pit metapontino - Comunità Montana Basso Sinni
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pit metapontino - Comunità Montana Basso Sinni
- T U T T I - - I F R U T T I - - - PIT METAPONTINO PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE Tutti i frutti del Pit Metapontino Vincenzo Ruggiero Presidente Comunità Montana Basso Sinni, Soggetto responsabile Pit Tuttifrutti è il titolo che sette anni fa abbiamo dato a questa newsletter che gli organismi del PIT (Progetto Integrato Territoriale) del Metapontino hanno promosso per sostenere le attività di animazione economica in questo composito comprensorio della Basilicata, uno dei più interessanti del Mezzogiorno d’Italia per risorse paesistiche, produttive e storico-culturali. Con i PIT sono state attuate alcune importanti Misure del Programma operativo regionale 2000-2006 attraverso il protagonismo attivo (di ideazione, progettazione e realizzazione) delle comunità locali: opere infrastrutturali, regimi di aiuti (alle imprese), attività formative, culturali e di marketing territoriale. Il PIT Metapontino, come altri, in coerenza con i principi indicati dall’Unione europea, si è plasmato in un’apprezzabile palestra di concertazione dal basso, di progettazione partecipata, di innovativa valorizzazione delle risorse endogene: ciò che abbiamo fatto, a volte con fatica, non muore con la conclusione delle attività; esso costituisce una dote preziosa, fondamentale – oserei dire – per l’attuazione del nuovo POR e per la concreta realizzazione dei recenti orientamenti regionali di riordino delle Autonomie locali. La costituzione delle Comunità Locali, prevista dalla legge regionale n.11 del 2008 e alle quali è di fatto demandato anche il compito di rinnovare la mission della progettazione integrata, non potrà che giovarsi del lavoro svolto. Con questa esperienza abbiamo ulteriormente maturato la consapevolezza che lo spazio (il territorio, secondo una definizione di maggior forza semantica) non è solo mero contenitore delle attività economiche: molti fattori della crescita – oltre che sulle risorse materiali – sono fondati sull’identità culturale e sociale delle comunità locali. Ed è soprattutto alle comunità locali del Basso Sinni e del Metapontino, nella loro interezza, insieme a quanti hanno sostenuto i loro sforzi, i funzionari regionali e del Formez in primis, che porgiamo il nostro ringraziamento sincero e l’augurio per nuove sfide. Un ringraziamento particolare ovviamente va ai Sindaci e a tutti gli amministratori locali che, insieme ai tanti esperti e competenti funzionari pubblici, superando differenze territoriali e politiche, hanno saputo fare della concertazione una nuova cultura e una nuova pratica di sviluppo per l’Area. I ringraziamenti e gli auguri sono affidati proprio a questo numero della news, forse l’ultimo, dedicato agli eventi culturali e ludici dell’estate ’09, ma pure alle principali realizzazioni del PIT. Tuttifrutti, infatti, è anche nel suo nome evocazione della corale partecipazione ai processi di sviluppo territoriale delle istituzioni locali, delle imprese, delle associazioni economiche, sociali e culturali, dei cittadini. 4 – PIT METAPONTINO Tuttifrutti is how we – seven years ago – we entitled this newsletter promoted by local bodies belonging to the PIT (Progetto Integrato territoriale – Local Integrated Project) of Metapontum area with the aim of supporting all the activities of economic animation in this composite district of Basilicata region; one of the most interesting of Southern Italy for its natural, producing and historical-cultural resources. Thanks to PIT many important Measures of Regional Operative Program 2000-2006 have been realized by the activities (such as conception, projecting and realization) of local communities: infrastructures, aids to enterprises, training – cultural and local marketing activities. The PIT of Metapontum area, like others, according to European Community guidelines, trained a very significant experience of negotiation from the bottom, of shared projecting, of innovative development of endogenous resources: all the efforts we have done up to now, are not going to end with the natural conclusion of this activities; it has to be considered a precious gift, quite fundamental – I venture to say – for the carrying out of next Regional Operative Program such as for concrete achievement of recent local tendencies about Local Autonomies reorganization. The constitution of Local Communities, according to regional law n.11 of 2008, could surely benefit from the job done until now since they also have to renew the mission of integrated projecting. Thanks to this experience we have also gained the awareness that the place (in other words “the territory” according to a powerful semantic definition) is not just a container of economic activities: many development factors are based not only on material resources but also on cultural and social identity of local communities. Our deep and sincere thanks goes to the whole Local Communities of Basso Sinni and Metapontum areas together with all those who support their efforts, first of all the public servants of our local government and the Formez. A special thanks, obviously, goes to the Mayors and all the local administrators who, together with many experts and competent civil employees, exceeding territorial and political differences, have been able to make of the “concertazione” (planning) a new culture and a new practice of development for the Area. We entrust to this issue of the newsletter, maybe the last, our special thanks and greetings, and we dedicate it to cultural and amusing events of summer 2009 together with best PIT productions. Tuttifrutti is, in fact, within its name an evocation of the unanimous participation to territorial development of local institutions, enterprises, economic, social and cultural associations of citizens. TUTTI I FRUTTI 2009 – 5 Tuttifrutti è rappresentazione figurata dello straordinario patrimonio archeologico, artistico e storicomonumentale di una terra di confine, il Metapontino, che ha accolto e coltivato, nei millenni, ricche culture diverse. Che ha perciò conservato – per abitanti, visitatori e turisti – straordinari siti archeologici, insediamenti saraceni e borghi medioevali, insieme a castelli, casali, masserie fortificate e santuari. Tuttifrutti is a portrayal of the extraordinary archaeological, artistic, historicalmonumental heritage of a borderline land, Metapontum area, that received and cultivated, in the course of millenniums, many different and rich cultures. That’s how it preserved – for inhabitants, visitors and tourists – extraordinary archaeological sites, Saracen settlements and Medieval villages together with castles, rural homes, walled manor farms and sanctuaries. Il Museo Nazionale di Metaponto, ad esempio, insieme al tempio dorico di Hera (Tavole Palatine), proprio a ridosso della SS 106 Jonica, e all’area visitabile del vicino Parco Archeologico evocano una delle più straordinarie pagine della storia del Mediterraneo: la Magna Grecia. Ed a pochi chilometri di distanza, a Policoro, si trova un altro eccezionale Museo Archeologico, quello della Siritide, che raccoglie i materiali provenienti sia dalla colonia di Siris-Heraclea che dalla chora greca, ed un altro vasto Parco Archeologico (nei pressi del maestoso Palazzo Baronale). Metapontum National Museum, for example, along with the Doric temple of Hera (Palatine tables), situated on SS106 Jonica, and the area that you can visit close to the Archaeological Park evocate one of the most extraordinary pages of Mediterranean History: Magna Graecia. Just few kilometres away, in Policoro, there is another outstanding Archaeological Museum, called the Siritide Museum, which gathers many materials belonging both to the settlement of Siris Heraclea and to the Greek chora and another wide Archaeological Park (close to the majestic baronial building). Ancora sulla costa, o a ridosso, la Torre Bollita (torre di vedetta costruita nel 1520), il Castello ed il centro storico di Nova Siri; il centro storico di Rotondella, caratterizzato dai suoi palazzi barocchi, dai portali di pietra e dalla cinquecentesca Torre d’Avvistamento; il Borgo Settecentesco di Scanzano Jonico (con i casalini a schiera e il Palazzaccio del XVIII secolo). Always on the coast, or really close to, there is the Torre Bollita (lookout tower built up in 1520), the Castle and the old town of Nova Siri; Rotondella old town, characterized by its Baroque buildings, stone doors and the sixteenth-century Lookout Tower; the eighteenth-century village of Scanzano Jonico (with its little nice terraced rural homes and the Palazzaccio of the same age). Ma è abbandonando la costa che il turista e l’escursionista possono fare scoperte ancora più avvincenti: il lunare paesaggio dei calanchi; il centro storico di Bernalda, con il suo castello del 1400; il centro storico di Pisticci, uno dei più interessanti e tipici della regione, con le sue botteghe artigiane, le sue abitazioni tipiche, le grandiose chiese, il Castello normanno; il centro storico di Montalbano Jonico (Chiese, palazzi gentilizi, biblioteche, teatri) e la vicina zona archeologica del Bosco di Andriace. But it’s only leaving the coast that tourist and one-day tripper can make much more enthralling discoveries: lunar landscape of Calanchi; Bernalda Old Town, with its fifteenth-century Castle, Pisticci Old Town, one of the most typical and interesting of the whole Region with its handcrafts shops, its typical houses, great Churches, 6 – PIT METAPONTINO Norman Castle; Montalbano Jonico Old Town (churches, gentle buildings, libraries, theatres) and the close archaeological area of Bosco di Andriace (Andriace wood). Ancora un po’ più verso l’interno, ma comunque a pochi minuti dalle spiagge joniche, i piccoli, pittoreschi, avvincenti centri di Valsinni, Colobraro, San Giorgio Lucano, Tursi e lo straordinario santuario di Anglona (unico segno dell’antico centro bizantino, sorto sulle rovine della greca Pandosia). Il Castello Morra visitabile a Valsinni, i ruderi del Castello Carafa a Colobraro, le antiche grotte-cantine di San Giorgio, ma soprattutto l’antico grandioso borgo di origine saracena di Tursi, la Rabatana, ove nella Chiesa di Santa Maria Maggiore è conservata la prestigiosa opera pittorica (di scuola giottesca) del Maestro di Offida di cui si parla ampiamente in questa news. Driving towards the inland, just few minutes away from the Jonio seashores, you can find the small, picturesque, enthralling Villages of Valsinni, Colobraro, San Giorgio Lucano, Tursi and the extraordinary Anglona Sanctuary (unique sign of the ancient Byzantine Centre, built up on the ruins of Greek Pandosia). The Morra Castle in Valsinni, Carafa Castle ruins in Colobraro, the ancient wine cellar groves of San Giorgio, but above all the ancient spectacular Saracen village of Tursi, the Rabatana, where in Santa Maria Maggiore Church is stored a prestigious painting (dated back to the painter Giotto school) of Maestro di Offida, widely discussed in this news. Terra di popoli e culture diverse, nella storia. Ma anche terra di letterati e musicisti più o meno recenti: patria degli avi di Luigi Settembrini (Nova Siri), della poetessa cinquecentesca Isabella Morra (Valsinni), del poeta contemporaneo Albino Pierro (Tursi), del filosofo e giurista Francesco Lomonaco (Montalbano Jonico), del musicista Michele Enrico Carafa (principe di Colobraro). Ed oggi dunque terra di Parchi Letterari e Musicali. This is a Land of different populations and cultures, in history. But it’s also land of literary men and musicians, recent or not: native land of Luigi Settembrini’s forefathers (Nova Siri), of the sixteenth-century poetess Isabella Morra (Valsinni), of the contemporary poet Albino Pierro (Tursi), of the philosopher and jurist Francesco Lomonaco (Montalbano Jonico), of the musician Michele Enrico Carafa (Prince of Colobraro). And nowadays it’s land of literary and musical Parks. Tuttifrutti, dunque, è metafora viva della eccezionale varietà di luoghi e paesaggi di cui può godere il visitatore in pochi chilometri di superficie. Ma Tuttifrutti è anche richiamo quanto mai opportuno ai sapori ed ai saperi produttivi di una terra capace di essere, insieme, uno dei più importanti e moderni distretti ortofrutticoli italiani e, al contempo, scrigno geloso di antica e tipica gastronomia locale. Benvenuti Tuttifrutti can be considered as an alive metaphor of the great variety of sites and landscapes that visitor can enjoy in few kilometres of surface. But Tuttifrutti is also an appropriate recall to fruitful tastes and knowledge of a land able to be, at once, one of the most important and modern fruit and vegetables Italian districts and, at the same time, jealous jewel case of ancient and typical local gastronomy. Welcome TUTTI I FRUTTI 2009 – 7 I numeri e la cultura della progettazione integrata Nicola Castronuovo Project Manager Pit Metapontino La lettura delle tabelle esplicative del Progetto integrato (qui pubblicate) offre alcune essenziali e necessarie informazioni: ci dice, per esempio, che per le opere a carattere infrastrutturale sono stati investiti (prioritariamente per recuperare una parte del patrimonio storico monumentale a fini sociali ed economici) poco più di 13 milioni e 300mila euro, che le imprese hanno ricevuto contributi ed investimenti per oltre 8milioni e 700mila euro e che poco meno di 3milioni e 300mila euro sono stati spesi per attività formative. Generalmente si dice che i numeri parlano da soli, non sempre è così. Certo anche in questo caso l’oggettività delle cifre ha la sua importanza, ma per cogliere il senso ed apprezzare la rilevanza di questa esperienza forse è necessario aggiungere qualche parola: per esempio, specificando che le iniziative di cui trattasi sono state decise (con modalità partenariali nuove ed originali) da tutti gli amministratori locali, insieme, in funzione di quattro obiettivi che loro stessi (e le forze sociali del nostro comprensorio) avevano individuato: 1. sostenere la qualificazione e la valorizzazione del territorio; 2. contribuire alla riqualificazione e alla diversificazione dell’offerta turistica del sistema locale; 3. supportare i processi di qualificazione, specializzazione ed integrazione dell’apparato produttivo agricolo e della filiera agroindustriale; 4. facilitare la crescita delle professionalità e del tessuto imprenditoriale. Con l’accordo di programma sottoscritto sette anni fa, dunque, sono state effettuate scelte che, al di là della limitata entità delle risorse finanziarie disponibili, incidono ed incideranno strategicamente (se ulteriormente perseguite) sullo sviluppo sostenibile ed ecompatibile dell’area. L’innovazione delle attività produttive, la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, la formazione e l’aggiornamento del capitale umano sono stati i pilastri di questo progetto, teso ad accrescere la competitività generale (e non solo settoriale) del sistema locale. 8 – PIT METAPONTINO Il Pit ha poi realizzato due progetti innovativi per l’Area che si potrebbero definire “fuori sacco” rispetto all’Accordo di programma originario. Uno riguarda la creazione di un Parco storico dell’agricoltura antica: metodi innovativi per la valorizzazione delle aree archeologiche, progetto finalizzato alla ricostruzione reale di sezioni specifiche dell’intero paesaggio agrario ed all’avvio di sperimentazioni produttive di alcune particolari specie vegetali “antiche” individuate da studi di archeologie, anche caratterizzate mediante marcatori genetici molecolari. L’idea è quella di realizzare un parco storico dell’agricoltura antica, a disposizione della cultura e della didattica, ma anche del sistema produttivo. L’altro progetto, condotto in partnership con l’Alsia, la provincia di Matera e con l’Inea (Istituto nazionale di economia agraria), ha come obiettivo generale l’attivazione di azioni di tutela e di valorizzazione del bosco della fascia jonica lucana che, pur rappresentando una importante risorsa territoriale (sia in termini di biodiversità e di paesaggio sia come opportunità di sviluppo economico ed integrato con l’offerta turistica), versa attualmente in condizioni critiche. Gli interventi previsti sono finalizzati a migliorare lo stato fito-sanitario della pineta, nonché la sua fruibilità ambientale e turistica. Sono iniziative, come si vede, che contribuiscono oggettivamente ad irrobustire la stessa identità culturale e sociale del metapontino. Questi due progetti, insieme alla replicazione degli interventi di tutele delle dune costiere, che ha visto la realizzazione di un primo step in corrispondenza del bosco Pantano di Policoro, costituiscono già l’eredità che il PIT lascia al nuovo periodo di programmazione, occasioni di immediata cantierabilità ed importanti per lo sviluppo socio economico dell’Area. Da qui si può andare avanti. Questo è l’auspicio di tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di questa esperienza, che non è grande nei numeri, ma nella concertazione, nella strategia, negli obiettivi, nella cultura. OPERAZIONI A CARATTERE INFRASTRUTTURALE ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006 FONDO MISURA SCHEDE RISORSE N° FINANZIARIE (€) FSER II.1 Tutela e valorizzazione delle risorse storico-culturali 15 FSER IV.1 Miglioramento dotazione infrastrutturale per l’industria artigianato e temi locali 2 FSER IV.6 Valorizzazione e promozione turistica 13 FEAOG IV.15 Rinnovamento e miglioramento dei villaggi e tutela del patrimonio rurale 4 FEAOG IV.16 Adeguamento delle infrastrutture connesse all’attività agricola 7 totale 5.107.000,00 356.000,00 3.887.825,00 1.919.000,00 2.040.500,00 13.310.325,00 OPERAZIONI PER REGIMI DI AIUTO ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006 FONDO MISURA FSER II.1 Tutela e valorizzazione delle risorse storico-culturali FSER IV.2 Politiche per il “mercato” a favore delle imprese industriali, artigianali, del commercio e dei servizi FSER IV.3 Sostegno alla creazione di nuove imprese FSER IV.5 Sostegno all’impresa turistica ed alle iniziative di mercato FEAOG IV.8 Investimenti nelle aziende agricole FEAOG IV.9 Diversificazione dell’attività aziendale FEAOG IV.11 Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità FEAOG IV.12 Miglioramento trasformarzione e commercializzazione di prodotti agricoli FEAOG IV.13 Silvicoltura produttiva PROGETTI N° RISORSE FINANZIARIE (€) 1 310.000,00 3 1 3 1 1 1 1 1 totale 1.240.000,00 206.000,00 1.792.000,00 1.859.000,00 517.000,00 723.000,00 1.859.000,00 258.000,00 8.764.000,00 OPERAZIONI PER ATTIVITÀ FORMATIVE ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006 FONDO MISURA PROGETTI N° FSE III.1.A.2 Inserimento nel mondo del lavoro 1 FSE III.1.A.3 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro uomini e donne fuori dal mondo del lavoro da più di 6 o 12 mesi 1 FSE III.1.D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del mondo del lavoro e della competività, delle imprese pubbliche e private, con priorità PMI 1 FSE III.1.D.3 Sviluppo e consolidamento della imprenditorialità ed emersione del lavoro regolare 1 FSE III.1.T.1 Misura trasversale con azioni collegate agli assi prioritari del POR 1 FEAOG IV.17 Formazione per gli operatori agricoli 1 totale RISORSE FINANZIARIE (€) 415.500,00 415.500,00 415.500,00 969.500,00 554.000,00 516.500,00 3.286.500,00 TUTTI I FRUTTI 2009 – 9 COMUNICAZIONE E TERRITORIO Il Pit Metapontino ha coinvolto undici Comuni ed una Comunità Montana della parte sud-est della regione: oltre 80.000 abitanti su una superficie di 1.051 kmq. Il comprensorio, a forte vocazione turistica ed agricola per la presenza del mare e delle pianure bonificate con la riforma agraria, rappresenta anche uno dei contesti di interesse storico ed archeologico più importanti dell’Italia meridionale, essendo stato, tra l’altro, la punta di diamante delle splendida Magna Grecia. Negli ultimi anni esso ha segnato, diversamente dal resto della regione, un sensibile incremento demografico, sebbene processi di “travaso” si siano registrati (e continuino a registrarsi) anche al proprio interno, tra aree collinari e aree costiere. Se i punti di forza dell’area sono legati soprattutto ad un’agricoltura non più di sussistenza e alla diffusione di un certo spirito imprenditoriale legato al turismo balneare, uno dei principali punti di debolezza (oltre ai pericoli connessi all’uso intensivo di alcune risorse naturali) è costituito dallo scarso sfruttamento delle risorse naturalistiche e storico-culturali concentrate sia nella parte costiera che in quella interna. 10 – PIT METAPONTINO Da questo contesto e dalla necessità di sistematizzare la trasformazione delle debolezze in nuovi elementi di forza o, almeno, in concrete opportunità, è scaturito l’obiettivo strategico del Pit Metapontino di “Aumentare la densità produttiva e la coesione sociale attraverso l’integrazione territoriale (aree interne – costa) e l’ulteriore qualificazione dei due principali comparti produttivi (turismo e agricoltura)”. Rispetto a questa idea forza le azioni di comunicazione (soprattutto quelle finalizzate alla fertilizzazione del contesto locale) hanno svolto un ruolo importante di integrazione, attivando sinergie a partire da elementi già presenti e percepiti sul territorio, ma ancora fondamentalmente inespressi. La pianificazione della comunicazione (attuata anche grazie alla Misura III.1.T del POR Basilicata 2000-2006, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo) e di molteplici azioni di animazione territoriale hanno contribuito in maniera rilevante ad attuare la strategia disegnata. Ciò sia in termini di azioni svolte sul territorio (funzione di informazione, aggregazione, concertazione ed integrazione) sia in termini di azioni svolte al di là dei confini territoriali (funzione di promozione e attrazione). In questo modo la comunicazione ha rappresentato un vero elemento di integrazione, di motivazione alla partecipazione (degli attori istituzionali come di quelli sociali), consentendo all’idea forza del Pit di svolgere la sua reale funzione di “vessillo” di un territorio. L’idea forza costituisce lo strumento aggregante di un comprensorio e il principale concept per il suo posizionamento di marketing. È evidente, però, che tutti i valori di cui essa è portatrice debbono essere ampiamente diffusi, condivisi e socializzati, innanzitutto dagli attori che sul territorio operano. Gli strumenti messi in campo dal Pit Metapontino per raggiungere tali obiettivi sono stati diversi: da un attento, diffuso e sistematico ascolto del territorio alla creazione di un marchio e di una linea grafica del Pit, dalla redazione della newsletter che oggi avete tra le mani alla ideazione di uno slogan in grado di evocare le molteplici risorse del territorio (“Tuttifrutti”), dalle affissioni alla realizzazione (e diffusione) di redazionali giornalistici e spot radiofonici, dai seminari tematici ai Press Tour. Tutti questi strumenti hanno contribuito in maniera efficace alla diffusione degli obiettivi strategici del Pit Metapontino, tanto da essere stati oggetti di studio da parte del Formez quale best practice trasferibile ad altri contesti della Progettazione Integrata sia regionali che extraregionali. Così anche la conclusione (ormai prossima) delle attività del Pit non poteva essere estranea ad un’accorta azione di comunicazione: la pubblicazione di questo numero di Tuttifrutti – non casualmente illustrato con le immagini disegnate per la segnaletica e la cartellonistica promozionale realizzate negli anni scorsi – si propone, insieme alla divulgazione degli eventi culturali e ludici dell’estate 2009, di informare i cittadini e gli attori collettivi delle cose fatte, di accrescere la consapevolezza circa la qualità delle risorse locali, ed anche di sollecitare una comune riflessione sulla eredità di questa esperienza di concertazione locale. Un’esperienza che, pur con tutti i suoi limiti, è troppo preziosa per essere tacitamente archiviata. TUTTI I FRUTTI 2009 – 11 Akiris Centro Turistico R.T.A. – Hotel Contrada Lacata 75020 Nova Siri, Mt Tel. 0835.537111 – fax 0835.537841 [email protected] – www.akiris.it Castroboleto Village Nova Siri Marina, Mt Tel. 0835.877786 – fax 0835.877855 [email protected] www.castroboleto.com Palazzo dei poeti Albergo – Ristorazione Borgo Antico Rabatana, via Manzoni 75028 Tursi, Mt [email protected] www.palazzodeipoeti.it Associazione Lucania Turismo Doc via Gongaza n°11 75025 Policoro, Mt Tel. 0835 90 14 43 – 335/6272838 Un concorso per la Mostra di Giotto OCCHIO AL QUADRO, UN WEEK END AL MARE IN BASILICATA IL CONCORSO DEDICATO AL MAESTRO DI OFFIDA: CINQUE COPPIE OSPITI DEGLI OPERATORI TURISTICI CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA Il Pit del Metapontino e la guida agli eventi della capitale Roma c’è (che ha pubblicato l’annuncio del concorso nel mese di giugno) hanno voluto celebrare la presenza del trittico del Maestro di Offida alla mostra del Vittoriano dedicata a “Giotto e il Trecento” invitando i visitatori a conoscere i luoghi da cui l’opera proviene: le bellezze naturali, la storia, il patrimonio monumentale ed artistico del Metapontino e del Basso Sinni. 12 – PIT METAPONTINO Tra quanti entro la fine di luglio avranno inviato alla sede del Pit il proprio biglietto di ingresso alla mostra, saranno estratti cinque vincitori. Ogni vincitore avrà diritto ad un weekend per due persone presso alcune tra le più prestigiose strutture ricettive del comprensorio. Hanno infatti aderito all’originale iniziativa di promozione territoriale il Centro turistico Akiris, il CastroBoleto Village ed il Palazzo dei Poeti. TUTTI I FRUTTI 2009 – 13 LA TEMPERA GIOTTESCA DEL MAESTRO DI OFFIDA A TURSI Culture e linguaggi per un’archeologia dell’Europa Moderna Quanti nei mesi scorsi, a Roma, hanno visitato la mostra “Giotto e il Trecento” presso il Complesso del Vittoriano, inebriandosi tra le circa 150 opere presenti (di cui 20 de “Il più Sovrano Maestro stato in dipintura”, Giotto di Bondone), si sono imbattuti anche in un prestigioso trittico proveniente dalla Chiesa di Santa Maria Maggiore dell’antico rione Rabatana di Tursi, in provincia di Matera, dove ritornerà agli inizi di agosto. L’opera, una tempera su tavola in legno di noce, 80 x 100 cm, è attribuita al Maestro di Offida, attivo nei decenni centrali del XIV secolo, uno dei più importanti rappresentanti di quella temperie artistica costituita dal filone marchigiano della scuola giottesca-masiana. L’altarolo – come lo descrive Claudia D’Alberto nel catalogo della mostra – si compone di una tavola, raffigurante una Maestà fra angeli, e di due ante. Al loro interno sono impaginate Storie del Battista e della Maddalena. La presenza (a Tursi) di una significativa testimonianza di quel “flusso adriatico che a partire dagli anni quaranta del Trecento spiega la presenza, in Terra di Lavoro e nell’area lucano-cilentina, di componenti riminesi e marchigiane, sia pure mediate dal modello angioino del giottismo masiano” non è solo motivo di legittimo orgoglio degli operatori locali di turismo culturale. È prova sicura (e non isolata!) di luoghi crocevia di culture e linguaggi che hanno fatto l’Europa moderna. Alle ipotesi localistiche che legano l’opera pittorica alla cattedrale di Anglona si oppongono quelle che ne rintracciano l’origine nelle aree di maggior concentramento della produzione dell’autore, ovverosia tra Marche e Abruzzo. In ogni caso – dice la D’Alberto - si tenta di individuare plausibili rotte di discesa verso sud, o dell’opera o dell’artista, sulla scia dei flussi religiosi premostratensi e mendicanti. Di ricche contaminazioni culturali parlano anche la chiesa (risalente al X – XI secolo) ed il quartiere di 14 – PIT METAPONTINO Tursi che ospitano abitualmente l’opera. La Rabatana, letteralmente circondata per ogni lato da profondi calanchi, si raggiunge salendo la pitrizza, come Albino Pierro chiamava la gradinata di pietra fatta costruire nel 1600 da Carlo Doria, nipote di Andrea Doria, con lo stesso numero di gradini di un suo palazzo a Genova (oggi sede del Municipio) che in seguito denominò Palazzo Tursi. La Rabatana è stato il primo nucleo abitativo di Tursi. Qui verso il V secolo i Goti costruirono il castello attorno al quale si costituì il nucleo primordiale della città. Attorno all’anno 850 la zona fu abitata dai Saraceni che lasciarono profonde tracce nell’architettura e nel dialetto locale. A ricordo dei loro villaggi arabi, come in altre parti del Mezzogiorno, i Saraceni denominarono il luogo Rabatana, da Rabat o Rabhàdi o Arabum. La Rabatana, per l’ottima posizione di difesa, continuò ad ingrandirsi anche sotto il dominio bizantino che nel 890 scacciarono i Saraceni. Alcuni recenti convegni, Insediamenti arabo islamici, itinerari bizantini, tracce ebraiche e Musiche e culture dell’Anno Mille, promossi ed animati negli ultimi anni a San Severino Lucano (nel vicino Parco Nazionale del Pollino) da Giovanni Laguardia e dal compianto Raffaele Giura Longo, hanno reso percepibile in maniera convincente uno spazio di studi nella storia delle terre ioniche lucane e nelle valli del Sinni come terre di passaggio fra i due mari, Ionio e Tirreno, ma anche ponte fra Europa e Mediterraneo; terre di incontri di culture e intrecci di linguaggi tali da rendere ragionevole proprio qui una sorta di archeologia dell’Europa moderna. D’altronde basta andar per musei nazionali… Se vi capita di visitare la prestigiosa Abbazia di San Nilo a Grottaferrata, alle porte di Roma, troverete lì i preziosissimi manoscritti miniati e le stampe del Fondo di Sant’Elia del Carbone (dall’omonimo convento lucano) e attraverso queste scoprire come con l’avvento dei Normanni la situazione materiale delle comunità greche anziché immiserire si consolidò, e in molti casi migliorò; come la politica realista e di compromesso dei Normanni li portò a conservare nelle varie province conquistate le istituzioni e i costumi longobardi, greci e arabi quando non fusero gli elementi di origine diversa in un unico istituto come nel caso specifico del feudo; come dopo l’anno Mille (e fino alla fine del XII secolo) il dominio del Monastero di Carbone (uno dei più grandi ed importanti del Mezzogiorno, messo su un piede di baronia uguale a quello delle grandi fondazioni benedettine) si estese sulle terre di Tursi e Policoro, ma anche di Taranto, fino alla riva del mare. Se invece andate nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli potrete vedere uno tesoro longobardo (di inestimabile valore artistico e storico, monili sicuramente databili al VII secolo) proveniente da una tomba scavata nel 1916 vicino Senise. Su queste strade insomma sono passati e hanno vissuto gli audaci Liky e i raffinati Greci, i Romani, e poi i Longobardi, i Goti e gli Ostrogoti, i Saraceni, i Bizantini, i Normanni, gli Angioini e gli Albanesi. Ne rimangono tracce nelle zone archeologiche, nei Musei, nei documenti e nella cartografia, ma anche negli antichi riti, nell’amore per le radici, nella cultura manifatturiera, nel contributo che questa terra ha dato – a dispetto di una vulgata superficiale che le vorrebbe isolate lande rurali – alla costruzione dei nuovi linguaggi europei della drammaturgia, dell’iconografia, delle arti applicate, della musica. Lungo queste strade, attraverso questi crocevia, non passarono solo eserciti e vettovaglie al seguito, razziatori e dominatori, ma la parola e la profezia, la bellezza e la cultura, l’arte. La tempera del Maestro di Offida - ed è questo il lascito che attraversa i secoli - si fa così icona e emblema di come l’arte possa viaggiare e unire lingue, terre, popoli lontani. TUTTI I FRUTTI 2009 – 15 ALCUNE OPERE INFRASTRUTTURALI Il recupero dei Casalini di Policoro Policoro, pur traendo le sue origini dall’antica Heraclea (fiorente e importantissima città della Magna Grecia) è uno dei più giovani e dinamici centri della regione. Se le testimonianze della sua civiltà antica sono naturalmente costituite dagli scavi e dai reperti archeologici raccolti nel Museo Nazionale della Siritide, i Casalini (le bianche casette basse dei contadini, raggruppate in villaggio, costruite negli anni ’40 proprio a metà strada tra l’area archeologica e il Palazzo Baronale dei Berlingieri) rappresentano invece un simbolico e forte richiamo alla sua genesi di città e alla sua storia sociale ed economica più recente: l’acquisto del feudo (il 2 maggio 1893) da parte del barone Luigi Berlingieri di Crotone, gli investimenti degli eredi, la Riforma fondiaria, l’immigrazione dai paesi vicini, la costituzione (nel 1959) del Comune. Nell’ambito delle operazioni a carattere infrastrutturale del Pit (con un contributo di 920.000€ a carico del POR Basilicata e l’obiettivo specifico di contribuire alla riqualificazione e alla diversificazione dell’offerta turistica locale) è stato finanziato il recupero del patrimonio edilizio tipico dei “Casilini della borgata vecchia”. L’intervento ha realizzato: 1. la ristrutturazione e ricostruzione di 24 cellule (ex alloggi monofamiliari) rispettando le caratteristiche costruttive tipiche dei luoghi: intonaco rustico, pavimento in cotto, infissi in legno, copertura con embrici, eccetera; 2. la pavimentazione degli spazi esterni, intervallata da aiuole piantumate a verde, e la realizzazione di arredo esterno; 3. la riqualificazione delle reti di acque bianche, della rete fognaria, della pubblica illuminazione. Il progetto di recupero, interamente completato, ha permesso il riutilizzo sociale e produttivo di questo antico borgo, da tempo abbandonato, che 16 – PIT METAPONTINO ora dunque ospita servizi turistici, artigianato d’arte, commercio di nicchia. In pochissimi anni il vecchio rione abbandonato ha ripreso a vivere, qualificandosi come nucleo commerciale di qualità e punto di aggregazione (anche giovanile) del tessuto urbano. Il complesso di Torre di Mare a Metaponto Con l’intervento di completamento per il recupero architettonico e funzionale del complesso monumentale di Torre di Mare (vicino alla foce del Basento, dove nell’antichità si svilupparono le grandi civiltà che gravitavano nel Metapontino), finanziato per un milione e 155mila euro sulla Linea “riqualificazione e valorizzazione dei beni storico-culturali di particolare interesse”, il Pit ha contribuito a dotare l’intero comprensorio di un importante strumento di ricettività integrativa e di un fondamentale contenitore per iniziative culturali e di promozione delle produzioni tipiche locali. Il complesso (o Castello) di Torre di Mare – ciò che resta dell’insediamento medioevale, documentata nel 1222 come Città della Trinità e denominata Torre Maggiore in età sveva – è composto dall’Ostello (24 posti letto e sala mensa polivalente), dall’edificio per le manifestazioni culturali, ludiche ed espositive, ed infine dalla Chiesetta di San Leone Il completamento della struttura ha una stretta connessione con altre operazioni del progetto integrato: i regimi di aiuto alle imprese turistiche, il rinnovamento dei villaggi e la tutela del patrimonio rurale, la formazione professionale per la valorizzazione delle risorse culturali. Le opere per il Parco di Isabella Morra Nel Comune di Valsinni è stato realizzato un programma di infrastrutturazione leggera atto a dare sostegno e continuità al Parco Letterario “Isabella Morra”, uno strumento di promozione ed erogazione di un prodotto turistico-culturale, che, per la sua specificità, aveva già dimostrato di poter potenziare e TUTTI I FRUTTI 2009 – 17 migliorare l’offerta turistica dell’intero comprensorio, integrandosi in modo particolare con le risorse, i servizi e le strutture della costa jonica. Con un finanziamento di 315mila euro è stata dunque riqualificata la zona Accannata, nei pressi del Castello Morra: parcheggio, ampliamento strade, sistemazione di piazz ette e sentieri, illuminazione, arredo urbano, servizi igienici. Invece, 30mila euro sono serviti per sistemare e ammodernare l’accesso al Centro visite del Parco letterario ed infine, con ulteriori 20mila euro, è stato potenziato l’impianto di illuminazione della rupe del castello. La riqualificazione di piazza Elettra a Marconia: da colonia di confino a centro di aggregazione sociale Marconia è la principale frazione del comune di Pisticci e, insieme alle altre frazioni limitrofe, conta più di 10mila abitanti. Diventato oggi uno dei centri propulsore della sviluppata agricoltura metapontina, nasce come colonia confinaria fascista nel 1938 in località Bosco Salice con il nome di Villaggio Marconi in onore dello scienziato (e presidente dell’Accademia) deceduto due anni prima. In quattro anni, dalla primavera del 1939 al settembre del 1943 la colonia accoglierà oltre 1.600 confinati politici, costretti al lavoro obbligatorio e incaricati della bonifica della zona. «Uffici e servizi della colonia – scrive Leonardo Sacco nel suo Provincia di Confino – sono concentrati intorno ad un grande cortile, di una settantina di metri di lato, intorno al quale sorgono varie costruzioni in muratura e legno e garitte di guardia ai quattro angoli. C’è anche la chiesa, la caserma della P.S. e dei carabinieri, il carcere, le abitazioni dei dirigenti e la palazzina dell’impresa Parrini (incaricata dal regime di gestire le attività produttive della colonia, ndr). Sul lato destro le bottegucce di barbiere, sarto, calzolaio e lo spaccio alimentare, poi il magazzino in legno per il materiale di casermaggio. Dall’altra parte una costruzione adibita a residenza e refettorio dei confinati che risiedono qui perché sono addetti ai vari servizi logistici». Gli interventi di riqualificazione realizzati dal Pit a Marconia riguardano proprio parte di quel “cortile” della vecchia colonia descritto da Leonardo Sacco, Piazza Elettra, anche questa così battezzata in onore della figlia dello scienziato italiano. Uno degli immobili interessati dai lavori (per complessivi 550mila euro, interamente finanziati dal POR) è adibito a cine-teatro comunale e viene utilizzato per l’esposizione di locandine e video di rappresentazioni cinematografiche storiche oltre che 18 – PIT METAPONTINO come locale per conferenze, concerti ed altri incontri. Gli interventi hanno concretamente riguardato: • il recupero strutturale e architettonico dei manufatti; • il recupero funzionale (eliminazione barriere architettoniche, ecc.) degli stessi; • il rifacimento di impianti elettrici. Tursi e San Giorgio Lucano: interventi per agevolare l’accesso ai beni storici e monumentali Nel Comune di Tursi e in quello di Colobraro, tra le altre operazioni a carattere infrastrutturale del Pit, sono stati realizzati due diversi interventi volti ad agevolare la fruibilità dei beni storici e monumentali dei rispettivi centri storici. A Tursi sono state realizzate ex novo ed in parte riqualificate infrastrutture di tipo logistico (parcheggio, area attrezzata, strade di accesso) per migliorare l’accesso e la visita del borgo storico della Rabatana L’intervento (per un costo complessivo di 426mila euro) è stato suddiviso in due parti: un’area attrezzata in prossimità del Rione Rabatana di 600 mq (area manovra autobus, belvedere, sistemazione a verde, percorsi lastricati, panchine e rete d’illuminazione) e un’area attrezzata con parcheggi sotto l’ex Convento di San Filippo di mq 1500 (rampe di accesso e di uscita, sistemazione a verde, pavimentazione, consolidamento scarpata e rete illuminazione). Nel Comune di San Giorgio Lucano, invece, è stato riqualificato sia il percorso pedonale di accesso al centro storico (sistemazione della pavimentazione, rifacimento della pubblica illuminazione, arredo urbano), per una spesa di 345mila euro, sia quello di accesso alle antiche e caratteristiche grotte-cantine. struttura monastica, nonché il miglioramento delle performance ambientali (nella esecuzione dei lavori) attraverso il recupero dei locali con tecniche e materiali adeguati agli originali. L’operazione a carattere infrastrutturale realizzata nel Comune di Colobraro, come le altre, si integra con diverse operazioni previste (in questo caso) nell’ambito della Misura IV.15, alcune di recupero del patrimonio edilizio, altre di regimi di aiuto per la promozione di impresa turistica. La riqualificazione del centro storico di Pisticci, Fosso la Salsa La piazza denominata “Fosso la Salsa” si presenta come l’ingresso ad est dell’antico Rione Dirupo, uno spazio aperto che accoglie chi si dirige verso questo singolare angolo di Lucania, a Pisticci, caratterizzato da filari di bianche casette ad unico piano. Rione Dirupo è sorto dalla ricostruzione sui resti della tragica frana della notte del 9 febbraio 1688. Oggi è meta turistica, ma soprattutto adeguata cornice ad iniziative di sviluppo dell’artigianato artistico e di animazione culturale del Comune materano. L’intervento di riqualificazione è stato effettuato, dunque, su una piazza già esistente con la messa in opera di una pavimentazione in cotto e di elementi di arredo urbano, nonché con la realizzazione di una gradinata in direzione di Rione Terravecchia. Il costo totale dell’operazione è stato di € 736mila. Il Convento di Colobraro Con l’intervento di completamento per il recupero architettonico e funzionale del Convento (di Colobraro) da destinare ad Ostello della Gioventù, finanziato per un costo complessivo di 164mila euro sulla Linea “riqualificazione e valorizzazione dei beni storico-culturali di particolare interesse”, il Pit ha contribuito a dotare il comprensorio di uno strumento di ricettività integrativa e di un fondamentale contenitore per iniziative culturali, agevolando così l’adesione della struttura ai circuiti turistici sovraregionali. È stato inoltre assicurato l’incremento dell’accessibilità e il miglioramento della fruibilità del bene (oggetto dell’intervento) attraverso allestimenti espositivi di materiale originario della TUTTI I FRUTTI 2009 – 19 UN ESEMPIO DI INTEGRAZIONE TRA REGIMI DI AIUTO E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE Sostegno ad investimenti finalizzati alla promozione di attività ecocompatibili: Misura 1.4 Azione C. 20 – PIT METAPONTINO Anche con questa azione, l’obiettivo del Pit è stato soprattutto quello di contribuire alla riqualificazione e alla diversificazione dell’offerta turistica del sistema locale, seguendo una linea d’intervento che mirasse al recupero e valorizzazione dei beni storico-culturali dei centri storici di particolare interesse; nonché a promuovere le attività di spettacolo e animazione culturale, oggettivo strumento di sviluppo economico del territorio. Nell’ambito dei regimi di aiuto riconosciuti dalla Regione Basilicata, in funzione del Progetto integrato territoriale, il Circolo velico Riva dei Ginepri (nel Comune di Pisticci) ha beneficiato di un contributo per l’ammodernamento dell’attività imprenditoriale e l’ampliamento dei servizi sportivi eco-compatibili già offerti, per la creazione di una Club House. L’attività prevalente già esistente (di maneggio, escursionismo ippico ed in particolare di promozione di itinerari ipponaturalistici) è stata così integrata con servizi aggiuntivi di ricettività specialistica, compresi ovviamente vitto ed alloggio, destinata all’accoglienza dei cavalieri: punto di ristoro, sala lettura e multimediale, biblioteca equestre, punto vendita di materiale tecnico specialistico per l’equitazione. Con l’investimento, oltre a realizzarsi le condizioni per lo sviluppo di un centro di musicoterapica e ippoterapia per disabili, sono stati perseguiti obiettivi molteplici eppure tra loro integrati: stabilizzazione occupazionale, diffusione di tecniche e materiali a basso impatto ambientale, innovazione tecnologica, socializzazione nelle pratiche sportive e del tempo libero. Nel suo complesso, infine, la nascita e lo sviluppo di questa Club House – soprattutto grazie alla complementarità funzionale delle diverse azioni del Pit e delle altre politiche pubbliche locali – sosterrà concretamente l’integrazione dell’attività sportiva e ricreativa con la valorizzazione e la corretta fruizione dei beni naturalistici ed ambientali del comprensorio. Analogamente l’Associazione Sportiva Dilettantistica “Heraclea Bike” di Policoro, in coerenza con le linee strategiche del Pit del Metapontino, ha beneficiato di un piccolo, ma significativo contributo finanziario (sempre a valere sulla Misura 1.4 Azione C del POR) per l’acquisto di attrezzature necessarie allo svolgimento di escursioni e di cicloturismo: pulmino, carrello rimorchio portabici, mountain bike, biciclette da trekking, baschetti, utensili, zaini, binocoli, tende da campeggio, ricevitori Gps e cartografia. Grazie a questo finanziamento, la società sportiva offre oggi un’ampia gamma di attività escursionistiche tutte eco-compatibili, proponendo agli utenti mete di particolare fascino: le riserve naturali, le aree protette, i parchi della costa jonica, ed anche le zone calanchive, le aree archeologiche, i santuari, i borghi dell’interno. Ma per tutti gli utenti (ed i tanti allievi) della “Heraclea Bike” vigono regole ferree: non si calpestano le aree esterne ai sentieri, non si abbandonano rifiuti (anzi, se possibile, si raccolgono quelli che si trovano lungo il percorso), non si raccolgono fiori e piante, non si producono rumori dannosi alla fauna locale, non si accendono fuochi. Infine la Polieion Sas di Policoro. Anche per questa società – che ha ottenuto dal WWF Italia pieno mandato nella gestione delle attività istituzionali sul territorio regionale – le iniziative agevolate sono state, come recita il POR Basilicata, quelle di “valorizzazione di attività sportive (e del tempo libero) all’aria aperta ecocompatibili”. La Polieion, costituita nel 1998 e partner di prestigiosi istituti universitari nelle iniziative di salvaguardia del patrimonio ambientale locale, con il sostegno del Pit, ha attuato un contenuto e mirato programma di investimenti (in linea con la sua caratteristica dimensionale, ed anche con la sua filosofia gestionale) per migliorare la conduzione delle proprie attività, mediante l’ammodernamento delle strutture già esistenti e l’ampliamento della dotazione per lo svolgimento di: escursionismo, orienteering, birdwatching, canoa, ippoturismo, cicloturismo, tiro con l’arco. Come è evidente, un significativo fil rouge unisce queste tre esperienze ed i relativi investimenti agevolati: piccole imprese o anche organismi noprofit orientano i servizi offerti e le proprie pratiche sportive verso obiettivi di grande rilevanza sociale ed ambientale, sostengono e promuovono modalità sostenibili di fruizione turistica del territorio, integrano le leve dello sviluppo sostenibile. Si tratta dunque di iniziative dimensionalmente ridotte che però, pur nella limitatezza dei numeri, hanno esemplarmente centrato l’idea forza stessa del Pit: destagionalizzare e diversificare l’offerta turistica, legare l’offerta balneare ai beni culturali e naturalisti di cui è ricco il Metapontino, mitigare il carico ambientale, integrare (qui negli itinerari escursionisti) la costa jonica con le aree collinari interne. TUTTI I FRUTTI 2009 – 21 I FONDI DELLA PREMIALITÀ DEL PIT DESTINATI AD UN INTERVENTO SPERIMENTALE: LA RICOSTITUZIONE DELLE DUNE Alla conclusione della prima fase di loro realizzazione, la Regione Basilicata ha riconosciuto ai diversi PIT lucani una quota aggiuntiva, pur se limitata, di risorse finanziarie, la cosiddetta “premialità”. In coerenza con alcuni fondamentali obiettivi del Pit Metapontino, riconducibili alla riqualificazione e diversificazione dell’offerta turistica, nonché alla valorizzazione della vocazione agricola dell’area, la Partnership locale istituzionale ha deciso di investire le risorse della premialità (poco più di 2 (due) milioni di euro) per realizzare un intervento (decisamente importante e particolarmente funzionale) di ricostituzione dei sistemi dunali della costa. La difesa della costa, finalizzata ad evitare l’erosione delle spiagge e l’insinuazione dell’acqua salata nelle falde del terreno agrario, è stata privilegiata, tra i molti investimenti possibili, in virtù di tre fondamentali benefici unitariamente perseguibili: uno di valore strettamente economico per l’intero comprensorio, uno di valore ecologico/ambientale, ed uno di valore estetico. La situazione ambientale delle aree costiere delle regioni italiane, tra cui la Basilicata, evidenzia, come è noto, notevoli fenomeni di degrado che necessitano di recupero e conservazione; la pianificazione degli interventi sulle coste deve avere come finalità specifica il controllo delle attività antropiche e il riequilibrio ambientale dei litorali. L’utilizzo di innovative tecniche di intervento sul territorio può consentire il raggiungimento dei suddetti obiettivi. Tali tecniche ricorrono soprattutto all’uso delle piante (specie autoctone di ecotipi locali) quale strumento per adempiere al ruolo di consolidamento del suolo ed alla diminuzione dei 22 – PIT METAPONTINO fenomeni di desertificazione. Le piante proteggono il suolo da aggressioni meccaniche non solo con la loro presenza, ma sfruttando anche le loro caratteristiche congenite. La natura impiega molti anni per recuperare le caratteristiche originali del paesaggio, attraverso innumerevoli processi; le tecniche innovative di intervento possono ridurre notevolmente i tempi di insediamento e di consolidamento migliorando le caratteristiche stazionali ed accelerando i processi della successione naturale. Così, con l’intervento del Pit, nella zona prescelta (Bosco Pantano di Policoro e Foce del Sinni) sono stati adottati interventi sperimentali ispirati proprio a queste tecniche innovative e non invasive. In ognuna delle suddette aree costiere sono stati realizzati due o più cordoni dunali utilizzando moderne tecniche di manipolazione del materiale vegetale e avvalendosi di semi, rizomi, cespi, etc. di origine autoctona. In questo modo è stato avviato un processo di ricostituzione di un ambiente naturale di estrema importanza atto a regolare, modulare e in qualche modo modificare i processi fisici e biologici che avvengono nell’interfaccia terra-mare. Le tecniche innovative a carattere naturalistico che sono state appunto qui utilizzate, permetteranno di ricostituire un biotopo dotato di autonomia di sviluppo, in quanto in equilibrio con i fattori ecologici, ed in grado di autoregolarsi ed autorigenerarsi senza la necessità di interventi futuri. Con la speranza, dunque, di aver davvero avviato un processo di lunga durata, per il contenimento dei processi erosivi, verso il quale è bene che l’Amministrazione regionale e quella centrale dedichino attenzione e risorse. ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIT METAPONTINO - DETTAGLIO OPERAZIONI INFRASTRUTTURALI TITOLO INTERVENTO MISURA SOGGETTO POR ATTUATORE Area PIP intercomunale IV.1 Colobraro Acquedotti rurali IV.16 Colobraro Recupero convento I° stralcio II.1 Colobraro Complesso mon. Torre di Mare II.1 Bernalda Fattoria greca del III° secolo a.c. II.1 Montalbano Jonico Strada comunale esterna Granatella IV.16 Montalbano Jonico Viale Siris in marina di Nova Siri – 1° stralcio IV.6 Nova Siri Centro storico (Fosso la Salsa) IV.6 Pisticci Sistemazione area antistante santuario Madonna del Casale II.1 Pisticci Strade interpoderali - Pisticci IV.16 Pisticci Borgo Casalini - case dei contadini IV.15 Policoro Strade rurali in località Filici – Pantano soprano IV.16 Policoro Area PIP - Rotondella IV.1 Rotondella Centro storico - Torre Albisinni II.1 Rotondella Centro storico - S.Giorgio Lucano II.1 S. Giorgio Lucano Recupero grotte/cantine IV.15 S. Giorgio Lucano Viabilità interpoderale - Scanzano IV.16 Scanzano Jonico Borgo storico della Rabatana IV.6 Tursi Acquedotto rurale – c.da Ponte Masone e Dorsale IV.16 Tursi Chiostro ex Convento San Francesco II.1 Tursi Castello I. Morra IV.15 Valsinni Parco integrato monte Coppolo IV.6 Valsinni Parco letterario I. Morra IV.6 Valsinni Illuminazione rupe castello “I. Morra” II.1 Valsinni Rifugio montano su monte Coppolo in agro di Valsinni IV.6 C.M. Basso Sinni Spazi rurali comuni del “Basso Sinni” IV.15 C.M. Basso Sinni Segnaletica turistica IV.6 C.M. Basso Sinni Recupero convento II° stralcio II.1 Colobraro Castello - II° lotto funzionale II.1 Bernalda Cinta muraria medioevale II.1 Montalbano Jonico Centro storico di Valsinni II.1 Valsinni Ristrutturazione piazza Elettra in Marconia II.1 Pisticci Lungomare di Policoro piazza centrale - 1° stralcio funz. IV.6 Policoro Riqualificazione percorso centro visite IV.6 Rotondella Centro visite - porta del Pollino IV.6 S. Giorgio Lucano logistica / ascensore museo diocesano IV.6 Tursi Completamento rifugio montano su Monte Coppolo - 2° lotto IV.6 C.M. Basso Sinni Realizazione segnaletica turistica - 2° lotto IV.6 C.M. Basso Sinni Cappella della Sulla IV.15 Nova Siri Viabilità interpoderale - 2° lotto IV.16 Scanzano Jonico IMPORTO 106.000,00 167.000,00 164.000,00 1.155.000,00 860.000,00 80.000,00 672.000,00 736.000,00 580.000,00 250.000,00 920.000,00 469.000,00 250.000,00 262.000,00 345.000,00 89.000,00 674.500,00 426.000,00 165.000,00 141.000,00 315.000,00 70.000,00 30.000,00 20.000,00 438.000,00 360.000,00 115.000,00 150.000,00 400.000,00 330.000,00 150.000,00 550.000,00 485.000,00 180.000,00 150.000,00 255.000,00 280.000,00 50.825,00 235.000,00 235.000,00 TUTTI I FRUTTI 2009 – 23 L’INNOVAZIONE SOLIDA DI «CULTURE IN LOCO» La prima bonifica agraria del Metapontino avvenne tra il VI e il V secolo a.C. sotto il segno delle geometrie della razionalità pitagorica, con la pianificazione di canali per l’agricoltura e sistemi di urbanizzazione. Se ne è parlato lo scorso anno al Convegno internazionale “Metaponto ai tempi di Pitagora”. Una cosa straordinaria. Ma la cosa ancora più straordinaria è che la riforma del 1950 – dopo più di due millenni – intervenne sulle stesse aree. Quasi ricalcando quella «antica» razionalità. E forse a dirci che esiste un genius loci che andrebbe sempre ascoltato. E forse era proprio questa la suggestione dietro la messa in scena realizzata per l’attrice Pamela Villoresi che ha fatto ascoltare le voci delle donne di Omero e di Ulisse, così antiche e così moderne, donne che superano il tempo, recitando nel tempio di Hera, coevo a quei personaggi. L’uno e l’altro evento si sono tenuti all’interno del programma «Culture in loco», varato nel 2008 ma che si prospetta pluriennale. «Culture in loco» ha un notevole carattere di innovazione, nel panorama dei progetti istituzionali, su fondi europei o nazionali, per promuovere il territorio valorizzando le risorse culturali. Un carattere di innovazione che assume uno sguardo strategico sui luoghi e si muove su due assi operativi: l’aspetto della formazione – puntare, cioè, alla costruzione di solide competenze professionali in loco, in grado di «durare» oltre il tempo dell’intervento pubblico – e l’aspetto della partecipazione – cioè, il coinvolgimento dal basso dell’associazionismo e delle istituzioni, autonomie locali, associazioni culturali, impresa, università, scuola e ricerca, per individuare le specifiche tematiche, senza «calare dall’alto» i programmi di intervento, ma tenendo conto di ogni specifica storia. Giustamente, per il 2008, si snocciolano i numeri, che danno poi conto concreto delle cose: 137 sono stati 24 – PIT METAPONTINO i soggetti coinvolti nelle partecipazioni strategiche, 416 le risorse umane messe in formazione. Ecco, è questa che può essere definita «integrazione». È una strada diversa da quella effimera del «Grande evento», che sul momento intercetta attenzione e interesse ma sedimenta poco e nulla. Qui, invece, si è puntato e si punta ancora ad attrarre adeguati flussi turistici mirando a contribuire concretamente alla qualificazione professionale di operatori nel settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale sul territorio. Insomma, qualità, sempre ai massimi livelli, con il coinvolgimento di artisti ed esperti di fama nazionale e internazionale, ma nello stesso tempo attenzione a costruire, mattone su mattone, e a partire da quella risorsa indispensabile che è il capitale umano, autonomia territoriale nel campo del turismo culturale. Quello che manca non sono certo i filoni auriferi di enormi giacimenti culturali; semmai, appunto, essi abbisognano di continue letture, riletture, aggiornamenti, nuovi sguardi per associare diversamente, valorizzare, interpretare, e quindi scoprire e riscoprire, la storia dei luoghi, perché possa essere goduta, letteralmente, da sempre maggiori e differenti quantità di pubblico. Ed è stato proprio sotto questo segno, di «porgere» diversamente il patrimonio culturale del luogo, che nel 2008 si è mosso il Pit Metapontino sul filone del tematismo selezionato e proposto nell’ambito regionale, e cioè «il Sistema della archeologia classica, dei santuari, dei parchi naturalistici, dei parchi letterari», articolato in tre voci e aree: 1. il Museo e Parco Archeologico del Metapontino; 2. il Parco letterario “Isabella Morra” di Valsinni ed altre significative personalità quali: Albino Pierro e Francesco Lomonaco; 3. il Parco Musicale Carafa. Così, dall’Incontro internazionale di studio su “Metaponto ai tempi di Pitagora”, con esperti da tutto il mondo – passando per la manifestazione “In-Canto d’amore. Voci antiche di donne vicine”, presso le Tavole Palatine, e per la rappresentazione teatrale “Teorema dell’essenza” tenutasi al Parco Archeologico Apollo Licio – si è arrivati al progetto “Parole & Visioni”, Immagini e Territori in Isabella Morra, Albino Piero e Francesco Lomonaco, con lettura dell’opera di Albino Pierro, e alla “Soirée Carafa”, uno spettacolo musicale di recitazione e ballo, per ricordare «l’ultimo principe di Colobraro», musicista e compositore dell’800. Come si capisce facilmente, la stratificazione culturale che il territorio offre è straordinaria, muovendosi dalla Magna Grecia, e dall’importanza del pitagorismo non solo nella cultura ma anche nel governo delle colonie greche, sino al Tardo MedioEvo e al Cinquecento con la Morra, e poi ancora alla fine dell’Illuminismo, e all’esperienza della Repubblica partenopea che getta i semi del Risorgimento con Lomonaco, sino alla modernità con Carafa e alla contemporaneità con Pierro. E in questo straordinario «spaccato» di cultura nazionale e europea, come torrenti di sapere che scendono giù per calanchi, ci sono stati veri e propri momenti di studio, più “raccolti”, e momenti di spettacolo dove la partecipazione e l’emozione del pubblico sono stati larghissimi, godendo peraltro di luoghi dalla suggestione senza pari. Questa «traccia» di lavoro sarà mantenuta: tutte le manifestazioni sono state organizzate da chi aveva partecipato ai processi di formazione, a riprova che le disponibilità e i talenti e le intelligenze non mancano, e che si tratta proprio di dare loro «forma di impresa». Questo è l’intento del programma «Culture in loco»: una azione di sistema con una serie di interventi tutti orientati alla creazione di una rete di promozione e sviluppo del patrimonio culturale lucano. TUTTI I FRUTTI 2009 – 25 T T I F T U T I - - - - - R U T I - - 26 – PIT METAPONTINO L’Estate culturale 2009 nei Comuni di Bernalda | 32 Colobraro | 33 Montalbano Jonico | 34 Nova Siri | 37 Pisticci | 38 Policoro | 42 Rotondella | 44 Scanzano Jonico | 46 San Giorgio Lucano | 47 Tursi | 48 Valsinni | 49 TUTTI I FRUTTI 2009 – 27 BENTORNATO CINEMADAMARE Alla settima edizione il più grande raduno di giovani registi del mondo. Nato un lustro fa sulla costa jonica, l’originale Festival quest’anno si svolge nelle cinque principali regioni del Mezzogiorno. Quattro le tappe lucane: Matera, Metaponto, San Severino Lucano e Nova Siri -------------------------------------------------------------------- Il Direttore della Rassegna, Franco Rina, lucano di nascita e romano di adozione, e quanti (nei Comuni del Metapontino e del Basso Sinni) dal primo momento risposero con entusiasmo al suo invito (che ai più poteva sembrare velleitario) hanno davvero di che essere soddisfatti ed orgogliosi. CinemadaMare, alla sua settima edizione, è sicuramente (e da tempo) entrato nel novero dei grandi appuntamenti internazionali, per chi davvero ama il cinema e non solo il red carpet. Grandi capolavori, opere prime, corti, dibattiti, libri, celebrazioni, produzioni. Ma che cos’è questa rassegna? È l’antica atmosfera del Cinema Italiano – rispondono dal loro sito gli organizzatori – come un rituale che raduna la gente comune in una piazza d’estate. È il viaggio dell’eroe, presente fin dai primi esempi di narrazione; la scoperta di posti, molto lontani dai classici percorsi turistici. È il vivere comune e la piena cooperazione. È la possibilità di incontrare persone provenienti da ogni parte del mondo per confrontare i propri lavori e capacità. Questi ed ancora di più sono gli elementi che ispirano questo originale innovativo Film Festival. La sfida consiste nel giungere in Italia vivendo e lavorando con stranieri, dividendo tutto – stanze e obiettivi, docce e storie, opportunità ed imprevisti. I giovani filmmaker possono essere qui parte o leader di un team pienamente pronto ad aiutare e a lavorare senza sosta per lo stesso obiettivo: fare film, prima di tutto un lavoro collettivo. Film Festival si svolge nelle cinque principali regioni del Sud Italia. È un Festival che dura sei settimana in sei città. I 150 filmmakers viaggiano insieme al Festival, con il pullman del Festival e altri mezzi, invadendo e scoprendo ogni tappa del tour. In ogni città i partecipanti hanno la possibilità sia di girare e proiettare film sia di partecipare ai seminari. Il Festival trascorre approssimativamente una settimana in ogni città, per un totale di sette competizioni (6 weekly competitions) più quella finale (Epeo D’Oro 2009). 28 – PIT METAPONTINO Cartellone della VII edizione di Cinemadamare ----------------------------------------------------------Bari dal 4 al 9 luglio Matera dall’11 al 16 luglio San Potito Sannitico dal 18 al 23 luglio Reggio Calabria dal 25 al 30 luglio Acireale dal 31 luglio al 6 agosto San Severino Lucano 8 agosto Metaponto 8 agosto Nova Siri dal 10 al 15 agosto --------------------------------------------------NOVA SIRI 10 agosto Film corti in concorso Pasquale Scimeca inaugura la tappa conclusiva Film Rosso Malpelo di P. Scimeca --------------------------------------------------11 agosto Film corti in concorso Pasquale Scimeca presenta un altro suo film Placido Rizzotto --------------------------------------------------12 agosto Film corti in concorso Antonello Faretta presenta il suo film Nine poems in Basilicata --------------------------------------------------13 agosto Film corti in concorso Film Pochi giorni per capire del regista Carlo Fusco, presente alla proiezione --------------------------------------------------14 agosto Film corti in concorso Il Festival si interroga su come il Cinema italiano abbia raccontato gli Anni di Piombo. Presenti lo scrittore Loris Tonino Paroli con il suo libro Andate e ritorni, e il regista Giovanni Fasanella con il suo film Il sol dell’avvenire --------------------------------------------------15 agosto Ultima serata di film corti in concorso Film Il marchese del Grillo Premiazione dei vincitori del concorso CinemadaMare 2009: Epeo 2009 Weekly competition: proiezione dei film brevi che i nostri giovani cineasti hanno girato nell’arco di una settimana nel comune di Nova Siri, e premiazione del migliore. --------------------------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 29 LUCANIA FILM FESTIVAL Festival dei luoghi e delle persone, il Lucania Film Festival è il primo Festival di Cinema nato in Basilicata. Giunto alla sua Decima Edizione, è organizzato dall’associazione Allelammie di Pisticci ------------------------------------------------------------------------- L’Archivio lucano delle voci L’Archivio è un’associazione culturale nata nel 2003 nelle terre joniche lucane. Nel corso degli anni le attività, di tipo multidisciplinare, si sono svolte in diverse aree del territorio regionale articolandosi in convegni, seminari, laboratori e con la promozione e cura di spettacoli, mostre, festival. Insieme al Pit, l’Archivio ha promosso il progetto Burattini del Mediterraneo e quello dedicato agli Spaventapasseri. Oggi l’Archivio è prevalentemente impegnato nella costituzione di gruppi di ricerca con giovani studiosi della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia al fine di costituire centri di studio dove la formazione intellettuale e manuale possano trovare forme stabili del lavoro. Per la fine dell’estate l’Archivio intende presentare la ripresa di alcuni lavori precedentemente svolti e vuole proporne di nuovi. 1. Storie del bosco Pantano. Presentazione di un progetto drammaturgico, a cura di Lara Fortunato. 2. Raffaele Giura Longo. Un progetto con l’Archivio, a cura di Andrea Lisanti. 3. Servitù civili e militari. Preliminari per un convegno. A cura di Giovanni La Guardia. Tutte le iniziative si svolgeranno tra la fine di agosto e l’inizio di settembre nei Comuni di Rotondella, Nova Siri e Policoro. Associazione ONLUS Archivio Lucano delle Voci viale Romagna, 22 – 75023 Montalbano Jonico Info: 3276644820 – 3395229236 [email protected] Pisticci eventi Precisione, pazienza, estro e passione: sono gli ingredienti fondamentali per costruire le sculture di sabbia, in riva al mare. A Marina di Pisticci, sulla spiaggia di San Basilio, per il secondo anno, l’associazione culturale Lykeios ha organizzato il Festival internazionale di sculture di sabbia che, di edizione in edizione, consente di dare forma alla sabbia seguendo un argomento specifico. Quest’anno le creazioni ruoteranno attorno al tema dell’Universo, scelto in quanto il 2009 è l’Anno Internazionale dell’Astronomia. Dal 6 al 10 agosto, Meraviglie di Sabbia vedrà scendere in spiaggia con gli attrezzi del mestiere Leonardo Ugolini nelle vesti di direttore artistico, Irina Taflevskaya dall’Ucraina, Fergus Mulvany dall’Irlanda e Pavel Zadaniuk dalla Russia. Si tratta di professionisti di fama mondiale, ma questo non vuol dire che la manifestazione non debba essere alla portata di tutti: anche i dilettanti potranno cimentarsi in questa suggestiva arte, grazie all’organizzazione di laboratori intensivi di tecniche di sculture di sabbia e alla conseguente competizione. Ci sarà poi modo di scaldare le serate con concerti, osservazioni astronomiche, degustazioni di prodotti tipici lucani e corsi per imparare a costruire gli aquiloni. Un iniziale assaggio di Meraviglie di Sabbia sarà già offerto il 3 e 4 agosto a Marconia, mentre la gara per dilettanti è prevista per la mattinata del 10 agosto. Sicuramente un ottimo modo per occupare il tempo da trascorrere in spiaggia e per avvicinarsi ad un’arte particolare e molto coinvolgente. PISTICCI, RIONE TERRAVECCHIA 10-13 AGOSTO 2009 -----------------------------------------------------10 agosto I Movie-tour del LFF: percorsi Cineturistici nei calanchi della provincia di Matera. Proiezione corti in concorso. Francesco Baccini in concerto. -----------------------------------------------------11 agosto Proiezione corti in concorso Rocco Papaleo in concerto -----------------------------------------------------12 agosto Proiezione corti in concorso Filippo Solibello (Caterpillar – Radio Due): evento sulla comunicazione radiofonica -----------------------------------------------------13 agosto Proiezione corti in concorso. Premiazione. The Hormonauts in concerto ----------------------------------------------------- 30 – PIT METAPONTINO TUTTI I FRUTTI 2009 – 31 Bernalda/Metaponto www.comune.bernalda.mt.it ----------------------------------16 luglio Festa della Madonna del Carmine. Bernalda, Corso Italia ----------------------------------17 luglio Spettacolo futurista dell’attore Antonio Petrocelli Metaponto, Teatro Greco ----------------------------------17 e 18 luglio Mostra dell’arte Bernalda, Palazzo Ferri ----------------------------------24 luglio Concerto musicale Conservatorio di musica E.R. Duni di Matera. Metaponto Lido ----------------------------------31 luglio Il rituale del vino tra Grecia e Magna Grecia, a cura di Massimo Osanna - Dir. della Scuola di Specializzazione Archeologica dell’Università di Basilicata. Assaggi di prodotti e vino del metapontino Metaponto, Tavole Palatine ----------------------------------1 agosto Sfilata di moda a cura dell’Ass. Multisonica Bernalda, Piazza San Rocco ----------------------------------2/9 agosto Mostra di pittura Il Lucanino Bernalda, Sala Incontro ----------------------------------7 agosto Sagra dell’anguria Bernalda - Corso Umberto ----------------------------------8 agosto Cinemadamare, presentazione del film Gran Torino o Lo Bernalda Camarda sino al XV secolo, questa importante cittadina (posta sull’ultima collina alla sinistra del Basento prima della pianura) prese poi il nome di Bernalda dal feudatario Berardino della corte Aragonese, che qui, in un luogo più salubre e meglio difendibile, fece costruire il castello della famiglia feudataria, trasferendovi anche la popolazione. Il castello, adibito oggi ad abitazione, con le sue due torri decisamente aragonesi, è posto di fronte alla chiesa madre di San Berardino, la quale per parte sua offre forti richiami bizantini ed ospita un interessante altare in marmo del XVIII secolo, oltre alla bella statua lignea del Santo. Il convento di Sant’Antonio (XVII secolo) è sede invece del Municipio, mentre il chiostro affrescato ospita le principali manifestazioni culturali estive. Fa parte del comune di Bernalda anche Metaponto, città fra due fiumi, una delle più note mete marinare della costa jonica lucana e antica colonia agricola della civiltà greca: qui si possono visitare, infatti, insieme al Museo nazionale, la necropoli di Crucinia, il Parco archeologico, le Tavole Palatine. A Bernalda, oltre a frequentare i diversi ristoranti tipici, non dimenticate di comperare le scorzette ( o lingue di suocera), deliziosi pasticci fatti con mandorle e cioccolato fondente. 32 – PIT METAPONTINO strano caso di Benjamin Button da parte del giornalista de La 7 Franco Rina Metaponto, Castello di Torremare ----------------------------------8 agosto Sagra del cinghiale a cura dell’Ass. Libera Caccia Bernalda, Corso Umberto ----------------------------------10 - 11 - 12 agosto Festa di San Leone Magno. Metaponto Borgo e Lido, Piazza Giovanni XXIII ----------------------------------11 agosto Musica a cura di Loglisci, Manzara, Ventura Metaponto Borgo, P.zza Giovanni XXIII ----------------------------------13 e 14 agosto V Mostra enogastronomica di Basilicata a cura della Pro loco Metaponto Metaponto Lido, Piazza Alessidamo ----------------------------------14 agosto Jazz caldo e freddo del Quartetto di Attilio Troiano Metaponto - teatro Greco ----------------------------------- 16 agosto VI Mostra canina amatoriale del metapontino a cura dela Pro Loco Metaponto Metaponto, lungomare Nettuno ----------------------------------dal 19 al 23 agosto Festa di San Bernardino da Siena Bernalda, Corso Umberto ----------------------------------21 agosto Passeggiata sul tema “Lo splendore della colonia greca di Metaponto” con Antonio De Siena, Dir. Museo Nazionale di Metaponto. Assaggi di prodotti e vino del metapontino. Metaponto ----------------------------------29 agosto Spettacolo teatrale a cura del Circolo Acli di Bernalda Compagnia teatrale “a galett” di Castelluccio Inferiore Metaponto, Castello Torremare ----------------------------------Luglio e Agosto 2009 Le notti di Epeo. Un mese di poesia tra vino e l’ironia. Serate a Metaponto presentate da Roberto Linzalone ----------------------------------Mercato: il 13 di ogni mese Feste religiose: 16 luglio, Madonna del Carmine. 20 maggio e dal 16 al 23 agosto S. Bernardino da Siena (Patrono) 26 agosto, SS. Medici ----------------------------------Bernalda Mt Località Metaponto borgo Tel. 0835 745327 www.comune.bernalda.mt.it Museo Archeologico Nazionale Metaponto Il Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, attraverso una selezione qualificata di reperti di recente acquisizione, propone un quadro archeologico del territorio metapontino, a partire dalla Preistoria sino al periodo tardoantico. Le sezioni principali illustrano: 1. le forme iniziali del popolamento ad opera degli Enotri-Choni durante la media età del bronzo e l’età del ferro; 2. l’arrivo dei Greci dall’Acaia (regione del Peloponneso) durante il VII secolo a.C.; 3. la formazione della colonia con l’occupazione del territorio e lo sviluppo della città, 4. le trasformazioni dei centri italici del retroterra tra VI e IV secolo a.C.; 5. il periodo della conquista romana e del graduale abbandono di Metaponto. Servizi al pubblico: visite guidate Giorni e orario d’apertura: ore 9,00 20,00 ; Chiusura settimanale: lunedì mattina Costo del biglietto: € 2,50; biglietto unico per museo e aree archeologiche, da acquistare al Museo; Riduzioni: secondo le disposizioni vigenti nei musei statali. Come arrivare: sulla Strada Statale 106 Taranto-Reggio Calabria, uscita Metaponto L’estate di Colobraro www.colobraro.eu ----------------------------------18-19 Luglio ore 18.00 Parco giochi area sportiva: Manifestazioni Ludiche e spettacoli di animazione I bambini di telethon ----------------------------------27 luglio ore 21.00 Cabaret Arena di viale Vittorio Veneto ----------------------------------1 agosto ore 21.00 Arena viale Vittorio Veneto: Recital Paolo di Tarso ----------------------------------2 agosto ore 21.00 Arena viale Vittorio Veneto: Musical Mamma mia o Notre Dame de Paris --------------------------------13 agosto ore 21.00 Largo del Castello: Jazz & dintorni Matera Brothers Trio ----------------------------------20 Agosto ore 21.00 Piazza Elena Concorso nazionale Miss Italia ----------------------------------Fiere: 11 giugno 28 luglio Mercato: il 15 di ogni mese Feste religiose: 9 maggio, S. Nicola (Patrono) ----------------------------------16 agosto Festa di San Rocco: solenne processione e in serata concerto bandistico ----------------------------------Seconda domenica di settembre, Madonna del Bosco (in località bosco di Siriani) ----------------------------------- Colobraro Piccolo e antico centro della valle del Sinni, domina l’intera vallata con un’ampia fantastica visuale: dal maestoso massiccio del Pollino alla pianura metapontina, fino al Golfo di Taranto. Il primo nucleo del paese (sorto intorno al Mille) deriverebbe da un cenobio di monaci Basiliani; a questi si fa risalire la realizzazione della chiesa di Santa Maria di Cironofrio, oggi Santa Maria della Neve. Della storia remota di Colobraro sopravvivono i ruderi del castello baronale (XII sec.) con annessa la splendida cappella gentilizia. Nella parte bassa del paese è invece visitabile il convento dei Francescani (eretto nel 1601) e la vicina chiesa di S. Antonio da Padova con i suoi interessanti altari marmorei e un imponente organo d’epoca. Ma Colobraro è noto a studiosi e curiosi di tutto il mondo per l’intensa e diffusa vita magica che, come in molti altri centri del Mezzogiorno interno, impegnava le sue famiglie fino agli anni Cinquanta: monumentale (nell’iconografia mondiale) è l’immagine di Maddalena La Rocca, la fattucchiera qui immortalata da Franco Pinna nell’ottobre del 1952, che Ernesto de Martino pubblicò nel 1959 nel volume Sud e magia. Ma la singolarità di questi luoghi qualche anno prima aveva attratto anche fotografi d’arte quali David Seymour, detto Chim, e Henri Cartier-Bresson. Se capitate a Colobraro, insieme alla bellezza delle sue chiese e dei suoi conventi, cercate la magia… di un piatto unico: assaggiate, se vi riesce, la carne all’us sa fier (la carne all’uso della fiera), una pastorale locale di castrato: la fiera evocata è quella millenaria della vicina Anglona. TUTTI I FRUTTI 2009 – 33 Montalbano Jonico Il centro – che domina la valle del fiume Agri, godendo di uno dei paesaggi calanchivi tra i più suggestivi e spettacolari d’Europa – secondo alcune fonti deve il suo nome proprio al colore chiaro (bianco) delle argille su cui sorge e da cui è circondato, ovvero, secondo altri, al gentilizio Albius, proprietario del luogo. Solo dopo l’Unità d’Italia gli è stato aggiunto l’appellativo “Jonico”. L’area circostante era abitata già nel periodo ellenistico-romano e numerosi sono gli scavi archeologici a testimoniarlo (vedi il parco archeologico Bosco Andriace). Nella guerra tra Taranto e Roma, Montalbano si alleò con quest’ultima. Numerose sono le testimonianze artistico-monumentali da visitare nel centro storico: la porta dell’Orologio, detta anche porta Castello, introduce al rione Terravecchia; qui si trova la chieda medioevale a tre navate (ricca di pregevoli opere pittoriche e statue lignee) dedicata a Santa Maria dell’Episcopio. La cittadina ha dato i natali a personaggi illustri: Melchiorre da Montalbano, fine architetto e scultore del XIII secolo, e Francesco Lomonaco letterato e attivo rivoluzionario nei moti napoletani del 1799. Dalla storia alle curiosità: di Montalbano era anche la famiglia di Nicola Romeo, fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo. 34 – PIT METAPONTINO L’estate di Montalbano J. www.comune.montalbano.mt.it ----------------------------------Dall’8 al 26 luglio Mostra, Rassegna, Rievocazione storica. In Piazza Vittoria Mostra di abiti nuziali degli anni ’40-60 accompagnati da documenti matrimoniali antichi e foto dei matrimoni dell’epoca che mostrano le coppie di sposi della Montalbano Jonico di quegli anni, le macchine utilizzate in quelle circostanze e altre caratteristiche molto interessanti: una piccola riscoperta delle tradizioni degli anni passati. Giorni feriali: ore 17.00/21.00; Giorni festivi: ore 10.00/13.00 e ore 17.00/21.00; A cura della Pro Loco e del Comune di Montalbano J. Tel. 0835594066 – 3297486277 [email protected] ----------------------------------9 luglio Stadio comunale I Memorial Tarquinio Prisco L’evento sportivo, dedicato alla memoria di un appassionato sportivo recentemente scomparso, consiste nella disputa amichevole di una partita di calcio tra due squadre che hanno segnato la storia del calcio montalbanese, ovviamente “ricomposte alla meglio”: la storica FOLGORE e l’altrettanto importante AURORA Forum permanente giovanile Tel. 0835691832 – 0835593803 3203784958 – 3349883142 3209185352 [email protected] ----------------------------------10 luglio ore 20.39 Piazza delle Vittorie: Sulle ali della Fantasia La storia di “Peter Pan”, con balli e canti, con la partecipazione di bambini e ragazzi, diretti da maestri di ballo, all’insegna del divertimento e dell’intrattenimento. ----------------------------------16 luglio - 7 agosto I vecchi tratturi dei calanchi di Montalbano Jonico. Evento sportivo e di educazione ambientale. Escursione guidata nei calanchi: Le vie dei contadini dai giardini delle arance alla Terra Vecchia di Montalbano Jonico, lungo le antiche mulattiere (appiett u mulin). Passeggiata guidata tra le spettacolari creste calanchive del comune di Montalbano Jonico, alla ricerca di percorsi perduti e di panorami unici al mondo. Nella città di Montalbano Jonico ricade un sito di particolare pregio geologico e paesaggistico: il Geosito dei Calanchi. Il centro storico di Montalbano Jonico è collegato alla fertile valle dell’Agri da una rete di mulattiere (appiett u mulin) che attraversano i calanchi, un tempo via obbligata per i contadini che quotidianamente si recavano nei propri poderi (giardini). Le escursioni in programma guideranno i visitatori attraverso un facile percorso lungo una delle più suggestive e panoramiche mulattiere, con osservazioni botaniche, geologiche, paleontologiche e spiegazioni storico-culturali. La passeggiata si concluderà con lo spettacolo del tramonto dal belvedere di Montalbano Jonico sui Calanchi. Orari: incontro ore 16.30 in Piazza Vittoria. Rientro sul Belvedere dei calanchi ore 20.00. CEA Centro di Educazione Ambientale, Circolo Legambiente e Comune di Montalbano J. Tel. 0835745071 – 3314435987 [email protected] ----------------------------------19 luglio dalle ore 20.00 in piazza Giovanni Paolo II (dietro la sede comunale): A passo di danza Danza, spettacolo, evento sportivo La serata sarà allietata dalla musica e dalla danza di ogni genere. Saranno presenti numerosi gruppi ospiti di ballerini provenienti da tutta Italia che si cimenteranno nelle varie performance, dal moderno al classico.Latin Dance e Comune di Montalbano J. ----------------------------------20-21-22-24-27-28-29-30-31 luglio e 1 agosto Torneo di calcetto Estate 2009. Presso il campo di calcio situato dietro il plesso della Scuola Media. Associazione “Giovani di Quartiere”, Polisportiva Montalbano 2009 e Comune di Montalbano J. Tel. 0835691832 – 3393048582 3203784958 – 3349883142 [email protected] ----------------------------------25 luglio Giochi d’acqua e Teatrino dei burattini dalle ore 17.00 in Piazza Giovanni Paolo II (dietro la sede comunale). Forum Giovanile Permanente e Comune di Montalbano J. ----------------------------------26 luglio 3a edizione Moda Estate con la tappa Miss Universe Italy Cortile della Scuola elementare La manifestazione prevede una sfilata di moda di abiti delle attività commerciali presenti sul nostro territorio. La presentazione della serata sarà affidata alla conduttrice televisiva Barbara Chiappini. Associazione Giovani di Quartiere, Accademia dello Spettacolo “Fra Cielo e Terra” e Comune di Montalbano J. Tel. 0835691832 – 3898344850 3203784958 – 3349883142 [email protected] ----------------------------------30 luglio ore 21.30 Piazza Fanti Corte del Palazzo del Cavaliere (Palazzo Barone Federici) Anteprima del Lucania Film Festival. In occasione della decima edizione del Festival Internazionale del Cinema della Basilicata - Lucania Film Festival (LFF) - l’Associazione Culturale “Cinemaedarte” presenta un inedito ed esclusivo palinsesto cinematografico: la proiezione dei film premiati nelle ultime edizioni del LFF, opere di alto profilo estetico e di contenuto, di provenienza italiana e internazionale. Cinemaedarte, LucaniaFilmFestival, Allelammie e Comune di Montalbano Tel. 0835691211 fax 0835691211 3286314715 - 3335624667 [email protected] www.cinemaedarte.it ----------------------------------dall’1 al 9 agosto inizio ore 14.00 Torneo Open 2009 Città di Montalbano Jonico. Stadio comunale Puccio Dellorusso di via Sant’Antuono Circolo Tennis, Associazione Sportiva dilettantistica e Comune di Montalbano J. Tel. 0835593728 3346708183 – 3388512313 [email protected] ----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 35 3 agosto ore 16.00/24.00 Notte in Rosa, II edizione Vie e piazze varie dell’intera cittadina. In continuità con la giornata trascorsa insieme l’8 agosto dello scorso anno, lunedì 3 agosto tutta la città si accenderà di luce nuova e l’Associazione culturale tingerà di rosa l’intera giornata, dal pomeriggio sino alla notte, inaugurando degli scorci itineranti di eventi culturali imperdibili, di intrattenimento e di puro divertimento in musica, canzoni, arte, balli, giochi nelle varie piazze, strade e locali. Associazione culturale Voce di Donna e Comune di Montalbano J. 3392268007 [email protected] ----------------------------------4 agosto Festival dell’organetto e della zampogna. Dalle ore 20.30 in Piazza Eraclea (Centro storico). Festival accompagnato da strumenti antichi per la rivisitazione e valorizzazione dei canti della tradizione popolare montalbanese. Pro Loco e Comune di Montalbano J. ----------------------------------Dal 7 al 23 agosto VIII Trofeo San Rocco - Città di Montalbano Jonico Gara di Tiro a Volo specialità Piattello Trap Americano presso l’area privata posta dietro la residenza della famiglia Prisco in zona Montesano. FIDC Federazione Italiana della Caccia e Comune di Montalbano Tel. 0835692324 – 3288367428 3205529944 – [email protected] ----------------------------------10 agosto Serata di musica e balli all’aperto nella Notte di San Lorenzo Presso il piazzale antistante il Palazzetto dello Sport in zona Montesano. Forum Giovanile Permanente, Polisportiva Montalbano 2009 e Comune di Montalbano J. ----------------------------------12 agosto ore 20.30 in Piazza Savonarola: Recital lirico Concerto lirico con arie del repertorio delle opere italiane, con la collaborazione del Soprano Silvia Barletta, al pianoforte il Maestro Danilo Panico Pro Loco e Comune di Montalbano J. 36 – PIT METAPONTINO ----------------------------------12 agosto Festa della Terravecchia Dalle ore 18.00 - Centro storico Festa popolare, incontro e rievocazione storica. Serata di intrattenimento, mostre, divertimento musicale, teatrale e rivisitazione dei luoghi storici. Comune di Montalbano J., Forum Giovanile Permanente e Pro Loco ----------------------------------Dal 14 al 16 agosto Festa di Sant’Assunta e San Rocco Programma religioso e civile. Comitato Festa San Rocco e Comune di Montalbano J. Tel. 0835691290 – 3382519961 ----------------------------------20 agosto Concerto di flauti Concerto di un “Quintetto di flauti” Dalle ore 20.30 in Piazza Savonarola (Centro storico) Pro Loco e Comune di Montalbano J. ----------------------------------22 agosto Escursione guidata nei calanchi verso la località “la Petrolla”. Passeggiata guidata tra le spettacolari creste calanchive del comune di Montalbano Jonico, alla ricerca di percorsi perduti e di panorami unici al mondo verso la meta da raggiungere: “la Petrolla”. Orari da stabilire Centro di Educazione Ambientale (CEA), Circolo Legambiente di Montalbano Jonico e Comune di Montalbano ----------------------------------23 agosto ore 20.00 Chiesa Tempio dello Spirito Santo Rassegna polifonica. Rassegna corale con quattro cori polifonici. Associazione Euterpe e Comune di Montalbano J. Tel. 0835691756 – 3392836484 [email protected] ----------------------------------30 agosto ore 21.00, Piazza Mascagni, Borgo Nuovo Memorial Lucio Battisti Serata musicale dedicata al grande poeta della musica italiana, Lucio Battisti. Comune di Montalbano e Forum Giovanile Permanente ----------------------------------10 settembre Prodotti tipici: dalla produzione alla tavola Ore 18.30, da Corso Carlo Alberto a Piazza Eraclea. La serata sarà caratterizzata dalla dimostrazione, simulata in diretta, delle vecchie tecniche di produzione dei prodotti tipici locali con la nostalgia dei vecchi tempi. La degustazione sarà accompagnata dalla musica e dai balli popolari sulle strade del centro storico. Comune di Montalbano J. e Forum Giovanile Permanente ----------------------------------18 settembre Festa del Socio Ore 20.00, sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso, Corso Carlo Alberto, 2. Un momento di incontro e di festa tra i soci della Società Operaia di Mutuo Soccorso, che si conclude con la premiazione dei soci stessi o figli di soci che si sono distinti nello studio. Società Operaia di Mutuo Soccorso e Comune di Montalbano J. ----------------------------------Dal 19 al 23 settembre Festa di San Maurizio (Santo Patrono della città) Festa popolare, civile e religiosa Comune di Montalbano J. e del Comitato Festa Patronale ----------------------------------3 novembre Mostra permanente di arte contemporanea Ore 20.30, Aula Magna delle Scuole Elementari di viale dei Caduti Curatore: l’artista Giuseppe Filardi Associazione Euterpe e Comune di Montalbano J. ----------------------------------- Nova Siri Il colle su cui sorge il centro storico della cittadina era conosciuto nell’antichità con il toponimo di Castrum Boletum. Quest’ultimo permane nei secoli, anche se con varianti diverse, fino al 1872 quando, per ricordare la città greca antica, viene adottato, con un Regio Decreto, l’attuale nome di Nova Siri. I primi insediamenti risalgono infatti all’epoca della Magna Grecia. Di epoca romana, invece, il territorio di Nova Siri conserva i resti di una villa imperiale in località Cugno dei Vagni, le vasche di Sant’Alessio (antiche terme romane), dove poi in epoca bizantina sorgerà un monastero, una porta d’accesso al paese e un piccolo acquedotto. Di origine più recente è l’interessante Torre Bollita, parte di un sistema difensivo realizzato dagli Spagnoli. Il centro storico serba architetture assai godibili: qui si alternano, infatti, chiese e palazzi di buona fattura. Di sicuro interesse artistico è la Chiesa Madre (1585) dedicata all’Assunta, con la facciata in stile barocco, dipinti e statue del ‘600 e del ‘700 e un coro ligneo ad intaglio del 1783. Poco lontano dall’abitato è stata costruita, nella seconda metà del ‘600, la Cappella della Sulla. La parte nuova della città, con accoglienti strutture ricettive e moderni insediamenti produttivi, si è sviluppata invece a valle, tra la statale jonica e il mare. A Nova Siri si possono fare acquisti di buoni vini ed ottimo miele di arancio. Non dimenticate poi di mangiare (nelle trattorie e nelle famiglie) il piatto du traptar (pietanza contadina preparata con patate, pomodori, peperoni secchi e peperoncini). L’estate a Nova Siri www.novasiri.it ----------------------------------19 luglio ore 21.00, Nova Siri Centro, P.zza Plebiscito Il Teatro dei Dioscuri presenta “A scaricabarili” ossia Nu Bastone Chiacchierone. Commedia in 2 atti ----------------------------------20 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Piazza Troisi Sergio Caputo in concerto ----------------------------------22 luglio ore 21.00 Nova Siri Centro, P.zza Plebiscito Il Teatro delle Marionette presenta: “Arlecchino servo di due padroni”, tratto da C. Goldoni ----------------------------------24 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Orchestra da Camera Bulgara di Gabrovo: omaggio al musical. S.no V. Garvalova – T.re P. Kostov ----------------------------------25 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Complesso “Krikka reggae” in concerto di musica reggae ----------------------------------- 26 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Piazza Troisi Laura Pausini Tribute Band Tour 2009 ----------------------------------27 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Federico Fazio canterà i suoi grandi successi: da un’ora sola ti vorrei… ad oggi ----------------------------------28 luglio ore 21.00 Nova Siri Marina, Piazza Prova d’Orchestra, Selezione tappa regionale Miss Cinema Basilicata ----------------------------------1 e 2 agosto ore 20.00 Nova Siri Marina Piazza papa Giovanni, Sagra ricchitell ----------------------------------3 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Piazza Troisi I Tarantolati di Tricarico ----------------------------------4 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Piazza Stazione Blues in town e sound app ----------------------------------4 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Ass. Cult. Ars et Ludos – comp. Teatrale I Fuochi Fatui presentano: Frammenti di Teatro: Te piace ‘u cabaré? – A religgione e ‘a superstizzione ----------------------------------6 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Festival Elettrika 09, con la partecipazione della band Pentole e Computer ----------------------------------7 e 8 agosto ore 21.00 Nova Siri Centro, Piazza Plebiscito L’Associazione Culturale “Gigi Giannotti” presenta il Siris Festival: tema “Il Viaggio”. giorno 7: ARTESUD rassegna internazionale di Arti Visive con la mostra “inCammino”. giorno 8: “La notte dei Briganti” festa/raduno. giorno 8: “Viaggio dei sensi” profumi, sapori ----------------------------------10 agosto ore 22.00 Nova Siri Marina (lungomare), Piazza Prova d’orchestra Blues in town ----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 37 11 agosto ore 21.00, Nova Siri Marina Anfiteatro Totò Il Teatro delle Marionette presenta: “Sogno di una notte di mezz’estate”, tratto da W. Shakespeare ----------------------------------10/16 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, P.zza Troisi CinemadaMare 7^ ediz. Rassegna internazionale itinerante del Cinema digitale. Il più grande raduno europeo di Film Makers, con seminari di formazione. Direttore Franco Rina. ----------------------------------13 agosto ore 22.00 Nova Siri Marina (lungomare), Piazza Prova d’Orchestra: Estemporanea d’arte a cura dell’Associazione AVIS ----------------------------------14 agosto ore 22.00, Nova Siri Marina, Piazza Prova d’Orchestra Antonio Da Costa in concerto ----------------------------------17 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Orchestra da Camera Bulgara, le più belle arie di musica lirica ----------------------------------18 agosto ore 21.00, Nova Siri Centro, Piazza Mazzini (Castello) Festa della Banda… 30 anni di concerti del Complesso bandistico di Nova Siri ----------------------------------19 agosto ore 8/12.00 e 18/21.00, Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Festa della Banda… sfilata delle bande di Montalbano J., Ferrandina e Nova Siri (ore 8/12.00) Maxiconcerto delle tre bande (ore 18/21.00) ----------------------------------20 agosto ore 21.00 Nova Siri Centro, Piazza Dante. L’Associazione “Messaggi Lucani” presenta: “Notte di Note” festival canoro dei bambini ----------------------------------22 e 23 agosto Nova Siri Centro, P.zza Plebiscito Medievatando ----------------------------------29 agosto ore 21.00 Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò Ass. AVIS Concerto di danza, a cura della “New Siris Dance” Nova Siri Centro Serata a cura della Pro Loco ----------------------------------- 38 – PIT METAPONTINO Pisticci Anche Pisticci (uno dei centri più belli della regione), pur vantando splendide spiagge di sabbia finissima, sorge su una collina argillosa interna e suscita profonde suggestioni con il suo pittoresco paesaggio in cui si fondono i brulli calanchi, che strapiombano nelle Valli del Basento e del Cavone, con i filari di bianche casedde del Dirupo. Teresa Megale così ricorda una significativa tappa del viaggio (verso il mondo lucano) fatto da Luchino Visconti alla ricerca di Rocco e dei suoi fratelli: «Pisticci è il luogo fotografato con massima attenzione, nel quale lo sguardo si concentra in modo fisso nello storico Rione Dirupo. Di tale quartiere, esempio di architettura spontanea contadina, nato sul finire del Seicento, Visconti e i suoi collaboratori fissarono ogni strada, ogni angolo, ogni particolare. Tralasciando le zone alte e signorili del paese, compreso l’imponente palazzo baronale Rogges, si concentrarono sull’urbanistica del Dirupo, dove avrebbero potuto ambientare le immagini iniziali del film, prima del taglio imposto alla sceneggiatura. Furono sicuramente conquistati dall’ordinata bellezza del posto, dalle case tutte uguali, bianchi presidi di fronte al paesaggio lunare dei calanchi, simili a greggi, entro le quali tutto era assolutamente essenziale: lo spazio, gli arredi, le relazioni culturali, affettive e sociali che vi si svolgevano. […] Per la sua stessa conformazione urbanistica, il Rione Dirupo dovette colpire Visconti e i suoi accompagnatori, che si fermarono a ritrarlo dall’alto, in più angolazioni e ripetutamente, cominciando dai tetti, finendo con il paesaggio argilloso». Pisticci è la città dell’Amaro Lucano, ma produce anche ottima luganega (insaccato) e squisito miele. Se andate a ristorante, chiedete i rucchélé (gnocchetti) con sugo di lepre. L’estate di Pisticci www.comune.pisticci.mt.it ----------------------------------7-8-9 luglio Comitato Feste Cristo Re e Madonna di Fatima. Dibattiti inerenti a temi socio-culturali. ----------------------------------10 luglio Karaoke e intrattenimento dei bambini a cura dei ragazzi di A.C. della Parrocchia. Comitato Feste Cristo Re e Madonna di Fatima ----------------------------------11 luglio ore 21,00 Piazza Cristo Re Spettacolo canoro Il cantabimbi di Agnese Dolce. Comitato Feste Cristo Re e Madonna di Fatima ----------------------------------12 luglio ore 21,00 Piazza Cristo Re Spettacolo con il gruppo Michele e Marcello & band. Comitato Feste Cristo Re e Madonna di Fatima ----------------------------------13-20 al 29-30 luglio Ore 21,00 Cinema Baby Piazza Umberto I: Foto Video Skoop. Comune di Pisticci, Assessorato alla Cultura, Biblioteche Comunali ----------------------------------25 luglio ore 21,00 Piazza J. Lombardi Musical Tributo La Buona novella di Fabrizio De Andrè Associazione Pro Loco Pisticci ----------------------------------28 luglio Revival musicale anni 60/70 con alcuni cantanti dell’epoca Ore 21,00 Piazza J. Lombardi Associazione Pro Loco Pisticci ----------------------------------1-2 agosto ore 21,00 Piazza J. Lombardi: Festival internazionale del Folklore. Gruppo Folklorico La Pacchianella ----------------------------------5-6 agosto ore 21,00 Villa Comunale: VII edizione Teenage Attack 2009 Ass. Culturale Rock’n Roll Lollipop ----------------------------------7-20 agosto Locale della Parrocchia Sant’Antonio Piazza Umberto I Mostra-mercato di prodotti artigianali per cerimonia e per l’arredamento Associazione Artigianando nell’Arte ----------------------------------8 agosto ore 21,00 Piazza J. Lombardi Edizione Premio DIRUPO D’ORO, Pro Loco Pisticci XVI ----------------------------------- 9 agosto Miss baby model Ore 21,00 Piazza J. Lombardi Pro Loco Pisticci ----------------------------------9-10 agosto Ore 16,00 Piazza Umberto I: Torneo di carte e Caccia al tesoro, Associazione AVIS Pisticci ----------------------------------10 agosto Lucania Film Festival Rione Terravecchia I Movie-tour del LFF: percorsi Cineturistici nei calanchi della provincia di Matera. Proiezione corti in concorso. Francesco Baccini in concerto ----------------------------------11 agosto ore 21,00 Piazza J. Lombardi. III edizione Pic nic in Pisticci. Comune di Pisticci ----------------------------------11 agosto Lucania Film Festival Rione Terravecchia. Proiezione corti in concorso. Rocco Papaleo in concerto ----------------------------------12 agosto Lucania Film Festival Rione Terravecchia. Proiezione corti in concorso. Filippo Solibello (Caterpillar - Radio Due): evento sulla comunicazione radiofonica ----------------------------------13 agostoLucania Film Festival Rione Terravecchia. Proiezione corti in concorso. Premiazione. The Hormonauts in concerto ----------------------------------14 agosto ore 22,00 Piazza J. Lombardi: Spettacolo teatrale Ce vuò fà ca fà - Sciò Associazione Culturale-Teatrale La Nuova Frontiera ----------------------------------15 agosto Festa della SS. Assunta Processione per le vie della città Ore 21,00 Piazza Plebiscito Spettacolo musicale Comitato S. Rocco Ore 21,00 Piazza Umberto I Spettacolo canoro Il Cantabimbi di Agnese Dolce Centro Studi Gymnasium Pisticci ----------------------------------16 agosto Festa di S. Rocco Celebrazione S. Messa. Ore 10,00 Processione per le vie della città. Ore 21,00 spettacolo musicale in Piazza Plebiscito. Comitato S. Rocco ----------------------------------17 agosto Festa di S. Vito, celebrazione S. Messa Ore 10,00 Processione per le vie della città. Ore 21,00 Spettacolo musicale in Piazza Plebiscito. Comitato S. Rocco ----------------------------------18 agosto ore 21,00 Piazza J. Lombardi: Spettacolo di lirica Cavalleria rusticana con il tenore Francesco Zingariello. Comune di Pisticci, Assessorato alla Cultura ----------------------------------20 agosto ore 20,30 P.zza Umberto I Festa del donatore con canti e balli ACT, Karaoke, Sagra dell’anguria e pasta fresca Associazione AVIS Pisticci ----------------------------------22 agosto Gran Galà di musica e cultura Esaltazione del bel canto Gruppo Folklorico La Pacchianella Ore 21,00 Piazza J. Lombardi ----------------------------------23 agosto Donazione straordinaria con emoteca in Piazza dei Caduti dalle ore 8,30 alle ore 12,30 Associazione AVIS Pisticci ----------------------------------24 agosto ore 20,30 P.zza Umberto I IV edizione Festa del Volontariato Associazione Maria di Nazareth ----------------------------------25 agosto Primo Festival delle Bande Musicali Ore 18,30 Sfilata per le vie del paese Ore 20,30 Concerto delle Bande Centro storico Piazzale Chiesa Madre Associazione Musicale Città di Pisticci ----------------------------------26 agosto Pimo Festival delle Bande Musicali. Ore 18,30 Sfilata per le vie del paese. Ore 20,30 Concerto delle Bande Centro storico Piazzale Chiesa Madre. Associazione Musicale Città di Pisticci ----------------------------------27 agosto II Edizione del Concorso Poeti e Pittori di Pisticci Ore 18,00 Premiazione Salone La Pacchianella. Associazione Poeti e Pittori di Pisticci ----------------------------------28 Agosto Festa rurale di S. Pietro Ore 20,30 Intrattenimento fraterno Parrocchia Cristo Re ----------------------------------29 agosto Festa rurale di S. Pietro Ore 9,00 Corsa dei bambini Ore 16,00 Giochi vari Ore 21,00 Torneo di tressette e gara delle torte. Parrocchia Cristo Re ----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 39 30 agosto Festa rurale di S. Pietro Ore 16,30 Processione Ore 20,00 Santa Messa e Cresime Ore 21,00 Premiazione e intrattenimento Parrocchia Cristo Re ----------------------------------5 settembre Festival internazionale di musica cristiana: Io canto con Maria Ore 21,00 Piazza Umberto I Associazione ANSPI Parrocchia S. Antonio ----------------------------------6 settembre Festa della Madonna di Viggiano, Rione Piro Ore 17,00 Processione Intrattenimento musicale Ore 21,00 Monumento via Cantisano Parrocchia S. Antonio ----------------------------------8 settembre Festa della Madonna di Loreto Ore 17,00 Processione per le vie del paese, Santa Messa, intrattenimento musicale - Rione Loreto Parrocchia SS. Pietro e Paolo ----------------------------------19 settembre ore 20,00 Parrocchia Cristo Re, Festa rurale di San Leonardo - Rosario e S. Messa ----------------------------------20 Settembre Festa rurale di San Leonardo. Ore 16,30 Processione Ore 17,00 S. Messa Ore 20,30 Intrattenimento musicale Parrocchia Cristo Re ----------------------------------20 settembre Festa dei bambini per l’inaugurazione dell’anno scolastico e catechistico Raduno ore 15,00 Piazza Cristo Re Ore 19,00 Serata Musicale, Piazza Umberto I. Associazione ANSPI ----------------------------------Festa religiosa: 15-16-17 agosto, festa patronale in onore di S. Rocco; processione e concerti bandistici, gare pirotecniche, illuminazioni, manifestazioni culturali e sportive, spettacoli di musica leggera. 17 a sera processione del carro trionfale trainato dai cavalli. ----------------------------------- 40 – PIT METAPONTINO L’estate di Marconia ----------------------------------11 luglio Ore 19,30 Premiazione Galleria d’Arte Comunale VIII Concorso Nazionale Oscar Voglia di Poesia CECAM Associazione Cultura e Arte Magna Grecia ----------------------------------16 luglio ore 18,00 - Partenza dalla Parrocchia Madonna del Carmine di Tinchi per la Località Accio Soprano, S. Messa. Comitato Feste Madonna del Carmine Tinchi ----------------------------------18 luglio ore 10,00 Santa Messa al Centro Agricolo Ore 18,30 - corteo di macchine per Caporotondo. Comitato Feste Madonna del Carmine Tinchi ----------------------------------19 luglio Comitato Feste Madonna del Carmine Tinchi - ore 8,30 Visita della Statua della Madonna all’ospedale civile con Santa Messa ore 11,00 Messa Solenne e Supplica alla Madonna del Carmine ore 18,30 Santa Messa, Processione e benedizione - ore 22,00 Serata musicale ----------------------------------20-26 luglio ore 18,00 /23,00 Mostra “Il mio mais”, creazioni in pasta di mais Sala CECAM Associazione Presepistica “Stella Cometa” ----------------------------------23 luglio ore 19,00 Arrivo della statua di S. Anna presso la Parrocchia San Giovanni Bosco di Marconia, S. Messa e inizio triduo in onore di S. Anna. Comitato Feste S.Anna ----------------------------------24 luglio ore 19,00 S. Messa e triduo in onore di S. Anna nella Chiesa San Giovanni Bosco di Marconia. Comitato Feste S. Anna ----------------------------------25 luglio ore 18,00 Partenza dalla Chiesa San Giovanni Bosco di Marconia processione e corteo auto per le campagne del borgo Comitato Feste S. Anna ----------------------------------26 luglio ore 20,00 Borgo Casinello Celebrazione Santa Messa in onore di Santa Anna Ore 22,00 Serata Musicale e Sagra dell’anguria. Comitato Feste S. Anna ----------------------------------- 31 luglio ore 21,00 Piazza Elettra Spettacolo canoro “Il Cantabimbi” di Agnese Dolce Centro Studi Gymnasium Pisticci ----------------------------------2 agosto ore 20,30 Piazza Elettra Libera Associazione Anziani V edizione della Festa dell’Anziano 2009 ----------------------------------3-4 agosto ore 17,00/23,30 Aspettando Meraviglie di sabbia Piazza Elettra Associazione Culturale LYKEIOS ----------------------------------4-5 agosto ore 19,00/00,30 “Edizione Zero Vol.1 – Contest Musicale. Concorso e Mostra Fotografica Piazza Elettra Associazione Culturale I Calanchi ----------------------------------6-10 agosto ore 9,00, Marina di Pisticci: II Edizione del Festival Concorso “Meraviglie di sabbia” Associazione Culturale LYKEIOS I edizione di “Stella Cometa in spiaggia”, Lido S. Basilio Visita continuata. Associazione presepistica Stella Cometa ----------------------------------7 agosto ore 21,00 Piazza Elettra Comune di Pisticci - Assessorato allo Spettacolo Accademia S. Felice” Gruppo musicale Coincidencia Concerto Tango suite ----------------------------------22 agosto ore 20,30 Piazza Elettra Inaugurazione Collettiva d’Arte Contemporanea “Arte a confronto” e Aperitivo Culturale - Galleria CECAM Associazione Emanuele 11 e 72 ----------------------------------23 agosto ore 17,30 II Stracittadina Emanuele Angelone Raduno in Piazza Elettra e partenza. Associazione culturale Emanuele 11 e 72 ----------------------------------24 agosto ore 21,00 Piazza Elettra Conferenza “Centenario Futurista” Galleria CECAM Associazione Emanuele 11 e 72 ----------------------------------25 agosto ore 21,30 Piazza Elettra A scuola con Pasolini Galleria CECAM Associazione Emanuele 11 e 72 ----------------------------------28 agosto ore 22,00 Parco Giochi Villa Comunale. Concerto conclusivo del gruppo musicale “Piccolo Circo Elettroacustico Eianda” Cover band di Fabrizio De André Associazione Emanuele 11 e 72 ----------------------------------29-30 agosto ore 21,00 Piazza Elettra: IV Edizione Nazionale Festival Jonicacabaret. Associazione Movimento Culturale Giovanile ----------------------------------10 settembre ore 20,30 Piazza della Vittoria: II edizione di Musica e sapori della Lucania, Fiera enogastronomica e degustazione, Spettacolo di musica popolare lucana, ospite della serata Uccio De Sanctis dal programma televisivo Mudù. Associazione Folklorica Eco Lucano e Coldiretti di Pisticci e Marconia ----------------------------------11 settembre ore 21,00 Serata Musicale. Comitato Feste Madonna delle Grazie ----------------------------------12 settembre ore 21,00 Serata Musicale. Comitato Feste Madonna delle Grazie ----------------------------------13 settembre ore 19,00 Processione ore 21,00 Serata musicale Comitato Feste Madonna delle Grazie ----------------------------------Mercato: il secondo sabato di ogni mese. Sagre: 26 luglio Sagra dell’anguria (C.da Casinello) luglio-agosto, Lido S. Basilio, Quarantotto e Spiaggetta: sagre, eventi musicali e feste a tema Festività religiose: 26 luglio S. Anna, 15/ 16 /17 agosto S. Rocco, 12/13 settem. Madonna delle Grazie ----------------------------------- TUTTI I FRUTTI 2009 – 41 Policoro Anche se da poche settimane ha festeggiato solo il cinquantesimo anniversario della sua autonomia municipale, Policoro può vantare – insieme alla sua ricca pianura e al suo attrezzato litorale – un passato di cultura e civiltà risalente all’antichissima città di Siris, la quale sorgeva già nel VII secolo a. C. presso la foce del Sinni, ed ancora alla città di Eraclea, fondata sulla collina nel 433 a.C. da popoli provenienti da Taranto e da Turi: lo testimoniano il parco archeologico (vicino al palazzo baronale) ed i meravigliosi reperti conservati nel Museo della Siritide. Del primitivo e straordinario bosco situato sull’argine sinistro del Sinni, divenuto riserva regionale gestita dal WWF, rimangono oggi 680 ettari: unitamente ad aree di macchia mediterranea, paludi temporanee e alla spiaggia, costituiscono un biotipo naturale di eccezionale interesse scientifico, naturalistico ed archeologico. Policoro – il centro più importante del Metapontino – sfrutta le sue potenzialità economiche con un giusto equilibrio di conservazione, valorizzazione ed innovazione delle sue risorse. L’offerta turistica, all’insegna del mare incontaminato, è integrata durante l’estate da importanti appuntamenti culturali e d’intrattenimento. Policoro è la capitale della fragola (e di tanti altri prodotti ortofrutticoli). Se vi capita, assaggiate l’anguilla del Pantano. Policoro - Museo Archeologico Nazionale In prossimità del parco archeologico di Siris-Herakleia, è ubicato il Museo Archeologico Nazionale di Policoro, riallestito di recente. In questa struttura espositiva vengono presentati alcuni dei rinvenimenti più significativi relativi alle due città greche e ai centri indigeni dell’entroterra. Alla fase di Siris sono riferibili, in primo luogo, statuette votive e corredi funerari di VII-VI secolo a.C. con ceramiche figurate di produzione locale,tra le più antiche realizzate in Magna Grecia. Tra rinvenimenti più significativi riferibili ad Herakleia, vengono presentati matrici per statuette rinvenute nel quartiere artigianale, oggetti votivi rinvenuti nei santuari e soprattutto importanti corredi funerari di IV-III secolo a.C. caratterizzati da splendide ceramiche a figure rosse e da raffinati monili in oro filigranato. Si tratta, in alcuni casi, di gioielli prodotti da botteghe locali, come è testimoniato dall’eccezionale rinvenimento, nella stessa Herakleia, della tomba di un orafo. Il museo espone, inoltre, alcuni dei più importanti rinvenimenti effettuati nei centri enotri (IX-V secolo a.C.) e lucani (IV secolo a.C.) dell’entroterra. Si tratta di corredi funerari di straordinaria importanza contraddistinti, nella fase di VII-V secolo a.C., da armature in bronzo, gioielli in argento, oro e ambra, da vasi indigeni a decorazione geometrica, da ceramiche greche figurate e da vasi etruschi in bucchero. Servizi al pubblico: visite guidate Giorni e orario d’apertura: ore 9.00 - 20.00 Chiusura settimanale: martedì mattina www.policoro.eu Costo del biglietto: € 2,50; biglietto unico per museo e parco archeologico, da acquistare al museo Riduzioni: secondo disposizioni vigenti nei musei statali Come arrivare: sulla Strada Statale 106 Taranto-Reggio Calabria, uscita Policoro Policoro Mt via Colombo, 8 Tel. 0835 972154 42 – PIT METAPONTINO L’estate di Policoro www.policoro.eu ----------------------------------- luglio ----------------------------------venerdì 10 ore 21.00 Lungomare antistante Sporting Beach Max Karaoke a cura dello Sporting Beach ----------------------------------sabato 11 ore 18.30 Sala Consilina Municipio di Policoro: 50° annv. della Città di Policoro, incontrodibattito: “Policoro: la memoria e il territorio, passato, presente e futuro”; ore 20.30: Piazza Eraclea Associazione Aiuto alla Vita Evento per famiglie e bambini: musica, giochi in piazza, promozione della missione; ore 22.30: Rassegna “ai Casalini” THE AFTER WORKERS BLUES BAND a cura dell’Associazione Culturale Demetra ----------------------------------domenica 12 ore 21.00 Piazza Eraclea: Manifestazione di Danza dell’Associazione La Luna Maestri R. Cammisa, E. Massimiani; ore ore 22.30: Rassegna “ai Casalini” Vito Di Modugno ORGAN TRIO a cura dell’Associazione Culturale DEMETRA ----------------------------------lunedì 13 ore 21.00 Giardini Murati: Saggio di danza Classico e Moderno PINOCCHIO, Coreografie di M. Romeo a cura di Sporting Club 88. Insieme Danza ----------------------------------martedì 14 ore 21.30 Anfiteatro Comunale: Rassegna Cinematografica Ass. Eden Cineincittà “Generazione 1000 Euro” ----------------------------------mercoledì 15 ore 21.00 Giardini Murati GRAN CONCERTO D’ESTATE Orchestra da Camera Bulgara Soprano Vladislova Gravalova Tenore Peter Kostov a cura del Comitato Policoro 2009 ----------------------------------giovedì 16 ore 10.00-24.00 Castello Baronale FERRARA ART GALLERY Mostra Personale ----------------------------------giovedì 16 ore 19.00-22.00 Borgata Casalini, Piazza Ripoli, via Siris, Villa Comunale Live Music Blues In Town Preview; ore 22.00: Piazza Eraclea E.C. Scott&Texas Slim ----------------------------------- venerdì 17 ore 19.00-22.00 Borgata Casalini, Piazza Ripoli, via Siris, Villa Comunale Live Music Blues In Town Preview; ore 21.00: Marco Smile Live; ore 22.00: Piazza Eraclea Basilicata Blues Connection Featuring – Arthur Miles ----------------------------------Sabato 19 BLUES IN TOWN FESTIVAL 2009 ore 19.00/22.00 Borgata Casalini Piazza Ripoli, via Siris, Villa Comunale Live: Music Blues In Town Preview; ore 22.00 Piazza Eraclea Larry Ray & The Long Valley Blues Band. a cura dell’Ass. La Mela di Odessa. ----------------------------------domenica 19 BLUES IN TOWN FESTIVAL 2009 ore 19.00-22.00 Borgata Casalini, Piazza Ripoli, via Siris – Villa Comunale: Live Music Blues In Town Preview; ore 22.00: Piazza Eraclea Mike Sanchez a cura dell’Ass. La Mela di Odessa ----------------------------------lunedì 20 ore 21.00 Inaugurazione del Polivalente PALAERCOLE Intrattenimento musicale con la Ligabue Cover Band CONDOTTO 7 ----------------------------------martedì 21 ore 21.00 Piazza Eraclea: Concerto inaugurale della “Synphonic Band Città di Policoro” ----------------------------------mercoledì 22 ore 21.00 Anfiteatro Comunale Serate artistica organizzata dai giovani della Parrocchia Buon Pastore ----------------------------------giovedì 23 ore 21.00 Anfiteatro Comunale Manifestazione Teatrale Compagnia Nuova Frontiera di Pisticci “U cafone’nnamurate” a cura dell’Ass. Stelle d’Argento ----------------------------------venerdì 24 ore 18.00 Centro Giovanile Padre Minozzi dal 24 luglio Torneo di calcio a otto PRIMI CALCI E BULLISMO a cura di A.S.D. Planet Sport; ore 21.00: Lungomare Largo La Stiva Spettacolo di Musica Tradizionale del Sud con il gruppo TAMMORA FELICE; ore 21.30: Anfiteatro Comunale Rassegna Cinematografica. Ass. Eden Cineincittà “Uomini che odiano le donne” ----------------------------------sabato 25 ore 21.00 Anfiteatro Comunale AVIS Rappresentazione teatrale Compagnia Teatro Carro Parlante “XI° Non giudicare – facitv uc.. vst” regia di Gianfranco Ferrara ----------------------------------sabato 25 ore 21.00 Piazza Banesti: Festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine Gruppo Musicale Alta Frequenza Classe di Romagna ----------------------------------domenica 26 ore 21.30 Piazza Banesti: Luca Barbarossa in concerto Festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine ----------------------------------lunedì 27 ore 21.00 Anfiteatro Comunale: Commedia in dialetto barese “Che razza di amico” con Nicola Pignataro a cura del Comitato Policoro 2009 ----------------------------------martedì 28 ore 21.00 Anfiteatro Comunale Rassegna di cabaret “Comicittà” “I Ditelo Voi” a cura dell’Associazione Eden ----------------------------------mercoledì 29 ore 21.30 Anfiteatro Comunale Rassegna Cinematografica Ass. Eden Cineincittà “Mostri contro Alieni”; 20.00: Sede Associazione Amici Pensionati di Policoro – Via Zanardelli “Sagra del frizzulo” a cura dell’Associazione Amici Pensionati ----------------------------------giovedì 30 ore 20.00 Sede Associazione Amici Pensionati di Policoro, via Zanardelli Sagra del frizzulo a cura dell’Associazione Amici Pensionati ----------------------------------giovedì 30 ore 20.00 Anfiteatro Comunale Centro Europeo di Drammaturgia Teatri di Pietra 2009 Rappresentazione teatrale “Le Troiane di Euripide” con Ivana Monti; ore 22.30: Rassegna “ai Casalini” “Pink Floyd Cover Band” a cura dell’Associazione Culturale DEMETRA ----------------------------------venerdì 31 ore 20.00 Lungomare antistante Lido La Stiva Sfilata di moda V Edizione “Fashion Art” a cura dell’Associazione Indipendente Donne Europee – Azienda Nobile ----------------------------------1/31: Itinerante, Sviluppo attività sul territorio: Ass.ne Culturale Giovanile Liberal… mente; Esposizione e vendita di opere dell’ingegno a carattere creativo Sig.ra Di Sanzo Anglona; Esposizione e vendita di opere dell’ingegno a carattere creativo – Sig. Rinaldi Pietro ----------------------------------- agosto ----------------------------------domenica 2 Manifestazione di Danza dell’Associazione IO BALLO Maestri Montanaro ----------------------------------lun. 3 mart. 4 merc. 5 Spazio antistante Pizzeria-Risorante “LA TANA DEL BOSCO” “FESTA DELLA PIZZA” con intrattenimento musicale ----------------------------------martedì 4 Anfiteatro Comunale Cabaret con Sergio SGRILLI ----------------------------------venerdì 7 Anfiteatro Comunale Centro Europeo di Drammaturgia Teatro “Zittotu” con Grazia Scuccimarra ----------------------------------domenica 9 Anfiteatro Comunale Cabaret con Kalabrugovic ----------------------------------BLUESW IN TOWN 16-19 LUGLIO Il festival internazionale di blues festeggia il suo quinto anno e lo fa in grande stile. Rimanendo fedele ad una tradizione di successi che ha reso l’evento, interamente ideato e prodotto dall’associazione culturale di Policoro “La Mela di Odessa”, un “must” dell’estate lucana e dell’intero Meridione. 16 Luglio E. C. Scott & Texas Slim 17 Luglio Basilicata Blues Connection feat Arthur Miles 18 Luglio Larry Ray 19 Luglio Mike Sanchez ----------------------------------Feste religiose: 3 domenica di maggio Madonna del Ponte (festa patronale). 25/26/27 luglio Madonna del Carmine ----------------------------------- TUTTI I FRUTTI 2009 – 43 L’estate di Rotondella www.rotondella.eu Rotondella Posta su un colle a forma tondeggiante da cui prende il nome (Rotunda- Maris fino al XIII sec.), questa cittadella fu quasi completamente distrutta dai Saraceni alla fine del XV secolo e subito riedificata, nel primo ventennio del 1500, ad opera di feudatari che nel corso dei secoli successivi si alternarono al potere. Originale e caratteristica è la sua architettura che si sviluppa a forma di “chiocciola” dalla base verso il vertice della collina. Da questa sommità – detta appunto il “balcone dello Jonio” – si gode una splendida vista panoramica che spazia sul mare e su molti centri delle province di Matera, Taranto e Cosenza. E qui, da cinquecento anni, sopravvive, robusta ed austera, una delle più belle torri di avvistamento del litorale. Il centro urbano (sviluppatosi intorno al nucleo originario del Palazzo baronale e della Torre di avvistamento) accoglie diverse fasi di sviluppo. La più significativa espansione urbanistica risale comunque alla seconda metà del ‘700 ed è documentata, oltre che dai materiali d’archivio, da numerosi palazzi signorili con portali e mascheroni in pietra finemente lavorati in stile barocco. Di notevole interesse turistico sono anche le sue aree boschive, sia quella che attornia parte della collina sia quella che copre il vicino Monte Coppola. A Rotondella trovate dei sospiri (dolci) molto particolari, anche da acquistare per asporto. Un piatto da gustare in loco è u’ pastizz (calzone con ripieno di carne di maiale o agnello). 44 – PIT METAPONTINO ----------------------------------6–15 luglio Festival Teatrale di ricerca “La Storia siamo noi” ----------------------------------16 luglio – Rione Purgatorio Festeggiamenti in onore della Beata Vergine del Carmelo ----------------------------------19 luglio ore 21.00 piazza della Repubblica: Serata musicale, a cura della Bocci House ----------------------------------25 luglio ore 20.00 corso Garibaldi inferiore: Festa dei mercanti con musica e stands, a cura della ProLoco ---------------------------------29 luglio ore 21.00 Piazza Risorgimento: Open five in concerto ---------------------------------31 luglio ore 21.00 Piazza Risorgimento: Saggio di danza 2009, a cura dell’Ass. Only top dance ---------------------------------1 agosto ore 21.00 Rione Mortella Fiera in festa: stands di prodotti artigianali, gastronomici e tanto altro ancora. Rvota Pop! in concerto ---------------------------------2 agosto ore 21.00 Piazza Risorgimento: “e vissero felici e contenti” Matrimonio e fidanzamento ai tempi dei nonni. Commedia interpretata dagli alunni della classe 4° e 5° della scuola primaria di Rotondella ---------------------------------- 3 agosto ore 21.00 Piazza Risorgimento: Blues in Town. Hot Stompers & Clive Riche in concerto ---------------------------------4 agosto ore 19.00 Piazza della Repubblica: Rockondella festival Ore 19.00 incontro-dibattito Ore 21.00 Andrea Parodi in concerto Segue: Cadabrà in concerto ---------------------------------5 agosto ore 21.00 Piazza Risorgimento, Festival canoro, a cura dell’ass. Arcobaleno ---------------------------------6 agosto ore 21.00 Piazza Albisinni Suoni del Mediterraneo. F. Greco Ensemble in concerto ---------------------------------7 agosto ore 21.00 Piazza della Repubblica, Festa del pensionato a cura del Circolo Pensionati ---------------------------------8 agosto dalle ore 16.00 P.zza della Repubblica/P.zza Albisinni Festa RossoBlu, a cura dell’ASD Rotunda Maris ---------------------------------9 agosto ore 21.00 Piazza De André Teatro dei Dioscuri, a cura della Pro Loco “Tutti vonno fa’ ‘ammore cu me”, farsa in due atti di Antonio Caponigro. Da A. Petito ed E. Scarpetta ---------------------------------10 agosto ore 19.00 Biblioteca comunale – Tore Albisinni: Il Viaggio in Basilicata dei numero uno, sull’editoria italiana degli anni ’40, ’50, ’60 inaugurazione mostra a cura dell’Ass.ne nazionale di Azione Sociale. Ore 21.00 Piazza Albisinni Rockondella festival: Monologo teatrale su Francesco Lomonaco di Giuseppe Ranoia ---------------------------------11 agosto ore 20.30 Piazza Annunziata: Di passaggio. Rassegna itinerante per luoghi e stagioni Poesia e nuove generazioni Presentazione dell’opera “Irene Lisergica” di Michele Cariglino A cura dell’ass. In Loco con il patrocinio del CORECOM Basilicata Ore 22.30 Piazza della Repubblica Cinghialata, a cura dell’ARCI ---------------------------------12 agosto ore 18.00 Piazza Risorgimento: Giornata sui diritti umani. Uniti per Angelo Falcone ---------------------------------- 13 agosto ore 22.00 Piazza Risorgimento, MoonDogs in concerto ---------------------------------14 agosto ore 16.00 campo sportivo Piazza Risorgimento: Giornata Biancorossa, a cura dell’ADP Rotondella, Triangolare calcio 3° memorial Carlo Stigliano Ore 22.00 Piazza Risorgimento: Natale in casa Cupiello, commedia in tre atti, con gli alunni della classe 5°, Scuola primaria di Rotondella centro ---------------------------------15 agosto ore 19.00 Piazza della Repubblica: Rockondella festival Ore 19.00 Dino Lacanfora presentazione romanzo Ore 21.00 Alberto Montalberti cantautore varesino Segue: Bum Bum baby sand in concerto Segue: Effetti collaterali in concerto ---------------------------------16 agosto Piazza della Repubblica Festeggiamenti in onore di S. Rocco Ore 21.00 Concerto bandistico ---------------------------------17 agosto ore 20.30 rione Girone Serata della porchetta, a cura di Bar D’Alessandro R&R. Musica con Nunzio e gli Harmony Band ---------------------------------18 agosto ore 21.00 Piazza Risorgimento: Buon compleanno 18enne a cura dell’ADVOS ---------------------------------19 agosto ore 22.00 Piazza della Repubblica, Serata musicale, a cura di Bar Castronuovo ---------------------------------20 agosto ore 21.00 Rotondella due La compagnia I Fuochi Fatui presenta: Frammenti di teatro. “Te piace ‘u cabaré?” e “A religgione e ‘a superstizzione” ---------------------------------21 agosto ore 20.30 Palazzo Ielpo Presentazione del libro “La fabbrica del Denaro” di Nicola Ielpo ---------------------------------22 agosto ore 21.00 Piazza Risorgimento Serata della focaccia, a cura del Panificio Mauro&figli ---------------------------------23 agosto ore 20.30 Piazza Albisinni: Di passaggio. Rassegna itinerante per luoghi e stagioni. Voci di donne. Omaggio alla poesia ed alla musica femminile Ore 20.30 Recital di poesie, dalle opere di Edwige Cuccarese Ore 22.30 Cantiere d’Autore in concerto ---------------------------------24 agosto ore 20.00 Piazza Risorgimento: Festa Democratica, a cura della Sezione PD di Rotondella ---------------------------------25 agosto ore 20.00 Corso Garibaldi superiore Festa dei mercanti con musica e stands, a cura della ProLoco ---------------------------------26 agosto ore 21.00 Piazza Albisinni: La compagnia Sipario aragonese presenta “Un turco napoletano” Commedia in tre atti di Edoardo Scarpetta ---------------------------------Mostre: 1/20 agosto c/o sezione Popolari Uniti in c.so Garibaldi Personale di pittura degli artisti Antonio Dimatteo e Santino Biscaglia ---------------------------------5/20 agosto c/o associazione Pio La Torre XIV edizione “Cortili aperti” a cura dell’ass. ARCI “La Tarantola” L’associazione organizza escursioni all’area naturalistica-archeologica Città di Lagaria (gruppi di min. 10 persone) Info e prenotazioni: 339 8391855 ---------------------------------10/6 agosto c/o Biblioteca comunale – Torre Albisinni Il Viaggio in Basilicata dei numero uno, sull’editoria italiana degli anni ’40, ’50, ’60 – Mostra di riviste antiche a cura dell’Associazione nazionale di Azione Sociale ---------------------------------Fiere: 1 agosto fiera di prodotti vari e alimentari Mercato: 25 di ogni mese Feste religiose: 16/17 gennaio S. Antonio Abate ---------------------------------12/13 giugno Festa di S. Antonio da Padova ---------------------------------16 luglio Madonna del Carmine ---------------------------------15 agosto Festa di S. Rocco Sagra: ultima decade di luglio Sagra dell’albicocca ---------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 45 San Giorgio Lucano San Giorgio, piccolo centro nella valle del Sarmento, a pieno titolo inserito nel Parco del Pollino, fu fondato ufficialmente nel 1607 con un accordo tra alcuni coloni sfuggiti da centri limitrofi e i feudatari Pignatelli. Secondo una tradizione popolare, inizialmente tale borgata era denominata “Conca d’oro”, ma tale nome ben presto scomparirà perché non del tutto appropriato ad un paese le cui terre non erano poi così fertili. Il borgo prese allora il nome di San Giorgio in onore e devozione al Santo. Una caratteristica interessantissima di questo piccolo Comune è rappresentata dalla presenza di numerose grotte scavate nella roccia e nell’argilla utilizzate ancora oggi per la conservazione del vino e degli altri alimenti tipici. Proprio dalla zona delle grotte, poi, si può ammirare un paesaggio unico sulla fiumara sottostante. Abbondante era, fino a qualche decennio fa, la produzione di vasellame. Oggi, dei “pignatari” di un tempo, rimane solo il ricordo e qualche volenteroso allievo, e soprattutto preziosi manufatti da ammirare presso le famiglie del luogo. Sono scomparse (ma non dai libri di fotografia etnografica!) anche molte delle feste e dei rituali ludici della civiltà contadina: famosissimo quello del “falcetto” che veniva eseguito dai mietitori a termine della raccolta. L’estate a San Giorgio Lucano www.comune.sangiorgiolucano.mt.it ---------------------------------16 agosto Rievocazione storica, origini del origini del paese ---------------------------------17-18 agosto Festa religiosa di San Rocco. Una processione accompagna il Santo per le vie del paese; il giorno successivo si raccolgono i “Ciri” (copricapo di spighe di grano realizzati ogni anno dai vari rioni, indossati dalle donne del paese durante una danza). Tra la prima e la seconda domenica di agosto festa in onore di San Giorgio. ---------------------------------8 settembre Pellegrinaggio alla Madonna del Pantano ---------------------------------4 giugno fiera di prodotti tipici (veniva chiamata “fiera delle ciliegie”) ---------------------------------25 settembre fiera prodotti tipici 14 di ogni mese, mercato del paese ----------------------------------- Scanzano Jonico Già frazione di Montalbano, Scanzano Jonico è diventato Comune autonomo nel 1974. È un florido centro agricolo, ortofrutticolo e zootecnico con un caratteristico paesaggio urbano e una fascia costiera in via di intensa valorizzazione. In epoca medioevale il casale (di Montalbano) era sotto la giurisdizione del famoso ed autorevolissimo monastero basiliano dei SS. Elia ed Anastasia di Carbone, il quale estendeva la sua influenza fino a Taranto. In seguito il casale passò alla famiglia di Pedro de Toledo che fece erigere il Palazzo Baronale (detto “Palazzaccio”). Il Comune di Scanzano accoglie sul suo territorio un sito di grande interesse storico, Termitito, costituito dai resti di antiche terme romane con tracce micenee. Sono di sicuro interesse anche la nobile dimora feudale di Recoleta, risalente al XVII-XVIII sec., il Palazzo di Andriace e il suddetto Palazzo Baronale. Quest’ultimo, edificato nel XVI sec., è a pianta quadrata, con torre merlata e facciata caratterizzata da grandi finestre incorniciate da archi. Nelle vicinanze della spiaggia, infine, è ben conservata una torre di avvistamento costruita nel periodo aragonese. L’estate a Scanzano Jonico www.comune.scanzanojonico.mt.it ---------------------------------5 luglio ore 19.00 Palazzetto dello sport, Giornata dedicata a TE, II edizione. Iniziativa dedicata ai bambini diversamente abili A cura Amministrazione Comunale, Pro Loco e Aias ---------------------------------23 luglio Spettacolo di cabaret con “I ditelo voi” Cabaret da Colorado Cafè Ore 21.00, Piazza Gramsci ore 21.00 Amministrazione comunale e Pro Loco ---------------------------------27 luglio - 3 agosto Mostra di arte creativa, Palazzo Baronale Mostre, convegni, musica, teatro Amministrazione comunale e Pro Loco ---------------------------------6/11 agosto Lucania da gustare e Expo de mar. Mostra-mercato di prodotti agro-alimentari Dimostrazioni, seminari di studio, musica, intrattenimento. Amministrazione Comunale e Poro Loco in collaborazione EFAB Basilicata ---------------------------------Mercato: il 9 di ogni mese ; ogni domenica mercato delle merci Festività religiose: 23/24/25 marzo Maria SS. Annunziata festa patronale ---------------------------------15 agosto Madonna del Mare ---------------------------------Sagre: Ultima domenica di novem. Sagra del vino e dell’olio novello ---------------------------------- Qui il piatto da gustare è a puuiét (pane raffermo condito con peperoncino e erbe aromatiche). Artigianato interessante: si possono acquistare vasellami di creta interamente lavorati e dipinti a mano. 46 – PIT METAPONTINO TUTTI I FRUTTI 2009 – 47 L’estate di Tursi www.comune.tursi.mt.it Tursi Adagiato su un colle argilloso, nella valle tra il fiume Agri e il fiume Sinni, e circondato da calanchi mozzafiato che conferiscono unicità al paesaggio, il centro antico di Tursi è spesso associato (per fascino e somiglianze morfologiche) ai Sassi di Matera. Le sue origini risalgono ai Goti, che costruirono il castello e popolarono la zona dopo la distruzione della vicina Anglona (410). Qui arrivarono poi Bizantini, Longobardi, Normanni e soprattutto gli Arabi. Verso l’anno 850, infatti, la zona fu abitata dai Saraceni, che lasciarono profonde tracce nell’architettura e nel dialetto locale. A ricordo dei loro villaggi arabi, i Saraceni denominarono il luogo Rabatana, da Rabat o Rabhàdi o Arabum. La Rabatana (oggi eccellente meta turistica) per l’ottima posizione di difesa, continuò ad ingrandirsi anche sotto il dominio bizantino che nell’890 scacciarono i Saraceni. Sede vescovile sin dal X secolo, Tursi è un centro ricco di monumenti, chiese, palazzi signorili e conventi. Nella Rabatana visitate Santa Maria Maggiore, ove potrete ammirare il presepe in pietra di Altobello Persio e il trittico grottesco del Maestro di Offida. Nelle vicinanze non si può perdere il Santuario di Anglona. Tursi, infine, è divenuta nota anche per aver dato i natali al poeta Albino Pierro (più volte candidato al Nobel) che con le sue opere ha fatto conoscere in moltissime lingue la poesia dialettale locale. Qui, oltre tutti gli altri eccellenti frutti dei famosi Giardini di Tursi, è possibile godere (in primavera e fino a giugno) dei frutti deliziosi di una particolare cultivar (tardiva) di agrume: l’arancia staccia. Le arance di Tursi hanno costituito per secoli preziosa scorta nelle cambuse delle flotte dei Doria e degli altri armatori genovesi: la sede municipale di Genova si chiama Palazzo Tursi. 48 – PIT METAPONTINO ---------------------------------30 e 31 luglio Festival “Canta Base” a cura di Francesco D’Elia Discoteca Volante Service ore 20,30 P.zza Maria S.S. d’Anglona ---------------------------------1 agosto ore 20,30 Piazza Maria S.S. d’Anglona: Festa di Solidarietà dell’Anziano a cura dell’Amm.ne Comunale ---------------------------------2 agosto ore 19,00 Piazza Maria S.S. d’Anglona: Saggio di ballo di fine corso a cura dell’Ass. ne Sportiva dilett.ca Lady Deborah ---------------------------------3/10 agosto 17,00/22,00 di ogni sera Piazza Monumento IV Torneo di Basket Estivo 3vs3 ---------------------------------7 agosto Terza edizione della NOTTEBIANCA TURSITANA a cura di Pasquale D’affuso e Michele Liguori Dalle ore 17,00 del 7 agosto alle ore 6,00 dell’8 agosto: diverse località sul territorio comunale ---------------------------------8 agosto ore 20,00/24,00, Sede della Società Operaia piazza Plebiscito Terza edizione Esposizione Arte Contadina a cura dell’Ass.ne Operaia Mutuo Soccorso ---------------------------------11-12 agosto ore 20,00 P.zza Maria S.S. d’Anglona 36° Ed. del Festival della Canzone “Città di Tursi” a cura della Organizzazione e Consulenza Spettacoli “Sanchirico” ---------------------------------13 agosto ore 20.00 Festa dell’Anziano a cura del Centro Sociale Polivalente ---------------------------------22 agosto ore 17,00 Festa Patrona di Caprarico “Maria SS. Regina del Mondo” a cura della Parrocchia “Maria SS. Regina del Mondo e dei Padri Teatini ---------------------------------Informazioni: Servizio Socio-Culturale: tel 0835/531229-531218, [email protected] www.comune.tursi.mt.it Valsinni È un piccolo borgo situato su un’estrema propaggine del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria. Fino al 1873 il suo nome, Favale, evocava, secondo l’etimologia araba, una “terra ricca di sorgenti”. Non si hanno notizie certe sulla sua origine: l’ipotesi più accreditata è che sia stata fondata nell’XI secolo dai profughi della Civitas di Serra Maiori. Il monumento più importante (ed evocativo) è rappresentato dal piccolo castello ove si consumò la tragedia della poetessa cinquecentesca Isabella Morra, trucidata dai fratelli in giovane età. Il castello fu visitato nel 1928 da Benedetto Croce, che volle conoscere direttamente i luoghi che assistettero alla vicenda umana e poetica di Isabella. Valsinni è sovrastata sul versante sud-est dal Monte Coppola, sulla cui cima si conservano, poderose ed eloquenti, le mura dell’antica Lagaria, fondata secondo la leggenda da Epeo, costruttore del cavallo di Troia. Dall’altro lato il paese è costeggiato dal Sinni, che scorre tra rupi scoscese, formando anse di suggestiva bellezza. Dal 1993 a Valsinni è attivo il Parco letterario nazionale Isabella Morra. Almeno due frutti da assaggiare (se ci riuscite, vista la modesta produzione e la grande domanda) sono la pera di Isabella (cultivar autenticamente autoctona) e il percoco a pasta gialla di Valsinni. Piatti da gustare: ”lagan e cicr” fettuccine con ceci cotti nella pignatta; “frizzùu ca mollich” fusilli con la mollica e zafarano (peperone secco in polvere). Artigianato: vasellame in terracotta, oggetti in vimini, ferri battuti, lavorazioni di legno ed intarsi. Estate con Isabella www.comune.valsinni.mt.it ----------------------------------19 luglio - 30 agosto L’ESTATE DI ISABELLA Tutti i giorni dalle 19 alle 24 Visita Castello di Isabella Morra Rappresentazione Teatrale Cena in Compagnia dei Menestrelli ----------------------------------Programma settimanale 19 Luglio ore 19,00 Piazza Accannata, Castello Giorno di apertura dell’ESTATE di ISABELLA. Consegna del premio ISABELLA MORRA all’attrice emergente Micaela Ramazzotti. ----------------------------------lunedi ore 20,30 Proiezione film SEXUM SUPERANDO; in alternativa e per un numero di minimo 15 persone IL BORGO RACCONTA, per le vie del centro con Menestrelli e Cantastorie ----------------------------------martedi ore 20,30 Spettacolo teatrale di Isabella Morra, raccontata da Benedetto Croce di Dacia Maraini ----------------------------------mercoledì ore 20,30 IL BORGO RACCONTA; per le vie del centro storico,con menestrelli e cantastorie ----------------------------------giovedì ore 20,30 Spettacolo teatrale: LA MANDRAGOLA di Niccolò Macchiavelli. Rifacimento versi e canti di Ninì Truncellito ---------------------------------venerdi ore 20,30 IL BORGO RACCONTA, per le vie del centro storico con menestrelli e cantastorie ---------------------------------sabato Spettacolo teatrale di Isabella Morra raccontata da Benedetto Croce - di Dacia Maraini. Ore 20,30 ---------------------------------Domenica: ore 20,30 Spettacolo teatrale LA MANDRAGOLA di Niccolò Macchiavelli. Rifacimento versi e canti di Ninì Truncellito ---------------------------------Feste religiose: 21 luglio, Madonna del Carmine 12 agosto, San Nicola 16 Agosto, San Rocco ---------------------------------Fiere: 9 maggio, 19 Luglio, 19 Dicembre ---------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 49 52 – PIT METAPONTINO L’erotica albicocca Il percoco musicale Quando se ne sente il nome, lì per lì uno pensa a qualcosa di ballerino, che si muove malizioso e provocante: Carmen Top Carmen Pop. È una varietà di albicocco che viene coltivata nel Metapontino. Qualcosa di frizzante, di irresistibile. Ti viene da tamburellare le dita. Deve avere usato questo éscamotage, nella notte dei tempi, Eva per attirare Adamo, doveva essere questa la varietà nel paradiso perduto. Perché è l’albicocco l’albero che i creazionisti individuano come quello della conoscenza biblica, non il «pomo» dell’iconografia tramandata da pittori. Eva Top Eva Pop: era questa forse la varietà del paradiso che abbiamo perduto. Vi va di sentire altri nomi di varietà di cultivar che qui si producono? Eccoli: Ninfa, Boccuccia spinosa, Fracasso, Bella Imola, Ivonne. Ditemi voi… D’altronde, una certa fama di «smarrimento erotico» l’albicocco se la consolidò anche con Flaubert e la sua Madame Bovary. Alla moglie, che ha appena scoperto d’essere stata abbandonata dall’amante, il farmacista inconsapevole fa annusare un cesto ricolmo d’albicocche. E lei sviene. Per l’amante, mica per le albicocche. Ma lui, l’allocco, prende fischi per fiaschi e sentenzia che «a certe nature delicate alcuni odori possono provocare le sincopi». Allocco lui, allocco Adamo. Dev’esserci una qualche ragione in questa filiera. E nell’albicocco. Arbor praecox dal latino o, dall’arabo, al barquq. Noi italiani siamo i primi consumatori al mondo del prodotto fresco. E la Basilicata è la terza regione produttrice: la aiutano il clima, le correnti d’aria, il suolo, l’irrigazione e le opere allestite, la sapienza di chi coltiva. Dalla Basilicata partono per l’Italia tutta migliaia e migliaia e migliaia di cesti ricolmi di albicocche. Chissà quanti farmacisti li fanno annusare alle proprie mogli dalla natura delicata… Comunque, per chi volesse smarrirsi annusando l’aria in un campo e cogliendo il peccato e la conoscenza, ce ne sono quante volete a Rotondella, dove è concentrato il 30 per cento della produzione regionale, e in tutto il Metapontino. Lucio Battisti, se c’è una qualche giustizia, avrebbe dovuto scrivere e cantare: « ori rosa, ori di percoco», magari la rima non gli veniva uguale e immediata come con «pesco» e «esco», ma qualcosa quel gran genio si inventava e avremmo avuto uno spot grande così per il percoco di Tursi, che se lo merita. È più adatto al consumo fresco che per farci marmellate e succhi, ha polpa gialla ma pure bianca, buccia tomentosa (non glabra, per capirsi), peso medio e grosso, e forma rotondo-ovata. È incredibile come un albero così delicato e fragile riesca a dare un frutto così buono e bello. Proprio la sua delicatezza è stato motivo di una vita tormentata. Per secoli – viene dalla Persia, il Prunus persica – era un frutto da privilegiati, già solo coglierlo era complicato e poi trasportarlo quasi impossibile. Roba da ricchi. E da poeti. Quando iniziò a estendersene la coltivazione si capì che soffriva facilmente. Per «salvarlo» e, soprattutto, moltiplicarlo – nella modernità – si pensò che fosse di aiuto la chimica: e se ne abusò. E poi i pescheti venivano sottoposti a rapidi turnover, in cui alberi nuovi sostituivano quelli ormai stanchi. E si privilegiavano le «razze» straniere, più resistenti e più redditizie. Finché era diventato quasi impossibile mangiarne senza sospettare. Ora, la sagacia di chi coltiva con pazienza e si a da con intelligenza ai meccanismi della natura, provando a governarli, e alle conoscenze secolari ha ripreso il sopravvento. Il percoco di Tursi è del Settecento. È un «pezzo raro», un frutto d’antiquariato. È settembrino e a settembre c’è una gran sagra. Non perdetela Fragole forever Hanno nomi che sembrano titoli di giochi in 3D, da fare con la playstation, oppure marchi di grandi macchinoni Suv con cui sfrecciare: Pajaro, Tethis, Tudla, Najad. Ma sono varietà di fragole. Qui c’è Policoro, la città delle fragole, che è proprio una bella denominazione per una città. Anche perché adesso sappiamo dove stanno i campi di fragole che cantavano forever i Beatles in Strawberry Fields: stanno qui. La fragola, dicono i botanici, è un «falso frutto», perché non è altro che il ricettacolo ingrossato di un’in orescenza – i frutti veri e propri sono i semini gialli che si vedono sulla super cie della fragola. Ecco, appunto: Nothing is real / Niente è reale, Strawberry Fields forever. Perché poi Policoro, votata al mare, che si costruì accanto le rovine dell’antica greca Heraclea – tanto che qui c’è il Museo archeologico nazionale della Siritide, che è un must da visitare –, abbia invece sviluppato lo sguardo verso l’interno, verso i campi e l’agricoltura, appartiene a quei misteri che pigliano gli animi e le menti delle genti. La coltivazione della fragola è recente, anni Sessanta, frutto della riforma agraria e delle grandi opere di irrigazione. C’è stato un momento in cui gli ettari destinati a fragole crescevano senza pensiero, poi cattivi raccolti, scarsa redditività, la concorrenza di altri luoghi, la concentrazione del raccolto in poche settimane, hanno fatto desistere molti. Ora, sono cambiate le varietà, si produce quasi del tutto in ambiente protetto, si è estesa la durata, destagionalizzando, ci sono meno ettari coltivati. Ma si manda in tutta Europa. È un orgoglio per la città che nel suo stemma ha un Ercole che combatte una fiera. But you know I know when it’s a dream / ma tu sai, io so quando è un sogno, Strawberry Fields forever. L’arancia Staccia va in paradiso Dicevano che, insomma, era un po’ sovrappeso, che non era proprio elegante, e che pure a un primo sguardo si presentava un po’ grossier, un po’ cafona, come dire, e poi, quella strana forma, coi poli schiacciati, non era proprio il massimo. Come se sulle tavole dovesse farsi una sfilata di frutti disegnati dagli stilisti, tutti belli a vedersi e a soddisfare lo sguardo, quasi fossero quelli in ceramica colorata da mettere nei vasi di vetro in salotto o quelli in plastica per spiegare ai bambini le cose. Che poi valgano niente, questo importa poco ai designer della frutta. E così, l’arancia staccia non faceva bella figura, già pure con quel nome, staccia, un gioco pastorale di pietre piatte, così dialettale e poco english. Non faceva «California», come se le arance dovessero stare tutte schierate sulle spiagge di Venice a mostrare la pelle abbronzata e le forme asciutte e ben modellate. L’arancia staccia, invece, è terragna, TUTTI I FRUTTI 2009 – 53 è forte, solida. Sembra sbucare dalla terra, con tutti quei bitorzoli, piuttosto che stare sugli alberi, che pure ti chiedi come facciano a trattenerli sti malloppi che pesano in media tre, quattro etti l’una ma possono arrivare sino a un chilo. Poi, le prendi, e le soppesi, e le apri, e vedi che la buccia è morbida, che gli spicchi sono carnosi, che il succo è intenso, e abbondante, né dolce né acre, che non ci sono semi, che è proprio una meraviglia. E poi, la trovi a marzo e può durare sino ad agosto, d’estate, quando di arance proprio non ne trovi, neanche quelle disegnate in laboratorio, neanche quelle della California. Ora, l’arancia staccia si è presa la sua rivincita. Perché ha un cuore ricco ed è versatile, oggi si direbbe flessibile: provatela in insalata, con una toma del Pollino, scaglie di peperone crusco e olio del Vulture. Provatela. E giustamente vuole pure la D.o.p. (Denominazione d’Origine Protetta), la denominazione europea. La rivincita di chi ha resistito alla globalizzazione insulsa, all’omologazione piatta dei sapori, alla commercializzazione selvaggia e insipida. Che se uno ci pensa un attimo, davvero l’arancio, a volerci fare la storia, è proprio tutto un racconto della commercializzazione e di come si stringano i confini del mondo, che dappertutto nel mondo – e ancora adesso in molti dialetti italiani – si chiamava Portogallo e il suo nome scientifico è Citrus sinensis, perché veniva dalla Cina, dall’Oriente, e poi gli arabi e la loro conquista, ma anche la diffusione delle tecniche, per prima quella dell’irrigazione, lo moltiplicarono ovunque il clima ne consentiva la coltivazione, «principe e signore di tutti gli arbori», come si diceva nel Cinquecento, dalla Spagna alla Sicilia, la Mezzaluna Fertile. Passando anche per la Basilicata, dove gli arabi vennero, Tursi, Montalbano Jonico. Il giardino di arance, così tipico dei paesaggi meridionali, mediterranei, era e rimane un luogo dove sensualità e spiritualità si intrecciano inestricabilmente, dove la fatica di portare avanti un albero che ha così bisogno di cure e di attenzioni, di lavoro e di saperi accumulati nei secoli, viene ripagata da profumi e da sapori che avvicinano al cielo. Un tempo, non lontano, al cielo si volgeva lo sguardo carico di maledizioni: Ja cumma Marj / Fatti passà la firmisia / No penzanne a stacc / Ch’è scillat, e nommalle (Dai commare Maria Fatti passare l’agitazione Non pensare l’arancia staccia Che è gelata, è non è più buona). Ma, in cielo, in paradiso, che è parola che viene proprio da giardino, para deizos, c’è posto per tutti i buoni, non si bada alle apparenze delle cose, a come ci si veste. In cielo, in paradiso, c’è posto pure per l’arancia staccia, così, cafona e così buona. O almeno, possiamo sperare di trovarcela. 54 – PIT METAPONTINO NUOVE STRATEGIE DI MARKETING PER LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Nei mesi scorsi (marzo 2009) è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, la Comunità Montana Basso Sinni (nella sua veste di Soggetto Responsabile del PIT Metapontino) il Gal Cosvel ed il gruppo imprenditoriale nazionale che ha recentemente promosso il marchio Comprasud; un vero e proprio progetto strategico di marketing innovativo, quest’ultimo, che si prefigge di valorizzare i prodotti di eccellenza del Mezzogiorno d’Italia attraverso il virtuoso incontro tra produttori (meridionali) e distribuzione. Con questo marchio, infatti, in diverse regioni italiane sta nascendo una nuova rete di negozi in franchising specializzati nella commercializzazione delle tipicità agro-alimentari meridionali: dai vini e le acque minerali del Vulture ai pistacchi di Bronte, per esempio; dalle albicocche di Rotondella allo zafferano abruzzese; dall’olio pugliese alla liquirizia della Calabria; dai pomodorini campani ai formaggi del ragusano e così via. Il Metapontino (e la relativa Area Pit) rappresenta, come è noto, un sistema locale a forte valenza agroalimentare e a sviluppo autosostenuto, caratterizzato anche da un’elevata propensione alla cooperazione da parte dei soggetti istituzionali e sociali che in essi operano, vivono e lavorano: così i principali attori collettivi del comprensorio (il Pit, il Distretto agroalimentare, il Gal) insieme hanno inteso condividere questa nuova iniziativa di valorizzazione delle produzioni e della cultura locale con il gruppo di Comprasud. La finalità principale del Protocollo d’intesa è quella di formalizzare e sviluppare nel tempo una fattiva collaborazione per lo sviluppo socio-economico del Basso Sinni e del Metapontino. Questo comprensorio – già individuato come area di elezione di molte tipicità e dunque potenziale fornitore del nuovo circuito commerciale – potrà accrescere le proprie opportunità anche attraverso lo sviluppo dei punti vendita Comprasud. D’altronde questa rete nazionale di supermercati di tipicità, come ribadito dal protocollo, intende offrire particolare visibilità ai prodotti lucani. TUTTI I FRUTTI 2009 – 55 Sperduti fra i calanchi Ci hanno trovato, geologi di fama internazionale, che qui, in questo geosito unico al mondo – scientificamente: morfologie del terreno, causate dall’erosione delle acque –, vengono a fare ricerche, il «Gonaplax rhomboides» e il «Lampadena jonico», un granchietto e un vertebrato marino di un paio di milioni d’anni fa. Ma questo doveva essere luogo di giganti, non di cose piccole. Di giganti che con le loro mani la impastavano questa terra d’argilla, la grattavano la terra, con le dita, per giocarci forse, e farci solchi profondi, e ne hanno lasciato i segni per sempre. Gli anglosassoni, paesaggi simili, li chiamano badlands, terre cattive. Gli anglosassoni hanno una lingua di buon senso, immediata, pratica. Com’altro si può chiamare, una terra che non serve a piantarci una patata, un frutto, un seme. Una terra che non serve a nulla, dove tutto è slittamento, instabilità permanente? Albino Pierro, che era un poeta e di parole se ne intendeva, e le riempiva e le svuotava, e ci soffriva, e ci giocava forse, con la lingua di queste parti, che è evocativa e immaginifica e ha poco buon senso, questa terra la chiamava «a terre de jaramme», la terra dei burroni. Non c’è nient’altro. Vuoti, non pieni: fossi, burroni, precipizi, frane, qualcosa dove la terra si interrompe, finisce, manca, è andata via, è assente. È mai terra questa, non sarà la luna? Jaramme viene forse dal greco φ ραγς −φαραγγος (burrone), e calanco viene forse da una forma dialettale appenninica, calàng, che, a sua volta, viene forse dal latino. Forse, forse, forse. In un paesaggio simile, tutto è forse, tutto è qualcos’altro, da un’altra parte. A cominciare dalla lingua, che inizia subito a scivolare, che non fa presa solida, quando arrivi qui, e non sa cosa dire. Tutto sembra uguale intorno, mentre guardi il paesaggio dei calanchi, un calanco è simile a un altro, un calanco vale l’altro. A prima vista. A prima lingua. Però, i geologi ci dicono che non è così, che ci sono i fronti calanchivi, a forma concava e segnati da innumerevoli rivoli, e i calanchi mammellonari, piccoli e tondeggianti e uno sull’altro; che ci sono le biancane, dette così perché d’estate una patina bianca li ricopre, e i fossi calanchivi, uno accanto all’altro e divisi da sottili crinali; che ci sono i calanchi a lama di coltello. E chissà quanti altri nomi di calanchi ci stanno. Se guardi meglio, li vedi quei nomi. Uno per uno. Così, a noi sembra che finisca come con la neve, che non ci sono due cristalli identici, ma nemmeno se li prendi uno per uno tutti i miliardi di miliardi di miliardi e li confronti. E non ci sono due calanchi simili, ma neppure a pensarlo: ogni calanco sta per conto suo. Ogni calanco ti aspetta, perché tu lo guardi, e finalmente lo scopra. È un luogo dello smarrimento, questo, dove ci si sente sperduti: non ci sono alberi a segnare il paesaggio, non ci sono manufatti, confini, orti, campi, nulla. A ogni pioggia, a ogni diluvio – perché qui la pioggia assume sempre il carattere del diluvio – il paesaggio cambia. Tutto frana, smotta, scende, cala, e quello che ieri ti sembrava certo – un segno messo lì, una pietra, un masso a fare da riferimento – oggi non c’è più, è sceso, lavato via. Si ricomincia. A segnare, a pensare, a guardare. È il luogo dove tutto si perde e tutto si comincia ogni volta da capo. Il luogo delle assenze, che possono essere riempite solo da quanto si ha «dentro» e non da quel che c’è «fuori» di noi. Ai calanchi non si rimane. Si arriva. O si va via. Anche il confino che il regime mussoliniano infliggeva agli antifascisti era provvisorio, come qui provvisorio è ogni confine. Ai calanchi si deve arrivare con gli occhi già pieni di qualcosa, di tutto quello che si è già visto, nelle città dove si abita e nei luoghi del mondo dove si è già stati. Ai calanchi non si vede nulla. Ai calanchi quello che s’è visto verrà perduto, scenderà giù, verrà lavato via. E il nostro animo smotterà con loro. Dai calanchi il nostro sguardo ripartirà sgombro, leggero, pulito per guardare di nuovo il mondo. La prossima volta che ci verrai tutto sembrerà uguale, tutto sarà diverso. 56 – PIT METAPONTINO TUTTI I FRUTTI 2009 – 57 IL DESTINO DI ISABELLA Disegno Luigi Guerricchio, 1981 58 – PIT METAPONTINO La storia, intanto, è nota: il padre, barone di Favale (odierna Valsinni), fu costretto ad emigrare, nel 1528, dopo la sconfitta delle truppe di Francesco I di Francia, di cui era alleato fedele, e la vittoria di Carlo V per il possesso della penisola italica. A Favale rimase con i fratelli la giovane Isabella, il cui «rifugio» e la cui «fuga» divennero la poesia. Isabella manteneva una relazione segreta con Diego Sandoval de Castro, poeta a sua volta e barone di Bollita (odierna Nova Siri), inviandogli messaggi e versi. Scoperta la relazione, i fratelli – poco inclini alle lettere, e più attenti alla «robba» – uccisero Isabella «per onore» e, poco più tardi, ammazzarono in un agguato durante una partita di caccia nel bosco di Noia (odierna Noepoli) anche Diego Sandoval, per poi fuggire in Francia. Di lei hanno detto di tutto, via via nel tempo: che fosse da ascrivere al patrimonio nazionale delle lettere sexum superando (nonostante, insomma, il suo esser femmina), che la sua poetica fosse pregna di petrarchismo – per un concetto d’amore platonico che si risolve nel desiderio e nella contemplazione di una bellezza tutta ideale –, che preannunciava il Tasso e persino il Leopardi – per via di quell’insofferenza al borgo natio –, che è una poetessa da rivendicare al femminismo, che probabilmente la sua biografia fa premio sulle sue rime, quelle poche (tredici poesie) che ci sono rimaste. E magari è vero tutto. Manca una lettura ancora delle rime della Morra, e qui la aggiungiamo senza pretesa ultima ma come suggestione. Anche per toglierle di dosso un’aura da feuilleton, quell’ammazzatina che conclude nel sangue una passione che legava sensi e rime. Un rinnovato episodio della triste storia dantesca di Paolo e Francesca, e d’un galeotto libro. Isabella fu poetessa politica. Squisitamente politica. Nel senso più alto che possiamo dare a questa parola, star dentro il mondo. Se le sue rime stanno conficcate nelle circostanze del tempo, il suo tempo era quello dello scontro tra Francia e Spagna per la conquista e il governo delle terre d’Italia (o di quel che allora poteva venir considerata Italia). Nei suoi primi versi il riferimento al Re di Francia è all’inizio continuo (Rime V: «Veggio il mio Re da te vinto e prostrato / sotto la rota tua, pieno d’orrore, / lo qual, fra gli altri eroi, era il maggiore, / che da Cesare in qua fusse mai stato», e ancora, Rime X: «Se dagli alti soggiorni / pietà non giunse al cor del Re di Francia, / che, con giusta bilancia / pesando il danno, agguaglie la mercede / secondo il merto di mia pura fede… / che giungano al gran Re gli sospiri miei»). Il Re di Francia è il Gran Re. Non ha paura Isabella a dichiarare la propria fedeltà alla Francia, non ha paura di farlo in terre anticamente assegnate secondo la legge normanna e dove ormai domina la Spagna e che, per questo, lei ora disprezza – sono durissime le sue parole verso le «proprie» genti, quanto amorose verso i «propri» luoghi, forse per quel loro accettare l’andazzo delle cose – mentre il padre è fuggito, e i fratelli stanno acquattati. Solo più tardi Isabella sposta la propria fedeltà verso una sovranità più alta, ultima. Nelle Rime XIII: «Or, rivolta la mente a la Reina / del Ciel, con vera altissima umiltade… a lei drizzo il mio stile, / e ‘l fral mio vel di roze veste velo, / e sol di servir lei, / non d’altra cura, al cor mi giunge zelo… canzon, è nulla ad un guardo di lei, / ch’è Reina del Ciel, Dea degli dei». E ancora qui, nelle Rime XIII: «parmi veder Giesù nel tempio… così contemplo Cristo». Nello slittare progressivo dal regno della terra – e dagli umani scontri – a quello del cielo, Isabella diventa meno dolente e abbandona il riferimento precipuo alla mondana Fortuna, che aveva ossessionato le sue prime Rime (Rime I: I fieri assalti di crudel fortuna; Rime III: Contra Fortuna alor spargo querela; Rime VI: Fortuna che sollevi in alto stato; Rime VII: Fortuna, che mai salda non stassi; Rime VIII: l’aspra Fortuna e lo mio fato avaro; Rime IX: o Fortuna crudele o l’empia Morte; Rime X: che nel mio cor sorgea, crudel Fortuna). Fino a darne conto a chi la leggerà: «Scrissi con stile amaro, aspro e dolente / un tempo, come sai, contro Fortuna». Un tempo. Adesso, quasi premonendo la fine della propria vita, Isabella ha lo sguardo rivolto altrove. A chi è rivolto quel «come sai»? A Diego? A chi legge, a noi? Sapeva, Isabella, che l’avremmo letta, che le sue rime avrebbero superato il tempo? Tempus superando, diremmo oggi piuttosto. Isabella non ne può più della guerra, prega Iddio perché venga sulla terra «a tor l’uom di guerra» (Rime XI), forse «uomini di guerra» i suoi stessi fratelli che nello scontro tra Francia e Spagna trovavano tutta la propria ragione d’esistere, forse anche il proprio interesse. Ma Isabella no, la sua ragione d’esistere sta altrove. In un mondo diverso. Nel poetare, certo, forse anche nell’amore. Nell’amore verso un uomo «di Spagna», un nemico, il «suo» Diego. Uno scandalo inaudito, insopportabile, ben più che una «questione d’onore». Lo scandalo era politico. È questo che fa decidere i fratelli verso l’assassinio. E quello di Isabella fu un delitto politico. La Fortuna a cui Isabella aveva rivolto le sue parole, le sue maledizioni, le sue rime, è quella stessa intorno alla quale ragionò il Machiavelli, contemporaneo. Conficcato in quel tempo, Machiavelli trovava insopportabile un’Italia lacerata tra feudi e signori preoccupati solo di rivaleggiare l’un contro l’altro e terra di conquista straniera, incapace di costituirsi come nazione. È questo il tempo in cui stanno le rime di Isabella. Di questo parliamo. Altro che contemplazione platonica e il Petrarca. Ma anche le rime di Diego, che in realtà ci sono giunte più copiose, hanno il segno dei tempi. Quando pubblica i suoi versi, il nobile spagnolesco De Castro, è il 1542: è lo stesso anno in cui viene definitivamente istituita la Congregazione del Sant’Uffizio, la Santa Inquisizione. Non fosse morto per mano dei fratelli di Isabella, don Diego forse sarebbe morto fra le torture del Sant’Uffizio – non era proprio ammissibile quella corrispondenza d’amorosi sensi, qualunque fossero, lui sposato e con figli e «rappresentante» di Spagna, con quella tale femmina testarda e orgogliosa. Ecco, allora: la storia di Isabella non è quella della baronessa di Carini, immortalata in uno storico sceneggiato, vittima della follia ossessiva e possessiva d’un padre, padrone di terre, di anime, di braccia, e di figli. Qui a Valsinni, di mezzo, c’è la letteratura, c’è la politica, c’è la storia, non solo la passione. O la passione in quanto letteratura e politica. E se un fantasma continua a aggirarsi nel castello non sarà certo per far paura ai visitatori, o per trascinar catene rumorose o far cigolare porte. Isabella è ancora con noi a recitare versi, a credere nella forza delle lettere e delle parole, per l’amore, per la pace, per un mondo dove la «fortuna» è diversa. Lei lo sa, lei può testimoniarlo. Sono le parole stesse l’amore: «Ogni monte udirammi, ogni caverna, / ovunq’io arresti, ovunqu’io mova i passi». Il suo «destino» era d’essere per sempre udita. Venite all’estate di Isabella, venite ad ascoltare ancora la sua voce e la sua storia. TUTTI I FRUTTI 2009 – 59 Info: ROTONDELLA Ferachiusa di Vincenza Suriano Via Silvio Pellico, 8 75026 Rotondella Tel. e fax 0835.504283 C/O Aasd Pantanello SS 106 Jonica km. 448 75010 Metaponto, Mt tel +39 0835 745071 fax +39 0835 745286 info@distrettoaq metapontino.it Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino Il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino (istituito con D.P.G.R. n. 76 del 26/04/2006) è territorialmente localizzato lungo la fascia jonica della Basilicata, in provincia di Matera. Costituito da 12 comuni, per una superficie agricola complessiva di 74.000 ettari di cui circa 21.000 investiti ad ortofrutta, il Distretto concorre per l’80% all’intera produzione ortofrutticola della Regione. Lo scopo principale è unire le competenze e le esigenze degli operatori economici, dei decisori pubblici, dei rappresentanti di categoria e dei produttori agroalimentari, per condividere saperi e realizzare un sistema capace di rendere competitivo il Metapontino. Qualità, eccellenza e varietà caratterizzano le produzioni del metapontino. Pesco, albicocco, susino, fragola, arancio, clementine, actinidia, uva da tavola, cavolfiore, finocchio, insalata, asparagi, melanzane, pomodori, peperoni, nel rispetto del consumatore e del territorio. Un territorio ricco di storia e di fascino. Un territorio da gustare, visitare, vivere. 60 – PIT METAPONTINO COSVEL, l’Albergo Diffuso Il fascino di una vacanza diversa, in un Albergo Diffuso di prim’ordine, per scoprire luoghi unici: una terra ospitale, incontaminata, ricca di storia e di cultura, di sapori e saperi, vi aspetta nel cuore verde del Mediterraneo, in Basilicata. L’Albergo Diffuso “Le terre del Silenzio” è il frutto di un iniziativa sviluppata dal COSVEL Srl. con l’utilizzo del Programma Comunitario LEADER II. Attraverso il recupero di abitazioni in disuso, ubicate nei Comuni del Basso Sinni (Colobraro, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio Lucano, Tursi e Valsinni) sono stati creati 165 posti letto destinati alla fruizione turistica, distribuiti in 29 appartamenti, ognuno dei quali dispone da 3 a 10 posti-letto, di angolo cottura comune e di bagno in ogni camera. Con il nuovo Piano di Sviluppo Locale del GAL, a valere sul POR 2007-2013 sono previsti interventi di recupero di abitazioni (e conseguenti progetti di arredo e gestione) per ulteriori 500 posti letto. COLOBRARO Raffaele Fiorenza Via Contrada Pardo, 1 75021 Colobraro Tel. e fax 0835.841013 VALSINNI Carmine Peluso Via Giustino Fortunato 75029 Valsinni Tel. e fax 0835.817255 NOVA SIRI Rag di Giuseppe Ranù & Co Sas Via La Strada, 2 75020 Nova Siri Tel. 0835.536668 fax 0835.971440 COSVEL Srl Via Principe Amedeo, 21 75026 Rotondella Mt Tel 0835.504522 [email protected] www.cosvel.it TUTTI I FRUTTI 2009 – 61 CERCANDO ANCORA IL PASSATO Quando, nel Settecento, una spedizione di architetti e disegnatori mosse da Napoli alla volta della costa jonica trovò a fatica l’antica Herakleia, ormai celata da una distesa di spighe. Il grano era stata la fonte della ricchezza delle città joniche: una spiga di grano era disegnata sulle monete di Metaponto. Il grano aveva dato spinta ai commerci per mare, sino all’Africa: ma le colonie joniche lo esportavano soprattutto verso la madrepatria, verso la Grecia. D’altronde, il loro «passato» era lì, oltre lo Jonio, ad Atene, a Sparta, e a Delfi, dove prima di partire i coloni andavano a ascoltare l’oracolo perché indicasse loro il punto esatto in cui si sarebbero dovuti fermare per fondare una città. Il loro «futuro» era nella lenta colonizzazione dell’Enotria, verso quelle terre che sono oggi la Puglia, la Calabria, la Campania, la Basilicata, la Sicilia. Il loro «presente» stava nella lingua, nelle forme di governo, nelle leggi, negli dei e nei riti, nei 62 – PIT METAPONTINO costumi e nelle abitudini, nelle arti e nella scienza, nella filosofia, che dalla Grecia avevano portato con sé. Persino negli sport, ché sempre mandavano i loro atleti in madrepatria, per quei famosi Giochi olimpici dove si misuravano in competizione tutti i campioni delle discipline, e spesso ne tornavano vincitori. Si sentivano persino più grandi dei greci di Grecia, i coloni jonici, loro erano Megál Hellas, Magna Grecia. Ora il grano selvatico aveva seppellito quella civiltà abbandonata. Era stata spietato il pugno di Roma: una civiltà, e non solo insediamenti e ricchezze, venne assorbita, cancellata. Il sistema produttivo – che si basava sulla piccola proprietà agricola e sulla fattoria a conduzione familiare – venne completamente sradicato, a favore del latifondo, e della monocoltura e dell’azienda agricola, e dell’uso intensivo di schiavi per manodopera. Il sistema politico – che si basava sull’autonomia delle città – venne totalmente abolito: Roma non prevedeva alcuna autonomia, oltre se stessa. Molte aree furono abbandonate, tutta la fascia jonica si impoverì, persino l’aspetto morfologico delle terre cambiò, con l’impaludamento progressivo di quelle coste che erano state il vanto delle colonie. È al Settecento, e all’Ottocento poi, che noi dobbiamo la riscoperta della Magna Grecia: chissà la sorpresa di quegli «esploratori» nel ritrovare Herakleia. E quale suggestione, in quella natura selvatica, tra le pietre e le colonne del tempio di Hera. Benché loro non sapessero che fosse dedicato a Hera, la latina Giunone, e per lungo tempo si pensò fosse per Atena, così come il suo nome continua ancora oggi a slittare verso la denominazione di Tavole Palatine, o Mensole dei Paladini, ché in questo modo la lingua popolare aveva ribattezzato quei luoghi, forse in omaggio agli indomiti cavalieri di Carlo Magno; ma anche si chiamava Mensae Imperatoris, forse a ricordo dell’imperatore Ottone II che, nella spedizione contro i Saraceni, si accampò a Metaponto. Una storia dentro un’altra storia dentro un’altra storia. Potevano, quegli esploratori, ancora immaginare di sentire vividamente la voce di Pitagora – era chiamato, quel tempio, anche Scuola di Pitagora, una storia dentro un’altra storia dentro un’altra storia – tuonare contro le ricchezze smodate, incitare a una vita sobria, basata sull’alimentazione vegetariana, promettere la trasmigrazione dell’anima perché non smettesse mai di cercare e raggiungere saggezza e conoscenza, ché il «peccato» stava nell’ignoranza. Strano, ma non insolito, intreccio di lucidità razionale e misticismo, la scuola pitagorica, ché l’una portava con sé dalla Grecia, l’altro aveva assorbito dall’Asia. Ma questa, della sovrapposizione e dell’intreccio di culture differenti dev’essere il «destino» di questi luoghi: ad Anglona, l’antica Pandosia – come veniva nominata nelle stesse tavole di Herakleia scoperte nel bosco Andrace di Montalbano Jonico –, i ritrovamenti parlano di una stratificazione di insediamenti umani dall’età del bronzo fino al medioevo, ossia dal XV secolo a. C. al XV secolo d. C.: tremila anni. Quella basilica di S. Maria di Anglona, a Tursi, fu un «luogo sacro» per diverse e successive culture, quella greca, quella latina, quella islamica, quella cattolica. Oggi non è più tempo di ritrovamenti, ma non vengono meno le scoperte. Le scoperte sono sotto il segno delle tecnologie, e come potrebbe essere altrimenti. Le nuove discipline archeometriche possono fornire gli elementi documentari necessari per sviluppare “concretamente” campi sperimentali e ricostruire sul luogo credibili modelli di conduzione di una fattoria greca e di una azienda agricola del III secolo a.C. – quello che, insomma, stava prima e dopo la villa rustica, ben rappresentata dal monumentale complesso di Termitito (Scanzano), di cui si conservano le strutture con pavimenti a mosaico, vasche per la raccolta delle acque, magazzini ipogeici e di superficie con grandi contenitori in terracotta, un frantoio. Si potrebbe, ancora, recuperare il quadro botanico tradizionale. Una grande cavità scavata nel banco roccioso, probabilmente un vano magazzino per la raccolta e la conservazione delle derrate alimentari, fu distrutta da un violento incendio intorno al XII sec. a.C., molto prima della fondazione di Siris e di Metaponto. Eppure, per noi è provvidenziale quell’incendio della struttura, perché ha favorito la conservazione di molti semi. Le ricerche possono offrire un quadro documentario unico sulle produzioni agricole della tarda età del bronzo. Attraverso la consistente raccolta di elementi paleobotanici provenienti dagli scavi del Metapontino, è possibile oggi analizzare le tracce genetiche di semi e di molte essenze vegetali, e ricostruire in laboratorio e, successivamente in campi di archeologia sperimentale, le specie presenti nel territorio delle due colonie greche. Con l’analisi molecolare e le biotecnologie si potrebbe “provare” la sperimentazione di alcuni prodotti agricoli strettamente legati alla specificità della colonia greca, il grano, l’olio ed il vino, la principale triade alimentare. Non stiamo parlando di cose da «Jurassic Park», sperimentazioni ardite e pazze, ma delle opportunità che la scienza e la ricerca oggi ci forniscono per continuare a «scavare» nel nostro bisogno di conoscenza. Sono queste le nuove «attrazioni» che possono venire, e aggiungersi a un patrimonio straordinario, dal Museo nazionale di Metaponto, o da quello della Siritide, di Policoro, o magari da un Parco archeologico Bosco Andriace a Montalbano Jonico. Forse le anime non trasmigrano, come credeva Pitagora, ma che l’ignoranza rimanga un «peccato», questo è uno dei suoi insegnamenti ancora validi. TUTTI I FRUTTI 2009 – 63 La Rabatana. Per arrivarci ala Rabatana | si sale la pitrizze [strada irta di pietre] | che sembra una scala addossata | a una timpa [parete argillosa] in rovina || Quando il tempo è limpido, | intorno intorno la terra dei burroni | ci lampeggia al sole come lo specchio, | e quando si fa notte c’è un fruscio | di vento che si nasconde nei fossi | e sveglia il cuculo e ci fa nascere | un mare d’erba. || Poveri cristiani! | Ci dormivano con gli asini e coi maialetti | in quelle case nere come le tane; | e anche ora li chiamano ‘beduini’ | perchè sono violenti e fanno a pugni | a sassate e a lame di coltello. || C’è aria fina, lassù, | quando viene l’estate; | e non importa se poi ci fanno la fiera [strepitano] e chiamano la bara la civette: | dovresti vederlo quello che fanno | i Rabatanesi quando c’è una sposa; | vi otturereste le orecchie per non sentire | chitarre mandolini e mortaretti | schiamazzo di ragazzi e di organetti | e batterie e tuoni di tamburo. || Ma io voglio bene alla Rabatana | perché c’è morta la mamma mia: | la portarono bianca sopra la sedia | con me nelle fasce come una Madonna | col Bambinello in braccio. || Chi lo sa il tempo che è passato... | e non ritorna ancora al palazzo. Albino Pierro ‘A Ravatène Cchi ci arrivè a la Ravatène si nghiànete ‘a pitrizze ca pàrete na schèhe appuntillète a na timpa sciullète. Quann’u tempe è sincire, nturne nturne ‘a terra d’i jaramme ci ‘ampìjete a lu sòue com’u specchie, e quanne si fè notte c’è nu frusce di vente ca s’ammùccete nd’i fosse e rivìgghiete u cùcche e ci fè nasce nu mère d’èrve. Pòure cristiène! Ci durmìne cch’i ciucce e cch’i purcèlle nda chille chèse nivre com’i fòrchie e pure mò lle chiàmene ‘biduìne’ cc’amore ca sù’ triste e fèn’a sgrògnue a piscunète e a lème di curtèlle. C’è aria fine, alledàvete, quanne vènete ‘a ‘stète; e nun mporte si pò’ ci fèn’ ‘a fére e chiàmene u taùte i cuccu-uèlle: ll’avères’ ‘a viré chille ca fène i Ravinatése quanne c’è na zite; vi ndippérese i ‘ricchie cchi nun sènte catarre manduline e colp-scure, scamizze di uagnune e d’urganètte e battarie e tròne di tammure. Ma ié le vogghie bbéne ‘a Ravatène cc’amore ca c’è morta mamma méje: le purtarene ianca supr’ ‘a sègge cchi mmi nd’i fasce com’a na Maronne cc’u Bambinèlle mbrazze. Chi le sàpete u tempe ch’è passète... e nun tòrnete ancora a lu pahàzze.