the most illustrious and worthy family Florence ever
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the most illustrious and worthy family Florence ever
1 «la più bella e la più degna famiglia che fussi a Firenze» «the most illustrious and worthy family Florence ever knew» Gli Strozzi e la luna crescente Le tre lune crescenti dell’arme Strozzi simboleggiano l’auspicio delle fortune della casata, forse di origine longobarda e proveniente da Fiesole. Trasferiti a Firenze, gli Strozzi sono nei secoli protagonisti della vita civile cittadina. L’umanista Vespasiano da Bisticci la definisce «la più bella e la più degna famiglia che fussi a Firenze», ma una parte dei membri si disperde in Europa sia per seguire le attività mercantili e bancarie, che a causa delle persecuzioni politiche. The Strozzi crescent moon The three crescent moons on the Strozzi coat of arms reflect the family’s confidence in achieving fame and fortune and by the 14th century they had certainly made their mark. Probably of Longobard origin, after the Strozzi moved to Florence for generations they took a leading role in public life. Before the family broke up under the threat of political persecution and to pursue their commercial and financial interests throughout Europe the humanist Vespasiano da Bisticci described them as the most illustrious and worthy family Florence had ever known. L’amarezza dell’esilio: Palla Strozzi Palla di Nofri Strozzi (1372-1462), uno degli uomini più ricchi e influenti, chiama in città Gentile da Fabriano, commissionandogli l’Adorazione dei Magi per la cappella di famiglia in Santa Trìnita, progettata dall’amico Lorenzo Ghiberti. Affida anche, prima a Lorenzo Monaco e poi a Beato Angelico, la Deposizione ora al Museo di San Marco. Oppositore dei Medici, Palla deve prendere la via del confino dopo il rientro di Cosimo dall’esilio: lascia Firenze nel 1434 e non vi farà più ritorno. Non artista, ma conoscitore di artisti, è esule a Padova, dove diventa punto di riferimento degli umanisti, ma non interrompe i rapporti con la madrepatria. Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423 Gentile da Fabriano, Adoration of the Magi, 1423 La tenerezza indomita di Alessandra Macinghi Strozzi Il confino degli uomini della famiglia segna profondamente la vita di Alessandra (1406-1471), nata Macinghi e moglie dell’esiliato Matteo Strozzi, di cui rimane vedova giovanissima. Anche i discendenti maschi sono inviati al confino, e il suo epistolario con i figli lontani – tra i quali Filippo – dà conto delle sue capacità diplomatiche e del suo coraggio, ma testimonia anche una commovente tenerezza materna. Firenze, Galleria degli Uffizi Presunti ritratti di Palla Strozzi e del figlio Lorenzo, particolare della Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano Possible portraits of Palla Strozzi and his son Lorenzo, detail of Adoration of the Magi, Gentile da Fabriano © 2005. Foto Scala, Firenze - su concessione Ministero Beni e Attività Culturali The bitterness of exile: Palla Strozzi Palla di Nofri Strozzi (1372-1462) was one of the richest and most influential men of his time. He summoned Gentile da Fabriano to Florence to paint the Adoration of the Magi for the family chapel in the church of Santa Trinita, designed by his friend Lorenzo Ghiberti. He also commissioned the Deposition now in the Museo di San Marco, assigning the job first to Lorenzo Monaco and then to Fra Angelico. Opposed to Medici rule, Palla was forced into exile after Cosimo the Elder returned to Florence: he left the city in 1434 never to return. Although not an artist himself he was a generous patron and during his exile in Padua he became a point of reference for humanists, and so maintained links with his native Florence. Alessandra Macinghi Strozzi The exile of the male members of the Strozzi family scarred the life of Alessandra Macinghi (1406-1471). Her husband Matteo Strozzi was also banished following Cosimo’s return to power. His death left her a young widow. The continued opposition to the Medici of her sons, including Filippo who later began building Palazzo Strozzi, meant that they too lived the life of exiles. Her letters to them testify to her courage and diplomatic skills, as well as expressing the tenderness and concern felt by any mother. Giorgio Vasari, Ritorno di Cosimo de’ Medici dall’esilio. Tra i cittadini che accolgono Cosimo fuori della Porta a San Gallo il 6 ottobre 1434, l’ultimo a sinistra è Palla Strozzi, 1556-1558 Lorenzo Monaco e Beato Angelico, Deposizione, 1421-1432 Giorgio Vasari, Cosimo de’ Medici returns from exile. Palla Strozzi is the figure on the far left, part of the crowd outside the Porta a San Gallo welcoming Cosimo on his return to Florence on 6 October 1434, 1556-1558 Lorenzo Monaco and Fra Angelico, Deposition, 1421-1432 Firenze, Museo di San Marco © 1990. Foto Scala, Firenze - su concessione Ministero Beni e Attività Culturali Firenze, Palazzo Vecchio, Sala di Cosimo il Vecchio © 1990. Foto Scala, Firenze - su concessione Ministero Beni e Attività Culturali L’emblema della famiglia Strozzi, con tre lune crescenti, su una mattonella di primo Cinquecento The Strozzi coat of arms, with three crescent moons, early sixteenth century Firenze, Museo Nazionale del Bargello Foto Nardini Editore, Firenze Quale simbolo descrive meglio la tua famiglia? Già dal tardo Medioevo, le famiglie importanti hanno usato speciali simboli per essere identificate. Questi simboli, chiamati “stemmi”, servivano per riconoscere i soldati nel tumulto della battaglia; più tardi vennero utilizzati per identificare una casata, proprio come un moderno marchio di fabbrica. Lune crescenti – disposte in modi diversi – furono usate, oltre che dalla famiglia Strozzi, anche dai Piccolomini, il cui stemma ne mostrava cinque. What symbol best describes your family? Since the late Middle Ages, important families used special symbols to identify themselves to the world. These symbols – called ‘coats of arms’ – served to identify soldiers in the tumult of battle. Later important families themselves used them in same way as modern trademarks, to identify the family ‘brand’. Crescent moons – arranged differently – were also used by other families, such as the Piccolomini, whose coat of arms sported five.