pit metapontino - Comunità Montana Basso Sinni

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pit metapontino - Comunità Montana Basso Sinni
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F R U T
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PIT METAPONTINO PROGETTO INTEGRATO TERRITORIALE
Tutti i frutti del Pit Metapontino
Vincenzo Ruggiero Presidente
Comunità Montana Basso Sinni, Soggetto responsabile Pit
Tuttifrutti è il titolo che sette anni fa abbiamo dato a questa newsletter
che gli organismi del PIT (Progetto Integrato Territoriale) del Metapontino
hanno promosso per sostenere le attività di animazione economica in questo
composito comprensorio della Basilicata, uno dei più interessanti del
Mezzogiorno d’Italia per risorse paesistiche, produttive e storico-culturali.
Con i PIT sono state attuate alcune importanti Misure del Programma
operativo regionale 2000-2006 attraverso il protagonismo attivo
(di ideazione, progettazione e realizzazione) delle comunità locali: opere
infrastrutturali, regimi di aiuti (alle imprese), attività formative, culturali
e di marketing territoriale.
Il PIT Metapontino, come altri, in coerenza con i principi indicati dall’Unione
europea, si è plasmato in un’apprezzabile palestra di concertazione dal
basso, di progettazione partecipata, di innovativa valorizzazione delle
risorse endogene: ciò che abbiamo fatto, a volte con fatica, non muore con la
conclusione delle attività; esso costituisce una dote preziosa, fondamentale –
oserei dire – per l’attuazione del nuovo POR e per la concreta realizzazione dei
recenti orientamenti regionali di riordino delle Autonomie locali.
La costituzione delle Comunità Locali, prevista dalla legge regionale n.11 del
2008 e alle quali è di fatto demandato anche il compito di rinnovare la mission
della progettazione integrata, non potrà che giovarsi del lavoro svolto.
Con questa esperienza abbiamo ulteriormente maturato la consapevolezza che
lo spazio (il territorio, secondo una definizione di maggior forza semantica)
non è solo mero contenitore delle attività economiche: molti fattori della
crescita – oltre che sulle risorse materiali – sono fondati sull’identità culturale
e sociale delle comunità locali.
Ed è soprattutto alle comunità locali del Basso Sinni e del Metapontino, nella
loro interezza, insieme a quanti hanno sostenuto i loro sforzi, i funzionari
regionali e del Formez in primis, che porgiamo il nostro ringraziamento
sincero e l’augurio per nuove sfide. Un ringraziamento particolare ovviamente
va ai Sindaci e a tutti gli amministratori locali che, insieme ai tanti esperti e
competenti funzionari pubblici, superando differenze territoriali e politiche,
hanno saputo fare della concertazione una nuova cultura e una nuova pratica
di sviluppo per l’Area.
I ringraziamenti e gli auguri sono affidati proprio a questo numero della news,
forse l’ultimo, dedicato agli eventi culturali e ludici dell’estate ’09, ma pure
alle principali realizzazioni del PIT.
Tuttifrutti, infatti, è anche nel suo nome evocazione della corale
partecipazione ai processi di sviluppo territoriale delle istituzioni locali, delle
imprese, delle associazioni economiche, sociali e culturali, dei cittadini.
4 – PIT METAPONTINO
Tuttifrutti is how we – seven years ago – we entitled this newsletter
promoted by local bodies belonging to the PIT (Progetto Integrato
territoriale – Local Integrated Project) of Metapontum area with the aim
of supporting all the activities of economic animation in this composite
district of Basilicata region; one of the most interesting of Southern Italy
for its natural, producing and historical-cultural resources.
Thanks to PIT many important Measures of Regional Operative
Program 2000-2006 have been realized by the activities (such
as conception, projecting and realization) of local communities:
infrastructures, aids to enterprises, training – cultural and local
marketing activities.
The PIT of Metapontum area, like others, according to European
Community guidelines, trained a very significant experience of
negotiation from the bottom, of shared projecting, of innovative
development of endogenous resources: all the efforts we have done up to
now, are not going to end with the natural conclusion of this activities;
it has to be considered a precious gift, quite fundamental – I venture
to say – for the carrying out of next Regional Operative Program such
as for concrete achievement of recent local tendencies about Local
Autonomies reorganization.
The constitution of Local Communities, according to regional law n.11
of 2008, could surely benefit from the job done until now since they also
have to renew the mission of integrated projecting.
Thanks to this experience we have also gained the awareness that
the place (in other words “the territory” according to a powerful
semantic definition) is not just a container of economic activities: many
development factors are based not only on material resources but also
on cultural and social identity of local communities.
Our deep and sincere thanks goes to the whole Local Communities of
Basso Sinni and Metapontum areas together with all those who support
their efforts, first of all the public servants of our local government and
the Formez. A special thanks, obviously, goes to the Mayors and all the
local administrators who, together with many experts and competent
civil employees, exceeding territorial and political differences, have been
able to make of the “concertazione” (planning) a new culture and a new
practice of development for the Area.
We entrust to this issue of the newsletter, maybe the last, our special
thanks and greetings, and we dedicate it to cultural and amusing events
of summer 2009 together with best PIT productions.
Tuttifrutti is, in fact, within its name an evocation of the unanimous
participation to territorial development of local institutions, enterprises,
economic, social and cultural associations of citizens.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 5
Tuttifrutti è rappresentazione figurata dello straordinario patrimonio archeologico, artistico e storicomonumentale di una terra di confine, il Metapontino, che ha accolto e coltivato, nei millenni, ricche culture
diverse. Che ha perciò conservato – per abitanti, visitatori e turisti – straordinari siti archeologici, insediamenti
saraceni e borghi medioevali, insieme a castelli, casali, masserie fortificate e santuari.
Tuttifrutti is a portrayal of the extraordinary archaeological, artistic, historicalmonumental heritage of a borderline land, Metapontum area, that received
and cultivated, in the course of millenniums, many different and rich cultures.
That’s how it preserved – for inhabitants, visitors and tourists – extraordinary
archaeological sites, Saracen settlements and Medieval villages together with castles,
rural homes, walled manor farms and sanctuaries.
Il Museo Nazionale di Metaponto, ad esempio, insieme al tempio dorico di Hera (Tavole Palatine), proprio a
ridosso della SS 106 Jonica, e all’area visitabile del vicino Parco Archeologico evocano una delle più straordinarie
pagine della storia del Mediterraneo: la Magna Grecia. Ed a pochi chilometri di distanza, a Policoro, si trova
un altro eccezionale Museo Archeologico, quello della Siritide, che raccoglie i materiali provenienti sia dalla
colonia di Siris-Heraclea che dalla chora greca, ed un altro vasto Parco Archeologico (nei pressi del maestoso
Palazzo Baronale).
Metapontum National Museum, for example, along with the Doric temple of
Hera (Palatine tables), situated on SS106 Jonica, and the area that you can visit
close to the Archaeological Park evocate one of the most extraordinary pages of
Mediterranean History: Magna Graecia.
Just few kilometres away, in Policoro, there is another outstanding Archaeological
Museum, called the Siritide Museum, which gathers many materials belonging
both to the settlement of Siris Heraclea and to the Greek chora and another wide
Archaeological Park (close to the majestic baronial building).
Ancora sulla costa, o a ridosso, la Torre Bollita (torre di vedetta costruita nel 1520), il Castello ed il centro
storico di Nova Siri; il centro storico di Rotondella, caratterizzato dai suoi palazzi barocchi, dai portali di pietra
e dalla cinquecentesca Torre d’Avvistamento;
il Borgo Settecentesco di Scanzano Jonico (con i casalini a schiera e il Palazzaccio del XVIII secolo).
Always on the coast, or really close to, there is the Torre Bollita (lookout tower
built up in 1520), the Castle and the old town of Nova Siri; Rotondella old town,
characterized by its Baroque buildings, stone doors and the sixteenth-century
Lookout Tower; the eighteenth-century village of Scanzano Jonico (with its little
nice terraced rural homes and the Palazzaccio of the same age).
Ma è abbandonando la costa che il turista e l’escursionista possono fare scoperte ancora più avvincenti: il lunare
paesaggio dei calanchi; il centro storico di Bernalda, con il suo castello del 1400; il centro storico di Pisticci, uno
dei più interessanti e tipici della regione, con le sue botteghe artigiane, le sue abitazioni tipiche, le grandiose
chiese, il Castello normanno; il centro storico di Montalbano Jonico (Chiese, palazzi gentilizi, biblioteche,
teatri) e la vicina zona archeologica del Bosco di Andriace.
But it’s only leaving the coast that tourist and one-day tripper can make much more
enthralling discoveries: lunar landscape of Calanchi; Bernalda Old Town, with its
fifteenth-century Castle, Pisticci Old Town, one of the most typical and interesting
of the whole Region with its handcrafts shops, its typical houses, great Churches,
6 – PIT METAPONTINO
Norman Castle; Montalbano Jonico Old Town (churches, gentle buildings, libraries,
theatres) and the close archaeological area of Bosco di Andriace (Andriace wood).
Ancora un po’ più verso l’interno, ma comunque a pochi minuti dalle spiagge joniche, i piccoli, pittoreschi,
avvincenti centri di Valsinni, Colobraro, San Giorgio Lucano, Tursi e lo straordinario santuario di Anglona (unico
segno dell’antico centro bizantino, sorto sulle rovine della greca Pandosia).
Il Castello Morra visitabile a Valsinni, i ruderi del Castello Carafa a Colobraro, le antiche grotte-cantine di San
Giorgio, ma soprattutto l’antico grandioso borgo di origine saracena di Tursi, la Rabatana, ove nella Chiesa di
Santa Maria Maggiore è conservata la prestigiosa opera pittorica (di scuola giottesca) del Maestro di Offida di cui
si parla ampiamente in questa news.
Driving towards the inland, just few minutes away from the Jonio seashores, you
can find the small, picturesque, enthralling Villages of Valsinni, Colobraro, San
Giorgio Lucano, Tursi and the extraordinary Anglona Sanctuary (unique sign of
the ancient Byzantine Centre, built up on the ruins of Greek Pandosia). The Morra
Castle in Valsinni, Carafa Castle ruins in Colobraro, the ancient wine cellar groves
of San Giorgio, but above all the ancient spectacular Saracen village of Tursi, the
Rabatana, where in Santa Maria Maggiore Church is stored a prestigious painting
(dated back to the painter Giotto school) of Maestro di Offida, widely discussed in
this news.
Terra di popoli e culture diverse, nella storia. Ma anche terra di letterati e musicisti più o meno recenti: patria
degli avi di Luigi Settembrini (Nova Siri), della poetessa cinquecentesca Isabella Morra (Valsinni), del poeta
contemporaneo Albino Pierro (Tursi), del filosofo e giurista Francesco Lomonaco (Montalbano Jonico), del
musicista Michele Enrico Carafa (principe di Colobraro). Ed oggi dunque terra di Parchi Letterari e Musicali.
This is a Land of different populations and cultures, in history. But it’s also land
of literary men and musicians, recent or not: native land of Luigi Settembrini’s
forefathers (Nova Siri), of the sixteenth-century poetess Isabella Morra (Valsinni), of
the contemporary poet Albino Pierro (Tursi), of the philosopher and jurist Francesco
Lomonaco (Montalbano Jonico), of the musician Michele Enrico Carafa (Prince of
Colobraro). And nowadays it’s land of literary and musical Parks.
Tuttifrutti, dunque, è metafora viva della eccezionale varietà di luoghi e paesaggi di cui può godere il visitatore
in pochi chilometri di superficie. Ma Tuttifrutti è anche richiamo quanto mai opportuno ai sapori ed ai saperi
produttivi di una terra capace di essere, insieme, uno dei più importanti e moderni distretti ortofrutticoli italiani
e, al contempo, scrigno geloso di antica e tipica gastronomia locale.
Benvenuti
Tuttifrutti can be considered as an alive metaphor of the great variety of sites and
landscapes that visitor can enjoy in few kilometres of surface. But Tuttifrutti is also
an appropriate recall to fruitful tastes and knowledge of a land able to be, at once,
one of the most important and modern fruit and vegetables Italian districts and, at
the same time, jealous jewel case of ancient and typical local gastronomy.
Welcome
TUTTI I FRUTTI 2009 – 7
I numeri e la cultura
della progettazione integrata
Nicola Castronuovo Project Manager Pit Metapontino
La lettura delle tabelle esplicative del Progetto
integrato (qui pubblicate) offre alcune essenziali e
necessarie informazioni: ci dice, per esempio, che
per le opere a carattere infrastrutturale sono stati
investiti (prioritariamente per recuperare una parte
del patrimonio storico monumentale a fini sociali
ed economici) poco più di 13 milioni e 300mila
euro, che le imprese hanno ricevuto contributi ed
investimenti per oltre 8milioni e 700mila euro e
che poco meno di 3milioni e 300mila euro sono
stati spesi per attività formative.
Generalmente si dice che i numeri parlano da soli,
non sempre è così. Certo anche in questo caso
l’oggettività delle cifre ha la sua importanza, ma
per cogliere il senso ed apprezzare la rilevanza di
questa esperienza forse è necessario aggiungere
qualche parola: per esempio, specificando che
le iniziative di cui trattasi sono state decise (con
modalità partenariali nuove ed originali) da tutti
gli amministratori locali, insieme, in funzione di
quattro obiettivi che loro stessi (e le forze sociali
del nostro comprensorio) avevano individuato:
1. sostenere la qualificazione e la valorizzazione
del territorio;
2. contribuire alla riqualificazione e alla
diversificazione dell’offerta turistica del sistema
locale;
3. supportare i processi di qualificazione,
specializzazione ed integrazione dell’apparato
produttivo agricolo e della filiera agroindustriale;
4. facilitare la crescita delle professionalità e del
tessuto imprenditoriale.
Con l’accordo di programma sottoscritto sette
anni fa, dunque, sono state effettuate scelte
che, al di là della limitata entità delle risorse
finanziarie disponibili, incidono ed incideranno
strategicamente (se ulteriormente perseguite)
sullo sviluppo sostenibile ed ecompatibile
dell’area.
L’innovazione delle attività produttive, la
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, la
formazione e l’aggiornamento del capitale umano
sono stati i pilastri di questo progetto, teso ad
accrescere la competitività generale (e non solo
settoriale) del sistema locale.
8 – PIT METAPONTINO
Il Pit ha poi realizzato due progetti innovativi
per l’Area che si potrebbero definire “fuori sacco”
rispetto all’Accordo di programma originario.
Uno riguarda la creazione di un Parco storico
dell’agricoltura antica: metodi innovativi per la
valorizzazione delle aree archeologiche, progetto
finalizzato alla ricostruzione reale di sezioni
specifiche dell’intero paesaggio agrario ed all’avvio
di sperimentazioni produttive di alcune particolari
specie vegetali “antiche” individuate da studi
di archeologie, anche caratterizzate mediante
marcatori genetici molecolari.
L’idea è quella di realizzare un parco storico
dell’agricoltura antica, a disposizione della cultura
e della didattica, ma anche del sistema produttivo.
L’altro progetto, condotto in partnership con
l’Alsia, la provincia di Matera e con l’Inea (Istituto
nazionale di economia agraria), ha come obiettivo
generale l’attivazione di azioni di tutela e di
valorizzazione del bosco della fascia jonica
lucana che, pur rappresentando una importante
risorsa territoriale (sia in termini di biodiversità
e di paesaggio sia come opportunità di sviluppo
economico ed integrato con l’offerta turistica),
versa attualmente in condizioni critiche. Gli
interventi previsti sono finalizzati a migliorare lo
stato fito-sanitario della pineta, nonché la sua
fruibilità ambientale e turistica.
Sono iniziative, come si vede, che contribuiscono
oggettivamente ad irrobustire la stessa identità
culturale e sociale del metapontino.
Questi due progetti, insieme alla replicazione
degli interventi di tutele delle dune costiere,
che ha visto la realizzazione di un primo step in
corrispondenza del bosco Pantano di Policoro,
costituiscono già l’eredità che il PIT lascia al
nuovo periodo di programmazione, occasioni di
immediata cantierabilità ed importanti per lo
sviluppo socio economico dell’Area.
Da qui si può andare avanti. Questo è l’auspicio di
tutti quanti hanno contribuito alla realizzazione di
questa esperienza, che non è grande nei numeri,
ma nella concertazione, nella strategia, negli
obiettivi, nella cultura.
OPERAZIONI A CARATTERE INFRASTRUTTURALE ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006
FONDO MISURA
SCHEDE
RISORSE
N° FINANZIARIE (€)
FSER
II.1 Tutela e valorizzazione delle risorse storico-culturali
15 FSER
IV.1 Miglioramento dotazione infrastrutturale per l’industria artigianato e temi locali
2
FSER
IV.6 Valorizzazione e promozione turistica
13
FEAOG IV.15 Rinnovamento e miglioramento dei villaggi e tutela del patrimonio rurale
4
FEAOG IV.16 Adeguamento delle infrastrutture connesse all’attività agricola
7
totale 5.107.000,00
356.000,00
3.887.825,00
1.919.000,00
2.040.500,00
13.310.325,00
OPERAZIONI PER REGIMI DI AIUTO ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006
FONDO MISURA
FSER
II.1 Tutela e valorizzazione delle risorse storico-culturali
FSER
IV.2 Politiche per il “mercato” a favore delle imprese industriali, artigianali,
del commercio e dei servizi
FSER
IV.3 Sostegno alla creazione di nuove imprese
FSER
IV.5 Sostegno all’impresa turistica ed alle iniziative di mercato
FEAOG
IV.8 Investimenti nelle aziende agricole
FEAOG
IV.9 Diversificazione dell’attività aziendale
FEAOG IV.11 Commercializzazione dei prodotti agricoli di qualità
FEAOG IV.12 Miglioramento trasformarzione e commercializzazione di prodotti agricoli
FEAOG IV.13 Silvicoltura produttiva
PROGETTI N°
RISORSE
FINANZIARIE (€)
1
310.000,00
3 1
3
1
1
1
1
1
totale 1.240.000,00
206.000,00
1.792.000,00
1.859.000,00
517.000,00
723.000,00
1.859.000,00
258.000,00
8.764.000,00
OPERAZIONI PER ATTIVITÀ FORMATIVE ORGANIZZATE PER MISURE DAL POR BASILICATA 2000-2006
FONDO MISURA PROGETTI N°
FSE III.1.A.2 Inserimento nel mondo del lavoro
1
FSE III.1.A.3 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro uomini e donne fuori
dal mondo del lavoro da più di 6 o 12 mesi
1
FSE III.1.D.1 Sviluppo della formazione continua, della flessibilità del mondo del lavoro
e della competività, delle imprese pubbliche e private, con priorità PMI
1
FSE III.1.D.3 Sviluppo e consolidamento della imprenditorialità ed emersione del lavoro regolare 1
FSE III.1.T.1 Misura trasversale con azioni collegate agli assi prioritari del POR
1
FEAOG IV.17 Formazione per gli operatori agricoli 1
totale
RISORSE
FINANZIARIE (€)
415.500,00
415.500,00
415.500,00 969.500,00
554.000,00
516.500,00
3.286.500,00
TUTTI I FRUTTI 2009 – 9
COMUNICAZIONE
E TERRITORIO
Il Pit Metapontino ha coinvolto undici Comuni ed una
Comunità Montana della parte sud-est della regione:
oltre 80.000 abitanti su una superficie di 1.051 kmq.
Il comprensorio, a forte vocazione turistica ed
agricola per la presenza del mare e delle pianure
bonificate con la riforma agraria, rappresenta anche
uno dei contesti di interesse storico ed archeologico
più importanti dell’Italia meridionale, essendo stato,
tra l’altro, la punta di diamante delle splendida
Magna Grecia.
Negli ultimi anni esso ha segnato, diversamente
dal resto della regione, un sensibile incremento
demografico, sebbene processi di “travaso” si siano
registrati (e continuino a registrarsi) anche al proprio
interno, tra aree collinari e aree costiere.
Se i punti di forza dell’area sono legati soprattutto ad
un’agricoltura non più di sussistenza e alla diffusione
di un certo spirito imprenditoriale legato al turismo
balneare, uno dei principali punti di debolezza (oltre
ai pericoli connessi all’uso intensivo di alcune risorse
naturali) è costituito dallo scarso sfruttamento delle
risorse naturalistiche e storico-culturali concentrate
sia nella parte costiera che in quella interna.
10 – PIT METAPONTINO
Da questo contesto e dalla necessità di sistematizzare
la trasformazione delle debolezze in nuovi elementi
di forza o, almeno, in concrete opportunità, è
scaturito l’obiettivo strategico del Pit Metapontino
di “Aumentare la densità produttiva e la coesione
sociale attraverso l’integrazione territoriale (aree
interne – costa) e l’ulteriore qualificazione dei
due principali comparti produttivi (turismo e
agricoltura)”.
Rispetto a questa idea forza le azioni di
comunicazione (soprattutto quelle finalizzate alla
fertilizzazione del contesto locale) hanno svolto un
ruolo importante di integrazione, attivando sinergie
a partire da elementi già presenti e percepiti sul
territorio, ma ancora fondamentalmente inespressi.
La pianificazione della comunicazione (attuata
anche grazie alla Misura III.1.T del POR Basilicata
2000-2006, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo)
e di molteplici azioni di animazione territoriale
hanno contribuito in maniera rilevante ad attuare
la strategia disegnata. Ciò sia in termini di azioni
svolte sul territorio (funzione di informazione,
aggregazione, concertazione ed integrazione) sia in
termini di azioni svolte al di là dei confini territoriali
(funzione di promozione e attrazione).
In questo modo la comunicazione ha rappresentato
un vero elemento di integrazione, di motivazione
alla partecipazione (degli attori istituzionali come
di quelli sociali), consentendo all’idea forza del Pit
di svolgere la sua reale funzione di “vessillo” di un
territorio.
L’idea forza costituisce lo strumento aggregante di
un comprensorio e il principale concept per il suo
posizionamento di marketing. È evidente, però,
che tutti i valori di cui essa è portatrice debbono
essere ampiamente diffusi, condivisi e socializzati,
innanzitutto dagli attori che sul territorio operano.
Gli strumenti messi in campo dal Pit Metapontino per
raggiungere tali obiettivi sono stati diversi: da un
attento, diffuso e sistematico ascolto del territorio
alla creazione di un marchio e di una linea grafica
del Pit, dalla redazione della newsletter che oggi
avete tra le mani alla ideazione di uno slogan in
grado di evocare le molteplici risorse del territorio
(“Tuttifrutti”), dalle affissioni alla realizzazione
(e diffusione) di redazionali giornalistici e spot
radiofonici, dai seminari tematici ai Press Tour.
Tutti questi strumenti hanno contribuito in maniera
efficace alla diffusione degli obiettivi strategici
del Pit Metapontino, tanto da essere stati oggetti
di studio da parte del Formez quale best practice
trasferibile ad altri contesti della Progettazione
Integrata sia regionali che extraregionali.
Così anche la conclusione (ormai prossima)
delle attività del Pit non poteva essere estranea
ad un’accorta azione di comunicazione: la
pubblicazione di questo numero di Tuttifrutti – non
casualmente illustrato con le immagini disegnate
per la segnaletica e la cartellonistica promozionale
realizzate negli anni scorsi – si propone, insieme alla
divulgazione degli eventi culturali e ludici dell’estate
2009, di informare i cittadini e gli attori collettivi
delle cose fatte, di accrescere la consapevolezza circa
la qualità delle risorse locali, ed anche di sollecitare
una comune riflessione sulla eredità di questa
esperienza di concertazione locale. Un’esperienza
che, pur con tutti i suoi limiti, è troppo preziosa per
essere tacitamente archiviata.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 11
Akiris Centro Turistico R.T.A. – Hotel
Contrada Lacata
75020 Nova Siri, Mt
Tel. 0835.537111 – fax 0835.537841
[email protected] – www.akiris.it
Castroboleto Village
Nova Siri Marina, Mt
Tel. 0835.877786 – fax 0835.877855
[email protected]
www.castroboleto.com
Palazzo dei poeti
Albergo – Ristorazione
Borgo Antico Rabatana, via Manzoni
75028 Tursi, Mt
[email protected]
www.palazzodeipoeti.it
Associazione Lucania Turismo Doc
via Gongaza n°11
75025 Policoro, Mt
Tel. 0835 90 14 43 – 335/6272838
Un concorso per la Mostra di Giotto
OCCHIO AL QUADRO, UN WEEK END AL MARE IN BASILICATA
IL CONCORSO DEDICATO AL MAESTRO DI OFFIDA:
CINQUE COPPIE OSPITI DEGLI OPERATORI
TURISTICI CHE HANNO ADERITO ALL’INIZIATIVA
Il Pit del Metapontino e la guida agli eventi della
capitale Roma c’è (che ha pubblicato l’annuncio
del concorso nel mese di giugno) hanno voluto
celebrare la presenza del trittico del Maestro di
Offida alla mostra del Vittoriano dedicata a “Giotto
e il Trecento” invitando i visitatori a conoscere i
luoghi da cui l’opera proviene: le bellezze naturali,
la storia, il patrimonio monumentale ed artistico del
Metapontino e del Basso Sinni.
12 – PIT METAPONTINO
Tra quanti entro la fine di luglio avranno inviato
alla sede del Pit il proprio biglietto di ingresso
alla mostra, saranno estratti cinque vincitori. Ogni
vincitore avrà diritto ad un weekend per due persone
presso alcune tra le più prestigiose strutture ricettive
del comprensorio.
Hanno infatti aderito all’originale iniziativa di
promozione territoriale il Centro turistico Akiris, il
CastroBoleto Village ed il Palazzo dei Poeti.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 13
LA TEMPERA GIOTTESCA
DEL MAESTRO DI OFFIDA A TURSI
Culture e linguaggi per un’archeologia
dell’Europa Moderna
Quanti nei mesi scorsi, a Roma, hanno visitato la
mostra “Giotto e il Trecento” presso il Complesso
del Vittoriano, inebriandosi tra le circa 150 opere
presenti (di cui 20 de “Il più Sovrano Maestro stato
in dipintura”, Giotto di Bondone), si sono imbattuti
anche in un prestigioso trittico proveniente dalla
Chiesa di Santa Maria Maggiore dell’antico rione
Rabatana di Tursi, in provincia di Matera, dove
ritornerà agli inizi di agosto.
L’opera, una tempera su tavola in legno di noce,
80 x 100 cm, è attribuita al Maestro di Offida,
attivo nei decenni centrali del XIV secolo, uno dei
più importanti rappresentanti di quella temperie
artistica costituita dal filone marchigiano della scuola
giottesca-masiana. L’altarolo – come lo descrive
Claudia D’Alberto nel catalogo della mostra – si
compone di una tavola, raffigurante una Maestà fra
angeli, e di due ante. Al loro interno sono impaginate
Storie del Battista e della Maddalena.
La presenza (a Tursi) di una significativa
testimonianza di quel “flusso adriatico che a partire
dagli anni quaranta del Trecento spiega la presenza,
in Terra di Lavoro e nell’area lucano-cilentina, di
componenti riminesi e marchigiane, sia pure mediate
dal modello angioino del giottismo masiano” non
è solo motivo di legittimo orgoglio degli operatori
locali di turismo culturale. È prova sicura (e non
isolata!) di luoghi crocevia di culture e linguaggi che
hanno fatto l’Europa moderna.
Alle ipotesi localistiche che legano l’opera pittorica
alla cattedrale di Anglona si oppongono quelle
che ne rintracciano l’origine nelle aree di maggior
concentramento della produzione dell’autore,
ovverosia tra Marche e Abruzzo. In ogni caso – dice
la D’Alberto - si tenta di individuare plausibili rotte
di discesa verso sud, o dell’opera o dell’artista, sulla
scia dei flussi religiosi premostratensi e mendicanti.
Di ricche contaminazioni culturali parlano anche la
chiesa (risalente al X – XI secolo) ed il quartiere di
14 – PIT METAPONTINO
Tursi che ospitano abitualmente l’opera.
La Rabatana, letteralmente circondata per ogni
lato da profondi calanchi, si raggiunge salendo la
pitrizza, come Albino Pierro chiamava la gradinata di
pietra fatta costruire nel 1600 da Carlo Doria, nipote
di Andrea Doria, con lo stesso numero di gradini di un
suo palazzo a Genova (oggi sede del Municipio) che in
seguito denominò Palazzo Tursi.
La Rabatana è stato il primo nucleo abitativo
di Tursi. Qui verso il V secolo i Goti costruirono
il castello attorno al quale si costituì il nucleo
primordiale della città. Attorno all’anno 850 la zona
fu abitata dai Saraceni che lasciarono profonde
tracce nell’architettura e nel dialetto locale. A
ricordo dei loro villaggi arabi, come in altre parti
del Mezzogiorno, i Saraceni denominarono il luogo
Rabatana, da Rabat o Rabhàdi o Arabum. La
Rabatana, per l’ottima posizione di difesa, continuò
ad ingrandirsi anche sotto il dominio bizantino che
nel 890 scacciarono i Saraceni.
Alcuni recenti convegni, Insediamenti arabo
islamici, itinerari bizantini, tracce ebraiche e
Musiche e culture dell’Anno Mille, promossi ed
animati negli ultimi anni a San Severino Lucano
(nel vicino Parco Nazionale del Pollino) da Giovanni
Laguardia e dal compianto Raffaele Giura Longo,
hanno reso percepibile in maniera convincente uno
spazio di studi nella storia delle terre ioniche lucane
e nelle valli del Sinni come terre di passaggio fra i due
mari, Ionio e Tirreno, ma anche ponte fra Europa e
Mediterraneo; terre di incontri di culture e intrecci di
linguaggi tali da rendere ragionevole proprio qui una
sorta di archeologia dell’Europa moderna.
D’altronde basta andar per musei nazionali… Se
vi capita di visitare la prestigiosa Abbazia di San
Nilo a Grottaferrata, alle porte di Roma, troverete
lì i preziosissimi manoscritti miniati e le stampe
del Fondo di Sant’Elia del Carbone (dall’omonimo
convento lucano) e attraverso queste scoprire
come con l’avvento dei Normanni la situazione
materiale delle comunità greche anziché immiserire
si consolidò, e in molti casi migliorò; come la
politica realista e di compromesso dei Normanni li
portò a conservare nelle varie province conquistate
le istituzioni e i costumi longobardi, greci e arabi
quando non fusero gli elementi di origine diversa
in un unico istituto come nel caso specifico del
feudo; come dopo l’anno Mille (e fino alla fine del
XII secolo) il dominio del Monastero di Carbone (uno
dei più grandi ed importanti del Mezzogiorno, messo
su un piede di baronia uguale a quello delle grandi
fondazioni benedettine) si estese sulle terre di Tursi e
Policoro, ma anche di Taranto, fino alla riva del mare.
Se invece andate nel Museo Archeologico Nazionale
di Napoli potrete vedere uno tesoro longobardo
(di inestimabile valore artistico e storico, monili
sicuramente databili al VII secolo) proveniente
da una tomba scavata nel 1916 vicino Senise. Su
queste strade insomma sono passati e hanno vissuto
gli audaci Liky e i raffinati Greci, i Romani, e poi
i Longobardi, i Goti e gli Ostrogoti, i Saraceni, i
Bizantini, i Normanni, gli Angioini e gli Albanesi.
Ne rimangono tracce nelle zone archeologiche, nei
Musei, nei documenti e nella cartografia, ma anche
negli antichi riti, nell’amore per le radici, nella
cultura manifatturiera, nel contributo che questa
terra ha dato – a dispetto di una vulgata superficiale
che le vorrebbe isolate lande rurali – alla costruzione
dei nuovi linguaggi europei della drammaturgia,
dell’iconografia, delle arti applicate, della musica.
Lungo queste strade, attraverso questi crocevia,
non passarono solo eserciti e vettovaglie al seguito,
razziatori e dominatori, ma la parola e la profezia, la
bellezza e la cultura, l’arte.
La tempera del Maestro di Offida - ed è questo il
lascito che attraversa i secoli - si fa così icona e
emblema di come l’arte possa viaggiare e unire
lingue, terre, popoli lontani.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 15
ALCUNE OPERE
INFRASTRUTTURALI
Il recupero dei Casalini di Policoro
Policoro, pur traendo le sue origini dall’antica
Heraclea (fiorente e importantissima città della
Magna Grecia) è uno dei più giovani e dinamici centri
della regione.
Se le testimonianze della sua civiltà antica sono
naturalmente costituite dagli scavi e dai reperti
archeologici raccolti nel Museo Nazionale della
Siritide, i Casalini (le bianche casette basse dei
contadini, raggruppate in villaggio, costruite negli
anni ’40 proprio a metà strada tra l’area archeologica
e il Palazzo Baronale dei Berlingieri) rappresentano
invece un simbolico e forte richiamo alla sua genesi
di città e alla sua storia sociale ed economica più
recente: l’acquisto del feudo (il 2 maggio 1893)
da parte del barone Luigi Berlingieri di Crotone,
gli investimenti degli eredi, la Riforma fondiaria,
l’immigrazione dai paesi vicini, la costituzione (nel
1959) del Comune.
Nell’ambito delle operazioni a carattere
infrastrutturale del Pit (con un contributo di
920.000€ a carico del POR Basilicata e l’obiettivo
specifico di contribuire alla riqualificazione e alla
diversificazione dell’offerta turistica locale) è stato
finanziato il recupero del patrimonio edilizio tipico
dei “Casilini della borgata vecchia”.
L’intervento ha realizzato:
1. la ristrutturazione e ricostruzione di 24 cellule (ex
alloggi monofamiliari) rispettando le caratteristiche
costruttive tipiche dei luoghi: intonaco rustico,
pavimento in cotto, infissi in legno, copertura con
embrici, eccetera;
2. la pavimentazione degli spazi esterni, intervallata
da aiuole piantumate a verde, e la realizzazione di
arredo esterno;
3. la riqualificazione delle reti di acque bianche, della
rete fognaria, della pubblica illuminazione.
Il progetto di recupero, interamente completato,
ha permesso il riutilizzo sociale e produttivo di
questo antico borgo, da tempo abbandonato, che
16 – PIT METAPONTINO
ora dunque ospita servizi turistici, artigianato d’arte,
commercio di nicchia. In pochissimi anni il vecchio
rione abbandonato ha ripreso a vivere, qualificandosi
come nucleo commerciale di qualità e punto di
aggregazione (anche giovanile) del tessuto urbano.
Il complesso di Torre di Mare a Metaponto
Con l’intervento di completamento per il recupero
architettonico e funzionale del complesso
monumentale di Torre di Mare (vicino alla foce del
Basento, dove nell’antichità si svilupparono le
grandi civiltà che gravitavano nel Metapontino),
finanziato per un milione e 155mila euro sulla
Linea “riqualificazione e valorizzazione dei beni
storico-culturali di particolare interesse”, il Pit ha
contribuito a dotare l’intero comprensorio di un
importante strumento di ricettività integrativa e di un
fondamentale contenitore per iniziative culturali e di
promozione delle produzioni tipiche locali.
Il complesso (o Castello) di Torre di Mare – ciò che
resta dell’insediamento medioevale, documentata
nel 1222 come Città della Trinità e denominata Torre
Maggiore in età sveva – è composto dall’Ostello (24
posti letto e sala mensa polivalente), dall’edificio per
le manifestazioni culturali, ludiche ed espositive, ed
infine dalla Chiesetta di San Leone
Il completamento della struttura ha una stretta
connessione con altre operazioni del progetto
integrato: i regimi di aiuto alle imprese turistiche,
il rinnovamento dei villaggi e la tutela del
patrimonio rurale, la formazione professionale per la
valorizzazione delle risorse culturali.
Le opere per il Parco di Isabella Morra
Nel Comune di Valsinni è stato realizzato un
programma di infrastrutturazione leggera atto a dare
sostegno e continuità al Parco Letterario “Isabella
Morra”, uno strumento di promozione ed erogazione
di un prodotto turistico-culturale, che, per la sua
specificità, aveva già dimostrato di poter potenziare e
TUTTI I FRUTTI 2009 – 17
migliorare l’offerta turistica dell’intero comprensorio,
integrandosi in modo particolare con le risorse, i
servizi e le strutture della costa jonica.
Con un finanziamento di 315mila euro è stata
dunque riqualificata la zona Accannata, nei pressi
del Castello Morra: parcheggio, ampliamento strade,
sistemazione di piazz ette e sentieri, illuminazione,
arredo urbano, servizi igienici. Invece, 30mila euro
sono serviti per sistemare e ammodernare l’accesso
al Centro visite del Parco letterario ed infine, con
ulteriori 20mila euro, è stato potenziato l’impianto di
illuminazione della rupe del castello.
La riqualificazione di piazza Elettra
a Marconia: da colonia di confino a centro
di aggregazione sociale
Marconia è la principale frazione del comune di
Pisticci e, insieme alle altre frazioni limitrofe, conta
più di 10mila abitanti. Diventato oggi uno dei centri
propulsore della sviluppata agricoltura metapontina,
nasce come colonia confinaria fascista nel 1938
in località Bosco Salice con il nome di Villaggio
Marconi in onore dello scienziato (e presidente
dell’Accademia) deceduto due anni prima. In quattro
anni, dalla primavera del 1939 al settembre del 1943
la colonia accoglierà oltre 1.600 confinati politici,
costretti al lavoro obbligatorio e incaricati della
bonifica della zona.
«Uffici e servizi della colonia – scrive Leonardo Sacco
nel suo Provincia di Confino – sono concentrati
intorno ad un grande cortile, di una settantina
di metri di lato, intorno al quale sorgono varie
costruzioni in muratura e legno e garitte di guardia
ai quattro angoli. C’è anche la chiesa, la caserma
della P.S. e dei carabinieri, il carcere, le abitazioni
dei dirigenti e la palazzina dell’impresa Parrini
(incaricata dal regime di gestire le attività produttive
della colonia, ndr). Sul lato destro le bottegucce di
barbiere, sarto, calzolaio e lo spaccio alimentare, poi
il magazzino in legno per il materiale di casermaggio.
Dall’altra parte una costruzione adibita a residenza e
refettorio dei confinati che risiedono qui perché sono
addetti ai vari servizi logistici».
Gli interventi di riqualificazione realizzati dal Pit a
Marconia riguardano proprio parte di quel “cortile”
della vecchia colonia descritto da Leonardo Sacco,
Piazza Elettra, anche questa così battezzata in onore
della figlia dello scienziato italiano.
Uno degli immobili interessati dai lavori (per
complessivi 550mila euro, interamente finanziati
dal POR) è adibito a cine-teatro comunale e viene
utilizzato per l’esposizione di locandine e video di
rappresentazioni cinematografiche storiche oltre che
18 – PIT METAPONTINO
come locale per conferenze, concerti ed altri incontri.
Gli interventi hanno concretamente riguardato:
• il recupero strutturale e architettonico dei
manufatti;
• il recupero funzionale (eliminazione barriere
architettoniche, ecc.) degli stessi;
• il rifacimento di impianti elettrici.
Tursi e San Giorgio Lucano: interventi per
agevolare l’accesso ai beni storici e monumentali
Nel Comune di Tursi e in quello di Colobraro, tra le
altre operazioni a carattere infrastrutturale del Pit,
sono stati realizzati due diversi interventi volti ad
agevolare la fruibilità dei beni storici e monumentali
dei rispettivi centri storici.
A Tursi sono state realizzate ex novo ed in parte
riqualificate infrastrutture di tipo logistico
(parcheggio, area attrezzata, strade di accesso) per
migliorare l’accesso e la visita del borgo storico della
Rabatana
L’intervento (per un costo complessivo di 426mila
euro) è stato suddiviso in due parti: un’area
attrezzata in prossimità del Rione Rabatana di 600
mq (area manovra autobus, belvedere, sistemazione
a verde, percorsi lastricati, panchine e rete
d’illuminazione) e un’area attrezzata con parcheggi
sotto l’ex Convento di San Filippo di mq 1500
(rampe di accesso e di uscita, sistemazione a verde,
pavimentazione, consolidamento scarpata e rete
illuminazione).
Nel Comune di San Giorgio Lucano, invece, è stato
riqualificato sia il percorso pedonale di accesso al
centro storico (sistemazione della pavimentazione,
rifacimento della pubblica illuminazione, arredo
urbano), per una spesa di 345mila euro, sia quello di
accesso alle antiche e caratteristiche grotte-cantine.
struttura monastica, nonché il miglioramento delle
performance ambientali (nella esecuzione dei lavori)
attraverso il recupero dei locali con tecniche e
materiali adeguati agli originali.
L’operazione a carattere infrastrutturale realizzata
nel Comune di Colobraro, come le altre, si integra
con diverse operazioni previste (in questo caso)
nell’ambito della Misura IV.15, alcune di recupero
del patrimonio edilizio, altre di regimi di aiuto per la
promozione di impresa turistica.
La riqualificazione del centro storico
di Pisticci, Fosso la Salsa
La piazza denominata “Fosso la Salsa” si presenta
come l’ingresso ad est dell’antico Rione Dirupo, uno
spazio aperto che accoglie chi si dirige verso questo
singolare angolo di Lucania, a Pisticci, caratterizzato
da filari di bianche casette ad unico piano.
Rione Dirupo è sorto dalla ricostruzione sui resti della
tragica frana della notte del 9 febbraio 1688. Oggi è
meta turistica, ma soprattutto adeguata cornice ad
iniziative di sviluppo dell’artigianato artistico e di
animazione culturale del Comune materano.
L’intervento di riqualificazione è stato effettuato,
dunque, su una piazza già esistente con la messa in
opera di una pavimentazione in cotto e di elementi
di arredo urbano, nonché con la realizzazione di una
gradinata in direzione di Rione Terravecchia.
Il costo totale dell’operazione è stato di € 736mila.
Il Convento di Colobraro
Con l’intervento di completamento per il recupero
architettonico e funzionale del Convento (di
Colobraro) da destinare ad Ostello della Gioventù,
finanziato per un costo complessivo di 164mila euro
sulla Linea “riqualificazione e valorizzazione dei beni
storico-culturali di particolare interesse”, il Pit ha
contribuito a dotare il comprensorio di uno strumento
di ricettività integrativa e di un fondamentale
contenitore per iniziative culturali, agevolando
così l’adesione della struttura ai circuiti turistici
sovraregionali.
È stato inoltre assicurato l’incremento
dell’accessibilità e il miglioramento della fruibilità
del bene (oggetto dell’intervento) attraverso
allestimenti espositivi di materiale originario della
TUTTI I FRUTTI 2009 – 19
UN ESEMPIO DI INTEGRAZIONE
TRA REGIMI DI AIUTO
E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Sostegno ad investimenti finalizzati alla promozione
di attività ecocompatibili: Misura 1.4 Azione C.
20 – PIT METAPONTINO
Anche con questa azione, l’obiettivo del Pit è stato
soprattutto quello di contribuire alla riqualificazione
e alla diversificazione dell’offerta turistica del sistema
locale, seguendo una linea d’intervento che mirasse
al recupero e valorizzazione dei beni storico-culturali
dei centri storici di particolare interesse; nonché a
promuovere le attività di spettacolo e animazione
culturale, oggettivo strumento di sviluppo economico
del territorio.
Nell’ambito dei regimi di aiuto riconosciuti dalla
Regione Basilicata, in funzione del Progetto integrato
territoriale, il Circolo velico Riva dei Ginepri (nel
Comune di Pisticci) ha beneficiato di un contributo
per l’ammodernamento dell’attività imprenditoriale e
l’ampliamento dei servizi sportivi eco-compatibili già
offerti, per la creazione di una Club House.
L’attività prevalente già esistente (di maneggio,
escursionismo ippico ed in particolare di promozione
di itinerari ipponaturalistici) è stata così integrata
con servizi aggiuntivi di ricettività specialistica,
compresi ovviamente vitto ed alloggio, destinata
all’accoglienza dei cavalieri: punto di ristoro,
sala lettura e multimediale, biblioteca equestre,
punto vendita di materiale tecnico specialistico per
l’equitazione.
Con l’investimento, oltre a realizzarsi le condizioni
per lo sviluppo di un centro di musicoterapica
e ippoterapia per disabili, sono stati perseguiti
obiettivi molteplici eppure tra loro integrati:
stabilizzazione occupazionale, diffusione di tecniche
e materiali a basso impatto ambientale, innovazione
tecnologica, socializzazione nelle pratiche sportive e
del tempo libero.
Nel suo complesso, infine, la nascita e lo sviluppo
di questa Club House – soprattutto grazie alla
complementarità funzionale delle diverse azioni del
Pit e delle altre politiche pubbliche locali – sosterrà
concretamente l’integrazione dell’attività sportiva e
ricreativa con la valorizzazione e la corretta fruizione
dei beni naturalistici ed ambientali del comprensorio.
Analogamente l’Associazione Sportiva Dilettantistica
“Heraclea Bike” di Policoro, in coerenza con le linee
strategiche del Pit del Metapontino, ha beneficiato
di un piccolo, ma significativo contributo finanziario
(sempre a valere sulla Misura 1.4 Azione C del
POR) per l’acquisto di attrezzature necessarie allo
svolgimento di escursioni e di cicloturismo: pulmino,
carrello rimorchio portabici, mountain bike, biciclette
da trekking, baschetti, utensili, zaini, binocoli, tende
da campeggio, ricevitori Gps e cartografia.
Grazie a questo finanziamento, la società
sportiva offre oggi un’ampia gamma di attività
escursionistiche tutte eco-compatibili, proponendo
agli utenti mete di particolare fascino: le riserve
naturali, le aree protette, i parchi della costa jonica,
ed anche le zone calanchive, le aree archeologiche, i
santuari, i borghi dell’interno.
Ma per tutti gli utenti (ed i tanti allievi) della
“Heraclea Bike” vigono regole ferree: non si
calpestano le aree esterne ai sentieri, non si
abbandonano rifiuti (anzi, se possibile, si raccolgono
quelli che si trovano lungo il percorso), non si
raccolgono fiori e piante, non si producono rumori
dannosi alla fauna locale, non si accendono fuochi.
Infine la Polieion Sas di Policoro. Anche per questa
società – che ha ottenuto dal WWF Italia pieno
mandato nella gestione delle attività istituzionali
sul territorio regionale – le iniziative agevolate
sono state, come recita il POR Basilicata, quelle di
“valorizzazione di attività sportive (e del tempo
libero) all’aria aperta ecocompatibili”.
La Polieion, costituita nel 1998 e partner di
prestigiosi istituti universitari nelle iniziative di
salvaguardia del patrimonio ambientale locale,
con il sostegno del Pit, ha attuato un contenuto e
mirato programma di investimenti (in linea con la
sua caratteristica dimensionale, ed anche con la sua
filosofia gestionale) per migliorare la conduzione
delle proprie attività, mediante l’ammodernamento
delle strutture già esistenti e l’ampliamento della
dotazione per lo svolgimento di: escursionismo,
orienteering, birdwatching, canoa, ippoturismo,
cicloturismo, tiro con l’arco.
Come è evidente, un significativo fil rouge unisce
queste tre esperienze ed i relativi investimenti
agevolati: piccole imprese o anche organismi noprofit orientano i servizi offerti e le proprie pratiche
sportive verso obiettivi di grande rilevanza sociale
ed ambientale, sostengono e promuovono modalità
sostenibili di fruizione turistica del territorio,
integrano le leve dello sviluppo sostenibile.
Si tratta dunque di iniziative dimensionalmente
ridotte che però, pur nella limitatezza dei numeri,
hanno esemplarmente centrato l’idea forza stessa
del Pit: destagionalizzare e diversificare l’offerta
turistica, legare l’offerta balneare ai beni culturali
e naturalisti di cui è ricco il Metapontino, mitigare
il carico ambientale, integrare (qui negli itinerari
escursionisti) la costa jonica con le aree collinari
interne.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 21
I FONDI DELLA PREMIALITÀ
DEL PIT DESTINATI AD UN
INTERVENTO SPERIMENTALE:
LA RICOSTITUZIONE DELLE DUNE
Alla conclusione della prima fase di loro
realizzazione, la Regione Basilicata ha riconosciuto
ai diversi PIT lucani una quota aggiuntiva, pur
se limitata, di risorse finanziarie, la cosiddetta
“premialità”.
In coerenza con alcuni fondamentali obiettivi del
Pit Metapontino, riconducibili alla riqualificazione
e diversificazione dell’offerta turistica, nonché alla
valorizzazione della vocazione agricola dell’area, la
Partnership locale istituzionale ha deciso di investire
le risorse della premialità (poco più di 2 (due) milioni
di euro) per realizzare un intervento (decisamente
importante e particolarmente funzionale) di
ricostituzione dei sistemi dunali della costa.
La difesa della costa, finalizzata ad evitare l’erosione
delle spiagge e l’insinuazione dell’acqua salata
nelle falde del terreno agrario, è stata privilegiata,
tra i molti investimenti possibili, in virtù di tre
fondamentali benefici unitariamente perseguibili:
uno di valore strettamente economico per l’intero
comprensorio, uno di valore ecologico/ambientale,
ed uno di valore estetico.
La situazione ambientale delle aree costiere delle
regioni italiane, tra cui la Basilicata, evidenzia, come
è noto, notevoli fenomeni di degrado che necessitano
di recupero e conservazione; la pianificazione degli
interventi sulle coste deve avere come finalità
specifica il controllo delle attività antropiche e il
riequilibrio ambientale dei litorali.
L’utilizzo di innovative tecniche di intervento sul
territorio può consentire il raggiungimento dei
suddetti obiettivi. Tali tecniche ricorrono soprattutto
all’uso delle piante (specie autoctone di ecotipi
locali) quale strumento per adempiere al ruolo di
consolidamento del suolo ed alla diminuzione dei
22 – PIT METAPONTINO
fenomeni di desertificazione. Le piante proteggono
il suolo da aggressioni meccaniche non solo con
la loro presenza, ma sfruttando anche le loro
caratteristiche congenite. La natura impiega molti
anni per recuperare le caratteristiche originali
del paesaggio, attraverso innumerevoli processi;
le tecniche innovative di intervento possono
ridurre notevolmente i tempi di insediamento e
di consolidamento migliorando le caratteristiche
stazionali ed accelerando i processi della successione
naturale.
Così, con l’intervento del Pit, nella zona prescelta
(Bosco Pantano di Policoro e Foce del Sinni) sono
stati adottati interventi sperimentali ispirati proprio a
queste tecniche innovative e non invasive. In ognuna
delle suddette aree costiere sono stati realizzati due
o più cordoni dunali utilizzando moderne tecniche di
manipolazione del materiale vegetale e avvalendosi
di semi, rizomi, cespi, etc. di origine autoctona.
In questo modo è stato avviato un processo di
ricostituzione di un ambiente naturale di estrema
importanza atto a regolare, modulare e in qualche
modo modificare i processi fisici e biologici che
avvengono nell’interfaccia terra-mare.
Le tecniche innovative a carattere naturalistico che
sono state appunto qui utilizzate, permetteranno
di ricostituire un biotopo dotato di autonomia
di sviluppo, in quanto in equilibrio con i fattori
ecologici, ed in grado di autoregolarsi ed
autorigenerarsi senza la necessità di interventi futuri.
Con la speranza, dunque, di aver davvero avviato
un processo di lunga durata, per il contenimento
dei processi erosivi, verso il quale è bene che
l’Amministrazione regionale e quella centrale
dedichino attenzione e risorse.
ACCORDO DI PROGRAMMA DEL PIT METAPONTINO - DETTAGLIO OPERAZIONI INFRASTRUTTURALI
TITOLO INTERVENTO MISURA
SOGGETTO POR ATTUATORE
Area PIP intercomunale
IV.1
Colobraro
Acquedotti rurali
IV.16
Colobraro
Recupero convento I° stralcio
II.1
Colobraro
Complesso mon. Torre di Mare II.1
Bernalda Fattoria greca del III° secolo a.c.
II.1 Montalbano Jonico
Strada comunale esterna Granatella
IV.16 Montalbano Jonico
Viale Siris in marina di Nova Siri – 1° stralcio
IV.6
Nova Siri Centro storico (Fosso la Salsa)
IV.6
Pisticci
Sistemazione area antistante santuario Madonna del Casale II.1
Pisticci
Strade interpoderali - Pisticci
IV.16
Pisticci Borgo Casalini - case dei contadini
IV.15
Policoro Strade rurali in località Filici – Pantano soprano
IV.16
Policoro Area PIP - Rotondella
IV.1
Rotondella
Centro storico - Torre Albisinni
II.1
Rotondella Centro storico - S.Giorgio Lucano
II.1
S. Giorgio Lucano Recupero grotte/cantine
IV.15
S. Giorgio Lucano Viabilità interpoderale - Scanzano
IV.16
Scanzano Jonico Borgo storico della Rabatana
IV.6
Tursi Acquedotto rurale – c.da Ponte Masone e Dorsale
IV.16
Tursi Chiostro ex Convento San Francesco
II.1
Tursi Castello I. Morra
IV.15
Valsinni Parco integrato monte Coppolo
IV.6
Valsinni Parco letterario I. Morra
IV.6
Valsinni Illuminazione rupe castello “I. Morra”
II.1
Valsinni Rifugio montano su monte Coppolo in agro di Valsinni
IV.6
C.M. Basso Sinni Spazi rurali comuni del “Basso Sinni”
IV.15
C.M. Basso Sinni Segnaletica turistica
IV.6
C.M. Basso Sinni Recupero convento II° stralcio
II.1
Colobraro Castello - II° lotto funzionale
II.1
Bernalda Cinta muraria medioevale
II.1 Montalbano Jonico
Centro storico di Valsinni
II.1
Valsinni Ristrutturazione piazza Elettra in Marconia
II.1
Pisticci
Lungomare di Policoro piazza centrale - 1° stralcio funz.
IV.6
Policoro
Riqualificazione percorso centro visite
IV.6
Rotondella Centro visite - porta del Pollino
IV.6
S. Giorgio Lucano logistica / ascensore museo diocesano
IV.6
Tursi Completamento rifugio montano su Monte Coppolo - 2° lotto IV.6
C.M. Basso Sinni
Realizazione segnaletica turistica - 2° lotto
IV.6
C.M. Basso Sinni Cappella della Sulla
IV.15
Nova Siri Viabilità interpoderale - 2° lotto
IV.16
Scanzano Jonico
IMPORTO
106.000,00
167.000,00
164.000,00
1.155.000,00
860.000,00
80.000,00
672.000,00
736.000,00
580.000,00
250.000,00
920.000,00
469.000,00
250.000,00
262.000,00
345.000,00
89.000,00
674.500,00
426.000,00
165.000,00
141.000,00
315.000,00
70.000,00
30.000,00
20.000,00
438.000,00
360.000,00
115.000,00
150.000,00
400.000,00
330.000,00
150.000,00
550.000,00
485.000,00
180.000,00
150.000,00
255.000,00
280.000,00
50.825,00
235.000,00
235.000,00
TUTTI I FRUTTI 2009 – 23
L’INNOVAZIONE SOLIDA
DI «CULTURE IN LOCO»
La prima bonifica agraria del Metapontino avvenne tra
il VI e il V secolo a.C. sotto il segno delle geometrie
della razionalità pitagorica, con la pianificazione di
canali per l’agricoltura e sistemi di urbanizzazione.
Se ne è parlato lo scorso anno al Convegno
internazionale “Metaponto ai tempi di Pitagora”.
Una cosa straordinaria. Ma la cosa ancora più
straordinaria è che la riforma del 1950 – dopo più di
due millenni – intervenne sulle stesse aree. Quasi
ricalcando quella «antica» razionalità. E forse a
dirci che esiste un genius loci che andrebbe sempre
ascoltato.
E forse era proprio questa la suggestione dietro la
messa in scena realizzata per l’attrice Pamela Villoresi
che ha fatto ascoltare le voci delle donne di Omero
e di Ulisse, così antiche e così moderne, donne che
superano il tempo, recitando nel tempio di Hera,
coevo a quei personaggi.
L’uno e l’altro evento si sono tenuti all’interno del
programma «Culture in loco», varato nel 2008 ma
che si prospetta pluriennale. «Culture in loco» ha un
notevole carattere di innovazione, nel panorama dei
progetti istituzionali, su fondi europei o nazionali,
per promuovere il territorio valorizzando le risorse
culturali. Un carattere di innovazione che assume
uno sguardo strategico sui luoghi e si muove su
due assi operativi: l’aspetto della formazione –
puntare, cioè, alla costruzione di solide competenze
professionali in loco, in grado di «durare» oltre il
tempo dell’intervento pubblico – e l’aspetto della
partecipazione – cioè, il coinvolgimento dal basso
dell’associazionismo e delle istituzioni, autonomie
locali, associazioni culturali, impresa, università,
scuola e ricerca, per individuare le specifiche
tematiche, senza «calare dall’alto» i programmi di
intervento, ma tenendo conto di ogni specifica storia.
Giustamente, per il 2008, si snocciolano i numeri, che
danno poi conto concreto delle cose: 137 sono stati
24 – PIT METAPONTINO
i soggetti coinvolti nelle partecipazioni strategiche,
416 le risorse umane messe in formazione. Ecco, è
questa che può essere definita «integrazione».
È una strada diversa da quella effimera del «Grande
evento», che sul momento intercetta attenzione e
interesse ma sedimenta poco e nulla. Qui, invece,
si è puntato e si punta ancora ad attrarre adeguati
flussi turistici mirando a contribuire concretamente
alla qualificazione professionale di operatori nel
settore ed alla crescita della capacità imprenditoriale
sul territorio. Insomma, qualità, sempre ai massimi
livelli, con il coinvolgimento di artisti ed esperti di
fama nazionale e internazionale, ma nello stesso
tempo attenzione a costruire, mattone su mattone,
e a partire da quella risorsa indispensabile che è il
capitale umano, autonomia territoriale nel campo
del turismo culturale. Quello che manca non sono
certo i filoni auriferi di enormi giacimenti culturali;
semmai, appunto, essi abbisognano di continue
letture, riletture, aggiornamenti, nuovi sguardi per
associare diversamente, valorizzare, interpretare,
e quindi scoprire e riscoprire, la storia dei luoghi,
perché possa essere goduta, letteralmente, da
sempre maggiori e differenti quantità di pubblico.
Ed è stato proprio sotto questo segno, di «porgere»
diversamente il patrimonio culturale del luogo, che
nel 2008 si è mosso il Pit Metapontino sul filone
del tematismo selezionato e proposto nell’ambito
regionale, e cioè «il Sistema della archeologia
classica, dei santuari, dei parchi naturalistici, dei
parchi letterari», articolato in tre voci e aree:
1. il Museo e Parco Archeologico del Metapontino;
2. il Parco letterario “Isabella Morra” di Valsinni ed
altre significative personalità quali: Albino Pierro e
Francesco Lomonaco;
3. il Parco Musicale Carafa.
Così, dall’Incontro internazionale di studio su
“Metaponto ai tempi di Pitagora”, con esperti da
tutto il mondo – passando per la manifestazione
“In-Canto d’amore. Voci antiche di donne vicine”,
presso le Tavole Palatine, e per la rappresentazione
teatrale “Teorema dell’essenza” tenutasi al Parco
Archeologico Apollo Licio – si è arrivati al progetto
“Parole & Visioni”, Immagini e Territori in Isabella
Morra, Albino Piero e Francesco Lomonaco, con
lettura dell’opera di Albino Pierro, e alla “Soirée
Carafa”, uno spettacolo musicale di recitazione e
ballo, per ricordare «l’ultimo principe di Colobraro»,
musicista e compositore dell’800. Come si capisce
facilmente, la stratificazione culturale che il territorio
offre è straordinaria, muovendosi dalla Magna
Grecia, e dall’importanza del pitagorismo non solo
nella cultura ma anche nel governo delle colonie
greche, sino al Tardo MedioEvo e al Cinquecento con
la Morra, e poi ancora alla fine dell’Illuminismo,
e all’esperienza della Repubblica partenopea che
getta i semi del Risorgimento con Lomonaco, sino
alla modernità con Carafa e alla contemporaneità
con Pierro. E in questo straordinario «spaccato» di
cultura nazionale e europea, come torrenti di sapere
che scendono giù per calanchi, ci sono stati veri e
propri momenti di studio, più “raccolti”, e momenti
di spettacolo dove la partecipazione e l’emozione del
pubblico sono stati larghissimi, godendo peraltro di
luoghi dalla suggestione senza pari. Questa «traccia»
di lavoro sarà mantenuta: tutte le manifestazioni
sono state organizzate da chi aveva partecipato ai
processi di formazione, a riprova che le disponibilità e
i talenti e le intelligenze non mancano, e che si tratta
proprio di dare loro «forma di impresa». Questo è
l’intento del programma «Culture in loco»: una azione
di sistema con una serie di interventi tutti orientati
alla creazione di una rete di promozione e sviluppo
del patrimonio culturale lucano.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 25
T
T
I
F
T
U T I - - - - - R U T
I - - 26 – PIT METAPONTINO
L’Estate culturale 2009
nei Comuni di
Bernalda | 32
Colobraro | 33
Montalbano Jonico | 34
Nova Siri | 37
Pisticci | 38
Policoro | 42
Rotondella | 44
Scanzano Jonico | 46
San Giorgio Lucano | 47
Tursi | 48
Valsinni | 49
TUTTI I FRUTTI 2009 – 27
BENTORNATO CINEMADAMARE
Alla settima edizione il più grande raduno di
giovani registi del mondo. Nato un lustro fa
sulla costa jonica, l’originale Festival quest’anno
si svolge nelle cinque principali regioni del
Mezzogiorno. Quattro le tappe lucane: Matera,
Metaponto, San Severino Lucano e Nova Siri
--------------------------------------------------------------------
Il Direttore della Rassegna, Franco Rina, lucano di
nascita e romano di adozione, e quanti (nei Comuni
del Metapontino e del Basso Sinni) dal primo
momento risposero con entusiasmo al suo invito (che
ai più poteva sembrare velleitario) hanno davvero di
che essere soddisfatti ed orgogliosi.
CinemadaMare, alla sua settima edizione, è
sicuramente (e da tempo) entrato nel novero
dei grandi appuntamenti internazionali, per chi
davvero ama il cinema e non solo il red carpet.
Grandi capolavori, opere prime, corti, dibattiti, libri,
celebrazioni, produzioni.
Ma che cos’è questa rassegna?
È l’antica atmosfera del Cinema Italiano – rispondono
dal loro sito gli organizzatori – come un rituale che
raduna la gente comune in una piazza d’estate.
È il viaggio dell’eroe, presente fin dai primi esempi
di narrazione; la scoperta di posti, molto lontani dai
classici percorsi turistici. È il vivere comune e la piena
cooperazione. È la possibilità di incontrare persone
provenienti da ogni parte del mondo per confrontare i
propri lavori e capacità.
Questi ed ancora di più sono gli elementi che ispirano
questo originale innovativo Film Festival.
La sfida consiste nel giungere in Italia vivendo e
lavorando con stranieri, dividendo tutto – stanze e
obiettivi, docce e storie, opportunità ed imprevisti.
I giovani filmmaker possono essere qui parte o leader
di un team pienamente pronto ad aiutare e a lavorare
senza sosta per lo stesso obiettivo: fare film, prima di
tutto un lavoro collettivo.
Film Festival si svolge nelle cinque principali regioni
del Sud Italia. È un Festival che dura sei settimana
in sei città. I 150 filmmakers viaggiano insieme al
Festival, con il pullman del Festival e altri mezzi,
invadendo e scoprendo ogni tappa del tour. In ogni
città i partecipanti hanno la possibilità sia di girare e
proiettare film sia di partecipare ai seminari.
Il Festival trascorre approssimativamente una
settimana in ogni città, per un totale di sette
competizioni (6 weekly competitions) più quella
finale (Epeo D’Oro 2009).
28 – PIT METAPONTINO
Cartellone
della VII edizione di Cinemadamare
----------------------------------------------------------Bari dal 4 al 9 luglio
Matera dall’11 al 16 luglio
San Potito Sannitico dal 18 al 23 luglio
Reggio Calabria dal 25 al 30 luglio
Acireale dal 31 luglio al 6 agosto
San Severino Lucano 8 agosto
Metaponto 8 agosto
Nova Siri dal 10 al 15 agosto
--------------------------------------------------NOVA SIRI
10 agosto Film corti in concorso
Pasquale Scimeca inaugura la tappa conclusiva
Film Rosso Malpelo di P. Scimeca
--------------------------------------------------11 agosto Film corti in concorso
Pasquale Scimeca presenta un altro suo film Placido
Rizzotto
--------------------------------------------------12 agosto Film corti in concorso
Antonello Faretta presenta il suo film Nine poems in
Basilicata
--------------------------------------------------13 agosto Film corti in concorso
Film Pochi giorni per capire del regista Carlo Fusco,
presente alla proiezione
--------------------------------------------------14 agosto Film corti in concorso
Il Festival si interroga su come il Cinema italiano abbia
raccontato gli Anni di Piombo. Presenti lo scrittore
Loris Tonino Paroli con il suo libro Andate e ritorni,
e il regista Giovanni Fasanella con il suo film Il sol
dell’avvenire
--------------------------------------------------15 agosto Ultima serata di film corti in concorso
Film Il marchese del Grillo
Premiazione dei vincitori del concorso CinemadaMare
2009: Epeo 2009
Weekly competition: proiezione dei film brevi che
i nostri giovani cineasti hanno girato nell’arco di una
settimana nel comune di Nova Siri, e premiazione
del migliore.
--------------------------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 29
LUCANIA
FILM
FESTIVAL
Festival dei luoghi e delle persone, il Lucania Film
Festival è il primo Festival di Cinema nato in Basilicata.
Giunto alla sua Decima Edizione, è organizzato
dall’associazione Allelammie di Pisticci
-------------------------------------------------------------------------
L’Archivio lucano delle voci
L’Archivio è un’associazione culturale nata nel 2003
nelle terre joniche lucane. Nel corso degli anni le
attività, di tipo multidisciplinare, si sono svolte in
diverse aree del territorio regionale articolandosi in
convegni, seminari, laboratori e con la promozione e
cura di spettacoli, mostre, festival.
Insieme al Pit, l’Archivio ha promosso il progetto
Burattini del Mediterraneo e quello dedicato agli
Spaventapasseri.
Oggi l’Archivio è prevalentemente impegnato nella
costituzione di gruppi di ricerca con giovani studiosi
della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia al fine
di costituire centri di studio dove la formazione
intellettuale e manuale possano trovare forme stabili
del lavoro.
Per la fine dell’estate l’Archivio intende presentare
la ripresa di alcuni lavori precedentemente svolti e
vuole proporne di nuovi.
1. Storie del bosco Pantano. Presentazione di un
progetto drammaturgico, a cura di Lara Fortunato.
2. Raffaele Giura Longo. Un progetto con l’Archivio,
a cura di Andrea Lisanti.
3. Servitù civili e militari. Preliminari per un
convegno. A cura di Giovanni La Guardia.
Tutte le iniziative si svolgeranno tra la fine di agosto
e l’inizio di settembre nei Comuni di Rotondella, Nova
Siri e Policoro.
Associazione ONLUS Archivio Lucano delle Voci
viale Romagna, 22 – 75023 Montalbano Jonico
Info: 3276644820 – 3395229236
[email protected]
Pisticci eventi
Precisione, pazienza, estro e passione: sono gli
ingredienti fondamentali per costruire le sculture
di sabbia, in riva al mare. A Marina di Pisticci,
sulla spiaggia di San Basilio, per il secondo anno,
l’associazione culturale Lykeios ha organizzato il
Festival internazionale di sculture di sabbia che, di
edizione in edizione, consente di dare forma alla
sabbia seguendo un argomento specifico. Quest’anno
le creazioni ruoteranno attorno al tema dell’Universo,
scelto in quanto il 2009 è l’Anno Internazionale
dell’Astronomia.
Dal 6 al 10 agosto, Meraviglie di Sabbia vedrà
scendere in spiaggia con gli attrezzi del mestiere
Leonardo Ugolini nelle vesti di direttore artistico,
Irina Taflevskaya dall’Ucraina, Fergus Mulvany
dall’Irlanda e Pavel Zadaniuk dalla Russia. Si tratta
di professionisti di fama mondiale, ma questo non
vuol dire che la manifestazione non debba essere alla
portata di tutti: anche i dilettanti potranno cimentarsi
in questa suggestiva arte, grazie all’organizzazione
di laboratori intensivi di tecniche di sculture di
sabbia e alla conseguente competizione. Ci sarà poi
modo di scaldare le serate con concerti, osservazioni
astronomiche, degustazioni di prodotti tipici lucani e
corsi per imparare a costruire gli aquiloni.
Un iniziale assaggio di Meraviglie di Sabbia sarà già
offerto il 3 e 4 agosto a Marconia, mentre la gara per
dilettanti è prevista per la mattinata del 10 agosto.
Sicuramente un ottimo modo per occupare il tempo
da trascorrere in spiaggia e per avvicinarsi ad un’arte
particolare e molto coinvolgente.
PISTICCI, RIONE TERRAVECCHIA 10-13 AGOSTO 2009
-----------------------------------------------------10 agosto I Movie-tour del LFF: percorsi Cineturistici
nei calanchi della provincia di Matera. Proiezione corti in
concorso. Francesco Baccini in concerto.
-----------------------------------------------------11 agosto Proiezione corti in concorso
Rocco Papaleo in concerto
-----------------------------------------------------12 agosto Proiezione corti in concorso
Filippo Solibello (Caterpillar – Radio Due): evento sulla
comunicazione radiofonica
-----------------------------------------------------13 agosto Proiezione corti in concorso. Premiazione.
The Hormonauts in concerto
-----------------------------------------------------
30 – PIT METAPONTINO
TUTTI I FRUTTI 2009 – 31
Bernalda/Metaponto
www.comune.bernalda.mt.it
----------------------------------16 luglio Festa della Madonna
del Carmine. Bernalda, Corso Italia
----------------------------------17 luglio Spettacolo futurista
dell’attore Antonio Petrocelli
Metaponto, Teatro Greco
----------------------------------17 e 18 luglio Mostra dell’arte
Bernalda, Palazzo Ferri
----------------------------------24 luglio Concerto musicale
Conservatorio di musica E.R. Duni
di Matera. Metaponto Lido
----------------------------------31 luglio Il rituale del vino tra
Grecia e Magna Grecia, a cura di
Massimo Osanna - Dir. della Scuola
di Specializzazione Archeologica
dell’Università di Basilicata. Assaggi
di prodotti e vino del metapontino
Metaponto, Tavole Palatine
----------------------------------1 agosto Sfilata di moda
a cura dell’Ass. Multisonica
Bernalda, Piazza San Rocco
----------------------------------2/9 agosto Mostra di pittura
Il Lucanino Bernalda, Sala Incontro
----------------------------------7 agosto Sagra dell’anguria
Bernalda - Corso Umberto
----------------------------------8 agosto Cinemadamare, presentazione del film Gran Torino o Lo
Bernalda
Camarda sino al XV secolo, questa importante cittadina (posta
sull’ultima collina alla sinistra del Basento prima della pianura) prese
poi il nome di Bernalda dal feudatario Berardino della corte Aragonese,
che qui, in un luogo più salubre e meglio difendibile, fece costruire il
castello della famiglia feudataria, trasferendovi anche la popolazione.
Il castello, adibito oggi ad abitazione, con le sue due torri decisamente
aragonesi, è posto di fronte alla chiesa madre di San Berardino, la quale
per parte sua offre forti richiami bizantini ed ospita un interessante
altare in marmo del XVIII secolo, oltre alla bella statua lignea del Santo.
Il convento di Sant’Antonio (XVII secolo) è sede invece del Municipio,
mentre il chiostro affrescato ospita le principali manifestazioni culturali
estive. Fa parte del comune di Bernalda anche Metaponto, città fra
due fiumi, una delle più note mete marinare della costa jonica lucana
e antica colonia agricola della civiltà greca: qui si possono visitare,
infatti, insieme al Museo nazionale, la necropoli di Crucinia, il Parco
archeologico, le Tavole Palatine.
A Bernalda, oltre a frequentare i diversi ristoranti tipici, non dimenticate
di comperare le scorzette ( o lingue di suocera), deliziosi pasticci fatti
con mandorle e cioccolato fondente.
32 – PIT METAPONTINO
strano caso di Benjamin Button
da parte del giornalista de La 7
Franco Rina Metaponto, Castello di
Torremare
----------------------------------8 agosto Sagra del cinghiale
a cura dell’Ass. Libera Caccia
Bernalda, Corso Umberto
----------------------------------10 - 11 - 12 agosto Festa di San
Leone Magno. Metaponto Borgo e
Lido, Piazza Giovanni XXIII
----------------------------------11 agosto Musica a cura di Loglisci,
Manzara, Ventura Metaponto Borgo,
P.zza Giovanni XXIII
----------------------------------13 e 14 agosto V Mostra
enogastronomica di Basilicata
a cura della Pro loco Metaponto
Metaponto Lido, Piazza Alessidamo
----------------------------------14 agosto Jazz caldo e freddo
del Quartetto di Attilio Troiano
Metaponto - teatro Greco
-----------------------------------
16 agosto VI Mostra canina
amatoriale del metapontino
a cura dela Pro Loco Metaponto
Metaponto, lungomare Nettuno
----------------------------------dal 19 al 23 agosto Festa di San
Bernardino da Siena
Bernalda, Corso Umberto
----------------------------------21 agosto Passeggiata sul tema
“Lo splendore della colonia greca di
Metaponto” con Antonio De Siena,
Dir. Museo Nazionale di Metaponto.
Assaggi di prodotti e vino del
metapontino. Metaponto
----------------------------------29 agosto Spettacolo teatrale a cura
del Circolo Acli di Bernalda
Compagnia teatrale “a galett” di
Castelluccio Inferiore
Metaponto, Castello Torremare
----------------------------------Luglio e Agosto 2009 Le notti di
Epeo. Un mese di poesia tra vino
e l’ironia. Serate a Metaponto
presentate da Roberto Linzalone
----------------------------------Mercato: il 13 di ogni mese
Feste religiose: 16 luglio, Madonna
del Carmine.
20 maggio e dal 16 al 23 agosto
S. Bernardino da Siena (Patrono)
26 agosto, SS. Medici
----------------------------------Bernalda Mt
Località Metaponto borgo
Tel. 0835 745327
www.comune.bernalda.mt.it
Museo Archeologico Nazionale
Metaponto
Il Museo Archeologico Nazionale
di Metaponto, attraverso una
selezione qualificata di reperti
di recente acquisizione, propone
un quadro archeologico del
territorio metapontino, a partire
dalla Preistoria sino al periodo
tardoantico. Le sezioni principali
illustrano: 1. le forme iniziali
del popolamento ad opera degli
Enotri-Choni durante la media
età del bronzo e l’età del ferro;
2. l’arrivo dei Greci dall’Acaia
(regione del Peloponneso)
durante il VII secolo a.C.; 3. la
formazione della colonia con
l’occupazione del territorio
e lo sviluppo della città, 4.
le trasformazioni dei centri
italici del retroterra tra VI e IV
secolo a.C.; 5. il periodo della
conquista romana e del graduale
abbandono di Metaponto.
Servizi al pubblico: visite guidate
Giorni e orario d’apertura:
ore 9,00 20,00 ; Chiusura
settimanale: lunedì mattina
Costo del biglietto: € 2,50;
biglietto unico per museo e aree
archeologiche, da acquistare al
Museo; Riduzioni: secondo le
disposizioni vigenti nei musei
statali. Come arrivare: sulla
Strada Statale 106 Taranto-Reggio
Calabria, uscita Metaponto
L’estate di Colobraro
www.colobraro.eu
----------------------------------18-19 Luglio ore 18.00 Parco
giochi area sportiva: Manifestazioni
Ludiche e spettacoli di animazione
I bambini di telethon
----------------------------------27 luglio ore 21.00 Cabaret
Arena di viale Vittorio Veneto
----------------------------------1 agosto ore 21.00 Arena viale
Vittorio Veneto:
Recital Paolo di Tarso
----------------------------------2 agosto ore 21.00 Arena viale
Vittorio Veneto: Musical Mamma mia
o Notre Dame de Paris
--------------------------------13 agosto ore 21.00 Largo del
Castello: Jazz & dintorni Matera
Brothers Trio
----------------------------------20 Agosto ore 21.00 Piazza Elena
Concorso nazionale Miss Italia
----------------------------------Fiere: 11 giugno 28 luglio
Mercato: il 15 di ogni mese
Feste religiose: 9 maggio, S. Nicola
(Patrono)
----------------------------------16 agosto Festa di San Rocco:
solenne processione e in serata
concerto bandistico
----------------------------------Seconda domenica di settembre,
Madonna del Bosco (in località
bosco di Siriani)
-----------------------------------
Colobraro
Piccolo e antico centro della valle del Sinni, domina l’intera vallata con un’ampia fantastica visuale: dal
maestoso massiccio del Pollino alla pianura metapontina, fino al Golfo di Taranto.
Il primo nucleo del paese (sorto intorno al Mille) deriverebbe da un cenobio di monaci Basiliani; a questi si
fa risalire la realizzazione della chiesa di Santa Maria di Cironofrio, oggi Santa Maria della Neve. Della storia
remota di Colobraro sopravvivono i ruderi del castello baronale (XII sec.) con annessa la splendida cappella
gentilizia.
Nella parte bassa del paese è invece visitabile il convento dei Francescani (eretto nel 1601) e la vicina chiesa
di S. Antonio da Padova con i suoi interessanti altari marmorei e un imponente organo d’epoca.
Ma Colobraro è noto a studiosi e curiosi di tutto il mondo per l’intensa e diffusa vita magica che, come in
molti altri centri del Mezzogiorno interno, impegnava le sue famiglie fino agli anni Cinquanta: monumentale
(nell’iconografia mondiale) è l’immagine di Maddalena La Rocca, la fattucchiera qui immortalata da Franco
Pinna nell’ottobre del 1952, che Ernesto de Martino pubblicò nel 1959 nel volume Sud e magia.
Ma la singolarità di questi luoghi qualche anno prima aveva attratto anche fotografi d’arte quali David
Seymour, detto Chim, e Henri Cartier-Bresson.
Se capitate a Colobraro, insieme alla bellezza delle sue chiese e dei suoi conventi, cercate la magia… di un piatto
unico: assaggiate, se vi riesce, la carne all’us sa fier (la carne all’uso della fiera), una pastorale locale di castrato:
la fiera evocata è quella millenaria della vicina Anglona.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 33
Montalbano
Jonico
Il centro – che domina la valle del fiume Agri, godendo di uno dei
paesaggi calanchivi tra i più suggestivi e spettacolari d’Europa – secondo
alcune fonti deve il suo nome proprio al colore chiaro (bianco) delle
argille su cui sorge e da cui è circondato, ovvero, secondo altri, al
gentilizio Albius, proprietario del luogo. Solo dopo l’Unità d’Italia gli è
stato aggiunto l’appellativo “Jonico”. L’area circostante era abitata già
nel periodo ellenistico-romano e numerosi sono gli scavi archeologici a
testimoniarlo (vedi il parco archeologico Bosco Andriace). Nella guerra
tra Taranto e Roma, Montalbano si alleò con quest’ultima.
Numerose sono le testimonianze artistico-monumentali da visitare
nel centro storico: la porta dell’Orologio, detta anche porta Castello,
introduce al rione Terravecchia; qui si trova la chieda medioevale a tre
navate (ricca di pregevoli opere pittoriche e statue lignee) dedicata a
Santa Maria dell’Episcopio.
La cittadina ha dato i natali a personaggi illustri: Melchiorre da
Montalbano, fine architetto e scultore del XIII secolo, e Francesco
Lomonaco letterato e attivo rivoluzionario nei moti napoletani del 1799.
Dalla storia alle curiosità: di Montalbano era anche la famiglia di Nicola
Romeo, fondatore della famosa casa automobilistica Alfa Romeo.
34 – PIT METAPONTINO
L’estate di Montalbano J.
www.comune.montalbano.mt.it
----------------------------------Dall’8 al 26 luglio Mostra,
Rassegna, Rievocazione storica.
In Piazza Vittoria Mostra di
abiti nuziali degli anni ’40-60
accompagnati da documenti
matrimoniali antichi e foto dei
matrimoni dell’epoca che mostrano
le coppie di sposi della Montalbano
Jonico di quegli anni, le macchine
utilizzate in quelle circostanze
e altre caratteristiche molto
interessanti: una piccola riscoperta
delle tradizioni degli anni passati.
Giorni feriali: ore 17.00/21.00;
Giorni festivi: ore 10.00/13.00
e ore 17.00/21.00;
A cura della Pro Loco e del Comune
di Montalbano J.
Tel. 0835594066 – 3297486277
[email protected]
----------------------------------9 luglio Stadio comunale
I Memorial Tarquinio Prisco
L’evento sportivo, dedicato alla
memoria di un appassionato
sportivo recentemente scomparso,
consiste nella disputa amichevole di
una partita di calcio tra due squadre
che hanno segnato la storia del
calcio montalbanese, ovviamente
“ricomposte alla meglio”:
la storica FOLGORE e l’altrettanto
importante AURORA
Forum permanente giovanile
Tel. 0835691832 – 0835593803
3203784958 – 3349883142
3209185352
[email protected]
----------------------------------10 luglio ore 20.39 Piazza delle
Vittorie: Sulle ali della Fantasia
La storia di “Peter Pan”, con balli
e canti, con la partecipazione
di bambini e ragazzi, diretti da
maestri di ballo, all’insegna del
divertimento e dell’intrattenimento.
----------------------------------16 luglio - 7 agosto I vecchi tratturi
dei calanchi di Montalbano Jonico.
Evento sportivo e di educazione
ambientale. Escursione guidata
nei calanchi: Le vie dei contadini
dai giardini delle arance alla Terra
Vecchia di Montalbano Jonico,
lungo le antiche mulattiere (appiett
u mulin). Passeggiata guidata tra
le spettacolari creste calanchive
del comune di Montalbano Jonico,
alla ricerca di percorsi perduti e di
panorami unici al mondo. Nella città
di Montalbano Jonico ricade un
sito di particolare pregio geologico
e paesaggistico: il Geosito dei
Calanchi.
Il centro storico di Montalbano
Jonico è collegato alla fertile valle
dell’Agri da una rete di mulattiere
(appiett u mulin) che attraversano
i calanchi, un tempo via obbligata
per i contadini che quotidianamente
si recavano nei propri poderi
(giardini). Le escursioni in
programma guideranno i visitatori
attraverso un facile percorso
lungo una delle più suggestive
e panoramiche mulattiere, con
osservazioni botaniche, geologiche,
paleontologiche e spiegazioni
storico-culturali. La passeggiata
si concluderà con lo spettacolo
del tramonto dal belvedere di
Montalbano Jonico sui Calanchi.
Orari: incontro ore 16.30 in Piazza
Vittoria. Rientro sul Belvedere dei
calanchi ore 20.00. CEA Centro
di Educazione Ambientale,
Circolo Legambiente e Comune di
Montalbano J.
Tel. 0835745071 – 3314435987
[email protected]
----------------------------------19 luglio dalle ore 20.00 in piazza
Giovanni Paolo II (dietro la sede
comunale): A passo di danza
Danza, spettacolo, evento sportivo
La serata sarà allietata dalla musica
e dalla danza di ogni genere.
Saranno presenti numerosi gruppi
ospiti di ballerini provenienti da
tutta Italia che si cimenteranno
nelle varie performance, dal
moderno al classico.Latin Dance e
Comune di Montalbano J.
----------------------------------20-21-22-24-27-28-29-30-31
luglio e 1 agosto Torneo di calcetto
Estate 2009. Presso il campo di
calcio situato dietro il plesso
della Scuola Media. Associazione
“Giovani di Quartiere”, Polisportiva
Montalbano 2009 e Comune di
Montalbano J.
Tel. 0835691832 – 3393048582
3203784958 – 3349883142
[email protected]
----------------------------------25 luglio Giochi d’acqua e
Teatrino dei burattini dalle ore
17.00 in Piazza Giovanni Paolo II
(dietro la sede comunale). Forum
Giovanile Permanente e Comune di
Montalbano J.
----------------------------------26 luglio 3a edizione Moda Estate
con la tappa Miss Universe Italy
Cortile della Scuola elementare
La manifestazione prevede una
sfilata di moda di abiti delle attività
commerciali presenti sul nostro
territorio. La presentazione della
serata sarà affidata alla conduttrice
televisiva Barbara Chiappini.
Associazione Giovani di Quartiere,
Accademia dello Spettacolo
“Fra Cielo e Terra” e Comune di
Montalbano J.
Tel. 0835691832 – 3898344850
3203784958 – 3349883142
[email protected]
----------------------------------30 luglio ore 21.30 Piazza Fanti
Corte del Palazzo del Cavaliere
(Palazzo Barone Federici)
Anteprima del Lucania Film Festival.
In occasione della decima edizione
del Festival Internazionale del
Cinema della Basilicata - Lucania
Film Festival (LFF) - l’Associazione
Culturale “Cinemaedarte” presenta
un inedito ed esclusivo palinsesto
cinematografico: la proiezione dei
film premiati nelle ultime edizioni
del LFF, opere di alto profilo estetico
e di contenuto, di provenienza
italiana e internazionale.
Cinemaedarte, LucaniaFilmFestival,
Allelammie e Comune di Montalbano
Tel. 0835691211 fax 0835691211
3286314715 - 3335624667
[email protected]
www.cinemaedarte.it
----------------------------------dall’1 al 9 agosto inizio ore 14.00
Torneo Open 2009 Città di
Montalbano Jonico. Stadio
comunale Puccio Dellorusso
di via Sant’Antuono
Circolo Tennis, Associazione
Sportiva dilettantistica e Comune di
Montalbano J. Tel. 0835593728
3346708183 – 3388512313
[email protected]
----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 35
3 agosto ore 16.00/24.00
Notte in Rosa, II edizione
Vie e piazze varie dell’intera
cittadina. In continuità con la
giornata trascorsa insieme l’8
agosto dello scorso anno, lunedì 3
agosto tutta la città si accenderà di
luce nuova e l’Associazione culturale
tingerà di rosa l’intera giornata,
dal pomeriggio sino alla notte,
inaugurando degli scorci itineranti
di eventi culturali imperdibili,
di intrattenimento e di puro
divertimento in musica, canzoni,
arte, balli, giochi nelle varie piazze,
strade e locali.
Associazione culturale Voce di
Donna e Comune di Montalbano J.
3392268007
[email protected]
----------------------------------4 agosto Festival dell’organetto
e della zampogna. Dalle ore
20.30 in Piazza Eraclea (Centro
storico). Festival accompagnato da
strumenti antichi per la rivisitazione
e valorizzazione dei canti della
tradizione popolare montalbanese.
Pro Loco e Comune di Montalbano J.
----------------------------------Dal 7 al 23 agosto VIII Trofeo San
Rocco - Città di Montalbano Jonico
Gara di Tiro a Volo specialità
Piattello Trap Americano presso
l’area privata posta dietro la
residenza della famiglia Prisco in
zona Montesano.
FIDC Federazione Italiana della
Caccia e Comune di Montalbano
Tel. 0835692324 – 3288367428
3205529944 – [email protected]
----------------------------------10 agosto Serata di musica e balli
all’aperto nella Notte di San Lorenzo
Presso il piazzale antistante il
Palazzetto dello Sport in zona
Montesano.
Forum Giovanile Permanente,
Polisportiva Montalbano 2009 e
Comune di Montalbano J.
----------------------------------12 agosto ore 20.30 in Piazza
Savonarola: Recital lirico
Concerto lirico con arie del
repertorio delle opere italiane, con
la collaborazione del Soprano Silvia
Barletta, al pianoforte il Maestro
Danilo Panico
Pro Loco e Comune di Montalbano J.
36 – PIT METAPONTINO
----------------------------------12 agosto Festa della Terravecchia
Dalle ore 18.00 - Centro storico
Festa popolare, incontro e
rievocazione storica. Serata
di intrattenimento, mostre,
divertimento musicale, teatrale e
rivisitazione dei luoghi storici.
Comune di Montalbano J., Forum
Giovanile Permanente e Pro Loco
----------------------------------Dal 14 al 16 agosto Festa di
Sant’Assunta e San Rocco
Programma religioso e civile.
Comitato Festa San Rocco e Comune
di Montalbano J.
Tel. 0835691290 – 3382519961
----------------------------------20 agosto Concerto di flauti
Concerto di un “Quintetto di flauti”
Dalle ore 20.30 in Piazza Savonarola
(Centro storico)
Pro Loco e Comune di Montalbano J.
----------------------------------22 agosto Escursione guidata
nei calanchi verso la località “la
Petrolla”. Passeggiata guidata tra
le spettacolari creste calanchive
del comune di Montalbano Jonico,
alla ricerca di percorsi perduti e di
panorami unici al mondo verso la
meta da raggiungere: “la Petrolla”.
Orari da stabilire
Centro di Educazione Ambientale
(CEA), Circolo Legambiente di
Montalbano Jonico e Comune di
Montalbano
----------------------------------23 agosto ore 20.00 Chiesa Tempio
dello Spirito Santo
Rassegna polifonica. Rassegna
corale con quattro cori polifonici.
Associazione Euterpe
e Comune di Montalbano J.
Tel. 0835691756 – 3392836484
[email protected]
----------------------------------30 agosto ore 21.00, Piazza
Mascagni, Borgo Nuovo
Memorial Lucio Battisti
Serata musicale dedicata al grande
poeta della musica italiana, Lucio
Battisti. Comune di Montalbano e
Forum Giovanile Permanente
----------------------------------10 settembre Prodotti tipici: dalla
produzione alla tavola
Ore 18.30, da Corso Carlo Alberto
a Piazza Eraclea. La serata sarà
caratterizzata dalla dimostrazione,
simulata in diretta, delle vecchie
tecniche di produzione dei prodotti
tipici locali con la nostalgia dei
vecchi tempi. La degustazione sarà
accompagnata dalla musica e dai
balli popolari sulle strade del centro
storico.
Comune di Montalbano J. e Forum
Giovanile Permanente
----------------------------------18 settembre Festa del Socio
Ore 20.00, sede della Società
Operaia di Mutuo Soccorso, Corso
Carlo Alberto, 2. Un momento di
incontro e di festa tra i soci della
Società Operaia di Mutuo Soccorso,
che si conclude con la premiazione
dei soci stessi o figli di soci che si
sono distinti nello studio.
Società Operaia di Mutuo Soccorso
e Comune di Montalbano J.
----------------------------------Dal 19 al 23 settembre
Festa di San Maurizio
(Santo Patrono della città)
Festa popolare, civile e religiosa
Comune di Montalbano J. e del
Comitato Festa Patronale
----------------------------------3 novembre Mostra permanente
di arte contemporanea
Ore 20.30, Aula Magna delle Scuole
Elementari di viale dei Caduti
Curatore: l’artista Giuseppe Filardi
Associazione Euterpe e Comune di
Montalbano J.
-----------------------------------
Nova
Siri
Il colle su cui sorge il centro storico della cittadina era conosciuto
nell’antichità con il toponimo di Castrum Boletum. Quest’ultimo
permane nei secoli, anche se con varianti diverse, fino al 1872 quando,
per ricordare la città greca antica, viene adottato, con un Regio
Decreto, l’attuale nome di Nova Siri. I primi insediamenti risalgono
infatti all’epoca della Magna Grecia.
Di epoca romana, invece, il territorio di Nova Siri conserva i resti di una
villa imperiale in località Cugno dei Vagni, le vasche di Sant’Alessio
(antiche terme romane), dove poi in epoca bizantina sorgerà un
monastero, una porta d’accesso al paese e un piccolo acquedotto.
Di origine più recente è l’interessante Torre Bollita, parte di un sistema
difensivo realizzato dagli Spagnoli. Il centro storico serba architetture
assai godibili: qui si alternano, infatti, chiese e palazzi di buona
fattura. Di sicuro interesse artistico è la Chiesa Madre (1585) dedicata
all’Assunta, con la facciata in stile barocco, dipinti e statue del ‘600 e
del ‘700 e un coro ligneo ad intaglio del 1783. Poco lontano dall’abitato
è stata costruita, nella seconda metà del ‘600, la Cappella della Sulla.
La parte nuova della città, con accoglienti strutture ricettive e moderni
insediamenti produttivi, si è sviluppata invece a valle, tra la statale
jonica e il mare.
A Nova Siri si possono fare acquisti di buoni vini ed ottimo miele di
arancio. Non dimenticate poi di mangiare (nelle trattorie e nelle
famiglie) il piatto du traptar (pietanza contadina preparata con patate,
pomodori, peperoni secchi e peperoncini).
L’estate a Nova Siri
www.novasiri.it
----------------------------------19 luglio ore 21.00, Nova Siri
Centro, P.zza Plebiscito
Il Teatro dei Dioscuri presenta
“A scaricabarili” ossia Nu Bastone
Chiacchierone. Commedia in 2 atti
----------------------------------20 luglio ore 21.00
Nova Siri Marina, Piazza Troisi
Sergio Caputo in concerto
----------------------------------22 luglio ore 21.00
Nova Siri Centro, P.zza Plebiscito
Il Teatro delle Marionette presenta:
“Arlecchino servo di due padroni”,
tratto da C. Goldoni
----------------------------------24 luglio ore 21.00 Nova Siri
Marina, Anfiteatro Totò
Orchestra da Camera Bulgara di
Gabrovo: omaggio al musical. S.no
V. Garvalova – T.re P. Kostov
----------------------------------25 luglio ore 21.00
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Complesso “Krikka reggae” in
concerto di musica reggae
-----------------------------------
26 luglio ore 21.00
Nova Siri Marina, Piazza Troisi
Laura Pausini Tribute Band
Tour 2009
----------------------------------27 luglio ore 21.00
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Federico Fazio canterà i suoi grandi
successi: da un’ora sola ti vorrei…
ad oggi
----------------------------------28 luglio ore 21.00
Nova Siri Marina, Piazza Prova
d’Orchestra, Selezione tappa
regionale Miss Cinema Basilicata
----------------------------------1 e 2 agosto ore 20.00
Nova Siri Marina Piazza papa
Giovanni, Sagra ricchitell
----------------------------------3 agosto ore 21.00
Nova Siri Marina, Piazza Troisi
I Tarantolati di Tricarico
----------------------------------4 agosto ore 21.00
Nova Siri Marina, Piazza Stazione
Blues in town e sound app
----------------------------------4 agosto ore 21.00
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Ass. Cult. Ars et Ludos – comp.
Teatrale I Fuochi Fatui presentano:
Frammenti di Teatro: Te piace
‘u cabaré? – A religgione e ‘a
superstizzione
----------------------------------6 agosto ore 21.00
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Festival Elettrika 09, con la
partecipazione della band Pentole e
Computer
----------------------------------7 e 8 agosto ore 21.00 Nova Siri
Centro, Piazza Plebiscito
L’Associazione Culturale “Gigi
Giannotti” presenta il Siris Festival:
tema “Il Viaggio”.
giorno 7: ARTESUD rassegna
internazionale di Arti Visive con la
mostra “inCammino”.
giorno 8: “La notte dei Briganti”
festa/raduno.
giorno 8: “Viaggio dei sensi”
profumi, sapori
----------------------------------10 agosto ore 22.00 Nova Siri
Marina (lungomare), Piazza Prova
d’orchestra Blues in town
----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 37
11 agosto ore 21.00, Nova Siri
Marina Anfiteatro Totò
Il Teatro delle Marionette presenta:
“Sogno di una notte di mezz’estate”,
tratto da W. Shakespeare
----------------------------------10/16 agosto ore 21.00 Nova Siri
Marina, P.zza Troisi
CinemadaMare 7^ ediz. Rassegna
internazionale itinerante del
Cinema digitale. Il più grande
raduno europeo di Film Makers, con
seminari di formazione. Direttore
Franco Rina.
----------------------------------13 agosto ore 22.00 Nova Siri
Marina (lungomare), Piazza Prova
d’Orchestra: Estemporanea d’arte a
cura dell’Associazione AVIS
----------------------------------14 agosto ore 22.00, Nova Siri
Marina, Piazza Prova d’Orchestra
Antonio Da Costa in concerto
----------------------------------17 agosto ore 21.00
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Orchestra da Camera Bulgara, le più
belle arie di musica lirica
----------------------------------18 agosto ore 21.00, Nova Siri
Centro, Piazza Mazzini (Castello)
Festa della Banda… 30 anni di
concerti del Complesso bandistico
di Nova Siri
----------------------------------19 agosto ore 8/12.00 e 18/21.00,
Nova Siri Marina, Anfiteatro Totò
Festa della Banda… sfilata
delle bande di Montalbano J.,
Ferrandina e Nova Siri (ore 8/12.00)
Maxiconcerto delle tre bande
(ore 18/21.00)
----------------------------------20 agosto ore 21.00 Nova Siri
Centro, Piazza Dante. L’Associazione
“Messaggi Lucani” presenta: “Notte
di Note” festival canoro dei bambini
----------------------------------22 e 23 agosto Nova Siri Centro,
P.zza Plebiscito Medievatando
----------------------------------29 agosto ore 21.00 Nova Siri
Marina, Anfiteatro Totò
Ass. AVIS Concerto di danza,
a cura della “New Siris Dance”
Nova Siri Centro
Serata a cura della Pro Loco
-----------------------------------
38 – PIT METAPONTINO
Pisticci
Anche Pisticci (uno dei centri più belli della regione), pur vantando
splendide spiagge di sabbia finissima, sorge su una collina argillosa
interna e suscita profonde suggestioni con il suo pittoresco paesaggio in
cui si fondono i brulli calanchi, che strapiombano nelle Valli del Basento
e del Cavone, con i filari di bianche casedde del Dirupo.
Teresa Megale così ricorda una significativa tappa del viaggio (verso il
mondo lucano) fatto da Luchino Visconti alla ricerca di Rocco e dei suoi
fratelli: «Pisticci è il luogo fotografato con massima attenzione, nel
quale lo sguardo si concentra in modo fisso nello storico Rione Dirupo.
Di tale quartiere, esempio di architettura spontanea contadina, nato sul
finire del Seicento, Visconti e i suoi collaboratori fissarono ogni strada,
ogni angolo, ogni particolare. Tralasciando le zone alte e signorili del
paese, compreso l’imponente palazzo baronale Rogges, si concentrarono
sull’urbanistica del Dirupo, dove avrebbero potuto ambientare le
immagini iniziali del film, prima del taglio imposto alla sceneggiatura.
Furono sicuramente conquistati dall’ordinata bellezza del posto,
dalle case tutte uguali, bianchi presidi di fronte al paesaggio lunare
dei calanchi, simili a greggi, entro le quali tutto era assolutamente
essenziale: lo spazio, gli arredi, le relazioni culturali, affettive e sociali
che vi si svolgevano. […] Per la sua stessa conformazione urbanistica,
il Rione Dirupo dovette colpire Visconti e i suoi accompagnatori, che
si fermarono a ritrarlo dall’alto, in più angolazioni e ripetutamente,
cominciando dai tetti, finendo con il paesaggio argilloso».
Pisticci è la città dell’Amaro Lucano, ma produce anche ottima luganega
(insaccato) e squisito miele. Se andate a ristorante, chiedete i rucchélé
(gnocchetti) con sugo di lepre.
L’estate di Pisticci
www.comune.pisticci.mt.it
----------------------------------7-8-9 luglio Comitato Feste Cristo
Re e Madonna di Fatima. Dibattiti
inerenti a temi socio-culturali.
----------------------------------10 luglio Karaoke e intrattenimento
dei bambini a cura dei ragazzi di A.C.
della Parrocchia. Comitato Feste
Cristo Re e Madonna di Fatima
----------------------------------11 luglio ore 21,00 Piazza Cristo Re
Spettacolo canoro Il cantabimbi di
Agnese Dolce. Comitato Feste Cristo
Re e Madonna di Fatima
----------------------------------12 luglio ore 21,00 Piazza Cristo Re
Spettacolo con il gruppo Michele
e Marcello & band. Comitato Feste
Cristo Re e Madonna di Fatima
----------------------------------13-20 al 29-30 luglio
Ore 21,00 Cinema Baby Piazza
Umberto I: Foto Video Skoop.
Comune di Pisticci, Assessorato alla
Cultura, Biblioteche Comunali
----------------------------------25 luglio ore 21,00 Piazza J.
Lombardi Musical Tributo La Buona
novella di Fabrizio De Andrè
Associazione Pro Loco Pisticci
----------------------------------28 luglio Revival musicale anni
60/70 con alcuni cantanti dell’epoca
Ore 21,00 Piazza J. Lombardi
Associazione Pro Loco Pisticci
----------------------------------1-2 agosto ore 21,00 Piazza J.
Lombardi: Festival internazionale
del Folklore. Gruppo Folklorico La
Pacchianella
----------------------------------5-6 agosto ore 21,00 Villa
Comunale: VII edizione Teenage
Attack 2009 Ass. Culturale Rock’n
Roll Lollipop
----------------------------------7-20 agosto Locale della Parrocchia
Sant’Antonio Piazza Umberto I
Mostra-mercato di prodotti
artigianali per cerimonia e per
l’arredamento
Associazione Artigianando nell’Arte
----------------------------------8 agosto ore 21,00 Piazza J.
Lombardi Edizione Premio DIRUPO
D’ORO, Pro Loco Pisticci XVI
-----------------------------------
9 agosto Miss baby model
Ore 21,00 Piazza J. Lombardi
Pro Loco Pisticci
----------------------------------9-10 agosto Ore 16,00 Piazza
Umberto I: Torneo di carte e Caccia
al tesoro, Associazione AVIS Pisticci
----------------------------------10 agosto Lucania Film Festival
Rione Terravecchia
I Movie-tour del LFF: percorsi
Cineturistici nei calanchi della
provincia di Matera. Proiezione corti
in concorso. Francesco Baccini in
concerto
----------------------------------11 agosto ore 21,00 Piazza J.
Lombardi. III edizione Pic nic in
Pisticci. Comune di Pisticci
----------------------------------11 agosto Lucania Film Festival
Rione Terravecchia. Proiezione corti
in concorso. Rocco Papaleo
in concerto
----------------------------------12 agosto Lucania Film Festival
Rione Terravecchia. Proiezione
corti in concorso. Filippo Solibello
(Caterpillar - Radio Due): evento
sulla comunicazione radiofonica
----------------------------------13 agostoLucania Film Festival
Rione Terravecchia. Proiezione
corti in concorso. Premiazione. The
Hormonauts in concerto
----------------------------------14 agosto ore 22,00 Piazza J.
Lombardi: Spettacolo teatrale
Ce vuò fà ca fà - Sciò
Associazione Culturale-Teatrale La
Nuova Frontiera
----------------------------------15 agosto Festa della SS. Assunta
Processione per le vie della città
Ore 21,00 Piazza Plebiscito
Spettacolo musicale
Comitato S. Rocco
Ore 21,00 Piazza Umberto I
Spettacolo canoro Il Cantabimbi di
Agnese Dolce
Centro Studi Gymnasium Pisticci
----------------------------------16 agosto Festa di S. Rocco
Celebrazione S. Messa. Ore 10,00
Processione per le vie della città.
Ore 21,00 spettacolo musicale in
Piazza Plebiscito. Comitato S. Rocco
----------------------------------17 agosto Festa di S. Vito,
celebrazione S. Messa
Ore 10,00 Processione per le vie
della città. Ore 21,00 Spettacolo
musicale in Piazza Plebiscito.
Comitato S. Rocco
----------------------------------18 agosto ore 21,00 Piazza J.
Lombardi: Spettacolo di lirica
Cavalleria rusticana con il tenore
Francesco Zingariello. Comune di
Pisticci, Assessorato alla Cultura
----------------------------------20 agosto ore 20,30 P.zza Umberto I
Festa del donatore con canti e balli
ACT, Karaoke, Sagra dell’anguria e
pasta fresca
Associazione AVIS Pisticci
----------------------------------22 agosto Gran Galà di musica e
cultura Esaltazione del bel canto
Gruppo Folklorico La Pacchianella
Ore 21,00 Piazza J. Lombardi
----------------------------------23 agosto Donazione straordinaria
con emoteca in Piazza dei Caduti
dalle ore 8,30 alle ore 12,30
Associazione AVIS Pisticci
----------------------------------24 agosto ore 20,30 P.zza Umberto I
IV edizione Festa del Volontariato
Associazione Maria di Nazareth
----------------------------------25 agosto Primo Festival delle
Bande Musicali
Ore 18,30 Sfilata per le vie del paese
Ore 20,30 Concerto delle Bande
Centro storico Piazzale Chiesa Madre
Associazione Musicale Città di
Pisticci
----------------------------------26 agosto Pimo Festival delle Bande
Musicali. Ore 18,30 Sfilata per le vie
del paese. Ore 20,30 Concerto delle
Bande Centro storico Piazzale Chiesa
Madre. Associazione Musicale Città
di Pisticci
----------------------------------27 agosto II Edizione del Concorso
Poeti e Pittori di Pisticci
Ore 18,00 Premiazione Salone La
Pacchianella. Associazione Poeti e
Pittori di Pisticci
----------------------------------28 Agosto Festa rurale di S. Pietro
Ore 20,30 Intrattenimento fraterno
Parrocchia Cristo Re
----------------------------------29 agosto Festa rurale di S. Pietro
Ore 9,00 Corsa dei bambini
Ore 16,00 Giochi vari
Ore 21,00 Torneo di tressette e gara
delle torte. Parrocchia Cristo Re
----------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 39
30 agosto Festa rurale di S. Pietro
Ore 16,30 Processione
Ore 20,00 Santa Messa e Cresime
Ore 21,00 Premiazione e
intrattenimento
Parrocchia Cristo Re
----------------------------------5 settembre Festival internazionale
di musica cristiana: Io canto con
Maria Ore 21,00 Piazza Umberto I
Associazione ANSPI
Parrocchia S. Antonio
----------------------------------6 settembre Festa della Madonna di
Viggiano, Rione Piro
Ore 17,00 Processione
Intrattenimento musicale
Ore 21,00 Monumento via Cantisano
Parrocchia S. Antonio
----------------------------------8 settembre Festa della Madonna
di Loreto
Ore 17,00 Processione per le vie del
paese, Santa Messa, intrattenimento
musicale - Rione Loreto
Parrocchia SS. Pietro e Paolo
----------------------------------19 settembre ore 20,00
Parrocchia Cristo Re, Festa rurale di
San Leonardo - Rosario e S. Messa
----------------------------------20 Settembre Festa rurale di San
Leonardo. Ore 16,30 Processione
Ore 17,00 S. Messa
Ore 20,30 Intrattenimento musicale
Parrocchia Cristo Re
----------------------------------20 settembre Festa dei bambini per
l’inaugurazione dell’anno scolastico
e catechistico
Raduno ore 15,00 Piazza Cristo Re
Ore 19,00 Serata Musicale, Piazza
Umberto I. Associazione ANSPI
----------------------------------Festa religiosa: 15-16-17 agosto,
festa patronale in onore di S. Rocco;
processione e concerti bandistici,
gare pirotecniche, illuminazioni,
manifestazioni culturali e sportive,
spettacoli di musica leggera. 17 a
sera processione del carro trionfale
trainato dai cavalli.
-----------------------------------
40 – PIT METAPONTINO
L’estate di Marconia
----------------------------------11 luglio Ore 19,30 Premiazione
Galleria d’Arte Comunale
VIII Concorso Nazionale Oscar
Voglia di Poesia
CECAM Associazione Cultura e Arte
Magna Grecia
----------------------------------16 luglio ore 18,00 - Partenza dalla
Parrocchia Madonna del Carmine di
Tinchi per la Località Accio Soprano,
S. Messa. Comitato Feste Madonna
del Carmine Tinchi
----------------------------------18 luglio ore 10,00 Santa Messa al
Centro Agricolo
Ore 18,30 - corteo di macchine
per Caporotondo. Comitato Feste
Madonna del Carmine Tinchi
----------------------------------19 luglio Comitato Feste Madonna
del Carmine Tinchi - ore 8,30
Visita della Statua della Madonna
all’ospedale civile con Santa Messa
ore 11,00 Messa Solenne e Supplica
alla Madonna del Carmine
ore 18,30 Santa Messa, Processione
e benedizione - ore 22,00 Serata
musicale
----------------------------------20-26 luglio ore 18,00 /23,00
Mostra “Il mio mais”, creazioni
in pasta di mais Sala CECAM
Associazione Presepistica “Stella
Cometa”
----------------------------------23 luglio ore 19,00 Arrivo della
statua di S. Anna presso la
Parrocchia San Giovanni Bosco di
Marconia, S. Messa e inizio triduo
in onore di S. Anna. Comitato Feste
S.Anna
----------------------------------24 luglio ore 19,00 S. Messa e
triduo in onore di S. Anna nella
Chiesa San Giovanni Bosco di
Marconia. Comitato Feste S. Anna
----------------------------------25 luglio ore 18,00 Partenza dalla
Chiesa San Giovanni Bosco di
Marconia processione e corteo auto
per le campagne del borgo
Comitato Feste S. Anna
----------------------------------26 luglio ore 20,00
Borgo Casinello Celebrazione Santa
Messa in onore di Santa Anna
Ore 22,00 Serata Musicale e Sagra
dell’anguria. Comitato Feste S. Anna
-----------------------------------
31 luglio ore 21,00 Piazza Elettra
Spettacolo canoro “Il Cantabimbi”
di Agnese Dolce
Centro Studi Gymnasium Pisticci
----------------------------------2 agosto ore 20,30 Piazza Elettra
Libera Associazione Anziani
V edizione della Festa dell’Anziano
2009
----------------------------------3-4 agosto ore 17,00/23,30
Aspettando Meraviglie di sabbia
Piazza Elettra
Associazione Culturale LYKEIOS
----------------------------------4-5 agosto ore 19,00/00,30
“Edizione Zero Vol.1 – Contest
Musicale. Concorso e Mostra
Fotografica Piazza Elettra
Associazione Culturale I Calanchi
----------------------------------6-10 agosto ore 9,00, Marina di
Pisticci: II Edizione del Festival
Concorso “Meraviglie di sabbia”
Associazione Culturale LYKEIOS
I edizione di “Stella Cometa
in spiaggia”, Lido S. Basilio
Visita continuata. Associazione
presepistica Stella Cometa
----------------------------------7 agosto ore 21,00 Piazza Elettra
Comune di Pisticci - Assessorato
allo Spettacolo Accademia S. Felice”
Gruppo musicale Coincidencia
Concerto Tango suite
----------------------------------22 agosto ore 20,30 Piazza Elettra
Inaugurazione Collettiva d’Arte
Contemporanea “Arte a confronto” e
Aperitivo Culturale - Galleria CECAM
Associazione Emanuele 11 e 72
----------------------------------23 agosto ore 17,30
II Stracittadina Emanuele Angelone
Raduno in Piazza Elettra e partenza.
Associazione culturale Emanuele
11 e 72
----------------------------------24 agosto ore 21,00 Piazza Elettra
Conferenza “Centenario Futurista”
Galleria CECAM
Associazione Emanuele 11 e 72
----------------------------------25 agosto ore 21,30 Piazza Elettra
A scuola con Pasolini Galleria CECAM
Associazione Emanuele 11 e 72
----------------------------------28 agosto ore 22,00 Parco Giochi
Villa Comunale. Concerto conclusivo
del gruppo musicale “Piccolo Circo
Elettroacustico Eianda” Cover band
di Fabrizio De André
Associazione Emanuele 11 e 72
----------------------------------29-30 agosto ore 21,00 Piazza
Elettra: IV Edizione Nazionale
Festival Jonicacabaret. Associazione
Movimento Culturale Giovanile
----------------------------------10 settembre ore 20,30 Piazza
della Vittoria: II edizione di Musica
e sapori della Lucania, Fiera
enogastronomica e degustazione,
Spettacolo di musica popolare
lucana, ospite della serata Uccio De
Sanctis dal programma televisivo
Mudù. Associazione Folklorica Eco
Lucano e Coldiretti di Pisticci e
Marconia
----------------------------------11 settembre ore 21,00 Serata
Musicale. Comitato Feste Madonna
delle Grazie
----------------------------------12 settembre ore 21,00 Serata
Musicale. Comitato Feste Madonna
delle Grazie
----------------------------------13 settembre ore 19,00 Processione
ore 21,00 Serata musicale
Comitato Feste Madonna delle Grazie
----------------------------------Mercato: il secondo sabato di
ogni mese. Sagre: 26 luglio Sagra
dell’anguria (C.da Casinello)
luglio-agosto, Lido S. Basilio,
Quarantotto e Spiaggetta: sagre,
eventi musicali e feste a tema
Festività religiose: 26 luglio
S. Anna, 15/ 16 /17 agosto S. Rocco,
12/13 settem. Madonna delle Grazie
-----------------------------------
TUTTI I FRUTTI 2009 – 41
Policoro
Anche se da poche settimane ha festeggiato solo il cinquantesimo
anniversario della sua autonomia municipale, Policoro può vantare –
insieme alla sua ricca pianura e al suo attrezzato litorale – un passato
di cultura e civiltà risalente all’antichissima città di Siris, la quale
sorgeva già nel VII secolo a. C. presso la foce del Sinni, ed ancora alla
città di Eraclea, fondata sulla collina nel 433 a.C. da popoli provenienti
da Taranto e da Turi: lo testimoniano il parco archeologico (vicino al
palazzo baronale) ed i meravigliosi reperti conservati nel Museo della
Siritide. Del primitivo e straordinario bosco situato sull’argine sinistro
del Sinni, divenuto riserva regionale gestita dal WWF, rimangono
oggi 680 ettari: unitamente ad aree di macchia mediterranea, paludi
temporanee e alla spiaggia, costituiscono un biotipo naturale di
eccezionale interesse scientifico, naturalistico ed archeologico.
Policoro – il centro più importante del Metapontino – sfrutta le sue
potenzialità economiche con un giusto equilibrio di conservazione,
valorizzazione ed innovazione delle sue risorse.
L’offerta turistica, all’insegna del mare incontaminato, è
integrata durante l’estate da importanti appuntamenti culturali e
d’intrattenimento.
Policoro è la capitale della fragola (e di tanti altri prodotti ortofrutticoli).
Se vi capita, assaggiate l’anguilla del Pantano.
Policoro - Museo Archeologico Nazionale
In prossimità del parco archeologico di Siris-Herakleia, è ubicato
il Museo Archeologico Nazionale di Policoro, riallestito di
recente. In questa struttura espositiva vengono presentati alcuni
dei rinvenimenti più significativi relativi alle due città greche e ai
centri indigeni dell’entroterra.
Alla fase di Siris sono riferibili, in primo luogo, statuette votive
e corredi funerari di VII-VI secolo a.C. con ceramiche figurate di
produzione locale,tra le più antiche realizzate in Magna Grecia.
Tra rinvenimenti più significativi riferibili ad Herakleia, vengono
presentati matrici per statuette rinvenute nel quartiere artigianale,
oggetti votivi rinvenuti nei santuari e soprattutto importanti
corredi funerari di IV-III secolo a.C. caratterizzati da splendide
ceramiche a figure rosse e da raffinati monili in oro filigranato. Si
tratta, in alcuni casi, di gioielli prodotti da botteghe locali, come è
testimoniato dall’eccezionale rinvenimento, nella stessa Herakleia,
della tomba di un orafo.
Il museo espone, inoltre, alcuni dei più importanti rinvenimenti
effettuati nei centri enotri (IX-V secolo a.C.) e lucani (IV secolo
a.C.) dell’entroterra. Si tratta di corredi funerari di straordinaria
importanza contraddistinti, nella fase di VII-V secolo a.C., da
armature in bronzo, gioielli in argento, oro e ambra, da vasi
indigeni a decorazione geometrica, da ceramiche greche figurate e
da vasi etruschi in bucchero.
Servizi al pubblico: visite guidate Giorni
e orario d’apertura: ore 9.00 - 20.00
Chiusura settimanale: martedì mattina
www.policoro.eu Costo del biglietto: € 2,50; biglietto unico per museo
e parco archeologico, da acquistare al museo
Riduzioni: secondo disposizioni vigenti nei musei statali
Come arrivare: sulla Strada Statale 106
Taranto-Reggio Calabria, uscita Policoro
Policoro Mt
via Colombo, 8
Tel. 0835 972154
42 – PIT METAPONTINO
L’estate di Policoro
www.policoro.eu
-----------------------------------
luglio
----------------------------------venerdì 10 ore 21.00 Lungomare
antistante Sporting Beach Max
Karaoke a cura dello Sporting Beach
----------------------------------sabato 11 ore 18.30 Sala Consilina
Municipio di Policoro: 50° annv.
della Città di Policoro, incontrodibattito: “Policoro: la memoria
e il territorio, passato, presente e
futuro”; ore 20.30: Piazza Eraclea
Associazione Aiuto alla Vita Evento
per famiglie e bambini: musica,
giochi in piazza, promozione della
missione; ore 22.30: Rassegna
“ai Casalini” THE AFTER WORKERS
BLUES BAND a cura dell’Associazione
Culturale Demetra
----------------------------------domenica 12 ore 21.00 Piazza
Eraclea: Manifestazione di Danza
dell’Associazione La Luna Maestri R.
Cammisa, E. Massimiani;
ore ore 22.30: Rassegna “ai Casalini”
Vito Di Modugno ORGAN TRIO a cura
dell’Associazione Culturale DEMETRA
----------------------------------lunedì 13 ore 21.00 Giardini Murati:
Saggio di danza Classico e Moderno
PINOCCHIO, Coreografie di M. Romeo
a cura di Sporting Club 88. Insieme
Danza
----------------------------------martedì 14 ore 21.30
Anfiteatro Comunale: Rassegna
Cinematografica
Ass. Eden Cineincittà “Generazione
1000 Euro”
----------------------------------mercoledì 15 ore 21.00 Giardini
Murati GRAN CONCERTO D’ESTATE
Orchestra da Camera Bulgara
Soprano Vladislova Gravalova Tenore
Peter Kostov a cura del Comitato
Policoro 2009
----------------------------------giovedì 16 ore 10.00-24.00 Castello
Baronale FERRARA ART GALLERY
Mostra Personale
----------------------------------giovedì 16 ore 19.00-22.00 Borgata
Casalini, Piazza Ripoli, via Siris, Villa
Comunale Live Music Blues In Town
Preview; ore 22.00: Piazza Eraclea
E.C. Scott&Texas Slim
-----------------------------------
venerdì 17 ore 19.00-22.00
Borgata Casalini, Piazza Ripoli, via
Siris, Villa Comunale Live Music
Blues In Town Preview; ore 21.00:
Marco Smile Live; ore 22.00: Piazza
Eraclea Basilicata Blues Connection
Featuring – Arthur Miles
----------------------------------Sabato 19 BLUES IN TOWN FESTIVAL
2009 ore 19.00/22.00 Borgata
Casalini Piazza Ripoli, via Siris, Villa
Comunale Live: Music Blues In Town
Preview;
ore 22.00 Piazza Eraclea Larry Ray &
The Long Valley Blues Band. a cura
dell’Ass. La Mela di Odessa.
----------------------------------domenica 19 BLUES IN TOWN
FESTIVAL 2009 ore 19.00-22.00
Borgata Casalini, Piazza Ripoli, via
Siris – Villa Comunale: Live Music
Blues In Town Preview; ore 22.00:
Piazza Eraclea Mike Sanchez
a cura dell’Ass. La Mela di Odessa
----------------------------------lunedì 20 ore 21.00 Inaugurazione
del Polivalente PALAERCOLE
Intrattenimento musicale con la
Ligabue Cover Band CONDOTTO 7
----------------------------------martedì 21 ore 21.00 Piazza
Eraclea: Concerto inaugurale della
“Synphonic Band Città di Policoro”
----------------------------------mercoledì 22 ore 21.00 Anfiteatro
Comunale Serate artistica
organizzata dai giovani della
Parrocchia Buon Pastore
----------------------------------giovedì 23 ore 21.00 Anfiteatro
Comunale Manifestazione Teatrale
Compagnia Nuova Frontiera di
Pisticci “U cafone’nnamurate” a cura
dell’Ass. Stelle d’Argento
----------------------------------venerdì 24 ore 18.00 Centro
Giovanile Padre Minozzi dal 24
luglio Torneo di calcio a otto PRIMI
CALCI E BULLISMO a cura di A.S.D.
Planet Sport; ore 21.00: Lungomare
Largo La Stiva Spettacolo di Musica
Tradizionale del Sud con il gruppo
TAMMORA FELICE; ore 21.30:
Anfiteatro Comunale Rassegna
Cinematografica. Ass. Eden
Cineincittà “Uomini che odiano le
donne”
----------------------------------sabato 25 ore 21.00 Anfiteatro
Comunale AVIS Rappresentazione
teatrale Compagnia Teatro Carro
Parlante “XI° Non giudicare – facitv
uc.. vst” regia di Gianfranco Ferrara
----------------------------------sabato 25 ore 21.00 Piazza Banesti:
Festeggiamenti in onore della
Madonna del Carmine Gruppo
Musicale Alta Frequenza Classe di
Romagna
----------------------------------domenica 26 ore 21.30 Piazza
Banesti: Luca Barbarossa in concerto
Festeggiamenti in onore della
Madonna del Carmine
----------------------------------lunedì 27 ore 21.00 Anfiteatro
Comunale: Commedia in dialetto
barese “Che razza di amico” con
Nicola Pignataro a cura del Comitato
Policoro 2009
----------------------------------martedì 28 ore 21.00 Anfiteatro
Comunale Rassegna di cabaret
“Comicittà” “I Ditelo Voi” a cura
dell’Associazione Eden
----------------------------------mercoledì 29 ore 21.30 Anfiteatro
Comunale Rassegna Cinematografica
Ass. Eden Cineincittà “Mostri contro
Alieni”; 20.00: Sede Associazione
Amici Pensionati di Policoro – Via
Zanardelli “Sagra del frizzulo” a cura
dell’Associazione Amici Pensionati
----------------------------------giovedì 30 ore 20.00 Sede
Associazione Amici Pensionati di
Policoro, via Zanardelli Sagra del
frizzulo a cura dell’Associazione
Amici Pensionati
----------------------------------giovedì 30 ore 20.00 Anfiteatro
Comunale Centro Europeo di
Drammaturgia Teatri di Pietra
2009 Rappresentazione teatrale
“Le Troiane di Euripide” con Ivana
Monti; ore 22.30: Rassegna “ai
Casalini” “Pink Floyd Cover Band”
a cura dell’Associazione Culturale
DEMETRA
----------------------------------venerdì 31 ore 20.00 Lungomare
antistante Lido La Stiva Sfilata di
moda V Edizione “Fashion Art” a
cura dell’Associazione Indipendente
Donne Europee – Azienda Nobile
----------------------------------1/31: Itinerante, Sviluppo
attività sul territorio: Ass.ne
Culturale Giovanile Liberal…
mente; Esposizione e vendita di
opere dell’ingegno a carattere
creativo Sig.ra Di Sanzo Anglona;
Esposizione e vendita di opere
dell’ingegno a carattere creativo –
Sig. Rinaldi Pietro
-----------------------------------
agosto
----------------------------------domenica 2 Manifestazione di
Danza dell’Associazione IO BALLO
Maestri Montanaro
----------------------------------lun. 3 mart. 4 merc. 5
Spazio antistante Pizzeria-Risorante
“LA TANA DEL BOSCO” “FESTA DELLA
PIZZA” con intrattenimento musicale
----------------------------------martedì 4 Anfiteatro Comunale
Cabaret con Sergio SGRILLI
----------------------------------venerdì 7 Anfiteatro Comunale
Centro Europeo di Drammaturgia
Teatro “Zittotu” con Grazia
Scuccimarra
----------------------------------domenica 9 Anfiteatro Comunale
Cabaret con Kalabrugovic
----------------------------------BLUESW IN TOWN 16-19 LUGLIO
Il festival internazionale di blues
festeggia il suo quinto anno e lo fa
in grande stile. Rimanendo fedele
ad una tradizione di successi che ha
reso l’evento, interamente ideato e
prodotto dall’associazione culturale
di Policoro “La Mela di Odessa”,
un “must” dell’estate lucana e
dell’intero Meridione.
16 Luglio E. C. Scott & Texas Slim
17 Luglio Basilicata Blues
Connection feat Arthur Miles
18 Luglio Larry Ray
19 Luglio Mike Sanchez
----------------------------------Feste religiose: 3 domenica di
maggio Madonna del Ponte (festa
patronale). 25/26/27 luglio
Madonna del Carmine
-----------------------------------
TUTTI I FRUTTI 2009 – 43
L’estate di Rotondella
www.rotondella.eu
Rotondella
Posta su un colle a forma tondeggiante da cui prende il nome (Rotunda-
Maris fino al XIII sec.), questa cittadella fu quasi completamente
distrutta dai Saraceni alla fine del XV secolo e subito riedificata, nel
primo ventennio del 1500, ad opera di feudatari che nel corso dei secoli
successivi si alternarono al potere.
Originale e caratteristica è la sua architettura che si sviluppa a forma di
“chiocciola” dalla base verso il vertice della collina. Da questa sommità
– detta appunto il “balcone dello Jonio” – si gode una splendida vista
panoramica che spazia sul mare e su molti centri delle province di
Matera, Taranto e Cosenza. E qui, da cinquecento anni, sopravvive,
robusta ed austera, una delle più belle torri di avvistamento del litorale.
Il centro urbano (sviluppatosi intorno al nucleo originario del Palazzo
baronale e della Torre di avvistamento) accoglie diverse fasi di sviluppo.
La più significativa espansione urbanistica risale comunque alla seconda
metà del ‘700 ed è documentata, oltre che dai materiali d’archivio, da
numerosi palazzi signorili con portali e mascheroni in pietra finemente
lavorati in stile barocco.
Di notevole interesse turistico sono anche le sue aree boschive, sia
quella che attornia parte della collina sia quella che copre il vicino
Monte Coppola.
A Rotondella trovate dei sospiri (dolci) molto particolari, anche da
acquistare per asporto. Un piatto da gustare in loco è u’ pastizz (calzone
con ripieno di carne di maiale o agnello).
44 – PIT METAPONTINO
----------------------------------6–15 luglio Festival Teatrale di
ricerca “La Storia siamo noi”
----------------------------------16 luglio – Rione Purgatorio
Festeggiamenti in onore della Beata
Vergine del Carmelo
----------------------------------19 luglio ore 21.00 piazza della
Repubblica: Serata musicale, a cura
della Bocci House
----------------------------------25 luglio ore 20.00 corso Garibaldi
inferiore: Festa dei mercanti con
musica e stands, a cura della
ProLoco
---------------------------------29 luglio ore 21.00 Piazza
Risorgimento: Open five in concerto
---------------------------------31 luglio ore 21.00 Piazza
Risorgimento: Saggio di danza 2009,
a cura dell’Ass. Only top dance
---------------------------------1 agosto ore 21.00 Rione Mortella
Fiera in festa: stands di prodotti
artigianali, gastronomici e tanto
altro ancora. Rvota Pop! in concerto
---------------------------------2 agosto ore 21.00 Piazza
Risorgimento: “e vissero felici
e contenti” Matrimonio e
fidanzamento ai tempi dei nonni.
Commedia interpretata dagli alunni
della classe 4° e 5° della scuola
primaria di Rotondella
----------------------------------
3 agosto ore 21.00 Piazza
Risorgimento: Blues in Town. Hot
Stompers & Clive Riche in concerto
---------------------------------4 agosto ore 19.00 Piazza della
Repubblica: Rockondella festival
Ore 19.00 incontro-dibattito
Ore 21.00 Andrea Parodi in concerto
Segue: Cadabrà in concerto
---------------------------------5 agosto ore 21.00 Piazza
Risorgimento, Festival canoro, a
cura dell’ass. Arcobaleno
---------------------------------6 agosto ore 21.00 Piazza Albisinni
Suoni del Mediterraneo. F. Greco
Ensemble in concerto
---------------------------------7 agosto ore 21.00 Piazza della
Repubblica, Festa del pensionato
a cura del Circolo Pensionati
---------------------------------8 agosto dalle ore 16.00 P.zza della
Repubblica/P.zza Albisinni
Festa RossoBlu, a cura dell’ASD
Rotunda Maris
---------------------------------9 agosto ore 21.00 Piazza De André
Teatro dei Dioscuri, a cura della
Pro Loco “Tutti vonno fa’ ‘ammore
cu me”, farsa in due atti di Antonio
Caponigro. Da A. Petito ed
E. Scarpetta
---------------------------------10 agosto ore 19.00 Biblioteca
comunale – Tore Albisinni: Il Viaggio
in Basilicata dei numero uno,
sull’editoria italiana degli anni ’40,
’50, ’60 inaugurazione mostra a
cura dell’Ass.ne nazionale di Azione
Sociale. Ore 21.00 Piazza Albisinni
Rockondella festival: Monologo
teatrale su Francesco Lomonaco di
Giuseppe Ranoia
---------------------------------11 agosto ore 20.30 Piazza
Annunziata: Di passaggio. Rassegna
itinerante per luoghi e stagioni
Poesia e nuove generazioni
Presentazione dell’opera “Irene
Lisergica” di Michele Cariglino
A cura dell’ass. In Loco con il
patrocinio del CORECOM Basilicata
Ore 22.30 Piazza della Repubblica
Cinghialata, a cura dell’ARCI
---------------------------------12 agosto ore 18.00 Piazza
Risorgimento: Giornata sui diritti
umani. Uniti per Angelo Falcone
----------------------------------
13 agosto ore 22.00 Piazza
Risorgimento, MoonDogs in
concerto
---------------------------------14 agosto ore 16.00 campo sportivo
Piazza Risorgimento: Giornata
Biancorossa, a cura dell’ADP
Rotondella, Triangolare calcio 3°
memorial Carlo Stigliano
Ore 22.00 Piazza Risorgimento:
Natale in casa Cupiello, commedia
in tre atti, con gli alunni della classe
5°, Scuola primaria di Rotondella
centro
---------------------------------15 agosto ore 19.00 Piazza della
Repubblica: Rockondella festival
Ore 19.00 Dino Lacanfora
presentazione romanzo
Ore 21.00 Alberto Montalberti
cantautore varesino
Segue: Bum Bum baby sand in
concerto
Segue: Effetti collaterali in concerto
---------------------------------16 agosto Piazza della Repubblica
Festeggiamenti in onore di S. Rocco
Ore 21.00 Concerto bandistico
---------------------------------17 agosto ore 20.30 rione Girone
Serata della porchetta, a cura di
Bar D’Alessandro R&R. Musica con
Nunzio e gli Harmony Band
---------------------------------18 agosto ore 21.00 Piazza
Risorgimento: Buon compleanno
18enne a cura dell’ADVOS
---------------------------------19 agosto ore 22.00 Piazza della
Repubblica, Serata musicale, a cura
di Bar Castronuovo
---------------------------------20 agosto ore 21.00 Rotondella due
La compagnia I Fuochi Fatui
presenta: Frammenti di teatro.
“Te piace ‘u cabaré?” e “A religgione
e ‘a superstizzione”
---------------------------------21 agosto ore 20.30 Palazzo Ielpo
Presentazione del libro “La fabbrica
del Denaro” di Nicola Ielpo
---------------------------------22 agosto ore 21.00 Piazza
Risorgimento
Serata della focaccia, a cura del
Panificio Mauro&figli
---------------------------------23 agosto ore 20.30 Piazza
Albisinni: Di passaggio. Rassegna
itinerante per luoghi e stagioni.
Voci di donne. Omaggio alla poesia
ed alla musica femminile
Ore 20.30 Recital di poesie, dalle
opere di Edwige Cuccarese
Ore 22.30 Cantiere d’Autore in
concerto
---------------------------------24 agosto ore 20.00 Piazza
Risorgimento: Festa Democratica, a
cura della Sezione PD di Rotondella
---------------------------------25 agosto ore 20.00
Corso Garibaldi superiore
Festa dei mercanti con musica e
stands, a cura della ProLoco
---------------------------------26 agosto ore 21.00 Piazza
Albisinni: La compagnia Sipario
aragonese presenta “Un turco
napoletano” Commedia in tre atti di
Edoardo Scarpetta
---------------------------------Mostre: 1/20 agosto c/o sezione
Popolari Uniti in c.so Garibaldi
Personale di pittura degli artisti
Antonio Dimatteo e Santino
Biscaglia
---------------------------------5/20 agosto c/o associazione Pio La
Torre XIV edizione “Cortili aperti” a
cura dell’ass. ARCI “La Tarantola”
L’associazione organizza escursioni
all’area naturalistica-archeologica
Città di Lagaria (gruppi di min. 10
persone)
Info e prenotazioni: 339 8391855
---------------------------------10/6 agosto c/o Biblioteca
comunale – Torre Albisinni
Il Viaggio in Basilicata dei numero
uno, sull’editoria italiana degli
anni ’40, ’50, ’60 – Mostra di riviste
antiche a cura dell’Associazione
nazionale di Azione Sociale
---------------------------------Fiere: 1 agosto fiera di prodotti vari
e alimentari
Mercato: 25 di ogni mese
Feste religiose: 16/17 gennaio
S. Antonio Abate
---------------------------------12/13 giugno Festa di S. Antonio da
Padova
---------------------------------16 luglio Madonna del Carmine
---------------------------------15 agosto Festa di S. Rocco
Sagra: ultima decade di luglio Sagra
dell’albicocca
---------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 45
San Giorgio
Lucano
San Giorgio, piccolo centro nella
valle del Sarmento, a pieno titolo
inserito nel Parco del Pollino, fu
fondato ufficialmente nel 1607
con un accordo tra alcuni coloni
sfuggiti da centri limitrofi e i
feudatari Pignatelli.
Secondo una tradizione popolare,
inizialmente tale borgata era
denominata “Conca d’oro”, ma
tale nome ben presto scomparirà
perché non del tutto appropriato
ad un paese le cui terre non erano
poi così fertili. Il borgo prese
allora il nome di San Giorgio in
onore e devozione al Santo.
Una caratteristica
interessantissima di questo
piccolo Comune è rappresentata
dalla presenza di numerose grotte
scavate nella roccia e nell’argilla
utilizzate ancora oggi per la
conservazione del vino e degli altri
alimenti tipici.
Proprio dalla zona delle grotte,
poi, si può ammirare un paesaggio
unico sulla fiumara sottostante.
Abbondante era, fino a qualche
decennio fa, la produzione di
vasellame. Oggi, dei “pignatari”
di un tempo, rimane solo il ricordo
e qualche volenteroso allievo, e
soprattutto preziosi manufatti da
ammirare presso le famiglie del
luogo.
Sono scomparse (ma non dai libri
di fotografia etnografica!) anche
molte delle feste e dei rituali
ludici della civiltà contadina:
famosissimo quello del “falcetto”
che veniva eseguito dai mietitori
a termine della raccolta.
L’estate a San Giorgio
Lucano
www.comune.sangiorgiolucano.mt.it
---------------------------------16 agosto Rievocazione storica,
origini del origini del paese
---------------------------------17-18 agosto Festa religiosa di San
Rocco. Una processione accompagna
il Santo per le vie del paese; il
giorno successivo si raccolgono i
“Ciri” (copricapo di spighe di grano
realizzati ogni anno dai vari rioni,
indossati dalle donne del paese
durante una danza). Tra la prima e la
seconda domenica di agosto festa in
onore di San Giorgio.
---------------------------------8 settembre Pellegrinaggio alla
Madonna del Pantano
---------------------------------4 giugno fiera di prodotti tipici
(veniva chiamata “fiera delle
ciliegie”)
---------------------------------25 settembre fiera prodotti tipici
14 di ogni mese, mercato del paese
-----------------------------------
Scanzano
Jonico
Già frazione di Montalbano,
Scanzano Jonico è diventato
Comune autonomo nel 1974.
È un florido centro agricolo,
ortofrutticolo e zootecnico con un
caratteristico paesaggio urbano e
una fascia costiera in via di intensa
valorizzazione.
In epoca medioevale il casale
(di Montalbano) era sotto la
giurisdizione del famoso ed
autorevolissimo monastero
basiliano dei SS. Elia ed Anastasia
di Carbone, il quale estendeva la
sua influenza fino a Taranto.
In seguito il casale passò alla
famiglia di Pedro de Toledo che
fece erigere il Palazzo Baronale
(detto “Palazzaccio”).
Il Comune di Scanzano accoglie
sul suo territorio un sito di grande
interesse storico, Termitito,
costituito dai resti di antiche
terme romane con tracce micenee.
Sono di sicuro interesse anche la
nobile dimora feudale di Recoleta,
risalente al XVII-XVIII sec., il
Palazzo di Andriace e il suddetto
Palazzo Baronale. Quest’ultimo,
edificato nel XVI sec., è a pianta
quadrata, con torre merlata e
facciata caratterizzata da grandi
finestre incorniciate da archi.
Nelle vicinanze della spiaggia,
infine, è ben conservata una torre
di avvistamento costruita nel
periodo aragonese.
L’estate
a Scanzano Jonico
www.comune.scanzanojonico.mt.it
---------------------------------5 luglio ore 19.00 Palazzetto dello
sport, Giornata dedicata a TE,
II edizione. Iniziativa dedicata ai
bambini diversamente abili
A cura Amministrazione Comunale,
Pro Loco e Aias
---------------------------------23 luglio Spettacolo di cabaret con
“I ditelo voi”
Cabaret da Colorado Cafè
Ore 21.00, Piazza Gramsci ore 21.00
Amministrazione comunale e Pro
Loco
---------------------------------27 luglio - 3 agosto Mostra di arte
creativa, Palazzo Baronale
Mostre, convegni, musica, teatro
Amministrazione comunale e Pro
Loco
---------------------------------6/11 agosto Lucania da gustare
e Expo de mar. Mostra-mercato di
prodotti agro-alimentari
Dimostrazioni, seminari di studio,
musica, intrattenimento.
Amministrazione Comunale e
Poro Loco in collaborazione EFAB
Basilicata
---------------------------------Mercato: il 9 di ogni mese ; ogni
domenica mercato delle merci
Festività religiose: 23/24/25 marzo
Maria SS. Annunziata festa patronale
---------------------------------15 agosto Madonna del Mare
---------------------------------Sagre: Ultima domenica di novem.
Sagra del vino e dell’olio novello
----------------------------------
Qui il piatto da gustare è a puuiét
(pane raffermo condito con
peperoncino e erbe aromatiche).
Artigianato interessante: si
possono acquistare vasellami di
creta interamente lavorati e dipinti
a mano.
46 – PIT METAPONTINO
TUTTI I FRUTTI 2009 – 47
L’estate di Tursi
www.comune.tursi.mt.it
Tursi
Adagiato su un colle argilloso, nella valle
tra il fiume Agri e il fiume Sinni, e circondato
da calanchi mozzafiato che conferiscono
unicità al paesaggio, il centro antico di Tursi
è spesso associato (per fascino e somiglianze
morfologiche) ai Sassi di Matera.
Le sue origini risalgono ai Goti, che
costruirono il castello e popolarono la zona
dopo la distruzione della vicina Anglona
(410).
Qui arrivarono poi Bizantini, Longobardi,
Normanni e soprattutto gli Arabi.
Verso l’anno 850, infatti, la zona fu abitata
dai Saraceni, che lasciarono profonde tracce
nell’architettura e nel dialetto locale. A
ricordo dei loro villaggi arabi, i Saraceni
denominarono il luogo Rabatana, da Rabat
o Rabhàdi o Arabum. La Rabatana (oggi
eccellente meta turistica) per l’ottima
posizione di difesa, continuò ad ingrandirsi
anche sotto il dominio bizantino che
nell’890 scacciarono i Saraceni.
Sede vescovile sin dal X secolo, Tursi è un
centro ricco di monumenti, chiese, palazzi
signorili e conventi. Nella Rabatana visitate
Santa Maria Maggiore, ove potrete ammirare
il presepe in pietra di Altobello Persio e il
trittico grottesco del Maestro di Offida.
Nelle vicinanze non si può perdere il
Santuario di Anglona.
Tursi, infine, è divenuta nota anche per aver
dato i natali al poeta Albino Pierro (più volte
candidato al Nobel) che con le sue opere
ha fatto conoscere in moltissime lingue la
poesia dialettale locale.
Qui, oltre tutti gli altri eccellenti frutti dei
famosi Giardini di Tursi, è possibile godere
(in primavera e fino a giugno) dei frutti
deliziosi di una particolare cultivar (tardiva)
di agrume: l’arancia staccia.
Le arance di Tursi hanno costituito per secoli
preziosa scorta nelle cambuse delle flotte dei
Doria e degli altri armatori genovesi: la sede
municipale di Genova si chiama Palazzo Tursi.
48 – PIT METAPONTINO
---------------------------------30 e 31 luglio
Festival “Canta Base” a cura di
Francesco D’Elia Discoteca Volante
Service
ore 20,30 P.zza Maria S.S. d’Anglona
---------------------------------1 agosto ore 20,30 Piazza Maria
S.S. d’Anglona: Festa di Solidarietà
dell’Anziano a cura dell’Amm.ne
Comunale
---------------------------------2 agosto ore 19,00
Piazza Maria S.S. d’Anglona: Saggio
di ballo di fine corso a cura dell’Ass.
ne Sportiva dilett.ca Lady Deborah
---------------------------------3/10 agosto 17,00/22,00 di ogni
sera Piazza Monumento
IV Torneo di Basket Estivo 3vs3
---------------------------------7 agosto
Terza edizione della NOTTEBIANCA
TURSITANA a cura di Pasquale
D’affuso e Michele Liguori
Dalle ore 17,00 del 7 agosto alle ore
6,00 dell’8 agosto: diverse località
sul territorio comunale
---------------------------------8 agosto ore 20,00/24,00, Sede
della Società Operaia piazza
Plebiscito
Terza edizione Esposizione Arte
Contadina a cura dell’Ass.ne Operaia
Mutuo Soccorso
---------------------------------11-12 agosto ore 20,00 P.zza Maria
S.S. d’Anglona
36° Ed. del Festival della Canzone
“Città di Tursi” a cura della
Organizzazione e Consulenza
Spettacoli “Sanchirico”
---------------------------------13 agosto ore 20.00
Festa dell’Anziano a cura del Centro
Sociale Polivalente
---------------------------------22 agosto ore 17,00
Festa Patrona di Caprarico “Maria
SS. Regina del Mondo” a cura della
Parrocchia “Maria SS. Regina del
Mondo e dei Padri Teatini
---------------------------------Informazioni:
Servizio Socio-Culturale:
tel 0835/531229-531218,
[email protected]
www.comune.tursi.mt.it
Valsinni
È un piccolo borgo situato su
un’estrema propaggine del
Pollino, al confine tra Basilicata
e Calabria. Fino al 1873 il suo
nome, Favale, evocava, secondo
l’etimologia araba, una “terra ricca
di sorgenti”.
Non si hanno notizie certe
sulla sua origine: l’ipotesi più
accreditata è che sia stata fondata
nell’XI secolo dai profughi della
Civitas di Serra Maiori.
Il monumento più importante (ed
evocativo) è rappresentato dal
piccolo castello ove si consumò
la tragedia della poetessa
cinquecentesca Isabella Morra,
trucidata dai fratelli in giovane
età. Il castello fu visitato nel 1928
da Benedetto Croce, che volle
conoscere direttamente i luoghi
che assistettero alla vicenda
umana e poetica di Isabella.
Valsinni è sovrastata sul versante
sud-est dal Monte Coppola, sulla
cui cima si conservano, poderose
ed eloquenti, le mura dell’antica
Lagaria, fondata secondo la
leggenda da Epeo, costruttore del
cavallo di Troia. Dall’altro lato il
paese è costeggiato dal Sinni, che
scorre tra rupi scoscese, formando
anse di suggestiva bellezza.
Dal 1993 a Valsinni è attivo il
Parco letterario nazionale Isabella
Morra.
Almeno due frutti da assaggiare
(se ci riuscite, vista la modesta
produzione e la grande domanda)
sono la pera di Isabella (cultivar
autenticamente autoctona) e il
percoco a pasta gialla di Valsinni.
Piatti da gustare: ”lagan e cicr”
fettuccine con ceci cotti nella
pignatta; “frizzùu ca mollich”
fusilli con la mollica e zafarano
(peperone secco in polvere).
Artigianato: vasellame in
terracotta, oggetti in vimini, ferri
battuti, lavorazioni di legno ed
intarsi.
Estate con Isabella
www.comune.valsinni.mt.it
----------------------------------19 luglio - 30 agosto
L’ESTATE DI ISABELLA
Tutti i giorni dalle 19 alle 24
Visita Castello di Isabella Morra
Rappresentazione Teatrale
Cena in Compagnia dei Menestrelli
----------------------------------Programma settimanale
19 Luglio ore 19,00 Piazza
Accannata, Castello
Giorno di apertura dell’ESTATE di
ISABELLA. Consegna del premio
ISABELLA MORRA all’attrice
emergente Micaela Ramazzotti.
----------------------------------lunedi ore 20,30 Proiezione film
SEXUM SUPERANDO; in alternativa e
per un numero di minimo 15 persone
IL BORGO RACCONTA, per le vie del
centro con Menestrelli e Cantastorie
----------------------------------martedi ore 20,30
Spettacolo teatrale di Isabella
Morra, raccontata da Benedetto
Croce di Dacia Maraini
----------------------------------mercoledì ore 20,30
IL BORGO RACCONTA; per le vie del
centro storico,con menestrelli e
cantastorie
----------------------------------giovedì ore 20,30 Spettacolo
teatrale: LA MANDRAGOLA di Niccolò
Macchiavelli. Rifacimento versi e
canti di Ninì Truncellito
---------------------------------venerdi ore 20,30 IL BORGO
RACCONTA, per le vie del centro
storico con menestrelli e cantastorie
---------------------------------sabato Spettacolo teatrale di
Isabella Morra raccontata da
Benedetto Croce - di Dacia Maraini.
Ore 20,30
---------------------------------Domenica: ore 20,30 Spettacolo
teatrale LA MANDRAGOLA di Niccolò
Macchiavelli. Rifacimento versi e
canti di Ninì Truncellito
---------------------------------Feste religiose:
21 luglio, Madonna del Carmine
12 agosto, San Nicola
16 Agosto, San Rocco
---------------------------------Fiere: 9 maggio, 19 Luglio,
19 Dicembre
---------------------------------TUTTI I FRUTTI 2009 – 49
52 – PIT METAPONTINO
L’erotica albicocca
Il percoco musicale
Quando se ne sente il nome, lì per lì uno pensa a
qualcosa di ballerino, che si muove malizioso e
provocante: Carmen Top Carmen Pop. È una varietà
di albicocco che viene coltivata nel Metapontino.
Qualcosa di frizzante, di irresistibile. Ti viene da
tamburellare le dita. Deve avere usato questo
éscamotage, nella notte dei tempi, Eva per
attirare Adamo, doveva essere questa la varietà
nel paradiso perduto. Perché è l’albicocco l’albero
che i creazionisti individuano come quello della
conoscenza biblica, non il «pomo» dell’iconografia
tramandata da pittori. Eva Top Eva Pop: era questa
forse la varietà del paradiso che abbiamo perduto.
Vi va di sentire altri nomi di varietà di cultivar che
qui si producono? Eccoli: Ninfa, Boccuccia spinosa,
Fracasso, Bella Imola, Ivonne. Ditemi voi…
D’altronde, una certa fama di «smarrimento erotico»
l’albicocco se la consolidò anche con Flaubert e la sua
Madame Bovary. Alla moglie, che ha appena scoperto
d’essere stata abbandonata dall’amante, il farmacista
inconsapevole fa annusare un cesto ricolmo
d’albicocche. E lei sviene. Per l’amante, mica per le
albicocche. Ma lui, l’allocco, prende fischi per fiaschi
e sentenzia che «a certe nature delicate alcuni odori
possono provocare le sincopi». Allocco lui, allocco
Adamo. Dev’esserci una qualche ragione in questa
filiera. E nell’albicocco. Arbor praecox dal latino o,
dall’arabo, al barquq.
Noi italiani siamo i primi consumatori al mondo del
prodotto fresco. E la Basilicata è la terza regione
produttrice: la aiutano il clima, le correnti d’aria, il
suolo, l’irrigazione e le opere allestite, la sapienza
di chi coltiva. Dalla Basilicata partono per l’Italia
tutta migliaia e migliaia e migliaia di cesti ricolmi
di albicocche. Chissà quanti farmacisti li fanno
annusare alle proprie mogli dalla natura delicata…
Comunque, per chi volesse smarrirsi annusando
l’aria in un campo e cogliendo il peccato e la
conoscenza, ce ne sono quante volete a Rotondella,
dove è concentrato il 30 per cento della produzione
regionale, e in tutto il Metapontino.
Lucio Battisti, se c’è una qualche giustizia, avrebbe
dovuto scrivere e cantare: « ori rosa, ori di
percoco», magari la rima non gli veniva uguale e
immediata come con «pesco» e «esco», ma qualcosa
quel gran genio si inventava e avremmo avuto uno
spot grande così per il percoco di Tursi, che se lo
merita. È più adatto al consumo fresco che per farci
marmellate e succhi, ha polpa gialla ma pure bianca,
buccia tomentosa (non glabra, per capirsi), peso
medio e grosso, e forma rotondo-ovata. È incredibile
come un albero così delicato e fragile riesca a dare un
frutto così buono e bello. Proprio la sua delicatezza
è stato motivo di una vita tormentata. Per secoli –
viene dalla Persia, il Prunus persica – era un frutto
da privilegiati, già solo coglierlo era complicato e poi
trasportarlo quasi impossibile. Roba da ricchi. E da
poeti. Quando iniziò a estendersene la coltivazione
si capì che soffriva facilmente. Per «salvarlo» e,
soprattutto, moltiplicarlo – nella modernità – si
pensò che fosse di aiuto la chimica: e se ne abusò.
E poi i pescheti venivano sottoposti a rapidi turnover,
in cui alberi nuovi sostituivano quelli ormai stanchi.
E si privilegiavano le «razze» straniere, più
resistenti e più redditizie. Finché era diventato
quasi impossibile mangiarne senza sospettare. Ora,
la sagacia di chi coltiva con pazienza e si a da con
intelligenza ai meccanismi della natura, provando a
governarli, e alle conoscenze secolari ha ripreso il
sopravvento. Il percoco di Tursi è del Settecento. È un
«pezzo raro», un frutto d’antiquariato. È settembrino
e a settembre c’è una gran sagra. Non perdetela
Fragole forever
Hanno nomi che sembrano titoli di giochi in 3D,
da fare con la playstation, oppure marchi di grandi
macchinoni Suv con cui sfrecciare: Pajaro, Tethis,
Tudla, Najad. Ma sono varietà di fragole. Qui c’è
Policoro, la città delle fragole, che è proprio una
bella denominazione per una città. Anche perché
adesso sappiamo dove stanno i campi di fragole che
cantavano forever i Beatles in Strawberry Fields:
stanno qui. La fragola, dicono i botanici, è un
«falso frutto», perché non è altro che il ricettacolo
ingrossato di un’in orescenza – i frutti veri e propri
sono i semini gialli che si vedono sulla super cie
della fragola. Ecco, appunto: Nothing is real /
Niente è reale, Strawberry Fields forever. Perché poi
Policoro, votata al mare, che si costruì accanto le
rovine dell’antica greca Heraclea – tanto che qui c’è
il Museo archeologico nazionale della Siritide, che
è un must da visitare –, abbia invece sviluppato lo
sguardo verso l’interno, verso i campi e l’agricoltura,
appartiene a quei misteri che pigliano gli animi e
le menti delle genti. La coltivazione della fragola
è recente, anni Sessanta, frutto della riforma
agraria e delle grandi opere di irrigazione. C’è stato
un momento in cui gli ettari destinati a fragole
crescevano senza pensiero, poi cattivi raccolti,
scarsa redditività, la concorrenza di altri luoghi, la
concentrazione del raccolto in poche settimane,
hanno fatto desistere molti. Ora, sono cambiate
le varietà, si produce quasi del tutto in ambiente
protetto, si è estesa la durata, destagionalizzando,
ci sono meno ettari coltivati. Ma si manda in tutta
Europa. È un orgoglio per la città che nel suo stemma
ha un Ercole che combatte una fiera. But you know
I know when it’s a dream / ma tu sai, io so quando
è un sogno, Strawberry Fields forever.
L’arancia
Staccia va in paradiso
Dicevano che, insomma, era un po’ sovrappeso, che
non era proprio elegante, e che pure a un primo
sguardo si presentava un po’ grossier, un po’ cafona,
come dire, e poi, quella strana forma, coi poli
schiacciati, non era proprio il massimo. Come se sulle
tavole dovesse farsi una sfilata di frutti disegnati
dagli stilisti, tutti belli a vedersi e a soddisfare lo
sguardo, quasi fossero quelli in ceramica colorata
da mettere nei vasi di vetro in salotto o quelli in
plastica per spiegare ai bambini le cose. Che poi
valgano niente, questo importa poco ai designer
della frutta. E così, l’arancia staccia non faceva bella
figura, già pure con quel nome, staccia, un gioco
pastorale di pietre piatte, così dialettale e poco
english. Non faceva «California», come se le arance
dovessero stare tutte schierate sulle spiagge di Venice
a mostrare la pelle abbronzata e le forme asciutte e
ben modellate. L’arancia staccia, invece, è terragna,
TUTTI I FRUTTI 2009 – 53
è forte, solida. Sembra sbucare dalla terra, con tutti quei bitorzoli, piuttosto che
stare sugli alberi, che pure ti chiedi come facciano a trattenerli sti malloppi che
pesano in media tre, quattro etti l’una ma possono arrivare sino a un chilo. Poi, le
prendi, e le soppesi, e le apri, e vedi che la buccia è morbida, che gli spicchi sono
carnosi, che il succo è intenso, e abbondante, né dolce né acre, che non ci sono
semi, che è proprio una meraviglia. E poi, la trovi a marzo e può durare sino ad
agosto, d’estate, quando di arance proprio non ne trovi, neanche quelle disegnate
in laboratorio, neanche quelle della California. Ora, l’arancia staccia si è presa la sua
rivincita. Perché ha un cuore ricco ed è versatile, oggi si direbbe flessibile: provatela
in insalata, con una toma del Pollino, scaglie di peperone crusco e olio del Vulture.
Provatela. E giustamente vuole pure la D.o.p. (Denominazione d’Origine Protetta),
la denominazione europea. La rivincita di chi ha resistito alla globalizzazione
insulsa, all’omologazione piatta dei sapori, alla commercializzazione selvaggia e
insipida. Che se uno ci pensa un attimo, davvero l’arancio, a volerci fare la storia, è
proprio tutto un racconto della commercializzazione e di come si stringano i confini
del mondo, che dappertutto nel mondo – e ancora adesso in molti dialetti italiani
– si chiamava Portogallo e il suo nome scientifico è Citrus sinensis, perché veniva
dalla Cina, dall’Oriente, e poi gli arabi e la loro conquista, ma anche la diffusione
delle tecniche, per prima quella dell’irrigazione, lo moltiplicarono ovunque il clima
ne consentiva la coltivazione, «principe e signore di tutti gli arbori», come si diceva
nel Cinquecento, dalla Spagna alla Sicilia, la Mezzaluna Fertile. Passando anche per
la Basilicata, dove gli arabi vennero, Tursi, Montalbano Jonico. Il giardino di arance,
così tipico dei paesaggi meridionali, mediterranei, era e rimane un luogo dove
sensualità e spiritualità si intrecciano inestricabilmente, dove la fatica di portare
avanti un albero che ha così bisogno di cure e di attenzioni, di lavoro e di saperi
accumulati nei secoli, viene ripagata da profumi e da sapori che avvicinano al cielo.
Un tempo, non lontano, al cielo si volgeva lo sguardo carico di maledizioni:
Ja cumma Marj / Fatti passà la firmisia / No penzanne a stacc / Ch’è scillat, e nommalle
(Dai commare Maria Fatti passare l’agitazione Non pensare l’arancia staccia Che è gelata, è non è più
buona). Ma, in cielo, in paradiso, che è parola che viene proprio da giardino, para deizos, c’è posto
per tutti i buoni, non si bada alle apparenze delle cose, a come ci si veste. In cielo, in paradiso, c’è
posto pure per l’arancia staccia, così, cafona e così buona. O almeno, possiamo sperare di trovarcela.
54 – PIT METAPONTINO
NUOVE STRATEGIE DI MARKETING
PER LA VALORIZZAZIONE
DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI
Nei mesi scorsi (marzo 2009) è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Distretto Agroalimentare di
Qualità del Metapontino, la Comunità Montana Basso Sinni (nella sua veste di Soggetto Responsabile del PIT
Metapontino) il Gal Cosvel ed il gruppo imprenditoriale nazionale che ha recentemente promosso il marchio
Comprasud; un vero e proprio progetto strategico di marketing innovativo, quest’ultimo, che si prefigge di
valorizzare i prodotti di eccellenza del Mezzogiorno d’Italia attraverso il virtuoso incontro tra produttori
(meridionali) e distribuzione.
Con questo marchio, infatti, in diverse regioni italiane sta nascendo una nuova rete di negozi in franchising
specializzati nella commercializzazione delle tipicità agro-alimentari meridionali: dai vini e le acque minerali
del Vulture ai pistacchi di Bronte, per esempio; dalle albicocche di Rotondella allo zafferano abruzzese;
dall’olio pugliese alla liquirizia della Calabria; dai pomodorini campani ai formaggi del ragusano e così via.
Il Metapontino (e la relativa Area Pit) rappresenta, come è noto, un sistema locale a forte valenza agroalimentare e a sviluppo autosostenuto, caratterizzato anche da un’elevata propensione alla cooperazione da
parte dei soggetti istituzionali e sociali che in essi operano, vivono e lavorano: così i principali attori collettivi
del comprensorio (il Pit, il Distretto agroalimentare, il Gal) insieme hanno inteso condividere questa nuova
iniziativa di valorizzazione delle produzioni e della cultura locale con il gruppo di Comprasud.
La finalità principale del Protocollo d’intesa è quella di formalizzare e sviluppare nel tempo una fattiva
collaborazione per lo sviluppo socio-economico del Basso Sinni e del Metapontino. Questo comprensorio
– già individuato come area di elezione di molte tipicità e dunque potenziale fornitore del nuovo circuito
commerciale – potrà accrescere le proprie opportunità anche attraverso lo sviluppo dei punti vendita
Comprasud. D’altronde questa rete nazionale di supermercati di tipicità, come ribadito dal protocollo, intende
offrire particolare visibilità ai prodotti lucani.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 55
Sperduti fra i calanchi
Ci hanno trovato, geologi di fama internazionale, che qui, in questo geosito unico al mondo –
scientificamente: morfologie del terreno, causate dall’erosione delle acque –, vengono a fare
ricerche, il «Gonaplax rhomboides» e il «Lampadena jonico», un granchietto e un vertebrato
marino di un paio di milioni d’anni fa. Ma questo doveva essere luogo di giganti, non di cose
piccole. Di giganti che con le loro mani la impastavano questa terra d’argilla, la grattavano
la terra, con le dita, per giocarci forse, e farci solchi profondi, e ne hanno lasciato i segni per
sempre.
Gli anglosassoni, paesaggi simili, li chiamano badlands, terre cattive. Gli anglosassoni hanno
una lingua di buon senso, immediata, pratica. Com’altro si può chiamare, una terra che non
serve a piantarci una patata, un frutto, un seme. Una terra che non serve a nulla, dove tutto è
slittamento, instabilità permanente?
Albino Pierro, che era un poeta e di parole se ne intendeva, e le riempiva e le svuotava, e
ci soffriva, e ci giocava forse, con la lingua di queste parti, che è evocativa e immaginifica
e ha poco buon senso, questa terra la chiamava «a terre de jaramme», la terra dei burroni.
Non c’è nient’altro. Vuoti, non pieni: fossi, burroni, precipizi, frane, qualcosa dove la terra si
interrompe, finisce, manca, è andata via, è assente. È mai terra questa, non sarà la luna?
Jaramme viene forse dal greco φ ραγς −φαραγγος (burrone), e calanco viene forse da una
forma dialettale appenninica, calàng, che, a sua volta, viene forse dal latino. Forse, forse,
forse. In un paesaggio simile, tutto è forse, tutto è qualcos’altro, da un’altra parte.
A cominciare dalla lingua, che inizia subito a scivolare, che non fa presa solida, quando arrivi
qui, e non sa cosa dire.
Tutto sembra uguale intorno, mentre guardi il paesaggio dei calanchi, un calanco è simile a
un altro, un calanco vale l’altro. A prima vista. A prima lingua. Però, i geologi ci dicono che
non è così, che ci sono i fronti calanchivi, a forma concava e segnati da innumerevoli rivoli,
e i calanchi mammellonari, piccoli e tondeggianti e uno sull’altro; che ci sono le biancane,
dette così perché d’estate una patina bianca li ricopre, e i fossi calanchivi, uno accanto
all’altro e divisi da sottili crinali; che ci sono i calanchi a lama di coltello. E chissà quanti altri
nomi di calanchi ci stanno. Se guardi meglio, li vedi quei nomi. Uno per uno.
Così, a noi sembra che finisca come con la neve, che non ci sono due cristalli identici, ma
nemmeno se li prendi uno per uno tutti i miliardi di miliardi di miliardi e li confronti. E non
ci sono due calanchi simili, ma neppure a pensarlo: ogni calanco sta per conto suo. Ogni
calanco ti aspetta, perché tu lo guardi, e finalmente lo scopra.
È un luogo dello smarrimento, questo, dove ci si sente sperduti: non ci sono alberi a segnare
il paesaggio, non ci sono manufatti, confini, orti, campi, nulla. A ogni pioggia, a ogni diluvio
– perché qui la pioggia assume sempre il carattere del diluvio – il paesaggio cambia. Tutto
frana, smotta, scende, cala, e quello che ieri ti sembrava certo – un segno messo lì, una
pietra, un masso a fare da riferimento – oggi non c’è più, è sceso, lavato via. Si ricomincia.
A segnare, a pensare, a guardare. È il luogo dove tutto si perde e tutto si comincia ogni volta
da capo. Il luogo delle assenze, che possono essere riempite solo da quanto si ha «dentro» e
non da quel che c’è «fuori» di noi.
Ai calanchi non si rimane. Si arriva. O si va via. Anche il confino che il regime mussoliniano
infliggeva agli antifascisti era provvisorio, come qui provvisorio è ogni confine. Ai calanchi si
deve arrivare con gli occhi già pieni di qualcosa, di tutto quello che si è già visto, nelle città
dove si abita e nei luoghi del mondo dove si è già stati. Ai calanchi non si vede nulla.
Ai calanchi quello che s’è visto verrà perduto, scenderà giù, verrà lavato via. E il nostro
animo smotterà con loro. Dai calanchi il nostro sguardo ripartirà sgombro, leggero, pulito per
guardare di nuovo il mondo.
La prossima volta che ci verrai tutto sembrerà uguale, tutto sarà diverso.
56 – PIT METAPONTINO
TUTTI I FRUTTI 2009 – 57
IL DESTINO DI ISABELLA
Disegno Luigi Guerricchio, 1981
58 – PIT METAPONTINO
La storia, intanto, è nota: il padre, barone di Favale
(odierna Valsinni), fu costretto ad emigrare, nel
1528, dopo la sconfitta delle truppe di Francesco
I di Francia, di cui era alleato fedele, e la vittoria
di Carlo V per il possesso della penisola italica. A
Favale rimase con i fratelli la giovane Isabella, il
cui «rifugio» e la cui «fuga» divennero la poesia.
Isabella manteneva una relazione segreta con Diego
Sandoval de Castro, poeta a sua volta e barone di
Bollita (odierna Nova Siri), inviandogli messaggi e
versi. Scoperta la relazione, i fratelli – poco inclini
alle lettere, e più attenti alla «robba» – uccisero
Isabella «per onore» e, poco più tardi, ammazzarono
in un agguato durante una partita di caccia nel bosco
di Noia (odierna Noepoli) anche Diego Sandoval, per
poi fuggire in Francia.
Di lei hanno detto di tutto, via via nel tempo: che
fosse da ascrivere al patrimonio nazionale delle
lettere sexum superando (nonostante, insomma,
il suo esser femmina), che la sua poetica fosse
pregna di petrarchismo – per un concetto d’amore
platonico che si risolve nel desiderio e nella
contemplazione di una bellezza tutta ideale –, che
preannunciava il Tasso e persino il Leopardi – per
via di quell’insofferenza al borgo natio –, che è
una poetessa da rivendicare al femminismo, che
probabilmente la sua biografia fa premio sulle sue
rime, quelle poche (tredici poesie) che ci sono
rimaste. E magari è vero tutto.
Manca una lettura ancora delle rime della Morra, e
qui la aggiungiamo senza pretesa ultima ma come
suggestione. Anche per toglierle di dosso un’aura
da feuilleton, quell’ammazzatina che conclude nel
sangue una passione che legava sensi e rime. Un
rinnovato episodio della triste storia dantesca di
Paolo e Francesca, e d’un galeotto libro.
Isabella fu poetessa politica. Squisitamente politica.
Nel senso più alto che possiamo dare a questa parola,
star dentro il mondo. Se le sue rime stanno conficcate
nelle circostanze del tempo, il suo tempo era quello
dello scontro tra Francia e Spagna per la conquista
e il governo delle terre d’Italia (o di quel che allora
poteva venir considerata Italia). Nei suoi primi versi il
riferimento al Re di Francia è all’inizio continuo (Rime
V: «Veggio il mio Re da te vinto e prostrato / sotto la
rota tua, pieno d’orrore, / lo qual, fra gli altri eroi, era
il maggiore, / che da Cesare in qua fusse mai stato»,
e ancora, Rime X: «Se dagli alti soggiorni / pietà
non giunse al cor del Re di Francia, / che, con giusta
bilancia / pesando il danno, agguaglie la mercede /
secondo il merto di mia pura fede… / che giungano
al gran Re gli sospiri miei»). Il Re di Francia è il Gran
Re. Non ha paura Isabella a dichiarare la propria
fedeltà alla Francia, non ha paura di farlo in terre
anticamente assegnate secondo la legge normanna
e dove ormai domina la Spagna e che, per questo, lei
ora disprezza – sono durissime le sue parole verso
le «proprie» genti, quanto amorose verso i «propri»
luoghi, forse per quel loro accettare l’andazzo delle
cose – mentre il padre è fuggito, e i fratelli stanno
acquattati. Solo più tardi Isabella sposta la propria
fedeltà verso una sovranità più alta, ultima. Nelle
Rime XIII: «Or, rivolta la mente a la Reina / del Ciel,
con vera altissima umiltade… a lei drizzo il mio stile,
/ e ‘l fral mio vel di roze veste velo, / e sol di servir
lei, / non d’altra cura, al cor mi giunge zelo… canzon,
è nulla ad un guardo di lei, / ch’è Reina del Ciel, Dea
degli dei». E ancora qui, nelle Rime XIII: «parmi veder
Giesù nel tempio… così contemplo Cristo».
Nello slittare progressivo dal regno della terra – e
dagli umani scontri – a quello del cielo, Isabella
diventa meno dolente e abbandona il riferimento
precipuo alla mondana Fortuna, che aveva
ossessionato le sue prime Rime (Rime I: I fieri assalti
di crudel fortuna; Rime III: Contra Fortuna alor
spargo querela; Rime VI: Fortuna che sollevi in alto
stato; Rime VII: Fortuna, che mai salda non stassi;
Rime VIII: l’aspra Fortuna e lo mio fato avaro; Rime
IX: o Fortuna crudele o l’empia Morte; Rime X: che
nel mio cor sorgea, crudel Fortuna). Fino a darne
conto a chi la leggerà: «Scrissi con stile amaro, aspro
e dolente / un tempo, come sai, contro Fortuna».
Un tempo. Adesso, quasi premonendo la fine della
propria vita, Isabella ha lo sguardo rivolto altrove.
A chi è rivolto quel «come sai»? A Diego? A chi legge,
a noi? Sapeva, Isabella, che l’avremmo letta, che
le sue rime avrebbero superato il tempo? Tempus
superando, diremmo oggi piuttosto.
Isabella non ne può più della guerra, prega Iddio
perché venga sulla terra «a tor l’uom di guerra» (Rime
XI), forse «uomini di guerra» i suoi stessi fratelli che
nello scontro tra Francia e Spagna trovavano tutta
la propria ragione d’esistere, forse anche il proprio
interesse. Ma Isabella no, la sua ragione d’esistere
sta altrove. In un mondo diverso. Nel poetare, certo,
forse anche nell’amore.
Nell’amore verso un uomo «di Spagna», un nemico, il
«suo» Diego. Uno scandalo inaudito, insopportabile,
ben più che una «questione d’onore». Lo scandalo
era politico. È questo che fa decidere i fratelli verso
l’assassinio. E quello di Isabella fu un delitto politico.
La Fortuna a cui Isabella aveva rivolto le sue
parole, le sue maledizioni, le sue rime, è quella
stessa intorno alla quale ragionò il Machiavelli,
contemporaneo. Conficcato in quel tempo,
Machiavelli trovava insopportabile un’Italia lacerata
tra feudi e signori preoccupati solo di rivaleggiare
l’un contro l’altro e terra di conquista straniera,
incapace di costituirsi come nazione.
È questo il tempo in cui stanno le rime di Isabella.
Di questo parliamo. Altro che contemplazione
platonica e il Petrarca.
Ma anche le rime di Diego, che in realtà ci sono
giunte più copiose, hanno il segno dei tempi.
Quando pubblica i suoi versi, il nobile spagnolesco
De Castro, è il 1542: è lo stesso anno in cui viene
definitivamente istituita la Congregazione del
Sant’Uffizio, la Santa Inquisizione. Non fosse morto
per mano dei fratelli di Isabella, don Diego forse
sarebbe morto fra le torture del Sant’Uffizio – non era
proprio ammissibile quella corrispondenza d’amorosi
sensi, qualunque fossero, lui sposato e con figli e
«rappresentante» di Spagna, con quella tale femmina
testarda e orgogliosa.
Ecco, allora: la storia di Isabella non è quella
della baronessa di Carini, immortalata in uno
storico sceneggiato, vittima della follia ossessiva e
possessiva d’un padre, padrone di terre, di anime,
di braccia, e di figli. Qui a Valsinni, di mezzo, c’è la
letteratura, c’è la politica, c’è la storia, non solo
la passione. O la passione in quanto letteratura e
politica.
E se un fantasma continua a aggirarsi nel castello non
sarà certo per far paura ai visitatori, o per trascinar
catene rumorose o far cigolare porte.
Isabella è ancora con noi a recitare versi, a credere
nella forza delle lettere e delle parole, per l’amore,
per la pace, per un mondo dove la «fortuna» è
diversa. Lei lo sa, lei può testimoniarlo. Sono le
parole stesse l’amore: «Ogni monte udirammi, ogni
caverna, / ovunq’io arresti, ovunqu’io mova i passi».
Il suo «destino» era d’essere per sempre udita.
Venite all’estate di Isabella, venite ad ascoltare
ancora la sua voce e la sua storia.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 59
Info: ROTONDELLA Ferachiusa
di Vincenza Suriano
Via Silvio Pellico, 8
75026 Rotondella
Tel. e fax 0835.504283
C/O Aasd Pantanello
SS 106 Jonica km. 448
75010 Metaponto, Mt
tel +39 0835 745071
fax +39 0835 745286
info@distrettoaq
metapontino.it
Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino
Il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino (istituito con D.P.G.R. n.
76 del 26/04/2006) è territorialmente localizzato lungo la fascia jonica della
Basilicata, in provincia di Matera.
Costituito da 12 comuni, per una superficie agricola complessiva di 74.000 ettari
di cui circa 21.000 investiti ad ortofrutta, il Distretto concorre per l’80% all’intera
produzione ortofrutticola della Regione.
Lo scopo principale è unire le competenze e le esigenze degli operatori economici,
dei decisori pubblici, dei rappresentanti di categoria e dei produttori agroalimentari,
per condividere saperi e realizzare un sistema capace di rendere competitivo il
Metapontino.
Qualità, eccellenza e varietà caratterizzano le produzioni del metapontino.
Pesco, albicocco, susino, fragola, arancio, clementine, actinidia, uva da tavola,
cavolfiore, finocchio, insalata, asparagi, melanzane, pomodori, peperoni, nel
rispetto del consumatore e del territorio.
Un territorio ricco di storia e di fascino. Un territorio da gustare, visitare, vivere.
60 – PIT METAPONTINO
COSVEL, l’Albergo Diffuso
Il fascino di una vacanza diversa, in un Albergo Diffuso di prim’ordine, per
scoprire luoghi unici: una terra ospitale, incontaminata, ricca di storia e di
cultura, di sapori e saperi, vi aspetta nel cuore verde del Mediterraneo, in
Basilicata.
L’Albergo Diffuso “Le terre del Silenzio” è il frutto di un iniziativa
sviluppata dal COSVEL Srl. con l’utilizzo del Programma Comunitario
LEADER II. Attraverso il recupero di abitazioni in disuso, ubicate nei
Comuni del Basso Sinni (Colobraro, Nova Siri, Rotondella, San Giorgio
Lucano, Tursi e Valsinni) sono stati creati 165 posti letto destinati alla
fruizione turistica, distribuiti in 29 appartamenti, ognuno dei quali
dispone da 3 a 10 posti-letto, di angolo cottura comune e di bagno in ogni
camera.
Con il nuovo Piano di Sviluppo Locale del GAL, a valere sul POR 2007-2013
sono previsti interventi di recupero di abitazioni
(e conseguenti progetti di arredo e gestione) per ulteriori 500 posti letto.
COLOBRARO Raffaele Fiorenza
Via Contrada Pardo, 1
75021 Colobraro
Tel. e fax 0835.841013
VALSINNI Carmine Peluso
Via Giustino Fortunato
75029 Valsinni
Tel. e fax 0835.817255
NOVA SIRI
Rag di Giuseppe Ranù & Co Sas
Via La Strada, 2
75020 Nova Siri
Tel. 0835.536668 fax 0835.971440
COSVEL Srl
Via Principe Amedeo, 21
75026 Rotondella Mt
Tel 0835.504522
[email protected] www.cosvel.it
TUTTI I FRUTTI 2009 – 61
CERCANDO
ANCORA IL PASSATO
Quando, nel Settecento, una spedizione
di architetti e disegnatori mosse da Napoli
alla volta della costa jonica trovò a fatica
l’antica Herakleia, ormai celata da una distesa
di spighe. Il grano era stata la fonte della
ricchezza delle città joniche: una spiga di grano
era disegnata sulle monete di Metaponto.
Il grano aveva dato spinta ai commerci per
mare, sino all’Africa: ma le colonie joniche lo
esportavano soprattutto verso la madrepatria,
verso la Grecia. D’altronde, il loro «passato»
era lì, oltre lo Jonio, ad Atene, a Sparta, e a
Delfi, dove prima di partire i coloni andavano
a ascoltare l’oracolo perché indicasse loro il
punto esatto in cui si sarebbero dovuti fermare
per fondare una città. Il loro «futuro» era nella
lenta colonizzazione dell’Enotria, verso quelle
terre che sono oggi la Puglia, la Calabria,
la Campania, la Basilicata, la Sicilia. Il loro
«presente» stava nella lingua, nelle forme di
governo, nelle leggi, negli dei e nei riti, nei
62 – PIT METAPONTINO
costumi e nelle abitudini, nelle arti e nella scienza,
nella filosofia, che dalla Grecia avevano portato con
sé. Persino negli sport, ché sempre mandavano i loro
atleti in madrepatria, per quei famosi Giochi olimpici
dove si misuravano in competizione tutti i campioni
delle discipline, e spesso ne tornavano vincitori. Si
sentivano persino più grandi dei greci di Grecia, i
coloni jonici, loro erano Megál Hellas, Magna Grecia.
Ora il grano selvatico aveva seppellito quella civiltà
abbandonata. Era stata spietato il pugno di Roma:
una civiltà, e non solo insediamenti e ricchezze,
venne assorbita, cancellata. Il sistema produttivo
– che si basava sulla piccola proprietà agricola
e sulla fattoria a conduzione familiare – venne
completamente sradicato, a favore del latifondo, e
della monocoltura e dell’azienda agricola, e dell’uso
intensivo di schiavi per manodopera. Il sistema
politico – che si basava sull’autonomia delle città
– venne totalmente abolito: Roma non prevedeva
alcuna autonomia, oltre se stessa. Molte aree furono
abbandonate, tutta la fascia jonica si impoverì,
persino l’aspetto morfologico delle terre cambiò,
con l’impaludamento progressivo di quelle coste che
erano state il vanto delle colonie.
È al Settecento, e all’Ottocento poi, che noi dobbiamo
la riscoperta della Magna Grecia: chissà la sorpresa
di quegli «esploratori» nel ritrovare Herakleia. E
quale suggestione, in quella natura selvatica, tra
le pietre e le colonne del tempio di Hera. Benché
loro non sapessero che fosse dedicato a Hera, la
latina Giunone, e per lungo tempo si pensò fosse per
Atena, così come il suo nome continua ancora oggi a
slittare verso la denominazione di Tavole Palatine, o
Mensole dei Paladini, ché in questo modo la lingua
popolare aveva ribattezzato quei luoghi, forse in
omaggio agli indomiti cavalieri di Carlo Magno; ma
anche si chiamava Mensae Imperatoris, forse a ricordo
dell’imperatore Ottone II che, nella spedizione contro
i Saraceni, si accampò a Metaponto. Una storia dentro
un’altra storia dentro un’altra storia. Potevano,
quegli esploratori, ancora immaginare di sentire
vividamente la voce di Pitagora – era chiamato, quel
tempio, anche Scuola di Pitagora, una storia dentro
un’altra storia dentro un’altra storia – tuonare contro
le ricchezze smodate, incitare a una vita sobria,
basata sull’alimentazione vegetariana, promettere
la trasmigrazione dell’anima perché non smettesse
mai di cercare e raggiungere saggezza e conoscenza,
ché il «peccato» stava nell’ignoranza. Strano, ma non
insolito, intreccio di lucidità razionale e misticismo,
la scuola pitagorica, ché l’una portava con sé dalla
Grecia, l’altro aveva assorbito dall’Asia.
Ma questa, della sovrapposizione e dell’intreccio di
culture differenti dev’essere il «destino» di questi
luoghi: ad Anglona, l’antica Pandosia – come veniva
nominata nelle stesse tavole di Herakleia scoperte nel
bosco Andrace di Montalbano Jonico –, i ritrovamenti
parlano di una stratificazione di insediamenti umani
dall’età del bronzo fino al medioevo, ossia dal XV
secolo a. C. al XV secolo d. C.: tremila anni. Quella
basilica di S. Maria di Anglona, a Tursi, fu un «luogo
sacro» per diverse e successive culture, quella greca,
quella latina, quella islamica, quella cattolica.
Oggi non è più tempo di ritrovamenti, ma non
vengono meno le scoperte. Le scoperte sono sotto
il segno delle tecnologie, e come potrebbe essere
altrimenti. Le nuove discipline archeometriche
possono fornire gli elementi documentari necessari
per sviluppare “concretamente” campi sperimentali e
ricostruire sul luogo credibili modelli di conduzione
di una fattoria greca e di una azienda agricola del III
secolo a.C. – quello che, insomma, stava prima e dopo
la villa rustica, ben rappresentata dal monumentale
complesso di Termitito (Scanzano), di cui si
conservano le strutture con pavimenti a mosaico,
vasche per la raccolta delle acque, magazzini ipogeici
e di superficie con grandi contenitori in terracotta,
un frantoio. Si potrebbe, ancora, recuperare il
quadro botanico tradizionale. Una grande cavità
scavata nel banco roccioso, probabilmente un vano
magazzino per la raccolta e la conservazione delle
derrate alimentari, fu distrutta da un violento
incendio intorno al XII sec. a.C., molto prima della
fondazione di Siris e di Metaponto. Eppure, per noi
è provvidenziale quell’incendio della struttura,
perché ha favorito la conservazione di molti semi.
Le ricerche possono offrire un quadro documentario
unico sulle produzioni agricole della tarda età
del bronzo. Attraverso la consistente raccolta di
elementi paleobotanici provenienti dagli scavi del
Metapontino, è possibile oggi analizzare le tracce
genetiche di semi e di molte essenze vegetali, e
ricostruire in laboratorio e, successivamente in campi
di archeologia sperimentale, le specie presenti nel
territorio delle due colonie greche. Con l’analisi
molecolare e le biotecnologie si potrebbe “provare”
la sperimentazione di alcuni prodotti agricoli
strettamente legati alla specificità della colonia
greca, il grano, l’olio ed il vino, la principale triade
alimentare.
Non stiamo parlando di cose da «Jurassic Park»,
sperimentazioni ardite e pazze, ma delle opportunità
che la scienza e la ricerca oggi ci forniscono per
continuare a «scavare» nel nostro bisogno di
conoscenza. Sono queste le nuove «attrazioni»
che possono venire, e aggiungersi a un patrimonio
straordinario, dal Museo nazionale di Metaponto, o da
quello della Siritide, di Policoro, o magari da un Parco
archeologico Bosco Andriace a Montalbano Jonico.
Forse le anime non trasmigrano, come credeva
Pitagora, ma che l’ignoranza rimanga un
«peccato», questo è uno dei suoi insegnamenti
ancora validi.
TUTTI I FRUTTI 2009 – 63
La Rabatana. Per arrivarci ala Rabatana | si sale la pitrizze [strada
irta di pietre] | che sembra una scala addossata | a una timpa [parete
argillosa] in rovina || Quando il tempo è limpido, | intorno intorno la
terra dei burroni | ci lampeggia al sole come lo specchio, | e quando si fa
notte c’è un fruscio | di vento che si nasconde nei fossi | e sveglia il cuculo
e ci fa nascere | un mare d’erba. || Poveri cristiani! | Ci dormivano con
gli asini e coi maialetti | in quelle case nere come le tane; | e anche ora
li chiamano ‘beduini’ | perchè sono violenti e fanno a pugni | a sassate
e a lame di coltello. || C’è aria fina, lassù, | quando viene l’estate; | e
non importa se poi ci fanno la fiera [strepitano] e chiamano la bara la
civette: | dovresti vederlo quello che fanno | i Rabatanesi quando c’è una
sposa; | vi otturereste le orecchie per non sentire | chitarre mandolini
e mortaretti | schiamazzo di ragazzi e di organetti | e batterie e tuoni
di tamburo. || Ma io voglio bene alla Rabatana | perché c’è morta la
mamma mia: | la portarono bianca sopra la sedia | con me nelle fasce
come una Madonna | col Bambinello in braccio. || Chi lo sa il tempo
che è passato... | e non ritorna ancora al palazzo. Albino Pierro
‘A Ravatène
Cchi ci arrivè a la Ravatène
si nghiànete ‘a pitrizze
ca pàrete na schèhe appuntillète
a na timpa sciullète.
Quann’u tempe è sincire,
nturne nturne ‘a terra d’i jaramme
ci ‘ampìjete a lu sòue com’u specchie,
e quanne si fè notte c’è nu frusce
di vente ca s’ammùccete nd’i fosse
e rivìgghiete u cùcche e ci fè nasce
nu mère d’èrve.
Pòure cristiène!
Ci durmìne cch’i ciucce e cch’i purcèlle
nda chille chèse nivre com’i fòrchie
e pure mò lle chiàmene ‘biduìne’
cc’amore ca sù’ triste e fèn’a sgrògnue
a piscunète e a lème di curtèlle.
C’è aria fine, alledàvete,
quanne vènete ‘a ‘stète;
e nun mporte si pò’ ci fèn’ ‘a fére
e chiàmene u taùte i cuccu-uèlle:
ll’avères’ ‘a viré chille ca fène
i Ravinatése quanne c’è na zite;
vi ndippérese i ‘ricchie cchi nun sènte
catarre manduline e colp-scure,
scamizze di uagnune e d’urganètte
e battarie e tròne di tammure.
Ma ié le vogghie bbéne ‘a Ravatène
cc’amore ca c’è morta mamma méje:
le purtarene ianca supr’ ‘a sègge
cchi mmi nd’i fasce com’a na Maronne
cc’u Bambinèlle mbrazze.
Chi le sàpete u tempe ch’è passète...
e nun tòrnete ancora a lu pahàzze.