I benefici medici del Beta-1,3D-Glucano

Transcription

I benefici medici del Beta-1,3D-Glucano
Farmaci e parafarmaci Prodotti da banco Patologie Bellezza e benessere Controllo della salute
Donna Esperto Fitoterapia Igiene e cura Infanzia Omeopatia Primo soccorso Salute del
cittadino Sessualità Terza età Tutela del malato Vita di coppia
Home page » Home Page
La International Health Care informa
I nostri integratori alimentari sono esclusivi per il
mercato italiano, in quanto prodotti su nostra
formulazione ed unici nella loro collocazione di
prodotto naturale-curativo. Di particolare interesse
l'articolo sui benefici medici del Beta 1,3 Glucano,
principio attivo contenuto nel ns. integratore Beta
Lievito Glucan, che potenzia e rafforza le difese
naturali dell'organismo dando una immunita' "aspecifica". Utilissimo nelle sindromi da
raffreddamento puo' essere utilizzato anche a livello "preventivo".
E' molto conosciuto all'estero, ed impiegato da anni anche nella immunoterapia del
cancro. Abbiamo notificato al Ministero della Salute un prodotto con questo principio
attivo tre anni addietro, immettendolo per primi sul mercato italiano (solo ora inizia
qualche altra azienda ad impiegare il Beta Glucano nelle sue formulazioni). Il suo
benefico effetto si estrinseca anche in una particolare
azione di riduzione del colesterolo cattivo LDL, aumentando quello buono HDL.
Il Nooxidant formula, antiossidante ad azione disintossicante ed antiinvecchiamento
per l'organismo, contiene precursori del Glutation che promuovono la sintesi dello
stesso nell'organismo: N-Acetilcisteina ,_ LGlutammina-; la formulazione contiene inoltre Acido Lipoico e Selenio con Vit.
A( Betacarotene), Vit C, Vit E.
Abbiamo avuto dei risultati eclatanti anche in situazioni difficili (disintossicazione con
transaminasi riportate nella norma nell'arco di soli due mesi di uso del prodotto-due
flaconi circa). Il glutatione e' indispensabile all'organismo e per il fegato e svolge la
sua azione particolarmente anche a livello generale intracellulare.
Il Nooxidant formula contiene n-Acetilcisteina, (primo integratore notificato ed
autorizzato in Italia con questo principio attivo) la quale da recenti studi e' stata
riconosciuta essere anche un potente antiossidante contro i
radicali liberi, con proprieta' chemiopreventive, di antimetastizzazione delle cellule
maligne ed inibitrice del processo di cacinogenesi. (ottimo prodotto
disintossicante ed a livello preventivo anche per i fumatori!)
Il Riequilibra a base di L-metionina e coenzima Q10 lavora sia come disintossicante
sia a livello cellulare riequilibrando la omeostasi. Ottimo anche come coadiuvante per
favorire la ricrescita dei capelli, ma molto piu' indispensabile in tutte quelle situazioni
di scompenso a livello cellulare (compresa dermatite seborroica).
Fornisce gli elementi essenziali per la corretta funzionalita' epatica ed e' fondamentale
per favorire la produzione della fosfatidilcolina, il principale fosfolipide costituente
delle membrane cellulari. Ultimo nato il Baicalin, preparato in compresse contenente il
Flavone omonimo in estratto puro titolato al 97,5% dalla Scutellaria BAicalensis
Georgi.
Tra le sue innumerevoli proprieta', quella di inibire il virus dell'influenza A e B oltre alla
azione antibatterica antifungina ed antivirale, riunisce le caratteristiche specifiche di
altri Flavonoidi e si distingue per l'azione
antiinfiammatoria, venotropa, antiallergica, antiipertensiva e di scavenger contro i
radicali liberi, etc.
Non vi e' attualmente concorrenza sul mercato. Dalla ultima ricerca e' stato riscontrato
anche un effetto protettivo a livello neuronale per le malattie degenerative cerebrali
(alzhaimer Parkinson, distrofia etc.).
La L-GLutammina in polvere, aminoacido e' fondamentale per il cervello, i muscoli, il
sistema immunitario, le mucose del tratto respiratorio, genito urinario,e gastro
intestinale, oltre ad essere un alimento necessario
all'organismo, ha proprieta' immunomodulatorie ed antidepressive. Si rivolge
all'utilizzo sia in ambito sportivo, che curativo. Abbiamo raccolto inoltre una
bibliografia sulle proprieta' salienti dei principi attivi contenuti nei nostri integratori, che
viene mano a mano aggiornata con le ultime notizie rilevate dalla ricerca scientifica,
per poter supportare una azione informativa, medici e farmacisti.
Per un ulteriore approfondimento, sul ns. sito internet
http://www.inthc.com vi sono ulteriori articoli ed alcuni interessanti links alla
bibliografia scientifica per le ulteriori proprieta' dei ns. prodotti.
Giuseppe D'Agnano
International Health Care
Via Roma 19/A - 31030 Carbonera (TV)
tel/fax. 0422 691005
mailto: [email protected]
web http://www.inthc.com
«« indietro
In Generale: indicazioni per assunzione prodotti
x Costituzione iridologica:
LINFATICA --(debolezza mucose,sierose) se si hanno problemi o x prevenzione si consiglia L- Glutammina
1 cucchiaio da minestra al gg Multizyme 2 caps ai pasti Beta lievito Glucan 4 cps al dì dopo i pasti
se febbri di origine virale aggiungere Baicalin 4 cps al dì lontano dai pasti o 3 cps al dì Liver V (febbrifugo,
immunostimolante antivirale)
EMATOGENA – deficit utilizzo glucosio: si consiglia Tiolic acido lipoico 2 cps al dì (effetto insulinosimile)
Deficit utilizzo lipidi ) Multizyme(contiene lipasi) 2 caps ai pasti
Deficit metabolismo intermedio epatico Fe e vit. B12 (servono x EME) e per deficit minerali catalizzatori I, Cu,
Fe si consiglia Re-integra da1 a 3 cps al dì durante i pasti e Nooxidant formula 2 cps al pranzo (evita
ossidazione del ferro dell’emoglobina)
discrasia ematica con anemia leucopenia febbri si consiglia aggiungere Beta lievito glucan 4 cps al dì
dopo i pasti
se febbri di origine virale: aggiungere Baicalin 4 cps al dì lontano dai pasti - Liver V (3 cps al dì lontano dai
pasti)
MISTA
Tendenze biliari difficoltà e disturbi fegato escretore Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Tonorigen 2 cps
al gg lontano dai pasti ( contiene curcuma che aumenta la produzione di bile ) Nooxidant formula 2 cps ai
pasti e Riequilibra( intervengono nella fase di coniugazione)
Silimarin IHC 2 cps al dì (e.s. Cardo mariano (Studi clinici hanno confermato l'utilità di estratti standardizzati
di cardo mariano in casi di intossicazione del fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative
all'abuso di alcool (accelera la rigenerazione degli epatociti danneggiati)
Deficit enzimatico pancreatico (proteasi lipasi amilasi) Multizyme (contiene proteasi lipasi amilasi) 2 caps ai
pasti principali
Disbiosi intestinale deficit immunitario intestinale L- Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino e 1 a
mezzodì Multizyme 2 caps ai pasti principali si consiglia associazione anche di fermenti e probiotici
xDisposizione
NEUROGENA se in presenza stress nervoso emicrania iper attività L- Glutammina 1 cucchiaio da
minestra al mattino e 1 a mezzodì
VEGETATIVO SPASTICA se presenza di crampi Esperidin MSM 2/3 cps al dì secondo bisogno
Re- integra (contiene Magnesio I, Cu Potassio etc) da 1 cps ai pasti principali ri-genera 2 cps al dì (contiene
MSM blocca gli impulsi dolorifici) Citrimag 1 cucchiaino raso da caffè sciolto in un bicchiere d’acqua ½ ora
prima del pasto principale ( integrazione di magnesio)
CONNETTIVALE DEBOLE si suggerisce utilizzo di glucosamina e condroitina: Artrixil IHC 2 +2 cps al dì
TUBERCOLINICA (ossigenoide) può risultare utile Nooxidant formula 2 cps al dì e Re-integra (contengono
antiossidanti , evitano ossidazione del ferro trasportato dall’emoglobina quindi + ossigenazione cellulare)
utile anche L-Glutammina 1 2 cucchiai da minestra al dì (quando esaurimento energia di base )
GHIANDOLARE DEBOLE se iperlipemia scompensi metabolismo tendenza diabete Tiolic 2 cps ai pasti
principali Multizyme(contiene lipasi) 2 caps ai pasti Tonorigen (termogenico) 2 cps 2 volte al dì lontano
dai pasti
xDiatesi
ESSUDATIVA se difficoltà eliminazione liquidi dai tessuti con problemi circolo linfatico
Tonorigen (ha effetto diuretico ) 4 cps al dì max 6 (2+2+2 ) lontano dai pasti (bere più acqua assumendo le
compresse) Baicalin 2 cpr a stomaco vuoto (bioflavonoide il microcircolo , azione venotropa)
Esperidin Msm ( Esperidina, bioflavonoide ricavato da Agrumi utile per la circolazione)
ACIDA (difficoltà eliminazione gruppi acidi es. acido urico acido lattico) Tonorigen (ha effetto diuretico ) 4 cps
al dì e L-Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino in 1 bicchiere d’acqua
La Glutamina svolge un ruolo vitale nella regolazione acido-base del corpo. Lo fa attraverso due
meccanismi differenti. Gli atomi di carbonio nella molecola di glutamina sono ossidati nei reni.Ciò da’ origine
alla produzione di ioni bicarbonato, che vengono rilasciati nel flusso sanguigno. Il bicarbonato assorbe gli
ioni idrogeno dell’acido lattico e li neutralizza. L’altro meccanismo prevede la produzione di ammoniaca, che i
reni fabbricano in maniera da eliminare acido dall’organismo.
Lo fanno disgregando alcune molecole di Glutamina, attraverso alcuni passaggi biochimici. Il prodotto che
forma si lega agli ioni idrogeno dell’acido lattico, con escrezione nell’urina.Quando le concentrazioni di acido
lattico sono elevate, i due meccanismi possono incrementare il consumo di Glutamina dei reni di 6-10 volte
rispetto al normale. Maggiore e’ la disponibilitą di Glutammina più rapido e’ il ristabilimento
dell’equilibrio acido-base
Citrimag apporto di (magnesio carbonato) basifica
LIPIDICA (alterazioni metabolismo colesterolo ) Esperidin MSM 3 cps al dì 1+1+1 prima dei pasti (può
ridurre i livelli del colesterolo del plasma tramite inibizione del 3-hydroxy-3-methylglutaryl riduttasi del
coenzima A (HMG-CoA) così come il acylcoenzyme A: (acyltransferase del colesterolo (ACAT).
Associare Beta lievito glucan 4 cps al gg (Influenza la sintesi del colesterolo (si tratta in questo ultimo caso
del recettore cr3 su cui si fissa il Beta Glucano . Il cr3 viene chiamato anche lecitin site)
Ri-genera 2 cps al dì (1 matt. e 1 la sera)contiene Licopene un carotenoide protettivo utile per la
circolazione (Il Licopene come importante antiossidante, agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo
LDL che e' considerata una delle cause piu' rilevanti nella formazione della placca e di vari disordini vascolari
quali ad esempio le arteriopatie, l’ostruzione delle arterie coronariche, e l’arteriosclerosi.)
Baicalin 2 cps al dì lontano dai pasti contiene il bioflavonoide omonimo (antinfiammatorio, proprietà
venotrope migliora la circolazione)
DISCRASICA Può risultare utile se tendenza diabete Tiolic 3 cps al dì (1+1+1 ai pasti) se debolezza
costituzionale fegato Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Nooxidant formula 2cps ai pasti principali e
Riequilibra 1 cps ai pasti (aiutano fasi di coniugazione) Re-integra (fornisce gli oligoelementi e vitamine utili
alle fasi intermedie epatiche) Ri-genera contiene Licopene utile per prevenire processi degenerativi
neoplastici
Baicalin 2 cps lontano dai pasti contiene il bioflavonoide omonimo (proprietà antitumorali)
ALLERGICA per forme allergiche Esperidin MSM da 2/3 cps al dì secondo il bisogno (interferenza con il
metabolismo dell'acido arachidonico ed il rilascio dell'istamina (azione antistaminica
Per intolleranze è utile L-Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino associare eventualmente
Multizyme 2 caps al pranzo
Multizyme:
2 CAPSULE A MEZZODI’ E 2 CAPSULE ALLA SERA AI PASTI. Agisce come coadiuvante della digestione
(ottimo per sistemare le digestioni lunghe e difficili!) e in tutti i casi di insufficienza costituzionale degli enzimi
esogeni pancreatici (amilasi proteasi lipasi) od aumentato fabbisogno. ( Se si assumono 2 capsule la sera a
digiuno assieme a yogurt o fermenti al posto del pasto, aiutano a disintossicare l’organismo e depurare
l’intestino dai residui di proteine carboidrati grassi etc.etc.) Elimina il terreno favorevole allo sviluppo della
candida.
Sono indispensabili quando vengono assunti assieme ad altri preparati o integratori (es. nel caso delle
vitamine la endo fitasi ne aiuta l’assimilazione) perché fanno funzionare “meglio la cura”.
NOOxidant formula: dose consigliata
2 CAPSULE MASTICABILI A MEZZODI’ E 2 CAPSULE ALLA SERA SUBITO PRIMA DEI PASTI. Aiuta il
fegato a disintossicarsi e fornisce gli elementi utili per la produzione del Glutatione. Riduce lo stress
ossidativo ed è utile per il contenuto di N-acetilcisteina (potere antiossidante e antimetastasi). Per le Epatiti
(particolarmente epatite c, viene associato al Riequilibra (che contiene metionina) e risulta essere molto utile
per riportare le transaminasi nella norma. In questo caso si consiglia per il primo mese l’assunzione di 2+2+2
di NOOxidant formula e 2+2+2 di Riequilibra.
(Un caso a Milano seguito al Niguarda: ora hanno aperto una cartella di indagine e studio.perchè ha le
transaminasi nella norma nonostante non assuma più farmaci x la epatite c; aveva già sospeso interferone e
ribavirina perché intollerante;…aveva uno sfogo in viso e le transaminasi alle stelle. Inizia con Nooxidant e
Riequilibra dopo un flacone lo sfogo in viso sparisce dopo due mesi le Transaminasi rientrano del tutto)
Riequilibra: risolve nella maggioranza dei casi le dermatiti seborroiche e non (es. funziona anche x
problemi di pelle secca o troppo grassa) e fragilità unghie e capelli riequilibra la omeostasi cellulare; si
consiglia 2+2+2 ai pasti è consigliabile associare anche acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6 (olio di
semi di lino o semi di lino + olio di semi di girasole: funzionano egregiamente).
La metionina contenuta nel Riequilibra nell’organismo si trasforma prima in SAME (s-adenosilmetionina) che
ha potere antidepressivo; questa è impiegata nelle epatiti non responder con intolleranza ad interferone e
ribavirina- La Metionina mette a disposizione i gruppi metilici utili alla sintesi della fosfatidilcolina il più
importante fosfolipide costituente delle membrane cellulari ed alla fine della catena di trasformazione dà pure
gli aminoacidi, cistina e cisteina; questa ultima contribuisce alla sintesi del Glutatione.
Riequilibra risulta essere utile particolarmente nella STEATOSI: diversi casi risolti (in questo caso si
consiglia di assumere 2+2+2 cps ai pasti.
X le epatiti si associa al Nooxidant formula, vedi sopra con buoni risultati.
BAICALIN : blocca diversi virus tra cui Epstein barr (mononucleosi ) e hiv (AIDS) lavora come un inibitore non
nucleosidico della trascrittasi inversa.ma senza effetti avversi E’ molto utile x l’influenza : in questi casi sino
a max 6 cps al dì lontano dai pasti 2+2+2 ;
come antiflogistico e venotropo 4 cps al di (2 mattino e due metà pom. lontano dai pasti)
Ha effetto protettivo a livello neuronale nelle malattie degenerative (parkinson ed alzheimer) x la SLA (distrofia
laterale amiotrofica) impedisce l’accumulo e la tossicità del Glutammato nei neuroni. Ha proprietà antitumorali
e protettive per il fegato in caso di chemioterapia (vedi art. Repubblica); indicata x alcune leucemie (leucemia
linfociti T) e tumori alla prostata ( se associata al Tonorigen che contiene estratto di radice di ortica, è indicata
anche x l’ipertrofia prostatica: aumenta il flusso della minzione etc.).
Tonorigen azione termogenica e antiossidante ed antitumorale (estr. Thè verde contiene la epigallocatechina
gallato) azione antinfiammatoria (contiene la curcuma e scutellaria ) depurativa (betulla e cicoria) etc : 2 cps al
mattino e 2 cps al pomeriggio lontano dai pasti si consiglia di bere (molta acqua! Non vino…così si fa molta
più pipì) Aiuta la diuresi e può sostituire con successo anche talvolta completamente i diuretici. Di aiuto nelle
diete dimagranti, ma molto più seriamente ha azione antibatterica ed antivirale, ed antitumorale (l’acido
betulinico e cicorico) e i (curcumonoidi). E’ un colagogo (attenzione se ci sono calcoli alle vie biliari! Può
aiutare ad espellerli se sono piccoli (in 1 caso dopo mezzo flacone i calcoli non c’erano più) ma se sono
grossi… attenzione a tutte le conseguenze dolorose…)
Qui sotto (e non è un annedoto)…ma è un solo caso che per ora forse purtroppo non fa testo:
Un signore che ha sospeso la chemioterapia locale in vescica. Inizia così con gli integratori: vi è stata la
regressione del tumore da t4 (con interessamento delle fasce muscolari) a t3 e poi … migliorato a distanza di
6 mesi sparito( la figlia mi ha telefonato inizio Agosto per darmi la buona notizia la nascita del suo bambino e
il papà all’ultimo controllo sano come un pesce. Hanno fatto una biopsia perché inizialmente non ci volevano
credere…)
La persona risiede a Milano ed èseguita per i controlli all’osp. Di Brescia
La cura è stata Nooxidant formula, 2+2 Baicalin 2+2 Tonorigen 2+2 e Beta Lievito Glucan 4 cps
Poi forse mi stavo stavo dimenticando di dire la cosa più importante: Dio vede e provvede…Sia ringraziato.
Beta Lievito Glucan (mette in moto i Macrofagi , che sono gli “spazzini” del ns.organismo” attivando la
fagocitosi ea attiva i linfociti natural killer( NK)
4 cps al dì dopo i pasti utile per rafforzare il sistema immunitario: Riduce il colesterolo cattivo
Ottimo come prevenzione se si è soggetti a frequenti raffreddori, mal di gola etc: 4 cps al gg.
Fa sparire l’herpes (cioè non si formano la vescicole se se applica anche in loco una compressa schiacciata
appena si sente il prurito). Attenua il fuoco di S.Antonio
Assieme al Baicalin ne rinforza l’effetto antivirale (es. in caso di influenza o hiv).
Aiuta ad abbreviare la malattia ossia passa molto prima (raffreddori , herpes , mal di gola) in questo caso si
possono assumere sino a 12 cps al gg (4+4+4) dopo i pasti.
E’ usato e conosciuto all’estero nella immunoterapia del cancro (vedi recensione della dott.sa colnaghi ist.
Tumori di milano): es. Nel carcinoma mammario i linfociti NK riconoscono le cellule tumorali solo se sono
attivati da questo polisaccaride…(hanno il recettore cr3 come i macrofagi; lì si fissa questa molecola -cioè il
polisaccaride Beta Glucano-) .
RI-GENERA 2 cps al dì 1 al mattino ed 1 alla sera
con Licopene Msm vit E fosfatidilcolina Q10 Ac. Lipoico Vit . C
E’ una formulazione utile a livello generale per l’organismo; azione antiossidante e protettiva ed antitumorale
per gli organi riprodouttivi (testicoli ghiandole surrenali fegato, etc dove si accumula) Il Licopene, agisce anche
contro l’ossidazione del Colesterolo LDL e contro l’aterosclerosi; si sottolinea la potenziale azione di
questa sostanza nel prevenire infarti e ictus; la presenza di Q10 ( provata utilità x prevenire ischemia
miocardio)
L’MSM Metilsulfonilmetano e’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e
per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D
ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri.
L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita.
TIOLIC ACIDO LIPOICO: compresse da 250 mg:
per azione insulinosomile e per le neuropatie (neuropatia diabetica o da assunzione farmaci) dose
consigliata 600/800 mg al gg (ossia circa 3 cps al gg )
La mamma di una ns. amica a palermo : Diabete e neuropatia grave tanto dal non potersi coprire con il
lenzuolo dal bruciore. Non si alzava più da sola dal letto. Dopo inizio cura con il Tiolic 3 cps al gg il bruciore
alla pelle si è subito attenuato e migliorato subito nelle prime settimane tanto da potersi coprire. Adesso si alza
e cammina da sola.
ESSENTIA VITAE 15 gocce due volte al dì in poca acqua L’assunzione aumenta i livelli di SOD (superossido
dismutasi ) e CAT (catalasi) a livello epatico del 26% (estratti fluidi di mallo di noce e zenzero) Protegge il
fegato dagli effetti tossici in caso di trattamento chemioterapico con ciclofosfamide (estratto fluido Lawsonia
inermis). Azione antinfiammatoria (estratto fluido curcuma ) azione detossificante.
Esperidin MSM ottima azione antidolorifica ed antistaminica (es allergia da fieno)
2 cps, al bisogno sino a 4 al dì (2 mattino e 2 alla sera
L’esperidina riduce il colesterolo cattivo (può ridurre i livelli del colesterolo del plasma tramite inibizione del
3-hydroxy-3-methylglutaryl
riduttasi
del
coenzima
A
(HMG-CoA)
così
come
il
acylcoenzyme
A:
(acyltransferase
del
colesterolo
(ACAT).
L’effetto è potenziato dal Beta lievito glucan 4 cps al gg
che svolge il medesimo lavoro Influenzando la sintesi del colesterolo (si tratta in questo ultimo caso del
recettore cr3 su cui si fissa il Beta Glucano . Il cr3 viene chiamato anche lecitin site)
L- Glutammina la dose consigliata è di 1 cucchiaio da minestra di polvere 1 o due volte al giorno (secondo
necessità) es mattino e mezzogiorno prima dei pasti, sciolto in un bicchiere di acqua o succo di arancia (le
bevande zuccherate trasportano la glutammina subito dentro le cellule).
Ha un effetto riequilibrante sulle mucose ed in particolare su quella dell’intestino (i linfociti b che producono le
difese delle mucose , la immunoglobulina secretiva s IgA, consumano la glutammina)
Utilissima in caso di infezioni delle vie respiratorie, del tratto gastro intestinale, genito-urinario (es.x cistiti) ed
intestinale (malassorbimenti irritazioni infezioni, compresa diarrea o stipsi).
In caso di malattia le riserve muscolari di glutammina vengono a calare e se non vi è a sufficienza glutammina
a livello ematico (serve al sistema immunitario che la consuma) vi è un calo di peso; poi vi sarà anche una
carenza a livello epatico (serve per essere trasformata in acido glutammico per la produzione del Glutatione)
e probabili problemi alle mucose (infezioni etc) Serve a contrastare la waste sindrome ed aiuta a vincere la
cachessia (3 cucchiai da minestra al dì)
Se presa a stomaco vuoto la sera prima di coricarsi, stimola l’ormone della crescita.(attenzione in questo caso
se si ha già difficoltà ad addormentarsi può avere un effetto eccitante sul SNC).
Ha potere antidepressivo e disintossica il cervello dall’ammoniaca perché passa direttamente la barriera
emato encefalica
In questo caso il dosaggio che funziona è sempre di circa 15/30 grammi al gg (1 o 2 cucchiai da minestra)
Per gli sportivi evita la fase catabolica dopo allenamento e il susseguente calo delle difese immunitarie per
carenza nel flusso ematico di Glutammina.
Re-integra Di solito 3 cps (1+1+1 ai pasti ) rimettono in sesto i casi di debilitazione…e sono sufficienti.
Un ns.amico adesso lo chiama “la Bomba” perché ha rimesso in piedi lui e la moglie dopo una bruttissima
influenza gastrointestinale. Dopo la cura a 6 cps al gg, la settimana seguente era già in giro x le erboristerie
a parlarne…..
Il Re-Integra, questa particolare composizione vitaminico –multiminerale,racchiude anche la formulazione del
NOOxidant formula con l’aggiunta di acetilcarnitina ( è utile per veicolare gli acidi grassi essenziali ai
mitocondri …. Quindi + carburante …e con l’aggiunta dell’Acido Lipoico lo stesso avviene per i carboidrati.
Questa formulazione ha dimostrato in pazienti HIV+ un miglioramento della sofferenza a livello mitocondriale
dovuta all’assunzione dei farmaci antiretrovirali; poi in modo inaspettato ha elevato il livello delle difese
immunitarie i linfociti T CD4 del 26% dopo l’assunzione per quattro settimane dei micronutrienti.(corrisponde a
circa 6 cps al gg)
Una ragazza hiv+ con epatite C in sei mesi ha elevato i cd4 da 24 a 600. La cura è stata: 4 Beta Lievito
Glucan al gg, 6 nooxidant formula+ 6 riequilibra, 4 baicalin . Anche le Transaminasi sono ora a posto……I
medici del reparto infettivi non ci credevano ( con due farmaci antiretrovirali ci vogliono ANNI per recuperare
un livello di difese immunitarie normali (se non subentrano altri problemi come pancreatiti o problemi di
tossicità al fegato ed altri effetti collaterali vari ) quando gli ha parlato degli integratori le hanno detto ah, allora
continui così! Meno male…
SUNTO:
IPERCOLESTEROLEMIA: Ri genera, Esperidin Msm, Beta Lievito Glucan
EPATITI STEATOSI PROBLEMI TRANSAMINASI FUORI NORMA Nooxidant formula 4/6 cps
al dì (2+2+2 subito prima dei pasti Riequilibra 4/6 cps al dì (2+2+2 subito prima dei pasti)
MALASSORBIMENTI INFEZIONI MUCOSE
STRESS DEPRESSIONE
CATTIVA
DIGESTIONE REFLUSSO GASTRICO
l- Glutammina 1 cucchiaio da minestra sciolto in acqua o succo arancia 1 o due volte al gg
prima dei pasti. Multizyme 2 caps ai pasti principali
DEPRESSIONE DERMATITI Riequilibra da 3 a 6 cps al gg durante i pasti, l- Glutammina 1
cucchiaio da minestra sciolto in acqua o succo arancia 1 o due volte al gg prima dei pasti
PROBLEMI CIRCOLATORI Baicalin 4 cps al dì + Ri –genera 2 cps al dì (1 mattino 1 alla
sera) Esperidin MSM 3 cps al dì
NEUROPATIE DIABETE IPERLIPEMIA Tiolic 3 cps al dì
DEFICIT METABOLISMO INTERMEDIO EPATICO Re-Integra 3 cps al dì ai pasti principali
FUNZIONALITA’ FEGATO ESCRETORE Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Tonorigen 2/4
cps al dì lontano dai pasti Nooxidant formula 4 cps al dì ai pasti
SISTEMA IMMUNITARIO DEBOLE Beta Lievito Glucan 4 cps al dì dopo i pasti L
Glutammina 1 cucchiaio da minestra sciolto in 1 bicchiere d’acqua al mattino
ANTIDOLORIFICO, ALLERGIE ESPERIDIN MSM 3 4 cps al dì ARTRIXIL 1-2 cps al dì
INFEZIONI VIRALI Baicalin, Tonorigen, Beta Lievito Glucan,Liver V
HIV (dipende dai valori linfociti T cd4 e valori viremia hiv RNA) risultamo utili associazioni dei
seguenti prodotti: LIVER V (Incrementa di 100 punti in un mese i linfociti CD4)
Nooxidant formula (6 cps al dì ai pasti) Re-integra (6 cps al dì ai pasti) Riequilibra (4 cps al dì
ai past
L-Glutammina 2 cucchiai da minestra al dì) Baicalin 4/6 cps al dì (lontano dai pasti) Tonorigen
4 cps al dì(lontano dai pasti Essentia vitae 30 gocce al dì
INSONNIA STRESS CORTISOLO ALTO MELATONINA IHC FAST 1 -2 cps da sciogliere
sotto la lingua 15 minuti prima di coricarsi.
INSTANT ENERGY IHC
cod. 906487311 list. € 50,00
INSTANT ENERGY IHC
è un integratore alimentare di Aminoacidi
indicato in presenza di carenze alimentari
o aumentati fabbisogni organici
e nei soggetti sottoposti ad intenso sforzo muscolare.
Informazioni
nutrizionali
Per dose 1,5 g
Per 100 g
Valore energetico 6,1 Kcal / 25,80 Kj
400 Kcal /1700 Kj
Proteine
0
0
Carboidrati
0,636 g
41,91 g
Grassi
0
0
L-arginina HCL
0,227 g
14,9 g
Creatina
0,227g
14,9 g
L-Glutammina
0,227 g
14,9 g
L-Carnitina
0,180 g
11,9 g
INGREDIENTI:
Fruttosio, L-Arginina cloridrato, Creatina monoidrata, L- Glutammina, L-Carnitina tartrato,Aroma arancio.
Dose consigliata:
Si consiglia l’assunzione di 1,5 g al giorno (un cucchiaino da the) sciolto in un bicchiere d’acqua.
Avvertenze:
in caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane) è necessario il parere del medico.
Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale, in gravidanza e al di sotto dei 12 anni.
Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Non superare le dosi consigliate
ARGININA L’Arginina è un aminoacido contenuto nelle proteine degli alimenti di tutte le forme viventi. E’ precursore nella formazione di ossido nitrico ( NO ) il
quale viene prodotto da tutti i tessuti dell’organismo e svolge funzioni fondamentali a carico dell’apparato cardio-vascolare, del sistema immunitario e del sistema
nervoso.
CARNITINA La Carnitina favorisce la produzione di energia per la cellula veicolando gli acidi grassi nelle sedi deputate alla loro utilizzazione metabolica.
CREATINA La Creatina è un derivato degli aminoacidi naturalmente prodotto dall'organismo e contenuto in vari alimenti. Trasformata nella sua forma fosforilata,
è coinvolta nel mantenimento delle riserve energetiche cellulari.
GLUTAMMINA La Glutammina ha proprietà anticataboliche e favorisce il recupero. Aumenta il volume cellulare portando con sè acqua ed altri nutrienti
(aminoacidi, etc..) all'interno delle cellule; migliora il metabolismo proteico creando le migliori condizioni per la sintesi di nuovo tessuto muscolare.
Integratori
alimentari
Prodotti notificati al Ministero della Salute D.L. 27/01/92 N°111
Antiossidanti e Immunostimolanti Per la Salute il Benessere e lo Sport.
International Health Care Tel./fax 0422 691005
Multizyme® Cod. 903619411 60 caps. listino euro 22,00
è una speciale miscela di enzimi purificati ad alta efficacia, estratti e concentrati da
maltodestrine fermentate utilizzando colture di fungo Aspergyllus.
Scompongono efficacemente proteine, carboidrati, grassi e fibre, a differenza per esempio di
bromelaina e papaina che svolgono un’azione esclusivamente proteolitica. Inoltre, questa
speciale miscela di enzimi digestivi consente di scomporre anche zuccheri, latticini e persino di
favorire l’assimilazione dei minerali contenuti nei vegetali mediante l’enzima Endo-fitasi.
Multizyme è la risposta ideale a tutti i problemi legati alla digestione, migliora l’utilizzazione di
qualsiasi supplemento vitaminico/minerale e nutrizionale, costituisce un eccellente
riequilibratore del tratto gastrointestinale se usato in abbinamento ai probiotici come
Acidophilus e Bifidobact. Bifidum. Se usato regolarmente favorisce una migliore funzionalità
del sistema immunitario.
Beta Lievito Glucan ® 80 cps
Attiva e potenzia le difese naturali dell’organismo stimolando la risposta immunitaria attiva la
fagocitosi: formula con: Beta1,3-1,6D Glucano, Vitamina C e Zinco
Beta Lievito Glucan® . Cod. 907143554: listino 23,00 euro: con Zinco e Vitamina C contiene, Il
ß-1,3/ß-1,6 Glucano: è un immunostimolante naturale, estratto dalla parete delle celle di Lievito di
Birra.
Provocando una risposta immunitaria generalizzata di tipo “aspecifico”, potenzia le naturali difese
dell’organismo contro l’attacco di innumerevoli agenti patogeni e malattie.
Il Beta Glucano attiva i globuli bianchi, come i macrofagi, i granulociti e i monociti, che sono
responsabili della difesa contro le infezioni, e supporta la riparazione dei tessuti danneggiati nel
corpo tramite il potenziamento del processo rigenerativo.
Il Beta Glucano è un polisaccaride che fa scattare un'azione di modulazione del sistema
immunitario; -incrementa i Linfociti T- i Linfociti B- e l'attività dei Macrofagi, potenziando le difese
naturali contro le infezioni da virus, batteri, funghi, parassiti e cellule neoplastiche.- - Le maggiori aree di ricerca: -Attivazione della fagocitosi,-Resistenza alle infezioni-Cancro- AIDSInfluenza della sintesi del colesterolo, -Stress, - Sopravvivenza alle radiazioni.
Baicalin ® Integratore erboristico a base di Estratto secco di radice di Scutellaria Baicalensis
Georgi.Dalla Medicina Tradizionale Cinese con il nome di HuanqinTitolo in
BIOFLAVONOIDI>95%
Baicalin: Cod. 902580012 listino 29,00 euro: a base di estratto secco titolato di radice di
Scutellaria Baicalensis Georgi titolo in bioflavonoidi >95%.
Le proprietà benefiche del flavonoide (Baicalin) il principio attivo contenuto in questo estratto
sono innumerevoli: venotrope preziose per la circolazione venosa, antinfiammatorie,
neuroprotettive e di scavenger contro i radicali liberi, antiipertensive, calmanti, antibatteriche,
antifungine ed antivirali.
Depura l'organismo dalle sostanze tossiche La bibliografia scientifica riporta inoltre effetti del
Flavone appartenente alla Scutellaria come potente inibizione del virus influenzale:
(Antiviral activity of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of
Scutellaria baicalensis against influenza A (H3N2) and B viruses).(Nagai T, Suzuki Y, Tomimori
T, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan.)
NOoxidant formula ® Promuove la sintesi del Glutatione
NOoxidant formula® 60 cps. Cod. 900039886: listino 36,00 euro: un potente antiossidante
contro i radicali liberi, promotore del Glutatione: contiene N-acetilcisteina, L-Glutammina,
Acido Lipoico, Selenio, Betacarotene( equiv. Vit. A) Vit. C ed Vit. E.
Gli elementi contenuti in questa formulazione, oltre ad una azione generale antiossidante ed
“antiinvecchiamento” sono utilizzati come cura “alternativa” per combattere lo stress ossidativo
causato dalla infezione hiv,(AIDS) (è stata dimostrata la riduzione della carica virale con
l’assunzione di questi principi attivi.)
Recenti ricerche hanno individuato nella N-AcetilCisteina una sostanza in grado di inibire i
processi genotossici e di carcinogenesi.
La NAC inoltre inibisce il processo invasivo e di metastatizzazione delle cellule maligne.
Aluigi MG et al, Anticancer Res 2000; 20: 3183-3187
Riequilibra ® Ripristina la Omeostasi cellulare
Riequilibra® 80 cps. Cod. 901325555 : listino 27,00 euro: una formulazione esclusiva
contenente L- Metionina, Betacarotene, Coenzima Q10, Vitamina E, Zinco e Seleniometionina;
Riequilibra® fornisce con i suoi elementi quei fattori indispensabili ad una funzionalità
fisiologica ottimale, ripristinando la omeostasi delle membrane cellulari;
combatte i radicali liberi; previene la degenerazione ed il susseguente precoce
invecchiamento e morte delle cellule; è utile per abbassare i livelli di colesterolo e promuove la
ricrescita dei capelli;
impedisce un anormale accumulo di grasso nel fegato, disintossica l’organismo.
L-Glutammina in polvere: Cod.902580024 listino 50,00 euro:
barattolo da 450 g
è prodotta principalmente nei muscoli dove rappresenta circa il 60% degli aminoacidi liberi
presenti nelle cellule.
Costituisce la primaria fonte di energia per il Cervello ed il Sistema immunitario. L-Glutammina
è un derivato dell'Acido Glutammico:
Un valido supporto ed alimento per il Sistema immunitario che la utilizza (per le cellule
responsabili della produzione della Immunoglobulina sIgA per l’immunità del tratto respiratorio,
digestivo-gastro intestinale e genito-urinario); con proprietà immunomodulaanti ed
antidepressive; utile per l’attività sportiva sta al 60% nei muscoli; precursore dell’acido
glutammico, utilizzata dal Cervello ed utile per la sintesi del Glutatione
La L-glutammina viene utilizzata come fonte energetica dal sistema immunitario per le sue
cellule, particolarmente per Linfociti e Macrofagi.
E 'inoltre un importante elemento per la costruzione ed il mantenimento sia del tessuto
muscolare sia di quello dell'intestino,Fegato e Reni.
Quando il sistema immunitario deve fare fronte al pericolo di una infezione, se i livelli di LGlutammina nell'organismo sono molto bassi, può trovarsi a corto di risorse per poter
affrontare gli attacchi degli elementi estranei (virus, batteri funghi, cellule tumorali etc.).
Questa situazione di carenza si verifica in concomitanza di situazioni di stress fisico notevole o
di malattia, dove vengono consumate persino le riserve muscolari di L-Glutammina che
diminuisce drasticamente anche nel flusso ematico.
Di conseguenza può esserci la probabilità di un maggiore rischio di progressione dell'infezione
o della stessa malattia. In questi casi risulta utile una integrazione di L-Glutammina.
E' fondamentale per il funzionamento del cervello, che la converte in acido glutammico.
Tiolic Cod. 903619423 Acido Alfa Lipoico 60 cps da 250 mg. Euro 38,00
L'acido alfa lipoico, è un nutriente dalle innumerevoli proprietà: tra le più importanti quella
insulinosimile, cioè la capacità di trasportare i carboidrati all' interno delle cellule muscolari.
L'Acido Alfa Lipoico o ALA (Alpha Lipoic Acid) viene denominato anche acido Tiottico perchè la
sua molecola contiene due gruppi tiolici.
Un Tiolo o (-SH) consiste di un atomo di Zolfo e Idrogeno. Questo unico antiossidante ha la
caratteristica di essere sia idrosolubile sia liposolubile.
L'Acido Alfa Lipoico è un promotore del Glutatione ed un importante cofattore di metabolismo
nel processo di produzione energetica.
L'acido alfa lipoico è uno degli antiossidanti più potenti presente sia a livello intracellulare ed
extracellulare. Agisce contro i i radicali liberi e ha la capacità di riattivare e proteggere gli altri
antiossidanti sia liposolubili come la vitamina E sia idrosolubili ad es. come la Vitamina C.
Tonorigèn Cod. 903619435 60 cps euro 29,00
Le proprietà degli estratti vegetali contenuti:
antiinfiammatorie, antiossidanti, antivirali
colagoghe, depurative,
diuretiche, immunostimolanti
protettive per la circolazione,
scavenger contro i radicali liberi, stimolanti, termogeniche ,toniche
Apporto componenti erboristici per 2 compresse:
The verde (Camelia sinensis) foglie estratto secco 200 mg (apporto in polifenoli 190 mg),
Curcuma (Curcuma longa) radice estratto secco 200 mg (apporto in curcuminoidi 190 mg),
Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) radice estratto secco 200 mg (apporto in acido glicirrizico 18
mg), calcio fosfato, cellulosa microcristallina, Betulla (Betulla alba) foglie estratto secco 100
mg (apporto in flavonoidi 1 mg), Cicoria (Cycorium intybus) radice estratto secco 100 mg ,
Scutellaria (Scutellaria baicalensis) radice estratto secco 100 mg, Ortica (Urtica dioica) radice
estratto secco 100 mg (apporto in betasitosteroli 0,8 mg).
Coadiuvante nella riduzione del peso corporeo nei regimi dietetici controllati. Integratore
alimentare a base di estratti vegetali in grado di favorire la fisiologica depurazione
dell'organismo
Essentia Vitae estratti fluidi Cod. 903619409 flac. 100ml euro 32,00
AZIONE ANTIOSSIDANTE ANTINFIAMMATORIA, DEPURATIVA,DIURETICA
DISINTOSSICANTE
favorisce la fisiologica depurazione dell'organismo
Apporto componenti erboristici per 30 gocce: xilitolo, Curcuma (Curcuma longa) rizoma
estratto fluido 0,3 ml, Hennè (Lawsoni inermis) foglie estratto fluido 0,28 ml, Noce (Juglans
regia) mallo estratto fluido 0,28 ml, Zenzero (Zingiber officinale) rizoma estratto fluido 0,28 ml.
Modalità d’uso:
si consiglia l’assunzione di 30 gocce al giorno in poca acqua.
Re-integra IHC Cod. 903696793 Flacone da 90 compresse Euro 50,00
E’ Il più completo Integratore Multivitaminico Multiminerale che esplica anche una attività
Antiossidante Antiinvecchiamento e di Scavenger dei radicali liberi.
I componenti della sua esclusiva formula Antiossidante, comprendono anche l’ Acido Alfa
Lipoico che ha azione insulinosimile: esso veicola così i carboidrati e glucidi all’interno delle
cellule fornendo energia.
Gli Aminoacidi N-Acetilcisteina e L- Glutammina vengono quindi utilizzati dall’organismo
quali precursori del Glutatione per la sintesi dello stesso, e per le successive fasi di
detossicazione.
L’aminoacido Acetil-L-carnitina veicola inoltre gli acidi grassi essenziali a livello cellulare
mitocondriale migliorando l’utilizzo di tali nutrienti ed incrementando il processo naturale di
produzione energetica.
La Fosfatidilcolina migliora l’assorbimento delle vitamine liposolubili (vit. A, Vit. D, Vit. E) e
rappresenta quell’ elemento presente ed indispensabile in tutte le membrane cellulari.
Ri-genera IHC Cod. 903696831 Flacone da 60 compresse euro 32,00
informazioni nutrizionali- apporto nutrienti per due compresse:
Licopene 360 mg Metil-Sulfonil-Metano (MSM) 300 mg Fosfatidilcolina 200 mg Vitamina C 180 mg
Acido Lipoico 40 mg Vitamina E30 mg Coenzima Q10 (Ubidecarenone) 18 mg
Integratore Alimentare a base di Licopene, Metil-Sulfonil–Metano (MSM), Fosfatidilcolina, Vit. C, Vit. E, Acido
Lipoico, Coenzima Q10.
Il Licopene è un carotenoide presente nella buccia dei pomodori. La sua concentrazione è elevata nell’uomo
rispettivamente nel Fegato, nei testicoli, nelle ghiandole surrenali, e nella prostata dove svolge la sua azione
protettiva. Possiede un’altissima capacita' antiossidante ed antiradicali liberi confrontato con altri carotenoidi
(es. Beta Carotene).
La Fosfatidilcolina aumenta La biodisponibilita' del Licopene e ne facilita l’assorbimento da parte dagli
enterociti che lo trasferiscono in questo modo ai tessuti automaticamente come lipofilo. Il Licopene come
importante antiossidante, agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo LDL che e' considerata una delle
cause piu' rilevanti nella formazione della placca e di vari disordini vascolari quali ad esempio le arteriopatie,
l’ostruzione delle arterie coronariche, e l’arteriosclerosi. e' importante sottolineare, dunque, la potenziale
azione di questa sostanza nel prevenire infarti e ictus.
Ha inoltre effetto protettivo sulla pelle contro l’effetto dannoso dei raggi U.V.
Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è
CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il
sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM
come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del
nostro corpo. E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti
quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il
selenio, il calcio, il magnesio e molti altri.
L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita.
Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli
integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno.
L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche.
Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose.
Esperidin Msm cod. 904014913 Flacone da 60 compresse euro 30,00
Preparato a base del Flavone Esperidina con Msm (Metilsulfonilmentano).
Contenuto per ogni compressa: Esperidina 300 mg Msm 200 mg
I flavonoidi più conosciuti sono la rutina, la diosmina e l'esperidina; questi composti sono presenti anche negli
agrumi ed in piante del genere Citrus, e vengono presentati come efficaci in una capacità di riduzione della
permèabilità capillare con attività antivaricose ed antiemorroidarie
I Flavonoidi sono pigmenti ubiquitari facilmente reperibili nei fiori, nei frutti e nelle foglie di numerose specie vegetali,
compresi legumi e cereali. In natura si calcola che ne esistano oltre 4.000 tipi, accomunati da una struttura chimica di
tipo fenolico.
Esercitano un'azione protettiva sui capillari riducendone la permeabilità; presentano inoltre proprietà antiossidanti,
antiaggreganti, epatoprotettrici, e antiemorragiche. Favoriscono l'assorbimento della vitamina C la quale ne potenzia
l'azione capillaroprotettrice.
MECCANISMO DI AZIONE
L’esperidina è un antiossidante fenolico. Agisce come scavenger di radicali liberi ed in particolare quelli
dell'ossigeno come l’anione superossido, proteggendo l’organismo dai processi di perossidazione.
L’esperidina può avere una azione antinfiammatoria ed antidolorifica che si spiega con la sua interferenza con il
metabolismo dell'acido arachidonico ed il rilascio dell'istamina (azione antistaminica ). Inoltre opera una inibizione della
fosfolipasi A 2 , lipossigenasi e cyclo-ossigenasi.
L’esperidina può ridurre i livelli del colesterolo nel plasma tramite la inibizione del 3-hydroxy-3-methylglutaryl riduttasi del
coenzima A (HMG-CoA) così pure come quella del acylcoenzyme A: (acyltransferase del colesterolo)(ACAT).
L'inibizione di questi enzimi è stata dimostrata in ratti che sono stati alimentati con una dieta ricca in colesterolo.
Le ultime ricerche scientifiche suggeriscono la possibilità che l’esperidina possa avere alcuni effetti anticancro e che
abbia avere una certa attività anti-aromatase, così come una attività antibatterica contro Helicobacter pilori.
Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3.
L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di
un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è
essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo. E’ considerato un elemento
sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine
del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri.
L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita.
Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori
alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno.
L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche. Blocca il trasferimento
degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose.
Melatonina IHC Fast cod. 904372683 Flacone da 60 compresse Euro 22,00
Contenuto per compressa: Melatonina 5 mg Triptofano 5 mg Vitamina B6 1 mg
Modalità d’uso:
Disciogliere sotto la lingua 1 cps 1 volta al giorno alla sera, 15 minuti prima di coricarsi
Melatonina IHC Fast: Microcompresse a rapido effetto, di Melatonina con Triptofano e Vit. B6
da disciogliere sotto la lingua. Per regolare i cicli di sonno-veglia, hanno effetto protettivo del
DNA cellulare contro l'attacco dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario.
La melatonina (N-acetil-5-metossitriptamina) è il principale ormone prodotto dalla ghiandola
pineale.
E’ il risultato di complesse reazioni biochimiche che vedono come elementi di partenza il
triptofano (aminoacido) e la serotonina (neurotrasmettitore).
Le sue principali funzioni biologiche:
• regola i cicli di sonno-veglia
• protegge il DNA cellulare dall'attacco dei radicali liberi
• stimola il sistema immunitario.
Contribuisce alla rigenerazione dei tessuti connettivi e alla protezione del sistema
cardiocircolatorio.
Regola il tono dell'umore, migliora la capacità di affrontare lo stress e gli stati patologici in
quanto rafforza l'effetto delle endorfine e abbassa il livello di aldosterone e cortisolo (detti
"ormoni dello stress").
La sua azione antiossidante è particolarmente efficace, in quanto agisce su diverse tipologie di
radicali liberi, con una potenza valutata doppia rispetto alla vitamina E e di ben cinque volte
rispetto al glutatione.
Artrixil IHC cod. 904433594 Flacone da 60 compresse Euro 27,00
Favorisce le fisiologiche funzioni articolari
Contenuto per dose giornaliera: Boswellia serrata 600 mg Condroitina solfato 200 mg
Glucosamina solfato 200 mg Metilsulfonilmetano 100 mg
Modalità d’uso: Si consiglia l’assunzione di due compresse al giorno
La Boswellia serrata ha una potente attività antiinfiammatoria già confermata da studi clinici (artrite reumatoide).
Agisce con due meccanismi :
1) Inibizione della 5-lipossigenasi (5-LO) con il blocco selettivo della sintesi dei leucotrieni B4 LTB4 mediatori chimici
del processo flogistico in diverse patologie infiammatorie acute e LTC4, LTD4, LTE4, per patologie infiammatorie
croniche, riducendo il gonfiore e il dolore, nel miglioramento delle capacità motorie.
2) La Boswellia serrata (contiene gli acidi boswellici) si è dimostrata capace di bloccare sia la migrazione dei leucociti
polimorfonucleati verso il luogo dell’infiammazione, sia del rilascio dell’elastasi, un enzima proteolitico responsabile della
distruzione del collagene, prevenendo così la degenerazione articolare.
Condroitina e Glucosamina: hanno azione antinfiammatoria sulle cartilagini ossee (antiartrite) , ne mantengono
l'efficienza e ne accelerano la ricostruzione. Come altre sostanze naturali, sono efficaci se assunte per un lungo periodo.
I benefici maggiori si notano dopo alcuni mesi di assunzione.
Nelle cartilagini, i proteoglicani contenti zolfo, glucosamina e condroitina, formano con il collagene una sostanza proteica
fibrosa che assicura alla cartilagine struttura e flessibilità.
Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3.
L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di
un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è
essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo.
E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il
coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e
molti altri.
L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita.
Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori
alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno.
L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche.
Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose.
EVIDENCE FOR EFFICACY (HUMAN DATA)
Clinical Trials
30 patients with osteoarthritis of knee, 15 each receiving active Boswellia serrata
extract or placebo for eight weeks were assessed. Patients receiving drug treatment
reported decrease in knee pain, increased knee flexion and increased walking
distance. Kimmatkar 2003
Out of 83 patients with Crohn's disease 44 treated with H15 and 39 treated with
mesalazine. Crohn Disease Activity Index between the status of enrolment and end of
therapy after treatment with H15 was reduced by 90 and after therapy with
mesalazine by 53 scores in the mean.[Article in German]. Gerhardt 2001
Twenty patients with chronic colitis were given a preparation of the gum resin of
Boswellia serrata (900 mg daily divided in three doses for 6 weeks). 18 patients
showed an improvement in more than one of the parameters, including stool
properties and histopathology. Gupta 2001
Bronchial asthma was reduced in 70% of 40 patients treated with gum resin at 300
mg thrice daily for 6 weeks in a double-blind trial Gupta 1998
Usage of NSAIDs declined 5.8% in the Boswellia group vs. 3.1% in the placebo
group but no other benefit was noted in a study with 78 rheumatoid arthritis outpatients taking 9 tablets (3600 mg) Boswellia or placebo daily Sander 1998
Ulcerative colitis (where leukotrienes have been implicated) was put into remission
for 82% of the Boswellia gum resin (350 mg thrice daily) group vs. 75% of the
sulfasalazine (1 g thrice daily) group after 6 weeks Gupta 1997
Osteoarthritic pain and disability were reduced by a mixture of Withania somnifera
roots, Boswellia serrata stem, Curcuma longa rhizomes and a zinc complex in a
double-blind trial with 42 patients Kulkarni 1991
Observational Studies/Case Reports
Silimarin IHC Cod. 904652880 Euro 20,00 Flac. da 60 compresse
Contenuto per dose gg.:
Cardo mariano e.s 300 mg -apporto in Silimarina 240 mg Msm 150 mg Vitamina C 90 mg (rda 150%)
Si consiglia 1 cps al dì
Il Cardo mariano ( Silybum marianum) ed il suo estratto, la silimarina contiene diversi principi attivi
appartenenti alla famiglia dei bioflavonoidi (fitoestrogeni) chiamati flavonolignani tra cui la
silibina la isosilibina, la deidrosilibina, la silidianina, la silicristina
Questi fitoestrogeni, regolano la produzione ormonale femminile, il cui equilibrio è fondamentale per il
benessere generale della donna.
L’estratto della pianta, è ricco di virtù terapeutiche che risultano di primaria importanza in particolare nelle
disfunzioni epatiche. Ha effetto antiinfiammatorio ed azione antifbrotica
La Silimarina ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l'alcool.
E’ impiegata per migliorare la funzione epatica, proteggere il fegato ed accelerare la rigenerazione delle cellule
epatiche danneggiate.
Studi clinici hanno confermato l'utilità di estratti standardizzati di cardo mariano in casi di intossicazione del
fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all'abuso di alcool.
Proprietà e uso medico dei flavonoglinani (Silimarina) dal Silybum marianum
[Properties and medical use of flavonolignans (Silymarin) from Silybum marianum] Phytotherapy Research
(United Kingdom), 1996, 10/SUPPL. 1 (S25-S26)]
Gli estratti purificati di flavonolignani dai frutti del cardo mariano (Silybum marianum (L.) Gaertn., syn. Carduus
marianus L.) contengono principalmente silimarina, un composto isometrico di silibinina, isosilibinina,
silicristina e silidianina.
La Silimarina è usata per il trattamento del danno tossico al fegato (indotto da alcool, droghe o tossine
ambientali) e per la terapia di supporto in infiammazioni croniche del fegato e nella cirrosi epatica. La
silimarina e i suo isomero principale, la silibinina, hanno dimostrato di possedere proprietà antiossidanti
prevenendo così la ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane nelle celule.
Inoltre, la biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule sono accelerate nel fegato danneggiato, il
che porta al ripristino delle funzioni epatiche.
La Silimarina è la miglior sostanza documentata per la terapia del fegato ed è anche uno degli estratti vegetali
più studiati con meccanismi di azione conosciuti: inibisce l'enzima lipoossigenasi prevenendo la formazione
dei leucotrieni, componenti responsabili delle infiammazioni:
-tonico e rigenerante del fegato
-antidoto contro l’avvelenamento – in particolare dalla Amanita falloide (fungo velenoso)
-colagogo - agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione
-galattogeno - stimola la produzione di latte materno nelle puerpere
-allevia i crampi e i dolori (effetto antispasmodico) ed il mal di testa associati al ciclo
mestruale.
-riequilibra gli ormoni femminili (estrogeni)
-antiemorragico - conosciuto fin dall'antichità per questa proprietà
-depurativo - purifica il sangue e il fegato
-diuretico - facilita l'eliminazione delle tossine attraverso l'urina
-febbrifugo
La silibina, stimola l'attivita dell’enzima Super Oxide Dismutase (SOD), che agisce come
radicali liberi ed è molto più potente della Vitamina E.
scavenger dei
Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è
CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il
sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM
come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del
nostro corpo.
E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina
C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio,
il magnesio e molti altri.
L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita.
Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli
integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno.
Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose.
CitriMag cod. 904652866 euro 12,00 Flacone polvere da 150 g
Composizione: Magnesio carbonato, Acido citrico
Apporto nutrienti x 1,5 g:
Magnesio 289 mg pari al 96,33 RDA
Uso:
Sciogliere 1,5 g (un cucchiaino da the) in mezzo bicchiere d’acqua
Che cosa è il magnesio?
Il magnesio è un elemento che presiede a tutti i processi di produzione energetica che avvengono all’interno
delle cellule del corpo umano.
Oltre 300 enzimi umani cellulari funzionano solo in presenza di concentrazioni adeguate di magnesio che
risulta, quindi, essenziale all’equilibrio dell’organismo.
La maggior concentrazione si trova nelle ossa, il restante si trova in particolare nel sistema nervoso, nel cuore,
nel fegato, nei reni, nell’apparato digerente e nelle ghiandole endocrine.
Il magnesio è l’elemento responsabile della contrazione muscolare del cuore, regola la trasmissione nervosa,
contribuisce alla sintesi delle proteine, migliora l’assorbimento di calcio, sodio e potassio e contribuisce al
rilassamento muscolare diminuendo l’eccitabilità della membrana cellulare del muscolo.
Quando è consigliabile una integrazione di Magnesio:
In caso di scarsa introduzione con la dieta o di carenza o aumentato fabbisogno da parte dell’organismo. Vi
sono alcuni casi, in cui la carenza di magnesio può essere imputata a condizioni particolari in cui il solo
apporto dietetico non è sufficiente come, per esempio:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
le situazioni di stress
un intenso allenamento sportivo
l’avanzare dell’età
la gravidanza o l’allattamento
le operazioni chirurgiche
l’alcolismo
l’uso di farmaci che riducono l’assorbimento renale come i diuretici
i difetti nell'assorbimento intestinale come la diarrea o la steatorrea (feci grasse)
Il magnesio è di aiuto, nella sindrome premestruale nella dismenorrea e nella menopausa.
La carenza di magnesio può provocare diversi disturbi che si manifestano con questi sintomi: irritabilità,
nervosismo, alterazioni dell'umore e crampi muscolari. Sono molte le malattie che possono essere prevenute
e curate con l'assunzione di questo importante minerale:
OSTEOPOROSI, il magnesio in questa situazione può aiutare a rafforzare lo scheletro e a conservare la
robustezza delle ossa;
DEPRESSIONE è una patologia caratterizzata da uno stato di profonda tristezza dovuta ad uno squilibrio di
alcuni neurotrasmettitori (noradrenalina e serotonina) che consentono il corretto funzionamento delle cellule
nervose. Il magnesio favorisce il normale funzionamento di queste cellule e incrementa la produzione dei
neurotrasmettitori;
MAL DI SCHIENA PER CONTRATTURE MUSCOLARI, il magnesio può essere d'aiuto nel regolare la
contrazione dei muscoli ed evitare contratture;
INSONNIA, spesso dovuta ad irritabilità e ansia. Il magnesio riequilibra la trasmissione tra cellule nervose,
evitando scompensi ed agitazione;
STANCHEZZA FISICA e MENTALE sono una condizione tipica che sopraggiunge con allenamenti intensi e
che preannunciano un possibile superallenamento! Anche in questi casi il magnesio può dimostrarsi molto
utile.
Non solo agisce sul sistema nervoso e sulle capacità di concentrazione, ma favorisce la produzione di energia
da parte dell'organismo, permettendo di vincere la stanchezza; CRAMPI MUSCOLARI soprattutto quelli che
insorgono con una certa frequenza durante un intenso allenamento estivo, si risolvono magicamente con
l'assunzione di magnesio.
Liver V cod. 905066484 list. € 27,00 fl. 60 cpr
Integratore alimentare a base di estratto secco titolato di Andrographis paniculata, Schizandra chinensis,
Myrica cerifera, sostanze che possono risultare utili per le fisiologiche funzioni del Fegato.
Apporto per dose giornaliera: Andrographolide 730 mg Schizandrina 54 mg Dihydromyricetina 150 mg
Modalità d’uso: si consiglia l’assunzione di tre cpr al gg.
Andrographis paniculata (Acanthaceae)
Azioni: tonico amaro, coleretico, immunostimolante, epatoprotettivo, antipiretico, antinfiammatorio,
antipiastrinico, antiossidante, antielmintico, antivirale.
Indicazioni basate su dati clinici
• Infezioni batteriche e virali dei primi tratti delle vie respiratorie e riduzione della febbre associata.
• Prevenzione di raffreddore e faringotonsillite
• Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie dopo litotripsia ad onde d’urto
• Infezioni enteriche
La caratteristica più conosciuta dell’ Andrographis paniculata è la sua proprietà protettiva del fegato. Alcuni
studi clinici sull’ Andrographolide, dimostrano la capacità di aumentare i livelli dell'attività degli enzimi
antiossidanti e del Glutatione e di diminuire l'attività della perossidasi lipidica che conduce alla generazione
dei radicali liberi che danneggiano le cellule.
L’Andrographolide rinforza le difese del nostro corpo incrementando il numero dei Linfociti T; potenzia il
rilascio di interferone antivirale, stimolando l'attività del sistema linfatico che è la sede del nostro sistema di
difesa.
L’estratto dell’ Andrographis paniculata è stato testato per l’effetto citotossico contro nove linee di cellule
cancerose. (particolarmente cellule cancerose del tumore al seno e colon) 1
L’Andrographolide ha inoltre proprietà antivirali contro l’herpes simplex virus 2 ed il virus hiv 3
-1)Semisynthesis and cytotoxic activities of andrographolide analogues.Jada SR, Hamzah AS, Lajis NH, Saad
MS, Stevens MF, Stanslas J. Clinical Pharmacology Laboratory, Division of Medical Sciences, National Cancer
Centre, 11 Hospital Drive, 169610, Singapore.
-2)Antiviral properties of ent-labdene diterpenes of Andrographis paniculata nees, inhibitors of herpes simplex
virus type 1.Wiart C, Kumar K, Yusof MY, Hamimah H, Fauzi ZM, Sulaiman M.
Department of Pharmacy, Faculty of Medicine, University of Malaya, Malaysia.
-3)A new bis-andrographolide ether from Andrographis paniculata nees and evaluation of anti-HIV
activity.Reddy VL, Reddy SM, Ravikanth V, Krishnaiah P, Goud TV, Rao TP, Ram TS, Gonnade RG,
Bhadbhade M, Venkateswarlu Y.
Natural Products Laboratory, Organic Chemistry Division-I, Indian Institute of Chemical Technology,
Hyderabad-500 007, India
La Schizandra chinensis
• Effetti sul metabolismo epatico (Chang e But (1987) riportano 5000 casi di vari tipi d’epatite trattati con
diverse preparazioni a base di Schisandra, con riduzione dei livelli in precedenza elevati degli enzimi
epatici. In particolare, la fonte riporta che nel 75% dei casi i valori elevati di GPT sierico sono ritornati
ai livelli normali dopo 20 giorni di trattamento.
In soggetti con GPT sierico elevato attribuito ad epatotossicità dei farmaci, i livelli sarebbero tornati normali in
83 su 86 soggetti dopo 1-4 settimane di trattamento, apparentemente anche quando la somministrazione del
farmaco epatotossico non era stata fermata.
• Effetti cardiovascolari (L’attività antiossidante della Schizandra suggerisce possibili effetti benefici sul
sistema cardiovascolare)
• Effetti antinfiammatori ( Una preparazione a base di semi di Schizandra, somministrata alla dose di
1,5 gr il giorno per sette giorni, ha mostrato un effetto antinfiammatorio su volontari sani sottoposti a
test d’infiammazione cutanea (Lupandin 1966).
• Effetti adattogeni (I primi studi sulla Schisandra in questo contesto risalgono agli anni 50 e sono tutti
russi (Brekhman, Dardymov 1969; Fulder 1980). Questi studi sembrano mostrare che l’estratto del
frutto di Schizandra aumenta la capacità di sforzo, la durata sostenibile dello sforzo (endurance), e
l’efficienza sia fisica sia mentale.
• Altri effetti: Un decotto di Schizandra ha mostrato di possedere forte effetto inibitorio in vitro contro
Bacillus subtilis, Bacillus dysenteriae, Bacillus typhi, e Staphylococcus aureus (Hong 1986).
Myrica cerifera:
contiene la Myricetina (Dihydromyricetina) che è un flavonoide presente naturalmente nelle bacche, frutta,
vegetali, erbe, tea, and vino rosso .
La ricerca ha dimostrato che la myricetina ha proprietà antiossidanti e antinfammatorie con attività contro i
radicali liberi. Può aiutare a ridurre Il colesterolo. La Myricetina si trova nella corteccia , foglie e radici della
pianta myrica cerifera. E’ completamente solubile in acqua ed è popolare per the/ infusi.
Beta Lievito Glucan® . Cod. 907143554: listino 23,00 euro:
con Zinco e Vitamina C contiene, Il ß-1,3/ß-1,6 Glucano: è un immunostimolante naturale, estratto
dalla parete delle celle di Lievito di Birra.
è un immunostimolante ricavato dalla parete cellulare del Lievito di Birra; attiva i Globuili bianchi come i
Macrofagi, i Granulociti ed i Monociti, che sono responsabili della difesa contro le infezioni e supporta la
ricostruzione dei tessuti danneggiati nel corpo tramite il potenziamento del processo rigenerativo. Il Beta
Glucano è un Polisaccaride che fa scattare una azione di modulazione del Sistema immunitario incrementa i
Linfociti T, i Linfociti B e l'attività dei Macrofagi, potenziando le difese naturali contro l'attacco di Virus, Batteri,
Funghi, e cellule neoplastiche.
Le maggiori aree di ricerca:
Attivazione della fagocitosi, Resistenza alle infezioni, Cancro, AIDS, Influenza della sintesi del colesterolo,
Stress, Sopravvivenza alle radiazioni
Le proprietà benefiche del Beta 1,3-1,6 D Glucano
A cura di Giuseppe D’Agnano resp. International Health Care
Un Macrofago “attivato” (colore viola), fagocita dei Batteri
(colore verde). In alto a sinistra un Eritrocita (colore rosso)
Il Beta 1,3-1,6 D Glucano
immunostimolante, in grado
è un polisaccaride
di innescare il processo di
fagocitosi tramite l’attivazione dei Macrofagi e quindi la
risposta immunitaria. Il Beta 1,3-1,6 D Glucano si può
ricavare dalla parete cellulare del conosciutissimo Lievito di
Birra, (il Fungo Saccaromices Cervisiae) o da Funghi come
lo Shiitake (il Lentinus edodes) proveniente dal Giappone, o
dai Linghi .
Il sistema immunitario può avere una risposta "specifica",
ad esempio quella indirizzata verso una sola malattia essendo
stati"vaccinati"per questa,o" aspecifica" quindi generalizzata.
Quest'ultimo tipo di risposta “generalizzata”del sistema
immunitario, può essere efficace contro non una sola, ma
verso un vasto numero di malattie.
Il Beta 1,3-1,6 D Glucano induce una risposta
“aspecifica” attivando i globuli bianchi, come i macrofagi, i
granulociti e i monociti1, che sono responsabili della difesa
contro le infezioni, e supporta la riparazione dei tessuti
danneggiati nel corpo tramite il potenziamento del processo
rigenerativo.7
Il Beta 1,3-1,6 D Glucano è un polisaccaride che fa
scattare un'azione di modulazione del sistema immunitario;
incrementa i Linfociti T- i Linfociti B- e l'attività dei
Macrofagi, potenziando le difese naturali contro le infezioni
da virus, batteri, funghi, parassiti e cellule neoplastiche.
Il ß-Glucano e lo Zymosan:--l'inizio di una
lunga complessa e affascinante ricerca
Nel 1900, von Dungern osservò che aggiungendo lievito al
siero del sangue si inattivava il sistema del complemento.
Il sistema del complemento conosciuto oggi, consiste in 20
proteine che si trovano in grande concentrazione nel plasma,
precursori degli enzimi che possono essere attivati per
promuovere la distruzione di cellule estranee. Esse inducono
anche un infiammazione attraverso la quale l'azione delle
cellule fagocita viene accresciuta per ingoiare e digerire gli
elementi estranei. Nel 1914, Coca scoprì che l'inattivazione
era dovuta alla rimozione del componente C´3 del
sistema del complemento.
Un inibitore più efficace, "Zymin" fu scoperto da Whitehead,
Gorden and Wormal) che lo estrasse dal Lievito di Birra con
alcool ed etere. Pillemer ed Ecker svilupparono lo Zymosan,
una frazione insolubile del Lievito, bollendolo prima in pH
alcalino , elaborandolo poi con tripsina e lavandolo in seguito
con acqua ed alcool. Questo fu più potente nell'inattivazione
del componente complementare C´3. Con il Zymosan,
Pillemer fu capace di isolare una nuova proteina del sistema
del complemento coinvolta nella -immunità aspecifica- che
egli chiamò come ´Properdin´ - o
fattore P come oggi è
conosciuto.
1. - Czop, j.K., VaIiante, N.M. e Janusz, M.j. (Harvard
Medical School, Boston, Massachusetts). Phagocytosis of
particulate activators of the human alternative complement
pathway through monocyte beta-glucan receptors. Prog.
Clin. BioI. Res. 1 989; 297:287-96.
- Spiros, J. Method for immune system activation by
administration of beta (1-3) glucan which is produced by
Saccharomyces v Cerevisiae strain R4. Townsend Letter
for Doctors, giugno 1996.
-Carrow, D.J. Beta-1,3-glucan as a Primary Immune
Activator. US Patent No. 5.504.079, 1996
2.Manselì, P., Ichinose, H., Reed, R.J., Krementz., E.T.,
McNamee, R. e Di Luzio, N.R. Macrophage~mediated
destruction of human malignant cells in vivo. i. Nat
Cancer inst. Mar 1975; 54(3):571-80.
3. Vetvicka, V., Thornton, B.R, Wieman, T.J. e Ross, G.D.
Targeting of naturai killer cells to mammary carcinoma
via naturally occurring tumor ceIl-bound iC3b and betaglucan-primed CR3 (CD11bICD18). i. Immunology 15
luglio 1997; 1 59(2):599-605.
Il meccanismo funzionale del
Beta 1,3-1,6 D Glucano:
Ritornando alla ricerca, negli anni '60 l'accademico Nicholas
Di Luzio dell'Università di Tulane,identificò il principio
attivo dell'estratto di Lievito , il Beta 1,3-1,6 D Glucano.
Negli anni 80' Joyce Czop, accademica alla Harvard Medical
School ed i suoi colleghi, spiegarono il meccanismo che
consente l'attivazione dei Macrofagi. 1
Esiste su questi ultimi un recettore che funziona come una
serratura, ed è specifico per il Beta glucano che agisce come
la sua chiave.
Solamente quando il Beta Glucano si fissa sul recettore
specifico, i Macrofagi si attivano e sono in grado di
fagocitare l'elemento estraneo (virus, batterio, cellula
neoplastica etc)
Nel corso degli ultimi anni sono stati dimostrati dalla ricerca
universitaria e dalla sperimentazione scientifica i benefici del
Beta Glucano: l'effetto antitumorale2 ed anticancro3 , le sue
proprietà cicatrizzanti e rigenerative dei tessuti 4, la sua
sinergia con gli antibiotici nel contrastare l'insorgenza di
infezioni durante interventi chirurgici5, la riduzione del
colesterolo cattivo6, la guarigione di ferite, gli effetti
radioprotettivi e la capacità di stimolare la produzione di
nuove cellule del sangue e del midollo osseo, dopo i danni
subiti da radiazioni.7
Cod. 907143554
fl.80 cpr. € 23,00
in Farmacia
4. . Browder, W., Williams, D., Lucore, P., Pretus, H.,
Jones, E. e McNamee, R. (Department of Surgery,
Tulane University School of Medicine, New Orleans, LA,
USA). Effect of enhanced macrophage function on early
wound healing. Surgery Ago 1988; 104(2)224-30.
5. Dellinger, E.P., Babineau, T.J., Bleicher, P., Kaiser,
A.B., Seibert, G.B., Postier, R.G., Vogel, S.B., Norman, i.,
Kaufman, D., Galandiuk, 5. e Condon, R.E. (University of
Washington School of Medicine). Effect of PGG-glucan
on the rate of serious postoperative infection or death
observed after high-risk gastrointestinai operations. Arch.
Surg. Sett 1999; 134(9):977-83.
6. Braaten, J.T., Wood, P.J., Scott, F.W., wolynetz, M.S.,
Lowe, M.K., Bradley-White, P. e Collins, M.W.
(University of Ottawa, Canada). Oat beta-glucan reduces
blood cholesterol concentration in hypercholesterolaemic
subjects. Eur. i. Clin. Nutr. luglio1994; 48(7):465-74.
7. Hofer, M. e Pospisil, M. Glucan as stimulator of hematopoiesis in norma and gamma-irradiated mice. mt. i. of
immunopharmacology Sett-Ott 1 997;19(9-1 0):607-9.
- Patchen, M.L., D'Alesandro, M.M., Brook, I., Blakely,
W.F. e MacVittie, T.J. Glucan: mechanisms involved in
its"radioprotective" effect. J. Leukoc. BioI. Ago 1 987;
42(2):95-105
I benefici medici del
Beta-1,3D-Glucano
di Peter Olson, BA, DipEd
agosto, dicembre 2000
PO Box 393
Byron Bay NSW 2480, Australia
Fax:+61 (0>2 66849143 E-mail: [email protected]
Fonte rivista NEXUS n. 35
La medicina occidentale in genere cura i pazienti con antibiotici e farmaci bre vettati. Molti di questi hanno effetti collaterali dannosi
e possono indebolire il nostro naturale sistema immunitario. Questo documento esplora il ruolo del Beta-1,3D-Glucano nell'aiutare il
sistema immunitario come alternativa alle medicine convenzionali e nella sua azione di coadiuvante nell'accrescimento dell'ef ficacia
di queste ultime.
Il nostro sistema immunitario è la nostra unica difesa naturale contro l'invasione di agenti patogeni, tuttavia esso a volte non
riesce ad agire sulla malattia; questo accade perché il nostro sistema immunitario non è qualcosa di permanentemente attivo; esso,
piuttosto, alterna stati attivi a stati inattivi. Quando il sistema è piena mente attivato, allora le sostanze chimiche antivirus ed
antitumorali prodotte dall'organismo per combattere le malattie si trovano a livelli elevati; quando esso è inattivo, le medesime
sostanze sono presenti solo a bassi livelli, e consentono agli organismi invasori di moltiplicarsi. L'inquinamento dell'ambiente ha
come esito che il nostro sistema immunitario ne risulti sempre più danneggiato e disattivato; l'organismo di ciascun cittadino
occidentale, ad esempio, attualmente contiene diossina, la quale può disattivare il sistema immunitario.
Il sistema immunitario, per passare dallo stato inattivo a quello attivato, richiede sempre una stimolazione, ed uno stimolo tipico
potrebbe essere l'individuazione, da parte dell'organismo, di ùna qualche parte di germe. Ad ogni modo, a volte una malattia può
evolversi in modo rilevante e l'individuo potrebbe ammalarsi seriamente prima che il sistema immunitario avverta la presenza dei
microbi dell'affezione.
Esistono due tipi di risposta immunitaria: specifica e non-specifica. Se uno è vaccinato contro una particolare malattia, diciamo il
vaiolo, allora la susseguente variazione nel sistema immunitario riflette una specifica risposta immunitaria diretta solo contro il
vaiolo. Diversamente, uno può essere dotato di una risposta immunitaria non-specifica per mezzo della quale le variazioni nel sistema
immunitario sono di natura più generalizzata e non dirette contro una qualsiasi singola minaccia pato gena. Una tale risposta immune
non-specifica è in grado di accrescere la protezione naturale dell'organismo rispetto ad un'ampia gamma di malattie piuttosto che di
fornire protezione solo contro un particolare organismo singolo.
Negli anni '40 del secolo scorso Louis Pillemer, accademico, ed i suoi colleghi sco prirono che un estratto della parete cellulare
del lievito era in grado di produrre questo tipo di risposta immunitaria non-specifica. Negli anni '60 Nicholas Di Luzio, accademico
presso l'Università di Tulane, identificò l'ingrediente attivo dell'estratto della parete cellulare del lievito come beta-1,3D-glucano.
Poi, negli anni '80, Joyce Czop, accademica, ed i suoi colleghi della Harvard Medical School, fecero ulteriori progressi e
descrissero esattamente il modo in cui il beta-1,3D-glucano era in grado di stimolare il sistema immunitario. Scoprirono che una
cellula immunitaria chiave, denominata macrofago, conteneva specifici siti recettori che potevano essere attivati dalla presenza di
beta-1,3D-glucano e scrissero che "gli studi indicano che i beta-glucani con associazioni 1,3 e/o 1,6 sono agenti farmacologici attivi
che conferiscono rapidamente ad un normale ospite protezione contro una varietà di offese biologiche".'
Fu così che lo stimolante immunitario non-specifico betal,3D-glucano venne scoperto. La sua protezione si determina attraverso
l'azionamento di interruttori biologici - siti recettori - sui macrofagi. Questi recettori vengono attivati soltanto quando una particella ha
esattamente la forma adatta per accoppiarsi al sito recettore - e il beta-1,3D-glucano ha quella particolare forma, proprio nello stesso
modo in cui una serratura può essere aperta soltanto da una particolare chiave. Dopo questa scoperta, Czop et al. scrissero che "i
recettori del beta-glucano forniscono un meccanismo tramite cui viene introdotto un accresciuto stato di reattività dell'ospite". 2 I più
elevati livelli di citocine nel sangue che ne derivano e l'accresciuta comunicazione intercellulare da parte dei messaggeri
dell'attivazione immunitaria significano che il sistema immunitario si trova in una condizione migliore per riuscire a difendere
l'organismo da elementi invasori.
Tale protezione si dimostrerà in grado di avvantaggiare l'organismo nelle sue difese contro virus, batteri e cancro, ed anche di aiutare
a promuovere la rapida guarigione di una ferita. Con una ricerca in Internet su Medline, relativa a~ beta-glucano, si scoveranno
tipicamente oltre 6.000 articoli pubblicati su riviste scientifiche relativi a tale argomento, che quindi risulta esaminato
approfonditamente.
IL BETA-GLUCANO E IL SISTEMA IMMUNITARIO
Il beta-l,3D-glucano è un polisaccaride presente in natura che si può trovare in una varietà di fonti naturali, non solo nelle pareti
cellulari del lievito. Si possono estrarre svariati tipi di beta-glucano da funghi medicinali, avena, alghe marine e persino dall'interno
delle pareti cellulari dei batteri. Comuni amidi sono tipi di alfa-glucani. Il betà-glucano è semplicemente un comune elemento costi tutivo di polisaccaride che si trova in molte specie di piante, funghi e batteri; è l'elemento attivo nei funghi della medici na orientale,
secondo la secolare tradizione di Cina e Giappone.
I glucani sono stringhe di molecole di glucosio unite assieme. Diverse disposizioni delle molecole di glucosio formano differenti
strutture di glucano' con pesi molecolari diversi e danno adito a vari gradi di efficacia immuno-acerescitiva. 3 Di tutti questi tipi
diversi di glucano è il beta-l,3D-glucano ad aver dimostrato di possedere le migliori proprietà immuno-stimolanti. Alcuni tipi di beta-
glucano vengono distrutti dai succhi gastrici e quindi non sono attivi per via orale, ma
il beta-1,3D-glucano, derivato dal
lievito del pane, non ne viene intaccato e, quando trasferito nel flusso sanguigno, arriva completamente intatto. Sebbene il beta-1,3Dglucano venga estratto dal lievito del pane, esso è soltanto una minu scola particella proveniente dall'interno della parete cellula-re e
non contiene alcuna proteina del lievito, quindi non provoca reazioni avverse in coloro che sono allergici al lievito.
Il fatto che la cellula macrofaga del sistema immunitario sia dotata di siti recettori per il beta-l,3D-glucano 4 suggerisce la possibilità
che il sistema immunitario associ l'individuazione di beta-1,3D-glucano alla presenza di un elemento patogeno. A volte i medici
controllano la presenza di betaglucano per individuare gravi infezioni batteriche, 5 quindi
anche gli scienziati associano la presenza di beta-glucano in quanto indicativa di possibili infezioni batteriche. Questo èdovuto al
fatto che il beta-glucano è un elemento costitutivo inerte dell'interno della parete cellulare di un'ampia gamma di batteri - proprio
come i mattoni che vengono utilizzati per costruire una parete. Quindi, poiché il sistema immunita rio associa l'individuazione di betal,3D-glucano come indice di una possibile infezione batterica non meglio definita, la cellula macrofaga del sistema, una volta
individuata la presenza di beta-i ,3D-glucano, produrrà un'attivazione immunitaria generalizzata non-specifica. 6'7
Un macrofago, nel produrre tale risposta immunitaria non-specifica, ha bisogno di attraversare svariati stadi di attivazio ne: residente,
caricato, attivato e, infine, citotossico. Normalmente il macrofago può essere "addormentato", per così dire, nel suo stato residente, e
in tal caso esso è tranquillo, inattivo e produce poche sostanze chimiche come citocine. Una volta che il macrofago passa attraverso i
vari stadi di attivazione, aumenta la sua capacità fagocitica, l'espulsione di citocine e
la capacità di eliminazione. Perossido di idrogeno, superossido e ossido nitrico sono alcune delle sostanze chimiche antivirus ed
antitumorali che vengono prodotte una volta che il macrofago ha raggiunto lo stato citotossico completamente attivato; 8 solo allora il
macrofago completamente attivo è in grado di utilizzare queste armi chimiche per eliminare batteri, virus e cellule cancerose. Un
normale individuo con un sistema immunitario inattivo può avere macrofagi che sono ancora ~ questi macrofagi, non intuendo che si
sta manifestando una malattia, mancano di rispondere adeguatamente e di produrre queste sostanze chimiche di difesa biologica
Il macrofago, un volta attivato, aiuta inoltre ad organizzare e dirigere alcuni degli altri tipi di cellule del sistema immuni tario. Uno dei
modi in cui lo fa è attraverso l'espulsione di sostanze chimiche chiamate citochine nel sangue - sostanze quali interleuchine,
interferoni, fattore di necrosi tumorale, fattore di stimolazione della colonia ed altre. 9"0 Queste sostanze chimiche vengono a loro
volta individuate da altri tipi di cellule del sistema immunitario come le cellule-B, le cellule-T e le cellule killer naturali, e portano
all'attivazione di questi altri tipi di cellule immunitarie nell'organismo. Ci si riferisce a questo processo col nome di cascata
immunitaria, tramite cui la messa in azione del macrofago ed il suo rilascio di messaggeri chimici in seguito innesca l'attivazione di
altri tipi di cellule del sistema immunitario nell'organismo.
Diversamente dai normali farmaci, agenti chemioterapici ed antibiotici, il beta-1,3D-glucano produce una risposta immunitaria
mediata dalle cellule del tutto naturale. L'effetto terapeutico si verifica attraverso il sistema di difesa naturale proprio dell'organismo e
non tramite l'assunzione di alcune sostanze tossiche che, come risultato, potrebbero lasciare l'organismo indebolito. Al contrario, le
difese naturali di un individuo vengono aumentate.
EFFETTO ANTI-CANCRO
Il macrofago è un componente del sistema immunitario capace di uccidere le cellule del cancro cellula macrofaga, oltre ad
organizzare altre cellule immuni, èla fagocitosi: inghiottire e digerire cellule e particelle estranee.
Confrontata con altre cellule immunitarie, la cellula macrofaga risulta assai grande e dispone di una serie di lunghi tenta-coli
somiglianti a quelli di una piovra. Tali tentacoli possono afferrare le cellule estranee, come quelle del cancro, trascinar le dentro,
divorarle e quindi digerirle utilizzando le sostanze chimiche naturali che il macrofago produce, quali ossido nitri co e perossido di
idrogeno.
La capacità del macrofago di digerire particelle estranee tramite fagocitosi varia in proporzione allo stato di attivazione del
macrofago stesso. Quando il macrofago è nella sua fase dormiente o di riposo, la sua superficie è liscia e la sua capacità di divorare
cellule è ridotta; non appena il macrofago viene attivato, la sua superficie diviene progressivamente più grinzosa, il che aumenta
grandemente la sua capacità fagocitica; l'attivazione del macrofago, quindi, incrementa la fagocitosi.
In uno studio condotto da i Bogwald et al., questi autori hanno dimostrato che i macrofagi
attivati da glucano sono in grado di uccidere diversi tipi cellule cancerose quali melanoma e
mastocitoma; gli studiosi, poi, hanno affermato che "i macrofagi stimolati da un beta-1,3D-glucano insolubile proveniente da pareti
cellulari del lievito erano in grado di distruggere cellule tumorali, come misurato dal rilascio di marcatori radioattivi da parte di
cellule 14C-timidina premarcate”11
Altri autori hanno derivato risultati analoghi. Di Luzio et al. hanno scoperto che il glucano era in grado di produrre una "significativa
riduzione della crescita del carcinoma mammario e del melanoma B16" e hanno concluso che "il glucano dà origine ad una
significativa attività antitumorale".12 In uno studio separato, De Luzio et al. hanno scoperto che il glucano produceva un inibizione
della crescita tumorale ed un aumento della sopravvivenza per una serie di tumori asportabili" 13
Nel corso degli ultimi vent'anni in Giappone sono stati utilizzati con successo estratti contenenti vari tipi di beta-glucano come
coadiuvanti nella cura dei malati di cancro. 14
Ulteriori prove degli effetti antitumorali vengono fornite da R. Seljelid, il quale ha affermato che “quando il beta 1,3D-glucano
idrosolubile aminato veniva iniettato per via endovenosa o intraperitoneale nel settimo giorno di crescita tumorale, i tumori subivano
una regressione completa".15
Analoghe iniezioni di beta-glucano nei tumori eseguite da Mansell et al. hanno sortito anch'esse risultati positivi; gli autori hanno
iniettato beta-1,3D-glucano direttamente nei malati affetti da una varietà di tumori, fra cui cancro al seno e melanoma e, sebbene il
numero dei malati fosse esiguo (nove pazienti), essi scoprirono che in ciascun caso "la dimensione della lesione veniva drasticamente
ridotta nel breve arco di tempo di cinque giorni" e che 'la quantità di glucano iniettato e la quantità di tumore residuo sembravano
essere correlate",16 il che suggeriva una correlazione dose risposta.
Gli scienziati sono del tutto consapevoli del fatto che a volte il nostro sistema immunitario semplicemente non riesce a riconoscere e
quindi ad eliminare le cellule cancerogene, il che ha come esito la crescita incontrollata del cancro. Dei ricercatori dell'Università di
Louisville, negli USA, hanno dimostrato che il beta-1,3D-glucano potrebbe aiutare il siste ma immunitario ad individuare come
bersaglio e quindi ad eliminare i cancri che altrimenti non sarebbero riconosciuti e quindi attaccati dal sistema immunitario. Gli
autori hanno scritto: "Le linee cellulari del cancro al seno, nonostante mostrassero C3 contenuto in membrane, non vennero eliminate
dalle cellule killer naturali dotate di CR3. L'innesco di piccoli e solubili polisaccaridi di beta-glucano del lievito nelle cellule killer
naturali ha permesso che le CR3-dipen-denti uccidessero queste stesse linee cellulari tumorali dota te di C3". 17 Quindi il beta-1,3Dglucano aiuta il sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali rispetto a quelle normali.
Il beta-glucano dimostra non solo un effetto antitumorale diretto tramite l'attivazione del macrofago e un'accresciuta capacità di
riconoscimento delle cellule tumorali, ma anche un effetto sinergico quando usato in combinazione con con venzionali farmaci
anticancro. K. Gomaa et al. affermano che, quando usato da solo, "il glucano ha mostrato una forte inibizione della crescita del
tumore del sarcoma allogenico 180". Ad ogni modo essi, controllando l'effett9 sinergico del glucano con farmaci anticancro, hanno
scritto che "contro il carcinoma della prostata Noble-NbR ormone-sensibile il glucano da solo ha mostrato un effetto antitumorale
moderato laddove, in combinazione con dietilstilbestrolo, poteva essere conseguita una regressione del tumore quasi completa". 18
Questo è soltanto uno dei molti esàmpi in cui il avere un effetto sinergico quando
glucano ha dimostrato di combinato con altri farmaci.
Ovviamente ogni tumore grande, resistente e letale ha iniziato la sua vita come singola cellula cancerogena. Sembra possibile che
chiunque, nell'arco della propria esistenza, possa sviluppare una singola cellula cancerogena nel proprio organi smo, tuttavia non tutti
muoiono di cancro nè ne sviluppano una forma evidente. Sembra possibile che gli individui dotati di un sistema immunitario attivo
possano disporre di macrofagi in stato attivo in grado di sopraffare e fagocitare agevolmente singole ed isolate cellule cancerogene
presenti nell'organismo. D'altra parte, se le difese naturali sono indebolire dall'esposizione a contaminanti ambientali ed una singola
cellula cancerogena si sviluppa, allora quella cellula può non essere ncon~osciuta e contrastata dalle indebolite difese naturali
dell'organismo; essa si moltiplicherebbe ed alla fine diventerebbe milioni di cellule del cancro nonché un problema assai più rilevante
da affrontare da parte dell'organismo.
Il concetto di un ingrediente che opera sinergicamente con un farmaco è denominato principio coadiuvante. Il Dizionario Medico
Merriam-Webster definisce il coadiuvante come "ajuto nella prevenzione, miglioramento o cura della malattia". 19 Il beta-glucano non
solo ha un effetto diretto come modificatore della risposta biologica quando usato da solo, ma dimostra frequentemente un effetto
coadiuvante operando sinergicamente con altri farmaci.
SINERGIA CON GLI ANTIBIOTICI
Il Beta 1,3 D Glucano, così come funziona sinergicamente con farmaci anticancro, allo stesso modo opera sinergicamen te quando
usato in combinazione con gli antibiotici. Alcuni medici della Harvard Medical School hanno condotto test clinici randomizzati, a
doppio cieco e a fase 1/2 su di un betaglucano modificato, denominato PGG-glucano, per verificarne l'efficacia nel controllo delle
infezioni in pazienti chirurgici ad alto rischio. I risultati ditali test sono stati assai chiari e stati sticamente rilevanti: il beta-glucano ha
significativamente ridotto il tasso di infezione in questi pazienti. I ricercatori della Harvard hantto affermato: "I pazienti cui è stato
somministrato il PGG-glucano sono stati soggetti a una quàntità di complicazioni infettive significativamente inferiore (3,4 infe zioni
per paziente infetto contro 1,4 infezioni per paziente infetto, p=0,05), diminuita necessità di antibiotici per via endovenosa (10,3
giorni contro 0,4 giorni, p=0,04) e più brevi permanenze nelle unità di cura intensiva (3,3 giorni contro 0,1 giorni, p=0.03)." Essi ne
hanno dedotto che "il glucano è sicuro e sembra essere efficace nell'ulteriore riduzione dello stato patologico e dei costi di importanti
interventi chirurgici" e, inoltre, che "non sono state riscontrate reazioni farmacologiche avverse associate al PGG- glucano". 20
Un altro studio della Harvard Medical School sul glucano ha dato analoghi risultati. Gli autori hanno scoperto”una tendenza doserisposta in rapporto all’incidenza delle infezioni” fra pazienti cui è stato sommini strato il glucano - il che significa che maggiore era
la dose di glucano, minore era la risultante incidenza di infezione dei pazienti.21
Nel 1999, dei medici della - School of Medicine dell'Università di Washington hanno condotto un test multicentro, prospettico,
randomizzato, a doppio-cieco e controllato con placebo su un tipo di beta-1,3D-glucano somministrato a pazienti in atte sa operazioni
gastrointestinali; vi erano coinvo1ti trentanove centri in tutto il territorio statunitense. Tutti i pazienti furono sottoposti ad una
profilassi antibiotica standardizzata. Nel gruppo non colonrettale (391 pazienti), "la somministrazione di glucano fu associata ad una
relativa riduzione statistica-mente rilevante (39%) di gravi infezioni e di decessi". Nei pazienti denutriti soggetti a queste operazioni,
le infezioni ed i decessi furono il 44% dei 70 pazienti del gruppo placebo, il 24% dei 68 pazienti del gruppo glucano a basso dosaggio
ed il 17% dei 72 pazienti del gruppo glucano ad alto dosaggio. Questo rappresenta una riduzione del 61 % del tasso di infe zioni fra i
controlli ed il gruppo glucano ad alto dosaggio di pazienti chirurgici denutriti. Sembrerebbe una notevole scoperta per un prodotto
naturale a lungo studiato e tuttavia scarsamente utilizzato. Gli autori hanno previsto che "il glucano diventerà 'un importante prodotto
nel trattamento delle malattie infettive". 22
Anche dei medici in Brasile hanno condotto test clinici a doppio-cieco che dimostrano la capacità del beta-1,3D-glucano di ridurre le
infezioni nei pazienti ospedalizzati e di prevenire il decesso. Gli autori hanno scritto che "ci sono stati casi di polmonite in 11 dei 20
pazienti nel gruppo di controllo e in 2 dei 21 cui era stato somministrato il glucano (p<0,~)" e che "il tasso di mortalità legato alle
infezioni era il 30,0% nei pazienti del gruppo di controllo ed il 4,8% nel gruppo trattato con glucano (p<0,05)".23 Risulta facile
vedere che il glucano una molecola di polisaccaride naturale, nel corso di questi test cImici in ospedale ha salvato delle vite operando
sinergicamente con farmaci antibiotici convenzionali.
Ricercatori della Tulane University, negli USA, hanno condotto test clinici randomizzati e a doppio-cieco sul beta-glucano per
stabilire i tassi di mortalità di pazienti dovuti ad infezioni provocate da trauma. Broeder et al. hanno scoperto che "il tasso
complessivo di mortalità era significativamente inferiore nel gruppo del glucano (0% contro 29%) rispetto a quello di controllo e che
"la glucano-terapia diminuiva significatiVamente - 9,5% contro 49% - la morbosità settica". Essi hanno affermato che questi effetti
benefici sono attribuibili all'accresciuta funzione dei macrofagi indotta dal glucano. 24 Questo particolare studio, che dimostra
l'efficacia del betaglucano nella riduzione della mortalità tramite un accresciuto controllo delle infezioni, è vecchio di oltre 10 anni e
tuttavia pochi se non nessun medico generico ha mai sentito parlare di
questo prodotto naturale, il beta-1,3D-glucano.
IDENTIFICAZIONE DELLA MALATTIA
I macrofagi attivati possono aiutare il sistema immunitario ad identificare invasori batterici o virali. Se un macrofago attivato si
imbatte in un virus e lo divora per fagocitosi, esso poi rivelerà parte di quel virus, denominata antigene, sulla propria superficie. Se
interviene una cellula-T del sistema immunitario, essa sarà in grado di riconoscere l'antigene rilevato dal ma~ofago e di suscitare una
specifica risposta della cellula-T indirizzata contro quel particolare virus. 25 La cellula-T
non è in grado di riconoscere il ~rus e di indurre quella risposta sino a dopo che il virus sia stato disgregato ed il suo antigene virale
rivelato sulla supefficie del macrofago.
In base ad uno studio su animali, dei ricercatori hanno concluso che "il glucano è in grado di aumentare la sopravvivenza, di
inibire la necrosi epatica e di mantenere uno stato attivato di attività fagocitica in topi cui è stato somministrato il virus dell'epatite
della loro razza" 26
EFFETTI RADIOPROTETTIVI
Una ricerca della Nationai Library of Medicine ha reperito 31 articoli di riviste. che trattano degli effetti radioprotettivi del beta1,3D-glucano.
Fra coloro che hanno riportato positivi riscontri sulle proprietà radioprotettive del glùcano vi è l'esercito americano. Alcuni degli
effetti delle radiazioni nucleari sono danni al midollo osseo, cellule che formano colonie e cellule progenitrici ematopoietiche che
generano cellule del sangue. I ricercatori hannò riscontrato che il glucano mostrava un effetto radioprotettivo in virtù della sua
capacità di stimolare la guarigione delle cellule del midollo osseo dopo danni da radiazioni e in seguito la rigenerazione
ematopoietica di nuove cellule del sangue. 27'28
Questi risultati sono stati confermati da molti ricercatori. Per esempio, M. Hofer et al. hanno descritto il beta-1,3D-glu-cano estratto
dal lievito del pane come "un innalzatore ad ampio spettro dei meccanismi di difesa dell'ospite che stimolano l'immunità umorale e
quella mediata dallé cellule". In base alle loro ricerche sugli effetti delle radiazioni gamma sugli animali essi hanno concluso che "i
risultati hanno dimostrato la capacità del glucano di influenzare positivamente il corso delle affezioni causate da gravi radiazioni". 29
Se dovesse verificarsi un disastro nucleare, allora il glucano potrebbe fare la differenza fra la vita e la morte.
Patchen et al. affermano che "i glucani hanno elevato significativamente la sopravvivenza di topi altrimenti irradiati in modo
letale". Nessuno dei ~opi del gruppo di controllo èsopravvissuto alle letali radiazioni gamma, mentre è avvenuto il contrario per la
maggioranza dei topi cui era stato somministrato beta~1,3D-glucano. 30 Molti di questi studi sono stati condotti da militari americani
presso Bethesda, Maryland, USA.
Per di più venne scoperto un altro effetto radioprotettivo, laddove la guarigione venne attribuita alla capacità del gluca no di
eliminare i radicali liberi. Myra Patchen, accademica, nel corso di esperimenti di irradiazione di animali presso l'Istituto di Ricerca
sulla Radiobiologia delle Forze Armate a Bethesda, Maryland, USA, è stata la prima a scoprire le capacità del beta~1,3D-glucano
appena descritte e a dimostrare che i macrofagi erano protetti dall'attacco dei radicali liberi durante e dopo la somministrazione delle
radiazioni.31
Il
beta~1,3D-glucano ha dimo- e strato di operare sinergicamente I con altri agenti radioprotettivi. Patchen et al. hanno
affermato che "è stato dimostrato che la somministrazione post-irradiazione di glucano, di un immunomodulatore e di stimolante
ematopoietico, eleva gli effetti radio-protettivi del WR-2721". 32
RIDUZIONE DEL COLESTEROLO
Il beta~1,3D-glucano abbassa i livelli di colesterolo. Ricercatori dell'Università del Massachusetts, USA, hanno studiato l'effetto
del beta~1,3D-glucano derivato dal lievito sui livelli di sierolipidi in uomini obesi e ipercolesterolemici e hanno con cluso che "la
fibra di betà-glucano derivata dal lievito ha abbassato significativamente le concentrazioni totali di cole sterolo ed è stato ben
tollerato" .33
Test clinici sul rapporto fra beta-glucano derivato da avena e colesterolo sono stati condotti da ricercatori dell'Università di
Gòteborg. in Svezia, i quali hanno scoperto che "il beta-glucano induce un aumento dell'escrezione di bile acida, cosa che con tutta
probabilità spiega l'effetto della fibra di avena nell'abbassamento dei sierolipidi". 34
I ricercatori dell'Ùniversità di Ottawa, in Canada, sono andati oltre e hanno progettato un test clinico randomizzato per
determinare se fosse il beta~1,3D-glucano presente nella crusca d'avena ad essere responsabile dell'effetto di abbassa-mento del
colesterolo indotto dalla crusca stessa. I risultati dei test clinici erano alquanto chiari, ovvero che "il beta-glucano, principale
componente della fibra solubile dell'avena, ha ridotto significativamente i livelli di colesterolo LDL e totale in adulti
ipercolesterolemici senza variare il colesterolo HDL". 35 Questo significa che il beta-1,3D-glucano abbassa i livelli del colesterolo
"cattivo" senza fare altrettanto con quelli del colesterolo “buono". I livelli di lipidi nel sangue rivestono un'importanza critica per i
diabetici, quindi dei ricercatori svizzeri hanno esaminato gli effetti del beta~1,3D-glucano su pazienti affetti da questa malattia; essi
hanno concluso che “i soggetti diabetici possono trarre benefici da diete ricche di beta-glucano. 36
GUARIGIONE DI FERITE
Il beta~1,3D-glucano è stato studiato per i suoi effetti sull'accelerazione della guarigione delle ferite negli animali. I ricercatori hanno
praticato identici tagli su ciascuna delle zampe posteriori di animali e su di una di esse è stato applica to del beta-glucano mentre
sull'altra una soluzione salina. Essi hanno scritto che "Nei giorni in cui le differenze risultavano maggiormente ovvie, dal 60%
all'80% degli animali mostrava una guarigione più avanzata nelle zampe trattate con gluca no" e hanno concluso che "come risultato
del trattamento con glucano il tempo medio di guarigione completa di una ferita si è ridotto di circa il 18%". L'analisi istologica ha
dimostrato che "l'accelerazione della guarigione della ferita è stata indotta dal precoce arrivo di macrofagi nell'area interessata dalle
ferite trattate con glucano". 37
Ulteriori prove di rapida guarigione di ferite è stata dimo strata da Browder et al. su ferite inferte a ratti. Gli autori hanno affermato
che "in rapporto ai controlli, la forza di dispersione della ferita veniva significativa mente aumentata da glucano topico e per via
endovenosa a partire dal quarto giorno dopo l’incisione 38
Analogamente , Portera et al. affermano che "gli immunomodulatori che aumentano le funzioni dei macrofagi si sono dimostrati
benefici per una serie di tipi di guarigione di ferite negli esseri umani" ~
TERAPIA PER L'AIDS
Come già detto, il semplice carboidrato beta~1,3D-glucano può essere estratto da una varietà di fonti naturali. Il lentinan è un
be~a~1,3D-glucano isolato dal fungo shiitake, il Lentinus edodes.
Test clinici al primo stadio sono stati condotti presso il General Hospital di San Francisco, in USA. Gordon et al. hanno scritto
che "i pazienti del test hanno dimostrato una tendenza verso aumenti di cellule CD4 e, in alcuni casi, atti vità neutrofila"; ad ogni
modo, in virtù dell'esiguo numero di pazienti, questi valori non hanno una rilevanza statistica. Gli studiosi, tuttavia, nelle loro
conclusioni hanno notato che "un test di lentinan in combinazione con didanosina (ddì) ha mostrato un aumento medio di 142 cellule
CD4/mm3 nell'arco di dodici mesi, diversamente dalla diminuzione delle cellule CD4 in pazienti curati soltanto con ddI.~
Secondo G. Chihara dell'Università di Teikyo, Kawasaki, Giappone, i beta~1,3D-glucani derivati da lentinan "hanno aumentato
la resistenza dell'ospite a vari tipi di infezioni batteriche, virali e parassitarie compreso l'AIDS" e "rappresentano i farmaci più
appropriati per prevenire la ricorrenza del cancro o la manifestazione dei sintomi dell'AIDS nei portatori di HIV".41
IL LEGAME CON LA VITAMINA C
A volte è utile paragonare l'attività di un macrofago all'attività di un'automobile. Per mettere in funzione un'automobile, bisogna
innanzitutto avere le chiavi per accenderla; ciò èanalogo al modo in cui il beta-1,3D-glucano può mettere in
funzione la cellula macrofaga. Per utilizzare l'automobile in modo continuativo, essa necessita ovviamente di un costante
rifornimento di carburante; così, analogamente, anche un macrofago necessita di un regolare rifornimento di carburan te, in particolar
modo quando è attivato, e questa è la funzione della vitamina C.
È stato dimostrato che in un macrofago maturo le concentrazioni di acido ascorbico (vitamina C) possono raggiungere la quantità
di 1.000 volte quelle dello stesso acido nel sangue.42 Tuttavia è stato anche dimostrato che quando i macrofagi sono attivati con beta1,3D-glucano essi mostrano una significativa diminuzione del loro contenuto di vitamina C, 43 e ciò avviene in quanto stanno
consumando carburante.
La vitamina C è un tipo di carburante che è necessario affinché un macrofago attivato funzioni in modo appropriato. Quando i
macrofagi non sono attivati, l'organismo non consuma molta vitamina C; ma, una volta che i macrofagi sono attivati, l'organismo
consuma le sue scorte di vitamina C con una velocità assai elevata. E stato dimostrato che è il fattore di sti molazione della colonia
prodotto da un macrofago attivato a far sì che i macrofagi attivati assumano questa vitamina C extra. 44 Infatti, se il macrofago attivato
non dispone di un'adeguata fornitura di vitamina C, esso non è in grado di funzionare appropriatamente.
Degli studi hanno dimostrato che animali alimentati con diete carenti di vitamina C sviluppano macrofagi molto più piccoli e in
quantità assai inferiore, e questi macrofagi hanno una limitata capacità di spostarsi nelle aree dell'organismo in cui sono necessari. 45
Per di più, i macrofagi carenti di vitamina C mostrano una
diminuita capacità di generare sostanze chimiche anticancro ed antibatteri quali il superossido, anche se sono attivati.~
Così, i macrofagi attivati da beta-1,3D-glucano funzionano energicamente per un breve periodo, sino a quando non consu mano
tutta la loro vitamina C disponibile; poi, a causa della carenza di quest'ultima, la loro funzionalità può risultare limitata.
Un supplemento di vitamina C, quindi, sembrerebbe una necessaria integrazione per la terapia a base di beta-i ,3D-glucano~
Il rapporto sinergico fra il beta-1,3D-glucano e la vitamina C è palesemente dimostrato da studi in vitro sul cancro alla prostata.
I ricercatori hanno conseguito un tasso di mortalità delle cellule del cancro alla prostata superiore al 95% utilizzando un determinato
livello di beta-glucano derivato da funghi. In seguito, tuttavia, hanno scoperto che aggiungendo vitamina C il medesimo livello di
mortalità delle cellule cancerose poteva essere conseguito utilizzando solo un ottavo della quantità di beta-glucano. 47 L'aggiunta di
vitamina C moltiplica l'efficacia del beta-glucano~
Esistono molte prove a sostegno dei vari effetti benefici del beta-1,3D-glucano. La medicina occidentale, tuttavia, è un tipo di
medicina basata sulle prove. Con così tanti medicinali occidentali convenzionali che presentano effetti immunosoppressivi, non è
forse tempo che la professione medica si rivolga ad un immunostimolatore che può aumentare gli effetti dei far maci convenzionali e
migliorare i risultati per i pazienti?
Le persone stanno cercando di guarire in modo naturale, e tali guarigioni naturali possono essere stimolate tramite l'utilizzo dello
stimolatore del sistema immunitario, il beta1,3D-glucano.
Note:
1 Czop, j.K., VaI iante, N.M. e Janusz, M.j. (Harvard Medical School, Boston, Massachusetts). Phagocytosis of particulate activators
of the human alternative complement pathway through monocyte beta-glucan receptors. Prog. Clin. BioI. Res. 1 989; 297:287-96.
2. op. cit.
3~ Inai et al. Activation o1' the Alternative Complement Pathway by Water-lnsoluble Glucans of Streptococcus mutans: the Relation
between their Chemical Structures and Activating Potencies. journal of Immunology 1976; 117:1256-1260.
4. Goldman, R. Characteristics of the B-glucan Receptor of Murine Macrophages. Exp. Cei. Res. 1988; 174:481-490.
5. Sakai, T., lkegami, K., Yoshinaga, E., Uesugi-Hayakawa, R. e Wakizaka, A. Rapid, sensitive and simple detection of candida
deep mycosis by amplification of 18S ribosomal RNA gene; comparison with assay of serum beta-Dglucan leve in clinical samples.
Tohoku i. Exp. Med. Feb
20001 90(2):1 19-28.
6. Carrow, D.J. Beta-1,3-glucan as a Primary Immune Activator. US Patent No. 5.504.079, 1996.
7. Spiros, J. Method for immune system activation by administration of beta (1-3) glucan which is produced by Saccharomyces v
erevisiae strain R4. Townsend Letter for
Doctors, giugno 1996.
8. Morikawa, K., Takeda, M., Yamazaki, M. e Mizuno, D. lnduction of tumoricidal activity of polymorphonuclear .leukocytes by a
linear ~-1,3-D-glucan and other immunomodulators in murine cells. CancerRes. 45:1496-1501.
9. Olson, E.J., Standing, j.E., Griego-Harper, N., Hoffman, O.A. e Limper, A.H. Fungal beta-glucan interacts with vitronectin and
stimulates tumor necrosis factor alpha release from macrophages. Infect. Imm un. Sett. 1996; 64(9):3548-54.
10. Yadomae, I. (Laboratory for lmmunopharmacology of Microbial Products, School of Pharmacy, Tokyo University of Pharmacy
and Life Science, Japan), Yakugaku Zasshi Maggio 2000; 120(5)413-31.
11. Bogwald, J., Johnson, E. e Seljelid, R. The cytotoxic effect of mouse macrophages stimulated in vitro by a beta 1,3-D-glucan
from .yeast celI walls. Scand. J. ~mmunoI. marzo 1982; 1 5(3):297-304.
12. Di Luzio, N.R., Williams, D.L., McNamee, R.B. e Malshet, V.G. Comparative evaluation of the tumor inhibitory and
antibacterial activity of solubilized and particulate glucan. Recent Results. Cancer Res. 1980; 75:165-72.
13. Di Luzio, N.R., McNamee, R.B., Williams, DL., GiIbert, K.M. e Spanjers, M.A. lnduced inhibition of tumor growth and
enhancement of survival in a variety of transplantable~and spontaneous murine tumor models. Adv. Exp. Med. BioI. 1980;
121(A):269-90.
14. Aoki, T. Lentinan. Capitolo 4 in Modulation Agents and their Mechanism (Richard L. Fenichel, ed.), Marcel Dekker, Inc., New
York e Basel, 1984, pp. 63-77.
15. Seljelid, R.A. Water-soluble aminated beta-i ,3D-glu-can derivative causes regression of solid tumors in mice. Biosci. Rep. Sett
1986; 6(9)845-851.
16. Manselì, P., Ichinose, H., Reed, R.J., Krementz., E.T., McNamee, R. e Di Luzio, N.R. Macrophage~mediated destruction of
human malignant cellsin vivo. i. Nati Can- cer inst. Mar 1975; 54(3):571-80.
17.
Vetvicka, V., Thornton, B.R, Wieman, T.J. e Ross, G.D. Targeting of naturai killer cells to mammary carcinoma via
naturally occurring tumor ceIl-bound iC3b and beta-glucan-primed CR3 (CD11bICD18). i. Immunology 15 luglio 1997; 1 59(2):599605.
18.
Gomaa, K., Kraus, i., Rosskopf, F., RÒper, H. e Franz, G. Antitumour and immunologicai activity of a beta 1-3/1 -6 glucan
from Glomerella cingulata. i. Cancer Res. Clin. Oncol. 1992; 118(2)136-40.
1 9. Vedere http:I/www.edenet.com/dictionary. asp.
20.
Babineau, Ti., Marcello, P., Swails, W., Kenler, A., Bistrian, B. e Forse, R.A. (Harvard Medicai School, Boston,
Massachusetts). Randomized phase I/li triai of a macrophage-specific immunomodulator (PGG-glucan) in high-risk surgicai
patients. Ann. Surg. Nov 1994; 220(5):601 -9.
21.
Babineau, T.J., Hackford, A., Kenler, A., Bistrian, B., Forse, R.A., Fairchild, PG., Heard, 5., Keroack, M., Caushaj, P. e
Benotti, P. (Harvard Medica School, Boston, Massachusetts). A phase Il multicenter, double-blind, randomized, placebo-controlled
study of three dosages of an immunomodulator (PGG-glucan) in high-risk surgicai patients. Arch. Surg. Nov 1994; 129(11)1204-10.
22.
Dellinger, E.P., Babineau, T.J., Bleicher, P., Kaiser, A.B., Seibert, G.B., Postier, R.G., Vogel, S.B., Norman, i., Kaufman, D.,
Galandiuk, 5. e Condon, R.E. (University of Washington School of Medicine). Effect of PGG-glucan on the rate of serious
postoperative infection or death observed after high-risk gastrointestinai operations. Arch. Surg. Sett 1999; 134(9):977-83.
23.
De Felippe, Jr, i., da Rocha e Silva, jr, M., Maciel, F.M., Soares, A. de M. e Mendes, N.F. (Hospital Arth~ur Ribeiro de
Saboya, Sào Paulo, Brazil). Infection prevention. in patients with severe multiple trauma with the immunomodulator beta 1-3polyglucose (glucan). Surg. Gynecol. Obstet. Ott 1993; 1 77(4):383-8.
24.
Browder, W., Williams, D., Pretus, H., Olivero, G., Fnrichens, F., Mao, R e Franchello, A. (Tulane University, New
Orleans, USA). Beneficiai effect of enhanced macrophage function in the trauma patient. Ann. Surg.
Mag 1990; 211(5)605-12, discussion 612-3.
. •1
25.
Thornton, B.P., Vetvicka, V. e Ross, G.D. Natura antibody and complement- mediated antigen processing and presentation
by B-Iymphòcytes.. J. Immunology 1 994; 152:1727-1737.
26.
Williams, D.L. e Di Luzio, N.R. Glucan-induced modification of murine virai hepatitis. Science 4 aprile 1980;
208(4439):67-9.
27.
Patchen, M.L., MacVittie, T.j. e Weiss, J.F. Combined modality radioprotection: the use of glucan and selenium with WR2721. mt. J. Radiat. Oncol. BioI. Phys. maggio 1990; 18(5):1069-75.
28.
Patchen, M.L., MacVittie, T.j. e jackson, W.F. Postirradiation glucan administration enhances the radioprotective effects
WR-2721. Radiat. Res. Gen 1989; 117(1 ):59-69.
29.
Hofer, M. e Pospisil, M. Glucan as stimulator of hematopoiesis in norma and gamma-irradiated mice. mt. i. of
immunopharmacology Sett-Ott 1 997;
19(9-1 0):607-9.
30.
Patchen, M.L. e MacVittie, T.J. Comparative effects of soluble and particulate glucans on survival in irradiated mice. i. BioI.
Response Mod. Feb 1 986; 5(1 ):45-60.
31. Patchen, M.L., D'Alesandro, M.M., Brook, I., Blakely, W.F. e MacVittie, T.J. Glucan: mechanisms involved in
its"radioprotective" effect. J. Leukoc. BioI. Ago 1 987; 42(2):95-105.
32.Patchen, MacVittie ejackson, op. cit. (vedere nota 28).
33. NicoIosi~ R., Bell, S.J., Bistrian, B.R., Greenberg,
I., Forse,R.A. e Blackburn, G.L. (University of Massachusetts, Lowell,
USA). Plasma lipid changes after supplementation with betaglucan fiber from yeast. Am. i. Clin. Nutr. Ago 1999; 70(2):208-1 2.
34.
Lia, A., Hallmans, G., Sandberg, A.S., Sundberg, B., Aman, P. e Andersson, H. (University of Gòteborg, Sweden). Oat betaglucan increases bile acid excretion and a fiber-rich barley fraction increases cholestero excretion in ileostomy subjects. AmJ. Clin.
Nutr. Dic 1995; 62(6):1245-51.
35.
Braaten, J.T., Wood, P.J., Scott, F.W., wolynetz, M.S., Lowe, M.K., Bradley-White, P. e Collins, M.W. (University of
Ottawa, Canada). Oat beta-glucan reduces blood cholesterol concentration in hypercholesterolaemic subjects. Eur. i. Clin. Nutr.
luglio1994; 48(7):465-74.
36.
Wursch, P. e Pi-Sunyer, F.X. (Nestlé Research Centre, Losanna, Svizzera). The role of viscous soluble fibre in the
metabolic control of diabetes. A review with special emphasis on cereals rich in beta-glucan. Diabetes Care novembre
1997; 20(11 ):1 774-80.
37. Wolk, M. e Danon, D. Promotion of wound healing
80
by yeast glucan evaluated on single animals. Med. BioI. 1985; 63(2):73-
38. Browder, W., Williams, D., Lucore, P., Pretus, H., Jones, E. e McNamee, R. (Department of Surgery, Tulane University
School of Medicine, New Orleans, LA, USA). Effect of enhanced macrophage function on early wound healing. Surgery
Ago 1988; 104(2)224-30.
39. Portera, C.A., Love, E.J., Memore, L., zhang, L., Muller, A., Browder, W. e Williams, D.W. (Department of Surgery, East
Tennessee State University, TN, USA). Effect of macrophage stimulation on collagen biosynthesis in the healingwound. Am.
Surg. Feb 1997; 63(2)125-31.
40. Gordon, M., Bibari, B., Goosby, E., Gorter, R., Greco, M., Guralnik, M., Mimura, T., Rudinicki, V., Wong, R. e Kaneko, Y.
(AIDS Activities Division, San Francisco Generai Hospital, CA, USA). A placebo-controlled trial of the immune modulator,
lentinan, in HIV-positive patients: a phase o - i/il trial. J. Med. 1998; 29(5-6)305-30.
41.
Chihara, G. (Teikyo University, Kawasaki, Japan). Recent progress in immunopharmacology and therapeutic effects of
polysaccharides. Dev BioI. Stand. 1992; 77:191-7.
42.
Vera, j.C., Rivas, C.l. e Zhang, R.H. Colony stimulating factors signal forincreased transport ~f vitamin C in human host
defense cel Is. Blood 1 aprile 1998; 91 (7):2536-46.
43.
Ber, Leoni-d, MD. Yeast Derived Beta-i ,3-D-Glucan: An Adjuvant Concept. American Journal of Naturai Medicine Nov
1997; 4(9).
44.
Vera, Rivas e Zhang, op. cit.
45.
Ganguly, R., Durieux, M.F. e Waldman, R.H. Macrophage functiòn in vitamin C-deficient guinea pigs. Am. i. Clinicai
Nutrition luglio 1976; 29(7):762-5.
46.
Gangulv, R. e Waldman, R.H. Macrophage functions in aging: effects of vitamin C deficiency. Allergic Immunol.
~(Leipz.) 1985; 31(1)37-43.
47.
Fullerton, S.A., Samadi, A.A., Tortorelis, D.G., Choudhury, M.S., Mallouh, C. e Tazaki, H. Induction of apoptosis in
human prostatic cancer cells with beta-gluican. MoI. UroI. Primavera 2000; 4(1):7-14.
Recensione a cura di M.I. Colnaghi
Divisione di Oncologia Sperimentale, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Milano
TITOLO: Targeting of natural killer cells to mammary carcinoma via naturally occurring tumor
cell-bound iC3b and beta-glucan-primed CR3 (CD11b/CD18)
AUTORI: Vetvicka V, Thornton BP, Wieman TJ, Ross GD
FONTE: J Immunol 1997; 159: 599-605
La risposta umorale immunitaria verso i tumori risulta nella maggior parte
dei casi inefficace.
È stato dimostrato che cellule tumorali recanti il fattore del complemento
C3 sulla loro superficie non vengono riconosciute né uccise da fagociti o
da cellule NK esprimenti il recettore per C3 (CR3). Studi recenti hanno
evidenziato che l'attivazione del CR3 richiede la co-presenza sulle cellule
bersaglio di C3 e specifici polisaccaridi. In questo lavoro gli autori hanno
dimostrato che cellule isolate da tumori della mammella presentano una
quantità di C3 opsonizzante sufficiente per attivare una risposta
citotossica delle cellule NK solo se queste vengono precedentemente
trattate e stimolate con un polisaccaride. Questi interessanti risultati
suggeriscono l'utilizzo di cellule NK o fagociti attivati con polisaccaridi
(Beta Glucano) per una specifica immunoterapia verso cellule tumorali
ricoperte da C3.
NOoxidant formula cod. - n. 900039886- Flacone da 60 compresse Euro 36,00
Formulazione esclusiva Antiossidante ad azione specifica contro l'invecchiamento cellulare. Aiuta il Fegato a sintetizzare ed
innalzare i livelli di GLUTATIONE, un potente disintossicante dell'organismo, aiutando ad eliminare anche i metalli pesanti. Con il
SELENIO agisce contro i Radicali Liberi ed il danno da "Stress ossidativo" provocato da questi ultimi nei tessuti.
Integratore di N-Acetilcisteina, L-Glutammina, Acido Lipoico, Selenio, Betacarotene, Vitamina C, Vitamina E.
Gli Antiossidanti possono contribuire all'allungamento della vita
La N-Acetilcisteina o NAC riduce la citotossicità dei chemioterapici antitumorali ed è i grado di inibire i processi genotossici e di
carcinogenesi ed il processo invasivo e di metastatizzazione delle cellule maligne.Svolge azione adiuvante nella terapia anti AIDS
con Ac. Lipoico e L- Glutammina La L-Glutammina viene utilizzata dal Sistema immunitario, dal Cervello,da tutto l'apparato
digerente, dall'Intestino, dal Fegato, dai Reni, è al 60% nei muscoli.
L'Acido Lipoico rigenera e prolunga l'effetto antiossidante del Glutatione e delle Vitamine A,C,E
Il Betacarotene incrementa le difese, innalzando il numero dei Linfociti T CD4
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI
VALORE ENERGETICO
X 100 g
X 2 cpr.
Kcal.
388,6
9,56
Kjoule
1648,8
40,56
Proteine N x 6,25
17,8 g
0,43 g
Carboidrati
74,4 g
1,83 g
Grassi
2,2 g
54,12 mg
N-Acetilcisteina
10,16 g
250 mg
L- Glutammina
10,16 g
250 mg
Vitamina C
7,31 g
180 mg
Acido Lipoico
0,97 g
24 mg
Vitamina E
1,21 g
30 mg
Selenio
0,67 mg
16,6 mcg
Betacarotene
0,60 g
15 mg
% RDA x 2 cpr.
300 %
300 %
L'acido alfa lipoico, è un nutriente dalle innumerevoli proprietà: tra le più
importanti quella insulinosimile, cioè la capacità di trasportare i carboidrati all'
interno delle cellule muscolari. L'Acido Alfa Lipoico o ALA (Alpha Lipoic Acid)
Tiolic ®
viene denominato anche acido Tiottico perchè la sua molecola contiene due
gruppi tiolici.
Un Tiolo o (-SH) consiste di un atomo di Zolfo e Idrogeno. Questo unico
Integratore di Acido antiossidante ha la caratteristica di essere sia idrosolubile sia liposolubile.
L'Acido Alfa Lipoico è un promotore del Glutatione ed un importante cofattore di
Alfa Lipoico
metabolismo nel processo di produzione energetica.
L'acido alfa lipoico è uno degli antiossidanti più potenti presente sia a livello
intracellulare ed extracellulare. Agisce contro i i radicali liberi e ha la capacità di
riattivare e proteggere gli altri antiossidanti sia liposolubili come la vitamina E
flacone da 60
sia idrosolubili ad es. come la Vitamina C
Acido alfa-lipoico e neuropatie: sempre maggiori conferme
compresse da 250 mg clicca qui per leggere l'articolo
"Gli antiossidanti tiolici influenzano l'ambiente intra ed extra-cellulare
attraverso un'azione diretta sull'equilibrio ossido-riduttivo. I tioli a basso peso
molecolare interagiscono con i siti proteici modulando l'attività enzimatica, la
trascrizione e l'espressione genica. Sia gli amminotioli naturali (GSH) che
sintetici (N-acetilcisteina) sono in grado di bloccare i siti elettrofili dei metaboliti
cancerogeni e agire come inattivatori dei radicali liberi. Per il loro meccanismo
d'azione, gli antiossidanti possono, dunque, essere considerati efficaci agenti
nella chemioprevenzione dei tumori. L'acido alfa-lipoico (LA) noto anche come
(1,2-ditiolan-3-pentanoico)
ha suscitato notevoli interessi clinici in
Importanza dell' Acido Alfa acido
Lipoico,tiottico
N-acetilcisteina,LGlutammina e HIV http://www.aids.org/atn/a-268-02.html
listino euro 38,00
Recenti studi hanno dimostrato la sua efficacia nell'attenuare i sintomi delle neuropatie periferiche e nella
neuropatia diabetica http://www.thinkfree.it/hiv/monografie/acidoalfalipoico.htm
Notizie dall'AISM: Acido Alfa Lipoico utile nella Sclerosi Multipla
http://www.aism.it/includes/homepage/home_core_70000.asp?cat=70000&id=1303&ss=1303&mod=1&pagina_schede=2
clicca qui per le informazioni e proprietà dell'Acido Alfa Lipoico
Acido alfa-lipoico e neuropatie: sempre maggiori conferme
Ziegler D; Reljanovic M; Mehnert H, Grief FA. Alpha-lipoic acid in the treatment of diabetic
polyneutopathy in Germany: current evidence from clinical trials. Exp Clin Endocrinol Diabetes
1999;107 :421-430
La neuropatia diabetica rappresenta un grosso problema di salute, poiché è responsabile della morbilità sostanziale, dell’aumentata
mortalità e della peggiorata qualità della vita. Una glicemia pressoché normale viene oggi generalmente accettata come l’approccio
primario nella prevenzione della neuropatia diabetica, ma questa non è raggiungibile in un considerevole numero di pazienti. Nelle
due decadi passate molti trattamenti medici che raggiungevano i loro effetti, nonostante l’iperglicemia, sono derivati da concetti
patogenetici sperimentali di neuropatia diabetica. Tali composti sono stati progettati per migliorare o rallentare la progressione del
processo neuropatico e sono in corso di valutazione in trias clinici ma, ad l’eccezione dell’acido alfa-lipoico (acido tioctico), nessuno
di questi farmaci è correntemente disponibile per la pratica clinica. In questa review viene raccolta e analizzata l’evidenza dei trias
clinici che hanno stabilito l’efficacia terapeutica e la sicurezza dell’acido tioctico nella polineuropatia diabetica. Finora sono stati
completati 15 trials clinici che hanno impiegato differenti schemi di studio, durate di trattamento, dosi, dimensioni dei campioni e
popolazioni di pazienti. Entro questa varietà di trias clinici, quelli che hanno evidenziato effetti benefici dell’acido tioctico, sia sui
sintomi che sui deficit dovuti alla polineuropatia o alla variabilità della ridotta gittata cardiaca risultante dalla neuropatia autonomica
cardiaca, impiegavano dosi di almeno 600 mg al giorno. Di seguito vengono riportate le principali informazioni che possono essere
desunte dai più recenti studi clinici controllati: 1) il trattamento breve di 3 settimane a dosaggi di 600 mg di acido tioctico e.v. sembra
ridurre i maggiori sintomi della neuropatia diabetica. Uno studio pilota di 3 settimane con 1800 mg per os al giorno indica che l’effetto
terapeutico può essere indipendente dalla via di somministrazione, anche se questo dovrà essere confermato su un campione più
grande; 2) l’effetto sui sintomi è accompagnato da un miglioramento dei deficits neurologici; 3) il trattamento orale per 4-7 mesi
tende a ridurre i deficits neurologici e migliora la neuropatia cardiaca; 4) dati preliminari su due anni indicano un possibile
miglioramento a lungo termine nella conduzione dei nervi motori e sensori degli arti inferiori; 5) gli studi di sorveglianza clinica e
post-commercializzazione hanno rivelato un profilo di sicurezza altamente favorevole. Sulla base di questi risultati, un trial
multicentrico a lungo termine di trattamento orale con acido tioctico (Studio NATHAN I) sta per iniziare in America del Nord ed
Europa. L’obiettivo dei ricercatori è di rallentare la progressione della neuropatia diabetica utilizzando quale misura del risultato
primario affidabile e clinicamente significativa una combina di valutazioni cliniche e neurofisiologiche.
Acido lipoico nelle neuropatie
Ruhnau KJ; Meissner HP; Finn JR; Reljanovic M; Lobisch M; Schutte K; Nehrdich D; Tritschler HJ;
Mehnert H; Ziegler D. Effects of 3-week oral treatment with the antioxidant thioctic acid (alpha-lipoic
acid) in symptomatic diabetic polyneuropathy. Diabet Med 1999 Dec; 16(12):1040-3
Con questo studio i ricercatori hanno voluto valutare l’efficacia e la sicurezza di un breve trattamento orale a base dell’antiossidante
acido alfa-lipoico (AL) sul deficit e sui sintomi neuropatici in pazienti con diabete mellito di tipo 2 sofferenti di polineuropatia
sintomatica. I pazienti sono stati assegnati attraverso randomizzazione al trattamento orale con 600 mg di AL 3 volte al giorno (n=12)
o placebo (n=12) per 3 settimane. I sintomi neuropatici (dolore, bruciore, parestesia, torpore) nel piede sono stati valutati
settimanalmente e riassunti in un Punteggio Totale dei Sintomi (PTS). Alla baseline e al diciannovesimo giorno sono stati inoltre
saggiati HPAL (Hamburg Pain Adjective List) e NDS (Neuropathy Disability Score). Alla baseline PTS, HPAL e NDS non
presentavano differenze significative fra i due gruppi. Rispetto la baseline il Punteggio Totale dei Sintomi al diciannovesimo giorno è
diminuito di –3.75 +/- 1.88 punti (-47%) nel gruppo con AL e di –1.94 +/- 1.50 punti (-24%) nel gruppo trattato con placebo (p=0.021
per AL vs placebo). Al diciannovesimo giorno il punteggio totale HPAL è diminuito di -2.20 +/- 1.65 punti (-60%) nel gruppo AL e di –
0.96 +/- 1.32 punti (-29%) nel gruppo placebo (p=0.072 per AL vs placebo). NDS è diminuito di –0.27 +/- 0.47 punti nel gruppo TA,
mentre è aumentato di +0.18 +/- 0.4 nel gruppo placebo (p=0.025 per AL vs placebo). Non sono state notate differenze fra i due
gruppi per quanto attiene la frequenza degli eventi avversi. In conclusione questi risultati preliminari indicano che il trattamento orale
con AL ai dosaggi prima indicati migliora deficienza e sintomi dovuti a polineuropatia in persone con diabete di tipo 2, senza causare
particolari reazioni avverse.
Multizyme®
MISCELA DI ENZIMI DIGESTIVI
E’ una speciale miscela di enzimi purificati ad alta efficacia, estratti e
concentrati da maltodestrine fermentate utilizzando colture di fungo
Aspergyllus.
A tale scopo vengono utilizzate soltanto colture non patogene di Aspergyllus
private del micelio contaminante, impiegando uno speciale processo di
fermentazione ideato nel 1932 dal Dr. E. Howell, pioniere dell’Enzimologia
alimentare.
Le caratteristiche principali degli enzimi fungali ottenuti da maltodestrine fermentate si possono così
riassumere:
Evidenze scientifiche nell’uso degli enzimi fungali da maltodestrine fermentate
Il Dr. Edward Howell, pioniere dell’enzimologia
alimentare, già negli anni ‘20 osservava che una dieta
terapeutica basata su digiuno e cibi crudi, produceva
effetti curativi ed un potenziamento generale della
salute a causa della significativa diminuzione della
richiesta di enzimi digestivi propri del corpo umano. In
questo modo, gli enzimi del sistema immunitario erano
in grado di aumentare l’attività di disintossicazione. I
cibi crudi, quindi, erano in grado di alleviare il carico
del processo digestivo dall’organismo in virtù della loro
ricchezza enzimatica, con conseguente potenziamento
del livello generale di salute.
Purtroppo, i cibi di oggi sono assolutamente carenti di
enzimi a causa dei metodi di coltivazione su larga scala
e dell’impoverimento dei terreni, per non parlare dei
processi di trasformazione e lavorazione degli alimenti,
o del semplice procedimento di cottura, che non
preservano le proprietà enzimatiche dei cibi.
Peraltro, un cibo crudo fornisce solo gli enzimi
necessari alla digestione di quel particolare cibo crudo,
e non è quindi in grado di assicurare extra-enzimi in
grado di digerire cibi cotti o trattati.
Del resto, non è pensabile o consigliabile (dal punto di
vista sanitario) l’assunzione di carni, uova e fagioli
crudi, anche a causa del rischio di infezioni batteriche,
e inoltre molti trovano difficile digerire la grande
quantità di fibra presente nei cibi crudi.
Dato per scontato che la maggior parte delle persone
adotta una dieta con più alte percentuali di cibo cotto
rispetto a quello crudo si rende sempre più necessaria
l’integrazione con enzimi alimentari di alta qualità.
Possibili effetti fisiologici da carenza di enzimi
alimentari nella dieta
Una dieta a base di cibi cotti o trattati o comunque
poveri di enzimi contribuisce ad una eccessiva
ipertrofia della ghiandola pituitaria, la quale, come si
sa, svolge un’azione di regolazione nei confronti di
tutte le altre ghiandole.
Ugualmente,
il
pancreas
umano
risulta
abbondantemente ipertrofizzato se confrontato con
quello degli animali che si nutrono solo di vegetali
crudi. Basti pensare che mentre il pancreas di un uomo
di circa 63 Kg pesa tra gli 85 e i 90 grammi, quello di
una pecora di circa 38 Kg pesa appena 18 grammi; il
pancreas di un cavallo di circa 545 Kg pesa solo 330
grammi.
Risulta evidente cioè quanto poco pesi l’uomo se
confrontato al cavallo e di nuovo, se messo a confronto,
quanto più grande risulti il suo pancreas.
Un interessante esperimento a riguardo, è stato
condotto nelle Filippine dalla Scuola di Igiene della
Salute Pubblica (1933). La Scuola ha effettuato 768
esami post-mortem, giungendo alla conclusione che il
pancreas dei Filippini era dal 25 al 50% più pesante di
quello di Europei ed Americani, probabilmente a causa
della dieta principalmente a base di riso cotto,
consumato tre volte al giorno, che costringeva il
pancreas ad un iperlavoro di secrezione enzimatica, in
particolare di Amilasi.
Va rimarcato che un organo ipertrofizzato indica spesso
una
condizione
patologica
con implicazioni
degenerative.
Anche il Dr. Edward Howell è giunto alla conclusione
che l’ipertrofia del pancreas è il risultato di un
adattamento patologico ad una dieta principalmente a
base di cibo cotto.
Una ricerca condotta presso l’Università del Minnesota
ha mostrato cambiamenti significativi nel peso degli
organi dei topi nutriti con cibo cotto: sia il pancreas che
le ghiandole submascellari aumentavano il loro peso
dal 20 al 30%. Ulteriori ricerche condotte da Grossman
hanno evidenziato il ruolo di adattamento che la dieta
gioca nella secrezione pancreatica.
Situazioni in cui si richiede una rapida risposta enzimatica
Cibi cucinati, bevande caffeiniche e alcooliche, riniti e affezioni virali, gravidanze, stress, esercizio fisico estremo e
cattive condizioni climatiche comportano un rapido consumo di enzimi. In più, il nostro organismo perde giornalmente
enzimi attraverso i normali processi di eliminazione quali la sudorazione, l’urina e le feci.
Benefici nutrizionali
Quasi tutte le creature viventi possiedono organi distinti che permettono agli enzimi esogeni (cioè introdotti con il cibo)
di agire, prima che entri in azione la normale funzione digestiva.
Si capisce, quindi, quanto sia fondamentale l’azione di “pre-digestione” portata avanti dagli enzimi alimentari per
alleggerire il carico proprio dell’apparato digerente e delle funzioni collegate.
Studi hanno mostrato che la quantità appropriata di enzimi alimentari permetteva di “digerire” circa il 60% di amidi, il
30% di proteine e il 10 % di grassi prima che la pepsina (uno degli enzimi endogeni) venisse attivata.
Attività di supporto del sistema immunitario
La carenza di enzimi alimentari fa sì che il cibo risulti in una digestione non appropriata. Gli studi di Virchow, che
risalgono a circa un secolo fa, mostrarono l’evidenza di una “Leucocitosi digestiva”, dove il numero delle cellule dei
globuli bianchi aumentava dopo un pasto. Ulteriori ricerche portate avanti da Kouchakoff ne attribuirono la causa ai cibi
cotti e lavorati.
Kouchakoff, infatti, osservò che il cibo crudo non induceva alcuna modificazione nel conteggio dei globuli bianchi
(WBC), mentre quello cotto, particolarmente la carne, causava un rapido aumento nei livelli leucocitari del sangue. In
pratica, quando le molecole di cibo non completamente digerito vengono assorbite, l’organismo le identifica come
antigeni estranei formando complessi immunitari circolanti.
Il sistema immunitario, in seguito, attiva i leucociti macrofagi per digerire queste molecole di cibo. Quando gli enzimi
alimentari sono presenti, la pre-digestione da essi innescata rende inutile la presenza dei leucociti digestivi consentendo al
sistema immunitario di focalizzare la propria azione sulla prevenzione dell’insorgenza delle malattie piuttosto che sulla
digestione.
Enzimi e longevità
Uno studio comparativo sui livelli di enzimi contenuti
nel sangue, nelle urine e nei succhi gastrici degli umani
introduce alcuni dati molto interessanti. Assumendo che
la dieta media sia prevalentemente a base di cibi cotti
(cioè possiede solo una frazione del contenuto originale
di enzimi), risulta l’evidenza di un maggior tasso di
riserva enzimatica nei tessuti dei giovani adulti se
confrontato a quello degli anziani. I giovani che
consumano prevalentemente cibi poveri di enzimi sono
quindi più soggetti ad impoverimento delle proprie
riserve.
Un interessante esperimento sulla saliva ed il suo
contenuto in Amilasi è stato condotto presso il Michael
Reese Hospital, a Chicago. Nell’esperimento sono stati
usati adulti compresi tra i 21 e i 31 anni ed un altro
gruppo formato da persone tra i 69 ed i 100 anni di età.
E’ stato dimostrato che il gruppo composto da individui
giovani possedeva un contenuto di Amilasi salivare fino
a 30 volte superiore rispetto a quello formato da
individui anziani.
I risultati di questo esperimento dimostrano il perchè le
persone più giovani possano tollerare meglio una dieta
a base di pane bianco, amidi e cibi cotti in quantità
predominante. Al contempo, dal momento che le
riserve di enzimi diminuiscono coll’aumentare dell’età,
gli stessi cibi, consumati da persone più anziane,
possono causare malattie a carico del sangue,
costipazione
(ostruzione
intestinale),
ulcere
sanguinanti, gonfiori e artriti dovute alla digestione
incompleta con conseguente fermentazione nel tratto
gastro-intestinale e rilascio di tossine che finiscono nel
flusso sanguigno andando poi a depositarsi nelle
articolazioni e in altri tessuti molli.
E’ un fatto inconfutabile che le affezioni croniche si
accompagnano sempre ad un tasso enzimatico
diminuito, particolarmente a livello di sangue, feci,
urine e tessuti.
In tutte le fasi acute di malattia e a volte anche ai primi
stadi di cronicizzazione, si può riscontrare un tasso
enzimatico alto, a dimostrare che l’organismo possiede
delle riserve che vengono utilizzate più estesamente
durante l’attacco della malattia. Più la malattia avanza,
più il contenuto enzimatico del corpo si abbassa.
Esiste una correlazione ben definita tra la quantità di
enzimi che un individuo possiede e l’ammontare di
energia di cui può disporre. Il Dr. Howell afferma che
“Gli enzimi sono una vera pietra di paragone della
vitalità. Gli enzimi offrono un importante mezzo di
calcolo per l’energia di un organismo. Ciò che noi
chiamiamo energia, forza vitale, energia nervosa e forza
può essere sinonimo di attività enzimatica”.
Il costruirsi e distruggersi dei tessuti è la diretta
conseguenza dell’attività degli enzimi. In altre parole, il
nostro stesso metabolismo è sostenuto dall’attività degli
enzimi. Come conseguenza di ciò, quando il nostro
livello di enzimi si abbassa diminuisce anche il nostro
tasso metabolico e la nostra energia.
Per evitare fraintendimenti, non si vuole affermare che
la fonte della vita siano gli enzimi ma che esiste una
correlazione tra livello di enzimi, vitalità dei tessuti e
livelli di energia.
Gli enzimi migliorano l’assimilazione di minerali e vitamine
E’ in atto una tendenza crescente ad integrare la dieta con minerali e vitamine. Non altrettanta attenzione viene però posta
nell’assumere integratori di enzimi o cibo crudo. Questo può facilmente tradursi in “un’auto-sconfitta”, in quanto
l’organismo cercherà di mantenere i suoi livelli enzimatici liberando enzimi “rubati” da altre parti del corpo.
Questo si traduce facilmente in esaurimento, spossatezza, invecchiamento prematuro oltre che bassi livelli di
energiaL’utilizzazione delle vitamine dipende dagli enzimi ed essi a loro volta dipendono spesso dalle vitamine.
Osservazioni cliniche hanno dimostrato che quando si assumono formulazioni a base di vitamine/minerali miscelate con
enzimi occorrono quantitativi più bassi di vitamine e minerali.
Tanto per fare un esempio, un paziente che necessitava giornalmente di 70 mcg di Zinco per combattere una grave forma
di esaurimento, si è visto ridurre tale quantitativo a soli 3 mcg semplicemente introducendo una formula a base di Zinco
combinato con enzimi.
Sembra quindi che l’organismo necessiti di piccole quantità di vitamine e minerali se questi vengono combinati con
enzimi.
Gli enzimi in relazione agli stadi patologici
Il tasso metabolico è determinato dall’attività
enzimatica. Più rapidamente lavora il metabolismo,
maggiore sarà la richiesta di enzimi. Sia durante
l’esercizio fisico che durante la fase acuta di una
malattia, il livello di enzimi può aumentare.
In uno studio fatto dal Dr. Gerner nel 1933, furono presi
in esame i livelli di Amilasi urinaria di 115 soggetti
rappresentanti 28 tipi diversi di affezioni infettive nello
stadio acuto. Essi furono riscontrati aumentati nel 73%
dei soggetti.
Altri studi hanno permesso di scoprire che durante
affezioni tipo polmonite, appendicite acuta, malaria,
tubercolosi polmonare, febbri di tutti i tipi, malattie
infantili i livelli enzimatici erano aumentati nel sangue,
nelle urine e nelle feci. Ogni incremento dell’attività
metabolica, sia esso associato ad affezioni virali, lavoro
muscolare, tasso cardiaco (come per l’esercizio fisico),
digestione o gravidanza, può essere messo in parallelo
ad un aumento dell’attività enzimatica e ad un aumento
della temperatura corporea. In altre parole, gli enzimi
sono più attivi durante una fase febbrile acuta di circa
38° che ad una temperatura corporea normale.
Risulta altresì evidente che se gli enzimi rispondono a
febbri ed infezioni significa che hanno una relazione
diretta con il meccanismo di difesa dell’organismo.
Esiste infatti una connessione tra attività dell’apparato
immunitario e livello enzimatico. Maggiori saranno le
riserve di enzimi, più veloce sarà la risposta
immunitaria e quindi maggiore sarà la forza e la vitalità
dell’organismo.
I leucociti (WBC) sono responsabili della distruzione
delle sostanze estranee che penetrano nel flusso
sanguigno e linfatico causando la malattia. E’ risaputo
che durante lo stadio acuto di una malattia e le
infezioni, la quantità di leucociti circolanti aumenta. Il
Dr. Willstatter, in uno studio che appartiene alla ricerca
sugli enzimi, ha potuto dimostrare che esistono ben 8
diversi tipi di enzima Amilasi nei leucociti, e che gli
stessi contengono enzimi proteolitici e lipolitici comuni
a quelli secreti dal pancreas.
Il Dr. Willstatter ha osservato con interesse quanto i
sistemi enzimatici delle cellule dei globuli bianchi si
adattassero a quelli della ghiandola pancreatica. Sembra
cioè che il pancreas ed altre ghiandole che secernono
enzimi li ricevano in gran parte direttamente dai
leucociti.
Basti pensare che dopo aver consumato un pasto a base
di cibo cotto il numero di leucociti aumenta,
presumibilmente in parallelo alla richiesta organica di
enzimi digestivi, una sorta di misura compensatoria
imputabile “all’intelligenza” innata del corpo umano.
Il Dr. Kautchakoff ha potuto dimostrare l’esistenza di
questo meccanismo semplicemente constatando che in
seguito ad un pasto a base di cibo crudo non era
osservabile alcun aumento sostanziale di leucociti.
Al contrario degli stadi acuti di malattia, durante una
patologia cronica il livello di enzimi nell’organismo
diminuisce. In particolare l’attività del pancreas e
dell’apparato digerente si riduce drasticamente come è
il caso del diabete, del cancro e delle affezioni
intestinali croniche.
Ovviamente, in questi casi anche il sistema immunitario
viene messo sotto pressione, con conseguente aumento
della richiesta di enzimi.
Si capisce quindi quanto sia importante mantenere i
livelli enzimatici per assicurare salute, vitalità e
resistenza dell’organismo.
Sistema endocrino ed enzimi
Il sistema endocrino e il sistema nervoso cooperano alla soppressione del desiderio di cibo e quindi alla regolazione
dell’appetito.
Il cibo crudo, ricco di enzimi alimentari, sostanzialmente elimina lo stress dal sistema endocrino, mentre cibi ad alto
contenuto calorico come zucchero ed alimenti lavorati rompono questo delicato equilibrio. Le ghiandole, cioè,
soprastimolano gli organi preposti alla digestione in quanto non trovano quegli enzimi e nutrienti che sono andati persi
nella cottura prolungata o nella lavorazione, pur riconoscendo che la quantità di calorie sarebbe sufficiente. La richiesta di
cibo aumenta per mantenere un sufficiente grado di forza e vitalità dell’organismo.
Questo risulta in una super secrezione di ormoni, sovraalimentazione, obesità ed infine nell’esaurimento delle
ghiandole che producono gli ormoni stessi, con la
conseguenza di andare ad esaurire anche le scorte di
enzimi proprie dell’organismo per cercare di far fronte
all’aumento dell’attività metabolica. La falsa
sensazione di benessere è dovuta alla ghiandola
pituitaria, considerata l’artefice principale dell’invio di
ormoni a tutte le altre ghiandole quali tiroide, surrenali,
ghiandole riproduttive e pancreas.
Si capisce quindi quanto gli enzimi siano connessi ed
interdipendenti agli apparati organici principali quali
l’apparato circolatorio, digerente, il sistema nervoso e
quello endocrino, e quanta importanza rivestano nel
trattamento di tutte le affezioni circolatorie e
dell’obesità.
Alcuni studi hanno dimostrato che i tessuti adiposi di
soggetti affetti da obesità riportavano un livello di
Lipasi diminuito. La ricerca scientifica ha dimostrato
che i tessuti di animali e vegetali fanno registrare al
contrario alti livelli di Lipasi.
Il Dr. David Galton della facoltà di medicina
dell’Università di Tufts ha esaminato 11 individui di
peso variabile dai 100 ai 104 Kg ciascuno ed ha
scoperto una carenza enzimatica a livello di tessuti
adiposi. La carenza di Lipasi si riscontra anche nei casi
di Lipoma. La funzione dell’enzima Lipasi è
naturalmente quella di assistere la scomposizione delle
molecole di grasso ma anche di assistere la funzione di
immagazzinamento del grasso. Basti pensare alla
perdita di peso che si verifica negli animali ibernati,
dovuta proprio a questo importantissimo enzima.
La carenza di Lipasi provoca un ristagno e accumulo
dei grassi nelle arterie, nei capillari e negli organi, che
può sfociare in patologie cardiocircolatorie e
ipertensione.
Berker e Meyers hanno scoperto grosse carenze di
Lipasi conducendo uno studio su individui affetti da
arteriosclerosi e ipertensione associati ad un lento
assorbimento dei grassi. La loro ricerca ha dimostrato
che il livello ematico di enzima Lipasi era appena la
metà di quello riscontrato in individui di 27 anni di età.
Durante la stessa ricerca, si è osservato che a livello di
vasi sanguigni ed arterie i grassi non digeriti in modo
appropriato dalla lipasi vengono assorbiti in maniera
distorta causando indurimento delle arterie, aumento
del colesterolo, ipertensione e arteriosclerosi. I depositi
di grasso possono ostruire i vasi stessi impedendo al
sangue di giungere al cuore, con la conseguenza che lo
stesso deve aumentare il proprio ritmo per contrastare
la congestione ma ovviamente il tutto si traduce in
aumento della pressione e ingrossamento del muscolo
cardiaco.
Enzimi e processo digestivo
Una ricerca condotta dal Dr. Beazell sul “Journal of Laboratory and Clinical Medicine” ha dimostrato che nella prima ora
del processo digestivo vengono digeriti nello stomaco molti più amidi che proteine.
Olaf Berglim, professore di Fisiologia all’Ilinois College of Medicine, ha ulteriormente confermato questa tesi
somministrando ai suoi pazienti una dieta a base unicamente di patate lesse e pane, cioè grandi quantitativi di amidi,
rilevando che dopo 45 minuti nello stomaco il 75% dell’amido nelle patate ed il 59% dell’amido nel pane era digerito.
La ricerca ha dimostrato che nei primi 45-60 minuti
della digestione una buona percentuale di cibo può
essere predigerito nello stomaco dagli enzimi alimentari
prima di raggiungere l’intestino tenue, dove il pancreas
secerne i propri enzimi per proteine, amidi e grassi a
livello di duodeno.
In virtù di questo meccanismo, se il cibo non viene
adeguatamente predigerito il pancreas incrementa la
propria attività al fine di “reclutare” enzimi da tutto il
corpo, finendo presto sotto stress.
Il testo di Anatomia di Gray cita il Dr. Walther B.
Cannon, un’autorità in materia, per affermare che lo
stomaco “... consiste di due parti fisiologicamente
distinte: la porzione cardiaca ed una cavità di raccolta
del cibo nella quale la digestione salivaria continua; la
porzione pilorica è il sito della digestione gastrica
attiva. Non ci sono onde peristaltiche nella regione
cardiaca.”
Esiste una legge detta “dell’Adattamento Secretivo
degli Enzimi Digestivi” la quale stabilisce che tanto
maggiore è il carico che viene assolto nella digestione
dagli enzimi alimentari esogeni, tanto minore sarà il
carico posto su Pancreas e Intestino Tenue per
secernere enzimi appropriati, conservando la capacità
enzimatica propria dell’organismo per svolgere gli altri
importantissimi processi metabolici quali la riparazione
di tessuti, organi ed altre funzioni.
Enzimi e diabete
Quando i livelli ematici di Amilasi sono insufficienti, il tasso di zucchero ematico può aumentare.
In alcuni esperimenti eseguiti da Grublers e Myers è stato dimostrato che somministrando Amilasi ad individui normali dopo che
questi avevano ingerito 80 grammi di zucchero, i livelli di zucchero ematico rimanevano stabili. Altri studi hanno dimostrato che la
somministrazione di Amilasi per via orale o intramuscolare causa un abbassamento dei livelli di zucchero ematico nei soggetti affetti
da diabete.
Bassler ha dimostrato che l’86% dei soggetti diabetici da lui esaminati mostravano una carenza di Amilasi a livello di secrezioni
intestinali. In seguito alla somministrazione di Amilasi, il 50% dei pazienti (che assumevano regolarmente insulina) erano in grado di
controllare i loro livelli di zuccheri senza ricorrere più all’insulina.
L’enzima Amilasi sembra avere il compito di assistere la funzione di raccolta e utilizzo degli zuccheri nel sangue.
Disintossicazione e allergie
Nei cibi predigeriti dagli enzimi alimentari avvengono due importanti cambiamenti: a) il contenuto enzimatico aumenta fino a 10
volte b) nel processo di pre-digestione il cibo viene ridotto nei suoi componenti elementari. Le proteine sono spezzate in aminoacidi,
gli amidi in zuccheri semplici ed i grassi in acidi grassi, che verranno assimilati facilmente senza richiedere ulteriore energia
all’organismo.
E’ altresì dimostrato che il cibo non correttamente digerito può causare reazioni tossiche.
Per esempio, il Dr. W.W. Oelgoetz ha dimostrato che le molecole di proteine, amidi e grassi non ben digerite vengono assorbite nel
flusso sanguigno e possono dar luogo a reazioni allergiche se non controbilanciate da un adeguato livello di enzimi. Somministrando
enzimi Amilasi, Proteasi e Lipasi oralmente ai suoi pazienti, il livello enzimatico del sangue è stato normalizzato e le affezioni
allergiche alleviate. Sembrerebbe logico quindi affermare che una dieta ricca di enzimi alimentari aiuta il normale processo di
purificazione e disintossicazione. Allo scopo sono necessari enzimi che possano restare attivi nelle zone a Ph acido preposte alla predigestione della parte bassa dello stomaco e nell’ambiente alcalino dell’intestino tenue. il Dr. Howell dopo anni di ricerca ha scoperto
che gli enzimi presenti in certi funghi, se messi in coltura su una base alimentare come grano, crusca o fagioli di soia, producono
enzimi Proteasi, Amilasi Lipasi e Cellulasi che hanno la particolarità di rimanere attivi in una gamma di valori di Ph molto vasta e
possono lavorare nell’intero tratto intestinale aiutando ad incrementare i modelli enzimatici carenti nel sangue. Possiamo
tranquillamente affermare che gli enzimi alimentari su base vegetale sono sicuramente più attivi di quelli provenienti da fonti animali
in quanto sono in grado di svolgere l’importante lavoro di pre-digestione nello stomaco, dove quelli di provenienza animale sono
assolutamente inattivi.
Bambini
Un interessante monitoraggio della salute e dello sviluppo di 20.061 bambini durante i primi 9 mesi di vita è stato condotto a
Chicago, presso l’Infant Welfare Center. Di questi, il 48,5% erano allattati interamente al seno, il 43% solo parzialmente al seno e il
restante 8,5% veniva allattato solo artificialmente. Al termine dello studio, i dati relativi al tasso di mortalità erano i seguenti:
N. bambini
1 - Allattati interamente al seno
2 - Allattati parzialmente al seno
3 - Allattati artificialmente
9.749
8.605
1.707
Bambini deceduti
15
59
144
%
0,15
0,7
8,4
Come si può notare, il tasso di mortalità registrato nel caso 3 è ben 56 volte più elevato di quello relativo al caso 1. Dei bambini
allattati al seno, 4 sono morti a causa di infezioni respiratorie, mentre ben 82 dei 1.707 bambini allattati artificialmente sono morti per
lo stesso problema. Negli Stati Uniti nasce un bambino deforme ogni 5 minuti, il che equivale ad un bambino ogni 10 famiglie. Solo
in questo paese si mettono al mondo 250.000 bambini deformi all’anno, di cui il 75% riporta disturbi a carico del piano mentale.
Sovra-alimentare un bambino, specialmente con cibo cotto e devitalizzato, si traduce in una maggior richiesta di enzimi endogeni per
la digestione lasciando così scoperte le richieste del sistema immunitario, con una evidenza di scarsa energia, aumento dei grassi
corporei e quindi maggior carico su cuore, reni polmoni. Gli enzimi alimentari aggiunti alla dieta costituiscono una soluzione
eccellente a questo problema.
Gli enzimi alimentari nel trattamento di allergie e Candida
Probabilmente non è stato sottolineato ancora abbastanza quanto proteine non digerite e altre proteine nella forma di virus, lieviti e
batteri che penetrano le pareti intestinali siano potenzialmente tossici per l’intero sistema organico. Gli allergeni possono
semplicemente entrare in circolo insieme all’aria che respiriamo. Essi si “attaccano” alle molecole di proteine mal digerite che
vengono assorbite nel flusso sanguigno. Tutte questo si traduce in un bombardamento proteico continuo che risulta in una aumentata
richiesta dell’enzima Proteasi e in una pressione a carico del sistema immunitario. Gli enzimi svolgono l’importantissimo compito di
digerire queste molecole proteiche consentendo la normale eliminazione degli allergeni attraverso il flusso linfatico.
Un esempio abbastanza diffuso è la Candida albicans, un lievito che si trova normalmente nel tratto intestinale e nelle aree vaginali di
animali e umani, ma può facilmente prendere il sopravvento se l’organismo (particolarmente il sistema immunitario) è indebolito. La
Candida è anch’essa un corpo proteico e può cambiare forma nell’intestino, restando nella forma lievito-fungo ed entrando in
circolazione oppure può sviluppare una struttura radicale che penetra letteralmente gli intestini lasciando un’ampia apertura per tutti
gli altri batteri, antigeni e proteine non digerite circolanti. Queste sostanze sono la causa principale delle sintomatologie più varie, dai
fenomeni allergici a stati di ansia, sensazione di fatica, disturbi digestivi, vaginiti, cistiti, problemi mestruali ed emicranie. Questa è
anche la ragione per cui l’approccio terapeutico usato nelle allergie è utilizzato anche per combattere la Candidosi.
Fermenti, lieviti e la maggior parte degli antigeni, essendo corpi proteici, possono essere eliminati associando alla dieta una
supplementazione con enzimi alimentari. Così facendo si vanno a nutrire le cellule dei globuli bianchi con conseguente aumento del
potenziale immunitario.
Un approccio efficace per la candidosi, le allergie e qualsiasi altro problema sistematico è di consumare enzimi alimentari vegetali tra
un pasto e l’altro. Questo per aumentare l’attività enzimatica a livello di tratto digerente e flusso sanguigno. Inoltre anche l’uso del
lactobacillus Acidophilus aiuterà a tenere sotto controllo il diffondersi di lieviti e parassiti nell’intestino nutrendo
contemporaneamente il sistema immunitario.
Gli enzimi nella pratica sportiva
Gli atleti possono beneficiare grandemente dell’integrazione con enzimi alimentari, dal momento che assumono già vitamine,
minerali e preparati alimentari concentrati. Sono gli enzimi che fanno funzionare questi nutrienti. Inoltre l’esercizio fisico provoca un
innalzamento della temperatura corporea e quindi una maggior e più rapida richiesta organica di enzimi. Allo stesso tempo i
carboidrati vengono bruciati più in fretta e sono necessari più nutrienti per il rifornimento energetico. Poichè gli atleti adottano diete
principalmente a base di cibo cotto, se l’organismo non viene rifornito dall’esterno di enzimi alimentari la riserva propria
dell’organismo subisce una drastica riduzione a causa del rapido incremento della richiesta di enzimi endogeni.
CONTENUTO TITOLATO
IN BIOFLAVONOIDI
>95%
Dalla Medicina
Tradizionale Cinese
Le proprietà della Scutellaria
Baicalensis Georgi riportate nella
ricerca medico-scientifica clicca
sui links qui sotto:
con il nome Huan Qin:
Herbmed.org
per gli articoli bibliografici: proprietà
antivirali hiv clicca qui
per gli altri articoli correlati hiv clicca qui
per i risultati e i dati in vitro hiv: clicca qui
Le principali proprietà:
Antiinfiammatoria, calmante,
depura l'organismo dalle
sostanze tossiche,
antiipertensiva, con effetto
sedativo preziosa per la
circolazione venosa:
Drugdigest.com
per le proprietà antivirali hiv
per le proprietà antifungine(Candida):
(Extracts of Scutellaria baicalensis root are
fungistatic against Candida albicans,
collegamento ad Accademia farmaceutica Cryptococcus neoformans and Pityrosporum ovale
clicca qui
Yang 1995 )
Ha inoltre proprietà antifungine
, antisettiche contro un vasto
spettro di germi, ed antivirali.
La bibliografia scientifica inoltre riporta effetti del Flavone appartenente alla Scutellaria come
POTENTE INIBITORE DEL VIRUS
INFLUENZALE A e B
( Antiviral activity of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of Scutellaria baicalensis against influenza A (H3N2)
and B viruses.(Nagai T, Suzuki Y, Tomimori T, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan.
Integratore erboristico a
base di Puro Estratto
BAICALIN
Flacone da
30 compresse Euro 29,00
secco di radice di
Scutellaria Baicalensis
Georgi titolato in
Bioflavonoidi >95%
Per due compresse: contenuto
minimo di Bioflavonoidi 973 mg.
Le proprietà benefiche
della Scutellaria Baicalensis Georgi
I flavonoidi più studiati nella S. baicalensis Georgi sono il
baicalin, baicalein, wogonin, e wogonside fra altri 35 che
sono stati poi isolati.
Il Baicalin, è un flavone glicoside, ed è il flavonoide
predominante che è presente in una quantità variabile nella
radice dal 12% al 17%.
La pianta deve le sue proprietà terapeutiche all’elevato
contenuto in flavonoidi, che esplicano una marcata azione
venotropa, antinfiammatoria ed antiallergica.
La Baical è un rimedio prezioso usato per la circolazione.
l’ipertensione arteriosa, l’arteriosclerosi, le vene varicose, i
lividi ed i problemi circolatori che derivano dal diabete.
E’ ora impiegata anche per le patologie di origine allergica
come l’asma, la febbre da fieno, l’eczema e l’orticaria e per le
sue proprietà antibatteriche, antifungine (Candida albicans)
ed antivirali contro il virus dell’influenza A e B.
La Baical viene prescritta per le infezioni gastrointestinali che
causano diarrea come la dissenteria, per febbri elevate e
tossi con catarro denso e giallo. Viene anche data a persone
che soffrono di patologie urinarie dolorose.
Alla luce delle recenti ricerche e dei dati sperimentali, il
Baicalin ha dimostrato di inibire anche diversi virus, in
particolare quello dell’influenza A e B -1, , quello di Epsteinbarr -2, ed alcuni retrovirus 3 tra cui l’HIV4 nonchè il virus
della leucemia dei linfociti T -5,
1.
Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, et
al. In vivo anti-influenza virus activity of plant flavonoids possessing
La Baical (Scutellaria Baicalensis) è una pianta perenne, alta
da 30 a 120 cm, con foglie lanceolate e fiori di color violettoblu.
Si trova in Cina, Giappone, Corea, Mongolia e Russia.
Prospera su pendii assolati ed erbosi e sui terreni incolti tra i
100 e i 2000 m. La radice si raccoglie in autunno o in
primavera da piante di 3-4 anni.
Nel 1973, nella Cina nord-occidentale furono scoperte 92
tavolette di legno in una tomba del II secolo d.C. Tra le altre
erbe elencate nelle prescrizioni per decotti, tinture, pillole e
pomate vi era la Baical. L’erba ha avuto un ruolo ben preciso
nella medicina erboristica cinese almeno da quell’epoca.
La Scutellaria Baicalensis Georgi (Baical o Huang qin) è in
uso da centinaia di anni in Cina e Giappone per trattare le
indisposizioni e sindromi infiammatorie. Le radici della pianta
hanno un contenuto particolarmente elevato in flavonoidi,
superiore al 35%, che le attribuiscono una colorazione gialla,
ed il suo nome tradizionale di “radice d’oro”. Questi flavonoidi
inibiscono selettivamente gli enzimi della cascata dell’acido
arachidonico, in particolare le lipoossigenasi, ed inoltre
possiedono proprietà antiossidanti, antivirali, antiretrovirali,
antitumorali, antibatteriche e sedative. La Scutellaria è usata
nella medicina tradizionale cinese per le le condizioni “calde”
e “umide”, e per la “rimozione delle tossine” (Alt Med Rev
1997;2(6):472-480)
inhibitory activity for influenza virus sialidase. Antivir Res 1992;19:207-217
2. Konoshima T, Kikumai M, Kozuka M, et al. Studies on
inhibitors of skin tumor promotion. Xl. Inhibitory effects of
flavonoids from Scutellaria baicalensis on epstein-barr virus
activation and their anti-tumor-promoting activities. Chem
Pharm Bull 1992;40:531-533.
3. Spedding G, Ratty A, Middleton E Jr. Inhibition of reverse
transcriptases by flavonoids. Antivir Res 1989;12:99-110.
4. Buimovici-Klein E., V. Mohan, M. Lange et al. Inhibition of HlV replication
in lymphocyte cultures of virus-positive subjects in the presence of shosaiko-to, an oriental plant extract. Antivir Res 1990;14:279-286. 5. Baylor
NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by
the plant flavonoid baicalin (7- glucuronic acid, 5, 6-dihydroxyflavone). J Infect Dis
1992;165:433-437.
Baicalin
POTENTE INIBITORE DEL VIRUS
INFLUENZALE A e B
RICHIEDILO AL TUO FARMACISTA DI FIDUCIA
Codice 902580012
Flacone da 30 compresse Euro 29,00
Per due compresse: contenuto in Bioflavonoidi pari a 973 mg.
Puro Estratto secco titolato
di radice di Scutellaria Baicalensis Georgi Bioflavonoidi >95%
Biol Pharm Bull. 1995 Feb;18(2):295-9.
Antiviral activityAntivir Res 1992;19:207-217
2. Konoshima T, Kikumai M, Kozuka M, et al. Studies on inhibitors of skin tumor promotion. Xl. Inhibitory effects
of flavonoids from Scutellaria baicalensis on epstein-barr virus activation and their anti-tumor-promoting
activities. Chem Pharm Bull 1992;40:531-533.
3. Spedding G, Ratty A, Middleton E Jr. Inhibition of reverse transcriptases by flavonoids. Antivir Res
1989;12:99-110.
4. Buimovici-Klein E., V. Mohan, M. Lange et al. Inhibition of HlV replication in lymphocyte cultures of virus-positive subjects
in the presence of sho-saiko-to, an oriental plant extract. Antivir Res 1990;14:279-286. 5. Baylor NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti
FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by the plant flavonoid baicalin (7-glucuronic acid, 5, 6-dihydroxyflavone). J
Infect Dis 1992;165:433-437. of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of Scutellaria baicalensis
against influenza A (H3N2) and B viruses.
Nagai T, Suzuki Y , Tomimori T, Yamada H.
Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan.
We investigated effects of isoscutellarein-8-methylether (5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, F36) from the roots of Scutellaria baicalensis
on the single-cycle replication of mouse-adapted influenza viruses A/Guizhou/54/89 (H3N2 subtype) and B/Ibaraki/2/85 in Madin-Darby canine kidney
(MDCK) cells. The agent suppressed replication of these viruses from 6 to 12 h after incubation in a dose-dependent manner by 50% at 20 microM
and 90% at 40 microM, respectively. F36 (50 microM) reduced the release of B/Ibaraki virus in the medium by 90-93% when it was added to the
MDCK cells at 0 to 4 h after incubation.
The cell-associated virus determined by sialidase activity was also reduced by the treatment at 0
to 4 h. F36 (120 microM) inhibited the low pH-dependent membrane fusion of both the viruses with
the liposome containing mixed gangliosides from bovine brain.
However, the agent little affected the hemagglutination and RNA-dependent RNA polymerase activities of these viruses in vitro.
These results suggest that F36 inhibits the replication of A/Guizhou and B/Ibaraki viruses at least partly by inhibiting the fusion of viral
envelopes with the endosome/lysosome membrane which occurs at the early stage of the virus infection cycle. F36 (0.5 mg/kg) showed no
antiviral activity against A/Guizhou and B/Ibaraki viruses in mice when administered intranasally 5 min prior to virus inoculation, whereas it
significantly inhibited their proliferation in the mouse lung when administered intranasally 7 times (total 3.5 mg/kg) from 18 h before
to 54 h after
virus infection.
PMID: 7742801 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Chem Pharm Bull (Tokyo). 1990 May;38(5):1329-32
Inhibition of influenza virus sialidase and anti-influenza virus activity by plant flavonoids.
Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, Suzuki Y, Yamada H.
Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan.
Flavonoids (103 species) were tested for inhibitory activity against influenza virus sialidase using sodium p-nitrophenyl-N-acetyl-alpha-Dneuraminate as substrate. 5,7,4'-Trihydroxy-8-methoxyflavone from the root of Scutellaria baicalensis showed the most potent activity (IC50,
55 microM), and this flavone appeared to be a non-competitive inhibitor of the enzyme. Whereas, negligible or weak inhibitory activities were
observed for mouse liver sialidase, beta-galactosidase and alpha-mannosidase as tested. This flavone also inhibited the infection by influenza virus
A/PR/8/34 of Madin-Darby canine kidney cells, and replication of the virus in the allantoic sack of embryonated egg. These results suggest that
flavone, which has potent influenza virus sialidase inhibitory activity, may have anti-influenza virus activity.
PMID: 2393958 [PubMed - indexed for MEDLINE]
Herbs & Supplements
Scutellaria baicalensis
Scientific Name: Baikal Scullcap
Other Names: Baikal Skullcap Root, Huang Qin, Hwanggum, Ogon, Scute, Wogon
References
Baylor NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by the plant flavonoid baicalin
(7-glucuronic acid, 5,6-dihydroxyflavone). Journal of Infectious Diseases. 1992;165(3):433-437.
Blaszczyk T, Krzyzanowska J, Lamer-Zarawska E. Screening for antimycotic properties of 56 traditional
Chinese drugs. Phytotherapy Research. 2000;14(3):210-212.
Cauffield JS, Forbes HJ. Dietary supplements used in the treatment of depression, anxiety, and sleep
disorders. Lippincotts Primary Care Practice. 1999;3(3):290-304.
Center for Food Safety and Applied Nutrition. U.S. Food and Drug Administration. U.S. Department of Health
and Human Services. MedWatch Safety Alert: Consumers Warned to Stop Using the Dietary
Supplement/Herbal Products PC SPES and SPES. February 8, 2002. Available at:
http://www.fda.gov/medwatch/safety/2002/safety02.htm#spes. Accessed April 15, 2003.
de la Taille A, Hayek OR, Buttyan R, et al. Effects of a phytotherapeutic agent, PC-SPES, on prostate cancer:
a preliminary investigation on human cell lines and patients. BJU International. 1999;84(7):845-850.
DiPaola RS, Zhang H, Lambert GH, et al. Clinical and biologic activity of an estrogenic herbal combination
(PC-SPES) in prostate cancer. New England Journal of Medicine. 1998;339(12):785-791.
Franzblau SG, Cross C. Comparative in vitro antimicrobial activity of Chinese medicinal herbs. Journal of
Ethnopharmacology. 1986;15(3):279-288.
Gao Z, Huang K, Yang X, Xu H. Free radical scavenging and antioxidant activities of flavonoids extracted from
the radix of Scutellaria baicalensis Georgi. Biochimica et Biophysica Acta.1999;1472(3):643-650.
Gol'dberg VE, Ryzhakov VM, Matiash MG, et al. Dry extract of Scutellaria baicalensis as a hemostimulant in
antineoplastic chemotherapy in patients with lung cancer. Eksp Klin Farmakol, 1997;60(6):28-30.
Ho NK. Traditional Chinese medicine and treatment of neonatal jaundice. Singapore Medical Journal.
1996;37(6):645-651.
Huang WM, Yan J, Xu J. Clinical and experimental study on inhibitory effect of sanhuang mixture on platelet
aggregation. [article in Chinese] Zhongguo Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi 1995;15(8):465-467.
Hui KM, Wang XH, Xue H. Interaction of flavones from the roots of Scutellaria baicalensis with the
benzodiazepine site. Planta Medica. 2000;66(1):91-93.
Ishimaru K, Nishikawa K, Omoto T, Asai I, Yoshihira K, Shimomura K. Two flavone 2'-glucosides from
Scutellaria baicalensis. Phytochemistry. 1995;40(1):279-281.
Jellin JM, Gregory P, Batz F, Hitchens K, et al, eds. Pharmacist's Letter/Prescriber's Letter. Natural Medicines
Comprehensive Database, 3rd Edition. Stockton CA: Therapeutic Research Facility, 2000.
Konoshima T, Kokumai M, Kozuka M, et al. Studies on inhibitors of skin tumor promotion. XI. Inhibitory effects
of flavonoids from Scutellaria baicalensis on Epstein-Barr virus activation and their anti-tumor-promoting
activities. Chemical and Pharmaceutical Bulletin. (Tokyo) 1992;40(2):531-533.
Kyo R, Nakahata N, Sakakibara I, Kubo M, Ohizumi Y. Effects of Sho-saiko-to, San'o-shashin-to and
Scutellariae Radix on intracellular Ca2+ mobilization in C6 rat glioma cells. Biological and Pharmaceutical
Bulletin. 1998;21(10):1067-1071.
Li BQ, Fu T, Yan YD, Baylor NW, Ruscetti FW, Kung HF. Inhibition of HIV infection by baicalin--a flavonoid
compound purified from Chinese herbal medicine. Cellular and Molecular Biology Research. 1993;39(2):119124.
Liao JF, Wang HH, Chen MC, et al. Benzodiazepine binding site-interactive flavones from Scutellaria
baicalensis root. Planta Medica. 1998;64(6):571-572.
Lin CC, Shieh DE. The anti-inflammatory activity of Scutellaria rivularis extracts and its active components,
baicalin, baicalein and wogonin. American Journal of Chinese Medicine. 1996;24(1):31-36.
Lu Z. Clinical comparative study of intravenous piperacillin sodium or injection of scutellaria compound in
patients with pulmonary infection. [article in Chinese] Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi. 1990;10(7):389 and 413-415.
Martin J, Dusek J. The Baikal scullcap (Scutellaria baicalensis Georgi)--a potential source of new drugs.
[article in Czech] Ceska Slovakia Farmacia. 2002;51(6):277-283.
McGuffin M, Hobbs C, Upton R, Goldberg A, eds. American Herbal Product Association's Botanical Safety
Handbook. Boca Raton, FL: CRC Press; 1997.
Moyad MA, Pienta KJ, Montie JE. Use of PC-SPES, a commercially available supplement for prostate cancer,
in a patient with hormone-naive disease. Urology. 1999;54(2):319-328.
Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, Suzuki Y, Yamada H. In vivo anti-influenza virus activity of plant flavonoids
possessing inhibitory activity for influenza virus sialidase. Antiviral Research. 1992;19(3):207-217.
Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, Suzuki Y, Yamada H. Inhibition of influenza virus sialidase and anti-influenza
virus activity by plant flavonoids. Chemical and Pharmaceutical Bulletin. (Tokyo) 1990;38(5):1329-1932.
Nishioka T, Kawabata J, Aoyama Y. Baicalein, an alpha-glucosidase inhibitor from Scutellaria baicalensis.
Journal of Natural Products. 1998;61(11):1413-1415.
Pfeifer BL, Pirani JF, Hamann SR, Klippel KF. PC-SPES, a dietary supplement for the treatment of hormonerefractory prostate cancer. BJU International. 2000;85(4):481-485.
Razina TG, Zueva EP, Amosova EN, Krylova SG. Medicinal plant preparations used as adjuvant therapeutics
in experimental oncology. [article in Russian] Ekap Klin Farmakologie. 2000;63(5):59-61.
Smol'ianinov ES, Gol'dberg VE, Matiash MG, et al. Effect of Scutellaria baicalensis extract on the immunologic
status of patients with lung cancer receiving antineoplastic chemotherapy. Eksp Klin Farmakologie.
1997;60(6):49-51.
Tsao TF, Newman MG, Kwok YY, Horikoshi AK. Effect of Chinese and western antimicrobial agents on
selected oral bacteria. Journal of Dental Research. 1982;61(9):1103-1106.
Wong BY, Lau BH, Yamasaki T, Teel RW. Inhibition of dexamethasone-induced cytochrome P450-mediated
mutagenicity and metabolism of aflatoxin B1 by Chinese medicinal herbs. European Journal of Cancer
Prevention. 1993;2(4):351-356.
Yang D, Michel D, Bevalot F, Chaumont JP, Millet-Clerc J. Antifungal activity in vitro of Scutellaria baicalensis
Georgi upon cutaneous and ungual pathogenic fungi. [article in French] Annales Pharmacie Francais.
1995;53(3):138-141.
Zhang H, Huang J. Preliminary study of traditional Chinese medicine treatment of minimal brain dysfunction:
analysis of 100 cases. Chung Hsi I Chieh Ho Tsa Chih. 1990;10(5):260 and 278-279.
-------------------------------------------------------------------------------Note: The above information is not intended to replace the advice of your physician, pharmacist, or other
healthcare professional. It is not meant to indicate that the use of the product is safe, appropriate, or effective
for you.
In general, herbal products are not subject to review or approval by the U.S. Food and Drug Administration
(FDA). They are not required to be standardized, meaning that the amounts of active ingredients or
contaminants they contain may vary between brands or between different batches of the same brand. Not all
of the risks, side effects, or interactions associated with the use of herbal products are known because few
reliable studies of their use in humans have been done.
This information is provided for your education only. Please share this information with your healthcare
provider and be sure that you talk to your doctor and pharmacist about all the prescription and non-prescription
medicines you take before you begin to use any herbal product.
giovedi 21 Aprile 2005 SUPPLEMENTO SALUTE pag. 11 Dall'antica Cina
I servizi di Repubblica.it
FITOTERAPIA e agopuntura cinese. Ne parlerà Emilio Minelli, del centro di
Ricerche Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali dell'università
di Milano, precisando, come segnalato dal National Institute of Health statunitense,
la distinzione tra medicina alternativa, come qualcosa che si sostituisce alle terapie
dei paesi occidentali, e medicina complementare, che invece le affianca. Tra
queste ultime c'è la medicina cinese, che comprende agopuntura, fitoterapia,
dietetica cinese, ki-gong, massaggio, tutte metodiche che servono da supporto
all'organismo, trattato anche in Cina con chemio e radioterapia in ambito
oncologico. La Cina da alcuni anni ha avviato un'imponente ricerca per una
revisione e validazione di tutte le antiche ricette fitoterapiche per un confronto e
una traduzione dai codici cinesi (yin/yang) alla luce della "evidence based
medicine" occidentale. Tra le più studiate la Scutellaria Baicalensis, una pianta
usata nella terapia di supporto come epatoprotettore per lenire gli effetti collaterali
della chemioterapia.
Baicalin = il principio attivo (bioflavonoide con purezza 97,5%) viene estratto
dalla Scutellaria Baicalensis
Essentia
®
Vitae
Complemento
alimentare a base di
estratti fluidi
Le proprietà degli
estratti vegetali :
LA CURCUMA, è una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e
dell'Indonesia. Contiene i seguenti principi attivi: sesquiterpeni, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene) derivati ossigenati (
turmerone, ar-turmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani, turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi
(curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio (arabinogalattini, ukonani), vitamina C.
Il nome deriva da Sanscrito Kum-kuma, è l'ingrediente principale del curry indiano e si usa anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina
Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio nei processi digestivi, per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come stimolante
dell’appetito., la Curcumina ha attività antiflogistica nell’ artrite ed antinfiammatoria a bassa tossicità ( rispetto agli steroidi). E'
essenzialmente impiegata come protettore del fegato.
La CURCUMINA è stata studiata anche per la sua azione ANTIOSSIDANTE , ANTITUMORALE ed ANTIVIRALE contro il virus Hiv: 1 - 2
Recenti studi di farmacologia sperimentale e clinica, confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente
attribuita all' induzione dell'apoptosi (o morte programmata delle cellule ), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante, oltre che per
interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico.
Si è constatato che la la curcuma inibisce la perossidazione dei lipidi, potenziando le attività degli enzimi antiossidanti dell'organismo.
In particolare da uno uno studio si è rilevato che l'assunzione di Curcuma porta ad un incremento della attività della Superossido dismutasi( SOD
), della Catalasi (CAT) e della Glutatione perossidasi (GSH PX) nel fegato, rispettivamente del 19%,19% ,20% . 3
La Notizia – da http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4556,00.html
Curcuma: dalla cucina alla farmacia
Dr. FABIO FIRENZUOLI
Pres. Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti
Ospedale S. Giuseppe - Az. USL 11 - Empoli
La Curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta tropicale, originaria dell' India, appartiene alal famiglia delle Zinziberaceae, ed è apprezzata da secoli soprattutto in
cucina come aromatizzante e digestivo, tra l'altro utilizzata per la preparazione del Curry.
E' chiamata anche lo Zafferano d'India.
Si tratta di una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto la stessa radice. I suoi costituenti tipici sono amidi e fibre, sostanze
coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi), un olio essenziale ricco in derivati terpenici, e flavonoidi.
Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzino il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le
proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcumina, sono: -attività antinfiammatoria , -antiossidante,
-immunostimolante
Importanti e degne di nota sono l’attività antiossidante e l'attività antiinfiammatoria della curcumina, per inibizione delle cicloossigenasi e delle
lipossigenasi, dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e placebo.
Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente per l' induzione all'apoptosi (o
morte programmata), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico.
E sono proprio queste le caratteristiche che rendono la pianta interessante anche dal punto di vista medicinale. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di
Curcuma sono rappresentate dalla dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative
croniche.
Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi.
La preparazioni consigliata a scopo terapeutico è l' estratto secco ottenuto dal rizoma, abitualmente standardizzato in curcuminoidi. La Curcuma longa entra a far
parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici.
Cautela tuttavia deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica e calcolosi della colecisti.
bibliografia:
1)De Clercq E. Rega Institute for Medical research, Katholieke Universieteit Leuven, Belgium
Current lead natural products for the chemiotherapy of human immunodeficiency virus (HIV) infection
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10934347
2) “Inhibition of human immunodeficiency virus type-1 integrase by curcumin” Mazumder A, Raghavan K,WeinteinJ, Kohn KW, Pommier Y.
Laboratori of Molecular Pharmacology, National Cancer Institute Bethesda, MD 20892-4255, USA. Biochem Pharmacol 1995 Apr. 18; 49(8): 1165-70
3)Food Chem Toxicol. 1994 Mar;32(3):279-83
Effect of dietary turmeric (Curcuma longa) on iron-induced lipid peroxidation in the rat liver.
Reddy AC, Lokesh BR.
Department of Biochemistry and Nutrition, Central Food Technological Research Institute, Mysore, India.
ZENZERO
Lo Zenzero (Zingiber officinales Rosc) o Ginger era conosciuto in China sin dal 400 a.C. I Greci e Romani credevano provenisse dell' Arabia
perchè fu inizialmente inviato dall'India attraverso il Mar Rosso. Veniva e viene usato ancora oggi come SPEZIA.
Fu introdotto in Jamaica e nelle isole ad ovest dell'India dagli Spagnoli che lo esportarono in grandi quantità negli anni 1547 d.C.
Lo Zenzero è una erba perenne rizomatosa. Il RIZOMA è AROMATICO, CON GUSTO PUNGENTE DI AROMA DI LIMONE, con spessi lobi color
giallo chiaro, con forme differenti a seconda delle specie coltivate.
I PRINCIPALI ELEMENTI ATTIVI CONTENUTI NEL RIZOMA SONO: IL ZINGIBERENE (ALFA E BETA ZINGIBERENE) E IL ZINGIBEROLO.
ll suo olio essenziale contiene ZINGIBERENE BISABOLENE METILEPTENONE CINEOLO GERANIOLO LINALOLO D BORNEOLO D CANFENE
OLEORESINA GINGERINA PROTEASI [TIPO PAPAYA]
Lo zenzero è usato nella medicina Ayurvedica come carminativo e stimolante del tratto gastro intestinale. E' impegato come rimedio casalingo per
flatulenza e coliche. Si riporta che lo zenzero contenga anche un fattore antistaminico.
Da ultime ricerche si è scoperta la valenza di antiossidante, tanto da equipararlo come efficacia alla Vit. C (acido ascorbico).
Dai risultati di una ricerca si è rilevato che lo Zenzero ha la proprietà di ridurre la perossidazione dei lipidi,
proteggendo l'attività degli enzimi antiossidanti Superossido dismutase (SOD), Catalase (CAT) e Glutatione
perossidasi (GSH Px), aumentando in modo significativo i livelli di Glutatione nel sangue 4
4) Indian J Exp Biol. 2000 Jun; 38(6):604-6
Influence of dietary ginger (Zingiber officinales Rosc) on antioxidant defence system in rat: comparison with ascorbic acid
Ahmed RS, Seth V, Banerjee BD.
Department of Biochemstry, University College of Medical Sciences, Shahdara, Dehli 110095 India
MALLO DI NOCE
Il noce comune (Juglans Regia) è apprezzato principalmente per il suo frutto (le noci).
In Occidente la noce intera con il Mallo è utilizzata particolarmente quale ingrediente primario nella preparazione del famoso
liquore NOCINO.
CONTIENE TANNINI, OLIO ESSENZIALE JUGLONE, VITAMINA C , FLAVONOIDI.
Differenti gli usi nella medicina Ayurvedica: ha nome Akschota (in sanscrito) è conosciuto come astringente ed antisettico e sono
utilizzate anche altre parti dell'albero (foglie , corteccia, succo del frutto acerbo,- per gargarismi e cura del mal di gola). Il gheriglio di
noce in Himalaya viene utilizzato nelle coliche e dissenterie.
L'estratto di Noce (Walnut) - (nome botanico della pianta Juglans Regia), in India è largamente usato nella medicina tradizionale
per il trattamento di varie malattie.
E' descritto avere proprietà anticancro, toniche, purificatrici del sangue, ed agente detossificante.
A tale proposito e' stato condotto recentemente uno studio per verificare l'effetto modulatorio dell'estratto di mallo di noce sulla
tossicità di alcuni farmaci chemioterapici anticancro come la ciclofosfamide.5
Dai risultati di questo studio l'estratto di mallo di noce sembra incrementare i livelli di Glutatione (GSH) e l'attività della Glutatione
perossidasi (GSH PX) e della Catalasi (CAT).
5) Hum Exp Toxicol. 2003 Sep; 22(9): 473-80
Acqueous extract of walnut (Juglans regiaL.) protects mice against cyclophosphamide-induced biochemical
toxicity.
Haque R, Bin-Hafeez B, Parvez S, Pandey S, Sayeed I, ali M, Raisuddin S.
Immunotoxicology Laboratory, Department of Medical Elementology and Toxicology, Hamgdard University, New Dehli 110062, India.
HENNE'
La pianta di henna (lawsonia inermis forma alba) e’ costituita da foglie lunghe 2-4cm, glabre, a margine intero, leggermente
raggrinzite, penninervie che essiccate vengono tritate finemente fino ad ottenere una polvere impalpabile di colore verde brillante e
d’odore intenso. La polvere di henna in Europa e’ usata come tintura per capelli, grazie alla presenza di lawsone.
L'Hennè entra a far parte della medicina tradizionale, specie nei paesi di origine, come rimedio per una grande varietà di disturbi. Si
utilizza l'estratto acquoso, di colore giallo, aranciato o bruno, come colluttorio per fare gargarismi e contro il mal di gola; poiché gli si
attribuiscono proprietà astringenti e antimicotiche, viene anche utilizzato contro infiammazioni ed eruzioni della pelle, herpes,
psoriasi, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, seborrea, per eczemi, scabbia, micosi, ed ulcerazioni, lozioni per capelli, per unghie
e viso.
In India e nord Africa è utilizzata oltre che ad uso esterno anche a scopo medicinale. Nella medicina
orientale difatti viene impiegata come diuretica ed astringente , per uso interno, nonostante il suo sapore molto amaro, e
sotto forma di estratto per combattere l'emicrania, la calcolosi, l'ingrossamento della milza, per le malattie dell'apparato
digerente,contro la dissenteria.
Recenti ricerche hanno individuato nell'estratto di foglie di hennè effetti anticarcinogeni, chemiopreventivi, antiossidanti, (per
incremento degli enzimi antiossidanti Superossido dismutasi (SOD), Glutatione reduttasi (GR), e attività della Catalasi (CAT). 6
6)Mol Cell Biochem. 2003 Mar;245(1-2):11-22. Related Articles, Links
Modulatory effect of henna leaf (Lawsonia inermis) on drug metabolising phase I and phase II enzymes,
antioxidant enzymes, lipid peroxidation and chemically induced skin and forestomach papillomagenesis in
mice.
Dasgupta T, Rao AR, Yadava PK.
Cancer Biology and Applied Molecular Biology Laboratories, School of Life Sciences, Jawaharlal Nehru University, New Delhi, India.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12708740
Integratori
alimentari
Prodotti notificati al Ministero della Salute D.L. 27/01/92 N°111
Antiossidanti e Immunostimolanti Per la Salute il Benessere e lo Sport.
Tonorigèn
®
Le proprietà degli estratti
vegetali contenuti:
ANTIINFIAMMATORIE,
ANTIOSSIDANTI, ANTIVIRALI
COLAGOGHE,DEPURATIVE,
DIURETICHE, IMMUNOSTIMOLANTI
PROTETTIVE PER LA CIRCOLAZIONE,
Tonorigèn ®
SCAVENGER CONTRO I RADICALI
LIBERI,
flacone da 60 compresse listino euro
29,00
Coadiuvante nella riduzione del peso corporeo nei
regimi dietetici controllati
STIMOLANTI
TERMOGENICHE,TONICHE
Integratore alimentare a base di estratti vegetali in
grado di favorire la fisiologica depurazione
dell'organismo
Apporto componenti erboristici
per 2 compresse:
The verde (Camelia sinensis) foglie
estratto secco 200 mg (apporto in
polifenoli 190 mg), Curcuma
(Curcuma longa) radice estratto
secco 200 mg (apporto in
curcuminoidi 190 mg), Liquirizia
(Glycyrrhiza glabra) radice estratto
secco 200 mg (apporto in acido
glicirrizico 18 mg), calcio fosfato,
cellulosa microcristallina, Betulla
(Betulla alba) foglie estratto secco
100 mg (apporto in flavonoidi 1
mg), Cicoria (Cycorium intybus)
radice estratto secco 100 mg ,
Scutellaria (Scutellaria baicalensis)
radice estratto secco 100 mg, Ortica
(Urtica dioica) radice estratto secco
100 mg (apporto in betasitosteroli
0,8 mg). Antiagglomeranti:
magnesio stearato e biossido di
silicio.
TONORIGEN ®
LE PROPRIETA’
DEI COMPONENTI ERBORISTICI
IL THÈ VERDE: EFFETTO TERMOGENICO.
Per la presenza di polifenoli e di metilxantine, il Thè verde viene utilizzato come coadiuvante nella riduzione del peso corporeo
nell'ambito di regimi dietetici controllati; queste sostanze sarebbero infatti in grado di stimolare il metabolismo basale e la lipolisi e
di aumentare la funzionalità renale con conseguente aumento della diuresi.
IL THE’ VERDE: POTENTE ANTIOSSIDANTE
Tra i principi attivi di maggiore interesse vi sono: i composti polifenolici ( catechine, flavonoli e loro glucosidi); le metilxantine
(caffeina-o teina-, teofillina, teobromina); le saponine triterpeniche.
Il the verde ha proprietà toniche e stimolanti sul sistema nervoso centrale per la presenza di caffeina, e proprietà
antiossidanti, in grado di aiutare la neutralizzazione dei radicali liberi e di prevenire gli effetti dell'ossidazione
nell'organismo. Infatti, il potenziale antiossidante dei polifenoli contenuti nel tè verde è particolarmente elevato, come mostrato da
alcuni studi comparativi tra l'azione antiossidante della catechina EGCG (EPIGALLOCATECHINA GALLATO) e quella
dell'antiossidante per eccellenza, la vitamina E.
Si è scoperto che l'estratto del tè verde ha un'attività antiossidante 200 volte superiore a quella della vitamina E.
A livello cardiovascolare il the verde protegge il cuore e la circolazione sanguigna: gli antiossidanti del tè verde possono
aiutare a neutralizzare i danni, causati dai radicali liberi, alle arterie (arterosclerosi) ed a ridurre i rischi di infarto miocardico e
coronarico. 11
IL THE’ VERDE PROPRIETA’ ANTIVIRALI ED ANTITUMORALI
Il tè verde ha proprietà antiossidanti, antimicrobiche, ed ANTIVIRALI (in particolare la catechina EPIGALLOCATECHINA
GALLATO ) 2
Diversi studi epidemiologici dimostrano come il tè verde riduca il rischio d’insorgenza e lo sviluppo di tumori. 11 12
L’ORTICA viene impiegata in caso di modesta ritenzione idrica, renella, sindromi dolorose dei tessuti periarticolari e muscolotendinei ed osteoarticolari, stati anemici e diarree, cellulite ed obesità. Le conferme scientifiche si hanno però solo sugli effetti
diuretici ed antinfiammatori.
Per la moderna ricerca scientifica la parte interessante della pianta è data dalle radici, ricche di POLISACCARIDI, (POLIFENOLI,
LECTINE,(in particolare la N-ACETIL-GLUCOSAMINA) I LIGNANI ED I FITOSTEROLI. Il suo impiego è consigliato per la
riduzione di sintomi e disturbi funzionali legati all'ipertrofia prostatica; aumenta il flusso urinario e la forza del getto urinario,
tipicamente ridotta, e riduce il volume residuo in vescica al termine della minzione. 10
I principi attivi contenuti hanno inoltre effetto antivirale conto il virus hiv (I Lignani, la N- acetil glucosamina, i polisaccaridi) 1 - 2
LA BETULLA
per la sua ATTIVITÀ DIURETICA, viene comunemente impiegata nel TRATTAMENTO DELLA CELLULITE. I principi attivi
contenuti nelle foglie di Betulla sono: flavonoidi quali l'iperoside), ed i glicosidi luteolina e quercitrina. Nella pianta sono presenti anche saponine
e tannini. Le foglie fresche contengono anche oltre 0,5 % di acido ascorbico e l’acido betulinico con proprietà antivirali 2 .
La ricerca scientifica odierna si sta focalizzando inoltre sulle proprietà anti cancro ed antivirali (virus hiv) dell’acido betulinico 4 5 6
http://www.siu.edu/%7Eebl/issue1/betulini.htm
Le attività che la medicina popolare riconosce alla Betulla sono diuretiche, antiinfiammatorie ed antisettiche. Le foglie di Betulla sono state
tradizionalmente utilizzate per il trattamento della gotta, delle malattie infiammatorie delle articolazioni e per trattare il dolore di tipo medio
nell'artrite. La Betulla è anche utilizzata per ridurre i fenomeni di ritenzione idrica e nella calcolosi renale. E' stato anche dimostrato che gli estratti di
Betula pubescens possiedono effetti antibatterici contro lo Stafilococcus aureus.
LA CURCUMA, è una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e dell'Indonesia.
Contiene i seguenti principi attivi: sesquiterpeni, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene) derivati ossigenati ( turmerone, arturmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani, turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi (curcumina, sostanza
colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio (arabino-galattini, ukonani), vitamina
C.
Il nome deriva da Sanscrito Kum-kuma, è l'ingrediente principale del curry indiano e si usa anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina
Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio nei processi digestivi, per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come stimolante
dell’appetito., la Curcumina ha attività antiflogistica nell’ artrite ed antinfiammatoria a bassa tossicità ( rispetto agli steroidi). E'
essenzialmente impiegata come protettore del fegato.
La CURCUMINA è stata studiata anche per la sua azione antiossidante, ANTITUMORALE ed ANTIVIRALE contro il virus Hiv: 2 - 3
Recenti studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente
attribuita
all' induzione dell'apoptosi (o morte programmata delle cellule ), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante 9 oltre che per
interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico.
La Notizia – da http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4556,00.html
Curcuma: dalla cucina alla farmacia
Dr. FABIO FIRENZUOLI
Pres. Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti
Ospedale S. Giuseppe - Az. USL 11 - Empoli
La Curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta tropicale, originaria dell' India, appartiene alal famiglia delle Zinziberaceae, ed è apprezzata da secoli soprattutto in
cucina come aromatizzante e digestivo, tra l'altro utilizzata per la preparazione del Curry.
E' chiamata anche lo Zafferano d'India.
Si tratta di una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto la stessa radice. I suoi costituenti tipici sono amidi e fibre, sostanze
coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi), un olio essenziale ricco in derivati terpenici, e flavonoidi.
Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzino il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le
proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcumina, sono: -attività antinfiammatoria , -antiossidante, -immunostimolante
Importanti e degne di nota sono l’attività antiossidante e l'attività antiinfiammatoria della curcumina, per inibizione delle cicloossigenasi e delle lipossigenasi,
dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e placebo.
Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente per l' induzione
all'apoptosi (o morte programmata), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido
arachidonico.
E sono proprio queste le caratteristiche che rendono la pianta interessante anche dal punto di vista medicinale. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di
Curcuma sono rappresentate dalla dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative
croniche.
Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi.
La preparazioni consigliata a scopo terapeutico è l' estratto secco ottenuto dal rizoma, abitualmente standardizzato in curcuminoidi. La Curcuma longa entra a far
parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici.
Cautela tuttavia deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica e calcolosi della colecisti.
LA CICORIA
E' una pianta erbacea perenne con rizoma e radice affusolata e fusto alto fino ad un metro. La forma spontanea si trova nei luoghi erbosi specialmente in prati e
campi, dal mare fino alla regione montana; è coltivata in varie forme.
La cicoria è composta principalmente da sali minerali , glucidi , lipidi , proteine , vitamina C,B,P,K, inulina, acido cicorico, acido caffeico , acido
clorogenico
( Possiede un'attività batteriostatica ) , colina , zuccheri, aminoacidi e cicoriina.
Nutritiva, rimineralizzante, antianemica,eupeptica, depurativa, diuretica, aperitiva tonico amara, stomachica, coleretica,colacoga, leggermente
lassativa,febbrifuga, vermifuga, indicata nel DRENAGGIO e nelle terapie DIMAGRANTI
Ha una attività non irritante e può essere impiegata anche in età pediatrica, migliora il transito intestinale, aiuta nelle turbe digestive come il meteorismo, ed è ottima
come depurativo per la presenza dell’acido dicaffeiltartarico, e per questo può rientrare come coadiuvante nei trattamenti dimagranti, se usata regolarmente, le
sostanze amare della cicoria la lactucina e la lactucopicrina presenti nelle radici sono in grado di antagonizzare le proprietà stimolanti della caffeina
Inoltre l’acido L- cicorico è studiato dalla ricerca scientifica per il suo effetto antivirale hiv. 7, 8
LA SCUTELLARIA BAICALENSIS GEORGI
La Scutellaria baicalensis o (Baical) è una pianta perenne, alta da 30 a 120 cm, con foglie lanceolate e fiori di color violetto-blu.
Si trova in Cina, Giappone, Corea, Mongolia e Russia. Prospera su pendii assolati ed erbosi e sui terreni incolti tra i 100 e i 2000 m sopra il livello
del mare. La radice si raccoglie in autunno o in primavera da piante di 3-4 anni.
Nel 1973, nella Cina nord-occidentale furono scoperte 92 tavolette di legno in una tomba del II secolo d.C. Tra le altre erbe elencate nelle
prescrizioni per decotti, tinture, pillole e pomate vi era la Baical. L’erba ha avuto un ruolo ben preciso nella medicina erboristica cinese almeno da
quell’epoca, ed è uno dei rimedi principali per le condizioni “calde” e “umide”, come dissenteria e diarrea.
Contiene circa il 12% di flavonoidi (tra cui baicalina e wogoniside), acido benzoico e steroli.
La pianta deve le sue proprietà terapeutiche soprattutto all’elevato contenuto in flavonoidi, che esplicano una marcata azione venotropa,
antiinfiammatoria ed antiallergica.
La Baical è un rimedio prezioso per la circolazione. In combinazione con altre erbe viene somministrata per trattare l’ipertensione arteriosa,
l’arteriosclerosi, le vene varicose, i lividi ed i problemi circolatori che derivano dal diabete.
Alla luce di recenti dati sperimentali, è ora usata anche per le patologie di origine allergica come l’asma, la febbre da fieno, l’eczema e l’orticaria,
benchè senza dubbio la sua azione antiinfiammatoria sia più vantaggiosa per le infezioni digestive.
La Baical è prescritta per infezioni gastrointestinali che causano diarrea come la dissenteria, per febbri elevate e tossi con catarro denso e giallo .
Viene anche data a persone che soffrono di patologie urinarie dolorose.
Il flavonoide contenuto nella radice di questa pianta, il (Baicalin), e possiede innumerevoli proprietà benefiche:
è protettivo per la circolazione venosa, , antiipertensivo, antinfiammatorio, neuroprotettivo; depurando l'organismo dalle sostanze tossiche
agisce anche contro i radicali liberi,che sono ritenuti fattori corresponsabili dell’insorgenza di alcune malattie degenerative quali il morbo di
Parkinson e di Alzheimer 6
Ha inoltre proprietà calmanti, antibatteriche, ed attività antifungine ed ANTIVIRALI
contro il virus dell’influenza, quello di Epstein Barr (mononucleosi),
http://www.drugdigest.org/DD/DVH/HerbsReference/0,3928,552023%7CScutellaria+baicalensis,00.html
ed il virus dell’ Hiv –(AIDS). http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=7693133&dopt=Abstract
LA LIQUIRIZIA
tratto da http://liquiritia.it
Pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Leguminosae, la Glycyrrhiza glabra è conosciuta da oltre 35 secoli. Dalle sue radici si estrae un succo dal
gradevole gusto dolce amaro e dalle benefiche virtù: giova alla digestione, regolandola perfettamente in ogni sua fase, protegge l’apparato respiratorio e lenisce la
gola. Nota già agli antichi medici cinesi, citata da Ippocrate come rimedio per la tosse , la Liquirizia prende nome da due termini greci, "glykys" che significa dolce e
"rhiza" che vuol dire radice. E' una pianta cespugliosa perenne che cresce lungo le coste adriatiche fino a gran parte dell'Asia centro meridionale e dalla sua radice si
ricava l'estratto secco nebulizzato e titolato in acido glicirrizico (minimo 4%).
Principali impieghi alimentari e farmaceutici.
Le notizie più antiche, circa l'uso della liquirizia, risalgono a 6.000 anni fa; infatti, è stata addirittura trovata in alcune tombe di Faraoni egiziani. Le civiltà dei romani e
dei greci, come quella indiana e cinese, conoscevano le proprietà di questa pianta, e medici come Galeno, Celso, Teofrasto e Ippocrate la prescrivevano per la cura
della tosse, delle coliche renali ed epatiche, dei bruciori allo stomaco, e, come pomata, per medicare le ferite. Nei secoli, la liquirizia ha continuato ad essere utilizzata
e i libri di fitoterapia ne contemplano costantemente l'uso. Le radici e gli stoloni, che sono rami striscianti sul terreno, devono essere estirpati in ottobre - novembre, da
piante che non abbiano meno di quattro anni e, puliti e fatti essiccare, devono essere tagliati in piccoli pezzi e conservati in vasi di vetro in luogo asciutto.
Attività biologica
Trattamento dell’ulcera - La liquirizia si è dimostrata un farmaco efficace nella cura dell’ulcera duodenale.
Effetti antivirali - Fin dagli anni ’80 l’efficacia dei principi attivi presenti nella liquirizia è stata dimostrata nei confronti di diverse tipologie di infezioni virali. Recenti
studi condotti su animali hanno dimostrato che gli effetti antivirali possono essere indiretti e almeno in parte dovuti alla stimolazione della produzione di interferone da
parte delle cellule tumorali. Quando cellule tumorali di topo venivano esposte al virus dell’influenza, il 100% delle cellule trattate con glicirrizina sopravvivevano
mentre quelle non trattate andavano incontro a morte. Il trasferimento delle cellule trattate conferiva maggiore resistenza alle infezioni da virus Herpes simplex. Effetti
antivirali diretti sono stati dimostrati in studi condotti in vitro: la glicirrizina inibisce la formazione di placche virali per tre tipi di ceppi di encefalite giapponese, inoltre, si
mostra
efficace
anche
nell’inibire
la
replicazione
in
vitro
del
virus
della
varicella-zoster.
E’ stato dimostrato in diversi studi che la glicirrizina presenta attività antivirale nei confronti del virus umano dell’immunodeficienza (HIV). La glicirrizina blocca la
formazione delle placche e l’espressione di antigeni specifici dell’HIV e in studi successivi la glicirrizina solfato si è dimostrata quattro volte più efficace della
glicirrizina nell’inibire la trascrittasi inversa dell’HIV. Inoltre, composti fenolici isolati dalla liquirizia, specialmente la licopiranocumarina, inibiscono l’attività citopatica
dell’HIV in colture cellulari. Studi di laboratorio, condotti principalmente in Giappone nel 1992, hanno dimostrato l’efficacia della glicirrizina nel trattamento delle epatiti
virali di tipo A, B e C. Numerosi studi clinici condotti sull’uomo indicano effetti positivi della glicirrizina sull’epatite virale.
Terapie combinate di interferone e glicirrizina aumentano le funzionalità epatiche in pazienti affetti da epatite C e somministrazioni a lungo termine (2-6 anni) di
glicirrizina sono efficaci nel prevenire i tumori al fegato.
Effetti antitumorali - Studi condotti su animali e colture cellulari hanno dimostrato che la glicirrizina e l’acido glicirretinico hanno attività inibitoria contro certi tipi di
tumore. Altri studi condotti su animali mostrano che la somministrazione orale di glicirrizina comporta una significativa protezione nei confronti dei tumori della pelle
indotta dal benzopirene e da esteri forbolici.
Effetti cardiovascolari - Numerosi composti isolati dalle radici di liquirizia (la glabridina è la più attiva e la più abbondante) si sono mostrati efficaci contro il
colesterolo e l’artereosclerosi. Questi effetti sono dovuti all’inibizione degli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi.
Effetti antiinfiammatori – La liquirizia viene usata da molti anni per trattare svariate condizioni infiammatorie come asma, psoriasi, eczemi, ulcera duodenale e artriti
reumatoidi. Nonostante manchino studi clinici al riguardo, gli effetti antinfiammatori sono evidenti particolarmente per l’acido glicirretinico. La glicirrizina potrebbe agire
stabilizzando i lisosomi attraverso l’inibizione delle Fosfolipasi A nelle membrane lisosomali. Viene perciò impedito il rilascio di enzimi proteolitici e di fosfatasi acide
dai lisosomi verso i tessuti danneggiati. Il meccanismo antinfiammatorio qui descritto assomiglia all’effettodel cortisolo nei processi infiammatori.
Effetti antitosse ed espettoranti – La liquirizia è da sempre ritenuta un efficace espettorante nel trattare i sintomi del comune raffreddore. Estratti della liquirizia
vengono usati come eccipienti nelle compresse per curare le affezioni della cavità orale, tuttavia non vi sono evidenze sperimentali a riguardo. L’effetto sarebbe
dovuto alle proprietà lenitive nei confronti dei tessuti della gola irritati. Il ben documentato effetto sulle mucose gastriche può essere dimostrato anche nell’esofago e
nella gola, spiegando così i conclamati effetti antitosse. Inoltre il gusto fortemente dolce della glicirrizina potrebbe essere in parte responsabile delle proprietà
espettoranti.
Liquirizia contro la SARS
tratto da http://www.giornaletecnologico.it/scienza/200306/23/3ef497d20556a/
Al via la sperimentazione.
…La liquirizia potrebbe dimostrarsi un valido alleato nella lotta contro la sindrome respiratoria acuta e severa (SARS) che ha già fatto più di 750 vittime da quando è
comparsa pochi mesi or sono. Una nuova ricerca rivela che, almeno in laboratorio, un estratto delle radici della pianta è in grado di impedire al virus di crescere
all’interno
delle
cellule.
Il virologo Jindrich Cinatl e colleghi dell’Università di Francoforte hanno scoperto che dosi elevate dell’estratto di liquirizia, chiamato glicirrizina, spazzano
praticamente via il virus della SARS da cellule di scimmia infette. Il farmaco è più potente della ribavirina, il trattamento comunemente usato contro la SARS.
La glicirrizina, la molecola responsabile del particolare sapore della liquirizia, rende difficile al virus attaccarsi e invadere le cellule prese di mira. Inoltre ostacola la
riproduzione del virus, rallentando la sua diffusione da una cellula all’altra. ………….. Le Scienze
Bibliografia:
1) Jassim, S.A.A 6Naji, M.A in (Novel antiviral agents: a medicinal plant perspective.) Journal of applied Microbiology 95(3), 412-427
2)De Clercq E. Rega Institute for Medical research, Katholieke Universieteit Leuven, Belgium
Current lead natural products for the chemiotherapy of human immunodeficiency virus (HIV) infection
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10934347
3) “Inhibition of human immunodeficiency virus type-1 integrase by curcumin” Mazumder A, Raghavan K,WeinteinJ, Kohn KW, Pommier Y.
Laboratori of Molecular Pharmacology, National Cancer Institute Bethesda, MD 20892-4255, USA. Biochem Pharmacol 1995 Apr. 18; 49(8): 1165-70
4)journal article on betulinic acid and melanoma:
Pisha E., H. Chai, I.S. Lee, et al. 1995. Discovery of betulinic acid as a selective inhibitor of human melanoma. Nature Medicine 1(10): 1046-51.
5)journal articles on betulinic acid and HIV:
Kashiwada, Y., F. Hashimoto, L.M. Cosentino, et al. 1996. Betulinic acid and dihydrobetulinic acid derivatives as potent HIV agents. Journal of Medicinal Chemistry
39(5): 1016-1017.;
Evers M., c. Poujade, F. Soler, et al. Betulinic acid derivatives: a new class of human immunodeficiency virus type 1 specific inhibitors with a new mode of action.
1996. Journal of Medicinal Chemistry 39(5): 1056-1068.;
Soler, F., C. Poujade, M.Evers, et al. 1996. Betulinic acid derivatives: a new class of specific inhibitors of human immunodeficiency virus type 1 entry, Journal of
Medicinal Chemistry 39(5): 1069-83.
6) Biochim Biophys Acta. 2002 Jul 3;1571(3):201-10.
Flavones from Scutellaria baicalensis Georgi attenuate apoptosis and protein oxidation in neuronal cell lines.
Choi J, Conrad CC, Malakowsky CA, Talent JM, Yuan CS, Gracy RW.
Molecular Aging Unit, Department of Molecular Biology and Immunology, University of North Texas Health Science Center, 3500 Camp Bowie Blvd., Fort Worth, TX
76107, USA.
7) Chicoric acid analogues as HIV-1 integrase inhibitors. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?
cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10212126
8) Vol. 58, Issue 3, 641-648, September 2000
Viral Entry as the Primary Target for the Anti-HIV Activity of Chicoric Acid and Its Tetra-Acetyl Esters
Wim Pluymers, Nouri Neamati, Christophe Pannecouque, Valery Fikkert, Christophe Marchand, Terrence R. Burke, Jr., Yves Pommier, Dominique Schols, Erik De
Clercq, Zeger Debyser, and Myriam Witvrouw
Rega Institute for Medical Research, K. U. Leuven, Leuven, Belgium (W.P., C.P., V.F., D.S., E.D.C., Z.D., M.W.); Laboratory of Molecular Pharmacology, Division of
Basic Sciences, National Cancer Institute, Bethesda, Maryland (N.N., C.M., T.R.B., Y.P.).
9) Food Chem Toxicol. 1994 Mar;32(3):279-83
Effect of dietary turmeric (Curcuma longa) on iron-induced lipid peroxidation in the rat liver.
Reddy AC, Lokesh BR.
Department of Biochemistry and Nutrition, Central Food Technological Research Institute, Mysore, India.
10) Urticae radix – Stinging Nettle Root
R. Bauer1, A. Lardos2, M.H. Kreuter2
1Institut für Pharmazeutische Biologie, Heinrich-Heine-Universität Düsseldorf, Germany
2Flachsmann AG, R&D Department, 8038 Zurich, Switzerland
The use of the stinging nettle root in the treatment of benign prostate hyperplasia (BPH)
is a relatively new therapy option in modern
phytomedicine. Various components of the polar root extract have been investigated in pharmacological studies and were found to influence hormones or mediatores
that are generally accepted as being important in the pathogenesis of benign prostate hyperplasia. Open clinical trials and placebo controlled doulbe-blind studies
give evidence for the therapeutic effectiveness of stinging nettle root preparations. Especially due to their capability to substantially increase the quality of life of the
patients combined with a very good tolerance stinging nettle root extracts are readily prescribed by practising physicians.
11) Front Biosci. 2004 Sep 01;9:2618-31.
Chen D, Daniel KG, Kuhn DJ, Kazi A, Bhuiyan M, Li L, Wang Z, Wan SB, Lam WH, Chan TH, Dou QP.
Green tea and tea polyphenols in cancer prevention.
The Prevention Program, Barbara Ann Karmanos Cancer Institute, and Department of Pathology, Wayne State University, School of Medicine, Detroit, Michigan,
48201, U.S.A.
The cancer-preventive effects of green tea and its main constituent (-)-epigallocatechin gallate [(-)-EGCG] are widely supported by results from epidemiological, cell
culture, animal and clinical studies in the recent decade. In vitro cell culture studies show that tea polyphenols potently induce apoptotic cell death and cell cycle
arrest in tumor cells but not in their normal cell counterparts. Green tea polyphenols affect several signal transduction pathways, including growth factor-mediated, the
mitogen-activated protein kinase (MAPK)-dependent, and ubiquitin/proteasome degradation pathways. Epidemiological studies have suggested that the consumption
of green tea lowers the risk of cancer. Various animal studies have revealed that treatment by green tea inhibits tumor incidence and multiplicity in different organ sites
such as skin, lung, liver, stomach, mammary gland and colon. Phase I and II clinical trials were carried out recently to explore the anticancer effects of green tea in
patients with cancer. At this time, more mechanistic research, animal studies, and clinical trials are necessary to further evaluate the role of green tea in cancerprevention. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15358585
12) Mol Biol Cell. 1999 Apr;10(4):1093-104
Epigallocathechin-3 gallate selectively inhibits the PDGF-BB-induced intracellular signaling transduction pathway in vascular smooth muscle cells and inhibits
transformation of sis-transfected NIH 3T3 fibroblasts and human glioblastoma cells (A172).
Ahn HY, Hadizadeh KR, Seul C, Yun YP, Vetter H, Sachinidis A.
Department of Pharmacology, College of Medicine, Chungbuk National University, Cheongju 361-763, South Korea.
Enhanced activity of receptor tyrosine kinases such as the PDGF beta-receptor and EGF receptor has been implicated as a contributing factor in the development of
malignant and nonmalignant proliferative diseases such as cancer and atherosclerosis.
Several epidemiological studies suggest that green tea may prevent the development of cancer and atherosclerosis. One of the
major constituents of green tea is the polyphenol epigallocathechin-3 gallate (EGCG). http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?
cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10198059
ATTIVITA’ ANTIDEPRESSIVA E IMMUNOMODULATORIA DELLA LEVO-GLUTAMMINA.
Renato COCCHI, neurologo e psicologo medico
http://www.stress-cocchi.net/Drugs2-it.htm
Riassunto
Facendo seguito agli articoli pionieristici di circa 20 anni fa (Cocchi 1976 e 1981) vengono passate in
rassegna le proprieta’ antidepressive e immunomodulatorie della l-glutammina..
La l-glutammina ha beneficiato di un nuovo grande interesse angli anni ’90 I suoi effetti di modulazione
dell’immunita’ cellulo-mediata hanno trovato una conferma precisa, e a Bonn, nel 1999, Cocchi ha attirato
l’attenzione sul suo possibile uso in pazienti HIV+, in accordo coun i propri saggi clinici.
La sua azione antidepressiva fino ad oggi non e’ stata indagata con accuratezza. Forse cio’ e’ avvenuto
perche’ il ruolo della glutammina come precursore del GABA tramite il glutammato, su ogni genere di stress
esterno o interno non ha ancora avuto un chiarimento ulteriore.
La l-glutammina (GLN), isolata per la prima volta nel 1883, e riprodotta in sintesi nel 1933, ha suscitato un
interesse rinnovato fin dagli anni ’90. La sua ubiquita’ in natura, sia allo stato libero sia in legami peptidici ha
fatto fortemente ipotizzare un ruolo metabolico centrale in varie trasformazioni enzimatiche. Si sa che la GLN
puo’ passare facilmente la barriera emato-encefalica se introdotta per via venosa, parenterale o orale, e
aumentare cosi’ il suo contenuto cerebrale. Rappresenta almeno la meta’ del totale dell’azoto non proteico nei
tessuti nervosi. L’acido glutammico, che viene ora accettato come il principale neurotrasmettitore eccitatorio
cerebrale, non e’ in grado di passare la barriera emato-encefalica. Nondimeno, si puo’ trasformare in lglutammina, da cui puo’ ritrasformarsi. In questo modo l’acido glutammico ingerito con l’alimentazione puo’
raggiungere il SNC dopo che nel sangue si e’ trasformato in glutammina.
Da quasi mezzo secolo molte ricerche cliniche hanno riportato risultati favorevoli da trattamenti con
glutammica. Ravel et al., 1955 riporto’ la sua azione di ribaltamento della tossicita’ alcolica nella terapia dell’
alcolismo cronico e del delirium tremens. In quest’ambito un certo numero di ricercatori riferi’ che la lglutammina in qualche modo esercita una attivita’ di prevenzione contro l’eccesso di consumo alcolico sia
nell’uomo sia negli animali (Rogers et al., 1956; Rogers e Pelton 1957a; Coda 1961; De Maio e Madeddu,
1961; Mouren et al., 1965; Naviau et al, 1966; Garbin e Vartanian, 1968 e 1969).
La glutammina ha mostrato un effetto benefico in varie forme di epilessia (Benassi e Bortolotti, 1959; De Maio
e Madeddu, 1960; Vizioli e Maccagnani, 1960; Farina e Renson, 1961; Gandini e Gandini-Collodel, 1967).
In seguito, si e’ potuto spiegare questo, dato che la glutammina e’ il maggior precursore dell’acido glutammico,
che a sua volta e’ il precursore del GABA, il diffuso neurotrasmettitore cerebrale inibitivo.
Le Beau et al., 1962 considerarono di grande interesse gli effetti della l-glutammina sulla coscienza, in
neurochirurgia e li paragonarono a quelli ottenuti con la stricnina e con le amfetamine, le tipiche sostanze
utilizzate per quello scopo.
Un altro risultato significativo osservato negli studi meno recenti e’ quello di accrescere la capacita’ cognitiva
nei ritardati mentali (Rogers e Pelton, 1957b; Romerio e Chiarabelli, 1959; Farina et al., 1961; Bigi, 1961;
Beley et al., 1964; Invernizzi et al., 1966).
Anche in bambini piccoli con QI normale l’uso della l-glutammina, raffrontato al placebo, ha fatto rilevare un
aumento significativo delle capacita’ intellettive. (Brasseur, 1972).
Proprieta’ antidepressive della l-glutammina
Ho ritrovato i medesimi risultati sull’efficienza intellettiva negli insufficienti mentali e negli pseudo-insufficienti mentali, ma
ebbe subito dei dubbi che si poteva essere in presenza di capacita’ antidepressive.
Potevo agire sulle abilita’ cognitive sia con basse dosi di clotiapina (Cocchi e Terribili, 1971 e 1975) o con una
associazione a basso dosaggio di amitriptilina + perfenazina (Cocchi, 1974).
Il mio articolo sulle capacita’ antidepressive della l-glutammina fu il seguito di questa consapevolezza (Cocchi, 1976).
Cosi’ riferii le impressioni raccolte dopo saggi clinici su 42 adulti con vari disturbi psichiatrici:
" – la glutammina ha una chiara attivita’ antidepressiva, e l’astenia e’ il suo sintomo-bersaglio;
• ha un evidente effetto sulla riduzione del sonno, anticipando il sonno e prolungandone la durata;:
• aumenta l’attivita’ onirica, o almeno ne facilita il ricordo;
• aumenta l’appetito e, di conseguenza, il peso corporeo;
- l’effetto antidepressivo si esplica solo sui sintomi fisici della depressione, non sui sintomi psichici, quando e’ psichica la
causa primitiva;
• agisce sui sintomi psichici, solo se essi sono secondari a quelli fisici;
• ha un evidente effetto disinibitivo;
• non ha alcun effetto sedativo, anche inizialmente;
- non produce ipotensione, secchezza alla bocca, scialorrea, vertigini, tachicardia e sintomi extrapiramidali.
• non ha effetto muscolo-rilassante, ma semmai aumenta la tonicita’ muscolare;
• non da’ luogo a tolleranza;
- se il sintomo e’ presente, talvolta ha benefici effetti sulla stitichezza;
• la sua somministrazione e’ compatibile con l’uso di fenotiazine, butirrofenoni, benzodiazepine, antidepressivi
triciclici e sulpiride;
- nel trattamento della depressione ansiosa e’ in grado di ridurre il dosaggio dei triciclici (la sua combinazione con gli
IMAO non e’ stata ancora provata);
• in associazione con la clorimipramina ha interrotto un certo numero di volte la fase depressiva della psicosi
ciclica, una volta causando una improvvisa reazione maniacale;
• non ha avuto alcun effetto in un caso di depressione endogena con inibizione motoria;
- sembra di notevolissimo interesse se combinata con la terapia normale di mantenimento in alcuni soggetti affetti da
sindromi dissociative. In questo caso porta alla riduzione delle dosi di farmaci psicotropici utilizzati;
- ha mostrato di essere di estremo interesse, da sola o combinata con benzodiazepine scarsamente muscolo-rilassanti,
nel trattamento della depressione senile;
• in un caso di due e’ stata usata con successo nella gestione della depressione secondaria seguita a
trattamento con neurolettici long-acting. Questo e’ stato riferito altrove (Cocchi, 1975);
• per certi punti di vista. La sua azione e’ simile a quella delle amfetamine. Secondo noi puo’ indurre eccitamento
e insonnia, se si usano dosi maggiori di quelle che abbiamo utilizzato."
Dopo 25 anni, l’uso continuato della l-glutammina mi porta a confermare quasi tutte le precedenti "impressioni", con
qualche cautela. Il suo effetto sul sonno sembra attualmente sinergico con la benzodiazepina che prescrivevo sempre in
combinazione, con una azione sull’aumento del GABA e sulla sensibilizzazione del recettore GABAergico possinaptico
di tipo A. L’attivita’ sul sogno e/o il suo ricordo facilitato probabilmente deriva da una caratteristica specifica della
benzodiazepina. Prescritta senza il sostegno di una benzodiazepina a bassa dose, la glutammina determino il viraggio
maniacale in un bambino depresso (Cocchi e Viarengo, pubblicato solo nel 1977).
Proprieta’ immunomodulatorie della l-glutammina
L’uso della glutammina in bambini depressi mi porto’ alla scoperta casuale delle sue proprieta’ immunomodulatorie
(Cocchi, 1981). In quest’articolo pionieristico affermai la doppia azione della l-glutammina..
Indicai queste due vie biochimiche, la prima come parte di una terapia antistress tramite una inibizione GABAergica
migliorata, e la seconda come donatore essenziale di atomi per la nucleogenesi.
Dopo di esso pubblicai un certo numero di resoconti sull’uso della glutammina per contrastare la facilita’ alle malattie
infettive respiratorie, specie in bambini Down (Cocchi, 1997; Cocchi 1998a e 1998b).
Nel recente 6° Congresso Internazionale sugli aminoacidi (Bonn, 1999) la glutammina ha avuto un’enfasi speciale
nell’ambito della sessione sugli Effetti Immuno-Modulatori degli Amino Acidi.
Quattro relazioni su cinque riguardavano questa capacita’ della l-glutammina di migliorare l’immunita’ aspecifica, come
gia’ riportato da Cocchi, 1991. Oehler e Roth (1999) hanno mostrato che la glutammina ha anche attivita’ antiapoptotiche sulla scorta di un esperimento utilizzante cellule mielocitiche umane U937. Le cellule arricchite con
glutammina all’inizio dello shock da calore hanno aopoptosi ridotta rispetto alle medesime cellule poste in coltura senza
glutammina.
Yaqoob, 1999, ha asserito che la glutammina e’ il bene conosciuto carburante delle cellule del sistema immunitario e
capace di promuove la proliferazione linfocitaria in vitro. Riassumendo alcune ricerche recenti, Yaqoob ha ipotizzato che
l’aumentata disponibilita’ orale di glutammina puo’ promuovere risposte immunitarie dei macrofagi e delle citokine
derivate dalla cellule T.
C’e’ un aumento del consumo di glutammina durante i processi infiammatori come le infezioni, perche’ la glutammina e’ il
maggior substrato dei monociti e dei macrofagi stimolati, o degli epatociti nel fegato. Queste cellule rilasciano mediatori
dell’infiammazione come l’interleukina-1, l’interleukina-6 e il fattore di necrosi tumorale alfa, o, nel fegato, "proteine della
fase acuta". Lavoinne (1999) ha testato se la glutammina da sola gioca un ruolo chiave sia nei macrofagi sia negli
epatociti durante la risposta in fase acuta e ha avuto conferma di cio’. Inoltre l’effetto della glutammina puo’ essere
mediato o no del "cell-swelling" indotto dalla glutammina, che ora viene visto come un nuovo meccanismo regolante.
Durante quella sessione Cocchi, 1999, ha riassunto i suoi 20 anni di esperienza clinica nell’uso della l-glutammina per
contrastare la facilita’ alle malattie infettive respiratorie sia in bambini normali, che con sindrome di Down. Mentre i lavori
teste’ citati hanno a che fare con esperimenti in vitro, Cocchi ha riportato la sua lunghissima esperienza nell’uomo
Naturalmente in questo lasso di tempo, sulla letteratura internazionale sono usciti articoli sul rapporto tra glutammina e
immunita’.
Shabert e Wilmore, 1996, hanno ipotizzato che la deplezione della glutammina puo’ spiegare la progressiva distruzione
tissutale durante l’infezione da virus dell’immuno-deficienza.
Pazienti chirurgici molto ammalati vanno incontro a deplezione di glutammina e questo e’ stato implicato come causa di
disfunzione immunitaria in vivo. Con l’introduzione di dipeptidi stabili di glutammina nei regimi di nutrizione parenterale
totale, il sistema immunitario ne ha tratto beneficio per una diretta azione della glutammina sulle sue cellule.(O'Riordain,
De Beaux e Fearon, 1976).
Negli atleti sottoposti ad uno sforzo prolungato e intensivo c’e’ il rischio di infezioni.Dopo esercizi diversi, gli atleti che
hanno fatto uso di bevande contenenti glutammica hanno ridotto in modo significativo tale rischio, a confronto con quegli
altri che hanno avuto una bevanda con placebo. Questa differenza e’ stata valutata con l’incidenza di infezioni 7 giorni
dopo lo sforzo atletico (Castell, Poortmans e Newsholme, 1996).
Pazienti con eccessiva increzione tiroidea come avviene nella malattia di Graves possono facilmente squilibrare
l’utilizzazione della glutammina da parte di linfociti. In questo modo possono avere dei disturbi dell’immunita’ cellulomediata, nella differenziazione dei linficiti B e dell’attivita’ delle cellule NK (Werner, Costa Rosa, Romaldini e Curi, 1996).
La introduzione supplementare di glutammina mantiene le concentrazioni intramuscolari della sostanza e normalizza la
funzione leucocitaria in maiali infettati con Escherichia Coli (Yoo, Field e McBurney, 1997). Le conte dei globuli bianchi
erano significativamente piu’ grandi nei maiali che avevano avuto glutammina che in quelli senza integrazione
alimentare in questo modo.
L’effetto di attivazione immunitaria della glutammina non ha ancora avuto una spiegazione esauriente. (Cynober, 1997)
In animali trattati con predinisone o sottoposti ad ustioni, supplementi dietetici di glutammina – da sola o con arginina,
con e senza diidroepiandrosterone (uno steroide endogeno naturale) -, ha fatto scomparire la facilita’ alle infezioni
(Gennari e Alexander, 1997).
Newsholme e Calder, 1997, hanno suggerito che l’alta quantita’ di glutammina utilizzata dal sistema immunitario serva a
mantenere la concentrazione intracellulare di prodotti intermedi delle vie biochimiche. In effetti cosi’ si possono
mantenere quantita’ ottimali di DNA, RNA e di sintesi proteica.
Conclusioni
La l-glutammina ha beneficiato di un grande e rinnovato interesse negli ultimi dieci anni: Il suo effetto immuno
modulatorio ha trovato molte conferme molto tempo dopo il pionieristico studio clinico di Cocchi 1991.
Il suo effetto antidepressivo, gia’ indicato da Cocchi, 1976, non ha avuto riscontri puntuali fino ad ora, probabilmente
perche’ il ruolo della glutammina in ogni genere di stress interno o esterno non e’ ancora stato sufficientemente chiarito.
Bibliografia
Baxter C.F.: Some recent advances in studies of GABA metabolism and compartmentation. In:
Roberts E., Chase T.N., Tower D.B. (eds): GABA in nervous system function. Raven, New York 1976: 61-87.
Beley A., Caustier M., Olivenstein A: Action favorable du mono-amide de l’acide l-glutamique (lèvo-glutamine) sur les capacitès de l’ècolier dèbile
mental. Ann. Mèd.-psychol. 1964, 122: 585-591.
Bigi A.: Benefici effetti con la l-glutammina in casi di oligofrenia. Riv. It. Med. Igiene Scuola 1961, 6: 2-8.
Boyce W.T. et al.: Psychobiological reactivity to stress and childhood respiratory illnesses: Result of two prospective studies. Psychosom. Med.
1995, 57: 411-422.
Brasseur M.: Etude clinique de la glutamine lévogire sur un groupe d’enfant normaux. Acta Psychiat. Belg. 1972, 72: 215-227.
Bruni G., Dal Pra P., Dotti M.T., Segre G.: Plasma ACTH and cortisol levels in benzodiazepine treated rats. Pharmacol. Res. Commun. 1980, 12/2:
163-175.
Catsell L.M., Poortmans J.R., Newsholme E.A.: Does glutamine have a role in reducing infections in athletes? Eur. J. Appl. Physiol. 1996, 75: 488490.
Cocchi R.: Prime esperienze sull’uso di una associazione a basso dosaggio di amitriptilina + perfenazina nella terapia del disadattamento
scolastico. Rss. Studi Psichiat. 1974, 63: 862-870.
Cocchi R.: Trattamento ambulatoriale con perfenazina ritardo (Trilafon enantato) Rss. Studi Psichiat. 1975, 64: 789-798..
Cocchi R.: Antidepressive properties of l-glutamine. Preliminary report. Acta Psychiat. Belg. 1976, 76: 658-666.
Cocchi R. Susceptibility to infective respiratory diseases in depressed children. Epidemiological survey of 126 subjects, clinical-therapeutic report of
61 cases. Acta psychiat. belg. 1981, 81: 350-365.
Cocchi R. Drug therapy in Down's Syndrome: A theoretical context. It. J. Internat. Impair. 1993, 6: 43-154.
Cocchi R.: Easiness to upper respiratory tract infections: An investigation on 510 Down's syndrome persons. It. J. Intellect. Impair 1997, 10: 143149
Cocchi R.: Drug therapy of upper respiratory tract infections easiness in Downs: A survey on 328 persons. It. J. Intellect. Impair. 1998a, 11: 9-17
Cocchi R.: Drug therapy of stress on respiratory tract infections easiness in Downs: A survey on one-year and two-years results. It. J. Intellect.
Impair. 1998b, 11: 161-171.
Cocchi R.: Glutamine as the key amino acid in promoting cell-mediated immunity: 20 years of clinical experience. Amino Acids 1999, 11: 104
(abstract of the paper).
Cocchi R., Terribili F.: Prime esperienze sull’uso della dibenzotiazepina (clotiapina) come farmaco anticaratteriale. Note Riv. Psichiat (Pesaro) 1971,
63: 23-41.
Cocchi R., Terribili F.: Sull’attivita’ antidepressiva della clotiapina, con contributo casistico riferitto a soggetti di eta’ infantile. Riv. Sper. Freniat. 1975,
99: 3-13.
Cocchi R., Viarengo E.: Un caso di depressione infantile in soggetto con nevo flammeo al viso e ritardato sviluppo mentale. Ann. Fren. 1977, 90:
323-330.
Coda G.: La terapia del delirium tremens con un nuovo prodotto di sintesi: l-glutammina. Ann. Freni. 1961, 86: 213-219.
Cynober L.: Glutamine as an activator of immune cells: How does it work? Nutrition 1997, 13: 688-689.
Dhabhar F.F. et al.: Stress-induced changes in blood leukocyte distribution. Role of adrenal steroid hormones. J. Immunol. 1996, 157: 1638-1644.
Dantzer R.: Stress and immunity: What we have learned from psychomeuro-immunology? Acta Physiol. Scand.Suppl. 1997, 640: 43-46.
De Maio D., Madeddu A.: Glutammina ed epilessia. Nota 2a. Studio clinico ed elettroencefalografico. Acta Nerol. (Naples) 1960, 15: 560-584.
De Maio D., Madeddu A.: Attualita’ terapeutiche nel delirium tremens. Nota 3a. L-glutammina nel delirium tremens: Rass. Studi Psichiat.1961, 50:
291-300.
Farina M., Collinet M., Collinet-Marchal M.J.: Glutamine, arriération mentaleet troubles caractériels. Acta Neurol. Belg. 1961, 61: 590-610.
Farina M., Renson L.: Note préliminaire à propos d’une possibilite’ thérapeutique nouvelle des encéphalopathies myocloniques infantiles avec
hypsarythmie. Acta Neurol. Belg. 1961, 61: 1060-1074.
Friedman E.M., Irwin M.R.: Modulation of immune cell function by the autonomic nervous system. Pharmacol. Ther. 1997, 74: 27-38.
Gandini S., Gandini-Collodel E.: Trattamento della encefalopatia mioclonica infantilile con ipsaritmia, con l-glutammina ed ACTH ad alte dosi. Riv.
Neurol. 1967, 12: 311-316.
Garbin O., Vartanian V.: Trattamento dell’alcolismo con l-glutammina per via parenterale. Minerva Med. 1968, 59: 4254-4261.
Garbin O., Vartanian V.: Abitudine o tossicomania? Osservazioni dopo trattamento dell’alcolista con l-glutammina. Clin. Ter. 1969, 51: 367-371.
Gennari R., Alexander J.W.: Arginine, glutamine and dehydroepiandrosterone reverse the immuno suppressive effect of prednisone during gutderived sepsis. Crit. Care Med. 1997, 25: 1207-1214.
Gismondo M.R. et al: Immunostimulating effect of oral glutamine. Dig. Dis. Sci. 1998, 43: 1752-1754.
Haessig A., Wen-Xi L., Staempfli K.: Stress-induced suppression of the cellular immune reactions: On the neurendocrine control of the immune
system. Med. Hypotheses 1996, 46: 551-555.
Heberer M. et al.: Role of glutamine in the immune response in critical illness. Nutrition 1996, 12(11-12 suppl): S71-72.
Horger B.A., Roth R.H.: Stress and central amino acid system. In: Friedman M.J., Charney D.S., Deutch A.J. (eds): Neurobiological and clinical
consequences of stress: From adaptation to PTSD. Lippincott-Raven, Philadelphia, 1995: 61-81.
Invernizzi C., Mondino R., Vitali A.: Effetti della glutammina su un gruppo di bambini di eta’ scolare. Nevrasse 1966, 3: 11-24.
Laake J.H. et al.: Glutamine from glial cells is essential for the maintenance of the nerve terminal pool of glutamate: Immunogold evidence from
hippocampal slice cultures. J. Neurochem. 1995, 65: 871-881.
Lavoinne A.: Glutamine and the acute phase response: The role of cell swelling. . Amino Acids 1999, 11: 104 (abstract of the paper).
Le Beau J., Pradat P., Toulmonde M.: Action de la lévoglutamine sur les troubles de la coscience en neurochirurgie. Rev. Neurol. 1962, 106: 25-33.
Mouren P., Tatossian A., Trouphème R., Guin M.: Traitement des éthiliques chroniques par la monoamide de l’acide l-glutamique (à propos de 36
observations). Ann. Méd.-psychol. 1965, 123: 486-494.
Naviau J., Ruyffelaire J., Lehembre C.: Troubles mentaux de l’alcolisme et lévoglutamine. Ann. Mèd.-Psychol.. 1966, 124: 259-268.
Newsholm E.A., Calder P.C: The proposed role of glutamine in some cells of the immune system and speculativeconsequences for the whole
animal. Nutrition 1997, 13: 728-730.
Oehler R., Roth E.: Influence of glutamine on apoptosis and heat shock protein expression. . Amino Acids 1999, 11: 103 (abstract of the paper).
O'Riordain M.G., Be Beaux A., Fearon K.C.: Effect of glutamine on immune function of the surgical patient. Nutrition 1996, 12(11-12 suppl.): S8284.
Ravel G.M., Felsing B., Lansford E.M. Jr, Trubey R.H., Shive W..: Reversal of alcohol toxicity by glutamine. J. Biol. Chem. 1955, 214: 479-501.
Rogers L.L., Pelton R.B.: Glutamine in the treatment of alcoholism. A preliminary report. Quart. Stud. Alcohol. 1957a, 18 581-590.
Rogers L.L., Pelton R.B.: Effect of glutamine on IQ scores of mentally deficient children. Tex. Rep. Biol. Med. 1957b, 15: 84-90.
Rogers L.L., Pelton R.B., Williams R.J.: Voluntary alcohol consumption by rats following administration of glutamine. J. Biol. Chem. 1956, 220: 321323.
Romerio G., Chiarabelli G.: Modificazioni del quoziente intellettivo in piccoli oligofrenici dopo trattamento con l-glutammina. Riv. It. Med. Igiene
Scuola 1959, 5: 3.
Shabert J.K., Wilmore D.W.: Glutamine deficiency as a cause of human immunodeficienci virus wasting. Med. Hypotheses 1996, 46: 252-256.
Shuplakow O. et al.: Glial and neuronal glutamine pools at glutamergic synapses with distinct properties.Neuroscience 1977, 77: 1201-1212.
Stryer L.: Biochemistry. Freeman and Co., New York 1988
Vizioli M., Maccagnani F.: Modificazioni dei tracciati EEG specifici con Acutil endovena . Riv. Neurol. 1960, 30: 529-542.
Viukari M.: Sleep and benzodiazepines. In: Costa E. (ed): The benzodiazepines.From molecular biology to clinicalpractice. Raven New York, 1983:
279-286.
Werner M.C., Costa Rosa L.F., Romaldini J.H., Curi R.: Metabolism of glucose and glutamine in lymphocytes from Graves' hyperthyroid patients:
Influence of methimazole treatment. Cell. Biochem. Funct. 1996, 14: 97-104.
Yacob P.: Glutamine and cytokine production. . Amino Acids 1999, 11: 103 (abstract of the paper).
Yoo S.S., Field C.J., McBurney M.I.: Glutamine supplementation maintains intramuscular glutamine concentrations and normalizes lymphocyte
function in infected early weaned pigs. J. Nutr. 1997, 127: 2253-2259.
Corrispondenza
:
42100 Reggio Emilia (Italy).
[email protected]
Renato
COCCHII
MD,
via
Mercalli
10