende Variante vor. Ein
lieblicher Monterosso passt gut zu Früchten und Süßspeisen zum Dessert, ein trockener ist ideal zu Fisch, Vorspeisen und
Suppen.
Colli Piacentini Monterosso Val d’Arda
Le uve si producono nei territori collinari dei comuni di Vernasca, Alseno, Lugagnano, Castell’Arquato, Gropparello, Carpaneto nelle valli dello Stirone,
Arda, Chiavenna e Chero. L’uvaggio si ottiene da uve
di Malvasia di Candia aromatica e Moscato Bianco
(20%, 50%), Trebbiano Romagnolo e Ortrugo (20%,
50%), ma sono ammessi anche Berverdino e/o Sauvignon e altri (30%). Il vino ha un colore giallo paglierino, dal profumo delicato, caratteristico. Al
gusto risulta secco o abboccato oppure amabile;
fine e sottile di corpo, tranquillo o vivace.
Il disciplinare prevede le tipologie frizzante e spumante. Quando è amabile sta bene con frutta e dolci
a fine pasto; quando è secco si
serve con pesce, antipasti e minestre asciutte.
Colli Piacentini Pinot Grigio
La zona di produzione delle uve
Pinot Grigio Doc è solo collinare. Uve da cui si ottiene un vino
bianco con riflessi paglierini e
ramati. Ha un profumo caratteristico e può essere secco o abboccato, fresco fine, molto gradevole, tranquillo o vivace. Si produce
anche nelle tipologie frizzante o
spumante. Si accompagna egregiamente con gli antipasti, e con
i primi piatti delicati.
Colli Piacentini Pinot Grigio
Das Produktionsgebiet der Trauben für
den Pinot Grigio DOC umfasst die Hügellandschaft. Der aus diesen Trauben
gewonnene Weißwein zeigt strohgelbe
oder kupferrote Farbreflexe. Es hat ein
ausgeprägtes Bukett und kann trocken
oder lieblich, frisch, sehr angenehm,
ruhig oder lebhaft sein. Es wird auch in
den Varianten spritzig oder moussierend
hergestellt. Er passt ausgezeichnet zu
Vorspeisen und leichten Nudelgerichten.
VIGOLENO
Colli Piacentini Sauvignon
La zona di produzione delle uve Sauvignon Doc è l’area delle quattro vallate piacentine. Il vino ottenuto
è giallo paglierino, anche intenso; ha un profumo
delicato e caratteristico; al gusto risulta secco o abboccato, armonico, fine, tranquillo o vivace. È prevista la tipologia frizzante.
Colli Piacentini Sauvignon
Das Produktionsgebiet der Trauben für den Sauvignon Doc umfasst die vier Piacentiner Täler.
Der hier gewonnene Wein ist strohgelb, auch
sattgelb, hat ein feines und unverwechselbares Bukett, sein Aroma ist trocken oder lieb-
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
È un vino che va bevuto giovane, quando si possono cogliere al meglio i suoi profumi. Accompagna
egregiamente gli antipasti, i piatti freddi, le carni
bianche e il pesce.
lich, harmonisch, raffiniert, ruhig oder lebhaft.
Es ist auch eine spritzige Variante vorgesehen.
Dieser Wein sollte jung getrunken werden, dann
lässt sich sein Bukett am besten genießen. Er ist
ideal zu Vorspeisen, kalten Speisen, weißem Fleisch
und Fisch.
Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia
La zona di produzione delle uve comprende la
porzione collinare della Val Trebbia e della Val Luretta con parte dei territori dei
comuni di Bobbio, Coli, Travo,
Rivergaro, Gazzola e Agazzano. Viene prodotto da uve dei
vitigni Ortrugo, Malvasia di
Candia aromatica e Moscato Bianco, Trebbiano Romagnolo e Sauvignon e altri. È
un vino dal colore giallo
paglierino o giallo dorato
chiaro; il suo profumo è vinoso e gradevole. Al gusto risult a
secco o abboccato, delicato, sottile, tranquillo
o vivace. Può essere frizzante oppure spumante.
Il suo migliore abbinamento è con gli antipasti leggeri, i primi asciutti e il pesce d’acqua dolce.
Colli Piacentini Trebbianino Val Trebbia
Das Produktionsgebiet der Trauben umfasst die Hügellandschaft des Val Trebbia
und des Val Luretta, einschließlich eines
Teils der Gemeinden Bobbio, Coli, Travo,
Rivergaro, Gazzola und Agazzano. Der
Wein wird gewonnen aus den Rebsorten
Ortrugo, Malvasia di Candia aromatica
und Moscato Bianco, Trebbiano Romagnolo, Sauvignon und anderen. Dieser
Wein ist von hellem Strohgelb oder Goldgelb, sein Bukett ist weinig und angenehm;
das Aroma ist trocken oder süß, zart, fein,
ruhig oder lebhaft. Er kann auch spritzig oder
moussierend sein. Am besten passt er zu leichten
Vorspeisen, Nudelgerichten und Süßwasserfischen.
Colli Piacentini Valnure
Das Produktionsgebiet der Trauben umfasst die
Hügellandschaft des Val Nure und des Val Riglio,
einschließlich der Gemeinden San Giorgio Piacenza, Vigolzone und Ponte dell’Olio. Der Wein wird
gewonnen aus den Rebsorten Malvasia di Candia
aromatica, Ortrugo, Trebbiano Romagnolo und anderen.
Seine Farbe ist blass strohgelb, er hat ein unverwechselbares, angenehmes, aromatisches Bukett
und schmeckt trocken oder lieblich, angenehm,
ruhig oder lebhaft. Der Valnure kann auch spritzig
und moussierend sein. Er empfiehlt sich als Begleitung zu Vorspeisen, Suppen, Fisch, weißem Fleisch
und mildem Käse.
Colli Piacentini Valnure
La zona di produzione delle uve comprende la porzione collinare della Val Nure e della Val Riglio; include parte dei comuni di San Giorgio Piacentino,
Vigolzone e Ponte dell’Olio. È un vino ottenuto dalle
uve Malvasia di Candia aromatica, Ortrugo e Trebbiano Romagnolo e altri.
È di colore giallo paglierino chiaro; ha un profumo
caratteristico, gradevole, aromatico e al gusto è
secco o abboccato o amabile, gradevole, tranquillo o vivace. Anche il Valnure può essere frizzante
e spumante. È consigliato in abbinamento con antipasti, minestre in brodo, pesce, carni bianche e
formaggi dolci.
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Colli Piacentini Vin Santo
Das Produktionsgebiet der Trauben für den Vin Santo DOC umfasst die vier Piacentiner Täler. Der Wein
wird gewonnen aus Trauben der Rebsorten Malvasia di Candia aromatica, Sauvignon, Marsanne,
Trebbiano Romagnolo und Ortrugo, je allein oder in
Mischungen. Er hat eine strohgelbe, goldene Farbe,
ein intensives, aromatisches, charakteristisches,
ätherisches Bukett, und sein Aroma ist trocken oder
süß, weich, harmonisch, intensiv, ruhig. Der Wein
hat einen Alkoholgehalt von mindestens Vol. 16%.
Es wird mindestens 48 Monate lang altern gelassen,
davon 36 in Holzfässern. Sowohl trocken als auch
süß passt er perfekt zu Obst und Süßigkeiten am
Ende der Mahlzeit oder zu Teegebäck.
Colli Piacentini Vin Santo
La zona di produzione delle uve per il Vin Santo Doc
è l’area delle quattro vallate piacentine. È un vino
ottenuto dalle uve appassite delle varietà Malvasia
di Candia aromatica, Sauvignon, Marsanne, Trebbiano Romagnolo, Ortrugo, da sole o in uvaggio. Ha un
colore giallo paglierino, dorato, un profumo intenso, aromatico, caratteristico, etereo; il suo sapore
è secco o dolce, morbido, armonico, intenso, armonico, tranquillo. Ha una gradazione alcolica minima
di 16,00% vol. Deve invecchiare per almeno 48 mesi,
di cui 36 in recipienti di legno. Sia secco che dolce si
accosta perfettamente alla frutta ed ai dolci a fine
pasto e alla piccola pasticceria.
Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno
La zona di produzione delle uve comprende il territorio collinare, fra l’Ongina e lo Stirone, del comune
di Vernasca; una zona particolarmente vocata per
antica tradizione. La vinificazione, maturazione e
imbottigliamento nelle classiche bottiglie «renane»
deve avvenire solo nel comune di Vernasca. È un vino
ottenuto da uve appassite su piante e graticci delle
varietà Marsanne, Beverdino, Sauvignon, Trebbiano
Romagnolo, Ortrugo. Presenta un colore dorato o
ambrato più o meno intenso; il suo profumo è intenso, aromatico, caratteristico; al gusto è dolce,
armonico, pieno, corposo, vellutato. Invecchia per
60 mesi di cui 48 in botti di legno con un massimo di
500 litri di capacità. È il vino ideale a fine pasto con
dolci e torte a pasta secca; è anche un ottimo vino
da accostare al cioccolato.
Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno
Das Produktionsgebiet der Trauben umfasst das Hügelland zwischen den Flüssen Ongina und Stirone
der Gemeinde Vernasca. Der ganze Prozess der Vinifikation, Alterung und Abfüllung in die klassischen
schmalen Weinflaschen erfolgt ausschließlich in
der Gemeinde Vernasca. Der Wein wird aus Trauben
der Rebsorten Marsanne, Beverdino, Sauvignon,
Trebbiano Romagnolo und Ortrugo gewonnen, die
auf Gestellen getrocknet werden. Er hat eine mehr
oder weniger intensive goldene oder Bernsteinfarbe; sein Bukett ist intensiv, aromatisch, unverwechselbar, sein Geschmack süß, harmonisch, vollmundig, samtig. Er altert 60 Monate lang, davon
48 in Holzfässern mit einem Fassungsvermögen
von 500 Litern. Es handelt sich um einen perfekten Wein, um eine Mahlzeit mit Dessert und Kuchen
ausklingen zu lassen, aber er lässt sich auch gut
mit Schokolade kombinieren.
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
I ROSSI DOC COLLI PIACENTINI
Colli Piacentini Barbera
La zona di produzione delle
uve Barbera Doc comprende
la Val Tidone, la Val Trebbia, la
Val Nure e la Val d’Arda. Il vino
ottenuto da queste uve è rosso rubino; presenta un profumo vinoso e caratteristico;
al gusto è secco o abboccato,
sapido, leggermente tannico.
Può essere tranquillo o vivace.
Si accompagna alla perfezione a paste asciutte, primi e
sughi, bolliti e carni
bianche.
Colli Piacentini Bonarda
La zona di produzione delle uve Bonarda
Doc, nome locale della Croatina, comprende le quattro vallate piacentine. Il vino ottenuto da questo vitigno ha un colore rosso
rubino, a volte intenso; il suo profumo è caratteristico, gradevole. Ha un sapore secco
o abboccato o amabile o dolce, leggermente
tannico, fresco. Può essere tranquillo o vivace. È prevista la tipologia «frizzante». Si
accompagna alle minestre; esiste anche in
una versione più dolce, particolarmente indicato con le fragole e la pasticceria.
DIE DOC-ROTWEINE DER COLLI PIACENTINI
Colli Piacentini Barbera
Das Produktionsgebiet der Trauben des
Barbera Doc umfasst die Täler Val Tidone,
Val Trebbia, Val Nure und Val d’Arda. Der
aus diesen Trauben gewonnene Wein ist
rubinrot, hat ein weiniges und charakteristisches Bukett, der Geschmack ist trocken oder lieblich, würzig, leicht tanninhaltig. Es kann ruhig oder lebhaft sein. Er
passt perfekt zu Pasta, zu Pasta mit Soße,
zu Siedfleisch und zu weißem Fleisch.
Colli Piacentini Bonarda
Das Produktionsgebiet der Trauben des
Bonarda DOC, wie die Rebsorte Croatina
hier genannt wird, umfasst die vier Piacentiner
Täler. Der Wein aus dieser Rebsorte hat eine rubinrote Farbe, manchmal intensiv, und sein Bukett ist
unverwechselbar, angenehm. Er schmeckt trocken
oder lieblich oder süß, leicht tanninhaltig, frisch.
Es kann ruhig oder lebhaft sein. Es ist auch eine
„spritzige“ Variante vorgesehen. Der Wein ist ideal
zu Suppen, es gibt aber auch eine süße Version, die
gut zu Erdbeeren und Gebäck passt.
Colli Piacentini Cabernet Sauvignon
Das Produktionsgebiet der Trauben des Cabernet
Sauvignon Doc umfasst die Täler Val Tidone, Val
Trebbia Val Nure und Val d’Arda. Der Wein wird
aus den Trauben der gleichnamigen Rebsorte gewonnen, er ist rubinrot, manchmal granatfarben.
Es hat ein charakteristisches Bukett, angenehm,
leicht grasig. Sein Geschmack ist trocken und lieblich, leicht tanninhaltig, ruhig. Dieser Wein altert
besonders gut, seine besten Eigenschaften kommen bei einem durchschnittlichen Alter von 3 bis 4
Jahren zutage. Er passt gut Fleischgerichten, auch
auf dem Grill.
Colli Piacentini Cabernet Sauvignon
La zona di produzione delle uve Cabernet
Sauvignon Doc è quella che comprende le
vallate della Val Tidone, Val Trebbia, Val
Nure e Val d’Arda. Il vino è ottenuto dalle
uve dell’omonimo vitigno; è rosso rubino,
talvolta granata. Presenta un odore caratteristico, gradevole, leggermente erbaceo.
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Colli Piacentini Novello
Das Produktionsgebiet der Trauben für den Novello Doc ist das hügelige Gebiet der vier Piacentiner
Täler. Der Wein wird aus den Rebsorten Pinot Noir,
und/oder Barbera und/oder Bonarda und anderen
hergestellt. Er hat eine rubinrote Farbe und ein
unverwechselbares Bukett, weinig und fruchtig.
Sein Aroma ist trocken oder lieblich, säuerlich-duftend und fruchtig, ruhig, manchmal lebhaft.
Dieser Wein muss jung getrunken werden, gleich
wenn er abgefüllt wurde. Er passt zu saisonalen Gerichten und kann zu jeder Mahlzeit gereicht werden;
traditionell wird er auch zu gerösteten Kastanien
getrunken.
Al gusto è secco e abboccato, lievemente tannico,
tranquillo. È un vino particolarmente indicato per
l’invecchiamento, conserva le sue migliori qualità
mediamente per 3 o 4 anni. È adatto ai secondi di
carne, anche alla brace.
Colli Piacentini Novello
La zona di produzione delle uve per il vino Novello
Doc è quella collinare delle quattro vallate piacentine. Il vino è ottenuto dalle uve di Pinot Nero, e/o
Barbera e/o Bonarda e altri. Ha un colore rosso rubino e un profumo caratteristico, vinoso e fruttato.
È di sapore secco, oppure abboccato, acidulo fragrante e fruttato, tranquillo, talvolta vivace.
È un vino da bersi giovane, appena imbottigliato. Si
abbina con piatti di stagione, e può accompagnare
tutto il pasto; tradizionalmente si beve accompagnandolo alle caldarroste.
Colli Piacentini Pinot Noir
Das Produktionsgebiet des Pinot Noir Doc sind die
Täler Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure und Val d’Arda. Der Wein aus den Trauben dieser Rebsorte ist
von mehr oder weniger intensiver roter Farbe oder
rosé. Es hat ein ausgeprägtes Bukett und ein trockenes und liebliches, herzhaftes, freundliches, ruhiges, manchmal lebhaftes Aroma. Es ist auch eine
spritzige und moussierende Variante vorgesehen.
Er passt ausgezeichnet zu eleganten Vorspeisen
und Käse.
Colli Piacentini Pinot Nero
La zona di produzione delle uve Pinot Nero Doc è
quella della Val Tidone, Val Trebbia, Val Nure e Val
d’Arda. Il vino ottenuto dalle uve dell’omonimo vitigno è di un rosso più o meno intenso o rosato. Ha un
profumo caratteristico e un sapore secco e abboccato, sapido, gradevole, tranquillo, talvolta vivace.
Sono previste le tipologie frizzante e spumante. Ottimo con gli antipasti raffinati e con i formaggi.
Consorzio Tutela vini Doc Colli Piacentini
Strada Valnure, 3 - 29122 Piacenza
Tel. 0523/591720 Fax 0523/592564
www.piace-doc.it
[email protected]
Consorzio Tutela vini Doc Colli Piacentini
Strada Valnure, 3 - 29122 - Piacenza
tel. 0523/591720 fax. 0523/592564
www.piace-doc.it
[email protected]
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
WURSTWAREN
Das feuchte Klima ohne jähe Temperaturschwankungen und die ausgedehnten, an
Wasserläufen reichen Wälder machen das
Gebiet um Piacenza ideal für die Tierzucht,
insbesondere die Schweinezucht.
Die Luft, ein weiterer wesentlicher Aspekt, eignet
sich wunderbar für den perfekten Reifungsprozess. Es
gibt Hinweise darauf, dass hier schon um 1000 v. Chr.
Schweine gezogen wurden. Ein Bronzeamulett aus römischer Zeit, das ein kleines Schwein darstellt, wird
im Stadtmuseum von Piacenza aufbewahrt. In den
ersten Jahrzehnten des 18. Jahrhunderts feierten die
Wurstwaren aus Piacenza dank des klugen Diplomaten Kardinal Giulio Alberoni Erfolge in Frankreich und
Spanien. Die Spezialitäten aus seiner Heimatstadt
Piacenza trugen dazu bei, dass er sich einflussreiche
Persönlichkeiten gewogen machen konnte. Vielleicht
spielten sie ja sogar eine Rolle bei der Umsetzung bedeutender politischer Vorhaben, wie zum Beispiel 1711,
als es dem Kardinal gelang, den Herzog von Vendôme,
einen französischen General, davon zu überzeugen, in
die Dienste Philipp V. von Spanien zu treten
und so die militärischen Geschicke des spanischen Reiches zum Guten zu wenden. 1971
wurde das Konsortium für die Typischen Wurstwaren aus Piacenza gegründet, das der
Bewahrung und dem
I SALUMI
Il clima umido senza bruschi sbalzi di temperatura, i grandi boschi solcati da torrenti: tutto questo ha creato, nel Piacentino,
un ambiente ideale per l’allevamento in
genere e quello dei suini in particolare. L’aria,
altro ingrediente fondamentale, è inoltre perfetta
per una buona stagionatura. Tracce della presenza di
maiali risalgono ad un millennio prima dell’era cristiana. Un ciondolo-amuleto bronzeo di epoca romana, raffigurante un piccolo maiale, è custodito nel
Museo Civico di Piacenza. Nei primi decenni del ‘700
i salumi piacentini fecero breccia in Francia e Spagna
per merito dell’abile diplomatico cardinale Giulio Alberoni. I salumi piacentini, sua terra
natale, infatti, contribuirono a fargli
guadagnare le simpatie di personaggi influenti. E forse diedero un contributo, almeno ci piace crederlo, a
realizzare importanti disegni di politica internazionale, come quando nel 1711 il cardinale riuscì a
persuadere il generale francese
Duca di Vendôme a mettersi al
servizio di Filippo V re di Spagna, risollevando così le sorti militari del regno iberico.
Per la valorizzazione
e la difesa di
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coppa, salame e pancetta piacentini D.O.P., si
è costituito nel 1971 il
Consorzio Salumi Tipici
Piacentini. Gli aderenti
al Consorzio, oltre venti
aziende rappresentanti il 100% delle imprese
provinciali operanti nel
settore, per produrre i tre
rinomati D.O.P., seguono le ferree condizioni stabilite
dai Disciplinari di Produzione.
Schutz von Coppa, Salame und Pancetta dient.
Die Mitglieder des Konsortiums - mehr als 20
Hersteller, das sind alle
in diesem Bereich tätigen
Unternehmen der Provinz
Piacenza - stellen die drei
renommierten Produkte geschützter Herkunft
(D.O.P.) her und halten die strengen Produktionsbestimmungen ein.
La Coppa Piacentina
Il peso minimo ad inizio lavorazione deve essere di almeno 2,5 chilogrammi. Ricavata dai muscoli cervicali
della regione superiore dei suini, di forma cilindrica,
leggermente più sottile alle estremità, di consistenza
compatta, non elastica. Al taglio la fetta è omogenea,
di colore rosso inframmezzato di bianco rosato. Ha un
gusto dolce e delicato. La salagione a secco consiste
nel mettere a contatto con la carne miscele di sali ed
aromi naturali. Una volta salata, la coppa viene messa in frigorifero per almeno sette giorni, quindi sottoposta alla massaggiatura manuale e rivestita con
diaframma parietale di suino; a questo punto avviene
la legatura con spago. Si arriva così alla stagionatura
che deve essere effettuata esclusivamente nei territori della provincia di Piacenza ad altitudine non superiore a 900 m. s.l.m., in locali a temperatura tra i
10 ed i 14°C, con umidità del 70/80%, per un periodo
minimo di sei mesi.
Die Coppa Piacentina
Die Coppa muss zu Beginn der Verarbeitung mindestens
2,5 kg wiegen. Verwendet wird vorwiegend das Fleisch
vom Nacken und Hals, das eine zylindrische Form hat,
an den Enden etwas schlanker ist und eine kompakte
Konsistenz besitzt. Beim Anschnitt ist die Scheibe homogen, von tiefroter Farbe mit hellrosa Einschüssen.
Der Geschmack ist mild und delikat. Die Coppa wird
gepökelt, das heißt, mit einer Mischung aus Salz und
natürlichen Aromen behandelt. Danach kommt sie für
mindestens sieben Tage in den Kühlschrank, wird darauf
mit der Hand durchgeknetet, mit Schweinenetz überzogen und mit Kordel umwunden. Dann geht es zur mindestens sechs Monate währenden Reifung, die im Gebiet
von Piacenza erfolgen muss, auf einer maximalen Höhe
von 900 m. ü. M., bei 10 bis 14º C und einer Luftfeuchtigkeit von 70/80%.
Der Salame Piacentino
Diese Salami wird aus magerem Schweinefleisch hergestellt, dem maximal 15% Fett beigegeben wird. Ihr
Gewicht
muss zwischen höchstens einem Kilo und mindestens 400 g
betragen. Der Geschmack dieser
tief roten Salami mit strahlend
weißen Fettsprenkeln ist mild
Il Salame Piacentino
Prodotto con carne magra suina alla quale viene aggiunta una percentuale massima del 15% di grasso,
deve avere un peso non superiore ad un chilo e non
inferiore ai 400 grammi. Rosso vivo con lenticelle di
grasso dal colore perfettamente bianco, il sala-
73
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
me ha un sapore dolce e delicato. Il primo passo della
lavorazione consiste nel ridurre in pezzettini le carni
magre e le parti grasse, per poi macinarle in un tritacarne. La pasta viene condita a secco con una specifica
miscela di sali, aromi naturali e spezie. Si passa quindi
all’insaccamento con budello di suino; poi si lega il salame con spago a maglia fitta. La stagionatura avviene
tra i 15 e 19°C e con un’umidità del 70-90% e per un
periodo non inferiore ai 45 giorni.
und delikat. Die Herstellung beginnt damit, das magere
Fleisch und das Fett in Stücke zu schneiden, die dann im
Fleischwolf zerkleinert werden. Die Masse wird mit einer
besonderen Mischung von Salz, natürlichen Aromen
und Gewürzen vermischt, in Schweinedärme eingefüllt
und eng mit Kordel umwunden. Die Reifung erfolgt über
mindestens 45 Tage bei 15 bis 19°C und 70-90% Luftfeuchtigkeit.
Die Pancetta Piacentina
Dieser Bauchspeck wiegt zwischen fünf und acht
Kilo, er hat eine schöne rote Farbe, mit weißen Fetteinschüssen, das Aroma ist fein
und leicht würzig. Nach dem Zerlegen
wird das Fleisch zu einem Rechteck geschnitten und danach
per Hand eingepökelt.
Die Stücke lagern dann etwa
15 Tage lang bei 3-5° C und
einer Luftfeuchtigkeit von
70/80% in Kühlzellen. Dann
werden sie abgeschabt, um eventuelle Rückstände der Verarbeitung oder einen
Überschuss an Salz und Gewürzen zu entfernen. Als nächstes erfolgt die Rollung, bei der
eventuell mageres Fleisch, das die gleiche Herkunft haben muss, zugefügt wird.
Zum Schluss wird die Pancetta zusammengebunden
und ruht einige Stunden lang bei 0-5°C; es folgt die
Trocknung, die nicht weniger als sieben Tage, bei 1720 °C und 75-85% Luftfeuchtigkeit, dauern darf, und
eine Reifung von mindestens drei Monaten.
La Pancetta Piacentina
Dai 5 agli 8 chilogrammi, di colore rosso inframmezzato dal
bianco delle parti grasse,
la pancetta ha un profumo dolce, leggermente
speziato. Dopo la sezionatura, il pezzo viene squadrato e rifilato; si
procede poi alla salagione a secco, effettuata a mano.
Le pancette vengono
accatastate in celle frigorifere e conservate
alla temperatura di 3-5° C. con
umidità del 70/80%, per quindici giorni
circa. Con la raschiatura si asportano eventuali residui di lavorazione e l’eccesso di sali e spezie. La successiva fase è quella dell’arrotolatura, con eventuale
aggiunta di carne magra, proveniente dalle stesse
zone di origine.
Quindi le pancette vengono legate e poste a riposare
per alcune ore alla temperatura di 0-5°C.; seguono
l’asciugatura, non oltre i sette giorni a 17-20°C., con
umidità del 75/85%, e una stagionatura di almeno
tre mesi.
Consorzio Salumi Dop Piacentini
Via Cristoforo Colombo, 35 - 29122 Piacenza
Tel. 0523/591260 Fax. 0523/6080714
[email protected]
Consorzio Salumi Dop Piacentini
Via Cristoforo Colombo, 35 - 29122 Piacenza
tel. 0523/591260 fax. 0523/6080714
[email protected]
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PREMIO COPPA D’ORO
Preis COPPA D’ORO
Il Premio Coppa d’oro è una manifestazione che la
Camera di commercio ha inaugurato nel 2007 per
portare un contributo reale
alla promozione dei prodotti
eccellenti dell’industria alimentare piacentina.
TDer Preis Coppa d Oro wurde 2007 von der Industrieund Handelskammer ins Leben gerufen, um die herausragenden Produkte der
Lebensmittelbranche von Piacenza konkret zu unterstützen und zu fördern.
La Coppa, viene considerata
la regina di questo paniere
alimentare. È un salume di
origini celtiche sviluppato in
epoca romana ed evolutosi
poi nel medioevo che, se inserito correttamente nell’alimentazione, consente molti
vantaggi: è una fonte di proteine ad elevata qualità biologica, vitamine del gruppo B
ed oligoelementi ad elevata
disponibilità, inoltre la stagionatura, fase essenziale
del processo di produzione,
determina la predigestione
di proteine e grassi il che, oltre a facilitare la digestione,
esalta i sapori.
Il premio Coppa d’Oro assume
anno per anno una rilevanza
ed una riconoscibilità sempre
maggiori.
Il Premio è una scultura creata da un’artista piacentina.
Tra il 2007 ed il 2012 si trattava di una riproduzione della
scultura “I genuini sapori” di
Die Coppa wird als die Königin dieser Lebensmittel
betrachtet. Es handelt sich
um eine Wurst keltischen Ursprungs, die in der römischen
Zeit und im Mittelalter weiterentwickelt wurde. In Maßen
genossen leistet sie ihren
Beitrag zu einer gesunden
Ernährung: Sie liefert hochwertige Proteine, B-Vitamine
und Spurenelemente, außerdem sorgt der Reifung - ein
entscheidender Schritt im
Produktionsprozess - dafür,
dass die Proteine und Fette
aufgeschlossen werden, was
nicht nur ihre Verdaulichkeit
verbessert, sondern auch für
das wunderbare Aroma sorgt.
EDIZIONE 2011
EDIZIONE 2011
Der Preis Coppa d´Oro gewinnt von Jahr zu Jahr an Bedeutung.
Als Preis wird eine von einem
Künstler aus Piacenza geschaffene Skulptur überreicht.
Von 2007 bis 2012 war es
eine Reproduktion der Skulptur „I genuini sapori“ (Die
EDIZIONE 2011
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
Graziella Bertante, dal 2013
invece le opere sono di Paola Foppiani. La “Regina del
sapore” è l’immagine scelta
dall’artista come nuova icona della manifestazione.
unverfälschten
Aromen)
von Graziella Bertante, ab
2013 hingegen wird es sich
um Werke von Paola Foppiani handeln. Die Künstlerin
hat die „Regina del Sapore“
(Königin des Aromas) zur
neuen Repräsentantin der
Initiative erkoren.
L’ALBO D’ORO DEI PREMIATI
Prima edizione - 2007 - Salone di Palazzo Gotico
Riccardo Muti, direttore
dell’Orchestra giovanile Cherubini
Giorgio Calabrese, docente
universitario
Paolo De Castro, già Ministro
delle politiche agricole, alimentari e forestali
DAS GOLDENE BUCH DER
PREISTRÄGER
EDIZIONE 2011
Erste Ausgabe - 2007 - Salone del Palazzo Gotico
Riccardo Muti, Dirigent des
Jugenorchesters Cherubini
Giorgio Calabrese, Universitätsdozent
Paolo De Castro, ehemaliger Landwirtschaftsminister
Seconda edizione - 2008 - Sala degli Arazzi, Collegio Alberoni
Carlo Cannella, docente universitario e presidente
dell’Istituto nazionale Ricerche alimentari
Filippo Chiappini Dattilo, chef del ristorante Antica
Osteria del teatro
Renzo Buvoli, fondatore del Consorzio Salumi, alla
memoria
Zweite Ausgabe - 2008 - Sala degli Arazzi, Collegio Alberoni
Carlo Cannella, Universitätsdozent und Präsident des
Nationalen Instituts für Lebensmittelforschung
Filippo Chiappini Dattilo, Chefkoch des Restaurants Antica Osteria del Teatro
Renzo Buvoli, Gründer des Konsortiums Wurstwaren, in
memoriam
Terza edizione - 2009 - Salone di Palazzo Gotico
Gian Franco Piva, docente universitario e preside della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore
Davide Paolini, giornalista e gastronauta
Filippo Inzaghi, calciatore
Pietro Fumi, enogastronomo già Presidente dell’Accademia della cucina piacentina, alla memoria.
Dritte Ausgabe - 2009 - Salone di Palazzo Gotico
Gian Franco Piva, Universitätsdozent und Präsident der
Landwirtschaftlichen Fakultät an der Katholischen Universität Sacro Cuore
Davide Paolini, Journalist und Gastronaut
Filippo Inzaghi, Fußballer
Pietro Fumi, Önogastronom und ehemaliger Präsident
der Akademie der Küche von Piacenza, in memoriam
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Quarta edizione - 2010 - Sala degli Arazzi,
Collegio Alberoni
Marco Bellocchio, regista
Gerry Scotti, conduttore televisivo
Vasco Errani, Presidente Regione Emilia
Romagna
Giuseppe Sala, Amministratore delegato Expo 2015 SPA
Giorgia Bronzini, ciclista campionessa
Mondiale di ciclismo su strada
Vierte Ausgabe - 2010 - Sala degli Arazzi,
Collegio Alberoni
Marco Bellocchio, Regisseur
Gerry Scotti, TV-Moderator
Vasco Errani, Präsident der Region Emilia
Romagna
Giuseppe Sala, Vorsitzender der Expo
2015 SpA
Giorgia Bronzini, Radrennfahrerin, Weltmeisterin im Straßenrennen
Quinta edizione - 2011 - Castello di Rivalta
Enzo Iacchetti, attore, regista
Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore d’Italia nella
Federazione russa
Luigi Roth, Presidente di Terna e del Consorzio Città
della Salute
Fünfte Ausgabe - 2011 - Castello di Rivalta
Enzo Iacchetti, Schauspieler und Regis-
Sesta edizione – 2012 –Teatro Municipale
Fede e Tinto – conduttori radiofonici
Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore
Massimo Bottura – chef dell’Osteria Francescana
Isabella Ferrari – attrice
Settima edizione – 2013- Salone di Palazzo Gotico
Benito Benedini – imprenditore e Presidente nazionale dei Cavalieri del lavoro
Diana Bracco – imprenditrice e Presidente di Expo SpA
Gualtiero Marchesi – cuoco e Rettore di Alma Scuola
Internazionale di Cucina
seur
Antonio Zanardi Landi, Italienischer Botschafter in der
Russischen Föderation
Luigi Roth, Präsident von Terna und dem Konsortium
Stadt der Gesundheit
Sechste Ausgabe – 2012 –Teatro Municipale
Fede und Tinto –Radiosprecher
Landwirtschaftliche Fakultät der Katholischen Universität Sacro Cuore
Massimo Bottura – chef Koch
Isabella Ferrari – attrice Schauspielerin
Siebte Ausgabe – 2013- Salone di Palazzo Gotico
Benito Benedini –Unternehmer und Präsident der Ritter
des Ordens der Arbeit
Diana Bracco –Unternehmerin und Präsidentin von Expo
SpA
Gualtiero Marchesi –Koch und Rektor von Alma, Internationale Kochschule
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
I FORMAGGI
Insieme a salumi e vini, compaiono sulla tavola piacentina anche
due formaggi DOP, che chiudono
in bellezza la cerchia dei prodotti
d’eccellenza. Sono il Grana Padano
e il Provolone Valpadana. Con i suoi
prati stabili e pascoli che raggiungono anche l’altezza di mille metri,
la provincia di Piacenza è la culla
ideale per vari tipi di formaggio,
che affondano le radici nei secoli.
La Summa Lacticinorum di Pantaleone da Confidenza, pubblicata per
la prima volta a Torino nel 1477, dedica un capitolo intero al Piacentino, che, a detta dell’autore, era secondo solo alle produzioni britanniche in termini di salubrità, ma certo non aveva eguali in termini di gusto.
Al Grana, storico formaggio di pianura, si contrappongono le ribiole, nome generico che indica i formaggini
di montagna, fatti in genere con latte di pecora e di
capra, che possono essere consumate fresche o lasciate invecchiare fino a quando non vi nascono i saltarei
(saltarelli), che sono dei vermicelli larve della piophila
casei.
Grana Padano
Chiamato così per la pasta granulosa, risale agli
inizi del secondo Millennio quando i monaci Cistercensi dell’Abbazia di
Chiaravalle cominciarono
a produrlo per utilizzare
gli eccessi di latte. L’ottima capacità di conservazione a diverse temperature e l’inconfondibile
sapore ne favorirono la
diffusione e, ben presto,
DER KÄSE
Zusammen mit den Wurstwaren und
dem Wein schenkt und das Gebiet
von Piacenza auch zwei DOP-Käse,
als krönenden Abschluss der hervorragenden Produkte dieser Gegend:
Es handelt sich um den Grana Padano und den Provolone Valpadana.
Mit ihren beständigen Wiesen und
Weiden bis auf 1000 Meter Höhe,
ist die Provinz Piacenza die ideale
Heimat für eine ganze Reihe von
Käsesorten, deren Ursprünge weit
zurückreichen.
Die Summa Lacticinorum von Pantaleone da Confidenza,
ein das erste Mal 1477 in Turin erschienenes Buch, widmet dem Gebiet von Piacenza ein ganzes Kapitel, denn
nach Meinung des Autors kam sie, was die Heilsamkeit
angeht, gleich hinter der Produktion Großbritanniens;
suchte aber zweifellos im Bezug auf das Aroma ihresgleichen,.
Zum Grana, einem klassischen Käse aus dem Flachland,
gesellen sich die Ribiole, Käsesorten aus dem Bergland,
die meist aus Schafs- oder Ziegenmilch hergestellt werden. Man genießt sie frisch oder lässt sie reifen, bis die
„saltarei“, die Larven der Piophila casei, auftreten.
Grana Padano
Dieser Käse verdankt seinen Namen der granulösen Konsistenz und wurde
wohl im 11. Jahrhundert
das erste Mal hergestellt,
als die Zisterziensermönche der Abtei von Chiaravalle mit seiner Produktion begannen, um
den Milchüberschuss zu
verarbeiten. Die hervor-
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divenne un pilastro dell’economia agricola. Il Grana
Padano è un formaggio semigrasso a pasta dura, cotta
ed a lenta maturazione, prodotto con coagulo ad acidità di fermentazione, da latte di vacca la cui alimentazione base è costituita da foraggi verdi o conservati,
proveniente da due mungiture giornaliere, riposato e
parzialmente decretato per affioramento. Si produce
tutto l’anno e viene sottoposto ad una stagionatura
da uno a due anni. La produzione piacentina copre il
12% circa della produzione totale con una media annua di 500.000 forme. Di grande qualità, si avvale di
un sistema di certificazione dell’intera filiera. Se la
forma è ancora intera è bene verificare che la sigla riportata sia il Pc di Piacenza.
Provolone Valpadana
La provincia di Piacenza è la sola dell’Emilia
Romagna in cui si può
produrre questo tipo di
formaggio. Risulta che
abbia origini medievali,
diffondendosi in seguito
ad altre località italiane.
Il Provolone Valpadana
è un formaggio a pasta
semidura, stagionato,
ottenuto da latte vaccino intero ad acidità
naturale di fermentazione, a crosta liscia salvo
le insenature dovute al
passaggio delle corde. La tecnologia di produzione è
unica e, anche oggi che avviene industrialmente, ha
mantenuto i connotati di un tempo, che consistono
essenzialmente nella duplice lavorazione: la caseificazione vera e propria e la filatura, cioè un trattamento
su una cagliata già fatta che determina la struttura del
formaggio. La stagionatura varia da trenta giorni ad
un anno.
ragende Lagerfähigkeit bei unterschiedlichen Temperaturen und der unverwechselbare Geschmack trugen zu
seiner Verbreitung bei, so dass der Grana Padano sich
in kurzer Zeit zu einer der Säulen der landwirtschaftlichen Produktion entwickelte. Es handelt sich um einen
halbfetten Käse fester Konsistenz, der langsam reift;
zur Herstellung wird die teilentrahmte Milch unter Zugabe von Lab erhitzt und zum Gerinnen gebracht. Die
Milch stammt von Kühen, die Grünfutter und anderes
Futter erhalten und zweimal am Tag gemolken werden.
Er wird das ganze Jahr über produziert und reift ein bis
zwei Jahre lang. Die Produktion im Gebiet von Piacenza
macht ca. 12% der Gesamtproduktion aus und umfasst
etwa 500.000 Formen jährlich. Jeder einzelne Produktionsschritt dieses ausgezeichneten Käse wird zertifiziert.
Wenn die Form noch nicht angeschnitten ist, sollte man
überprüfen, ob sie die Sigle PC für Piacenza trägt.
Provolone Valpadana
Die Provinz Piacenza ist
die einzige in der Emilia
Romagna, in der dieser
Käse produziert werden
darf. Man nimmt an,
dass er aus dem Mittelalter stammt und sich dann
in ganz Italien verbreitet
hat. Der Provolone Valpadana ist ein halbfester,
gereifter Käse aus vollfetter Kuhmilch, der natürlich fermentiert und eine glatte Rinde hat, ausgenommen die von den Schnüren verursachten Einkerbungen.
Auch heute noch folgen die mittlerweile industriellen
Produktionstechniken der einzigartigen Herstellungsweise: Auf die eigentliche Verkäsung folgt das „Ziehen“,
durch das der Käsebruch seine typische Form erhält. Die
Reifung dauert von 30 Tagen bis zu einem Jahr.
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
TRADITIONELLE LANDWIRTSCHAFTLICHE PRODUKTE
UND LEBENSMITTEL
Im Lebensmittelbereich gibt es immer mehr Siglen. Dabei handelt es sich aber nicht um eine Mode, sondern
um eine Auszeichnung, die bestimmte Produkte, welche einige mit dem Produktionsgebiet verbundene
Qualitätsmerkmale aufweisen, von offiziellen Organen
erhalten.
Zuletzt wurden einige traditionelle landwirtschaftliche
Produkte Italiens mit den Benennungen DOP und DOC
für die geschützte Herkunft ausgezeichnet. Zu Beginn
umfasste die Liste ein einziges Produkt aus Piacenza,
den weißen Knoblauch. Dann hat sich der Kreis nach
und nach erweitert, dank der
Forschungsarbeit, die erst von
der Provinz und dem Konsortium für typische Wurstwaren
und in Folge von einigen Gemeinden durchgeführt wurde.
Die Region und das Ministerium haben den größten Teil
der eingereichten Anträge angenommen und heute ist die
Provinz Piacenza führend in
Italien.
Das Landwirtschaftsministerium bringt die Liste jedes Jahr
mit einem entsprechenden Dekret auf den neuesten Stand.
Zugelassen sind folgende
Kategorien: alkoholfreie Getränke, Destillate und Liköre,
frisches Fleisch und Fleischerzeugnisse, Saucen, Käse, Obst,
frische Backwaren und Wurstwaren, Brot, Gebäck, Konfekt.
Beim Fleisch wären zu nennen:
„Cappello del prete“, Picula
d’caval, Stracotto alla piacen-
PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI
In campo alimentare le sigle si moltiplicano. Non è
una moda, bensì un modo con cui organismi ufficiali “targano” alcuni prodotti riconoscendo loro determinate caratteristiche qualitative legate alla zona di
produzione.
Tra gli ultimi nati vi sono i prodotti agro-alimentari
tradizionali italiani che seguono, nella scala dei marchi, DOP e DOC ma di cui sono a volte l’anticamera per
la promozione. In partenza l’elenco comprendeva un
solo prodotto piacentino: l’aglio bianco. Poi, grazie
ad un lavoro di ricerca condotto inizialmente dalla
Provincia e dal Consorzio salumi tipici ed in seguito
da alcuni Comuni, la rosa
è stata allargata. Regione
e Ministero hanno accolto
gran parte delle richieste
presentate ed ora Piacenza
può vantare un primato nazionale come numero.
Con apposito Decreto il
Ministero delle Politiche
Agricole e Forestali aggiorna ogni anno l’elenco. Le
categorie ammesse sono:
bevande analcoliche, distillati e liquori, carni fresche
e loro preparazioni, condimenti, formaggi, frutta,
paste fresche e prodotti di
salumeria, panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria.
Tra le carni spiccano il “cappello del prete”, la picula
d’caval, lo stracotto alla
piacentina, la coppa arrosto,
il tasto, i ciccioli, il culatello, il lardo, il salame gentile,
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i salamini alla cacciatora, il salame da cuocere, il suino
pesante (prodotto che condividiamo con tutte le altre
province emiliane); tra i formaggi: la ribiola o furmai
nis; tra le paste e prodotti da forno: i turtei cu la cua,
gli amvei, i pisarei e fasò, la bomba di riso, le ciambelline o buslanein, il pane schiacciato
o bataro, i tortelli di carnevale o
turtlitt, la spongata piacentina, tra
i vegetali: le antiche varietà di ciliegie piacentine, le antiche varietà di
mele, le antiche varietà di pere, le
antiche varietà di uva da tavola, le
antiche varietà di castagne, di fichi
e di nocciole, il doppio concentrato
di pomodoro, il miele del crinale
appenninico (con le altre province),
il miele di erba medica (con le altre
province), il miele vergine integrale
(con le altre province).
L’elenco nazionale dei prodotti
agroaliment ar i
tradizionali è curato dal Ministero delle Politiche
Agricole Alimentari e Forestali e
consiste in una
lista aperta, ad
inserimenti e cancellazioni,
che
viene periodicamente aggiornata. Le Regioni e le
province autonome possono presentare richieste
di revisione entro il termine del
12 aprile di ogni
tina, Coppa arrosto, Tasto, Ciccioli (Grieben); bei den
Wurstwaren: Culatello, Lardo, Salame gentile, Wildsalami, Kochsalami und das „Suino pesante“ (das es in
allen Provinzen der Emilia gibt). Käsesorten: Ribiola
oder Furmainis. Nudeln und Backwerk: Turtei cu la cua,
Amvei, Pisarei und Fasò, Bomba di
riso, Buslanein, das Brot Bataro, das
„Karnevalsgebäck“ Turtlitt und die
Spongata piacentina. Bei den Pflanzensorten: alte Kirschsorten, alte Apfelsorten, außerdem alte Sorten von
Birne, Tafeltraube, Esskastanie, Feige und Haselnuss; außerdem doppelt
konzentriertes Tomatenmark, Honig
aus dem Apennin (zusammen mit
anderen Provinzen), Luzernenhonig
(mit den anderen Provinzen), weitere Honigsorten (mit den anderen
Provinzen).
Um das Verzeichnis der traditionellen
Landwir tschaf tsund Lebensmittelprodukte kümmert
sich das Landwirts ch a f t s m i n i s te rium: Es handelt
sich um eine offene Liste, mit
neuen Einträgen
und Streichungen,
die
regelmäßig
auf den neuesten
Stand
gebracht
wird. Die Regionen
und autonomen
Provinzen
können jedes Jahr bis
zum 12. April eine
Revision beantra-
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
anno. Chiunque volesse includere uno o più prodotti
nella lista deve inviare la
domanda alla Regione, completa della documentazione
prevista dalla delibera della
Giunta Regionale n° 1800
del 24 ottobre 2000, entro il
31 ottobre di ogni anno, di
modo che la Regione stessa
possa effettuare l’istruttoria
per verificare l’adeguatezza
dei prodotti agroalimentari
proposti alla normativa nazionale di riferimento (art.
8 decreto legislativo 173/98
art. 8 e decreto Ministero Politiche Agricole Alimentari e
Forestali 350/99).
gen. Jeder, der möchte, dass
ein Produkt in das Verzeichnis
aufgenommen wird, muss bis
zum 31. Oktober einen Antrag
bei der Region einreichen, zusammen mit der vom Regionalausschuss beschlossenen
Dokumentation (Beschluss Nr.
1800 vom 24. Oktober 2000).
Auf diese Weise kann die Region die Prozedur aufnehmen,
mit der nachgeprüft wird, ob
das fragliche Produkt den nationalen Bestimmungen (Art. 8
der Verordnung 173/98, Art. 8
und Verordnung des Landwirtschaftsministeriums 350/99)
auf diesem Gebiet entspricht.
Allerdings gibt es eine Zutat
der traditionellen Produkte
aus Piacenza, die in keinem
Rezept genannt wird, die aber
vielleicht die wichtigste ist: Die
Liebe, mit denen sie zubereitet
werden, die von Generation zu
Generation weitergegebene Leidenschaft, die immer
noch, jedoch unter Mühen, lebendig ist,
C’è un ingrediente dei prodotti tradizionali piacentini
che non compare nelle ricette ma che è forse il più importante: è l’amore e la passione
con cui vengono fatti, tramandatisi di generazione in
generazione ed ancora tenuti vivi, sebbene a fatica.
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LA CORTE FAGGIOLA
LA CORTE FAGGIOLA
Il complesso La Faggiola è situato al centro della
Pianura Padana con facili collegamenti autostradali
verso Milano, Bologna, Verona, Torino.
Das Anwesen La Faggiola liegt im Zentrum der Poebene und ist über die Autobahn gut mit Mailand, Bologna, Verona und Turin verbunden. Es befindet sich
in einer zentralen Lage in der Provinz, nur einige Minuten von der Autobahnausfahrt Piacenza entfernt.
Si trova sulla strada provinciale di Val Nure a pochi
chilometri da Grazzano Visconti, e a 20 minuti circa
dalle città d’arte di Castell’Arquato e Bobbio e nel
cuore dell’area di produzione e trasformazione dei
prodotti piacentini.
La Faggiola liegt an der Landstraße der Val Nure,
ganz in der Nähe von Grazzano Visconti und etwa 20
km von den Kunststädten Castell´Arquato und Bobbio entfernt, im Herzen des Produktionsgebiets der
typischen Erzeugnisse von Piacenza.
Il complesso della Faggiola si sviluppa, per oltre
4.000 mq di superfici secondo un regolare impianto
quadrilatero attorno all’aia centrale. La corte, chiusa, è ordinata da una geometria regolare e da un preciso orientamento.
Man erreicht das Anwesen heute dank des von der
Provinz durchgeführten Ausbaus des Straßennetzes
und der Erschließung des Gebiets durch die Gemeinde Podenzano ohne Schwierigkeiten. Zu La Faggiola
gehören mehr als 4000 qm bebaute Fläche, die sich
rechteckig um einen Hofplatz anordnen. Der geschlossene Innenhof weist eine geometrische Gestaltung und eine präzise Ausrichtung auf.
L’intera costruzione, datata “1900”, è improntata ad
una estrema precisione costruttiva, a grande accuratezza nella definizione e nell’esecuzione dei particolari, rispecchiando appieno la cultura manualistica
alla quale fa riferimento l’architettura della grande
azienda agraria di fine Ottocento. L’ala Est del complesso e il fabbricato un tempo adibito a scuderia,
sono già stati ristrutturati mediante l’impegno di ri-
Der Gebäudekomplex wurde um das Jahr 1900 herum
mit großer baulicher Präzision und äußerst sorgfältig ausgeführten Details errichtet: Er ist ein gutes
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I PRODOTTI TIPICI
TYPISCHE PRODUKTE
sorse finanziarie rese disponibili dalla Regione Emilia
Romagna e soprattutto della Fondazione di Piacenza
e Vigevano.
Nel complesso sono presenti
- Il Ristorante didattico di eccellenza che promuove
i giusti abbinamenti per la piena valorizzazione dei
prodotti tipici. Il ristorante, gestito in collaborazione
con l’Istituto Alberghiero di Piacenza, ha la funzione
di esempio e stimolo per il territorio ed è la sede di
diversi eventi formativi;
- Il Punto vendita dei prodotti tipici;
- Il Mercato in corte (farmer market) che favorisce la
filiera corta, con l’offerta dei prodotti della terra e la
valorizzazione della corte nella sua funzione espositiva.
Beispiel für die architektonische Schule, der die Gestaltung und Gliederung der großen Landgüter Ende des 19.
Jahrhunderts folgte. Der Ostflügel und die ehemaligen
Stallungen konnten schon restauriert werden, dank der
Finanzmittel, die von der Region Emilia Romagna und
vor allem der Stiftung von Piacenza und Vigevano zur
Verfügung gestellt wurden.
Es gibt:
- Das Restaurant mit didaktischer Funktion: Hier wird
die richtige Verwendung und Kombination der ausgezeichneten typischen Produkte zelebriert, mit traditionellen Gerichten aus Piacenza, aber auch kreativen Neuschöpfungen. Das Restaurant wird in Zusammenarbeit
mit der Hotelfachschule von Piacenza geführt und soll
dem ganzen Gebiet Anregungen geben; außerdem ist es
Sitz einer ganzen Reihe von Lehrveranstaltungen.
- Der Laden mit typischen Produkten, in denen Erzeugnisse der zugehörigen Konsortien wie D.O.C.G-Weine,
D.O.P-Wurstwaren, Grana Padano sowie die von angeschlossenen Betrieben wie De.Co angeboten werden.
- Der „Farmer Market“, der typische Hofladen mit Erzeugnissen der Bauern aus der direkten Umgebung.
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LA PROVINCIA
DI PIACENZA
DIE PROVINZ PIACENZA
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
Fiorenzuola-Parma 46 km
Fiorenzuola-Milano 88 km
VAL D’ARDA
Al confine con la provincia di Parma e di Cremona, il
comprensorio della Val d’Arda, che comprende anche
i corsi dei torrenti Stirone, Ongina e Chiavenna, offre un paesaggio estremamente variegato; la zona
rivierasca, la pianura che scavalca la via Emilia e
sale in dolci pendii, le strade che attraversano i colli, i crinali, le piccole frazioni impregnate di lavoro
contadino e quei calanchi che, nel corso dei secoli,
hanno restituito numerosi resti di balene fossili, reperti che testimoniano come, millenni fa, in questa
zona ci fosse il mare. Da Caorso a Morfasso, i castelli
di epoca medioevale e rinascimentale, punteggiano
un paesaggio ove spiccano anche i campanili delle
chiese che accompagnano il percorso dell’antica “via
Francigena”, attraverso la quale i pellegrini raggiungevano l’Appennino sulla via per Roma. Le tradizioni
sono pure conservate, e valorizzate nei numerosi
ristoranti della zona, in una cultura alimentare
che la le sue punte di eccellenza nei salumi
(coppa piacentina in testa) e nel vino (che
dire del rinomato “vin santo” di Vigoleno?), senza dimenticare l’aglio di Monticelli e le ciliegie di Villanova. Numerosi sono gli eventi di rilievo che
l’agenda della valle propone
annualmente: si possono citare a solo titolo di esempio
le serate di Castell’Arquato
che rinnovano i fasti dei
cortei medioevali, le corse
nel velodromo di Fiorenzuola che ospita gare nazionali ed
europee di ciclismo su pista, l’appuntamento attesissimo di fine luglio, con i Bascherdeis di Vernasca (Festival degli Artisti di Strada) ed ancora la Silver Flag,
gara internazionale di auto storiche.
Nutrito è poi il calendario degli appuntamenti della
stagione di prosa proposta dalla cittadina di Fiorenzuola, mentre locali della zona offrono serate di mu-
Das Gebiet der Val d´Arda, durch das die Flüsse Stirone, Ongina und
Chiavenna fließen,
grenzt an die
Provinzen
von
Parma und
Cremona an und
besitzt
eine sehr abwechslungsreiche
Landschaft: das
Ufergebiet,
die
Ebene um die Via
Emilia, die in sanfte
Hügel übergeht, Straßen, die sich durch die
Hügellandschaft winden,
Bergkämme, kleine Bauerndörfer und die Schratten, in denen im Laufe
der Jahrhunderte immer
wieder fossile Reste von
Walen gefunden wurden, die
bezeugen, dass hier einst das
Meer war. Von Caorso bis Morfasso
ragen Burgen aus dem Mittelalter und
der Renaissance und Kirchtürme auf und
begleiten den Verlauf der alten Via Francigena, auf der die Pilger einst den Apennin
auf ihrem Weg nach Rom durchquerten. In den
zahlreichen Restaurants des Gebiets ist die Tradition noch lebendig, im Mittelpunkt der gastronomischen Kultur stehen die ausgezeichneten
Wurstwaren (vor allem die Coppa piacentina) und der
Wein (man denke nur an den berühmten „Vin santo“
aus Vigoleno), nicht zu vergessen auch der Knoblauch
aus Monticelli und die Kirschen aus Villanova. Jedes
Jahr gibt es zudem zahlreiche Events, zum Beispiel die
Abendveranstaltungen im Castell´Arquato mit ihrem
mittelalterlichen Prunk, die Radrennen im Velodrom
von Fiorenzuola, in der italienische und europäische
Meisterschaften im Bahnenrennen ausgetragen werden, oder die „Bascherdeis“ von Vernasca (Festival der
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sica e divertimento per i giovani.
Molte sono le possibilità di escursione in questa zona che comprende ben tre parchi. Posto nei comu- CASTELLO DI VIGOLENO
ni di Morfasso e Lugagnano, il parco provinciale del
Monte Moria, che occupa una superficie di oltre mille
ettari, costituisce una forte attrattiva per realizzare
un itinerario naturalistico, sia a piedi che in bici, con
diverse possibilità di percorso. I secolari castagni
dalle particolarissime forme dominano la parte boschiva, ove non mancano ginestre, ginepri, noccioli,
caprifogli e pini silvestri. Suggestiva è la zona della
“Croce dei segni” con i suoi faggi. Nel periodo di Ferragosto (15 e 16 agosto), il Parco ospita la sagra di San
Rocco, che rappresenta uno degli appuntamenti annuali più importanti dell’alta Val d’Arda. È stata riorganizzata e promossa di recente la riserva geologica
del Piacenziano, posta per gran parte nel territorio
di Lugagnano: qui si possono ammirare i numerosi
calanchi ove affiorano argille sabbiose ricche di resti
fossili. Il Parco fluviale dello Stirone, al confine tra
Parma e Piacenza, è particolarmente indicato per chi
ama il turismo sportivo, dall’equitazione al ciclismo
all’escursionismo. Da vedere i “canyons” con pareti
molto alte, la straordinaria fauna (specialmente gli
uccelli escavatori) e la rigogliosa flora fluviale, caratterizzata dalla prevalenza di pioppi, aceri e salici.
In questa zona corrono anche parte degli itinerari
dell’Ippovia della Valli Nure ed Arda, un circuito di
oltre centotrenta chilometri che si collega all’Ippovia della valli Taro e Ceno. Un ideale grand tour per i
paesi della Val d’Arda può partire dalla Bassa, dalle
Straßenkünstler).
Die kleine Stadt Fiorenzuola erfreut sich einer sehr interessanten Theatersaison, während viele
Lokale in der Umgebung Musik und Unterhaltung für
die Jugend bieten. Darüber hinaus kann man in diesem
Gebiet, zu dem drei Naturparks gehören, zahlreiche
Exkursionen unternehmen. Der Parco Provinciale del
Monte Moria, im Gemeindegebiet von Morfasso und
Lugagnano, umfasst eine Fläche von mehr als tausend
Hektar und eignet sich mit seinen zahlreichen Routen
hervorragend für naturkundliche Ausflüge zu Fuß oder
mit dem Rad. In den Wäldern dominieren die jahrhundertealten Kastanienbäume mit ihren ungewöhnlichen
Formen, darüber hinaus findet man Ginster, Wacholder, Haselnusssträucher, Geißblatt und Fichten. Einen
ganz besonderen Zauber besitzt das „Croce dei Segni“
genannte Gebiet mit seinen Buchen. An Mariä Himmelfahrt (15. und 16. August) findet im Park das Fest von
San Rocco statt, eine der wichtigsten Veranstaltungen
im oberen Arda-Tal. Vor kurzem wurde auch der zum
größten Teil im Gemeindegebiet von Lugagnano befindliche Geologische Park Piacenziano neu eröffnet: Der
Besucher kann hier die zahlreichen Schratten mit den
sandigen Tonböden bewundern, die viele Fossilien bergen. Der Flusspark Stirone hingegen, an der Grenze zwischen Parma und Piacenza, ist vor allem bei Sportbegeisterten beliebt, die reiten, Fahrrad fahren oder wandern können. Einen Besuch lohnen auch die Canyons
mit ihren steil abfallenden Wänden, der außergewöhnlichen Fauna (insbesondere die Vogelwelt) und der üppigen Flora, mit Pappeln, Ahornbäumen und Weiden.
Durch dieses Gebiet verläuft auch der Reitwanderweg
der Täler der Nure und der Arda, der mehr als 130 km
umfasst und mit dem Reitwanderweg der Val Taro und
der Val Ceno verbunden ist. Die ideale Grand Tour durch
die Ortschaften der Val d´Arda könnte im Flachland, in
der fruchtbaren Poebene beginnen, Inspirationsquelle
der ländlichen und musikalischen Seele Giuseppe Ver-
LUGAGNANO
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
fertili terre del Po che ispirarono l’anima agricola e musicale
di Giuseppe Verdi (a Sant’Agata di Villanova è visitabile la
villa-museo fatta edificare dal
celebre compositore che qui
visse e lavorò per molti anni).
In queste terre, nel XII secolo,
arrivò con i suoi monaci l’aba- VILLA DI GIUSEPPE VERDI
te francese San Bernardo che
a Chiaravalle di Alseno fondò una splendida abbazia
detta della Colomba perché, secondo una leggenda,
fu una colomba ad indicare con pagliuzze la zona nella quale doveva sorgere il monastero, edificato secondo i canoni dell’architettura cistercense. Nella chiesa annessa, risalente al XII-XIII secolo, vi è una cappella della Crocifissione con affreschi del XIV secolo
di scuola lombarda. Uno dei
gioielli di questa abbazia,
nella quale si riflette tutta
la spiritualità medioevale, è
il chiostro trecentesco, con
le sue ventiquattro partizioni a quadrifora, le novantasei arcatelle ogivali, le centotrenta colonnine binate in
marmo rosa di Verona e una
complessa simbologia tutta
da leggere. Una sosta a parte meritano i prodotti della
celebre liquoreria monastica. Nel maniero di Monticelli, risalente alla fine del
XIII secolo, è oggi ospitato
il Museo Etnografico del Po,
che raccoglie vari strumenti
di lavoro ed altri oggetti della vita domestica legati
alla tradizione rivierasca. Da vedere, all’interno, anche un’area dedicata all’esposizione di materiali di
dis (in Sant´Agata di Villanova
kann man die Villa des Komponisten besuchen, in der er lange Jahre lebte und arbeitete;
heute ist sie ein Museum).
Hier ließ sich im 12. Jahrhundert auch der heilige Bernhard,
ein französischer Abt, mit
seinen Mönchen nieder und
gründete in Chiaravalle di Alseno eine wunderschöne Abtei. Sie wurde die „Abtei
der Taube“ genannt, denn der Legende nach war es
eine Taube, die Strohhalme an der Stelle fallen ließ, wo
sich das Kloster erheben sollte, das nach den Regeln
der Zisterzienserarchitektur erbaut wurde. Die dazugehörige Kirche aus dem 12.-13. Jahrhundert birgt eine
Kreuzigungskapelle mit Fresken lombardischer Schule aus dem 14. Jahrhundert. Ein
besonderes Schmuckstück dieser
Abtei, die der mittelalterlichen
Spiritualität Ausdruck verleiht, ist
der Kreuzgang aus dem 14. Jahrhundert, mit seinen 24 Vierbogengruppen, zu denen die 96 Spitzbögen mit 130 Zwillingssäulen aus
rosafarbenem Marmor aus
Verona
geordnet sind, und
CHIARAVALLE
einer komplexen Symbolik,
die es zu entschlüsseln gilt.
Aber auch die Produkte der
berühmten Likörmanufaktur
des Klosters lohnen einen
Besuch.
n der Burg von Monticelli,
aus dem 13. Jahrhundert,
ist heute das Ethnographische Museum des Po untergebracht, in dem Arbeitsgeräte und weitere Gegenstände des täglichen Lebens
ausgestellt sind. Sehenswert ist auch die Abteilung
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VAL D’ARDA
epoca romana, in particolare
anfore. Nel castello di San Pietro in Cerro, preziosa testimonianza tardo-quattrocentesca, CASTELLO DI MONTICELLI
vi è un originale Museum in Motion (MIM) che, come
i musei americani di arte contemporanea, ospita
centinaia di opere d’arte mostrate al pubblico a rotazione. Il castello di Caorso, di impianto medioevale,
presenta una interessante torre in mattoni con merlature a coda di rondine e una
torretta a pianta ottagonale. Al fortilizio
si legano le vicende della nobile famiglia longobarda dei Mandelli e del borgo
stesso, ove si può anche visitare la chiesa
dedicata a Santa Maria Assunta, che al
suo interno conserva un prezioso organo
ottocentesco e resti di affreschi di scuola
lombarda. La vicina Cortemaggiore dispensa il fascino delle terre del Magnifico.
A partire dal XV secolo, Cortemaggiore divenne capitale dello Stato Pallavicino, un
potente centro di potere urbanisticamen- CAORSO
te realizzato secondo uno schema rinascimentale. Grandi mecenati, i Pallavicino chiamarono a
corte artisti celebri come Antonio da Pordenone, che
tra il 1529 e il 1530 affrescò la cappella ottagonale
della Chiesa dell’Annunziata. Nella collegiata di Santa Maria delle Grazie è invece conservato un prezioso
polittico tardo-quattrocentesco, opera di Filippo
Mazzola, padre del Parmigianino. Anche Fiorenzuola, capoluogo naturale ed amministrativo della Val
d’Arda, è ricca di monumenti storici. La collegiata
di San Fiorenzo fu
realizzata a partire
dalla fine del Quattrocento con forme
desunte dagli stili
romanico e gotico
ed esemplata su
CORTEMAGGIORE
mit Fundstücken aus römischer
Epoche, darunter vor
allem Amphoren. In
der Burg von San
Pietro in Cerro, einem Schmuckstück
aus dem späten 15.
Jahrhundert, gibt es
S.PIETRO IN CERRO
ein originales Museum in Motion (MIM), das nach dem
Vorbild amerikanischer Museen für
zeitgenössische Kunst hunderte von
Kunstwerken birgt, die dem Publikum im Wechsel gezeigt werden. Die
mittelalterliche Burg von Caorso besitzt einen interessanten Ziegelturm
mit Kerbzinnen und einen achteckigen Geschützturm. Mit ihr sind
die Geschicke der langobardischen
Adelsfamilie Mandelli und des Ortes verbunden. In Caorso kann man
auch die Kirche Santa Maria Assunta
mit einer kostbaren Orgel aus dem
19. Jahrhundert und Fragmenten von Fresken lombardischer Schule besuchen.
Das nahegelegene Cortemaggiore atmet den ganzen
Zauber der „Terre del Magnifico“. Ab dem 15. Jahrhundert war es als Hauptstadt des Stato Pallavicino ein
mächtiges Zentrum, dessen urbane Gestaltung den
Idealen der Renaissance folgte. Die Pallavicino waren
große Mäzene und riefen berühmte Künstler wie Antonio da Pordenone an ihren Hof, der 1529/30 die achteckige Kapelle der Chiesa
dell´Annunziata mit Fresken versah. In der Stiftskirche Santa Maria delle
Grazie hingegen wird ein
kostbares
Polyptychon
von Filippo Mazzola, dem
S.MARIA DELLE GRAZIE
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
modello della chiesa di
San Francesco di Piacenza; conserva al suo
interno pregevoli opere d’arte, come l’altare
maggiore in marmi policromi eseguito su disegno del pittore Gian PaoCASTELL’ARQUATO
lo Panini, la cappella del
Sacramento edificata alla metà del Seicento con una
grande pala d’altare adornata da una elegante cornice cinquecentesca, con il miracolo di San Fiorenzo,
opera del pittore romano Marco Benefial. Da vedere
pure il complesso conventuale di San Giovanni, Palazzo Grossi, di epoca rinascimentale, con monofore a
ogiva ornate da fregi in cotto, e il settecentesco Palazzo Bertamini Lucca che conserva al suo interno affreschi di Francesco Natali e Bartolomeo
Rusca. Si può ammirare anche lo splendido Teatro Verdi, recentemente restaurato.
Fiorenzuola rappresentò a lungo il nodo
del sistema viario della Francigena: una
volta arrivati nella cittadina il pellegrino
poteva proseguire verso Fidenza, oppure
risalire per la val d’Arda e quindi proseguire, attraverso il passo del Pelizzone,
arrivando a Bardi e Borgotaro, quindi a
CORTEO STORICO
Vater des Parmigianino, aufbewahrt. Auch Fiorenzuola, Hauptort und Verwaltungshauptstadt, besitzt viele
historische Schätze. Die Stiftskirche San Fiorenzo wurde Ende des 15. Jahrhunderts begonnen und weist romanische und gotische Stilelemente auf, ihr Vorbild ist
die Kirche von San Francesco in Piacenza. Ihr Inneres
birgt wunderschöne Kunstwerke, wie den Hochalter aus
polychromem Marmor, der nach einem Entwurf des Malers Gian Paolo Panini ausgeführt wurde; die Cappella
del Sacramento aus der Mitte des 17. Jahrhunderts mit
einer großen Altartafel in einem eleganten Rahmen
aus dem Cinquecento, die das Wunder des heiligen Florentin darstellt, ein Werk des römischen Malers Marco
Benefial.
Sehenswert ist auch der Klosterkomplex von San Giovanni, der aus der Renaissance stammende Palazzo
Grossi mit seinen spitzbogigen Fenstern, die Terrakotta-Friese schmücken, der Palazzo Bertamini
Lucca aus dem 18. Jahrhundert mit Fresken
von Francesco Natali und Bartolomeo Rusca.
Wunderschön ist zudem das kürzlich restaurierte Teatro Verdi. Firenzuola war lange
Zeit der Knotenpunkt des Wegenetzes der
Via Francigena: Von hier aus konnten die
Pilger weiter Richtung Fidenza ziehen oder
die Val d´Arda hinaufgehen und dann ihren
Weg über den Pelizzone-Pass bis nach Bardi und Borgotaro fortsetzen und von dort
nach Pontremoli und zum Brattello-Pass
gelangen.
Wenn man das Arda-Tal hinauffährt, sollte
man unbedingt den Ort Castell´Arquato
besuchen, der
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VAL D’ARDA
mit seiner wunderschönen Hügellage einen Blick über
einen Großteil des Tals gewährt. Der Besucher betritt
den Ort mit seinen gut erhaltenen Gebäuden und engen Gassen durch ein Stadttor mit Gewölbe aus dem
16. Jahrhundert. Er besitzt eine der schönsten Altstädte Italiens, in der zahlreiche Historienfilme gedreht
wurden. Die zentrale Piazza wird von der Rocca Viscontea, dem 1293 erbauten Palazzo del Podestà und
einem Meisterwerk der romanischen Baukunst, der
Stiftskirche Santa Maria Assunta, beherrscht. Nicht
weit entfernt gilt es den Torrione Farnesiano, einen
rechteckigen Donjon vom Ende des 16. Jahrhunderts,
und den Palazzo Ducale mit seinem zauberhaften
Brunnen zu bewundern. Man kann das Luigi Illica, dem
hier geborenen Librettisten von Puccini und Mascagni,
gewidmete Museum besuchen, oder auch das Museum
der Stiftskirche, in dem schmiedeeiserne Gegenstände,
Stoffe, Reliquiare, Goldschmiedearbeiten, eine schöne Gemäldesammlung mit drei Werken von Gaspare
Traversi und kostbare Gewebe, wie zwei byzantinische
Stickarbeiten, ausgestellt sind. Im
Ospedale Santo Spirito befindet
sich das Geologische Museum, das
die Walfisch-Fossilien aus den Tälern der Arda, der Chiavenna und
des Chero zeigt. Golfliebhaber stehen wunderschöne 18-Loch-Plätze
zur Verfügung. In Vigolo Marchese
kann man die Rocca di Pusterla,
die romanische Kirche San Giovanni und das Baptisterium mit rundem Grundriss, drei Apsiden und einer
Kuppel, die von sechs i zylindrischen Säulen getragen
wird, bewundern. Ein paar Kilometer weiter kommt
man, wenn man Lugagnano hinter sich gelassen hat,
nach Vernasca mit seiner romanischen Pfarrkirche San
Colombano aus dem 12. Jahrhundert, in deren Nähe
sich das ehemalige Pfarrhaus befindet, in dem heute
das Besucherzentrum Via Francigena der Provinz seinen
Sitz hat.
GOLF CLUB CASTELL’ARQUATO
Pontremoli e al passo del Brattello.
Percorrendo la strada verso l’alta valle, s’impone una
visita minuziosa al borgo di Castell’Arquato, situato
in una posizione ideale per godere di una vista panoramica su buona parte della valle. Oltrepassato un
portale seicentesco a volta, antiche case ben conservate e vicoli stretti accompagnano il visitatore
alla parte alta del borgo, che possiede uno dei centri
storici più affascinanti d’Italia, nel quale sono stati
ospitati i set di diversi film di ambientazione storica.
Qui la piazza è dominata dalla Rocca Viscontea, dal
Palazzo del Podestà costruito
nel 1293 e dalla
Collegiata di Santa Maria Assunta, capolavoro
di architettura
VIGOLO MARCHESE
romanica. E poco
distante si possono ammirare
il Torrione Farnesiano, mastio
quadrangolare risalente alla fine del XVI secolo, e il
Palazzo Ducale con una suggestiva fontana. È consigliabile visitare il Museo di Luigi
Illica, il celebre librettista di Puccini e Mascagni, che
qui ebbe i natali, il Museo della Collegiata, ove sono
esposti ferri battuti, tessuti, reliquari, oreficerie,
una preziosa quadreria, tra cui tre tele di Gaspare
Traversi, e stoffe preziose, come due ricami bizantini.
Nell’Ospitale Santo Spirito è invece allestito il Museo
Geologico che conserva i resti dei cetacei venuti alla
luce sui calanchi delle valli dell’Arda, del Chiavenna
e del Chero. In una frazione di Castell’Arquato per gli
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
amanti del golf vi sono magnifici campi a 18 buche. A
Vigolo Marchese è possibile ammirare la Rocca di Pusterla, la chiesa romanica
di San Giovanni e un antico
battistero a pianta circolare con tre absidi sporgenti
e una cupola sorretta da
sei pilastri cilindrici. An- CASTELLO DI VIGOLENO
cora pochi chilometri e,
passato Lugagnano con
suoi calanchi, ecco Vernasca con la Pieve romanica di
San Colombano, del secolo
XII, vicino alla quale vi è
l’antica canonica che ospita il Centro Visita Provinciale della via Francigena.
Poco distante Vigoleno, con il suo splendido borgo
a forma ellissoidale, costruito alla fine del ‘300 e terminato nei secoli successivi. Negli anni trenta il borgo si trovò ad ospitare illustri personaggi: nel salotto
della principessa Maria Ruspoli conversarono Max
Ernst, Jean Cocteau, Gabriele d’Annunzio ed altri ancora. Essenziale il giro del camminamento della ronda, dal quale si può ammirare il panorama della valle,
del mastio quadrangolare con merli ghibellini originali, del maniero, che ha al suo interno un teatrino
di gusto settecentesco, delle viuzze selciate sopra cui
si affacciano splendide case in pietra.
La chiesa romanica conserva al suo
interno affreschi risalenti al XIV-XV
secolo e capitelli con figure zoomorfe.
In particolare nell’affresco absidale
è possibile ammirare un prezioso San VERNASCA
Giorgio che uccide il drago, realizzato da un artista locale del Quattrocento. San Giorgio
si ritrova anche nella lunetta del portale d’ingresso,
opera di scuola antelamica risalente con ogni pro-
Nicht weit entfernt
finden wir Vigoleno
mit seinem herrlichen
e l l i p s e n f ö r m i ge n
Stadtkern, das Ende
des 14. Jahrhunderts
gegründet wurde und
in den darauf folgenden Jahrhunderten
weiterwuchs. In den
1930er
Jahren waren dort
illustre
Persönlichkeiten
wie Max Ernst,
Jean
Cocteau, Gabriele
D´Annunzio
und andere im
Salon der Fürstin Maria Ruspoli zu Gast. Keinesfalls
sollte man es versäumen, den Wehrgang zu besichtigen,
von dem aus man den Blick über das Tal genießen kann,
außerdem den rechteckigen Donjon mit den originalen
Kerbzinnen, das Schloss, das ein kleines Theater aus
dem 18. Jahrhundert birgt, sowie die gepflasterten
Gassen mit hübschen Steinhäusern. In der romanischen
Kirche sind Fresken aus dem 14. und 15. Jahrhundert
und Säulenkapitelle mit zoomorphen Figuren zu sehen.
Das in der Apsis befindliche Fresko zeigt eine schöne
Darstellung des heiligen Georg, der den
Drachen tötet, das Werk eines lokalen
Künstlers des 15. Jahrhunderts. Den
heiligen Georg finden wir auch in der
Lünette des Eingangsportals wieder, die
sehr wahrscheinlich im 13. Jahrhundert geschaffen wurde. Im Gebiet von
Vernasca sind entlang der Via Francigena zahlreiche
Glaubensbeweise, vor allem einfache Oratorien, entstanden, die eine wahre „Straße der Oratorien“ bil-
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VAL D’ARDA
babilità al Duecento. Il territorio
di Vernasca, sulla direttrice della
Francigena, è punteggiato da numerosi “segni di fede”, in particolare oratori campestri che hanno
portato alla messa a punto di una
suggestiva “via degli oratori” che
ha come sue tappe principali Mignano, ove è possibile ammirare
l’oratorio di San Geminiano, al cui
interno vi è un’abside semicircolare del XII secolo con un affresco
raffigurante San Giacomo, l’oratorio ottocentesco della Madonna MORFASSO
di Pione, la pieve della Madonna
della Mercede di San Genesio (secolo XIII), l’oratorio di Terenza
dedicato a Santa Lucia, oltre alla
pieve di Vernasca e all’oratorio rinascimentale della Madonna delle
Grazie di Vigoleno.
Verso Morfasso ci si muove tra piccoli borghi di pietra, i boschi e le
aree prative del Parco provinciale del monte Moria,
dei monti Santa Franca, Menegosa e Pelizzone. Uno
modo inusuale per conoscere la val d’Arda e la sua
storia è quello di ricostruire storicamente e culturalmente le sue antiche vicende, attraverso un percorso
che ne valorizzi l’aspetto archeologico. Infatti il comprensorio fu abitato fin dal Paleolitico come dimostra
il rinvenimento di manufatti a Monte Lama, e vi sono
poi significative testimonianze di siti neolitici (in particolare a Fiorenzuola), e della media e tarda età del
Bronzo (le più note terramare di Rovere di Caorso, Colombare di Bersano, Montata dell’Orto e Castelnuovo
Fogliani). Di recente allestimento è, presso i locali
della scuola media di Morfasso, il Centro di ricerca
e sviluppo avanzato per l’appennino ove, tra l’altro,
sono conservati, pesi in piombo e in pietra, mattoncini per pavimentazioni, lastre di marmo e ceramiche
fini da mensa.
den, deren wichtigste Etappe
Mignano ist. Hier kann man das
Oratorio San Geminiano bewundern, dessen halbrunde Apsis aus
dem 12. Jahrhundert ein Fresko,
das den heiligen Jakob darstellt,
schmückt. Außerdem wären das
im 19. Jahrhundert errichtete
Oratorio della Madonna di Pione, die Pfarrkirche der Madonna
della Mercede di San Genesio (13.
Jh.), das der heiligen Lucia geweihte Oratorio di Terenza sowie
die Pfarrkirche Vernasca und das
Renaissance-Oratorium der Madonna delle Grazie di Vigoleno zu
nennen.
Weiter in Richtung Morfasso,
geht es durch kleine Orte mit
Steinhäusern, Wälder und die
Wiesen des Parco Provinciale del
Monte Morfasso und der Berge
Santa Franca, Menegosa und Pelizzone. Man kann sich auch auf eine etwas ungewöhnliche Entdeckungstour der Val d´Arda begeben, indem
man sie über ihre Geschichte und Kultur entdeckt und
einer Route folgt, in deren Mittelpunkt die archäologischen Aspekte stehen. Das Gebiet war nämlich schon in
der Altsteinzeit besiedelt, wie Fundstücke vom Monte
Lama zeigen, zudem gibt es Überreste jungsteinzeitlicher Siedlungen (vor allem in Fiorenzuola) sowie von
Siedlungen aus der mittleren und späten Bronzezeit
(die bekanntesten sind die aus der Terramare-Kultur
von Rovere di Caorso, Colombare di Bersano, Montata
dell’Orto und Castelnuovo Fogliani). In jüngerer Zeit
wurde in den Räumen der Mittelschule von Morfasso
das Zentrum für Forschung und Entwicklung für den
Apennin eingerichtet, in dem unter anderem Gewichte
aus Blei und aus Stein, Fußbodenziegel, Marmorplatten und feine Keramiken aufbewahrt werden.
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
Carpaneto-Parma 36 km
Carpaneto-Milano 74 km
VAL CHERO
Archeologia, passeggiate tra castelli e calanchi, gastronomia sono le tre chiavi di lettura per chi si
appresta a visitare la val Chero. Situata tra la val
d’Arda e la val Nure, ha tra i suoi capitoli di storia
più importanti quelli legati all’attività dei pozzi petroliferi (ben trecentocinquanta) che la fecero divenire, nella prima metà del Novecento, la “piccola
Dallas” piacentina. Da Carpaneto si parte lungo una
scorrevole strada provinciale che arriva al Monte
Santa Franca, incontrando calanchi, cascate,
piccolo paesi e centri conosciuti come Rustigazzo e Veleia romana. Da queste parti
passa la rinomata strada dei vini e dei sapori. La scoperta della pregevolissima gastronomia del territorio tocca i vigneti di
Travazzano e Magnano, che forniscono ottimi vini Doc, ma anche i boschi dell’alta
valle, ricchi di saporite castagne.
E proprio a Carpaneto, capoluogo
naturale della valle, si celebra
ogni anno una festa dedicata
alla regina dei salumi piacentini, la coppa. In questo
paese che, fin dal XVII secolo fu un importante
centro agricolo, merita
di essere visitato l’antico castello, di impianto feudale, teatro di numerosi scontri e
anche, nel XVI
secolo, “base”
delle scorrerie di Pier
Maria Scotti detto
i
l
“Buso”. Del fortilizio, oggi
parte
dell’edisede del comune, rimane
ficio quattrocentesco e un porticato con colonne di
Ein Besuch der Val
Chero steht im Zeichen von: Archäologie, Spaziergängen zu
den Burgen und
Schratten und kulinarischen Genüssen.
Dieses zwischen der
Val d´Arda und der
Val Nure gelegene Tal
kann im übrigen auf ein
ganz besonderes Kapitel
seiner Geschichte zurückblicken: Die Ölbohrungen
(ganze 350), durch die
es in der ersten Hälfte des
20. Jahrhunderts zum „kleinen
Dallas“ des Gebiets von Piacenza
wurde. Von Carpaneto aus nimmt
man eine bequeme Landstraße bis
nach Monte Santa Franca, vorbei an
Schratten, Wasserfällen, Dörfern und
bekannteren Ortschaften wie Rustigazzo
und Veleia Romana. Hier verläuft auch die
bekannte Wein- und Genießerstraße. Zu den
besonderen Genüssen, die es zu entdecken
gilt, gehören die ausgezeichneten DOC-Weine
aus Travazzano und Magnano und die in den
Wäldern des oberen Tales wachsenden aromatischen Maronen. In Carpaneto, dem Hauptort
der Val Chero, findet jedes Jahr ein Fest zu Ehren
der Königin der hiesigen Wurstwaren, der Coppa, statt.
Der Ort, ab dem 17. Jahrhundert ein bedeutendes
landwirtschaftliches Zentrum, besitzt eine schöne
Feudalburg, die im Mittelpunkt zahlreicher Kämpfe
stand, und im 16. Jahrhundert Ausgangspunkt der
Streifzüge Pier Maria Scottis, genannt „Il Buso“, war.
Die Burg ist heute Sitz der Gemeinde; erhalten geblie-
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VAL CHERO
granito e capitelli in arenaria. La chiesa è intitolata
ai santi Fermo e Rustico ed ha affreschi della fine del
Seicento ascrivibili alla scuola dei Bibbiena ed altri
quattrocenteschi (Madonna e Sant’Anna) e cinquecenteschi (Madonna col bambino, San Rocco e San
Sebastiano), oltre ad una copia della Madonna della
Scodella di Correggio. La Pieve di
Carpaneto ha davvero un’origine
molto antica, attorno al Mille,
come testimoniano alcune pergamene longobarde della cattedrale
di Piacenza e l’esistenza di un affresco mariano del XIV secolo.
A qualche chilometro di distanza
da Carpaneto, in val Vezzeno, si CASTELLO DI GROPPARELLO
trova Gropparello che al visitatore offre lo spettacolo di uno dei
più bei manieri del Piacentino. Le
origini del castello possono essere fatte risalire al 789, quando
il fortilizio fu assegnato da Carlo
Magno al vescovo Giuliano di Piacenza. L’edificio, dalla pianta irregolare, costruito su una collina rocciosa, è circondato da mura
che scendono fino al torrente Vezzeno. Ottimamente conservato e valorizzato, negli ultimi anni i proprietari hanno messo a punto un programma di animazione che ha trasformato il castello e il suo “parco
delle fiabe” in un luogo ideale per il
divertimento delle famiglie. Si tratta
di un parco emotivo dove i bambini,
grazie all’aiuto di esperte guide, vengono accompagnati alla scoperta del
mondo medioevale, dei suoi segreti
e delle sue magie. Di particolare interesse, all’interno del maniero, la PONTE LEVATOIO
ben sind ein Teil des Gebäudes aus dem Quattrocento
und ein Portikus mit Granitsäulen, die Kapitelle aus
Sandstein schmücken. Die Kirche ist den Heiligen
Fermo und Rustico geweiht und besitzt Fresken vom
Ende des 18. Jahrhunderts, die der Schule von Bibbiena zugeschrieben werden, außerdem Fresken aus
dem Quattrocento (die Madonna
und die heilige Anna) und dem
Cinquecento (Madonna mit dem
Kind, der heilige Rochus und der
heilige Sebastian) sowie eine Kopie der Madonna della Scodella
von Correggio. Die Pfarrkirche von
Carpaneto kann auf eine lange Geschichte zurückblicken, sie wurde
um das Jahr 1000 herum erbaut,
wie einige langobardische Pergamente aus der Kathedrale von Piacenza sowie ein Marienfresko aus
dem Quattrocento belegen.
Einige Kilometer von Carpaneto
entfernt, in der Val Vezzeno, liegt
Gropparello, mit einer der schönsten Burgen des Gebiets von Piacenza. Ihre Ursprünge reichen bis aufs Jahr
789 zurück, als Karl der Große die kleine
Festung Bischof Giuliano di Piacenza
schenkte.
Das auf unregelmäßigem Grundriss auf
einem felsigen Hügel erbaute Gebäude
ist von Mauern umgeben, die bis zum
Fluss Vezzeno hinabreichen. Die Besitzer der ausgezeichnet erhaltenen Anlage haben in den letzten Jahren ein
Unterhaltungsprogramm ausgearbeitet,
welches die Burg und ihren märchenhaften Park in ein ideales Ausflugsziel
für Familien verwandelt hat.
Es handelt sich um einen Erlebnispark,
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
sala d’armi e alcune tele di epoca
moderna (seCASTELLO DI MAGNANO
coli XVII e XVIII),
mentre all’esterno vi è, tra l’altro, un manufatto in
pietra che alcuni considerano un altare celtico. A
Gropparello si può ammirare, oltre alla torre Gragnana costruita nella metà del Cinquecento probabilmente su progetto di Jacopo Barozzi detto il Vignola, anche la “chiesa vecchia” dell’antica Pieve di
Cagnano costruita, in località Gelati, nel X-XI secolo.
Tale Pieve, che in epoca medioevale estese il suo potere sulle vallate del Chero, del Vezzeno e del Riglio,
ebbe molta importanza, tant’è che a lungo fu anche
residenza del vescovo di Piacenza. Lungo la strada
che collega Carpaneto a Veleia romana si incontrano
paesi che racchiudono sorprese: Travazzano, il cui
castello risalente all’XI secolo, accolse in epoca medioevale molti nobili fuggiti dalla città; ma ospitò
anche l’imperatore Lotario II reduce, nel 1136, dalle
fatiche della stesura della Dieta di Roncaglia; Magnano, la patria delle ciliegie, con un castello che
costituisce uno dei più significativi esempi di fortificazione: dalla pianta trapezoidale, costruito in
pietra, fu a lungo di proprietà degli
Scotti; Torre Confalonieri a cui si lega
la vicenda di San Corrado. Rezzano,
Badagnano, Tabiano e Montezago,
con la sua bella chiesa del primo Novecento, sono piccoli paesi collocati
in una zona ricca di conchiglie fossili e un tempo segnata dalla presenza di numerosi mulini. Rustigazzo,
a pochi chilometri dal parco provinciale del Monte Moria, è il borgo più
popolato della media val Chero, con
molti negozi e diverse iniziative di intrattenimento, organizzate soprattutto d’estate.
Di assoluto inte- VELEIA ROMANA
CASTELLO DI TRAVAZZANO
in dem die Kinder von erfahrenen Führern auf eine
Entdeckungsreise in die geheimnisvolle, verzauberte Welt des Mittelalters mitgenommen werden. Von
besonderem Interesse sind im Inneren der Burg der
Waffensaal und einige Gemälde aus der Neuzeit (17.
und 18. Jh.), während außerhalb ein Gegenstand zu
sehen ist, den einige für einen keltischen Altar halten.
In Gropparello kann man die Mitte des 16. Jahrhunderts wohl nach Plänen von Jacopo Barozzi, genannt
Vignola, erbaute Torre Gragnana und die „Chiesa Vecchia“ bewundern: Dabei handelt es sich um die alte
Pfarrkirche von Cagnano, die im 10./11. Jahrhundert
im Ortsteil Gelati erbaut wurde. Im Mittelalter reichte
ihre Macht bis über die Täler von Chero,
Vezzeno und Riglio und sie war so bedeutungsvoll, dass hier lange Zeit auch
der Bischof von Piacenza residierte.
Entlang der Straße von Carpaneto nach
Velaia Romana liegt eine Vielzahl interessanter Orte: Travazzano, dessen
Burg aus dem 11. Jahrhundert stammt,
nahm im Mittelalter viele adelige
Flüchtlinge aus der Stadt auf und bot
1136 Kaiser Lothar II nach dem Reichstag von Roncaglia Zuflucht; Magnano,
Heimat der Kirschen, dessen steinerne
Burg mit trapezförmigem Grundriss
eines der bedeutendsten Beispiele für
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VAL CHERO
resse è la visita a Veleia Romana, uno dei
centr i archeologici
più importanti dell’Italia settentrionale.
Abitata dai Liguri Veleiates fu, dal I al V
secolo d.C., importante municipio romano e capoluogo di
una vasta area montana che si estendeva
dalla zona parmense
del fiume Taro fino alla
val Trebbia. I Romani
la conquistarono in
maniera del tutto pacifica e nel 42 d.C. ot- VELEIA ROMANA
tenne la cittadinanza
romana. Veleia fu un
importante punto di
interscambio
commerciale, ma anche un
affollato centro turistico-termale,
in
grado di richiamare i
“vip” della Roma imperiale. Nel periodo
compreso tra la fine
del III e l’inizio del IV
secolo ebbe inizio la
decadenza della cittadina. A partire dalla
metà del Settecento,
iniziarono gli scavi
per volere del duca di
Parma, Filippo Borbone, dal momento che nel 1747
era stata ritrovata casualmente la Tabula alimentare traianea, una iscrizione bronzea risalente
Festungsbau ist und lange
Zeit im Besitz der Scotti war;
Torre Confalonieri, mit dem
die Geschichte des heiligen
Konrad verbunden ist. Rezzano, Badagnano, Tabiano und
Montezago mit seiner schönen Kirche vom Beginn des
20. Jahrhunderts, sind kleine
Ortschaften, die einst von den
zahlreichen Mühlen, die sich
hier erhoben, geprägt waren, in einer Landschaft, die
reich an fossilen Muscheln ist. Rustigazzo, nur wenige
Kilometer vom Naturpark Monte Moria entfernt, ist der
bevölkerungsreichste Ort des mittleren Chero-Tals, mit
vielen Geschäften und einem reichen Veranstaltungsangebot, vor allem im Sommer. Von besonderem Interesse ist Veleia Romana, eines der wichtigsten archäologischen Zentren Norditaliens. Es wurde von Ligurern
bewohnt und war vom 1. bis zum 5. Jahrhundert n. Chr.
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
VAL CHERO
ein wichtiges römisches Munizipium und
Hauptstadt eines weiten Gebiets, das sich
von der zu Parma gewandten Seite des
Flusses Taro bis in die Val Trebbia erstreckte. Die Römer hatten Veleia Romana 42 n.
Chr. auf friedliche Weise eingenommen
und in das römische Reich eingegliedert.
Veleia war ein wichtiges Handelzentrum,
aber auch ein gut besuchter, bei den reichen Bürgern des römischen Kaiserreiches
sehr beliebter Thermalort. Ab dem Ende des 3., Anfang
des 4. Jahrhunderts begann jedoch der Niedergang
der kleinen Stadt. Mitte des 18. Jahrhunderts wurden
auf Wunsch des Herzogs von Parma, Filippo Borbone, die ersten Ausgrabungskampagnen durchgeführt,
denn 1747 hatte man durch Zufall die Tabula alimentarea traianea, eine Bronzetafel aus der ersten Hälfte
des 2. Jahrhunderts n. Chr gefunden. Die erste Ausgrabungsperiode dauerte bis 1765 und brachte wichtige Fundstücke ans Licht: Stelen, Inschriften, Geschirr,
die Bronzestatuen der geflügelten Viktoria und des
Herkules Bibace, die zwölf Statuen der Basilika und
die Thermen.
In den darauf folgenden Jahrhunderten führte man
weitere bedeutende Ausgrabungen durch und begann
mit der Wiederherstellung; in den 1950er Jahren baute man die Säulen des Forums und das Amphitheater
wieder auf , in dem seit einigen Jahren im Sommer
Theateraufführungen stattfinden. Im Antiquarium
kann der Besucher unter anderem die Grabbeigaben
aus der ligurischen Nekropole bewundern, die Giovanni Mariotti 1876 nicht weit entfernt von der römischen Siedlung entdeckte, die Gipskopie eines großen
Fragments der Bronzetafel mit der Lex de Galia Cisalpina, und eine Jupiterstatue (Giove Ligure), ein Werk
lokaler Künstler aus dem 1. Jh. v. Chr. Als schönen
Abschluss eines Besuchs der Val Chero biete sich ein
Ausflug auf den Monte Santa Franca an.
alla prima metà del II secolo d.C. Il primo ciclo di
scavi, prolungatosi fino al 1765, portò alla luce importanti reperti: cippi, iscrizioni, vasellame, le
statue bronzee della Vittoria Alata e dell’Ercole Bibace, le dodici statue del ciclo Giulio-Claudio della
basilica e l’impianto termale.
Nei secoli successivi, a più riprese, furono effettuate altre importanti indagini e furono avviati lavori di ripristino, come, negli anni Cinquanta del
XX secolo, la ricostruzione delle colonne del foro
e dell’anfiteatro che da qualche anno ospita, in
estate, rappresentazioni teatrali. Nell’antiquarium
il visitatore può ammirare, tra l’altro, i corredi delle
tombe della necropoli ligure che fu scoperta da Giovanni Mariotti nel 1876 poco distante dall’abitato
romano, una copia in gesso di un ampio frammento
della tavola bronzea con la Lex de Galia Cisalpina,
una statua in pietra (Giove Ligure) opera di artisti
locali del I secolo a.C. Un’escursione al monte Santa
Franca può concludere la visita alla val Chero.
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VAL NURE
NURE
VAL
Grazzano Visconti-Parma 75 km
Grazzano Visconti-Milano 81 km
VAL NURE
Oasi verdi ed ambienti umani autentici per una valle
ricca di emergenze ambientali di notevole impatto paesaggistico e nuclei abitati che conservano belle architetture rurali: mentre lo sguardo si libera sul verde
dei monti, il Nure reclama l’attenzione di chi percorre
questa valle, una delle più integre dal punto di vista
naturalistico ed una di quelle che meglio conserva le
tracce di un passato che affonda le radici nella preistoria, come documentano i reperti archeologici che
ci rimandano ad un popolamento del Mesolitico
antico. In questa area passavano la via dell’olio
e quella del sale da e per Genova, incrociando i
“percorsi della fede” della Francigena e i sentieri
delle antiche miniere di ferro e di rame. Non a
caso la val Nure fu a lungo contesa da diverse nobili famiglie, Nicelli e Anguissola
in testa, che lottarono strenuamente per
il dominio di questo importante nodo di
traffici commerciali tra la pianura padana e il mar ligure. Alle rarità naturalistiche che, con particolari varietà
di flora e fauna endemiche (il pino
mugo ad esempio), si intrecciano
testimonianze di presenze umane
molto remote. I prati d’alta
quota di Farini e Ferriere,
i lunghi crinali, le mulattiere e le case-torr i ci dicono come la presenza
dell’uomo sia ancora
evidente in ogni rialzo del terreno.
Un passato che
viene rievocato
in diverse manifestazioni e nei
cortei storici di
Grazzano Visconti,
una delle mete turi-
Die
Val
Nure
ist
ein
wahres Naturparadies und
gleichzeitig vom
Menschen
geprägt, sie bietet
bezaubernde
Landschaf ten
und wunderschöne
Bauerndörfer: Aber
nicht nur die unberührte
Naturlandschaft wird den
Besucher dieses grünen
Tals fesseln, sondern
auch die überall zu entdeckenden Spuren einer
Geschichte, die bis in die
Frühzeit zurückreicht, wie
archäologische Funde von
Siedlungsresten aus der Steinzeit belegen. In diesem Gebiet
kreuzten sich die Handelsstraßen für
Öl und Salz von und nach Genua mit
der Pilgerstraße Via Francigena und den
Wegen, die zu den Eisen- und Kupferminen
führten. Deswegen verwundert es nicht, dass
verschiedene Adelsfamilien um die Val Nure
kämpften, vor allem di Nicelli und die Anguissola rangen erbittert um die Vorherrschaft in diesem
Gebiet, durch das die Handelsstraßen zwischen
der Poebene und dem ligurischen Meer führten.
Neben den Naturschönheiten und der reichen endemischen Flora (darunter die Latschenkiefer) und Fauna
gilt es Zeugnisse der menschlichen Kultur aus der Frühgeschichte zu entdecken. Die Hochweiden von Farini
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
stiche per eccellenza. I percorsi per camminare e per fare
escursioni, quelli non mancano. Sono una ragnatela di
molte decine di chilometri che
permettono di scoprire come il
rapporto tra la valle e l’acqua
abbia determinato un habitat
perfetto per l’avifauna acquatica. Non solo, ma la preCASTELLO DI PADERNA
senza nei dintorni del
lago Nero del raro pino
mugo costituisce la evidente testimonianza di
come le glaciazioni abbiano favorito la migrazione di specie alpine
anche sugli Appennini.
I circoli glaciali, testimonianze della glaciazione del periodo wurmiano, le morene e le faggete
fanno di questa zona una meta ideale non solo per il
trekking, ma anche per le arrampicate su roccia (noto
è il Groppo delle Ali).
Nella bassa val Nure, solcata dalla via Emilia, si trova
Pontenure con il Parco Raggio che, nella bella stagione, si trasforma in un cinema all’aperto. Nella vicina Paderna è possibile ammirare un maniero originario dell’XI secolo con una torre di ingresso chiamata torre dell’acqua. Il castello di San Giorgio, di
proprietà del comune, è adibito a centro culturale
ove vengono organizzate diverse manifestazioni. Edificato prima del Mille, il maniero, ben conservato, ha
ancora torri adornate da merli
e un ampio cortile su cui si affacciano i balconi in legno. Da
non perdere anche la visita alla
chiesa eretta alla fine del Seicento, al posto di un edificio re-
und Ferriere, die
langgestreckten
Bergkämme, die
Maultier pfade
und Turmhäuser
erzählen von der
Anwesenheit des
Menschen
auf
den Höhenzügen.
Eine reiche Geschichte, die in
einer Reihe von
Veranstaltungen
und den historischen Umzügen
von
Grazzano
Visconti, einem
beliebten Fremdenverkehrsort,
wieder auflebt.
Es gibt ein viele Kilometer umfassendes Wegenetz, auf
dem man interessante Exkursionen unternehmen kann,
die durch ein Tal mit Feuchtgebieten führen, die idealen Lebensraum für Wasservögel bieten. Um den Lago
Nero herum trifft man auf Latschenkiefern, die belegen,
dass im Zuge der Eiszeit alpine Pflanzenarten bis in den
Apennin gelangten. Das Gebiet mit seinen Karen, Zeugnisse des Würm-Glazial, Moränen und Buchenwäldern
eignet sich wunderbar für Trekkingtouren, aber auch für
das Klettern am Fels (bekannt ist der Groppo delle Ali).
Im unteren Nure-Tal, durch das die Via Emila führt, liegt
Pontenure mit dem Parco Raggio, der sich im Sommer in
ein Freiluftkino verwandelt. Im nahe gelegenen Paderna kann man eine Burg aus dem
11. Jahrhundert bewundern, deren Eingangstor Torre dell´Acqua
genannt wird. Das Castello di San
Giorgio befindet sich in Gemeindebesitz und dient als Kulturzent-
CASTELLO DI VIGOLZONE
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VAL NURE
GRAZZANO VISCONTI
ligioso preesistente, del quale è ancora conservata la
torre campanaria di stile romanico. La chiesa ha come
gioielli l’organo e un pregevole armadio barocco.
Poco distante sorge la rocca di impianto seicentesco,
con un parco ottocentesco di gusto inglese, al cui interno sono coltivate numerose specie di fiori. Il fortilizio di Podenzano, di impianto medioevale, ha una
pianta rettangolare con strutture murarie in sasso.
Da ricordare, in questa zona, anche i fortilizi di Altoè,
costruito in pietra e mattoni, che ospitò pure importanti personaggi storici, e quello di Gariga, al cui
piano superiore si trovano sale con preziosi soffitti a
cassettoni. Il maniero di Vigolzone, edificato a partire dal 1330, presenta una torre maggiore con merlature a coda di rondine, un alto torrione quadrato, e,
all’interno, un grande salone e una sala d’armi con un
soffitto di legno con pannelli decorati da motivi araldici. Ed ancora il castello di Folignano, con il suo fossato e torri angolari rotonde, e quello di Torrano edificato nel XIII secolo, con una torre quadrata ornata
da mura merlate. Una sosta prolungata si impone a
Grazzano Visconti, un borgo “creato” all’inizio del
Novecento dal conte Giuseppe Visconti di Modrone
che, partendo da ruderi, recuperò e costruì un vero
e proprio centro medioevale, adornato con merlature
ghibelline, facciate gotiche e un giardino all’italiana
con viali lastricati di ciottoli e impreziosito di statue
allegoriche. Si tratta indubbiamente di uno dei più
importanti esempi di revival neogotico. Alberi seco-
rum, in dem eine ganze Reihe
von Veranstaltungen stattfinden. Diese gut erhaltene
Burg mit zinnengeschmückten Türmen und einem großen Hof, auf den hölzerne
Balkone hinausgehen, wurde
vor dem Jahr 1000 erbaut.
Einen Besuch lohnt auch die
Kirche vom Ende des 17. Jahrhunderts, die an der Stelle errichtet wurde, wo zuvor ein älteres Gotteshauses
stand, dessen romanischer Kampanile erhalten geblieben ist. Sie birgt eine wunderschöne Orgel und einen
kostbaren barocken Schrank. Nicht weit entfernt erhebt
sich die Feste aus dem 17. Jahrhundert mit einem im
19. Jahrhundert im englischen Stil angelegten Garten
mit einem großen Blumenreichtum. Die mittelalterliche Festung von Podenzano besitzt einen rechteckigen
Grundriss und steinerne Umfassungsmauern.
Erwähnt werden sollten auch die Festung von Altoè, ein
Bau aus Stein und Ziegeln, die bedeutende historische
Persönlichkeiten beherbergte, und die Festung von
Garriga, in deren Obergeschoss sich kostbare Kassettendecken befinden. Die Burg von Vigolzone (ab 1330
erbaute) besitzt einen Hauptturm mit Kerbzinnen und
einen hohen, quadratischen Wachturm; außerdem einen großen Saal und einen Waffensaal, dessen Holzdecke heraldische Motive schmücken. Zu nennen wären
GRAZZANO VISCONTI
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
CORTEO STORICO
lari e fontane contribuiscono a far rivivere il passato, assieme ai prodotti di
piccolo artigianato che escono da botteghe non molto dissimili da quelle di
una volta. Numerose sono le rievocazioni storiche popolate di dame e cavalieri. L’atmosfera è proprio simile a quella che, nella primavera del 1389, accompagnò la festa di addio a Caterina Anguissola, futura
sposa di Luigi I d’Orléans, fratello del re di Francia. E,
come tutti i castelli che si rispettino, anche quello di
Grazzano ha il suo fantasma: è quello della paffuta
Eloisa che, morta di gelosia per i continui tradimenti
del marito, ha mantenuto un carattere piuttosto inquieto. La fortezza fu coronata con merlature ghibelline e finestre rettangolari a sesto acuto, a bifore, o
trifore, mentre gli interni furono affrescati con gusto
ridondante, con arredi neogotici e mobili minuziosamente intarsiati. Sull’asse dell’accesso principale del
castello si trova il borgo dal particolare impatto scenografico. Da visitare la chiesetta gotica, con facciata
a capanna, il portale ligneo arredato e una ricca decorazione interna segnata dai colori rosso e bianco,
azzurro ed oro. Ponte dell’Olio fu, per secoli, un importante punto strategico sia
per il passaggio di mercanti liguri che portavano, sui mercati piacentini e lombardi,
l’olio di oliva in cambio del grano, sia per
il passaggio di pellegrini diretti a Roma. Da
visitare l’oratorio quattrocentesco di San
Rocco e la chiesa settecentesca dedicata a
San Giacomo, patrono dei pellegrini, con
all’interno una pala attribuita a Giuseppe
Peroni e una Madonna in legno di età ba-
außerdem noch die Burg von Folignano, mit einem Halsgraben und runden
Ecktürmen, und die im 13. Jahrhundert
erbaute Burg von Torrano mit zinnengeschmücktem, quadratischem Turm.
Eine längeren Aufenthalt sollte man
Grazzano Visconti widmen, einem Ort,
der zu Beginn des 20. Jahrhunderts
von Graf Giuseppe Visconti di Modrone
„geschaffen“ wurde, indem er aus Ruinen einen mittelalterlichen Ort mit Zinnen, gotischen
Fassaden und einem italienischen Garten mit gepflasterten Wegen und allegorischen Figuren erstehen ließ.
Es handelt sich zweifellos um eines der bedeutendsten
Beispiele der Neogotik in Italien. Jahrhundertealte
Bäume und Brunnen und die kleinen Geschäfte mit
Handwerksprodukten, die aus einer anderen Zeit zu
stammen scheinen, lassen die Vergangenheit wieder lebendig werden. Im Ort finden zahlreiche Veranstaltungen rund ums Mittelalter statt, deren Atmosphäre jener
ähneln dürfte, die im Jahr 1389 die Feierlichkeiten
bestimmten, mit denen Caterina Anguissola, die Braut
von Louis d´Orléans, dem Bruder des französischen Königs, verabschiedet wurde. Wie alle Burgen, die etwas
auf sich halten, geht auch in der von Grazzano ein Gespenst um: Es ist der Geist von Eloisa, die an der durch
die dauernde Untreue ihres Mannes ausgelösten Eifersucht starb und immer noch ziemlich gereizt sein soll.
Die Burg schmücken Kerbzinnen und Fenster
mit Spitzbogen, Zwillings- und Drillingsfenster, die Innenräume zieren reiche Fresken,
eine neogotische Einrichtung und mit Intarsien eingelegte Möbel.
An der Straße, die zum Haupteingang der
Burg führt, liegt der äußerst reizvolle Ort.
Sehenswert sind die kleine gotische Kirche
mit Giebeldach, Holzportal und einer reichen
Innenausstattung, in der die Farben Rot und
Weiß, Blau und Gold vorherrschen. Ponte de-
CRISTOFORO COLOMBO
BETTOLA
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VAL NURE
rocca, oltre ad una fornace a tre torri che ricorda la
secolare attività di produzione di laterizi. Poco distante vi è il castello di Riva, costruito nella seconda
metà del XIII secolo (e restaurato in stile neomedioevale dal principe Ruspoli) con sassi di torrente ed articolato secondo gli schemi di un triangolo isoscele,
ai cui vertici sono collocate torri di diversa fattura. Si
arriva poi a Bettola, capoluogo della valle, tagliata
in due dal fiume che separa il borgo di San Bernardino da quello di San Giovanni. Che il territorio bettolese fosse colonizzato sin dall’epoca romana è provato dal ritrovamento dei resti di
una fornace per laterizi alle pendici
del monte Zucchero, sul versante sinistro della valle. Arrivati a questo
paese non bisogna perdere la visita
al Santuario della Madonna della
Quercia, eretto in ricordo di una miracolosa apparizione del 1496, e
alla seicentesca chiesa di San Bernardino. Bettola ha una bella piazza
LAGO MOO
con la statua di Cristoforo Colombo,
perché la tradizione vuole che il ce- LAGO MOO
lebre navigatore fosse
di origine bettolese. La
Torre Farnese, sede degli
inviati pontifici di papa
Paolo III Farnese, costituisce un caratteristico
esempio di “case-torri”
che hanno, in questa
valle, una particolare
diffusione, soprattutto LAGO BINO
nella parte alta. Poco distante vi è Bramaiano con un castello adornato di raffinati loggiati del XVI secolo. Nel comune di Bettola
si trova Calenzano, in cui si possono ammirare le cascate del torrente Perino. Il Perino, formato dall’irregolarità del territorio, nel breve tratto di 2 chilometri
ll´Olio war jahrhundertelang von strategischer Bedeutung, weil hier die ligurischen Händler vorbeikamen,
die auf den Märkten von Piacenza und der Lombardei
Olivenöl gegen Weizen tauschten, und die Pilger auf
dem Weg nach Rom vorüberzogen. Man sollte dem Oratorium von San Rocco aus dem Quattrocento einen Besuch abstatten, und ebenso der aus dem 18. Jahrhundert stammenden Kirche San Giacomo, die dem heiligen Jakob, dem Schutzherrn der Pilger geweiht ist, und
eine Giuseppe Peroni zugeschriebene Altartafel und
eine barocke Holzmadonna beherbergt. Sehenswert
ist auch die Ziegelei mit ihren
drei Türmen, ein Wahrzeichen
der hier über Jahrhunderte
betriebenen Ziegelherstellung.
Nicht weit entfernt befindet
sich das Castello di Riva (vom
Fürsten Ruspoli im neumittelalterlichen Stil renoviert),
das in der zweiten Hälfte des
14. Jahrhunderts mit Flusssteinen dem Schema eines
gleichschenkeligen Dreiecks
folgend erbaut wurde, an dessen Spitzen sich unterschiedlich gestaltete Türme befinden.
Nun gelangen wir nach Bettola, dem Hauptort des Tals, den
der Fluss in die beiden Ortsteile San Bernardino und San
Giovanni teilt. Das Gebiet um
VETTA CROCIGLIA
Bettola war schon zur Römerzeit besiedelt, wie die Reste eines Ziegelofens belegen,
den man an den Hängen des Monte Zucchero auf der
linken Seite des Tals gefunden hat. Man sollte unbedingt die Wallfahrtskirche der Madonna della Quercia,
die als Erinnerung an eine wundersame Erscheinung im
Jahr 1496 erbaut wurde, und die Kirche San Bernardino
aus dem 17. Jahrhundert besichtigen. Bettola besitzt
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
forma ben 12 cascate che toccano altezze fino a 17 metri;
nonostante tutto è facile il
loro accesso tramite una rete
di sentieri che si articolano in
tutto il territorio boschivo. SaFERRIERE
lendo ancora si incontrano i
comuni di Farini e Ferriere, quest’ultimo noto per essere stato, in passato, sede di miniere di rame e di
ferro, utilizzate già in epoca romana. La zona è dominata dal Monte Maggiorasca e dai monti Bue, Nero
e Ragola che costituiscono una barriera fisica tra il
Piacentino e il Ligure. Risalendo questi rilievi, attraverso una fitta rete di sentieri, è possibile spaziare su
di un panorama davvero unico. Qui è possibile ammirare diversi laghetti di origine glaciale, tra cui il lago
Moo, ubicato in un anfiteatro naturale, il lago Nero,
di forma ovale, circondato da massi di serpentino e
il lago Bino, sempre di forma ovale, che durante la
stagione calda si ricopre di una particolare vegetazione. Da visitare anche i piccoli centri di questa zona,
come Selva, Retorto, Gambaro, Pertuso, Centenaro,
Rompeggio, Groppallo, Mareto, Cogno San Savino,
Cogno San Bassano, Pradovera e Montereggio, ove,
oltre a godere di una splendida vista, è possibile apprezzare le specialità gastronomiche della zona nelle
tante osterie e nei ristoranti. Sono tutti piccoli paesi
che si guardano a distanza, paesi ove la storia delle
case rurali tradisce, nei materiali e nelle fattezze, il
forte legame con la sua terra.
eine schöne Piazza, auf der
eine Statue von Christoph Columbus steht, denn der Legende nach stammt er aus diesem
Ort. Die Torre Farnese, Sitz der
Gesandten von Papst Paul III
Farnese, ist ein charakteristisches Turmhaus, eine Bauform, die in diesem Tal, vor
allem im oberen Teil, verbreitet ist. Nicht weit entfernt
liegt Bramaiano, dessen Burg raffinierte Loggien aus
dem 16. Jahrhundert schmücken. Im Gemeindegebiet
von Bettola liegt auch Calenzano mit den Wasserfällen
des Flusses Perino.
Der Perino ist durch die Ungleichmäßigkeit des Territoriums entstanden und bildet auf einer Strecke von zwei
Kilometern zwölf Wasserfälle, die bis zu 17 Meter hoch
sind; man erreicht diesen Abschnitt über ein gut ausgebautes Wegenetz, das durch das Waldgebiet führt. Es
geht weiter bergauf zu den Gemeinden Farini und Ferriere; in letztgenannter gab es in der Vergangenheit
Kupfer- und Eisenminen, die schon zur Römerzeit ausgebeutet wurden. Hier ragen der Monte Maggiorasca
und der Monte Bue, Monte Nero und Monte Ragola auf,
die das Gebiet von Piacenza gegen Ligurien abgrenzen. Wenn man über das dichte Wegenetz diese Bergwelt entdeckt, kann man atemberaubende Aussichten
genießen. Es gibt eine ganze Reihe von Seen eiszeitlichen Ursprungs, wie den Lago Moo inmitten eines
natürlichen Amphitheaters, den von Serpentinblöcken
umgebenen ovalen Lago Nero und den ebenfalls ovalen
Lago Bino, den im Sommer eine besondere Vegetation bedeckt. Zahlreiche kleine Orte, wie Selva, Retorto,
Gambaro, Pertuso, Centenaro, Rompeggio, Groppallo, Mareto, Cogno San Savino, Cogno San Bassano,
Pradovera und Montereggio, laden zu einem Besuch ein
und bieten nicht nur wunderschöne Panoramen, sondern auch hübsche Gasthäuser, in denen die Spezialitäten dieses Gebiets serviert werden. Die kleinen Orte, die
sich an den Berghängen gegenüberliegen, erzählen mit
der architektonischen Gestaltung ihrer Bauernhäuser
von der engen Bindung an die Heimaterde.
ALTA VAL NURE
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VAL TREBBIA
Rivergaro-Parma 75 km
Rivergaro-Milano 81 km
VAL TREBBIA
Due scenari diversi, a seconda della stagione: in primavera e in estate un incessante via vai di turisti, che
fanno di questa zona l’area turistica per eccellenza
della provincia piacentina, e il silenzio della valle
quando l’estate è lontana. Ma è una quiete che consente di scoprire sempre qualcosa di insolito. Siano
piccoli borghi, anfratti, cappelle, edicole votive, angoli nascosti, manieri ricchi di storia. Ed ancora le
aspre pendici, i canyon fluviali, gli estesi boschi di
castagni e querce, le piccole cascate e una natura
che s’impone maestosa. In questa valle, cantata da Ernest Hemingway come la più bella
del mondo, trova la sua dimensione
ideale l’appassionato di natura
che va alla scoperta degli imponenti massi ofiolitici della
Pietra Parcellara e della
Pietra Perduca, ma
anche delle specificità faunstiche
e floreali, come
particolari tipi
di
orchidee
selvatiche. Gli
amanti della cultura possono visitare, nei dintorni
di Travo, siti archeologici di notevole interesse e a
Bobbio monumenti
che raccontano le vicende secolari della cittadina
fondata da
San Colombano. Ogni passione sportiva trova qui la
sua cornice ideale, tant’è che la val Trebbia può, a ragione, essere considerata come una palestra a cielo
aperto: dall’escursionismo al trekking a cavallo, dai
percorsi in mountain bike alle emozioni delle buche
del campo di golf, senza dimenticare che sul fiume
Dieses Tal besitzt, je nach
Jahreszeit, zwei ganz
unterschiedliche Gesichter: Im Frühling und im
Sommer durchstreifen
Ströme von Besuchern
diesen besonders beliebten Teil des Gebiets von
Piacenza. Kaum ist der
Sommer vorüber, breitet
sich Stille aus. Eine Stille, die zu Entdeckungen
einlädt - von verwunschene Ortschaften, Schluchten, Kapellen, Betsäulen,
verborgenen Ecken, geschichtsträchtigen Burgen.
Und außerdem: steile Berghänge, Canyons, ausgedehnte Kastanien- und Eichenwälder, Wasserfälle
und eine majestätische Natur. Dieses
Tal, von dem Ernest Hemingway sagte, es
sei das schönste Tal der Welt, wird den Naturliebhaber glücklich machen, der die ophiolitischen Felsblöcke der Pietra Parcellara und der Pietra Perduca
oder die reiche Flora und Fauna, unter anderem wilde
Orchideen, erforschen kann. Kulturinteressierte hingegen können in der Umgebung von Travo bedeutende archäologische Fundstätten und in Bobbio Monumente
entdecken, welche die jahrhundertealte Geschichte
des vom heiligen Columban gegründeten Städtchens
erzählen. Darüber hinaus kommen auch Sportbegeisterte nicht zu kurz, denn die Val Trebbia eignet sich
so ideal für jede sportliche Betätigung, dass man sie
auch als Fitnesszenter unter freiem Himmel bezeichnen könnte: von Trekking über Reiten und Mountainbiking bis zu Golf, nicht zu vergessen die Kanufahrer,
die aus ganz Europa anreisen. Man spürt die Magie der
Val Trebbia schon im unteren Teil, mit den Orten Ca-
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
VAL TREBBIA
pagaiano canoisti provenienti da ogni parte
lendasco, Rottofd’Europa. La magia della val Trebbia si scopre
reno, Gragnano
già nella zona a fondovalle, da Calendasco,
und Gossolengo,
Rottofreno, Gragnano e Gossolengo, ove, sul
wo 218 v. Chr., im
greto del Trebbia, fu combattuta nel 218 a.C.
Laufe des zweiten
una celebre battaglia tra Romani e Cartaginesi
punischen Krienel corso della seconda guerra punica. Sages, am Ufer des
Trebbia eine beliamo lungo il corso del Trebbia che racconta
rühmte Schlacht
storie di pescatori, di barche strette per enzwischen Römern
trare in ogni ansa e di lunghi pali di legno per CASTELLO DI STATTO
sospendere sull’acqua le
und Kathargern stattgrandi reti. È un percorso
fand. Wir folgen dem
segnato dalla familiare
Lauf des Trebbia, der Gepresenza dei castelli che,
schichten von Fischern
con torri, mura merlate e
erzählt, von schmalen,
feritoie, segnano l’orizwendigen Booten und
von langen Stecken, mit
zonte. Edificati lungo la
denen die Netze über
strada che dal fondovalle
dem Wasser aufgespannt
portava a Bobbio, questi
wurden. Auch hier begleimanieri avevano soprattutto una funzione
ten Burgen unseren Weg,
sie ragen mit ihren Türcommerciale e militare.
Di particolare interesse
men und zinnenbewehrsono i castelli di Anca- CASTELLO DI MONTECHIARO
ten Mauern mit Schießscharten am Horizont auf und reihen sich entlang der
rano, Travo, Rivergaro, Statto, realizzato per la gran
Straße, die von der Talsohle nach Bobbio führte. Diese
parte con sassi di fiume, e Montechiaro, con torri
adornate di merli ghibellini e un vasto parco. Sulla
Burgen dienten vor allem militärischen und kommerzisponda sinistra del Trebbia, in comune di Gazzola, ellen Zwecken.
svetta la splendida torre del castello di Rivalta, re- Von besonderem Interesse sind die Burgen von Ancarano, Travo, Rivergaro und Statto, die zum größten Teil
sidenza secolare di una delle più importanti famiglie
mit Flusssteinen erbaut wurden, außerdem Montechigentilizie piacentine, i Landi, oggi appartenente al
ramo dei conti Zanardi Landi di Veano.
aro, mit zinnengeschmückten Türmen
Edificato nel XV secolo per scopi difenund einem großen Park. Am linken
Ufer des Trebbia erhebt sich in der Gesivi, a partire dal Settecento fu trasformato ad uso residenziale. Permeinde Gazzola der herrliche Turm der
fettamente conservato, il complesso
Burg von Rivalta, jahrhundertealte
è costituito, oltre che dal maniero,
Residenz einer der wichtigsten Adelsdalla chiesa e da un borgo ove si posfamilien aus dem Gebiet von Piacenza,
den Landi, und heute im Besitz des
sono trovare pure negozi di artigia-
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VAL TREBBIA
nato. Rivalta, che offre nella foresteria spazi per congressi e meeting, è stata oggetto recentemente
di un complesso intervento di recupero grazie al quale sono state
create nuove opportunità residenziali e di ricettività turistica. Nella
parte medioevale del complesso ove, secondo la leggenda ancora
aleggiano i fantasmi di una donna CASTELLO DI RIVALTA
e di un cuoco - è possibile ammirare una massiccia torre alta quasi
quaranta metri, un arco
ogivale che immette al
borgo e una torretta semicircolare. Quando il
castello fu trasformato
in residenza, venne costruita un’altra ala attorno
ad un cortile rinascimentale adorno di portici e loggiati. All’interno del fortilizio il percorso museale
propone, tra l’altro, tappe nella sala delle armi, ove
sono raccolte bandiere e vessilli della guerra di Lepanto (1571), amuleti e una preziosa collezione di
spade del XVIII-XIX secolo; una stanza che conserva
un biliardo settecentesco, la sala da ballo con armature di varie epoche oltre ad una splendida cucina
“dei rami” arredata con ogni tipo di tegame e padelle.
A poca distanza da Rivalta è possibile rilassarsi nel
verde del Croara Country Club di Croara Nuova, ove si
può giocare a tennis e a golf in uno splendido campo
con un percorso di 18 buche. E, accanto, un grande
ed attrezzatissimo centro ippico.
Pochi chilometri ed ecco che si entra a Rivergaro, sicuramente uno
dei centri turistici residenziali
più
importanti della provincia, con la sua
piazza-salotto, con la sua passeggiata
Zweigs der Grafen Zanardi Landi di
Veano. Die im 15. Jahrhundert zu
Verteidigungszwecken erbaute Burg
wurde ab dem 18. Jahrhundert in
eine Residenz umgewandelt. Zum
sehr gut erhaltenen Gebäudekomplex gehören auch eine Kirche und
ein kleiner Ort, in dem es hübsche
Handwerkerläden gibt. Rivalta, das
auch Räumlichkeiten für Tagungen
und Meetings bietet, wurde
kürzlich umfassenden Renovierungsarbeiten unterzogen,
bei denen man auch neue
Wohnmöglichkeiten und Unterkünfte geschaffen hat. Zu
den mittelalterlichen Gebäudeteilen - in denen der Legende nach der Geist einer Frau und eines Kochs umgehen
- gehören ein massiver, fast 40 Meter hoher quadratischer Turm, ein Spitzbogen, der in den Ort führt, und
ein halbrunder Geschützturm. Als man begann, die
Burg zur Residenz umzubauen, schuf man auch einen
neuen Flügel im Stil der Renaissance, mit Wandelhallen und Lauben. Der Museumsparcours, der durch
die Festung führt, sieht unter anderem einen Besuch
des Waffensaals vor, in dem Fahnen und Banner der
Schlacht von Lepanto (1571), Amuletts und eine wertvolle Sammlung von Schwertern aus dem 18. und 19.
Jahrhundert aufbewahrt werden; zu sehen sind außerdem ein Raum mit einem Billardtisch aus dem 17. Jahrhundert, ein Tanzsaal mit Rüstungen aus unterschiedlichen Epochen und eine herrliche Küche mit jeder Art
von Kupfergeschirr. Nicht weit von Rivalta entfernt
liegt in Croara Nuova der Croara Country Club mit Tennisplätzen und einem sehr schönen 18-Loch-Golfplatz.
Nebenan befindet sich eine sehr gut ausgestat-
CASTELLO DI RIVALTA
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
lungo il fiume e con le tante iniziative culturali e di intrattenimento che, ogni anno, la trasformano in una piccola “Costa CROARA COUNTRY CLUB
Azzurra”. Da non perdere la visita alla settecentesca villa degli
Anguissola Scotti, alla chiesa di
Sant’Agata, di gusto neoclassico
che conserva al suo interno dipinti dell’artista fiammingo Roberto da Longe, all’oratorio di
san Rocco costruito nel ‘500 e al
Santuario della Madonna del Castello. Si arriva poi a Travo, collocato in una zona punteggiata
da vigneti e villaggi, sui quali
svetta la Pietra Parcellara, in
serpentino nero raggiungibile
attraverso una serie di scalini
scavati nella roccia. Travo, nel
cui territorio sono stati rinvenuti importanti reperti, è tappa
obbligata per tutti gli studiosi e
PIETRA PARCELLARA
gli appassionati di archeologia
che possono visitare un interessante Museo allestito
nella Rocca Viscontea con materiali pre e protostorici e di epoca romana: vi sono manufatti in bronzo,
anfore, vasellame in ceramica, monete, punte e raschiatoi, iscrizioni lapidarie, tubuli in cotto e due
anelli con gemme nelle quali sono raffigurate la lupa
che allatta i gemelli e una vittoria alata. Dal 1995
sono state messe in luce strutture archeologiche
preistoriche che sono raccolte nei villaggio Neolitico
di S. Andrea.
Da visitare anche la pieve dedicata a Sant’Antonino
con tracce del primitivo edificio romanico ed alcuni
affreschi cinquecenteschi. Si sale lungo la statale 45
ed eccoci a Bobbio, che sembra essere stata messa
lì apposta per ribadire la supremazia sulla valle, da
tete Reitschule.
Nur wenige Kilometer weiter liegt
Rivergaro. Es handelt sich um eines der beliebtesten touristischen
Zentren der Provinz Piacenza, mit
seiner gemütlichen Piazza, der
Uferpromenade und den zahlreichen Veranstaltungen und kulturellen Initiativen, die den Ort jedes
Jahr in eine kleine „Côte d´Azur“
verwandeln. Sehenswert sind die
Villa der Anguissola Scotti aus dem
17. Jahrhundert, die neoklassische
Kirche Sant´Agata, in der einige
Gemälde des flämischen Malers
Robert de Longe aufbewahrt werden, das im Cinquecento erbaute
Oratorium von San Rocco und die
Wallfahrtskirche der Madonna del
Cestello. Der nächste Ort ist Travo
und liegt in einem von Weinbergen
und kleinen Dörfern geprägten
Gebiet, über ihm erhebt sich die
Pietra Parcellara aus schwarzem
Serpentingestein, zu der in den Stein gehauene Stufen
hinaufführen. Ein Besuch in Travo ist für alle Archäologiebegeisterten unverzichtbar, denn in seinem Gebiet
wurden bedeutende Ausgrabungen gemacht. Sehr interessant ist das in der Rocca Viscontea untergebrachte Museum mit Fundstücken aus der Ur- und Frühgeschichte und der Römerzeit: Bronzegeräte, Amphoren,
Keramikgefäße, Münzen, Faustkeile und Schabeisen,
Steininschriften, Röhrchen aus Terrakotta und zwei
Ringe mit Gemmen, auf denen die säugende römische
Wölfin und eine geflügelte Viktoria dargestellt sind.
1995 wurden Überreste eines Dorfes aus der Jungsteinzeit freigelegt, sie sind heute im Villaggio Neolitico von
Sant´Andrea zu bewundern.
Auch die Pfarrkirche Sant´Antonino ist sehenswert,
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VAL
VAL TREBBIA
TREBBIA
quando, nel 614, il monaco irlandese Colombano vi costruì un’abbazia
destinata a divenire, nei
secoli successivi, una potente realtà monasteriale e un famoso centro
culturale europeo grazie S.COLOMBANO
all’attività dello
Scriptorium, nel
quale i frati copiavano i codici. Da vedere
c’è moltissimo.
Il duomo preromanico venne
edificato nell’XI secolo e successivamente ristrutturato (l’attuale facciata risale alla metà del Quattrocento) e al visitatore offre la vista di una decorazione
neogotica-bizantina opera dell’artista lombardo Aristide Sacchi. Tra le opere d’arte da ammirare ricordiamo una tela seicentesca raffigurante San
Giovanni, un quadro di Carlo Francesco Nuvolone del 1625 raffigurante l’Angelo custode, oltre ad affreschi settecenteschi di
scuola milanese. Vi è poi una magnifica
Annunciazione e, sull’altare un crocifisso cinquecentesco. La basilica di San
Colombano fu costruita, sulla base di
una primitiva struttura edificata dall’abate Agilulfo, a cavallo del Cinquecento
in stile gotico-rinascimentale: il visitatore vi può ammirare una ampia decorazione affrescata realizzata nella prima metà
del Cinquecento la pittore Bernardino Lanzani,
una vasca battesimale del XI secolo e diverse opere
d’arte come la S. Lucia e S. Agata del XVI secolo,
la Pentecoste e l’Ascensione del de’ Leoni datata
1570, una pala seicentesca raffigurante Bobbio sullo
sfondo e, nel coro, un coro ligneo intarsiato realizzato da Domenico da Piacenza nel 1488. Due rampe
sie bewahrt Spuren des ursprünglichen romanischen
Bauwerks und besitzt einige Fresken aus dem Cinquecento. Weiter geht es
über die Staatsstraße 45
und schon sind wir in Bobbio, das seine über das Tal
erhabene Position
zu genießen scheint,
seit der irische
Mönch Columban
dort 614 eine Abtei
erbaute. Das Kloster erlangte in den
darauf folgenden
Jahrhunderten große Bedeutung und wurde dank des
Sriptorium, in dem die Mönche Handschriften kopierten, zu einem berühmten europäischen Kulturzentrum.
Hier gibt es viel Sehenswertes. Der frühromanische
Dom wurde im 11. Jahrhundert errichtet und später
umgebaut (die heutige Fassade stammt aus der
Mitte des Quattrocento); der Besucher kann
die vom lombardischen Künstler Aristide
Sacchi geschaffene neogotisch-byzantinische Dekoration bewundern. Außerdem
wären zu nennen: ein Gemälde mit der
Darstellung des heiligen Johannes aus
dem 17. Jahrhundert, ein Gemälde Carlo
Francesco Nuvolones von 1625, das den
Schutzengel darstellt, Fresken mailändischer Schule aus dem 18. Jahrhundert,
eine wunderbare Verkündigung, den Altar
schmückt zudem ein Holzkreuz aus dem Cinquecento.
Die Basilika von San Colombano wurde um das Jahr
1500 herum über der alten, von Abt Agilulfo geschaffenen Kirche in einem Stil erbaut, in dem sich Gotik und
Renaissance vereinen: Den Besucher erwarten großflächige Fresken, die der Maler Bernardino Lanzani in
der ersten Hälfte des Cinquecento geschaffen hat, ein
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
CHIESA DI SAN LORENZO
BOBBIO
di scale portano alla cripta dove nel 1910 fu scoperto
uno splendido mosaico pavimentale della prima metà
del XII secolo. Nella cripta si trova anche una cancellata in ferro battuto databile anteriormente all’anno
Mille, con al centro il sarcofago di San Colombano.
L’abbazia presenta un magnifico chiostro interno
trecentesco e un museo che conserva pregevoli pezzi.
Da ricordare anche alcune iscrizioni lapidarie funerarie, un sarcofago in pietra calcarea, un’ara del II
secolo d.C., quattro anfore romane, alcuni tubuli
in cotto di tradizione romana e reperti particolarmente pregevoli come un’idria di alabastro, inserite
dalla tradizione tra quelle delle nozze di Cana, prodotta in Oriente tra il tardo ellenismo e l’età augustea, e una pisside d’avorio raffigurante Orfeo che
ammansisce le belve. Ed ancora il convento trecentesco di San Francesco, il santuario seicentesco della
Madonna dell’Aiuto e la Rocca dei Malaspina che, costruita da Corrado Malaspina a partire dai primi anni
del XIV secolo, conserva il mastio e la cerchia muraria interna, con un bastione circolare. Storia e leggenda si intrecciano nelle vicende dell’elemento più
suggestivo di Bobbio, il ponte Gobbo, costituito da
undici archi tra loro diseguali, chiamato Ponte del
Diavolo perché si vuole che fosse stato costruito dal
diavolo in una sola notte,
in cambio dell’anima di chi
per primo l’avesse percorso
(ma poi Colombano fece
in modo che passasse un
cane). Una nutrita serie di
Taufbecken aus dem 11. Jahrhundert sowie zahlreiche Kunstwerke,
darunter die heilige Lucia und die heilige Agathe aus
dem 16. Jahrhundert, die Darstellungen von Pfingsten und der Himmelfahrt von De´ Leoni aus dem Jahr
1570, ein Gemälde aus dem 17. Jahrhundert, in dessen
Hintergrund Bobbio erscheint, außerdem ein Intarsiengeschmücktes hölzernes Chorgestühl von Domenico
da Piacenza aus dem Jahr 1488. Zwei Treppenläufe
führen zur Krypta, in der 1910 ein herrliches Fußbodenmosaik aus der ersten Hälfte des 12. Jahrhunderts
gefunden wurde. In der Krypta befindet sich auch ein
schmiedeeisernes Gitter, das vor das Jahr 1000 zu datieren ist; in der Mitte befindet sich der Sarkophag des
heiligen Columban. Zur Abteil gehören außerdem ein
wunderschöner Kreuzgang aus dem 14. Jahrhundert
und ein Museum mit wertvollen Ausstellungsstücken:
Grabinschriften, ein Sarkophag aus Kalkstein, ein Altar
aus dem 2. Jahrhundert n. Chr., vier römische Amphoren, einige römische Terrakotta-Röhren, eine Alabaster-Hydria ( die der Legende nach von der Hochzeit zu
Kana stammt und zwischen der späthellenischen und
der augusteischen Zeit im Orient geschaffen wurde)
und eine Pyxis mit Orpheus, der die Bestien zähmt.
Weitere Sehenswürdigkeiten sind das Kloster San Francesco aus dem 14. Jahrhundert, die Wallfahrtskirche
Madonna dell´Aiuto aus dem 17. Jh. und die Rocca dei
Malaspina, eine von Corrado Malaspina in den ersten
Jahren des 14. Jahrhunderts erbaute Burg, deren Donjon und innerer Mauerring mit der Bastion erhalten geblieben sind. Geschichte und Legende vermischen sich,
wenn es um das berühmteste Bauwerk Bobbios, die
Brücke Ponte Gobbo geht, mit ihren elf unterschiedlichen Brückenbogen. Sie wird „Ponte del Diavolo“
genannt, weil es heißt, der
Teufel habe sie in einer einzigen Nacht erbaut, im Tausch
gegen die Seele des Ersten,
der sie überqueren würde.
(Aber der heilige Columban
PONTE GOBBO
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VAL TREBBIA
iniziative, convegni, mostre e laboratori teatrali ha propagato negli ultimi
anni la vocazione di questa cittadina che ospita molti turisti stranieri, attratti dalla bellezze della
valle e dalle architetture fatte di
culto e fede.
BRUGNELLO
Da anni Bobbio ospita, nel corso
della stagione estiva, il Festival
del Cinema, diretto dal Regista FIUME TREBBIA
piacentino Marco Bellocchio. Le
proiezioni all’aperto vengono animate dai dialoghi
con grandi artisti del panorama cinematografico.
La strada continua a salire e chiese, piccoli paesi ed
architetture semplici ci rimandano, in ogni angolo,
a qualcosa di antico, ordinato ed ospitale. Eccoci a
Brugnello, che si avvantaggia di una posizione suggestiva sulla valle, inerpicato sul burrone che precipita sopra le acque del Trebbia, che a San Salvatore disegna suggestivi meandri. Si arriva quindi al
passo del Penice, una località attrezzata anche per
gli sport invernali. Si consigliano le escursioni nei
territori di Coli, Cortebrugnatella, Ottone, Zerba, Cerignale, ove, tra l’altro, è possibile percorrere l’antica
via che univa Cerignale a Confiente, attraverso fitti boschi
che si facciano sui suggestivi
meandri del fiume e Ponte Organasco che costituì, per secoli, un fondamentale nodo
di percorso, ove la strada del
Trebbia si intersecava con il
percorso del Brallo. Ad Ottone si possono vedere il castello con muratura a scarpa
in sasso, la parrocchiale seicentesca di San Marziano
adorna di stucchi barocchi e
poco fuori dal paese, la pieve
di San Bartolomeo e il mulino
sorgte dafür, dass es sich um einen
Hund handelte.) In den letzten Jahren
finden viele Tagungen, Ausstellungen, Theaterseminare und Initiativen aller Art in Bobbio statt, in
das viele ausländischen Touristen
strömen, die von der Schönheit
des Tales und der religiösen Architektur angezogen werden.
Seit vielen Jahren findet im Sommer in Bobbio auch ein Filmfestival statt, das der aus Piacenza
stammende Regisseur Marco Bellocchio leitet. In einem Freiluftkino werden Filme gezeigt und internationale Filmkünstler empfangen
Die Straße führt weiter bergauf, durch kleine Dörfer, die
mit ihrer einfachen Bauweise auf Schritt und Tritt Bilder
einer antiken, behaglichen und geordneten Welt denken lassen. Dann kommen wir nach Brugnello. Es liegt
in einer besonders schönen Position über der Schlucht,
durch welche die Trebbia rauscht, die dann in San Salvatore träge mäandert. Nun erreichen wir Passo del Penice,
einen Wintersportort. Es lohnt sich, Ausflüge nach Coli,
Cortebrugnatella, Ottone, Zerba und Cerignale zu unternehmen; man kann zum Beispiel die alte Straße von Cerignale nach Confiente nehmen,
die durch die tiefen Wälder
entlang der Flusswindungen
führt, oder Ponte Organasco
einen Besuch abstatten. Es war
jahrhundertelang ein wichtiger
Knotenpunkt, an dem sich die
Straße des Trebbia mit der des
Brallo kreuzte.
In Ottone sind die Burg mit
Steinmauern, die Parochialkirche San Marziano aus dem
17. Jahrhundert mit barockem
Stuckwerk und, etwas außerhalb gelegen, die Pfarrkirche
San Bartolomeo und die Mühle
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
del Principe, un opificio a due ruote verticali sovrapposte. Una tappa consigliata è quella che porta alla
scoperta della val Boreca, confluente del Trebbia, con
la sua fitta vegetazione boschiva e con alcuni punti
capaci di regalare emozioni intense, di dove si gode
inquadrature su caratteristici paesi costruiti con la
pietra, come Tartago. L’alta val Trebbia e la val Boreca
appaiono come una microregione a se stante dal punto
di vista storico, paesaggistico e culturale. Numerosi
sono i sentieri naturalistici che possono richiamare un
forte turismo verde. L’alta val Trebbia, lo ricordiamo, è
sicuramente il luogo ideale per praticare gli sport fluviali, dal torrentismo alle arrampicate, dal canyonig al
kajak. Oltre al turismo verde che fa leva su un ecosistema particolare, e sportivo, la val Trebbia ha anche
ovviamente molti punti di forza nel turismo culturale.
Di recente è stata ricordata, valorizzata e promossa
la “via degli abati” (Bobbio-Boccolo dei Tassi-BardiBorgotaro-Pontremoli), un percorso di collegamento
seguito, nel periodo dal 600 al Mille, dagli abati di
Bobbio per raggiungere Roma, ma anche da commercianti e, non ultimi, da viaggiatori irlandesi che, nel
loro pellegrinaggio verso Roma, facevano tappa anche
a Bobbio per visitare la tomba di San Colombano.
MONTE PENICE
Mulino del Principe mit zwei in der Vertikale übereinander gelagerten Mühlrädern zu besichtigen. Es lohnt sich,
einen Ausflug in das Tal des Boreca zu unternehmen, einem Nebenfluss des Trebbia, das mit einer dichten Vegetation, wunderschöner Landschaft und aus Stein erbauten Dörfern wie Tartago aufwartet. Die obere Val Trebbia
und die Val Boreca scheinen unter geschichtlichen, landschaftlichen und kulturellen Gesichtspunkten fast eine
eigene kleine Region zu bilden. Sie eignen sich aufgrund
der großen Anzahl naturkundlicher Wege sehr gut für
den Ökotourismus. Obendrein ist das obere Trebbia-Tal
ideal für viele Wassersportarten wie Rafting, Klettern,
Canyoning und Kajaksport. Aber die Val Trebbia mit ihrer
intakten Naturlandschaft fasziniert nicht nur Ökotouristen und Sportbegeisterte, sie hat auch Kulturreisenden
viel zu bieten. Vor kurzem wurde die „Via degli Abati“
(Bobbio-Boccolo dei Tassi-Bardi-Borgotaro-Pontremoli)
in Erinnerung und zu neuem Leben gerufen: Eine Straße
auf der die Äbte von Bobbio vom 7. bis zum 11. Jahrhundert nach Rom reisten, die aber auch von Händlern und
von irischen Reisenden genutzt wurde, die auf ihrem Pilgerzug nach Rom in Bobbio Halt machten, um das Grab
des heiligen Columban zu besuchen.
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VAL LURETTA
Agazzano-Parma 85 km
Agazzano-Milano 96 km
VAL LURETTA
Un quadro dove la campagna e i declivi sono ingentiliti dagli spazi verdi e dai geometrici tagli dei prati
e delle vigne: in questa dolce valle, compresa fra la
Val Trebbia e la Val Tidone, sono le pietre e i sassi
di fiume a rappresentare le più importanti tessere
del grande mosaico storico. Con splendide case
rurali di pietra e con un diffuso sistema di castelli, la Val Luretta costituisce sicuramente un
osservatorio privilegiato per comprendere l’evoluzione dell’architettura castrense e rurale del
Piacentino. Fin dai tempi più antichi, la Val Luretta è stata infatti una importante terra di
passaggio ed ancora oggi un considerevole numero di castelli e rocche caratterizza in maniera evidente e marcata il suo paesaggio.
Il centro più importante della valle è
Agazzano, le cui origini risalgono ai
tempi dell’occupazione romana.
Qui s’impone una visita accurata al castello, uno
dei più bei manieri
della provincia piacentina, a lungo
“corte”
privilegiata della famiglia Scotti. Edificato per scopi
difensivi alla
metà del XIII secolo, fu trasformato nel Cinquecento in una
elegante
dimora signorile. È
di questa epoca
il cortile con
loggiato a colonne
con capitelli scudati. Tra le cose più notevoli dell’interno una sala
con camino decorato con stemma e, nel salone d’ingresso, splendidi affreschi arborei. La chiesa parroc-
Man stelle sich eine
grüne
Hügellandschaft vor, der geometrisch geschnittene Felder und Weinberge ein sanftes
Antlitz verleihen: die
Val Luretta. In diesem zwischen der
Val Trebbia und der
Val Tidone gelegen
Tal sind die Steine
und Flusskiesel die
wichtigsten
Elemente eines großen historischen
Mosaiks. Mit ihren
wunderschönen Bauernhäusern und einer
großen Anzahl Burgen
stellt sie zweifellos eine
ausgezeichnete Beobachtungsstation für die Entwicklung
der militärischen und bäuerlichen
Architektur im Gebiet von Piacenza dar. Schon seit der Antike war die
Val Luretta ein wichtiges Durchzugsgebiet und noch heute prägen zahlreiche
Burgen und Festungen die Landschaft.
Der wichtigste Ort des Tals ist Agazzaro, dessen Ursprünge bis in die Zeit der römischen
Besatzung zurückreichen. Man sollte unbedingt die Burg besichtigen, eine der schönsten in der
Provinz Piacenza, und lange Zeit bevorzugter Wohnsitz
der Familie Scotti. Mitte des 13. Jahrhunderts zu Verteidigungszwecken erbaut, wurde sie im Cinquecento
in einen eleganten Adelssitz umgestaltet. Aus dieser
Zeit stammt der Innenhof mit Arkaden und Säulen
mit Schildkapitellen. Im Inneren gibt es einen Saal
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
chiale è dedicata a Santa Maria Assunta ed ha al suo interno opere da
vedere come la Vergine col Bambino
e Sant’Antonio da Padova, oltre ad
un organo moderno che è stato costruito riutilizzando parte del materiale di un organo Cavalli e di un
Bossi. Nei dintorni di Agazzano si
ergono altri due suggestivi castelli:
quello della Boffalora, ubicato tra i
torrenti Luretta e Tidone, e quello CASTELLO DELLA BASTARDINA
della Bastardina. Il primo, edificato su un’altura
mit Kamin, an dem das Wappen prangt, und schöne
che domina la valle, è un complesso realizzato in
Fresken mit Baummotiven in der Eingangshalle. In
sasso, a pianta rettangolare con torri angolari
der Parochialkirche Santa Maria Assunta sind
quadrate. Di particolare interesse sono il
Darstellungen von Maria mit dem Jesuskind
mastio, le tre torri e il cortile con logund dem heiligen Antonius von Padua und
giato. All’interno sono conservati
eine moderne Orgel zu sehen, für deren Bau
pregevoli soffitti in legno a casTeile einer Cavalli- und einer Bossi-Orgel
settoni. Il castello della Bastarverwendet wurden. In der Umgebung
dina, edificato nel XVII secolo e
von Agazzano gibt es zwei weitere becircondato di un ampio giardino,
eindruckende Anwesen: Das Castello di
è articolato secondo uno schema rettanBoffalora, zwischen den Flüssen Luretta
golare, con torri angolari quadrate. Lo stemma
und Tidone, und das Castello della Bastardei Trissino da Lodi è effigiato tra gli incastri del
dina. Erstgenannte Burg steht auf einer Anhöhe,
ponte levatoio. Il castello dispone anche di un predie das Tal dominiert, und wurde aus Stein auf
stigioso campo da golf a nove buche.
einem rechteckigen Grundriss erbaut und mit quaIn questa valle si è accolti da piccoli borghi ove si
dratischen Ecktürmen versehen. Besonders interesintrecciano le emozioni di una plurisecolare vicenda
sant sind der Donjon, die drei Türme und der Innenhof
storica: ecco allora Buriona di Cantone ove, all’in- mit Laubengang. Das Innere birgt kostbare Kassettenterno di un complesso di case di campagna si eleva
decken. Das im 17. Jahrhundert erbaute Castello della
GOLF CLUB LA BASTARDINA
CASTELLO DELLA BOFFALORA
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VAL
VAL LURETTA
LURETTA
una torre testimonianza di
un maniero appartenuto agli
Scotti da Mezzano, ma anche
Grintorto con i resti di un fortilizio, testimone di cruente
battaglie, e la chiesa di San
CASTELLO DI REZZANELLO
Michele Arcangelo, dietro alla
quale sono conservate due colonne con basamento ornato
dallo stemma degli Scotti. E
poi ecco ancora Tavernago,
ove è ubicata una villa ottocentesca, con il piccolo oratorio della Madonna del Portone, e Sarturano, anch’esso
con i resti di un castello ap- CASTELLO DI AGAZZANO
partenuto alle famiglie Fulgosi ed Arcelli, così come dell’antico castello di Montebolzone, distrutto dalle truppe di Federico II nel
1243, resta un imponente torrione quadrato.
A Gazzola è possibile vedere il castello di origine
trecentesca e la chiesa parrocchiale neoromanica
di San Lorenzo a pianta ottagonale, costruita nel
1917 dall’architetto piacentino Camillo Guidotti,
che conserva all’interno un’Assunta di Roberto de
Longe. Questo paese ha anche una curiosità: qui vi
è infatti un pozzo che, sulla base di un’antica tradizione, viene chiamato “barometrico” perché, grazie
al suono di una forte corrente, è in grado di “preannunciare” la pioggia. Nella chiesa di Castelletto, dei
Santi Cosma e Damiano, vi è un dipinto del Seicento
rappresentante i santi patroni.
Nel territorio comunale di Gazzola sono ubicati ben
quattro castelli, tutti di pregevole fattura. Il primo
incontro è con il maniero di Rezzanello, un’imponente costruzione del XIV secolo, a pianta trapezoidale con torri circolari, ubicato in una splendida
posizione panoramica e circondato da un magnifico parco. Appartenuto al Monastero di San Savino,
Bastardina hingegen umgibt
ein großer Park; es hat einen
rechteckigen Grundriss und
quadratische Ecktürme. An
der Zugbrücke prangt das Wappen der Trissino da Lodi. Zum
Schloss gehört ein schöner
9-Loch-Golfplatz.
In diesem Tal erwarten den
Besucher kleine Ortschaften,
in der Jahrhunderte von Geschichte ihre Spuren hinterlassen haben: Zum Beispiel
Buriona di Cantone, wo sich
inmitten von Bauernhäusern
ein Turm erhebt, der als letztes
Zeugnis einer Burg geblieben
ist, die den Scotti da Mezzano gehörte; oder Grintorto, in dem die Ruinen einer Festung von grausamen
Schlachten erzählen, aber auch die Kirche San Michele
Arcangelo steht, hinter der sich zwei Säulen mit dem
Wappen der Scotti erhalten haben. Und dann Tavernago mit seiner Villa aus dem 19. Jahrhundert und dem
kleinen Oratorium der Madonna del Portone, und Sarturano, in dem sich die Ruinen einer einst im Besitz der
Familien Fulgosi und Arcelli befindlichen Burg und die
des Castello di Montebolzone erheben, das 1243 von
den Truppen Friedrich II zerstört wurde und von dem
nur ein imposanter Wachturm geblieben ist.
In Gazzola kann man die Burg aus dem 14. Jahrhundert und die neoromanische Pfarrkirche San Lorenzo
besichtigen, die 1917 von dem Architekten Camillo
Guidotti auf einem achteckigen Grundriss erbaut wurde; sie beherbergt eine Heilige Jungfrau von Robert de
Longe. Gazzola besitzt eine Besonderheit: Hier gibt es
einen Brunnen, der nach einem alten Brauch „barometrisch“ genannt wird, denn er ist dank des Strömungsgeräusches in der Lage, Regen „anzukündigen“. In der
Kosmas und Damian geweihten Kirche von Castelletto
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
passò in mano a diverse proprietà che
lo hanno sempre
ben
conservato.
Nei primi anni del
Novecento, il castello subì un intervento radicale
su progetto dell’architetto Camillo
Guidotti. Poco distante si può ammirare una chiesa neogotica costruita
nella seconda metà del XIX secolo, commissionata
dal conte Ferdinando Scotti.
La particolarità del castello di Lisignano è quella di
avere un suggestivo ponte levatoio dotato di bolzoni in legno e catene che rievocano antiche atmosfere, mentre le acque del Luretta riempiono l’ampio
fossato. All’interno vi è una bella loggia. Nel sotterraneo è costruita una prigione e la tradizione vuole
che esista anche una galleria sotterranea per il collegamento con il castello di Agazzano. Eretto alla fine
del Trecento dalla famiglia Arcelli passò di mano a diversi proprietari che la trasformarono nel corso dei
secoli in residenza: del Settecento sono le sale, lo
scalone il duplice portico. Il castello di Momeliano,
di cui esistono attestazioni prima del Mille, presenta diversi particolari interessanti. A pianta qua-
hängt ein Gemälde
der beiden Heiligen
aus dem 17. Jahrhundert.
Im Gemeindegebiet
von Gazzola stehen
vier herrliche Burgen: Das Castello di
Rezzanello, ein beeindruckender Bau
aus dem 14. Jahrhundert mit trapezförmigem Grundriss
und runden Türmen,
befindet sich in einer Panoramalage und ist von einem
wundervollen Park umgeben. Es gehörte einst zum
Kloster von San Savino und hatte dann wechselnde
Besitzer, die stets auf seine Erhaltung bedacht waren.
Anfang des 20. Jahrhunderts wurde es nach Plänen
des Architekten Camillo Guidotti vollständig restauriert. Nicht weit entfernt steht eine neogotische Kirche
aus der zweiten Hälfte des 19. Jahrhunderts, die Graf
Ferdinando Scotti in Auftrag gegeben hat.
Im Castello di Lisignano dagegen führt eine Zugbrücke
mit Holzsplinten und Ketten in die Vergangenheit zurück,
während das Wasser des Luretta den Burggraben füllt.
Die Burg besitzt eine schöne Loggia. In den Kellern ist
ein Kerker untergebracht und es heißt außerdem, dass
ein unterirdischer Gang zum Castello di Agazzano führt.
Ende des 14. Jahrhunderts von der Familie Arcelli erbaut,
hatte es im Laufe der Zeit verschiedene Besitzer, die es
in eine Residenz verwandelten: Die Säle, die Freitreppe
und der doppelte Portikus stammen aus dem 18. Jahrhundert. Das schon vor dem Jahr 1000 erwähnte Castello
di Momeliano weist einige interessante Details auf: Der
Grundriss ist quadratisch, mit vorkragenden Ecktürmen
und einem schönen Wehrgang. Die im Quattrocento erbaute Torre di Momeliano war wohl ein Vorposten der
Burg, das Gewölbe schmücken zum Teil Wappen von
CASTELLO DI LISIGNANO
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VAL LURETTA
drata, con torri angolari sporgenti, ha
un bel cammino di ronda. La Torre di
Momeliano, costruzione del Quattrocento, fu con ogni probabilità
un avamposto del castello e in
alcune lunette delle volte troviamo raffigurati stemmi di famiglie nobili piacentine. È interessante ricordare che in questa
zona si trova la cava da cui vennero
tratte le pietre per costruite il castello
farnesiano di Piacenza. Il fortilizio di Monticello, edificato nel XIV secolo, a pianta quadrangolare,
fu anche teatro di una violenta battaglia tra truppe nazifasciste e bande partigiane nel corso della seconda
guerra mondiale. Vicino a questo castello, chiamato
anticamente “di Cainfango”, sorge una chiesa dedicata ai Santi Maria Maddalena e Santo Stefano. Nel territorio di Piozzano, che fu feudo dei conti di Lomello e
dei Paveri, si conservano numerose testimonianze del
periodo medioevale, a partire dal “Castel vecchio” del
Comune, un glorioso castello che visse pagine di battaglie ed eroiche difese come quando, nel 1636, fu distrutto dalle truppe spagnole. A San Gabriele si può
fare tappa per ammirare l’antica chiesa di San Giovanni Battista che conserva un’abside romanica. Così
a Vidiano Soprano vi è un antico tempio religioso dedicato a San Cristoforo, edificato agli inizi del XIII secolo secondo il gusto romanico di scuola emiliana e
lombarda. A Monteventano sono rimasti pochi ruderi
(una torre circolare, i resti del ponte levatoio e l’oratorio) a testimoniare l’esistenza di un complesso maniero edificato attorno al Mille e distrutto nel 1164 in
seguito alle incursioni dell’esercito di Federico Barbarossa. Le stesse truppe distrussero il castello di Montecanino, del quale rimangono oggi pochi resti. La Val
Luretta presenta anche interessanti testimonianze
dell’architettura rurale, come Bosonasco e Damessano,
un borgo di case antiche con ciottoli e lastre di pietra.
Adelsfamilien aus Piacenza. In dieser
Gegend befindet sich auch der Steinbruch, aus dem das Material für das
Castello Farnesiano in Piacenza
stammt.
Die im 14. Jahrhundert auf quadratischem Grundriss erbaute
Festung von Monticello war im
Zweiten Weltkrieg Schauplatz einer erbitterten Schlacht zwischen
nationalsozialistischen Truppen und
Partisanen. In der Nähe dieser in alter Zeit „di
Cainfango“ genannten Burg steht eine den Heiligen
Maria Madalena und Stefano geweihte Kirche. Rund
um Piozzano, das im Besitz der Grafen Lomello und
Paveri war, sind zahlreiche Zeugnisse aus dem Mittelalter erhalten, angefangen beim „Castel Vecchio“ der
Gemeinde, einer glorreichen Burg, die im Mittelpunkt
von Schlachten und heldenhaften Verteidigungskämpfen stand, wie 1636, als sie von den spanischen Truppen zerstört wurde. In San Gabriele kann man die alte
Kirche San Giovanni Battista mit einer romanischen
Apsis bewundern. In Vidiano Soprano hingegen steht
ein dem heiligen Christopherus geweihtes Gotteshaus,
das zu Beginn des 13. Jahrhunderts im romanischen
Stil der emilianischen und lombardischen Schule erbaut wurde. In Monteventano zeugen nur noch einige
Ruinen (ein runder Turm, Reste der Zugbrücke und das
Oratorium) von einer großen, um das Jahr 1000 erbauten Burg, die 1164 im Zuge der Überfälle der Truppen
Barbarossas dem Erdboden gleichgemacht wurde. Sie
waren es auch, die das Castello di Montecanino zerstörten, von dem nur wenige Reste geblieben sind. Die
Val Luretta bietet darüber hinaus interessante Zeugnisse der bäuerlichen Architektur, wie Bosonasco und
Damessano mit ihren alten Häusern und gepflasterten
Gassen.
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
Castelsangiovanni-Parma 87 km
Castelsangiovanni-Milano 69 km
VAL TIDONE
Situata al confine con la provincia di Pavia, la più
occidentale delle vallate piacentine è storicamente segnata dalla presenza di vigneti, la cui
coltivazione ha profondamente inciso sulla
configurazione del paesaggio e sui ritmi
della campagna. Dolci colline che si susseguono una dietro l’altra e tra queste colline
scopri piccoli borghi, chiesette e castelli. Il
trionfo della coltura cara a Bacco non fa certo
passare in secondo piano le bellezze paesaggistiche ed architettoniche di una valle caratterizzata da un diffuso e peculiare
sistema di castelli. C’è la maestosa
Rocca d’Olgisio, che sta lì a dominare la valle, scrigno di leggende e
testimone del succedersi di battaglie e conquiste. C’è il maniero di
Borgonovo di impianto medioevale e quello di Seminò, ove
passava le sue vacanze la regina Margherita d’Austria,
mentre a Pianello è
possibile ammirare
un complesso dotato di mura costruite quasi interamente con sassi
e ciottoli di torrente.
Un territorio favor ito
dalla natura, la Val Tidone,
cui si aggiungono gli sforzi secolari dell’uomo: distese di vigneti dai quali vengono alcuni dei più famosi vini piacentini e nazionali. Se il biglietto da visita della valle
ha come simbolica effigie la vite, non va certo dimenticato che accanto al re della tavola, il vino Doc, si raduna una corte di tutto rispetto, un insieme di sapori
schietti e decisi che parte dai celebri salumi ed arriva
alle dolci ciambelle.
Die Val
Tidone,
a n
d e r
Genz e
zur
Provinz
Pavia
gelegen,
ist das westlichste
der
Täler im Gebiet
von Piacenza. Es ist
geprägt vom Weinbau,
der die Landschaft und den
Lebensrhythmus bestimmt.
Weiche Hügel, die bis zum Horizont reichen, in ihnen eingebettet kleine Ortschaften, Kirchen
und Burgen. Aber auch die Hingabe
an den Gott Bacchus kann die architektonische und landschaftliche Schönheit dieses Tales nicht in den Schatten stellen,
in dem es auch zahlreiche Burgen gibt. Da wäre
zum Beispiel die majestätische Rocca d´Olgisio, in
dominanter Position über dem Tal, die viele Legenden
und Erinnerungen an Kämpfe und Eroberungen in sich
birgt. Oder die mittelalterliche Burg von Borgonovo und
die von Seminò, in der Königin Margarete von Österreich
ihre Ferien verbrachte, während die Mauern der Rocca di
Pianello fast vollständig aus Flusssteinen erbaut wurden.
Die Val Tidone ist ein von der Natur gesegnetes Gebiet,
dem der Mensch die Mühen von Jahrhunderten beigesteuert hat: Weinberge bestimmten das Landschaftsbild
und bringen einige der berühmtesten Weine des Gebiets
von Piacenza und ganz Italiens hervor. Aber auch wenn
die Visitenkarte des Tals wohl eine Weinrebe schmücken
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VAL TIDONE
La valle offre escursioni tra
i sentieri delimitati dai vigneti, percorsi che permettono pure di ammirare altri
due elementi caratteristici
di questa parte della provincia: gli antichi mulini e le
suggestive grotte scoperte
nei pressi della Rocca d’Olgisio. Castelsangiovanni e
Borgonovo propongono interessanti cartelloni di prosa
e musica, mentre da qualche
anno la Val Tidone si trasforma in una “valle di musica”, con concorsi nazionali
ed internazionali e con il Val
Tidone Festival (sezione classica ed etnica), una rassegna concertistica itinerante
tra i castelli, le ville, le piazze e gli angoli più suggestivi. L’agenda della valle propone numerose sagre paesane e manifestazioni, tra cui quella della “gallina
grigia”. In Val Tidone è possibile delineare un suggestivo itinerario devozionale che parte da Sarmato
- ove, secondo la tradizione, nel 1323 si sarebbe fermato San Rocco di Montpellier colpito dalla peste nel
suo pellegrinaggio verso Roma - ed arriva allo splendido santuario di Santa Maria del Monte di Nibbiano,
già esistente nel XII secolo, con all’interno un’icona
in legno raffigurante l’Adorazione dei Magi. In questa
valle, percorsa dalla via Romea, le testimonianze di
fede sono innumerevoli e trovano segno anche in preziose opere d’arte, come i polittici quattrocenteschi
delle Collegiate di Borgonovo e Castel San Giovanni. A
Sarmato è possibile ammirare un castello disposto ad
U, con corpi di fabbrica in mattoni dominati da un mastio quadrato e la chiesa parrocchiale di Santa Maria
Assunta, che conserva al suo interno un quadro settecentesco raffigurante Sant’Antonio.
würde, sollte man nicht vergessen, dass König Wein
einen reichen Hof um sich
schart, der mit charaktervollen Aromen aufwartet und
von Wurstwaren bis zu süßen
Kringeln reicht.
Durch das Tal führen Wege,
auf denen man die Weinberge durchwandern, aber auch
zwei weitere charakteristische Elemente dieses Teils der
Provinz Piacenza entdecken
kann: historische Mühlen und
die in der Nähe der Rocca d´Olgisio entdeckten Grotten. Castelgiovanni und Borgonovo
bieten ein interessantes Theater- und Musikprogramm, während sich die Val Tidone
seit einigen Jahren in ein „Tal der Musik“ verwandelt hat,
mit nationalen und internationalen Musikwettbewerben,
dem Val Tidone Festival (Klassik und Ethnomusik) und
einer Reihe von Konzerten in den Burgen und Villen und
auf den schönsten Plätzen. Darüber hinaus finden in der
Val Tidone zahlreiche Volksfeste statt, darunter das der
„Galeina Grisa“. Man kann das Tal auch auf den Spuren
des Glaubens erkunden, beginnend in Sarmanto, wo der
Legende nach der heilige Rochus von Montpellier Halt
machte, als er auf seinem Weg nach Rom von der Pest
befallen wurde, um schließlich die wunderbare Wallfahrtskirche Santa Maria del Monte in Nibbano zu erreichen, die schon im 12. Jahrhundert existierte und eine
hölzerne Darstellung der Anbetung der Könige besitzt.
In diesem Tal, durch das die Via Romea führt, findet man
zahlreiche Zeugnisse des Glaubens, darunter wertvolle
Kunstwerke, wie die Polyptychen aus dem Quattrocento
der Stiftskirchen von Borgonovo und Castel San Giovanni.
In Sarmanto gibt es eine Burg mit u-förmigem Grundriss,
aus Ziegeln erbaut, mit einem quadratischen Donjon,
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
Porta della Val Tidone, Castel San Giovanni, edificata
lungo la via Postumia, vanta
una storia millenaria e monumenti importanti come la
Collegiata romanica di San CASTELLO DI SARMATO
Giovanni Battista (XII secolo) con una
ricca decorazione di epoca barocca
che conserva, al suo interno, uno
splendido fonte battesimale in marmo
della metà del XVI secolo, un’icona lignea, della metà del ‘400, intagliata
dallo scultore piacentino Antonio
Burlengo e dipinta da Bartolomeo da
Groppallo, un crocifisso tardo-quat- CASTELSANGIOVANNI
trocentesco, opera dei fratelli Del Maino, un gruppo
di sei statue lignee componenti la Crocifissione (XVI
secolo), la pala dell’altare maggiore con la Predica di
San Giovanni Battista. La chiesa conserva anche una
prezioso reliquiario della metà del Trecento, con lo
stemma dei Fontana. Da non perdere la visita all’antica chiesa di San Rocco, con tracce di decorazione prerinascimentale e alla chiesetta di Santa Maria in Torricella, costruita nella seconda metà del Cinquecento
come oratorio dei Cappuccini laici dediti all’assistenza
dei condannati a morte. La visita prosegue con una
tappa al teatro comunale Giuseppe Verdi, inaugurato
nel 1823, alla settecentesca Villa Braghieri Albesani
(secolo XVIII) che, dopo un attento e lungo restauro, si
appresta a divenire un importante centro culturale. Un
lungo viale alberato porta alla villa Caramello dei marchesi Paveri-Fontana e poco distante vi è un oratorio
ottocentesco della Madonna del Mistadello. A Borgonovo una tappa obbligata è rappresentata dalla Collegiata di Santa Maria dell’Assunta, in stile gotico-lombardo del Quattrocento. L’interno, a tre navate, conserva resti di affreschi devozionali del XV secolo. Da
ammirare un pregevole polittico realizzato nel 1474
dagli artisti lodigiani De Lupis, ai quali sono anche
sowie die Kirche Santa Maria
Assunta mit einem Gemälde
aus dem 18. Jahrhundert,
das den heiligen Antonius
darstellt.
Castel San Giovanni, am Eingang der Val Tidone, hat sich entlang der
Via Postumia entwickelt und kann auf
eine lange Geschichte zurückblicken. Es
besitzt bedeutende Monumente wie die
romanische Stiftskirche San Giovanni
Battista (12. Jh.) mit reicher Barockdekoration, einem bildschönen Taufbecken
aus der Mitte des 16. Jahrhunderts, dem
vom Bildhauer Antonio Burlengo geschaffenen und von Bartolomeo da Groppallo bemalten
Polyptychon (Mitte des 15. Jh.), einem Kreuz aus dem
späten Quattrocento der Brüder Del Maino, einer Kreuzigungsgruppe mit sechs Holzstatuen (16. Jh.) und dem
Altarbild mit der Predigt von Johannes dem Täufer. Daneben wird in der Kirche auch ein wertvoller Reliquiar
aus der Mitte des 14. Jahrhunderts mit dem Wappen der
Fontana aufbewahrt. Sehenswert ist zudem die Kirche
San Rocco, in der die Spuren von vor der Renaissance
geschaffenen Dekorationen zu sehen sind, und die kleine Kirche Santa Maria della Torricella, die in der zweiten Hälfte des 16. Jahrhunderts als Oratorium der Laien-Brüder der Kapuziner, die sich um die zum Tode Verurteilten kümmerten, erbaut wurde. Die Besichtigungstour
führt nun zum 1823 eingeweihten Theater Giuseppe Verdi und zur Villa Braghieri Albesani (18. Jh.), die nach
sorgfältiger Renovierung in ein wichtiges Kulturzentrum
umgewandelt wird. Eine lange Allee führt zur Villa Caramello der Marchesi Paveri-Fontana, in dessen Nähe sich
das Oratorium der Madonna del Mistadello aus dem 19.
Jahrhundert befindet. In Borgonovo lohnt sich ein Besuch der im gotisch-lombardischen Stil des Quattrocento erbauten Stiftskirche Santa Maria dell´Assunta. Im
dreischiffigen Innenraum sind Reste von Fresken aus
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VAL TIDONE
attribuiti un bassorilievo raffigurante l’Annunciazione e un Ciborio scolpito con varie figure. Il
castello, a pianta rettangolare, è
circondato da un terrapieno ed ha
una corte interna con uno scalone
di gusto napoletano. Il vicino maniero di Castel-nuovo, teatro, nel
1215, di una furiosa battaglia tra
armate piacentine e truppe pavesi,
BORGONOVO
a testimonianza del ruolo stratedem 15. Jahrhundert und ein
gico della zona, è di origine trecentesca,
schönes
Polyptychon der aus
con torri cilindriche e merlature ghibelline.
Lodi stammenden Künstler De
Da visitare anche la chiesa di Sant’Ilario di
Lupis zu bewundern (datiert
Breno, con la sua abside romanica del XX
1474), denen auch ein Basresecolo. Sospesi tra presente e passato, in
lief mit der Verkündigung und
cui cultura, arte e tradizioni si fondono in
ein Ziborium mit mehreren Fiun’arcana novità, troviamo molti piccoli CASTELLO DI CASTELNUOVO
guren zugeschrieben wird. Die
paesi che meritano una visita: Bruso, che
rechteckige Burg hingegen umgibt ein Erdwall, sie beaccoglie i passanti con il palazzo Ricci-Oddi circondato
sitzt
einen Innenhof mit einer Freitreppe nach neapolida un bel parco e con la chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, che conserva una piccola abside romanica, Bi- tanischem Vorbild. Die nicht weit entfernt gelegene Burg
von Castelnuovo, im 13. Jahrhundert mit zylindrischen
legno, con la sua chiesa seicentesca. Un’ampia vista
della valle si gode da Corano, ove vi è anche un castello Türmen und Zinnenschmuck erbaut, war 1215 Schauplatz
edificato alla metà del Quattrocento dai Radini Tede- einer erbitterten Schlacht zwischen den Streitmächten
schi e una chiesa intitolata a Sant’Antonino, all’in- von Piacenza und denen von Pavia, was zeigt, welche
terno della quale sono conservati un tempietto seicen- strategische Bedeutung das Gebiet besaß. Sehenswert
tesco in legno e, dello stesso periodo, un dipinto di An- ist auch die Kirche Sant´Ilario di Breno mit romanischer
tonio Domenico Triva. Poi il visitatore inizia a farsi am- Apsis. Viele kleine Ortschaften, in denen sich Vergangenheit und Gegenwart, Kunst, Kultur und Tradition auf
maliare da un paesaggio di dolci colline sapientemente
faszinierende Weise mischen, erwarten den Besucher:
lavorate, segnate qua e là da resti storici testimoni di
Bruso mit dem Palazzo Ricci-Oddi, den ein schöner Park
antichi insediamenti e vicende del passato. Il Comune
umgibt, und der Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo mit
di Ziano rappresenta il cuore dell’area consacrata alla
coltura della vite, assieme a Pianello, dove ci si può fer- einer kleinen romanischen Apsis; Bilegno mit seiner Kirmare nella bella piazza ad ammirare la Rocca fatta rea- che aus dem 17. Jahrhundert. In Corano hat man einen
lizzare dai Dal Verme, con una puntata a Roccapulzana, wunderbaren Blick über das Tal, außerdem sind die Mitte
des Quattrocento von den Radini Tedeschi erbaute Burg
ove si sono i resti di un’antica pieve. Da visitare anche il
und die Kirche Sant´Antonino zu besichtigen, in der sich
museo archeologico di Pianello, con la collezione dei
numerosi reperti archeologici rinvenuti nelle cam- ein Tempietto aus Holz aus dem 17. Jahrhundert und ein
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LE VALLI PIACENTINE
DIE TÄLER PIACENTINE
pagne circostanti, allestita in alcuni locali della Rocca Municipale. Nelle tre sale
si possono vedere minerali e fossili, asce
di pietra, punte
di freccia, frammenti di lame in
selce ed altri manufatti ascrivibili
all’età dei metalli;
la più documentata è comunque la
presenza romana,
con il cospicuo
materiale rinvenuto nella zona. Di
particolare inteROCCA D’OLGISIO
resse sono gli oggetti domestici, dal vasellame in ceramica (di produzione locale, ma anche di ceramiche fini quali la vernice
nera e la terra sigillata) alle fusaiole, ai pesi per la tessitura alle anfore da trasporto. L’esposizione è completata con monete, corredi funerari e vari reperti lapidei,
tra cui un sarcofago tardoantico in rosso veronese. La
valle è sovrastata dalla Rocca d’Olgisio, raggiungibile dalla porta nord attraverso una strada stretta immersa nei boschi. Il maniero, realizzato con vari corpi
di fabbricato nei primi decenni del Mille, a lungo proprietà dei monaci di San Savino, presenta, con i suoi
tre cerchi di mura, una complessità architettonica davvero particolare, con un apparato decorativo a cui concorrono molteplici arcate, capitelli e rilievi. In mezzo
al cortile si trova un pozzo, della profondità di circa
cinque metri, a metà del quale, secondo la tradizione,
parte una galleria che conduce al di fuori delle mura.
Il visitatore non deve dimenticare di raggiungere Nibbiano, che, con la sua suggestiva piazzetta e con case
in pietra, conserva ancora l’aspetto di borgo medioevale. Da non perdere la visita nella chiesa di San Pietro
ove è possibile ammirare un dipinto del Seicento. E
Gemälde von Antonio Domenico Triva aus der gleichen Zeit befinden.
Nun kann sich der Besucher von der wunderschönen, vom Menschen geprägten Hügellandschaft
bezaubern lassen, in der
historische Zeugnisse von
einer langen Geschichte
zu erzählen wissen. Die
Gemeinde Ziano liegt im
Herzen des Weinbaugebiets, und ebenso Pianello, dessen schöne Piazza
mit der von den Dal Verme
erbauten Burg zum Verweilen einlädt. In Roccapulzano hingegen befinden sich
die Ruinen einer alten Pfarrkirche. Auch das in der Rocca Municipale untergebrachte archäologische Museum
von Pianello ist sehenswert, es zeigt die zahlreichen in
der Umgebung entdeckten archäologischen Fundstücke:
Steinäxte, Pfeilspitzen, Fragmente von Klingen aus Feuerstein und weitere Gegenstände aus der Metallzeit, aber
auch Mineralien und Fossilien. Die umfassendste Sammlung betrifft jedoch die Römerzeit, die sehr gut durch
Fundstücke aus dem Gebiet dokumentiert ist: Haushaltsgegenstände wie Keramikgeschirr (aus lokaler Produktion, aber auch Feinkeramik wie Schwarzfirniss-Ware
und Terra Sigillata), Spindelringscheiben, Gewichte für
Webstühle und Transportamphoren, außerdem Münzen,
Grabbeigaben und verschiedene Steingegenstände wie
ein spätantiker Sarkophag aus Veroneser Marmor. Über
dem Tal ragt die Rocca d´Olgisio auf, die man durch das
Nordtor betritt, nachdem man
die schmale Straße durch den
Wald zurückgelegt hat. Der
Burgkomplex wurden in den
ersten Jahrzehnten des 11.
MONTALBO DI ZIANO
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VAL TIDONE
poi ancora ecco Sala Mandelli, dominata da un fortilizio eretto tra i secoli XI
e XII, Strà, dove nel 1961
è stato costruito un SanCAMINATA
tuario della Beata Vergine
Madre delle Genti, Trevozzo, ove è possibile visitare
una chiesa barocca del primo Settecento, decorata con
stucchi e con una pala d’altare del pittore Bartolomeo
Rusca. A Pecorara s’impone la visita alla chiesa di San
Giorgio al cui interno è conservata una Madonna lignea settecentesca attribuita all’artista fiammingo
Jan Geernaert, mentre a Caminata, uno dei comuni più
piccoli della regione, vi è un antico borgo fortificato,
con camminamenti sotterranei, testimonianza di un
passato militare di notevole importanza, in quanto a
lungo dogana tra lo Stato sabaudo e il ducato di Parma
e Piacenza. Posto in vicinanza del laghetto artificiale
di Trebecco, ha una bella chiesa neoclassica, che conserva all’interno una statua lignea raffigurante la Madonna del Carmine e attribuita a Jan Geernart. I rilievi
del Lazzarello, di Montesumino e del Monte Aldone si
prestano ad escursioni, che hanno come tappa consigliata il “giardino alpino” ubicato in un esteso lariceto
della Pietra dei Corvi, in territorio pavese, al confine
con la provincia di Piacenza.
PECORARA
Jahrhunderts erbaut und
war lange in Besitz der Mönche von San Savino. Er zeigt
eine ungewöhnliche Baustruktur mit drei Mauerringen und ist reich dekoriert,
mit vielen Bögen, Kapitellen und Reliefs. In der Mitte des
Burghofs befindet sich ein etwa fünf Meter tiefer Brunnen: Es heißt, dass in seinem Inneren ein Gang beginnt,
der aus den Burgmauern heraus führt. Der Reisende sollte nicht versäumen, Nibbiano einen Besuch abzustatten,
das mit dem hübschen Platz und den Steinhäusern sein
mittelalterliches Aussehen bewahrt hat. Interessant ist
die Kirche San Pietro mit einem Gemälde aus dem 17.
Jahrhundert. Weiter geht es nach Sala Mandelli, über
das sich eine zwischen dem 11. und dem 12. Jh. erbaute
Burg erhebt; dann nach Strà, wo 1961 die Wallfahrtskirche Beata Vergine Madre delle Genti entstand, und
nach Trevozzo mit einer Barockkirche vom Beginn des 18.
Jahrhunderts, mit Stuckdekoration und einer Altartafel
von Bartolomeo Rusca.
In Pecorara empfiehlt es sich, die Kirche San Giorgio
zu besichtigen, in der sich eine Holzmadonna aus dem
18. Jahrhundert befindet, die dem flämischen Künstler
Jan Geernaert zugeschrieben wird, während Caminata,
eine der kleinsten Gemeinden der Region, einen befestigten historischen Stadtkern besitzt, zu dem auch ein
unterirdischer Laufgraben gehört:: Er berichtet von einer
bedeutenden militärischen Vergangenheit, denn hier
verlief lange Zeit die Grenze zwischen dem Savoyischen
Staat, dem Herzogtum Parma und Piacenza. Der Ort befindet sich in der Nähe des angelegten Sees von Trebecco
und besitzt eine schöne neoklassische Kirche mit einer
Holzstatue der Madonna del Carmine, die Jan Geernaert
zugeschrieben wird. Die Anhöhen von Lazzarello und
Montesumino und der Monte Aldone laden zu Exkursionen ein, die auch zum „Alpengarten“ führen sollten, in
einem ausgedehnten Latschenkiefernwald der Pietra dei
Corvi, im an die Provinz Piacenza grenzenden Gebiet von
Pavia.
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IL TURISMO DI QUALITÀ
QUALITÄTSTOURISMUS
Il marchio Ospitalità Italiana è una certificazione promossa da
IS.NA.R.T. scpa - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche e dalle Camere del Commercio, per stimolare l’offerta di qualità in Italia. Le imprese che conseguono questo riconoscimento hanno
scelto la qualità come
obiettivo da perseguire ed ogni anno decidono di mettersi in discussione sottoponendosi a delle valutazioni condotte da personale esterno alle strutture stesse. Le valutazioni vengono sottoposte alle Commissioni Provinciali, composte al minimo da rappresentanti della Camera di Commercio, delle associazioni di categoria, dei consumatori e da esperti Insnart che deliberano il rilascio della certificazione Ospitalità Italiana.
Nonostante molte imprese visitate ed analizzate avessero votazioni buone o sufficienti, solo coloro che hanno ottenuto un punteggio elevato sono titolate ad esporre il logo “Ospitalità Italiana”, perché questo marchio viene assegnato solo a quegli esercizi che hanno un’offerta di eccellenza.
Il marchio Ospitalità Italiana fornisce quindi ai clienti attuali e potenziali una valutazione obiettiva del livello di servizio offerto e rappresenta una garanzia sia
per gli esercenti che per i turisti: visibilità, chiarezza di
immagine, garanzia di qualità, facilità di scelta, condivisione del sistema di valori tra chi offre e chi compra. L’insieme delle imprese riunite sotto il comune
logo “Ospitalità Italiana” ci consente infine di comunicare al potenziale cliente gli sforzi di tutte queste
imprese verso la qualità di questa scelta (e con essa il
concetto di tutela dell’ospite) rappresenta un’opportu-
Die Marke Ospitalità Italiana
wurde vom ISNART, scpa - Istituto Nazionale Ricerche Turistiche (Nationales Institut für
Touristische Forschung) und
der Industrie- und Handelskammer zur Förderung der Qualität ins Leben gerufen. Die Betriebe, die sich dieser Initiative
angeschlossen haben, erklären
höchste Qualität zu ihrem Ziel
und werden jedes Jahr von externem Personal überprüft. Die
Ergebnisse dieser Bewertungen
werden den Provinzkommissionen vorgelegt, die
sich aus Vertretern der Handelskammer, von Berufsverbänden und Verbraucherverbänden und Experten
des Insnart zusammensetzen, und über die Verleihung der “Ospitalità Italiana”-Zertifizierung entscheiden.
Obgleich viele der besuchten und geprüften Betriebe gute oder ausreichende Ergebnisse erzielen, sind
nur jene mit der höchsten Punktzahl autorisiert das
Logo “Ospitalità Italiana” zu führen, denn diese
Marke wird nur Betrieben verliehen, die exzellente
Qualität gewährleisten.
Die Marke Ospitalità Italiana bietet also den aktuellen und den potentiellen Gästen und Kunden eine
objektive Bewertung der Qualität der Serviceleistungen und stellt sowohl für die Gewerbetreibenden wie
die Touristen eine Garantie dar: Präsenz, Definition
der Unternehmensphilosophie, garantierte Qualität, gemeinsame Werte von Produzent und Konsument. Die Gruppe der unter dem Logo “Ospitalità
Italiana” versammelten Betriebe erlaubt es uns,
dem potentiellen Kunden die Bemühungen dieser
Betriebe um höchste Qualität (einschließlich des
Konzeptes des Schutzes des Gastes) nahe zu bringen: Eine Chance, aber auch eine Herausforderung
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CONSIGLI PER I TURISTI
TIPPS FÜR TOURISTEN
nità e una sfida per l’intero sistema turistico italiano.
Alberghi, ristoranti, agriturismi, stabilimenti balneari,
camping che espongono il marchio Ospitalità Italiana
garantiscono, in sintesi, elevati standard di accoglienza e di servizio ed un giusto rapporto qualità prezzo per
una permanenza di piena soddisfazione.
L’elenco di tutte le strutture che hanno il marchio Q
Ospitalità Italiana è accessibile all’indirizzo web:
www.10q.it
für die touristischen Einrichtungen in ganz Italien.
Hotels, Restaurants, Agritourismusbetriebe, Strandbäder, Campingplätze, die das Logo Ospitalità Italiana führen, garantieren höchsten Standard und ein
ausgewogenes Preis-Leistungsverhältnis - damit Sie
Ihren Aufenthalt in vollen Zügen genießen können.
Das vollständige Verzeichnis aller angeschlossenen
Betriebe finden Sie unter:
www.10q.it
Il marchio Ospitalità Italiana a Piacenza
Dal 2009 anche la Camera di Commercio di Piacenza ha
aderito al progetto Ospitalità Italiana ed ha dato alle
strutture turistiche piacentine la possibilità di entrare
in un circuito prestigioso, che comprende imprese italiane ed estere (i Ristoranti italiani nel mondo).
Die Marke Ospitalità Italiana in Piacenza
2009 hat sich die Industrie- und Handelskammer Piacenza dem Projekt Ospitalità Italiana angeschlossen und damit den touristischen Einrichtungen der
Provinz die Möglichkeit gegeben, dem renommierten Kreis ausgezeichneter italienischer und internationaler Unternehmen anzugehören (Italienische
Restaurants in der Welt).
L’elenco degli esercizi aggiornato è disponibile sul
sito www.pc.camcom.it
Das vollständige Verzeichnis finden Sie auf der Webseite: www.pc.camcom.it
Il sito ufficiale di informazione turistica di Piacenza:
http://turismo.provincia.piacenza.it
È la fonte a cui rivolgersi per ottenere tutte le informazioni più complete ed aggiornate su eventi, manifestazioni, sagre, ospitalità. In un click.
Die offizielle Tourist Information Piacenza:
http://turismo.provincia.piacenza.it
Es ist die Quelle zu drehen alle Informationen zu
bekommen, mehr komplette und aktuelle Informationen über Veranstaltungen, Festivals, Gastfreundschaft. In einem Klick.
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CONSIGLI PER I TURISTI
TIPPS FÜR TOURISTEN
IL GOLOSARIO PIACENTINO
Il Golosario Piacentino è una guida aggiornata giorno
per giorno dal giornalista Paolo Massobrio e dai suoi
collaboratori, attraverso un notiziario online e tante nuove segnalazioni. Il Golosario Piacentino è disponibile sul web con il sito www.ilgolosariopiacentino.it navigabile da computer e palmari, come App in
AppStore e nella versione per Android, entrambe scaricabili gratuitamente sugli apparati PDA e sui tablet.
Il Golosario Piacentino è dedicato al turismo enogastronomico nel Piacentino, grazie alle sue cinque sezioni: dove mangiare, dove dormire, cosa vedere, cantine,
dove acquistare. È possibile effettuare le ricerche utilizzando la georeferenziazione, il tasto “around me”, ma
anche condividere le informazioni con gli amici e salvare le segnalazioni tra “i preferiti”. Il Golosario Piacentino propone anche un “dizionario gastronomico del
Piacentino” e una presentazione storica dell’area. Ma
la sua peculiarità è il continuo aggiornamento, tramite
un notiziario che informa sulle manifestazioni in essere durante l’anno, sulle news e gli eventi del territorio,
compresi nuovi ristoranti ed altre notizie accattivanti.
DER GOLOSARIO PIACENTINO
Beim Golosario Piacentino handelt es sich um einen
Online-Führer, der Tag für Tag von dem Journalisten
Paolo Masssobrio und seinen Mitarbeitern mit Neuigkeiten und aktuellen Hinweisen auf den neuesten
Stand gebracht wird. Man findet die Webseite unter
www.ilgolosariopiacentino.it, außerdem gibt es
eine App im AppStore und eine Version für Android,
die man beide kostenlos herunterladen kann.
Der Golosario Piacentino beschäftigt sich mit dem
önogastronomischen Tourismus im Gebiet von Piacenza und ist in fünf Sektionen unterteilt: Essen,
Unterkünfte, Sehenswürdigkeiten, Weinkellereien,
Shopping. Man kann die Recherche mit Georeferenz
durchführen, über die Taste “around me”, und die
Informationen mit Freunden austauschen, außerdem die Hinweise und “Präferenzen” speichern.
Der Golosario Piacentino enhält auch ein “Gastromomisches Wörterbuch des Gebiets von Piacenza”
und eine historische Darstellung des Gebiets. Seine
Besonderheit besteht allerdings in der ständigen
Aktualisierung, mit Informationen über die im Laufe des Jahres stattfindenden Veranstaltungen und
die Neuheiten im Gebiet, darunter neue Restaurants
und alles, was von Interesse ist.
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CONSIGLI PER I TURISTI
TIPPS FÜR TOURISTEN
CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA
ARTIGIANATO E AGRICOLTURA
Piazza Cavalli, 35 - Piacenza
tel. 0523/3861 URP tel. 0523/386220-386276
fax. 0523/334367
[email protected]
COMUNE DI PIACENZA
Piazza Cavalli, 2 - Piacenza
URP tel. 0523/492224
[email protected]
http://www.comune.piacenza.it
PROVINCIA DI PIACENZA
Corso Garibaldi, 50 - Piacenza
tel. 0523/7951
URPEL tel. 0523/705346-795444-795348
fax. 0523/795434
[email protected]
http://www.provincia.piacenza.it
http://turismo.provincia.piacenza.it
SALA DEI TEATINI - EX CHIESA SAN VINCENZO
Via Scalabrini, 9 - Piacenza
tel. 0523/329324
[email protected]
http://www.teatricomunali.piacenza.it
TEATRO MUNICIPALE
Via Verdi, 41 - Piacenza
tel. 0523/492251 fax. 0523/320365
[email protected]
http://www.teatricomunali.piacenza.it
TEATRO DEI FILODRAMMATICI
Via Santa Franca, 33 - Piacenza
tel. 0523/315578
http://www.teatricomunali.piacenza.it
TEATRO SAN MATTEO
Vicolo San Matteo, 6 - Piacenza
tel. 0523/33261 3-339251 fax. 0523/338428
[email protected]
http://www.teatricomunali.piacenza.it
TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI
Via Liberazione - Fiorenzuola d’Arda
tel. 0523/9891
[email protected]
http://www.comune.fiorenzuola.pc.it
TEATRO COMUNALE GIUSEPPE VERDI
Piazza Chiesa Maggiore - Castel San Giovanni
tel. 0523/882029-889613
[email protected]
http://www.comune.castelsangiovanni.pc.it
MUSEI CIVICI PALAZZO FARNESE
Piazza Cittadella, 29 - Piacenza
tel. 0523/492658 fax. 0523/492659
[email protected]
http://www.musei.piacenza.it
MUSEO CIVICO DI STORIA NATURALE
Via Scalabrini, 109 - Ex Macello - Piacenza
tel. 0523/334980 fax. 0523/300141
[email protected]
http://musei.piacenza.it/storianaturale
GALLERIA D’ARTE MODERNA RICCI ODDI
Via San Siro, 13 - 29121 Piacenza
tel. 0523/320742
www.riccioddi.it
GALLERIA ALBERONI - COLLEGIO ALBERONI
Via Emilia Parmense, 67 - Piacenza
tel. 0523/577011 fax. 0523/322635
[email protected]
http://www.collegioalberoni.it
PINACOTECA ISTITUTO GAZZOLA
Via Gazzola, 9 - Piacenza
tel. 0523/322754 fax. 0523/319686
[email protected]
http://www.istitutogazzola.it
MIM (MUSEUM IN MOTION)
CASTELLO DI SAN PIETRO IN CERRO
Via Roma, 19 - San Pietro in Cerro
tel. 0523/839056 fax. 0523/255421
[email protected]
http://www.castellodisanpietro.it
PARCO DELLE FIABE
CASTELLO DI GROPPARELLO
Via Roma, 68 - Gropparello
tel. 0523/855814 fax. 0523/855814
[email protected]
http://www.castellodigropparello.it
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UFFICI DI INFORMAZIONE TURISTICA - TOURIST-INFORMATIONEN
IAT Piacenza
p.zza Cavalli, 7 - 29121 Piacenza
tel. 0523/329324 - fax 0523/306727
E-mail [email protected]
IAT Bobbio
p.zza S.Francesco, 1 - 29022 Bobbio (PC)
tel. 0523/962815 - fax 0523/936666
E-mail [email protected]
IAT Borgonovo V.T.
p.zza Garibaldi, 18
29011 Borgonovo V.T. (PC)
tel. e fax 0523/861210
E-mail turismo@ valtidoneluretta.it
http://valtidoneluretta.it
IAT Grazzano Visconti
viale del Castello, 2
loc. Grazzano Visconti
29020 Vigolzone (PC)
tel. e fax 0523/870997
E-mail [email protected]
http://www.valnure.info
IAT Castell’Arquato
Loggetta dei Notari, piazza del Municipio
29014 Castell’Arquato (PC)
tel e fax. 0523/803215
E-mail [email protected]
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Il presente volume è stampato grazie al contributo di
Stampa: Edizioni ETS
Finito di stampare: dicembre 2013
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