Il Pianoforte SCRITTO Un`autentica SCOCCIATURA
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Il Pianoforte SCRITTO Un`autentica SCOCCIATURA
Il Pianoforte - Supplemento al numero 68 di Dismamusica Magazine - Ottobre 2012 - Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003 il P ianoforte Non sparate sul PIANOFORTE Novità dal MERCATO Il Pianoforte SCRITTO Un’autentica SCOCCIATURA Distributore per l8Italia www.PIANOSOUND.it Dal 1910... piatino ALL’INTERNO pianoforti Concessionaria esclusiva per l'Italia Imagine ..........................................4 Un’autentica scocciatura............................6 Non sparate sul PIANOFORTE..............................10 Il Pianoforte SCRITTO .......................................14 Se il Pianoforte CI ACCORDA ...............................19 Albo Soci AIARP ........................20 Novità in MOSTRA .................................22 COLOPHON Il Pianoforte - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Supplemento al numero 68 di Dismamusica Magazine - Ottobre 2012 Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003 Editore e proprietario: S&G Partners srl – Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20814 VAREDO (MI) Direzione Editoriale: Cristiano Cameroni Redazione: Silvana Antonioli, Marco Cristofaro, Luciano Del Rio, Shuto. Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e-mail: [email protected] È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati senza espressa autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Legge sulla tutela dei dati personali I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione. Depositaria del marchio La nostra azienda vanta una lunga esperienza in campo musicale e si avvale di tecnici di provata professionalità che le consentono di fornire al cliente privato, negoziante o riparatore una garanzia sul lavoro eseguito estesa nel tempo. PRODOTTI e SERVIZI: Concessionario Piemonte e Valle d'Aosta dei pianoforti Steinway & Sons. Depositario esclusivista del marchio di pianoforti Steinbach e delle parti di ricambio Renner. Rivenditore autorizzato Yamaha. Restauri completi su strumenti d'epoca. PADIGLIONE 1- STAND 14 piatino Via Botticelli 26 - 10154 TORINO Tel: 011.246.48.26 Fax: 011.267.39.28 www.piatino.it Pianoforte | 3 il Imagine. U sciamo dal mondo, ed entriamo in Fiera: un mondo nel mondo, fuori dal mondo. Ogni fiera è così, una dimensione parallela dove persone, cose e suoni si scontrano, si propagano, o semplicemente stanno, in un mondo che “sembra” il mondo reale. Ma che non lo è. Una fiera, soprattutto dedicata alla musica e in specie ai pianoforti, è fuori dal mondo. È un mondo nel mondo, fuori dal mondo. Un mondo di suoni generati da complicati meccanismi che producono risonanze che muovono l’aria in modo non casuale. Pensateci. Immaginate di essere uno di quei fasci di onde sonore che si avvolgono, si rincorrono, si allungano, sembrano fermarsi e poi riprendono, un po’ disturbate da altri suoni armonici o cacofonici (lo starnuto di un Professore di Violoncello, il “tap tap” sul microfono di un tecnico del suono, l’incedere maestoso di un preludio accennato da uno studente dell’ottavo anno, o lo sbattere rabbioso della possente lente acustica di un Grancoda, maldestramente sfuggita a uno dei curiosi che voleva guardare “dentro”) e un po’ ignare di quanto accade e determi- Pianoforte 4 | il nate ad arrivare fino in fondo. Immaginate di essere la somma di quei rumori, o un solo singolo suono. Immaginate di distinguere ogni dettaglio, e ora immaginate invece l’opposto, di vivere il tutto come una informe nebbia sonora… Una fiera è anche questo, oltre che molto di più. Immaginate di essere un’emozione, e di rimbalzare di petto in petto, suscitando rossori, affanni, tuffi al cuore, sensazioni struggenti o esaltanti entusiasmi. E infine immaginate di essere l’ambiente che raccoglie tutto questo, la pelle esterna del mondo fuori dal mondo che racchiude e protegge questa assoluta unicità… Poi tornate ad essere voi stessi, con la passione del pianoforte, la curiosità per gli sviluppi della tecnologia, l’interesse per uno o più prodotti, la voglia di provare una differenza, di sentire un artista, di incontrare un tecnico o un costruttore. E avrete di nuovo un luogo che è un mondo fuori dal mondo. Frequentato da persone che hanno immaginato di poter fare, sentire, incontrare… Persone pronte a emozionarsi, anche per un percorso di business, perché no, ma soprattutto capaci di emozionarsi. Il grande poeta e scrittore Franco Fortini sottolineava come le rivoluzioni vere si siano affermate soprattutto con la musica e i canti: la gente della Comune di Parigi cantava e suonava, la gente della Rivoluzione d’Ottobre cantava, i ragazzi della Parigi del 1968 o della Milano del 1969 intonavano canti e componevano musiche, sull’onda delle proposte di Bob Dylan o Joan Baez, e gli stessi Elvis Presley, i Beatles o i Rolling Stones hanno usato la musica per cambiare il mondo. Perché, di tutte le immaginazioni possibili, quella della musica è la più potente, la più affascinante, la più reale. Un tema, un motivo, una linea melodica o un accompagnamento, nel momento stesso in cui li pensate sono già vivi, veri, reali. Insomma, se dovessimo immaginare un domani migliore, positivo, diverso, il miglior modo per farlo sarebbe proprio a partire dalla musica. Come potremmo immaginare tutto questo senza un pianoforte? Gianni Cameroni DISMAMUSICA The Revolutionary New THE PASSION. THE PIANOS. THE REVOLUTION. Un’autentica SCOCCIATURA di Gianni Cameroni Mi stavo gustando i commenti alle opere presentate al Premio Campiello, quando, d’un tratto, un pezzo di adesivo marrone mi ha lasciato... scocciato. Q ual è la norma che regola le apparizioni dei marchi nelle trasmissioni televisive? Non sono un esperto di questi regolamenti, e chiedo che se qualcuno ne conosce i termini, per cortesia, mi informi. Accade spesso, infatti, di assistere a trasmissioni dove sugli strumenti musicali vengono apposte pecette e coperture solitamente ineleganti, mentre altre volte i marchi sono invece perfettamente leggibili. Questo vale anche per le fiction, dove a volte i marchi spariscono, e a volte sono pienamente visibili. E che dire delle scene in esterni, ad esempio dei servizi giornalistici? Quando si vedono auto parcheggiate con i loro marchi in vista, vetrine che espongono prodotti e mostrano insegne, mezzi pubblici che sferragliano con pubblicità sulle fiancate, gente che passeggia indossando capi firmati… Qual è la regola? Una scocciatura di cattivo gusto Lo spunto per questa riflessione ci viene dalla recente trasmissione, dal prestigioso Teatro La Fenice di Venezia, della finale del premio Campiello condotta da Bruno Vespa con interventi musicali affidati alla voce di Arisa, accompagnata al pianoforte dal Maestro Giuseppe Barbera. Pianoforte 6 | il Fin qui, tutto bene. Il pianoforte, da lontano, è imponente: un Gran Coda da concerto di pregevole fattura, che impone la propria presenza sul grande palcoscenico della città dei Dogi. Poi la telecamera si avvicina: primo piano delle mani sul piano (scusate il bisticcio di parole) e l’inconfondibile lira dorata del marchio Steinway sbuca al di sopra di una scostante striscia color marrone scuro che cela ai telespettatori l’elegante scritta “Steinway and Sons”. Mi chiedo se il personale RAI aveva finito l’adesivo nero lucido. O se era stato costretto a usare solo l’ultimo pezzo di nastro (visto che non era stato nemmeno coperto “tutto” il marchio). Ma non è finita: inquadratura ravvicinata del fianco del pianoforte, con Arisa che guarda (giustamente) il Maestro Barbera: tra i due, ancora e in modo ancora più inelegante, il nastro adesivo marrone che cela il marchio Steinway lasciando però, questa volta in piena evidenza, la lira dorata. Vero che potrebbe trattarsi di pubblicità occulta. Ma francamente mi fa un po’ sorridere l’ipotetico timore che, con il marchio Steinway in vista, migliaia di telespettatori possano precipitarsi presso i concessionari Steinway a prenotare un Gran Coda da 130.000 Euro, improvvisamente e senza alcuna altra apparen- Il Pianoforte Italiano, un’Opera d’Arte Unica al Mondo I nuovi pianoforti Studio series - Upgrade 122 Nero Pavone Lucido Studio Series - Upgrade 122 Mogano Pavone Lucido Studio Series - Upgrade 122 Noce Pavone Lucido Studio Series - Upgrade www.schulzepollmann.com te ragione se non l’aver visto di sfuggita il marchio seguendo l’esibizione di Arisa che canta La Notte… Esempi di segno opposto Cercando attentamente tra le immagini delle trasmissioni televisive (e abbiamo guardato solo programmi RAI, fiction o meno che siano, ma il discorso vale più o meno per tutte le maggiori emittenti) non è affatto difficile imbattersi in marchi in piena evidenza. Basta ad esempio citare le Alfa Romeo dei carabinieri di Don Matteo, il distributore di bevande IVS del Commissario Coliandro, il taxi SEAT o la lattina di Olio Cuore della fiction Capri, il pianoforte Steinway (ma dài?) di La Musica di Raitre, il Synth Roland dello special su Toni Esposito o il coda Yamaha del Pianista ad alta quota Filippo Binaghi (le foto dei fermo-immagi- Pianoforte 8 | il ne sono in queste pagine). Due pesi e due misure? O motivazioni legali e dettagli di regolamenti sconosciuti ai più (me compreso)? Volare alto A monte di tutto dovrebbe però emergere una considerazione “super partes” basata sull’esigenza del rispetto e del buon gusto: un marchio, che può anche essere uno stimolo commerciale, è spesso soprattutto la sintesi di un prodotto, della ricerca che ne ha generato la realizzazione, della passione dei progettisti e del genio dei suoi ideatori. E questo è ancora più vero quando il prodotto in questione è di altissimo livello (come un Gran Coda Steinway). Ritengo che celare il marchio agli occhi di un estimatore della musica sia, oltre che inelegante, una mancanza di rispetto per la creatività e la perizia produttiva di generazioni di artigiani. Poi qualcuno mi obietterà che i marchi in vista sono sviste, che “la legge prevede…”, che “le normative impongono…”. Io però sono fatto alla vecchia maniera: secondo me (ed è una semplice opinione personale, non vogliatemene per questo) il buon gusto e il rispetto devono sempre prevalere. Pensate se questa regola fosse applicata ad esempio alle vetture sportive. Ve lo immaginate il cavallino rampante di Maranello coperto da un pezzetto di scotch di colore rosso Ferrari? Per dirla con il titolo: quel nastro adesivo sarebbe percepito come una insopportabile scocciatura. • TRA IL SERIO E IL FACETO In una stupenda striscia del 1958, della quale proponiamo solo una citazione, il grande Charles Schulz ha per così dire "anticipato" la sintesi di Mondomusica e Cremona Pianoforte: violino e pianoforte si incontrano grazie all'ineffabile Schroeder e al sorprendente Snoopy, qui in veste di virtuoso dell'archetto. L'impegno e l'entusiasmo dei due improbabili artisti è però mortificato da una sola, bruciante battuta della caustica Lucy. I Peanuts sono capaci di sorprenderci ancora oggi, a distanza di quasi sessant'anni dalla geniale realizzazione della matita di Charles Schulz, a riprova che le cose, in fondo, non sono cambiate, e che le situazioni si ripropongono con immutata ironia e disarmante continuità. Ci si domanda, in questo caso se Lucy giudica, se è invidiosa, o se vuole stroncare sul nascere un possibile grande duo. Il mondo di Charlie Brown anche altre volte ha guardato ai pianoforti in modo diretto, calandosi anche in situazioni locali: su una edizione italiana degli anni '70, Schroeder chiede che si telefoni a Furcht (negozio storico di Milano) per un importante intervento tecnico sul suo amatissimo pianoforte... • Pianoforte | 9 il Non sparate sul PIANOFORTE di Cristiano Cameroni Sono tempi duri per i pianoforti acustici. Superati dai digitali, percepiti come vecchi e costosi, vengono spesso eliminati senza pietà. Al punto che c’è chi, dall’America, lancia segnali di allarme. E propone una nuova politica di adozione. Q uesto articolo si apre con un gioco innocente. Supponiamo che riceviate in eredità un vecchio pianoforte verticale nero. Uno di quelli con le gambe scolpite a foglie d’acanto, con i candelabri argentati e la meccanica a baionetta. La tastiera, vi dicono, è preziosa perché è tutta d’avorio. Lo strumento è sempre stato tenuto bene ed è, diciamo, in ordine. Unico problema, il trasporto: è a carico vostro e, in un modo o nell’altro, dovete provvedere a trovargli un posto entro breve. La domanda, posta così, suona un po’ retorica; ma tant’è... cosa ne fate? Acquirente che tuttavia farà due conti e si guarderà bene dall’offrire una qualsiasi cifra superiore alla soglia psicologica dei cinquanta euro. eBay e... ...falsa beneficenza Immaginiamo, per amore di ipotesi, che non abbiate un luogo dove metterlo. I lettori più intraprendenti, a questo punto, contatteranno il tecnico di fiducia “per una valutazione”. O imbracceranno la macchina fotografica per imbastire in men che non si dica una laconica inserzione su eBay. Ah, già, e le spese di spedizione? A carico dell’acquirente, chiaramente. Pianoforte 10 | il Quando tutte le opportunità di vendita si saranno affievolite, il beneficiario del lascito penserà a sua volta ad una donazione. Cercherà quindi, in famiglia e nel giro allargato delle conoscenze, un soggetto interessato a ricevere per amicizia cotanta fortuna. Si contatteranno scuole, oratori, suore... fino a liberarsi, prima o poi, dell’imponente oggetto. Ma è solo l’inizio: perché molte volte il fortunato nuovo proprietario del pianoforte finirà col rendersi conto che le spese di sistemazione superano di gran lunga il valore dello strumento. Il gioco ripartirà quindi dalla terza riga della prima colonna di questa pagina. Dal segno al fine. Dura lex, sed Lex Naturalmente, non sempre va così: sappiamo bene che la maggior parte dei pianoforti venduti ogni anno nel nostro Paese è usata o ricondizionata. Resta tuttavia un fatto: la vita media di un pianoforte è valutata attorno ai settanta-ottant’anni. Superata questa soglia, gli interventi di manutenzione diventano in genere troppo onerosi –vuoi per la ridotta affidabilità dei materiali, vuoi per la difficoltà crescente nel reperire le parti di ricambio– e si pensa ad una sua sostituzione. Fin qui non c’è nulla di male: l’industria del pianoforte ha generato per decenni ampi volumi di fatturato attraverso la semplice sostituzione degli strumenti obsoleti. Ma oggi le cose vanno diversamente. Agenti di cambiamento Se parliamo di prezzi, ad esempio, risulta evidente che la disponibilità di strumenti discreti a basso costo (cinesi, indonesiani, fate voi) abbassa il valore dell’usato, a fronte di costi di trasporto e manutenzione che rimangono sostanzialmente invariati. Se si discute di manutenzione, è ovvio che questa rappresenta una voce insostenibile nel confronto col settore dei digitali –i quali fra l’altro hanno dalla loro la naturale “silenziosità”, così apprezzata in contesti cittadini, e l’ovvia apertura nei confronti di tutto quello che è elettronico: computer, registratori e impianti audio, ma ora anche tablet e smartphone. In una parola, tutto ciò che in questo momento è cool, tutto ciò che fa tendenza. Aggiungiamo a questo una considerazione di natura socio-culturale. Nei suoi anni d’oro, vale a dire durante i primi tre decenni del Novecento, il pianoforte era l’oggetto musicale per eccellenza. Scriviamo oggetto in modo consapevole: al di là della funzione culturale, il pianoforte assolveva anche la funzione di intrattenimento (ricordate gli Autopiano con i rulli in carta traforata?) ed era, come scrivono non senza rimpianto tutti gli storici di settore, un must have per tutte le famiglie borghesi. Oggi questa funzione non esiste più, sostituita com’è da costellazioni di nuovi compagni del tempo libero che vanno sotto il nome di impianti hi-fi, console per videogiochi, computer palmari, telefonini e musica “liquida”, cioè sparsa sulla Rete. Un mesto addio Stando così le cose, ai pianoforti più vetusti non restano molte speranze. Negli Stati Uniti, dove il fenomeno si sta facendo notare per la sua intensità, migliaia e migliaia di strumenti usati stanno lasciando le case dei privati. Destinazione: le discariche statali o, in casi meno sfortunati, un impianto per il recupero della legna da ardere. Il fuoco purifica, l’onore è salvo. Il giornalista Daniel J. Wakin, che qualche tempo fa ha condotto sulle pagine del New York Times un’inchiesta dai toni vagamente drammatici, cita l’iniziativa di un trasportatore, che ha fondato il portale web Piano Adoption per cercare una nuova casa agli strumenti abbandonati. “Ogni pianoforte salvato”, è il ragionamento dell’imprenditore, “rappresenta una potenziale chiamata per un servizio di trasporto”. Laboratorio Restauro Pianoforti siamo specializzati nella verniciatura e nel restauro di pianoforti di qualsiasi tipo e di qualsiasi epoca ALFRA Pianoforti via Scorrano, 34 73040 SUPERSANO (LE) Tel./Fax: +39 0833 631 597 P. IVA 03198730750 Questo pianoforte è tuo: suonalo In altri casi si è pensato di nobilitare gli strumenti destinati al macero, inventando per loro un finale più pirotecnico. È il caso degli oltre 700 pianofor- Via Meucci, 19 - 36057 Arcugnano (VI) - ITALY Tel. (+39) 0444 288725 - Fax (+39) 0444 288685 e-mail: [email protected] www.ftppianoforti.com Pianoforte | 11 il ti che l’artista britannico Luke Jerram ha letteralmente disseminato fra America, Europa, Asia e Oceania dopo averli sottoposti a un trattamento artistico in collaborazione con le comunità artistiche locali. Riportati a nuova vita, i verticali e i coda reinventati dall’équipe di Jerram sono stati disposti negli spazi urbani delle grandi città che hanno accolto il progetto. Ciascuno di essi riporta, in lingua locale, la frase Suonami, sono tuo e costituisce un potente invito a suonare in prima persona. Un invito che ha coinvolto, si stima, oltre due milioni di persone; che ha prodotto momenti artistici di grande livello e risultati positivi a livello sociale. Senza contare l’organizzazione di analoghe manifestazioni di promozione del pianoforte, come la milanese PianoCity, che del progetto originale sono evidentemente debitrici. Per strumenti originariamente destinati al macero non c’è male davvero... Fra l’altro, la provocazione di Jerram ha riportato alla luce un fatto importantissimo: il pianoforte acustico è un elemento centrale della nostra tradizione musicale anche attuale e futura, nonostante tutta la musica riprodotta e il disamore per lo studio che si in- contra così di frequente, tanto per non fare nomi, nella nostra Penisola. E se in Italia... Già, l’Italia. Anche da noi si comincia a gettare quantitativi importanti di pianoforti. O a dimenticarli, inutilizzati e polverosi, in un cantuccio dove moriranno lentamente di vecchiaia. E invece Dio sa quanto bene potrebbero fare se, per esempio, li si mettesse nelle scuole –sì, proprio le scuole statali, dagli asili in su. Naturalmente andrebbero sistemati. Ma anche qui si apre un intero nuovo capitolo, che rende interessante una prospettiva che in apparenza è solo fonte di problemi. Streetpianos: chi, come, perché C’era una volta un artista daltonico. A prima vista, un’eresia –a meno che non consideriamo eretico Beethoven per il fatto che componeva musica anche da sordo. Per nulla intimidito dal proprio handicap, il britannico Luke Jerram ha intrapreso nel 1997 una straordinaria carriera nel settore delle installazioni artistiche. Visionario, ossessionato dallo studio degli estremi, Jerram ha indagato per anni il rapporto individuale con la luce e con il buio, Pianoforte 12 | il con il suono e con il silenzio. Molte delle sue opere più celebri nascono in effetti dall’incrocio di mondi sensoriali –ad esempio la scultura 28 seconds of Hiroshima, che trasforma in un cristallo di resina lo spettrogramma del suono dell’esplosione atomica del 1945. Il progetto StreetPianos è nato nel 2008 con il nome di Play Me, I’m Yours; in poco meno di quattro anni ha portato all’installazione di oltre 700 pianoforti nelle città di quattro continenti, coinvolgendo attivamente due milioni di persone. Gli strumenti sono dislocati in parchi pubblici, stazioni, piazze, ponti, mercati... Il progetto prevede che, attraverso il semplice atto del suonare, i singoli cittadini prendano possesso dello spazio urbano, che proprio attraverso la musica viene restituito alla comunità. • Lo strumento del futuro... nel passato Si è detto, ad esempio, che è difficile trovare pezzi di ricambio originali. E allora perché non utilizzarne di nuovi? Il mercato propone tantissime soluzioni brillanti ed innovative –il padiglione di Cremona Pianoforte lo dimostra con evidenza. Ci sono materiali hitech capaci di impreziosire gli strumenti originali, oltre che di assicurare prestazioni eccellenti. Corde, martelliere, meccaniche, sensori per la “digitalizzazione” del pianoforte acustico.... ci si può davvero sbizzarrire. Senza contare che ci sono anche molti tecnici specializzati, che uniscono ad una preparazione sempre più ampia un amore naturale per il pianoforte “antico”. La loro associazione nazionale, AIARP, si batte da anni per la valorizzazione e la preservazione della cultura del pianoforte acustico, e sarà lieta di fornire indicazioni dettagliate in questo senso. Un auspicio Tornando al gioco di apertura, mi piacerebbe a questo punto riprendere in esame la domanda dell’esordio. Per dirla con le parole di Madeleine Crouch, presidente della statunitense National Piano Manufacturers Association, se riceveste un pianoforte in eredità, scegliereste di “seppellirlo all’indomani del funerale di chi ve lo ha lasciato” o immaginereste per lui una nuova vita? Personalmente non avrei dubbi. Anche senza scritte artistiche, la semplice vista di un pianoforte mi è sempre sembrata un chiaro invito a suonare. • Nuovi pianoforti digitali di fabbricazione tedesca Sistemi di Autopiano Sistemi di silenziamento Parti meccaniche in materiali compositi: stabilità, inalterabilità, indeformabilità Oval Sound System Stabilizzatori di umidità Per la pulizia della tavola armonica Stabilizzatore dell’ambiente acustico Nuove possibilità per il piaNoforte. Crescendo srl ha una missione forte: fornire ai propri clienti, rivenditori specializzati e tecnici accordatori e tramite loro ai numerosissimi appassionati del pianoforte, una serie di prodotti che diano a questo strumento una possibilità di Cura ed Espansione che ne mantengano il valore e ne potenzino le qualità. Con i nostri prodotti, di altissima tecnologia e garantiti internazionalmente, potrete provare e capire cosa il vostro pianoforte possa ancora darvi e cosa un pianista possa ottenere di più e meglio dalla loro adozione. Il PIANOFORTE SCRITTO di Cristiano Cameroni Quali sono le prospettive dell’editoria specializzata? C’è ancora spazio per investire in nuove produzioni? Esistono strategie per avvicinare le giovani generazioni alla musica? Lo abbiamo chiesto ai protagonisti del settore. Che ci hanno detto... M ilano, una limpida mattina di inizio settembre. Il capoluogo lombardo si presenta scintillante dopo le violente piogge dei giorni scorsi: le strade e i monumenti sono luminosi, l’aria è più pulita e le persone sembrano più fiduciose. È la giornata ideale per un’intervista; e poiché all’ombra della Madonnina si trovano quasi tutti i maggiori editori musicali italiani, ne approfittiamo per condurre una rapida inchiesta sul settore dell’editoria pianistica. Vogliamo scoprire qualcosa di più sulle prospettive future, su ciò che ci differenzia dagli altri Paesi, sul ruolo delle giovani generazioni. Ecco dunque, a bruciapelo, le nostre domande. Ad uno sguardo superficiale, il mercato editoriale appare molto più frammentato rispetto a quanto si osserva nel settore parallelo dello strumento musicale. È davvero così? Al di là della diffusione spesso limitatissima di prodotti artigianali dovuti a piccolissime case editrici, quali sono le linee di tendenza nel nostro Paese? In altre Pianoforte 14 | il parole, cosa chiede il mercato oggi ad un editore musicale? Ilaria Narici MGB Hal Leonard «È difficile stabilire in che percentuale sia il mercato che guida le scelte degli editori o quanto siano gli editori che indirizzano con le loro scelte il mercato. Il mercato chiede essenzialmente metodi di apprendimento e studio degli strumenti musicali e repertorio. Nell’ambito della metodistica, e in generale di quello che è definito settore educational, assistiamo ad una profonda esigenza di rinnovamento, vuoi per l’avvento della multimedialità, vuoi per un approccio verso l’apprendimento fattosi sempre più rapido e sintetico in relazione alle limitate risorse di tempo che hanno gli studenti. Lo studio che vent’anni fa veniva fatto su tre libri, oggi dev’essere sintetizzato in uno. Metodi dunque completi, sintetici, e possibilmente supportati da supporti multimediali. Sul repertorio assistiamo ad una divaricazione piuttosto netta: prodotti sofisticati di alta fascia, con contenuti editoriali impreziositi da apparati storico-critici da una parte, dall’altra prodotti a basso prezzo che rendano più conveniente l’acquisto dei volumi rispetto al downloading, spesso gratuito, da Internet. Rispetto a quest’ultimo, assistiamo purtroppo al proliferare di siti pirata che veicolano liberamente in rete contenuti protetti da copyright, come è da deprecare il ricorso a fotocopie illegali (ricordiamo che C fotocopiare anche solo una pagina di musica è reato) che circolano senza alcuna remora nelle scuole e nei conservatori.» Laura Patrizia Rossi Schott «Non credo che in realtá il mercato editoriale sia più frammentato di quello degli strumenti, perché anche in questo settore ci sono milioni di piccole aziende che producono; se poi si pensa anche agli accessori, il mercato diventa davvero infinito. Se sapessimo oggi cosa il mercato chiede ad un editore, avremmo trovato la lampada di Aladino... purtroppo credo che ci troviamo di fronte ad uno dei momenti più difficili ed impegnativi della storia della musica stampata: la tecnologia corre senza limiti, non ci sono sbocchi evidenti che incoraggino gli editori ad intraprendere ed investire su strade sicure, lo sviluppo della pirateria in internet non ha controllo. Temo sia presto per capire, ma quello che è certo è che, se non si intraprende una strada comune di “educazione al copyright” per proteggere il futuro del diritto d’autore, finiranno nel nulla secoli di lavoro di tutti e sparirà il concetto di opera d’arte musicale.... Purtroppo nel nostro Paese (soprattutto), il fronte comune è molto vago, non esiste nemmeno un’associazione di editori musicali....» M Y CM MY CY CMY K Laura Moro Edizioni Curci «Penso sia solo positivo che nell’editoria musicale convivano i grandi colossi internazionali accanto ai piccoli editori di nicchia. In tal modo il pluralismo è assicurato e il musicista può scegliere tra un’ampia offerta di proposte. I piccoli editori sono pieni di creatività, i grandi sono più concentrati sulla distribuzione. Curci, in questo senso, è un fenomeno a sé: grande fuori ma piccola dentro. Distribuiamo direttamente il nostro catalogo ma curiamo con grande passione le nostre novità, affinché siano sempre utili, efficaci e innovative.» Pino Amendola Sinfonica «Scorrendo i codici del nostro catalogo si potrebbe avere l’impressione che le composizioni di musica contemporanea facciano la parte del leone. In termini di vendite, tuttavia, il vero volume è costituito dalle opere didattiche. Sono proprio i testi di didattica –in particolare di quella didattica che io definisco ludica, cioè divertente– i più richiesti dal pubblico del nostro Paese. D’altra parte questi sono i titoli in cui risultano più evidenti le innovazioni, in termini di impostazione del metodo come di linguaggio.» Pianoforte | 15 il Colori compositi Chi frequenta le fiere internazionali, o anche semplicemente le librerie estere, percepisce con chiarezza la distanza che separa il mercato italiano da quello internazionale o mitteleuropeo. Dal punto di vista dell’editore, c’è davvero tanta differenza fra le abitudini di casa nostra e quanto avviene oltre confine? Ilaria Narici MGB Hal Leonard «I mercati si differenziano ormai essenzialmente per potenzialità e tipologia di prodotti. Se nel caso del mercato europeo la produzione editoriale di editori paragonabili per forza di catalogo e capacità di penetrazione del mercato è piuttosto omogenea, nel caso del mercato americano siamo effettivamente di fronte a una offerta di gamma di prodotti certamente maggiore a prezzi senz’altro più competitivi di quelli dei prodotti europei.» che l’investimento in cultura. Però vedo che negli ultimi tempi la cultura in generale soffre un po’ dappertutto, o forse è solo cambiato il concetto di come investire in cultura... dall’apprendimento della musica come fatto culturale ed accrescimento personale siamo passati all'Ipad ecc, per lo sviluppo dei social networks. Forse la gente per il futuro pensa di arricchire il proprio bagaglio culturale così...» Laura Moro Edizioni Curci «È finito il tempo in cui gli editori italiani si presentavano agli appuntamenti internazionali con soggezione o sudditanza rispetto ai colleghi internazionali. Oggi l’editoria italiana è perfettamente integrata con il resto del mondo. A questo slancio eu- Laura Patrizia Rossi Schott «Dipende dai mercati. Quelli di origine latina si assomigliano un po’ tutti (purtroppo) e lì vige sovrano il “diritto” alla fotocopia più ropeista e cosmopolita ha contribuito in modo determinante Curci, che è stata la prima a credere nei metodi amatoriali, al potenziale delle scuole secondarie a indirizzo musicale, alla divulgazione della musica al grande pubblico attraverso guide all’ascolto illustrate, collane per bambini e per tutta la famiglia. E dove non siamo arrivati con i nostri mezzi, abbiamo selezionato il meglio dei cataloghi esteri: penso alla collana dei Tipbook, le guide illustrate degli strumenti musicali, ma anche alle serie Canta & Impara, Alla scoperta dei compositori, ecc. Think global but act local! E se l’i-phone è già stato inventato da Apple, si può importarlo in Italia: è la globalizzazione, bellezza!» no, però, i clienti esteri ci chiedono quasi esclusivamente titoli di letteratura; ma non c’è da stupirsene, dal momento che la didattica è strettamente vincolata alla lingua... Riuscireste a immaginare uno studente tedesco che acquista un manuale di armonia in italiano?» Siamo al centro di una crisi di cui si fatica ad individuare gli eventuali sbocchi. In questo momento ha senso investire in nuove produzioni? L’innovazione è davvero, come si usa dire, la chiave di una possibile riscossa? Che spazio si può immaginare per idee e autori nuovi? Pino Amendola Sinfonica «Non abbiamo un rapporto diretto con il pubblico straniero, per via del fatto che all’estero abbiamo distributori che fanno da intermediari. Notiamo tuttavia un certo interesse da parte del pubblico, che ci contatta via Internet per richiedere titoli particolari. A differenza di quanto avviene con il pubblico italia- Ilaria Narici MGB Hal Leonard «Quello dell’editoria musicale non è un mercato di massa e dunque beneficia in misura minore di ampiamenti e restrizioni dovute a congiunture economiche favorevoli o contrarie. L’editore, se non investe in nuovi prodotti, si condanna all’estinzione, dunque bisogna avere ottiche mirate, ma certo è che chi si ferma è perduto. Sicuramente l’innovazione può aiutare la spinta di nuovi prodotti, ma se parliamo ad esempio di editoria digitale, le barriere sono ancora Laura Moro Direttore Editoriale Musica Classica EDIZIONI CURCI www.edizionicurci.it Pino Amendola Editore Edizioni Musicali SINFONICA www.sinfonica.com abbiamo parlato con... Laura Patrizia Rossi Representative SCHOTT MUSIC INTERNATIONAL www.schott-music.com Pianoforte 16 | il Ilaria Narici General Manager MGB HAL LEONARD www.mgbhalleonard.com molto forti sia in termini di devices che di possibilità di veicolare i contenuti in modo soddisfacente. Bisogna poi avere sempre presente che la tecnologia è un mezzo, non un fine. Dunque i buoni prodotti partono innanzitutto da buoni contenuti, non dai supporti, di qualsiasi tipo esso siano.» Laura Patrizia Rossi Schott «Investire in nuove tecnologie e mercati è l’unica speranza di salvezza. Il problema è sapere come, perché al momento le strade sono infinite, ma le prospettive di una nuova tecnologia che possa accomunare i mercati editoriali non è ancora una realtà... Il download digitale non offre controlli di garanzia, le APP di Apple addirittura sono sotto inchiesta perché Apple pretende che i diritti scadano con la morte dell’autore, gli eBook propongono soluzioni che al momento non sono accettabili per la musica stampata... Direi impossibile una riscossa in tempi brevi, perché il tutto deve venire dalla gente e dall’utente finale, che invece è solo disorientato e si sente sempre più autorizzato a scaricare gratis, perché così “risparmia”... senza pensare che invece ad ogni fotocopia o scarico pirata corrisponde sicuramente un nuovo disoccupato in più sul mercato del lavoro...» Laura Moro Edizioni Curci «La crisi è pesante e faticosa, e ha obbligato tutti a rimetterci in discussione. Ma almeno è democratica e non ha fatto sconti a nessuno. In Curci ci chiediamo ogni giorno cosa possiamo fare per essere davvero utili ai musicisti e agli appassionati. La parola d’ordine oggi è una sola: dire la verità. Il consumatore è attento, selettivo, cerca la qualità ed evita i bidoni. È finita l’epo- ca delle proposte bluff o deboli. Ma quando un libro è bello e utile, continua a vendere tanto, alla faccia della crisi! Curci è orgogliosa di avere in catalogo metodi e libri campioni di incassi: la Pianoforte | 17 il nostra Chitarra volante è in continua ristampa… e a volare non sono solo le chitarre, ma anche le vendite.» Pino Amendola Sinfonica «Se ci fosse una chiave capace di risolvere in un colpo solo la grande crisi in cui versa il settore, sarebbe certamente benvenuta! Purtroppo la ricetta magica non esiste; però, se c’è una via da seguire, questa è senz’altro la strada dell’innovazione. Ma anche qui bisogna stare attenti: perché non bisogna limitarsi a pubblicare nuovi libri. Bisogna che il contenuto di quei libri sia in grado di entusiasmare, attraverso un linguaggio semplice e accattivante. E credetemi, non basta aggiungere qua e là qualche illustrazione: ci vogliono le idee. Dal canto nostro, ce la mettiamo tutta: cerchiamo sempre di dare spazio a nuovi autori. In termini numerici, questo si traduce in trenta-quaranta nuovi titoli pubblicati ogni anno. Su un catalogo di 500 articoli, è quasi il dieci per cento.» Da trent’anni a questa parte, l’intero settore si sforza per avvicinare alla musica le nuove generazioni. In che modo l’editoria specializzata può contribuire al raggiungimento di questo obiettivo? Ilaria Narici MGB Hal Leonard «Fino a che nel nostro paese l’avvicinamento alla musica non avverrà seriamente sui banchi di scuola a partire dalla scuola primaria, come accade in molti altri stati del nostro continente, l’editoria specializzata in questo senso non credo possa fare molto. Inoltre il sistema dell’educazione alla musica soffre tuttora di una rifor- Pianoforte 18 | il ma che non sembra certo avere aiutato a diffondere lo studio della musica e soprattutto non ha contribuito né a creare una formazione di maggiore qualità né a diffondere l’istruzione musicale. Di questa situazione soffrono gli studenti, gli insegnanti, le famiglie prima che gli editori, per i quali certamente è difficile seguire e fornire strumenti didattici in una situazione che appare confusa e dispersiva.» Laura Patrizia Rossi Schott «I Paesi di grande tradizione musicale come Germania, Gran Bretagna o USA, dimostrano che l’unico modo avvicinare le nuove generazioni alla musica è insegnarla a scuola. Non ci sono altre alternative, perché è la scuola che deve offrire la crescita culturale e musicale dall’infanzia, di forma gratuita ed indipendente, e solo così si possono creare futuri appassionati di musica e persone con crescita culturale in questo senso. Inutile ricordare che nel nostro Paese la strada dell’educazione musicale a scuola è andata nel ver- so contrario, ormai è ridotta al niente. E soprattutto non c'è nessuna formazione degli insegnanti a cui tocca questo compito. L’unico modo per apprendere seriamente musica nel nostro Paese resta purtroppo l’educazione privata, con tutti i limiti che questa comporta.» Laura Moro Edizioni Curci «L’editore è la cinghia di trasmissione tra la scuola e l’allievo. Il nostro compito è fornire uno strumento di lavoro utile ai maestri, che sono la nostra vera risorsa, e ai loro allievi, che devono trovare libri di qualità ed efficaci nell’aiutarli a raggiungere il loro obiettivo. Non possiamo e non vogliamo sostituirci alla scuola e ai maestri. Per questo siamo sempre al loro fianco, al fianco dei maestri intendo: li ascoltiamo, li accontentiamo, li trattiamo con il rispetto che si meritano. Sono i maestri di musica i veri motori nella diffusione della musica. E dopo 150 anni di amicizia con loro, ci ricambiano con un affetto che ancora mi stupisce e mi commuove.» Pino Amendola Sinfonica «La nostra visione si basa su una suddivisione ideale in tre fasce di pubblico. Le potremmo definire, in ordine progressivo, elementare, media e dei trattati. A ciascuna proponiamo testi studiati su misura, innovativi nel linguaggio e coerenti nell’impianto di base. In questo modo un testo propedeutico non potrà mai essere confuso con un metodo per l’apprendimento intermedio; e l’ambito dei trattati avrà uno stile, un’atmosfera sempre chiaramente riconoscibile. Va da sé che i testi destinati ai cicli inferiori contengano gli stimoli necessari a portare i giovani fruitori verso i livelli successivi; questo rientra nella normale dialettica dell’insegnamento, che procede per stimoli successivi in un crescendo di abilità. Credo che la capacità di mantenere un equilibrio corretto fra le componenti fondamentali di un libro, la capacità di entusiasmare i lettori, l’attenzione dedicata a fornire sempre un prodotto autorevole siano i parametri decisivi anche per agganciare il pubblico più giovane e avvicinarlo alla musica.» • B O R G AT O® PIANOFORTI DA CONCERTO COSTRUITI A MANO Se il pianoforte ci ACCORDA di Marco Cristofaro U n gruppo di scienziati britannici specializzati nella ricerca sulla mente umana ha ingaggiato di recente diciannove tecnici accordatori. Gli inglesi sono eccentrici, è risaputo; ma l’iniziativa del team della Newcastle University non è del tutto insensata; anzi, suscita una serie di considerazioni davvero interessanti. Vediamo perché. Due suoni Agli accordatori, il team di ricerca ha fatto ascoltare due note simultanee. Nel frattempo, uno scanner a risonanza magnetica spiava i piano technicians. Lo stesso esperimento è stato ripetuto con diciannove persone non abituate all’ascolto della musica, e i risultati sono stati confrontati. Si è scoperto così che il cervello dei tecnici attiva aree cerebrali molto più estese rispetto a quanto avviene quando si espone la gente comune agli stessi stimoli sonori. In altre parole, la mente degli accordatori si è “adattata” al suono, sviluppando risposte e comportamenti altrimenti inesistenti. È come se ogni suono aprisse loro un mondo potenzialmente sconfinato di cui la gente normale non sospetta minimamente l’esistenza. Un po’ come accadeva al simpatico topolino protagonsita del film di animazione Ratatouille, nella cui mente si scatenavano spettacolari sinfonie di colori ogni volta che sperimentava nuovi accostamenti gastronomici. Gli altri non potevano vederle, lui sì: e questo bastava a fare di lui uno chef capace di incantare i critici più severi. Esperienza, questa (s)conosciuta Tornando al pianoforte, l’esperimento inglese dimostra che un tecnico preparato ha con il suono un rapporto speciale, e sa fare cose che gli altri semplicemente non possono nemmeno immaginare. La ragione è da ricercare molto probabilmente nel campo dell’esperienza, che si attiva all’ascolto dei suoni attraverso innumerevoli ricordi –di accordature, timbri e note analoghe. O ancora di richieste avanzate da clienti speciali, di questioni insolubili dipanate con genialità, di indizi sparsi per il pianoforte che un singolo suono è in grado di svelare... Ecco perché le accordature ad orecchio saranno sempre migliori di quelle eseguite con il solo ausilio del tuner. Ed ecco perché un pianoforte acustico bene accordato risulterà sempre più caldo, più umano di un digitale con i suoni perfettamente allineati ad un modello ideale. Tirando le conclusioni Insomma, accordatori non si nasce, semmai lo si diventa. Ed è chiaro che bisogna scegliere con cura la persona a cui affidare il pianoforte. Cerchiamo di conoscere qualcosa dei suoi gusti musicali, della sua preparazione, del fatto che abbia o meno alle proprie spalle la solidità di un laboratorio vero. Dare piena fiducia al primo venuto con la sola scusa che costa meno di un accordatore affermato è senz’altro un grave errore. Potrebbe non avere la più pallida idea di ciò che sta facendo.... • BORGATO L 282 LUIGI BORGATO COSTRUISCE I SUOI PIANOFORTI UNO PER UNO Per informazioni: tel. 0444 436367 www.borgato.it e-mail:[email protected] DOPPIO BORGATO Pianoforte | 19 il albo soci 2012 LIGURIA CANAVESE Lucio Via Canepari 9 - 17055 Toirano (SV) 348-2430560 FASSONE Claudio Via Brigata Salerno, 42/3 - 16147 Genova 328-4512364 FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 Genova 010-812264 GALLI Pietro Via Torino 27 - 19122 La Spezia 328-9664927 GANORA Giorgio Via S. Luca D’Albaro 63 int. 12 - 16146 Genova 010-364142 SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 - 17100 Savona 328-6028351 STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 - 16121 Genova 010-580122 ABRUZZO FABBRINI Angelo Lungomare Matteotti, 79 65121 Pescara 085-36183 MATTEUCCI Domenico Via Ferruccio Parri, 7/B 67051 Avezzano (AQ) 347-5222682 BASILICATA MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 Matera 338-2716313 CALABRIA CRUCITTI Carmelo Via SS. Ionica Dir. Irto 16 89061 Arangea (RC) 328-3477648 SANSONE Enzo Via Resistenza, 185 - 87040 Castrolibero (CS) 360-283292 CAMPANIA ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 DE MAIO Francesco Londra - 0044-7946597885 MAIONE Sabino Via S. Carlo, 19 - 82011 Airola (BN) 335-5734706 MITILINI Gennaro Via Salvatore Di Giacomo snc - 80040 Volla (NA) 335-423460 PISCOPO Ciro Via Rocco Galdieri 11 - 80020 Casavatore (NA) 347-1861481 ROSSI Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727 SANTARPINO Aldo Via Martiri D’Ungheria 224 - 84018 Scafati (SA) 081 - 8508617 EMILIA ROMAGNA CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 DALPORTO Mirco Via Respighi 8 - 42100 Reggio Emilia 335-5416883 DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100 Reggio Emilia 335-8398367 FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 Ferrara 333-4309608 IDRA Canzio Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 335 8364024 IDRA Walter Via LXIII Brig. Bolero 3 - 40033 Cas. Reno (BO) 051 575825 PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B - 41100 Modena 338-8438957 FRIULI VENEZIA GIULIA BONUTTI Luca Via della Villa 52/A - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 - 33100 Udine 338-6045193 GRASSI Marco Via Pagliaricci 49/1 34128 Trieste 339-5054035 PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 Gorizia 348-9105806 TONON Ulisse Via degli Aceri, 22/2 - 33033 Codroipo (UD) 329-4691279 VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sacile (PN) 0434 72989 LAZIO AHMAR Robert Via Poggio dei Pini 4 - 0061 Anguillara Sabazia (RM) 329-6135396 ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 Roma 06 4872739 BIANCHI Nino Gaetano Via delle Olmate 19 - 01010 Oriolo Romano (VT) 333-4241484 BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337-770654 CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 Roma 348-7246773 D’ANGELO Mauro Via T. Landolfi 155 - 03100 Frosinone 333-2828955 DE LELLIS Marco 21-05 31st Avenue 11106 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 LOREFICE Luca Via Casale Agostinelli 62/b 00118 Roma (Morena) 349 5636299 MAGGIO Marc Piazza Copernico 9/10 - 00176 ROMA 328-0240755 MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023 Formia (LT) 338-1507642 SABATINI Valerio Via Ferruccio, 34/A-B - 00185 Roma 339-1494509 STELLA Angela Via Cimone, 171 - 00141 Roma 329-5880013 TARQUINI Marcello Via Courmayeur, 22 - 00135 Roma 335-5818761 LOMBARDIA ALBERTINI Fabio Via Corradi, 8 - 20030 SEVESO 339-3290249 BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 0372-64375 BOTTINI Roberto Via Ariosto 12 - 25127 Brescia 347-5570824 BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 Milano 349-1535675 CALEBICH Enrico Via Papa Giovanni, 4 - 25060 Cellatica (BS) 392-7670553 DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 - 20052 Monza (MB) 335-6472597 DIANA Ferdinando Viale Molise 1 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 GRIFFA Davide Via Corridoni 35 - 20122 Milano 335-7772260 GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-7793546 GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122 Milano 335-6825065 GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 Mantova 335-426552 IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MB) 347-6466134 LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 Varese 0332-281355 LUPPATTELLI Davide Via Ripamonti, 211 - 20144 Milano 338-8397486 MAESTRI Mauro Via Pietro da Lissone 4 - 20035 Lissone (MB) 339-5908422 MANCINI Paolo Corso San Michele del Carso, 3 - 23900 Lecco 377-1808243 MITAROTONDA Paola Via Corridoni 37 - 20122 Milano 347-4586526 MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100 Varese 0332-283506 PAPES Davide Via della Pila 61 - 20162 Milano 339-3509700 PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-8171934 PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 347-4189827 PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 Brescia 030-3751106 PEDROLI Giancarlo Via Maloja, 8 - 20158 Milano 338-8949551 PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100 Como 031-594041 PICONE Roberto Via Scalabrini 29 - 22100 Como 339-2934092 PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS) 334-3939624 ROCCO Massimo Via Bergamina 9 - 20016 Pero (MI) 339-6660337 SANGALLI Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MB) 039-2871996 SCORTICATI Carlo Corso XXII Marzo 28 - 20135 Milano 02-5456154 TAMAGNI Massimo Via Albino Luciani 6 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 338-4099888 TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 333-7805862 TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano Mil. (MI) 347-4413448 VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108 ZANOTTI Luca Via Udine 1/C - 25050 Rodengo Saiano (BS) - 030 3751106 ZECCHIN Francesco Via Monfalcone 26 - 21049 Tradate (VA) 348-5626000 MARCHE BEVILACQUA Giuseppe Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 334-2530712 CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace 40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo (AN) 329-8410855 SANTORI Fabrizio Via Fermi Fossombrone (PU) 348-5114842 VALLI Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 Ancona 335-5738327 MOLISE CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 Campobasso 338-8207609 PIEMONTE BERGAMINI Aldo Via San Pancrazio 52 - 10044 Pianezza (TO) 329-4180253 BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 Biella 335-6291457 GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013 Chiusa Pesio (CN) 335-7062884 LAZZARINO Roberto Via Trieste 51-53 - 15011 Acqui Terme (AL) 333-9800983 MARTUCCI Roberto Via Torino 190- 10042 Nichelino (TO) 328-3644077 AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti Sede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534 www.aiarp.it - e-mail: [email protected] Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) Salvatore Tarantino (segretario) Davide Papes (tesoriere) - Marcello Tarquini (consigliere) c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 Banca Popolare di Milano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619 – IBAN: IT84 W0558 40161 9 000 000 016593 OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 Novara 336-236306 PEDROLI Paolo Via Vittorio Veneto 8 - 28041 Arona (NO) 393-4981199 PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208 PUGLIA CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100 Foggia 330-327813 FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029 FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 GRIFFI Massimiliano Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 392-0975614 LAMACCHIA Luigi Via Melo 15 - 70122 Bari 348-4142904 LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour (LE) 0836-543726 MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621 SANTORO Gianbattista Via Saliscendi, 2A - 74015 Martina Franca (TA) 338-6342016 SARDEGNA CORDA Luigi Via Canelles 28/A – 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 – 09013 Carbonia (CA) 339-2738201 SICILIA CONTI Agatino Via Ravanusa 12/A - 95037 S.G. La punta (CT) 328-8242642 CONTINO Dario Augusto Via Canfora 12/A-B - 95128 Catania 340-7101729 DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 - 91100 Valderice (TP) 347-8788065 PENNISI Sergio Via P.le S.M. Ammalati 101 - 95024 Acireale (CT) 328-4123261 SANGIORGIO Girolamo Via Orologio, 21 - 90133 Palermo 335-5247084 SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 Messina 368-205985 TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 Palermo 335-7102578 TOSCANA BENVENUTI Paolo Via di Palazzetto 4 - 56017 S. Giuliano Terme (PI) 338-1314100 BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 - 50142 Firenze 335-5850679 CHECCACCI Giangastone Via Cesare Battisti 10 - 53100 Siena 335-357696 CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) 333-9676001 FROLA Riccardo Via Quaratesi 3 - 50066 Pietrapiana Reggello (FI) 329-2197626 HERVO HUERNE Céline Via Quaratesi, 3 Pietrapiana Reggello (FI) 388-1718397 LISI Massimo Via Tosco Romagnola 294 - 56012 Fornacette (PI) 328-3059848 MENICAGLI Luca Via Verga 9 - 57100 Livorno 0586-444495 NERI Andrea Via Dell’Olivuzzo 69 - 50143 Firenze 347-7674440 NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 Arezzo 339-4110770 PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 Prato 347-3535359 PARISE Jonathan 11 Courta Court - 3996 Inverloch Vic. AUSTRALIA ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021 Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 VALENTINI Stefano Via Melara 6 - 54035 Fosdinovo (MS) 349-4379812 TRENTINO ALTO ADIGE CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 GALVAN Egidio Corso Ausugum 112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 MORELLI Paolo Loc. Fratte Ponte Regio 38057 Pergine Valsugana (TN) 0461 530019 PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741 UMBRIA CATARINELLI Maurizio Località Poggiarello 9 - 06034 Foligno (PG) 335-1329338 NERI Andrea c/o Ditta Ceccherini & C. 347-7674440 VENETO AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 Villadose - Rovigo 329-2148269 BETTIN Giovanni Via Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 Treviso 338-9565274 BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 DE BIASI Andrea Via Nogara 7 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026 Mel (BL) 335-8430714 DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 338-5480107 FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio 1526 - 30135 Venezia 347-7636880 FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 MARCHESINI Pietro Piazza Europa Unita, 54 - 31033 Castelfranco (TV) 339-5952898 MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR) 348-4135801 PEDRALLI Andrea Via D’Antona 1 - 31021 Mogliano Veneto (TV) 347-0507396 SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 Verona 349-2947666 TELATIN Silvana Via Verona, 25 - 36061 Bassano del Grappa (VI) 333-2076218 VENTO Maurizio Via Filodrammatici 4 - 31100 Traviso 333-3032643 ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 Verona 347-5584119 ZANINI Guido Via Scuole 111 - 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 - 30010 Camponogara (VE) 335-5654244 Chi è AIARP Il nome di AIARP è profondamente legato alla storia recente del pianoforte in Italia. Nata nel 1969 in seno all’Assemblea annuale di Europiano, l’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti è da allora la sola istituzione del nostro Paese impegnata sistematicamente nella diffusione della cultura tecnica di questo strumento. Nel corso dei suoi quattro decenni di vita, AIARP ha raccolto adesioni sempre più numerose sia fra i tecnici professionisti, sia nell’ambito del ristretto circolo formato da produttori, importatori e distributori di pianoforti, che accompagnano da sempre il cammino di AIARP nel ruolo di soci sostenitori. L’attività AIARP ruota attorno a quattro cardini fondamentali: Attività di formazione rivolte a soci e simpatizzanti: incontri di laboratorio, incontri tecnici, giornate di studio. Organizzazione di seminari e workshop proposti a cadenza annuale con visite guidate a fabbriche e laboratori. Esami di ammissione: di fatto l’unico percorso oggi esistente in grado di garantire l’accesso ad una qualifica professionale autentica. Rapporto con le Istituzioni, i cui frutti hanno portato fra l’altro all’inquadramento ufficiale della professione di “tecnico riparatore e accordatore” nel numero delle professioni artigianali artistiche riconosciute dallo Stato. Le novità in mostra Boston: una sfida lunga vent’anni Vent’anni or sono, Steinway & Sons lanciava una nuova sfida sul mercato con la presentazione della serie Boston designed by Steinway & Sons. Una sfida temeraria che oggi può dirsi vinta, considerato che da allora sono stati venduti oltre 72.000 pianoforti Boston in tutto il mondo. Decisiva, in questo senso, è stata la capacità di scindere la strategia di fondo del progetto Boston dalla missione aziendale Steinway. Infatti, se l'obiettivo di Steinway & Sons è sempre stato, dalla fondazione nel 1853 ad oggi, quello di costruire il miglior pianoforte in assoluto, senza badare a spese dal punto di vista del materiale e della manodopera, l'obiettivo per la costruzione di Boston era quello di produrre il miglior pianoforte possibile in un segmento di prezzo accessibile a una più larga fascia di clienti. La sfida era quindi ambiziosa, ma il lavoro dei progettisti di Steinway & Sons per Boston è stato premiato, addirittura oltre le aspettative. Le condizioni di partenza, del resto, erano più che favorevoli: Steinway & Sons, che cele- brerà nel 2013 il suo 160° anniversario, ha trasmesso nella progettazione dei pianoforti Boston tutta la propria esperienza, tante caratteristiche dei pianoforti e molti degli oltre 100 brevetti di cui detiene la proprietà, che hanno contribuito alla nascita del pianoforte moderno. Fra gli altri, citiamo qui la scala duplex, la tavola armonica rastremata ed il ponticello lamellare; o la meccanica interamente in legno che, a differenza di altri pianoforti della stessa fascia, non contiene parti in plastica. “Con il pianoforte Boston”, ci ha dichiarato Giovanni Doria, importatore italiano dei marchi Steinway e Boston, “Casa Steinway ha voluto rivolgersi innanzitutto ai giovani che suonano il pianoforte ma non si possono ancora permettere di possedere uno Steinway. Con la Promessa Steinway viene data loro la possibilità di permutare dopo alcuni anni il pianoforte Boston allo stesso prezzo d'acquisto per realizzare il sogno di ogni pianista: possedere un pianoforte a coda Steinway. E quest’anno, proprio per permettere a tutti di festeggiare questo importante traguardo, casa Steinway concede sui pianoforti Boston una promessa dalla durata ventennale, anziché decennale”. A Cremona Pianoforte viene esposto, in anteprima per l’Italia, un vero gioiello: il Boston Blues, modello GP193 Performance Edition: un coda in edizione speciale dall’elegante livrea blu notte. Lo stesso colore del marchio Boston designed by Steinway. • www.steinway.com – [email protected] Pianoforte 22 | il Ciliegi in Foresta Al di là dei pregi indiscutibili di un pianoforte digitale Roland –che si esprimono attraverso il generatore sonoro SuperNATURAL– il nuovo modello DP90-MC si fa notare per il design innovativo e raffinato. La finitura in ciliegio, di cui vi proponiamo un dettaglio nella foto di apertura, fa da cornice ad uno degli strumenti di maggior successo di casa Roland. Un pianoforte che, anche grazie alla tastiera Ivory Feel-S con scappamento, si adatta perfettamente alle esigenze di qualsiasi pianista. • www.roland.it Digitali made in Germany Non chiamateli pianoforti digitali. I nuovi modelli presentati da Blüthner si chiamano e-Klavier. Il motivo è semplice: sono prodotti interamente in Germania. Per la precisione a Lipsia, all'interno della Julius Blüthner Pianofortefabrik GmbH. La nazionalità determina molte scelte progettuali: dal sound design ai tagli di equalizzazione alla regolazione della meccanica, tutto denuncia l'appartenenza alla cultura del suono di matrice tedesca. • www.bluethner.de Le novità in mostra Anteprima nazionale per Kurzweil È arrivato in Italia soltanto da poche ore, ed è già al centro dell'attenzione. Il nuovissimo stage piano SPS4-8, che Kurzweil ha voluto presentare in anteprima nazionale presso lo stand Pianosound a Cremona Pianoforte rappresenta la sintesi più avanzata della tecnologia e del design Kurzweil. Al suo interno trovano posto una meccanica con pesatura progressiva, un generatore sonoro costruito sulle leggendarie librerie Kurzweil e un motore di sintesi che discende dalla pluripremiata serie PC3, impiegata negli strumenti Kurzweil top di gamma. "Perché potesse essere presente a Cremona", fanno presente allo stand Pianosound, "è stato necessario organizzare una vera e priopria maratona aerea. Ma ne è valsa la pena, perché questo pianoforte è davvero molto interessante per il nostro mercato". Indirizzato ad un target di musicisti professionisti, può essere impiegato come strumento da studio, come sintetizzato- re, ma anche come controller per computer e apparecchiature MIDI. Caratteristiche che, assieme al prezzo davvero contenuto, ne fanno senz'altro un protagonista dell'offerta espositiva del Salone. • www.kurzweil-italia.it Da Curci un volume per sapere tutto sul pianoforte FTP: l’universo del pianoforte racchiuso in un catalogo La serie dei Tipbook di cui le Edizioni Curci hanno intrapreso in questi anni la traduzione e pubblicazione ha fatto registrare in tutto il mondo importanti apprezzamenti, sia a livello di accoglienza critica che di dati di vendita. La collana, la cui edizione italiana conta già anche due volumi sulla chitarra e uno sulla voce, si allargherà nei prossimi mesi fino a coprire le aree dei maggiori strumenti a fiato, degli archi e delle percussioni. Scritto in un linguaggio comprensibilissimo e arricchito da tavole tecniche molto dettagliate, il Tipbook dedicato al pianoforte è stato portato a termine con la collaborazio- Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Il volume dalla copertina nera che riproduciamo qui a fianco non è un semplice catalogo. È piuttosto la porta di ingresso ad un autentico universo tutto da scoprire. Articoli dedicati ai tecnici professionisti, accessori, parti meccaniche per pianoforti e strumenti storici a tastiera: l’assortimento delle parti commercializzate da FTP è davvero vastissimo e di qualità, dal momento che è costruito sulla scorta di una attentissima ricerca che i titolari conducono quotidianamente da anni per selezionare le Case più rappresentative del settore, con marchi universalmente riconosciuti per la loro serietà e qualità. ne di AIARP –il sodalizio nazionale dei tecnici accordatori e riparatori di pianoforti– e si dimostra coinvolgente su più piani di lettura. I principianti troveranno consigli di massima per orientarsi nella fase delicata della scelta dello strumento, mentre i musicisti più navigati apprezzeranno informazioni più avanzate, come il peso di abbassamento e di risalita dei tasti, il nome dei componenti meno in vista e le misure di riferimento per la scelta di accessori di ogni tipo. A completare il libro ci sono poi le tavole degli accordi, una bibliografia in italiano e inglese e contributi multimediali scaricabili dal sito Curci. • www.edizionicurci.it Pianoforte 24 | il La ricerca all’interno del catalogo risulta semplice e veloce grazie alla suddivizione in categorie; inoltre le foto a colori ad altissima risoluzione consentono di avere un’idea più precisa e realistica del prodotto stesso. Disponibile anche in versione interattiva accanto al formato cartaceo e al PDF, il catalogo 2012 può essere scaricato nella sezione prodotti del sito aziendale (www.ftppianoforti.com). Sempre sul proprio sito, l’azienda offre anche il servizio di vendita online di tutti i prodotti presenti a magazzino, per agevolare il cliente nella scelta e nell’acquisto in modo sicuro e veloce, tenendolo sempre aggiornato su tutte le novità di maggiore rilievo. • www.ftppianoforti.it Un pianoforte in tutta tranquillità Il settore dei sistemi di silenziamento per pianoforte acustico si esprime in modo sempre più vivace, facendo registrare una crescita progressiva di prodotti e operatori. In questo scenario, sono particolarmente apprezzate le soluzioni PianoRelax, che esprimono tecnologia raffinata ed estremamente affidabile. Il kit è composto da sensori ottici da inserire sotto la tastiera e da una barra in ottone rivestita da uno speciale elastomero indeformabile che arresta i martelli prima dell’impatto con le corde, mantenendo però inalterati il movimento e la pressione sui singoli tasti. PianoRelax, detto altrimenti, garantisce la piena libertà di suonare in ogni momento della giornata o della notte, senza perdere le caratteristiche di tocco, pesatura, affondo tasto, primo e secondo scappamento ai quali si è abituati. E con, in più, la possibilità di utilizza- re la porta MIDI per eventuali connessioni ad apparecchi digitali. • www.pianorelax.it IMPORTANTE ANTEPRIMA YAMAHA Nonostante la sua presentazione ufficiale sia fissata per il prossimo 12 ottobre, sono i padiglioni di Cremona Pianoforte il primo spazio espositivo italiano dove la nuova serie di pianoforti a coda Yamaha si presenta al pubblico. La gamma CX nasce come evoluzione della precedente linea CFX e viene definita da Yamaha “rivoluzionaria”. Secondo alcune indiscrezioni, i nuovi pianoforti sarebbero caratterizzati da un cantabile ancora più pronunciato, dall’impiego di corde di costruzione europea e dalla presenza di alcune piccolissime ma significative modifiche strutturali e meccaniche. • www.yamaha.it FWS Audio by Ciresa: il piacere di ascolto della musica dal "legno di Stradivari" e non dai tradizionali impianti Hi-Fi, usando CD, iPod, iPhone. Legno che arreda, suona e stupisce! E. Ciresa s.r.l. - Loc. Piera 18 38038 Tesero (TN) - Valle di Fiemme Tel.0462/813262 - Fax 0462/813214 www.ciresafiemme.it Pianoforte | 25 il Le novità in mostra La musica per lo sport, lo sport per la musica Guardate con attenzione l’immagine a destra. Provate a ricordare: entrando in Fiera non avete forse visto un oggetto proprio uguale? Se la vostra è una risposta affermativa, significa probabilmente che siete degli ottimi osservatori. Ed è quindi naturale aspettarsi che lo riconoscerete anche fra qualche mese, e per la precisione tra febbraio e marzo 2013, quando quest’opera, che coniuga arte, tecnologia e design italiani, verrà donata alla Federazione Sci della prima nazione classificata al termine dei Campionati del Mondo di Sci Nordico. Ma andiamo con ordine, e cominciamo col dare uno sguardo approfondito a questo oggetto affascinante. Nata dalla collaborazione fra MV Art in Design e la ditta Ciresa di Tesero, questa opera d’arte è a tutti gli effetti un’opera nell’opera. Costruita in acciaio, leghe di alluminio, fibra di carbonio e legno di risonanza della Val di Fiemme, l’opera rappresenta in effetti il pianeta Terra, al centro del quale è incastonata una preziosa Opera Sonora: un sistema innovativo di amplificazione e diffusione del suono che prende corpo da una tavola armonica realizzata a mano. “La realizzazione di quest’opera d’arte”, ci ha raccontato Fabio Ognibeni, titolare della Ciresa e inventore delle Opere Sonore, “è per noi un grande motivo di soddisfazione. E non parlo solo a titolo personale. Sono convinto che la decisione di legare le sorti della musica, dello sport e dell’arte figurativa per la promozione di uno stile di vita sia una scelta vincente, che può fare del bene a tutti i soggetti coinvolti”. Noto al mondo del pianoforte e dello strumento in generale per l’altissima qualità dei legni armonici che produce e commercializza alla Ciresa, Ognibeni è impegnato da anni nel progetto Opere Sonore. “Giorno dopo giorno”, conclude, “stiamo portando avanti una modalità del tutto nuova di ascolto della musica. Le Opere Sonore sono Strumenti musicali da Ascolto, costruiti a mano con tecniche di liuteria. Sono il legno di Stradivari che regala il piacere della musica riprodotta. Una sfida gigantesca per una piccola azienda, una grande opportunità per la millenaria tradizione del legno”. • www.ciresafiemme.it - www.mvartindesign.com Teoria, tecnica e passione: l’essenza del restauro Quando si parla di restauro, la prudenza è sempre d’obbligo. Troppe volte giungono sul mercato pianoforti splendidi fuori e brutti dentro. La ragione è presto detta: un buon ebanista è difficile da trovare, un tecnico capace non si incontra tutti i giorni e una combinazione affiatata delle due figure rappresenta un evento più unico che raro. Il discorso cambia però se si par- la di Alfra Pianoforti. “Nel 1980, spinti dalla passione di uno dei titolari, musicista di professione, ci siamo posti l’obiettivo di conoscere da vicino il pianoforte”, ci confida uno dei soci. “Volevamo sciogliere l’arcano che fa di questo strumento il protagonista di tante meravigliose pagine della musica mondiale. Così, dopo la frequenza a diversi corsi AIARP, abbiamo cominciato in un piccolo laboratorio a smontare, sostituire, rimontare, pulire tutte quelle parti usurate della meccanica di pianoforti usati di di- versi tipi di cui eravamo in possesso per renderli funzionanti al meglio.” È l’inizio di un’avventura esaltante, che si è presto allargata all’intero strumento, includendo anche la parte estetica e strutturale. E anche in questo caso i collaboratori iniziali, verniciatori ed ebanisti, venivano da alcune fabbriche costruttrici di pianoforti in Germania e Svizzera, dove avevano lavorato come operai specializzati. È così che l’esperienza Alfra si fa preziosa e insostituibile. “Oggi la nostra azienda si può considerare leader in Italia in questo lavoro”, afferma con orgoglio il portavoce Alfra, “ed è anche molto conosciuta all’estero. Il nostro segreto è solo nella qualità. Siamo in grado di soddisfare ogni esigenza del cliente, anche nella verniciatura del mobile con finiture lucide, opache, poliestere spazzolato, gommalacca eccetera... con un rapporto qualità-prezzo veramente competitivo”. • www.alfrapianoforti.it Pianoforte 26 | il Schulze Pollmann: fra tradizione e tecnologia Nascono tutte sotto il segno dell'innovazione le novità con cui Schulze Pollmann si presenta all'apertura di Cremona Pianoforte. La Studio Series Upgrade, ad esempio, è una nuova gamma di pianoforti che riprende e sviluppa le linee della tradizione Schulze Pollmann. L'obiettivo dichiarato dal costruttore è quello di regalare allo strumento una personalità raffinata e suggestiva, che si aggiunge alle caratteristiche consolidate dello strumento. Un upgrade a tutti gli effetti, insomma, che fra l'altro garantisce al cliente finale la possibilità di personalizzare alcuni elementi del mobile (la specchiera superiore e quella inferiore) fino a fare del proprio pianoforte un pezzo unico. L'ottimizzazione dei processi produttivi garantisce inoltre una notevole compressione dei costi, che si riverbera in modo positivo sull'intera catena distributiva. Con il risultato che il prezzo di vendita al pubblico risulta particolarmente competitivo anche nel caso di uno strumento personalizzato. Di- sponibile sull'intera gamma di pianoforti verticali Studio Series nei classici motivi Nero Pavone, Mogano Pavone e Noce Pavone, la versione Upgrade approderà nei prossimi mesi anche ai modelli a coda. Non occorre invece attendere per sperimentare di persona le soluzioni avveniristiche impiegate nella linea RPT. Questi pianoforti, che di sicuro faranno parlare molto di sé per tutta la durata della manifestazione, introducono infatti un'idea innovativa: quella del pianoforte semiacustico. In estrema sintesi, ciascuno di questi strumenti è contemporaneamente un pianoforte a coda, un pianoforte digitale e un comodo verticale. "In questo momento, è qualcosa di unico sul mercato", ci ha raccontato con soddisfazione l'amministratore di Schulze Pollmann Eugenio Galanti. "I pianoforti RPT riescono ad offrire ai pianisti la piena funzionalità della meccanica in legno di un pianoforte a coda e i massimi livelli della tecnologia, il tutto nello spazio ridotto di un pianoforte verticale". I pianoforti RPT impiegano ciascun singolo componente di un’autentica meccanica di un pianoforte a coda: dal tasto in legno di abete al pilota, dal cavalletto allo stiletto, dal martello al para-martello. "Sono 1.584 parti diverse", precisano i tecnici Schulze Pollmann, "e il loro apporto nel processo di trasformazione della pressione di un tasto in suono è insostituibile". Ciascun elemento è regolato a mano da tecnici qualificati, e lavora in perfetta sintonia con le componenti elettroniche dello strumento. Per dirla ancora con i tecnici Schulze Pollmann: "La lettura precisa del tocco è affidata a 88 sensori ottici ad altissima precisione. Il segnale viene quindi affidato ad un generatore sonoro a modelli fisici che impiega componenti di ultima generazione per offrire all'esecutore una tavolozza acustica di 50 timbri". Rispettoso della tradizione e aperto al futuro: ecco a voi il pianoforte semiacustico Schulze Pollmann RPT • Fabbrini Vittorio & C. PIANOFORTI NAZIONALI ED ESTERI - ORGANI MUSICA - RIPARAZIONI - ACCORDATURE www.schulzepollmann.com Via della Repubblica, 91/93 FOGGIA Tel/Fax 0881 723754 www.fabbrinivittorio.it Pianoforte | 27 il Le novità in mostra Pianoteile: le parti... per il tutto Un secolo e... un quarto per i tre diapason Con la prossima settimana si apriranno ufficialmente in tutto il mondo i festeggiamenti per il centoventicinquesimo anniversario della fondazione di Yamaha. Le celebrazioni saranno accompagnate in tutto il pianeta da un ricco programma di iniziative identificate complessivamente dal logo sviluppato per l’occasione dal designer inglese Neville Brody. “Sarà un’occasione per riflettere ulteriormente sui valori fondanti della nostra azienda”, fanno sapere i vertici della multinazionale di Hamamatsu. Non a caso, il payoff del marchio –che affiancherà per un anno intero tutte le comunicazioni e le attività promosse dal Gruppo Yamaha– recita testualmente 125 anni di passione e performance. “Questo binomio”, sottolineano alla Yamaha, “identifica e riflette da sempre non soltanto le caratteristiche dei nostri prodotti, ma anche i tratti distintivi dei nostri clienti. Ed è proprio per rivolgere loro un ringraziamento speciale che abbiamo scelto di esporre questo motto non soltanto nelle comunicazioni aziendali, ma anche in occasione di fiere ed eventi, sulle pagine pubblicitarie, sui siti web del Gruppo... e in tutti gli spazi che saranno raggiunti dalla comunicazione per la durata di un anno intero dall’inizio delle celebrazioni”. Fondata il 12 ottobre 1887 ad Hamamatsu con il nome di Nippon Gakki Company da un ancor giovane Torakusu Yamaha (nella foto al centro, in uno scatto di inizio Novecento), la futura Yamaha Corporation aveva inizialmente come unico obiettivo la costruzione di organi (nella foto a sinistra, uno dei primi prototipi commercializzati). L’intuito del fondatore, le sue indiscusse abilità nei settori della meccanica e dell’organizzazione dei processi industriali, insieme allo straordinario fervore culturale che accompagnava gli anni dell’apertura del Giappone nei confronti della cultura occidentale, fecero il resto. Stimolata in questo anche dalle richieste del Ministero dell’Educazione giapponese –che aveva inviato Torakusu Yamaha negli Stati Uniti per studiare la produzione su larga scala di strumenti musicali, e che fu tra i primi clienti della Nippon Gakki– l’azienda di Hamamatsu fu presto in grado di produrre pianoforti di altissima qualità, capaci di imporsi in pochi anni all’attenzione dei musicisti di tutto il mondo. Il resto è storia: e basta scorrere rapidamente gli annali Yamaha per rendersi conto dell’impetuosa crescita di un’impresa che ha saputo rinnovarsi continuamente, arrivando a produrre di fatto tutte le famiglie di strumenti musicali, ma anche motociclette, motori, racchette da tennis, archi da competizione, mazze da golf, robot industriali, apparecchi audio, componenti informatici, software e attrezzature ad alta tecnologia. La chiave del successo è riassunta nell’obiettivo aziendale Creating Kendo Together –che potremmo tradurre approssimativamente con l’espressione Insieme per raggiungere l’ispirazione. Ma anche nell’impegno costante per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche e di design innovative. Un impegno che risale ai primi anni del Novecento –con l’inaugurazione, nel 1903, della prima camera per ricerche acustiche mai costruita– e che continua oggi con un dipartimento di ricerca che si sviluppa su cinque continenti e che, ancora una volta, fa della passione e della performance i cardini della propria attività. Auguri, Yamaha! • www.yamaha.it Pianoforte 28 | il Jahn Pianoteile è un’azienda leader nel settore delle parti di ricambio, delle attrezzature per tecnici e degli accessori per pianoforti a coda e verticali e strumenti storici a tastiera. Nel suo ampio catalogo si contano inoltre sistemi di illuminazione per pianoforte, sistemi di deumidificazione, accessori musicali d’arredamento, sottoruote e molti altri prodotti idonei per tutti gli appassionati del pianoforte. L'azienda è stata fondata nel 1948 da Alfred Jahn come Alfred Jahn GmbH & Co. KG ed è oggi guidata dal tecnico costruttore di pianoforti Andreas Harke. Conta 12 dipendenti e ha sede a Grub am Forst, una cittadina dell’Alta Franconia, in Germania. Nel 2008 ha celebrato i 60 anni di attività. Quest’anno, in occasione della sua seconda presenza in Fiera, Jahn Pianoteile ha organizzato un seminario per l’installazione dei sistemi di silenziamento prodotti da Korg, per i quali ha l’esclusiva. La partecipazione al seminario è gratuita per tutti gli associati AIARP, a dimostrazione del forte legame che unisce casa Jahn alla prestigiosa associazione dei tecnici italiani. • www.pianoteile.com Viscount e il pianoforte, una questione... fisica A Francoforte, dove Viscount lo ha presentato la scorsa primavera, è stato salutato come una delle più interessanti novità sul mercato del pianoforte. Physis Piano, nella foto a fianco, è un pianoforte digitale innovativo e versatile, capace di una fedeltà sonora senza precedenti. Frutto di un complesso lavoro di progettazione ed engineering che ha visto impegnati in prima persona tecnici e progettisti dei laboratori Viscount, questo prodotto interamente made in Italy è stato sviluppato attorno a Physis®, la tecnologia a modellazione fisica brevettata da Viscount che permette ai sei processori DSP Dual Core di garantire una po- tenza di calcolo di 24 miliardi di operazioni al secondo, per la creazione fedele di ben cinque diverse tipologie di strumenti e le relative infinite personalizzazioni. Il suo design è elegante ed esclusivo, i comandi sono inseriti in un pannello in vetro nero multitouch retroilluminato. Lo strumento può essere personalizzato anche nei colori ed è dotato di un display intuitivo che permette di editare facilmente anche i parametri più complessi degli algoritmi di Physis®. I materiali pregiati, come l’alluminio impiegato per la scocca ed il legno per la tastiera con “Ivory Sense”, non fanno che confermare agli occhi quello che l’orecchio di un musicista percepisce istintivamente sin dalla prima esperienza d’ascolto: la consapevolezza di trovarsi di fronte ad uno strumento davvero senza paragoni. • www.viscount.it Preparazione assoluta del pianista Come ci si prepara per un’esecuzione memorabile? Quali tecniche usano i grandi pianisti per ottenere sempre i risultati artistici che cercano con un margine minimo di errore? E come si può rendere efficace lo studio, portando al massimo la resa del tempo a disposizione? A questi e ad altri interrogativi risponde Carlo Grante, pianista noto alle platee di tutto il mondo, in Criteri primari di metodologia pianistica. Un libro che è un must per qualsiasi pianista interessato a... fare sul serio. • www.rugginenti.it Nella casa di Steingraeber È di particolare interesse il tour virtuale di Casa Steingraeber che il costruttore di Bayreuth ha inserito da poche settimane sul proprio sito. Con pochi clic si entra nelle sale di rappresentanza, nel laboratorio, nel museo, nel piccolo giardino rococò... Si possono inoltre visitare lo showroom dei modelli in produzione e la notevole collezione storica, che vanta fra l’altro un pianoforte appartenuto a Liszt. Quest’ultimo, in particolare, è l’esemplare datato 1886 di cui Steingraeber produce su richiesta la replica esatta: un’iniziativa che affianca la produzione di modelli in edizione speciale dedicati a Liszt, la cui disponibilità è stata estesa fino al 12 ottobre prossimo, data di chiusura dell’anno giubilare per il duecentesimo anniversario di nascita del compositore ungherese. Ma se un festeggiamento si avvia a conclusione, un altro ancora più sontuoso si prepara: è il bicentenario wagneriano, per l’organizzazione del quale il costruttore di Bayreuth ha evidentemente un ruolo di primo piano. Le iniziative in programma sono moltissime, e su di esse c'è una ricca documentazione presso lo stand Steingraeber. Sul fronte più specifico dei pianoforti, segnaliamo senz’altro la disponibilità di un nuovo modello da concerto che è stato disegnato su ispirazione dell’esemplare in possesso del Festspielhaus. www.steingraeber.de • Le novità in mostra Fabbrini presenta Bechstein Negli anni Settanta, Murray Schaefer citava allarmato uno studio secondo il quale la capacità dei giovani musicisti di intonare correttamente un la naturale senza diapason stava crollando. Già allora si imponeva, in Europa e in tutto il mondo sviluppato, una nuova tonica di riferimento, più prossima al sol diesis: un multiplo del ronzio di fondo della corrente elettrica. A quarant’anni di distanza, la situazione è ulteriormente degenerata: i nostri ambienti, anche i più “puri”, sono saturi di apparecchi elettronici di ogni dimensione che riempiono l’aria di microcariche elettrostatiche. E il “paesaggio sonoro”, come dice Schaefer, è compromesso, attraversato com’è da un campo di distorsioni che va sotto il nome di Velo Armonico Permanente. Anche il suono del pianoforte risulta alterato: le cariche elettrostatiche sono instabili e perturbano in modo inconsapevole la propagazione di suoni diretti e indiretti. A ristabilire l’ordine perduto interviene un dispositivo rivoluzionario: Oval Sound System. Alimentato da una coppia di pile, viene posizionato nei pressi del pianoforte e agisce in modo silenzioso. Al suo interno è contenuto un modulo a induzione elettrostatica capace di generare un nano-campo elettrico calibrato in maniera molto precisa e capace di riallineare le cariche elettrostatiche presenti nell’aria. Gli effetti sono riassunti nei due grafici qui sopra. In termini acustici, portano ad un miglioramento degli armonici, all'allungamento del sostegno, alla riduzione della saturazione e a guadagni dinamici che vi invitiamo a sperimentare di persona. Chi l’ha fatto è rimasto sempre sorpreso, come l’ingegner Paolo Fazioli, che ha voluto esprimere la propria gratitudine all’inventore Patrice Scanavini (il primo a sinistra nella foto d’apertura accanto a Salvatore Tarantino e Lamberto Calderoni) con una dedica personale. • www.crescendosrl.it Pianoforte 30 | il ze nel corso di un'intervista apparsa di recente sulla Suddetische Zeitung, "non la si ritrova in Asia. (...) L'Europa ha un vantaggio di conoscenze e sensibilità che non si può recuperare così in fretta". Per questo, Bechstein ha valorizzato il proprio timbro. Che ha, per dirla con Schulze, "un carattere sonoro più delicato, e anche molto più colorito e canoro". La scelta di autonomia si manifesta anche nel design degli accessori. Come l'elegantissimo display del sistema di silenziamento, nella foto. • www.bechstein.de - www.fabbrinivittorio.it GRAN Oval Sound System: Alla ricerca della quiete perduta C’è una grande storia di orgoglio culturale alle spalle della sorprendente rinascita del marchio tedesco C. Bechstein. Una storia che porta la firma dell’attuale amministratore delegato Karl Schulze e della moglie Berenice Küpper. Animati da uno spirito di valorizzazione del gusto e della cultura musicale europea in opposizione a scelte di politica industriale di matrice statunitense, i due manager hanno rilevato la fabbrica tedesca nel 1986; e in vent'anni ne hanno capovolto le sorti. Oggi, Bechstein è un marchio leader a livello mondiale. Vanta una produzione imponente (è il primo produttore, ad esempio, in Russia) e difende a spada tratta la propria identità sonora. "La sensibilità acustica europea", ha dichiarato Karl Schul- FINALE Luca Rossetti ALLA SCOPERTA DEL PIANOFORTE € 16 (MK 17701) Avviamento allo studio del pianoforte. - Pagg. 76 Andrea Avena TEORIA & ARMONIA Prima parte € 25 (MK 14652) + CD audio - Pagg. 302 Finalmente un metodo veramente chiaro e completo per l’autodidatta e per tutte le scuole di musica. Dai concetti base della teoria classica all’analisi armonica del Jazz e delle musiche moderne. Un corso completo di lettura e di ear-training ritmico-melodico-armonico in quattro volumi. Piero Caraba - Carlo Pedini LE FORME DELLA MUSICA € 30 (S-0270) - Pagg. 500 (MK 18572) Il volume, frutto dell’esperienza di 25 anni di insegnamento di “Armonia” e di “Analisi delle forme musicali” nei Conservatori di musica, tratta, in quasi 500 pagine di spiegazione ed esempi, delle forme che la storia della musica ha prodotto, da quelle legate al canto gregoriano alla musica di oggi. DIVERTIMENTO AL PIANOFORTE... ANCHE IN SILENZIO! I pianoforti verticali Boston ed Essex designed by Steinway & Sons possono essere suonati tradizionalmente o silenziosamente in cuffia, senza disturbare nessuno. SISTEMA DI SILENZIAMENTO GRATIS - RISPARMIANDO € 1.865. promozione AUTUNNO 2012 Solo per poco tempo: Sistema di silenziamento gratuito – risparmio di € 1.865! Boston Piano, designed by Steinway & Sons, festeggia 20 anni! Per celebrarli insieme vi offre su tutti i verticali Boston (UP) e sui verticali Essex modelli EUP-116 ed EUP-123 il sistema di silenziamento Quiet Time Magic Star gratis* Concedetevi la possibilità di suonare ed esercitarvi sul vostro pianoforte tradizionale giorno e notte, senza disturbare nessuno! *disponibilità limitata – solo presso i Concessionari aderenti all’iniziativa. Per informazioni: STRINASACCHI snc · Rappresentante per l’Italia di casa Steinway & Sons Via Quattro Novembre, 11b · 37126 Verona · Tel. 045 8345692 · Fax 045 8301837 [email protected] · www.steinway.it