Il Castello il giornale dei pannesi

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Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI
Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700
Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Luglio 2009 - Numero 3 - Anno XIII - E.mail: [email protected] - sito web: http://notiziepannesi.splinder.com - Tel. e Fax 0881.688057
LA NOSTRA PANNI!
Tranquilli tutti…giustizia è fatta! Si, perché la copertina del numero di Aprile’09 ha dato adito ad interpretazioni diverse, ma la
maggioranza dei lettori ha capito il vero significato della “mia Panni” che è da intendersi non come espressione di possesso esclusivo,
bensì di affetto incommensurabile verso quel “presepe” in cui sono radicate le nostre origini. Perché presepe? Ve lo dico subito.
Un giorno in ospedale un medico vide una copia del giornale e mi chiese il permesso di sfogliarlo. Vedendo la copertina, mi disse
compiaciuto: “Ma è lei nella foto? Che bello quel presepe che abbraccia…lo ha fatto lei?” Quando gli spiegai che non era un presepe, ma
il mio paese natale restò a bocca aperta, ammirato dalla bellezza di quel paesino innevato e si tenne la copia. A distanza di qualche
mese il nostro compaesano Francesco Mastrangelo, infermiere presso gli Ospedali di Foggia, mi portò i saluti di un certo dottor….
il cui nome non rammento, spiegandomi che era quel medico a cui avevo regalato quella copia del giornale. E partecipo anche la
soddisfazione di vedere, purtroppo sempre in un ospedale, affisso alla parete della sala medica un Calendario Pannese. Sono questi
i segni che ti rassicurano sul buon esito del tuo lavoro e ti incoraggiano e stimolano ad andare avanti…fino a quando Dio vorrà, è
Lui che dispone, a noi non resta che ossequiarlo; Lui sa se questo mio personale impegno continuerà ancora nel tempo oppure
volge al termine. Ma il buon seme sparso fertilizza la terra così come questo giornale, nato nel lontano 1996, dopo ben 14 anni è
diventato una testata giornalistica nazionale, ha avuto riconoscimenti in tutto il mondo e ancora ne riceve, raggiungendo lo scopo
prefissato fin dal primo numero. Ricordate? “Perché questo giornale? Perché da tempo se ne avvertiva il bisogno...” scrivevo ciò
50 numeri fa, infatti questo è il 51° numero e quel bisogno di sapere si sente ancora, ma, grazie al nostro messaggero, è appagato
nel momento in cui entra nelle case di tanti pannesi, perché porta in sé Panni e tutta la Pannesità sparsa nel mondo.
Che lo continui ad allestire io oppure no ha ormai poca rilevanza, l’importante è che si continui a farlo e la rassicurazione proviene
dalla giovane ed intraprendente Redazione di Panni, composta dal dr. Rocco Gesualdi, dall’ins. Raffaele Rainone e dall’agronomo
Amedeo De Cotiis, e, da questo numero dalla laureanda in “Media e Giornalismo” la sig.na Angela Rainone, figlia del compaesano
Leonardo, nonché, quale corrispondente per l’ASCD Panni, dalla sig.na Valentina Dibisceglia, giovani pannesi di sicuro affidamento.
Questa è “La Nostra Panni”, quella che i nostri avi e noi tutti abbiamo saputo e potuto fare…con tanta dedizione e affetto filiale.
EVVIVA PANNI! Buona vita a tutti.
Il Direttore
Ringraziamo il web master del sito web pannese Pino Mastrangelo per la concessione della foto da lui stessa realizzata e tratta dalla raccolta di poesie “Panni è...”
Il Castello
luglio 2009
A.S.C.D. PANNI
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L’ANTIPASTO ESTIVO
Il tanto atteso agosto pannese è, ormai,
alle porte e l’Associazione SportivoCulturale Dilettantistica ha inaugurato
la stagione estiva con varie iniziative
sportive e culturali.
Risale ai primi tre giorni del mese di
maggio Il FORUM DEI GIOVANI a
Zungoli durante il quale la scuola calcio A.S.C.D. Panni supera il girone a
punti ma risulta eliminata in semifinale. Nonostante l’esclusione, la squadra
si aggiudica il Premio Fair-Play con
la seguente motivazione: “La scuola
calcio A.S.C.D. PANNI è stata un esempio di grande civiltà ed educazione,
dimostrando un esemplare rispetto
per gli altri e per la manifestazione”.
A fare da seguito a questo incontro, il
2 giugno la città di Ariano Irpino ha
ospitato il raduno delle Scuole Calcio
della provincia di Foggia, tra cui quella
pannese, Napoli, Avellino e Salerno,
sebbene per le precarie condizioni atmosferiche il raduno è stato sospeso.
Due i tornei calcistici organizzati: il
torneo di calcetto che, con grande soddisfazione, ha visto la scuola calcio
pannese classificarsi al terzo e quinto
posto con due differenti squadre; e il
II torneo per categoria, cosidetto Memorial M. Ciruolo - M.Rucci, che, iniziato il 16 giugno, ha visto scontrarsi
ben otto squadre: Forze dell’Ordine,
Amministratori, Dipendenti Pubblici,
Universitari, Operatori Sanitari, Operai, Artigiani e Commercianti. Saranno
proprio queste ultime due a disputarsi
la finale mercoledì 1 Luglio per aggiudicarsi la coppa del primo classificato.
Accanto alle attività sportive non potevano mancare, nella programmazione dell’Associazione, quelle culturali
iniziate lunedì 15 giugno, giorno in
cui il gruppo teatrale “La Att r’ Zì
Acciupreut” ha debuttato per la prima
volta in un teatro foggiano, Teatro
Regio di Capitanata, con la divertente
commedia di Edoardo De Filippo dal
titolo Non ti pago. L’idea nasce
dall’intenzione degli attori di contribuire, sebbene in minima parte, alla
ripresa sociale dei territori abruzzesi;
grande soddisfazione sia da parte del
pubblico che degli attori per aver raggiunto lo scopo della rappresentazione:
il ricavato della vendita dei biglietti,
che ammonta a ¤ 1.000,00, sarà devoluto alle popolazioni abruzzesi colpite
dal sisma il 6 aprile scorso.
Altra iniziativa culturale, divenuta
oramai un appuntamento fisso, è stata
il II concorso nazionale di poesia dal
titolo “Schegge di versi dedicati a Panni, borgo montano in solitudine piena
e viva” la cui premiazione è avvenuta
il 24 Giugno nella Sala Consiliare del
Comune di Panni. Rispetto allo scorso
anno, le poesie giunte nelle mani del
Presidente sono raddoppiate e di con-
seguenza più arduo è stato il lavoro
svolto dalla Commissione giudicante
presieduta dal Dirigente Scolastico
Prof. re Gaetano De Masi, composta
dai Prof. ri Antonio Anzivino, Maria
Covino, Raffaella Mancini, coordinati
dal Dirigente Scolastico in pensione
Prof. re Vito Alfonso Zelano.
Diciassette in tutto i vincitori e precisamente:
Categoria dai 6 anni agli 11 anni
1° classificato con la poesia “Panni”
Antonio Anzivino – Bovino
Premio di merito con la poesia “Il mio
paese” Pietro De Stefano – Panni
2° classificato con la poesia “A Panni”
Orazio Sgambati - Bovino.
Premio di merito con la poesia “Panni
con i nostri occhi” Vito Roberto – Panni
Premio di merito con la poesia “Il paesino tutto solo” Monica Russo – Bovino
Premio di merito con la poesia “Un
paese bello” Incoronata Nunziata –
Orsara di Puglia
Categoria dai 12 anni ai 20 anni
1° classificato con la poesia “Poesia di
Panni” Aurora Fattibene – Bovino
2° classificato con la poesia “Il mio
scorcio” Giovanni Rainone – Panni
Categoria dai 21 anni ai 40 anni
1° classificato con la poesia “Piccolo e
solo” Raffaele Rainone – Panni
2° classificato con la poesia “Il sogno“
Emanuele Faccilongo – Lucera
Categoria dai 41 anni ai 100 anni
1° classificato con la poesia “fonte del
silenzio” Alberto Fusco – Bovino
2° classificato con la poesia
“L’inventore” Lorenzo Morra – Foggia
Premio di Merito con ben due poesie
dal titolo “Mi chiamo Panni” e “Teatro
pannese” Maria De Michele – Pordenone
Premio di merito con la poesia
“Tramonto estivo al Castello” Luciano
Cifaldi – Panni
Premio di merito con la poesia “Vicoli
di paese” Silvana Santoro – Foggia
Premio speciale con la poesia “Ode a
Panni” Giuseppina Roberto – C.S.M.
Deliceto.
Ciascun vincitore, dopo aver declamato la propria poesia e aver ascoltato la
motivazione della scelta dalla voce del
coordinatore, Prof.re Vito Alfonso Zelano, ha ritirato la targa dalle mani di
un’autorità presente: dal sindaco Pasquale Ciruolo al vice-sindaco Costanzo Roberto, dall’assessore Rocco Gesualdi al Presidente dell’A.S.C.D.
Antonio Spada.
Il direttivo dell’Associazione spera che
questi eventi siano stati graditi a tutti
e ricorda che per qualsiasi commento,
consiglio, informazione e suggerimento è sempre attivo il sito internet
www.ascd-panni.it.
Con l’augurio che queste attività siano
solo l’inizio di un’altra indimenticabile
estate pannese, vi aspettiamo numerosi
alle iniziative estive ormai prossime.
Valentina Dibisceglia
NDP. Cara Valentina, permettimi di aggiungere due parole. Desidero ringraziare
ancora una volta il nostro giovanissimo
sindaco, Pasquale Ciruolo, per le parole di
apprezzamento rivolte all’A.S.C.D. PANNI per il lavoro svolto sino ad oggi, facendo
tesoro dei suoi consigli per le future manifestazioni. Ringrazio l’onnipresente direttore de “Il Castello”, la redazione di Montesario nella persona di Pino Mastrangelo,
Francotrani nella persona di Cocciardi
Franco e il Presidente dell’A.C.A.P. Prato
Alfonso Lapolla per la loro disponibilità e
per aver collaborato al Concorso pubblicando il bando e quindi diffondendolo. Un
sentito grazie agli Enti patrocinanti: Comune di Panni, Regione Puglia, ENDAS
Puglia.
Valentina Dibisceglia
e il Presidente ASCD Tony Spada
Se si è commesso qualche errore, credeteci,
è stato in assoluta buona fede e la prossima
volta cercheremo di migliorarci. Un ringraziamento particolare a tutti i soci
dell’A.S.C.D. PANNI ed al direttivo che
ha sostenuto questa iniziativa. Volevo
augurare una pronta guarigione al Kakà
Pannese Michele Tavano, reduce da un
serio infortunio, durante il torneo di calcio
per categorie. Forza Tavano... ce la farai!!
Un ultimo ringraziamento a tutti coloro
che hanno contribuito all’iniziativa promossa dalla Compagnia Teatrale “La ‘Att r’ Zì
Acciupreut” in occasione della serata “Pro
Abruzzo” svoltasi il 15 Giugno a Foggia.
Somma destinata alle popolazioni terremotate ¤ 1.000,00. Grazie a tutti per la sensibilità dimostrata e grazie per il calore con
il quale avete sostenuto la compagnia.
Il Presidente A.S.C.D. Panni
Antonio Spada
A.S.C.D. PANNI
Il Castello
3
luglio 2009
Chiedendo venia agli autori delle altrettanto belle e premiate poesie ma in considerazione che questo giornale è
seguito da gente pannese riteniamo di pubblicare solo le poesie degli autori pannesi, in quanto conosciuti da tutti
i pannesi nel mondo.
Il direttore
Categoria dai 6 anni agli 11 anni
Premio di merito con la poesia “Il mio
paese” Pietro De Stefano – Panni - premiato dal Direttore del giornale
Panni è situato su un monticello
e sulla cima si trova il castello
ed esso è il simbolo più bello
del nostro paesello.
Panni ha un’aria pulita
ma anche una lunga salita
Panni e la sua montagna
è meglio del paese di cuccagna.
Panni e i suoi emigranti
per noi saranno sempre importanti.
Questo è il mio paesino,
piccolo ma tanto carino.
balconi quante rose.
Nessuno pensa alle città
belle, grandi, né le invidia,
pensa: Stiamo meglio qua.
Qua c’è l’aria pura, il sole,
il silenzio e tanta tranquillità,
i bambini crescono sani,
belli come i fiori.
Nei tramonti pare d’oro
il mio paesello.
Categoria dai 12 anni ai 20 anni
2° classificato con la poesia “Il mio
scorcio” Giovanni Rainone – Panni
Premio di merito con la poesia “Panni
con i nostri occhi” Vito Roberto – Panni
Panni, mio bel paese,
sei tanto amato da noi pannesi.
Che libertà al castello,
per noi bimbi è tutto bello.
Bici, calcio e acchiapparello,
dalle murge a via Portella.
Per le feste patronali,
tanti fuochi artificiali.
Quanta gioia ed allegria
nel Paese e a casa mia.
Premio di merito ENDAS Classe IV elementare dell’ins. Antonia Rainone - Panni
IL MIO PAESELLO
Nel mio paesello
c’è una pace e una quiete che consola;
è piccolino, tutto bianco
c’è la chiesa con il suo campanile
c’è la scuola, dove vanno
i bambini lieti a frotte;
un bel parco gioco per giocare
una piazza e piccoline
le casucce, ma graziose;
se vedeste a Primavera ai
Scorcio di paese
montagna di venti
e di versi solitari,
schegge di tronchi
spaccati divisi
da diversi destini.
Scorcio, scheggia del mondo
antiche canzoni,
vecchi profumi di prati falciati
comignoli fumanti
lentamente bollono le pignatte
s’esala l’odore di cotiche e fagioli
mentre al riverbero della fiamma
si raccontano vecchie storie e
preghiere dettate da un saggio
cuore. Zappa il contadino
e il suo cuore è là
in quel fazzoletto di terra tra i
muriccioli a secco,
il pastore se ne sta là
sulla montagna ad ascoltare la
voce della grande signora mentre
qualche vecchietto resta a fumarsi
la pipa e scambiarsi
qualche parola con il Castello.
Venite a visitare il mio scorcio,
a parlare con la bella gente,
a pregare i Santi patroni,
ad ascoltare la Banda.
Venite qua a farvi rapire
da questo suggestivo borgo
montano per imprimere nella
memoria la mia bella terra: Panni.
Categoria dai 21 anni ai 40 anni
1° classificato con la poesia “Piccolo e
solo” ins. Raffaele Rainone – Panni premiato dall’Ass. Rocco Gesualdi
Paese piccolo e unico,
arroccato su una montagna
triste e solo te ne stai.
In inverno la nebbia
ti avvolge tutto,
tanta mestizia circonda
le case abbandonate,
mentre aspetti qualcuno
che venga a farti compagnia.
D’estate ti svegli con tanta gente,
con tanti pensieri che dopo un po’
svaniscono nel nulla.
Finisce la bella stagione, e ritorni come
prima
il piccolo borgo, la piccola scheggia,
il tenero presepe con tante luci,
pieno di sapori e odori.
Non essere mesto, tu rimarrai sempre
così
PICCOLO E SOLO.
Categoria dai 41 anni ai 100 anni
2° classificato con la poesia
“L’inventore” Lorenzo Morra – Foggia
- premiato dal Vice Sindaco Costanzo
Roberto
Se non ci fossi
ti inventerei
così come sei
con quel ciuffo di case
abbarbicate lungo la salita
che porta su alla chiesa.
Se non ci fossi
ti inventerei
così come sei
d’inverno sferzata dalla bora
e a maggio carezzata
da un tiepido raggio di sole.
Se non ci fossi
ti inventerei
così come sei
ogni ciottolo al suo posto
con il castello sulla vetta
che a vederlo da lontano
ti senti un tuffo al cuore
come se fosse una persona,
una persona che ti chiama.
Il Castello
luglio 2009
Premio di Merito con ben
due poesie dal titolo “Mi
chiamo Panni” e “Teatro
pannese” prof.ssa Maria
De Michele - Pordenone (Ndr: se ne pubblica una
sola).
MI CHIAMO PANNI
Mi chiamo panni
sono nato tanto tempo fa.
Dormo su una collina
sotto un manto stellato.
Un raglio mi sveglia la mattina.
I rintocchi segnano il mio tempo:
buongiorno Concettì
buongiorno Nannì.
Sto al balcone tutto il giorno
ammiro Ariano e Monteleone
guardo distese e colline
e arrivo fino al mare laggiù.
La mia gente mi tiene vivo.
I miei abitanti mi amano.
Sono felice se li rivedo tutti.
Piango quando li vedo partire.
Ogni anno qualche voce manca
ma so che riposerà con me per sempre.
Premio di merito con la poesia “Tramonto
estivo al Castello” Luciano Cifaldi –
Panni
Tutto intorno è silenzio
non si sente respirare neanche il vento.
Il cielo s’è tinto di rosso e sembra
baciarsi con la scia di un aereo che
scompare all’orizzonte.
Le cicale hanno smesso di cantare e
una lucciola posatasi sul cipresso
aspetta che faccia buio,
solo così metterà in mostra
tutta la sua bellezza.
A valle dorme il Cervaro ormai asciutto e
sogna la prossima piena,
in lontananza sento lo stridìo
delle rotaie sui binari, si avvicina
sempre più per poi svanire nel nulla.
Il mio sguardo incrocia il bagliore
d’un paesino a festa illuminato
e sente il bisbigliar di voci amiche
misto a quello di mia madre.
A.S.C.D. PANNI
Premio di merito con la poesia “Vicoli di
paese” Silvana Santoro – Foggia ma
pannese di adozione.
I vicoli di Panni raccontano
soavi semplici storie
di sapore contadino,
ascoltano lo scalpitio di
zoccoli di some
con facce rosse e rubiconde
sin dai primi chiarori...
le corse al forno
dietro morbide fragranze
e “abbasc alla tavern” per
alleviare il peso di immane
fatica. Notti di ghiaccio
nell’umida stagione e
fumanti scodelle a scaldare
cuori in tiepida penombra,
gli amici cari in allegre
“catalane”, condividendo
gioie e affanni.
Poi, quando il dio Sole in
alto troneggia e viene il
4
tempo della bella stagione,
un carosello di feste
e processioni a “lu castiedd”
vivace girotondo di
speranze, nostalgie e sogni
appesi a un immenso
orologio senza tempo.
Ancora un poco...piano
piano si consumerà
il ricordo e sul paese
graverà profonda
la coltre di un mistico
silenzio.
Donne
10° Concorso Nazionale di Poesia
Sezione Adulti Città di Cerignola (FG)
Di Melino Del Vicario Michelina (Prato)
Tema: Miraggio
Siamo come diamanti
uniche e preziose
il dono più bello che
avessimo potuto ricevere
è quello di essere ciò
che siamo…donne
Chi dice donna dice danno?
Ed è vero perché
danno la vita
danno la speranza
danno il coraggio
danno conforto
danno se stesse
…per amore
Questo è il mio pensiero, parla per me, è
dolce morir, nel suol natio
Panni cos’è
Panni per me è vita, è respiro.
Il mio primo vagito
l’ha udito Panni,
mi ha dato i natali,
per questo sono felice e lieto.
Ogni volta che torno a Panni
io mi inebrio,
respiro a pieni polmoni,
faccio il pieno
di aria pulita e frizzante
è aria pannese, e vado avanti
bene per un mese.
Quando vivo a Prato, mi appanno,
ma poi, quando ritorno a Panni,
faccio il pieno d’aria nuova,
e riparto forte.
Son contento d’essere nato a Panni
perchè, come le murge del Castello
mi sento forte.
Angelo Lepore (Prato)
Pensieri Agostani
Poesia di Leonardo De Luca (ex sindaco
di Panni)
L’alba premonitrice
sfavillò in cielo.
Lunghi brividi
percossero l’anima
nuda,
indifesa
per troppa speme.
L’arco della calura
si consumò
tra la terra
e il cielo
e l’occaso
di una sera
d’agosto, si annunciò caldo.
Aridii, tra l’afa
che svaniva
l’orizzonte
dei pensieri,
aspirare un anelito
surreale
tenuto in vita
dal conscio subliminale
dei sentimenti:
onirica divinazione.
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
Il Castello
5
luglio 2009
NASCITE
• La Famiglia Longo festeggia la prima
• Il 15.05.2009 è nato a Burnaby,Vancouver
• La piccola Luisa PROCACCINI an-
• Il 12.06.2009 è nata a Prato Michelle Rainone da Julia
• Il 22 marzo a Danvers Mass. (USA) è nata Emma
• Il 16 giugno 2009 è nata Chiara la quartogenita dei
nipotina nata a Prato il 23 Febbraio 2009
alle 01:05 peso kg 3,420 e si chiama Matilde, che in questi giorni ha festeggiato
un mese; il babbo si chiama Massimo
Grassi, la mamma si chiama Silvia Longo
i nonni materni sono Longo Michele e De
Cotiis Antonietta, i nonni paterni sono Grassi Mario e
Martini Anna. Auguri alle famiglie.
nuncia la nascita della sorellina Letizia,
avvenuta il 9 marzo. Ai genitori, Gerardo
(figlio di Vito) e Costanza Pizzicoli, e ai
familiari tutti formuliamo i nostri migliori
auguri.
Michelle Sutherland, la seconda figlia di Michelle Tofalo
di Mike e Maria Gesualdi, la più giovane
della famiglia del compianto Arcangelo
Gesualdi, emigrata negli States circa
mezzo secolo fa. Le felicitazioni più affettuose a tutta la famiglia, nostri amati
e stimati consanguinei. Ad Emma e alla
sorellina maggiore Gianna Maria, che il
25 luglio compie due anni, auguriamo un
radioso avvenire e, nel contempo, di rammentare sempre
che nelle loro vene scorre prezioso sangue pannese di un
piccolo agglomerato di case su di un monte dell’Appennino
dauno-irpino, da dove partirono esuli i loro bisnonni per
dare loro quanto oggi hanno... in abbondanza.
• Il 2 aprile è nato Andrea LAZZARI. Lo
annunciano con gioia papà Maurizio e
mamma Paola Procaccini, figlia dell’ing.
Leonardo. Al piccolo Andrea, ai genitori
e a tutti i familiari giungano gli auguri
affettuosi de Il Castello.
• Benvenuta alla piccola Marica, primogenita di Fausto Cocciardi e Mariagrazia
Grifa, nata la notte di Pasqua. Partecipano
alla felicità dei neogenitori i nonni paterni,
Pietro e Concetta, e zia Emilia, residenti
pannesi, nonchè i nonni materni e tutti gli
zii. Il nostro augurio è che il Signore le
riservi una vita radiosa.
(Canada) Alessio, primo genito di Carmine Cotoia, figlio di Paolo l’ex postino
di Panni nonché assessore in carica, e di
Maria Cristina De Cotiis, entrambi giovani
pannesi veraci emigrati in Canada. Ai
genitori, ai nonni e ai familiari tutti le
felicitazioni più vive per un fulgido avvenire del neonato
Alessio.
e Nicola Rainone, figlio dei nostri cari compaesani Antonio
Rainone e Anna Caraglia, residenti a Prato ai quali vanno
le nostre più affettuose felicitazioni. Alla piccola nata
auguriamo un futuro di prosperità e benessere, di essere
la consolazione dei nonni e l’orgoglio dei genitori.
coniugi Antonio Rucci e Cristina Mansolillo. Dopo le gemelle e il bel maschietto
la cicogna ha portato un'altra bellissima
femminuccia alla famiglia RucciMansolillo per la gioia di tutti i familiari
ed amici e, in particolare, per Panni con
la speranza che le giovani coppie prendano
ad esempio Antonio e Cristina, in tal modo
sarebbe un paese super...popolato. Vogliamo aggiungere
le nostre alle tante felicitazioni alla grande famiglia Rucci
e l’augurio di continuare così.
• Il 23.06.2009 è nata a Panni Marta, secondogenita di
Vito Palumbo e Antonietta Bianco per la gioia della famiglia
e per l’indispensabile incremento demografico del nostro
piccolo paese. Auguri.
PRIMA COMUNIONE
Il 26 aprile ha ricevuto la Prima
Comunione il piccolo Joseph Karach, nipote di Maria e Antonio
“Tony” Colannino, residenti negli
Stati Uniti. A Joseph è piaciuto tanto il paese e la gente di Panni che
ritornerà quest’anno per le feste
patronali, insieme alla sorella Paolina, ai nonni, ai cugini Luca, Antonio e Gianpaolo e alla zia Melissa.
MATRIMONIO PANNESE/POLACCO
Il 17 aprile è partito da Panni un pulman con una trentina
di passeggeri locali diretto a Roma Fiumicino per imbarcarsi
su un volo diretto a Varsavia in Polonia. Tutta la famiglia
De Cotiis, che gestisce il forno-pizzeria
alla Taverna, con parenti e amici
nonché la presenza ufficiale del Comune, rappresentato dal vice sindaco
Roberto Costanzo, si é recata nella
cittadina polacca di Kaascnik per
partecipare alle nozze dell’ultimo
rampollo della famiglia, Ivano, con la
bella signorina polacca Caterina Gnat,
ormai residente pannese e in servizio
presso la locale RSSA “S. Maria Stella”.
Il 18 aprile Panni ha festeggiato
l’unione fra due giovani in terra polacca ma che formeranno la loro famiglia a Panni contribuendo così al ripopolamento del paese, di vitale importanza
per la sua vita futura. La nuova coppia di sposi andrà ad
abitare su un piano del palazzo “Manuppelli” in corso
Margherita incrementando in tal modo anche la scarsa
popolazione residente nella parte alta del paese, cosa che
a noi “Capammont” è molto gradita.
La formazione di una giovane famiglia
è di per sé un fatto di grande importanza per la continuazione della vita,
ma in circostanze particolari, come
quella locale pannese, assume una
valenza di assoluta priorità rispetto
ad altre località, in quanto è riposta
in essa la speranza-fiducia per assicurare il proseguo della Vita del paese.
Per queste motivazioni e per la personale stima nei confronti di tutta la
famiglia De Cotiis questa Redazione
formula gli auguri più sentiti ai giovani sposi per un
avvenire di prosperità e benessere per la propria famiglia
e per la popolazione residente.
Il Castello
luglio 2009
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
Giuseppe Dentato, figlio dell’ins.
Maria Lapolla, e Teresa Prencipe
il giorno 9 Maggio 2009 hanno convolato a giuste nozze nella Chiesa
Sacra Famiglia in Manfredonia.
Auguri agli sposi e a mamma Maria.
LAUREE
Il 20 marzo 2009, presso l'Università degli Studi di Bologna,
Maria Elena Lapolla, figlia di Teresa e
Carmine Lapolla residenti in San Severo
(Fg), ha conseguito la Laurea Specialistica
in Scienze Economiche con 110 e lode
dopo essersi laureata in Scienze Politiche
con lo stesso punteggio di 110 e lode ed
aver usufruito nel 2008 della borsa di
studio Erasmus presso l'Università di
Amsterdam. Complimenti vivissimi alla Dott.ssa per la
doppia laurea e per la prestigiosa borsa di studio.
Il 27.04.09 Mastrangelo Sabrina, figlia di
Francesco e Maria Calitri si è brillantemente laureata in Ingegneria Gestionale
c/o Politecnico di Bari con la Tesi in Gestione Industriale della Qualità. Attualmente lavora a Melfi c/o la Magneti
Marelli gruppo FIAT e si occupa di Qualità
di Sistema. Congratulazioni.
PENSIONAMENTI
Abbiamo appreso e volentieri rendiamo noto che: “Dopo
lunghi anni di inaudita sofferenza bancaria, sopportata
con cristiana rassegnazione, anche il caro “Distratto” Enzo
Piscopiello ha terminato il suo frenetico, ma quasi senza
senso, girovagare per le agenzie provinciali della banca,
sempre ventre a terra (Tex docet) in groppa alla fedele
Thema (quest’ultima spesso oggetto di violenti, proditori
attacchi da parte degli ambientalisti ed i cui semiassi sono
già materia di studio,
oltre che di culto, da parte
degli ingegneri Lancia,
che non riescono a spiegare con l’ausilio della
sola Scienza il fenomeno
di tanta resistenza!).
L’aspetto positivo della
sua banale, prolungata
attività “lavorativa” è
stato, perciò, quasi unicamente quello di avergli
consentito di affinare, fino a far di lui il massimo esperto
vivente, di quella rivoluzionaria teoria filosofica, di quel
rimarchevole stile di vita detto “DELL’INOPEROSITA’
ATTIVA”, altrimenti conosciuto, con fine anglicismo, come
“PLAYBACK WORK” (leggi lavoro mimato).
I più attenti avranno già inteso che tale dottrina si diffuse
e trovò entusiasti seguaci già dai tempi delle “Comitive”
e delle lotte fratricide che seguirono (momento di nostalgia
vintage, ragazzi!), ed in maniera trasversale tra i componenti degli schieramenti, sia dei Distratti che della Ramp
o della Carp… Oggi dunque, ufficialmente comunichiamo
che siffatto Maestro, dopo essersi lungamente speso per
la diffusione del suo verbo anche in ambito bancario, fa il
suo trionfale ingresso nell’elitario club di coloro che,
abbandonando la teoria “DELL’INOPEROSITA’ ATTIVA”,
si spingono addirittura oltre, abbracciando ed applicando
6
la teoria “DELL’INOPEROSITA’ INATTIVA” (cioè, vivaddio, non c’è neanche più bisogno di far finta di lavorare!);
non solo, ma, forti della ineguagliabile esperienza acquisita,
tali encomiabili proseliti vigilano costantemente sulla
nostra amata comunità pannese affinché nella stessa non
si verifichino deprecabili fenomeni di inutile, dannosa
operosità.
Diamo quindi un affettuoso benvenuto al nostro nuovo
membro (leggi meglio, adepto) che nella foto vediamo
mentre, confortato dalla presenza rassicurante di Anna
Maria (e del PIRETTO), tenta di limitare i segni purtroppo
indelebili che la banca gli ha lasciato sul fisico e nel morale.
Dal 29 Giugno 2009 Antonio Palmieri
è assurto, con pieno diritto e merito,
alla corte dei “Pensionati”. Tonino è
ormai conosciuto e stimato come un
compaesano d.o.c. per aver sposato la
pannese Maria Gesualdi, sorella di mia
moglie Anna e quindi cognato. Panni
lo ha definitivamente adottato tra i suoi
figli prediletti. Le FF.SS. finalmente lo
hanno lasciato, a malincuore, libero dal servizio dopo circa
40 anni di onorato servizio, onorato nel vero senso della
parola, sempre ligio e corretto con tutti, educato quale un
vero gentleman e, soprattutto, un infaticabile lavoratore
mai stanco e disponibile con tutti. I suoi figli Fabrizio e
Adriano, “quello dai capelli rossi”, sono parte della gioventù pannese. Il secondo, il rosso, è un valido componente
del Corpo Bandistico di Panni, così come in quello della
città di Foggia. Ma cosa farà Tonino da pensionato? Il suo
hobby è quello di suonare il sax; passando per vico Municipio, l’ex sede del Comune di Panni, spesso lo si sente
soffiare in quel grosso tubo ricurvo a più non posso e,
chissà, che insistendo in questo suo hobby, la Banda di
Panni possa un domani inserirlo tra i suoi componenti. Ci
metterò la buona parola con i Maestri Gianni ed Alfonso,
miei amati “figlioli”, così da trovargli un impegno congeniale per sé e accompagnarsi con suo figlio suonando per
le strade del paese durante le festività o, speriamo pochi,
funerali. Mai una discussione, un diverbio, un disaccordo
o incomprensione qualsiasi, o, qualora ce ne sia stata,
immediatamente dimenticata…superata. Tutta la nostra
famiglia e i lettori di questo giornale, ne sono certo, si
stringono intorno a lui augurandogli un futuro da pensionato sereno e tranquillo, in ottima salute e… di continuare
ad essere la magnifica persona che è… TONINO!
Inviamo a Nicola Longo i nostri auguri
più sinceri ed affettuosi per il successo
politico del figlio Antonio e per il suo
pensionamento dal 1 luglio ’09 e ringraziarlo per tutto quanto egli ha fatto
in favore della comunità pannese di
Prato con l’ACAP e per la città di Prato,
con l’esortazione a “non tirare i remi in
barca”, anzi a remare con più energia
e vigore per ulteriori approdi in favore
della propria famiglia, di se stesso e della società pratesepannese. Benvenuto fra noi pensionati.
NUOVO NEGOZIO A PANNI
Il 4 aprile 2009, a Panni in Corso
Vittorio Emanuele 6, nei pressi del
Monumento ai Caduti, si è inaugurato
“F A N T A S Y” un bellissimo negozio per articoli da regalo e giocattoli
per bambini da 0 ai 14 anni della compaesana Daniela Senerchia. Auguri.
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE
VISITA DAL CILE
Nel mese di Aprile abbiamo avuto il
piacere di una visita tanto attesa dal
Cile. Infatti è stato nostro gradito ospite l’amico Aldo Morelli Bonilla, generale dell’esercito cileno in pensione
e presidente dell’Associazione dei Pugliesi in Santiago del Cile, di chiare
origini pannesi. Insieme all’amico
Franco De Michele, colonnello in pensione, abbiamo avuto l’opportunità
di ospitarlo
presso di noi
a Foggia per
qualche giorno ed intrattenerci con lui
in
modo
amichevole e
piacevole.
Insieme a
Franco non
ha mancato di fare un paio di visite a
Panni da cui proviene la sua famiglia,
da parte della nonna materna, rimanendone entusiasta e soddisfatto. Insieme al figlio Aldo J., che ha frequentato a Foggia un corso di lingua
italiana, è rientrato in Cile dopo incontri di lavoro a Bari e a Roma per conto
del sindacato e dell’Associazione che
rappresenta.
A lui il nostro fraterno saluto e un
arrivederci in Cile? Chissà!!! hai visto
mai?
IL NOSTRO CAVALIERE
...NELL’ALTA
MONARCHIA
Eh si! E’ proprio così! Il nostro Cavaliere, per la storia Bruno Veggia da
Bari, coglie tutte le occasioni per portare alto il vessillo pannese, specialmente quello mangereccio, ovviamente a scrocco. Questa volta si è trovato
presso il ristorante Park Hotel San
Michele di Martina Franca (Taranto),
dove, guarda caso, hanno fatto una
festa tutti i monarchici italiani, con la
partecipazione straordinaria del mancato re d’Italia il Principe Vittorio Emanuele con la consorte Marina DORIA.
“E lui che ci faceva lì?” vi chiederete
in molti. Tutto regolare. Ha avuto un
invito personale dal Presidente del
Movimento Monarchico Italiano, Segreteria Regionale Pugliese, conosciu-
Il Castello
7
luglio 2009
Panni 17 maggio 2009 - 1a Comunione
Da destra: Marco Ciarciello, Luca Cagliuli, Federica De Luca, Annachiara
Morena, Silvia Spada, Antonella De Stefano, Nicoletta Bianco, Flavio Cocciardi,
Stefano De Cotiis. Catechiste: Paola Cocciardi - Valentina Dibisceglia.
to al sacrario militare di Bari. E' stata
una bellissima cerimonia, sostiene il
nostro Bruno, nella foto con pari portamento ed eleganza del monarca, e,
ormai in forma confidenziale con l’alta
monarchia, ha promesso di ricambiare
il pranzo, a sue spese, ai più dei 150
commensali e per questo ha messo in
vendita casa e terreno a Panni.
Cresciuti insieme, sempre con sempiterna stima e profondo affetto, non
ricordo che il fraterno amico abbia
tenuto fede a promesse del genere…MAI!
E SONO 3!
Il nostro amico e compaesano Mario
Longo da Montreal continua la sua
performance musicale con l’incisione
di un terzo CD con 16 famosi brani
musicali italiani, francesi ed inglesi
con arrangiamenti orchestrali di prima
qualità del maestro Vincenzo Alacchi.
I tre CD sono in vendita a Montreal
così come lo saranno a Panni durante
il prossimo mese di agosto con la probabile certezza di una sua personale
dedica. Il ricavato della vendita, così
come i due precedenti, Mario lo devolverà in favore della ricerca sul cancro. Una lodevole dedicazione agli
amici per uno scopo altamente umanitario, sono questi i veri valori che
nobilitano l’umanità, anche da parte
di pannesi come il nostro Mario.
PANNESI NELLE
ELEZIONI AMM.VE
DI FOGGIA
Ecco i risultati elettorali con i voti di
preferenza di ognuno dei candidati pannesi nella competizione elettorale per il
rinnovo del Consiglio Comunale della
città di Foggia.
• De Cristofaro Giovanna - candidata
nel Partito Democratico - voti 205
• De Michele Assunta - Partito Socialista
- voti 54
• Suglia Silvia - Movimento per le Autonomie - voti 30
• Calitri A. Michele - Puglia prima di
tutto - voti 21
• Rainone Giampietro - Unione di centro
/ Casini - voti 13
Nessuno è stato eletto consigliere comunale di Foggia al momento che andiamo
in stampa, ma ci sono ottime probabilità che Giovanna De Cristofaro, essendo la quarta dei non
eletti e in seguito alle nomine degli assessori, che
devono dimettersi da
consiglieri comunali, abbia la possibilità
di rientrare tra gli eletti. Noi pannesi
auspichiamo per lei che ciò avvenga e
formuliamo voti in tal senso.
Ci piace segnalare la brillante affermazione elettorale di Longo Antonio (foto),
figlio del nostro compaesano Nicola,
che, nelle amministrative della città di
Prato è stato il primo degli eletti nella
lista dell’Unione di Centro – Casini del
nuovo Consiglio Comunale della città
di Prato riportando 331 preferenze.
Un suo articolo è presente nella pagina
dedicata a Prato.
NOTA BIBLIOGRAFICA
Apprendiamo che è in corso di stampa
un nuovo libro di Vito Procaccini, “Echi
letterari del Novecento italiano”, che
sarà presentato in anteprima a Panni,
in prossimità delle feste patronali.
Il Castello
LUTTI
luglio 2009
8
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Giuseppe
Calitri
di anni 88
nato a Panni il
13.10.1921
morto a Panni
il 6.4.2009
Filomena
Montecalvo
nata a Panni
il 1.2.1910
morta a Panni
il 29.04.2009
Vittoria
Calitri
ved. Anzivino
nata a Panni il 1.3.1926
morta a Foggia
il 13.06.2009
sepolta a Panni
Maria Saveria
De Rosa
nata a Panni
il 10.3.1915
morta il 15.06.2009
presso la Casa
di Riposo di Panni
Giuseppe
Gesualdi
nato a Panni
il 16.11.1920
morto a Casarano
sepolto a Panni
il 20.04.2009
Domenico
Larocca
nato a Panni
il 24.08.1923
morto in Canada
il 27.3.2009
Da www.Montaguto.com
Si sono svolti il 12 febbraio, i funerali di don Federico Cadon Federico
pobianco,
scomparso il giorno 11 febbraio. Alle esequie,
Capobianco
grandissima e commossa partecipazione del paese, delle istiParroco di
tuzioni e del vescovo della diocesi di Ariano-Lacedonia,
Montaguto
morto l’11.2.2009 Giovanni D'Alise, in compagnia di altri sacerdoti. Abbiamo
raccolto la testimonianza, meravigliosa, del sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano: "La notizia della morte del nostro
parroco ci è arrivata improvvisa ed inattesa. Nell’esprimere a tutti i suoi familiari
ed a Sua Eccellenza il vescovo ed al clero della diocesi di Ariano-Lacedonia le
più vive condoglianze ed il segno palese del dolore di tutta la popolazione di
Montaguto, voglio ricordare gli aspetti caratteristici della personalità del nostro
don Federico: la semplicità, l’umiltà, l’assenza di qualsiasi forma di benché
minimo rancore, anche quando si aveva con lui una discussione animata e
dura...Egli non ha mai usato due pesi e due misure nei riguardi di chi frequentava
la chiesa e di chi era poco assiduo o non la frequentava affatto. Durante l’omelia
era solito dire che era con il pensiero così concentrato nella parola di Dio che
alla fine della messa non ricordava già più quelli che erano in chiesa, come per
dire che per lui erano tutti figli di Dio e questo gli bastava.
Caro don Federico, ci hai lasciati in punta di piedi. Un versetto del profeta
Isaia afferma che ”si muore sempre come un fanciullo”. Perché si muore sempre,
forse, con il desiderio di essere tenuti per mano, proprio come un bambino,
per essere introdotti nel mistero della fine, laddove non si ha esperienza ma
solo speranza, da qualcuno che ci ama. Ciao, don Federico..."
>
Ebbe da Dio
il dono di
un’immensa
bontà.
Tutta la
sua vita spese
interamente
per la sua
famiglia.
Con rimpianto e
tenerezza infinita
ti ricordiamo e
preghiamo per te
Sono Lucia Lamanna una delle pronipoti di Don Federico Capobianco.
Io ed i miei familiari abbiamo appreso con grande dolore la notizia della sua dipartita verso il Cielo ed ora desideriamo
donare la nostra testimonianza sulla sua vita sacerdotale. Una fitta rete di corrispondenze epistolari mi ha permesso,
in questi anni di lontananza dai miei luoghi natali, di mantenere vivo l’affetto reciproco e la fede nel Cristo Risorto.
Da una di queste lettere, in particolare, traggo una testimonianza di fede che, per noi, è stata di guida ed esempio
spirituale a cui abbiamo guardato come vocazione alla famiglia e “dono” da passare come testimone.
Cosi scriveva Don Federico il 22 marzo 1984 : “...La mia povera Preghiera è che tutto il resto “cammini” seconda la
“sapienza divina, misteriosa”. L’espressione è “paolina” – I° Lettera ai Corinzi,2,6 e segg.
Per noi Cristiani, Tutto è Grazia, quando ci preoccupiamo, veramente, di amare Dio. Grazie a Lui, continuamente, posso
scrivere di stare, ottimamente, in salute; per il resto, sono molto contento, grazie ancora a Lui…
L’ipocentro assoluto della mia vita è Dio; la “bussola” del mio quotidiano cammino - che dura 17 ore - è Lui; ogni tappa
è un immergermi in un oceano di invidiabile Gioia. Indubbiamente, quanto “male” compio lungo la giornata! Anche
in questo cammino “negativo”, Dio mi invita a sperimentare la Sua Bontà e Misericordia.
Ti promisi di mandarti quella meravigliosa Parola di Dio, riguardante il rapporto figli-genitori; sono troppo grandi i
genitori, nel piano di Dio, se ci obbliga ad amarli, così come sono. Questo impegno, qualche volta, “quasi impossibile”,
riceve il valore di Sacramento accanto a quelli esplicitati. La Parola di Dio è troppo chiara; non c’è bisogno della minima
esegesi.
Per i “problemi missionari” quanta “indicibile” Gioia mi dona il Signore! Quanta benedizione ancora su ciò che mi
circonda! Com’è possibile esprimere tutto il Benone che Dio mi vuole? Il mio “raccordo” – assoluto e continuo - spirituale,
è nei binari della “semplicità” e dell’”autenticità” del quotidiano vivere cristiano.”
Queste parole hanno sempre accompagnato la nostra vita di relazione con le famiglie lontane dal luogo natìo e che Don
Federico ha avvicinato e raccolto in tanti anni nel “ritrovarci” con notizie e con incontri nella sua casa parrocchiale o
presso le nostre residenze. Il nostro è un continuo dire “Grazie” al Signore per averci dato questo Dono meraviglioso
di persona, di “ordinato”, che ha vissuto e testimoniato Gesù Cristo e amato in e con Lui tutti noi!
Ringrazio con sincero affetto tutti coloro i quali sono stati vicini a Don Federico nella sua missione sacerdotale e che
hanno condiviso gli ultimi momenti della sua vita terrena, accompagnandolo con l’umana attenzione e le preghiere
all’incontro tanto desiderato con il Signore; innanzi tutto, Sua Eccellenza il Vescovo e tutti i confratelli, i parrocchiani
e la gente che lo ha conosciuto, stimato ed amato per la sua semplice disponibilità.
Lucia Lamanna e Famiglia
Il Castello
LA REDAZIONE DI PANNI
9
luglio 2009
L’assenza del dr. Rocco Gesualdi, responsabile della Redazione di Panni, in questo numero è dovuta non certamente
a sua volontà bensì ai tanti impegni concomitanti che, nell’approssimarsi dell’estate pannese, devono essere messi
a punto, a parte, poi, quelli di lavoro, di studio e di pubblico amministratore locale. Pertanto la sua assenza è più
che giustificata.
Raffaele
Rainone
GEMELLAGGIO
SCUOLA PRIMARIA
PANNI – PORTICO (CE)
Classi 4ª e 5ª scuola primaria
A cura dell’insegnante Rainone Raffaele
con la collaborazione della fiduciaria della
scuola primaria di Panni ins.Rainone
Antonia
Il 14 maggio con grande gioia abbiamo ricevuto bambini e docenti della
Scuola Primaria di Portico.
Subito dopo l’arrivo e l’accoglienza,
siamo andati al Comune dove abbiamo cantato l’inno d’Italia e l’inno della
scuola. Siamo andati in giro per Panni,
e dopo una passeggiata panoramica
al Castello, siamo andati al parcogiochi, dove ci siamo divertiti molto.
Il pranzo si è svolto a scuola grazie
alla collaborazione di tutte le mamme.
Nel pomeriggio siamo andati a Bovino, dove ci aspettavano tanti altri
bambini di Portico e Castelluccio dei
Sauri.
Giorno 18 maggio gli alunni del plesso
di Panni delle classi 4 e 5 accompagnati dalle docenti Rainone Antonia
e Colella Giuseppina sono partiti per
Caserta, visitando come prima tappa
la Reggia. Come seconda tappa gli
alunni di Portico dopo l’accoglienza
hanno cantato e recitato per noi. Per
tutti gli alunni è stato fortemente significativo vivere per due giorni in
full-immersion con i compagni e gli
insegnanti, complicità, divertimento,
scherzi, risate, confidenze e tanto altro
ancora che le parole non posso esprimere, perché i ricordi sono emozioni.
ISTITUTO COMPRENSIVO
SCUOLA PRIMARIA DI BOVINO
PROGETTO
DI EDUCAZIONE
ALIMENTARE
Manifestazione finale - 12 maggio 2009
Martedì 12 maggio gli alunni della
scuola primaria di Bovino sono stati
protagonisti del progetto di Educazione alimentare “Mangiare sano per
crescere sani”.
La scuola riveste oggi un ruolo molto
importante nell’educazione alimentare del bambino; egli è infatti continuamente in balia di modelli e messaggi
contrastanti: da un lato viene spesso
sollecitato dalla famiglia e dal contesto
educativo, a un’alimentazione sana
ed equilibrata;d’altro canto la pubblicità, le abitudini alimentari del nostro
tempo, inducono il bambino a privilegiare cibi più gradevoli al palato
che salutari.La scuola, ponendosi preferibilmente in situazione di continuità
con le abitudini alimentari del nucleo
familiare, può educare il bambino a
una più consapevole e corretta scelta
degli alimenti da privilegiare.
Le attività proposte sono state molteplici:illustrazioni di storie, favole e
fiabe, filastrocche sugli alimenti e sulle
verdure, canti e semplici balletti.
Una bellissima manifestazione che ha
riscosso notevole successo dove i ragazzi di tutte le classi hanno spiegato
l’importanza di una corretta alimentazione utile alla crescita del corpo e
della mente. Erano presenti alla manifestazione finale:il Dirigente Scolastico
dell’Istituto Comprensivo di Bovino
prof.Gaetano De Masi, il Dirigente
Scolastico dell’Istituto Comprensivo
di Accadia prof.Lucio Lorenzo Cerrato, i docenti della scuola primaria e
la Sign.ra Claudia D’Alessandro in
rappresentanza di tutta
l’Amministrazione Comunale. Referente del Progetto l’ins. Rainone Raffaele, in collaborazione con le docenti
Di Francesco Annunziata,Palladino
Rosaria e Totaro Maria Luigia.
FESTA DELLA SCUOLA
PANNI 3 GIUGNO 2009
Alla presenza del Sindaco Pasquale
Ciruolo, del Dirigente Scolastico prof.
Gaetano De Masi mercoledì giorno 3
giugno presso la palestra della scuola
si è svolta la festa della scuola con le
manifestazioni finali dei progetti dei
tre ordini di scuola.
SCUOLA DELL’INFANZIA
TE LA RACCONTO
Bambini si nasce, artisti si diventa
referente Ins. Lembo Giuseppina
SCUOLA PRIMARIA
MANGIANDO
A CARTE SCOPERTE
referente Ins. Cipolletti Elena Beatriz
Il progetto nasce dalla necessità di
aiutare i bambini ad acquisire una
educazione alimentare più sana e corretta.
A saper abbinare tra loro i vari elementi; ad educare il proprio palato a
distinguere tra loro i diversi sapori.
Bravissimi i ragazzi con canti, poesie
e balletti riusciti veramente bene. Referente del progetto l’ins.Cipolletti
Elena Beatriz, con la collaborazione
delle docenti Senerchia Concettina,
Procaccini Colombina,Scaperrotta
Grazia e Bufalo Alfonsina.
SCUOLA SECONDARIA
1 GRADO
PASSATO PRESENTE E FUTURO
Referente Prof. Lucia Colomba Mauriello
PROGETTO FILATELIA
POSTE ITALIANE ANNULLO
FILATELICO
Prof.ssa Maria Rosaria Lombardi
N.d.R.: Panni è stato il paese che ha venduto più cartoline.
PROGETTI PON F1
PANNI A SPASSO
PER LA DAUNIA
I ragazzi di Panni sono stati protagonisti del progetto Pon F1 A SPASSO
PER LA DAUNIA dedicato alle tematiche ambientali. Giorno 28 maggio
hanno partecipato a una visita guidata
alla WIND FARM di SANT’AGATA
DI PUGLIA con il tutor ins.Rainone
Raffaele e con l’esperta esterna Arch.
Alessandra Elda Mazzeo. I ragazzi
hanno potuto vedere da vicino le pale
eoliche con tutto il loro funzionamento.
Entusiasti e curiosi i nostri ragazzi.Un
grazie a tutto il personale della SER
così gentili e disponibili:Direttore Generale SER Roberto Del Bravo, Project
Manager SER Luca Aprati, Costruction
Manager SER Giuseppe La Tona, Site
Manager SER Marco Campisi, Antonino Gorgone, Massimiliano Marino Direttore dei Lavori Ing.Pio Carmelo Zelano, Coodinatore sicurezza in fase di
esecuzione Ing.Rocco Rossi, Project
Manager Leonardo Spaccavento.
Il Castello
luglio 2009
LA REDAZIONE DI PANNI
Durante le 60 ore del progetto Pon
l’esperta esterna Arch. Alessandra
Elda Mazzeo ha spiegato ai ragazzi
l’importanza dell’energia eolica.
Inoltre i ragazzi hanno costruito un
plastico raffigurante il paesaggio con
le pale eoliche. Con l’altra docente del
corso, la professoressa Giannetta Rosaria Michelina, i ragazzi hanno costruito
una turbina-pala eolica e vari cartelloni
esplicativi degli argomenti trattati.
Giorno 5 giugno si è svolta la manifestazione finale di tutti i progetti PON
presso il castello di Bovino con tutti i
ragazzi e docenti di tutto l’istituto
Comprensivo di Bovino.
ISTITUTO COMPRENSIVO
BOVINO-PANNI
CASTELLUCCCIO DEI S.
L’Istituto Comprensivo di Bovino ha
il proprio inno con il testo scritto dai
ragazzi di Bovino L. Fattibene, M. Marseglia, N. Pierro, V. Salvagno, G. Lenoci, F. Pio Russo con adattamento testo
ed elaborazione di Aldo Maglietta.
Da segnalare, inoltre il sito web
dell’Istituto Comprensivo di Bovino
che qui riportiamo:
www.istitutocomprensivobovino.it
dove è possibile vedere tutte le attività svolte durante l’anno scolastico.
v. Padre Segneri , 58 - 71020 Panni (FG)
La Coop sociale “La Rosa” a r.l. è lieta
di comunicare che presso la propria
sede sita in Panni in v. Padre Segneri
n° 58, in data 27 aprile 2009 è stato
attivato lo sportello CAF del Patronato
Fenalca. L’incaricato del servizio è il
tecnico agronomo Sig. Amedeo De
Cootis.
Saremo lieti di poter prestare assistenza per la compilazione dei Mod. 730,
ISEE, ISEEU, REO ed inoltre per la
presentazione di domande per: • pensioni • disoccupazione • malattia •
mobilità • maternità • immigrati •
assegno nucleo familiare.
Lo sportello rispetterà il seguente orario di apertura:
- lunedì 10:00/13:00
- martedì 15:00/18:00
- giovedì 15.00/18:00
- venerdì 10.00/13:00
Il presidente Angelo Gesualdi
10
MEMORIA STORICA
Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello
Oggi si parla con insistenza di recupero della memoria degli
antichi mestieri e di riscoperta della tradizione. Si vuole
recuperare il ricordo di tempi di lavoro lento ed ampi, a
volte poco redditizi e remunerati, di tecniche di produzione
e di strumenti di lavoro che raccontano le trasformazioni
tecnologiche ed umane avvenute nel corso degli anni.
Le nostre tradizioni, quelle vere, sono le nostre radici. A
Panni abbiamo molte belle tradizioni che i nostri nonni e
genitori ci fanno rispettare. Abbiamo sempre presente nella
mente quanto affermava un filosofo, cioè "Un albero senza radici è schiavo del
vento". A Panni spesso c'è vento ma tutti noi siamo ben radicati nel territorio.
Non siamo alla mercé del vento ma siamo e vogliamo essere sempre più
"alberi" con radici forti e robuste. Ricordare il passato è importante, ricordare
quella vita semplice e laboriosa è essenziale.
Da ogni parte d'Italia affiorano ricordi di vecchi mestieri. Anche a Panni,
ad agosto scorso, le vie del centro storico si sono riempite di artigiani che
hanno riproposto molte delle antiche attività e noi abbiamo avuto
l'opportunità di conoscere mestieri che nella frenesia della vita quotidiana
stiamo perdendo o dimenticando. Luciano Cifaldi, il nostro bidello, è già
da diversi anni, che ad agosto, mostra diversi oggetti antichi che per molti
sono ricordi personali, sono oggetti che raccontano spaccati di vita e sono
visti, spesso, con una certa nostalgia. Molti sono oggi i ricercatori ed i
collezionisti di oggetti antichi, forse perché sono rapiti da una sensazione
che quel determinato oggetto può trasmettere loro. A Panni fortunatamente
ci sono ancora tanti oggetti che se non vengono custoditi potrebbero andare
persi.
Noi, egregio Sindaco, le chiediamo formalmente di dare vita ad un MUSEO
dove raccogliere tutti gli strumenti delle antiche attività artigianali di Panni
e valorizzare così, il patrimonio culturale del nostro paese.
Abbiamo fotografato e inserito su un cartellone oggetti antichi, banchi di
scuola e una lavagna della scuola degli anni trenta che sono stati recuperati
e gelosamente custoditi dalla professoressa Lucia Colomba Mauriello. Questi
rappresentano la memoria storica e potrebbero essere i primi ospiti del
Museo che speriamo di vedere realizzato al più presto, Museo che sarà una
finestra sul passato e uno strumento fondamentale per la comprensione del
presente.
DECALOGO PER TROVARE LAVORO
impara l’arte e mettila da parte
1° - Imparare bene l’italiano (avere un vocabolario ricco e articolato per
esprimersi sia a voce sia per iscritto è un fattore di successo).
2° - Imparare l’inglese (la lingua madre non basta più: per comunicare col
resto del mondo è d'obbligo conoscere la lingua inglese).
3° - Conoscere l’informatica (i computer si usano dappertutto:internet è
una finestra sul mondo).
4°- Avere una cultura della mobilità (la società futura sarà sempre meno
uniforme e stazionaria; occorre essere disposti a cambiare lavoro ).
5° - Conoscere come cambia la società (Tenersi informati sui grandi cambiamenti della società per capire quali prospettive di lavoro sono più realistiche).
6° - Sapere come cambia il proprio settore (Siamo in un un’epoca di rapidi
cambiamenti; tenersi al passo è d’obbligo per restare o diventare professionalmente validi).
7° - Alternare studio e lavoro (pur lavorando si deve continuare a studiare
e imparare).
8° - Non piangere sulle cose che non funzionano (invece di arrendersi alle
manchevolezze della società occorre organizzarsi e impegnarsi perché le
cose cambino, aguzzare l'iniziativa individuale e di gruppo per sopperire
alle carenze individuate).
9° - Non trascurare il lavoro manuale (anche se la meccanizzazione e
l'automazione ne riducono l'area, la crescente esigenza di manutenzione a
ogni livello ridà importanza al lavoro manuale specie ai mestieri artigianali).
10° - Avere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti del nuovo (non
bisogna mai arrendersi di fronte alle novità della vita ma bisogna affrontarle
con serenità: il buon pannese saprà mettere a frutto quel bagaglio culturale
ricevuto, denso di tradizioni, di laboriosità e di creatività).
LA REDAZIONE DI PANNI
Amedeo
De Cotiis
in suffragio del defunto suo predecessore. E’ stata una esperienza ricca di
spiritualità e di emozioni anche perché
non capita tutti i giorni di vedere così
da vicino il Sommo Pontefice e di
ricevere la sua Benedizione per poterla
così allargare anche alla propria Parrocchia, agli amici e a tutti i bisognosi.
ORDINAZIONE DI
P. MATTIA LAROCCA
Il giorno 18 Aprile 2009 nella Chiesa
Parrocchiale S. Maria Assunta in Cielo
in Panni (FG), per le mani di sua Ecc.
Mons. Francesco Pio Tamburrino Vescovo Metropolita della diocesi di
Foggia-Bovino, è stato ordinato Presbitero F. Mattia Larocca originario di
Lavello (PZ) e appartenente alla Comunità Religiosa “Maria Stella
dell’Evangelizzazione” nata in Panni
per aspirazione del nostro Parroco P.
Antonio M. Saraceno. La celebrazione
ha avuto il suo inizio alle ore 18.00 e
si è prolungata fino a quasi le ore
20.00. C’e stato un forte afflusso dei
compaesani dell’ordinato, che, insieme ai suoi più stretti familiari, sono
partiti in pulman da Lavello (PZ) per
omaggiare il loro conterraneo nel giorno in cui riceveva il sacro mandato.
Numerose anche le presenze di cittadini pannesi e di S. Arcangelo T. (BN),
paesi dove il caro F. Mattia ha svolto
il suo postulantato, noviziato e gli
studi in seminario. La celebrazione si
è svolta in un clima di celestiale spiritualità e semplicità qualità che vediamo rappresentate anche nel caro P.
Mattia al quale va tutto il nostro affetto
e il nostro augurio perché possa sempre essere un Santo Sacerdote e un
Fervente ministro della Santa Chiese
di Dio. AUGURI.
IL RITORNO DELLA
PASSIONE VIVENTE DI GESÙ
Dopo alcuni anni di inefficienza, il
nostro piccolo paese ha potuto partecipare alla passione vivente di nostro
Signore. Era ormai da tempo che, per
tanti motivi, questa forma di evangelizzazione veniva tralasciata. Fu istituita dal Parroco Don Michele De Michele animato dai tanti giovani che
allora infervoravano e organizzavano
la vita del paese. Quest’anno,per grazia di Dio che ha animato persone di
buona volontà, si è riusciti a riproporre, nel giorno del martedì Santo, anche
se in versione ridotta e con qualche
acciacco, la ormai tradizionale “ VIA
CRUCIS”. Tutto è partito da un’idea
della Sig.ra Giovanna Polignone, moglie del Dott. Nicolangelo Querques,
nostro medico di base e Assistente
sociale del Comune di Panni, la quale,
ha contattato lo scrivente, il sig Giovanni Liscio e la Prof. Teresa De Michele per parteciparci la sua idea di
svolgere una passione vivente sulla
piazza antistante la Casa Protetta,
Ospedale di Comunità di Panni, in
modo tale che i degenti potessero ricevere un significativo segno pasquale
che li aiutasse a trascorrere in pace e
armonia la Santa Pasqua.
IN VISITA A PAPA
GIOVANNI PAOLO II
Il giorno 2 Aprile 2009 una piccola
delegazione della nostra parrocchia
ha reso omaggio alla tomba di Papa
Giovanni Paolo II nel giorno della sua
salita al Cielo. Accompagnati da Padre
Michelangelo, io e altri tre giovani
facenti parte del gruppo degli operatori pastorali, abbiamo avuto il grande
dono di presenziare alla Santa Messa
in Basilica celebrata da Benedetto XVI
Accolta con entusiasmo l’idea, è partita l’organizzazione e il contatto con
i giovani pannesi i quali, devo dire,
hanno risposto con entusiasmo anche
Il Castello
11
luglio 2009
se i giorni per provare sono stati veramente pochi. Sono stati coinvolti maestre elementari, dipendenti della Casa
di Riposo, singole famiglie,operatrici
della parrocchia, in modo che chiunque potesse dare il suo piccolo contributo. Il tutto si è svolto con circa trenta
figuranti più i lettori e gli addetti agli
impianti. Alla fine della rappresentazione, la sig.ra Polignone, a nome della
Casa Protetta, Ospedale di comunità,
ha premiato tutti i partecipanti con
una medaglia simbolo dell’adesione
volontaria di ognuno e di ringraziamento per l’opera svolta in favore
degli anziani, malati ed emarginati
della nostra società. C’è stata una buona partecipazione della popolazione
pannese che si è detta soddisfatta della
rappresentazione sacra, così come il
nostro Parroco, che ha stimolato tutti
a fare sempre meglio.
A tutti coloro che si sono prodigati
per realizzare questo piccolo progetto
di Fede, soprattutto ai giovani, va il
nostro ringraziamento e il nostro incitamento affinché si possa fare sempre
di più per Panni ma, soprattutto, per
la nostra più caritatevole convivenza.
LA MADONNA DI FATIMA
IN VISITA A PANNI
Dal giorno 14 a giorno 16 Maggio la
parrocchia Santa Maria Assunta in
Cielo ha avuto la grazia di ospitare
nostra Signora di Fatima pellegrina,
aderendo al movimento mariano promosso da Frate Emanuele ( un frate
francescano che proviene dal Libano).
Questo frate zelante della gloria di
Maria, porta una copia lignea della
Santa Vergine in giro per l’Italia promuovendo la consacrazione al Cuore
Immacolato di Maria come richiesto
dalla Madonna stessa durante le sue
Il Castello
luglio 2009
LA REDAZIONE DI PANNI
apparizioni ai pastorelli di Fatima.
Sono stati giorni d’intensa preghiera
e di forti incitazioni a vivere la nostra
esistenza da veri cristiani e non da
tiepidi. Questo povero frate, in tre
giorni non ha fatto altro che portarci
per l’ennesima volta il messaggio di
Maria la quale, continuamente, ci esorta a pregare il Santo rosario per la
conversione dei peccatori, per la santità dei sacerdoti e delle famiglie cristiane.
Accogliamo questo grido che incita
alla preghiera e facciamo nostra la
devozione al Santo Rosario se vogliamo veramente che i nostri figli non
vadano allo sbando, le nostre famiglie
non si disgreghino e le chiese si svuotino. O Maria, prega per noi e per la
nostra salvezza.
PELLEGRINAGGIO
A LOURDES
Dal 16 al 19 giugno la nostra parrocchia
ha organizzato un pellegrinaggio a
Lourdes. Hanno aderito 24 persone,
delle quali, io e altri 7 di Panni, accompagnati dal Parroco P. Antonio. Abbiamo raggiunto Lourdes in aereo con
l’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI arrivando alle 15.00 circa. Il nostro
gruppo era di 160 persone provenienti
da varie parti d’Italia. Per tutto il soggiorno siamo stati guidati da volontari
dell’opera romana che ci hanno fatto
visitare tutti i luoghi di Bernadette in
occasione dell’anno a lei dedicato. Il
nostro gruppo ha partecipato alla fiaccolata serale “FLAMBO’”, portando la
statua della Vergine a spalla, e alla S.
Messa nella grotta con il ministero del
lettorato. E’ stata un’esperienza a detta
di tutti, indimenticabile, tanto che nessuno voleva ritornare a casa.
Un’esperienza che consiglio a tutti di
fare almeno una volta nella vita per
toccare con mano la grazia che Dio ci
dà donandoci la sua amatissima Madre
che viene a donare pace ai tribolati,
salvezza ai lontani dal suo Figlio, salute
ai malati, conforto ai sofferenti
nell’anima e nel corpo. Nostra Signora
di Lourdes, PREGA PER NOI.
LE FESTE PATRONALI A PANNI
Le feste religiose dei Santi Patroni sono
da sempre dedicate alla Madonna del
Bosco e a S. Costanzo Martire. Si susseguono festeggiamenti che iniziano
il 24 Giugno per culminare nei due
giorni di grande festa il 26 e 27 Agosto.
24 Giugno - La Madonna viene portata
a spalla dal Convento in paese, preceduta da una cavalcata. Giunta alla cappella in piazza Matteotti viene vestita
dei suoi ori e, dopo il saluto delle autorità religiose e civili, viene portata
processionalmente nella Chiesa Parrocchiale.
6 Luglio - Ricorre l’anniversario della
grazia concessa con l’intercessione di
Maria al popolo di Panni per la cessazione della pioggia incessante. In questo giorno in paese vi è la fiera e alle
ore 12.00 la Madonna adornata con i
suoi ori esce in processione fino al
Piano per poi ritornare in Parrocchia.
22 Luglio - Processione notturna in
ricordo del terremoto del 1910.
Ultimo sabato di Luglio - Processione
notturna in ricordo della grande epidemia di Colera del 1837.
15 Agosto - Festa della titolare della
Parrocchia. Al mattino tradizionale sfilata delle spighe “SALM” dal Piano
fino alla Chiesa Madre dove vengono
benedette dal parroco. Nel tardo pomeriggio la tradizionale processione della
Madonna del Bosco per le vie del paese.
S. Messa nella Chiesa Parrocchiale.
25 Agosto - Traslazione dell’effige del
compatrono S. Vito Martire dalla chiesetta al Piano alla Chiesa Madre.
26 Agosto - Giornata di fiera. Al mattino
giro di questua per le vie del paese del
Concerto Bandistico Città di Panni. Nel
tardo pomeriggio processione dei santi
Patroni San Costanzo e Maria del Bosco
e dei Compatroni S. Vito e S. Rocco.
Dopo la processione la S. Messa Solenne
e benedizione del paese con le sacre
reliquie del braccio di S. Costanzo M.
27 Agosto - Al mattino giro di questua
per le vie del paese del Concerto Bandistico Città di Panni. Nel tardo pomeriggio processione dei Santi Patroni e
Compatroni e S. Messa Solenne.
28 Agosto - Dopo la S. Messa Mattutina, partenza dello Madonna del Bosco per il Convento/Santuario.
Angela
Rainone
Consentiteci di cogliere questa circostanza per rivolgere alla compaesana Antonietta De Michele un vivo ringraziamento per la puntuale ed immancabile
questua eseguita personalmente per la
Festa di Sant’Antonio del 13 giugno.
Notizie e riflessioni
Tra le ultime notizie giunte dal paesello
due in particolare richiamano
l’attenzione quale indice delle tendenze
opposte, tra le iniziative e tra gli impegni di Panni.
12
La prima nota è alquanto positiva: il
gruppo folkloristico, che già da un po’
di tempo si è costituito grazie al contributo di giovani volenterosi e appassionati, pannesi e non propriamente tali,
si è arricchito di nuovi elementi, passando da 7 a 22 membri.
Per il responsabile del gruppo, Rocco
Gesualdi, è un traguardo notevole sia
per la compagnia in sé, il cui impegno
ha suscitato una tale ammirazione da
invogliare altri a prendervi parte, sia
agli occhi di tutti coloro che non vedevano alcun futuro per l’iniziativa.
Se guardiamo agli ultimi anni, non possiamo peccare di ipocrisia non riconoscendo il fallimento di molte “imprese”,
dovuto un po’ alla mancanza di continuità, un po’ al fatto che tutti i progetti
vengano avviati con le migliori intenzioni e le migliori prospettive e poi, esaurito
l’entusiasmo iniziale, muoiano lentamente, spesso per la mancanza di un
perno che riesca a mediare tra le persone
e nelle situazioni, e ad indicare gli obiettivi specifici ed soprattutto un indirizzo,
sulla base di un piano iniziale condiviso.
L’arricchimento numerico del gruppo
Folk è, quindi sintomo che la voglia di
fare non manca, e tanto meno la capacità di concretizzarla, a dispetto di quanti non ripongono abbastanza fiducia
nelle iniziative in germe e vedono il
futuro di Panni ormai solo in discesa.
Come controparte di questo segnale di
impegno, c’è però da richiamare
l’attenzione, purtroppo, anche sul mancato successo di un progetto avviato
quest’anno dall’amministrazione comunale che avrebbe dovuto coinvolgere
soprattutto la popolazione giovane. Sono
scaduti infatti a fine maggio, i termini
per la presentazione delle candidature
allo scambio culturale denominato Panni
¤xchange, tra giovani pannesi dai 18 e
ai 30 anni con buone conoscenze di lingua inglese, e coetanei canadesi residenti
a Montreal; il bando di concorso è stato
affisso nei locali pubblici del paese e reso
noto alla cittadinanza tramite il passaparola e la pubblicazione su “Il Castello”,
ma nessuna domanda di partecipazione
è pervenuta entro il termine del 31 maggio. In considerazione che l’iniziativa è
stata pensata come incentivo e stimolo
per tutti coloro che rimangono comunque legati alla propria realtà territoriale,
ma vogliono arricchire il proprio bagaglio di conoscenze non solo linguistiche
ma soprattutto culturali, facendo
un’esperienza diversa, con l’aiuto concreto del Comune, con l’ulteriore obiettivo di “esportare” un po’ di realtà pannese all’estero, il sindaco Ciruolo e
l’assessore Gesualdi sono fermamente
decisi nel portare avanti il progetto che,
quasi certamente, prorogheranno ulteriormente i termini per le richieste fino
al termine utile proprio per dare stimolo
e convincimento ai giovani ancora indecisi. Si sa, ogni inizio presenta sempre
delle iniziali difficoltà praticoideologiche ma, ne siamo certi, saranno
anch’esse superate come tante altre.
LA REDAZIONE DI PANNI
Il Castello
13
luglio 2009
Progetto di raccordo e continuità della scuola dell’infanzia e la classe I della scuola primaria di Panni.
TELA….RACCONTO
Bambini si nasce, artisti si diventa! Promosso dalla scuola dell’infanzia di Panni
in occasione del “40° anniversario della nascita della scuola dell’infanzia”
Tutto quello che mi serve sapere… l’ho
imparato all’asilo! “Robert Fulghum”
Questo progetto è nato dal desiderio
di avvicinare i bambini al “bello”,
all’arte, per stimolare il loro senso
estetico e la loro espressività facendogli
conoscere parte del patrimonio artistico italiano ed internazionale, portandoli così, attraverso l’osservazione
prima e l’attività spontanea ed intenzionale poi, a riprodurre dipinti famosi.
Da sempre l’uomo si esprime attraverso i segni, per questo ho voluto che i
nostri bambini non perdessero
l’opportunità di incontrare la bellezza
e l’armonia nel loro sviluppo psicofisico. Inoltre, in occasione del compleanno dei primi 40° anni della scuola
dell’infanzia, un progetto artistico che
esalta una delle attività più sentita dei
nostri piccoli alunni, mi sembrava la
scelta più giusta per festeggiare. Attraverso l’adozione di una “didattica
ludica”, attiva, gioiosa e la narrazione
(la vita di Leonardo Da Vinci e di Vincent Van Gogh) abbiamo fornito ai
nostri piccoli, la grammatica essenziale
per favorire una effettiva “prossimità”
fra loro e il mondo ancora sconosciuto
della pittura da cui sono rimasti immediatamente affascinati. Il nostro
percorso ha preso avvio nel mese di
gennaio si è concluso il 3 giugno con
la rappresentazione di fine anno durante la quale i bambini hanno raccontato la vita del grande genio
dell’umanità “Leonardo Da Vinci” in
costumi rinascimentali e
dell’inimitabile “Vincent Van Gogh”
con danze, canti e semplici interventi.
Hanno presentato poi il frutto del loro
lavoro “Il calendario artistico 2010”
realizzato con dodici riproduzioni di
quadri famosi intitolato “Dodici mesi
con i grandi della pittura”. Il 27 aprile
con lo scuolabus ci siamo recati a Foggia alla mostra di pittura dell’artista
a tutti noti Jim Picco, che ha riscosso
molto successo nei nostri piccoli
“artisti in erba” facendo nascere in
loro il desiderio di allestire una mostra
con i nostri “capolavori”. Così, dopo
aver documentato in un CD fotografico le varie fasi della realizzazione (dalle bozze all’incorniciatura dei quadri),
la mostra è stata inaugurata il 26 maggio 2009 ed è rimasta aperta al pubblico per una settimana.
Si potevano ammirare le riproduzioni
di : L. Da Vinci, H. Matisse, G. Klimt,
E. Signach, C. Monet, V. Van Gogh,
P.Picasso ecc.
Credo che l’intento di questo progetto,
cioè di fornire ai bambini
un’esperienza conoscitiva che partisse
da alcune suggestioni artistiche e proponesse l’arte come curiosità e creatività, sia stato pienamente raggiunto
soprattutto se pensiamo che è stato
rivolto a bambini di 5 – 6 anni.
La scuola si vestita di colore ed ha
riempito anche noi docenti di gioia
nel vedere la quantità e la qualità di
opere prodotte (al dire degli intervenuti ed in particolre dall’artista Jim
Picco).
E’ stato avvincente cogliere la capacità
dei nostri bambini di “giocare con
l’arte” in modo attivo e personale rendendosi conto che in ognuno di noi
c’è un “piccolo grande artista”.
Rivolgendo un ringraziamento a quanti hanno sostenuto il progetto per la
collaborazione attiva e proficua (la
mia collega Angela MARCIELLO, le
ins. Maria C. LA POLLA, F. CONSIGLIO, M. PROCACCINI, M. PEDARRA e personale A.T.A.) mi piace concludere con le parole di un grande
uomo, Giovanni Paolo II:
Ad ogni uomo è affidato il compito
di essere artefice della proria vita
in un certo senso, egli deve farne
un’opera d’arte, un “capolavoro”
L’ideatrice e coordinatrice del progetto
Ins. Della scuola dell’infanzia
G. LEMBO
PANNI NELLE MOSTRE DI FOGGIA
Fa piacere constatare che nelle mostre culturali, che si allestiscono a Foggia, è sempre più presente il nostro
paesello.
Il capoluogo dauno ha accolto nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana l’interessante esposizione “Dove il
sì suona”, che ha offerto, dal 23 aprile al 30 maggio, un affascinante percorso sull’evoluzione della nostra
lingua. La mostra, curata dalla Società “Dante Alighieri”, è stata onorata dell’Alto Patronato della Presidenza
della Repubblica, del patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Foggia e si è arricchita di alcuni
documenti (tra i più significativi) di parlate locali della nostra Provincia, tra cui il Vocabolario Dialettale Pannese
di Giovanna Procaccini e Palmira Volpe. Ometto la solennità della cerimonia di inaugurazione, i commenti
delle Autorità politiche e culturali, nazionali e della nostra Provincia, ometto il qualificato Comitato d’Onore
e i numerosi organizzatori, gli autori dei cartelloni esplicativi, del pieghevole (realizzato nella “nostra” tipografia
Di Palma e Romano) e dell’esaustivo catalogo.
Una grande, prestigiosa mostra!
Ecco ancora nel mese di maggio due artistiche esposizioni del Foto Cine Club di Foggia, curate dal quei
fotoamatori che alcuni anni fa realizzarono le belle foto esposte in permanenza nel nostro Municipio. Le mostre
hanno avuto luogo nella sede della Fondazione Banca del Monte in via Arpi e nella Sala Multimediale di
Palazzo Dogana. Nell’esposizione, come nel catalogo, due foto di uno stesso soggetto riguardano Panni: la
graziosa chiesetta dell’Addolorata (o del Calvario) con i vecchietti seduti sui sedili della facciata. Si tratta, per
giunta, di due diversi fotoamatori, Alfonso delli Carri, che intitola “In attesa” il suo scatto del 2007, e Francesca
Bosco, che l’anno successivo sigla il suo “La meglio gioventù”.
“Tra storia e fantasia” è il titolo di un’altra bellissima mostra, la 6ª del modellismo statico “Città di Foggia”,
allestita a Palazzo Dogana dal 24 al 31 maggio. I partecipanti pannesi? il maresciallo dell’Aeronautica Francesco
Rucci, che ha presentato una trireme romana del III sec. a.C., il figlio Alfonso, che ha esposto un aereo bimotore,
assemblato e costruito da lui. Ed ancora due nipoti di Francesco Rucci: Davide Uricchio, diciottenne, che ha
realizzato uno spaccato della hall del Titanic, e Antonio Nazzaro, quindicenne, presente con vari modellini,
in scala minore, di aerei anni ‘50.
Mentre ricordiamo che il nostro maresciallo Rucci è stato fino a qualche anno fa il Presidente del sodalizio,
sottolineiamo la valenza storico-scientifica della pratica del modellismo, associata ad un confortante aspetto
ludico.
Prof. Leonardo De Luca
Il Castello
ACAP PRATO
luglio 2009
14
Pellegrinaggio alla Madonna Del Bosco
La promessa fatta a dicembre scorso davanti a tutti i soci dell’ACAP è stata mantenuta, Mons. Simoni ha fatto
visita alla comunità di Panni il 12 e 13 giugno. E’ stata un’emozione forte mettersi in viaggio con un pullman alla
volta del nostro paese natio, ponendo nelle mani della
nostra Guida spirituale, il Vescovo di Prato, i nostri
pensieri, quelli fatti della nostra quotidianità, quelli
del nostro lavoro e dei nostri figli; i nostri sentimenti
quelli che ci fanno sentire pannesi e quelli che ci legano
alla devozione della Madonna del Bosco. A Panni,
venerdì 12 giugno, la delegazione pratese è stata ricevuta dal Sindaco Pasquale Ciruolo, da tutta la Giunta
Comunale e da Padre Antonio. Il Sindaco, ringraziando
della visita, ha fatto partecipe il Vescovo della realtà
locale ed in particolare si è soffermato sui lavori in
corso alla Chiesa della Madonna del Bosco e al Convento e Padre Antonio ha portato la testimonianza
della sua Comunità. Sua Eccellenza ha assicurato la
sua presenza a Prato per una raccolta volontaria di
fondi per uno scopo così alto. Il Presidente dell’ ACAP,
Alfonso Lapolla, si è detto disponibile a organizzare una serata di beneficenza per far sì che si possano terminare,
quanto prima, i lavori del complesso del Convento. Una passeggiata al Castello ha concluso la serata.
Nell’omelia della Santa Messa, celebrata nella Chiesa Madre, Mons. Simoni ha chiesto a tutti i cittadini pannesi
sparsi in ogni parte del mondo di tramandare ai propri figli insieme alla parola di Dio anche l’attaccamento alle
proprie radici. La benedizione di Sua Eccellenza è scesa su Panni non senza aver dato a tutti i pannesi “un grazie
di cuore per l’amore con cui sono stato ricevuto”.
La comitiva pratese con tanta gente di Panni è scesa poi per le strade di Panni per recarsi in visita ai malati della
Casa di Riposo. Il Sindaco ha accompagnato per le strade Mons. Simoni che è rimasto colpito dalla bellezza dei
vicoli. Una preghiera e parole di conforto hanno riempito le stanze della Casa di Riposo. Una foto ricordo è stata
scattata davanti a San Vito. Non poteva mancare la visita al Convento. Mons. Simoni si è complimentato con il
Sindaco per i lavori fatti con estrema cura e ha augurato a Padre Antonio di fare del Convento la dimora della
Comunità. Dopo una breve pausa pranzo il vescovo è ripartito alla volta di Prato.
La comitiva di Prato, invece, la domenica è andata in pellegrinaggio da San Pio e continuando ha fatto sosta a
San Michele in una giornata radiosa. Il lunedì tutti di nuovo a Prato non senza aver fatto acquisti di mozzarelle,
caciocavallo e pizzette. Iniziativa più bella non poteva esserci per il trentesimo anniversario dell’Associazione.
Un grazie di cuore, da parte di tutto il Consiglio Direttivo, a tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa.
A Prato si respira un'aria nuova
Il 22 Giugno 2009 i pratesi hanno scelto il cambiamento.
Prato, una città da sempre collocata
tra le città operaie, silenziosa ma lavoratrice, autosufficiente in tutti i suoi
aspetti, dove i cittadini rispettavano
l’amministrazione e l’amministrazione
faceva altrettanto con loro, insomma
una città dove nessuno si sarebbe mai
aspettato un cambiamento così radicale, anche perché da 63 anni è sempre
stata governata da giunte di sinistra.
Allora verrebbe da dire che i pratesi
hanno perso la bussola, hanno smarrito quel senso d’appartenenza politica
fortemente radicato nei circoli che
tappezzano tutta la città.
Nient’affatto il cambiamento è frutto
casomai dello scollamento che si è
verificato negli ultimi 15 anni tra la
politica fatta nei palazzi e i cittadini.
Ed è proprio per questo che nascono
spontaneamente movimenti popolari
in territori dove ci sono problematiche
non affrontate dall’amministrazione:
a questi movimenti va data immediata
e pronta risposta perché sono i primi
a rilevare i disagi di una città. Molte
richieste, invece, sono state disattese,
in questi tre lunghi lustri, ed il mix
esplosivo è stato condito anche dalla
perdita di posti di lavoro dovuti alla
crisi dilagante in città.
Non sto a fare l’elenco di tutti i problemi che negli ultimi anni hanno
sconvolto la normale appartenenza
dei cittadini al loro territorio perché
c i v o r re b b e u n ’ e n c i c l o p e d i a .
Prato negli ultimi 20 anni è stata invasa
da dei fenomeni che riguardano essenzialmente le
città ricche, ed è per questo
che a Prato, complice
un'amministrazione comunale forse troppo permissiva, ha aperto le porte in
maniera indistinta a tutti
coloro che volevano far parte
del suo sistema economico.
Prato era una delle piazze
più importanti per la produzione manifatturiera,
Prato è stata negli anni riconosciuta
come una città che ha sempre offerto
ipotesi di arricchimento professionale
e culturale, Prato è sempre stata e
sempre lo sarà, una città che deve ai
Pratesi la sua fama. Ed è proprio questo che, secondo il mio modesto parere, ha scatenato tutta una serie di situazioni che hanno portato gli elettori
ad esprimersi verso una situazione di
cambiamento. I Pratesi con il lento
passare del tempo si sono visti allontanare la possibilità di affermarsi come
una delle più grandi città d'Europa;
sono molte per esempio le opere d'arte
e architettoniche che non ci fanno invidiare in nessun modo la vicina Firenze. Si è sentita perciò l'esigenza di
ridare Prato ai Pratesi e
questo è stato scatenato
tutto dal coraggio di chi si
è messo in gioco per cercare
di affermare che la politica
nasce dal basso, nasce dai
seppur piccoli, problemi
della gente, nasce dalle
esigenze di un popolo in
attesa di grandi risposte,
che purtroppo (o per negligenza di qualcuno) non
ha mai avuto. Insomma,
sono convinto che per Prato adesso
comincerà un periodo di novità e di
cambiamento, ed è proprio questo che
ci voleva in città. Era necessaria la
presenza di persone che hanno a cuore
il destino loro e dei loro figli, per restituire Prato ai livelli di una volta:
città invidiata in tutto il mondo. Per
tutto ciò mi sento pronto.
Antonio Longo
Il Castello
IL RIFUGIO DI PAN
15
luglio 2009
INAUGURATA LA NUOVA STRUTTURA RICETTIVA
PANORAMICA NEI PRESSI DEL CASTELLO
Ex putea re li Mursill a la giratora re li pulman
Con una cerimonia semplice e discreta il 12 giugno è stata inaugurata
a Panni la struttura ricettiva realizzata dai fratelli Alfonso, Antonio
ed Elio Rucci, con le rispettive famiglie.
Insieme al Sindaco, Pasquale Ciruolo, e a padre Antonio, che ha proceduto alla benedizione dei locali pron u n c i a n d o u n b re v e d i s c o r s o
augurale, erano presenti la sorella
Grazia e famiglia, l’infaticabile mamma Filomena, altri familiari, amici
e conoscenti. La visita agli ambienti
ha consentito di apprezzarne gli spazi e la luminosità..
È superfluo sottolineare come fosse
avvertita la mancanza di papà Michele che, fin quando le condizioni
di salute glielo hanno consentito,
ha perorato e seguìto diligentemente
i lavori.
Ora continua di lassù a vegliare orgoglioso sull’attività dei suoi ragazzi, seguendoli col suo sorriso lieve,
con i suoi occhi celesti che illuminano lo sguardo indulgente.
La struttura sorge in un punto invidiabile, presso l’ultimo tornante
della strada che porta al Castello,
là dove prima spiccava l’edificio della “Fabbrica mobili” della famiglia
Mansolillo, ultimo avamposto prima
della sommità.
Il suo nome, “Il rifugio di Pan”, vuole rilevare il suo radicamento territoriale. Nella sua edificazione si è
avuto infatti cura di utilizzare materiali della tradizione locale -legno,
ferro, pietra- senza rinunciare alle
soluzioni tecnologiche per la fruizione della luce in un rapporto diretto
tra interni ed esterno.
È dotato di accesso diretto per disabili, si sviluppa su tre livelli e consta
di camere elegantemente arredate
e confortevoli, tutte con servizi privati, phone, Tv, frigorifero, aria condizionata. L’energia elettrica è generata da apposito impianto
fotovoltaico.
Al secondo piano un particolare
ambiente è messo a disposizione di
tutti gli ospiti per l’incontro e la
socializzazione, con la possibilità
di spaziare con lo sguardo verso la
valle del Lavella e dalla parte oppo-
sta verso il presbiterio della Chiesa
Madre, realizzando così una felice
integrazione tra il paesaggio e il
tessuto urbano. Per informazioni
o prenotazioni si può telefonare ai
numeri 0881.965049, 329.6462907 o
accedere al sito www. lalocandadipan.it.
Con particolare gioia il giorno dopo
sono stati accolti i primi graditi ospiti, con la delegazione dei pannesi
residenti a Prato, guidati da S.E. il
vescovo mons. Gastone Simoni.
Di questa visita a Panni riferiamo
a parte.
Oggi si chiude dunque una fase che
definiremmo pioneristica e si apre
una prospettiva ampia, come quella
panoramica che si respira affacciandosi ai balconi dell’albergo e percorrendo con lo sguardo la valle del
Lavella e quella del Cervaro che si
incunea nel verde dell’Irpinia.
È per questa idea di futuro che i
Rucci si sono attivati e oggi rendono
disponibile una struttura che migliora la ricettività del paese e che può
felicemente integrarsi con “La locanda di Pan”, il ristorante-pizzeriaenoteca che hanno aperto alcuni anni fa al castello.
La “Locanda” e il “Rifugio” testimoniano anche la coraggiosa scelta del
fare. Sono la risposta a quanti ad
ogni pie’ sospinto cantano il de profundis al paese, rappresentando la
voglia di raccogliere la sfida per assicurare un futuro alle nuove generazioni e con esse la sopravvivenza
di tutta la comunità.
Ci sono, in questo senso, anche nel
nostro subappennino esperienze
esemplari di altri piccoli Comuni
(come Orsara o Alberona) che hanno
tracciato un percorso di risveglio,
dimostrando quanto sia valida ancora oggi la considerazione che Seneca ci ha tramandato nella Medea:
“La fortuna teme i forti e opprime
i timidi” (Fortuna fortes metuit, ignavos premit).
Ben vengano, dunque, anche altre
iniziative che rilancino, anche con
formule cooperative, attività economiche finalizzate alla valorizzazione
dei nostri prodotti e assicurino linfa
vitale al nostro territorio.
Il Castello
luglio 2009
LA POSTA
16
Le nipotine del direttore
Serena, 5 anni, legge Il Castello on line
in Internet mentre Sabrina, 7 mesi,
preferisce quello cartaceo
…ca li figlie re att ngappen li suric?
Magari!!!
Vigile direttore,
mi fermo di botto a pag. 23 chè c'è il dotto pannese Alfonso Rainone in cerca di sponsor per la probabile pubblicazione
di un libro importante, di profondo spessore, che alla sola presentazione dovrebbe inorgoglire tutta l'Amministrazione
Comunale. In più parti con i grossi lavori di Enti si può introdurre a riconoscenza un testo da stampare. Detto appello
è rivolto al Comune, Provincia, Regione in quanto ci troviamo di fronte ad un emerito storico, serio, preparato e di
una cultura che trasborda dalla sua pelle.
Si è discusso sul giornale di pannesità e noi ci troviamo di fronte ad uno scrittore originale che dal suo bagaglio
impreziosisce la narrativa locale. L'estate scorsa mi sono avvicinato e mi ha colpito la sua disponibilità e competenza
nell'affermare che lui realizza i lavori da dati certi che, poi, completa con il suo estro ed esperienza. Penso positivo
e mi metto in fila per prenotare qualche copia, affermando che non sono uno sponsor ma un beneficiario dei suoi
studi. Madama Beatrice Barbalato: questi è un personaggio delle sue ricerche sul territorio, dovrebbe attivarsi dal
fondo finanziario europeo per premiare i giovani emergenti meritevoli. Alfonso è il figlio di Barbetta, paramedico
pannese che acquietava con il suo garbo e professionalità i bambini dal terrore delle punture.
Noto a pag. 21 la conferma di Santo Calitri a Segretario Generale della FNP CISL di Foggia, constatando che tanti
politici provengono dal Sindacato, mi chiedo perchè il nostro compaesano metta i paletti alle sue capacità? Cosa
dire della Chiesa del Convento, per gli scarsi introiti non resta che bombardare il lettore con la pubblicità sul periodico,
maniera un pò distorta ma l'unica a remunerazione e tener vivo l'argomento. Rievocare le vecchie tradizioni significa
stare insieme e con l'armonia del gruppo nasce l'inventiva. Per la Cooperativa Sociale suggerirei l'immissione sul
territorio di vitigni particolari per la produzione di uve da destinare all'imbottigliamento: frequentare ristoranti pannesi,
che sono tra i migliori della zona, e proporre vini di altre località mi suona male, con l'aiuto del cameriere e di
un'etichetta, vini provenienti da terra incontaminata si darebbe il la a preferenza.
La Grappa Pan potrebbe essere la favorita e Lu Llammiicchi una volta era famoso per tale fabbricazione. Da tener
presente anche il fagiolo della montagna che non sviluppa il verme, alle more da affiancare ai lamponi (stesso habitat),
l'utilizzo dell'ortica per far cantare di più le galline.
Con il pannese Rocky si viaggia bene con le moderne innovazioni: il raffronto con altri popoli porta bene e con radici
in comune sublimano l'evento. Le attività creative che pullulano fanno crescere sani i giovani, lontani da un mondo
pieno di insidie. C'è anche la ciliegina sulla torta per la partecipazione di un "diversamente abile", nella persona di
Massimo De Luca, che si ritiene un pannese d'acquisto e i suoi lavori lo gratificano nella nostra comunità, sensibile
al Sociale. Un remember per chi ci lascia e un plauso alle nuove vite.
Con il tuo abbraccio simbolico in prima pagina dai tetti di Panni, io che sono del popolo, ricambio l’insolita affettuosità.
Donato De Michele from Panni 1648/DM
Caro Donato, consentimi di esprimere il mio rammarico per l’assenza, la prima, da questa rubrica della cara Lina
Manuppelli alla quale per il tramite di queste poche righe giungano le più alte espressioni di stima e massima
affettuosità da parte mia personale e di tutti i lettori pannesi nel mondo, fiduciosi di averla ancora con noi dal prossimo
numero de Il Castello. Grazie Lina.
Concordo pienamente su quanto da te sostenuto sul prof. Alfonso Rainone e di più. Santino Calitri è una stella nel
campo del sindacato e, ne sono certo, lo addiverrebbe anche in quello politico. La Coop. “La Rosa”, ne sono certo,
terrà in buon conto i tuoi suggerimenti. Un mio filiale abbraccio simbolico è dedicato nella prima pagina del numero
di Aprile e, come da te, ho avuto tanti commoventi ricambi da tanta gente pannese. Scherozosamente qualcuno mi
ha detto: “ Uè Piè, mò luame a San Custanz e mettim a te rint a la nicchia re la chiesa”. Anche questo un messaggio
di stima che ho molto aprezzato…con la benevole comprensione del nostro adorato San Costanzo.
* * * *
Caro Pietro, nella edizione del Il Castello di aprile ho avuto una grande soddisfazione. Leggendo nella pagina 11 ho
visto la bandiera australiana, leggendo l'articolo e guardando la nostra foto insieme alle 2 nipotine Grace e Olivia,
ho pensato come facessi a sapere del nostro anniversario. Dopo leggendo ho capito che è stato mio figlio Antonio
a scriverti e mandarti la foto. Pietro, io e mia moglie ti ringraziamo di vero cuore di avere messo sul giornale la foto
più la data del nostro anniversario. Grazie.Un altro articolo che ho letto è che state organizzando “Panni Exchange”
di due giovani/studenti per il Canada. So bene che è una cosa impossibile anche perché qui in Australia
non siamo tanti pannesi e di più si pensa alla lontananza, ma lancio lo stesso l'offerta di ospitare qui in casa mia
due giovani/studenti per due o tre settimane e mostrare loro la cultura di questo lontano continente che è completamente
diversa dalla nostra. Dunque, caro Pietro, io offro volentieri la mia ospitalità, sperando che, per mezzo di te e del
giornale o di qualche altro che organizza la cosa, si possa mettere in contatto con me e io lo farò con vero cuore
per i giovani Pannesi. Saluti a te, Pietro, alla tua famiglia e a tutti i Pannesi nel mondo
Michele Mosca - Vic. Melbourne Australia
LA POSTA
Il Castello
17
luglio 2009
Caro Michele ringrazia la dedizione filiale di tuo figlio Antonio, senza la sua mail niente avrei potuto pubblicare. Per
la tua proposta-invito c’è poco da dire, è semplicemente MERAVIGLIOSA! Il Castello il nostro Giornale raccolglie
ed unisce la Pannesità nel mondo…personalmente sono pago e soddisfatto del mio duro lavoro in tutti questi anni,
la tua proposta e le tante altre di genere diverso ma dello stesso contenuto ne sono la conferma inequivocabile. Ci
verrei io personalmente in Australia, se potessi, perché è il continente che più mi affascina da sempre…chissà…Dio
lo sa! Per il prossimo anno, stanne certo, mi impegno sin da ora personalmente acché il tuo generoso invito non vada
disperso e vanificato. Contaci! Abbi il compiacimento mio e di tutti i panesi che ti leggono e la nostra sincera affettuosità
estensibile a tutta la tua famiglia. Dio vi benedica!
* * * *
Caro Pietro, ti scrivo per ringraziarti del tuo impegno che metti nella edizione del Castello. Mi fa molto piacere ricevere
le notizie pannesi che leggo con interesse. Mi presento: sono De Cotiis Filomena, sono nata a Panni nel 1969, figlia
di De Cotiis Michele (di cenfolla) e Lapolla Maria. Seconda
di tre figli, viviamo a Prato dal 1980. Io ho avuto la fortuna
di crescere fra i vicoli di Panni. Ricordo il tempo passato a
giocare “a lu cuoccio, a mazza e tamberi, a nascondino, a
testate con il pallone dove ero una campionessa”. Che ricordi!
Sono stata anche io allieva di Don Mario. IL MAESTRO!!!.
Mi sono riconosciuta nella foto della prima comunione, ho
riconosciuto i miei compagni che ricordo senpre con grande
affetto. Questo anno noi bimbi di quella foto compiamo 40
anni e sarebbe bello ritrovarsi ad Agosto per una pizza,
un’occasione per riunire quel bel gruppo.
Il mio indirizzo e-mai: [email protected] - Cell 338-5704449,
sentiamoci se vi va.
Cara Filomena, ci siamo conosciuti a Panni la scorsa estate
ed è stato un piacere. Nel 1974 sei stata compagna d’asilo
di mia figlia Ivana presso le suore di Panni all’Annunziata.
Nella mia foto, che conservo gelosamente, sei la terza nella
terza fila in alto cominciando da destra mentre Ivana è quel
caschetto biondo accoccolato al primo posto a sinistra della
prima fila…aveva quasi 3 anni…possibile mai che sono passati tanti anni? Se lo affermi tu…ci credo. E gli altri bambini
della foto? Arduo e impossibile, almeno per me, riconoscere tutti questi quarantenni. Che ognuno lo faccia per suo
conto e divertimento. Giusto? Allora, miei cari quarantenni pannesi la facciamo sta grande festa a Panni nel prossimo
agosto? Contattate la bella Filomena, perché tale ella è, e facciamo baldoria…se invitate anche me ovviamente.
Nel paese di Panni io e Francesco fummo, per un certo periodo, i cursori delle
vie cittadine e della passeggiata
al Castello. Il carattere del mio
amico, secondo alcuni borioso,
intraprendente per altri, non
turbava minimamente i nostri
affetti.
Anzi diventai il suo confidente,
a tal punto, che volendo provare
certe sensazioni, si affidò alle
mie cure per la sua gestione.
Era la fine del 1962, la sera di San Silvestro, che Bacco lo tramortì.
Lui diventò gioioso, togliendosi di dosso
quella scorza altezzosa, prese a camminare spedito, a serata nebbiosa e dalla
sommità del paese, nella sua mente comparve la stazione per un viaggio fantastico
che intendeva portare a termine.
Giunto allo Scalo lo convinsi a ritornare
in paese perchè mancavano i soldi per
il progetto e, quindi, dovevamo rifornirci
di denaro contante.
In discesa era risultato più facile ma pure
alla salita non avemmo seri problemi.
Raggiungemmo la piazza a mezzanotte
passata con gente allegra che si scambiava gli auguri di Buon Anno.
Ci fu uno stop alla fatica notturna, non
c'era persona a cui non si assoggettava
con la tipicità locale: "Buon Principio".
Qualche alterco lui contava ma con il
primo dell'anno tutto era accomodato
LA RONDA PANNESE
per il meglio ma un gruppo
sghignazzava: il bellimbusto si
è venuto a sottomettere.
Passati i fumi dell'alcool lo
informai delle cose accadute e,
soprattutto, che era in pace con
tutti i paesani, quindi cadeva
il broncio che serbava presso
alcuni e lo accompagnai, in
buona salute, alla sua abitazione, consapevole che il vino veritas lo aveva reso
simpatico all'intera comunità.
Nevicò il giorno seguente ma il tempo,
in una settimana, ritornò ad essere sereno.
Il pieno inverno, ma a notte stellare, ci
indusse al solito tran tran al Castello e
bene per alcuni: fummo salvatori di gente
malferma, che si lamentava, tremava, in
preda al panico. Si trattava di nostri amici,
sbronzi, freddati dal ghiaccio e qualche
bottiglia di grappa, di altri liquori con
alta gradazione che non reggevano più
in mano ma mezze vuote, riverse per
terra. I tre in questione erano Nicola,
Costanzuccio, Salvatore, gli ultimi due
ce li caricammo sulle spalle mentre il
primo arrancava, tenuto per mano, a vista
d'occhio.
Tappa obbligata fu la mia abitazione, a
pochi passi dalla passeggiata ma a scale
ripide si sentiva il peso. Mia madre "Ma-
ria la Ccarruzzeera", spaventata, preparò
delle bevande calde che favorirono
l'apertura degli occhi dei brilli.
L'unico a non riprendersi in lucidità fu
Salvatore e, allora, passammo dal medico
che rispose con fermezza: “E’ una sbornia, solo il tempo porrà rimedio”. Costanzuccio, di fisico mingherlino si affievolì
nella voce, pareva che guaisse, chiedeva
coperte alla madre che aspettava il suo
ritorno, dovette baciarlo nel segno del
perdono. Nicolino resse più di tutti e il
suo rientro a casa fu meno traumatizzante, zia Annantonia quasi non se ne accorse. Salvatore, invece, dava appena
qualche segno di ripresa, consegnato a
Nduneetta, non si capacitava delle sue
condizioni. Le riferimmo quanto detto
dal dottore ma quanti epiteti proferì nei
nostri confronti con la "ffurceedda" pronta per "ppaliaarci".
A tarda mattina ci informammo sulle
loro condizioni: Nicola e Costanzuccio
smaltirono l'ubriacatura ma per Salvatore
si dovette attendere sino alle ore quattordici.
Cercammo di spiegarci con sua madre
ma lei continuò a guardarci in cagnesco,
apostrofandoci sottovoce... ma intanto
il suo Salvatore era salvo grazie a noi.
Donato De Michele
Il Castello
luglio 2009
I LAVORI AL CONVENTO
Sono quasi del tutto terminati, sono
in corso i lavori di ripristino esterni a
“faccia vista” della muratura della
chiesetta e quelli interni. La copertura
dell’intera struttura conventuale è
cosa fatta come le foto pubblicate dimostrano chiaramente.
Ora devono iniziare i lavori all’interno
della chiesetta con i fondi raccolti dalla
solidarietà popolare per renderla degna di riospitare la nostra venerata
Madonna del Bosco. Purtroppo si è
constatato in quest’ultimo anno quasi
un fermo delle offerte devozionali
mentre doveva essere il contrario visto
l’approssimarsi del tempo in cui i fondi raccolti sarebbero stati necessari e
quel tempo è giunto.
I fondi raccolti, fino a giugno 2009, li
si deve grazie ai 158 fedeli pannesi
residenti e sparsi in tutto il mondo,
ma, al fine di realizzare un’opera degna, ne occorrono perlomeno il doppio. Pertanto il Comitato promotore,
con in testa il parroco Padre Antonio,
auspica che in questo prossimo mese
18
di agosto il popolo pannese duplicherà lo slancio filiale e solidale raddoppiando in tal modo la cifra fin’ora
raccolta. La Madonna del Bosco in
questa circostanza “peserà” la nostra
fede e la valuterà. Da una rapida osservazione visiva in loco sulla nuova
struttura del convento si evince chiaramente che, al momento, non ci sono
le condizioni di abitabilità in quanto
mancante di qualsiasi tipo di impiantistica, sia fognaria, che elettrica, di
acqua e neanche di tramezzatura degli
stessi ambienti, le antiche celle dei
monaci così com’erano in origine non
sono state realizzate, in seguito si
vedrà. Si potrà riportare la Madonna
alla sua chiesetta il prossimo 28 agosto? Dipende dalla nostra Fede.
OFFERTE PRO CHIESA INCASSATE DAL COMITATO DA OTTOBRE 2008 AL 30 GIUGNO 2009
154 Iuliano Luciano
155 Sauchelli Filomena
156 Dattoli Anna
157 Ciruolo Onorina
158 Procaccini Giovanna
Totale incassato
200,00
250,00
100,00
250,00
250,00
850,00
+ $. Canadesi
200,00
A tutto Giugno’ 09 la somma è di ¤. 34.066,91 + $. 1.200,00 da convertire in euro (s.e.o).
so al popolo, tra
le altre cose, ha
dichiarato che
già dal mese di
luglio il comitato organizzatore delle Feste
Patronali girerà
per il paese per
la questua con
due blocchetti
di ricevute: uno
per la raccolta
fondi per la festa patronale e
l’altro per la
chiesa al convento. Intelligente iniziativa. Pertanto, cari compaesani, nel
conto spese del mese di agosto mettete
in bilancio le due somme, distinte e
separate. Personalmente, in tale circostanza, sarei del parere di destinare
tutta o gran parte dei fondi raccolti
per la chiesa al convento e la restante
parte, pur se piccola, alle feste patronali, che, in questa fase assume una
importanza secondaria. Non si può
festeggiare la Madonna e lasciarla,
dopo anni, ancora senza una propria
San Giovanni 2009
Pur in condizioni climatiche variabili,
pioggia-sole-pioggia, la tradizione della Festa di San Giovanni è stata vissuta
nella maniera logisticamente possibile.
Infatti la Madonna del Bosco la sera
del 23 giugno, invece che alla Cappella
del Bosco (a lu Cierr Sant) è stata portata alla chiesetta di San Vito al Piano
per la veglia notturna; la mattina del
24 è stata portata alla Cappella e vestita
dei veli e ori, poi riportata in processione nella Chiesa Madre. Il sindaco
di Panni Ciruolo nel suo breve discor-
Australia
Roma
Panni
Panni
Panni
$.
¤
¤
¤
¤
¤
dimora, sarebbe un controsenso, oltre
che scarsa Fede. Certo è impensabile
spendere la somma di ¤. 105.000,00
(centocinquemilaeuro), come lo scorso
anno, per le solite e quasi stancanti
esibizioni di complessi e artisti anonimi e sconosciuti o simil tali che imperversano quotidianamente sui nostri
media quando, invece, si potrebbe
dare spazio ai tanti artisti pannesi residenti e sparsi in tutto il mondo. Il
che significherebbe riportare la festa
ai Pannesi, e non ai “frustier” che sciamano ed imperversano per la Taverna
e per il Castello in quei soli due giorni,
lasciando, tra l’altro, pochi euro a Panni, per l’acquisto di qualche panino e
qualche birra che non cambiano
l’economia del paesello. Sfruttando,
invece, le pecularietà artistiche
“nostrane”, “sparagnassem e
cumparessem” come recita un famoso
nostro antico detto e... voce di popolo
è voce di Dio! Questa Redazione resta
disponibile per indicazioni e contatti
utili allo scopo.
Nota: l’addobbo della cappella al Piano
è stato allestito dalla Pro Loco Panni.
Il direttore
Il Castello
UFFICIO STAMPA
19
luglio 2009
Lavori pubblici in corso d’opera o di imminente avvio lavori.
- Il 25 giugno sono iniziati i lavori fognari iniziando da Corso Garibaldi
- Iniziati i lavori per la realizzazione del Palazzetto dello Sport (a fianco della RSSA)
- Lavori di sistemazione in località Pisciolo
- Rifacimento pavimentazione in Corso Garibaldi e in Via Fontana Nuova
- Ripristino vecchi campi da bocce in località Castello al chiosco di Pascone
- Ripristino del lavatoio sotto la Fontana di Sant’Elia
- Completamento viario alla struttura cimiteriale
- Completamento sistemazione della Via Padre Segneri
INFORMATIVE VARIE
- Nel mese di agosto sarà inaugurato il laboratorio per la trasformazione dei pomodori ed altri prodotti tipici locali a
cura della Coop. Sociale “La Rosa s.rl.” in Via Buonarroti: sito web
- La strada provinciale 121 che dallo scalo FS porta a Panni è stata ripavimentata fino alla località Taverna.
Si ringrazia l’abituale disponibilità del sindaco Ciruolo per le informative in favore della collettività pannese.
Il Responsabile dell’U.S. - P. De Michele
COMUNE DI PANNI - UFFICIO ANAGRAFE
DATI DAL 1 GENNAIO 2009 AL 30 GIUGNO 2009
MASCHI 412 - FEMMINE 461
NATI
PALUMBO MARTA
RUCCI CHIARA
SALERNO MICHELA
DATA
22/06/2009
16/06/2009
11/01/2009
LUOGO
FOGGIA
FOGGIA
FOGGIA
PATERNITA'
VITO
ANTONIO
GIOVANNI
MATERNITA'
BIANCO/ANTONIETTA
MANSOLILLO/CRISTINA
TESTINO/TERESA
DECEDUTI
DE ROSA MARIA SAVERIA
NIGRO ASSUNTA
SAURINO ANTONIA
CALITRI GIUSEPPE
COBUZZI GIUSEPPE
COCCIARDI TEODORO
DE MICHELE MICHELE
GESUALDI GIUSEPPE
LADOGANA MATTEO
PRIORE ANTONIO
RAUSEO NICOLA
DATA NASCITA
10/03/1915
16/06/1932
15/07/1914
13/10/1921
29/10/1921
13/01/1916
05/10/1929
16/11/1920
20/07/1915
12/01/1920
23/04/1924
LUOGO DECESSO
PANNI
PANNI
PANNI
PANNI
PANNI
PANNI
PANNI
CASARANO
PANNI
CARBONATE
ARIANO IRPINO
DATA DECESSO
15/06/2009
06/01/2009
14/01/2009
06/04/2009
01/03/2009
04/01/2009
04/01/2009
20/04/2009
22/01/2009
19/01/2009
08/04/2009
MATRIMONI
DE COTIIS IVANO
GNAT KATARZINA
DATA NASCITA
29.07.1979
21.03.1975
DATA MATRIMONIO
18.03.2009
LUOGO MATRIMONIO
PANNI
DENTATO GIUSEPPE
PRENCIPE TERESA
13.06.1977
24.10.1977
09.05.2009
MANFREDONIA
Si ringrazia l’applicato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Panni, Sig. Donato Roberto, per la collaborazione.
Il Castello
luglio 2009
LA MIA VITA CON PAPA’ di Lucia Manuppelli
CONTINUA CAP ITOLO 5°
Pino venne a prenderci alla stazione e
ci fece da “cicerone” portandoci a visitare i luoghi più suggestivi della città
partenopea.
Giunti a piazza Municipio ammirammo
la maestosità del palazzo reale con
l’imponente “maschio angioino” , la
classica eleganza del teatro San Carlo,
l’accogliente piazza del Plebiscito che
ci veniva incontro come per abbracciarci
col suo colonnato e le sue antiche statue.
Ma ecco apparirci il suggestivo angolo
di Santa Lucia, la breve discesa metteva
le ali ai nostri piedi per raggiungere i
suoi tipici ristoranti che sembravano
dondolarsi insieme
alle barche, al
suon dei mandolini, ad ogni onda del
mare.
Ero senza parole; come un affamato
ingurgitavo tutte quelle immagini senza
riuscire a saziarmi: troppo invitante e
gustoso appariva ciò che la natura ci
offriva.
Percorremmo tutto il lungomare soffermandoci ad ammirare la Fontana
dell’amore, Castel dell’Ovo, i magnifici
alberghi e la villa comunale, fino a raggiungere via Orazio a Posillipo.
Ero incantata, lo spettacolo era magnifico: Mergellina si stendeva placida ai
nostri piedi.
In una serata fresca ma serena ed il
Vesuvio le fungeva da superbo sfondo.
Non avevo mai visto un panorama così
bello, avevo la sensazione di muovermi
in un presepe vivente: ogni angolo costituiva una nuova scoperta che mi
lasciava senza respiro, con gli occhi
sgranati dallo stupore.
Era un’esperienza meravigliosa e la
vivevo con la persona che amavo: in
me l’emozione cresceva, mi invadeva
tutta rendendomi felice.
L’ultima immagine che, rientrando,
Pino volle farmi ammirare, da un cannocchiale per turisti ad arte situato
lungo via Caracciolo, fu una scritta
luminosa che lampeggiava, era ormai
tarda sera, sulla collina di Posillipo:
“HOTEL PARADISO”.
Era il giusto commento a quella splendida giornata: il mio cuore era proprio
in paradiso!
Solo quando raggiungemmo la pensione in cui Pino aveva prenotato una
stanza per noi, io e mia sorella ci accorgemmo della nostra stanchezza: avevamo fatto quella che si suol definire “una
bella scarpinata”.
La notte fu agitata: sentivo prepotentemente l’ansia dell’esame che avrei sostenuto l’indomani ed il cielo era con
me. Sembrava avesse accumulato, durante il giorno, tanta umidità, pari almeno alle mie emozioni, da non poterla
più contenere e la riversò, tra tuoni e
fulmini, con una tale intensità che non
si riusciva più a distinguere il muro
opposto alla mia finestra dell’angusta
strada napoletana.
Per fortuna, dopo tanta agitazione,
l’alba sopraggiunse chiara e beneaugurante!
CAP ITOLO 6°
Il mattino seguente raggiunsi l’istituto
universitario di Magistero situato a
metà del corso Vittorio Emanuele II, in
una posizione panoramica invidiabile,
ma la mia ansia non mi permetteva di
apprezzarla.
Ero tesa e preoccupata ma, una volta
in aula, mi concentrai sulla traccia ed
ogni disagio scomparve: ero solo io ed
il foglio che velocemente veniva a riempirsi delle mie idee e considerazioni
pedagogiche.
Quando uscii, soddisfatta del lavoro
svolto, trovai Pino ad attendermi ansioso: “Hai trovato difficoltà? Come è andata? E’ molto tardi !”. Io sorrisi divertita: “ Dai rilassati ! Credo di aver
sviluppato esaurientemente la traccia.
Ora tocca ai docenti esprimere un giudizio, bisogna aspettare!”. Sorrise anche
lui risollevato dalla mia tranquillità ed
insieme osservammo ed apprezzammo
l’ambiente che ci circondava.
Il Magistero Suor Orsola Benincasa,
l’istituto universitario non statale più
antico d’Italia, è parte integrale di un
complesso monastico alle pendici del
colle Sant’Elmo che domina la città e
l’intero golfo di Napoli e dona un colpo
d’occhio veramente imponente ed affascinante che contrasta notevolmente
con l’altissimo muro di tufo che circonda l’istituto e gli conferisce un aspetto
severo ed austero da clausura.
“Non ti verrà in mente di farti suora?scherzò Pino di fronte al mio entusiasmo e la curiosità per il nuovo ambienteNon mi perdonerei mai di averti fatto
conoscere quest’istituto”. La battuta di
Pino mi riportò per un attimo alla mia
infanzia, a quando frequentavo l’asilo
dalle suore. Un giorno, con mia grande
sorpresa, giunsero due giovani sorelle
che vestivano un abito chiaro con il velo
bianco. Io non amavo l’abito talare scuro
indossato dalle monache che conoscevo
e fui attratta dalle nuove arrivate e da
una in particolare gentile e disponibile
ed in me, per diversi anni, nutrii il desiderio di diventare “monaca ianch”.
“ Non temere!” risposi al mio ragazzo
sorpreso dal mio momentaneo perdermi nei ricordi “Sono lontani i giorni in
cui avevo intenzione di prendere i voti.
Ora sei tu l’oggetto dei miei desideri.”
Sorridendo ritornammo alla piccola
pensione dove ci aspettava mia sorella
Lina in ansia per il mio esame ma, data
l’ora, anche affamata.
Dopo qualche giorno sostenni la prova
orale che mi preoccupava un po’ di più
di quella scritta per la componente emotiva del mio carattere ma il professor
Vallese mi accolse con viso sorridente:
aveva in mano il mio compito e si
dichiarò soddisfatto del mio lavoro.
Ogni mia paura, come per incanto, perse consistenza e, tra noi, si svolse un
dialogo cordiale e costruttivo che si
concluse con l’augurio, da parte del
docente, che io potessi vivere nel Magistero anni di proficuo lavoro e di acquisizioni culturali.
20
Ero soddisfatta e raggiante: sentivo che
uno scoglio non semplice era stato superato e che il mio percorso culturale
continuava ad un livello più alto e formativo.
Forse papà sperava veramente che io
non superassi quell’esame e ne ebbi
conferma quando giunse il telegramma
che mi annunciava ufficialmente l’esito
positivo, ero a casa insieme ai miei genitori allorchè il fattorino me lo
consegnò; dopo averlo letto, senza alcun
commento, lo porsi a mio padre.
Sul suo volto si dipinsero, contemporaneamente, l’orgoglio e la preoccupazione, papà era contento per me ma, per
lui, si prospettava un nuovo problema:
il mio ragazzo era a Napoli ed io avrei
dovuto frequentare il Magistero Suor
Orsola Benincasa della bella città partenopea, la sede più vicina e più facilmente raggiungibile dal nostro paese.
Il più entusiasta dell’esito del mio esame
si dimostrò Pino. Infatti alcuni giorni
dopo avermi spedito il telegramma,
inaspettatamente, arrivò a Panni in vespa.
In un pomeriggio pieno di neve.
Era ormai buio quando una vicina di
casa mi avvertì di andare subito da
Santina senza spiegarmene il motivo.
Grande fu la mia sorpresa e l’emozione
nel vedere all’angolo della strada Pino
che mi abbracciò esclamando:” Volevo
complimentarmi con te di persona!
Brava, sono proprio contento! Sarà bello
vivere insieme la nostra esperienza universitaria.”
Ero emozionata e felice per l’ennesima
dimostrazione di attaccamento del mio
ragazzo ma capivo anche il disagio di
mio padre: da due anni mio fratello
Costanzo era iscritto all’Orientale di
Napoli ma, da qualche mese, era militare nel Friuli ed io, quindi, dovevo
vivere sola nella città partenopea.
Papà temeva il giudizio della gente e
specie della famiglia di Pino e volle
proteggermi senza impedirmi di frequentare l’università: mi diede fiducia,
infatti da marzo a luglio del mio primo
anno accademico vissi a Napoli da sola
in pensione ma chiese il trasferimento.
Io ero un po’ contraria a questa sua
decisione, mi sembrava un sacrificio
troppo grande per tutta la famiglia a
causa mia.
Papà aveva avuto l’idea di trasferirsi
quando noi figli eravamo ragazzi, io
dovevo frequentare le scuole medie
inferiori che a Panni, allora, non esistevano ma, all’ultimo momento, aveva
optato di rimanere a Panni mentre noi
figli ci stabilimmo a Foggia per continuare gli studi: troppo forte era il legame alle proprie origini.
Allora era giovane, avrebbe potuto con
facilità costruirsi una nuova vita, ora a
cinquantaquattro anni mi sembrava
tutto più difficile, più duro cambiare
abitudini e stile di vita, lasciare il piccolo
ambiente in cui tutti lo conoscevano e
lo stimavano per una grande città indifferente e sconosciuta.
LA CHIESETTA DI SAN PIETRO Prof. Alfonso Rainone
Dopo il forte decremento demografico, causato dalla paste del 1656 a
Panni si registra un progressivo aumento dei suoi abitanti. Il numero
dei residenti passa dai 1500 cives, cifra
annotata dal vescovo di Bovino,
mons. Tommaso Pacelli (1752-1780),
nella sua relatio ad limina del 1754, ai
2500 abitanti, registrati da Lorenzo
Giustiniani tra la fine del 1700 e gli
inizi del 1800, fino ad arrivare alle
3000 anime, secondo l’annotazione
dell’arciprete don Daniele Cotoia in
una lettera del 18 aprile 1820, indirizzata al vescovo di Bovino, mons. Paolo Garzilli (1818-1832) , e alle 4150
del 1861 nel resoconto dell’arciprete
don Clemente Manuppelli , con pun-
ta massima di 4461 agli inizi del ‘900,
durante il parrocato di don Bonifacio
Tolli .
Insieme all’incremento demografico
aumentano l’indigenza e la miseria,
che in maniera sporadica favoriscono
il verificarsi altresì di episodi incresciosi di malcostume: furti, omicidi,
esposizioni di infanti, liti, immoralità
di chierici vivacizzano la vita paesana
e alimentano la curiosità della collettività.
Diversi documenti registrano nel dettaglio situazioni gravi anche ai limiti
della turpitudine. Perfino lo stato
materiale delle cose risente delle ristrettezze del tempo. Più volte i vescovi pro tempore, nel corso delle loro
ricognizioni in occasione delle sante
visite, lamentano le cattive condizioni
in cui versano le strutture ecclesiastiche e le sacre suppellettili, intimando
ai responsabili i provvedimenti del
caso.
Tuttavia in risposta allo stato miserevole dell’esistenza i più abbienti, fin
che sono in vita, provvedono alla
salvezza della propria anima tramite
disposizioni testamentarie e donazioni inter vivos.
Al riguardo, innumerevoli atti notarili
dimostrano chiaramente quanto forte
e diffusa soprattutto nel ‘700 risulti
a Panni questa pratica.
Negli ultimi istanti di loro vita, angustiati di essere colti da morte improvvisa senza aver disposto delle proprie
cose, o parte dei loro beni dalla successione legittima, richiedono
nell’atto notarile la possibilità di suffragare la propria anima e quella dei
propri cari.
Ad rei memoriam e per devozione, i
più facoltosi mettono a disposizione
una parte considerevole del proprio
patrimonio per la costruzione, il mantenimento e il decoro di un’opera o
di una cappella.
In questo modo, il
magnifico Domenico
Cotoia, in data 8
maggio 1798 per mano del notaio Giuseppe Nicola Paglia e
alla presenza del sindaco Domenico Croce
formalizza il proposito di voler edificare,
in luogo pubblico
dove un tempo sorgeva un cimitero, una
cappella, dotandola di
beni con rendita annuale. Nelle intenzioni del testatore
l’opera sarebbe di comodo alle esigenze
dell’accresciuta comunità,
vista
l’angustia della chiesa
madre: Domenico
Cotoia, acceso da un
Cristiano amore verso
questa Popolazione, e p(er) vantaggio
della sua Anima, e di quella della sua
Famiglia, si è determinato di edificare
nel Cimitero un Altare, di corredarlo
di tutte le sacre suppellettili, e di
dotarlo finalmente delli beni, acciò
colla rendita di essi, possano mantenervisi le cennate suppellettili, e vi
si possa ogni giorno della sua deposizione far celebrare una Messa cantata in beneficio dell’Anima sua, e
negli altri giorni festivi far celebrare
una messa piana … in suffragio
dell’Anima sua pure, e della sua Fa-
Il Castello
21
luglio 2009
miglia, e p(er) comodo di questa Popolazione …
Quattro anni dopo, il figlio, Pietro,
uomo noto per la sua devozione, porta a compimento quanto desiderato
dal padre. A sue spese edifica il nuovo
tempio, dedicandolo al principe degli
Apostoli. Per aprirlo finalmente al
culto dei fedeli lo dota di sacra suppellettile, ponendovi all’interno una
statua lignea del santo:
PETRI COTOJA VIRI PIETATE
CONSPICUI SACELLUM HOC
EXTRUCTUM AERE AC SACRA
DITATUM SUPELLECTILI
APOSTO(LO)RUM PRINCIPI
PECULIARI VOTO DEDICATUR
IDEOQUE
AD FIDELIUM CULTUM
EXPOSTOLANDUM
SUB DIVI PETRI
CAELATUM NOMINE PONITUR
HIC SIMULACRU(M) A.D. 1802
La cappella de jure patronato diventa
il luogo di sepoltura se spectante della
famiglia Cotoia e di tutti quelli imparentati con essa, tra cui i Procaccini:
Die 11 Mensis Augusti 1811.
Mag(nific)us Petrus Cotoja, …in Sacello Divi Petri, sub tit(ul)o Purgatorii
ab ipsomet aedificato, sepultum fuit…
Die quinta mensis Octobris, Anni millesimi octigentesimi quinquagesimi
noni, 5 8bris 1859. Panni
D(ominu)s Flavius Procaccini Medicus, filius D(omi)ni Antonii, et
D(omi)nae Mariae Cotoja… in Eccl(esi)a Purgatorii, se spectante de
jure patronato, sepultum fuit.
L’epigrafe, posta sull’architrave della
porta d’ingresso della chiesetta, letta
alla luce di una corretta analisi storica
e filologica, non può che avere la
seguente traduzione:
Questa chiesetta, costruita a spese di
Pietro Cotoia, uomo conosciuto per la
sua devozione, e dotata di sacra suppellettile viene dedicata per voto personale
al principe degli apostoli e a motivo di
cio’ per esigere il culto dei fedeli viene
posta qui sotto il nome di San Pietro
un’immagine scolpita nell’anno del Signore 1802
NUMERI UTILI
• Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax)
• Gabinetto del Sindaco 0881.965280
• Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505
• Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935
• Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191
• Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171
• Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055
• Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300
• Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012
• Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della
Comunità “Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454
• Scuole Elementari e Medie 0881 965257
• Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso
320.0646280
Il Castello
luglio 2009
SUD: UN VIAGGIO CIVILE E SENTIMENTALE
22
A proposito dell’ultimo libro di Marcello Veneziani
UN’ANALISI LUCIDA E SENZA PIAGNISTEI ALLA RISCOPERTA DELL’IDENTITÀ
Si fa presto a dire Sud, ma quanti Sud
ci sono? C’è quello piagnone che ci
viene rinfacciato dai settentrionali e
quello pugnace delle rivendicazioni
ad oltranza, c’è quello dei singoli attenti e “risparmiosi” e quello di alcune
amministrazioni pubbliche disorganizzate e spendaccione, c’è quello
autonomo e intraprendente dei distretti produttivi e quello che fa affidamento sull’imbeccata dall’esterno.
E, tanto per continuare, eccoci oggi
con Marcello Veneziani che ci presenta
il suo “Sud: un viaggio civile e
sentimentale”, Mondadori editore.
Per la presentazione del suo ultimo
libro viene imbastito un confronto al
quale partecipano Lorenzo Scillitani
(docente di Diritti dell’uomo
all’Università del Molise) e Saverio
Russo (docente di Storia moderna
presso la nostra Università).
Secondo Scillitani, una delle ragioni
per cui permane irrisolta la questione
meridionale è di origine storica e può
farsi risalire al tempo dei Normanni,
gli uomini del Nord, che conquistarono in modo ardito le nostre contrade.
Partendo dalla Normandia, avevano
conquistato anche l’Inghilterra, ma
diverso è stato il loro atteggiamento
nei confronti della Chiesa. In Inghilterra hanno riconosciuto libertà alla
Chiesa e per la difesa di quella libertà
Tommaso Moro avrebbe poi sacrificato la vita.
Da noi i Normanni hanno tenuto la
Chiesa in condizioni di subordinazione, tanto che nei mosaici di Palermo
il sovrano riceve la corona direttamente da Gesù. Storia antica quella del
suddito, faticosa la conquista dello
status di libero cittadino, tanto che
anche in tempi più vicini a noi, il Sud
è stato tirato a forza dentro un Risorgimento liberale.
Per il prof. Russo l’inferiorità del Sud
può farsi risalire al Seicento, in concomitanza in primo luogo con il declino commerciale del Mediterraneo
conseguente allo sviluppo del traffico
transoceanico, e in secondo luogo con
il patto stabilito dalla monarchia spagnola con i nobili locali.
L’identità
Ma, passando più specificamente ai
tempi correnti e al libro di Veneziani,
proponiamo qualche riflessione. Occorre in primis ripensare il Sud partendo dal Sud, senza rivalsa contro il
Nord per realizzare una sorta di Padania rovesciata. Partire dal Sud vuol
dire non rinunciare alla propria identità. Ci sembra che in questa visione
riecheggi la lezione di Marc Augé,
direttore dell’École des hautes études
en sciences sociales di Parigi, che chiama “non-luogo” gli spazi privi di
identità.
La
tendenza
odierna
all’universalizzazione dei costumi e
dei consumi distrugge proprio i
“luoghi”, le caratteristiche territoriali,
tanto che quando questo processo
viene contrastato diventa un fatto di
cronaca eclatante, che ispira addirittura un film.
È accaduto nei mesi scorsi ad Altamura, in quel di Bari. La Mc Donald’s,
simbolo per eccellenza del non-luogo,
aveva aperto una delle sue paninoteche di tipo standardizzato, ma poco
dopo un intraprendente altamurano
ha aperto nei paraggi una focacceria
con i prodotti tipici locali. L’idea si è
rivelata vincente, perché l’attività,
dopo aver rosicchiato clienti al Mc
Donald’s ha finito col prevalere, inducendolo alla chiusura.
Qualche volta Davide vince con il
gigante Golia, ma la lezione è interessante: chi ha un’identità non deve
necessariamente rinunciarvi per omologarsi annegando nel mare magnum
del gusto corrente.
Uomo del Sud
Leonardo Sciascia era dell’opinione
che non esistesse un uomo del Sud.
Veneziani è di diverso avviso, perché
c’è un carattere, una sensibilità meridionale che non va trascurata. C’è un
senso della convivialità, della solarità
che caratterizza la nostra gente ed è
un piccolo patrimonio da non disperdere.
Goethe nel suo Viaggio in Italia osservava come al Sud gran parte della
giornata si svolgesse all’aperto e questo non è senza conseguenze sul carattere aperto che si diversifica necessariamente da quello di chi ha
necessità per ragioni climatiche di
vivere di più in casa. Riteniamo che
sia un retaggio dell’antica cultura greca dell’agorá, lo spazio cittadino aperto
agli incontri, alla socialità e anche agli
affari, dove ci si recava anche senza
una precisa necessità, ma per sentire
“cosa si dice in giro”.
Dall’agorá al foro romano e al più prosaico “struscio” meridionale il passo
è abbastanza breve.
Tutto questo non significa idoleggiare
il Sud. Rivendicare un’identità non
vuol dire predicare una retorica e un
patriottismo del Sud, anche perché
sono tanti i problemi nei quali ci dibattiamo: disoccupazione, criminalità,
modesto senso civico, scarsa meritocrazia, abusivismo diffuso, modesta
qualità scolastica. Spesso siamo anche
bravi a farci male da soli, col disfattismo preconcetto e considerando l’erba
del vicino sempre più verde della nostra.
È un elenco che fa tremare i polsi, ma
bisogna provare a reagire, rimboccandosi le maniche, superando il lamento
querulo, il fatalismo dell’abbandono,
l’idea servile.
C’è qualcosa che possiamo proporre
agli altri con fierezza e dignità, trasformando con pazienza e tenacia
alcune caratteristiche in virtù a tutto
tondo. Il radicato senso della famiglia
può degenerare nel deprecato familismo amorale, ma come dimenticare,
specie nell’attuale grave crisi economica, il ruolo della famiglia come
ammortizzatore sociale?
La “lentezza”, il prendersela comoda,
ha il suo rovescio in una migliore
capacità contemplativa; è anche rimedio alla fretta disperante che a volte
fa girare a vuoto e per finalità che
spesso non conosciamo bene e che
forse non abbiamo scelto noi.
Il calore umano è supplemento di
vitalità.
Sono tutti “valori” che incidono sulla
qualità della vita, ma che non entrano
nel computo del pil, uno strumento
di studio che bisognerebbe rivisitare,
perché considera soltanto elementi
numerici applicandoli in toto all’uomo,
come se fosse un mero ammasso di
cellule, un congegno meccanico senza
cuore (e senza anima, per chi crede).
I molti vizi vanno combattuti con decisione, ma non è certo che inseguire
la settentrionalizzazione sia il migliore
degli obiettivi.
La meta dello sviluppo civile (materiale, ma anche morale) si può raggiungere attraverso grandi autostrade
che come un gigantesco frullatore
omogeneizzano i gusti e le tendenze,
ma si può anche raggiungere percorrendo sentieri alternativi che salvaguardano scelte e specificità.
A noi l’onere della decisione.
Vito Procaccini
IL GIORNALE DEI PANNESI
Direttori Responsabili
Michele Campanaro
Pietro De Michele
Collaborazione culturale
Prof. Leonardo De Luca
Redazione di Panni
Dott. Rocco Gesualdi
Ins. Raffaele Rainone
Amedeo De Cotiis
Angela Rainone
Ins. Antonio Mauriello
per la A.S.C.D. PANNI
Valentina Dibisceglia
Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano
Via T. Fiore 32, 34 Foggia -Tel. 0881.745200
RUBRICA SINDACALE
Il Castello
23
luglio 2009
IL POPOLO DEI PENSIONATI – CISL ...ALLA RISCOSSA!
Ben settantamila soci – nostri iscritti
pensionati alla mezzanotte del 10 giugno sono partiti alla volta di Roma
per ritrovarsi in Piazza del Popolo
la mattina presto dell’undici senza
essere nulla affatto stanchi della notte
insonne, ma ricchi di energie, di vigore, di speranza per gridare “siamo
una categoria e vogliamo essere
ascoltati“; per scuotere le forze politiche della indignazione e della intolleranza che tale categoria porta con
sé da anni; per rivendicare giustizia
sociale nei confronti degli anziani,
dei pensionati, dei disabili, dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei
disoccupati.
Il Segretario Nazionale della FNP
pensionati CISL – Antonio Uda – con
una calorosa lettera unitamente alla
intera Segreteria ringrazia tutti i pensionati per la riuscita manifestazione
che non ha precedenti nel movimento
sindacale della CISL, così numerosa
e caratterizzata da slogans ,striscioni,
bandiere, cappellini, ombrelli.
Vi è stata una grande capacità organizzativa della Federazione Nazionale
dei Pensionati per una grande piazza
accogliente con gazzebo, schermo televisivo gigante, grande palco, servizio
di forze dell’ordine; grande capacità
organizzativa della Segreteria Regionale di coordinamento e di visibile
casacca pettorale con la scritta
“pensionati Puglia“; e grande capacità
organizzativa del nostro sindacato di
Foggia, che ha saputo dare il meglio
di se stesso con anziani e donne anziane, anche ultraottantenni, scesi dai
monti del Sub-Appennino dauno. A
questi và un sentito grazie da parte
dell’intera Segreteria di Foggia.
Al termine della manifestazione è
seguito l’incontro della nostra delegazione con il Presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha garantito di portare in Parlamento a breve
il disegno di legge sulla istituzione
di un fondo per la non autosufficienza.
E’ seguito l’incontro con il Sottosegretario al Welfare Sen. Pasquale Viespoli
per l’apertura di tre tavoli sulla de-
finizione di un paniere ISTAT tarato
sui bisogni e consumi degli anziani;
sulla estensione della 14° mensilità
all’intera platea dei pensionati e sulla
rivalutazione delle pensioni in ragione del PIL.
Sollecitiamo così, il rispetto degli accordi del 10 e del 23 luglio e del 12
dicembre 2007 perché i pensionati sono una categoria che contratta; che
rivendica; che sostiene l’economia del
Paese; che contribuisce al bilancio dello Stato; che paga – come è stato per
il passato – la crisi con il suo risicato
reddito da pensione; categoria che si
impoverisce giorno per giorno; categoria a cui vengono ridotti i servizi
essenziali di assistenza e di sanità;
categoria che si vede, giorno dopo
giorno, tradita nei suoi diritti fondamentali di cittadinanza: diritto alla
qualità della vita, diritto all’abitazione,
alle cure, alla sicurezza, diritto ad un
reddito minimo vitale.
Qualcuno starebbe per dire troppe
manifestazioni dal quel tre aprile del
2004 che ci vide unitariamente allo
SPI – CGIL ed alla UILP – UIL oltre
un migliaio di pensionati in piazza
San Giovanni a Roma. Troppe manifestazioni... e... nulla si muove!
Ma altre ne seguiranno... non ci arrenderemo fino a raggiungere gli
obiettivi di questo sindacato
nell’interesse dei pensionati.
ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE
COS'E' L'ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE (A.N.F.)
E' una prestazione economica a sostegno della famiglia che, dal 1988, ha sostituito gli "assegni familiari". Viene
corrisposto mensilmente e l'importo dipende dal numero dei componenti e dal reddito complessivo della famiglia.
A CHI SPETTA
Inizialmente destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati ex lavoratori dipendenti, è stato esteso anche ai
lavoratori "parasubordinati", cioè gli iscritti alla Gestione Separata.
IL NUCLEO FAMILIARE
La composizione del "nucleo familiare" ai fini dell'erogazione dell'A.N.F. comprende: richiedente (lavoratore o
pensionato)
coniuge (non legalmente separato) - figli minori o maggiorenni inabili - dal 10 gennaio anche i figli di età compresa fra i
18 ed i 21 anni, studenti o apprendisti, a condizione che nel nucleo familiare siano presenti in totale almeno 4 figli - tutti
di età inferiore a 26 anni - fratelli, sorelle, nipoti minori o maggiorenni inabili.
LE CONDIZIONI REDDITUALI
Il reddito da considerare per il diritto all'ANF, è quello percepito nell'anno solare precedente al 1° luglio di
ciascun anno.
Per il periodo 10/7/2009 – 30/6/2010 è valido il reddito relativo all'anno 2008. Si considerano i redditi di qualsiasi
natura, compresa la casa di abitazione.
Non si considerano, invece, le rendite vitalizie Inafl, le pensioni di guerra, le pensioni militari tabellari, le indennità di
accompagnamento, i trattamenti di fine rapporto, le indennità di trasferta e lo stesso A.N.F.
Condizione necessaria, inoltre, è che il 70% del reddito complessivo del nucleo familiare derivi da lavoro
dipendente, da pensione o da altro trattamento previdenziale.
L'IMPORTO
E' indicato in apposite tabelle, in base alla tipologia della famiglia, al numero dei componenti ed al reddito
complessivo del nucleo familiare
(le nuove tabelle sono consultabili presso le Sedi INAS)
Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - 71100 Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937
Il Castello
luglio 2009
SOLIDAIRTA’ AL GIORNALE 2009
ITALIA
Panni: Aprile Teresa - A.S.C.D. Panni - Bianco Luigi – Bianco Nicola - Cagliuli Carlo Cagliuli Cesarina - Calitri Pietro - Carchia
Nicola - Cifaldi Luciano - Ciruolo Pasquale
- Cocciardi Nardino - Cocciardi Pietro “Azienda agricola” di Cocciardi Pietro –
Cucci Giuseppe (Casa di riposo) - De Cotiis
Amedeo – De Cotiis Alfonso - De Cotiis
Carlo - De Cotiis Mario - De Cotiis Teodoro
- De Michele don Michele - De Stefano
Michele - Gesualdi Rocco – Lapolla M. “Old
Garden” - Macelleria Cotoia – Mansolillo
Alfonso - Mansolillo Antonio - Mansolillo
Francesco - Mauriello Antonio - Mauriello
Attilio - Mauriello Flavio - Melino Michele
- “Minimarket” di Montecalvo A. “Onoranze funebri” di Mastrangelo A. Montecalvo Antonio - Montecalvo Costanzo
- Montecalvo Marcella - “Pan s.r.l.” - geom.
Procaccini Antonio - Procaccini Giovanna
– Rainone Giovanni - Rainone Vito - Roberto
Costanzo - F.lli Rucci “Ristorante/Rifugio
di Pan” - Saura Salvatore - Spremulli Alberto
- Zelano Antonietta
Foggia: Allampresa Nina Anna - Antonucci
Giovanni - Belluscio Anastasia - Bianco
Francesco - Bocchicchio/Montecalvo - Bocchicchio Costanza - Calitri Santo - Calitri
Saverio - Chiappinelli Aldegonda - Chiappinelli Michelino - Ciarciello Giovanna Cocciardi Antonio - dr. Cocciardi Leone Cocciardi Leone - Prof. De Luca Leonardo
- De Luca Massimo - De Michele Luciana
- De Michele Lidia - De Michele dr. Luigi De Michele Luigi e De Michele Maria (fu
Emidio) – Di Biccari Leonardo - Di Bisceglia
Marco - Frano Rocco - Lapolla Filomena Ing. Lapolla Michele - Larocca M. Lea Mansella Pietro - Mansolillo Renato - Martire Michele - Mastrangelo Costanzo – Mastrangelo dr. Costanzo - Mastrangelo Francesco - Mastrangelo dr. Giuseppe – Nigro
Nicola - Perulli Anna – Piscopiello Vincenzo
- dr. Procaccini Vito - Rainone Antonio Rainone M. Teresa - Rucci Francesco – Rucci
dr Luigi – Santoro Silvana - Sardella Giovanni - Scarpiello Iolanda - Senerchia/Imbriani - Senerchia Lillino - Spinapolice Amilcare - Volpe Annibale - Zuzzaro
dr. Antonio
Prov. Foggia: Cacchiotti Carmela (Segezia)
- Catri Maria (Trinitapoli) - Chiozzi Luigi
(S.Marco L.) - Cobuzzi Giuseppe (Segezia)
- Labate M. Luigia (Cerignola) - Labianca
Francesco (Trinitapoli) - Lapolla Giovannina
(Segezia) – Sullo Antonio (Castell. Sauri)
Prato: A.C.A.P. - Bocchicchio Antonio - Calitri Chiara - Ciarciello Carmine - Cifaldi
Adelina - Ciruolo Anna - Colacone Antonio
- Colacone Carmela (Montemurlo) - Colacone Saverio – Cotoia Francesco - De Chiara
Antonio - De Chiara Costanzo - De Cotiis
Alfonso - De Luca Gerardo - Del Sonno
Antonio - Del Sonno Giuseppe - Del Sonno
Luigina - Del Vicario Michele (Montemurlo)
- De Rosa Antonio - Di Rienzo Vito - Gesualdi Vito (Oste) - Lapolla Vito (Montemurlo) - Lena Assunta - Lepore Angelo Lepore Costanza - Lepore/Zuccaro - Liguori
Michelangelo - Longo Angelina - Longo
Michele - Masi Zaccari - Melino Maria
(Montemurlo) - Montecalvo Michele - Mo-
rena Michelino - Rainone Agostina - Rainone Giuseppe - Rainone Michele – Spremulli
Angela - Totilo Michelino - Zanini Luigina
– Zuccaro Anna Località varie italiane: Bianco Antonietta
(Cornaredo) – Bianco Antonio (Roma) –
Bianco Giordana (Roma) - Bocchicchio
Antonio (Osteria G.) - Cagliuli M. Carmela
(Forlì) - Caroli A. Maria (Napoli) – Calitri
Giuseppe (Pescara) - Catalano Gianluca
(Suzzara) – Calitri Antonio (Seveso) - Calitri
Carmen (Milano) - Catri Giovanna (Arcene)
– Catri Raffaele (Treviglio) – Cesario Vito
(Lecce) – Chiappinelli Marco (Pesaro) –
Ciarciello Antonio (Gavirate) - Ciruolo Michele (S.Lazzaro S.) - Cocciardi Domencico
(Torino) – Cocciardi Felice (Stresa) - Cocciardi Mario (Roma) - Cocciardi Michele
(Cascina) - Colacone Rocco (Cornaredo) –
Colannino/Caroseno (Forlì) - Cotoia Michele (Occimiano) – Criscuolo Aniello (Chieti)
- Croce Nicolina (Voghera) - Damato Leonardo (Occimiano) - D’Antuono Silvio (Torino) - De Cotiis Antonio (Roma) – De Luca
Antonio (Campobasso) – De Luca Colombo
(Roma) - De Luca Filomena (Pescara) – De
Luca Giovanni (Occimiano) - De Michele
Antonietta (Seveso) – De Michele Donato
(Cogliate) – De Michele Donato (Torino) De Michele ing. Luigi (Lugo R.) - De Michele
Luigi (Napoli) – De Michele Maria (Rivoli)
- De Michele Renato (Napoli) – De Pasquale
Pasquale (Pianoro) – De Petrocellis Vera
(Napoli) - De Rosa Celestino (Cornaredo)
– De Stefano Angela (Cerrina) - De Stefano
Francesco (Sasso M.) – Di Giovanni Carmine
(Seregno) - Gallo Antonio (Chivasso) Gesualdi Angela (Brescia) – Gesualdi Diego
(Brescia) - Gesualdi Mario (Vaiano) - Gesualdi Michelino (Beinasco) – Gesualdi Paolo (Locate V.) - Gesualdi Vito (Casalecchio
R.) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lapolla
Maria (Piovene R.) – Lerra Iole (Milano)
Longo dr. Donato (Carbonate) - Longo Pietro (Salerno) – Longo Rocco (Seveso) - Maiello Sullo M. Luisa (Napoli) - Manserra
Nicola (Signa) – Mansolillo Antonio (Modena) - Mansolillo Maria (Pinerolo) – Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli Lina
(Torino) (al 2012) – Marrella/Petronella
(Pesco S.) – Mastrangelo Elisa (Casalecchio
R.) – Mastrangelo Giuseppe (Osteria G.) Mauriello Antonio (Taranto) - Membrino/Petronella (Savignano S.) – Montecalvo
Elsa (Casmpobasso) - Montecalvo Francesco
(Zola P.) – Montecalvo/Gesualdi – Montecalvo Giovanni (Pero) - Morena Michele
(Termoli) – Panorese Carla (Montecatini T.)
– Parisano Domenico (Laigueglia) - Petronella/Fini (Savignano scalo) – Petronella
Giuseppe (Rozzano) - Petronella Lucia (Caserta) – Petronella Romana (Bolzano) - Procaccini Franca (Napoli) – Procaccini Saverio
e Francesco (Paterno D.) – Rainone Antonio
(Milano) - Rainone Assunta (Adria) – Rainone Francesco (Modugno) – Rainone Giovanni (Pistoia) – Rainone Giuseppina (Grottole) - Rainone Saverio (Arese) - Rainone
Vox Wanda – (Bari) – Rainone Teresa (Brindisi) – Rainone Vittorio (Rimini) - Rainone
Vita (Firenze) - Roberto Antonio (Vengono
S.) - Roberto Francescantonio (Bari) – Russo
Costanza (Voghera) – Russo Filomena (Vo-
24
ghera) - Russo Maria (Vaste P.) – Russo
Pietro (Cisliano) - Sarni Francesco (Montella) – Sarni Mino (Arma T.) - Sauchelli Raffaele (Premiaracco) – Sauchelli Filomena
(Roma) - Savella Antonio (Modugno) Savella Ennio (Caserta) - Schiumerini Lamanna Lucia (Cosenza) – Senerchia Alida
(Lecce) - Senerchia Giuliano (Treviso) Spina Ennio (Castenaso) – Spremulli Maria
(Roma) - Stornello dr Gianni (Torino) –
Sullo Angelina (Beinasco) - Tavano Antonio
(Milano) - Valesio Caterina (Arezzo) – Valesio M. Rosaria (Capriate S.G.) - Valesio
Michela (Roma) – Varrese Francesco (Modugno) - Venturini De Luca Anna (Cesano
M.) – Vernetti/Procaccini (Darfo) – Vernetti
Maria (Roma) – Venuto Pasquale (Roma)
ESTERO
Canada:
Montreal: Bocchicchio Michele – Cacchiotti
Antonio - Cobuzzi Carmelo - Cocciardi
Alfonso – Colannino Costanzo - Cotoia
Alfonso – De Cotiis Filomena - Del Vicario
Concetta – De Luca Angela – De Luca Antonio - De Luca Franco e Anna - De Luca
Giovanni – De Luca Rosetta – De Stefano
Domenico (2010) - Gesualdi Nicolina (2010)
– Longo Costanzo - Longo Mario (al 2012)
– Longo Salvatore - Melino Donato ( al
2010) - Melino Giovanni (al 2010) – Montecalvo Antonio – Montecalvo Maria – Morena Rocco - Rainone Antonio – Rainone
Costanzo – Rainone Santo – Spremulli Gaetano – Totilo Sabatino Ontario: Calitri Fabrizio – Calitri Giuseppe
- Cocciardi Giovanni – Melino Giovanni (al
2009) – Montecalvo Rocco (al 2009) – Savella
Tony –
Vancouver: Capobianco Angela
USA: Bianco Lombardi Elena - Cacchiotti
Giovanni - Calitri Costanzo - Calitri Joe e
Anna - Chiola Giuseppina - Ciarciello Pietro
- Cobuzzi Carlo - Colannino Tony - Cocciardi Del Vicario Concetta - De Luca Donald
- De Santis Maria - Gesualdi Anthony Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni Gesualdi Graziella - Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo Nicola – Mauriello
Francis - Morese Tina - Paglia Alfonso Paglia Agnese - Peluso Carmelina - Procaccini Paglia Maria - Rainone Del Vicario
Elvira - Scopelliti Filomena - Spremulli
Antony - Spremulli Conti Giovanna
Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano
(al 2010) – Meola Carlo - Mosca Michele (al
2011) – Rainone Antonietta (al 2012)
Inghilterra: Mastrangelo Antonio – Morena
Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline (al
2011)
Argentina: Cacchiotti Anna – Capobianco
Nèlida - Colacone Giovanni (2011) - De
Chiara Norma - Melino Giovanni (al 2010)
- Montecalvo Michele - Rainone Angela
Francia: Schiavone Giovanna (2010) - Schiavone Brigida (2010)
Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al
2012)
Cile: Morelli Bonilla Aldo

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