Saranno ancora i fanciulli a cantarci, novelli angeli attorno alla culla
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Saranno ancora i fanciulli a cantarci, novelli angeli attorno alla culla * del Bambino Gesù, * la pace agli uomini di buona volontà * * * ANNO LXXX - N. 23 • 1° DICEMBRE 1958 I LIBRI PER LA FAMIGLIA CRISTIANA NOVITÀ í per Le stìeae~e nstat zie augurate " buon Natale " con un libro S E I Alcuni volumi tratti dal • SCRITTORI ITALIANI DEL NOVECENTO per tutti FRANCESCO CHIESA ZIA LUCREZIA E ALTRI RACCONTI Vol . in-8, pagg . Iv-196, con illustrazioni di L . Togliatto . Legatura cartonataL . 1200 catalogo LETTERATURA NARRATIVA della Società Editrice Internazionale : * I GIALLI NATURALISTICI per ragazzi MARIO CHIEREGHIN I VENDICATORI DELLE ALLODOLE Beril, genietto poliziotto . Pagg . 99, con illustrazioni a colori di A . Pulvlrenti . Copertina plastificata . L. 600 RODOLFO FERRARI PIEDI SCALZI . Novelle. Vol . in-8, pagg . viii-I88, illustrazioni di G . Bertello . 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Basterebbe pensare ai cinquanta corsi di Esercizi spirituali chiusi, svoltisi in tutte le regioni d'Italia con larga partecipazione di Cooperatori e Cooperatrici e con evidenti frutti, e all'organizzazione di decine di Catechismi in grandi e piccoli centri e in zone abbandonate, per dire confortante il bilancio dei nostri Cooperatori nel 1956 . dità dell'idea di Don Bosco, che volle dare alla Chiesa questa terza Famiglia salesiana . Il Convegno fu dedicato in gran parte allo studio del programma di lavoro per il 1957. Diciamo programma, perchè ai Cooperatori salesiani Don Bosco ha segnato scopi, mète e metodi ben definiti, che si possono raggiungere solo adattando ai tempi e alle circostanze, con senso di concretezza, le grandi direttive del Fondatore . E questo si ottiene appunto col programma . Esso è stato discusso e stilato dai convenuti guardando sempre al Regolamento della Pia Unione, alla parola, del Santo Padre, a quella del Successore di Don Bosco . È risaputo che i Cooperatori sono, nella Ma non vogliamo indugiare sul passato ; mente di Don Bosco, anzitutto ed essendesideriamo piuttosto presentare alla conzialmente degli apostoli che, formati allo siderazione dei Cooperatori alcuni punti che spirito salesiano, esercitano nel mondo quelfurono discussi nel Convegno dei Delegati l'apostolato - specialmente a favore della delle Ispettorie d'Europa . Siamo sicuri che gioventù - che i membri delle prime due ne trarranno generosi e pratici propositi per Famiglie non sempre possono esercitare . il nuovo anno . Questo spiega la parte preponderante che Diciamo subito che il Convegno è apparso l'apostolato ha nel programma di lavoro dei un avvenimento di eccezionale- importanza Cooperatori nel '57. E siamo certi che Coonella vita della Pia Unione . Furono tre peratori e Cooperatrici saranno lieti di espligiorni di intenso, proficuo lavoro, di consocare, pur nei limiti delle loro peculiari poslanti constatazioni per quanto si sta reasibilità, quell'attività apostolica che li rende lizzando in Italia e all'Estero, di luminose - come Don Bosco diceva - Salesiani nel prospettive per lo sviluppo sensibile della mondo . Pia Unione. Si ebbe chiara la sensazione che I Dirigenti dei vari centri certamente l'attività dei Cooperatori salesiani, dovunque hanno iniziato la pratica attuazione delle essa si esplichi, compresa nella sua ispiradirettive date nel Convegno e riportate sul zione, nei suoi motivi, nei suoi metodi, Bollettino Dirigenti di ottobre . Qui desidecresce, si allarga e fruttifica abbondantemente, la vitalità e la Coopera fecon- riamodimostrando dire ai Cooperatori ed alle 441 Un . tristi che fu suscitatore coltivatore: di e Ri-migliaia di vocazioni con cui alimentò Diocesi trici, vivono un po'e dappertutto spondete all'appello che in nome di Don e Istituti religiosi, ha voluto che i Cooperatori salesiani fossero i continuatori dell'opera Bosco vi facciamo, prendete il vostro posto sua. In che modo? I Dirigenti della Pia attivo nel grande esercito salesiano, per la Unione non mancheranno d'illustrare e sugChiesa, per lai società » . gerire nei vari centri i tanti modi con cui Sappiamo tutti che nel Regolamento della si potrà esercitare questo apostolato così vitale e così urgente per la vita della Chiesa . Pia Unione è assegnata ai Cooperatori, quale loro particolare apostolato, la diffusione della Intanto invitiamo tutti a mettere nelle loro preghiere l'intenzione particolare delle vobuona stampa (Regolamento, IV, 3) . Nel '57 vorremmo che ogni centro, ogni Cooperatore cazioni . fosse un attivo e convinto diffusore della altro punto del programma di lavoro stampa sana, cattolica . Anzitutto sbarrate perilnuovaècrquelodCatchism(Regolnt,IV14) la porta di.Èvero, casa a certa stampa, senza dannose indulgenze ; fa: te entrare invece la stampa quest'anno ci sono state varie proficue inibuona, e fatela conoscere, diffondetela con ziative in omaggio alla strenna del Rettor intelligenza, con coraggio e costanza nei Maggiore . Ma il problema non si risolve in tanti ambienti che frequentate, fra le tante un anno e con qualche iniziativa . persone a cui potete arrivare . Bisogna insistere in questo lavoro, allarConosciamo centri e singoli cooperatori garlo, perfezionare le iniziative, dare loro che hanno capito l'enorme influenza di queconsistenza organizzativa . L'ignoranza resto apostolato, e operano di conseguenza con magnifici successi ligiosa è la piaga, che affligge tanta parte della Società, anche di quella che si dice colta, e tante persone che ci tengono a dirsi Voi siete, all'ombra della Famiglia cristiane. Salesin,mzalegr,i«atvsdelcau bne,hlavortcn ia,olpr cn'azioe,rp lovine,apr lme,agtrnlimgerdlavità,e rùdlafe, rligonedaptà" Istruirsi - istruire - aiutare ad istruirsi nella Religione sono i tre settori che i membri della Pia Unione dovranno sviluppare per essere Cooperatori di fatto . Pio XII ai Cooperatori Salesiani . Ma, dobbiamo riconoscerlo, non sono stati molti sinora . Nel '57, specie in questi mesi di abbonamenti, saremo lietissimi di constatare i frutti di questo apostolato salesiano, di far conoscere le tante felici iniziative che i vari centri, i singoli Cooperatori avranno preso per l'attuazione di questo attualissimo apostolato . Anche le vocazioni sacerdotali e religiose (individuarle - coltivarle - indirizzarle, aiutarle) sono porzione dell'apostolato assegnato da, Don Bosco ai Cooperatori (Regolamento, IV, 2) . E ce n'è tanto e urgente bisogno! Occorre indugiarsi a dimostrarlo? Molti cooperatori hanno sotto i loro occhi lo spettacolo di paesi, di zone dove non c'è affatto il sacerdote o c'è solo una presenza insufficiente del sacerdote . Su questo problema sono accorati gli appelli di Vescovi, del Santo Padre, di personalità che sentono la gravità della, si-tuazione .DonBsc,heitmpas Tralasciamo vari altri punti del programma, sicuri che i Dirigenti della, Pia Unione nelle conferenze mensili, nei convegni, nei tanti incontri con i Cooperatori, si preoccuperanno di illustrarli e di tradurli in pratica . Sappiamo che molti Cooperatori e Cooperatrici non possono partecipare a questi incontri. Noi diciamo : chi può, anche solo qualche volta, non si privi di tanto bene ; chi proprio è impossibilitato attinga idee, forza e conforto al suo apostolato, oltre che dalla pratica di un'intensa vita cristiana, dalla lettura del Bollettino Salesiano . Don Bosco l'ha voluto anche per questo . Ogni mese esso, con tutte le sue rubriche, porta, ad ogni cooperatore la parola d'ordine, le direttive nello spirito del Fondatore, fa conoscere iniziative e realizzazioni, conforta cori edificanti esempi di apostolato salesiano a imitare, a collaborare, ad essere ramo vivo della grande pianta salesiana. E l'augurio che noi formuliamo per il nuovo anno . Ogni Cooperatore, ogni Cooperatrice, impegnato alla realizzazione del programma di lavoro, sia veramente un Salesiano nel mondo, come Don Bosco lo vuole, un attivista del bene come il Santo Padre lo ha definito . ,Dor'Jo ali ala1íe`,2 Notte di Natale 1818 : Don Giuseppe Mohr, parroco di Hallein, un piccolo paese del Tirolo, guardava dalla finestra della sua stanza le fiaccole della gente, che veniva alla Messa di mezzanotte . La valle pareva un gigantesco albero natalizio .. . Dal suo cuore sbocciarono i versi di quella meravigliosa canzone che si chiama «Stille Nacht » : Notte silenziosa, notte santa, - tutto è calmo, tutto splende laggiù - attorno alla Vergine Madre e a Gesù . * All'alba portò la poesia al suo amico Franz Gruber, maestro del villaggio, perchè la musicasse . E alla sera, dinanzi al presepio, tutti quelli del paese la cantarono in ginocchio . Vecchi e giovani, ricchi e poveri si trovarono lì, accanto a quella culla, con gli occhi lucenti e nelle mani i loro piccoli doni. È il miracolo che si rinnova ogni anno . Quando nasce Gesù, nella valle buia del mondo si accendono le fiaccole e nei cuori degli uomini si ravviva la fede . * Ogni Natale torna col suo fascino di poesia e di canti, ma anche coi suoi doni di luce e di perdono, di grazia, di felicità, soprattutto con un bisogno rinnovato d'amore e una sete di cose eterne . .. « Dio è sceso all'uomo, perchè l'uomo salga a Dio» : questo dice il Bambino che vagisce sulla paglia ; e ogni uomo, consciamente o no, lo sente . L'uso dei doni è nato da questa gioia dell'avvenimento natalizio, da questa speranza di un domani migliore, da questo amore che si rifà più forte e più puro . 1 cuori si allargano sotto la luce della stella viaggiatrice ; coi cuori si aprono le labbra a parole di augurio e di affetto, e le mani ai doni tradizionali.. . I doni per i bimbi e per i poveri, affinchè essi capiscano senza discorsi, il gran dono venuto al mondo : dono di Redenzione, dono di Paradiso riaperto per l'umanità . Cari Cooperatori, è il nostro augurio : il Natale che torna porti a voi e al mondo intero il dono del primo grande Natale : la pace! 443 Una superba realizazione Il compianto Rettor Maggiore Don Ricaldone alle Superiore riunite per l'undicesimo Capitolo Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in una seduta plenaria, che egli presiedeva nella sua qualità di Delegato della S . Sede, lanciava una grande idea dicendo : « Il vostro Istituto dovrà, col tempo, avere uno speciale Corso superiore, in cui raccogliere le Suore particolarmente dotate d'intelligenza e di buona volontà, provenienti da ogni parte del mondo ; un Centro Internazionale in cui si dia una completa formazione pedagogico-religiosa a coloro che dovranno poi diffondere il verbo catechistico, e contribuire così più efficacemente alla salvezza delle anime e al compimento della missione a voi affidata» . La proposta, profondamente pratica, venne presa in considerazione dalle Superiore, pensata e ripensata durante gli anni seguenti e attuata a prezzo di molti sacrifici nell'ottobre 1954, quando il nuovo Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze religiose accolse un gruppo di giovani Suore da ogni continente . Quasi tutte le Ispettorie mandarono le proprie rappresentanti, che si sentirono più che mai sorelle nella fede cattolica e nel nome di Dori Bosco . Oggi l'Istituto accoglie 97 Suore, delle quali 69 studenti, provenienti da 29 Nazioni d'Europa, d'America e d'Oriente, compreso l'Egitto, l'India e il Giappone, e 2 di Nazioni d'oltre cortina . L'insegnamento venne assunto da professori del Pontificio Ateneo Salesiano e dell'Istituto Superiore di Pedagogia, con alcune Figlie di Maria Ausiliatrice; e l'Istituto diede, fin dal primo anno, frutti consolanti e risultati sempre più promettenti . Parallela all'Istituto di Pedagogia e Scienze Religiose sorse anche una Scuola Internazionale di Servizio Sociale per la preparazione di Assi - TORINO Un aspetto dell'Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze religiose, opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice . 444 stenti Sociali, secondo le sentite esigenze dell'ora . Nel desiderio di dare all'Opera incipiente una fisionomia giuridica che la valorizzasse davanti alle Autorità ecclesiastiche e civili di tutto il mondo, venne chiesto e ottenuto il riconoscimento della S . Congregazione dei Religiosi, la quale con Decreto Cum magnopere del 31 gennaio 1956 erigeva la Scuola di Servizio Sociale, e con Decreto Sacra Congregatio negotiis del 13 giugno u . s . riconosceva l'Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze Religiose autorizzando il conferimento dei rispettivi diplomi valevoli in tutto il mondo . A splendido coronamento di tante fatiche e di tanti meriti, il 27 ottobre venne consacrata la nuova chiesa in onore del Sacro Cuore . L'Eminentissimo Cardinale Maurilio Fossati compì la solennissima cerimonia, circondato dal nostro venerato Rettor Maggiore Don Renato Ziggiotti e dai Superiori Capitolari in sede, con numerosi sacerdoti e chierici . Assistettero alla commovente ceri- La chiesa del Sacro Cuore annessa all'Istituto, vista da levante . monia la Reverendissima Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice con le Reverende Superiore del Consiglio Generalizio e con le Ispettrici d'Italia e di Europa, alle quali si aggiunsero numerosissime suore . L'indomani, festa di Cristo Re, il signor Don Ziggiotti celebrò la Messa della comunità, illustrando, con felicissima parola, il significato mistico dell'avvenuta consacrazione . Alle ore 9,30 solenne pontificale di S. E . Mons. Michele Arduino, che rivolse al pubblico che affollava-la bella chiesa, una concettosa omelia. Le sante Messe si susseguirono fino a mezzogiorno con l'assistenza di numerosi fedeli . Il voto del compianto Don Ricaldone si avvia ora alla sua completa realizzazione, poichè già si sono iniziati i lavori per l'erezione di un nuovo grande edificio . Sarà il complesso delle scuole gratuite per i fanciulli e le fanciulle della zona : dalla scuola materna, alle scuole professionali e ai laboratori per la specializzazione delle giovani lavoratrici . La grande idea va così traducendosi in consolante pratica e si fa strada nella odierna società col convincente linguaggio delle opere . Durante la consacrazione della chiesa Sua . Em . il Card . Fossati traccia l'alfabeto greco e latino a simboleggiare l'unione delle due Chiese . L'interno della chiesa il giorno della consacrazione . 11115 Chi Ai I-euia ti Chi non ha visto.. . un mercato di frutta e verdura di una grande città? Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le borse. Se uno uscisse di là con un fagotto pieno di fradiciume, si dovrebbe proprio dire che s'è accontentato di rovistare nella spazzatura . Anche nel campo della stampa quotidiana e periodica ce n'è per tutti i gusti e per tutti i palati . Per chi acquista stampa non buona vale quindi l'aforisma chi si scusa si accusa . I giornali nostri, le riviste nostre, ossia di sapore cristiano, ci sono dappertutto e possono arrivare dappertutto, precisamente come la stampa non nostra, da quella galeotta a quella «indipendente» (leggi scettica) . Nelle edicole, in tutte le edicole, oltre ai periodici sguaiati, ci sarebbero anche le nostre riviste se si fosse più solidali nel richiederle . Anni sono in una nostra città gli studenti esterni del liceo salesiano richiesero per turno il giornale cattolico alla medesima edicola . Quel giornalaio abbe poi ad assicurarci che da allora smaltisce almeno venti copie del quotidiano cattolico anche nei giorni di vacanza . L'esempio di quei giovanotti è giovato a far rompere il ghiaccio a molti cristiani che prima s'accontentavano del solito corriere o della solita gazzetta . Il fatto che più compromette per la buona stampa è la renitenza all'abbonamento, che implica un piccolo sacrificio iniziale . Si preferisce spendere il doppio o il triplo, ma a gocce, acquistando giorno per giorno . Il che porta alla fatale conseguenza di acquistare la stampa più a portata di mano, che non è la nostra . Alcuni si scusano col far rilevare che la nostra stampa è meno elegante, meno vistosa di quella aeeuia! degli altri . Ma, concesso pure che ci sia del vero, di chi è la colpa? Le migliorie tecniche sono in rapporto diretto con il numero degli acquirenti . Quando un settimanale illustrato può spacciare un mezzo milione di copie ogni volta, . non teme certo di sovrabbondare in pagine, foto e servizi . E quando un giornale «indipendente* può contare su centinaia di migliaia di lettori, non ha timore di rischiare la perdita di migliaia di copie al giorno. Ma un giornale cattolico che abbia solo qualche decina di migliaia di lettori e una rivista mensile che non superi i 10 .0 0 ab onamenti, non saran o in grado di ap ortare molte migliorie . La forza di un periodico è tutta nel numero dei suoi lettori, anzi degli abbonati, che sono i lettori garantiti . Per questo motivo la campagna dei Cooperatori per Meridiano r2 tende a raddoppiare il numero già considerevole dei suoi abbonati ; la rivista potrà così largheggiare anche in migliorie . Ma il periodico che ci deve stare più a cuore è pur sempre l'organo ufficiale della Pia Unione, ossia il Bollettino Salesiano . Anche qui le scuse sarebbero autoaccuse . Infatti arriva a domicilio, non esige neppure l'abbonamento, è alla portata di tutti, è vario e illustrato ; soprattutto è formativo per l'acquisto dello spirito salesiano . Un cooperatore o una cooperatrice che siano assidui lettori dei Bollettino si assicurano l'impronta salesiana nel modo di agire, di parlare, di pensare, di giudicare . Chi lo ama lo passa anche ad altri ; s'interessa di farlo arrivare a parenti ed amici, ne fa oggetto di conversazione e perciò di apostolato . Chi invece si scusa . .. si accusa . LIETA NOTIZIA Sua Ecc . Mons . Antonio Baraniak, Salesiano, Ausiliare del Cardinale Wiszynski, Primate di Polonia, è stato liberato dal carcere pochi giorni dopo l'Em .mo Porporato . La notizia ha colmato di gioia i Superiori e tutta la Famiglia Salesiana . Proprio nel giorno in cui all'Oratorio si celebrava l'onomastico del Rev .mo Rettor Maggiore giungeva dalla Polonia una lettera in cui quel nostro Ecc .mo Vescovo effondeva il suo cuore in sentimenti di viva riconoscenza a Dío e di affetto sentitissimo alla Congregazione, ai Superiori e n modo speciale al Rev .mo Signor Don Ziggiotti . Voglia il Signore che anche l'altro Vescovo salesiano che geme in carcere per la fede possa presto riprendere la sua alta missione . 4 46 • Cooperatori della Valtellina a convegno Quasi a coronamento del lail Direttore Don Polatti diede voro di organizzazione fatto in conto del lavoro fatto in Valquesti ultimi anni, il 23 settellina, Don Favini delineò la tembre scorso si svolse a Sonfigura del Cooperatore salesiano, drio il Convegno dei nostri e la Direttrice Didattica sig.na Cooperatori Valtellinesi . Tra, gli Dirce Rizzi, Zelatrice per l'alta intervenuti si notavano autorità Valtellina, infervorò tutti al lae personalità, tra cui il venevoro, illustrando le attività prorando Mons . Arciprete di Sonprie del Cooperatore . Quindi fu drio, il Vice Prefetto Comm . proiettato il documentario Don Giovanni Zampaglione, il comm . Bosco attraverso i continenti . Eugenio Tirinzoni, presidente Per l'occasione dell'arrivo delle degli Ex allievi, e vari distinti Figlie di Maria Ausiliatrice a professionisti in fraterna familiarità con umili popolani . L'oraSondrio, le Cooperatrici vollero offrire loro l'arredamento com-leto per la cappella. tore ufficiale Don Favini tenne una brillante commemorazione di Mamma Margherita . A mezIl Convegno ha segnato una zogiorno si trovarono uniti alla tappa in avanti nell'organizzastessa mensa Cooperatori e Sazione della Pia Unione nella lesiani . Nel pomeriggio, i CooValtellina, rinsaldando in tutti la volontà di vivere gli ideali peratori si raccolsero nuovamente nel teatro per una seduta di Don Bosco nella famiglia e di carattere pratico, nella quale nella società . • La CHIESA questa sconosciuta I Cooperatori di Corigliano d'Otranto (Lecce) dal 1- al 29 settembre scorso ebbero un corso d'Istruzione religiosa sul tema «La Chiesa». Il mirabile-dogma della Chiesa fu loro presentato ogni giorno sotto aspetti sempre nuovi e interessantissimi . Su 250 iscritti, circa 200 furono presenti e assidui . Al termine concretarono il loro entusiasmo in una dichiarazione individuale indirizzata al Successore di Don Bosco, nella quale promettevano : frequente Confessione e Comunione, acquisto del Catechismo di S . Pio X per una breve lettura quotidiana in famiglia dopo la recita del Santo Rosario, frequenza all'istruzione religiosa del parroco alla domenica . Cooperatrici catechiste e missionarie Un giorno dello scorso inverno la Direttrice di Marano di Napoli apprende che la zona di « Castello Scilla » è completamente abbandonata da due anni. Raccoglie un gruppo di volenterose Cooperatrici ex allieve e propone loro un'urgente missione catechistica . La sua parola calda e accorata elettrizza quelle anime generose . Si comincia con un'esplorazione sulle vicine colline e campagne ; i bambini, attirati dalla novità, accorrono numerosi . C'è una chiesetta al centro di un antico castello, ma è tanto fredda . « Se ci fosse Don Bosco.. . », sfugge detto a una di esse ; allora più nessuna sente il freddo, ed ecco le missionarie in piena attività . Ogni domenica, appena le Cooperatrici spuntano, i piccoli corrono loro incontro, i più grandicelli si attaccano alle campane, da tutte le case delle vicine campagne accorrono fanciulli e bambini . Ora eccoli nella piccola chiesa . Vengono divisi per età e comincia la paziente opera catechistica. Lo zelo e la costanza delle degne Cooperatrici di Don Bosco sono ammirevoli ; il rigido inverno non le trattiene a casa, la primavera le vede iniziare un vero Oratorio nei pressi della chiesetta. Con l'opera personale piovono anche caramelle e biscotti, giornalini e medaglie, e per i più poveri qualche vestitino. Le filmine Don Bosco attirano tutti, anche i grandi. Cure particolari sono rivolte a quelli che si preparano alla Prima Comunione ed è inesprimibile la gioia che provano le buone Cooperatrici nel vedere l'altare circondato dai bambini della Prima Comunione e non da quelli soltanto-. Sono le conquiste del loro zelo missionario . COOPERATORI a Fatima Nell'agosto scorso giungeva a Fatima un numeroso pellegrinaggio di Cooperatori Portoghesi e di soci dell'Arciconfraternita dei divoti di Maria Ausiliatrice . Erano 1400 persone distribuite su 33 pullman . Nella mattinata ebbe luogo un'adunanza di tutti i Cooperatori per la seconda con- . ferenza annuale . Quindi i pellegrini si raccolsero nel luogo dell'apparizione per compiervi le pratiche religiose d'uso il 13 del mese, coronate da una commovente processione serale, seguita dall'Ora santa . L'entusiasmo, la divozione, e lo spirito di sacrificio manifestato dai pellegrini fecero di quella giornata una grandiosa manifestazione di fede, di amore alla Vergine e di divozione a S. Giovanni Bosco. 447 ~dÉ7 tJ Centocinquanta novelli ambasciatori del Regno di Dio Un grande ammiratore di Don Bosco, S . E. Mons. Evasio Colli, Vescovo di Parma, tessendone l'elogio, lo definì «il Santo che ebbe la quadratura piemontese, la genialità italica, il cuore universale » . A questa universalità del cuore di Don Bosco pensavamo assistendo, domenica 14 ottobre, alla funzione di addio ai 150 novelli Missionari e Missionarie in partenza verso tutti i continenti . Dal 1875, quando Don Bosco potè dare inizio alla realizzazione dei suoi sogni inviando missionari nelle più lontane terre del mondo, ogni anno furono drappelli che si aggiunsero al primo, guidato dall'intrepido Card . Giovanni Cagliero . Nomi gloriosi di pacifici conquistatori, eroi silenziosi che consumarono la vita in villaggi sperduti, in foreste solitarie e insidiose . Il drappello dei primi dieci missionari è diventato oggi un piccolo esercito di oltre duemila Salesiani e di circa mille Figlie di Maria Ausiliatrice . Le missioni propriamente dette affidate ai Salesiani hanno un'estensione di 1 .762.120 kmq. e una popolazione di 30 .157.000 anime. Ogni anno la morte strappa dai loro campi di Missione lavoratori instancabili e intelligenti . Urge sostituirli . I missionari che nella Basilica di Maria Ausiliatrice hanno ricevuto anche quest'anno dal Rev .mo Rettor Maggiore il Crocifisso e l'abbraccio paterno, vogliono essere i TORINO.VALDOCCO * Nel bacio al Crocifisso i missionari partenti trovano la forza e la gioia del distacco da quanto hanno di più caro . * Don Bosco, nella persona del suo Successore, dona un ultimo paterno consiglio alle sue Figlie partenti per le lontane Missioni . 44 8 continuatori dell'opera felicemente avviata, le speranze del suo ulteriore sviluppo, le certezze del domani missionario . È una primavera che continua, fecondata dalla Grazia del Signore, benedetta da Maria Ausiliatrice, riscaldata dal cuore ardente di S . Giovanni Bosco . A nome di tutti i Missionari parlò il venerando Missionario Don Sante Garelli, Ispettore delle case salesiane di Oriente . « O andare in missione - concluse l'oratore - o mandare . Tutti potete mandare le vostre preghiere, i vostri sacrifici, e chi può, la sua offerta, i suoi figli». Impartì la Benedizione Eucaristica ai missionari e ai numerosi fedeli S . E. Mons. Michele Arduino, vescovo esiliato di Shiu-chow in Cina . La persona dell'officiante era un altro silenzioso monito a tutti i partenti di essere pronti a qualsiasi evenienza, compresa la persecuzione . Le voci della Schola cantorum e la massa dei settecento giovani dell'Oratorio eseguirono il solenne corale : « Venga il Tuo regno, regno di verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace » . Era l'augurio di tutti ai novelli ambasciatori del Regno di Dio . Un alunno della Casa Madre a nome dei compagni porge il benvenuto ai piccoli artisti Parigini e al loro Maestro Mons . Maillet Pueri Cantore parà, coi loro Patrono I « Fanciulli Cantori » di Parigi, il 16 _ ottobre scorso, compirono il loro primo pellegrinaggio a Valdocco e con le loro artistiche esecuzioni offrirono ai Salesiani e allievi della Casa Madre un'ora di intenso godimento spirituale . È noto che la Federazione Internazionale dei Pueri Cantores o Piccoli Cantori della Croce di Legno, diffusa in tutto il mondo con 130 .000 associati divisi in 8o federazioni nazionali, ha scelto come suo Patrono l'angelico fanciullo cantore di Don Bosco, San Domenico Savio . Per questo il gruppo dei « Piccoli Cantori» di Parigi, guidati dal Presidente Internazionale Mons. F. Maillet, vollero pellegrinare all'altare del loro santo Patrono . I vivaci e intelligenti ragazzi, dopo aver pregato e cantato davanti all'urna di San Domenico Savio, furono ricevuti dal Rettor Maggiore, quindi nel salone-teatro eseguirono con arte e grazia insuperabile una bella scelta di canti sacri e profani e furono applauditissimi . A mezzogiorno sedettero alla mensa dell'Oratorio, tra la più viva simpatia dei Superiori e dei ragazzi . Per l'occasione fu inviato al Santo Padre il seguente telegramma : A sua Santità Papa Pio XII CITTÀ DEL VATICANO Piccoli Cantori Croce di Legno et Mons . Maillet pellegrinaggio altare Domenico Savio presentano Vostra Santità omaggio rispettoso filiale gratitudine proclamazione Domenico Savio Patrono Pueri Cantores et implorano Benedizione Apostolica . Mons . Maillet Presidente Internazionale Pueri Cantores Don Ziggiotti Rettor Maggiore Salesiani . 449 1 giovani della Casa Madre rendono al Rettor Maggiore l'omaggio della gioventù salesiana del mondo La festa del Rettor Maggiore Sabato, io novembre, nel teatro dell'Oratorio si svolse la tradizionale accademia che precede la festa onomastica del venerato Rettor Maggiore Don Renato Ziggiotti . Erano presenti i Superiori del Capitolo, la Rev .ma Madre Linda Lucotti con il Consiglio Generalizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il Sen . Sibille, il Presidente internazionale degli Ex allievi, Grand'Uff . Arturo Poesio, numerosi Cooperatori ed Ex allievi . La massa dei giovani dell'Oratorio esplose in un inno solenne composto per l'occasione dal M .0 Salesiano Renzo Lamberto . T'accoglie o Padre, vibrante e melodioso - il lieto canto del filial amor . - Qual reduce da un viaggio vittorioso - Ti splende in capo il serto dell'allor . Ma nella sala gremitissima domina quest'anno la nota mesta dei tristissimi avvenimenti di Ungheria . Il cuore del Padre non può dimenticare i lontani figli perseguitati . Si rendono interpreti di essi il Direttore della Casa Capitolare Don Ruben Uguccioni nel discorso d'introduzione, un giovane lituano, nella caratteristica divisa della sua terra e l'Avv . Angelo Sartori, Presidente Ex allievi dell'Ispettoria Veneta. Don Uguccioni diede anche lettura della commossa adesione del vescovo salesiano polacco di recente liberato dalla prigione Mons . Antonio Baraniak, ausiliare di S. Em. il Card . Stefano Wyszynski, primate di Polonia, e di un telegramma inviato dal Superiore dei Salesiani di Ungheria, il quale in data 4 novembre scriveva : «Dalla patria libera i figli salutano il Padre Don Ziggiotti ». Purtroppo le parole esultanti del Superiore salesiano, a pochi giorni di distanza, significavano nuovo dolore e sanguinosa tragedia . L'oratore parlò poi del viaggio del Rettor Maggiore nell'America . Centinaia di città americane gli avevano offerto come simbolo di amicizia e di ospitalità una chiave : ecco quindi il dono di tutta la famiglia salesiana al Padre : una magnifica chiave, alta un metro, preparata dal Cav .Streglio,cn rdel'o cme il cioccolato . 450 « $ un simbolo, amatissimo Padre, - conclude l'oratore -chiave del cuore di tutti i suoi figli, sempre pronti ad ubbidirle e ad amarla » . L'omaggio del Pontificio Ateneo Salesiano fu recato al Rettor Maggiore da uno studente della facoltà teologica, e tre giovani della scuola agraria di Cumiana dissero l'entusiasmo dei loro compagni per la vita salesiana alla quale si preparano, vibranti di generosità, negli Istituti Missionari . I giovani della Casa Madre eseguirono le parti musicali, tra cui la nuova composizione a 4 voci del M .° Luigi Lasagna : Coro di festa, e con un vivace dialogo fecero rivivere al Signor Don Ziggiotti le emozioni del suo lungo viaggio in America . Mancavano pochi minuti alla trasmissione del messaggio pontificio per la pace nel mondo . Nella trepida attesa, risuonò nella sala la voce del Rettor Maggiore. Dopo un breve ringraziamento, parlò cori viva ammirazione dei perseguitati ungheresi, esaltandone l'eroismo e la fede, finché non si udì la voce del Santo Padre, ascoltata in profondo e quasi angoscioso silenzio da tutti gli astanti . Al termine del radiomessaggio, tutta l'assemblea, ritta in piedi scandì, con voce che tradiva la commozione, il Christus vincit con le acclamazioni al regnante Pontefice, nelle quali i piccoli cantori fecero echeggiare gli auguri di pace : Tempora bona veniant, pax Christi veniat, Regnum Christi veniat! Così la manifestazione di affetto al Padre della famiglia salesiana si allargava ed elevava in un canto di filiale amore per il Padre di tutta la famiglia cristiana : Pio XII. STUDENTI DI IME .CIN candidati alle Missioni * Abbiamo avuto il piacere di avere nostro ospite, pellegrino a Maria Ausiliatrice, l'illustre ex allievo salesiano dott . prof . Francesco Canova, segretario del Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari (CUAMM) di Padova . Ne abbiamo approfittato per chiedergli informazioni sull'Opera . L'idea del Collegio Universitario per Medici Missionari - ci ha detto il prof . Canova - è nata dall'esperienza direttamente acquisita in terra di missione, dove abbiamo potuto constatare tutta l'importanza che un ospedale diretto da un medico cattolico può avere nel valorizzare, affiancare, espandere l'opera evangelizzatrice del missionario . Per questo è necessario disporre di medici missionari veramente tali, che non siano elementi raccogliticci e improvvisati, ma uomini formati e disposti a mettere la loro vocazione di medici a servizio delle missioni. * Non le pare, professore, che per un ideale così alto sia necessaria una vocazione speciale? Senza dubbio . Lo scopo del CUAMM è appunto quello di accogliere giovani generosi che aspirino a diventare dei bravi medici, veramente apostoli, per formarli allo spirito missionario . Il Collegio ospita pure studenti d'oltre mare per formarli nelle nostre Università e poi rimandarli nelle loro terre . Queste due attività del Collegio si completano e permettono ai nostri giovani, fin dal tempo della loro formazione, di vivere in un ambiente missionario, apprendere le lingue, stabilire utili amicizie . * Allora il CUAMM avrebbe lo scopo di formare dei Religiosi laici? No, nessun voto legherà gli allievi finchè sono nel Collegio, nè quando saranno in Missione . Ma per essere anche semplicemente dei professionisti cattolici, che credono nell'efficacia di un'azione cattolica di nome e di fatto, è indispensabile una soda preparazione spirituale che garantisca, anche per il futuro, una pratica integrale di vita cristiana . * Perfettamente d'accordo, altrimenti si dovrebbe parlare di Medici competenti e valenti quanto si vuole, ma non di Medici Missionari . Siccome però non di rado gl'ideali nobili e grandi sono patrimonio di giovani di condizioni economiche disagiate, vorremmo conoscere se per questi ci sono agevolazioni speciali. Certamente : gli allievi del Collegio, oltre che usufruire di una retta assai modica, possono anche beneficiare di particolari agevolazioni sotto forma di borse di studio che gli amici del Collegio non hanno mai lasciato mancare . Sicchè, professore, tutti i giovani volonterosi che hanno in cuore un nobile ideale di aposto- lato missionario, ma che non si sentono chiamati alla vita religiosa, trovano nel CUAMM l'ambiente ideale per soddisfare le loro aspirazioni . E se anche qualche medico già laureato aspirasse a lavorare nelle Missioni? Il Collegio provvede a inviare in missione anche medici non allievi del Collegio, purchè abbiano quella preparazione professionale, quella formazione morale, quel fervore missionario che permettono alla Direzione del CUAMM di dare le più ampie garanzie nei loro riguardi . * E quando questi generosi si trovano in Missione, hanno una posizione stabile e una garanzia sicura per il loro avvenire? All'atto dell'assunzione - ci risponde il nostro cortese informatore - una convenzione definisce chiaramente i rispettivi obblighi . La Diocesi fornirà un'abitazione conveniente per il medico e la sua famiglia, vicina all'ospedale, senza alcun canone d'affitto. Fornirà pure i mezzi di trasporto necessari per l'esercizio della sua professione . Verrà stabilito uno stipendio conveniente, l'assicurazione per la vita, per incidenti d'auto, ecc . 1l medico da parte sua s'impegna a lavorare soltanto per la Diocesi, e non potrà esercitare privatamente per conto proprio . Un periodo normale di servizio dura cinque anni . Il viaggio di andata e ritorno per ogni quinquennio è a carico della Diocesi . Il medico avrà diritto, ogni cinque anni, a un periodo di riposo di sei mesi, da poter trascorrere fuori della Diocesi; e di 20 giorni ogni anno, sul posto . * Quanto ella ci ha detto è già in atto? . Per limitarmi al 1955, posso dirle che ben sette medici hanno ricevuto il crocifisso nella cappellina dell'Istituto e si sono portati nelle più remote regioni a esercitare la loro professione a servizio della carità e della fede ; cinque studenti indiani, per interessamento del CUAMM, sono venuti a studiare medicina a Padova e uno di essi che era ancor pagano ha ricevuto il battesimo da S . E . il nostro Vescovo ; il numero degli allievi del Collegio è salito a 27. Come vede, il Signore ci ha benedetti . * Ora ci pare di comprendere anche il perchè del suo pellegrinaggio a Valdocco . Precisamente : ho voluto ringraziare Maria Ausiliatrice e Don Bosco della visibile assistenza accordata alla nostra iniziativa, tanto più - e questo le farà piacere - che i nostri medici sono nella grande maggioranza ex allievi dei Salesiani . * Grazie, professore, la famiglia salesiana plaude alla provvidenziale iniziativa e invoca da Dio le benedizioni più ambite su quanti collaborano a dare alle Missioni questi Missionari laici . 451 DialogoSeguo con incoi teres e le grazie di Maria Ausiliatrice e deCooperatori i Santi salesiani, perché da molto tempo chiedo ap as ionatamente la grazia del rav edimento di mio marito, che col suo carattere inumano ci opprime come cappa di piombo e toglie ogni gioia mentarmi di vivere a me, sua moglie da 21 anni, e ai suoi sei figliuoli, dei quali in complesso non posso la. Control ando i vari tipi di grazie pub licate nel e preziose liste del vostro periodico, ho riscontrato che Id io sovente si degna operare prodigi nel 'ordine temporale, ma as ai raramente nel 'ordine spirituale, per cui temo che il mio caro rimar à sempre quel 'uomo arido, egoista, incoerente quale è da an i . Temo anche che la mia salute peg iori al punto d'impedirmi di fare la maestra e di curare l'educazione dei miei figli che, a contat o del padre, non trag ono certo esempi costrut ivi per il loro avvenire . Che ne dice Lei, pos o sperare in un miracolo? E se no, Id io mi darà le grazie neces arie a neutraliz are l'opera deleteria di tale esempio nei confronti dei figliuoli? Mi conforti, Padre reverendissimo, e se le mie pene serviranno alla conversione del mio sposo e al raggiungimento della mèta sacerdotale del mio figliuolo seminarista, per me non chiederò nulla e sarò felice ugualmente e tanto ... E. M ., maestra elementare, Vicenza Commuovono i cristiani e generosi sentimenti del suo cuore . Si rassereni : la grazia verrà . Se dalle relazioni pubblicate risultano raramente le graz e spirituali (in questo stesso numero però ce n'è una) è solo perchè la loro indole delicata sconsiglia dal renderle pubbliche . Se accettassimo di pubblicare anche le grazie anonime, ne potremmo narrare parecchie ogni mese . Del resto crediamo di darle maggior consolazione cedendo la parola a S . Giovanni Bosco, che la sera del 13 maggio 1877, dopo aver raccontato ai giovani dell'Oratorio alcune grazie strepitose di Maria Ausiliatrice, continuava dicendo : « Se questa buona Madre si fa vedere tanto benigna e liberale nel concedere grazie per il corpo che è destinato a servire allo spirito, per questo corpo miserabile che fra poco ha da essere gettato sotto terra a marcire e a ridursi in polvere, che cosa non farà Ella a riguardo delle anime nostre, destinate a godere col Signore per tutta l'eternità? Ricordatevi, cari figliuoli, che la Vergine ha messo in serbo tutte quelle grazie che sono necessarie a ciascuno di noi per la nostra anima, pel nostro corpo, per i nostri genitori, parenti, amici . Per darcele aspetta solamente che le domandiamo . . . ». La preghiera confidente, umile, perseverante che lei, e i suoi figliuoli con lei innalzeranno, le porterà, presto o tardi, la grande consolazione che attende dalla bontà materna della Madonna . Desidererei da cotesta spettabile Direzione norme chiare e precise per essere iscritto tra i Cooperatori salesiani . Ex allievo L . JORIO - Bari Eccole una risposta « chiara e precisa », come Ella desidera : i . - A norma del Regolamento della Pia Unione, perchè una persona possa venire iscritta, si richiede che : a) abbia compiuto i sedici anni di età ; b) dia garanzia di vita cristiana, godendo buona reputazione morale e civile; c) voglia cooperare secondo le proprie possibilità alla salvezza delle anime, animato dallo spirito di Don Bosco . 2. - La domanda di iscrizione deve essere individuale e cosciente, ossia : a) non collettiva (classe, associazione, famiglia, fratelli, sorelle, coniugi, ecc .), perchè il Diploma di iscrizione viene rilasciato alle singole persone. Se in una famiglia più membri desiderassero essere Cooperatori (e ne avessero l'età e le doti) devono essere iscritti singolarmente, col proprio cognome e nome . Unica eccezione è quella di una Famiglia religiosa ; in questo caso con la domanda da parte del Superiore o della Superiora ottengono l'iscrizione tutti i religiosi della comunità (non i loro allievi e le persone di servizio) . b) Chi fa domanda deve essere cosciente degli impegni che assume e dei vantaggi spirituali che la Pia Unione gli offre, ossia deve conoscere il Regolamento dettato da S . Giovanni Bosco . 3. - Un Cooperatore resta iscritto alla Pia Unione a tutti gli effetti, dal giorno in cui il suo cognome e nome è registrato nell'Archivio dell'Ufficio Centrale . Tale data figura sempre sul Diploma di iscrizione . Sono un sacerdote che a suo tempo ricevette il diploma di Decurione firmato dal servo di Dio Don Filippo Rinaldi. Con mia pena debbo dire che questo diploma andò smarrito nel trasloco dalla parrocchia dove ero fino a tre anni fa e dove non ci sono i Salesiani . Ora sono arciprete in una città dove esiste un fiorente Istituto Salesiano. Domando: r° Posso essere certo di appartenere ancora alla Pia Unione? 20 Essendo stato nominato Decurione nella parrocchia dov'ero prima, hoo ancora le medesime funzioni direttive nella mia nuova sede? 1- L'aver smarrito il diploma non le toglie l'appartenenza alla Pia Unione . Lei può sempre chiedere un duplicato del suo diploma, e lo può fare tramite il Delegato salesiano dei Cooperatori dell'Istituto salesiano della sua città . 2 - È ancora decurione della Pia Unione . Quindi potrà lavorare con zelo ed efficacia per lo sviluppo e diffusione della Pia Unione nella sua parrocchia, ricordando che, secondo il pensiero di Don Bosco, i cooperatori salesiani sono un validissimo aiuto nelle mani del parroco . Essi quindi saranno ben lieti di essere a sua disposizione per tutte le opere di bene della sua parrocchia . Don Bosco nel mondo Una Casa per apprendisti Nel quartiere Wetzelsdorf di Graz è stata inaugurata la v Casa per l'apprendista », intitolata a Giulio Raab, Cancelliere della Federazione Austriaca, in memoria della liberazione dallo straniero e in riconoscenza per la ricostruzione della Patria . La Casa fu fatta costruire dalla Camera del Commercio e dall'Ente che promuove lo sviluppo economico . Alla cerimonia inaugurale parteciparono le maggiori Autorità dello Stato e della Stiria . La Casa è stata affidata ai Salesiani . Questa iniziativa partì dal Cancelliere stesso, che volle - come disse nel discorso inaugurale procurare agli apprendisti una casa che sostituisca la famiglia e dia loro un'educazione basata sull'amore e sulla religione, in modo che siano fortificati nei sani princìpi e si tengano saldi in mezzo ai tanti pericoli della grande città. Il complesso degli edifici occupa 50 .000 mq . Quando saranno ultimati i lavori, la Casa potrà accogliere circa 350 apprendisti . L'attrezzatura è delle più moderne . li Cardinal Piazza, i Salesiani e la "Chiesa del silenzio" Sua E v, . il Card. Piazza, visitatore straordinario nel Belgio per le famiglie dei profughi europei e delle vittime di Marcinelle, onorava di una sua visita l'Istituto Don Bosco di Tournai, che ospita un bel . gruppo di giovani profughi da Paesi d'oltre cortina e Ho ascoltato commosso - disse tra l'altro l'illustre Porporato -- la voce di uno di questi giovani, e ho sentito in questa voce vibrare i vivi sentimenti di riconoscenza a Dio e verso coloro che sono i ministri della Provvidenza nell'accogliere questa gioventù che ha dovuto esulare dalle proprie Patrie sotto l'impeto della persecuzione, per trovare qui un avvenire migliore . . . Questo collegio mi sembra che sia come un capitolo bello e luminoso dell'apologia della carità cristiana . Il grande cuore di Don Bosco, che si è aperto sempre verso i giovani e ha preparato delle opere meravigliose in tutte le Nazioni del mondo per aiutare la gioventù a vivere cristianamente e a mettere una base solida per l'avvenire, sembra che qui palpiti nei cuori dei suoi degnissimi figli, ai quali va la mia ammirazione e riconoscenza ... Qui, cari figliuoli, avete assicurata l'educazione cristiana e il vostro migliore avvenire . Qui voi vivete lo spirito, l'atmosfera dei collegi di Don Bosco, dove fiorisce una gioventù magnifica, che co - OAKLEIGH (Australia) L'Arcivescovo di Melbourne, Sua Eccellenza Mons . Daniele Mannix, nonostante i suoi 93 anni di età, volle benedire le nuove costruzioni del Collegio salesiano, che porta il suo venerato nome . S . E, parlò con grande calore del bene fatto dai Salesiani in tutte le parti del mondo, ma specialmente in Australia, dove l'incremento della popolazione, dovuto a forte immigrazione, ha creato nuovi e assillanti problemi per l'educazione della gioventù, che i Salesiani aiuteranno a risolvere nello spirito e col metodo di Don Bosco . 453 stituisce il nerbo dei popoli cattolici . Voi qui con l'educazione cristiana ricevete anche quel sapere tecnico che è indispensabile per provvedere domani a una onesta esistenza . Quindi avete dinanzi un avvenire sereno . Comprendo il dramma di ciascuno di voi, come comprendo la tragedia dei vostri dilettissimi popoli ; ma siete voi che domani, quando cadrà questa barriera di ferro e ritornerete alle vostre Nazioni (è ciò che noi affrettiamo con le preghiere e coi nostri voti), quando trionferà la libertà di Cristo, porterete ai vostri popoli il soffio della gioventù preparata in collegi come questo per cooperare all'avvenire delle vostre Patrie . Questo mio incontro entra negli scopi del mio viaggio, che è appunto di portare una parola di conforto ai rifugiati di tutte le Nazioni che si trovano nel Belgio . Non poteva quindi mancare la, visita a questo collegio salesiano e sono lietissimo di esprimere anche la mia ammirazione all'Opera e ai Salesiani che la conducono con tanto spirito di zelo e di carità, e a tutti i benefattori che vengono loro incontro .. . Il Signore darà il più largo compenso ai figli di Don Bosco . È un'opera meravigliosa che essi compiono e non potrà non attirare sopra di loro, sopra la grande Società salesiana e anche sii questa Diocesi che offre generosa ospitalità, le benedizioni del Signore » . 50° dell'opera salesiana di Macao Quest'anno i Salesiani di Macao hanno commemorato il cinquantenario dell'Opera salesiana in città . Per l'occasione tutti gli allievi dei tre Collegi salesiani e una larga rappresentanza dei cinque collegi di Hong Kong, numerosi ex allievi e cooperatori si riunirono nella chiesa parrocchiale di S . Lorenzo per ascoltare la S. Messa celebrata da S . E . Mons. Policarpo da Costa Vaz, Vescovo diocesano, che parlò della provvidenziale opera salesiana nella piccola colonia portoghese, donde si diffuse per tutta la Cina, raggiungendo anche il lontano Siam . Tra le varie manifestazioni della giornata ebbe luogo la benedizione di alcune macchine tipografiche, munifico dono del cooperatore salesiano dott . Pietro Giuseppe Lobo . Il Vice Camerlengo di S . R. Chiesa e le nostre Scuole professionali L'Opera salesiana di Pangim-Goa celebra il suo primo decennio . Questa fondazione si deve alla bontà e generosità del Patriarca di Goa di allora, che accolse alcuni Salesiani espulsi dall'India durante l'ultimo conflitto e con essi largheggiò in aiuti materiali e morali per metterli in grado di rendersi utili alla gioventù Goanese . Egli apprezzava assai i Salesiani perché aveva avuto modo di conoscerli quando era Vescovo di Macao . I figli di Don Bosco, grati per tanta bontà gli avevano promesso di fondare una Scuola professionale, che avrebbero dedicato al suo nome . Quest'anno il munifico Patriarca di dieci anni fa, S . E . Mons. José da Costa Nunes, nella sua alta dignità attuale di Vice Camerlengo di S . R. Chiesa. è tornato a far visita a Goa e ha avuto il conforto di vedere realizzata la promessa dei figli di Don Bosco in una bella Scuola, professionale affollata di giovani, e di benedire una moderna Heidelberg, che lavorerà alla diffusione del pensiero cristiano . Scuola professionale SAN DOMENICO SAVIO Alla Scuola statale S . Domenico Savio di BORGO SAN PIETRO a MONCALIERI (Torino) si è aggiunta la Scuola professionale serale S . Domenico Savio, che ospita SO aggiustatori meccanici . All'inaugurazione del nuovo anno, la domenica 4 novembre, assistettero, con Stia E. Mons. Arduino, l'on . Bovetti, sottosegretario alla difesa, il presidente della Provincia prof . Grosso e altre illustri personalità . Il cooperatore salesiano Virginio Trina, fondatore e direttore della Scuola, dichiarò che l'opera s'ispira a Don Bosco, dei quale si pratica con successo il metodo educativo, mentre S. Domenico Savio è presentato agli allievi quale modello . Al sig. Nicolò Bussetti, munifico donatore dell'artistica statua in bronzo raffigurante il ragazzo santo, fu consegnata la croce di cavaliere della Repubblica . CILE-SANTIAGO Il Presidente della Repubblica, signor Ibanez, abbraccia commosso il nostro Don Lòpez per dimostrare la sua riconoscenza ai Salesiani, i quali hanno coltivato con successo nella fredda provincia di Magellano il grano siberiano, che viene anche a basse temperature e che entro dieci anni potrà dare un raccolto sufficiente per tutta la regione australe del Cile .Lafotusc a,per ordine del Presidente (lo dice anche il suo atteggiamento e il mazzolino di frumento che tiene in mano), il quale ha voluto documentare la stia compiacenza per questa nuova benemerenza dei Figli di Don Bosco . INDIA Un " Centro di aiuto sociale " a Madras Mentre i capi politici dell'India oggi generalmente criticano l'opera dei missionari, il dott . Swamy, sindaco di Madras, vuole che il suo popolo sia grato a un benemerito sacerdote « per i grandi servizi da lui resi a sollievo dei poveri » . Don Mantovani, parroco salesiano, dirige infatti un e Centro di aiuto sociale», che svolge molteplici attività. Distribuisce gratuitamente latte a bambini e a vecchi, gestisce una cucina popolare per i disoccupati, provvede vestiario ai più bisognosi, ha una clinica medica gratuita, manda infermiere religiose a visitare gli ammalati poveri a domicilio, ha organizzato un ospedale mobile per i quartieri più poveri della città, avvia i ragazzi bisognosi a orfanotrofi e a convitti, provvede abitazione e aiuto agli ammalati e ai senzatetto, ha una scuola serale gratuita, una sala di lettura e una biblioteca popolare . Il dott. Swamy elogia altamente l'opera del parroco salesiano e dei soci della Conferenza di S . Vincenzo, che compiono praticamente tutti i servizi necessari ad alleviare le sofferenze dell'umanità, insiste perchè tutti diano a questo benefico « Centro » aiuto materiale, fisico, medico e in qualunque altra forma, come farà egli stesso nella sua qualità di sindaco, felice di collaborare ad un'opera così altamente sociale . (sotto) Monumento eretto in memoria dei 21 giovani del Liceo Don Bosco di SANTIAGO (Cile), di Don Morra e del prof . Alcaíno, che caddero vittime della tormenta sulla Cordigliera delle Ande il 7 luglio 1953 . Qui i parenti delle vittime assistono alla S . Messa di suffragio . Visita del Fondatore delle Case Cheshire per incurabili all'Orfanotrofio di Kaptadi (India) Il capitano Leonardo Cheshire era Osservatore Britannico quando, il 19 agosto 1945, venne sganciata su Nagasaki la bomba atomica che causò la morte di 26 .000 Giapponesi . Convertitosi alla Chiesa Cattolica fin dal 1948, si dedicò alla fondazione di case per incurabili . Trovandosi lo scorso agosto a Katpadi per studiarvi la fondazione di una «Casa Cheshire », volle visitare il nostro grande Orfanotrofio, dove lasciò scritto sul registro delle visite : «Questa è la mia prima visita ad una casa salesiana . La più forte e incancellabile impressione provata fu la felicità che notai in tutti ; fatto questo che non mi aspettavo e che ha fatto felice anche me, e m'ha messo in cuore il desiderio di ritornare ancora in mezzo a voi, perchè mi sono trovato veramente in famiglia . Grazie! ». * EL SOL DEL PERÙ ai Salesiani di Piura Dal 20 al 23 settembre u . s. il collegio salesiano di Piura commemorò il cinquantenario della sua fondazione con la partecipazione di S. E. Mons . Federico Pèrez Silva, .Victor esvdiPura,eglEc ntismVecovalsinM Alvarez e Mons . Otoniel Alcedo, del Rev.mo sig . Ispettore Don Carlo Orlando e delle autorità. Nella giornata della gioventù, gli alunni di tutti i centri studenteschi della città assistettero alla Messa nel cortile del Collegio . In quella dei Cooperatori si scoperse una lapide a ricordo degli insigni cooperatori della prima ora. La giornata degli Ex allievi riunì attorno ai Salesiani una folla imponente. Sentitissimo fu l'omaggio reso al compianto Vescovo salesiano Mons. Chirichigno, primoVescvdlaità,chevol onorare la sua memoria dedicandogli una via. I festeggiamenti cui minarono con il pontificale di Mons . Alcedo, al quale la brillante allocuzione di Mons . Alvarez e l'esecuzione diunaMespolficadrte coro del Seminario Domenico Savio e dei cantori del Collegio diedero straordinaria solennità . Ambita conferma della stima che gode l'opera salesiana di Piura fu la decorazione di « El Sol del Perù », concessa al collegio dal Ministro degli Esteri. Per lo zelo di un Parroco e per la fede e la generosità dei fedeli, a ORZIVECCHI (Brescia) è sorto il nuovo Oratorio festivo, che per l'imponenza, la funzionalità e l'ampiezza degli ambienti è uno dei più belli della Diocesi . Le tredici spaziose aule catechistiche che si allineano al primo piano dicono l'alta finalità della modernissima sede di ricreazione per la gioventù . Il titolo di Oratorio S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio rivela lo spirito di cui lo zelante Arciprete don Battista Caffi e i suoi degni collaboratori improntano la loro opera educativa . E 14 ottobre scorso S. E . Mons. Tredici, Vescovo di Brescia, lo inaugurava solennemente . 455 L'opera di una insigne Cooperatrice La Nobildonna Caterina de Urquijo de Oriol, generosa cooperatrice salesiana, ideò per l'Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice un vasto Aspirantato con annesse opere popolari a El Plantío di Madrid . Sorse così un grandioso edificio sormontato da una bellissima statua di Maria Ausiliatrice, arricchito di tutte le comodità moderne e con attrezzatura completa per l'insegnamento EL PLANTIO-MADRID - Questo grandioso complesso edilizio delle Figlie di professionale . Maria Ausiliatrice, che ospita le più svariate opere sociali, è dovuto alla munifica La munifica Signora non ebbe carità dell'insigne Cooperatrice salesiana signora Oriol-Urquijo . però il conforto di veder attuato il suo progetto, perchè chiamata da Dio al premio delle sue esemplarissime virtù . Il marito, sig . Giuseppe Luigi de Oriol, ne raccolse gl'ideali di carità, eseguendo con fedeltà e amore i lavori di costruzione e di arredamento . Il 23 settembre u . s. ebbe luogo l'inaugurazione . Il Vescovo Ausiliare di Madrid benedisse l'ampia cappella, ne consacrò l'artistico altare e vi celebrò la prima Messa, alla presenza dell'illustre sig. de Oriol con la numerosa famiglia e altri rappresentanti della nobiltà spagnola . Nell'accademia che seguì, si potè conoscere, attraverso l'apposita filmina, l'Opera completa, secondo il pensiero della compianta Fondatrice : aspirantato, scuola gratuita per le fanciulle del paese e dintorni, laboratorio con diverse specializzazioni, refettorio gratuito, corsi per madri di famiglia, dispensario . Fu pure rievocata l'eletta figura della nobile Signora, mirabile esempio di madre cristiana, che seppe donare alla Chiesa una figlia claustrale tra le Carmelitane ; alla Patria un eroe e numerosi altri figli d'integerrima condotta, che collaborano col padre nel movimento industriale spagnolo e nel sostegno di molte opere di beneficenza . Dell'esimia Cooperatrice venne anche rivelato il virtuoso gesto dell'offerta dei suoi gioielli alla chiesa, perchè fossero trasformati in cinque grandi e preziosi ostensori . eG ' ~ 4_, a 4 't/1J la Rivista che Don Bosco ha ,fondata or sono 104 anni col titolo «Letture Cattoliche» . istruisce, diverte, rende migliori! Cooperatori! Amici di Don Bosco! « Meridiano 12 » non manchi in nessuna delle vostre famiglie! Abbonate le persone care : sarà il dono più utile e interessante! -17 Compilate e spedite l'annessa cartolina! Vi giungerà la Rivista senz'altro incomodo . Verserete l'importo dell'abbonamento -~ in L. 1200 alla consegna dei numero di gennaio . MERIDIANO 12 via Maria Ausiliatrice, 32 . Torino (709) c . c . p. 2/9562 456 i SUPPLICHE ALL'AUSILIATRICE per i fratelli d'ungheria Per i fratelli Ungheresi, tanto dolorosamente provati dagli ultimi tragici avvenimenti, fu tenuta, domenica 4 novembre, nella nostra Basilica una funzione di suffragio e di propiziazione . Erano presenti alla mesta cerimonia i membri del Capitolo Superiore della Società salesiana con S . E . Mons . Arduino, espulso dalla Cina comunista ; gli on . Bovetti e Stella, il comm . Vidili, l'avv . Brusa e una grande folla orante . Più viva e sentita riuscì la sacra funzione per la presenza di cittadini ungheresi residenti a Torino e di esuli di altre Nazioni soggette al comunismo, quali la Lituania, l'Ucraina, la Cecoslovacchia e la Jugoslavia . Giovani lituani in bianca divisa facevano guardia d'onore al drappo funebre steso in presbiterio, mentre i vessilli delle varie Associazioni circondavano, quasi in atto d'-omaggio, la Bandiera bianca rossa e verde d'Ungheria, adorna della corona e della croce di S . Stefano, emblemi che nei secoli avevano guidato i Magiari alle vittorie per la libertà della Patria e dell'intera Europa . Celebrò la S . Messa per la sua Patria infelice il Catechista Generale della Società salesiana, Rev .mo Don Giovanni Antal . Al Vangelo parlò il nostro Don Rebesco . Egli esordì rifacendosi alle parole della generosa madre dei Maccabei, che sebbene straziata nelle carni dei suoi sette figliuoli, pure trovava la forza per manifestare la sua gioia commossa nel vederli tanto impavidi e coraggiosi. Così «noi tutti - diceva l'oratore - mentre proviamo nell'animo uno strazio indicibile per il sangue che dilaga in Ungheria, restiamo sbalorditi di fronte al coraggio indomito di cui danno prova, al cospetto del mondo intero, i cittadini di quella nobile Nazione» . E proseguiva affermando che la storia d'Ungheria mostra chiara l'alta missione che Dio ha assegnato a quel popolo, quella cioè di essere il baluardo della Cristianità contro i nemici di Cristo . Anche al presente la fierezza nativa non si è spenta in quei petti generosi, che per riconquistare la libertà sono insorti compatti . Ma non è soltanto l'anelito alla libertà - continuava l'oratore il movente delle eroiche gesta, ma anche il vivo sentimento di fede . Lo si desume dal fatto che la sollevazione è cominciata con la demolizione del monumento inalzato all'orrido tiranno che aveva ridotto l'Ungheria in disperata servitù . E proprio per erigere questo monumento era stata rasa al suolo una chiesa cara al cuore di ogni Ungherese, la cosiddetta Regnum Marianum, il tempio cioè di Maria, regina dell'Ungheria . Ora, mentre la statua del despota veniva rovesciata a terra, alte grida si levavano a chiedere che la chiesa venisse ricostruita . Di tale attaccamento alla loro Regina sono prova tutte le battaglie che gli Ungheresi hanno Il Rev .mo Catechista Generale dei Salesiani Don Giovanni Antal, Ungherese, offre per la sua martoriata Patria il santo Sacrificio all'altare di Maria Ausiliatrice . combattuto nei secoli al servizio di Maria e a difesa della fede : Belgrado, Buda, Vienna, Zentha e Petervaradino . A questo punto l'oratore, fra l'intensa commozione dei presenti, faceva l'appello dei popoli assoggettati al giogo comunista e ad uno ad uno li raccomandava alla pietosa intercessione di Maria . Riprese poi la celebrazione del santo Sacrificio, che i cantori della Basilica, diretti dal M .0 Don Lasagna, resero più devoto con i loro canti di invocazione e di suffragio . Al termine della Messa il Rev .mo Don Antal ringraziò con parola rotta dal pianto i presenti per la carità usata verso la sua Patria e chiese con insistenza che le preghiere venissero continuate affinchè i suoi compatrioti ricevessero forza a superare la durissima prova. Quindi S . E. Mons . Arduino impartì l'assoluzione al tumulo . La cerimonia lasciò nell'animo di tutti un senso di vivissima commozione . DON BOSCO apre le braccia a ottanta ragazzi e fanciulle profughi dall'Ungheria. Essi vengono accolti negli Istituti Salesiani e in quelli delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dove l'affetto da cui si sentono circondati è balsamo alle ferite aperte nei loro cuori dalla sanguinosa tragedia che si è abbattuta sui loro capi innocenti. 457 S. E . MON'S. GUGLIELMO PIANI Delegato Apostolico nel Messico L a vita di questo eminente Figlio di Don Bosco si può paragonare ad un astro di prima grandezza, chiaro nel suo sorgere, luminoso nel meriggio, radioso al tramonto . Quando infatti il parroco di Martinengo (Bergamo), dove era nato il 16 settembre 1875, lo presentò a Don Bosco, lo definì «un giovanetto che promette molto » ; quando si spense nella capitale del Messico, i giornali uscirono con titoli a piena pagina, come questi : «La vita di un Santo » « È morto un Santo » . Il 1° ottobre del 1887 Guglielmo Piani ebbe nell'Oratorio di Valdocco il suo primo incontro con Don Bosco, del quale potè vedere gli ultimi sprazzi di santità, sentendosi fortemente attratto alla vita salesiana . Ricevuto l'abito religioso dalle mani del ven . Don Rua e consacratosi a Dio subito con voti perpetui il 3 ottobre 1891, fu inviato a compiere gli studi filosofici presso l'Università Gregoriana di Roma, dove si laureò il 25 luglio 1894 . Il ven . Don Rua volle appagare le sue aspirazioni missionarie inviandolo in un primo tempo a lavorare tra gli aspiranti e novizi di Las Piedras nell'Uruguay, sotto la saggia direzione di chi sarà poi l'Arcivescovo Mons . Felice Guerra, tuttora vivente . Di quel periodo S . E . Mons . Riccardo Pittini, Arcivescovo di Santo Domingo, scrive : « Il eh . Guglielmo Piani fu per la casa un vero regalo : il suo esempio fu per noi chierici uno stimolo e una guida . . . » . Il 15 maggio 1898 l'Arcivescovo di Montevideo lo consacrava sacerdote . Nel 1900 successe a Don Guerra nella direzione della casa e due anni dopo venne eletto maestro dei novizi . Aveva solo 27 anni di età . Eppure, attesta Mons . Pittini, « durante undici anni uscì dalle sue mani un manipolo di salesiani, che furono e sono l'orgoglio della Congregazione nell'Uruguay » . N ei 1911 l'Uruguay lo perdette, ma lo guadagnò il Messico, che lo ebbe Ispettore ideale . In un'epoca assai turbolenta per quella nazione governò l'Ispettoria per dieci anni, durante i quali ebbe il grave dolore di veder chiudere tutti gl'istituti salesiani, tranne quello della capitale ; ebbe però la gioia di riaprirli, passata la tormenta rivoluzionaria, e di mandare i primi salesiani messicani a studiare in Italia . Nelle ore della prova lo sorresse sempre il suo tenero e ar458 n . 16 settembre 1875 t 27 settembre 1956 dente amore alla Vergine, alla quale si era consacrato firmandone l'atto col proprio sangue . Nel 1922 Benedetto XV lo elesse Vescovo Ausiliare dell'Arcivescovo di Puebla ; egli però, nella sua umiltà e prudenza, preferì rinunziare a quella dignità, non essendo nativo del luogo . Ma una lucerna così luminosa doveva essere posta sul candelabro . Ci pensò Pio XI appena eletto Papa, elevandolo in quello stesso anno alla dignità di Vescovo Titolare di Drama e Delegato Apostolico nelle Filippine . Nel delicato e alto ufficio di Rappresentante del Papa, che tenne per 26 anni, organizzò la gerarchia ecclesiastica raddoppiando il numero delle diocesi -e promosse con tutti i mezzi suggeriti dal suo ardente zelo la vita cristiana nel popolo . Al suo arrivo vi erano solo due seminari propriamente detti, ambedue a Manila e con pochi alunni ; Mons . Piani ottenne che tutte le Diocesi avessero il loro seminario . A lui si deve pure la fondazione del Seminario Centrale della Università Pontificia di San Tommaso a Manila, con le facoltà di Teologia, Filosofia, Diritto Canonico, ecc . S ua Eccellenza Mons . Laravoire Morrow, che gli fu segretario in quegli anni e che ora regge con zelo la diocesi di Krishnagar nel Bengala (India), parla anche dei mirabili esempi di virtù ammirati nel compianto Mons . Piani . Si alzava sempre, senza fallo alle 4,30, anche se la sera precedente si era ritirato tardi . Faceva la meditazione in comune col suo segretario, celebrava la S . Messa e ne sentiva una seconda . A pranzo si leggeva una pagina di Vangelo, gli Atti dei Superiori di Torino o il Bollettino Salesiano e il Martirologio, a cena un'altra pagina del Vangelo e il Necrologio salesiano . Prima di cena Rosario col personale di servizio, « Buona Notte» a tutti, quindi lettura spirituale e preghiere della sera col segretario . Il suo amore a Maria Ausiliatrice fece sì che la divozione alla nostra Madonna divenisse molto popolare nelle Filippine . Ottenne dai Vescovi che Maria Ausiliatrice fosse dichiarata Patrona secondaria delle Isole . In molte parrocchie fu eretta l'Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice . Egli poi aveva affidato a Lei tutta la sua missione proclamandola «vera Delegata delle Filippine » . Mons . Morrow celebra pure il suo straordinario spirito di povertà, che non gli permise mai di prendersi un lusso o una comodità non necessaria ; la sua longanime carità, che lo spingeva ad amare e a beneficare con bontà tutta sua anche quelli che non gli volevano bene ; il suo zelo sacrificato, che gli faceva occupare le ore della siesta, dall'1,3o alle 3 pomeridiane (si pensi al caldo di Manila!), nel fare Catechismo e preparare alla prima Comunione gruppi di bambini e di bambine poveri, dei quali teneva regolare registro . I personaggi che capitavano casualmente alla Delegazione in quelle ore, ri manevosrpilvedtanigoe poveramente vestiti aggirarsi nella sede del Rappresentante del Santo Padre . Non a torto sua Eccellenza Mons . Egidio Vagnozzi, Nunzio Apostolico delle Filippine, parlando di Mons . Piani, lo chiama sempre: « Il mio santo Predecessore » . N el lungo periodo della sua Delegazione Filippina il Papa lo incaricò due volte di visitare la Chiesa nel Messico : Tali incarichi di fiducia da parte del Vicario di Cristo preludevano alla nuova dignità di Delegato Apostolico nel Messico, che gli fu conferita tre anni dopo . Ricco di esperienza e maturo in santità, svolse questa delicata missione con immenso vantaggio della Chiesa messicana e della stessa Nazione . Prudenza somma, discrezione a tutta prova, tatto squisito e carità senza limiti furono le sue armi di vittoria contro gli ostacoli che si frapponevano alla sua azione apostolica, sicchè divenne ben presto padrone dei cuori . Il 19 agosto 1955, al compiersi del suo ottantesimo anno di età, S . S . Pio XII, felicitandosi col degnissimo suo Rappresentante per i frutti preziosi della sua azione diplomatico-religiosa, lo nominava Assistente al Soglio Pontificio . Compiuti gli 8o anni, Mons . Piani cominciò a declinare . La notte del 30 maggio fu colto da un infarto cardiaco, che si ripetè la notte del 27 settembre . Monsignore, presentendo prossima la fine, chiamò il segretario e lo pregò di dargli la benedizione di Maria Ausiliatrice e l'Estrema Unzione . Accorse anche il medico, ma alle 4,10 del mattino il venerando Presule, con la stessa serenità che lo aveva accompagnato tutta la vita, lasciava la terra per il Cielo . S i sarebbe voluto seppellirlo nella Basilica di N . S . di Guadalupe, il grande e celebre santuario del Messico e dell'America Latina, ma per i lavori di restauro in corso, fu scelta la cappella di N . S . di Guadalupe nella cattedrale . Dopo la sua morte si levò un coro unanime di lodi alla sua memoria S . E . Mons . Michele Dario Miranda, Arcivescovo Primate del Messico, dopo il solennissimo funerale affermò : « Nei giorni in cui la Chiesa del Messico e il Messico con la Chiesa soffrirono prove in cui era necessario risplendesse la verità, il Romano Pontefice ricercò l'Apostolo salesiano e lo fece ritornare nel nostro paese . Mons . Piani comprese la realtà meravigliosa, benchè dolorosa, della nostra Patria e in base alla sua opera si produsse il più importante documento per la Chiesa messicana, la Firmissimam constantiam, che servì per la sua resurrezione » . E descrittane la grande amabilità, conchiuse commosso : «Oh, sì, tu fosti un altro S . Francesco di Sales! Rimani fra noi con le tue spoglie mortali : sarai sempre un saldo vincolo di unione tra il Messico e Roma » . Dopo la sepoltura, a cominciare dagli Ecc .mi Vescovi presenti, vi fu una generale richiesta di oggetti appartenuti al venerato Estinto, da conservarsi più come reliquie che come ricordi . Frattanto continuava il coro delle lodi . Sua Ecc . Mons . Sergio Mendez Arceo dichiara che : « Mons . Piani è stato un Rappresentante del Papa impareggiabile, non uguagliato in passato e difficilmente uguagliabile per l'avvenire» . E Mons . Gaetano Alibrandi, attuale Consigliere della Delegazione Apostolica, attesta: « Poco tempo ho vissuto con lui ; sufficiente però per apprezzare la grandezza del suo animo, la luminosità del suo pensiero, i riflessi della sua ricca esperienza . Ho visto soprattutto armoniosamente fuse in lui l'abilità e signorilità del diplomatico esperto e la virtù del Religioso perfetto » . N el suo testamento, che scrisse a Manila il 3 ottobre 1943, nel 52° anniversario della sua professione religiosa, si leggono espressioni mirabili, rivelatrici della sua nobile e grande anima, tutta tesa al servizio di Dio e della Chiesa, fiera di appartenere alla grande famiglia di S . Giovanni Bosco . E veramente Mons . Guglielmo Piani fu una grande figura di uomo e di salesiano, di missionario e di vescovo, di diplomatico e di santo, degno di rappresentare il Vicario di Gesù Cristo in due nobili Nazioni . 45 t) C/ affe I . Abbiamo parlato col Vescovo dei Kivari Ai primi di settembre giungeva fra noi il venerando Vicario Apostolico di Mendez (Equatore), S . E . Mons . Domenico Comin, proprio nell'imminenza del suo ottantaduesimo genetliaco . Sua Eccellenza è uno di quei grandi missionari che stanno degnamente accanto alle figure giganti di evangelizzatori, quali il Card . Cagliero, Mons . Fagnano e Mons . Costamagna, del quale è degnissimo successore . Egli rappresenta e impersona le fatiche e le glorie di un cinquantennio di attività missionaria svolta fra i fieri indigeni delle foreste equatoriane, i Kivari . Da 54 anni egli lavora nell'Equatore, da 36 è Vicario Apostolico di Mendez, essendo stato eletto e consacrato nel 1920 . Ha le doti del Capo, del Pioniere, soprattutto dell'Apostolo secondo il cuore di Don Bosco . Sebbene sia molto restìo a parlare e preferisca il silenzio operoso, come sempre ha fatto, siamo riusciti a raccogliere dalle sue labbra alcune notizie sulla sua Missione . Croci Il cammino della Missione di Mendez, in poco più di 60 anni in cui vi lavorano i missionari salesiani, è seminato di croci, materiali e morali . Prima fra tutte la perdita di Don Savio, il capo-spedizione che, fulminato da una polmonite, moriva durante il viaggio, oltre i 4000 metri, mentre attraversava le Ande per raggiungere la capitale della Repubblica . Mons . Costamagna, che ne prese più tardi il posto in qualità di Vicario Apostolico, fu impedito di entrare nel territorio della Repubblica . Soltanto molto tardi, e per breve tempo, vi potè metter piede . Tuttavia non ebbe mai la soddisfazione di poter entrare nella vera e propria Missione . Più di un missionario sacrificò la vita per quelle anime . Basti accennare alla tragica scomparsa del giovane e zelante missionario salesiano parmense, Don Angelo Rouby, scomparso tragicamente travolto dalle acque di un fiume con la sua canoa, insieme al confratello 4.60 coadiutore Bigatti, in un viaggio di escursione missionaria . Ma più grave di tutte la croce di una ostinata sterilità del lavoro missionario . Quanti anni dovettero passare prima di raccogliere i frutti di tanti sudori, fatiche, sacrifici! In tutto il vasto territorio del Vicariato i missionari salesiani dovettero cominciare da zero e creare dal nulla la civiltà in tutti i suoi settori . Mons . Comin un giorno si lamentò con S . Pio X di tante difficoltà e di tanta apparente sterilità . Il Santo Pontefice ebbe parole profetiche sui frutti che avrebbero raccolto in avvenire . Strade La prima grande difficoltà del Vicariato di Mendez - ci dice Mons . Comin - sono le vie di comunicazione . Nell'interno della Missione il miglior mezzo, per la maggior parte dei viaggi, è ancor oggi il cavallo di S . Francesco . I primi missionari intuirono che l'avvenire della Missione, la possibilità stessa dell'evangelizzazione, dipendeva dalle vie di comunicazione, e vi si dedicarono con eroico sacrificio . L'opera maggiore in questo campo fu compiuta da Don Albino Del Curto - «Padre Albino » - divenuto popolarissimo in tutta la Repubblica, con la costruzione della mulattiera El Pan-Mendez, impresa veramente titanica, se si pensa alle difficoltà incredibili superate e all'esiguità e meschinità dei mezzi di cui poteva disporre un povero missionario . Quando Don Albino Del Curto venne a morire (30 maggio 1954), la Repubblica dell'Equatore, con spontaneo e delicato sentimento di riconoscenza aperse una sottoscrizione per l'erezione di un monumento a colui che, aprendo quella via di comunicazione, aveva per sempre conquistato e assicurato alla patria equatoriana nuove ubertose province . Un altro missionario che seppe costruire strade e ponti fu l'indimenticabile Giacinto Pancheri, salesiano coadiutore dei primi tempi, divenuto anch'egli famoso in tutto l'Equatore . Oggi un rapido progresso è stato fatto, e molte difficoltà sono state superate grazie all'aviazione, che connette con servizi regolari, la capitale con le foreste orientali . Case Per avere un'idea dei sacrifici e del lavoro compiuto dai nostri missionari, si pensi che le prime case della Missione, grossolanamente costruite con palizzate di legno e coperte di paglia, non erano molto diverse dalle capanne kivare . Bastava uno dei frequenti acquazzoni tropicali perchè dentro vi piovesse come fuori . Lo stesso Mons . Comin ci racconta che, visitando la Missione di Gualaquiza, di notte, quando pioveva, era costretto a dormire con l'ombrello aperto sul letto . Con lunga pazienza e interminabili sacrifici i missionari cominciarono a migliorare le costruzioni, riuscendo a fabbricare con mezzi rudimentali prima le tegole, poi i mattoni, e infine * Don Ghinassi, uno dei missionari più benemeriti per l'opera di penetrazione che da 3o anni svolge tra i Kivari, posa tra le prime due famiglie cristiane di JAUPI, il posto più avanzato della Missione. Evidentemente la costruzione di una chiesa nelle selve di MENDEZ è un'impresa ardita ; ma i nostri missionari sanno di avere a disposizione la Provvidenza e. . . le borse dei buoni . Le Kivarette del laboratorio delle Figlie di Maria Ausiliatrice missionarie a MENDEZ, emulano per condotta e profitto le loro compagne dei paesi civili . 4t Il missionario salesiano coadiutore Fabiano Bonato è il classico suonatore di fisarmonica e perciò l'idolo dei Kivaretti di SEVILLA DON BOSCO . 461 anche il cemento armato . Sorsero così chiese, ospedali, scuole . Dove prima imperava la giungla, ora sorgono ridenti villaggi che s'avviano a divenire città . Mendez, che all'inizio non era che un nome scritto sulla carta geografica, oggi conta con i dintorni circa 10 .000 abitanti . Il lavoro missionario Ma tutte queste difficoltà sono rose in paragone delle difficoltà psicologiche e morali che si oppongono all'evangelizzazione dei Kivari . È più facile vincere la selvatichezza della natura bruta che la selvatichezza della natura umana . Era tale la psicologia atavica di quegli indigeni che non si trovava nessun mezzo per far presa su di loro . Passarono anni e anni senza sensibili risultati . Mens . Comin pensò allora, di applicare in pieno ratori . Per questo bisogna tenerli in Missione finchè siano in grado di fondare una famiglia, assisterli e seguirli anche quando si allontanano dal missionario, non solo moralmente, ma anche economicamente . Appena sorto in grado di lavorare, si muniscono di un libretto di lavoro e di risparmio in modo che, giunti al momento del matrimonio, abbiano il loro gruzzolo per avviare la famiglia, con un margine per l'immediato avvenire . E così si abituano al lavoro e al risparmio prendendo amore a questo genere di vita regolato e civile . Ogni anno è un bel gruppo di famiglie cristiane che si formano e stabiliscono la loro dimora attorno alla chiesetta della Missione . In alcuni centri, per esempio a « Sevilla Don Bosco», sono sorti degl'inferi villaggi cristiani kivari, costruiti con criteri moderni . Ogni famiglia ha la sua linda casetta, una delle tante che sorgono allineate lungo ampie strade, con lotti di terreno in esclusiva proprietà dei kivari stessi . L'agricoltura e soprattutto l'allevamento del bestiame hanno compiuto il miracolo di vincere il nomadismo kivaro, che rendeva tanto difficile la cristianizzazione di queste tribù . Le urgenze dell'ora La nativa fierezza ai questi due Kivari di SUCUA è ormai addolcita dalla civiltà e dalla religione apprese dai missionari di Don Bosco . il metodo di Don Bosco : cominciare dai piccoli per arrivare ai grandi . Aprire degli ospizi in tutti i centri di Missione, raccogliervi quanti più ragazzi kivari fosse possibile, educarli, istruirli, formarli cristianamente per creare in seguito delle famiglie cristiane . Ancora una volta il metodo di Don Bosco si è rivelato prodigioso . Anche qui non mancarono le difficoltà . La nostalgia della foresta assaliva d'improvviso quelle povere animucce che sparivano e rientravano nelle loro capanne . Nè i parenti si preoccupavano di rimandarli :, anzi talora, ancor oggi, bisogna che il missionario paghi i genitori perchè lascino i figli alla Missione . Tuttavia la carità di Don Bosco pian piano ebbe ragione di tutti gli ostacoli . Ora i ragazzi interni nelle varie Missioni del Vicariato sono ben 1200 e vanno crescendo sempre più di numero e soprattutto nell'attaccamento alla Missione . S'impartisce loro l'istruzione scolastica e professionale e si avviano a divenire onesti lavo2 L'attuale sviluppo della Missione è consolante e promettente . I principali centri cominciano a godere dei benefici della civiltà cristiana e moderna, non esclusi gl'impianti elettrici e le attrezzature di macchine che facilitano il lavoro . A prezzo di molti sforzi si è persino riusciti a introdurre nella foresta, pezzo a pezzo, qualche automezzo, che fa un ottimo servizio sui primi tratti di strade camionabili, costruiti sotto la direzione del missionario . Ma a misura che la civiltà materiale progredisce, si fa più urgente il problema dell'istruzione . Per questo si è ottenuta l'approvazione di una scuola normale nella Missione di Macas per la formazione di maestri cristiani . È superfluo ricordare che quanto fanno i salesiani nel campo della gioventù maschile, lo attuano le Figlie di Maria Ausiliatrice nel campo della gioventù femminile : lo stesso metodo, la stessa abnegazione, gli stessi ottimi risultati . Mezzo prezioso per vincere, in parte almeno, il doloroso isolamento delle Missioni e dei missionari è stata l'installazione di piccole radiotrasmittenti e riceventi in tutti i centri missionari . Le Missioni sono così tutte collegate fra di loro e con la residenza del Vicario Apostolico, che in qualsiasi momento può mettersi in contatto coi suoi missionari . Ma affinchè tutto questo lavoro, che compiono i figli di Don Bosco nel Vicariato Apostolico . di Mendez, si consolidi sempre più e sia veramente duraturo, ha bisogno delle preghiere e dell'aiuto generoso dei nostri cooperatori e benefattori . Rag Z Ze del CONGO CONGO BELGA - Queste ragazze Congolesi trascorrono presso le Figlie di Maria Ausiliatrice a Musoshi giorni sereni, imparando quanto servirà a renderle ottime mamme di famiglia e ferventi cristiane . Fermiamoci lontani dal mondo bianco, per esempio a Musoshi, nella nostra Missione del Katanga (Congo Belga) . Ragazze congolesi, sotto la guida delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si recano al lavoro . Parlano e scherzano tra di loro . I loro volti sono allegri e fiduciosi . L'internato di Musoshi conta più di 70 allieve, alle quali assicura una formazione completa tanto nei lavori dome stici che nell'istruzione scolastica e professionale, con rilascio di diplomi d'abilitazione all'insegnamento nei villaggi . Entriamo in cucina : la cucina del Congo, anche se migliorata e un po' europeizzata, è sempre congolese . Guardate con che attenzione quelle piccole cuoche spiano la cottura della pasta, con che destrezza pestano i grani di mais e setacciano la farina . Vengono da villaggi dove conoscono appena il fuoco all'aria aperta, le zucche e i recipienti per il mais . Ogni lunedì scendono al fiume, ai lavatoi . Voi vedrete la stessa scena, che il vecchio poeta Omero aveva descritto qualche migliaio di anni fa, raccontando della figlia del re dei Feaci, che, insieme con le sue ancelle, lavava nelle acque del fiume la biancheria e la stendeva ad asciugare al sole . Fanno così anche quelle ragazze ; e ce ne sono di 8 o 10 anni, altrettanto abili come le loro compagne di - 18 e 20 anni . Naturalmente non si vuol dire con questo che le nostre allieve congolesi siano tutte ragazzine nodello ; ma quando escono dall'internato hanno imparato ad amare il lavoro, a superare la tristezza e l'incubo delle superstizioni, a vivere nella gioia serena della grazia e restano in affettuosa corrispondenza con le loro educatrici . Ogni anno difatti le ex allieve ritornano a Musoshi, dove han detto di sì al Signore, ritornano al loro vecchio nido, aperto e sereno, per fare un giorno di ritiro spirituale . Tornano a rivedere la cucina dove bario appreso a cucinare il mais, a spiarne il punto giusto di cottura, a prepararlo in maniera appetitosa per il loro marito e i loro figliuoli . Scendono alle rive del fiume, dove altre ragazze, nere come l'ebano, si alternano ai lavatoi, e portano i secchi d'acqua come forse faceva un tempo anche la Vergine Santa a Nazaret . Ala nella vita delle ragazze congolesi c'è purtroppo una striscia d'ombra di morte, che è tanto difficile a dissipare . Hanno una paura matta dei malefizi e del malocchio . Dicono che il kishimba porta sfortuna . Il kishimba è mi po' di terra presa su una tomba, accartocciata nelle foglie di nn ben determinato albero, legata con cordicelle fatte della corteccia di uri altro albero di loro esclusiva conoscenza . Se negligentemente lasciate il kishimba sulla porta della vostra, capanna, rischiate di morire fulminato ; se invece lo rovesciate lungo la pista di una qualche selvaggina, avrete carne in abbondanza . Sentite come ragiona la gente di quel paese . Accadde un giorno che una ragazza fu assalita e azzannata da un leopardo . Riuscirono a salvarla e a mettere in fuga la belva . I vicini la portarono d'urgenza dalle suore perché la medicassero . La fasciarono e la curarono . Ma nel ritorno gli uomini del villaggio parlarono così : il leopardo ha attaccato la ragazza, l'ha morsa ; vuol dire che il leopardo vuole mangiare una ragazza . Se egli resta deluso, diventerà cattivo : ucciderà certamente un'altra ragazza . Meglio condurre la vittima nella, foresta e abbandonarla lì ; il leopardo ne fiuterà il sangue e tornerà a sbranarla . Le suore lo vennero a sapere . In tutta fretta avvertirono il missionario che, armato di fucile e di cartucce, attese il ritorno del leopardo e gli infilò alcuni pallini nella testa, stendendolo morto . Stranezze, ma degne, ci sembra, di molta commiserazione. 463 di Crisfo «Se il Signore ci giudica degni di Lui, ci farà passare attraverso la sofferenza» . Ciò che accade in Cina interessa il mondo intero . Questo immenso paese, popolato da più di 600 milioni d'uomini, è stato scelto come il laboratorio dell'esperienza-tipo di un regime che pretenderebbe conquistare il mondo . I partigiani di Satana si agitano, ma Dio compie i Suoi disegni . L'arresto, la deportazione, i lavori forzati, il carcere di tanti cattolici, sacerdoti e laici, sono l'inizio della fine . La notte sarà breve . H mondo ritroverà la pace e la Cina risorgerà . Ecco la lettera commovente di un testimone di Cristo, il coadiutore salesiano Bonaventura Maria Tchao, scritta in una pausa dai lavori forzati al suo ispettore Don Mario Acquistapace . P una documentazione filtrata attraverso la cortina di bambù ; getta luce sul misterioso lavoro di Dio nel sottosuolo spirituale della Cina . k Caro Padre, ringrazio profondamente la Santa Mamma Maria, Aiuto dei Cristiani, che mi ha dato la grazia di tornare a casa per alcuni giorni . Voglio adesso approfittarne per saziare a pieno la mia fame spirituale, di cui ho sofferto carestia in questi quattro anni e rinsaldare la mia forza di resistenza . Il demonio mi tormenta in tutte le maniere, ma non riesce a smuovermi perchè sono appoggiato alla Madonna . La vita animale che conduciamo nella Valle Deserta è spaventosa e orribile . Ma così vuole il Signore e io offro tutto per la gloria di Dio, per la Chiesa, per la nostra Società Salesiana . Amato Padre, in questi giorni provo un'immensa tranquillità e consolazione . Desidero portare an- Suffragi e Missioni Segnaliamo ai nostri Cooperatori un gesto degno di lode . I coniugi Luigi e Ortensia Ciavolino di Torre del Greco, straziati e inconsolabili per la perdita dei loro diletto Raffaele, stroncato da morte violenta e prematura sulle soglie dell'università, provvidero a suffragarne l'anima con molteplici opere di carità . E da buoni cooperatori di Don Bosco, non dimenticarono le Missioni salesiane, alle quali offrirono la moto già tanto cara al figliuolo, affinchè servisse ad un missionario per portare la vita della grazia a tanti giovani dell'età del loro indimenticabile Raffaele . 464 cora la mia croce . Ti prego di star tranquillo . Sento di non aver paura di nulla, anzi ho l'impressione che la mia croce sia fin troppo leggera . C'è una cosa che sospiro notte e giorno : poter fare la mia professione perpetua . Attendo la tua risposta . Spero che questa lieta notizia mi arrivi al più presto . All'infuori di questa domanda io non ho altro da chiederti . Saluta gli aspiranti, i chierici filosofi e teologi da parte mia . Io li ricordo sempre . Ti scongiuro che preghino molto per me, povero peccatore, perchè abbia la forza di sopportare ogni sofferenza . Spero che i ragazzi aspiranti amino intensamente la Madonna, l'amino di tutto cuore! e amino il Papa e approfondiscano sempre più lo studio del Catechismo . Scrivendo a Torino, ti prego di voler salutare a mio nome il Rettor Maggiore e gli altri Superiori maggiori ; di' loro che, appoggiato all'aiuto della Vergine, non ho paura, che li porto sempre nel cuore e attendo una loro benedizione . Porgi il mio saluto anche ai miei antichi superiori : Don Braga, Don Ferrari, Don Guarona e il mio maestro di noviziato Don Bardelli . C'è ancora l'amato Don Krerutzer, che mi fu largo di tanti aiuti e conforti materiali -e spirituali? Ogni giorno quando mi avvio ai lavori forzati, e durante il lavoro, canto ad alta voce lodi in onore della Madonna . Penso al Papa, alla Chiesa, alla nostra Congregazione e così non sento la solitudine . Ciò che mi rattrista è che non posso ricevere ogni giorno i Santi Sacramenti nè compiere bene le pratiche di pietà . Dal mattino prima dell'alba fino alla sera, quando è buio, escluso il tempo dei pasti, non ho un momento libero . Mi resta solo di raccogliermi ogni tanto in me stesso, recitare giaculatorie e fare Comunioni spirituali . A volte, a sera, riesco a dire metà preghiere, ma poi casco addormentato. In definitiva ti prego di stare tranquillo . Non importa che il demonio usi maniere forti o soavi ; c'è lo Spirito Santo che mi illumina e l'Ausiliatrice che mi sorregge . Ora non so più cosa scrivere ; la testa mi duole in maniera strana . Ti prego di volermi dare la benedizione di Maria Ausiliatrice . Aff.mo in Maria e Giuseppe coad . BONAVENTURA MARIA TCHAO Leggendo questa lettera si rimane sconcertati . Ma si capisce bene che « la sofferenza è la, forma è pronto Ha illustrazioni a colori e contiene un finimondo di curiosità e di cose buone utili e divertenti per tutti i membri della famiglia, piccoli e grandi . L . 300 Lo si trova presso la L . D . C. via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino c .c .p . 2/27196 e nelle buone librerie superiore dell'azione, la più alta espressione dell'ammirabile Comunione dei Santi» . Questo nostro umile fratello cinese soffre per il mondo intero . La potenza di Cristo abita in lui . . . perchè quando si è deboli, è allora che si diventa forti (S . PAOLO) . (sopra) Sua Ecc . Mons . Marianayagam, novello Vescovo di VELLORE (India), ringrazia la gioventù e il popolo per la commovente dimostrazione di affetto datagli nell'occasione della sua consacrazione episcopale . I fedeli di VELLORE offrono doni simbolici al loro novello Pastore . 465 Il dottore disse : , «Se campa, è il miracolo di Pasqua» La mia bambina Adelmina di venti mesi, nell'aprile scorso, si ammalò gravemente di bron.coPprlmintegaodPsqu dovemmo portarla all'ospedale, dove incominciarono subito le cure senza però darmi speranza di salvarla . Anzi la bimba peggiorava sempre più, tanto che il dottore, tutte le volte che la visitava,, ripeteva : « Se campa, è il miracolo di Pasqua» . Il giorno dopo, quasi disperata, telefonai a casa che venissero a prenderla perchè pareva che da un momento all'altro dovesse spirare . Ma la suora m'infuse una gran fiducia nella Madonna, Mamma celeste della mia bambina . La pregai di cuore e ne sperimentai la bontà più che materna . La bimba sopravvisse e oggi sta bene . Frassinoro (Modena) CHIARA TURRINI ved . GIANNASI Il grazie di una mamma a Maria Ausiliatrice Vedendo mia figlia in preda ad atroci dolori per una forte infiammazione delle vie biliari, per la quale i medici consigliavano l'opera- Valeria Albera Piana (Torino) invocando S . G. B. ottenne la desiderata guarigione, perciò sente verso il Santo la più viva riconoscenza . Elvira Grotto (Alassio) oppressa da grave malattia, si raccomandò con fede viva a S . G . B . e guarì . Ludovico Actis Grosso (Rodallo-Torino) si dichiara riconoscente a M . A., a S . G . B . e a Don Rua per la guarigione della nipotina . Margherita Carpani Bastonero (Rossana-Cuneo) invia offerta per grazia ricevuta da Maria Ausiliatrice . Giuseppina Crisalulli ved. avv. Luigi Minissale (Messina) ebbe la clavicola rotta in un investimento . Data l'età avanzata, temeva di restare difettosa. Si raccomandò a M . A . e -guarì perfettamente . Bianca Ricciardi (Mestre-Venezia) dichiara di attribuire a M . A . la sua incolumità in un grave scontro di macchine, nel quale uno dei colleghi perdette la vita . zione urgente, mi rivolsi a Maria Ausiliatrice . Poco dopo mia figlia, stremata di forze per le lunghe sofferenze, decisa di confidare anche lei soltanto nell'aiuto della Vergine, mi domandò un'immagine di Maria Ausiliatrice . Avutala, si mise a pregare devotamente . Da quel momento cominciò il miglioramento, e il pericolo dell'operazione fu scongiurato . Ringraziamo di cuore la Vergine SS . con un'offerta e soprattutto con la preghiera . Roma, via Marghera, 43 CLEOFE ORSINI Un amico gli offre la reliquia di Don Bosco Colpito da paratifo B, complicato da grave emorragia che richiese ben sette trasfusioni di sangue, rimasi per più giorni in serio pericolo di vita . Fu allora che una persona amica mi offrì una reliquia di S . Giovanni Bosco, che tenni sempre sotto il guanciale, e per quanto i medici avessero dubitato della mia guarigione, questa venne per l'intercessione del gran Santo, al quale tutta la mia famiglia aveva ardentemente rivolto preghiere . Ora sono completamente guarito . Con profonda perenne riconoscenza . Treviglio (Bergamo) Giuseppina Perrica (V àlguarnera-Enna) ringrazia M . A . e S . D . S . per averle guarito lo zio già spacciato dai medici e per averle regalato un nipotino . Giovanna Negrini (Cogliate-Milano) aveva il figlio disoccupato . Vedendo che le speranze negli uomini erano vane, si rivolse a S . G . B . e subito il figlio ottenne un lavoro conforme alle sue aspirazioni . Gennarina Aceto (Camagna-Torino) riconoscente a M. A . e a S . G . B . per la guarigione da grave malattia della mamma quasi novantenne, invia offerta per le Opere salesiane . Teresa Bruno (Vinovo-Torino) ringrazia M . A . e S . G . B . per varie grazie ricevute e invia offerta per invocare continua protezione sulla sua famiglia . Angiolina Carlando (Genova) ricoverata d'urgenza all'ospedale per una difficilissima operazione, pregò con tutti 1 familiari M . A . e S . G . B . e potè superarla felicemente . ERNESTO RAFFAELLI Maria Marra (Napoli), affetta da una depressione malinconica ansiosa con delirio di autoaccusa e di colpa a sfondo religioso, si credeva ormai perduta, quando si rivolse a Maria Ausiliatrice, ottenendone la guarigione e una fiducia piena di serenità e di pace . Adele Cagliano in Ferrero (AlbaCuneo) colpita da forte bronchite polmonare con gravi complicazioni al cuore, stette per otto giorni tra la vita e la morte ; ma al nono giorno della novena M . A . e S . G . B . la salvarono . Rende pure grazie per la guarigionee di una nipotina . Nina Testa (Casalcermelli-Alessandria) ringrazia M . A . e S . G . B . per la guarigione del marito da principio di paralisi . Maria Migliorati ved . Bulletti (Perugia) applicò con fede l'immagine di M . A . al nipotino gravemente malato di morbillo e polmonite e subito notò un miglioramento che lo portò alla guarigione . È salvo il padre di due bambini Mio figlio si trovava sul mercato di Alessandria quando fu colto da violenti dolori all'addome . Trasportato al paese anzichè all'ospedale e questo fu il primo sbaglio - fu visitato da un medico, il quale disse trattarsi di un arresto di digestione causato da un colpo di freddo e gli prescrisse una cura . Ma i dolori aumentavano sempre più, tanto che in piena notte corremmo a chiamare un altro medico, che dichiarò trattarsi di appendicite già trasformata in peritonite e ordinò l'immediato trasporto all'ospedale . Là il professore lo operò, ma ci disse chiaro che non sperava di salvarlo, dato il grave ritardo . Visto che solo un miracolo poteva salvarlo, mi rivolsi con tutta la mia fede a Maria Ausiliatrice e a S . Giovanni Bosco, chiedendo il miracolo . Dopo lunghi giorni d'ansia, mio figlio veniva dichiarato fuori di pericolo : la Madonna e Don Bosco avevano avuto compassione del padre di due bambini. Grata, sciolgo il mio voto . Casalcermelli (Alessandria) TERESA CERMELLI Un salto di venti metri Volendo fare un'ascensione in alta montagna, mi recai con una ventina di compagni a pernottare nella «Casa Alpina Don Rua » in Val Gressoney . La mattina del giorno tanto atteso ci alzammo alle due per recarci in cappella . Io però non ricordavo più la via per andarvi, quindi vagai nel buio intorno alla casa . Ricordando che la sera precedente ero passato per una scaletta, visto un paletto e avuta l'impressione che là fosse la scala, avanzai un piede per scendere . Subito mi accorsi di piombare nel vuoto e, in preda al terrore, mi affidai alla Ma- Gaetano Rocca (Boves-Cuneo) avendo in corso una vertenza legale, dall'esito della quale dipendeva tutto il suo avvenire, l'affidò a M . A . e, quando pareva tutto irrimediabilmente perduto, vide trionfare il diritto e la giustizia . Enea Agostinetti (Varallo PombiaNovara) ringrazia M . A . e S . G . B . per il felice esito dell'operazione di appendicite acuta subita dalla nipotina . Maria Rebaudengo (Pancalieri-Torino) ringrazia M . A . per la continua assistenza al marito infermo . Ch . Giuseppe Puthenkalam, salesiano (Torino) sebbene la salute non gli permettesse di applicarsi in una seria preparazione agli esami, invocò con gran fede M . A. e potè superarli felicemente e con buona votazione . Sac. Francesco Di Renzo (AndriaBari) rende pubbliche grazie a M . A . per avergli ottenuto dal Cuore di Gesù una grazia di ordine spirituale da lungo tempo attesa . donna . Il salto fu di 5 metri di muro e di una quindicina di metri di roccia . Quando giunsi al fondo, ero vivo e sano : me l'ero cavata con qualche ferita superficiale! Quanti furono al corrente del fatto, lo dissero miracoloso . La Mamma Celeste ha dimostrato all'evidenza di volermi bene . Foglizzo (Torino) Ch. SANDRO PIO FEDERICI, salesiano Maria, àncora di salvezza anche nei casi disperati . Sento il dovere di segnalare due grazie insigni ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice . Chiamato per telegramma dalla Francia in Sicilia presso uno dei miei fratelli affetto da una ciste al cervello, dopo di aver appreso con dolore che il caso era disperato, invitai i miei familiari a ricorrere con fiducia a Maria Ausiliatrice . Gli specialisti proposero allora di fare un ultimo tentativo trasportandolo in una clinica di Milano . Là il caso fu dichiarato gravissimo e si tentò l'intervento con molte riserve . Intanto si moltiplicarono le preghiere con un meraviglioso crescendo di fede e di amore . L'operazione durò cinque ore, ma ebbe un esito insperato dagli stessi specialisti e il fratello fu restituito alla famiglia perfettamente sano . Qualche tempo dopo il suo bambino Antonio veniva colpito da meningite . Ci si unì nuovamente per strappare alla Vergine ancora questa grazia, e il bambino guarì nella maniera più perfetta, senza le conseguenze proprie di questa malattia . Riesi (Caltanissetta) Sac . ENRICO AUGUGLIARO, salesiano Corinna Garanzini (Novara) e grata a M . A . che guarì lei e il figlio e per altri favori spirituali e materiali . Teresa Camurati (Torino) ringrazia M . A ., S . G . B . e Don Rua per grazia ricevuta e confida di ottenere altra grazia importante . Antonietta Rossetti (Mantova) aveva il figlio malato . Poichè i giorni passavano senza alcun miglioramento e l'esame di maturità si avvicinava, lo raccomandò a M . A. e a S . G . B ., che intervennero prontamente . Caterina Beltritti (Peveragno-Cuneo) rende grazie a M . A . che la protesse in un grave pericolo e la prega di continuare ad assisterla maternamente. Enrica Garey Mantelli rende pubblica la grazia della guarigione della nipotina Maria Rosa e aggiunge che altri due suoi nipoti furono da M . A . e da S. G . B . graziati e protetti . Pina Piacentino (Torino) pregando con fede M . A, e S . G . B . ottenne una grazia tanto desiderata . L . Brasichi ('t armo) sofferente d'arteriosclerosi ritenuta ormai incurabile, si mise nelle mani di M . A . e di S . G . B . e ne ottenne un sensibile miglioramento . Ersilia Gallone (Landtona-Novara) aveva una nipotina che si trovava tra la vita e la morte: la raccomandò a M . A. e nel giorno della sua festa la vide fuori di pericolo . Famiglia Morando in un momento di sconforto si rivolse a M . A. e a S . G . B . e, dopo fervide preghiere, ne ottenne una grazia importantissima . Luigi Comè (Charvensod-Aosta) dichiara di aver affidato a M . A . e a S . G . B . la figlia uscita malconcia da un investimento e di averne ottenuto la completa guarigione . Caterina Bolla in Rebagliati (Stella San Martino) affidò a M . A . e a S . G . B . la bambina colpita da gravissimo malore e che i medici disperavano di salvare, e ottenne la grazia tanto desiderata . 467 A 25 anni dalla santa morte del SERVO Di DIO DON RINALDI "E un miracolo - disse qualcuno dei sanitari - perchè quando la malattia è a questo grado, non si guarisce" La bambina Daniela De Gasperi, mentre frequentava la prima elementare, venne colpita da epilessia . Dopo qualche anno, uno specialista di Genova propose una operazione al cervello, senza garantire però nè l'esito, nè la vita della bambina ; al che la famiglia si oppose . I medici speravano ancora in una crisi risolutiva verso il 130 anno d'età . Al 130 anno invece la crisi sperata non venne . I due professori, ripetuti gli esami, dichiararono che non c'era più niente da fare, anzi che sarebbe avvenuto un peggioramento definitivo . Allora la sorella, alunna dell'Istituto «Santo Spirito » delle Figlie di Maria Ausiliatrice, narrò la grande pena della sua famiglia alla propria insegnante, la quale le dette l'immagine di Don Rinaldi con la reliquia e suggerì di fare una novella al Servo di Dio . Tutta la famiglia cominciò con fede la novena . Dopo due sere, si notò qualche miglioramento ; al 30 giorno Daniela non ebbe nessuna delle crisi che la coglievano Ormai da anni, 20-22 volte al giorno . E così per 20 giorni, tra la stupefatta e commossa gioia della famiglia . Al 200 giorno fu ricondotta a Genova, dove il primario ripetè l'esame, che risultò normale . Nel laboratorio diversi medici le fecero nuove analisi, esperimenti, esami, non solo per accertarsi, ma anche per stancarla e raggiungere il lignite estremo per le reazioni : niente . Allora più d'uno dichiarò : « È un miracolo, perchè del suo grado di malattia non si guarisce» . Livorno Suor NELLA A . MATTEUCCI, F . M . A . Direttrice Istituto Santo Spirito NOTA - Allegati a questa relazione vanno tre lunghi referti medici del Laboratorio di Elettroencefalografia di Genova, redatti rispettivamente il 6-x-1952, il 21-IV-1953, il 26-111-1956 . Da tali referti, che per brevità non pubblichiamo, risulta che la bambina per tutti questi anni fu affetta da «grave disritmia di tipo epilettico sottocorticale » . Don G . B . Defilippi, salesiano, ringrazia riconoscente Don Rin aldipervotnucla sua intercessione la guarigione da disturbi epatici e sollievo in una particolare circostanza . Angiolina Cavaglià (CarignanoTorino) dichiara commossa che l'invocazione a D . R . ottenne al marito di guarire evitando una duplice operazione dichiarata necessaria . Maria Saggioro (Roma) ringrazia D . R . per averla soccorsa diverse volte in situazioni gravi e in particolare per la guarigione da un doloroso esaurimento . Elvira Burruano (Racalmuto-Agrigento) affidò a D . R . la guarigione della sua piccola Maria Teresa dalle conseguenze di una scottatura alla guancia e fu pienamente esaudita . Angelina Ledda in Casu (MilisCagliari) rende grazie a D . R . per la guarigione della figlia da grave infermità . Sorelle Andujar Basulto (Camagiiey-Cuba) sono riconoscentissime a D . R . per la guarigione della mamma da grave malattia . Maria Perano (Cuneo) ringrazia D . R . per la guarigione del marito da una grossa ciste, ritenuta dal dottore curante inguaribile senza l'intervento del chirurgo . Ismaele Riccardo Zabala (Buenos Aires) attribuisce alla prodigiosa assistenza di D . R . la sopravvivenza del suo caro babbo a ben tredici operazioni, alcune delle quali assai gravi . * L'efficacia della preghiera concorde di un'intera famiglia - Vincenzi Pietro di Sperandio, in seg .uitoadTnrezsavpito,frucladtnorei ospedal Treviso,tu i sanitari che lo visitarono e tentarono di curarlo, non fecero che dichiarare l'inutilità delle cure . Anzi ai genitori ripetevano che bisognava prepararsi al dolore di perdere il figlio . Allora essi con gli altri sette figli si votarono con fede al servo di Dio Don Filippo Rinaldi e lo pregarono incessantemente . Il piccolo Pietro, contro ogni speranza, incominciò a migliorare, e la larga cancrena un po' alla volta a rimarginarsi . Ora ringrazia con noi il servo di Dio Don Filippo Rinaldi per la grande grazia ricevuta . Padernello (Treviso) SPERANDIO VINCENZO * Don Rinaldi è potente presso il cuore di Dio - Il nostro caro fratello minore Buonafede Montanari, colpito da infarto del miocardio, veniva dichiarato gravissimo dai dottori, che ci lasciavano poca speranza di completa guarigione . Ci rivolgemmo allora con tutto il cuore all'intercessione del servo di Dio Don Filippo Rinaldi . A noi si unirono nella preghiera le ottime Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Istituto 468 Sempre più numerose e ricche di elementi soprannaturali le grazie attribuite alla sua intercessione " Ci pensi lui! " aveva scritto il figlio missionario Durante tutto l'inverno 1.955-56 la salute di mio padre andò peggiorando al punto da farne temere imminente la fine . Trovandomi nella impossibilità assoluta di abbandonare il mio posto di responsabilità, affidai ogni cosa al cuore paterno e buono di Don Rinaldi . Poi scrissi a mio fratello queste testuali parole: « Non posso assolutamente venire . Farete i funerali anche senza che io possa essere presente . Ma io metto ogni cosa nelle mani di Don Rinaldi . Ci pensi lui! » . Papà intanto continuò a versare in condizioni estremamente gravi. Ma quando giunse in casa la lettera con la reliquia di Don Rinaldi, l'infermo migliorò subito . La notte dormì, il mattino seguente si alzò, tornò a nutrirsi come se nulla fosse stato, e, quello che è incredibile, in meno di 24 ore non teinette di uscire di casa e recarsi in campagna . Tantur-Betlemme, Studentato Teologico Salesiano Sac . FRANCESCO LACONI, S . D . B . Tumore sparito all'applicazione della reliquia Ero stata colpita da un usale sotto la nuca, ritenuto tumore maligno . Soffrivo, Dio sa quanto e, presa da fortissime febbri, mi sentivo accasciata . Noti resistendo più al dolore, si fece un consulto medico, nel quale fu dichiarato urgente l'atto operatorio . Questo parve ben riuscito, ma dopo alcuni giorni, nonostante le più assidue cure, andavo peggiorando sempre più . Alla vigilia di un nuovo atto operatorio, dopo molte e insistenti preghiere, ebbi l'ispirazione di far ricorso a Don Filippo Rinaldi, con promessa di pubblicare la grazia . Detto fatto : venne applicata sul tumore la preziosa reliquia con l'immagine del Servo di Dio e si raddoppiarono da tutti le preghiere e la fede nel suo potere d'intercessione . Al mattino seguente doveva decidersi la seconda operazione . Ma al togliere l'immagine il chirurgo dichiarò sparito ogni male e la paziente fuori di pericolo . Porto Velho (Brasile) Suor MARIA MERONI, F . M . A ., Direttrice La famiglia Giordano (ChieriTorino) ringrazia D . R. per la guarigione concessa alla sorella Francesca e per altri segnalati favori ottenuti con la sua intercessione. Leonie Kousa (Gerusalemme) da qualche tempo soffriva per un male ad una gamba che le impediva di recarsi al lavoro ; pregò D . R . e ne ottenne la guarigione completa . La Direttrice della Casa Maria Ausiliatrice di Rifreddo (Cuneo), riconoscente al servo di Dio D . R . per grazia ricevuta, invia offerta . Clara Barrios (Camagiiev-Cuba) raccomandò a D. R . il padre, che doveva subire un'operazione urgente, e lo vide guarire senza intervento chirurgico . Cav . Pietro Mazzone (Mineo-Catania) rende pubblica la sua riconoscenza a D . R . per grazia ricevuta . Ch . Agostino Kuok, salesiano (Hongkong) ringrazia D . R . anche a nome di quattro compagni chierici e di cinque aspiranti salesiani per la bella promozione ottenuta agli esami pubblici . Lucietta Salmoiraghi Ceruli invia offerta in onore di D. R . per favori ottenuti e in attesa di nuove grazie . Coniugi Coghi (Milano) ottennero da D . R . che la figlia potesse ristabilirsi in salute e fare la S . Professione tra le Figlie di M . Ausiliatrice . Giuseppina Chiesa (Pogliano Milanese) è riconoscente a D . F . R . per aiuti e grazie varie per sè e per il figlio Salesiano . R. Favre (Aosta) rende grazie a D. R . per averla liberata da un male che minacciava tumore e guarita da un fibroma senza operazione . Angela Biamoni (Zornasco - Novara) ha ottenuto la guarigione da un'ulcera per intercessione di Don Rinaldi . Domenico Vittori ringrazia sentitamente D . F . R . per l'ottenuta guarigione, pregandolo a volergli impetrare altre grazie. San Gaetano . Eravamo certi che Don Rinaldi ci avrebbe ottenuto la grazia, e la nostra speranza non fu delusa . Il caro infermO, dopo due mesi di quasi assOluta immObilità, cominciò ad alzarsi, a star meglio, a riportare la serenità nei nostri cuori . Ora da oltre due mesi soddisfa regolarmente i suoi doveri d'ufficio, nOn accusa più alcun disturbo e si è rimesso così bene che pare ringiovanito . Lego di Romagna Famiglie MONTANARI e GUERRA * Tempo fa, sofferente per seri disturbi, ricorsi ad alcuni specialisti, che asserirono essere le mie condizioni abbastanza gravi e dichiararono concordi la mia impossibilità di diventare mamma . Rimasi annientata da simile rivelazione e ricOrsi con la preghiera all'intercessione di DOn Rinaldi, del quale sono particolarmente devota . COn grande sorpresa dei medici, in breve tempo il mio stato migliorò tanto che un anno dopo nacque una bella bambina, alla quale mettemmo il nome di Rinalda per onorare la memoria del servo di Dio . La Spezia ERMINIA TRABBIA in JANUTOLO ~l'í ll' ~I~IIC ~ U"1 !~11 SD0~'-\ICO S LA MORTE, MA NON PECCATI . « Domenico Savio, fammi guarire! » Il mio bambino aveva la febbre a 40 . Il medico, visitatolo, tentennò il capo e disse che si trattava di difterite . Avevo in casa una cartolina con l'immagine di S . Domenico Savio . Quasi disperata, l'afferrai e, mentre cercavo di porla sotto il guanciale, sentii il piccolo che a occhi chiusi bisbigliava: « Domenico Savio, fammi guarire! » Una visita successiva dava per risultato la guarigione del mio bambino . Il cuore mi dice, e il medico curante lo attesta, che a guarirlo fu S . Domenico Savio . Reggio Calabria PINA PALMENTA .4 Tornò a brillare l'ideale del sacerdozio Da molto tempo ero scoraggiato per ragioni spirituali. Lo studio mi recava nausea, la disciplina mi pesava, insomma non potevo più resistere in Seminario . Mi consigliai, mi risposero che era una crisi che sarebbe durata poco . Ma il tempo passava ed io ero sempre nelle stesse condizioni . Ebbi la tentazione di uscire dal Seminario, ma un compagno buono, che conosceva il mio stato d'animo, mi consigliò di rivolgermi a S . Domenico Savio e a S . Giovanni Bosco . Accettai il consiglio e pregai fiduciosamente per qualche tempo, finchè un giorno mi riapparve davanti più splendente e più bello l'ideale del Sacerdozio . Riconobbi in questo fatto la mano dei due Santi, che per sempre ringrazierò e glorificherò . Seminario Vescovile di Magliano Sabina (Rieti) Sem . PIETRO PRIORINI San Domenico ti farà la grazia - Mia nonna di anni 87 si era ammalata di bronchite bilaterale con febbri incessanti, a cui si aggiunse una pericolosa colica epatica . Data la gravità del caso, le furono amministrati gli ultimi Sacramenti . Noi eravamo assai preoccupati, ma essa diceva di sentire una voce interna che ripeteva : «S . Domenico ti farà la grazia! » . Poichè siamo . . 470 tutti devoti di S . Domenico Savio, lo pregammo con grande fiducia e fummo pienamente esauditi . Il piccolo Taumaturgo ha voluto ridonare al nostro affetto la cara nonna e noi manteniamo le nostre promesse. Foggia, Piazza Purgatorio, 3 MARIA NOIA Ch . Michele Orecchia, novizio salesiano (La Moglia, Chieri) dichiara che al babbo, colpito da peritonite acuta, il medico aveva dato solo più un'ora di vita . Messosi nelle mani di S . D . S ., fu operato, salvato e ridonato alla primiera salute . B . O . Laner raccomandò a S . G . B. e a S . D . S . la nipotina Michela, colpita da un grave male al piede, e ne ottenne la perfetta guarigione . Antonietta Tiglio (Torino) adempie la promessa di pubblicare una serie di grazie che salvarono la vita al piccolo Luigino Banchiero, affetto successivamente da varie malattie c he ne avrebbero fiaccato il cuoricino . Giuseppina Prezzi ved . Gerace (Lizzana-Trento) affidò a S . D . S . la mamma di 77 anni, già malata di artrite deformante, colpita da broncopolmonite, e con grande sua gioia la vide guarire . Nanda Pozzi Colombo (Monza) ringrazia S . D . S . che l'ha preservata dalla flebite dopo la nascita del suo secondogenito . Sem . Francesco Mazzarella (Piana di Caiazzo-Caserta) attribuisce al miracoloso intervento di S . D . S . la liberazione da morte per incendio della nonna quasi cieca e della sorellina di quattro anni, rimaste a casa sole accanto ad un braciere ardente . L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, eretto in Ente Morale con Decreto 12 gennaio 1924, n . 22, può legalmente ricevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule : Se trattasi d'un Legato : a . .. lascio all'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di Lire. . . (oppure) l'immobile sito in . . iieSe trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa : n . . . Annullo ogni- mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede'in Torino, lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titol- . (Luogo e data) (Firma per esteso) Salesiani defunti Sac. Giuseppe Fedel, direttore della Casa salesiana della Città del Vaticano, t il 5 ottobre 1956 a 63 anni . « La scomparsa di Don Fedel - scrive l'Osservatore Romano ha destato vivissimo rammarico in quanti l'avevano conosciuto ed avevano amato, e stimato in lui il sacerdote pio e zelante, instancabile nel sacro ministero e nell'apostolato prima fra la gioventù, poi, qui con noi, fra gli operai cari a lui, non meno degli indimenticati giovani del suo passato, sempre cordiale e sorridente, sollecito non solo nel confortare e consigliare quanti a lui si rivolgevano, ma pronto ad ascoltare ed esaudire, per quanto era nelle sue possibilità . ogni desiderio che filialmente gli veniva esposto . Al paterno cordoglio del Santo Padre si unirono le condoglianze e la partecipazione di Em .mi Cardinali, di Ecc .mi Vescovi e Prelati e di alte personalità del Vaticano e di Roma, che avevano seguito con ammirazione l'opera intelligente e saggia svolta dall'illustre Figlio di Don Bosco . Sac . Silvio Santini, t a Bologna il 2i-is-1956 a 76 anni . Quanti ex allievi, specialmente della Casa Madre e di San Benigno Canavese, apprenderanno con dolore la morte di questo loro indimenticabile Direttorel Indimenticabile malgrado l'apparenza di uomo rigido, perchè don Santini sotto un esteriore rude celava un cuore di padre . E tale fu per tutti, ma specialmente per i giovani artigiani che amò di un affetto particolare, e dai quali fu teneramente riamato, come provò all'evidenza l'accoglienza trionfale che ebbe a San Benigno in occasione delle feste giubilari della casa . Linearità di carattere, lealtà, equilibrio, squisita bontà di cuore furono le virtù- che resero caro don Santini a quanti ebbero la fortuna di vivere a fianco di questo degno figlio di Don Bosco . Sac. Argeo Mancini, t a Messina il z9-iX-1956 a 8z anni . Sacerdote per vocazione e per passione, predicatore instancabile del Vangelo, militò in tutti i campi della vita e dell'azione salesiana : direttore, missionario, parroco, insigne maestro nelle discipline teologiche . Ebbe innato il senso dell'amorosa soggezione alla Chiesa . Spese tutta la sua lunga vita al servizio del Regno di Dio . Sac. Antonio De Pierí, t a Este (Padova) il 2z-vrtt-1956 a 76 anni . Cinquant'anni di Messa, sessanta di apostolato salesiano : ecco la mirabile vita di questo degno figlio di Don Bosco, che tra le sue glorie vanta anche quella di aver contribuito alla vocazione salesiana del nostro venerato Rettor Maggiore, di cui fu maestro, e l'altra, di essere stato amico e direttore spirituale di quel grande che fu Vito Necchi, fondatore con Padre Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore . Ma la sua più bella gloria fu quella di aver formato al genuino spirito salesiano i numerosi manipoli di Salesiani, che fecero il noviziato sotto la sua paterna guida . Don Giovanni Martini, t a S . Giorgio in Bosco (Padova) il t7-IX-1956 a 75 anni . Era suo vanto dichiararsi ex allievo della Casa madre di Torino ed essersi confessato da Don Rua . Non potè farsi salesiano per ragioni di famiglia, ma lo fu di spirito e di apostolato, diffondendo le divozioni salesiane e inviando nelle case di Don Bosco molti giovanetti, felice quando qualcuno si faceva salesiano . Angelo consolatore al letto dei malati e dei moribondi, meritò di fare egli stesso una morte invidiabile . Giuseppe Macorítto, t a S . Daniele del Friuli il i S-1X-t956 a 63 anni . Lavoratore instancabile, si sacrificò per i suoi cari lavorando lunghi anni all'estero . Per la sua bontà e serenità fu sinceramente amato da quanti lo conobbero . Donò alla nostra Congregazione il suo caro Renzo ; e la Madonna parve premiarlo chiamandolo al riposo eterno il giorno dei suoi Dolori . Pietro Pettenuzzo, t a Lobia San Giorgio in Bosco (Padova) il 3o-iX-1956 a 73 anni -. Visse nell'intensa laboriosità dei campi la sua grande fede in Dio, tutto dedito alla famiglia e alla Chiesa . Rimasto vedovo con tre bambini in tenera età, fece bene anche la parte della mamma nel dare loro una profonda educazione cristiana . Uomo semplice e retto, provò la sua più grande gioia quando il suo primogenito Carlo gli confidò di volersi fare Salesiano . Rag . Gaetano De Rogatís, t a Napoli il 4-x-1956 a 75 anni . Cooperatore tra i più antichi e attivi, stese per oltre zo anni la mano a pro dell'Oratorio Salesiano tra gli impiegati della Banca d'Italia, che iniziò alla conoscenza di Don Bosco e delle sue Opere . Diede alla stia famiglia un'impronta salesiana e il Signore lo premiò con la vocazione di un figliuolo, perito tragicamente alla vigilia dell'ordinazione sacerdotale . Egli seppe accettare serenamente la volontà di Dio nella sua vita intessuta di sofferenze, che offriva al Cuore di Gesti per la conversione dei peccatoriGiovanni Bombarda, t a Candiana il t3-1X-1956 a 51 anni . La lunga e accasciante sofferenza che stroncò la sua vita, rivelò le doti della sua grande anima, ricca di fede e di bontà . Dio chiamò uno dei suoi figli nell'Ordine Francescano e un altro alla Congregazione Salesiana . Ed egli considerava la vocazione dei figli, il dono più grande del Signore . Contessa Bice Greppi di Belgíoioso, t a Casatevecchio (Como) il iS-1X-1956 a 84 anni . Cooperatrice Salesiana fin dai tempi del Ven . Don Rua, dedicò tutta la sua vita al bene degli altri, prodigandosi in open di carità e di beneficenza . Presidente della Commissione visi tatrice dell'Ospedale di Milano e delle Conferenze di S . Vincenzo, Vicepresidente della Società di Previdenza Operaie, lascia provvide istituzioni a sollievo dei sofferenti . Soccorreva generosamente anche le nostre Opere e le vocazioni missionarie . Nel suo apostolato velava la sua dedizione e munificenza con umiltà e modestia senza pari . Sac. Rinaldo Bergamo, t a Los Angeles (Stati Uniti) il i6-Vttt-1956 a 63 anni . Fondatore e primo Superiore di parecchie Opere Salesiane negli Stati Uniti d'America, Consigliere Ispettoriale, predicatore ricercato e Direttore del nostro Studentato Teologico interispettoriale, don Bergamo con la sua dipartita lascia un largo vuoto nell'Ispettoria degli Stati Uniti Occidentali, mentre unanimi ne piangono la scomparsa anche i Sacerdoti diocesani, i Cooperatori e i benefattori . Il suo grande amore a Don Bosco e alla Congregazione ne fecero un direttore salesiano ideale ; il suo cuore nobile, sensibile e amorevole con tutti lo rese caro a quanti lo conobbero . Annunziata Fino ved . Lecci, t a Montesardo . (Lecce) il 16-ix-1956 . La famiglia e l'umile lavoro quotidiano l'ebbero fedelissima fino all'ultimo giorno . Non indietreggiò mai davanti ad una opera di carità . Madre di otto figli, ebbe la gioia di darne uno al Signore nella Famiglia salesiana . L'ultima sua parola fu un'invocazione alla Madonna . t Piierína Milanese, t a Valmadonna (Alessandria) il 27-1X1956 a 48 anni . Mamma esemplare educò cristianamente la famiglia dandole una formazione soda nella fede e nel sacrificio . Come Cooperatrice Salesiana fece i suoi ultimi Spirituali Esercizi dal z5 al 29 agosto con tanta soddisfazione da invogliare altre a seguirne l'esempio . Sac. Tommaso Zaremba, Sac . Felice Zamjen, Ch . Ceslao Sucheckí, t a Siemianowice (Polonia) . a Klagenfurt St-Martin a 68 anni . t a Wroclaw (Polonia) a zt anni . Coad . Domenico Mullas, Coad . Francesco Milano, t a Orario (Algeria) a Si anni . t a San Salvador a 69 anni . Teresa Del Tetto, Superiora dell'Istituto n Rosine n di Savigliano (Cuneo), t il 5-x-1956 . Anima eletta, oltre che al proprio Istituto, desiderò appartenere anche alla terza Famiglia di Don Bosco, lieta di vedere così esteso il campo del proprio apostolato . Cooperatori defunti Altri Cooperatori defunti Sac . Raffaele Notte, Arciprete Curato di Castelpetroso (Campobasso) t a 68 anni . Ex allievo, Cooperatore e Decurione dei Cooperatori, portò nel suo apostolato lo spirito e la carità di Don Bosco . I poveri, i malati, gli afflitti e gli abbandonati furono sempre i suoi prediletti : per loro si donò senza riserve, senza badare a sacrifici e fatiche . Il Santuario della Vergine dei Dolori da semplice cappella per il suo zelo è-diventato degno di cantare le glorie di Maria . L'ospizio per gli orfani da lui fondato perpetuerà la sua carità di apostolo . Alciato Virginio - Benaglio Martina - Carpegna Rosa - Civallero Giuseppina - Coli Elisa - Cuneo Pietro - Del Tetto Bartolomeo . De Rosa Eva - Erbetta Cristina - Fracassi Erminio - Grisenti Sabino - Gulerzi Iello - Lilliu Arturo Mandis Susanna ved . Porta - Maroccu Caterina - Mianta Emanuele - Migliore Can . Matteo - Morzenti Franceschina Negri Francesco - Novellis Barone Alberto - Paga Giuseppina - Ponziera Pietro Passalenti Teresa - Petrone Carmela - Ponte Beniamino - Ruscoui Assunta - Spagnolo Margherita - 'l'essadri Matteo - Tolti Maria ved . Cirina . 471 TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50 .000 Borsa Rinaldi Don Filippo -1° vers. Barbieri Letizia 12 .000; Civaleri Erminia 1000 ; sorelle Costa too - Tot . 13 .100 . Borsa Rinaldi Don Luigi, a cura di un gruppo di amici i° vers . 31 .000 . Borsa Regina del Santo Rosario e Ausiliatrice, a cura di Carmen Pianta (Svizzera) - i° vers . 9840 . Borsa S . Domenico Savio, in ringraziamento per la salute spirituale e temporale mia e dei miei cari, a cura di Di Francesco C . (Palermo) - t° vers . io .ooo . Borsa S . Domenico Savio, a cura di A . Z . (Piacenza) Tot . 32 .500 . Borsa S . Cuore di Gesù, per intercessione di Don Andrea Beltrami ., assisteteci, a cura di Antonietta Marchesi (Pavia) io vers . 25 .000 Borsa S . Giovanni Bosco, secondo le intenzioni di G . R . M . (Pavia) - Tot . 45 .000 . Borsa Scarzanella Enrico maestro salesiano, in suffr . e ricordo, a cura dei maestro Andrea Ferraris - i° vers . 10 .ooo . Borsa S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio, a cura di Ruffino Antonio, Teresa, Giuseppina (Cuneo) - t° vers . 10 .ooo . Borsa S . Domenico Savio, a cura dei fratelli Carlo e Luigi torio - t° vers . 14 .000 . Borsa S . Frediano e S . Giovanni Bosco (3"), a cura del Cav . Ottone Frediano e Maria S . (Alessandria) - t° vers . 12 .000 . Borsa S . Cuore e Maria Ausiliatrice, guidate i nostri passi! (Frosinone), a cura di Sartori Maria - Tot . 47 .150 . Borsa S . Cuore di Maria Addolorata, a cura del Canonico D . Giuseppe Romano (Torino) - D . Massino Serra iooo ; Mazzini Pierina loop - Tot . 38 .660 . Borsa S . Giovanni Bosco le ottenga ogni benedizione sui cari fìgliuoli, a cura di Zoffi Luigi, insegnante (Gorizia) Tot . 35 .000 . Borsa S . Cuore di Gesù e S . Giovanni Bosco - Cattaneo Ezio 20 .000 - Tot . 38 .105 . Borsa SS . Cuori di Gesù e di Maria - Celasco Giovanni 2000 ; Gerbino Maria 500 ; Corsoni Clotilde iooo - Tot . 24 .640 . Borsa S . Cuore di Gesù e Maria Ausiliatrice proteggete la mia famiglia (3°), a cura di De Franceschi C . (Udine) Pot . 26 .ooo . Borsa S . Giovanni Battista e Maria Ausiliatrice, a cura di Ghisolfi Lucia - Tot . 35 .000 . Borsa S . Domenico Savio, in memoria del figlio Antonio, implorando benedizioni, a cura della madre Rosina Saugari 10 vers . 5000 . Borsa S . Cuore di Gesù e S . Luigi, a cura della Cont . Arnoldi di Balme - i° vers . Io .0o0 . Borsa S . Domenico Savio e S . Maria Goretti, a cura delle sorelle Gallo Margherita, Ernesta, Giovanna - i° vers . 20 .000 . Borsa S . Teresa d'Avila, a cura di Maria Aldana (Messico) - Tot . 35 .220 . Borsa S . Pio X, a cura del Sac. R . J . Maldonado (Messico) Tot . 42 .696 . Borsa Savio Ida - Tot . 40 .700 . Borsa Siccardi Mario, a cura di Siccardi Cesira - r° vers . 25 .000 . Borsa S . Giuseppe, a cura di V . T . - i° vers . io .ooo . Borsa S . Giovanni Bosco, a cura di Cena Rocco (Torino) - Berrini Natalina 6ooo ; ex allievo M . P. iooo ; Forni Rosina 8oo - Tot. 27 .800 . Borsa Saracco Carlo, Chierico Salesiano, in suffragio e ricordo - Artigiani dell'Oratorio S . Francesco di Sales 20 .000 - Tot . 37 .000. BOLLETTINO SALESIANO i° DICEMBRE i956 INNo LXXX . N . 21 iiii?iiiarhz Borsa S . Giuseppe, pensaci tu, a cura della famiglia Musso Verderone Amalia to .ooo - Tot . 46 .000 . Borsa ti . S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio, a cura di Ti. Tagarelli - i° vers . 25 .000 . Borsa S . Domenico Savio, a cura dei coniugi Barbieri (Torino) - Tot. 48 .900 . (continua) Borse complete Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Margherita Plazzotta (Buenos Aires) - Bussone Angelo tono ; Lamberti Caterina rooo ; Rinaldi, fratello di Giovanni 2ooo ; Terragni Ottavia tono ; Aureli Fromento Lina 500 - Tot . 55 .500 . Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di C . C . - L . 50 .000 . Borsa Bava Emanuela, a cura di Gini Domenico - L . 5o .ooo . Borsa S . Domenico Savio, in ringraziamento e implorando protezione spirituale per la mia famiglia, D . R . V . L . L. 50 .000 . Borsa Tacca Don Giuseppe, fondatore dell'Opera Salesiana in Borgomanero, a cura di un ex allievo - L. 50 .000 . Borsa S . Cuore di Gesù, a perenne memoria e suffragio del mio dilettissimo papà, Tortelli Vittorio, zelatore della divozione al S. Cuore, a cura della figlia Maria - L . 50 .000 . Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura della Federazione Lombarda degli ex allievi di Don Bosco L . 50 .000 . Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura della Federazione Brasiliana, degli ex allievi di Don Bosco - L . 50 .000 . Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura dell'Unione ex allievi del i° Oratorio festivo di Torino - L . 50 .000 . Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, a cura di L . P. (Messina) - L . 50 .000. Borsa Maria Ausiliatrice e Don Bosco, in suffragio dei defunti della famiglia Barbera Antonietta e Francesco (Savona) - L . 50 .000 . Borsa Gresino Don Giacomo, fondata e completata dall'Unione ex allievi di Varazze - L. 50 .000 . Borsa Don Rua e Suor Giuseppina Camuzzo, Figlia di Maria Ausiliatrice, a cura di O . T. (Bologna) - L . 50 .000 . Borsa S . Giovanni Bosco, a cura di Gagliardi Giovanni (Torino) - L. 50 .000 . Borsa N . S . Gesù Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote . O Signore, manda operai, per la Tua messe! Per vocazioni s ac . i n Limosano, a cura dei genitori dei novelli sac . Fra- cassi Angelo, Giancola Emilio, coniugi Ercole Giuseppina Fracassi Iooo - coniugi Raffaele e M . Anna Giancola tono ; Comm. Cesare De Angelis 2ooo ; Rosina De Angelis 5000 ; G . De Angelis iooo ; V . De Angelis tono ; Mons. Teodorico De Angelis tono ; N . De Angelis rooo ; Dott . F . Ciavarro 2ooo ; V. Giannantonio Iooo ; C . D'Amico 2ooo ; C . Giancola fu Nic . io .oo0 ; C . Petrone in suffr. tono ; A . Pergola tono ; C. Fiorucci tono ; G. Minicucci 5ooo ; A . Minicucci Iooo ; Filomena Giancola 2000 ; Alice Petrone Iooo ; Olga Giannantonio tono ; Offerte varie io .ooo ; Olga Ciavarro rooo - Tot . 52 .000 . Borsa Sua Santità Papa Pio XII, a cura del Canonico Frezza Pasquale (Reggio Calabria) - L . 50 .000 Borsa Vergine Santa Ausiliatrice, ti ringrazio, a cura di Scarpa Antonietta (Venezia) - L . 50 .000 . Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Rina Mazzolotti Garlanda (Torino) - Totale 54.750 . (continua) Autorizzazione del Tribunale di Torino in data 16-2-1949-n . 403 . Con approvazione ecclesiastica . Dirett . rese.: Sac. Dott . PIETRo ZERBINo, via Maria Ausiliatrice, 12 . Torino 712 - Off. Grafiche SEI 472 INDICE DELL'ANNATA 1956 ALGERIA : realizzazioni sociali, 383 . AMERII :.A CENTRALE : visita Rettor M ., 179 - Scuola prof., 416 . ANTILLE: Scuole di Camaguey pareggiate, 176 - nuovo tempio al S . Cuore, 373 e 428 - Collegio di Guanabacoa, 376 . ARGENTINA: missionari di fatto, 19 - pellegrinaggio di Corrientes, 24 ; a Fortin Mercedes, 65 ; a Lujan, 144 - Spedizione D . De Agostini, 221 AUSTRALIA : Engadine, 47 . AUSTRIA : a Vienna, 54 - S . D. Savio patrono gioventù, 94 - pensionato operaio affidato ai sales ., 253 . BARANIAR MoNS, ANTONIo: liberato dal carcere. 456 . BELGIo : Hoboken, 54 - Diploma di Coop. all'Ausiliare Card, di Malines, 256 - il Card . Piazza a Tournai, 453 . BELTRAMI DoN ANDREA : grazie, 310. BOscO SAN GIOVANNI : i paradossi in D . B . : 7 - lapidi : ii - proposta Giornata Seminaristi 31 gennaio :47 - vie: 47, 135 - oratori: 11, 47 - D . B . e i giovani operai : 90 - feste : 9o, 95 (a Valdocco,, 135, 174, 218, 254 - giudizi su D . B. : 95 (La Pira), 122, 328 (Paul Claudel) - chiese, 104 - D. B. e cinema spagnolo, 136 D . B . padre giov. abbandonati, 136 - un bastone di D . B., 203 centenario Storia d'Italia, 203 - sogno vite, 371 - conferenza su D . B. a Roma, 218 - patrono Decanato di Ostrzeszów (Polonia), 254 - D . 13. a Terno d'Isola, 255 . BRASILE : varie, 94, 376 - Vedi anche Missioni. BUONA NoTTE SALESIANA : 363, C..GI .IERO CARI). GIOVANNI : 30° morte, 324 - una via a Milano, 417 . CANADA : Sherbrooke, 91, 176 . CARAVARIo DoN CALLISTo : grazie, 389 . CATECHISMO : esempi, 8, 9, 276, 326 - bibliografia, 37, 42, 79 crociata catechistica, 136 - [nostra presso il P . A . S ., 252 . CILE: varie, 54, 254, 289. CINA : varie, 18, 43, 221, 454, 464 . CINEMA : articolo, 201 . COLoMBIA : monumento a \4 . A ., 24 - 5o" Figlie S . Cuore, 47 opere sociali a Bogotà, 221 - festa a Maria Regina, 375 . CoNGRESSo EUCARISTICo DI LECCE: 217. CooPERAToRI : la pagina dei C ., 9, 46, 86, 125, 167. 207 248, 287, 326, 364, 447 - esempi, 10, 38, 46, 78, 86, 118, 158, 173, 197, 245, 278, 287, 316, 357, 36 4, 437. 447 - dialogo coi C ., 87, 127, 171, 292, 332, 372, 412, 452 - lo spirito della P . U ., 34, 75, 115, 156, 196, 234, 274, 314, 355, 434 - spunti per la Confer . mensile, 35 (fede), 76 (Papa), 116 (Settim . Santa), 157 (M . Aus .), 235 (5 . Cuore), 275 (divertimenti), 3t5 (zelo), 356 (carità), 436 (buona stampa) - C. e Catech ., 73, 82, 167, 205, 326, 364 - cultura telig. dei C ., 41 - temi d'istruzioni per Es . Spir . ai C ., 36 - direttive, 33 - C . insigni, 31, 70, 271 - decorati, tr - i C . nella Spagna, 55 - 1" Confer . annuale . 125 - 2" Conte, ., schema, 154 Conferenze annuali, 193, 196, 277, 287, 358 - Convegni Regionali, 238 (Toscana), 248 (Lazio) - C . e Oratori tesi,, 175 - bilancio 1955-56 e programma 1956 - 57 : 393 e segg ., 441 - V Convegno Delegati Ispettoriali a Torino, 313, 353, 372 393 - Zelatori e Zelatrici, 113, 118 - piccolo Vadeinecton del Delegato dei Coop ., 435 - Vedi altro nel Bel] . Dirigenti di Dicembre . CRoCIATA MISSIoNARIA - Vedi l'ultima pag . di ogni numero. DA CoSTA ALESSANDRINA MARIA : 70 . De AQUINo CoRREA FRANCESCo : in morte, 230. EQUAToRE: Quito, 417 - Un Salesiano Vicepresidente Giunta Nazionale Orientalista, 176 - Vedi Missioni . ESERCIZI SPIRITUALI : articoli per i Dirigenti, 153, 233 - art . per C., 167 - elenco Es . 1956, 207 - impressioni di partecipanti, 117, 408 - relazioni : 237, 249, 359 - resoconto generale, 408 . FAMIGLIA: conferenze sulla f ., 154, 194 - educ . figli, 281 . FIGLIE DI NI. AUSILIATRICE : decorate, li, 54 - Giubileo d'Oro di Madre Linda Lucotti, 12 - relaz . miss ., 22, 98, 382 - attività varie, 38, 46 - morte di Madre Clelia Genghini, 110 - omaggio a Pio XII per i'8o°, 170 - lodate dal Card . di S. Paolo (Brasile), 221 - giornata cat . a Montevideo, 255 - 25° case di Gragnano, 256 i laboratori di Morelia (Messico), 256 - Missionarie salvate da M. A., 267 - nuovo pensionato a Monaco, 378 - Facoltà pedagogia e lingue a Lorena (Brasile), 378 - a Mers ci Kebir, (Algeria), 378 Scuola pareggiata a Haad Jai (Siam), 417 - nelle Filippine, 91 Istituto Internazionale Superiore, 444 - l'opera di un'insigne Coop . nella Spagna, 456 . FILIPPINE : prime F . M . A ., yl - Mandaluyong, 135 . FRANCIA : 80° di Nizza, 14 - Saint-Dizier, 378 . GERMANIA : Helenenberg, li - Velbert 47 - Aannheim, 47 \Valdwinkel, 92 - Buxheim, 377 . GIUSEPPE (S .) : festa i° maggio, 166 . IGNAZIo DI LoIoLA (S .) : 4° centenario, 284 . INGHILTERRA: Oxford, 94 - Clubs S, D. Savio, 339 . INNOCENZO XI (Beato) : 410. IRAN : Khusistan, i Salesiani, 138 - giornalino per ragazzi, 47 . IRLANDA : varie, 94, 417 . ITALIA : fondazioni : Caltanissetta, 13 - Gallipoli, 13 - Gela, 47 Arese, 53 - Mazzarino, 135 - nuova scuola a Castelnuovo Don Bosco, 94 - frutti a Colle Vai d'Elsa, 132 - premiaz . a Frascati, 133 - cripta di Casale M ., 136 - Centenario Ist . Sperti a Belluno, 174 - i Coop . nella Diocesi di Guastalla, 175 - D . Bosco a Terno d'Isola, 255 - Congresso giov . sales. Reg . Triveneta, 256 - Casa parr, a Codigoro, 256 - Giubileo d'Oro a Bari, 374 . L18ANo: Ist . Lib. Don Bosco, 378 - biografia S . D . S ., 378 . LITURGIA : riforma sett. santa, 84 - sett . santa, 116. MAMMA MARGHERITA : parrocchiana esemplare, 6 - biografia, 114, 126 - commemorazioni, 159, 218, 244 - la mamma del prete, 243 festa a Capriglio, 290 - profilo dettato da S . S . Pio XII, 321 profilo completo per centenario . 4oi . MARIA AUSILIATRICE: monumento a Contratación, 24 - grazie : 24, 65, 104, 144, 187, 226, 267, 305, 346, 384, 426, 466 - nuove chiese e santuari : a Mannheim, 47 ; a Salsomaggiore, 47 ; a Rio do Sul (Brasile), zii) ; ad Haverstraw (U . S. A .), 253 ; a Tokyo, 377 articoli, 157, ,6, (NI, A . e Pio XII) - festa a Valdocco, 246 incoronata a B . A ., 299 ; a Reggio E ., 317 ; a Palermo, 374 statua sulla cupola, 327 - l'immagine in fabbrica, 378 . MARIANAYAGAM MoNS . DAVIDE : Vescovo di Vellore, 374, 421 . MARTIRI SPAGNoLI : di Siviglia, 136 - articolo sui, 405 . M .A'rHIAS MoNs . LUIGI : opere sociali, 16 . \IAZZARELLO S. MARI\ : grazie, 189 - festa a Sansevero, 286. MEDICI MISSIoNARI : il CUAMM, 451, MESSICo : visita Rettor NI ., 208 - il Primate Cooperatore sales ., 416 - morte del Delegato Ap ., 458MISSIoNI : Brasile-Maio Grosso : Centro Ricerche, 225, 422 So" Sangradouro, 263 - 25° morte Mons . Malan, 344 - Xavantes, 380 - Bororos di oggi, 382 - Brasile-Rio Negro : gl'Indi a Messa, 6z - incontri e ricevimenti, 63 - incontro ai Macíi, 97 - visita di Mons . Massa, 224 - centenario nascita Mons . Giordano, 424 Coneo B. : il i" sac . del Vicariato, 20 - visita Governatore a b;lisah ., 378 - ragazze del Congo . 463 - Corea : nuova scuola di Kwangju, 222 - atto di nascita dei Coop . in Corea, 279 - Giappone : Missione di Oita, 21 - nuova facoltà univers ., 15 - Club S . D . Savio, 15 - Opera di Osaka, 62 - un Sales . insegna latino all'Università di Oita, 256 - Equatore : relaz . D. L. Carollo, ,39 - il Presidente visita le Miss ., 219 - relaz . D . Gamhirasio, 342 lettera di un giornalista americano, 343 - Intervista con Mons . Comin, 460 - Goa : relaz . di D. Carreiio, 137 - relaz . di un Coop . giornalista, 185 - visita illustre, 454 - Lidia-Dibrugarh : relaz . D . Bianchi, i9 ; di Mons . Marengo, 183 ; di D . Ravalico, z66, 301 - India-Shillong : relaz . di D . F . Matta, 101 ; di D . M. Botto, 102 ; di D . Giacomello, 141 ; entrata Suore Miss. Cristo Re, 176 - di Mons . Ferrando, 420 - India Sud: Madras : Coop . 118, 326 - chiesa a S . D . Savio, 407 ; 20" del Seni ., 417 - Centro sociale, 455 - Calcutta, 136 - Vellore, Il, 374, 421 - Thailandia : nuove Opere nel Vie . Ap . di Ratburi, 265 - visite, 5s - un bambino dir . d'orchestra, 176 - io convegno scrittori editori cattolici, 176 . MoNGoLIA : Don Bosco in Mongolia, 12 . MONTINI MoNS. G . B . : ad Arese, 172 . NAMUNCURÀ ZEFIRINo: grazie, 310, 389 . NATALE : Il dono di Natale, 443 . OLAECHEA MONS. MARCELLINo : opere sociali, 48 . PAPA : spunti per conter., 76. PASQUA : invito, 12, . PERII : 50° di Cuzco, 254 - Lima, 94 - Ayacucho, 217 . PIANI MONS . UuGLIEL'ttO : in morte, 458 . I'!o XII : 76, 81, 161 (Pio XII e l'Ausil .) - 168 e 253 (feste 8o°) - lettera agli all . di Lugano, 288 - Borsa di studio Pio XII, 378 . PoLoNIA : varie, 254, 378 . PORToGALLo : Giubileo d'Oro Nunzio Ap ., 176 - 5o" Lisbona, 220. RETTOR MAGGIoRE : l ett . a i Coop ., i - strenna 1956, 2 - onorificenza argentina, 337 - viaggio in America, 5 - a Cuba, 128 lettera da Pananv,, 177 - nell'America Centr., 179 - nel Messico, 208 - in Argentina : 257 (Terra Fuoco), 293 (Patagonia), .333, 365 (nelle altre Ispettorie Argentine) - Festa a Valdocco, 450. RICALDONE DON PIETRO : un monumento a, 415 . RINALDI DON FILIPPo : grazie : 2t),69, 109, 149, 229, 270, 309, 350, 388, 430, 468 - L'Uomo della bontà, 164 - centenario a Lu, 375 . RoSARIO : articolo, 361 . RuA VF-N, MICHELE : grazie : 28, 68, 148, 349, 429 ° la trasparente santità di Don Rua, 123 - un giudizio di Mons. Bonomelli, 126. RUSSIA: Don 13 ;,sco e la Russia, 45 . SACRO CUoRE : Enciclica o Haurietis aquas i, 283 . SAVIo SAN DOMENICo : Club in Giappone, t5 ; in Inghilterra, 339 - grazie : 27, ,o8, 228, 308, 387, 470 - S . D. S, e un protestante, 56 ; e i buddisti, 9,1 - feste : a S . Paolo Brasile, 57 ; a Caltagirone, 59 ; a Piracicaba, 59 ; a Monreale, 134 ; a Siracusa, 174 ; a Trento, 250 ; altrove, 251 ; a Cerreto, 29o ; a Roma, 340 - articolo, 88 - Patrono Gioventù Austriaca, 94, 250 - biografia nel Sud Africa, 94 - chiesa a La Vega (Rep . Dominic .), 136 - Patrono dei o Pueri Cantores i, 163 ; della gioventù dello Stato di Coahuila, 339 - Abitino, 169, 236 - nuovo quadro nella Basilica di Valdocco, 173 - nuovo Oratorio, 176 - S . D . S . nel Santuario di Itati (Argentina), 219 - scuole, 251, 340. „ SCUoLA ITALIANA MODERNA 'I : pellegrinaggio a Valdocco, 331 . SELVA MoNS. GIUSEPPE : in morte, 390. SEMERIA P. GIOVANNI : 25° morte, zo6 . SF.RIà DoN GIORGIO: Messa d'Oro, 413 . SOLARI STANISLAO: 5o" morte, 418 . SPAGNA : 75" Opera sales ., 89 - festa D . B. patrono cinema, 136 - scuola di Bar scaldo premiata, 136 - Madrid, La Paloma, 136 D . Vicente membro Giunta Centr . Formaz . Prof ., 176 - il Nunzio Ap . al 'I'ibidabo, 176 - fondaz . a Salamanca, 221 - festa D . B . a Zamora, 254, 417 - Ispettori Scuole Primarie a Valdocco, 378 - Martiri salesiani, 379 - l'opera di una insigne Coop ., 456. ST.AMIPA : i danni della cattiva stampa (artic .), 241 - inviti all'apostolato della buona stampa, 433, 436, 446 . STATI UNITI: 13ellflower, 105 - Los Angeles, 135 e 419 - visita Presidente Gronchi, 175 - nuova casa a Cedar Lake, 221 e 377 - nuovo Santuario a M . A., 253 - sviluppi a Paterson, 255 campeggi salesiani, 329. UNGHERIA: funzione propiziatrice, 457 . URUGUAY : giornata catechistica a Montevideo, 255 . VALDoCCo: varie, 173, 323-327 (statua cupola) - pellegrinaggio Varazze, 414 ; dei <'Pueri Cantores't, 449 - addio missionari, 448 . VALSì: PANTELLINI SuOn TERESA : grazie, 389 . VENEZUELA: visita del Nunzio Ap ., 176 - Liceo Los Teques, 220 - per gli Emigrati, 221 - Messa d'Oro D . Tantardini, 417 . VICUNA LAURA : grazie, aio . VIETNAM: Vietnamesi a i-Iongkong, li - D . Bosco nel Vietnam, 6o . IMPORTANTE BOLLETTINO SALESIANO Giovanni,-Bosco Periodico quindicinale delle Opere e Missioni di San - TELEFONO 22-117 DIREZIONE : VIA MARIA AUSILIATRICE, S2 °- TORINO * AL 111 DEL MESE : per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane * AL 15 DEL MESE : per i Dirigenti della PIA UNIONE a Gruppo 2° SI INVIA GRATUITAMENTE : o Spedizione in abbonamento ; postale Per correzioni d'úîdi rizzo si prega d'inviare anche rindirizzo vecchio. * Si ringraziano i Sig. Agenti postali che respingono, con le no- d'uso i Bollettini non recapitati eee() il .elliwarzale pez i a~~~tzi zaga~~i • e eeeSw : : . a : e : : : . :e,eeO .,eese:: : .: : : : : ::ià®555sesr r +,e sSSfleee ee -+aee .aeeeeeaaeaea . .a . . „ aaaeae . .aeeaaer- . . S aeaues+' ~i.uaaa ..aaaie . .aaaaaeei^ u .ar~ ~ . . .aauiv e . .uau i er ua . • !eaaar lana lana alata . . . .. •ossa sso∎. selli aa aa.. •a .i e... . e . . .s aa . . . e . . .ee .f,ea∎~eass .ae,ei .,.aiasie . .I .e,ausaa nee . .i arsala : : .s ..~ ° i eu .a ~ e' i .eau~ uosa e xi .i .at 'tea e . ... . .. Es .au e e .a i eaas 1 aaea, fYgQ •f aa .f giovani 36 pagine in rotocalco a colori a lire 50 in tutte le edicole • iars . a• asif-. •.'e e . . aa .. .,' . e . . .,sx :.. aaaae .> . . ., ' I • ~ .uaei,c e ela .YM : .uc: . a a,aafaar --Ali , f • EQa e. Y,s rY, . Y .aa a„ f la rivista della Società Editrice Internazionale, che ~ ; informa, istruisce, ragguaglia, riporta fatti, commenti e interviste con uomini di scienza, di lettere +' e con i più noti campioni dello sport . E in più maso . . novelle, romanzi, racconti, viaggi, arte, tecnica . .asse . . . , eee .a .eee' oa .e,aa.e' .• sa,aala . Y .&L .. ee S ,a . .m .yakbN44bQf93 'llaafr .'iria7aiaaefeiaQfliaaaaieaiar++ .aaiaauauaaev faueaeaaur-- abbonamento annuale Direzione e Amministrazione 52 numeri SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE L .2000 • CORSO REGINA MARGHERITA, 176 - TORINO conto corr. post . 2/39521 e alle benemerite CoopeFacciamo noto ai benemeriti Cooperatori ratrici che le: Opere Salesiane '_hanno il , Conto Corrente Postale con il NUMERO 2-1355 (TORINO) sotto la 'denominazione : DIREZIONE GENERALE OPERE DI DON BOSCO Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie modulo relativo offerte ricorrendo all'ufficio postale locale per il i TOR=O (712)
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