La scelta di uno tema comune parte dal presupposto che il progetto
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La scelta di uno tema comune parte dal presupposto che il progetto
La scelta di uno tema comune parte dal presupposto che il progetto educativo, nella Scuola dell’Infanzia, non può limitarsi ad una struttura disciplinare rigida, chiusa e definita in singole aree di apprendimento e competenza, ma si basa sull’individuazione di un contesto, programmato con logica circolare, entro il quale coinvolgere tutte le proposte educative che l’esperienza stessa e l’interazione con i bambini, contribuiranno via via a definire. Lo sfondo comune diventa, quindi, utile ausilio atto a collegare diverse esperienze, che possono essere ricche e diversificate sia sul piano dell’età alle quali vengono rapportate sia rispetto alle varie attività e sperimentazioni. Le proposte sono diversificate, ma collegate allo stesso oggetto di indagine, così da poter permettere al bambino di usare strategie di apprendimento sempre più stimolanti e adeguate alla propria età. Quasi sempre è l’osservazione diretta dei bambini a fornire le basi per la scelta del nostro argomento annuale. Durante i primi anni di vita, la maggior parte dei bambini e delle bambine adora giocare con le macchinine, con i trenini, con le piccole ruspe e con modellini di vario genere. Quante volte abbiamo scoperto bambini organizzarsi con costruzioni e mattoncini e formare delle immaginarie imbarcazioni per le loro storie fantastiche.. e quante volte li abbiamo sorpresi con il naso schiacciato al finestrino dell’automobile per osservare un escavatore al lavoro.. e chi non ha mai notato l’eccitazione incontenibile di un bambino quando passa un camion dei pompieri?! Quest’anno osserveremo e sperimenteremo a tutto tondo il mondo dei mezzi di trasporto, attraverso il racconto, il gioco, la logica, il ritmo, l’arte, la scienza. Il progetto “Tutti a bordo” è stato articolato come processo dinamico di maturazione dell’esperienza, dell’attenzione e dell’esplorazione, soddisfacendo l’atteggiamento di curiosità che ogni bambino mostra verso cose e persone. Le esperienze vissute hanno soddisfatto bisogni fisici, psichici ed intellettivi, e in ogni attività il bambino ha posto una carica affettiva di notevole intensità, riuscendo a tramutare la ricerca in fatto ludico-formativo. La vitalità con cui il progetto è stato accettato e sviluppato dagli educatori ha prodotto nei bambini la capacità di concentrarsi, di coordinare movimenti, di arricchire il lessico e di elaborare progetti mentali. Questo “libro” rappresenta in sintesi l’anno educativo appena trascorso, che viene raccontato in modo semplice, così da poter essere letto e riletto insieme ai nostri bambini. Dalle immagini si percepisce che i nostri figli hanno ogni giorno respirato allegria e serenità, ed hanno vissuto in un’atmosfera di conoscenza, comprensione, accettazione e integrazione delle figure professionali di madrelingua inglese, francese e spagnola, grazie alle quali la multiculturalità è diventata un fondamentale punto di forza. Ringrazio personalmente tutti gli educatori, il personale ausiliario e i collaboratori esterni, perché la dedizione, l’amore e la professionalità con cui hanno affrontato questo percorso didattico-educativo hanno fatto sì che i nostri figli posseggano qualcosa in più: nuovi livelli del pensiero! Lorella Esposito ANNO EDUCATIVO 2011-2012 SEZIONE I PUFFI TUTTI A BORDO ALL ABOARD TODOS A BORDO Cari bambini… quando abbiamo iniziato il nuovo anno insieme, le vacanze erano finite, ma quando leggerete queste parole, nuove vacanze staranno per iniziare! Eravate piccoli piccoli, e le scale che separano l’asilo nido dalla scuola d’infanzia, che negli anni precedenti vi sembravano grandi grandi, le avete superate con un po’ di paura, un po’ di timidezza, e tanto coraggio! Siete arrivati con gli occhioni lucidi.. ma poi la curiosità ha preso il sopravvento, e piano piano mi avete concesso di tenervi la mano in questa nuova tappa della vostra vita. Con questo “libro di ricordi”, che scrivo con amore e passione, provo a farvi ripercorrere le emozioni vissute insieme, riportando una sintesi di tutto ciò che abbiamo imparato e di tutti i momenti speciali che abbiamo condiviso. Francesca De Angelis Siamo tutti tornati a Roma e, finalmente, nella nostra scuola GOGHLIGO. Quest’anno è molto importante per i bimbi: dall’Asilo Nido sono arrivati qui, alla Scuola d’Infanzia, e sono molto emozionati, un po’ impauriti e tanto curiosi! In questi primi giorni dovranno imparare a conoscere e riconoscere gli spazi, a manipolare nuovi giochi “da grandi”, a riferirsi a nuove figure caregiver, e l’attività primaria, in questo periodo, sarà quella di dare ampio spazio e voce a tutte le emozioni per incanalarle nella giusta empatia e motivazione ad affrontare un nuovo ciclo scolastico! I bimbi hanno bisogno di condividere del tempo insieme, incontrare e rincontrare gli amici, vecchi e nuovi.. salutare le maestre e soprattutto conoscere i nuovi insegnanti. Quest’anno conosceremo per la prima volta una nuova ed affascinante lingua straniera: lo spagnolo, parlato da Andrès, un insegnante simpatico, creativo ed estremamente eclettico. L’apprendimento dell’inglese sarà condotto da una giovane e dolcissima insegnante di nome Valeria. La psicomotricità verrà invece affrontata dalla nostra coordinatrice-psicologa Lorella che, fin dai primi giorni, ha stretto un magnifico rapporto con i bambini i quali non vedono l’ora di cimentarsi in nuovi percorsi motori. Infine nel pomeriggio incontriamo Monica, che si divertirà a formulare dei giochi logico-matematici e un percorso di prescrittura con i bambini che rimarranno a scuola nelle ore pomeridiane. In questo primo periodo, forse ancora un po’ intimiditi, i bambini parlano poco con gli adulti di riferimento, preferendo dialogare più tra di loro. Qualcuno piange ancora, quando si trova davanti a situazioni nuove.. come ad esempio salutare mamma e papà! Per favorire l’ambientamento e la costruzione di nuovi punti di riferimento, noi educatori cominceremo con l’incoraggiare la presa di coscienza della classe e dei suoi vari spazi e il riconoscimento individuale all’interno del gruppo classe, grazie alla progettazione degli angoli integrata con le esigenze del bambino, alla presa di responsabilità all’interno del gruppo, alla scelta del nome per la classe, al riconoscimento della scansione del tempo e delle regole di comportamento in ogni spazio. Quindi costruiamo insieme dei cartelloni con le immagini che corrispondono all’identificazione dell’angolo scelto, osserviamo la classe e ci alleniamo nel riconoscimento degli angoli! Ripetiamo insieme nuove canzoni che scandiscono i tempi. Verbalizziamo cosa sono le regole, scegliamo le regole che si possono adattare alla classe, guardiamo e commentiamo scatti di fotografie di bambini che rispettano e non rispettano le regole, e poi creiamo un cartellone con le immagini delle foto suddivise in comportamenti accettabili in base alle regole e non accettabili. Una volta stabilite le regole.. ..un MONDO di divertimento ci attende…. uno, due e tre: TUTTI A BORDOOOO! ARIA MONGOLFIERA AEREO NAVICELLA SPAZIALE TERRA MOTO AUTOMOBILE TRENO MEZZI DI TRASPORTO ACQUA CANOA ZATTERA NAVE SOMMERGIBILE MEZZI SPECIALI MEZZI MILITARI MEZZI DA LAVORO Che cos’è un mezzo di trasporto? Un mezzo di trasporto è ciò che serve per il trasferimento di persone, animali o cose, guidato o teleguidato dall’uomo. Parliamo di cosa sono i mezzi di trasporto, a cosa ci servono e come sono fatti. What are transports? What are motors? Tommaso: I motori sono la moto e la macchina. Valerio: Il treno, a me piace il treno. Marta: A me piace la macchina. Alice L.: I mezzi di trasporto sono quelli con il motore. Which ones you know? Which is your favourite one? Vittorio: Il camion dei pompieri. Mattia: Anche la bicicletta è un mezzo di trasporto! Tommaso: Da piccola Maty aveva la bicicletta di Wendy. Whate are made for? Alice S.: Servono per andare veloce. Flavio: A me piace la jeep. Ludovica: Papà mi porta in macchina a scuola. Tommaso: Ah, c’è pure il surf! How I to wear anything on locomotions? Valerio: Il casco! Tommaso: Sull’elicottero devo mettere la cintura. Marta: Sìì, anche sull’aereo! Why? Mattia: Sennò si cade. Alice L.: Sennò ci si fa male! Con l’ausilio di un racconto a fumetti, tracciamo una linea temporale per capire meglio come si è evoluto nel corso della storia il concetto di mezzo di trasporto! Prima di tutto c’era la ruota! Era tutta di pietra. Poi l’uomo ha chiesto l’aiuto degli animali.. e piano piano siamo arrivati ad oggi: esistono dei motori incredibili e delle macchine che camminano da sole! Realizziamo un grande cartellone! Dove si muovono i mezzi di trasporto? Impariamo che i vari mezzi di trasporto si distinguono a seconda dell’ambiente in cui sono destinati a muoversi.. VEICOLO AEREO o aeromobile: Veicolo destinato a muoversi nell’aria Mongolfiera Aereo VEICOLO SPAZIALE: Veicolo destinato a muoversi nello spazio Navicella spaziale VEICOLO TERRESTRE o veicolo da terra: Veicolo destinato a muoversi sulla terra Motocicletta Automobile VEICOLO ACQUATICO: Veicolo destinato a muoversi nell’acqua Canoa Zattera Nave Sommergibile .. E poi che tutti i mezzi si dividono anche in due principali tipologie, in base all’uso cui sono destinati: VEICOLO CIVILE VEICOLO MILITARE Ma non dimentichiamo di soffermarci su tutti quei mezzi di trasporto che ci appassionano in modo speciale.. MEZZI DI FANTASIA Affronteremo il nostro lungo viaggio esplorativo, educativo e soprattutto divertente, basandoci proprio su queste principali categorie. Aria Ricreiamo l’ambiente i cui si muovono i nostri mezzi di locomozione: prendiamo un cartellone e la tempera e coloriamolo con diverse tonalità di blu cercando di formare un paesaggio aereo e spaziale. Chiediamo ai bambini quale mezzo aereo conoscono e poi le sue caratteristiche. Dal resoconto ne facciamo una nostra riproduzione. Il nostro viaggio inizia in mongolfiera: la osserviamo a tutto tondo e ci divertiamo a riprodurla con diverse tecniche. Globos Balloon Passiamo poi all’aereo, prodigio della scienza: lo studiamo da vari punti di vista e poi ci divertiamo a riprodurlo can varie tecniche! Avion Airplane Nelle ore di psicomotricità, impariamo a controllare il nostro respiro: prendiamo l’aria con il naso, la tratteniamo e la buttiamo fuori con la bocca. Impariamo a rilassarci gonfiando la pancia e contando fino a tre. Facciamo il “gioco della scatola” che ci piace tanto, tutto in tema volante: ci chiudiamo tutti in una scatola (accovacciati sul pavimento molto vicini) e aspettiamo trepidanti di uscire.. una scatola piena di… uccellini … aerei … farfalle… palloncini … missili spaziali … api pungiose.. Uscita didattica Aereoporto di Fiumicino Il genio di Leonardo Abbiamo organizzato una emozionante uscita didattica all’Aereoporto di Roma-Fiumicino: ci siamo incantati a guardare decollare gli aerei, il maestro Andres ci ha spiegato tanti segreti della torre di controllo, e soprattutto abbiamo visitato la Mostra allestita con le macchine volanti di Leonardo Da Vinci. “Una volta che avrete imparato a Volare, camminerete sulla terra guardando il cielo perchè è là che siete stati ed è là che vorrete tornare” Leonardo Da Vinci Abbiamo approfondito la conoscenza di questo personaggio così affascinante, e abbiamo provato a riprodurre una macchina volante tutta nostra! Vogliamo assolutamente esplorare lo spazio come veri astronauti! Costruiamo una navicella spaziale capace di uscire dal nostro pianeta e viaggiare nell’Universo. Proviamo ad osservarla e riprodurla con tutte le tecniche che conosciamo. Disegniamo uno sfondo con stelle e pianeti… che meraviglia! Nelle ore di psicomotricità, inventiamo un gioco che ci piace talmente tanto, che vorremo rifarlo per tutto l’anno… ogni mercoledì! Mettiamo tutte le sedie una dietro l’altra, come un trenino, ma lo facciamo partire allo stesso modo di una famosa astronave… Rocket! Dopo aver agganciato la cintura e aver schiacciato i due magici pulsanti rossi e gialli, tutti insieme gridiamo battendo le mani: “Batti batti batti batti Paaaartiiamoooo!” ..abbiamo esplorato luoghi meravigliosi: spiagge, vulcani, montagne innevate, ma soprattutto un castello incantato dove una strana streghetta si nascondeva sempre per farci gli scherzi! Un giorno, durante il laboratorio sui mezzi fantastici, abbiamo conosciuto la “vera” Rocket, ma tutti insieme abbiamo deciso che la nostra è molto più bella e simpatica! Sperimentiamo nuovi movimenti con la canzone “Volerai”… ci sentiamo leggeri leggeri proprio come una fatina che decolla con la polvere magica….. NATALE SANTA’S SLEIGH LA SLITTA DI BABBO NATALE EL TRINEO DE PAPA NOEL ..Attraverso la lettura di storie fantastiche ci addentriamo nell’atmosfera Natalizia.. In questo periodo i mezzi di trasporto ci portano al Polo Nord sede del nostro caro Babbo Natale. Insieme scopriamo come si muove Babbo Natale la notte in cui porta i doni ai bambini buoni! Discutiamo su come potrebbe muoversi nel ghiaccio e più velocemente possibile il nostro caro Babbo Natale. Com’è fatto questo strano mezzo che usa? Si muove sul ghiaccio e poi… vola insieme alle renne! Our sleigh Nuestro trineo LA SCOPA DELLA BEFANA THE WITCH’S BROOM LA ESCOBA DE BRUJA Ma anche la Befana si muove velocemente su un mezzo molto speciale! Con varie tecniche e materiali ci dedichiamo tutti insieme a tante attività creative per decorare la nostra classe ed il nostro Albero… ed anche le vetrate! E come dei veri folletti, prepareremo dei doni speciali a mamma e papà! TERRA Quanti mezzi di trasporto viaggiano sulla terra.. sono veramente tanti! Tra chiacchiere, racconti e confidenze , decidiamo tutti insieme di scegliere due mezzi e di approfondire la loro conoscenza: MOTO e AUTOMOBILE. Prima attività sarà quella di discriminare i mezzi anche in base ai contesti in cui si muovono e alle ruote: la moto ne ha 2, l’automobile ne ha 4, ..e il treno? molte di più! Poi ricreiamo l’ambiente i cui si muovono i nostri mezzi di locomozione: prendiamo un cartellone, la tempera e vari oggetti di recupero.. coloriamolo e formiamo un paesaggio di terra. Ecco la base di appoggio per i nostri mezzi! Durante le ore di psicomotricità, ritagliamo tre cerchi di cartoncino e li coloriamo di rosso, di verde e di giallo. Con il nostro super-semaforo, affrontiamo vari percorsi ad ostacoli.. ma dobbiamo stare attenti: quando arriviamo nei pressi del “vigile” bisogna osservare i colori! Se è verde procediamo spediti, se è giallo camminiamo piano piano.. ma se è rosso ci fermiamo all’istante come statue! Insieme ai nostri amici grandi Barbapapà e Flinstones, affrontiamo il tema dell’inquinamento: facciamo tante attività basate sul riciclo di vari materiali, e cerchiamo una soluzione anche fantastica al problema.. disegniamo un nostro prototipo di mezzo di trasporto che non inquina! LA MOTO THE BIKE LA MOTOCICLETA La moto verrà osservata da vari punti di vista e rielaborata con varie tecniche espressive. ..e c’è stato un Parent’s day che ci ha molto emozionato: il papà di Marta, il papà di Ludovica e il nonno di Tommaso hanno portato le loro moto nel nostro giardino.. ci hanno fatto sentire il rumore dei motori, ci hanno spiegato le differenze e ci hanno permesso di .. saltare in sella! LA MACCHINA THE CAR EL COCHE Ci dedichiamo con grande interesse ad una approfondita conoscenza dell’automobile, e subito decidiamo di realizzarne una tutta nostra.. Favola LA FAMIGLIA SCIOFFI E LA MACCHINA COLORATA Tommaso A.: C’era una volta una macchina tutta colorata che camminava e camminava, ma trovava sempre dei semafori che si illuminavano di tre colori. Quando il semaforo passò al verde, la macchina colorata ripartì e ritornò a casa dove era pronta la cena. Giorgio: La mamma di Omino aveva preparato la cena: il riso con il burro e la pasta con il pomodoro. Mangiarono e andarono a dormire. Tommaso A.: Il giorno dopo Omino non voleva andare a scuola, perché non voleva fare la ninna lì, ma il papà suo lo prende, lo mette in macchina e lo porta a scuola lo stesso. MEZZI MILITARI LA VISITA DELLA G.D.F. Una mattina abbiamo ricevuto una fantastica sorpresa: nel nostro giardino sono arrivate tre macchine molto speciali.. i militari della Guardia di Finanza hanno parcheggiato proprio nella nostra Scuola un fuoristrada, un’auto blindata e un’auto di servizio. Ci hanno spiegato di che cosa si occupano e i diversi impieghi di questi mezzi: hanno ricevuto molte domande: quanti cavalli ha il motore del fuoristrada, se e perché possono passare con il rosso, come si usano le manette, perché i proiettili non passano i vetri del blindato e soprattutto… “Ma perché la vostra sirena non ha la coda?!!!!” I bambini hanno provato i cappelli ed hanno regalato un bellissimo cartellone ai militari, che sono stati molto contenti di aver condiviso qualche ora con noi. Grazie! L’USCITA ALLA CASERMA DEI POMPIERI GLI EROI DELLE STORIE A VOLTE SON VERI, NELLA CITTA’ SI CHIAMAN POMPIERI! IL LORO CAMION CI METTE BEN POCO AD ARRIVARE DOVE C’E’ IL FUOCO. LO VEDONO I BIMBI, I PAPA’ E LE MAMME, CON L’ACQUA CHE HA DENTRO SPEGNE LE FIAMME QUANTA NE ESCE E’ SORPRENDENTE CERTO HA UNA POMPA DAVVERO POTENTE! LA SCALA SI ALLUNGA SCHIACCIANDO UN BOTTONE E SALVA UN GATTINO SUL CORNICIONE APPLAUDONO TUTTI E GRIDAN FIERI: “VIVA IL CAMION VIVA I POMPIERI!” Tutti insieme ci siamo recati a visitare la caserma dei Vigili del Fuoco in Via Ettore Romagnoli, a Roma. Abbiamo visto e imparato tante cose, ci siamo stupiti e divertiti, e soprattutto abbiamo visto dal vivo tanti mezzi speciali che conoscevamo solo dalle immagini dei libri! UNITA’ CINOFILA DEI CARABINIERI Un’altra strabiliante sorpresa nel nostro giardino.. l’unità cinofila dei Carabinieri ha portato da noi una macchina molto particolare con delle cucce .. e quando si sono aperte è uscito un personaggio peloso che ha entusiasmato tutti noi: Quanto! I Carabinieri ci hanno fatto vedere una dimostrazione di come Quanto riesce a trovare i “fuochi d’artificio” o le “sostanze pericolose”. Dopo la dimostrazione siamo corsi a congratularci con il nostro amico con carezze e tante coccole! Lui ha scodinzolato felice! MUSEO DELLE AUTO DELLA POLIZIA DI STATO AIUTO, IL LADRO HA RUBATO UNA BORSA LA POLIZIA ARRIVA DI CORSA PRENDE CHIUNQUE FA IL DISONESTO E CON LE MANETTE FINISCE IN ARRESTO! SONO SPARITI I GIOIELLI E UN QUADRO PRESTO CORRETE, ECCOLO IL LADRO! LA POLIZIA ENTRA IN AZIONE LO INSEGUE, LO ACCHIAPPA E LO METTE IN PRIGIONE. SUL TETTO DELL’AUTO C’E’ UN LAMPEGGIANTE SI VEDE, DI CERTO HA UNA LUCE ABBAGLIANTE PER FARSI SENTIRE FA UN PO’ DI FRASTUONO E’ LA SIRENA CON IL SUO SUONO.. E poi, una mattina, fuori dal cancello della scuola, un poliziotto alla guida di un grande pullman ci aspettava per portarci al Museo delle Auto della Polizia, dove abbiamo visto tutti i mezzi che la Polizia italiana ha usato nella sua storia, compresa una meravigliosa Ferrari nera. Abbiamo anche visto un cartone animato che ci ha aiutato a capire meglio i comportamenti da tenere in auto e sulla strada! ACQUA Prima di tutto sperimentiamo l’acqua in tutte le sue forme e temperature: calda fredda, ghiacciata, parliamo del ciclo dell’acqua e osserviamo nuvole e pioggia. Discriminiamo i contesti dove può muoversi un’imbarcazione: fiume, lago e mare.. e proviamo a ricreare un ambiente per i nostri mezzi: prendiamo un cartellone e la tempera e coloriamolo con diverse tonalità di blu. Siamo pronti per tuffarci in un mare di emozioni con i mezzi di trasporto acquatici! Quali sono i mezzi di locomozione che si muovono in acqua? Giulia Maria: Il sottomarino Alice S. : La barca Susanna: La barca a vela, pure Tommaso me l’ha detto! Amira: La barca dei pirati. Lidia: Pure la zattera però. Ludovica N.: La barca di Jack, io ce l’ho piccola. Tommaso G.: La moto d’acqua, io la vorrei. Edoardo: La barca a vela.. io ce l’ho giocattolo a casa, papà me la compra vera da grande! Amira: Anche la barchetta piccola io l’ho vista con un signore al lago. Matilde: Io la zattera l’ho vista in un cartone ma non ricordo dove. GianMarco: Il gommone.. il mio papà ce l’ha! Aurora: Il motoscafo Alice L.: La canoa Matteo: Il canotto..io lo so perché so tutto. Jacopo: Nave da crociera Mattia: La nave! Jacopo: Pure l’arca, però. Aurora: E i pesci? Francesca: Ma i pesci sono un trasporto? Ci sono delle favole che parlano di pesci che vengono usati come un trasporto, ve ne ricordate qualcuno? Matilde: Ahh Re Tritone! Amira: Sii, in Ariel ci sono i delfini che trasportano Re Tritone e pure Ariel! Susanna: Pure Pinocchio, la balena. Matilde: Ah, il gommone. Tommaso A.: Sìì, io l’ho visto. Tommaso G.: Il surf. Jacopo: Anche il catamarano. Durante le ore di psicomotricità, proviamo a muoverci come se fossimo pesci nel mare! Facciamo il “gioco della scatola” tutto in tema marino: .. una scatola piena di…. onde grandi squali conchiglie pesci rossi sirene barche onde piccole alghe navi grandi pescatori meduse polipi moto d’acqua Lavoriamo su una sempre maggiore consapevolezza corporea: impariamo a trattenere il respiro.. gonfiamo le guance, contiamo uno due tre e facciamo finta di tuffarci in acqua! Nuotiamo un po’ e poi torniamo a galla e prendiamo tanta aria con la bocca aperta! Sperimentiamo nuovi movimenti ballando allegramente la canzone “In fondo al mar”, e impariamo i nomi di tanti pesci: la razza, il salmone, la sardina, l’orata… che gran concerto si farà! LA NAVE THE SHIP EL BARCO Sperimentiamo il galleggiamento e discriminiamo gli oggetti che rimangono a galla da quelli che affondano.. scopriamo come sono fatte le navi! SALVEMOS EL TITANIC ! Tommaso: ..entro dentro con la mia barca, faccio entrare la gente dentro la mia barca! Mattia: Io lascio la barca fuori. Taglio la porta e prendo tutte le persone.. e le porto a casa loro… Alice S.: Mi tuffo con la mia barca! Aurora: Nella mia barca c’è lo scivolo per salvare la gente! Valerio: Ho preso le persone e le ho portate tutte a casa mia con le mie quattro mani! Giulia: ..io non so.. Flavio P. Mi tuffo in acqua e poi rompo il ghiaccio ! (riferendosi all’iceberg) IL SOMMERGIBILE EL SUBMARINO THE SUBMARINE sopra il mare siamo delle barche… sotto il mare siamo dei sottomarini! Ascoltiamo la canzone Yellow submarine dei Beatles, e proviamo a riprodurlo a modo nostro… MEZZI FANTASTICI Decidiamo di organizzare un laboratorio emozionale con un gruppo misto, dove confidarci tante cose e provare ad affrontare ciò che ci preoccupa. Lo facciamo attraverso un tema che tiene viva la nostra attenzione e che ci consente di riflettere insieme, con l’aiuto della fantasia e della leggerezza.. i mezzi di trasporto delle favole! Conoscete un mezzo di trasporto fantastico? Matilde: La carrozza di Cenerentola! Era una zucca che andava al ballo! Disegniamo tutti la nostra carrozza di Cenerentola! Ognuno di noi chiede un regalo speciale alla fatina… Il tappeto volante di Aladin come volava? Ludovica N.: Volava con niente, con la magia, senza polvere magica! Lorella:Dove andiamo con il nostro tappeto volante? Susanna: Ma guarda che non vola, eh! Matilde: Io vado al sole! Vittorio: Là sotto vedo un drago! Jacopo: Dov’è? Io non vedo niente! Lidia: Io vedo il mare! Questa fatina come riusciva a viaggiare? Ludovica N.: Aveva una polvere magica, anche noi con una polvere d’oro facciamo finta di volare! Dove volate? Giulia: Al parco! Mattia: A casa! Vittorio: Lassù lassù. Susanna: Al mare! Matilde: All’isola che non c’è. Ci confidiamo i nostri sogni…. Ma come viaggiava Tarzan? Jacopo: Con quei fili di Spiderman. Lorella: Si chiamano liane! Tommaso A.: Sìì..salta e si appende: così!! Osserviamo la nave del famoso pirata Jack Sparrow, cantiamo canzoni di pirati e.. con molta eccitazione rimaniamo al buio per vedere la bandiera con lo scheletro tutta illuminata come per magia! Ci confidiamo le nostre paure… Ma c’è un’altra nave pirata che ci affascina…… Mattia: La nave di Capitan Uncino! Cosa ha di speciale questo galeone? Jacopo: I cannoni! Matilde: Le vele del Milan! Vittorio: I pirati.. io sono un pirata! Giulia: Io vorrei diventare una principessa pirata, per guidare la nave. Questa macchina funziona con la benzina? Alessia: Con il motore dei piedi! Tommaso A.: E le gambe. C’era una tata molto speciale.. magica.. con che cosa viaggiava? Tommaso G.: Con l’ombrello! n.b.: le emozioni che i bambini hanno voluto condividere non sono state riportate per scelta Un weekend tutti insieme a Livorno ..per partecipare ad un laboratorio didattico sull’educazione stradale.. ma soprattutto per scatenarci al Parco Divertimenti e per passare qualche ora di relax al mare.. Conclusioni Eccoci giunti alla fine del nostro viaggio. Un percorso che ci ha visto usare tutti i mezzi di locomozione creati dall’uomo. Abbiamo viaggiato fra le nuvole bianche con le nostre mongolfiere colorate, nei cieli terzi con i nostri aerei di cartone e tempera e addirittura nello spazio più stellato e misterioso con le nostre navicelle spaziali! Poi siamo atterrati. Sulla terra ci siamo vestiti da bikers, con un balzo eravamo su di una sella e via, la nostra moto di carta ci ha portati a sentire il fresco del vento sul viso, il silenzio del lampo ed il fragore del tuono! I motori della nostra fantasia vanno davvero veloci…..ma sempre con il casco! Scesi dalla moto siamo saliti sulla macchina. Le nostre sono davvero speciali: colorate e creative come la fantasia. Ma ad un certo punto del nostro percorso ecco il primo ostacolo: il mare…come poterlo affrontare? Niente paura, le navi son venute in nostro soccorso. Le abbiamo studiate fin dalle loro origini. Dal tronco scavato abbiamo ricavato delle canoe, con l’aggiunta di vele e motore sono diventate dei mezzi veramente veloci. La nostra curiosità non era ancora appagata, volevamo viaggiare anche sotto le onde del mare, scoprire pesci strani e spazi inesplorati, quindi abbiamo costruito un fantastico sottomarino tutto giallo…come quello dei Beatles!! Il nostro viaggio nell’esplorazione-scoperta dei motori ci ha portato ad avere più conoscenze verso questi mezzi e allo stesso tempo più padronanza verso le competenze da raggiungere. Le esperienze che i bambini hanno fatto nei diversi campi di sviluppo sono state finalizzate non solo a maturare specifiche capacità, ma hanno avuto, anche, una funzione di carattere più generale e cioè promuovere competenze chiave per una cittadinanza attiva. Con impegno, motivazione e consapevolezza i nostri ragazzi hanno raggiunto il giusto ordine di abilità per proseguire con autonomia il loro percorso nella scuola dell’infanzia. Il nostro viaggio non è finito, il prossimo anno ci aspettano altre fantastiche avventure. I loro maestri: Lorella, Andres, Dominique, Valeria, Monica e Francesca gli augurano di trascorrere delle vacanze fantastiche da raccontare poi in classe a settembre. “ Bisogna saper giocare con il sapere. Il gioco è il respiro della fatica, l’altro battito del cuore; non nuoce alla serietà, ne è il contrappunto. E poi giocare con la materia è un modo come un altro per abituarci a padroneggiarla” Daniel Pennac