Pompaggio fanghi con pompe N Flygt

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Pompaggio fanghi con pompe N Flygt
In Opera
Acqua
Più efficienza e meno
manutenzione
Il depuratore di Palermo ha scelto le pompe N Flygt per risolvere i
problemi di manutenzione e ridurre i consumi nell’estrazione dei fanghi
Massimiliano
Cassinelli
I
n un impianto di depurazione la manutenzione, ordinaria e straordinaria,
rappresenta una delle attività più
impegnative e costose. Questo perché,
per mantenere in efficienza tutte le apparecchiature installate, è necessario investire tempo e risorse. Un’esigenza che
ben conosce Sergio Agati, Responsabile
manutenzione del depuratore ‘Acqua
dei corsari’, nel quale confluiscono i liquami provenienti dall’area Sud-Est di
Palermo. Si tratta, in totale, di un impianto da 440mila abitanti equivalenti
che, nel prossimo futuro, dovrà raddop-
piare la propria capacità. “Per questa
ragione - come spiega il responsabile
del depuratore stesso, Angelo Siragusa
- attualmente sono in funzione circa 300
tra pompe e compressori, il cui funzionamento deve essere costantemente
monitorato per ottimizzare il ciclo di
trattamento delle acque reflue. Il tutto
anche in considerazione del fatto che
esiste un progetto già avviato dalla società AMAP ( ex Azienda Municipalizzata
Acquedotto di Palermo) per riutilizzare
una parte delle acque depurate per scopi
irrigui”.
Al depuratore ‘Acqua dei corsari’ fanno capo 440mila abitanti equivalenti di Palermo
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Efficienza al top
Al di là degli sviluppi futuri, l’impegno
di Agati è focalizzato in due ambiti
principali: garantire la manutenzione
dell’esistente e, contemporaneamente,
individuare soluzioni per ottimizzare l’attività del proprio team. Un lavoro, quello
della manutenzione, particolarmente
impegnativo e che richiede, tipicamente,
la disponibilità di tecnici pronti ad intervenire rapidamente a fronte di guasti
improvvisi. Guasti che, negli ultimi anni,
si verificavano sempre più spesso alle tre
pompe asservite all’estrazione dei fanghi
Le pompe Flygt hanno superato i severi test imposti dai responsabili dell’impianto
secondari in esubero per convogliarli
sino al post ispessitore . Del resto le apparecchiature erano ormai in servizio
da oltre dieci anni e, oltre alle altre difficoltà, risultava difficile reperire anche
i pezzi di ricambio. Il vero problema, però, era soprattutto nella manutenzione
ordinaria, nei trafilamenti di liquami e,
soprattutto, nei ripetuti problemi di intasamento e di sedimentazione dei fanghi
pompati all’interno delle tubazioni. Una
situazione che imponeva al personale di
scendere, più volte al giorno, nel cunicolo scavato sotto le vasche di trattamento,
per verificare il corretto funzionamento
delle pompe. Un compito decisamente
sgradevole perché, complice il trafilamento, l’ambiente risultava malsano e
l’attività degli operatori era disturbata
dall’elevata rumorosità delle pompe
stesse. Una situazione ormai insostenibile, che imponeva un intervento di
sostituzione. Per questa ragione sono
state valutate le diverse soluzioni possibili e Agati ha condotto una serie di
test, scegliendo di implementare una
pompa proposta da Flygt, la NZ3153HT.
“Negli impianti gestiti, abbiamo inizialmente trovato installate apparecchiature
Flygt, e da anni - spiega lo stesso Agati
– utilizziamo le soluzioni proposte dalla
multinazionale svedese, apprezzandone l’affidabilità e le qualità costruttive.
Inizialmente, però, ero scettico sull’utilizzo del modello NZ3153HT, in quanto
l’ambiente in cui avrebbe dovuto funzionare è particolarmente gravoso. I fanghi
pompati, infatti, raggiungono un’elevata
concentrazione di solidi. Inoltre le pompe sarebbero state montate in orizzontale, per sfruttare gli attacchi esistenti,
oltre a operare in camera asciutta, rendendo più complesso il raffreddamento.
Tutte situazioni che le avrebbero messe
a dura prova, mentre io ero alla ricerca di
una soluzione in grado di minimizzare gli
interventi di manutenzione”. Sono stati
gli incontri con Aldo Messina, responsabile tecnico/commerciale della filiale
siciliana di Flygt, a convincere Agati a
superare le proprie perplessità: “Con
Messina abbiamo individuato la taglia
di pompa più adatta alle nostre esigenze. Un compito non semplice in quanto,
tipicamente, le curve di funzionamento vengono elaborate sulla scorta del
comportamento in acqua pulita, mentre
in questo caso era necessario pompare
liquidi con una elevata concentrazione.
Proprio per la criticità dell’impianto, è
stato scelto di installare una macchina
caratterizzata da una potenza di 7,5 kW.
Un valore superiore rispetto alle pompe precedenti che, per alcuni aspetti,
avrebbe fatto sospettare una crescita
dei consumi elettrici. In realtà, come
è stato verificato dopo il primo mese
di funzionamento, la maggior potenza
consente di velocizzare il trasferimento
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L’affidabilità ha minimizzato gli inter venti di manutenzione, con vantaggi anche economici
ridurre drasticamente i consumi energetici, oltre a ottimizzare gli interventi
di manutenzione. “La maggior potenza
delle pompe – continua Agati – permette di farle funzionare alternativamente,
garantendo così la continuità del servizio e permettendoci di disporre sempre
di macchine in perfetta efficienza. Una
condizione resa possibile anche dal fatto
che, utilizzando la medesima componentistica di altre soluzioni già installate,
riduciamo i codici a magazzino. Inoltre in
Sicilia è presente un’officina autorizzata
Flygt alla quale, al momento opportuno,
potremo inviare le singole pompe per i
controlli periodici, minimizzando i costi
di trasporto ed i tempi di intervento”.
dei fanghi, passato da una capacità di
50 m³ all’ora agli attuali 80 m³ all’ora.
Per questa ragione, i tempi di funzionamento sono state drasticamente ridotti.
Inoltre, grazie ad una maggior potenza,
la spinta è in grado di mantenere pulita
la tubazione di mandata , prevenendo i
problemi di sedimentazione che in precedenza riducevano l’efficienza dell’intero sistema. Il modello NZ3153HT, infine,
è caratterizzato dalle innovative giranti
N, in grado di rompere le fibre lunghe,
ovvero le “trecce” formate dai fanghi
particolarmente viscosi. Così, nei primi
tre mesi di funzionamento, non si è verificato nemmeno un intasamento.
Ok, la scelta è giusta
A fronte dei risultati ottenuti, l’AMAP
ha scelto di installare altre due pompe
identiche, creando un impianto che, a
distanza di un anno, non ha richiesto
nessun intervento di manutenzione
straordinaria, oltre ai normali controlli di simili macchine. Inoltre, avendo
eliminato i problemi di trafilamento,
l’intero cunicolo è stato ripulito, consentendo agli operatori di muoversi in
un ambiente igienicamente accettabile e privo della rumorosità che, in un
condotto sotterraneo, risulta particolarmente fastidiosa. L’utilizzo dei motori
di concezione moderna ha consentito di
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Le unità installate sono in grado di pompare fanghi con solidi sospesi evitando problemi di
sedimentazione delle condotte