Saranno ancora i fanciulli a cantarci, novelli angeli attorno alla culla

Transcription

Saranno ancora i fanciulli a cantarci, novelli angeli attorno alla culla
Saranno ancora i fanciulli a cantarci,
novelli angeli attorno alla culla
*
del Bambino Gesù, *
la pace agli uomini di buona volontà
*
*
*
ANNO LXXX - N. 23
•
1° DICEMBRE 1958
I LIBRI PER LA FAMIGLIA CRISTIANA
NOVITÀ
í
per Le stìeae~e nstat zie
augurate " buon Natale " con un libro S E I
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ORGANO DEI COOPERATORI SALESIANI
I° DICEMBRE 1956
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Ativsdelbn Siamo alla fine dell'anno, siamo quindi
alla soglia del nuovo . È il tempo classico dei
bilanci . Vorremmo farne uno anche noi sulla
Pia Unione dei Cooperatori : sarebbe ricco
di motivi di conforto .
La Pia Unione infatti in quest'anno è
cresciuta sensibilmente non solo per il numero dei nuovi iscritti, ma specialmente per
il fervore di vita cristiana e per l'attività di
apostolato . Basterebbe pensare ai cinquanta
corsi di Esercizi spirituali chiusi, svoltisi in
tutte le regioni d'Italia con larga partecipazione di Cooperatori e Cooperatrici e con
evidenti frutti, e all'organizzazione di decine di Catechismi in grandi e piccoli centri
e in zone abbandonate, per dire confortante
il bilancio dei nostri Cooperatori nel 1956 .
dità dell'idea di Don Bosco, che volle dare
alla Chiesa questa terza Famiglia salesiana .
Il Convegno fu dedicato in gran parte
allo studio del programma di lavoro per il
1957. Diciamo programma, perchè ai Cooperatori salesiani Don Bosco ha segnato
scopi, mète e metodi ben definiti, che si
possono raggiungere solo adattando ai tempi
e alle circostanze, con senso di concretezza,
le grandi direttive del Fondatore . E questo
si ottiene appunto col programma . Esso è
stato discusso e stilato dai convenuti guardando sempre al Regolamento della Pia
Unione, alla parola, del Santo Padre, a
quella del Successore di Don Bosco .
È risaputo che i Cooperatori sono, nella
Ma non vogliamo indugiare sul passato ;
mente di Don Bosco, anzitutto ed essendesideriamo piuttosto presentare alla conzialmente degli apostoli che, formati allo
siderazione dei Cooperatori alcuni punti che
spirito salesiano, esercitano nel mondo quelfurono discussi nel Convegno dei Delegati
l'apostolato - specialmente a favore della
delle Ispettorie d'Europa . Siamo sicuri che
gioventù - che i membri delle prime due
ne trarranno generosi e pratici propositi per
Famiglie non sempre possono esercitare .
il nuovo anno .
Questo spiega la parte preponderante che
Diciamo subito che il Convegno è apparso
l'apostolato ha nel programma di lavoro dei
un avvenimento di eccezionale- importanza
Cooperatori nel '57. E siamo certi che Coonella vita della Pia Unione . Furono tre
peratori e Cooperatrici saranno lieti di espligiorni di intenso, proficuo lavoro, di consocare, pur nei limiti delle loro peculiari poslanti constatazioni per quanto si sta reasibilità, quell'attività apostolica che li rende
lizzando in Italia e all'Estero, di luminose
- come Don Bosco diceva - Salesiani nel
prospettive per lo sviluppo sensibile della
mondo .
Pia Unione. Si ebbe chiara la sensazione che
I Dirigenti dei vari centri certamente
l'attività dei Cooperatori salesiani, dovunque
hanno iniziato la pratica attuazione delle
essa si esplichi, compresa nella sua ispiradirettive date nel Convegno e riportate sul
zione, nei suoi motivi, nei suoi metodi,
Bollettino Dirigenti di ottobre . Qui desidecresce, si allarga e fruttifica abbondantemente,
la vitalità
e la Coopera
fecon- riamodimostrando
dire ai Cooperatori
ed alle
441
Un
.
tristi che
fu suscitatore
coltivatore: di
e Ri-migliaia di vocazioni con cui alimentò Diocesi
trici,
vivono un po'e dappertutto
spondete all'appello che in nome di Don
e Istituti religiosi, ha voluto che i Cooperatori salesiani fossero i continuatori dell'opera
Bosco vi facciamo, prendete il vostro posto
sua. In che modo? I Dirigenti della Pia
attivo nel grande esercito salesiano, per la
Unione non mancheranno d'illustrare e sugChiesa, per lai società » .
gerire nei vari centri i tanti modi con cui
Sappiamo tutti che nel Regolamento della
si potrà esercitare questo apostolato così
vitale e così urgente per la vita della Chiesa .
Pia Unione è assegnata ai Cooperatori, quale
loro particolare apostolato, la diffusione della
Intanto invitiamo tutti a mettere nelle loro
preghiere l'intenzione particolare delle vobuona stampa (Regolamento, IV, 3) . Nel '57
vorremmo che ogni centro, ogni Cooperatore
cazioni .
fosse un attivo e convinto diffusore della
altro
punto
del
programma di lavoro
stampa sana, cattolica
. Anzitutto
sbarrate
perilnuovaècrquelodCatchism(Regolnt,IV14)
la porta di.Èvero, casa a certa stampa, senza dannose indulgenze ; fa: te entrare invece la stampa
quest'anno ci sono state varie proficue inibuona, e fatela conoscere, diffondetela con
ziative in omaggio alla strenna del Rettor
intelligenza, con coraggio e costanza nei
Maggiore . Ma il problema non si risolve in
tanti ambienti che frequentate, fra le tante
un anno e con qualche iniziativa .
persone a cui potete arrivare .
Bisogna insistere in questo lavoro, allarConosciamo centri e singoli cooperatori
garlo, perfezionare le iniziative, dare loro
che hanno capito l'enorme influenza di queconsistenza organizzativa . L'ignoranza resto apostolato, e operano di conseguenza con magnifici successi
ligiosa è la piaga, che affligge tanta parte
della Società, anche di quella che si dice
colta, e tante persone che ci tengono a dirsi
Voi siete, all'ombra della Famiglia
cristiane.
Salesin,mzalegr,i«atvsdelcau bne,hlavortcn ia,olpr cn'azioe,rp lovine,apr lme,agtrnlimgerdlavità,e rùdlafe, rligonedaptà"
Istruirsi - istruire - aiutare ad istruirsi
nella Religione sono i tre settori che i
membri della Pia Unione dovranno sviluppare per essere Cooperatori di fatto .
Pio XII ai Cooperatori Salesiani
. Ma, dobbiamo riconoscerlo, non sono stati molti sinora . Nel '57,
specie in questi mesi di abbonamenti, saremo lietissimi di constatare i frutti di questo
apostolato salesiano, di far conoscere le
tante felici iniziative che i vari centri, i singoli Cooperatori avranno preso per l'attuazione di questo attualissimo apostolato .
Anche le vocazioni sacerdotali e religiose
(individuarle - coltivarle - indirizzarle, aiutarle) sono porzione dell'apostolato assegnato da, Don Bosco ai Cooperatori (Regolamento, IV, 2) .
E ce n'è tanto e urgente bisogno! Occorre
indugiarsi a dimostrarlo? Molti cooperatori
hanno sotto i loro occhi lo spettacolo di
paesi, di zone dove non c'è affatto il sacerdote o c'è solo una presenza insufficiente del
sacerdote . Su questo problema sono accorati
gli appelli di Vescovi, del Santo Padre, di
personalità che sentono la gravità della, si-tuazione .DonBsc,heitmpas
Tralasciamo vari altri punti del programma, sicuri che i Dirigenti della, Pia Unione
nelle conferenze mensili, nei convegni, nei
tanti incontri con i Cooperatori, si preoccuperanno di illustrarli e di tradurli in pratica .
Sappiamo che molti Cooperatori e Cooperatrici non possono partecipare a questi incontri. Noi diciamo : chi può, anche solo
qualche volta, non si privi di tanto bene ;
chi proprio è impossibilitato attinga idee,
forza e conforto al suo apostolato, oltre che
dalla pratica di un'intensa vita cristiana, dalla
lettura del Bollettino Salesiano . Don Bosco
l'ha voluto anche per questo . Ogni mese esso,
con tutte le sue rubriche, porta, ad ogni cooperatore la parola d'ordine, le direttive nello
spirito del Fondatore, fa conoscere iniziative
e realizzazioni, conforta cori edificanti esempi
di apostolato salesiano a imitare, a collaborare, ad essere ramo vivo della grande pianta
salesiana.
E l'augurio che noi formuliamo per il
nuovo anno . Ogni Cooperatore, ogni Cooperatrice, impegnato alla realizzazione del programma di lavoro, sia veramente un Salesiano nel mondo, come Don Bosco lo vuole,
un attivista del bene come il Santo Padre
lo ha definito .
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ali
ala1íe`,2
Notte di Natale 1818 : Don Giuseppe Mohr, parroco di Hallein, un piccolo paese del Tirolo, guardava dalla finestra della sua stanza le fiaccole
della gente, che veniva alla Messa di mezzanotte .
La valle pareva un gigantesco albero natalizio .. .
Dal suo cuore sbocciarono i versi di quella meravigliosa canzone che si
chiama «Stille Nacht » : Notte silenziosa, notte santa, - tutto è calmo,
tutto splende laggiù - attorno alla Vergine Madre e a Gesù .
*
All'alba portò la poesia al suo amico Franz Gruber, maestro del villaggio, perchè la musicasse . E alla sera, dinanzi al presepio, tutti quelli del
paese la cantarono in ginocchio .
Vecchi e giovani, ricchi e poveri si trovarono lì, accanto a quella culla,
con gli occhi lucenti e nelle mani i loro piccoli doni.
È il miracolo che si rinnova ogni anno . Quando nasce Gesù, nella valle
buia del mondo si accendono le fiaccole e nei cuori degli uomini si ravviva la fede .
*
Ogni Natale torna col suo fascino di poesia e di canti, ma anche coi suoi
doni di luce e di perdono, di grazia, di felicità, soprattutto con un bisogno
rinnovato d'amore e una sete di cose eterne . ..
« Dio è sceso all'uomo, perchè l'uomo salga a Dio» : questo dice il Bambino
che vagisce sulla paglia ; e ogni uomo, consciamente o no, lo sente .
L'uso dei doni è nato da questa gioia dell'avvenimento natalizio, da questa
speranza di un domani migliore, da questo amore che si rifà più forte
e più puro . 1 cuori si allargano sotto la luce della stella viaggiatrice ;
coi cuori si aprono le labbra a parole di augurio e di affetto, e le mani
ai doni tradizionali.. .
I doni per i bimbi e per i poveri, affinchè essi capiscano senza discorsi, il
gran dono venuto al mondo : dono di Redenzione, dono di Paradiso riaperto per l'umanità .
Cari Cooperatori, è il nostro augurio : il Natale che torna porti a voi e
al mondo intero il dono del primo grande Natale : la pace!
443
Una
superba
realizazione
Il compianto Rettor Maggiore Don Ricaldone
alle Superiore riunite per l'undicesimo Capitolo
Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in
una seduta plenaria, che egli presiedeva nella
sua qualità di Delegato della S . Sede, lanciava
una grande idea dicendo : « Il vostro Istituto
dovrà, col tempo, avere uno speciale Corso superiore, in cui raccogliere le Suore particolarmente dotate d'intelligenza e di buona volontà,
provenienti da ogni parte del mondo ; un Centro
Internazionale in cui si dia una completa formazione pedagogico-religiosa a coloro che dovranno
poi diffondere il verbo catechistico, e contribuire
così più efficacemente alla salvezza delle anime
e al compimento della missione a voi affidata» .
La proposta, profondamente pratica, venne
presa in considerazione dalle Superiore, pensata
e ripensata durante gli anni seguenti e attuata a
prezzo di molti sacrifici nell'ottobre 1954, quando
il nuovo Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze religiose accolse un gruppo di
giovani Suore da ogni continente . Quasi tutte le
Ispettorie mandarono le proprie rappresentanti,
che si sentirono più che mai sorelle nella fede
cattolica e nel nome di Dori Bosco . Oggi l'Istituto
accoglie 97 Suore, delle quali 69 studenti, provenienti da 29 Nazioni d'Europa, d'America e
d'Oriente, compreso l'Egitto, l'India e il Giappone, e 2 di Nazioni d'oltre cortina .
L'insegnamento venne assunto da professori
del Pontificio Ateneo Salesiano e dell'Istituto
Superiore di Pedagogia, con alcune Figlie di
Maria Ausiliatrice; e l'Istituto diede, fin dal
primo anno, frutti consolanti e risultati sempre
più promettenti .
Parallela all'Istituto di Pedagogia e Scienze
Religiose sorse anche una Scuola Internazionale
di Servizio Sociale per la preparazione di Assi -
TORINO
Un aspetto dell'Istituto Internazionale Superiore di Pedagogia e Scienze religiose, opera delle Figlie di Maria Ausiliatrice .
444
stenti Sociali, secondo le sentite esigenze dell'ora .
Nel desiderio di dare all'Opera incipiente una fisionomia giuridica che la
valorizzasse davanti alle Autorità ecclesiastiche e civili di tutto il mondo,
venne chiesto e ottenuto il riconoscimento della S . Congregazione dei Religiosi, la quale con Decreto Cum magnopere del 31 gennaio 1956 erigeva la
Scuola di Servizio Sociale, e con Decreto Sacra Congregatio negotiis del
13 giugno u . s . riconosceva l'Istituto
Internazionale Superiore di Pedagogia
e Scienze Religiose autorizzando il conferimento dei rispettivi diplomi valevoli
in tutto il mondo .
A splendido coronamento di tante fatiche e di tanti meriti, il 27 ottobre
venne consacrata la nuova chiesa in
onore del Sacro Cuore .
L'Eminentissimo Cardinale Maurilio
Fossati compì la solennissima cerimonia, circondato dal nostro venerato
Rettor Maggiore Don Renato Ziggiotti
e dai Superiori Capitolari in sede, con
numerosi sacerdoti e chierici .
Assistettero alla commovente ceri-
La chiesa
del Sacro
Cuore
annessa
all'Istituto,
vista
da
levante .
monia la Reverendissima Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice
con le Reverende Superiore del Consiglio Generalizio e con le Ispettrici
d'Italia e di Europa, alle quali si aggiunsero numerosissime suore .
L'indomani, festa di Cristo Re, il
signor Don Ziggiotti celebrò la Messa
della comunità, illustrando, con felicissima parola, il significato mistico dell'avvenuta consacrazione .
Alle ore 9,30 solenne pontificale di
S. E . Mons. Michele Arduino, che rivolse al pubblico che affollava-la bella
chiesa, una concettosa omelia. Le sante
Messe si susseguirono fino a mezzogiorno
con l'assistenza di numerosi fedeli .
Il voto del compianto Don Ricaldone
si avvia ora alla sua completa realizzazione, poichè già si sono iniziati i
lavori per l'erezione di un nuovo grande
edificio . Sarà il complesso delle scuole
gratuite per i fanciulli e le fanciulle
della zona : dalla scuola materna, alle
scuole professionali e ai laboratori per
la specializzazione delle giovani lavoratrici .
La grande idea va così traducendosi
in consolante pratica e si fa strada
nella odierna società col convincente
linguaggio delle opere .
Durante la consacrazione della chiesa Sua . Em . il Card . Fossati traccia
l'alfabeto greco e latino a simboleggiare l'unione delle due Chiese .
L'interno della chiesa il giorno della consacrazione .
11115
Chi
Ai
I-euia
ti
Chi non ha visto.. . un mercato di frutta e
verdura di una grande città? Ce n'è per tutti
i gusti e per tutte le borse. Se uno uscisse di
là con un fagotto pieno di fradiciume, si dovrebbe
proprio dire che s'è accontentato di rovistare
nella spazzatura .
Anche nel campo della stampa quotidiana e
periodica ce n'è per tutti i gusti e per tutti i
palati . Per chi acquista stampa non buona vale
quindi l'aforisma chi si scusa si accusa .
I giornali nostri, le riviste nostre, ossia di sapore cristiano, ci sono dappertutto e possono
arrivare dappertutto, precisamente come la
stampa non nostra, da quella galeotta a quella
«indipendente» (leggi scettica) .
Nelle edicole, in tutte le edicole, oltre ai periodici sguaiati, ci sarebbero anche le nostre
riviste se si fosse più solidali nel richiederle .
Anni sono in una nostra città gli studenti
esterni del liceo salesiano richiesero per turno
il giornale cattolico alla medesima edicola . Quel
giornalaio abbe poi ad assicurarci che da allora
smaltisce almeno venti copie del quotidiano cattolico anche nei giorni di vacanza . L'esempio di
quei giovanotti è giovato a far rompere il ghiaccio
a molti cristiani che prima s'accontentavano del
solito corriere o della solita gazzetta .
Il fatto che più compromette per la buona
stampa è la renitenza all'abbonamento, che implica un piccolo sacrificio iniziale . Si preferisce
spendere il doppio o il triplo, ma a gocce, acquistando giorno per giorno . Il che porta alla
fatale conseguenza di acquistare la stampa più
a portata di mano, che non è la nostra .
Alcuni si scusano col far rilevare che la nostra
stampa è meno elegante, meno vistosa di quella
aeeuia!
degli altri . Ma, concesso pure che ci sia del vero,
di chi è la colpa? Le migliorie tecniche sono
in rapporto diretto con il numero degli acquirenti . Quando un settimanale illustrato può
spacciare un mezzo milione di copie ogni volta, .
non teme certo di sovrabbondare in pagine, foto
e servizi . E quando un giornale «indipendente*
può contare su centinaia di migliaia di lettori,
non ha timore di rischiare la perdita di migliaia
di copie al giorno. Ma un giornale cattolico che
abbia solo qualche decina di migliaia di lettori e
una rivista mensile che non superi i 10
.0 0 ab onamenti, non saran o in grado di ap ortare
molte migliorie .
La forza di un periodico è tutta nel numero
dei suoi lettori, anzi degli abbonati, che sono
i lettori garantiti .
Per questo motivo la campagna dei Cooperatori per Meridiano r2 tende a raddoppiare il
numero già considerevole dei suoi abbonati ; la
rivista potrà così largheggiare anche in migliorie .
Ma il periodico che ci deve stare più a cuore
è pur sempre l'organo ufficiale della Pia Unione,
ossia il Bollettino Salesiano .
Anche qui le scuse sarebbero autoaccuse . Infatti arriva a domicilio, non esige neppure l'abbonamento, è alla portata di tutti, è vario e illustrato ; soprattutto è formativo per l'acquisto
dello spirito salesiano . Un cooperatore o una
cooperatrice che siano assidui lettori dei Bollettino si assicurano l'impronta salesiana nel modo
di agire, di parlare, di pensare, di giudicare .
Chi lo ama lo passa anche ad altri ; s'interessa
di farlo arrivare a parenti ed amici, ne fa oggetto
di conversazione e perciò di apostolato .
Chi invece si scusa . .. si accusa .
LIETA NOTIZIA
Sua Ecc . Mons . Antonio Baraniak, Salesiano, Ausiliare del Cardinale Wiszynski, Primate di Polonia, è stato liberato dal carcere pochi
giorni dopo l'Em .mo Porporato .
La notizia ha colmato di gioia i Superiori e tutta la Famiglia Salesiana . Proprio nel giorno in cui all'Oratorio si celebrava l'onomastico
del Rev .mo Rettor Maggiore giungeva dalla Polonia una lettera in
cui quel nostro Ecc .mo Vescovo effondeva il suo cuore in sentimenti
di viva riconoscenza a Dío e di affetto sentitissimo alla Congregazione,
ai Superiori e n modo speciale al Rev .mo Signor Don Ziggiotti .
Voglia il Signore che anche l'altro Vescovo salesiano che geme in
carcere per la fede possa presto riprendere la sua alta missione .
4 46
• Cooperatori della Valtellina a convegno
Quasi a coronamento del lail Direttore Don Polatti diede
voro di organizzazione fatto in
conto del lavoro fatto in Valquesti ultimi anni, il 23 settellina, Don Favini delineò la
tembre scorso si svolse a Sonfigura del Cooperatore salesiano,
drio il Convegno dei nostri
e la Direttrice Didattica sig.na
Cooperatori Valtellinesi . Tra, gli
Dirce Rizzi, Zelatrice per l'alta
intervenuti si notavano autorità
Valtellina, infervorò tutti al lae personalità, tra cui il venevoro, illustrando le attività prorando Mons . Arciprete di Sonprie del Cooperatore . Quindi fu
drio, il Vice Prefetto Comm .
proiettato il documentario Don
Giovanni Zampaglione, il comm .
Bosco attraverso i continenti .
Eugenio Tirinzoni, presidente
Per l'occasione dell'arrivo delle
degli Ex allievi, e vari distinti
Figlie di Maria Ausiliatrice a
professionisti in fraterna familiarità con umili popolani . L'oraSondrio, le Cooperatrici vollero
offrire loro l'arredamento com-leto per la cappella.
tore ufficiale Don Favini tenne
una brillante commemorazione
di Mamma Margherita . A mezIl Convegno ha segnato una
zogiorno si trovarono uniti alla
tappa in avanti nell'organizzastessa mensa Cooperatori e Sazione della Pia Unione nella
lesiani . Nel pomeriggio, i CooValtellina, rinsaldando in tutti
la volontà di vivere gli ideali
peratori si raccolsero nuovamente nel teatro per una seduta
di Don Bosco nella famiglia e
di carattere pratico, nella quale
nella società .
•
La
CHIESA
questa sconosciuta
I Cooperatori di Corigliano
d'Otranto (Lecce) dal 1- al 29
settembre scorso ebbero un corso
d'Istruzione religiosa sul tema
«La Chiesa». Il mirabile-dogma
della Chiesa fu loro presentato
ogni giorno sotto aspetti sempre
nuovi e interessantissimi . Su
250 iscritti, circa 200 furono
presenti e assidui . Al termine
concretarono il loro entusiasmo
in una dichiarazione individuale
indirizzata al Successore di Don
Bosco, nella quale promettevano :
frequente Confessione e Comunione, acquisto del Catechismo
di S . Pio X per una breve lettura
quotidiana in famiglia dopo la
recita del Santo Rosario, frequenza all'istruzione religiosa del parroco alla domenica .
Cooperatrici catechiste e missionarie
Un giorno dello scorso inverno
la Direttrice di Marano di Napoli apprende che la zona di
« Castello Scilla » è completamente abbandonata da due
anni. Raccoglie un gruppo di
volenterose Cooperatrici ex allieve e propone loro un'urgente
missione catechistica . La sua
parola calda e accorata elettrizza quelle anime generose .
Si comincia con un'esplorazione
sulle vicine colline e campagne ;
i bambini, attirati dalla novità,
accorrono numerosi . C'è una
chiesetta al centro di un antico
castello, ma è tanto fredda .
« Se ci fosse Don Bosco.. . »,
sfugge detto a una di esse ;
allora più nessuna sente il freddo, ed ecco le missionarie in
piena attività . Ogni domenica,
appena le Cooperatrici spuntano, i piccoli corrono loro incontro, i più grandicelli si attaccano alle campane, da tutte
le case delle vicine campagne
accorrono fanciulli e bambini .
Ora eccoli nella piccola chiesa .
Vengono divisi per età e comincia la paziente opera catechistica.
Lo zelo e la costanza delle
degne Cooperatrici di Don Bosco sono ammirevoli ; il rigido
inverno non le trattiene a casa,
la primavera le vede iniziare
un vero Oratorio nei pressi della
chiesetta. Con l'opera personale
piovono anche caramelle e biscotti, giornalini e medaglie, e
per i più poveri qualche vestitino. Le filmine Don Bosco attirano tutti, anche i grandi.
Cure particolari sono rivolte a
quelli che si preparano alla
Prima Comunione ed è inesprimibile la gioia che provano le
buone Cooperatrici nel vedere
l'altare circondato dai bambini
della Prima Comunione e non
da quelli soltanto-. Sono le conquiste del loro zelo missionario .
COOPERATORI
a Fatima
Nell'agosto scorso giungeva a
Fatima un numeroso pellegrinaggio di Cooperatori Portoghesi
e di soci dell'Arciconfraternita dei
divoti di Maria Ausiliatrice .
Erano 1400 persone distribuite
su 33 pullman . Nella mattinata
ebbe luogo un'adunanza di tutti
i Cooperatori per la seconda con- .
ferenza annuale .
Quindi i pellegrini si raccolsero
nel luogo dell'apparizione per
compiervi le pratiche religiose
d'uso il 13 del mese, coronate da
una commovente processione serale, seguita dall'Ora santa .
L'entusiasmo, la divozione, e lo
spirito di sacrificio manifestato
dai pellegrini fecero di quella
giornata una grandiosa manifestazione di fede, di amore alla
Vergine e di divozione a S. Giovanni Bosco.
447
~dÉ7 tJ
Centocinquanta novelli ambasciatori
del Regno di Dio
Un grande ammiratore di Don Bosco, S . E.
Mons. Evasio Colli, Vescovo di Parma, tessendone l'elogio, lo definì «il Santo che ebbe la
quadratura piemontese, la genialità italica, il cuore
universale » .
A questa universalità del cuore di Don Bosco
pensavamo assistendo, domenica 14 ottobre, alla
funzione di addio ai 150 novelli Missionari
e Missionarie in partenza verso tutti i continenti .
Dal 1875, quando Don Bosco potè dare inizio
alla realizzazione dei suoi sogni inviando missionari nelle più lontane terre del mondo, ogni
anno furono drappelli che si aggiunsero al primo,
guidato dall'intrepido Card . Giovanni Cagliero .
Nomi gloriosi di pacifici conquistatori, eroi silenziosi che consumarono la vita in villaggi
sperduti, in foreste solitarie e insidiose .
Il drappello dei primi dieci missionari è
diventato oggi un piccolo esercito di oltre
duemila Salesiani e di circa mille Figlie di
Maria Ausiliatrice .
Le missioni propriamente dette affidate ai
Salesiani hanno un'estensione di 1 .762.120 kmq.
e una popolazione di 30 .157.000 anime.
Ogni anno la morte strappa dai loro campi
di Missione lavoratori instancabili e intelligenti .
Urge sostituirli . I missionari che nella Basilica
di Maria Ausiliatrice hanno ricevuto anche
quest'anno dal Rev .mo Rettor Maggiore il Crocifisso e l'abbraccio paterno, vogliono essere i
TORINO.VALDOCCO
* Nel bacio al Crocifisso
i missionari partenti trovano la forza
e la gioia
del distacco da quanto hanno
di più caro .
* Don Bosco,
nella persona del suo Successore,
dona
un ultimo paterno consiglio
alle sue Figlie
partenti per le lontane Missioni .
44 8
continuatori dell'opera felicemente avviata, le
speranze del suo ulteriore sviluppo, le certezze
del domani missionario . È una primavera che
continua, fecondata dalla Grazia del Signore,
benedetta da Maria Ausiliatrice, riscaldata dal
cuore ardente di S . Giovanni Bosco .
A nome di tutti i Missionari parlò il venerando
Missionario Don Sante Garelli, Ispettore delle
case salesiane di Oriente . « O andare in missione - concluse l'oratore - o mandare .
Tutti potete mandare le vostre preghiere, i
vostri sacrifici, e chi può, la sua offerta, i
suoi figli».
Impartì la Benedizione Eucaristica ai missionari e ai numerosi fedeli S . E. Mons. Michele
Arduino, vescovo esiliato di Shiu-chow in Cina .
La persona dell'officiante era un altro silenzioso
monito a tutti i partenti di essere pronti a qualsiasi evenienza, compresa la persecuzione .
Le voci della Schola cantorum e la massa dei
settecento giovani dell'Oratorio eseguirono il
solenne corale : « Venga il Tuo regno, regno di
verità e di vita, regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace » .
Era l'augurio di tutti ai novelli ambasciatori
del Regno di Dio .
Un alunno
della Casa Madre
a nome dei compagni
porge il benvenuto
ai piccoli artisti Parigini
e al loro Maestro
Mons . Maillet
Pueri
Cantore
parà,
coi loro Patrono
I « Fanciulli Cantori » di Parigi, il 16 _ ottobre scorso, compirono il loro primo pellegrinaggio a
Valdocco e con le loro artistiche esecuzioni offrirono ai Salesiani e allievi della Casa Madre
un'ora di intenso godimento spirituale .
È noto che la Federazione Internazionale dei Pueri Cantores o Piccoli Cantori della Croce di
Legno, diffusa in tutto il mondo con 130 .000 associati divisi in 8o federazioni nazionali, ha
scelto come suo Patrono l'angelico fanciullo cantore di Don Bosco, San Domenico Savio .
Per questo il gruppo dei « Piccoli Cantori» di Parigi, guidati dal Presidente Internazionale
Mons. F. Maillet, vollero pellegrinare all'altare del loro santo Patrono . I vivaci e intelligenti
ragazzi, dopo aver pregato e cantato davanti all'urna di San Domenico Savio, furono ricevuti
dal Rettor Maggiore, quindi nel salone-teatro eseguirono con arte e grazia insuperabile una bella
scelta di canti sacri e profani e furono applauditissimi . A mezzogiorno sedettero alla mensa dell'Oratorio, tra la più viva simpatia dei Superiori e dei ragazzi .
Per l'occasione fu inviato al Santo Padre il seguente telegramma :
A sua Santità Papa Pio XII
CITTÀ DEL VATICANO
Piccoli Cantori Croce di Legno et Mons . Maillet pellegrinaggio altare Domenico Savio
presentano Vostra Santità omaggio rispettoso filiale gratitudine proclamazione Domenico
Savio Patrono Pueri Cantores et implorano Benedizione Apostolica . Mons . Maillet
Presidente Internazionale Pueri Cantores Don Ziggiotti Rettor Maggiore Salesiani .
449
1 giovani della Casa Madre
rendono
al Rettor Maggiore
l'omaggio della gioventù salesiana
del mondo
La festa del Rettor Maggiore
Sabato, io novembre, nel teatro dell'Oratorio si svolse la tradizionale accademia che precede la festa onomastica del venerato
Rettor Maggiore Don Renato Ziggiotti . Erano presenti i Superiori
del Capitolo, la Rev .ma Madre Linda Lucotti con il Consiglio
Generalizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice, il Sen . Sibille, il
Presidente internazionale degli Ex allievi, Grand'Uff . Arturo
Poesio, numerosi Cooperatori ed Ex allievi .
La massa dei giovani dell'Oratorio esplose in un inno solenne
composto per l'occasione dal M .0 Salesiano Renzo Lamberto .
T'accoglie o Padre, vibrante e melodioso - il lieto canto del filial
amor . - Qual reduce da un viaggio vittorioso - Ti splende in capo
il serto dell'allor .
Ma nella sala gremitissima domina quest'anno la nota mesta dei
tristissimi avvenimenti di Ungheria . Il cuore del Padre non può
dimenticare i lontani figli perseguitati . Si rendono interpreti di
essi il Direttore della Casa Capitolare Don Ruben Uguccioni nel
discorso d'introduzione, un giovane lituano, nella caratteristica
divisa della sua terra e l'Avv . Angelo Sartori, Presidente Ex allievi dell'Ispettoria Veneta. Don Uguccioni diede anche lettura
della commossa adesione del vescovo salesiano polacco di recente liberato dalla prigione Mons . Antonio Baraniak, ausiliare di
S. Em. il Card . Stefano Wyszynski, primate di Polonia, e di un
telegramma inviato dal Superiore dei Salesiani di Ungheria, il
quale in data 4 novembre scriveva : «Dalla patria libera i figli
salutano il Padre Don Ziggiotti ». Purtroppo le parole esultanti
del Superiore salesiano, a pochi giorni di distanza, significavano
nuovo dolore e sanguinosa tragedia .
L'oratore parlò poi del viaggio del Rettor Maggiore nell'America .
Centinaia di città americane gli avevano offerto come simbolo di
amicizia e di ospitalità una chiave : ecco quindi il dono di tutta
la famiglia salesiana al Padre : una magnifica chiave, alta un metro, preparata dal Cav .Streglio,cn rdel'o cme
il cioccolato .
450
« $ un simbolo, amatissimo
Padre, - conclude l'oratore -chiave del cuore di tutti i suoi
figli, sempre pronti ad ubbidirle e ad amarla » .
L'omaggio del Pontificio Ateneo Salesiano fu recato al
Rettor Maggiore da uno studente della facoltà teologica, e
tre giovani della scuola agraria
di Cumiana dissero l'entusiasmo
dei loro compagni per la vita
salesiana alla quale si preparano, vibranti di generosità,
negli Istituti Missionari .
I giovani della Casa Madre eseguirono le parti musicali, tra
cui la nuova composizione a
4 voci del M .° Luigi Lasagna :
Coro di festa, e con un vivace
dialogo fecero rivivere al Signor Don Ziggiotti le emozioni
del suo lungo viaggio in
America .
Mancavano pochi minuti alla
trasmissione del messaggio pontificio per la pace nel mondo .
Nella trepida attesa, risuonò
nella sala la voce del Rettor
Maggiore. Dopo un breve ringraziamento, parlò cori viva ammirazione dei perseguitati ungheresi, esaltandone l'eroismo
e la fede, finché non si udì la
voce del Santo Padre, ascoltata
in profondo e quasi angoscioso
silenzio da tutti gli astanti . Al
termine del radiomessaggio,
tutta l'assemblea, ritta in piedi
scandì, con voce che tradiva la
commozione, il Christus vincit
con le acclamazioni al regnante
Pontefice, nelle quali i piccoli
cantori fecero echeggiare gli
auguri di pace : Tempora bona
veniant, pax Christi veniat,
Regnum Christi veniat!
Così la manifestazione di affetto al Padre della famiglia
salesiana si allargava ed elevava in un canto di filiale
amore per il Padre di tutta la
famiglia cristiana : Pio XII.
STUDENTI
DI
IME
.CIN
candidati alle Missioni
* Abbiamo avuto il piacere di avere nostro ospite,
pellegrino a Maria Ausiliatrice, l'illustre ex allievo
salesiano dott . prof . Francesco Canova, segretario
del Collegio Universitario Aspiranti Medici Missionari (CUAMM) di Padova . Ne abbiamo approfittato per chiedergli informazioni sull'Opera .
L'idea del Collegio Universitario per Medici Missionari - ci ha detto il prof . Canova - è nata
dall'esperienza direttamente acquisita in terra di
missione, dove abbiamo potuto constatare tutta l'importanza che un ospedale diretto da un medico
cattolico può avere nel valorizzare, affiancare,
espandere l'opera evangelizzatrice del missionario .
Per questo è necessario disporre di medici missionari veramente tali, che non siano elementi raccogliticci e improvvisati, ma uomini formati e disposti
a mettere la loro vocazione di medici a servizio delle
missioni.
* Non le pare, professore, che per un ideale così
alto sia necessaria una vocazione speciale?
Senza dubbio . Lo scopo del CUAMM è appunto
quello di accogliere giovani generosi che aspirino a
diventare dei bravi medici, veramente apostoli, per
formarli allo spirito missionario . Il Collegio ospita
pure studenti d'oltre mare per formarli nelle nostre
Università e poi rimandarli nelle loro terre . Queste
due attività del Collegio si completano e permettono ai nostri giovani, fin dal tempo della loro formazione, di vivere in un ambiente missionario, apprendere le lingue, stabilire utili amicizie .
* Allora il CUAMM avrebbe lo scopo di formare dei Religiosi laici?
No, nessun voto legherà gli allievi finchè sono nel
Collegio, nè quando saranno in Missione . Ma per
essere anche semplicemente dei professionisti cattolici, che credono nell'efficacia di un'azione cattolica
di nome e di fatto, è indispensabile una soda preparazione spirituale che garantisca, anche per il
futuro, una pratica integrale di vita cristiana .
* Perfettamente d'accordo, altrimenti si dovrebbe
parlare di Medici competenti e valenti quanto si
vuole, ma non di Medici Missionari . Siccome
però non di rado gl'ideali nobili e grandi sono
patrimonio di giovani di condizioni economiche
disagiate, vorremmo conoscere se per questi ci
sono agevolazioni speciali.
Certamente : gli allievi del Collegio, oltre che
usufruire di una retta assai modica, possono anche
beneficiare di particolari agevolazioni sotto forma
di borse di studio che gli amici del Collegio non
hanno mai lasciato mancare .
Sicchè, professore, tutti i giovani volonterosi
che hanno in cuore un nobile ideale di aposto-
lato missionario, ma che non si sentono chiamati
alla vita religiosa, trovano nel CUAMM l'ambiente
ideale per soddisfare le loro aspirazioni . E se
anche qualche medico già laureato aspirasse a
lavorare nelle Missioni?
Il Collegio provvede a inviare in missione anche
medici non allievi del Collegio, purchè abbiano quella
preparazione professionale, quella formazione morale, quel fervore missionario che permettono alla
Direzione del CUAMM di dare le più ampie garanzie nei loro riguardi .
* E quando questi generosi si trovano in Missione,
hanno una posizione stabile e una garanzia sicura
per il loro avvenire?
All'atto dell'assunzione - ci risponde il nostro
cortese informatore - una convenzione definisce
chiaramente i rispettivi obblighi . La Diocesi fornirà
un'abitazione conveniente per il medico e la sua
famiglia, vicina all'ospedale, senza alcun canone
d'affitto. Fornirà pure i mezzi di trasporto necessari per l'esercizio della sua professione . Verrà
stabilito uno stipendio conveniente, l'assicurazione
per la vita, per incidenti d'auto, ecc . 1l medico
da parte sua s'impegna a lavorare soltanto per
la Diocesi, e non potrà esercitare privatamente per
conto proprio . Un periodo normale di servizio dura
cinque anni . Il viaggio di andata e ritorno per
ogni quinquennio è a carico della Diocesi . Il medico
avrà diritto, ogni cinque anni, a un periodo di riposo di sei mesi, da poter trascorrere fuori della
Diocesi; e di 20 giorni ogni anno, sul posto .
* Quanto ella ci ha detto è già in atto? .
Per limitarmi al 1955, posso dirle che ben sette
medici hanno ricevuto il crocifisso nella cappellina
dell'Istituto e si sono portati nelle più remote regioni
a esercitare la loro professione a servizio della carità
e della fede ; cinque studenti indiani, per interessamento del CUAMM, sono venuti a studiare medicina a Padova e uno di essi che era ancor pagano
ha ricevuto il battesimo da S . E . il nostro Vescovo ; il numero degli allievi del Collegio è salito
a 27. Come vede, il Signore ci ha benedetti .
* Ora ci pare di comprendere anche il perchè
del suo pellegrinaggio a Valdocco .
Precisamente : ho voluto ringraziare Maria Ausiliatrice e Don Bosco della visibile assistenza accordata alla nostra iniziativa, tanto più - e questo
le farà piacere - che i nostri medici sono nella grande
maggioranza ex allievi dei Salesiani .
* Grazie, professore, la famiglia salesiana plaude
alla provvidenziale iniziativa e invoca da Dio le
benedizioni più ambite su quanti collaborano a
dare alle Missioni questi Missionari laici .
451
DialogoSeguo con incoi
teres e le grazie di Maria Ausiliatrice e deCooperatori
i Santi salesiani, perché da molto tempo chiedo ap as ionatamente la grazia del rav edimento di mio marito,
che col suo carattere inumano ci opprime come cappa di piombo e toglie ogni gioia
mentarmi
di vivere a me, sua moglie da 21 anni, e ai suoi sei figliuoli, dei quali in complesso non posso la. Control ando i vari tipi di grazie pub licate nel e preziose liste del vostro periodico, ho riscontrato che Id io sovente si degna operare prodigi nel 'ordine
temporale, ma as ai raramente nel 'ordine spirituale, per cui temo che il mio caro rimar à sempre quel 'uomo arido, egoista, incoerente quale è da an i
. Temo anche che la
mia salute peg iori al punto d'impedirmi di fare la maestra e di curare l'educazione dei miei figli che, a contat o del padre, non trag ono certo esempi costrut ivi per il loro
avvenire
. Che ne dice Lei, pos o sperare in un miracolo? E se no, Id io mi darà le grazie neces arie a neutraliz are l'opera deleteria di tale esempio nei confronti dei figliuoli?
Mi conforti, Padre reverendissimo, e se le mie pene serviranno alla conversione del mio sposo e al raggiungimento della mèta sacerdotale del mio figliuolo seminarista, per
me non chiederò nulla e sarò felice ugualmente e tanto ...
E. M ., maestra elementare, Vicenza
Commuovono i cristiani e generosi sentimenti del
suo cuore . Si rassereni : la grazia verrà . Se dalle
relazioni pubblicate risultano raramente le graz e
spirituali (in questo stesso numero però ce n'è
una) è solo perchè la loro indole delicata sconsiglia
dal renderle pubbliche . Se accettassimo di pubblicare anche le grazie anonime, ne potremmo
narrare parecchie ogni mese .
Del resto crediamo di darle maggior consolazione
cedendo la parola a S . Giovanni Bosco, che la
sera del 13 maggio 1877, dopo aver raccontato
ai giovani dell'Oratorio alcune grazie strepitose
di Maria Ausiliatrice, continuava dicendo : « Se
questa buona Madre si fa vedere tanto benigna e
liberale nel concedere grazie per il corpo che è destinato a servire allo spirito, per questo corpo miserabile che fra poco ha da essere gettato sotto terra
a marcire e a ridursi in polvere, che cosa non farà
Ella a riguardo delle anime nostre, destinate a godere col Signore per tutta l'eternità? Ricordatevi,
cari figliuoli, che la Vergine ha messo in serbo
tutte quelle grazie che sono necessarie a ciascuno
di noi per la nostra anima, pel nostro corpo, per
i nostri genitori, parenti, amici . Per darcele aspetta
solamente che le domandiamo . . . ». La preghiera
confidente, umile, perseverante che lei, e i suoi
figliuoli con lei innalzeranno, le porterà, presto
o tardi, la grande consolazione che attende dalla
bontà materna della Madonna .
Desidererei da cotesta spettabile Direzione norme chiare e precise per
essere iscritto tra i Cooperatori salesiani .
Ex allievo L . JORIO - Bari
Eccole una risposta « chiara e precisa », come
Ella desidera :
i . - A norma del Regolamento della Pia Unione,
perchè una persona possa venire iscritta, si richiede che :
a) abbia compiuto i sedici anni di età ;
b) dia garanzia di vita cristiana, godendo
buona reputazione morale e civile;
c) voglia cooperare secondo le proprie possibilità alla salvezza delle anime, animato dallo
spirito di Don Bosco .
2. - La domanda di iscrizione deve essere
individuale e cosciente, ossia :
a) non collettiva (classe, associazione, famiglia, fratelli, sorelle, coniugi, ecc .), perchè il
Diploma di iscrizione viene rilasciato alle singole persone. Se in una famiglia più membri
desiderassero essere Cooperatori (e ne avessero
l'età e le doti) devono essere iscritti singolarmente, col proprio cognome e nome . Unica eccezione è quella di una Famiglia religiosa ; in questo
caso con la domanda da parte del Superiore o
della Superiora ottengono l'iscrizione tutti i religiosi della comunità (non i loro allievi e le persone di servizio) .
b) Chi fa domanda deve essere cosciente
degli impegni che assume e dei vantaggi spirituali che la Pia Unione gli offre, ossia deve conoscere il Regolamento dettato da S . Giovanni
Bosco .
3. - Un Cooperatore resta iscritto alla Pia
Unione a tutti gli effetti, dal giorno in cui il
suo cognome e nome è registrato nell'Archivio
dell'Ufficio Centrale .
Tale data figura sempre sul Diploma di iscrizione .
Sono un sacerdote che a suo tempo ricevette il diploma di Decurione firmato
dal servo di Dio Don Filippo Rinaldi. Con
mia pena debbo dire che questo diploma
andò smarrito nel trasloco dalla parrocchia
dove ero fino a tre anni fa e dove non
ci sono i Salesiani . Ora sono arciprete in
una città dove esiste un fiorente Istituto Salesiano. Domando:
r° Posso essere certo di appartenere ancora alla Pia Unione?
20 Essendo stato nominato Decurione nella parrocchia
dov'ero prima, hoo ancora le medesime funzioni direttive
nella mia nuova sede?
1- L'aver smarrito il diploma non le toglie l'appartenenza alla Pia Unione . Lei può sempre
chiedere un duplicato del suo diploma, e lo può
fare tramite il Delegato salesiano dei Cooperatori
dell'Istituto salesiano della sua città .
2 - È ancora decurione della Pia Unione . Quindi
potrà lavorare con zelo ed efficacia per lo sviluppo e diffusione della Pia Unione nella sua parrocchia, ricordando che, secondo il pensiero di
Don Bosco, i cooperatori salesiani sono un validissimo aiuto nelle mani del parroco . Essi quindi
saranno ben lieti di essere a sua disposizione per
tutte le opere di bene della sua parrocchia .
Don Bosco nel mondo
Una Casa per apprendisti
Nel quartiere Wetzelsdorf di Graz è stata inaugurata la v Casa per l'apprendista », intitolata a
Giulio Raab, Cancelliere della Federazione Austriaca, in memoria della liberazione dallo straniero e
in riconoscenza per la ricostruzione della Patria . La Casa fu fatta costruire dalla Camera del Commercio e dall'Ente che promuove lo sviluppo economico . Alla cerimonia inaugurale parteciparono le
maggiori Autorità dello Stato e della Stiria . La Casa è stata affidata ai Salesiani . Questa iniziativa
partì dal Cancelliere stesso, che volle - come disse nel discorso inaugurale procurare agli apprendisti una casa che sostituisca la famiglia e dia loro un'educazione basata sull'amore e sulla religione,
in modo che siano fortificati nei sani princìpi e si tengano saldi in mezzo ai tanti pericoli della grande
città. Il complesso degli edifici occupa 50 .000 mq . Quando saranno ultimati i lavori, la Casa potrà
accogliere circa 350 apprendisti . L'attrezzatura è delle più moderne .
li Cardinal Piazza, i Salesiani e la "Chiesa del silenzio"
Sua E v, . il Card. Piazza, visitatore straordinario nel Belgio per le famiglie dei profughi europei e
delle vittime di Marcinelle, onorava di una sua visita l'Istituto Don Bosco di Tournai, che ospita un bel
.
gruppo di giovani profughi da Paesi d'oltre cortina
e Ho ascoltato commosso - disse tra l'altro l'illustre Porporato -- la voce di uno di questi giovani,
e ho sentito in questa voce vibrare i vivi sentimenti di riconoscenza a Dio e verso coloro che sono i
ministri della Provvidenza nell'accogliere questa gioventù che ha dovuto esulare dalle proprie Patrie
sotto l'impeto della persecuzione, per trovare qui un avvenire migliore . . .
Questo collegio mi sembra che sia come un capitolo bello e luminoso dell'apologia della carità cristiana . Il grande cuore di Don Bosco, che si è aperto sempre verso i giovani e ha preparato delle opere
meravigliose in tutte le Nazioni del mondo per aiutare la gioventù a vivere cristianamente e a mettere una base solida per l'avvenire, sembra che qui palpiti nei cuori dei suoi degnissimi figli, ai quali
va la mia ammirazione e riconoscenza ...
Qui, cari figliuoli, avete assicurata l'educazione cristiana e il vostro migliore avvenire . Qui voi
vivete lo spirito, l'atmosfera dei collegi di Don Bosco, dove fiorisce una gioventù magnifica, che co -
OAKLEIGH (Australia)
L'Arcivescovo di Melbourne, Sua
Eccellenza Mons . Daniele Mannix,
nonostante i suoi 93 anni di età,
volle benedire le nuove costruzioni del Collegio salesiano, che
porta il suo venerato nome . S . E,
parlò con grande calore del bene
fatto dai Salesiani in tutte le parti
del mondo, ma specialmente in
Australia, dove l'incremento della
popolazione, dovuto a forte immigrazione, ha creato nuovi e assillanti problemi per l'educazione
della gioventù, che i Salesiani
aiuteranno a risolvere nello spirito e col metodo di Don Bosco .
453
stituisce il nerbo dei popoli cattolici . Voi qui con l'educazione
cristiana ricevete anche quel sapere tecnico che è indispensabile
per provvedere domani a una onesta esistenza . Quindi avete dinanzi un avvenire sereno . Comprendo il dramma di ciascuno di
voi, come comprendo la tragedia dei vostri dilettissimi popoli ;
ma siete voi che domani, quando cadrà questa barriera di ferro
e ritornerete alle vostre Nazioni (è ciò che noi affrettiamo con
le preghiere e coi nostri voti), quando trionferà la libertà di
Cristo, porterete ai vostri popoli il soffio della gioventù preparata
in collegi come questo per cooperare all'avvenire delle vostre
Patrie .
Questo mio incontro entra negli scopi del mio viaggio, che
è appunto di portare una parola di conforto ai rifugiati di tutte
le Nazioni che si trovano nel Belgio . Non poteva quindi mancare
la, visita a questo collegio salesiano e sono lietissimo di esprimere
anche la mia ammirazione all'Opera e ai Salesiani che la conducono con tanto spirito di zelo e di carità, e a tutti i benefattori
che vengono loro incontro .. . Il Signore darà il più largo compenso
ai figli di Don Bosco . È un'opera meravigliosa che essi compiono
e non potrà non attirare sopra di loro, sopra la grande Società
salesiana e anche sii questa Diocesi che offre generosa ospitalità,
le benedizioni del Signore » .
50° dell'opera salesiana di Macao
Quest'anno i Salesiani di Macao hanno commemorato il cinquantenario dell'Opera salesiana in città . Per l'occasione tutti gli
allievi dei tre Collegi salesiani e una larga rappresentanza dei cinque
collegi di Hong Kong, numerosi ex allievi e cooperatori si riunirono nella chiesa parrocchiale di S . Lorenzo per ascoltare la
S. Messa celebrata da S . E . Mons. Policarpo da Costa Vaz, Vescovo
diocesano, che parlò della provvidenziale opera salesiana nella
piccola colonia portoghese, donde si diffuse per tutta la Cina, raggiungendo anche il lontano Siam .
Tra le varie manifestazioni della giornata ebbe luogo la benedizione di alcune macchine tipografiche, munifico dono del cooperatore salesiano dott . Pietro Giuseppe Lobo .
Il Vice Camerlengo di S . R. Chiesa
e le nostre Scuole professionali
L'Opera salesiana di Pangim-Goa celebra il suo primo decennio . Questa fondazione si deve alla bontà e generosità del Patriarca di Goa di allora, che accolse alcuni Salesiani espulsi dall'India durante l'ultimo conflitto e con essi largheggiò in aiuti
materiali e morali per metterli in grado di rendersi utili alla gioventù Goanese . Egli apprezzava assai i Salesiani perché aveva
avuto modo di conoscerli quando era Vescovo di Macao . I figli
di Don Bosco, grati per tanta bontà gli avevano promesso di fondare una Scuola professionale, che avrebbero dedicato al suo nome .
Quest'anno il munifico Patriarca di dieci anni fa, S . E . Mons. José
da Costa Nunes, nella sua alta dignità attuale di Vice Camerlengo
di S . R. Chiesa. è tornato a far visita a Goa e ha avuto il conforto
di vedere realizzata la promessa dei figli di Don Bosco in una
bella Scuola, professionale affollata di giovani, e di benedire una
moderna Heidelberg, che lavorerà alla diffusione del pensiero
cristiano .
Scuola professionale
SAN DOMENICO SAVIO
Alla Scuola statale S . Domenico
Savio di BORGO SAN PIETRO a
MONCALIERI (Torino) si è aggiunta
la Scuola professionale serale S . Domenico Savio, che ospita SO aggiustatori meccanici . All'inaugurazione del nuovo anno, la domenica
4 novembre, assistettero, con Stia
E. Mons. Arduino, l'on . Bovetti,
sottosegretario alla difesa, il presidente della Provincia prof . Grosso e
altre illustri personalità . Il cooperatore salesiano Virginio Trina, fondatore e direttore della Scuola, dichiarò che l'opera s'ispira a Don
Bosco, dei quale si pratica con successo il metodo educativo, mentre
S. Domenico Savio è presentato agli
allievi quale modello . Al sig. Nicolò
Bussetti, munifico donatore dell'artistica statua in bronzo raffigurante
il ragazzo santo, fu consegnata la
croce di cavaliere della Repubblica .
CILE-SANTIAGO
Il Presidente della Repubblica, signor Ibanez, abbraccia commosso
il nostro Don Lòpez per dimostrare
la sua riconoscenza ai Salesiani, i
quali hanno coltivato con successo
nella fredda provincia di Magellano
il grano siberiano, che viene anche
a basse temperature e che entro
dieci anni potrà dare un raccolto
sufficiente per tutta la regione australe del Cile
.Lafotusc a,per
ordine del Presidente (lo dice anche
il suo atteggiamento e il mazzolino
di frumento che tiene in mano), il
quale ha voluto documentare la stia
compiacenza per questa nuova benemerenza dei Figli di Don Bosco .
INDIA Un " Centro di aiuto sociale " a Madras
Mentre i capi politici dell'India oggi generalmente criticano
l'opera dei missionari, il dott . Swamy, sindaco di Madras, vuole
che il suo popolo sia grato a un benemerito sacerdote « per i grandi
servizi da lui resi a sollievo dei poveri » . Don Mantovani, parroco
salesiano, dirige infatti un e Centro di aiuto sociale», che svolge
molteplici attività. Distribuisce gratuitamente latte a bambini e
a vecchi, gestisce una cucina popolare per i disoccupati, provvede
vestiario ai più bisognosi, ha una clinica medica gratuita, manda
infermiere religiose a visitare gli ammalati poveri a domicilio, ha
organizzato un ospedale mobile per i quartieri più poveri della
città, avvia i ragazzi bisognosi a orfanotrofi e a convitti, provvede
abitazione e aiuto agli ammalati e ai senzatetto, ha una scuola
serale gratuita, una sala di lettura e una biblioteca popolare . Il
dott. Swamy elogia altamente l'opera del parroco salesiano e dei
soci della Conferenza di S . Vincenzo, che compiono praticamente
tutti i servizi necessari ad alleviare le sofferenze dell'umanità,
insiste perchè tutti diano a questo benefico « Centro » aiuto materiale, fisico, medico e in qualunque altra forma, come farà egli
stesso nella sua qualità di sindaco, felice di collaborare ad un'opera
così altamente sociale .
(sotto) Monumento eretto in memoria dei 21 giovani del Liceo Don Bosco di
SANTIAGO (Cile), di Don Morra e del prof . Alcaíno, che caddero vittime della
tormenta sulla Cordigliera delle Ande il 7 luglio 1953 . Qui i parenti delle
vittime assistono alla S . Messa di suffragio .
Visita del Fondatore delle Case Cheshire per incurabili
all'Orfanotrofio di Kaptadi (India)
Il capitano Leonardo Cheshire era Osservatore Britannico
quando, il 19 agosto 1945, venne sganciata su Nagasaki la bomba
atomica che causò la morte di 26 .000 Giapponesi . Convertitosi alla
Chiesa Cattolica fin dal 1948, si dedicò alla fondazione di case per
incurabili .
Trovandosi lo scorso agosto a Katpadi per studiarvi la fondazione di una «Casa Cheshire », volle visitare il nostro grande Orfanotrofio, dove lasciò scritto sul registro delle visite : «Questa è
la mia prima visita ad una casa salesiana . La più forte e incancellabile impressione provata fu la felicità che notai in tutti ; fatto questo
che non mi aspettavo e che ha fatto felice anche me, e m'ha messo in
cuore il desiderio di ritornare ancora in mezzo a voi, perchè mi sono
trovato veramente in famiglia . Grazie! ».
*
EL SOL DEL PERÙ
ai Salesiani di Piura
Dal 20 al 23 settembre u . s. il collegio salesiano di Piura commemorò il cinquantenario della sua
fondazione con la partecipazione di
S. E. Mons . Federico Pèrez Silva,
.Victor esvdiPura,eglEc ntismVecovalsinM
Alvarez e Mons . Otoniel Alcedo, del
Rev.mo sig . Ispettore Don Carlo
Orlando e delle autorità.
Nella giornata della gioventù, gli
alunni di tutti i centri studenteschi
della città assistettero alla Messa
nel cortile del Collegio . In quella
dei Cooperatori si scoperse una lapide
a ricordo degli insigni cooperatori
della prima ora. La giornata degli
Ex allievi riunì attorno ai Salesiani
una folla imponente. Sentitissimo
fu l'omaggio reso al compianto Vescovo salesiano Mons. Chirichigno,
primoVescvdlaità,chevol
onorare la sua memoria dedicandogli una via. I festeggiamenti cui
minarono con il pontificale di Mons .
Alcedo, al quale la brillante allocuzione di Mons . Alvarez e l'esecuzione
diunaMespolficadrte
coro del Seminario Domenico Savio
e dei cantori del Collegio diedero
straordinaria solennità .
Ambita conferma della stima che
gode l'opera salesiana di Piura fu
la decorazione di « El Sol del Perù »,
concessa al collegio dal Ministro
degli Esteri.
Per lo zelo di un Parroco
e per la fede e la generosità dei fedeli, a ORZIVECCHI (Brescia) è
sorto il nuovo Oratorio festivo, che
per l'imponenza, la funzionalità e
l'ampiezza degli ambienti è uno dei
più belli della Diocesi . Le tredici
spaziose aule catechistiche che si
allineano al primo piano dicono
l'alta finalità della modernissima
sede di ricreazione per la gioventù .
Il titolo di Oratorio S . Giovanni
Bosco e S . Domenico Savio rivela
lo spirito di cui lo zelante Arciprete
don Battista Caffi e i suoi degni
collaboratori improntano la loro
opera educativa . E 14 ottobre scorso
S. E . Mons. Tredici, Vescovo di
Brescia, lo inaugurava solennemente .
455
L'opera di una insigne
Cooperatrice
La Nobildonna Caterina de
Urquijo de Oriol, generosa cooperatrice salesiana, ideò per
l'Istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice un vasto Aspirantato con annesse opere popolari
a El Plantío di Madrid . Sorse
così un grandioso edificio sormontato da una bellissima
statua di Maria Ausiliatrice,
arricchito di tutte le comodità
moderne e con attrezzatura
completa per l'insegnamento EL PLANTIO-MADRID - Questo grandioso complesso edilizio delle Figlie di
professionale .
Maria Ausiliatrice, che ospita le più svariate opere sociali, è dovuto alla munifica
La munifica Signora non ebbe carità dell'insigne Cooperatrice salesiana signora Oriol-Urquijo .
però il conforto di veder attuato il suo progetto, perchè chiamata da Dio al premio delle sue esemplarissime virtù .
Il marito, sig . Giuseppe Luigi de Oriol, ne raccolse gl'ideali di carità, eseguendo con fedeltà e amore i
lavori di costruzione e di arredamento .
Il 23 settembre u . s. ebbe luogo l'inaugurazione . Il Vescovo Ausiliare di Madrid benedisse l'ampia
cappella, ne consacrò l'artistico altare e vi celebrò la prima Messa, alla presenza dell'illustre sig. de
Oriol con la numerosa famiglia e altri rappresentanti della nobiltà spagnola .
Nell'accademia che seguì, si potè conoscere, attraverso l'apposita filmina, l'Opera completa, secondo il
pensiero della compianta Fondatrice : aspirantato, scuola gratuita per le fanciulle del paese e dintorni,
laboratorio con diverse specializzazioni, refettorio gratuito, corsi per madri di famiglia, dispensario .
Fu pure rievocata l'eletta figura della nobile Signora, mirabile esempio di madre cristiana, che seppe
donare alla Chiesa una figlia claustrale tra le Carmelitane ; alla Patria un eroe e numerosi altri figli
d'integerrima condotta, che collaborano col padre nel movimento industriale spagnolo e nel sostegno
di molte opere di beneficenza .
Dell'esimia Cooperatrice venne anche rivelato il virtuoso gesto dell'offerta dei suoi gioielli alla chiesa,
perchè fossero trasformati in cinque grandi e preziosi ostensori .
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456
i
SUPPLICHE ALL'AUSILIATRICE
per
i fratelli d'ungheria
Per i fratelli Ungheresi, tanto dolorosamente
provati dagli ultimi tragici avvenimenti, fu tenuta, domenica 4 novembre, nella nostra Basilica una funzione di suffragio e di propiziazione .
Erano presenti alla mesta cerimonia i membri
del Capitolo Superiore della Società salesiana
con S . E . Mons . Arduino, espulso dalla Cina
comunista ; gli on . Bovetti e Stella, il comm . Vidili, l'avv . Brusa e una grande folla orante .
Più viva e sentita riuscì la sacra funzione per
la presenza di cittadini ungheresi residenti a
Torino e di esuli di altre Nazioni soggette al
comunismo, quali la Lituania, l'Ucraina, la
Cecoslovacchia e la Jugoslavia . Giovani lituani
in bianca divisa facevano guardia d'onore al
drappo funebre steso in presbiterio, mentre i
vessilli delle varie Associazioni circondavano,
quasi in atto d'-omaggio, la Bandiera bianca
rossa e verde d'Ungheria, adorna della corona
e della croce di S . Stefano, emblemi che nei
secoli avevano guidato i Magiari alle vittorie
per la libertà della Patria e dell'intera Europa .
Celebrò la S . Messa per la sua Patria infelice
il Catechista Generale della Società salesiana,
Rev .mo Don Giovanni Antal .
Al Vangelo parlò il nostro Don Rebesco .
Egli esordì rifacendosi alle parole della generosa
madre dei Maccabei, che sebbene straziata nelle
carni dei suoi sette figliuoli, pure trovava la
forza per manifestare la sua gioia commossa nel
vederli tanto impavidi e coraggiosi. Così «noi
tutti - diceva l'oratore - mentre proviamo
nell'animo uno strazio indicibile per il sangue
che dilaga in Ungheria, restiamo sbalorditi di
fronte al coraggio indomito di cui danno prova,
al cospetto del mondo intero, i cittadini di quella
nobile Nazione» .
E proseguiva affermando che la storia d'Ungheria mostra chiara l'alta missione che Dio ha
assegnato a quel popolo, quella cioè di essere
il baluardo della Cristianità contro i nemici di
Cristo . Anche al presente la fierezza nativa non
si è spenta in quei petti generosi, che per riconquistare la libertà sono insorti compatti .
Ma non è soltanto l'anelito alla libertà - continuava l'oratore
il movente delle eroiche gesta,
ma anche il vivo sentimento di fede . Lo si desume dal fatto che la sollevazione è cominciata con la demolizione del monumento inalzato
all'orrido tiranno che aveva ridotto l'Ungheria in
disperata servitù . E proprio per erigere questo monumento era stata rasa al suolo una chiesa cara
al cuore di ogni Ungherese, la cosiddetta Regnum
Marianum, il tempio cioè di Maria, regina dell'Ungheria . Ora, mentre la statua del despota
veniva rovesciata a terra, alte grida si levavano
a chiedere che la chiesa venisse ricostruita .
Di tale attaccamento alla loro Regina sono
prova tutte le battaglie che gli Ungheresi hanno
Il Rev .mo Catechista Generale dei Salesiani Don Giovanni
Antal, Ungherese, offre per la sua martoriata Patria il
santo Sacrificio all'altare di Maria Ausiliatrice .
combattuto nei secoli al servizio di Maria e a
difesa della fede : Belgrado, Buda, Vienna, Zentha
e Petervaradino .
A questo punto l'oratore, fra l'intensa commozione dei presenti, faceva l'appello dei popoli assoggettati al giogo comunista e ad uno ad uno li
raccomandava alla pietosa intercessione di Maria .
Riprese poi la celebrazione del santo Sacrificio,
che i cantori della Basilica, diretti dal M .0 Don
Lasagna, resero più devoto con i loro canti di
invocazione e di suffragio .
Al termine della Messa il Rev .mo Don Antal
ringraziò con parola rotta dal pianto i presenti
per la carità usata verso la sua Patria e chiese
con insistenza che le preghiere venissero continuate affinchè i suoi compatrioti ricevessero forza
a superare la durissima prova.
Quindi S . E. Mons . Arduino impartì l'assoluzione al tumulo .
La cerimonia lasciò nell'animo di tutti un senso
di vivissima commozione .
DON BOSCO apre le braccia
a ottanta ragazzi e fanciulle profughi dall'Ungheria. Essi vengono accolti negli
Istituti Salesiani e in quelli delle Figlie
di Maria Ausiliatrice, dove l'affetto da
cui si sentono circondati è balsamo alle
ferite aperte nei loro cuori dalla sanguinosa tragedia che si è abbattuta sui loro
capi innocenti.
457
S. E . MON'S. GUGLIELMO PIANI
Delegato Apostolico nel Messico
L
a vita di questo eminente Figlio di Don Bosco
si può paragonare ad un astro di prima grandezza,
chiaro nel suo sorgere, luminoso nel meriggio,
radioso al tramonto . Quando infatti il parroco di
Martinengo (Bergamo), dove era nato il 16 settembre 1875, lo presentò a Don Bosco, lo definì
«un giovanetto che promette molto » ; quando si
spense nella capitale del Messico, i giornali uscirono con titoli a piena pagina, come questi :
«La vita di un Santo » « È morto un Santo » .
Il 1° ottobre del 1887 Guglielmo Piani ebbe
nell'Oratorio di Valdocco il suo primo incontro
con Don Bosco, del quale potè vedere gli ultimi sprazzi di santità, sentendosi fortemente attratto alla vita salesiana . Ricevuto l'abito religioso dalle mani del ven . Don Rua e consacratosi a Dio subito con voti perpetui il 3 ottobre
1891, fu inviato a compiere gli studi filosofici
presso l'Università Gregoriana di Roma, dove
si laureò il 25 luglio 1894 .
Il ven . Don Rua volle appagare le sue aspirazioni missionarie inviandolo in un primo tempo
a lavorare tra gli aspiranti e novizi di Las Piedras
nell'Uruguay, sotto la saggia direzione di chi
sarà poi l'Arcivescovo Mons . Felice Guerra,
tuttora vivente . Di quel periodo S . E . Mons .
Riccardo Pittini, Arcivescovo di Santo Domingo,
scrive : « Il eh . Guglielmo Piani fu per la casa
un vero regalo : il suo esempio fu per noi chierici
uno stimolo e una guida . . . » .
Il 15 maggio 1898 l'Arcivescovo di Montevideo lo consacrava sacerdote .
Nel 1900 successe a Don Guerra nella direzione della casa e due anni dopo venne eletto
maestro dei novizi . Aveva solo 27 anni di età .
Eppure, attesta Mons . Pittini, « durante undici
anni uscì dalle sue mani un manipolo di salesiani,
che furono e sono l'orgoglio della Congregazione
nell'Uruguay » .
N
ei 1911 l'Uruguay lo perdette, ma lo guadagnò il Messico, che lo ebbe Ispettore ideale . In
un'epoca assai turbolenta per quella nazione governò l'Ispettoria per dieci anni, durante i quali
ebbe il grave dolore di veder chiudere tutti
gl'istituti salesiani, tranne quello della capitale ;
ebbe però la gioia di riaprirli, passata la tormenta
rivoluzionaria, e di mandare i primi salesiani
messicani a studiare in Italia . Nelle ore della
prova lo sorresse sempre il suo tenero e ar458
n . 16 settembre 1875
t 27 settembre 1956
dente amore alla Vergine, alla quale si era consacrato firmandone l'atto col proprio sangue .
Nel 1922 Benedetto XV lo elesse Vescovo Ausiliare dell'Arcivescovo di Puebla ; egli però,
nella sua umiltà e prudenza, preferì rinunziare
a quella dignità, non essendo nativo del luogo .
Ma una lucerna così luminosa doveva essere
posta sul candelabro . Ci pensò Pio XI appena
eletto Papa, elevandolo in quello stesso anno
alla dignità di Vescovo Titolare di Drama e
Delegato Apostolico nelle Filippine .
Nel delicato e alto ufficio di Rappresentante del
Papa, che tenne per 26 anni, organizzò la gerarchia ecclesiastica raddoppiando il numero delle
diocesi -e promosse con tutti i mezzi suggeriti
dal suo ardente zelo la vita cristiana nel popolo .
Al suo arrivo vi erano solo due seminari propriamente detti, ambedue a Manila e con pochi
alunni ; Mons . Piani ottenne che tutte le Diocesi
avessero il loro seminario . A lui si deve pure la
fondazione del Seminario Centrale della Università
Pontificia di San Tommaso a Manila, con le facoltà di Teologia, Filosofia, Diritto Canonico, ecc .
S
ua Eccellenza Mons . Laravoire Morrow, che
gli fu segretario in quegli anni e che ora regge
con zelo la diocesi di Krishnagar nel Bengala
(India), parla anche dei mirabili esempi di virtù
ammirati nel compianto Mons . Piani .
Si alzava sempre, senza fallo alle 4,30, anche se
la sera precedente si era ritirato tardi . Faceva
la meditazione in comune col suo segretario,
celebrava la S . Messa e ne sentiva una seconda .
A pranzo si leggeva una pagina di Vangelo, gli
Atti dei Superiori di Torino o il Bollettino Salesiano e il Martirologio, a cena un'altra pagina
del Vangelo e il Necrologio salesiano . Prima di
cena Rosario col personale di servizio, « Buona
Notte» a tutti, quindi lettura spirituale e preghiere della sera col segretario .
Il suo amore a Maria Ausiliatrice fece sì che
la divozione alla nostra Madonna divenisse molto
popolare nelle Filippine . Ottenne dai Vescovi
che Maria Ausiliatrice fosse dichiarata Patrona
secondaria delle Isole . In molte parrocchie fu
eretta l'Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice . Egli poi aveva affidato a Lei tutta la
sua missione proclamandola «vera Delegata delle
Filippine » .
Mons . Morrow celebra pure il suo straordinario
spirito di povertà, che non gli permise mai di
prendersi un lusso o una comodità non necessaria ; la sua longanime carità, che lo spingeva
ad amare e a beneficare con bontà tutta sua
anche quelli che non gli volevano bene ; il suo
zelo sacrificato, che gli faceva occupare le ore
della siesta, dall'1,3o alle 3 pomeridiane (si
pensi al caldo di Manila!), nel fare Catechismo
e preparare alla prima Comunione gruppi di
bambini e di bambine poveri, dei quali teneva
regolare registro . I personaggi che capitavano
casualmente alla Delegazione in quelle ore, ri
manevosrpilvedtanigoe
poveramente vestiti aggirarsi nella sede del Rappresentante del Santo Padre .
Non a torto sua Eccellenza Mons . Egidio
Vagnozzi, Nunzio Apostolico delle Filippine,
parlando di Mons . Piani, lo chiama sempre:
« Il mio santo Predecessore » .
N
el lungo periodo della sua Delegazione Filippina il Papa lo incaricò due volte di visitare
la Chiesa nel Messico : Tali incarichi di fiducia
da parte del Vicario di Cristo preludevano alla
nuova dignità di Delegato Apostolico nel Messico, che gli fu conferita tre anni dopo .
Ricco di esperienza e maturo in santità, svolse
questa delicata missione con immenso vantaggio
della Chiesa messicana e della stessa Nazione .
Prudenza somma, discrezione a tutta prova, tatto
squisito e carità senza limiti furono le sue armi
di vittoria contro gli ostacoli che si frapponevano alla sua azione apostolica, sicchè divenne
ben presto padrone dei cuori .
Il 19 agosto 1955, al compiersi del suo ottantesimo anno di età, S . S . Pio XII, felicitandosi
col degnissimo suo Rappresentante per i frutti
preziosi della sua azione diplomatico-religiosa,
lo nominava Assistente al Soglio Pontificio .
Compiuti gli 8o anni, Mons . Piani cominciò
a declinare . La notte del 30 maggio fu colto da
un infarto cardiaco, che si ripetè la notte del
27 settembre . Monsignore, presentendo prossima
la fine, chiamò il segretario e lo pregò di dargli
la benedizione di Maria Ausiliatrice e l'Estrema
Unzione . Accorse anche il medico, ma alle 4,10
del mattino il venerando Presule, con la stessa
serenità che lo aveva accompagnato tutta la vita,
lasciava la terra per il Cielo .
S
i sarebbe voluto seppellirlo nella Basilica
di N . S . di Guadalupe, il grande e celebre santuario del Messico e dell'America Latina, ma
per i lavori di restauro in corso, fu scelta la
cappella di N . S . di Guadalupe nella cattedrale .
Dopo la sua morte si levò un coro unanime
di lodi alla sua memoria S . E . Mons . Michele
Dario Miranda, Arcivescovo Primate del Messico, dopo il solennissimo funerale affermò : « Nei
giorni in cui la Chiesa del Messico e il Messico con la Chiesa soffrirono prove in cui era
necessario risplendesse la verità, il Romano Pontefice ricercò l'Apostolo salesiano e lo fece ritornare nel nostro paese . Mons . Piani comprese
la realtà meravigliosa, benchè dolorosa, della
nostra Patria e in base alla sua opera si produsse
il più importante documento per la Chiesa messicana, la Firmissimam constantiam, che servì
per la sua resurrezione » . E descrittane la grande
amabilità, conchiuse commosso : «Oh, sì, tu fosti
un altro S . Francesco di Sales! Rimani fra noi
con le tue spoglie mortali : sarai sempre un saldo
vincolo di unione tra il Messico e Roma » .
Dopo la sepoltura, a cominciare dagli Ecc .mi
Vescovi presenti, vi fu una generale richiesta
di oggetti appartenuti al venerato Estinto, da
conservarsi più come reliquie che come ricordi .
Frattanto continuava il coro delle lodi .
Sua Ecc . Mons . Sergio Mendez Arceo dichiara
che : « Mons . Piani è stato un Rappresentante
del Papa impareggiabile, non uguagliato in passato e difficilmente uguagliabile per l'avvenire» .
E Mons . Gaetano Alibrandi, attuale Consigliere
della Delegazione Apostolica, attesta: « Poco tempo ho vissuto con lui ; sufficiente però per apprezzare la grandezza del suo animo, la luminosità del suo pensiero, i riflessi della sua ricca
esperienza . Ho visto soprattutto armoniosamente
fuse in lui l'abilità e signorilità del diplomatico
esperto e la virtù del Religioso perfetto » .
N
el suo testamento, che scrisse a Manila il
3 ottobre 1943, nel 52° anniversario della sua
professione religiosa, si leggono espressioni mirabili, rivelatrici della sua nobile e grande anima,
tutta tesa al servizio di Dio e della Chiesa, fiera
di appartenere alla grande famiglia di S . Giovanni Bosco . E veramente Mons . Guglielmo
Piani fu una grande figura di uomo e di salesiano, di missionario e di vescovo, di diplomatico e di santo, degno di rappresentare il Vicario di Gesù Cristo in due nobili Nazioni .
45 t)
C/
affe
I
.
Abbiamo parlato
col Vescovo dei Kivari
Ai primi di settembre giungeva fra noi il
venerando Vicario Apostolico di Mendez (Equatore), S . E . Mons . Domenico Comin, proprio nell'imminenza del suo ottantaduesimo genetliaco .
Sua Eccellenza è uno di quei grandi missionari
che stanno degnamente accanto alle figure giganti di evangelizzatori, quali il Card . Cagliero,
Mons . Fagnano e Mons . Costamagna, del quale
è degnissimo successore . Egli rappresenta e impersona le fatiche e le glorie di un cinquantennio
di attività missionaria svolta fra i fieri indigeni
delle foreste equatoriane, i Kivari . Da 54 anni
egli lavora nell'Equatore, da 36 è Vicario Apostolico di Mendez, essendo stato eletto e consacrato
nel 1920 . Ha le doti del Capo, del Pioniere, soprattutto dell'Apostolo secondo il cuore di Don
Bosco . Sebbene sia molto restìo a parlare e preferisca il silenzio operoso, come sempre ha fatto,
siamo riusciti a raccogliere dalle sue labbra alcune notizie sulla sua Missione .
Croci
Il cammino della Missione di Mendez, in poco
più di 60 anni in cui vi lavorano i missionari
salesiani, è seminato di croci, materiali e morali .
Prima fra tutte la perdita di Don Savio, il
capo-spedizione che, fulminato da una polmonite,
moriva durante il viaggio, oltre i 4000 metri,
mentre attraversava le Ande per raggiungere la
capitale della Repubblica . Mons . Costamagna, che
ne prese più tardi il posto in qualità di Vicario
Apostolico, fu impedito di entrare nel territorio
della Repubblica . Soltanto molto tardi, e per
breve tempo, vi potè metter piede . Tuttavia non
ebbe mai la soddisfazione di poter entrare nella
vera e propria Missione . Più di un missionario
sacrificò la vita per quelle anime . Basti accennare
alla tragica scomparsa del giovane e zelante missionario salesiano parmense, Don Angelo Rouby,
scomparso tragicamente travolto dalle acque di
un fiume con la sua canoa, insieme al confratello
4.60
coadiutore Bigatti, in un viaggio di escursione
missionaria . Ma più grave di tutte la croce di
una ostinata sterilità del lavoro missionario .
Quanti anni dovettero passare prima di raccogliere i frutti di tanti sudori, fatiche, sacrifici!
In tutto il vasto territorio del Vicariato i missionari salesiani dovettero cominciare da zero e
creare dal nulla la civiltà in tutti i suoi settori .
Mons . Comin un giorno si lamentò con S . Pio X
di tante difficoltà e di tanta apparente sterilità .
Il Santo Pontefice ebbe parole profetiche sui frutti
che avrebbero raccolto in avvenire .
Strade
La prima grande difficoltà del Vicariato di
Mendez - ci dice Mons . Comin - sono le vie
di comunicazione . Nell'interno della Missione
il miglior mezzo, per la maggior parte dei viaggi,
è ancor oggi il cavallo di S . Francesco . I primi
missionari intuirono che l'avvenire della Missione, la possibilità stessa dell'evangelizzazione,
dipendeva dalle vie di comunicazione, e vi si
dedicarono con eroico sacrificio . L'opera maggiore
in questo campo fu compiuta da Don Albino
Del Curto - «Padre Albino » - divenuto popolarissimo in tutta la Repubblica, con la costruzione della mulattiera El Pan-Mendez, impresa
veramente titanica, se si pensa alle difficoltà incredibili superate e all'esiguità e meschinità dei
mezzi di cui poteva disporre un povero missionario . Quando Don Albino Del Curto venne a
morire (30 maggio 1954), la Repubblica dell'Equatore, con spontaneo e delicato sentimento
di riconoscenza aperse una sottoscrizione per
l'erezione di un monumento a colui che, aprendo
quella via di comunicazione, aveva per sempre
conquistato e assicurato alla patria equatoriana
nuove ubertose province .
Un altro missionario che seppe costruire strade
e ponti fu l'indimenticabile Giacinto Pancheri,
salesiano coadiutore dei primi tempi, divenuto
anch'egli famoso in tutto l'Equatore .
Oggi un rapido progresso è stato fatto, e molte
difficoltà sono state superate grazie all'aviazione,
che connette con servizi regolari, la capitale con
le foreste orientali .
Case
Per avere un'idea dei sacrifici e del lavoro
compiuto dai nostri missionari, si pensi che le
prime case della Missione, grossolanamente costruite con palizzate di legno e coperte di paglia,
non erano molto diverse dalle capanne kivare .
Bastava uno dei frequenti acquazzoni tropicali
perchè dentro vi piovesse come fuori . Lo stesso
Mons . Comin ci racconta che, visitando la Missione di Gualaquiza, di notte, quando pioveva,
era costretto a dormire con l'ombrello aperto
sul letto . Con lunga pazienza e interminabili sacrifici i missionari cominciarono a migliorare le
costruzioni, riuscendo a fabbricare con mezzi rudimentali prima le tegole, poi i mattoni, e infine
* Don Ghinassi, uno dei missionari più benemeriti per l'opera di penetrazione che da 3o anni svolge
tra i Kivari, posa tra le prime due famiglie cristiane
di JAUPI, il posto più avanzato della Missione.
Evidentemente la costruzione di una chiesa nelle
selve di MENDEZ è un'impresa ardita ; ma i nostri
missionari sanno di avere a disposizione la Provvidenza e. . . le borse dei buoni .
Le Kivarette del laboratorio delle Figlie di Maria
Ausiliatrice missionarie a MENDEZ, emulano per
condotta e profitto le loro compagne dei paesi civili .
4t Il missionario salesiano coadiutore Fabiano Bonato è il classico suonatore di fisarmonica e perciò
l'idolo dei Kivaretti di SEVILLA DON BOSCO .
461
anche il cemento armato . Sorsero così chiese,
ospedali, scuole . Dove prima imperava la giungla,
ora sorgono ridenti villaggi che s'avviano a divenire città . Mendez, che all'inizio non era che
un nome scritto sulla carta geografica, oggi conta
con i dintorni circa 10 .000 abitanti .
Il lavoro missionario
Ma tutte queste difficoltà sono rose in paragone
delle difficoltà psicologiche e morali che si oppongono all'evangelizzazione dei Kivari . È più
facile vincere la selvatichezza della natura bruta
che la selvatichezza della natura umana . Era tale
la psicologia atavica di quegli indigeni che non
si trovava nessun mezzo per far presa su di loro .
Passarono anni e anni senza sensibili risultati .
Mens . Comin pensò allora, di applicare in pieno
ratori . Per questo bisogna tenerli in Missione
finchè siano in grado di fondare una famiglia,
assisterli e seguirli anche quando si allontanano
dal missionario, non solo moralmente, ma anche
economicamente . Appena sorto in grado di lavorare, si muniscono di un libretto di lavoro e
di risparmio in modo che, giunti al momento del
matrimonio, abbiano il loro gruzzolo per avviare la famiglia, con un margine per l'immediato
avvenire . E così si abituano al lavoro e al risparmio prendendo amore a questo genere di
vita regolato e civile . Ogni anno è un bel gruppo
di famiglie cristiane che si formano e stabiliscono
la loro dimora attorno alla chiesetta della Missione . In alcuni centri, per esempio a « Sevilla
Don Bosco», sono sorti degl'inferi villaggi cristiani kivari, costruiti con criteri moderni . Ogni
famiglia ha la sua linda casetta, una delle tante
che sorgono allineate lungo ampie strade, con
lotti di terreno in esclusiva proprietà dei kivari
stessi . L'agricoltura e soprattutto l'allevamento
del bestiame hanno compiuto il miracolo di vincere il nomadismo kivaro, che rendeva tanto difficile la cristianizzazione di queste tribù .
Le urgenze dell'ora
La nativa fierezza ai questi due Kivari di SUCUA
è ormai addolcita dalla civiltà e dalla religione
apprese dai missionari di Don Bosco .
il metodo di Don Bosco : cominciare dai piccoli
per arrivare ai grandi . Aprire degli ospizi in tutti
i centri di Missione, raccogliervi quanti più ragazzi kivari fosse possibile, educarli, istruirli,
formarli cristianamente per creare in seguito delle
famiglie cristiane . Ancora una volta il metodo
di Don Bosco si è rivelato prodigioso . Anche qui
non mancarono le difficoltà . La nostalgia della
foresta assaliva d'improvviso quelle povere animucce che sparivano e rientravano nelle loro capanne . Nè i parenti si preoccupavano di rimandarli :, anzi talora, ancor oggi, bisogna che il missionario paghi i genitori perchè lascino i figli alla
Missione . Tuttavia la carità di Don Bosco pian
piano ebbe ragione di tutti gli ostacoli . Ora i
ragazzi interni nelle varie Missioni del Vicariato
sono ben 1200 e vanno crescendo sempre più di
numero e soprattutto nell'attaccamento alla Missione . S'impartisce loro l'istruzione scolastica e
professionale e si avviano a divenire onesti lavo2
L'attuale sviluppo della Missione è consolante
e promettente . I principali centri cominciano a
godere dei benefici della civiltà cristiana e moderna, non esclusi gl'impianti elettrici e le attrezzature di macchine che facilitano il lavoro .
A prezzo di molti sforzi si è persino riusciti a
introdurre nella foresta, pezzo a pezzo, qualche
automezzo, che fa un ottimo servizio sui primi
tratti di strade camionabili, costruiti sotto la direzione del missionario .
Ma a misura che la civiltà materiale progredisce, si fa più urgente il problema dell'istruzione .
Per questo si è ottenuta l'approvazione di una
scuola normale nella Missione di Macas per la
formazione di maestri cristiani .
È superfluo ricordare che quanto fanno i salesiani nel campo della gioventù maschile, lo attuano le Figlie di Maria Ausiliatrice nel campo
della gioventù femminile : lo stesso metodo, la
stessa abnegazione, gli stessi ottimi risultati .
Mezzo prezioso per vincere, in parte almeno, il
doloroso isolamento delle Missioni e dei missionari
è stata l'installazione di piccole radiotrasmittenti
e riceventi in tutti i centri missionari . Le Missioni
sono così tutte collegate fra di loro e con la residenza del Vicario Apostolico, che in qualsiasi momento può mettersi in contatto coi suoi missionari .
Ma affinchè tutto questo lavoro, che compiono
i figli di Don Bosco nel Vicariato Apostolico . di
Mendez, si consolidi sempre più e sia veramente
duraturo, ha bisogno delle preghiere e dell'aiuto
generoso dei nostri cooperatori e benefattori .
Rag
Z Ze
del
CONGO
CONGO BELGA - Queste ragazze Congolesi trascorrono presso le
Figlie di Maria Ausiliatrice a Musoshi giorni sereni, imparando quanto
servirà a renderle ottime mamme di famiglia e ferventi cristiane .
Fermiamoci lontani dal mondo bianco, per esempio a Musoshi, nella nostra Missione del
Katanga (Congo Belga) . Ragazze congolesi, sotto la guida
delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si recano al lavoro . Parlano e scherzano tra di loro .
I loro volti sono allegri e fiduciosi . L'internato di Musoshi
conta più di 70 allieve, alle quali
assicura una formazione completa tanto nei lavori dome
stici che nell'istruzione scolastica e professionale, con rilascio di diplomi d'abilitazione
all'insegnamento nei villaggi .
Entriamo in cucina : la cucina del Congo, anche se migliorata e un po' europeizzata,
è sempre congolese . Guardate
con che attenzione quelle piccole cuoche spiano la cottura
della pasta, con che destrezza
pestano i grani di mais e setacciano la farina . Vengono
da villaggi dove conoscono appena il fuoco all'aria aperta, le
zucche e i recipienti per il mais .
Ogni lunedì scendono al fiume, ai lavatoi . Voi vedrete la
stessa scena, che il vecchio poeta
Omero aveva descritto qualche
migliaio di anni fa, raccontando
della figlia del re dei Feaci, che,
insieme con le sue ancelle, lavava
nelle acque del fiume la biancheria e la stendeva ad asciugare al sole . Fanno così anche
quelle ragazze ; e ce ne sono di
8 o 10 anni, altrettanto abili
come le loro compagne di - 18
e 20 anni .
Naturalmente non si vuol dire
con questo che le nostre allieve
congolesi siano tutte ragazzine nodello ; ma quando escono
dall'internato hanno imparato ad amare il lavoro, a superare la tristezza e l'incubo
delle superstizioni, a vivere
nella gioia serena della grazia
e restano in affettuosa corrispondenza con le loro educatrici .
Ogni anno difatti le ex allieve
ritornano a Musoshi, dove han
detto di sì al Signore, ritornano
al loro vecchio nido, aperto e
sereno, per fare un giorno di
ritiro spirituale . Tornano a rivedere la cucina dove bario
appreso a cucinare il mais, a
spiarne il punto giusto di cottura, a prepararlo in maniera
appetitosa per il loro marito e
i loro figliuoli . Scendono alle
rive del fiume, dove altre ragazze, nere come l'ebano, si
alternano ai lavatoi, e portano i
secchi d'acqua come forse faceva un tempo anche la Vergine
Santa a Nazaret .
Ala nella vita delle ragazze
congolesi c'è purtroppo una
striscia d'ombra di morte, che
è tanto difficile a dissipare .
Hanno una paura matta dei
malefizi e del malocchio . Dicono
che il kishimba porta sfortuna .
Il kishimba è mi po' di terra
presa su una tomba, accartocciata nelle foglie di nn ben determinato albero, legata con
cordicelle fatte della corteccia
di uri altro albero di loro esclusiva conoscenza . Se negligentemente lasciate il kishimba sulla
porta della vostra, capanna,
rischiate di morire fulminato ;
se invece lo rovesciate lungo la
pista di una qualche selvaggina, avrete carne in abbondanza .
Sentite come ragiona la gente
di quel paese . Accadde un giorno che una ragazza fu assalita
e azzannata da un leopardo .
Riuscirono a salvarla e a mettere in fuga la belva . I vicini
la portarono d'urgenza dalle
suore perché la medicassero .
La fasciarono e la curarono .
Ma nel ritorno gli uomini del
villaggio parlarono così : il leopardo ha attaccato la ragazza,
l'ha morsa ; vuol dire che il leopardo vuole mangiare una ragazza . Se egli resta deluso, diventerà cattivo : ucciderà certamente un'altra ragazza . Meglio condurre la vittima nella,
foresta e abbandonarla lì ; il
leopardo ne fiuterà il sangue e
tornerà a sbranarla . Le suore
lo vennero a sapere . In tutta
fretta avvertirono il missionario
che, armato di fucile e di cartucce, attese il ritorno del leopardo e gli infilò alcuni pallini
nella testa, stendendolo morto .
Stranezze, ma degne, ci sembra, di molta commiserazione.
463
di Crisfo
«Se il Signore ci giudica degni di Lui, ci farà
passare attraverso la sofferenza» .
Ciò che accade in Cina interessa il mondo intero . Questo immenso paese, popolato da più di
600 milioni d'uomini, è stato scelto come il laboratorio dell'esperienza-tipo di un regime che
pretenderebbe conquistare il mondo .
I partigiani di Satana si agitano, ma Dio compie i Suoi disegni . L'arresto, la deportazione, i
lavori forzati, il carcere di tanti cattolici, sacerdoti e laici, sono l'inizio della fine . La notte
sarà breve . H mondo ritroverà la pace e la Cina
risorgerà .
Ecco la lettera commovente di un testimone
di Cristo, il coadiutore salesiano Bonaventura
Maria Tchao, scritta in una pausa dai lavori
forzati al suo ispettore Don Mario Acquistapace .
P una documentazione filtrata attraverso la
cortina di bambù ; getta luce sul misterioso lavoro di Dio nel sottosuolo spirituale della Cina .
k
Caro Padre,
ringrazio profondamente la Santa Mamma Maria,
Aiuto dei Cristiani, che mi ha dato la grazia di
tornare a casa per alcuni giorni . Voglio adesso
approfittarne per saziare a pieno la mia fame spirituale, di cui ho sofferto carestia in questi quattro
anni e rinsaldare la mia forza di resistenza . Il
demonio mi tormenta in tutte le maniere, ma non
riesce a smuovermi perchè sono appoggiato alla
Madonna . La vita animale che conduciamo nella
Valle Deserta è spaventosa e orribile . Ma così
vuole il Signore e io offro tutto per la gloria di
Dio, per la Chiesa, per la nostra Società Salesiana .
Amato Padre, in questi giorni provo un'immensa
tranquillità e consolazione . Desidero portare an-
Suffragi e Missioni
Segnaliamo ai nostri Cooperatori un gesto degno di lode . I coniugi Luigi e Ortensia
Ciavolino di Torre del Greco, straziati e inconsolabili per la perdita dei loro diletto Raffaele, stroncato da morte violenta e prematura sulle soglie dell'università,
provvidero a suffragarne l'anima con molteplici opere di carità . E da buoni cooperatori di Don Bosco, non dimenticarono le Missioni salesiane, alle quali offrirono la moto già tanto cara al figliuolo, affinchè servisse ad un missionario per
portare la vita della grazia a tanti giovani dell'età del loro indimenticabile Raffaele .
464
cora la mia croce . Ti prego di star tranquillo .
Sento di non aver paura di nulla, anzi ho l'impressione che la mia croce sia fin troppo leggera .
C'è una cosa che sospiro notte e giorno : poter
fare la mia professione perpetua . Attendo la tua
risposta . Spero che questa lieta notizia mi arrivi
al più presto .
All'infuori di questa domanda io non ho altro
da chiederti . Saluta gli aspiranti, i chierici filosofi
e teologi da parte mia . Io li ricordo sempre . Ti
scongiuro che preghino molto per me, povero peccatore, perchè abbia la forza di sopportare ogni
sofferenza . Spero che i ragazzi aspiranti amino
intensamente la Madonna, l'amino di tutto cuore!
e amino il Papa e approfondiscano sempre più lo
studio del Catechismo .
Scrivendo a Torino, ti prego di voler salutare a
mio nome il Rettor Maggiore e gli altri Superiori
maggiori ; di' loro che, appoggiato all'aiuto della
Vergine, non ho paura, che li porto sempre nel
cuore e attendo una loro benedizione .
Porgi il mio saluto anche ai miei antichi
superiori : Don Braga, Don Ferrari, Don Guarona e il mio maestro di noviziato Don Bardelli . C'è ancora l'amato Don Krerutzer, che mi
fu largo di tanti aiuti e conforti materiali -e spirituali?
Ogni giorno quando mi avvio ai lavori forzati,
e durante il lavoro, canto ad alta voce lodi in onore
della Madonna . Penso al Papa, alla Chiesa, alla
nostra Congregazione e così non sento la solitudine .
Ciò che mi rattrista è che non posso ricevere ogni
giorno i Santi Sacramenti nè compiere bene le
pratiche di pietà . Dal mattino prima dell'alba fino
alla sera, quando è buio, escluso il tempo dei pasti,
non ho un momento libero . Mi resta solo di raccogliermi ogni tanto in me stesso, recitare giaculatorie
e fare Comunioni spirituali . A volte, a sera, riesco
a dire metà preghiere, ma poi casco addormentato.
In definitiva ti prego di stare tranquillo . Non
importa che il demonio usi maniere forti o soavi ;
c'è lo Spirito Santo che mi illumina e l'Ausiliatrice che mi sorregge .
Ora non so più cosa scrivere ; la testa mi duole
in maniera strana .
Ti prego di volermi dare la benedizione di Maria
Ausiliatrice .
Aff.mo in Maria e Giuseppe
coad .
BONAVENTURA MARIA TCHAO
Leggendo questa lettera si rimane sconcertati .
Ma si capisce bene che « la sofferenza è la, forma
è pronto
Ha illustrazioni a colori e contiene un
finimondo di curiosità e di cose buone
utili e divertenti per tutti i membri
della famiglia, piccoli e grandi .
L . 300
Lo si trova presso la L . D . C.
via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino c .c .p . 2/27196
e nelle buone librerie
superiore dell'azione, la più alta espressione dell'ammirabile Comunione dei Santi» .
Questo nostro umile fratello cinese soffre per
il mondo intero . La potenza di Cristo abita in
lui . . . perchè quando si è deboli, è allora che si
diventa forti (S . PAOLO) .
(sopra) Sua Ecc . Mons . Marianayagam,
novello Vescovo
di VELLORE (India),
ringrazia la gioventù e il popolo
per la
commovente dimostrazione
di affetto
datagli nell'occasione della sua
consacrazione episcopale .
I fedeli di VELLORE
offrono doni simbolici al loro
novello Pastore .
465
Il dottore disse : , «Se campa, è il miracolo di Pasqua»
La mia bambina Adelmina di venti mesi, nell'aprile scorso, si ammalò gravemente di bron.coPprlmintegaodPsqu
dovemmo portarla all'ospedale, dove incominciarono subito le cure senza però darmi speranza
di salvarla . Anzi la bimba peggiorava sempre
più, tanto che il dottore, tutte le volte che la
visitava,, ripeteva : « Se campa, è il miracolo
di Pasqua» . Il giorno dopo, quasi disperata,
telefonai a casa che venissero a prenderla perchè
pareva che da un momento all'altro dovesse
spirare . Ma la suora m'infuse una gran fiducia
nella Madonna, Mamma celeste della mia bambina . La pregai di cuore e ne sperimentai la
bontà più che materna . La bimba sopravvisse e
oggi sta bene .
Frassinoro (Modena)
CHIARA TURRINI ved . GIANNASI
Il grazie di una mamma a Maria Ausiliatrice
Vedendo mia figlia in preda ad atroci dolori
per una forte infiammazione delle vie biliari,
per la quale i medici consigliavano l'opera-
Valeria Albera Piana (Torino) invocando S . G. B. ottenne la desiderata
guarigione, perciò sente verso il
Santo la più viva riconoscenza .
Elvira Grotto (Alassio) oppressa da
grave malattia, si raccomandò con
fede viva a S . G . B . e guarì .
Ludovico Actis Grosso (Rodallo-Torino) si dichiara riconoscente a M . A.,
a S . G . B . e a Don Rua per la guarigione della nipotina .
Margherita Carpani Bastonero (Rossana-Cuneo) invia offerta per grazia
ricevuta da Maria Ausiliatrice .
Giuseppina Crisalulli ved. avv. Luigi
Minissale (Messina) ebbe la clavicola
rotta in un investimento . Data l'età
avanzata, temeva di restare difettosa.
Si raccomandò a M . A . e -guarì
perfettamente .
Bianca Ricciardi (Mestre-Venezia) dichiara di attribuire a M . A . la sua incolumità in un grave scontro di macchine, nel quale uno dei colleghi
perdette la vita .
zione urgente, mi rivolsi a Maria Ausiliatrice .
Poco dopo mia figlia, stremata di forze per le
lunghe sofferenze, decisa di confidare anche lei
soltanto nell'aiuto della Vergine, mi domandò
un'immagine di Maria Ausiliatrice . Avutala, si
mise a pregare devotamente . Da quel momento
cominciò il miglioramento, e il pericolo dell'operazione fu scongiurato .
Ringraziamo di cuore la Vergine SS . con
un'offerta e soprattutto con la preghiera .
Roma,
via Marghera, 43
CLEOFE ORSINI
Un amico gli offre la reliquia di Don
Bosco
Colpito da paratifo B, complicato da grave
emorragia che richiese ben sette trasfusioni
di sangue, rimasi per più giorni in serio pericolo di vita . Fu allora che una persona amica
mi offrì una reliquia di S . Giovanni Bosco, che
tenni sempre sotto il guanciale, e per quanto i
medici avessero dubitato della mia guarigione,
questa venne per l'intercessione del gran Santo,
al quale tutta la mia famiglia aveva ardentemente
rivolto preghiere . Ora sono completamente guarito . Con profonda perenne riconoscenza .
Treviglio (Bergamo)
Giuseppina Perrica (V àlguarnera-Enna)
ringrazia M . A . e S . D . S . per averle
guarito lo zio già spacciato dai medici e per averle regalato un nipotino .
Giovanna Negrini (Cogliate-Milano)
aveva il figlio disoccupato . Vedendo
che le speranze negli uomini erano
vane, si rivolse a S . G . B . e subito
il figlio ottenne un lavoro conforme
alle sue aspirazioni .
Gennarina Aceto (Camagna-Torino)
riconoscente a M. A . e a S . G . B .
per la guarigione da grave malattia
della mamma quasi novantenne, invia
offerta per le Opere salesiane .
Teresa Bruno (Vinovo-Torino) ringrazia M . A . e S . G . B . per varie
grazie ricevute e invia offerta per
invocare continua protezione sulla
sua famiglia .
Angiolina Carlando (Genova) ricoverata d'urgenza all'ospedale per una
difficilissima operazione, pregò con
tutti 1 familiari M . A . e S . G . B .
e potè superarla felicemente .
ERNESTO RAFFAELLI
Maria Marra (Napoli), affetta da una
depressione malinconica ansiosa con
delirio di autoaccusa e di colpa a
sfondo religioso, si credeva ormai perduta, quando si rivolse a Maria Ausiliatrice, ottenendone la guarigione
e una fiducia piena di serenità e di pace .
Adele Cagliano in Ferrero (AlbaCuneo) colpita da forte bronchite
polmonare con gravi complicazioni
al cuore, stette per otto giorni tra la
vita e la morte ; ma al nono giorno
della novena M . A . e S . G . B . la salvarono . Rende pure grazie per la
guarigionee di una nipotina .
Nina Testa (Casalcermelli-Alessandria) ringrazia M . A . e S . G . B . per
la guarigione del marito da principio
di paralisi .
Maria Migliorati ved . Bulletti (Perugia)
applicò con fede l'immagine di M . A .
al nipotino gravemente malato di
morbillo e polmonite e subito notò
un miglioramento che lo portò alla
guarigione .
È salvo il padre di due bambini
Mio figlio si trovava sul mercato di Alessandria
quando fu colto da violenti dolori all'addome .
Trasportato al paese anzichè all'ospedale
e
questo fu il primo sbaglio - fu visitato da un
medico, il quale disse trattarsi di un arresto di
digestione causato da un colpo di freddo e gli
prescrisse una cura . Ma i dolori aumentavano
sempre più, tanto che in piena notte corremmo
a chiamare un altro medico, che dichiarò trattarsi di appendicite già trasformata in peritonite
e ordinò l'immediato trasporto all'ospedale . Là
il professore lo operò, ma ci disse chiaro che non
sperava di salvarlo, dato il grave ritardo . Visto
che solo un miracolo poteva salvarlo, mi rivolsi con tutta la mia fede a Maria Ausiliatrice
e a S . Giovanni Bosco, chiedendo il miracolo .
Dopo lunghi giorni d'ansia, mio figlio veniva
dichiarato fuori di pericolo : la Madonna e Don
Bosco avevano avuto compassione del padre di
due bambini. Grata, sciolgo il mio voto .
Casalcermelli (Alessandria)
TERESA CERMELLI
Un salto di venti metri
Volendo fare un'ascensione in alta montagna,
mi recai con una ventina di compagni a pernottare nella «Casa Alpina Don Rua » in Val
Gressoney . La mattina del giorno tanto atteso
ci alzammo alle due per recarci in cappella . Io
però non ricordavo più la via per andarvi,
quindi vagai nel buio intorno alla casa . Ricordando che la sera precedente ero passato per
una scaletta, visto un paletto e avuta l'impressione che là fosse la scala, avanzai un piede per
scendere . Subito mi accorsi di piombare nel
vuoto e, in preda al terrore, mi affidai alla Ma-
Gaetano Rocca (Boves-Cuneo) avendo
in corso una vertenza legale, dall'esito
della quale dipendeva tutto il suo
avvenire, l'affidò a M . A . e, quando
pareva tutto irrimediabilmente perduto, vide trionfare il diritto e la
giustizia .
Enea Agostinetti (Varallo PombiaNovara) ringrazia M . A . e S . G . B .
per il felice esito dell'operazione di
appendicite acuta subita dalla nipotina .
Maria Rebaudengo (Pancalieri-Torino)
ringrazia M . A . per la continua assistenza al marito infermo .
Ch . Giuseppe Puthenkalam, salesiano
(Torino) sebbene la salute non gli
permettesse di applicarsi in una seria
preparazione agli esami, invocò con
gran fede M . A. e potè superarli felicemente e con buona votazione .
Sac. Francesco Di Renzo (AndriaBari) rende pubbliche grazie a M . A .
per avergli ottenuto dal Cuore di
Gesù una grazia di ordine spirituale
da lungo tempo attesa .
donna . Il salto fu di 5 metri di muro e di una
quindicina di metri di roccia . Quando giunsi al
fondo, ero vivo e sano : me l'ero cavata con qualche
ferita superficiale! Quanti furono al corrente
del fatto, lo dissero miracoloso . La Mamma
Celeste ha dimostrato all'evidenza di volermi
bene .
Foglizzo (Torino)
Ch. SANDRO PIO FEDERICI, salesiano
Maria, àncora di salvezza anche nei casi
disperati
. Sento il dovere di segnalare due grazie insigni
ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice .
Chiamato per telegramma dalla Francia in
Sicilia presso uno dei miei fratelli affetto da una
ciste al cervello, dopo di aver appreso con dolore
che il caso era disperato, invitai i miei familiari a ricorrere con fiducia a Maria Ausiliatrice .
Gli specialisti proposero allora di fare un ultimo
tentativo trasportandolo in una clinica di Milano .
Là il caso fu dichiarato gravissimo e si tentò
l'intervento con molte riserve . Intanto si moltiplicarono le preghiere con un meraviglioso crescendo di fede e di amore . L'operazione durò
cinque ore, ma ebbe un esito insperato dagli
stessi specialisti e il fratello fu restituito alla
famiglia perfettamente sano .
Qualche tempo dopo il suo bambino Antonio
veniva colpito da meningite . Ci si unì nuovamente per strappare alla Vergine ancora questa
grazia, e il bambino guarì nella maniera più
perfetta, senza le conseguenze proprie di questa
malattia .
Riesi (Caltanissetta)
Sac . ENRICO AUGUGLIARO, salesiano
Corinna Garanzini (Novara) e grata
a M . A . che guarì lei e il figlio e
per altri favori spirituali e materiali .
Teresa Camurati (Torino) ringrazia
M . A ., S . G . B . e Don Rua per
grazia ricevuta e confida di ottenere
altra grazia importante .
Antonietta Rossetti (Mantova) aveva
il figlio malato . Poichè i giorni passavano senza alcun miglioramento e
l'esame di maturità si avvicinava, lo
raccomandò a M . A. e a S . G . B .,
che intervennero prontamente .
Caterina Beltritti (Peveragno-Cuneo)
rende grazie a M . A . che la protesse
in un grave pericolo e la prega di continuare ad assisterla maternamente.
Enrica Garey Mantelli rende pubblica la grazia della guarigione della
nipotina Maria Rosa e aggiunge che
altri due suoi nipoti furono da M . A .
e da S. G . B . graziati e protetti .
Pina Piacentino (Torino) pregando
con fede M . A, e S . G . B . ottenne
una grazia tanto desiderata .
L . Brasichi ('t armo) sofferente d'arteriosclerosi ritenuta ormai incurabile,
si mise nelle mani di M . A . e di
S . G . B . e ne ottenne un sensibile
miglioramento .
Ersilia Gallone (Landtona-Novara)
aveva una nipotina che si trovava
tra la vita e la morte: la raccomandò
a M . A. e nel giorno della sua festa
la vide fuori di pericolo .
Famiglia Morando in un momento
di sconforto si rivolse a M . A. e a
S . G . B . e, dopo fervide preghiere,
ne ottenne una grazia importantissima .
Luigi Comè (Charvensod-Aosta) dichiara di aver affidato a M . A . e a
S . G . B . la figlia uscita malconcia
da un investimento e di averne ottenuto la completa guarigione .
Caterina Bolla in Rebagliati (Stella
San Martino) affidò a M . A . e a
S . G . B . la bambina colpita da gravissimo malore e che i medici disperavano di salvare, e ottenne la grazia
tanto desiderata .
467
A 25 anni dalla santa morte del
SERVO Di DIO DON RINALDI
"E un miracolo - disse qualcuno dei sanitari - perchè
quando la malattia è a questo grado, non si guarisce"
La bambina Daniela De Gasperi, mentre frequentava la prima
elementare, venne colpita da epilessia .
Dopo qualche anno, uno specialista di Genova propose una
operazione al cervello, senza garantire però nè l'esito, nè la
vita della bambina ; al che la famiglia si oppose . I medici
speravano ancora in una crisi risolutiva verso il 130 anno d'età .
Al 130 anno invece la crisi sperata non venne . I due professori, ripetuti gli esami, dichiararono che non c'era più
niente da fare, anzi che sarebbe avvenuto un peggioramento
definitivo .
Allora la sorella, alunna dell'Istituto «Santo Spirito » delle
Figlie di Maria Ausiliatrice, narrò la grande pena della sua
famiglia alla propria insegnante, la quale le dette l'immagine
di Don Rinaldi con la reliquia e suggerì di fare una novella
al Servo di Dio . Tutta la famiglia cominciò con fede la novena . Dopo due sere, si notò qualche miglioramento ; al 30
giorno Daniela non ebbe nessuna delle crisi che la coglievano
Ormai da anni, 20-22 volte al giorno . E così per 20 giorni,
tra la stupefatta e commossa gioia della famiglia .
Al 200 giorno fu ricondotta a Genova, dove il primario
ripetè l'esame, che risultò normale . Nel laboratorio diversi
medici le fecero nuove analisi, esperimenti, esami, non solo
per accertarsi, ma anche per stancarla e raggiungere il lignite
estremo per le reazioni : niente . Allora più d'uno dichiarò : « È
un miracolo, perchè del suo grado di malattia non si guarisce» .
Livorno
Suor NELLA A . MATTEUCCI, F . M . A .
Direttrice Istituto Santo Spirito
NOTA - Allegati a questa relazione vanno tre lunghi referti medici
del Laboratorio di Elettroencefalografia di Genova, redatti rispettivamente il 6-x-1952, il 21-IV-1953, il 26-111-1956 . Da tali referti, che
per brevità non pubblichiamo, risulta che la bambina per tutti questi
anni fu affetta da «grave disritmia di tipo epilettico sottocorticale » .
Don G . B . Defilippi, salesiano,
ringrazia riconoscente Don Rin aldipervotnucla
sua intercessione la guarigione da
disturbi epatici e sollievo in una
particolare circostanza .
Angiolina Cavaglià (CarignanoTorino) dichiara commossa che
l'invocazione a D . R . ottenne al
marito di guarire evitando una duplice operazione dichiarata necessaria .
Maria Saggioro (Roma) ringrazia
D . R . per averla soccorsa diverse
volte in situazioni gravi e in particolare per la guarigione da un
doloroso esaurimento .
Elvira Burruano (Racalmuto-Agrigento) affidò a D . R . la guarigione
della sua piccola Maria Teresa
dalle conseguenze di una scottatura
alla guancia e fu pienamente
esaudita .
Angelina Ledda in Casu (MilisCagliari) rende grazie a D . R .
per la guarigione della figlia da
grave infermità .
Sorelle Andujar Basulto (Camagiiey-Cuba) sono riconoscentissime
a D . R . per la guarigione della
mamma da grave malattia .
Maria Perano (Cuneo) ringrazia
D . R . per la guarigione del marito da una grossa ciste, ritenuta
dal dottore curante inguaribile
senza l'intervento del chirurgo .
Ismaele Riccardo Zabala (Buenos
Aires) attribuisce alla prodigiosa
assistenza di D . R . la sopravvivenza del suo caro babbo a ben
tredici operazioni, alcune delle
quali assai gravi .
* L'efficacia della preghiera concorde di un'intera famiglia - Vincenzi Pietro di Sperandio, in seg .uitoadTnrezsavpito,frucladtnorei ospedal Treviso,tu i sanitari che lo visitarono e tentarono di curarlo, non fecero che dichiarare l'inutilità delle cure . Anzi ai genitori ripetevano che bisognava prepararsi al dolore di perdere il figlio . Allora essi con gli altri sette figli
si votarono con fede al servo di Dio Don Filippo Rinaldi e lo pregarono incessantemente . Il piccolo Pietro,
contro ogni speranza, incominciò a migliorare, e la larga cancrena un po' alla volta a rimarginarsi . Ora ringrazia con noi il servo di Dio Don Filippo Rinaldi per la grande grazia ricevuta .
Padernello (Treviso)
SPERANDIO VINCENZO
* Don Rinaldi è potente presso il cuore di Dio - Il nostro caro fratello minore Buonafede Montanari, colpito da infarto del miocardio, veniva dichiarato gravissimo dai dottori, che ci lasciavano poca speranza di completa guarigione . Ci rivolgemmo allora con tutto il cuore all'intercessione del servo di Dio
Don Filippo Rinaldi . A noi si unirono nella preghiera le ottime Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Istituto
468
Sempre più numerose
e ricche di elementi soprannaturali
le grazie
attribuite alla sua intercessione
" Ci
pensi lui! " aveva scritto il figlio missionario
Durante tutto l'inverno 1.955-56 la salute di mio padre andò
peggiorando al punto da farne temere imminente la fine .
Trovandomi nella impossibilità assoluta di abbandonare il
mio posto di responsabilità, affidai ogni cosa al cuore paterno
e buono di Don Rinaldi . Poi scrissi a mio fratello queste testuali parole: « Non posso assolutamente venire . Farete i funerali anche senza che io possa essere presente . Ma io metto
ogni cosa nelle mani di Don Rinaldi . Ci pensi lui! » .
Papà intanto continuò a versare in condizioni estremamente
gravi. Ma quando giunse in casa la lettera con la reliquia di
Don Rinaldi, l'infermo migliorò subito . La notte dormì, il
mattino seguente si alzò, tornò a nutrirsi come se nulla fosse
stato, e, quello che è incredibile, in meno di 24 ore non teinette di uscire di casa e recarsi in campagna .
Tantur-Betlemme, Studentato Teologico Salesiano
Sac . FRANCESCO LACONI, S . D . B .
Tumore sparito all'applicazione della reliquia
Ero stata colpita da un usale sotto la nuca, ritenuto tumore maligno . Soffrivo, Dio sa quanto e, presa da fortissime febbri, mi sentivo accasciata . Noti resistendo più al
dolore, si fece un consulto medico, nel quale fu dichiarato
urgente l'atto operatorio . Questo parve ben riuscito, ma dopo
alcuni giorni, nonostante le più assidue cure, andavo peggiorando sempre più . Alla vigilia di un nuovo atto operatorio,
dopo molte e insistenti preghiere, ebbi l'ispirazione di far ricorso a Don Filippo Rinaldi, con promessa di pubblicare la
grazia . Detto fatto : venne applicata sul tumore la preziosa
reliquia con l'immagine del Servo di Dio e si raddoppiarono
da tutti le preghiere e la fede nel suo potere d'intercessione .
Al mattino seguente doveva decidersi la seconda operazione .
Ma al togliere l'immagine il chirurgo dichiarò sparito ogni male
e la paziente fuori di pericolo .
Porto Velho (Brasile)
Suor MARIA MERONI, F . M . A ., Direttrice
La famiglia Giordano (ChieriTorino) ringrazia D . R. per la
guarigione concessa alla sorella
Francesca e per altri segnalati
favori ottenuti con la sua intercessione.
Leonie Kousa (Gerusalemme) da
qualche tempo soffriva per un
male ad una gamba che le impediva di recarsi al lavoro ; pregò
D . R . e ne ottenne la guarigione
completa .
La Direttrice della Casa Maria
Ausiliatrice di Rifreddo (Cuneo),
riconoscente al servo di Dio D . R .
per grazia ricevuta, invia offerta .
Clara Barrios (Camagiiev-Cuba)
raccomandò a D. R . il padre,
che doveva subire un'operazione
urgente, e lo vide guarire senza
intervento chirurgico .
Cav . Pietro Mazzone (Mineo-Catania) rende pubblica la sua riconoscenza a D . R . per grazia ricevuta .
Ch . Agostino Kuok, salesiano
(Hongkong) ringrazia D . R . anche a nome di quattro compagni
chierici e di cinque aspiranti salesiani per la bella promozione ottenuta agli esami pubblici .
Lucietta Salmoiraghi Ceruli invia
offerta in onore di D. R . per favori ottenuti e in attesa di nuove
grazie .
Coniugi Coghi (Milano) ottennero
da D . R . che la figlia potesse ristabilirsi in salute e fare la S . Professione tra le Figlie di M . Ausiliatrice .
Giuseppina Chiesa (Pogliano Milanese) è riconoscente a D . F . R .
per aiuti e grazie varie per sè e
per il figlio Salesiano .
R. Favre (Aosta) rende grazie a
D. R . per averla liberata da un
male che minacciava tumore e guarita da un fibroma senza operazione .
Angela Biamoni (Zornasco - Novara) ha ottenuto la guarigione da
un'ulcera per intercessione di Don
Rinaldi .
Domenico Vittori ringrazia sentitamente D . F . R . per l'ottenuta
guarigione, pregandolo a volergli
impetrare altre grazie.
San Gaetano . Eravamo certi che Don Rinaldi ci avrebbe ottenuto la grazia, e la nostra speranza non fu
delusa . Il caro infermO, dopo due mesi di quasi assOluta immObilità, cominciò ad alzarsi, a star meglio, a
riportare la serenità nei nostri cuori . Ora da oltre due mesi soddisfa regolarmente i suoi doveri d'ufficio,
nOn accusa più alcun disturbo e si è rimesso così bene che pare ringiovanito .
Lego di Romagna
Famiglie MONTANARI e GUERRA
* Tempo fa, sofferente per seri disturbi, ricorsi ad alcuni specialisti, che asserirono essere le mie condizioni abbastanza gravi e dichiararono concordi la mia impossibilità di diventare mamma . Rimasi annientata da simile rivelazione e ricOrsi con la preghiera all'intercessione di DOn Rinaldi, del quale sono particolarmente devota . COn grande sorpresa dei medici, in breve tempo il mio stato migliorò tanto che un anno
dopo nacque una bella bambina, alla quale mettemmo il nome di Rinalda per onorare la memoria del
servo di Dio .
La Spezia
ERMINIA TRABBIA in JANUTOLO
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SD0~'-\ICO S
LA MORTE, MA NON PECCATI
.
« Domenico Savio, fammi guarire! » Il mio bambino aveva la febbre a 40 . Il medico,
visitatolo, tentennò il capo e disse che si trattava di difterite .
Avevo in casa una cartolina con l'immagine
di S . Domenico Savio . Quasi disperata, l'afferrai e, mentre cercavo di porla sotto il guanciale, sentii il piccolo che a occhi chiusi bisbigliava: « Domenico Savio, fammi guarire! » Una
visita successiva dava per risultato la guarigione
del mio bambino . Il cuore mi dice, e il medico
curante lo attesta, che a guarirlo fu S . Domenico
Savio .
Reggio Calabria
PINA PALMENTA
.4 Tornò a brillare l'ideale del sacerdozio Da molto tempo ero scoraggiato per ragioni
spirituali. Lo studio mi recava nausea, la disciplina mi pesava, insomma non potevo più resistere in Seminario . Mi consigliai, mi risposero
che era una crisi che sarebbe durata poco . Ma
il tempo passava ed io ero sempre nelle stesse
condizioni .
Ebbi la tentazione di uscire dal Seminario,
ma un compagno buono, che conosceva il mio
stato d'animo, mi consigliò di rivolgermi a S . Domenico Savio e a S . Giovanni Bosco . Accettai
il consiglio e pregai fiduciosamente per qualche
tempo, finchè un giorno mi riapparve davanti
più splendente e più bello l'ideale del Sacerdozio .
Riconobbi in questo fatto la mano dei due Santi,
che per sempre ringrazierò e glorificherò .
Seminario Vescovile di Magliano Sabina (Rieti)
Sem . PIETRO PRIORINI
San Domenico ti farà la grazia - Mia
nonna di anni 87 si era ammalata di bronchite
bilaterale con febbri incessanti, a cui si aggiunse
una pericolosa colica epatica . Data la gravità
del caso, le furono amministrati gli ultimi Sacramenti . Noi eravamo assai preoccupati, ma essa
diceva di sentire una voce interna che ripeteva :
«S . Domenico ti farà la grazia! » . Poichè siamo
. .
470
tutti devoti di S . Domenico Savio, lo pregammo
con grande fiducia e fummo pienamente esauditi . Il piccolo Taumaturgo ha voluto ridonare
al nostro affetto la cara nonna e noi manteniamo
le nostre promesse.
Foggia,
Piazza Purgatorio, 3
MARIA NOIA
Ch . Michele Orecchia, novizio salesiano (La Moglia, Chieri)
dichiara che al babbo, colpito da peritonite acuta, il medico
aveva dato solo più un'ora di vita . Messosi nelle mani di
S . D . S ., fu operato, salvato e ridonato alla primiera salute .
B . O . Laner raccomandò a S . G . B. e a S . D . S . la nipotina Michela, colpita da un grave male al piede, e ne ottenne la perfetta guarigione .
Antonietta Tiglio (Torino) adempie la promessa di pubblicare una serie di grazie che salvarono la vita al piccolo
Luigino Banchiero, affetto successivamente da varie malattie
c he ne avrebbero fiaccato il cuoricino .
Giuseppina Prezzi ved . Gerace (Lizzana-Trento) affidò a
S . D . S . la mamma di 77 anni, già malata di artrite deformante, colpita da broncopolmonite, e con grande sua gioia
la vide guarire .
Nanda Pozzi Colombo (Monza) ringrazia S . D . S . che l'ha
preservata dalla flebite dopo la nascita del suo secondogenito .
Sem . Francesco Mazzarella (Piana di Caiazzo-Caserta) attribuisce al miracoloso intervento di S . D . S . la liberazione
da morte per incendio della nonna quasi cieca e della sorellina di quattro anni, rimaste a casa sole accanto ad un
braciere ardente .
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con
sede in TORINO, eretto in Ente Morale con
Decreto 12 gennaio 1924, n . 22, può legalmente
ricevere Legati ed Eredità . Ad evitare possibili contestazioni si consigliano le seguenti formule :
Se trattasi d'un Legato : a . .. lascio all'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di
legato la somma di Lire. . . (oppure) l'immobile
sito in . . iieSe trattasi, invece, di nominare erede di ogni sostanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa :
n . . . Annullo ogni- mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale l'Istituto
Salesiano per le Missioni con sede'in Torino, lasciando
ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titol- .
(Luogo e data)
(Firma per esteso)
Salesiani defunti
Sac. Giuseppe Fedel, direttore della Casa salesiana della
Città del Vaticano, t il 5 ottobre 1956 a 63 anni .
« La scomparsa di Don Fedel - scrive l'Osservatore Romano ha destato vivissimo rammarico in quanti l'avevano conosciuto ed avevano amato, e stimato in lui il sacerdote pio e
zelante, instancabile nel sacro ministero e nell'apostolato
prima fra la gioventù, poi, qui con noi, fra gli operai cari a
lui, non meno degli indimenticati giovani del suo passato,
sempre cordiale e sorridente, sollecito non solo nel confortare e consigliare quanti a lui si rivolgevano, ma pronto ad
ascoltare ed esaudire, per quanto era nelle sue possibilità .
ogni desiderio che filialmente gli veniva esposto .
Al paterno cordoglio del Santo Padre si unirono le condoglianze
e la partecipazione di Em .mi Cardinali, di Ecc .mi Vescovi e
Prelati e di alte personalità del Vaticano e di Roma, che avevano seguito con ammirazione l'opera intelligente e saggia
svolta dall'illustre Figlio di Don Bosco .
Sac . Silvio Santini, t a Bologna il 2i-is-1956 a 76 anni .
Quanti ex allievi, specialmente della Casa Madre e di San Benigno Canavese, apprenderanno con dolore la morte di questo
loro indimenticabile Direttorel Indimenticabile malgrado l'apparenza di uomo rigido, perchè don Santini sotto un esteriore rude celava un cuore di padre . E tale fu per tutti, ma
specialmente per i giovani artigiani che amò di un affetto
particolare, e dai quali fu teneramente riamato, come provò
all'evidenza l'accoglienza trionfale che ebbe a San Benigno
in occasione delle feste giubilari della casa . Linearità di carattere, lealtà, equilibrio, squisita bontà di cuore furono le
virtù- che resero caro don Santini a quanti ebbero la fortuna
di vivere a fianco di questo degno figlio di Don Bosco .
Sac. Argeo Mancini, t a Messina il z9-iX-1956 a 8z anni .
Sacerdote per vocazione e per passione, predicatore instancabile del Vangelo, militò in tutti i campi della vita e dell'azione salesiana : direttore, missionario, parroco, insigne
maestro nelle discipline teologiche . Ebbe innato il senso dell'amorosa soggezione alla Chiesa . Spese tutta la sua lunga
vita al servizio del Regno di Dio .
Sac. Antonio De Pierí, t a Este (Padova) il 2z-vrtt-1956
a 76 anni .
Cinquant'anni di Messa, sessanta di apostolato salesiano :
ecco la mirabile vita di questo degno figlio di Don Bosco, che
tra le sue glorie vanta anche quella di aver contribuito alla
vocazione salesiana del nostro venerato Rettor Maggiore, di
cui fu maestro, e l'altra, di essere stato amico e direttore spirituale di quel grande che fu Vito Necchi, fondatore con
Padre Gemelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore . Ma
la sua più bella gloria fu quella di aver formato al genuino
spirito salesiano i numerosi manipoli di Salesiani, che fecero
il noviziato sotto la sua paterna guida .
Don Giovanni Martini, t a S . Giorgio in Bosco (Padova)
il t7-IX-1956 a 75 anni .
Era suo vanto dichiararsi ex allievo della Casa madre di Torino ed essersi confessato da Don Rua . Non potè farsi salesiano per ragioni di famiglia, ma lo fu di spirito e di apostolato, diffondendo le divozioni salesiane e inviando nelle case
di Don Bosco molti giovanetti, felice quando qualcuno si
faceva salesiano . Angelo consolatore al letto dei malati e dei
moribondi, meritò di fare egli stesso una morte invidiabile .
Giuseppe Macorítto, t a S . Daniele del Friuli il i S-1X-t956
a 63 anni .
Lavoratore instancabile, si sacrificò per i suoi cari lavorando
lunghi anni all'estero . Per la sua bontà e serenità fu sinceramente amato da quanti lo conobbero . Donò alla nostra
Congregazione il suo caro Renzo ; e la Madonna parve premiarlo chiamandolo al riposo eterno il giorno dei suoi Dolori .
Pietro Pettenuzzo, t a Lobia San Giorgio in Bosco (Padova) il 3o-iX-1956 a 73 anni -.
Visse nell'intensa laboriosità dei campi la sua grande fede
in Dio, tutto dedito alla famiglia e alla Chiesa . Rimasto vedovo con tre bambini in tenera età, fece bene anche la parte
della mamma nel dare loro una profonda educazione cristiana .
Uomo semplice e retto, provò la sua più grande gioia quando
il suo primogenito Carlo gli confidò di volersi fare Salesiano .
Rag . Gaetano De Rogatís, t a Napoli il 4-x-1956 a 75 anni .
Cooperatore tra i più antichi e attivi, stese per oltre zo anni
la mano a pro dell'Oratorio Salesiano tra gli impiegati della
Banca d'Italia, che iniziò alla conoscenza di Don Bosco e
delle sue Opere . Diede alla stia famiglia un'impronta salesiana e il Signore lo premiò con la vocazione di un figliuolo,
perito tragicamente alla vigilia dell'ordinazione sacerdotale .
Egli seppe accettare serenamente la volontà di Dio nella sua
vita intessuta di sofferenze, che offriva al Cuore di Gesti per
la conversione dei peccatoriGiovanni Bombarda, t a Candiana il t3-1X-1956 a 51 anni .
La lunga e accasciante sofferenza che stroncò la sua vita,
rivelò le doti della sua grande anima, ricca di fede e di bontà .
Dio chiamò uno dei suoi figli nell'Ordine Francescano e
un altro alla Congregazione Salesiana . Ed egli considerava
la vocazione dei figli, il dono più grande del Signore .
Contessa Bice Greppi di Belgíoioso, t a Casatevecchio
(Como) il iS-1X-1956 a 84 anni .
Cooperatrice Salesiana fin dai tempi del Ven . Don Rua, dedicò tutta la sua vita al bene degli altri, prodigandosi in open
di carità e di beneficenza . Presidente della Commissione visi
tatrice dell'Ospedale di Milano e delle Conferenze di S . Vincenzo, Vicepresidente della Società di Previdenza Operaie,
lascia provvide istituzioni a sollievo dei sofferenti . Soccorreva generosamente anche le nostre Opere e le vocazioni
missionarie . Nel suo apostolato velava la sua dedizione e munificenza con umiltà e modestia senza pari .
Sac. Rinaldo Bergamo, t a Los Angeles (Stati Uniti) il
i6-Vttt-1956 a 63 anni .
Fondatore e primo Superiore di parecchie Opere Salesiane
negli Stati Uniti d'America, Consigliere Ispettoriale, predicatore ricercato e Direttore del nostro Studentato Teologico
interispettoriale, don Bergamo con la sua dipartita lascia un
largo vuoto nell'Ispettoria degli Stati Uniti Occidentali, mentre unanimi ne piangono la scomparsa anche i Sacerdoti diocesani, i Cooperatori e i benefattori . Il suo grande amore a
Don Bosco e alla Congregazione ne fecero un direttore salesiano ideale ; il suo cuore nobile, sensibile e amorevole con
tutti lo rese caro a quanti lo conobbero .
Annunziata Fino ved . Lecci, t a Montesardo . (Lecce) il
16-ix-1956 .
La famiglia e l'umile lavoro quotidiano l'ebbero fedelissima
fino all'ultimo giorno . Non indietreggiò mai davanti ad una
opera di carità . Madre di otto figli, ebbe la gioia di darne
uno al Signore nella Famiglia salesiana . L'ultima sua parola
fu un'invocazione alla Madonna .
t
Piierína Milanese, t a Valmadonna (Alessandria) il 27-1X1956 a 48 anni .
Mamma esemplare educò cristianamente la famiglia dandole
una formazione soda nella fede e nel sacrificio . Come Cooperatrice Salesiana fece i suoi ultimi Spirituali Esercizi dal
z5 al 29 agosto con tanta soddisfazione da invogliare altre
a seguirne l'esempio .
Sac. Tommaso Zaremba,
Sac . Felice Zamjen,
Ch . Ceslao Sucheckí,
t
a Siemianowice (Polonia) .
a Klagenfurt St-Martin a 68 anni .
t
a Wroclaw (Polonia) a zt anni .
Coad . Domenico Mullas,
Coad . Francesco Milano,
t a Orario (Algeria) a Si anni .
t a San Salvador a 69 anni .
Teresa
Del Tetto, Superiora dell'Istituto n Rosine n di Savigliano (Cuneo), t il 5-x-1956 .
Anima eletta, oltre che al proprio Istituto, desiderò appartenere anche alla terza Famiglia di Don Bosco, lieta di vedere
così esteso il campo del proprio apostolato .
Cooperatori defunti
Altri Cooperatori defunti
Sac . Raffaele Notte, Arciprete Curato di Castelpetroso
(Campobasso) t a 68 anni .
Ex allievo, Cooperatore e Decurione dei Cooperatori, portò
nel suo apostolato lo spirito e la carità di Don Bosco . I poveri, i malati, gli afflitti e gli abbandonati furono sempre i
suoi prediletti : per loro si donò senza riserve, senza badare
a sacrifici e fatiche . Il Santuario della Vergine dei Dolori
da semplice cappella per il suo zelo è-diventato degno di cantare le glorie di Maria . L'ospizio per gli orfani da lui fondato perpetuerà la sua carità di apostolo .
Alciato Virginio - Benaglio Martina - Carpegna Rosa - Civallero Giuseppina - Coli Elisa - Cuneo Pietro - Del Tetto
Bartolomeo . De Rosa Eva - Erbetta Cristina - Fracassi Erminio - Grisenti Sabino - Gulerzi Iello - Lilliu Arturo Mandis Susanna ved . Porta - Maroccu Caterina - Mianta
Emanuele - Migliore Can . Matteo - Morzenti Franceschina Negri Francesco - Novellis Barone Alberto - Paga Giuseppina - Ponziera Pietro
Passalenti Teresa - Petrone Carmela
- Ponte Beniamino - Ruscoui Assunta - Spagnolo Margherita - 'l'essadri Matteo - Tolti Maria ved . Cirina .
471
TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50 .000
Borsa Rinaldi Don Filippo -1° vers. Barbieri Letizia 12 .000;
Civaleri Erminia 1000 ; sorelle Costa too - Tot . 13 .100 .
Borsa Rinaldi Don Luigi, a cura di un gruppo di amici i° vers . 31 .000 .
Borsa Regina del Santo Rosario e Ausiliatrice, a cura di
Carmen Pianta (Svizzera) - i° vers . 9840 .
Borsa S . Domenico Savio, in ringraziamento per la salute
spirituale e temporale mia e dei miei cari, a cura di Di Francesco C . (Palermo) - t° vers . io .ooo .
Borsa S . Domenico Savio, a cura di A . Z . (Piacenza) Tot . 32 .500 .
Borsa S . Cuore di Gesù, per intercessione di Don Andrea
Beltrami ., assisteteci, a cura di Antonietta Marchesi (Pavia) io vers . 25 .000
Borsa S . Giovanni Bosco, secondo le intenzioni di G . R . M .
(Pavia) - Tot . 45 .000 .
Borsa Scarzanella Enrico maestro salesiano, in suffr . e ricordo,
a cura dei maestro Andrea Ferraris - i° vers . 10 .ooo .
Borsa S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio, a cura di
Ruffino Antonio, Teresa, Giuseppina (Cuneo) - t° vers . 10 .ooo .
Borsa S . Domenico Savio, a cura dei fratelli Carlo e Luigi
torio - t° vers . 14 .000 .
Borsa S . Frediano e S . Giovanni Bosco (3"), a cura del Cav .
Ottone Frediano e Maria S . (Alessandria) - t° vers . 12 .000 .
Borsa S . Cuore e Maria Ausiliatrice, guidate i nostri passi!
(Frosinone), a cura di Sartori Maria - Tot . 47 .150 .
Borsa S . Cuore di Maria Addolorata, a cura del Canonico
D . Giuseppe Romano (Torino) - D . Massino Serra iooo ;
Mazzini Pierina loop - Tot . 38 .660 .
Borsa S . Giovanni Bosco le ottenga ogni benedizione sui cari
fìgliuoli, a cura di Zoffi Luigi, insegnante (Gorizia) Tot . 35 .000 .
Borsa S . Cuore di Gesù e S . Giovanni Bosco - Cattaneo
Ezio 20 .000 - Tot . 38 .105 .
Borsa SS . Cuori di Gesù e di Maria - Celasco Giovanni 2000 ;
Gerbino Maria 500 ; Corsoni Clotilde iooo - Tot . 24 .640 .
Borsa S . Cuore di Gesù e Maria Ausiliatrice proteggete
la mia famiglia (3°), a cura di De Franceschi C . (Udine) Pot . 26 .ooo .
Borsa S . Giovanni Battista e Maria Ausiliatrice, a cura di
Ghisolfi Lucia - Tot . 35 .000 .
Borsa S . Domenico Savio, in memoria del figlio Antonio,
implorando benedizioni, a cura della madre Rosina Saugari 10 vers . 5000 .
Borsa S . Cuore di Gesù e S . Luigi, a cura della Cont . Arnoldi di Balme - i° vers . Io .0o0 .
Borsa S . Domenico Savio e S . Maria Goretti, a cura delle
sorelle Gallo Margherita, Ernesta, Giovanna - i° vers . 20 .000 .
Borsa S . Teresa d'Avila, a cura di Maria Aldana (Messico) - Tot . 35 .220 .
Borsa S . Pio X, a cura del Sac. R . J . Maldonado (Messico) Tot . 42 .696 .
Borsa Savio Ida - Tot . 40 .700 .
Borsa Siccardi Mario, a cura di Siccardi Cesira - r° vers .
25 .000 .
Borsa S . Giuseppe, a cura di V . T . - i° vers . io .ooo .
Borsa S . Giovanni Bosco, a cura di Cena Rocco (Torino)
- Berrini Natalina 6ooo ; ex allievo M . P. iooo ; Forni Rosina 8oo - Tot. 27 .800 .
Borsa Saracco Carlo, Chierico Salesiano, in suffragio e ricordo - Artigiani dell'Oratorio S . Francesco di Sales 20 .000
- Tot . 37 .000.
BOLLETTINO SALESIANO
i° DICEMBRE i956 INNo LXXX . N . 21
iiii?iiiarhz
Borsa S . Giuseppe, pensaci tu, a cura della famiglia Musso Verderone Amalia to .ooo - Tot . 46 .000 .
Borsa
ti
.
S . Giovanni Bosco e S . Domenico Savio, a cura di Ti. Tagarelli - i° vers . 25 .000 .
Borsa S . Domenico Savio, a cura dei coniugi Barbieri (Torino) - Tot. 48 .900 .
(continua)
Borse complete
Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Margherita Plazzotta
(Buenos Aires) - Bussone Angelo tono ; Lamberti Caterina rooo ; Rinaldi, fratello di Giovanni 2ooo ; Terragni
Ottavia tono ; Aureli Fromento Lina 500 - Tot . 55 .500 .
Borsa Maria Ausiliatrice, a cura di C . C . - L . 50 .000 .
Borsa Bava Emanuela, a cura di Gini Domenico - L . 5o .ooo .
Borsa S . Domenico Savio, in ringraziamento e implorando
protezione spirituale per la mia famiglia, D . R . V . L . L. 50 .000 .
Borsa Tacca Don Giuseppe, fondatore dell'Opera Salesiana
in Borgomanero, a cura di un ex allievo - L. 50 .000 .
Borsa S . Cuore di Gesù, a perenne memoria e suffragio del
mio dilettissimo papà, Tortelli Vittorio, zelatore della divozione al S. Cuore, a cura della figlia Maria - L . 50 .000 .
Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura della Federazione Lombarda degli ex allievi di Don Bosco L . 50 .000 .
Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura della Federazione Brasiliana, degli ex allievi di Don Bosco - L . 50 .000 .
Borsa Messa d'Oro di Don Giorgio Seriè, a cura dell'Unione
ex allievi del i° Oratorio festivo di Torino - L . 50 .000 .
Borsa Maria Ausiliatrice e S . Giovanni Bosco, a cura di
L . P. (Messina) - L . 50 .000.
Borsa Maria Ausiliatrice e Don Bosco, in suffragio dei defunti della famiglia Barbera Antonietta e Francesco (Savona) - L . 50 .000 .
Borsa Gresino Don Giacomo, fondata e completata dall'Unione ex allievi di Varazze - L. 50 .000 .
Borsa Don Rua e Suor Giuseppina Camuzzo, Figlia di
Maria Ausiliatrice, a cura di O . T. (Bologna) - L . 50 .000 .
Borsa S . Giovanni Bosco, a cura di Gagliardi Giovanni
(Torino) - L. 50 .000 .
Borsa N . S . Gesù Cristo, Sommo ed eterno Sacerdote .
O Signore, manda operai, per la Tua messe! Per vocazioni
s ac . i n Limosano, a cura dei genitori dei novelli sac . Fra-
cassi Angelo, Giancola Emilio, coniugi Ercole Giuseppina
Fracassi Iooo - coniugi Raffaele e M . Anna Giancola tono ;
Comm. Cesare De Angelis 2ooo ; Rosina De Angelis 5000 ;
G . De Angelis iooo ; V . De Angelis tono ; Mons. Teodorico
De Angelis tono ; N . De Angelis rooo ; Dott . F . Ciavarro
2ooo ; V. Giannantonio Iooo ; C . D'Amico 2ooo ; C . Giancola fu Nic . io .oo0 ; C . Petrone in suffr. tono ; A . Pergola tono ; C. Fiorucci tono ; G. Minicucci 5ooo ; A . Minicucci Iooo ; Filomena Giancola 2000 ; Alice Petrone Iooo ;
Olga Giannantonio tono ; Offerte varie io .ooo ; Olga Ciavarro rooo - Tot . 52 .000 .
Borsa Sua Santità Papa Pio XII, a cura del Canonico Frezza
Pasquale (Reggio Calabria) - L . 50 .000
Borsa Vergine Santa Ausiliatrice, ti ringrazio, a cura di
Scarpa Antonietta (Venezia) - L . 50 .000 .
Borsa Rinaldi Don Filippo, a cura di Rina Mazzolotti Garlanda (Torino) - Totale 54.750 .
(continua)
Autorizzazione del Tribunale di Torino in data 16-2-1949-n . 403 . Con approvazione ecclesiastica .
Dirett . rese.: Sac. Dott . PIETRo ZERBINo, via Maria Ausiliatrice, 12 . Torino 712 - Off. Grafiche SEI
472
INDICE DELL'ANNATA 1956
ALGERIA : realizzazioni sociali, 383 .
AMERII :.A CENTRALE : visita Rettor M ., 179 - Scuola prof., 416 .
ANTILLE: Scuole di Camaguey pareggiate, 176 - nuovo tempio
al S . Cuore, 373 e 428 - Collegio di Guanabacoa, 376 .
ARGENTINA: missionari di fatto, 19 - pellegrinaggio di Corrientes, 24 ;
a Fortin Mercedes, 65 ; a Lujan, 144 - Spedizione D . De Agostini, 221
AUSTRALIA : Engadine, 47 .
AUSTRIA : a Vienna, 54 - S . D. Savio patrono gioventù, 94 - pensionato operaio affidato ai sales ., 253 .
BARANIAR MoNS, ANTONIo: liberato dal carcere. 456 .
BELGIo : Hoboken, 54 - Diploma di Coop. all'Ausiliare Card, di
Malines, 256 - il Card . Piazza a Tournai, 453 .
BELTRAMI DoN ANDREA : grazie, 310.
BOscO SAN GIOVANNI : i paradossi in D . B . : 7 - lapidi : ii - proposta Giornata Seminaristi 31 gennaio :47 - vie: 47, 135 - oratori: 11, 47 - D . B . e i giovani operai : 90 - feste : 9o, 95 (a Valdocco,, 135, 174, 218, 254 - giudizi su D . B. : 95 (La Pira), 122,
328 (Paul Claudel) - chiese, 104 - D. B. e cinema spagnolo, 136 D . B . padre giov. abbandonati, 136 - un bastone di D . B., 203 centenario Storia d'Italia, 203 - sogno vite, 371 - conferenza su
D . B. a Roma, 218 - patrono Decanato di Ostrzeszów (Polonia), 254 - D . 13. a Terno d'Isola, 255 .
BRASILE : varie, 94, 376 - Vedi anche Missioni.
BUONA NoTTE SALESIANA : 363,
C..GI .IERO CARI). GIOVANNI : 30° morte, 324 - una via a Milano, 417 .
CANADA : Sherbrooke, 91, 176 .
CARAVARIo DoN CALLISTo : grazie, 389 .
CATECHISMO : esempi, 8, 9, 276, 326 - bibliografia, 37, 42, 79 crociata catechistica, 136 - [nostra presso il P . A . S ., 252 .
CILE: varie, 54, 254, 289.
CINA : varie, 18, 43, 221, 454, 464 .
CINEMA : articolo, 201 .
COLoMBIA : monumento a \4 . A ., 24 - 5o" Figlie S . Cuore, 47 opere sociali a Bogotà, 221 - festa a Maria Regina, 375 .
CoNGRESSo EUCARISTICo DI LECCE: 217.
CooPERAToRI : la pagina dei C ., 9, 46, 86, 125, 167. 207 248, 287,
326, 364, 447 - esempi, 10, 38, 46, 78, 86, 118, 158, 173, 197,
245, 278, 287, 316, 357, 36 4, 437. 447 - dialogo coi C ., 87, 127,
171, 292, 332, 372, 412, 452 - lo spirito della P . U ., 34, 75, 115,
156, 196, 234, 274, 314, 355, 434 - spunti per la Confer . mensile, 35 (fede), 76 (Papa), 116 (Settim . Santa), 157 (M . Aus .), 235
(5 . Cuore), 275 (divertimenti), 3t5 (zelo), 356 (carità), 436 (buona stampa) - C. e Catech ., 73, 82, 167, 205, 326, 364 - cultura
telig. dei C ., 41 - temi d'istruzioni per Es . Spir . ai C ., 36 - direttive, 33 - C . insigni, 31, 70, 271 - decorati, tr - i C . nella
Spagna, 55 - 1" Confer . annuale . 125 - 2" Conte, ., schema, 154 Conferenze annuali, 193, 196, 277, 287, 358 - Convegni Regionali, 238 (Toscana), 248 (Lazio) - C . e Oratori tesi,, 175 - bilancio 1955-56 e programma 1956 - 57 : 393 e segg ., 441 - V Convegno Delegati Ispettoriali a Torino, 313, 353, 372 393 - Zelatori e Zelatrici, 113, 118 - piccolo Vadeinecton del Delegato dei
Coop ., 435 - Vedi altro nel Bel] . Dirigenti di Dicembre .
CRoCIATA MISSIoNARIA - Vedi l'ultima pag . di ogni numero.
DA CoSTA ALESSANDRINA MARIA : 70 .
De AQUINo CoRREA FRANCESCo : in morte, 230.
EQUAToRE: Quito, 417 - Un Salesiano Vicepresidente Giunta
Nazionale Orientalista, 176 - Vedi Missioni .
ESERCIZI SPIRITUALI : articoli per i Dirigenti, 153, 233 - art . per
C., 167 - elenco Es . 1956, 207 - impressioni di partecipanti, 117,
408 - relazioni : 237, 249, 359 - resoconto generale, 408 .
FAMIGLIA: conferenze sulla f ., 154, 194 - educ . figli, 281 .
FIGLIE DI NI. AUSILIATRICE : decorate, li, 54 - Giubileo d'Oro
di Madre Linda Lucotti, 12 - relaz . miss ., 22, 98, 382 - attività
varie, 38, 46 - morte di Madre Clelia Genghini, 110 - omaggio
a Pio XII per i'8o°, 170 - lodate dal Card . di S. Paolo (Brasile), 221
- giornata cat . a Montevideo, 255 - 25° case di Gragnano, 256 i laboratori di Morelia (Messico), 256 - Missionarie salvate da
M. A., 267 - nuovo pensionato a Monaco, 378 - Facoltà pedagogia
e lingue a Lorena (Brasile), 378 - a Mers ci Kebir, (Algeria), 378 Scuola pareggiata a Haad Jai (Siam), 417 - nelle Filippine, 91 Istituto Internazionale Superiore, 444 - l'opera di un'insigne
Coop . nella Spagna, 456 .
FILIPPINE : prime F . M . A ., yl - Mandaluyong, 135 .
FRANCIA : 80° di Nizza, 14 - Saint-Dizier, 378 .
GERMANIA : Helenenberg, li - Velbert 47 - Aannheim, 47 \Valdwinkel, 92 - Buxheim, 377 .
GIUSEPPE (S .) : festa i° maggio, 166 .
IGNAZIo DI LoIoLA (S .) : 4° centenario, 284 .
INGHILTERRA: Oxford, 94 - Clubs S, D. Savio, 339 .
INNOCENZO XI (Beato) : 410.
IRAN : Khusistan, i Salesiani, 138 - giornalino per ragazzi, 47 .
IRLANDA : varie, 94, 417 .
ITALIA : fondazioni : Caltanissetta, 13 - Gallipoli, 13 - Gela, 47 Arese, 53 - Mazzarino, 135 - nuova scuola a Castelnuovo Don Bosco, 94 - frutti a Colle Vai d'Elsa, 132 - premiaz . a Frascati, 133
- cripta di Casale M ., 136 - Centenario Ist . Sperti a Belluno, 174
- i Coop . nella Diocesi di Guastalla, 175 - D . Bosco a Terno
d'Isola, 255 - Congresso giov . sales. Reg . Triveneta, 256 - Casa
parr, a Codigoro, 256 - Giubileo d'Oro a Bari, 374 .
L18ANo: Ist . Lib. Don Bosco, 378 - biografia S . D . S ., 378 .
LITURGIA : riforma sett. santa, 84 - sett . santa, 116.
MAMMA MARGHERITA : parrocchiana esemplare, 6 - biografia, 114,
126 - commemorazioni, 159, 218, 244 - la mamma del prete, 243 festa a Capriglio, 290 - profilo dettato da S . S . Pio XII, 321 profilo completo per centenario . 4oi .
MARIA AUSILIATRICE: monumento a Contratación, 24 - grazie : 24,
65, 104, 144, 187, 226, 267, 305, 346, 384, 426, 466 - nuove chiese
e santuari : a Mannheim, 47 ; a Salsomaggiore, 47 ; a Rio do Sul
(Brasile), zii) ; ad Haverstraw (U . S. A .), 253 ; a Tokyo, 377 articoli, 157, ,6, (NI, A . e Pio XII) - festa a Valdocco, 246 incoronata a B . A ., 299 ; a Reggio E ., 317 ; a Palermo, 374 statua sulla cupola, 327 - l'immagine in fabbrica, 378 .
MARIANAYAGAM MoNS . DAVIDE : Vescovo di Vellore, 374, 421 .
MARTIRI SPAGNoLI : di Siviglia, 136 - articolo sui, 405 .
M .A'rHIAS MoNs . LUIGI : opere sociali, 16 .
\IAZZARELLO S. MARI\ : grazie, 189 - festa a Sansevero, 286.
MEDICI MISSIoNARI : il CUAMM, 451,
MESSICo : visita Rettor NI ., 208 - il Primate Cooperatore sales ., 416
- morte del Delegato Ap ., 458MISSIoNI : Brasile-Maio Grosso : Centro Ricerche, 225, 422 So" Sangradouro, 263 - 25° morte Mons . Malan, 344 - Xavantes,
380 - Bororos di oggi, 382 - Brasile-Rio Negro : gl'Indi a Messa,
6z - incontri e ricevimenti, 63 - incontro ai Macíi, 97 - visita di
Mons . Massa, 224 - centenario nascita Mons . Giordano, 424 Coneo B. : il i" sac . del Vicariato, 20 - visita Governatore a
b;lisah ., 378 - ragazze del Congo . 463 - Corea : nuova scuola di
Kwangju, 222 - atto di nascita dei Coop . in Corea, 279 - Giappone : Missione di Oita, 21 - nuova facoltà univers ., 15 - Club
S . D . Savio, 15 - Opera di Osaka, 62 - un Sales . insegna latino
all'Università di Oita, 256 - Equatore : relaz . D. L. Carollo, ,39
- il Presidente visita le Miss ., 219 - relaz . D . Gamhirasio, 342 lettera di un giornalista americano, 343 - Intervista con Mons . Comin, 460 - Goa : relaz . di D. Carreiio, 137 - relaz . di un Coop .
giornalista, 185 - visita illustre, 454 - Lidia-Dibrugarh : relaz .
D . Bianchi, i9 ; di Mons . Marengo, 183 ; di D . Ravalico, z66,
301 - India-Shillong : relaz . di D . F . Matta, 101 ; di D . M. Botto,
102 ; di D . Giacomello, 141 ; entrata Suore Miss. Cristo Re, 176
- di Mons . Ferrando, 420 - India Sud: Madras : Coop . 118, 326
- chiesa a S . D . Savio, 407 ; 20" del Seni ., 417 - Centro sociale,
455 - Calcutta, 136 - Vellore, Il, 374, 421 - Thailandia : nuove
Opere nel Vie . Ap . di Ratburi, 265 - visite, 5s - un bambino dir .
d'orchestra, 176 - io convegno scrittori editori cattolici, 176 .
MoNGoLIA : Don Bosco in Mongolia, 12 .
MONTINI MoNS. G . B . : ad Arese, 172 .
NAMUNCURÀ ZEFIRINo: grazie, 310, 389 .
NATALE : Il dono di Natale, 443 .
OLAECHEA MONS. MARCELLINo : opere sociali, 48 .
PAPA : spunti per conter., 76.
PASQUA : invito, 12, .
PERII : 50° di Cuzco, 254 - Lima, 94 - Ayacucho, 217 .
PIANI MONS . UuGLIEL'ttO : in morte, 458 .
I'!o XII : 76, 81, 161 (Pio XII e l'Ausil .) - 168 e 253 (feste 8o°)
- lettera agli all . di Lugano, 288 - Borsa di studio Pio XII, 378 .
PoLoNIA : varie, 254, 378 .
PORToGALLo : Giubileo d'Oro Nunzio Ap ., 176 - 5o" Lisbona, 220.
RETTOR MAGGIoRE : l ett . a i Coop ., i - strenna 1956, 2 - onorificenza argentina, 337 - viaggio in America, 5 - a Cuba, 128 lettera da Pananv,, 177 - nell'America Centr., 179 - nel Messico, 208 - in Argentina : 257 (Terra Fuoco), 293 (Patagonia),
.333, 365 (nelle altre Ispettorie Argentine) - Festa a Valdocco, 450.
RICALDONE DON PIETRO : un monumento a, 415 .
RINALDI DON FILIPPo : grazie : 2t),69, 109, 149, 229, 270, 309, 350,
388, 430, 468 - L'Uomo della bontà, 164 - centenario a Lu, 375 .
RoSARIO : articolo, 361 .
RuA VF-N, MICHELE : grazie : 28, 68, 148, 349, 429 ° la trasparente
santità di Don Rua, 123 - un giudizio di Mons. Bonomelli, 126.
RUSSIA: Don 13 ;,sco e la Russia, 45 .
SACRO CUoRE : Enciclica o Haurietis aquas i, 283 .
SAVIo SAN DOMENICo : Club in Giappone, t5 ; in Inghilterra,
339 - grazie : 27, ,o8, 228, 308, 387, 470 - S . D. S, e un protestante, 56 ; e i buddisti, 9,1 - feste : a S . Paolo Brasile, 57 ; a Caltagirone, 59 ; a Piracicaba, 59 ; a Monreale, 134 ; a Siracusa, 174 ;
a Trento, 250 ; altrove, 251 ; a Cerreto, 29o ; a Roma, 340 - articolo, 88 - Patrono Gioventù Austriaca, 94, 250 - biografia nel
Sud Africa, 94 - chiesa a La Vega (Rep . Dominic .), 136 - Patrono dei o Pueri Cantores i, 163 ; della gioventù dello Stato di
Coahuila, 339 - Abitino, 169, 236 - nuovo quadro nella Basilica
di Valdocco, 173 - nuovo Oratorio, 176 - S . D . S . nel Santuario
di Itati (Argentina), 219 - scuole, 251, 340.
„ SCUoLA ITALIANA MODERNA 'I : pellegrinaggio a Valdocco, 331 .
SELVA MoNS. GIUSEPPE : in morte, 390.
SEMERIA P. GIOVANNI : 25° morte, zo6 .
SF.RIà DoN GIORGIO: Messa d'Oro, 413 .
SOLARI STANISLAO: 5o" morte, 418 .
SPAGNA : 75" Opera sales ., 89 - festa D . B. patrono cinema, 136
- scuola di Bar scaldo premiata, 136 - Madrid, La Paloma, 136
D . Vicente membro Giunta Centr . Formaz . Prof ., 176 - il
Nunzio Ap . al 'I'ibidabo, 176 - fondaz . a Salamanca, 221 - festa
D . B . a Zamora, 254, 417 - Ispettori Scuole Primarie a Valdocco,
378 - Martiri salesiani, 379 - l'opera di una insigne Coop ., 456.
ST.AMIPA : i danni della cattiva stampa (artic .), 241 - inviti all'apostolato della buona stampa, 433, 436, 446 .
STATI UNITI: 13ellflower, 105 - Los Angeles, 135 e 419 - visita
Presidente Gronchi, 175 - nuova casa a Cedar Lake, 221 e 377
- nuovo Santuario a M . A., 253 - sviluppi a Paterson, 255 campeggi salesiani, 329.
UNGHERIA: funzione propiziatrice, 457 .
URUGUAY : giornata catechistica a Montevideo, 255 .
VALDoCCo: varie, 173, 323-327 (statua cupola) - pellegrinaggio
Varazze, 414 ; dei <'Pueri Cantores't, 449 - addio missionari, 448 .
VALSì: PANTELLINI SuOn TERESA : grazie, 389 .
VENEZUELA: visita del Nunzio Ap ., 176 - Liceo Los Teques, 220
- per gli Emigrati, 221 - Messa d'Oro D . Tantardini, 417 .
VICUNA LAURA : grazie, aio .
VIETNAM: Vietnamesi a i-Iongkong, li - D . Bosco nel Vietnam, 6o .
IMPORTANTE
BOLLETTINO
SALESIANO
Giovanni,-Bosco
Periodico quindicinale delle Opere e Missioni di San
- TELEFONO 22-117
DIREZIONE : VIA MARIA AUSILIATRICE, S2 °- TORINO
* AL 111 DEL MESE : per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
* AL 15 DEL MESE : per i Dirigenti della PIA UNIONE
a Gruppo 2°
SI INVIA GRATUITAMENTE : o Spedizione in abbonamento ; postale
Per correzioni d'úîdi
rizzo si prega d'inviare
anche rindirizzo vecchio. * Si ringraziano i
Sig. Agenti postali che
respingono, con le
no- d'uso i Bollettini non recapitati
eee() il .elliwarzale
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abbonamento annuale
Direzione e Amministrazione
52 numeri
SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE
L .2000
•
CORSO REGINA MARGHERITA, 176 -
TORINO
conto corr. post . 2/39521
e alle benemerite CoopeFacciamo noto ai benemeriti Cooperatori
ratrici che le: Opere Salesiane '_hanno il , Conto Corrente Postale
con il NUMERO 2-1355 (TORINO) sotto la 'denominazione :
DIREZIONE GENERALE
OPERE DI DON BOSCO
Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie
modulo relativo
offerte ricorrendo all'ufficio postale locale per il
i
TOR=O (712)

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