Il Castello il giornale dei pannesi
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Il Castello il giornale dei pannesi
IL GIORNALE DEI PANNESI Edita dall’A.I.C.S. Ass. Cult. Edizioni “Il Castello” - Redazione: Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700 Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Luglio 2009 - Numero 3 - Anno XIII - E.mail: [email protected] - sito web: http://notiziepannesi.splinder.com - Tel. e Fax 0881.688057 LA NOSTRA PANNI! Tranquilli tutti…giustizia è fatta! Si, perché la copertina del numero di Aprile’09 ha dato adito ad interpretazioni diverse, ma la maggioranza dei lettori ha capito il vero significato della “mia Panni” che è da intendersi non come espressione di possesso esclusivo, bensì di affetto incommensurabile verso quel “presepe” in cui sono radicate le nostre origini. Perché presepe? Ve lo dico subito. Un giorno in ospedale un medico vide una copia del giornale e mi chiese il permesso di sfogliarlo. Vedendo la copertina, mi disse compiaciuto: “Ma è lei nella foto? Che bello quel presepe che abbraccia…lo ha fatto lei?” Quando gli spiegai che non era un presepe, ma il mio paese natale restò a bocca aperta, ammirato dalla bellezza di quel paesino innevato e si tenne la copia. A distanza di qualche mese il nostro compaesano Francesco Mastrangelo, infermiere presso gli Ospedali di Foggia, mi portò i saluti di un certo dottor…. il cui nome non rammento, spiegandomi che era quel medico a cui avevo regalato quella copia del giornale. E partecipo anche la soddisfazione di vedere, purtroppo sempre in un ospedale, affisso alla parete della sala medica un Calendario Pannese. Sono questi i segni che ti rassicurano sul buon esito del tuo lavoro e ti incoraggiano e stimolano ad andare avanti…fino a quando Dio vorrà, è Lui che dispone, a noi non resta che ossequiarlo; Lui sa se questo mio personale impegno continuerà ancora nel tempo oppure volge al termine. Ma il buon seme sparso fertilizza la terra così come questo giornale, nato nel lontano 1996, dopo ben 14 anni è diventato una testata giornalistica nazionale, ha avuto riconoscimenti in tutto il mondo e ancora ne riceve, raggiungendo lo scopo prefissato fin dal primo numero. Ricordate? “Perché questo giornale? Perché da tempo se ne avvertiva il bisogno...” scrivevo ciò 50 numeri fa, infatti questo è il 51° numero e quel bisogno di sapere si sente ancora, ma, grazie al nostro messaggero, è appagato nel momento in cui entra nelle case di tanti pannesi, perché porta in sé Panni e tutta la Pannesità sparsa nel mondo. Che lo continui ad allestire io oppure no ha ormai poca rilevanza, l’importante è che si continui a farlo e la rassicurazione proviene dalla giovane ed intraprendente Redazione di Panni, composta dal dr. Rocco Gesualdi, dall’ins. Raffaele Rainone e dall’agronomo Amedeo De Cotiis, e, da questo numero dalla laureanda in “Media e Giornalismo” la sig.na Angela Rainone, figlia del compaesano Leonardo, nonché, quale corrispondente per l’ASCD Panni, dalla sig.na Valentina Dibisceglia, giovani pannesi di sicuro affidamento. Questa è “La Nostra Panni”, quella che i nostri avi e noi tutti abbiamo saputo e potuto fare…con tanta dedizione e affetto filiale. EVVIVA PANNI! Buona vita a tutti. Il Direttore Ringraziamo il web master del sito web pannese Pino Mastrangelo per la concessione della foto da lui stessa realizzata e tratta dalla raccolta di poesie “Panni è...” Il Castello luglio 2009 A.S.C.D. PANNI 2 L’ANTIPASTO ESTIVO Il tanto atteso agosto pannese è, ormai, alle porte e l’Associazione SportivoCulturale Dilettantistica ha inaugurato la stagione estiva con varie iniziative sportive e culturali. Risale ai primi tre giorni del mese di maggio Il FORUM DEI GIOVANI a Zungoli durante il quale la scuola calcio A.S.C.D. Panni supera il girone a punti ma risulta eliminata in semifinale. Nonostante l’esclusione, la squadra si aggiudica il Premio Fair-Play con la seguente motivazione: “La scuola calcio A.S.C.D. PANNI è stata un esempio di grande civiltà ed educazione, dimostrando un esemplare rispetto per gli altri e per la manifestazione”. A fare da seguito a questo incontro, il 2 giugno la città di Ariano Irpino ha ospitato il raduno delle Scuole Calcio della provincia di Foggia, tra cui quella pannese, Napoli, Avellino e Salerno, sebbene per le precarie condizioni atmosferiche il raduno è stato sospeso. Due i tornei calcistici organizzati: il torneo di calcetto che, con grande soddisfazione, ha visto la scuola calcio pannese classificarsi al terzo e quinto posto con due differenti squadre; e il II torneo per categoria, cosidetto Memorial M. Ciruolo - M.Rucci, che, iniziato il 16 giugno, ha visto scontrarsi ben otto squadre: Forze dell’Ordine, Amministratori, Dipendenti Pubblici, Universitari, Operatori Sanitari, Operai, Artigiani e Commercianti. Saranno proprio queste ultime due a disputarsi la finale mercoledì 1 Luglio per aggiudicarsi la coppa del primo classificato. Accanto alle attività sportive non potevano mancare, nella programmazione dell’Associazione, quelle culturali iniziate lunedì 15 giugno, giorno in cui il gruppo teatrale “La Att r’ Zì Acciupreut” ha debuttato per la prima volta in un teatro foggiano, Teatro Regio di Capitanata, con la divertente commedia di Edoardo De Filippo dal titolo Non ti pago. L’idea nasce dall’intenzione degli attori di contribuire, sebbene in minima parte, alla ripresa sociale dei territori abruzzesi; grande soddisfazione sia da parte del pubblico che degli attori per aver raggiunto lo scopo della rappresentazione: il ricavato della vendita dei biglietti, che ammonta a ¤ 1.000,00, sarà devoluto alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma il 6 aprile scorso. Altra iniziativa culturale, divenuta oramai un appuntamento fisso, è stata il II concorso nazionale di poesia dal titolo “Schegge di versi dedicati a Panni, borgo montano in solitudine piena e viva” la cui premiazione è avvenuta il 24 Giugno nella Sala Consiliare del Comune di Panni. Rispetto allo scorso anno, le poesie giunte nelle mani del Presidente sono raddoppiate e di con- seguenza più arduo è stato il lavoro svolto dalla Commissione giudicante presieduta dal Dirigente Scolastico Prof. re Gaetano De Masi, composta dai Prof. ri Antonio Anzivino, Maria Covino, Raffaella Mancini, coordinati dal Dirigente Scolastico in pensione Prof. re Vito Alfonso Zelano. Diciassette in tutto i vincitori e precisamente: Categoria dai 6 anni agli 11 anni 1° classificato con la poesia “Panni” Antonio Anzivino – Bovino Premio di merito con la poesia “Il mio paese” Pietro De Stefano – Panni 2° classificato con la poesia “A Panni” Orazio Sgambati - Bovino. Premio di merito con la poesia “Panni con i nostri occhi” Vito Roberto – Panni Premio di merito con la poesia “Il paesino tutto solo” Monica Russo – Bovino Premio di merito con la poesia “Un paese bello” Incoronata Nunziata – Orsara di Puglia Categoria dai 12 anni ai 20 anni 1° classificato con la poesia “Poesia di Panni” Aurora Fattibene – Bovino 2° classificato con la poesia “Il mio scorcio” Giovanni Rainone – Panni Categoria dai 21 anni ai 40 anni 1° classificato con la poesia “Piccolo e solo” Raffaele Rainone – Panni 2° classificato con la poesia “Il sogno“ Emanuele Faccilongo – Lucera Categoria dai 41 anni ai 100 anni 1° classificato con la poesia “fonte del silenzio” Alberto Fusco – Bovino 2° classificato con la poesia “L’inventore” Lorenzo Morra – Foggia Premio di Merito con ben due poesie dal titolo “Mi chiamo Panni” e “Teatro pannese” Maria De Michele – Pordenone Premio di merito con la poesia “Tramonto estivo al Castello” Luciano Cifaldi – Panni Premio di merito con la poesia “Vicoli di paese” Silvana Santoro – Foggia Premio speciale con la poesia “Ode a Panni” Giuseppina Roberto – C.S.M. Deliceto. Ciascun vincitore, dopo aver declamato la propria poesia e aver ascoltato la motivazione della scelta dalla voce del coordinatore, Prof.re Vito Alfonso Zelano, ha ritirato la targa dalle mani di un’autorità presente: dal sindaco Pasquale Ciruolo al vice-sindaco Costanzo Roberto, dall’assessore Rocco Gesualdi al Presidente dell’A.S.C.D. Antonio Spada. Il direttivo dell’Associazione spera che questi eventi siano stati graditi a tutti e ricorda che per qualsiasi commento, consiglio, informazione e suggerimento è sempre attivo il sito internet www.ascd-panni.it. Con l’augurio che queste attività siano solo l’inizio di un’altra indimenticabile estate pannese, vi aspettiamo numerosi alle iniziative estive ormai prossime. Valentina Dibisceglia NDP. Cara Valentina, permettimi di aggiungere due parole. Desidero ringraziare ancora una volta il nostro giovanissimo sindaco, Pasquale Ciruolo, per le parole di apprezzamento rivolte all’A.S.C.D. PANNI per il lavoro svolto sino ad oggi, facendo tesoro dei suoi consigli per le future manifestazioni. Ringrazio l’onnipresente direttore de “Il Castello”, la redazione di Montesario nella persona di Pino Mastrangelo, Francotrani nella persona di Cocciardi Franco e il Presidente dell’A.C.A.P. Prato Alfonso Lapolla per la loro disponibilità e per aver collaborato al Concorso pubblicando il bando e quindi diffondendolo. Un sentito grazie agli Enti patrocinanti: Comune di Panni, Regione Puglia, ENDAS Puglia. Valentina Dibisceglia e il Presidente ASCD Tony Spada Se si è commesso qualche errore, credeteci, è stato in assoluta buona fede e la prossima volta cercheremo di migliorarci. Un ringraziamento particolare a tutti i soci dell’A.S.C.D. PANNI ed al direttivo che ha sostenuto questa iniziativa. Volevo augurare una pronta guarigione al Kakà Pannese Michele Tavano, reduce da un serio infortunio, durante il torneo di calcio per categorie. Forza Tavano... ce la farai!! Un ultimo ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa promossa dalla Compagnia Teatrale “La ‘Att r’ Zì Acciupreut” in occasione della serata “Pro Abruzzo” svoltasi il 15 Giugno a Foggia. Somma destinata alle popolazioni terremotate ¤ 1.000,00. Grazie a tutti per la sensibilità dimostrata e grazie per il calore con il quale avete sostenuto la compagnia. Il Presidente A.S.C.D. Panni Antonio Spada A.S.C.D. PANNI Il Castello 3 luglio 2009 Chiedendo venia agli autori delle altrettanto belle e premiate poesie ma in considerazione che questo giornale è seguito da gente pannese riteniamo di pubblicare solo le poesie degli autori pannesi, in quanto conosciuti da tutti i pannesi nel mondo. Il direttore Categoria dai 6 anni agli 11 anni Premio di merito con la poesia “Il mio paese” Pietro De Stefano – Panni - premiato dal Direttore del giornale Panni è situato su un monticello e sulla cima si trova il castello ed esso è il simbolo più bello del nostro paesello. Panni ha un’aria pulita ma anche una lunga salita Panni e la sua montagna è meglio del paese di cuccagna. Panni e i suoi emigranti per noi saranno sempre importanti. Questo è il mio paesino, piccolo ma tanto carino. balconi quante rose. Nessuno pensa alle città belle, grandi, né le invidia, pensa: Stiamo meglio qua. Qua c’è l’aria pura, il sole, il silenzio e tanta tranquillità, i bambini crescono sani, belli come i fiori. Nei tramonti pare d’oro il mio paesello. Categoria dai 12 anni ai 20 anni 2° classificato con la poesia “Il mio scorcio” Giovanni Rainone – Panni Premio di merito con la poesia “Panni con i nostri occhi” Vito Roberto – Panni Panni, mio bel paese, sei tanto amato da noi pannesi. Che libertà al castello, per noi bimbi è tutto bello. Bici, calcio e acchiapparello, dalle murge a via Portella. Per le feste patronali, tanti fuochi artificiali. Quanta gioia ed allegria nel Paese e a casa mia. Premio di merito ENDAS Classe IV elementare dell’ins. Antonia Rainone - Panni IL MIO PAESELLO Nel mio paesello c’è una pace e una quiete che consola; è piccolino, tutto bianco c’è la chiesa con il suo campanile c’è la scuola, dove vanno i bambini lieti a frotte; un bel parco gioco per giocare una piazza e piccoline le casucce, ma graziose; se vedeste a Primavera ai Scorcio di paese montagna di venti e di versi solitari, schegge di tronchi spaccati divisi da diversi destini. Scorcio, scheggia del mondo antiche canzoni, vecchi profumi di prati falciati comignoli fumanti lentamente bollono le pignatte s’esala l’odore di cotiche e fagioli mentre al riverbero della fiamma si raccontano vecchie storie e preghiere dettate da un saggio cuore. Zappa il contadino e il suo cuore è là in quel fazzoletto di terra tra i muriccioli a secco, il pastore se ne sta là sulla montagna ad ascoltare la voce della grande signora mentre qualche vecchietto resta a fumarsi la pipa e scambiarsi qualche parola con il Castello. Venite a visitare il mio scorcio, a parlare con la bella gente, a pregare i Santi patroni, ad ascoltare la Banda. Venite qua a farvi rapire da questo suggestivo borgo montano per imprimere nella memoria la mia bella terra: Panni. Categoria dai 21 anni ai 40 anni 1° classificato con la poesia “Piccolo e solo” ins. Raffaele Rainone – Panni premiato dall’Ass. Rocco Gesualdi Paese piccolo e unico, arroccato su una montagna triste e solo te ne stai. In inverno la nebbia ti avvolge tutto, tanta mestizia circonda le case abbandonate, mentre aspetti qualcuno che venga a farti compagnia. D’estate ti svegli con tanta gente, con tanti pensieri che dopo un po’ svaniscono nel nulla. Finisce la bella stagione, e ritorni come prima il piccolo borgo, la piccola scheggia, il tenero presepe con tante luci, pieno di sapori e odori. Non essere mesto, tu rimarrai sempre così PICCOLO E SOLO. Categoria dai 41 anni ai 100 anni 2° classificato con la poesia “L’inventore” Lorenzo Morra – Foggia - premiato dal Vice Sindaco Costanzo Roberto Se non ci fossi ti inventerei così come sei con quel ciuffo di case abbarbicate lungo la salita che porta su alla chiesa. Se non ci fossi ti inventerei così come sei d’inverno sferzata dalla bora e a maggio carezzata da un tiepido raggio di sole. Se non ci fossi ti inventerei così come sei ogni ciottolo al suo posto con il castello sulla vetta che a vederlo da lontano ti senti un tuffo al cuore come se fosse una persona, una persona che ti chiama. Il Castello luglio 2009 Premio di Merito con ben due poesie dal titolo “Mi chiamo Panni” e “Teatro pannese” prof.ssa Maria De Michele - Pordenone (Ndr: se ne pubblica una sola). MI CHIAMO PANNI Mi chiamo panni sono nato tanto tempo fa. Dormo su una collina sotto un manto stellato. Un raglio mi sveglia la mattina. I rintocchi segnano il mio tempo: buongiorno Concettì buongiorno Nannì. Sto al balcone tutto il giorno ammiro Ariano e Monteleone guardo distese e colline e arrivo fino al mare laggiù. La mia gente mi tiene vivo. I miei abitanti mi amano. Sono felice se li rivedo tutti. Piango quando li vedo partire. Ogni anno qualche voce manca ma so che riposerà con me per sempre. Premio di merito con la poesia “Tramonto estivo al Castello” Luciano Cifaldi – Panni Tutto intorno è silenzio non si sente respirare neanche il vento. Il cielo s’è tinto di rosso e sembra baciarsi con la scia di un aereo che scompare all’orizzonte. Le cicale hanno smesso di cantare e una lucciola posatasi sul cipresso aspetta che faccia buio, solo così metterà in mostra tutta la sua bellezza. A valle dorme il Cervaro ormai asciutto e sogna la prossima piena, in lontananza sento lo stridìo delle rotaie sui binari, si avvicina sempre più per poi svanire nel nulla. Il mio sguardo incrocia il bagliore d’un paesino a festa illuminato e sente il bisbigliar di voci amiche misto a quello di mia madre. A.S.C.D. PANNI Premio di merito con la poesia “Vicoli di paese” Silvana Santoro – Foggia ma pannese di adozione. I vicoli di Panni raccontano soavi semplici storie di sapore contadino, ascoltano lo scalpitio di zoccoli di some con facce rosse e rubiconde sin dai primi chiarori... le corse al forno dietro morbide fragranze e “abbasc alla tavern” per alleviare il peso di immane fatica. Notti di ghiaccio nell’umida stagione e fumanti scodelle a scaldare cuori in tiepida penombra, gli amici cari in allegre “catalane”, condividendo gioie e affanni. Poi, quando il dio Sole in alto troneggia e viene il 4 tempo della bella stagione, un carosello di feste e processioni a “lu castiedd” vivace girotondo di speranze, nostalgie e sogni appesi a un immenso orologio senza tempo. Ancora un poco...piano piano si consumerà il ricordo e sul paese graverà profonda la coltre di un mistico silenzio. Donne 10° Concorso Nazionale di Poesia Sezione Adulti Città di Cerignola (FG) Di Melino Del Vicario Michelina (Prato) Tema: Miraggio Siamo come diamanti uniche e preziose il dono più bello che avessimo potuto ricevere è quello di essere ciò che siamo…donne Chi dice donna dice danno? Ed è vero perché danno la vita danno la speranza danno il coraggio danno conforto danno se stesse …per amore Questo è il mio pensiero, parla per me, è dolce morir, nel suol natio Panni cos’è Panni per me è vita, è respiro. Il mio primo vagito l’ha udito Panni, mi ha dato i natali, per questo sono felice e lieto. Ogni volta che torno a Panni io mi inebrio, respiro a pieni polmoni, faccio il pieno di aria pulita e frizzante è aria pannese, e vado avanti bene per un mese. Quando vivo a Prato, mi appanno, ma poi, quando ritorno a Panni, faccio il pieno d’aria nuova, e riparto forte. Son contento d’essere nato a Panni perchè, come le murge del Castello mi sento forte. Angelo Lepore (Prato) Pensieri Agostani Poesia di Leonardo De Luca (ex sindaco di Panni) L’alba premonitrice sfavillò in cielo. Lunghi brividi percossero l’anima nuda, indifesa per troppa speme. L’arco della calura si consumò tra la terra e il cielo e l’occaso di una sera d’agosto, si annunciò caldo. Aridii, tra l’afa che svaniva l’orizzonte dei pensieri, aspirare un anelito surreale tenuto in vita dal conscio subliminale dei sentimenti: onirica divinazione. NOTIZIE DAL MONDO PANNESE Il Castello 5 luglio 2009 NASCITE • La Famiglia Longo festeggia la prima • Il 15.05.2009 è nato a Burnaby,Vancouver • La piccola Luisa PROCACCINI an- • Il 12.06.2009 è nata a Prato Michelle Rainone da Julia • Il 22 marzo a Danvers Mass. (USA) è nata Emma • Il 16 giugno 2009 è nata Chiara la quartogenita dei nipotina nata a Prato il 23 Febbraio 2009 alle 01:05 peso kg 3,420 e si chiama Matilde, che in questi giorni ha festeggiato un mese; il babbo si chiama Massimo Grassi, la mamma si chiama Silvia Longo i nonni materni sono Longo Michele e De Cotiis Antonietta, i nonni paterni sono Grassi Mario e Martini Anna. Auguri alle famiglie. nuncia la nascita della sorellina Letizia, avvenuta il 9 marzo. Ai genitori, Gerardo (figlio di Vito) e Costanza Pizzicoli, e ai familiari tutti formuliamo i nostri migliori auguri. Michelle Sutherland, la seconda figlia di Michelle Tofalo di Mike e Maria Gesualdi, la più giovane della famiglia del compianto Arcangelo Gesualdi, emigrata negli States circa mezzo secolo fa. Le felicitazioni più affettuose a tutta la famiglia, nostri amati e stimati consanguinei. Ad Emma e alla sorellina maggiore Gianna Maria, che il 25 luglio compie due anni, auguriamo un radioso avvenire e, nel contempo, di rammentare sempre che nelle loro vene scorre prezioso sangue pannese di un piccolo agglomerato di case su di un monte dell’Appennino dauno-irpino, da dove partirono esuli i loro bisnonni per dare loro quanto oggi hanno... in abbondanza. • Il 2 aprile è nato Andrea LAZZARI. Lo annunciano con gioia papà Maurizio e mamma Paola Procaccini, figlia dell’ing. Leonardo. Al piccolo Andrea, ai genitori e a tutti i familiari giungano gli auguri affettuosi de Il Castello. • Benvenuta alla piccola Marica, primogenita di Fausto Cocciardi e Mariagrazia Grifa, nata la notte di Pasqua. Partecipano alla felicità dei neogenitori i nonni paterni, Pietro e Concetta, e zia Emilia, residenti pannesi, nonchè i nonni materni e tutti gli zii. Il nostro augurio è che il Signore le riservi una vita radiosa. (Canada) Alessio, primo genito di Carmine Cotoia, figlio di Paolo l’ex postino di Panni nonché assessore in carica, e di Maria Cristina De Cotiis, entrambi giovani pannesi veraci emigrati in Canada. Ai genitori, ai nonni e ai familiari tutti le felicitazioni più vive per un fulgido avvenire del neonato Alessio. e Nicola Rainone, figlio dei nostri cari compaesani Antonio Rainone e Anna Caraglia, residenti a Prato ai quali vanno le nostre più affettuose felicitazioni. Alla piccola nata auguriamo un futuro di prosperità e benessere, di essere la consolazione dei nonni e l’orgoglio dei genitori. coniugi Antonio Rucci e Cristina Mansolillo. Dopo le gemelle e il bel maschietto la cicogna ha portato un'altra bellissima femminuccia alla famiglia RucciMansolillo per la gioia di tutti i familiari ed amici e, in particolare, per Panni con la speranza che le giovani coppie prendano ad esempio Antonio e Cristina, in tal modo sarebbe un paese super...popolato. Vogliamo aggiungere le nostre alle tante felicitazioni alla grande famiglia Rucci e l’augurio di continuare così. • Il 23.06.2009 è nata a Panni Marta, secondogenita di Vito Palumbo e Antonietta Bianco per la gioia della famiglia e per l’indispensabile incremento demografico del nostro piccolo paese. Auguri. PRIMA COMUNIONE Il 26 aprile ha ricevuto la Prima Comunione il piccolo Joseph Karach, nipote di Maria e Antonio “Tony” Colannino, residenti negli Stati Uniti. A Joseph è piaciuto tanto il paese e la gente di Panni che ritornerà quest’anno per le feste patronali, insieme alla sorella Paolina, ai nonni, ai cugini Luca, Antonio e Gianpaolo e alla zia Melissa. MATRIMONIO PANNESE/POLACCO Il 17 aprile è partito da Panni un pulman con una trentina di passeggeri locali diretto a Roma Fiumicino per imbarcarsi su un volo diretto a Varsavia in Polonia. Tutta la famiglia De Cotiis, che gestisce il forno-pizzeria alla Taverna, con parenti e amici nonché la presenza ufficiale del Comune, rappresentato dal vice sindaco Roberto Costanzo, si é recata nella cittadina polacca di Kaascnik per partecipare alle nozze dell’ultimo rampollo della famiglia, Ivano, con la bella signorina polacca Caterina Gnat, ormai residente pannese e in servizio presso la locale RSSA “S. Maria Stella”. Il 18 aprile Panni ha festeggiato l’unione fra due giovani in terra polacca ma che formeranno la loro famiglia a Panni contribuendo così al ripopolamento del paese, di vitale importanza per la sua vita futura. La nuova coppia di sposi andrà ad abitare su un piano del palazzo “Manuppelli” in corso Margherita incrementando in tal modo anche la scarsa popolazione residente nella parte alta del paese, cosa che a noi “Capammont” è molto gradita. La formazione di una giovane famiglia è di per sé un fatto di grande importanza per la continuazione della vita, ma in circostanze particolari, come quella locale pannese, assume una valenza di assoluta priorità rispetto ad altre località, in quanto è riposta in essa la speranza-fiducia per assicurare il proseguo della Vita del paese. Per queste motivazioni e per la personale stima nei confronti di tutta la famiglia De Cotiis questa Redazione formula gli auguri più sentiti ai giovani sposi per un avvenire di prosperità e benessere per la propria famiglia e per la popolazione residente. Il Castello luglio 2009 NOTIZIE DAL MONDO PANNESE Giuseppe Dentato, figlio dell’ins. Maria Lapolla, e Teresa Prencipe il giorno 9 Maggio 2009 hanno convolato a giuste nozze nella Chiesa Sacra Famiglia in Manfredonia. Auguri agli sposi e a mamma Maria. LAUREE Il 20 marzo 2009, presso l'Università degli Studi di Bologna, Maria Elena Lapolla, figlia di Teresa e Carmine Lapolla residenti in San Severo (Fg), ha conseguito la Laurea Specialistica in Scienze Economiche con 110 e lode dopo essersi laureata in Scienze Politiche con lo stesso punteggio di 110 e lode ed aver usufruito nel 2008 della borsa di studio Erasmus presso l'Università di Amsterdam. Complimenti vivissimi alla Dott.ssa per la doppia laurea e per la prestigiosa borsa di studio. Il 27.04.09 Mastrangelo Sabrina, figlia di Francesco e Maria Calitri si è brillantemente laureata in Ingegneria Gestionale c/o Politecnico di Bari con la Tesi in Gestione Industriale della Qualità. Attualmente lavora a Melfi c/o la Magneti Marelli gruppo FIAT e si occupa di Qualità di Sistema. Congratulazioni. PENSIONAMENTI Abbiamo appreso e volentieri rendiamo noto che: “Dopo lunghi anni di inaudita sofferenza bancaria, sopportata con cristiana rassegnazione, anche il caro “Distratto” Enzo Piscopiello ha terminato il suo frenetico, ma quasi senza senso, girovagare per le agenzie provinciali della banca, sempre ventre a terra (Tex docet) in groppa alla fedele Thema (quest’ultima spesso oggetto di violenti, proditori attacchi da parte degli ambientalisti ed i cui semiassi sono già materia di studio, oltre che di culto, da parte degli ingegneri Lancia, che non riescono a spiegare con l’ausilio della sola Scienza il fenomeno di tanta resistenza!). L’aspetto positivo della sua banale, prolungata attività “lavorativa” è stato, perciò, quasi unicamente quello di avergli consentito di affinare, fino a far di lui il massimo esperto vivente, di quella rivoluzionaria teoria filosofica, di quel rimarchevole stile di vita detto “DELL’INOPEROSITA’ ATTIVA”, altrimenti conosciuto, con fine anglicismo, come “PLAYBACK WORK” (leggi lavoro mimato). I più attenti avranno già inteso che tale dottrina si diffuse e trovò entusiasti seguaci già dai tempi delle “Comitive” e delle lotte fratricide che seguirono (momento di nostalgia vintage, ragazzi!), ed in maniera trasversale tra i componenti degli schieramenti, sia dei Distratti che della Ramp o della Carp… Oggi dunque, ufficialmente comunichiamo che siffatto Maestro, dopo essersi lungamente speso per la diffusione del suo verbo anche in ambito bancario, fa il suo trionfale ingresso nell’elitario club di coloro che, abbandonando la teoria “DELL’INOPEROSITA’ ATTIVA”, si spingono addirittura oltre, abbracciando ed applicando 6 la teoria “DELL’INOPEROSITA’ INATTIVA” (cioè, vivaddio, non c’è neanche più bisogno di far finta di lavorare!); non solo, ma, forti della ineguagliabile esperienza acquisita, tali encomiabili proseliti vigilano costantemente sulla nostra amata comunità pannese affinché nella stessa non si verifichino deprecabili fenomeni di inutile, dannosa operosità. Diamo quindi un affettuoso benvenuto al nostro nuovo membro (leggi meglio, adepto) che nella foto vediamo mentre, confortato dalla presenza rassicurante di Anna Maria (e del PIRETTO), tenta di limitare i segni purtroppo indelebili che la banca gli ha lasciato sul fisico e nel morale. Dal 29 Giugno 2009 Antonio Palmieri è assurto, con pieno diritto e merito, alla corte dei “Pensionati”. Tonino è ormai conosciuto e stimato come un compaesano d.o.c. per aver sposato la pannese Maria Gesualdi, sorella di mia moglie Anna e quindi cognato. Panni lo ha definitivamente adottato tra i suoi figli prediletti. Le FF.SS. finalmente lo hanno lasciato, a malincuore, libero dal servizio dopo circa 40 anni di onorato servizio, onorato nel vero senso della parola, sempre ligio e corretto con tutti, educato quale un vero gentleman e, soprattutto, un infaticabile lavoratore mai stanco e disponibile con tutti. I suoi figli Fabrizio e Adriano, “quello dai capelli rossi”, sono parte della gioventù pannese. Il secondo, il rosso, è un valido componente del Corpo Bandistico di Panni, così come in quello della città di Foggia. Ma cosa farà Tonino da pensionato? Il suo hobby è quello di suonare il sax; passando per vico Municipio, l’ex sede del Comune di Panni, spesso lo si sente soffiare in quel grosso tubo ricurvo a più non posso e, chissà, che insistendo in questo suo hobby, la Banda di Panni possa un domani inserirlo tra i suoi componenti. Ci metterò la buona parola con i Maestri Gianni ed Alfonso, miei amati “figlioli”, così da trovargli un impegno congeniale per sé e accompagnarsi con suo figlio suonando per le strade del paese durante le festività o, speriamo pochi, funerali. Mai una discussione, un diverbio, un disaccordo o incomprensione qualsiasi, o, qualora ce ne sia stata, immediatamente dimenticata…superata. Tutta la nostra famiglia e i lettori di questo giornale, ne sono certo, si stringono intorno a lui augurandogli un futuro da pensionato sereno e tranquillo, in ottima salute e… di continuare ad essere la magnifica persona che è… TONINO! Inviamo a Nicola Longo i nostri auguri più sinceri ed affettuosi per il successo politico del figlio Antonio e per il suo pensionamento dal 1 luglio ’09 e ringraziarlo per tutto quanto egli ha fatto in favore della comunità pannese di Prato con l’ACAP e per la città di Prato, con l’esortazione a “non tirare i remi in barca”, anzi a remare con più energia e vigore per ulteriori approdi in favore della propria famiglia, di se stesso e della società pratesepannese. Benvenuto fra noi pensionati. NUOVO NEGOZIO A PANNI Il 4 aprile 2009, a Panni in Corso Vittorio Emanuele 6, nei pressi del Monumento ai Caduti, si è inaugurato “F A N T A S Y” un bellissimo negozio per articoli da regalo e giocattoli per bambini da 0 ai 14 anni della compaesana Daniela Senerchia. Auguri. NOTIZIE DAL MONDO PANNESE VISITA DAL CILE Nel mese di Aprile abbiamo avuto il piacere di una visita tanto attesa dal Cile. Infatti è stato nostro gradito ospite l’amico Aldo Morelli Bonilla, generale dell’esercito cileno in pensione e presidente dell’Associazione dei Pugliesi in Santiago del Cile, di chiare origini pannesi. Insieme all’amico Franco De Michele, colonnello in pensione, abbiamo avuto l’opportunità di ospitarlo presso di noi a Foggia per qualche giorno ed intrattenerci con lui in modo amichevole e piacevole. Insieme a Franco non ha mancato di fare un paio di visite a Panni da cui proviene la sua famiglia, da parte della nonna materna, rimanendone entusiasta e soddisfatto. Insieme al figlio Aldo J., che ha frequentato a Foggia un corso di lingua italiana, è rientrato in Cile dopo incontri di lavoro a Bari e a Roma per conto del sindacato e dell’Associazione che rappresenta. A lui il nostro fraterno saluto e un arrivederci in Cile? Chissà!!! hai visto mai? IL NOSTRO CAVALIERE ...NELL’ALTA MONARCHIA Eh si! E’ proprio così! Il nostro Cavaliere, per la storia Bruno Veggia da Bari, coglie tutte le occasioni per portare alto il vessillo pannese, specialmente quello mangereccio, ovviamente a scrocco. Questa volta si è trovato presso il ristorante Park Hotel San Michele di Martina Franca (Taranto), dove, guarda caso, hanno fatto una festa tutti i monarchici italiani, con la partecipazione straordinaria del mancato re d’Italia il Principe Vittorio Emanuele con la consorte Marina DORIA. “E lui che ci faceva lì?” vi chiederete in molti. Tutto regolare. Ha avuto un invito personale dal Presidente del Movimento Monarchico Italiano, Segreteria Regionale Pugliese, conosciu- Il Castello 7 luglio 2009 Panni 17 maggio 2009 - 1a Comunione Da destra: Marco Ciarciello, Luca Cagliuli, Federica De Luca, Annachiara Morena, Silvia Spada, Antonella De Stefano, Nicoletta Bianco, Flavio Cocciardi, Stefano De Cotiis. Catechiste: Paola Cocciardi - Valentina Dibisceglia. to al sacrario militare di Bari. E' stata una bellissima cerimonia, sostiene il nostro Bruno, nella foto con pari portamento ed eleganza del monarca, e, ormai in forma confidenziale con l’alta monarchia, ha promesso di ricambiare il pranzo, a sue spese, ai più dei 150 commensali e per questo ha messo in vendita casa e terreno a Panni. Cresciuti insieme, sempre con sempiterna stima e profondo affetto, non ricordo che il fraterno amico abbia tenuto fede a promesse del genere…MAI! E SONO 3! Il nostro amico e compaesano Mario Longo da Montreal continua la sua performance musicale con l’incisione di un terzo CD con 16 famosi brani musicali italiani, francesi ed inglesi con arrangiamenti orchestrali di prima qualità del maestro Vincenzo Alacchi. I tre CD sono in vendita a Montreal così come lo saranno a Panni durante il prossimo mese di agosto con la probabile certezza di una sua personale dedica. Il ricavato della vendita, così come i due precedenti, Mario lo devolverà in favore della ricerca sul cancro. Una lodevole dedicazione agli amici per uno scopo altamente umanitario, sono questi i veri valori che nobilitano l’umanità, anche da parte di pannesi come il nostro Mario. PANNESI NELLE ELEZIONI AMM.VE DI FOGGIA Ecco i risultati elettorali con i voti di preferenza di ognuno dei candidati pannesi nella competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale della città di Foggia. • De Cristofaro Giovanna - candidata nel Partito Democratico - voti 205 • De Michele Assunta - Partito Socialista - voti 54 • Suglia Silvia - Movimento per le Autonomie - voti 30 • Calitri A. Michele - Puglia prima di tutto - voti 21 • Rainone Giampietro - Unione di centro / Casini - voti 13 Nessuno è stato eletto consigliere comunale di Foggia al momento che andiamo in stampa, ma ci sono ottime probabilità che Giovanna De Cristofaro, essendo la quarta dei non eletti e in seguito alle nomine degli assessori, che devono dimettersi da consiglieri comunali, abbia la possibilità di rientrare tra gli eletti. Noi pannesi auspichiamo per lei che ciò avvenga e formuliamo voti in tal senso. Ci piace segnalare la brillante affermazione elettorale di Longo Antonio (foto), figlio del nostro compaesano Nicola, che, nelle amministrative della città di Prato è stato il primo degli eletti nella lista dell’Unione di Centro – Casini del nuovo Consiglio Comunale della città di Prato riportando 331 preferenze. Un suo articolo è presente nella pagina dedicata a Prato. NOTA BIBLIOGRAFICA Apprendiamo che è in corso di stampa un nuovo libro di Vito Procaccini, “Echi letterari del Novecento italiano”, che sarà presentato in anteprima a Panni, in prossimità delle feste patronali. Il Castello LUTTI luglio 2009 8 > > > > > > Giuseppe Calitri di anni 88 nato a Panni il 13.10.1921 morto a Panni il 6.4.2009 Filomena Montecalvo nata a Panni il 1.2.1910 morta a Panni il 29.04.2009 Vittoria Calitri ved. Anzivino nata a Panni il 1.3.1926 morta a Foggia il 13.06.2009 sepolta a Panni Maria Saveria De Rosa nata a Panni il 10.3.1915 morta il 15.06.2009 presso la Casa di Riposo di Panni Giuseppe Gesualdi nato a Panni il 16.11.1920 morto a Casarano sepolto a Panni il 20.04.2009 Domenico Larocca nato a Panni il 24.08.1923 morto in Canada il 27.3.2009 Da www.Montaguto.com Si sono svolti il 12 febbraio, i funerali di don Federico Cadon Federico pobianco, scomparso il giorno 11 febbraio. Alle esequie, Capobianco grandissima e commossa partecipazione del paese, delle istiParroco di tuzioni e del vescovo della diocesi di Ariano-Lacedonia, Montaguto morto l’11.2.2009 Giovanni D'Alise, in compagnia di altri sacerdoti. Abbiamo raccolto la testimonianza, meravigliosa, del sindaco di Montaguto, Giuseppe Andreano: "La notizia della morte del nostro parroco ci è arrivata improvvisa ed inattesa. Nell’esprimere a tutti i suoi familiari ed a Sua Eccellenza il vescovo ed al clero della diocesi di Ariano-Lacedonia le più vive condoglianze ed il segno palese del dolore di tutta la popolazione di Montaguto, voglio ricordare gli aspetti caratteristici della personalità del nostro don Federico: la semplicità, l’umiltà, l’assenza di qualsiasi forma di benché minimo rancore, anche quando si aveva con lui una discussione animata e dura...Egli non ha mai usato due pesi e due misure nei riguardi di chi frequentava la chiesa e di chi era poco assiduo o non la frequentava affatto. Durante l’omelia era solito dire che era con il pensiero così concentrato nella parola di Dio che alla fine della messa non ricordava già più quelli che erano in chiesa, come per dire che per lui erano tutti figli di Dio e questo gli bastava. Caro don Federico, ci hai lasciati in punta di piedi. Un versetto del profeta Isaia afferma che ”si muore sempre come un fanciullo”. Perché si muore sempre, forse, con il desiderio di essere tenuti per mano, proprio come un bambino, per essere introdotti nel mistero della fine, laddove non si ha esperienza ma solo speranza, da qualcuno che ci ama. Ciao, don Federico..." > Ebbe da Dio il dono di un’immensa bontà. Tutta la sua vita spese interamente per la sua famiglia. Con rimpianto e tenerezza infinita ti ricordiamo e preghiamo per te Sono Lucia Lamanna una delle pronipoti di Don Federico Capobianco. Io ed i miei familiari abbiamo appreso con grande dolore la notizia della sua dipartita verso il Cielo ed ora desideriamo donare la nostra testimonianza sulla sua vita sacerdotale. Una fitta rete di corrispondenze epistolari mi ha permesso, in questi anni di lontananza dai miei luoghi natali, di mantenere vivo l’affetto reciproco e la fede nel Cristo Risorto. Da una di queste lettere, in particolare, traggo una testimonianza di fede che, per noi, è stata di guida ed esempio spirituale a cui abbiamo guardato come vocazione alla famiglia e “dono” da passare come testimone. Cosi scriveva Don Federico il 22 marzo 1984 : “...La mia povera Preghiera è che tutto il resto “cammini” seconda la “sapienza divina, misteriosa”. L’espressione è “paolina” – I° Lettera ai Corinzi,2,6 e segg. Per noi Cristiani, Tutto è Grazia, quando ci preoccupiamo, veramente, di amare Dio. Grazie a Lui, continuamente, posso scrivere di stare, ottimamente, in salute; per il resto, sono molto contento, grazie ancora a Lui… L’ipocentro assoluto della mia vita è Dio; la “bussola” del mio quotidiano cammino - che dura 17 ore - è Lui; ogni tappa è un immergermi in un oceano di invidiabile Gioia. Indubbiamente, quanto “male” compio lungo la giornata! Anche in questo cammino “negativo”, Dio mi invita a sperimentare la Sua Bontà e Misericordia. Ti promisi di mandarti quella meravigliosa Parola di Dio, riguardante il rapporto figli-genitori; sono troppo grandi i genitori, nel piano di Dio, se ci obbliga ad amarli, così come sono. Questo impegno, qualche volta, “quasi impossibile”, riceve il valore di Sacramento accanto a quelli esplicitati. La Parola di Dio è troppo chiara; non c’è bisogno della minima esegesi. Per i “problemi missionari” quanta “indicibile” Gioia mi dona il Signore! Quanta benedizione ancora su ciò che mi circonda! Com’è possibile esprimere tutto il Benone che Dio mi vuole? Il mio “raccordo” – assoluto e continuo - spirituale, è nei binari della “semplicità” e dell’”autenticità” del quotidiano vivere cristiano.” Queste parole hanno sempre accompagnato la nostra vita di relazione con le famiglie lontane dal luogo natìo e che Don Federico ha avvicinato e raccolto in tanti anni nel “ritrovarci” con notizie e con incontri nella sua casa parrocchiale o presso le nostre residenze. Il nostro è un continuo dire “Grazie” al Signore per averci dato questo Dono meraviglioso di persona, di “ordinato”, che ha vissuto e testimoniato Gesù Cristo e amato in e con Lui tutti noi! Ringrazio con sincero affetto tutti coloro i quali sono stati vicini a Don Federico nella sua missione sacerdotale e che hanno condiviso gli ultimi momenti della sua vita terrena, accompagnandolo con l’umana attenzione e le preghiere all’incontro tanto desiderato con il Signore; innanzi tutto, Sua Eccellenza il Vescovo e tutti i confratelli, i parrocchiani e la gente che lo ha conosciuto, stimato ed amato per la sua semplice disponibilità. Lucia Lamanna e Famiglia Il Castello LA REDAZIONE DI PANNI 9 luglio 2009 L’assenza del dr. Rocco Gesualdi, responsabile della Redazione di Panni, in questo numero è dovuta non certamente a sua volontà bensì ai tanti impegni concomitanti che, nell’approssimarsi dell’estate pannese, devono essere messi a punto, a parte, poi, quelli di lavoro, di studio e di pubblico amministratore locale. Pertanto la sua assenza è più che giustificata. Raffaele Rainone GEMELLAGGIO SCUOLA PRIMARIA PANNI – PORTICO (CE) Classi 4ª e 5ª scuola primaria A cura dell’insegnante Rainone Raffaele con la collaborazione della fiduciaria della scuola primaria di Panni ins.Rainone Antonia Il 14 maggio con grande gioia abbiamo ricevuto bambini e docenti della Scuola Primaria di Portico. Subito dopo l’arrivo e l’accoglienza, siamo andati al Comune dove abbiamo cantato l’inno d’Italia e l’inno della scuola. Siamo andati in giro per Panni, e dopo una passeggiata panoramica al Castello, siamo andati al parcogiochi, dove ci siamo divertiti molto. Il pranzo si è svolto a scuola grazie alla collaborazione di tutte le mamme. Nel pomeriggio siamo andati a Bovino, dove ci aspettavano tanti altri bambini di Portico e Castelluccio dei Sauri. Giorno 18 maggio gli alunni del plesso di Panni delle classi 4 e 5 accompagnati dalle docenti Rainone Antonia e Colella Giuseppina sono partiti per Caserta, visitando come prima tappa la Reggia. Come seconda tappa gli alunni di Portico dopo l’accoglienza hanno cantato e recitato per noi. Per tutti gli alunni è stato fortemente significativo vivere per due giorni in full-immersion con i compagni e gli insegnanti, complicità, divertimento, scherzi, risate, confidenze e tanto altro ancora che le parole non posso esprimere, perché i ricordi sono emozioni. ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA PRIMARIA DI BOVINO PROGETTO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE Manifestazione finale - 12 maggio 2009 Martedì 12 maggio gli alunni della scuola primaria di Bovino sono stati protagonisti del progetto di Educazione alimentare “Mangiare sano per crescere sani”. La scuola riveste oggi un ruolo molto importante nell’educazione alimentare del bambino; egli è infatti continuamente in balia di modelli e messaggi contrastanti: da un lato viene spesso sollecitato dalla famiglia e dal contesto educativo, a un’alimentazione sana ed equilibrata;d’altro canto la pubblicità, le abitudini alimentari del nostro tempo, inducono il bambino a privilegiare cibi più gradevoli al palato che salutari.La scuola, ponendosi preferibilmente in situazione di continuità con le abitudini alimentari del nucleo familiare, può educare il bambino a una più consapevole e corretta scelta degli alimenti da privilegiare. Le attività proposte sono state molteplici:illustrazioni di storie, favole e fiabe, filastrocche sugli alimenti e sulle verdure, canti e semplici balletti. Una bellissima manifestazione che ha riscosso notevole successo dove i ragazzi di tutte le classi hanno spiegato l’importanza di una corretta alimentazione utile alla crescita del corpo e della mente. Erano presenti alla manifestazione finale:il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Bovino prof.Gaetano De Masi, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Accadia prof.Lucio Lorenzo Cerrato, i docenti della scuola primaria e la Sign.ra Claudia D’Alessandro in rappresentanza di tutta l’Amministrazione Comunale. Referente del Progetto l’ins. Rainone Raffaele, in collaborazione con le docenti Di Francesco Annunziata,Palladino Rosaria e Totaro Maria Luigia. FESTA DELLA SCUOLA PANNI 3 GIUGNO 2009 Alla presenza del Sindaco Pasquale Ciruolo, del Dirigente Scolastico prof. Gaetano De Masi mercoledì giorno 3 giugno presso la palestra della scuola si è svolta la festa della scuola con le manifestazioni finali dei progetti dei tre ordini di scuola. SCUOLA DELL’INFANZIA TE LA RACCONTO Bambini si nasce, artisti si diventa referente Ins. Lembo Giuseppina SCUOLA PRIMARIA MANGIANDO A CARTE SCOPERTE referente Ins. Cipolletti Elena Beatriz Il progetto nasce dalla necessità di aiutare i bambini ad acquisire una educazione alimentare più sana e corretta. A saper abbinare tra loro i vari elementi; ad educare il proprio palato a distinguere tra loro i diversi sapori. Bravissimi i ragazzi con canti, poesie e balletti riusciti veramente bene. Referente del progetto l’ins.Cipolletti Elena Beatriz, con la collaborazione delle docenti Senerchia Concettina, Procaccini Colombina,Scaperrotta Grazia e Bufalo Alfonsina. SCUOLA SECONDARIA 1 GRADO PASSATO PRESENTE E FUTURO Referente Prof. Lucia Colomba Mauriello PROGETTO FILATELIA POSTE ITALIANE ANNULLO FILATELICO Prof.ssa Maria Rosaria Lombardi N.d.R.: Panni è stato il paese che ha venduto più cartoline. PROGETTI PON F1 PANNI A SPASSO PER LA DAUNIA I ragazzi di Panni sono stati protagonisti del progetto Pon F1 A SPASSO PER LA DAUNIA dedicato alle tematiche ambientali. Giorno 28 maggio hanno partecipato a una visita guidata alla WIND FARM di SANT’AGATA DI PUGLIA con il tutor ins.Rainone Raffaele e con l’esperta esterna Arch. Alessandra Elda Mazzeo. I ragazzi hanno potuto vedere da vicino le pale eoliche con tutto il loro funzionamento. Entusiasti e curiosi i nostri ragazzi.Un grazie a tutto il personale della SER così gentili e disponibili:Direttore Generale SER Roberto Del Bravo, Project Manager SER Luca Aprati, Costruction Manager SER Giuseppe La Tona, Site Manager SER Marco Campisi, Antonino Gorgone, Massimiliano Marino Direttore dei Lavori Ing.Pio Carmelo Zelano, Coodinatore sicurezza in fase di esecuzione Ing.Rocco Rossi, Project Manager Leonardo Spaccavento. Il Castello luglio 2009 LA REDAZIONE DI PANNI Durante le 60 ore del progetto Pon l’esperta esterna Arch. Alessandra Elda Mazzeo ha spiegato ai ragazzi l’importanza dell’energia eolica. Inoltre i ragazzi hanno costruito un plastico raffigurante il paesaggio con le pale eoliche. Con l’altra docente del corso, la professoressa Giannetta Rosaria Michelina, i ragazzi hanno costruito una turbina-pala eolica e vari cartelloni esplicativi degli argomenti trattati. Giorno 5 giugno si è svolta la manifestazione finale di tutti i progetti PON presso il castello di Bovino con tutti i ragazzi e docenti di tutto l’istituto Comprensivo di Bovino. ISTITUTO COMPRENSIVO BOVINO-PANNI CASTELLUCCCIO DEI S. L’Istituto Comprensivo di Bovino ha il proprio inno con il testo scritto dai ragazzi di Bovino L. Fattibene, M. Marseglia, N. Pierro, V. Salvagno, G. Lenoci, F. Pio Russo con adattamento testo ed elaborazione di Aldo Maglietta. Da segnalare, inoltre il sito web dell’Istituto Comprensivo di Bovino che qui riportiamo: www.istitutocomprensivobovino.it dove è possibile vedere tutte le attività svolte durante l’anno scolastico. v. Padre Segneri , 58 - 71020 Panni (FG) La Coop sociale “La Rosa” a r.l. è lieta di comunicare che presso la propria sede sita in Panni in v. Padre Segneri n° 58, in data 27 aprile 2009 è stato attivato lo sportello CAF del Patronato Fenalca. L’incaricato del servizio è il tecnico agronomo Sig. Amedeo De Cootis. Saremo lieti di poter prestare assistenza per la compilazione dei Mod. 730, ISEE, ISEEU, REO ed inoltre per la presentazione di domande per: • pensioni • disoccupazione • malattia • mobilità • maternità • immigrati • assegno nucleo familiare. Lo sportello rispetterà il seguente orario di apertura: - lunedì 10:00/13:00 - martedì 15:00/18:00 - giovedì 15.00/18:00 - venerdì 10.00/13:00 Il presidente Angelo Gesualdi 10 MEMORIA STORICA Prof.ssa Lucia Colomba Mauriello Oggi si parla con insistenza di recupero della memoria degli antichi mestieri e di riscoperta della tradizione. Si vuole recuperare il ricordo di tempi di lavoro lento ed ampi, a volte poco redditizi e remunerati, di tecniche di produzione e di strumenti di lavoro che raccontano le trasformazioni tecnologiche ed umane avvenute nel corso degli anni. Le nostre tradizioni, quelle vere, sono le nostre radici. A Panni abbiamo molte belle tradizioni che i nostri nonni e genitori ci fanno rispettare. Abbiamo sempre presente nella mente quanto affermava un filosofo, cioè "Un albero senza radici è schiavo del vento". A Panni spesso c'è vento ma tutti noi siamo ben radicati nel territorio. Non siamo alla mercé del vento ma siamo e vogliamo essere sempre più "alberi" con radici forti e robuste. Ricordare il passato è importante, ricordare quella vita semplice e laboriosa è essenziale. Da ogni parte d'Italia affiorano ricordi di vecchi mestieri. Anche a Panni, ad agosto scorso, le vie del centro storico si sono riempite di artigiani che hanno riproposto molte delle antiche attività e noi abbiamo avuto l'opportunità di conoscere mestieri che nella frenesia della vita quotidiana stiamo perdendo o dimenticando. Luciano Cifaldi, il nostro bidello, è già da diversi anni, che ad agosto, mostra diversi oggetti antichi che per molti sono ricordi personali, sono oggetti che raccontano spaccati di vita e sono visti, spesso, con una certa nostalgia. Molti sono oggi i ricercatori ed i collezionisti di oggetti antichi, forse perché sono rapiti da una sensazione che quel determinato oggetto può trasmettere loro. A Panni fortunatamente ci sono ancora tanti oggetti che se non vengono custoditi potrebbero andare persi. Noi, egregio Sindaco, le chiediamo formalmente di dare vita ad un MUSEO dove raccogliere tutti gli strumenti delle antiche attività artigianali di Panni e valorizzare così, il patrimonio culturale del nostro paese. Abbiamo fotografato e inserito su un cartellone oggetti antichi, banchi di scuola e una lavagna della scuola degli anni trenta che sono stati recuperati e gelosamente custoditi dalla professoressa Lucia Colomba Mauriello. Questi rappresentano la memoria storica e potrebbero essere i primi ospiti del Museo che speriamo di vedere realizzato al più presto, Museo che sarà una finestra sul passato e uno strumento fondamentale per la comprensione del presente. DECALOGO PER TROVARE LAVORO impara l’arte e mettila da parte 1° - Imparare bene l’italiano (avere un vocabolario ricco e articolato per esprimersi sia a voce sia per iscritto è un fattore di successo). 2° - Imparare l’inglese (la lingua madre non basta più: per comunicare col resto del mondo è d'obbligo conoscere la lingua inglese). 3° - Conoscere l’informatica (i computer si usano dappertutto:internet è una finestra sul mondo). 4°- Avere una cultura della mobilità (la società futura sarà sempre meno uniforme e stazionaria; occorre essere disposti a cambiare lavoro ). 5° - Conoscere come cambia la società (Tenersi informati sui grandi cambiamenti della società per capire quali prospettive di lavoro sono più realistiche). 6° - Sapere come cambia il proprio settore (Siamo in un un’epoca di rapidi cambiamenti; tenersi al passo è d’obbligo per restare o diventare professionalmente validi). 7° - Alternare studio e lavoro (pur lavorando si deve continuare a studiare e imparare). 8° - Non piangere sulle cose che non funzionano (invece di arrendersi alle manchevolezze della società occorre organizzarsi e impegnarsi perché le cose cambino, aguzzare l'iniziativa individuale e di gruppo per sopperire alle carenze individuate). 9° - Non trascurare il lavoro manuale (anche se la meccanizzazione e l'automazione ne riducono l'area, la crescente esigenza di manutenzione a ogni livello ridà importanza al lavoro manuale specie ai mestieri artigianali). 10° - Avere un atteggiamento aperto e curioso nei confronti del nuovo (non bisogna mai arrendersi di fronte alle novità della vita ma bisogna affrontarle con serenità: il buon pannese saprà mettere a frutto quel bagaglio culturale ricevuto, denso di tradizioni, di laboriosità e di creatività). LA REDAZIONE DI PANNI Amedeo De Cotiis in suffragio del defunto suo predecessore. E’ stata una esperienza ricca di spiritualità e di emozioni anche perché non capita tutti i giorni di vedere così da vicino il Sommo Pontefice e di ricevere la sua Benedizione per poterla così allargare anche alla propria Parrocchia, agli amici e a tutti i bisognosi. ORDINAZIONE DI P. MATTIA LAROCCA Il giorno 18 Aprile 2009 nella Chiesa Parrocchiale S. Maria Assunta in Cielo in Panni (FG), per le mani di sua Ecc. Mons. Francesco Pio Tamburrino Vescovo Metropolita della diocesi di Foggia-Bovino, è stato ordinato Presbitero F. Mattia Larocca originario di Lavello (PZ) e appartenente alla Comunità Religiosa “Maria Stella dell’Evangelizzazione” nata in Panni per aspirazione del nostro Parroco P. Antonio M. Saraceno. La celebrazione ha avuto il suo inizio alle ore 18.00 e si è prolungata fino a quasi le ore 20.00. C’e stato un forte afflusso dei compaesani dell’ordinato, che, insieme ai suoi più stretti familiari, sono partiti in pulman da Lavello (PZ) per omaggiare il loro conterraneo nel giorno in cui riceveva il sacro mandato. Numerose anche le presenze di cittadini pannesi e di S. Arcangelo T. (BN), paesi dove il caro F. Mattia ha svolto il suo postulantato, noviziato e gli studi in seminario. La celebrazione si è svolta in un clima di celestiale spiritualità e semplicità qualità che vediamo rappresentate anche nel caro P. Mattia al quale va tutto il nostro affetto e il nostro augurio perché possa sempre essere un Santo Sacerdote e un Fervente ministro della Santa Chiese di Dio. AUGURI. IL RITORNO DELLA PASSIONE VIVENTE DI GESÙ Dopo alcuni anni di inefficienza, il nostro piccolo paese ha potuto partecipare alla passione vivente di nostro Signore. Era ormai da tempo che, per tanti motivi, questa forma di evangelizzazione veniva tralasciata. Fu istituita dal Parroco Don Michele De Michele animato dai tanti giovani che allora infervoravano e organizzavano la vita del paese. Quest’anno,per grazia di Dio che ha animato persone di buona volontà, si è riusciti a riproporre, nel giorno del martedì Santo, anche se in versione ridotta e con qualche acciacco, la ormai tradizionale “ VIA CRUCIS”. Tutto è partito da un’idea della Sig.ra Giovanna Polignone, moglie del Dott. Nicolangelo Querques, nostro medico di base e Assistente sociale del Comune di Panni, la quale, ha contattato lo scrivente, il sig Giovanni Liscio e la Prof. Teresa De Michele per parteciparci la sua idea di svolgere una passione vivente sulla piazza antistante la Casa Protetta, Ospedale di Comunità di Panni, in modo tale che i degenti potessero ricevere un significativo segno pasquale che li aiutasse a trascorrere in pace e armonia la Santa Pasqua. IN VISITA A PAPA GIOVANNI PAOLO II Il giorno 2 Aprile 2009 una piccola delegazione della nostra parrocchia ha reso omaggio alla tomba di Papa Giovanni Paolo II nel giorno della sua salita al Cielo. Accompagnati da Padre Michelangelo, io e altri tre giovani facenti parte del gruppo degli operatori pastorali, abbiamo avuto il grande dono di presenziare alla Santa Messa in Basilica celebrata da Benedetto XVI Accolta con entusiasmo l’idea, è partita l’organizzazione e il contatto con i giovani pannesi i quali, devo dire, hanno risposto con entusiasmo anche Il Castello 11 luglio 2009 se i giorni per provare sono stati veramente pochi. Sono stati coinvolti maestre elementari, dipendenti della Casa di Riposo, singole famiglie,operatrici della parrocchia, in modo che chiunque potesse dare il suo piccolo contributo. Il tutto si è svolto con circa trenta figuranti più i lettori e gli addetti agli impianti. Alla fine della rappresentazione, la sig.ra Polignone, a nome della Casa Protetta, Ospedale di comunità, ha premiato tutti i partecipanti con una medaglia simbolo dell’adesione volontaria di ognuno e di ringraziamento per l’opera svolta in favore degli anziani, malati ed emarginati della nostra società. C’è stata una buona partecipazione della popolazione pannese che si è detta soddisfatta della rappresentazione sacra, così come il nostro Parroco, che ha stimolato tutti a fare sempre meglio. A tutti coloro che si sono prodigati per realizzare questo piccolo progetto di Fede, soprattutto ai giovani, va il nostro ringraziamento e il nostro incitamento affinché si possa fare sempre di più per Panni ma, soprattutto, per la nostra più caritatevole convivenza. LA MADONNA DI FATIMA IN VISITA A PANNI Dal giorno 14 a giorno 16 Maggio la parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo ha avuto la grazia di ospitare nostra Signora di Fatima pellegrina, aderendo al movimento mariano promosso da Frate Emanuele ( un frate francescano che proviene dal Libano). Questo frate zelante della gloria di Maria, porta una copia lignea della Santa Vergine in giro per l’Italia promuovendo la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria come richiesto dalla Madonna stessa durante le sue Il Castello luglio 2009 LA REDAZIONE DI PANNI apparizioni ai pastorelli di Fatima. Sono stati giorni d’intensa preghiera e di forti incitazioni a vivere la nostra esistenza da veri cristiani e non da tiepidi. Questo povero frate, in tre giorni non ha fatto altro che portarci per l’ennesima volta il messaggio di Maria la quale, continuamente, ci esorta a pregare il Santo rosario per la conversione dei peccatori, per la santità dei sacerdoti e delle famiglie cristiane. Accogliamo questo grido che incita alla preghiera e facciamo nostra la devozione al Santo Rosario se vogliamo veramente che i nostri figli non vadano allo sbando, le nostre famiglie non si disgreghino e le chiese si svuotino. O Maria, prega per noi e per la nostra salvezza. PELLEGRINAGGIO A LOURDES Dal 16 al 19 giugno la nostra parrocchia ha organizzato un pellegrinaggio a Lourdes. Hanno aderito 24 persone, delle quali, io e altri 7 di Panni, accompagnati dal Parroco P. Antonio. Abbiamo raggiunto Lourdes in aereo con l’OPERA ROMANA PELLEGRINAGGI arrivando alle 15.00 circa. Il nostro gruppo era di 160 persone provenienti da varie parti d’Italia. Per tutto il soggiorno siamo stati guidati da volontari dell’opera romana che ci hanno fatto visitare tutti i luoghi di Bernadette in occasione dell’anno a lei dedicato. Il nostro gruppo ha partecipato alla fiaccolata serale “FLAMBO’”, portando la statua della Vergine a spalla, e alla S. Messa nella grotta con il ministero del lettorato. E’ stata un’esperienza a detta di tutti, indimenticabile, tanto che nessuno voleva ritornare a casa. Un’esperienza che consiglio a tutti di fare almeno una volta nella vita per toccare con mano la grazia che Dio ci dà donandoci la sua amatissima Madre che viene a donare pace ai tribolati, salvezza ai lontani dal suo Figlio, salute ai malati, conforto ai sofferenti nell’anima e nel corpo. Nostra Signora di Lourdes, PREGA PER NOI. LE FESTE PATRONALI A PANNI Le feste religiose dei Santi Patroni sono da sempre dedicate alla Madonna del Bosco e a S. Costanzo Martire. Si susseguono festeggiamenti che iniziano il 24 Giugno per culminare nei due giorni di grande festa il 26 e 27 Agosto. 24 Giugno - La Madonna viene portata a spalla dal Convento in paese, preceduta da una cavalcata. Giunta alla cappella in piazza Matteotti viene vestita dei suoi ori e, dopo il saluto delle autorità religiose e civili, viene portata processionalmente nella Chiesa Parrocchiale. 6 Luglio - Ricorre l’anniversario della grazia concessa con l’intercessione di Maria al popolo di Panni per la cessazione della pioggia incessante. In questo giorno in paese vi è la fiera e alle ore 12.00 la Madonna adornata con i suoi ori esce in processione fino al Piano per poi ritornare in Parrocchia. 22 Luglio - Processione notturna in ricordo del terremoto del 1910. Ultimo sabato di Luglio - Processione notturna in ricordo della grande epidemia di Colera del 1837. 15 Agosto - Festa della titolare della Parrocchia. Al mattino tradizionale sfilata delle spighe “SALM” dal Piano fino alla Chiesa Madre dove vengono benedette dal parroco. Nel tardo pomeriggio la tradizionale processione della Madonna del Bosco per le vie del paese. S. Messa nella Chiesa Parrocchiale. 25 Agosto - Traslazione dell’effige del compatrono S. Vito Martire dalla chiesetta al Piano alla Chiesa Madre. 26 Agosto - Giornata di fiera. Al mattino giro di questua per le vie del paese del Concerto Bandistico Città di Panni. Nel tardo pomeriggio processione dei santi Patroni San Costanzo e Maria del Bosco e dei Compatroni S. Vito e S. Rocco. Dopo la processione la S. Messa Solenne e benedizione del paese con le sacre reliquie del braccio di S. Costanzo M. 27 Agosto - Al mattino giro di questua per le vie del paese del Concerto Bandistico Città di Panni. Nel tardo pomeriggio processione dei Santi Patroni e Compatroni e S. Messa Solenne. 28 Agosto - Dopo la S. Messa Mattutina, partenza dello Madonna del Bosco per il Convento/Santuario. Angela Rainone Consentiteci di cogliere questa circostanza per rivolgere alla compaesana Antonietta De Michele un vivo ringraziamento per la puntuale ed immancabile questua eseguita personalmente per la Festa di Sant’Antonio del 13 giugno. Notizie e riflessioni Tra le ultime notizie giunte dal paesello due in particolare richiamano l’attenzione quale indice delle tendenze opposte, tra le iniziative e tra gli impegni di Panni. 12 La prima nota è alquanto positiva: il gruppo folkloristico, che già da un po’ di tempo si è costituito grazie al contributo di giovani volenterosi e appassionati, pannesi e non propriamente tali, si è arricchito di nuovi elementi, passando da 7 a 22 membri. Per il responsabile del gruppo, Rocco Gesualdi, è un traguardo notevole sia per la compagnia in sé, il cui impegno ha suscitato una tale ammirazione da invogliare altri a prendervi parte, sia agli occhi di tutti coloro che non vedevano alcun futuro per l’iniziativa. Se guardiamo agli ultimi anni, non possiamo peccare di ipocrisia non riconoscendo il fallimento di molte “imprese”, dovuto un po’ alla mancanza di continuità, un po’ al fatto che tutti i progetti vengano avviati con le migliori intenzioni e le migliori prospettive e poi, esaurito l’entusiasmo iniziale, muoiano lentamente, spesso per la mancanza di un perno che riesca a mediare tra le persone e nelle situazioni, e ad indicare gli obiettivi specifici ed soprattutto un indirizzo, sulla base di un piano iniziale condiviso. L’arricchimento numerico del gruppo Folk è, quindi sintomo che la voglia di fare non manca, e tanto meno la capacità di concretizzarla, a dispetto di quanti non ripongono abbastanza fiducia nelle iniziative in germe e vedono il futuro di Panni ormai solo in discesa. Come controparte di questo segnale di impegno, c’è però da richiamare l’attenzione, purtroppo, anche sul mancato successo di un progetto avviato quest’anno dall’amministrazione comunale che avrebbe dovuto coinvolgere soprattutto la popolazione giovane. Sono scaduti infatti a fine maggio, i termini per la presentazione delle candidature allo scambio culturale denominato Panni ¤xchange, tra giovani pannesi dai 18 e ai 30 anni con buone conoscenze di lingua inglese, e coetanei canadesi residenti a Montreal; il bando di concorso è stato affisso nei locali pubblici del paese e reso noto alla cittadinanza tramite il passaparola e la pubblicazione su “Il Castello”, ma nessuna domanda di partecipazione è pervenuta entro il termine del 31 maggio. In considerazione che l’iniziativa è stata pensata come incentivo e stimolo per tutti coloro che rimangono comunque legati alla propria realtà territoriale, ma vogliono arricchire il proprio bagaglio di conoscenze non solo linguistiche ma soprattutto culturali, facendo un’esperienza diversa, con l’aiuto concreto del Comune, con l’ulteriore obiettivo di “esportare” un po’ di realtà pannese all’estero, il sindaco Ciruolo e l’assessore Gesualdi sono fermamente decisi nel portare avanti il progetto che, quasi certamente, prorogheranno ulteriormente i termini per le richieste fino al termine utile proprio per dare stimolo e convincimento ai giovani ancora indecisi. Si sa, ogni inizio presenta sempre delle iniziali difficoltà praticoideologiche ma, ne siamo certi, saranno anch’esse superate come tante altre. LA REDAZIONE DI PANNI Il Castello 13 luglio 2009 Progetto di raccordo e continuità della scuola dell’infanzia e la classe I della scuola primaria di Panni. TELA….RACCONTO Bambini si nasce, artisti si diventa! Promosso dalla scuola dell’infanzia di Panni in occasione del “40° anniversario della nascita della scuola dell’infanzia” Tutto quello che mi serve sapere… l’ho imparato all’asilo! “Robert Fulghum” Questo progetto è nato dal desiderio di avvicinare i bambini al “bello”, all’arte, per stimolare il loro senso estetico e la loro espressività facendogli conoscere parte del patrimonio artistico italiano ed internazionale, portandoli così, attraverso l’osservazione prima e l’attività spontanea ed intenzionale poi, a riprodurre dipinti famosi. Da sempre l’uomo si esprime attraverso i segni, per questo ho voluto che i nostri bambini non perdessero l’opportunità di incontrare la bellezza e l’armonia nel loro sviluppo psicofisico. Inoltre, in occasione del compleanno dei primi 40° anni della scuola dell’infanzia, un progetto artistico che esalta una delle attività più sentita dei nostri piccoli alunni, mi sembrava la scelta più giusta per festeggiare. Attraverso l’adozione di una “didattica ludica”, attiva, gioiosa e la narrazione (la vita di Leonardo Da Vinci e di Vincent Van Gogh) abbiamo fornito ai nostri piccoli, la grammatica essenziale per favorire una effettiva “prossimità” fra loro e il mondo ancora sconosciuto della pittura da cui sono rimasti immediatamente affascinati. Il nostro percorso ha preso avvio nel mese di gennaio si è concluso il 3 giugno con la rappresentazione di fine anno durante la quale i bambini hanno raccontato la vita del grande genio dell’umanità “Leonardo Da Vinci” in costumi rinascimentali e dell’inimitabile “Vincent Van Gogh” con danze, canti e semplici interventi. Hanno presentato poi il frutto del loro lavoro “Il calendario artistico 2010” realizzato con dodici riproduzioni di quadri famosi intitolato “Dodici mesi con i grandi della pittura”. Il 27 aprile con lo scuolabus ci siamo recati a Foggia alla mostra di pittura dell’artista a tutti noti Jim Picco, che ha riscosso molto successo nei nostri piccoli “artisti in erba” facendo nascere in loro il desiderio di allestire una mostra con i nostri “capolavori”. Così, dopo aver documentato in un CD fotografico le varie fasi della realizzazione (dalle bozze all’incorniciatura dei quadri), la mostra è stata inaugurata il 26 maggio 2009 ed è rimasta aperta al pubblico per una settimana. Si potevano ammirare le riproduzioni di : L. Da Vinci, H. Matisse, G. Klimt, E. Signach, C. Monet, V. Van Gogh, P.Picasso ecc. Credo che l’intento di questo progetto, cioè di fornire ai bambini un’esperienza conoscitiva che partisse da alcune suggestioni artistiche e proponesse l’arte come curiosità e creatività, sia stato pienamente raggiunto soprattutto se pensiamo che è stato rivolto a bambini di 5 – 6 anni. La scuola si vestita di colore ed ha riempito anche noi docenti di gioia nel vedere la quantità e la qualità di opere prodotte (al dire degli intervenuti ed in particolre dall’artista Jim Picco). E’ stato avvincente cogliere la capacità dei nostri bambini di “giocare con l’arte” in modo attivo e personale rendendosi conto che in ognuno di noi c’è un “piccolo grande artista”. Rivolgendo un ringraziamento a quanti hanno sostenuto il progetto per la collaborazione attiva e proficua (la mia collega Angela MARCIELLO, le ins. Maria C. LA POLLA, F. CONSIGLIO, M. PROCACCINI, M. PEDARRA e personale A.T.A.) mi piace concludere con le parole di un grande uomo, Giovanni Paolo II: Ad ogni uomo è affidato il compito di essere artefice della proria vita in un certo senso, egli deve farne un’opera d’arte, un “capolavoro” L’ideatrice e coordinatrice del progetto Ins. Della scuola dell’infanzia G. LEMBO PANNI NELLE MOSTRE DI FOGGIA Fa piacere constatare che nelle mostre culturali, che si allestiscono a Foggia, è sempre più presente il nostro paesello. Il capoluogo dauno ha accolto nella Sala del Tribunale di Palazzo Dogana l’interessante esposizione “Dove il sì suona”, che ha offerto, dal 23 aprile al 30 maggio, un affascinante percorso sull’evoluzione della nostra lingua. La mostra, curata dalla Società “Dante Alighieri”, è stata onorata dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Foggia e si è arricchita di alcuni documenti (tra i più significativi) di parlate locali della nostra Provincia, tra cui il Vocabolario Dialettale Pannese di Giovanna Procaccini e Palmira Volpe. Ometto la solennità della cerimonia di inaugurazione, i commenti delle Autorità politiche e culturali, nazionali e della nostra Provincia, ometto il qualificato Comitato d’Onore e i numerosi organizzatori, gli autori dei cartelloni esplicativi, del pieghevole (realizzato nella “nostra” tipografia Di Palma e Romano) e dell’esaustivo catalogo. Una grande, prestigiosa mostra! Ecco ancora nel mese di maggio due artistiche esposizioni del Foto Cine Club di Foggia, curate dal quei fotoamatori che alcuni anni fa realizzarono le belle foto esposte in permanenza nel nostro Municipio. Le mostre hanno avuto luogo nella sede della Fondazione Banca del Monte in via Arpi e nella Sala Multimediale di Palazzo Dogana. Nell’esposizione, come nel catalogo, due foto di uno stesso soggetto riguardano Panni: la graziosa chiesetta dell’Addolorata (o del Calvario) con i vecchietti seduti sui sedili della facciata. Si tratta, per giunta, di due diversi fotoamatori, Alfonso delli Carri, che intitola “In attesa” il suo scatto del 2007, e Francesca Bosco, che l’anno successivo sigla il suo “La meglio gioventù”. “Tra storia e fantasia” è il titolo di un’altra bellissima mostra, la 6ª del modellismo statico “Città di Foggia”, allestita a Palazzo Dogana dal 24 al 31 maggio. I partecipanti pannesi? il maresciallo dell’Aeronautica Francesco Rucci, che ha presentato una trireme romana del III sec. a.C., il figlio Alfonso, che ha esposto un aereo bimotore, assemblato e costruito da lui. Ed ancora due nipoti di Francesco Rucci: Davide Uricchio, diciottenne, che ha realizzato uno spaccato della hall del Titanic, e Antonio Nazzaro, quindicenne, presente con vari modellini, in scala minore, di aerei anni ‘50. Mentre ricordiamo che il nostro maresciallo Rucci è stato fino a qualche anno fa il Presidente del sodalizio, sottolineiamo la valenza storico-scientifica della pratica del modellismo, associata ad un confortante aspetto ludico. Prof. Leonardo De Luca Il Castello ACAP PRATO luglio 2009 14 Pellegrinaggio alla Madonna Del Bosco La promessa fatta a dicembre scorso davanti a tutti i soci dell’ACAP è stata mantenuta, Mons. Simoni ha fatto visita alla comunità di Panni il 12 e 13 giugno. E’ stata un’emozione forte mettersi in viaggio con un pullman alla volta del nostro paese natio, ponendo nelle mani della nostra Guida spirituale, il Vescovo di Prato, i nostri pensieri, quelli fatti della nostra quotidianità, quelli del nostro lavoro e dei nostri figli; i nostri sentimenti quelli che ci fanno sentire pannesi e quelli che ci legano alla devozione della Madonna del Bosco. A Panni, venerdì 12 giugno, la delegazione pratese è stata ricevuta dal Sindaco Pasquale Ciruolo, da tutta la Giunta Comunale e da Padre Antonio. Il Sindaco, ringraziando della visita, ha fatto partecipe il Vescovo della realtà locale ed in particolare si è soffermato sui lavori in corso alla Chiesa della Madonna del Bosco e al Convento e Padre Antonio ha portato la testimonianza della sua Comunità. Sua Eccellenza ha assicurato la sua presenza a Prato per una raccolta volontaria di fondi per uno scopo così alto. Il Presidente dell’ ACAP, Alfonso Lapolla, si è detto disponibile a organizzare una serata di beneficenza per far sì che si possano terminare, quanto prima, i lavori del complesso del Convento. Una passeggiata al Castello ha concluso la serata. Nell’omelia della Santa Messa, celebrata nella Chiesa Madre, Mons. Simoni ha chiesto a tutti i cittadini pannesi sparsi in ogni parte del mondo di tramandare ai propri figli insieme alla parola di Dio anche l’attaccamento alle proprie radici. La benedizione di Sua Eccellenza è scesa su Panni non senza aver dato a tutti i pannesi “un grazie di cuore per l’amore con cui sono stato ricevuto”. La comitiva pratese con tanta gente di Panni è scesa poi per le strade di Panni per recarsi in visita ai malati della Casa di Riposo. Il Sindaco ha accompagnato per le strade Mons. Simoni che è rimasto colpito dalla bellezza dei vicoli. Una preghiera e parole di conforto hanno riempito le stanze della Casa di Riposo. Una foto ricordo è stata scattata davanti a San Vito. Non poteva mancare la visita al Convento. Mons. Simoni si è complimentato con il Sindaco per i lavori fatti con estrema cura e ha augurato a Padre Antonio di fare del Convento la dimora della Comunità. Dopo una breve pausa pranzo il vescovo è ripartito alla volta di Prato. La comitiva di Prato, invece, la domenica è andata in pellegrinaggio da San Pio e continuando ha fatto sosta a San Michele in una giornata radiosa. Il lunedì tutti di nuovo a Prato non senza aver fatto acquisti di mozzarelle, caciocavallo e pizzette. Iniziativa più bella non poteva esserci per il trentesimo anniversario dell’Associazione. Un grazie di cuore, da parte di tutto il Consiglio Direttivo, a tutti coloro che hanno preso parte all’iniziativa. A Prato si respira un'aria nuova Il 22 Giugno 2009 i pratesi hanno scelto il cambiamento. Prato, una città da sempre collocata tra le città operaie, silenziosa ma lavoratrice, autosufficiente in tutti i suoi aspetti, dove i cittadini rispettavano l’amministrazione e l’amministrazione faceva altrettanto con loro, insomma una città dove nessuno si sarebbe mai aspettato un cambiamento così radicale, anche perché da 63 anni è sempre stata governata da giunte di sinistra. Allora verrebbe da dire che i pratesi hanno perso la bussola, hanno smarrito quel senso d’appartenenza politica fortemente radicato nei circoli che tappezzano tutta la città. Nient’affatto il cambiamento è frutto casomai dello scollamento che si è verificato negli ultimi 15 anni tra la politica fatta nei palazzi e i cittadini. Ed è proprio per questo che nascono spontaneamente movimenti popolari in territori dove ci sono problematiche non affrontate dall’amministrazione: a questi movimenti va data immediata e pronta risposta perché sono i primi a rilevare i disagi di una città. Molte richieste, invece, sono state disattese, in questi tre lunghi lustri, ed il mix esplosivo è stato condito anche dalla perdita di posti di lavoro dovuti alla crisi dilagante in città. Non sto a fare l’elenco di tutti i problemi che negli ultimi anni hanno sconvolto la normale appartenenza dei cittadini al loro territorio perché c i v o r re b b e u n ’ e n c i c l o p e d i a . Prato negli ultimi 20 anni è stata invasa da dei fenomeni che riguardano essenzialmente le città ricche, ed è per questo che a Prato, complice un'amministrazione comunale forse troppo permissiva, ha aperto le porte in maniera indistinta a tutti coloro che volevano far parte del suo sistema economico. Prato era una delle piazze più importanti per la produzione manifatturiera, Prato è stata negli anni riconosciuta come una città che ha sempre offerto ipotesi di arricchimento professionale e culturale, Prato è sempre stata e sempre lo sarà, una città che deve ai Pratesi la sua fama. Ed è proprio questo che, secondo il mio modesto parere, ha scatenato tutta una serie di situazioni che hanno portato gli elettori ad esprimersi verso una situazione di cambiamento. I Pratesi con il lento passare del tempo si sono visti allontanare la possibilità di affermarsi come una delle più grandi città d'Europa; sono molte per esempio le opere d'arte e architettoniche che non ci fanno invidiare in nessun modo la vicina Firenze. Si è sentita perciò l'esigenza di ridare Prato ai Pratesi e questo è stato scatenato tutto dal coraggio di chi si è messo in gioco per cercare di affermare che la politica nasce dal basso, nasce dai seppur piccoli, problemi della gente, nasce dalle esigenze di un popolo in attesa di grandi risposte, che purtroppo (o per negligenza di qualcuno) non ha mai avuto. Insomma, sono convinto che per Prato adesso comincerà un periodo di novità e di cambiamento, ed è proprio questo che ci voleva in città. Era necessaria la presenza di persone che hanno a cuore il destino loro e dei loro figli, per restituire Prato ai livelli di una volta: città invidiata in tutto il mondo. Per tutto ciò mi sento pronto. Antonio Longo Il Castello IL RIFUGIO DI PAN 15 luglio 2009 INAUGURATA LA NUOVA STRUTTURA RICETTIVA PANORAMICA NEI PRESSI DEL CASTELLO Ex putea re li Mursill a la giratora re li pulman Con una cerimonia semplice e discreta il 12 giugno è stata inaugurata a Panni la struttura ricettiva realizzata dai fratelli Alfonso, Antonio ed Elio Rucci, con le rispettive famiglie. Insieme al Sindaco, Pasquale Ciruolo, e a padre Antonio, che ha proceduto alla benedizione dei locali pron u n c i a n d o u n b re v e d i s c o r s o augurale, erano presenti la sorella Grazia e famiglia, l’infaticabile mamma Filomena, altri familiari, amici e conoscenti. La visita agli ambienti ha consentito di apprezzarne gli spazi e la luminosità.. È superfluo sottolineare come fosse avvertita la mancanza di papà Michele che, fin quando le condizioni di salute glielo hanno consentito, ha perorato e seguìto diligentemente i lavori. Ora continua di lassù a vegliare orgoglioso sull’attività dei suoi ragazzi, seguendoli col suo sorriso lieve, con i suoi occhi celesti che illuminano lo sguardo indulgente. La struttura sorge in un punto invidiabile, presso l’ultimo tornante della strada che porta al Castello, là dove prima spiccava l’edificio della “Fabbrica mobili” della famiglia Mansolillo, ultimo avamposto prima della sommità. Il suo nome, “Il rifugio di Pan”, vuole rilevare il suo radicamento territoriale. Nella sua edificazione si è avuto infatti cura di utilizzare materiali della tradizione locale -legno, ferro, pietra- senza rinunciare alle soluzioni tecnologiche per la fruizione della luce in un rapporto diretto tra interni ed esterno. È dotato di accesso diretto per disabili, si sviluppa su tre livelli e consta di camere elegantemente arredate e confortevoli, tutte con servizi privati, phone, Tv, frigorifero, aria condizionata. L’energia elettrica è generata da apposito impianto fotovoltaico. Al secondo piano un particolare ambiente è messo a disposizione di tutti gli ospiti per l’incontro e la socializzazione, con la possibilità di spaziare con lo sguardo verso la valle del Lavella e dalla parte oppo- sta verso il presbiterio della Chiesa Madre, realizzando così una felice integrazione tra il paesaggio e il tessuto urbano. Per informazioni o prenotazioni si può telefonare ai numeri 0881.965049, 329.6462907 o accedere al sito www. lalocandadipan.it. Con particolare gioia il giorno dopo sono stati accolti i primi graditi ospiti, con la delegazione dei pannesi residenti a Prato, guidati da S.E. il vescovo mons. Gastone Simoni. Di questa visita a Panni riferiamo a parte. Oggi si chiude dunque una fase che definiremmo pioneristica e si apre una prospettiva ampia, come quella panoramica che si respira affacciandosi ai balconi dell’albergo e percorrendo con lo sguardo la valle del Lavella e quella del Cervaro che si incunea nel verde dell’Irpinia. È per questa idea di futuro che i Rucci si sono attivati e oggi rendono disponibile una struttura che migliora la ricettività del paese e che può felicemente integrarsi con “La locanda di Pan”, il ristorante-pizzeriaenoteca che hanno aperto alcuni anni fa al castello. La “Locanda” e il “Rifugio” testimoniano anche la coraggiosa scelta del fare. Sono la risposta a quanti ad ogni pie’ sospinto cantano il de profundis al paese, rappresentando la voglia di raccogliere la sfida per assicurare un futuro alle nuove generazioni e con esse la sopravvivenza di tutta la comunità. Ci sono, in questo senso, anche nel nostro subappennino esperienze esemplari di altri piccoli Comuni (come Orsara o Alberona) che hanno tracciato un percorso di risveglio, dimostrando quanto sia valida ancora oggi la considerazione che Seneca ci ha tramandato nella Medea: “La fortuna teme i forti e opprime i timidi” (Fortuna fortes metuit, ignavos premit). Ben vengano, dunque, anche altre iniziative che rilancino, anche con formule cooperative, attività economiche finalizzate alla valorizzazione dei nostri prodotti e assicurino linfa vitale al nostro territorio. Il Castello luglio 2009 LA POSTA 16 Le nipotine del direttore Serena, 5 anni, legge Il Castello on line in Internet mentre Sabrina, 7 mesi, preferisce quello cartaceo …ca li figlie re att ngappen li suric? Magari!!! Vigile direttore, mi fermo di botto a pag. 23 chè c'è il dotto pannese Alfonso Rainone in cerca di sponsor per la probabile pubblicazione di un libro importante, di profondo spessore, che alla sola presentazione dovrebbe inorgoglire tutta l'Amministrazione Comunale. In più parti con i grossi lavori di Enti si può introdurre a riconoscenza un testo da stampare. Detto appello è rivolto al Comune, Provincia, Regione in quanto ci troviamo di fronte ad un emerito storico, serio, preparato e di una cultura che trasborda dalla sua pelle. Si è discusso sul giornale di pannesità e noi ci troviamo di fronte ad uno scrittore originale che dal suo bagaglio impreziosisce la narrativa locale. L'estate scorsa mi sono avvicinato e mi ha colpito la sua disponibilità e competenza nell'affermare che lui realizza i lavori da dati certi che, poi, completa con il suo estro ed esperienza. Penso positivo e mi metto in fila per prenotare qualche copia, affermando che non sono uno sponsor ma un beneficiario dei suoi studi. Madama Beatrice Barbalato: questi è un personaggio delle sue ricerche sul territorio, dovrebbe attivarsi dal fondo finanziario europeo per premiare i giovani emergenti meritevoli. Alfonso è il figlio di Barbetta, paramedico pannese che acquietava con il suo garbo e professionalità i bambini dal terrore delle punture. Noto a pag. 21 la conferma di Santo Calitri a Segretario Generale della FNP CISL di Foggia, constatando che tanti politici provengono dal Sindacato, mi chiedo perchè il nostro compaesano metta i paletti alle sue capacità? Cosa dire della Chiesa del Convento, per gli scarsi introiti non resta che bombardare il lettore con la pubblicità sul periodico, maniera un pò distorta ma l'unica a remunerazione e tener vivo l'argomento. Rievocare le vecchie tradizioni significa stare insieme e con l'armonia del gruppo nasce l'inventiva. Per la Cooperativa Sociale suggerirei l'immissione sul territorio di vitigni particolari per la produzione di uve da destinare all'imbottigliamento: frequentare ristoranti pannesi, che sono tra i migliori della zona, e proporre vini di altre località mi suona male, con l'aiuto del cameriere e di un'etichetta, vini provenienti da terra incontaminata si darebbe il la a preferenza. La Grappa Pan potrebbe essere la favorita e Lu Llammiicchi una volta era famoso per tale fabbricazione. Da tener presente anche il fagiolo della montagna che non sviluppa il verme, alle more da affiancare ai lamponi (stesso habitat), l'utilizzo dell'ortica per far cantare di più le galline. Con il pannese Rocky si viaggia bene con le moderne innovazioni: il raffronto con altri popoli porta bene e con radici in comune sublimano l'evento. Le attività creative che pullulano fanno crescere sani i giovani, lontani da un mondo pieno di insidie. C'è anche la ciliegina sulla torta per la partecipazione di un "diversamente abile", nella persona di Massimo De Luca, che si ritiene un pannese d'acquisto e i suoi lavori lo gratificano nella nostra comunità, sensibile al Sociale. Un remember per chi ci lascia e un plauso alle nuove vite. Con il tuo abbraccio simbolico in prima pagina dai tetti di Panni, io che sono del popolo, ricambio l’insolita affettuosità. Donato De Michele from Panni 1648/DM Caro Donato, consentimi di esprimere il mio rammarico per l’assenza, la prima, da questa rubrica della cara Lina Manuppelli alla quale per il tramite di queste poche righe giungano le più alte espressioni di stima e massima affettuosità da parte mia personale e di tutti i lettori pannesi nel mondo, fiduciosi di averla ancora con noi dal prossimo numero de Il Castello. Grazie Lina. Concordo pienamente su quanto da te sostenuto sul prof. Alfonso Rainone e di più. Santino Calitri è una stella nel campo del sindacato e, ne sono certo, lo addiverrebbe anche in quello politico. La Coop. “La Rosa”, ne sono certo, terrà in buon conto i tuoi suggerimenti. Un mio filiale abbraccio simbolico è dedicato nella prima pagina del numero di Aprile e, come da te, ho avuto tanti commoventi ricambi da tanta gente pannese. Scherozosamente qualcuno mi ha detto: “ Uè Piè, mò luame a San Custanz e mettim a te rint a la nicchia re la chiesa”. Anche questo un messaggio di stima che ho molto aprezzato…con la benevole comprensione del nostro adorato San Costanzo. * * * * Caro Pietro, nella edizione del Il Castello di aprile ho avuto una grande soddisfazione. Leggendo nella pagina 11 ho visto la bandiera australiana, leggendo l'articolo e guardando la nostra foto insieme alle 2 nipotine Grace e Olivia, ho pensato come facessi a sapere del nostro anniversario. Dopo leggendo ho capito che è stato mio figlio Antonio a scriverti e mandarti la foto. Pietro, io e mia moglie ti ringraziamo di vero cuore di avere messo sul giornale la foto più la data del nostro anniversario. Grazie.Un altro articolo che ho letto è che state organizzando “Panni Exchange” di due giovani/studenti per il Canada. So bene che è una cosa impossibile anche perché qui in Australia non siamo tanti pannesi e di più si pensa alla lontananza, ma lancio lo stesso l'offerta di ospitare qui in casa mia due giovani/studenti per due o tre settimane e mostrare loro la cultura di questo lontano continente che è completamente diversa dalla nostra. Dunque, caro Pietro, io offro volentieri la mia ospitalità, sperando che, per mezzo di te e del giornale o di qualche altro che organizza la cosa, si possa mettere in contatto con me e io lo farò con vero cuore per i giovani Pannesi. Saluti a te, Pietro, alla tua famiglia e a tutti i Pannesi nel mondo Michele Mosca - Vic. Melbourne Australia LA POSTA Il Castello 17 luglio 2009 Caro Michele ringrazia la dedizione filiale di tuo figlio Antonio, senza la sua mail niente avrei potuto pubblicare. Per la tua proposta-invito c’è poco da dire, è semplicemente MERAVIGLIOSA! Il Castello il nostro Giornale raccolglie ed unisce la Pannesità nel mondo…personalmente sono pago e soddisfatto del mio duro lavoro in tutti questi anni, la tua proposta e le tante altre di genere diverso ma dello stesso contenuto ne sono la conferma inequivocabile. Ci verrei io personalmente in Australia, se potessi, perché è il continente che più mi affascina da sempre…chissà…Dio lo sa! Per il prossimo anno, stanne certo, mi impegno sin da ora personalmente acché il tuo generoso invito non vada disperso e vanificato. Contaci! Abbi il compiacimento mio e di tutti i panesi che ti leggono e la nostra sincera affettuosità estensibile a tutta la tua famiglia. Dio vi benedica! * * * * Caro Pietro, ti scrivo per ringraziarti del tuo impegno che metti nella edizione del Castello. Mi fa molto piacere ricevere le notizie pannesi che leggo con interesse. Mi presento: sono De Cotiis Filomena, sono nata a Panni nel 1969, figlia di De Cotiis Michele (di cenfolla) e Lapolla Maria. Seconda di tre figli, viviamo a Prato dal 1980. Io ho avuto la fortuna di crescere fra i vicoli di Panni. Ricordo il tempo passato a giocare “a lu cuoccio, a mazza e tamberi, a nascondino, a testate con il pallone dove ero una campionessa”. Che ricordi! Sono stata anche io allieva di Don Mario. IL MAESTRO!!!. Mi sono riconosciuta nella foto della prima comunione, ho riconosciuto i miei compagni che ricordo senpre con grande affetto. Questo anno noi bimbi di quella foto compiamo 40 anni e sarebbe bello ritrovarsi ad Agosto per una pizza, un’occasione per riunire quel bel gruppo. Il mio indirizzo e-mai: [email protected] - Cell 338-5704449, sentiamoci se vi va. Cara Filomena, ci siamo conosciuti a Panni la scorsa estate ed è stato un piacere. Nel 1974 sei stata compagna d’asilo di mia figlia Ivana presso le suore di Panni all’Annunziata. Nella mia foto, che conservo gelosamente, sei la terza nella terza fila in alto cominciando da destra mentre Ivana è quel caschetto biondo accoccolato al primo posto a sinistra della prima fila…aveva quasi 3 anni…possibile mai che sono passati tanti anni? Se lo affermi tu…ci credo. E gli altri bambini della foto? Arduo e impossibile, almeno per me, riconoscere tutti questi quarantenni. Che ognuno lo faccia per suo conto e divertimento. Giusto? Allora, miei cari quarantenni pannesi la facciamo sta grande festa a Panni nel prossimo agosto? Contattate la bella Filomena, perché tale ella è, e facciamo baldoria…se invitate anche me ovviamente. Nel paese di Panni io e Francesco fummo, per un certo periodo, i cursori delle vie cittadine e della passeggiata al Castello. Il carattere del mio amico, secondo alcuni borioso, intraprendente per altri, non turbava minimamente i nostri affetti. Anzi diventai il suo confidente, a tal punto, che volendo provare certe sensazioni, si affidò alle mie cure per la sua gestione. Era la fine del 1962, la sera di San Silvestro, che Bacco lo tramortì. Lui diventò gioioso, togliendosi di dosso quella scorza altezzosa, prese a camminare spedito, a serata nebbiosa e dalla sommità del paese, nella sua mente comparve la stazione per un viaggio fantastico che intendeva portare a termine. Giunto allo Scalo lo convinsi a ritornare in paese perchè mancavano i soldi per il progetto e, quindi, dovevamo rifornirci di denaro contante. In discesa era risultato più facile ma pure alla salita non avemmo seri problemi. Raggiungemmo la piazza a mezzanotte passata con gente allegra che si scambiava gli auguri di Buon Anno. Ci fu uno stop alla fatica notturna, non c'era persona a cui non si assoggettava con la tipicità locale: "Buon Principio". Qualche alterco lui contava ma con il primo dell'anno tutto era accomodato LA RONDA PANNESE per il meglio ma un gruppo sghignazzava: il bellimbusto si è venuto a sottomettere. Passati i fumi dell'alcool lo informai delle cose accadute e, soprattutto, che era in pace con tutti i paesani, quindi cadeva il broncio che serbava presso alcuni e lo accompagnai, in buona salute, alla sua abitazione, consapevole che il vino veritas lo aveva reso simpatico all'intera comunità. Nevicò il giorno seguente ma il tempo, in una settimana, ritornò ad essere sereno. Il pieno inverno, ma a notte stellare, ci indusse al solito tran tran al Castello e bene per alcuni: fummo salvatori di gente malferma, che si lamentava, tremava, in preda al panico. Si trattava di nostri amici, sbronzi, freddati dal ghiaccio e qualche bottiglia di grappa, di altri liquori con alta gradazione che non reggevano più in mano ma mezze vuote, riverse per terra. I tre in questione erano Nicola, Costanzuccio, Salvatore, gli ultimi due ce li caricammo sulle spalle mentre il primo arrancava, tenuto per mano, a vista d'occhio. Tappa obbligata fu la mia abitazione, a pochi passi dalla passeggiata ma a scale ripide si sentiva il peso. Mia madre "Ma- ria la Ccarruzzeera", spaventata, preparò delle bevande calde che favorirono l'apertura degli occhi dei brilli. L'unico a non riprendersi in lucidità fu Salvatore e, allora, passammo dal medico che rispose con fermezza: “E’ una sbornia, solo il tempo porrà rimedio”. Costanzuccio, di fisico mingherlino si affievolì nella voce, pareva che guaisse, chiedeva coperte alla madre che aspettava il suo ritorno, dovette baciarlo nel segno del perdono. Nicolino resse più di tutti e il suo rientro a casa fu meno traumatizzante, zia Annantonia quasi non se ne accorse. Salvatore, invece, dava appena qualche segno di ripresa, consegnato a Nduneetta, non si capacitava delle sue condizioni. Le riferimmo quanto detto dal dottore ma quanti epiteti proferì nei nostri confronti con la "ffurceedda" pronta per "ppaliaarci". A tarda mattina ci informammo sulle loro condizioni: Nicola e Costanzuccio smaltirono l'ubriacatura ma per Salvatore si dovette attendere sino alle ore quattordici. Cercammo di spiegarci con sua madre ma lei continuò a guardarci in cagnesco, apostrofandoci sottovoce... ma intanto il suo Salvatore era salvo grazie a noi. Donato De Michele Il Castello luglio 2009 I LAVORI AL CONVENTO Sono quasi del tutto terminati, sono in corso i lavori di ripristino esterni a “faccia vista” della muratura della chiesetta e quelli interni. La copertura dell’intera struttura conventuale è cosa fatta come le foto pubblicate dimostrano chiaramente. Ora devono iniziare i lavori all’interno della chiesetta con i fondi raccolti dalla solidarietà popolare per renderla degna di riospitare la nostra venerata Madonna del Bosco. Purtroppo si è constatato in quest’ultimo anno quasi un fermo delle offerte devozionali mentre doveva essere il contrario visto l’approssimarsi del tempo in cui i fondi raccolti sarebbero stati necessari e quel tempo è giunto. I fondi raccolti, fino a giugno 2009, li si deve grazie ai 158 fedeli pannesi residenti e sparsi in tutto il mondo, ma, al fine di realizzare un’opera degna, ne occorrono perlomeno il doppio. Pertanto il Comitato promotore, con in testa il parroco Padre Antonio, auspica che in questo prossimo mese 18 di agosto il popolo pannese duplicherà lo slancio filiale e solidale raddoppiando in tal modo la cifra fin’ora raccolta. La Madonna del Bosco in questa circostanza “peserà” la nostra fede e la valuterà. Da una rapida osservazione visiva in loco sulla nuova struttura del convento si evince chiaramente che, al momento, non ci sono le condizioni di abitabilità in quanto mancante di qualsiasi tipo di impiantistica, sia fognaria, che elettrica, di acqua e neanche di tramezzatura degli stessi ambienti, le antiche celle dei monaci così com’erano in origine non sono state realizzate, in seguito si vedrà. Si potrà riportare la Madonna alla sua chiesetta il prossimo 28 agosto? Dipende dalla nostra Fede. OFFERTE PRO CHIESA INCASSATE DAL COMITATO DA OTTOBRE 2008 AL 30 GIUGNO 2009 154 Iuliano Luciano 155 Sauchelli Filomena 156 Dattoli Anna 157 Ciruolo Onorina 158 Procaccini Giovanna Totale incassato 200,00 250,00 100,00 250,00 250,00 850,00 + $. Canadesi 200,00 A tutto Giugno’ 09 la somma è di ¤. 34.066,91 + $. 1.200,00 da convertire in euro (s.e.o). so al popolo, tra le altre cose, ha dichiarato che già dal mese di luglio il comitato organizzatore delle Feste Patronali girerà per il paese per la questua con due blocchetti di ricevute: uno per la raccolta fondi per la festa patronale e l’altro per la chiesa al convento. Intelligente iniziativa. Pertanto, cari compaesani, nel conto spese del mese di agosto mettete in bilancio le due somme, distinte e separate. Personalmente, in tale circostanza, sarei del parere di destinare tutta o gran parte dei fondi raccolti per la chiesa al convento e la restante parte, pur se piccola, alle feste patronali, che, in questa fase assume una importanza secondaria. Non si può festeggiare la Madonna e lasciarla, dopo anni, ancora senza una propria San Giovanni 2009 Pur in condizioni climatiche variabili, pioggia-sole-pioggia, la tradizione della Festa di San Giovanni è stata vissuta nella maniera logisticamente possibile. Infatti la Madonna del Bosco la sera del 23 giugno, invece che alla Cappella del Bosco (a lu Cierr Sant) è stata portata alla chiesetta di San Vito al Piano per la veglia notturna; la mattina del 24 è stata portata alla Cappella e vestita dei veli e ori, poi riportata in processione nella Chiesa Madre. Il sindaco di Panni Ciruolo nel suo breve discor- Australia Roma Panni Panni Panni $. ¤ ¤ ¤ ¤ ¤ dimora, sarebbe un controsenso, oltre che scarsa Fede. Certo è impensabile spendere la somma di ¤. 105.000,00 (centocinquemilaeuro), come lo scorso anno, per le solite e quasi stancanti esibizioni di complessi e artisti anonimi e sconosciuti o simil tali che imperversano quotidianamente sui nostri media quando, invece, si potrebbe dare spazio ai tanti artisti pannesi residenti e sparsi in tutto il mondo. Il che significherebbe riportare la festa ai Pannesi, e non ai “frustier” che sciamano ed imperversano per la Taverna e per il Castello in quei soli due giorni, lasciando, tra l’altro, pochi euro a Panni, per l’acquisto di qualche panino e qualche birra che non cambiano l’economia del paesello. Sfruttando, invece, le pecularietà artistiche “nostrane”, “sparagnassem e cumparessem” come recita un famoso nostro antico detto e... voce di popolo è voce di Dio! Questa Redazione resta disponibile per indicazioni e contatti utili allo scopo. Nota: l’addobbo della cappella al Piano è stato allestito dalla Pro Loco Panni. Il direttore Il Castello UFFICIO STAMPA 19 luglio 2009 Lavori pubblici in corso d’opera o di imminente avvio lavori. - Il 25 giugno sono iniziati i lavori fognari iniziando da Corso Garibaldi - Iniziati i lavori per la realizzazione del Palazzetto dello Sport (a fianco della RSSA) - Lavori di sistemazione in località Pisciolo - Rifacimento pavimentazione in Corso Garibaldi e in Via Fontana Nuova - Ripristino vecchi campi da bocce in località Castello al chiosco di Pascone - Ripristino del lavatoio sotto la Fontana di Sant’Elia - Completamento viario alla struttura cimiteriale - Completamento sistemazione della Via Padre Segneri INFORMATIVE VARIE - Nel mese di agosto sarà inaugurato il laboratorio per la trasformazione dei pomodori ed altri prodotti tipici locali a cura della Coop. Sociale “La Rosa s.rl.” in Via Buonarroti: sito web - La strada provinciale 121 che dallo scalo FS porta a Panni è stata ripavimentata fino alla località Taverna. Si ringrazia l’abituale disponibilità del sindaco Ciruolo per le informative in favore della collettività pannese. Il Responsabile dell’U.S. - P. De Michele COMUNE DI PANNI - UFFICIO ANAGRAFE DATI DAL 1 GENNAIO 2009 AL 30 GIUGNO 2009 MASCHI 412 - FEMMINE 461 NATI PALUMBO MARTA RUCCI CHIARA SALERNO MICHELA DATA 22/06/2009 16/06/2009 11/01/2009 LUOGO FOGGIA FOGGIA FOGGIA PATERNITA' VITO ANTONIO GIOVANNI MATERNITA' BIANCO/ANTONIETTA MANSOLILLO/CRISTINA TESTINO/TERESA DECEDUTI DE ROSA MARIA SAVERIA NIGRO ASSUNTA SAURINO ANTONIA CALITRI GIUSEPPE COBUZZI GIUSEPPE COCCIARDI TEODORO DE MICHELE MICHELE GESUALDI GIUSEPPE LADOGANA MATTEO PRIORE ANTONIO RAUSEO NICOLA DATA NASCITA 10/03/1915 16/06/1932 15/07/1914 13/10/1921 29/10/1921 13/01/1916 05/10/1929 16/11/1920 20/07/1915 12/01/1920 23/04/1924 LUOGO DECESSO PANNI PANNI PANNI PANNI PANNI PANNI PANNI CASARANO PANNI CARBONATE ARIANO IRPINO DATA DECESSO 15/06/2009 06/01/2009 14/01/2009 06/04/2009 01/03/2009 04/01/2009 04/01/2009 20/04/2009 22/01/2009 19/01/2009 08/04/2009 MATRIMONI DE COTIIS IVANO GNAT KATARZINA DATA NASCITA 29.07.1979 21.03.1975 DATA MATRIMONIO 18.03.2009 LUOGO MATRIMONIO PANNI DENTATO GIUSEPPE PRENCIPE TERESA 13.06.1977 24.10.1977 09.05.2009 MANFREDONIA Si ringrazia l’applicato all’Ufficio Anagrafe del Comune di Panni, Sig. Donato Roberto, per la collaborazione. Il Castello luglio 2009 LA MIA VITA CON PAPA’ di Lucia Manuppelli CONTINUA CAP ITOLO 5° Pino venne a prenderci alla stazione e ci fece da “cicerone” portandoci a visitare i luoghi più suggestivi della città partenopea. Giunti a piazza Municipio ammirammo la maestosità del palazzo reale con l’imponente “maschio angioino” , la classica eleganza del teatro San Carlo, l’accogliente piazza del Plebiscito che ci veniva incontro come per abbracciarci col suo colonnato e le sue antiche statue. Ma ecco apparirci il suggestivo angolo di Santa Lucia, la breve discesa metteva le ali ai nostri piedi per raggiungere i suoi tipici ristoranti che sembravano dondolarsi insieme alle barche, al suon dei mandolini, ad ogni onda del mare. Ero senza parole; come un affamato ingurgitavo tutte quelle immagini senza riuscire a saziarmi: troppo invitante e gustoso appariva ciò che la natura ci offriva. Percorremmo tutto il lungomare soffermandoci ad ammirare la Fontana dell’amore, Castel dell’Ovo, i magnifici alberghi e la villa comunale, fino a raggiungere via Orazio a Posillipo. Ero incantata, lo spettacolo era magnifico: Mergellina si stendeva placida ai nostri piedi. In una serata fresca ma serena ed il Vesuvio le fungeva da superbo sfondo. Non avevo mai visto un panorama così bello, avevo la sensazione di muovermi in un presepe vivente: ogni angolo costituiva una nuova scoperta che mi lasciava senza respiro, con gli occhi sgranati dallo stupore. Era un’esperienza meravigliosa e la vivevo con la persona che amavo: in me l’emozione cresceva, mi invadeva tutta rendendomi felice. L’ultima immagine che, rientrando, Pino volle farmi ammirare, da un cannocchiale per turisti ad arte situato lungo via Caracciolo, fu una scritta luminosa che lampeggiava, era ormai tarda sera, sulla collina di Posillipo: “HOTEL PARADISO”. Era il giusto commento a quella splendida giornata: il mio cuore era proprio in paradiso! Solo quando raggiungemmo la pensione in cui Pino aveva prenotato una stanza per noi, io e mia sorella ci accorgemmo della nostra stanchezza: avevamo fatto quella che si suol definire “una bella scarpinata”. La notte fu agitata: sentivo prepotentemente l’ansia dell’esame che avrei sostenuto l’indomani ed il cielo era con me. Sembrava avesse accumulato, durante il giorno, tanta umidità, pari almeno alle mie emozioni, da non poterla più contenere e la riversò, tra tuoni e fulmini, con una tale intensità che non si riusciva più a distinguere il muro opposto alla mia finestra dell’angusta strada napoletana. Per fortuna, dopo tanta agitazione, l’alba sopraggiunse chiara e beneaugurante! CAP ITOLO 6° Il mattino seguente raggiunsi l’istituto universitario di Magistero situato a metà del corso Vittorio Emanuele II, in una posizione panoramica invidiabile, ma la mia ansia non mi permetteva di apprezzarla. Ero tesa e preoccupata ma, una volta in aula, mi concentrai sulla traccia ed ogni disagio scomparve: ero solo io ed il foglio che velocemente veniva a riempirsi delle mie idee e considerazioni pedagogiche. Quando uscii, soddisfatta del lavoro svolto, trovai Pino ad attendermi ansioso: “Hai trovato difficoltà? Come è andata? E’ molto tardi !”. Io sorrisi divertita: “ Dai rilassati ! Credo di aver sviluppato esaurientemente la traccia. Ora tocca ai docenti esprimere un giudizio, bisogna aspettare!”. Sorrise anche lui risollevato dalla mia tranquillità ed insieme osservammo ed apprezzammo l’ambiente che ci circondava. Il Magistero Suor Orsola Benincasa, l’istituto universitario non statale più antico d’Italia, è parte integrale di un complesso monastico alle pendici del colle Sant’Elmo che domina la città e l’intero golfo di Napoli e dona un colpo d’occhio veramente imponente ed affascinante che contrasta notevolmente con l’altissimo muro di tufo che circonda l’istituto e gli conferisce un aspetto severo ed austero da clausura. “Non ti verrà in mente di farti suora?scherzò Pino di fronte al mio entusiasmo e la curiosità per il nuovo ambienteNon mi perdonerei mai di averti fatto conoscere quest’istituto”. La battuta di Pino mi riportò per un attimo alla mia infanzia, a quando frequentavo l’asilo dalle suore. Un giorno, con mia grande sorpresa, giunsero due giovani sorelle che vestivano un abito chiaro con il velo bianco. Io non amavo l’abito talare scuro indossato dalle monache che conoscevo e fui attratta dalle nuove arrivate e da una in particolare gentile e disponibile ed in me, per diversi anni, nutrii il desiderio di diventare “monaca ianch”. “ Non temere!” risposi al mio ragazzo sorpreso dal mio momentaneo perdermi nei ricordi “Sono lontani i giorni in cui avevo intenzione di prendere i voti. Ora sei tu l’oggetto dei miei desideri.” Sorridendo ritornammo alla piccola pensione dove ci aspettava mia sorella Lina in ansia per il mio esame ma, data l’ora, anche affamata. Dopo qualche giorno sostenni la prova orale che mi preoccupava un po’ di più di quella scritta per la componente emotiva del mio carattere ma il professor Vallese mi accolse con viso sorridente: aveva in mano il mio compito e si dichiarò soddisfatto del mio lavoro. Ogni mia paura, come per incanto, perse consistenza e, tra noi, si svolse un dialogo cordiale e costruttivo che si concluse con l’augurio, da parte del docente, che io potessi vivere nel Magistero anni di proficuo lavoro e di acquisizioni culturali. 20 Ero soddisfatta e raggiante: sentivo che uno scoglio non semplice era stato superato e che il mio percorso culturale continuava ad un livello più alto e formativo. Forse papà sperava veramente che io non superassi quell’esame e ne ebbi conferma quando giunse il telegramma che mi annunciava ufficialmente l’esito positivo, ero a casa insieme ai miei genitori allorchè il fattorino me lo consegnò; dopo averlo letto, senza alcun commento, lo porsi a mio padre. Sul suo volto si dipinsero, contemporaneamente, l’orgoglio e la preoccupazione, papà era contento per me ma, per lui, si prospettava un nuovo problema: il mio ragazzo era a Napoli ed io avrei dovuto frequentare il Magistero Suor Orsola Benincasa della bella città partenopea, la sede più vicina e più facilmente raggiungibile dal nostro paese. Il più entusiasta dell’esito del mio esame si dimostrò Pino. Infatti alcuni giorni dopo avermi spedito il telegramma, inaspettatamente, arrivò a Panni in vespa. In un pomeriggio pieno di neve. Era ormai buio quando una vicina di casa mi avvertì di andare subito da Santina senza spiegarmene il motivo. Grande fu la mia sorpresa e l’emozione nel vedere all’angolo della strada Pino che mi abbracciò esclamando:” Volevo complimentarmi con te di persona! Brava, sono proprio contento! Sarà bello vivere insieme la nostra esperienza universitaria.” Ero emozionata e felice per l’ennesima dimostrazione di attaccamento del mio ragazzo ma capivo anche il disagio di mio padre: da due anni mio fratello Costanzo era iscritto all’Orientale di Napoli ma, da qualche mese, era militare nel Friuli ed io, quindi, dovevo vivere sola nella città partenopea. Papà temeva il giudizio della gente e specie della famiglia di Pino e volle proteggermi senza impedirmi di frequentare l’università: mi diede fiducia, infatti da marzo a luglio del mio primo anno accademico vissi a Napoli da sola in pensione ma chiese il trasferimento. Io ero un po’ contraria a questa sua decisione, mi sembrava un sacrificio troppo grande per tutta la famiglia a causa mia. Papà aveva avuto l’idea di trasferirsi quando noi figli eravamo ragazzi, io dovevo frequentare le scuole medie inferiori che a Panni, allora, non esistevano ma, all’ultimo momento, aveva optato di rimanere a Panni mentre noi figli ci stabilimmo a Foggia per continuare gli studi: troppo forte era il legame alle proprie origini. Allora era giovane, avrebbe potuto con facilità costruirsi una nuova vita, ora a cinquantaquattro anni mi sembrava tutto più difficile, più duro cambiare abitudini e stile di vita, lasciare il piccolo ambiente in cui tutti lo conoscevano e lo stimavano per una grande città indifferente e sconosciuta. LA CHIESETTA DI SAN PIETRO Prof. Alfonso Rainone Dopo il forte decremento demografico, causato dalla paste del 1656 a Panni si registra un progressivo aumento dei suoi abitanti. Il numero dei residenti passa dai 1500 cives, cifra annotata dal vescovo di Bovino, mons. Tommaso Pacelli (1752-1780), nella sua relatio ad limina del 1754, ai 2500 abitanti, registrati da Lorenzo Giustiniani tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, fino ad arrivare alle 3000 anime, secondo l’annotazione dell’arciprete don Daniele Cotoia in una lettera del 18 aprile 1820, indirizzata al vescovo di Bovino, mons. Paolo Garzilli (1818-1832) , e alle 4150 del 1861 nel resoconto dell’arciprete don Clemente Manuppelli , con pun- ta massima di 4461 agli inizi del ‘900, durante il parrocato di don Bonifacio Tolli . Insieme all’incremento demografico aumentano l’indigenza e la miseria, che in maniera sporadica favoriscono il verificarsi altresì di episodi incresciosi di malcostume: furti, omicidi, esposizioni di infanti, liti, immoralità di chierici vivacizzano la vita paesana e alimentano la curiosità della collettività. Diversi documenti registrano nel dettaglio situazioni gravi anche ai limiti della turpitudine. Perfino lo stato materiale delle cose risente delle ristrettezze del tempo. Più volte i vescovi pro tempore, nel corso delle loro ricognizioni in occasione delle sante visite, lamentano le cattive condizioni in cui versano le strutture ecclesiastiche e le sacre suppellettili, intimando ai responsabili i provvedimenti del caso. Tuttavia in risposta allo stato miserevole dell’esistenza i più abbienti, fin che sono in vita, provvedono alla salvezza della propria anima tramite disposizioni testamentarie e donazioni inter vivos. Al riguardo, innumerevoli atti notarili dimostrano chiaramente quanto forte e diffusa soprattutto nel ‘700 risulti a Panni questa pratica. Negli ultimi istanti di loro vita, angustiati di essere colti da morte improvvisa senza aver disposto delle proprie cose, o parte dei loro beni dalla successione legittima, richiedono nell’atto notarile la possibilità di suffragare la propria anima e quella dei propri cari. Ad rei memoriam e per devozione, i più facoltosi mettono a disposizione una parte considerevole del proprio patrimonio per la costruzione, il mantenimento e il decoro di un’opera o di una cappella. In questo modo, il magnifico Domenico Cotoia, in data 8 maggio 1798 per mano del notaio Giuseppe Nicola Paglia e alla presenza del sindaco Domenico Croce formalizza il proposito di voler edificare, in luogo pubblico dove un tempo sorgeva un cimitero, una cappella, dotandola di beni con rendita annuale. Nelle intenzioni del testatore l’opera sarebbe di comodo alle esigenze dell’accresciuta comunità, vista l’angustia della chiesa madre: Domenico Cotoia, acceso da un Cristiano amore verso questa Popolazione, e p(er) vantaggio della sua Anima, e di quella della sua Famiglia, si è determinato di edificare nel Cimitero un Altare, di corredarlo di tutte le sacre suppellettili, e di dotarlo finalmente delli beni, acciò colla rendita di essi, possano mantenervisi le cennate suppellettili, e vi si possa ogni giorno della sua deposizione far celebrare una Messa cantata in beneficio dell’Anima sua, e negli altri giorni festivi far celebrare una messa piana … in suffragio dell’Anima sua pure, e della sua Fa- Il Castello 21 luglio 2009 miglia, e p(er) comodo di questa Popolazione … Quattro anni dopo, il figlio, Pietro, uomo noto per la sua devozione, porta a compimento quanto desiderato dal padre. A sue spese edifica il nuovo tempio, dedicandolo al principe degli Apostoli. Per aprirlo finalmente al culto dei fedeli lo dota di sacra suppellettile, ponendovi all’interno una statua lignea del santo: PETRI COTOJA VIRI PIETATE CONSPICUI SACELLUM HOC EXTRUCTUM AERE AC SACRA DITATUM SUPELLECTILI APOSTO(LO)RUM PRINCIPI PECULIARI VOTO DEDICATUR IDEOQUE AD FIDELIUM CULTUM EXPOSTOLANDUM SUB DIVI PETRI CAELATUM NOMINE PONITUR HIC SIMULACRU(M) A.D. 1802 La cappella de jure patronato diventa il luogo di sepoltura se spectante della famiglia Cotoia e di tutti quelli imparentati con essa, tra cui i Procaccini: Die 11 Mensis Augusti 1811. Mag(nific)us Petrus Cotoja, …in Sacello Divi Petri, sub tit(ul)o Purgatorii ab ipsomet aedificato, sepultum fuit… Die quinta mensis Octobris, Anni millesimi octigentesimi quinquagesimi noni, 5 8bris 1859. Panni D(ominu)s Flavius Procaccini Medicus, filius D(omi)ni Antonii, et D(omi)nae Mariae Cotoja… in Eccl(esi)a Purgatorii, se spectante de jure patronato, sepultum fuit. L’epigrafe, posta sull’architrave della porta d’ingresso della chiesetta, letta alla luce di una corretta analisi storica e filologica, non può che avere la seguente traduzione: Questa chiesetta, costruita a spese di Pietro Cotoia, uomo conosciuto per la sua devozione, e dotata di sacra suppellettile viene dedicata per voto personale al principe degli apostoli e a motivo di cio’ per esigere il culto dei fedeli viene posta qui sotto il nome di San Pietro un’immagine scolpita nell’anno del Signore 1802 NUMERI UTILI • Comune di Panni 0881.965039 (centralino e fax) • Gabinetto del Sindaco 0881.965280 • Ufficio Ragioneria (rag. Antonio Rainone) 0881.965505 • Ufficio Tecnico (Arch. Michele De Cotiis) 0881.965935 • Studio Medico Dr. Querques Nicolangelo - Via Manin, 21 - 0881.965191 • Guardia Medica A.S.L. FG/3 - c/o Monti Dauni - 0881.965298 / 0881.965171 • Farmacia Papaia - via Romolo, 2 - 0881.965055 • Casa Protetta segreteria 0881.965529 - ospedale 0881.965029 / 0881.965300 • Carabinieri via Fontana Nuova 25 - 0881.965012 • Parrocchia “Maria SS. Assunta in Cielo”, Parroco Padre Antonio Saraceno, fondatore della Comunità “Maria Stella dell’Evangelizzazione” - Via XX Settembre, 3 - 0881 965454 • Scuole Elementari e Medie 0881 965257 • Onoranze Funebri Mastrangelo - Tel. 0881.965121 - Negozio Fiori Tel. 338.1881533 - Alfonso 320.0646280 Il Castello luglio 2009 SUD: UN VIAGGIO CIVILE E SENTIMENTALE 22 A proposito dell’ultimo libro di Marcello Veneziani UN’ANALISI LUCIDA E SENZA PIAGNISTEI ALLA RISCOPERTA DELL’IDENTITÀ Si fa presto a dire Sud, ma quanti Sud ci sono? C’è quello piagnone che ci viene rinfacciato dai settentrionali e quello pugnace delle rivendicazioni ad oltranza, c’è quello dei singoli attenti e “risparmiosi” e quello di alcune amministrazioni pubbliche disorganizzate e spendaccione, c’è quello autonomo e intraprendente dei distretti produttivi e quello che fa affidamento sull’imbeccata dall’esterno. E, tanto per continuare, eccoci oggi con Marcello Veneziani che ci presenta il suo “Sud: un viaggio civile e sentimentale”, Mondadori editore. Per la presentazione del suo ultimo libro viene imbastito un confronto al quale partecipano Lorenzo Scillitani (docente di Diritti dell’uomo all’Università del Molise) e Saverio Russo (docente di Storia moderna presso la nostra Università). Secondo Scillitani, una delle ragioni per cui permane irrisolta la questione meridionale è di origine storica e può farsi risalire al tempo dei Normanni, gli uomini del Nord, che conquistarono in modo ardito le nostre contrade. Partendo dalla Normandia, avevano conquistato anche l’Inghilterra, ma diverso è stato il loro atteggiamento nei confronti della Chiesa. In Inghilterra hanno riconosciuto libertà alla Chiesa e per la difesa di quella libertà Tommaso Moro avrebbe poi sacrificato la vita. Da noi i Normanni hanno tenuto la Chiesa in condizioni di subordinazione, tanto che nei mosaici di Palermo il sovrano riceve la corona direttamente da Gesù. Storia antica quella del suddito, faticosa la conquista dello status di libero cittadino, tanto che anche in tempi più vicini a noi, il Sud è stato tirato a forza dentro un Risorgimento liberale. Per il prof. Russo l’inferiorità del Sud può farsi risalire al Seicento, in concomitanza in primo luogo con il declino commerciale del Mediterraneo conseguente allo sviluppo del traffico transoceanico, e in secondo luogo con il patto stabilito dalla monarchia spagnola con i nobili locali. L’identità Ma, passando più specificamente ai tempi correnti e al libro di Veneziani, proponiamo qualche riflessione. Occorre in primis ripensare il Sud partendo dal Sud, senza rivalsa contro il Nord per realizzare una sorta di Padania rovesciata. Partire dal Sud vuol dire non rinunciare alla propria identità. Ci sembra che in questa visione riecheggi la lezione di Marc Augé, direttore dell’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, che chiama “non-luogo” gli spazi privi di identità. La tendenza odierna all’universalizzazione dei costumi e dei consumi distrugge proprio i “luoghi”, le caratteristiche territoriali, tanto che quando questo processo viene contrastato diventa un fatto di cronaca eclatante, che ispira addirittura un film. È accaduto nei mesi scorsi ad Altamura, in quel di Bari. La Mc Donald’s, simbolo per eccellenza del non-luogo, aveva aperto una delle sue paninoteche di tipo standardizzato, ma poco dopo un intraprendente altamurano ha aperto nei paraggi una focacceria con i prodotti tipici locali. L’idea si è rivelata vincente, perché l’attività, dopo aver rosicchiato clienti al Mc Donald’s ha finito col prevalere, inducendolo alla chiusura. Qualche volta Davide vince con il gigante Golia, ma la lezione è interessante: chi ha un’identità non deve necessariamente rinunciarvi per omologarsi annegando nel mare magnum del gusto corrente. Uomo del Sud Leonardo Sciascia era dell’opinione che non esistesse un uomo del Sud. Veneziani è di diverso avviso, perché c’è un carattere, una sensibilità meridionale che non va trascurata. C’è un senso della convivialità, della solarità che caratterizza la nostra gente ed è un piccolo patrimonio da non disperdere. Goethe nel suo Viaggio in Italia osservava come al Sud gran parte della giornata si svolgesse all’aperto e questo non è senza conseguenze sul carattere aperto che si diversifica necessariamente da quello di chi ha necessità per ragioni climatiche di vivere di più in casa. Riteniamo che sia un retaggio dell’antica cultura greca dell’agorá, lo spazio cittadino aperto agli incontri, alla socialità e anche agli affari, dove ci si recava anche senza una precisa necessità, ma per sentire “cosa si dice in giro”. Dall’agorá al foro romano e al più prosaico “struscio” meridionale il passo è abbastanza breve. Tutto questo non significa idoleggiare il Sud. Rivendicare un’identità non vuol dire predicare una retorica e un patriottismo del Sud, anche perché sono tanti i problemi nei quali ci dibattiamo: disoccupazione, criminalità, modesto senso civico, scarsa meritocrazia, abusivismo diffuso, modesta qualità scolastica. Spesso siamo anche bravi a farci male da soli, col disfattismo preconcetto e considerando l’erba del vicino sempre più verde della nostra. È un elenco che fa tremare i polsi, ma bisogna provare a reagire, rimboccandosi le maniche, superando il lamento querulo, il fatalismo dell’abbandono, l’idea servile. C’è qualcosa che possiamo proporre agli altri con fierezza e dignità, trasformando con pazienza e tenacia alcune caratteristiche in virtù a tutto tondo. Il radicato senso della famiglia può degenerare nel deprecato familismo amorale, ma come dimenticare, specie nell’attuale grave crisi economica, il ruolo della famiglia come ammortizzatore sociale? La “lentezza”, il prendersela comoda, ha il suo rovescio in una migliore capacità contemplativa; è anche rimedio alla fretta disperante che a volte fa girare a vuoto e per finalità che spesso non conosciamo bene e che forse non abbiamo scelto noi. Il calore umano è supplemento di vitalità. Sono tutti “valori” che incidono sulla qualità della vita, ma che non entrano nel computo del pil, uno strumento di studio che bisognerebbe rivisitare, perché considera soltanto elementi numerici applicandoli in toto all’uomo, come se fosse un mero ammasso di cellule, un congegno meccanico senza cuore (e senza anima, per chi crede). I molti vizi vanno combattuti con decisione, ma non è certo che inseguire la settentrionalizzazione sia il migliore degli obiettivi. La meta dello sviluppo civile (materiale, ma anche morale) si può raggiungere attraverso grandi autostrade che come un gigantesco frullatore omogeneizzano i gusti e le tendenze, ma si può anche raggiungere percorrendo sentieri alternativi che salvaguardano scelte e specificità. A noi l’onere della decisione. Vito Procaccini IL GIORNALE DEI PANNESI Direttori Responsabili Michele Campanaro Pietro De Michele Collaborazione culturale Prof. Leonardo De Luca Redazione di Panni Dott. Rocco Gesualdi Ins. Raffaele Rainone Amedeo De Cotiis Angela Rainone Ins. Antonio Mauriello per la A.S.C.D. PANNI Valentina Dibisceglia Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano Via T. Fiore 32, 34 Foggia -Tel. 0881.745200 RUBRICA SINDACALE Il Castello 23 luglio 2009 IL POPOLO DEI PENSIONATI – CISL ...ALLA RISCOSSA! Ben settantamila soci – nostri iscritti pensionati alla mezzanotte del 10 giugno sono partiti alla volta di Roma per ritrovarsi in Piazza del Popolo la mattina presto dell’undici senza essere nulla affatto stanchi della notte insonne, ma ricchi di energie, di vigore, di speranza per gridare “siamo una categoria e vogliamo essere ascoltati“; per scuotere le forze politiche della indignazione e della intolleranza che tale categoria porta con sé da anni; per rivendicare giustizia sociale nei confronti degli anziani, dei pensionati, dei disabili, dei lavoratori, dei giovani, delle donne, dei disoccupati. Il Segretario Nazionale della FNP pensionati CISL – Antonio Uda – con una calorosa lettera unitamente alla intera Segreteria ringrazia tutti i pensionati per la riuscita manifestazione che non ha precedenti nel movimento sindacale della CISL, così numerosa e caratterizzata da slogans ,striscioni, bandiere, cappellini, ombrelli. Vi è stata una grande capacità organizzativa della Federazione Nazionale dei Pensionati per una grande piazza accogliente con gazzebo, schermo televisivo gigante, grande palco, servizio di forze dell’ordine; grande capacità organizzativa della Segreteria Regionale di coordinamento e di visibile casacca pettorale con la scritta “pensionati Puglia“; e grande capacità organizzativa del nostro sindacato di Foggia, che ha saputo dare il meglio di se stesso con anziani e donne anziane, anche ultraottantenni, scesi dai monti del Sub-Appennino dauno. A questi và un sentito grazie da parte dell’intera Segreteria di Foggia. Al termine della manifestazione è seguito l’incontro della nostra delegazione con il Presidente della Camera Gianfranco Fini, che ha garantito di portare in Parlamento a breve il disegno di legge sulla istituzione di un fondo per la non autosufficienza. E’ seguito l’incontro con il Sottosegretario al Welfare Sen. Pasquale Viespoli per l’apertura di tre tavoli sulla de- finizione di un paniere ISTAT tarato sui bisogni e consumi degli anziani; sulla estensione della 14° mensilità all’intera platea dei pensionati e sulla rivalutazione delle pensioni in ragione del PIL. Sollecitiamo così, il rispetto degli accordi del 10 e del 23 luglio e del 12 dicembre 2007 perché i pensionati sono una categoria che contratta; che rivendica; che sostiene l’economia del Paese; che contribuisce al bilancio dello Stato; che paga – come è stato per il passato – la crisi con il suo risicato reddito da pensione; categoria che si impoverisce giorno per giorno; categoria a cui vengono ridotti i servizi essenziali di assistenza e di sanità; categoria che si vede, giorno dopo giorno, tradita nei suoi diritti fondamentali di cittadinanza: diritto alla qualità della vita, diritto all’abitazione, alle cure, alla sicurezza, diritto ad un reddito minimo vitale. Qualcuno starebbe per dire troppe manifestazioni dal quel tre aprile del 2004 che ci vide unitariamente allo SPI – CGIL ed alla UILP – UIL oltre un migliaio di pensionati in piazza San Giovanni a Roma. Troppe manifestazioni... e... nulla si muove! Ma altre ne seguiranno... non ci arrenderemo fino a raggiungere gli obiettivi di questo sindacato nell’interesse dei pensionati. ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE COS'E' L'ASSEGNO AL NUCLEO FAMILIARE (A.N.F.) E' una prestazione economica a sostegno della famiglia che, dal 1988, ha sostituito gli "assegni familiari". Viene corrisposto mensilmente e l'importo dipende dal numero dei componenti e dal reddito complessivo della famiglia. A CHI SPETTA Inizialmente destinato ai lavoratori dipendenti e ai pensionati ex lavoratori dipendenti, è stato esteso anche ai lavoratori "parasubordinati", cioè gli iscritti alla Gestione Separata. IL NUCLEO FAMILIARE La composizione del "nucleo familiare" ai fini dell'erogazione dell'A.N.F. comprende: richiedente (lavoratore o pensionato) coniuge (non legalmente separato) - figli minori o maggiorenni inabili - dal 10 gennaio anche i figli di età compresa fra i 18 ed i 21 anni, studenti o apprendisti, a condizione che nel nucleo familiare siano presenti in totale almeno 4 figli - tutti di età inferiore a 26 anni - fratelli, sorelle, nipoti minori o maggiorenni inabili. LE CONDIZIONI REDDITUALI Il reddito da considerare per il diritto all'ANF, è quello percepito nell'anno solare precedente al 1° luglio di ciascun anno. Per il periodo 10/7/2009 – 30/6/2010 è valido il reddito relativo all'anno 2008. Si considerano i redditi di qualsiasi natura, compresa la casa di abitazione. Non si considerano, invece, le rendite vitalizie Inafl, le pensioni di guerra, le pensioni militari tabellari, le indennità di accompagnamento, i trattamenti di fine rapporto, le indennità di trasferta e lo stesso A.N.F. Condizione necessaria, inoltre, è che il 70% del reddito complessivo del nucleo familiare derivi da lavoro dipendente, da pensione o da altro trattamento previdenziale. L'IMPORTO E' indicato in apposite tabelle, in base alla tipologia della famiglia, al numero dei componenti ed al reddito complessivo del nucleo familiare (le nuove tabelle sono consultabili presso le Sedi INAS) Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - 71100 Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937 Il Castello luglio 2009 SOLIDAIRTA’ AL GIORNALE 2009 ITALIA Panni: Aprile Teresa - A.S.C.D. Panni - Bianco Luigi – Bianco Nicola - Cagliuli Carlo Cagliuli Cesarina - Calitri Pietro - Carchia Nicola - Cifaldi Luciano - Ciruolo Pasquale - Cocciardi Nardino - Cocciardi Pietro “Azienda agricola” di Cocciardi Pietro – Cucci Giuseppe (Casa di riposo) - De Cotiis Amedeo – De Cotiis Alfonso - De Cotiis Carlo - De Cotiis Mario - De Cotiis Teodoro - De Michele don Michele - De Stefano Michele - Gesualdi Rocco – Lapolla M. “Old Garden” - Macelleria Cotoia – Mansolillo Alfonso - Mansolillo Antonio - Mansolillo Francesco - Mauriello Antonio - Mauriello Attilio - Mauriello Flavio - Melino Michele - “Minimarket” di Montecalvo A. “Onoranze funebri” di Mastrangelo A. Montecalvo Antonio - Montecalvo Costanzo - Montecalvo Marcella - “Pan s.r.l.” - geom. Procaccini Antonio - Procaccini Giovanna – Rainone Giovanni - Rainone Vito - Roberto Costanzo - F.lli Rucci “Ristorante/Rifugio di Pan” - Saura Salvatore - Spremulli Alberto - Zelano Antonietta Foggia: Allampresa Nina Anna - Antonucci Giovanni - Belluscio Anastasia - Bianco Francesco - Bocchicchio/Montecalvo - Bocchicchio Costanza - Calitri Santo - Calitri Saverio - Chiappinelli Aldegonda - Chiappinelli Michelino - Ciarciello Giovanna Cocciardi Antonio - dr. Cocciardi Leone Cocciardi Leone - Prof. De Luca Leonardo - De Luca Massimo - De Michele Luciana - De Michele Lidia - De Michele dr. Luigi De Michele Luigi e De Michele Maria (fu Emidio) – Di Biccari Leonardo - Di Bisceglia Marco - Frano Rocco - Lapolla Filomena Ing. Lapolla Michele - Larocca M. Lea Mansella Pietro - Mansolillo Renato - Martire Michele - Mastrangelo Costanzo – Mastrangelo dr. Costanzo - Mastrangelo Francesco - Mastrangelo dr. Giuseppe – Nigro Nicola - Perulli Anna – Piscopiello Vincenzo - dr. Procaccini Vito - Rainone Antonio Rainone M. Teresa - Rucci Francesco – Rucci dr Luigi – Santoro Silvana - Sardella Giovanni - Scarpiello Iolanda - Senerchia/Imbriani - Senerchia Lillino - Spinapolice Amilcare - Volpe Annibale - Zuzzaro dr. Antonio Prov. Foggia: Cacchiotti Carmela (Segezia) - Catri Maria (Trinitapoli) - Chiozzi Luigi (S.Marco L.) - Cobuzzi Giuseppe (Segezia) - Labate M. Luigia (Cerignola) - Labianca Francesco (Trinitapoli) - Lapolla Giovannina (Segezia) – Sullo Antonio (Castell. Sauri) Prato: A.C.A.P. - Bocchicchio Antonio - Calitri Chiara - Ciarciello Carmine - Cifaldi Adelina - Ciruolo Anna - Colacone Antonio - Colacone Carmela (Montemurlo) - Colacone Saverio – Cotoia Francesco - De Chiara Antonio - De Chiara Costanzo - De Cotiis Alfonso - De Luca Gerardo - Del Sonno Antonio - Del Sonno Giuseppe - Del Sonno Luigina - Del Vicario Michele (Montemurlo) - De Rosa Antonio - Di Rienzo Vito - Gesualdi Vito (Oste) - Lapolla Vito (Montemurlo) - Lena Assunta - Lepore Angelo Lepore Costanza - Lepore/Zuccaro - Liguori Michelangelo - Longo Angelina - Longo Michele - Masi Zaccari - Melino Maria (Montemurlo) - Montecalvo Michele - Mo- rena Michelino - Rainone Agostina - Rainone Giuseppe - Rainone Michele – Spremulli Angela - Totilo Michelino - Zanini Luigina – Zuccaro Anna Località varie italiane: Bianco Antonietta (Cornaredo) – Bianco Antonio (Roma) – Bianco Giordana (Roma) - Bocchicchio Antonio (Osteria G.) - Cagliuli M. Carmela (Forlì) - Caroli A. Maria (Napoli) – Calitri Giuseppe (Pescara) - Catalano Gianluca (Suzzara) – Calitri Antonio (Seveso) - Calitri Carmen (Milano) - Catri Giovanna (Arcene) – Catri Raffaele (Treviglio) – Cesario Vito (Lecce) – Chiappinelli Marco (Pesaro) – Ciarciello Antonio (Gavirate) - Ciruolo Michele (S.Lazzaro S.) - Cocciardi Domencico (Torino) – Cocciardi Felice (Stresa) - Cocciardi Mario (Roma) - Cocciardi Michele (Cascina) - Colacone Rocco (Cornaredo) – Colannino/Caroseno (Forlì) - Cotoia Michele (Occimiano) – Criscuolo Aniello (Chieti) - Croce Nicolina (Voghera) - Damato Leonardo (Occimiano) - D’Antuono Silvio (Torino) - De Cotiis Antonio (Roma) – De Luca Antonio (Campobasso) – De Luca Colombo (Roma) - De Luca Filomena (Pescara) – De Luca Giovanni (Occimiano) - De Michele Antonietta (Seveso) – De Michele Donato (Cogliate) – De Michele Donato (Torino) De Michele ing. Luigi (Lugo R.) - De Michele Luigi (Napoli) – De Michele Maria (Rivoli) - De Michele Renato (Napoli) – De Pasquale Pasquale (Pianoro) – De Petrocellis Vera (Napoli) - De Rosa Celestino (Cornaredo) – De Stefano Angela (Cerrina) - De Stefano Francesco (Sasso M.) – Di Giovanni Carmine (Seregno) - Gallo Antonio (Chivasso) Gesualdi Angela (Brescia) – Gesualdi Diego (Brescia) - Gesualdi Mario (Vaiano) - Gesualdi Michelino (Beinasco) – Gesualdi Paolo (Locate V.) - Gesualdi Vito (Casalecchio R.) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lapolla Maria (Piovene R.) – Lerra Iole (Milano) Longo dr. Donato (Carbonate) - Longo Pietro (Salerno) – Longo Rocco (Seveso) - Maiello Sullo M. Luisa (Napoli) - Manserra Nicola (Signa) – Mansolillo Antonio (Modena) - Mansolillo Maria (Pinerolo) – Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli Lina (Torino) (al 2012) – Marrella/Petronella (Pesco S.) – Mastrangelo Elisa (Casalecchio R.) – Mastrangelo Giuseppe (Osteria G.) Mauriello Antonio (Taranto) - Membrino/Petronella (Savignano S.) – Montecalvo Elsa (Casmpobasso) - Montecalvo Francesco (Zola P.) – Montecalvo/Gesualdi – Montecalvo Giovanni (Pero) - Morena Michele (Termoli) – Panorese Carla (Montecatini T.) – Parisano Domenico (Laigueglia) - Petronella/Fini (Savignano scalo) – Petronella Giuseppe (Rozzano) - Petronella Lucia (Caserta) – Petronella Romana (Bolzano) - Procaccini Franca (Napoli) – Procaccini Saverio e Francesco (Paterno D.) – Rainone Antonio (Milano) - Rainone Assunta (Adria) – Rainone Francesco (Modugno) – Rainone Giovanni (Pistoia) – Rainone Giuseppina (Grottole) - Rainone Saverio (Arese) - Rainone Vox Wanda – (Bari) – Rainone Teresa (Brindisi) – Rainone Vittorio (Rimini) - Rainone Vita (Firenze) - Roberto Antonio (Vengono S.) - Roberto Francescantonio (Bari) – Russo Costanza (Voghera) – Russo Filomena (Vo- 24 ghera) - Russo Maria (Vaste P.) – Russo Pietro (Cisliano) - Sarni Francesco (Montella) – Sarni Mino (Arma T.) - Sauchelli Raffaele (Premiaracco) – Sauchelli Filomena (Roma) - Savella Antonio (Modugno) Savella Ennio (Caserta) - Schiumerini Lamanna Lucia (Cosenza) – Senerchia Alida (Lecce) - Senerchia Giuliano (Treviso) Spina Ennio (Castenaso) – Spremulli Maria (Roma) - Stornello dr Gianni (Torino) – Sullo Angelina (Beinasco) - Tavano Antonio (Milano) - Valesio Caterina (Arezzo) – Valesio M. Rosaria (Capriate S.G.) - Valesio Michela (Roma) – Varrese Francesco (Modugno) - Venturini De Luca Anna (Cesano M.) – Vernetti/Procaccini (Darfo) – Vernetti Maria (Roma) – Venuto Pasquale (Roma) ESTERO Canada: Montreal: Bocchicchio Michele – Cacchiotti Antonio - Cobuzzi Carmelo - Cocciardi Alfonso – Colannino Costanzo - Cotoia Alfonso – De Cotiis Filomena - Del Vicario Concetta – De Luca Angela – De Luca Antonio - De Luca Franco e Anna - De Luca Giovanni – De Luca Rosetta – De Stefano Domenico (2010) - Gesualdi Nicolina (2010) – Longo Costanzo - Longo Mario (al 2012) – Longo Salvatore - Melino Donato ( al 2010) - Melino Giovanni (al 2010) – Montecalvo Antonio – Montecalvo Maria – Morena Rocco - Rainone Antonio – Rainone Costanzo – Rainone Santo – Spremulli Gaetano – Totilo Sabatino Ontario: Calitri Fabrizio – Calitri Giuseppe - Cocciardi Giovanni – Melino Giovanni (al 2009) – Montecalvo Rocco (al 2009) – Savella Tony – Vancouver: Capobianco Angela USA: Bianco Lombardi Elena - Cacchiotti Giovanni - Calitri Costanzo - Calitri Joe e Anna - Chiola Giuseppina - Ciarciello Pietro - Cobuzzi Carlo - Colannino Tony - Cocciardi Del Vicario Concetta - De Luca Donald - De Santis Maria - Gesualdi Anthony Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni Gesualdi Graziella - Gesualdi Maria - Iommelli Carmela - Longo Nicola – Mauriello Francis - Morese Tina - Paglia Alfonso Paglia Agnese - Peluso Carmelina - Procaccini Paglia Maria - Rainone Del Vicario Elvira - Scopelliti Filomena - Spremulli Antony - Spremulli Conti Giovanna Australia: Berardi Luigi - Iuliano Luciano (al 2010) – Meola Carlo - Mosca Michele (al 2011) – Rainone Antonietta (al 2012) Inghilterra: Mastrangelo Antonio – Morena Costanzo (al 2011) - Morena Jacqueline (al 2011) Argentina: Cacchiotti Anna – Capobianco Nèlida - Colacone Giovanni (2011) - De Chiara Norma - Melino Giovanni (al 2010) - Montecalvo Michele - Rainone Angela Francia: Schiavone Giovanna (2010) - Schiavone Brigida (2010) Brasile: Ferrante Da Silva Carmelinda (al 2012) Cile: Morelli Bonilla Aldo
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