2010 september 15 16 17 18 bologna italy
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2010 september 15 16 17 18 bologna italy
2010 SEPTEMBER 15 16 17 18 BOLOGNA ITALY PROGRAM 15 SETTEMBRE TEATRO COMUNALE 21.00 - 22.00 / Jon Hopkins (UK) (live) 22.00 - 23.30 / Noze band guest Dani Siciliano (FR-USA) (live) KINDERGARTEN 23.30 - 01.30 / Pasta Boys (IT) (dj) 01.30 - 02.30 / Dani Siciliano (USA) (dj) 02.30 - 04.30 / Noze (FR) (dj) 04.30 - 05.30 / Pasta Boys (IT) (dj) VJ: The Whiskylls (IT) SALONE DEL PODESTÀ 20.30 - 21.30 / SEZIONE VIDEO “Dreams are weapons”, “Pangea”, “Ubermensch” di Emanuele Kabu “Racconti per una solitudine insonne: la storia dei sogni” di Emilio Rizzo “V fisik’s hall of shame - V.H.S.(very huge synthoguitarz)” di Riccardo Ponis “Sonar”, “Gravitè” di Renaud Hallée 21.30 - 22.15 / “Excerpt” di Federica Falancia & Riccardo Balli (IT) (performance) 22.30 - 23.30 / “Fannullare” di Fannullare (IT-E) (performance) SALA DEGLI ATTI / SCREENINGS 17.00 - 18.30 / “8 Bit” di Marcin Ramocki e Justin Strawhand (USA) 18.30 - 19.30 / “We Call It Skweee” di Iacopo Patierno e David Giese (S) 19.30 - 21.00 / “Rip! A Remix Manifesto” di Brett Gaylor (CND) 21.00 - 22.30 / “Speaking in Code” di Amy Grill (USA) 22.30 - 23.00 / “Warp 20 - NYC” di Lorenzo Fonda (USA) CASSERO (serata in collaborazione con Discomobile) 16 SETTEMBRE PALAZZO RE ENZO LOGGIA 19.00 - 21.00 / Memoryman & LTJ aka Uovo (IT) e Luca Trevisi (IT) (dj) 21.00 - 22.30 / Anderedo (IT) (dj) 22.30 - 23.30 / Bass Cleff (UK) (live) CORTILE Andrea Sartori (IT) (performance) 23.00 - 00.30 / Cevo (IT) (dj) 00.30 - 02.30 / Daniele Baldelli (IT) (dj) 02.30 - 04.00 / Diskjokke (N) (dj) 04.00 - 05.00 / Wavashi (IT) (dj) VJ: Luca Zanna (IT) PROGRAM 17 SETTEMBRE 18 SETTEMBRE PALAZZO RE ENZO PALAZZO RE ENZO SALONE DEL PODESTÀ SALONE DEL PODESTÀ 19.00 - 20.00 / Iommi (IT) (dj) 20.00 - 21.00 / Weight & Treble di Carozzi, Giannini, Suz (IT) (live) 21.00 - 21.30 / “Fannullare” di Fannullare (IT-E) (performance) 21.30 - 22.30 / Robot Koch feat Grace (D) (live) 22.30 - 23.00 / “Celeste Motus” di Abstract Birds (IT) (performance) 23.00 - 00.00 / King Midas Sound (UK) (live) VJ: Christopher&Mikkel (IT) 19.00 - 20.30 / Echoing (IT) (live) 20.30 - 21.00 “Celeste Motus” di Abstract Birds (IT) (performance) 21.00 - 22.00 / Atom TM (D) (live) 22.00 - 22.30 / “Synthesis” di Micron (IT) (performance) 22.30 - 00.00 / Donnacha Costello (D) (live) VJ: Christopher&Mikkel (IT) SALA DEL CAPITANO 18.00 - 20.00 / Calma vs Nmt (IT) (dj) 20.00 - 22.00 / The Electricalz (IT) (dj) 22.00 - 00.00 / Fabrizio Maurizi (IT) (dj) VJ: Luca Zanna (IT) + Ctrl+Z (IT) 18.00 - 20.00 / Linuz (IT) (dj) 20.00 - 22.00 / Step&Rills (IT) (dj) 22.00 - 23.00 / Unzip Project (IT) (dj) 23.00 - 00.00 / Romano Alfieri (IT) (dj) VJ: Fatcat (IT) + The Whiskylss (IT) SALA REDBULL SALA REDBULL 19.30 - 21.30 / Katzuma (IT) (dj) 21.30 - 22.30 / Tobor Experiment (IT) (live) 22.30 - 23.30 / AD Bourke (IT) (live) 19.30 - 21.30 / Katzuma (IT) (dj) 21.30 - 22.30 / DiCofone (IT) (live) 22.30 - 23.30 / Alan1 (IT) (live) LINK (serata in collaborazione con Pump This!) LINK 23.30 - 01.00 / Dance or Die (IT) vs T-Bone (IT) (dj) 01.00 - 03.00 / Jesse Rose (UK) (dj) 03.00 - 04.00 / ElektroGuzzi (A) (live) 04.00 - 06.00 / Cassius (FR) (dj) VJ: Christopher&Mikkel (IT) + Ctrl+Z (IT) SALA DEL CAPITANO 23.00 - 01.00 / Alessandro Sensini (IT) (dj) 01.00 - 03.00 / Ilario Alicante (IT) (dj) 03.00 - 04.00 / Reboot (D) (live) 04.00 - 06.00 / Tobi Neumann (D) (dj) VJ: The Whiskylss (IT) + Christopher&Mikkel (IT) + Fatcat (IT) PROGRAM INSTALLAZIONI/VIDEO WORKSHOP 17 18 SETTEMBRE 17 SETTEMBRE PALAZZO RE ENZO - SALA RE ENZO 16.00 - 18.00 / Multimedia Art-Estensioni del sistema nervoso 18.00 - 19.00 / Buchla! (in collaborazione Sae Institute) 19.00 - 20.00 / Squatting Supermarket 21.00 - 22.00 / Le etichette di musica elettronica e il mercato nel 2010 “Relational landscape” a cura di Bianco-Valente (IT) PALAZZO RE ENZO - SALETTE RUBBIANI “Percorrere strade secondarie + La Foresta incantata” di Fannidada (IT) “Virtual sequencing” di Victor Zappi (IT) PALAZZO RE ENZO - CORTILE “Parallelopipedeo” di Mikkel Garro Martinsen (IT) LINK - SALONE PRINCIPALE “Fontana ambulante + Il giardino delle meduse” di Valeria Sacenti (IT) “Interactive game” di Anis Saraci (IT) LINK - SALETTA CHILL OUT “DecompressioneDEcondizionamento” di Roberta Ceresa (IT) SEZIONE VIDEO Vedi programma del 16 Settembre Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) 18 SETTEMBRE PALAZZO RE ENZO - SALETTE RUBBIANI “Watertouch” di D3D (NABA) in collaborazione con Sreamfest 2010 18 SETTEMBRE 16.00 - 17.00 / Info session RedBullAcademy 18.00 - 19.00 / Ibridazione ed Evoluzione 19.00 - 23.00 / Ableton Live (in collaborazione con Backline) L’evoluzione postumanistica trasforma il corpo dell’uomo in un grande palcoscenico capace di accogliere l’espressione libera di una technè che esorbita l’ispirazione umana e la porta in territori incogniti. Si aprono spazi profondi per fraseggi ibridi mai programmabili, emergenze di cooptazioni caotiche che possiamo solo lasciare emergere. La tecnopoetica fa così implodere l’esecutore nello spettatore, entra nella carne quale rete neurale e la fa battere su ritmi e armonie non umane. ROBERTO MARCHESINI ARTISTS BIOGRAPHY DANI SICILIANO + NÔZE BAND 15.09 - h 22 / Teatro Comunale JON HOPKINS 15.09 - h 21 / Teatro Comunale Brian Eno. Herbie Hancock. I Coldplay. Ecco: non poster da appendere muro, ma giusto una parte della lista di artisti con cui Jon Hopkins collabora da pari a pari. Con gente così non suoni e non lavori se non hai qualcosa di speciale, se non sei uno scienziato pronto a ricamare prismi del tutto inaspettati e magici. Tuffarsi nella musica di Hopkins è una vertigine totale. Architetture ritmiche glaciali e spigolose che si adagiano su aperture melodiche di rara intensità e suggestione. Echi dubstep che trascolorano in crescendi avvolti attorno all’impeto della cassa in quattro. Bologna poi potrà assaporare tutto questo in una veste inedita, perché il suo set al Teatro Comunale sarà speciale, con tanto di pianoforte a coda oltre alla sua strumentazione abituale. Semplicemente: imperdibile. 10 L’eleganza dello swing contro il furore del free jazz. La stregoneria elettronica a colpi di laptop contro il calore di una strumentazione analogica, molto analogica. Il battito in quattro della house pronto a sfidare il nemico di se stesso, ovvero il gusto dell’improvvisazione. I due Nôze e la splendida Dani Siciliano, chiamando anche a rinforzo un po’ di amici musicisti assai in gamba sui versanti jazz e funk, hanno unito le forze per imbarcarsi in un progetto che ha tutta l’aria di essere veramente imperdibile: gioia creativa allo stato puro, dove (re) interpretare gemme del proprio repertorio, grandi classici senza tempo oppure ancora territori finora esplorati. Tutti invitati, in uno degli eventi musicali dell’anno. Nella splendida cornice del Teatro Comunale. PASTABOYS 15.09 - h 23.30 | h 04.30 / Kindergarten Uovo, Rame, Dino Angioletti: presenti! House, soul, urban blues, classe assoluta: presenti! Contagioso entusiasmo e flusso ininterrotto di buone vibre dalla consolle al pubblico: presenti! Conoscenza enciclopedica dell’alfabeto della club culture e visione globale in grado di abbracciare uno spettro sonoro che va dagli anni ‘60 fino al millennio prossimo venturo: presenti! In una terza edizione che per roBOt mette in campo il tema guida dell’ibridazione, i Pastaboys non potevano mancare perché l’ibridazione non è solo un’affascinante ma fredda avventura intellettuale, ma anche una calda e avvolgente chiave per tirare fuori il meglio dai sudori e dai sorrisi di un dancefloor. 11 ARTISTS DANI SICILIANO NÔZE Per anni la musa di Matthew Herbert - era facile conoscere e riconoscere così l’americana Dani Siciliano, trapiantata ancora anni fa in Europa, tra Londra e Parigi. Facile, ma limitativo. Perché Dani non è solo la voce meravigliosa di “Bodily Functions”; è anche un’artista a tutto tondo, una produttrice dotata di un meraviglioso gusto musicale (dove far collidere house, jazz, canzone d’autore, citazioni retrò, innovazioni stilistiche) così come una dj armata di una incredibile capacità di portare buone vibrazioni in pista. Nella prima veste la vedremo al Teatro Comunale in un live set esclusivo assolutamente imperdibile architettato assieme ai francesi Nôze, nella seconda - più tardi nella notte - al Kindergarten. Il lato giocoso della house più intelligente. O anche, il lato più intelligente della house più giocosa. Nicholas Sfintescu ed Ezéchiel Paillhés sono fin dai loro esordi, datati 2004, una meravigliosa mina vagante nei campi dell’elettronica e dei dancefloor. In mano loro la musica e gli stilemi della club culture diventano un alfabeto da scomporre e ricomporre con piglio quasi dadaista; un piglio spesso e volentieri geniale ed imprevidibile ma (soprattutto!) dannatamente funk, sempre e comunque. Un funk sghembo, artigianale, fatto di scherzi e trovate ingegnose. Trovate che divideranno con Dani Siciliano nel progetto specialissimo presentato al Teatro Comunale, e che poi distribuiranno nel dj set al Kindergarten. 15.09 - h 01.30 / Kindergarten 12 BIOGRAPHY 15.09 - h 02.30 / Kindergarten 13 ARTISTS BIOGRAPHY ANDREA SARTORI 16.09 / Palazzo Re Enzo (cortile) L’uomo che tiene un ritratto di Herbie Hancock sul comodino, accanto al letto. L’uomo che ha assaporato da protagonista Berlino, ma che forse (e diciamo forse) ha scelto di nuovo Bologna. L’uomo che ha dato vita assieme ad altri al collettivo e al festival Homework, autentico marchio di garanzia per chi è in cerca dell’elettronica più interessante, coraggiosa, innovativa, lontano da facili banalità. L’uomo che con “Il Tagliacode” (2007), uscito sulla prestigiosa Persona Records, ha creato uno dei più bei e complessi dischi di jazz/idm mai usciti in Italia, e non solo in Italia. L’uomo che quest’anno ritorna a roBOt03, e accidenti è davvero difficile prevedere cosa potrebbe aver preparato per tutti noi. MEMORYMAN & LTJ aka & LUCA TREVISI 16.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (loggia) Supremi buongustai. Incredibili ed enciclopedici conoscitori delle radici della musica funk, soul e disco. Marpioni sfrontati della console, in grado di far ballare anche le sequoie. Uovo dei Pastaboys e Luca Trevisi sono, ognuno per conto suo, leggenda. Una leggenda di quelle non appollaiate su un piedistallo, ma una di quelle felici come un bimbo quando può percorrere in lungo e in largo le delizie house, soul, funk, rare groove. Per roBOt03 hanno deciso di unire le forze. Raddoppiano le teste e le mani sul mixer, molto facile raddoppi pure il divertimento. Per un set che rischia di farsi proprio imperdibile. 14 ANDEREDO 16.09 - h 21 / Palazzo Re Enzo (loggia) Al secolo, Andrea Giotti ed Edoardo Mazzilli; alla console, due amanti del lato più funky della minimal techno; in giro per il mondo, due persone innamorate della club culture. Si tratti di Bologna, Berlino o Barcellona (…o anche di città che non iniziano per “B”), due convinti sostenitori di come il clubbing sia tanto uno stato d’animo quanto una piattaforma per un reale avanzamento culturale: l’importante è muoversi con mente aperta, si tratti di organizzare eventi, serate di grande successo (Playhouse) o di suonare al Bar 25 berlinese, incendiando l’entusiasmo delle folle più bislacche e buongustaie, così come nei santuari del divertimento italiano. 15 ARTISTS BASS CLEF CEVO “Il trombone è uno strumento strano. Suona per microtonalità, non ha tasti corrispondenti unicamente a note precise. In questo modo ogni tanto riesco ad indovinare quella nota, quella frequenza, quella risonanza che interagisce col pubblico, coll’acustica della location, con la vibrazione che c’è nell’aria, e tutto diventa all’improvviso semplicemente pazzesco”. Bene: Ralph Cumbers (aka Bass Clef) lo infilano spesso nel filone dubstep. Ci sta - per le frequenze basse, per le sincopi ritmiche, per la visionarietà dello stile, per il credito nella scena... Ma lui è anche molto di più. Mixer, manopole ma anche trombone e fiati vari, usati come viaggio interstellare verso un fenomenale carnevale del terzo millennio. Fondatore del Discomobile Athletic Party, Cevo inizia la propria attività di dj sull’onda del suono Electroclash di inizio millenio. La passione per gli 80’s e la propria naturale attitudine alla ricerca lo hanno portato ad essere stato uno tra i primi dj di “nuova generazione” a distinguersi per l’utilizzo di beat disco e di groove old-school elektro negli anni in cui il dancefloor parlava solamente minimal tech, tech-house. Sempre attento al continuo mutare del dancefloor, oggi nei suoi set propone un clash trasversale e divertente, esplorando sonorità balearic, electro ed italo-disco senza mai perdere il controllo della pista. 16.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (loggia) 16 BIOGRAPHY 16.09 - h 23 / Cassero 17 ARTISTS DANIELE BALDELLI DISKJOKKE Daniele Baldelli è leggenda. No, non avete capito, questa non è la solita presentazione tronfia e gonfia di retorica in cui anche il dj che ha azzeccato un paio di brani e mezzo album già può essere considerato una specie di divinità in terra. Ripetiamo, allora: Daniele Baldelli è leggenda. Ma lo è davvero. É l’uomo che quando noi tutti non eravamo ancora nati (e non era nata ancora la club culture, ufficialmente) già stava anni luce avanti, creando il suono “cosmico”, mixando l’inimmaginabile, tirando fuori il groove dal Boler di Ravel così come da cavalcate afro-soul, più miliardi di altre cose ancora. Ok. Bello. Fantastico. Ma l’avete sentito oggi, Daniele Baldelli? É ancora incredibile. Gusto infinito. Cultura abissale. Senso del dancefloor totale. Lui è schivo, non ci marcia sopra, non fa la star. Non ne ha bisogno. In Norvegia, in musica, sono abituati a pensare strano. In Norvegia, in musica, sono abituati a pensare bene. Non si danno dei limiti. Inseguono i loro sogni. Ma lo fanno dopo aver studiato per bene le radici: ogni innovazione e ogni sfida artistica deve passare da una profonda conoscenza dei caposaldi del passato. Joachim Dyrdahl lo sa bene. La sua (nu) disco è un’implementazione spaziofuturista delle suggestioni disco-cosmiche che hanno reso magici certi dancefloor pionieristici negli anni ‘80. Lui la cesella con cura e con un talento pazzesco: tanto che il suo album del 2010, “En Fin Tid”, è uscito per la prestigiosissima Smalltown Supersound. Dopo Lindstrom e Prins Thomas, la disco del terzo millennio ha un nuovo campione. 16.09 - h 00.30 / Cassero 18 BIOGRAPHY 16.09 - h 02.30 / Cassero 19 ARTISTS WAWASHI NO MORE TROUBLE Maestro di cerimonie (nel senso di persona gentile). Maestro di follie (nel senso che potete voi decidere quale). Maestro di disco, nel senso di italo, nel senso di lustrini, nel senso di ricreare quelle atmosfere e quelle deviazioni che hanno reso magici certi posti negli anni ‘80, quanto tutto era ancora (abbastanza) segreto e tutto era ancora (abbastanza) permesso. Sensazioni che magari si possono ripescare in questi anni al Cassero, dove non a caso Wawashi è saldamente in sella da anni come resident. A lui il compito di gestire il lato più ultracolorato dei dj set italici a roBOt03. Giancarlo Marignani, Michelangiolo Pucci, Sandro Santucci e Gianfranco Menin: quattro menti aperte agli stimoli che percorrono tutta l’Europa, quattro persone pronte ad investire nella loro passione e nel loro talento, quattro persone che ora cominciano a farsi largo nei sentieri della club culture italiana utilizzando Bologna come prima base di partenza. Una base che, negli ormai quattro anni di vita artistica del progetto, ha già cominciato a dare le prime, corpose soddisfazioni e che cresce: nell’ultima stagione è stata la volta di NoMoreSoda, un primo assaggio di residency dove i quattro possono declinare a piacimento la loro speciale definizione di house music. 16.09 - h 04 / Cassero 20 BIOGRAPHY 17.09 - h 18 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 21 ARTISTS BIOGRAPHY IOMMI 17.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Salone Podestà) Genio e paciosa sregolatezza. Memoria storica ed instancabile clubber. Enciclopedico nelle sue selezioni, assolutamente coinvolgente nel percorrere decenni di musica nera con una viscerale predilezione per la techno detroitiana più elegante. La storia della club culture a Bologna degli ultimi quindici anni è un vestito che Tommaso Meletti aka Iommi ha contribuito a disegnare come dj e come organizzatore; una storia comunque ancora tutta in divenire, perché la curiosità intellettuale è ancora adesso la sua prima compagna di viaggio quando si tratta di stilizzare il suono e l’ambiente perfetto. C.AL.MA KATZUMA Carlo, Alessandro e Marco: dai borghi maceratesi, tra iniziali infatuazioni per chitarre o addirittura violini, via via fino a giocare da qualche anno a questa parte un ruolo fondamentale nella nuova scena dance bolognese, a partire dalla residenza guadagnata nelle serata Playhouse al Kindergarten. Merito di una bella sensibilità nel declinare gli stilemi della cassa in quattro, sapendo sempre quando è il caso di andare giù, più a fondo, nei territori scuri, oppure di seguire colorazioni deep, oppure ancora di abbandonarsi a derive più felicemente funky. C’erano l’anno scorso, a roBOt, rieccoli quest’anno: costanza e consistenza hanno la giusta cittadinanza e il giusto riconoscimento. Vi sfidiamo a trovare qualcun altro nella scena musicale italiana che tanto abbia raggiunto come vette artistiche, ma così poco se la tiri: sei uno dei pionieri del rap italiano, hai creato assieme a Neffa e Gruff i Sangue Misto (e quindi “SxM”, il capolavoro assoluto dell’hip hop di casa nostra), sei stato tu la mente musicale di “Aspettando il sole”, sei stato eroe assoluto dell’underground col progetto Melma&Merda. Basterebbe un quarto di tutto questo. Invece Deda, aka Katzuma, è persona tranquilla e cordiale. Ed è uno che ad un certo punto ha dato sfogo soprattutto al suo amore verso il funk originale, quello che parte negli anni ‘70 e ancora oggi non fa prigionieri (basta sentire i suoi album post-rap come “Moonbooty” o il recente “Dr. Know”). Nella sala Red Bull Music Academy il groove è in mano sua: ci sarà da star bene. 17.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 22 17.09 - h 19.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull) 23 ARTISTS BIOGRAPHY WEIGHT & TREBLE 17.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) Due eminenze grigie assolute. Manuel Giannini, già coi Starfuckers e i Sinistri - la storia dell’avant-noise italiano (con schegge jazz, techno, rock, quellochevoletevoi). Massimo Carozzi, una delle menti del collettivo a/v ZimmerFrei nonché a fianco di Emidi Clementi nel progetto El_ Muniria). Mille cose potevano nascere dall’unione dei loro stili e dei loro talenti. Invece di disperdersi in mille rivoli, i due hanno creato una creatura meravigliosa, glaciale, che percorre sinuosi i territori di una techno-dub minimale, che paga tributo ai maestri targati Basic Channel. In questo live set a roBOt03, anche la presenza speciale della voce di Suz, già ospite di un roBOt-ini col suo progetto innervato su piste dubstep e trip hop. THE ELECTRICALZ 17.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) Sono fra i re delle notti migliori a Milano; ma se glielo dite direttamente, facile che loro scoppino a ridervi in faccia. Lontani dallo stereotipo del meneghino arrogante e assai poco autoironico, gli Electricalz sono persone simpatiche assai. Sono organizzatori che prima nella storica Pergola poi al Leoncavallo, al Tunnel e al Magnolia e in altri posti ancora hanno portato il meglio del meglio del clubbing internazionale sotto la Madonnina. Sono dj che quando suonano guardano il pubblico, lo incitano, ne respirano l’energia e si comportano di conseguenza. Sono produttori che su etichetta Thisorder stanno cominciando a farsi conoscere e apprezzare ben bene. Lunga vita agli Electricalz! 24 ROBOT KOCH feat. GRACE 17.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) “Beh, la mia musica è come la roba della Motown... solo con l’aggiunta di un sacco di laser”: definizione assai acuta quella che Robert Koch ama dare della propria musica - peccato che sia molto, troppo riduttiva. Il producer berlinese, già mente ritmica del progetto Jahcoozi (Bpitch), è una di quelle menti meravigliose che fanno bene alla scena elettronica: cita e conosce a meraviglia il soul, il funk, il jazz e l’hip hop più avanguardista. È legato tanto ai dancefloor quanto al giro Brainfeeder (la unit creativa guidata da Flying Lotus), parla l’alfabeto dubstep, odia le cose scontate, sa quanto è potente la cassa in quattro ma anche quanto può essere altrettanto potente lavorare su altri accenti ritmici. E il suo “Death Star Droid” è uno degli album migliori degli ultimi tempi. 25 ARTISTS TOBOR EXPERIMENT + CON_CETTA FABRIZIO MAURIZI Due piccoli geni di casa nostra alle prese con quel vero e proprio Santo Graal della musica sperimentale contemporanea che è il System 200 creato originariamente dall’americano Donald Buchla nel 1963: sarà un set tutto da scoprire quello offerto da Tobor Experiment (alias Giorgio Sancristoforo, artista multimediale a trecentosessanta gradi, docente al SAE di Milano e creatore di software audio di livello assoluto) e Con_Cetta (alias Giuseppe Cordaro, uscite su Zymogen e Moteer e una grande attività tanto sonoro quanto organizzativo per diffondere l’elettronica di ricerca e qualità). La storia era buona: il ragazzino alle prime armi voglioso di imparare che assorbe trucchi e impara soluzioni dai veterani della scena bolognese, fino a tirare fuori qualcosa di dannatamente nuovo, energetico, bello. Così nuovo, energetico e bello da terminare nei radar di un po’ di gente che conta, vedi i signori della m_nus, Richie Hawtin in primis. Bello, no? C’è pure il lieto fine! ...e invece la storia continua, non è mica finita qui. Perché oggi Fabrizio non solo si fa apprezzare dai Maestri, ma miete successi veri, con dj set dove le affluenze sono ormai degne di quelle dei superstar dj. Ecco, non a caso. Assolutamente non a caso. Provare per credere. 17.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull) 26 BIOGRAPHY 17.09 - h 22 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 27 ARTISTS BIOGRAPHY KING MIDAS SOUND 17.09 - h 23 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) “Waiting For You...”: il titolo dell’ultimo album. Il senso dell’attesa, le schegge di romanticismo che si insinuano nelle vibrazioni dubstep sospese tra cupezza, clangori industriali e dolci melodie giamaicane. La nuova deriva musicale di Kevin Martin è sublime: l’uomo che da più di un decennio ha un ruolo di primissimo piano nella musica elettronica più nobile e coraggiosa (col terrorismo industrial targato Techno Animal, con le vertiginose architetture dubstep a nome The Bug) ha deciso di chiamare a sé il talento di Hitomi e Roger Robinson. Il loro ruolo? Smussare i suoi angoli più cattivi. Forse. O forse no. Perché ogni live di King Midas Sound è un’avventura sospesa tra sogno e incubo. AD BOURKE 17.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull) Prendere l’hip hop e portarlo ad un livello superiore, tra schegge techno, inflessioni dub e disturbi futuristi: scienza complessa da maneggiare, ma in questo AD Bourke è un maestro totale. Non solo manipolatore di software, ma pure esperto strumentista (già al fianco di Francisco e dei Jolly Music) - questo background lo porta a mettere in campo un approccio molto “fisico” e altamente spettacolare anche quando deve avere a che fare solo con un semplice campionatore. In questo modo ogni suo live diventa un piccolo evento. Le ovazioni raccolto quest’anno al Sonar o l’anno scorso a Dissonanze (o in qualsiasi sua apparizione live) lo confermano al cento per cento. 28 DANCE OR DIE vs. T.BONE 17.09 - h 23.30 / Link Il monocolore tech-house, le gloriose tradizioni detroitiane, la nobiltà electro, la storia assoluta dell’hip hop: a Bologna il panorama dei suoni che hanno fatto (e fanno) un’epoca è sempre stato piuttosto affollato. Massimo riconoscimento allora a chi cercando nuovi stimoli ha spinto con convinzione il suono nu electro, le colorate e adrenaliniche coordinate della fidget house, l’electro più tendente al clash e meno a Drexciya, il tutto con disturbi che vanno dal latin a Kusturica. Una scelta che poteva essere azzardata e che invece si è rivelata vincente al 100%. Onore al merito (e divertimento nel dancefloor). E a roBOt 03, i resident della serata arrivano a spiegare e raccontare in musica gli ingredienti del loro successo. 29 ARTISTS JESSE ROSE ELEKTRO GUZZI Se nasci a Londra, muovi i primi passi a Bristol, torni a Londra e finisci a Berlino, la tua vita non può essere stata troppo lontana dalla musica di alta qualità. Se per giunta hai sempre avuto un amore smisurato per la house di Chicago e la techno di Detroit, ben convinto poi che il dancefloor sia prima di tutto una religione da officiare molto accuratamente, e per giunta hai capito fin da subito che la tua strada era fare il dj e il produttore, quello che hai e che sei oggi non arriva assolutamente per caso: release su Classic e Dubsided, una label tua diretta creatura (Made To Play), residenze di prestigio (una delle ultime in ordine di tempo quella al berlinese Panorama Bar, il Luogo Delle Delizie per ogni clubber che voglia considerarsi tale). Preparatevi a vedere ed ascoltare una delle cose più rivoluzionarie in musica negli ultimi anni. Se chiudete gli occhi, la musica targata Elektro Guzzi è minimal techno affilatissima, avvolgente, ipnotica, con un groove a dir poco micidiale e una capacità di introspezione mentale rara. Se aprite gli occhi, di fronte a voi vedete un classico trio rock: basso, chitarra e batteria. “Nessun laptop, nessun loop. Completamente banditi. Quello che usiamo sono solo i nostri strumenti, più giusto qualche effetto e qualche pedaliera”. Non esiste altra band al mondo in grado di pensare in modo così diverso (e così affilato) la musica del nuovo millennio. Chi li ha visti al Sonar 2010, lo sa. 17.09 - h 01 / Link 30 BIOGRAPHY 17.09 - h 03 / Link 31 ARTISTS CASSIUS LINO PUGLIESE Philippe Zdar potrebbe permettersi di starsene con le mani in mano, beato, tanto lui la Storia l’ha già fatta: prima come La Funk Mob (la unit creativa che ha rivoluzionato l’hip hop europeo ancora vent’anni fa), poi con Etienne De Crecy nel progetto Motorbass, infine con la creatura Cassius, fondata assieme al socio di sempre Hubert Blanc-Francard (aka Boom Bass), uno dei più esplosivi ed elaborati progetti house di tutti i tempi. Ma Philippe ha ancora un entusiasmo contagioso per la novità, l’esplorazione e l’euforia da dancefloor, entusiasmo che riversa con intensità scintillante nei suoi dj set targati Cassius: lontano dall’essere monumento di se stesso, è uno dei non molti uomini in consolle che ancora oggi fanno veramente la differenza. Lino Pugliese, o meglio ancora Linuz, per chi ne segue le sue gesta djistiche e produttive fin dagli inizi - dalle prime collaborazioni importanti (quella con Tadeo, per dire), alle sortite in casa Memento, fino all’ultimo progetto architettato assieme al socio UES, ovvero Pulpyt, in uscita per una etichetta che ha fatto la storia della house come la francese Robsoul. In tutti questi casi la rotta è data da house e techno, perfettamente divise tra attitudine minimal e ricerca di profondità deep. In una parola: quando la nuda cassa in quattro va alla ricerca delle soluzioni più stilizzate e più di classe. 17.09 - h 04 / Link 32 BIOGRAPHY 18.09 - h 18 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 33 ARTISTS ECHOING STEP & RILLS Echoing è il side project di Alessandro Bocci, cofondatore delle storiche formazioni d’avanguardia Starfuckers e Sinistri e produttore techno con il moniker M16. Qui si fa affiancare dalla voce di Andrea Reali, membro di” I/0 “e “Voci ad effetto”. Il risultato è un sound radicale basato su un beat di derivazione techno e organizzato su tessiture vocali di matrice jazz e contemporanea. Una ritmica pulsante, beat regolari, subfrequenze che si agitano ed enfatizzano l’esecuzione vocale: una visione sonora nata dalle ceneri della musica dance e modellata su strutture musicali che esplorando la tradizione decidono di spingersi verso territori ignoti. Arrivi da Torino, e questo spesso e volentieri è un marchio di qualità: perché lungo il Po la tradizione è lunga, il panorama è altamente qualitativo quanto affollato e, insomma, non si scherza. Unisci le forze col tuo socio. Crei un EP, “Bye Bye”, che riceve i convinti apprezzamenti di un parterre de roi che va da Laurent Garnier ai Technasia, da Loco Dice a Chris Carrier - hai detto nulla. Devi avere qualcosa di speciale, non c’è che dire. Step e Rills ce l’hanno, forgiati da anni da protagonisti nelle serate targate Xplosiva o The Plug, pronti ora a portare stile&sostanza anche in terre bolognesi. 18.09 - h 19 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) 34 BIOGRAPHY 18.09 - h 20 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 35 ARTISTS ATOM TM DICOFONE Uwe Schmidt è un genio. Uno di quei geni irritanti: quelli che si applicano quando vogliono loro, quelli che invece di stare bravi seduti e composti sono sempre lì ad irridere la professoressa, quelli che invece di fare i compiti a modo si mettono lì a creare faccende bislacche e scoppiettanti. Insomma, cose che se non sei un genio in cinque minuti ti fanno smettere a suon di schiaffetti correttivi. Ma Uwe è un genio. Col 2010 sono vent’anni che è in giro, vent’anni che è semplicemente venerato da chiunque sia un minimo appassionato di elettronica creativa ed intelligente. Che abbia scelto roBOt03 come una delle tappe di festeggiamento di questo anniversario, è semplicemente un onore. Diego Cofone è una specie di scrigno delle meraviglie vivente. É l’uomo in grado di riunire le suggestioni intellettuali della musique concrete novecentesca con le visioni futuristiche della musica elettronica. É lo strumentista pazzo che sa alternare qualsiasi tipo di fiati (sassofoni, clarinetti...) col basso, o le tastiere, o la chitarra, o addirittura pezzi di una lavatrice - sì, avete letto bene. É l’artista che ha sedotto la Red Bull Music Academy qualche anno fa, o che nel 2009 ha fatto il suo premio Iceberg per giovani creativi. É, questo il punto, un musicista di quelli che vi augureremmo sempre di poter incontrare: quelli da cui non sai mai cosa aspettarti. 18.09 - h 21 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) 36 BIOGRAPHY 18.09 - h 21.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull) 37 ARTISTS UNZIP PROJECT DONNACHA COSTELLO Oltre un decennio fa, due salentini alla scoperta di Bologna. Oggi, figure fondamentali nell’evoluzione della scena elettronica della città felsinea, dopo una lunga residenza allo storico Link (dividendo la console col Gotha mondiale di dj e producer) e dopo svariati set in giro per l’Italia e l’Europa. Un viaggio lungo, che però Marco Ligurgo e Toni Puglisi hanno percorso sempre con naturalezza e stile, forgiando attentamente le loro seducenti ricette tra riflessi geometrici berlinesi da un lato e richiami percussivi più mediterranei dall’altro: un’arma di divertimento di massa forgiata con cura e amore, che ultimamente è protagonista in un dancefloor che è leggenda, quello del Cocoricò. Hai detto nulla. Ma lo spirito, è quello degli esordi. Tanta gente salta sul carrozzone minimal techno, oggi come oggi. Tanta. Ma tutti, bravi e meno bravi, dovrebbero inchinarsi di fronte ad un producer come Donnacha Costello. Irlandese, attivo da oltre vent’anni, profondo conoscitore non solo dei dancefloor ma anche di Cage e Stockhausen, da tempo immemore è una dei nomi di maggior classe che si possano incontrare in giro, punto. Le sue produzioni sono poesia pura innervata dalla gelida efficacia di architetture ritmiche in quattro. “Before We Say Goodbye”, uscito quest’anno su Poker Flat, è solo l’ultimo capitolo nel curriculum vitae di un artista che come pochissimi altri ha sempre saputo regalare anime profonde ipnotiche alle sonorità dancefloor. 18.09 - h 22 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 38 BIOGRAPHY 18.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Salone del Podestà) 39 ARTISTS ALAN1 ROMANO ALFIERI Nato e cresciuto alla fonte dei suono Warp e dell’electro più visionaria alla Dopplereffekt, Alan1 è uno dei più grandi talenti in ascesa nella scena elettronica attuale, italiana e non. Poco più che ventenne, ha già tenuto la consolle non solo in svariati club di casa nostra ma anche in posti, come dire?, non proprio secondari come il Panorama Bar a Berlino o il Sonar a Barcellona. E lo ha fatto non da anonima comparsa, ma raccogliendo ovazioni e incredibili consensi grazie ad una maturità tecnica ed espressiva davvero fuori dal comune. La sua personale sfida - quella di partire dagli anni ‘80 per creare qualcosa di sporco, pericoloso e trascinante - è già ampiamente vinta. Ed è solo l’inizio... Una palestra bella tosta: l’Insomnia, uno dei tempi del clubbing toscano (e nazionale), un club dove la gente vuole divertirsi e se non la fai divertire, beh, non ti perdona nulla. Romano se la cava? Eccome. Se la cava a tal punto che diventa resident mensile, e soprattutto nell’anno successivo entra a far parte del collettivo Metempsicosi, una delle realtà più grosse di sempre nel clubbing nazionale. Anni di costante ascesa, come dj e pure come produttore: in quest’ultima veste la nuova avventura è Anotherworld Studio, bunker creativo condiviso con Luca Pechino, Ilario Alicante e Marco Effe. Ci sarà sempre strada da percorrere, ma quella percorsa finora è già lunga ed esaltante. 18.09 - h 22.30 / Palazzo Re Enzo (Sala RedBull) 40 BIOGRAPHY 18.09 - h 23 / Palazzo Re Enzo (Sala del Capitano) 41 ARTISTS ALESSANDRO SENSINI ILARIO ALICANTE É la AL di C.AL.MA, e già questo è un marchio di qualità, testato in svariati eventi bolognesi, a partire dalle serate Playhouse. Ma anche in solitaria Alessandro ha frecce nel proprio arco: se ne è ben accorto Nick Curly che lo ha accolto nella Cécille Records, un riconoscimento non da poco per un ragazzo appena venticinquenne. Lui risponde col lavoro: molte nuove produzioni e remix sono in lavorazione, muovendosi su traiettorie che parlano di techno, di house, di minimal, di deep, la medicina perfetta e più ricercata per i dancefloor del nuovo millennio. Basta poco. Basta il talento (...hai detto nulla?). In un paese come l’Italia troppo spesso affetto da gerontocrazia e sclerotizzazione, storie come quella di Ilario andrebbero prese a modello. Giovanissimo, poco più che ventenne, ma già un protagonista della scena a livello europeo, con date sparse su tutto il Continente: il suo amore per il suono forgiato in santuari come Cocoon e Circoloco (techno e house minimali con venatura percussive), il suo entusiasmo e la sua etica del lavoro gli hanno permesso di diventare un player di livello assoluto ad un’età in cui, nel nostro paese, spesso ti dicono “Non è ancora il momento, ripassa fra qualche anno”. 18.09 - h 23 / Link 42 BIOGRAPHY 18.09 - h 01 / Link 43 ARTISTS REBOOT TOBI NEUMANN “Amo le architetture ritmiche complesse”: Frank Heinrich, aka Reboot, sa dove indirizzare la vostra attenzione, quando si tratta di ascoltare la sua musica. Che poi, non è questione solo di ritmiche: il dancefloor disegnato nei suoni da Reboot diventa una creatura organica, con una cura maniacale dei particolari, tutti!, con un equilibrio fra componenti assolutamente perfetto. Che il suo nome giri regolarmente negli eventi targati Cocoon non è un caso (è lui il paladino principale del “New Sound of Frankfurt”), che il suo album d’esordio “Shunyata” abbia il destino di uscire per la prestigiosa Cadenza nemmeno. Ehi, di nuovo Tobi Neumann a roBOt03? Oh sì, di nuovo. Certo. Perché non possiamo rinunciare alla sua simpatia e alla sua calda umanità. Non possiamo rinunciare alla sua classe sopraffina, dove gli accenti tech-house vengono declinati con un impatto ed un’efficacia che ha davvero pochi eguali oggi. Non possiamo rinunciare alla scarica di adrenalina e felicità che lui ogni volta, immancabilmente, regala a tutte le persone che assistono ai suoi set (se c’eravate alle prime due edizioni di roBOt sapete bene a cosa ci stiamo riferendo). No, non possiamo rinunciare. L’abbiamo fatto di nuovo. E siamo dannatamente orgogliosi di averlo fatto. 18.09 - h 03 / Link 44 BIOGRAPHY 18.09 - h 04 / Link 45 CALL4 ROBOT IBRIDAZIONE DELLE TECNICHE ARTISTICHE PROVE TECNICHE PER IL FUTURO Le diadi in contrapposizione: presenza/assenza, vecchio/nuovo, virtuale/corporeo. Le sfide interpretative: cosa è arte cosa non lo è, cosa è scienza cosa è progresso, cosa è immaginazione cosa è follia. Le sfide diacroniche: quale passato e quale futuro per l’arte, la tecnologia, la comunicazione. Le sfide sincroniche: quali sono le potenzialità della contaminazione fra piani, stili e media diversi. La sfida definitiva odierna per l’arte e per la società, racchiusa in una parola: ibridazione. roBOt ha selezionato progetti inediti per Bologna che indaghino il rapporto fra le “classiche” tecniche artistiche, dalla pittura alla performance, dalla fotografia alla scultura, e i ritrovati tecnologici digitali di nuova generazione, dalle applicazioni i-phone ai software, al 3d alle installazioni interattive multimediali. Nuove concezioni. Nuovi concepimenti. Azzardi, esperimenti, vaticini, nuove proposte per il domani che verrà. Derive stilistiche senza soluzione di continuità. Vertigini creative. Scintille d’ispirazione da cercare attraverso la strada della contaminazione e della ricchezza di stili, mondi e linguaggi. 46 EMANUELE KABU Emanuele Bortoluzzi nato il 31/12/1978 a Belluno. Vive e lavora a Belluno. Inizia come writer intorno al 1994 e da li sviluppa il suo interesse per il disegno,l’illustrazione e la pittura. Dal 2003 inizia a concretizzare il suo interesse nell’animazione realizzando loops animati e dal 2004 lavora alla realizzazione di cortometraggi. In contemporanea sviluppa il suo interesse nell’ambito musicale, dapprima come cantante nel gruppo hardcore Kai Yan Wang e dal 2000 forma con Michele Scariot il gruppo di musica elettronica ENT con il quale partecipa a numerose compilation e festival nazionali ed internazionali. Dal 2007 inizia il nuovo progetto solista noise/ambient GreenMine e dal 2008 il progetto blackmetal sperimentale Rotorvator. 47 CALL4 48 ROBOT EMILIO RIZZO RICCARDO PONIS Emilio Rizzo, nato a Basilea (Svizzera) il 1981. Si diploma presso l’Istituto Statale d’Arte “Filippo Palizzi” di Napoli nella sezione Arte della Stampa e successivamente all’ Accademia di Belle Arti di Firenze sezione Pittura. Attualmente vive e lavora all’ombra del Vesuvio. Riccardo Ponis nasce a Roma. É laureato presso l’università di Roma La Sapienza. Dal 2002 è attivo come musicista nel progetto Metibla (www.myspace.com/metibla) e dal 2003 come regista di cortometraggi e videoclip. 49 CALL4 RENAUD HALLÉE Con base a Montreal lavora su progetti astratti e narrativi in film, animazioni e composizioni musicali. Ha diretto due cortometraggi : ‘Gravité’ and ‘Sonar’ 50 ROBOT FEDERICA FALANCIA & RICCARDO BALLI - EXCERPT L’informazione dev’essere libera. Il nostro ambiente dev’essere sano. Il nostro modo di influire sulle risorse dell’umanità sostenibile. Temi importanti. Che Federica Falancia onora al meglio lavorando attraverso affilato artigianato tecnologico dove il procedimento è poetica: frame lavorati uno per uno, interazione di immagini riprese in tempo reale con altre già esistenti, disegno al naturale innervato da manipolazioni effettuate in presa diretta. Ad avvolgere il tutto, le sonorizzazioni analogiche e rigorosamente live affidate all’agitatore sonoro Riccardo Balli, da anni protagonista a Bologna e non solo. 51 CALL4 52 ROBOT FANNULLARE ABSTRACT BIRDS - CELESTE MOTUS Cinque ragazzi con base a Bologna (Davide Marchi, Daniele Giannotta, Francesco Aggazio, Manuel Prat e FornikoOlas). Svariati oggetti di comune uso domestico. Improvvise trasformazioni in drone mutanti, tra tessuti ritmici asimmetrici che emergono da un plasma cangiante. Una performance audio/video che si muove per visioni minimali, perverse, pulviscolari, andando ad infilarsi nei vertiginosi (e pericolosi) corridoi della subliminalità. Pedro Mari e Natan Sinigaglia sono gli “uccelli astratti”, creature in grado di navigare nel mondo della performance audio/video lavorando in tempo reale, gestendo a perfezione spazi e sfumature. “Celeste Motus” è una suite audiovisuale in tre movimenti, tra il soffio di strumenti a fiato, le tessiture di un pianoforte, visioni panoramiche in 4:1 - tutto verso un viaggio che porti verso una profonda, emotiva crescita della consapevolezza, da costruire passo dopo passo, movimento dopo movimento. 53 CALL4 54 ROBOT RAJAN CRAVERI & SERENA ZANCONATO (MICRON) SYNTHESIS FANNIDADA - PERCORRERE STRADE SECONDARIE LA FORESTA INCANTATA Micron fin dalla nascita ha i quattro quarti di nobiltà teatrale, visto che arriva dalla Scuola Civica d’Arte Drammatica Paolo Grassi, e sta percorrendo questi anni muovendosi in una delle città oggi come oggi più vivaci e affascinanti, Torino. Con “Synthesis” la coreografa-danzatrice Serena Zanconato e l’attore e sperimentatore dei new media Rajan Craveri indagano i sentieri dell’interattività, creando mondi dove segno pittorico, danza e ricerca tecnologica si fondono in un’arte visiva dove l’azione lascia un segno, dove l’azione lancia un segno. Due ruote di una bicicletta virtuale assolutamente in mano al pubblico, che può scegliere le direzioni più diverse per percorrere una videostrada; oppure undici monitor perfettamente in grado di ricreare, grazie anche al respiro dell’interattività, una foresta dai colori cangianti e davvero fatati. La unit creativa Fannidada, composta da Fanni Iseppon e Davide Giaccone, è pronta a dare un tocco di rara grazia ai percorsi di roBOt03. 55 CALL4 VICTOR ZAPPI (feat. MARCO GAUDINA & DARIO MAZZANTI) VIRTUAL SEQUENCING In arrivo da Genova ecco tre ingegneri all’opera, per una installazione che è quindi inevitabilmente ad alto contenuto tecnologico - ma ha anche un respiro artistico, vivo, pulsante. Un sequencer riesce ad essere allo stesso tempo sia uno strumento in chiave visuals sia controller musicale, il tutto per dare vita ad una proiezione in stereoscopia interagibile attraverso il “contatto” (virgolette d’obbligo...) tra la mano dell’utente e gli oggetti virtuali disposti in scena. 56 ROBOT MIKKEL - GARRO MARTINSEN PARALLELOPIPEDEO Per tutti i clubber bolognesi (e non solo bolognesi), Mikkel è una vecchia conoscenza nonché una garanzia: alcuni fra i migliori visuals nella storia della club culture di casa nostra sono sue creazioni. A roBOt03 arriva con un suo progetto speciale: una videoinstallazione interattiva “site specific” che arricchisce lo spazio di un tessuto video/ luce la cui intensità, colorimetria e ritmo sono determinati dal rumore/ suono dell’ambiente in cui viene installato. Qui e ora. 57 CALL4 58 ROBOT ANIS SARACI - INTERACTIVE GAME (SNAKE) ROBERTA CERESA DEcompressione Econdizionamento Anis Saraci arriva dall’Albania, ma negli ultimi anni la sua base è stato lo IUAV a Venezia, una delle sedi universitarie più prestigiose d’Europa, dove si è specializzato in arti visive e spettacolo. A roBOt03 porta una sua personalissima interpretazione di Snake, il videogioco davvero old school che tutti noi almeno una volta nella vita ci siamo ritrovati a giocare: un videogioco che sotto il trattamento di Saraci diventa una appassionante esperienza interattiva. Tutti i segreti di una “dreamchine”. Di che si tratta? Sta a voi scoprirlo. Sta a voi sperimentare come si possa vivere un’esperienza percettiva soggettiva attraverso una moltitudine di stimolazioni audiovisive. Sta a voi vedere che aspetto può avere e che sensazioni può dare una “camera di decompressione” del nuovo millennio. La mantovana Roberta Ceresa vi attende al varco, vi attende alla prova. 59 CALL4 VALERIA SACENTI - FONTANA AMBULANTE + IL GIARDINO DELLE MEDUSE L’artefice di uno degli snodi fondamentali nella scena artistica bolognese, “Le Giraffe”; una installazione e una performance da lei create che esplorano i singulti dell’indispensabilità così come dell’inutilità, alla ricerche di schegge di rivoluzioni prossime venture. A realizzare tutto questo una make up artist, Virginia Vittuari, e le performer Sara Kaufman, Maria Luisa Cedeno e Luce Bottazzo. 60 ROBOT D3D (NABA) - WATERTOUCH IN COLLABORAZIONE CON STREAMFEST “Watertouch”: il frutto di un master, a nome D3D, organizzato dalla prestigiosa Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Un frutto che chiama l’urgenza di una sensibilizzazione verso il tema della scarsità dell’acqua e del suo consumo non parcellizzato. Le armi usate, fornire a tutti un metodo di analisi e di interpretazione critica della miriade di dati esistenti sullo sperpero d’acqua e sulla sua diminuzione (in futuri per nulla lontani). 61 SCREENING 8 BIT A DOCUMENTARY ABOUT ART AND VIDEOGAMES DI MARCIN RAMOCKI E JUSTIN STRAWHAND Prodotto da: Justin Strawhand / Durata: 73’ 8 BIT è un documentario ibrido che esamina l’influenza dei videogiochi sulla cultura contemporanea. Mélange di rocumentary, arte rivelata e indagine culturale critica, 8 BIT lega fenomeni apparentemente scollegati come la scena demo anni 80, la musica chiptune e gli artisti contemporanei che usano machinima e giochi manipolati. Prodotto a New York, Los Angeles, Parigi e Tokyo, 8 BIT offre una prospettiva globale sui nuovi approcci artistici della generazione “Do it yourself” cresciuta con Atari e Commodore 64. Tra gli artisti presenti in 8 BIT: Cory Arcangel, Bit Shifter, Bodenstandig 2000, Bubblyfish, Mary Flanagan, Alex Galloway, Glomag, Paul Johnson, John Klima, Johan Kotlinski, Nullsleep, Joe McKay, Tom Moody, Akiko Sakaizumi, Eddo Stern , TEAMTENDO, Treewave e Carlo Zanni. Con l’aiuto del critico dei media Ed Halter e della scrittrice e curatrice di Nuovi Media Christiane Paul, queste strategie artistiche vengono inserite in un contesto storico modernista e postmodernista ed esaminate come esempi possibili di una transizione in un territorio inesplorato. 8 BIT afferma che nel rock il 21° secolo Game-Boy, machinima e teoria dei giochi vanno assieme e condividono il patrimonio digitale della Generazione X. WARP 20 - NYC DI LORENZO FONDA Prodotto da: Warp Films / Mighthy8 / Durata: 30’ La Warp Records ha chiesto al regista Lorenzo Fonda di creare un video che documentasse l’evento, organizzato a New York nel settembre del 2009, per il 20° anniversario della storica etichetta. Live performances, interviste e altro ancora da Battles, Jamie Lidell, Flying Lotus, !!!, Clark, Hudson Mohawke, The Hundred In The Hands, Born Ruffians e Pivot. Trailer: http://www.Cerberoleso.It/videos/music/warp-20-nyc Sito: http://warp.net/directors/lorenzofonda 62 63 SCREENING RIP! A REMIX MANIFESTO WE CALL IT SKWEEE DI BRETT GAYLOR DI IACOPO PATIERNO E DAVID GIESE Prodotto da: EyeSteelFilm / Durata: 86’ Il manifesto della “revisione” del concetto di proprietà intellettuale, film bandiera del copy-left concepito dall’attivista del web Brett Gaylor. Fondatore del progetto Open Source Cinema, Gaylor ha raccolto attraverso il sito i contributi di centinaia di utenti che volevano partecipare al primo film open source della storia. Protagonista principale di Rip è il dj e “mash-up artist” Girl Talk. Cosa c’è in quella terra di mezzo tra copyright e copyleft? Che cosa è legale ed entro che limiti? Il celebre Lawrence Lessig - autore, tra gli altri di Cultura Libera e Remix e fondatore di Creative Commons - è tra gli intervistati del film, insieme al media guru e coeditore di Boing Boing Cory Doctorow e a Gilberto Gil, musicista ed ex Ministro della Cultura in Brasile. Trailer: http://www.Youtube.Com/watch?V=9oar9glucl0 Prodotto da: GENOME INC. in collab con Atmo / Flogsta Danshall Harmoenia Records / Durata: 63’ / Formato: HDV Un film su musica, persone e scandinavia - “Sono elementi basici, come l’amore, il ballo e onde sinusoidali.” - Eero Johannes. All’inizio del 2008, il filmmaker italiano Iacopo Patierno arrivò a Stoccolma per aiutare Erik Gandini nella produzione di “Videocracy”. Mentre era in Svezia scoprì il suono funk sintentico della Scandinavia: il nuovo genere musicale chiamato “Skweee” e dopo poco strinse amicizia con i suoi produttori. Attivo già in Italia in ambito musicale con il progetto audio/video Bio_Logic, subito subì la fascinazione verso questo nuovo genere e decise di entrare a fondo nella vita dei suoi protagonisti. Camera alla mano intraprese un viaggio attraverso i sobborghi funzionalisti di Stoccolma, attraversando il mar Baltico fino a Helsinki, fino ad arrivare al leggendario Festival Sonar di Barcellona; dove 8 artisti Skweee svedesi e fillandesi furono chiamati a presentare il nuovo genere musicale. We Call It Skweee è la storia di questo viaggio. “Il film è uno sguardo su una sotto cultura che in molti modi ho riconosciuto essere quello che spesso definiamo come Scandinavo” Iacopo Patierno. Trailer: http://www.Atmo.Se/film-and-tv/skweee/ Sito: http://www.wecallitskweee.com 64 65 SCREENING SPEAKING IN CODE EVERYTHING CHANGES WHEN YOU GET LOST IN MUSIC DI AMY GRILL Prodotto da: Squared Productions / Durata: 89’ / Formato: MiniDV Speaking in Code è un resoconto intimo di persone completamente perse nella musica. La regista Amy Grill segue una serie di personaggi per alcuni anni nella loro lotta per il successo mentre altri prosperano nel mondo della musica elettronica. Il film svela in modo intimo studi di carattere intrecciati, opinioni e crude verità della nuova musica. É una finestra sul mondo dei parties nei magazzini, dei concerti senza fine, dei viaggi internazionali, con i loro rischi, le invenzioni, i trionfi e le separazioni. I personaggi sono avvincenti come le loro storie: i Modeselektor, turbolento duo di produttori, vengono liberati dal suonare in una minuscola stanza negli Stati Uniti per ritrovarsi di fronte a 20.000 persone a Barcellona; il giornalista Philip Sherburne lascia l’America per trovare una “techno lifestyle” più completa in Europa, The Wighnomy Brothers sono catapultati dal loro mondo idilliaco nella ex Germania dell’Est per affrontare il loro punto di rottura di fronte alla telecamera; Tobias Thomas contempla la sua carriera oramai prossima alla fine, mentre Monolake, l’inventore del software che quasi tutti i musicisti elettronici utilizzano per creare la loro musica, procede costantemente con il suo approccio stravagante a una vita fatta di musica. 66 Al suo ritorno negli Stati Uniti David Day (marito della regista Amy Grill) cerca instancabilmente di trasformare Boston da una città rockcentric ad una centro di vita techno. Purtroppo gli sfrenati sforzi di Day di rendere popolare la musica elettronica ricadono nel suo matrimonio con la regista. Una storia strettamente intrecciata sulla scena musicale elettronica raccontata dal mondo interiore: intima, cruda e vivace. Con musiche di: Modeselektor, Wighnomy Brothers, Robag Wruhme, Ellen Allien & Apparat, The Field, Monolake, Michael Mayer, Gas, Jonas Bering, SCSI-9, Gui Boratto, Superpitcher, Steadycam, Dettinger, Rice Twins, Reinhard Voigt, Oxia. Trailer: http://www.Speakingincode.Com/#/video.Html 67 WORKSHOP INFO SESSION RED BULL MUSIC ACADEMY CON ATOM TM, ALAN 1 E AD BOURKE Una delle belle novità di questa edizione: il sapore della Red Bull Music Academy arriva a roBOt03. Ovvero: il sapore di passare tempo prezioso coi musicisti faccia a faccia, senza filtri; di sentire i loro trucchi e i loro aneddoti, di vedere il modo preciso in cui lavorano e in cui creano, di confrontarsi con loro. Questo infatti è quello che succederà sabato 18 settembre, alle ore 16: l’immenso Atom TM e i talentuosissimi Alan1 e AD Bourke saranno non presenze intoccabili su un palco, ma stretti compagni di viaggio di un’esplorazione attraverso tutti i segreti che rivestono il ruolo e l’attività del musicista, da quali software e strumenti si usano a quali sono le associazioni d’idee che nascono dietro a un disco, una traccia, un ritmo, un campionamento. Chi ha già partecipato a queste Info Session della Red Bull Music Academy lo sa - un’esperienza davvero intensa ed invidiabile. Aperta, in esclusiva, per tutti coloro che saranno a roBOt03. 68 MULTIMEDIA ART > ESTENSIONI DEL SISTEMA NERVOSO OSPITI: LELIO AIELLO (DIR. ART. WORK.LAB) / BIANCO-VALENTE (ART.) / SILVIA GRANDI (DOC. ALMA MATER STUDIORUM)) / ANTONIO PUGLISI (DIR. ART. ROBOT) / PAOLO ROSA (STUDIO AZZURRO) La ricerca artistica contemporanea è immersa in un sistema mediale che ne modifica i linguaggi, le strutture, le poetiche. La constatazione della funzione protesica della tecnologia è evidente quanto chiara nella pervasività dei numerosi apparecchi e apparecchietti digitali che accompagnano le nostre attività quotidiane, amplificando le nostre facoltà di partecipazione al mondo. Nel contempo, sempre di più la realtà rivelataci dalla tecnologia sembra essere la realtà da essa stessa creata. Nel mondo delle reti informatiche viviamo quotidianamente la simultaneità e la moltiplicazione della nostra presenza, ma con ciò come si stanno modificando i modi di percezione e conoscenza? Siamo nel mondo di un’informazione senza sensazione o, attraverso l’astrazione tecnologica, siamo nella condizione di poter essere ancora vicini alla sensualità mondana? Lungi dall’essere speculazione da gnoseologi e massmediologi, la questione coinvolge al confronto la più attenta ricerca artistica contemporanea, chiamata ad una riflessione sullo statuto del visivo, nei suoi intrecci con la tecnologia e con i relativi risvolti più prettamente filosofici. La riflessione sembra infatti essere quella sulle attuali condizioni dell’esperienza e sui possibili scenari in serbo per la nostra stessa identità. In questo quadro gli ospiti invitati affronteranno il tema della relazione fra arte e tecnologia a partire dalla propria esperienza artistica, pratica o teorica. 69 WORKSHOP BUCHLA! A CURA DI GIORGIO SANCRISTOFORO E GIUSEPPE CORDARO, IN COLLABORAZIONE CON SAE INSTITUTE Tobor Experiment, all’anagrafe Giorgio Sancristoforo, docente SAE, musicista e programmatore di software audio dal valore europeo, presenta un evento dedicato alla musica elettroacustica con il sintetizzatore Buchla: un seminario e una performance di improvvisazione musicale realizzata assieme a Giuseppe Cordaro (CON_CETTA - Mooter, UK). Il System 200 Costruito da Donald Buchla nei 1963, su commissione del San Francisco Tape Music Center (Morton Subotnick, Ramon Senders, Pauline Oliveros, Steve Reich, Terry Riley), uno dei luoghi nevralgici della musica elettronica statunitense, una specie di Santo Graal della musica elettroacustica. Uno degli strumenti musicali elettronici più sofisticati che siano mai stati costruiti. Da David Tudor, a Richard Lainhart, da Morton Subotnick ai Nine Inch Nails, il suono del Buchla ha caratterizzato per quattro decadi le sperimentazioni più importanti della musica di matrice statunitense. Dopo quarantesette anni di strabilianti invenzioni musicali, Don Buchla è tornato con una nuova versione del suo più acclamato strumento: il System 200e, pronto per essere presentato nelle sue funzionalità e potenzialità a roBOt03. 70 LE ETICHETTE DI MUSICA ELETTRONICA E IL MERCATO NEL 2010 LA FIGURA DEL DISCOGRAFICO DELL’ EDITORE DEL DISTRIBUTORE E DELLO STORE ONLINE Uno scenario in continua e vertiginosa evoluzione; ed è tale per la musica elettronica più che per qualsiasi altra scena musicale. L’avvento delle tecnologie digitali ha drasticamente cambiato (e continua a cambiare giorno dopo giorno) le regole del gioco: vale per ciò che concerne il lato creativo della musica, ma vale anche e soprattutto per tutti quegli aspetti che fanno realmente la differenza tra il fare musica per hobby e farlo invece a livello professionale vendita, distribuzione, promozione, edizioni. roBOt03 mette a confronto alcuni fra i massimi esponenti a livello europeo dei vari profili professionali in gioco, per una visione che sia davvero a 360 gradi, sviscerata da chi ha dimostrato di saper essere un top player globale. Moderatore: Pierfrancesco Pacoda (giornalista e saggista) Relatori: Irma Records/Music Market, Wpp/Was, Inndigital 50Lab 71 WORKSHOP SQUATTING SUPERMARKETS A CURA DI FAKEPRESS E ART IS OPEN SOURCE, PRESENTANO SALVATORE IACONESI E ORIANA PERSICO Versione radicale di marketplace e punto d’acquisto in realtà aumentata, Squatting Supermarkets narra l’evoluzione del quotidiano entrando nel cuore vivo e pulsante del consumo: lo shopping. Guardare i prodotti sugli scaffali, scegliere, pagare, indebitarsi, farsi convincere e sedurre, relazionarsi con loghi, messaggi, altre persone: comprare è un’esperienza che riempie le nostre giornate, costruita attraverso immagini, suggestioni e strategie talmente complesse che sfuggono sistematicamente alla percezione dell’utente finale. Le tecnologie, usate per creare nuovi spazi di azione/comunicazione e sovrapporli alla realtà ordinaria aumentandola, consentono inedite possibilità di fruizione e interazione: ubique, accessibili, ma soprattutto emergenti e polifoniche, emozionali e relazionali. Squatting Supermarkets racconta proprio questa possibilità: uno spazio in realtà aumentata tecnologicamente sovrapposto alla realtà ordinaria e un marketplace interstiziale che vive in squat sulle infrastrutture fisiche e immateriali esistenti (loghi e luoghi del consumo). Il cuore tecnologico dell’installazione, iSee, è un’applicazione mobile in realtà aumentata basata sul riconoscimento delle immagini. Inquadrando il logo del prodotto, l’applicazione lancia il sistema di image processing che riconosce il logo, consentendo all’utente di accedere a una strato aggiuntivo di informazioni provenienti da una pluralità di fonti. Il logo diventa un wiki, un’infrastruttura di comunicazione aperta, un social network distribuito, un ecosistema p2p. 72 A partire dalla storia e dallo sviluppo del progetto, il workshop analizzerà i fondamenti artistici, politici, scientifici e tecnologici dell’operazione. Alle immagini, le foto, i-video, le ricerche condotte dagli studenti del corso di Economia Non Profit di Tor Vergata (Roma) e del corso di Disegno Industriale dell’Università L. Quaroni (Roma La Sapienza), si alterneranno dimostrazioni dal vivo sul funzionamento della tecnologia, sull’evoluzione della piattaforma e delle rappresentazioni infoestetiche ad essa associate, sul modello di pubblicazione, sulle pratiche di attivismo legate allo shopping. La parte finale del workshop coinvolgerà il pubblico in un’azione fisica, una performance che ricondurrà alla dimensione del corpo l’approccio teorico esposto. 73 WORKSHOP IBRIDAZIONE ED EVOLUZIONE A CURA DI ROBERTO MARCHESINI Le nuove tecnologie, con il loro portato innovativo, stanno approntando forti cambiamenti rispetto ai concetti di base dell’esistenza umana, ponendo in evidenza i più importanti fuochi di metamorfosi e gli slittamenti di significato. Termini come cyborg, morte cerebrale, intelligenze non umane, clone, avatar, identità mutante mettono a dura prova le tradizionali coordinate antropologiche e le cornici epistemologiche chiamate a interpretarli. Ci troviamo di fronte a una profonda rivoluzione culturale capace di affascinare taluni e atterrire altri, che richiede però un’attenta riflessione nei suoi prospetti paradigmatici e nei suoi innumerevoli risvolti. Il rapporto tra l’uomo e la tecnologia ha subito un profondo mutamento nel XX secolo ma anche il concetto di natura ha visto numerosi slittamenti di significato, a tal punto che oggi molti autori mettono in discussione la dicotomia naturale/artificiale. Rispetto alla definizione dei predicati umani si è passati da una lettura autarchica, le qualità umane come emanazione dell’uomo, a una ibridativa, le qualità umane come risultato di processi ospitali del nonumano, con una metamorfosi profonda delle coordinate interpretative dell’ontopoiesi. Secondo questo mutamento di paradigma, definibile come postumanistico, le qualità umane sono il frutto di un processo decentrativo e non di dominio. La tecnica dismette perciò il suo ruolo ancillare di strumento per divenire un partner di nuove avventure verso dimensioni incognite ove la creatività non è più un atto di volontà ma un lasciarsi portare. 74 ABLETON A CURA DI GIANCARLO LANZA, IN COLLABORAZIONE CON BACKLINE Anche quest’anno Ableton, con la collaborazione della distribuzione italiana Backline, sarà presente al roBOt03. Il workshop, diviso in quattro sessioni, è curato dallo specialist Italiano per Ableton Giancarlo Lanza. Nella prima parte saranno presentate: tecniche di composizione, compressione (Sidechain, Parallel compression) e cenni sulla manipolazione di materiale audio mediante i campionatori nativi. Si darà spazio alle domande dei partecipanti, per avere risposte su dubbi personali ed eventuali problemi legati al software. Nella seconda sessione il relatore Vinci Acunto produttore e direttore della NuT Academy (Na) mostrerà come utilizzare Melodine DNA, plugin all’interno di Ableton Live, e le funzioni di base con vari esempi audio. La terza parte vedrà trattato l’argomento “controllo”, una panoramica di controller dedicati ad Ableton (e non) con trucchi sulla gestione delle assegnazioni e strategie per gestire un set, dj o live controllando ogni aspetto in tempo reale. La giornata prevede anche un incontro con gli iscritti al gruppo di Facebook Ableton User Group italia: sarà possibile prenotarsi per partecipare al workshop direttamente da Facebook, per ulteriori informazioni basta iscriversi al gruppo. 75 PARTNERS WORK.LAB 17 18 SETTEMBRE PALAZZO RE ENZO (SALA RE ENZO) COPRODUZIONE DÉJÀ.VU / ROBOT03 RELATIONAL LANDSCAPE installazione a cura di BIANCO-VALENTE (Italia) con Pietro Alex Marra, Marzia Avallone, Enrico Bari, Claire Bosi, Giulia Casula, Samuele Cherubini, Francesco Di Tillo, Raffaele Nesci, Carmelo Nesci, Stefania Palmieri, Angelica Porrari, Fabio Romano, Alia Scalvini, Deborah Santamaria, Virginia Zanetti. BIANCO-VALENTE presentano nella cornice di roBOt03 una installazione ambientale, frutto di un lavoro laboratoriale con giovani artisti e studenti provenienti dall’Accademia di Bologna, dal DAMS e dal Conservatorio. Campo d’azione privilegiato del laboratorio di Bianco-Valente sarà la città, come scenario nel quale si creano relazioni fra le persone e fra le persone e gli eventi. Il workshop, tenuto tra il 7 e l’11 settembre con base operativa negli spazi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, si situa all’interno del progetto work.lab, laboratori di ricerca e di sperimentazione espressiva basati sul concetto di esperienza condivisa e di confronto generazionale, dove artisti di fama internazionale sono invitati a realizzare un progetto con il coinvolgimento di giovani creativi emergenti. Il duo di artisti, attivi dal 1994, predilige l’uso di media digitali con cui coinvolgere gli spazi in senso installativo, creando opere non semplicemente da vedere ma da esplorare sinesteticamente, con cui interagire nel pieno di stimolazioni sensoriali e cognitive. 76 Istituzionali Sponsor Media Tecnici I N S T I T U T E Network Official radio festival internazionale di cultura eco digitale e sperimentazioni audio_visive www.robotfestival.it