PowerPoint Template - Le Reti Sociali
Transcription
PowerPoint Template - Le Reti Sociali
Universita’ di Pisa Dipartimento di Scienze Sociali Sezione “Teorie e metodi di analisi Delle reti sociali e del capitale sociale” Reti e significati: il contributo dell’interazionismo simbolico allo studio della struttura sociale Andrea Salvini - Università di Pisa Lezioni interdisciplinari per lo studio delle interazioni e delle reti sociali Indice 1. Inquietudini 2. Reti e significati 3. IS e struttura sociale 4. Conclusioni? Reti sociali e struttura Nelle scienze sociali, l’approccio strutturale che è basato sullo studio dell’interazione tra attori sociali è chiamato analisi delle reti sociali L’approccio delle reti sociali si basa nulla nozione intuitiva che i modelli dei legami sociali in cui gli attori sono incardinati abbiano conseguenze importanti per quegli stessi attori. Gli studiosi delle reti, così, tentano di scoprire varie tipologie di modelli. E cercano di determinare le condizioni in cui sorgono quei modelli e svelare le loro conseguenze. […] Tutte e quattro queste caratteristiche si rintracciano nella moderna analisi delle reti sociali e insieme definiscono il campo: 1. l’analisi delle reti sociali è motivata da un’intuizione strutturale basata sui legami che collegano gli attori sociali; 2. si radica in dati empirici sistematici; 3. si presenta in modo consistente attraverso rappresentazioni grafiche; 4. si basa sull’uso di modelli matematici e/o di calcolo (Freeman, 2004) Reti sociali e struttura 1. gli attori e le loro azioni sono considerati unità interdipendenti (piuttosto che indipendenti) 2. i legami relazionali fra attori sono canali che favoriscono il flusso di risorse; 3. i modelli di rete sono considerati ambienti strutturali che forniscono opportunità e vincoli per l’azione individuale; 4. la struttura è concettualizzata in termini di modelli durevoli di relazione tra attori (Wasserman, Faust, 1994) Struttura sociale Concetto “The image I have is of a set of points some of which are joined by lines. The points of the image are people, or sometimes groups, and the lines indicate which people interact with each other. We can of course think of the whole of social life as generating a network of this kind” Definizione (Barnes) G= (V, R) con V={v1, v2, v3, …, vn} R={r1, r2, r3, …, rn} e 𝐺 ⊆𝑉×𝑉 Formalizzazione Inquetudini Teorica il rapporto tra concetti operativi e teorie sottostanti spesso risulta debole, poco realistico o semplicemente non esplicitato adeguatamente […] Metodologica nonostante la ricchezza delle tecniche a disposizione […] l’analisi dei reticoli non sembra ancora in grado di catturare adeguatamente la complessità dei legami tra gli attori Tecnica Operativa più in generale si può affermare che la ricchezza dell’apparato tecnico-analitico contrasta con la modestia dei risultati sostanziali […] la modestia dei risultati empirici è a sua volta in parte determinata dalla difficoltà di rilevazione nelle indagini sul campo (Chiesi, 1999) Sviluppi Gli sviluppi più notevoli si sono avuti sui seguenti piani: 1 2 3 Metodologico: Tecnico: Operativo: Affinamento delle tecniche di raccolta dei dati; Ampliamento delle tecniche disponibili Elaborazioni statistiche per cogliere gli effetti strutturali sul comportamento individuale Incremento esponenziale delle applicazioni empiriche ai più diversi campi della conoscenza Resta un certo “ritardo” sul piano dell’elaborazione teorica Sostegni teorici Teorie Strutturali Enfasi, in ambito sociologico, sulla strumentalità e sull’utilità prodotta nelle reti Psicologia sociale Teorie dello Scambio e Capitale sociale Rational Choice Theories Manca la dimensione espressiva , processuale, identitaria Immagini dell’IS Gli esseri umani sono creature uniche a causa della loro abilità di usare simboli Essi diventano specificatamente umani attraverso l’interazione Essi sono esseri consapevoli e auto-riflessivi in grado di guidare la propria condotta Essi sono creature dotate di fini che agiscono all’interno e verso le situazioni La società consiste di persone che sono impegnate in interazioni simboliche Le emozioni sono centrali rispetto ai significati, al self e alla condotta La joint action (o “social act”) deve essere considerata l’unità fondamentale dell’analisi sociale I metodi della ricerca sociale dovrebbero consentire ai ricercatori di cogliere i significati degli attori K. Sandstrom, D. Martin, G. Fine, 2006 Interazionismo simbolico Ruolo dei significati prodotti nell’interazione per gli individui e la struttura sociale Arricchimento del patrimonio concettuale di riferimento Circolarità dei livelli analitici Micro/macro Contributo dell’IS allo studio della struttura sociale definita in base al concetto di rete IS: le tre premesse di Blumer (1969) 1. Gli individui agiscono verso le cose in base al significato che esse hanno per loro 2. Questo significato è derivato da, o sorge, dall’interazione sociale di ciascuno con i suoi simili 3. I significati sono trattati e modificati lungo un processo interpretativo usato dalla persona nel rapporto con le cose che incontra L’individuo è in grado di darsi indicazioni (interagisce con se stesso) si rapporta alle situazioni accertando il significato delle azioni degli altri, determinando la propria linea di condotta alla luce di quella interpretazione. La vita del gruppo umano consiste ed esiste nell’adattamento reciproco delle linee d’azione Quest’articolazione delle linee d’azione determina e costituisce l’azione comune Riflessioni sull’azione comune Anche nel caso di azioni ripetitive e stabili essa deve sempre passare attraverso un processo di formazione e ridefinizione (significati) Le reti funzionano non per esigenze sistemiche, ma per via della definizione della situazione delle persone nei “local” della rete (significati) Una teoria di rete adeguata alla comprensione dei fenomeni sociali non può non tener di conto dei significati espressi nell’interazione Ruolo del passato: un’azione comune presente nasce da un retroterra di azioni precedenti dei partecipanti (significati) (Blumer, 1969, 2008) Processualità della rete Gli attori non sono elementi intercambiabili in un sistema sociale fissato, ma hanno diverse opzioni per la propria condotta; Le interazioni tra alters sono continuamente soggette a forme di negoziazione (negotiated order): le relazioni sono fluide ed il grado di fluidità è una questione di carattere empirico; Le relazioni cambiano in virtù del cambiamento dei significati attribuiti alle persone, pur all’interno di un medesimo legame Una rete sociale è sempre in stato di “dinamica tensione” per via del cambiamento dei significati I membri della rete possono avere una concezione diversa della struttura del loro network: la rete è una “risorsa cognitiva” e negoziata: è influenzata ed influenza la condotta G.A.Fine, 1983 Significati e struttura Dall’attore alla struttura (e ritorno) Retroazione della struttura Modifica dei significati Effetto sulla struttura Il significato modifica le interazioni Significati e contenuti dei legami Il contenuto influisce sull’interazione Attribuzione di I “nodi” attribuiscono significati nelle interazioni significato Approfondimenti - 1 IS: studio della struttura sociale a partire dai significati attribuiti dai nodi alle interazioni/relazioni I significati attribuiti alle relazioni sono utilizzati come basi per l’azione (joint action – action alignment) I significati influenzano la “gestione” delle relazioni: il loro contenuto, le condizioni dell’attivazione. I significati cambiano nel tempo anche all’interno delle relazioni con le stesse persone All’interno di una stessa rete si utilizzano diversi canali comunicativi e diverse strategie di “gestione” delle relazioni Un individuo può mantenere livelli simili di popolarità (centralità) cambiando però il quadro delle relazioni Approfondimenti - 2 Percezione della rete o di “segmenti significativi” di essa: insiders ed outsiders; clique e clusters come “marcatori culturali” oltre che (piuttosto che) “addensamenti relazionali” Approfondimenti - 3 Modifica del concetto di “posizione nella rete” in base al concetto di “ruolo” (formale): “linee di azione regolarmente agite associate ad una posizione sociale definita attraverso aspettative sociali” I legami hanno una grande quantità di dimensioni in cui il confine tra “formale” e “informale” diventa meno netto; l’esplorazioni dei significati assegnati al legame può aiutare a “navigare” nelle nebbie. Ad esempio: a quali condizioni le risorse che sono incardinate in un legame basato sul ruolo vengono mobilitate e “accedute”? Applicazione al position generator e al resource generator Position generator Approfondimenti - 4 Granovetter segnalò nel 1992 il “temporal reductionism” nella SNA: i legami interpersonali sono trattati come se non fossero influenzati dal tempo (ma anche dal “tono emotivo”) I costrutti concettuali per definire attualmente le proprietà qualitative delle reti sono due: legami deboli e legami forti. Su questi due costrutti si basa lo studio della struttura di rete (egocentrata e completa): eterogeneità; densità: Oltre i legami forti e deboli I legami “forti” sono soggetti alle teorie (socio-psicologica) del “bilanciamento” (Heider, 1958) e dell’omofilia in base alle quali gli individui entrano in relazione con altri individui in base alla loro similarità, coinvolgendo il proprio entourage; i legami deboli non sono soggetti a tali uniformità I legami in reti eterogenee sono multidimensionali; M. Hennig (2007) sostiene che anche all’interno di legami forti – famiglia e amicizia – vi possono essere variazioni nel flusso di risorse o di supporto, e che l’eterogeneità della rete influisce sul “potenziale” di risorse attivabili. Ma non spiega perché, cioè quali sono i meccanismi che presiedono alla eterogeneità/omogeneità La rete non deve essere considerata come insieme di “pattern strutturali” tra attori, ma come un set di microinterazioni con contenuti altamente localizzati basati sui significati assegnati alle interazioni e non (soltanti) sui comportamenti. IS e struttura sociale Livelli di analisi: circolarità tra il livello dell’attore, il livello delle interazioni e il livello della struttura IS criticato per aver ignorato o sottovalutato il ruolo dei caratteri strutturali sull’azione e sull’interazione Rivisitare due concetti durkheimiani di “costrittività” (i “confini” dell’azione) e di “esteriorità” (gli effetti della struttura sociale che “trascendono” il senso che gli individui possono costruire di quella struttura) G. A. Fine, 1993 Costrizione ed esteriorità Costrizione Gli individui “introiettano” forze sociali presenti intorno a lui: l’azione non è libera, l’agency è limitata da effetti strutturali Esteriorità Riguarda le conseguenze reali di forze esterne che sono indipendenti dagli individui e spesso da loro “confermate” Preoccupazione del solipsismo e del relativismo: il rischio è evitato mettendo a fuoco costrizione ed esteriorità Come agiscono le “costrizioni” La questione non sta nel fatto che gli attori “non possono agire come vogliono”, ma semplicemente “non lo fanno” (in virtù della loro conoscenza e percezione del mondo) Il mondo circostante ha una sua “materialità”, ma è reale perché gli attori “vedono, sentono e trattano” gli oggetti (materiali, sociali e simbolici) come reali per loro. In questa circostanza le entità sociali (strutture sociali, organizzazioni sociali) sono quasi sempre percepite come unitarie Per Blumer “l’ordine sociale” è un concetto residuale, per Fine è “presupposizionale”: le organizzazioni sociali “fissano” costrizioni all’azione perché forniscono simboli che gli individui utilizzano per comprendere i propri contesti sociali Le persone “reificano” i propri mondi sociali e vanno a costituire una sorta di “linguaggio naturale” (scuola, università, famiglia, ecc…) Costrizioni e ordine sociale Gli attori costruiscono (tipizzano) i propri mondi Ordine sociale (negoziato) Costruiscono e utilizzano simboli I mondi retroagiscoo con i propri simboli I mondi possono essere organizzazioni sociali ma anche immaginari, metaforici, virtuali… Esteriorità Agisce nella creazione collettiva dei significati e alla strutturazione delle interazioni: Limiti fisici dell’ambiente Effetti spazio-temporali Legami istituzionali Tradizione Credenza nel primato delle organizzazioni (G. A. Fine, 1993) Componenti (rilevanti) della “obdurate reality” (esteriorità) Effetti spazio-temporali Produzione di effetti nel tempo e nello spazio di azioni (gli effetti si propagano mediante reti estese di interazione (ex: innovazioni) Tradizione Il passato ha un’obdurate reality perché si sedimentano modi di essere che sono interagiti nel presente Legami istituzionali Esteriorità dell’ordine negoziato Esistenza di reti di interazione tra entità sociali mediate da interazioni tra individui (ex: interlocking directorates) Credenza nel primato dell’ordine sociale Percezione di un ordine reificato che si forma nelle esperienze routinizzate e ripetitive degli attori La realtà della struttura è separata dalla sua interpretazione Bibliografia Fine, G.A., On the macrofoundations of microsociology: Constraint and the exterior reality of structure, in “The Sociological Quarterly”, 32, 2, 1991. Harrington, B., Fine, G. A., Where the Action Is. Small Groups and Recent Development in Sociological Theory, in “Small Group Research”, 37, 1, 2006 Fine, G.A., Kleinman, S., Network and Meaning: An Interactionist Approach to Structure, in “Symbolic Interaction”, 6, 1, 1983 Blumer, H., Interazionismo simbolico, il Mulino, Bologna, 2008 (ed. or. 1969) Maines, D. R., Social Organization and Social Structure in Symbolic Interactionist Thought, in “Annual Review of Sociology”, 3, 1977 Sandstrom, K., Martin, D. Fine, G. A., Symbols, Selves and Social Reality, Roxbury Publishing Company, Los Angeles, 2006 Hennig, M. When Exactly do Social Relations Became a Resource?, in Friemel, T., Applications of Social Network Analysis, UVK, Konstanz, 2007. Freeman, L., The Development of Social Network Analysis: A Study in Sociology of Science, Empirical Press, Vancouver, 2004 Wasserman, S., Faust, K., Social Network Analysis: Methods and Applications, Cambridge University Press, Cambridge, 1994.