I benefici medici del Beta-1,3D-Glucano
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I benefici medici del Beta-1,3D-Glucano
Farmaci e parafarmaci Prodotti da banco Patologie Bellezza e benessere Controllo della salute Donna Esperto Fitoterapia Igiene e cura Infanzia Omeopatia Primo soccorso Salute del cittadino Sessualità Terza età Tutela del malato Vita di coppia Home page » Home Page La International Health Care informa I nostri integratori alimentari sono esclusivi per il mercato italiano, in quanto prodotti su nostra formulazione ed unici nella loro collocazione di prodotto naturale-curativo. Di particolare interesse l'articolo sui benefici medici del Beta 1,3 Glucano, principio attivo contenuto nel ns. integratore Beta Lievito Glucan, che potenzia e rafforza le difese naturali dell'organismo dando una immunita' "aspecifica". Utilissimo nelle sindromi da raffreddamento puo' essere utilizzato anche a livello "preventivo". E' molto conosciuto all'estero, ed impiegato da anni anche nella immunoterapia del cancro. Abbiamo notificato al Ministero della Salute un prodotto con questo principio attivo tre anni addietro, immettendolo per primi sul mercato italiano (solo ora inizia qualche altra azienda ad impiegare il Beta Glucano nelle sue formulazioni). Il suo benefico effetto si estrinseca anche in una particolare azione di riduzione del colesterolo cattivo LDL, aumentando quello buono HDL. Il Nooxidant formula, antiossidante ad azione disintossicante ed antiinvecchiamento per l'organismo, contiene precursori del Glutation che promuovono la sintesi dello stesso nell'organismo: N-Acetilcisteina ,_ LGlutammina-; la formulazione contiene inoltre Acido Lipoico e Selenio con Vit. A( Betacarotene), Vit C, Vit E. Abbiamo avuto dei risultati eclatanti anche in situazioni difficili (disintossicazione con transaminasi riportate nella norma nell'arco di soli due mesi di uso del prodotto-due flaconi circa). Il glutatione e' indispensabile all'organismo e per il fegato e svolge la sua azione particolarmente anche a livello generale intracellulare. Il Nooxidant formula contiene n-Acetilcisteina, (primo integratore notificato ed autorizzato in Italia con questo principio attivo) la quale da recenti studi e' stata riconosciuta essere anche un potente antiossidante contro i radicali liberi, con proprieta' chemiopreventive, di antimetastizzazione delle cellule maligne ed inibitrice del processo di cacinogenesi. (ottimo prodotto disintossicante ed a livello preventivo anche per i fumatori!) Il Riequilibra a base di L-metionina e coenzima Q10 lavora sia come disintossicante sia a livello cellulare riequilibrando la omeostasi. Ottimo anche come coadiuvante per favorire la ricrescita dei capelli, ma molto piu' indispensabile in tutte quelle situazioni di scompenso a livello cellulare (compresa dermatite seborroica). Fornisce gli elementi essenziali per la corretta funzionalita' epatica ed e' fondamentale per favorire la produzione della fosfatidilcolina, il principale fosfolipide costituente delle membrane cellulari. Ultimo nato il Baicalin, preparato in compresse contenente il Flavone omonimo in estratto puro titolato al 97,5% dalla Scutellaria BAicalensis Georgi. Tra le sue innumerevoli proprieta', quella di inibire il virus dell'influenza A e B oltre alla azione antibatterica antifungina ed antivirale, riunisce le caratteristiche specifiche di altri Flavonoidi e si distingue per l'azione antiinfiammatoria, venotropa, antiallergica, antiipertensiva e di scavenger contro i radicali liberi, etc. Non vi e' attualmente concorrenza sul mercato. Dalla ultima ricerca e' stato riscontrato anche un effetto protettivo a livello neuronale per le malattie degenerative cerebrali (alzhaimer Parkinson, distrofia etc.). La L-GLutammina in polvere, aminoacido e' fondamentale per il cervello, i muscoli, il sistema immunitario, le mucose del tratto respiratorio, genito urinario,e gastro intestinale, oltre ad essere un alimento necessario all'organismo, ha proprieta' immunomodulatorie ed antidepressive. Si rivolge all'utilizzo sia in ambito sportivo, che curativo. Abbiamo raccolto inoltre una bibliografia sulle proprieta' salienti dei principi attivi contenuti nei nostri integratori, che viene mano a mano aggiornata con le ultime notizie rilevate dalla ricerca scientifica, per poter supportare una azione informativa, medici e farmacisti. Per un ulteriore approfondimento, sul ns. sito internet http://www.inthc.com vi sono ulteriori articoli ed alcuni interessanti links alla bibliografia scientifica per le ulteriori proprieta' dei ns. prodotti. Giuseppe D'Agnano International Health Care Via Roma 19/A - 31030 Carbonera (TV) tel/fax. 0422 691005 mailto: [email protected] web http://www.inthc.com «« indietro In Generale: indicazioni per assunzione prodotti x Costituzione iridologica: LINFATICA --(debolezza mucose,sierose) se si hanno problemi o x prevenzione si consiglia L- Glutammina 1 cucchiaio da minestra al gg Multizyme 2 caps ai pasti Beta lievito Glucan 4 cps al dì dopo i pasti se febbri di origine virale aggiungere Baicalin 4 cps al dì lontano dai pasti o 3 cps al dì Liver V (febbrifugo, immunostimolante antivirale) EMATOGENA – deficit utilizzo glucosio: si consiglia Tiolic acido lipoico 2 cps al dì (effetto insulinosimile) Deficit utilizzo lipidi ) Multizyme(contiene lipasi) 2 caps ai pasti Deficit metabolismo intermedio epatico Fe e vit. B12 (servono x EME) e per deficit minerali catalizzatori I, Cu, Fe si consiglia Re-integra da1 a 3 cps al dì durante i pasti e Nooxidant formula 2 cps al pranzo (evita ossidazione del ferro dell’emoglobina) discrasia ematica con anemia leucopenia febbri si consiglia aggiungere Beta lievito glucan 4 cps al dì dopo i pasti se febbri di origine virale: aggiungere Baicalin 4 cps al dì lontano dai pasti - Liver V (3 cps al dì lontano dai pasti) MISTA Tendenze biliari difficoltà e disturbi fegato escretore Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Tonorigen 2 cps al gg lontano dai pasti ( contiene curcuma che aumenta la produzione di bile ) Nooxidant formula 2 cps ai pasti e Riequilibra( intervengono nella fase di coniugazione) Silimarin IHC 2 cps al dì (e.s. Cardo mariano (Studi clinici hanno confermato l'utilità di estratti standardizzati di cardo mariano in casi di intossicazione del fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all'abuso di alcool (accelera la rigenerazione degli epatociti danneggiati) Deficit enzimatico pancreatico (proteasi lipasi amilasi) Multizyme (contiene proteasi lipasi amilasi) 2 caps ai pasti principali Disbiosi intestinale deficit immunitario intestinale L- Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino e 1 a mezzodì Multizyme 2 caps ai pasti principali si consiglia associazione anche di fermenti e probiotici xDisposizione NEUROGENA se in presenza stress nervoso emicrania iper attività L- Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino e 1 a mezzodì VEGETATIVO SPASTICA se presenza di crampi Esperidin MSM 2/3 cps al dì secondo bisogno Re- integra (contiene Magnesio I, Cu Potassio etc) da 1 cps ai pasti principali ri-genera 2 cps al dì (contiene MSM blocca gli impulsi dolorifici) Citrimag 1 cucchiaino raso da caffè sciolto in un bicchiere d’acqua ½ ora prima del pasto principale ( integrazione di magnesio) CONNETTIVALE DEBOLE si suggerisce utilizzo di glucosamina e condroitina: Artrixil IHC 2 +2 cps al dì TUBERCOLINICA (ossigenoide) può risultare utile Nooxidant formula 2 cps al dì e Re-integra (contengono antiossidanti , evitano ossidazione del ferro trasportato dall’emoglobina quindi + ossigenazione cellulare) utile anche L-Glutammina 1 2 cucchiai da minestra al dì (quando esaurimento energia di base ) GHIANDOLARE DEBOLE se iperlipemia scompensi metabolismo tendenza diabete Tiolic 2 cps ai pasti principali Multizyme(contiene lipasi) 2 caps ai pasti Tonorigen (termogenico) 2 cps 2 volte al dì lontano dai pasti xDiatesi ESSUDATIVA se difficoltà eliminazione liquidi dai tessuti con problemi circolo linfatico Tonorigen (ha effetto diuretico ) 4 cps al dì max 6 (2+2+2 ) lontano dai pasti (bere più acqua assumendo le compresse) Baicalin 2 cpr a stomaco vuoto (bioflavonoide il microcircolo , azione venotropa) Esperidin Msm ( Esperidina, bioflavonoide ricavato da Agrumi utile per la circolazione) ACIDA (difficoltà eliminazione gruppi acidi es. acido urico acido lattico) Tonorigen (ha effetto diuretico ) 4 cps al dì e L-Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino in 1 bicchiere d’acqua La Glutamina svolge un ruolo vitale nella regolazione acido-base del corpo. Lo fa attraverso due meccanismi differenti. Gli atomi di carbonio nella molecola di glutamina sono ossidati nei reni.Ciò da’ origine alla produzione di ioni bicarbonato, che vengono rilasciati nel flusso sanguigno. Il bicarbonato assorbe gli ioni idrogeno dell’acido lattico e li neutralizza. L’altro meccanismo prevede la produzione di ammoniaca, che i reni fabbricano in maniera da eliminare acido dall’organismo. Lo fanno disgregando alcune molecole di Glutamina, attraverso alcuni passaggi biochimici. Il prodotto che forma si lega agli ioni idrogeno dell’acido lattico, con escrezione nell’urina.Quando le concentrazioni di acido lattico sono elevate, i due meccanismi possono incrementare il consumo di Glutamina dei reni di 6-10 volte rispetto al normale. Maggiore e’ la disponibilitą di Glutammina più rapido e’ il ristabilimento dell’equilibrio acido-base Citrimag apporto di (magnesio carbonato) basifica LIPIDICA (alterazioni metabolismo colesterolo ) Esperidin MSM 3 cps al dì 1+1+1 prima dei pasti (può ridurre i livelli del colesterolo del plasma tramite inibizione del 3-hydroxy-3-methylglutaryl riduttasi del coenzima A (HMG-CoA) così come il acylcoenzyme A: (acyltransferase del colesterolo (ACAT). Associare Beta lievito glucan 4 cps al gg (Influenza la sintesi del colesterolo (si tratta in questo ultimo caso del recettore cr3 su cui si fissa il Beta Glucano . Il cr3 viene chiamato anche lecitin site) Ri-genera 2 cps al dì (1 matt. e 1 la sera)contiene Licopene un carotenoide protettivo utile per la circolazione (Il Licopene come importante antiossidante, agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo LDL che e' considerata una delle cause piu' rilevanti nella formazione della placca e di vari disordini vascolari quali ad esempio le arteriopatie, l’ostruzione delle arterie coronariche, e l’arteriosclerosi.) Baicalin 2 cps al dì lontano dai pasti contiene il bioflavonoide omonimo (antinfiammatorio, proprietà venotrope migliora la circolazione) DISCRASICA Può risultare utile se tendenza diabete Tiolic 3 cps al dì (1+1+1 ai pasti) se debolezza costituzionale fegato Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Nooxidant formula 2cps ai pasti principali e Riequilibra 1 cps ai pasti (aiutano fasi di coniugazione) Re-integra (fornisce gli oligoelementi e vitamine utili alle fasi intermedie epatiche) Ri-genera contiene Licopene utile per prevenire processi degenerativi neoplastici Baicalin 2 cps lontano dai pasti contiene il bioflavonoide omonimo (proprietà antitumorali) ALLERGICA per forme allergiche Esperidin MSM da 2/3 cps al dì secondo il bisogno (interferenza con il metabolismo dell'acido arachidonico ed il rilascio dell'istamina (azione antistaminica Per intolleranze è utile L-Glutammina 1 cucchiaio da minestra al mattino associare eventualmente Multizyme 2 caps al pranzo Multizyme: 2 CAPSULE A MEZZODI’ E 2 CAPSULE ALLA SERA AI PASTI. Agisce come coadiuvante della digestione (ottimo per sistemare le digestioni lunghe e difficili!) e in tutti i casi di insufficienza costituzionale degli enzimi esogeni pancreatici (amilasi proteasi lipasi) od aumentato fabbisogno. ( Se si assumono 2 capsule la sera a digiuno assieme a yogurt o fermenti al posto del pasto, aiutano a disintossicare l’organismo e depurare l’intestino dai residui di proteine carboidrati grassi etc.etc.) Elimina il terreno favorevole allo sviluppo della candida. Sono indispensabili quando vengono assunti assieme ad altri preparati o integratori (es. nel caso delle vitamine la endo fitasi ne aiuta l’assimilazione) perché fanno funzionare “meglio la cura”. NOOxidant formula: dose consigliata 2 CAPSULE MASTICABILI A MEZZODI’ E 2 CAPSULE ALLA SERA SUBITO PRIMA DEI PASTI. Aiuta il fegato a disintossicarsi e fornisce gli elementi utili per la produzione del Glutatione. Riduce lo stress ossidativo ed è utile per il contenuto di N-acetilcisteina (potere antiossidante e antimetastasi). Per le Epatiti (particolarmente epatite c, viene associato al Riequilibra (che contiene metionina) e risulta essere molto utile per riportare le transaminasi nella norma. In questo caso si consiglia per il primo mese l’assunzione di 2+2+2 di NOOxidant formula e 2+2+2 di Riequilibra. (Un caso a Milano seguito al Niguarda: ora hanno aperto una cartella di indagine e studio.perchè ha le transaminasi nella norma nonostante non assuma più farmaci x la epatite c; aveva già sospeso interferone e ribavirina perché intollerante;…aveva uno sfogo in viso e le transaminasi alle stelle. Inizia con Nooxidant e Riequilibra dopo un flacone lo sfogo in viso sparisce dopo due mesi le Transaminasi rientrano del tutto) Riequilibra: risolve nella maggioranza dei casi le dermatiti seborroiche e non (es. funziona anche x problemi di pelle secca o troppo grassa) e fragilità unghie e capelli riequilibra la omeostasi cellulare; si consiglia 2+2+2 ai pasti è consigliabile associare anche acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6 (olio di semi di lino o semi di lino + olio di semi di girasole: funzionano egregiamente). La metionina contenuta nel Riequilibra nell’organismo si trasforma prima in SAME (s-adenosilmetionina) che ha potere antidepressivo; questa è impiegata nelle epatiti non responder con intolleranza ad interferone e ribavirina- La Metionina mette a disposizione i gruppi metilici utili alla sintesi della fosfatidilcolina il più importante fosfolipide costituente delle membrane cellulari ed alla fine della catena di trasformazione dà pure gli aminoacidi, cistina e cisteina; questa ultima contribuisce alla sintesi del Glutatione. Riequilibra risulta essere utile particolarmente nella STEATOSI: diversi casi risolti (in questo caso si consiglia di assumere 2+2+2 cps ai pasti. X le epatiti si associa al Nooxidant formula, vedi sopra con buoni risultati. BAICALIN : blocca diversi virus tra cui Epstein barr (mononucleosi ) e hiv (AIDS) lavora come un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa.ma senza effetti avversi E’ molto utile x l’influenza : in questi casi sino a max 6 cps al dì lontano dai pasti 2+2+2 ; come antiflogistico e venotropo 4 cps al di (2 mattino e due metà pom. lontano dai pasti) Ha effetto protettivo a livello neuronale nelle malattie degenerative (parkinson ed alzheimer) x la SLA (distrofia laterale amiotrofica) impedisce l’accumulo e la tossicità del Glutammato nei neuroni. Ha proprietà antitumorali e protettive per il fegato in caso di chemioterapia (vedi art. Repubblica); indicata x alcune leucemie (leucemia linfociti T) e tumori alla prostata ( se associata al Tonorigen che contiene estratto di radice di ortica, è indicata anche x l’ipertrofia prostatica: aumenta il flusso della minzione etc.). Tonorigen azione termogenica e antiossidante ed antitumorale (estr. Thè verde contiene la epigallocatechina gallato) azione antinfiammatoria (contiene la curcuma e scutellaria ) depurativa (betulla e cicoria) etc : 2 cps al mattino e 2 cps al pomeriggio lontano dai pasti si consiglia di bere (molta acqua! Non vino…così si fa molta più pipì) Aiuta la diuresi e può sostituire con successo anche talvolta completamente i diuretici. Di aiuto nelle diete dimagranti, ma molto più seriamente ha azione antibatterica ed antivirale, ed antitumorale (l’acido betulinico e cicorico) e i (curcumonoidi). E’ un colagogo (attenzione se ci sono calcoli alle vie biliari! Può aiutare ad espellerli se sono piccoli (in 1 caso dopo mezzo flacone i calcoli non c’erano più) ma se sono grossi… attenzione a tutte le conseguenze dolorose…) Qui sotto (e non è un annedoto)…ma è un solo caso che per ora forse purtroppo non fa testo: Un signore che ha sospeso la chemioterapia locale in vescica. Inizia così con gli integratori: vi è stata la regressione del tumore da t4 (con interessamento delle fasce muscolari) a t3 e poi … migliorato a distanza di 6 mesi sparito( la figlia mi ha telefonato inizio Agosto per darmi la buona notizia la nascita del suo bambino e il papà all’ultimo controllo sano come un pesce. Hanno fatto una biopsia perché inizialmente non ci volevano credere…) La persona risiede a Milano ed èseguita per i controlli all’osp. Di Brescia La cura è stata Nooxidant formula, 2+2 Baicalin 2+2 Tonorigen 2+2 e Beta Lievito Glucan 4 cps Poi forse mi stavo stavo dimenticando di dire la cosa più importante: Dio vede e provvede…Sia ringraziato. Beta Lievito Glucan (mette in moto i Macrofagi , che sono gli “spazzini” del ns.organismo” attivando la fagocitosi ea attiva i linfociti natural killer( NK) 4 cps al dì dopo i pasti utile per rafforzare il sistema immunitario: Riduce il colesterolo cattivo Ottimo come prevenzione se si è soggetti a frequenti raffreddori, mal di gola etc: 4 cps al gg. Fa sparire l’herpes (cioè non si formano la vescicole se se applica anche in loco una compressa schiacciata appena si sente il prurito). Attenua il fuoco di S.Antonio Assieme al Baicalin ne rinforza l’effetto antivirale (es. in caso di influenza o hiv). Aiuta ad abbreviare la malattia ossia passa molto prima (raffreddori , herpes , mal di gola) in questo caso si possono assumere sino a 12 cps al gg (4+4+4) dopo i pasti. E’ usato e conosciuto all’estero nella immunoterapia del cancro (vedi recensione della dott.sa colnaghi ist. Tumori di milano): es. Nel carcinoma mammario i linfociti NK riconoscono le cellule tumorali solo se sono attivati da questo polisaccaride…(hanno il recettore cr3 come i macrofagi; lì si fissa questa molecola -cioè il polisaccaride Beta Glucano-) . RI-GENERA 2 cps al dì 1 al mattino ed 1 alla sera con Licopene Msm vit E fosfatidilcolina Q10 Ac. Lipoico Vit . C E’ una formulazione utile a livello generale per l’organismo; azione antiossidante e protettiva ed antitumorale per gli organi riprodouttivi (testicoli ghiandole surrenali fegato, etc dove si accumula) Il Licopene, agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo LDL e contro l’aterosclerosi; si sottolinea la potenziale azione di questa sostanza nel prevenire infarti e ictus; la presenza di Q10 ( provata utilità x prevenire ischemia miocardio) L’MSM Metilsulfonilmetano e’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri. L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. TIOLIC ACIDO LIPOICO: compresse da 250 mg: per azione insulinosomile e per le neuropatie (neuropatia diabetica o da assunzione farmaci) dose consigliata 600/800 mg al gg (ossia circa 3 cps al gg ) La mamma di una ns. amica a palermo : Diabete e neuropatia grave tanto dal non potersi coprire con il lenzuolo dal bruciore. Non si alzava più da sola dal letto. Dopo inizio cura con il Tiolic 3 cps al gg il bruciore alla pelle si è subito attenuato e migliorato subito nelle prime settimane tanto da potersi coprire. Adesso si alza e cammina da sola. ESSENTIA VITAE 15 gocce due volte al dì in poca acqua L’assunzione aumenta i livelli di SOD (superossido dismutasi ) e CAT (catalasi) a livello epatico del 26% (estratti fluidi di mallo di noce e zenzero) Protegge il fegato dagli effetti tossici in caso di trattamento chemioterapico con ciclofosfamide (estratto fluido Lawsonia inermis). Azione antinfiammatoria (estratto fluido curcuma ) azione detossificante. Esperidin MSM ottima azione antidolorifica ed antistaminica (es allergia da fieno) 2 cps, al bisogno sino a 4 al dì (2 mattino e 2 alla sera L’esperidina riduce il colesterolo cattivo (può ridurre i livelli del colesterolo del plasma tramite inibizione del 3-hydroxy-3-methylglutaryl riduttasi del coenzima A (HMG-CoA) così come il acylcoenzyme A: (acyltransferase del colesterolo (ACAT). L’effetto è potenziato dal Beta lievito glucan 4 cps al gg che svolge il medesimo lavoro Influenzando la sintesi del colesterolo (si tratta in questo ultimo caso del recettore cr3 su cui si fissa il Beta Glucano . Il cr3 viene chiamato anche lecitin site) L- Glutammina la dose consigliata è di 1 cucchiaio da minestra di polvere 1 o due volte al giorno (secondo necessità) es mattino e mezzogiorno prima dei pasti, sciolto in un bicchiere di acqua o succo di arancia (le bevande zuccherate trasportano la glutammina subito dentro le cellule). Ha un effetto riequilibrante sulle mucose ed in particolare su quella dell’intestino (i linfociti b che producono le difese delle mucose , la immunoglobulina secretiva s IgA, consumano la glutammina) Utilissima in caso di infezioni delle vie respiratorie, del tratto gastro intestinale, genito-urinario (es.x cistiti) ed intestinale (malassorbimenti irritazioni infezioni, compresa diarrea o stipsi). In caso di malattia le riserve muscolari di glutammina vengono a calare e se non vi è a sufficienza glutammina a livello ematico (serve al sistema immunitario che la consuma) vi è un calo di peso; poi vi sarà anche una carenza a livello epatico (serve per essere trasformata in acido glutammico per la produzione del Glutatione) e probabili problemi alle mucose (infezioni etc) Serve a contrastare la waste sindrome ed aiuta a vincere la cachessia (3 cucchiai da minestra al dì) Se presa a stomaco vuoto la sera prima di coricarsi, stimola l’ormone della crescita.(attenzione in questo caso se si ha già difficoltà ad addormentarsi può avere un effetto eccitante sul SNC). Ha potere antidepressivo e disintossica il cervello dall’ammoniaca perché passa direttamente la barriera emato encefalica In questo caso il dosaggio che funziona è sempre di circa 15/30 grammi al gg (1 o 2 cucchiai da minestra) Per gli sportivi evita la fase catabolica dopo allenamento e il susseguente calo delle difese immunitarie per carenza nel flusso ematico di Glutammina. Re-integra Di solito 3 cps (1+1+1 ai pasti ) rimettono in sesto i casi di debilitazione…e sono sufficienti. Un ns.amico adesso lo chiama “la Bomba” perché ha rimesso in piedi lui e la moglie dopo una bruttissima influenza gastrointestinale. Dopo la cura a 6 cps al gg, la settimana seguente era già in giro x le erboristerie a parlarne….. Il Re-Integra, questa particolare composizione vitaminico –multiminerale,racchiude anche la formulazione del NOOxidant formula con l’aggiunta di acetilcarnitina ( è utile per veicolare gli acidi grassi essenziali ai mitocondri …. Quindi + carburante …e con l’aggiunta dell’Acido Lipoico lo stesso avviene per i carboidrati. Questa formulazione ha dimostrato in pazienti HIV+ un miglioramento della sofferenza a livello mitocondriale dovuta all’assunzione dei farmaci antiretrovirali; poi in modo inaspettato ha elevato il livello delle difese immunitarie i linfociti T CD4 del 26% dopo l’assunzione per quattro settimane dei micronutrienti.(corrisponde a circa 6 cps al gg) Una ragazza hiv+ con epatite C in sei mesi ha elevato i cd4 da 24 a 600. La cura è stata: 4 Beta Lievito Glucan al gg, 6 nooxidant formula+ 6 riequilibra, 4 baicalin . Anche le Transaminasi sono ora a posto……I medici del reparto infettivi non ci credevano ( con due farmaci antiretrovirali ci vogliono ANNI per recuperare un livello di difese immunitarie normali (se non subentrano altri problemi come pancreatiti o problemi di tossicità al fegato ed altri effetti collaterali vari ) quando gli ha parlato degli integratori le hanno detto ah, allora continui così! Meno male… SUNTO: IPERCOLESTEROLEMIA: Ri genera, Esperidin Msm, Beta Lievito Glucan EPATITI STEATOSI PROBLEMI TRANSAMINASI FUORI NORMA Nooxidant formula 4/6 cps al dì (2+2+2 subito prima dei pasti Riequilibra 4/6 cps al dì (2+2+2 subito prima dei pasti) MALASSORBIMENTI INFEZIONI MUCOSE STRESS DEPRESSIONE CATTIVA DIGESTIONE REFLUSSO GASTRICO l- Glutammina 1 cucchiaio da minestra sciolto in acqua o succo arancia 1 o due volte al gg prima dei pasti. Multizyme 2 caps ai pasti principali DEPRESSIONE DERMATITI Riequilibra da 3 a 6 cps al gg durante i pasti, l- Glutammina 1 cucchiaio da minestra sciolto in acqua o succo arancia 1 o due volte al gg prima dei pasti PROBLEMI CIRCOLATORI Baicalin 4 cps al dì + Ri –genera 2 cps al dì (1 mattino 1 alla sera) Esperidin MSM 3 cps al dì NEUROPATIE DIABETE IPERLIPEMIA Tiolic 3 cps al dì DEFICIT METABOLISMO INTERMEDIO EPATICO Re-Integra 3 cps al dì ai pasti principali FUNZIONALITA’ FEGATO ESCRETORE Essentia Vitae 15 gocce 2 volte al dì Tonorigen 2/4 cps al dì lontano dai pasti Nooxidant formula 4 cps al dì ai pasti SISTEMA IMMUNITARIO DEBOLE Beta Lievito Glucan 4 cps al dì dopo i pasti L Glutammina 1 cucchiaio da minestra sciolto in 1 bicchiere d’acqua al mattino ANTIDOLORIFICO, ALLERGIE ESPERIDIN MSM 3 4 cps al dì ARTRIXIL 1-2 cps al dì INFEZIONI VIRALI Baicalin, Tonorigen, Beta Lievito Glucan,Liver V HIV (dipende dai valori linfociti T cd4 e valori viremia hiv RNA) risultamo utili associazioni dei seguenti prodotti: LIVER V (Incrementa di 100 punti in un mese i linfociti CD4) Nooxidant formula (6 cps al dì ai pasti) Re-integra (6 cps al dì ai pasti) Riequilibra (4 cps al dì ai past L-Glutammina 2 cucchiai da minestra al dì) Baicalin 4/6 cps al dì (lontano dai pasti) Tonorigen 4 cps al dì(lontano dai pasti Essentia vitae 30 gocce al dì INSONNIA STRESS CORTISOLO ALTO MELATONINA IHC FAST 1 -2 cps da sciogliere sotto la lingua 15 minuti prima di coricarsi. INSTANT ENERGY IHC cod. 906487311 list. € 50,00 INSTANT ENERGY IHC è un integratore alimentare di Aminoacidi indicato in presenza di carenze alimentari o aumentati fabbisogni organici e nei soggetti sottoposti ad intenso sforzo muscolare. Informazioni nutrizionali Per dose 1,5 g Per 100 g Valore energetico 6,1 Kcal / 25,80 Kj 400 Kcal /1700 Kj Proteine 0 0 Carboidrati 0,636 g 41,91 g Grassi 0 0 L-arginina HCL 0,227 g 14,9 g Creatina 0,227g 14,9 g L-Glutammina 0,227 g 14,9 g L-Carnitina 0,180 g 11,9 g INGREDIENTI: Fruttosio, L-Arginina cloridrato, Creatina monoidrata, L- Glutammina, L-Carnitina tartrato,Aroma arancio. Dose consigliata: Si consiglia l’assunzione di 1,5 g al giorno (un cucchiaino da the) sciolto in un bicchiere d’acqua. Avvertenze: in caso di uso prolungato (oltre le 6-8 settimane) è necessario il parere del medico. Il prodotto è controindicato nei casi di patologia renale, in gravidanza e al di sotto dei 12 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Non superare le dosi consigliate ARGININA L’Arginina è un aminoacido contenuto nelle proteine degli alimenti di tutte le forme viventi. E’ precursore nella formazione di ossido nitrico ( NO ) il quale viene prodotto da tutti i tessuti dell’organismo e svolge funzioni fondamentali a carico dell’apparato cardio-vascolare, del sistema immunitario e del sistema nervoso. CARNITINA La Carnitina favorisce la produzione di energia per la cellula veicolando gli acidi grassi nelle sedi deputate alla loro utilizzazione metabolica. CREATINA La Creatina è un derivato degli aminoacidi naturalmente prodotto dall'organismo e contenuto in vari alimenti. Trasformata nella sua forma fosforilata, è coinvolta nel mantenimento delle riserve energetiche cellulari. GLUTAMMINA La Glutammina ha proprietà anticataboliche e favorisce il recupero. Aumenta il volume cellulare portando con sè acqua ed altri nutrienti (aminoacidi, etc..) all'interno delle cellule; migliora il metabolismo proteico creando le migliori condizioni per la sintesi di nuovo tessuto muscolare. Integratori alimentari Prodotti notificati al Ministero della Salute D.L. 27/01/92 N°111 Antiossidanti e Immunostimolanti Per la Salute il Benessere e lo Sport. International Health Care Tel./fax 0422 691005 Multizyme® Cod. 903619411 60 caps. listino euro 22,00 è una speciale miscela di enzimi purificati ad alta efficacia, estratti e concentrati da maltodestrine fermentate utilizzando colture di fungo Aspergyllus. Scompongono efficacemente proteine, carboidrati, grassi e fibre, a differenza per esempio di bromelaina e papaina che svolgono un’azione esclusivamente proteolitica. Inoltre, questa speciale miscela di enzimi digestivi consente di scomporre anche zuccheri, latticini e persino di favorire l’assimilazione dei minerali contenuti nei vegetali mediante l’enzima Endo-fitasi. Multizyme è la risposta ideale a tutti i problemi legati alla digestione, migliora l’utilizzazione di qualsiasi supplemento vitaminico/minerale e nutrizionale, costituisce un eccellente riequilibratore del tratto gastrointestinale se usato in abbinamento ai probiotici come Acidophilus e Bifidobact. Bifidum. Se usato regolarmente favorisce una migliore funzionalità del sistema immunitario. Beta Lievito Glucan ® 80 cps Attiva e potenzia le difese naturali dell’organismo stimolando la risposta immunitaria attiva la fagocitosi: formula con: Beta1,3-1,6D Glucano, Vitamina C e Zinco Beta Lievito Glucan® . Cod. 907143554: listino 23,00 euro: con Zinco e Vitamina C contiene, Il ß-1,3/ß-1,6 Glucano: è un immunostimolante naturale, estratto dalla parete delle celle di Lievito di Birra. Provocando una risposta immunitaria generalizzata di tipo “aspecifico”, potenzia le naturali difese dell’organismo contro l’attacco di innumerevoli agenti patogeni e malattie. Il Beta Glucano attiva i globuli bianchi, come i macrofagi, i granulociti e i monociti, che sono responsabili della difesa contro le infezioni, e supporta la riparazione dei tessuti danneggiati nel corpo tramite il potenziamento del processo rigenerativo. Il Beta Glucano è un polisaccaride che fa scattare un'azione di modulazione del sistema immunitario; -incrementa i Linfociti T- i Linfociti B- e l'attività dei Macrofagi, potenziando le difese naturali contro le infezioni da virus, batteri, funghi, parassiti e cellule neoplastiche.- - Le maggiori aree di ricerca: -Attivazione della fagocitosi,-Resistenza alle infezioni-Cancro- AIDSInfluenza della sintesi del colesterolo, -Stress, - Sopravvivenza alle radiazioni. Baicalin ® Integratore erboristico a base di Estratto secco di radice di Scutellaria Baicalensis Georgi.Dalla Medicina Tradizionale Cinese con il nome di HuanqinTitolo in BIOFLAVONOIDI>95% Baicalin: Cod. 902580012 listino 29,00 euro: a base di estratto secco titolato di radice di Scutellaria Baicalensis Georgi titolo in bioflavonoidi >95%. Le proprietà benefiche del flavonoide (Baicalin) il principio attivo contenuto in questo estratto sono innumerevoli: venotrope preziose per la circolazione venosa, antinfiammatorie, neuroprotettive e di scavenger contro i radicali liberi, antiipertensive, calmanti, antibatteriche, antifungine ed antivirali. Depura l'organismo dalle sostanze tossiche La bibliografia scientifica riporta inoltre effetti del Flavone appartenente alla Scutellaria come potente inibizione del virus influenzale: (Antiviral activity of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of Scutellaria baicalensis against influenza A (H3N2) and B viruses).(Nagai T, Suzuki Y, Tomimori T, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan.) NOoxidant formula ® Promuove la sintesi del Glutatione NOoxidant formula® 60 cps. Cod. 900039886: listino 36,00 euro: un potente antiossidante contro i radicali liberi, promotore del Glutatione: contiene N-acetilcisteina, L-Glutammina, Acido Lipoico, Selenio, Betacarotene( equiv. Vit. A) Vit. C ed Vit. E. Gli elementi contenuti in questa formulazione, oltre ad una azione generale antiossidante ed “antiinvecchiamento” sono utilizzati come cura “alternativa” per combattere lo stress ossidativo causato dalla infezione hiv,(AIDS) (è stata dimostrata la riduzione della carica virale con l’assunzione di questi principi attivi.) Recenti ricerche hanno individuato nella N-AcetilCisteina una sostanza in grado di inibire i processi genotossici e di carcinogenesi. La NAC inoltre inibisce il processo invasivo e di metastatizzazione delle cellule maligne. Aluigi MG et al, Anticancer Res 2000; 20: 3183-3187 Riequilibra ® Ripristina la Omeostasi cellulare Riequilibra® 80 cps. Cod. 901325555 : listino 27,00 euro: una formulazione esclusiva contenente L- Metionina, Betacarotene, Coenzima Q10, Vitamina E, Zinco e Seleniometionina; Riequilibra® fornisce con i suoi elementi quei fattori indispensabili ad una funzionalità fisiologica ottimale, ripristinando la omeostasi delle membrane cellulari; combatte i radicali liberi; previene la degenerazione ed il susseguente precoce invecchiamento e morte delle cellule; è utile per abbassare i livelli di colesterolo e promuove la ricrescita dei capelli; impedisce un anormale accumulo di grasso nel fegato, disintossica l’organismo. L-Glutammina in polvere: Cod.902580024 listino 50,00 euro: barattolo da 450 g è prodotta principalmente nei muscoli dove rappresenta circa il 60% degli aminoacidi liberi presenti nelle cellule. Costituisce la primaria fonte di energia per il Cervello ed il Sistema immunitario. L-Glutammina è un derivato dell'Acido Glutammico: Un valido supporto ed alimento per il Sistema immunitario che la utilizza (per le cellule responsabili della produzione della Immunoglobulina sIgA per l’immunità del tratto respiratorio, digestivo-gastro intestinale e genito-urinario); con proprietà immunomodulaanti ed antidepressive; utile per l’attività sportiva sta al 60% nei muscoli; precursore dell’acido glutammico, utilizzata dal Cervello ed utile per la sintesi del Glutatione La L-glutammina viene utilizzata come fonte energetica dal sistema immunitario per le sue cellule, particolarmente per Linfociti e Macrofagi. E 'inoltre un importante elemento per la costruzione ed il mantenimento sia del tessuto muscolare sia di quello dell'intestino,Fegato e Reni. Quando il sistema immunitario deve fare fronte al pericolo di una infezione, se i livelli di LGlutammina nell'organismo sono molto bassi, può trovarsi a corto di risorse per poter affrontare gli attacchi degli elementi estranei (virus, batteri funghi, cellule tumorali etc.). Questa situazione di carenza si verifica in concomitanza di situazioni di stress fisico notevole o di malattia, dove vengono consumate persino le riserve muscolari di L-Glutammina che diminuisce drasticamente anche nel flusso ematico. Di conseguenza può esserci la probabilità di un maggiore rischio di progressione dell'infezione o della stessa malattia. In questi casi risulta utile una integrazione di L-Glutammina. E' fondamentale per il funzionamento del cervello, che la converte in acido glutammico. Tiolic Cod. 903619423 Acido Alfa Lipoico 60 cps da 250 mg. Euro 38,00 L'acido alfa lipoico, è un nutriente dalle innumerevoli proprietà: tra le più importanti quella insulinosimile, cioè la capacità di trasportare i carboidrati all' interno delle cellule muscolari. L'Acido Alfa Lipoico o ALA (Alpha Lipoic Acid) viene denominato anche acido Tiottico perchè la sua molecola contiene due gruppi tiolici. Un Tiolo o (-SH) consiste di un atomo di Zolfo e Idrogeno. Questo unico antiossidante ha la caratteristica di essere sia idrosolubile sia liposolubile. L'Acido Alfa Lipoico è un promotore del Glutatione ed un importante cofattore di metabolismo nel processo di produzione energetica. L'acido alfa lipoico è uno degli antiossidanti più potenti presente sia a livello intracellulare ed extracellulare. Agisce contro i i radicali liberi e ha la capacità di riattivare e proteggere gli altri antiossidanti sia liposolubili come la vitamina E sia idrosolubili ad es. come la Vitamina C. Tonorigèn Cod. 903619435 60 cps euro 29,00 Le proprietà degli estratti vegetali contenuti: antiinfiammatorie, antiossidanti, antivirali colagoghe, depurative, diuretiche, immunostimolanti protettive per la circolazione, scavenger contro i radicali liberi, stimolanti, termogeniche ,toniche Apporto componenti erboristici per 2 compresse: The verde (Camelia sinensis) foglie estratto secco 200 mg (apporto in polifenoli 190 mg), Curcuma (Curcuma longa) radice estratto secco 200 mg (apporto in curcuminoidi 190 mg), Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) radice estratto secco 200 mg (apporto in acido glicirrizico 18 mg), calcio fosfato, cellulosa microcristallina, Betulla (Betulla alba) foglie estratto secco 100 mg (apporto in flavonoidi 1 mg), Cicoria (Cycorium intybus) radice estratto secco 100 mg , Scutellaria (Scutellaria baicalensis) radice estratto secco 100 mg, Ortica (Urtica dioica) radice estratto secco 100 mg (apporto in betasitosteroli 0,8 mg). Coadiuvante nella riduzione del peso corporeo nei regimi dietetici controllati. Integratore alimentare a base di estratti vegetali in grado di favorire la fisiologica depurazione dell'organismo Essentia Vitae estratti fluidi Cod. 903619409 flac. 100ml euro 32,00 AZIONE ANTIOSSIDANTE ANTINFIAMMATORIA, DEPURATIVA,DIURETICA DISINTOSSICANTE favorisce la fisiologica depurazione dell'organismo Apporto componenti erboristici per 30 gocce: xilitolo, Curcuma (Curcuma longa) rizoma estratto fluido 0,3 ml, Hennè (Lawsoni inermis) foglie estratto fluido 0,28 ml, Noce (Juglans regia) mallo estratto fluido 0,28 ml, Zenzero (Zingiber officinale) rizoma estratto fluido 0,28 ml. Modalità d’uso: si consiglia l’assunzione di 30 gocce al giorno in poca acqua. Re-integra IHC Cod. 903696793 Flacone da 90 compresse Euro 50,00 E’ Il più completo Integratore Multivitaminico Multiminerale che esplica anche una attività Antiossidante Antiinvecchiamento e di Scavenger dei radicali liberi. I componenti della sua esclusiva formula Antiossidante, comprendono anche l’ Acido Alfa Lipoico che ha azione insulinosimile: esso veicola così i carboidrati e glucidi all’interno delle cellule fornendo energia. Gli Aminoacidi N-Acetilcisteina e L- Glutammina vengono quindi utilizzati dall’organismo quali precursori del Glutatione per la sintesi dello stesso, e per le successive fasi di detossicazione. L’aminoacido Acetil-L-carnitina veicola inoltre gli acidi grassi essenziali a livello cellulare mitocondriale migliorando l’utilizzo di tali nutrienti ed incrementando il processo naturale di produzione energetica. La Fosfatidilcolina migliora l’assorbimento delle vitamine liposolubili (vit. A, Vit. D, Vit. E) e rappresenta quell’ elemento presente ed indispensabile in tutte le membrane cellulari. Ri-genera IHC Cod. 903696831 Flacone da 60 compresse euro 32,00 informazioni nutrizionali- apporto nutrienti per due compresse: Licopene 360 mg Metil-Sulfonil-Metano (MSM) 300 mg Fosfatidilcolina 200 mg Vitamina C 180 mg Acido Lipoico 40 mg Vitamina E30 mg Coenzima Q10 (Ubidecarenone) 18 mg Integratore Alimentare a base di Licopene, Metil-Sulfonil–Metano (MSM), Fosfatidilcolina, Vit. C, Vit. E, Acido Lipoico, Coenzima Q10. Il Licopene è un carotenoide presente nella buccia dei pomodori. La sua concentrazione è elevata nell’uomo rispettivamente nel Fegato, nei testicoli, nelle ghiandole surrenali, e nella prostata dove svolge la sua azione protettiva. Possiede un’altissima capacita' antiossidante ed antiradicali liberi confrontato con altri carotenoidi (es. Beta Carotene). La Fosfatidilcolina aumenta La biodisponibilita' del Licopene e ne facilita l’assorbimento da parte dagli enterociti che lo trasferiscono in questo modo ai tessuti automaticamente come lipofilo. Il Licopene come importante antiossidante, agisce anche contro l’ossidazione del Colesterolo LDL che e' considerata una delle cause piu' rilevanti nella formazione della placca e di vari disordini vascolari quali ad esempio le arteriopatie, l’ostruzione delle arterie coronariche, e l’arteriosclerosi. e' importante sottolineare, dunque, la potenziale azione di questa sostanza nel prevenire infarti e ictus. Ha inoltre effetto protettivo sulla pelle contro l’effetto dannoso dei raggi U.V. Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo. E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri. L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno. L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche. Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose. Esperidin Msm cod. 904014913 Flacone da 60 compresse euro 30,00 Preparato a base del Flavone Esperidina con Msm (Metilsulfonilmentano). Contenuto per ogni compressa: Esperidina 300 mg Msm 200 mg I flavonoidi più conosciuti sono la rutina, la diosmina e l'esperidina; questi composti sono presenti anche negli agrumi ed in piante del genere Citrus, e vengono presentati come efficaci in una capacità di riduzione della permèabilità capillare con attività antivaricose ed antiemorroidarie I Flavonoidi sono pigmenti ubiquitari facilmente reperibili nei fiori, nei frutti e nelle foglie di numerose specie vegetali, compresi legumi e cereali. In natura si calcola che ne esistano oltre 4.000 tipi, accomunati da una struttura chimica di tipo fenolico. Esercitano un'azione protettiva sui capillari riducendone la permeabilità; presentano inoltre proprietà antiossidanti, antiaggreganti, epatoprotettrici, e antiemorragiche. Favoriscono l'assorbimento della vitamina C la quale ne potenzia l'azione capillaroprotettrice. MECCANISMO DI AZIONE L’esperidina è un antiossidante fenolico. Agisce come scavenger di radicali liberi ed in particolare quelli dell'ossigeno come l’anione superossido, proteggendo l’organismo dai processi di perossidazione. L’esperidina può avere una azione antinfiammatoria ed antidolorifica che si spiega con la sua interferenza con il metabolismo dell'acido arachidonico ed il rilascio dell'istamina (azione antistaminica ). Inoltre opera una inibizione della fosfolipasi A 2 , lipossigenasi e cyclo-ossigenasi. L’esperidina può ridurre i livelli del colesterolo nel plasma tramite la inibizione del 3-hydroxy-3-methylglutaryl riduttasi del coenzima A (HMG-CoA) così pure come quella del acylcoenzyme A: (acyltransferase del colesterolo)(ACAT). L'inibizione di questi enzimi è stata dimostrata in ratti che sono stati alimentati con una dieta ricca in colesterolo. Le ultime ricerche scientifiche suggeriscono la possibilità che l’esperidina possa avere alcuni effetti anticancro e che abbia avere una certa attività anti-aromatase, così come una attività antibatterica contro Helicobacter pilori. Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo. E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri. L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno. L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche. Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose. Melatonina IHC Fast cod. 904372683 Flacone da 60 compresse Euro 22,00 Contenuto per compressa: Melatonina 5 mg Triptofano 5 mg Vitamina B6 1 mg Modalità d’uso: Disciogliere sotto la lingua 1 cps 1 volta al giorno alla sera, 15 minuti prima di coricarsi Melatonina IHC Fast: Microcompresse a rapido effetto, di Melatonina con Triptofano e Vit. B6 da disciogliere sotto la lingua. Per regolare i cicli di sonno-veglia, hanno effetto protettivo del DNA cellulare contro l'attacco dei radicali liberi, stimolano il sistema immunitario. La melatonina (N-acetil-5-metossitriptamina) è il principale ormone prodotto dalla ghiandola pineale. E’ il risultato di complesse reazioni biochimiche che vedono come elementi di partenza il triptofano (aminoacido) e la serotonina (neurotrasmettitore). Le sue principali funzioni biologiche: • regola i cicli di sonno-veglia • protegge il DNA cellulare dall'attacco dei radicali liberi • stimola il sistema immunitario. Contribuisce alla rigenerazione dei tessuti connettivi e alla protezione del sistema cardiocircolatorio. Regola il tono dell'umore, migliora la capacità di affrontare lo stress e gli stati patologici in quanto rafforza l'effetto delle endorfine e abbassa il livello di aldosterone e cortisolo (detti "ormoni dello stress"). La sua azione antiossidante è particolarmente efficace, in quanto agisce su diverse tipologie di radicali liberi, con una potenza valutata doppia rispetto alla vitamina E e di ben cinque volte rispetto al glutatione. Artrixil IHC cod. 904433594 Flacone da 60 compresse Euro 27,00 Favorisce le fisiologiche funzioni articolari Contenuto per dose giornaliera: Boswellia serrata 600 mg Condroitina solfato 200 mg Glucosamina solfato 200 mg Metilsulfonilmetano 100 mg Modalità d’uso: Si consiglia l’assunzione di due compresse al giorno La Boswellia serrata ha una potente attività antiinfiammatoria già confermata da studi clinici (artrite reumatoide). Agisce con due meccanismi : 1) Inibizione della 5-lipossigenasi (5-LO) con il blocco selettivo della sintesi dei leucotrieni B4 LTB4 mediatori chimici del processo flogistico in diverse patologie infiammatorie acute e LTC4, LTD4, LTE4, per patologie infiammatorie croniche, riducendo il gonfiore e il dolore, nel miglioramento delle capacità motorie. 2) La Boswellia serrata (contiene gli acidi boswellici) si è dimostrata capace di bloccare sia la migrazione dei leucociti polimorfonucleati verso il luogo dell’infiammazione, sia del rilascio dell’elastasi, un enzima proteolitico responsabile della distruzione del collagene, prevenendo così la degenerazione articolare. Condroitina e Glucosamina: hanno azione antinfiammatoria sulle cartilagini ossee (antiartrite) , ne mantengono l'efficienza e ne accelerano la ricostruzione. Come altre sostanze naturali, sono efficaci se assunte per un lungo periodo. I benefici maggiori si notano dopo alcuni mesi di assunzione. Nelle cartilagini, i proteoglicani contenti zolfo, glucosamina e condroitina, formano con il collagene una sostanza proteica fibrosa che assicura alla cartilagine struttura e flessibilità. Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo. E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri. L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno. L'MSM è un analgesico naturale utile nelle artriti e osteoartriti ed infiammazioni articolari croniche. Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose. EVIDENCE FOR EFFICACY (HUMAN DATA) Clinical Trials 30 patients with osteoarthritis of knee, 15 each receiving active Boswellia serrata extract or placebo for eight weeks were assessed. Patients receiving drug treatment reported decrease in knee pain, increased knee flexion and increased walking distance. Kimmatkar 2003 Out of 83 patients with Crohn's disease 44 treated with H15 and 39 treated with mesalazine. Crohn Disease Activity Index between the status of enrolment and end of therapy after treatment with H15 was reduced by 90 and after therapy with mesalazine by 53 scores in the mean.[Article in German]. Gerhardt 2001 Twenty patients with chronic colitis were given a preparation of the gum resin of Boswellia serrata (900 mg daily divided in three doses for 6 weeks). 18 patients showed an improvement in more than one of the parameters, including stool properties and histopathology. Gupta 2001 Bronchial asthma was reduced in 70% of 40 patients treated with gum resin at 300 mg thrice daily for 6 weeks in a double-blind trial Gupta 1998 Usage of NSAIDs declined 5.8% in the Boswellia group vs. 3.1% in the placebo group but no other benefit was noted in a study with 78 rheumatoid arthritis outpatients taking 9 tablets (3600 mg) Boswellia or placebo daily Sander 1998 Ulcerative colitis (where leukotrienes have been implicated) was put into remission for 82% of the Boswellia gum resin (350 mg thrice daily) group vs. 75% of the sulfasalazine (1 g thrice daily) group after 6 weeks Gupta 1997 Osteoarthritic pain and disability were reduced by a mixture of Withania somnifera roots, Boswellia serrata stem, Curcuma longa rhizomes and a zinc complex in a double-blind trial with 42 patients Kulkarni 1991 Observational Studies/Case Reports Silimarin IHC Cod. 904652880 Euro 20,00 Flac. da 60 compresse Contenuto per dose gg.: Cardo mariano e.s 300 mg -apporto in Silimarina 240 mg Msm 150 mg Vitamina C 90 mg (rda 150%) Si consiglia 1 cps al dì Il Cardo mariano ( Silybum marianum) ed il suo estratto, la silimarina contiene diversi principi attivi appartenenti alla famiglia dei bioflavonoidi (fitoestrogeni) chiamati flavonolignani tra cui la silibina la isosilibina, la deidrosilibina, la silidianina, la silicristina Questi fitoestrogeni, regolano la produzione ormonale femminile, il cui equilibrio è fondamentale per il benessere generale della donna. L’estratto della pianta, è ricco di virtù terapeutiche che risultano di primaria importanza in particolare nelle disfunzioni epatiche. Ha effetto antiinfiammatorio ed azione antifbrotica La Silimarina ha dimostrato un effetto protettivo contro molti tipi di tossine chimiche, incluso l'alcool. E’ impiegata per migliorare la funzione epatica, proteggere il fegato ed accelerare la rigenerazione delle cellule epatiche danneggiate. Studi clinici hanno confermato l'utilità di estratti standardizzati di cardo mariano in casi di intossicazione del fegato, cirrosi, epatiti e altre malattie croniche del fegato relative all'abuso di alcool. Proprietà e uso medico dei flavonoglinani (Silimarina) dal Silybum marianum [Properties and medical use of flavonolignans (Silymarin) from Silybum marianum] Phytotherapy Research (United Kingdom), 1996, 10/SUPPL. 1 (S25-S26)] Gli estratti purificati di flavonolignani dai frutti del cardo mariano (Silybum marianum (L.) Gaertn., syn. Carduus marianus L.) contengono principalmente silimarina, un composto isometrico di silibinina, isosilibinina, silicristina e silidianina. La Silimarina è usata per il trattamento del danno tossico al fegato (indotto da alcool, droghe o tossine ambientali) e per la terapia di supporto in infiammazioni croniche del fegato e nella cirrosi epatica. La silimarina e i suo isomero principale, la silibinina, hanno dimostrato di possedere proprietà antiossidanti prevenendo così la ossidazione dei lipidi e la distruzione delle membrane nelle celule. Inoltre, la biosintesi delle proteine e la rigenerazione delle cellule sono accelerate nel fegato danneggiato, il che porta al ripristino delle funzioni epatiche. La Silimarina è la miglior sostanza documentata per la terapia del fegato ed è anche uno degli estratti vegetali più studiati con meccanismi di azione conosciuti: inibisce l'enzima lipoossigenasi prevenendo la formazione dei leucotrieni, componenti responsabili delle infiammazioni: -tonico e rigenerante del fegato -antidoto contro l’avvelenamento – in particolare dalla Amanita falloide (fungo velenoso) -colagogo - agisce sul fegato e sui sistemi di disintossicazione -galattogeno - stimola la produzione di latte materno nelle puerpere -allevia i crampi e i dolori (effetto antispasmodico) ed il mal di testa associati al ciclo mestruale. -riequilibra gli ormoni femminili (estrogeni) -antiemorragico - conosciuto fin dall'antichità per questa proprietà -depurativo - purifica il sangue e il fegato -diuretico - facilita l'eliminazione delle tossine attraverso l'urina -febbrifugo La silibina, stimola l'attivita dell’enzima Super Oxide Dismutase (SOD), che agisce come radicali liberi ed è molto più potente della Vitamina E. scavenger dei Il Metil-sulfonil-metano (o MSM) è una forma naturale dello zolfo organico, la cui formula chimica è CH3SO2CH3. L'MSM è un composto che si trova in natura, esso fa infatti parte del ciclo terrestre dello zolfo. Il sistema circolatorio di un uomo adulto presenta naturalmente livelli di MSM pari a circa 0,2 mg/kg. L'MSM come principale fonte di zolfo, è essenziale al corretto funzionamento dei naturali meccanismi antiossidanti del nostro corpo. E’ considerato un elemento sinergico per la maggior parte delle vitamine e per altri nutrienti quali: la vitamina C, il coenzima Q10, tutte le vitamine del complesso B, la vitamina A, D ed E, gli aminoacidi, il selenio, il calcio, il magnesio e molti altri. L'MSM migliora l'apporto di tali nutrienti alle cellule, allungandone la vita. Il nostro organismo, così, può utilizzare meglio questi elementi e beneficiare di una maggiore efficacia degli integratori alimentari, di cui, inoltre, ne riduce il fabbisogno. Blocca il trasferimento degli impulsi dolorifici attraverso le fibre nervose. CitriMag cod. 904652866 euro 12,00 Flacone polvere da 150 g Composizione: Magnesio carbonato, Acido citrico Apporto nutrienti x 1,5 g: Magnesio 289 mg pari al 96,33 RDA Uso: Sciogliere 1,5 g (un cucchiaino da the) in mezzo bicchiere d’acqua Che cosa è il magnesio? Il magnesio è un elemento che presiede a tutti i processi di produzione energetica che avvengono all’interno delle cellule del corpo umano. Oltre 300 enzimi umani cellulari funzionano solo in presenza di concentrazioni adeguate di magnesio che risulta, quindi, essenziale all’equilibrio dell’organismo. La maggior concentrazione si trova nelle ossa, il restante si trova in particolare nel sistema nervoso, nel cuore, nel fegato, nei reni, nell’apparato digerente e nelle ghiandole endocrine. Il magnesio è l’elemento responsabile della contrazione muscolare del cuore, regola la trasmissione nervosa, contribuisce alla sintesi delle proteine, migliora l’assorbimento di calcio, sodio e potassio e contribuisce al rilassamento muscolare diminuendo l’eccitabilità della membrana cellulare del muscolo. Quando è consigliabile una integrazione di Magnesio: In caso di scarsa introduzione con la dieta o di carenza o aumentato fabbisogno da parte dell’organismo. Vi sono alcuni casi, in cui la carenza di magnesio può essere imputata a condizioni particolari in cui il solo apporto dietetico non è sufficiente come, per esempio: • • • • • • • • • le situazioni di stress un intenso allenamento sportivo l’avanzare dell’età la gravidanza o l’allattamento le operazioni chirurgiche l’alcolismo l’uso di farmaci che riducono l’assorbimento renale come i diuretici i difetti nell'assorbimento intestinale come la diarrea o la steatorrea (feci grasse) Il magnesio è di aiuto, nella sindrome premestruale nella dismenorrea e nella menopausa. La carenza di magnesio può provocare diversi disturbi che si manifestano con questi sintomi: irritabilità, nervosismo, alterazioni dell'umore e crampi muscolari. Sono molte le malattie che possono essere prevenute e curate con l'assunzione di questo importante minerale: OSTEOPOROSI, il magnesio in questa situazione può aiutare a rafforzare lo scheletro e a conservare la robustezza delle ossa; DEPRESSIONE è una patologia caratterizzata da uno stato di profonda tristezza dovuta ad uno squilibrio di alcuni neurotrasmettitori (noradrenalina e serotonina) che consentono il corretto funzionamento delle cellule nervose. Il magnesio favorisce il normale funzionamento di queste cellule e incrementa la produzione dei neurotrasmettitori; MAL DI SCHIENA PER CONTRATTURE MUSCOLARI, il magnesio può essere d'aiuto nel regolare la contrazione dei muscoli ed evitare contratture; INSONNIA, spesso dovuta ad irritabilità e ansia. Il magnesio riequilibra la trasmissione tra cellule nervose, evitando scompensi ed agitazione; STANCHEZZA FISICA e MENTALE sono una condizione tipica che sopraggiunge con allenamenti intensi e che preannunciano un possibile superallenamento! Anche in questi casi il magnesio può dimostrarsi molto utile. Non solo agisce sul sistema nervoso e sulle capacità di concentrazione, ma favorisce la produzione di energia da parte dell'organismo, permettendo di vincere la stanchezza; CRAMPI MUSCOLARI soprattutto quelli che insorgono con una certa frequenza durante un intenso allenamento estivo, si risolvono magicamente con l'assunzione di magnesio. Liver V cod. 905066484 list. € 27,00 fl. 60 cpr Integratore alimentare a base di estratto secco titolato di Andrographis paniculata, Schizandra chinensis, Myrica cerifera, sostanze che possono risultare utili per le fisiologiche funzioni del Fegato. Apporto per dose giornaliera: Andrographolide 730 mg Schizandrina 54 mg Dihydromyricetina 150 mg Modalità d’uso: si consiglia l’assunzione di tre cpr al gg. Andrographis paniculata (Acanthaceae) Azioni: tonico amaro, coleretico, immunostimolante, epatoprotettivo, antipiretico, antinfiammatorio, antipiastrinico, antiossidante, antielmintico, antivirale. Indicazioni basate su dati clinici • Infezioni batteriche e virali dei primi tratti delle vie respiratorie e riduzione della febbre associata. • Prevenzione di raffreddore e faringotonsillite • Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie dopo litotripsia ad onde d’urto • Infezioni enteriche La caratteristica più conosciuta dell’ Andrographis paniculata è la sua proprietà protettiva del fegato. Alcuni studi clinici sull’ Andrographolide, dimostrano la capacità di aumentare i livelli dell'attività degli enzimi antiossidanti e del Glutatione e di diminuire l'attività della perossidasi lipidica che conduce alla generazione dei radicali liberi che danneggiano le cellule. L’Andrographolide rinforza le difese del nostro corpo incrementando il numero dei Linfociti T; potenzia il rilascio di interferone antivirale, stimolando l'attività del sistema linfatico che è la sede del nostro sistema di difesa. L’estratto dell’ Andrographis paniculata è stato testato per l’effetto citotossico contro nove linee di cellule cancerose. (particolarmente cellule cancerose del tumore al seno e colon) 1 L’Andrographolide ha inoltre proprietà antivirali contro l’herpes simplex virus 2 ed il virus hiv 3 -1)Semisynthesis and cytotoxic activities of andrographolide analogues.Jada SR, Hamzah AS, Lajis NH, Saad MS, Stevens MF, Stanslas J. Clinical Pharmacology Laboratory, Division of Medical Sciences, National Cancer Centre, 11 Hospital Drive, 169610, Singapore. -2)Antiviral properties of ent-labdene diterpenes of Andrographis paniculata nees, inhibitors of herpes simplex virus type 1.Wiart C, Kumar K, Yusof MY, Hamimah H, Fauzi ZM, Sulaiman M. Department of Pharmacy, Faculty of Medicine, University of Malaya, Malaysia. -3)A new bis-andrographolide ether from Andrographis paniculata nees and evaluation of anti-HIV activity.Reddy VL, Reddy SM, Ravikanth V, Krishnaiah P, Goud TV, Rao TP, Ram TS, Gonnade RG, Bhadbhade M, Venkateswarlu Y. Natural Products Laboratory, Organic Chemistry Division-I, Indian Institute of Chemical Technology, Hyderabad-500 007, India La Schizandra chinensis • Effetti sul metabolismo epatico (Chang e But (1987) riportano 5000 casi di vari tipi d’epatite trattati con diverse preparazioni a base di Schisandra, con riduzione dei livelli in precedenza elevati degli enzimi epatici. In particolare, la fonte riporta che nel 75% dei casi i valori elevati di GPT sierico sono ritornati ai livelli normali dopo 20 giorni di trattamento. In soggetti con GPT sierico elevato attribuito ad epatotossicità dei farmaci, i livelli sarebbero tornati normali in 83 su 86 soggetti dopo 1-4 settimane di trattamento, apparentemente anche quando la somministrazione del farmaco epatotossico non era stata fermata. • Effetti cardiovascolari (L’attività antiossidante della Schizandra suggerisce possibili effetti benefici sul sistema cardiovascolare) • Effetti antinfiammatori ( Una preparazione a base di semi di Schizandra, somministrata alla dose di 1,5 gr il giorno per sette giorni, ha mostrato un effetto antinfiammatorio su volontari sani sottoposti a test d’infiammazione cutanea (Lupandin 1966). • Effetti adattogeni (I primi studi sulla Schisandra in questo contesto risalgono agli anni 50 e sono tutti russi (Brekhman, Dardymov 1969; Fulder 1980). Questi studi sembrano mostrare che l’estratto del frutto di Schizandra aumenta la capacità di sforzo, la durata sostenibile dello sforzo (endurance), e l’efficienza sia fisica sia mentale. • Altri effetti: Un decotto di Schizandra ha mostrato di possedere forte effetto inibitorio in vitro contro Bacillus subtilis, Bacillus dysenteriae, Bacillus typhi, e Staphylococcus aureus (Hong 1986). Myrica cerifera: contiene la Myricetina (Dihydromyricetina) che è un flavonoide presente naturalmente nelle bacche, frutta, vegetali, erbe, tea, and vino rosso . La ricerca ha dimostrato che la myricetina ha proprietà antiossidanti e antinfammatorie con attività contro i radicali liberi. Può aiutare a ridurre Il colesterolo. La Myricetina si trova nella corteccia , foglie e radici della pianta myrica cerifera. E’ completamente solubile in acqua ed è popolare per the/ infusi. Beta Lievito Glucan® . Cod. 907143554: listino 23,00 euro: con Zinco e Vitamina C contiene, Il ß-1,3/ß-1,6 Glucano: è un immunostimolante naturale, estratto dalla parete delle celle di Lievito di Birra. è un immunostimolante ricavato dalla parete cellulare del Lievito di Birra; attiva i Globuili bianchi come i Macrofagi, i Granulociti ed i Monociti, che sono responsabili della difesa contro le infezioni e supporta la ricostruzione dei tessuti danneggiati nel corpo tramite il potenziamento del processo rigenerativo. Il Beta Glucano è un Polisaccaride che fa scattare una azione di modulazione del Sistema immunitario incrementa i Linfociti T, i Linfociti B e l'attività dei Macrofagi, potenziando le difese naturali contro l'attacco di Virus, Batteri, Funghi, e cellule neoplastiche. Le maggiori aree di ricerca: Attivazione della fagocitosi, Resistenza alle infezioni, Cancro, AIDS, Influenza della sintesi del colesterolo, Stress, Sopravvivenza alle radiazioni Le proprietà benefiche del Beta 1,3-1,6 D Glucano A cura di Giuseppe D’Agnano resp. International Health Care Un Macrofago “attivato” (colore viola), fagocita dei Batteri (colore verde). In alto a sinistra un Eritrocita (colore rosso) Il Beta 1,3-1,6 D Glucano immunostimolante, in grado è un polisaccaride di innescare il processo di fagocitosi tramite l’attivazione dei Macrofagi e quindi la risposta immunitaria. Il Beta 1,3-1,6 D Glucano si può ricavare dalla parete cellulare del conosciutissimo Lievito di Birra, (il Fungo Saccaromices Cervisiae) o da Funghi come lo Shiitake (il Lentinus edodes) proveniente dal Giappone, o dai Linghi . Il sistema immunitario può avere una risposta "specifica", ad esempio quella indirizzata verso una sola malattia essendo stati"vaccinati"per questa,o" aspecifica" quindi generalizzata. Quest'ultimo tipo di risposta “generalizzata”del sistema immunitario, può essere efficace contro non una sola, ma verso un vasto numero di malattie. Il Beta 1,3-1,6 D Glucano induce una risposta “aspecifica” attivando i globuli bianchi, come i macrofagi, i granulociti e i monociti1, che sono responsabili della difesa contro le infezioni, e supporta la riparazione dei tessuti danneggiati nel corpo tramite il potenziamento del processo rigenerativo.7 Il Beta 1,3-1,6 D Glucano è un polisaccaride che fa scattare un'azione di modulazione del sistema immunitario; incrementa i Linfociti T- i Linfociti B- e l'attività dei Macrofagi, potenziando le difese naturali contro le infezioni da virus, batteri, funghi, parassiti e cellule neoplastiche. Il ß-Glucano e lo Zymosan:--l'inizio di una lunga complessa e affascinante ricerca Nel 1900, von Dungern osservò che aggiungendo lievito al siero del sangue si inattivava il sistema del complemento. Il sistema del complemento conosciuto oggi, consiste in 20 proteine che si trovano in grande concentrazione nel plasma, precursori degli enzimi che possono essere attivati per promuovere la distruzione di cellule estranee. Esse inducono anche un infiammazione attraverso la quale l'azione delle cellule fagocita viene accresciuta per ingoiare e digerire gli elementi estranei. Nel 1914, Coca scoprì che l'inattivazione era dovuta alla rimozione del componente C´3 del sistema del complemento. Un inibitore più efficace, "Zymin" fu scoperto da Whitehead, Gorden and Wormal) che lo estrasse dal Lievito di Birra con alcool ed etere. Pillemer ed Ecker svilupparono lo Zymosan, una frazione insolubile del Lievito, bollendolo prima in pH alcalino , elaborandolo poi con tripsina e lavandolo in seguito con acqua ed alcool. Questo fu più potente nell'inattivazione del componente complementare C´3. Con il Zymosan, Pillemer fu capace di isolare una nuova proteina del sistema del complemento coinvolta nella -immunità aspecifica- che egli chiamò come ´Properdin´ - o fattore P come oggi è conosciuto. 1. - Czop, j.K., VaIiante, N.M. e Janusz, M.j. (Harvard Medical School, Boston, Massachusetts). Phagocytosis of particulate activators of the human alternative complement pathway through monocyte beta-glucan receptors. Prog. Clin. BioI. Res. 1 989; 297:287-96. - Spiros, J. Method for immune system activation by administration of beta (1-3) glucan which is produced by Saccharomyces v Cerevisiae strain R4. Townsend Letter for Doctors, giugno 1996. -Carrow, D.J. Beta-1,3-glucan as a Primary Immune Activator. US Patent No. 5.504.079, 1996 2.Manselì, P., Ichinose, H., Reed, R.J., Krementz., E.T., McNamee, R. e Di Luzio, N.R. Macrophage~mediated destruction of human malignant cells in vivo. i. Nat Cancer inst. Mar 1975; 54(3):571-80. 3. Vetvicka, V., Thornton, B.R, Wieman, T.J. e Ross, G.D. Targeting of naturai killer cells to mammary carcinoma via naturally occurring tumor ceIl-bound iC3b and betaglucan-primed CR3 (CD11bICD18). i. Immunology 15 luglio 1997; 1 59(2):599-605. Il meccanismo funzionale del Beta 1,3-1,6 D Glucano: Ritornando alla ricerca, negli anni '60 l'accademico Nicholas Di Luzio dell'Università di Tulane,identificò il principio attivo dell'estratto di Lievito , il Beta 1,3-1,6 D Glucano. Negli anni 80' Joyce Czop, accademica alla Harvard Medical School ed i suoi colleghi, spiegarono il meccanismo che consente l'attivazione dei Macrofagi. 1 Esiste su questi ultimi un recettore che funziona come una serratura, ed è specifico per il Beta glucano che agisce come la sua chiave. Solamente quando il Beta Glucano si fissa sul recettore specifico, i Macrofagi si attivano e sono in grado di fagocitare l'elemento estraneo (virus, batterio, cellula neoplastica etc) Nel corso degli ultimi anni sono stati dimostrati dalla ricerca universitaria e dalla sperimentazione scientifica i benefici del Beta Glucano: l'effetto antitumorale2 ed anticancro3 , le sue proprietà cicatrizzanti e rigenerative dei tessuti 4, la sua sinergia con gli antibiotici nel contrastare l'insorgenza di infezioni durante interventi chirurgici5, la riduzione del colesterolo cattivo6, la guarigione di ferite, gli effetti radioprotettivi e la capacità di stimolare la produzione di nuove cellule del sangue e del midollo osseo, dopo i danni subiti da radiazioni.7 Cod. 907143554 fl.80 cpr. € 23,00 in Farmacia 4. . Browder, W., Williams, D., Lucore, P., Pretus, H., Jones, E. e McNamee, R. (Department of Surgery, Tulane University School of Medicine, New Orleans, LA, USA). Effect of enhanced macrophage function on early wound healing. Surgery Ago 1988; 104(2)224-30. 5. Dellinger, E.P., Babineau, T.J., Bleicher, P., Kaiser, A.B., Seibert, G.B., Postier, R.G., Vogel, S.B., Norman, i., Kaufman, D., Galandiuk, 5. e Condon, R.E. (University of Washington School of Medicine). Effect of PGG-glucan on the rate of serious postoperative infection or death observed after high-risk gastrointestinai operations. Arch. Surg. Sett 1999; 134(9):977-83. 6. Braaten, J.T., Wood, P.J., Scott, F.W., wolynetz, M.S., Lowe, M.K., Bradley-White, P. e Collins, M.W. (University of Ottawa, Canada). Oat beta-glucan reduces blood cholesterol concentration in hypercholesterolaemic subjects. Eur. i. Clin. Nutr. luglio1994; 48(7):465-74. 7. Hofer, M. e Pospisil, M. Glucan as stimulator of hematopoiesis in norma and gamma-irradiated mice. mt. i. of immunopharmacology Sett-Ott 1 997;19(9-1 0):607-9. - Patchen, M.L., D'Alesandro, M.M., Brook, I., Blakely, W.F. e MacVittie, T.J. Glucan: mechanisms involved in its"radioprotective" effect. J. Leukoc. BioI. Ago 1 987; 42(2):95-105 I benefici medici del Beta-1,3D-Glucano di Peter Olson, BA, DipEd agosto, dicembre 2000 PO Box 393 Byron Bay NSW 2480, Australia Fax:+61 (0>2 66849143 E-mail: [email protected] Fonte rivista NEXUS n. 35 La medicina occidentale in genere cura i pazienti con antibiotici e farmaci bre vettati. Molti di questi hanno effetti collaterali dannosi e possono indebolire il nostro naturale sistema immunitario. Questo documento esplora il ruolo del Beta-1,3D-Glucano nell'aiutare il sistema immunitario come alternativa alle medicine convenzionali e nella sua azione di coadiuvante nell'accrescimento dell'ef ficacia di queste ultime. Il nostro sistema immunitario è la nostra unica difesa naturale contro l'invasione di agenti patogeni, tuttavia esso a volte non riesce ad agire sulla malattia; questo accade perché il nostro sistema immunitario non è qualcosa di permanentemente attivo; esso, piuttosto, alterna stati attivi a stati inattivi. Quando il sistema è piena mente attivato, allora le sostanze chimiche antivirus ed antitumorali prodotte dall'organismo per combattere le malattie si trovano a livelli elevati; quando esso è inattivo, le medesime sostanze sono presenti solo a bassi livelli, e consentono agli organismi invasori di moltiplicarsi. L'inquinamento dell'ambiente ha come esito che il nostro sistema immunitario ne risulti sempre più danneggiato e disattivato; l'organismo di ciascun cittadino occidentale, ad esempio, attualmente contiene diossina, la quale può disattivare il sistema immunitario. Il sistema immunitario, per passare dallo stato inattivo a quello attivato, richiede sempre una stimolazione, ed uno stimolo tipico potrebbe essere l'individuazione, da parte dell'organismo, di ùna qualche parte di germe. Ad ogni modo, a volte una malattia può evolversi in modo rilevante e l'individuo potrebbe ammalarsi seriamente prima che il sistema immunitario avverta la presenza dei microbi dell'affezione. Esistono due tipi di risposta immunitaria: specifica e non-specifica. Se uno è vaccinato contro una particolare malattia, diciamo il vaiolo, allora la susseguente variazione nel sistema immunitario riflette una specifica risposta immunitaria diretta solo contro il vaiolo. Diversamente, uno può essere dotato di una risposta immunitaria non-specifica per mezzo della quale le variazioni nel sistema immunitario sono di natura più generalizzata e non dirette contro una qualsiasi singola minaccia pato gena. Una tale risposta immune non-specifica è in grado di accrescere la protezione naturale dell'organismo rispetto ad un'ampia gamma di malattie piuttosto che di fornire protezione solo contro un particolare organismo singolo. Negli anni '40 del secolo scorso Louis Pillemer, accademico, ed i suoi colleghi sco prirono che un estratto della parete cellulare del lievito era in grado di produrre questo tipo di risposta immunitaria non-specifica. Negli anni '60 Nicholas Di Luzio, accademico presso l'Università di Tulane, identificò l'ingrediente attivo dell'estratto della parete cellulare del lievito come beta-1,3D-glucano. Poi, negli anni '80, Joyce Czop, accademica, ed i suoi colleghi della Harvard Medical School, fecero ulteriori progressi e descrissero esattamente il modo in cui il beta-1,3D-glucano era in grado di stimolare il sistema immunitario. Scoprirono che una cellula immunitaria chiave, denominata macrofago, conteneva specifici siti recettori che potevano essere attivati dalla presenza di beta-1,3D-glucano e scrissero che "gli studi indicano che i beta-glucani con associazioni 1,3 e/o 1,6 sono agenti farmacologici attivi che conferiscono rapidamente ad un normale ospite protezione contro una varietà di offese biologiche".' Fu così che lo stimolante immunitario non-specifico betal,3D-glucano venne scoperto. La sua protezione si determina attraverso l'azionamento di interruttori biologici - siti recettori - sui macrofagi. Questi recettori vengono attivati soltanto quando una particella ha esattamente la forma adatta per accoppiarsi al sito recettore - e il beta-1,3D-glucano ha quella particolare forma, proprio nello stesso modo in cui una serratura può essere aperta soltanto da una particolare chiave. Dopo questa scoperta, Czop et al. scrissero che "i recettori del beta-glucano forniscono un meccanismo tramite cui viene introdotto un accresciuto stato di reattività dell'ospite". 2 I più elevati livelli di citocine nel sangue che ne derivano e l'accresciuta comunicazione intercellulare da parte dei messaggeri dell'attivazione immunitaria significano che il sistema immunitario si trova in una condizione migliore per riuscire a difendere l'organismo da elementi invasori. Tale protezione si dimostrerà in grado di avvantaggiare l'organismo nelle sue difese contro virus, batteri e cancro, ed anche di aiutare a promuovere la rapida guarigione di una ferita. Con una ricerca in Internet su Medline, relativa a~ beta-glucano, si scoveranno tipicamente oltre 6.000 articoli pubblicati su riviste scientifiche relativi a tale argomento, che quindi risulta esaminato approfonditamente. IL BETA-GLUCANO E IL SISTEMA IMMUNITARIO Il beta-l,3D-glucano è un polisaccaride presente in natura che si può trovare in una varietà di fonti naturali, non solo nelle pareti cellulari del lievito. Si possono estrarre svariati tipi di beta-glucano da funghi medicinali, avena, alghe marine e persino dall'interno delle pareti cellulari dei batteri. Comuni amidi sono tipi di alfa-glucani. Il betà-glucano è semplicemente un comune elemento costi tutivo di polisaccaride che si trova in molte specie di piante, funghi e batteri; è l'elemento attivo nei funghi della medici na orientale, secondo la secolare tradizione di Cina e Giappone. I glucani sono stringhe di molecole di glucosio unite assieme. Diverse disposizioni delle molecole di glucosio formano differenti strutture di glucano' con pesi molecolari diversi e danno adito a vari gradi di efficacia immuno-acerescitiva. 3 Di tutti questi tipi diversi di glucano è il beta-l,3D-glucano ad aver dimostrato di possedere le migliori proprietà immuno-stimolanti. Alcuni tipi di beta- glucano vengono distrutti dai succhi gastrici e quindi non sono attivi per via orale, ma il beta-1,3D-glucano, derivato dal lievito del pane, non ne viene intaccato e, quando trasferito nel flusso sanguigno, arriva completamente intatto. Sebbene il beta-1,3Dglucano venga estratto dal lievito del pane, esso è soltanto una minu scola particella proveniente dall'interno della parete cellula-re e non contiene alcuna proteina del lievito, quindi non provoca reazioni avverse in coloro che sono allergici al lievito. Il fatto che la cellula macrofaga del sistema immunitario sia dotata di siti recettori per il beta-l,3D-glucano 4 suggerisce la possibilità che il sistema immunitario associ l'individuazione di beta-1,3D-glucano alla presenza di un elemento patogeno. A volte i medici controllano la presenza di betaglucano per individuare gravi infezioni batteriche, 5 quindi anche gli scienziati associano la presenza di beta-glucano in quanto indicativa di possibili infezioni batteriche. Questo èdovuto al fatto che il beta-glucano è un elemento costitutivo inerte dell'interno della parete cellulare di un'ampia gamma di batteri - proprio come i mattoni che vengono utilizzati per costruire una parete. Quindi, poiché il sistema immunita rio associa l'individuazione di betal,3D-glucano come indice di una possibile infezione batterica non meglio definita, la cellula macrofaga del sistema, una volta individuata la presenza di beta-i ,3D-glucano, produrrà un'attivazione immunitaria generalizzata non-specifica. 6'7 Un macrofago, nel produrre tale risposta immunitaria non-specifica, ha bisogno di attraversare svariati stadi di attivazio ne: residente, caricato, attivato e, infine, citotossico. Normalmente il macrofago può essere "addormentato", per così dire, nel suo stato residente, e in tal caso esso è tranquillo, inattivo e produce poche sostanze chimiche come citocine. Una volta che il macrofago passa attraverso i vari stadi di attivazione, aumenta la sua capacità fagocitica, l'espulsione di citocine e la capacità di eliminazione. Perossido di idrogeno, superossido e ossido nitrico sono alcune delle sostanze chimiche antivirus ed antitumorali che vengono prodotte una volta che il macrofago ha raggiunto lo stato citotossico completamente attivato; 8 solo allora il macrofago completamente attivo è in grado di utilizzare queste armi chimiche per eliminare batteri, virus e cellule cancerose. Un normale individuo con un sistema immunitario inattivo può avere macrofagi che sono ancora ~ questi macrofagi, non intuendo che si sta manifestando una malattia, mancano di rispondere adeguatamente e di produrre queste sostanze chimiche di difesa biologica Il macrofago, un volta attivato, aiuta inoltre ad organizzare e dirigere alcuni degli altri tipi di cellule del sistema immuni tario. Uno dei modi in cui lo fa è attraverso l'espulsione di sostanze chimiche chiamate citochine nel sangue - sostanze quali interleuchine, interferoni, fattore di necrosi tumorale, fattore di stimolazione della colonia ed altre. 9"0 Queste sostanze chimiche vengono a loro volta individuate da altri tipi di cellule del sistema immunitario come le cellule-B, le cellule-T e le cellule killer naturali, e portano all'attivazione di questi altri tipi di cellule immunitarie nell'organismo. Ci si riferisce a questo processo col nome di cascata immunitaria, tramite cui la messa in azione del macrofago ed il suo rilascio di messaggeri chimici in seguito innesca l'attivazione di altri tipi di cellule del sistema immunitario nell'organismo. Diversamente dai normali farmaci, agenti chemioterapici ed antibiotici, il beta-1,3D-glucano produce una risposta immunitaria mediata dalle cellule del tutto naturale. L'effetto terapeutico si verifica attraverso il sistema di difesa naturale proprio dell'organismo e non tramite l'assunzione di alcune sostanze tossiche che, come risultato, potrebbero lasciare l'organismo indebolito. Al contrario, le difese naturali di un individuo vengono aumentate. EFFETTO ANTI-CANCRO Il macrofago è un componente del sistema immunitario capace di uccidere le cellule del cancro cellula macrofaga, oltre ad organizzare altre cellule immuni, èla fagocitosi: inghiottire e digerire cellule e particelle estranee. Confrontata con altre cellule immunitarie, la cellula macrofaga risulta assai grande e dispone di una serie di lunghi tenta-coli somiglianti a quelli di una piovra. Tali tentacoli possono afferrare le cellule estranee, come quelle del cancro, trascinar le dentro, divorarle e quindi digerirle utilizzando le sostanze chimiche naturali che il macrofago produce, quali ossido nitri co e perossido di idrogeno. La capacità del macrofago di digerire particelle estranee tramite fagocitosi varia in proporzione allo stato di attivazione del macrofago stesso. Quando il macrofago è nella sua fase dormiente o di riposo, la sua superficie è liscia e la sua capacità di divorare cellule è ridotta; non appena il macrofago viene attivato, la sua superficie diviene progressivamente più grinzosa, il che aumenta grandemente la sua capacità fagocitica; l'attivazione del macrofago, quindi, incrementa la fagocitosi. In uno studio condotto da i Bogwald et al., questi autori hanno dimostrato che i macrofagi attivati da glucano sono in grado di uccidere diversi tipi cellule cancerose quali melanoma e mastocitoma; gli studiosi, poi, hanno affermato che "i macrofagi stimolati da un beta-1,3D-glucano insolubile proveniente da pareti cellulari del lievito erano in grado di distruggere cellule tumorali, come misurato dal rilascio di marcatori radioattivi da parte di cellule 14C-timidina premarcate”11 Altri autori hanno derivato risultati analoghi. Di Luzio et al. hanno scoperto che il glucano era in grado di produrre una "significativa riduzione della crescita del carcinoma mammario e del melanoma B16" e hanno concluso che "il glucano dà origine ad una significativa attività antitumorale".12 In uno studio separato, De Luzio et al. hanno scoperto che il glucano produceva un inibizione della crescita tumorale ed un aumento della sopravvivenza per una serie di tumori asportabili" 13 Nel corso degli ultimi vent'anni in Giappone sono stati utilizzati con successo estratti contenenti vari tipi di beta-glucano come coadiuvanti nella cura dei malati di cancro. 14 Ulteriori prove degli effetti antitumorali vengono fornite da R. Seljelid, il quale ha affermato che “quando il beta 1,3D-glucano idrosolubile aminato veniva iniettato per via endovenosa o intraperitoneale nel settimo giorno di crescita tumorale, i tumori subivano una regressione completa".15 Analoghe iniezioni di beta-glucano nei tumori eseguite da Mansell et al. hanno sortito anch'esse risultati positivi; gli autori hanno iniettato beta-1,3D-glucano direttamente nei malati affetti da una varietà di tumori, fra cui cancro al seno e melanoma e, sebbene il numero dei malati fosse esiguo (nove pazienti), essi scoprirono che in ciascun caso "la dimensione della lesione veniva drasticamente ridotta nel breve arco di tempo di cinque giorni" e che 'la quantità di glucano iniettato e la quantità di tumore residuo sembravano essere correlate",16 il che suggeriva una correlazione dose risposta. Gli scienziati sono del tutto consapevoli del fatto che a volte il nostro sistema immunitario semplicemente non riesce a riconoscere e quindi ad eliminare le cellule cancerogene, il che ha come esito la crescita incontrollata del cancro. Dei ricercatori dell'Università di Louisville, negli USA, hanno dimostrato che il beta-1,3D-glucano potrebbe aiutare il siste ma immunitario ad individuare come bersaglio e quindi ad eliminare i cancri che altrimenti non sarebbero riconosciuti e quindi attaccati dal sistema immunitario. Gli autori hanno scritto: "Le linee cellulari del cancro al seno, nonostante mostrassero C3 contenuto in membrane, non vennero eliminate dalle cellule killer naturali dotate di CR3. L'innesco di piccoli e solubili polisaccaridi di beta-glucano del lievito nelle cellule killer naturali ha permesso che le CR3-dipen-denti uccidessero queste stesse linee cellulari tumorali dota te di C3". 17 Quindi il beta-1,3Dglucano aiuta il sistema immunitario a riconoscere le cellule tumorali rispetto a quelle normali. Il beta-glucano dimostra non solo un effetto antitumorale diretto tramite l'attivazione del macrofago e un'accresciuta capacità di riconoscimento delle cellule tumorali, ma anche un effetto sinergico quando usato in combinazione con con venzionali farmaci anticancro. K. Gomaa et al. affermano che, quando usato da solo, "il glucano ha mostrato una forte inibizione della crescita del tumore del sarcoma allogenico 180". Ad ogni modo essi, controllando l'effett9 sinergico del glucano con farmaci anticancro, hanno scritto che "contro il carcinoma della prostata Noble-NbR ormone-sensibile il glucano da solo ha mostrato un effetto antitumorale moderato laddove, in combinazione con dietilstilbestrolo, poteva essere conseguita una regressione del tumore quasi completa". 18 Questo è soltanto uno dei molti esàmpi in cui il avere un effetto sinergico quando glucano ha dimostrato di combinato con altri farmaci. Ovviamente ogni tumore grande, resistente e letale ha iniziato la sua vita come singola cellula cancerogena. Sembra possibile che chiunque, nell'arco della propria esistenza, possa sviluppare una singola cellula cancerogena nel proprio organi smo, tuttavia non tutti muoiono di cancro nè ne sviluppano una forma evidente. Sembra possibile che gli individui dotati di un sistema immunitario attivo possano disporre di macrofagi in stato attivo in grado di sopraffare e fagocitare agevolmente singole ed isolate cellule cancerogene presenti nell'organismo. D'altra parte, se le difese naturali sono indebolire dall'esposizione a contaminanti ambientali ed una singola cellula cancerogena si sviluppa, allora quella cellula può non essere ncon~osciuta e contrastata dalle indebolite difese naturali dell'organismo; essa si moltiplicherebbe ed alla fine diventerebbe milioni di cellule del cancro nonché un problema assai più rilevante da affrontare da parte dell'organismo. Il concetto di un ingrediente che opera sinergicamente con un farmaco è denominato principio coadiuvante. Il Dizionario Medico Merriam-Webster definisce il coadiuvante come "ajuto nella prevenzione, miglioramento o cura della malattia". 19 Il beta-glucano non solo ha un effetto diretto come modificatore della risposta biologica quando usato da solo, ma dimostra frequentemente un effetto coadiuvante operando sinergicamente con altri farmaci. SINERGIA CON GLI ANTIBIOTICI Il Beta 1,3 D Glucano, così come funziona sinergicamente con farmaci anticancro, allo stesso modo opera sinergicamen te quando usato in combinazione con gli antibiotici. Alcuni medici della Harvard Medical School hanno condotto test clinici randomizzati, a doppio cieco e a fase 1/2 su di un betaglucano modificato, denominato PGG-glucano, per verificarne l'efficacia nel controllo delle infezioni in pazienti chirurgici ad alto rischio. I risultati ditali test sono stati assai chiari e stati sticamente rilevanti: il beta-glucano ha significativamente ridotto il tasso di infezione in questi pazienti. I ricercatori della Harvard hantto affermato: "I pazienti cui è stato somministrato il PGG-glucano sono stati soggetti a una quàntità di complicazioni infettive significativamente inferiore (3,4 infe zioni per paziente infetto contro 1,4 infezioni per paziente infetto, p=0,05), diminuita necessità di antibiotici per via endovenosa (10,3 giorni contro 0,4 giorni, p=0,04) e più brevi permanenze nelle unità di cura intensiva (3,3 giorni contro 0,1 giorni, p=0.03)." Essi ne hanno dedotto che "il glucano è sicuro e sembra essere efficace nell'ulteriore riduzione dello stato patologico e dei costi di importanti interventi chirurgici" e, inoltre, che "non sono state riscontrate reazioni farmacologiche avverse associate al PGG- glucano". 20 Un altro studio della Harvard Medical School sul glucano ha dato analoghi risultati. Gli autori hanno scoperto”una tendenza doserisposta in rapporto all’incidenza delle infezioni” fra pazienti cui è stato sommini strato il glucano - il che significa che maggiore era la dose di glucano, minore era la risultante incidenza di infezione dei pazienti.21 Nel 1999, dei medici della - School of Medicine dell'Università di Washington hanno condotto un test multicentro, prospettico, randomizzato, a doppio-cieco e controllato con placebo su un tipo di beta-1,3D-glucano somministrato a pazienti in atte sa operazioni gastrointestinali; vi erano coinvo1ti trentanove centri in tutto il territorio statunitense. Tutti i pazienti furono sottoposti ad una profilassi antibiotica standardizzata. Nel gruppo non colonrettale (391 pazienti), "la somministrazione di glucano fu associata ad una relativa riduzione statistica-mente rilevante (39%) di gravi infezioni e di decessi". Nei pazienti denutriti soggetti a queste operazioni, le infezioni ed i decessi furono il 44% dei 70 pazienti del gruppo placebo, il 24% dei 68 pazienti del gruppo glucano a basso dosaggio ed il 17% dei 72 pazienti del gruppo glucano ad alto dosaggio. Questo rappresenta una riduzione del 61 % del tasso di infe zioni fra i controlli ed il gruppo glucano ad alto dosaggio di pazienti chirurgici denutriti. Sembrerebbe una notevole scoperta per un prodotto naturale a lungo studiato e tuttavia scarsamente utilizzato. Gli autori hanno previsto che "il glucano diventerà 'un importante prodotto nel trattamento delle malattie infettive". 22 Anche dei medici in Brasile hanno condotto test clinici a doppio-cieco che dimostrano la capacità del beta-1,3D-glucano di ridurre le infezioni nei pazienti ospedalizzati e di prevenire il decesso. Gli autori hanno scritto che "ci sono stati casi di polmonite in 11 dei 20 pazienti nel gruppo di controllo e in 2 dei 21 cui era stato somministrato il glucano (p<0,~)" e che "il tasso di mortalità legato alle infezioni era il 30,0% nei pazienti del gruppo di controllo ed il 4,8% nel gruppo trattato con glucano (p<0,05)".23 Risulta facile vedere che il glucano una molecola di polisaccaride naturale, nel corso di questi test cImici in ospedale ha salvato delle vite operando sinergicamente con farmaci antibiotici convenzionali. Ricercatori della Tulane University, negli USA, hanno condotto test clinici randomizzati e a doppio-cieco sul beta-glucano per stabilire i tassi di mortalità di pazienti dovuti ad infezioni provocate da trauma. Broeder et al. hanno scoperto che "il tasso complessivo di mortalità era significativamente inferiore nel gruppo del glucano (0% contro 29%) rispetto a quello di controllo e che "la glucano-terapia diminuiva significatiVamente - 9,5% contro 49% - la morbosità settica". Essi hanno affermato che questi effetti benefici sono attribuibili all'accresciuta funzione dei macrofagi indotta dal glucano. 24 Questo particolare studio, che dimostra l'efficacia del betaglucano nella riduzione della mortalità tramite un accresciuto controllo delle infezioni, è vecchio di oltre 10 anni e tuttavia pochi se non nessun medico generico ha mai sentito parlare di questo prodotto naturale, il beta-1,3D-glucano. IDENTIFICAZIONE DELLA MALATTIA I macrofagi attivati possono aiutare il sistema immunitario ad identificare invasori batterici o virali. Se un macrofago attivato si imbatte in un virus e lo divora per fagocitosi, esso poi rivelerà parte di quel virus, denominata antigene, sulla propria superficie. Se interviene una cellula-T del sistema immunitario, essa sarà in grado di riconoscere l'antigene rilevato dal ma~ofago e di suscitare una specifica risposta della cellula-T indirizzata contro quel particolare virus. 25 La cellula-T non è in grado di riconoscere il ~rus e di indurre quella risposta sino a dopo che il virus sia stato disgregato ed il suo antigene virale rivelato sulla supefficie del macrofago. In base ad uno studio su animali, dei ricercatori hanno concluso che "il glucano è in grado di aumentare la sopravvivenza, di inibire la necrosi epatica e di mantenere uno stato attivato di attività fagocitica in topi cui è stato somministrato il virus dell'epatite della loro razza" 26 EFFETTI RADIOPROTETTIVI Una ricerca della Nationai Library of Medicine ha reperito 31 articoli di riviste. che trattano degli effetti radioprotettivi del beta1,3D-glucano. Fra coloro che hanno riportato positivi riscontri sulle proprietà radioprotettive del glùcano vi è l'esercito americano. Alcuni degli effetti delle radiazioni nucleari sono danni al midollo osseo, cellule che formano colonie e cellule progenitrici ematopoietiche che generano cellule del sangue. I ricercatori hannò riscontrato che il glucano mostrava un effetto radioprotettivo in virtù della sua capacità di stimolare la guarigione delle cellule del midollo osseo dopo danni da radiazioni e in seguito la rigenerazione ematopoietica di nuove cellule del sangue. 27'28 Questi risultati sono stati confermati da molti ricercatori. Per esempio, M. Hofer et al. hanno descritto il beta-1,3D-glu-cano estratto dal lievito del pane come "un innalzatore ad ampio spettro dei meccanismi di difesa dell'ospite che stimolano l'immunità umorale e quella mediata dallé cellule". In base alle loro ricerche sugli effetti delle radiazioni gamma sugli animali essi hanno concluso che "i risultati hanno dimostrato la capacità del glucano di influenzare positivamente il corso delle affezioni causate da gravi radiazioni". 29 Se dovesse verificarsi un disastro nucleare, allora il glucano potrebbe fare la differenza fra la vita e la morte. Patchen et al. affermano che "i glucani hanno elevato significativamente la sopravvivenza di topi altrimenti irradiati in modo letale". Nessuno dei ~opi del gruppo di controllo èsopravvissuto alle letali radiazioni gamma, mentre è avvenuto il contrario per la maggioranza dei topi cui era stato somministrato beta~1,3D-glucano. 30 Molti di questi studi sono stati condotti da militari americani presso Bethesda, Maryland, USA. Per di più venne scoperto un altro effetto radioprotettivo, laddove la guarigione venne attribuita alla capacità del gluca no di eliminare i radicali liberi. Myra Patchen, accademica, nel corso di esperimenti di irradiazione di animali presso l'Istituto di Ricerca sulla Radiobiologia delle Forze Armate a Bethesda, Maryland, USA, è stata la prima a scoprire le capacità del beta~1,3D-glucano appena descritte e a dimostrare che i macrofagi erano protetti dall'attacco dei radicali liberi durante e dopo la somministrazione delle radiazioni.31 Il beta~1,3D-glucano ha dimo- e strato di operare sinergicamente I con altri agenti radioprotettivi. Patchen et al. hanno affermato che "è stato dimostrato che la somministrazione post-irradiazione di glucano, di un immunomodulatore e di stimolante ematopoietico, eleva gli effetti radio-protettivi del WR-2721". 32 RIDUZIONE DEL COLESTEROLO Il beta~1,3D-glucano abbassa i livelli di colesterolo. Ricercatori dell'Università del Massachusetts, USA, hanno studiato l'effetto del beta~1,3D-glucano derivato dal lievito sui livelli di sierolipidi in uomini obesi e ipercolesterolemici e hanno con cluso che "la fibra di betà-glucano derivata dal lievito ha abbassato significativamente le concentrazioni totali di cole sterolo ed è stato ben tollerato" .33 Test clinici sul rapporto fra beta-glucano derivato da avena e colesterolo sono stati condotti da ricercatori dell'Università di Gòteborg. in Svezia, i quali hanno scoperto che "il beta-glucano induce un aumento dell'escrezione di bile acida, cosa che con tutta probabilità spiega l'effetto della fibra di avena nell'abbassamento dei sierolipidi". 34 I ricercatori dell'Ùniversità di Ottawa, in Canada, sono andati oltre e hanno progettato un test clinico randomizzato per determinare se fosse il beta~1,3D-glucano presente nella crusca d'avena ad essere responsabile dell'effetto di abbassa-mento del colesterolo indotto dalla crusca stessa. I risultati dei test clinici erano alquanto chiari, ovvero che "il beta-glucano, principale componente della fibra solubile dell'avena, ha ridotto significativamente i livelli di colesterolo LDL e totale in adulti ipercolesterolemici senza variare il colesterolo HDL". 35 Questo significa che il beta-1,3D-glucano abbassa i livelli del colesterolo "cattivo" senza fare altrettanto con quelli del colesterolo “buono". I livelli di lipidi nel sangue rivestono un'importanza critica per i diabetici, quindi dei ricercatori svizzeri hanno esaminato gli effetti del beta~1,3D-glucano su pazienti affetti da questa malattia; essi hanno concluso che “i soggetti diabetici possono trarre benefici da diete ricche di beta-glucano. 36 GUARIGIONE DI FERITE Il beta~1,3D-glucano è stato studiato per i suoi effetti sull'accelerazione della guarigione delle ferite negli animali. I ricercatori hanno praticato identici tagli su ciascuna delle zampe posteriori di animali e su di una di esse è stato applica to del beta-glucano mentre sull'altra una soluzione salina. Essi hanno scritto che "Nei giorni in cui le differenze risultavano maggiormente ovvie, dal 60% all'80% degli animali mostrava una guarigione più avanzata nelle zampe trattate con gluca no" e hanno concluso che "come risultato del trattamento con glucano il tempo medio di guarigione completa di una ferita si è ridotto di circa il 18%". L'analisi istologica ha dimostrato che "l'accelerazione della guarigione della ferita è stata indotta dal precoce arrivo di macrofagi nell'area interessata dalle ferite trattate con glucano". 37 Ulteriori prove di rapida guarigione di ferite è stata dimo strata da Browder et al. su ferite inferte a ratti. Gli autori hanno affermato che "in rapporto ai controlli, la forza di dispersione della ferita veniva significativa mente aumentata da glucano topico e per via endovenosa a partire dal quarto giorno dopo l’incisione 38 Analogamente , Portera et al. affermano che "gli immunomodulatori che aumentano le funzioni dei macrofagi si sono dimostrati benefici per una serie di tipi di guarigione di ferite negli esseri umani" ~ TERAPIA PER L'AIDS Come già detto, il semplice carboidrato beta~1,3D-glucano può essere estratto da una varietà di fonti naturali. Il lentinan è un be~a~1,3D-glucano isolato dal fungo shiitake, il Lentinus edodes. Test clinici al primo stadio sono stati condotti presso il General Hospital di San Francisco, in USA. Gordon et al. hanno scritto che "i pazienti del test hanno dimostrato una tendenza verso aumenti di cellule CD4 e, in alcuni casi, atti vità neutrofila"; ad ogni modo, in virtù dell'esiguo numero di pazienti, questi valori non hanno una rilevanza statistica. Gli studiosi, tuttavia, nelle loro conclusioni hanno notato che "un test di lentinan in combinazione con didanosina (ddì) ha mostrato un aumento medio di 142 cellule CD4/mm3 nell'arco di dodici mesi, diversamente dalla diminuzione delle cellule CD4 in pazienti curati soltanto con ddI.~ Secondo G. Chihara dell'Università di Teikyo, Kawasaki, Giappone, i beta~1,3D-glucani derivati da lentinan "hanno aumentato la resistenza dell'ospite a vari tipi di infezioni batteriche, virali e parassitarie compreso l'AIDS" e "rappresentano i farmaci più appropriati per prevenire la ricorrenza del cancro o la manifestazione dei sintomi dell'AIDS nei portatori di HIV".41 IL LEGAME CON LA VITAMINA C A volte è utile paragonare l'attività di un macrofago all'attività di un'automobile. Per mettere in funzione un'automobile, bisogna innanzitutto avere le chiavi per accenderla; ciò èanalogo al modo in cui il beta-1,3D-glucano può mettere in funzione la cellula macrofaga. Per utilizzare l'automobile in modo continuativo, essa necessita ovviamente di un costante rifornimento di carburante; così, analogamente, anche un macrofago necessita di un regolare rifornimento di carburan te, in particolar modo quando è attivato, e questa è la funzione della vitamina C. È stato dimostrato che in un macrofago maturo le concentrazioni di acido ascorbico (vitamina C) possono raggiungere la quantità di 1.000 volte quelle dello stesso acido nel sangue.42 Tuttavia è stato anche dimostrato che quando i macrofagi sono attivati con beta1,3D-glucano essi mostrano una significativa diminuzione del loro contenuto di vitamina C, 43 e ciò avviene in quanto stanno consumando carburante. La vitamina C è un tipo di carburante che è necessario affinché un macrofago attivato funzioni in modo appropriato. Quando i macrofagi non sono attivati, l'organismo non consuma molta vitamina C; ma, una volta che i macrofagi sono attivati, l'organismo consuma le sue scorte di vitamina C con una velocità assai elevata. E stato dimostrato che è il fattore di sti molazione della colonia prodotto da un macrofago attivato a far sì che i macrofagi attivati assumano questa vitamina C extra. 44 Infatti, se il macrofago attivato non dispone di un'adeguata fornitura di vitamina C, esso non è in grado di funzionare appropriatamente. Degli studi hanno dimostrato che animali alimentati con diete carenti di vitamina C sviluppano macrofagi molto più piccoli e in quantità assai inferiore, e questi macrofagi hanno una limitata capacità di spostarsi nelle aree dell'organismo in cui sono necessari. 45 Per di più, i macrofagi carenti di vitamina C mostrano una diminuita capacità di generare sostanze chimiche anticancro ed antibatteri quali il superossido, anche se sono attivati.~ Così, i macrofagi attivati da beta-1,3D-glucano funzionano energicamente per un breve periodo, sino a quando non consu mano tutta la loro vitamina C disponibile; poi, a causa della carenza di quest'ultima, la loro funzionalità può risultare limitata. Un supplemento di vitamina C, quindi, sembrerebbe una necessaria integrazione per la terapia a base di beta-i ,3D-glucano~ Il rapporto sinergico fra il beta-1,3D-glucano e la vitamina C è palesemente dimostrato da studi in vitro sul cancro alla prostata. I ricercatori hanno conseguito un tasso di mortalità delle cellule del cancro alla prostata superiore al 95% utilizzando un determinato livello di beta-glucano derivato da funghi. In seguito, tuttavia, hanno scoperto che aggiungendo vitamina C il medesimo livello di mortalità delle cellule cancerose poteva essere conseguito utilizzando solo un ottavo della quantità di beta-glucano. 47 L'aggiunta di vitamina C moltiplica l'efficacia del beta-glucano~ Esistono molte prove a sostegno dei vari effetti benefici del beta-1,3D-glucano. La medicina occidentale, tuttavia, è un tipo di medicina basata sulle prove. Con così tanti medicinali occidentali convenzionali che presentano effetti immunosoppressivi, non è forse tempo che la professione medica si rivolga ad un immunostimolatore che può aumentare gli effetti dei far maci convenzionali e migliorare i risultati per i pazienti? Le persone stanno cercando di guarire in modo naturale, e tali guarigioni naturali possono essere stimolate tramite l'utilizzo dello stimolatore del sistema immunitario, il beta1,3D-glucano. Note: 1 Czop, j.K., VaI iante, N.M. e Janusz, M.j. (Harvard Medical School, Boston, Massachusetts). Phagocytosis of particulate activators of the human alternative complement pathway through monocyte beta-glucan receptors. Prog. Clin. BioI. Res. 1 989; 297:287-96. 2. op. cit. 3~ Inai et al. Activation o1' the Alternative Complement Pathway by Water-lnsoluble Glucans of Streptococcus mutans: the Relation between their Chemical Structures and Activating Potencies. journal of Immunology 1976; 117:1256-1260. 4. Goldman, R. Characteristics of the B-glucan Receptor of Murine Macrophages. Exp. Cei. Res. 1988; 174:481-490. 5. Sakai, T., lkegami, K., Yoshinaga, E., Uesugi-Hayakawa, R. e Wakizaka, A. 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Allergic Immunol. ~(Leipz.) 1985; 31(1)37-43. 47. Fullerton, S.A., Samadi, A.A., Tortorelis, D.G., Choudhury, M.S., Mallouh, C. e Tazaki, H. Induction of apoptosis in human prostatic cancer cells with beta-gluican. MoI. UroI. Primavera 2000; 4(1):7-14. Recensione a cura di M.I. Colnaghi Divisione di Oncologia Sperimentale, Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori Milano TITOLO: Targeting of natural killer cells to mammary carcinoma via naturally occurring tumor cell-bound iC3b and beta-glucan-primed CR3 (CD11b/CD18) AUTORI: Vetvicka V, Thornton BP, Wieman TJ, Ross GD FONTE: J Immunol 1997; 159: 599-605 La risposta umorale immunitaria verso i tumori risulta nella maggior parte dei casi inefficace. È stato dimostrato che cellule tumorali recanti il fattore del complemento C3 sulla loro superficie non vengono riconosciute né uccise da fagociti o da cellule NK esprimenti il recettore per C3 (CR3). Studi recenti hanno evidenziato che l'attivazione del CR3 richiede la co-presenza sulle cellule bersaglio di C3 e specifici polisaccaridi. In questo lavoro gli autori hanno dimostrato che cellule isolate da tumori della mammella presentano una quantità di C3 opsonizzante sufficiente per attivare una risposta citotossica delle cellule NK solo se queste vengono precedentemente trattate e stimolate con un polisaccaride. Questi interessanti risultati suggeriscono l'utilizzo di cellule NK o fagociti attivati con polisaccaridi (Beta Glucano) per una specifica immunoterapia verso cellule tumorali ricoperte da C3. NOoxidant formula cod. - n. 900039886- Flacone da 60 compresse Euro 36,00 Formulazione esclusiva Antiossidante ad azione specifica contro l'invecchiamento cellulare. Aiuta il Fegato a sintetizzare ed innalzare i livelli di GLUTATIONE, un potente disintossicante dell'organismo, aiutando ad eliminare anche i metalli pesanti. Con il SELENIO agisce contro i Radicali Liberi ed il danno da "Stress ossidativo" provocato da questi ultimi nei tessuti. Integratore di N-Acetilcisteina, L-Glutammina, Acido Lipoico, Selenio, Betacarotene, Vitamina C, Vitamina E. Gli Antiossidanti possono contribuire all'allungamento della vita La N-Acetilcisteina o NAC riduce la citotossicità dei chemioterapici antitumorali ed è i grado di inibire i processi genotossici e di carcinogenesi ed il processo invasivo e di metastatizzazione delle cellule maligne.Svolge azione adiuvante nella terapia anti AIDS con Ac. Lipoico e L- Glutammina La L-Glutammina viene utilizzata dal Sistema immunitario, dal Cervello,da tutto l'apparato digerente, dall'Intestino, dal Fegato, dai Reni, è al 60% nei muscoli. L'Acido Lipoico rigenera e prolunga l'effetto antiossidante del Glutatione e delle Vitamine A,C,E Il Betacarotene incrementa le difese, innalzando il numero dei Linfociti T CD4 INFORMAZIONI NUTRIZIONALI VALORE ENERGETICO X 100 g X 2 cpr. Kcal. 388,6 9,56 Kjoule 1648,8 40,56 Proteine N x 6,25 17,8 g 0,43 g Carboidrati 74,4 g 1,83 g Grassi 2,2 g 54,12 mg N-Acetilcisteina 10,16 g 250 mg L- Glutammina 10,16 g 250 mg Vitamina C 7,31 g 180 mg Acido Lipoico 0,97 g 24 mg Vitamina E 1,21 g 30 mg Selenio 0,67 mg 16,6 mcg Betacarotene 0,60 g 15 mg % RDA x 2 cpr. 300 % 300 % L'acido alfa lipoico, è un nutriente dalle innumerevoli proprietà: tra le più importanti quella insulinosimile, cioè la capacità di trasportare i carboidrati all' interno delle cellule muscolari. L'Acido Alfa Lipoico o ALA (Alpha Lipoic Acid) Tiolic ® viene denominato anche acido Tiottico perchè la sua molecola contiene due gruppi tiolici. Un Tiolo o (-SH) consiste di un atomo di Zolfo e Idrogeno. Questo unico Integratore di Acido antiossidante ha la caratteristica di essere sia idrosolubile sia liposolubile. L'Acido Alfa Lipoico è un promotore del Glutatione ed un importante cofattore di Alfa Lipoico metabolismo nel processo di produzione energetica. L'acido alfa lipoico è uno degli antiossidanti più potenti presente sia a livello intracellulare ed extracellulare. Agisce contro i i radicali liberi e ha la capacità di riattivare e proteggere gli altri antiossidanti sia liposolubili come la vitamina E flacone da 60 sia idrosolubili ad es. come la Vitamina C Acido alfa-lipoico e neuropatie: sempre maggiori conferme compresse da 250 mg clicca qui per leggere l'articolo "Gli antiossidanti tiolici influenzano l'ambiente intra ed extra-cellulare attraverso un'azione diretta sull'equilibrio ossido-riduttivo. I tioli a basso peso molecolare interagiscono con i siti proteici modulando l'attività enzimatica, la trascrizione e l'espressione genica. Sia gli amminotioli naturali (GSH) che sintetici (N-acetilcisteina) sono in grado di bloccare i siti elettrofili dei metaboliti cancerogeni e agire come inattivatori dei radicali liberi. Per il loro meccanismo d'azione, gli antiossidanti possono, dunque, essere considerati efficaci agenti nella chemioprevenzione dei tumori. L'acido alfa-lipoico (LA) noto anche come (1,2-ditiolan-3-pentanoico) ha suscitato notevoli interessi clinici in Importanza dell' Acido Alfa acido Lipoico,tiottico N-acetilcisteina,LGlutammina e HIV http://www.aids.org/atn/a-268-02.html listino euro 38,00 Recenti studi hanno dimostrato la sua efficacia nell'attenuare i sintomi delle neuropatie periferiche e nella neuropatia diabetica http://www.thinkfree.it/hiv/monografie/acidoalfalipoico.htm Notizie dall'AISM: Acido Alfa Lipoico utile nella Sclerosi Multipla http://www.aism.it/includes/homepage/home_core_70000.asp?cat=70000&id=1303&ss=1303&mod=1&pagina_schede=2 clicca qui per le informazioni e proprietà dell'Acido Alfa Lipoico Acido alfa-lipoico e neuropatie: sempre maggiori conferme Ziegler D; Reljanovic M; Mehnert H, Grief FA. Alpha-lipoic acid in the treatment of diabetic polyneutopathy in Germany: current evidence from clinical trials. Exp Clin Endocrinol Diabetes 1999;107 :421-430 La neuropatia diabetica rappresenta un grosso problema di salute, poiché è responsabile della morbilità sostanziale, dell’aumentata mortalità e della peggiorata qualità della vita. Una glicemia pressoché normale viene oggi generalmente accettata come l’approccio primario nella prevenzione della neuropatia diabetica, ma questa non è raggiungibile in un considerevole numero di pazienti. Nelle due decadi passate molti trattamenti medici che raggiungevano i loro effetti, nonostante l’iperglicemia, sono derivati da concetti patogenetici sperimentali di neuropatia diabetica. Tali composti sono stati progettati per migliorare o rallentare la progressione del processo neuropatico e sono in corso di valutazione in trias clinici ma, ad l’eccezione dell’acido alfa-lipoico (acido tioctico), nessuno di questi farmaci è correntemente disponibile per la pratica clinica. In questa review viene raccolta e analizzata l’evidenza dei trias clinici che hanno stabilito l’efficacia terapeutica e la sicurezza dell’acido tioctico nella polineuropatia diabetica. Finora sono stati completati 15 trials clinici che hanno impiegato differenti schemi di studio, durate di trattamento, dosi, dimensioni dei campioni e popolazioni di pazienti. Entro questa varietà di trias clinici, quelli che hanno evidenziato effetti benefici dell’acido tioctico, sia sui sintomi che sui deficit dovuti alla polineuropatia o alla variabilità della ridotta gittata cardiaca risultante dalla neuropatia autonomica cardiaca, impiegavano dosi di almeno 600 mg al giorno. Di seguito vengono riportate le principali informazioni che possono essere desunte dai più recenti studi clinici controllati: 1) il trattamento breve di 3 settimane a dosaggi di 600 mg di acido tioctico e.v. sembra ridurre i maggiori sintomi della neuropatia diabetica. Uno studio pilota di 3 settimane con 1800 mg per os al giorno indica che l’effetto terapeutico può essere indipendente dalla via di somministrazione, anche se questo dovrà essere confermato su un campione più grande; 2) l’effetto sui sintomi è accompagnato da un miglioramento dei deficits neurologici; 3) il trattamento orale per 4-7 mesi tende a ridurre i deficits neurologici e migliora la neuropatia cardiaca; 4) dati preliminari su due anni indicano un possibile miglioramento a lungo termine nella conduzione dei nervi motori e sensori degli arti inferiori; 5) gli studi di sorveglianza clinica e post-commercializzazione hanno rivelato un profilo di sicurezza altamente favorevole. Sulla base di questi risultati, un trial multicentrico a lungo termine di trattamento orale con acido tioctico (Studio NATHAN I) sta per iniziare in America del Nord ed Europa. L’obiettivo dei ricercatori è di rallentare la progressione della neuropatia diabetica utilizzando quale misura del risultato primario affidabile e clinicamente significativa una combina di valutazioni cliniche e neurofisiologiche. Acido lipoico nelle neuropatie Ruhnau KJ; Meissner HP; Finn JR; Reljanovic M; Lobisch M; Schutte K; Nehrdich D; Tritschler HJ; Mehnert H; Ziegler D. Effects of 3-week oral treatment with the antioxidant thioctic acid (alpha-lipoic acid) in symptomatic diabetic polyneuropathy. Diabet Med 1999 Dec; 16(12):1040-3 Con questo studio i ricercatori hanno voluto valutare l’efficacia e la sicurezza di un breve trattamento orale a base dell’antiossidante acido alfa-lipoico (AL) sul deficit e sui sintomi neuropatici in pazienti con diabete mellito di tipo 2 sofferenti di polineuropatia sintomatica. I pazienti sono stati assegnati attraverso randomizzazione al trattamento orale con 600 mg di AL 3 volte al giorno (n=12) o placebo (n=12) per 3 settimane. I sintomi neuropatici (dolore, bruciore, parestesia, torpore) nel piede sono stati valutati settimanalmente e riassunti in un Punteggio Totale dei Sintomi (PTS). Alla baseline e al diciannovesimo giorno sono stati inoltre saggiati HPAL (Hamburg Pain Adjective List) e NDS (Neuropathy Disability Score). Alla baseline PTS, HPAL e NDS non presentavano differenze significative fra i due gruppi. Rispetto la baseline il Punteggio Totale dei Sintomi al diciannovesimo giorno è diminuito di –3.75 +/- 1.88 punti (-47%) nel gruppo con AL e di –1.94 +/- 1.50 punti (-24%) nel gruppo trattato con placebo (p=0.021 per AL vs placebo). Al diciannovesimo giorno il punteggio totale HPAL è diminuito di -2.20 +/- 1.65 punti (-60%) nel gruppo AL e di – 0.96 +/- 1.32 punti (-29%) nel gruppo placebo (p=0.072 per AL vs placebo). NDS è diminuito di –0.27 +/- 0.47 punti nel gruppo TA, mentre è aumentato di +0.18 +/- 0.4 nel gruppo placebo (p=0.025 per AL vs placebo). Non sono state notate differenze fra i due gruppi per quanto attiene la frequenza degli eventi avversi. In conclusione questi risultati preliminari indicano che il trattamento orale con AL ai dosaggi prima indicati migliora deficienza e sintomi dovuti a polineuropatia in persone con diabete di tipo 2, senza causare particolari reazioni avverse. Multizyme® MISCELA DI ENZIMI DIGESTIVI E’ una speciale miscela di enzimi purificati ad alta efficacia, estratti e concentrati da maltodestrine fermentate utilizzando colture di fungo Aspergyllus. A tale scopo vengono utilizzate soltanto colture non patogene di Aspergyllus private del micelio contaminante, impiegando uno speciale processo di fermentazione ideato nel 1932 dal Dr. E. Howell, pioniere dell’Enzimologia alimentare. Le caratteristiche principali degli enzimi fungali ottenuti da maltodestrine fermentate si possono così riassumere: Evidenze scientifiche nell’uso degli enzimi fungali da maltodestrine fermentate Il Dr. Edward Howell, pioniere dell’enzimologia alimentare, già negli anni ‘20 osservava che una dieta terapeutica basata su digiuno e cibi crudi, produceva effetti curativi ed un potenziamento generale della salute a causa della significativa diminuzione della richiesta di enzimi digestivi propri del corpo umano. In questo modo, gli enzimi del sistema immunitario erano in grado di aumentare l’attività di disintossicazione. I cibi crudi, quindi, erano in grado di alleviare il carico del processo digestivo dall’organismo in virtù della loro ricchezza enzimatica, con conseguente potenziamento del livello generale di salute. Purtroppo, i cibi di oggi sono assolutamente carenti di enzimi a causa dei metodi di coltivazione su larga scala e dell’impoverimento dei terreni, per non parlare dei processi di trasformazione e lavorazione degli alimenti, o del semplice procedimento di cottura, che non preservano le proprietà enzimatiche dei cibi. Peraltro, un cibo crudo fornisce solo gli enzimi necessari alla digestione di quel particolare cibo crudo, e non è quindi in grado di assicurare extra-enzimi in grado di digerire cibi cotti o trattati. Del resto, non è pensabile o consigliabile (dal punto di vista sanitario) l’assunzione di carni, uova e fagioli crudi, anche a causa del rischio di infezioni batteriche, e inoltre molti trovano difficile digerire la grande quantità di fibra presente nei cibi crudi. Dato per scontato che la maggior parte delle persone adotta una dieta con più alte percentuali di cibo cotto rispetto a quello crudo si rende sempre più necessaria l’integrazione con enzimi alimentari di alta qualità. Possibili effetti fisiologici da carenza di enzimi alimentari nella dieta Una dieta a base di cibi cotti o trattati o comunque poveri di enzimi contribuisce ad una eccessiva ipertrofia della ghiandola pituitaria, la quale, come si sa, svolge un’azione di regolazione nei confronti di tutte le altre ghiandole. Ugualmente, il pancreas umano risulta abbondantemente ipertrofizzato se confrontato con quello degli animali che si nutrono solo di vegetali crudi. Basti pensare che mentre il pancreas di un uomo di circa 63 Kg pesa tra gli 85 e i 90 grammi, quello di una pecora di circa 38 Kg pesa appena 18 grammi; il pancreas di un cavallo di circa 545 Kg pesa solo 330 grammi. Risulta evidente cioè quanto poco pesi l’uomo se confrontato al cavallo e di nuovo, se messo a confronto, quanto più grande risulti il suo pancreas. Un interessante esperimento a riguardo, è stato condotto nelle Filippine dalla Scuola di Igiene della Salute Pubblica (1933). La Scuola ha effettuato 768 esami post-mortem, giungendo alla conclusione che il pancreas dei Filippini era dal 25 al 50% più pesante di quello di Europei ed Americani, probabilmente a causa della dieta principalmente a base di riso cotto, consumato tre volte al giorno, che costringeva il pancreas ad un iperlavoro di secrezione enzimatica, in particolare di Amilasi. Va rimarcato che un organo ipertrofizzato indica spesso una condizione patologica con implicazioni degenerative. Anche il Dr. Edward Howell è giunto alla conclusione che l’ipertrofia del pancreas è il risultato di un adattamento patologico ad una dieta principalmente a base di cibo cotto. Una ricerca condotta presso l’Università del Minnesota ha mostrato cambiamenti significativi nel peso degli organi dei topi nutriti con cibo cotto: sia il pancreas che le ghiandole submascellari aumentavano il loro peso dal 20 al 30%. Ulteriori ricerche condotte da Grossman hanno evidenziato il ruolo di adattamento che la dieta gioca nella secrezione pancreatica. Situazioni in cui si richiede una rapida risposta enzimatica Cibi cucinati, bevande caffeiniche e alcooliche, riniti e affezioni virali, gravidanze, stress, esercizio fisico estremo e cattive condizioni climatiche comportano un rapido consumo di enzimi. In più, il nostro organismo perde giornalmente enzimi attraverso i normali processi di eliminazione quali la sudorazione, l’urina e le feci. Benefici nutrizionali Quasi tutte le creature viventi possiedono organi distinti che permettono agli enzimi esogeni (cioè introdotti con il cibo) di agire, prima che entri in azione la normale funzione digestiva. Si capisce, quindi, quanto sia fondamentale l’azione di “pre-digestione” portata avanti dagli enzimi alimentari per alleggerire il carico proprio dell’apparato digerente e delle funzioni collegate. Studi hanno mostrato che la quantità appropriata di enzimi alimentari permetteva di “digerire” circa il 60% di amidi, il 30% di proteine e il 10 % di grassi prima che la pepsina (uno degli enzimi endogeni) venisse attivata. Attività di supporto del sistema immunitario La carenza di enzimi alimentari fa sì che il cibo risulti in una digestione non appropriata. Gli studi di Virchow, che risalgono a circa un secolo fa, mostrarono l’evidenza di una “Leucocitosi digestiva”, dove il numero delle cellule dei globuli bianchi aumentava dopo un pasto. Ulteriori ricerche portate avanti da Kouchakoff ne attribuirono la causa ai cibi cotti e lavorati. Kouchakoff, infatti, osservò che il cibo crudo non induceva alcuna modificazione nel conteggio dei globuli bianchi (WBC), mentre quello cotto, particolarmente la carne, causava un rapido aumento nei livelli leucocitari del sangue. In pratica, quando le molecole di cibo non completamente digerito vengono assorbite, l’organismo le identifica come antigeni estranei formando complessi immunitari circolanti. Il sistema immunitario, in seguito, attiva i leucociti macrofagi per digerire queste molecole di cibo. Quando gli enzimi alimentari sono presenti, la pre-digestione da essi innescata rende inutile la presenza dei leucociti digestivi consentendo al sistema immunitario di focalizzare la propria azione sulla prevenzione dell’insorgenza delle malattie piuttosto che sulla digestione. Enzimi e longevità Uno studio comparativo sui livelli di enzimi contenuti nel sangue, nelle urine e nei succhi gastrici degli umani introduce alcuni dati molto interessanti. Assumendo che la dieta media sia prevalentemente a base di cibi cotti (cioè possiede solo una frazione del contenuto originale di enzimi), risulta l’evidenza di un maggior tasso di riserva enzimatica nei tessuti dei giovani adulti se confrontato a quello degli anziani. I giovani che consumano prevalentemente cibi poveri di enzimi sono quindi più soggetti ad impoverimento delle proprie riserve. Un interessante esperimento sulla saliva ed il suo contenuto in Amilasi è stato condotto presso il Michael Reese Hospital, a Chicago. Nell’esperimento sono stati usati adulti compresi tra i 21 e i 31 anni ed un altro gruppo formato da persone tra i 69 ed i 100 anni di età. E’ stato dimostrato che il gruppo composto da individui giovani possedeva un contenuto di Amilasi salivare fino a 30 volte superiore rispetto a quello formato da individui anziani. I risultati di questo esperimento dimostrano il perchè le persone più giovani possano tollerare meglio una dieta a base di pane bianco, amidi e cibi cotti in quantità predominante. Al contempo, dal momento che le riserve di enzimi diminuiscono coll’aumentare dell’età, gli stessi cibi, consumati da persone più anziane, possono causare malattie a carico del sangue, costipazione (ostruzione intestinale), ulcere sanguinanti, gonfiori e artriti dovute alla digestione incompleta con conseguente fermentazione nel tratto gastro-intestinale e rilascio di tossine che finiscono nel flusso sanguigno andando poi a depositarsi nelle articolazioni e in altri tessuti molli. E’ un fatto inconfutabile che le affezioni croniche si accompagnano sempre ad un tasso enzimatico diminuito, particolarmente a livello di sangue, feci, urine e tessuti. In tutte le fasi acute di malattia e a volte anche ai primi stadi di cronicizzazione, si può riscontrare un tasso enzimatico alto, a dimostrare che l’organismo possiede delle riserve che vengono utilizzate più estesamente durante l’attacco della malattia. Più la malattia avanza, più il contenuto enzimatico del corpo si abbassa. Esiste una correlazione ben definita tra la quantità di enzimi che un individuo possiede e l’ammontare di energia di cui può disporre. Il Dr. Howell afferma che “Gli enzimi sono una vera pietra di paragone della vitalità. Gli enzimi offrono un importante mezzo di calcolo per l’energia di un organismo. Ciò che noi chiamiamo energia, forza vitale, energia nervosa e forza può essere sinonimo di attività enzimatica”. Il costruirsi e distruggersi dei tessuti è la diretta conseguenza dell’attività degli enzimi. In altre parole, il nostro stesso metabolismo è sostenuto dall’attività degli enzimi. Come conseguenza di ciò, quando il nostro livello di enzimi si abbassa diminuisce anche il nostro tasso metabolico e la nostra energia. Per evitare fraintendimenti, non si vuole affermare che la fonte della vita siano gli enzimi ma che esiste una correlazione tra livello di enzimi, vitalità dei tessuti e livelli di energia. Gli enzimi migliorano l’assimilazione di minerali e vitamine E’ in atto una tendenza crescente ad integrare la dieta con minerali e vitamine. Non altrettanta attenzione viene però posta nell’assumere integratori di enzimi o cibo crudo. Questo può facilmente tradursi in “un’auto-sconfitta”, in quanto l’organismo cercherà di mantenere i suoi livelli enzimatici liberando enzimi “rubati” da altre parti del corpo. Questo si traduce facilmente in esaurimento, spossatezza, invecchiamento prematuro oltre che bassi livelli di energiaL’utilizzazione delle vitamine dipende dagli enzimi ed essi a loro volta dipendono spesso dalle vitamine. Osservazioni cliniche hanno dimostrato che quando si assumono formulazioni a base di vitamine/minerali miscelate con enzimi occorrono quantitativi più bassi di vitamine e minerali. Tanto per fare un esempio, un paziente che necessitava giornalmente di 70 mcg di Zinco per combattere una grave forma di esaurimento, si è visto ridurre tale quantitativo a soli 3 mcg semplicemente introducendo una formula a base di Zinco combinato con enzimi. Sembra quindi che l’organismo necessiti di piccole quantità di vitamine e minerali se questi vengono combinati con enzimi. Gli enzimi in relazione agli stadi patologici Il tasso metabolico è determinato dall’attività enzimatica. Più rapidamente lavora il metabolismo, maggiore sarà la richiesta di enzimi. Sia durante l’esercizio fisico che durante la fase acuta di una malattia, il livello di enzimi può aumentare. In uno studio fatto dal Dr. Gerner nel 1933, furono presi in esame i livelli di Amilasi urinaria di 115 soggetti rappresentanti 28 tipi diversi di affezioni infettive nello stadio acuto. Essi furono riscontrati aumentati nel 73% dei soggetti. Altri studi hanno permesso di scoprire che durante affezioni tipo polmonite, appendicite acuta, malaria, tubercolosi polmonare, febbri di tutti i tipi, malattie infantili i livelli enzimatici erano aumentati nel sangue, nelle urine e nelle feci. Ogni incremento dell’attività metabolica, sia esso associato ad affezioni virali, lavoro muscolare, tasso cardiaco (come per l’esercizio fisico), digestione o gravidanza, può essere messo in parallelo ad un aumento dell’attività enzimatica e ad un aumento della temperatura corporea. In altre parole, gli enzimi sono più attivi durante una fase febbrile acuta di circa 38° che ad una temperatura corporea normale. Risulta altresì evidente che se gli enzimi rispondono a febbri ed infezioni significa che hanno una relazione diretta con il meccanismo di difesa dell’organismo. Esiste infatti una connessione tra attività dell’apparato immunitario e livello enzimatico. Maggiori saranno le riserve di enzimi, più veloce sarà la risposta immunitaria e quindi maggiore sarà la forza e la vitalità dell’organismo. I leucociti (WBC) sono responsabili della distruzione delle sostanze estranee che penetrano nel flusso sanguigno e linfatico causando la malattia. E’ risaputo che durante lo stadio acuto di una malattia e le infezioni, la quantità di leucociti circolanti aumenta. Il Dr. Willstatter, in uno studio che appartiene alla ricerca sugli enzimi, ha potuto dimostrare che esistono ben 8 diversi tipi di enzima Amilasi nei leucociti, e che gli stessi contengono enzimi proteolitici e lipolitici comuni a quelli secreti dal pancreas. Il Dr. Willstatter ha osservato con interesse quanto i sistemi enzimatici delle cellule dei globuli bianchi si adattassero a quelli della ghiandola pancreatica. Sembra cioè che il pancreas ed altre ghiandole che secernono enzimi li ricevano in gran parte direttamente dai leucociti. Basti pensare che dopo aver consumato un pasto a base di cibo cotto il numero di leucociti aumenta, presumibilmente in parallelo alla richiesta organica di enzimi digestivi, una sorta di misura compensatoria imputabile “all’intelligenza” innata del corpo umano. Il Dr. Kautchakoff ha potuto dimostrare l’esistenza di questo meccanismo semplicemente constatando che in seguito ad un pasto a base di cibo crudo non era osservabile alcun aumento sostanziale di leucociti. Al contrario degli stadi acuti di malattia, durante una patologia cronica il livello di enzimi nell’organismo diminuisce. In particolare l’attività del pancreas e dell’apparato digerente si riduce drasticamente come è il caso del diabete, del cancro e delle affezioni intestinali croniche. Ovviamente, in questi casi anche il sistema immunitario viene messo sotto pressione, con conseguente aumento della richiesta di enzimi. Si capisce quindi quanto sia importante mantenere i livelli enzimatici per assicurare salute, vitalità e resistenza dell’organismo. Sistema endocrino ed enzimi Il sistema endocrino e il sistema nervoso cooperano alla soppressione del desiderio di cibo e quindi alla regolazione dell’appetito. Il cibo crudo, ricco di enzimi alimentari, sostanzialmente elimina lo stress dal sistema endocrino, mentre cibi ad alto contenuto calorico come zucchero ed alimenti lavorati rompono questo delicato equilibrio. Le ghiandole, cioè, soprastimolano gli organi preposti alla digestione in quanto non trovano quegli enzimi e nutrienti che sono andati persi nella cottura prolungata o nella lavorazione, pur riconoscendo che la quantità di calorie sarebbe sufficiente. La richiesta di cibo aumenta per mantenere un sufficiente grado di forza e vitalità dell’organismo. Questo risulta in una super secrezione di ormoni, sovraalimentazione, obesità ed infine nell’esaurimento delle ghiandole che producono gli ormoni stessi, con la conseguenza di andare ad esaurire anche le scorte di enzimi proprie dell’organismo per cercare di far fronte all’aumento dell’attività metabolica. La falsa sensazione di benessere è dovuta alla ghiandola pituitaria, considerata l’artefice principale dell’invio di ormoni a tutte le altre ghiandole quali tiroide, surrenali, ghiandole riproduttive e pancreas. Si capisce quindi quanto gli enzimi siano connessi ed interdipendenti agli apparati organici principali quali l’apparato circolatorio, digerente, il sistema nervoso e quello endocrino, e quanta importanza rivestano nel trattamento di tutte le affezioni circolatorie e dell’obesità. Alcuni studi hanno dimostrato che i tessuti adiposi di soggetti affetti da obesità riportavano un livello di Lipasi diminuito. La ricerca scientifica ha dimostrato che i tessuti di animali e vegetali fanno registrare al contrario alti livelli di Lipasi. Il Dr. David Galton della facoltà di medicina dell’Università di Tufts ha esaminato 11 individui di peso variabile dai 100 ai 104 Kg ciascuno ed ha scoperto una carenza enzimatica a livello di tessuti adiposi. La carenza di Lipasi si riscontra anche nei casi di Lipoma. La funzione dell’enzima Lipasi è naturalmente quella di assistere la scomposizione delle molecole di grasso ma anche di assistere la funzione di immagazzinamento del grasso. Basti pensare alla perdita di peso che si verifica negli animali ibernati, dovuta proprio a questo importantissimo enzima. La carenza di Lipasi provoca un ristagno e accumulo dei grassi nelle arterie, nei capillari e negli organi, che può sfociare in patologie cardiocircolatorie e ipertensione. Berker e Meyers hanno scoperto grosse carenze di Lipasi conducendo uno studio su individui affetti da arteriosclerosi e ipertensione associati ad un lento assorbimento dei grassi. La loro ricerca ha dimostrato che il livello ematico di enzima Lipasi era appena la metà di quello riscontrato in individui di 27 anni di età. Durante la stessa ricerca, si è osservato che a livello di vasi sanguigni ed arterie i grassi non digeriti in modo appropriato dalla lipasi vengono assorbiti in maniera distorta causando indurimento delle arterie, aumento del colesterolo, ipertensione e arteriosclerosi. I depositi di grasso possono ostruire i vasi stessi impedendo al sangue di giungere al cuore, con la conseguenza che lo stesso deve aumentare il proprio ritmo per contrastare la congestione ma ovviamente il tutto si traduce in aumento della pressione e ingrossamento del muscolo cardiaco. Enzimi e processo digestivo Una ricerca condotta dal Dr. Beazell sul “Journal of Laboratory and Clinical Medicine” ha dimostrato che nella prima ora del processo digestivo vengono digeriti nello stomaco molti più amidi che proteine. Olaf Berglim, professore di Fisiologia all’Ilinois College of Medicine, ha ulteriormente confermato questa tesi somministrando ai suoi pazienti una dieta a base unicamente di patate lesse e pane, cioè grandi quantitativi di amidi, rilevando che dopo 45 minuti nello stomaco il 75% dell’amido nelle patate ed il 59% dell’amido nel pane era digerito. La ricerca ha dimostrato che nei primi 45-60 minuti della digestione una buona percentuale di cibo può essere predigerito nello stomaco dagli enzimi alimentari prima di raggiungere l’intestino tenue, dove il pancreas secerne i propri enzimi per proteine, amidi e grassi a livello di duodeno. In virtù di questo meccanismo, se il cibo non viene adeguatamente predigerito il pancreas incrementa la propria attività al fine di “reclutare” enzimi da tutto il corpo, finendo presto sotto stress. Il testo di Anatomia di Gray cita il Dr. Walther B. Cannon, un’autorità in materia, per affermare che lo stomaco “... consiste di due parti fisiologicamente distinte: la porzione cardiaca ed una cavità di raccolta del cibo nella quale la digestione salivaria continua; la porzione pilorica è il sito della digestione gastrica attiva. Non ci sono onde peristaltiche nella regione cardiaca.” Esiste una legge detta “dell’Adattamento Secretivo degli Enzimi Digestivi” la quale stabilisce che tanto maggiore è il carico che viene assolto nella digestione dagli enzimi alimentari esogeni, tanto minore sarà il carico posto su Pancreas e Intestino Tenue per secernere enzimi appropriati, conservando la capacità enzimatica propria dell’organismo per svolgere gli altri importantissimi processi metabolici quali la riparazione di tessuti, organi ed altre funzioni. Enzimi e diabete Quando i livelli ematici di Amilasi sono insufficienti, il tasso di zucchero ematico può aumentare. In alcuni esperimenti eseguiti da Grublers e Myers è stato dimostrato che somministrando Amilasi ad individui normali dopo che questi avevano ingerito 80 grammi di zucchero, i livelli di zucchero ematico rimanevano stabili. Altri studi hanno dimostrato che la somministrazione di Amilasi per via orale o intramuscolare causa un abbassamento dei livelli di zucchero ematico nei soggetti affetti da diabete. Bassler ha dimostrato che l’86% dei soggetti diabetici da lui esaminati mostravano una carenza di Amilasi a livello di secrezioni intestinali. In seguito alla somministrazione di Amilasi, il 50% dei pazienti (che assumevano regolarmente insulina) erano in grado di controllare i loro livelli di zuccheri senza ricorrere più all’insulina. L’enzima Amilasi sembra avere il compito di assistere la funzione di raccolta e utilizzo degli zuccheri nel sangue. Disintossicazione e allergie Nei cibi predigeriti dagli enzimi alimentari avvengono due importanti cambiamenti: a) il contenuto enzimatico aumenta fino a 10 volte b) nel processo di pre-digestione il cibo viene ridotto nei suoi componenti elementari. Le proteine sono spezzate in aminoacidi, gli amidi in zuccheri semplici ed i grassi in acidi grassi, che verranno assimilati facilmente senza richiedere ulteriore energia all’organismo. E’ altresì dimostrato che il cibo non correttamente digerito può causare reazioni tossiche. Per esempio, il Dr. W.W. Oelgoetz ha dimostrato che le molecole di proteine, amidi e grassi non ben digerite vengono assorbite nel flusso sanguigno e possono dar luogo a reazioni allergiche se non controbilanciate da un adeguato livello di enzimi. Somministrando enzimi Amilasi, Proteasi e Lipasi oralmente ai suoi pazienti, il livello enzimatico del sangue è stato normalizzato e le affezioni allergiche alleviate. Sembrerebbe logico quindi affermare che una dieta ricca di enzimi alimentari aiuta il normale processo di purificazione e disintossicazione. Allo scopo sono necessari enzimi che possano restare attivi nelle zone a Ph acido preposte alla predigestione della parte bassa dello stomaco e nell’ambiente alcalino dell’intestino tenue. il Dr. Howell dopo anni di ricerca ha scoperto che gli enzimi presenti in certi funghi, se messi in coltura su una base alimentare come grano, crusca o fagioli di soia, producono enzimi Proteasi, Amilasi Lipasi e Cellulasi che hanno la particolarità di rimanere attivi in una gamma di valori di Ph molto vasta e possono lavorare nell’intero tratto intestinale aiutando ad incrementare i modelli enzimatici carenti nel sangue. Possiamo tranquillamente affermare che gli enzimi alimentari su base vegetale sono sicuramente più attivi di quelli provenienti da fonti animali in quanto sono in grado di svolgere l’importante lavoro di pre-digestione nello stomaco, dove quelli di provenienza animale sono assolutamente inattivi. Bambini Un interessante monitoraggio della salute e dello sviluppo di 20.061 bambini durante i primi 9 mesi di vita è stato condotto a Chicago, presso l’Infant Welfare Center. Di questi, il 48,5% erano allattati interamente al seno, il 43% solo parzialmente al seno e il restante 8,5% veniva allattato solo artificialmente. Al termine dello studio, i dati relativi al tasso di mortalità erano i seguenti: N. bambini 1 - Allattati interamente al seno 2 - Allattati parzialmente al seno 3 - Allattati artificialmente 9.749 8.605 1.707 Bambini deceduti 15 59 144 % 0,15 0,7 8,4 Come si può notare, il tasso di mortalità registrato nel caso 3 è ben 56 volte più elevato di quello relativo al caso 1. Dei bambini allattati al seno, 4 sono morti a causa di infezioni respiratorie, mentre ben 82 dei 1.707 bambini allattati artificialmente sono morti per lo stesso problema. Negli Stati Uniti nasce un bambino deforme ogni 5 minuti, il che equivale ad un bambino ogni 10 famiglie. Solo in questo paese si mettono al mondo 250.000 bambini deformi all’anno, di cui il 75% riporta disturbi a carico del piano mentale. Sovra-alimentare un bambino, specialmente con cibo cotto e devitalizzato, si traduce in una maggior richiesta di enzimi endogeni per la digestione lasciando così scoperte le richieste del sistema immunitario, con una evidenza di scarsa energia, aumento dei grassi corporei e quindi maggior carico su cuore, reni polmoni. Gli enzimi alimentari aggiunti alla dieta costituiscono una soluzione eccellente a questo problema. Gli enzimi alimentari nel trattamento di allergie e Candida Probabilmente non è stato sottolineato ancora abbastanza quanto proteine non digerite e altre proteine nella forma di virus, lieviti e batteri che penetrano le pareti intestinali siano potenzialmente tossici per l’intero sistema organico. Gli allergeni possono semplicemente entrare in circolo insieme all’aria che respiriamo. Essi si “attaccano” alle molecole di proteine mal digerite che vengono assorbite nel flusso sanguigno. Tutte questo si traduce in un bombardamento proteico continuo che risulta in una aumentata richiesta dell’enzima Proteasi e in una pressione a carico del sistema immunitario. Gli enzimi svolgono l’importantissimo compito di digerire queste molecole proteiche consentendo la normale eliminazione degli allergeni attraverso il flusso linfatico. Un esempio abbastanza diffuso è la Candida albicans, un lievito che si trova normalmente nel tratto intestinale e nelle aree vaginali di animali e umani, ma può facilmente prendere il sopravvento se l’organismo (particolarmente il sistema immunitario) è indebolito. La Candida è anch’essa un corpo proteico e può cambiare forma nell’intestino, restando nella forma lievito-fungo ed entrando in circolazione oppure può sviluppare una struttura radicale che penetra letteralmente gli intestini lasciando un’ampia apertura per tutti gli altri batteri, antigeni e proteine non digerite circolanti. Queste sostanze sono la causa principale delle sintomatologie più varie, dai fenomeni allergici a stati di ansia, sensazione di fatica, disturbi digestivi, vaginiti, cistiti, problemi mestruali ed emicranie. Questa è anche la ragione per cui l’approccio terapeutico usato nelle allergie è utilizzato anche per combattere la Candidosi. Fermenti, lieviti e la maggior parte degli antigeni, essendo corpi proteici, possono essere eliminati associando alla dieta una supplementazione con enzimi alimentari. Così facendo si vanno a nutrire le cellule dei globuli bianchi con conseguente aumento del potenziale immunitario. Un approccio efficace per la candidosi, le allergie e qualsiasi altro problema sistematico è di consumare enzimi alimentari vegetali tra un pasto e l’altro. Questo per aumentare l’attività enzimatica a livello di tratto digerente e flusso sanguigno. Inoltre anche l’uso del lactobacillus Acidophilus aiuterà a tenere sotto controllo il diffondersi di lieviti e parassiti nell’intestino nutrendo contemporaneamente il sistema immunitario. Gli enzimi nella pratica sportiva Gli atleti possono beneficiare grandemente dell’integrazione con enzimi alimentari, dal momento che assumono già vitamine, minerali e preparati alimentari concentrati. Sono gli enzimi che fanno funzionare questi nutrienti. Inoltre l’esercizio fisico provoca un innalzamento della temperatura corporea e quindi una maggior e più rapida richiesta organica di enzimi. Allo stesso tempo i carboidrati vengono bruciati più in fretta e sono necessari più nutrienti per il rifornimento energetico. Poichè gli atleti adottano diete principalmente a base di cibo cotto, se l’organismo non viene rifornito dall’esterno di enzimi alimentari la riserva propria dell’organismo subisce una drastica riduzione a causa del rapido incremento della richiesta di enzimi endogeni. CONTENUTO TITOLATO IN BIOFLAVONOIDI >95% Dalla Medicina Tradizionale Cinese Le proprietà della Scutellaria Baicalensis Georgi riportate nella ricerca medico-scientifica clicca sui links qui sotto: con il nome Huan Qin: Herbmed.org per gli articoli bibliografici: proprietà antivirali hiv clicca qui per gli altri articoli correlati hiv clicca qui per i risultati e i dati in vitro hiv: clicca qui Le principali proprietà: Antiinfiammatoria, calmante, depura l'organismo dalle sostanze tossiche, antiipertensiva, con effetto sedativo preziosa per la circolazione venosa: Drugdigest.com per le proprietà antivirali hiv per le proprietà antifungine(Candida): (Extracts of Scutellaria baicalensis root are fungistatic against Candida albicans, collegamento ad Accademia farmaceutica Cryptococcus neoformans and Pityrosporum ovale clicca qui Yang 1995 ) Ha inoltre proprietà antifungine , antisettiche contro un vasto spettro di germi, ed antivirali. La bibliografia scientifica inoltre riporta effetti del Flavone appartenente alla Scutellaria come POTENTE INIBITORE DEL VIRUS INFLUENZALE A e B ( Antiviral activity of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of Scutellaria baicalensis against influenza A (H3N2) and B viruses.(Nagai T, Suzuki Y, Tomimori T, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan. Integratore erboristico a base di Puro Estratto BAICALIN Flacone da 30 compresse Euro 29,00 secco di radice di Scutellaria Baicalensis Georgi titolato in Bioflavonoidi >95% Per due compresse: contenuto minimo di Bioflavonoidi 973 mg. Le proprietà benefiche della Scutellaria Baicalensis Georgi I flavonoidi più studiati nella S. baicalensis Georgi sono il baicalin, baicalein, wogonin, e wogonside fra altri 35 che sono stati poi isolati. Il Baicalin, è un flavone glicoside, ed è il flavonoide predominante che è presente in una quantità variabile nella radice dal 12% al 17%. La pianta deve le sue proprietà terapeutiche all’elevato contenuto in flavonoidi, che esplicano una marcata azione venotropa, antinfiammatoria ed antiallergica. La Baical è un rimedio prezioso usato per la circolazione. l’ipertensione arteriosa, l’arteriosclerosi, le vene varicose, i lividi ed i problemi circolatori che derivano dal diabete. E’ ora impiegata anche per le patologie di origine allergica come l’asma, la febbre da fieno, l’eczema e l’orticaria e per le sue proprietà antibatteriche, antifungine (Candida albicans) ed antivirali contro il virus dell’influenza A e B. La Baical viene prescritta per le infezioni gastrointestinali che causano diarrea come la dissenteria, per febbri elevate e tossi con catarro denso e giallo. Viene anche data a persone che soffrono di patologie urinarie dolorose. Alla luce delle recenti ricerche e dei dati sperimentali, il Baicalin ha dimostrato di inibire anche diversi virus, in particolare quello dell’influenza A e B -1, , quello di Epsteinbarr -2, ed alcuni retrovirus 3 tra cui l’HIV4 nonchè il virus della leucemia dei linfociti T -5, 1. Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, et al. In vivo anti-influenza virus activity of plant flavonoids possessing La Baical (Scutellaria Baicalensis) è una pianta perenne, alta da 30 a 120 cm, con foglie lanceolate e fiori di color violettoblu. Si trova in Cina, Giappone, Corea, Mongolia e Russia. Prospera su pendii assolati ed erbosi e sui terreni incolti tra i 100 e i 2000 m. La radice si raccoglie in autunno o in primavera da piante di 3-4 anni. Nel 1973, nella Cina nord-occidentale furono scoperte 92 tavolette di legno in una tomba del II secolo d.C. Tra le altre erbe elencate nelle prescrizioni per decotti, tinture, pillole e pomate vi era la Baical. L’erba ha avuto un ruolo ben preciso nella medicina erboristica cinese almeno da quell’epoca. La Scutellaria Baicalensis Georgi (Baical o Huang qin) è in uso da centinaia di anni in Cina e Giappone per trattare le indisposizioni e sindromi infiammatorie. Le radici della pianta hanno un contenuto particolarmente elevato in flavonoidi, superiore al 35%, che le attribuiscono una colorazione gialla, ed il suo nome tradizionale di “radice d’oro”. Questi flavonoidi inibiscono selettivamente gli enzimi della cascata dell’acido arachidonico, in particolare le lipoossigenasi, ed inoltre possiedono proprietà antiossidanti, antivirali, antiretrovirali, antitumorali, antibatteriche e sedative. La Scutellaria è usata nella medicina tradizionale cinese per le le condizioni “calde” e “umide”, e per la “rimozione delle tossine” (Alt Med Rev 1997;2(6):472-480) inhibitory activity for influenza virus sialidase. Antivir Res 1992;19:207-217 2. Konoshima T, Kikumai M, Kozuka M, et al. Studies on inhibitors of skin tumor promotion. Xl. Inhibitory effects of flavonoids from Scutellaria baicalensis on epstein-barr virus activation and their anti-tumor-promoting activities. Chem Pharm Bull 1992;40:531-533. 3. Spedding G, Ratty A, Middleton E Jr. Inhibition of reverse transcriptases by flavonoids. Antivir Res 1989;12:99-110. 4. Buimovici-Klein E., V. Mohan, M. Lange et al. Inhibition of HlV replication in lymphocyte cultures of virus-positive subjects in the presence of shosaiko-to, an oriental plant extract. Antivir Res 1990;14:279-286. 5. Baylor NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by the plant flavonoid baicalin (7- glucuronic acid, 5, 6-dihydroxyflavone). J Infect Dis 1992;165:433-437. Baicalin POTENTE INIBITORE DEL VIRUS INFLUENZALE A e B RICHIEDILO AL TUO FARMACISTA DI FIDUCIA Codice 902580012 Flacone da 30 compresse Euro 29,00 Per due compresse: contenuto in Bioflavonoidi pari a 973 mg. Puro Estratto secco titolato di radice di Scutellaria Baicalensis Georgi Bioflavonoidi >95% Biol Pharm Bull. 1995 Feb;18(2):295-9. Antiviral activityAntivir Res 1992;19:207-217 2. Konoshima T, Kikumai M, Kozuka M, et al. Studies on inhibitors of skin tumor promotion. Xl. Inhibitory effects of flavonoids from Scutellaria baicalensis on epstein-barr virus activation and their anti-tumor-promoting activities. Chem Pharm Bull 1992;40:531-533. 3. Spedding G, Ratty A, Middleton E Jr. Inhibition of reverse transcriptases by flavonoids. Antivir Res 1989;12:99-110. 4. Buimovici-Klein E., V. Mohan, M. Lange et al. Inhibition of HlV replication in lymphocyte cultures of virus-positive subjects in the presence of sho-saiko-to, an oriental plant extract. Antivir Res 1990;14:279-286. 5. Baylor NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by the plant flavonoid baicalin (7-glucuronic acid, 5, 6-dihydroxyflavone). J Infect Dis 1992;165:433-437. of plant flavonoid, 5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, from the roots of Scutellaria baicalensis against influenza A (H3N2) and B viruses. Nagai T, Suzuki Y , Tomimori T, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan. We investigated effects of isoscutellarein-8-methylether (5,7,4'-trihydroxy-8-methoxyflavone, F36) from the roots of Scutellaria baicalensis on the single-cycle replication of mouse-adapted influenza viruses A/Guizhou/54/89 (H3N2 subtype) and B/Ibaraki/2/85 in Madin-Darby canine kidney (MDCK) cells. The agent suppressed replication of these viruses from 6 to 12 h after incubation in a dose-dependent manner by 50% at 20 microM and 90% at 40 microM, respectively. F36 (50 microM) reduced the release of B/Ibaraki virus in the medium by 90-93% when it was added to the MDCK cells at 0 to 4 h after incubation. The cell-associated virus determined by sialidase activity was also reduced by the treatment at 0 to 4 h. F36 (120 microM) inhibited the low pH-dependent membrane fusion of both the viruses with the liposome containing mixed gangliosides from bovine brain. However, the agent little affected the hemagglutination and RNA-dependent RNA polymerase activities of these viruses in vitro. These results suggest that F36 inhibits the replication of A/Guizhou and B/Ibaraki viruses at least partly by inhibiting the fusion of viral envelopes with the endosome/lysosome membrane which occurs at the early stage of the virus infection cycle. F36 (0.5 mg/kg) showed no antiviral activity against A/Guizhou and B/Ibaraki viruses in mice when administered intranasally 5 min prior to virus inoculation, whereas it significantly inhibited their proliferation in the mouse lung when administered intranasally 7 times (total 3.5 mg/kg) from 18 h before to 54 h after virus infection. PMID: 7742801 [PubMed - indexed for MEDLINE] Chem Pharm Bull (Tokyo). 1990 May;38(5):1329-32 Inhibition of influenza virus sialidase and anti-influenza virus activity by plant flavonoids. Nagai T, Miyaichi Y, Tomimori T, Suzuki Y, Yamada H. Oriental Medicine Research Center, Kitasato Institute, Tokyo, Japan. Flavonoids (103 species) were tested for inhibitory activity against influenza virus sialidase using sodium p-nitrophenyl-N-acetyl-alpha-Dneuraminate as substrate. 5,7,4'-Trihydroxy-8-methoxyflavone from the root of Scutellaria baicalensis showed the most potent activity (IC50, 55 microM), and this flavone appeared to be a non-competitive inhibitor of the enzyme. Whereas, negligible or weak inhibitory activities were observed for mouse liver sialidase, beta-galactosidase and alpha-mannosidase as tested. This flavone also inhibited the infection by influenza virus A/PR/8/34 of Madin-Darby canine kidney cells, and replication of the virus in the allantoic sack of embryonated egg. These results suggest that flavone, which has potent influenza virus sialidase inhibitory activity, may have anti-influenza virus activity. PMID: 2393958 [PubMed - indexed for MEDLINE] Herbs & Supplements Scutellaria baicalensis Scientific Name: Baikal Scullcap Other Names: Baikal Skullcap Root, Huang Qin, Hwanggum, Ogon, Scute, Wogon References Baylor NW, Fu T, Yan YD, Ruscetti FW. Inhibition of human T cell leukemia virus by the plant flavonoid baicalin (7-glucuronic acid, 5,6-dihydroxyflavone). Journal of Infectious Diseases. 1992;165(3):433-437. Blaszczyk T, Krzyzanowska J, Lamer-Zarawska E. Screening for antimycotic properties of 56 traditional Chinese drugs. Phytotherapy Research. 2000;14(3):210-212. Cauffield JS, Forbes HJ. Dietary supplements used in the treatment of depression, anxiety, and sleep disorders. Lippincotts Primary Care Practice. 1999;3(3):290-304. Center for Food Safety and Applied Nutrition. U.S. Food and Drug Administration. 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Please share this information with your healthcare provider and be sure that you talk to your doctor and pharmacist about all the prescription and non-prescription medicines you take before you begin to use any herbal product. giovedi 21 Aprile 2005 SUPPLEMENTO SALUTE pag. 11 Dall'antica Cina I servizi di Repubblica.it FITOTERAPIA e agopuntura cinese. Ne parlerà Emilio Minelli, del centro di Ricerche Bioclimatologia Medica, Biotecnologie e Medicine Naturali dell'università di Milano, precisando, come segnalato dal National Institute of Health statunitense, la distinzione tra medicina alternativa, come qualcosa che si sostituisce alle terapie dei paesi occidentali, e medicina complementare, che invece le affianca. Tra queste ultime c'è la medicina cinese, che comprende agopuntura, fitoterapia, dietetica cinese, ki-gong, massaggio, tutte metodiche che servono da supporto all'organismo, trattato anche in Cina con chemio e radioterapia in ambito oncologico. La Cina da alcuni anni ha avviato un'imponente ricerca per una revisione e validazione di tutte le antiche ricette fitoterapiche per un confronto e una traduzione dai codici cinesi (yin/yang) alla luce della "evidence based medicine" occidentale. Tra le più studiate la Scutellaria Baicalensis, una pianta usata nella terapia di supporto come epatoprotettore per lenire gli effetti collaterali della chemioterapia. Baicalin = il principio attivo (bioflavonoide con purezza 97,5%) viene estratto dalla Scutellaria Baicalensis Essentia ® Vitae Complemento alimentare a base di estratti fluidi Le proprietà degli estratti vegetali : LA CURCUMA, è una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e dell'Indonesia. Contiene i seguenti principi attivi: sesquiterpeni, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene) derivati ossigenati ( turmerone, ar-turmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani, turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi (curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio (arabinogalattini, ukonani), vitamina C. Il nome deriva da Sanscrito Kum-kuma, è l'ingrediente principale del curry indiano e si usa anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio nei processi digestivi, per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come stimolante dell’appetito., la Curcumina ha attività antiflogistica nell’ artrite ed antinfiammatoria a bassa tossicità ( rispetto agli steroidi). E' essenzialmente impiegata come protettore del fegato. La CURCUMINA è stata studiata anche per la sua azione ANTIOSSIDANTE , ANTITUMORALE ed ANTIVIRALE contro il virus Hiv: 1 - 2 Recenti studi di farmacologia sperimentale e clinica, confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente attribuita all' induzione dell'apoptosi (o morte programmata delle cellule ), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante, oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico. Si è constatato che la la curcuma inibisce la perossidazione dei lipidi, potenziando le attività degli enzimi antiossidanti dell'organismo. In particolare da uno uno studio si è rilevato che l'assunzione di Curcuma porta ad un incremento della attività della Superossido dismutasi( SOD ), della Catalasi (CAT) e della Glutatione perossidasi (GSH PX) nel fegato, rispettivamente del 19%,19% ,20% . 3 La Notizia – da http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4556,00.html Curcuma: dalla cucina alla farmacia Dr. FABIO FIRENZUOLI Pres. Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti Ospedale S. Giuseppe - Az. USL 11 - Empoli La Curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta tropicale, originaria dell' India, appartiene alal famiglia delle Zinziberaceae, ed è apprezzata da secoli soprattutto in cucina come aromatizzante e digestivo, tra l'altro utilizzata per la preparazione del Curry. E' chiamata anche lo Zafferano d'India. Si tratta di una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto la stessa radice. I suoi costituenti tipici sono amidi e fibre, sostanze coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi), un olio essenziale ricco in derivati terpenici, e flavonoidi. Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzino il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcumina, sono: -attività antinfiammatoria , -antiossidante, -immunostimolante Importanti e degne di nota sono l’attività antiossidante e l'attività antiinfiammatoria della curcumina, per inibizione delle cicloossigenasi e delle lipossigenasi, dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e placebo. Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente per l' induzione all'apoptosi (o morte programmata), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico. E sono proprio queste le caratteristiche che rendono la pianta interessante anche dal punto di vista medicinale. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di Curcuma sono rappresentate dalla dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche. Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi. La preparazioni consigliata a scopo terapeutico è l' estratto secco ottenuto dal rizoma, abitualmente standardizzato in curcuminoidi. La Curcuma longa entra a far parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici. Cautela tuttavia deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica e calcolosi della colecisti. bibliografia: 1)De Clercq E. Rega Institute for Medical research, Katholieke Universieteit Leuven, Belgium Current lead natural products for the chemiotherapy of human immunodeficiency virus (HIV) infection http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10934347 2) “Inhibition of human immunodeficiency virus type-1 integrase by curcumin” Mazumder A, Raghavan K,WeinteinJ, Kohn KW, Pommier Y. Laboratori of Molecular Pharmacology, National Cancer Institute Bethesda, MD 20892-4255, USA. Biochem Pharmacol 1995 Apr. 18; 49(8): 1165-70 3)Food Chem Toxicol. 1994 Mar;32(3):279-83 Effect of dietary turmeric (Curcuma longa) on iron-induced lipid peroxidation in the rat liver. Reddy AC, Lokesh BR. Department of Biochemistry and Nutrition, Central Food Technological Research Institute, Mysore, India. ZENZERO Lo Zenzero (Zingiber officinales Rosc) o Ginger era conosciuto in China sin dal 400 a.C. I Greci e Romani credevano provenisse dell' Arabia perchè fu inizialmente inviato dall'India attraverso il Mar Rosso. Veniva e viene usato ancora oggi come SPEZIA. Fu introdotto in Jamaica e nelle isole ad ovest dell'India dagli Spagnoli che lo esportarono in grandi quantità negli anni 1547 d.C. Lo Zenzero è una erba perenne rizomatosa. Il RIZOMA è AROMATICO, CON GUSTO PUNGENTE DI AROMA DI LIMONE, con spessi lobi color giallo chiaro, con forme differenti a seconda delle specie coltivate. I PRINCIPALI ELEMENTI ATTIVI CONTENUTI NEL RIZOMA SONO: IL ZINGIBERENE (ALFA E BETA ZINGIBERENE) E IL ZINGIBEROLO. ll suo olio essenziale contiene ZINGIBERENE BISABOLENE METILEPTENONE CINEOLO GERANIOLO LINALOLO D BORNEOLO D CANFENE OLEORESINA GINGERINA PROTEASI [TIPO PAPAYA] Lo zenzero è usato nella medicina Ayurvedica come carminativo e stimolante del tratto gastro intestinale. E' impegato come rimedio casalingo per flatulenza e coliche. Si riporta che lo zenzero contenga anche un fattore antistaminico. Da ultime ricerche si è scoperta la valenza di antiossidante, tanto da equipararlo come efficacia alla Vit. C (acido ascorbico). Dai risultati di una ricerca si è rilevato che lo Zenzero ha la proprietà di ridurre la perossidazione dei lipidi, proteggendo l'attività degli enzimi antiossidanti Superossido dismutase (SOD), Catalase (CAT) e Glutatione perossidasi (GSH Px), aumentando in modo significativo i livelli di Glutatione nel sangue 4 4) Indian J Exp Biol. 2000 Jun; 38(6):604-6 Influence of dietary ginger (Zingiber officinales Rosc) on antioxidant defence system in rat: comparison with ascorbic acid Ahmed RS, Seth V, Banerjee BD. Department of Biochemstry, University College of Medical Sciences, Shahdara, Dehli 110095 India MALLO DI NOCE Il noce comune (Juglans Regia) è apprezzato principalmente per il suo frutto (le noci). In Occidente la noce intera con il Mallo è utilizzata particolarmente quale ingrediente primario nella preparazione del famoso liquore NOCINO. CONTIENE TANNINI, OLIO ESSENZIALE JUGLONE, VITAMINA C , FLAVONOIDI. Differenti gli usi nella medicina Ayurvedica: ha nome Akschota (in sanscrito) è conosciuto come astringente ed antisettico e sono utilizzate anche altre parti dell'albero (foglie , corteccia, succo del frutto acerbo,- per gargarismi e cura del mal di gola). Il gheriglio di noce in Himalaya viene utilizzato nelle coliche e dissenterie. L'estratto di Noce (Walnut) - (nome botanico della pianta Juglans Regia), in India è largamente usato nella medicina tradizionale per il trattamento di varie malattie. E' descritto avere proprietà anticancro, toniche, purificatrici del sangue, ed agente detossificante. A tale proposito e' stato condotto recentemente uno studio per verificare l'effetto modulatorio dell'estratto di mallo di noce sulla tossicità di alcuni farmaci chemioterapici anticancro come la ciclofosfamide.5 Dai risultati di questo studio l'estratto di mallo di noce sembra incrementare i livelli di Glutatione (GSH) e l'attività della Glutatione perossidasi (GSH PX) e della Catalasi (CAT). 5) Hum Exp Toxicol. 2003 Sep; 22(9): 473-80 Acqueous extract of walnut (Juglans regiaL.) protects mice against cyclophosphamide-induced biochemical toxicity. Haque R, Bin-Hafeez B, Parvez S, Pandey S, Sayeed I, ali M, Raisuddin S. Immunotoxicology Laboratory, Department of Medical Elementology and Toxicology, Hamgdard University, New Dehli 110062, India. HENNE' La pianta di henna (lawsonia inermis forma alba) e’ costituita da foglie lunghe 2-4cm, glabre, a margine intero, leggermente raggrinzite, penninervie che essiccate vengono tritate finemente fino ad ottenere una polvere impalpabile di colore verde brillante e d’odore intenso. La polvere di henna in Europa e’ usata come tintura per capelli, grazie alla presenza di lawsone. L'Hennè entra a far parte della medicina tradizionale, specie nei paesi di origine, come rimedio per una grande varietà di disturbi. Si utilizza l'estratto acquoso, di colore giallo, aranciato o bruno, come colluttorio per fare gargarismi e contro il mal di gola; poiché gli si attribuiscono proprietà astringenti e antimicotiche, viene anche utilizzato contro infiammazioni ed eruzioni della pelle, herpes, psoriasi, foruncoli, scottature, ematomi, forfora, seborrea, per eczemi, scabbia, micosi, ed ulcerazioni, lozioni per capelli, per unghie e viso. In India e nord Africa è utilizzata oltre che ad uso esterno anche a scopo medicinale. Nella medicina orientale difatti viene impiegata come diuretica ed astringente , per uso interno, nonostante il suo sapore molto amaro, e sotto forma di estratto per combattere l'emicrania, la calcolosi, l'ingrossamento della milza, per le malattie dell'apparato digerente,contro la dissenteria. Recenti ricerche hanno individuato nell'estratto di foglie di hennè effetti anticarcinogeni, chemiopreventivi, antiossidanti, (per incremento degli enzimi antiossidanti Superossido dismutasi (SOD), Glutatione reduttasi (GR), e attività della Catalasi (CAT). 6 6)Mol Cell Biochem. 2003 Mar;245(1-2):11-22. Related Articles, Links Modulatory effect of henna leaf (Lawsonia inermis) on drug metabolising phase I and phase II enzymes, antioxidant enzymes, lipid peroxidation and chemically induced skin and forestomach papillomagenesis in mice. Dasgupta T, Rao AR, Yadava PK. Cancer Biology and Applied Molecular Biology Laboratories, School of Life Sciences, Jawaharlal Nehru University, New Delhi, India. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12708740 Integratori alimentari Prodotti notificati al Ministero della Salute D.L. 27/01/92 N°111 Antiossidanti e Immunostimolanti Per la Salute il Benessere e lo Sport. Tonorigèn ® Le proprietà degli estratti vegetali contenuti: ANTIINFIAMMATORIE, ANTIOSSIDANTI, ANTIVIRALI COLAGOGHE,DEPURATIVE, DIURETICHE, IMMUNOSTIMOLANTI PROTETTIVE PER LA CIRCOLAZIONE, Tonorigèn ® SCAVENGER CONTRO I RADICALI LIBERI, flacone da 60 compresse listino euro 29,00 Coadiuvante nella riduzione del peso corporeo nei regimi dietetici controllati STIMOLANTI TERMOGENICHE,TONICHE Integratore alimentare a base di estratti vegetali in grado di favorire la fisiologica depurazione dell'organismo Apporto componenti erboristici per 2 compresse: The verde (Camelia sinensis) foglie estratto secco 200 mg (apporto in polifenoli 190 mg), Curcuma (Curcuma longa) radice estratto secco 200 mg (apporto in curcuminoidi 190 mg), Liquirizia (Glycyrrhiza glabra) radice estratto secco 200 mg (apporto in acido glicirrizico 18 mg), calcio fosfato, cellulosa microcristallina, Betulla (Betulla alba) foglie estratto secco 100 mg (apporto in flavonoidi 1 mg), Cicoria (Cycorium intybus) radice estratto secco 100 mg , Scutellaria (Scutellaria baicalensis) radice estratto secco 100 mg, Ortica (Urtica dioica) radice estratto secco 100 mg (apporto in betasitosteroli 0,8 mg). Antiagglomeranti: magnesio stearato e biossido di silicio. TONORIGEN ® LE PROPRIETA’ DEI COMPONENTI ERBORISTICI IL THÈ VERDE: EFFETTO TERMOGENICO. Per la presenza di polifenoli e di metilxantine, il Thè verde viene utilizzato come coadiuvante nella riduzione del peso corporeo nell'ambito di regimi dietetici controllati; queste sostanze sarebbero infatti in grado di stimolare il metabolismo basale e la lipolisi e di aumentare la funzionalità renale con conseguente aumento della diuresi. IL THE’ VERDE: POTENTE ANTIOSSIDANTE Tra i principi attivi di maggiore interesse vi sono: i composti polifenolici ( catechine, flavonoli e loro glucosidi); le metilxantine (caffeina-o teina-, teofillina, teobromina); le saponine triterpeniche. Il the verde ha proprietà toniche e stimolanti sul sistema nervoso centrale per la presenza di caffeina, e proprietà antiossidanti, in grado di aiutare la neutralizzazione dei radicali liberi e di prevenire gli effetti dell'ossidazione nell'organismo. Infatti, il potenziale antiossidante dei polifenoli contenuti nel tè verde è particolarmente elevato, come mostrato da alcuni studi comparativi tra l'azione antiossidante della catechina EGCG (EPIGALLOCATECHINA GALLATO) e quella dell'antiossidante per eccellenza, la vitamina E. Si è scoperto che l'estratto del tè verde ha un'attività antiossidante 200 volte superiore a quella della vitamina E. A livello cardiovascolare il the verde protegge il cuore e la circolazione sanguigna: gli antiossidanti del tè verde possono aiutare a neutralizzare i danni, causati dai radicali liberi, alle arterie (arterosclerosi) ed a ridurre i rischi di infarto miocardico e coronarico. 11 IL THE’ VERDE PROPRIETA’ ANTIVIRALI ED ANTITUMORALI Il tè verde ha proprietà antiossidanti, antimicrobiche, ed ANTIVIRALI (in particolare la catechina EPIGALLOCATECHINA GALLATO ) 2 Diversi studi epidemiologici dimostrano come il tè verde riduca il rischio d’insorgenza e lo sviluppo di tumori. 11 12 L’ORTICA viene impiegata in caso di modesta ritenzione idrica, renella, sindromi dolorose dei tessuti periarticolari e muscolotendinei ed osteoarticolari, stati anemici e diarree, cellulite ed obesità. Le conferme scientifiche si hanno però solo sugli effetti diuretici ed antinfiammatori. Per la moderna ricerca scientifica la parte interessante della pianta è data dalle radici, ricche di POLISACCARIDI, (POLIFENOLI, LECTINE,(in particolare la N-ACETIL-GLUCOSAMINA) I LIGNANI ED I FITOSTEROLI. Il suo impiego è consigliato per la riduzione di sintomi e disturbi funzionali legati all'ipertrofia prostatica; aumenta il flusso urinario e la forza del getto urinario, tipicamente ridotta, e riduce il volume residuo in vescica al termine della minzione. 10 I principi attivi contenuti hanno inoltre effetto antivirale conto il virus hiv (I Lignani, la N- acetil glucosamina, i polisaccaridi) 1 - 2 LA BETULLA per la sua ATTIVITÀ DIURETICA, viene comunemente impiegata nel TRATTAMENTO DELLA CELLULITE. I principi attivi contenuti nelle foglie di Betulla sono: flavonoidi quali l'iperoside), ed i glicosidi luteolina e quercitrina. Nella pianta sono presenti anche saponine e tannini. Le foglie fresche contengono anche oltre 0,5 % di acido ascorbico e l’acido betulinico con proprietà antivirali 2 . La ricerca scientifica odierna si sta focalizzando inoltre sulle proprietà anti cancro ed antivirali (virus hiv) dell’acido betulinico 4 5 6 http://www.siu.edu/%7Eebl/issue1/betulini.htm Le attività che la medicina popolare riconosce alla Betulla sono diuretiche, antiinfiammatorie ed antisettiche. Le foglie di Betulla sono state tradizionalmente utilizzate per il trattamento della gotta, delle malattie infiammatorie delle articolazioni e per trattare il dolore di tipo medio nell'artrite. La Betulla è anche utilizzata per ridurre i fenomeni di ritenzione idrica e nella calcolosi renale. E' stato anche dimostrato che gli estratti di Betula pubescens possiedono effetti antibatterici contro lo Stafilococcus aureus. LA CURCUMA, è una Pianta erbacea perenne dal caratteristico rizoma di colore giallo, originaria dell'Asia meridionale, dell'India e dell'Indonesia. Contiene i seguenti principi attivi: sesquiterpeni, carburi (zingibrene, B- e d-curcumene, ar-curcumene) derivati ossigenati ( turmerone, arturmerone, curlone, alfa e gamma-atlantoni, bisabolani, germacrani, turmerone, ar-turmerone, zingiberene, curcuminoidi (curcumina, sostanza colorata e colorante ad azione coleretica, ovvero stimola la bile)amido, proteine, glucosio, fruttosio, arabinosio (arabino-galattini, ukonani), vitamina C. Il nome deriva da Sanscrito Kum-kuma, è l'ingrediente principale del curry indiano e si usa anche nella mostarda. Si impiega nella Medicina Ayurvedica come depurativo generale, come rimedio nei processi digestivi, per le proprietà coleretiche e colagoghe, ed anche come stimolante dell’appetito., la Curcumina ha attività antiflogistica nell’ artrite ed antinfiammatoria a bassa tossicità ( rispetto agli steroidi). E' essenzialmente impiegata come protettore del fegato. La CURCUMINA è stata studiata anche per la sua azione antiossidante, ANTITUMORALE ed ANTIVIRALE contro il virus Hiv: 2 - 3 Recenti studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente attribuita all' induzione dell'apoptosi (o morte programmata delle cellule ), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante 9 oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico. La Notizia – da http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,4556,00.html Curcuma: dalla cucina alla farmacia Dr. FABIO FIRENZUOLI Pres. Associazione Nazionale Medici Fitoterapeuti Ospedale S. Giuseppe - Az. USL 11 - Empoli La Curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta tropicale, originaria dell' India, appartiene alal famiglia delle Zinziberaceae, ed è apprezzata da secoli soprattutto in cucina come aromatizzante e digestivo, tra l'altro utilizzata per la preparazione del Curry. E' chiamata anche lo Zafferano d'India. Si tratta di una pianta rizomatosa, anche ornamentale, con caratteristici fiori gialli come del resto la stessa radice. I suoi costituenti tipici sono amidi e fibre, sostanze coloranti appartenenti al gruppo della curcumina (curcuminoidi), un olio essenziale ricco in derivati terpenici, e flavonoidi. Nonostante la medicina popolare e la tradizione erboristica occidentale conoscano ed utilizzino il rizoma di questa pianta come coleretico e colagogo, in realtà le proprietà farmacologiche dello stesso, da riferire essenzialmente alla curcumina, sono: -attività antinfiammatoria , -antiossidante, -immunostimolante Importanti e degne di nota sono l’attività antiossidante e l'attività antiinfiammatoria della curcumina, per inibizione delle cicloossigenasi e delle lipossigenasi, dimostrate sperimentalmente e clinicamente in pazienti con artrite, contro fenilbutazone e placebo. Altri studi di farmacologia sperimentale e clinica confermano l’attività antimutagena ed anticancerogena della Curcuma, sicuramente per l' induzione all'apoptosi (o morte programmata), ma probabilmente anche per l'effetto antiossidante oltre che per interferenza sul metabolismo dell’acido arachidonico. E sono proprio queste le caratteristiche che rendono la pianta interessante anche dal punto di vista medicinale. Le indicazioni comuni all'impiego di estratti di Curcuma sono rappresentate dalla dispepsia funzionale, calcolosi della colecisti, dispepsia biliare, epatopatie croniche, malattie infiammatorie e degenerative croniche. Utile nella prevenzione dei fenomeni della cancerogenesi. La preparazioni consigliata a scopo terapeutico è l' estratto secco ottenuto dal rizoma, abitualmente standardizzato in curcuminoidi. La Curcuma longa entra a far parte anche di numerose specialità medicinali registrate e fitoterapici. Cautela tuttavia deve essere usata nei pazienti affetti da ulcera peptica e calcolosi della colecisti. LA CICORIA E' una pianta erbacea perenne con rizoma e radice affusolata e fusto alto fino ad un metro. La forma spontanea si trova nei luoghi erbosi specialmente in prati e campi, dal mare fino alla regione montana; è coltivata in varie forme. La cicoria è composta principalmente da sali minerali , glucidi , lipidi , proteine , vitamina C,B,P,K, inulina, acido cicorico, acido caffeico , acido clorogenico ( Possiede un'attività batteriostatica ) , colina , zuccheri, aminoacidi e cicoriina. Nutritiva, rimineralizzante, antianemica,eupeptica, depurativa, diuretica, aperitiva tonico amara, stomachica, coleretica,colacoga, leggermente lassativa,febbrifuga, vermifuga, indicata nel DRENAGGIO e nelle terapie DIMAGRANTI Ha una attività non irritante e può essere impiegata anche in età pediatrica, migliora il transito intestinale, aiuta nelle turbe digestive come il meteorismo, ed è ottima come depurativo per la presenza dell’acido dicaffeiltartarico, e per questo può rientrare come coadiuvante nei trattamenti dimagranti, se usata regolarmente, le sostanze amare della cicoria la lactucina e la lactucopicrina presenti nelle radici sono in grado di antagonizzare le proprietà stimolanti della caffeina Inoltre l’acido L- cicorico è studiato dalla ricerca scientifica per il suo effetto antivirale hiv. 7, 8 LA SCUTELLARIA BAICALENSIS GEORGI La Scutellaria baicalensis o (Baical) è una pianta perenne, alta da 30 a 120 cm, con foglie lanceolate e fiori di color violetto-blu. Si trova in Cina, Giappone, Corea, Mongolia e Russia. Prospera su pendii assolati ed erbosi e sui terreni incolti tra i 100 e i 2000 m sopra il livello del mare. La radice si raccoglie in autunno o in primavera da piante di 3-4 anni. Nel 1973, nella Cina nord-occidentale furono scoperte 92 tavolette di legno in una tomba del II secolo d.C. Tra le altre erbe elencate nelle prescrizioni per decotti, tinture, pillole e pomate vi era la Baical. L’erba ha avuto un ruolo ben preciso nella medicina erboristica cinese almeno da quell’epoca, ed è uno dei rimedi principali per le condizioni “calde” e “umide”, come dissenteria e diarrea. Contiene circa il 12% di flavonoidi (tra cui baicalina e wogoniside), acido benzoico e steroli. La pianta deve le sue proprietà terapeutiche soprattutto all’elevato contenuto in flavonoidi, che esplicano una marcata azione venotropa, antiinfiammatoria ed antiallergica. La Baical è un rimedio prezioso per la circolazione. In combinazione con altre erbe viene somministrata per trattare l’ipertensione arteriosa, l’arteriosclerosi, le vene varicose, i lividi ed i problemi circolatori che derivano dal diabete. Alla luce di recenti dati sperimentali, è ora usata anche per le patologie di origine allergica come l’asma, la febbre da fieno, l’eczema e l’orticaria, benchè senza dubbio la sua azione antiinfiammatoria sia più vantaggiosa per le infezioni digestive. La Baical è prescritta per infezioni gastrointestinali che causano diarrea come la dissenteria, per febbri elevate e tossi con catarro denso e giallo . Viene anche data a persone che soffrono di patologie urinarie dolorose. Il flavonoide contenuto nella radice di questa pianta, il (Baicalin), e possiede innumerevoli proprietà benefiche: è protettivo per la circolazione venosa, , antiipertensivo, antinfiammatorio, neuroprotettivo; depurando l'organismo dalle sostanze tossiche agisce anche contro i radicali liberi,che sono ritenuti fattori corresponsabili dell’insorgenza di alcune malattie degenerative quali il morbo di Parkinson e di Alzheimer 6 Ha inoltre proprietà calmanti, antibatteriche, ed attività antifungine ed ANTIVIRALI contro il virus dell’influenza, quello di Epstein Barr (mononucleosi), http://www.drugdigest.org/DD/DVH/HerbsReference/0,3928,552023%7CScutellaria+baicalensis,00.html ed il virus dell’ Hiv –(AIDS). http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=7693133&dopt=Abstract LA LIQUIRIZIA tratto da http://liquiritia.it Pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Leguminosae, la Glycyrrhiza glabra è conosciuta da oltre 35 secoli. Dalle sue radici si estrae un succo dal gradevole gusto dolce amaro e dalle benefiche virtù: giova alla digestione, regolandola perfettamente in ogni sua fase, protegge l’apparato respiratorio e lenisce la gola. Nota già agli antichi medici cinesi, citata da Ippocrate come rimedio per la tosse , la Liquirizia prende nome da due termini greci, "glykys" che significa dolce e "rhiza" che vuol dire radice. E' una pianta cespugliosa perenne che cresce lungo le coste adriatiche fino a gran parte dell'Asia centro meridionale e dalla sua radice si ricava l'estratto secco nebulizzato e titolato in acido glicirrizico (minimo 4%). Principali impieghi alimentari e farmaceutici. Le notizie più antiche, circa l'uso della liquirizia, risalgono a 6.000 anni fa; infatti, è stata addirittura trovata in alcune tombe di Faraoni egiziani. Le civiltà dei romani e dei greci, come quella indiana e cinese, conoscevano le proprietà di questa pianta, e medici come Galeno, Celso, Teofrasto e Ippocrate la prescrivevano per la cura della tosse, delle coliche renali ed epatiche, dei bruciori allo stomaco, e, come pomata, per medicare le ferite. Nei secoli, la liquirizia ha continuato ad essere utilizzata e i libri di fitoterapia ne contemplano costantemente l'uso. Le radici e gli stoloni, che sono rami striscianti sul terreno, devono essere estirpati in ottobre - novembre, da piante che non abbiano meno di quattro anni e, puliti e fatti essiccare, devono essere tagliati in piccoli pezzi e conservati in vasi di vetro in luogo asciutto. Attività biologica Trattamento dell’ulcera - La liquirizia si è dimostrata un farmaco efficace nella cura dell’ulcera duodenale. Effetti antivirali - Fin dagli anni ’80 l’efficacia dei principi attivi presenti nella liquirizia è stata dimostrata nei confronti di diverse tipologie di infezioni virali. Recenti studi condotti su animali hanno dimostrato che gli effetti antivirali possono essere indiretti e almeno in parte dovuti alla stimolazione della produzione di interferone da parte delle cellule tumorali. Quando cellule tumorali di topo venivano esposte al virus dell’influenza, il 100% delle cellule trattate con glicirrizina sopravvivevano mentre quelle non trattate andavano incontro a morte. Il trasferimento delle cellule trattate conferiva maggiore resistenza alle infezioni da virus Herpes simplex. Effetti antivirali diretti sono stati dimostrati in studi condotti in vitro: la glicirrizina inibisce la formazione di placche virali per tre tipi di ceppi di encefalite giapponese, inoltre, si mostra efficace anche nell’inibire la replicazione in vitro del virus della varicella-zoster. E’ stato dimostrato in diversi studi che la glicirrizina presenta attività antivirale nei confronti del virus umano dell’immunodeficienza (HIV). La glicirrizina blocca la formazione delle placche e l’espressione di antigeni specifici dell’HIV e in studi successivi la glicirrizina solfato si è dimostrata quattro volte più efficace della glicirrizina nell’inibire la trascrittasi inversa dell’HIV. Inoltre, composti fenolici isolati dalla liquirizia, specialmente la licopiranocumarina, inibiscono l’attività citopatica dell’HIV in colture cellulari. Studi di laboratorio, condotti principalmente in Giappone nel 1992, hanno dimostrato l’efficacia della glicirrizina nel trattamento delle epatiti virali di tipo A, B e C. Numerosi studi clinici condotti sull’uomo indicano effetti positivi della glicirrizina sull’epatite virale. Terapie combinate di interferone e glicirrizina aumentano le funzionalità epatiche in pazienti affetti da epatite C e somministrazioni a lungo termine (2-6 anni) di glicirrizina sono efficaci nel prevenire i tumori al fegato. Effetti antitumorali - Studi condotti su animali e colture cellulari hanno dimostrato che la glicirrizina e l’acido glicirretinico hanno attività inibitoria contro certi tipi di tumore. Altri studi condotti su animali mostrano che la somministrazione orale di glicirrizina comporta una significativa protezione nei confronti dei tumori della pelle indotta dal benzopirene e da esteri forbolici. Effetti cardiovascolari - Numerosi composti isolati dalle radici di liquirizia (la glabridina è la più attiva e la più abbondante) si sono mostrati efficaci contro il colesterolo e l’artereosclerosi. Questi effetti sono dovuti all’inibizione degli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi. Effetti antiinfiammatori – La liquirizia viene usata da molti anni per trattare svariate condizioni infiammatorie come asma, psoriasi, eczemi, ulcera duodenale e artriti reumatoidi. Nonostante manchino studi clinici al riguardo, gli effetti antinfiammatori sono evidenti particolarmente per l’acido glicirretinico. La glicirrizina potrebbe agire stabilizzando i lisosomi attraverso l’inibizione delle Fosfolipasi A nelle membrane lisosomali. Viene perciò impedito il rilascio di enzimi proteolitici e di fosfatasi acide dai lisosomi verso i tessuti danneggiati. Il meccanismo antinfiammatorio qui descritto assomiglia all’effettodel cortisolo nei processi infiammatori. Effetti antitosse ed espettoranti – La liquirizia è da sempre ritenuta un efficace espettorante nel trattare i sintomi del comune raffreddore. Estratti della liquirizia vengono usati come eccipienti nelle compresse per curare le affezioni della cavità orale, tuttavia non vi sono evidenze sperimentali a riguardo. L’effetto sarebbe dovuto alle proprietà lenitive nei confronti dei tessuti della gola irritati. Il ben documentato effetto sulle mucose gastriche può essere dimostrato anche nell’esofago e nella gola, spiegando così i conclamati effetti antitosse. Inoltre il gusto fortemente dolce della glicirrizina potrebbe essere in parte responsabile delle proprietà espettoranti. Liquirizia contro la SARS tratto da http://www.giornaletecnologico.it/scienza/200306/23/3ef497d20556a/ Al via la sperimentazione. …La liquirizia potrebbe dimostrarsi un valido alleato nella lotta contro la sindrome respiratoria acuta e severa (SARS) che ha già fatto più di 750 vittime da quando è comparsa pochi mesi or sono. Una nuova ricerca rivela che, almeno in laboratorio, un estratto delle radici della pianta è in grado di impedire al virus di crescere all’interno delle cellule. Il virologo Jindrich Cinatl e colleghi dell’Università di Francoforte hanno scoperto che dosi elevate dell’estratto di liquirizia, chiamato glicirrizina, spazzano praticamente via il virus della SARS da cellule di scimmia infette. Il farmaco è più potente della ribavirina, il trattamento comunemente usato contro la SARS. La glicirrizina, la molecola responsabile del particolare sapore della liquirizia, rende difficile al virus attaccarsi e invadere le cellule prese di mira. Inoltre ostacola la riproduzione del virus, rallentando la sua diffusione da una cellula all’altra. ………….. Le Scienze Bibliografia: 1) Jassim, S.A.A 6Naji, M.A in (Novel antiviral agents: a medicinal plant perspective.) Journal of applied Microbiology 95(3), 412-427 2)De Clercq E. 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Various components of the polar root extract have been investigated in pharmacological studies and were found to influence hormones or mediatores that are generally accepted as being important in the pathogenesis of benign prostate hyperplasia. Open clinical trials and placebo controlled doulbe-blind studies give evidence for the therapeutic effectiveness of stinging nettle root preparations. Especially due to their capability to substantially increase the quality of life of the patients combined with a very good tolerance stinging nettle root extracts are readily prescribed by practising physicians. 11) Front Biosci. 2004 Sep 01;9:2618-31. Chen D, Daniel KG, Kuhn DJ, Kazi A, Bhuiyan M, Li L, Wang Z, Wan SB, Lam WH, Chan TH, Dou QP. Green tea and tea polyphenols in cancer prevention. The Prevention Program, Barbara Ann Karmanos Cancer Institute, and Department of Pathology, Wayne State University, School of Medicine, Detroit, Michigan, 48201, U.S.A. The cancer-preventive effects of green tea and its main constituent (-)-epigallocatechin gallate [(-)-EGCG] are widely supported by results from epidemiological, cell culture, animal and clinical studies in the recent decade. In vitro cell culture studies show that tea polyphenols potently induce apoptotic cell death and cell cycle arrest in tumor cells but not in their normal cell counterparts. Green tea polyphenols affect several signal transduction pathways, including growth factor-mediated, the mitogen-activated protein kinase (MAPK)-dependent, and ubiquitin/proteasome degradation pathways. Epidemiological studies have suggested that the consumption of green tea lowers the risk of cancer. Various animal studies have revealed that treatment by green tea inhibits tumor incidence and multiplicity in different organ sites such as skin, lung, liver, stomach, mammary gland and colon. Phase I and II clinical trials were carried out recently to explore the anticancer effects of green tea in patients with cancer. At this time, more mechanistic research, animal studies, and clinical trials are necessary to further evaluate the role of green tea in cancerprevention. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15358585 12) Mol Biol Cell. 1999 Apr;10(4):1093-104 Epigallocathechin-3 gallate selectively inhibits the PDGF-BB-induced intracellular signaling transduction pathway in vascular smooth muscle cells and inhibits transformation of sis-transfected NIH 3T3 fibroblasts and human glioblastoma cells (A172). Ahn HY, Hadizadeh KR, Seul C, Yun YP, Vetter H, Sachinidis A. Department of Pharmacology, College of Medicine, Chungbuk National University, Cheongju 361-763, South Korea. Enhanced activity of receptor tyrosine kinases such as the PDGF beta-receptor and EGF receptor has been implicated as a contributing factor in the development of malignant and nonmalignant proliferative diseases such as cancer and atherosclerosis. Several epidemiological studies suggest that green tea may prevent the development of cancer and atherosclerosis. One of the major constituents of green tea is the polyphenol epigallocathechin-3 gallate (EGCG). http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi? cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=10198059 ATTIVITA’ ANTIDEPRESSIVA E IMMUNOMODULATORIA DELLA LEVO-GLUTAMMINA. Renato COCCHI, neurologo e psicologo medico http://www.stress-cocchi.net/Drugs2-it.htm Riassunto Facendo seguito agli articoli pionieristici di circa 20 anni fa (Cocchi 1976 e 1981) vengono passate in rassegna le proprieta’ antidepressive e immunomodulatorie della l-glutammina.. La l-glutammina ha beneficiato di un nuovo grande interesse angli anni ’90 I suoi effetti di modulazione dell’immunita’ cellulo-mediata hanno trovato una conferma precisa, e a Bonn, nel 1999, Cocchi ha attirato l’attenzione sul suo possibile uso in pazienti HIV+, in accordo coun i propri saggi clinici. La sua azione antidepressiva fino ad oggi non e’ stata indagata con accuratezza. Forse cio’ e’ avvenuto perche’ il ruolo della glutammina come precursore del GABA tramite il glutammato, su ogni genere di stress esterno o interno non ha ancora avuto un chiarimento ulteriore. La l-glutammina (GLN), isolata per la prima volta nel 1883, e riprodotta in sintesi nel 1933, ha suscitato un interesse rinnovato fin dagli anni ’90. La sua ubiquita’ in natura, sia allo stato libero sia in legami peptidici ha fatto fortemente ipotizzare un ruolo metabolico centrale in varie trasformazioni enzimatiche. Si sa che la GLN puo’ passare facilmente la barriera emato-encefalica se introdotta per via venosa, parenterale o orale, e aumentare cosi’ il suo contenuto cerebrale. Rappresenta almeno la meta’ del totale dell’azoto non proteico nei tessuti nervosi. L’acido glutammico, che viene ora accettato come il principale neurotrasmettitore eccitatorio cerebrale, non e’ in grado di passare la barriera emato-encefalica. Nondimeno, si puo’ trasformare in lglutammina, da cui puo’ ritrasformarsi. In questo modo l’acido glutammico ingerito con l’alimentazione puo’ raggiungere il SNC dopo che nel sangue si e’ trasformato in glutammina. Da quasi mezzo secolo molte ricerche cliniche hanno riportato risultati favorevoli da trattamenti con glutammica. Ravel et al., 1955 riporto’ la sua azione di ribaltamento della tossicita’ alcolica nella terapia dell’ alcolismo cronico e del delirium tremens. In quest’ambito un certo numero di ricercatori riferi’ che la lglutammina in qualche modo esercita una attivita’ di prevenzione contro l’eccesso di consumo alcolico sia nell’uomo sia negli animali (Rogers et al., 1956; Rogers e Pelton 1957a; Coda 1961; De Maio e Madeddu, 1961; Mouren et al., 1965; Naviau et al, 1966; Garbin e Vartanian, 1968 e 1969). La glutammina ha mostrato un effetto benefico in varie forme di epilessia (Benassi e Bortolotti, 1959; De Maio e Madeddu, 1960; Vizioli e Maccagnani, 1960; Farina e Renson, 1961; Gandini e Gandini-Collodel, 1967). In seguito, si e’ potuto spiegare questo, dato che la glutammina e’ il maggior precursore dell’acido glutammico, che a sua volta e’ il precursore del GABA, il diffuso neurotrasmettitore cerebrale inibitivo. Le Beau et al., 1962 considerarono di grande interesse gli effetti della l-glutammina sulla coscienza, in neurochirurgia e li paragonarono a quelli ottenuti con la stricnina e con le amfetamine, le tipiche sostanze utilizzate per quello scopo. Un altro risultato significativo osservato negli studi meno recenti e’ quello di accrescere la capacita’ cognitiva nei ritardati mentali (Rogers e Pelton, 1957b; Romerio e Chiarabelli, 1959; Farina et al., 1961; Bigi, 1961; Beley et al., 1964; Invernizzi et al., 1966). Anche in bambini piccoli con QI normale l’uso della l-glutammina, raffrontato al placebo, ha fatto rilevare un aumento significativo delle capacita’ intellettive. (Brasseur, 1972). Proprieta’ antidepressive della l-glutammina Ho ritrovato i medesimi risultati sull’efficienza intellettiva negli insufficienti mentali e negli pseudo-insufficienti mentali, ma ebbe subito dei dubbi che si poteva essere in presenza di capacita’ antidepressive. Potevo agire sulle abilita’ cognitive sia con basse dosi di clotiapina (Cocchi e Terribili, 1971 e 1975) o con una associazione a basso dosaggio di amitriptilina + perfenazina (Cocchi, 1974). Il mio articolo sulle capacita’ antidepressive della l-glutammina fu il seguito di questa consapevolezza (Cocchi, 1976). Cosi’ riferii le impressioni raccolte dopo saggi clinici su 42 adulti con vari disturbi psichiatrici: " – la glutammina ha una chiara attivita’ antidepressiva, e l’astenia e’ il suo sintomo-bersaglio; • ha un evidente effetto sulla riduzione del sonno, anticipando il sonno e prolungandone la durata;: • aumenta l’attivita’ onirica, o almeno ne facilita il ricordo; • aumenta l’appetito e, di conseguenza, il peso corporeo; - l’effetto antidepressivo si esplica solo sui sintomi fisici della depressione, non sui sintomi psichici, quando e’ psichica la causa primitiva; • agisce sui sintomi psichici, solo se essi sono secondari a quelli fisici; • ha un evidente effetto disinibitivo; • non ha alcun effetto sedativo, anche inizialmente; - non produce ipotensione, secchezza alla bocca, scialorrea, vertigini, tachicardia e sintomi extrapiramidali. • non ha effetto muscolo-rilassante, ma semmai aumenta la tonicita’ muscolare; • non da’ luogo a tolleranza; - se il sintomo e’ presente, talvolta ha benefici effetti sulla stitichezza; • la sua somministrazione e’ compatibile con l’uso di fenotiazine, butirrofenoni, benzodiazepine, antidepressivi triciclici e sulpiride; - nel trattamento della depressione ansiosa e’ in grado di ridurre il dosaggio dei triciclici (la sua combinazione con gli IMAO non e’ stata ancora provata); • in associazione con la clorimipramina ha interrotto un certo numero di volte la fase depressiva della psicosi ciclica, una volta causando una improvvisa reazione maniacale; • non ha avuto alcun effetto in un caso di depressione endogena con inibizione motoria; - sembra di notevolissimo interesse se combinata con la terapia normale di mantenimento in alcuni soggetti affetti da sindromi dissociative. In questo caso porta alla riduzione delle dosi di farmaci psicotropici utilizzati; - ha mostrato di essere di estremo interesse, da sola o combinata con benzodiazepine scarsamente muscolo-rilassanti, nel trattamento della depressione senile; • in un caso di due e’ stata usata con successo nella gestione della depressione secondaria seguita a trattamento con neurolettici long-acting. Questo e’ stato riferito altrove (Cocchi, 1975); • per certi punti di vista. La sua azione e’ simile a quella delle amfetamine. Secondo noi puo’ indurre eccitamento e insonnia, se si usano dosi maggiori di quelle che abbiamo utilizzato." Dopo 25 anni, l’uso continuato della l-glutammina mi porta a confermare quasi tutte le precedenti "impressioni", con qualche cautela. Il suo effetto sul sonno sembra attualmente sinergico con la benzodiazepina che prescrivevo sempre in combinazione, con una azione sull’aumento del GABA e sulla sensibilizzazione del recettore GABAergico possinaptico di tipo A. L’attivita’ sul sogno e/o il suo ricordo facilitato probabilmente deriva da una caratteristica specifica della benzodiazepina. Prescritta senza il sostegno di una benzodiazepina a bassa dose, la glutammina determino il viraggio maniacale in un bambino depresso (Cocchi e Viarengo, pubblicato solo nel 1977). Proprieta’ immunomodulatorie della l-glutammina L’uso della glutammina in bambini depressi mi porto’ alla scoperta casuale delle sue proprieta’ immunomodulatorie (Cocchi, 1981). In quest’articolo pionieristico affermai la doppia azione della l-glutammina.. Indicai queste due vie biochimiche, la prima come parte di una terapia antistress tramite una inibizione GABAergica migliorata, e la seconda come donatore essenziale di atomi per la nucleogenesi. Dopo di esso pubblicai un certo numero di resoconti sull’uso della glutammina per contrastare la facilita’ alle malattie infettive respiratorie, specie in bambini Down (Cocchi, 1997; Cocchi 1998a e 1998b). Nel recente 6° Congresso Internazionale sugli aminoacidi (Bonn, 1999) la glutammina ha avuto un’enfasi speciale nell’ambito della sessione sugli Effetti Immuno-Modulatori degli Amino Acidi. Quattro relazioni su cinque riguardavano questa capacita’ della l-glutammina di migliorare l’immunita’ aspecifica, come gia’ riportato da Cocchi, 1991. Oehler e Roth (1999) hanno mostrato che la glutammina ha anche attivita’ antiapoptotiche sulla scorta di un esperimento utilizzante cellule mielocitiche umane U937. Le cellule arricchite con glutammina all’inizio dello shock da calore hanno aopoptosi ridotta rispetto alle medesime cellule poste in coltura senza glutammina. Yaqoob, 1999, ha asserito che la glutammina e’ il bene conosciuto carburante delle cellule del sistema immunitario e capace di promuove la proliferazione linfocitaria in vitro. Riassumendo alcune ricerche recenti, Yaqoob ha ipotizzato che l’aumentata disponibilita’ orale di glutammina puo’ promuovere risposte immunitarie dei macrofagi e delle citokine derivate dalla cellule T. C’e’ un aumento del consumo di glutammina durante i processi infiammatori come le infezioni, perche’ la glutammina e’ il maggior substrato dei monociti e dei macrofagi stimolati, o degli epatociti nel fegato. Queste cellule rilasciano mediatori dell’infiammazione come l’interleukina-1, l’interleukina-6 e il fattore di necrosi tumorale alfa, o, nel fegato, "proteine della fase acuta". Lavoinne (1999) ha testato se la glutammina da sola gioca un ruolo chiave sia nei macrofagi sia negli epatociti durante la risposta in fase acuta e ha avuto conferma di cio’. Inoltre l’effetto della glutammina puo’ essere mediato o no del "cell-swelling" indotto dalla glutammina, che ora viene visto come un nuovo meccanismo regolante. Durante quella sessione Cocchi, 1999, ha riassunto i suoi 20 anni di esperienza clinica nell’uso della l-glutammina per contrastare la facilita’ alle malattie infettive respiratorie sia in bambini normali, che con sindrome di Down. Mentre i lavori teste’ citati hanno a che fare con esperimenti in vitro, Cocchi ha riportato la sua lunghissima esperienza nell’uomo Naturalmente in questo lasso di tempo, sulla letteratura internazionale sono usciti articoli sul rapporto tra glutammina e immunita’. Shabert e Wilmore, 1996, hanno ipotizzato che la deplezione della glutammina puo’ spiegare la progressiva distruzione tissutale durante l’infezione da virus dell’immuno-deficienza. Pazienti chirurgici molto ammalati vanno incontro a deplezione di glutammina e questo e’ stato implicato come causa di disfunzione immunitaria in vivo. Con l’introduzione di dipeptidi stabili di glutammina nei regimi di nutrizione parenterale totale, il sistema immunitario ne ha tratto beneficio per una diretta azione della glutammina sulle sue cellule.(O'Riordain, De Beaux e Fearon, 1976). Negli atleti sottoposti ad uno sforzo prolungato e intensivo c’e’ il rischio di infezioni.Dopo esercizi diversi, gli atleti che hanno fatto uso di bevande contenenti glutammica hanno ridotto in modo significativo tale rischio, a confronto con quegli altri che hanno avuto una bevanda con placebo. Questa differenza e’ stata valutata con l’incidenza di infezioni 7 giorni dopo lo sforzo atletico (Castell, Poortmans e Newsholme, 1996). Pazienti con eccessiva increzione tiroidea come avviene nella malattia di Graves possono facilmente squilibrare l’utilizzazione della glutammina da parte di linfociti. In questo modo possono avere dei disturbi dell’immunita’ cellulomediata, nella differenziazione dei linficiti B e dell’attivita’ delle cellule NK (Werner, Costa Rosa, Romaldini e Curi, 1996). La introduzione supplementare di glutammina mantiene le concentrazioni intramuscolari della sostanza e normalizza la funzione leucocitaria in maiali infettati con Escherichia Coli (Yoo, Field e McBurney, 1997). Le conte dei globuli bianchi erano significativamente piu’ grandi nei maiali che avevano avuto glutammina che in quelli senza integrazione alimentare in questo modo. L’effetto di attivazione immunitaria della glutammina non ha ancora avuto una spiegazione esauriente. (Cynober, 1997) In animali trattati con predinisone o sottoposti ad ustioni, supplementi dietetici di glutammina – da sola o con arginina, con e senza diidroepiandrosterone (uno steroide endogeno naturale) -, ha fatto scomparire la facilita’ alle infezioni (Gennari e Alexander, 1997). Newsholme e Calder, 1997, hanno suggerito che l’alta quantita’ di glutammina utilizzata dal sistema immunitario serva a mantenere la concentrazione intracellulare di prodotti intermedi delle vie biochimiche. In effetti cosi’ si possono mantenere quantita’ ottimali di DNA, RNA e di sintesi proteica. Conclusioni La l-glutammina ha beneficiato di un grande e rinnovato interesse negli ultimi dieci anni: Il suo effetto immuno modulatorio ha trovato molte conferme molto tempo dopo il pionieristico studio clinico di Cocchi 1991. Il suo effetto antidepressivo, gia’ indicato da Cocchi, 1976, non ha avuto riscontri puntuali fino ad ora, probabilmente perche’ il ruolo della glutammina in ogni genere di stress interno o esterno non e’ ancora stato sufficientemente chiarito. Bibliografia Baxter C.F.: Some recent advances in studies of GABA metabolism and compartmentation. In: Roberts E., Chase T.N., Tower D.B. (eds): GABA in nervous system function. Raven, New York 1976: 61-87. 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