barcolana 2007 - La Repubblica.it

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barcolana 2007 - La Repubblica.it
NEW MICRA
Concessionario NISSAN
DIMENSIONE 3000
2007
BARCOLANA
NEW MICRA
da
8.850
+ i.p.t.
ANTICIPO Ø TASSO Ø
Barcolana con vento sostenuto, fermate le «passere». Ancora secondo Kosmina con Maxi Jena che ha preceduto Esimit Europa
Alfa Romeo 2, vittoria e record
Grande spettacolo con 1831 barche iscritte, regata per 25mila nel golfo
di Maurizio Cattaruzza
TRIESTE Un mix di applausi e noia per la
solitaria cavalcata sull’acqua di Alfa
Romeo 2 che anche questa volta ha fatto corsa a sè, come una Ferrari davanti
a 1800 utilitarie. Bastava, in pratica,
fotocopiare l’ordine di arrivo dello scorso anno. Se i bookmakers avessero accettato scommesse sul vincitore e l’accoppiata della regata si sarebbero tirati un colpo di pistola alla testa perché
tutti si sarebbero presentati alla cassa.
Ma tutto il resto non è noia, anzi è
uno spettacolo grandioso. Immenso.
1831 barche iscritte per oltre 25mila
persone in mare tra velisti veri, dilettanti e semplici appassionati che si sono goduti la regata «dal di dentro».
Onorato (alla sua prima Barcolana)
era incredulo di fronte a questa festa
popolare della vela e lo stesso Coutts,
che in mare ne ha viste di cotte e di
crude, era emozionato.
Non è certo noia la lotta per il secondo posto (praticamente per la categoria
degli umani) tra Maxi Jena ed Esimit
Europa con la barca di Kosmina che supera i goriziani all’altezza dell’ultima
boa di Santa Croce per coprirla sull’ultimo lato in maniera da difendere la
piazza d’onore a cui è ormai abbonato.
Tuttavia stavolta Kosmina può accontentarsi dopo una partenza infelice.
Ma dal prossimo anno Maxi Jena potrà legittimamente aspirare al gradino
più alto del podio perché Alfa Romeo,
dopo aver collezionato la quarta vittoria in Barcolana, non la vedremo più
da queste parti. Il neozelandese Neville Crichton fra poco venderà il suo giocattolo. Il suo supermaxi di cento piedi
in giro per il modo non stravince come
a Trieste, anche se ieri ha lasciato tutti a bocca aperta per la sua ennesima
dimostrazione di potenza rispettando
però i più piccoli. Ha issato il gennaker
solo quanso si è tirato fuori dalla mischia, senza strafare.
Alfa Romeo 2 ha stabilito il nuovo record della regata concludendo il percorso a triangolo di 16,5 miglia con il tempo di 55 minuti e 30 secondi stracciando così il primato di Skandia (58”20) di
due anni fa, per la delusione di Lorenzo Bressani. Il mostro di Crichton ha
viaggiato alla velocità di 27 nodi. È come andare a cinquanta all’ora in mezzo alle onde.
Non è noia neanche l’altra Barcolana, quella vera, genuina, che coinvolge
1800 barche. Una sorta di battaglia navale con il vento di ieri, soprattutto alla prima boa. Nessuno si è fatto male
seriamente, ma alcune barche sono entrate in rotta collisione come accade sugli autoscontri. Urla, imprecazione, parolacce ma anche questa è la Barcolana. Nessun dramma, solo un po’ di lavoro per i cantieri navali locali.
Non è noia il duello tra due vecchi lupi di mare come Pelaschier su Banca
Generali (sesto) e il televisivo Cino Ric-
ci che si è dovuto accontentare del nono posto sullo scafo dell’Esercito. Ed
era una sfida alla pari, tra due
Farr-80.
Non è noia neppure il quinto posto
di Cometa timonata da Favini ma sulla quale c’era anche Loris Fantinel per
uno connubio calcio-vela. Un quinto posto che in Barcolana vale qualcosa di
più del 2-2 di Ravenna.
E a dribblare la noia ci pensa anche
la guardia di finanza dando una venatura vagamente noir alla maxi regata.
Come? Sequestrando il sontuoso
Anyway True che si era classificato ottavo su ordine dalla Procura di Roma
nell’ambito di un’indagine per bancarotta. Le Fiamme gialle, ironia del destino, avevano chiuso la regata in quarta posizione su una delle due TuttaTrieste.
Non è certo noia la partenza anticipata (e imbarazzante anche se spettacolare) degli Rc44 di Coutts, Spithill e
Dean Banker. Forse un po’ spaesati in
mezzo a tutto quel traffico, sono partiti
come schegge con un minuto di anticipo e quindi sono stati squalificati. Ma
a loro poco importava, comunque si sono divertiti da matti.
La coreografia è stata assicurata, infine, da migliaia di spettatori assiepati
sulle Rive o abbarbicati sui ciglioni carsici per godersi la regata come fosse
una finale di coppa del mondo. E senza
pagare il biglietto. Ormai Trieste è la
Barcolana.
La Triestina 5.a con Cometa Fly:
Loris Fantinel ospite di Favini
TRIESTE Verrebbe quasi da dire: meglio in mare che sull’erba del campo da calcio. Se la Triestina occupa
attualmente la 13.a posizione in coabitazione con il Bari nella classifica della serie B «pallonara», in quella della Barcolana ha invece potuto
festeggiare un brillante quinto posto. Un piazzamento da play-off, a
situazioni invertite. Sì, perché sulle
vele e lo scafo di Cometa Fly, timonata da Flavio Favini, c’era attaccato proprio il logo della Triestina Calcio. Un binomio dettato da ragioni
di sponsor comuni. In rappresentanza della società rossoalabardata, a
bordo è salito ieri Loris Fantinel, lo
zio del presidente rossoalabardato
Stefano.
«Per me è stata la prima partecipazione alla Barcolana - ha spiegato dopo l’arrivo l’ospite d’eccezione
del team di Favini -. Il risultato ottenuto e l’accoglienza che ci ha riservato il pubblico al rientro, poi,
hanno completato questa giornata
straordinaria. È stato bello, emozionante: alla partenza c’era davvero
parecchia bora». Poche ore dopo il
ritorno a terra, Loris Fantinel si è
rituffato in quella che è la sua prima passione, soffrendo per l’Unione, impegnata sul terreno di gioco
di Ravenna.
Soddisfazione, anche se moderata, per il piazzamento di prestigio
in Barcolana da parte del timoniere
di Cometa Fly, Flavio Favini: «Abbiamo disputato una buona regata,
ma avremmo potuto fare ancora meglio. Al via, infatti, si è rotta la drizza del gennaker, un inconveniente
che ci ha rallentati. In ogni caso, ci
eravamo presentati al via senza
uno spirito altamente competitivo.
Vorrei infine complimentarmi con
Esimit Europa e TuttaTrieste!
Fiamme Gialle, che hanno fornito
una grande prestazione. Quanto ai
vincitori, una sfida con Alfa Romeo
2 era davvero improponibile».
ma.un.
II
BARCOLANA 2007
IL PICCOLO
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
La bora a 50 nodi ha indotto gli organizzatori a posticipare di un’ora la partenza delle 1831 imbarcazioni. Problemi tecnici per Maxi Jena, seconda
Alfa Romeo 2 vola sull’acqua e vince
con il tempo record di 55’ e 30 secondi
Squalificati gli assi di Coppa America
TRIESTE Un record di percorrenza, un vincitore confermato, tanta bora e tanto spettacolo, e i campioni di Coppa
America fuori per partenza anticipata. Eccola, Barcolana 39.
La tecnologia e la grande bravura di un equipaggio,
quello di Alfa Romeo 2, porta a 55 minuti e 30 secondi il
tempo necessario a percorrere 16 miglia e mezzo.
Fatti due conti, significa che
mister Neville Crichton, il vincitore, ha navigato spesso oltre
i 25 nodi, vale a dire quasi 50
chilometri all'ora sull'acqua, e
guidando una flotta di 1831 imbarcazioni. Vento fino a 50 nodi, alle sette di ieri mattina.
Vento che non ha fatto dormire
gli organizzatori e giudici di regata, che hanno deciso di posticipare la partenza per permettere che calasse a un'intensità
tale a rendere la regata una festa, e non un'impresa epica. Così è stato: alle 11 i refoli erano
sempre intensi, ma la bora ha
dato il meglio di sé, distendendosi e permettendo una delle
più belle partenze degli ultimi
anni. Raffiche fino a 35 nodi,
quindi sempre impegnative,
ma un vento stabile sui 20 nodi, andato poi leggermente calando, soprattutto per il «truppone» della regata, non tanto
per i bolidi che hanno navigato
sulle raffiche intense fino all'arrivo.
La partenza è di quelle sopravvento: i campioni, le barche più grandi, hanno segnato
il proprio territorio nei pressi
di Barcola, tra il faro e Monte
Grisa. Là le raffiche sono più
intense, là, soprattutto, il vento permette di arrivare più diretti in boa, fare meno «strada»
e avere garanzia di non perdersi l'aria migliore. Sono quasi
tutti là, poco lontani. A un minuto dal via, il primo puntolino
rosso ad arrivare in testa d'albero è il gennaker di Russell
Coutts: come liberata da una
fionda, la barca si proietta
avanti, e sono 22 nodi di velocità. Ma è troppo, davvero troppo
presto. Coutts parte in anticipo
(e stessa cosa faranno Spithill
e Barker, i tre campioni di Coppa America), e altre 17 imbarcazioni (una, Orgoglio e Pregiudizio, verrà prima squalificata
e poi riammessa in regata dai
giudici). Poco lontano Alfa Romeo parte di sola randa e fiocco, ma già così è un vaporetto:
la corsa solitaria inizia a vele
traspare anche solo a guardarla dalla televisione (con Raitre
nazionale che ha ritardato il
Tg delle 12 di dieci minuti per
mostrare in diretta l'arrivo dei
primi). Per Maxi Jena, di Mitja
Il triestino Federico Stopani, a bordo di Alfa Romeo 2 come nel 2006
«bianche» (si fa per dire: sono
tutte di materiali tecnologici),
perché il timoniere armatore
attende - per rispetto degli altri velisti partecipanti - di essersi sbrogliato dalla linea di
partenza prima di issare il gennaker.
La vela sale quando la barca
si trova lungo la skyline di piazza dell'Unità, e la visibilità garantita dalla Bora permette alla folla delle Rive di tifare come allo stadio. In quel momento Alfa Romeo inizia la propria
cavalcata, e sarà molto dura anche per i motoscafi dei giornalisti tenerle testa in quanto a velocità, tra le onde e gli spruzzi.
La vittoria è già nell'aria, e
quindi si pensa al record di percorrenza.
Tanto vale girarsi poco più
indietro, e godersi lo spettacolo
di un Esimit Europa impeccabile: gennaker che sale al via,
barca che si piega perfetta e accelera, ed è incredibilmente seconda. Alberto Bolzan porta lo
scafo con una precisione che
Kosmina, la regata è stregata,
perché a bordo piccole magagne tecniche lo tengono lento,
al terzo posto, fino quasi alla
boa di Santa Croce, dove può
far valere a partire dall'ultimo
lato, il suo ruolo di secondo, ormai nella tradizione. Per Esimit sarà terzo posto assoluto,
meritatissimo, bellissimo, che
vale anche la sesta vittoria consecutiva in classe Maxi.
Poco più dietro (ma il distacco in mare è notevole), c'è TuttaTrieste2, lo scafo armato in
questa occasione dalle Fiamme
Gialle. Francesco Bruni la porta nei primi posti durante il primo lato, ma 55 piedi sono pochi
per salire sul podio con quel
vento; a guardare la classifica,
anche questo sembra un miracolo, ma è solo merito della bravura sportiva dei finanzieri.
Poi c'è Cometa con Flavio Favini al timone, che ha duellato a
lungo con TuttaTrieste, e chiude quinta in scia. Segue il grande duello tra i sei Farr80 charterizzati, sfida nella sfida: in
partenza è Cino Ricci ad avere
la meglio sui diretti avversari,
ma poi sarà Mauro Pelaschier
su Banca Generali a vincere la
sfida con Ricci (al timone dello
scafo dell'Esercito Italiano) e
con tutti gli altri scafi gemelli.
Pelaschier, proprio lui che ha
regatato con una randa di recupero (quasi un vantaggio: era
più pesante delle altre), ed era
arrivato a Trieste senza troppe
velleità.
Il sorpasso con il collega Cino è uno di quelli da braccio
fuori dal finestrino e ciao ciao
con la mano, in scioltezza, per
poi passare anche tutti gli altri. La classifica prosegue lunga e articolata, la regata intanto lascia i primi sulle Rive già
a festeggiare e a fare la ola. In
mare c'è l'altra Barcolana, quella classe-per-classe e sfida-persfida. Il vento cala, tanto che a
Santa Croce e per il primo pezzo dell'ultimo lato si issano genoa più grandi, salvo poi soffrire un po' in arrivo.
Nelle varie classi c'è il sapore del trionfo: Calipso e Paula
vincono tra gli Zero e gli Uno,
Sayonara di Bertocchi si ripete
come ogni anno tra i 2, I xe
Fioi vince in tre, mentre Lorenzo Bressani si fa subito protagonista con il Melges 32, è 41˚ assoluto e primo della classe 4.
Cattivik di de Visintini trionfa
in quinta classe, dove regnano
gli Ufo, e il trionfo è forte e
chiaro, perché l'armatore esulta a dir poco. Scendendo di misura, ma non di bravura, Michele Paoletti chiude 60.o con
8,4 metri di barca. La premiata
ditta di famiglia (fidanzata
aspirante olimpionica, e padre
grande campione, più un po' di
amici) ottiene il primo posto
nella classe 6. In 7 vince lo sloveno Juretic, in 8 è ancora una
volta un prototipo Zero a vincere, quello di Tesei. Chiude
l'elenco dei vincitori Taddeo su
Melamangio, il più piccolo scafo alla vittoria. Sul fronte
RC44, con i tre campioni di
Coppa in Ocs, vince il team
giapponese, ma hanno già tutti
prenotato l'hotel per l'anno
prossimo: questa regata, hanno detto, non si può perdere.
La pensano allo stesso modo oltre 1800 equipaggi, ogni anno,
a Trieste, la seconda domenica
di ottobre.
f. cap.
IL VINCITORE
DALLA PRIMA PAGINA
Sulle Rive cittadine la replica di dodici mesi prima: cambiata solo la collocazione del palco
Il tributo del fuoriclasse Russell Coutts all’evento targato Svbg
Neville: «Gara facile, non pensavamo al primato» Una fantastica festa della vela:
L’armatore neozelandese: «Siamo partiti piano per evitare ogni rischio»
di Matteo Unterweger
TRIESTE Un déjà vu. Per un
attimo, ieri poco dopo il taglio del traguardo da parte
di Alfa Romeo 2, sulle Rive
cittadine sembrava di essere tornati indietro di un anno. L’applauso della folla,
accalcatasi in riva alla banchina per accogliere trionfalmente Neville Crichton
ed il suo equipaggio, i componenti del team vincitore
che ricambiano salutando,
la corsa per scattare una fotografia, le telecamere delle varie televisioni accreditate che corrono per avere
le prime dichiarazioni degli
«alfisti». Tutto già visto, allo stesso modo, dodici mesi
prima. Eppure un anno è
passato e Crichton dal tris
è passato al poker, in fatto
di vittorie alla Barcolana,
aggiungendoci pure la chicca del record di percorrenza del tracciato. Questa sì è
stata la vera differenza sostanziale rispetto al successo dell’edizione numero 38.
Di nuovo, dopo la cavalcata
solitaria in mare, c’è stata
poi la collocazione del palco
all’interno del Villaggio allestito davanti a piazza
Unità: non più in zona Stazione marittima, ma alla
base del molo Audace. Per
essere celebrati, dunque,
Crichton e soci hanno perlomeno percorso un tragitto
inedito. Saliti sul palco, al-
Neville Crichton stappa lo champagne sul palco della Barcolana dopo il trionfo
tro bis del 2006: due parole
dell’armatore neozelandese, il tributo del pubblico e
via con le bottiglie di champagne.
Prassi consolidata, insomma, ma ogni vittoria,
per i protagonisti, ha sempre un sapore diverso dalle
altre. «Cos’è cambiato rispetto alle precedenti vitto-
rie alla Barcolana? Bè, questa volta c’era più vento»,
ha osservato con la consueta semplicità Crichton al
termine della regata, esibendo quel sorriso smagliante ormai noto a tutti
gli appassionati di vela.
«Credo che il team abbia
disputato una buona regata - ha continuato il 62enne
timoniere di Alfa Romeo 2
-. Alla partenza abbiamo
deciso di adottare una tattica conservativa, non forzando subito la velocità in modo da evitare problemi sul
piano della sicurezza. Una
volta liberatosi il campo davanti a noi, abbiamo iniziato a imprimere il ritmo voluto». Come dire che il tem-
po record finale avrebbe potuto essere ancora più basso. A proposito del primato,
senza troppi fronzoli nè eccessive celebrazioni, Crichton si è limitato a dire:
«Siamo contenti di averlo
abbassato di tre minuti. In
questo siamo stati favoriti
dalle condizioni meteo e
dal vento. Nel complesso,
le cose sono state poi piuttosto facili. Non avevamo pianificato il record, ma a metà gara ho intuito che sarebbe stato possibile centrarlo».
Archiviata pure l’affermazione del 2007, a meno di
sorprese, Alfa Romeo 2 non
si ripresenterà al via nell’autunno prossimo: «Credo
che non torneremo nel
2008, forse invece lo faremo nelle annate successive.
Vedremo. Quanto all’attività di questa stagione, la
Barcolana l’ha conclusa: è
stata un’ottima chiusura direi». Alla fine, ecco l’immancabile sorriso e la stretta di
mano con Mitja Kosmina,
collega più che rivale visto
che, di reale duello per la
vittoria, in questa regata
non c’è stata nemmeno
l’ombra.
La trionfale giornata triestina di Crichton si è chiusa nel pomeriggio, nuovamente negli stand del Villaggio Barcolana, per questioni di sponsor. Un modo
per gustarsi ancora un pochino il suo quarto sigillo.
grazie Trieste, tornerò sempre
segue dalla prima pagina
Non si può non partecipare, e infatti intendo
tornare il prossimo anno. Tutti noi, in realtà,
intendiamo farlo.
Dal punto di vista tecnico è stata una regata
perfetta, e poco importa
che noi siamo partiti in
anticipo. Volevo essere
perfetto sulla linea del
via, ma le raffiche particolarmente forti sottocosta hanno dato alla nostra barca ancora più
velocità, forse troppa,
in quel momento. Abbiamo issato il gennaker
subito, penso siamo stati i primi, evidentemente forse troppo presto...
Ma non importa, è
«ok» anche così, perché
quello che davvero conta, qui, è la festa. Qui a
Trieste avete una regata che davvero non si
può raccontare, bisogna
viverla in prima persona: tutto il nostro Omega team è stato preso
d'assalto, e ha regatato
con tanta grinta dal primo all'ultimo momento.
Paradossalmente, anche se è una grande festa, questa è stata una
regata molto, molto tattica, dove facendo la
Russell Coutts
giusta strategia si poteva arrivare molto bene.
Questa Bora è un vento
davvero bello, e unico:
raffiche molto forti sottocosta, più leggere al
largo; dopo la partenza
bisognava subito trovare la giusta rotta per
mantenere la velocità e
riuscire ad atterrare
giusti alla prima boa.
Issare subito il gennaker e pensare solo a
correre; la partenza in
un evento così è il momento più importante.
E' stato divertente, anche perché abbiamo regatato assieme agli scafi da 80 piedi, una condizione davvero particolare che fa parte dello
spirito di questo evento, ma che dimostra anche la qualità dei nostri
scafi, gli RC44, lunghi
la metà, ma in alcuni
momenti altrettanto veloci. Abbiamo navigato
a punte di oltre 22 nodi.
Trieste ci ha accolto
con molto calore durante tutta la settimana, e
per noi regatare con
questa bora è stato una
festa e un grande divertimento. La gente ci ha
abbracciato e ringraziato, c'è grande passione
per la vela lungo le banchine, e questa è senza
dubbio la principale soddisfazione per un velista, quando scende a
terra. Grazie Trieste, e
arrivederci al prossimo
anno. Perché io ritorno
a regatare con voi.
Russell Coutts
BARCOLANA 2007
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
IL PICCOLO
III
Da sinistra in alto, in senso orario: Maxi Jena si appresta a tagliare il traguardo. Il Farr80 armato dall’Esercito Italiano con Cino Ricci al timone:
si è piazzato al nono posto. Fly Cometa nell’ultimo lato della regata, a poche decine di metri dalla boa d’arrivo. Alcune barche in fila nel lato di
bolina della Barcolana.
L’armatore goriziano di Esimit Europa festeggia un terzo posto che vale quanto la vittoria
Simcic: «Strategia vincente»
E per il prossimo anno annuncia novità a livello mondiale
TRIESTE Ha festeggiato il terzo posto con la
stessa intensità di una vittoria. Un piazzamento che conforta il lavoro svolto nell'intero arco dell'anno e che apre le porte a
nuove ambizioni per Igor Simcic e il suo
Esimit-Europa: «È stata una delle mie più
belle partecipazioni alla Barcolana degli
ultimi 16 anni - ha subito sottolineato l’armatore goriziano all'arrivo festeggiando a
Prosecco sulla Scala Reale -. Una edizione
anche molto tecnica, come si è visto dalla
scelta della partenza. Noi abbiamo subito
azzeccato la tattica, tanto da arrivare secondi assoluti alla prima boa davanti a Maxi Jena: questo per far capire quanto andavamo veramente veloci ma pure per constatare i pochi errori nel complesso commessi.
Abbiamo tenuto bene il passo sino al traguardo, Maxi Jena ci ha sorpassato leggermente prima e questo è normale alla fine
per una barca di 25 metri contro una di
19. Questo non fa che regalare maggiore
soddisfazione a tutto il nostro lavoro e alla
nostra organizzazione - ha ribadito un euforico Simcic - senza parlare della imbarcazione stessa. Nonostante sia stata decisamente modificata e nonostante i suoi anni,
ha fatto vedere a tutti in questa Barcolana
delle grandi cose».
Le «grandi cose» sottolineate da Igor Simcic si legano quindi a un lavoro di cesello
in fase di preparazione: «Proprio su tutti i
dettagli, soprattutto tecnici - ha confermato - partendo dall'allungamento dello spoiler sino ad arrivare alla ottimizzazione delle vele, trovandone di nuove, costruite ne-
LO SCONFITTO
Igor Simcic, l’armatore di Esimit Europa
gli Stati Uniti». Un risultato, pare, non
preventivato alla vigilia. Igor Simcic, lo
skipper di Romans d’Isonzo Alberto Bolzan e il loro equipaggio sembravano quasi
più propensi a una dignitosa passerella e
la debita consacrazione nell'Adriatico che
non all'ottima prova con cui è stata nobilitata la Barcolana numero 39: «Infatti non
potevamo fare di più - ha aggiunto - e non
sognavamo nemmeno di arrivare in questa
posizione - ha assicurato Igor Simcic -.
Considerando che nemmeno le altre barche non hanno commesso grossi sbagli per
noi è stata la conferma della nostra velocità ed il valore dell'intero equipaggio».
Il terzo posto di ieri ha avuto inoltre il
merito di saper ampliare il desiderio di
estensione dei progetti di Simcic e il suo
Team, quasi a voler dire che l'Adriatico potrebbe stargli ora stretto. Barcolana compresa. Cadranno presto i confini ma arriveranno subito nuovi orizzonti: «Il prossimo
anno potrebbe nascere una nuova importante storia - ha annunciato il terzo classificato della 39˚ Barcolana -. Stiamo infatti
pensando di presentare questi nostri colori
europei non solo a livello locale, nelle aree
del Mediterraneo o dell'Adriatico, ma anche a livello mondiale. Per arrivare a questo scopo - ha concluso - ci vuole ’semplicemente’ un nuovo attrezzo di giusto livello,
insomma una vera una struttura mondiale. Già nel prossimo inverno ne parleremo
seriamente per presentare le prime novità
del progetto».
Francesco Cardella
IL PERSONAGGIO
Lo skipper sloveno (tre volte primo assoluto tra il ’95 e il ’97) per la sesta volta è solo secondo Raggiante il tattico di Alfa Romeo al secondo trionfo consecutivo
Kosmina: «Ho rischiato, mi è andata male» Stopani: «Il mio terzo successo,
Tradito dal vento, ha dovuto recuperare e poi difendere la piazza d’onore
di Guido Barella
TRIESTE Ci ha provato. Mitja
Kosmina, l’eterno secondo
(definizione comunque un
po’ stretta per uno che, è
vero, è arrivato - compresa
questa edizione - sei volte
subito dietro il vincitore,
ma che tra il ’95 e il ’97 ha
dominato con il suo Gaia
Legend), ha tentato il tutto per tutto per farcela.
Ma gli è andata male.
«Abbiamo fatto un casino...» commenta sottovoce
uno dei suoi uomini mentre lui accosta Maxi Jena
all’imprendibile Alfa Romeo 2 in banchina. E quel
«casino», Mitja Kosmina lo
spiega subito, senza reticenze, saltando da un’intervista all’altra, in uno slalom tra i microfoni un po’
in italiano, un po’ in sloveno. «Alla partenza la bora
era a 65 gradi, ho visto Alfa Romeo con un piccolo
fiocco e allora ho deciso di
sparare il gennaker al top.
Dopo nemmeno un minuto, però, la bora è cambiata di almeno 30 gradi e a
quel punto manovrare le
vele per cambiare completamente strategia non è
stato così facile, viste le nostre dimensioni. Insomma,
ci siamo trovati fuori rotta, con per di più il morale
del team a terra. Non è sta-
to facile recuperare prima
e conquistare poi la seconda posizione. Ma a quel
punto siamo andati via bene e alla fine ce l’abbiamo
fatta».
Insomma, se non cambiava il vento... «Se... Se... Cosa volete che vi dica... Io registro solo che Alfa Romeo
2 alla Barcolana non è mai
stata tradita dal vento.
Certo, se avessi avuto maggior fortuna, se non ci fos-
se stato questo cambio di
direzione della bora... Mi
dispiace perchè ci eravamo
preparati bene, i ragazzi
del team hanno lavorato
dando il massimo in ogni
momento, sia in allenamento che in regata».
Già, i ragazzi. Strano clima quello che si respira a
bordo di Maxi Jena a fine
regata. C’è la rabbia per
quella partenza un po’ così. C’è la soddisfazione per
essere comunque riusciti
ad arrivare secondi (o primi degli umani, fate voi) al
termine del braccio di ferro con Esimit. C’è la rassegnazione per sapere che comunque solo un miracolo
avrebbe messo fuori combattimento Alfa Romeo 2.
Il tutto, comunque, annegato nell’allegra goliardia
da Barcolana che esplode
quando dalla barca si lanciano ai tifosi i cappellini
Mitja Kosmina, l’ennesimo secondo posto alla Barcolana con la sua Maxi Jena
griffati Maxi Jena: peccato
che anche in questo caso il
vento tradisca e una buona metà cada in acqua. E
allora ci prova un ragazzo
dell’equipaggio a recuperarli allungandosi, allungandosi, allungandosi... finendo in acqua pure lui.
Battute, applausi, fotografie, sorrisi. Il tutto mentre
lì a fianco, su Esimit («davvero bravi, mi hanno sorpreso» dice Kosmina), si
brinda. No, su Maxi Jena
non si stappano le bottiglie, e anzi quella capodistriana sarà la prima barca a lasciare la banchina
d’onore per far ritorno a casa... Lanciando un’ultima
occhiata ad Alfa Romeo 2.
A proposito, Kosmina: il
prossimo anno Alfa Romeo
2 non ci sarà più. E sarà la
Barcolana del quarantennale, insomma un’occasione davvero speciale. Ci sta
già pensando? «Noi siamo
pronti a dare sempre il
massimo.
Un’occasione
particolare? Beh, ogni Barcolana ha il suo fascino per
me, è l’evento sportivo che
ogni velista attende. Credo, poi, che questa Barcolana, con questo vento, sia
stata straordinaria anche
per il pubblico, per quanti
erano a terra. Davvero un
gran vento: meraviglioso
per tutti, ma non per
me...»
ma l’emozione è fortissima»
TRIESTE Unico triestino a
bordo di Alfa Romeo, ennesima edizione da protagonista, e di conseguenza il
velista triestino vincitore
della Barcolana numero
39.
Federico Stopani pone
in bacheca un suo nuovo
successo nella Barcolana,
il terzo titolo ufficiale, il secondo consecutivo (l’anno
scorso sempre come tattico di Alfa Romeo) quarto
complessivo, considerando
l'impresa di anni fa, poi revocata, su TuttaTrieste:
«Ancora oggi nessuno sa
bene perché - ha sottolineato Stopani dopo l'affermazione di ieri su Alfa Romeo - da sportivo, nel conteggio delle affermazioni
ottenute alla Barcolana,
la sento ancora mia, senza
dubbio.
Per quanto riguarda
questa ultima di vittoria,
è vero che può considerarsi una vittoria annunciata
ma non poteva essere altrimenti Si tratta di una barca talmente superiore, più
veloce e meglio portata.
«Lo si è visto chiaramente. Non dico sia del tutto
adatta per una Coppa
America - ha aggiunto il
velista triestino - ma sicuramente in possesso di tutte le credenziali necessarie per un giro del mondo
all'altezza del protagonista».
Tre gli obiettivi prefissati e poi puntualmente centrati dal team di Alfa Romeo: «Fantastico, sono appagato - sorride Stopani .Una soddisfazione autentica anche perché alla vigilia avevamo puntato non
solo alla vittoria e possibilmente anche al record, ma
anche ad un fattore tecnico ben preciso, cioè uscire
dalla linea di partenza sen-
«Questa è una barca
che potrebbe essere
protagonista
anche in Coppa America»
za fare danni. È stato importante anche questo.
Barche grandi come queste hanno delle reazioni
immediate, ruotano su un
raggio talmente ampio che
forse la gente attorno non
percepisce del tutto».
Dopo aver legato il suo
nome al trittico di vittorie
di Alfa Romeo e al record
di percorrenza per Federico Stopani è già tempo di
svolte e bilanci: «Come posso pensare ora di andare a
fare una operazione da
charter per una nuova barca? - ha aggiunto - .Tra l'altro queste imbarcazioni sono anche particolarmente
complicate. Lo ricordo bene, anche per aver svolto
le funzioni di esperto locale. Diciamo che ora devo
concentrarmi al massimo
sul prossimo impegno, già
all'angolo, della Nation'
Cup, le cui indicazioni del
programma saranno rese
note subito nella settimana entrante, dal 17 al 21
ottobre. Come dire, dopo
l'impresa su Alfa Romeo,
mi attende subito un periodo niente male».
L'ultima cartolina di Federico Stopani va all'indirizzo della organizzazione
generale della intera manifestazione, con accenti riguardanti la cosiddetta
Barcolana da terra, il «fiocco» ideale che avvolge Rive, piazze e partecipazione popolare: «Complimenti agli organizzatori per
un motivo semplice - ha
concluso il velista - nel caso ci fossero dei problemi
sia atleti che team non se
ne accorgono. Questo è
molto importante. Sono
un organizzatore anche io
e posso dirlo con una certa
cognizione. La cornice resta fantastica, come sempre, parte oramai fondamentale».
f.c.
IV
BARCOLANA 2007
IL PICCOLO
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
A sinistra un’acquascooter dei Vigili del fuoco impegnato nella regata; a destra un velista di Alfa Romeo 2 in acqua per festeggiare il poker di successi con record
Vista dall’interno, la regata è stata appassionante, con continui rimescolamenti delle posizioni
Esimit e gli Rc44 le grandi sorprese
Chi ha issato vele sbagliate in partenza ha pagato l’errore perdendo posizioni
di Matteo Contessa
TRIESTE Un’ora in più a terra a bighellonare, fare colazione
come Dio comanda nei bar del centro e scambiarsi pareri
in banchina con quelli delle barche vicine. Poi, intorno alle
9 o poco più, quando a terra la bora pareva avesse iniziato
a concedere tregua, come a un segnale convenuto tutti gli
ormeggi sono stati mollati quasi contemporaneamente. Ma
appena arrivati in mare aperto l’impressione è stata subito
netta: dei 1800 e passa iscritti, solo una parte era in mare.
A vederlo da lontano il golfo
era apparentemente pieno, come sempre. Però, mano a mano
che ci si addentrava nell’area
di partenza, si percepiva a vista che non era così: troppa acqua libera, troppo facile girovagare cercando il punto migliore
per lanciarsi al colpo del cannone. E non era soltanto il vuoto
lasciato alle passere, anche quest’anno tenute a terra dal comitato di regata per motivi di sicurezza. La bora, evidentemente,
ha lasciato agli ormeggi anche
diverse barche che invece avrebbero potuto esserci. Veloce come un branco di sardine e sgusciante come le anguille si aggirava nel gruppo dei «barconi»
in attesa del via la flottiglia dei
guastatori Rc44. Più piccole,
maneggevoli e con vele di dimensioni più ridotte e dunque
più facili da manovrare, le barche del circuito di Russell Coutts sono state le più rapide a
schizzare fuori dal marasma appena il cannone ha sparato il
suo colpo. In verità Coutts, Spithill e Barker, avendo interpretato male un segnale nella pre
partenza, sono partiti un minuto prima e alla fine non sono
stati classificati. Ma le altre 7,
partite in regola, sono state
ugualmente eccezionali.
E guardandosi intorno subito
dopo il via, persa di vista Alfa
Romeo 2 nel giro di qualche minuto, la grande massa di regatanti ha potuto notare appunto
i giapponesi di Beecom, i polacchi di Organika, Aqua vincitore
recentissimo della Trieste Cup,
infilarsi agilmente fra Esimit
Europa, Cometa, Maxi Jena e
tutti i sei Farr80, usciti anch’essi benissimo alla partenza.
Vento a raffiche, incostante.
Scegliere le vele giuste non era
imprese facile e non tutti ci
hanno preso. E allora era tutto
un saliscendi a prua, con gli
equipaggi sottoposti a sforzi notevoli e violenti per issare rapidamente le vele nuove e recuperare in altrettanta velocità quelle ammainate. Questi passaggi
sono stati determinanti per la
classifica finale: chi ha sbagliato vela in partenza ha pagato il
cambio, resosi necessario dopo
neanche mezzo lato, con la perdita fatale di qualche posizione.
Maxi Jena, ad esempio, che è incappata in questo errore, ha dovuto rincorrere a lungo tanto la
soprendente Esimit, quanto la
TuttaTrieste! - Fiamme Gialle
per tagliare il traguardo almeno al secondo posto e non subire lo scorno di farsi battere da
barche di categoria inferiore.
Alla prima boa, quindi la rappresentazione di questo avvio a
sorpresa era plastica: dietro all’imprendibile Alfa Romeo 2 la
prima a doppiare la boa era in-
fatti Esimit Europa, uscita perfettamente dalla linea di partenza, poi le Fiamme Gialle su
una delle due TuttaTrieste, appena quarta Maxi Jena quasi
ingaggiata, pensate un po’, da
James Spithill col suo Rc44 sloveno. Poi Cometa e la serie dei
Farr80 capeggiata già da Idrusa, subito seguita da Banca Generali di Mauro Pelaschier e
poi via via tutti gli altri. Dietro,
ben distanziata, la grande massa di vele bianche. In movimento, sì, ma a debita distanza dalle grandi.
Andando verso Miramare, la
navigazione è stata una caccia
al tesoro, con buchi di vento alternati a raffiche potenti che
hanno costretto timoneri e tattici a fiutare l’aria come cani da
tartufi per orientare la prua
nella direzione giusta. Alla fine, il gioco ha premiato chi ha
scelto di tenersi all’esterno: il
vento era più stabile e ciò ha favorito il rimescolamento delle
posizioni. Indietro, la massa
uniforme del «popolo della Barcolana» era diventata una lunghissima fila senza soluzione di
continuità, con la testa già nei
pressi di Miramare e la coda ancora impegnata a doppiare la
prima boa.
L’ultimo lato, di solito più
lento perchè protetto dal vento,
stavolta ha invertito la tendenza: raffiche costanti e sostanziose e barche costrette a bordeggiare per entrare nel cancello
d’arrivo davanti alla Barcola
Grignano. E nuovamente, in
questo paio di bordi necessari
per passare fra la barca comitato e la boa, le posizioni si sono
alternate, con veri duelli uno
contro uno. Ma il mega matchrace doveva ancora incominciare. A dargli vita, la grande marea di vele bianche che seguiva.
LE RECRIMINAZIONI
Il triestino, primo di categoria, ha perso il record: «La vittoria assoluta è un’altra cosa. La potenza di Alfa Romeo 2 faceva impressione»
«Mi auguravo che il tempo
di due anni fa con Skandia
potesse resistere ancora»
TRIESTE Come è difficile, talvolta, accontentarsi! Quattro volte di seguito trionfatore nella «sua» Barcolana, ieri «solo» dominatore di categoria: questa volta, per lui,
non c’è stata trippa per gatti. Senza, tuttavia, alcuna
ombra di demerito. La soddisfazione, per Lorenzo Bressani, sarà la stessa provata
per le vittorie assolute? «Neanche per idea - ribatte con
chiarezza il beniamino di casa - Sono appagato, questo
Bressani deluso: Mi è venuto un calo di pressione
sì, ma non è la stessa cosa:
la mia ambizione più grande è solo quella di tagliare
nuovamente il traguardo davanti a quell'infinita marea
di imbarcazioni come mi era
successo dal 2002 al 2005.
Quella, e solo quella, rappresenta per me un'autentica
soddisfazione».
Sgomberato il campo da
equivoci, Bressani sfodera
subito il secondo cruccio della giornata. «Vi confesso an-
che questo, già che
ci siamo - prosegue
- Dopo il record che
avevo fatto registrare nel 2005, mi
auguravo che la corazzata Alfa Romeo 2 non riuscisse a togliermi il primato. Il
suo successo - spiega - era
scontato e scritto nell'ovvietà dei pronostici. E, credo,
non abbiano neppure tirato
fino in fondo esprimendo tutto il loro mostruoso potenzia-
le. Solo una rottura o un grave inconveniente tecnico
avrebbe potuto far perdere
loro questa regata. Tuttavia
- ammette - mi auguravo
che il mio tempo con Skandia resistesse. Poi, quando
ho sentito i cannoni che celebravano il vincitore, ho guardato il cronometro e mi è venuto un calo di pressione…»
Lorenzo, al timone di un
Melges 32 da 10 metri dominatore in classe 4, ha comunque raggiunto il suo obietti-
vo. «Una sensazione nuovissima. Non ero più abituato a
stare in mezzo a tanti scafi.
Abbiamo avuto prevedibili
difficoltà a uscire dal gruppone: la barca camminava, è
vero, ma come tante altre.
Quando ti ritrovi su uno scafo di grandi dimensioni, in
mezzo a tante barchette,
l'unico timore è quello di
non affondare qualcuno. Su
un dieci metri, invece, devi
sgomitare con astuzia e abilità».
Secondo il buon Bressani
(solita zazzera bionda ribelle e volto bruciato dal sole),
è stata comunque «un'edizione
piuttosto
fortunata.
Splendide condizioni atmosferiche e un vento che ha
soffiato per bene ma senza
tradire i partecipanti in maniera sleale. Anche la decisione di posticipare la partenza - aggiunge - è stata
presa con intelligenza. Per
quanto mi riguarda, è stata
proprio una bella domenica
di festa, divertente e spettacolare. Lungo il secondo lato, filando contromano rispetto il grosso della flotta,
ho anche potuto gustarmi
un colpo d'occhio impressionante. In partenza, inoltre,
siamo capitati al fianco di
Alfa Romeo 2: noi andavamo a una quindicina di nodi
e loro a 25-27. Erano tre volte più grandi e la potenza
che sprigionavano faceva impressione...».
d.b.
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Ho deciso di trascorrere sabato
pomeriggio pre-Barcolana passeggiando per le vie del centro,
con macchina fotografica, alla ricerca di dettagli e segni particolari da catturare con l’obiettivo e
conservare nell’album dei ricordi
di quest’anno. Pensavo di concentrarmi soprattutto su vele di
tessuti tecnologicamente avanzati e timoni di legno pregiato su
barche di lusso, e mi sono diretta
da piazza Sant’Antonio lungo
il Canale. E mentre pensavo a
quale gazebo mi piacerebbe
visitare tra quelli di Villaggio Barcolana, all’altezza di via Roma
mi è passato di fianco un plotoncino di belle ragazze, come
dire, un po’ svestite, accompagante da un paio di ragazzotti
in magliettina e boxer. Resto un
po’ basita, e molto incuriosita e
divertita decido di prestar loro
la dovuta attenzione. Lingerie di
lusso, completini divertenti e spiritosi, coordinati sportivi, morbide
giacche da camera, calzettoni, sottovestine e autoreggenti,
comode pantofole e decolletè
da sera. Guanti e cappellini. Le
cinque ragazze stupiscono per
la sobria eleganza con cui indossano chi due semplici e raffinati
pezzi di stoffa, chi qualcosa in
più sempre risicato in centimetri
quadrati. Sono tutte ingioiellate,
pezzi moderni, bracciali di cuoio,
collane e orecchini in acciaio,
grossi anelli con pietre splendenti
di STE.MA. Gioielli ( via Roma 9/
a) Beh, anche i giovani ragazzi
fanno la loro bella figura e, inguainati i pettorali in una strimin-
zita maglietta nera, lo sguardo
ammiccante, una capace borsa a tracolla, un passo indietro
alle pulzelle, fan da cornice ad
un quadro davvero inusuale. A
guardar bene, a pochi passi di
distanza, tutto il gruppo è tenuto
d’occhio da quelli che sembrerebbero essere proprio due bodyguard. Allora –mi dico- è una
cosa seria… Seguo il gruppo! E
vai con l’impostazione automatica della macchina fotografica,
scatti a ripetizione! Giunti sulle
rive, all’altezza del Molo Audace, soffia il vento dal mare che
scompiglia i capelli morbidi e setosi delle giovinette, e ormai non
sono più la sola ad aver notato
lo strano schieramento, siamo un
folto numero di curiosi a seguire
i ragazzi. Le ragazze sostengono
lo sguardo dei passanti, limitandosi ad un timido sorriso con i più
simpatici, mentre i ragazzi partecipano alla festa della regata offrendo semplici e preziosi omaggi. Nel turbinìo di questo happening, spicca da un palchetto lo
staff al completo di Radio Punto
Zero. Sono lungimiranti e notano subito la particolarità della
situazione. E con capace spirito
d’improvvisazione, vien lanciata
l’esca. “Ehi, tu, laggiù, seminuda!
Cosa sta succedendo?” Il gruppetto non se lo fa ripetere due
volte e si lancia sul palco: è la più
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BARCOLANA 2007
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
IL PICCOLO
V
Uno scorcio del pubblico seduto sulla banchina del Bacino San Giusto in attesa del rientro delle barche dopo la regata per festeggiare da vicino i campioni della vela
Soddisfatto Mauro: «Con Cino siamo amici ma in mare si fa sul serio». L’amico-avversario: «Esercito Italiano ha fatto il massimo»
Pelaschier (6˚) vince la sfida con Ricci (9˚)
Lo skipper monfalconese: «Su Banca Generali mi sono proprio divertito a regatare»
TRIESTE La gara, la piccola sfida a distanza e poi i
sorrisi e gli abbracci. Tra Mauro Pelaschier e Cino Ricci, due dei personaggi più attesi sulla ribalta della 39.a Barcolana, finisce con un nulla
di fatto nonostante il divario espresso dalla graduatoria finale. Tra i due «senatori» della vela
internazionale, nonostante la grande reciproca
«Noi due siamo sportivi, agonisti,
quando possiamo cerchiamo di vincere e comunque di portare l'impresa al massimo delle nostre possibilità». È quanto successo anche ieri:
buon 6˚ posto di Pelaschier a bordo
del Drake Passage-Banca Generali, risposta dell'amico-rivale con il
9˚ legato alla imbarcazione dell'
Esercito: «Per noi si è tradotta in
una regata allegra e con il plauso
di un buon risultato. Questo mi basta anche se però vorrei sottolineare anche il valore della grande flotta che arricchisce ogni anno questo
grande evento - ha aggiunto Pelaschier - se la Barcolana è quella
che è bisogna ringraziare le piccole
barche e i molti appassionati in lizza. Così è e così deve restare, pur
giustamente arricchita dalla presenza di molti campioni internazionali, la cui partecipazione rendono
la regata globalmente riconosciuta. Credo che bisogna ringraziare
anche Alfa Romeo - ha rimarcato
fame agonistica, non ci potrà mai essere vera
contesa: «Voglio sinceramente bene a Cino, dal
punto di vista umano ancor prima che sportivo
- ha sottolineato all'arrivo Mauro Pelaschier .È stato come sempre una sfida amichevole, anche se incentrata sui toni forti di intendere il
mare».
Cino Ricci
Mauro Pelaschier
Pelaschier - la sua presenza ha contribuito, con un marchio internazionale, a rendere più ricca una manifestazione già straordinaria. Nessu-
no quindi si deve avvilire se una
barca così altamente tecnologica
vinca questa competizione per tante edizioni. Arriveranno poi altre
realtà in grado di cambiare la tendenza».
Mauro Pelaschier, dopo un breve
periodo di tregua agonistica, è atteso ai campionati invernali a novembre, circuito con un centinaio di
barche già iscritte, banco di prova
altamente quotato, anche in chiave
di preparazione, per il prossimo anno. Soddisfatto anche Cino Ricci,
abile e del tutto arruolato con
l'Esercito della vela, al suo buon nono posto ieri: «Abbiamo fatto semplicemente quello che potevamo ha spiegato - l'equipaggio ha risposto molto bene e tutto è andato per
il meglio e la nostra barca si è rivelata alla fine molto buona. Per le
posizioni li davanti, si sa, è un gioco per poche imbarcazioni. La Barcolana è semplicemente così, da
sempre, non deve sorprendere troppo - ha sottolineato all'arrivo Cino
Ricci - io, tra l'altro, ho anche assistito alla vigilia alla discussione legata alla proposta di una partenza
a parte per le barche più grandi. Alla fine dico che in fondo le barche
piccole si fanno in la, quasi naturalmente, sanno cosa può succedere,
specialmente quando c'è un tipo di
vento come quello di questa Barcolana».
f.c.
SICUREZZA
Lavoro di ordinaria amministrazione per i mezzi di soccorso: qualche scontro alla prima boa e tre timoni rotti
Solo nove emergenze: un ferito lieve e un disalberamento
TRIESTE Un disalberamento, tre
timoni rotti, altrettanti casi
di vele o cime impigliate in eliche o timoni e una collisione
con uno scafo trainato a riva
da un rimorchiatore. E, chiudendo il cerchio, anche un ferito lieve per un totale di nove
interventi complessivi di assistenza e soccorso nell’ambito
dell’intera Barcolana numero
39.
Questo il bilancio di un'edizione della Coppa d'Autunno che
ha riservato quasi esclusiva-
mente sorrisi oltre ai soliti e
prevedibile danni agli scafi.
Poco più dell'ordinaria amministrazione, dunque, per gli
operatori dell'imponente dispositivo di sicurezza messo
in atto da parte della Capitaneria di porto insieme alle altre forze di polizia e soccorso
per oltre 300 operatori complessivamente impegnati: 16
le motovedette di sorveglianza (più una coppia di unità navali adibite ad ambulanza tra
le onde), tre gli elicotteri e
due i mezzi del 118 oltre a
una dozzina di battelli pneumatici, nove imbarcazioni appoggio, quattro squadre di
sommozzatori e altrettante postazioni di Pronto soccorso
lungo il litorale.
«Chiamate di aiuto? Solo dai
gommoni dei giudici che volevano rientrare a terra - ha garantito con soddisfazione Daniele Robba, direttore sportivo della Svbg - Per il resto,
qualche avaria dovuta magari
agli anni delle imbarcazioni,
Una barca che ha «scuffiato»
alla forza del vento o all’impatto con le onde. Collisioni?
Come sempre in concomitanza con la prima boa, solito
punto cruciale». Massiccia, infine, la presenza del personale del 118 ma, per fortuna, interventi ridotti davvero all’osso. Solo un ferito lieve per un
problema a una gamba: è stato trasportato da una motovedetta a Grignano dove ha trovato ad attenderlo un’ambulanza per l’immediato trasporto in ospedale.
LE PAGELLE
Il velista triestino su Alfa Romeo 2
Stopani, stratega super
Bolzan da applausi
Pelaschier magico
TRIESTE Neville Crichton è fuori concorso,
lui non sbaglia un colpo. Semmai la notizia sarà quando perderà una regata. Ma
intanto il record della regata l’ha vinta
anche un po’ Trieste. Perchè a bordo di
Alfa Romeo 2 c’era di nuovo Federico Stopani come stratega. Lui si schermisce e
ripete che no, lui era lì solo a dare una
mano. Ma mente, perchè Crichton lo ha
voluto anche quest’anno sulla sua barca
perchè è un ottimo velista e soprattutto
conosce il golfo e i suoi venti. Dunque, a
lui si affida per dirigere il suo bolide. A
Stopani va dunque un bel 9.
Stesso voto va in maniera convinta ad
Alberto Bolzan, al timone di Esimit Europa: partenza perfetta, primo lato senza sbavature, barca sempre nell’assetto
migliore. A lungo è stato lui a inseguire
Alfa Romao,
davanti a cotanti Super
Maxi che non
riuscivano a
reggere il passo della sua
barca. Il terzo
posto assoluto forse non lo
sognava neanche lui. Subito dietro un
bell’8 a Mauro Pelaschier:
passano
gli
anni, nascono
nuovi timonieri, ma lui non
va mai fuori Alberto Bolzan
moda. E non
perde mai di competitività. Ieri ha dato
la paga a tutti, in primis al suo mentore
Cino Ricci. Bravissimi i professionisti di
Coppa America a portare gli Rc44 tutti
entro le prime 30, senza infamia e senza
lode gli altri timoneri locali.
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VI
BARCOLANA 2007
IL PICCOLO
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
L’imbarcazione dell’Esercito italiano, su cui ha regatato Cino Ricci, e quella targata Banca Generali, che ha avuto in Mauro Pelaschier il suo skipper, attraccate lungo le Rive cittadine
Sulle Rive e sui ciglioni costieri straordinario colpo d’occhio. Gli equipaggi festeggiati da migliaia di spettatori
Onorato: «Meglio della Coppa America»
L’armatore di Mascalzone Latino: «Vorrei portare la Barcolana a Napoli»
di Daniele Benvenuti
TRIESTE La Barcolana? «Meglio della Coppa America.
Di fronte a questo spettacolo meraviglioso, anche
quello di Valencia passa in secondo piano». Parola di
Vincenzo Onorato, patron di Mascalzone Latino e
nuovo grande amico del capoluogo giuliano. Per lui,
un autentico colpo di fulmine. Un innamoramento alla prima boa che ieri gli ha fatto esclamare di getto:
«Vorrei trasferire lo stesso spirito di Trieste anche a
Napoli, portando i ragazzi dei quartieri spagnoli a
provare l'esperienza della vela. È la mia prima Barcolana - ha aggiunto - . Mi dispiace di aver atteso così
tanto per parteciparvi perché si tratta di uno spettacolo unico con la gente comune in regata».
Intanto, a pochi metri di distanza, andava in scena un
altro duplice abbraccio.
C’era chi applaudiva dalla
terraferma e chi rispondeva, quasi sbalordito alla vista di un’autentica muraglia umana, dalle onde del
mare. Solita folla, solito entusiasmo e solita festa: in
pieno Golfo di Trieste ma,
anche e soprattutto, dal ciglione carsico fino alle Rive. Solo i quattro colpi di
cannone che, alle 11.55 (e
50”, per amor di precisione), hanno accolto il poker
di Alfa Romeo 2, potevano
zittire per qualche secondo
l’allegro vociare che ha caratterizzato initerrottamente la «cittadella della vela»
dal primo mattino fino alla
tarda serata. Quasi una sorta di rispetto per i trionfatori, poi la ressa multicolore
poteva proseguire.
Un mare in piena che non
si è arrestato per un solo secondo. Spettacolo nello spettacolo, evento di socializzazione e di promozione turistica. Fatto di idiomi diversi (non solo dialetti di tutta
la penisola ma anche lingue di tutto il continente),
di brindisi e portafogli con
la porta girevole, di strette
di mano e saluti volanti.
Tra passeggini e cani al
guinzaglio con forze dell’ordine e staff medici a vigilare, mescolati alla gente comune.
Solita storia, si dirà. Già,
ma una storia che non cessa mai di stupire. Tra musiche di sottofondo e commenti radiofonici ad aggiornare
i passanti per tutta la durata di una regata forse troppo breve, prima dello scontato esito, per emozionare
davvero. Alfa Romeo 2, dal
canto suo, non ha avuto
quasi il tempo di tagliare il
traguardo che, con abile e
azzardata manovra, da un'
imbarcazione
d’appoggio
piena zeppa di osservatori
un braccio malandrino già
Un giro di ballo liscio in barca
forniva a Neville Crichton
e compagni una bottiglia
da stappare. E, forse, anche il posticipato della partenza ha fatto bene a una
giornata
climaticamente
ideale. Al momento dell’attracco dei big, infatti, davanti all’Info point non
avrebbe potuto cadere a terra neppure una pagliuzza.
A precipitare, invece, nell’acqua del bacino San Giusto è stato un componente
del team Maxi Jena che,
nel tentativo di distribuire
cappellino alla folla, ha generosamente sacrificato se
stesso a un’acqua che, ambientalisticamente parlando, era rimasta clamorosamente pulita se si fa eccezione per qualche manciata
di bicchieri di plastica. Pulita al punto che, in un ango-
lino del Molo Audace, un
simpatico signore bolognese e il figlioletto pescavano
tranquillamente con due
canne telescopiche, incuranti della ressa alle loro spalle. «Diamo da mangiare ai
pesci. Se anche ne prendiamo qualcuno, lo ributtiamo
in mare». Intanto, a regata
in corso, a pochi metri ondeggiava
tristemente
«Idea» (protagonista annunciata ma stoppata da motivi tecnici) e, alle estremità
opposte, le piccole «Passion» e «Miss Anjo» (chissà
perché rimaste al palo).
Più tardi, molto più tardi,
uno scafo tanto di orchestrina a bordo sarebbe rimbalzato a destra e manca richiamando i saluti della
gente.
La sezione più estrema
del Molo Audace, invece,
era consacrata alle forze
dell’ordine con rappresentanze di ogni corpo e gruppi di soccorso pronti a intervenire. Con la sua tuta rossa, non poteva passare inosservato il comandante del
Reparto volo dei Vigili del
fuoco di Venezia, Roberto
Tentellini, pronto a decollare a bordo di un elicottero
AB412 con i suoi uomini (alcuni in muta, come il caposquadra Adriano Lamacchia: «Abbiamo seguito la
partenza da una posizione
privilegiata, circa 300 metri sopra le vele: per fortuna - ha spiegato - il nostro
intervento non è stato necessario e abbiamo assistito a uno spettacolo stupendo»). Con loro, anche il personale del 118 diretto dal
dottor Walter Zalukar (responsabile del Pronto soccorso).
La vita, sulla terraferma, ha avuto un nuovo e interminabile sussulto con i
brindisi dopo gli arrivi alla
spicciolata dei regatanti.
Con gli assi del mare, anche quelli abituati alla Coppa America, inghiottiti dalla gente per una festa che
nessuno aveva fretta di interrompere. Di «Buone sensazioni» ha parlato il cantante triestino Dennis Fantina, parafrasando uno dei
sui brani più apprezzati.
Con il piccolo Nathan in
braccio, tra una foto ricordo e l’altra con i fan, l’artista ha collegato la Barcolana 2007 a «un amore appena nato». Magari tra due
città. Una passione scoppiata ieri a Trieste che forse si
scatenerà, prima o poi, anche a Napoli.
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BARCOLANA 2007
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
IL PICCOLO
VII
Qui sopra, vele latine impegnate in mare. A fianco, il team di
Russell Coutts a bordo di Omega, uno degli Rc44 ideati
proprio dall’ex skipper di Alinghi e da Andrej Justin, durante la
regata di ieri nel golfo triestino
Su ordine della Procura di Roma la Guardia di finanza ha avvicinato lo scafo prima che uscisse dalle acque territoriali
Barca sequestrata dopo l’arrivo
Bloccato il maxi «Anyway true»: il suo armatore è indagato per bancarotta
di Claudio Ernè
TRIESTE Finanzieri al lavoro ieri nel cuore dalla Barcolana. Al termine della regata alcuni investigatori
del Nucleo aeronavale sono saliti a bordo del maxi
«Anyway» e hanno posto l’imbarcazione- valore un
milione di euro- sotto sequestro preventivo. L’operazione si è svolta a pochi metri dalla Stazione marittima, sotto gli occhi allibiti di migliaia di persone.
«Anyway true» è stata poi
trasferita ad un ormeggio
di Porto San Rocco. A bordo, assieme ai finanzieri,
era rimasto solo lo skipper
Maurizio Bencic, già istruttore dello Yacht Club Cupa
di Sistiana.
Il sequestro preventivo
del maxi è stato deciso dalla Procura della Repubblica di Roma nell’ambito di
una inchiesta per bancarotta che coinvolge l’armatore
padovano Gastone Giamundo. Il magistrato inquirente ha agito nel momento in
cui ha avuto certezza che il
grande scafo si era iscritto
alla Barcolana e che pertanto sarebbe entrato in acque
italiane per partecipare alla regata. C’era il fondato
sospetto che «Anyway true»
sponsorizzato dalla società
«Casinò Park», una volta
superato il traguardo, potesse nuovamente rientrare in qualche porto sloveno
o croato dove da tempo ha
fissato la sua «residenza»,
grazie ai colori dello Yacht
Club Buria di Isola d’Istria.
Il grande scafo costruito
in carbonio resterà piantonato all’ormeggio di Porto
San Rocco fino al momento
in cui un giudice si pronuncerà sul sequestro. Potrà
convalidarlo, come respingerlo. Certo è che nei prossimi giorni nelle aule del Tribunale di Roma si svilupperà una intensa battaglia legale.
I finanzieri del Nucleo ae-
L’equipaggio di Anyway True-Casinò Park in azione
ronavale avevano già messo gli occhi su «Anyway
true» da alcuni giorni,
quando il maxi era atraccato alla banchina adiacente
alla Stazione marittima.
Lo scorso anno l’imbarcazione della Fiamme gialle era
stata preceduta al traguar-
do della Barcolana proprio
dallo scafo finito ieri clamorosamente sotto sequestro.
I militari avrebbero potuto bloccarlo già sabato o forse anche venerdì. Invece
hanno preferito - probabilmente per sportività - attendere la conclusione del-
la regata e notificare il sequestro dopo aver battuto
in mare l’imbarcazione finita nel mirino della magistratura. Lo scafo della
Guardia di finanza «Tutta
Trieste2- Fiamme gialle» è
giunto quarta, «Anyway
true» ottava.
Il maxi da ieri bloccato a
Porto San Rocco è una imbarcazione di gran pregio
pregio. Lo ha progettato
nel 2000 lo studio dell’architetto German Frer, uno dei
più rinomati e celebrati a livello modiale. È lungo 65
piedi, circa 19 metri e mezzo, largo quattro e mezzo e
pesca tre metri e 95 centimetri. La superficie velica
è di 210 metri quadrati con
uno jennaker di 624 mq per
le andature portanti. La
chiglia è basculante. Nel
2003 «Anyway true» ha partecipato alla Coppa Bernetti e alla Barcolana con alcuni velisti professionisti «reduci» di Luna Rossa; al timone Mauro Pelaschier. All’epoca e per l’occasione il
maxi era stato ribattezzato
«Ericcson».
SOLIDARIETA’
Barcolana da protagonisti dei ragazzi appassionati di vela seguiti dal Dipartimento di salute mentale
di Giulio Garau
TRIESTE Nessuna solidarietà,
ieri in Barcolana è stata lasciata a terra, e il 16˚ posto
di «Orgoglio e pregiudizio»
(inizialmente era 18˚, poi c’è
stata una squalifica e alla fine la riammissione) è strameritato. L’equipaggio del
Farr 80 che partecipava alla seconda edizione del «Progetto in rotta» firmato da
Roberta Mantini e promosso dal Dipartimento di salute mentale (oltre che l’Associazione nazionale polisportive per l’integrazione sociale, la Provincia di Trieste
con il supporto della Bcc di
Staranzano) composto da velisti professionisti come Paolo Pinelli (timone), Mitja
Gialuz (randa), Giulio Fonda (prodiere) sotto la guida
di un tattico come l’olimpionico Andrea Trani e dai ragazzi con la passione della
vela del Dipartimento, è sceso sul campo di regata per
battersi. L’anno scorso con
«Orgoglio e pregiudizio» al 16˚ posto
ma trionfa nella gara del coraggio
Orgoglio e pregiudizio vola verso la boa di Miramare
«Il Moro di Venezia» è stato
conquistato il 20˚ posto, quest’anno il 16˚ dimostra che
si è in grado di competere
con i più grandi. È stata
una vittoria per il maxi che
come bandiera aveva il numero 180 del mascone, quello della legge Basaglia.
Non c’era ombra di stigma (il muro virtuale che certa gente ancora oggi mette
con queste persone), tutti
hanno lavorato ad iniziare
dai ragazzi del Dipartimento di Trieste, Gorizia e Udine e del Dipartimento delle
dipendenze, e in regata non
c’è stata pietà per nessuno.
Manovre sincronizzate, frutto degli allenamenti, tempi
di virata perfetti, cambi di
vela e gennaker senza errori. «Orgoglio e pregiudizio»
è scattato avanti portato da
Pinelli sotto l’occhio vigile
di Trani. Il Farr 80 ha lasciato alle spalle tutte le
barche ed è arrivato alla prima boa tra i primi 10.
Tutti al lavoro, compresi
gli ospiti come la presidente
della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, assieme
all’attore Maurizio Ferrini
(la signora Coriandoli) e la
sua assistente, l’assessore
allo sport, Mauro Tommasini, ai grinder e gli altri ai
winch. Un equipaggio che
avrebbe meritato molto di
più, ma che ha dovuto fare i
conti con una barca bella,
ma non al top. Un’esperienza da ripetere: «Progetto in
rotta» è già al lavoro, nel
2008 ci saranno i festeggiamenti dei 30 anni della legge Basaglia. E l’equipaggio
di Mantini ha annunciato
che darà battaglia in maniera ancora più determinata.
Un randista impegnato in una spettacolare manovra in mezzo al mare
I VIP
Moser: «Alfa Romeo prima donna». Ferrini: «Determinante il mio... peso»
Granbassi: «Atmosfera fantastica»
TRIESTE Pure Margherita Granbassi è salita sul supermaxi di Neville Crichton ieri
anche se, come ammette la stessa vicecampionessa mondiale di fioretto, «mi sono imbarcata a regata conclusa ed a vittoria già
archiviata. Dalla banchina ho fatto il tifo
per Alfa Romeo 2 e pure per mio fratello
che al traguardo si è piazzato al 6˚ posto
sull’imbarcazione di Banca Generali». Presente in mare anche Francesco Moser:
«Le barche andavano davvero forte. Alfa
Romeo 2 ha recitato la parte della prima
donna, le altre si sono limitate a partecipare». Ha vissuto tutta la gara a bordo di «Orgoglio e pregiudizio» il comico e attore televisivo Maurizio Ferrini, noto per il suo
famoso personaggio, la «signora Coriandoli». Al traguardo ha chiuso 16˚ assieme ai
compagni di avventura: «La mia è stata
una Barcolana straordinaria - il suo commento -, in primo luogo per il tipo di barca
su cui ho regatato. L’equipaggio mi ha impiegato come peso - aggiunge scherzosamente -, spostandomi da un lato all’altro, e
alla fine mi ha addirittura attribuito il merito del piazzamento ottenuto. In realtà ho
solo impedito loro di arrivare fra i primi
cinque. È stata la mia prima partecipazione a questo evento, peraltro a Trieste non
ero mai venuto prima d’ora. Ci tornerò presto, dopo questo bellissimo esordio».
ma.un.
VIII
BARCOLANA 2007
IL PICCOLO
Massimo Cibibin
Vanessa Maggi
Osvaldo Giannessi
Dario Lunder
Carlitos Vaccari
Rina Doriguzzi
Chiara Padovani
Giorgio Doriguzzi
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
Silvia Scuccimarra
Franco Sbisà
Sopra, una fisarmonica e
tanto entusiasmo in attesa
della regata. Sotto, un cuoco
e la sua assistente
LE STORIE L’entusiasmo dei partecipanti nei commenti raccolti a fine regata in banchina tra gli appassionati giunti da tutta Italia
«Nessuna altra città vive così la vela»
E Massimo Cibibin ha atteso la Barcolana per «battezzare» il suo Asterope II
LA POLEMICA
Rinviata la tradizionale sfida tra le splendide Nibbio e Nababbo II
Troppa bora, stop alle passere
TRIESTE Profonda delusione ma anche senso di responsabilità da parte degli equipaggi delle tipiche passere quando già
alle 8 del mattino è stato
annunciato dal comitato
di regata che, a causa della forte bora, che a quell'
ora soffiava sui 35 nodi,
la regata era stata differita di un'ora e che la classe delle Passere non poteva partecipare per ovvi
motivi di sicurezza.
Un vero peccato per il
nutrito gruppo di appassionati di questi piccoli
scafi di legno che erano
pronti ad affrontare, pur
tra mille difficoltà, una
regata che comunque sarebbe stata per loro molto impegnativa e forse rischiosa.
E così la classica sfida
che ormai da anni si consuma tra il vecchio Nibbio del 1921, unica barca
ad aver partecipato a tutte le Barcolane e il veloce
Giorgio Brezich
Nababbo II, vincitore sabato della Barcolana
Classic proprio davanti
al rivale Nibbio, non ha
potuto aver luogo ma le
occasioni non mancheranno e già la prossima domenica, un'altra regata,
organizzata dallo Yacht
Club Adriaco, riproporrà
la sfida.
Lo stesso presidente regionale della Fiv (Federazione italiana vela), Giorgio Brezich, che era già
salito a bordo, pronto, come da tradizione, a timonare lo storico Nibbio, saputo dell'annullamento,
senza colpo ferire, è salito sul Simun di Longhi,
barca ben più adatta ad
affrontare le insidiose raffiche particolarmente violente sotto costa, lungo la
linea di partenza.
La categoria Passere
che in verità comprende
tanti altri tipi di tradizionali barche di legno come
gozzi, caicci ecc…quest'
anno si era presentata alla 39˚ Barcolana particolarmente numerosa, quasi 50 iscritti pronti a mettersi in linea senza timore alla partenza insieme
a moderne barche grandi
anche 5-6 volte. Solo la
bora è riuscita a fermarle, ed è la seconda volta
nella lunga storia della
regata, costringendole all'
ormeggio e ad assistere
alla grande festa della vela.
n.o.
TRIESTE Con appena una settimana di vita, quale miglior battesimo se non la messa in acqua per partecipare alla trentanovesima edizione della Barcolana?
Questa è la storia di Asterope II, un Elan 340 nuovo di zecca, proprietà di Massimo Cibibin: «Sono sincero, l’importante era non rompere niente e non farsi
male. Ed è così che è andata», dice scherzando Cibibin, un veterano della regata.
«È dal 1982 che partecipo
alla Barcolana e devo dire
che sono molto contento
per come si è comportata
la barca - prosegue Massimo Cibibin - dato anche
che, come al solito, ci siamo divertiti un sacco». Gli
fa eco la figlia tredicenne
Caterina: «È stato molto
divertente. Io sono un appassionata di sci, ma la vela è davvero un qualcosa
che regala grosse emozioni, come quelle vissute anche in questa occasione».
Il bel tempo ha sicuramente giovato a tutti i partecipanti di questa edizione. La pensa così il «vecchio» lupo di mare Osvaldo Giannessi: «Con un sole e un vento così non si
possono che provare sensazioni di grande entusiasmo, soprattutto con una
simile manifestazione che
coinvolge migliaia di persone sia in mare che sulla
terraferma». Uno Show 42
è il mezzo con cui Giannessi, assieme al suo equipaggio, si è messo nelle acque
del Golfo: «Non è una delle barche più competitive,
siamo arrivati 106esimi,
ma le cose sono andate nel
modo giusto - spiega
LA STORIA/1
l’esperto navigatore giuliano - grazie anche alle capacità del timoniere Edoardo (il figlio, ndr) coadiuvato da mio nipote Carlitos».
Ed è proprio il nipote piemontese Carlitos Vaccari, al suo esordio alla Barcolana, a dare il giudizio
forse più imparziale su
questa regata: «Sono 40
anni che vado in barca ma
è la prima volta che assisto a una manifestazione
di massa vissuta in questo
modo. La città ha partecipato sentitamente a questo evento e personalmente non penso esistano altre città che vivano in questo modo la vela».
Un merito dunque ai triestini e allo scenario paesaggistico che fa da sfondo, come conferma Chiara Padovani, proveniente da Arona, in provincia
di Novara, anche lei sulla
Blue Show di Giannessi:
«Io vivo la mia passione
per la vela soprattutto sul
lago Maggiore, ma è chiaro che il golfo di Trieste è
tutta un’altra cosa. In questi giorni sono stata sempre accanto a dei triestini
che hanno reso questi giorni davvero indimenticabili». Un’esperienza da ripetere? «Decisamente sì». Così almeno la pensa Silvia
Scuccimarra, triestina
alla sua prima Barcolana:
«Devo dire che sono molto
contenta per come è andata», spiega Silvia. Dello
stesso parere un’altra
esordiente, Vanessa Maggi: «Dopo aver visto tante
volte la Barcolana a casa
di amici, quest’anno è scattato il desiderio di scendere in prima linea, soprattutto in seguito a una crociera in Croazia fatta que-
IL PRESIDENTE SVBG
Novelli: «Volevo una bella bora e così è stato»
TRIESTE Gastone Novelli gongola subito dopo
la conclusione della regata. La previsione
del presidente della Svbg si è infatti rivelata azzeccata: «Avevo detto che volevo una
bella bora sul campo di regata e così è stato.
Questo è il terzo anno che la Barcolana è baciata dalla bora e dal sole, credo sia la combinazione che più si addice alle condizioni meteo-climatiche del nostro Golfo. Tutte le bar-
che al via hanno portato a termine la Barcolana: questo è da considerare un altro successo. Il prossimo anno sarà la 40.a edizione
della Coppa d'Autunno: da oggi inizieremo a
pensarci perché tutti si attendono delle innovazioni che non potranno mancare in occasione di un anniversario storico per la Società velica di Barcola e Grignano. Intanto però godiamoci questa splendida edizione».
st’estate». Stanche ed affaticate? «Beh sì, un po’ sì»,
rispondono in coro le due
amiche. Altro protagonista è stato Dario Lunder, il capitano del Navigator, il Comet 11 che ha
ospitato tra gli altri anche
Silvia e Vanessa: «È stata
una regata bellissima, divertente e con il vento giusto - spiega Lunder - con
un unico appunto da fare
sul cancello d’arrivo che
era troppo stretto e che ha
creato alla fine un po’ di
caos, tanto che abbiamo
assistito a diverse collisioni». Si poteva fare qualcosa di meglio da un punto
di vista organizzativo? «In
realtà è solo un dettaglio minimizza Lunder - anche
perché capisco che c’era
l’esigenza di prendere i numeri. Questo particolare
nulla toglie ad una manifestazione unica nel suo genere».
Riccardo Tosques
LA STORIA/2
La famiglia Carmeli era pronta a partecipare alla regata con la passera Andrealex
Ventesima partecipazione per il Grand soleil da 12 metri di Giorgio Doriguzzi
Quattro generazioni, una passione Pearl, una giornata tra mare e pasticcio
Da Mario, classe 1927, al piccolo Francesco, di appena 3 anni Dopo le fatiche nel golfo un lauto pasto attraccati in Sacchetta
TRIESTE Che la quasi quarantenne regata Barcolana abbia ormai coinvolto famiglie intere di velisti con figli e figlie di armatori che,
ormai cresciutelli se ne
stanno in regata abilmente
al timone relegando il padre a ruoli comprimari, è cosa nota.
Questa volta però vogliamo portare a conoscenza
un potenziale record, non è
certo infatti o per lo meno
non si ha notizia di uno precedente: quattro generazioni erano pronte a dar battaglia a bordo di una minuscola Passera, la tradizionale
imbarcazione di legno di
origini lussiniane, ma tanto usata, con piccole varianti, anche in Istria e a Trieste. Peccato per il rinvio dovuto alla Bora.
Si tratta dell'imbarcazione Andrealex, numero velico 679, lunga solo 6,80 metri che, nonostante nella
passata edizione, causa della rottura del lungo boma,
naturalmente di legno, si
era dovuta malinconicamente ritirare dalla competizione, dopo aver doverosamente avvertito telefonicamente il comitato di regata.
Quest'anno erano pronti
a riprovarci e invece di abili velisti e rispettando l'antico detto della Barcolana:
c'ero anch'io!, a bordo erano imbarcati oltre al timoniere ed armatore Luciano
Carmeli, classe 1949, grande sportivo, ex calciatore
della Spal e ora allenatore
della squadra di calcio della Niv (Nazionale italiana
velisti), suo padre Mario
del 1927, addetto alla cambusa e alla preziosa distribuzione costante di cibo e
bevande, suo figlio Alessandro del 1974, suo braccio destro alle necessarie manovre e il nipotino Francesco,
praticamente nato in barca
(non nel senso dell’educazione s’intende), che a tre
anni e mezzo, saltella già
felice sulla coperta del vecchio scafo per nulla intimorito e a suo completo agio.
Anche questa è la Barcolana, regata dal grande fascino, che ha il grande merito di regalare un giorno festoso a tante famiglie che,
nell'occasione, letteralmente si ritrovano tutte nella
stessa barca. Tra le carte
vincenti della kermesse velistica c’è il perfetto equilibrio tra competizione esasperata e festa del mare.
Peccato come si diceva
delle bizze del vento che
hanno consigliato l’ormeggio alle splendide imbarcazioni di legno, del resto ancora tra le più ammirate anche se a riposo.
Niki Orciuolo
La famiglia Carmeli riunita a bordo dell’Andrealex
TRIESTE Due torte farcite,
una ventina di bicchierini
di carta per lo spumante e
tanta allegria. Si presenta
così l’equipaggio della Pearl poche ore dopo aver
timbrato la propria 20esima partecipazione alla
Barcolana.
Ormeggiato in Sacchetta, il Gran soleil da 12 metri ospita i membri dell’equipaggio intenti a terminare un lauto pranzo dopo una giornata intensa,
ma estremamente divertente. «Ho acquistato la
barca nel lontano 1987 e
da quel momento in poi,
ogni anno abbiamo partecipato a questa manifestazione», spiega l’armatore Giorgio Doriguzzi.
Seduti a pasteggiare con
il dolce, il ricordo di questa
regata da poco trascorsa è
davvero ottimo, come spiega la moglie di Giorgio, Rina: «È stata davvero
un’esperienza meravigliosa. Lo spettacolo, reso particolarmente emozionante
anche dalle confortanti
condizioni meteorologiche,
è stato magnifico. L’intensità del vento era proprio
quella giusta, davvero una
delle edizioni migliori fra
quelle a cui abbiamo preso
parte».
Più che la Barcolana,
tutto il gruppo sembra più
La festa a bordo di Pearl dopo la regata
intento però ad elogiare le
doti culinarie della signora
Doriguzzi, in particolar modo uno dei regatanti, Franco Sbisà: «Ora siamo alla fine di un pasto luculliano
in cui abbiamo mangiato
alcuni piatti freddi, un pasticcio a dir poco ottimo e
chi ne ha più ne metta».
La Barcolana dunque non
è solo Alfa Romeo 2 o Maxi
Jena e la lotta per le prime
piazze.
«Questa manifestazione
è particolare proprio perché non è basata prettamente sull’agonismo, ma è
anche e soprattutto fatta
di puro divertimento. Credo che per i triestini la Barcolana sia nata proprio in
questa maniera con l’intento poi di ritrovarsi e stare
tutti assieme», spiega ancora la signora Doriguzzi.
Franco Sbisà è d’accordo,
ma ricorda anche con dovizia i particolari più tecnici
della mattinata appena
trascorsa: «Siamo riusciti
a sfruttare al massimo il
vento grazie anche all’abilità del nostro skipper, Giorgio Prelz, che ha evitato
molto bene il caos creatosi
alla partenza. Solo alla prima boa abbiamo incontrato un calo nelle raffiche
ma poi, spostandoci verso
terra e mettendo il fiocco
grande abbiamo recuperato, arrivando giusto in tempo per l’ora di pranzo e per
cominciare a scaldare il forno».
In vent’anni di Barcolana i bei momenti si sprecano, ma c’è anche spazio
per qualche episodio meno
piacevole: «Ricordo che la
regata del 2000 è stata
un’esperienza terrificante»
- spiega Sbisà - «con il vento che è arrivato anche a
toccare i 55 nodi. Personalmente è stata davvero la
peggior regata di sempre».
Ed il prossimo anno? «Nel
2008 speriamo di poter trovare un tempo come quello
di oggi» - spiega la moglie
del proprietario della Pearl - «che ci faccia trascorrere un’altra piacevole domenica in compagnia degli
amici e delle persone più
care». Salutando l’allegra
combriccola pensiamo che
il sorriso della signora Doriguzzi non possa che far
ben sperare anche per la
Barcolana che verrà, quella del quarantesimo anniversario della manifestazione. Una ricorrenza da
celebrare anche con qualche altra succulenta pietanza.
r.t.
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F. GIALLE
FLY COMETA
DRAKE PASSAGE
BANCA GENERALI
IDRUSA - CALVI
CASINO PARK
ANYWAY TRUE
ROSS I
USHUAIA - DEVCO
VELIKI VIHARNIK-MOBITEL
SOUTHERN STAR
AMER SPORT TOO
TUTTATRIESTEALTABADIA
QUICKLINE
SOUTH GEORGIA
ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
BEECOM
SEI TU 2
TEAM ACQUA
ORGANIKA
TEAM ITALIA PEGASO
ALU
AMOR
ASSA ABLOY
CRO-A-SAIL
AAG BIG ONE - AUDI RTL
BLACK BEAUTY
MAGIA
CALIPSO IV
MASCALZONE LATINO
PAULA
MUCILLAGINE ROSA
AMIS
SAYONARA
MOONSHINE
KIWI - INA ASSITALIA
CHICA MAGNUM
WHITE STAR
+ BRAVA SASA ASS.
NORDICA
PILOT ITALIA
HIGH 5 POLIMOR
COLORE DEL VENTO
PITIKAO
AQUILA
UMAG-UMAGO 3
DARA III
FANATIC
MARGHERITA MAUS
OPSOUND
X DI MARGHERITA
AUTOHOTEL PIER 12
CAYMAN
SILVER AGE
CIPPALIPPA 5
BOF 4
AZZURRO V
CATTIVIK
NAVIGARE
WOPS
VIPERA
GAME ON
JUNO
NESSUN DORMA
SHAULA
GRIFO
QU KAL
DSK
IMA III
ARIANNA
TOKIO 2
ASTRO
MARINARIELLO
ANY WAY
KIXXME
ALLIGATOR
ONO
POISON
DEPROM
CANDIDA
I XE FIOI
SELAVY
MANCA 2
FORREST GUMP
CATIVA
ALEXANDRA S
LA FENICE INA ASSITALIA
CANAJA
ISA
WHITE MAGIC
H3O
CHARDONNAY
TAKE AWAY
QUOTA MARE
DIRTY SANCHEZ
VAHINE 5
E' L'ARCANGELO AZZURRO
THE SUN
GAME
SBERRESSA
LUNA PER TE
D-FUTURE
SPASSO
MORGANA
MILLIGOR-NOVOTECNICA
MUMMONA
BLU SHOW MARECO
IRINA
TARGET
BARAIMBO
OLTRA
ALKOHOLITA 4
ELCA
AMADEUS
ETA CARINAE
X PASSION
ARIA
EL MORO
CROASAIL
OXYGEN
NEVILLE CRICHTON
KOSMINA MITJA
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FIORETTO MAURO
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PINELLI PAOLO
ISAO MITA
MORINA ANTONELLO
CHRI BAKE
NAWROCKI MALIEJ
BOCCOLINI MASSIMO
RIZZI STEFANO
TIRONI GIOVANNI
EGGER FRANZ
MIROSLAV REJANOVIC
MURTIC MARKO
COPI ROMAZ
QUAIAT MARINO
PANICCIA PIERO
ONORATO VINCENZO
GODNIC MARKO
SANDRIN RENZO
BRECELJ JON
BERTOCCHI ROBERTO
ZICCARELLI EDOARDO
PESARESI PAOLO
CINQUEPALMI MICHELE
BENVENUTI GIORGIO
BENETELLO MAURIZIO
MICALLI ANDREA
MARTIN GIORGIO
MORONI ANTEO
SPEZZAPRIA DOMENICO NADIR
MORONI ROBERTO
WOLFGAN RENDL/CHRISTIAN BAYER
LEGOVIC IGOR
MORELLI VITTORIO
BIAGGINI ENRICO
PIEROPAN FRANCESCO PAOLO
TARTUFOLI ROBERTO
MARGHERITA VITTORIO
SAVIOTTI GIORGIO
TAMPIERI GIORGIO
RONCONI TOMMASO
BOROMEI FABRIZIO
JURIJ SCHOLLMAYER
VERONESI BRUNO
BOLDRINI PIERO
CITTAR FRANCO
LANTIER ROBERTO
PAOLETTI DIEGO
PICCARRETA FRANCESCO
OLIVIERI IVO
RICCIARDI FABRIZIO
BENUSSI GABRIELE
LIEVI LUCIANO
CAGNONI SANDRO
KESER DARKO
MAYR MAG.HELMUT
SETTI PIERALBERTO
HOLZNER THOMAS
KURZMANN THOMAS
DE BONA CARLO
ZANETTI ALVISE
MILANI LINO
VODISLAV RADIVOJEVIC
BOHM HELMUT
FURLAN MARCO
DEKLEVA SIMON
MARINELLI ALESSIO
MASON MATTEO
MONTAGNER GIOVANNI
FRANCE MATJAZ
TELESKLAV GERD
TICAL ANDREA
SCIRE' GIUSEPPE
PETEH DAMIR
MURATORI ANDREA
FRANCHIN CARLO
EMIL MILOSEVIC
PARISOTTO ALDO
GUARNIERI EZIO
CASSELER FRANCESCO
PITTER GIORGIO
JURETIC NIKOLA
MONTANARI FRANCESCO
SIFANNO SABRINA
ROMANO' GAETANO
GIOTTO O. - FURLANI G.
PISON FRANCESCO
CODATO RENATO
FAIMAN GIANNI
DELVECCHIO MAURIZIO
MASINA STEFANO
SIMEONI LORENZO
PANICCIA SANDRO
GIULIANELLI LUCA
GUGLIELMO MAURIZIO
PERIC VALTER
RAZZI Z. - IMPERADORI F.
ZANARDO EUGENIO
ANTONIC HERMAN
NAIBO CARLO
SALMASO DINO
CORTELLAZZO ANDREA
BALDASSI LUCIA
GROTTINI MORENO
MONTAGNER FEDERICO
KARLO KURET
JADEK SRECO
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ZANITEL
COLPO DI VITA
B LIFE
SERENITE
ANSER VII
SANFAZ
SUPERMONSTRE 3
BRAVA
GIGA
TIZIANA IV
LA DOLCE VITA
HOOKIPA
DIECI E LODE
BRASIL
PAPA - SIV TRIVENETO
IBNELBAHAR
CORTO MALTESE
ORCA
ISABELLA
TIBURON
MOMA SAILING 44
MINOX
TRE TOPI
AGAIN
SAILING ONDA
COMMUNICATION
MARISA
BIMBA
MAYA RAY
MATCHLESS
BOAVISTA
BLUCOLOMBRE
CREATURA
MAGIC
W MEDELEINE
AIDAN
GANDALF IL BIANCO
MOJITO
CHICA BOBA II
SPIPPOLA
FREE...C'E' PO'
ALFA
JONATHAN PINK
GENERALI PROPERTIES
TARADIS-MICROMARE
CIARLIS
BLUBRINA
ENRIBET
EBREZA
ALTAMAREA
KARMA
BIG AS
EMYTOO
SURUKUKU S5
CELESTE 2
PER LISA
TYCHE
OK BABY
COMPAGNIE DEL
CARNEVALE MUGGESANO
ALIEN-UTILGRAPH
GARBIN II
MOONSHINE WARTSILA
TATANKA
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BLUE SWAN
JONATHAN RR
KA' PALU'
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MATRIX
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SPLASH
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X-SALINO
WALIMAI
YOGA
JULIET - U.P.A.
GIOBEN'S
EXTASY DEL VENTO
X-PLOSION
ILYT
SPIN ONE
TOLOMEO
NAIF
RE DIESIS
NOOR DER ZONS
MARSEU MARCO
ZANINI DAVOR
VICINI OLIVIERO
CORSO LUCA
MARTINEZ GONZALO
PUNTIN MAURO
FAZOKAS JOHANN
SORGENTE LUIGI
BARRO CARLO
SLIVNIK DANILO
BATTISTIN LEONTINO
BRISTOT DOMENICO
ZUIN GIANPAOLO
MARENGO ANDREA
LUCIANI GERSON
LUPIERI MARCO
NEVIEROV ANDREA
ROCCHI GUIDO
BAN BRANCO
IANIRO GIACINTO
MENON LUCA
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ALTIERI GIULIO
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DI LORENZO LUCA
ZAGAR ZORAN
BIANCO WALTER
NOTARIANNI GRAZIANO
SABBADIN GIORGIO
COLLE RICCARDO
JURIS MASSIMO
ANSELMI VITTORIO
COPPO ENRICO
CATTARINI GILBERTO
FALCHIERI ROBERTO
SIVIERI DAVIDE MARCELLO
FERLAN DIEGO
GASPARINI GIOVANNI
PERSIA ELMO
ORLINI PIERO
VIVARELLI ALESSANDRO
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MANFREDI LUCIANO ADELMO
OTTOLENGHI MAURO
POCECCO CARLO
BERTON FRANCESCO
DAL FIUME EGIDIO
TOMASI GIANVITTORIO
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BOSCHIN ELISA
PEGORARO VLADIMIRO
BORIS OMAN
MIONI TOMMASO
GASPIC MARIO
D'ANNUNZIO MARIO
CIPRIAN MARCO
ROSSETTI FRANCESCO
VALLI DANIEL
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TARLAO ADI
JENKO MASSIMO
SUSTERSICH MARCO
BAAN PATRICK C/O WARTSILA ITALIA
SANSONI GUIDO
ANTONAC BRUNO
SLOKAR JANKO
KORADO GOBO
CLEMENTEI IVANO
PAOLETTI ANTONIO
STIEGER SEPP
KOZUH MIRO
DE GEMMIS NICOLA
BASSAN FABIO
CALCI FRANCESCO
CALABRIA ANDREA
ANTONIONE GIUSEPPE
GOREC MARJAN
PERINI LUCIANO
CERNE TEJA
PIGATTO FABRIZIO
COSTA FRANCO
GANZ UGO
GUADAGNI CLAUDIO
PIVATO DIEGO
IVANCIC BOJAN
FERIALDI ROBERTO
ATZA ANTONIO
ALFONSO BRUNO
BATTISTELLA MASSIMO
FERRANTE STELIO
SACCOMANI PIETRO
PRESOT PAOLO
GARDINI IVAN
IAIZA ROBERTO
FONDA MASSIMO
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SLED
SURUKUKU
CONTEA DI PISINO
RISING SUN
SMAUG U
ZAHIR
SAMURAI
SUNRISE
DAPHNE
DELTA - ALFA SPIDER 3
ODISSEYA II
CHEBOTTA
MAGICA LUCE
ESCO MATTO
WINDI
X=MC2
MAMI II
BLU SARDINA
OSAMA
PETER R
LIMA
AURELE
SAGOLA
MALIK
BLUFF
CITTA' DI FIUME
ROSSO DI SERA
LUCIFER
KUMATOS ANTHOS
ECO - ALFA SPIDER 1
OGM
X-SEA
VAPENSIERO
GIGLIOLA
NEMBO SPEED
FAST MAGIC
AKIS
LOLA
ARABESQUE
ALTA LUNA
SOLARIA
BISIACARIA .COM
FEMME EN BLUE
KIT
SCOTTADITO
FRIZZANTINO
VULCANGAS
SAVA
SPEEDY-X
PRESIDENT
PODUNAVAL PETER
ZUBAN GORAN
ROSSETTI EDI MARIO
LANCEROTTO RENZO
WOHRL BERNHARD
SERAFINI MARCO
PAVESE LUIGI
CECCARELLO PIER LUIGI
FRANCE MIHELIC
CIAMPALINI JACOPO
MARTEMUCCI MARCO
REMIA LUIGI
CIMBERLE UGO
BABICH CHRISTIAN
PONTAROLO VALERIO
BACCARO MAURO
MORONI ALPINO
KOTNIG MARIA-VIKTORIA
BALDO ETTORE
STAROVIC VOJKO
TOTARO LEONARDO
SANTIN PIERO
PIEROBON FAUSTO
DOTTO GIANFRANCO
PICCIONE GUIDO / SABADIN MARCO
TUCHTAN DARIO
GOZO ALBERTO
FRAS GORAZD
DONO' RICCARDO
FREDELLA RAFFAELE
SALOTTI CESARE
MANTEGAZZA MARIO
RIZZARDO GERMANO
LISJAK MATEJ
FORNASARO DE MANZINI PIERO
ROSSINI STEFANO
BERTOLI FRANCO
MICHELAZZI STEFANO
MACULAN PAOLO
CAPPELLI ROBERTO
SCHILLKOWSKI KLAUS
VLACICH MANUEL
GIAMAGLI ALESSANDRO
FARI IVANO
CARLETTI GIORGIO
RIGHINI STEFANO
BOARI STEFANO
SPONZA ANDREA
PELOSI GIANCARLO
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ASSOLUTAMENTE
GOLDFINGER
SAILING TOO CONSIDI
FUZZY FUN
MELA MANGIO
FUTURA
SVENTOLA
DON CHISCIOTTE
HIC SUNT LEONES
MANA
NORIKA
EXTE- ESTETICA
SELVE
PAMAS COMPLETEDIL 3
SCIUSCIA'
EQUINOX
LA SIGNORA
SECONDALUNA
BLACK ANGEL
BALLERINA
SIMPLY RED
FILO DA TORCERE
VIA COL VENTO
PARIGI II
CONDOR 50
NOVEMBER
CON MOTO
MOSCA
SAMA
GRAN PESTO
INCUBO
XA
METRO+METROGUFO - SUMMA
ROSSO
COMENESSUNA
SAGOLA- 60
ZELIG A.D.
MAZI
MAGO DELLA LUNA
EXMERALDA
ZERO 40
MOJCA 2
BLUEXTASY
CROCODILE ROCK
SANTA HELENA
MARCON BENIAMINO
PANELLA FABRIZIO
MAZZA GIORGIO
POZZAN ANDREA
DUDINE DIEGO
TADDEO ATTILIO MICHELE
VETTORI FRANCO
MARSON ANGELO
TOMASI PAOLO
SAMBO GIUSEPPE
BABIC DRAGO
FRANINOVIC MRKO
MELONI MARCO
TOMSIC FRANCO
SOLDA MARIO
MILIC TOMAZ
TROMBA GIULIANA
CALVELLI PIETRO
SPECIA MARINO
STIULI PAOLO
BERNER PHILIPP
ZUGNA IGOR-CHITTERO PAOLO
PERUZZO VALTER
DUCA VITTORINO
TUMIATI SERGIO
BOER GIUSEPPE
BEZZAN LUCA
MULLER -HAHL BERND
SPITZER GOTTFRIED
PETRAZ GILBERTO
FERRI VENANZIO
SCHAFFER FABIO
MARCONI LUCA
NONIS ATHER
NOBILE ROBERTO
REPOVZ TONE
BONIN ALESSIO
MINOZZI MASSIMO
MOTZ DARIO
JERKOVIC EMIL
DA ROS MAURO
NOVELLO STEFANO
BERTONI ADRIANO
VALANT IANEZ
D'AGOSTINI GIULIO
ORESTI SIMONE
JURCEK ZELIKO
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CLASSIFICA
NOME
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BARCA
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ANGELIQUE
ZVEZDNI PRAH
LE MIE DONNE
CORIVORIVO
CAPITANI CORAGGIOSI
HOTEL
FLYER
ROBA MAGICA II
VIKING
SERENISSIMA
DRAKKAR
AMANDA
JACARANDA
CANACE
SAILING WHITE
GIADA SLAM
DOGE FERRIGO
TEMPUS FUGIT
CAOS
CAVALLO PAZZO
X PIACERE
CUORE MATTO
STARLIT
+MA
WHITE SAIL
ZALA
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FURIBONDA-GN RESOUND
SPEEDY MATCH
ESPADA - GLORIA
ALTOMARE
BRIGHT SIDE
REWIND
SWING
MARCIANA
PASSION FRUIT
SINKOPA
OSPICA
DIECI NODI
ALIRACE
RADAMES
MARTINEA
DESTINO BLU
ACRUX
SETBALL
AINHOA
CAROVNA 3
UNA
TRETARTARUGHE
PRYSMIAN
GIOCHI DI VENTO IV
PEARL
ASTEROPE II
ANEMOS
PALLINO
LOTOS
L'OTTAVO PECCATO
FLASH 1
DEDA BLU
ROUGE
ANDERSEN
SIMURGH
ZANZIBAR
INDIA
MICHELLE I
MARETTA
KILO - JP MORGAN
WALTZING MATILDA
AQUARELLO
LOLA 2
TRUE LIFE
J DI QUADRI
VEGA
BLUHEALTH
ILVITT
ENOTRIA
LA MARA LU'
SOFIA
SIMUN 5
ESAGERATA
LIBRA
GINZIA IV
UNA VELA
PER EMERGENCY
ORCA 43
SOLLEONE
CIMBRA
MARE
CLAUDIA MILLA
MARIA ADELE
SANINA TRE
JOSHUA
XXL
EXPRESS
BAGAMOJO
LE CANARD DUE
VIVA
QUEMAS
YACHT CLUB DOMZALE I
MIGRENA
SUPERNOVA
ORA BLU
ZEROZEROSETTE
ZERO 40
KM - ZERO
SARA
TRINITY
SCHIRIBIZ III
AHIL HORCA
NICE ONE
J-EXPRESS CAFFE'
GUATEMALA
STAR 3
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SPIRIT OF
FOXTROT
RESOLUTION 3
X PLOSION
HORUS
BLUE MOON
PINK STORM
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ESPERANZA
MALA 2
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BACCO
IX
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CLASSIFICA
NOME
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IL PICCOLO
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CL. DI APPART.
BARCOLANA 2007
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
SERIANI PAOLO
HOCEVAR TOMAZ
BIANZALE EMANUELE
TONON ALBERTO
GIACOMINI MARCO
FONDA MAURIZIO
SPINA VINCENZO
ALBONICO ROBERTO
BERGAMO BRUNO
MASOLI CLAUDIO
MEZZALIRA GIUSEPPE
CAMPANA ROBERTO
MAJERONI MAURO
LORUSSO FRANCESCO
BALBONI MASSIMO
ORLANDO LORENZO
GIOVANNINI PAOLO
MASOLI ANTONIO
RESTA RAFFAELE
FERRI ANDREA
CHEMOLLI MAURIZIO
FURLAN STEFANO
PINAMONTI PIERO
CORA' MAURIZIO
DE BIASI OTTAVIANO
PONDRELLI ANDREA
CODIGLIA FRANCO
GOMIERO FABIO
BERNARD GIORGIO
KENNETH HEDE
DE LUCA ELIO
PATRICELLI LOMBARDO
PAESANI CLAUDIO
LION MICHEL
RUZZIER GIORGIO
FAVRETTO GIORGIO
POGACNIK MATJAZ
ZISKO VLADO
GANDOLFO RICCARDO
BARAZZUTTI FABIO
FRISORI SILVANO
FIORAVANTI ANDREA
MELATO MASSIMO
CAPRINI GIOVANNA
PICCIN DARIO
ZANUSSI ALDO
MOZINA MARTIN
PUGGINA MASSIMO
MONTI FABRIZIO
IANCER PIERO
MALOSSI MARIO
DORIGUZZI GIORGIO
CIBIBIN MASSIMO
BELLOTTO GIORGIO
VALENTI ANTONIO
RIGOLI LUIGI
AUGUSTI DANIELE
STEFANI LIVIANO
BASSI PIERFRANCESCO
CORETTI EDOARDO
SPANGARO BRUNO
FELIZIANI ALESSANDRO
VALLANA GABRIELE
SALINA NICOLA
VASINI GIULIO
BEVILACQUA MICHELE GIOVAN
BURATTINI GUIDO
BESSARIONE MASSIMO
KOJANEC NIKO
UNTERLERCHNER SIEGFRIED
ZUGNA FRANCESCO
BUIATTI CLAUDIO
PESLE ELENA
ROCCA LUDOVICO
BORTOLUSSI ROBERTO
PASQUALE ROBERTO
SPAGNOL LAN FRANCO
ROCHELLI LIVIO
LONGHI GIANFRANCO
DELUCHI ENRICO
CENTUORI GIANPAOLO
ABATE ENNIO
1
3
1
1
2
4
3
1
6
3
3
2
0
0
1
7
0
2
4
2
1
3
3
2
2
2
1
1
4
2
3
0
4
3
5
4
2
3
6
3
4
0
2
2
M
1
3
1
2
8
2
2
4
2
3
1
2
1
2
5
4
2
4
4
1
4
4
6
3
7
4
7
0
3
0
M
0
4
2
4
3
1
SONINO ALBERTO
FABRIS MONTERUMICI DANIELE
COLO' FABIO
RIGATO LORENZO
BRUMAT MARCO
GIORGIO CEOLATO
BISCHI EUGENIO MARIA
MENEGHEL GINO
ALGON BURCU
SCHNEIDER THOMAS
CLAVARINO ANDREA
FUMEI MARIO
RIZZIAN VITTORIO
BRADASCHIA BRUNO
MAURI FABIO
ARNEZ MARKO
ZUPANCIC ALES
PRIJATELJ MATJAZ
GOERGNER BERND
NEGLIA GINO
REGGENTE STEFANO
TESEI GIOVANNI
BRUNO FABRIZIO
KRAINER GUNTHER
FISCHER FABIO
COLOMBO ALBERTO
DE POLI PAOLO
8
1
0
0
0
2
7
3
4
0
7
1
2
5
4
0
3
3
8
8
4
8
1
1
5
3
3
ZERIAL FRANCO
ARMANO ANDREA
SCHITO FRANCESCO
DECILLIS DOMENICO
BOSCOLO LEO
DEL ZOTTO MARCO
FERLUGA MAURIZIO
SCIARRILLO GIOVANNI
FERRARI ADRIANO
BOGATEC IGOR
GABERSCIK ALEKSANDER
TROMBELLI STEFANO
PANTAR IGOR
AGAPITO LUCIANO
FAGGIOLI GABRIELE
7
2
2
5
4
1
2
0
2
9
4
1
2
3
2
56
57
69
48
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13
58
14
85
50
51
25
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70
16
59
52
60
71
86
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8
28
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17
87
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29
9
66
67
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68
18
15
73
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55
19
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4
31
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32
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21
16
57
94
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58
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72
17
73
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60
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34
23
75
24
75
73
61
74
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97
76
77
35
62
18
36
76
10
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99
63
30
38
64
39
40
79
41
80
100
42
25
65
81
76
77
43
82
78
CROCE DEL SUD
SERBIDIOLA
RELAX
LOLO
PERLA
TORAKIKI
QUEBEC - ELYO ITALIA
IGRACA
SHARDANA
KY 5
NOTADOLCE
JALA
ONIAK 9400
EL FALCO 2
BELLO CARICO
NEREIDE
GRAFFIO
BARBABLU'
VALKYRIA
ERIKA
VIE
B.B. ONE
ZERO ASSOLUTO
LUNA E L'ALTRA
ZIO LUIGI
LA LUNA NEL CASSETTO
CIAPARAT
SCARLET
ANGELINA 1˚
BENDIMA
ONEFORFOUR
KARMA
ZORBA
NIENTE
BERGAMA
MIGA MAL
URSA
SENZATEMPO
ZERITE
LIBERA
PATH FINDER
TEYMA
FENICE
BUGABOOS
EL DIABLO
EPIGRAM
CIARO DE LUNA
QUIEN SABE
LE BOLERO'
COLPO DE FULMINE
KING ARAWAK
BRIVA
ADRENALINA
SCACCOMATTO
ITACA
CLEANPORT
DIANA
JONATHAN SILVER
REFOLO TRE
ILEUS V
DES 5
KARIN
AURORA
R&C1
FINDING NEMA
AR VAG
ENIF
PAGNOTTA
VALHALLA
SOGNO
SANDY 4
BLUE BLAZER
CHEYENNE PRIMO
CALEMBA
OINJA
LUNA BLU
WOODWINDS
FLAYARINU'
SOFFIO DI HORUS
LA ISLA
ANNAMARIA
SKARAPE'
SISOLA
BEAUTY
FARONIKA
LUNATICA TIL
LUPACCIO
YCD J24 TEAM
SULA
MONIKA
MUNARETO
SOL CALAO
ANA
SUMMER WIND II
FIORA
SAILING FREE
BONA FIDE
MARIETA 3
GUASTAFESTE
RAPTUS
BELA
IL ZERO
DUMBOKA
SOLEIL
AREKI
DIVISSIMA
GIOTEO
PANITA
AURORA
EMEA
SPEEDY
ULISSE
OLD SNOOPY
GOOFY
PAPERINIX
AQUA PAZZA
PURA FOLLIA
GOLFO- INSTALMEC
INTERLAND III
SENZA NOME
AQUARIUS
BONVI
MY WAY
AURORA
ELAN 31
LUCI BEA
SANSEGO
MINELLO SILVANO
IRREDENTO SERGIO
MAROGNOLI ROBERTO
GRASSETTI ROBERTO
GRUSOVIN FABIO
BUSCHI ANDREA
CARRARO ALBERTO
ZUPANC ALES
SABADINI RICCARDO
PADOAN ROBERTO
SMAJO RINO
DE PICCOLI ALESSANDRO
PERESSON ALEX
ZIGAINA VITTORIO
VISCHI MASSIMO
PENELLI MICHELE
BEZZAN RENZO
COCIANI LADI
CANE' PIER PAOLO
VIGLIANI MAURIZIO
STEFANON GIOVANNI ANTONIO
GENTILE MARCO
GENZO FLAVIO
TACCA ANTONIO
BETTONI MASSIMO
MARCOZZI NAZZARENO
ROSSI ROBERTO
GALEASSI PATRIZIO
BIGNOLINI MASSIMO
TARANTINO FRANCESCO
ANDREA BENEDETTI
MOLINARI ROBERTO
BRESSAN FEDERICO
DE MANZINI ANDREA
LUBIANA GIAN FRANCO
GOMISELLI CRISTIANO
DJORDJEVIC GORAN
MRVCIC JOEL
RUBINO UMBERTO
CAMEROTTO NATALE
BATTISTUTTA UMBERTO
FONTANELLI PAOLO
SIVIERI SANZIO
CHIANDUSSI ADRIANO
VOK NERIO
SAIN MARINO
SORANZO VALTER
MENEGON SERGIO
BIANCO CORRADO
STEINDLER LIVIO
MAURIZIO MARTINI
LA MURA SERGIO
VIANSON PAOLO
SPACCINI MARIO
FRANCIA LINO
MRDAKOVICH LUKA
LAMBERTI LUCA
MIKULIN JAN
FRANZESE FRANCESCO
LUZZATI ALESSANDRO
BARUFFALDI ELENO
OLIVOTTO ALDO
RIECKH MARTIN
PELLEGRINO VITO
ZAGARIA NEVIO
ISCRA FULVIO
LUTMAN FRANCO
FINZI CONTINI PAOLO
DOSSI SILVANO
RENSO AGOSTINO
FRANCO ALESSANDRO
ANCHISE DAVID
NAPP FRANCO
SINIGOI SILVANO
ANTOLLOVICH ROBERTO
GINI PAOLO
DEGRASSI DANIELE
VECCHIET FULVIO
GAGGIO FLAVIO
FERLUGA ENRICO
POLONI DANILO
CIULLINI ALBERTO
KABATH BRITTA
SPETIC ALBINO
KOVAC MARIJAN
ROSSI LUIGINO
ZUCCOLO RICCARDO
ROK SMRKE
ZENNARO MAURO
CROZZOLI PAOLO
MAROLLA BRUNO
STEFANI ANTONIO
GHIETTI MASSIMO
BARICELLI SILVA
SPEICH HANNO
MANARESI ALESSANDRO
VIDRIH TOMAZ
POZZI MUCELLI ROBERTO
MOCIBOB MARIO
PACOR SAMUELE
CHIARELLI FABIO
RIAVEZ PIETRO
MIKAC ROBERT
CIELO GAETANO
DEBELIS GIORGIO
FALCIONI GILBERTO
BARBERI EGIDIO
PAPPAGALLO GIOVANNI
VISENTIN LEANDRO
PACORINI ROBERTO
FRANCESCHI FERRUCCIO
ALBRIZIO MATTEO
MINCA MARIO
CAPELLI CARLO
ANDREANI GIOVANNI
DONADON PAOLO
LAPO SERGIO
SPAGNUL FLAVIO
PALAZZINI PAOLO
MICHIELI SERGIO
FINCATO CANZIO
FURLAN VITTORIO
DE MARCO MASSIMO
TURRINI MARCELLO
GIARELLI GIOVANNI
PENTO CLAUDIO
JOBSTL MARKO
4
4
1
3
3
6
4
6
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5
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591
592
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597
598
599
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601
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GABRI
SUSPENCE
VICTORIA
SOPHIA
KIMA
CESARICA
PRIMA
SULA
BIG BELUGA
VALE
GIN'TONIC PARTY
PUNTA
BELLATRIX
JAKIMA
SAILING RACE 05
VIKTORIJA II
SIDERA
BRAVO WHISKI
ROZMARINKA
SUNSHINE I
TIARE
DO LEONI
TIROMANCINO
ARAMIS
SANTA CRUZ
MAICA
LENOBA 2
MARUTEA
SISTER MOON
SIRAH
TRIADE
CHATHAM TRE
OBERON
ALTROVE
DOZA
PHENOMENA
ORCA BLU
JUNIBA
YUCATAN
BELLAVISTA II
BEL COLPO
SERBIDIOLA
ANY JOY
TROLL
LA NIKA
LAUROCCHIA
LADY BIANCA
SOUTHERN COMFORT
BLUE TOO
SIMPATIJA
VANNA
PER DES
FAST-TEA
ALICIA
NIRVANA
MIA
IBIZA
BUON VENTO
MAELSTROM
BELLATRIX III
LEA
GIGLIO ROSSO
MORGANA
SEA WITCH
FILOU
GIANUARIA
LA PODEROSA
INTREPID
MADONNA
IRENE
WHITE FLINT
ANAMARIA D.B.E.H.
VIHOR
AURA
PATAIA
C'EST LA VIE
MITICA
SIR FRANCIS
SHENANDOAH
MUSTANG
BLISS
ANTILIAE
BORIBUTAI
WHITE SHARK
NIKE
NASA
JACKPOT
LUZ DE LUNA
LADYLINA
ZELJA...
NATALO
CIAO BEI
ALI DEL MARE
NOWHERELAND
ZANA
ASSA
METKA 5
ALOHA
SPIFFERO
MIRNA VIS
6DOVE6
SILVA
AQUARIUS II
GIRONA
KIMERA
LILI MARLEEN
BISNONNO
GERONIMODUE
DEA GITANO
FUNFLY
CHARISIMA
BLUE STAR
JONATHAN WHITE
STELLA LUNA
ACTINIAS
LORELEI
ROSMARIN
GAIA LEGEND II
MARVIN
ONDA BLU
PALOMA PRIMA
DAY BY DAY
ZUBAT
PEJLA-3
SIBERIA
LUISA
NUZZO TWO
CARRADORE CORRADO
CUINI SERGIO
DE WALDERSTEIN STEFANO
GIGLI FRANCO
SEDINO GIOVANNI
LIPOVSEK ALJOSA
EMILIANI GUIDO
CASADIO CARLO
MOLINARI FULVIO
QUARANTOTTO STEFANO
BERZIN DARIO
LATORRE GIUSEPPE
VASCOTTO ROBERTO
MILANESE ANTONIO
TRAMONTI GIOVANNI
MAG. ALOIS DOLINAR
ZORZENON MASSIMO
COSSU RAFFAELLO
KANACKI MIROSLAV
SCUTTARI BENITO
TRAMONTI FRANCO
REITANO ROBERTO
BOMBEN BARBARA
KODRIC SERGIO
MALEK FRITZ
SPINOGLIO SILVIO
MATEJ BAS
ROVIS LIVIO
PORETTI MASSIMILIANO
ZANUSSI NICOLA
GERARD NINO STEFANO
VENTURINELLI ROBERTO
BALIELLO MAURO
DE MANZINI BRAULIN ISABELLA
GOLC IZTOK
MOCCIA ROBERTO
RUNCIO RICCARDO
BERNARDI MAURIZIO
MAREGA RENE'
MAFFIOLI PEPPINO
D'ESTE FABRIZIO
SMRKE BOJAN
TOSATTI MASSIMILIANO
TOMMASEO IVO
VERZA STEFANO
ALBERTI PAOLO
CANTI GIULIANO
LONGATO GIORGIO C/O MOTORVELA
VISCONTI MASSIMO
GOLOBIC VINKO
PAVICIC DAMIR
POLO EDDI FRANCESCO
KOVACICH SERGIO
MORETTON ADRIANO
BOZIC DRAGO
FRANKIC OSKAR
SENSIBILE GIORGIO
ZEN AUGUSTO
PURELLI ANTONIO
VAZZOLA LUIGI
CANTORI ALESSANDRA
COSLOVICH CLAUDIO
ANSELMI MAURIZIO
PICULIN GIOVANNI
ZIPPO EZIO
GIOANINA ALBERTO
CLERICI VITTORE
STEFANI DINO
CUK ROBERT
SCHIAVON ROBERTO
COSENZI ALESSANDRO
PICECH LIVIANA
SIEGL VERONIKA
SARTORELLO MARCO
DAMO ANTONIO
SAIN LUCIANO
DI COSIMO CLAUDIO
SKRLEC SRECKO
BRADASCHIA MAURIZIO
SUSSA GUIDO
VERI VINCENZO
ROSSETTI PAOLO
BUA ANTONGIULIO
CALLIGARIS LUCA
MUSCOLO GIUSEPPE
PIRANA MASSIMO
KNETT ANTON
CREVATIN MARINO
IVALDI ADALBERTO
SEVERIN PAVLICA
CALIANDRO DONATO
CORBATTO ALESSANDRO
SECCHIERI STEFANO
MUTTI VALERIO
MAGRINI MASSIMO
JON KETILSSON
KOFOL ROBERT
SEGATO LUCA
LODDE MARCELLO
TOMISLAV CVITANOVIC-TOTO
VACCARI FRANCO
STIGLIC EGIDIO
FERRO NICOLO'
ARIIS ALDO
STELLA ALESSANDRO
BELTRAME ANTONINO
ZUCCHETTI PAOLO
MICLAUCICH MARIO
BUBOLA DANTE
RAINIS MORRIS
MAURO ENRICO
POZZA GIUSEPPE
LOMBARDO DANIELE
PETRELLO DIEGO
RIGON CARLA
PRIZZON MARCELLO
CERNI PAOLO
BACCHETTA GIUSEPPE
COCCOLUTO GIOVANNI
AGOSTINI RODOLFO
VATTOVANI PIERPAOLO
KNEGO MARIO
ILLINI LUCIO
KRASNA RAJKO
MARTORANA PIER LUIGI
VERGINELLA MICHELE
BENUZZI FABIO
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TRENTATRE
CRAZY JACK
KORE
COME DUCHI
MAMA KILLA
PUPA
PLANINKA RACE
ORSETTA II
SPITZ II
BLUE LINE
FRANCA
OPHELIA
MARY BLU
ORCA.O
OBOE' II
BRIGANTE TIBURZI
FREE LIFE
NASA SOMA
INTRIGO
SOLARIA
NEMBO
PEGASO 2
IL DOTTOR BALANZONE
AANDREA
L'ORSA
CONTE MAX
FRANZIS
QUIETE
VELA CLUB 6
GIUDITTA
SARA
EPSILON
POLVERE DI STELLE
RENDEZVOUS
MAGNAMARE
NAUSIKAA III
SODADE
SAUDADE PRIMA
HYDRA III
COCO DE MER
GLU GLU 2
CO'RIVO RIVO
HEIFY
LA NUOVA LIBERTA'
MICHI MARI
BALANZONE
SIR BRACHETTO
RADA
LUNI NICE
ATROX
EVVIVA
GULLIVER 1
MASH
BRAVA
FELICITA'
MYTHOS III
FIJI II
EOLO III
MODRINCA
EXCALIBUR
TAKE IT EASY
SCARAMOUCHE
AL AZAR
NOA NOA
SANTANA 3
YACHT CLUB DOMZALE 2
PRANETA
METALLICA
WHITE SHARK
VESPERA
ANDROMEDA
PIPIPAU
GIORGIA
CALAMA
NEXUS
SPARASETTE
SILVA
QUEEN OF BLUES
ROSSANA II
IAM DUE
X ANNA
STRIGA 3
AMARULA
JEJ
GIA CHE SEI LI
BAYDO
SAMALU
GALADRIEL
VAHINE' III
VELA CLUB 7
AMANDA
ADRIENNE
ANNA
RIKIRO
NIC NAC
CLEANPORT 5
ISADORA
FINALMENTEDUE
GIOVANNA III
AVVENTURA TEAM
GHIBLI
PAPABUFOCO
GHIRA
DIVIS
RED JACK
CIELO DI MONFALCONE
GULCI
STREGA DI ENDOR
ABRAXAS
NEMO V
SEATRAMP
HAAUM
DENAIDE
HURRAH
CARPE DIEM
SALICORNIA IV
TORTOLA
NUVOLA
ANTHIAS
MAAT KA RA
BLUE NOTE
LAURA
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EVA
BLUSTONE
SALANDRA
MARA R
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BURRESI DARIO
BALDUCCI PAOLO
VAROGA MATJAZ
URLINI FRANCO
CORDA MAURIZIO
RIGODANZA GIOVANNI
BOGATEC DEAN
ZOJA TIZIANO
CERNAZ MIROSLAV
NAUTA GIORGIO
BRESICH GIUSEPPE
CAMPION ROBERTO
BUSDACHIN EVELINO
BAJETTA PIERLUIGI
SAVONITTO FRANCESCO
FERI FRANCESCO
PETER SKAPIN
AVSEC VASJA
ZIMARELLI MAURIZIO
FANO ARTURO
VICI PIERPAOLO
RIPANDELLI DECIO
BREDA MARCO
MAZZOCUT FRANCO
ORSONI GIOVANNI
MASEROTTI FABIO
BELTRAME SANDRO
FAVERO LORIS
RIGO MARCO
SABOUNJIAN MURPHY
PREGELLIO FAUSTO
ZUPPI MAURIZIO
VELASCO GIORGIO
MAZZONE GIUSEPPE
MAGNABOSCO PIETRO
BIEKER ALESSANDRO
BATTISTON GIOVANNI
LOVATO RENATO PATRIZIO
GAVARDI MARIO
WERNER HEIMBERGER
TORTUL MAURO
ZIPPO GIANFRANCO
STOCCA DARIO
QUATTROCIOCCHI CARLO
DUDINE FLAVIO
DI LAURO FRANCESCO
BERGER PAOLO
COGOLO LUIGI
DELLI SANTI FRANCESCO
SIMON MAKOR
PAGLIARIN MASSIMO
SCARPARO GIOVANNI
BASSI DEAN
DENTAMARO DANILO
VATTA GIAMPAOLO
SPOLAOR FRANCESCO
GALEAZZI PAOLO
CRIVELLARI SERGIO
PINASSI EDOARDO
DEMARCHI LICIO
MAMOLO UMBERTO
STANCICH GINO
GODIGNANI FLAVIO
FASOLATO ENRICO
NOVAK DARIJ
REPOVZ BOJAN
RAFFAELLI UGO
VARDABASSO GIANLUIGI
STRAIN FULVIO
CAROLLO ROSARIO
SEMERANI LUCIANO
COCOLIN PAOLO
LEONE SIRIO
CARRARO MICHELE
MASETTO LORIS
PASQUADIBISCEGLIE FRANCESCO
ZAMBELLI ROBERTO
MAURI SILVANO
DETONI MARCO
MAESTRELLI FRANCO
GRIZZO ALESSANDRO
BUZZI BRUNO
MAGRI MARIO
STIGLIANI PAOLO
MASETTI DANTE
NOVAK BERNARD
ROTTER DAMJAN
TREVISAN MAURIZIO
MATURI MICHELE
CONTI FABIO
MISTELLI RODOLFO
BALLIN MASSIMO
OSVALDELLA FIORENZA
ORSI NORDIO ADRIANO
RANZA MATTEO
MARAZZI STEFANO
FURLAN LORENZO
VODISKA EGIDIO
CORAZZA ALESSANDRO
GHERBAZ MARIO
DE FACCI LORENZO
MEULA GUIDO
BISON GIOVANNI
SCOLARI FRANCO
SUPPAN FERDINANDO
INNOCENTI MICHELE
ANTONIONE ROBERTO
TRENTADUE GIULIANO
SERRI SIGFRIDO
ANGELO LEGNANI
DELLA VOLPE GIUSEPPE
GUGGIARI TOMMASO
FURLAN LORIS
BARBIERO GIANNI
RANIERI LUCIO
BARBIERI GAETANO
PERRONE WALTER
BARISON FABIO
CARNEVALI DANIELE
ROVELLI FABRIZIO
GASPARUTTI ENZO
FRANCESCHIN MARCO
QUEIROLO MARCELLO
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CILENTO FRANCESCO
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NOME
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MILI
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NAMONTAK
PESTE
MI E TI 2
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QUADRIGA
RANDOM
SOLIDEA
CESPE
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KETTE FREGA
LAMU'
MIRELLA
CLEANPORT 4
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DIDDL
MRHA
TIA LEA
URSULA
MARKO
VICTRIX
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JAJA
GNANFO
PAPILLON 3
ASSAI
TABOO
KAJUMA
REGINA DEL GOLFO
HI BABY!
4 AGOSTO
CIDROLIN
TA SHUNKA WITKO
MALA
SRECA
VARTANNUSCH
ANDALE
BRICIOLA
IL MONELLO
ANDANTE
JONATHAN BLACK
ALEANDRE
ARNE
BLUE MARLYN 2
JEMA
LYDIA
DADA 3
NINKA
FREGOLA
DARDER
KY 3
MOVIMENTO DO MAR
ESMERALDA
ROBINE
RETURN
AURORA
AITA PEA PEA
ARIES
MATO PUFF
ANTARES
NAGA
ALMASIR
LADY JANE
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NUNANI
SIERRA TANGO
VISA
MARGHERITA
BONALI'
NO STRESS
ERA
FIRST LADIES H 8 H
AQUADIVA
RAINBOW
MORE
KRISTINA
SEAWAY
MANIA
LISCA
STELLA ROSSA
HISTRIA
MY WAY
FLASH
ANTIGONE
BIRE 2
CARINA
PARADIGMA
CICCIA!
AQUILA
SHARK
ELIE II
BLADY
TESTADURA
MASHA
SERENDIPITY
SIMO II
CHEERS GIOVANNA
REFOLO II
GALEB
SWEET HEART
NAVIGATOR
ALIZEE
PAM
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SANDRA III
BETELGEUSE
CALIFE
KETTY
JOSEFINE
DANIELI FAI SPORT
ROSSO DI SERA
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LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
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BARCOLANA 2007
IL PICCOLO
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SPERANZA ALESSANDRA
BABINI LUIGI
RINALDI GIOVANNI
KODRA CLAUDIO LUCIO
MILANI PAOLO
ROSSI ALESSANDRO
JANES PIERPAOLO
BORALI STEFANO
MARTINELLI RICCARDO
PREVEDELLO ANTONIO
TARLAO ROBERTA
GONDOLO FULVIO
BEVILACQUA DENIS
PELASCHIER MARGHERITA
BERGONZI ROBERTO
PERCETTI GABRIELE
REBULLA OLAF
PERNE PRIMOZ
BAN FRANCESCA
ZOPPO FRANCO
PALMIERI MICHELE
STACCIOLI VALERIO
KOZEM ULOS
MOMIC NEVIO
PITTANI FEDERICO
GERMANI FABIO
IANNETTI GIANLUIGI
PITACCO PAOLO
ZORZI MARCELLO
COPULETTI LUCIO
PANTALEONE GIUSEPPE
MATRONOLA GIANNI
DE PAOLIS MANFREDO
LANCERI LIVIO
BODINI FLAVIO CESARE
GORAZD KRAJNIK
SPANGARO CLAUDIO
PASCUCCI PIER PAOLO
PIOVESANO EZIO
KNAFLICH WERTHER
STOCCA MAURO
ANDREATICH MILA
STOCCO SANDRO
RESMAN KLEMEN
ZAMAGNA PATRIZIO
POTOKAR BRUNO
ROSSI LORENZO
MICHELI FRANCESCO
RAPOTEC MARIO
LOLLIS DAVIDE
GREGGIO RICCARDO
DA POZZO VALENTINA
ROSEI VINCENZO
BORGATELLO NICOLA
BANGERT DIEDERIK
POLLINI ENRICO
PAPINI MARCO
VECCHIET MARINO
JELOVCICH BRANCO
KROTA ARMANDO
BRAGAGNOLO FRANCESCO
SOTLAR ALES
PAVAN ALESSANDRO
REGAZZO ANTONIO
SAVRON DAMJAN
VENIER GIANFRANCO
MONTI MARINA
MERMOLJA IZTOK
FABBRO PIERO
DEL BEN DIEGO
KOLENC EDVARD
CILINO ARMANDO
CAUSIN LORIS
TALARICO FABIO
RUSSOLO RINO
MATTIA FRAGIACOMO
GENTILI LEONARDO
BACCALARO FILIPPO
PICCIOTTO ARTURO
CAPUANO DANIELE
MALAGU' FILIPPO
BULDRINI FRANCO
GOMISCEKN DUSAN
ZAMARO MAURO
CROZZOLI GABRIELE
LORENZO GHIRALDO
MUNAFO' GIORDANO
NASCIG CLAUDIO
RUMIZ FRANCO
COLAUTTI GIORGIO
TOGNONI RENATO
FABRIS ERTO
BRESSAN EGISTO
LAI CIRO
CAPRIATI NICOLA
ODERHAUSER KLAUS
SORANZO RODOLFO
FERFOGLIA FRANCESCO
BRESSANI ALESSANDRO
IUS MAURO
BIZZOTTO FABIO
LUNDER DARIO
MIGLIOZZI ARMANDO
CELLIE RUGGERO
KLECKA ERICH
POLIN GINO
OZBIC VINCENZO
CERNECA STELIO
TOTA VINCENZO
MASSA GIUSEPPE
BAICI STEFANO
POZZI EURO
LONZAR PAOLO
BORDON DARIO
ZAGO LUCIANO
PENZO LUCIANO
PICCOLI GUIDO
MARULLO MICHELE
DELL'AGNOLO ERMANNO
FRAUSIN MAURO
BONAVENTURA ALESSANDRO
AVVISO AI LETTORI
La pubblicazione delle classifiche della 39.a Barcolana
verrà completata nell’edizione di domani de «Il Piccolo», una volta ultimate le verifiche necessarie da parte
del Comitato di regata e dalla giuria.
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2
BARCOLANA 2007
LUNEDÌ 15 OTTOBRE 2007
1
IL PICCOLO
XI
2
Nelle istantanee della regata la tensione, le difficoltà ma soprattutto lo spettacolo triestino del mare
Quando la Barcolana incanta
Le acrobazie di prodieri e randisti per domare le raffiche di bora
1 Alfa Romeo vola verso il traguardo, sullo sfondo il Faro della Vittoria
G
2 Fiamme Gialle hanno portato a un ottimo quarto posto TuttaTrieste
G
3 Col vento in poppa e una mano di terzaruoli il popolo della Barcolana fila verso la boa
G
4 Organika, un Rc 44, impegnato in un lato di bolina
G
5 Prodiere e randista alle prese con una difficle manovra nella bora tesa
G
(Fotoservizio di Andrea Lasorte, Francesco Bruni, Marino Sterle e Massimo Cetin)
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FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO
FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO
INGLESE-FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO-SPAGNOLO-CROATO-INGLESE-FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO-SPAGNOLO-CROATO-INGLESE
Corsi di lingue
SCUOLA PER INTERPRETI
• Insegnanti di madrelingua
• Corsi di lingue a tutti i livelli in orari diurni o serali
• Corsi speciali per bambini di età prescolare
per bambini delle Elementari
per i ragazzi delle Medie Inferiori
• Corsi Intensivi e di Conversazione
• Corsi Aziendali
• Corsi di preparazione esami University of Cambridge
Centro Autorizzato n. 5934
• Sede
esami Trinity
College London
• Cast centro amministrativo
e di supporto del Trinity
College London per gli
insegnanti di inglese
IL Trinity College London è uno
degli enti certificatori
fi
della conoscenza della lingua inglese riconosciuti in base al protocollo
d’intesa stipulato con il Ministero
Istruzione Università e Ricerca.
Il Trinity offre una serie progressiva di esami che, attraverso vari
livelli copre un’ampia gamma di
abilità linguistiche, dai primi passi sino ad una competenza pari
ad una persona di madrelingua.
- www.scuolaperinterpreti.it - E-mail:[email protected]
INGLESE-FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO-SPAGNOLO-CROATO-INGLESE-FRANCESE-TEDESCO-SLOVENO-SPAGNOLO-CROATO-INGLESE